La foto rappresenta il Quartier
Generale degli Avengers, in particolare il laboratorio, dove
immaginiamo al lavoro Tony Stark, in compagnia da Bruce Banner e
forse di Shuri, che si unisce agli science-bros.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Sono Drew
Goddard e Cailee Spaeny, rispettivamente
regista e attrice di 7 sconosciuti a El Royale, le
prime due star internazionali che hanno calcato il tappeto rosso
della cavea dell’Auditorium Parco della Musica, nella prima serata
della Festa del Cinema di Roma 13.
Vi ricordiamo che 7
Sconosciuti a El Royale arriverà nelle nostre sale il
prossimo 25 Ottobre, distribuito da 20th Century Fox. Nel cast
figurano, oltre alla Spaeny, Chris
Hemsworth, Dakota
Johnson, Jon Hamm e Jeff
Bridges.
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
È trapelato on line un video fan
made che simula i primi secondi del trailer di Avengers 4, e che, nelle speranze
dell’autore, dovrebbe confermare che
Avengers: Annihilation sarà il titolo
del film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.
Eccolo di seguito. Nonostante sia un fake, è comunque
emozionante, un modo per lenire l’attesa di quello ufficiale.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Cate Blanchett, una delle interpreti più
intense e raffinate del cinema contemporaneo, due volte
Premio
Oscar, inaugurerà il programma degli Incontri
Ravvicinati della tredicesima edizione della
Festa del Cinema di Roma: domani, venerdì 19
ottobre alle ore 17.30 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium
Parco della Musica, l’attrice australiana salirà sul palco per
ripercorrere con il pubblico la sua straordinaria carriera.
Premiata dall’Academy per le
interpretazioni in The Aviator di Martin
Scorsese e Blue Jasmine di Woody Allen, sette
volte candidata all’Oscar dal 1999 a oggi, Cate
Blanchett vanta un’eccezionale lista di collaborazioni, da
Steven Spielberg a Peter
Jackson, da Wes Anderson a Ron Howard, da
David Fincher a Steven Soderbergh, da
Shekhar Kapur a Todd Haynes. Alla Festa del Cinema
l’attrice australiana parlerà anche della sua attività quotidiana
nell’ambito di iniziative sociali e ambientaliste: nel 2016 l’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati l’ha nominata
Goodwill Ambassador per il suo impegno umanitario.
Cate Blanchett è
inoltre protagonista del nuovo film di Eli Roth,
The House With a Clock in Its Walls, che sarà presentato
al pubblico alle ore 19.30 nella Sala Sinopoli. “Volevo che
questo film facesse molta paura, e penso che ci si possa divertire
e spaventare allo stesso tempo – ha detto il regista –
Film come Gremlins ed E.T. lo hanno dimostrato. È una
storia che racconta come, quando accadono cose terribili, alcuni
vogliono andare avanti e affrontarle, mentre altri vorrebbero
tornare indietro nel tempo per non farle succedere. È un vero film
horror per ragazzi e famiglie”.
Alle ore 22, la Sala Sinopoli
ospiterà il primo film italiano in programma nella Selezione
Ufficiale, Il vizio della speranza di
Edoardo De Angelis. Il regista – che torna dietro
la macchina da presa dopo il successo di Indivisibili,
premiato con sei David di Donatello e altrettanti Nastri d’Argento
– firma una storia di vendetta e riconciliazione che ha come sfondo
il fiume Volturno e le terre che lo circondano.
La protagonista è Maria,
interpretata da Pina Turco (Gomorra – La
serie), la cui esistenza scorre, senza sogni né
desideri, a prendersi cura della madre e al servizio di una madame
ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi, Maria
traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un
purgatorio senza fine. È proprio a questa donna che la speranza, un
giorno, tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e
potente, miracolosa come la vita stessa. Nel cast, al fianco di
Pina Turco, ci sono anche Massimiliano
Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Marcello
Romolo. Le musiche sono firmate, come già in
Indivisibili, dal musicista napoletano Enzo Avitabile.
Il vizio della speranza, la trama
Lungo il fiume scorre il tempo di
Maria, il cappuccio sulla testa e il passo risoluto. Un’esistenza
trascorsa un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a
prendersi cura di sua madre e al servizio di una madame
ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi Maria
traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un
purgatorio senza fine. E’ proprio a questa donna che la speranza un
giorno tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e
potente, miracolosa come la vita stessa. Perché restare umani è da
sempre la più grande delle rivoluzioni.
Warner Bros Italia
ha diffuso il teaser trailer ufficiale di La Llorona – Le lacrime del male, in uscita nelle
sale italiane il prossimo 18 aprile 2019.
Dal 18 aprile 2019, questa leggenda
messicana senza tempo prenderà vita nel film di New Line Cinema
La Llorona – Le lacrime del male. Il film è
prodotto da Emile Gladstone, Gary Dauberman (IT e
la serie Annabelle) e James Wan (l’universo di
The Conjuring), diretto da Michael
Chaves, già vincitore del Shriekfest’s Best Super Short
Film nel 2016 con “The Maiden”, al suo esordio nella regia.
Il film è interpretato da
Linda Cardellini (Bloodline di Netflix,
Avengers: Age of Ultron); Raymond Cruz (Major Crimes per la
tv); Patricia Velasquez (The L Word per la tv, I
film della serie La Mummia); e Marisol Ramirez
(NCIS:
Los Angeles per la tv). Nel cast anche Sean
Patrick Thomas (i film della serie Barbershop, Halloween:
Resurrection), Jaynee-Lynne Kinchen (Selfless) e l’esordiente
Roman Christou.
Chaves dirige il film da una
sceneggiatura di Mikki Daughtry & Tobias Iaconis. Nel team dietro
le quinte, il direttore della fotografia Michael Burgess, la
scenografa Melanie Jones, il montatore Peter Gvozdas e la
costumista Megan Spatz. Le musiche sono di Joseph Bishara
(Annabelle e Conjuring).
New Line Cinema presenta una produzione An Atomic
Monster/Emile Gladstone Production, “La Llorona – Le lacrime del
male”. In Italia uscirà nelle sale il prossimo 18 aprile 2019.
La Llorona, la trama
La Llorona. La donna che
piange. Un’apparizione terrificante, intrappolata tra il Paradiso e
l’Inferno, quella di una donna segnata da un terribile destino che
si è creata con le sue stesse mani. Il solo sentir menzionare il
suo nome ha terrorizzato il mondo per generazioni. La sua colpa è
stata quella di aver annegato i figli in preda ad un raptus di
rabbia e gelosia, per poi gettatarsi nello stesso fiume, disperata
e piangente.
Ora le sue lacrime sono eterne e
letali, e coloro che sentono di notte il suo richiamo mortale sono
condannati. La Llorona si insinua nell’ombra e va a caccia di
bambini, nel disperato tentativo di sostituirli ai suoi. Con il
passare dei secoli il suo desiderio è diventato sempre più vorace…e
i suoi metodi sempre più terrificanti. Negli anni ’70 a Los
Angeles, La Llorona si aggira nella notte alla ricerca di
bambini.
Un’assistente sociale non prende
sul serio l’inquietante avvertimento di una madre sospettata di
aver compiuto violenze sui figli, e presto sarà proprio lei,
insieme ai suoi bambini, ad essere risucchiata in uno spaventoso
regno soprannaturale. L’unica speranza di sopravvivere all’ira
mortale della Llorona potrebbe essere un prete disilluso e la
mistica che pratica per scacciare il male, dove la paura e la fede
si incontrano.
Attenzione al suo gemito agghiacciante…non si fermerà davanti a
niente pur di attirarti nel buio. Perché non c’è pace per la sua
angoscia, non c’è misericordia per la sua anima. E non si
può sfuggire alla maledizione della Llorona.
In previsione dell’arrivo di
Avengers 4, il
prossimo maggio, è d’obbligo cominciare a pensare a un “ripasso”
generale dei film del Marvel Cinematic Universe, un
cosiddetto rewatch. Ma qual è l’ordine migliore per riguardare
tutti i film Marvel Studios, in attesa della
conclusione della Fase 3?
Quest’anno i Marvel Studios hanno portato al
cinema tre film, tutti dei grandi successi di pubblico, Black Panther, Avengers: Infinity War e
Ant-Man and the
Wasp. Il prossimo film dello studio è previsto per
marzo 2019, Captain Marvel, mentre
Avengers 4 arriverà a maggio.
Questo vuol dire che tra l’uscita del film con Brie
Larson e l’arrivo di Avengers 4 ci sarà
uno spazio di quasi due mesi che potrebbe essere utilizzato per il
rewatch di tutti i titoli.
Seguendo proprio la struttura dei
fumetti, gli eventi di alcuni dei film del MCU accadono in un ordine temporale
differente rispetto all’uscita in sala. Questa scelta ha creato nel
tempo alcuni buchi di continuity e ha anche
evidenziato una certa difficoltà per gli spettatori nello scegliere
un ordine per la revisione completa. Di seguito, grazie alla
proposta di Screen Rant, vi segnaliamo una guida da
seguire per un ripasso ordinato. Ovviamente si tratta solo di un
suggerimento e ognuno può procedere come preferisce, ma questo è il
nostro suggerimento ordinato per Fasi.
Fase 1:
Captain America: Il primo vendicatore
Captain Marvel (si presuppone che il ripasso
vada fatto dopo l’8 marzo 2019)
Non si tratta esattamente dello
stesso ordine in cui i film sono arrivati al cinema. Tuttavia il
criterio è quello cronologico. Infatti, sebbene Iron Man sia il
primo film del MCU, è ambientato nel
2008, anno di uscita, quindi è sembrato logico anteporre la visione
di Captain America: Il Primo Vendicatore,
ambientato invece negli anni ’40, lo stesso motivo per cui il film
che segue è Captain Marvel, che sarà
ambientato negli anni ’90, periodo in cui si sviluppa lo SHIELD
così come lo abbiamo conosciuto nel MCU, mentre parallelamente potremmo
avere anche una specie di storia di origini per Nick Fury,
Phil Coulson e Maria Hill.
Il criterio è dunque temporale. Così
la Fase 2 è principalmente in ordine di uscita, con l’eccezione
di Guardiani della Galassia Vol.
2 che è ambientato pochi mesi dopo il primo film e i
suoi eventi capitano prima di quelli di Age of
Ultron.
La Fase 3 è un po’ più complicata
essendo proposta in ordine completamente differente.
Doctor Strange si distanzia per anni,
mentre Black Panther e Homecoming
si svolgono subito dopo Captain America: Civil
War, nonostante siano usciti anni dopo. Infine, sia
Thor: Ragnarok che Ant-Man &
the Wasp sono ambientati subito prima degli eventi di
Avengers: Infinity War, come
testimoniano le loro scene post credits.
Che ve ne pare? Vi sembra un buon
ordine da seguire per un ordinato rewatch del Marvel Cinematic Universe,
prima di Avengers 4?
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Fabio De Luigi torna al
cinema con una nuova commedia sentimentale dal titolo Ti
presento Sofia. A dirigerlo c’è Guido
Chiesa, autore di numerosi documentari e del recente
Belli di papà. A fare squadra con De Luigi ci sono
Micaela
Ramazzotti, e Caterina Sbaraglia, per
la prima volta sullo schermo nei panni della Sofia del titolo. I
loro tre personaggi sveleranno, ognuno a modo loro, la paura di
mettersi in gioco. Paura che saranno costretti ad affrontare per
potersi aprire agli altri.
Ti presento Sofia: trama
Ti presento Sofia
segue le vicende di Gabriele (Fabio
De Luigi), negoziante di strumenti musicali,
divorziato e papà premuroso di Sofia (Caterina
Sbaraglia). Quando nella vita di Gabriele ripiomba Mara
(Micaela Ramazzotti), un’amica che non vede da
tempo e ora dinamica e indipendente fotografa, lui viene travolto
da un’irrefrenabile passione, a tal punto da negare l’esistenza
della figlia dopo aver scoperto che Mara non sopporta i bambini.
Naturalmente le bugie hanno le gambe corte, e la messinscena di
Gabriele avrà vita breve.
Ti presento Sofia
è un’opera che attraverso la commedia vuole far riflettere
sull’essere genitori e figli. Tema che trova nell’intrecciarsi dei
rapporti dei protagonisti un proprio interessante svolgimento.
Purtroppo al di là della convincente prova attoriale della
Ramazzotti, nuovamente in un ruolo comico, i punti di forza del
film sembrano essere ben pochi.
Risultano riuscite alcune
situazioni comiche, che riescono a tenere su il ritmo del film, che
precipita però in presenza di ben meno riuscite gag, dove ad essere
fuori tempo sono proprio gli spunti comici. Il continuo presentarsi
di nuovi equivoci porta alla lunga a dare l’impressione che la
narrazione sia ferma su sé stessa, salvo ripartire poi per
risolversi comunque in un finale troppo sbrigativo, che risolve con
banale semplicità i conflitti presentati durante il film.
Se da una parte questi problemi
sono da ricondursi alla scrittura del film, dall’altra neanche la
regia riesce a risollevare le sorti dell’opera, presentando oltre
al tipico anonimato di questo genere, evidenti problemi di
continuità e costruzione della scena, che risultano ampliati al
momento del montaggio.
C’è di buono che la chimica tra gli
attori riesce a strappare più di una risata, ma il film sembra
fermarsi a questo. Nonostante gli interessanti spunti che i temi
fornivano, primo tra tutti il cercare di capire profondamente le
motivazioni del sempre più presente movimento dalla politica “child
free”, questi sembrano perdersi per strada in favore di una più
canonica commedia ad equivoci.
Film d’apertura della tredicesima
edizione della Festa del cinema di Roma, 7 Sconosciuti a El
Royale è l’opera seconda di Drew Goddard. L’idea dell’hotel come laboratorio del mondo e microcosmo
dell’umanità non è certo nuova nel cinema hollywoodiano, per questo
si rimanda il giudizio alla capacità dei singoli autori di
plasmarla e attualizzarla secondo le esigenze artistiche personali
o le urgenze politiche del tempo in cui vivono. Ci era riuscito
Stanley Kubrick nel 1980 con
Shining, quando il racconto degli orrori
dell’Overlook Hotel sconvolse l’atteggiamento della critica nei
confronti del genere horror e abituò gli spettatori ad un altro
tipo di esperienza con la paura; l’epoca era abbastanza fertile e
il regista così ispirato da scatenare nella coscienza americana un
senso di ansia che il luogo fisico metteva in scena, ospitava, a
cui dava una forma reale e immaginaria.
Ovviamente non è un racconto classico dell’orrore (eppure
potrebbe sembrarlo, vista l’allucinazione in cui è immerso),
tuttavia 7 Sconosciuti a El Royale di Drew Goddard – noto
sceneggiatore di serie tv e candidato all’oscar per The
Martian – condivide con il capolavoro di Kubrick la
stessa concezione del luogo come casa-laboratorio dove vengono
prodotte immagini più o meno realistiche della società: non siamo
in Colorado, ma al confine tra Nevada e California, e laddove
l’Overlook funzionava da epicentro dell’inconscio collettivo con
conseguente perdita dell’identità, questo El Royale di inizio anni
Settanta manifesta i traumi di un paese che sta cambiando, nel bene
e nel male, la decadenza del “sogno”, le ferite della guerra in
Vietnam, la risposta delle sette religiose alle incertezze della
politica, i danni perpetuati alla popolazione afroamericana e così
via.
Questa
fascinazione del reale si traduce sullo schermo in 7
Sconosciuti a El Royale nell’incontro tra sette personaggi
che in comune hanno la voglia di riscatto e la volontà di
redimersi, ognuno a suo modo, facendosi a pezzi prima di una fine
imminente; di certo la visione di Goddard sulla storia è più
ottimista di quella di Shining, secondo cui la vera utopia
è accettare il fatto che le radici del male sono comunque nell’uomo
e che questo non dovrebbe consolarci affatto. Piuttosto, in
Bad Times at El
Royale, si ribadisce – anche romanticamente – la
possibilità che esista uno spiraglio tra l’orrore e la bellezza, e
che in questo spiraglio l’arte, o una forma di comunicazione in
generale, abbia un peso e un potere inestimabili. La scena finale
del film ne è il perfetto testamento e il messaggio che il regista
voleva trasmettere: fuori dal tempo e dalla civiltà, questo motel
fatiscente situato al confine, dunque neutrale e indefinito,
racconta più di quanto pensiamo la memoria americana e i danni che
si ripercuotono nel presente.
Captain Marvel è abbastanza
potente da resistere allo schiocco delle dita di Thanos?
L’esordio di Brie Larson in Capitan
Marvel, ci renderà
testimoni del debutto al cinema dell’eroe più potente del Marvel Cinematic Universe. Capitan
Marvel è un personaggio cardine:
alla fine di Avengers: Infinity War, è la
cavalleria di Nick Fury che convoca per salvare la partita (cosa
che vedremo in Avengers 4) prima che
lui stesso soccomba al potere del Guanto dell’Infinito. Ciò
naturalmente presuppone che Carol Danvers non sia stata
disintegrata dello schiocco genocida di Thanos.
Mentre Fury non conosceva i
dettagli del piano di Thanos di uccidere metà della vita
nell’universo, spera ovviamente che Carol riceva il suo messaggio e che
sia rimasta incolume. E questa è la congettura di tutti i fan:
Carol fa parte di quel 50% di popolazione dell’intero universo ad
essere sopravvissuta. Tuttavia, è possibile che pur essendo stata
presa di mira dalle Gemme, queste non siano state abbastanza
potenti da disintegrarla?
La domanda che in realtà ci si
dovrebbe porre è: quanto sono estesi i poteri di Captain Marvel? Oltre alla super
forza e velocità all’invulnerabilità e al potere di volare, Carol è
capace di trasformarsi nella forma di Binary: questo significa
che può attingere al potere di un buco bianco e utilizzare tutti i
tipi di energia sullo spettro elettromagnetico. È difficile
valutare cosa significhi esattamente tutto ciò, ma applicando la
logica del fumetto ai film, si potrebbe sostenere che i poteri di
Captain Marvel sono paragonabili al potere
cosmico delle Gemme dell’Infinito.
Captain Marvel: il primo trailer del film Marvel
Studios
Sappiamo che è possibile che una
persona resista agli effetti dello schiocco, anche se solo per
pochi secondi. Spider-Man, ad esempio, ha resistito
più a lungo dei suoi compagni perché ha percepito con il senso di
ragno la fine che si avvicinava e ha lottato per rimanere
integro fino alla fine. Dato che Captain Marvel è molto più potente
del fantastico tessiragnatele, e date le sue abilità cosmiche,
potrebbe essere in grado di fare ciò che
Spider-Man non è in grado di fare e di resistere
davvero.
Tra tutti i personaggi rimasti vivi
nel MCU, Captain Marvel è il miglior
candidato per essere stato in grado, in qualche modo, di resistere
agli effetti dello schiocco di Thanos. Ma anche se
Capitan Marvel fosse sopravvissuta solo per
fortuna, le domande sui suoi poteri in relazione alle Gemme
dell’Infinito rimangono valide. In Avengers:
Infinity War, Stormbreaker di Thor è stata in grado di
fermare un colpo scagliato dal Guanto completo di tutte le gemme.
Il nuovo eroe potrebbe fare qualcosa di simile in Avengers 4?
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast
ufficiale: Brie Larson, Samuel
L. Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Era il 2003 e i supereroi al cinema
non erano ancora una cosa seria. Erano già arrivati gli
X-Men e i primi Spider-Man e
quindi c’era l’idea che questo tipo di film potessero essere delle
pellicole d’autore, legate all’immaginario di un regista, fino a
che non arrivò il Daredevil con Ben Affleck.
Nonostante il successo economico del
film, il lavoro fatto da Mark Steven
Johnson non fu esattamente un esempio di grande cinema o
di progetto editoriale di alto profilo, e di questo il protagonista
Ben Affleck, ne è perfettamente a conoscenza.
L’attore, all’epoca del film già premio Oscar per la sceneggiatura
di Will Hunting – Genio Ribelle, ha più volte parlato di quanto sia
stato poco riuscito quel Daredevil e adesso è
tornato sull’argomento.
In una clip tratta dal
documentario Cinemability: The Art
of Inclusion, Affleck parla brevemente del suo
ritratto del supereroe cieco. L’attore esprime che era importante
per lui capire cosa doveva provare chi era cieco, più che
interpretare il ruolo stesso. Affleck lavorò con Tom
Sullivan, un performer cieco, per preparare questo aspetto
del personaggio e renderlo autentico. Per lui è stata quella
pa parte “più interessante dell’intero film“, aggiungendo
che, per il resto, si era trattato di un film “alquanto
stupido“.
Dopo Daredevil,Ben Affleck ha lavorato in diverse altre
produzioni fallimentari, prima di tornare a brillare con l’esordio
dietro la macchina da presa. L’Oscar per Argo ha sancito
ufficialmente il suo grande talento, che tuttavia vive adesso un
nuovo periodo di “oscurità” a causa di alcuni problemi personali che,
piano piano, sta affrontando. In questi anni ha anche riprovato a
interpretare un supereroe, accettando il ruolo del
Batman di Zack Snyder, ma i
risultati, sebbene interessanti, non possono essere definiti di
successo.
Per quanto riguarda
Daredevil, il Diavolo di Hell’S Kitchen ha trovato
la sua dimensione sul piccolo schermo, con la serie a lui dedicata
prodotta da Marvel Television per
Netflix. Lo show, con protagonista Charlie Cox nei panni di
Matt Murdock, arriverà con la terza stagione sulla
piattaforma streaming a partire dal 19 ottobre prossimo.
Film d’apertura della tredicesima
edizione della Festa del cinema di Roma,
7 Sconosciuti a El
Royale (in originale Bad Times at El
Royale) segna la seconda regia dello sceneggiatore
Drew Goddard, candidato all’Oscar con The Martian, ma anche
conosciuto come collaboratore di Joss Whedon e
J.J.Abrams su Buffy:
l’ammazzavampiri e Lost.
Ambientata all’interno di un
misterioso e fatiscente hotel al confine tra California e Nevada,
l’El Royale sul lago Tahoe, la pellicola segue l’incontro di sette
estranei, ognuno con un passato da nascondere e un segreto da
proteggere, in una notte decisiva per tutti.
“Amo il cinema perché trascende
ogni mondo e riesce a portare lo spettatore ovunque tu
voglia.” esordisce con entusiasmo Goddard in conferenza
stampa, “E qui volevo raccontare la storia di sette persone che
si incontrano una notte nello stesso hotel, un luogo che riflette
le loro caratteristiche e le loro sfumature, ma anche il concetto
di dualismo e di come nulla corrisponda alle apparenze. Per questo
era importante che El Royale fosse un crocevia fisico tra
California e Nevada e che il suo design rappresentasse le
differenze tra gli ospiti.”
Insieme al regista c’è una delle
protagoniste, Cailee Spaeny (in scena interpreta
Rose Summerspring, giovane vittima di una setta), che loda il
lavoro di Goddard e parla del processo di preparazione al ruolo
“fatto di lunghe chiacchierate con Drew per capire da dove
venisse questo personaggio e quale fosse il suo background. Da sola
invece ho provato a entrare nella
testa di Rose, e visto documentari riguardanti le sette, cercando
di capire quali fossero i suoi pensieri partendo dall’innamoramento
verso Billy Lee [Chris Hemsworth] e dalle cose più
semplici con cui riuscivo a relazionarmi.“
“Amo lavorare con gli attori, ma
più di tutto amo creare personaggi e creare storie dove questi
entrano in un rapporto di empatia nonostante le differenze.”
continua Goddard, “E sebbene la struttura del film sia
formalmente complicata, mi sono concentrato proprio su di loro,
senza rendere uno più importante dell’altro. Tutti erano sotto i
riflettori, ognuno è protagonista sullo schermo, dunque il vero
divertimento era scrivere gli incastri e il modo in cui questi
entravano in scena“.
E a chi gli chiede da dove nasca
questo splendido sodalizio con Chris
Hemsworth, con il quale aveva già lavorato in
Quella casa nel bosco (2012), e perché l’abbia
voluto anche qui in Bad Times at El Royale, il
regista risponde che “conoscere Chris da dieci
anni mi ha permesso di vedere quanto è talentuoso e quante
sfumature possiede come attore. Volevo dargli finalmente la
possibilità di fare ciò che non aveva mai fatto finora al cinema,
consapevole che abbia ancora degli angoli oscuri da
esplorare“.
Sulla sceneggiatura del film Goddard
ha spiegato che “il progetto è nato circa cinque anni fa, e
all’epoca non avevo l’intenzione di raccontare una storia sull’onda
del movimento Me Too che ha sconvolto Hollywood di recente. Si, ci
sono personaggi femminili vittime del maschilismo tossico, e donne
di colore in cerca di riscatto, tuttavia sono convinto che siano
gli stessi temi e problemi che avevamo negli anni Settanta e che
possiamo ritrovare nella società attuale. Purtroppo vivremo
sempre in tempi durissimi, ma voglio
sperare che dopo il buio ci sia sempre uno spiraglio di luce. E ci
sarà sempre spazio per la redenzione. Credo che in tal senso, il
centro del film sia proprio questo, espresso attraverso il potere
dell’arte; perché l’amore di una donna per il canto ristabilisce
l’inestimabile valore della musica in un periodo così buio, ed è
ciò che intendo celebrare.“
Vi ricordiamo che 7
Sconosciuti a El Royale arriverà nelle nostre sale il
prossimo 25 Ottobre, distribuito da 20th Century Fox. Nel cast
figurano, oltre alla Spaeny, Chris
Hemsworth, Dakota
Johnson, Jon Hamm e Jeff
Bridges.
Sono in corso le riprese del
Annabelle
3, il terzo capitolo della serie di
film Annabelle di New Line Cinema, con
protagonista la famigerata bambola indemoniata dell’universo di
The Conjuring. Lo sceneggiatore Gary Dauberman
(“The Nun – La Vocazione del Male“, “IT“,
“Annabelle”) dirige il suo primo lungometraggio
nel franchise da 1,5 miliardi di dollari di The
Conjuring. Il nuovo film horror è nuovamente prodotto dal
creatore dell’universo di The Conjuring, James Wan
attraverso la sua società di produzione Atomic
Monster, e da Peter Safran, che ha
prodotto tutti i film con The Safran Company.
Determinati a impedire ad Annabelle
di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren
portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a
chiave della loro casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro
consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li
attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia
gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un
nuovo bersaglio: Judy, la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue
amiche.
Nel film recitano McKenna
Grace (“The Haunting of Hill House” in TV, “Gifted – Il
Dono del Talento”, e l’imminente “Captain
Marvel“) nel ruolo di Judy; Madison
Iseman (“Jumanji:
Benvenuti nella Giungla“, “Piccoli Brividi 2: I Fantasmi di
Halloween”) è la sua babysitter, Mary Ellen; e Katie
Sarife (“Youth and Consequences” e “Supernatural” in TV)
nei panni dell’amica tormentata Daniela, mentre Patrick
Wilson (i film di “The Conjuring” e “Insidious”, e
l’imminente “Aquaman”) e Vera Farmiga (i film di
“The Conjuring”, l’imminente “Godzilla: King of the Monsters”, “Bates Motel” in
TV) riprendono rispettivamente i loro ruoli di Ed e Lorraine
Warren.
Dauberman ne ha
anche scritto la sceneggiatura da una storia di Wan e
Dauberman. I produttori esecutivi sono Michael
Clear e Michelle Morrissey. La squadra creativa di
Dauberman che ha lavorato dietro le quinte include il direttore
della fotografia Michael Burgess (l’imminente “La Llorona – Le
Lacrime del Male”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle:
Creation”, “The Nun – La Vocazione del Male”) e la costumista Leah
Butler (“Annabelle: Creation”).
Il film targato New Line Cinema uscirà nel 2019 e sarà
distribuito da Warner Bros. Pictures.
Le anticipazioni delle nuove
puntate di Beautiful, la saop che
va in onda alle ore 13.40 su Canale 5. Di seguito le
anticipazioni di oggi Giovedì 18 ottobre 2018.
Nella puntata di
oggi Hope rivela
a Steffy il nome dell’albergo in
cui Liam sta
alloggiando. Steffy, senza esitare, corre
subito da lui decisa ad implorare per l’ennesima volta il suo
perdono. Nel frattempo anche strong>Wyatt è andato a
trovare Liam. Il giovane spera di convincere
il fratellastro a non rinunciare al matrimonio con Steffy solo per
un errore. Wyatt gli chiederà di perdonarla in nome del bambino che
porta in grembo.
Beautiful Anticipazioni
Beautiful(The
Bold and the Beautiful) è una soap
opera statunitense, creata da William J. Bell e Lee Phillip
Bell per la CBS, che va in onda
dal 23 marzo 1987.
La soap viene trasmessa in circa
100 paesi ed è seguita da 300 milioni di spettatori in tutto il
mondo ogni giorno con punte di 500 milioni, ed è la soap opera più
seguita al mondo. Ha vinto negli anni 31 Daytime Emmy
Awards di cui 3 consecutivi come Miglior serie
drammatica del daytime (nel 2009,
nel 2010 e nel 2011).
In Italia la soap è
trasmessa dal 4 giugno 1990, prima su Rai 2 ed
in seguito, dal 5 aprile 1994, su Canale 5.
Nell’ultima stagione, del cast
iniziale del 1987 sono rimasti solo due attori: John
McCook (Eric Forrester) e Katherine Kelly
Lang (Brooke Logan, il personaggio più presente nella storia
della soap). Altri attori che hanno fatto parte del cast sin dalla
prima puntata per molto tempo sono stati Susan
Flannery (Stephanie Douglas Forrester) e Ronn
Moss (Ridge Forrester), entrambi hanno però lasciato il cast
nel 2012 (il personaggio di Ridge è poi ritornato
nel 2013, ma interpretato da un nuovo attore, Thorsten
Kaye); altre attrici che hanno partecipato a gran parte degli
episodi della soap sono state Darlene Conley (Sally
Spectra) nel cast fisso dal 1989 al 2007 (anno
di morte dell’attrice) e Hunter Tylo (Taylor Hamilton)
nel cast fisso dal 1990 al 2002 e
dal 2005 al 2013, con apparizioni da guest star
nel 2014.
Nuove news su Il
Segreto che va in onda alle ore 18.45. su
Canale 5. Di seguito le anticipazioni di oggi giovedì
18 ottobre 2018.
Nella puntata di oggi Gli
avvocati
di Nicolas informano Alfonso che
il Generale Perez De Ayala ha deciso di
focalizzare le ricerche su Puente Viejo. Temendo che Nicolas possa
essere
preso Alfonso e Raimundo,
decidono di portare Nicolas
e Janita fuori dal
paese. Prudencio è sempre più aggressivo
con Julieta ma la ragazza non si lascia
intimidire.
Anticipazioni Il Segreto
Il
segreto(El secreto de Puente Viejo) è
una soap
opera spagnola prodotta da Boomerang TV e
creata da Aurora Guerra, che viene trasmessa dal 23 febbraio 2011
sulla rete televisiva Antena 3. In Italia va in onda dal 10 giugno
2013 su Canale 5.
La
serie ruota attorno alle vicissitudini della ricca stirpe
dei Montenegro, una famiglia dell’alta borghesia che vive in un
piccolo paese del nord della Spagna, con la perfida matriarca Donna
Francisca Montenegro, vedova di Salvador Castro, che trama
costantemente contro coloro che osano affrontare il suo potere.
Il
segreto – La storia inizia nel 1902 con
l’arrivo, a Puente Viejo, della levatrice Pepa Balmes. Pepa
continua a vivere con difficoltà dato che, anni prima, il padrone
della casa in cui prestava servizio, Carlos Castro, figliastro di
Francisca, e fratellastro di Efren, Soledad, e Tristan l’aveva
sedotta facendola rimanere incinta, e le aveva poi portato via il
figlio per consegnarlo alla legittima moglie che aveva appena avuto
un aborto. Pepa conoscerà e si innamorerà di Tristan, figlio di
Raimundo e Donna Francisca e fratello di Efren, Sebastian ed
Emilia, e Soledad che vive alla Villa con sua sorella, sua moglie
Angustias e loro figlio Martin.
Dopo la morte di Angustias, Pepa
scopre che Martin è in realtà il figlio che le era stato rubato
anni prima. Nonostante gli sforzi di Francisca e del malvagio Olmo
Mesia, fratellastro di Pepa, Tristan (figlio illegittimo di
Francisca e Raimundo Ulloa) finisce per consumare il suo amore con
Pepa. I due poi si sposano e Pepa partorisce i gemelli Aurora e
Bosco. Intanto Bosco viene sequestrato da una misteriosa ragazza e
Pepa muore subito dopo il parto.
Slappy e le creature ideate da
R.L. Stine prendono vita in Piccoli
Brividi 2: I Fantasmi di Halloween, al
cinema da oggi, 18 ottobre, distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia. Tratto dalla serie di romanzi best seller
“Piccoli brividi”, il film è diretto da Ari
Sandel, regista americano già autore di West Bank
Story, corto in live-action vincitore nel 2007 del Premio
Oscar al miglior cortometraggio. Fanno parte del cast Wendi
McLendon-Covey (Le
Amiche della Sposa), Ken Jeong (Una
notte da leoni), Jeremy Ray Taylor (IT),
Madison Iseman e Caleel Harris.
“Nessuno mi ha mai insegnato una formula per scrivere libri.
Il segreto della saga di “Piccoli Brividi” sta nel rendere veri e
credibili i personaggi. Se riesci in questo, puoi veramente
divertirti con il resto della trama – dichiara R.L.
Stine, autore della fortunata serie di romanzi a cui si
ispira il film, che aggiunge – È emozionante scrivere un
racconto e allo stesso tempo vedere ciò che sono in grado di creare
le altre persone, quale direzione decidono di
intraprendere”.
A mettere in scena le creature
ideate da Stine è il regista Ari Sandel, che sul
film aggiunge: “La maggiore difficoltà nel portare in vita
Halloween sta nel dover restare credibile. Quando tutto il décor
prende vita, a quel punto devi scegliere i tuoi mostri preferiti.
Una volta che le regole sono state scritte, siamo in grado di
scegliere i nostri mostri e lo scenario che volevamo, a quel punto
tutto è andato al suo posto”. “Il modo in cui questi giovani
ragazzi hanno interpretato i loro personaggi, in maniera così
naturale, intelligente e divertente, è stato pazzesco –
racconta Wendi McLendon-Covey, che nel film interpreta il ruolo di
Kathy, la madre di Sarah e Sonny. McLendon-Covey aggiunge – Le
loro interpretazioni sono così genuine da trasportarti nel pazzo
mondo che vivono in quel momento.”
Piccoli Brividi 2: I
Fantasmi di Halloween, la trama
Sinossi: Halloween prende vita nelle nuove
avventure tratte dai best seller di R.L Stine, “Piccoli
brividi”.
Piccoli Brividi 2: I
Fantasmi di Halloween, trailer ufficiale
Bad Times at the El
Royale (7 sconosciuti a El Royale) scritto e
diretto da Drew Goddard sarà il film di apertura
della tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma (18 – 28
ottobre 2018) al via oggi nei magnifici luoghi dell’Auditorium. Lo
annuncia il Direttore Artistico Antonio Monda in accordo con Laura
Delli Colli, alla guida della Fondazione Cinema per Roma, e
Francesca Via, Direttore Generale.
L’opera seconda di Drew Goddard –
autore della sceneggiatura di Cloverfield e The
Martian, che gli è valsa una candidatura all’Oscar®, creatore
della serie NetflixDaredevil e regista di Quella
casa nel bosco – rientra nella grande tradizione del noir:
all’interno di un misterioso e fatiscente hotel al confine tra
California e Nevada, l’El Royale sul lago Tahoe, si incontrano
sette estranei, ognuno con un passato da nascondere e un segreto da
proteggere. La notte del loro incontro sarà un momento decisivo:
tutti avranno un’ultima, fatidica possibilità di redenzione. Nel
cast del film, il premio Oscar® Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota
Johnson, Jon Hamm, Cailee Spaeny, Lewis Pullman, Nick Offerman e
Chris Hemsworth. Il film uscirà nelle sale italiane il 25 ottobre
distribuito da 20th Century Fox.
“Bad Times at the El Royale
è un film raffinato, intelligente, ironico, sorprendente ed
elegante – ha detto Antonio Monda – All’interno della grande
tradizione del noir, Drew Goddard dirige magnificamente uno
splendido cast, divertendosi a svelare i segreti dei protagonisti,
e regalandoci soprattutto il piacere del vero cinema”.
Seth Rogen, Donald
Glover e Billy Eichner, che doppiano
Pumbaa, Simba e Timon, sono alle prese con le loro tracce audio per
il film in live action che conta di replicare il successo de Il
Libro della Giungla, sempre diretto da Favreau.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al
momento, sono stati confermati Donald Glover,
nel ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che sarà
Sarabi. Chiwetel Ejiofor
sarà Scar.
Il Re
Leone:la Disney annuncia il live action
diretto da Jon Favreau
Il Re Leone è un film
del 1994 diretto da Roger
Allers e Rob Minkoff. È il 32º
Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa,
e fu influenzata dall’opera teatrale di William
Shakespeare Amleto.
Il cast vocale originale
include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl
Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie
Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair, Whoopi
Goldberg, Cheech Marin e Jim
Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane
leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re.
Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il
principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco
e vendicare suo padre.
Il re
leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione
nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o
musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans
Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere
Tim Rice.
L’abbiamo già vista indossata da
Paul Rudd alla fine di Ant-Man and the
Wasp, ma adesso possiamo guardare da vicino e nel
dettaglio il costume che Scott Lang ha utilizzato
per addentrarsi nel Regno Quantico,
nella misteriosa e pericolosa dimensione e in cui Hank
Pym ha finalmente ritrovato la sua Janet.
Sicuramente vedremo la tuta addosso
a Scott Lang in Avengers 4, quando l’eroe tornerà
nel film di gruppo, dopo la sua presenza in Civil
War, per dare una mano a forse per fornire la chiave in
grado di fermare Thanos e di invertire l’effetto del suo temibile e
famoso “schiocco“. Andy
Park, concept artist della Marvel, ha diffuso sui suoi canali
social il concept della tuta usata nel film uscito la scorsa
estate, e di seguito ve la mostriamo:
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Il nuovo spot tv di
Halloween (versione 2018) ci mostra finalmente il
vero volto di Michael Myers, il serial killer nato dalla mente di
John Carpenter. Il film sta raccogliendo grande
consensi in tutto il mondo, e lo
vedremo anche alla Festa del Cinema di Roma 2018,
al via oggi. Ecco il video in cui Myers si mostra dietro alla sua
inquietante maschera!
https://www.youtube.com/watch?v=Xro6VOOXEYs
Halloween: il trailer del film in cui torna
Michael Myers
Jamie Lee
Curtis torna all’iconico ruolo di Laurie
Strode, che giunge allo scontro finale
con Michael Myers, l’uomo mascherato che le
ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla
carneficina della notte di Halloween avvenuta quattro decenni
prima.
Il Maestro
dell’horror John Carpenter è produttore
esecutivo e consulente creativo di questo capitolo, e unisce le
forze con il produttore leader della cinematografia horror
contemporanea, Jason Blum (Get Out,
Split, The Purge, Paranormal Activity). Ispirato da un classico di
Carpenter, i registi David Gordon
Green e Danny
McBride hanno creato una storia che apre una nuova
strada rispetto agli eventi del film-pietra miliare del 1978, e
Green ne firma anche la regia.
Halloween, la recensione del film di David
Gordon Green
Annapurna Pictures
ha diffuso il trailer di Destroyer, il nuovo film
con protagonista Nicole Kidman che torna a livelli
altissimi di recitazione, dopo una stagione di successo sul piccolo
schermo con Big Little Lies.
Il film è stato già visto nei
festival di Telluride e Toronto e promette di
essere uno dei titoli che concorreranno agli Oscar, se non altro
per l’incredibile performance dell’attrice australiana che, al di
là della sua bravura, catturerà certamente l’attenzione
dell’Academy per la sua trasformazione estetica. Nel film infatti
la vediamo bruna e decisamente imbruttita.
Ecco il trailer di Destroyer
Diretto da Karyn
Kusama, Destroyer è scritto
da Phil Hay e Matt Manfredi. Nicole
Kidman è Erin Bell, un detective
della LAPD che va sotto copertura con un poliziotto molto giovane
con una gang del deserto della California. Nel cast con l’attrice
premio Oscar ci sono Tatiana Maslany (Orphan Black),
Scoot McNairy (Godless), Toby Kebbell
(Kong: Skull Island) e il Bucky Barnes del
Marvel Cinematic Universe, Sebastian
Stan.
Solo: A Star Wars Story non è stato esattamente il
trionfo che la Lucasfilm sperava fosse, complice
soprattutto una produzione turbolenta. In molti però non hanno mai
accettato la scelta di Alden
Ehrenreich come interprete di un giovane Harrison
Ford, tanto che un fan ha deciso di sostituire
a Ehrenreich un traileril volto di Ford
per realizzare completamente nuovo del film, che potete vedere di
seguito:
Il flop di Solo ha
causato un momentaneo stop alla produzione di altri spin-off per
Lucasfilm – Disney in attesa di completare la nuova trilogia
ufficiale con Star Wars: Episodio
IX, attualmente in lavorazione, e di portare invece
avanti i progetti televisivi, con nuove serie e storie da
raccontare. In particolare, in fase avanzata è il progetto sulla
serie, Mandalorian, del quale
abbiamo già le prime immagini.
Diretto da Ron
Howard, il cast di
Solo: A Star Wars Story comprende Alden
Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia),
Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing,
Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of
Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto
– The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto
fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag,
Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil
War, Master & Commander – Sfida ai confini del
mare). Joonas Suotamo (Star
Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di
Chewbecca.
Scritto da Jonathan Kasdan &
Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è
prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I
produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil
Lord e Christopher Miller.
Abbiamo già visto Thor e Rocket Raccoon con dei
costumi nuovi per Avengers 4. Le armature/costumi
fotografate sulle confezioni del merchandising sono bianche,
esattamente come potrebbero essere quelle dei Vendicatori che si
avventureranno (forse) nel Regno Quantico. Ma come
potrebbe apparire Tony Stark/Iron Man con
un’armatura bianca?
Sappiamo che l’inventore miliardario
ha creato 50 variazioni della sua armatura di Iron Man, ognuna con
scopi diversi. Ad esempio, l’ultima tuta che ha indossato, la
Bleeding Edge per Infinity War,
adatta al viaggio nello spazio e al combattimento contro Thanos, è
andata distrutta. A seguito della disastrosa conclusione del
conflitto con il Titano Pazzo, sembra chiaro che Tony si riarmerà
per portare avanti la sua vendetta.
Tuttavia, mentre non è stato
confermato nessun upgrade per l’armatura di Iron Man, i concept che
abbiamo citato all’inizio lasciano pensare che ci sarà qualche
novità sul fronte costumi. Non solo Rocket e Thor,
ma anche Cap, dai concept diffusi nelle scorse settimane, sembra
aver avuto un upgrade al costume.
L’artista Lord
Tectonic, su Instagram, ha condiviso una fan art in cui ha
immaginato l’aggiornamento del costume di Iron Man, attenendosi ai
cambiamenti e modifiche che sono intuibili dalle illustrazioni di
Thor e Rocket. L’armatura in questione è stata pensata bianca e
nera con la A degli Avengers sul petto, con il led
della maschera rosso. Il design, decisamente più intimidatorio, si
correda di un cannone laser, molto simile a quello di War
Machine.
Dai fumetti sappiamo che esiste un
Iron Man bianco ma si tratta di un personaggio profondamente
diverso dal Tony del Marvel Cinematic Universe, per cui
si tratterebbe comunque di una deriva dal materiale originale. Ecco
l’opera di Lord Tectonic:
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
La Festa del cinema di Roma
2018 non è ancora iniziata e c’è già grande entusiasmo per
i film e le serie che verranno presentate in anteprima nella
splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica.
38 i titoli selezionati tra film e
documentari nella sezione ufficiale, 4 per la categoria “Tutti ne
parlano”, con 6 eventi speciali, 14 incontri ravvicinati (per Monda
il vero fiore all’occhiello della manifestazione capitolina), 7
preaperture, 13 omaggi e Restauri 2 retrospettive dedicate
rispettivamente a Peter
Sellers e Maurice Pialat.
Di seguito ecco i nostri titoli più
attesi di questa edizione:
They shall not
grow old
Il verso che apre la celebre
poesia “For the Fallen” ( Pper i
caduti”) scritta nel 1914 dall’inglese Robert
Binyon è anche il titolo scelto da Peter
Jackson per il suo documentario sulla Prima Guerra
Mondiale They Shall Not Grow
Old e commissionato dall’organizzazione 14-18 Now e
dall’Imperial War Museum per il centenario della fine del
conflitto.
C’è grande curiosità per il modo in
cui il regista de Il Signore degli Anelli abbia
deciso di raccontare un pezzo così importante della storia
utilizzando materiale di repertorio custodito dalla BBC e le voci
dei testimoni ancora in vita. La riconversione dei filmati in 3D e
il lavoro sull’immagine rendono questo titolo uno dei più attesi
della rassegna romana, segnando il ritorno di Jackson dietro la
macchina da presa a quattro anni da Lo Hobbit: La battaglia
delle cinque armate.
The little drummer girl
Non è un film ma una serie tv
l’altro titolo attesissimo della Festa di Roma
2018, ovvero The Little Drummer Girl,
adattamento del romanzo di John Le Carré diretto
dal genio sudcoreano Park Chan-wook
(Snowpiercer, Stoker,
Oldboy). Nel cast figurano Michael
Shannon, Alexander Skarsgaard,
Florence Pugh, Charles Dance,
Max Irons e molti altri, mentre le musiche
originali sono state composte da Jonny Greenwood
(membro dei Radiohead e frequente collaboratore di Paul
Thomas Anderson, per cui ha scritto le colonne sonore de
Il filo
nascosto, Vizio di forma, The
Master e Il Petroliere).
Ma di cosa parla la
miniserie? Nel 1979, Charlie Ross è una giovane aspirante
attrice che incontra un misterioso sconosciuto chiamato Becker
mentre si trova in vacanza in Grecia. Quando le viene offerto un
ruolo nel “teatro del reale”, la ragazza si ritroverà al centro di
un pericoloso complotto ideato da Kurtz, una spia israeliano.
If Beale Street Could
Talk
Il due volte premio
Oscar Barry Jenkins (Miglior Film e
Miglior Sceneggiatura Non Originale
per Moonlight) torna dietro la macchina da
presa adattando il romanzo di James Baldwin, If Beale Street Could
Talk, dramma già acclamato al recente Festival di
Toronto.
La storia racconta la relazione tra
una ragazza di diciannove anni di nome Tish, il cui vero nome è
Clementine, e uno scultore di ventidue anni di nome Fonny, il cui
vero nome è Alonzo. I due si fidanzano e successivamente lei rimane
incinta, ma quando Fonny viene ingiustamente accusato di aver
stuprato una donna portoricana, verranno alla luce questioni di
razzismo da parte di un poliziotto…
Nel cast Kiki
Layne, Stephan
James, Colman
Domingo, Dave
Franco, Diego
Luna e Pedro Pascal.
Millennium: Quello che non
uccide
Adattamento del quarto romanzo della
saga di Millennium di Stieg
Larsson completato e firmato da David
Lagercrantz, Quello che non
Uccidevede “esordire” nei panni dell’ hacker
informatico Lisbeth Salander la pluri-vincitrice del Golden Globe
Claire Foy (The
Crown, First Man). A dirigere la
pellicola, dopo l’ottimo lavoro svolto da David
Fincher in Uomini che odiano le
donne, è arrivato Fede Alvarez (Man
in the Dark).
Nel cast anche Sverrir Gudnason,
nella veste del giornalista Mikael Blomkvist, Sylvia Hoeks, Lakeith
Stanfield e Stephen Merchant. Il film uscirà poi nelle sale il 31
ottobre distribuito da Warner Bros. Enterteinment Italia.
Fahrenheit 11/9
Tre anni dopo il suo ultimo
lavoro, Where to invade next, Michael
Moore torna sul grande schermo con Fahrenheit
11/9, il documentario presentato in anteprima al
Toronto Film Festival che indaga con il solito sguardo provocatorio
le elezioni presidenziali americane del 2016 e il trionfo
di Donald Trump.
L’analisi di
Moore collega la vittoria politica dell’imprenditore a molte delle
più grandi crisi e questioni del paese, tra cui l’ascesa dei
movimenti di supremazia bianca e la sparatoria di
Parkland.
Grande attesa per questo
ritorno, che alla Festa di Roma 2018 sarà impreziosito
dall’incontro con lo stesso Moore, che incontrerà il pubblico della
capitale.
Il vizio della speranza
Due anni dopo l’uscita di Indivisibili,
premiato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento,
Edoardo De Angelis porta sul grande schermo il suo
quarto lungometraggio intitolato Il vizio della speranza, con
protagonista Pina Turco (Gomorra – La serie).
Ancora la periferia italiana del sud
fa da sfondo a questo dramma di vendetta di una giovane donna senza
più sogni né desideri, che trascorre la sua vita un giorno alla
volta prendendosi cura di sua madre e del suo pitbull. In uno
scenario surreale Maria traghetta sul fiume donne incinte, in
quello che sembra un purgatorio senza fine…
The Miseducation of
Cameron Post
Vincitore del gran premio della
giuria all’ultimo Sundance Film Festival e secondo lungometraggio
della regista
americana DesireeAkhavan, The Miseducation of Cameron
Postporta sul grande schermo il
romanzo omonimo di Emily M.
Danforth.
Nel film si racconta
la vicenda di Cameron, adolescente che dopo esser stata sorpresa
insieme ad una sua compagna di scuola, viene inviata dalla sua
famiglia molto religiosa in un campo di terapia per “curare” la sua
omosessualità. L’esperienza porta Cameron a conoscere per la prima
volta una comunità gay e a stringere amicizia con due compagni
interpretati da Sasha Lane e Forrest Goodluck.
Il cast, formato dalla “veterana”
Grace Moretz, dalla “Star” di American
HoneySasha Lane e
dall’esordiente Forrest Goodluck lascia
ben sperare. Di sicuro è uno dei titoli su cui scommettiamo di
più.
Keira Knightley ha
appena cominciato il tour promozionale di Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni, il nuovo film Disney che la vede nei panni
della Fatina di Zucchero. Tuttavia sembra che la casa di Topolino
non sia proprio la benvenuta a casa dell’attrice inglese, o almeno
non tutte le principesse Disney lo sono.
Durante la promozione del film,
parlando con Ellen Degeneres, Keira ha spiegato
che a sua figlia, di ormai quasi quattro anni, sono vietate
La Sirenetta e
Cenerentola,
perché secondo la madre sono un cattivo esempio. “Cenerentola
aspetta che un ricco ragazzo venga a salvarla. E non va bene: ci si
salva da sole (…) E mi dispiace tanto dirlo perché da piccola lo
amavo molto e ci sono tante canzoni bellissime, ma La
Sirenetta. Ariel dà via la sua voce per un uomo. Non
fatelo”.
Il punto dell’attrice sembra molto
nettamente schierato con i movimenti di #MeToo e
#TimesUp, peccato però che i film raccontino
tutt’altro! Se da una parte Cenerentola si salva da sola, con la
sua incredibile bontà contro ogni previsione e con la sua capacità
di sognare, Ariel dà sì via la voce, ma non lo fa “solo per un
uomo“. La giovane sirena è innamorata del mondo degli umani
ancora prima di conoscere e di innamorarsi del principe. Il che
dovrebbe portarci a riflettere su una cosa: prima di parlare e di
portare avanti le nostre battaglie, per quanto nobili possano
essere le nostre intenzioni, sarebbe opportuno informarsi meglio.
Basterebbe, in questo caso, guardare i film più attentamente!
Di seguito l’intervista completa a
Keire Knightley in cui parla delle Principesse Disney
The Aftermath: il trailer del film con Keira
Knightley
Si arricchisce di grandi novità il
programma dell’Area Movie a cura di QMI – Stardust, che porterà nel
capoluogo toscano anteprime, attività, incontri con i talent,
masterclass ed eventi esclusivi dedicati a pubblici di tutte le età
e incentrati sui film e le serie tv più attesi della prossima
stagione.
Oltre agli appuntamenti già
annunciati, Sky porterà a Lucca Comics & Games 2018 anche
Sibel Kekilli, l’attrice tedesca che ne
“Il Trono di
Spade”, la produzione HBO (in esclusiva in Italia su
Sky Atlantic) che ha appassionato milioni di telespettatori
in tutto il mondo, ha interpretato Shae, la concubina di Tyrion
Lannister (Peter Dinklage). Sibel Kekilli, uno dei personaggi più
amati della popolare serie che in uno degli episodi chiave della
quarta stagione è diventato uno fra i più controversi, quando si è
consumato il tradimento ai danni proprio di Tyrion durante il suo
processo per l’uccisione di Re Joffrey, incontrerà il pubblico di
Lucca giovedì 1 novembre. A “Il Trono di Spade” Sky dedica l’intero
Sotterraneo del baluardo San Colombano con una
grande installazione che regalerà a tutti i fan della serie
un’esperienza senza precedenti, in attesa dell’ottava e ultima
stagione che sarà trasmessa nel 2019 su Sky Atlantic.
Tra gli altri eventi pubblici
organizzati da Sky a Lucca, mercoledì 31 ottobre alle 18.00 presso
il Cinema Astra l’anteprima nazionale di “Social
Dream”, il primo vlogumentary prodotto da Sky, Web Stars
Channel e Indiana Production che racconta la vita di alcuni dei
creators più seguiti dai ragazzi: Favij, Mates e La Sabri (in onda
il 31 ottobre alle 21.15 su Generation, il canale temporaneo al
numero 111 di Sky, e disponibile su Sky On Demand). Venerdì 2
novembre, altri due eventi da non perdere: alle 12.00, sempre
presso il Cinema Astra, l’incontro speciale con il cast de
“I Delitti del BarLume”, con Marco
Malvaldi, autore dei romanzi del “BarLume”, e le attrici
Lucia Mascino ed Enrica Guidi, in
attesa delle due nuove storie prodotte da Sky e in onda da dicembre
su Sky Cinema. Lo stesso giorno, alle 16.30 ancora al Cinema Astra,
la Masterclass con Marco D’Amore, attore reso
celebre al grande pubblico grazie al suo ruolo di Ciro in
“Gomorra – La serie” e che sarà uno dei registi
della quarta stagione della serie Sky prodotta da Cattleya in
arrivo nel 2019 su Sky Atlantic.
Inoltre, nel padiglione Sky di
piazzale Arrigoni saranno presenti anche David
Lopez e Stefano Landini, due disegnatori
professionisti Marvel che mostreranno a tutti i
visitatori dell’area Sky Cinema come nasce una
striscia di comic svelando i segreti del loro mestiere.
Tra gli ospiti dell’Area Movie sarà presente anche Paolo
Virzì, regista toscano che da sempre unisce l’amore per il
cinema a quello per il disegno e che proprio a Lucca sarà
protagonista di una sessione di disegno presso l’Area Performance:
le sue opere, insieme a quelle degli altri artisti realizzate
durante la manifestazione, saranno destinate a un’asta i cui
proventi sono volti a finanziare progetti di beneficenza.
Dopo l’anteprima il 27 ottobre alla
Festa del Cinema di Roma del suo nuovo film Notti magiche, in
uscita per 01 Distribution l’8 novembre, Paolo
Virzì presenterà a Lucca un esclusivo backstage del film e
sarà protagonista di un incontro con il pubblico (Giovedì 1 ottobre
– Cinema Astra). Nella giornata del 31 ottobre, inoltre, Paolo
Virzì presenterà al pubblico di Lucca
“Ovosodo”.
Infinity infatti, in collaborazione
con BadTaste, presenterà una serie di appuntamenti
con il grande cinema cult. Oltre ad “Ovosodo”, il film
generazionale del 1997 diretto da Paolo Virzì che introdurrà il
film, Infinity presenterà “Mad Max: Fury Road”
presentato da Fabio Guaglione, regista di Mine e produttore di
Ride, e altri grandi capolavori del cinema.
Fabio Guaglione porterà a Lucca anche Ride,
adrenalinico action thriller prodotto insieme a Fabio
Resinaro e diretto da Jacopo Rondinelli.
Nell’occasione Fabio Guaglione dialogherà con il pubblico di Lucca
in un incontro su “Ride” e sul suo cinema.
Lucky Red porterà a Lucca lo
sceneggiatore Nicola Guaglianone, protagonista di
uno speciale panel (domenica 4 novembre, cinema Astra) dedicato a
La Befana vien di notte, nuova commedia diretta da
Michele Soavi e interpretata da Paola
Cortellesi e Stefano Fresi, in sala dal
27 dicembre 2018.
Per il pubblico dei più piccoli,
Rainbow, la content company fondata da Iginio Straffi, presenterà
la première mondiale della nuova serie prescolare “44
Gatti”, alla presenza dello stesso Iginio Straffi (1
novembre, Cinema Centrale): 4 simpaticissimi gatti affronteranno
temi quali la tolleranza, la diversità e la solidarietà, messaggi
educativi trasmessi in modo divertente. Rainbow inoltre festeggerà
a Lucca il 15° anniversario delle “Winx” con una speciale mostra
sul Winx Club.
Spider-Man: Un Nuovo
Universo, in arrivo al cinema dal 25 dicembre, sarà
presente al Lucca Comics con una divertente ed originale
installazione a piazza San Michele, che consentirà ai visitatori di
entrare all’interno del Ragno-Verso. Il nuovo film della Sony
Pictures Animation racconta le vicende del teenager Miles
Morales e delle infinite possibilità del Ragno-Verso, dove
più di una persona può indossare la maschera.
Universal Pictures porterà a Lucca la proiezione in anteprima
italiana dei primi minuti di Mortal Engines (Macchine
Mortali) di Christian Rivers, la
pellicola prodotta da Peter Jackson e ispirata all’omonimo di
Philip Reeve.
Tantissimi gli appuntamenti
dell’Area Movie dedicati al mondo delle serie: l’anteprima di
“Narcos: Messico”, disponibile sulla piattaforma a
partire da venerdì 16 novembre su Netflix, alla presenza dei due nuovi protagonisti
Michael Peña e Diego Luna; per
TIMVISION la proiezione di due serie tv inedite in Italia,
“Siren” e “Marvel’s Runaways”;
l’anteprima del primo episodio dell’undicesima stagione di
“Doctor Who”, su Rai4 dal 20 gennaio
2019.
Tra le grandi anteprime
cinematografiche: l’action-horror Overlordprodotto da JJ Abrams
in sala dall’8 novembre per 20th Century Fox; Zombie contro
Zombie (One Cut of the Dead) di Ueda Shinichiro,
zombie-comedy che ha disintegrato il box office giapponese nei
cinema italiani con Tucker Film il 7/8/9 novembre; Gipi porta a
Lucca il suo nuovo film in cui si lancia in una ricerca davvero
speciale, Il ragazzo più felice del
mondo, in sala per Fandango dall’8 novembre; il nuovo
inventivo lungometraggio di Hiroyasu Ishida, “Penguin
Highway”, che arriverà in sala solo il 20 e 21 novembre
con Nexo Digital; la marratona targata The Walt Disney Company
Italia che festeggerà a Lucca i primi dieci anni di
Marvel Studios con i grandi successi
targati Marvel.
E poi ancora, una speciale
installazione di Warner Bros. Entertainment Italia in occasione
dell’uscita di Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald; per Cartoon Network, la
proiezione in anteprima assoluta di Adventure Time – Vieni
via con me e di La Vera storia di
Rose, oltre alla speciale parata targata Cartoon
Network.
Sabato 3 novembre alle ore
18.30 i fan del Wizarding World
accenderanno contemporaneamente con uno speciale Lumos le imponenti
installazioni delle bacchette dei protagonisti del magico mondo di
J.K. Rowling in nove città
italiane.
A Milano, in
piazza Cadorna, sarà protagonista la bacchetta di Albus Silente; a
Roma l’appuntamento è fissato in via del Corso
(Largo dei Lombardi) con la bacchetta di Gellert Grindelwald; a
Napoli la bacchetta di Harry Potter sbarcherà a
Piazza Trieste e Trento, mentre a Lucca – in
occasione dell’edizione 2018 del Lucca Comics & Games – la bacchetta
di Newt Scamander dominerà sulla centralissima Piazza San Michele
alla presenza di Paul Harris, lo storico coreografo dei duelli che
hanno scandito le avventure di Harry Potter.
A Torino arriverà
la bacchetta di Voldemort (foyer UCI Cinemas Torino Lingotto), a
Firenze quella di Ron Weasley (foyer UCI Luxe
Campi Bisenzio), a Genova quella di Queenie
Goldstein (foyer UCI Cinemas Fiumara), mentre a
Bergamo (foyer UCI Cinemas Orio) e
Perugia (foyer UCI Cinemas Perugia) saranno
protagoniste rispettivamente le bacchette di Hermione Granger e
Tina Goldstein.
Per poter partecipare
all’evento è necessario registrarsi alla pagina dedicata http://www.warnerbros.it/AnimaliFantasticiFanEvent.
I primi 2300 babbani che si registreranno agli eventi di Milano,
Roma, Napoli, Lucca, Torino, Firenze, Genova, Bergamo e Perugia,
saranno premiati con l’esclusivo invito al Fan Event e con una
speciale bacchetta magica luminosa di Newt Scamander, Albus Silente
o Grindelwald. I vincitori saranno contattati direttamente via mail
martedì 30 ottobre.
L’evento è realizzato in
collaborazione con Infinity – il servizio streaming del Gruppo
Mediaset, la saga completa dei film di Harry Potter è disponibile
on demand sul servizio, e con UCI Cinemas.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald uscirà nelle sale italiane il
15 novembre del 2018, sarà distribuito in tutto il mondo in 2D e 3D
nei cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures.
Se vi stavate chiedendo cosa avesse
fatto Darth Vader in un tempo mai ripreso al
cinema dal franchise di Star Wars
(ovvero la pausa che va dalla fine de La Vendetta dei
Sith a Una Nuova Speranza), quello
che leggerete qui sotto potrà esservi utile.
Grazie ai film ma soprattutto
all’espansione dell’universo di Guerre Stellari,
tra fumetti, videogiochi e serie animate, siamo ormai in grado di
conoscere ogni dettaglio sul percorso dei personaggi, e in
particolare sull’iconico villain della saga.
Ecco quindi 9 fatti relativi a
Darth Vader successi tra Episodio
III e IV:
Ha rubato la spada laser ad un Jedi morto contaminandola con il
cristallo kyber
Quando la Disney
nel 2012 ha acquisito la Lucasfilm, alcune cose del canone
originale del franchise sono state modificate scatenando l’ira dei
fan. Come ad esempio l’origine della spada laser
di Darth Vader, che che ha subito una
radicale re-interpretazione prima nel
romanzo Asoka, e poi nella serie di
fumetti.
Nei testi
alternativi è stato rivelato che il Signore dei Sith ha rubato la
sua spada laser ad un Jedi morto
prima di contaminarla con il cristallo kyber attraverso un rituale
oscuro. Questa racchiudeva la gemma rosso sangue dentro
un’impugnatura che aveva creato da sé e che si adattava meglio al
suo stile di combattimento.
La vittima era il Maestro Jedi Kirak
Infil’A, un esperto nell’arte del combattimento.
Ha addestrato gli inquisitori per eliminare i jedi
sopravvissuti dell’ordine 66
Non si può dire che Darth
Vader non sia un insegnante efficace, dal momento che sono
pochissimi gli “studenti” che non hanno eseguito alla lettera i
suoi ordini (ironico, visto il suo passato da ribelle verso
l’autorità), e grazie alla serie Rebels abbiamo scoperto che il
personaggio è stato il responsabile dell’addestramento degli
Inquisitori per uccidere i sopravvissuti dell’Ordine
66 (il decreto che metteva fine all’esistenza degli
Jedi).
Ha ucciso tutti i Twi’Lek
Insieme a
Palpatine, Darth Vader ha portato
scompiglio e morte sul pianeta Ryloth ordinando l’esecuzione di
tutte le truppe Twi’Lek che a loro volta stavano
cercando di uccidere i loro aggressori.
Ha ucciso il Ministro Tua
Il ministro Maketh
Tua, un soldato imperiale a capo delle industrie di
Lothal, fallì nel portare a termine i suoi doveri combattendo le
forze della ribellione, e sappiamo quali conseguenze abbia tradire
l’agenda dell’Impero: raggiunto da Darth Vader, il
braccio destro di Palpatine, venne ucciso brutalmente.
La colpa di Tua fu localizzare i
ribelli e promettergli delle informazioni in cambio del loro aiuto
per portarlo il più lontano possibile da Vader. Ma quest’ultimo,
avendo scoperto il suo piano, si assicurò che la sua nave
esplodesse.
Ha fatto inondare un’intera città
Puoi uccidere un altro Jedi e
rubare la sua spada laser, ma distruggere tutto ciò che ama di
fronte a lui prima di farlo ha un peso specifico diverso
sull’esecuzione, e Darth Vader ne è ben consapevole. Durante la sua
battaglia con Kirak Infil’a, Darth Vader usò la
stessa debolezza dell’avversario contro di lui facendo leva
sull’amore per il suo popolo.
Distruggendo un serbatoio d’acqua,
Vader tenne prigioniero Infil’a mentre guardava impotente il suo
popolo perire a causa dell’inondazione.
Ha usato dei civili innocenti come “munizioni”
Cosa rende un personaggio un eroe?
Forse il fatto che sia disposto a sacrificare un innocente per
salvarne un altro? Può darsi, ma nel caso di Darth
Vader dimostrare che niente gli importava degli innocenti
faceva parte del suo essere; come quando ha usato dei civili come
“munizioni” contro i cacciatori di taglie che lo stavano
cercando.
Facciamo riferimento al tempo in
cui Vader era a caccia di qualunque Jedi rimasto dell’Ordine 66,
quando fu ingannato dalla famiglia Cha su
Canbarria; ma invece di sentirsi in pericolo, usò
la Forza per raccogliere e lanciare i civili catturati nel fuoco
incrociato come vere armi a proiettile contro i cacciatori di
taglie.
Ha ucciso dozzine di ribelli in
Rogue One
Uno dei momenti più emozionanti
dell’intera saga arriva nello spin-off Rogue One, il
film che collega la trilogia sequel a quella originale, nella scena
in cui l’intero equipaggio dei ribelli viene distrutto mentre i
piani della Morte Nera sono in viaggio verso la Principessa Leia;
quando Darth Vader appare inizia ad uccidere dozzine di avversari
senza pietà, pur non riuscendo ad impedire che questi trasmettano a
Leia le informazioni.
Ha ucciso gli abitanti di Ryloth
con Palpatine
Chiunque abbia guardato solo i film
di Star Wars senza
mai avventurarsi nei fumetti o nei romanzi del canone, potrà
trovare difficile capire perché Darth Vader sia così vicino a
Palpatine. Tuttavia in Lords of the Sith di
Paul S. Kemp viene fornito uno sguardo sul
personaggio dopo gli eventi di Episodio III, mentre si trovava su
Ryloth con il suo “amico” Palpatine e dove uccise al suo fianco
tutti gli abitanti del pianeta.
Ha avuto una visione in cui riusciva a redimersi
La saga di Star Wars ci porta a credere
che, sotto la superficie malefica, Darth Vader sia
in realtà mosso dalle migliori intenzioni e che nasconda un animo
buono, ed è esattamente ciò che appare in visione allo stesso Vader
grazie ad un cristallo kyber (come raccontato nei
fumetti).
Nel sogno il villain vede se stesso
redimersi da tutti i peccati, mentre lotta contro l’ angoscia e la
rabbia, ma sceglie comunque di adempiere la sua missione piuttosto
che riscattarsi.
Esce al cinema il 18 ottobre
Nessuno come noi, il nuovo film di
Volfango De Biasi con nel cast Alessandro Preziosi e Sarah Felberbaum, nei panni dei due
protagonisti.
Nessuno come noi, la trama
Torino, anni Ottanta. Vince
(Vincenzo Crea) è innamorato della sua migliore
amica Cate (Sabrina Martina). È timido e
secchione, con la passione per la scrittura. Quando in classe
arriva Romeo (Leonardo Pazzagli), che al contrario
non ha voglia di studiare, è estroverso e ama divertirsi, i due
diventano subito amici. Betty (Sarah
Felberbaum), la loro insegnante di italiano, è una
donna delusa dagli uomini, che preferisce una vita da single.
Almeno fino a quando non conosce Umberto (Alessandro
Preziosi), il padre di Romeo, noto professore
universitario, affascinante quanto narciso, fin troppo sicuro di
sé, sposato con Ludovica (Christiane Filangieri),
a cui lo lega ormai solo la routine quotidiana di un rapporto
freddo e distaccato. Betty e Umberto intrecciano una relazione che
si fa sempre più importante per entrambi. Nel frattempo, anche
Vince, Romeo e Cate sono protagonisti di un triangolo amoroso.
Dopo il documentario Crazy
forFootball, dopo aver diretto e scritto
tre film di Natale – altri due li ha sceneggiati per Neri
Parenti – Volfango De Biasi dirige
Nessuno come noi, commedia romantica e
racconto di formazione – quella del giovane Vince, futuro scrittore
alle prese col primo amore. Il lavoro è liberamente tratto
dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, ma la
sceneggiatura si deve anche a De Biasi stesso, con Tiziana
Martini e Marco Ponti. Ed è proprio nella
scrittura che il film sembra carente.
L’amore – qui il classico
triangolo (doppio) – è il tema dei temi, mille volte trattato. Il
rischio di banalità è dietro l’angolo, ma il regista sembra non
preoccuparsene. Anzi, la cavalca e racconta una vera e propria
favola: quella del principe azzurro che va dove lo porta il cuore,
anziché dove lo portano le convenzioni. Quella dei buoni
sentimenti, in cui, anche se ogni tanto sbagliano, anche se
sporcati da un velo di egoismo o strafottenza, tutti alla fine
fanno la cosa giusta e si assumono la responsabilità delle proprie
azioni. Cosa che assai raramente accade nella realtà. Racconta che
l’amore, come la vita, vale sempre la pena di essere vissuto, anche
quando fa soffrire e che c’è solo una cosa più importante
dell’amore: l’amicizia.
La narrazione procede attraverso
una serie di stereotipi. C’è l’uomo burbero e assertivo che,
innamorato, si scopre fragile; c’è la donna emancipata e
indipendente che infondo aspetta il principe azzurro, soddisfatta
del ruolo di amante, ma poi pronta a lamentare l’assenza
dell’amato, quando questi è occupato con la famiglia. Ci sono balli
in mezzo alla strada perché “siamo liberi” e corse a perdifiato
alla stazione per fermare l’amata in partenza. Questo repertorio
abusato, anziché rendere l’intensità del rapporto tra i due, la
raffredda e allontana il pubblico. Betty e Umberto sono disposti a
mettere in discussione tutto l’uno per l’altra.
Allo spettatore dovrebbe arrivare
la forza emotiva del sentimento che li lega, la sua profondità
spiazzante, sostenuta da un maggiore scavo nelle personalità e nel
vissuto dei due. Invece, dopo un inizio intrigante, coi due opposti
che si attraggono e un buon mix di ironia e seduzione, il film
scivola senza spunti originali fino all’epilogo, tra primi piani di
maniera e dialoghi spesso scontati. Se Preziosi riesce a tratti a
dare vita al suo personaggio, grazie alla sua solidità attoriale,
e Sarah Felberbaum ben incarna la tipica
bellezza anni Ottanta, stile Debbie Harry, questo però non
basta.
Neanche l’intreccio riguardante i
tre ragazzi, protagonista Vincenzo Crea (I
figli della notte) porta un po’ di freschezza.
L’unico elemento davvero efficace resta proprio
l’ambientazione eighties ben ricreata. Una colonna sonora
che va dagli A-ha agli Spandau Ballet, ascoltati rigorosamente su
cassetta; il rimando a Top Gun; una sequenza sulla
neve che ricorda il video di Last Christmas degli Wham!
L’abbigliamento: camperos, giubbotti imbottiti e maglioni dai
colori sgargianti; i primi telefoni cellulari. Il film appare,
dunque, una scatola il cui contenuto non è all’altezza della
confezione, curata e accattivante.