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DI4RI, annunciata la data d’uscita della seconda stagione

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DI4RI, annunciata la data d’uscita della seconda stagione

Netflix annuncia che i primi 7 episodi della seconda stagione di DI4RI, la serie italiana Netflix di successo per ragazzi creata da Simona Ercolani prodotta da Stand By Me, saranno disponibili in Italia dal 14 settembre 2023,  e prossimamente in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

I giovani protagonisti della serie Andrea Arru, Flavia Leone e Fiamma Parente, insieme al regista Alessandro Celli e alla showrunner Simona Ercolani, presentano oggi in anteprima al  Giffoni Film Festival la nuova stagione con la proiezione del primo episodio e un incontro con i giurati della sezione Elements (+10 anni) del Festival.

In questa seconda stagione ritroviamo le vicende dei protagonisti che ora fanno parte della 3°D: Pietro (Andrea Arru), Livia (Flavia Leone), Isabel (Sofia Nicolini), Daniele (Biagio Venditti), Monica (Federica Franzellitti), Giulio (Liam Nicolosi), Mirko (Pietro Sparvoli) e Arianna (Francesca La Cava). A loro si aggiunge la new entry Bianca (Fiamma Parente), una ragazza talentuosa che si trova da subito benissimo con il gruppo di amici di suo cugino Giulio. Nel cast della serie, che vede la partecipazione di Pow3r e di Luciano Spinelli, anche Emily Shaqiri (Katia) e Gabriele Taurisano (Roby).

DI4RI, la seconda stagione

Che cosa è successo ai ragazzi della 2°D dopo l’occupazione? Saranno rimasti in classe insieme nella scuola di Marina Piccola? E Livia avrà perdonato Pietro dopo aver scoperto della scommessa? La seconda stagione di DI4RI riparte dalle risposte a queste domande e dall’arrivo di un nuovo personaggio, quello di Bianca, la cugina di Giulio, una ragazza talentuosa e solare che saprà integrarsi nel gruppo con la sua vitalità e la capacità di capire gli altri.

In questa seconda stagione i nostri protagonisti affronteranno il loro terzo e ultimo anno di medie. Un anno indimenticabile e carico di sfide, che si chiuderà con la prima prova importante della loro vita, l’esame di terza media, e con una scelta determinante: che cosa fare dopo? Se ognuno dovrà prendere la propria strada, l’amicizia sopravviverà alla separazione?

Anche in questa stagione il racconto dei protagonisti rompe la quarta parete e si rivolge direttamente allo spettatore: ogni episodio si concentra su uno dei nove protagonisti, raccontando le dinamiche scolastiche attraverso il suo punto di vista e, allo stesso tempo, affrontando con taglio moderno e realistico la sua storia personale che diventa tematica e universale. I temi affrontati sono diversi: la ribellione, l’ansia per il proprio futuro, l’affermazione di sé, il bullismo femminile, il senso di appartenenza ad un gruppo, l’accettazione dei nuovi partner dei genitori, l’amore e l’amicizia. La verità e il realismo con cui sono state raccontate le storie e le emozioni dei ragazzi durante la prima stagione saranno il punto di forza anche della seconda.

Greta Gerwig: 10 cose che non sai sull’attrice e regista

Greta Gerwig: 10 cose che non sai sull’attrice e regista

Dopo aver recitato per anni in tantissimi film indipendenti, Greta Gerwig, nata il 4 agosto del 1983 a Sacramento, California, Stati Uniti, ha stravolto la sua carriera cominciando a lavorare anche dietro la macchina da presa, diventando in breve una delle registe più promettenti della sua generazione. Con i suoi film, campioni di incassi e pluricandidati agli Oscar, ha portato sul grande scorso la ribellione e l’emancipazione femminile, affrontando tematiche complesse con grande intelligenza.

Ecco 10 cose che non sai di Greta Gerwig.

Greta Gerwig: i suoi film da attrice, da regista e da sceneggiatrice

1. Ha recitato in celebri film. La sua carriera d’attrice comincia nel 2006 quando partecipa ai film LOL (2006) e Hannah Takes The Stairs (2007), entrambi diretti dal suo mentore Joe Swanberg. Negli anni successivi continua a sperimentare dietro e davanti la macchina da presa con film come Baghead (2008), The House of the Devil (2009) e Northern Comfort (2010). A cambiare completamente la carriera della Gerwig è l’incontro con il regista Noah Baumbach, con il quale la Gerwig lavora ai film Lo stravagante mondo di Greenberg (2010), Frances Ha (2012), Mistress America (2015) e Rumore bianco (2023). Lavora però anche nei film Damsels in Distress (2011), To Rome With Love (2012), Eden (2014), Il piano di Maggie (2015), Jackie (2016) e Le donne della mia vita (2016).

2. È anche regista. Nel 2017 la Gerwig ha debuttato come regista in solitaria (aveva già co-diretto un film nel 2008, Nights and Weekends) con il film dal titolo Lady Bird, con protagonisti Saoirse Ronan e Timothée Chalamet. In seguito ha diretto un nuovo adattamento di Piccole Donne con protagoniste ancora una volta la Ronan e poi Emma Watson, Florence Pugh) ed Eliza Scanlen. Nel 2023 arriva al cinema il suo terzo film da regista, Barbie, con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling.

3. Ha firmato la sceneggiatura di diversi film. Oltre ad aver recitato e diretto, la Gerwig si è occupata anche di sceneggiatura, scrivendo quelle dei film Hannah Takes the Stairs (2007), Nights and Weekends (2008), Northern Comfort (2010), The Dish & The Spoon (2011) e poi dei film Frances Ha, Mistress America, Lady Bird, Piccole donne BarbieIl suo prossimo film in arrivo al cinema per cui ha scritto la sceneggiatura è invece Biancaneve (2024).

Lady Bird cast

Greta Gerwig dirige Lady Bird

4. È stata candidata all’Oscar per il film. Con Lady Bird la Gerwig ha avuto modo di raccontare molto del contesto dove è cresciuta, inserendo nel racconto paure e speranze di una ragazza che si trova davanti ad un momento decisivo della sua vita. Il film ha poi ottenuto cinque candidature ai Premi Oscar, incluse quelle per la Miglior sceneggiatura e Miglior regista per la Gerwig, che è così diventata una delle sette donne candidate come Miglior regia ai premi Oscar.

Greta Gerwig adatta il romanzo Piccole Donne

5. Ha costruito una particolare versione del film. La sceneggiatrice e regista Greta Gerwig ha raccontato di aver lavorato a lungo affinché la sua versione di Piccole donne rispecchiasse la storia della scrittrice Louisa May Alcott, che ha attinto dalla sua stessa vita per il suo lavoro. Gerwig ha detto di aver visto Jo come l’eroina della sua giovinezza e Louisa May Alcott come l’eroina della sua età adulta: “Quello che ha fatto è di aver scritto e reso la vita di ragazze e donne un best-seller, ed è stato straordinario“.

Greta Gerwig porta al cinema Barbie

6. È una regista da record. Sono bastati pochi giorni in sala perché il film diretto da Greta Gerwig infrangesse numerosi record, concludendo il suo primo weekend di apertura con un risultato che ha proietta la regista nella storia. Barbie ha infatti fatto guadagnare alla Gerwig un primato, quello di fine settimana di apertura più alto per una regista donna a livello statunitense, mentre a livello globale la Gerwig è la seconda regista con il miglior risultato ottenuto in un fine settimana, seconda solo alla regista del film Captain Marvel, che aveva avuto un weekend a livello globale pari a 456,6 milioni di dollari.

7. Si è opposta al taglio di una specifica scena. Greta Gerwig si è rifiutata di tagliare la scena con l’anziana signora e Barbie alla fermata del bus, dicendo “amo così tanto quella scena, e la donna anziana sulla panchina è la costumista Ann Roth. È una leggenda. È un un momento che, in un certo senso, non porta da nessuna parte e mi è stato suggerito di tagliarlo, ma se avessi tagliato quella scena si sarebbe perso il cuore del film“. La scena è il cuore del film perché mostra quanto sia genuina Barbie ed è un promemoria di ciò per cui sta combattendo. Dimostra che tutti i discorsi di Barbie e la sua convinzione nell’emancipazione delle donne sono reali.

Barbie-Margot-Robbie-Ryan-Gosling-Greta-Gerwig

Greta Gerwig e Le Cronache di Narnia

8. Dirigerà due film per Netflix. Netflix ha affidato a Greta Gerwig la regia di due dei film che l’azienda produrrà basandosi sulle storie de Le Cronache di Narnia. Saranno dunque questi i prossimi progetti della regista, che ha però dichiarato di non aver ancora iniziato i lavori e di essere piuttosto spaventata all’idea di confrontarsi per la prima volta con una storia fantasy. Ad oggi, non sappiamo che tempi ci vorranno per poter vedere il primo dei due film sulla piattaforma streaming, ma si tratta già di un progetto molto atteso.

Greta Gerwig e Noah Baumbach

9. Ha una relazione con il noto regista e sceneggiatore. La Gerwig vive a Manhattan con il suo compagno, il regista e sceneggiatore Noah Baumbach, suo partner dalla fine del 2011, dopo che si sono conosciuti sul set di Lo stravagante mondo di Greenberg, da lui diretto e da lei interpretato. Insieme hanno poi lavorato ai film Frances Ha, Mistress America e Rumore Bianco, avendo inoltre scritto insieme i primi due di questi tre film come anche Barbie. Nel marzo 2019, è stato annunciato che Gerwig aveva dato alla luce il loro primo figlio, un maschio. Il loro secondo figlio, un altro maschio, è nato nel febbraio 2023.

Greta Gerwig è su Instagram?

10. Non possiede un account ufficiale. Purtroppo a oggi Greta Gerwig non possiede un account Instagram ufficiale, né tanto meno nessun altro account social personale. Tuttavia, è possibile seguire le sue vicissitudini professionali tramite il nostro sito ufficiale o tenendo sotto controllo gli account dedicati ai suoi film più famosi o alle fanpage a lei dedicate.

Fonte: IMDb

“Ha a che fare col mistero”: Christopher Nolan spiega perché rende i suoi film complessi

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Molti dei film dello sceneggiatore e regista Christopher Nolan sono caratterizzati da narrazioni complesse e non lineari, caratteristica che ha reso il suo cinema dotato di una forte personalità. Il regista, il cui nuovo film Oppenheimer (qui la recensione) arriverà in Italia il 23 agosto, ha ora spiegato perché si avvicina alla narrazione per cinema in questo particolare modo. Sebbene ampiamente noto per il suo lavoro sulla trilogia de Il cavaliere oscuro, molti dei film di Nolan, come The Prestige, Inception e fino al recente Tenet, richiedono più visioni per poter essere veramente compresi.

In una recente intervista con il canale YouTube HugoDécrypte per promuovere il suo nuovo film, Nolan, usando la battuta presente in Tenet, “Non cercare di capirlo, sentilo”, come premessa alla sua spiegazione, ha dichiarato che: “Non vedo i film in termini di equilibrio tra semplicità e complessità, penso che sia più una questione che ha a che fare col mistero. Le nostre aspettative nei confronti dei film, grossomodo per tutta la mia vita, ma soprattutto dagli anni ’50, sono state influenzate dalla televisione e dalle sue aspettative. E a volte non è il massimo“.

Per questo spesso uso strutture non cronologiche, non lineari. – ha poi continuato a spiegare Nolan – Questa cosa era un espediente che veniva sfruttato molto nell’era del cinema muto, nei primi film sonori, fino all’arrivo della televisione. Poi la televisione ha imposto un approccio più lineare e semplice, a causa del modo in cui abbiamo iniziato a guardarla dagli anni ’50 in poi. In seguito, quando sono arrivati l’home video e i DVD e ora lo streaming, siamo nuovamente tornati a essere più avventurosi perché puoi guardare qualcosa, fermarlo, riavvolgerlo e rivederlo. E possiamo creare narrazioni più dense e complesse“.

“Ma a conti fatti, – conclude Nolan – la cosa fondamentale riguardante l’esperienza di una sala cinematografica piena di persone, è che dovrebbe essere un’esperienza incentrata sul mistero. Non desideri capire l’intera storia fin dall’inizio. Altrimenti, non c’è nulla da svelare e scoprire. Quindi, in realtà, il compito del regista è cercare di essere un po’ avanti rispetto al pubblico, non troppo avanti, non troppo indietro. Quando sei indietro rispetto al pubblico, il pubblico capisce le cose prima che tu le spieghi, e il pubblico rimane frustrato in un altra maniera.”

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan. Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

Loki 2: svelato il primo poster della seconda stagione!

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Loki 2: svelato il primo poster della seconda stagione!

I Marvel Studios hanno pubblicato il primo poster per Loki 2, ovvero la seconda stagione della serie LOKI, e su questo possiamo ritrovare quelle che potrebbero essere diverse varianti del Dio dell’Inganno che corrono in tondo su un cronometro che altri non è se non Miss Minutes. Il poster in sé non rivela molto oltre a questo, anche se quelli presenti sembrano tutti costumi che abbiamo visto indossare nella serie alla variante Loki di Terra-616. Uno di questi potrebbe anche essere quello che gli è stato visto indossare nella scena post credits di Ant-Man and The Wasp: Quantumania.

Indipendentemente da ciò, il poster comunica una vera e propria corsa contro il tempo, che Loki dovrà intraprendere per salvare la situazione. Con il poster inizia inoltre il conto alla rovescia di 100.000 minuti che ci separano dal ritorno di Loki su Disney+. Abbiamo sentito rumori secondo cui un trailer verrà rilasciato a breve, forse già nei prossimi giorni. In attesa di poterlo vedere e di scoprire cosa questo ci rivelerà in più sulla serie, ecco qui di seguito il post dell’account ufficiale Loki su X (ex Twitter), che ci rivela il poster:

https://twitter.com/LokiOfficial/status/1685022313128026113?s=20

Loki 2, tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione

LOKI 2 sarà la “prima seconda stagione in assoluto” dello studio, e che tornerà a raccontare le imprese  del Dio dell’Inganno e dei suoi tentativi di preservare l’integrità del Multiverso. La sinossi ufficiale rilasciata dalla Disney recita: “la seconda stagione di Loki riprende all’indomani dello scioccante finale di stagione, quando Loki si ritrova coinvolto in una battaglia per l’anima della Time Variance Authority. Insieme a Mobius, Hunter B-15 e a una squadra di personaggi vecchi e nuovi, Loki naviga in un Multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla ricerca di Sylvie, Judge Renslayer e Miss Minutes per comprendere su cosa significhi possedere il libero arbitrio e uno scopo glorioso“.

Tom Hiddleston interpreterà naturalmente il Dio dell’inganno, mentre è confermato anche il ritorno di Owen Wilson e Sophia DiMartino, così come l’arrivo della new entry Ke Huy Quan, reduce dalla vittoria dell’Oscar per Everything Everywhere All at Once. Jonathan Majors tornerà invece nel ruolo di Kang, anche se il suo personaggio non viene citato nel sinossi. La seconda stagione di Loki, infatti, dovrebbe fornire agli spettatori maggiori indizi su quello che sarà il suo futuro nell’MCU. Il debutto della nuova stagione è previsto su Disney+ per il 6 ottobre.

Sony: Kraven e Ghostbusters rimandati al 2024, Beyond the Spider-Verse tolto dal calendario

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Dopo i primi rinvii avvenuti nelle scorse settimane e in attesa di novità sulla data di uscita di alcuni film a rischio, continuano a farsi sentire gli effetti dell’attuale sciopero degli attori e degli sceneggiatori. Ad annunciare novità nel proprio calendario, come riportato da Variety, è ora la Sony Pictures, che ha apportato alcuni significativi cambiamenti alla data di uscita dei suoi prossimi film, tra cui alcuni molto attesi come Kraven il cacciatore, Ghostbusters: Legacy e Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Kraven il cacciatore, l’atteso film con Aaron Taylor-Johnson nel ruolo del celebre cacciatore della Marvel, si sposta infatti da un’uscita inizialmente prevista per il 6 ottobre di quest’anno al 30 agosto 2024. Un rinvio decisamente importante, dovuto all’impossibilità del protagonista Taylor-Johnson di impegnarsi in un tour promozionale a livello mondiale. Anche per il sequel Ghostbusters: Firehouse, con protagonista Paul Rudd c’è stato un significativo rinvio, dal 20 dicembre 2023 al 29 marzo 2024, ovvero il fine settimana di Pasqua del prossimo anno.

Più prevedible e già in qualche modo anticipato è invece il rinvio di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, il terzo film del franchise animato di successo, che al momento è stato del tutto privato di una data di uscita. Il film sarebbe dovuto arrivare nei cinema dal 29 marzo 2024. Ma a causa delle interruzioni dovute agli scioperi, il cast vocale non può completare la registrazione dei dialoghi in tempo per l’apertura primaverile, ha detto una fonte Sony, e in più il lavoro sulla post-produzione del film sarebbe ancora da completare. Nelle prossime settimane è attesa una nuova data.

Anche il riavvio della saga di Karate Kid è stato rinviato dal 7 giugno 2024 al 13 dicembre 2024. Buone notizie invece per i fan di Dakota Johnson, che potranno vedere il film dello Spider-Verse della Sony, Madame Web, il giorno di San Valentino del 2024, quindi due giorni prima rispetto all’uscita prevista per il 16 febbraio. Anche Venom 3 ha ora ricevuto una data di uscita ufficiale, fissata al il 12 luglio 2024, mentre Bad Boys 4 è atteso in sala per il 14 giugno 2024. Occorrerà però vedere se, dovessero protrarsi a lungo gli scioperi, tali date verranno confermate o cambiate.

Questo terremoto in casa Sony è solo la punta dell’iceberg di un problema che nelle prossime settimane potrebbe riguardare tutti gli studi di produzione con grandi film in uscita nei prossimi mesi. Con le produzioni sospese e le star impossibilitate a partecipare tanto a riprese quanto ad eventi promozionali, più major si troveranno infatti a dover aggiorneranno le proprie uscite in sala, come nel caso della Warner Bros., che Variety ha riferito in precedenza sta valutando la possibilità di rimandare l’epopea fantascientifica Dune: Parte 2 nel 2024 o stesso discorso per la Disney con The Marvels. Non resta dunque che attendere sviluppi di questa difficile situazione.

Migliori nemici: trama, cast e la vera storia dietro il film

Migliori nemici: trama, cast e la vera storia dietro il film

Ci sono storie che sembrano non poter esistere se non nei film. Molto spesso, però, sono proprio questi a prendere spunto da eventi realmente accaduti, che dimostrano dunque l’imprevedibilità dell’esistenza e dell’animo umano. Se nel film BlackKklansman di Spike Lee un agente della polizia afroamericano riesce ad infiltrarsi nel Ku Klux Klan, in Migliori nemici si narra invece dell’amicizia nata tra il leader del Ku Klux Klan e una nota attivista per i diritti degli afroamericani. Una storia che pone dunque a confronto due mondi lontanissimi, che vengono finalmente qui a confronto, dimostrando la possibilità sempre esistente del cambiamento.

Scritto e diretto nel 2019 da Robin Bissell, qui al suo esordio alla regia, il film è tratto dal libro The Best of Enemies: Race and Redemption in the New South, scritto da Osha Gray Davidson. Tale opera, che riporta alla luce un evento chiave nelle battaglie per l’integrazione della comunità di colore negli Stati Uniti, ha suscitato da subito un grande interesse, spingendo alcuni studios cinematografici a produrne l’adattamento per il grande schermo. Migliori nemici ripropone così quell’incredibile amicizia, affermandosi come un film ricco di colpi di scena, testimonianze storiche e rilevanza sociale, specialmente in tempi notoriamente difficili per gli USA e il mondo.

Per tutti gli appassionati di storia, il film è dunque un buon titolo da recuperare per saperne di più su tale vicenda. Probabilmente in alcuni passaggi sarebbero serviti approfondimenti ulteriori, ma Migliori nemici rimane ugualmente un buon prodotto, specialmente per il suo messaggio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Migliori nemici: la trama e il cast del film

La storia si svolge nel 1971, quando a seguito di un terribile incendio scoppiato in una scuola per studenti di colore, nella città di Durham, iniziano a verificarsi tumulti e dissensi tra gli abitanti: i bianchi radicali rifiutano infatti l’integrazione degli studenti di colore nelle loro scuole, portando a numerosi scontri. L’afroamericano laureato e progressista, Bill Riddick decide allora di tentare la via del dialogo e fare ricorso ad un dibattito, consapevole dei rischi. Riddick invita infatti a fare da rappresentati per i due gruppi etnici a confronto il capo carismatico del Ku Klux Klan, C. P. Ellis, e l’agguerritissima attivista per i diritti dei neri, Ann Atwater. Due mondi opposti destinati a scontrarsi.

Ad interpretare l’attivista Ann Atwater vi è l’attrice Taraji P. Henson, celebre per film come Il curioso caso di Benjamin Button e Il diritto di contare. Per prepararsi al ruolo, l’interprete ha approfondito la personalità della Atwater, con l’obiettivo di rappresentarla nel modo più accurato possibile. Il premio Oscar Sam Rockwell interpreta invece Claiborne Paul Ellis, il leader del Ku Klux Klan. Per questo ruolo, Rockwell si è concentrato sul non giudicare il suo personaggio e il suo pensiero, cercando di attenersi alla realtà storica. Nel film sono poi presenti anche gli attori Babou Ceesay nei panni di Bill Riddick, Wes Bentley in quelli di Floyd Kelly e Anne Heche per la parte di Mary Ellis.

Migliori nemici storia vera

Migliori nemici: la vera storia dietro il film

Come anticipato, quella narrata in Migliori nemici è una storia vera, raccontata tanto nel libro The Best of Enemies quanto nel documentario An Unlikely Friendship, da cui il film ha tratto ispirazione. Partendo da queste fonti, il film di Bissell si attiene quanto più possibile ai reali fatti storici. Gli scontri razziali nella Carolina del Nord del 1971 sono infatti un evento ampiamente documentato, che videro tra gli episodi più cruenti l’incendio in una scuola elementare nella città di Durham. Da questo evento la comunità si spacca in due circa la questione di ammettere o meno gli alunni di colore nelle classi fino a quel momento per soli bianchi.

Poiché la questione generò un forte malcontento, con un’evidente difficoltà ad arrivare ad un accordo ultimo, venne chiamato a gestire la cosa il mediatore Bill Riddick. Egli, con una mossa tanto azzardata quanto rivoluzionaria, chiamò a confrontarsi sulla questione la Atwater e Ellis. Quello che sembrava dover essere uno scontro irrisolvibile, diede invece ai due la possibilità di conoscersi meglio e conoscere meglio le rispettive culture. Da qui nacque una profonda amicizia, votata al sostegno reciproco della comunità locale. Ellis, dal canto suo, abbandono il Klan, rinnegandolo e strappando pubblicamente la propria tessera. Un cambiamento ideologico che dimostra come l’essere umano abbia sempre la possibilità di cambiare in meglio.

Migliori nemici: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Migliori nemici grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV+, Prime Video e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 luglio alle ore 23:05 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, Looper

Il filo nascosto: trama, cast e curiosità sul film con Daniel Day-Lewis

Sin dal suo esordio nel 1996 con Sydney, il regista Paul Thomas Anderson si è imposto come uno dei maggiori autori cinematografici contemporanei. Con le sue opere ha scandagliato l’animo umano e la sua storia nel corso del tempo, consacrandosi con titoli come Il petroliere e The Master, indicati come due tra i film più importanti del nuovo millennio. Nel 2017 Anderson regala poi al mondo un nuovo capolavoro, Il filo nascosto (qui la recensione), dove ancora una volta va a scavare nei rapporti umani, nelle loro dinamiche ed equilibri. Ne nasce un’opera tanto delicata quanto potente, con una storia destinata a rimanere eternamente nella memoria.

Interessatosi al mondo della moda londinese degli anni Cinquanta, Anderson era in cerca di una storia quando si ammalò improvvisamente. Fu sua moglie, l’attrice Maya Rudolph a prendersi cura di lui, ispirando nel regista l’idea giusta. Anderson raccontò infatti di aver temuto per un momento che sua moglie godesse del suo malanno, così da poterlo accudire a proprio piacimento. Se questa sia o meno un’esagerazione raccontata dal regista non è noto, ma l’evento gli ha certamente permesso di iniziare a svolgere una serie di ricerche per unire il contesto di suo interesse ad una storia dai torbidi rapporti tra i protagonisti.

Il filo nascosto si affermò poi come uno dei film più acclamati dell’anno e più importanti del decennio. Guadagnò infine anche 6 nomination al premio Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Per tutti gli appassionati di film intensi e imprevedibili, questa è un’opera assolutamente imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue frasi più belle. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il filo nascosto: la trama del film

Nella cornice glamour e scintillante della Londra degli anni Cinquanta, il sarto Reynolds Woodcock dirige insieme con sua sorella Cyril la celebre House of Woodcock, inconfondibile marchio di stile e bellezza, richiesto da reali, stelle del cinema, ereditiere e nobildonne. Nonostante la conoscenza dei desideri e della figura femminile, lo scapolo impenitente considera l’amore un privilegio precluso a un artista del suo calibro, e preferisce intrattenersi con donne diverse che gli forniscono la giusta dose di ispirazione e compagnia. Finché non incontra Alma, ragazza ambiziosa e caparbia che riesce a insinuarsi nel suo cuore come musa e come amante, sconvolgendo da un giorno all’altro la sua perfetta vita su misura.

Il filo nascosto cast

Il filo nascosto: il cast del film

Ad interpretare il ruolo dello stilista Reynolds Woodcock vi è l’iconico attore Daniel Day-Lewis. Tre volte premio Oscar, egli è noto per il suo studio maniacale dei personaggi interpretati. Per Il filo nascosto non ha fatto eccezioni, immergendosi completamente nel contesto della moda londinese e costruendo il carattere del personaggio basandosi su veri stilisti dell’epoca. L’attore prese inoltre lezioni di sartoria, arrivando infine a realizzare di proprio pugno un abito per sua moglie. La sua grande interpretazione lo ha infine portato ad ottenere la sua sesta nomination all’Oscar. L’aver partecipato a tale film si è però rivelata un’esperienza estremamente intensa emotivamente, dopo la quale Day-Lewis ha annunciato il suo ritiro definitivo dal mondo della recitazione.

Nei panni di Alma vi è invece Vicky Krieps. Grazie a questo film l’attrice ha avuto modo di ottenere fama mondiale, dovendo però superare a sua volta le difficoltà del set. L’attrice ha avuto pochi contatti con Day-Lewis, a cui si doveva rivolgere sempre con il nome del suo personaggio. Nei panni della sorella di Reynolds, Cyril, vi è invece l’attrice Lesley Manville. Questa ebbe invece modo di conoscere Day-Lewis molto prima delle riprese, così da poter sviluppare con lui quella reciproca intesa necessaria ad un rapporto tra fratelli. Anche per lei è poi arrivata una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista. Nel film sono poi presenti gli attori Camilla Rutherford nei panni di Johanna, Gina McKee in quelli di Henrietta Harding e Brian Gleeson per il dottor Robert Hardy.

Il filo nascosto: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il filo nascosto è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 28 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Si può cucire quasi ogni cosa nella stoffa di un soprabito. Da bambino ho cominciato a… nascondere cose nelle fodere dei vestiti, solo io ne conoscevo l’esistenza… segreti. (Daniel Day-Lewis)

  • Mi sembra di averti cercata per moltissimo tempo. Tu sei molto bella… bellissima. Ci sono alcune cose che voglio fare, cose che non posso fare senza di te. (Daniel Day-Lewis)
  • Reynolds ha realizzato i miei sogni e io gli ho dato in cambio ciò che desidera di più: ogni singola parte di me… (Vicky Krieps)
  • Posso metterti in guardia? Mio fratello tende a sentirsi condannato, crede che l’amore gli sia precluso (Lesley Manville)
  • Qualunque cosa farai… falla con delicatezza (Vicky Krieps)

Fonte: IMDb

Rocco Fasano: 10 cose che non sai sull’attore

Rocco Fasano: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto popolare grazie alla serie SKAM Italia, Rocco Fasano è oggi uno degli interpreti più ricercati della sua generazione. Attivo tra cinema e televisione, ma non solo, egli si sta distinguendo grazie alla scelta di progetti capaci non solo di valorizzarlo come interprete ma anche di porlo dinanzi a sempre nuove sfide. Proprio per questa sua sensibilità e capacità di mettersi in gioco, è ora uno degli attori più promettenti per il futuro.

Ecco 10 cose che non sai su Rocco Fasano.

Rocco Fasano: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in note serie TV. Nel 2016 Fasano debutta in televisione con la miniserie Hundred to Go, per poi ottenere grande popolarità grazie al ruolo di Niccolò nella serie SKAM Italia, con Ludovica Martino Federico Cesari, ricoprendo il ruolo di co-protagonista nella seconda stagione. È poi comparso anche nelle successive stagioni. Nel 2020 ha invece preso parte alla serie francese Mytho, menre dal 2022 recita nei panni di Gianluca in Hotel Portofino.

2. Ha preso parte a film per il cinema. Tra i film a cui Fasano ha preso parte si annoverano Tender Eyes (2014), La sorpresa (2015), Il ragazzo della Giudecca (2015), A Mors (2016), Terapia di coppia per amanti (2017), con Ambra Angiolini, e Non mi uccidere (2021), dove ha recitato da protagonista accanto ad Alice Pagani. È poi co-protagonista del film Noi anni luce, mentre prossimamente sarà in Home Education.

3. Ha lavorato anche per cortometraggi e videoclip musicali. Oltre a recitare per il cinema e la serialità, Fasano ha preso parte a diversi cortometraggi, come Apeiron (2015), Pipinara (2017), The Taylor (2018), Shirley and Baby (2018), da lui anche scritto, Paese che vai (2020) e Deathmate (2020). Ha poi recitato nel videoclip di Finalmente piove, brano di Valerio Scanu, Mondo sommerso, di Lowlow, e Belva, di Gazzelle.

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Rocco Fasano in Skam

4. È stato co-protagonista della seconda stagione. Ad aver reso particolarmente celebre Fasano ci ha pensato la popolare serie SKAM Italia, di cui è diventato uno dei protagonisti a partire dalla seconda stagione. Qui ha ricoperto il ruolo di Niccolò, un ragazzo con una vita più complicata del previsto, che sviluppa una relazione sentimentale con Martino, non priva però di una serie di difficili ostacoli da dover superare.

5. Ha imparato molto dal suo personaggio. Parlando di Niccolò, il suo personaggio, il quale è affetto da un disturbo borderline della personalità, Fasano ha affermato che si è trattato di un ruolo che “mi ha insegnato la consapevolezza del dolore altrui, di persone che vengono messe al margine: a causa della loro omosessualità, o perché non stanno bene, o perché fanno fatica ad integrarsi”.

Rocco Fasano in Hotel Portofino

6. Ha recitato in una serie britannica. Hotel Portofino è la serie britannica che dal 25 luglio 2023 va in onda su Rai 1. Il racconto si svolge all’interno di un lussuoso hotel di Portofino, all’interno del quale si intrecciano le vite di personaggio di varia provenienza. Tra questi vi è anche Gianluca Bruzzone, giovane attivista antifascista del luogo, interpretato proprio da Fasano. Egli è l’unico attore italiano a recitare nella serie insieme a Lorenzo Richelmy e Daniele Pecci.

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Rocco Fasano in Noi anni luce

7. Si è confrontato con un nuovo complesso ruolo. In Noi anni luce, Fasano interpreta Edo, ragazzo affetto da leucemia come la protagonista, Elsa, interpretata da Carolina Sala. Dalla loro conoscenza, che si protrarrà oltre le mura ospedaliere, la ragazza troverà la forza per intraprendere – insieme a Edo – un viaggio alla ricerca del padre che l’ha abbandonata anni prima e che ora è l’unico in grado di poterle garantire un futuro. Parlando del film, Fasano ha raccontato di aver apprezzato particolarmente quest’esperienza, trovatosi a confrontare con un personaggio il cui insegnamento è che non bisogna mai attendere il peggio per poter iniziare a vivere davvero.

Rocco Fasano, quale agenzia lo rappresenta?

8. È rappresentato da una nota agenzia. Maini è attualmente rappresentato dalla Take Off, un’agenzia di management artistico fondata da Rosaria Cicolani nel 1995 e distintasi nel lavoro di scouting, lanciando diversi giovani attori nel mondo del Cinema. Proprio grazie al lavoro con quest’agenzia, che rappresenta numerosi volti noti del cinema italiano, Fasano ha avuto possibilità di trovare importanti opportunità come attore, recitando in diversi progetti.

Rocco Fasano è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 206 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato circa seicento post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Rocco Fasano: età e altezza dell’attore

10. Rocco Fasano è nato a Potenza, in Basilicata, il 21 febbraio del 1993. L’attore è alto 1,78 metri.

Fonti: IMDb, Instagram, TakeOff, GQ

Fantastici Quattro: Adam Driver avrebbe lasciato il ruolo di Mister Fantastic per via di “scarso coinvolgimento”

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Il casting del film Fantastici Quattro, con buone probabilità il film più atteso delle prossime fasi dell’MCU, si starebbe rivelando più complicato del previsto. Nonostante siano stati fatti numerosi nomi noti per i ruoli dei protagonisti, ad oggi non ci sono ancora conferme riguardo chi comparirà nel film. Per un po’, in realtà, è sembrato che il cast fosse prossimo all’essere confermato, con Adam Driver scelto per interpretare il ruolo di Mister Fantastic, Margot Robbie quello della Donna Invisibile, Paul Mescal per la Torcia Umana e Daveed Diggs pronto ad assumere il ruolo de La Cosa.

Ad oggi, tuttavia, non si ha più alcuna notizia riguardo il loro coinvolgimento e con gli scioperi degli sceneggiatori e degli attori il processo di casting dovrebbe essere temporaneamente sospeso. L’ultima notizia a riguardo, giunta sul finire di giugno, vuole però Driver aver abbandonato il ruolo di Mister Fantastic. Proprio a tal riguardo, parlando con John Rocha, lo scooper Jeff Sneider ha ora rivelato che “Adam Driver non è mai stato veramente coinvolto” quando si trattava di dover interpretare Reed Richards. Secondo Sneider, l’attore di Star Wars semplicemente “non riusciva a connettersi con il personaggio così come era stato scritto“.

Ciò potrebbe spiegare la riscrittura già pianificata della sceneggiatura, che dovrebbe avvenire quando gli scioperi si saranno conclusi. Se il personaggio dovesse cambiare adeguatamente, non è da escludersi un riavvicinamento di Driver al progetto. Al momento, però, ogni attività nei confronti della realizzazione del film sembra sospesa, cosa che probabilmente porterà anche Fantastici Quattro ad essere rimandato nella sua data di uscita, attualmente fissata al 14 febbraio 2025, la quale, considerando lo stato ancora embrionale del progetto, risulta sempre più irrealistica.

MCU: 10 modifiche già apportate alla Fase 6

MCU: 10 modifiche già apportate alla Fase 6

L’assetto della Fase 6 del MCU ha già subito diversi cambiamenti da quando questa è stata annunciata per la prima volta al San Diego Comic Con 2022. Dopo l’inizio della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe nel 2021, i Marvel Studios sono stati oggetto di critiche per la loro mancanza di coesione e la direzione poco chiara, tanto che Kevin Feige ha deciso di svelare in anticipo il futuro della Saga del Multiverso del MCU al SDCC 2022. Sebbene sia stata rivelata la maggior parte del programma della Fase 5, sono stati confermati solo tre progetti per la Fase 6, che dovrebbe essere il capitolo finale della Saga del Multiverso, inizialmente prevista per culminare nel 2025 con due progetti crossover, Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars.

La Fase 4 del MCU si è sviluppata attraverso sette lungometraggi, otto show televisivi su Disney+ e due presentazioni speciali tra WandaVision del 2021 e Guardians of the Galaxy Holiday Special del 2022. La Fase 5 ha preso il via con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, e si concluderà con Blade del 2025, comprendendo sette film e sette serie tv prima che la Fase 6 inizi ufficialmente nel maggio 2025 con l’uscita di Fantastic Four. Da quando Feige ha annunciato la Fase 6 del MCU nel 2022, sono state apportate molte modifiche al programma in arrivo e al funzionamento interno dei Marvel Studios nel loro complesso, il che suggerisce che la Fase 6 potrebbe essere molto diversa da quella che molti si aspettavano inizialmente.

La storia della Fase 6 del MCU sarebbe cambiata a causa di Kang

Kang il Conquistatore esiliatoKang il Conquistatore dei Marvel Comics era stato indicato come l’antagonista principale della Saga del Multiverso del MCU, dopo il debutto di Jonathan Majors nei panni di Colui che resta nella prima stagione di Loki. Tuttavia, nel maggio del 2023, Joanna Robinson, autrice del libro MCU: The Reign of Marvel Studios, ha parlato al podcast The Big Picture di The Ringer e ha rivelato che Kang il Conquistatore non era inizialmente il fulcro Saga del Multiverso. Secondo Robinson, l’interpretazione di Majors nel ruolo di Colui che resta in Loki e di Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha indotto i Marvel Studios ad adattare il futuro del MCU per concentrarsi maggiormente su Majors e Kang.

Non è chiaro, dunque, cosa intendessero fare in origine i Marvel Studios con la Saga del Multiverso: si pensa che si sarebbe concentrata maggiormente sul concetto di incursioni, viaggi multiversali e sugli eventi potenzialmente catastrofici di Avengers: Secret Wars. Sebbene ci si aspettasse che Jonathan Majors avesse un ruolo importante nel futuro del MCU nel ruolo di Kang il Conquistatore, che avrebbe portato direttamente agli eventi di Avengers: The Kang Dynasty, non è chiaro quale direzione prenderanno i Marvel Studios dopo le accuse di violenza che hanno coinvolto Jonathan Majors nel marzo 2023. È possibile che il MCU torni al suo piano originale, anche se non si sa nulla del futuro di Majors nel franchise.

I Marvel Studios hanno rimosso 2 date di uscita della Fase 6 del MCU

Armor WarsDall’annuncio della Fase 6 del MCU, Disney e Marvel Studios sono stati afflitti da una serie di gravi ritardi, aggravati dagli scioperi della Writers Guild of America e della Screen Actors Guild del 2023. Nel giugno del 2023, tutto ciò è culminato nella sostituzione di due film Marvel senza titolo previsti per il 2025, precisamente il 25 luglio 2025 e il 17 novembre 2025, con film Disney senza titolo. Questo ha ridimensionato e ridotto il programma della Fase 6 del MCU, anche se non è chiaro quali sarebbero stati esattamente questi progetti. Si ipotizza che Armor Wars, un potenziale progetto su World War Hulk, un presunto film sui Midnight Sons o il progetto non confermato degli Young Avengers avrebbero potuto occupare questi posti.

Fantastic Four è stato ritardato di 3 mesi (e poi di altri 3)

Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha fatto un primo accenno ai Fantastici Quattro del MCU al SDCC 2019, dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney, ma ha annunciato ufficialmente il progetto nel dicembre 2020. Inizialmente previsto per l’8 novembre 2024, Fantastic Four è stato vittima dei ritardi dei Marvel Studios. Matt Shakman di WandaVision ha sostituito il regista Jon Watts nel settembre 2022 e l’uscita del film è stata posticipata al 14 febbraio 2025. Nel marzo 2023, Josh Friedman ha sostituito gli sceneggiatori Jeff Kaplan e Ian Springer, e Fantastic Four è stato ritardato ancora una volta: ad oggi, la Fase 6 del MCU dovrebbe iniziare il 2 maggio 2025, anche se è probabile che il film subisca un ulteriore ritardo in seguito agli scioperi della WGA e della SAG.

I Marvel Studios hanno posticipato Avengers 5 al 2026

Avengers La dinastia Kang

Poiché Fantastic Four è stato indicato come il primo film della Fase 6 del MCU, i ritardi che stanno intaccando questo film significano che anche l’intero programma della Fase 6 è stato posticipato. Avengers: The Kang Dynasty è stato annunciato al SDCC 2022, con una data di uscita prevista per il 2 maggio 2025 (lo spazio ora occupato da Fantastic Four). Anche se il regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli Destin Daniel Cretton e lo sceneggiatore di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e l’autore Jeff Loveness sono legati al progetto, nel giugno 2023 Avengers: The Kang Dynasty è stato posticipato di un intero anno e ora la sua uscita è prevista per il 1° maggio 2026, il che prolungherebbe decisamente la Fase 6 del MCU.

I Marvel Studios hanno ritardato Avengers 6 due volte

Avengers Secret WarsLa storia è leggermente diversa per l’altro evento crossover della Fase 6, Avengers: Secret Wars, che inizialmente doveva uscire il 7 novembre 2025, solo sei mesi dopo Avengers: The Kang Dynasty, in una mossa senza precedenti da parte dei Marvel Studios. A seguito di problemi di produzione con diverse storie del MCU, in particolare con Blade, nell’ottobre 2022 Avengers: Secret Wars è stato posticipato al 1° maggio 2026, estendendo il divario tra The Kang Dynasty e Secret Wars a un anno intero. Secret Wars è stato nuovamente posticipato a giugno 2023 e ora è previsto per il 7 maggio 2027, chiudendo la saga del Multiverso ben due anni dopo la data prevista.

Lo scarto tra Avengers 5 e 6 sarà molto più lungo

Marvel Fase 6L’annuncio della Fase 6 del MCU da parte di Kevin Feige al SDCC 2022 è stato accompagnato da un’enorme entusiasmo, poiché ha rivelato che due film dei Vendicatori sarebbero usciti nello stesso anno, a soli sei mesi di distanza l’uno dall’altro, per la prima volta nella storia del MCU. Arrivati nelle sale rispettivamente nel maggio e nel novembre del 2025, Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars non avrebbero dato agli spettatori molto tempo per riprendersi, anche se tra i due film erano previsti altri due progetti. Dopo una serie di ritardi, tuttavia, Secret Wars uscirà un anno dopo The Kang Dynasty, permettendo forse l’uscita di altri progetti tra i due e prolungando la Fase 6 fino al 2027.

Anche i progetti della Fase 6 del MCU non annunciati hanno subito ritardi

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La Fase 6 è stata annunciata nel 2022 con solo tre progetti confermati, ma con una pletora di posizioni vuote nello slate. Otto progetti non sono stati confermati e, mentre due di queste date di uscita sono state rimosse, si pensa che solo tre degli spazi vuoti siano collegati a lungometraggi. Gli altri tre potrebbero essere show Disney+, e potenzialmente ce ne sono ancora di più ora che la Fase 6 è stata estesa. Tuttavia, anche i progetti non confermati hanno subito notevoli ritardi: inizialmente, infatti, la Fase 6 doveva terminare nel novembre 2025, ma i tre progetti non annunciati occupano gli slot di uscita del 13 febbraio, 24 luglio e 6 novembre 2026.

Spider-Man 4 e Shang-Chi 2 sono in fase di sviluppo

Spider-Man 4Due progetti che dovrebbero uscire nella Fase 6 del MCU sono i sequel di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli e Spider-Man: No Way Home. Nel luglio 2023, la star di Shang-Chi, Simu Liu, ha rivelato che la data di uscita di Shang-Chi 2 era prevista “dopo Avengers”, ma ha anche detto che “continua a slittare”. È possibile che Shang-Chi 2 esca come parte della Fase 7 del MCU, anche se il confermato Spider-Man 4 dovrebbe ancora uscire nella Fase 6. Feige ha confermato in un’intervista a Entertainment Weekly che la storia di Spider-Man 4 è stata definita e che gli sceneggiatori “stanno solo mettendola su carta“, lasciando forse intendere un’uscita nella Fase 6.

Armor War è diventato un film invece che una serie Disney+

Don Cheadle riprenderà il ruolo di James “Rhodey” Rhodes, alias War Machine, in Armor Wars, confermato nel dicembre 2020. Armor Wars è stata annunciata come una serie Disney+ in sei parti, che segnerebbe la prima avventura in solitaria di Rhodey nel MCU, dopo Endgame e Secret Invasion. Anche se non è stato confermato, Armor Wars dovrebbe uscire nella Fase 6 dell’MCU, potenzialmente riempiendo uno degli slot vuoti nelle sale cinematografiche, dato che è stato annunciato che Armor Wars verrà rielaborato come lungometraggio nel settembre 2022. Questo ha portato a speculazioni sul fatto che star di maggior profilo avrebbero avuto un ruolo nel film, compreso il potenziale ritorno del Tony Stark di Robert Downey Jr.

La Fase 6 del MCU includerà meno show Disney+

Vision Quest MCULa Fase 4 dell’MCU comprendeva otto show Disney+, mentre la Fase 5 ne prevede sette, il che aumenta in modo massiccio il volume di contenuti prodotti dai Marvel Studios. Questo ha portato a un esame della qualità dei progetti della Fase 4, che è stato riconosciuto dall’amministratore delegato della Disney Bob Iger nel luglio 2023 (via The Wrap). Iger ha suggerito che i progetti Disney+ dei Marvel Studios “hanno diluito la concentrazione e l’attenzione“, portando alla “stanchezza da supereroi” espressa da molti spettatori. Ciò suggerisce che i Marvel Studios svilupperanno un minor numero di serie Disney+, il che potrebbe influire sulle serie Disney+ previste per la Fase 6 del MCU, tra cui Vision Quest, Nova e Wonder Man.

Emmy Awards 2023: rimandata la cerimonia a causa degli scioperi in corso

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Nelle scorse settimane si ipotizzava che la cerimonia degli Emmy Awards 2023 avrebbe rischiato di dover essere rimandata per via degli scioperi degli attori e degli sceneggiatori attualmente in corso negli Stati Uniti. È ora, come riportato da THR, arrivata ufficialmente la notizia che la cerimonia non si terrà più il 18 settembre ma in una nuova data ancora da fissare. Idealmente, lo spettacolo non avrà luogo fino a quando SAG-AFTRA e la Writers Guild of America non raggiungeranno accordi con l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi, il che può voler dire che per assistere alla settantacinquesima edizione del premio si potrebbe dover aspettare il 2024.

Se la Television Academy e la Fox fossero rimaste fedeli alla data del 18 settembre, avrebbero corso il rischio di dar vita ad una cerimonia priva di partecipanti: 16 dei 25 premi assegnati durante la trasmissione televisiva degli Emmy sono infatti dedicati ad attori o scrittori. Le regole dello sciopero di SAG-AFTRA richiedono agli attori di non fare pubblicità né prendere parte ad eventi promozionali, e uno spettacolo di premi rientrerebbe in questa categoria. Gli scrittori WGA, invece, sono soliti scrivere anche i discorsi per i presentatori (che sarebbero quasi certamente membri SAG-AFTRA). La loro assenza è dunque altrettanto grave.

Tale rinvio è il primo per gli Emmy Awards in più di due decenni. La Television Academy e la CBS avevano infatti rinviato la cerimonia nel 2001, in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre. La cerimonia di quell’anno andò dunque in onda all’inizio di novembre. In questo caso, considerando che voci interne allo sciopero sostengono che questo potrebbe protrarsi per tutto l’autunno, la cerimonia potrebbe svolgersi non prima dell’inverno, andandosi dunque a porre nel già affollato periodo dei premi cinematografici, tra Golden Globe e Oscar. A meno che, caso si spera non si verifichi, anche questi ultimi non saranno costretti a rimandare le proprie cerimonie.

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DCU: 10 problemi dei cinecomic che James Gunn dovrà risolvere con il nuovo DC Universe

Con film di supereroi importanti come Shazam! Furia degli Dei, Ant-Man and the Wasp: Quantumania e The Flash che hanno faticato al botteghino, può essere facile arrivare alla conclusione che i film sui supereroi siano ormai superati. James Gunn ha affrontato il tema della stanchezza da film di supereroi e quale potrebbe essere la ragione alla base di tanti progetti di supereroi recentemente mal recensiti o non apprezzati dal pubblico. Il regista, che dirigerà Superman: Legacy, ed è diventato anche co-CEO dei DC Studios, dovrà dunque cercare di risolvere questi e altri problemi relativi a questo tema per far sì che il suo progetto di universo condiviso cinematografico. Ecco allora in che modo il DCU di Gunn potrà risolvere tali questioni.

Il DCU di James Gunn non avrà un’estensione eccessiva

Kevin Feige e James Gunn

James Gunn discute del problema dei film di supereroi attuali, il co-CEO dei DC Studios ha rivelato che “alla DC non hanno intenzione di sovraestendersi“. Gunn ha aggiunto che i DC Studios “saranno molto attenti” alle loro uscite, “assicurandosi che tutto sia il più giusto possibile“. I commenti di Gunn suggeriscono che il nuovo Universo DC si concentrerà sulla qualità di ogni nuovo film e show televisivo DC, e non solo sul numero di uscite. Bilanciare l’aspetto commerciale di un franchise di supereroi con l’aspetto creativo è una sfida difficile, e molti blockbuster hanno fallito nell’impresa.

James Gunn ha già pianificato tutto

James Gunn 2023

I DC Studios hanno annunciato parte della prossima serie del DCU, ufficialmente intitolata Dei e Mostri. L’attuale programmazione comprende sia serie televisive che film, e Superman: Legacy di Gunn è il primo lungometraggio di questo nuovo franchise. Secondo James Gunn, durante la presentazione dello slate del DC Universe, quest’ultimo racconterà una storia interconnessa attraverso film, televisione, animazione e giochi. In altre parole, il nuovo DCU è già stato tutto pianificato.

La struttura dei capitoli

DCU Dc Universe

Il DCU di James Gunn sarà diviso in capitoli e il nome che il regista ha dato a questa nuova fase del franchise suggerisce che ogni capitolo avrà un tema generale. Si tratta di un approccio interessante simile alla struttura della saga cinematografica del Marvel Cinematic Universe. Avere capitoli che seguono una tema generale può aiutare l’Universo DC a evitare sequel non necessari. Se l’Universo DC si attiene ai suoi piani originali, un film potrebbe non ricevere un sequel solo perché è andato bene al botteghino: dovrebbe adattarsi a ciò che il prossimo capitolo proporrà tematicamente.

Superman: Legacy parla di Clark e Lois

Superman Legacy

Parlando dei numerosi personaggi del DCU che saranno presenti in Superman: Legacy, James Gunn ha tenuto a precisare che il prossimo reboot di Superman è ancora incentrato su Clark Kent e Lois Lane. Secondo Gunn, altri supereroi – Hawkgirl, Lanterna Verde, Mr. Terrific e Metaphormo – sono al servizio della storia di Superman: Legacy e sottolineano l’aspetto supereroistico della vita di Clark Kent. Questo crea un interessante parallelo con la vita civile di Clark al Daily Planet. Questo approccio significa che Clark Kent sarà il cuore della storia e che Superman: Legacy non sarà solo su Superman e i suoi poteri.

Siamo stanchi dei supereroi?

Il multiverso dopo The Flash

Anche se è ovviamente presto per dire se i film del DCU eviteranno un problema di saturazione da supereroi, il fatto che James Gunn stia affrontando questa critica comune ai film del genere è un buon segno. In particolare, un dettaglio su cui si soffermano le critiche su questo tipo di film è la resa finale del combattimento del terzo atto. I film di supereroi più recenti tendono a concludersi con un’enorme battaglia che di solito coinvolge un sacco di CGI e di azione non-stop. Di conseguenza, quelle che dovrebbero essere storie completamente diverse come Ant-man and the Wasp: Quantumania e The Flash finiscono per avere conclusioni simili.

Il DCU esplorerà generi diversi

James Gunn ha anche discusso di come i recenti film di supereroi manchino di una varietà di generi, come qualcosa che combini il genere stesso dei film di supereroi con altri stili. Gunn ha dichiarato di essere un fan dei “film di supereroi comici” o di qualsiasi altra storia che combini gli adattamenti dei fumetti con altri generi. Anche se è presto per dire che tono avranno i film e gli show televisivi del DCU. Sappiamo però, ad esempio, che l’annunciato progetto Swamp Thing, avrà dei connotati da film horror.

L’Universo DC riconosce le sue ispirazioni fumettistiche

DCU fumetti

Uno dei maggiori problemi dei film di supereroi, soprattutto per quanto riguarda il marketing ad essi associato, è che raramente vengono riconosciuti i fumetti che hanno ispirato questi progetti. Naturalmente, ogni film di supereroi trae ispirazione da decenni di storie, dato che i personaggi DC e Marvel esistono da molto tempo. Tuttavia, James Gunn ha rivelato quali fumetti stanno ispirando, direttamente o indirettamente, alcune delle prossime proprietà del DCU. Ad esempio, All-Star Superman di Grant Morrison è stato indicato come fonte di ispirazione per Superman: Legacy, mentre Supergirl: Woman of Tomorrow è ovviamente ispirato al fumetto di Tom King.

Film e serie avranno la stessa importanza

The Penguin

I film di supereroi hanno un enorme potenziale di incassi. Di conseguenza, gli eroi Marvel o DC più importanti sono solitamente riservati al grande schermo, il che può portare a storie che diventano grandi eventi teatrali solo perché possono essere un successo al botteghino. Il DCU sta bilanciando i film live-action con altri media. Ad esempio, la serie animata Creature Commandos sarà la prima uscita dell’Universo DC, mentre una serie live-action della Waller debutterà nello stesso anno di Superman: Legacy. Un altro esempio è la serie live-action Lanterns, che avrà come protagonisti Hal Jordan e John Stewart, due dei più importanti personaggi della DC Comics.

I creatori del DCU sono finora grandi nomi

DCU The Flash

Sebbene non siano ancora stati annunciati molti registi e sceneggiatori del DCU, gli attuali creatori legati ai progetti sono finora tutti nomi grandi ed esperti. James Gunn stesso sta dirigendo Superman: Legacy, anche se non è chiaro se Gunn dirigerà altre proprietà del DC Universe in futuro. Andy Muschietti, che ha diretto The Flash e ha già lavorato a film di successo, dirigerà Batman: The Brave and the Bold. James Mangold, che ha diretto Logan e Indiana Jones e il quadrante del destino, è impegnato in Swamp Thing. I creatori di film di supereroi di solito devono fare i conti con le interferenze degli studios, ma avere registi affermati aiuta a evitare questo problema.

L’Universo DC di James Gunn non sarà l’unico franchise della DC

Joker DCU

Forse il problema più grande dei franchise di supereroi è che i film e gli spettacoli televisivi possono diventare troppo ripetitivi. Per esempio, la “formula MCU“, che risale all’incredibile successo di Iron Man, può essere notata in molti film e spettacoli Marvel. Allo stesso modo, dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, molti franchise hanno cercato di emulare il tono del Cavaliere Oscuro. Il genere dei film di supereroi prospera nelle sue differenze, non nelle somiglianze, e l’idea di un universo cinematografico può giocare a sfavore. Fortunatamente, l’Universo DC dei DC Studios non sarà l’unico franchise della DC. La DC continuerà ad avere uscite non appartenenti all’Universo DC, o DC Elseworlds, come Joker: Folie à Deux e The Batman – Parte 2.

The Flash: Nicholas Cage vorrebbe che il suo cameo come Superman fosse stato più lungo

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Come ormai noto,verso la fine di The Flash (qui la recensione), compaiono in scena diverse varianti di Batman e Superman, con il volto dei precedenti attori che hanno interpretato tali ruoli. Tra questi vi è anche Nicolas Cage, che i fan hanno finalmente potuto ammirare sul grande schermo nei panni di Superman. Come noto, nei primi anni Novanta l’attore avrebbe dovuto interpretare il celebre supereroe in un film diretto da Tim Burton, ma il progetto non si è mai concretizzato e tutto quello che abbiamo di quel tentativo sono alcune foto di Cage con indosso il celebre costume azzurro e rosso.

Dopo essersi dunque potuto vedere sul grande schermo nei panni di quel personaggio che non ha mai avuto l’occasione di interpretare per davvero, Cage, parlando con USA Today ha confessato tutta la sua felicità per quel cameo, dichiarando però anche che se fosse stato per lui avrebbe apportato una precisa modifica. “Quel look, per quel particolare personaggio, vederlo finalmente sullo schermo è stato soddisfacente. – ha detto l’attore – Ma sono anche contento di non aver chiuso gli occhi proprio in quel momento. Il tutto succede piuttosto velocemente“. Cage, dunque, ha lasciato intendere che avrebbe gradito un cameo più esteso all’interno di The Flash.

L’attore ha poi continua spiegando come avrebbe interpretato l’ultimo figlio di Krypton se il famigerato progetto Superman Lives fosse entrato in produzione. “Se volete davvero sapere cosa avrei fatto con quel personaggio, guardate la mia interpretazione in City of Angels. Avrei dovuto interpretare Clark Kent dopo quel film, e stavo già sviluppando questa alterità aliena interpretando l’angelo in quel film. Quello è un perfetto esempio della tonalità che avrei portato al mio Kal-El e a Clark Kent.

The Flash, la trama e il cast del film

The Flash è uscito al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Dune: Parte 2, il rinvio del film sarebbe improbabile secondo il CEO di IMAX

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Contrariamente a un recente rapporto, Dune: Parte Due potrebbe non subire ritardi nella data d’uscita, attualmente fissata al 1 novembre in Italia, nonostante lo sciopero degli attori attualmente in corso. A sostenerlo è il CEO di IMAX Richard Gelfond, il quale durante la chiamata agli utili del secondo trimestre IMAX, come trascritto da The Motley Fool, ha suggerito che il rapporto sulla Warner Bros. dove si valutava uno spostamento al 2024 del sequel potrebbe non essere effettivamente accurato. Nella sua spiegazione, il CEO ha sottolineato il fatto che, da un punto di vista finanziario, ritardare il film potrebbe non avere molto senso.

Dune: Parte Due è già nel bel mezzo di una campagna di marketing. Sono usciti i trailer e c’è molto materiale in giro. Hanno fatto una grande presentazione, molte conferenze. Quindi, ormai è andato un po’ troppo oltre e per metterlo in attesa devi duplicare quelle spese” ha dichiarato Gelfond, spiegando poi che con la data di uscita attuale il film ha garantite sei settimane presso sale IMAX, cosa che potrebbe non ottenere rimandando l’uscita, perché rischierebbe di andare in conflitto con altri film in programma. Economicamente, dunque, rimandare il filmsarebbe una mossa senza senso per Gelfond.

“L’unica ragione per cui potrebbero volerlo rimandare è che con lo sciopero degli attori in corso non possono dar vita ad una premiere con gli attori e mandarli al Tonight Show o dovunque li mandino per questo tipo di cose. Ma sarai in grado di compensare la perdita della versione IMAX di sei settimane? Non ha davvero alcun senso“, ha concluso Gelfond. Stando alle sue parole, dunque, il film potrebbe ancora uscire questo autunno al cinema, come Killers of the Flower Moon, il film di Martin Scorsese che a sua volta sembra non subirà ritardi. Si attende però un comunicato ufficiale della Warner Bros. a riguardo.

Dune: Parte Due, la trama e il cast del film

Dopo gli eventi del primo capitolo, Dune: Parte Due ritrova Paul Atreides, unitosi ora a Chani e ai Fremen e in cerca di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia e tutto ciò che conosceva del suo mondo. Una guerra contro il malvagio barone Vladimir Harkonnen, e di conseguenza contro l’imperatore Shaddam IV, è dunque inevitabile. In preparazione a questa, Paul rafforzerà il suo rapporto con Chani, farà la conoscenza della principessa Irulan Corrino, figlia dell’Imperatore, e conoscerà profondamente lo spirito del deserto proseguendo la sua strada come “Mahdi” il messia profetizzato dal popolo del deserto, andando dunque incontro al proprio destino.

Diretto dal visionario regista Denis VilleneuveDune: Parte Due vanta un cast composto da Timothée Chalamet (Chiamami col mio nome), nei panni di Paul Atreides, e Zendaya (Spider-Man: No Way Home), in quelli di Chani.Oltre ai due attori poc’anzi citati, nel film recitano anche Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron) e Dave Bautista (Thor: Love and Thunder).

Fanno inoltre il loro ingresso nel sequel Dune: Parte Due anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigerato Feyd Rautha e il premio Oscar Christopher Walken (Il cacciatore, Prova a prendermi) nei panni dell’Imperatore. Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s Land, Climax) completano infine l’ampio cast nei panni rispettivamente della principessa Irulan, figlia dell’Imperatore, Lady Margot, amica stretta di quest’ultimo, e Shishakli, guerriera dei Fremen.

Marvel: 5 prodotti in arrivo che potrebbero subire ritardi a causa dello sciopero (più due della DC)

Per la prima volta in 60 anni, sia gli attori che gli sceneggiatori sono in sciopero. Di conseguenza, Hollywood si è fermata mentre i membri della WGA e della SAG-AFTRA chiedono ciò che è loro dovuto e cercano di garantire che il loro lavoro sia al sicuro dalla preoccupante crescita dell’IA. Si pensa già che lo sciopero possa durare fino all’autunno, mentre alcuni opinionisti sono convinti che gli attori continueranno a rifiutarsi di lavorare fino al 2024 se le trattative non andranno bene. Di conseguenza, si prevedono una serie di ritardi nelle date di uscita, in stile pandemia, per molti film e show televisivi di prossima uscita. I progetti Marvel e DC qui elencati sono solo una piccola parte dei progetti che potrebbero subire ritardo a causa dei picchetti. Tra serie tv e film Marvel spiccano anche due nomi DC del nuovo franchise creato da James Gunn.

Captain America: Brave New World

Captain America Brave New World

Originariamente previsto per il prossimo maggio, prima di essere spostato al 26 luglio, manca ormai circa un anno all’arrivo nelle sale di Captain America: Brave New Worldche potrebbe però ancora subire ritardi. Se le previsioni secondo cui lo sciopero della SAG-AFTRA potrebbe continuare fino al 2024 sono corrette, allora sarà una sfida portare a termine il film in tempo. Sebbene la produzione sia terminata, i reshoot non hanno ancora avuto luogo e sappiamo quanto siano cruciali per qualsiasi film del MCU (la trama di The Marvels è cambiata in modo significativo da quando una prima versione del film è stata messa online in seguito alle proiezioni di prova).

Deadpool 3

Deadpool 3 Hugh Jackman e Ryan Raynolds

I fan sono rimasti sorpresi quando Deadpool 3 ha preso la data di uscita di Captain America: Brave New World, ma è chiaro che si tratterà di un film enorme che beneficerà di un posto di primo piano in primavera. Il threequel di Deadpool che vedrà come protagonista anche Hugh Jackman nei panni di Wolverine sarà però molto probabilmente costretto a spostarsi. Il viaggio nel multiverso – che si pensa possa occupare parte della trama del film – richiederà probabilmente una fotografia aggiuntiva per aggiungere i cameo di cui si vocifera e un notevole lavoro di VFX.

Thunderbolts

Thunderbolts

Le cose si stavano mettendo male per i Thunderbolts molto prima che gli attori scegliessero di unirsi agli sceneggiatori nel picchetto. Nonostante la produzione stesse per iniziare, una sceneggiatura incompiuta ha tagliato le gambe alla squadra. Anche se non è stato confermato, sembra che il piano prevedesse l’inizio delle riprese mentre la sceneggiatura era ancora in fase di lavorazione, una pratica non comune per i Marvel Studios. La data di uscita del 20 dicembre 2024 dà a Kevin Feige e compagnia un po’ di respiro, ma con ancora sei mesi ipotizzati di sciopero (a meno che le trattative non cambino rapidamente), questo film rischia di slittare al 2025.

The Penguin

The Penguin

La serie con protagonista Colin Farrell è stata tra quelle che per prime hanno interrotto le riprese a causa dello sciopero organizzato vicino al set newyorkese. Lo spin-off di Batman è tra le molte serie televisive che riprenderanno le riprese solo quando gli studios hollywoodiani riusciranno a trovare un accordo con questi creativi. Anche The Batman – Parte II non è rimasto indifferente, dato che Matt Reeves non è più in grado di lavorare alla sceneggiatura del sequel. L’idea era che questa storia per il piccolo schermo avrebbe debuttato su Max nel 2024 e, a seconda di quanto è stato girato (e abbiamo visto moltissime foto del set), potrebbe ancora arrivare sullo streaming l’anno prossimo. Di certo, però, non sarà così presto come previsto originariamente dalla Warner Bros.

Daredevil: Born Again

Daredevil: Born Again serie tv 2024

Come Il Pinguino, Daredevil: Born Again ha dovuto interrompere le riprese a causa di un picchetto di sceneggiatori nelle vicinanze. Si è trattato di interruzioni minori, ma la serie di 18 episodi non è riuscita a sfuggire alle conseguenze più ampie di questi scioperi. I Marvel Studios stanno cercando di ridurre il numero di progetti che producono per lo streaming (ecco perché quest’anno non verranno più distribuiti su Disney+ altri elementi di spicco del catalogo da What If…? a Ironheart e X-Men ’97). Il piano prevede che la serie sia divisa in due blocchi da nove episodi, ma gli show televisivi non vengono girati in ordine, quindi anche la prima metà potrebbe non essere realizzata in tempo. Inutile dire che qualsiasi ritardo sarà doloroso per i numerosi fan del vigilante.

Superman: Legacy

Superman Legacy

Prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFRTA, James Gunn ha aggiunto una serie di attori al cast di Superman: Legacy. Ora non può lavorare alla sceneggiatura (che si pensa sia completa) né continuare a negoziare con gli interpreti che vuole portare nel nuovo DCU. Le riprese non inizieranno prima del prossimo gennaio, con il reboot previsto in sala per l’11 luglio 2025. Questo è il film destinato a dare il tono a tutto ciò che seguirà dopo il disastroso 2023 del DCEU, non è possibile che il film non sia perfetto e, dato che si prevede un ritardo anche per altri progetti DCU, non è da escludere che Legacy sarà costretto a sua volta costre debuttare più in là di quanto previsto.

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse

Spider-Man Beyond the Spider-Verse

Spider-Man: Beyond the Spider-Verse era già in ritardo anche prima degli scioperi. Il cast ha confermato che non è stato registrato alcun dialogo e non lo sarà nel prossimo futuro, visto che gli attori sono in sciopero. Con il produttore Phil Lord che apporta modifiche al volo e riscrive le scene, non saremmo sorpresi se questo threequel dovesse interrompere completamente la produzione del film Marvel. In ogni caso, un’uscita a marzo 2024 è sempre stata fin troppo ottimistica ma non si verificherà, dato che sappiamo quanto poco lavoro è stato completato con questi scioperi in corso. La conclusione della trilogia potrebbe arrivare dunque prima del 2026.

Operazione Speciale: Lioness, la recensione della serie di Taylor Sheridan con Zoe Saldaña

Il comun denominatore degli show di cui Taylor Sheridan è creator, sceneggiatore e talvolta anche regista è un ambientazione dura, quasi sempre ostile o comunque pericolosa, un mondo che costringe i personaggi a scelte dolorose e capaci di indurire la loro personalità fino alle conseguenze più estreme. Dentro questo “universo” fatto di figure in chiaroscuro e situazioni al limite, l’autore propone poi delle varianti che ne espandono la visione, pur rimanendo all’interno di determinate coordinate soprattutto concettuali. Se una prima variante al femminile assolutamente affascinante era arrivata con 1883, prequel e insieme spin-off del successo Yellowstone, adesso Operazione Speciale: Lioness si presenta a proporre una nuova versione di figura femminile, più vicina agli eroi “maledetti” che Sheridan ci ha regalato ad esempio con il suo film d’esordio I segreti di Wind River o con la serie Mayor of Kingstown (da notare che entrambi i progetti vedono protagonista Jeremy Renner, e probabilmente non è un caso…).

Operazione Speciale: Lioness e la forza dei suoi personaggi

Al centro della storia di Operazione Speciale: Lioness ci sono due donne: Joe (Zoe Saldaña) è un agente segreto che gestisce una cellula di militari super-addestrati per missioni ad altissimo rischio. L’ultima arruolata nel suo team è Cruz (Laysla De Oliveira), marine con un passato oppressivo la quale deve infiltrarsi sotto copertura al fine di arrivare a colpire un terrorista apparentemente inarrivabile. Il rapporto all’inizio non facile tra le due donne dovrà funzionare per garantire prima di tutto la sopravvivenza di entrambe. Fin dal coinvolgente pilot diretto da John Hillcoat (il cult-movie The Road con Viggo Mortensen, tratto da Cormac McCarthy) lascia intendere con precisione che Sheridan intende ribaltare le regole e gli schemi di questo tipo di action-series: i ruoli di Joe e Cruz sono infatti solitamente affidati ad attori maschi, prestanti nel fisico e pronti allo scontro all’ultimo sangue. Le antieroine di Lioness sono invece donne che espongono la loro fragilità, prima fisica e in alcuni momenti anche umana. E questo rende ancor più potente la verità del loro diventare guerriere, addestratrici spietate, madri ferree.

Operazione-Speciale-Lioness-recensione

La forza coriacea con cui Joe e Cruz vengono sviluppate puntata dopo puntata rappresenta uno dei migliori risultati ottenuti da Sheridan come sceneggiatore, anche perché in Lioness ha il coraggio di non puntare tutto sullo spettacolo e l’azione ma concedersi anche il tempo per rallentare il racconto per mostrare tutti i lati delle due protagoniste. In particolar modo la sottotrama che riguarda i problemi di Joe con suo marito chirurgo e una figlia adolscente in piena fase di ribellione sono un approfondimento preciso e in molte scene vibrante di densità emotiva. Sotto questo punto di vista la prova di Zoe Saldaña, sempre nervosa e incisiva, riesce a mostrare tutta la fragilità ma soprattutto la complessità di un personaggio femminile che deve indossare una corazza per salvare non soltanto vite umane ma anche la propria stabilità mentale. Avere poi in ruoli di supporto una Nicole Kidman insolita ma sempre efficace e un Morgan Freeman che arriva nelle puntate finali della serie rappresenta un plus che di certo non nuoce alla produzione, tutt’altro.

Lo show più complesso di Taylor Sheridan

Operazione Speciale: Lioness si mostra come lo show probabilmente più complesso che Taylor Sheridan ha realizzato fino ad ora per Paramount+: le figure protagoniste sono figure maggiormente sfumate, che non vogliono o forse semplicemente proprio non possono dividere il loro mondo in giusto e sbagliato. Il peso delle azioni di Joe e Cruz possiede uno spessore drammatico che lo spettatore percepisce anche quando può non necessariamente condividerlo, e questo rende la serie apprezzabile sotto molteplici livelli di lettura. Se alcuni momenti delle prime puntate non puntassero troppo sul genere e si specchiassero in momenti d’azione un po’ troppo fini a se stessi – parliamo d’altronde di un prodotto che deve andare incontro alle esigenze del grande pubblico – Lioness sarebbe una serie davvero impressionante per forza propositiva e spessore dei personaggi. Quando si tratta di scavare nel cuore nero dell’America di confine – e tali confini anche quando sono fissati nel passato parlano lo stesso al nostro presente – Taylor Sheridan sembra proprio nona vere pari nell’industria dell’entertainment hollywoodiano contemporaneo.

Donald e Stephen Glover stanno sviluppando la serie “Lando” per Lucasfilm e Disney+

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Deadline ha confermato che Donald Glover e suo fratello Stephen stanno sviluppando per Lucasfilm e Disney+ una nuova serie ambientata nella galassia di Star Wars con protagonista il celebre Lando Calrissian. Il progetto dovrebbe intitolarsi proprio Lando. Stando a quanto riportato, i due vi lavoreranno come se Donal dovesse riprendere il ruolo del protagonista, già interpretato in Solo: A Star Wars Story, lo spin-off con il giovane Han Solo. Al momento, però, non vi sono stati commenti a riguardo dalla Lucasfilm.

Prima che i due fratelli subentrassero alla guida del progetto, questo era stato assegnato al regista Justin Simien, a breve in sala con La Casa dei Fantasmi, altra produzione Disney. Simien si è però separato dal progetto lo scorso anno e fonti confermano che i due Glover hanno iniziato a sviluppare il progetto prima del recente sciopero degli sceneggiatori. Non è però noto a che punto sia tale sviluppo, che potrebbe dunque ora essersi momentaneamente interrotto proprio per via dello sciopero.

Come noto, Lando Calrissian è comparso per la prima volta in L’impero colpisce ancora, dove ad interpretarlo vi era Billy Dee Williams, il quale ha poi ripreso il personaggio anche in Il ritorno dello Jedi e nel recente sequel L’ascesa di Skywalker. Donald Glover, come già anticipato, ha invece interpretato una versione giovane del personaggio in Solo, dove fa la conoscenza del contrabbandiere Han. L’interpretazione di Glover ha entusiasmato i fan, facendo sperare in un suo ritorno nel ruolo. Anche se non è ancora confermato che l’attore riprenderà effettivamente il personaggio, è altamente probabile che sarà lui il protagonista della serie.

Star Wars: The Acolyte, Keanu Reeves ha fatto un cameo nella serie?

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Il ritorno al regno dell’azione con John Wick ha riportato Keanu Reeves nuovamente al centro dei riflettori e oggi la star di The Matrix è ancora una volta considerata l’eroe d’azione più tosto di Hollywood. Mentre il suo futuro come John Constantine è ora in dubbio dopo la formazione dei DC Studios, i fan della Marvel rimangono fiduciosi che un giorno possa vestirsi come Ghost Rider nell’MCU.

Nel frattempo, però, sembra che Keanu Reeves stia pianificando di dirigersi verso una Galassia molto, molto lontana. Secondo Giant Freakin Robot , l’attore ha già girato un ruolo cameo nella prossima serie di Star Wars: The Acolyte per Disney+ Il nome di Reeves è stato spesso associato a una moltitudine di progetti della Vecchia Repubblica, principalmente perché è la scelta preferita dai fan per interpretare Darth Revan (che è apparso per la prima volta nel videogioco Star Wars: Knights of the Old Republic). Quel personaggio potrebbe ora essere trascinato in questa era dell’Alta Repubblica? 

Questo è qualcosa che potrebbe essere nel ventaglio delle possibilità, anche se è altrettanto probabile che Reeves abbia appena girato un divertente ruolo di supporto in modo da poter spuntare Star Wars dalla sua lista dei desideri di recitazione! Tuttavia c’è anche da considerare che la fonte non ha una reputezione così attendibile da poter prendere questa voce come vera ma recentemente ha messo a segno alcuno scoop importanti rivelatisi veri come la notizia che Linda Hamilton si è unita al cast della quinta stagione  di Stranger Things e  in passato ha rivelato alcune anticipazioni che si sono rivelate poi altrettanto vere.

Tutto quello che sappiamo su Star Wars: The Acolyte

Star Wars: The Acolyte è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.

Star Wars: The Acolyte è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.

Nel cast della serie tv protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.  Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.

Mission: Impossible 7, una Julia Roberts ringiovanita era stata presa in considerazione per il film

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Il regista Christopher McQuarrie aveva precedentemente rivelato che un segmento flashback in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno (qui la recensione) avrebbe dovuto presentare un Tom Cruise ringiovanito tramite processo di de-aging. La cosa è poi stata scartata in quanto il risultato era stato giudicato distraente. Ora, McQuarrie ha rivelato che per lo stesso segmento – ambientato nel 1989 – ha considerato di offrire a Julia Roberts un piccolo ruolo con una versione ringiovanita di sé stessa.

Parlando nell’episodio del podcast Empire Spoiler Special, McQuarrie ha affermato che la Roberts è stata inizialmente immaginata come l’amante dell’agente Ethan Hunt in quella sequenza. Ma la cosa è stata poi scartata del tutto, ha detto il regista, perché sentiva che anche in questo caso il pubblico si sarebbe sentito “troppo distratto da un attrice che si conosce da tanto tempo che ora improvvisamente si presenta più giovane“.

Alla fine, è stata l’attrice Mariela Garriga ad interpretare quel ruolo nella sequenza flashback, che ci offre brevi scorci della vita di Ethan Hunt prima che entrasse a far parte del IMF. “Ho detto, ‘OK, se stessi facendo questa sequenza, avremmo Tom, diciamo, nel 1989. Sarebbe stato il ‘Mission: Impossible’ di Tony Scott. Ecco chi avrebbe diretto il film prima di Brian De Palma, sai, in quell’epoca“, ha detto McQuarrie nel podcast. “Abbiamo guardato Giorni di tuono [film del 1990 diretto da Scott e interpretato da Tom Cruise].

Ne abbiamo esaminato lo stile e abbiamo iniziato a pensare a come sarebbe stato se Tony Scott avesse girato questo film, e chi ci sarebbe stato? Ho guardato indietro e chi era la star emergente nel 1989? In quell’anno c’era Mystic Pizza [il film in cui la Roberts recita per la prima volta da protagonista]. E allora ho pensato ‘Oh mio Dio. Julia Roberts prima di Pretty Woman può essere la giovane donna del flashback’“.

McQuarrie ha poi continuato spiegando che “l’unico modo in cui avrei potuto vedere rendere giustizia alla sequenza [usando il de-aging] era convincere in qualche modo Julia Roberts a entrare e interpretare questo piccolo ruolo all’inizio di questa storia. E ovviamente, mentre realizzi questa cosa ti viene da pensare ‘Ora tutto ciò che le persone faranno è pensare all’invecchiamento di Julia Roberts, Esai e Tom e Henry Czerny’.

A frenare la volontà di coinvolgere l’attrice e utilizzare in modo così preponderante la tecnologia per il de-aging vi sono stati però i costi. “Ho ricevuto il preventivo per il de-aging di quelle persone prima ancora che i loro stipendi fossero presi in considerazione. E se ne metti insieme due in una ripresa, o tre in una ripresa insieme, sarebbe stato costoso quanto la sequenza nel treno”. La cosa è così dunque stata abbandonata, anche se McQuarrie ha lasciato intendere che il de-aging potrebbe essere riutilizzato per Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, tutto quello che c’è da sapere sul film

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Il film è diretto da Christopher McQuarrie, già regista di Rogue Nation Fallout, e vanta un cast composto da, oltre Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Esai Morales, Simon Pegg, Vanessa Kirby, Hayley Atwell, Pom KlementieffVing Rhames e Shea Whigham.

Spider-Man: No Way Home: un concept art ufficiale svela il costume alternativo del Goblin

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A parte Tobey Maguire e Andrew Garfield che hanno fatto il loro grande ritorno nei panni di Spider-Man in Spider-man:No Way Home, vedere Willem Dafoe tornare nei panni del famigerato Green Goblin non ha deluso minimamente i fan. L’odio tra Spider-Man e Green Goblin era ai massimi storici in questo film, poiché Willem Dafoe ha interpretato il Goblin in modo così malevolo, che senza dubbio Spider-Man: No Way Home sarà considerato uno dei ruoli più iconici di Dafoe.

Quando il team creativo stava sviluppando l’aspetto del classico abito del Green Goblin per il film, sono stati ispirati fino a disegnare alcuni concept art, in cui possiamo vedere che a un certo punto si parlava di Norman Osborn che indossava il Mark VI Armatura Ironman da Ironman 2The Avengers.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Secret Invasion diventa il primo Rotten Show del MCU

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Secret Invasion diventa il primo Rotten Show del MCU

Secret Invasion è ora la prima serie Rotten del Marvel Cinematic Universe su Rotten Tomatoes, con il suo finale che ha raggiunto la negativissima valutazione del 13%. L’episodio, intitolato “Home”, ha portato la media dello show Disney+ al 57%. Questo gli dà un punteggio da pomodoro marcio, secondo le metriche di Rotten Tomatoes. Mentre il cast, tra cui Samuel L. Jackson, Olivia Colman e Don Cheadle, è stato elogiato per le loro interpretazioni, la maggior parte delle recensioni negative menziona il fatto che non è stato all’altezza della sua premessa di avvincente thriller di spionaggio.

Secret Invasion è attualmente al di sotto di Ms. Marvel, che vanta un massimo del 98%. What If? segue con il 94%. Loki Stagione 1 e WandaVision seguono rispettivamente con il 92% e il 91%. A ruota c’è Moon Knight con l’86%, poi The Falcon and the Winter Soldier con l’84%. She-Hulk: Attorney At Law si trova al 77%. Disney+ rilascerà la sua prossima serie MCU, Loki seconda stagione, il 6 ottobre. Sarà seguita da Echo, che debutterà nella sua interezza il 29 novembre. Nel prossimo futuro invece arriveranno anche, Ironheart, Agatha: Coven of Chaos e Daredevil: Born Again che hanno tutte date di rilascio provvisori.

Secret Invasion, tutto quello che c’è da sapere sulla serie

Il primo episodio di Secret Invasion è uscito il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin FreemanDon Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.

Zachary Levi risponde alle reazioni negative a Shazam! Furia degli Dei

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L’attore Zachary Levi ha risposto alle reazioni negative che ha ricevuto il suo ultimo film da protagonista Shazam! Furia degli Dei. Levi ha interpretato per la prima volta il supereroe DC nel film del 2019 Shazam! Questo film, diretto da David F. Sandberg, ha ricevuto recensioni positive, guadagnando un 90% su Rotten Tomatoes. È stato seguito da un sequel del 2023 che ha ricevuto reazioni contrastanti da parte della critica e bombardato al botteghino. In confronto, questo film ha guadagnato solo il 49% su Rotten Tomatoes.

In un recente episodio di The FilmUp Podcast (via IGN), Zachary Levi, che interpreta Billy Batson/Shazam, ha commentato l’accoglienza ricevuta. “Il primo è andato abbastanza bene quando hanno detto: ‘Ehi, diamo un’occhiata alla realizzazione di un secondo.’ E poi mi hanno proposto l’idea. Ho pensato che fosse davvero divertente“, ha ricordato Levi. “Mi è piaciuto molto fare quel film e mi è piaciuto molto interpretare quella parte. Non so cosa riserverà il futuro perché, sfortunatamente, il secondo film non è stato accolto altrettanto bene. Il punteggio del pubblico è ancora abbastanza buono, ma il punteggio della critica è stato stranamente e sconcertantemente basso, e le persone erano follemente scortesi”.

Ho fatto parte delle cose, e per quanto vorrei che fossero buone, so che stanno bene“, ha condiviso. “So che mancano molto. E non sto dicendo Shazam: Fury of the Gods è un perfetto… capolavoro in stile Orson Welles, ma è un bel film.” Penso che anche solo il mondo, dal primo al secondo film, il mondo sia cambiato così tanto. I social media sono cambiati così tanto. Odio, odio online, hater e troll, e fazioni e tutto ciò che è appena diventato più galvanizzato nella sua tossicità“, ha aggiunto. “Penso che ci siano persone che sinceramente, sfortunatamente, vogliono distruggere certi progetti perché non gli piacciono, o non gli piaccio io, o non gli piacciono le altre persone coinvolte in loro o altro.”

Non ho idea di dove andremo da qui. Spero solo o credo che la storia mostrerà… sarà una di quelle cose che le persone guarderanno con altri occhi quando torneranno indietro, le persone guarderanno Fury of the Gods in home streaming o su un aereo o altro, e sarà questo film su cui hanno sentito così tante cazzate e poi diranno, ‘Bene, aspetta un minuto.‘ “

Shazam! Furia degli Dei, il film

Shazam! Furia degli Dei continua la storia dell’adolescente Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica “SHAZAM!“, si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam. In questo sequel, dopo aver dotato di superpoter anche gli altri membri della famiglia adottiva con cui vive, Billy Batson sta ancora imparando a destreggiarsi tra la vita adolescenziale e quella da supereroe adulto. Lui e i suoi fratelli e sorelle si ritroveranno però a fronteggiare le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo fa. Così Billy, alias Shazam, e la sua famiglia, torneranno in azione per salvare i loro superpoteri, le loro vite e il destino del mondo.

Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam, Asher Angel nei panni di Billy Batson, Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman, Adam Brody nei panni del supereroe Freddy, Ross Butler nei panni del supereroe Eugene, Meagan Good nei panni del supereroe Darla, DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro, Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago, mentre Rachel Zegler, Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come cattivi appena creati.  Shazam! Furia degli Dei è uscito il 17 marzo 2023. Il film è prodotto da Peter Safran.

Uzumaki: trailer dell’adattamento anime di Junji Ito di Adult Swim

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Durante la presenza di Adult Swim al Comic-Con di San Diego la scorsa settimana, la compagnia ha mostrato un nuovo trailer di Uzumaki. Ebbene oggi quel contributo arriva online con nuovi filmati del prossimo adattamento anime. L’ultimo trailer di Uzumaki offre uno sguardo molto più in profondità nella serie rispetto al primo teaser pubblicato nel 2021. Questo nuovo trailer presenta i personaggi Kirie e Shuichi che camminano per le strade, mentre Shuichi descrive la strana ossessione per le spirali che suo padre ha attraversato.

Il trailer evidenzia anche alcune delle immagini decisamente spaventose per cui l’artista e creatore di Uzumaki Junji Ito è famoso. Nel trailer, il padre di Shuichi è ossessionato dalle spirali. I suoi occhi ruotano lentamente prima di ruotare rapidamente per adattarsi alla forma a spirale. Dai un’occhiata al nuovo trailer di Uzumaki qui sotto:

Cosa sappiamo dell’anime di Uzumaki?

Annunciato originariamente nel 2019, l’adattamento anime di Uzumaki ha subito alcuni ritardi dal suo annuncio originale. L’anime doveva essere rilasciato nel 2021, ma è stato posticipato al 2022 a causa della pandemia di COVID-19 e della necessità di più animatori nel progetto. Tuttavia, il 2022 è arrivato e passato senza notizie sull’adattamento, quindi al momento non è noto quando uscirà il progetto.

La serie anime di quattro episodi è diretta da Hiroshi Nagahama (Flowers of Evil) con Colin Stetson di Hereditary a comporre la colonna sonora. La serie sarà prodotta anche da Drive Inc. L’anime è basato sull’omonima serie manga di Junji Ito. Uzumaki è composto da tre volumi pubblicati per la prima volta nel 1998. Segue la storia della studentessa delle superiori Kirie Goshima, che vive nella città maledetta di Kurôzu-cho, descritta come una piccola città nebbiosa situata sulla costa del Giappone.

Ferrari: il biopic con Adam Driver chiuderà il New York Film Festival

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Secondo Deadline, il prossimo film biografico su Ferrari di Michael Mann è stato ufficialmente selezionato per chiudere il New York Film Festival il 13 ottobre all’Alice Tully Hall. Prima della sua proiezione al NYFF, il film diretto da Adam Driver avrà la sua prima mondiale all’80° Mostra d’arte cinematografica del Cinema di Venezia, che sarà seguita poi dall’uscita nelle sale il 25 dicembre.

Michael Mann ha realizzato molti film straordinari, ma forse mai uno così emozionante e commovente come Ferrari“, ha dichiarato il direttore artistico del New York Film Festival, Dennis Lim. “Non solo un’impresa di virtuosismo, questa è un’evoluzione grandiosa e sorprendente dei temi della sua carriera e del suo lavoro più profondamente personale. Siamo onorati di dargli il benvenuto al festival per quella che sono sicuro sarà una serata di chiusura per secoli“.

Cosa aspettarsi dalla Ferrari?

E’ l’estate del 1957. L’ex pilota automobilistico Enzo Ferrari è in crisi”, si legge nella sinossi. “Tutte le forze drammatiche della sua vita – volatili come le auto da corsa rosse che costruisce – sono in collisione. Il fallimento insegue l’azienda che lui e sua moglie, Laura, hanno costruito dal nulla dieci anni prima. Il loro tempestoso matrimonio lotta con il lutto per un figlio e il riconoscimento di un altro. L’appassionato istigatore di uomini ispira il suo Spring Team di piloti, trattandoli quasi come figli surrogati. Smussa una stampa ostile con arguzia e audacemente mette a punto una strategia per scommettere su una corsa: 1.000 miglia attraverso l’Italia, la famigerata Mille Miglia. Mentre le macchine rosse sfrecciano attraverso città e passi di montagna verso esiti imprevedibili, il futuro delle vite di questi vividi personaggi viene scritto.

Ferrari è diretto da Michael Mann (L’ultimo dei Mohicani, Ali) da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Troy Kennedy Martin. Il cast stellare del film include anche Penélope Cruz nei panni di Laura Ferrari, Shailene Woodley nei panni di Lina Lardi, Gabriel Leone nei panni di Alfonso de Portago, Sarah Gadon nei panni di Linda Christian, Jack O’Connell nei panni di Peter Collins, Patrick Dempsey nei panni di Piero Taruffi e altri ancora.

Speed Racer: tutto quello che c’è da sapere sul film

Speed Racer: tutto quello che c’è da sapere sul film

Divenute celebri grazie alla saga di Matrix, le sorelle Lana e Lilly Wachowski hanno poi continuato ad esplorare il genere a loro congeniale, quello della fantascienza, attraverso film come Cloud Atlas o Jupiter’s Legacy. Prima di questi è però arrivato l’adrenalinico Speed Racer, trasposizione cinematografica della serie animata giapponese Superauto Mach 5 (nota negli Stati Uniti proprio come Speed Racer) degli anni sessanta. Uscito al cinema nel 2008, il film è ricordato in particolare per i suoi effetti speciali, che nel tempo hanno diviso molto le opinioni di critica e pubblico, tra chi li apprezza e chi invece li indica quali il maggior difetto del film.

La sovrabbondanza di effetti digitali voluti dalle due registe, con il fine di rendere il film visivamente affine alla serie animata, ha infatti generato molti dibattiti circa l’utilizzo di tali tecnologie a scapito di altri aspetti, tra cui la sceneggiatura. Affermatosi dunque sul momento come un cocente flop al box office, nel tempo Speed Racer ha però guadagnato un certo seguito, divenendo un vero e proprio cult per alcune tipologie di spettatori, dai quali è considerato sottovalutato e mal compreso. A distanza di anni, dunque, è questo uno dei film delle Wachowski su cui ancora si discute attivamente.

È l’ennesima dimostrazione di come le due registe siano in ogni caso capaci di realizzare opere capaci di scuotere gli animi e non lasciare mai indifferenti. Tra tutti i loro film, Speed Racer è dunque quello che più meriterebbe una rivalutazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Speed Racer

Il film segue le vicende del giovane Speed Racer, un vero asso del volante, cresciuto fra le auto da corsa dell’officina di famiglia, gestita dalla madre e dal padre, inventore del formidabile bolide Mach 5. Quando Speed rifiuta una lusinghiera offerta da parte dell’azienda concorrente Royalton Industries, egli scopre un terribile segreto: alcune tra le corse più importanti vengono truccate da un gruppo di imprenditori senza scrupoli, che corrompono i piloti più bravi per ricavarne profitti. Se Speed non correrà per la Royalton, questa farà in modo che la sua Mach 5 non superi mai più la linea del traguardo.

Per salvare l’azienda Racer e lo sport che ama, Speed dovrà dunque sconfiggere la Royalton con le sue stesse armi: con il sostegno della famiglia e della sua fedele fidanzata Trixie, il protagonista decide di partecipare alla corsa in cui era morto anche suo fratello anni prima, il temuto rally cross-country, conosciuto con il nome di Casa Cristo. Su di lui gravano dunque forti responsabilità e si troverà a dover superare numerosi ostacoli sfrecciando a tutta velocità sulla pista d’asfalto, tra sbandate e imprese acrobatiche.

Speed Racer: il manga, l’anime e i videogiochi

Come anticipato, Speed Racer è basato sull’anime Superauto Mach 5, il quale a sua volta è basato sull’omonimo manga di Tatsuo Yoshida. È stato questo uno dei primissimi anime ad avere successo anche all’estero, divenendo un vero e proprio fenomeno di culto negli Stati Uniti. L’idea di trarne un film risale già agli anni Novanta, ma a lungo il progetto è rimasto irrealizzato per via della sua complessità. Ad ogni modo, vi sono alcune piccole differenze tra il manga e l’anime, come ad esempio cambiamenti nelle storie narrate e nei personaggi. Il film fa però primariamente riferimento all’anime, pur apportando a sua volta alcuni cambiamenti.

Oltre all’anime e al film, il manga Superauto Mach 5 ha ispirato anche diversi videogiochi, divenuti nel tempo altrettanto di culto tra gli appassionati. Questi sono Speed Racer: The Videogame, basato in realtà prevalentemente sul film e la sua estetica, Speed Racer in My Most Dangerous Adventures, rilasciato nel 1994, e Speed Racer, del 1996. Questi giochi ripropongono la storia di base del manga e le sue caratteristiche principali, pur apportando ovviamente le modifiche necessarie per trasporre il tutto al mondo e ai canoni videoludici.

Speed-Racer-sequel

Speed Racer: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Speed Racer vi è l’attore Emile Hirsch, il quale ha dichiarato di essere un grande fan dell’anime, che era solito guardare da bambino. Per prepararsi al film, egli ha poi rivisto tutti e 52 gli episodi di questo, ma si è anche recato presso piste per auto da corsa per studiare meglio l’ambiente. Al contrario, Christina Ricci, che nel film interpreta Trixie, ha affermato di non aver mai visto un episodio dell’anime e di non sapere nulla di esso. Recitano poi nel film anche Susan Sarandon e John Goodman nei panni dei genitori del protagonista, Matthew Fox in quelli di Racer X e Roger Allam in quelli di Mr. Royalton.

Il finale di Speed Racer e il suo possibile sequel

Parallelamente all’uscita in sala del film, erano circolate voci su di un possibile sequel qualora Speed Racer avesse ottenuto un buon risultato al box office. Nel 2008, tale possibilità era stata infatti contemplata dai Wachowski quando, chiestogli come mai nel finale uno dei personaggi fosse così felice per la vittoria di Speed, loro hanno risposto che ciò sarebbe stato spiegato in un prossimo film. Il finale, dunque, pur se grossomodo autoconclusivo, prevede alcuni elementi potenzialmente utili per dare un ulteriore sviluppo al racconto. Come noto, il mancato successo ha però posto un freno alla realizzazione di altri film.

Le Wachowski hanno però affermato che tutto il cast di attori si era detto entusiasta all’idea di poter tornare a recitare in un sequel e che anche numerosi fan avevano manifestato il loro desiderio a riguardo. La sceneggiatura per un secondo film, inoltre, sembra essere stata completata nel 2018 e aspetterebbe dunque solo di essere prodotta. Ad oggi però non sembrano esserci piani concreti a riguardo e più passa il tempo più diventa dunque assai improbabile che un nuovo film venga effettivamente realizzato.

Speed Racer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Speed Racer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 27 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Sicario: la trama, il cast e il sequel del film con Emily Blunt

Sicario: la trama, il cast e il sequel del film con Emily Blunt

Affermatosi a livello mondiale con film come La donna che canta, Prisoners ed Enemy, il regista canadese Denis Villeneuve ha firmato nel 2015 la regia di uno dei più brillanti e avvincenti thriller d’azione degli ultimi anni. Si tratta di Sicario, una lucida quanto spietata riflessione sulla moderna frontiera americana e sui giochi di potere a vigilare su di essa. Il film è la prima sceneggiatura firmata da Taylor Sheridan, il quale darà poi vita a Hell or High Water e I segreti di Wind River, che formano proprio con Sicario una trilogia ideale sulla tematica poc’anzi citata.

Presentato in concorso al Festival di Cannes di quell’anno, da cui è però uscito a mani vuote, il film ha da subito attirato numerose attenzioni su di sé, sia per le controverse scene presenti quanto per il cast di grandi star hollywoodiane coinvolto. In breve, Sicario è diventato uno dei titoli del momento, nonché uno dei principali protagonisti della stagione dei premi. Il film arrivò infatti a guadagnare tre nomination ai prestigiosi Oscar, rispettivamente per fotografia, colonna sonora e montaggio sonoro. Indicato come uno dei migliori film dell’anno, Sicario ha poi ottenuto ottimi risultati anche al box office.

Arrivato in sala, infatti, il film riuscì a guadagnare circa 85 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30. Tale risultato spinse i produttori a ideare possibili sequel, aspirando a dar vita ad una vera e propria trilogia. Merito di ciò è dovuto anche ai personaggi protagonisti, divenuti da subito iconici e in grado di catalizzare le attenzioni del pubblico. Prima di procedere nella visione di Sicario, però, proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si vedranno infine le piattaforme dove è possibile ritrovare in streaming il titolo.

La trama del film Sicario

Il film racconta di Kate Macer, giovane agente dell’FBI, alle prese con una missione per eliminare una volta per tutte il narcotraffico al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Tutto cambia quando, in seguito a un incidente in Arizona in cui due poliziotti perdono la vita a causa di un’esplosione in una casa, la donna viene annessa in una speciale task force diretta da un tipo alquanto enigmatico, Matt Graver, e dal consulente colombiano Alejandro. Il gruppo si reca a Ciudad Juárez per estradare Guillermo Diaz.

Quando si trovano vicino al confine, però, Kate e i suoi colleghi sventano una trappola facendo fuori molti uomini appartenenti al cartello messicano. Mentre Alejandro sta torturando Guillermo in una base aerea degli Stati Uniti, la donna inizia a dubitare della legalità dei loro metodi. Allo stesso tempo, inizia a sospettare che il reale scopo dell’operazione sia ben altro rispetto a quello ufficialmente indicato.

Sicario cast

Sicario: il cast del film

Per dar vita ai tre principali protagonisti di Sicario, era assolutamente necessario per i produttori trovare interpreti carismatici e in grado di dar vita alla complessa personalità di Kate, Matt e Alejandro. Ad interpretare l’agente dell’FBI è stata chiamata l’attrice Emily Blunt, da Villeneuve voluta dopo averla vista in The Young Victoria. Per prepararsi al ruolo questa non solo si è sottoposta ad un lungo addestramento fisico, ma ha avuto anche modo di parlare con diverse agenti donna dei servizi segreti. Ha in seguito basato la personalità di Kate proprio su queste. In particolare, su una rivelatasi particolarmente timida e solitaria, caratteristiche poi riscontrabili nel personaggio. Il controverso Matt Graver è invece interpretato da Josh Brolin.

Questi aveva inizialmente rifiutato il ruolo, essendo ancora provato dalle riprese di Everest. Il diretto della fotografia Roger Deakins gli inviò però un’e-mail implorandolo di partecipare al film. Poiché era insolito che il leggendario Deakins si dimostrasse così desideroso di lavorare con un attore, Brolin si convinse ad accettare. Il misterioso Alejandro è invece interpretato dal premio Oscar Benicio Del Toro. Originariamente, il suo personaggio possedeva numerose linee di dialogo, ma queste sono state tagliate di comune accordo dall’attore e da Villeneuve. Così facendo aspiravano a lasciare un’aura di mistero intorno ad Alejandro. Nel film è poi presente Jon Bernthal nei panni del poliziotto corrotto Ted, e Daniel Kaluuya in quelli di Reggie, collega di Kate. Maximiliano Hernandez è invece Silvio, un poliziotto messicano corrotto.

Il sequel di Sicario, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, nel 2018 arriva il sequel intitolato Soldado, e diretto dal regista italiano Stefano Sollima, noto per aver diretto la serie Gomorra. Il film, pur presentando nuovamente i personaggi di Alejandro e Matt, con ancora Del Toro e Brolin a darvi volto, non si avvale della partecipazione della Blunt nei panni di Kate. Il film, scritto anche in questo caso da Sheridan, pur essendo ambientato nello stesso contesto di Sicario presenta infatti una storia nuova e indipendente. Affermatosi anche questo come un discreto successo, i produttori hanno annunciato l’intenzione di dar vita ad un terzo capitolo della trilogia. Attualmente non vi sono notizie ufficiali riguardo questo. La volontà sembra però quella di riportare in scena il personaggio di Kate, protagonista del primo film.

In attesa di vedere gli sviluppi futuri della saga, è possibile fruire di Sicario alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Rai Play e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 27 luglio alle ore 22:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Hanno clonato Tyrone: la spiegazione del finale del film Netflix

Hanno clonato Tyrone: la spiegazione del finale del film Netflix

Uno dei più interessanti film usciti questo mese su Netflix è Hanno clonato Tyrone, un racconto fortemente debitore della cultura edificata dal genere blaxploitation – ovvero quei film a basso costo che avevano come pubblico di riferimento gli afroamericani – caratterizzato però anche da elementi comici, fantascientifici e di commento sociale. Diretto da Juel Taylor, qui al suo film d’esordio, Hanno clonato Tyrone offre infatti non solo tanto intrattenimento, ma anche profonde riflessioni riguardanti la popolazione afroamericana e il suo rapporto con quella bianca, similmente a quanto fatto in anni recenti da Jordan Peele con Scappa – Get Out e Noi.

La sceneggiatura di questo film, scritta da Juel Taylor insieme a Tony Rettenmaier, è stata indicata da The Black List come una delle migliori in circolazione a Hollywood ma ancora prive di una produzione. I due sceneggiatori hanno raccontato di aver concepito la storia come un omaggio ai film blaxploitation degli anni ’70, con – appunto – elementi di satira, mistero, horror, fantascienza e umorismo assurdo. A partire da questo testo ha dunque preso vita un film ricco di invenzioni visive e narrative, che diverte ma spinge anche alla riflessione riguardo le tematiche tratta.

Si tratta dunque di un titolo da non perdere per gli appassionati dei misteri da risolvere, come anche per chi, appunto, ha apprezzato i film del regista Jordan Peele. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche i passaggi da compiere su Netflix per poter trovare e vedere il film.

La trama e il cast di Hanno clonato Tyrone

La trama del film ruota intorno ad improbabile trio che si trova ad indagare su una serie di eventi inquietanti e misteriosi. Fontaine è uno spacciatore che vive alla giornata in una cittadina fatiscente e non si è ancora ripreso dalla morte del fratellino Ronald, Slick è un magnaccia che, secondo le sue parole, era considerato come il migliore nel suo campo nel 1995 e Yo-Yo è una prostituta che lavora per lui. Quando una sera Fontaine viene ucciso da colpi di arma da fuoco, tutto sembra finito per lui. Ma la mattina dopo si risveglia nel suo letto. Scoprirà ben presto di essere in realtà stato clonato. Così, assieme a Slick e Yo-Yo inizia ad indagare per capire cosa gli è successo davvero.

Ad interpretare Fontaine, il protagonista del film, vi è l’attore John Boyega, noto per il ruolo di Finn nella trilogia sequel di Star Wars, ma anche per aver recitato in Detroit e Pacific Rim – La rivolta. Oltre a quello di Fontaine, come si scoprirà, Boyega interpreta più di un ruolo all’interno del film. Accanto a lui, nel ruolo del magnaccia Slick vi è il premio Oscar Jamie Foxx, mentre l’attrice Teyonah Parris è Yo-Yo. Quest’ultima è ora nota per essere l’interprete di Monica Rambeau nel Marvel Cinematic Universe. Recita poi nel film anche l’attore Kiefer Sutherland nei panni del misterioso Nixon, ma anche David Alan Grier nel ruolo del Predicatore.

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Hanno clonato Tyrone: la spiegazione del finale

Mano mano che si procede nella visione, scopriamo che, come suggerisce il titolo, ci sono innumerevoli cloni della popolazione afroamericana. Questi sono stati realizzati come parte di un esperimento supervisionato dal Nixon di Kiefer Sutherland, che prende di mira la comunità nera. Dal cibo che consumano ai prodotti per capelli che usano, tali cloni vengono riempiti di una sostanza che li renderà più docili. Tutto questo viene fatto da una struttura sotterranea con telecamere che sorvegliano ogni angolo del mondo al di sopra. Fontaine, dunque, scopre di non avere nemmeno una vera famiglia poiché tutta la sua vita è stata solo un’invenzione.

Presto, lui e il resto della comunità si riuniscono per lanciare una ribellione che farà saltare in aria la cospirazione, portando però alla luce un’ulteriore rivelazione. Per farcela, il trio escogita un piano che prevede che Fontaine venga colpito alla spalla. Come successo in precedenza nel film, egli viene poi portato sottoterra per essere scambiato con un nuovo clone. Tuttavia, questa volta Fontaine si sveglia e inizierà a farsi strada attraverso la struttura. Tutto va secondo i piani, fino a quando Fontaine scopre di non essere solo laggiù. Si ritrova infatti davanti ad un uomo anziano e vestito con un camice bianco. È il Fontaine originale che si rivela essere l’artefice degli esperimenti genetici e delle clonazioni.

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Secondo lo scienziato il problema alla base delle rivolte, della violenza e delle differenze sociali è strettamente legato alle caratteristiche estetiche proprie di ogni diversa etnia. Il suo obiettivo è quello di azzerarle e rendere, nel corso di varie generazioni, tutti uguali alle controparti dei quartieri ricchi, ovvero tutti caucasici. L’omicidio a sfondo razziale del fratellino di Fontaine da parte di un agente di polizia lo ha dunque spinto a iniziare a creare quei cloni. Dopo aver spiegato che il paese sarebbe migliore con l’assimilazione anziché con l’annientamento, l’anziano Fontaine viene ucciso nel corso della baruffa finale, nella quale il suo progetto viene portato alla luce.

Ma chi è il Tyrone del titolo? Lo scopriamo solo una volta giunti all’ultima scena del film. In questa vediamo Fontaine svegliarsi e ripetere la sua classica routine già nel corso del racconto. Eppure c’è qualcosa di diverso in lui: ha le treccine e vive a Los Angeles. L’ambiguità si spiega nel momento in cui vede un servizio al telegiornale che racconta delle teorie sui cloni. Appare a quel punto sullo schermo un altro Fontaine. Ed è lì che un amico seduto affianco a lui si volta e gli dice “Quello non sei tu, Tyrone?”, rivelando così a chi faceva riferimento il titolo. Il racconto dunque si allarga, svelando che esperimenti non sono limitati solo al quartiere chiamato Glen ma a un territorio molto più ampio, aprendo di fatto le porte a possibili sequel.

Il trailer di Hanno clonato Tyrone e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Hanno clonato Tyrone unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 8° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, Collider

The Morning Show: svelato il teaser della terza stagione

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The Morning Show: svelato il teaser della terza stagione

Apple TV+ ha pubblicato oggi un avvincente teaser per l’attesissima terza stagione di The Morning Show, interpretata e prodotta da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon e in uscita il 13 settembre con i primi due episodi dei dieci totali, seguiti da nuove puntate settimanali ogni mercoledì, fino all’8 novembre.

Nella terza stagione di The Morning Show, il futuro della rete è messo in discussione e la lealtà dei singoli protagonisti è spinta al limite quando un gigante della tecnologia mostra interesse verso la UBA. Si formano alleanze inaspettate, le storie private vengono utilizzate come armi e tutti sono costretti a confrontarsi con i propri valori e principi, dentro e fuori dalla redazione. Insieme ad Aniston e Witherspoon, il cast stellare della terza stagione è guidato da Billy Crudup, Mark Duplass, Nestor Carbonell, Karen Pittman, Greta Lee, Jon Hamm, Nicole Beharie e Julianna Margulies.

La serie, vincitrice di Emmy, SAG e Critics Choice Award e già confermata per una quarta stagione, è diretta e prodotta da Mimi Leder, con Charlotte Stoudt come showrunner e produttrice esecutiva. “The Morning Show” è prodotto dallo studio Media Res e prodotto a livello esecutivo da Michael Ellenberg con Media Res, insieme ad Aniston e Kristin Hahn con Echo Films e Witherspoon e Lauren Neustadter con Hello Sunshine. Mimi Leder è anche produttrice esecutiva.

La seconda stagione di The Morning Show, disponibile su Apple TV+, ha ricevuto una nomination agli Emmy come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per Reese Witherspoon, una nomination come Miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Billy Crudup, che lo aveva già vinto per la prima stagione, e una candidatura a Miglior guest star femminile in una serie drammatica a Marcia Gay Harden.

Nella prima stagione, Billy Crudup, nei panni di Corey Ellison, ha vinto un Emmy come Attore non protagonista in una serie drammatica, oltre a un Critics Choice Award, mentre, grazie all’interpretazione di Alex Levy, Jennifer Aniston ha ricevuto un SAG Award per la Migliore interpretazione in una serie drammatica. La serie ha anche ricevuto la nomination dalla Television Critics Association come Outstanding New Program e un TV Choice Award per Best New Drama.

Disney+: tutte le novità di agosto 2023

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Disney+: tutte le novità di agosto 2023

Anche quest’estate, Disney+ continua a regalare emozioni: la terza stagione dell’attesissima Only Murders in the Building arriva sulla piattaforma streaming, con nuovi episodi settimanali a partire dall’8 agosto. Anche i fan dei viaggi spaziali saranno accontentati questo agosto, con Star Wars: Ahsoka e con il film Marvel Studios Guardiani della Galassia: Vol 3, due titoli che arricchiscono un mese colmo di appuntamenti! Per gli amanti del cibo, anche Carmy e la sua brigata tornano ad agosto con la seconda stagione di The Bear.

Disney+ è la casa dedicata allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star, compresi gli esclusivi Disney+ original. Un ultimo saluto alla East High: L’amatissima serie High School Musical: The Musical: La Serie, si concluderà con la quarta stagione il 9 agosto… ma la musica non finisce qui. Tutti i film e gli spin-off di High School Musical sono disponibili in streaming su Disney+.

Il 2 agosto preparatevi a vivere emozioni incredibili quando approderanno su Disney+ il finale della sesta stagione di 9-1-1 e il finale della quarta stagione di 9-1-1: Lone star. Giornata mondiale dell’elefante: Dal 2012, il 12 agosto si festeggia la Giornata mondiale dell’elefante, un momento per onorare questi grandi animali intelligenti e riflettere sulla loro condizione. Per celebrare i maestosi animali, è disponibile in streaming I segreti degli elefanti di National Geographic, una serie che cambierà per sempre tutto ciò che pensavate di sapere su di loro. Per tutti i fan di Star Wars! Il 2 agosto arriveranno su Disney+ i nuovi episodi della prima stagione di Star Wars: Young Jedi Adventures.

Io Capitano: la prima clip del film di Matteo Garrone

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Io Capitano: la prima clip del film di Matteo Garrone

01 Distribution ha diffuso la prima clip di Io Capitano, il nuovo film del regista italiano Matteo Garrone che sarà presentato in concorso all’80esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. 

Io Capitano – il film

Io Capitano racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

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