The
Flash,
film stand-alone del Velocista Scarlatto, è finalmente arrivato
nelle sale il 15 giugno scorso, dopo aver affrontato ritardi e
problemi con il suo protagonista,
Ezra Miller. Diretto da
Andy Muschietti, The
Flash funge da ponte fra il vecchio
DCEU e il nuovo
DCU, e fornisce finalmente una spiegazione
chiara e funzionale del multiverso.
Il film traccia la storia di Barry
Allen, il quale nel tentativo di aggiustare il passato e impedire
l’uccisione della madre, altera la linea temporale, provocando dei
danni. Con questo pretesto, The Flash può
regalare al suo pubblico numerosi easter eggs e
riferimenti a personaggi di altri franchise della
DC ma anche alla Warner Bros. stessa, alcuni molto sorprendenti
e altri invece attesi. Di seguito, tutte le reference e i camei del
film.
Il ritorno di Wonder Woman

Fra i più grandi camei regalati da
The Flash vi è quello della
Wonder Woman di
Gal Gadot, contenuto nel primo atto. Diana Prince arriva in
soccorso di Batman nella scena
action iniziale del film, mentre questi è appeso ad un ponte e sta
cercando di reggere un criminale da poco inseguito.
Questi ha fra le mani una sostanza
chimica pericolosissima che, qualora cadesse in acqua,
distruggerebbe la città. Batman sta quasi per
cedere, quando all’improvviso il Lazo della Verità lo avvolge e lo
trascina al sicuro. Dopo un breve – e simpatico – siparietto con
Wayne e Barry, che arriva poco dopo, Wonder Woman vola via, pronta
ad affrontare una nuova avventura.
Il riferimento alla sequenza di
Barry e Iris del taglio Snyder

Siamo ancora nel primo atto, quando
Barry Allen incontra Iris West. Il primo incontro che il pubblico
vede fra i due viene mostrato in
Justice League di
Zack Snyder, quando Flash evita che la ragazza
venga investita e muoia. In The Flash, al
momento del loro incontro, è poi la stessa Iris a fare riferimento
alla scena dell’incidente d’auto del film di Snyder, ricordando a
Barry che i due si sono già incontrati brevemente. Tra l’altro
questa è l’unica scena nel
DCEU della Iris di Kiersey Clemons, prima di rivederla nel film
stand-alone.
Iron Heights, il carcere della DC
in cui si trova Henry Allen

Per chi conosce a fondo i fumetti e
la storia di Flash, saprà l’importanza di Iron Heights. In
Justice League, alcune immagini avevano mostrato Barry
parlare proprio con il padre in carcere, poiché – come si sa –
accusato della morte della madre.
In The
Flash, abbiamo una sequenza nella quale i due
dialogano, prima che al padre venga staccato il collegamento con il
figlio. La prigione è, per l’appunto, Iron Heights Penitentiary, la
più famosa dei fumetti
DC. Iron Heights è il carcere in cui, sia nei fumetti che nella
serie tv della CW, Flash rinchiude tutti i malviventi dopo averli
fatti arrestare.
Per conoscere la storia di Barry
basta guardare nella Speed Force

La prima volta in cui Barry finisce
nella Speed Force è quando pensa a sua madre. È lì che
The Flash mostra i più grandi camei ed
easter egges, ed è sempre lì che si può approfondire meglio la sua
storia. La Speed Force si genera quando Barry corre molto
velocemente e, attraverso di essa il supereore può vedere scorci
del suo passato, grazie ai quali si può sapere meglio quale sia il
suo trascorso nel
DCEU.
Quando Flash entra in questa sorta
di regno temporale, vengono mostrati tutti i momenti del velocista
nella
Justice League, e tutti i suoi periodi precedenti prima di
diventare, appunto, l’eroe scarlatto.
All’inizio di The Flash appare il
Superman di Henry Cavill

Sempre nella Speed Force compare
anche il Superman
interpretato da
Henry Cavill e, fra le immagini più memorabili apparse, c’è
quella della battaglia del supereore insieme a tutta la Justice League. Henry Cavill ha oramai svestito i panni di
Kal-El/Clark Kent, eppure in The Flash
appare ugualmente, seppur in un flashback.
C’è anche un’altra scena in cui
vediamo Superman, e non appartiene alla
Speed Force. Ad un certo punto, infatti, si vede il kryptoniano
salvare alcune persone da un vulcano attivo, il che suggerisce che
quella potrebbe essere la sua ultima apparizione come Uomo
d’acciaio.
Il negozio Grayson

In The
Flash capiamo anche bene dove vive Barry Allen,
grazie ad una sequenza in cui quest’ultimo parla per l’ultima volta
con il Bruce Wayne di
Ben Affleck, prima di tornare nel passato. La sua palazzina ha
di fronte un negozio che si chiama “Grayson’s” e che è palesemente
un altro riferimento alla DC
Universe. Infatti, questa è una reference all’omonima famiglia
DC da cui proviene Dick Grayson, un eroe associato
a Batman come primo Robin e poi Nightwing.
La stanza alternativa di Barry
Allen è uno scrigno di easter eggs

Quando Barry Allen viaggia nel tempo
dopo aver cambiato il passato e fatto rivivere la madre, si trova
faccia a faccia con una sua versione alternativa diciottenne. Una
volta andato a casa dell’altro Barry, nella sua camera da letto si
possono vedere appesi alle pareti diversi poster, tutti easter eggs
appartenenti alla storia della Warner Bros. Troviamo infatti
locandine di film come
Io sono leggenda,
Inception e
Pacific Rim, ognuno di questi distribuito proprio
dalla
Warner Bros. Pictures.
La reference sul passaggio di James
Gunn alla DC

In The
Flash ci sono palesi riferimenti a James
Gunn e, nello specifico, al suo essere a capo dei
DC Studios con Peter Safran. Sempre nella stanza del Barry
alternativo troviamo infatti il poster del film
Scooby-Doo del 2002, uno dei primi film scritti
proprio da
James Gunn e che lo hanno iniziato alla carriera ad
Hollywood.
C’è poi anche un flashback in cui il
giovane Barry indossa una maglia che fa riferimento alla Mystery
Machine del franchise di Scooby-Doo, un altro sottile collegamento
a
James Gunn.
Il cameo di Temuera Morrison come
Tom Curry

Fra i tanti camei inseriti in
The Flash, uno molto divertente è quello
che ha come protagonista Temuera Morrison, alias
Tom Curry, padre di
Aquaman. Quando Barry torna nel passato, bloccandosi quindi in
una dimensione alternativa, tenta di rintracciare tutti i suoi
compagni della Justice League.
Ogni telefonata risulta vana, fino a
quando non prova con Arthur Curry, chiamando così il padre. In
quella versione, però, il padre dell’atlantideo non ha mai
conosciuto Atlanna, è “felicemente” sposato con una semplice umana
e Arthur non è altro che… il suo cane.
In L’uomo d’acciaio Barry Allen è a
Metropolis
Un inserto interessante che
compare in The Flash riguarda l’attacco
di Zod a Metropolis. La scena che viene introdotta all’interno del
film non è rivisitata, come magari si pensava, bensì proviene
proprio da
L’uomo d’acciaio e dalla linea temporale del
DCEU.
Queste mostrano proprio Barry Allen
nella città poco dopo aver ricevuto i suoi poteri, che si reca a
Metropolis per poter aiutare a sconfiggere Zod. Rendendosi poi
conto che la situazione è troppo complessa da gestire per lui,
passando la palla a Superman.
Alcuni classici degli anni ’80
hanno versioni alternative

The Flash
gioca molto con il concetto di multiverso e con le sue linee
temporali alternative. Fra i tanti momenti divertenti, c’è anche
quello in cui Barry Allen scopre che nel mondo del Barry
alternativo, alcuni film cult hanno interpreti diversi rispetto a
quelli che lui stesso e il pubblico tutto conosce.
Uno degli esempi è
Ritorno al futuro, in cui Marty McFlay non è
interpretato da
Michael J. Fox ma da Eric Stoltz, mentre il primo diventa
protagonista di Footloose.
Kevin Bacon, invece, interpreta Maverick in
Top Gun al posto di
Tom Cruise, e tutte queste notizie fanno rendere conto a Barry
di aver danneggiato l’intero universo, cambiando completamente le
cose.
Nel film è presente la colonna
sonora di Batman del 1989

Il ritorno di
Michael Keaton nei panni dell’eroe pipistrello
è stato un epico momento in The Flash,
tra l’altro molto atteso da tutti i fan dei film su Batman di Tim
Burton. Con Keaton non è però soltanto tornato il personaggio
amato, ma anche la colonna sonora della pellicola dell’
’89 di Danny Elfman che con Tim Burton ha lavorato
parecchie volte.
La musica si sente più volte
all’interno del film, e abbraccia molte scene particolarmente
entusiasmanti, come quella in cui si vede la Batcaverna o ancora la
sequenza del combattimento di Batman, che fanno sciogliere il cuore
a tutti coloro che si sono appassionati al
Bruce Wayne di Keaton.
La risata del Jocker: altra
reference da Batman del 1989

I riferimenti a Batman
di Tim Burton dell’89 non finiscono qui. Infatti, ad un certo
punto, da un sacchetto si sente udire una risata riconoscibile fra
mille. Questa è infatti la risata del
Joker, quella che compare all’interno dello storico film.
Nella storia raccontata da Burton
c’è un momento in cui Batman ferma Joker, il
quale fa risuonare la sua ultima risata da un sacchetto proveniente
dal suo taschino. Questo stesso sacchetto viene mostrato in
The Flash e a trovarlo è il Barry
alternativo, proprio nella Batcaverna di Keaton.
Il riferimento a Flashpoint

E’ da subito chiaro che la premessa
di The Flash si basi sul fumetto
Flashpoint. Il film, però, al suo interno, ha proprio una
scena specifica in cui è inserito un riferimento diretto a quello
che succede nella origin story.
In The
Flash, dopo aver perso i suoi poteri nel tentativo di
farli avere alla sua versione alternativa, Barry decide di provare
a riacquisirli con l’aiuto di Bruce Wayne. Si lega perciò a una
sedia, per lasciarsi fulminare. Nel fumetto originale, Barry prova
a fare esattamente la stessa cosa, con la differenza che accanto a
lui c’è la versione di Thomas Wayne di Batman.
La reference all’Imperatore
Palpatine di Star Wars

Nel terzo atto, nel momento della
battaglia con Zod, in cui si unisce anche
Supergirl, l’altra versione di Barry ha imparato a usare e
gestire meglio i suoi poteri, fra questi accumulare l’energia e
incanalarla per sparare fulmini.
C’è una sequenza in cui Barry dice
al suo io alternativo che i kryptoniani non possono essere uccisi
da loro, e così quest’ultimo domanda: “E se lo emettessi come
Imperatore?”, e subito ne lancia uno contro un soldato. La sua
frase è un evidente riferimento all’Imperatore Palpatine di
Star
Wars, che usa il fulmine della Forza come arma
principale.
La battaglia con Superman in
Justice League

Sempre l’altra versione di Barry ad
un certo punto, nella battaglia con Zod, dice che i kryptoniani
sono troppo veloci. Barry però gli conferma che loro due lo sono
molto di pù, riferendosi alla scena presente in
Justice League quando Flash, mentre
cercano di combattere contro Superman, si dimostra essere
effettivamente più veloce di lui. Seppur di poco.
La citazione del multiverso sferico
della DC

Una delle scene più epiche
all’interno di The Flash riguarda la
rappresentazione dei vari universi della
DC nella Speed Force. Essi vengono mostrati come sfere
multicolori, e si riferiscono al modo in cui la DC rappresenta il
suo multiverso.
Se si consulta la mappa del
multiverso di DC.com, si può notare come il film abbia
rappresentato in maniera minuziosa l’aspetto del multiverso,
soprattutto nella scena della collisione delle enormi sfere.
L’apparizione Christopher Reeve
come Superman

Nella sequenza in cui le sfere si
scontrano, The Flash mostra il più alto
numero di camei, con apparizioni decisamente toccanti per i fan più
incalliti. Sono personaggi che hanno fatto parte della
DC del passato e che in quel momento subiscono la conseguenza
dell’intromissione di Barry nella linea temporale. Fra questi
troviamo
Christopher Reeve, l’iconico
Superman del 1978, ricostruito interamente in CGI, che
guarda alla distruzione del multiverso.
L’apparizione di Helen Slater come
Supergirl

Accanto al Superman di
Christopher Reeve, il pubblico può incontrare un altro volto
storico e noto, ossia la Supergirl di Helen Slater. L’attrice ha
vestito i panni della kryptoniana per la prima volta nell’omonimo
film del 1984, spin-off del
Superman di Reeve. Anche lei – riprodotta in CGI – guarda gli
universi distruggersi, prima che Barry riesca a correggere gli
errori ripristinando il multiverso.
La colonna sonora di Superman del
1978

L’omaggio a Batman, con la colonna
sonora risuonante in alcune sequenze, non è l’unico. Infatti,
The Flash ne contiene anche un altro,
questa volta per celebrare il
Superman del 1978. La colonna sonora
è quella di John Williams, e la sentiamo nel momento in cui
compaiono proprio il Superman e la Supergirl di
Christopher Reeve e Helen Slater.
L’apparizione di Nicolas Cage

Ancor prima che The
Flash uscisse nelle sale,
Andy Muschietti aveva fatto correre la voce del cameo di
Nicolas Cage nelle vesti di Superman. La storia dell’attore nei
panni del kryptoniano risale al film
Superman Lives di Tim Burton, alla fine mai
uscito.
Cage, infatti, era stato scelto per
interpretare Clark Kent, ma dopo una lunga pre-produzione,
riscritture varie e disaccordi fra lo studio e creativi, la
pellicola fu cancellata. Nel film di Muschietti, però, si può
finalmente vedere l’attore nei panni del suo Superman eliminato, il
che rende le immagini ancora più emozionanti e impattanti.
Il Batman di Adam West

Non finiscono i camei sugli Batman del passato e, in
The Flash, un’altra sorpresa che molti
apprezzeranno ha come protagonista Adam West nei
panni della serie televisiva e del film Batman del 1960.
Quest’ultimo lo si intravede per un
lasso di tempo molto breve, ma questo cameo è forse uno fra i più
belli del film, perché rende omaggio a uno degli attori originali
del Cavaliere Oscuro.
Il cameo di George Reeves

Nella Speed Force c’è un ultimo interessante cameo su Superman,
ossia la versione di George Reeves. Reeves è
famoso principalmente per essere stato uno dei primi attori della
storia a interpretare Superman in live-action, nella serie
televisiva del 1950 Adventures of Superman.
La versione di Flash di Teddy
Sears

Nella scena finale della Speed Force
in The Flash, l’ultimo cameo importante è
quello di Teddy Sears. L’attore ha interpretato Hunter Zoloman/Zoom
nella serie televisiva della CW.
Seppur interpreti un villain – a
causa del quale muore la madre di Barry Allen – Zoloman ad un certo
punto diventa stufo dei suoi modi di fare, cambia nome in Jay
Garrick e diventa Flash nel suo universo, indossando il casco alato
dei fumetti.
Il cameo di Andy Muschietti

Alla fine del film, Barry ripristina
la linea temporale e aggiusta il passato, causando inevitabilmente
la morte della madre. Tornato nel presente – nel quale tutto sembra
essere di nuovo normale anche se così non è – Barry si deve
sbrigare per arrivare all’udienza del padre, il quale verrà poi
assolto.
Mentre si veste e scappa, ruba un
hot dog a un giornalista fuori dal tribunale, che altri non è che
Andy Muschietti, regista del film. Questo è il
penultimo cameo di The Flash.
George Clooney come Batman?

L’ultimo, sorprendete, cameo di
The Flash risiede nella scena finale.
Uscito dal tribunale, Barry è convinto di essere tornato nella sua
linea temporale e che le cose siano andate tutte nel verso giusto.
A quel punto riceve una chiamata da Bruce Wayne che lo ha già
raggiunto con la sua auto. Ma quando quest’ultimo scende e gli si
avvicina, il pubblico non vede
Ben Affleck bensì…
George Clooney.
L’attore riprende così il ruolo di
Batman tanto
criticato in
Batman & Robin, lasciando tutti spiazzati e increduli.
Il film termina poco dopo l’apparizione di Clooney, e saluta lo
spettatore con una grossa e importante domanda: Clooney diventerà
il nuovo Batman del DCU? Lo rivedremo
ancora?
Torna Aquaman nella scena
post-credits

The Flash
contiene una scena post-credits, nella quale fa ritorno uno degli
eroi della Justice League, che fra l’altro ha un sequel in uscita
proprio a fine 2023:
Aquaman. L’apparizione di
Jason Momoa nei panni dell’atlantideo è
l’unico cameo post-credits, in cui si vede Arthur – ubriaco –
uscire da un bar insieme a Barry.
Essendo completamente stordito – ad
un certo punto cade addirittura in una pozzanghera – Aquaman non
capisce la storia che Barry gli sta raccontando, ma sicuramente con
quest’ultima scena molte domande lasciate in sospeso in
The Flash avranno risposta in Aquaman e il Regno
Perduto, in cui dovrebbe spiegarsi come quello che abbiamo
visto nel film – quindi camei, reference ed easter eggs – cambierà
il futuro della
DC.