Amazon studios ha
diffuso via NYCC il teaser promo di The
Boys, l’annunciata serie tv sui supereroi creato
da Eric Kripke.
The
Boys è stato presentato al New York Comic Con in una
tavola rotonda con il cast e i creatori – dove è stato presentato
il teaser promo che ha rivelato una prima occhiata alla serie
sovversiva dei supereroi. Inoltre, i fan sono stati sorprese con un
cameo a sorpresa di Simon Pegg, il cui volto è
stato d’ispirazione per “Hughie” nella serie originale dei
fumetti. È stato rivelato che Simon Pegg apparirà nella serie
come il padre di Hughie (Jack Quaid). Il ruolo di Pegg sarà
una guest star.
The Boys è un modo divertente e irriverente di raccontare
cosa succede quando i supereroi – che sono famosi come celebrità,
influenti come politici e venerati come dei – abusano dei loro
superpoteri piuttosto che usarli per il bene. E ‘l’impotente
contro il superpotere di The Boys che intraprende un’eroica
missione per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il
conglomerato multimiliardario che gestisce questi
supereroi.
è stato sviluppato e scritto dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural). La serie Prime Original sarà composta da
otto episodi è co-prodotta da Sony Pictures Television e prodotta
da Kripke, Evan Goldberg (Preacher) di Point Gray Pictures, Seth
Rogen (Preacher) e James Weaver (Preacher), Neal H. Moritz di
Original Film ( Prison Break), Ori Marmur (Preacher) e Pavun Shetty
(New Girl), così come Jason Netter e Ken Levin. Garth Ennis
(Predicatore) e Darick Robertson, che ha creato il fumetto su cui
si basa la serie, sarà anche co-produttore esecutivo.
The Boys è in programma per l’uscita mondiale
del 2019, esclusivamente su
Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori.
Durante il New York Comic
Con 2018 è stato diffuso il secondo trailer ufficiale
di Macchine Mortali, il film prodotto da
Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
A presentare il film c’era anche
Peter Jackson, che produce l’esordio alla regia
del suo aiuto, Rivers. Parlando con ComicBook,
il regista premio Oscar ha spiegato che, in merito alla serie tv su
Il Signore degli Anelli in produzione, si sente
molto positivo e non vede l’ora di potervi assistere. Ecco cosa ha
dichiarato Jackson: “Non vedo l’ora di vedere la serie. Non ho
mai visto come si deve la storia e i filmperché io sono sempre
stato il tizio che ha realizzato Il Signore degli Anelli, quindi
adesso non vedo l’ora di essere il tizio normale che sta lì e
guarda come qualcun’altro ha raccontato il mondo di
Tolkien”.
Peter Jackson
conferma così il suo grande amore nei confronti di un progetto
cinematografico che ha interessato e apparentemente assorbito e
prosciugato tutte le sue energie creative, tanto che, dall’uscita
de Il Ritorno del Re, ancora si aspetta il suo
prossimo grande progetto (è opinione comune che la Trilogia de lo
Hobbit non sia stato un prodotto di successo).
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
Netflix ha diffuso
le prime foto ufficiale e la data di uscita di The
Umbrella Academy, l’annunciato adattamento seriale
dell’omonima serie di romanzi.
La serie tv debutterà il 15 febbraio su Netflix
Basato sui celebri fumetti e
graphic novel The
Umbrella Academy, è stata creata e scritta da Gerard
Way (My Chemical Romance) e illustrato da Gabriel Bá, The
Umbrella Academyè
una serie live-action che segue i membri di una famiglia
disfunzionale di supereroi (The Umbrella Academy) – Monocle,
Spaceboy, The Kraken, The Rumor, The Séance, Number Five, The
Horror e The White Violin – mentre lavorano insieme per risolvere
la misteriosa morte del padre mentre modellano la loro personalità
e abilità divergenti. Pubblicato da Dark Horse Comics, la
serie a fumetti ha ottenuto molti elogi da parte di fan e critici
per il suo alternato e intrigante approccio al genere dei
supereroi.
The Umbrella Academy, la serie tv
The
Umbrella Academy sarà prodotta da Universal Cable
Productions. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) sarà
produttore esecutivo e showrunner, con produttori esecutivi
Mike Richardson di Bluegrass Television e Keith Goldberg di
Dark Horse Entertainment. Gerard Way sarà come produttore
co-esecutivo. La sceneggiatura pilota è stata adattata dalla
serie di fumetti di Jeremy Slater (The
Exorcist).
In The
Umbrella
Academyprotagonisti
sono Ellen Page, Tom Hopper, Robert Sheehan, Emmy
Raver-Lampman, David Castaneda, Aidan Gallagher, Mary J.
Blige , Ashley Madekwe, Cameron Britton, Colm Feore, Adam
Godley, John Magaro e Kate
Walsh.
VIDEO CORRELATO – LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI
DEL MCU
Dopo l’addio ufficiale di Chris
Evans al personaggio di Captain
America (ma anche a quello di Steve
Rogers) nell’Universo Marvel Condiviso, la rete e tutti i
fan Marvel in tutto il mondo hanno cominciato a soppesare la reale
portata dell’abbandono di un personaggio così importante nelle
dinamiche del MCU.
Per celebrare l’addio e gli otto
anni che Evans ha dedicato al personaggio e all’universo condiviso,
è stato realizzato un fan poster che mette a confronto il piccolo
Roger pre-esperimento e Chris Evans stesso e allo
scudo di Cap, simbolo del suo ruolo e del suo compito: proteggere
la Terra e gli innocenti.
Si era già ipotizzato che con
l’avvento di Captain Marvel nel Marvel
Cinematic Universe ci trovassimo di fronte a un cambio di
rotta e quindi a un passaggio di testimone “tra capitani”. Carol
Danvers prenderà con ogni probabilità il comando dei Vendicatori in
Avengers 4, mentre Captain
America si sacrificherà per la causa, o forse si
congederà, lasciando lo scudo a un degno erede, probabilmente
Bucky Barnes, più difficilmente Sam
Wilson.
Qualunque sia il futuro, i fan si
preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore,
visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre
nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo
di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio
storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.
Ecco il bel poster con cui si
ringrazia Chris:
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Arrivato nelle sale il 4 ottobre,
Venom è
il primo spin-off ufficiale di Spider-Man che riavvia le sorti del
temibile simbionte sul grande schermo dopo l’apparizione del
personaggio in Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
La regia del cinecomic è firmata da
Ruben Fleischer (Benvenuti a
Zombieland, Gangster Squad) mentre il
ruolo del protagonista è interpretato da Tom
Hardy.
Proprio il regista ha confermato
che nel film sono presenti una serie di
riferimenti ai fumetti originali e svariati
easter eggs che forse nemmeno i fan più attenti
avranno notato. Se siete curiosi, trovate qui sotto i 10 più
interessanti:
1Into the Spider-Verse
La
seconda scena post credits inserita in Venom (dopo
quella su Carnage) mostra al pubblico un’intera e appassionante
sequenza tratta da Spider-Man: Into
The Spiderverse, film d’animazione in uscita tra pochi
mesi. Ma non vogliamo rivelarvi troppo, altrimenti che sorpresa
sarebbe?
Dopo essere stato in produzione
alla SONY per diverso tempo, il film su Barbie è
passato alla Warner Bros. Secondo
Deadline sembra che Margot Robbie
sia la frontrunner per interpretare la protagonista del film, con
Patty Jenkins che invece dovrebbe occuparsi della
regia del film. Tuttavia, il ruolo della Jenkins, al momento
impegnata con le riprese di Wonder Woman 1984, è stato
smentito.
Il progetto ha avuto una produzione
fino a questo momento complicata, con la regista Alethea
Jones che ha lasciato il film, Anne
Hathaway ha lasciato il progetto all’inizio dell’anno dopo
che una versione dello stesso progetto non è andata a buon fine
perché prevedeva la presenza di Amy Schumer
impegnata in un altro progetto.
Barbie
è un marchio redditizio per la Mattel, che ha appena annunciato che
Robbie Brenner è il nuovo capo della divisione
cinematografica. La compagnia è molto protettiva nei confronti del
prodotto, dal momento che si tratta del giocattolo che ha costruito
la casa Mattel ed è forte il desiderio di realizzare il miglior
prodotto cinematografico possibile per il grande schermo. Adesso
che il progetto è passato alla Warner Bros, ha perso tutti i
produttori coinvolti precedentemente alla SONY, tra cui Amy
Pascal, Laurie Macdonald e Walter
Parkes.
Sono stati diffusi i character
poster di Macchine Mortali, il film prodotto
da Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
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Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
La Warner Bros ha diffuso il secondo
trailer di Aquaman, il film diretto da
James Wan con protagonista Jason
Momoa, nei panni dell’eroe DC Arthur
Curry.
Il lunghissimo trailer mostra non
solo ciò che abbiamo visto nel filmato del Comic Con, ma anche
moltissimi contenuti inediti. Vediamo il prologo, con Atlanna, il
piccolo Arthur e una parte che sembra occupare gran parte del film
in cui Arthur è in compagnia di Mera alla ricerca di risposte e di
indizi. Abbiamo la possibilità di dare una prima occhiata a Black
Manta e soprattutto a Orm. Vediamo una massiccia battaglia per il
dominio dei sette mari, la riluttanza di Arthur e infine lo stesso
Arthur nei panni di Aquaman, con tanto di tridente e costume oro e
verde.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è
pieno di segreti nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni
continua a stupire il pubblico per la maniera in cui questi
perfettamente celati (tranne agli occhi dei più esperti
osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito i 20
segreti della Fase 3 che non avrete sicuramente notato nel
MCU (Parte 1):
1Il confronto tra Cap e Tony in Civil
War
L’operazione di adattamento di un fumetto sul
grande schermo prevede che qualche dettaglio venga cambiato, anche
solo graficamente, trattandosi di due mezzi di racconto
completamente diversi. Tuttavia la storia recente del
MCU ci ha resi testimoni di un momento in cui la
fonte originale è stata fedelmente ricreata al cinema, e parliamo
di un momento di Capitan America: Civil War,
quando Tony Stark si ritrova faccia a faccia contro Steve Rogers
alla fine del film.
Si
tratta infatti della scena più famosa dei fumetti di Civil
War, e quello che sembrerebbe solo un omaggio è un modo
dei Marvel Studios per dimostrare quanto serio è l’approccio
al lavoro e quanto ci tenga a compiacere i propri fan…
Il legame tra Agents of
S.H.I.E.L.D. e Doctor Strange
Chi
segue Agents of SHIELD saprà che sue intricate
trame non vengono quasi mai citate nei film, tuttavia ci sono stati
dei crossover (pensate solo al personaggio di Phil
Coulson che veniva resuscitato dopo la morte in
Avengers) e uno lega in maniera del tutto
inaspettata la serie a Doctor Strange.
Si,
perché se è vero che la maggior parte delle disavventure di Strange
sono state causate da persone che cercavano di ottenere Il libro di
Cagliostro, contenente potenti magie oscure, e che l’autore stesso
ha studiato il libro dei peccati noto come The
Darkhold, quando in Agents of S.H.I.E.L.D. viene
citato e mostrato si realizza uno strano e inatteso crossover tra i
due media!
Sullo sfondo, milioni di
persone in fuga da guerre e dittature, ma anche gli epicentri
della crisi migratoria come Lampedusa e il tragico naufragio del 3
Ottobre 2013, il corridoio balcanico, i luoghi dell’accoglienza, e
la crisi d’identità di un’intera nazione.
In primo piano, due famiglie di
rifugiati alla disperata ricerca di una nuova vita, e il loro
road-movie attraverso un paese diviso tra compassione e rancore e
colpito da una dilagante deriva populistica.
Per il ciclo “Il Racconto
del Reale”, domenica 7 ottobre dalle 21.15 su Sky
Atlantic va in onda IT WILL BE CHAOS –
SARÀ IL CAOS,documentario prodotto
da HBO – che è stato presentato
al Milano Film Festival il 2 ottobre. Il film
affronta con complessità i risvolti umani e sociali della crisi
migratoria nel Mediterraneo. Lo fa raccontando in presa diretta le
storie di due uomini, costretti a mettere a repentaglio la vita
delle proprie famiglie nel drammatico viaggio alla ricerca di una
nuova esistenza.
It will be chaos – sarò il
caos non trascura alcun aspetto della crisi, e include
anche quella parte di società che si chiude di fronte agli sbarchi,
tra le preoccupazioni dei residenti, il diffondersi di populismi, e
l’intolleranza verso i nuovi arrivati. Tra i commenti della
stampa americana, il BOSTON GLOBE sottolinea il pregio del
documentario di “dare un viso e un’identità ad una catastrofe
in corso spesso trattata solo come astrazione politica e
numerica” e l’HOLLYWOOD REPORTER lo definisce come
“ritratto intimo del dramma della crisi migratoria che … mette
gli spettatori nei panni dei rifugiati” e ne esorta la
visione per tutti coloro che hanno il compito “di
legiferare sulle politiche migratorie”.
IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
Diretto da Lorena
Luciano e Filippo Piscopo, IT
WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS – Miglior Regia al Festival di
Taormina – è un viaggio durato cinque anni, di perdita e di
ricerca, proprio come quello dei due protagonisti, e che racconta
“una crisi antica come il mondo, di cui – nelle parole dei due
registi – siamo protagonisti e spettatori al tempo stesso”.
Aregai è eritreo ed è un
sopravvissuto al naufragio del 3 ottobre 2013, durante il quale
persero la vita 367 persone, tra cui tre suoi cugini
– inghiottiti dal mare a poche centinaia di metri da
Lampedusa. Dopo il salvataggio, avvenuto grazie ad una
famiglia di pescatori locali, il film immortala la sua fuga verso
il nord-Europa, punteggiata da convocazioni in tribunale e
pellegrinaggi attraverso centri di detenzione popolati da migliaia
di richiedenti asilo bloccati nel limbo di un sistema migratorio
allo sfascio. Nel 2015 comincia invece il drammatico viaggio da un
altro territorio in crisi, la Siria, di Wael e della sua famiglia,
gli Orfahli. Da Smirne, in Turchia, IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
segue in presa diretta il cammino di Wael, della moglie e dei
quattro figli piccoli attraverso l’intero corridoio Balcanico.
Un’odissea che, dopo 7 paesi diversi, 24 giorni di fame, ansia, e
pericoli costanti, si conclude in Germania, dove Wael ritrova suo
fratello Thair.
È sui loro passi che IT WILL BE
CHAOS – SARÀ IL CAOS racconta i territori distrutti dal terrore che
questi uomini e donne hanno lasciato, e le contraddizioni di quelli
nei quali approdano, dopo aver abbandonato tutto alla ricerca di
una nuova vita. La narrazione del microcosmo familiare degli
Orfahli, che durante il suo percorso incontra altrettante vite in
pericolo, diventa emblema di una crisi umanitaria che coinvolge
tutti. Costruire una storia esemplare è l’obiettivo dichiarato dei
registi, entrambi italiani da anni a New York, che durante le
riprese si sono confrontati con un’umanità in difficoltà e hanno
cercato la chiave per trasmettere senza filtri questo impatto
emotivo: “Durante i nostri viaggi a Lampedusa – hanno raccontato –
ma anche quando ci siamo imbarcati nello straordinario viaggio
filmico nei Balcani, la sfida più grande è stata quella
di intersecare storie e geografie diverse per creare un
racconto ad altezza d’uomo, saldamente ancorato ai fatti, che
potesse narrare in modo eloquente la crisi globale delle
migrazioni con una valenza universale, ingrediente essenziale
per tutte le storie che vogliono sopravvivere alla
contemporaneità”.
La scena a metà dei titoli di coda
di Venom rivela
la grande intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima
che il film finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il
famoso serial killer
Cletus Kasady, che viene tenuto in una cella
di massima sicurezza nella prigione di San Quintino (Woody
Harrelson indossa anche una parrucca di riccioli rossi
molto poco convincente). Fedele ai fumetti, Cletus ha l’abitudine
di scarabocchiare sulle pareti con il suo stesso sangue, cosa che
sta facendo quando arriva Eddie. La scena dei titoli di coda
termina con Cletus che promette che quando uscirà di prigione ci
sarà una “carneficina”, quindi in originale “Carnage”!
Nei fumetti, Cletus Kasady era il
compagno di cella di Eddie Brock durante il suo primo periodo in
prigione. I due prigionieri non erano particolarmente amici, con
Cletus che preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva
la palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero
dalla prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si
preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul
pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di
famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si attaccò al potenziale
ospite più prossimo – Cletus, un serial killer psicopatico – così
divenne malvagio. Carnage esce di prigione e dissemina terrore,
attirando l’attenzione di Spider-Man. Con riluttanza, Spider-Man
recluta Venom per farsi aiutare a rintracciare Carnage, e Venom
(che, nonostante sia malvagio per sua stessa natura, si oppone con
veemenza a fare del male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui
entrambe le parti si sentono a disagio.
Carnage è decisamente più folle di
Venom e anche più potente, vantando molte delle abilità che ha
Riot. Alla fine gli sforzi combinati di Spider-Man
e Venom riescono a neutralizzare Carnage, ma
l’Eddie Brock di Tom Hardy non ha uno Spider-Man con cui
combattere, il che significa che avrà un serio problema nel sequel
di Venom.
La scena dei mid-credits di Venom è
chiaramente progettata per creare un sequel con Carnage come
cattivo principale, e offre anche un modo semplice per spiegare
perché e come Carnage si affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo
quattro simbioti riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e
alla fine del film Venom è l’unico simbionte rimasto vivo, quindi
Carnage deve venire per forza da Venom – proprio come nei fumetti.
Dal momento che Eddie va al carcere di San Quintino per
intervistare Cletus con il suo amico al seguito, non sarebbe
affatto sorprendente se Venom casualmente desse alla luce Carnage
durante l’intervista e lo avesse lasciato indietro alla portata di
Cletus.
Anche se la scena di metà titoli di
coda di Venom non vede la creazione di Carnage
come antagonista dell’eventuale sequel, Woody
Harrelson ha spiegato: “Sono in una piccola parte di
questo film, ma sarò nel prossimo, capisci?”. Il sequel di
Venom non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma con le
previsioni del box office che puntano a 175 milioni di dollari
per il weekend di apertura dovrebbero generare un profitto sul suo
budget di $ 100 milioni. Quindi è solo questione di ore.
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
Venom, il
protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici,
complessi e tosti arriva sul grande schermo interpretato
dall’attore candidato all’Oscar Tom Hardy.
Presentato stamane il programma
della Festa di Roma 2018, giunta alla sua
tredicesima edizione, che si svolgerà nella capitale dal 18
al 28 ottobre con la direzione artistica di Antonio
Monda.
38 i titoli selezionati tra film e
documentari nella sezione ufficiale, 4 per la categoria “Tutti ne
parlano”, con 6 eventi speciali, 14 incontri ravvicinati (per Monda
il vero fiore all’occhiello della manifestazione capitolina), 7
preaperture, 13 omaggi e Restauri 2 retrospettive dedicate
rispettivamente a Peter Sellers e Maurice
Pialat.
7 sconosciuti a El Royale (Bad Times at the El
Royale) di Drew Goddard Three identical strangers di Tim Wardle |
documentario Stan and Ollie di Jon S. Baird They shall not grow old di Peter
Jackson The little drummer girl di Park Chan-wook |
serie tv Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre Beautiful boy di Felix Van Groeningen Green book di Peter Farrelly Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could
Talk) di Barry Jenkins Millennium: Quello che non uccide di Fede
Alvarez Fahrenheit 11/9 di Michael Moore Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis An elephant sitting still di Bo Hu Boy erased di Joel Edgerton Watergate di Charles Ferguson
|serie tv
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Thierry Frémaux
Michael Moore
Jonathan Safran Foer
Luca Bigazzi e Arnaldo Catinari
Giogiò Franchini e Esmeralda Calabria
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
Il mese scorso, i registi
Joe e Anthony Russo hanno condiviso una foto dal
dietro le quinte di Avengers 4, invitando i fan a
“dare un’occhiata” agli indizi sul film. Alcuni fan con l'”occhio
di falco” (è il caso di dirlo) hanno rintracciato ben 4 “A”
nell’immagine, ma questo non è bastato a dare indicazioni sul
titolo ufficiale del film.
I fan più svegli hanno rintracciato
qualche idizio, come il cannone di War Machine,
ma sembra che adesso sia emerso un nuovo dettaglio che suggerisce
che il titolo del film possa essere Avengers:
Annihilation, lo stesso di una serie a fumetti, come nel
caso di molti altri film Marvel Studios.
La notizia arriva da MCU Cosmic,
che chiama in causa “una fonte che è più affidabile” che ha
trasmesso le informazioni. Mentre la teoria predominante era che le
A intercettate nella foto indicassero Avengers:
Assemble (che era il titolo di The Avengers del 2012 usato
nel Regno Unito), MCU Cosmic invece crede che sia l’acronimo di
Avengers: Annihilation. Debuttata nel 2006,
Annihilation è stata una serie di eventi crossover che riuniva
molti degli eroi e criminali cosmici della Marvel come
Nova, Silver Surfer, Super-Skrull, Thanos, i Guardiani
della Galassia e Ronan l’accusatore per
fermare Annihilus e la sua Onda di Annientamento che consumava
l’universo. Tuttavia abbiamo già diversi esempi di film Marvel che
con titoli di storie a fumetti hanno raccontato altro. Ad esempio,
i film del MCU con titoli uguali a storie o saghe a fumetti sono:
Avengers: Age of Ultron, Capitan America: The Winter
Soldier, Capitan America: Civil War e Avengers:
Infinity War. E non tutti hanno raccontato la stessa
storia dei fumetti da cui hanno preso il titolo, pur traendone
spunto.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
I fan di Aquaman
aspettano il secondo trailer dal film che sarà presentato nel corso
del New York Comic Con, che si svolge durante
questo fine settimana dall’altra parte dell’Oceano. Intanto
cominciano a circolare i nuovi materiali promozionali del film, tra
cui il nuovo poster ufficiale e l’action figure di Jason
Momoa, che torna nei panni di Arthur Curry.
Dalle immagini che seguono possiamo
notare che il costume di Aquaman sarà in qualche
modo fedele a quello verde e oro dei fumetti. Naturalmente
ipotizziamo che si tratterà di una evoluzione del costume visto in
Justice League, in quanto, plausibilmente, sarà un
costume da “incoronazione” così come il tridente che impugna il
personaggio sarà l’arma definitiva del sovrano dei sette mari, al
posto del “quidente” che invece ha impugnato in precedenza.
1 di 2
Prima di apparire come assoluto
protagonista, il personaggio di Jason
Momoa ha debuttato in Justice
League, diretto da Zack Snyder, al
fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Le ripercussioni del tragico
epilogo di Infinity
War avranno certamente un ruolo chiave
in Avengers 4, dove i nostri eroie
cercheranno in ogni modo di sistemere ciò che è andato storto
nel precedente film; o meglio, sarà un tentativo dei sopravvissuti
di porre rimedio allo schiocco di dita di Thanos che ha messo fine
a metà dell’universo vivente, portando con sé moltissimi
personaggi, tra cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e
Bucky.
Nei mesi scorsi Kevin
Feige, i fratelli Russo e l’intero cast
sono stati attenti a non rivelare alcun dettaglio degli eventi del
quarto film sugli Avengers, tranne il fatto che (come visto
nell’unica scena post
credits di Infinity
War)Captain Marvel arriverà in
soccorso per regolare i conti con il Titano Pazzo.
Ma cerchiamo di fare chiarezza
sulle informazioni che abbiamo raccolto finora sul film, elencando
almeno le 9 teorie finora confermate:
LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE
1Il successore di Tony Stark
Tra i tanti personaggi comparsi nel corso del
Marvel Cinematic Universe i fan non hanno dimenticato il giovane
Harley Keener, il ragazzino che Tony
Stark incontra in Iron Man 3. Ty
Simpkins, l’attore che lo interpreta, sarà in Avengers
4, ma perché? Quale sarà il suo ruolo all’interno del
film?
È
possibile che Harley riappaia in un cameo, anche se la teoria più
gettonata è che diventerà un membro dei Giovani Vendicatori nella
prossima fase del MCU. La sua attitudine per la scienza lo rende
infatti un candidato perfetto diventare il successore di Iron
Man…
Fine della guerra civile
Captain America e
Iron Man non si sono incontrati in Infinity War,
ma è evidente che tra i due tornerà la pace dopo gli eventi di
Civil War che li aveva lasciati l’uno contro
l’altro.
Gli sceneggiatori Christopher
Markus e Stephen McFeely hanno rivelato
che originariamente Infinity War avrebbe dovuto
includere una scena di reunion tra Steve e Tony e che questa
sequenza è stata rimossa per motivi di tempismo. Tornerà invece in
Avengers 4 e la loro relazione sarà al centro del
film.
Una grande reunion
Nessun contenuto ufficiale di Avengers
4 è stato rivelato, ma diversi membri del cast hanno
accennato ad una scena che li ha visti tutti protagonisti e che
farà morire di felicità i fan dell’universo Marvel.
Sebastian Stan l’ha
menzionata per la prima volta all’inizio del 2018, sempre frenato
da un accordo di assoluta segretezza segretezza, tuttavia nessuno
degli attori sa realmente cosa succederà in quella scena
scena.
Dopo mesi dall’annuncio la
produzione della serie tv live action Mandalorian
– Star Wars Series entra nel vivo. Come molti di voi
già sapranno la storia racconterà di Jango e Boba Fett, guerrieri
dell’universo di Star
Wars.
The
Mandalorian è ambientato dopo la caduta dell’Impero e
prima dell’emergere del Primo Ordine. La storia ruota attorno il
travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna
della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.
ECCO la prima foto ufficiale della serie diffusa oggi:
La serie The
Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e
attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah Chow
( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas Howard
( Solemates ) e Taika Waititi
( Thor: Ragnarok ). Mandalorian –
Star Wars Series prodotto da Jon Favreau, Dave
Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà
il co-produttore esecutivo.
Riguardo a Mandalorian: I
Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una
società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La
loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra
visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei
Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano
spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli
ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un
prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Arrivano da Entertainment
Weekly le prime immagini dell’adattamento, prodotto
da Paramount, di Pet Sematary, uno dei più oscuri
e terribili romanzo del Re del Brivido, Stephen King. Pubblicato nel 1983, è stato già
adattato nel 1989 e risale invece al 1992 un sequel. La nuova
versione è diretta da Kevin Kölsch e Dennis
Widmyer (Starry Eyes) con Jeff
Buhler e David Kajganich che hanno invece lavorato
all’adattamento del romanzo in sceneggiatura.
La storia scritta da King, ruota
intorno al Dr. Louis Creed e alla sua famiglia, dopo che da Chicago
si trasferiscono nella provincia del Maine. Presto scoprono che
l’idilliaca esistenza di campagna nasconde un segreto terrificante.
I segreti cominciano a rivelarsi quando il loro gatto viene ucciso
sulla statale che costeggia la loro fattoria, e Louis lo
seppellisce in uno spazio dove si seppelliscono animali morti, un
cimitero per animali domestici. Il gatto però torna in vita, ma non
è lo stesso animale di prima. Da qui in poi, le cose cominceranno a
diventare più oscure e spaventose per Louis, sua moglie e i suoi
figli.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Entertainment
Weekly ha diffuso le prime immagini di Pet Semetary, che
potete vedere di seguito:
Dopo settimane di silenzio,
Ben Affleck torna a parlare pubblicamente e lo fa
mettendo in piazza il suo problema di alcolismo con limpida onestà,
dando voce alla sua dipendenza e ringraziando la famiglia e i fan
per la vicinanza dimostratagli. Ecco il messaggio che ha
affidato al suo account Instagram, rimasto muto dallo scorso 17 giugno.
Questa settimana completo un
ciclo di 40 giorni nel centro per la dipendenza da alcol e rimango
in cura ambulatoriale.
Il supporto che ho ricevuto
dalla mia famiglia, dai miei colleghi e dai miei fan significa più
di quanto io possa dire. Mi dà forza e supporto parlare della mia
malattia con gli altri.
Combattere ogni tipo di
dipendenza è una battaglia lunga e difficile. Per questo, non ci si
può mai davvero considerare guariti. È un impegno a tempo
pieno. Sto combattendo per me stesso e per la mia famiglia. Ho
raggiunto tantissime persone, attraverso i social media, che hanno
parlato della loro esperienza con la dipendenza. A queste persone,
voglio dire grazie. La vostra forza è un’ispirazione e mi sta
supportando in modi che non pensavo fossero possibili. Mi aiuta a
capire che non sono solo. Come devo ricordare a me stesso, se hai
un problema, chiedere aiuto e sintomo di coraggio, non di debolezza
o fallimento.
Con accettazione e umiltà,
continuerò a servirmi dell’aiuto di tutte queste persone e sono
grato a tutti quelli che sono lì per me. Spero che alla fine
riuscirò a offrire un esempio positivo a chi sta combattendo come
me.
Il messaggio ufficiale dell’attore e
regista due volte premio Oscar segue le voci delle ultime ore che
lo voleva fuori dalla rehab e di nuovo in forma, pronto per tornare
in pista e indossare di nuovo il mantello di Batman.
Probabilmente il film che sarà
diretto da Matt Reeves e in produzione alla
Warner Bros è stato messo in pausa proprio per
aspettare la “guarigione” dell’attore protagonista, visto che
Affleck non ha ancora concluso ufficialmente il suo contratto con
la produzione per il ruolo del Crociato di Gotham.
Dopo questa lettera accorata ai fan,
Ben Affleck tornerà di nuovo a essere il Batman
cinematografico di questo decennio?
Chris Evans ha
ufficialmente completato le sue riprese aggiuntive di
Avengers 4. Questo vuol dire che l’attore ha
chiuso, definitivamente, il suo contratto con i Marvel Studios e con il
personaggio di Steve Rogers/Captain America, che
ha incarnato per ben otto anni attraverso sette film, il prossimo
Avengers compreso.
LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL
UNIVERSE
L’attore, vero e proprio simbolo
dei Marvel Studios e del Marvel Cinematic
Universe, al fianco di Robert Downey Jr.,
ha salutato il suo personaggio, il cast, la crew, i fan e gli
spettatori che gli hanno regalato l’avventura di una vita, che gli
ha regalato senz’altro fama e ricchezza, ma sicuramente anche un
bagaglio umano notevole. Ecco cosa ha scritto sul suo account
Twitter:
“Ho concluso ufficialmente le
mie riprese di Avengers 4. È stato un giorno emozionante a dir
poco. Interpretare questo ruolo nel corso di otto anni è stato un
onore. A tutti quelli davanti alla macchina da presa, dietro alla
macchina da presa, nel pubblico, grazie per i ricordi! Eterna
gratitudine.”
Si era già ipotizzato che con
l’avvento di Captain Marvel nel Marvel
Cinematic Universe ci trovassimo di fronte a un cambio di
rotta e quindi a un passaggio di testimone “tra capitani”. Carol
Danvers prenderà con ogni probabilità il comando dei Vendicatori in
Avengers 4, mentre Captain
America si sacrificherà per la causa, o forse si
congederà, lasciando lo scudo a un degno erede, probabilmente
Bucky Barnes, più difficilmente Sam
Wilson.
Qualunque sia il futuro, i fan si
preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore,
visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre
nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo
di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio
storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel
Cinematic Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle,
Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe
Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly,
Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Warner Bros ha
diffuso il primo atteso trailer di The Mule,
il nuovo film di Clint Eastwood con
protagonista Clint Eastwood e
Bradley
Cooper.
Protagonisti del film un cast
stellare che comprende il candidato all’Oscar Laurence
Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It, Black-ish
per la TV) che interpreta un agente speciale della DEA;
Michael Peña (Ant-Man and the Wasp, Narcos per
Netflix) che interpreta un suo collega; il premio Oscar
Dianne Wiest (Pallottole su Broadway, Hannah and
Her Sisters, Life in Pieces per la TV) che interpreta la ex moglie
di Earl; Alison Eastwood (Rails & Ties) che
interpreta la figlia di Earl; Taissa Farmiga (The
Nun) che interpreta la nipote di Earl e Ignacio Serricchio (Lost in
Space per Netflix, The Wedding Ringer) che interpreta l’assistente
di cartello di Earl.
The Mule, il film
The Mule racconta
di un orticoltore di 90 anni e veterano della seconda guerra
mondiale che è stato sorpreso a trasportare cocaina per un valore
di $ 3 milioni per un cartello messicano della droga attraverso il
Michigan.
Il film è scritto da Nick
Schenk ed è prodotto da Jillian Apfelbaum, Clint
Eastwood, Dan Friedkin, Jessica Meier, Tim Moore, Kristina
Rivera e Bradley Thomas. Ruben Fleischer, Todd Hoffman e
David Bernad sono executive producer.
Il racconto dei racconti, che è stato
il primo film di Matteo Garrone girato in lingua inglese, si
divide in tre fiabe tratte dalla raccolta Lo cunto de li
cunti di Giambattista Basile, nota anche come
Pentamerone. Garrone è stato il primo, in Italia, a voler
adattare quest’opera, andando incontro a tutte le difficoltà del
caso, tra cui cercare di rendere moderne delle fiabe scritte nella
prima metà nel 1600 di carattere medievale.
Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Il racconto
dei racconti.
Il racconto dei racconti:
curiosità
1. Il racconto dei racconti ha ricreato un
quadro. Quando Viola, nella fiaba della Pulce, suona la
chitarra e canta una canzone, i suoi abiti, i capelli, la chitarra
e tutto quello che appare nella scena, ricorda un famoso dipinto di
Jan Vermeer,La suonatrice di
chitarra.
2. Il racconto dei racconti
doveva avere una scena più dinamica. La scena in cui il re
di Selvascura combatte con il drago marino, doveva essere molto più
dinamica, ma Matteo Garrone è dovuto ricorrere ad alcuni espedienti
(come il punto di vista del re) perché il drago si ruppe mentre lo
si stava mostrando al figlio di Garrone e ad alcuni suoi compagni
di scuola.
3. Il racconto dei racconti
è stato realizzato su alcuni film. Matteo Garrone ha
confessato che per realizzare Il racconto dei racconti, si è
ispirato alle estetiche del Casanova di Federico
Fellini, de L’Armata Brancaleone di Mario
Monicelli e di Uccellacci e Uccellini di
Pier Paolo Pasolini. Ma non solo: ha dichiarato di
essersi ispirato anche alla serie Il Trono di Spade.
Il racconto dei racconti
libro
4. Il racconto dei racconti
è un adattamento. Il film di Matteo Garrone è un
adattamento cinematografico di Lo cunto de li cuntiovero lo trattenemiento de peccerille, una raccolta di 50
fiabe scritte da Giambattista Basile tra il 1634 e il 1636 a
Napoli. Su modello del Decameron di
Boccaccio, la fiabe vengono raccontate da 10
novellatrici nell’arco di 5 giorni. La cornica narrativa
costituisce il primo racconto e con l’ultimo si ritorna alla
vicenda principale. Da questa raccolta hanno attinto
Charles Perrault e i Fratelli
Grimm per fiabe come Il gatto con gli stivali,
Cenerentola o La bella addormentata nel bosco. I toni della raccolta
di Basile sono fiabeschi e popolari, con caratteristiche da novella
medievale, destinata ad un pubblico di adulti, data la complessità
delle tematiche.
Il racconto dei racconti:
locations
5. Il racconto dei racconti
è stato girato in Italia. Matteo Garrone, per girare Il
racconto dei racconti, ha deciso di girare il centro e il sud
Italia, alla ricerca di luoghi che potessero servire come sfondi
per il suo film fantastico, per dare un senso reale di magia e di
fascinazione, come se si fosse realmente dentro ad una fiaba.
Il castello di Donnafugata si trova in Sicilia, a
15 km da Ragusa: questo castello medioevale è in stile neogotico,
acquistato dal comune di Ragusa nel 1982, che si è occupato di
restaurare e aprire al pubblico. Quello di Donnafugata è il
castello della regina di Selvascura, contraddistinto dal labirinto
in pietra a secco, dove il personaggio di Salma
Hayek insegue il figlio Elias. Le Gole
dell’Alcantara, che si trovano nei pressi di Taormina,
fanno da cornice a John C. Reilly e al suo personaggio che va
alla ricerca del drago marino e del suo cuore che, cotto da una
vergine, può far restare incinta la moglie.
6. Il racconto dei racconti
si è sviluppato anche tra Lazio e Puglia. In alcune scene
realizzate con il re di Roccaforte, interpretato da
Vincent Cassel, è stata usata come location il
Bosco del Sasseto nell’alto Lazio, vicino ad
Acquapendente. Il bosco ha la particolarità di avere maestosi
alberi secolari, rami contorti, muschi e tutto quello che si possa
desiderare per ambientare una fiaba. In Puglia, invece, si sono
svolte le riprese della storia del Re di Altomonte. Per questa
fiaba è stato utilizzato il castello-fortezza ottagonale di
Castel del Monte, fatto costruire da Federico II.
Oltre a questo, si è usato come location anche il castello di
Gioia del Colle, situato in provincia di Bari. Ma
non è tutto: il castello di Sammezzato, vicino
Firenze, è stato usato per le scene in cui Cassel interpreta il re
di Roccaforte, mentre il paesino di Cave è stato
usato per fare da borgo alla due sorelle anziane che vogliono
tornare giovani.
Il racconto dei racconti:
significato
7. Il racconto dei racconti
è ricco di significati. Il colore rosso domina visivamente
tutte e tre le fiabe, dando rilievo, con forza, al sentimento della
passione e dell’ossessione. Adulti che non sanno mettere un freno
alle proprie ossessione, cercando di limitare le passioni delle
nuove generazioni. Ossessioni che si pagano a caro prezzo, trovando
la morte, abbandonando una figlia al proprio destino, tornando alla
paura di invecchiare. Ossessioni che, però, non riguardano solo il
momento del racconto ma che sono attuali, presenti nel qui ed ora,
scopi per i quali si sacrificherebbe qualsiasi cosa.
8. In Il racconto dei
racconti gli adulti sono deboli. Garrone mette in scena le
debolezze dell’animo umano; adulti, per i quali non esiste pietà né
moralità. Totalmente opposti ai loro figli, che colgono una
passione, affrontano coraggiosamente il mondo dei grandi facendo
valere le loro giuste ragioni e facendo apparire i grandi
grotteschi nella loro pomposità.
9. Il racconto dei racconti
racconta le ossessioni odierne. Le tematiche selezionate
da Garrone e successivamente elaborate, non fanno altro che
esplicitare una cerca modernità tematica: la paura di invecchiare,
di non procreare e di perdere il proprio figlio, la paura di
restare solo. Le fiabe costringono i personaggi a subire delle
metamorfosi non indifferenti, includendoli in un percorso di
crescita.
Il racconto dei racconti:
streaming
10. Il racconto dei
racconti è disponibile in streaming. Per chi volesse
rivedere il film di Matteo Garrone, è possibile guardarlo in
streaming sulla piattaforma Chili.
Officine UBU annuncia
l’arrivo nei cinema italiani dal 29 novembre di
Lontano da qui. Vincitore del premio alla regia
all’ultima edizione del Sundance Film Festival e presentato con
successo di pubblico e critica al Toronto Film Festival, Lontano da
qui è interpretato da Maggie Gyllenhaal, Gael García
Bernal, Parker Sevak eRosa Salazar.
Diretto dalla giovane regista
italoamericana Sara Colangelo, Lontano da qui
(titolo originale The Kindergarten Teacher) racconta la
storia di Lisa Spinelli (magistralmente interpretata da
Maggie Gyllenhaal), maestra d’asilo appassionata
di poesia che scopre in Jimmy (Parker Sevak), suo giovane alunno,
un talento innato per la quinta arte. Il film vede
come protagonista una donna con il sogno di educare e proteggere un
bambino prodigio dalla mediocrità della società contemporanea. Un
sogno che la spingerà oltre i limiti della sua professione e che la
costringerà a prendere una decisione inaspettata.
Lontano da qui: trama
Lisa è una maestra d’asilo di
Staten Island con la passione per la poesia, tanto che i figli e il
marito la trovano cambiata dalle lezioni che sta seguendo. Un
giorno Lisa rimane incantata dal talento innato di Jimmy, un suo
giovane allievo di 5 anni, capace di comporre con incredibile
disinvoltura le poesie che lei ha sempre sognato di scrivere. Lisa
decide così di coltivare il talento del bambino e di proteggerlo
dall’indifferenza della società, spingendosi però oltre i limiti
della sua professione… Nel cast, insieme a
Maggie Gyllenhaal, Gael Garcia Bernal e Parker
Sevak, la giovane Rosa Salazar e Michael
Chernus. Lontano da qui sarà distribuito nelle sale
italiane dal 29 novembre da Officine UBU.
Arriva nelle sale il 12, 13 e 14
novembre il nuovo film dedicato al maestro dell’arte barocca
italiana, Bernini, che inaugurerà la stagione de “L’ARTE AL
CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da
MAGNITUDO insieme a CHILI.
Il documentario racconta il genio
dell’artista attraverso la mostra che gli è stata dedicata alla
Galleria Borghese di Roma, dal 1° novembre 2017 al 4 febbraio 2018.
Tramite riprese inedite di altissima qualità e il contributo
di professionisti e conoscitori di grande caratura, tra cui la
direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva e il critico d’arte
Luigi Ficacci, il docu-film diretto da Francesco Invernizzi celebra la mostra e la nascita dei
maestosi gruppi scultorei.
Dopo il successo di titoli quali
I Musei Vaticani 3D, Firenze e gli Uffizi 3D, San Pietro e le
Basiliche Papali di Roma 3D, Raffaello – Il principe delle arti,
Caravaggio – l’anima e il sangue e Michelangelo –
Infinito, prodotti in collaborazione con SKY, MAGNITUDO FILM ha
deciso di allearsi con CHILI per la distribuzione
delle sue nuove produzioni.
Bernini è solo il primo di una serie di
documentari dedicati all’arte che saranno distribuiti nelle sale
cinematografiche tra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019. I
prossimi titoli saranno: Dinosaurs (al cinema il 10, 11 e 12
dicembre), Mathera (al cinema il 21, 22 e 23 gennaio),
Leonardo Cinquecento (al cinema il 18, 19 e 20 febbraio),
La stanza delle meraviglie – WOW (al cinema il 4, 5 e 6
marzo), Canova (al cinema il 18, 19 e 20 marzo) e infine
Palladio (al cinema il 15, 16 e 17 aprile).
Sarà presentato alla Festa
di Roma 2018 e 01Distribution ha
appena distribuito il trailer di Notti
Magiche, il nuovo film di Paolo Virzì
ambientato a Roma nell’estate dei Mondiali di Calcio ’90, quando fu
l’Italia ad ospitare la competizione.
Ecco il trailer di Notti
Magiche
Italia ’90: la notte in cui la
Nazionale viene eliminata ai rigori dall’Argentina, un noto
produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del
Tevere. I principali sospettati dell’omicidio sono tre giovani
aspiranti sceneggiatori, chiamati a ripercorrere la loro versione
al Comando dei Carabinieri. Notti
Magiche è il racconto della loro avventura trepidante
nello splendore e nelle miserie dell’ultima stagione gloriosa del
Cinema Italiano.
Cast: Mauro Lamantia,
Giovanni Toscano, Irene Vetere, Roberto Herlitzka, Marina Rocco,
Paolo Sassanelli, Annalisa Arena, Eugenio Marinelli, Emanuele
Salce, Andrea Roncato, Giulio Berruti, Ferruccio Soleri, Paolo
Bonacelli, Regina Orioli, Ludovica Modugno con
Giulio Scarpati, Simona Marchini, Tea Falco con la
partecipazione straordinaria di Ornella Muti con
Jalil Lespert e Giancarlo
Giannini.
Il Regno Quantico
sarà un fattore importante per il futuro del Marvel Cinematic Universe,
almeno stando a quanto dichiara il regista di Ant-Man and The Wasp,Peyton Reed. Ultimo arrivato nella libreria
Marvel, il film ha visto il ritorno di Scott Lang (Paul
Rudd) nei panni dell’eroe e il debutto di Wasp aka Hope
van Dyne (Evangeline Lilly).
Reed ha avuto il privilegio di
introdurre il misterioso regno nel MCU con il film del 2015,
Ant-Man. Lì, Hank Pym (Michael
Douglas) descrive il Regno Quantico come “una realtà in
cui tutti i concetti di tempo e spazio diventano irrilevanti mentre
si restringe per l’eternità”. Poi, il Dottor
Strange nel 2016 ha anche visitato la dimensione,
stabilendo che è possibile accedervi utilizzando l’anello dello
stregone. Ma solo ora, con Ant-Man and The Wasp,
si è tornato a parlare di questa dimensione, con Hank, Scott e Hope
schierati in prima linea per salvare Janet van Dyne
(Michelle Pfeiffer) dal Regno Quantico, dove è
rimasta intrappolata per decenni.
Regno Quantico rimane un
mistero
Nonostante sia stato argomento
affrontato negli ultimi due film di Ant-Man, il
Regno Quantico rimane un mistero. Tuttavia, sia i
fan che gli spettatori ordinari non vedono l’ora di saperne di più,
soprattutto perché si prevede che sarà questa dimensione ad avere
un ruolo fondamentale nel futuro del franchise. Peyton
Reed, durante la promozione dell’edizione in home
video del sul ultimo film Marvel, ha detto a
a Screen Rant che fino a questo momento il
MCU ha appena “scalfito la superficie“,
quando si tratta di questa dimensione alternativa, e i fan possono
aspettarsi che l’argomento venga affrontato in maniera sempre più
approfondita man mano che si va avanti.
“È una questione che prendiamo
molto sul serio, assolutamente da prendere in considerazione. E
penso che sia inutile dire che c’è ancora molto da esplorare nel
Regno Quantico che noi, in realtà, nel solo contesto di questa
storia, Ant-Man ant the Wasp, abbiamo avuto il
tempo solo di grattare la superficie. Perché si tratta di un mondo
davvero apparentemente infinito. Quindi, vorrei rispondere in senso
generale che sì, vogliamo davvero occuparci maggiormente del Regno
Quantico, perché penso ci sia molto di più da affrontare. Ed è un
lato molto importante dell’Universo Marvel dei fumetti che mi
piacerebbe vedere riprodotto nella Marvel Cinematic Universe. E mi
piacerebbe farne parte. Questo è tutto quello che posso dire a
riguardo, ma posso anche aggiungere che concettualmente è
un’esperienza che mi eccita moltissimo.”
Dopo che Ant-Man and The
Wasp ha approfondito un po’ di più il regno, si dice che
sarà Captain Marvel,
il prossimo anno, a rivisitare la dimensione, anche se non è ancora
chiaro come si inserirà nella storia di Carol
Danvers. Considerando che il film imminente sarà
ambientato negli anni ’90, questa incursione stabilirà che molte
persone sono consapevoli del Regno Quantico e delle infinite
possibilità che esso presenta. Ci sono diverse teorie online che
suggeriscono che potrebbe essere in realtà il punto in cui Carol
ottiene il potenziamento che la renderà l’eroe più forte del
MCU.
Altri, nel frattempo sono convinti
che il Reame Quantico potrebbe essere ciò che
renderà possibile viaggiare nel tempo in Avengers 4. Mentre gli
eroi rimasti vivi dopo Infinity War tentano di
ristabilire l’ordine nell’universo e abbattere Thanos una volta per
tutte, si dice che Tony Stark e Scott Lang
torneranno indietro nel tempo per rivisitare alcuni dei momenti
cruciali del MCU che ha spianato la strada allo
schiocco di Thanos, allo scopo di sventare i piani del
Titano Pazzo. In ogni caso, il concept entrerà a
far parte della parte finale della Fase 3.
Lilo &
Stitch è entrato a far parte della lunga lista di
classici d’animazione Disney che sarà oggetto di remake in live
action. Il film nominato agli Oscar nel 2002 racconta la storia di
Stitch, aka Esperimento #626, un esperimento genetico
extraterrestre che riesce a sfuggire alla custodia della
Federazione Galattica e a scappare sulla Terra. Lì, la creatura si
spaccia per un cane (alquanto insolito) e diventa l’animale
domestico di una solitaria ragazza hawaiana di nome Lilo.
Mentre la versione animata di
Lilo & Stitch è stato un modesto successo
commerciale, almeno per gli standard della Casa di Topolino
(incassando $ 273 milioni al botteghino globale a fronte di un
budget di $ 80 milioni), è stato generalmente ben accolto per il
suo umorismo bizzarro e idiosincratico, ma ricco di emozioni,
storia e personaggi. Il film alla fine ha avuto un lungo strascico,
con lanci di sequel e serie tv, ed è generalmente considerato uno
dei migliori film d’animazione Disney uscito negli anni 2000. Anche
i registi di Lilo &
Stitch, Dean DeBlois e Chris
Sanders, hanno proseguito con iniziative ancora più
grandi, ovvero il franchise Dragon Trainer alla
DreamWorks Animation.
Secondo THR, la Disney ha
in programma di reinventare Lilo &
Stitch in ibrido live-action / CGI. Il progetto è
prodotto da Dan Lin e Jonathan
Eirich (che stanno lavorando anche al remake di
Aladdin in live-action) e scritto da Mike
Van Waes, che sta lavorando per la Warner Bros . e New
Line allo spin off di The Conjuring, The Crooked Man. Per il
momento, il remake di Lilo &
Stitch non ha ancora un regista.
Non è ancora chiaro se la Casa di
Topolino stia pianificando di distribuire il remake diLilo &
Stitch nelle sale cinematografiche o come film
originale attraverso il suo prossimo servizio di streaming (che
dovrebbe essere lanciato qualche volta nell’autunno 2019). Disney
ha già in programma i remake in live action de La
spada nella roccia e di Lilli e il
Vagabondo e sta pianificando di pubblicare entrambi i
film proprio attraverso il suo servizio.
Visto che Lilo &
Stitch è un marchio relativamente più piccolo
rispetto ad altri titoli in produzione, la Casa di Topolino
potrebbe avere in programma di presentare il remake come un
originale in streaming.
Si chiude con successo la settimana
di programmazione di Michelangelo –
infinito, l’opera prima di Emanuele
Imbucci prodotta da Sky con
Magnitudo Film, con Enrico Lo
Verso e Ivano Marescotti.
Il film, terzo nella classifica
Cinetel di oggi e secondo come media copia, è stato visto da oltre
85.000 spettatori e ha totalizzato un incasso pari
a 623.533€, nelle oltre 300 copie sparse su tutto
il territorio nazionale.
Oltre ad essere il miglior incasso
di un’opera prima italiana dallo scorso aprile (misurato in una
settimana di programmazione), Michelangelo –
infinito ha rappresentato il miglior esordio in
sala della settimana, tra le 10 nuove uscite italiane e
internazionali.
Entusiastica la reazione del
pubblico, che ha saputo apprezzare il ritratto avvincente e di
forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista
Michelangelo, genio indiscusso dell’arte universale, interpretato
da Enrico Lo Verso. Il passaparola è stato da subito molto
positivo, tanto che il film ha fatto registrare un netto trend di
crescita nei giorni della settimana. È stata inoltre la prima volta
che un film d’arte si misurava, anche nel weekend, con le nuove
uscite della settimana.
Michelangelo – Infinito, la recensione del
docu-film
Dopo l’ottimo risultato e il grande
interesse suscitato, Lucky Red e Sky sono felici di annunciare che
Michelangelo – infinito, con una nuova
campagna di comunicazione a livello nazionale, tornerà sul grande
schermo, per altri due giorni: il 19 e il 20 novembre.
Il film è realizzato con la
collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media, con il
Riconoscimento del MIBAC – Direzione Generale Cinema, in
collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, con il
Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara. Media
partner RTL 102.5.
HARROW è
la nuova serie crime in prima assoluta da 5 ottobre alle
21:00 su FoxCrime (Sky, 116) e prende il titolo dal suo
affascinante e carismatico protagonista, Daniel Harrow
(Ioan Gruffud, Reed ne I Fantastici 4, UnREAL,
Liar), patologo forense di fama internazionale molto sui
generis che riporta in Tv la figura del medico legale dopo
tanti illustri predecessori: da Quincy ai colleghi di C.S.I.
Fra le tante peculiarità di
Harrow, il nostro protagonista è un cinefilo incallito e
con i piedi sul lettino autoptico si proietta capolavori western –
“non si disturba mai chi guarda Mezzogiorno di fuoco”,
risponde seccato – che denotano la sua passione per i personaggi
tosti che non si piegano mai e vanno avanti per la loro strada a
qualsiasi costo. Lo sceriffo Kane (Gary
Cooper), star del capolavoro di Fred Zinneman, è
l’idolo di Harrow: lotta da solo contro un sistema le cui
falle permettono di farla franca ai criminali. Un uomo abbandonato
da tutti, dalle stesse persone che – per
puro opportunismo – torneranno solo quando avrà sconfitto
il nemico. E la città sarà di nuovo sicura.
Harrow, la serie
Questo la dice lunga sul carattere
di Harrow: non gli piacciono le regole, è anticonvenzionale e
considera la morte non solo parte del suo lavoro ma anche parte del
ciclo naturale della vita. Non la teme. In meno di tre minuti
nell’episodio pilota sappiamo già tutto del nostro protagonista. Il
suo senso di giustizia, la sua disperata ricerca di una punizione
giusta per i criminali (anche in mancanza di prove), la
consapevolezza di sé (l’umiltà non è il suo forte) e la tendenza a
infrangere le regole, se necessario, per un nobile scopo.
HARROW stravolge
i canoni classici del genere mescolando il
medical drama con il poliziesco, l’avventura e il
thriller. Senza dimenticare il family drama. Perché il
protagonista è un maledetto workaholic e per questo ha
rovinato un matrimonio e ha un rapporto molto complicato con la
figlia adolescente.
La serie è stata già rinnovata per
una seconda stagione e la regia dell’episodio
pilota è affidata a Kate Dennis (The Handsmaid
Tale e Glow). Il progetto è una produzione di ABC
Studios International ed è stato co-creato da Stephen M.
Irwin (Secrets and Lies).
Mercoledì 10 Ottobre al
Centro Commerciale Vulcano Buono (Nola NA) avrà luogo la
Conferenza Stampa e Première del primo
“Shopping Social Movie” mai realizzato in un centro
commerciale: “Le storie del Vulcano”.
“Le storie del
Vulcano” è il risultato di una serie di fattori che si
intersecano, un film corale, sorprendente, diverso da qualsiasi
prodotto multimediale realizzato fino ad oggi da un Centro
Commerciale: il primo shopping social movie della
storia.
Il cortometraggio rappresenta un
grande esperimento sociale e creativo: le persone che frequentano
Vulcano Buono hanno avuto l’occasione di diventare protagonisti del
grande schermo con le loro storie personali legate ad una
esperienza nel centro commerciale. Questo esperimento evidenzia
l’evoluzione dei centri commerciali che non sono più solo
“contenitori di negozi” ma luoghi di aggregazione. Vulcano Buono,
uno dei più grandi ed importanti Mall d’Italia, ha deciso di
raccontare momenti e storie, attraverso un vero e proprio film
realizzato utilizzando video e contenuti prodotti dai propri
visitatori.
Verranno chiamati a raccolta tutti i
protagonisti del cortometraggio, che vivranno l’emozione di vedersi
per la prima volta, sul grande schermo, quello di “The
Space Cinema” di Vulcano Buono.
Interverranno Stefano
Incerti, napoletano DOC, già vincitore di un David di
Donatello e regista del progetto, Mino Abbacuccio
il famoso comico partenopeo e la nota trendsetter Mercedesz
Henger e Gian Marco Nicelli AD del centro
commerciale Vulcano Buono.
Il principale touchpoint è stato il
sito lestoriedelvulcano.it dove
chiunque ha avuto la possibilità di caricare un video, raccontando
la propria storia vissuta nella struttura.
Ulteriori contributi sono stati
raccolti nel corso di alcune giornate di street shooting nella
cittadina di Nola e dintorni, oltre che nel centro commerciale, con
una troupe cinematografica a disposizione di chi volesse
partecipare.
Data la sua natura social e
collettiva, il progetto trova sul web il suo habitat naturale con
diffusione sui canali digitali del centro e promozione attraverso
una strategia digital mirata all’engagement della community online.
Un grande progetto crossmediale di user-generated content.
Tutti i video e i contenuti raccolti
sono stati poi valutati e trasformati in racconto cinematografico
dal regista d’eccezione StefanoIncerti, autore di numerosi film che hanno
ottenuto un importante successo di critica. Sono stati proprio la
sua sensibilità cinematografica e creatività ad aggiungere un
enorme valore artistico al progetto.
L’iniziativa votata all’innovazione
e costruita ad hoc sul Centro e sul suo DNA specifico, conferma
senza dubbio la volontà di aprire nuove strade di respiro
internazionale al marketing dei Centri Commerciali.
L’immagine del 36° Torino
Film Festival (23 novembre | 1 dicembre
2018)è dedicata a una delle grandi dive del
ventesimo secolo: Rita Hayworth, il cui centenario
della nascita ricorre il prossimo 17 ottobre. L’immagine è tratta
da “Non sei mai stata così bella”, il suo secondo film interpretato
insieme con Fred Astaire, diretto nel 1942 da
William A. Seiter.
“Rita più che Gilda; la
ballerina vitale e agilissima che danzò con
Fred Astaire e con Gene Kelly, più che la sirena sinuosa
e pericolosa, simbolo della dark lady nell’immaginario collettivo
– dichiara Emanuela Martini, direttore artistico del Torino
Film Festival – La ragazza che sapeva essere una commediante
più che l’icona sexy la cui foto fu appiccicata sulla bomba
sganciata sull’Atollo Bikini. Senza dimenticare Gilda, è
soprattutto a questa Rita che il Torino Film Festival rende omaggio
nell’anno del centenario della sua nascita”.