L’11 ottobre uscirà The Predator, il quarto capitolo
ufficiale della saga omonima dedicata ai mostruosi
alieni. Punta subito il dito questo nuovo film, specificando
più volte che la definizione “predatore” è di per sé un grosso
spoiler dell’intera storia. Predatore è colui che caccia per
diletto, non per necessità. Con questa specifica il personaggio
della biologa Casey Bracket (Olivia
Munn) ci introduce allo studio di questo “beautiful
motherfucker” (cit.) di alieno.
In The
Predator un Predator atterrato sulla Terra è
stato infatti catturato dal governo degli Stati Uniti, incatenato e
quindi vivisezionato in un laboratorio sotterraneo. Ma le analoghe
precedenti situazioni viste in tanti film sembrano non aver
insegnato nulla, e come è prevedibile la creatura fugge dal
laboratorio, non prima di aver fatto fuori tutti. Il film allora
sceglie di concentrarsi sulla particolare alleanza tra la
Dottoressa Bracket e il gruppo di ex-militari alienati capeggiati
dal tiratore scelto Quinn McKenna (Boyd
Holbrook). Il clima è leggero, nulla a che vedere con
il capostipite della serie, quel Predator del 1987
che metteva in scena uno Schwarzenegger serissimo e armato fino ai
denti.
Nonostante sia stato concepito come
un sequel, questo The Predator sembra dimenticarsi
molti elementi essenziali, a partire da un protagonista che catturi
realmente lo schermo e l’azione. E pure le trovate che
potevano essere buone, come la scena della notte di Halloween,
vengono abbandonate senza essere sfruttate al meglio, indulgendo
invece in una comicità facilona che non giova alla godibilità del
film.
Le premesse c’erano tutte, a
partire dalla regia affidata a quel Shane Black che aveva preso parte al cast del
Predator originale (dove interpretava Hawkins) e che oggi è
conosciuto per aver diretto lavori molto amati come The Nice Guys. Lo scontro finale nel
bosco è una citazione/omaggio al primo Predator,
ma non basta per riecheggiarne le atmosfere particolari che univano
perfettamente il genere dei film di guerra con quello della
fantascienza.
Arriva al cinema l’11
ottobre Quasi nemici, la commedia
diretta da Yvan
Attal con Daniel
Auteuil e Camélia Jordana.
Neïla (Camélia
Jordana) è una giovane francese, immigrata di seconda
generazione, che sogna un futuro da avvocato. Si iscrive a legge in
una prestigiosa università parigina, ma il primo giorno di lezione
si scontra con Pierre Mazard (Daniel Auteuil), un
professore dall’atteggiamento provocatorio e razzista, che le
ricorda di non essere nel posto adatto a una ragazza “della
banlieue”. Lo scontro, ripreso, finisce sul web e mette
nei guai il professore, già noto per le sue posizioni e a rischio
licenziamento. Per riabilitarsi ed evitare conseguenze, Mazard
accetta di preparare la ragazza per un concorso di retorica. La
frequentazione farà scoprire ad entrambi l’altro, al di là dei
pregiudizi.
Settimo film dell’attore e regista
Yvan Attal, Quasi nemici è una
commedia sull’integrazione e il pregiudizio, che nel titolo
italiano (l’originale è Lebrio) richiama
Quasi amici di OlivierNakache e Éric Toledano, successo
indiscusso del 2011 che seppe coniugare questi temi e il discorso
sulla disabilità in un mix vincente di ironia e spontaneità. Il
lavoro di Attal, in sala dall’11 ottobre, vuole tenere insieme una
trama classica con il cinismo politicamente scorretto del
protagonista Daniel Auteuil, stemperando con il
secondo e con la freschezza interpretativa della giovane Camélia
Jordana (Due sotto il burqa), il meccanicismo di
un canovaccio ampiamente prevedibile.
Tutto è possibile nel
cinema, soprattutto se si punta sugli attori giusti e se si ha
il coraggio di osare quanto basta a far respirare allo
spettatore un’aria autentica e a suscitare emozioni. Qui
l’obiettivo è raggiunto solo per metà. La coppia cinematografica
c’è: Daniel Auteuil entra ottimamente nei panni del
burbero professor Mazard, bravissimo ad insegnare ai suoi studenti
come convincere – “l’importante è avere ragione” è il suo motto –
ma che, per far posto al potere della parola, ha dimenticato il
valore della sincerità e della semplicità e con le sue provocazioni
ha finito per allontanare da sé tutti. La giovane Camélia
Jordana, energica e determinata nei panni di Neïla,
è l’ideale per aprire un varco nella dura
corazza del professore e scardinarne le convinzioni. La sua
interpretazione le è valsa il Premio César 2018 come Miglior
Promessa Femminile.
I duelli a colpi di battute
sferzanti tra i due, che caratterizzano l’apprendistato della
ragazza, sono la parte più godibile del film. La sceneggiatura dà
il suo meglio quando si tratta di costruire scambi serrati e
ironici. Funziona assai meno quando si trova ad articolare una
trama, costringendo i suoi autori ad aggrapparsi a uno schema
rigido e prevedibile: la protagonista combattuta tra il nuovo
ambiente e il suo futuro da un lato e gli amici d’infanzia, le
origini dall’altro, ed il rapporto con Pierre che si costruisce, si
rompe improvvisamente, poi si ricompone, rendendo tutto troppo
meccanico (non si cade, però, nel cliché della relazione
sentimentale docente – allieva). Si rinuncia così alla parte
più interessante: approfondire realmente l’evoluzione del rapporto
umano tra i due protagonisti, entrando nella sua e nella loro
complessità.
La commedia, dunque, fa anche
sorridere, ma spreca parte del suo potenziale percorrendo sentieri
fin troppo noti. Non bastano due interpretazioni pur brillanti a
renderla del tutto convincente.
A sette anni dal secondo capitolo
della trilogia, torna in sala il personaggio di Johnny
English, interpretato come sempre da Rowan
Atkinson. Con Johnny English colpisce
ancora si avrà modo di assistere nuovamente alle avventure
della celebre spia britannica pasticciona, ideata come diretta
parodia dell’agente 007 e affermatasi negli anni grazie al suo
carisma e alla sua comicità.
La vicenda del film ha inizio
quando un attacco informatico rivela l’identità di tutti gli agenti
sotto copertura in Gran Bretagna. Johnny English è l’ultima
speranza del servizio segreto britannico. Richiamato dalla meritata
pensione, viene mandato in missione per scoprire il misterioso
hacker. Tuttavia nella lotta contro una tale innovativa tecnologia,
non sembra essere particolarmente attrezzato.
Il punto di forza di questi film è
senza ombra di dubbio la presenza di Rowan
Atkinson, che nonostante il passare degli anni riesce
ancora ad essere credibile e perfettamente in parte. Atkinson si
alterna in un doppio registro, che passa dall’essere
volontariamente comico all’assumere un tono maggiormente serioso
che tuttavia genera ilarità per contrasto. Un vero e proprio
mattatore, in grado di reggere l’intero film sulle sue spalle.
Nonostante a livello di
sceneggiatura il film non brilli per particolari idee o risvolti
narrativi, diventando in più di un momento prevedibile, riesce
tuttavia a costruire una serie di gag e situazioni dal grande gusto
comico, che aiutate da battute ben costruite, riescono nell’intento
principale del film, ovvero quello di far divertire in maniera
spensierata. Un paio di sequenze in particolare svelano una carica
maggiore rispetto alle altre, proponendo un valore non solo comico
ma anche di messa in scena. Merito anche di una regia che riesce in
più di qualche occasione ad uscire dall’anonimato tipico di questi
prodotti, e affermandosi per un dinamismo che favorisce il ritmo
del film, che resta su buoni livelli.
Johnny English colpisce
ancora porta nuovamente al cinema il tema dello scontro
tra digitale e analogico, e nel film ogni cosa mira a ricordarcelo,
a partire dalle situazioni comiche nei quali il protagonista si
ritrova coinvolto, e che evidenziano la sua inadeguatezza con il
digitale. Senza scadere nel moralismo, ma rimanendo sempre nei
binari della satira, il film sembra volerci ricordare ancora una
volta l’importanza di staccarsi ogni tanto dalla dilagante
tecnologia presente al giorno d’oggi. Affrontando queste tematiche
con la giusta leggerezza, il film raggiunge l’obiettivo di far
divertire, e grazie al suo istrionico protagonista era questa una
missione piuttosto semplice.
Si sono spenti da poche ore i
riflettori dell’edizione 2018 del New York Comic
Con, l’annuale convention dedicata a fumetti,
graphic novel, anime, manga, videogiochi, collezionismo, ma anche
ad anteprime cinematografiche e televisive. Proprio relativamente a
quest’ultime la 21th Century Fox si è ritagliata un panel per
presentare 15 minuti di footage esclusivo di Dark
Pheonix, nuovo capitolo degli X-Men in uscita
il 7 giugno 2019.
La prima scena mostra una navicella
spaziale in collegamento con Houston, con il Professor
X e Bestia che osservano dalla residenza
degli X-Men il lancio e riflettono sul fatto che l’X-Jet non sia
stato costruito per viaggiare nello spazio. Xavier viene poi
raggiunto al telefono dal Presidente degli Stati Uniti e il team
finisce per imbarcarsi in una rischiosa missione.
Nella seconda scena appare invece
Mystica guidare Bestia,
Ciclope, Jean,
Nightcrawler e Quicksilver
durante una missione, con Jean che sembra riluttante e chiede alla
mutante quello che stanno facendo è giusto. Subito dopo il jet
degli X-Men prende il volo da un campo da basket.
Terza scena dedicata a
Scott (Ciclope) e Jean, con il
primo che cerca di calmare l’amica mentre l’X-Jet si dirige verso
lo spazio; intanto del ghiaccio inizia a formarsi sul vetro della
cabina di pilotaggio. A questo punto Tempesta usa
i suoi poteri per sigillare le crepe nello scafo e
Nightcrawler, insieme a Quicksilver, cerca di
salvare tutti i passeggeri. E tutto questo accade per ordine di
Mystica…
Arriviamo dunque a Jean, che sta
usando i suoi poteri per tenere insieme la nave quando una
misteriosa entità (apparentemente la figura che ha messo in
pericolo i Mutanti) si avvicina e finisce per consumare di dolore
la giovane eroina. Jean viene poi lasciata a fluttuare nello spazio
mentre gli X-Men guardano con orrore ciò che accade davanti ai loro
occhi.
Tornati a terra
Mystica non è contenta per quanto successo nello
spazio e pensa che Jean sarebbe dovuta morire dopo l’incidente,
consultandosi con Xavier. Più tardi il Professor X spiega a
Raven che i rischi che la squadra si sta assumendo
per ottenere il consenso del pubblico sono solo “un mezzo per
arrivare ad un fine“. A questo punto è la frase di Mystica a
suggerire che ci sarà una svolta negativa per il personaggio,
poiché “odia conformarsi e indossare le uniformi”.
Il footage termine con Mystica che,
rivolgendosi al Professor X, dice: “Comunque, da parte parti le
donne salvano sempre gli uomini. Potresti prendere in
considerazione la possibilità di cambiare il nostro nome in
X-Women!“.
Vi ricordiamo che Dark
Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men
Apocalypse diretto da Simon
Kimberg, vede protagonisti nuovamente Michael
Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy nel cast dei
mutanti. Come recita il titolo, la protagonista
sarà Sophie Turner nei panni di
Jean Grey/La Fenice.
Di seguito la sinossi:
In Dark Phoenix, gli X-Men
devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean
Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta
quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica.
Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha
resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Billy Elliot è uno
dei film cult della vita, che fa riflettere e commuovere. Non si
può restare inermi dinanzi alla storia di Billy Elliot, un
ragazzino di appena undici anni che sa quale sia il sogno della sua
vita: diventare un ballerino di danza classica. Ambientato nel
1984, quando ci fu lo sciopero dei minatori inglesi a causa della
chiusura delle miniere dovuta dalle disposizioni di Margaret
Thatcher, la storia di Billy Elliot era destinata
a diventare uno dei film del cuore per miliori di cinefili e
non. Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su
Billy Elliot.
Billy Elliot: film
1. Billy Elliot avrebbe
dovuto avere un titolo diverso. Il titolo originale di
Billy Elliot sarebbe dovuto essere Dancer, ma
quando il film venne preso al Festival di Cannes c’era anche un
altro film chiamato Dancer in the Dark (2000) di
Lars Von Trier, che ha vinto la Palma d’Oro, causando una gran
confusione. Date le circostanze, la Universal ha realizzato che
sarebbe stato il caso di cambiare nome e, quindi, il film venne
denominato come Billy Elliot.
2. Billy Elliot è stato
scritto da Lee Hall. Il film è stato scritto da
Lee Hall, ambientato tra il 1984/1985 e poi nel
1999, quando era un neofita delle sceneggiature, cercando di
raccontare la sua storia in modo visuale. La prima immagine che gli
è venuta in mente è stata quella di un bambino che salta su e giù
sul letto, scena che poi è stata effettivamente realizzata. Una
volta avuta in mente quest’immagine, il resto è arrivato a cascata.
Il film si ispira in parte anche a E le stelle stanno a
guardare (1940), film basato sul romando di A.J. Cronin che
narra di varie ingiustizie di una comunità nel nord-est
dell’Inghilterra.
Il film aveva come protagonisti
Michael Redgrave, Emlyn Williams e
Margaret Lockwood e alcune delle rprese sono state
fatte a Tynecastle, dove Lee Hall è nato. Ma non è tutto: Billy
Elliot si ispira anche alla storia del ballerino Philip Mosley
del Royal Ballett, che Lee Hall ha incontrato mentre stava facendo
le ricerche per realizzare la versione definitiva della
sceneggiatura. Marsden è del nord dell’Inghilterra e la sua
famiglia aveva un trascorso nell’ambiente minerario. Dalla
sceneggiatura del film è stato tratto un romanzo omonimo di Melvin
Burgess, uscito in Italia nel 2002, diventando un ottimo romanzo di
formazione per ragazzi.
3. Quando Billy Elliot
venne girato, Jamie Bell aveva 14 anni. Durante il periodo
delle riprese di Billy Elliot, Jamie Bell stava entrando nel periodo della
pubertà. Per alcuni dialoghi è stato necessario
post-sincronizzarli, in quanto la sua voce si spezzava in alcuni
momenti. La scena di apertura, nella quale Billy salta sul letto, è
stata tra le ultime ad essere girata. In quel frangente, Jamie Bell
aveva cominciato ad acquisire i peli sulle gambe e fu necessario
depilarlo.
Billy Elliot: musical
4. Billy Elliot ha avuto
una versione teatrale nel 2005. Quando Elton John vide il film per la prima volta a
Cannes, ha avuto subito l’idea di realizzare uno spettacolo
teatrale, coinvolgendo il regista dell’omonimo film Stephen
Daldry. Lo spettacolo teatrale ha debuttato nel West End
nel 2015, aggiudicandosi tante nomination e diversi premi: per
realizzarlo, sono stati usati 5,5 milioni di sterline, circa tre
milioni in più della realizzazione del film. Nel 2008 ha debuttato
a teatro, nel ruolo diel migliore amico di Billy,
Tom Holland, prima di diventarne il protagonista nello
stesso anno.
5. Il musical di Billy
Elliot è arrivato anche in America. Quando il musical è
sbarcato a Broadway, è costato circa 18 milioni di dollari. Tutte e
tre le realizzazioni (film, West End e Broadway) sono stati de
grandi successi commerciali. A Broadway Billy Elliot ha
debuttato all’Imperial Theater il 13 novembre 2008, realizzando
qualcosa come 675 repliche e vincendo il Tony Award per il Miglior
Musical nel 2009.
Billy Elliot: cast
6. Jamie Bell ha preso
lezioni di balletto. Jamie Bell ha avuto alcune situazioni
che ha condiviso con il suo personaggio: durante la scuola
secondaria, Bell ha preso lezioni di balletto e di danza classica
che gli ha causato spesso atti di bullismo psicologico. Così, Bell
ha utilizzato alcune delle sue esperienze quando ha interpretato il
ruolo di Billy Elliot. Inoltre, Bell è l’unico dei quattro
protagonisti principali che proviene dall’area in cui è stato
realizzato il film.
7.
Julie Walters ha avuto la sua prima esperienza con la danza
grazie a Billy Elliot.Julie Walters,
prima del film, non aveva mai avuto esperienze con il balletto. Ha
anche ammesso che, durante il film, stava entrando in menopausa ed
è stata dura realizzare le coreografie mentre le aveva le classiche
vampate di calore. Ha ammesso di essersi sentita come l’ippopotamo
di Fantasia (1940).
8. Burberry ha celebrato il
film. Per celebrare i 15 anni dall’uscita del film,
Burberry ha voluto realizzare una campagna per il Natale del 2015,
con Julie Walters, Elton John, Michelle Dockery, Naomi
Campbell e Rosie Huntington-Whiteley.
Billy Elliot: sistina
9. Billy Elliot è sbarcato
al Sistina di Roma. Dal 2015 Billy Elliot è
arrivato a Roma, al teatro Sistina, replicato nel 2018. Lo
spettacolo è stato diretto e adattato in italiano da
Massimo Romeo Piparo ed è ultimamente andato in
scena dal 6 al 22 aprile 2018. Fedele trasposizione nel musical
originale britannico, lo spettacolo ha avuto modo di esistere
grazie alla produzione di PeepArrow Entertainment e di
Il Sistina, con la promessa di suscitare nuove emozioni e
un cast rinnovato, con la presenza di tre giovani allievi
dell’Accademia Il Sistina.
Billy Elliot streaming
10. Pur essendo un film
apprezzato e molto amato, trovarlo in streaming è un po’
difficoltoso di questi tempi. Non presente sulle
piattaforme più utilizzate, quali Netflix o Infinity, è possibile
trovare Billy Elliot su Google Play o su
ITunes.
Sala piena, alto gradimento per le
opere in concorso, una formula che al primo anno di Italia
Film Fedic, festival della Federazione Italiana Cineclub,
che si è svolto a Forlì dal 5 al 7 ottobre, sembra già funzionare.
Mancavano i premi, assegnati dalla giuria composta dai distributori
Roberto De Feo e Flavio Armone, e dal critico e giornalista
cinematografico Aldo Fittante, e il premio NEHO18. Sono stati
annunciati durante la cerimonia di premiazione all’Auditorium
CariRomagna, presentata dall’attrice Francesca Fantini e dal comico
di Zelig Off Andrea Vasumi.
PREMIO
NEHO18 Giuria composta da 15 ragazzi studenti del
corso per l’audiovisivo per neo diciottenni di Sedicicorto. Gli
studenti sono stati coinvolti per sei mesi in attività didattiche
tese alla realizzazione di 5 cortometraggi. Vince il premio
NEHO18:
IL BALLO Un modo diverso di conoscere la nostra città. La solitudine di
un giovane che si trova a vivere le tribolazioni di chi non è
pronto a crescere, sente il peso delle responsabilità crescenti, ma
vuole concedersi un momento di leggerezza. Una fotografia nitida e
una storia che ci ha permesso di ragionare con ironia.
PREMIO PITCHING
FEDIC Per il miglior progetto FEDIC 2018. La
giuria interna ha deciso di assegnare questo riconoscimento al
progetto RWANDA, film che ha avuto la sua prima
assoluta nella prestigiosa vetrina delle Giornate degli Autori
durante la Mostra del cinema di Venezia.
Motivazione:un
lungometraggio, opera prima, di un cineasta under quaranta che è
stato capace di coniugare un budget low-cost con una produzione di
alto livello. Un film che attraverso la potenza delle sue immagini
è in grado di raccontare un momento tragico come quello del
genocidio in Rwanda, dando voce e una nuova possibilità di
integrazione a 400 profughi africani presenti sul territorio
forlivese.
Il premio AIRONE
D’ARGENTO è stato assegnato ex-aequo a:
The Ancient
Child:il film affronta con immaginazione e
sensibilità il tema della nascita straordinaria di Lao Zi, figura
basilare del pensiero cinese. Sa ricostruire con delicatezza
l’attesa dei genitori, la nascita e il sorprendente distacco dalla
famiglia di questo bimbo nato già con la saggezza della
vecchiaia.
Mon
Amour:per la sua capacità, con questa
esilarante commedia, di rendere grottesche le dinamiche di un
rapporto di coppia reso irresistibile dalla bravura dei due attori
protagonisti, guidati con sagacia dal regista che riesce a tenere
alta la suspance. Fino ad un finale capace di far scoppiare una
fragorosa risata da parte degli spettatori.
AIRONE D’ORO
Sasòl, memorie e progetti da un mondo nuovo:L’estetica dei bambini presentate con tecniche diverse viene
qui esaltata con una forza visiva di grande presa, al servizio di
memoria collettiva purtroppo spesso negata.
Dopo il leak della potenzialeascia di Captain
Marvel, torniamo a parlare
di Avengers 4 e di possibili spoiler, coinvolgendo
in prima persona Mark Ruffalo, colui che, insieme
a Tom Holland, è tra gli attori del MCU più
facilmente soggetti a far fuoriuscire informazioni riservate in
merito ai segreti dei Marvel Studios.
Abbiamo già visto come, durante la
sua presenza al Jimmy Fallon Show, Ruffalo abbia in qualche modo
“spoilerato” la battaglia finale, una scenetta messa in piedi
di proposito, proprio per prendere in giro questa tendenza
dell’attore a rivelare i segreti Marvel. Tuttavia, quello che vi
proponiamo oggi è qualcosa di molto più succulento. Di seguito, vi
proponiamo un video tweettato da Anton
Volkov di Trailer Track, in cui viene
rimosso il beep dalle parole di Ruffalo e si sente chiaramente che
l’attore dice The Last Avenger. Sarebbe questo,
dunque, il titolo ufficiale di Avengers 4?
Se così fosse, chi potrebbe essere
mai l’ultimo Vendicatore indicato dal titolo? E se fosse un
riferimento a Captain America? Il richiamo
immediato è al primo film con Chris Evans del
2011, che si intitolava Il Primo Vendicatore. Alla
luce dell’addio di Evans al Marvel
Cinematic Universe, potrebbe essere davvero
Steve Rogers l’incaricato a porre fine alla Fase 3
con il suo ultimo sacrificio?
Lo sapremo sicuramente a breve,
intanto ecco le parole di Mark Ruffalo “ripulite”
dall’effetto acustico.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Midnight Factory – Il Male
fatto Bene, l’etichetta horror di proprietà di
Koch Media, si appresta a portare in home video
Hereditary – Le radici del male. A partire dall’8
novembre, infatti, quello che è stato definito “Un capolavoro
dell’orrore”, “L’esorcista dei nostri giorni” sarà disponibile in
DVD e Blu-Ray.
Dopo il grande successo di box
office (+1,4 milioni di euro) lo scorso luglio in occasione della
sua uscita cinematografica con Lucky Red, Hereditary – Le radici
del male torna a far parlare di sé, della bravura del regista, Ari
Aster e del cast (Toni Collette,
Gabriel Byrne, Ann Dowd, Alex Wolff, Milly
Shapiro), della sua grande capacità di creare tensione e
inquietudine e di mantenerle a livelli altissimi per tutta la sua
durata.
Le versioni Home Video di Hereditary – Le radici del
male offriranno anche oltre 30 minuti di contenuti extra
tra cui:
– Scene tagliate
– Making Of
Inoltre, come tutti i prodotti
dell’etichetta Midnight Factory, DVD e Blu-Ray del film usciranno
in edizione limitata contenente un esclusivo booklet
d’approfondimento a cura della testata di genere Nocturno.
Hereditary – Le radici del male, trama
Quando l’anziana Ellen muore, i
suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di
segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà
ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato. La
donna, infatti, nonostante sia morta, continua a gettare sulla sua
famiglia una specie di ombra oscura, specialmente sulla nipote
adolescente, Charlie (Milly Shapiro). Quando la situazione
precipiterà, sarà compito della madre della bambina, Annie Graham
(Toni Collette), esplorare una dimensione malvagia per evitare il
triste e oscuro destino che avvolge tutta la famiglia…Lo
sceneggiatore e regista Ari Aster trasforma una tragedia famigliare
in qualcosa di funesto e profondamente inquietante, spingendo il
genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante…
Natale a 5
Stelle scritto da Enrico Vanzina e
diretto da Marco Risi è il primo film italiano di
Natale di NETFLIX ed è dedicato alla memoria di
Carlo Vanzina.
Natale a 5 Stelle vede come protagonisti
Massimo Ghini, Ricky Memphis, Martina Stella, Paola
Minaccioni, Massimo Ciavarro, Andrea Osvart, Riccardo Rossi, Biagio
Izzo e Ralph Palka.
La sceneggiatura firmata da Enrico Vanzina è
liberamente tratta dalla commedia “Out of Order” di Ray
Cooney:
Si sta avvicinando
il Natale. Una delegazione politica italiana, con in testa il
nostro Premier, è in visita ufficiale in Ungheria. Oltre agli
impegni politici, il Premier intende passare, di nascosto, qualche
ora lieta in compagnia di una giovane onorevole dell’opposizione in
viaggio con la delegazione.
Tutto sembra
procedere per il meglio fino a quando i due maldestri amanti si
ritrovano con un misterioso cadavere nella suite del lussuoso Hotel
dove alloggiano. Per non finire nel turbine di uno scandalo, nel
caso la cosa fosse scoperta, si affidano al prezioso aiuto del
portaborse del Premier. Per loro sarà una giornata lunga e
difficile, con improvvisi e ripetuti colpi di scena. Una commedia
esilarante che assicura risate, divertimento e un pizzico pepato di
pungente satira politica!
Natale a 5 Stelle è prodotto da Andrea
Occhipinti per Lucky Red ed è stato
realizzato da International Video 80. Le riprese
del film, iniziate a metà agosto a Budapest sono proseguite agli
Studios di via Tiburtina a Roma per cinque settimane.
Natale a 5 Stelle è il primo film italiano di
Natale di NETFLIX e sarà disponibile solo sul
servizio dal 7 dicembre 2018.
Terzo appuntamento e giro di boa
sempre più vicino per l’unico late night show in onda in prima
serata della tv italiana. Condotto da Alessandro Cattelan,
EPCC A TEATRO ritorna domani –
martedì 9 ottobre alle 21.15 – su Sky
Uno con altri grandi ospiti alla sua celebre scrivania che
per l’occasione occupa il palcoscenico del Teatro Parenti di
Milano: la senatrice Monica Cirinnà, promotrice e
prima firmataria della legge sulle Unioni Civili, e uno fra gli
attori più amati del cinema italiano, Valerio
Mastandrea.
Risate ma anche spunti di
riflessione nella terza puntata, aperta da un
monologo che toccherà temi come il bullismo, il web e la mancanza
di un vero e proprio diritto all’oblio per quanto di più
imbarazzante dalla rete possa emergere per ciascuno di
noi.
Testimonial d’eccezione del
messaggio contro tutte le forme di discriminazione sarà Monica
Cirinnà, primo ospite della puntata in onda domani sera. La
senatrice aiuterà Alessandro Cattelan a creare un tutorial
semiserio per orientarsi fra i vari istituti del diritto di
famiglia, dal matrimonio alle unioni civili fino alle coppie di
fatto. E sarà lei a lanciare l’irresistibile fake
trailer di BULLI ELLIOT,
un kolossal con Alessandro Cattelan unico etero (discriminato)
in un mondo di soli omosessuali. Nel cast anche Guglielmo
Scilla, Diego
Passoni, Ildo
Damiano, Tommaso
Zorzi e Alessandro Fullin.
Di gioie e dolori della paternità,
ma anche di tanto altro, parlerà con Alessandro Cattelan Valerio
Mastandrea, che aveva inaugurato questi sei appuntamenti speciali
di EPCC in prima serata con un rvm diventato subito cult, ispirato
a Birdman, il film Premio Oscar di Iñárritu, e che sul
palcoscenico del Teatro Parenti porterà un toccante monologo di
Mattia Torre su genitori e figli.
Ospite domani sera anche il
campione di eSports Nicolò Mirra, giocatore
professionista di FIFA per l’AS Roma.
E POI C’È CATTELAN A
TEATRO, tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno e disponibile su Sky
On Demand
Dopo la prima foto ufficiale di
David Harbour nei panni di Big Red pubblicata
da EW la scorsa settimana, arriva direttamente dal
New York Comic Con 2018 la descrizione delle prime
immagini di Hellboy proiettate alla Convention ma che non saranno
rilasciate on-line ufficialmente. Per cui, in attesa di poter
vedere un trailer, ecco la nostra traduzione della descrizione
delle scene riportata da CS.net:
“Ci avevano avvertiti che
qualcosa si stava avvicinando…” dice una voce femminile.
Il filmato di Hellboy, di due
minuti, si apre con un’inquadratura in un appartamento di Londra,
poi si sposta in un paesaggio fantastico, una caverna con un grande
lago. Due piccole figure camminano sulla superficie
rocciosa.
“Se mai ci sarà una fine a
questa guerra… Sarà per merito tuo e per la tua forte mano destra”
dice il Professor Broom, interpretato da Ian McShane, in voice
over.
Lo stesso Hellboy viene
introdotto sullo schermo mentre esce da un veicolo corazzato di
fronte a un museo, dove viene immediatamente sparato dalla
SWAT. “HEY! Sono dalla tua parte!” urla Hellboy. “Scusa”
dice il poliziotto. “Colpa mia” replica Hellboy,
mentre parte una versione di
“Mony Mony” di Billy Idol. Si sente ancora la voce del Professor
Broom… “Siamo la linea nella sabbia. Combattiamo contro le
forze dell’oscurità”
Hellboy, Alice e Ben entrano in
un sudicio negozio di fish and chips per raggiungere il quartier
generale del BPRD. “È questo?” chiede
Hellboy. “Ti aspettavi un cartello con su scritto Quartier
Generale?” replica Ben.
Seguono una serie di
inquadrature al ritmo della canzone degli Idol, con tanti mostri!
C’è una scazzottata con una gigantesca creatura grande due volte
Hellboy, una casa con delle gambe in una foresta innevata, un
panorama infernale con una creatura scheletrica e alata in
volo.
“Perché mi hai fatto
un’arma?” chiede Hellboy a Broom. “Volevo solo aiutarti a
renderti il migliore”.
Vediamo Alice che guarda con
dolcezza Hellboy: tra i due c’è qualcosa. C’è una sequenza in cui
Hellboy tira fuori dalla custodia la sua grossa pistola e la
mostra ad Alice. “Alcuni padri danno ai loro bambini dei
LEGO” le dice Hellboy, che poi vediamo fare un buco nella
testa di un mostro con quell’arma. “Stiamo salvando il mondo
per caso?” chiede Alice.
Un uomo altezzoso in un
ristorante chiede Hellboy se la sua mano destra del destino è
in grado di fare qualcosa di speciale. “Distrugge le cose molto
bene” ribatte lui.
Compare il cartello “SAVE THE
WORLD FOR THE HELL OF IT”. Il Professor Broom dice: “Sei la
migliore speranza per l’umanità“. “Credevo che avremmo dovuto
combattere i mostri, non collaborare con loro” dice Ben, con il
volto coperto da cicatrici. “Chi hai chiamato mostro, amico?
Ti sei guardato nello specchio, sfregiato?” risponde
Hellboy.
Poi vediamo la Regina di Sangue
e il suo servo mostruoso mentre aprono un vortice, mentre
interviene Hellboy. “Scusate… ho interrotto
qualcosa?”. “Al contrario, sei giusto in tempo” risponde la
Regina.
Il trailer si conclude con
Hellboy che che mette in mostra le sue lunghe corna e la spada
fiammeggiante.
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. È diretto da Neil
Marshall (The Descent, Game of
Thrones). Nel cast del film David Harbour, Milla
Jovovich, Daniel Dae Kim, Brian Gleeson, Sophie Okonedo,
Alistair Petrie e Ian McShane.
Trieste
Science+Fiction Festival, in programma dal 30 ottobre al 4
novembre, assegna per la sua 18° edizione il Premio Urania
d’Argento alla carriera al regista, produttore e creatore di
effetti speciali Douglas Trumbull, vincitore di
due Premi Oscar e celebre per il suo contributo visivo a 2001: Odissea nello spazio, di cui quest’anno
ricorre il cinquantenario, e a molti capolavori della fantascienza
tra cui Blade Runner e Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Douglas Trumbull presenzierà alla manifestazione
triestina e ritirerà il premio durante la cerimonia ufficiale al
Politeama Rossetti. Per l’occasione, il Festival triestino
proietterà in versione restaurata 2001: Odissea nello spazio e
Silent Running, del quale Trumbull è anche regista.
Douglas
Trumbull è considerato uno dei professionisti più
importanti della moderna fantascienza cinematografica. Nato a Los
Angeles, è noto soprattutto come artista degli effetti speciali, ma
ha al suo attivo una significativa e prolifica carriera come
regista, sceneggiatore e produttore.
Trieste
Science+Fiction Festival rende omaggio a uno dei curatori
degli effetti speciali di 2001: Odissea nello
spazio, unica categoria per la quale il capolavoro di
Kubrick vinse l’Oscar. Trumbull è stato supervisore agli effetti
speciali fotografici di alcuni dei maggiori film di fantascienza
degli anni Settanta e Ottanta, tra cui Andromeda, Incontri
ravvicinati del terzo tipo, Star Trek, Blade Runner. Celebre è
anche il suo contributo ai recenti film di Terrence
MalickThe Tree of Life e Voyage of
Time. Molte delle tecniche sperimentate in Odissea nello
spazio si ritrovano nel suo primo film da regista, il grande cult
Silent Running del 1972, noto in Italia come 2002: la
seconda Odissea.
Il Premio Urania
d’Argento viene conferito dal 2002 ai grandi maestri che hanno
operato nell’ambito del fantastico, in collaborazione con l’omonima
testata letteraria Mondadori. Hanno ricevuto il premio alla
carriera del Trieste Science+Fiction Festival: Pupi
Avati, Dario Argento, Jimmy Sangster, Lamberto Bava, Terry Gilliam,
Enki Bilal, Joe Dante, Ray Harryhausen, Christopher Lee, Roger
Corman, George Romero, Alfredo Castelli, Gabriele Salvatores,
Alejandro Jodorowsky, Bruce Sterling, Rutger Hauer e
Sergio Martino.
La selezione ufficiale
del Trieste Science+Fiction si presenta anche
quest’anno come un appuntamento imperdibile per i cinefili e gli
appassionati di fantascienza, con numerose anteprime italiane ed
internazionali all’insegna della miglior produzione di
fantascienza, fantasy e horror da ogni parte del pianeta Terra.
18 ANNI DI TRIESTE SCIENCE+FICTION
Giunto alla sua 18°
edizione, il Trieste Science+Fiction Festival propone anche
quest’anno anteprime mondiali, internazionali e nazionali, con tre
concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione
internazionale per il miglior film di fantascienza di registi
emergenti a livello mondiale, e i due Premi Méliès d’argento della
European Fantastic Film Festivals Federation per il miglior
lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo. La
sezione Spazio Italia ospiterà il meglio della produzione
nazionale. Immancabili, infine, gli Incontri di Futurologia
dedicati alla scienza e alla letteratura, in collaborazione con le
principali istituzioni scientifiche, e la consegna del premio alla
carriera Urania d’argento (organizzato con l’omonima testata
letteraria Mondadori) ad un maestro del fantastico.
A partire dall’anno 2000
il Trieste Science+Fiction Festival ha raccolto l’eredità dello
storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste
svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al
cinema di genere in Italia e tra le prime in Europa.
Trieste Science+Fiction
Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni
cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la
collaborazione e il sostegno di: MiBAC – Direzione Generale per il
Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste,
Università degli Studi di Trieste, Fondazione CRTrieste, Fondazione
Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA FVG – LaREA, Promoturismo
FVG.
La sede principale del
Trieste Science+Fiction Festival è il Politeama Rossetti grazie
alla collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Il palazzo della Casa del Cinema, sede delle maggiori associazioni
di cultura cinematografica triestine, sarà il quartier generale
della manifestazione e con la collaborazione del Teatro Miela
ospiterà le sezioni collaterali del festival, mentre altre
iniziative e programmi speciali si svolgeranno nella sala d’essai
del Cinema Ariston.
Nato nel 1999, Rotten
Tomatoes è il più grande e rinomato aggregatore di
recensioni della critica e giudizio del pubblico sui film usciti in
sala, e nel tempo si è rivelato un vero polo di informazioni
sull’andamento positivo o meno delle produzioni cinematografiche.
Ovviamente questo ha riguardato anche la Disney e
tutti i suoi classici (d’animazione e non).
Scorrendo la storia della casa di
Topolino dalle origini ad oggi, ScreenRant ha
elencato i dieci migliori titoli dell’azienda in base alla
percentuale ottenuta su Rotten Tomatoes. Siete curiosi di sapere
quali sono?
Eccoli:
1Pinocchio
Dopo il successo di
Biancaneve la Disney tornò al cinema nel 1940 con
Pinocchio, ed esattamente come il film che l’aveva
preceduto, presentava al pubblico un’animazione a dir poco
straordinaria e una cura meticolosa di ogni dettaglio
produttivo.
Gli artisti che lavorarono a
Pinocchio furono infatti dei pionieri nel campo
del disegno, specializzati in elementi inanimati come
l’acqua o il fuoco a cui diedero effetti mai visti prima al cinema.
E nonostante l’iniziale flop al botteghino, questo titolo si rivelò
uno dei più grandi successi di critica e pubblico della storia
dell’azienda.
Ora è in programma il live action, le cui
riprese inizieranno nel 2019 tra Inghilterra e Italia,
come dichiarato dallo sceneggiatore Chris
Weitz: “Siamo ancora nelle prime
fasi di sviluppo della sceneggiatura, quindi non possiamo ancora
parlare di casting, ma ne sono molto
entusiasta“.
Dopo la rinuncia
di Sam Mendes,
la Disney ha finalmente ingaggiato il
regista definitivo: si tratta di Paul
King (Paddington, Paddington
2), a cui verrà affidata la sceneggiatura di Jack
Thorne.
Il canale
Youtube Darth Blender, noto per i mash-up e i
video fan made dei principali franchise con grande seguito, ha
realizzato una versione alternativa del trailer di Dark
Phoenix, ricostruendolo utilizzando soltanto scene dalla
serie tv degli anni ’90 Insuperabili X-Men, lo
show d’animazione che ha portato sul piccolo schermo e nelle case
di milioni di ragazzini i Mutanti Marvel.
La serie, prodotta
da Fox Kids e andata in onda
dal 1992, era basata sugli eroi dei
fumetti Marvel Comics poi portati al cinema dalla
20th Century Fox qualche anno più tardi, sotto la
guida e la regia di Bryan Singer. La serie ha
avuto un grande successo e aprì la strada a numerosissime serie
a cartoni animati tratte da fumetti. Il successo della
serie si espanse anche sui fumetti e sui videogiochi.
In Dark Phoenix, gli X-Men
devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean
Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta
quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica.
Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha
resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Diretto da Simon
Kingber, con Sophie Turner, Jennifer Lawrence,
James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas
Hoult, il film sarà in sala a febbraio 2019.
Mentre la critica non si sta
affatto dimostrando generosa con il nuovo film di supereroi targato
SONY Pictures, Venom,
il pubblico di tutto il mondo sta dimostrando di apprezzare la
scelta creativa dello studio e del regista Ruben
Fleischer. In realtà, gli stessi spettatori che stanno
apprezzando il film, stanno anche contribuendo a far lievitare i
voti al film on-line, tanto che alcuni dei maggiori siti di settore
registrano percentuali di gradimento discrete per un film così
criticato dalla stampa. Ad esempio l’International Movie Database,
IMDb, registra un 7.1/10, mentre Rotten
Tomatoes arriva a 89%.
Queste reazioni stanno pagando
molto bene tanto che il box office domestico (negli USA) ha
raggiunto gli 80 milioni nel weekend di debutto, schiacciando
letteralmente, la previsione di 55, 65 milioni effettuata per il
primo fine settimana di apertura. Con questa cifra inaspettatamente
alta, Venom detiene il record di apertura di ottobre, avendo
superato di moltissimo il record di Gravity, fermo a 55,7 milioni.
Il film con Tom Hardy registra anche la settima migliore apertura
al box office dell’anno, superando Ant-Man and the Wasp (75
milioni).
Allontanandosi dal box office americano, il film ha guadagnato
nel mondo 125.2 milioni, raggiungendo un box office internazionale
complessivo di 205.2 milioni, doppiando abbondantemente le
previsioni di incasso e affermandosi come un buon successo per un
film dal budget modesto (si ipotizzano dal 100 ai 116 milioni di
budget per il film).
Intanto non è stata ancora
ufficializzata la data d’uscita del film in Cina, ma dal momento
che la società per azioni d’investimento Tencent con base in
Cina ha finanziato un terzo delle spese di produzione del film, ci
aspettiamo una campagna promozionale massiccia in quel paese e di
conseguenza un’affluenza al cinema importante, cosa che potrebbe
effettivamente portare il film a raggiungere incassi ragguardevoli
e quindi un sequel assicurato.
Intanto, il film che era
considerato il più temibile avversario per SONY e Venom, cioè A
Star Is Born, si attesta sulla modesta cifra di 56.6 milioni in
tutto il mondo (appena 42.6 solo negli Stati Uniti) nel primo
weekend.
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
Venom,
il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e
tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato
all’Oscar Tom Hardy.
Si celebra il nuovo capitolo della
franchise ricca d’azione Jurassic con l’arrivo di Jurassic World: Il regno distrutto nei formati
4K Ultra HD, Blu-ray 3D, Blu-ray e DVD e in Digital HD e dal 9
ottobre 2018, che include più di un’ora di contenuti extra – tra
cui il dietro le quinte di Chris Pratt con i “Jurassic Journals”,
girati sul set.
Il successo al botteghino prodotto
da Universal Pictures è rimasto al primo posto in classifica per
quattro settimane intere al box office internazionale, per due
settimane in Nord America, e si è rivelato una hit a livello
mondiale guadagnando oltre 1 miliardo di dollari. Con l’uscita di
Jurassic World: Il regno distrutto (recensione),
la franchise di Jurassic si è affermata come una delle franchise
più redditizie di tutti i tempi, con un box office totale di oltre
4.7 miliardi di dollari. Jurassic World: Il regno distrutto continua a
portare sullo schermo avventura e azione, con il ritorno di
personaggi amati e l’inserimento di nuove creature che sono più
sorprendenti e terrificanti che mai.
Jurassic World: Il regno
distrutto, cast
Costruendo le sue fondamenta sulla
meraviglia e sull’avventura che ha stupito il pubblico di tutto il
mondo,
Jurassic World: Il regno distrutto prosegue una delle
serie più avvincenti della storia del cinema, con un’avventura
lunga 65 milioni di anni che ha conquistato il pubblico di tutte le
età, con un nuovo straordinario capitolo che vede la presenza
straripante di più dinosauri di ogni altro Jurassic precedente. Le
star Chris Pratt (Jurassic
World,
Guardiani della Galassia) e Bryce Dallas
Howard (Jurassic
World, Il drago invisibile) tornano nei panni di Owen Grady e
Caire Dearing insieme ai membri del cast originale Jeff
Goldblum (Jurassic Park,
Thor: Ragnarok) e BD Wong (Jurassic World, Law
and Order: SVU) nei loro ruoli iconici. Porta a casa l’avventura
senza freni, scopri l’incredibile colpo di scena e cosa succede
quando il parco non esiste più.
Jurassic World: Il regno
distrutto, trama
In Jurassic World: Il regno distrutto, diretto da
J.A. Bayona (The
Impossible, The Orphanage) e con due colossi come produttori
esecutivi, Steven Spielberg e Colin Trevorrow, Owen (Pratt) e
Claire (Howard) fanno ritorno a Isla Nublar tre anni dopo la
chiusura del parco Jurassic World per cercare di salvare i
dinosauri rimasti sull’isola da una catastrofica esplosione
vulcanica che minaccia di estinguere nuovamente i dinosauri, questa
volta per sempre.
Owen è determinato a salvare il suo
raptor, Blue, mentre Claire fa del salvataggio dei dinosauri la sua
missione, creature che ha imparato a rispettare profondamente.
Giunti sull’isola proprio mentre la lava inizia a scorrere, i due
scoprono terrificanti nuove specie di dinosauri feroci ed una
complotto di portata globale che potrebbe mettere in pericolo
l’intero pianeta.
Insieme a James Cromwell (Babe, Il
miglio verde) nei panni del benestante imprenditore Benjamin
Lockwood, il socio del Dr. John Hammond nella creazione di Jurassic
Park, e a Justice Smith (The Get Down) e Daniella Pineda (The
Detour) nei panni di Franklin Webb e Zia Rodriguez, membri del
Gruppo Protezione Dinosauri di Claire; questo brillante cast dà
vita ad una straordinaria storia allo scoppiare del caos quando
Owen, Claire e il loro team scoprono uno spaventoso complotto che
potrebbe riportare la vita sul pianeta alla preistoria.
Jurassic World: Il regno distrutto
in home video
Completa la tua collezione di
Jurassic con la collection contenente i cinque film della saga in
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fan possono godersi al meglio tutti i cinque film in un’imperdibile
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mondo perduto, Jurassic Park III, Jurassic World ed il nuovissimo
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Scansionando il codice all’interno della confezione, apparirà Baby
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Il film sarà disponibile in 4K
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Blu-ray, il Blu-ray e la versione Digital. Il disco 4K Ultra
HD disc comprende gli stessi contenuti extra della versione
Blu-ray, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.
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audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora
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un sonoro in modalità surroud, come al cinema.
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o in download quando vogliono.
In blu-ray e 4k
Sul set con Chris & Bryce –
Dietro le quinte con Chris Pratt and Bryce Dallas Howard.
Il regno si evolve – I
film-maker parlano di come il secondo capitolo della trilogia di
Jurassic World spinga la franchise in una nuova
direzione.
Ritorno alle Hawaii – Cast
e crew parlano delle riprese alle Hawaii.
Island Action – Uno sguardo
al dietro le quinte della scena del bunker e alla sequenza della
fuga all’interno della girosfera.
A bordo dell’Arcadia – Cast
e crew parlano del lavoro con i dinosauri in animatronic.
Via all’asta! – Uno sguardo
al dietro le quinte della scena dell’asta.
La nascita dell’Indoraptor
– Uno sguardo esclusivo alla mostruosa creatura geneticamente
modificata conosciuta come Indoraptor.
Death by Dino – Un dietro
le quinte mentre l’Indoraptor sfida un personaggio chiave.
Un mostro nella mansion –
Il regista J.A. Bayona parla di come Jurassic Park e
Dracula (1979) hanno influenzato il suo approccio alla regia
nel dirigere il mostro nella scena della villa.
Lo scontro sul tetto – Uno
sguardo al terrificante scontro sul tetto della Villa
Lockwood.
Il ritorno di Malcolm – Un
dietro le quinte con l’unico e inimitabile Jeff Goldblum.
VFX evoluti – Il team parla
dell’approccio innovativo alla creazione dei dinosauri.
Il regno distrutto: La
Conversazione – I film-maker e il cast si mettono comodi per
parlare di Jurassic World: Il regno distrutto.
Una canzone per Il regno –
Justice Smith canta per il cast e la crew di Jurassic World:
Il regno distrutto.
Chris Pratt’s Jurassic Journals
Vivian Baker, Makeup Artist
Mary Mastro, Hair Stylist
Chris Murphy, 1° Assistente al
Suono
Dean Bailey, Stunt Edge Car
Driver
Peter Harcourt, Diver
Daniella Pineda and Justice Smith,
Attori
Jody Wiltshire, Set PA
Kelly Krieg, Assistente
Supervisore del Copione
J.A. Bayona, Regista
James Cox, Stuntman
Rachelle Beinart,
Controfigura
Bryce Dallas Howard intervista
Chris Pratt, Attore
Contenuti bonus neL formato DVD
Sul set con Chris & Bryce –
Dietro le quinte con Chris Pratt and Bryce Dallas Howard.
Il regno si evolve – I
film-maker parlano di come il secondo capitolo della trilogia di
Jurassic World spinga la franchise in una nuova
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al dietro le quinte della scena del bunker e alla sequenza della
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La nascita dell’Indoraptor
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modificata conosciuta come Indoraptor.
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Lo scontro sul tetto – Uno
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Lockwood.
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dietro le quinte con l’unico e inimitabile Jeff Goldblum.
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Journals
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Mary Mastro, Hair Stylist
Chris Murphy, 1° Assistente al Suono
Dean Bailey, Stunt Edge Car Driver
Peter Harcourt, Diver
Daniella Pineda and Justice Smith, Attori
Jody Wiltshire, Set PA
Kelly Krieg, Assistente Supervisore del Copione
J.A. Bayona, Regista
James Cox, Stuntman
Rachelle Beinart, Controfigura
Bryce Dallas Howard intervista Chris Pratt, Attore
Arrivano ancora da Just
Jared delle immagini dal set di
Joker, di Todd Phillips, in cui
Joaquin Phoenix, nei panni di Arthur
Fleck e truccato da clown non sembra assolutamente avere
buone intenzioni.
Le immagini sono state scattate a
Brooklyn, in metropolitana, nei giorni scorsi. Da alcuni scatti si
può vedere che Arthur, nel suo “assalto al treno” non è solo, e che
ci sono anche alcuni personaggi vestiti da clown che esibiscono
cartelli che riportano scritte interessanti: Kill the Rich –
Uccidi il ricco. Questa frase potrebbe dare qualche
indicazioni sulle motivazioni iniziali che hanno spinto Arthur a
volgersi al male. Che fosse un tentativo di ribellarsi alla povertà
della popolazione di Gotham City?
Chiaramente ci muoviamo nell’ambito
delle congetture. A ben vedere, le foto ci mostrano anche la
versione “in borghese” di Arthur. Per il ruolo, Phoenix sembra
molto dimagrito e anche le sue espressioni, dalle foto che possiamo
vedere di seguito, indicano un nuovo impegno importante per
l’attore alle prese con un ruolo iconico per la storia del cinema,
con un passato importante e con un futuro da scoprire.
Ecco le immagini di Joaquin Phoenix sul set di
Joker
Joker arriverà nelle sale
il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle
ultime ore dalla Warner
Bros e sarà diretto da Todd
Phillips (Una notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
La Fase 3 del
MCU (Marvel Cinematic
Universe) si avvia alla sua conclusione con Avengers
4, anche se prima uscirà Captain Marvel,
dunque è giusto pensare al futuro del franchise e alle direzioni
che prenderà la linea editoriale dei Marvel Studios.
Come dichiarato da Kevin
Feige, i fan dovranno aspettarsi qualche sorpresa e
inediti cambi di rotta nella Fase 4, il che non
esclude che possano tornare volti noti dell’universo
cinematografico già apparsi sullo schermo.
Tuttavia ci sono alcuni personaggi
che meriterebbero senza dubbio più spazio, proprio per approfondire
la loro storia al cinema o in tv. Se volete sapere di chi parliamo,
leggete qui sotto:
1Gamora
In
entrambi i capitoli di Guardiani della Galassia
abbiamo sentito storie sul passato di Gamora e sul
fatto che sia “la donna più spietata della galassia”, ma mai visto
niente di realmente entusiasmante a riguardo. E questo la rende
potenzialmente uno dei personaggi più interessanti del
MCU non ancora sfruttati.
A
partire dal rapporto con sua sorella Nebula, e con
il padre adottivo Thanos, Gamora meriterebbe senza
dubbio uno standalone, magari un prequel (visto che apparentemente
è morta in Avengers: Infinity
War) dove spiegare perché viene considerata una
ferocissima killer e cosa l’ha portata ad unirsi ai
Guardiani.
Ecco il trailer italiano due di
Macchine Mortali, il prossimo grande appuntamento
con il fantasy che aspetta gli appassionati sul
grande schermo. Il trailer è stato presentato al New
York Comic Con 2018, è prodotto da Peter
Jackson e diretto dall’esordiente Christian
Rivers che porta sullo schermo la saga fantasy
scritta da Philip Reeve.
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
L’interprete di Iron
Man ha condiviso una foto da Toy Story
che mostra lo sceriffo Woody con Buzz. I due
personaggi Pixar sono modificati in modo tale che Woody sia
corrispondente a Cap e Buzz a Iron Man, mentre la scritta sulle
loro teste recita “to Infinity (War) and Beyond”, ovvero
la catch phrase di Buzz (Verso l’infinito e oltre), modificata e
adattata ad Avengers: Infinity War.
A commento della foto,
Robert Downey Jr. ha scritto: “Sappiamo tutti
chi sarà sempre lo sceriffo in città”, altro rimando al film
Pixar (una delle frasi di Woody è “C’è un nuovo sceriffo in
città”) ma anche al ruolo di Cap nel Marvel Cinematic
Universe.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
La foto non ci sorprende più di
tanto, dato che come molto di voi
già sapranno Fury e Maria Hill sono gli unici
personaggi del Marvel Cinematic
Universe confermati nel film, anche se molto fa alla
notizia furono delusi di apprendere che Spidey non avrebbe
collaborato con almeno un altro supereroe in questo secondo
capitolo.
Inoltre, visto che Venezia non ha
edifici alti da cui l’Uomo Ragno può aggrapparsi, ha senso che
dovrà trovare un mezzo di trasporto alternativo e questa foto
confermano ancora una volta che sarà comunque vestito con la tuta
Stark di Spider-Man.
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
L’ultima volta che abbiamo visto un
costume nero per Spidy le cose non sono andate benissimo. Il film
di Raimi infatti non è stato trai migliori della serie, anche se il
tempo (o forse la mediocrità degli adattamento di Marc
Webb?) ha fatto un buon lavoro sulla percezione del film
stesso. Ad ogni modo, sebbene i report suggeriscono che questa tuta
scura o di metallo non sia legata al simbionte, come nel caso di
Raimi, l’imminente arrivo di Venomal cinema sembra mettere
la pulce nell’orecchio ai fan. Che SONY e Marvel Studios stiano
preparando un’altra sorpresa?
La pagina Facebook Marvel News India ha condiviso un
concept leak che mostra un’ascia, la possibile arma che
Carol Danvers impugnerà contro Thanos in
Avengers 4.
Senza ulteriori informazioni
sull’ascia raffigurata nell’immagine a seguire, l’unica strada
interpretativa che abbiamo è quella di guardare ai fumetti Marvel
per cercare di avere qualche indizio. Il primo suggerimento e anche
il più sensato è che questa ascia possa appartenere a Captain
Marvel (Brie Larson) in Avengers
4. La storia in questione è la recente run dal titolo
Fear Itself in cui Carol e altri eroi Marvel sono riusciti
ad ottenere delle armi asgardiane, e l’ascia di Carol non è troppo
diversa da quella mostrata in foto. Le origini dell’ascia
probabilmente cambierebbero in Avengers 4, dato
che Asgard è stata ormai distrutta dal Ragnarok, ma darebbe al
personaggio un’ulteriore fonte di potere e contro il Titano
Pazzo.
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Si è spento all’età di 76 anni,
Scott Wilson, l’attore noto per aver interpretato
Hershel Greene in The
Walking Dead dal 2011 al 2014. La
notizia è arrivata appena un’ora dopo che è stato rivelato al
Comic-Con di New York che avrebbe fatto un’apparizione nella nona
stagione del film AMC, ma quelle scene sono state girate alcuni
mesi fa, quindi sarà ancora visto quando mostra i
ritorni.
La sua carriera di attore nel
cinema era iniziata nel 1967, con il film La calda notte
dell’ispettore Tibbs, in cui aveva un ruolo secondario, e
con A sangue freddo di Richard Brooks, in
cui invece era uno dei protagonisti. Anche in anni più recenti fu
nel cast di film notevoli, ma sempre in ruoli secondari tra
cui: Dead Man Walking (1995) di Tim
Robbins, Soldato Jane (1997) di Ridley
Scott, Pearl Harbor (2001) di Michael
Bay, Monster (2003) di Patty Jenkins
e L’ultimo samurai (2003) di Edward Zwick.
Di recente si era visto anche nella serie di Netflix The
OA, dove interpretava il padre adottivo della
protagonista.
“Scott sarà sempre
ricordato come un grande attore e ci sentiamo tutti fortunati ad
averlo conosciuto come una persona ancora più grande,
ha detto la AMC in una dichiarazione
ufficiale. “Il personaggio che ha incarnato in The
Walking Dead, Hershel, era il nucleo emotivo dello show. Per
esempio, nelle nostre vite, Hershel era un personaggio le cui
azioni continuano a determinare le scelte dei nostri personaggio
ancora oggi. Scott mancherà alla sua famiglia, ai suoi amici e ai
milioni di fan che lo hanno amato”.
Amazon Studios ha diffuso il teaser trailer
ufficiale di Good
Omens, l’annunciata serie tv firmata Neil
Gaiman.
https://youtu.be/2ZSXlNRRoGU
Good Omens
Good
Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da
Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di
BBC ComedyCommissioning e Georg Sharp, editor presso
BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione
BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in
collaborazione con BBC Worldwide.
Good
Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in
oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa
anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i
diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su
Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo
Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come
Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e
l’episodio di Sherlock: The Abominable Bride
vincitore lo scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding
Television Movie.
“Neil Gaiman è uno scrittore
dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi
dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene
Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I
suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter
condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime
Video”
“Mi sono deciso ad
accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il
team di Amazon per la realizzazione di Good Omens”
sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non
erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli
altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono
emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare
televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens
ma sicuramente inusuale e divertente”
Starz ha diffuso la
nuova scena d’apertura di Outlander 4, il
quarto inedito ciclo di episodi dell’acclamato show tv
Outlander.
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Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione
riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto
che lo show avrà luogo. La stagione è basata
su Drums of Autumn , il quarto
volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La
produzione è attualmente in corso in Scozia.
Sophie Skelton (Brianna) e
Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar
Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione
per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà
“Home”.
“Nelle ultime tre stagioni,
Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha
dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B.
Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno
arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il
significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò
che scopriremo nella stagione 4.”
Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv
Outlander
creata da Ronald D. Moore per il canale
americano Starz.
Outlander 4
Nella quarta stagione di
Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata da Caitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Un festival cinematografico non è
fatto solo di film, è anche l’occasione per incontrarsi e parlare
della situazione di un movimento in continua crescita e per questo
sempre alla ricerca di nuovi strumenti per far sì che questo
processo non rallenti o, peggio ancora, si arresti. Come la
riunione che si è tenuta stamattina, sabato 6 ottobre, nella
seconda giornata di Sedicicorto International Film
Festival, che ha ospitato i rappresentanti di molti
festival della regione Emilia Romagna, per
continuare un discorso già da tempo intrapreso che ha come scopo
ultimo la creazione di una rete dei festival della regione. Un
circolo virtuoso che permetta a queste industrie culturali,
indipendentemente dalla loro dimensione in termini sia economici
che di pubblico e prestigio, di potersi confrontare con analoghe
realtà del panorama nazionale e internazionale.
Porretta, Amarcort, Ce L’ho
Corto, Ennesimo, Bellaria, Cinesogni, Concorto, Ibrida, Malatesta,
Reggio Film Festival, Soundscreen: tutti presenti per
affrontare temi soprattutto pratici, idee per razionalizzare costi,
risorse e tempistiche e rendere più efficiente il lavoro dei
singoli festival. Un ordine del giorno ricco, che ha portato la
discussione tra i delegati alla condivisione di materiali,
professionisti, comunicazione. Strumenti importantissimi e
necessari per poter massimizzare il coinvolgimento del territorio,
sia in termini di pubblico che di ricaduta economica, per il
festival e le attività che di un evento culturale possono essere
partner, fruitrici e anche semplicemente coinvolte nella fornitura
di servizi per manifestazione e pubblico.
Tutto questo partendo da un punto
fondamentale: la giusta definizione di cosa sia un festival e di
come deve essere strutturato per essere ritenuto tale, in termini
di durata, programma, materiali promozionali e divulgativi, dal
catalogo al sito web, sino ai più moderni strumenti della
comunicazione social e mobile.
Uditore, con facoltà d’intervento,
la regione Emilia Romagna, rappresentata dalla Film Commission
nella persona di Emma Barboni, a cui si è aggiunta a chiusura
dell’incontro anche Elisa Giovannetti, assessore alla cultura del
comune di Forlì. A dimostrazione che questo progetto di sistema dei
festival del territorio è un tema a cui le istituzioni sono oggi
particolarmente sensibili, e che apre nella maniera migliore la
settimana di EnErgie Diffuse, oltre 400 eventi che dal 7 al 14
ottobre faranno dell’Emilia Romagna il più vitale polo culturale
italiano.
Un primato che tutte le regioni del
nostro paese si dovrebbero contendere, una sfida che oggi è partita
da Forlì e da Sedicicorto International Film Festival.
Come promesso, ieri la Warner Bros.
ha diffuso il secondo trailer
di Aquaman, il film diretto
da James Wan con
protagonista Jason Momoa, nei panni dell’eroe
DC Arthur Curry.
Il lunghissimo trailer non ha solo
mostrato ciò che già sapevamo del cinecomic, ma anche moltissimi
contenuti inediti tra cui parti del prologo con
Atlanna e l’infanzia del piccolo
Arthur, e una sezione di quello che sembra il
viaggio dell’eroe insieme a Mera alla ricerca di
risposte e di indizi.
Ecco allora di seguito tutti i
segreti svelati dal trailer esteso mostrato ieri al
New York Comic Con:
1Xebel
Questo futuristico edificio bianco sembra
corrispondere al palazzo di Xebel,
costruito grazie alle avanzate tecnologie atlantidee e dove
vediamo fluttuare i capelli di Mera. In un’altra
scena appare invece Arthur trascinato con la forza
davanti a Re Nereus mentre questo abbandona il suo
trono per avvicinarsi al giovane arrogante venuto dalla
Terra.
L’arma più potente di Ocean
Master?
La
creatura che abbiamo visto brevemente nel trailer potrebbe
rivelarsi l’arma più potente dell’esercito di Ocean
Master: un’aragosta gigantesca e mostruosa combatterà al
fianco del personaggio nella guerra tra le sette tribù.
Il costume classico di
Aquaman
L’ultimo frame del trailer ha rivelato
finalmente Aquaman nel suo iconico costume dei
fumetti giallo e verde, finora mostrato soltanto nel merchandise ufficiale del
film.
Si
tratta di un momento molto importante all’interno della storia,
perché Arthur Curry risponderà alla chiamata del
suo popolo accettando di essere qualcosa di più grande di un re: un
eroe, protettore della giustizia, che combatte per la pace tra gli
uomini e il popolo del mare.
Quello che vediamo è un costume ridisegnato
per sembrare una elegante armatura abbinata al tridente di
Atlantide, ed è probabile che lo vedremo in scena soltanto nel
terzo atto del film.
L’incidente durante la promozione di
Thor: Ragnarok è costato a Mark
Ruffalo la fama di “spoileratore”. Per chi non ricordasse
quanto accaduto, l’attore era in diretta live su
Instagram durante la presentazione del film, ma a
fine introduzione e a inizio proiezione, l’attore ha dimenticato di
interrompere la diretta sul social, mandando in onda l’audio dei
primi 15 minuti del film di Taika Waititi, il
tempo che è servito a una addetta dello staff per rendersi conto di
quanto stava accadendo e avvertire l’attore di interrompere la live
dal suo telefono cellulare.
A seguito di questo incidente, lo
stesso attore ha cominciato a scherzare sulla sua scarsa
affidabilità, un po’ che ha deciso di fare la Marvel con Tom Holland, e così
durante la sua ospitata da Jimmy Fallon, Mark Ruffalo ha finto
di spoilerare non solo il titolo ufficiale di Avengers 4, che tutti
attendiamo, ma anche la battaglia finale del film, mimando le
prodezze che compierà il suo Hulk. Ecco il video:
Dallo scorso 1 marzo, Mark
Ruffalo aveva abbandonato i social per concentrarsi su
altre questioni che richiedevano la sua attenzione, ma in occasione
del voto di metà mandato del POTUS, la star, sempre impegnata in
prima linea nella politica statunitense, è ritornato ai suoi canali
social con un esilarante video, in cui invita tutti gli americani
al voto aiutato da alcune star sue amiche e dai ragazzi
sopravvissuti alla strage di Parkland.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
L’universo cinematografico Marvel,
il MCU, è pieno di segreti nascosti tra le
pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire il pubblico per
la maniera in cui questi perfettamente celati (tranne agli occhi
dei più esperti osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito
i 20 segreti della Fase 3 che non avrete
sicuramente notato nel MCU (Parte 2):
1I segreti di Klaw
Black Panther
ha presentato alcuni dei villain più memorabili del MCU, a partire
da Erik Killmonger e arrivando a Ulysses
Klaw , interpretato sullo schermo da Andy
Serkis. E ciò che lo rende così affascinante e spassoso è
una delle frasi che dice a proposito di un suo album che uscirà
presto su Soundcloud…
A
quanto pare si tratta di un riferimento ai fumetti originali,
quando gli esperimenti di Klaw ebbero uno strano effetto sonoro
trasformandosi una creatura terrificante. Pertanto, il Klaw del MCU
nomina questa cosa di Soundcloud come easter egg.
Nebula e il riferimento ai
fumetti di Infinity War
Avengers: Infinity
War aveva al suo interno diverse scene dal contenuto
molto forte e, da un certo punto di vista, insopportabili per gli
occhi. Una di queste vedeva Thanos torturare sua
figlia Nebula strappando parti del suo corpo ormai
robotico.
I
fan della Marvel sanno che questo era un riferimento al fumetto
originale di Infinity Gauntlet dove Thanos usa il
Guanto per attaccare Nebula e tenerla in ostaggio tra la vita e la
morte.
Mark Millar non ha
dubbi, il trailer esteso di
Aquaman, ben 5 minuti di scene inedite e non dal nuovo
film DC COmics diretto da James Wan, mette il
Marvel Cinematic Universe
in una posizione di inferiorità. Il fumettista scozzese sembra
convinto che il concept visivo del film con Jason
Momoa abbia trasformato in un solo colpo tutto l’Universo
Condiviso dei Marvel Studios in un prodotto desueto, anni ’70, dice
addirittura Millar.
Noto soprattutto per
Kick-Ass, il fumettista ha lavorato più volte con
del materiale Marvel e di queste collaborazioni si ricordano la
terza serie di Wolverine e sette numeri di
Civil War. Ecco cosa ha scritto sul suo
account Twitter: “Il trailer di Aquaman ha appena trasformato i
moderni film Marvel in serie tv anni ’70. Il guanto verde di sfida
è stato gettato e la DC è di nuovo in gioco. Un trailer di 5 minuti
è maledettamente audace, James Wan, sei un genio!”
Dopo il tonfo di Justice League,
seguito dal trionfo di Black Panther prima e di Infinity War dopo,
il franchise DC sembrava effettivamente morto e sepolto, e la
campagna marketing scelta per Aquaman non sembra stia valorizzando
al massimo il potenziale di un film così rischioso. Staremo a
vedere però come la Warner Bros e James Wan si giocheranno le loro
carte per mettere insieme il miglior prodotto possibile e
soprattutto per risvegliare l’interesse dei fan verso un franchise
che troppe volte li ha delusi.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.