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Emma Mackey: 10 cose che non sai sull’attrice

Emma Mackey: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo un folgorante esordio nella serie Netflix Sex Education, per l’attrice Emma Mackey si sono spalancate le porte per una promettente carriera. Di grande talento, la Mackey ha dimostrato di saper tirare fuori tutte le emozioni del proprio personaggio, fornendone un interpretazione sentita e coinvolgente. Capace di destreggiarsi tanto sui toni comici quanto su quelli drammatici, l’attrice ha conquistato il pubblico e la critica, ricevendo numerose lodi e apprezzamenti.

Ecco 10 cose che non sai di Emma Mackey.

Emma Mackey: i suoi film e le sue serie TV

1. Debutterà presto al cinema. L’attrice ha debuttato al cinema nel 2020 con il film Winter Lake – Il segreto del lago, mentre nel 2021 ha recitato nel film Eiffel e nel 2022 in Assassinio sul nilo, dove reciterà accanto agli attori Kenneth Branagh, Gal Gadot, Armie Hammer e Annette Bening. In seguito è stata protagonista del film in costume Emily, mentre nel 2023 interpreta una delle Barbie nel film Barbie, diretto da Greta Gerwig e con Margot Robbie e Ryan Gosling.

2. È diventata celebre grazie ad una serie TV. Nel 2019 l’attrice diventa estremamente popolare grazie al suo ruolo di Maeve Wiley nella serie Netflix Sex Education, dove recita, tra gli altri, accanto all’attore Asa Butterfield. L’attrice ha poi ripreso il ruolo anche per la seconda, la terza e la quarta ed ultima stagione della serie.

Emma Mackey non è su Instagram

3. Ha avuto un profilo sul social network. L’attrice era inizialmente presente sul social network Instagram con un proprio account personale, seguito da 1,9 milioni di persone. Qui l’attrice era solita condividere scatti realizzati per riviste ma anche foto scattate in momenti di svago. Tuttavia, in seguito ha deciso di chiudere tale profilo per mantenere maggiormente privata la propria vita. Non è dato sapere se sia una chiusura temporanea o definitiva.

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Emma Mackey nel film Eiffel

Emma Mackey e Margot Robbie

4. Ha una forte somiglianza con l’attrice. Dopo aver raggiunto una grande popolarità, molti fan si sono accorti di quanto l’attrice nutra delle forti somiglianze con l’attrice Margot Robbie. Sul Web è possibile trovare numerose foto che lo pongono a confronto, sottolineandone somiglianze e differenze. In molti continuano inoltre a confondere le due, attribuendo all’una i ruoli dell’altra. Le due hanno infine avuto modo di recitare insieme in Barbie.

Emma Mackey in Eiffel

5. È stata la musa di Eiffel. Nel film francese del 2021 Eiffel si racconta dell’ingegnere Gustave Eiffel, chiamato a realizzare un’opera grandiosa in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi. L’incontro con Adrienne Bourgès, una donna con cui aveva intrecciato una relazione anni prima, ora sposata col suo amico Antoine de Restac, sarà il punto di svolta. Il loro amore proibito lo ispirerà infatti nella creazione della Torre Eiffel. Nel film, la Mackey interpreta proprio la Bourgès, recitando in francese e cimentandosi nel primo nudo della sua carriera.

Emma Mackey in Sex Education

6. È innamorata del suo personaggio. In Sex Education l’attrice interpreta Maeve Wiley, divenuta popolare per il suo carattere forte e indipendente, il quale nasconde tuttavia anche profonde fragilità. Parlando del suo personaggio, l’attrice ha dichiarato di apprezzarlo molto per il suo saper essere sempre sé stessa, per la sua umanità ed il suo grande cuore.

7. Ha provato a lungo le scene più intime. Per le riprese delle sue scene di sesso, l’attrice ha affermato di essersi sentita molto rassicurata dal clima generatosi sul set con gli altri attori e i tecnici. Nelle sue scene con l’attore Kedar Williams-Stirling, il quale interpreta Jackson, l’attrice è riuscita a raggiungere una grande naturalezza per via di numerose prove, dove ha gestito il tutto come fosse una coreografia.

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Emma Mackey nella serie Sex Education

Emma Mackey in Assassinio sul Nilo

8. Ha recitato nel film basato sul celebre romanzo. Nel 2022 il personaggio di Hercule Poirot è tornato sul grande schermo dopo il successo di Assassinio sull’Orient Express (2017), dove durante una crociera sul Nilo si imbatte in un nuovo omicidio, trovandosi a dover risolvere un nuovo complesso caso. Nel film la Mackey interpreterà il personaggio di Jacqueline de Bellefort, una delle principali sospettate dell’omicidio.

Emma Mackey ha un fidanzato?

9. È molto riservata. Nel gennaio del 2018 la Mackey aveva iniziato a frequentare un attore, Dan Whitlam, ufficializzando poi la loro relazione su Instagram in un post ora cancellato. In realtà, con il fatto che l’intero profilo dell’attrice non è ora più attivo è difficile sapere se sia ancora impegnata con Whitlam o meno. Dal profilo di lui, sembrerebbe che ci sia un’altra donna nella sua vita, lasciando dunque suppore che la storia con la Mackey sia finita. Non è però noto se l’attrice sia attualmente single o impegnata in una nuova storia d’amore.

Emma Mackey età e altezza

10. Emma Mackey è nata a Le Mans, in Francia, il 4 gennaio 1996. L’attrice è alta complessivamente 1,74 metri.

Fonte: IMDb

Paradise: la spiegazione del finale del film Netflix

Paradise: la spiegazione del finale del film Netflix

Un thriller fantascientifico con agghiaccianti risvolti etici, ecco come descrivere il film di Netflix Paradise, di produzione tedesca. Diretto da Boris Kunz (Hindafing), il film è infatti un racconto oscuro pieno di commenti sociali sulla bellezza, l’età, lo stato socioeconomico e l’industria tecnologica in continua crescita. Con un cast di talento, un’estetica inquietante e una premessa quantomai intrigante, Paradise si sta consolidando come uno dei migliori film di fantascienza su Netflix, divenendo in breve uno dei titoli più visti sulla piattaforma, che ogni appassionato del genere non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

La trama e il cast di Paradise

Il film è ambientato in un futuro non troppo lontano, in cui la società AEON è diventata un grande conglomerato farmaceutico multimiliardario. La start-up ci è riuscita con una tecnologia rivoluzionaria che permette di trasferire la durata della vita da una persona all’altra. Ciò ha naturalmente gravi conseguenze per parti della società. Protagonista del racconto è Elena, la quale si trova a dover affrontare richieste di risarcimento assicurative che lei e suo marito Max non possono pagare. La donna, quindi, si sente obbligata a vendere 40 anni della sua vita ad AEON.

Max, che lavora proprio per l’azienda, cerca però ogni modo possibile per poter poi recuperare gli anni perduti di sua moglie. Nel corso di questa ricerca, però, egli si rende conto che il CEO di AEON, Sophie Theissen, sembra stia prendendo proprio di mira la vita di Elena, per motivi però sconosciuti. Per Max ed Elena inizia dunque una vera e propria caccia, che non solo li porterà oltre i confini nazionali, ma anche al limite dei propri concetti morali. L’obiettivo, ad ogni modo, rimarrà sempre quello di riuscire a recuperare gli anni di Elena prima che sia troppo tardi.

Paradise-cast

L’attore tedesco Kostja Ullmann interpreta Max. Egli ha avuto il suo primo ruolo da protagonista con Sommersturm (Tempesta estiva). Ha poi continuato a lavorare per produzioni tedesche per la maggior parte della sua carriera, ritagliandosi però alcuni ruoli in alcuni film internazionali, come A Most Wanted Man. L’attrice Marlene Tanczik interpreta invece Elena. Il cast del film include poi rispettati attori tedeschi come Iris Berben (Triangle of Sadness), Corinna Kirchhoff (Ein Leben Lang), Lisa-Marie Koroll (Wir sind jetzt), Alina Levshin (Combat Girls), Lorna Ishema (Der Überfall), Numan Acar (Homeland) e Lisa Loven Kongsli (Justice League di Zack Snyder).

Paradise: la spiegazione del finale del film

Sebbene Elena abbia accettato il suo destino di donna di quasi 70 anni, andando a vivere con i suoi genitori e riprendendo il suo lavoro di medico in un ospedale pubblico, Max è determinato a trovare una soluzione. Egli pensa che il suo capo potrebbe dar loro una mano, ma presto scopre che il CEO di AEON, Sophie Theissen, è in realtà il beneficiario della donazione di sua moglie. C’è di peggio: è del tutto possibile che l’incendio della loro casa non sia stato affatto un incidente, ma un modo calcolato per costringere Elena a diventare una donatrice e permettere a Sophie di aumentare la sua durata di vita.

Dopo aver scoperto che ci sono cliniche illegali in Lituania che eseguono procedure di trapianto di età al di fuori della portata di AEON, Max escogita un piano: rapire Sophie e recarsi in uno di questi luoghi clandestini in modo che Elena possa riavere i suoi anni. Dopodiché, ricominceranno una vita insieme da qualche altra parte. Non tutto però va secondo i piani. Non del tutto sicuro di come sia una Sophie Theissen di 38 anni più giovane, Max commette infatti un errore e rapisce sua figlia Marie. Teoricamente, dal momento che condividono lo stesso DNA, Marie andrebbe ugualmente bene per un trapianto di età con Elena.

Subentra però un problema etico: Max e Elena intendono davvero rubare quattro decadi a una donna innocente che per giunta si oppone alle idee di sua madre? Quella domanda persiste mentre superano gli ostacoli per raggiungere la Lituania, il tutto mentre sono seguiti dall’esercito privato di Theissen. Quando stanno per farcela, vengono però intercettati da un gruppo noto come Adam, che ha combattuto contro il lavoro di AEON uccidendo persone che hanno beneficiato di trapianti di età. La loro leader, Lilith, rivela che Max ha incontrato Elena solo perché Sophie ha voluto così, sapendo che Elena era l’unica persona compatibile con il suo DNA.

Paradise-spiegazione-finale

Il piano di Lilith è dunque quello di usare Max ed Elena come esca per attirare Sophie in un edificio lituano abbandonato. Quando l’incontro avviene, le forti tensioni tra i due eserciti portano allo scoppio di un massiccio scontro a fuoco. Lilith viene uccisa, ma Sophie sopravvive. Max riesce a scappare dall’edificio con Elena e Marie. Mentre si assicura un’auto, Marie cerca di sparare a Elena con una pistola scarica, dissipando ogni dubbio che Elena potrebbe avere sull’usarla per riavere la sua giovinezza. Max, d’altra parte, ha cambiato idea. Guidando verso la clinica illegale, cerca di convincere sua moglie a non andare avanti con il piano.

Come mostrano le ultime scene di Paradise, Elena esegue l’intervento e il suo corpo ringiovanisce lentamente di 38 anni, mentre Marie invecchia. Il film poi fa un indeterminato salto nel tempo per rivelare i destini di Max ed Elena. Nell’ultima scena, Max guarda da lontano un’Elena incinta, che è sulla spiaggia con il suo nuovo ragazzo. Quindi torna indietro e va verso un’auto dove lo stanno aspettando i membri sopravvissuti del gruppo Adam. Apparentemente, Max si è unito alla lotta contro AEON, ancora in corso. Un finale che lascia dunque aperta una porta ad un possibile sequel, che racconti i tentativi di abbattere per sempre la AEON.

Il trailer di Paradise e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Paradise unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, DigitalSpy

Talk To Me: l’horror A24 al cinema in Italia dal 28 settembre

Talk To Me: l’horror A24 al cinema in Italia dal 28 settembre

Midnight Factory annuncia l’arrivo nei cinema italiani dal prossimo 28 settembre del nuovo teen horror soprannaturale Talk To Me. La pubblicazione del poster e del teaser trailer accompagnano l’annuncio, dato in concomitanza con l’uscita wide del film negli Stati Uniti con A24 (la nota casa di produzione e distribuzione che ha trionfato agli Oscar 2023 con Everything Everywhere All at Once e The Whale, e ha lanciato alcuni fra gli horror più iconici degli ultimi anni, tra cui Hereditary, X – A Sexy Horror Story e Pearl).

Dai produttori di Babadook, Talk to Me vede tra i protagonisti anche la star internazionale de Il Signore degli Anelli Miranda Otto e segna il debutto alla regia dell’emergente duo australiano composto dai gemelli Danny e Michael Philippou, già molto noto per aver firmato e diffuso video horror-comedy controversi sul loro canale YouTube RackaRacka, generando oltre 2 miliardi di visualizzazioni.

In stile Ouija, il film risponde ai canoni classici dell’horror seguendo il filone delle possessioni demoniache. Con il 97% di punteggio su Rotten Tomatoes, Talk To Me è attualmente l’horror con il rating più alto del 2023, definito da Vice come “uno dei film più spaventosi del decennio”.

Talk To Me è una discesa all’inferno che ha inizio quando dei ragazzi si spingono troppo oltre aprendo le porte al mondo degli spiriti. Un gruppo di giovani ragazzi – interpretati da Sophie Wilde (Bird), Alexandra Jensen (Beat), Joe Bird (Rabbit), Otis Dhanji (Aquaman) – si imbattono in una serie di video virali che ritraggono gli effetti sconvolgenti di un gioco al limite del soprannaturale: una seduta spiritica in cui il soggetto entra in contatto con gli spiriti dell’aldilà attraverso una mano imbalsamata che funge da portale tra i due mondi. In cerca di una distrazione nell’anniversario della morte di sua madre, l’adolescente Mia (Sophie Wilde) e il suo gruppo di amici decidono di cimentarsi in una prova di coraggio evocando gli spiriti seguendo il semplice rituale in un pericoloso gioco al rilancio, accettando a turno di sfidarsi ad aprire il varco che collega vivi e morti fino a infrangere le regole del gioco. I giovani amici vivranno un’esperienza sconvolgente e si ritroveranno intrappolati in un vortice di terrore causato dalle misteriose forze soprannaturali sprigionate dal rituale.

Presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival del 2023 dove ha raccolto il plauso della critica, Talk To Me uscirà nelle sale italiane il 28 settembre con Midnight Factory, etichetta horror di Plaion Pictures.

La trama

Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge troppo oltre aprendo irrimediabilmente le porte al mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti?

Box office: Barbie senza rivali al box office!

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Box office: Barbie senza rivali al box office!

A più di una settimana dalla sua prima uscita nei cinema italiani, Barbie ha scalato le classifiche del box office ed ha già stabilito alcuni primati: miglior weekend del 2023 in Italia e pellicola diretta da una donna ad aver incassato di più nel primo giorno di programmazione. Al suo secondo fine settimana di programmazione, Barbie incassa €1.365.585, su un totale ad oggi di più di 18 milioni di euro.

Al secondo posto ritroviamo Mission impossible: dead reckoning parte uno; la pellicola, settimo capitolo della saga action con Tom Cruise, raggiunge un incasso di €171.843 a fronte di un totale di più di 4 milioni di euro.

Terzo classificato è Indiana Jones ed il quadrante del destino, quinto ed ultimo capitolo della serie cinematografica sul professore avventuriero con frusta e cappello, con Harrison Ford e Phoebe Waller Bridge. Il film incassa €83.053 arrivando ad un totale di quasi 6 milioni di euro.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto si ritrovano rispettivamente Elemental, con un incasso di €78.589 a fronte di un totale di quasi 6 milioni di euro dalla sua prima uscita nelle sale il 21 giugno, e Papà scatenato, che incassa €32.814.

Al sesto e settimo posto si stabiliscono Il castello nel cielo, il film d’animazione dello studio Ghibli, con un incasso di €28.531, e Ruby Gillman la ragazza con i tentacoli, pellicola animata nei cinema dal  5 luglio, che ha incassato €23.051.

Ottavo classificato è La maledizione della Queen Mary, nuovo horror nelle sale dal  19 luglio, con un incasso di €20.186 a fronte di un totale di €318.405 guadagnato ad oggi dalla sua uscita al cinema.

Al nono e decimo posto ritroviamo due pellicole italiane, entrambi nei cinema dal 27 luglio. Hai mai avuto paura?, pellicola drammatica e horror, è il nono classificato con un incasso  €16.790, mentre ultimo per  box office è Noi anni luce, pellicola drammatica diretta da Tiziano Russo, che guadagna €16.214 a fronte di un totale  di quasi 50 mila euro.

Gina Rodriguez e Zachary Levi proteggono la loro famiglia nella prima foto di Spy Kids: Armageddon

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Il franchise Spy Kids di Robert Rodriguez è sempre stata una delle serie di film d’avventura per famiglie preferite dai fan. Quindi non è stata una sorpresa quando è stato annunciato un riavvio nel gennaio 2021. Mentre i film originali mettevano al centro una famiglia Latinx, il riavvio si concentrerà sulla famiglia multiculturale con Gina Rodriguez e Zachary Levi come genitori spia, mentre Everly Carganilla, e Connor Esterson interpreterà i figli degli agenti segreti. Ora diamo il nostro primo sguardo alla famiglia al centro del prossimo riavvio. Guarda la nuova immagine qui sotto:

Spy Kids: ArmageddonLa pellicola è l’annunciato reboot del franchise Spy Kids targato Netflix. I dettagli della trama per il nuovo film di Spy Kids sono tenuti nascosti, ma The Hollywood Reporter anticipa che l’intenzione attuale è quella di introdurre una nuova famiglia di spie. Non è chiaro se qualcuno del cast originale, inclusi Antonio Banderas o Carla Gugino, tornerà a riprendere i propri ruoli a qualsiasi titolo.

Spy Kids, l’originale

Il franchise originale di Spy Kids vedeva Antonio Banderas e Carla Gugino nei panni di due spie che vengono rapite, con i loro figli (interpretati da Alexa Vega e Daryl Sabara) incaricati di salvarli mentre svelano anche il passato segreto di spionaggio della famiglia. Originariamente pubblicato nel 2001, il franchise ha generato tre sequel ufficiali, l’ultimo dei quali è Spy Kids: All the Time in the World del 2011, con Jessica Alba e Joel McHale.

Napoleon: Joaquin Phoenix incorona Vanessa Kirby nella nuova immagine ufficiale

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Dopo il nuovo look di ieri al Napoleon di Ridley Scott, Empire ha ora svelato un’altra fotografia inedita del film che vede il personaggio protagonista di Joaquin Phoenix che pone la corona di Francia sulla testa di Joséphine de Beauharnais di Vanessa Kirby. Il primo trailer del film è stato rilasciato all’inizio di questo mese, e ha mostrato la scala di grandezza che c’è dietro al progetto di lunga data di Ridley Scott e le scene di battaglia erano assolutamente impressionanti.

Inizialmente previsto per un lancio esclusivo su Apple TV+, il film è riuscito a ottenere un debutto nelle sale. Apple Studios e Sony Pictures porteranno questa grande esperienza cinematografica sul grande schermo, una piattaforma adatta per un film di proporzioni così epiche. Insieme a Killers of the Flower Moon di ottobre, questa mossa suggerisce come la dedizione di Apple ad abbracciare sia l’esperienza cinematografica tradizionale che la diffusione attraverso la sua piattaforma di streaming digitale. Di seguito, ecco l’immagine:

Napoleon Joaquin Phoenix Vanessa Kirby

Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix

Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Loki: un nuovo poster e il trailer ufficiale della seconda stagione!

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I Marvel Studios hanno rilasciato il primo trailer e un nuovo poster per la seconda stagione di LOKI, con il filmato che solleva molte più domande di quanto si poteva prevedere. Come saprà chi ha visto la prima stagione, nei momenti finali di essa il dio dell’inganno si è ritrovato perso in una linea temporale alternativa, in cui Kang il Conquistatore governa apertamente sulla TVA. Dal trailer della seconda stagione si suggerisce ora che quella era solo una delle tante linee temporali alternative in cui atterrerà il protagonista.

Con questo in mente, è difficile dire se questo Mobius, il personaggio interpretato da Owen Wilson, sia quello che abbiamo conosciuto nella stagione precedente. Il Giudice Renslayer a sua volta sembra essere a caccia di Kang, mentre anche una Miss Minutes delle dimensioni di un kaiju è a piede libero. Il trailer ci anticipa invece che Sylvie, nel frattempo, sembra aver creato una nuova vita per se stessa. Infine, sembra che gran parte della prossima stagione di Loki sarà dedicata a salvare la TVA e la Terra-616 impedendo che la Sacra Linea Temporale vada fuori controllo.

Per quanto riguarda Kang il Conquistatore, si possono vedere varie statue e dipinti che adorano la sua immagine, anche se l’unico scorcio che abbiamo del cattivo stesso è quando vediamo la sua variante nota come Victor Timely, già vista nella scena post-credits di Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Il nuovo poster rilasciato, similmente a quello precedente, vede il protagonista correre o camminare su quella che potrebbe essere una linea temporale. Stavolta, però, al centro non vi è più Miss Minutes bensì lo stesso Loki. Infine, Variety ha pubblicato su Twitter alcune nuove foto provenienti direttamente dalla nuova stagione. Di seguito, ecco il poster e le foto:

Loki 2, tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione

LOKI sarà la “prima seconda stagione in assoluto” dello studio, e che tornerà a raccontare le imprese  del Dio dell’Inganno e dei suoi tentativi di preservare l’integrità del Multiverso. La sinossi ufficiale rilasciata dalla Disney recita: “la seconda stagione di Loki riprende all’indomani dello scioccante finale di stagione, quando Loki si ritrova coinvolto in una battaglia per l’anima della Time Variance Authority. Insieme a Mobius, Hunter B-15 e a una squadra di personaggi vecchi e nuovi, Loki naviga in un Multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla ricerca di Sylvie, Judge Renslayer e Miss Minutes per comprendere su cosa significhi possedere il libero arbitrio e uno scopo glorioso“.

Tom Hiddleston interpreterà naturalmente il Dio dell’inganno, mentre è confermato anche il ritorno di Owen Wilson e Sophia DiMartino, così come l’arrivo della new entry Ke Huy Quan, reduce dalla vittoria dell’Oscar per Everything Everywhere All at Once. Jonathan Majors tornerà invece nel ruolo di Kang, anche se il suo personaggio non viene citato nel sinossi. La seconda stagione di Loki, infatti, dovrebbe fornire agli spettatori maggiori indizi su quello che sarà il suo futuro nell’MCU. Il debutto della nuova stagione è previsto su Disney+ per il 6 ottobre.

Film horror: 10 migliori film di genere ambientati durante l’estate

La fredda stagione invernale sembra il momento perfetto per accoccolarsi con un buon film horror per una notte di paura. Tuttavia, ci sono anche alcuni film horror per i mesi più caldi. Dagli slasher che danno la caccia ai consulenti del campeggio alle vacanze estive andate male. Film come Sleepaway Camp e Summer Camp sono film horror inquietanti che giocano sui temi tipici dei film estivi. Altri, come Cabin Fever e La casa, utilizzano un’ambientazione appropriata per spaventare il pubblico con una location apparentemente realistica. Questi sono alcuni dei migliori film sulle vacanze estive che potrebbero far ricredere gli spettatori sui loro divertenti piani stagionali.

Incubo finale (1998)

Incubo finale film horror

Incubo finale è il sequel del film slasher So cosa hai fatto. Sebbene la serie di film non sia tra le più popolari e abbia ricevuto aspre critiche, soprattutto per quanto riguarda l’apparentemente immeritevole final girl, il franchise ha un seguito di culto. Con il titolo originale di I Still Know What You Did Last Summer, il film è un horror d’atmosfera per una notte d’estate spettrale. Ambientato alle Bahamas, le vittime dello slasher armato di uncino lottano per la sopravvivenza durante una tempesta tropicale in un resort sulla spiaggia quasi deserto.

Piranha 3D (2010)

Piranha 3D

Piranha non è certo l’apice dei film horror con creature spaventose, ma in termini di film horror di serie B cruenti e leggermente umoristici, è una visione estiva divertente. Ambientato in una città lungo il lago Vittoria, i turisti in vacanza sono terrorizzati quando delle scosse sotterranee liberano dei pesci preistorici simili a piranha. Il film è la scelta perfetta per gli appassionati di questo genere di pellicole con una buona dose di suspense. Anche se presenta alcune immagini particolarmente inquietanti, come quella di un uomo che viene mangiato dalla vita in giù. Questi inquietanti pesci mangia-uomini faranno riflettere lo spettatore prima di fare un tuffo nella piscina locale.

It Follows (2015)

It Follows film horror

In It Follows, l’adolescente Jay (Maika Monroe) contrae inconsapevolmente una maledizione trasmessa attraverso un rapporto sessuale. Insieme ai suoi amici, Jay cerca di sfuggire alla creatura che la insegue costantemente, apparendo in forme strane e terrificanti. It Follows è un film horror che racconta anche una storia di adolescenza che si concentra su un gruppo di giovani adulti che cercano di sfuggire a un mostro durante un periodo caldo in cui non sono apparentemente sorvegliati dai genitori. L’ambientazione è stranamente pittoresca e idilliaca, in contrasto con la terrificante lotta per la sopravvivenza che questi adolescenti affrontano per combattere e spezzare questa maledizione.

Summer Camp (2015)

Summer Camp

Non sono molti i film horror zombie che si inseriscono perfettamente nella categoria delle emozioni estive. Tuttavia, Summer Camp è un’eccezione unica. Seguendo un gruppo di animatori americani in Europa in attesa dell’apertura della stagione, la trama è una frenetica lotta per la sopravvivenza contro uno strano virus che provoca rabbia. Sebbene Summer Camp non parli esplicitamente di non-morti, il film è perfetto per gli appassionati di zombie alla ricerca di una svolta inquietante del genere. La trama di questo film horror “campy” include un paio di colpi di scena sconcertanti che tengono il pubblico con il fiato sospeso in attesa della risoluzione.

Sleepaway Camp (1983)

Sleepaway Camp film horror

Venerdì 13 è l’iconico slasher da campo estivo degli anni ’80. Tuttavia, Sleepaway Camp è un altro inquietante classico cult di quell’epoca. Un film horror da campeggio per adolescenti con qualche stranezza in più che lo rendono una visione allettante. Sleepaway Camp è il perfetto film horror campy, che offre ai fan la suspense, l’inquietudine e l’eccentricità per cui il sottogenere è noto. Il classico cult degli anni ’80 ha anche un’aggiunta di mistero nella trama, che porta a un finale che è entrato nella storia del cinema come uno dei colpi di scena più scioccanti in uno slasher apparentemente banale.

Cabin Fever (2002)

Cabin fever

In Cabin Fever, un gruppo di amici si reca in vacanza in una baita remota dove, attraverso l’acqua, contraggono un virus mortale mangia-carne che li fa ammalare violentemente. Questo film horror estivo è un classico del cinema, nonostante alcune scene discutibili. Cabin Fever ha l’effetto intenso di far accapponare la pelle allo spettatore. Le immagini sono cruente e inquietanti e ritraggono questa misteriosa malattia con un realismo nauseante. Questo film è un horror unico, ambientato in una baita nel bosco, che si allontana dal genere slasher per entrare nella categoria delle epidemie virali, rendendo il film affascinante e inquietante.

Quella casa nel bosco (2002)

Quella casa nel bosco

Quella casa nel bosco è un film horror incredibilmente metaforico che inizialmente fa pensare allo spettatore di essere incappato in un altro film di genere con una trama prevedibile e campanilistica. Tuttavia, il film prende una piega sconvolgente, che si adatta a tutti i tropi del genere e allo stesso tempo li decostruisce. Quando cinque amici fanno una gita in una baita remota, lottano per la sopravvivenza quando dei mostri non morti attaccano. Tuttavia, questa è solo la punta dell’iceberg di questa trama agghiacciante. Mentre un team segreto di scienziati controlla gli eventi terrificanti, il pubblico diventa sempre più sospettoso della natura misteriosa di questi eventi da incubo.

The Final Girls (2015)

The Final Girl

The Final Girls è un altro film horror che gioca su uno dei tropi più popolari del genere. In questa trama, un gruppo di amiche va a vedere la proiezione di un film horror di cui è stata protagonista una delle loro madri, quando improvvisamente si ritrovano nel film. The Final Girls non si limita a giocare il luogo comune ai film di genere da cui prende il nome, ma punta i riflettori sugli aspetti più iconici dei film slasher. Questo metafilm tocca punti comuni e crea una trama inaspettatamente emozionante e accattivante che si regge da sola.

La casa (1981)

La casa

La casa è uno dei film più iconici sulla possessione demoniaca, che si distingue anche per essere un’inquietante storia di una baita nel bosco. Quando un gruppo di amici si reca per un fine settimana in una location isolata, liberano accidentalmente un antico male che terrorizza e ferisce per piacere. Con il titolo originale di The Evil Dead, il film horror ha resistito alla prova del tempo, continuando ad avere una forte base di fan che ha portato a diversi sequel e a un revival del franchise negli ultimi anni. L’atmosfera isolata e spettrale del film lo rende uno dei migliori film horror dell’estate.

It (2017)

It

It, il primo capitolo del remake in due parti di It di Stephen King, è uno dei migliori film horror moderni. Pennywise, una forma di vita extraterrestre che si finge clown, tormenta un gruppo di ragazzi in una pittoresca e ignara cittadina del Maine. È l’apice dell’horror estivo, che trascina il pubblico in un incubo terrificante su una vacanza estiva contorta che si trasforma in una lotta per la sopravvivenza per un gruppo di giovani adulti tormentati. La suspense e la costruzione del terrore del film lasciano un’impressione duratura, così come le eccellenti interpretazioni degli eroici ragazzi che lottano contro la creatura manipolatrice.

Street Fighter: i registi del reboot offrono aggiornamenti sul film

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Ad aprile era stato annunciato che un altro film live-action basato sulla serie di videogiochi Street Fighter era in fase di sviluppo presso la Legendary Entertainment. Il film sarà co-diretto dai fratelli Danny e Michael Philippou, la coppia dietro l’acclamato film horror Talk to Me. In una recente conversazione con Deadline, i Philippou ha fornito una piccola anticipazione su ciò che accadrà con questo nuovo film. I due hanno notato come hanno un grande pozzo di storie e personaggi da cui trarre ispirazione, anticipando però che aggiungeranno anche alcune delle loro idee originali per la storia.

Siamo stati ingaggiati per sviluppare Street Fighter, che ha una tradizione, dei personaggi e un mondo incredibili. Ma poi abbiamo anche così tante idee originali“, ha spiegato Michael. Della libertà creativa che avranno con il progetto, Danny ha aggiunto: “Con Street Fighter, quelli della Legendary sembra che ci lasceranno prendere il controllo e fare davvero le cose che vogliamo. È molto eccitante. E così si tratta solo di negoziare quanti cuochi ci saranno in questa cucina e quanta libertà avremo“.

Vogliamo che si sappia che abbiamo dato il cento per cento in ogni nostro film e che è davvero opera nostra, e che dunque non lo facciamo solo per uno stipendio o qualcosa del genere“, ha continuato Michael, spiegando come entrambi condividano una grande passione per Street Fighter. “Vogliamo fare cose che ci appassionano davvero e metterci tutto dentro. Questo è quello che vogliamo. Quindi, ci sono state offerte cose, ma vogliamo essere legati a cose a cui vogliamo davvero dedicarci per i prossimi anni e metterci il massimo dell’impegno“.

La serie videoludica è stata adattata in film live-action più volte negli anni precedenti, sebbene l’accoglienza della critica non sia mai stata particolarmente positiva. Il film originale di Street Fighter, uscito nel 1994, era interpretato da Jean-Claude Van Damme al fianco di Raul Julia. Kristin Kreuk avrebbe poi guidato il cast del reboot non connesso Street Fighter: The Legend of Chun-Li nel 2009. Ci sono stati anche programmi web e adattamenti animati del marchio Street Fighter. Nel frattempo, anche la serie di videogiochi sta andando forte, con Street Fighter 6 in uscita all’inizio di agosto. Poi, non resterà che aspettare il nuovo film.

Francis Ford Coppola definisce Barbie e Oppenheimer una “vittoria per il cinema”

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Il settore cinematografico ha globalmente subito un duro colpo negli anni dalla pandemia, con le sale chiuse per periodi prolungati di tempo e magri incassi al box office. Il guadagno inaspettato di quasi un miliardo di dollari complessivamente prodotto dai film campione d’incassi Barbie e Oppenheimer, usciti nello stesso giorno in gran parte del mondo – è una grande vittoria per l’industria, secondo l’iconico regista premio Oscar Francis Ford Coppola, che ha condiviso la sua pensieri a riguardo tramite le Instagram Stories del suo profilo ufficiale.

Devo ancora vedere Barbie e Oppenheimer, ma il fatto che le persone stiano riempiendo i cinema pur di vederli e che entrambi i film non siano né sequel né prequel, né abbiano nessun altro tipo di numero legato a loro, nel senso che sono veri pezzi unici, è una vittoria per il cinema”, ha scritto Coppola, rispondendo ad un follower che gli chiedeva un parere riguardo ai due film del momento. In un altra Storia, Coppola è poi andato oltre, affermando che “la mia impressione è che siamo sull’orlo di una nuova età dell’oro. Cinema meraviglioso e illuminante visto nelle grandi sale.

Francis Ford Coppola torna al cinema con Megalopolis

Come noto, anche Coppola prossimamente tornerà al cinema con un suo blockbuster d’autore, il tanto atteso Megalopolis. Il  film è caratterizzato da un’ambientazione futuristica e sarà incentrato su un ambizioso architetto che cova l’innovativa idea di ricostruire New York City come un’utopica città all’indomani di un disastro naturale che ha rovinato le infrastrutture di quella originale. Fanno parte del cast di Megalopolis Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Laurence Fishburne, Aubrey Plaza, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzman, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar.

Dopo diversi decenni e qualche polemica, il progetto di passione di Coppola ha dunque finalmente iniziato a prendere vita, con le riprese che si sono ora concluse. Come noto, la prima idea molto ambiziosa per il progetto è da lui stata sviluppata nel 1980, ma il film richiedeva un finanziamento molto importante e così è stato davvero difficile metterlo in piedi. Contro ogni previsione, Coppola è però riuscito a far decollare il film tramite un proprio investimento, permettendo così di far iniziare ufficialmente la sua produzione. Attualmente, non è ancora stata comunicata la data di uscita in sala.

Tutto quello che c’è da sapere su Barbie e Oppenheimer

Barbie (qui la recensione) è il film della sceneggiatrice e regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird), con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. In esso si racconta del viaggio di Barbie da Barbieland al mondo reale per scoprire da cosa sono dovuti gli strani sintomi che la rendono meno perfetta delle altre. Da quando è uscito al cinema, il 21 luglio, Barbie ha ad oggi incassato 774 milioni, affermandosi come un successo clamoroso per la Warner Bros., lo studio che distribuisce il film.

Oppenheimer (qui la recensione) è invece il film scritto e diretto da Christopher Nolan, un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia dell’enigmatico uomo che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Cillian Murphy interpreta J. Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica, mentre accanto a lui si ritrovano anche Emily Blunt, Emily Blunt,  Robert Downey Jr. e altri ancora. Ad oggi il film, uscito a sua volta il 21 luglio, ha incassato ben 400 milioni di dollari, affermandosi come uno dei maggiori successi di Nolan.

Invincible: Robert Kirkman offre un promettente aggiornamento per il film live-action

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Robert Kirkman, meglio conosciuto per aver ideato i fumetti The Walking Dead e Invincible, ha condiviso un aggiornamento sullo stato attuale dell’adattamento in live-action di quest’ultimo, che i fan attendono da molto tempo. Il famoso scrittore ha citato gli scioperi di Hollywood in corso come una delle ragioni dietro gli attuali ritardi, assicurando però che la Universal, lo studio di produzione dietro il film, è ancora interessata al progetto e che ci stanno lavorando. “Con gli scioperi e tutto il resto, è tutto bloccato, e giustamente. Tutti stanno facendo una grande cosa cercando di assicurarsi che le generazioni future possano lavorare, prosperare e sopravvivere in questo industria”, ha dichiarato Kirkman a ScreenRant.

È qualcosa verso cui so che la Universal prova molto interesse, ed è qualcosa su cui abbiamo lavorato dietro le quinte fino a questo punto. Spero di poter rispondere a questa domanda [quando il progetto entrerà in fase di produzione] in modo più comprensibile a un certo punto nel futuro“, ha dichiarato lo scrittore. Come noto, il film è stato annunciato nel 2017 con Seth Rogen e Evan Goldberg chiamati a scrivere la sceneggiatura. Pur dovendo ora affrontare le sfide dovute agli scioperi in corso di sceneggiatori e attori, il team rimane dunque fiducioso che i progressi riprenderanno quando l’industria si stabilizzerà.

Nel frattempo, la serie animata, Invincible, tornerà su Prime Video da novembre con la sua seconda stagione in due parti dopo una pausa di quasi tre anni. La seconda stagione vedrà Mark venire a patti con la verità su suo padre, in seguito agli eventi del finale della prima stagione. I nuovi episodi, inoltre, introdurrano anche Angstrom Levy, un formidabile supercriminale con la capacità di attraversare più dimensioni e formare un multiverso. Nel frattempo è stato rilasciato anche uno speciale autonomo su Atom Eve. Per quanto riguarda il film live action, invece, non si sa ancora se e in che modo si porrà nei confronti della serie animata.

Tatiana Maslany di She-Hulk si scaglia contro Bob Iger della Disney

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Continua a tenere banco la questione scioperi in corso a Hollywood, e dopo avervi segnalato il forte intervento di Bryan Cranston durante uno dei tanti picchetti in corso negli USA, oggi dalle pagine del THR arriva anche un forte monito da una delle star che ha collaborato di recente con lo lo studios diretto da Bob Iger, Tatiana Maslany, che è stata protagonista della serie Marvel Studios diffuso via Disney+ She-Hulk: Attorney at Law.

L’attrice non ha usato mezzi termini per commentare le dichiarazioni diffuse dal CEO, definendole “fuori dal mondo”. “Penso che sia completamente fuori dal mondo”, ha detto a THR dai picchetti a New York City. “È completamente fuori contatto con i lavoratori che realizzano i suoi spettacoli, che fanno sì che le persone guardino questi spettacoli, che portano gli spettatori a lui e gli fanno fare soldi”.

“Avendo lavorato a uno spettacolo Disney, so dove le persone cadono nelle fessure del sistema e dove le persone vengono sfruttate ed è oltraggiosa la quantità di ricchezza che non viene condivisa con le persone che effettivamente realizzano il prodotto. Questi sono la troupe, il cast, gli scrittori, “ Maslany ha aggiunto.

Allo stato attuale, è impossibile prevedere quanto dureranno gli scioperi e alcuni analisti del settore ritengono che potrebbero continuare fino al 2024. Sony Pictures è diventato il primo grande studio a ritardare molte delle sue prossime uscite sul grande schermo, ma non dovrebbe essere l’unico.

She-Hulk: Attorney at Law segue Jennifer Walters mentre naviga nella complicata vita di un avvocato single di 30 anni che è anche un hulk superpotente di 6 piedi e 7 pollici. La serie di nove episodi dà il benvenuto a una serie di veterani del MCU, tra cui Mark Ruffalo nei panni di Smart Hulk, Tim Roth nei panni di Emil Blonsky/l’Abominio e Benedict Wong nei panni di Wong. Il cast include anche Ginger Gonzaga, Josh Segarra, Jameela Jamil, Jon Bass e Renée Elise Goldsberry. I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Kat Coiro e Jessica Gao. I produttori co-esecutivi sono Wendy Jacobson e Jennifer Booth. Tutti gli episodi di She-Hulk: Attorney at Law sono ora disponibili per lo streaming su Disney+. Non si sa nulla su una seconda stagione.

The Way of the Wind: arriva un aggiornamento sul film su Gesù di Terrence Malick

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È stato rivelato un nuovo aggiornamento per The Way of the Wind, l’epico dramma biblico è scritto e diretto da Terrence Malick (La sottile linea rossa, The New World, The Tree of life). Questo film “racconta diversi episodi della storia della vita di Gesù Cristo”. Il film è stato girato nel 2019, ma non è ancora uscito.

Un aggiornamento diffuso da World of Reel afferma che il film è attualmente ancora in fase di montaggio, ma si prevede che uscirà nel 2024. La pellicola come molti film del regista potrebbe essere presentato in anteprima al Festival di Cannes nel maggio del 2024. The Way of the Wind dovrebbe raccontare passaggi “nella vita di Cristo” attraverso la rappresentazione di parabole evangeliche. Si dice che la discesa di Gesù Cristo nel mondo dei morti, nota anche come la sua “discesa negli inferi”, sia una delle parabole che saranno incluse nel film.

Chi c’è nel cast de The Way of the Wind?

The Way of the Wind è interpretato da Geza Rohrig nei panni di Gesù Cristo, Mark Rylance nei panni di Satana, Matthias Schoenaerts nei panni di San Pietro, Philip Arditti nei panni di Osea, Nabil Elouahabi nei panni di Santo Stefano, Aidan Turner nei panni di Sant’Andrea, Con O’Neill nei panni di Enoch, Joseph Mawle nei panni di Saul e Karel Roden come Mamon, Martin McCann come Marcellus, Sarah-Sophie Boussnina come Claudia, Laetitia Eido come Anna, Ali Suliman come Cleopas e Shadi Mar’i come Asher.

Il cast comprende anche Selim Bayraktar nei panni di Jonathan, Ori Pfeffer nei panni di Ahaziah, Selva Rasalingam nei panni di Jeroboam, Tawfeek Barhom nei panni di John, Sebastiano Filocamo nei panni del fratello maggiore prodigo, Makram Khoury nei panni di Jonas. Nel cast anche Ben Kingsley, Joseph Fiennes, Douglas Booth, Sarah Greene, Mathieu Kassovitz, Numan Acar, Björn Thors, Franz Rogowski e Leila Hatami nel ruolo di Maria Maddalena.

Superman: Legacy, la DC potrebbe aver inavvertitamente svelato il villain del film

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Come noto, DC Universe Infinite ha recentemente reso noti i quattro fumetti che hanno ispirato il film Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn. Questi sono: Superman: Birthright di Mark Waid, Leinil Francis Yu e Gerry Alanguilan (2003-04); All-Star Superman di Grant Morrison e Frank Quitely (2005- 06); Superman: Ending Battle di Johns, Joe Casey, Joe Kelly e Mark Schultz (2002); e Superman: Brainiac di Geoff Johns e Gary Frank (2008). Proprio rivelando quest’ultimo, la DC potrebbe aver inavvertitamente svelato il villain del film.

Quest’ultimo, infatti, vede l’alieno ossessionato dalla conoscenza di nome Brainiac che rivolge le sue attenzioni al pianeta Terra. Il cattivo, come noto, ha la tendenza a recarsi in vari mondi per rapire la sua popolazione e le sue città aggiungendole così alla sua vasta collezione di reperti provenienti da ogni parte dell’universo. Naturalmente, Superman cercherà di impedire che ciò avvenga anche alla Terra e alle sue persone. Si tratterebbe di una buona storia per dimostrare il legame che il supereroe ha sviluppato con il nostro pianeta e come dunque egli si impegni al massimo pur di poterlo proteggere.

Al momento non si hanno però notizie ufficiali riguardo il villain, dunque quella di Brainiac è una possibilità da prendere con le pinze per il momento. È però difficile pensare che la serie a fumetti con Brainiac esplicitamente nel titolo venga inclusa in un elenco come questo se poi l’iconico cattivo non fosse effettivamente coinvolto in qualche modo nel film. Certo, James Gunn potrebbe aver ripreso alcuni aspetti della storia e non necessariamente l’antagonista, ma, appunto, sembra difficile crederlo. Non resta però che attendere ulteriori notizie per poter avere conferma di quanto ad ora riportato da The Direct.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman: Legacy è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Superman: Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Cinema Nights: UCI Cinemas celebra l’estate con gli spettacoli serali da 4,90 euro

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Le lunghe e calde notti d’estate si illuminano con la magia del grande schermo grazie a Cinema Nights, l’iniziativa del Circuito UCI Cinemas che offre ai cinefili e alle famiglie di tutta Italia la possibilità di vedere i film più attesi della stagione e le nuove uscite a un prezzo scontato negli spettacoli serali. A partire dal 29 luglio i biglietti delle proiezioni incluse nella promozione acquistati tramite i canali online del Circuito costeranno solo 4.90 euro, 5,90 euro quelli acquistati direttamente alla cassa del cinema o tramite ATM. Nei cinema Luxe aderenti il costo del biglietto online sarà invece di 6.90 euro, 7,90 euro per l’acquisto in cassa e presso gli ATM.

Le multisala che parteciperanno all’iniziativa dalla domenica al mercoledì a partire dalle ore 22:00 sono: UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Lissone (MB), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Porta di Roma (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst (RM), UCI Verona (VR), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Curno (BG), UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Firenze (FI), UCI Megalò (CH), UCI Certosa (MI), UCI Palermo (PA).

A UCI MilanoFiori (MI), UCI Pioltello (MI), UCI Perugia (PG), UCI Fiumara (GE), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Piacenza (PC), UCI Catania (CT) e UCI Luxe Palladio (VI) la promozione sarà attiva dal sabato al mercoledì a partire dalle ore 22:00.

A UCI Bolzano (BZ), UCI Villesse (GO), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Seven Gioia del Colle (BA), UCI Ferrara (FE), UCI Sinalunga (SI) e UCI Parco Leonardo (RM), il divertimento inizia prima, saranno infatti incluse nella promozione tutte le proiezioni in programma dalla domenica al mercoledì a partire dalle ore 21:00.

Romantiche in prima tv su SKY e NOW

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Romantiche in prima tv su SKY e NOW

Dopo il debutto nelle sale italiane arriva in prima tv Romantiche, divertentissima opera prima di Pilar Fogliati, lunedì 31 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno (alle 21.45 anche su Sky Cinema Romance), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Nel film Pilar Fogliati – oltre a curare la regia – interpreta quattro ritratti ironici che danno vita a una commedia a episodi. Il film vede la partecipazione di Barbora Bobulova, Levante, Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio e Giovanni Anzaldo, con l’amichevole partecipazione di Rodolfo Laganà ed Edoardo Purgatori. Il soggetto è di Giovanni Veronesi e Pilar Fogliati. La sceneggiatura è di Giovanni Veronesi, Pilar Fogliati e Giovanni Nasta. Il film è stato premiato con il Nastro D’Argento 2023 per la Migliore attrice in un film commedia a Pilar Fogliati e con il Globo d’Oro 2023 per la per la Miglior Commedia e quello per la Miglior Attrice (sempre a Pilar Fogliati).

ROMANTICHE è una produzione INDIANA PRODUCTION e VISION DISTRIBUTION, in collaborazione con SKY, PRIME VIDEO e con OGI Film.

La trama del film

Le storie di quattro ragazze che vivono a Roma e dintorni: Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché sia di nicchia; Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro; Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia a Guidonia; Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole avere tutto sotto controllo, anche i desideri del suo fidanzato. E tutte e quattro, a modo loro, cercano il loro posto nel mondo.

 

Saw X: trailer del nuovo horror con Jigsaw in Messico

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Saw X: trailer del nuovo horror con Jigsaw in Messico

Lionsgate dopo la data di uscita ha diffuso il trailer ufficiale di Saw X, il nuovo horror del franchise di successo SAW che vedrà il ritorno di Tobin Bell nei panni dell’iconico personaggio Jigsaw/John Kramer. Il decimo capitolo della serie di lunga data arriverà il 29 settembre negli USA. Il film presenta Tobin Bell che ritorna nei panni dell’iconico personaggio Jigsaw/John Kramer e si svolge tra il primo film e il suo sequel. Anche Kevin Greutert , che ha diretto Saw VI e Saw: The Final Chapter, torna a dirigere Saw X.

Il regista ha anche notato che spera di mantenere il titolo provvisorio di Saw X come nome del film, sottolineando che “torna alle radici di ciò che rende Saw così speciale”. Ha poi elogiato l’intero cast, inclusa la star di ritorno Tobin Bell, così come altri che hanno lavorato al film. “Spero che potremo usare il titolo Saw X perché questo capitolo torna davvero alle radici di ciò che rende Saw così speciale per me e per tutti gli altri che amano la saga di John Kramer“, ha detto Greutert. “Grazie di cuore a tutto il cast, non tutti quelli che posso nominare qui ma inclusi Tobin Bell, Shawnee Smith, Synnøve Lund, Steven Brand, Renata Vaca… e tutti gli altri che hanno contribuito a realizzare tutto questo, così come i produttori Mark Burg, Oren Koules, Ulrich Maier, Erick Ahedo e Lionsgate per avermi affidato questa bestia sputa sangue di una storia. Questo è un giorno incredibile per me, non vedo l’ora che il mondo veda il film finale“.

L’ultimo film di Saw, Spiral, è stato scritto da Josh Stolberg e Pete Goldfinger e diretto da Darren Lynn Bousman, che in precedenza aveva diretto  Saw II,  Saw III e  Saw IV. Il film è stato generalmente considerato una delusione, con il progetto che ha ricevuto recensioni contrastanti e ha incassato solo circa $ 40 milioni al botteghino. Saw X uscirà negli USA il 29 settembre 2023.

Bad Boys 4: scelta la data di uscita per il seque con Will Smith

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Bad Boys 4: scelta la data di uscita per il seque con Will Smith

Sony ha annunciato la data di uscita di Bad Boys 4, il film d’azione con protagonisti Will Smith e Martin Lawrence e sequel di Bad Boys for Life. La data di uscita di Bad Boys 4 è fissata per il 14 giugno 2024. Questa uscita estiva lo rende un film di alto profilo ed è sequel all’ultima puntata, Bad Boys for Life del 2020, uscita il 17 gennaio. Il secondo film del franchise uscì il 18 luglio 2003, mentre l’originale è uscito il 7 aprile 1995.

Chi sta realizzando Bad Boys 4?

Bad Boys 4 è diretto dai registi di Bad Boys for Life Adil El Arbi e Bilall Fallah e scritto da Chris Bremner. Il duo di registi ha anche diretto il film inedito di Batgirl con Leslie Grace e Brendan Fraser e due episodi della serie Disney+ della Marvel Ms. Marvel. Poco si sa dei dettagli della storia. Jerry Bruckheimer, Will Smith per Westbrook, Doug Belgrad e Chad Oman produrranno, con Martin Lawrence, James Lassiter, Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone come produttori esecutivi.

 

Madame Web: Sony anticipa l’uscita a causa dei ritardi di altri titoli

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La data di uscita di Madame Web per il film Marvel che vede protagonista Dakota Johnson di Sony è stata leggermente anticipata nel calendario delle uscite. The Hollywood Reporter ha dettagliato i vari ritardi annunciati da Sony, insieme al piccolo cambio di data di uscita di Madame Web. Il film da solista del personaggio di Spider-Man è stato spostato di due giorni dal 16 febbraio 2024 al 14 febbraio 2024.

Madame Web di Sony è guidata da Dakota Johnson nei panni del personaggio titolare di Spider-Man. Insieme a Johnson ci sono Sydney Sweeney (Euphoria), Celeste O’Connor (Ghostbusters: Afterlife), Isabela Merced (Transformers: The Last Knight) ed Emma Roberts (American Horror Story), insieme al candidato al Golden Globe Tahar Rahim, Mike Epps (The Upshaws) e Adam Scott (Severance).

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Madame Web è diretto da SJ Clarkson (Jessica Jones) da una sceneggiatura scritta dagli sceneggiatori di Morbius Matt Sazama e Burk Sharpless. Creata dallo scrittore Denny O’Neil e dall’artista John Romita Jr. nel 1980, Madame Web è una sensitiva cieca che è diventata una protagonista nel mondo di Spider-Man grazie ai suoi legami con “The Great Web”, un costrutto multiversale che lega insieme tutti i personaggi di “Spider” in tutto il multiverso. Nel cast di Madame Web sono stati confermati Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Emma Roberts, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Mike Epps, Zosia Mamet e Adam Scott.

Star Wars: George Lucas condivide i suoi piani originali per la trilogia sequel

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Quando la Disney ha acquisito la Lucasfilm per 4 miliardi di dollari, il piano era quello di basare la nuova trilogia sequel di Star Wars su quanto immaginato per essa da George Lucas. Anche se il regista non sarebbe stato dietro la macchina da presa, questo suggeriva che la saga da nove film dedicata agli Skywalker sarebbe stata completata secondo la sua visione. Come noto, con i nuovi tre film è invece poi stata presa la decisione di percorrere una strada completamente diversa, con risultati non da tutti apprezzati.

Ora, nei commenti pubblicati per la prima volta su The Star Wars Archives – Episode I – III, 1999 – 2005 (tramite SFFGazette.com), Lucas ha finalmente rivelato come sarebbe stata strutturata la sua trilogia sequel. “Dopo la vittoria dei Ribelli, non c’erano più assaltatori nella mia versione della terza trilogia. Avevo programmato che la prima trilogia riguardasse il padre, la seconda trilogia il figlio e la terza la figlia e i nipoti“, ha affermato Lucas. “Gli episodi VII, VIll e IX avrebbero preso spunto da ciò che è accaduto dopo la guerra in Iraq“.

Gli stormtrooper si rifiutano di arrendersi quando la Repubblica vince. Vogliono essere stormtrooper per sempre, quindi vanno in un angolo lontano della galassia, fondando un proprio paese e la propria ribellione.“, spiega poi il regista. “I gangster, come gli Hutt, stanno approfittando della situazione e c’è il caos. La persona chiave è Darth Maul, che era stato resuscitato nella serie The Clone Wars e riunisce tutte le bande. Inizialmente ha una serie di gambe cibernetiche simili a quelle di un ragno, e più tardi ha delle gambe di metallo ma è un po’ più grande, simile ad un supereroe“.

Darth Maul ha addestrato una ragazza, Darth Talon, che era nei fumetti, come sua apprendista. Lei è il nuovo Darth Vader, e la maggior parte dell’azione era con lei. Quindi questi erano i due cattivi principali della trilogia. Maul alla fine diventa il padrino del crimine nell’universo perché, con la caduta dell’Impero, prende il sopravvento”, afferma Lucas. “Il tutto inizia alcuni anni dopo Il ritorno dello Jedi e capiamo abbastanza rapidamente che c’è questo mondo sotterraneo, ci sono questi stormtrooper che hanno creato i propri pianeti e che Luke sta cercando di riavviare l’ordine Jedi“.

Sparge la voce, quindi su 100.000 Jedi, ne rimangono forse 50 o 100. Gli Jedi devono allora crescere di nuovo da zero, quindi Luke deve trovare bambini di due e tre anni e addestrarli. Ci vorranno però 20 anni prima che si possa avere una nuova generazione di Jedi. I film parlano allora di come Leia – voglio dire, chi altro potrebbe essere il leader? – stia cercando di ricostruire la Repubblica. Hanno ancora l’apparato della Repubblica ma devono tenerlo sotto controllo dai gangster. Questa era la storia principale. Entro la fine della trilogia, Luke avrebbe ricostruito gran parte dei Jedi, e avremmo avuto il rinnovamento della Nuova Repubblica“.

Leia sarebbe dunque diventata Cancelliere Suprema, responsabile di tutto. Quindi si svela essere lei la Prescelta“, conclude Lucas. Ci sono molte idee tra quelle fornite da Lucas che probabilmente i fan avrebbero apprezzato di più di quanto poi effettivamente raccontato dalla trilogia Disney, incluso il ritorno di Maul e l’introduzione di Darth Talon. Anche le trame di Luke Skywalker e Leia Organa sembrano un miglioramento rispetto a quanto visto, specialmente per il primo dei due. Sfortunatamente, questa è la trilogia che non vedremo mai, ma che potremo solo immaginare grazie alle parole di Lucas.

The Amazing Spider-Man: Andrew Garfield offre una risposta ottimista riguardo il suo ritorno

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Anche se Andrew Garfield non può garantire che la sua versione di Spider-Man, vista nei due film The Amazing Spider-Man, sarà riproposta in futuro, l’attore vede “un potenziale infinito” per il futuro della storia del suo Peter Parker. Dopo essere stato protagonista dei due film Sony, Garfield ha infatti poi ripreso il suo ruolo in Spider-Man: No Way Home, dove ha fornito alcuni aggiornamenti su quanto successogli nel corso degli anni passati tra l’ultimo dei due film Sony e quello Marvel. Per One Take News, Garfield è ora tornato ad affrontato il possibile ritorno nei panni del personaggio.

La storia non finisce mai“, ha scherzato Garfield. “Sia che lo filmiamo o meno, c’è una storia che accade in un universo, da qualche parte. C’è un potenziale infinito con questo personaggio e altre iterazioni“. Parole che alludono ma non rivelano, dunque, lasciando potenzialmente aperte le porte ad un futuro ritorno di Garfield come Spider-Man. Mentre Tom Holland e Tobey Maguire hanno entrambi avuto la propria trilogia di Spider-Man, Garfield è l’unico del trio rimasto con due film da solista. Molti fan hanno chiesto che The Amazing Spider-Man 3 si concretizzasse, dando così all’attore la possibilità di completare la sua trilogia.

Mentre resta da vedere se ciò accadrà mai, ci sono state recenti voci secondo cui Sam Raimi starebbe collaborando con Maguire per realizzare lo Spider-Man 4 all’epoca inizialmente messo in programma e poi mai realizzato. Con il solidificarsi dello Spider-Verse della Sony, quindi, forse anche un altro film con Garfield non è del tutto fuori discussione. Al momento, con gli scioperi degli attori e degli sceneggiatori in corso, ogni discussione a riguardo è sospesa, rimandando dunque eventuali conversazioni a riguardo, così come anche quelle relative al quarto film con protagonista Holland.

A24: budget fuori controllo e fuori portata?

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A24: budget fuori controllo e fuori portata?

A24 è una delle aziende indipendenti più attive e conosciute nel mondo del cinema e della televisione ora, ma un recente rapporto suggerisce che i loro budget per i film sono diventati un po’ alti. Secondo l’episodio più recente del podcast The Hot Mic con i presentatori John Rocha e Jeff Sneider di Above the Line, Sneider ha affermato di aver sentito da una fonte che i film più recenti di A24 hanno avuto dei budget “strabilianti”.

Fondamentalmente hanno detto che i budget di A24 sono fuori controllo“, ha detto Sneider. “Hanno speso 75 milioni di dollari per Civil War di Alex Garland, che è un po’ più commerciale per A24… hanno detto di aver speso 70 milioni di dollari per Beau is Afraid“. Sneider ha continuato menzionando che il prossimo Problemista di Julio Torres con Tilda Swinton ha un budget di $ 12 milioni e che anche il film Past Lives di Celine Song del 2023 aveva un budget di $ 12 milioni.

Ha continuato menzionando che la sua fonte ha detto che “gli accordi che A24 ha firmato con Showtime e con Apple hanno indotto i Manager a pensare che gli streamer avrebbero pagato un sacco di soldi per i loro film a causa del marchio A24“, ha continuato Sneider. “Ma la verità è che gli streamer non pagano più quel tipo di cifre, quindi ora A24 ha una lista di film molto costosa tra le mani.” L’uscita più recente di A24 è il film horror del 2023 Talk to Me. Il prossimo film per la compagnia è Medusa Deluxe, film poliziesco di Thomas Hardiman, così come The Iron Claw, un film sulla vita della famiglia di wrestling Von Erich.

Evil: trailer della terza stagione in arrivo su Paramount+

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Evil: trailer della terza stagione in arrivo su Paramount+

Paramount+ ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Evil 3, l’attesa terza stagione della serie tv EVIL.

La psicologa forense Kristen Bouchard (Katja Herbers) e padre David Acosta (Mike Colter) continuano le loro indagini mentre il sentiero verso la salvezza si fa sempre più tortuoso. Tra tentazioni irrefrenabili e maledizioni da espiare, la nuova stagione di EVIL

ti aspetta su Paramount+.

Quando uscirà la terza stagione di Evil?

Le riprese della stagione 3 di Evil sono iniziate all’inizio del 2021, e i primi episodi debutteranno a Luglio del 2023. Creato da Robert e Michelle King, il resto del cast di Evil comprende Kurt Fuller nel ruolo del Dr. Kurt Boggs, Marti Matulis nel ruolo di George, Brooklyn Shuck nel ruolo di Lynn Bouchard, Skylar Gray nel ruolo di Lila Bouchard, Maddy Crocco nel ruolo di Lexis Bouchard, Dalya Knapp nel ruolo di Laura Bouchard, Christine Lahti nel ruolo di Sheryl Luria e Michael Emerson nel ruolo del Dr. Leland Townsend.

Nothing Compares: la recensione del documentario su Sinéad O’Connor

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Una vita contro tendenza quella che Sky Documentaries in simulcast con Sky Arte cerca di raccontare parlando di Sinéad O’Connor. Disponibile anche su NOW e intitolato Nothing Compares, la vita della cantante irlandese viene messa sotto una lente diversa, fatta di voci e mai di volti. Nessuno degli intervistati o la stessa O’Connor appaiono in video, ma il documentario Showtime diretto da Kathryn Ferguson pone al centro il fulcro della carriera dell’artista, che va oltre l’aspetto fisico e le tendenze, da cui la stessa Sinéad O’Connor è sempre fuggita. Il documentario, che ha il titolo di uno dei suoi più grandi successi, ha avuto la sua messa in onda americana nel 2022 e arriverà in Italia su Sky Documentaries in prima serata il 30 luglio.

Nothing Compares, la trama

Volevano che avessi capelli lunghi e indossassi gonne corte, così mi sono tagliata i capelli cortissimi”, racconta Sinéad O’Connor in Nothing Compares. Un gesto rivoluzionario come rivoluzionaria è stata a tratti la sua vita, che viene qui raccontata attraverso l’occhio di Kathryn Ferguson. Non solo le performance dei suoi concerti e della carriera che ha attraversato quasi un decennio ma anche racconti di filmati in prima persona mai visti che l’artista ha deciso di condividere. La voce fuori campo di altre personalità appartenenti al mondo della musica racconta il punto di vista esterno della vita dell’artista che lascia un’eredità musicale e sociale al mondo: l’arte che si intreccia con la storia irlandese, la religione e la politica.

Venendo da una società patriarcale, la sua vita è stata dedicata a fare esattamente il contrario di quello che le dicevano gli altri. Quindi se l’etichetta discografica la voleva in un modo, lei prese la decisione di rasarsi a zero e di indossare giacche di pelle oversize. La sua immagine andava oltre il femminismo dell’epoca, era già moderna, anticipando mode e discorsi di genere di circa quarant’anni. Se però oggi parliamo di Sinéad O’Connor come anticipatrice del movimento femminista, all’epoca negli anni ’80 il suo atteggiamento contro corrente non la fece ben vedere in primo luogo dalla casa discografica ma anche dall’audience.

Sinéad O’Connor documentario

Io volevo urlare

Sinéad O’Connor ha solo vent’anni quando canta Mandinka davanti a Stevie Wonder e se il mondo vede la pop star, una ragazza ribelle che ha deciso di tagliare i ponti con il suo passato e di vivere lontano dalle imposizioni della cultura irlandese, lei invece si emoziona pensando di aver cantato davanti a uno dei suoi idoli musicali. Voleva solo urlare, che sia il suo dolore, la sua vita, voleva solo cantare. Con Nothing Compares 2 U raggiunge l’apice della sua carriera, l’album da solista diventa presto uno degli album più venduti in America e lei ha solo ventiquattro anni quando succede. Non è più quella ragazzina di vent’anni, lo dice lei stessa. Diventa più sicura, gioca con gli stili e con la moda, si diverte.

Così alla sua voce armoniosa si sovrappongono immagini di vita vera che hanno caratterizzato il decennio: le manifestazioni per la pace, mani di politici che si stringono siglando l’ennesima alleanza contro una guerra infinita, Audrey nel pilot di Twin Peaks che balla. La stessa America che l’ha accolta con così tanto entusiasmo è la prima che inizia ad affiggere cartelloni con la sua faccia e un segnale di divieto. Durante un concerto all’aperto nel New Jersey, la cantante si è rifiutata di far suonare l’inno nazionale e nulla è più suscettibile degli americani.

Sinéad O’Connor

La fede che vacilla

Alla fine di Nothing Compares, nella sua lettera aperta, Sinéad O’Connor ancora una volta racconta a testa alta il suo punto di vista. In un mondo moderno dove la cancellazione è all’ordine del giorno, la cantante irlandese l’ha provata per la prima volta sulla pelle ma per i motivi opposti a quelli per cui si combatte oggi. È diventata uno spettro, un eco contrario allo stesso vento che voleva trascinarla via. Una voce che aveva smesso di urlare, che era diventata un sussurro. La compassione, l’amore e l’empatia auspicati da Sinéad O’Connor nei tesi delle sue canzoni alla fine si sono realizzati nella sua Irlanda che oggi appare trasformata, non più in bianco e nero, ma a colori. Piccole tracce di Sinéad, la sua eredità.

Mi hanno spezzato il cuore ma non sono morta. Mi hanno seppellita, ma non sapevano fossi un seme”.

Ted Bundy – Fascino criminale: trama, cast e curiosità sul film

Ted Bundy – Fascino criminale: trama, cast e curiosità sul film

Con la loro complessa personalità e le terribili azioni commesse, i serial killer sono ormai una figura ricorrente nella cultura di massa, divenendo anche protagonisti di innumerevoli opere tra cui, naturalmente, i film. Che siano frutto di fantasia come l’Hannibal Lecter di Il silenzio degli innocenti o ispirati a reali assassini come quello del film Zodiac, tali personaggi sono estremamente ricorrenti al cinema. Nel 2019 è stato il turno di Ted Bundy, uno dei più crudeli serial killer della storia degli Stati Uniti, raccontato nel film Ted Bundy – Fascino criminale (qui la recensione) diretto da Joe Berlinger.

Il film, il cui titolo originale è Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile, è l’adattamento del libro The Phantom Prince: My Life with Ted Bundy, scritto da Elizabeth Kendall, fidanzata di lunga data dell’assassino. Non si tratta del primo lungometraggio dedicato a Bundy, ma è certamente quello che ha ricevuto maggior risalto mediatico tra tutti, merito anche della presenza di un cast di noti attori. Dividendo le opinioni di critica e pubblico, il film si è infatti guadagnato una buona popolarità, riportando le attenzioni su una dei serial killer più crudeli di sempre, da molti giudicato come l’incarnazione stessa del male.

Raccontato qui dal punto di vista della sua storica compagna, Bundy viene affrontato sotto nuovi aspetti e visto anche attraverso gli occhi di chi lo amava. Per gli amanti di questo genere di racconti, si tratta di un titolo imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ted Bundy – Fascino criminale: la trama e il cast del film

La vicenda del film si apre nel 1969, quando la giovane Liz Kendall e l’affascinante Ted Bundy intraprendono una relazione. Per la donna, Ted sembra essere l’uomo perfetto, colui che potrà prendersi cura di lei e di sua figlia. Pochi anni dopo, nel 1975, tuttavia, il loro idillio sembra però spezzarsi bruscamente nel momento in cui Ted viene arrestato con l’accusa di aver rapito e ucciso diverse donne. Da quel momento ha inizio un susseguirsi di processi e di prove schiaccianti, e mentre la popolarità di Ted cresce enormemente, Liz è sempre più divisa tra i sentimenti per l’uomo e il ribrezzo per ciò che questi sembra aver commesso.

Ad interpretare il ruolo dell’assassino Ted Bundy vi è l’attore Zack Efron. Inizialmente, però, egli aveva rifiutato tale parte poiché era preoccupato che il casting di qualcuno percepito come “bello” poteva essere preso come una sorta di glorificazione dell’assassino. Egli si decise infine ad accettare, intrigato dalla complessa personalità del personaggio. Accanto a lui, nel ruolo della compagna Liz Kendall vi è invece Lily Collins, mentre Kaya Scodelario è Carole Ann Boone, amica di Ted. Jeffrey Donovan è John O’Connell, avvocato di Ted, mentre Jim Parsons è Larry Simpson, avvocato dell’accusa. John Malkovich recita infine nel ruolo del giudice Edward Cowart, a cui è affidato il caso.

Ted Bundy - Fascino criminale cast

Ted Bundy – Fascino criminale: la vera storia dietro il film

Quella di Ted Bundy è una vicenda particolarmente complessa e ancora oggi oggetto di studio. Tra il 1974 e il 1978 egli ha ucciso un totale di 30 vittime accertate, tutte giovani donne. Si sospettano però almeno altrettante vittime a lui riconducibili. Bundy sfruttava il proprio fascino per conquistare la fiducia delle donne, attirando la loro attenzione fingendo di essere disabile o in difficoltà oppure impersonando figure autoritarie. Egli era poi solito compiere i propri omicidi tramite strangolamento o utilizzo di armi bianche, senza risparmiarsi anche in stupri e atti di necrofilia. Dopo essere stato identificato da alcuni testimoni, egli è infine stato incarcerato una prima volta nel 1975.

Dotato di grande carisma, Bundy non ebbe però mai problemi a sedurre quanti lo circondavano, conquistando un seguito di fedeli pronti a difenderlo da ogni accusa. Fuggito due volte di galera, egli venne definitivamente catturato nel 1978 in Florida e condannato a morte in due processi separati. Bundy fu dunque destinato alla sedia elettrica e giustiziato la mattina del 24 gennaio 1989. Ancora oggi Bundy è parte della cultura di massa. Molti sono gli studiosi che ripercorrono le modalità con cui l’assassino riuscì a guadagnare un’ampia schiera di fan. Si dimostrò così come la bellezza estetica possa facilmente far passare in secondo piano le terribili gesta commesse.

Ted Bundy – Fascino criminale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ted Bundy – Fascino criminale è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di domenica 30 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Barbie, le 10 migliori canzoni del film

Barbie, le 10 migliori canzoni del film

Prima che Barbie uscisse nelle sale, la colonna sonora del film è stata gradualmente pubblicata, regalando al pubblico un soundrack davvero molto bello, energico e variegato. Non lascia perciò perplessi se le canzoni, sia quelle originali che non, hanno subito raggiunto il successo, diventando alcune di queste fra le più ascoltate e trasmesse. Nell’album del film, intitolato proprio Barbie: The Album, hanno partecipato una serie di cantanti noti, fra cui Dua Lipa, Billie Eilish e Sam Smith. La colonna sonora gioca un ruolo molto importante all’interno di Barbie poiché accompagna il pubblico, a livello musicale, nelle varie fasi della bambola, da quelle felici a quelle tristi. Vediamo quali sono le migliori canzoni.

Closer to Fine – The Indigo Girls

Barbie

Nell’energico Barbie: The Album troviamo una canzone di Indigo Girl, gruppo iconico degli anni ’80: Closer to Fine, ma nel film è riportata come cover, cantata da Brandi e Catherine Carlile. Closer to Fine la sentiamo un paio di volte all’interno di Barbie, tipo quando la bambola è alla guida della sua Chevrolet Corvette C1 rosa, in compagnia di Gloria e sua figlia Sasha, mentre stanno tornando a Barbieland. La canzone è uno dei tanti momenti in cui il gap generazionale tra Sasha e Gloria viene sottolineato. Infatti, quando la musica risuona, Sasha se ne lamenta, mentre la madre la elogia. Tra l’altro, Closer to Fine rappresenta molto bene il succo del film della Gerwig, ossia la lotta di Barbie Stereoptipo. Basti pensare ad una frase all’interno del testo che dice: “Meno vedo la mia fonte per qualche motivo definitivo, più mi avvicino alla fine“.

Man I Am – Sam Smith

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Nel soundrack di Barbie c’è anche Sam Smith che canta la brillante canzone Man I Am. La si sente per la prima volta in sottofondo nella scena in cui Barbie Stereotipo scopre che il suo Ken ha trasformato Barbieland in Kendom, sottomettendo il suo universo al patriarcato, presente nel mondo reale che, quando lui si è recato lì, lo ha influenzato. Man I am è la scelta perfetta per questo momento specifico, in quanto è un inno al maschilismo obsoleto.

Push – Matchbox Twenty

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Nel terzo atto di Barbie c’è una scena in cui tutti i Ken, accanto ad un falò davanti alle loro Barbie, impugnano una chitarra e cantano loro una canzone: Push dei Matchbox Twenty. Pur non essendo un’originale, la canzone risuona in uno dei momenti più esilaranti, poiché in realtà quella è l’occasione per le Barbie di manipolarli e prenderli in giro fingendo di essere interessate, solo per potersi riprendere Barbieland. Prestando attenzione al testo si può cogliere l’ironia, in quanto la canzone parla di una relazione abusiva in cui una persona vuole dare per scontata l’altra. Considerato che Ken si sente dato per scontato da Barbie, Push sta già spiegando da sola perché i Ken abbiano fondato a Barbieland il patriarcato.

Journey to the Real World – Tame Impala

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Fra le original song di Barbie spicca poi Journey to the Real World, un testo con musica molto breve ma incredibile. La canzone si sente quando Barbie passa da Barbieland al mondo reale insieme a Ken a bordo della sua Corvette C1: le parole sono quanto più azzeccate per descrivere il viaggio che sta compiendo Barbie. Il pop psichedelico dei Tame Impala si sposa bene in quella scena surreale in cui Barbie e Ken attraversano diversi spazi e stagioni, cambiando poi anche veicoli, rendendo la sequenza visivamente impattante.

Speed Drive – Charlie XCX

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Charlie XCX contribuisce al soundrack di Barbie creando Speed Drive, una canzone energica e divertente che riesce a racchiudere tutte le vibes della vita di Barbie. Si sente quando Barbie cerca di scappare dal dirigente della Mattel e i suoi “scagnozzi”, i quali vogliono prenderla per chiuderla nella sua scatola e farla così tornare nel suo mondo magico. Il ritornello di Speed Drive, poi, fa riferimento alla canzone di Toni Basil “Mickey”, ma cambia il testo in “Hey, Barbie, you’re so fine“.

Barbie World – Nicki Minaj, Ice Spice e Aqua

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Quando pensiamo a Barbie, nonostante tutte le canzoni originali che il film regala, non possiamo fare a meno di canticchiare Barbie Girl del gruppo danese Aqua, sopra il cui testo Ava Max ha ideato la versione più “femminista” Not your Barbie girl. Nonostante la canzone sia iconica, gli Aqua non hanno potuto partecipare all’album del film per alcuni attriti con Mattel, di conseguenza Nicky Minaj e Ice Spice hanno creato Barbie World, che campiona l’iconica canzone e ne fa un remix davvero notevole. Barbie World risuona nei titoli di coda, una scelta quanto più azzeccata per poter salutare il film più atteso dell’anno.

Pink – Lizzo

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Dopo l’iconico omaggio a 2001: Odissea nello Spazio di Kubrik, il film apre la finestra sul mondo magico di Barbieland, in cui ci immergiamo sin da subito nella vita idilliaca e colorata della Barbie Stereotipo di Margot Robbie. La seguiamo nella sua quotidianità, da quando si alza e si fa la doccia, a quando fa colazione, fino a quando vola dalla sua stanza alla sua auto per farsi un giro in città. Questa scena, scenograficamente magistrale, è accompagnata dalla canzone Pink di Lizzo che, se si presta attenzione al testo, inizia già a toccare alcuni temi femministi. Uno stralcio dice: “Cosa indossi? Vestito o abito? In ogni caso, quel potere ti sta benissimo“.

I’m Just Ken – Ryan Gosling

Barbie Ryan Gosling

Una delle scene più comiche e divertenti di Barbie risiede alla fine del secondo atto, quando Ken si sta preparando alla guerra con gli altri Ken dopo l’imbroglio al falò delle Barbie. Qui, un incredibile ed eclettico Ryan Gosling intona I’m Just Ken, in cui spiega le tristi emozioni di Ken, il quale percepisce che a Barbieland non c’è un vero posto per lui e che Barbie lo dà per scontato. Se infatti si riflette su quello che Barbieland rappresenta, ci si accorge che lì le cose funzionano allo stesso modo del mondo reale, solo che nel regno di Barbie a vincere è il matriarcato, mentre in quello degli esseri umani il patriarcato. Questo fa sì che la canzone non sia solo divertente, ma anche riflessiva, poiché consente al pubblico di vedere le cose dalla prospettiva di Ken e, in tal modo, immedesimarsi con lui.

Dance the Night – Dua Lipa

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Ancor prima che Barbie uscisse nelle sale, la presenza di Dua Lipa all’interno del film ha scatenato ed eccitato moltissimi fan. La cantante, qui in veste di Barbie Sirena, non si è però limitata a interpretare una bambola, ma ha comunque contribuito a creare una origin song diventata un successone. Dance the Night è energica, spensierata, divertente, e risuona in una scena dalle vibes anni ’80, ossia quando Barbie organizza il mega party a casa sua (qui troviamo anche una reference a La febbre del sabato sera). In realtà, però, è proprio da quella canzone che Barbie avverte una spaccatura al suo interno poiché mentre balla inizia ad avere pensieri di morte che, comunicandolo alle altre Barbie, interrompono la canzone (salvo poi riprendersi). Dance the Night caratterizza molto quel momento simbolico in quanto descrive anche una persona che continua a ballare nonostante i sentimenti negativi.

What Was I Made For – Billie Eilish

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Se le altre canzoni, pur nascondendo un sottotesto tematico importante, mantengono un ritmo più o meno energico e divertente, What Was I Made For di Billie Eilish è quella che invece ha una musica più lenta e malinconica e che rappresenta il cuore emotivo del film. What Was I Made For la sentiamo in due momenti cruciali del film: quando Barbie Stereotipo incontra Ruth Handler all’inizio e quando poi viene accompagnata, sempre da quest’ultima ma alla fine, in una sorta di limbo. Il testo scritto e cantato da Eilish mette in discussione lo scopo stesso dell’esistenza della bambola, perciò è funzionale alle scene in cui incontra la sua creatrice. La canzone riesce così a riassumere il tema principale del film: Barbie all’improvviso prende coscienza di sé ed è in quel momento che capisce di non sapere davvero quale sia il suo ruolo. What Was I Made For diventa una canzone straziante quando, prendendo le mani di Ruth, Barbie fa i conti con il mondo reale e tutto ciò che comporta. Ma proprio come il film, si conclude con una nota di speranza.

Colpo grosso al drago rosso: tutte le curiosità sul film

Colpo grosso al drago rosso: tutte le curiosità sul film

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. A farlo entrare nell’Olimpo del cinema statunitense, è stato il film del 1998 Rush Hour – Due mine vaganti, un comico poliziesco dal successo strepitoso. Nel 2001 è poi stato realizzato il primo sequel, intitolato Colpo grosso al drago rosso.

Come noto, il primo film si basava su un improbabile duo di poliziotti, configurandosi dunque come un Arma letale ma con più demenzialità e scene di combattimento con arti marziali. Questo sequel diretto ancora una volta da Brett Ratner, regista ache di The Family Man, Red Dragon e Hercules – Il guerriero, riprende la formula spostando però l’azione tra Hong Kong e Las Vegas. Con un incasso di quasi 350 milioni di dollari, questo secondo capitolo superò di gran lunga il successo del primo film, configurandosi come il più grande successo commerciale della storia per un film di arti marziali.

Per gli amanti del genere, per chi ha giù visto il primo epico Rush Hour e in attesa di vedere il terzo capitolo della trilogia, questo sequel è allora un titolo da non perdere, che offre intrattenimento, epico combattimenti e grandi risate. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Colpo grosso al drago rosso: la trama del film

Dopo gli eventi del primo film, l’ispettore Lee e il detective James Carter, ormai grandi amici, hanno deciso di andare in vacanza a Hong Kong. Tuttavia, quello che doveva essere un periodo di riposo viene ben presto spezzato dall’esplosione di una bomba presso l’ambasciata americana. Il caso viene subito assegnato a Lee, il quale prende la faccenda sul personale: si scopre infatti che il responsabile dell’accaduto è proprio Ricky Tan, l’ex compagno di lavoro di suo padre. Tan, passato poi capo della Triade, la più letale gang criminale di tutta la Cina, ebbe un ruolo decisivo nella morte del padre di Lee.

Mentre le autorità americane e cinesi si contendono la giurisdizione del caso, Lee e Carter intercettano Tan sul suo yacht privato, nel bel mezzo di un party. Qui, però, il boss afferma di essere stato incastrato dai suoi nemici, ma proprio in quel momento la sua tirapiedi Hu Li gli spara e scappa. Creduto a questo punto responsabile della morte di Tan, a Lee viene tolto il caso e torna insieme a Carter a Los Angeles. Qui i due, però, decidono di continuare a investigare sul caso per conto loro: le tracce che seguono li portano a Las Vegas, al casinò del Drago Rosso, dove ci sarà una resa dei conti senza esclusione di colpi.

Colpo grosso al drago rosso cast

Colpo grosso al drago rosso: il cast del film

Come noto, i produttori del primo film erano poco convinti del fascino che l’attore Jackie Chan poteva esercitare sul pubblico statunitense, ma dopo il successo del primo film non ci furono più dubbi e Chan tornò ad interpretare l’ispettore Lee. L’attore, notoriamente un maestro d’arti marziali, ebbe modo di cimentarsi anche in questo caso in diverse scene di lotta, senza ricorrere ad alcuna controfigura. Per il ruolo del detective James Carter, invece, vi è ancora una volta l’attore Chris Tucker, il quale in questo film si lancia anche in un’imitazione di Michael Jackson divenuta particolarmente celebre.

Accanto a loro, nei panni di Ricky Tan vi è l’attore John Lone, celebre per il film L’ultimo imperatore. Alan King, invece, interpreta il corrotto uomo d’affari di nome Steven Reign. L’attrice Zhang Ziyi, celebre per film come La tigre e il dragone e La foresta dei pugnali volanti, interpreta qui l’assassina Hu Li. La Ziyi non parla inglese e sul set è dunque stata aiutata da Chan ad orientarsi nella comunicazione con il regista. L’attrice Roselyn Sanchez, invece, interpreta l’agente Isabella Molina, mentre Don Cheadle è Kenny, proprietario di un ristorante cinese. L’attore accettò il ruolo solo a condizione di potersi battere con Jackie Chan.

Colpo grosso al drago rosso: il sequel, trailer del film e dove vederlo in TV e in streaming

Dato il successo del film, si parlò da subito di realizzare un terzo capitolo della serie. Per questo ci volle però più tempo del previsto. Solamente nel 2007 è infine stato realizzato il terzo capitolo, intitolato Rush Hour – Missione Parigi, ancora con Chan e Tucker protagonisti. Dopo che anche questo ebbe ottenuto notevoli guadagni, si iniziò a parlare della possibilità di realizzare un quarto capitolo. Ad oggi, tuttavia, non sembrano esserci piani a riguardo. Nel 2016, però, è stata realizzata una serie sempre dal titolo Rush Hour, non interpretata dagli attori dei film ma basata sulle stesse premesse.

È possibile fruire di Colpo grosso al drago rosso grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 29 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Ryan Gosling: 10 cose che non sai sull’attore

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Ryan Gosling: 10 cose che non sai sull’attore

Ryan Gosling è uno degli interpreti più brillanti degli ultimi anni e della sua generazione. Attore sin da ragazzino, ha sempre dimostrato al mondo le sue capacità recitative ma anche quelle di cantante e ballerino. La sua è stata una lunga gavetta costellata da titoli importanti, che lo ha portaato nel tempo a conquistare una grande fetta di pubblico con i suoi talenti e a rimanere nell’immaginario collettivo con i suoi ruoli.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Ryan Gosling.

Ryan Gosling: i suoi film e le serie TV

 

1. Ryan Gosling: i film e la carriera. Dopo aver lavorato per anni in televisione, Gosling si è dedicato al cinema, debuttando in Il mio amico Frankenstein nel 1997 e continuando con The Believer (2001), Formula per un delitto (2002), Le pagine della nostra vita (2004), Half Nelson (2006), Il caso Thomas Crawford (2007), Lars e una ragazza tutta sua (2008), Blue Valentine (2010) e Crazy, Stupid, Love (2011). La sua carriera è proseguita poi con i film Drive (2011), Le idi di marzo (2011), Come un tuono (2012), Solo Dio perdona (2013) e La grande scommessa (2015). Tra gli ultimi lavori, vi sono The Nice Guys (2016), La La Land (2016), Song to Song (2017), Blade Runner 2049 (2017) e First Man – Il primo uomo (2018), The Gray Man (2022) e Barbie (2023).

2. Non solo attore, ma anche sceneggiatore, regista e produttore. Nel corso della sua carriera, Ryan Gosling non si è limitato al solo ruolo di attore, ma ha vestito anche i panni dello sceneggiatore e regista per il suo progetto intitolato Lost River (2014). Inoltre, oltre ad aver prodotto questo film, l’attore ha partecipato anche alla produzione di Blue Valentine, ReGeneration (2010), Solo Dio persona e White Shadow (2013).

Ryan Gosling in Young Hercules

3. È diventato celebre grazie alla serie TV sul semidio. Dopo essere apparso nel programma Mickey Mouse Club dal 1993 al 1995, la carriera di Gosling ha preso subito il via con le serie Hai Paura del buio? (1995), Piccoli brividi (1996) e Breaker High (1997-1998). Ad averlo reso celebre è però stata la serie Young Hercules, andata in onda dal 1998 al 1999 con una stagione composta da 50 episodi. Gosling interpreta proprio il giovane semidio, che in ogni episodio vive un’avventura diversa.

ryan gosling

Ryan Gosling in La La Land

4. Ha imparato la musica a memoria. Secondo il compositore Justin Hurwitz, tutte le esibizioni per pianoforte in La La Land sono state registrate per la prima volta dal pianista Randy Kerber durante la pre-produzione. In seguito, Gosling ha trascorso due ore al giorno, per sei giorni alla settimana, a sostenere lezioni di pianoforte, arrivando a suonare tutte le sequenze pianistiche senza uso di doppia mano o CGI, distinguendosi anche per le sue qualità canore.

Ryan Gosling in Drive

5. Si è preparato a lungo per il ruolo. Per interpretare il silenzioso e vendicativo  e stuntman protagonista di Drive, Gosling si è sottoposto ad un lungo addestramento come stuntman, eseguendo poi personalmente molte delle acrobazie. Inoltre, il modo insolito in cui egli tiene il volante nel film, con i pollici piegati all’esterno piuttosto che agganciati all’interno del manubrio, è in realtà il modo comune in cui gli stuntman tengono il volante per evitare di rompersi i pollici durante gli impatti del veicolo. Un dettaglio da Gosling appreso passando diverso tempo a contatto con veri stuntman.

Barbie Margot Robbie Ryan Gosling

Ryan Gosling è Ken in Barbie

6. Ha accettato per dare giustizia a Ken. Stando a quanto dichiarato dall’attore, egli ha accettato il ruolo di Ken dopo aver visto la bambola Ken di sua figlia sdraiata a faccia in giù nel fango accanto a un limone schiacciato. Quindi ha fatto una a questa triste scena e l’ha inviata alla regista Greta Gerwig, dicendo: “Sarò il tuo Ken, la sua storia deve essere raccontata“. Per l’attore, dunque, era importante rendere giustizia ad una bambola troppo spesso bistrattata.

7. Ha fortemente voluto una scena musical nel film. Il compositore Mark Ronson ha scritto la canzone “I’m Just Ken” in gran parte per scherzo, e ha registrato un demo per la Gerwig non aspettandosi seriamente che fosse inclusa nella colonna sonora. Tuttavia alla regista è piaciuta molto la canzone e quando l’ha condivisa con Ryan Gosling, lui ha subito ritenuto che aggiungesse moltissimo al personaggio di Ken, richiedendo dunque la sua inclusione nel film con una vera e propria scena da musical.

Ryan Gosling ed Emma Stone

8. Hanno recitato in tre film e sono davvero amici. Ci sono coppie di attori che, pur non essendo fidanzate, hanno un’alchimia tale che diventa esplosiva sul grande schermo. Questo è quello che succede quando Emma Stone e Ryan Goslilng appaiono al cinema ed è capitato in tutti e tre i film a cui hanno collaborato: Crazy, Stupid, Love, Gangster Squad e La La Land. Tra i due non c’è solo uno splendido rapporto sullo schermo, ma anche nella vita reale. Infatti, i due attori sono molti amici, tanto da ammettere che ognuno non potrebbe vivere senza l’altro.

Ryan Gosling, Eva Mendes e le figlie

9. È sposato con la nota attrice. Ryan Gosling ed Eva Mendes si sono conosciuti sul set del film di Derek CianfranceCome un tuono, nel 2011, iniziando a frequentarsi quasi da subito. I due attori, che si sono sposati con una cerimonia privata nel 2016, hanno dato vita a due bambine: Esmeralda Amada, nata nel 2014, e Amada Lee, nata nell’aprile del 2016. Il caso ha voluto che sia proprio Gosling a cercare di convincere Cianfrance ad ingaggiare la Mendes per il film, perché la riteneva un’attrice sottovalutata e molto capace.

Ryan Gosling non è su Instagram

10. Non possiede un account sul noto social. Contrariamente alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi, Gosling non è presente su Instagram con un proprio profilo. L’attore è infatti notoriamente attento alla propria vita privata e non gli piace condividere con altri momenti o eventi della sua sfera personale. I suoi fan possono però ritrovare su Instagram diverse fan page dedicate all’attore, grazie alle quali si può rimanere aggiornati sulle sue attività.

Fonti: IMDb, Vogue

Margot Robbie: 10 cose che non sai sull’attrice

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Margot Robbie: 10 cose che non sai sull’attrice

Margot Robbie è una di quelle attrici che ha saputo buttarsi nel mondo del cinema e ha avuto il coraggio di farlo: grazie ai suoi ruoli, un po’ rischiosi, ha saputo dimostrare al mondo la sua bravura, riuscendo ad conquistare un folto pubblico di ammiratori. Certo, la sua è una bellezza disarmante così come lo è il suo talento per la recitazione, tanto da non metterci molto prima di arrivare alle grandi produzioni cinematografiche, mettendosi sempre in gioco.

Ecco, allora, 10 cose da sapere su Margot Robbie.

Margot Robbie: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Tra i primi ruoli cinematografici della Robbie vi sono quelli in Questione di tempo (2013) e The Wolf of Wall Street (2013), che la resero subito celebre. In seguito ha recitato in Suite Francese (2014), Focus – Niente è come sembra (2015), Sopravvissuti (2015), e La grande scommessa (2015). Ha poi lavorato in Whiskey Tango Foxtrot (2016), The Legend of Tarzan (2016), Suicide Squad (2016), Vi presento Christopher Robin (2017), Tonya (2017), Terminal (2018), Maria regina di Scozia (2018), C’era una volta a… Hollywood (2019), Bombshell – La voce dello scandalo (2019), Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn (2020), The Suicide Squad (2021), Amsterdam (2022), Babylon (2022), Asteroid City (2023) e Barbie (2023).

2. Margot Robbie è anche doppiatrice e produttrice. La carriera di Margot Robbie è in continua espansione, tanto che è riuscita a svolgere delle esperienze in qualità di doppiatrice e produttrice. L’attrice, infatti, ha partecipato al doppiaggio del film d’animazione Peter Rabbit (2018) e Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga (2021), mentre ha lavorato alla produzione dei film Tonya, Terminal, Dreamland (2019), Una donna promettente (2020), Birds of Prey e Barbie, ma anche delle serie Dollface (2019) e Maid (2021).

Margot Robbie in The Wolf of Wall Street

3. Ha provato forte imbarazzo sul set di The Wolf of Wall Street. Sebbene la scena che ritrae Margot Robbie mentre seduce Leonardo DiCaprio nel film di Martin Scorsese sia una delle più hot da lei girate, l’attrice ha ammesso di essere stata pervasa dall’imbarazzo totale. Pare, infatti, che quella scena sia stata girata in un piccola stanza con intorno una troupe composta da circa 30 uomini. Nonostante ciò, la Robbie ha saputo nascondere l’imbarazzo e sfoggiare tutto il suo charme.

Margot Robbie Harley Quinn

Margot Robbie è Harley Quinn in Suicide Squad

4. Ha realizzato la maggior parte delle sue performance. Per dare vita al personaggio di Harley Quinn, Margot Robbie ha acquisito diverse abilità, realizzando molte performance senza utilizzo di stuntman. Il divertimento provato nell’interpretare la celebre antieroina, infatti, era tale da aver spinto l’attrice a voler ricoprire quanto più possibile il personaggio, anche nei momenti più pericolosi. Tra le varie caratteristiche, l’attrice ha imparato a trattenere il fiato per più di 5 minuti, arrivando quasi a sentirsi in competizione con i propri stunt.

Margot Robbie in Babylon

5. È la protagonista femminile del film. Nel film Babylon la Robbie interpreta l’aspirante attrice Nellie LaRoy. Il personaggio era inizialmente stato affidato ad Emma Stone, la quale dovette però rinunciarvi per via di altri impegni. Il regista Damien Chazelle scelse a quel punto la Robbie in quanto “avevo bisogno di qualcuno assolutamente senza paura. Avevo la sensazione che lei avrebbe attaccato. C’è questa sorta di famelica spavalderia fisica in lei. D’altra parte, è anche la l’attrice tecnicamente più abile con cui potresti sperare di lavorare come regista“.

Margot Robbie in Tonya

6. Per diventare Tonya si è allenata nel pattinaggio. Interpretare Tonya Harding non è cosa facile, sia per quanto riguarda la sua personalità, sia il modo di pattinare. Per prepararsi al meglio per il ruolo, l’attrice australiana si è allenata per circa 4 mesi e quasi tutti i giorni per poter pattinare in maniera disinvolta, mentre per le parti coreografate impegnative e i salti sono stati usati degli effetti speciali. Inoltre, la Robbie ha anche studiato tante interviste rilasciate dalla vera Tonya per poter replicare la sua parlata e come si muoveva, incontrandola poi solo una settimana prima delle riprese per poter creare il personaggio senza farsi troppo influenzare.

Barbie photogallery

Margot Robbie in Barbie

7. Ha fatto una specifica richiesta alla regista. In Barbie la Robbie interpreta la bambola del titolo, un ruolo da lei accettato in quanto si è fortemente fidata della visione della Gerwig per il film. Tuttavia, l’attrice ha avuto una richiesta stravagante per la regista prima di iniziare le riprese, ovvero quello di “avere la Casa dei Sogni di Barbie dove c’è uno scivolo che va dalla camera da letto fino alla piscina”. La Robbie ha infatti dichiarato di essersi appassionata alle Barbie dopo che le fu regalata la Casa dei Sogni per Natale. La sua richiesta, come il film dimostra, è stata soddisfatta.

Margot Robbie non è più su Instagram

8. Aveva un profilo Instagram ufficiale. Come tanti suoi colleghi e coetanei, anche Margot Robbie aveva deciso di aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da qualcosa come 15,4 milioni di persone, cifre davvero da capogiro. L’attrice, tuttavia, non si è mai dimostrata una fanatica del social, e negli scorsi mesi ha infatti deciso di disattivare il proprio profilo. Per i fan, tuttavia, è possibile seguire le tante fan page a lei dedicate, grazie alle quali si potrà rimanere aggiornati sulle attività dell’attrice.

Margot Robbie: chi è suo marito

9. Margot Robbie è una donna sposata. Della sua vita privata non si è mai saputo più di tanto, soprattutto il versante sentimentale. Di lei si sapeva che era fidanzata da diverso tempo con Tom Ackerley, aiuto regista britannico. I due si sono conosciuti nel 2013 sul set del film Suite Francese per non lasciarsi più e sorprendere il mondo: dopo tre anni di fidanzamento, infatti, sono convolati a nozze il 18 dicembre del 2016 in Australia, con una cerimonia molto intima ed emozionante. Al momento i due non hanno avuto figli.

Margot Robbie: età e altezza dell’attrice

10. Margot Robbie è nata il 2 luglio del 1990 a Dalby, in Australia. L’attrice è alta complessivamente 1.68 metri.

Fonti: IMDb, movieweb, Cinemablend

Barbie, le sei più grandi domande senza risposta lasciate dal film

Greta Gerwig con Barbie, terzo film della regista attualmente in sala, ha portato sul grande schermo una storia pregna di riflessioni sulla nostra società, ma anche sul significato insito nella bambola più famosa al mondo nata dalla mente geniale (e si potrebbe dire rivoluzionaria) di Ruth Handler. Pur toccando una serie di tematiche importanti, stimolando nello spettatore alcuni pensieri sul mondo in cui vive, la pellicola non ha una trama complicata, ed è per questo che riesce ad essere apprezzata da un pubblico molto eterogeneo. Nonostante questo, il film lascia comunque delle domande a fine visione, riguardanti anzitutto Barbie stessa, ma anche il suo mondo magico. Alcuni passaggi, infatti, non vengono approfonditi e questo fa sorgere alcuni dubbi a riguardo, che probabilmente non verranno mai sciolti. Cerchiamo di capire quali sono.

Come si viaggia tra i mondi?

Barbie Kate McKinnon Weird Barbie

Quando Barbie inizia ad avere pensieri di morte e si accorge di avere cellulite e piedi piatti, decide di rivolgersi subito – ma non senza alcun timore – a Barbie Stramba, la quale le dice che non esiste una spaccatura che la farà arrivare nel mondo reale, ma che deve prendere una serie di veicoli, fra cui un astronave, un camper e una nave, per poter andare e tornare. È definita come una membrana che divide i due mondi, quello vero e quello dell’immaginazione, ma in realtà il film non chiarisce mai se si tratta di un portale o meno. Un’altra sequenza, poi, contribuisce a creare confusione sul meccanismo in cui si può viaggiare da Barbieland al mondo reale e viceversa: quando Barbie arriva da Mattel, loro le dicono che per poter tornare a casa deve solo entrare nella sua scatola rosa d’appartenenza. In tal modo il film suggerisce che quello non sia altro che un portale che la può teletrasportare, ma anche lì non viene approfondita la questione. Considerato poi che la Mattel ha una stanza dei fantasmi che ospita la creatrice di Barbie, Ruth Handler, è possibile che la scatola sia magica. Oppure potrebbe essere scientifica, in grado di piegare lo spazio e il tempo. Ad ogni modo, Barbie non risponde mai a questa domanda.

Come fa il fantasma di Ruth Handler a esistere?

Barbie cast

Un’altra scena che lascia il punto interrogativo è quella del fantasma di Ruth Handler, l’inventrice di Barbie. Quando Barbie Stereotipo sta scappando dalla Mattel che la vuole chiudere nella scatola, si imbatte in una stanza dall’atmosfera calda e familiare, situata all’interno del grattacielo, in cui incontra un’anziana signora, che prima di salutarla le dice d’essere per l’appunto Ruth Handler. Lei, però, è solo un fantasma, ma il film non spiega mai come il suo spirito rimanga in quella stanza, perché sia lì e non vada nell’aldilà, e soprattutto quale sia il suo scopo. Solo alla fine si capisce qualcosa in più, ossia che serviva come preparazione al finale, nel quale appare a Barbieland per aiutare Barbie Stereoptipo a trovare un senso alla sua vita. Il problema, però, è che la sua eterea presenza non si adatta alla narrazione.

Chi ha creato Barbieland?

Barbie-Greta-Gerwig

Barbieland è rappresentato come un mondo tutto rosa e fluo in cui vive non solo la Barbie creata dalla Handler, ma anche tutte le altre Barbie pensate e realizzate dalla Mattel, sia quelle ancora in produzione che non. Ognuna di esse rimane legata alla bambina che usava giocarci insieme, la quale ha di conseguenza il potere di abusare di lei o riempirla d’amore, causando cambiamenti fisici ma anche di personalità alle bambole nel loro regno magico. Nonostante questo, il film non spiega mai davvero come Barbieland nasca, e tra l’altro non è neppure connesso a Ruth Handler. Una scena però sembra suggerire qualcosa: quando i Ken prendono il controllo di Barbieland, la Mattel inizia improvvisamente a produrre giocattoli Kendom nel mondo reale per sfruttare la sua popolarità. Sembra perciò che il Kendom sia entrato nella coscienza pubblica, ma non è mai spiegato nel dettaglio come questo sia accaduto, come sia stato possibile creare giocattoli in pochi minuti e cosa questo misterioso creatore intendesse per Barbieland.

Perché Allan non è stato un successo?

Barbie Michael Cera

A Barbieland non vivono soltanto le Barbie e i Ken, ma c’è anche Allan (interpretato da Michael Cera), progettato per essere il migliore amico di Ken, che quando fu creato prese il nome dal genero di Handler. Allan, però, non è mai davvero considerato, anzi è una bambola scartata di cui però non si spiega il motivo. All’inizio, nell’introduzione all’universo magico di Barbie, la voce narrante di Helen Mirren spiega perché, ad esempio, la Barbie Incinta sia andata fuori produzione, ossia poiché non era popolare. Per quanto riguarda Allan, invece, non viene mai detto. Che sia perché è goffo e impacciato? Perché è la versione opposta dei Ken? Non è dato saperlo, eppure alla fine Allan è proprio quello che aiuta le bambole ad abbattere il patriarcato, quindi non aver esplorato la sua storia è stato un peccato.

Come arriva la Mattel a Barbieland?

Barbie Will Farrell

Dopo che Barbie torna insieme a Sasha e Gloria nel suo universo magico, alcuni operai iniziano a costruire un muro che possa tenere lontane le persone del mondo reale da Barbieland. Questi vengono mostrati quando Gloria e Sasha prendono la Corvette C1 di Barbie per tornare a casa, prima di decidere di aiutare Barbie a salvare Barbieland. A quel punto, la domanda sorge spontanea: come ha fatto lo staff Mattel a intrufolarsi essendoci solo un modo per entrare? Il film non dà una risposta su come siano stati in grado di superare i costruttori, ne salta proprio il passaggio, limitandosi a mostrarli mentre si nascondono nella città. La scelta compiuta è di convenienza, in quanto la loro presenza serviva per far accettare loro l’idea di Gloria di una Barbie ordinaria e creare un lieto fine. Sarebbe stato però più interessante vederli entrare di soppiatto da una porta secondaria, usare strumenti e armi segrete o manipolare il potere del regno.

Le Barbie e i Ken hanno i genitali sì o no?

Barbie

Oltre a parlare di femminismo, denuncie al patriarcato e scoperta di sé, Barbie fa anche delle allusioni sessuali implicite ed esplicite. Nel film, però, c’è molta differenza fra una consapevolezza, seppur inconscia, di Ken, e l’indifferenza totale di Barbie sulla questione. Quando ad esempio i due arrivano a Los Angeles, alcuni uomini molestano Barbie, ma lei risponde loro dicendo che non ha genitali, mentre Ken sostiene di averli. Sembra che Ken abbia una libido molto forte, soprattutto perché pensa ad uccelli e api e tenta sempre di passare la sera con Barbie, mentre quest’ultima non è neanche lontamanete attratta da lui e non è neppure interessata al romanticismo, il che fa pensare che sia colpa della mancanza di parti intime. Seppur la scena finale sembri dare una risposta alla domanda, il film non mostra mai davvero la scoperta di Barbie (o Ken) di averli effettivamente, tanto che gli spettatori si sono chiesti se Barbie abbia mentito ai molestatori solo per metterli a tacere ma ne sia stata da sempre consapevole o se un Ken, senza parti intime, avesse semplicemente troppo testosterone in testa.

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