Dopo lo straordinario successo
di Lo Chiamavano Jeeg
Robot, Gabriele Mainetti torna
dietro la macchina da presa. Al via le riprese
dell’attesissimo Freaks out.
Da un soggetto originale
di Nicola Guaglianone e una
sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Guaglianone con
Gabriele Mainetti, sarà di nuovo Roma la cornice che accoglierà i
protagonisti di questa storia.
A firmare le musiche ancora una
volta Michele Braga con Gabriele
Mainetti.
Nel cast Aurora
Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto,
Giancarlo Martini, con la partecipazione
di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz
Rogowski. Le riprese si svolgeranno a Roma e in
Calabria per 12 settimane.
Freaks out è prodotto
da Lucky Red e Goon
Films con Rai Cinema, in
coproduzione con Gapfinders (Belgio).
Leggi la recensione di Lo
Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele
Mainetti
“A due anni dal successo
di ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, abbiamo lavorato insieme a Gabriele
Mainetti, che è anche produttore, e a Rai Cinema per gettare le
basi di un film ambizioso e originale”, dichiara
Andrea Occhipinti . “Siamo davvero ansiosi di
iniziare le riprese di ‘Freaks out’, nato dalla vena creativa di
Nicola Guaglianone e scritto insieme a Gabriele“.
“Si dice che il secondo film sia
il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha
generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le
aspettative ora che l’asticella si è alzata
ulteriormente. Come nella precedente esperienza
faremo del nostro meglio per fare di più di quello che potremmo
permetterci. Alla fine l’approccio produttivo sarà com’è stato
con Jeeg… solo su una scala più grande”, dichiara la
Goon Films.
“Finalmente si parte, siamo
pronti a iniziare questa nuova avventura insieme a Lucky Red e a
Goon Films con i quali abbiamo condiviso la scommessa e i successi
di ‘Lo chiamavano Jeeg robot’”, dice Paolo Del
Brocco amministratore delegato di Rai Cinema. “Insieme
al pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con
impazienza il ritorno al lavoro di Gabriele Mainetti, crediamo
molto nel suo talento e nell’originalità delle sue
storie”.
Sinossi:
Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono
come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale
travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città
eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e
loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di
fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti
sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto,
senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale
e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede
libero” in una città in guerra.
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