Home Blog Pagina 1161

X-Men: Dark Phoenix, recensione del film con Sophie Turner

0
X-Men: Dark Phoenix, recensione del film con Sophie Turner

Il 6 giugno arriva in sala X-Men: Dark Phoenix, il secondo tentativo, da parte di Fox (dopo il disastro di X-Men: Conflitto Finale), di portare al cinema la Saga di Fenice Nera, la storia a fumetti della Marvel che vede protagonista Jean Grey e l’entità cosmica, sceneggiata da Chris Claremont con i disegni di Dave Cockrum e John Byrne.

Ad oggi, l’arco narrativo pubblicato nel corso degli anni ’80 dalla Marvel, rimane una delle storie più affascinanti e riuscite dell’intera storia editoriale della testata, motivo per cui i fan hanno atteso con ansia l’uscita del film che vede Sophie Turner riprendere il ruolo di Jean Grey.

Il film è l’esordio dietro alla macchina da presa di Simon Kinberg, lo storico produttore del franchise, che lavora con i mutanti dal 2000, quando arrivò al cinema il primo film sugli X-Men. Proprio a lui è stato affidato l’incarico di realizzare la pellicola che dovrà segnare una chiusura ideale della serie, un capitolo finale da tutti i punti di vista, che guarda al futuro immaginando universi (condivisi) differenti.

La storia vede Jean Grey protagonista di un incidente nello spazio, in cui il suo corpo assorbe un’entità cosmica che si rifugia dentro di lei, amplifica i suoi poteri e la rende allo stesso tempo molto instabile nel controllo degli stessi.

X-Men: Dark Phoenix, così come è stata raccontata da Kinberg, subisce una netta semplificazione rispetto al testo originale e diventa una sorta di coming of age, in cui l’adolescente combatte con i suoi demoni per diventare donna, un rito di passaggio non troppo diverso dai racconti di formazione di cui il cinema è pieno. Tutto questo viene raccontato però all’interno del contesto fantasy supereroistico, e non di eroi “comuni”, ma dei mutanti, che portano una componente sociale e umana che non permette loro né di ergersi a figure divine e cupe come si è tentato di fare con gli eroi della DC, né li mette in condizione di unire eroismo e ironia, come invece ha fatto così bene il Marvel Studios.

Il risultato, sia in fase di sviluppo narrativo che di scrittura è un film un po’ incerto, semplicissimo nella sua struttura eppure traballante, pieno di troppi personaggi che non hanno il giusto spazio, una produzione che sicuramente paga il prezzo del terremoto che ha travolto la Fox durante la realizzazione stessa del film, ovvero l’acquisizione dello studio da parte di Disney.

Il cast stellare di X-Men: Dark Phoenix riesce benissimo a tenere testa al proprio ruolo e alla propria fama, con un Michael Fassbender che prova a dare dignità persino al Magneto peggio scritto della storia del personaggio al cinema, e con James McAvoy che, dopo lo shock di Apocalypse, ha adottato finalmente il look calvo di Xavier e riesce comunque ad essere convincente. Sprecata l’occasione di coinvolgere un’attrice del calibro di Jessica Chastain nel film: la sua aliena misteriosa sembra nient’altro che un mcguffin piazzato in bella mostra per far procedere la storia.

Nonostante un paio di scelte davvero suggestive e una cura notevole negli effetti visivi che, soprattutto nelle scene con la Turner, costituiscono il principale punto di interesse del film, X-Men: Dark Phoenix è un’operazione che non convince per coerenza e non riesce a creare un legame emotivo con i personaggi, aspetto su cui la produzione sembra voler insistere.

Il film riesce comunque a consegnare una sensazione di chiusura soprattutto nella scena finale (non post credits), un omaggio onesto e appassionato a tutto ciò che è stato fatto prima, dall’inizio della storia degli X-Men al cinema, fino ad oggi.

Il futuro dei Mutanti Marvel è adesso proiettato verso nuovi universi, affidato a chi ha dimostrato di saper raccontare benissimo le storie dei supereroi. Probabilmente a partire dal 2021, il destino dei ragazzi di Xavier sarà tutto da riscrivere, nelle mani di un topo guantate di bianco.

Guarda il trailer di X-Men: Dark Phoenix

Spider-Man: Far From Home, il proprietario della Stark Tower è [SPOILER]?

0

Lo scorso gennaio una scena particolare del primo teaser trailer di Spider-Man: Far From Home vedeva Peter Parker volare tra i grattacieli di New York e scattarsi qualche selfie con il suo telefono, e in secondo piano apparire quella che sembra la Avengers Tower (ex Stark Tower). Da lì il mistero: a chi appartiene ora l’edificio?

Tra le soluzioni più logiche, anche se paradossalmente improbabile, c’era quella che suggeriva il ritorno sul grande schermo della Oscorp Industries dopo le apparizioni nei tre film di Spider-Man  di Sam Raimi e nei due del franchise di The Amazing Spider-Man. Entrambe le serie avevano raccontato in lungo e in largo la loro tragedia familiare, concentrandosi sulle figure di Norman e Harry, quindi l’ipotesi di un nuovo riavvio nel MCU suonava alquanto sinistra.

Tuttavia il rumor twittato da Grace Randolph di Beyond The Trailer nelle ultime ore sembrerebbe confermare la teoria secondo cui in Far From Home rivedremo le industrie Oscorp ancora al lavoro nel grattacielo che prima ospitava i Vendicatori e che forse, dopo gli eventi di Endgame, è stato preso in affitto dai nuovi proprietari.

Questo significa che il sequel offrirà allo spettatore l’ennesima versione di Green Goblin, nei fumetti leader dei Dark Avengers? Che ne pensate?

https://twitter.com/GraceRandolph/status/1135664849894223875

Spider-Man: Far From Home, 10 modi in cui potrebbe impostare la Fase 4

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

Joker: rivelati nuovi dettagli sulla trama del film con Joaquin Phoenix

0

Dopo i primi test screening sono trapelati in rete nuovi dettagli sulla trama di Joker, il film diretto da Todd Phillips che vede protagonista Joaquin Phoenix nei panni dell’iconico antagonista di Batman e che arriverà nelle sale ad ottobre.

Ovviamente non abbiamo la certezza che queste informazioni possano rivelarsi fondate, tuttavia è interessante capire in che modo si muoverà la pellicola e in quali direzioni (anche inaspettate) andrà il racconto del clown principe del crimine…

In che anno è ambientato?

Le fonti riportano che Joker è ambientato a Gotham City nel 1981, quando l’iconica città della DC Comics sta vivendo il periodo più negativo della sua storia a causa di una nuova ondata di criminalità e spazzatura che la rendono ancora più sporca e pericolosa.

Arthur Fleck lavora qui come clown per un’agenzia di talenti ed è seguito da un assistente sociale che sta monitorando i suoi problemi di salute mentale, tra cui l’abitudine di ridere in maniera incontrollabile ogni volta che è nervoso (che poi è ciò che gli impedisce di diventare un comico professionista). qualcosa che non aiuta il suo desiderio di diventare un comico di stand-up.

Smessi i panni di clown si prende cura di sua madre, domestica della famiglia Wayne.

La missione di Thomas Wayne

Come mostrato nel trailer, Thomas Wayne è in corsa per diventare il nuovo sindaco di Gotham City e promette alla gente che ripulirà la città. Nonostante tutto riesce a deludere uno dei suoi ex impiegati, la madre di Arthur, che a quanto pare ha una vera ossessione per lui.

La donna appare infatti squilibrata come suo figlio, quindi non sorprende che il politico non voglia avereci a che fare.

La crisi di Arthur

Arthur finirà per perdere il lavoro e qui inizierà la sua crisi esistenziale. Dopo essere stato deriso in metropolitana, uccide violentemente tre ragazzi in quel di Wall Street che stanno molestando una giovane donna, e questi omicidi ispirano un movimento di “resistenza” contro la ricca élite di Gotham.

Thomas Wayne è la “voce dei ricchi”, e i poveri iniziano ad andargli contro. Mentre la rivolta esplode, Arthur prova a sfondare come stand-up comedian e partecipa ad una serata in un locale dove il conduttore televisivo interpretato da Robert De Niro si diverte a ridicolizzarlo.

La grande rivelazione

Mentre la polizia indaga sugli omicidi di Arthur, il protagonista trova una delle lettere inviate dalla madre a Thomas Wayne che rivela un dettaglio importante del suo passato: è lui il illegittimo di Wayne, e ciò significa che Joker è il fratellastro di Bruce Wayne.

Questo rumor era stato già diffuso lo scorso anno e secondo Splash Report arriveranno presto altre conferme sulla veridicità dell’argomento.

Il rapporto tra Thomas Wayne e la madre di Arthur

Arthur scopre quindi che sua madre era ossessionata da Wayne, ma che in realtà i due non sono mai stati insieme. Forse il ricco politico non è davvero suo padre, e presumibilmente l’ex marito della madre abusava sessualmente di lui da bambino. Questo sarà motivo di vendetta e l’uomo si dirigerà verso Arkham Asylum con uno scopo ben preciso…

Rivolta

Joker appare finalmente in un talk show dove spara a Franklin e proclama un discorso che fa arrabbiare i cittadini di Gotham City incoraggiandoli a marciare contro il potere dei ricchi. Scoppia allora una rissa, ed è qui che moriranno Thomas e Martha Wayne.

Quanto Joker vedremo?

Altri dettagli rivelano che Joker, almeno per come lo conosciamo, comparirà soltanto negli ultimi trenta minuti e che la performance di Phoenix è incredibile, degna della nomination all’Oscar.

Leggi anche – Joker: 8 dettagli che vi sono sfuggiti nel teaser trailer

Fonte: Splash Film

Fonte: CBM

Arancia meccanica: 10 cose che non sai sul film

Arancia meccanica: 10 cose che non sai sul film

Arancia meccanica è il film cult, firmato Stanley Kubrick, in grado di analizzare il decadimento del mondo moderno e della spirale di violenza a cui è condannato.

Sebbene a molti non sia piaciuto, soprattutto all’epoca, questo film rimane incredibilmente e spaventosamente attuale, tanto che ormai il titolo dei film viene utilizzato per identificare i crimini di efferata violenza.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Arancia meccanica.

Arancia meccanica film

arancia meccanica

1. Il Korova Milk Bar ha origine russa. Il nome di questo bar deriva dalla parola russa che indica la mucca. Moloko (scritto sul muro) significa late. Le sculture del bar erano basate sul lavoro dello scultore Allen Jones. Per quanto riguarda il latte, Stanley Kubrick faceva svuotare i distributori di latte, li faceva lavare e riempire ogni ora, mentre il latte cagliava sotto le luci dello studio.

2. La scena di Cantando sotto la pioggia non era stata sceneggiata. Kubrick ha trascorso quattro giorni a sperimentare questa scena, trovandola troppo convenzionale. Alla fine di avvicinò a Malcolm McDowell e gli chiese se poteva ballare. Hanno provato di nuovo la scena, questa volta con l’attore che balla e canta l’unica canzone che riusciva a ricordare. Il regista era così divertito che ha rapidamente acquistato i diritti per Cantando sotto la pioggia per 10 mila dollari.

3. Il film è tratto dall’omonimo libro. Arancia meccanica è tratto dal romanzo omonimo scritto da Anthony Burgess nel 1962. In questo racconto viene immaginata una società futura dominata dalla violenza, soprattutto giovanile, e dai nuovi metodi per cercare di contrastarla.

Arancia meccanica streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Arancia Meccanica, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Tim Vision e Netflix.

Arancia meccanica frasi

5. Frasi di pubblica memorabilità. Un film come Arancia meccanica è diventato un cult non solo per la componente visiva e narrativa, ma anche per le sue frasi. Ecco qualche esempio:

  • Oh deliziosa delizia e incanto. Era piacere impiacentito e divenuto carne. Come piume di un raro metallo spumato, o come un vino d’argento versato in nave spaziale. Addio forza di gravità, mentre slusciavo… quali visioni incantevoli! (Alexander DeLarge)
  • Stai attento. Stai bene attendo, oh Dim, se della vita la continuazione a cuor ti sta. (Alexander DeLarge)
  • Beh, io me ne vado via! Non mi rivedrete mai più qua! Me la cavo da solo! Vi ringrazio molto e che vi pesi sempre sulla coscienza! (Alexander DeLarge)
  • Tu hai una bella casa, genitori che ti amano, un cervello da non buttare via. Quindi ti ripeto, caro Alexino, tieni la tua giovane delicata proboscide lontano dal fango. Mi sono spiegato chiaro? (Signor Deltoid)

Arancia meccanica significato

6. L’analisi di una società repressiva. Questo film ha avuto modo di diventare un cult generazionale anche per la capacità di analizzare una società, contemporanea a Kubrick, che vivesse nella violenza e nell’atteggiamento repressivo delle istituzioni, individuando come una soluzione agli efferati crimini la limitazione delle scelte libere.

Arancia meccanica trama

arancia meccanica

7. Esperimenti per riprogrammare la mentalità. Alex è un giovane delinquente che occupa il suo tempo a compiere atti vandalici e criminali insieme ai suoi fedeli drughi, fino a che non viene arrestato. Con il fine di uscire dal carcere, il giovane protagonista si sottopone ad un esperimento innovativo di riprogrammazione mentale, chiamato trattamento Ludovico.

Arancia meccanica cast

8. Per la scena della tortura si è usato dell’anestetico. Gli occhi di Malcom McDowell sono stati anestetizzati per le scene della tortura, in modo da filmare per periodi di tempo senza troppi disagi. Tuttavia, le sue cornee sono state ripetutamente graffiate dalle serrature metalliche dello strumento utilizzato.

9. Un’attrice ha lasciato la produzione del film. Girare la scena dello stupro è stato così difficile per l’attrice originariamente scelta per il ruolo che ha lasciato il film. La parte è stata rigirata con Adrienne Corri, che si dice si sia infuriata per il gran numero di ciak che Kubrick ha richiesto, sentendo che la scena si sarebbe dovuta svolgere rapidamente.

10. Malcolm McDowel ha scelto l’accento da dare al protagonista. L’attore ha scelto di interpretare Alex parlando nel suo normale accento inglese settentrionale invece di un accento cockney. L’attore sentiva che il suo accento più morbido avrebbe messo in risalto un interessante contrasto con la personalità minacciosa di Alex e lo avrebbe aiutato a distinguersi tra i suoi amici.

Fonti: IMDb,

Jurassic World 3: tornerà il cast originale?

0
Jurassic World 3: tornerà il cast originale?

Intervistata da Josh Horowitz di MTV News sul red carpet londinese di Rocketman (film che la vede protagonista insieme a Taron Edgerton), Bryce Dallas Howard sembrerebbe aver confermato che in Jurassic World 3 torneranno i membri del cast originale del franchise, ovvero Sam Neill (Dr. Alan Grant), Laura Dern (Dr. Ellie Satler) e Jeff Goldblum (Dr. Ian Malcolm).

Il reporter ha infatti chiesto all’attrice figlia d’arte se fosse entusiasta all’idea di lavorare con gli iconici volti della saga di Jurassic Park, e la sua risposta entusiasta suggerisce che qualcosa potrebbe davvero succedere…

Ovviamente non abbiamo ancora la conferma ufficiale, ma considerando che le riprese inizieranno nei primi mesi del 2020, possiamo aspettarci qualche dettaglio in merito alla trama e ai nomi che affolleranno il set del terzo capitolo affidato nuovamente al regista Colin Trevorrow con la sceneggiatura scritta da Emily Carmichael (Pacific Rim: Uprising).

Anche Chris Pratt tornerà sempre nei panni di Owen Grady.

Bryce Dallas Howard è ora nelle nostre sale con Rocketman, il biopic diretto da Dexter Fletcher, (che lo scorso anno ha sostituito Bryan Singer sul set di Bohemian Rhapsody) che ripercorre le fasi cruciali della vita pubblica e privata di Elton John, dagli inizi come grande talento al pianoforte alla consacrazione come artista internazionale, passando per gli eccessi e il periodo in cui collaborò con il compositore Bernie Taupin pubblicando i suoi più grandi successi.

https://twitter.com/MTVNEWS/status/1134935401163104257?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1134935401163104257&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fsci-fi%2Fjurassic_park%2Fbryce-dallas-howard-seemingly-suggests-that-original-jurassic-park-cast-may-return-in-jurassic-world-3-a168738

 

Batman: dettagli e segreti dietro il casting di Robert Pattinson

0
Batman: dettagli e segreti dietro il casting di Robert Pattinson

La Warner Bros. ha ufficializzato pochi giorni fa il casting di Robert Pattinson come nuovo volto di Bruce Wayne nel film su Batman che sarà diretto da Matt Reeves, dopo i vari rumor che lo vedevano in gara con Nicholas Hoult. Ora è l’Hollywood Reporter a svelare tutti i retroscena e i segreti dietro questa scelta, partendo dal momento in cui lo stesso Pattinson aveva commentato in maniera piuttosto vaga la notizia durante il Festival di Cannes (dove si proiettava The Lighthouse).

Di fatto l’attore ancora non sapeva di essere il prossimo crociato di Gotham, e poi l’attività stampa sulla croisette è volato subito a Los Angeles per affrontare la prova costume negli studi della Warner. Il test, riporta il giornale, è stato ufficialmente approvato venerdì, in concomitanza con l’annuncio del casting e al termine di un intenso processo che gli addetti ai lavori hanno descritto come “sorprendentemente rapido“.

Spesso in produzioni di questo tipo la scelta del protagonista coinvolge dozzine di potenziali interpreti e sessioni di provini abbastanza prolungate (vedi i recenti Superman o Spider-Man, mentre stavolta sembra che si sia arrivati alla soluzione Pattinson in modo agevole.

Un altro dettaglio spiega che Reeves, assunto dallo studio a febbraio 2017 per scrivere e dirigere il cinecomic, ha sempre avuto in mente l’attore e considerando che il nuovo Batman doveva adattarsi a una fascia d’età definita (circa 30 anni), non sorprende che la scelta sia ricaduta su uno tra due candidati conformi a quella caratteristica. Per questo motivo Ben Affleck è stato eliminato dal progetto, nonostante il suo iniziale coinvolgimento in qualità di regista e protagonista dopo le prove in Batman v Superman e Justice League.

Tuttavia ciò che ha spinto lo studio ad insistere con Pattinson è il fatto che non abbia mai preso parte ad un film dei Marvel Studios, nonostante non ci siano formalmente degli obblighi contrattuali che lo impedirebbero. La confusione del pubblico potrebbe esercitare un potere negativo una volta in sala e creare contraddizioni dal punto di vista del marketing, dunque si spiega perfettamente come mai si sia optato per l’ex vampiro di Twilight invece di Hoult (già Hank McCoy nel franchise di X-Men).

Le riprese di Batman dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020.

Leggi anche – The Batman: tutto quello che sappiamo sul film di Matt Reeves

Fonte: THR

Wolf Call – Minaccia in alto mare, la recensione del film di Antonin Baudry

Negli scorsi mesi il genere di film con ambientazione all’interno di sottomarini ha trovato nuove voci in capitolo grazie ad opere come Kursk di Thomas Vinterberg e Hunter Killer di Donovan Marsh. Ora anche dalla Francia arriva la possibilità di una nuova immersione nel profondo dell’oceano con Wolf Call – Minaccia in alto mare, diretto dall’esordiente Antonin Baudry.

Con una prospettiva atipica per il genere, il film segue la vicenda di Chanteraide (Francois Civil), che a bordo del sottomarino ha il compito, grazie ad un udito particolarmente sviluppato, di riconoscere ogni suono che sente, stabilendo se possa essere una minaccia o meno. Tutti lo reputano il migliore, finché un giorno non commette un errore che pone l’intero equipaggio in pericolo di vita. Per cercare di recuperare la fiducia dei suoi compagni, finirà per mettersi in una situazione ancora più drammatica.

Il film si muove a partire da una domanda apparentemente fuori luogo, ma che si rivela invece particolarmente aderente al contesto in cui viene posta. Cosa succede se la ragione porta a dover uccidere la persona amata per impedirle di commettere un atto terribile? Il regista esplora questo tema all’interno di un film che si prende un respiro più ampio rispetto ad altri di questo genere. Per buona parte dell’ambientazione non ci troviamo a bordo di un sottomarino, ma sulla terra ferma, e questo dà in realtà un senso di spaesamento tanto nei personaggi protagonisti, evidentemente più a loro agio nel profondo dell’oceano; quanto nello spettatore, che fatica ad inquadrare il film in questione.

Wolf Call è appesantito da una prima parte che, pur ponendo delle notevoli premesse drammatiche, appare priva di un ritmo in grado di sostenerne il valore. Come previsto, è nel momento in cui si scende concretamente negli angusti spazi del sottomarino che il film riesce a costruire una buona tensione. Unendo la suggestione dell’ambientazione con il conflitto ora in atto, allo spettatore è finalmente concesso di entrare nel vivo dell’azione, e di trovarsi davanti ad una serie di colpi di scena che favoriscono un buon coinvolgimento.

È anche vero che uno dei principali punti di svolta si basa su di una premessa che appare troppo fragile, rischiando di minare la credibilità di quanto si vede. Ma l’errore umano è dietro l’angolo, e alla fine ciò che conta del film sembra essere seguire i personaggi nelle loro scelte, proprio nel momento di maggior crisi. Baudry riesce così a costruire l’ultima parte della pellicola con un crescendo che ne aumenta il valore, rendendolo in fin dei conti un buon film d’intrattenimento. Si arriva così ad avere una risposta alla domanda precedentemente posta, e se anche il messaggio sul valore della pace arriva in un secondo momento, Wolf Call può rivelarsi un bella sorpresa per gli amanti del genere.

Bond 25: esplosioni e infortuni sul set del nuovo film

0

Ancora un incidente di percorso rischia di rallentare ulteriormente le riprese di Bond 25, il nuovo capitolo del franchise ora in produzione che vedrà per l’ultima volta nei panni di James Bond Daniel Craig. Proprio l’attore aveva subito un infortunio alla caviglia nelle scorse settimane, mentre ora è il profilo twitter ufficiale del film a comunicare che sul set si sono verificate delle esplosioni e piccoli danni alla crew.

Durante le riprese di un’esplosione controllata sul set di Bond 25 oggi ai Pinewood Studios, il danno è stato causato all’esterno dello 007 Stage. Non ci sono stati feriti sul set, tuttavia un membro dell’equipaggio fuori dalla scena ha subito un lieve infortunio.

Niente di grave insomma, e sembra che la vittima non sia in pericolo la vita. Intanto il The Sun riferisce che la troupe si stava esercitando per girare una sequenza che coinvolge una palla di fuoco in un laboratorio e che l’esplosione ha provocato la rottura di parte del tetto e di numerosi pannelli di parete nel complesso. Una fonte ha inoltre descritto l’evento come “il caos totale“.

https://twitter.com/007/status/1135964684916613125?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1135964684916613125&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2474369%2Fbond-25-explosion-causes-crew-injury

Vi ricordiamo che Bond 25 sarà diretto da Cary Fukunaga (il primo regista non britannico che siede dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la sceneggiatura è stata riscritta da Scott Z. Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).

Come annunciato lo scorso aprile, la MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” la sceneggiatura di Bond 25 sotto speciale richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre. Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.

Spider-Man: Far From Home, tutti i protagonisti nelle nuove foto

0
Spider-Man: Far From Home, tutti i protagonisti nelle nuove foto

Sono state diffuse nuove fotografie ufficiali di Spider-Man: Far From Home, in cui vediamo tutti i protagonisti del film, da Peter e MJ a Misteryo, fino ai compagni di classe di Peter stesso, a Nick Fury e a Happy Hogan che dovrebbero avere delle parti importanti nel film.

Spider-Man: Far From Home, 10 modi in cui potrebbe impostare la Fase 4

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

X-Men: Dark Phoenix, ecco il motivo dell’assenza di Wolverine

0
X-Men: Dark Phoenix, ecco il motivo dell’assenza di Wolverine

Il grande assente di X-Men: Dark Phoenix è anche il personaggio più rappresentativo di tutto il franchise da quando è stato lanciato nel 2000 ad oggi: parliamo ovviamente di Wolverine, il mutante a cui ha dato volto e voce Hugh Jackman e che ha di fatto lasciato l’universo Fox dopo Logan, ma c’è una ragione se il supereroe non è stato incluso nel cast dell’ultimo film e a spiegarla è il regista Simon Kinberg in un’intervista con Rolling Stone.

Se conoscete la trama di Dark Phoenix, saprete che include anche la storia d’amore tra Logan e Jean Jrey. Tuttavia l’età anagrafica di Hugh Jackman, e la differenza con quella di Sophie Turner, non si adattava a ciò che avevo in mente“.

La saga della Fenice era già stata accennata a grandi linee nella trilogia originale con Famke Janssen nei panni di Jean, mentre stavolta a interpretarla è Sophie Turner in una versione più giovane e in una posizione sicuramente più centrale nell’economia degli eventi.

Stavolta c’era un elemento particolare della storia del personaggio e mi sono impegnato affinché non corressi il rischio di allontanarmi da lei e dalla sua essenza deludendo così i fan“, ha raccontato Kinberg. “Volevo che questa fosse un’esperienza molto diversa per lo spettatore che va in sala a vedere un film degli X-Men.

Leggi anche – X-Men: Dark Phoenix, il finale cambiato per colpa di Captain Marvel?

CORRELATI:

Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Nel cast tornano James McAvoy, Sophie Turner, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult e Michael Fassbender. La new entry del cast è Jessica Chastain, nei panni di un aliena misteriosa che prenderà il controllo della Fenice.

Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, la conferenza stampa con il cast

Fonte: Rolling Stone

Ad Astra: ecco il primo trailer del film con Brad Pitt

0
Ad Astra: ecco il primo trailer del film con Brad Pitt

La 20th Century Fox ha diffuso il primo trailer di Ad Astra, il film con Brad Pitt diretto da James Gray.

Brad Pitt è pronto ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del film di fantascienza di James Gray, Ad Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a un’avventura storica, The Lost City of Z, sua personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.

Prima però, Gray viaggerà verso i confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre (Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include nel cast anche Ruth Negga (Preacher), Donald Sutherland (The Hunger Games), John Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy Shields (Insatiable).

Il film doveva arrivare nel gennaio del 2019, ma solo adesso, con il primo trailer, confermiamo che vedremo il nuovo lavoro di James Gray solo in autunno, quindi possibilmente trai titoli veneziani.

Doctor Strange 2: le riprese partiranno il prossimo anno?

0
Doctor Strange 2: le riprese partiranno il prossimo anno?

Ospite di un panel al recente Denver Pop Culture Con, la star di Doctor Strange Benedict Wong sembra aver confermato che le riprese del sequel inizieranno prima del previsto entro il 2020. “So che i Marvel Studios hanno assunto uno sceneggiatore, che tra l’altro ho incontrato alla premiere di Avengers: Endgame. Quindi penso che possa accadere da qualche parte l’anno prossimo.

Ovviamente si attende la risposta ufficiale, ma Scott Derrickson e il suo co-sceneggiatore C. Robert Cargill dovrebbero tornare nel team insieme agli interpreti Benedict Cumberbatch, Rachel McAdams (sempre nei panni della collega e interesse amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer) e Wong, visto di recente in Avengers: Infinity War.

Secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho Drumm aka Fratello Voodoo e Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford).

Drumm, e chi ha letto i fumetti sa di chi parliamo, è l’eroe scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange, diventando così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la Terra.

Clea invece è una supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain Dormammu (già visto nel primo film di Doctor Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange che sposerà ad un certo punto del suo percorso.

Doctor Strange 2 si farà, parola di Kevin Feige

Fonte: Comicbook

Alice nella città con Moviement: arriva Seminare Domande

0
Alice nella città con Moviement: arriva Seminare Domande

Grazie al percorso di formazione SEMINARE DOMANDE promosso da Alice nella Città assieme all’IC Micheli, gli studenti diventano protagonisti della campagna per promuovere il cinema d’estate.

I ragazzi  hanno sposato la campagna MOVIEMENT con grande entusiasmo realizzando dei video assieme ai registi e agli attori che hanno incontrato in questi mesi.

Seminare Domande è un progetto virale capace di unire tutta la filiera, dal regista allo spettatore di domani.

Un percorso iniziato a gennaio che ha visto alternarsi grandi protagonisti del mondo del cinema e dell’audiovisivo che sono andati in tutta Italia per incontrare i ragazzi e trasmettere loro l’amore per il cinema: Riccardo Milani  in Abruzzo, Ciro D’Emilio a Napoli, Edoardo Winspeare e Pippo Mezzapesa in Puglia,  Karole Di Tommaso a Termoli,  Andrea Bosca a Lamezia Terme, Casey Kauffman a Fano Mario Sesti a Rieti – solo per citare alcuni degli appuntamenti che sono ancora in corso in tutte le regioni.

Un vero e proprio movimento, un’onda lunga che terminerà il prossimo 5 giugno a roma presso il Cinema Barberini  dove  oltre 600 ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori riceveranno gli attestati di partecipazione e avranno modo di discutere di cinema con Fabia Bettini, Gianluca Giannelli e Piera Detassis  (che come Presidente  del David di Donatello ha coordinato gli incontri speciali) insieme a Donatella Finocchiaro, Lorenzo Richelmy , Valentina Cervi e Massimiliano Bruno.

Nel corso della mattinata saranno anche proiettati gli spot realizzati dagli studenti per la campagna di Moviement oltre al video racconto dell’iniziativa

All’evento saranno presenti oltre ai capofila della campagna Moviement anche registi che hanno film di prossima uscita nelle sale a giugno.

Un appuntamento speciale sarà poi quello del 12 giugno a Matera, capitale europea della cultura, con la proiezione del film DILILI in PARIS dopo la quale gli verrà trasmessa, tramite collegamento con il portale di Scelte di Classe, la masterclass del regista del film Michel Ocelot realizzata durante l’ultima edizione di Alice.

Ma quest’anno il cinema non va in vacanza, Alice nella Città infatti oltre ad aver sposato la campagna  MOVIEMENT ha allo studio assieme alle Associazioni di categoria (Anica, Anec , Anem) e al Mibac  delle agevolazioni per premiare gli studenti che hanno seguito tutto il percorso formativo dando loro la possibilità di godere il cinema anche d’estate con programmi divisi per target di età che tengano conto sia delle grandi animazioni che del cinema europeo di qualità.

I NUMERI DI SEMINARE DOMANDE 2019 

In questa edizione Seminare Domande ha coinvolto 11 regioni del Centro Sud :

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria circa 9000 soggetti coinvolti tra istituzioni e scuole nelle diverse regioni tra esperti, tutor , docenti  e studenti.

Il progetto ha previsto l’utilizzo della piattaforma web Scelte di classe come strumento didattico di visione e di approfondimento in classe a cui sono stati abbinati gli incontri a scuola e in sala che sono stati registrati ed inseriti sulla piattaforma per essere resi disponibili in streaming a tutte le scuole coinvolte.

Baricentro del progetto è la sala cinematografica tradizionale che si inserisce come elemento premiante del percorso formativo, mettendo al centro l’esperienza condivisa e di connessione sociale, necessaria per non disperdere lo sviluppo di una corretta pedagogia visiva.

I numeri definitivi del progetto, con le visioni effettuate, gli incontri ed i risultati ottenuti, divisi per regione e target di età  saranno resi noti in ottobre assieme a tutti i patner che hanno partecipato al progetto Miur, Mibac, Universita’ degli Studi Roma Tre, Accademia del cinema italiano Premi David di Donatello, Fondazione Cinema per Roma, Roma Lazio Film Commission, Sardegna Film Commission, Marche Film Commission, Fapav, My Movies, Women in Film.

San Andreas: 10 cose che non sai sul film

San Andreas: 10 cose che non sai sul film

San Andreas è di quei disaster movie da non perdere, soprattutto se si è amanti del genere e non si vuole perdere questo film che unisce disastri naturali, ragione e sentimento.

Questo lungometraggio, che vede tra i protagonisti un Dwayne “The Rock” Johnson in ottima forma, non è solo il racconto degli effetti del terremoto, ma dell’amore di un padre e di una madre verso la loro unica figlia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su San Andreas.

San Andreas film

san andreas

1. È stato contattato un professore universitario. Il regista Brad Peyton ha contattato Thomas Jordan, un professore universitario e direttore del Southern California Earthquake Center, per verificare la plausibilità del copione. Sebbene sia Peyton che l’attore protagonista Dwayne Johnson sostenevano che la scienza ritratta nel film fosse accurata, Jordan ha dichiarato: “Ho dato loro dei consigli gratuiti, alcuni dei quali hanno seguito… ma molti altri che non hanno considerato. Il magnitudo 9 è troppo alto per San Andreas e non può produrre un enorme tsunami.

2. La campagna di marketing è stata cambiata. Dopo un devastante terremoto in Nepal nell’aprile del 2015, la campagna di marketing del film è stata adattata per includere informazioni su come fornire aiuti ed indicazioni per prepararsi a disastri naturali (ad esempio, il sito prepareandhelp.com è stato aggiunto ai nuovi trailer).

3. Il titolo del film non è casuale. San Andreas è il nome della faglia tettonica che attraversa gran parte della California. I sismologi hanno predetto per anni che la California potrà essere soggetta ad un enorme terremoto causato da questa particolare faglia.

San Andreas streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

San Andreas trama

5. Un pilota di elicotteri contro il terremoto. In seguito ad un terremoto in California di magnitudo 9, scatenato dal risveglio della famosa faglia di Sant’Andrea, un pilota di elicotteri (specializzato nella ricerca e nel salvataggio di dispersi) e la sua ex moglie si trovano ad intraprendere un viaggio da Los Angeles a San Francisco, per cercare di trarre in salvo la loro unica figlia. Ma quando penseranno di essersi lasciati il peggio alle spalle, capiranno che il peggio è solo l’inizio.

San Andreas cast

san andreas

6. Il cast ha fatto la maggior parte delle acrobazie. Ciò è dovuto al fatto che il regista Brad Peyton voleva che il pubblico vedesse i volti dei protagonisti sullo schermo. Nei primi quindici minuti del film, Johnson esce da un elicottero che si trova a meno di 150 piedi da terra per salvare una ragazza che si trova in una macchina sospesa su una scogliera a 50 piedi da terra. “C’era una piccola sfida che la sceneggiatura, la storia e lo stile in cui volevamo girare la scena poneva al cast”, ha raccontato Peyton. “Volevo portare Dwayne sul sedile posteriore e inseguirlo con una gru senza fare tagli. Volevo che il pubblico sapesse che chi stanno vedendo è davvero Dwayne Johnson e non un trucco”.

7. La Daddario ha pensato subito all’11 settembre. La prima cosa a cui Alexandra Daddario ha pensato quando ha fatto il provino per il suo ruolo è stato come è cresciuta a New York City e di quando era a Manhattan durante l’11 settembre 2001. “Questa è stata davvero l’unica cosa con cui mi sono relazionata e che fosse così vicina ad un disastro su larga scala”.

8. Il training fisico di Dwayne Johnson è stato consistente. Il suo allenamento fisico doveva essere coerente in termini di regime fisico e delle abilità richieste dal ruolo. L’attore ha spiegato che “La differenza è stata in realtà la partecipazione a qualcosa a cui non mai partecipato prima, passando il tempo con i primi soccorritori, con i piloti di ricerca e soccorso della LAFD (Los Angeles Fire Department) che operano sugli elicotteri, partecipando a immersioni profonde e svolgendo questi processi con questi ragazzi e ragazze che è durato diverso tempo. Questa è stata una parte diversa per me. È stata un’esercitazione fisica che non avevo mai fatto prima.

San Andreas trailer

9. Un trailer catastrofico. Prima di guardare per intero San Andreas, potrebbe essere opportuno dare un occhio al trailer di questo disaster movie e capire se possa essere un film adatto alla propria persona.

San Andreas sequel

10. Il seguito di questo film è attualmente in lavorazione. Nel febbraio del 2016, grazie al successo di San Andreas, la New Line Cinema ha dato il via libera alla realizzazione di un sequel di questo film che vedrebbe ancora Brad Peyton alla regia e Johnson come protagonista. In questo caso, però, il film dovrebbe essere ambientato sulla cintura di fuoco del Pacifico.

Fonti: IMDb, The Guardian

Rambo – Last Blood: primo trailer italiano del film

0
Rambo – Last Blood: primo trailer italiano del film

Notorious Pictures ha diffuso il teaser trailer di Rambo – Last Blood, il nuovo capitolo della saga action con Sylvester Stallone che arriverà al cinema il 14 Novembre 2019.

https://www.youtube.com/watch?v=qDTmabNNGAA

37 anni dopo il primo film, arriva il quinto capitolo di un franchise diventato un cult: Rambo – Last Blood. Sylvester Stallone torna nei panni di un personaggio che lo hanno reso una star planetaria: John Rambo, il veterano di guerra del Vietnam ed ex soldato delle forze speciali dell’esercito americano. Dopo aver abbattuto soldati sovietici in Vietnam e Afghanistan, e massacrato brutali combattenti dell’esercito birmano, John torna nel ranch di famiglia per iniziare finalmente una vita tranquilla… prima che il destino lo riporti di nuovo a scatenare l’inferno contro un ultimo nemico.

Diretto da Adrian Grunberg (Viaggio in paradiso con Mel Gibson), il cast include anche Paz Vega (Parla con lei, Spanglish), Adriana Barraza (nominata agli Oscar per Babel), Sergio Peris-Mencheta (Snowfall, Resident Evil: Afterlife), Joaquin Cosio (Quantum of Solace, Savages) e Oscar Jaenada (Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare, Escobar – Il fascino del male). Rambo – Last Blood arriverà nelle sale italiane il prossimo 14 novembre, distribuito da Notorious Pictures.

Rambo – Last Blood, la trama

John Rambo, veterano del Vietnam, torna finalmente a casa. Ma dopo esser tornato nel ranch di famiglia in Arizona, Rambo si troverà ad affrontare i membri di un temibile cartello messicano implicato in un commercio sessuale di ragazze dell’Est.

The Batman: tutto quello che sappiamo sul film di Matt Reeves

Partiranno nel 2020 le riprese di The Batman, il film che riavvierà le sorti del supereroe DC al cinema dopo l’addio di Ben Affleck e l’esperimento di Zack Snyder con Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League.

Ma cosa sappiamo finora del cinecomic affidato a Matt Reeves? Ecco qualche dettaglio:

Il titolo provvisorio

Sappiamo che The Batman è il titolo provvisorio del nuovo film, spuntato quando Ben Affleck era ancora il regista del progetto, ma nulla toglie che il nome definitivo venga svelato nelle prossime settimane.

Lo stesso Reeves ha dichiarato: “In questo momento si chiama The Batman. Come si chiamerà in definitiva non lo so…

Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Bruce Wayne e Batman come Dr Jekyll e Mr.Hyde. Sarà questo l’accostamento del film, almeno secondo quanto riferito da Reeves in un’intervista parlando delle fonti che l’hanno ispirato durante la stesura dello script.

È un aspetto interessante sorto mentre stavo lavorando alla storia, cioè l’idea del tuo io ombra che si cela dietro il personaggio e il fatto che siamo tutti il prodotto di più identità. Forse la superficie di Bruce non rispecchia realmente chi è, e il costume è il suo travestimento. Ci sono volte in cui Batman è la facciata, altre in cui la sua vera essenza viene fuori ed emerge il lato istintivo

Avrà i toni di un noir

Sul tono della pellicola e le fonti di ispirazione, il regista ha parlato di “un tentativo di rendere al pubblico un punto di vista definitivo sulla storia di Batman, con l’eroe che intraprende un’indagine e un viaggio nel crimine di Gotham. Per fare ciò ho dovuto tuffarmi nei fumetti e rivisitare tutte le mie storie preferite […] Per ora posso dire che il film non continuerà ciò che Christopher Nolan aveva fatto con la trilogia del cavaliere oscuro, ma che proverà a realizzare qualcosa di nuovo e interessante“.

Robert Pattinson sarà Bruce Wayne

Robert Pattinson

La Warner Bros. ha ufficializzato pochi giorni fa il casting di Robert Pattinson come nuovo volto di Bruce Wayne, dopo i vari rumor che lo vedevano in gara con Nicholas Hoult.

Senza dubbio la differenza di fisicità e l’approccio di Reeves contribuiranno a consegnare allo spettatore un supereroe diverso da quello ritratto in questi anni da Affleck, Christian Bale nella trilogia di Christopher Nolan, e da Michael Keaton, Val Kilmer e George Clooney nell’ultimo ventennio. La curiosità è tanta e non vediamo l’ora di scoprire quali sorprese riserverà il nuovo Uomo Pipistrello.

Si concentrerà sulle capacità di Batman come detective

Ogni film di Batman che abbiamo visto nel corso degli anni ha trattato il Cavaliere oscuro diversamente, ma se c’è un aspetto che tutti hanno “sottovalutato” è l’incredibile fama di detective che si porta dietro dai fumetti.

In tal senso Reeves ha promesso di riportare sotto i riflettori quelle abilità e questo significa che il film potrebbe rivelarsi una vera e appassionante crime story come mai ne abbiamo viste.

Robin e i villain

Secondo le ultime indiscrezioni, un eroe noto ai lettori dei fumetti – nonché celebre spalla di Bruce Wayne – potrebbe comparire sullo schermo insieme a Robert Pattinson. Di chi parliamo? Robin ovviamente, ma trattandosi di rumor non ancora ufficiali vi invitiamo a trattarli con la dovuta cautela.

Nel frattempo diverse fonti hanno riferito a Forbes che anche il commissario Jim Gordon e Alfred, il maggiordomo dei Wayne e custode della Bat-caverna, dovrebbero avere un ruolo nel cinecomic mentre diverse voci parlando di un ritorno in scena di Pinguino e Catwoman come principali antagonisti.

Matt Reeves sta pianificando una trilogia

È raro che un attore firmi un contratto per un solo cinecomic, e dopo la diffusione di alcune voci sembrerebbe certo il progetto di Matt Reeves di sviluppare una vera e propria trilogia dedicata al personaggio.

Sarà davvero così? Rivedremo Pattinson non una, ma ben tre volte nei panni di Batman proprio come Christian Bale?

L’ambientazione

batman hush

Su The Batman sappiamo che dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Hotel Artemis: trailer del film con Jodie Foster

0
Hotel Artemis: trailer del film con Jodie Foster

Guarda il trailer di Hotel Artemis, il film di Regia di Drew Pearce con protagonista Jodie Foster, Dave Bautista, Sofia Boutella, Sterling K. Brown.

Hotel Artemis è in uscita nelle sale il 1° Agosto – Un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP – distribuito da 01 DISTRIBUTION

Hotel Artemis, la trama

In Hotel Artemis è un mercoledì notte del 2028 e le strade del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e manifestazioni. Le forze di polizia della città stanno respingendo violentemente i manifestanti che si sono tinti di blu per perorare la loro unica richiesta: acqua pulita. In tutto questo inferno, si aggirano quattro uomini, con i volti coperti da maschere a teschio, che hanno appena fallito un colpo in banca finendo in uno scontro a fuoco con la polizia. Feriti e senza altre opzioni, l’unica speranza di sopravvivere è raggiungere prima possibile uno stabile di 13 piani ,in art déco, dalla logora facciata, un tempo un prestigioso hotel ma adesso un luogo sicuro che  nasconde all’attico un ospedale all’avanguardia. Questo Pronto Soccorso è molto esclusivo, riservato ai soli criminali; l’iscrizione si paga in anticipo e tutte le regole della casa devono essere seguite alla lettera. A gestire la struttura è una donna , incurante del motivo o del perché sei li , conosciuta da tutti come L’Infermiera. Lei pensa sempre e solo a una cosa… all’ Hotel Artemis, e stanotte è particolarmente impegnata.

Mike Mitchell si candida per un crossover tra supereroi DC e Marvel

0

In occasione dell’uscita in home video, negli USA, di The LEGO Movie 2, Comicbookmovie ha intervistato il regista del film, Mike Mitchell, che ha parlato degli eroi Marvel e DC che sono e non sono presenti nel suo film, esprimendo anche il desiderio di voler portare al cinema il primo crossover tra personaggi appartenenti alle due case editrici “rivali”.

Mitchell ha dichiarato: “Oh sì, adoro i supereroi. Ho fatto un film di supereroi anni fa, Sky High, e sono un tale fan. Sarebbe bello vedere un personaggio della DC e della Marvel nello stesso film … sarebbe fantastico. Sarebbe bello vederli tutti insieme in un unico film! Sono sicuro che succederà a un certo punto, e non potrei essere più felice di lavorare su qualcosa del genere. Sarebbe fantastico! Plastic Man! Hanno bisogno di portare al cinema quel personaggio, prima o poi. Non so nemmeno se sia DC o Marvel.”

Plastic Man è della DC e non è ancora stato opzionato per l’adattamento al cinema, ma potrebbe essere un’esperienza interessante per il regista, visto il successo che ha riscosso con The LEGO Movie 2 e con la trasposizione al cinema dei supereroi nel film stesso.

Per quanto riguarda invece il crossover tra le due realtà, forse non è proprio un progetto che si possa escludere completamente, ma è chiaro che, nel caso, bisognerà aspettare molto molto tempo.

Avengers: Endgame, una petizione vuole far risorgere [SPOILER]

0
Avengers: Endgame, una petizione vuole far risorgere [SPOILER]

Uno dei momenti più drammatici e universalmente riconosciuto come il più commovente di Avengers: Endgame è sicuramente il sacrificio di Tony Stark che chiude la sua parabola da supereroe ricordando al cattivo, Thanos, che lui è Iron Man e che combatterà per salvare il mondo, al costo della vita.

E infatti l’eroe simbolo del MCU muore sconfiggendo Thanos. Tuttavia, superato lo shock iniziale, sembra che ai fan non sia andata affatto bene questa fine per Tony, e così è apparsa su Change.org una petizione che rivendica il ritorno del personaggio interpretato da Robert Downey Jr. L’obiettivo previsto è di 25.000 firme.

Nella petizione si legge: “Ha aiutato così tante persone (nel MCU e nel nostro mondo), ha aiutato le persone a vivere (incluso me) per superare i loro problemi, accettare se stessi, affrontare la vita. Lui è così importante. Ha salvato le nostre vite ed è il nostro turno di salvarlo. Lo amiamo così tanto. Lo amiamo 3000. Senza di lui, ora, siamo totalmente persi. Per molte persone, era la loro ragione per vivere e resistere nella vita “.

Per quanto possa apparire estremo il tono della petizione stessa, sembra innegabile che il personaggio e lo stesso interprete abbiano toccato i cuori di moltissimi fan, in maniera molto profonda. Sappiamo che l’attore non tornerà e, per quanto dolorosa, la sua uscita di scena è stata perfettamente architettata da Kevin Feige.

Vedremo probabilmente la sua eredità nei prossimi film del MCU, sicuramente si sentirà la sua presenza in Spider-Man: Far From Home e chissà quali altre sorprese ci saranno in serbo per noi nell’ancora misteriosa Fase 4.

Avengers: Endgame, Captain Marvel e Vedova Nera insieme in una scena inedita

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Amber Heard a Giffoni Film Festival 2019

0
Amber Heard a Giffoni Film Festival 2019

L’attrice e attivista americana Amber Heard, incontrerà il giovane pubblico della 49esima edizione del Giffoni Film Festival il 25 luglio. La star risponderà alle domande dei giurati di Giffoni – quest’anno oltre 6200 provenienti da 52 paesi – e riceverà il GIFFONI EXPERIENCE AWARD.

Recentemente, Amber Heard ha recitato nel ruolo di “Mera” nel film di successo della Warner Bros. Aquaman al fianco di Jason Momoa. Il film è l’opera di maggior successo della serie DC Comic e ha incassato oltre 1,4 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il suo personaggio è apparso per la prima volta in Justice League di Zack Snyder. Tra i film in cui ha recitato anche: Danish Girl, Her Smell, Magic Mike XXL, Benvenuti a Zombieland e Pineapple Express.

Heard usa la sua notorietà anche per difendere le questioni dei diritti umani come attivista e filantropa. Nel 2003 ha iniziato a lavorare con The Art of Elysium, che l’ha presentata al Children’s Hospital di Los Angeles. Sostenitrice di lunga data dei diritti delle donne e voce di primo piano nella comunità LGBTQ dal 2006, Heard si impegna attivamente con organizzazioni come Human Right Campaign ed Equality Now. In collaborazione con Amnesty International, Heard ha viaggiato fino al confine messicano per fornire assistenza umanitaria come traduttore, e lavora con la Syrian American Medical Society per portare aiuti umanitari ai rifugiati siriani in tutto il Medio Oriente.

Continuando ad espandere le sue sfere d’influenza, è recentemente diventata la nuova portavoce mondiale di L’Oréal e lavora per diffondere il loro mantra secondo cui tutte le donne “valgono”. Come Campione dei diritti umani dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Heard continua a usare la voce acquisita come attrice per difendere i diritti umani per tutti.

Heard è stata recentemente nominata Ambasciatrice ACLU per i diritti delle donne, con particolare attenzione alla violenza di genere. Inoltre, è ambasciatrice di Cyber Civil Rights Initiative e sta lavorando per aiutare a passare la legge SHIELD, che renderebbe un crimine federale condividere foto sessualmente esplicite o nude di una persona senza il loro consenso (fenomeno noto anche come “revenge porn”).

Loki: 10 fumetti che la serie di Disney + potrebbe adattare

Loki: 10 fumetti che la serie di Disney + potrebbe adattare

Come annunciato all’inizio dell’anno, i Marvel Studios produrranno per la nuova piattaforma streaming Disney + una serie televisiva dedicata interamente a Loki. Il Dio dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo” schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.

Ma quali sono le storie dei fumetti che potrebbero essere adattati? Ecco qualche proposta:

Asgardians Wars

Ora che l’accordo tra Disney e Fox è stato siglato, i Marvel Studios potranno avere accesso a personaggi come Fantastici Quattro e X-Men e inserirli nella narrazione dell’universo condiviso.

Questo permetterebbe quindi di adattare, per quanto riguarda Loki, la trama di Asgardian Wars, crossover dove assistiamo allo scontro tra squadre di mutanti (X-Men e New Mutants) insieme agli eroi dell’Alpha Flight

Infinity Wars

Abbiamo già assistito ad una Infinity War nel MCU, tuttavia c’è un altro adattamento che potrebbe essere utile al percorso di Loki, ed è il momento in cui il personaggio decide di arruolare supereroi specifici e creare una nuova squadra di Vendicatori qualificati per brandire le gemme dell’infinito.

The Wrecking Crew

Il supercattivo conosciuto come The Wrecker, e i suoi scagnozzi Bulldozer, Piledriver e Thunderball, formano il team dei Wreckingball, apparsi insieme per la prima volta in The Defenders # 17.

Forse la serie su Loki sarebbe potrebbe rivelarsi l’occasione perfetta per sviluppare questa storyline con Loki al comando…

The Cabal

Le voci sempre più insistenti sull’arrivo degli Illuminati (gruppo composto dai leader delle varie famiglie dell’universo Marvel, come Reed Richards, Tony Stark e Doctor Strange) ci fanno subito pensare alla Cabala, organizzazione protagonista della trama di Dark Reign.

In quel team figura anche Loki (nel corpo “rubato” da Lady Sif) insieme ad altri cattivi e anti-eroi come Norman Osborn, Doctor Doom, Emma Frost, Namor e The Hood.

Mighty Avengers

Durante l’era di Hank Pym nei Mighty Avengers, Loki si traveste da Scarlet Witch per manipolare l’eroe e altri personaggi e formare così una nuova squadra che il Dio dell’Inganno spera di unire ai suoi alleati della Cabala.

Magari la serie di Disney + potrebbe realizzare questo scenario, introducendo nel MCU nuovi supereroi…

Siege

Dopo il sacrificio durante la battaglia di Siege, Loki resuscita grazie ad un precedente accordo siglato con Hela, la Dea della Morte, ma in forma di Kid Loki. Praticamente una giovane incarnazione priva dei ricordi e delle motivazioni della versione precedente.

Forse sia il Loki adulto che quello bambino potrebbero tornare utili nella storyline del MCU, offrendo al pubblico la possibilità di vedere questa interessante relazione.

Young Avengers

In veste di Kid Loki, il personaggio interagisce con il team originale degli Young Avengers formato da Hulkling, Wiccan, Hawkeye (Kate Bishop), Noh-Varr / Marvel Boy, Prodigy e Miss America.

Da tempo si vocifera del coinvolgimento dei giovani Vendicatori nelle prossime fasi del MCU, quindi perché non sognare un primo indizio seminato nella serie?

Agent of Asgard

Nel fumetto di Agent of Asgard la nuova versione di Loki è apparsa molto simile a quella del MCU che lavorava per Asgard, invece che remargli contro, esplorando così il suo percorso come Dio delle bugie.

Che sia questo naturale proseguimento della trama il prossimo passo della continuiy di Loki nella serie?

Axis

Sempre riguardo Agent of Asgard, c’è un momento in cui Loki viene coinvolto nell’evento AXIS, dove assistiamo al cambiamento di molti eroi e criminali e dove i buoni diventano cattivi e viceversa.

Qui il Dio dell’Inganno si scontra con il fratello Thor, ora malvagio.

Asgardians of the Galaxy

Gli Asgardiani della Galassia potrebbe diventare realtà e il finale di Endgame ce l’ha dimostrato, tuttavia l’attuale squadra dei fumetti viene si guidata dal Dio del Tuono ma comprende la sorellastra di Loki, Angela, Skurge the Executioner e Valkyrie.

E poiché la serie di Disney + dovrebbe influenzare il futuro del MCU, l’introduzione di nuovi personaggi potenti come Angela sembra un’occasione davvero interessante…

Leggi anche – Loki: 15 cose che le persone hanno capito male sul Dio dell’Inganno

Fonte: CBR

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan, trailer

0

Netflix ha diffuso il trailer di Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan, il documentario su Bob Dylan di Martin Scorsese che sarà presentato a Bologna in due serate speciali.

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese sarà disponibile su Netflix dal 12 Giugno 2019

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese, Attraversando nel 1975 un’America politicamente, economicamente e socialmente sfinita, un autobus carico di musicisti – radunati da Bob Dylan – percorre la strada alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Il risultante tour, il Rolling Thunder Revue, rivelò un Dylan mai visto: giocoso, intenso, espansivo, rinvigorito. Catturando in modo magistrale un’icona e una nazione in transizione, il regista Martin Scorsese racconta la storia usando materiale video abbandonato per decenni, ora splendidamente restaurato, e portando gli spettatori direttamente nel cuore di un’elettrizzante e incontrollata scommessa musicale. Ispirato dallo spirito inquieto di Dylan, Scorsese realizza trovate mozzafiato, evocando fantasmi nostalgici, combattenti, maghi, giovani star e testimoni di ogni tipo, superando i confini del documentario convenzionale.

Come un frammento essenziale di una leggendaria narrativa, Scorsese racconta Joan Baez, Rubin “Hurricane” Carter, Sam Shepard, Allen Ginsberg e Bob Dylan, davanti alle telecamere per la sua prima intervista in oltre un decennio. Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan vibra con la promessa di un’America, da più di 200 anni in sperimentale stato di cambiamento. Il film trascende la semplice rievocazione della straordinaria musica di Dylan descrivendo il percorso nel territorio inesplorato della reinvenzione artistica personale.

Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese sarà anche presentato Bologna in due serate speciali: in anteprima italiana martedì 11 giugno, per l’inaugurazione della programmazione dell’Arena Puccini, e lunedì 17 giugno in Piazza Maggiore, per l’inaugurazione della manifestazione “Sotto le stelle del cinema”.

Polaroid: il film horror dal 6 giugno al cinema

Polaroid: il film horror dal 6 giugno al cinema

Arriva al cinema dal 6 giugno distribuito da Notorius Pictures Polaroid, il nuovo film horror diretto da Lars Klevberg e con protagonisti nel cast Kathryn Prescott Tyler Young Samantha Logan Keenan Tracey.

In Polaroid Sarah e la sua amica Linda, stanno rovistando nell’attico di casa quando trovano una scatola con dentro una vecchia Polaroid SX-70. Quando Sarah è sola, qualcosa inizia a spaventarla; rumori improvvisi provenienti dalla macchina fotografica, scricchiolii, la visione di una ragazza impiccata e infine la presenza di un’ombra misteriosa che finisce per ucciderla. Si susseguiranno una serie di omicidi sempre più efferati fino a quando lo spirito intrappolato nella polaroid, non riuscirà a vendicarsi e a porre fine al suo disegno di morte e distruzione.

Polaroid è il primo lungometraggio del regista norvegese Lars Klevberg, che adatta un suo cortometraggio omonimo che ha ottenuto il plauso della critica quando ha fatto il giro del festival nel 2015.

Il film vede la partecipazione di Kathryn Prescott, Mitch Pileggi, Grace Zabriskie, Tyler Young, Keenan Tracey, Samantha Logan, Priscilla Quintana, Madelaine Petsch e Javier Botet, quest’ultimo attore spagnolo specializzato nel ritrarre creature sovrannaturali nei film horror, ha interpretato Niña Medeiros nella trilogia REC, La Madre nell’omonimo film e più recentemente ha vestito i panni dello Slender man nell’omonimo film e de L’uomo Storto in The Conjuring 2.

Quantin Tarantino al lavoro sull’adattamento di Django/Zorro

0
Quantin Tarantino al lavoro sull’adattamento di Django/Zorro

Quentin Tarantino ha già trovato il suo prossimo progetto: come conferma Collider infatti, il regista americano svilupperà l’adattamento cinematografico del fumetto Django/Zorro insieme a Jerrod Carmichael, attore e comico.

Scritto dallo stesso Tarantino e pubblicato dalla Dynamite Entertainment in colalborazione con DC Comics, la serie è un vero e proprio sequel di Django Unchained, il film uscito nel 2012 che vedeva protagonista Jamie Foxx.

La storia è ambientata dunque diversi anni dopo gli eventi della pellicola, con Django che è ancora un cacciatore di taglie sul quale grava un mandato di cattura. Nel mentre esercita il suo “mestiere” anche a Ovest degli Stati Uniti, sistema sua moglie Broomhilda vicino a Chicago e riprende a viaggiare, inviandole il denaro ogni volta che termina un lavoro. Il caso lo porterà ad incontrare l’anziano Diego de la Vega – meglio conosciuto come Zorro – e rimarrà  affascinato da questo personaggio insolito…

Vi ricordiamo che il decimo lungometraggio di Tarantino, C’era una volta a Hollywood, è stato presentato in anteprima e in concorso al Festival di Cannes ed è atteso nelle nostre sale a settembre 2019.

Nel cast Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, Margot Robbie, Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Il film segnerà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di C’era una volta a Hollywood è fissata al settembre 2019.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: Collider

Terminator: Destino Oscuro, Sarah Connor cita il T-800 nel nuovo spot

0

Dopo il primo trailer di Terminator: Dark Fate, che uscirà in Italia con il titolo di Terminator: Destino Oscuro, ecco uno spot del film in cui Linda Hamilton torna nei panni di Sarah Connor!

Lo spot mostra le scene viste già nel trailer, con un’aggiunta emozionante: Sarah Connor ripete la battuta che nel primo film recita il T-800 e che poi è diventata culto: “I’ll be back”, ovvero “Tornerò”.

Il film “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

https://www.youtube.com/watch?v=8IlHpSCVA2I

Avengers: Endgame, la foto dell’ultimo giorno sul set di Chris Evans

0

Film evento, culmine narrativo di un universo condiviso che non ha precedenti nella storia del cinema, Avengers: Endgame potrebbe essere l’ultimo capitolo sui Vendicatori ad avere tra i protagonisti Chris Evans, membro originale del team e figura insostituibile tanto quanto il collega Tony Stark. Dopotutto l’arco narrativo di Steve Rogers sembra ormai concluso e l’attore non ha ancora confermato il suo eventuale ritorno nel MCU.

E mentre ci crogioliamo nel dubbio, è sempre tempo di celebrazioni e di viaggi nella memoria grazie al diario fotografico di Jimmy Rich che sul suo profilo Instagram continua a condividere immagini dal dietro le quinte del film, video inediti e uno sguardo ravvicinato alla produzione.

Tra questi scatti c’è anche quello relativo all’ultimo giorno sul set di Evans, con il volto ancora ricoperto di fuliggine (probabilmente dovuto alla sequenza della battaglia finale di Endgame) che potete vedere qui sotto.

Come già confermato nei mesi scorsi, Avengers: Endgame era l’ultimo impegno contrattuale dell’attore nel Marvel Cinematic Universe, e sul futuro nei panni di Captain America incombe un grosso punto interrogativo. Rivedremo il personaggio nella Fase 4? Ma soprattutto, in che modo potrebbe tornare?

Leggi anche – Avengers: Endgame, tutti i segreti sul cameo di Harley Keener

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: Jimmy Rich

Diane Kruger nel cast di 355, con Jessica Chastain e Penelope Cruz

0

Diane Kruger sarà coprotagonista di 355, il thriller di spionaggio diretto da Simon Kinberg, e si unirà ad un cast di superstar, tra cui spiccano Jessica Chastain, Lupita Nyong’o, Fan Bingbing e Penelope Cruz.

Kinberg è stato scelto per dirigere il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Theresa Rebeck. Il film segue un gruppo di spie delle agenzie internazionali di tutto il mondo. Queste donne dovranno fare squadra, superare i reciproci sospetti e conflitti, usare tutti i loro talenti e la loro formazione per fermare un evento che potrebbe gettare il nostro mondo nel caos. Lungo la strada, queste sconosciute diventano compagne e amiche, e formano così una nuova squadra: nome in codice “355” (un nome preso in prestito dalla prima spia donna nella Rivoluzione americana). Anche Sebastian Stan e Edgar Ramirez fanno parte del cast.

“Sono così contento di avere un’attrice del suo calibro per completare questo cast straordinario” ha detto Kinberg. La Universal ha acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti. CAA Film Finance ha negoziato l’accordo con Film Nation per le vendite internazionali. Freckle Films della Chastain e Kelly Carmichael produrranno insieme alla Kinberg Genre di Simon Kinberg.

Nel 2017, Chastain e Bingbing erano nella giuria di Cannes quando Kruger vinse la palma d’oro per la migliore attrice per Oltre la notte. Quel film ha vinto anche un Critics Choice e un Golden Globe come miglior film in lingua straniera.

Fonte: Variety

Dave Bautista ricorda il provino per Guardiani della Galassia: “Un incubo”

0

Con sole tre apparizioni nel MCU (in Guardiani della Galassia Vol.1 e 2 e Avengers: Infinity War), senza contare il breve cameo in Avengers: Endgame, Dave Bautista è diventato uno dei personaggi più amati dal pubblico grazie al suo esilarante ritratto di Drax il Distruttore. Tuttavia il percorso che l’ha portato ad affermarsi come una delle figure imprenscindibili del franchise non è stato privo di ostacoli, a partire dal primo provino.

Ne ha parlato approfonditamente l’attore e ex wrestler durante un panel del Denver Pop Culture Con, descrivendo l’esperienza “un vero e proprio incubo”:

Lo è stato davvero. Ero terrorizzato, disperato, avevo lavorato pochissimo negli ultimi tre anni e mi ero stancato di fare wrestling…insomma, avevo un disperato bisogno di trovare un impiego. Alla fine ho ottenuto un agente due settimane prima di sostenere il provino per Guardiani della Galassia, e fu lui a dirmi che  avrei dovuto lottare per farcela perché la produzione non voleva nessun wrestler professionista e le speranze erano poche […]“.

Bautista ha poi spiegato che “Entrare nella stanza con le aspettative basse non è stato d’aiuto. Non capivo il personaggio, quindi chiamai il mio insegnante di recitazione per cercare una soluzione. Ad ogni modo, ho fatto delle ricerche e il processo mi ha aiutato ad affrontare tutte le successive sfide. Ho letto la parte per Sarah Finn, la casting director, che è fantastica, e fu lei a dirmi di non essere nervoso, di prendermi il mio tempo e che saremmo rimasti lì tutto il giorno se fosse stato necessario“.

Vi ricordiamo che l’attore è atteso in Guardiani della Galassia Vol.3, la cui produzione è momentaneamente sospesa per permettere a James Gunn di concludere i lavori su The Suicide Squad.

Dave Bautista commenta il ritorno di James Gunn in Marvel

Fonte: Comicbook

Il Re Leone: la Nala di Beyonce parla nel nuovo spot

0
Il Re Leone: la Nala di Beyonce parla nel nuovo spot

Ecco un nuovo spot de Il Re Leone, in cui sentiamo per la prima volta la voce di Beyonce che doppia Nala, la leonessa che avrà il compito di ricordare a Simba qual è il suo posto nel Cerchio della vita.

Ecco alcune immagini ufficiali dal film:

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: il trailer del film Disney

Rocketman: le differenze tra il film e la vita di Elton John

Rocketman: le differenze tra il film e la vita di Elton John

Non sempre i biopic riescono a rimanere fedeli alla realtà dei fatti, raccontando la vita di personaggi famosi con qualche licenza poetica. Lo stesso è accaduto in Rocketman, il film che racconta le fasi più importanti della vita di Elton John in forma di musical con suggestioni di fantasia.

Ma cosa è cambiato nella trasposizione? Ecco le maggiori differenze:

L’origine del nome “Elton John”

Nel primo atto del film il giovane Reginald Dwight è intenzionato ad adottare un nome d’arte e per farlo si lascia ispirare da diverse fonti: Elton, uno dei compagni di band, e John Lennon (che vede in una foto incorniciata dei Beatles nell’ufficio di Dick James).

Tuttavia non è questa la cronaca esatta degli eventi, dal momento che “Elton John” è il risultato della combinazione di due membri della prima band di Dwight, i Bluesology, a partire dal 1972.

La prima canzone di Elton John e Bernie Taupin

Elton John e Bernie Taupin sono senza dubbio una delle più grandi coppie di artisti e compositori della storia della musica ma diversamente da quanto raccontato in Rocketman. Tuttavia, non è “Border Song” la loro prima grande collaborazione. Al contrario è “Scarecrow” che ha visto i due unirsi per registrare insieme.

Le canzoni scritte per altri artisti

Prima di pubblicare il loro primo singolo nel 1968, Elton John e Bernie Taupin scrissero in realtà canzoni per altri artisti, di cui una destinata all’Eurovision Song Contest. In Rocketman invece i due iniziano a collaborare senza esperienze precedenti nel mondo della musica professionista.

Gli album registrati senza Taupin

Anche il film racconta come Elton John e Bernie Taupin non abbiano mai avuto una vera discussione nei loro cinquant’anni di lavoro insieme, e la rottura che vediamo in realtà è durata molto meno di quanto crediamo.

La versione della storia di Rocketman posiziona infatti quell’evento in un momento della timeline inesatta, perché in realtà John e Taupin si sono separati soltanto per due album: nel film la coppia si riunisce nel 1990.

Renate Blauel e il primo fidanzamento

Rocketman ci mostra alcune scene del breve matrimonio tra Elton John e Renate Blauel, tuttavia la realtà dei fatti presenta un altro fidanzamento che l’artista strinse nel 1984: quello con Linda Woodrow negli anni Settanta (che nel film si traduce nella relazione con la padrona di casa).

La collaborazione con John Reid

Un altro cambiamento riguarda il rapporto tra Elton John e John Reid e il tempo della loro collaborazione come musicista e manager: i due sono rimasti insieme per un periodo piuttosto lungo, fino al 1998 poco prima di ritirarsi dalla scena. Al contrario, se pensate al finale di Rocketman, sembra che John gli dica addio per sempre prima del suo trionfante numero di chiusura.

Lo show al Madison Square Garden

Verso la fine del film, e prima dell’inizio della terapia, Elton John diserta uno spettacolo al Madison Square Garden e decide di dare una svolta alla sua vita. Tuttavia la realtà testimonia che l’artista avrebbe scelto di andare in riabilitazione nel 1990, e che quello show “maledetto” fu a Chicago.

I’m still standing

In Rocketman Elton John scrive “I’m Still Standing” dopo essersi appena ricongiunto con il paroliere Bernie Taupin, mentre la cronaca ci dice che il pezzo è stato prodotto nel 1983, molto prima della rehab.

Leggi anche – La recensione di Rocketman

Fonte: Cinemablend

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità