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Enola Holmes: first look a Millie Bobby Brown

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Millie Bobby Brown ha condiviso su Instagram la sua prima foto nei panni di Enola Holmes, il personaggio che si trova ad interpretare per Legendary Pictures. Si tratta della sorella minore di Sherlock Holmes, che sarà protagonista di avventure completamente nuove ed estranee al canone di Arthur Conan Doyle.

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La star di Stranger Things, Millie Bobby Brown, è stata scelta dalla Legendary Pictures per interpretare Enola Holmes, sorella quattordicenne di Sherlock Holmes.

A dare la notizia è Deadline che riporta le prime novità in merito all’ennesimo progetto basato sui personaggi di Sir. Arthur Conan Doyle. Questa volta però la fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult firmati da Nancy Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina di casa Holmes.

La giovane Millie produrrà il film sotto il marchio della sua PCMA Productions.

I programmi sono quelli di dare il via a un franchise, forti del grande appeal della famiglia Holmes sul pubblico e del nome della Brown, molto amata dai fan della serie Netflix.

Nell’episodio della serie BBC Sherlock, con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, abbiamo visto Eurus Holmes, sorella minore di Sherlock e Mycroft, interpretata da Sian Brooke. Adesso però il personaggio assumerà dei tratti completamente diversi.

Intanto Millie Bobby Brown è stata protagonista di Godzilla King of Monsters al cinema, mentre è tornata nei panni di Eleven/Jane nella terza stagione di Stranger Things, serie che dovrebbe chiudersi al quinto ciclo, secondo gli accordi tra DUffer e Netflix.

Avengers: Endgame, il segreto dietro al commento sul fondo schiena di Cap

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L’uscita dell’edizione in Home Video di Avengers: Endgame ha portato alla luce una serie di nuovi dettagli dal backstage del film con il maggiore incasso nella storia del cinema. Come se non bastasse, anche Kevin Feige, promuovendo questa nuova uscita, continua a commentare il film dei Fratelli Russo e a dare nuove interessanti e divertenti informazioni sul making of.

Durante un’ospitata da VUDU (via CBR), il boss della Marvel Kevin Feige ha rivelato che la battuta sul miglior fondo schiena americano era stata cancellata dalla sceneggiatura del film, eliminata di fatto dalla storia, fino a che il produttore esecutivo Louis D’Esposito non ha chiesto di riprovare ad inserirla. Feige ha detto:

“Non eravamo certi che fosse divertente, ma abbiamo deciso di riprovarla nella proiezione test con il pubblico, visto che ne facciamo diverse. E ha colpito, ha colpito all’istante, senza dubbio. E così è rimasto nel film, e più tardi abbiamo avuto modo di integrarla con delle riprese aggiuntive in cui Cap stesso commenta il suo fondo schiena. Ci siamo chiesti se fosse nel personaggio, ma poi abbiamo visto che funzionava benissimo.”

Invero, la scena di Cap contro Cap e dei commenti sul suo fondo schiena, sono trai momenti più divertenti e gustosi di Endgame, che, nonostante l’enorme carica emotiva, non rinuncia a battute per alleggerire i toni.

Leggi anche – Avengers: Endgame, ecco il riferimento a The Avengers del 2012

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

C’era una volta a Hollywood: la versione di 4 ore su Netflix?

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C’era una volta a Hollywood: la versione di 4 ore su Netflix?

Arriverà il 18 settembre nei cinema italiani C’era una volta a… Hollywood, il nono film di Quentin Tarantino.

Lo scorso aprile, Netflix ha reso disponibile nel suo catalogo una versione estesa di The Hateful Eight, l’ottavo film di Quentin Tarantino, in un formato insolito. Il film con Samuel L. Jackson è stato tagliato come fosse una miniserie con episodi da circa 50 minuti, in questo modo:

  • Capitolo uno: L’ultima diligenza per Red Rock (50 minuti)
  • Capitolo due: L’emporio di Minnie (51 minuti)
  • Capitolo quattro: Domergue ha un segreto (53 minuti)
  • Ultimo capitolo (56 minuti)

Sembra adesso che la stessa sorte toccherà a C’era una volta a Hollywood, il prossimo film di Tarantino in uscita a settembre. Tuttavia, mentre per The Hateful Eight si tratta della riproposizione della versione cinematografica integrale, mai arrivata in Home Video, per il film con Pitt e DiCaprio si tratterà di un cut diverso, una versione estesa di quattro ore che non arriverà in sala.

Il film infatti uscirà in un montaggio di 2:41 minuti, con il risultato che molte parti del film, girate e ultimate, non sono rientrate nel montaggio finale, come, per esempio, le scene con Tim Roth, completamente tagliato dal film (ma accreditato nei titoli di coda).

Se questo progetto dovesse giungere a compimento, potremmo sicuramente godere di un nuovo scorcio della mente geniale di Tarantino!

Tarantino, DiCaprio e Robbie presentano C’era una volta a… Hollywood a Roma

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast di C’era una volta a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Black Panther 2: il fan poster annuncia l’arrivo di Namor

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Black Panther 2: il fan poster annuncia l’arrivo di Namor

Anche se non faceva parte degli annunci del Comic Con di San Diego 2019, Black Panther 2 è sicuramente nel futuro del Marvel Universe, dato il successo del primo film e l’amore che il pubblico di tutto il mondo ha dimostrato per i personaggi.

Durante il D23, che si svolgerà tra il 23 e il 25 agosto prossimi, sicuramente Kevin Feige troverà modo di svelare cosa c’è in serbo per T’Challa e il suo Wakanda, dopo che le sue armate hanno contribuito alla sconfitta di Thanos in Endgame.

Sembra che i primi rumors vogliano l’introduzione di Namor nel film, tanto che cominciano a circolare nomi per fanta casting e artwork non ufficiali che invocano l’arrivo del Sub-Mariner. Bosslogic, in particolare, ha realizzato un fan poster molto evocativo, che vorrebbe Black Panther 2 incentrato sulla rivalità tra il protagonista e Namor.

Ecco il poster:

Black Panther, prodotto da Kevin Feige, con Chadwick BosemanMichael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis, è stato nominato a ben sette premi Oscar: film, scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio sonoro e missaggio sonoro.

Black Panther – Recensione

Keanu Reeves è Moon Night in una fanart Bosslogic

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Sono ormai settimane che Keanu Reeves è tornato sulla bocca di tutti per il suo rappresentare un’icona del nostro tempo, soprattutto in occasione dell’uscita dell’ultimo capitolo delle avventure di John Wick. In molti vorrebbero che l’attore, che era già stato Neo, l’Eletto della trilogia di Matrix, entrasse a far parte del vero mondo degli eroi al cinema, il Marvel Universe.

Proprio in vista di questo desiderio dei fan, Bosslogic ha realizzato una fanart in cui l’attore compare nei panni di Moon Night, l’affascinante eroe Mavel che potrebbe arrivare presto sul grande schermo:

Che ve ne pare?

Dune di Denis Villeneuve posticipato di un mese, anticipato il biopic su Elvis

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La Warner Bros. ha spostato l’uscita di Dune di Denis Villeneuve di un mese, a dicembre 2020, mentre allo stesso tempo ha inserito nella programmazione del 2021 l’arrivo del film biografico Elvis di Baz Luhrmann.

In un’epoca in cui franchising e le IP governano il botteghino, WB spera di portare il Dune di Frank Herbert a livelli di notorietà tali da sviluppare un franchise appetibile con una serie di film e serie tv basati su quell’universo. Denis Villeneuve sembra un regista capace di intercettare la sensibilità di queste storie, come ha dimostrato anche il suo lavoro svolto con altri film di fantascienza, Arrival e Blade Runner 2049.

D’altra parte, lo studio mantiene una quota della sua produzione legata a progetti singoli che potrebbero o meno incontrare il gusto del pubblico e tra questi spicca il nuovo progetto di Luhrmann, il biopic su Elvis. Il film ha già trovato i suoi protagonisti, con il giovane Austin Butler scelto per incarnare la leggenda del rock, e Tom Hanks che invece sarà Thomas “Colonel Tom” Parker, l’agente di Elvis.

Secondo Deadline, la WB ha spostato l’uscita di Dune di un mese, dal 20 novembre 2020 al 18 dicembre dello stesso anno. Lo studio ha inoltre programmato l’uscita del biopic su Elvis, ancora senza titolo, al 1 ° ottobre 2021.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune: “Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

Crawl – Intrappolati, la recensione del film di Alexandre Aja

Crawl – Intrappolati, la recensione del film di Alexandre Aja

D’estate niente è meglio di un bel brivido cinematografico con un film che aspira a proporre una nuova variante del capolavoro Lo Squalo, di Steven Spielberg. Con Crawl – Intrappolati, in sala dal 15 agosto, il regista francese Alexandre Aja torna proprio su questi binari dopo il successo di Piranha 3D, affidando stavolta il ruolo di protagonisti ad un branco di feroci alligatori. A produrre il film vi è invece la firma di Sam Raimi, garante di un cinema horror di qualità.

Quando un enorme uragano colpisce la sua città natale in Florida, Haley (Kaya Scodelario) ignora gli ordini di evacuazione per cercare il padre scomparso (Barry Pepper). Trovandolo gravemente ferito e bloccato in un’intercapedine della loro casa di famiglia, i due restano rapidamente intrappolati e sommersi. Mentre il tempo stringe e fuori la tempesta è sempre più forte, Haley e suo padre scoprono che il livello dell’acqua che sale è l’ultimo dei loro problemi.

La scelta del titolo originale Crawl è particolarmente eloquente per la storia di questo film. Come verbo, esso indica il muoversi degli alligatori sulla terraferma, ma allo stesso tempo è anche il modo in cui si indica lo stile libero nel nuoto, sport praticato dalla protagonista. Si evidenzia dunque come il conflitto tra i protagonisti, umani e non, si basi prevalentemente su qualcosa che sembra accomunarli. Questa vicinanza tra Haley e gli alligatori risulta così particolarmente funzionale nella costruzione degli ostacoli da superare.

Il regista sembra infatti sapere bene che film di questo genere possono facilmente risultare prevedibili, e pur non riuscendo sempre a sfuggire a questa trappola, assesta una serie di sequenze ben orchestrate che costruiscono un crescente senso di inquietudine, per sfociare in alcuni casi nel puro horror splatter. Gli jump scare presenti, benché siano un trucco facile, risultano efficaci per questo genere di film, dettando il ritmo, che rimane particolarmente teso fino alla fine. La cupa messa in scena, inoltre, mira a generare un senso di claustrofobia dato grossomodo dall’unico, angusto, ambiente e dal disastro ambientale che lo circonda.

In realtà ciò che avviene all’interno del film è ben più interessante di un semplice disaster movie con presenza di feroci predatori. Il vero cuore del film appare essere, esplicitato sin dalle prime immagini del film, il rapporto tra padre e figlia. Incastrati da circostanze estreme nel seminterrato della casa di famiglia in cui sono cresciuti, i due personaggi umani intraprenderanno un percorso di espiazione che li porterà a scavare fino alle radici dei loro conflitti.

La scenografia della casa assume così un significato metaforico ben più affascinante del previsto, con una lenta risalita dei livelli dell’abitazione che indica non solo una progressiva speranza di salvezza, ma anche il riaffiorare di un rapporto che sembrava ormai spento. Aja costruisce i due personaggi e la loro relazione anche grazie ad alcune inquadrature e alcuni dettagli che in un film del genere potrebbero risultare superflui, ma che qui svelano una profondità adeguata e funzionale al vero nucleo narrativo del film.

Non mancano certo le ingenuità in un film come Crawl – Intrappolati, forzando in più di un caso la credibilità di alcuni eventi, ma nel suo complesso Aja riesce a dar vita ad un buon prodotto d’intrattenimento estivo, capace tanto di spaventare quanto di raccontare una storia di genere sui rapporti familiari.

Gli alligatori, pur non sfoggiando una CGI particolarmente brillante, riescono a risultare minacciosi, e la loro entrata in scena è spesso efficace e letale. Infine, benché prevedibile su molti aspetti, nel finale riesce a trasparire in modo genuino quanto fin qui esposto, ovvero che, inaspettatamente, ci si ritrova davanti ad un film sulla riconquista di un legame umano.

Crawl – Intrappolati, il trailer

Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie incantano Roma

Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie sono le tre stelle internazionali che hanno illuminato il cielo di Roma in occasione della presentazione nella Capitale di C’era una volta a Hollywood, il nuovo film del regista americano, che ha esordito nella selezione ufficiale di Cannes 2019.

Ecco alcuni scatti dalla premiere di Just Jared:

Tarantino, DiCaprio e Robbie presentano C’era una volta a… Hollywood a Roma

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast del film compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Taron Egerton vuole essere nel MCU, anche se non sarà Wolverine

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Gli X-Men e i Fantastici Quattro hanno raggiunto l’Universo Cinematografico Marvel, e c’è grande fermento trai fan, per scoprire cosa hanno in serbo Kevin Feige e i Marvel Studios per questi personaggi e gli spettatori.

È chiaro che una delle cose che più interessa il pubblico è scoprire quali saranno gli attori coinvolti nel futuro dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda i Mutanti Marvel. E un nome continua a riproporsi nell’avvicendarsi di voci e rumors. Si tratta di Taron Egerton, in sala con Rocketman, in cui interpreta Elton John.

L’attore, molto amico di Hugh Jackman, è stato addirittura additato come successore dell’attore australiano nel ruolo di Wolverine, cosa che però non è stata confermata da nessuna fonte ufficiale.

La star di The Kingsman: The Secret Service è stata interrogata direttamente in merito alla possibilità di interpretare il mutante con gli artigli di Adamantio, e ha risposto così: “Penso che adoro la Marvel e adoro i film che produce, mi piacerebbe avere la scusa per mettermi in forma e mi piacerebbe essere parte di tutto quel progetto. Voglio dire, che l’ipotesi di me che interpreto Wolverine sia realistica o no, non lo so.”

L’idea di Taron Egerton nei panni di Wolverine potrebbe essere realistica, in quanto l’attore è uno degli astri in ascesa di Hollywwod, con grande presa sul pubblico e con doti fisiche che possono sembrare adatte al ruolo, nonché un’età consona ad una versione più giovane del personaggio, che potrebbe quindi essere sfruttata a lungo termine dallo studio.

Tuttavia, ci sono molti altri ruoli per i quali l’attore sarebbe adatto in questo mondo condiviso, e da questo si spiega la sua risposta, ovvero la possibilità concreta di essere parte del progetto ma anche l’apertura a interpretare un personaggio differente rispetto a quello che per 19 anni è stato di “proprietà” di Hugh Jackman.

Tarantino, DiCaprio e Robbie presentano C’era una volta a… Hollywood a Roma

Dopo la calorosa accoglienza ricevuta al Festival di Cannes, il regista Quentin Tarantino sbarca a Roma per presentare il suo nuovo lungometraggio, intitolato C’era una volta a… Hollywood. Al suo seguito, due dei protagonisti principali, Leonardo DiCaprio e Margot Robbie. Il film, ambientato in tre differenti giorni del 1969, segue le vicende di Rick Dalton, attore in declino, e della sua controfigura Cliff Booth, interpretato da Brad Pitt. Mentre i due cercheranno di farsi un nome in una Hollywood a loro sempre più estranea, sullo sfondo si staglia la figura di Sharon Tate, vicina di casa proprio di Rick Dalton.

Ad aprire la conferenza stampa è proprio DiCaprio, che racconta la sfida di raccontare la storia di un attore nel tramonto della sua carriera. “Nel film si parla di un’industria che cambia, e la difficoltà di sopravvivere a questo cambiamento. La sceneggiatura di Quentin mi ha attratto sin da subito. Ci siamo chiesi come ritrarre l’anima di un personaggio come quello di Rick in così pochi giorni di vita. Abbiamo ricercato gli elementi che potessero dare alla luce la vera natura di quest’uomo angosciato dal fatto che il mondo e la cultura vadano avanti anche senza di lui.”

“Quentin è una delle persone più cinefile che abbia mai conosciuto. – prosegue DiCaprio – Mi ha permesso di addentrarmi in un’epoca che ha formato la storia del cinema e della televisione. Ci ha condotto tutti all’interno di ciò con grande passione, rispetto, facendo scoprire o riscoprire film, registi, attori che hanno rivoluzionato l’industria e che oggi sono quasi dimenticati. Così ho cominciato a documentarmi riguardo il 1969, un momento di grande cambiamento per gli Stati Uniti e per il cinema. Rileggere tutto ciò all’interno di un film così ricco d’amore e nostalgia è stato davvero affascinante.”

“Rivedere oggi i film della fine degli anni sessanta – continua l’attrice Margot Robbie  – ha aiutato tutti noi non solo a calarci meglio in quell’epoca ma anche a comprendere i reali cambiamenti che si stavano apportando all’industria. Quentin ha ricostruito tutto con grande cura, era davvero come ritrovarsi nel 1969. Non si è mai ricorsi all’utilizzo dell’abusata CGI.”

C'era una volta a... Hollywood

Proprio parlando delle nuove tecniche cinematografiche, il regista Quentin Tarantino riporta le sue idee a riguardo. “Ciò che è particolarmente cambiato nel cinema è che un tempo tutto veniva costruito concretamente. Quello che vedevi sullo schermo era anche quello che naturalmente si trovava sul set. C’era un grande impegno per ricostruire luoghi e oggetti di altre epoche o mondi. Non c’era il digitale, mentre oggi tutto avviene diversamente. Anche le grandi produzioni, che potrebbero permettersi questo tipo di artigianato, oggi non vi ricorrono più. Si è davvero perso il senso della manualità del cinema. Certo, il digitale porta con sé tante soluzioni, ma preferirò sempre le persone, perché sanno creare anche con il cuore e questo avrà sempre più valore.”

Con la parola a Tarantino, impossibile non parlare di una delle principali fonti d’ispirazione del lungometraggio: i film di genere italiani. “Amo i film di genere. – annuncia Tarantino – Sono da sempre un grande appassionato dei cosiddetti B-Movie. Ho sempre adorato il modo in cui gli italiani hanno saputo sviluppare il tema del western, della commedia sexy o dei polizieschi. In un certo senso hanno ripreso i canoni dettati dagli americani e sono stati capaci di reinventarli. Credo che nel fare un’operazione di questo tipo ci sia davvero tanta passione. E infatti i miei registi preferiti di questo genere erano prima di tutto degli appassionati, e per questi valori trovo i loro film estremamente appetibili.”

Per concludere la conferenza stampa, la parola torna a Leonardo DiCaprio, che viene chiamato a fare il punto sulla sua carriera cinematografica e a portare una sua riflessione sul successo in questo settore. “Sono cresciuto guardando film, senza pensare di poter realmente fare ciò che facevano i miei eroi, ed ogni giorno mi ripeto che essere arrivato fin qui è un privilegio. Consiglio sempre di guardare più film possibile, di trovare i propri eroi e di crescere sulle spalle di questi. Mi sono formato con tante storie diverse, e cerco di riportare il mio vissuto nei film che faccio. Per questo cerco sempre di trovare registi che sento possano mettermi davvero alla prova, facendo uscire tutto ciò che porto dentro di me.”

Avengers: Endgame, il misterioso easter egg che nessuno ha notato

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Diversi mesi dopo l’uscita Avengers: Endgame i fan continuano a scovare easter egg seminati nel corso del film, e ora che il cinecomic dei fratelli Russo è finalmente disponibile in digital download (prossimamente arriverà l’edizione homevideo) è più facile soffermarsi su ogni scena e dare il via alla caccia dei riferimenti all’universo Marvel.

L’ultima scoperta arriva da un utente del forum Reddit secondo il quale alla fine di Endgame, quando la macchina da presa inquadra l’abbraccio fra Peter Parker e Ned, sulla sinistra potrebbe comparire nientemeno che Spider-Gwen, uno dei personaggi del Multiverso ad indossare il costume di Spider-Man.

Se ci fate caso infatti, la ragazza bionda indossa colori che si riferiscono all’immaginario dell’eroina come il rosa e il nero, senza contare la caratteristica fantasia della sua gonna con le ragnatele!

Che si tratti di un semplice omaggio o di un riferimento intenzionale? Forse è un’anticipazione di ciò che potremmo aspettarci dalla nuova Fase del MCU, con l’approfondimento delle realtà alternative?

Leggi anche – Avengers: Endgame, ecco il riferimento a The Avengers del 2012

CORRELATI:

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: CBM

Cate Blanchett in trattative per il nuovo film di Guillermo Del Toro

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Come riportato in esclusiva da Variety, Cate Blanchett è in trattative per entrare nel cast di Nightmare Alley, il nuovo film di Guillermo Del Toro. Bradley Cooper sostituirà invece Leonardo DiCaprio.

Vi ricordiamo che la pellicola sarà un adattamento del romanzo omonimo di William Lindsay Gresham dal quale è già stato tratta la pellicola del 1947 con Tyrone Power nei panni di un ambizioso e giovane truffatore che stringe un’alleanza con una psichiatra femmina ancora più corrotta di lui. Prima i due si godono il successo rovinando le persone a livello mentale, poi i tradimenti tra di loro rischiano di compromettere un delicato equilibrio.

Le riprese partiranno in autunno ma non sono stati ancora annunciati ulteriori dettagli in merito. Prossimamente però rivedremo l’attrice in Where’d You Go Bernadette? di Richard Linklater e nella miniserie targata FX Mrs. America, ora in produzione.

Fonte: Variety

Blade: David Leitch si candida per la regia del reboot

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Come saprete i Marvel Studios lavoreranno al reboot di Blade con un nuovo protagonista, interpretato dal premio oscar Mahershala Ali, e la speranza di ridare respiro alla saga del cacciatore di vampiri più amato dei fumetti già tradotto al cinema in tre occasioni (nel 1998, nel 2002 e nel 2004). E mentre restano da definire tutti gli altri dettagli c’è già chi si candida alla regia del film che vedremo, molto probabilmente, nella Fase 5 del MCU.

La proposta arriva da David Leitch, ex stuntman e regista di John Wick, Atomica Bionda, Deadpool 2 e Fast & Furious – Hobbs & Shaw, lo spin-off in uscita nelle nostre sale nei prossimi giorni: “Adoro Blade e in realtà uno dei miei primi lavori da stuntman che ho ottenuto a Hollywood risale proprio al film originale con Wesley Snipes. Sono stato una controfigura su quel set e facevo parte del club del sangue. Vi ricordate quella scena? Un ballo nel sangue degli effetti speciali riciclati. È stato grandioso.

Nell’intervista con Screenrant Leitch si è detto disponibile a collaborare con lo studio nel caso si presentasse l’opportunità giusta. Perché non Blade, cinecomic che ovviamente occupa un posto speciale nei suoi ricordi? “Mahershala è un attore eccezionale” ha dichiarato, “e nella mia carriera ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei più grandi attori, cosa che mi ha permesso di non sbagliare quasi mai. sbaglio mai in quel modo. Avere lui come protagonista è un dono e il film sarà davvero entusiasmante. Quindi, sì, mi piacerebbe parlarne con i Marvel Studios…

Leggi anche – Blade: Wesley Snipes commenta la notizia del reboot dei Marvel Studios

Vi ricodiamo che Hobbs & Shaw è atteso nelle nostre sale il 9 agosto, distribuito da Universal Pictures. Nel cast Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González Eddie Marsan.

La sinossi: L’agente federale Luke Hobbs e l’ex militare inglese ora mercenario Deckard Shaw dovranno unire le forze per fermare un nuovo letale terrorista internazionale, Brixton Lore. Ex agente del MI-6, Brixton ha ricevuto potenziamenti genetici che ne fanno letteralmente un superuomo, oltre che un genio del male. Luke e Deckard collaboreranno inoltre con la sorella di quest’ultimo, l’agente dell’MI-6 Hattie Shaw e la vicenda finirà per coinvolgere anche la madre di entrambi, Magdalene Shaw.

Fonte: Screenrant

Tenet: iniziate le riprese del film di Christopher Nolan a Ravello [FOTO]

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Le riprese di Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, si sono spostate a Ravello, località marittima in provincia di Salerno dove è stata avvistata nelle ultime ore Elizabeth Debicki (protagonista insieme a John David Washington, Robert Pattinson, Aaron Taylor-Johnson, Michael Caine, Kenneth Branagh, Clémence Poésy e Dimple Kapadia.

Qui sotto potete dare uno sguardo alle foto trapelate dal set italiano.

Vi ricordiamo inoltre che la pellicola è stata descritta come un’epica storia action ambientata nel mondo dello spionaggio internazionale e che la produzione si sposterà in ben sette paesi diversi. L’uscita nelle sale è invece fissata al 17 luglio 2020.

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Tenet, una produzione Warner Bros. Pictures, per la regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà realizzato con un mix di IMAX e pellicola in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è formato da John David Washington al fianco di Robert PattinsonElizabeth DebickiDimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh. Tenet è prodotto da Christopher Nolan ed Emma Thomas, con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo. Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson. Musiche ad opera del compositore Ludwig Göransson. Warner Bros. Pictures distribuirà Tenet in tutto il mondo.

 

Ben Affleck: il suo Batman sarebbe stato ambientato ad Arkham

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Il film di Batman di Ben Affleck avrebbe dovuto avere una storia oscura psicologica ambientata ad Arkham. Sono passati mesi da quando è stato annunciato ufficialmente che l’attore stava lasciando il suo ruolo in DC, ma era da tempo che i fan sospettavano il suo abbandono al costume di Batman che ha indossato in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Il film standalone su Batman doveva essere scritto, diretto, interpretato e prodotto da Ben Affleck, ma non passò molto tempo che i piani iniziarono a cambiare. In primo luogo, Affleck ha lasciato il ruolo di regista e sceneggiatore per The Batman, presumibilmente per concentrarsi sulla sua performance. Matt Reeves è entrato per assumersi questa responsabilità, ma tra voci persistenti dettate dalla mancanza di notizie ufficiali, i fan erano comprensibilmente preoccupati. Ora che Ben Affleck è stato ufficialmente sostituito da Robert Pattinson, il pubblico potrebbe non conoscere mai quale fosse la storia originale pensata da Affleck.

Tuttavia, durante la sua recente partecipazione al podcast di Happy Sad Confused in occasione dell’uscita del suo ultimo film, C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, il direttore della fotografia Robert Richardson ha condiviso alcuni dettagli narrativi sul film di Batman che doveva essere anche un film di Ben Affleck.

Richardson ha espresso rammarico per non essere stato in grado di proseguire con il progetto dicendo che “volevo girare Batman con Ben perché era il suo prossimo film [dopo Live By Night]”. Ha poi rivelato altri dettagli: “c’era una sceneggiatura, ma non una sceneggiatura finita. C’erano molte cose da fare …” Per quanto riguarda la storia del film, afferma che era ambientata ad Arkham Asylum.

“Beh, stava affrontando gli aspetti della follia. Quindi penso che avresti visto qualcosa di un po’ più oscuro di quello che abbiamo visto in passato e di più nell’individuo, che era dentro Batman – quale elemento può essere sano e quale elemento potrebbe in realtà non essere sano.” Sarebbe stato quindi un progetto che indagava la psiche di Batman, ma anche il suo rapporto con i criminali internati ad Arkham.

Top Gun: Maverick, Kelly McGillis non c’è perché “vecchia e grassa”

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L’attrice di Top Gun, Kelly McGillis, ha afferma che non le è stato chiesto di tornare in Top Gun: Maverick, ma nemmeno si aspettava di essere chiamata. Nel film originale di Tony Scott del 1986, McGillis interpretava Charlie Blackwood, un istruttore civile presso la scuola di addestramento per piloti di caccia in cui si allena il tenente Pete “Maverick Mitchell”. Diretto da Joseph Kosinski, Top Gun: Maverick riprende la storia a tre decenni di distanza dal primo film, con Maverick che è ancora un capitano e un pilota da combattimento. Il primo trailer del film ha debuttato al Comic-Con di San Diego e ha mostrato Maverick sul sedile del pilota e in sella alla sua moto, e sembra che per Tom Cruise non sia passato neanche un giorno! Tuttavia, non c’era traccia di Charlie e invece il nuovo interesse amoroso di Maverick nel film sarà interpretato da Jennifer Connelly.

Parlando con Entertainment Tonight, la McGillis ha affermato di non essere stata invitata a tornare nel ruolo di Charlie per Top Gun: Maverick, affermando chiaramente: “Sono vecchia e grassa e appaio esattamente dell’età che ho, per questo non vado bene per il film”. McGillis ha 62 anni, cinque anni più di Tom Cruise. Kelly McGillis ha continuato spiegando che non ha lasciato Hollywood per nessun motivo particolare, ma piuttosto “è diventata sobria” e ha scoperto che le sue priorità erano cambiate, e ha deciso di concentrarsi maggiormente sulla sua vita familiare piuttosto che cercare di mantenere la fama. Ha anche detto che non era sicura di partecipare al tappeto rosso o ad eventi stampa per Top Gun: Maverick, e ha rivelato di non aver ancora visto il trailer del film.

Come annunciato qualche mese fa, la Paramount Pictures distribuirà il film a partire dal 12 luglio 2019Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Miles Teller. A dirigere la pellicola sarà Joseph Kosinski (Oblivion) che di fatto accetterà la difficile sfida di dare un seguito ad un classico che non sembra affatto sentire il peso dei suoi trent’anni, mentre la sceneggiatura verrà firmata da Justin Markis. Top Gun è un film d’azione del 1986, diretto da Tony Scott e prodotto da Don SimpsonJerry Bruckheimer, in associazione con la Paramount Pictures. La sceneggiatura è stata scritta da Jim Cash e Jack Epps Jr., ed è stato ispirato da Top Guns, un articolo scritto da Ehud Yonay per la rivista California.

Thor: Love And Thunder, Natalie Portman si prepara leggendo Mighty Thor

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Come annunciato durante il Comic-Con di San Diego, quella che vedremo in Thor: Love And Thunder, quarto capitolo del franchise, non sarà semplicemente una Thor “femmina” ma Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono.

Sembra piuttosto logico allora che la preparazione al ruolo di Natalie Portman inizi proprio da quei fumetti, e a testimoniarlo è la stessa attrice pubblicando su Instagram qualche piccolo dettaglio. L’immagine è stata poi diffusa su Twitter da Aaron stesso. “Sembra che Natalie stia già sentendo il tuono scorrere nelle sue vene“, scrive l’autore.

Vi ricordiamo che la trasformazione di Jane Foster in Potente Thor coincide con il periodo più buio della sua vita: suo marito e suo figlio muoiono infatti in un incidente d’auto e, come se non bastasse, le viene stato diagnosticato un cancro al seno. Essere Mighty Thor porta ovviamente dei vantaggi, perché ogni volta che Jane cambia “pelle” il suo corpo viene ripulito da tutte le tossine, ma mentre Thor si offre di aiutarla con la magia asgardiana, l’eroina rifiuta qualsiasi trattamento.

Leggi anche – Thor: Love And Thunder, spiegati i motivi del ritorno di Natalie Portman

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Avengers: Endgame, ecco il riferimento a The Avengers del 2012

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Avengers: Endgame, ecco il riferimento a The Avengers del 2012

Visione dopo visione emergono dettagli su Avengers: Endgame impossibili da notare al primo colpo, come easter egg seminati ovunque, riferimenti ai fumetti e omaggi agli altri titoli dell’universo cinematografico nato nel 2008 con Iron Man. Un fan è riuscito addirittura a scovare l’interessante parallelismo tra la sequenza del film in cui assistiamo allo scontro tra Captain America e Thanos e la lotta fra il Dio del Tuono e Hulk risalente a The Avengers del 2012.

Per anni i fan hanno sognato di vedere al cinema Steve Rogers che impugna il Mjolnir come la sua controparte originale, e questo evento si è finalmente realizzato in Endgame.

La prova della somiglianza tra le due scene è nella clip che trovate qui sotto. Ma quanti di voi l’avevano notata?

https://twitter.com/Titan_Fou/status/1156627915343310848?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1156627915343310848&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2477456%2Favengers-endgame-looks-like-it-has-an-epic-callback-to-the-first-avengers-movie

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Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, emozionanti foto mai viste dal dietro le quinte

Doctor Strange in the Multiverse of Madness: e se Nightmare fosse donna?

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Non abbiamo ancora la conferma ufficiale che Nightmare sarà il cattivo di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma il regista Scott Derrickson e il co-sceneggiatore C. Robert Cargill hanno entrambi lasciato intendere che verrà introdotto nel sequel.

Ora Boss Logic ha condiviso alcune nuove opere d’arte che immaginano Eva Green nei panni del diabolico Signore della Paura insieme a Benedict Cumberbatch nel ruolo dello Stregone supremo, e ad Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff.

Come sarebbe il Nightmare donna interpretato dalla Green? Ecco una possibile risposta!

https://twitter.com/Bosslogic/status/1156570778495791104?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1156570778495791104&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fdoctor_strange%2Fin_the_multiverse_of_madness%2Fdoctor-strange-2-fan-art-imagines-eva-green-as-nightmare-could-the-role-be-gender-switched-a169829

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Atomica Bionda 2 destinato allo streaming?

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Atomica Bionda 2 destinato allo streaming?

David Leitch, regista di Atomica Bionda, afferma che Atomica Bionda 2 è ancora nei suoi pensieri e progetti, e che probabilmente troverà spazio su un servizio di streaming.

Uscito nel 2017, il thriller di spionaggio ambientato durante la Guerra Fredda è stato adattato dal graphic novel di Antony Johnston, The Coldest City, ed è interpretato da Charlize Theron nel ruolo di Lorraine Broughton – un agente dell’MI6 in missione a Berlino per recuperare del materiale top secret rubato. Atomica Bionda è stato uno dei migliori film del 2017 e vanta alcune delle sequenze di combattimento più spettacolari della recente storia del cinema.

Avendo avuto anche un discreto successo di pubblico, è chiaro che la produzione e il regista pensa al sequel del film, che però potrebbe essere sviluppato per essere destinato direttamente ad una piattaforma di streaming.

Parlando con Slashfilm, Leitch ha rifiutato di offrire ulteriori informazioni su quale piattaforma di streaming fosse coinvolta, ma ha affermato che è in sviluppo un seguito:

“Penso che ci sia [si parla ancora di un sequel]. Non conosco tutti i dettagli. In quel film lavoravo a noleggio, ma alla fine Kelly McCormick – la mia compagna di produzione e mia moglie – sarà sicuramente coinvolta come produttrice. È così che ho ottenuto il contratto in primo luogo. Vedremo.”

Vedova Nera: il film esplorerà le conseguenze di Civil War

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Vedova Nera: il film esplorerà le conseguenze di Civil War

Sebbene i Marvel Studios non abbiano ancora rivelato la trama ufficiale del film, alcuni dettagli trapelati durante la proiezione del footage del Comic-Con hanno suggerito che Vedova Nera potrebbe svolgersi tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War. In quel momento preciso della timeline Natasha Romanoff dovrebbe essere una fuggitiva internazionale dopo la violazione degli Accordi di Sokovia, e quanto pare le sue nuove avventure la porteranno a Budapest, in Ungheria, dove sarà costretta ad affrontare i demoni del suo passato.

Nel frattempo sono emersi altri dettagli in merito all’ambientazione del cinecomic che aprirà la Fase 4 del MCU grazie alle dichiarazioni dello sceneggiatore Jac Schaeffer in un’intervista con Inverse:

Dopo la battaglia dell’aereoporto Natasha è molto sola ed è così che la ritroveremo durante gli eventi del film, dove deve fare i conti con alcune delle famose note rosse del suo registro“.

Il riferimento alla frase pronunciata dall’eroina nel corso del franchise potrebbe anticipare la possibilità che una parte del cinecomic sia radicata nel suo passato, magari mostrando al pubblico quando e come si è unita allo S.H.I.E.L.D. e cosa l’ha spinta a cambiare radicalmente posizione. Di fatto questo standalone ha tutto il potenziale per servire sia da titolo di raccordo o riempimento di uno spazio vuoto (quello tra Civil War e Infinity War), sia da finestra sulle origini della spia russa, ma è anche normale che lo studio voglia mantenere il segreto fino all’uscita nelle sale.

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Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto attualmente in produzione e presumibilmente ambientato prima degli eventi che l’hanno portata a diventare una fuggitiva in Avengers: Infinity War.

Fonte: Inverse

IT: Capitolo Due, la vendetta di Pennywise nel video dal backstage

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Si avvicina sempre di più l’uscita di IT: Capitolo Due, in cui sembra proprio che Pennywise il Clown voglia vendicarsi dei Club dei Perdenti, visto sono stati loro ad affrontarlo ed abbatterlo, da ragazzini. Ma adesso il mostro è tornato a Derry e i Perdenti torneranno ad affrontarlo.

Adesso una nuova featurette di IT: Capitolo Due in cui vediamo Bill Skarsgard che torna a interpretare Pennywise il Clown. Nel video, l’attore racconta le ragioni agghiaccianti che ha il pagliaccio assassino per volere di nuovo i nostri eroi a Derry.

IT: Capitolo Due, il trailer dal Comic Con di San Diego

Vi ricordiamo che l’uscita nelle sale di IT: Capitolo Due è fissata al 6 settembre 2019. Nel cast figurano, oltre a McAvoy, Jessica Chastain nei panni di Bev, mentre Jay Ryan sarà Ben, Isaiah Mustafa Mike, Bill Hader Richie, James Ransone Eddie, Andy Bean Stan, e Bill Skarsgård tornerà a interpretare Pennywise il Clown Ballerino.

Fantastici 4, Galactus e Tyrant: i Marvel Studios sono già al lavoro?

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Sulla scia degli annunci riguardanti la Fase 4 dell’universo cinematografico arrivano nuove indiscrezioni sul futuro del franchise e sui progetti che i Marvel Studios potrebbero sviluppare a partire dalla Fase 5 ancora avvolta nel mistero. È infatti il sito MCU Cosmic a parlare di Fantastici 4, Galactus e Tyrant come obiettivi principali in vista della recente fuzione tra Disney e Fox che ha permesso la cessione dei diritti sui personaggi finora blindati (X-Men compresi).

Il sito riporta le voci secondo cui lo studio sarebbe già al lavoro per portare queste tre importati novità al cinema: Galactus lo conosciamo bene, perché è uno dei villain più importanti della storia dei fumetti Marvel, mentre per quanto riguarda Tyrant la scelta è senza dubbio interessante. Il personaggio è stato creato da Ron Lim, Ron Marz e Tom Christopher nei primi anni ’90 come creazione dello stesso Galactus, e tra i due si consumò una guerra epica che distrusse intere galassie, prima dell’esilio di Tyrant nello spazio profondo.

L’antieroe ha poi incrociato la strada di di Silver Surfer, Beta Ray Bill e Gladiator, tutte interazioni che potrebbero facilmente adattarsi alla narrazione condivisa del MCU sul versante cosmico. Resta da capire in che modo la squadra di Kevin Feige deciderà o meno di introdurre questi personaggi: magari sfruttando il sequel di Captain Marvel, Guardiani della Galassia Vol.3 o l’ipotetico film su Nova? Senza contare Gli Eterni, terreno perfetto per l’arrivo di Galactus a causa della sua connessione con i Celestiali.

Leggi anche – Kevin Feige: “L’universo Marvel renderà giustizia ai Fantastici 4”

Tornando alla nuova fase dell’universo Marvel presentata ufficialmente da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con, non è mancata la menzione ai Fantastici 4, titolo sul quale il presidente dello studio è rimasto ancora vago ma che potrebberiservare qualche sorpresa.

E proprio riguardo la prima famiglia Marvel già portata al cinema due volte da Tim Story e Josh Trank, Feige ha promesso che il futuro renderà giustizia ai personaggi creati da Stan Lee:

Tutto quello che potrei dire è spoiler, ma sono estremamente entusiasta di quei personaggi e all’idea di portarli al livello che meritano“.

Il commento lascia ben sperare per lo sviluppo di una linea narrativa e un cinecomic che dia finalmente il giusto peso ai Fantastici Quattro dopo i fallimentari tentativi del passato. Nella testa dei fan infatti risuona ancora il trattamento deludente adottato da Trank con l’ultimo reboot, dal quale lo stesso regista si è emancipato.

Fonte: MCU Cosmic

Tenet di Christopher Nolan: il teaser a sorpresa con Hobbs & Shaw – BOOTLEG

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A sorpresa, la Warner Bros ha debuttato con il primo teaser trailer di Tenet, nuovo film di Christopher Nolan, durante la proiezione di Fast and Furious – Hobbs and Shaw. Il filmato mostra John David Washington (BlackkKlansman) protagonista della storia.

VIDEO RIMOSSO SU RICHIESTA DI WARNER BROS

Il film arriverà nelle sale il 17 luglio 2020. Tenet, una produzione Warner Bros. Pictures, per la regia di Christopher Nolan, è un film epico d’azione che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale. Nolan dirige il film da una sua sceneggiatura originale, e verrà realizzato con un mix di IMAX e pellicola in 70mm. Il cast internazionale coinvolto è formato da John David Washington al fianco di Robert PattinsonElizabeth DebickiDimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson, Clémence Poésy, con Michael Caine e Kenneth Branagh. Tenet è prodotto da Christopher Nolan ed Emma Thomas, con Thomas Hayslip in veste di produttore esecutivo.

Il team creativo di Nolan che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland e il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson. Musiche ad opera del compositore Ludwig Göransson. Warner Bros. Pictures distribuirà Tenet in tutto il mondo.

 

Avengers: Endgame, ancora nuovi dettagli dall’edizione homevideo

Avengers: Endgame, ancora nuovi dettagli dall’edizione homevideo

Avengers: Endgame è finalmente arrivato sulle piattaforme digitali (prossimamente invece sarà disponibile l’edizione homevideo) e tra i contenuti extra i fan troveranno il commento dei registi Anthony e Joe Russo e degli sceneggiatori sul film, i segreti della realizzazione e la risoluzione di misteri legati alle domande irrisolte dei fan.

Ecco di seguito i punti più interessanti della conversazione:

Per quanto tempo Steve e Tony sono rimasti separati?

Captain America e Iron Man si riuniscono finalmente nel primo atto di Endgame dopo essere rimasti separati per lungo tempo dopo gli eventi della Guerra Civile. Ma concretamente, da quanti mesi o anni i due non si incontravano? “Lasciamo che qualcun altro lo capisca“, hanno dichiarato i registi.

Ognuno darà al tempo il valore che merita, e quando ti trovi davanti ad una narrazione serializzata come questa è molto difficile mettere insieme i pezzi del puzzle. Di sicuro Tony e Steve hanno aspettato anni per risolvere i loro problemi.

Captain Marvel vs Thor: chi è il più forte?

Uno dei momenti più divertenti di Endgame arriva all’inizio del film, con il primo incontro tra Thor e Captain Marvel. Ma chi è il più forte tra i due? Secondo i registi Carol Danvers potrebbe effettivamente mettere al tappeto il dio del tuono.

È interessante vedere gli Avengers insieme a Captain Marvel, perché in qualche modo riesci a ri-dimensionare i loro poteri in un modo davvero fantastico. Carol è sicuramente potente, se non addirittura più potente di Thor, e improvvisamente dopo tutto quello che hanno subito da Thanos trovano di nuovo una speranza“.

Il nuovo linguaggio di Cap

Un dettaglio che in pochi avranno notato è il linguaggio stranamente più scurrile del solito di Captain America in Avengers: Endgame, qualcosa che Joe Russo ha sottolineato nel commento audio del film:

Se ci fate caso, il Cap del 2023 dice molte più parolacce del vecchio Cap, e c’è una spiegazione. Il ragazzo ne ha passate di cose spiacevoli, quindi l’intenzione delle sue parole è cambiata“.

I lavori su Smart Hulk

avengers endgame

Un altro segreto rivelato sulla lavorazione del film riguarda Smart Hulk e i salti mortali che hanno portato a finire i lavori sul personaggio in tempo per l’uscita nelle sale. “Il reparto dei VFX è stato all’opera fino all’ultima settimana prima della consegna, ma quando si tratta di un personaggio del genere è del tutto normale“, hanno dichiarato i Russo.

Il credito va dato anche a Mark Ruffalo, che è un attore straordinario. Ha lavorato così duramente per capire questo personaggio, diviso tra Banner e Hulk, e questa combinazione è stato un vero viaggio per lui.

La missione di Natasha a Tokio

vedova nera

La durata già sostanziosa di Avengers: Endgame non ha permesso un maggiore approfondimento del viaggio di Natasha a Tokio, dove recupera Clint Barton convincendolo a tornare in squadra. “Nessun altro avrebbe potuto tirarlo fuori da questa situazione, e nessun altro si era mai presentato al suo capezzale“, hanno raccontato i registi.

Ovviamente era implicito che si trattava della stessa dinamica del loro rapporto nel passato, quando era stato Clint a tirarla fuori da una situazione simile. Sono insomma tornati al punto di partenza…lui aveva avuto l’opportunità di ucciderla ed ha cambiato la sua vita, e ora qui è lei a cambiare la sua.

Le risate del pubblico dopo la decapitazione di Thanos

Tra il pubblico molte persone hanno reagito nel modo più inaspettato alla decapitazione di Thanos all’inizio del film, ridendo del momento e lasciando gli sceneggiatori sconcertati durante le prime proiezioni:

Spero si trattasse di una reazione nervosa allo shock…Pensiamo anche che la musica di Alan Silvestri in quel momento e la lunga camminata lenta degli eroi abbiano contribuito”.

Il salto temporale

Il salto temporale di cinque anni dopo la Decimazione è un altro argomento dibattuto dai Russo e dagli sceneggiatori, che nel commento sul film hanno rivelato cosa è accaduto a coloro che si trovavano su aerei o barche in mare in concomitanza con lo schiocco. La risposta però potrebbe sembrare abbastanza vaga…

Riportare indietro le persone di cinque anni fa è un’azione complicata in qualunque modo la si guardi, senza nemmeno affrontare la complessità del viaggio nel tempo.

Il buco di trama su Nebula

nebula

Il viaggio di Occhio di Falco e Vedova Nera su Vormir è stato al centro di alcune discussioni dei fan, soprattutto riguardo l’idea che Nebula sapesse che lì era custodita la gemma dell’anima e che per ottenerla qualcuno avrebbe dovuto sacrificare la sua vita. L’eroina poteva quindi evitare la morte ad uno degli eroi, o almeno avvisarli?

Il commento dello sceneggiatore Stephen McFeely forse risolverà ogni dubbio: “In realtà Nebula non è a conoscenza dello scambio richiesto da Teschio Rosso su Vormir. Nessuno sa nulla, e lei è solo a conoscenza del fatto che sua sorella non è mai tornata da lì“.

Dunque è chiaro che l’eroina non è mai stata sul pianeta e di conseguenza non poteva sapere del sacrificio per la gemma.

Leggi anche – Avengers: Endgame, tutti i dettagli delle scene eliminate

Fonte: CBM, Cinemablend

Avengers: Endgame, ecco perché Vedova Nera non ha avuto un funerale

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In Avengers: Endgame, Vedova Nera compie il sacrificio estremo su Vormir quando sceglie di rinunciare alla sua vita per permettere a Occhio di Falco di ottenere la Gemma dell’Anima.

Abbiamo visto il dolore dei Vendicatori, quando hanno avuto notizia della morte dell’amica, ma non abbiamo visto il funerale di Natasha Romanoff, cosa che invece è accaduto a Tony Stark, a fine film. Come mai?

Nell’edizione in Home Video di Avengers: Endgame, Joe Russo ha spiegato come mai per il personaggio non è stata prevista la scena di un funerale: “Le persone si sono cheste come mai Natasha non ha avuto lo stesso spazio dedicato a Tony, nonostante entrambi si siano sacrificati. Beh, Tony non ha un altro film. Tony ha finito. Natasha ha un altro film. L’universo Marvel ovviamente non è più tenuto a muoversi in maniera lineare nel tempo, ma quel personaggio ha ancora del tempo per raccontarsi, sullo schermo.”

Nonostante non sia chiaro al 100%, sembra quindi che in Black Widow ci sarà spazio anche per una sequenza ambientata nel presente, in cui sarà dato il giusto tributo al coraggio e alla forza di Natasha, un funerale anche per la spia.

Vedova Nera: Natasha contro Taskmaster nel primo concept

Il film su Vedova Nera vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Avengers: Endgame, 20 segreti svelati nell’edizione Home Video

Nevermind, la recensione del film Eros Puglielli

Nevermind, la recensione del film Eros Puglielli

Dopo essere stato malamente investito da un carroattrezzi, un uomo si rianima sfidando ogni logica e, ai limiti dell’inverosimile, si trascina sull’asfalto per cercare di recuperare il bignè che è volato a poca distanza da lui dopo l’incidente.  È questa una delle tante, bizzarre, immagini che restano impresse dopo la visione del film Nevermind, diretto da Eros Puglielli e presentato alla scorsa edizione di Alice nella Città, durante la Festa del Cinema di Roma. In sala dal 1 agosto, la pellicola è composta da cinque episodi in cui persone comuni sono costrette a subire situazioni ed eventi estremamente singolari e paradossali. Tra i protagonisti dell’opera si ritrovano Andrea Sartoretti, Paolo Sassanelli, Giulia Michelini e Massimo Poggio.

Nevermind segue così la vita di cinque differenti protagonisti, ognuno coinvolto in situazioni paradossali eppure non implausibili. Da un avvocato con un’abitudine molto particolare ad una babysitter alle prese con un nuovo inquietante lavoro; da un vecchio amico d’infanzia dal torbido presente ad un cuoco con un’ossessione che non gli dà tregua, fino ad uno psicologo perseguitato da un carroattrezzi. Situazioni folli e ai confini della realtà, collegate tra loro attraverso personaggi in comune.

Dopo un breve preludio, che sembra dettare già il tono dell’opera, il film si apre con un episodio decisamente grottesco, dove il regista calca la mano su una serie di sottolineature che hanno come fine non solo quello di presentare i personaggi protagonisti, ma anche di provocare una reazione di fastidio nello spettatore, che si ritrova così a vivere un malessere dato da una vicenda tanto scomoda perché particolarmente plausibile. Ed è su questa idea che si costruiscono anche i successivi episodi, sull’idea che per quanto assurdo ciò che vediamo potrebbe trovare un corrispettivo nella realtà che viviamo. Eccezion fatta, forse, per l’episodio che conclude il film.

Nevermind

Con Andrea Sartoretti nel ruolo di un cuoco alle prese con un problema apparentemente insormontabile, l’episodio conclusivo è, probabilmente, anche il più affascinante del gruppo. Dai toni grotteschi, sino a questo momento vigenti sull’intero film, si arriva ad una narrazione che sfiora il fantasy, con un climax che porta a compimento l’intero scopo del film: affrontare in chiave umoristica e cinica i desideri oscuri, scomodi e inconfessabili che si annidano in ognuno di noi e nel nostro quotidiano.

Nonostante i bizzarri eventi dei vari episodi, i quali riescono a proporre alcune idee affascinanti, ciò che penalizza Nevermind è la mancanza di un più approfondito studio della messa in scena. Puglielli sembra voler giocare con il genere senza però realmente entrarvi dentro, non dotando il film di alcune scelte stilistiche, dalla fotografia alla scenografia, che avrebbero invece potuto caratterizzare ulteriormente gli episodi e le loro storie. A dar vita al grottesco è dunque quasi unicamente la sceneggiatura, scritta insieme a Giulia Gianni, Antonio Muoio e Francesca Sambataro, e alcune precise inquadrature. Inquadrature che però, come si diceva, accennano al genere senza realmente abbracciarlo.

Si resta dunque storditi da alcune immagini, e altre ancora potranno rimanere impresse nella mente, ma si avverte anche la sensazione di alcune mancanze che, qualora fossero state colmate, avrebbero potuto rendere Nevermind il piccolo cult che vorrebbe essere. Per quanto si rida o si provi un ricercato fastidio, il film non riesce così a compiere uno scarto decisivo, affermandosi come poco più di un buon prodotto di cinico intrattenimento.

Guillermo del Toro: una stella sulla Walk of Fame per il regista Premio Oscar

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Una stella per Guillermo del Toro. Il regista premio Oscar®, dal 24 ottobre nei cinema italiani nelle vesti di produttore e sceneggiatore dell’attesissimo horror Scary Stories to Tell in the Dark di André Øvredal, si prepara a ricevere un nuovo, prestigioso riconoscimento: l’autore di capolavori come “Il labirinto del fauno” e “La forma dell’acqua” il 6 agosto riceverà una stella tutta sua (la numero 2669) sulla celebre Walk of Fame di Los Angeles.

“Guillermo del Toro è un regista con una delle immaginazioni più creative e vivide” – ha dichiarato Ana Martinez, responsabile della Hollywood Walk of Fame – “La Camera di Commercio di Hollywood è orgogliosa di onorarlo per il suo storico lavoro in ambito cinematografico”. L’evento, previsto per il 6 agosto, sarà presenziato dal regista J.J. Abrams e dalla cantante Lana Del Rey.

Il regista tornerà presto sul grande schermo nelle vesti di produttore e sceneggiatore del film “Scary stories to tell in the dark” di André Øvredal, nei cinema italiani dal 24 ottobre 2019 distribuito da Notorious Pictures.

Dietro la macchina da presa André Øvredal, regista norvegese di “Troll Hunter” e dell’acclamato horror “Autopsy”. Il film è tratto dall’omonimo e terrificante bestseller di Alvin Schwartz, autore cult della narrativa horror, noto per la sua vasta produzione letteraria dedicata a opere che, tra miti, leggende e racconti di paura, esplorano gli aspetti folkloristici del popolo americano.

Nella saga di “Scary stories to tell in the dark”, pubblicata tra il 1981 e il 1991 con le illustrazioni originali di Stephen Grammel, 29 storie di paura si materializzano in un mondo sospeso tra magia e terrore: i racconti più macabri di tutti i tempi prendono vita tra fiabe horror, vendette oscure, entità agghiaccianti e avvenimenti soprannaturali. Il libro sarà pubblicato in Italia dall’editore DeA Planeta Libri nella collana DeA, e uscirà in libreria il 4 settembre 2019 (al prezzo di 16.90 euro).

Affascinato fin da adolescente dai racconti di Alvin Schwartz, Guillermo del Toro, autore della sceneggiatura del film insieme a Patrick Melton e Marcus Dunstan (già sceneggiatori di quattro capitoli della saga di Saw – L’enigmista e attualmente impegnati nella stesura del prossimo reboot di Halloween), porta sul grande schermo i racconti dell’orrore più spaventosi di sempre.

Completano il cast del film Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael Garza, Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e Natalie Ganzhorn.

Mad Rocket Entertainment porta al cinema In the trap e Shortcut

Mad Rocket Entertainment porta al cinema In the trap e Shortcut

Il cinema di genere, specialmente l’horror, in Italia ha ancora molti seguaci come dimostrano gli incassi di film recenti quali Us, Pet Sematary, Polaroid e Annabelle 3. E nel nostro Paese non sono stati pochi i gli autori del passato che ne hanno dato lustro: Mario Bava, Lucio Fulci, Dario Argento solo per citarne alcuni. Oggi però sono in pochi a produrre queste opere e tra loro troviamo certamente la Mad Rocket Entertainment, società fondata da Alessio Liguori, Daniele Cosci, Alessandro Risuleo e Simone Bracci. Giovane realtà indipendente nata nel 2015 e con già due film all’attivo, IN THE TRAP e SHORTCUT.

Il 2020 si inaugura con l’uscita in sala di In The Trap, horror che gioca tutto sulla psicologia del protagonista. Il film aveva già riscontrato un notevole successo al Marché du Film dell’ultimo Festival di Cannes, merito degli sforzi produttivi che, insieme alla capofila Dreamworldmovies di Luigi De Filippis, ha curato ogni minimo dettaglio e ha voluto dare un respiro internazionale al film.

A partire dal cast – Jamie Paul, protagonista di un episodio di Black Mirror, Sonya Cullingford presente in The Danish Girl e nel remake de La Mummia, David Bailie, attore icona della serie Pirati dei Caraibi –  fino alle atmosfere dell’ambientazione. Gli interni del film sono infatti stati girati negli studi della Latina Film Commission mentre alcuni esterni sono stati girati in Cornovaglia, nelle bellissime scogliere del Devon che fanno da sfondo all’intera storia.

In the trap uscirà in Italia il prossimo 26 marzo 2020, distribuito da Zenit Distribution.
Grazie alla preziosa collaborazione con True Colours, il film è stato venduto anche all’estero e verrà distribuito in diversi paesi tra cui Canada, Stati Uniti, Russia, Vietnam e Corea del Sud.

Il secondo titolo in fase di post-produzione, Shortcut, è un fantasy-adventure con sfumature horror, in cui l’incipit vede alcuni ragazzi a bordo di un pullman costretti a fermarsi nel mezzo di un bosco desolato e quindi iniziare un’avventura inaspettata dai risvolti dark. Come non ricordare le atmosfere di Super 8, The Goonies, Stand by me o l’attualissima serie Stranger Things?

C’era una volta a Hollywood: il Final International Trailer

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C’era una volta a Hollywood: il Final International Trailer

Ecco il Final International Trailer di C’era una volta a Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al 9 settembre 2019.

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson. Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

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