Sono state diffuse, per il momento
a bassa risoluzione, delle nuove immagini promozionali di
Captain America per Avengers 4. Le foto, comparse su
House of MCU FanVerse, mostrano
Chris Evans nel costume di Cap, lo stesso che
abbiamo già intercettato negli artwork del film diffusi a
giugno.
Da queste immagini possiamo
supporre che Steve Rogers, oltre alla barba e ai
capelli lunghi sfoggiati in Avengers: Infinity War,
abbandonerà anche l’identità di Vendicatore Segreto, per
tornare, forse brevemente, al ruolo che ha caratterizzato la sua
presenza nel Marvel Cinematic Universe,
ovvero quello di Captain America.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
ha riportato un tocco di magia nella giornata di fan e spettatori
che fremono in attesa del 15 novembre, data in cui arriverà sul
grande schermo il secondo episodio di questo franchise, costola del
mondo di Harry
Potter. A differenza della serie originale, quella
dedicata a Newt Scamander ha una traccia esilissima nella
letteratura di J.K. Rowling, che però partecipa
attivamente anche a questo nuovo ciclo, firmando le sceneggiature.
La scrittrice fa squadra con David Yates, ormai
fedelissimo regista del franchise, da Harry Potter e L’Ordine della Fenice, fino al
film in oggetto.
Il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald,
diffuso nel pomeriggio, ci ha portato dentro al mondo di Newt,
ancora interpretato dal premio Oscar Eddie Redmayne, offrendoci la possibilità di
rivedere i vecchi amici del magizoologo e di dare uno sguardo ai
nuovi personaggi, tra cui Leta Lastrange, interpretata da
Zoe Kravits.
Come ogni video di anticipazione
che si rispetti, anche il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
(recensione)
regala molti dettagli allo spettatori, aspetti della trama,
immagini di nuove creature magiche, ci riporta anche a Hogwarts e
ci mostra nuove città e location dove si svolgerà l’azione. Ma ci
offre anche succose novità e interessanti rivelazioni. Di seguito
le più interessanti:
Il ritorno dell’interprete del
giovane Grindelwald
In
Harry Potter e la Pietra Filosofale abbiamo appreso che lo
Specchio delle Brame mostra a chi si specchia il desiderio più
profondo del suo cuore, Harry
Potter infatti si vedeva riflesso in mezzo a
James e Lily, i suoi genitori.
Silente, specchiandosi, vede invece Gellert. In quel riflesso
del desiderio di Albus, vediamo il giovane Gellert, così come lo
abbiamo visto ne I Doni della Morte, con il volto di Bower,
appunto. Il ritorno dell’attore britannico è perfettamente
appropriato; ha senso che
Silente veda
Grindelwald com’era nei giorni in cui erano amici.
La forma umana di Nagini
Il trailer conferma una
teoria molto accreditata in rete, secondo cui l’attrice sudcoreana
Claudia Kim interpreterà una strega di nome Nagini, personaggio con
una storia tragica, il cui sangue è stato maledetto. Come possiamo
vedere dal trailer, nel momento fermato nell’immagine qui sopra,
Nagini ha il potere di trasformarsi in un serpente quando lo
desidera, ed è un membro del Circus Arcanus.
Lì, usa il suo potere per
abbindolare il pubblico di Babbani, che non si rende conto che lei
si trasforma per davvero in un serpente. Il futuro di Nagini è però
tragico; la strega sarà costretta un giorno a trasformarsi in un
serpente in maniera permanente, perdendo presumibilmente la sua
stessa umanità, rinunciando all’essere una donna e fondendosi con
la sua mente animale.
Il grande serpente diventerà poi la
compagna di Voldemort, una specie di animale domestico, che il
Signore Oscuro utilizzerà persino per giustiziare i suoi nemici e
alcune delle sue vittime, come il giardiniere all’inizio de Il
Calice di Fuoco. Alla fine, Voldemort ne farà un suo Horcrux, che
troverà la sua fine per mano di Neville Paciock, grazie alla Spada
di Grifondoro, durante la Battaglia di Hogwarts che abbiamo visto
ne I Doni della Morte Parte 2.
La seconda Guerra Mondiale II
La storia di
Grindelwald, la sua ascesa al potere, con la conseguente
diffusione del terrore nel mondo magico e in quello Babbano, è
sempre stata legata all’ascesa del nazismo in Europa, quindi non
sorprende che il momento di suo massimo potere coincida con la
Seconda Guerra Mondiale. Uno stratagemma molto intelligente, da
parte della Rowling, per giustificare i grandi sconvolgimenti della
società babbana, collegandoli con quelli della società magica.
Infatti, la serie Animali
Fantastici durerà fino al 1945, anno della fine della Seconda
Guerra Mondiale e della caduta del nazismo, quando, nella storia
del mondo magico,
Silente finalmente affronterà e sconfiggerà il suo vecchio
amico. Questo metterà fine alla Guerra. In una scena del trailer
sembra di assistere a un momento della Guerra, con News che è
circondato da macerie, mentre su di lui volano degli aerei.
È possibile che il Circo Arcanus
includa un Veggente di qualche tipo, una strega o un mago che può
offrire ai suoi visitatori visioni del futuro, spiegando come mai
siamo già durante il secondo conflitto mondiale al secondo film di
cinque previsti. Può anche darsi che queste visioni siano i
“crimini” commessi da
Grindelwald che danno il titolo al film.
Silente è sempre stato un
manipolatore
Parlando di
Silente, il trailer rende perfettamente chiaro il suo ruolo nel
film. Proprio come nei film di Harry
Potter, Silente è l’espertissimo giocatore di scacchi,
capace di manipolare gli altri trattandoli come pedine sulla sua
scacchiera. Questa volta, però, le sue motivazioni sono molto
personali.
Lo specchio delle Brame dimostra
che teme il suo avversario, Gellert, ma anche che tiene ancora
troppo a lui per affrontarlo di persona. Sappiamo, dalle parole
della Rowling, che Albus e Gellert erano innamorati, nei giorni
dell’adolescenza, o meglio
Silente amava il suo sodale. Inoltre, in una scena lo vediamo e
ascoltiamo mentre spiega perché sta mandando proprio Newt sulle
tracce di
Grindelwald; il magizoologo infatti è una persona pura, un mago
buono e curioso, votato naturalmente al bene, che non ha mai
ricercato il potere, a differenza di
Silente stesso.
Il potente mago, futuro preside di
Hogwarts, teme che il suo istinto lo porterebbe ad abusare della
magia che Newt incontrerà in Francia, e quindi preferisce mandare
una persona di cui si fida ciecamente, piuttosto che andare lui in
persona. Dai ciò che si apprende nel romanzo I Doni della Morte,
sappiamo che già una volta, il desiderio di potere di
Silente ha causato sofferenza, in particolare, la morte della
sorella Ariana.
La Warner
Bros ha diffuso un nuovo trailer ufficiale
di Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald diretto da
David Yates con Eddie Redmayne,
Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra
Miller, con Jude Law e Johnny
Depp.AL CINEMA DAL 15 NOVEMBRE
2018
Alla fine del primo film, il
potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene
catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti
d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne).
Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a
fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la
maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire
dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri
non-magici.
Nel tentativo di contrastare i
piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex
studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole
dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno
divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche
tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre
più minaccioso e diviso.
Animali Fantastici: I Crimini di
Grindelwald
Il film presenta un cast corale
guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del
cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William
Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.
Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates,
tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David
Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.
L’uscita italiana del film è
prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei
cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società
della Warner Bros. Entertainment Company.
Un giro per Porta Romana in compagnia di una delle donne più
invidiate del mondo e “un vocale di dieci minuti” per dire a
Fabri Fibra e a tutti che #EPCC, l’appuntamento di
culto della seconda serata di Sky Uno, sbarca in primetime e va a
teatro.
Prima puntata con due dei nomi più
chiacchierati, amati e seguiti degli ultimi anni per EPCC A
TEATRO, lo show di Alessandro Cattelan
produzione originale Sky che stasera debutta su Sky
Uno dalle 21.15 per poi essere disponibile anche on
demand. Dal teatro Franco Parenti di Milano, il conduttore
intervisterà Tommaso Paradiso, il frontman dei
TheGiornalisti di cui è appena uscito l’ultimo disco, LOVE, e la
modella e attrice Emily Ratajkowski.
Per la prima volta ospite in un
programma della Tv italiana, oltre all’intervista alla scrivania
Emily Ratajkowski farà con il padrone di casa del late
night show un vero e proprio tour del quartiere di Porta Romana che
farà tappa anche da Giannasi, lo storico baracchino di street food
di Piazza Bruno Buozzi.
Il cantante, invece, dalle tavole
del palcoscenico del Parenti invierà a Fabri Fibra quel “vocale di
10 minuti” che ha spopolato quest’estate grazie a Felicità
puttana, la hit dei TheGiornalisti in cima alle classifiche
per tutta l’estate.
A introdurre la puntata di stasera,
una clip introduttiva con Valerio
Mastandrea, fra gli attori più bravi del nostro
cinema. Con Alessandro si divertirà a fare il verso al film cult di
Alejandro González Iñárritu Birdman, travestendosi appunto nell’uomo
uccello interpretato nel film premio Oscar da Michael Keaton e
provando a dissuadere il conduttore di Sky Uno dal portare il suo
show in teatro.
Negli ultimi cinque anni lo show si
è imposto come appuntamento di culto della seconda serata di Sky
Uno. Oltre all’esordio in prime time e al nuovo palcoscenico, EPCC
A TEATRO manterrà intatte l’ironia e in parte anche la struttura
del late night show, raddoppiando però la durata di ogni puntata.
Inoltre, a marcare la continuità con l’esperienza della seconda
serata degli ultimi anni, anche la punteggiatura musicale degli
Street Clerks, house band del programma
già spalla del padrone di casa nelle ultime edizioni di E poi
c’è Cattelan.
E POI C’È CATTELAN A TEATRO, da stasera ogni martedì
alle 21.15 su Sky Uno e disponibile su Sky On
Demand
La Commissione di Selezione per il
film italiano da candidare all’Oscar istituita dall’ANICA lo scorso
giugno, su incarico dell”Academy of Motion Picture Arts and
Sciences”, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola
BORRELLI, Marta DONZELLI, Gian Luca FARINELLI, Antonio MEDICI,
Silvio SOLDINI, Maria Carolina TERZI, Maria Sole TOGNAZZI, Stefania
ULIVI, Enrico VANZINA, ha designato il film Dogman di
Matteo Garrone a rappresentare il cinema italiano alla selezione
del Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera alla 91ma
edizione degli Academy Awards.
L’annuncio delle nominations è
previsto per il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di consegna
degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 24 febbraio 2019.
In una periferia sospesa tra
metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere
quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide
le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di
toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo
rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza
l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a
riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta
dall’esito inaspettato.
LA NOSTRA INTERVISTA A MATTEO GARRONE
“Dogman è un film che si ispira
liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa, ma
che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che
siano avvenuti. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici
anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte,
cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa,
l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua
umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così
cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo
che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si
illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio
quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre
uguale, e quasi indifferente”. – Matteo Garrone
Chi, almeno una volta nella vita,
non ha fantasticato sul mondo dei cinecomic
creando scenari che vorremmo vedere sul grande schermo o rapporti
sentimentali tra i loro personaggi preferiti?
Dall’universo cinematografico
dei MarvelStudios
a quello degli X-Men, passando per le serie
televisive CW e arrivando al DC
Extended Universe, i fan hanno ammirato (e in certi
casi detestato) le diverse trasposizioni di fumetti,
talvolta sognando abbinamenti di coppia che normalmente non
avrebbero possibilità sul piccolo e grande schermo.
Si è dunque scoperto che, alla pari
delle fan-fiction su una qualsiasi storia romanzata come
Twilight, anche il genere supereroistico non
sfugge alla pratica della “ship“, con la community del web
che si ritrova a discutere costantemente su quali personaggi
potrebbero rappresentare coppie irresistibili (ma improbabili).
Le fan art, in
questo senso, hanno soltanto incoraggiato i fan a mettere su carta
i propri desideri, e di conseguenza il web, con i suoi forum aperti
e i social network con le sue pagine affiliate, sono diventati uno
spazio di condivisone comune. Talvolta coinvolgendo due eroi dello
stesso universo, talvolta ipotizzando interessanti combinazioni che
mettono assieme eroi Marvel e DC, trascendendo ogni
confine che – di norma – impedisce loro di incontrarsi nei
fumetti.
Ecco allora di seguito 25
fan-art sulle coppie più curiose e improbabili del mondo
dei fumetti realizzate dal loro fandom:
Nella gallery che potete sfogliare
qui sopra troverete davvero di tutto: un match impossibile fra la
divina Wonder Woman e il teenager
Peter Parker, o ancora Diana
Prince con la criminale Harley Quinn; e
poi Magneto e Professor X,
amici-nemici Mutanti, i fratelli d’armi Steve
Rogers e Bucky Barnes, i reietti di New
York Jessica Jones e Daredevil,
le due menti scientifiche Bruce Banner e
Tony Stark e molti altri ancora.
Compare su
Instagram la foto dal set di Dark
Phoenix che immortala James McAvoy e Michael
Fassbender nei panni del Professor X e di
Magneto. A quanto pare, nemmeno in questo film, si
riuscirà ad avere una versione davvero “cattiva” del signore del
magnetismo.
Resta poi da vedere in che modo il
film sarà collocato nella continuity degli X-Men e
in che misura la fusione tra Disney e
Fox abbia influito sulla produzione.
Il film diretto da Simon
Kinberg sta avendo una produzione travagliata,
probabilmente a seguito delle manovre al vertice della produzione
Fox che dovrebbe essere acquisita dalla Disney insieme a tutte le
sue proprietà intellettuali, tra cui ovviamente compaiono anche gli
X-Men cinematografici.
Nei fumetti la donna è un perfetto
clone genetico di Nathaniel Essex, il cui
potere di mutaforma cellulare l’ha reso celebre tra gli antagonisti
dei mutanti. La saga della Fenice Nera è
stata male accennata in X-Men: Conflitto
Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Di seguito
una breve sinossi del film:Jean Grey
inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la
trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se
la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che
vivono nel mondo.
Mel Gibson è stato
scelto dalla Warner Bros per dirigere il nuovo adattamento de
Il Mucchio
Selvaggio, il film del 1969 diretto
da Sam Peckinpah e con William
Holden. Il film in questione è un caposaldo della cultura
cinematografica mondiale e americana, tanto che è stato inserito
nella U.S. Library of Congress per il suo
significato artistico e culturale.
Secondo THR, il remake è
stato affidato a Mel Gibson che al moemnto è
impegnato alla produzione e alla regia del suo nuovo film
ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi, nonostante
l’alto profilo del remake di un film leggendario, Il nuovo mucchio
selvaggio dovrà aspettare la fine della produzione del film di
Mel Gibson.
Ricordiamo che l’ultima esperienza
dietro la macchina da presa di Gibson lo ha
portato agli Oscar con ben sei candidature per La Battaglia di Hacksaw
Ridge. L’ultima sua apparizione da attore invece è
quella in Dragged accross
concrete, visto a Venezia 75.
Il mucchio selvaggio (The Wild
Bunch) è un film del 1969 diretto da Sam Peckinpah. Il film (che
buona parte della critica statunitense considera tra i 10 migliori
western di sempre) divenne famoso grazie all’eccellente cast
(William Holden, Ernest Borgnine, Robert Ryan, Warren Oates per
citarne alcuni) e per la storia truculenta e “sporca” dei
protagonisti, compresa la scena finale del massacro.
Tratto da un racconto di Roy N.
Sickner, attore e stuntman, la sceneggiatura fu scritta da Walon
Green, poi riscritta da Sam Peckinpah stesso. Nel 1999, è stato
scelto per la conservazione nel National Film Registry della
Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American
Film Institute l’ha inserito all’ottantesimo posto della classifica
dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci
anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al settantanovesimo
posto. (Wiki)
Il tragico epilogo di Avengers: Infinity
War ha decretato la fine, per certi versi, di tutto
ciò che sapevamo dell’universo Marvel e suggerito che
Avengers 4, l’ultimo film della
Fase 3, chiuderà i conti con il passato aprendo le porte al
futuro.
Thanos ha
finalmente realizzato il suo piano: collezionare le gemme
dell’infinito, indossare il guanto e schioccare le dita, ponendo
fine al caos regnante e dimezzando la popolazione terrestre. E
dopo, cosa succederà? Sappiamo che i nostri eroi dovranno
confrontarsi con il lutto (permanente?), che Nick
Fury è riuscito a inviare in extremis un sos a
Carol Danvers e che Ant-Man
potrebbe rivelarsi fondamentale.
Di seguito tutti gli scenari già
impostati dopo la fine di Infinity War e lo
schiocco delle dita di Thanos:
La pace di Thanos
Infinity War,
contrariamente al tradizionale racconto di supereroi, ha visto
trionfare il villain del film sacrificando il suo esercito,
l’Ordine Nero, e sua figlia adottiva Gamora per
ottenere la gemma dell’anima. La più importante, ma anche la più
dolorosa.
Tuttavia lo schiocco delle dita
costa caro al Titano Pazzo, che dopo aver combattuto contro
Thor e usato il guanto, riporta seri danni al
braccio. Ciò non gli impedisce di godersi il tanto agognato
“riposo” nella sua fattoria, mentre sorridente osserva il sole
tramontare nel silenzio più assoluto.
I Vendicatori sotto shock
Le fila dei Vendicatori sono state
decimate dallo schiocco delle dita di Thanos e
alla fine di Infinity War gli unici eroi rimasti
in vita sono Steve Rogers, Natasha
Romanoff, James Rhodes, Bruce
Banner, Thor e Tony
Stark, oltre a Rocket e
Nebula.
Alcuni sono rimasti nel Wakanda,
sconvolti per non essere riusciti a fermare il piano del Titano
Pazzo, altri giacciono sul pianeta Titan contando le vittime che
sono scomparse come polvere fra le loro braccia (tra cui
Peter Parker in una scena molto commovente con
Stark). Insomma, tutti sono in uno stato di shock senza
precedenti.
Tuttavia, anche se la situazione
sembra irrimediabile, i Vendicatori possono ancora contare su
alcuni alleati come Ant-Man, Occhio di
Falco, Okoye, M’Baku e
Shuri, sopravvissuti all’epilogo. Come andrà a
finire?
L’arrivo di Captain Marvel
L’unica scena post credits presente alla
fine di Avengers: Infinity War ha
anticipato l’arrivo nel MCU di Captain Marvel, chiamata in soccorso
da Nick Fury (che con Carol Danvers condivide un
passato di collaborazioni, ma ne sapremo di più nel cinecomic in
uscita a Marzo 2019) per risolvere la situazione.
Nella sequenza prima sentiamo le
voci di Nick Fury e Maria Hill che si chiedono se
Tony Stark sia stato rintracciato dopo la sua scomparsa, poi in
macchina, quando improvvisamente un furgone nero si schianta contro
la loro auto. Il veicolo però è vuoto, così i due si allarmano e la
Hill inizia a dissolversi in polvere. L’ex leader dello
S.H.I.E.L.D. intuisce cosa sta accadendo e chiama con il suo
cerca-persone Captain Marvel. Nero.
Resta da capire come l’assenza di
Captain Marvel verrà giustificata e come
interverrà in Avengers 4.
A confermarlo è stato il presidente
Kevin Feige, affermando che “Proprio come nel
primo Ant-Man, il film contiene indizi nel Regno Quantico sotto
forma di frame“.
Vi ricordiamo che
in Ant-Man abbiamo
visto Hank Pym spiegare che trovarsi
all’interno del Regno Quantico fa
perdere tutto il senso del tempo, e questo ha fatto ipotizzare che
gli eroi andranno proprio lì dopo gli eventi Infinity
War per fermare Thanos prima che diventi una
minaccia.
D’altronde la scena post-credits di
Ant-Man e Wasp ha luogo in concomitanza con i
minuti finali di Infinity War, e mentre i
Vendicatori stavano affrontando Thanos nel Wakanda, Scott Lang
entra nel Regno Quantico senza sapere che ne sarebbe rimasto
intrappolato….come farà a fuggire?
La timeline di Agents of S.H.I.E.L.D. stagione 5
Uno sguardo sul possibile scenario
post Avengers 4 ci è stato fornito dalla quinta
stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., dove
Phil Coulson viene rapito e portato nel futuro (90
anni dopo il presente).
Così facendo Coulson e il suo team
si sono trovati in una stazione spaziale chiamata Faro,
supervisionata dagli alieni Kree, con la Terra distrutta e ciò che
restava della razza umana. Questa trama intricata alla fine ha
rivelato che lo SHIELD doveva tornare al 2018 per fermare questa
futura catastrofe.
Per quanto riguarda la seconda metà
della stagione, ambientata nei giorni precedenti agli eventi di
Infinity War, la narrazione ha completamente
ignorato ciò che accadeva al cinema sprecando la timeline
alternativa che in pratica non si realizzerà mai.
Il mistero di Avengers 4
Sappiamo già, visto l’epilogo
tragico di Infinity
War, che Avengers
4 sistemerà quasi sicuramente ciò che è andato storto
nel precedente film; o meglio, sarà un tentativo dei nostri eroi di
porre rimedio allo schiocco di dita di Thanos che ha messo fine a
metà dell’universo vivente, portando con sé moltissimi eroi, tra
cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e Bucky.
Tuttavia Kevin
Feige, i fratelli Russo e l’intero cast non hanno ancora
rivelato nulla degli eventi del quarto film sugli
Avengers, tranne il fatto che (come visto nell’unica
scena post credits di Infinity
War)Captain Marvel arriverà in
soccorso per regolare i conti con il Titano Pazzo.
Numerose foto dal set
di Avengers 4 sembrano aver rivelato
scenari appartenenti al passato del MCU: Thor e Loki mostrati
insieme allo S.H.I.E.L.D. in quella che era chiaramente una
sequenza del primo Avengers,
oppure Captain America che indossa il
suo classico costume rosso e blu (prima dell’upgrade)
mentre altri scatti rubati durante le
riprese vedono Tony
Stark e Ant-Man nei loro
costumi attuali, dettaglio che sembra confermare l’ipotesi dei
viaggi nel tempo. Insomma, è quasi certo che gli eroi torneranno
nel passato e rivisiteranno gli eventi dei precedenti film dei
Marvel Studios, e che molto
dipenderà dall’esito della relazione fra Steve e Tony.
Dopo le foto ufficiali e le
immagini dal set, Todd
Phillips condivide un nuovo scatto di Joaquin
Phoenix nel panni di Arthur Fleck. Questa
volta, il protagonista del film è mascherato da clown, in una posa
molto differente rispetto a quella che abbiamo visto pochi giorni
fa. Trucco più classico e parrucca ricciuta, il clown di queste
foto è triste, e seduto in un angolo, in una rappresentazione
iconografica del personaggio da circo, che poco e niente ha a che
fare con quel Clown Principe del Crimine che
conosciamo dai fumetti.
La trasformazione arriverà molto in
avanti, nel film, immaginiamo, e la campagna marketing inaugurata
così tanto prima dall’uscita della pellicola, prevista per il
prossimo anno, è una tattica che incuriosisce. La produzione ha
deciso di sciupare subito i look del personaggio? Riuscirà a tenere
alta l’attenzione per la storia così tanto a lungo? Oppure sono
tecniche che sviano l’attenzione dei fan e che sono mirate a una
sorpresa più grande?
Staremo a vedere, intanto, ecco la
nuova foto di Joaquin Phoenix dal set di
Joker:
LEGGI ANCHE – Tutto quello che
sappiamo su Joker con Joaquin Phoenix
Joker arriverà nelle sale
il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle
ultime ore dalla Warner
Bros e sarà diretto da Todd
Phillips (Una notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
Il sito The Wrap
ha annunciato che Birds of
Prey uscirà ufficialmente il 7 febbraio 2020, ma anche
che Birds of Prey non sarà il titolo ufficiale del
film. Il film sarà distribuito anche in IMAX e il posizionamento a
febbraio sembra indicare la speranza della Warner Bros di inserire
il film in un slot di uscite in cui non c’è ancora troppa
competitività, visto che i blockbuster supereroistici hanno un
maggiore spazio nella primavera inoltrata.
Ora che la data d’uscita è stata
decisa, anche se non è scolpita nella pietra e potrebbe subire
ulteriori modifiche o spostamenti, la Warner Bros potrebbe
annunciare a breve nuovi dettagli ufficiali sul film, come il cast
ufficiale, o il titolo del film, che secondo alcuni rumors potrebbe
addirittura essere Harley Quinne Birds of
Prey. Margot Robbie infatti è l’unico
membro ufficializzato del cast del film e riprenderà il ruolo della
spalla di Joker, già interpretato in Suicide Squad.
Cathy
Yan dirigerà il film scritto
da Christina Hodson. Il cast non è stato ancora
ufficializzato, la Robbie a parte, ma secondo gli ultimi
report Gugu
Mbatha-Raw e Jurnee
Smolett-Bell sono le frontrunner per interpretare
Black Canary, per
Cacciatrice, Margaret Qualley (The
Leftovers), Mary Elizabeth Winstead (10
Cloverfield Lane, Fargo) e Cristin
Milioti (Black Mirror, How I Met Your Mother) sono in
lizza, mentre Roman Sionis sarà Maschera
Nera.
Elizabeth Banks ha
confermato via Twitter che oggi è stato battuto il primo ciak di
Charlie’s Angels, il nuovo reboot della famosa
serie tv andata in onda a cavallo tra gli anni ’70 e ’80.
Nell’annuncio del film, spicca il
nome di Bill Pope, direttore della fotografia di The
Matrix, ma anche di Baby Driver e de
Il Libro della Giungla. Un’aggiunta di pregio al
cast tecnico del film.
Kristen Stewart,
Naomi Scott e Ella Balinska
saranno le protagoniste del reboot di Charlie’s
Angels. Il film sarà diretto da Elizabeth
Banks. Nel cast anche la stessa Banks e Patrick Stewart, entrambi
nel ruolo di Bosley.
Charlie’s
Angels è originariamente una serie televisiva
prodotta da Aaron
Spelling e Leonard Goldberg,
andata in onda dal 1976 al 1981 sul canale statunitense ABC. Ne
sono stati trasmessi 118 episodi, preceduti da un film-pilota
andato in onda sei mesi prima dell’inizio effettivo della serie (21
marzo 1976). I tre “angeli” della prima stagione sono Sabrina
Duncan (interpretata da Kate Jackson), Jill
Munroe (Farrah Fawcett) e Kelly Garrett
(Jaclyn Smith).
L’SOS di Nick Fury alla fine di
Avengers: Infinity War ha
presentato Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe.
E adesso si aspetta l’uscita del film standalone sul personaggio
interpretato da Brie Larson e che sembra sarà la
carta vincente dei Vendicatori contro Thanos.
Ma cosa sarebbe accaduto se Carol
Danvers fosse stata già in Infinity War? Un video,
decisamente esilarante ma anche plausibile che è stato realizzato
da Aldo Jones, ci mostra quale sarebbe potuta
essere la situazione conclusiva del film dei Russo se Carol fosse
arrivata prima sulla Terra.
Sicuramente Thor avrebbe davvero
dovuto “mirare alla testa”, ma in questa versione, l’intervento di
Captain Marvel rimette tutto al
posto giusto, con il Titano Pazzo che non riesce affatto a compiere
la sua missione, per la salvezza di tutto l’universo!
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il
cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Il fandom di Star
Wars, lo sappiamo, sa essere oltremodo critico
rispetto ad alcune scelte o soluzioni narrative presenti nei film
della saga, come è stato assai duro nei confronti di personaggi che
– secondo una parte della comunità di appassionati – non
onorerebbero la storia di questo racconto a cavallo tra due
secoli.
La lista sarebbe lunga, tuttavia ce ne sono alcuni che proprio
non sono andati giù a tantissimi fan, partendo dalla trilogia
originale e arrivando al presente con gli episodi del nuovo
corso.
Ecco allora di seguito i 10
nuovi personaggi che, secondo i fan, hanno soltanto danneggiato il
franchise di Star Wars (via ScreenRant):
Zam Wesell
Zam Wesell è il
cacciatore di taglie assunto da Jango Fett per uccidere
Padme Amidala in Episodio II: L’Attacco
dei Cloni. Prima fallisce uccidendo accidentalmente la sua
controfigura, poi libera i pericolosi kouhuns (creature simili a
dei millepiedi) nella sua camera da letto, e anche allora il suo
tentativo va a vuoto.
Non si era affatto presentata come
un personaggio terribile Zam, tuttavia sembra che il film non abbia
speso del tempo per approfondire la sua personalità o spiegare cosa
significasse, per una donna, occupare una posizione di lavoro
solitamente in mano agli uomini…
Dooku
Il conte Dooku ha
debuttato nel franchise in Episodio II: L’attacco dei
cloni, comparendo successivamente anche anche in
Episodio III: La vendetta dei Sith, rivelando un
retroscena del suo passato (venne addestrato da Yoda ma influenzato
dal lato oscuro della Forza scelse di unirsi ai Sith).
Tuttavia quello che avrebbe potuto
essere un villain temibile risulta invece il risultato di un
Christopher Lee poco ispirato, nonostante l’attore
abbia una filmografia ricca di personaggi del genere. Di fatto
Dooku non riesce mai a raggiungere i livelli degli altri
antagonisti di Star Wars.
Salacious Crumb
Il primo contatto con
Salacious Crumb avviene in Il Ritorno
dello Jedi, nella reggia di Jabba The
Hutt dove la creatura lavora come animale domestico del
boss malavitoso. Ha le fattezze di una scimmia e di una lucertola,
ma non è chiara la sua provenienza e la specie a cui appartiene.
Sappiamo soltanto che è il burattino di Jabba e nient’altro.
al contrario di un’icona come
Yoda, Salacious non ha mai avuto lo stesso
trattamento e il franchise si è quasi dimenticato di spiegarci
qualche dettaglio in più sul personaggio. Come è arrivato alla
corte del suo padrone? Qual è la sua personalità? O è lì solo come
soprammobile?
Dexter Jettster
Ancora in Episodio II:
L’attacco dei Cloni ci viene introdotto il personaggio di
Dexter Jettster, proprietario di Dex’s Diner
e vecchio amico di Obi-Wan Kenobi. Ha un ruolo molto
piccolo, ma fondamentale per lo svolgimento della trama: esamina
infatti una freccia avvelenata per Obi-Wan, e ne identifica la
provenienza da Kamino, quindi la genesi dell’esercito di cloni.
Insomma, viste le premesse e le sue
conoscenze, Dexter avrebbe potuto essere senza dubbio un elemento
interessante da approfondire; purtroppo nel film viene ritratto
come lo stereotipo del cuoco di una bettola e nient’altro.
Ewoks
Nella community di fan di
Star Wars l’opinione sugli Ewok è
oltremodo controversa: c’è chi li ama, e chi li odia senza appello.
Ma perché? Queste creature simili a orsacchiotti sarebbero troppo
infantili per svolgere un ruolo chiave nell’episodio conclusivo
della trilogia originale, o almeno è ciò che afferma una parte
degli appassionati.
Così, mentre Il ritorno
dello Jedi avrebbe dovuto essere il culmine drammatico
degli sforzi dei ribelli per distruggere la Morte Nera e Darth
Vader, gli Ewok alleggerirebbero fin troppo il tono (forse per
infondere nel film un’atmosfera più adatta ai bambini?).
Bail Organa
Menzionato nella trilogia originale
di Star Wars, il personaggio di Bail Organa torna
in carne e ossa in Episodio II: L’attacco dei
cloni come membro rispettato del Senato della Repubblica e
confidente di Padme Amidala, nonché padre adottivo
di Leia. Bail e sua moglie Breha infatti presero
la bambina con loro per nasconderla dalla furia di Anakin
Skywalker.
Tuttavia l’importanza del ruolo
viene sacrificata per esigenze di sceneggiatura e nonostante il
contributo di un attore come Jimmy Smits, il
personaggio finisce in un piccolo angolo dimenticato senza che il
suo potenziale venga sfruttato.
J’ywz’gnk Kchhllbrxcstk Et’nrmdndlcvtbrx
Un nome impronunciabile, un
personaggio di cui fatichiamo a capire il ruolo all’interno del
franchise: J’ywz’gnk Kchhllbrxcstk
Et’nrmdndlcvtbrx, inserito da George
Lucas nella seconda versione aggiornata con effetti visivi
de Il Ritorno dello Jedi.
Questi appare come cantante della
Max Rebo Band, nella Special Edition pubblicata nel 1997,
esibendosi con una a dir poco fastidiosa canzone chiamata “Jedi
Rocks”.
Ammiraglio Holdo
Il vice ammiraglio Holdo fa la sua
comparsa nel franchise nel tanto e ingiustamente criticato
Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, interpretato da
Laura Dern. Viene presentata come una donna forte
che guida la flotta della Resistenza in assenza di Leia, senza
dimenticare l’eroico sacrificio che compie alla fine del film.
Tuttavia al netto del suo gesto,
Holdo non ha molte scene prima di arrivare a compiere l’impresa, e
per questo motivo sembra che il suo atto di altruismo non riesca a
generare lo stesso impatto emotivo che avremmo avuto conoscendola
meglio.
Wodibin
Warwick Davis è un
attore con alle spalle una rinomata carriera e una storia decennale
con il franchise di Star Wars: ha infatti
interpretato Wicket l’Ewok in Il Ritorno dello
Jedi, Wald ne La minaccia fantasma e
Wollivan in Il Risveglio della
forza. Fino ad arrivare a Gli Ultimi
Jedi, dove veste i panni di Wodibin,
uno straniero nella città del casinò di Canto Bight.
Oltre a non vedere mai realmente il
suo volto, l’attore recita in poco più che un cameo, sprecando del
tutto il suo talento.
Elan Sleazebaggano
Il personaggio di Elan
Sleazebaggano appare in L’attacco dei cloni per meno di
dieci secondi, per alcuni un periodo di tempo “troppo doloroso”.
Stiamo parlando di una sorta di spacciatore intergalattico che
cerca di vendere bastoni della morte a Obi-Wan Kenobi
in un locale notturno di Coruscant. Successivamente il cavaliere
jedi risponde usando i suoi poteri convincendo Elan a “tornare
a casa e ripensare alla sua vita“.
Praticamente una scena che potrebbe
essere rivenduta come spot pubblicitario, con tanto di slogan salva
vita…
Robert Downey Jr. e Chris
Evans sono i pilastri del Marvel Cinematic Universe. Non
solo, con Thor, hanno avuto una trilogia tutta per loro, a
differenza degli altri supereroi Marvel, ma sono stati anche i due
interpreti a portare sul grande schermo Captain America e
Iron Man, gli eroi che, con Civil War,
hanno dato forma al MCU come mai nessuno
prima.
Non c’è da sorprendersi, dunque, se
dopo tanti anni di collaborazione sotto il tetto dei
Marvel Studios, i due siano diventati
amici. I due attori hanno descritto di recente, via
Twitter, la loro amicizia come se fosse un film
d’animazione della Disney/Pixar. Ecco di seguito cosa ha proposto
Robert Downey Jr.:
Entrambi gli attori torneranno in
Avengers 4, la loro ultima
avventura per i Marvel Studios. Stando alle prime
voci, per Robert Downey Jr. sarà previsto un
“ritiro”, con Iron Man che lascia il comando dei
Vendicatori a eroi più giovani, mentre è molto probabile che
Captain America potrebbe effettivamente morire per
mano di Thanos, e il suo testimone sarà raccolto da Captain Marvel, pronta ad arrivare nel
MCU.
La scena dell’interrogatorio ne
Il Cavaliere Oscuro, in cui il Batman di
Christian Bale “interroga” il Joker di
Heath Ledger è diventata simbolica per il film di
Christopher Nolan. Ci sono diverse storie in
merito alla realizzazione di quella scena, da Bale che ha picchiato
davvero Ledger, a Ledger che chiedeva a Bale di
continuare a picchiarlo.
Adesso Tommy Wiseau
ha deciso di rifare completamente quella scena, visto che già si
era proposto come nuovo Joker. Wiseau è tornato
alla ribalta in seguito a The Disaster
Artist, il film di e con James Franco
in cui l’attore ripercorre la carriera di Tommy
Wiseau, fino alla realizzazione di The
Room e alla nascita del suo “mito”. Adesso l’attore,
produttore, regista non vuole lasciare andare questa nuova ondata
di notorietà e, in pieno stile personale, fa di tutto per rimanere
sulla cresta. Come c’è da aspettare, il risultato è assolutamente
esilarante!
Il licenziamento di
James
Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol.
3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo nella
realizzazione del film, tuttavia prima che fosse annunciato il
licenziamento Gunn aveva completato la sceneggiatura,
quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa
allo script: la Disney avrebbe usato o meno lo script realizzato
dal regista e sceneggiatore.
Adesso Sean Gunn,
fratello di James che nel franchise interpreta Kraglin e fornisce
anche la mmo-cap di Rocket Raccoon, ha parlato
con Tulsa
Worlddella sua carriera, ma gli è anche stato
chiesto del fratello e di qual è la situazione in produzione in
merito a Guardiani della Galassia Vol. 3. In
particolare, Sean Gunn ha confermato che lo studio
userà la sceneggiatura firmata dal fratello:
“Non conosco i dettagli precisi
relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film.
So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la
sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è
stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per
lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un
film, e adesso sono in sospeso.”
La situazione sembra quindi non
evolversi particolarmente per James Gunn, dal
momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista
non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le
dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del
film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del
regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima
informazione dovrebbe assicurare al pubblico il
ritorno di Dave Bautista nei panni di Drax,
dal momento che l’attore aveva dichiarato che non avrebbe ripreso
il ruolo se non fosse stata utilizzata la sceneggiatura firmata da
James Gunn.
Guardiani della Galassia
Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i
Marvel Studios.
Il network americano della CBS dopo le foto promozionali ha diffuso le clip di
S.W.A.T. 2×01 il primo atteso episodio
della seconda stagione di S.W.A.T.
https://youtu.be/uimRQPF03pM
https://youtu.be/T2yLvJO0ZsI
https://youtu.be/LeQ7TBGek1M
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S.W.A.T. 2×01
S.W.A.T. 2 è
la seconda stagione della nuova serie tv creata
da Aaron Rahsaan Thomas per il network
americano della CBS.
Nel cast di
S.W.A.T. protagonisti sono Sergente Daniel
“Hondo” Harrelson, interpretato da Shemar Moore, Jessica Cortez, interpretata
da Stephanie Sigman, Jim Street, interpretato da Alex
Russell, David
“Deacon” Kay, interpretato da Jay
Harrington,Christina “Chris”
Alonso, interpretata da Lina
Esco, Dominique Luca, interpretato
da Kenny Johnson, Jeff Mumford,
interpretato da Peter Onorati,Victor
Tan, interpretato da David Lim.
Il box office italiano
si riprende grazie ai nuovi titoli arrivati nelle sale
cinematografiche italiane che attirano tantissimi spettatori.
Come prevedibile, Gli Incredibili 2 apre in testa al
botteghino, incassando ben 4,1 milioni di euro in 853 sale a
disposizione, registrando una media per sala che sfiora i
cinquemila euro.
Ma la media migliore della
classifica la ottiene The Nun, che esordisce in seconda
posizione con 2,4 milioni incassati in 441 copie, per una media
pari a 5500 euro, decisamente alta per un horror.
Una storia senza nome chiude il
terzetto sul podio incassando 346.000 euro in circa 320 sale
disponibili.
The Equalizer
2 scende al quarto posto con altri 344.00 euro
con cui totalizza 1,1 milioni, mentre Mamma
Mia! Ci risiamo super il tetto dei 3 milioni
con altri 329.000 euro.
Calo anche
per Hotel Transylvania 3 – Una vacanza
mostruosa (286.000 euro) e
Gotti (270.000 euro), giunti
rispettivamente a 11,8 milioni complessivi e 971.000 euro
globali.
Mission: Impossible – Falloutprecipita in
ottava posizione con altri 230.000 euro con cui sfiora il tetto dei
5 milioni, mentre Un affare di
famiglia totalizza 527.000 euro con altri
205.000 euro.
Chiude la top10 Resta
con me (97.000 euro), che arriva a quota 3,1
milioni.
Il cavaliere errante, idealista e
nobile, lo scudiero fedele, buffo e veniale, Don Chisciotte
e Sancho Panza, figure romantiche e antiche, cantate,
raccontate, filmate e adesso di nuovo al cinema in L’uomo
che uccise Don Chisciotte, l’ultimo film “maledetto” di
Terry Gilliam, che il regista stava tentando di
realizzare da 25 anni. Nel corso del tempo il progetto è cambiato,
si è evoluto ed ha assunto la forma anomala che arriva in sala,
dopo il passaggio, Fuori Concorso come film di
chiusura, al Festival di Cannes
2018.
Prendendo a prestito i personaggi
del romanzo di Cervantes, Gilliam racconta di Toby, un regista
dall’ego smisurato che, per girare uno spot ispirato a Don
Chisciotte, si trova in Spagna, nei pressi del villaggio
dove, dieci anni prima, ambietò il suo primo film da studente di
cinema, un altro adattamento del Don Chisciotte di
Cervantes. Ritrovare quei luoghi cambiati e segnati dal
suo passaggio, mette Toby su un cammino inaspettato, soprattutto
quando la sua strada si incrocia con quella di Javier, calzolaio
del piccolo villaggio che, dopo aver interpretato il cavaliere nel
film del regista, si è convinto, fino ad impazzire, di essere lui
il vero Don Chisciotte.
Sgangherato e sognante, proprio
come il suo protagonista a cavallo di Ronzinante, L’uomo
che uccise Don Chisciotte è un film nel film, che fino
alla fine mescola i suoi piani narrativi, il flusso di coscienza
del regista stesso, che con estrema ostinazione è riuscito a
portare a termine il suo progetto. Non si può fare a meno di
considerare la travagliata produzione del film, dettagliatamente
raccontata nel documentario Lost in la Mancha,
perché proprio i 25 anni impiegati da Gilliam a terminarlo sembrano
essere fondamentali per lo sviluppo della storia: L’uomo che uccise
Don Chisciotte si allontana, dopo la prima mezz’ora, dal suo
percorso narrativo, per diventare un’anarchia romantica e folle,
che sembra sfuggire dalle mani dello stesso Gilliam, prendendo vita
propria e scappando di continuo dal tentativo di assumere una forma
narrativamente ordinaria.
Mattatori di questa
rocambolesca avventura sono Adam Driver e Jonathan Pryce.
Il primo conferma la presenza scenica, le doti di interprete
delicato e fisico, uno dei migliori della sua generazione, mentre
la tristezza, la malinconia, l’idealismo esasperato del personaggio
letterario sono tutti affidati a Pryce, che si assume il ruolo,
occupando il posto che doveva di Jean Rochefort e John
Hurt, entrambi morti in attesa che il film venisse
realizzato. Ai due attori deceduti è dedicato il film.
Gilliam sembra aver approfittato di
questa irripetibile occasione per raccontare se stesso attraverso
Don Chisciotte, idealista tanto puro da diventare folle, ma anche
attraverso Toby, regista ambizioso e talentuoso ma distratto dal
culto di sé, senza risparmiarci la sua visione severa e grottesca
dei produttori, i veri villain della storia, stolti ricconi
ignoranti, senza cuore né pietà. In questo modo sembra impossibile
scindere la storia del regista stesso con quella di Toby, che a sua
volta si sovrappone con quella del personaggio di Cervantes, ma che
si intreccia anche con quella di Angelica/Dulcinea, la
dama/prostituta salvata da Don Chisciotte. I “romantici
rottami”, Don Chisciotte e Sancio Panza, diventano compagnie
amichevoli e rassicuranti, così come il film che si attacca al
cuore dello spettatore, un pasticcio per il quale è impossibile non
provare tenerezza, nonostante la confusione, nonostante le
imperfezioni.
Gilliam è riuscito a portare al
cinema la sua personale versione di Don Chisciotte de la
Mancha, ma a che prezzo? Il prezzo della storia, il prezzo
di un film più ordinario che avrebbe ripagato, anche
economicamente, gli anni e gli sforzi, il prezzo di fatiche e beghe
legali risoltesi soltanto poche settimane dopo la presentazione a
Cannes. L’uomo che uccise Don
Chisciotte è il racconto di un sogno realizzato che alla
fine ha divorato lo stesso sognatore.
Il MCU (Marvel Cinematic Universe) si avvia verso la
conclusione della Fase 3 che coinciderà con
l’uscita nelle sale di Avengers 4,
film ancora senza titolo in arrivo a Maggio 2019, e mentre è già
tempo di bilanci e teorie per ciò che accadrà dopo lo scadere di
quella data, c’è un aspetto che ha caratterizzato ogni episodio:
l’evoluzione dei personaggi attraverso i loro costumi.
Perché non si tratta solamente di
armature o abbellimenti per soddisfare i fan del fumetto, ma di
elementi caratterizzanti della psicologia stessa dell’eroe, del
modo in cui affrontano se stessi e il mondo, di come questi
riflettono le loro qualità ma anche le loro insicurezze.
Prendiamo ad esempio
Thor, che da tormentato dio shakespeariano si è
trasformato in guerriero maturo come fa vedere Avengers: Infinity War, o
alla progressione delle armature di Iron Man,
sempre più forte all’esterno ma fragile nel privato dell’uomo
moderno Tony Stark.
Insomma, un costume può raccontare
più di quanto si pensi. E mentre a Milano finisce la seguitissima
Fashion Week, vogliamo riproporvi quelli che sono i
20migliori look della Fase 3 del
MCU:
Hela
Introdotta in Thor: Ragnarok come primogenita di
Odino che brama per il trono di Asgard, Hela si è
distanziata dal ritratto della figlia di un’incarnazione di Loki
nel personaggio interpretato magnificamente da Cate
Blanchett. Seducente e malefica come nessun altro prima
nel MCU, ha sfoggiato con
naturalezza il suo costume nero aderente, impreziosito da un ampio
mantello e un elegante copricapo munito di corna.
Black Panther
Black Panther si è
rivelato un successo di critico e pubblico per svariate ragioni, ma
il suo stile unico all’interno del MCU va intercettato
sicuramente nei costumi proposti nel film per
T’Challa e colleghi che riflettono l’ambiente
culturale e l’alta tecnologia del Wakanda.
Per quanto riguarda l’uniforme di
Black Panther, parliamo di una tuta nera con inserti viola (ovvero
fili compositi in Vibranio che proteggono dagli urti e danno
energia cinetica) e artigli retrattili, efficiente e molto più
aerodinamico di quello degli Avengers.
Thor
Il look nuovo di zecca scelto per
Thor in
Avengers: Infinity War potrebbe aver lasciato
senza parole parecchi fan, tuttavia rispetto al costume dei
precedenti capitoli mostra qualcosa di evidentemente intrigante,
con un’ armatura che mescola lo stile dei gladiatori romani a
quello dei cavalieri medievali. In più, legato dietro, c’è un
mantello rosso di grande impatto.
Scarlet Witch
L’introduzione di Scarlet Witch
nel MCU risale ad Avengers: Age of Ultron,
dove l’eroina fu determinante per evacuare i civili da Sokovia e
sconfiggere Ultron. In quel caso il costume di Wanda, come vera e
propria estensione dei suoi poteri, aveva assunto un’importanza
specifica, e lo stesso discorso vale per il look scelto per
Infinity War.
Wanda sfoggia dei pantaloni di pelle
nera, stivali, un trench in pelle rosso scuro che fa da perfetto
match ai suoi capelli, e guanti sempre in pelle rossa per
sottolineare l’uso delle sue abilità magiche.
Iron Spider
Come ogni giovane supereroe anche
Peter Parker sognava di unirsi agli Avengers e partecipare alle
loro missioni, ed è ciò che accade al ragazzo in Captain America: Civil
War. Ma è soltanto alla fine di Spider-Man: Homecoming che
Tony Stark gli regala un costume iper-tecnologico,
nuovo di zecca, testato per resistere ad altezze incredibili:
l’Iron
Spider.
Usato in Avengers: Infinity
War, questo abito personalizzato è provvisto di arti
estensibili utili per affrontare Thanos e il suo esercito, e può
far volare Peter nello spazio.
Avvoltoio
Da esponente della working class a
temibile villain di Spider-Man, l’Avvoltoio ha
racimolato tutti i migliori pezzi di tecnologia rimasti nella
spazzatura della battaglia di New York degli Avengers e costruito
il suo costume che sfruttava la tecnologia dei Chitauri. Il
risultato è sorprendentemente letale, un look inedito rispetto ai
precedenti antagonisti del MCU.
The Wasp
Seguendo le orme di sua madre,
Janet van Dyne e originale Wasp,
Hope ha
debuttato con il costume dell’eroina nel sequel di
Ant-Man, appositamente progettato da suo padre e
completo di ali. Il design aggraziato e lo stile letale del suo
combattimento ne fanno uno dei look più riusciti della Fase 3.
Captain America
Dalla sua prima
apparizione fino ad oggi, Captain America
ha sfoggiato tanti costumi quante sono state le sue sfide
all’interno del MCU: la seconda guerra mondiale, la
lotta al terrorismo, le sfide interne con gli Avengers e via
dicendo.
Tuttavia è in Captain
America: Civil War che si riscontra forse il miglior look,
con un’uniforme tattica e con i soliti inserti patriottici
dall’estetica accattivante. Sicuramente funzionale a ciò che
avrebbe dovuto affrontare sul campo.
Doctor Strange
Nonostante l’arsenale di incantesimi
a sua disposizione, Doctor Strange potrebbe semplicemente
far affidamento al suo costume da supereroe, dotato di una tunica
blu scuro, stivali neri e un mantello rosso in possesso di una
propria psicologia. Il che non aggiunge soltanto un tocco romantico
e cavalleresco al personaggio, ma anche l’elemento originale
rispetto agli altri Vendicatori.
Ghost
Il villain principale di Ant-Man e The
Wasp, Ghost, è risultato un
personaggio molto più interessante delle premesse, con il suo
passato di sofferenza e un presente alquanto complesso.
Questo mercenario altamente
qualificato con le capacità di un hacker specializzato, sfoggia un
elegante abito grigio con vari gadget tecnologici che le consentono
di camminare attraverso i muri e nascondersi completamente dalla
vista degli avversari..
Kaecilius
L’ex allievo dell’Antico,
Kaecilius, viene presentato in Doctor
Strange come potente stregone convinto di poter salvare
l’umanità da se stessa aprendo portali pericolosi verso nuovi
universi.
Il suo look è altrettanto eclettico,
con una una tunica color zafferano, i capelli bianchi tirati
indietro e uno strano pigmento turchese intorno agli occhi.
Granmaestro
Thor: Ragnarok ha
catapultato il pubblico in un cangiante e psichedelico universo a
colori ispirato agli anni ’80, distante dai precedenti scenari del
franchise sul Dio del Tuono. E come tale dovevano essere anche i
costumi dei personaggi, a partire dall’eclettico Granmaestro interpretato da
Jeff Goldblum.
Visibilmente truccato, anima dei
party, proprietario di un casinò intergalattico, vestito con una
tunica d’oro: come non armalo?
Valchiria
Un altro personaggio di
Thor: Ragnarok potrebbe concorrere nella gara del
miglior costume: stiamo parlando della Valchiria
interpretata da Tessa Thompson, comparsa in due
abiti memorabili composti da un’elegante armatura di cuoio, un
mantello blu e un elaborato trucco per il viso. La sua divisa
d’altronde mescola lo stile da battaglia della fantascienza storica
e della mitologia tipica norvegese, un mix praticamente
perfetto.
Soldato d’Inverno
Ex fratello d’armi e migliore amico
di Steve Rogers, Bucky Barnes è anche noto al
pubblico come il Soldato
d’Inverno, letale sicario dell’Hydra e ora eroe tra le
fila dei Vendicatori.
E quello apparso in
Avengers: Infinity War, con il nuovo braccio di
metallo made in Wakanda e il simbolo della stessa sovietica di un
rosso brillante, sembra ancora più elegante del passato.
Shuri
La sorella adolescente e super
intelligente di T’Challa, Shuri, è ormai parte
fondamentale dei successi di Black Panther e
ora anche degli Avengers. Conosce tutti i segreti dell’ingegneria,
della chimica e delle ultime tecnologie emergenti, ha creato
fantastici gadget, armi e veicoli per la lotta al crimine, insomma
è un vero genio.
Tuttavia lo stile di Shuri, almeno
nell’abbigliamento, riesce a rispettare la tradizione del suo paese
inglobando elementi di modernità.
Mantis
Introdotto in Guardiani della Galassia
Vol.2, il personaggio di Mantis è
leggermente diverso dalla controparte dei fumetti, anche se la sua
estetica è rimasta intatta per la maggior parte. L’eroina indossa
infatti un body realizzato con un materiale che luccica come le ali
di uno scarafaggio, conferendole l’aspetto sia di un insetto che si
un extraterrestre.
Ayesha
Ayesha, che ha
cambiato molti nomi nei fumetti della Marvel, era originariamente
conosciuta come “Paragon” quando fu creata per essere un membro
dell’Enclave nella loro Cittadella della Scienza che assomigliava
ad un intricato alveare.
Quando compare in Guardiani della Galassia
Vol.2 viene invece raffigurata come un membro della razza
Sovereign, vestita quasi interamente di oro, e venerata per la sua
bellezza e grazia.
Iron Man
Da quando è apparso per la prima
volta nella tuta di Iron Man nel
film del 2008, Tony Stark ha indossato più di una
dozzina di uniformi tra la trilogia e la serie sugli Avengers.
Tuttavia quella vista in Captain America: Civil
War risulta senza dubbio la più interessante ed
equipaggiata.
La Mark XLVI è
infatti la prima armatura ad avere un casco pieghevole, oltre a un
aspetto più elegante e meno ingombrante.
Antico
L’Antico
interpretato e raffigurato da Tilda Swinton in
Doctor Strange
non ha subito ricevuto il plauso e l’approvazione dei fan del
fumetto originale, per come se ne distanziava in merito al genere e
all’etnia, tuttavia le caratteristiche androgine dell’attrice e il
look sono riusciti ad evocare lo stesso spirito minaccioso e
insieme affascinante del personaggio.
Captain Marvel
Non l’abbiamo ancora vista in azione
sul grande schermo, ma solo nell’emozionante trailer, ma
Captain Marvel, alias Carol Danvers,
potrebbe avere uno dei costumi più spettacolari di tutto il
MCU. Almeno stando a quanto
rivelato dai contenuti di questi mesi. Sperando che al cinema possa
sfoggiare il classico taglio da mohicano…incrociamo le dita!
Dopo il grande successo al Box
Office, Sky Cinema presenta Fabio
Rovazzi in Il Vegetale (recensione),
il
film diretto da Gennaro Nunziante (Sole a
catinelle, Quo vado?), con Luca Zingaretti
(Mio fratello è figlio unico, Immaturi – il viaggio) e
Ninni Bruschetta (La mafia uccide solo
d’estate, La trattativa).
Il film, prodotto da The Walt
Disney Company Italia e 3zero2 in collaborazione con Sky Cinema,
andrà in onda in prima visione lunedì 24 settembre alle
21.15 su Sky Cinema Uno e alle
21.45 su Sky Cinema Hits, disponibile anche su Sky
On Demand.
Fabio (Rovazzi) è un giovane
neolaureato milanese in cerca di un impiego, figlio di un ricco e
avido imprenditore che non intende aiutarlo perché lo ritiene
incapace, un vegetale. Il ragazzo inizia a fare colloqui
ed ottiene uno stage in una ditta di volantinaggio nel centro
Italia, ma ben presto scoprirà che questo impiego consiste nella
raccolta di pomodori insieme ad altri braccianti. Nonostante tutto,
Fabio non si perde d’animo e va avanti, conoscendo ben presto
Armando, un personaggio locale con il quale nasce una singolare
amicizia.
Arricchiscono il cast anche
Paola Calliari (Moglie e marito),
Matteo Azchirvani (Il padre e lo straniero,
Che bella giornata). Con l’amichevole partecipazione di
Barbara D’Urso nel ruolo di se
stessa. IL VEGETALE in prima visione lunedì 24
settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema
Hits. Disponibile anche su Sky On Demand.
20th Century Fox
Italia ha diffuso il trailer italiano ufficiale di
Bumblebee,
il film spin-off di Transformers che arriverà
prossimamente al cinema. Protagonista del film
è Hailee Steinfeld.
Il film sarà ambientato negli anni
’80 ed è diretto da Travis Knight, con
Michael Bay alla produzione del progetto basato
sui giocattoli Hasbro. Il film si avvale della
straordinaria popolarità del personaggio che nei film precedenti si
trasforma in una Camaro gialla.
È il 1987 e Bumblebee,
durante la sua fuga, trova rifugio in una discarica in una piccola
città balneare della California. Charlie (Hailee
Steinfeld), alla soglia dei 18 anni e alla ricerca del suo
posto nel mondo, trova Bumblebee, sfregiato dalle battaglie e
inutilizzabile. Quando Charlie lo fa rivivere, capisce subito che
non si tratta di un normale VW bug giallo.
Ecco il trailer:
A dirigere Bumblebee
c’è Travis Knight, già regista
di Kubo e la Spada Magica per
la Laika. Protagonista del film
è Hailee Steinfeld. Nel cast anche
John Cena, Jorge Lendeborg Jr., Abby
Quinn, Rachel Crow, Ricardo Hoyos, Gracie
Dzienny e Jason Drucker. La
sceneggiatura del film è firmata da Christina
Hodson.
Ecco la prima sinossi del
film: “Durante il 1987, Bumblebee trova rifugio in una
discarica in una piccola cittadina di mare della California.
Charlie (Hailee Steinfeld), in procinto di compiere 18 anni e
mentre cerca di trovare il suo posto nel mondo, scopre Bumblebee,
scarico, ammaccato e spezzato. Quando Charlie gli restituisce la
vita, impara immediatamente che non si tratta di un ordinario
maggiolino giallo WV.”
Chris Hemsworth e Tessa
Thompson hanno completato le riprese aggiuntive di
Avengers 4 e hanno appena lasciato
Atlanta per tornare sul set di Men in Black. I
due attori, che
hanno lavorato fianco a fianco per la prima volta in
Thor: Ragnarok, riformano un duo
dalla divertente alchimia per lo spin off della serie che ha
lanciato Will Smith.
Intanto però il film di
Anthony e Joe Russo prosegue nelle sue ultime fasi
di riprese aggiuntive, che vanno avanti dai mesi estivi e a turno
stanno riportando tutti gli attori protagonisti del Marvel Cinematic Universe sul set, e per alcuni di
loro sarà l’ultima volta!
Il lavoro di Hemsworth a
Thor: Ragnarok è stato fondamentale come premessa
a Infinity War, film che comincia esattamente dove
si conclude la terza avventura del Dio del Tuono. Sembra molto
strano che il film più buffo e divertente del personaggio Marvel sia collegato strettamente
con quello che si è rivelato il punto più drammatico del Marvel Cinematic Universe. In Infinity
War, infatti, Thor fa i conti con la morte di tutta la sua
famiglia, la morte di Loki di fronte ai suoi occhi, la distruzione
di Asgard, provocata per fermare Hela nel film precedente, la nuova
condizione di sovrano senza sudditi. Un arco narrativo
importantissimo per l’eroe che è trai pochi a rimanere in vita dopo
lo schiocco di dita di Thanos, nel terzo atto del film.
Per quanto riguarda Valchiria,
interpretata da Tessa Thompson, il personaggio non
è comparso in Infinity War, ma, seguendo la logica
di Thanos, che non stermina mai un’intera popolazione ma
semplicemente la dimezza, può essere sopravvissuta insieme alla
metà degli asgardiani presenti sulla nave spaziale che ha la
cattiva sorte di incrociare Sanctuary II, la nave del Titano Pazzo,
alla fine di Ragnarok/inizio di Infinity War. Il personaggio così
tornerà in Avengers 4 ad arricchire e irrobustire
le fila degli avversari di Thanos.
Sappiamo quanto la community ami il
Dio dell’Inganno interpretato sullo schermo da Tom
Hiddleston, ma lo stesso si può dire della supereroina che
ha esordito nel MCU in Avengers: Age of Ultron con
il volto di Elizabeth Olsen. Da allora è cresciuto
l’affetto degli appassionati e la curiosità di vedere realizzate
tutte le fantasie su questa mutante dall’incredibile
potenziale.
Ora che i diritti degli X-Men sono
“tornati” in mano alla Marvel poi, l’ipotesi che nella
serie spin-off venga raccontato ciò che rende straordinaria
Wanda Maximoff è allettante e molto più concreta
di quanto si pensi.
Ma cosa rende Scarlet
Witch più forte di un Doctor Strange,
che con lei condivide le abilità magiche, o di un qualsiasi altro
Avenger? Di seguito 10 motivi (via CBR):
Molto più che una “strega”
Ciò che differenzia Doctor Strange da Scarlet
Witch è l’origine dei loro poteri: innanzitutto Wanda
possiede abilità sovrumane che sono scritte nel suo DNA dopo anni
di sperimentazione genetica, grazie alle quali può deformare la
realtà. Abilità che ha affinato usando la magia “normale” studiando
per anni con la potente maga Agatha Harkness.
Ha creato due gemelli
Ben lontana dall’essere definita un
Dio, Scarlet Witch non è in grado di creare vita
dal nulla, ma nei fumetti, dopo il matrimonio con Visione,
l’ardente desiderio di avere dei figli ha scatenato le sue capacità
di deformare la realtà per donarle due gemelli. Ma come? Usando due
frammenti dell’anima di Mefisto.
Di conseguenza le anime dei due
ragazzi vennero riassorbite in Mefisto, e questi crebbero con
poteri così forti da distruggere il demone.
Poteri illimitati (o quasi)
Wanda Maximoff è un
personaggio assai complicato, e le nuove serie a fumetti (come
Uncanny Avengers) stanno cercando di
ridimensionare quanto più possibile il personaggio e i suoi poteri
per renderlo accessibile. Anche se, sulla carta, le sue abilità
sono praticamente illimitate…o quasi.
Di certo Wanda non può fare tutto
ciò che vuole perché non possiede ancora il controllo necessario
dei suoi poteri, ma se fosse in grado, allora questi sarebbero
davvero illimitati.
Può alterare le probabilità
Ogni mondo dei multiverso ha il suo
“Nexus-Being”, ovvero qualcuno in grado di alterare le probabilità,
influenzare quindi il futuro e diventare motivo di preoccupazione
per le forze cosmiche come i Guardiani del Tempo. Scarlet
Witch è fra questi, centro dell’intera realtà della
Terra-616 e personaggio da cui può dipendere il corso del
domani.
Ha decimato il gene X
Uno dei momenti più importanti della
storia recente della Marvel Comics è senza dubbio la frase
pronunciata da Scarlet Witch “Basta
Mutanti“. In House of Mvediamo
infatti l’eroina emotivamente distrutta usare le sue abilità
per uccidere la maggior parte di mutanti sulla Terra. Il tutto
senza fare chissà quale complicato incantesimo, ma dicendo
semplicemente quelle due parole.
Ha creato nuove realtà
Sono svariati i poteri di
Scarlet Witch, come Mutante nei fumetti e come
strega nel Marvel Cinematic Universe (che nel
futuro prossimo potrebbero fondersi grazie alla cessione dei diritti Fox alla
Disney), ma quello che riguarda la deformazione della realtà è
sicuramente uno dei più interessanti.
Sempre in House of
M, il gemello di Wanda, Quicksilver,
la incoraggia a creare una realtà in cui i mutanti sono la specie
dominante e i Maximoff dirigono il mondo. Emotivamente fragile, la
ragazza ha tutte le capacità di mettere in atto questo piano.
Ha sconfitto la Fenice
Durante l’indimenticabile evento nei
fumetti di Avengers vs. X-Men,
Scarlet Witch ha dimostrato l’infallibilità di
Phoenix; prima
sconfiggendo sia Namor che Magik
(entrambi posseduti dalla Fenice), poi uccidendo
Ciclope. Questo perché è immune ai poteri della
sua avversaria.
Ha distrutto gli Avengers
Per decenni, nei fumetti,
Scarlet Witch ha fatto parte del team di supereroi
più forte ed elitaria dell’universo Marvel, ovvero gli
Avengers, dimostrando in varie occasioni di essere
un membro prezioso e imprescindibile.
Tuttavia, dopo aver attraversato un
periodo di esaurimento mentale, Wanda ha distrutto la sede dei
Vendicatori, ucciso Occhio di Falco e
Visione, e frenato gli attacchi di Iron
Man e Captain America. Alla fine, l’unico
eroe che riuscì a fermarla fu Doctor Strange.
Ha resuscitato Wonder Woman
Fin dal suo esordio sui fumetti nel
1964, Scarlet Witch ha compiuto gesti
straordinari, dalla creazione di nuove realtà alla lotta con la
Fenice, dimostrando di essere capace di qualsiasi cosa.
Ad esempio, nella storia in cui
venne in contatto con un supereroe noto come Wonder Woman (colpito dal cannone a
ioni Kree), Wanda
riuscì a incanalare la sua energia e riportare in vita la vittima.
Nel tempo ha compiuto gesti simili anche nei confronti di
Occhio di Falco e per il suo gemello
Quicksilver.
Incredibili doti di combattimento
Wanda Maximoff si
affida spesso ai suoi poteri magici durante una battaglia, ma non
sono da meno le sue impressionanti abilità di combattimento corpo a
corpo perché addestrata da due eccellenze come Captain
America e Occhio di Falco.
Doctor Strange è un
maestro di kung-fu e un combattente straordinario, tuttavia Scarlet
Witch ha sconfitto Cable senza magia nei
fumetti…niente male vero?
Adler Entertainment
ha diffuso il trailer del film d’animazione Zanna
Bianca, al cinema dal prossimo 11 ottobre.
Dopo aver conquistato per più di un
secolo lettori di ogni generazione, le avventure del lupo
Zanna Bianca arrivano per la prima volta
sul grande schermo l’11 Ottobre in uno
straordinario film d’animazione. Una storia di coraggio, avventura,
crescita che continua ancora oggi a parlare al cuore di ognuno di
noi.
Così come nel romanzo Zanna
Bianca, anche nel film sono gli animali stessi i veri
protagonisti, lasciando così largo spazio alla potenza della natura
con particolare focus su scenografici paesaggi selvaggi, resi al
meglio dalla straordinaria tecnica d’animazione, quasi pittorica,
del film. Dai western italiani di Sergio Leone alle illustrazioni
americane sulla conquista del Far West: queste le fonti di
ispirazione che hanno guidato l’animazione di Zanna
Bianca, con lo scopo di comunicare il grande senso di
avventura e libertà che questi paesaggi suscitano.
Zanna Bianca è un lupo con un
quarto di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per
questo sarà vittima della crudeltà dell’uomo. Dopo essere cresciuto
nelle terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene
accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi
americani. Qui viene protetto dalla tribù, ma dovrà farsi
accettare dagli altri cani.
Purtroppo Castoro Grigio sarà
costretto a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo
obbligherà a trasformarsi in un cane da combattimento. In fin di
vita, sarà salvato da una coppia disponibile e amorevole, che con
il suo amore insegnerà a Zanna Bianca a dominare il suo istinto
selvaggio e a diventare il loro migliore amico. Una storia di
redenzione descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto
sulla straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente
all’uomo.
Zanna Bianca è distribuito da Adler
Entertainment e prodotto da SuperprodAnimation, Bidibul
Productions e Big Beach, in associazione con Wild Bunch.
Dopo foto, video e altri contenuti,
arriva, sempre dal set di Joker di Todd
Phillips, una nuova foto che farà sorridere gli
appassionati di lunga data di Batman, delle sue avventure e della
città che fa da sfondo alle sue gesta contro il male e contro,
soprattutto, il Clown Principe del Crimine:
Gotham.
La città è fondamentale per la
storia dell’Uomo Pipistrello, che più di ogni altro eroe lega il
suo fato e la sua missione al luogo che ha fatto da sfondo alla
vita e alla morte dei suoi genitori, luogo d’elezione della sua
vocazione da vigilante e giustiziere. Il film di Phillips con
Joaquin Phoenix è ovviamente ambientato in città,
e da quello che abbiamo appreso, avrà ben presenta la sua
storia.
Dal set arriva una foto che mostra
la mappa della metropolitana di Gotham City,
location in cui è ambientata la concitata scena che è stata da poco
girata e documentata con foto e video in rete.
Questa mappa è ricca di citazioni, riferimenti, Easter Eggs da
individuare per i fan più attenti.
Eccola di seguito:
Cominciando dalla parte alta,
vediamo Kane County (un riferimento al co-creatore
di Batman, Bob Kane), con le fermate di
Adam’s Drive (doppio riferimento ad Adam
West, interprete di Batman, e all’illustratore
Neal Adams), Starlin Avenue (per
il fumettista Jim Starlin), Engelhart
Boulevard (omaggio allo scrittore Steve
Englehart), Chiarello Drive (Mark
Chiarello è un editore DC Comics) o
Nolan Lane (ovvio riferimento a
Christopher Nolan). [continua…]
Easter Eggs nella metro di Gotham
Alcuni dei distretti hanno nomi
ovvi, il Financial District, Old Gotham, Gotham Square,
Gotham Village, ma altri sono riferimenti molto
divertenti. C’è Otisburg, un riferimento nel
film Superman in cui il tirapiedi di Lex
Luthor, Otis, prova a nominare un pezzo
di terra con il suo nome, nel “nuovo” possedimento di Luthor, la
New West Coast. Coventry e
Bowery sono entrambi presi dal video games
Arkham video games. Sheldon Park, Rogers e
Grant Field sono presumibilmente riferiti ai creativi
Sheldon Mayer, Marshall Rogers e Alan Grant. E
poi, naturalmente, c’è lo Snyder District, che
potrebbe essere un riferimento a Zack Snyder, o al
fumettista Scott Snyder (o ad
entrambi!). Burnside e Amusement Mile sono
invece location che vengono direttamente dai fumetti.
Alcune fermate, poi, sono prese
semplicemente dai nomi delle stazioni della metropolitana di New
York, come Prospect Avenue e
Jefferson Street, ma ci sono anche altri
riferimenti interessanti, come Jester Place
(Jester è il giullare, riferimento ad Harley Quinn) e Wayne
Avenue (ovvio!). Tra i vari nomi, scorgiamo anche un
alquanto disturbante Arthur Kill Road: nel film,
il vero nome del personaggio che diventerà Joker è Arthur
Fleck, e la traduzione letterale potrebbe essere Via
Arthur Uccide. Per niente rassicurante!
LEGGI ANCHE – Tutto
quello che sappiamo su Joker con Joaquin Phoenix
Joker arriverà
nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime ore dalla Warner
Bros e sarà diretto da Todd
Phillips (Una notte da leoni).
Il film sarà ambientato nel
1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Ufficiali nel cast del
film Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Robert De
Niro, Frances Conroy, Marc Maron.
Dopo le immagini in cui Peter e Michelle
sono di nuovo insieme, arrivano altre foto rubate dal set di
Spider-Man: Far From Home
in cui vediamo, a risoluzione molto bassa e a lunga distanza,
quella che sembra essere una nuova divisa per l’arrampica muri.
Nelle immagini rubate dal set e comparse su Instagram vediamo
infatti la sagoma scura di Spider-Man, cosa che sembra indicare un
nuovo costume in metallo, o almeno un costume scuro, nero ma non
quello del simbionte, che abbiamo brevemente visto nello
Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
Stando alle notizie circolate un po’
di tempo fa, la tuta di metallo di Far From Home
dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
L’ultima volta che abbiamo visto un
costume nero per Spidy le cose non sono andate benissimo. Il film
di Raimi infatti non è stato trai migliori della serie, anche se il
tempo (o forse la mediocrità degli adattamento di Marc
Webb?) ha fatto un buon lavoro sulla percezione del film
stesso. Ad ogni modo, sebbene i report suggeriscono che questa tuta
scura o di metallo non sia legata al simbionte, come nel caso di
Raimi, l’imminente arrivo di Venom al cinema sembra mettere la
pulce nell’orecchio ai fan. Che SONY e Marvel Studios stiano preparando
un’altra sorpresa?
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche
Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson
e Cobie Smulders.
Atteso nelle sale il prossimo
4 Ottobre, Venom rilancerà sul grande schermo
le origini del noto antagonista dell’Uomo Ragno nei fumetti (dopo
una prima apparizione in Spider-Man 3 di
Sam Raimi) con la regia di Ruben
Fleischer (Benvenuti a Zombieland) e
l’interpretazione di Tom Hardy.
Nel cast, insieme all’attore
inglese, anche Michelle Williams, Woody Harrelson,
Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam
Medina.
Il nome di della traccia numero 16
infatti cita un “alleato inaspettato” (Unexpected
Ally) e potrebbe potenzialmente suggerire un’alleanza
tra Venom e un altro simbionte durante il culmine del film. Sarà
davvero così?
Le origini del personaggio
Come già annunciato dai primi video
e dalle foto comparsi on line,
la Sony ha cambiato le origini
di Venom per
il film che arriverà il 4 ottobre al
cinema. D’altronde dopo il fallimento di un universo condiviso
unito da Spider-Man inaugurato dai film
di Marc Webb, la casa di produzione tenterà
il colpaccio con lo spin-off sul villain dell’Uomo Ragno preferito
dai fan.
Sappiamo che nei fumetti l’origine
del personaggio è strettamente connessa con quella di Spider-Man,
ma per il film le cose cambieranno.
Un aspetto è da chiarire prima di
tutto: la Sony non ha lavorato con i Marvel Studios, quindi il
simbionte non sarà legato al MCU, e questo dettaglio è stato
spiegato dal supervisore degli effetti visivi Paul
Franklin in un’intervista:
“Mostriamo come il simbionte
arriva sulla Terra, come Eddie Brock entra in contatto con il
simbionte, come si legano, e come infine nasce il personaggio di
Venom che tutti conosciamo dai fumetti.”
Dunque è chiaro che il film
manterrà l’origine aliena del simbionte ma che questi non sarà
portato sulla Terra da Spider-Man stesso, cambiando notevolmente le
motivazioni che spingeranno Brock ad avvicinarsi alla creatura
extraterrestre.
Un cameo per Spider-Man?
A poche settimane
dall’uscita Venomdesta ancora curiosità
all’interno della community di fan Marvel perché, come più volte
ribadito dai realizzatori, il film non farà parte dell’universo
condiviso Marvel e non ha visto il
coinvolgimento dei Marvel Studios.
Sappiamo che il personaggio è in
mano alla Sony e che, almeno per ora, sono escluse interazioni con
altri personaggi del MCU, tuttavia le recenti
dichiarazioni del regista Ruben
Fleischer hanno riacceso le speranze di vedere il
nuovo Spiderman di Tom
Holland in un cameo.
Come dichiarato da Fleisher al Los
Angeles Times, “non so cosa posso dire a riguardo, ma
ovviamente conosco la risposta e non voglio mettermi nei guai per
aver detto qualcosa che non dovrei dire.”.
Quello del regista era un si, o un
no? Ci sarà un cameo di Holland nel film? La risposta vaga lascia
pensare che un accordo tra Sony e Marvel ci sia stato e che
un’eventuale apparizione di Spider-Man legittimerebbe ancora di più
la storyline di Venom. Non ci resta che attendere
il 4 ottobre, data di uscita nelle sale…
Le ispirazioni di Tom Hardy
Il solito lavoro di preparazione
certosino di Tom Hardy ha portato l’attore a
studiare alcune personalità del mondo del cinema e della musica per
completare l’interpretazione del simbionte in Venom. E,
contrariamente a quanto si possa pensare, le fonti d’ispirazione
sono molto più originali del previsto e sicuramente
inaspettate.
L’attore ha infatti rivelato in
un’intervista con Esquire che per il ruolo ha
“rubato” qualche movenza da Woody
Allen, Conor
McGregor e Redman:
“Ho presto le
nevrosi che torturano i personaggi di Woody Allen e tutto
l’umorismo che può derivare da questo aspetto, poi la violenza di
Conor McGregor [noto artista marziale] e la personalità di Redman,
un rapper fuori controllo, vivendo senza pagare l’affitto nella sua
testa.“
Riferimenti al fumetto originale
Una battuta particolare pronunciata
dal simbionte nel trailer di Venom ha suscitato la curiosità e insieme
la perplessità della rete, ovvero quando il personaggio di
Tom Hardy esclama “Occhi! Polmoni! Pancreas!
Quanti snack…”. Tuttavia si è scoperto subito dopo che questa
espressione era in realtà una diretta citazione dei fumetti a cui
il film si ispira.
Si tratta infatti di un estratto
di The Amazing Spider-Man (Vol.
1) #374 scritto e disegnato da David Michelinie
e Mark Bagley, nella cui vignetta vediamo
Venom che sta combattendo
contro Spider-Man e pronuncia la stessa
frase che abbiamo sentito nel trailer.
Che ce ne siano altri di riferimenti alla fonte originale?
Easter egg e spoiler del trailer
Il trailer ufficiale di Venom ha offerto ai fan diversi spunti per ragionare su
ciò che potranno vedere nel film, a partire dall’iniziale visita
del giornalista Eddie Brock di una
specie di istituto privato. C’è già chi ipotizza che è qui che il
protagonista incontrerà Cletus Kasady e che questa
scena sia stata in realtà posizionata alla fine assistendo così
alla creazione di Carnage.
Altre speculazioni sono state
rivolte alla scena in cui, dopo essere stato cacciato fuori dalla
Life Foundation sembra che Eddie Brock provi
un’altra incursione nel laboratorio per scoprire di più sugli
esperimenti in atto: ed è in quel momento che incontra una donna
legata ad un simbionte (forse Scream o
Agony?). Per alcuni è qui che Brock verrà a
contatto con il virus infetto.
Possibile sequel
Venom non è ancora arrivato nelle
sale e già si parla di un eventuale sequel, indipendentemente dal
risultato che il film registrerà al box office. D’altronde se con
questo titolo la Sony intende creare i presupposti necessari
per dare al personaggio di Eddie Brock un seguito
nel franchise, è lecito aspettarsi almeno un finale aperto o, nella
migliore delle ipotesi, una scena post-credits che anticipi un
nuovo scenario.
A confermare questa possibilità è
stato il regista del film Ruben
Fleischer in una recente intervista, dove ha
spiegato:
“Le basi sono
state gettate, senza dubbio, pensando alle diverse direzioni che
questo franchise potrebbe prendere. Ovviamente tutto dipende
dall’entusiasmo del pubblico per questo film e dalla reazione in
sala, ma spero che riesca a cogliere tutti i riferimenti per il
futuro che abbiamo seminato.“
Dell’ipotetico sequel ha anche
parlato Woody Harrelson
(di cui non è ancora chiaro il ruolo interpretato nel film),
confessando di aver recitato soltanto “una
piccola parte in Venom, ma sarò nel prossimo. Non ho ancora letto
la sceneggiatura, e come si dice… vedremo cosa
succederà“.
Non è ambientato nell’universo Marvel
Come rivelato dal regista
Ruben Fleischer e dallo stesso Tom
Hardy in una recente intervista con Entertainment Weekly, Venom non sarà ambientato
nell’universo cinematografico Marvel, confermando tutte quelle
teorie dei fan ipotizzate negli ultimi mesi.
Così, parlando dei possibili e
futuri scenari del simbionte al cinema, senza fare menzione di
Peter Parker (per alcuni atteso
in Venom come guest-star) i due avevano
dichiarato:
“Venom è il primo dei nuovi
film della Sony basato sui personaggi sui fumetti di Spider-Man,
sebbene appartenga ad un mondo separato rispetto a quello Spider-Man: Homecoming. Non fa dunque
parte dell’accordo tra Sony e Disney che consentirebbe a Tom
Holland di apparire in entrambi gli universi“.
Quando vedremo del simbionte?
Quando lo scorso Febbraio venne
rivelato il primo teaser trailer di Venom, le reazioni del web non
erano state del tutto positive dal momento che le immagini montate
avessero mostrato soltanto Eddie
Brock in carne e ossa e praticamente nulla del
simbionte (forse la vera attrazione del cinecomic), lasciando
perplessi molti fan del personaggio.
Il simbionte quindi potrebbe
manifestarsi in brevi occasioni, o sotto forma di vene nere sulle
braccia del personaggio durante una sequenza action di un
inseguimento in auto, o nel suo aspetto originale in situazioni di
attacco o tensione. Dovremo però attendere la fine del film prima
di vedere l’effettiva trasformazione di Eddie Brock
nell’alieno Venom; una soluzione che
consoliderebbe la distanza dichiarata della pellicola dai fumetti
originali (ma trattandosi di un “adattamento” è più che
comprensibile).
Arrivano nuovi dettagli da Wonder Woman 1984, voci non confermate che
però potrebbero offrire una spiegazione al fatto che nel film
tornerà Steve Trevor, sempre interpretato da
Chris Pine (qui nelle foto dal
set) nonostante l’eroico sacrificio nel finale
del film del 2017. Il film di Patty Jenkins ha
costruito intorno al rapporto tra Diana (Gal
Gadot) e Steve lo “svezzamento” dell’Amazzone al mondo e
all’umanità, questo lo ha reso fondamentale alla crescita e alla
caratterizzazione del personaggio, non solo relativamente al
rapporto romantico trai due. Ma, dopo la morte nel finale di
Wonder Woman, in che modo sarà
giustificabile il ritorno di Trevor?
I primi report dal film hanno
confermato che si tratta proprio dello stesso personaggio (non di
un nipote, come si era pensato all’inizio, visti i decenni che
separano le ambientazioni dei due film) e quindi sembra proprio che
la produzione e gli sceneggiatori abbiano trovato il modo per farlo
tornare dalla tomba. Adesso arrivano anche i primi dettagli non
ufficiali su come ciò possa essere stato possibile nella finzione
cinematografica.
Secondo SuperBroMovies, il
personaggio di Pedro Pascal
sarà un dio “sotto copertura”, e il report sostiene che la versione
umana di quel dio stringe un accordo con Diana: lei eseguirà i suoi
ordini e lui porterà di nuovo in vita Steve alla vita, in cambio.
Non sappiamo se questo rumor verrà confermato, ma uno scenario del
genere sembra abbastanza fuori dai canoni morali e di comportamento
di Diana, soprattutto se si considera l’eventualità che le
richieste di questo dio sotto copertura potrebbero essere non in
linea con i principi morali della
dea/eroina.
Purtroppo c’è da dire che il
sacrificio di Steve è stato un elemento fondamentale nella
formazione del carattere di Diana, farlo tornare in vita sembra una
scelta azzardata oltre a far perdere un po’ di senso ed epicità al
suo sacrificio iniziale. Staremo a vedere in che modo Patty
Jenkins e Gal Gadot racconteranno questo nuovo capitolo
della storia dell’unico eroe DC che di recente ha trovato fortuna
al cinema.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro
Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.