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Angry Birds 2 – nemici amici per sempre: intervista a John Cohen

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Angry Birds 2 – nemici amici per sempre: intervista a John Cohen

In occasione dell’uscita in sala di Angry Birds 2 – nemici amici per sempre, ecco l’intervista al produttore del film, John Cohen.

I pennuti e i maialini più amati del cinema con Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre e diventeranno i migliori nemici amici di sempre per salvare il loro mondo!

I pennuti arrabbiati e gli astuti maialini verdi arrivano nei cinema con una nuova avventura, Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre. All’emergere di una nuova minaccia, che metterà in pericolo entrambe le loro isole, Red (Jason Sudeikis), Chuck (Josh Gad), Bomb (Danny McBride), e Grande Aquila (Peter Dinklage) recluteranno la sorella di Chuck, Silver (Rachel Bloom) e si uniranno alla squadra dei maialini, Leonard (Bill Hader), il suo assistente Courtney (Awkwafina) e il tecnologico Garry (Sterling K. Brown) per giungere a una tregua e creare un’improbabile supersquadra per salvare le loro isole.

Il cast delle voci internazionali è composto da Jason Sudeikis, Josh Gad, Leslie Jones, Bill Hader, Rachel Bloom, Awkwafina, Sterling K. Brown, Eugenio Derbez, Danny McBride, Peter Dinklage, Zach Woods, Pete Davidson, Dove Cameron, Lil Rel Howery, Beck Bennett, Nicki Minaj e Brooklynn Prince

Stefano Bessoni e la Stop-Motion alla Scuola Holden di Torino

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Stefano Bessoni e la Stop-Motion alla Scuola Holden di Torino

Nuovo corso di alta formazione alla Scuola Holden di Torino, al centro l’animazione stop-motion con Stefano Bessoni a partire da Gennaio 2020. Il nuovo corso si svolterà il venerdì dalle 13.30 alle 19.30; il sabato dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18; la domenica dalle 9.30 alle 14. A giugno ci sarà una settimana intensiva (da mercoledì a domenica) con questi orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18; la domenica dalle 9.30 alle 14.

Immagina di poter realizzare un film d’animazione, di inventare un mondo e poi costruirlo davvero. Prima esisteva solo nella tua mente, o dentro il tuo computer, mentre ora è lì, intorno a te. Con case, personaggi, oggetti, vestiti. È la magia della stop-motion: poter creare una nuova realtà, renderla viva e infondervi emozioni e poesia attraverso la cura dei dettagli. E se in questo momento stai pensando ad attrezzature costose, tempi biblici e mille difficoltà nell’organizzazione dei materiali, dovrai ricrederti. Adesso, grazie al digitale, per ottenere buoni risultati ti basterà una fotocamera, un computer e una storia.

Per realizzare il tuo primo video in stop-motion avrai bisogno, innanzitutto, di allenare l’occhio. Studierai come fanno i più grandi, da Tim Burton a Wes Anderson. E non solo. Perché questa tecnica è usata anche nei programmi televisivi, nei videoclip musicali e negli spot pubblicitari. Guardare per credere. Studierai cosa serve durante le varie fasi fino a comporre un modellino: ne progetterai uno, costruirai lo scheletro, sceglierai le resine modellabili e così via. Stiamo proprio parlando di personaggi tridimensionali snodabili, inseriti in un vero e proprio set in miniatura, illuminato e gestito come nelle riprese dal vero.

Ma non ti limiterai a questo. Imparerai come si scrive un cortometraggio e realizzerai un primo progetto animato insieme al tuo modellino. Potrai così definire un tuo stile personale che rispecchi la tua sensibilità artistica e le tue sensazioni. Non importa se l’ultima volta che hai usato la colla o il DAS eri alle elementari, non ci sono prerequisiti per partecipare al corso. Basta che tu abbia voglia di sporcarti le mani. Chi lo sa, magari un domani potresti fare della stop-motion la tua nuova professione.

Alla fine del corso:

  • Se già avevi provato la stop-motion e avevi delle lacune, le avrai colmate.
  • Se per te era un mondo alieno, ora sarai in grado di muoverti con sicurezza.
  • Se stai pensando di intraprendere la stop-motion come percorso professionale, se sei uno studente di Belle Arti, di una scuola di illustrazione e fumetto o un film-maker, avrai un nuovo mezzo espressivo a tua disposizione.
  • Se hai intenzione di iscriverti a una scuola di animazione di alta specializzazione all’estero, avrai qualche asso in più nella manica

STEFANO BESSONI

È regista, illustratore e animatore. Ha realizzato film sperimentali, installazioni video, performance e documentari, ricevendo premi in festival nazionali e internazionali. Ha lavorato per società di produzione cinematografica e televisiva e ha collaborato con Pupi Avati come assistente, storyboard artist e digital effect artist. Ha insegnato regia cinematografica alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma e all’Accademia Griffith. Oggi insegna animazione stop-motion alla scuola di illustrazione Ars in Fabula, nell’ambito del Master di illustrazione editoriale, e allo IED Roma, dove è anche coordinatore del corso di illustrazione. È redattore per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e per la Festa del Cinema di Roma; inoltre, dirige la collana Wunderkammer della casa editrice Bakemono Lab. Tiene workshop in Italia e in Brasile.

Star Wars: 9 dettagli che nessuno ha notato nei prequel

Star Wars: 9 dettagli che nessuno ha notato nei prequel

Benché meno amati rispetto agli episodi della trilogia originale, i tre prequel di Star Wars hanno appassionato milioni di fan in tutto il mondo grazie alle storie intrecciate e alla ricchezza di dettagli che collegavano la famiglia Skywalker.

Ci sono però dozzine di easter egg disseminate nel corso di Episodio I, II e III che forse nessuno hai mai notato e che rappresentano curiosità sicuramente interessanti sul franchise e il dietro le quinte. Eccone alcune:

Addio, vecchio amico

Obi-Wan Kenobi star wars

Una delle scene più memorabili di Episodio III: La vendetta dei Sith vede protagonisti Obi-Wan e Anakin, con il maestro che chiude la conversazione dicendo “Addio, vecchio amico”, frase che sembra avere un significato sia letterale che simbolico per l’esito del film.

Di fatto Obi-Wan non lo sa ma questa è l’ultima volta che vedrà l’Anakin “buono” prima di passare al lato oscuro e diventare Darth Vader, quindi il suo ultimo addio sembra prefigurare la transizione dell’allievo e la conclusione di una rapporto che non avrà mai più con lui.

L’easter egg alla fine di La minaccia fantasma

Gli eventi di Episodio I: La minaccia fantasma si svolgono molto prima dell’era di Darth Vader e dell’Impero Galattico, e nel film c’è davvero ben poco che possa prefigurare il percorso oscuro di Anakin. Tuttavia proprio nel finale possiamo ascoltare il suo caratteristico respiro, precisamente dopo i titoli di coda. Quanti se ne erano accorti?

I pupazzi Luke e Leia

Tantissime cose accadono nel corso di Episodio III, ma ovviamente una delle più importanti è la nascita dei gemelli Luke e Leia Skywalker e la morte della regina Amidala. In alcune parti i bambini sono interpretati da neonati veri, in altre la produzione ha utilizzato pupazzi animatronic.

Il legame tra Obi-Wan, Boba Fett e Han Solo

boba-fett

George Lucas ha inserito un interessante richiamo a L’impero colpisce ancora nel corso di Episodio II: L’attacco dei cloni, ovvero quando Obi-Wan cerca di nascondersi in un campo di asteroidi. In quel momento Boba Fett si trova con suo padre Jango e anni dopo, quando Han Solo prova un trucco simile, Boba Fett prevede la sua mossa e trova facilmente la sua “preda”.

Liam Neeson e il rasoio Gilette

Nel corso di La minaccia fantasma vediamo Qui-Gon Jinn usare un comunicatore, che a quanto pare altro non era che un rasoio Gilette! Nello specifico si trattava di un rasoio Excel per donne Gillette Sensor realizzato e modificato per sembrare un gadget tecnologico degno di uno dei film di fantascienza più famosi e costosi di tutti i tempi.

Il cameo del cast nel bar in L’attacco dei cloni

Per molti è ovvio che il cast di Episodio II: L’attacco dei cloni sia apparso nella scena del bar del pianeta Coruscant in carne e ossa, tuttavia non è ciò che è accaduto durante la produzione. Ewan McGregor e Hayden Christensen erano lì, insieme a una serie di comparse mentre molti attori sono stati aggiunti successivamente inclusi Ahmed Best, che interpreta Jar-Jar e Anthony Daniels, che interpreta C-3PO.

La lava su Mustafar è reale

Tra i momenti più iconici dell’intero universo di Star Wars c’è lo scontro tra le fiamme di Mustafar tra Anakin Skywalker e Obi Wan con l’allievo che inizia la sua trasformazione a in Darth Vader. Il pianeta stesso sembra essere una rappresentazione fisica delle emozioni di Anakin, e in pochi sanno che gran parte degli effetti di lava che si vedono sono versioni potenziate digitalmente di eruzioni di lava reali.

Il cameo di E.T.

La storia di Star Wars abbraccia un’intera galassia, quindi non sorprende scoprire che l’universo è pieno di alieni; ma quanti avevano notato E.T. in Episodio I? La creatura di Spielberg si trova in una delle scene ambientate al Senato Galattico seduto in uno dei seggi, ed è un omaggio di Lucas al suo amico regista.

Leggi anche – Star Wars: tutti i misteri irrisolti della saga di George Lucas

Fonte: Screenrant

Festa del cinema di Roma 2019: Greta Garbo sul manifesto ufficiale

È Greta Garbo, prima grande diva della storia del cinema, la protagonista del manifesto ufficiale della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 17 al 27 ottobre 2019 presso l’Auditorium Parco della Musica con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, Presidente Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.

La perfezione dei suoi lineamenti e il fascino conturbante e misterioso della sua figura valsero a Greta Garbo l’appellativo di ‘divina’. Nata in Svezia ma naturalizzata in America, Greta Garbo è la prima grande icona di bellezza della settima arte, simbolo di quella femminilità degli anni’20 che si impose in tutto il mondo e che seppe conquistare il pubblico con il suo carisma e magnetismo. Il suo volto è impresso in maniera indelebile nella memoria collettiva perché, come scrive Roland Barthes in Miti d’oggi, “Greta Garbo appartiene ancora a quel momento del cinema in cui la sola cattura del viso umano provocava nelle folle il massimo turbamento”. La foto scelta per rappresentare la quattordicesima edizione della Festa è un omaggio alla bellezza del cinema ed è stata scattata in occasione delle riprese del film del 1929, Il bacio (The Kiss).

In Viale del Tramonto, la protagonista Norma Desmond rimpiange il cinema muto, in cui non c’era bisogno di dialoghi: ‘Noi avevamo le facce’, dice, ma poi ci ripensa e aggiunge: ‘Solo una l’aveva, la Garbo’. L’immagine scelta per la Festa – spiega Antonio Monda – celebra il volto e la grandezza della divina Garbo, proprio nel suo primo film sonoro The Kiss: è un’immagine piena di mistero e sensualità, che ne celebra il fascino irresistibile e senza tempo”.

Leggi anche – Festa del cinema di Roma 2019: Bill Murray, Ron Howard e Kore-eda Hirokazu nel programma ufficiale

Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre, da oggi al cinema

Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre, da oggi al cinema

I pennuti e i maialini più amati del cinema con Angry Birds 2 – nemici amici per sempre e diventeranno i migliori nemici amici di sempre per salvare il loro mondo!

I pennuti arrabbiati e gli astuti maialini verdi arrivano nei cinema con una nuova avventura, Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre. All’emergere di una nuova minaccia, che metterà in pericolo entrambe le loro isole, Red (Jason Sudeikis), Chuck (Josh Gad), Bomb (Danny McBride), e Grande Aquila (Peter Dinklage) recluteranno la sorella di Chuck, Silver (Rachel Bloom) e si uniranno alla squadra dei maialini, Leonard (Bill Hader), il suo assistente Courtney (Awkwafina) e il tecnologico Garry (Sterling K. Brown) per giungere a una tregua e creare un’improbabile supersquadra per salvare le loro isole.

Il cast delle voci internazionali di Angry Birds 2 – nemici amici per sempre è composto da Jason Sudeikis, Josh Gad, Leslie Jones, Bill Hader, Rachel Bloom, Awkwafina, Sterling K. Brown, Eugenio Derbez, Danny McBride, Peter Dinklage, Zach Woods, Pete Davidson, Dove Cameron, Lil Rel Howery, Beck Bennett, Nicki Minaj e Brooklynn Prince

Natasha Lyonne: 10 cose che non sai sull’attrice

Natasha Lyonne: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre sia al cinema che in televisione per alcuni suoi ruoli iconici, l’attrice Natasha Lyonne si è affermata negli anni per la sua forte presenza scenica, e la capacità di adattarsi a ruoli ben diversi tra loro. Grazie ad alcune serie di successo ha ottenuto l’affetto del pubblico e gli onori della critica.

Ecco 10 cose che non sai di Natasha Lyonne.

Natasha Lyonne film

1 I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice ha inizio nel 1993 con il film Dennis la minaccia. Successivamente prende parte ai film Tutti dicono I Love You (1996), L’altra faccia di Beverly Hills (1998), American Pie (1999), Women (2000), Scary Movie 2 (2001), American Pie 2 (2001), Kate & Leopold (2001), La zona grigia (2001), Blade: Trinity (2004), 4:44 Last Day on Earth (2011), American Pie: ancora insieme (2012), Yoga Hosers (2016) e Honey Boy (2019).

2 Le serie TV. Sul fronte televisivo l’attrice prende invece parte alle serie Will & Grace (2000), Una banda allo sbando (2007), New Girl (2011), Orange Is the New Black (2013-2019), dove ricopre il ruolo di Nicky Nichols e recita insieme alla collega Taylor Schilling, e Russian Doll (2019-in corso), serie di cui è co-creatrice e protagonista nel ruolo di Nadia Vulvokov.

3 Il doppiaggio. L’attrice è inoltre un’apprezzata doppiatrice di serie televisive animate come Steven Universe (2016-in corso), I Simpson (2016), Animals (2018), Big Mouth (2018) e Ballmastrz: 9009 (2018-in corso).

natasha-lyonne-salute

Natasha Lyonne Instagram

4 Ha un account personale. L’attrice è presente su Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 1,5 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere foto promozionali dei propri progetti cinematografici e televisivi, e fotografie scattate in momenti di svago con amici o colleghi.

Natasha Lyonne vita sentimentale

5 E’ impegnata. A partire dal 2014 l’attrice ha una relazione con l’attore e comico Fred Armisen. I due mantengono un basso profilo di vita, tenendosi alla larga dai gossip ed evitando di diffondere informazioni riguardanti la loro vita privata.

Natasha Lyonne salute

6 E’ stata operata al cuore. Nel 2005 l’attrice contrae un infezione al cuore, che l’ha portata a dover affrontare lunghi periodi di  ricovero e infine un operazione a cuore aperto, con l’intento di correggere i danni causati dall’infezione.

Natasha Lyonne premi e nomination

7 Ha ricevuto molti premi nella sua carriera. Per il suo ruolo in Tricks of Love, nel 2008 l’attrice ha vinto come miglior attrice non protagonista al Monaco International Film Festival. Nel 2014 e nel 2016 viene invece premiata insieme al cast della serie Orange Is the New Black agli Screen Actors Guild Award. Per la serie Russian Doll è invece nominata ai Primetime Emmy Award come miglior produttrice, miglior attrice protagonista in una serie comedy e come miglior sceneggiatrice.

Natasha Lyonne Orange Is the New Black

8 Ha diretto alcuni episodi dell’ultima stagione. L’attrice si è dichiarata emotivamente scossa da come si è conclusa la serie, e per l’occasione ha voluto dirigere alcuni episodi dell’ultima stagione. Stando a quanto dichiarato, il passaggio dal davanti al dietro la macchina da presa le ha permesso di apprezzare ancora di più le prove interpretative delle sue colleghe.

Natasha Lyonne Russian Doll

9 L’attrice nasconde un segreto sulla serie. In un’intervista Natasha Lyonne ha confessato che durante le riprese si è verificato un grosso errore, che la produzione ha poi corretto durante il montaggio finale. L’attrice ha detto di vergognarsi a tal punto di questa cosa, che la terrà segreta fino alla fine della serie, che dovrebbe idealmente essere composta da tre stagioni.

Natasha Lyonne età e altezza

10 Natasha Lyonne è nata a New York, negli Stati Uniti, il 4 aprile 1979. L’altezza complessiva dell’attrice è di 156 centimetri.

Fonte: IMDb

James Cameron commenta il record di Endgame: “Un risultato che mi dà speranza”

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Lo scorso luglio Avengers: Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni. L’impresa è stata commentata di recente dal regista, ora impegnato in Nuova Zelanda con i sequel di Avatar, riflettendo su quanto sia cambiato il mercato cinematografico:

Il risultato di Endgame mi ha dato tantissima speranza. Questa è la prova tangibile che le persone vanno ancora al cinema. E quello che mi spaventava di più nel girare Avatar 2 e Avatar 3 è il fatto che il mercato è cambiato tantissimo, e che quell’epoca in cui le persone sono entusiaste di andare in una sala buia con un gruppo di estranei per guardare qualcosa fosse ormai tramontata […]

[…] Non so se i due sequel riusciranno ad avere lo stesso successo scrivendo pagine di storia. Di certo ci stiamo provando, e magari ce la faremo, magari no. Il punto è che è possibile farlo. Sappiamo di scontrarci con un’alternativa di disponibilità immediata che è lo streaming, e che il potenziale cinematografico non esiste più, tuttavia sono felice che ci sia differenza tra le due cose. Adoro il grande schermo, ma questo non significa che non sarò disponibile a realizzare qualcosa per lo streaming, perché quel mezzo permette di fare qualcosa con i personaggi in maniera diversa. Io amo creare un’esperienza completamente immersiva che ti costringe a spegnere il cellulare e lasciarti coinvolgere. Lo spettatore si lascia coinvolgere per due ore, due ore e mezza, e ora so che questa cosa esiste ancora”

Avengers: Endgame, 20 segreti svelati nell’edizione Home Video

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Jon Landau, uno dei collaboratori di Cameron, ha invece svelato la natura slegata e indipendente dei capitoli:

Ogni film sarà uno standalone, dunque non sarà necessario aver visto il primo Avatar per vedere Avatar 2. Per ogni sequel porteremo il pubblico in un viaggio visivo ed emotivo che arriverà alla sua conclusione. Lo stesso approccio sarà adottato in Avatar 3, 4 e 5. D’altronde abbiamo il lusso di poter esplorare il mondo di Pandora  e mantenerlo lì, dove tutto può essere nuovo e le strade creative sono infinite“.

Fonte: Deadline

Marvel: ecco quale personaggio farebbe “tornare” i fratelli Russo

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Avengers: Endgame potrebbe aver segnato l’ultima tappa del percorso tracciato da Anthony e Joe Russo nel MCU, iniziato nel 2014 con Captain America: The Winter Soldier, proseguito con Captain America: Civil War  e culminato con Infinity War, tuttavia ci sono ancora dei personaggi e delle storie che farebbero tornare i registi al timone di un cinecomic targato Marvel, e a menzionarli è proprio Joe in una recente intervista:

Sono cresciuto leggendo le run degli X-Men di John Byrne. Ben Grimm, aka La Cosa, era il mio personaggio preferito insieme alle trame sui Fantastici Quattro. C’è davvero molto da raccontare a  riguardo, come d’altronde sarebbe interessante concentrarsi su diSilver Surfer, che è un personaggio straordinario. Andare in quella direzione cosmica sarebbe molto divertente, e queste sono le cose che potrebbero farci tornare“.

Le parole di Joe vanno ad aggiungersi ai commenti rivelati durante un Q&A con i fan, dove i Russo avevano scherzato sul loro possibile addio al mondo dei cinecomic spiegando che l’unico modo per farli tornare nel business sarebbe stato affidargli un film su Secret Wars, basato sulla trama di uno dei fumetti più amati dai lettori.

È il nostro Endgame, almeno per ora“, ha spiegato Anthony. “Adesso non abbiamo nessun piano per realizzare altri film Marvel, ma sicuramente potrebbe arrivare in futuro la possibilità. D’altronde il rapporto di lavoro che ci lega allo studio è meraviglioso e ci lega la grande passione per quello che stanno facendo“.

Ora che l’accordo tra Disney e Fox è concluso, i Fantastici Quattro potranno essere introdotti nel MCU, quindi l’occasione è servita…

Leggi anche – Da Secret Wars ad Avengers, il panel dei fratelli Russo al Comic-Con

Penso che ci prenderemo una pausa” ha raccontato Joe al recente CinemaCon, “Adoriamo la Marvel, Kevin Feige, Lou DeEsposito, Victoria Alonso e Trin Tranh, che ha prodotto gli ultimi due nostri film. Questa è davvero come una famiglia per noi, ma abbiamo girato quattro film in sei anni e mezzo, e abbiamo bisogno di un po’ di vacanza“.

Amiamo la Marvel, abbiamo vissuto insieme un’esperienza incredibile. È per questo che abbiamo realizzato quattro film in sei anni con loro. Sono come una famiglia per noi. E penso che facciano un ottimo lavoro nel separare “chiesa e stato”, dove noi siamo concentrati sui nostri progetti e qualcun altro su altri. Lavoreremmo con loro in qualsiasi modo perché riteniamo sia importante, così come nella vita quotidiana, avere al proprio fianco persone di qualità…in questo senso i Marvel Studios sono il massimo“.

Fonte: Syfy

Patrick J. Adams: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick J. Adams: 10 cose che non sai sull’attore

Dopo anni di carriera, Patrick J. Adams è ormai un volto noto, grazie anche alla sua lunga partecipazione ad alcune serie TV di successo. Tra recitazione e fotografia, l’attore si è affermato per le sue qualità, dimostrando di saper sostenere con il suo talento anche le sfide più complesse.

Ecco 10 cose che non sai di Patrick J. Adams.

Patrick J. Adams film

1 I film e la carriera. Il debutto cinematografico avviene nel 2003 con il film Old School. Successivamente appare in un cameo nel film Walk Hard (2007), e nei film 3 Days Gone (2008), Extreme Movie (2008), Rage (2009), Car Dogs (2016), Room per Rent (2017) e Clara (2018).

2 Le serie TV. Ben più ricca e apprezzata è la carriera televisiva dell’attore, il quale debutta nel 2004 apparendo in un episodio di Jack & Bobby. Successivamente prende parte a Cold Case (2004), Equivoci d’amore (2005), Senza traccia (2007), Lost (2007), Lie to Me (2009), Pretty Little Liars (2010), e alla serie Suits (2011-2019), dove fa parte del cast principale e con cui raggiunge la notorietà grazie al ruolo di Mike Ross. Nella serie recita insieme ai colleghi Gabriel Macht e Sarah Rafferty.

Patrick J. Adams Instagram

3 Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 2,5 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare foto scattate dall’attore in momenti di svago o sui set frequentati. Numerose sono anche le fotografie scattate dallo stesso attore per passione.

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Patrick J. Adams studi

4 E’ laureato. Dopo aver frequentato la Northern Secondary School a Toronto, si trasferisce a Los Angeles dove frequenta la University of Southern California, dove ottiene una laurea in arti drammatiche. Nel 2004 vince il Jack Nicholson Award, una borsa di studio fondata da Nicholson stesso che garantisce la partecipazione ad un master in recitazione.

Patrick J. Adams premi e nomination

5 Ha ricevuto una nomination. Per il suo ruolo nella serie Suits, l’attore è stato nominato nel 2012 agli Screen Actors Guild Awards nella categoria “Miglior attore in una serie drammatica”, senza tuttavia riportare la vittoria.

Patrick J. Adams vita privata

6 E’ sposato. Adams incontra l’attrice Troian Bellisario nel 2009, quando recitano nell’opera teatrale Equivocation. Dopo una breve relazione, i due si lasciano, per poi tornare insieme nel 2010 quando si rincontrano sul set di Pretty Little Liars. Il 24 febbraio 2014 i due si fidanzano ufficialmente, e nel dicembre 2016 si sposano a Santa Barbara. Nell’ottobre 2018 nasce la loro prima figlia.

Patrick J. Adams Suits

7 E’ tornato nella serie dopo una lunga assenza. Per la stagione finale di Suits, l’attore è tornato ad indossare i panni di Mike Ross, spiegando ciò con il desiderio di riavere tutto il cast principale assieme per la conclusione. L’attore si è inoltre dichiarato preoccupato per il suo ritorno, temendo che potesse sembrare strano per la storia della serie, ma che al momento delle riprese si è sentito come a casa.

patrick-j-adams-fotografia

Patrick J. Adams onorificenze

8 E’ membro di una società di diritto. Grazie al successo di Suits, l’attore è stato investito della carica di membro onorario a vita presso la prestigiosa UCD Law Society nel 2013. Questa società vanta numerosi membri che partecipano ad eventi settimanali su temi di giurisprudenza e legge.

Patrick J. Adams fotografia

9 E’ appassionato di fotografia. L’attore è anche un fotografo di talento, e ha dichiarato di possedere più di 60 fotocamere diverse. Il suo lavoro di fotografo è stato conosciuto nel momento in cui ha svelato una collezione di immagini del dietro le quinte della serie Suits, raccontando la storia della serie e delle persone che vi hanno lavorato.

Patrick J. Adams età e altezza

10 Patrick J. Adams è nato a Toronto, in Canada, il 27 agosto 1981. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Appena un minuto: trailer del nuovo film di Francesco Mandelli

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Appena un minuto: trailer del nuovo film di Francesco Mandelli

01 Distribution ha diffuso il trailer ufficiale di Appena un minuto, il nuovo film diretto da Francesco Mandelli e in arrivo in al cinema dal 03 ottobre 2019. Nel cast Max Giusti, Massimo Wertmüller, Loretta Goggi, Paolo Calabresi, Dino Abbrescia, Herbert Ballerina, Mirko Frezza, Susy Laude, Carolina Signore, J-Ax, Francesco Mura.

Appena un minuto, la trama

Quante volte ci siamo detti: “Se fossi arrivato un minuto prima”, “Bastava un minuto in più”, “Un minuto e non sarebbe successo”? Claudio (Max Giusti) l’ha pensato diverse volte e forse la sua vita, se fosse stato possibile tornare indietro ogni tanto, sarebbe stata diversa. Ora ha 50 anni, è un agente immobiliare, spiantato, padre di due figli, Greta (Carolina Signore) e Luca (Francesco Mura). Claudio è separato dalla moglie (Susy Laude) che l’ha lasciato per il “Re della Zumba” (Dino Abbrescia) e mal tollerato e criticato dai due. Vive con sua madre Mirella (Loretta Goggi), a sua volta separata dal marito Mario (Massimo Wertmüller).

I migliori amici di Claudio sono Simone (Herbert Ballerina) e Ascanio (Paolo Calabresi). Quest’ultimo è un traffichino in perenne attesa della svolta giusta, che però – per una volta – dà a Claudio un buon consiglio: comprare il suo primo smartphone. Ma quello che, per caso, comprerà Claudio non è un telefono qualunque: con un tasto si può tornare indietro di sessanta secondi.

Da quel momento tutto sembra poter cambiare e Claudio proverà a raddrizzare pezzo per pezzo la propria vita. Quando però capirà che la cosa più preziosa è in realtà la propria famiglia, proverà a riconquistarla. Un minuto alla volta…

 

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, tutti i rumor più interessanti sul film

Ci avviciniamo all’uscita di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, terzo capitolo della nuova trilogia inaugurata con Il Risveglio della Forza e ultimo atto di una saga familiare che va avanti dal 1977, anno di pubblicazione di Episodio IV – Una nuova speranza, e non c’è momento migliore di questo per passare in rassegna tutti gli spoiler, le indiscrezioni e i possibili sviluppi di trama circolati online negli ultimi mesi.

Qui sotto i più interessanti:

I superpoteri di Rey

Da quanto si vocifera, in una scena del film Rey e i suoi compagni verranno attaccati da una creatura aliena simile a un verme, ma invece di ucciderla, l’eroina userà alcune nuove abilità curative. Sarà questo uno dei “superpoteri” della Jedi, dopo quelli mostrati nel primo trailer?

Fulmini di Forza

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

Questo dettaglio sulla trama rimane ancora troppo vago, ma sembra che in un momento del film Rey e Kylo Ren lotteranno a bordo di una nave usando i rispettivi poteri della Forza, con quest’ultima che esploderà sotto forma di fulmini dalle sue mani finendo per distruggere ogni cosa.

Master Leia

star wars

Riguardo invece il ruolo della principessa Leia, diverse voci suggeriscono che il personaggio farà da maestra nell’addestramento di Rey su un pianeta immerso nella giungla. Leia ha già dimostrato di saper usare la Forza in Gli Ultimi Jedi, quindi avrebbe perfettamente senso assistere a questo svolgimento.

Sith Rey

Secondo quanto riportato nelle ultime settimane, Rey e Kylo Ren trascorreranno buona parte del film cercando un dispositivo chiamato “The Wayfinder” che può essere utilizzato per riportare in vita l’Imperatore Palpatine. Toccandolo Rey vedrà se stessa nei panni di un Sith che entra nella camera del villain…

Gli occhi rossi di C-3PO

C-3PO tornerà per il gran finale della nuova trilogia di Star Wars con un ruolo ampliato rispetto ai due film precedenti, come confermato al D23 Expo. Il trailer ce l’aveva mostrato nel mezzo di un inseguimento sul pianeta deserto Pasaana, suggerendo che il droide potrebbe unirsi agli eroi in qualche missione, e il dettaglio sui suoi occhi rossi luminosi ha lasciato intendere che gradite novità sono in arrivo…

Palpatine è vivo

L’Ascesa di Skywalker è stato descritto come la fine della saga familiare inaugurata da George Lucas con Episodio IV, e il footage mostrato al D23 ha visto l’imperatore Palpatine dialogare con Rey e avere il sopravvento dicendo “Ora il tuo viaggio sta per concludersi”, con il respiro di Darth Vader in sottofondo.

Ora le interpretazioni sono due: o Palpatine sta parlando con Rey, dicendo alla giovane eroina che il suo destino è compiuto, oppure le parole del villain sono rivolte direttamente alla saga degli Skywalker. Che ne pensate?

L’atto finale

Il terzo atto del film sembra ancora avvolto nel mistero più assoluto. Nessuno può prevedere come finirà la battaglia tra Rey, Kylo Ren e Palpatine, e diverse voci continuano a sostenere che Ben Solo morirà, o forse sarà…a cosa dobbiamo credere? Potrebbe esserci uno scontro definitivo nella sala del trono nel relitto della seconda Morte Nera?

Rey Skywalker

Star Wars: L'Ascesa di Skywalker

C’è chi sostiene che Rey sia in qualche modo collegata all’imperatore Palpatine, e chi invece pensa che l’eroina provenga da una famiglia completamente diversa. Gli ultimi rumor suggeriscono invece che Episodio IV si concluderà con la più inaspettata delle rivelazioni: Rey è una Skywalker! Sarà davvero così?

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Fonte: CBM

Piccole Donne: trailer italiano del film Greta Gerwig

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Piccole Donne: trailer italiano del film Greta Gerwig

Sony Pictures Italia ha diffuso il trailer italiano di Piccole Donne, dalla sceneggiatrice e regista candidata a 2 premi Oscar per Lady Bird, Greta Gerwig e basato sul romanzo di
Louisa May Alcott.

Protagoniste del film Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Timothee Chalamet, Laura Dern e con il premio Oscar Meryl Streep nel ruolo della zia March.

Piccole Donne arriverà in sala dal 30 gennaio. 

La scrittrice e regista Greta Gerwig (Lady Bird) ha realizzato il film di Piccole Donne basandosi sia sul romanzo classico di Louisa May Alcott che sui suoi scritti, ripercorrendo avanti e indietro nel tempo la vita dell’alter ego dell’autrice, Jo March.

Secondo la Gerwig, la tanto amata storia delle sorelle March – quattro giovani donne ognuna determinata a inseguire i propri sogni – è al tempo stesso intramontabile e attuale. Jo, Meg, Amy e Beth March, nel film sono interpretate da Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh ed Eliza Scanlen, con Timothee Chalamet nei panni del loro vicino Laurie, Laura Dern in quelli di Marmee e Meryl Streep nel ruolo della Zia March.

SEAL Team 3: promo ufficiale

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SEAL Team 3: promo ufficiale

Il network americano della CBS ha diffuso il teaser promo di SEAL Team 3, la terza attesa stagione di SEAL Team.

In SEAL Team 3 il fallimento non è un’opzione per i Navy SEALs, le forze speciali speciali più elite al mondo. In questo nuovo dramma pieno di azione, questi guerrieri furtivi e senza paura conducono missioni clandestine ad alto rischio contro probabilità impossibili.

SEAL Team 3

SEAL Team 3 è la terza stagione della nuova serie tv SEAL Team creata da Benjamin Cavell per il network americano della CBS.

Nel cast di SEAL Team 3 protagonisti David Boreanaz interpreterà il capitano Jason Hayes, Max Thieriot, Neil Brown Jr., A.J. Buckley, Jessica Paré e Tony Trucks.

I Seal non saranno solo impiegati sul suolo americano, ma anche in giro per il mondo dove dimostreranno il loro forte patriottismo e senso di appartenenza alla terra stelle e strisce. Lasciare figli e famiglia per partire in missione non è mai un compito facile, ma i nostri paladini saranno pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo per la difesa del proprio Paese.

SEAL Team debutterà in America a Settembre 2017.

Joker, il regista sul paragone con i Marvel Studios: “Non possiamo batterli”

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La reazione entusiasta dalla stampa e dal pubblico di Venezia e Toronto dopo le proiezioni di Joker (dove il film è stato presentato in anteprima) rappresenta un unicum nella storia recente dei cinecomic DC, non sempre accolti positivamente e talvolta stroncati senza appello (vedi Suicide Squad e Justice League), mentre dall’altra parte del fiume l’universo dei Marvel Studios continua a mietere vittime convincendo sia sul piano economico che cinematografico. Ma ha ancora senso parlare di rivalità?

Sull’argomento è intervenuto il regista di Joker Todd Phillips, spiegando che l’idea del progetto non è mai stata esaltata dal senso di sfida nei confronti degli avversari ma dalla voglia di creare un film originale dedicato al personaggio. “Non puoi battere la Marvel, perché è un colosso gigantesco“, ha detto Phillips. “Però possiamo provare qualcosa che loro non possono fare.”

A differenza dei cinecomic Marvel, uniti tra loro come tanti episodi di una grande e costosissima serie tv, Joker nasce come racconto isolato e privo di legami con un mondo più vasto, inserendosi nel genere noir o thriller vietato ai minori. Un approccio che lo studio di Kevin Feige non ha mai considerato, almeno finora. “Lo spettatore inizia facendo il tifo per questo ragazzo fino a quando è portato a schierarsi contro“, continua Phillips parlando del viaggio verso la follia e la violenza di Arthur Fleck.

Leggi la recensione di Joker

Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato negli anni Settanta e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.

Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety. E a chi gli chiede se assisteremo, in un domani ipotetico, all’incontro tra il suo Joker e il Batman di Robert Pattinson, risponde: “No, decisamente no“.

Venezia 76: una notte da Leone (d’oro) per Todd Phillips e Joker

Fonte: Comicbook

The Good Doctor 3: trailer ufficiale

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The Good Doctor 3: trailer ufficiale

La ABC dopo il teaser promo ha diffuso il trailer ufficiale di The Good Doctor 3, l’attesissimo terza stagione della serie di successo The Good Doctor.

Il primo episodio di The Good Doctor 3 debutterà il 23 Settembre 2019 sulla ABC.

Nella terza stagione di The Good Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii Five-0” star Daniel Dae Kim.

The Good Doctor 3

In The Good Doctor protagonisti Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole come Dr. Carly Lever.

La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Venom 2: quando inizieranno le riprese?

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Venom 2: quando inizieranno le riprese?

Ora che la squadra di Venom 2 è al completo con Andy Serkis confermato alla regia e il ritorno del cast originale, sembra ormai tutto pronto per l’inizio delle riprese. E a quanto pare Sony Pictures partirà con la produzione prima della fine del 2019, o almeno è quanto riportato da Production Weekly. Secondo il nuovo report i lavori del sequel partiranno il 25 novembre con il titolo provvisorio “Fillmore”.

Come già annunciato dal finale del precedente capitolo, assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.

Venom: gli indizi sulla trama del sequel sono già nel film

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal in una recente intervista dove si è parlato, tra le altre cose, anche del possibile crossover con Spider-Man e del futuro di Miles Morales.

Posso dire che Tom Hardy ci sarà, ma d’altronde aveva interpretato magnificamente quel personaggio nel primo film. Credo che il trionfo al botteghino sia stato determinato da un paio di fattori, uno dei quali è l’ottimo lavoro svolto dalla Sony nel creare quel franchise con una vita e un mondo tutto suo. Il secondo è ovviamente Tom Hardy. Quando pensi a Venom, non riusciresti a immaginare nessuno, tranne lui, seduto in quella vasca di aragoste.

E sul possibile incontro tra Spider-Man e Venom al cinema, la Pascal è sembrata più cauta, spiegando che “l’importante è assicurarsi che questi franchise funzionino individualmente, ma siamo ben consapevoli dell’interesse dei fan in merito e a tutti piacerebbe vedere un crossover. Mai dire mai, magari potrebbe succedere…

Fonte: Comicbook

C’era una volta a Hollywood: il film diventerà una miniserie?

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C’era una volta a Hollywood: il film diventerà una miniserie?

Seconda collaborazione con Quentin Tarantino dopo Bastardi Senza Gloria, C’era una volta a Hollywood vede di nuovo protagonista Brad Pitt nei panni dello stuntman Cliff Booth, ruolo di cui l’attore ha discusso in una recente intervista con il New York Times dove si è parlato, tra le altre cose, anche della possibilità di trasformare il film e la storia dei personaggi in una miniserie (sulla falsa riga di quanto successo con The Hateful Eight).

A quanto pare l’idea è stata presa in considerazione proprio da Tarantino, come spiegato da Pitt: “Sì, ne abbiamo parlato. È un’idea piuttosto eccitante“.

Per chi non ne fosse a conoscenza, all’inizio del 2019 The Hateful Eight è stato aggiunto sul catalogo di Netflix con scene extra tagliate dalla versione cinematografica e diviso in quattro episodi da 50 minuti circa. Lo stesso trattamento potrebbe essere adottato con C’era una volta a Hollywood, dal momento che il montaggio finale ha escluso sequenze relative al personaggio di Charles Manson interpretato da Damon Herriman e altri frammenti su Bruce Lee.

Continuerò a spingere per il lungometraggio, perché il mio cuore batte in quella direzione” ha dichiarato l’attore, “Ma dovrà essere una sorta di evento per non perdersi nel vasto oceano di contenuti. Capisco il fascino di guardare una serie in cui puoi dedicare molto più tempo a personaggi e storie esplorando angoli che non sempre riesci a toccare nel film… Ma penso sia interessante che Tarantino abbia preso Hateful Eight riproponendolo in forma di serie. Forse è quasi il risultato migliore dei due approcci: hai l’esperienza cinematografica nella quale puoi effettivamente inserire più contenuti nel formato serie.

Leggi la recensione di C’era una volta a Hollywood

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L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al 18 settembre 2019.

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: NY Times

Taylor Schilling: 10 cose che non sai dell’attrice

Taylor Schilling: 10 cose che non sai dell’attrice

Nonostante la giovane età, l’attrice Taylor Schilling ha saputo farsi notare tanto nel cinema quanto nelle serie TV, grazie a ruoli che le hanno permesso di sfoggiare un talento capace di adattarsi ad ogni situazione. In breve tempo ha ricevuto le lodi di pubblico e critica, ottenendo inoltre numerosi premi nel corso della sua carriera.

Ecco 10 cose che non sai di Taylor Schilling.

Taylor Schilling film

1 I film e la carriera. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 2007 con il film Dark Matter. Successivamente prende parte ai film Ho cercato il tuo nome (2012), Argo (2012), The Public (2018), The Prodigy – Il figlio del male (2019).

2 Le serie TV. Pur breve, la sua carriera televisiva le ha permesso di raggiungere una vasta notorietà. L’attrice prende infatti parte alla serie Mercy, dove recita in 22 episodi tra il 2009 e il 2010. Ma è con Orange Is The New Black, dove interpreta Piper Chapman, che ottiene i maggiori riconoscimenti.

Taylor Schilling Instagram

3 Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 2,6 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere foto scattate in momento di svago con amici o colleghi, o fotografie tratte dai set o dalle premier a cui la Schilling ha preso parte.

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Taylor Schilling vita privata

4 Non le piace definirsi sessualmente. L’attrice ha più volte dichiarato di non sentire di appartenere a nessuna etichetta sessuale, e di aver avuto nel tempo relazioni con persone di ogni sesso. La Schilling ha affermato che le etichette a riguardo sono riduttive, e che l’amore che prova può essere diretto verso chiunque.

Taylor Schilling premi e nomination

5 Ha vinto numerosi premi per il suo ruolo in Orange Is The New Black. Sin dalla prima stagione della serie, l’attrice ha vinto tre Satellite Award come miglior attrice televisiva e tre Screen Actors Guild Award per il miglior cast.

Taylor Schilling studi

6 E’ laureata. Dopo essersi diplomata alla Wayland High school nel 2002, l’attrice si è iscritta alla Fordham University, dove nel 2006 ha conseguito la laurea in materie artistiche. Successivamente ha proseguito nei corsi di recitazione presso la Tisch School of the Arts, ma ha lasciato dopo il secondo anno per dedicarsi ai provini. Per mantenersi durante questo periodo ha lavorato come tata per una famiglia di Manhattan.

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Taylor Schilling meditazione

7 Pratica la meditazione. L’attrice ha dichiarato di esercitarsi ormai da anni nella meditazione trascendentale, che la aiuta tanto nel lavoro quanto nella vita privata. Ogni sua giornata inizia e termina infatti con questa pratica.

Taylor Schilling Orange Is The New Black

8 E’ contenta per il finale della serie. L’attrice ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato il finale che gli autori hanno scelto di dare al suo personaggio, Piper Chapman. Uscita di prigione, la sfida dell’attrice era far nuovamente ambientare il suo personaggio al mondo civile. Il suo personaggio ora non è più interessata a far contenti gli altri quanto nell’esprimere i suoi desideri.

Taylor Schilling Argo

9 Ha recitato nel film di Ben Affleck. Nonostante alcune delle sue scene siano state tagliate, l’attrice ha preso parte al film Argo diretto da Ben Affleck. Il film ha poi vinto l’Oscar come miglior film nel 2012, contribuendo alla fama dell’attrice.

Taylor Schilling età e altezza

10 Taylor Schilling è nata a Boston, negli Stati Uniti, il 27 luglio 1984. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Anna Torv: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Torv: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice di grande classe e talento, Anna Torv ha saputo affermarsi negli anni grazie alcuni ruoli che l’hanno resa iconica al grande pubblico. Allo stesso tempo ha ottenuto le lodi della critica, che la indica come una delle attrici più interessati del panorama televisivo attuale. La sua collaborazione con un autore come David Fincher le ha infine permesso di raggiungere la vetta più alta della sua carriera fino ad ora.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Torv.

Anna Torv film

1 I film e la carriera. Il debutto cinematografico per l’attrice avviene nel 2003, quando prende parte al film Travelling Light. Negli anni successivi partecipa ai film The Book of Revelation (2006), Love is Now (2014), The Daughter (2015) e Stephanie (2017).

2 Le serie TV. Ben più ricca e prestigiosa è la carriera televisiva dell’attrice, la quale debutta nel 2002 con la serie Young Lions. Successivamente prende parte a The Secret Life of Us (2004-2005), Mistresses (2008), Fringe (2008-2013), grazie a cui diventa famosa nel ruolo di Olivia Dunham, e Secret City (2016-2019). Dal 2017 è tra i protagonisti della serie Mindhunter nel ruolo di Wendy Carr.

3 Teatro. Ancor prima di diventare celebre al cinema o in TV, l’attrice ha preso parte a numerosi spettacoli teatrali che l’hanno aiutata a formarsi e ad ottenere i primi riconoscimenti. Tra questi si annoverano The Night Before Christmas (1986), Riccardo III (1998), Ring Round The Moon (2001), Goodnight Children Everywhere (2001) e Amleto (2003).

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Anna Torv Instagram

4 Non ha un profilo social. L’attrice si è sempre battuta per mantenere il più privata la sua vita. Per questo motivo non è iscritta ad alcun social network, neanche al popolare Instagram. Questo le permette di mantenere separata vita privata e lavoro, senza interferenze. Esistono tuttavia alcuni profili Instagram dedicati all’attrice, con sue fotografie e novità sui suoi progetti.

Anna Torv vita sentimentale

5 E’ stata sposata. L’attrice ha sposato nel 2008 l’attore Mark Valley, conosciuto sul set della serie Fringe. I due si sono sposati in gran segreto, ma solamente un anno dopo hanno annunciato il divorzio.

Anna Torv premi e nomination

6 Ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Per il suo ruolo nella serie Fringe, l’attrice ha ottenuto diverse nomination e alcune importanti vittorie. Tra queste si annoverano quella come miglior attrice televisiva ai Saturn Award del 2009, 2010, 2011 e 2012. La Torv è poi stata nominata nel 2011 ai Critics Choice Television Award come miglior attrice drammatica e ai Teen Choice Award come miglior attrice in una serie fantasy.

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Anna Torv Mindhunter

7 David Fincher è stato di aiuto nella costruzione del personaggio. Durante le riprese della serie Mindhunter, l’attrice si è trovata in difficoltà con la freddezza e la presuntuosità del suo personaggio. Il regista David Fincher le ha dunque spiegato che non voleva un personaggio femminile che fosse servizievole, e l’ha fatta riflettere sul perché spesso i personaggi femminili siano costretti a sorridere anche quando non necessario. Questo l’ha aiutata ad acquisire sicurezza con il ruolo.

8 Non ha conosciuto la fonte di ispirazione del suo personaggio. Il ruolo ricoperto da Anna Torv, quello della dottoressa Wendy Carr, è basato su Ann Wolbert Burgees, che negli anni ’70 si occupava di aiutare l’FBI a profilare i maggiori serial killer del momento. Nonostante la Burgees sia ancora in vita, l’attrice ha dichiarato di non averla incontrata, poiché il suo personaggio è solo in parte ispirato a lei, e non voleva farsi influenzare nella costruzione della dottoressa Carr.

Anna Torv Fringe

9 Interpreta più di un ruolo. All’interno della serie Fringe, Anna Torv interpreta due versioni diverse di Olivia Dunham. L’attrice ha dichiarato che le sarebbe stato più semplice se le due versioni fossero state diverse l’una dall’altra, mentre la grande somiglianza le ha invece reso più complesso il lavoro di costruzione e immedesimazione.

Anna Torv età e altezza

10 Anna Torv è nata a Melbourne, in Australia, il 7 giugno 1979. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Demian Bichir: 10 cose che non sai sull’attore

Demian Bichir: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più celebri attori messicani, Demian Bichir ha negli anni raggiunto una notevole fama, collaborando con alcuni dei più importanti autori di Hollywood e affermandosi tanto nel cinema quanto nella televisione. Il suo talento è poi stato premiato con numerosi riconoscimenti di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Demian Bichir.

Demian Bichir film

1 I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1995 con il film Nessuno parlerà di noi. Successivamente prende parte ai film Perdita Durango (1997), Nessuna notizia da Dio (2001), Che – L’argentino e Che – Guerriglia (2008), del regista Steven Soderbergh, Per una vita migliore (2011), Le belve (2012), Machete Kills (2013), Dom Hemingway (2013), The Hateful Eight (2015), del regista Quentin Tarantino, Alien: Covenant (2017) di Ridley Scott, e The Nun – La vocazione del male (2018).

2 Le serie TV. Ricca è anche la carriera televisiva dell’attore, che ha preso parte alle serie Weeds (2008-2010), The Bridge (2013-2014) e Grand Hotel (2019-in corso). Ha inoltre preso parte ai film TV Le impronte della vita (1983) e In the Time of Buttflies (2001).

Demian Bichir Instagram

3 Ha un profilo personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo personale, seguito da 84,4 mila persone. All’interno di questo è possibile foto scattate dall’attore nella sua terra d’origine, oltre a fotografie tratte dai set frequentati dall’attore e dalle premiere a cui ha preso parte.

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Demian Bichir vita privata

4 Aveva una relazione con Stefanie Sherk. L’attore aveva una relazione con la modella e attrice canadese Stefanie Sherk dal 2011. La loro relazione si è bruscamente interrotta il 20 aprile 2019, quanto l’attrice si è suicidata. L’attore ha confermato la triste notizia in un toccante post tramite il proprio account di Instagram.

Demian Bichir Oscar

5 E’ stato nominato agli Academy Award. Il 24 gennaio 2012 ottiene la sua prima candidatura come miglior attore ai premi Oscar per la sua interpretazione nel film Per una vita migliore. Bichir diventa così il secondo attore messicano ad ottenere tale nomination dopo Anthony Quinn.

Demian Bichir attivismo

6 E’ membro dell’ACLU. L’attore è molto attivo nella lotta per i diritti sull’immigrazione e degli immigrati, tanto da essere stato nominato ambasciatore dell’ACLU, che si occupa di queste tematiche. Bichir ha tenuto diversi incontri per parlare agli immigrati dei loro diritti inalienabili da difendere.

Demian Bichir The Bridge

7 Apprezza il punto di vista della serie. In più di un’intervista l’attore si è dichiarato sempre molto attratto da come la serie tratti con equità gli Stati Uniti e il Messico. Secondo Bichir infatti l’impegno è quello di non etichettare in un modo un paese e nel modo contrario l’altro, ma dimostrare quanto questi possano essere simili, sia negli aspetti negativi che in quelli positivi.

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Demian Bichir Grand Hotel

8 E’ entusiasta di condividere il set con Roselyn Sanchez. L’attore è protagonista della serie Grand Hotel insieme all’attrice portoricana Roselyn Sanchez. I due interpretano due coniugi, e la buona chimica riscontrabile nella serie è dovuta anche alla grande amicizia che li lega. Bichir ha infatti dichiarato di apprezzare molto la personalità dell’attrice e la sua generosità nei confronti di questo mestiere.

Demian Bichir ruoli

9 Ha interpretato due rivoluzionari. Tra i ruoli per cui Bichir è più apprezzato vi è quello del giovane Fidel Castro nei film di Steven Soderbergh dedicati a Che Guevara, e quello di Emiliano Zapata, nel film Amor en Rebeldia. Bichir può dunque vantarsi di aver dato voce e corpo a due grandi rivoluzionari, risultando convincente in entrambi i ruoli.

Demian Bichir età e altezza

10 Demian Bichir è nato a Mexico City, in Messico, il 1 agosto 1963. L’altezza complessiva dell’attore corrisponde a 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Roselyn Sanchez: 10 cose che non sai sull’attrice

Roselyn Sanchez: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice e modella portoricana, Roselyn Sanchez si è negli anni fatta apprezzare come interprete in diversi film e serie TV di successo, ottenendo la notorietà per il suo ruolo nella serie Devious Maids – Panni sporchi a Beverly Hills. Ben presto l’attrice è riuscita così a richiamare su di sé le attenzioni di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Roselyn Sanchez.

Roselyn Sanchez film

1 I film e la carriera. Il debutto sul grande schermo dell’attrice avviene nel 1992 con il film Captain Ron. Successivamente prende parte ai film Held Up (1999), Rush Hour 2 (2001), Nightstalker (2002), Basic (2003), Larceny (2004), State Property 2 (2005), Edison (2005), Rush Hour 3 (2007), Act of Valor (2012), Mothers and Daughters (2016) e Traffik (2018).

2 Le serie TV. Particolarmente ricca è anche la carriera cinematografica dell’attrice, la quale debutta nel 1996 nella serie Così gira il mondo. Successivamente prende parte a Saranno Famosi a Los Angeles  (1997-1998), Senza traccia (2005-2009), dove ricopre il ruolo di Elena Delgado, Desperate Housewives (2011), Devious Maids – Panni sporchi a Beverly Hills (2013-2016), dove ricopre il ruolo di Carmen Luna, e Grand Hotel (2019-in corso).

3 Musica. Nel 2003 Rosalyn Sanchez pubblica un album musicale dal titolo Borinquena, dove debutta come cantante. Dall’album vengono estratti i singoli “Amor Amor” e “Noche De Verano”, che ottengono un discreto successo. Il primo di questi due singoli viene infatti nominato per il miglior video musical ai Latin Grammy.

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Roselyn Sanchez Instagram

4 Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 1,3 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie scattate in momenti di svago in compagnia di amici e colleghi. Molto presenti sono anche le foto tratte dalle premier a cui l’attrice prende parte.

Roselyn Sanchez marito

5 E’ sposata. Attualmente l’attrice è sposata con l’attore Eric Winter, con cui è convolata a nozze nel novembre del 2008, dopo due anni di fidanzamento. La coppia ha due bambini: Sebella, nata nel gennaio 2012, e Dylan, nato nel novembre del 2017. Precedentemente l’attrice è stata sposata dal 1998 al 2001 con l’attore Gary Stretch, e ha avuto una relazione il cantante Victor Manuelle.

Roselyn Sanchez attivismo

6 E’ membro del PETA. L’attrice è una forte sostenitrice per i diritti degli animali, ed è membro attivo dell’organizzazione PETA, per la quale ha posato nuda in uno spot contro l’uso di pellicce a fini di vestiario. Sanchez è inoltre ambasciatrice della Fundacion de Ninos San Jorge, la quale assiste bambini provenienti da famiglie povere.

Roselyn Sanchez modella

7 E’ stata nominata come una delle donne più belle del mondo. Sin da giovanissima Roselyn Sanchez ha dimostrato di potersi affermare come modella, vincendo nel 1993 la competizione Miss Portorico. Successivamente, divenuta celebre, è stata inclusa nella “Hot 100” della rivista Maxim negli anni 2001, 2002 e 2006. È invece presente nella lista “Le 100 Donne più Sexy” della rivista FHM per gli anni 2005 e 2006.

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Roselyn Sanchez premi e nomination

8 Ha ricevuto numerose nomination. Sono molti i riconoscimenti ricevuti dall’attrice nel corso della sua carriera. Tra le più importanti nomination si annoverano quelle come miglior attrice protagonista per il film Rush Hour 2 agli ALMA Awards e come miglior attrice televisiva per la serie Devious Maids agli Imagen Awards. La Sanchez è invece stata premiata come miglior attrice televisiva per la serie Without a Trace agli ALMA Awards nel 2008.

Roselyn Sanchez patrimonio

9 E’ tra le attrici più pagate della TV. Grazie alla sua lunga carriera televisiva, nonché cinematografica, l’attrice ha avuto modo di affermarsi anche economicamente, arrivando ad avere un patrimonio stimato di circa 14 milioni di dollari.

Roselyn Sanchez età e altezza

10 Roselyn Sanchez è nata a San Juan, in Portorico, il 2 aprile 1973. L’altezza complessiva dell’attrice corrisponde a 165 centimetri.

Fonte: IMDb

Alison Brie: 10 cose che non sai sull’attrice

Alison Brie: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota sia al cinema che in televisione, l’attrice Alison Brie si è affermata negli anni come una fine interprete, sapendosi distinguere tra ruoli impegnati e ruoli più commerciali che le hanno permesso di ottenere popolarità presso il grande pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Alison Brie.

Alison Brie film

1 I film e la carriera. Il debutto sul grande schermo per l’attrice arriva nel 2008, con il film Parasomnia, Negli anni successivi partecipa ai film The Coverup (2008), Scream 4 (2011), The King of Summer (2013), Search Party (2014), Duri si diventa (2015), SWOP: I sesso dipendenti (2015), Single ma non troppo (2016), Quando un padre (2016), The Disaster Artist (2017), e The Post (2017), diretto da Steven Spielberg dove l’attrice recita accanto ai premi Oscar Meryl Streep e Tom Hanks.

2 Le serie TV. La carriera televisiva di Alison Brie ha inizio nel 2006 con la partecipazione ad un episodio della serie Hannah Montana. Successivamente prende parte a 35 episodi della serie Mad Man (2007-2012), diviene nota per il suo ruolo in Community (2009-2015), dove ricopre il ruolo di Annie Edison. Dal 2017 è la protagonista della serie GLOW, dove interpreta Ruth Wilder. Nella serie recita insieme alle attrici Betty Gilpin e Sydelle Noel.

3 Altri lavori. Alison Brie è anche un’apprezzata doppiatrice. Ha infatti prestato la sua voce alle serie animate Robot Chicken (2011), American Dad! (2012), Axe Cop (2013), Bojack Horseman (2014), per il personaggio della blogger Diane Nguyen,  e ai film d’animazione The LEGO Movie (2014) e The LEGO Movie 2 (2019). Ha inoltre diretto alcuni episodi della serie GLOW,  di cui è protagonista.

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Alison Brie Instagram

4 Ha un profilo personale. L’attrice è presente sul social network con un proprio account, il quale è seguito da 927 mila persone. Qui l’attrice è solita condividere foto scattate in momenti di svago o sul set dei lavori a cui prende parte. Non mancano fotografie tratte dalle premiere a cui prende parte o post promozionali dei suoi progetti da attrice.

Alison Brie marito

5 E’ sposata. L’attrice è attualmente sposata con l’attore Dave Franco, fratello di James Franco. I due si sono conosciuti durante una serata di gala nel 2011, e nel 2015 si sono fidanzati ufficialmente. Il matrimonio è stato poi ufficializzato in gran segreto il 13 marzo 2017.

Alison Brie studi

6 E’ laureata. L’attrice si è diplomata alla South Pasadena High School, per poi iscriversi alla California Institute of the Arts, dove nel 2005 si laurea con specializzazione in teatro. Durante gli studi universitari l’attrice ha inoltre avuto modo di frequentare la Royal Scottish Academy of Music and Drama a Glasgow, in Scozia. Dopo gli studi ha iniziato a prendere lezioni di recitazione a Hollywood, ottenendo poi i suoi primi ruoli.

Alison Brie: i suoi primi lavori

7 Ha lavorato come clown. Prima di ottenere i suoi primi ruoli cinematografici e televisivi, Alison Brie ha lavorato come clown alle feste di compleanno. Questo lavoro le permetteva di sostenere i propri studi e allo stesso tempo è stata per lei un’ottima palestra per imparare a rapportarsi con il pubblico.

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Alison Brie premi e nomination

8 Ha vinto numerosi premi. L’attrice ha collezionato fino ad ora un totale di 20 nomination e 7 premi vinti. Per il suo ruolo nella serie Mad Men, nel 2007 l’attrice ha vinto lo Screen Actors Guild Awards, nella categoria Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series, condiviso con l’intero cast. Per il suo ruolo nella serie Community viene invece nominata nel 2012 come Miglior attrice non protagonista ai Critics Choice Television Awards. Infine, con GLOW ottiene le nomination agli Screen Actors Guild Award nel 2018 e nel 2019 insieme all’intero cast della serie, in aggiunta ad una nomination come Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series.

Alison Brie GLOW

9 Il suo personaggio sta crescendo. Alison Brie ha dichiarato di essere sempre più interessata al personaggio di Ruth, il quale sta subendo delle forti evoluzioni all’interno della serie. A partire dalla terza stagione il personaggio affronterà infatti una crescita spirituale, per risolvere il suo senso di smarrimento e ricercare il suo ruolo all’interno del contesto da lei vissuto.

Alison Brie età e altezza

10 Alison Brie è nata a Los Angeles, il 29 dicembre 1982. L’altezza complessiva dell’attrice corrisponde a 160 centimetri.

Fonti. IMDb

Avengers: Endgame, svelata l’età del “vecchio” Captain America

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Avengers: Endgame, svelata l’età del “vecchio” Captain America

Il destino dei Vendicatori originali è stato deciso nel gran finale di Avengers: Endgame, dove Iron Man e Vedova Nera hanno sacrificato la loro vita per i compagni e Captain America che ha finalmente avuto il lieto fine che meritava. Dopo aver restituito tutte le gemme dell’infinito alle relative timeline e il martello di Thor, Steve Rogers decide infatti di trascorrere il resto della sua vita con Peggy Carter nel passato, riapparendo nel presente come un uomo anziano.

Qualcuno si sarà chiesto quanti anni aveva Steve quando è tornato alla realtà donando il suo scudo a Sam Wilson, e ora alla domanda è stata finalmente data una risposta ufficiale: 106. A rivelarlo è Jen Underdahl, produttore degli effetti visivi di Endgame, in una recente intervista con WIRED dove tra gli argomenti toccati c’era anche il lavoro sul volto di Chris Evans per la scena conclusiva del film. Ogni cosa doveva dare all’attore “quel look da super soldato di 106 anni“, ha dichiarato.

Sembrerà logico, a questo punto, fare un ripasso della storia del MCU iniziando dalla nascita di Steve Rogers datata 1918, il che significa che il personaggio aveva 27 anni durante l’incidente con l’aereo nel 1945. Dopo essere stato congelato nell’epilogo di The First Avenger, ovvero nel 2011, ha ripreso a invecchiare normalmente, e dovrebbe aver compiuto 39 anni durante Endgame, che si svolge nel 2023.

Sappiamo grazie allo sceneggiatore di Endgame Stephen McFeely che Cap si è riunito con Peggy Carter nel 1948, quindi ha trascorso 67 anni con lei, ritornando al 2015 che è il periodo in cui si svolgevano gli eventi di Captain America: Civil War. Da lì possiamo presumere che dopo aver salutato sua moglie e probabilmente aver partecipato al suo funerale, Steve abbia usato le sue particelle Pym rimanenti per tornare nel 2023 e passare il suo scudo a Sam.

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Leggi anche – MCU: le teorie sul futuro del franchise dopo Endgame

Fonte: WIRED

Sedicicorto International Film Festival 2019, dal 4 al 13 ottobre

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Sedicicorto International Film Festival, sedicesima edizione, dal 4 al 13 ottobre 2019 a Forlì. Un gioco di numeri, che mai come quest’anno sono significativi per la manifestazione che celebra il cinema breve. 240 le opere selezionate, provenienti da 125 paesi, sono 164 in competizione e 76 fuori concorso, scelte tra le 5108 sottoposte al comitato del festival. Numero record, cifre che confermano l’importanza che l’evento forlivese, sempre sotto la direzione artistica del suo fondatore Gianluca Castellini e con il coordinamento di Joana Fresu de Azevedo, sta assumendo nel panorama internazionale, ormai una delle più importanti realtà italiane ed europee dedicate al mondo del cortometraggio cinematografico.

Un festival che si aprirà con il weekend di CortoInLoco, sezione competitiva dedicata ai film prodotti in Emilia Romagna, scoprendo storie del territorio, nuovi talenti dietro la macchina da presa e realtà produttive che da alcuni anni hanno portato la regione a essere tra le più attive in ambito cinematografico nel panorama nazionale.

A questi giovani talenti si uniscono quelli della sezione Movie, il concorso internazionale, una selezione  da anni di livello mondiale. La presenza quest’anno di Skin, il corto diretto da Guy Nattiv, vincitore dell’Oscar 2019, lo conferma.

Anche in CortItalia  troviamo a contendersi la vittoria opere che già con un ricco palmares. Da Frontiera, di Alessandro Di Gregorio, vincitore del David di Donatello 2019, a Falene, diretto da Marco Pellegrino e Luca Jankovic, fresco Nastro d’Argento. E direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia, Destino di Bonifacio Angius, e Super eroi senza super poteri di Beatrice Baldacci.

Diventa sezione ufficiale anche IranFest, il festival nel festival dedicato al nuovo cinema iraniano, una meritata promozione dopo il grande successo della prima edizione dello scorso anno, grazie all’ottimo lavoro delle due coordinatrici Jessica Milardo e Alessandra Orlo.

Sedicicorto 2019 sarà caratterizzato da una forte componente femminile, caratterizzata dal 43% di opere di registe donna in selezione e da uno dei premi alla carriera, che verrà assegnato a una grande donna del cinema e del teatro italiano, Milena Vukotic. L’attrice, che è anche protagonista del cortometraggio in concorso Il ricordo di domani, sarà  celebrata dal pubblico del festival sabato 12 ottobre.

Altrettanto importante è la prima edizione di Woman in Set, residenza artistica riservata a quattro aspiranti professioniste del cinema. Una regista, una sceneggiatrice, una montatrice e una cinematographer, coordinate dalla regista Emanuela Ponzano e la sceneggiatrice Alice Rotiroti.

Queste le prime notizie del programma dell’edizione 2019 di Sedicicorto International Film Festival, che si arricchirà ulteriormente nelle prossime settimane con altri ospiti ed eventi.

E poi c’è Katherine, recensione del film con Emma Thompson

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E poi c’è Katherine, recensione del film con Emma Thompson

Arriva in sala il 12 settembre E poi c’è Katherine, il film Nisha Ganatra, che vede protagonista e sceneggiatrice Mindy Kaling, al fianco di una brillante Emma Thompson.

Nel 2006 c’era Il Diavolo Veste Prada, il mondo della moda, l’apparenza e le donne tutte intorno a un ideale di bellezza frivolo, nel 2019, dopo il #MeToo, la stessa storia non si può più raccontare con gli stessi termini. E così la protagonista diventa una ragazza indiana, il mondo delle riviste di moda quello dei Late Show e nessuna ragazza ucciderebbe per quel posto, ma almeno una ragazza deve starci, nel team, perché la società e la parità lo impongono. Poco importa se al comando, allora come ora, c’è una donna bianca, nei suoi 50, che ha tagliato numerose teste per stare in vetta.

Molly è una ragazza indiana che viene assunta nello staff di autori di Katherine Newbury, conduttrice del suo Late Show e vera e propria leggenda della tv. La donna, fredda e decisa, ha deciso di assumere una donna, meglio se una minoranza etnica, per cercare di ripulire la sua immagine e Molly, che capisce di essere stata assunta perché donna indiana e non per le sue capacità, deve faticare non poco per farsi considerare degna di quel ruolo. Il cammino delle due donne, che comincerà su binari separati e lontani, arriverà ad un punto d’incontro, conciliante, in un finale scontato.

Ganatra racconta una storia incredibilmente attuale, ma lo fa con grande ironia e qualche volta cinismo. Si avvale di due donne straordinarie, da una parte la magnifica Emma Thompson, brillante donna in carriera che sfiora il cliché della strega cattiva ma che riesce ad addolcirsi a a capire che venirsi incontro è meglio che combattersi, soprattutto tra donne, e dall’altra la Kaling, che porta al film non solo ironia e comicità, ma anche un’esperienza personale autentica, dato il suo ruolo di autrice in The Office.

Quello che E poi c’è Katherine manca di approfondire è il meccanismo che c’è dietro alla costruzione di una battuta, di un programma come quelli che negli Stati Uniti funzionano alla perfezione, grazie alla presenza di talentuosi anchorman quali Jimmy Kimmel o Seth Meyers (che interpreta se stesso nel film). Nel film, tuttavia, la protagonista/sceneggiatrice e la regista riescono ad aprire una porta su quello che potrebbe/dovrebbe essere il rapporto che c’è tra le donne, anche sul posto di lavoro.

Nel post #MeToo, E poi c’è Katherine lancia un messaggio di comunicazione e complicità, di parità in un mondo in cui le donne devono sempre fare un po’ di fatica in più, anche contro loro stesse. Nonostante l’apparente banalità di quanto il film vuole dire, non si tratta di un messaggio scontato, e soprattutto si sceglie di porlo al pubblico tutto in maniera intelligente e leggera.

Guarda il trailer di E poi c’è Katherine

Wonder Park il Luna Park al cinema

Wonder Park il Luna Park al cinema

La piccola June si diverte con sua madre a immaginare un meraviglioso parco abitato da bizzarri animaletti dove accadono prodezze, Meravigliandia. June è una bimba con un forte potere di immaginazione e con una grande passione per l’ingegneria ma, quando la madre si ammala ed è costretta a stare lontana da casa, nella piccola protagonista nasce un forte senso di vuoto e depressione. Proprio grazie a quel parco immaginario, June ritroverà la felicità, imparando ad accettare il dolore e tornando a essere la bimba di una volta.

Wonder Park è un film divertente, ricco di insegnamenti per i più piccoli, ideale per i bambini ma adatto a tutta la famiglia, è disponibile dal 28 agosto in DVD e Blu-ray con Universal Pictures Home Entertainment Italia con una serie di contenuti extra e scene eliminate.

Saga Jurassic Park

Dal genio di Steven Spielberg, uno dei film ambientati in un parco decisamente meraviglioso! Su una piccola isola in mezzo all’oceano uno stravagante miliardario ha dato vita a un parco dove vengono clonato i dinosauri. Da qui numerose avventure prendono vita nei film, ormai ben sei, che vedono come protagonista un parco a dir poco spaventoso.

Adventureland

Un film del 2009 con protagonisti Jesse Eisenberg e Kristen Stewart. Lo studente James è costretto a lavorare in un parco divertimenti per aiutare il padre con i suoi problemi finanziari, qui incontrerà la ribelle Emily e capirà l’importanza di godere delle piccole cose. Il luna park come luogo ideale di una felicità possibile.

Toy Story 4

Toy Story 4

Quarto capitolo della saga di grande successo Pixar, Toy Story 4 divertente ed emozionante. Woody, Buzz, Mr Potato e compagni sono ormai i giocattoli di Bonnie, una tenera bambina alla quale Woody regala un giocattolo assemblato. Da qui numerose avventure che insegneranno alla bimba l’importanza dell’amore e dell’amicizia, nonostante la “diversità”.  Al centro di queste avventure il luna park, un luogo immaginifico e meraviglioso per eccellenza dove ritrovare e far crescere la forza dei sentimenti.

Hell Fest

Un film che, ambientato in un parco degli orrori, ripercorre storia e cliché del genere. Un gruppo di nerd appassionati di film dell’orrore decide di partecipare al festival più importante per gli amanti dell’incubo al cinema. Ma la finzione diventa realtà e i ragazzi dovranno superare una serie di feroci prove che solo i da veri amanti del genere potranno risolvere. Il parco dei divertimenti diventa un angosciante viaggio nel cinema.

Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

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Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

Sequel di Piccole Bugie tra Amici, Grandi Bugie tra Amici, al cinema dal 12 settembre, è il nuovo film di Guillaume Canet che torna alla regia dopo la battuta d’arresto di Blood Ties, del 2013. Il titolo infelice italiano si ricollega a quello del primo film, sempre in italiano e anch’esso malamente tradotto, lasciando intendere una rete di segreti nel gruppo di protagonisti, premessa disattesa dal racconto, che procede su altri binari.

Come nel primo film, anche in questo caso questo gruppo di vecchi amici si ritrova nella casa sul mare di uno di loro per le vacanze. Questa volta però la loro è quasi un’imboscata all’amico più anziano, perché si tratta di organizzare una festa a sorpresa per i suoi 60 anni e di ricucire un’amicizia che si era spezzata, per litigi molto violenti, tre anni prima. A distanza di otto anni, gli amici sono invecchiati, si sono allontanati, vivono una fragilità tutta nuova e anacronistica, fuori dalla loro età.

Canet è sempre stato abituato a lavorare con un gruppo di amici, attori di prima categoria in Francia e noti in tutto il mondo, per non parlare di Marion Cotillard, sua moglie nella vita reale e che spesso lui dirige. Questa volta però il regista e attore si concentra troppo sulla nostalgia, non solo quella degli amici che sono pieni di rimpianti, ma sembra anche la sua verso un passato più vivo, forse più promettente.

Se il primo film era molto centrato sui rapporti di amicizia, sulle dinamiche che tenevano in equilibrio il gruppo, priorità di ognuno, la vita, il tempo, i figli, tendono a disperdere questa unità, che ormai è raccontata più per singole storie che si intrecciano con quelle degli altri, che come dimensione collettiva, che poi era il punto forte e di maggiore interesse delle “piccole bugie”.

In questo caso, i nostri protagonisti agiscono in maniera impulsiva, violenta, sconclusionata, sono immaturi e non sono in grado di gestire le proprie vite, figurarsi avere cura dei figli che si ritrovano, i quali chiedono attenzione e pazienza, cura, come ogni figlio. Le famiglie, allo stesso modo, si sfaldano, si aprono, si arricchiscono, non sono più tradizionali e si aprono a nuove possibilità, ma questo quadro così chiaro della società si scontra con l’immaturità cronica dei personaggi, in più di una occasione inverosimili.

Divertente e con alcuni momenti intelligenti che mettono in evidenza la complicità, anche nella vita reale, tra interpreti e regista, Grandi Bugie tra Amici non replica la bellezza del primo film, diventandone la copia stanca e male invecchiata.

Guarda il trailer di Grandi Bugie tra Amici

IT: Capitolo Due, Easter Eggs, cameo e segreti del film

IT: Capitolo Due, Easter Eggs, cameo e segreti del film

IT: Capitolo Due è al cinema e, come ogni film tanto atteso, sta dividendo i fan, nonostante i numeri del botteghino siano incredibili, sia negli USA che in tutto il resto del mondo. Come ogni film tratto da materiale originale molto ricco, è normale che anche IT: Capitolo Due sia pieno di Easter Egg, cameo e segreti, riferimenti al testo di partenza e a tutto il mondo pop che è stato influenzato e che ha influenzato dalla storia.

Dai rimandi al Capitolo Uno, ai riferimenti nascosti al libro, fino alle citazioni da altri film, ecco una serie di Easter Eggs di IT: Capitolo Due:

Il ritorno di Adrian Mellon

Un cambiamento importante del film rispetto al libro è che nel film si insinua, senza però scendere troppo nei dettagli, che Richie nutrisse, da ragazzino, dei sentimenti romantici per Eddie, sentimenti che lui ha il terrore che vengano riportati alla luce.

Quando l’adulto Richie ritrova Pennywise a Derry, il villain allude al fatto che lui ha un segreto che non vuole svelare, quello che potrebbe essere sfuggito all’attenzione è il fatto che Adrian Mellon (il giovane omosessuale attaccato da un gruppo di omofobi all’inizio del film prima di essere ucciso dal clown), in versione zombie mangiucchiato da Pennywise, consegna un volantino al terrorizzato Richie.

Il puzzle di Stan

Stan ha solo un ruolo secondario in IT: Capitolo Due, visto che si toglie la vita a inizio film, subito dopo aver ricevuto la telefonata di Mike. Mentre nel romanzo sappiamo che le sue motivazioni sono legate alla paura e allo “schifo” di dover rientrare nelle fogne per affrontare il clown assassino, nel film sembra che si sia provato a nobilitare il suo gesto, quando viene reso noto che Stan si è ucciso per riportare insieme il Club dei Perdenti.

Gli osservatori attenti hanno notato che, quando Stan riceve la sua telefonata, è alle prese con un puzzle che raffigura degli uccelli. Chi ha letto il romanzo, sa che il personaggio ha la passione per il Birdwatching, cosa che nei film resta in secondo piano ma che nello show anni ’90 era ben raccontata. Gli uccelli sul puzzle possono essere senza dubbio un’indicazione per quello.

Gazebo

Quando diventa chiaro che il piano dei Perdenti di fermare Pennywise non funzionerà, il pagliaccio demoniaco prende in giro il gruppo di adulti e parla dell’effetto “placebo” del rituale utilizzato. Tuttavia, invece di dire Placebo, dice Gazebo.

Si tratta di un riferimento al primo film, a quando un Eddie arrabbiato con la madre, la rimprovera dopo aver appreso che le pillole che gli ha fatto prendere sono in realtà solo un placebo o, come erroneamente li chiama, un “gazebo”. La cosa terrificante di questo dettaglio è che evidentemente Pennywise stava guardando e ascoltando, e più che probabilmente influenzando le azioni della madre di Eddie.

Il rituale di Chüd

Quelli che non hanno letto il romanzo, potrebbero chiedersi da dove sia venuta l’idea del Rituale di Chüd, ma si tratta di qualcosa che è stata inventata da Stephen King stesso.

Tuttavia, la versione per il grande schermo è totalmente diversa, poiché tutto è stato reinventato e riscritto per il film. Nel libro, il rituale prevedeva che Bill viaggiasse verso una dimensione diversa e un Dio noto come Maturin la Tartaruga, quindi è facile capire perché sia ​​cambiato.

I poster nel club

Una scena molto bella del film vede i nostri eroi adulti ritrovare la club house sotterranea, costruita dal cicciottello Ben. Nella casetta si nota un poster di Lost Boys, il film del 1987 che racconta di un gruppo di ragazzi che fanno i conti con dei vampiri che invadono la loro città. Una specie di parallelismo abbastanza immediato con la condizione dei Perdenti che devono combattere contro il mostro che appesta Derry.

Parlando di film, il cinema che Richie visita ha appeso alle pareti un poster a brandelli di C’è posta per te, con Tom Hanks e Meg Ryan, che indica che forse il cinema è stato chiuso nel 1998.

Il cameo di Stephen King

Per motivi che non sono del tutto chiari, Stephen King si presta a un cameo lungo e leggermente imbarazzante in It: Capitolo Due, nei panni del proprietario di un negozio di antiquariato che rivende a Bill la sua vecchia bici. Visto che Bill nel film è anche uno scrittore alle prese con l’adattamento cinematografico del suo romanzo di maggiore successo, è possibile che la scena rappresenti un inside joke.

Quelle battute sui libri di Bill che hanno sempre un finale deludente sono chiaramente un riferimento a quello che la gente dice del lavoro di King. Un’autoironia davvero sopraffina!

La cosa

Nella scena della casa di Neibolt, la testa di Stan si trasforma in un ragno, con delle zampette che gli crescono dai lati. La disgustosa creatura comincia ad inseguire i Perdenti in una scena che ricorda da vicino La Cosa di Carpenter. La stessa cosa è successa alla testa di Vance Norris nel classico horror di John Carpenter. Si tratta di un riferimento così preciso ad un altro film che forse solo i fan di Carpenter possono averlo colto.

Qualche altro meta-cammeo

Il cameo di Stephen King è ovviamente evidente, ma non è l’unica apparizione degna di nota che il film offre. Quando l’adulto Eddie rivisita la farmacia in cui ha trascorso gran parte della sua giovinezza, uno dei clienti sullo sfondo è proprio Andy Muschietti, regista dei due film. Inoltre, prima che Bill arrivi a Derry, passiamo un po’ di tempo con lui sul set di un film e il regista che lo rimprovera è interpretato Peter Bogdanovich, regista nella vita reale, che sembra interpretare nessun altri che se stesso!

Inoltre, quando Ben tiene quell’incontro via Skype all’inizio, uno degli uomini in collegamento con lui è interpretato da Brandon Crane, l’attore che ha interpretato il ruolo del giovane Ben nella serie TV degli anni ’90, con Tim Curry nei panni di Pennywise il clown.

“Abbastanza veloce per battere il diavolo”

Nel romanzo, la bici di Bill, Silver, svolge un ruolo cruciale nella guarigione di Adua, la moglie catatonica (lei e il marito di Beverly sono stati completamente esclusi dal film a parte i loro brevi cameo all’inizio).

In It: Capitolo Due, tuttavia, c’è ancora un cenno al materiale originale quando Bill sottolinea che la sua bici d’infanzia è “abbastanza veloce da battere il diavolo”. Questa è una battuta presa direttamente dal libro.

La carriera da adulti dei Perdenti

Per la maggior parte, i lavori che i Perdenti svolgono da adulti rimangono invariati rispetto al libro. Vengono apportate lievi modifiche, ma Bill rimane uno scrittore, Bev è una stilista, Ben è un architetto e Mike è rimasto indietro a Derry per vegliare sulla città.

Tuttavia, Eddie si è trasformato da proprietario di una compagnia di limousine a un analista di assicurazione del rischio (che sicuramente sembra appropriato) e Richie ora è un cabarettista piuttosto che un DJ radiofonico. È interessante notare che anche la versione della serie TV degli anni ’90 è stata modificata in questo modo.

“Ecco Johnny!”

Durante la lunga battaglia finale tra i Perdenti e Pennywise, Bev si ritrova intrappolata in un gabinetto ed è terrorizzata da una serie di volti familiari del suo passato. Tra loro c’è Henry Bowers (un altro personaggio il cui ruolo è notevolmente ridotto nel film) che presenta in un modo che dovrebbe essere familiare ai fan di Stephen King.

Mentre Henry si fa strada attraverso la porta, grida “Ecco Johnny!”. Sembra un chiaro riferimento a Shining e alla battuta di Jack Nicholson.

La mamma / moglie di Eddie

Questa è davvero strana. L’attrice che interpreta la moglie di Eddie in It: Capitolo Due è interpretata dalla stessa attrice che ha interpretato sua madre nel primo film, Molly Atkinson. Si potrebbe pensare che sia una scelta insolita, ma il romanzo in realtà descrive la moglie di Eddie come un riflesso di sua madre e probabilmente dice molto sull’impatto che l’infanzia di Eddie ha avuto su di lui quando ha raggiunto l’età adulta.

The Overlook Hotel

Un tema ricorrente in questo sequel sono i tentativi di Bill di salvare un bambino da Pennywise. Alla fine, la sua missione fallisce, ma quando i due si incontrano, vicino allo scarico dove Georgie è stato ucciso, si noterà che lo skateboard del ragazzino presenta uno schema familiare.

Sebbene sia estremamente sbiadito, è lo stesso design iconico che adorna il tappeto dell’Overlook Hotel nell’adattamento per il grande schermo di Stanley Kubrick di The Shining.

Il ragno gigante

Proprio come nel romanzo, la battaglia finale vede Pennywise trasformarsi in un gigantesco ragno. La differenza qui, tuttavia, è che il mostro rimane parzialmente clown, e questo ovviamente lo rende meno minaccioso.

La differenza più grande è che la versione del libro di Pennywise diventa completamente un ragno e la sua tana è piena di uova che alla fine vengono distrutte. È anche chiaro che lui sia in realtà una donna, ed è effettivamente di nuovo incinta, pronta a una nuova covata malefica – qualcosa che rende la battaglia tra le forze del bene e del male ancora più vitale poiché c’è il rischio che nuove mostruosità vengano al mondo.

Christine

Ci sono alcuni cenni al lavoro di Stephen King in IT: Capitolo Due, ma due dei più degni di nota rendono omaggio a Christine – la macchina infernale. Per cominciare, la targa dell’auto demoniaca (CQB 241) si vede appesa sopra al bancone del negozio di antiquariato di proprietà del personaggio di Stephen King.

Poi, in un flashback che vede i Perdenti ragazzini, Eddie viene mostrato con una maglietta con sopra l’auto malvagia.

Loki: 5 teorie sul ritorno del personaggio nella serie di Disney +

Come annunciato all’inizio dell’anno, i Marvel Studios porteranno sulla nuova piattaforma streaming Disney + una serie televisiva dedicata interamente a Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.

Ma in che modo verrà ripristinato il personaggio e come farà a re-inserirsi nella timeline del MCU? Ecco qualche teoria:

Tesseract e timeline alternative

Avengers: Infinity War

Tra tutte questa è forse lo scenario più probabile, in qualche modo già confermato dalla Marvel. In Infinity War Loki muore ucciso da Thanos all’inizio del film ma quando in Endgame i Vendicatori tornano al 2012 durante la Battaglia di New York lo vediamo fuggire con il Tesseract. La linea temporale che conoscevamo è compromessa, o meglio, alterata, e in quella nuova creata da Loki il Dio dell’Inganno è vivo e sta fuggendo da Thanos.

Una morte “falsa”

Come sapete il Tesseract è più di un semplice cubo magico, incredibilmente potente e in gradi di deformare il tessuto stesso dello spazio, creando wormhole ovunque. Ed è probabile che tra i suoi poteri rientri anche la capacità di mostrare a chi ne fa uso visioni del futuro. Sarà questo il punto di svolta della serie? Loki potrebbe essere a conoscenza degli altri poteri della gemma dello spazio falsificando la sua morte perché sa cosa gli riserva il futuro?

Viaggi nel tempo

I viaggi nel tempo sono stati sdoganati nel MCU, e se Loki è in grado di maneggiare la stregoneria quanto un Doctor Strange con il Tesseract, questo significa che il suo rapporto con le dimensioni passate, presenti e future è uno scenario possibile da analizzare nella serie giustificando così il suo ritorno. Dopotutto il personaggio sapeva come uscire da Asgard e ora può viaggiare ovunque nei Nove Regni o addirittura avvertire le versioni alternative di se stesso di ciò che accadrà…

Ritorno a The Dark World

Nel primo Thor lo spettatore era portato a credere che Loki si fosse gettato dal Bifrost salvo scoprire più tardi che era stato risucchiato in un wormhole. In Thor: The Dark World invece eravamo convinti che Loki fosse stato pugnalato a morte da Kurse, mentre alla fine del film riesce perfino ad usurpare il trono di Asgard. Magari nella serie creerà un’altra illusione di se stesso mentre muore generando un poster che lo rende immune agli attacchi fisici?

La truffa di Loki

Per tenere fede al suo nome, il Dio dell’Inganno ama pianificare le sue mosse in modo da vincere in qualsiasi scenario (o quasi). In The Avengers tutto ciò a cui ambiva era un trono, sulla Terra o ad Asgard non importava, e ha sempre trovato la soluzione migliore per sopravvivere. Forse la serie stessa sarà frutto dei suoi giochi di prestigio e ciò a cui assisteremo sarà solo il risultato di questo grande inganno?

Leggi anche – Loki: 10 fumetti che la serie di Disney + potrebbe adattare

Fonte: CBR

Young Avengers: la Marvel lavorerà ad una serie per Disney +?

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Young Avengers: la Marvel lavorerà ad una serie per Disney +?

A gennaio il sito We Got This Covered aveva diffuso la voce secondo cui i Marvel Studios avrebbero lavorato prossimamente ad un cinecomic sugli Young Avengers introducendo Kate Bishop (la figlia di Occhio di Falco), Hulkling, Iron Lad, Patriot, Wiccan, Stature e Visione (non la versione di Paul Bettany ovviamente). La notizia trovava una possibile conferma nelle parole di Kevin Feige in merito ai progetti futuri dell’universo condiviso (“Vedremo in che modo si evolveranno queste idee…Stiamo preparando il terreno.”) ma da allora non abbiamo più avuto aggiornamenti.

Ora è Daniel Richtman tramite Full Circle a rivelare che lo studio starebbe sviluppando non un film, ma una serie tv destinata alla piattaforma di Disney + e che anche i Campioni di Los Angeles (The Campions) potrebbero essere coinvolti nella trama insieme ad America Chavez a.k.a. Miss America.

Sarà davvero così o l’indiscrezione non troverà nessuna conferma ufficiale?

Leggi anche – Young Avengers: 10 personaggi che potrebbero arrivare nel MCU

Vi ricordiamo che l’universo cinematografico dei Marvel Studios si prepara ad allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla piattaforma streming di Disney + a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti originali, come annunciato poche settimane fa durante il lancio del servizio.

Sul palco dell’evento è salito Kevin Feige, spiegando come “Il MCU post-Endgame sarà estremamente diverso e focalizzato sui legami tra Disney+ e il nostro futuro” e annunciando le serie dedicate a Scarlet Witch e Visione, Falcon & Winter Soldier, Loki e Occhio di Falco.

Fonte: Full Circle