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Spider-Man: Homecoming, Laura Harrier credeva di “aver perso” contro Zendaya

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In una recente intervista con Net-a-Porter, Laura Harrier (che di recente abbiamo visto nella miniserie Hollywood di Ryan Murphy), ha parlato del suo ruolo di Liz Allen in Spider-Man: Homecoming, ammettendo che inizialmente, dopo l’ingresso di Zendaya nel cast, temeva di aver perso la parte.

L’attrice ha raccontato: “Dopo il mio screen test per Spider-Man, prima che mi dicessero qualsiasi cosa, era arrivataa, dopo alcune settimane, la notizia che Zendaya era entrata a far parte del cast. Quindi pensai di aver perso la parte. Doveva averla ottenuta lei… così chiamai i miei agenti e mi rassicurarono sul fatto che fossi ancora in lizza.”

Nel film, infatti, Zendaya ha ottenuto il ruolo di MJ, mentre Laura Harrier quello di Liz. A tal proposito, ha aggiunto: “Credo che sia stato incredibile ed innovativo il fatto che la Marvel abbia deciso di ingaggiarci entrambe, senza farne una questione relativa al colore della pelle. Nel film siamo due ragazze come tante che frequentano una scuola di New York. E la Grande Mela è esattamente così. I film devono riflettere la realtà. Ci siamo divertite tanto a girare il film. Adesso siamo anche amiche.”

Laura Harrier credeva di “aver perso” la parte in Spider-Man: Homecoming a causa di Zendaya

In un settore e in un’industria così competitivi, in cui le minoranze devono spesso competere per lo stesso numero limitato di ruoli, è stato molto importante vedere due protagoniste femminili di colore in un film di un grande studio. Finora, la stragrande maggioranza dei film del MCU è stata incentrata su personaggi bianchi, generalmente uomini, per di più eterosessuali. Eccezioni in tal senso si sono avute grazie a film come Black Panther e Captain Marvel. Sulla scia del grande successo ottenuto da questi titoli, avremo in futuro ancora più film che terranno conto dell’elemento “inclusività”, come Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings e Gli Eterni.

Spider-Man: Homecoming è il film del 2017 diretto da Jon Watts con Tom HollandMarisa TomeiRobert Downey Jr.Donald GloverJon FavreauZendaya, Martin Starr, Laura Harrier, Jacob Batalon, Michael Keaton e Gwyneth Paltrow. Entusiasta della sua esperienza con gli Avengers, Peter torna a casa, dove vive con la zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark (Robert Downey, Jr.). Peter cerca di tornare alla sua routine quotidiana – distratto dal pensiero di dover dimostrare di valere di più dell’amichevole Spider-Man di quartiere – ma quando appare l’Avvoltoio (Michael Keaton), tutto ciò a cui Peter tiene maggiormente viene minacciato.

David Ayer torna sul Joker di Jared Leto: “È stato maltrattato”

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David Ayer torna sul Joker di Jared Leto: “È stato maltrattato”

Il Joker di Jared Leto è stato “maltrattato” secondo David Ayer, regista di Suicide Squad. L’attore premio Oscar ha debuttato nel DCEU nel 2016, quando ha intepretato il Clown Principe del Crimine nel cinecomic incentrato sulla Squadra Suicida. Nonostante il marketing del film avesse messo al centro il suo personaggio, in realtà Leto ha avuto pochissime scene a disposizione nella versione del film che abbiamo visto nelle sale, cosa che – come ben sappiamo – ha scatenato le ire dei fan.

Al contrario, Suicide Squad si è focalizzato soprattutto sui personaggi di Harley Quinn (Margot Robbie), di Deadshot (Will Smith) e sul resto della Task Force X mandata in missione per conto di Amanda Waller (Viola Davis). L’apparizione di Leto sullo schermo è stata veramente ridotta al minimo, tant’è che dopo l’uscita del film al cinema in molti cominciarono ad “etichettare” la sua presenza al netto di un “glorioso cameo”.

Dopo l’uscita di Suicide Squad, per molto tempo si parlò di uno spin-off che avrebbe dovuto raccontare nel dettaglio la relazione tra Harley Quinn e il Joker, con i fan che non vedevano l’ora di vedere un film che – almeno nelle intenzioni – sembrava voler rendere giustizia all’incarnazione dell’iconico villain da parte di Leto. Sfortunatamente, con l’evolversi dei piani della Warner Bros. relativi al DCEU, il progetto è stato ufficialmente accantonato.

David Ayer torna a difendere del Joker di Jared Leto in Suicide Squad

Di recente, con i fan che continuano a chiedere a gran voce la release della Director’s Cut di Suicide Squad (grazie anche all’enorme risultato ottenuto con la Snyder Cut di Justice League, che arriverà ufficialmente il prossimo anno su HBO Max), David Ayer è tornato molto più attivo sui social, soprattutto per quanto riguarda il suo cinecomic del 2016. In un recente post, Ayer ha affermato che Leto è stato “maltrattato” durante tutta questa lunga debacle, e la sua performance non è stata “trattata” come avrebbe dovuto in fase di montaggio. Su Twitter, il regista ha scritto chiaramente: “Jared è stato maltrattato. Nessuno ha visto davvero la sua performance. È stata tagliata dal film.”

Ad oggi sembra che David Ayer sia potenzialmente intenzionato a rilasciare la sua Ayer Cut di Suicide Squad. Nonostante il regista abbia fatto intendere che la “sua” versione del film sarebbe praticamente ultimata, l’ultima parola spetterà sempre alla Warner Bros. Chissà se sulla scia di quanto accaduto con Justice League, anche il cinecomic di Ayer non avrà finalmente la giustizia che sembra meritare…

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel Kinnaman, Jai Courtney, Cara DelevingneViola DavisScott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

Red Snake in arrivo in on demand

Red Snake in arrivo in on demand

Red Snake, il film ispirato alla storia vera del Premio Nobel Nadia Murad, arriva in prima assoluta il 18 giugno sulle principali piattaforme video on demand.

Sono donne e combattenti le protagoniste di Red Snake, il prossimo film Eagle Pictures che farà il suo debutto il 18 giugno in prima assoluta sulle principali piattaforme video on demand: SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY. Diretto dalla regista e giornalista francese Caroline Fourest, Red Snake racconta il dramma della guerra dal punto di vista delle donne ispirandosi alla dolorosa storia vera di Nadia Murad, ventisettenne yazida Premio Nobel per la Pace nel 2018.

L’opera della Fourest – tra le redattrici del periodico settimanale satirico francese Charlie Hebdo durante gli anni dell’affaire delle caricature di Maometto – è un monito a non dimenticare quello che accade ancora oggi in Medio Oriente tra le minoranze religiose (come quella yazida) che lottano per la sopravvivenza non lontano dal confine con la Siria, alla ricerca di una libertà oltraggiata, di diritti calpestati, di vita offesa. In difesa di questi valori, Red Snake vuole documentare come gli scontri non riguardino solo gli uomini, ma in realtà anche chi ha dentro di sé un incontrollato desiderio di giustizia.

Tra le donne soldato, che arrivano da diverse parti del mondo, c’è Mother Sun, interpretata da Maya Sansa, una donna di origini italiane che grazie anche alla sua sensibilità custodisce parte degli amari ricordi delle altre componenti del gruppo.

https://www.youtube.com/watch?v=iWEFKF50kUU&feature=youtu.be

Red Snake, la trama

Red Snake racconta di Zara, una giovane Yazidi rapita e venduta come schiava sessuale a un guerrigliero jihādista. La ragazza spinta dalla volontà di salvare il fratello, tenuto prigioniero e addestrato per diventare un bimbo soldato, riesce miracolosamente a scappare. Sceglie la strada delle armi e si unisce a una squadra di combattenti donne molto temute e determinate a lottare contro i guerriglieri dell’Isis. Di origini e religioni diverse, queste coraggiose donne hanno dolorose ferite da sanare. Nel corso di tanti agguati condurranno una guerra epica contro questa fanatica ideologia e scopriranno il gran potere che hanno sui militanti jihādisti, terrorizzati all’idea di essere uccisi da donne.

Red Snake sarà disponibile a partire dal 18 giugno e per quattro settimane su: SKY, TIMVISION, CHILI, GOOGLE PLAY, YOU TUBE, RAKUTEN, HUAWEI VIDEO e INFINITY.

La mia vendetta: stagioni, episodi, trama e cast

La mia vendetta: stagioni, episodi, trama e cast

La mia vendetta, in originale La Vengeance aux yeux clairs, è la serie tv crime francese del 2016 creata da Franck Ollivier e diretta da David Morlet. La serie è stata presentata prima in Svizzera, poi in Belgio e infine in Francia.

La mia vendetta: dove vederla in streaming

La serie è stata trasmessa in Italia su Canale 5. Il 16 febbraio 2016. In streaming è disponibile su Mediasetplay e Infinity Tv, il servizio VOD di Mediaset.

La mia vendetta: la trama e il cast

La serie è incentrata su Emma Fortuny che ha perso la sua famiglia dieci anni fa. L’assassinio è stato mascherato da un incidente d’auto, che è scappato. Ancora lacerata da quello che è successo dieci anni prima, Emma decide di tornare in Costa Azzurra per vendicarsi e avere giustizia della sua famiglia, sotto una nuova identità: Olivia Alessandri. Per raggiungere il suo obiettivo, quello di infiltrarsi in una ricca famiglia locale, viene implicata nell’uccisione dei suoi parenti, al fine di scoprire l’identità dello sponsor. Ma non è così semplice, di fronte alla corruzione locale. Inoltre, questa è la famiglia del suo ex fidanzato, Alexandre Chevalier, di cui lei è ancora innamorata. Attraverso vari episodi, Olivia avrà lo scopo di distruggere i responsabili dell’omicidio della sua famiglia. Ma questo potrebbe non essere semplice, visto che i membri della famiglia sono riluttanti a vedere l’avvocato prendere un ruolo sempre più importante nella famiglia e nella vita di Étienne Chevalier.

Nella serie protagonisti sono Olivia Alessandri/Emma Fortuny interpretata da Laëtitia Milot, Pénélope Delisle interpretata da Claire Borotra, Étienne Chevalier interpretato da Bernard Yerlès. Alexandre Chevalier interpretato da Benoît Michel, figlio di Étienne ed ex fidanzato di Emma. Joris Chevalier interpretato da Aurélien Wiik, figlio di Étienne. Yann Legoff interpretato da Lannick Gautry, poliziotto. Pauline Jordan, interpretata da Lola Dewaere, poliziotta.

Nei ruoli secondari troviamo Béatrice Leclerc, interpretata da Sophie Duez, Zia di Emma Ange Milacci, interpretato da Laurent Fernandez. Rose Lefèvre, interpretata da Ingrid Juveneton, figlia di Philippe Delattre. Romain Chevalier, interpretato da Roby Schinasi, figlio di Étienne. Maya Zarka, interpretata da Clémentine Justine. Dino Pozzo, interpretato da Giulio Serafini. Adrien Lartigue, interpretato da Laurent Maurel. Antoine Fortuny, interpretato da Antoine Ferey, fratello di Emma. George Grimaud, interpretato da Philippe Hérisson. Henri Arthaud, interpretato da Antoine Basler. Cyril Laffont, interpretato da Pierre-Arnaud Juin, avvocato. Philippe Delattre, interpretato da François Caron, Giudice corrotto. Étienne Lou, interpretata da Clara Boyer. Raphaël Leoni, interpretato da Lionel Tavera. Ortolano, interpretato da Bertucci Cyril. Fiona Grimaud, interpretata da Eva Rami. Filipi, interpretato da Sylvain Eymard. Andréani, interpretato da Didier Isnard. Estelle Lefèvre, interpretata da Cathy Darietto e Hugo Léoni, interpretato da Hugo Brunswick

La mia vendetta 1 stagione

La prima stagione della serie è composta da 8 episodi ed ha debuttato nel settembre del 2016, in Italia a dicembre dello stesso anno.

Il primo episodio si intitola Vingt ans pour toujours, in italiano tradotto Vent’anni per sempre. Il secondo episodio si intitola D’entre les morts, in italiano tradotto Dal mondo dei morti. La terza puntata si intitola invece Fille perdue, in italiano tradotto La figlia perduta. La quarta puntata si intitola L’ombre d’un doute, in italiano tradotto L’ombra del dubbio. Il quinto episodio si intitola Le retour du fils, in italiano tradotto Il ritorno del figlio. Il sesto episodio invece si intitola L’épreuve du feu, in italiano Ignifugo, mentre il settimo episodio in francese si intitola La proie mentre in italiano tradotto letteralmente La preda. L’ultimo episodio della prima stagione invece si intitola Catharsis, letteralmente Catarsi in Italiano.

La mia vendetta 2 stagione

TF1 ha rinnovato la serie per una seconda stagione attualmente inedita in Italia. La seconda stagione è composta da sei episodi anziché otto come la prima ed in francia è andata in onda dal 20 novembre 2017.

The Batman: Matthew McConaughey sarà davvero nel film?

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The Batman: Matthew McConaughey sarà davvero nel film?

Nel corso degli ultimi mesi, ci sono stati parecchi rumor a proposito di The Batman, l’attesissimo nuovo cinecomic DC che sarà diretto da Matt Reeves. A partire dalla scelta del protagonista, che è poi ricaduta su Robert Pattinson (ma in lizza c’era anche Nicholas Hoult), i rumor più “succulenti” hanno riguardato soprattutto il cast di supporto. Una delle speculazioni più interessanti – come sottolineato giustamente da CBR – è stata sicuramente la voce secondo cui il premio Oscar Matthew McConaughey avrebbe dovuto interpretare Harvey Dent/Due Facce nel film.

A sganciare la “bomba” fu il sito We Got This Covered, che all’epoca rivelò che McConaughey sarebbe dovuto apparire brevemente nel film nei panni di Dent, mentre la trasformazione dell’avvocato nel supercriminale Due Facce sarebbe avvenuta in un eventuale sequel. Pochi giorni dopo, anche il Daily Mail confermò che la star di Dallas Buyers Club era stata ingaggiata per quel ruolo. Più o meno nello stesso periodo, iniziarono a susseguirsi altre voci secondo cui Andy Serkis e Colin Farrell si erano uniti al cast nei panni rispettivamente di Alfred Pennyworth e di Oswald Cobblepot, ossia Pinguino; le voci si rivelarono poi fondante, dal momento che sia Serkis che Farrell sono stati poi confermati nel film.

Visto il prestigioso parterre di attori che compone il cast di The Batman, non è assurdo pensare che una star come Matthew McConaughey possa effettivamente far parte del film, anche se ad oggi non esiste alcuna conferma ufficiale. Ma soprattutto: le voci di un tempo, erano fondate? McConaughey potrebbe davvero apparire nel film? Considerato il suo talento multiforme, un personaggio tormentato dalla dualità come Harvey Dent sarebbe perfetto per la star di The Wolf of Wall Street e Interstellar.

Matthew McConaughey apparirà davvero in The Batman nei panni di Harvey Dent?

Sappiamo, inoltre, che sia i Marvel Studios che la Warner Bros. hanno “corteggiato” per anni McConaughey, nella speranza di poterlo coinvolgere in uno dei loro progetti. Nel 2015, l’attore dichiarò a Variety: “Ho letto alcune sceneggiature sia della Marvel che della DC e ho discusso con entrambi in merito alla possibilità di lavorare insieme. Al momento non c’è ancora nessun ruolo per me, ma sono decisamente aperto ad ogni possibilità.”

Ad oggi, nonostante i rumor, Matthew McConaughey non è stato annunciato come membro del cast di The Batman. In questi mesi il regista Matt Reeves ha utilizzato il suo account Twitter per annunciare, di volta in volta, i vari attori che avrebbero preso parte al film, ma McConaughey non è mai stato ufficializzato. Non è escluso che il possibile cameo dell’attore nel film resterà un segreto fino all’uscita dello stesso in sala. La domanda sorge dunque spontanea: c’è ancora possibilità di vedere Matthew McConaughey in The Batman? Al momento è impossibile azzardare una percentuale, ma se dovesse accadere davvero, sarebbe una sorpresa che siamo certi i fan apprezzerebbero tantissimo.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Wonder Woman 1984: nessun legame romantico tra Diana e Cheetah

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Wonder Woman 1984: nessun legame romantico tra Diana e Cheetah

Da quando sono arrivate le prime immagini ufficiali di Wonder Woman 1984 e sono stati svelati maggiori dettagli sul personaggio di Barbara Ann Minerva interpretato da Kristen Wiig, in molti hanno iniziato a sostenere che l’attesissimo sequel avrebbe potuto sviscerare un aspetto inedito della relazione tra il personaggio di Diana Prince (Gal Gadot) e quello di Cheetah, ossia il fatto che tra le due potesse esistere un legame romantico.

Adesso, in una recente intervista con SFX Magazine (via CBR), è stata proprio la regista Patty Jenkins a smentire questa teoria, dichiarando: “Avremmo potuto raccontare quel tipo di legame se la storia fosse stata diversa. La storia del sequel, però, ruota attorno al ritorno di Steve Trevor, quindi tutto doveva concentrarsi su di lui. È la storia d’amore con Steve a contare davvero. Non c’era spazio per due persone e per due relazioni diverse per Diana.”

In Wonder Woman 1984 i personaggi di Diana e Barbara avranno comunque un “rapporto” molto particolare. Come spiegato sempre dalla Jenkins in una vecchia intervista, nel film sarà proprio la relazione con Wonder Woman a spingere il personaggio di Wiig a trasformarsi nel villain Cheetah: “Ciò che spingerà Barbara a trasformarsi in Cheetah è il fatto che non si è mai sentita all’altezza, soprattutto rispetto a Diana”, aveva spiegato Patty Jenkins“È un personaggio che mi ricorda alcune persone che ho conosciuto e che hanno così poca stima in loro stesse da trattenersi sempre. Quindi, una volta che iniziano ad abbracciare la possibilità di un cambiamento, inevitabilmente esplode tutto il risentimento accumulato negli anni.”

Nessun legame romantico in Wonder Woman 1984 tra i personaggi di Diana e Cheetah

Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Alita: la campagna per il sequel raggiunge le strade di Los Angeles

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La campagna lanciata dai fan per la realizzazione del sequel di Alita: Angelo della Battaglia invade addirittura le strade di Los Angeles, attraverso una serie di manifesti promozionali. Il film di Robert Rodriguez, adattamento live action dell’omonimo manga di Yukito Kishiro del 1990, è uscito nelle sale lo scorso anno, dopo una sviluppo particolarmente travagliato. Nonostante i fan attendessero da anni il film, al box office Alita: Angelo della Battaglia è stato un successo alquanto moderato, arrivando ad incassare 401.7 milioni di dollari a livello globale; numeri non sufficienti per garantire ufficialmente un sequel, ed infatti ancora oggi il futuro della proprietà sul grande schermo è incerto.

Nonostante gli incassi non così incoraggianti, il film ha comunque spinto un nutrito gruppo di fan a far sentire la propria voce e a spingere affinché venisse realizzato un sequel. Il primo film è stato distribuito nelle sale dalla 20th Century Fox: ora che lo studio è stato acquistato dalla Disney, il futuro di Alita: Angelo della Battaglia è tutto nelle mani della Casa di Topolino. In passato, proprio a causa dell’accordo tra Disney e Fox, Christoph Waltz – che nel film ha interpretato il Dottor Ido Dyson – aveva espresso i suoi dubbi in merito al futuro di Alita, spiegando che dal suo punto di vista un sequel era altamente improbabile.

Dopo aver lanciato una campagna attraverso i social e aver fatto volare un banner del film  in cielo in occasione dell’ultima edizione degli Academy Awards, i fan di Alita (soprannominati “L’Esercito di Alita”) hanno portato a compimento una nuova mossa: una serie di manifesti promozionali in giro per le strade di Los Angeles. Come è possibile vedere grazie ad una serie di immagini diffuse da Charlie Schmidt, quattro distinti cartelloni dedicati al sequel sono apparsi a Los Angeles: uno di questi contiene anche una citazione di Tilly Lockey, un’amputata britannica conosciuta per le sue braccia bioniche, che ha voluto sostenere il film e la campagna dei fan.

Chissà che la Disney non decida di accogliere davvero le richieste dei fan e di realizzare finalmente un sequel di Alita: Angelo della Battaglia. La passione dei fan relativi a certi film e la loro dedizione circa alcuni progetti può portare a risultati davvero straordinari: basti pensare a quanto accaduto di recente con la Snyder Cut di Justice League, che proprio grazie al sostegno dei fan e alle loro campagne, verrà finalmente rilasciata il prossimo anno su HBO Max.

La campagna per un sequel di Alita: Angelo della Battaglia raggiunge le strade di Los Angeles

La protagonista di Alita: Angelo della Battaglia è interpretata da Rosa Salazar (The Divergent Series, Maze Runner). Nel cast figurano anche Christoph Waltz, Mahershala Ali, Jennifer Connelly, Ed Skrein, Jackie Earle Haley, Lana Condor, Leonard Wu, e Jorge Lendeborg Jr. Il film è diretto da Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James Cameron.

La Guarimba International Film Festival: dal 7 al 12 Agosto

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La Guarimba International Film Festival: dal 7 al 12 Agosto

Un’edizione sicuramente ridotta quella de La Guarimba International Film Festival – ad Amantea (CS), in Calabria, dal 7 al 12 agosto –, che rispetta le linee guida date dall’emergenza sanitaria ma che non dimentica la propria terra e le connessioni con gli altri mondi, seppure quest’anno prettamente virtuali.

«Abbiamo da subito rifiutato l’idea di un festival online– commenta l’ideatore Giulio Vita –. Un festival non è un posto dove si vedono i film e basta. È un luogo di incontro, un rito pagano che ha bisogno della nostra presenza fisica. Un festival online non è un festival, soprattutto non è La Guarimba, perché noi siamo, prima di ogni cosa, una comunità che si ritrova ogni anno ad Amantea con la missione di riportare il cinema alla gente e la gente al cinema. Sarà una edizione diversa, in un comune recentemente sciolto per mafia, ma ci auguriamo sia anche un’occasione per riflettere sull’ossessione per gli eventi di massa. Speriamo finalmente si capisca l’importanza che hanno le piccole Guarimba in giro per il mondo, che illuminano i paesi senza cinema ricordandoci quanto sia bello sedersi insieme e confrontarsi in modo orizzontale».

Un’VIII edizione che celebra il ritorno al rito del cinema, regalando proiezioni sotto le stelle al pubblico di Amantea, e al tempo stesso contribuisce al miglioramento dell’offerta turistica con un evento di richiamo per i giovani provenienti da tutta la regione e a muovere l’economica locale: «Vogliamo essere parte della soluzione» sottolinea Giulio Vita.

«Come Festival siamo riusciti a gestire i tagli economici e non ci tiriamo indietro – continua Vita –. Abbiamo tagliato e rimodulato alcuni contenuti extra, garantendo i compensi a tutto lo staff, fermamente convinti che gli operatori culturali meritano dignità».

La Guarimba International Film Festival 2020 sarà realizzata grazie al sostegno del MiBACT, dell’Ambasciata de Gli Stati Uniti, Ambasciata della Germania, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, dalla Rappresentanza del Governo delle Fiandre in Italia e dal Forum Austriaco di Cultura Roma, segno di una significativa cooperazione internazionale e principale obiettivo del Festival, quello di veicolare la cultura per promuovere valori di democrazia partecipativa, integrazione e accessibilità.

Un importante contributo per la realizzazione dell’evento sono gli sponsor: GIPHY Arts, G-Technology, che garantisce i dischi rigidi per archiviare e usare il materiale video; Fichi Marano e Grafiche Calabria. Quest’ ultime due aziende calabresi che hanno deciso di scommettere nel festival anche in questo particolare momento storico.

I numeri dell’edizione 2020 di La Guarimba International Film Festival

Ideato nel 2012 da Giulio Vita e Sara Fratini, La Guarimba, che in venezuelano significa “posto sicuro”, in 7 anni ha registrato circa 25mila spettatori. L’edizione 2020, prevede in 6 giornate ben 160 cortometraggi provenienti da 54 paesi diversi che rappresentano tutti i continenti, selezionati tra i 1160 iscritti e divisi in 6 categorie: Fiction, Animazione, Documentario, Film Sperimentali, Videoclip e il programma La Grotta dei Piccoli, un festival nel festival dedicato ai piccoli spettatori realizzato in collaborazione con UNICEF Italia

Quest’anno La Guarimba torna alle sue radici, al rito del cinema come atto sociale e di condivisione. Sono annullati i concerti, i pranzi sociali e le conferenze che invece verranno trasferite online. Spazio quindi alla formazione con ben 5 webinar completamente gratuite che accoglieranno fino a un massimo di 100 iscritti. La prima, Fundraising For Documentaries, è fissata il 6 giugno.

A cura della regista americana Anayansi Prado e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, American Film Showcase e University of California, la webinar Fundraising For Documentaries propone al pubblico de La Guarimba, ai professionisti e alle nuove generazioni di registi, una masterclass incentrata sul finanziamento di un documentario, in linea con una delle vocazioni del festival: sostenere e promuovere il cinema indipendente.

La Guarimba International Film Festival 2020: Il programma

Una selezione accurata quella di Sara Fratini, Giulio Vita, Alex Spagnolo, Marta Miquel, Jacinta Agten, Valeria Werasinghe & Sam Morrill, programmatori de La Guarimba e quest’anno anche giuria ufficiale del Festival, con 160 corti in concorso, ognuno proveniente da un Paese diverso. Una scelta che punta a raccogliere visioni e stili diversi, differenze linguistiche e socio culturali con lo scopo di aprire riflessioni sul mondo.

Sono 20 i corti della categoria Fiction, 10 quelli di Animazione e 10 del Documentario, tutti generi da sempre in competizione al festival, caposaldo del programma, che puntano a rappresentare il meglio delle nuove proposte audiovisive del panorama mondiale. Nel programma anche la sezione Video Musicali con 10 videoclip in concorso. Una categoria nata nel 2016 per dare dignità a questa forma narrativa, da sempre sottovalutata all’interno dell’industria dell’audiovisivo, a livello culturale e finanziario. Per la categoria Insomnia (Film Sperimentali) con 5 corti in concorso dal 2018 continua a manifestarsi la voglia de La Guarimba di ampliare gli spazi di fruizione cinematografica: un contenitore di linguaggi inediti e proposte coraggiose.

Uno sguardo sempre attento sui grandi temi del presente con una programmazione fuori concorso:

per MigrArti saranno 3 i corti dedicati agli italiani di seconda generazione; con Americania, sezione curata da Sam Morrill, verranno presentati 6 corti ambientati a New York, alcuni di questi anteprime mondiali girate durante il lockdown. Infine la sezione speciale Karmala, denso programma a cura di Keba Danso che vuole dare visibilità al cinema dell’Africa Sub-Sahariana. Karmala quest’anno renderà omaggio al regista, compositore e attore senegalese Djibril Diop Mambéty, noto per il suo distinto stile surrealista e la sua affascinante interpretazione di temi come la politica, il potere, la ricchezza e le condizioni sociali in Africa.

La Guarimba ha previsto anche un festival per i piccoli spettatori con La Grotta dei Piccoli, una programmazione di 100 corti animati realizzata insieme ad UNICEF Italia ideata per avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo del cinema. All’interno de La Grotta dei Piccoli anche una selezione speciale a tema ambientalista ispirata al progetto di sostenibilità de La Guarimba Cambur per spiegare ai più piccoli il delicato rapporto tra uomo e natura.

Come ogni anno è stata realizzata anche Artists for La Guarimba, la mostra online e offline curata da Sara Fratini, che seleziona 15 illustratori internazionali ai quali è chiesto di realizzare una locandina che promuovi la nuova edizione del festival attraverso la propria personale interpretazione della scimmia guarimbera, simbolo e portavoce dell’iniziativa.

La locandina ufficiale, realizzata come sempre da Mikel Murillo, è nata per sensibilizzare il pubblico alla crisi ambientale, tematica molto cara al festival, che dal 2018 porta avanti il progetto Cambur, anima ecologica de La Guarimba. Nel delicato momento in cui tutti ci troviamo, l’immagine di Murillo conferma la missione del festival, sempre più convinto del potere che la cultura e il cinema hanno nelle trasformazioni che vorremmo vedere nel mondo.

Gli artisti coinvolti nella mostra sono Mikel Murillo (Spagna), Aicha El Beloui (Marocco), Yeye Weller (Germania), Valeria Weerasinghe (Italia), Federico Manzone (Italia), Ramón Amorós (Argentina), Meredith Jensen (Stati Uniti),  Juan Molinet (Argentina), Andra Badea (Romania), Bistra Masseva (Bulgaria), Konrad Czernik (Polonia) Helena Bonastre (Spagna), Gizenth (Colombia), Sara Cifuentes (Colombia), Raman Djafari (Germania).

La Guarimba Social: il contest di GIPHY Arts

Da sempre attenta ad una comunicazione virale, La Guarimba lo scorso anno ha creato un canale su Giphy Arts, la piattaforma americana più grande al mondo per la creazione di GIF animate. Con le proprie realizzazioni il Festival ha ottenuto più di 400 milioni di visualizzazioni tanto da attirare l’attenzione di Giphy Arts che ha voluto finanziare un contest per la Miglior Gif della Guarimba Film Festival 2020 con un premio di ben 500 dollari.

Avatar 2: David Thewlis conferma che interpreterà un Na’vi

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Avatar 2: David Thewlis conferma che interpreterà un Na’vi

David Thewlis ha confermato che interpreterà un Na’vi in Avatar 2. L’attore, noto principalmente per i suoi ruoli in Harry Potter e Wonder Woman, figura tra le new entry del cast degli attesissimi sequel di Avatar. Oltre a Thewlis, in Avatar 2 vedremo anche Kate Winslet, Michelle Yeoh, Jemaine Clement, Edie Falco, Cliff Curtis e probabilmente anche Vin Diesel. Il film arriverà nelle sale a Dicembre del prossimo anno e vedrà nel cast il ritorno di Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen Lang e Sigourney Weaver, apparsi tutti nel primo film del 2009.

La scorsa settimana, il produttore Jon Landau aveva anticipato alcuni nuovi dettagli a proposito della relazione tra Jake (Worthington) e Neytiri (Saldana) nel primo sequel. La trama di Avatar 2 è naturalmente top secret, ma sembra che nel film la famiglia di Jake e Neytiri dovrà affrontare una serie di nuove minacce che consentiranno una maggiore esplorazione di Pandora. In particolare, il sequel approfondirà gli aspetti legati agli oceani di Pandora, come evidenziato da alcuni concept art diffusi in precedenza e dalle varie dichiarazioni di James Cameron in merito alle riprese subacquee.

Ovviamente, David Thewlis non ha potuto rivelare molto a proposito di Avatar 2, ma parlando con Total Film (via GamesRadar), ha confermato un dettaglio chiave a proposito del suo personaggio: sarà uno dei Na’vi, la specie indigena con sembianze umanoidi che popola Pandora: “Sono un Na’vi. Sarò uno di quei personaggi blu. Non ho ancora ben capito quando incontrerò Cameron”, ha spiegato Thewlis. “Sono rimasto sorpreso quando mi è stata offerta la parte. Sono molto curioso di scoprire quale sarà il mio look, perché so che in qualche modo quei personaggi tendono ad assomigliarti. È fantastico!”

David Thewlis conferma il suo ruolo in Avatar 2

Parlando invece del processo di produzione del sequel, David Thewlis ha aggiunto: “Non ho idea di come saranno le mie scene, perché nella stanza ci sono circa 16 ragazzi con le videocamere, ma stanno soltanto scattando alcune inquadrature di riferimento che James guarderà in seguito. Ciò che quei ragazzi stanno girando non è destinato allo schermo: ciò che viene inquadrato è ovviamente destinato a questi sensori. Ce ne sono circa 200 in giro per la stanza, a fare le loro cose…”

Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Mission Impossible 7: la produzione ripartirà a Settembre

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Mission Impossible 7: la produzione ripartirà a Settembre

Le riprese di Mission Impossible 7 ripartiranno ufficialmente il prossimo Settembre. La produzione del nuovo capitolo della celebre saga con protagonista Tom Cruise era stata sospesa lo scorso Febbraio, a causa dell’inizio dell’emergenza Coronavirus in Italia, dove avrebbe dovuto svolgersi la prima parte delle riprese.

Mission Impossible 7 è stata una delle primissime produzioni ad accusare gli stravolgimenti dovuti al Covid-19: adesso, sembra che le cose stiano lentamente tornando alla normalità, con alcuni paesi che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, seguendo una serie di rigide norme di sicurezza, si prepareranno ad ospitare nuovamente le produzioni cinematografiche (come ad esempio la Nuova Zelanda con Avatar 2 di James Cameron).

A causa dello stop alla produzione, la Paramount ha dovuto posticipare la data di uscita di Mission Impossible 7 e anche di Mission Impossible 8, un unico film che verrà essenzialmente diviso in due capitoli (come spiegato dal regista Christopher McQuarrie tempo fa). Ora, la speranza è che la produzione del settimo capitolo possa ufficialmente ripartire a Settembre. Tommy Gormley, assistente alla regia, ha dichiarato alla BBC – via Deadline – quanto segue: “Speriamo di poter iniziare nuovamente a girare a Settembre. Stavamo per iniziare a girare a Venezia quando tutto è iniziato”.

Le riprese di Mission Impossible 7 dovrebbero ripartire ufficialmente a Settembre

Gormely ha aggiunto che la produzione spera di poter ritornare a girare non solo in Italia, ma anche in tutte le altre location inizialmente programmate. Se le riprese dovessero effettivamente ripartire a Settembre, Gormely ha stimato che la produzione potrebbe andare avanti fino ad aprile/maggio del 2021. Di recente le autorità politiche e sanitarie britanniche hanno stanziato le nuove norme di sicurezza per garantire alle produzione cinematografiche e televisive di poter tornare attive: tra i film che dovrebbero rientrare in produzione a breve, anche The Batman e Animali Fantastici 3.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible, Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Marvel Cinematic Universe: ogni storia e trama “abbandonata”

Marvel Cinematic Universe: ogni storia e trama “abbandonata”

Per quanto possa essere stato costante, preciso ed esaustivo nella sua trama principale legata alla Gemme Dell’Infinito e al piano di Thanos, il Marvel Cinematic Universe, nel corso di 11 anni e di 22 film, ha lasciato indietro alcune trame e storie, fili “abbandonati” per così dire in nome di elementi più importanti del racconto principale. Il lavoro di Kevin Feige e della sua squadra è stato incredibile, eppure non è stato proprio impeccabile.

Infatti i Marvel Studios hanno lasciato alcune domande senza risposta nel corso del loro più ampio racconto, domande che forse troveranno una risposta nella Fase 4, o che invece rimarranno per sempre senza una spiegazione o una risposta. Di seguito, potete trovare quegli elementi di trama, quelle storie, quei fili nascosti che non hanno trovato il loro capo nel corso della grande narrazione del Marvel Cinematic Universe.

Demone In Una Bottiglia

La prima inquadratura di Tony Stark (Robert Downey Jr.) in Iron Man lo mostra mentre tiene in mano una bottiglia di bourbon durante la sua visita per presentare Gerico in Afghanistan. I fan dei fumetti presumevano immediatamente che questo fosse il tentativo del Marvel Cinematic Universe di portare al cinema la trama di Demone in una bottiglia. Iron Man 2 ha ancora una volta aggirato l’idea dell’alcolismo di Stark quando il geniale miliardario si è ubriacato a una festa di compleanno mentre soffriva di avvelenamento da palladio.

Dopodiché, questo aspetto del personaggio non è mai stato più riportato nel franchise. Mentre The Avengers e Avengers: Age of Ultron hanno visto Tony che in diverse occasioni si versa da bere, nessuna di queste era una situazione “patologica” e così l’alcolismo di Stark è rimasto relegato al mondo dei fumetti.

Il Capo

I Marvel Studios potrebbero aver preferito al Bruce Banner di Edward Norton in The Incredible Hulk quello di Mark Ruffalo, ma il film di Louis Terrier fa ancora parte della continuità del MCU. Ciò è dimostrato dal riemergere di Thunderbolt Ross (William Hurt) successivamente, dopo aver debuttato nel suddetto standalone. Un’anticipazione particolare del film del 2008 ha lasciato intendere che il Dr. Samuel Stern (Tim Blake Nelson) potesse diventare il Capo.

Stern entra in contatto con il sangue di Hulk dopo averlo iniettato a Emily Blonsky (Tim Roth); e l’ultima volta che i fan lo hanno visto la sua testa stava già iniziando ad espandersi, imitando l’aspetto del Capo nei fumetti. 11 anni dopo, i fan non sanno ancora cosa è successo a Stern mentre continua ad essere assente dal MCU.

Altri paesi che imitano la tecnologia Iron Man

Dopo aver annunciato al mondo di essere Iron Man, Tony Stark comincia ad entrare in rapporti professionali con il governo. In Iron Man 2, ha combattuto per mantenere la sua creazione per sé, non cedendo alle pressioni che gli chiedevano di venderla. Nell’iconica scena dell’udienza del senato, è stato rivelato che altri trafficanti di armi e persino paesi stavano cercando di replicare l’impressionante armatura metallica per uso proprio.

Una volta presentati con filmati i test eseguiti in tutto il mondo forniti dall’intelligence del governo, Stark ha affermato che le repliche si appoggiano ad una tecnologia che impiegherà almeno 5-10 anni per arrivare al suo livello. Usa questa definizione per spiegare che non esiste una minaccia immediata dall’estero che richieda al governo di acquisire la sua creazione. Quegli anni poi sono passati, ma sembra che nessun paese sia riuscito a replicare l’armatura di Stark, oppure Feige e compagnia si sono semplicemente dimenticati!

I Nove Regni di Thor

nove regniI Nove regni sono considerati importanti nella storia del Thor del MCU. Composto da Asgard, Midgard, Jotunheim, Svartalfheim, Vanaheim, Nidavellir, Niflheim, Muspelheim e Alfheim, la maggior parte di questi pianeti è presente nel MCU in un modo o nell’altro, anche se l’ultimo deve ancora essere esplorato. Nel primo film di Thor, i Marvel Studios hanno tentato di affrontare la differenza tra magia e scienza, con Thor (Chris Hemsworth) che ha detto a Jane (Natalie Portman) che da dove viene, sono essenzialmente la stessa cosa.

Nella stessa conversazione, ha spiegato che i Nove Regni del cosmo sono mondi separati collegati dall’albero del mondo chiamato Yggdrasil. Dopodiché, questa idea non è mai più stata esplorata. Mentre i film successivi presentavano gli altri Nove regni, tra cui Nidavellir in Avengers: Infinity War, la loro presunta connessione reciproca non ha influito su nessuna delle narrazioni più recenti, nonostante la distruzione di Asgard in Thor: Ragnaork.

L’assenza di Lady Sif

Come buona amica di Thor, Lady Sif (Jamie Alexander) è stata la base delle prime avventure del Dio del Tuono nel MCU, comparendo sempre al fianco dei Tre Guerrieri. Oltre ad apparire nei primi due film, ha anche avuto una parte in Agents of S.H.I.E.L.D, apparendo due volte. Queste sono state le ultime volte in cui l’abbiamo vista, sul piccolo o grande schermo.  Quando gli eventi di Thor: Ragnarok precipitano, la formidabile guerriera non ha fatto la sua comparsa.

I registi Joe e Anthony Russo hanno confermato che era tra gli sfortunati esseri che sono stati strappati all’esistenza dalla decimazione di Thanos in Avengers: Infinity War, il che significa che avrebbe dovuto essere resuscitata dallo schiocco di Smart Hulk in Avengers: Endgame. Nella realtà dei fatti, l’assenza di Sif da Ragnarok era dovuta a conflitti di schedule, anche se lascia perplessi il fatto che i Marvel Studios non le abbiano chiesto di prendere parte alla battaglia finale di Endgame. Anche con Thor: Love and Thunder confermato per la Fase 4, non vi è alcuna indicazione del ritorno di Sif nel Marvel Cinematic Universe!

L’amore tragico di Bruce Banner

Bruce Banner (Mark Ruffalo) non ha fortuna quando si tratta d’amore. Mentre i suoi compagni Vendicatori come Iron Man e Captain America (Chris Evans) hanno avuto grandi storie d’amore con la stessa donna durante tutto il loro arco narrativo nel Marvel Cinematic Universe, non sembra che Banner sia fatto per le relazioni. Eppure il personaggio ha ben due relazioni nell’arco della storia. La prima è quella con Betty Ross (Liv Tyler) in The Incredible Hulk. Tuttavia il personaggio non si presenta mai di nuovo, né si fa accenno a lei.

In Avengers: Age of Ultron, Banner ha anche una breve storia con Natasha Romanoff (Scarlett Johansson). Nel film diretto da Joss Whedon, la coppia legata alle loro paure comuni trovava reciproco conforto, raccontandosi. Ad un certo punto, i due hanno addirittura considerato la possibilità di scappare insieme! Ciò ovviamente non è accaduto e alla fine del film Banner scompare dalla Terra, solo per fare ritorno all’inizio di Infinity War. Tuttavia, durante la lotta contro Thanos e successivamente di fronte alle conseguenze del suo schiocco, Nat e Bruce non hanno mai avuto la possibilità di parlare di ciò che è realmente accaduto tra di loro, fino a che Nat non incontra la sua fine in Endgame.

Gli accordi di Sokovia

Introdotti in Captain America: Civil War, gli Accordi di Sokovia sono un trattato internazionale che conferisce alle Nazioni Unite il potere di regolare le attività dei supereroi. Ciò significava che l’organo di governo deciderà per quali problemi saranno coinvolti i Vendicatori. Le diverse reazioni dei Vendicatori a tali accordi hanno generato le fazioni che si sono scontrate in Civil War, facendo di tutti quelli che non hanno firmato dei fuorilegge. L’accordo è stato in vigore per due anni, durante i quali coloro che si sono opposti come Capitan America, Falcon (Anthony Mackie) e Vedova Nera hanno creato un gruppo noto come i Secret Avengers. Hanno continuato a fare del bene, fino a che l’arrivo di Thanos non li ha portati ad uscire allo scoperto e a riunirsi con i vecchi amici.

In Avengers: Endgame, i restanti eroi, compresi quelli che si sono rifiutati di firmare gli Accordi di Sokovia, possono muoversi liberamente. Captain America è persino membro di un gruppo terapeutico. Anche quando i personaggi del Marvel Cinematic Universe si radunano al funerale di Stark, nessuno ha tentato di arrestare i fuorilegge, nonostante fosse presente il generale Ross. Sembra quindi probabile che gli Accordi siano decaduti, senza che però venisse comunicato ufficialmente.

L’esistenza della Damage Control

Sebbene non abbiano avuto un impatto importante sul MCU fino a Spider-Man: Homecoming, il team Damage Control era in franchising già da Iron Man. Creata e inizialmente gestita dallo S.H.I.E.L.D., l’organizzazione acquisisce e memorizza manufatti unici dai campi di battaglia dei supereroi, mascherandosi semplicemente come un’impresa di pulizia. Nel corso degli anni, è stato menzionato sporadicamente mentre si occupava delle conseguenze della lotta di Stark con Iron Monger (Jeff Bridges), nonché del pasticcio al Triskelion in Captain America: The Winter Soldier.

Ha avuto il suo impatto maggiore nella scena di apertura di Spider-Man: Homecoming, in cui il loro coinvolgimento nella pulizia della Battaglia di New York ha comportato la perdita dei contratti da parte della Bestman Salvage di Adrian Toomes (Michael Keaton). Damage Control non ha preso parte a nessun altra scena di battaglia nell’intero Marvel Cinematic Universe.

Dentro il Quirinale: Il Palazzo degli Italiani

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Dentro il Quirinale: Il Palazzo degli Italiani
Sky celebra la Festa della Repubblica Italiana con Dentro il Quirinale – Il Palazzo degli Italiani prodotto da Sky Arte in collaborazione con Anele. Il documentario andrà in onda il 2 giugno alle 21.15 su Sky Arte (canali 120 e 400) e a partire dalle 8 del mattino dello stesso giorno per 48 ore sarà visibile a tutti in streaming gratuito sul sito di Sky Arte e sul video portale di Sky.
L’iniziativa consentirà a tutti i cittadini di celebrare una ricorrenza così importante godendo della straordinaria bellezza del luogo che rappresenta la nostra Repubblica e la sua storia, anche in un momento in cui la nostra vita sociale deve misurarsi con le necessarie restrizioni. Il documentario darà la possibilità di scoprire a distanza, attraverso le immagini e la voce dei suoi custodi e lavoratori che dietro le quinte ne rappresentano la vita quotidiana attiva il complesso ingranaggio su cui si regge la vita del palazzo più grande d’Italia. Un palazzo che è anche un museo, al cui interno si trovano opere d’arte di inestimabile valore che potranno essere ammirate da casa grazie a questo progetto.
Un racconto originale che descrive un’intera giornata dall’alba al tramonto. Dando corpo e voce ad alcune delle figure che lavorano al suo interno, saranno raccontate le segrete, piccole liturgie del Palazzo e saranno mostrati alcuni dei suoi aspetti più inediti, attraverso guide d’eccezione: le maestranze del Quirinale.
Il comandante del reggimento corazzieri Luciano Magrini apre il racconto con le esercitazioni che i corazzieri preparano prima delle visite ufficiali. Eleganza e rigore incorniciate nel cortile d’onore con coreografie centenarie. Il custode Angelo Rossini è il Virgilio che accompagna il telespettatore lungo gli immensi corridoi o nei saloni del Piano Nobile, dispensando aneddoti pubblici e personali di una carriera ormai trentennale. Il Quirinale è anche un palazzo museo; al suo interno sono presenti opere d’arte che coprono secoli di storia pittorica italiana. Sarà Marco Lattanzi, storico dell’arte del Palazzo, a descrivere queste opere d’arte tracciandone l’evoluzione artistica in parallelo con quella storica.
A integrare il suo racconto anche Cristina Mazzantini, curatrice dell’esposizione Quirinale Contemporaneo, attenta ricercatrice di opere del secondo Novecento diventate parte integrante del patrimonio artistico del Quirinale, in una interessante combinazione di arte classica e contemporanea che vuole rappresentare l’intero patrimonio artistico italiano nel corso degli anni fino ad avvicinarlo al presente. Maria Taboga è la responsabile del laboratorio di conservazione e restauro degli arazzi. Un lavoro paziente e meticoloso, capace di restituire lo splendore originario a tessuti intrecciati con qualche secolo sulle spalle, che vedremo attraverso immagini esclusive e straordinarie che descriveranno anche il difficile lavoro di pulitura di questi arredi così preziosi.
Il tempo è scandito dalla collezione di orologi e dalla dedizione particolare che viene loro affidata dagli orologiai. Orologi da mensola, a torre, pendole di origine francese; un’eredità ottenuta dalle più importanti regge preunitarie italiane e oggi conservate con quotidiana cura. Una passione, quella di Stefano Valbonesi e di Fabrizio Geronimo, tecnici e responsabili del laboratorio degli orologi antichi, che non si è scalfita nell’arco di oltre tre decenni e che permette oggi a tutti noi di poter vedere questi oggetti così rari e sofisticati nella loro perfezione e autenticità.
In compagnia del cuoco del Presidente si potrà assistere alla complessa gestione della cucina: lo chef Fabrizio Boca racconta il lavoro dietro le quinte, la suddivisione dei ruoli, le preparazioni per un evento ufficiale e l’attenzione fin nel minimo dettaglio dedicata a ogni piatto, portando a scoprire i segreti delle cucine del Quirinale. Il racconto descriverà anche lo splendore dei Giardini del Quirinale conosciuti in tutto il mondo e meta di tantissimi turisti e cittadini italiani; entrando in questa straordinaria risorsa di verde nel cuore di Roma attraverso il racconto di chi questi Giardini li cura costantemente, Mauro Piacentini, curatore degli arredi floreali.
Cesare Giovinazzi (Maresciallo di Palazzo) e Giuseppe Di Costanzo (Corazziere), proprio in quello stesso giardino alle spalle della Coffee House, raccontano le diverse mansioni di un corazziere, una unità quasi totalmente autonoma e autosufficiente che si occupa della sicurezza del Capo dello Stato. Tra le loro mansioni anche la cura dei cavalli e la confezione delle uniformi su misura. Andremo poi a scoprire che nei giardini è ancora funzionante un organo idraulico del XVI secolo la cui manutenzione può essere affidata solo a mani esperte.
La vita del Quirinale rinnova sé stessa ogni giorno, dall’alba al tramonto: coi suoi riti, i suoi lavoratori, i suoi custodi, i suoi eventi straordinari e la bellezza come saldo timone. Il racconto, oltre alle voci dei protagonisti, viene condotto dalla voce dell’attore Francesco Pannofino, a cui è affidato il compito di accompagnare per mano lo spettatore nei luoghi, ma anche di creare un filo rosso narrativo, un flusso unico tra Palazzo, persone e le numerose attività che si svolgono al suo interno.
LE RIPRESE DEL DOCUMENTARIO SONO STATE EFFETTUATE PRIMA DELL’EMERGENZA COVID-19.
DENTRO IL QUIRINALE – Il Palazzo degli Italiani è una co-produzione Anele e Sky Arte, prodotto da Gloria Giorgianni, con la regia di Maria Tilli, con la voce narrante di Francesco Pannofino ed è stato realizzato con la gentile collaborazione dell’Ufficio Comunicazione del Quirinale.
È in onda nel giorno della Festa della Repubblica Italiana, martedì 2 giugno alle 21.15 su Sky Arte (disponibile anche su NOW TV) e sarà visibile a tutti in streaming gratuito dalle 8 del mattino dello stesso giorno per 48 ore sul sito di Sky Arte e sul video portale di Sky: https://arte.sky.it/e https://video.sky.it. Il documentario è in onda lo stesso giorno alle 21.30 su Sky TG24 e ancora alle 21.15 anche su Sky Uno Vacanze Italiane (canale 109). È disponibile on demand su Sky.

MCU: l’Infinity Saga immaginata come un horror, dal punto di vista di Tony Stark

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Un nuovo video realizzato dai fan immagina tutti gli eventi della Infinity Saga del MCU con un focus sulla storia di Iron Man, ma immaginandola in toni horror. È passato un anno da quando Avengers: Endgame, il fiore all’occhiello del franchise, è arrivato nei cinema e, dato che l’inizio della Fase 4 è in ritardo a causa della pandemia, i fan stanno rivisitando i film precedenti dell’universo, in attesa di scoprire cosa c’è di nuovo. Diretto da Joe e Anthony Russo, il film ha chiuso il racconto di 22 film che il MCU stava portando avanti dal 2008, con Spider-Man: Far From Home di Jon Watts in veste di epilogo.

Mentre tutti aspettano il prossimo futuro del MCU, FullBelly Edits di YouTube ha guardato indietro a tutto ciò che è emerso finora dall’Universo Condiviso e ha realizzato un video incentrato sul personaggio di Tony Stark che ha però dei toni oscuri, horror, diremmo. Ecco il viaggio eroico di Iron Man, raccontato con un altro tono!

MCU: una timeline perfetta mette in successione ogni evento della Infinity Saga

Suicide Squad: il successo di Deadpool lo ha trasformato in una commedia

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David Ayer ha affermato che il successo di Deadpool ha cambiato la sua versione originale di Suicide Squad, modificandone il tono in quello di una commedia. Il primo film Warner/DC incentrato sugli antieroi è uscito nelle sale cinematografiche nel 2016, lo stesso anno del film Fox / Marvel guidato da Ryan Reynolds, che però arrivo alcuni mesi prima. Sembra che, proprio a causa del grande successo ottenuto dal film con Reynolds, i cui toni sono, come si sa, comici e irriverenti, anche il montaggio e i toni di Suicide Squad siano stati modificati.

Nelle ultime settimane è venuta fuori l’ipotesi di una director’s cut di Suicide Squad e David Ayer sembra disponibile a realizzarla, per HBO Max, stessa piattaforma che distribuirà la Justice League Snyder Cut. Non è un segreto che ci siano stati alcuni importanti cambiamenti dell’ultimo minuto nel film, come dimostrano le riprese aggiuntive del film, costate 22 milioni di dollari – un finanziamento significativamente maggiore rispetto al tipico budget da 6-10 milioni di dollari assegnato per le riprese aggiuntive. Il regista, da parte sua, è stato disponibile quando gli è stato chiesto dei dettagli del suo montaggio, e la sua ultima rivelazione fa luce su ciò che effettivamente ha causato le modifiche apportate al film.

Attraverso il suo account Twitter ufficiale, Ayer ha condiviso il motivo per cui è stato costretto ad apportare alcune modifiche al suo piano originale per Suicide Squad. Apparentemente, è una combinazione di un paio di cose come l’accoglienza non proprio unanime ricevuta da Batman V Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder e il successo di Deadpool, entrambi i film in uscita nel primo trimestre del 2016. Il regista ha poi concluso dicendo che questi due film hanno trasformato il suo “dramma sentimentale” in una “commedia”.

Suicide Squad: la recensione del film di David Ayer

“Questo trailer (riferendosi a quello di Suicide Squad che comincia con I started a Joke) ha indovinato il tono e l’intenzione del film che ho realizzato. Metodico. A strati. Complesso, bello e triste. Dopo che le recensioni di Batman v Superman hanno sconvolto i piani alti e dopo il successo di Deadpool – Il mio dramma sentimentale è stato trasformato in una “commedia”.

E chissà che adesso, una eventuale director’s cut del film con Margot Robbie, possa proporre l’effettivo intento del regista e restituirci un film migliore!

In viaggio verso un sogno con Shia LaBeouf da oggi in On Demand

In viaggio verso un sogno con Shia LaBeouf da oggi in On Demand

E’ da oggi disponibile on demand in prima visione In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon, il film rivelazione negli Stati Uniti diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz che vede protagonisti l’emergente Zack Gottsagen e le star hollywoodiane Shia LaBeouf e Dakota Johnson, e che sarà disponibile a partire dal primo giugno in PRIMA VISIONE ON DEMAND sulle principali piattaforme digitali. Nel cast del film anche John Hawks, Jon Bernthal, Bruce Dern.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon ha fatto parlare molto di sé fin dalla première allo scorso South by Southwest (Texas), dove il passaparola generato dalla calorosa accoglienza ricevuta da parte di pubblico e critica gli ha permesso di raggiungere oltre 20 milioni di dollari al box office, diventando il maggiore incasso di un film indipendente nel 2019 negli Stati Uniti. É un’originale storia di amicizia on the road raccontata con leggerezza, umorismo e sensibilità, che saprà conquistare il cuore degli spettatori grazie anche alla straordinaria interpretazione di Zack Gottsagen.

Grazie a Officine UBU, In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon è disponibile ON DEMAND sulle principali piattaforme digitali, inclusa Vativision, la nuova piattaforma che debutterà nella prima decina di giugno, su SKY Primafila Premiere e sulla nuova piattaforma digitale #iorestoinSALA, fortemente voluta e gestita dagli esercenti cinematografici colpiti dalla fase emergenziale che ha imposto la chiusura delle sale. #iorestoinSALA è la nuova iniziativa digitale nata dalla volontà comune di un gruppo di Esercenti cinematografici che gestiscono circa 70 strutture per un totale di circa 170 schermi e che, in attesa di poter tornare a riempire fisicamente le sale, hanno deciso di creare una soluzione on-line per mantenere vivo il rapporto i propri spettatori, offrendo anche una serie di attività collaterali quali presentazioni, dibattiti e promozioni.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon, la trama

Zak (Zack Gottsagen), un giovane ragazzo con la sindrome di Down, scappa dalla casa di cura dove vive per inseguire il sogno di allenarsi con il suo eroe e diventare un wrestler professionista. In un’imprevista svolta del destino, la strada di Zak s’incrocia con quella di Tyler (Shia LaBeouf), un burbero fuorilegge in fuga. Tra i due nascerà un’amicizia così forte da riuscire persino a convincere Eleanor (Dakota Johnson), amorevole ma determinata tutrice di Zak, a unirsi al loro viaggio verso la Florida. Un’avventura moderna in stile Mark Twain per sognare senza limiti.

In viaggio verso un sogno – The peanut butter falcon: il trailer

Una clip dal film con protagonisti Shia LaBeouf e Dakota Johnson

Doctor Strange: uno spaventoso design alternativo per Dormammu

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Doctor Strange: uno spaventoso design alternativo per Dormammu

Il concept artist Jerad Marantz ha offerto ai suoi fan la possibilità di dare uno sguardo a dei concept eliminati, realizzati per Doctor Strange, film del 2016 con Benedict Cumberbatch diretto da Scott Derrickson. In particolare, i concept sono di Dormammu, il villain principale del film.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.

10 attori che vorremmo rivedere nei loro ruoli iconici

10 attori che vorremmo rivedere nei loro ruoli iconici

Nel corso degli anni, che si tratti di film o di serie tv, attori meravigliosi hanno dato vita a ruoli e personaggi tanto incredibili quanto indimenticabili. Anche se molti di questi hanno deciso di lasciarseli alle spalle per le ragioni più disparate, è innegabile quanto alcuni di essi abbiano segnato l’immaginario collettivo di cinefili e non. Screen Rant ha raccolto 10 celebri attori che vorremmo vedere nuovamente nei loro ruoli più iconici:

Michael C. Hall (Dexter Morgan in Dexter)

Per anni si è parlato di un possibile ritorno di Michael C. Hall nei panni di Dexter, il protagonista dell’omonima serie tv andata in onda dal 2006 al 2013. Purtroppo, al momento, si tratta soltanto di voci, ma è innegabile che dopo otto stagioni i fan speravano in uno di quei revival che tanto vanno di moda oggi.

Nell’ultimo tragico episodio dello show a metà tra dramma, poliziesco e thriller, abbiamo visto morire la sorella di Dexter, Deb, con il protagonista che ha rischiato quasi di fare la stessa fine. Tuttavia, alla fine abbiamo scoperto che Dexter è vivo, si è fatto crescere la barba e ha provato a cambiare vita. Le possibilità per una nuovo ciclo di episodi che veda il ritorno di Hall ci sono tutte…

Jack Nicholson (Jack Torrance in Shining)

Per anni Shining è stato considerato uno di quei capolavori intoccabili che non avrebbe mai potuto avere un sequel. Poi, lo scorso anno, è arrivato Doctor Sleep, che è riuscito ad impressionare gli spettatori per il modo in cui è riuscito a portare avanti la storia di Danny Torrance.

Nel film è presente anche un cameo di Jack, che ovviamente non è interpretato da Jack Nicholson. Quanto sarebbe stato incredibile se Nicholson – che si è ufficialmente ritirato dalle scene – si fosse prestato per il sequel e avrebbe deciso di comparire brevemente nel film, riprendendo uno dei suoi ruoli più iconici?

Anthony Hopkins (Hannibal Lecter ne Il Silenzio degli Innocenti)

Sembrava che Anthony Hopkins amasse particolarmente il personaggio di Hannibal Lecter. Oltre ad averlo interpretato in quel capolavoro che è Il Silenzio degli Innocenti, l’attore premio Oscar è tornato a vestire i panni del serial killer ossessionato dall’antropofagia nei meno riusciti Hannibal e Red Dragon.

Sappiamo che il personaggio è ancora vivo, e nonostante siano passati diversi anni, con Hopkins naturalmente invecchiato rispetto alla sue ultime interpretazione dello Psichiatra, sarebbe davvero interessante scoprire cosa Lecter stia combinando adesso…

David Tennant (Il Dottore in Doctor Who)

Doctor Who è una di quelle serie che meritano di essere “salvate”. E al più presto! Nel corso degli anni, lo show è diventato sempre più un conglomerato di trame tortuose e spesso prive di una reale logica, con il pubblico delle prime stagioni della serie reboot che è andato a mano a mano scemando.

David Tennant, Decimo Dottore secondo il canone ufficiale (e secondo della nuova serie), è stato il favorito del pubblico. Se riuscisse a tornare nel franchise e ad interpretare nuovamente l’amabile Signore del Tempo, siamo certi che farebbe la gioia di tantissimi fan…

Sigourney Weaver (Ellen Ripley in Alien)

Negli ultimi anni il franchise di Alien è tornato prepotentemente sullo schermo, sotto la rinnovata egida di Ridley Scott. Eppure, l’iconico personaggio di Ellen Ripley interpretato da Sigourney Weaver manca sullo schermo dal lontano 1997, anno di uscita di Alien – La clonazione.

Neill Blomkamp aveva in mente un Alien 5 che avrebbe dovuto riportare al cinema la temeraria eroina dello spazio, ma sfortunatamente il progetto non ha mai visto la luce. Considerati i flop di Prometheus e Alien: Covenant, è palese quanto l’unico modo per riportare la saga ai fasti del passato è quello di recuperare la storia della mitica Ripley, convincendo la Weaver a tornare nei panni del personaggio.

Steve Carell (Michael Scott in The Office)

Quando Steve Carell ha lasciato The Office, è stato un duro colpo per tutti i fan della sitcom americana, senza considerare che da allora la serie ha perso molto del suo appeal. L’Andy Bernard di Ed Elms è diventato a tutti gli effetti il nuovo protagonista della serie, ma raggiungere il fandom di Michael Scott era praticamente impossibile.

Nell’ultima stagione, forse proprio a causa del calo di ascolti e del mancato interesse da parte del pubblico, Carell è tornato per un breve cameo. Eppure, siamo certi che un revival con l’attore nuovamente nei panni dell’incompetente direttore dall’infanzia difficile farebbe la gioia degli estimatori della serie.

Daniel Radcliffe (Harry Potter in Harry Potter)

Potrebbe non funzionare e i fan potrebbe odiarlo, ma nessuno può negare che un ritorno di Daniel Radcliffe nei panni di Harry Potter sarebbe uno dei modi più semplici per la Warner Bros. di sbancare il botteghino, riscrivendo probabilmente la storia degli incassi mondiali.

Radcliffe potrebbe non avere più tutte quelle caratteristiche che lo hanno reso un Harry praticamente perfetto, ma di certo non ha mai rinnegato il franchise che gli ha regalato la fama internazionale. Forse sarebbe tornato per l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale La Maledizione dell’Erede, qualora fosse stato realizzato? Chissà…

Uma Thurman (Beatrix Kiddo in Kill Bill)

Questo è probabilmente il più fattibile tra i “ritorni” elencati fino ad ora, semplicemente perché non è un mistero che Quentin Tarantino abbia più volte espresso il desiderio di realizzare Kill Bill Vol. 3.

In effetti, sembra che sia stato da sempre nei suoi piani quello di realizzare un terzo volume. Lo stesso ha dichiarato anche di averne parlato con Uma Thurman. Dunque, è solo questione di tempo?

Albert Brooks (Hank Scorpio ne I Simpson)

Se c’è un personaggio de I Simpson amato da tutti, quello è sicuramente Hank Scoprio. Non solo è il personaggio più divertente che sia mai apparso nello show, ma nonostante sia un  pericoloso terrorista che vuole conquistare il mondo, è semplicemente adorabile.

Inizialmente sarebbe dovuto tornare ne I Simpson – Il film del 2007, ma in quell’occasione Albert Brooks – che ha doppiato tantissimi personaggi nella serie originale – si ritrovò a prestare la voce a Russ Cargill.

Sasha Baron Cohen (Borat in Da Ali G Show)

Borat è il personaggio più noto tra quelli a cui ha dato vita Sasha Baron Cohen. C’è stato un periodo nei primi anni 2000 (culminato con il film a lui dedicato) in cui Borat è stato in grado di ottenere interviste con alcune delle persone più potenti del mondo.

Naturalmente, il motivo per cui Baron Cohen ha chiuso con il  personaggio è che, ad un certo punto, era diventato troppo “riconoscibile”. Eppure, sognare un suo ipotetico ritorno sulle scena non costa nulla…

Isabel, la serie tv: stagioni, episodi, trama, cast e dove vederla

Isabel è la serie tv storica spagnola diretta da Jordi Frades e prodotta da Diagonal TV per TVE. La show è l’adattamento della storia del regno della regina Isabella di Castiglia.

Isabel: dove vederla in streaming

La serie tv è stata trasmessa su La 1 di TVE dal 2012 al 2014. In Italia, la serie è stata rimontata in due stagioni della durata di 100-105 minuti a episodio. Venne trasmessa in prima visione su Rai Premium dal 7 ottobre 2018 al 20 marzo 2019. Isabel in streaming è disponibile su Raiplay.

Isabel: la trama e il cast

Nella prima stagione di Isabel viene raccontato il periodo di vita di Isabel compreso tra il 1461 e il 1474: dalla fine della sua infanzia al matrimonio con Ferdinando II d’Aragona e l’intreccio di lotte e intrighi che alla fine portarono alla sua incoronazione a regina di Castiglia.

In Isabel protagonisti sono Isabella di Castiglia (stagioni 1-3), interpretata da Michelle Jenner, Ferdinando II d’Aragona (stagioni 1-3), interpretato da Rodolfo Sancho, Enrico IV di Castiglia (stagione 1), interpretato da Pablo Derqui, Giovanna del Portogallo (stagioni 1-2), interpretata da Bárbara Lennie. Alfonso di Castiglia (stagione 1), interpretato da Victor Elías, Alfonso V del Portogallo (stagioni 1-2), interpretato da Daniel Albadalejo, Giovanni II del Portogallo (stagioni 2-3), interpretato da Álvaro Monje, Giovanni II d’Aragona (stagioni 1-2), interpretato da Jordi Banacoloc, Giovanna la Beltraneja (stagioni 1-2), interpretata da Carmen Sánchez e  Úrsula Corberó come Margherita d’Asburgo-

Giovanni di Pacheco (stagioni 1-2), interpretato da Ginés García Millán, Alfonso Carrillo de Acuña (stagioni 1-2), interpretato da Pedro Casablanc, Gonzalo Chacón (stagioni 1-3), interpretato da Ramón Madaula, Gutierre de Cárdenas (stagioni 1-3), interpretato da Pere Ponce Nipote (di zio) di Gonzalo Chacón, Gonzalo Fernández de Córdoba (stagioni 1-3), interpretato da Sergio Peris-Mencheta, Beltrán de la Cueva (stagioni 1-3), interpretato da William Miller, Beatriz de Bobadilla (stagioni 1-3), interpretata da Ainhoa Santamaría, Andrés Cabrera (stagioni 1-3), interpretato da Jordi Díaz. Diego Hurtado de Mendoza (stagioni 1-2), interpretato da Juan Meseguer, Clara Chacón (stagioni 1-2), interpretata da Monica Vic.

Isabel 2 stagione

La seconda stagione di Isabel al centro del racconto c’è il periodo compreso tra il 1474 e il 1492: dall’incoronazione alla guerra di successione al trono contro Alfonso V del Portogallo e Giovanna la Beltraneja fino alla conquista di Granada e alla partenza di Cristoforo Colombo verso le Americhe.

Nel cast di volti nuovi nella seconda stagione troviamo  Giovanna di Castiglia (stagioni 2-3), interpretata da Irene Escolar, Muley Hacen (stagione 2), interpretato da Roberto Enríquez, Boabdil di Granada (stagione 2), interpretato da Alex Martínez, Diego di Pacheco (stagioni 1-3), interpretato da Javier Rey, Hernando de Talavera (stagioni 2-3), interpretato da Lluís Soler, Tomás de Torquemada (stagione 2), interpretato da Manuel Dueso, Al-Zaghal (stagione 2), interpretato da Javier Mora,  Aisha (stagione 2), interpretata da Alicia Borrachero, Isabel de Solís/Zoraya, interpretata da Nani Jiménez, Cristoforo Colombo (stagioni 2-3), interpretato da Julio Manrique.

Isabel 3 stagione

Nella terza stagione di Isabel il racconto ripercorre la parte finale della vita di Isabella (1492-1504): la scoperta dell’America, il matrimonio dell’infanta Giovanna con Filippo e dell’infante Giovanni con Margherita d’Asburgo; le successive morti dell’infante Giovanni e della primogenita Isabella, regina consorte del Portogallo; il matrimonio della figlia Maria con Manuele I del Portogallo. La serie si conclude con la morte della stessa Isabella.

Volti nuovi della terza stagione sono Carlo VIII di Francia (stagione 3), interpretato da Héctor Carballo, Filippo di Castiglia (stagione 3), interpretato da Raúl Merida, Francisco Jiménez de Cisneros (stagione 3), interpretato da Eusebio Poncela, , Pedro González de Mendoza (stagioni 1-3), interpretato da Andrés Herrera, Rodrigo Borgia poi papa Alessandro VI (stagione 1 e stagione 3), interpretato da Jorge Bosch, , e Cesare Borgia (stagione 3), interpretato da Nacho Aldeguer.

 

What We Do In The Shadows 2×09: promo e trama

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What We Do In The Shadows 2×09: promo e trama

Il canale americano FX ha diffuso promo e trama di What We Do In The Shadows 2×09, il nono episodio della seconda stagione di What We Do In The Shadows.

In What We Do In The Shadows 2×09 che si intitolerà dall’episodio “Witches” Quando Nandor e Laszlo vengono rapiti da una congrega di streghe, gli altri devono avventurarsi a Brooklyn per salvarli. Scritto da William Meny; diretto da Kyle Newacheck.

What We Do In The Shadows 2×09

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

The Batman e Animali Fantastici 3: le produzioni in UK possono ripartire

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Le produzioni cinematografiche e televisive in Inghilterra potranno ufficialmente ripartire. Il via libera è arrivato direttamente dalle autorità sanitarie e politiche. Ciò significa che le produzioni di film come The Batman e Animali Fantastici 3 potranno riprendere a pieno ritmo, ovviamente nel rispetto delle nuove norme di sicurezza utili ad evitare il contagio da Covid-19.

Secondo un nuovo report del Guardian, a partire dal mese di luglio le produzioni di film e serie tv potranno ripartire. Si tratta di una notizia che farà sicuramente la gioia dei tantissimi lavoratori dell’industria cinematografica (molti dei quali liberi professionisti e freelance) che in questi mesi sono stati letteralmente messi in ginocchio dall’emergenza Coronavirus e che, a causa dei mancati aiuti da parte del governo britannico, hanno faticato non poco in questi mesi a causa dell’assenza di lavoro.

Le linee guida utili al rispetto delle nuove norme di sicurezza sono state stilate dalla British Film Commision e dal British Film Institute. Si tratta di linee guida che regolamentano non solo la gestione del distanziamento sociale sul set, ma anche la sicurezza sanitaria, che include la misurazione della temperatura e il tracciamento. Come riporta la fonte, non appena tutte le norme di sicurezza saranno verificate, la Warner Bros. intende far ripartire le produzioni il prima possibile.

Le produzioni in UK di film come The Batman e Animali Fantastici 3 potranno ufficialmente ripartire

Oltre a The Batman e Animali Fantastici 3, altre grandi produzioni interrotte bruscamente a causa della pandemia di Covid-19 sono state il live action de La Siretta ad opera della Disney, la seconda stagione di The Witcher ad opera di Netflix, ma anche Peaky Blinder e Line of Duty.

Hocus Pocus 2: il cast originale è disponibile a tornare

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Hocus Pocus 2: il cast originale è disponibile a tornare

Il cast originale di Hocus Pocus è disponibile a tornare per l’annunciato sequel Hocus Pocus 2: questo è quanto dichiarato di recente da Sarah Jessica Parker. Il sequel dell’amatissimo classico di Halloween ha finalmente ricevuto il via libera della Disney, a circa tre decadi di distanza da quando l’originale ottenne un ottimo successo al box office e, col tempo, divenne un vero e proprio cult tra gli adoratori della Casa di Topolino. Un sequel di Hocus Pocus non sarebbe lo stesso senza il ritorno della originali sorelle Sanderson, quindi farà certamente piacere ai fan sapere che il cast del primo film è interessato a riprendere i rispettivi ruoli.

Sono anni che si parla di una nuova iterazione di Hocus Pocus. Già nel novembre del 2014 Bett Midler, che nel film originale interpreta la protagonista Winifred ‘Winnie’ Sanderson, aveva dichiarato di essere disponibile a tornare in un eventuale seguito. Successivamente, si pensò alla realizzazione di un sequel destinato esclusivamente a Disney Channel. Oggi, invece, sappiamo per certo che il sequel si farà e che sarà destinato a Disney+, la piattaforma di streaming dedicata esclusivamente ai film prodotti e distribuiti dalla multinazionale statunitense.

Al momento non sappiamo se il sequel includerà anche il ritorno del cast originale. Ma in una recente intervista con Radio Andy, Sarah Jessica Parker – che nel film originale interpreta Sarah Sanderson – ha parlato della possibilità che la storia del nuovo film possa includere il ritorno delle sorelle originali. L’attrice ha spiegato: “Penso che sia un’idea che sia io, che Bette Midler che Kathy Najimy (interprete di Mary Sanderson, Ndr) valuteremo senza problemi”. 

Sarah Jessica Parker conferma che il cast originale di Hocus Pocus sarebbe disponibile per l’annunciato sequel

Dunque, le tre attrici non hanno ancora firmato ufficialmente per tornare in Hocus Pocus 2, ma le parole di Parker lasciano intendere che a tutte e tre farebbe estremamente piacere tornare nei panni delle tre iconiche streghe. In passato, anche Doug Jones, che nel film orginale interpreta lo zombie William Butcherson, aveva espresso il suo interesse nel tornare a vestire i panni di Billy, a dimostrazione di quanto non solo i fan siano legati alla pellicola, ma anche tutto il cast che vi ha preso parte.

Hocus Pocus 2 sarà diretto da Adam Shankman, regista di Prima o poi mi sposo, I passi dell’amore e Hairspray – Grasso è bello. La sceneggiatura del nuovo film porterà la firma di Jen D’Angelo (Workaholics). L’originale uscì nelle sale nel 1993 diretto da Kenny Ortega. Al momento non sappiamo neanche se gli altri membri del primo film – come ad esempio Thora Birch (American Beauty) – torneranno nel sequel.

Justice League: Patty Jenkins rifiutò la regia, ecco perché

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Justice League: Patty Jenkins rifiutò la regia, ecco perché

A Patty Jenkins, regista dell’attesissimo Wonder Woman 1984, venne offerta la regia di Justice League, ma la stessa rifiutò l’offerta. Dopo anni di inattività, la Jenkins è tornata dietro la macchina da presa nel 2017 con Wonder Woman: adesso, le avventure di Diana Prince sul grande schermo si apprestano a continuare con il sequel ambientato negli anni ’80. Prima di prendere in mano le redini del franchise con protagonista Gal Gadot, però, alla Jenkins venne offerto di dirigere Justice League, film d’ensemble della DC uscito nel 2017 e diretto da Zack Snyder.

In occasione dell’uscita di Wonder Woman 1984 (che dovrebbe arrivare in sala il prossimo 14 agosto), Patty Jenkins ha parlato con Premier Magazine (via Heroic Hollywood) non soltanto del suo prossimo progetto, ma anche della sua passata esperienza con la DC e con la Marvel. La regista ha rivelato che la Warner Bros. le offrì la regia di Justice League, ma che lei rifiutò l’incarico. Apparentemente, Jenkins ha declinato l’offerta perché non era particolarmente a suo agio con un film d’ensemble, vista l’incredibile quantità di personaggi che avrebbe dovuto gestire.

Jenkins ha anche sottolineato quanto sia importante per lei avere il pieno controllo creativo sui suoi progetti. Nonostante i film di Wonder Woman appartengano al DCEU, alla regista sembra non importare molto della continuity, aspetto fondamentale per quanto riguarda – ad esempio – i film dei Marvel Studios (in passato Jenkins aveva rifiutato la regia di Thor: The Dark World). A tal proposito, la regista ha spiegato: “Mi piacciono molto le persone che lavorano lì, ma vogliono il pieno controllo dei loro film. Il regista è sotto controllo. Sì, è una cosa che può succedere. Inoltre, si capisce subito quando un regista non può imporre la propria visione. Se accade ciò, allora ho l’impressione che queste persone stiano facendo un lavoro diverso dal mio. Per quanto riguarda Wonder Woman 1984, penso di aver fatto esattamente ciò che volevo. E poi, tutto ciò di cui un film di supereroi ha bisogno mi viene naturale: adoro girare grandi scene d’azione ambientate in set imponenti. Mi diverte davvero tanto.”

Patty Jenkins ha rivelato di aver rifiutato la regia di Justice League

Parlando nello specifico di Justice League, ha poi aggiunto: “Adoro i fumetti, ma la verità  è che mi sono avvicinata ai supereroi attraverso i film. In me c’è il desiderio di voler emulare, rispetto ai film che ho visto da bambina, un certo spirito che regnava a quei tempi. È rivelante ciò quando giro un film? Non lo so. Il punto è che, a differenza di altri registi, non mi interessano davvero gli universi condivisi, la continuity e altre cose del genere. Sono stata contattata in passato per dirigere Justice League, ma non me la sentivo. Troppi personaggi.”

Ricordiamo che di recente è stato annunciato l’arrivo della Snyder Cut di Justice League su HBO Max il prossimo anno. Si tratta della versione del film così come inizialmente concepito da Zack Snyder, che nel bel mezzo della post-produzione abbandonò il progetto a causa di alcuni problemi personali (inclusa la morte della figlia).

CORRELATE: 

Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal. Il film sarà ambientato negli anni ’80: l’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Matrix 4: Lana Wachowski vuole un film “assolutamente folle”

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Matrix 4: Lana Wachowski vuole un film “assolutamente folle”

Lana Wachowski, che ha diretto la trilogia originale di Matrix insieme a sua sorella, ritornerà dietro la macchina da presa per l’attesissimo Matrix 4: a quanto pare, i piani per il nuovo film sono “assolutamente folli”. I primi tre film della saga fantascientifica sono diventati dei veri e propri cult, quindi la notizia che la Warner Bros. stesse lavorando ad un revival del franchise non ha propriamente colto di sorpresa.

Con protagonisti Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Laurence Fishburne, il primo film del 1999 è ambientato in futuro distopico in cui gli umani vengono inconsapevolmente imprigionati in una realtà simulata, nota come “The Matrix”. Il personaggio di Neo interpretato da Reeves scopre la verità e diventa parte integrante di una ribellione che lotta per cercare di liberare l’umanità da un’intelligenze artificiale che si rivelerà essere sempre più ostile.

I film vennero elogiati per le premesse narrative originali, ma anche per gli effetti visivi innovativi e per le strabilianti sequenze d’azione. Alla fine della trilogia originale, le Wachowski dichiararono che non avevano piani per far proseguire la saga, fino a quando le cose non sono cambiate. Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss torneranno nel quarto capitolo, insieme a tutta una serie di volti noti ai fan del franchise, tra cui la Niobe di Jada Pinkett-Smith e Il Merovingio di Lambert Wilson. Sfortunatamente, non torneranno alcuni dei personaggi più amati, come il Morpheus di Laurence Fishburne e l’Agente Smith di Hugo Weaving.

Chad Stahelski parla del nuovo Matrix 4, rivelando che Lana Wachowski vuole realizzare un film “assolutamente folle”

Chad Stahelski, coordinatore di stunt e regista della trilogia di John Wick (nonché stunt di Keanu Reeves nei primi due film di Matrix), ha parlato del lavoro con Lana Wachowski in una nuova intervista con Collider. In precedenza era stato confermato che Stahelski, insieme a David Leitch, sarebbero tornati ad occuparsi degli stunt del nuovo episodio, offrendo il loro supporto ai concept delle coreografie. Alla fonte Stahelski ha rivelato nuovi dettagli in merito all’approccio di Wachowski ad alcune specifiche scene di lotta che insieme stanno costruendo per il nuovo film.

“Lana è arrivata e ha detto: ‘Questo è il personaggio. Questo è ciò che sta accadendo. Questo è il suo conflitto. È qui che ho bisogno di vedere il suo lato più emotivo, quello maggiormente psicologico, o qualsiasi altro lato che emergerà alla fine di questa sequenza. Cosa hai in serbo per rendere tutto assolutamente folle?’ Lana è una di quelle persone meravigliose che ci chiede qualcosa e noi le rispondiamo che non ci sono problemi ad ottenerla”, ha dichiarato Chad Stahelski, che ha poi elogiato la visione della regista, spiegando: “Se amate la trilogia di Matrix, allora amerete anche ciò che Lana sta facendo adesso. È una regista brillante, divertente, e capisce ciò di cui i fan hanno bisogno.”

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 21 maggio 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Pierce Brosnan: 10 cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per avere donato ulteriore fascino all’agente segreto più celebre della storia del cinema, Pierce Brosnan si è negli anni distinto per le sue interpretazioni in film di grande successo popolare. Versatile e carismatico, l’attore continua ancora oggi a regalare al suo pubblico ruoli affascinanti e spesso controversi.

Ecco 10 cose che non sai di Pierce Brosnan.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan moglie

Pierce Brosnan: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Quel lungo venerdì santo (1979), per poi distingueri anche grazie a Quarto protocollo (1987), Il tagliaerbe (1992) e Mrs. Doubtfire (1993), con Robin Williams. In seguito, partecipa a film come Mars Attacks! (1996), Il sarto di Panama (2001), Caccia spietata (2006), Mamma mia! (2008), con Meryl Streep, L’uomo nell’ombra (2010), Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini (2010), Ma come fa a far tutto? (2011), The November Man (2014), Survivor (2015), The Foreigner (2017), The Only Living Boy in New York (2017) e Mammia Mia! Ci risiamo (2018), con Amanda Seyfried.

9. Ha interpretato il celebre 007. Nel 1995 l’attore ha debuttato nel ruolo del celebre James Bond con il film GoldenEye. Particolarmente apprezzato da critica e pubblico, l’attore viene così confermato per i successivi titoli Il domani non muore mai (1997) e Il mondo non basta (1999). Nel 2002 recita per l’ultima volta, con gran dispiacere dei fan, nei panni del celebre agente segreto per il film La morte può attendere, che in termini di incasso mondiale batte tutti i precedenti film realizzati su 007.

8. Ha preso parte a produzioni televisive. Ad aver contribuito alla popolarità dell’attore è stata la serie Mai dire sì, dove Brosnan ricopre il ruolo di Remington Steele. In seguito è apparso anche in miniserie come Il re di Hong Kong (1998), Il giro del mondo in 80 giorni (1989), e Mucchio d’ossa (2011). Dal 2017 al 2019 ha poi ricoperto il ruolo di Eli McCullough nella serie The Son, comparendo in circa 20 episodi.

Pierce Brosnan: sua moglie e i suoi figli

7. Ha sposato un’attrice. Nel 1980 Brosnan ha sposato l’attrice australiana Cassandra Harris, dalla quale ebbe nel 1983 il figlio Sean. Brosnan decise però di adottare anche i due precedenti figli della donna, Charlotte e Christopher. Sfortunatamente, il loro matrimonio finì nel momento in cui la Harris scomparve in seguito ad una malattia, nel 1991.

6. La sua nuova moglie è una giornalista. Nel 1994 l’attore intraprende una relazione con la giornalista Keely Shaye Smith. Nel 1997 nasce il loro primo figlio, Dylan, mentre nel 2001 arriva la figlia Paris. In quello stesso anno i due decidono di sposarsi, e tutt’oggi sono un’affermata coppia del mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Pierce Brosnan 007

Pierce Brosnan è 007

5. Avrebbe dovuto ricoprire il ruolo già anni prima. Quando nel 1986 Roger Moore rinunciò al ruolo dell’agente James Bond, dopo ben sette film, i produttori pensarono subito a Brosnan come suo sostituto. Questi tuttavia, per via del suo impegno con la serie Mai dire sì dovette rinunciare alla parte, che fu dunque assegnata ad un altro attore. Nel 1994, tuttavia, ormai libero da altri impegni, Brosnan venne ricontattato e scelto per il ruolo.

4. È stato l’unico 007 degli anni Novanta. Sin dal debutto del personaggio sul grande schermo, i suoi interpreti si sono spesso divisi il ruolo attraverso i decenni. Brosnan è invece stato il primo attore ad aver avuto l’esclusiva sull’agente segreto per tutti gli anni Novanta. In tale decennio, non vi sono infatti stati altri volti per il personaggio se non quello di Brosnan.

3. La morte può attendere è il film che ha apprezzato di meno. Tra i quattro film dedicati a James Bond girati dall’attore, l’ultimo di questi, La morte può attendere è anche quello da lui meno apprezzato. Brosnan si lamentò infatti di alcuni effetti speciali non all’altezza delle intenzioni, come anche di alcuni risvolti di trama a suo dire non coerenti con il personaggio.

Pierce Brosnan: il suo 2020

2. Ha diversi progetti in arrivo. Nel giugno del 2020 l’attore tornerà a recitare per il film Netflix Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga, commedia musicale con protagonisti Will Ferrell e Rachel McAdams. Nello stesso anno reciterà nel fantasy The King’s Daughter, dove ricoprirà il ruolo di Re Luigi XIV, accanto all’attrice Kaya Scodelario.

Pierce Brosnan: età e altezza

1. Pierce Brosnan è nato a Drogheda, in Irlanda, il 16 maggio 1953. L’attore è alto complessivamente 186 centimetri.

Fonte: IMDb

 

X-Men: svelato un dettaglio inedito sulle origini di Mystica

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X-Men: svelato un dettaglio inedito sulle origini di Mystica

Simon Kinberg, storico produttore della saga di X-Men e regista di X-Men: Dark Phoenix, ha confermato un sorprendente dettaglio a proposito della backstory di Mystica in X-Men: Giorni di un futuro passato. Il film, uscito nel 2014, ha cercato di sistemare la turbolenta timeline del franchise, provando a risolvere quei conflitti temporali esistenti tra X-Men: L’inizio e la trilogia originale di X-Men. Nel film di Matthew Vaughn del 2011 abbiamo visto nuovi attori nei panni di Charles Xavier, Magneto e Mystica: l’obiettivo era quello di raccontare l’origine dei celebri mutanti, attraverso una storia ambientata principalmente negli anni ’60.

Nei primi tre film della saga di X-Men, il ruolo di Mystica è stato interpretato da Rebecca Romijn, apparsa in qualità di villain secondario al fianco del Magneto di Ian McKellen. In X-Men: L’inizio abbiamo conosciuto una nuova versione del personaggio, Raven, una giovane mutaforma che Charles Xavier incontra nella sua cucina, facendoci credere che i suoi genitori l’avessero abbandonata. Il giovane Xavier invita Raven a diventare un membro della sua famiglia e i due crescono come fossero fratelli. La versione adulta di Raven, ossia Mystica, è interpretata nel film da Jennifer Lawrence, che è tornata nei panni del personaggio anche in Giorni di un futuro passato, Apocalisse e Dark Phoenix. 

Come già accaduto con la Mystica di Romijn, anche l’incarnazione di Lawrence è in qualche modo un mistero: non sappiamo esattamente come sia (a causa della sua capacità di cambiare continuamente aspetto) né sappiamo chi sono i suoi genitori. Durante una recente intervista con IGN, Simon Kinberg, che ha contribuito alla sceneggiatura di X-Men: Giorni di un futuro passato, ha svelato un nuovo easter egg: nella scena del film in cui Mystica si introduce nella Industrie Trask, la vediamo sfogliare alcuni file relativi alle schede di alcuni mutanti deceduti e apparsi in X-Men: L’inizio. Una di queste schede riguarda Azazel. A tal proposito, Kinberg ha rivelato che si tratta del padre di Mystica, soltanto che lei non l’hai mai saputo.

Simon Kinberg ha svelato un dettaglio inedito relativo alle origini del personaggio di Mystica nella saga di X-Men

In X-Men: L’inizio, Azazel è interpretato da Jason Flemyng. Nel film è in grado di teletrasportarsi: quando utilizza questo suo potere, lascia nell’aria una scia fumosa rossa scottante. Nel film viene descritto come uno dei membri del Club infernale di Sebastian Shaw. In X-Men – Giorni di un futuro passato viene citato da Magneto quando nomina i mutanti che sono stati catturati dalle Industrie Trask per essere uccisi ed esaminati.

X-Men è una serie di film basati sugli omonimi supereroi dei fumetti Marvel Comics. Prodotta da Lauren Shuler Donner per la 20th Century Fox la serie è cominciata con X-Men (2000), diretto da Bryan Singer. La serie degli X-Men, composta per il momento da dodici film, è il tredicesimo franchise più redditizio della storia con un incasso di oltre 5 miliardi di dollari.

Vinessa Shaw: 10 cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw: 10 cose che non sai sull’attrice

Con diversi titoli all’attivo tanto per il cinema quanto per la televisione, l’attrice Vinessa Shaw ha negli anni conquistato una discreta notorietà, recitando per importanti registi e accanto a celebri interpreti. Ancora alla ricerca di un progetto che possa valorizzarla come protagonista, la Shaw è intanto attesa in futuri progetti che possano riconfermarne la popolarità.

Ecco 10 cose che non sai su Vinessa Shaw.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw marito

Vinessa Shaw: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema con un ruolo nel film Hocus Pocus (1993), con Sarah Jessica Parker. In seguito recita nei film Eyes Wide Shut (1999), con Tom Cruise, Fatti, strafatti e strafighe (2000), 40 giorni & 40 notti (2002), Le colline hanno gli occhi (2006), Quel treno per Yuma (2007), con Christian Bale, Two Lovers (2008), con Joaquin Phoenix, Puncture (2011), Qualcosa di straordinario (2012), Effetti collaterali (2013), di Steven Soderbergh, Cold in July (2014) e Clinical (2017). Tornerà al cinema con il film di carattere sportivo intitolato 12 Mighty Orphans.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Il debutto sul piccolo schermo avviene nel 1991, con il film Il lungo viaggio verso casa. Successivamente la Shaw appare in alcuni episodi di serie come Great Scott! (1992), La signora in giallo (1994) e New York Undercover (1995). Negli anni seguenti recita invece per i film The ’70s (2000) e Fathers and Sons (2005). Prende parte ad una puntata della serie Dr. House (2010), con Hugh Laurie, e poi con ruoli di maggior rilievo alle serie Vegas (2012-2013) e Ray Donovan (2014).

Vinessa Shaw è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un profilo verificato, seguito da 36,6 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, curiosità dai set a cui prende parte o ancora foto promozionali dei suoi progetti cinematografici e televisivi.

Vinessa Shaw: chi è suo marito

7. È sposata e ha un figlio. Nel 2007 l’attrice rivelò di frequentarsi con lo scenografo Kristopher Gifford. I due si sono poi fidanzati ufficialmente l’anno seguente, per arrivare al matrimonio soltanto nel 2017. Tramite un post sul suo profilo Instagram, l’attrice ha poi rivelato di essere in attesa del primo figlio, nato poi nel febbraio del 2018.

Vinessa Shaw in Hocus Pocus

6. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film fantasy. In Hocus Pocus, l’allora diciassettenne Shaw interpretava il ruolo di Allison, che insieme ad altri due ragazzi si intrufolano nella casa delle streghe vissute lì oltre trecento anni prima. Saranno proprio loro a riportarle in vita, dando così origine alle loro avventure per cercare di fermarle una volta per tutte.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Vinessa Shaw Eyes Wide Shut

Vinessa Shaw in Eyes Wide Shut

5. Ha interpretato un noto personaggio. Nell’ultimo film realizzato da Stanley Kubrick, l’attrice ha ricoperto il ruolo della giovane prostituta Domino. Parlando dell’esperienza, la Shaw ha ricordato come questo sia stato il film che ha cambiato la sua carriera. Fino a quel momento era infatti nota soltanto per film per ragazzi, mentre con il film di Kubrick entrava a far parte anche del cinema per adulti.

4. Ha preso parte al set per più tempo del previsto. Secondo il calendario originale le riprese che coinvolgevano l’attrice, la quale compare in un’unica scena, avrebbero dovuto svolgersi in sole due settimane. Per via del noto perfezionismo di Kubrick, tuttavia, l’attrice fu costretta a rimanere sul set per circa due mesi, finché il regista non fosse stato soddisfatto del girato.

Vinessa Shaw in Le colline hanno gli occhi

3. Era contraria a partecipare al film. L’attrice, che nel film interpreta Lynn, si è dichiarata inizialmente restia all’idea di partecipare al progetto. La natura horror del film la spaventava, e fino a quel momento non aveva mai recitato in un film simile. Si convinse ad accettare il ruolo solo dopo aver incontrato personalmente il regista, il quale le illustrò il progetto nei minimi dettagli.

2. Era una dei figli dei protagonisti. Il personaggio da lei ricoperto, Lynn, era la figlia adulta della coppia che, per festeggiare le nozze d’argento compiono un viaggio dall’Ohio alla California. Sul loro cammino, tuttavia, si imbatteranno in alcuni mutanti, che sorvegliano le colline della zona. Questi, si riveleranno tutt’altro che pacifici, costringendo la famiglia a vivere vere e proprie atrocità.

Vinessa Shaw: età e altezza

1. Vinessa Shaw è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 19 luglio 1976. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Roberto Herlitzka: 10 cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka: 10 cose che non sai sull’attore

Più volte affermatosi come uno dei migliori interpreti del panorama italiano, Roberto Herlitzka ha costruito la propria carriera alternandosi tra cinema, teatro e televisione. È stato protagonista di alcuni tra i più noti lungometraggi degli ultimi decenni, distinguendosi sempre per i suoi ruoli carichi di carisma e sfumature.

Ecco 10 cose che non sai di Roberto Herlitzka.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka La grande bellezza

Roberto Herlitzka: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1973 con il film La villeggiatura, per poi distinguersi negli anni grazie ad alcuni celebri titoli come Pasqualino Settebellezze (1975), Oci ciornie (1987), In nome del popolo sovrano (1990), Il sogno della farfalla (1994), È più facile per un cammello… (2003), di Valeria Bruni Tedeschi, e Buongiorno, notte (2003). Negli anni seguenti è poi apparso in Viva Zapatero! (2005), I demoni di San Pietroburgo (2007), La scomparsa di Patò (2010), con Neri Marcorè, Bella addormentata (2012), Il rosso e il blu (2012), La grande bellezza (2013), con Toni Servillo, Sangue del mio sangue (2015), Fai bei sogni (2016), Loro 1 e Loro 2 (2018), Notti magiche (2018) e Lontano lontano (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. In anni recenti, l’attore si è reso popolare sul piccolo schermo per aver recitato in alcuni episodi della serie Boris (2007), con Pietro Sermonti, per poi prendere parte ai film Mannaggia alla miseria (2010), Il segreto dell’acqua (2011) e Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua (2016). Ha poi partecipato alle serie 1993 (2017), con Stefano Accorsi, Il nome della rosa (2019) e Il processo (2019).

8. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Per il suo ritratto di Aldo Moro nel film Buongiorno, notte, l’attore ha ricevuto alcuni tra i più importanti riconoscimenti della sua carriera cinematografica. Ha infatti vinto come miglior attore non protagonista ai David di Donatello, e come miglior attore protagonista ai Nastri d’Argento. Gli è poi stato conferito il Premio Pasinetti al miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia.

Roberto Herlitzka è stato anche doppiatore

7. Ha doppiato un noto personaggio cinematografico. Nel corso della sua carriera, Herlitzka ha in alcune occasioni ricoperto anche il ruolo di doppiatore. La più celebre di queste è stata per il film Shining, con Jack Nicholson, dove ha prestato la voce al personaggio del barista Lloyd, colui che instrada Jack Torrance nella missione di uccidere la moglie e il figlio.

Roberto Herlitzka in La grande bellezza

6. Ha avuto un ruolo nel film vincitore dell’Oscar. In La grande bellezza, l’attore ha dato vita ad un cardinale apparentemente poco incline alla spiritualità ma ossessionato dalla cucina. Herlitzka ha raccontato che sul set non ha ricevuto molte indicazioni dal regista, dovendo pertanto lavorare da sé nella costruzione del personaggio, ispirato ad alcune figure oggi riscontrabili in televisione.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Roberto Herlitzka teatro

Roberto Herlitzka a teatro

5. È noto per i suoi spettacoli teatrali. Per il teatro, Herlitzka ha recitato in alcune tra le opere più celebri di tutti i tempi, come Don Giovanni (1966), Otello (1975), Sogno di una notte di mezza estate (1982), Zio Vanja (1990), Re Lear (2004) e Don Chisciotte (2010). Nel corso della sua carriera, ha collaborato con alcuni tra i principali registi teatrali italiani, come Orazio Costa, Gabriele Lavia, Luca Ronconi e Luigi Squarzina.

4. Ha vinto premi particolarmente importanti. Considerato uno dei maggiori interpreti teatrali ancora oggi in attività, Herlitzka è stato onorato con il prestigioso premio Ubu al miglior attore per le stagioni 2002-2003 e 2003-2004. Tra gli altri importanti riconoscimenti, si annovera anche il Premio Gassman al miglior attore.

Roberto Herlitzka in Boris

3. Ha recitato nella nota serie comedy. Herlitzka è apparso rispettivamente negli episodi 2, 13 e 14 della prima stagione dell’acclamata serie Boris. Qui ha dato vita al personaggio di Orlando Serpentieri, attore teatrale di elevato valore artistico costretto a recitare nella fiction Gli occhi del cuore per esigenze economiche. Data la sua bravura, però, gli verrà più volte chiesto di adottare una recitazione approssimativa per non rendere evidente la differenza tra sé e il resto del cast.

Roberto Herlitzka e la poesia

2. Ha recitato alcune celebri poesie italiane. Per la serie Poesie in musica, l’attore si è cimentato nella lettura di alcune tra le più famose poesie della letteratura italiana. Tra queste vi sono La pioggia nel pineto, di Gabriele d’Annunzio, Alla sera, di Ugo Foscolo e Le ricordanze di Giacomo Leopardi. Molte di queste si possono ritrovare in forma integrale sulla piattaforma YouTube.

Roberto Herlitzka: età e altezza

1. Roberto Herlitzka è nato a Torino, Italia, il 2 ottobre 1937. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man: J.K. Simmons ha firmato per apparire in “diversi sequel”

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Lo scorso anno, il premio Oscar J.K. Simmons ha letteralmente scioccato i fan quando è tornato nei panni di J. Jonah Jameson nella scena durante i titoli di coda di Spider-Man: Far From Home. Adesso, in occasione del press tour della serie Defending Jacob, l’attore ha confermato che probabilmente ritroveremo ancora il direttore del Daily Bugle, dal momento che lo Spider-Verse della Sony è destinato ad espandersi sempre di più…

Simmons ha discusso del suo eventuale ritorno nel sequel di Far From Home, l’atteso Spider-Man 3 (ancora senza un titolo ufficiale), durante un recente podcast di EW. L’attore ha svelato di aver firmato un contratto per apparire in “diversi” sequel di Spider-Man (probabilmente i film ambientati nel MCU), ma che ciò non significa che lo studio è necessariamente obbligato ad usare il suo personaggio nei futuri film ambientati nell’universo dell’Uomo Ragno.

Considerando la maniera positiva in cui il cameo di J. Jonah Jameson è stato accolto dal pubblico, è difficile immaginare che la Sony e i Marvel Studios decidano di non riportare il personaggio sul grande schermo, soprattutto ora che la vera identità di Peter Parker (Tom Holland), alla fine di Far From Home, è stata rivelata al mondo intero. Da parte sua, Simmons ha spiegato che sarebbe grato se avesse l’opportunità di interpretare ancora Jameson.

J.K. Simmons rivela di aver firmato per apparire in diversi sequel di Spider-Man

Ricordiamo che J.K. Simmons è apparso per la prima volta nei panni di J. Jonah Jameson  nella trilogia di Spider-Man diretta da Sam Raimi. L’attore ha ricordato che la Sony, all’inizio, non era pienamente convinta di affidargli la parte: “Tutti i produttori e le persone che lavorano alla Sony dovevano essere convinti, perché naturalmente c’erano molti più attori di alto profilo a cui avevano pensato e che avrebbero certamente aiutato al botteghino. È stato molto snervante.”

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film sarebbero dovute partire quest’estate, ma a causa della pandemia di Covid-19 sono state momentaneamente sospese. L’uscita in sala è fissata per il 5 novembre 2021.

Alexa Davalos: 10 cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos: 10 cose che non sai sull’attrice

Distintasi per i suoi ruoli in film e serie d’azione, Alexa Davalos è oggi popolare grazie a L’uomo nell’alto castello, titolo Amazon di grande richiamo. Benché la sua filmografia si componga ancora di pochi, ma significativi, titoli, l’attrice ha saputo trarre il massimo da questi, guadagnandone in popolarità e apprezzamenti.

Ecco 10 cose che non sai di Alexa Davalos.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos Scontro tra Titani

Alexa Davalos: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi d’azione. L’attrice debutta al cinema con il film The Chronicles of Riddick (2004), dove recita nel ruolo di Kyra accanto all’attore Vin Diesel. Successivamente fa parte del cast dei film Feast of Love (2007), l’horror The Mist (2007) e Defiance – I giorni del coraggio (2008), con Daniel Craig e Liev Schreiber. Nel 2010 è invece Andromeda per Scontro tra titani, con l’attore Sam Worthington.

9. È nota per i ruoli televisivi. Attiva anche in televisione, la Davalos è inizialmente comparsa in alcuni episodi della serie Angel (2002-2003), per poi ottenere maggior rilievo in Reunion (2005-2006). Nel 2013 ha invece recitato nel noir Mob City, accanto all’attore Milo Ventimiglia. Viene poi scelta per ricoprire il ruolo di Juliana Crain nella serie L’uomo nell’alto castello (2015-2019), dove ha recitato accanto all’attore Rufus Sewell. Nel 2019 ha poi recitato in alcuni episodi di The Punisher.

Alexa Davalos è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 84,7 mila persone. All’interno di questo, è solita condividere foto legate alla propria quotidianità, dai luoghi visitati a più piccoli particolari. Appassionata di fotografia, la Davalos si diletta infatti nel trovare i giusti soggetti, per darvi un tocco di artisticità.

Alexa Davalos: chi è suo marito

7. Ha sposato un suo collega. Partecipando alla serie The Pusher, la Davalos conosce l’attore Josh Stewart, che lì recita nel ruolo di John Pilgrim. I due intraprendono in breve tempo una relazione che culmina nel matrimonio, avvenuto nel maggio del 2019.

6. Sono soliti condividere loro foto sui social network. La coppia è piuttosto riservata circa la loro vita privata, ma questo non gli impedisce di condividere alcune loro foto sui rispettivi profili di Instagram. In questi si possono infatti ritrovare diverse loro foto, scattate durante viaggi di piacere o altri generici momenti di svago.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Alexa Davalos The Chronicles of Riddick

Alexa Davalos è Andromeda

5. Ha interpretato la celebre principessa. Nel film di carattere mitologico Scontro tra titani, la Davalos dà vita alla principessa Andromeda di Argo. Questa, anche secondo la leggenda, paga la superbia della madre venendo richiesta come sacrificio per placare l’ira degli dei. Offerta al terribile mostro marino Kraken, verrà infine salvata dal valoro eroe Perseo.

Alexa Davalos in The Chronicles of Riddick

4. Si è ispirata ad una nota cantante per il suo look. Nel film, l’attrice dà vita all’assassina Kyra, che aiuterà il protagonista nella sua missione. Per dar vita al personaggio, la Davalos ha affermato di essersi ispirata alla cantante Amy Lee, del gruppo goth rock Evanecense. Questa è infatti stata il principale riferimento per la realizzazione del look di Kyra.

3. Ha sostituito un’altra attrice. The Chronicles of Riddick è il secondo dei film dedicati a questo personaggio. Nel primo, intitolato Pitch Black, il personaggio di Kyra si chiamava Jack, ed era interpretato da un’altra attrice. Per il sequel, tuttavia, i produttori preferirono cambiare la natura del personaggio, decidendo anche di assegnarlo ad un’altra attrice. A vincere la parte fu infine la Davalos.

Alexa Davalos in The Punisher

2. Ha recitato in due episodi della serie. Nei primi due episodi della seconda stagione della serie Marvel The Punisher, l’attrice è comparsa interpretando il ruolo di Beth Quinn. Questa è la barista del locale Lola’s Roadhouse, che entrata in contatto con Frank Castle, e scoperta la sua vera identità, vedrà la sua vita completamente rivoluzionarsi, correndo diversi rischi.

Alexa Davalos: età e altezza

1. Alexa Davalos è nata a Parigi, in Francia, il 28 maggio 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

American Sniper: 10 curiosità sul film

American Sniper: 10 curiosità sul film

Acclamato film del regista Clint Eastwood, American Sniper fa parte di quelle opere da lui dirette incentrate sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. Basato su una storia vera, il film ha ottenuto importanti riconoscimenti tanto da parte della critica quanto da parte del pubblico, e ha dato nuovamente prova delle abilità registiche di Eastwood anche per quanto riguarda il genere del war movie.

Ecco 10 cose che non sai su American Sniper.

American Sniper cast

American Sniper: la trama del film

10. Narra la storia di un celebre cecchino. Il film è basato sulla vita di Chris Kyle, divenuto noto per essere stato uno dei più letali cecchini di guerra durante il conflitto in Iraq conseguente all’attacco dell’11 settembre 2001. La sua vita si divide tra le missioni in terra straniera e i periodi di riposo a casa, in compagnia della moglie Taya e dei figli. Abituatosi all’ambiente di guerra, Kyle finirà però per sviluppare una difficoltà nel reinserirsi nella società.

American Sniper è tratto da un libro

9. È la trasposizione di un’autobiografica. Il lungometraggio di Eastwood si è basato sul libro American Sniper, autobiografia di Kyle pubblicata nel 2012, dove si ripercorre la sua carriera da cecchino, con all’attivo oltre 255 guerriglieri iracheni uccisi. Con più di 1,2 milioni di copie vendute, il libro è divenuto un vero e proprio best seller, permettendo alla storia del suo autore di diventare estremamente nota negli Stati Uniti.

American Sniper è in streaming

8. È presente su diverse piattaforme online. Per chi desidera vedere o rivedere il film, sarà possibile farlo affidandosi ad alcune tra le principali piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tra queste si annoverano Rakuten TV, Chili, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime. In base a quale di questa si sceglierà di utilizzare, per vederlo basterà sottoscrivere un abbonamento o noleggiare il singolo film.

American Sniper è anche su Netflix

7. È nel catalogo della celebre piattaforma. Attualmente, il film diretto da Eastwood è presente anche sulla piattaforma di Netflix. Se si possiede un abbonamento a questa, sarà possibile vedere il film senza nessun costo aggiuntivo, potendo anche scegliere se guardarlo in lingua originale o con il doppiaggio italiano.

American Sniper: le recensioni al film

6. Ha ricevuto critiche generalmente positive. Acclamato come uno dei migliori film di Eastwood degli ultimi anni, il film è stato accolto in modo generalmente positivo dalla critica. Sul sito Rotten Tomatoes, aggregatore di recensioni, questi ha un punteggio complessivo pari al 72%, mentre su Metacritics vanta una media di giudizi positivi pari a 8.3 su 10.

American Sniper finale

American Sniper: il cast del film

5. Bradley Cooper si è sottoposto ad un duro allenamento. Per poter dar vita a Chris Kyle nel film, Bradley Cooper dovette guadagnare circa 20 chili di muscoli. Per riuscirvi, si sottopose ad una dieta di circa seimila calorie al giorno, in aggiunta ad allenamenti fisici quotidiani di circa quattro ore. In aggiunta a ciò, Cooper ha dovuto allenare anche il proprio accento, affinché potesse somigliare a quello del vero soldato.

4. Cooper ha avuto modo di parlare con il vero Kyle. In seguito alla decisione di ricoprire il ruolo di protagonista, Cooper ebbe modo di avere una breve conversazione telefonica con il vero Kyle. Questa avvenne poche settimane prima della sua tragica morte, e non potendo più basarsi sul suo aiuto nell’interpretazione, Cooper fece di tutto per tenerne alta la memoria.

3. Sienna Miller ha interpretato la moglie del protagonista. In American Sniper, l’attrice Sienna Miller ha interpretato il ruolo di Taya Kyle, moglie di questi. Per essere certa di rendere giustizia alla vera Kyle, l’attrice l’ha voluta incontrare in diverse occasioni, studiandola nel suo modo di parlare e comportarsi, ma anche ascoltando il suo punto di vista sulla storia del marito.

American Sniper: il finale del film

[ALLERTA SPOILER]

2. Kyle è stato vittima di un incidente. Dopo essere tornato a casa da eroe di guerra, Kyle cerca di reintegrarsi nella società, riprendendo i rapporti con la propria famiglia e aiutando reduci come lui a superare i loro traumi. Sarà proprio uno di questi che, in circostanze mai del tutto chiarite, finirà per ucciderlo durante un esercitazione di tiro con il fucile.

1. Il film si conclude con i suoi funerali. A chiudere il film sono le vere immagini del funerale di Kyle. Si tratta di filmati di repertorio dove un lungo corteo scorta la bara attraverso la città in cui risiedeva. A colpire sono in particolare le numerose persone accorse per rendergli omaggio, sventolando in sua memoria la bandiera degli Stati Uniti che Kyle ha contribuito a difendere.

Fonte: IMDb

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