Quindicesima edizione,
l’Ischia Film Festival sta diventando adulto. E si
vede. Una rassegna, quella isolana, fondata e diretta da
Michelangelo Messina fin dall’inizio e che
quest’anno vede come direttore artistico anche Boris
Sollazzo. Una rivoluzione nel segno della continuità, è
questo il filo rosso di questo IFF numero 15.
Quindici, sì, ma anche
1+5.
1 perché questa vuole essere una
nuova prima edizione, un nuovo inizio che non perda nulla del
proprio splendido passato ma che guardi anche al futuro.
5 perché ci saranno 5 novità. Come i
cinque concorsi, ad esempio. Ai quattro concorsi internazionali
(lungometraggi, documentari, cortometraggi e Location Negata, che
vedrà quest’anno il vincitore premiato con il Bayer Award), si
aggiunge infatti “Best of”, vetrina e competizione del meglio della
stagione cinematografica italiana. Una parata di grandi opere e di
stelle che vedrà un vincitore: il premio del pubblico, prima grande
novità della rassegna, infatti, verrà assegnato solo per questa
sezione.
Ospiti d’onore saranno John
Turturro, che riceverà il premio alla carriera
dell’IFF (l’IQOS Innovation Award), e Claudia
Cardinale, già icona del manifesto dell’ultimo
Festival di Cannes e sull’isola insieme
alla figlia per l’omaggio e la retrospettiva (l’unica, finora)
dedicata a Pasquale Squitieri che sarà aperta dall’attrice e ultima
moglie del cineasta Ottavia Fusco.
In ordine di apparizione, saranno
inoltre a Ischia per questo viaggio nella stagione cinematografica
appena passata il futuro padrino della Mostra del Cinema di Venezia
Alessandro Borghi, Andrea Arcangeli, Luca
Barbareschi e Alessandro D’Alatri, i giornalisti Carlo Bonini e
Giuliano Foschini con il documentario dedicato a Giulio Regeni,
Francesco Bruni, i Globi d’Oro Isabella Ragonese e Francesco Amato,
Daniele Vicari, Toni D’Angelo, Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Roberta Mattei, Krzysztof Zanussi,
Walter Veltroni, Andrea Sartoretti, Claudia Potenza, Guido
Lombardi, Edoardo De Angelis, Isa Danieli, Jasmine Trinca, reduce dal premio alla miglior
interpretazione nella sezione Un Certain Regard a Cannes e Sergio
Castellitto. E ancora Fabio Balsamo, geniale elemento del
collettivo dei The Jackal, Elisabetta Rocchetti, Claudio Casazza,
Patrizio Rispo, Vincenzo Alfieri, Gianfranco Pannone, Alessio Maria
Federici, Volfango De Biasi. E tanti, tanti altri, giovani
registi indipendenti e autori affermati, attori emergenti e
interpreti che calcano palchi e set da molto tempo.
Altra novità importantissima è la
sezione Under the
Sky: una retrospettiva-prospettiva, uno sguardo su
quel cinema che non arriva sul grande schermo, ma che cattura
l’attenzione del pubblico con prodotti di altissima qualità. Si
inizia con la piattaforma satellitare che ha cambiato, con il suo
lavoro, la grammatica cinematografica del nostro paese, sia nella
produzione che nella distribuzione nonché nella creazione: Sky. E
per la prima volta delle serie tv, in un festival, non verranno
proiettate solo le prime puntate ma saranno offerte al pubblico
nella loro totalità, come si deve a un’opera cinematografica. Per
l’Ischia Film Festival non ci sono recinti o pregiudizi, ma solo
cinema in ogni sua declinazione: ecco perché The Night
of sarà centrale nella retrospettiva dedicata al premio
alla carriera John Turturro, che ritirerà il 26 giugno l’IQOS
Innovation Award, così come 1993 alla Terrazza
degli Ulivi ci dirà quanto la serialità televisiva italiana stia
crescendo. Infine, l’anteprima italiana di
Riviera, come sguardo sul futuro: la prima puntata
sarà proiettata nella sala all’aperto più grande del Castello. Una
delle serie tv più importanti della prossima stagione, una delle
perle della programmazione di Sky Atlantic. In Under the Sky
troverete anche il pregevole lavoro di Sky Arte: Federico
Buffa tra i graffiti di New York, l’arte di Andrea
Pazienza e Michelangelo Antonioni saranno
il filo rosso di questo percorso in una realtà creativa unica in
Italia.
Terzo passo di questa rivoluzione è
una visione ancora più ampia del concetto di location, centro di di
gravità permanente del festival. Come avviene in Immortality,
coraggioso film iraniano, tutto ambientato in un treno, metafora di
un paese intero e protagonista assoluto dell’opera. Perché
l’identità territoriale e culturale di un paese può passare anche
da una location come quella e perché se la location diventa
elemento narrativo determinante il nostro festival non può e non
deve trascurarla. E su questo solco, della scrittura visiva e
narrativa della location, della sua centralità nella creazione
cinematografica, che comincia la collaborazione con
SIAE.
Penultimo step di questo nuovo
viaggio verso il futuro è cambiare il premio alla carriera, ora
IQOS Innovation Award. Premiare la carriera, il passato di un
grande del cinema, ma anche la sua capacità di rinnovarsi, di
cambiare, di cercare altro e altrove. Di non aver paura di location
diverse, nella vita e nel cinema.
E neanche di quelle negate, come
dimostra l’arrivo nella sezione più complessa e potente nei
contenuti, del Bayer Award, per valorizzare ancora
di più una delle idee più innovative di Michelangelo Messina,
dell’Ischia Film Festival. E lo conferma anche il direttore
comunicazione di Bayer Italia, Daniele Rosa, che premierà i giovani
talenti della sezione.
“L’impegno in questo Festival
prosegue le nostre attività legate non solo al mondo del cinema, ma
soprattutto del sociale. Dare voce con il nostro piccolo contributo
a chi non ha diritto ad appartenere e vivere nel proprio paese a
causa di una delle tante tragedie moderne assume un valore
eccezionale per una multinazionale impegnata a migliorare la
qualità della vita. Un evento che premia i giovani e affronta temi
di negazione dei diritti umani non poteva non vederci impegnati
nella promozione
dei progetti
migliori”.
Infine, il quinto tassello di questa
rivoluzione: non si deve mai dimenticare la propria location, ecco
Scenari Campani: nell’anno dello sforzo maggiore,
nell’anno in cui in termini di quantità e qualità il festival si
propone a livelli ancora più alti, nell’anno in cui il cinema
italiano e internazionale cresce nella nostra rassegna e questi
stessi puntano su di noi, ripartiamo anche e soprattutto dalla
nostra regione, la Campania. Portando in una sezione non
competitiva il meglio della produzione regionale, senza far alcuna
differenza di genere, formato o durata.
Una rivoluzione nel segno della
continuità, come dimostra il convegno annuale sul
Cineturismo “Il Cineturismo in Italia;
un’opportunità per il territorio: analisi e prospettive”, su un
tema emerso per la prima volta all’IFF, grazie a Michelangelo
Messina, precursore dello stesso e inventore del neologismo ora
usato in tutto il mondo. Anche in questa edizione politica, cinema
e turismo si incontrano per discuterne.
Ischia Film Festival 15, dunque, ma
anche 1+5. Un nuovo esordio e 5 grandi novità.
Ischia Film Festival 2017 è
sostenuto da MiBACT – Direzione Generale per il Cinema, SIAE e
Regione Campania, con il contributo di Philip Morris Italia e Bayer
Italia. Si ringraziano inoltre gli sponsor tecnici: B:rent,
Alilauro, MedMar, Cantine Antonio Mazzella, Negombo Poseidon,
Ambrosino, Ceramiche Mennella, Euro Test Service, Carlone.
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