“Spider-Man è un eroe con cui ci
si identifica. Rappresenta l’ingresso della normalità nel mondo
degli eroi. In più ha qualcosa di diverso rispetto a tutti gli
altri, ovvero ha un’identità davvero segreta, e deve farci i
conti.”
Così Jon Watts,
regista di Spider-Man Homecoming, presenta il
‘suo’ giovane eroe, che si affaccia per la prima volta sul grande
schermo nell’ambito del Marvel Cinematic
Universe. Con lui, a presentare il film a Roma, lo
stesso Tom
Holland, che ha l’onore e l’onere di interpretare
Peter Parker.
Spider-Man
Homecoming: una storia nuova rispetto al passato
“Ho cercato di raccogliere la
sfida, presentando un personaggio differente – ha cominciato
Holland – non volevamo fare un film già visto. Abbiamo
riportato il personaggio nella realtà, a scuola, inserito nel suo
contesto. Poi ci siamo chiesti: cosa farebbe un quindicenne con i
superpoteri? La verità è che si divertirebbe. Non lo sente ancora
come una responsabilità.”
In
Spider-Man Homecoming, Peter deve fronteggiare
l’Avvoltoio, uno dei villain più famosi dei fumetti, che sarà
interpretato da Michael Keaton, già Batman per
Tim Burton e recentemente protagonista di
Birdman, di Alejandro G.
Inarritu, in cui è un attore che interpreta a sua volta un
uomo-uccello.
“La sua presenza nel film di
Inarritu non ha contribuito alla scelta – spiega Watts –
volevamo Keaton perché è un grande attore e ha dato una forza
importante al personaggio. Sul set, con lui, pensavo di parlare con
Beetlejuice, è stato mitico.”
Lavorare con attori di grande
fama
Ma cosa prova invece un attore
giovane come Holland a lavorare al fianco di giganti come
Robert Downey Jr. e lo stesso
Keaton?
“Sono da sempre fan dei film
Marvel e lavorare con loro è stato
davvero un sogno che si realizza. Robert poi ha portato grande
energia al film. Quando dovevo fare il provino, venti minuti prima
di entrare mi hanno detto che ci sarebbe stato lui, e ho cominciato
ad agitarmi e quando è entrato non mi sono nemmeno presentato. Solo
dopo mi sono accorto che era la controfigura! E per fortuna, così
ho fatto la parte dell’imbranato solo con lui e non con
l’originale.
Keaton invece è terrificante. È
un uomo gentilissimo, ma quando mette piede sul set si trasforma,
fa davvero paura.”
Una nuova New York
Spider-Man è uno
dei pochi eroi molto legati a una città in particolare, e nello
specifico, New York è stata teatro, non solo di altri film Marvel,
ma anche di tanti cinecomic in genere. La sfida di Jon
Watts è stata quella di raccontare una città diversa, ma,
come lui stesso ha affermato, non è stato poi tanto difficile,
visto che è bastato spostare la camera. “Tutti i cinecomic sono
ambientati a New York, c’è Time Square e il Financial Distric, c’è
Manhattan. Il nostro Peter viene dal Queens, quindi non mi sono
inventato niente, ho solo spostato l’attenzione su altri luoghi di
questa grande città.”
Nessuna ‘origine’ per il nuovo
Peter Parker
Quello di Tom
Holland è il primo Spider-Man cinematografico che non ci
racconterà la storia del morso del ragno, a differenza di quanto
avevano già fatto Sam Raimi e Marc
Webb. Per Holland è stato un processo naturale: “Si
tratta di un momento che abbiamo già visto. Lo conosco bene, per me
è stato normale, gioco a essere Spider-Man da quando ero molto
piccolo. In questo caso sapevo che avrei dovuto continuare la
storia di Civil War. Non sentiamo la mancanza di una storia di
origine, anche perché la conosciamo già bene quella.”
L’esperienza con
Billy Elliot
Per chi non conoscesse la carriera
di Tom Holland, il giovane attore si è distinto
già a dieci anni a teatro, dove, per due stagioni, ha interpretato
Billy Elliot nell’omonimo musical. La preparazione
artistica e fisica gli ha consentito di essere un passo avanti
nella preparazione per il ruolo, ma come lui stesso ha raccontato,
è stato molto diverso: “La danza ti prepara per molte cose, ma
non a cadere da sessanta metri. Billy è stato più difficile, mi
sono allenato per due anni, e non ero fisicamente maturo come
adesso, certe cose mi riuscivano difficili o impossibili rispetto a
ora. Ma il teatro è stato una grande lezione, perché se hai il
controllo del tuo corpo e consapevolezza dei tuoi movimenti puoi
essere facilitato nell’interpretazione di tanti
personaggi.”
Ma cosa sarebbe un supereroe senza
il suo costume? Per Tom l’esperienza di indossare per la prima
volta il costume di Spider-Man non è statas poi tanto magica come
ci si aspetterebbe. “La prima volta è stata una grande
delusione – ha spiegato – Dovevo girare di lunedì le scene
dell’aeroporto di Civil War ad Atlanta ed ero arrivato venerdì sul
set. Mi hanno fatto mettere il costume realizzato per la
controfigura, che era molto più grosso di me. È stata una
delusione. Per Spider-Man Homecoming invece abbiamo avuto tutto il
tempo per farmi un costume su misura, ed è stato davvero
bellissimo. Una tuta tutta per me, un sogno.”
Nonostante sia un personaggio
approdato al MCU in ritardo, per ragioni contrattuali tra Marvel e
Sony, lo Spider-Man del film vivrà in maniera
organica all’interno di questo universo, come ha spiegato Watts:
“Quando il nostro Peter Parker aveva otto anni, ha visto in tv
Tony Stark che dichiarava di essere Iron Man. Nel film adottiamo
questa prospettiva diversa: si parte da un singolo individuo, quasi
piccolo e insignificante, che man mano cresce e diventa un eroe,
così si allarga anche la prospettiva e la scala diventa
epica.”
Spider-Man
Homecoming significherà tantissimo per molti fan, che
adorano i fumetti da sempre e che da sempre aspettano il “ritorno a
casa” dell’Uomo Ragno, sicuramente il personaggio Marvel più amato
di tutti. La verità però è che vista dagli occhi di Tom Holland,
questa avventura folle è davvero un sogno: “Ho visto The
Avengers al cinema e sapevo che avrei voluto far parte di quel
mondo. Sono fortunato perché questo è il primo film di Spider-Man
nel MCU. Spero di riuscire a dare il meglio per questo personaggio,
anche per rendere omaggio al coraggio di Sony e Marvel, che hanno
rischiato e si sono fidati di un ragazzo molto giovane come
me.”
Spider-Man
Homecoming arriverà nelle sale italiane il 6 luglio
2017, anche in 3D.
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