Chi pensava che il recente accordo
firmato da Disney e Fox avrebbe penalizzato i nuovi progetti in
fase di sviluppo, tra cui molti cinecomic, sarà felice di sapere
che sono ancora vivi e che vedranno la luce nel corso dei prossimi
anni. Non fa eccezione Gambit, il film che vedrà
protagonista Channing Tatum nei panni del
supereroe creato da Chris Claremont e Jim Lee e apparso per la
prima volta sulle pagine Marvel Comics nel 1990 in Uncanny
X-Men.
Già a maggio il produttore Simon
Kinberg, nonchè regista di X-Men: Dark Phoenix, aveva rassicurato il
pubblico spiegando che “la sceneggiatura è pronta eChanning [Tatum] la adora. Abbiamo incontrato diversi registi
nelle ultime due settimane e speriamo di sceglierne uno prima
possibile, così da iniziare le riprese già alla fine
dell’estate.“
Ora però emergono nuovi dettagli sul progetto, e a rivelarli è
lo stesso Kinberg:
“Gambit è un eroe unico, uno
spaccone e un donnaiolo, e per queste ragioni sentivamo di dover
approfondire il suo atteggiamento proprio nel modo in cui
approcciavamo al film, cioè adottando la sua stessa spavalderia. E
questo ci ha portato naturalmente nel territorio della commedia
romantica“
Una rom-com con protagonista un mutante? Il produttore ci tiene
però a fare chiarezza in merito:
“Quando dico commedia romantica,
uso questo termine liberamente, come è stato usato il termine
western per Logan, ovvero in modo approssimativo. Il film di James
Mangold non era un Mezzogiorno di Fuoco con i supereroi, ma ne
ricalcava l’atmosfera. E direi che quella di Gambit sarà romantica
o sexy. Sarà comunque un film di supereroi con cattivi ed eroi,
come tutti i cinecomic“.
Idee chiarissime e un attore dedito
al progetto sembrano ottime premesse, dunque non resta che trovare
il regista più adeguato a raccontare nel modo migliore le conquiste
e i drammi d’amore di Gambit. Vi ricordiamo
che il film ha già avuto diversi problemi in pre-produzione, come
l’addio di Gore Verbinski dalla regia e vari
rimandi all’inizio delle riprese. Tuttavia sembra che l’uscita sia
ancora prevista nel 2019.
Nei fumetti Gambit
è un mutante con l’abilità di caricare il proprio corpo e
oggetti, spesso carte da gioco, di energia bio-cinetica prodotta
dal suo stesso organismo. È anche un affascinante ladro, un abile
truffatore e grande seduttore, ma sembra redimersi quando entra
nella scuola di Xavier e conosce Rogue.
La Diseducazione di Cameron
Post (The Miseducation of Cameron Post), il film
di Desiree
Akhavan con Chloë Grace
Moretz che ha vinto l’ultimo Sundance Film
Festival, sarà presentato in anteprima il 20 ottobre alla
Festa di Roma 2018, inaugurando la sezione “Tutti
ne parlano”. Il film uscirà nelle sale con Teodora il 25
ottobre.
Tratto dal romanzo di culto di
Emily M. Danforth (in uscita in libreria per
Rizzoli il 23 ottobre), il film ha consacrato Chloë Grace
Moretz (Suspiria, Hugo Cabret) come una
delle migliori giovani attrici del cinema americano di oggi. La
vicenda è ambientata in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando
viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della
scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro
religioso, God’s Promise, in cui una terapia di conversione
dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla
disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia
con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta
comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria
identità.
Capace di affrontare con uno stile
graffiante un tema ancora attualissimo e controverso, La
Diseducazione di Cameron Post è diretto da Desiree
Akhavan, regista newyorkese di origini iraniane già
considerata una delle voci più originali e intense della scena
indipendente internazionale.
20th Century Fox
Italia ha diffuso il trailer italiano (dopo quello
originale di questa notte) ufficiale di
X-Men: Dark
Phoenix, il nuovo capitolo della saga cinematografica
dei mutanti Marvel, che nel nostro
Paese mantiene nel titolo il suffisso X-Men, che
ha sempre caratterizzato tutti i titoli del franchise (tranne
Logan del 2017). Di seguito il trailer del film
che è anche l’esordio alla regia di Simon Kinberg,
produttore dell’intera saga:
Di seguito la prima sinossi ufficiale del film: In Dark
Phoenix, gli X-Men devono fronteggiare uno dei loro peggiori
nemici: uno di loro, Jean Grey. Durante una missione di soccorso
nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene investita da una
oscura forza cosmica. Una volta tornata a casa, scopre che questa
forza non solo l’ha resa infinitamente più potente, ma anche molto
più instabile. Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean
libera i suoi poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce
a capire o contenere. Con Jean completamente fuori controllo,
ferendo le persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che
tiene insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a
pezzi, devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per
salvare l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che
vorrebbero utilizzare questa forza per governare sulla
galassia.
Diretto da Simon
Kingber, con Sophie Turner, Jennifer Lawrence,
James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas
Hoult, il film sarà in sala a febbraio 2019.
La serie di film su Captain
America è tra le più amate tra i fan dei Marvel Studios e ha esordito sul grande
schermo nel 2011 con Il Primo Vendicatore,
proseguendo con The Winter Soldier del 2014 e
arrivando a Civil War del 2016.
Nonostante il successo riscontrato
fra pubblico e critica, in molti hanno rintracciato diversi errori
(alcuni grossolani, altri più significativi in un’ottica generale
di continuità con gli altri titoli Marvel).
Ecco allora di seguito i 10
errori che non abbiamo notato nei film su Captain
America:
L’anno di nascita di Bucky
Indovinare l’anno esatto di nascita
di Steve e Bucky non è affatto
facile, visto il tempo che i due hanno trascorso congelati.
Tuttavia grazie ai fumetti i fan del personaggio hanno scoperto che
Cap è nato il 4 luglio 1918. Dell’età di Bucky invece non vi è
traccia, e un dettaglio di Captain America: The Winter
Soldier contribuisce a rendere tutto ancora più
impreciso.
Il riferimento è alla sequenza dove
Steve visita in incognito la mostra dedicata alle sue imprese e in
particolare al momento in cui si ferma davanti alla sezione di
Bucky. Come scritto sulla lastra, ci sono due date di nascita: 1917
e 1916.
Cosa significa? Quando è nato Bucky?
Il braccio danneggiato di Tony Stark
Il terzo atto di Captain America: Civil
War vede i due schieramenti di Vendicatori combattere
l’uno contro l’altro e molte cose accadono così rapidamente da
sfuggire anche agli occhi dei più attenti.
Dopo il combattimento in aeroporto
però, il braccio di Tony Stark è colpito e rimane
visibilmente danneggiato, tuttavia nel corso delle scene successive
questo infortunio non sembra aver alcun effetto sulle prestazioni
del supereroe che anzi, aiuta i suoi compagni a rialzarsi…
La bandiera sbagliata
Tutti coloro che sono
particolarmente affezionati alla continuità storica nei film del
MCU potrebbero aver riconosciuto
questo errore presente in Capitan America: Civil
War nella sequenza flashback ambientata nel 1991.
Viene infatti mostrato il
trattamento brutale che Bucky Barnes subisce
durante le sessioni di lavaggio del cervello dell’HYDRA, un
riferimento alla sua storia nei fumetti e un punto di lancio per lo
sviluppo del personaggio.
Tuttavia se questi flashback
appartengono all’anno 1991, le bandiere che i soldati indossano non
corrisponde affatto all’epoca ma ai colori della Federazione
Russa dei giorni nostri. Sappiamo che l’URSS è caduta a dicembre
1991, ma ciò non significa che le nuove bandiere potrebbero esser
state commissionate così velocemente…
I vestiti bagnati
Subito dopo il trattamento con il
siero del supersoldato, Steve Rogers assiste
all’assassinio del dottor Abrham Erksine e rincorre il colpevole,
l’agente dell’HYDRA Heinz. Grazie a questo inseguimento riusciamo a
vedere i segni della trasformazione del magrolino Steve in soldato
muscoloso e agilissimo mentre corre per le strade di New York a
piedi nudi.
Ad un certo punto della fuga però,
Heinz cerca di salpare con un piccolo sottomarino ma prontamente
Steve riesce a fermarlo tuffandosi in acqua.
Entrambi dovrebbero uscire dal
canale bagnati, tuttavia non è ciò che accade nel film e i loro
abiti sono più asciutti di quanto avrebbero dovuto essere…
Il piano di Zemo
Il piano diabolico di
Zemo riesce nell’intento di far scontrare i
Vendicatori in Captain America: Civil War,
tuttavia guardando la il film e il suo sviluppo, qualsiasi cosa nel
percorso del personaggio sembra non avere senso.
Come faceva Zemo a sapere degli
Accordi di Sokovia in anticipo? Come è riuscito a nascondersi così
facilmente? Perché sapeva che i genitori di Tony furono uccisi dal
Soldato d’Inverno? Fortuna, coincidenze, o errore di
continuità?
L’età di Howard Stark
Una domanda ancora irrisolta
serpeggia tra i fan Marvel: quanti anni ha
Howard Stark? Nei film sono stati utilizzati due
diversi attori per mostrare il passare del tempo e le varie
versioni del personaggio, ovvero Dominic Cooper
per il giovane Howard e John Slattery per la
controparte più adulta.
D’altronde non sappiamo quanti anni
abbia in Captain America: Il Primo Vendicatore,
c’è chi suppone possa aggirarsi intorno ai venti e il quesito non
viene risolto nemmeno nei film successivi. Ma soprattutto:
perché ha ancora l’aspetto degli anni cinquanta negli
anni ’90?
L’incidente della timeline in Civil War
Stando a quanto raccontato nel
MCU, la scoperta del blocco di
ghiaccio nel quale era incastonato Steve, gli eventi di
Thor, di Iron Man 2 e de
l’Incredibile Hulk sembrano aver avuto tutti luogo
nella stessa settimana. Si arriva dunque a Civil
War che sembrano passati circa sei anni dalla fine de
Il Primo Vendicatore ad oggi.
Se non fosse che Visione riesce a
rovinare la matematica con una semplice frase, rivelando che gli
eventi vanno avanti da otto anni, mettendo così in discussione la
timeline del MCU e gettando nel caos tutto il
corso dei film a venire.
I pantaloni di Steve
Tra i fan della Marvel è normale ironizzare sui
pantaloni magici che Hulk indossa ad ogni
trasformazione, che da piccoli riescono ad ingrandirsi senza
rompersi. Di questo scherzo esiste anche la variante relativa al
personaggio di Steve Rogers, in particolare sui
pantaloni indossati dall’eroe in Il Primo
Vendicatore.
Nella scena in cui viene iniettato
nel soldato il siero, Steve compare con dei pantaloni perfettamente
aderenti alla sua taglia, ma ne esce – visibilmente più muscoloso,
senza mostrare danni o strappi.
Steve dimentica la sua copertura
Tutti i soldati devono rispettare un
rigoroso protocollo militare, causa punizione, e in questo sia
regista Joe Johnston che tutto il team di produzione di
Captain America: Il Primo Vendicatore dovrebbero
essere lodati per la loro attenzione ai dettagli.
Ciò non ha impedito al film di
incappare in piccoli errori di protocollo, come durante la scena in
cui vediamo Steve flirtare con Peggy Carter in
auto, sulla strada che lo porterà al cambiamento della sua vita. Il
soldato però non indossa il berretto dell’esercito come da
tradizione…
La ragnatela di Spider-Man
Spider-Man fa parte
del MCU da poco più di due anni, ma il
suo impatto sul franchise è stato molto forte, risultando uno dei
personaggi centrali e più amati dai fan.
Tutto andava bene fino all’errore
piuttosto evidente che si nota in una scena abbastanza iconica,
ovvero quando Spidey “ruba” lo scudo di Captain
America in Civil War con la sua
ragnatela. Ma qual è il problema? A quanto pare la ragnatela
scompare subito dopo. E, come ha detto lo stesso Peter Parker in
Spider-Man: Homecoming,
questa ha una durata di circa due ore…
Tom Holland e
Zendaya sono sbarcati a Venezia per le prossime
riprese di Spider-Man: Far From Home.
I due attori, che tornano a interpretare Peter Parker e Michelle
nel nuovo film di Jon Watts, rimarranno in Laguna
il tempo necessario per realizzare le scene che da script sono
ambientate in Italia.
Dopo averli visti di nuovo fianco a fianco in alcune delle foto
dal set del film, i due attori continuano le riprese che
dovrebbero raccontare una specie di gita scolastica di Peter e dei
suoi compagni, visto che in altre immagini condivise dall’attore,
compare anche Jacob Batalon, che nel film
interpreta il buffo e corpulento Ned, molto diverso dalla
controparte a fumetti.
Le riprese italiane del film
Marvel Studios erano attese
dall’annuncio del film, quando è stato reso noto che questo
Spider-Man avrebbe avuto un respiro internazionale e sarebbe stato
girato in diverse location in tutto il mondo, tra cui proprio
l’Italia e Venezia. Le foto che vedete di seguito, sono state
pubblicate da Just Jared:
La logica ci suggerisce che Michelle
diventerà il nuovo love-interest di Peter, dopo che in
Homecoming la storia con Liz (Laura
Harrier) non è andata secondo i desideri del ragazzo. La
bella Liz si è rivelata essere la figlia di Avvoltoio e quindi, a
fine film, ha lasciato la scuola di Peter. Che Michelle riesca a
insinuarsi nel cuore dell’eroe? Magari la complicità di città
romantiche come Venezia e Parigi, altra location del film, potrà
far scoccare la scintilla.
Spider-Man: Far From
Home sarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche
Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson
e Cobie Smulders.
Tratto dai fumetti DC, Birds of
Prey sarà il primo di una serie di spin-off dedicati
al personaggio di Harley Quinn, interpretato al cinema da
Margot Robbie.
Con l’inizio della produzione
fissato a gennaio 2019, è giusto fare un piccolo recap sul
film, sulle attrici coinvolte nel progetto, sui dettagli della
trama e su ogni speculazione circolata in rete.
Di seguito tutto quello che
conosciamo su Birds of Prey:
Margot Robbie tornerà nei panni di Harley Quinn
Margot Robbie è
stata la prima attrice ad essere confermata nel cast di
Birds of Prey, dove comparirà anche in veste di
produttrice. Ovviamente l’australiana tornerà nei panni di
Harley Quinn, già indossati con successo in
Suicide Squad, con un look
completamente rinnovato.
Mary Elizabeth Winstead sarà Cacciatrice
Per quanto riguarda il
personaggio di Cacciatrice, la Warner Bros. ha
deciso di affidarlo a Mary Elizabeth Winstead,
nota al grande pubblico per i film 10 Cloverfield
Lane, Scott Pilgrim Vs. The World e
Grindhouse – A Prova Di Morte.
Jurnee Smollett-Bell sarà Black Canary
Jurnee
Smollett-Bell è l’attrice scelta per interpretare
Black Canary in Birds of Prey.
Non stupisce affatto il casting della Bell, vista nelle serie
True Blood, The Defenders e Underground,
visto che ad agosto la Warner Bros. era in cerca di un’ attrice
multietnica per il ruolo.
Per lo stesso personaggio sarebbero
state considerate anche Vanessa
Kirby e Jodie Comer e forse
addirittura Lady Gaga.
Cathy Yan alla regia
Come rivelato da Variety mesi fa,
sarà Cathy Yah a dirigere il film sulla
gang di Harley Quinn basato
sull’omonimo fumetto.
Dopo Patty
Jenkins, la Yan sarà la seconda regista donna legata a un
film tratto dai fumetti DC, cosa che potrebbe essere un buon
auspicio per la Warner Bros, visto
che Wonder Woman della Jenkins è
l’unico film DC Comics che ha davvero registrato un grande
successo.
Tempo fa era stata la stessa
Margot Robbie a dichiarare che avrebbe selezionato
la persona più adatta per portare sullo schermo la storia, al di là
di qualsiasi decisione basata sul genere maschile o femminile. La
Ya, da parte sua, si è fatta conoscere con il lungometraggio
Dead Pigs, premiato al Sundance Film Festival.
La sceneggiatura
La sceneggiatura di Birds
of Prey è stata firmata da Christina
Hodson, nota per aver collaborato a film come Shut
In e lo spin-off di Transformers di
prossima uscita, Bumblebee. La sua reputazione e
il suo talento sono ormai dote riconosciute a Hollywood, dunque non
ci resta che scorpire come la Hodson sia riuscita a catturare lo
spirito e l’essenza dei fumetti delle antieroine di Gotham e a
tradurlo sul grande schermo.
Inizio riprese e data di uscita
Inizieranno il 14 gennaio 2019 le
riprese di Birds of Prey, e insieme a questa
notizia è stato annunciato dal sito The
Wrap che il film uscirà ufficialmente nelle sale il 7
febbraio 2020, con un altro titolo.
La pellicola sarà distribuito anche
in IMAX e il posizionamento a febbraio sembra indicare la speranza
della Warner Bros. di gareggiare al box office in un periodo di
scarsa competitività, dal momento che la release dei cinecomic
viene solitamente fissata tra la primavera e l’estate.
Vi ricordiamo che a produrre
il film ci sarà proprio la LuckyChap, società di produzione fondata
da Margot Robbie, insieme alla Kroll & Co
Entertainment di Sue Kroll e la Clubhouse Pictures
di Bryan Unkeless.
Il fumetto
Creato da Edward B. Gorfinkel,
editore della DC Comics, Birds Of Prey ha esordito
come serie speciale prima di diventare un fumetto con pubblicazione
nel 1999, raccontando l’unione tra due eroine:
Oracle (hacker dai capelli grigi ed ex
Batgirl) e Black Canary (maestra
di arti marziali trasformatasi nella super-spia Dinah
Lance).
Nei fumetti il duo ha spesso
lavorato con altri eroi, fino all’arrivo dello sceneggiatore
Gail Simone che ha assunto la direzione della
serie ampliando la squadra e includendo Helena
Bertinelli nel ruolo di Cacciatrice,
Hawkgirl, Vixen e
Katana.
Le antieroine poi hanno collaborato
in più di un’occasione con Catwoman,
Poison Ivy e Harley Quinn,
conosciute collettivamente come le Sirene di Gotham City.
Black Mask o Pinguino?
Dopo settimane di ipotesi e
speculazioni, The Wrap ha rivelato che il
villain di Birds Of Prey potrebbe
essere Roman
Sionis aka Maschera
Nera, noto ai fan dei fumetti come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
Questo rumor non ancora
confermato si va ad aggiungere alle voci secondo cui un altro
celebre cattivo dei fumetti potrebbe confrontarsi con la gang tutta
al femminile di Harley Quinn,
ovvero Pinguino, come riportato dal reporter
di Variety Justin Kroll su Twitter.
Queste furono le sue
parole in merito: “Prendete questa notizia
con le pinze, visto che le cose cambiano continuamente in casa DC,
ma ho sentito che il Pinguino sarà probabilmente il villain
principale in THE
BATMAN. Nel caso in cui Matt Reeves decidesse di seguire
un’altra strada, la produzione potrebbe portare il personaggio in
Birds of Prey. “Reeves sta
ancora lavorando alla sceneggiatura, tuttavia nelle
diverse sceneggiature di Birds of Prey presentate finora, una
contiene il Pinguino. Ad ogni modo, sembra che la Warner Bros.
voglia lanciare questo personaggio nell’universo
cinematografico prima prima possibile“.
La connessione con il DCEU
Della trama di Birds of
Prey sappiamo pochissimo, tranne un dettaglio trapelato in
rete che suggerisce una rottura fra Harley Quinn e Joker. Dunque è
difficile, al momento, trovare dei collegamenti tra il film e il
DC
Extended Universe (se così possiamo ancora chiamarlo
dopo i recenti scossoni interni).
È stato reso noto che
Batman non comparirà con un cameo come si
vociferava negli ultimi mesi, nonostante il film sia ambientato a
Gotham City, come non c’è stato alcuni riferimento al personaggio
di Gal Gadot, ovvero Wonder Woman
o ai “colleghi” di Harley della Suicide Squad. A
quanto pare la Warner adotterà lo stesso approccio di The
Joker Origins, staccando la trama di questi spin-off dalla
continuity dell’universo DC e abbassando notevolmente il budget di
produzione.
Debutta Save Me,
la serie Originale Sky creata dalla star di
The Walking Dead, Lennie James,
in prima TV dal 28 settembre, ogni venerdì dalle 21.15 su Sky
Atlantic – dalla stessa data, tutti gli episodi di Save
Me saranno disponibili su Sky On Demand.
Nelson “Nelly” Rowe, disoccupato
squattrinato di mezza età, si arrangia come può, un “lavoretto”
dietro l’altro. Le sue giornate sono scandite dalle pinte di birra
in cui affoga tutta la sua insoddisfazione. Vedrà la sua vita messa
sottosopra quando Jody, la figlia tredicenne che quasi non sapeva
di avere, sparisce all’improvviso. Forse è stata rapita, lui è il
principale indiziato. Nelly si professa innocente, ma la polizia è
in possesso di prove che attestano che le ultime tre chiamate di
Jody sono state indirizzate proprio al cellulare di Nelly.
Dal 28 settembre alle 21.15 su Sky
Atlantic arriva in esclusiva e in prima Tv SAVE
ME, la nuova produzione originale Sky
scritta e ideata da Lennie James (The Walking
Dead, Snatch – Lo Strappo, Blade Runner 2049), qui anche
protagonista. Da quella data, la miniserie sarà disponibile
in tutti i suoi sei episodi anche on demand.
SAVE ME, la trama
Photographer: Justin Downing
Alcolizzato, bugiardo e
sciupafemmine impenitente, Nelly vive con le donne con cui di volta
in volta gli capita di andare a letto, spesso più di una, qualche
volta più di due. Conduce tuttavia una vita ordinaria, che affronta
con indifferenza e superficialità. L’improvvisa, sconvolgente
svolta nella sua vita, però, lo costringerà a intraprendere un
viaggio senza ritorno alla ricerca della verità e di una figlia che
nemmeno sapeva di avere. Un viaggio che gli permetterà di scoprire,
su di sé e sulla sua comunità, molto più di quanto avrebbe mai
potuto immaginare e che farà di lui un uomo migliore, in grado di
espiare i suoi peccati e di rimediare alle sue mancanze anche nei
confronti di Claire (Suranne Jones), che con lui aveva vissuto, 14
anni prima, una indimenticabile estate di passione e che è ora
convinta della sua colpevolezza.
Diretta da Nick Murphy
(Prey, The Last Kingdom, The Secret), la
serie – un crime avvincente e tesissimo – non manca di un
irresistibile humour che ne alleggerisce i pur drammatici toni.
SAVE ME è piena di personaggi affascinanti e indimenticabili,
interpretati da alcuni dei più bravi e richiesti attori britannici,
da Stephen Graham a Susan Lynch, Kerry Godliman e Jason
Flemyng.
SAVE ME – In prima TV
dal 28 settembre, ogni venerdì dalle 21.15 su Sky Atlantic e
disponibile anche su Sky On Demand
Sono in corso a Roma le riprese
di DOMANI
È UN ALTRO GIORNO, opera seconda di Simone
Spada che torna sul set per dirigere una coppia
d’eccezione: Marco Giallini e Valerio
Mastandrea.
Tratto dal film spagnolo
Truman, un vero amico è per sempre di Cesc
Gay,DOMANI
È UN ALTRO GIORNO èscritto
da Giacomo Ciarrapico e Luca
Vendruscolo ed è la storia della profonda amicizia
tra Giuliano (Marco Giallini), attore piuttosto noto che vive e
lavora a Roma, e Tommaso (Valerio Mastandrea), insegnante e
ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra
momenti divertenti e altri drammatici, humor, complicità e
commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro
indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita,
Giuliano è condannato da una diagnosi terminale e il suo compito
più doloroso è trovare una sistemazione a Pato, il suo meraviglioso
e tenerissimo amico a quattro zampe.
Spiega il regista: “Fare un remake
di un film che ti ha commosso, colpito al cuore, fatto ridere e
piangere è una sfida molto interessante per tutti noi. Insieme agli
sceneggiatori Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo abbiamo deciso
di reinterpretarla a nostro modo e, pur mantenendo la struttura e
gran parte dei dialoghi, il nostro DOMANI È UN ALTRO
GIORNO vuole essere, fin dal titolo, un invito alla
speranza e al futuro, un commovente inno alla vita”.
Prodotto da
Maurizio e Manuel Tedesco per
Baires Produzioni in collaborazione con
Medusa, DOMANI È UN ALTRO GIORNO
arriverà in sala nel 2019 distribuito da Medusa
Film. Le riprese, della durata di sette settimane,
proseguiranno nella capitale e si concluderanno a Barcellona a fine
ottobre.
Fanno parte del cast tecnico del
film: il direttore della fotografia Maurizio
Calvesi, lo scenografo Alessandro Bigini,
la costumista Elena Minesso. Le musiche sono
firmate da Maurizio Filardo.
Ancora un update dalla Warner Bros e
dalla produzione di The
Batman, il film che porterà di nuovo il Cavaliere
Oscuro sul grande schermo in un’avventura standalone, dopo le
incursioni cinematografiche di Batman v Superman e
Justice League.
A riportare l’aggiornamento è
Umberto
Gonzales di The Wrap che riferisce che le
riprese inizieranno nell’estate 2019 e che al momento la prima
stesura della sceneggiatura è in revisione alla Warner
Bros. Stando a quanto dichiarato da Gonzales, inoltre gli
attuali produttori della DC in carica sono impegnati a realizzare
un film che possa rendere giustizia al personaggio di Batman e che
possa rendere felici i fan.
Ecco di seguito il tweet del
giornalista.
Le ultime informazioni relative al
progetto riportavano che l’ispirazione di Matt
Reeves per la sceneggiatura era arrivata da Lo strano caso di Dottor
Jekyll e Mr. Hyde. Secondo il regista, infatti,
Bruce Wayne e Batman sono due entità separate che
vivono nella stessa persona e a turno una delle due entità prende
il sopravvento sull’altra. Questa lettura del personaggio è molto
interessante e sembra suggerire che Batman non è solo la maschera
che Bruce indossa, ma è un vero e proprio modo di essere, una
identità a tutti gli effetti, che Mr. Wayne non ha
completamente sotto controllo.
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di
Christopher Nolan, è arrivato il reboot a opera
della coppia Zack Snyder/Ben Affleck che ha
destato parecchie perplessità sia in Batman v
Superman che nel naufragio di Justice
League. Adesso Matt Reeves è incaricato
di dirigere il nuovo standalone sull’Uomo Pipistrello ma sembra che
non ci sia alcuna certezza che sia Ben Affleck a
interpretare il personaggio principale.
Sicuramente a breve sapremo se
Affleck riuscirà a tornare nel costume dell’Uomo Pipistrello, o se
le sue vicende personali (è un rehab per alcolismo) e professionali
(Justice League è stato un tonfo totale) prenderanno il sopravvento
sulla sua gioia nell’interpretare un ruolo così ambito e
iconico.
Il sito, in occasione dell’annuncio
dell’ingresso nel cast di Winstead e Smollett-Bell, dichiara:
“Le attrici si uniranno a Margot Robbi che riprende il ruolo di
Harley Quinn con cui ha esordito in Suicide Squad, in una Gotham che non è
protetta da Batman.” Questo vuol dire, appunto, che la
location principale del film sarà proprio Gotham ma che non vedrà
il azione il suo vigilante: Batman. Ma perché?
Sempre da recenti report arriva
anche un nuovo dettaglio riguardante l’attore che interpreterà il
villain ancora misterioso del film. Sebbene si fosse parlato di
Maschera Nera, adesso la produzione sembra concentrata più sulla
ricerca dell’attore perfetto che sul personaggio. Infatti,
Justin Kroll di Variety riporta su Twitter che la
Warner Bros vorrebbe nel cast Ewan McGregor
o Sharlto Copley a ricoprire il ruolo
dell’antagonista. Non è chiaro però se i due attori abbiano già
incontrato i vertici della produzione.
McGregor è un attore di grande
talento che è conosciuto a livello mondiale principalmente per il
suo ruolo di Obi-Wan Kenobi nella trilogia di
Star
Wars Episodio I-II-III. Copley ha partecipato a
numerosi prodotti di successo, ma il film che più lo lega alla fama
è District 9.
Il film diretto da Cathy Yan da una
sceneggiatura di Christina Hodson e
arriverà al cinema il 7 febbraio 2020. Margot
Robbie riprenderà il ruolo di Harley
Quinn con cui ha debuttato in Suicide
Squad, e si occuperà anche della produzione del film
stesso, con Sue Kroll e Bryan
Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel
cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee
Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e
Black Canary.
Il primo attesissimo trailer di
X-Men: Dark
Phoenix è arrivato nella notte italiana rivelando
finalmente le immagini del film diretto da Simon
Kimberg che vede protagonisti
ancora Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy nel cast dei
mutanti. Come recita il titolo, la protagonista
sarà Sophie Turner nei panni di
Jean Grey/La Fenice.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Ma cosa possiamo dedurre da quanto mostrato nel footage?
Il trailer si apre con
l’arrivo della piccola Jean alla scuola di
Xavier, lasciando intendere che ci sia qualcosa di
molto più oscuro nascosto nella mente della mutante. E che il
Professor X è a conoscenza di questa “verità”. Stiamo parlando
ovviamente della Forza della Fenice, un potere che Jean ha mostrato
una volta e che, a causa di un’esplosione cosmica, userà di
nuovo.
In X-Men: Conflitto
Finale ci veniva raccontato come un dono sopito che Jean
Grey celava da bambina, nascosto da Charles Xavier fino al suo
sacrificio…ma chissà come verrà sviluppato nel film di prossima
uscita.
L’incidente d’auto
Un altro dettaglio interessante nel
trailer di Dark
Phoenix è nella scena dell’incidente d’auto che
coinvolge Jean bambina e i suoi genitori. È qui che i suoi poteri
vengono attivati senza controllo, facendo girare la macchina (e
presumibilmente uccidendo sua madre e suo padre). Sarà questo
evento a portarla sulla strada della scuola per mutanti di
Xavier?
Se ci riferiamo ai fumetti, si
tratta di uno snodo fondamentale nella storia di Jean, dove il
personaggio si rendeva testimone della morte di un caro amico in un
incidente stradale, e questo trauma risveglia in lei il
potere della Fenice. È probabile che il film abbia modificato la
natura dell’evento per giustificare una cicatrice che si riaprirà
nel cuore dell’eroina da adulta.
Il personaggio di Jessica Chastain
Uno dei misteri legati fin
dall’inizio della produzione a X-Men: Dark
Phoenix è la natura del personaggio interpretato
da Jessica Chastain. Sappiamo che sarà la villain
del film e una mutaforma, e che tenterà di manipolare la forza di
Jean per i propri scopi, tuttavia la sua identità resta ancora
sconosciuta.
C’è chi ha ipotizzato che si tratti
di un alieno Skrull, come nei fumetti, ma
il trailer non ha affatto fornito qualche dettaglio in
merito.
Genosha
Luogo chiave nel trailer è l’isola di
Genosha, un paradiso per i mutanti governato da
Magneto dove Jean si recherà portando con sé tutta
la sua rabbia.
Nei fumetti originali Genosha è
un’isola del Madagascar, descritta come un’intelligente allegoria
dell’apartheid e palcoscenico di una lunga guerra; diventerà in
seguito un rifugio sicuro per mutanti sotto il dominio di Magneto,
ed è plausibile che il film si sia adattato a questa versione.
Il confronto con gli X-Men
Gran parte del trailer si focalizza
su Jean Grey che raggiunge
Magneto su Genosha in cerca di risposte sul suo
nuovo potere, e sembra che gli altri X-Men stia cercando di
raggiungerla nel tentativo di riportarla indietro. Tra questi
vediamo Quicksilver,
Nightcrawler, Bestia,
Professor X, Cyclope,
Tempesta e Mystica.
I nuovi costumi
Come già rivelato dalle prime foto
ufficiali e ora anche dal trailer, nel film
vedremo gli X-Men indossare di nuovo i loro
tradizionali costumi gialli e neri, in linea con quelli mostrati
sul grande schermo in tutto il franchise (escluso forse
X-Men: L’inizio).
Viaggio nello spazio
Dopo “soli” diciotto anni e ben
undici film, gli X-Men viaggeranno finalmente
nello spazio, ma d’altronde raccontare la storia della Fenice senza
farlo sarebbe stato impensabile.
L’immenso potere di Jean viene
risvegliato quando alcuni raggi cosmici la fanno esplodere durante
una missione X nell’atmosfera: vediamo infatti un mezzo pilotato da
Bestia, con diversi studenti principali a bordo, e
questo potrebbe anticipare che la Forza della Fenice prenderà il
controllo di Jean nello spazio profondo, con l’eroina che viaggerà
verso universi lontani distruggendo una galassia (come nei
fumetti?).
Charles nelle fiamme
Il rapporto fra
Xavier e Cerebro (il dispositivo progettato dal
professor X per rintracciare e identificare ogni forma di vita
sulla Terra) è stato più volte affrontato nel franchise sugli
X-Men: in L’Inizio riesce a malapena a
controllarlo, in Giorni di Un Futuro Passato
addirittura si rifiuta di usarlo, infine è in
Apocalisse che En Sabah Nur prende il controllo su
di lui. Ma in Dark Phoenix? Da quanto ci mostra il
trailer Xavier verrà letteralmente “risucchiato” da un vortice di
fiamme…
Un’ipotesi plausibile potrebbe
essere che ad attivare il fuoco sia stata Jean
dopo che la Fenice ha preso il controllo della mente di Xavier
attraverso la portata telepatica di Cerebro. Ma staremo a
vedere.
Magneto indossa l’elmetto
In una breve scena del trailer vediamo
Magneto indossare l’iconico elmetto rubato a
Sebastian Shaw in X-Men: L’inizio e sfoggiato
nuovamente negli altri sequel (Giorni di un futuro
passato e Apocalisse).
Questo significa che il Mutante
tornerà sul campo per combattere, ma potrebbe nascondere un
significato più oscuro: sarà un modo per bloccare la telepatia di
Charles?
Nasce la Confraternita di Mutanti
Per quanto raccontato finora dal
riavvio del franchise sui Mutanti, da First Class
in poi, il conflitto interiore di Magneto e
Mystica li ha fatti allontanare dal team originale
per cercare nuove risposte, ma alcune immagini del trailer di
X-Men: Dark
Phoenix suggeriscono che le cose potrebbero
cambiare ulteriormente.
Proprio Mystica, interpretata
ancora da Jennifer Lawrence, sembra che stia
formando quella che sembra una prima versione della Fratellanza dei
Mutanti…sarà davvero così così?
Un misterioso funerale
La scena del funerale in
X-Men: Dark
Phoenix era stata ufficialmente rivelata dal
servizio esclusivo di Entertainment Weekly pubblicato alla fine del
2017, e ritorna nel trailer ancora
avvolta dal mistero.
Chi stanno seppellendo i Mutanti?
Attorno alla bara giacciono il Professor X, Ciclope, Nightcrawler,
Tempesta e Bestia, quindi possiamo presumere che si tratti di
Mystica o Magneto. Oppure un altro personaggio sconosciuto.
Se invece pensiamo ai fumetti, è
ipotizzabile che si tratti proprio di Jean prima di vederla
risorgere come la Fenice.
Dark
Phoenix
Di fatto nell’ultimo frame del
trailer vediamo Jean diventare la Fenice, con la pelle del viso che
cambia rivelando tutto il suo potere.
Toni Servillo è la
voce narrante di Zanna Bianca, il nuovo
lungometraggio tratto dal romanzo di Jack London che arriva per la
prima volta sul grande schermo l’11 ottobre in uno straordinario
film d’animazione dallo stile raffinato e pittorico, distribuito da
Adler Entertainment. “Ho accettato volentieri
di essere la voce narrante del primo film di animazione tratto
dall’indimenticabile romanzo di Jack London,un
libro che ho letto con grande gioia nella mia infanzia e sono
contento di poterlo raccontare ai bambini e ai ragazzi di
oggi”. Dopo 3 anni dall’esperienza de Il
piccolo Principe (2015), il pluripremiato attore e regista
italiano si cimenta ancora una volta nel doppiaggio di un film
ispirato ad un grande capolavoro letterario dal fascino immutato.
“La voce è lo strumento che prediligo,
l’oggetto più misterioso di un attore, l’unico in grado di
testimoniare la sua esperienza più intima del
mondo”. Così Toni Servillo, vincitore di
due European Film Award, quattro David di Donatello,
quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak
d’Oro e del Marc’Aurelio d’Argento per il Miglior
Attore alla quinta edizione della Festa del Cinema di Roma,
racconterà con la sua inconfondibile voce le avventure del lupo
Zanna Bianca, interpretando brani tratti dal libro omonimo che
accompagneranno le scene più emozionanti del film.
Zanna Bianca è un lupo con un quarto
di sangue di cane. È una creatura fiera e coraggiosa, e per questo
sarà vittima della crudeltà dell’uomo. Dopo essere cresciuto nelle
terre innevate, meravigliose ma ostili del Grande Nord, viene
accolto da Castoro Grigio e la sua tribù di nativi
americani. Qui viene protetto dalla tribù, ma dovrà farsi
accettare dagli altri cani. Purtroppo Castoro Grigio sarà costretto
a cedere Zanna Bianca ad un uomo crudele, che lo obbligherà a
trasformarsi in un cane da combattimento. In fin di vita, sarà
salvato da una coppia disponibile e amorevole, che con il suo amore
insegnerà a Zanna Bianca a dominare il suo istinto selvaggio e a
diventare il loro migliore amico. Una storia di redenzione
descritta dal punto di vista dei cani e soprattutto sulla
straordinaria forza dell’amore che li lega indissolubilmente
all’uomo. Zanna Bianca è distribuito da Adler
Entertainment e prodotto da SuperprodAnimation, Bidibul Productions
e Big Beach, in associazione con Wild Bunch.
Dal 25 settembre,
inoltre, sono in libreria tre nuovi titoli pubblicati da
Mondadori Libri, per rivivere la magia del film:
Zanna Bianca. Il romanzo del film di Michel Leydier,
Zanna Bianca. La storia con le immagini del film di Valéry
Latour-Burney e il libro activity Zanna Bianca. Alla scoperta
del Grande Nord. Gioca e colora di Sophie Bordét-Petillon.
Dopo la notorietà planetaria con il
personaggio di Oberyn Martell in Game of Thrones e
il successo in Narcos, per Netflix, il prossimo appuntamento importante di
Pedro Pascal è quello con Wonder Woman 1984. Il film di
Patty Jenkins lo vedrà trai protagonisti nei panni
di un personaggio che è ancora sconosciuto. Tuttavia sembrano
arrivare nuovi dettagli da SuperBroMovies che
potrebbero aiutare a sciogliere questo mistero.
Lo stesso sito aveva riportato che
il personaggio di Pascal poteva essere coinvolto nel ritorno di Steve Trevor (Chris
Pine) e adesso interviene con nuovi dettagli. A quanto pare il
personaggio sarà Maxwell Lord, un potente uomo d’affari nelle
pagine della DC Comics. Non si tratta quindi di un dio sotto
copertura, come riportato dal report precedente, ma sembra che la
prima ipotesi di trama prevedesse davvero una figura del genere per
Pascal. Tuttavia, sembra che il personaggio sarà completamente
votato ad ottenere poteri divini e che quindi avrà dei legami con
gli dei greci, in qualche modo ancora non chiaro.
Il personaggio ha una storia
alquanto travagliata, nei fumetti, ma il fatto che in Wonder Woman 1984 sarà un uomo d’affari lo
rende aderente a una delle sue versioni più recenti nei comics.
Tuttavia l’identità del personaggio lascia un buco lì dove
pensavamo di aver risolto un grande interrogativo del film, ovvero
in che modo Steve Trevor tornerà dal mondo dei morti! La questione
del ritorno di Trevor è molto più complessa rispetto a quella del
ritorno di Robin Wright, visto che il personaggio
potrebbe apparire in flashback legati all’educazione e
all’allenamento di Diana su Temiscira, mentre Trevor è sicuramente
contemporaneo ai fatti e alle nuove avventure dell’Amazzone
interpretata da Gal Gadot.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro
Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Dopo 27 anni da Terminator
2: Il Giorno del Giudizio, Linda
Hamilton e Arnold Schwarzenegger tornano
insieme sul set del franchise per Terminator 6 e
l’ex Governatore della California ha approfittato del compleanno di
Linda, per mostrare al pubblico una foto reunion.
In occasione del compleanno della
Hamilton, Schwarzenegger ha condiviso su Twitter una foto che
lo raffigura al fianco della collega, nell’immagine si affiancano i
volti giovani del ’91 e quelli di oggi, segnati dagli anni.
Arnold ha augurato buon compleanno
alla Hamilton così: “Buon Compleanno alla mia cara amica Linda
Hamilton. Una delle mie co-star preferite, una vera dura, e un
essere umano magnifico. Sono eccitato di lavorare di nuovo con
lei.” Di seguito l’immagine:
Il primo incontro tra Sarah
Connor e il T-800 non p stato dei più
amichevoli, come ben ricorda chi ha visto e amato il primo film del
franchise, salvo poi capovolgersi ne Il Giorno del
Giudizio, in cui il personaggio sintetico di Schwarzy è
dalla parte di Sarah e John, per proteggerli dal temibile T-1000.
La storia di Terminator 6 dovrebbe vedere la
creatura interpretata da Arnold di nuovo accanto a Sarah.
Nel corso di questi 27 anni, la
carriera dell’ex mister Olimpia è decollata, e lui è diventato una
colonna portante del cinema action, al fianco di celebrità quali
Sylvester Stallone e Bruce
Willis. Per quanto riguarda invece la Hamilton, è questo
il suo vero e proprio ritorno al grande schermo, visto che la sua
carriera di attrice non è stata fortunata come quella del
collega.
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio. Nel cast di
Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie
Davis, Diego Boneta e Gabriel
Luna. Alla regia di Terminator
6 è stato confermato Tim
Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e
vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah
Connor.
Come
vi avevamo anticipato ecco arrivare il primo atteso
trailer di Dark Phoenix, l’annunciato seguito
di X-Men Apocalypse diretto da Simon
Kimberg e vede protagonisti
nuovamente Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy nel cast dei
mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà
Sophie Turner la protagonista nei panni di
Jean Grey/La Fenice.
Dark Phoenix
In Dark Phoenix, gli X-Men
devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean
Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta
quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica.
Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha
resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Ecco il trailer
Vi ricordiamo che Dark
Phoenix vedrà nel cast Michael
Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Jessica Chastain sarà il villain del film.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Arriva da Variety
la notizia che Mary Elizabeth Winstead e Jurnee
Smollett-Bell saranno Cacciatrice e Black Canary in
Birds of Prey. Dopo i primi rumors e la shortlist,
le due attrici hanno battuto la concorrenza e si uniscono adesso
ufficialmente a Margot Robbie, nel prossimo film della Warner Bros
che porterà sul grande schermo personaggi della DC Comics.
Margot Robbie
riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha
debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche
della produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless.
Ci sono diverse versioni di
Cacciatrice nei fumetti, il suo alter ego è Helena Bertinelli, ma
in Birds of
Prey il personaggio sarà una ex principessa mafiosa,
devastata da ragazzina quando la sua famiglia è stata uccisa in un
attentato di mafia, trasformandola in un una vigilante che poi si è
unita alla squadra che dà il titolo al film. Black Canary, aka
Dinah Lance, è una combattente di strada nei fumetti, un
personaggio dalla natura buona e idealista. Nel film la squadra
dovrebbe combattere contro i signori del crimine di
Gotham. Si era parlato di Maschera Nera ma sembra
che adesso non sia più lui il villain principale del film. Resta
anche da capire in che modo si colloca il personaggio di Harley
Quinn in questa storia.
Il film diretto da Cathy Yan da una
sceneggiatura di Christina Hodson e
arriverà al cinema il 7 febbraio 2020.
Il 5 ottobre arriverà su
Netflix una nuova serie completamente made
in Spain, una scommessa che approfitta dell’incredibile e recente
successo ottenuto da un’altra serie spagnola, La Casa di
Carta. Nell’ultimo anno e mezzo La Casa de
Papel ha fatto molto parlare di sé, rendendo la
piattaforma di streaming americana ancora più famosa a livello
internazionale. Dal genere dell’heist movie, ovvero del film
incentrato su una rapina, si passa a tutt’altra musica, e con
Élite ci troviamo catapultati nel più classico dei
teen drama.
I riferimenti esterni si fanno
generazionali, nel senso che a seconda della generazione alla quale
si appartiene, ci tornano alla mente le serie tv incentrate sui
teenager della nostra infanzia. Chi si accosta alla visione di
Élite non può non ricordare
The O.C. e l’elitaria società di Newport Beach. O Gossip Girl e
la scuola per giovani rampolli nell’Upper East Side di New York .
O, arrivando al giorno d’oggi, la misteriosa cittadina di
Riverdale con i suoi segreti e il suo mistero da risolvere.
Nella privilegiata scuola spagnola
di Las Encinas vengono introdotti tre nuovi ragazzi grazie a delle
borse di studio emesse dallo stato. L’iniziativa non è dettata da
alcun nobile intento. Il sussidio finanziario non è altro che un
tentativo di mettere una pezza sopra un fatto gravissimo: la scuola
statale dei tre studenti è miseramente crollata addosso agli
alunni, per fortuna non causando morti ma solo feriti, per colpa di
instabilità strutturali e negligenze nell’uso dei materiali da
costruzione.
Così, Samuel (Itzan
Escamilla), Nadia (Mina El Hammani) e
Christian (Miguel
Herrán) si trasferiscono in questo istituto privato
frequentato dalla élite spagnola, dove giovani rampolli hanno già
un destino sfolgorante (e un conto in banca) davanti a loro.
I nuovi arrivati, accolti con la
obsoleta concezione di classe operaia, dovranno sgomitare per
emergere in mezzo ad un mondo fatto di soldi, droga e
perversioni. Con un inadeguato citazionismo darwiniano, una
delle ragazze ricche de Las Encinas avverte i suoi “eguali”:
«Quando in un ambiente perfetto vengono introdotte nuove
specie, avviene la contaminazione». La frase, per quanto
completamente fraintesa da chi la pronuncia, allude in realtà al
doppio senso celato dietro tutta la storia.
Élite è una serie
tv composta da otto puntate che viaggiano “al contrario”. Le prime
scene sono un assaggio delle ultimissime battute finali. Perché ci
viene detto subito che a Las Encinas è stato commesso un omicidio.
Uno studente è morto, e tutti i protagonisti che via via impareremo
ad amare (o ad odiare) sono sospettati. L’identità del morto è
tenuta celata sino alla fine della prima puntata, ed è già una
bella sorpresa. Ma è col proseguire e il dispiegarsi della storia
che la serie riesce a mantenere una certa suspense, confondendo lo
spettatore affinché non possa comprendere l’identità del
killer.
Tuttavia Élite non
si può proprio definire una serie dalle sfumature mistery. Le
puntate si concentrano quasi esclusivamente sui piccoli e arcinoti
stereotipi dei liceali. Dalla suddivisione marcatissima in caste
sociali (i ricchi sono ricchissimi, i poveri poverissimi, le vie di
mezzo sconosciute) all’aspetto adulto e navigato di quelli che
dovrebbero essere dei diciassettenni; sì perché i protagonisti
frequentano il penultimo anno, e sono quindi minorenni, cosa
assolutamente poco credibile. I ragazzi e le ragazze di
Élite conoscono la vita meglio di un adulto, e ne
sono annoiati. Allora cercano svaghi da “grandi”, sperimentando
droghe, sesso e crimini.
Colpa della forzata costrizione
della trama entro otto puntate, le vite dei protagonisti sono
letteralmente farcite di ogni trasgressione possibile e
immaginabile. Tutti i clichés che abbiamo conosciuto in anni e anni
di serie tv incentrate sui teenager, sono inseriti in quei
cinquanta minuti a puntata, con buona pace del senso della realtà
(e spesso del ridicolo). Il regista, Ramón Salazar
(poi sostituito da Dani de la Orden negli ultimi
tre episodi) è stato un esperto sceneggiatore di film per teenager,
da Tini: la Nuova Vita di Violetta,
all’adattamento spagnolo del nostro Tre Metri Sopra il
Cielo (che viene più volte omaggiato in diverse scene di
Élite).
Tra gli interpreti si è già molto
parlato dei tre protagonisti de La Casa di Carta, che qui tornano nelle vesti
– anzi nelle divise – degli alunni di Las Encinas. Si tratta di
María Pedraza (Marina in Élite – Alison ne La Casa di
Carta); Jaime Lorente (Nano in Élite – Denver ne La
Casa di Carta); Miguel Herrán (Christian in Élite – Rio ne La
Casa di Carta). Tra i volti noti anche la cantante pop
messicana Danna Paola, che qui interpreta
Lucretia. In definitiva possiamo dire che Élite sarà una serie tv
sugli adolescenti problematici che si andrà ad affiancare a molte
altre senza però emergerne per idee, contenuti o cuore.
Più telenovelas che telefilm, la
serie spagnola intriga soprattutto per gli intrallazzi amorosi,
piuttosto che concentrarsi sulle tematiche serie, che pure mette in
campo, come il razzismo, le diversità culturali, l’abuso di droghe,
le negligenze edilizie e la corruzione dei poteri forti.
Nel 1959 la
scrittriceShirley JacksonpubblicòThe Haunting of Hill
House, un romanzo gotico che entrò immediatamente a
far parte dei grandi classici della letteratura
americana. Il Re del
brivido, Stephen
King, lo ha più volte definito uno
dei suoi libri preferiti, e non ha mai fatto mistero di averne
tratto ispirazione per gran parte dei suoi scritti, dedicandovi
anche un saggio (Danze Macabre, 1981).
I film basati esplicitamente
sull’opera di Shirley Jackson sono due, il
capolavoro
Gli Invasatidi Robert
Wise (1963) e il più recenteHaunting
– Presenze di Jan De
Bont (1999). Ma la filmografia che si ispira alle idee e
alle atmosfere diThe Haunting of Hill
House è a dir poco sterminata, avendo
stabilito una serie di elementi tipici delle storie sulle case
infestate che sono tuttora delle regole
inderogabili. Era solo questione di tempo, quindi, che ad
un’opera del genere – capostipite della letteratura e del cinema
horror – dedicassero un’intera serie tv, soprattutto ora che ci
troviamo nella cosiddetto “Era Netflix”.
The Haunting of Hill House
Proprio dalla piattaforma di
streaming americana è quindi stato partorito il
progettoThe Haunting of Hill House – La
serie, che uscirà ufficialmente il 12 ottobre 2018
per un totale di dieci episodi. Il libro diShirley
Jacksonsi rivela però da subito solo una base,
deviando per altre soluzioni e aprendo quindi la strada ad
un’infinità di variazioni sul tema. Rimane l’elemento essenziale:
Hill House, la magione che “si ergeva sola contro le sue colline,
chiusa intorno al buio” (cit.), con il suo dedalo di stanze, i suoi
corridoi di legno e l’evocativa scala a chiocciola in ferro
battuto. E i suoi abitanti, più o meno vivi che
siano.
La serie ci parla della
famiglia Crane, composta dalla madre Olivia (Carla
Gugino), dal padre Hugh Crane
(Henry Thomasda
giovane,Timothy Huttonda anziano) e dai
cinque figli, che abitano Hill House intorno alla metà degli anni
‘80. Ma la storia si rivela da subito un alternarsi
martellante di flashback e flashforwards, perché la trama si
concentrerà sulle vite degli ormai adulti figli dei
Crane.
The Haunting of Hill House
Ad ogni fratello o sorella è
dedicata un’interna puntata, dove grazie ai salti repentini nel
passato riusciamo ad avere un quadro completo dell’infanzia e della
psicologia dei personaggi. Si parte ad esempio con
Steven Crane (Michiel
Huisman), il maggiore dei fratelli, colui che ha
pensato bene di utilizzare la propria infanzia passata ad Hill
House per scriverne un libro e guadagnare denaro e
fama.
A poco a poco veniamo a
conoscenza delle caratteristiche singolari dei vari fratelli, da
Shirley (Elizabeth
Reaser) che di mestiere imbalsama le salme dei
defunti, a Theodora (Kate
Siegel) che svolge il difficile mestiere di
psicologa infantile grazie alle proprie capacità empatiche, fino ai
due gemelli Nell (Victoria
Pedretti) e Luke (Olivier
Jackson-Cohen), che rappresentano il punto più “debole”
dell’intero nucleo familiare.
The Haunting of Hill House
Svelare qualcos’altro
suThe Haunting of Hill
Housesarebbe davvero un delitto, ma è inevitabile
sottolinearne gli immensi debiti nei confronti di grandi classici
della letteratura – comeGiro di
Vite di Henry James – e
soprattutto dell’universo filmico, daThe
OthersaThe
Conjuringpassando per il “must”Amityville
Horror. Tuttavia, sebbene la
confezione sia impeccabile (la ricostruzione di Hill House con le
sue porte scricchiolanti e le statue “spione” è splendida e
angosciante, come deve essere), nonostante la buona prova attoriale
di alcuni membri del cast (su tutti la Shirley diElizabeth
Reaser), la storia fatica ad
ingranare.
I flashback continui, troppo
affastellati, confondono e destabilizzano l’attenzione di chi
guarda e cerca di capire se l’azione si svolge nel presente, nel
passato, nel passato di due mesi prima, o nell’immediato futuro
(pur con l’aiuto di piccole didascalie
esplicative). La serie gioca di continuo col concetto di
spazio-tempo, che era poi alla base della concezione di Hill House
stessa. Il lento scorrere della trama, che andrebbe
anche a giovare nella creazione di un clima di suspense, si perde
però nelle cose meno interessanti, dando l’impressione di stare
allungando il brodo.
Fortunatamente con l’avanzare
degli episodi aumenta il senso di angoscia, e alcuni piccoli
misteri vengono svelati con soluzioni non troppo scontate,
presupponendo quindi che anche il finalesarà piuttosto
imprevedibile. I cliché horror ci sono tutti, e nella sesta
puntata vengono mostrati tutti, in una escalation che parte con il
grande classico del temporale e dell’assenza di luce in
casa. Per chi ama i romanzi e i film
gotici,The Haunting of Hill
Housesarà sicuramente un’opera imprescindibile. Se
ne apprezzeranno i riferimenti a King, da1408aRose
Red(la cui Casa stregata – in quanto a suspense –
rimane però ineguagliabile, va detto).
The Haunting of Hill House
Il regista,Mike
Flanaganpare essersi “votato” alla causa horror. Lo
abbiamo visto dirigereOculus – Il
Riflesso del Male,Il Terrore del
Silenzio(dove recitavaKate
Siegel, che qui interpreta Theo) eOuija 2:
L’Origine del Male(conEzabeth
ReasereLulu Wilson, che in The Haunting of
Hill House interpretano Shirley, da giovane e da
adulta). Ma soprattutto lo abbiamo apprezzato
neIl Gioco di Gerald, evidente sintomo
dell’ammirazione del regista per
Stephen King. Da questo ultimo film Flanagan si porta dietro
diversi attori, sui quali ovviamente spiccaCarla
Gugino, la cui inquietante espressività nella Olivia
Crane di The Haunting of Hill House è dosata e
distribuita sapientemente in un crescendo
continuo.
Non ci resta che aspettare il
12 ottobre per conoscere fino in fondo i misteri che si celano
dietro le porte scricchiolanti di Hill House, confidando che la
serie possa regalarci quel senso di angoscia tipico di ogni
racconto gotico che si rispetti.
Il Joker di
Joaquin Phoenix segue le orme di illustri
predecessori: Cesar Romero, Jack Nicholson, Heath
Ledger e Jared Leto. Attori diversissimi,
tra cui tre premi Oscar, uno, Ledger, proprio per l’interpretazione
del Clown Principe del Crimine. Quella di Phoenix è
un’eredità pesantissima da raccogliere, dunque, non solo per
l’aspetto cinematografico, ma anche per quello fumettistico, dal
momento che il Joker è la nemesi di
Batman, il villain più noto in tutto il mondo
dell’eroe più amato e rappresentato (insieme a
Spider-Man).
Il film di Todd
Phillips però non si pone in “competizione” con le altre
rappresentazioni del personaggio, visto che si spinge dove nessuno
è mai stato, neppure i fumetti! Quella di Phillips è la storia di
Arthur Fleck e di come diventa Joker. Un film
esterno alla continuity del DCEU, una storia autonoma, ambientata nella Gotham
City degli anni ’80 con la campagna elettorale di Thomas Wayne, che
voleva diventare sindaco della città, a fare da sfondo.
Il film è al momento in fase di
riprese, con numerose foto che sono già uscite in rete, alcune
anche ufficialmente dall’account Instagram del
regista, e hanno mostrato il nuovo look del personaggio con il
trucco e con il variopinto completo da pagliaccio.
Il confronto con i Joker passati
L’accoglienza come al solito è
divisa tra osannare il genio di Phoenix e screditare con
convinzione l’ennesimo tradimento al personaggio dei fumetti, alla
grandezza di Heath Ledger o alla leggenda di
Jack Nicholson (nessuno si cura di stare dalla
parte del povero Jared Leto). Ma com’è davvero
questo Joker a confronto con le altre rappresentazioni?
C’è qualcosa di molto familiare
nell’aspetto di questo Joker truccato in questo modo, eppure
qualcosa di estraneo. L’idea è che nei colori almeno ricorda
moltissimo il personaggio di Romero e una maschera che ha indossato
nel corso della serie, tuttavia i lineamenti di Phoenix ricordano
di più il Joker di Heath Ledger. C’è da fare anche
un’altra differenza: Ledger ha interpretato il personaggio prima
dei trent’anni, Phoenix ne ha 43, ed è a sua volta quasi coetaneo
di Jared Leto (nonostante quest’ultimo sembri
molto più giovane). A differenza loro, Nicholson era già un
affascinante cinquantenne all’epoca del Batman di Burton. Insomma,
un personaggio così legato al volto, alla maschera e al trucco non
può non tenere conto dei diversi gradi di “profondità” che può dare
un attore in fasce diverse d’età.
La chiave esatta di lettura del
personaggio, per Phoenix ma anche per le altre interpretazioni,
andrebbe cercata non tanto nel mondo del fumetto (paradossalmente)
quanto in quello dell’universo cinematografico in cui il Joker è
stato di volta in volta inserito.
Romero fumettistico
L’omaggio cromatico a Romero è
innegabile, tuttavia il personaggio negli anni ’60 si adattava a i
toni scherzosi e fumettistici della serie con Adam
West, una proposta ancora gustosamente divertente ma che
suscita più l’affetto dell’amarcord che non l’apprezzamento vero e
proprio, almeno da parte di un pubblico contemporaneo.
Nicholson e Ledger, espressioni di autori
Paragonare questo
Joker al personaggio che ha portato in vita
Jack Nicholson per Tim Burton non
è possibile senza mettere in gioco la vena autoriale di Burton
stesso, fortissima nel primo adattamento per il cinema dell’Uomo
Pipistrello, e in realtà lo stesso discorso vale per il Joker di
Nolan e Heath Ledger. In entrambi i casi, si
trattava della costruzione di un personaggio che, dallo spunto
fumettistico, si trasformava poi in un carattere che si adattava
alla perfezione all’intenzione che ha l’autore stesso. A Burton
serviva un avversario uguale e contrario per il suo Batman. A Nolan
serviva invece un agente del caos, uno strumento narrativo che
potesse sconvolgere l’ordine ricercato da Harvey
Dent. Entrambi gli autori hanno compiuto la loro missione,
affiancati dagli attori ideali.
Leto il gangster
La questione è ancora diversa per il
Joker di Jared Leto.
Il personaggio è stato portato in scena più attraverso la
costruzione fisica ed estetica che attraverso l’azione; quel Joker
è una versione gangster del personaggio, che si inserisce nel
discorso cinematografico disegnato da David Ayer e
che soprattutto non assume un ruolo rilevante, bensì di sotto-trama
accessoria al personaggio di Harley Quinn, in
Suicide Squad.
Le possibilità di Phoenix
In questo contesto, il Joker che
andrà a interpretare Joaquin Phoenix è prima di
tutto un personaggio in via di formazione, il film racconterà di
Arthur Fleck e non di Joker. Sarà quindi un
prequel, una scoperta delle origini, magari delle motivazioni (o
dell’assenza di motivazione) del personaggio e l’aspetto
interessante del progetto è che le vie da percorrere sono infinite,
il cammino spianato e libero, le scelte artistiche di fronte a Todd
Phillips tutte praticabili e possibili per arrivare a un risultato
che tutto il mondo conosce. Per cui, che il trucco visto fino a
questo momento sia definitivo o solo provvisorio, l’invito allo
spettatore è quello di lasciarsi sorprendere, lasciarsi raccontare
una storia non ancora scritta e magari andare a vedere un buon
film.
Warner Bros Italia ha diffuso il
trailer ufficiale italiano diCreed
II, film che segna il nuovo ritorno sul ring di
Rocky Balboa al fianco di Adonis Creed, figlio del suo storico
rivale Apollo Creed. Insieme si preparano ad affrontare il prossimo
incontro sul ring e un passato condiviso. Insieme scopriranno che
nulla è più importante della famiglia. Sul set del film, diretto
da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale
italiane a novembre 2018: Sylvester
Stallone, Michael B. Jordan e Tessa
Thompson.
La vita di Adonis Creed è
diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento
per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita.
Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non
fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul
ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e
Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi
per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più
importante della famiglia. Creed II è un ritorno alle origini, alla
scoperta di ciò che un tempo ti ha reso un campione, senza
dimenticare che, ovunque andrai, non puoi sfuggire al tuo
passato.
In Creed
II ci sarà anche Dolph Lundgren, che
fu il leggendario Ivan Drago, e nel ruolo di suo figlio il pugile
rumeno Florian Munteanu.
Arriverà questa notte il primo
trailer di Dark Phoenix. A riferirlo è
Sophie Turner che condivide il primo motion
poster del film su Instagram e annuncia la sua
presenza a The Late Late Show di James
Corden a Los Angeles, nel primo pomeriggio, poco dopo
mezzanotte qui da noi, in Italia. Durante il talk show, verrà
presentato il primo trailer del film.
Intanto, sempre su Instagram,
l’attrice ha condiviso il motion poster del film, in cui compare
proprio lei, che sarà la protagonista nei panni di Jean
Grey/La Fenice. Eccolo a seguire:
Ecco il primo poster del film e a
seguire la sinossi dettagliata ufficiale di quello che sarà forse
l’ultimo cinecomic degli X-Men sotto alla bandiera
della 20th Century Fox, prima che questi passino
definitivamente alla Disney.
In Dark Phoenix, gli X-Men
devono fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean
Grey. Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta
quasi uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica.
Una volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha
resa infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Vi ricordiamo che Dark
Phoenix vedrà nel cast Michael
Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Jessica Chastain sarà il villain del film.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Seconda delle cinque
nuove avventure del Wizarding World di J.K. Rowling, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
riprenderà le sorti di Newt Scamander e di tutti i personaggi
introdotti nel primo film, scavando nel passato di Albus Silente e
Gellert Grindelwald e della più celebre guerra fra maghi.
Nel cast tornano
Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison
Sudol, Ezra Miller, e Johnny
Depp mentre Jude Law interpreterà
Silente.
In attesa di vederlo finalmente al
cinema, ecco di seguito tutto ciò che sappiamo su Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il film in
uscita il prossimo 15 Novembre nelle sale:
Vedremo Newt Scamander ai tempi della scuola
Come rivelato lo scorso luglio dal
servizio esclusivo di Entertainment
Weekly, il film farà un viaggio nel passato dei protagonisti
raccontandoci alcuni episodi degli anni di scuola di Newt
Scamander, dove l’allievo Tassorosso seguiva le lezioni
dell’allora giovane professor Silente.
Dall’immagine riusciamo a scorgere
le pareti dell’aula in cui il futuro preside di Hogwarts insegnava
Trasfigurazione prima di cedere la cattedra al Minerva
McGrannit nel 1955 e il ragazzo con la bacchetta puntata
in attesa di provare qualche incantesimo.
I riferimenti a “I Doni della Morte” nel poster
Nel nuovo poster rivelato nei giorni
precedenti al panel del Comic Con di San Diego
2018, i protagonisti di Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald vengono mostrati in un quadro
che contiene diversi riferimenti a I Doni della
Morte e all’originale franchise di Harry Potter.
La locandina infatti ha in cima il
simbolo dei doni (una specie di occhio che rappresenta la bacchetta
di sambuco, il mantello dell’invisibilità e la
pietra della resurrezione), oltre che simbologie sparse
che soltanto i veri fan riusciranno a scorgere.
Il tono e lo stile del film
Come dichiarato dal
protagonista Eddie Redmayne, interprete di
Newt Scamander, Animali Fantastici: I Crimini di
Grindelwald somiglierà a un thriller con delle
atmosfere molto dark.
Nella stessa
intervista concessa a EW,
l’attore ha inoltre parlato del film spiegando che ““Sarà più
oscuro e rigoroso e si intreccerà con la tradizione di Harry
Potter, ovvero quella con cui abbiamo molta più familiarità. I
personaggi che abbiamo incontrato nel primo film sono ora in un
mondo magico che comprendono più a fondo. Quando ho letto [la
sceneggiatura] ha avuto l’impressione che ci fossero questi
elementi nascosti, e ho giocato con loro come fosse un thriller.
Questo elemento fa voltare pagina al franchise.”
Silente non incontrerà la sua nemesi
Contrariamente a quanto
si potesse immaginare, in Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald non vedremo mai i personaggi
di Albus Silente e Gellert Grindelwald condividere la scena, come
confermato da Jude Law in un’intervista
con Entertainment Weekly:
“In
realtà non ho avuto scene con Johnny
Depp [l’interprete di Grindelwald]. Ma come ho già
detto, questa questa è solo la prima parte di una storia più lunga.
Silente ha sempre ammirato da lontano questo mago oscuro, ma non si
conoscono e non si sono ancora incontrati.“
L’attore ha inoltre posto
l’accento su ciò che vedremo nel film, anticipando che sarà
soltanto un’anticipazione di ciò che sarà approfondito nel corso
del franchise:
“J.K.
Rowling ha rivelato alcuni anni fa che Silente era gay, ma credo
che la sessualità non definisca necessariamente il personaggio; in
questo film conosceremo meglio l’Albus poliedrico e c’è ancora
molto altro da raccontare che non riveleremo tutto in una
volta.“
Il ritorno di Jamie Campbell Bower
Tra tutte le rivelazioni più
sorprendenti del nuovo trailer di Animali Fantastici: I
Crimini di Grindelwald, c’è quella riferita al ritorno
dell’attore britannico Jamie Campbell Bower nei
panni di Gellert Grindelwald.
Avendo già interpretato il
personaggio in Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1 e
2, i fan si sono a lungo chiesti se sarebbe mai tornato in
scene durante qualche flashback nel sequel di Animali
Fantastici, e così è stato.
Una scena del trailer mostra
infatti Albus Silente che fissa stancamente lo Specchio delle Brame
e vede Gellert, durante la gioventù, così come lo abbiamo visto ne
I Doni della Morte con il volto di Bower.
Nagini
Il nuovo trailer ufficiale di
Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald ha
confermato la teoria dei fan secondo cui l’attrice sudcoreana
Claudia Kim avrebbe interpretato una strega di
nome Nagini (personaggio con una storia tragica
alle spalle), il cui sangue è stato maledetto.
Come visto nel trailer infatti,
Nagini ha il potere di trasformarsi in un serpente quando lo
desidera, ed è un membro del Circus Arcanus dove usa le sue abilità
per abbindolare il pubblico di Babbani. Sappiamo però che il futuro
di Nagini è segnato: la strega sarà costretta a trasformarsi in un
serpente in maniera permanente, perdendo presumibilmente la sua
stessa umanità e fondendosi con la sua mente animale.
Il grande serpente diventerà poi la
compagna di Voldemort, una specie di animale
domestico, che il Signore Oscuro utilizzerà persino per giustiziare
i suoi nemici e alcune delle sue vittime, come il giardiniere
all’inizio de Il Calice di Fuoco, oltre al fatto
che verrà trasformata in un Horcrux.
L’ambientazione
Come già noto, la storia di
Grindelwald e la sua ascesa al potere sono sempre
stati legati all’ascesa del nazismo in Europa, dunque il momento
del suo massimo potere coincide con gli eventi della Seconda Guerra
Mondiale. Uno stratagemma molto intelligente, da parte della
Rowling, per giustificare i grandi sconvolgimenti
della società babbana, collegandoli con quelli della società
magica.
Di fatto la serie di film su
Animali Fantastici durerà fino al 1945, anno della
fine della Seconda Guerra Mondiale e della caduta del nazismo,
quando Silente finalmente affronterà e
sconfiggerà il suo vecchio amico.
Nuovi dettagli sul personaggio di Silente
Per quanto riguarda il personaggio
di Silente, il nuovo trailer ufficiale ha
contribuito a rendere più chiaro il suo ruolo nel film: esattamente
come nei film di Harry Potter, il mago è un
esperto calcolatore, capace di manipolare gli altri trattandoli
come pedine sulla sua scacchiera.
Tuttavia questa volta le sue
motivazioni saranno molto personali, e la scena con lo specchio
delle Brame ci ha dimostrato che teme molto il suo avversario,
Grindelwald, ma che ci tiene ancora troppo per
affrontarlo di persona.
Sappiamo infatti grazie alle parole
della Rowling, che Albus e Gellert erano
innamorati durante l’adolescenza…
James Wan è stato
incaricato di produrre il remake americano dello zombie movie
coreano Train to Busan. Il filmmaker, atteso a
dicembre con Aquaman e noto principalmente per la sua
produzione horror dal 2013 con il franchise di The
Conjuring, sta espandendo il suo impero produttivo e
questo nuovo progetto è soltanto l’ultimo tassello che si aggiunge
alla sua fitta schedule di film horror che arriveranno al cinema
nei prossimi anni.
Il film è stato un blockbuster
coreano, diretto da Yeon Sang-Ho e uscito nel
2016, che è arrivato in Italia nel circuito festivaliero grazie
alla Festa del Film di Roma, visto che è comparso nella selezione
ufficiale di Antonio Monda.
La storia segue un gruppo di persone
su un treno che devono combattere per sopravvivere a un virus
zombie che si sta propagando dentro il treno stesso. Nel 2016,
Train to Busan è stato inserito nella classifica
dei migliori film “invisibili” dell’anno ed è stato un vero e
proprio successo al botteghino asiatico, pur passando relativamente
inosservato negli USA, nonostante il passaparola positivo della
critica. Ora, la versione americana del film potrebbe portare alla
ribalta anche l’originale, proprio grazie a James
Wan.
Deadline riporta che James
Wan è al timone del progetto per la produzione, e lavorerà
con Gary Dauberman che ha già firmato le
sceneggiature di Annabelle e di
IT. E dopo una intensa battaglia, la New Line
Cinema si è accaparrata i diritti per produrre il film.
Wan e Dauberman hanno già lavorato
insieme in passato, per il franchise di The
Conjuring e ovviamente per la saga di Annabelle e per il
recentissimo The Nun. La
collaborazione è così fruttuosa, che si pensa che il film possa
essere anche diretto da Dauberman, visto che non c’è ancora un nome
ufficiale per la regia.
James Wan ha avuto
un anno particolarmente impegnato, anno che non è ancora terminato
visto che a dicembre arriverà Aquaman, il film con
Jason Momoa appartenente al “morente” DCEU.
Inoltre, Wan p anche alla produzione dell’adattamento
cinematografico di I Tommyknocker – le creature del
buio di Stephen King.
Avengers: Infinity
War ha letteralmente lasciato i suoi spettatori a
bocca aperta per il suo finale tragico e i risvolti inaspettati,
soprattutto nell’ultimo atto del film. L’andamento della trama ben
calibrato e affrontato con una serietà mai trovata prima in un
film Marvel Studiosè il fiore
all’occhiello di una produzione senza precedenti nella storia
del cinema.
Tuttavia restano ancora degli
interrogativi irrisolti, domande senza risposta che permetteranno
agli Studios di raccontare altre storie e ai fan di arrovellarsi
ancora un po’ sulle vicende raccontate nel film diretto
da Anthony e Joe Russo.
Tra queste però ce ne sono 10 a cui
Avengers: Infinity War ha posto fine, con buona
pace dei fan:
Cos’è successo a Teschio Rosso?
Alla fine di Captain
America: Il Primo Vendicatore, Teschio
Rosso viene risucchiato dentro un portale aperto dal
Tesseract, e già allora alcuni presumevano che fosse scomparso in
chissà quale dimensione lontana. Teoria confermata da
Avengers: Infinity War, dove ci è stato finalmente
mostrato cosa è successo al fondatore dell’HYDRA.
Il personaggio era stato infatti
inviato come protettore della gemma dell’anima, una sorta di
prigionia a vita o punizione per aver cercato di abusare del potere
della gemma dello spazio.
Wakanda ha salvato Bucky?
Il conflitto di Captain America: Civil
War era incentrato sulla scelta di Steve
Rogers di salvare l’amico Bucky, criminale colpevole di
aver ucciso i genitori di Tony Stark. Alla fine
del film i due fratelli d’armi scappano per recarsi in Wakanda,
dove sono stati accolti da Re T’Challa.
È lì che i wakandiani hanno
accettato di curare il Soldato d’Inverno dalla sua deformazione
mentale ad opera dell’ HYDRA, e ne abbiamo avuto prova in
Avengers: Infinity War.
Cosa ha fatto Steve Rogers dopo Civil War?
L’equilibrio tra gli eroi è stato
infranto dopo Captain America: Civil War, con
Steve Rogers che decide di salvare
Bucky e non firmare gli accordi di Sokovia,
etichettato quindi come un criminale in fuga dalla società.
Ma è proprio grazie a
Avengers: Infinity War che scopriamo cos’ha fatto
Steve nel periodo da fuggiasco insieme a Falcon e
Vedova Nera, compiendo missioni in incognito e
mantenendo ancora vivo lo spirito dei Vendicatori.
Dov’è la gemma dell’anima?
Da quando il
Tesseract è apparso per la prima volta nella scena
post-credit di Thor e come oggetto misterioso nel prologo di
Captain America: Il Primo Vendicatore, i Marvel Studios hanno lentamente
introdotto tutte le gemme dell’infinito nei loro film mentre
costruivano l’arrivo di Thanos.
L’unica gemma che mancava
all’appello era quella dell’anima, e mentre molti pensavano che
sarebbe stata rivelata in Black Panther, questa è diventata un
importante snodo narrativo per Avengers: Infinity
War (il sacrificio si Gamora ad opera di
Thanos) oltre al fatto che finalmente abbiamo scoperto dove si
trovava.
Dov’è stata Nebula dopo Guardiani della Galassia Vol.2?
Nebula è
rapidamente passata dall’essere uno dei villain ad alleato dei
Guardiani della Galassia,
mettendo fine ai rancori verso la sorella Gamora.
Tuttavia quando le viene offerto di unirsi ufficialmente ai
Guardiani, rifiuta e decide di proseguire da sola per cercare di
uccidere Thanos. Da allora non si è capito dove fosse.
Ma grazie ad Avengers:
Infinity War scopriamo che Nebula trova sul pianeta Titan,
arrivata con un Necro Craft, e che stava chiaramente aspettando il
momento più adatto per colpire suo padre adottivo.
Cosa provavano gli Avengers nei confronti degli Accordi di
Sokovia?
Uno dei principali argomenti di
discussione in Captain America: Civil War sono
state le posizioni dei diversi Vendicatori nei confronti degli
Accordi di Sokovia, infine firmati da quasi tutto il team e
rispettati, almeno fino ad Avengers: Infinity War,
dove vediamo la ricaduta dell’impegno in vista di ciò che stava per
accadere.
Di fatto Rhodey, firmatario, si
sente così frustrato dal dover riferire a funzionari governativi
ogni volta che ignora i comandi di Ross e interrompe la
comunicazione, rischiando la prigione.
Come ha fatto Loki a sopravvivere dopo Thor?
Alla fine di Thor,
Loki termina la sua crociata per diventare il
sovrano di Asgard lasciandosi cadere in un buco nero, tuttavia
sapevamo che sarebbe sopravvissuto per poi attaccare New York e gli
Avengers nel film di Joss Whedon.
Ma come ha fatto a rimanere illeso
dopo la caduta? Ebbene Avengers: Infinity War ha
finalmente risposto a questa domanda.
Dopo averlo ucciso, Thanos dice:
“Questa volta non ci saranno resurrezioni“, il che implica
che sia stato proprio il Titano Pazzo a riportare in vita il suo ex
alleato.
Loki ha rubato il Tesseract?
Loki ha rubato il Tesseract in
The Avengers, e si è ripetuto successivamente in
Thor: Ragnarok anche se non ne
abbiamo avuto conferma fino all’arrivo della nave di Thanos nella
scena iniziale di Avengers: Infinity War.
Nel film infatti scopriamo che il
Dio dell’Inganno ha attirato proprio Thanos e i suoi figli proprio
perché in possesso della gemma al suo interno.
Star-Lord
e Gamora sono una coppia?
Che Peter Quill e
Gamora siano attratti l’uno dall’altro è un dato
di fatto, ma questa traccia narrativa non è mai diventata il fulcro
del franchise sui Guardiani della Galassia, salvo
poi essere esplorata di più nel Vol.2. Nel film si
parla di “una cosa non detta” tra loro e alla fine vediamo
Gamora ricambiare i suoi sentimenti senza dimostrazioni o gesti
d’amore.
In Avengers: Infinity
War però vediamo che questa storia si è evoluta, e che la
morte di lei scatena in Star-Lord una rabbia tale da distrarlo
mentre cerca di fermare Thanos.
Il Collezionista ha tenuto la gemma della realtà?
A metà dei titoli di coda di
Thor: Ragnarok vedevamo Sif e Volstagg consegnare
l’Aether (la gemma della realtà) a Taneleer Tivan,
anche conosciuto come il Collezionista, e
dire che non era saggio conservarlo ad Asgard assieme al
Tesseract. Successivamente il Collezionista rivelava che gli
mancavano solo cinque gemme per completare l’insieme…
Ma è in Guardiani della
Galassia che il team di eroi cerca di vendere al
Collezionista la gemma del potere, tuttavia questa innesca la
distruzione della sua dimora.
Da lì in molti si sono chiesti se
il personaggio avesse ancora con sè l’Aether o se fosse stato
inviato da qualche altra parte in seguito all’esplosione.
Avengers: Infinity War ha però confermato che la
gemma si trovava su Knowhere, e la si vede nella scena in cui i
Guardiani cercano di arrivare prima di Thanos.
Batman e Bruce, Jekyll e
Hyde. L’equazione, per Matt Reeves, è
stata immediata; l’accostamento tra il personaggio dei fumetti e
quello della letteratura sarà alla base della storia e della
sceneggiatura che il regista ha
scritto per il film prodotto da Warner
Bros.
Secondo quanto riporta Indie
Wire, Reeves è stato intervistato durante
il Television Critics Association press tour e in
questa occasione ha discusso del modo in cui ha intenzione di
esplorare la dualità del personaggio; Batman è una manifestazione
della volontà di Bruce Wayne, oppure una rappresentazione del suo
trauma e non ne possiede il pieno controllo.
Una delle cose che ho trovato
davvero interessante, mentre lavoravamo alla storia, è stato
guardare alla storia di Jekyll e Hyde e l’idea di una parte di noi
nell’ombra, e quell’idea secondo cui siamo tutti identità multiple.
Sono diversi aspetti di ciò che siamo, e penso che ci siano dei
momenti in cui forse la superficie di Bruce non è realmente quello
che lui è, ma quello è il suo travestimento. Ci sono volte in cui
Batman è il travestimento, ma ci sono momenti in cui la sua vera
essenza viene fuori, perché dal momento che è custodito
dall’anonimato, emerge in maniera molto puro una sorta di lato
istintivo.
Il futuro cinematografico di Batman
è molto incerto, al momento. Dopo il successo della trilogia di
Christopher Nolan, è arrivato il reboot a opera
della coppia Zack Snyder/Ben Affleck che ha
destato parecchie perplessità sia in Batman v Superman che nel
naufragio di Justice League. Adesso Matt
Reeves è incaricato di dirigere il nuovo standalone
sull’Uomo Pipistrello ma sembra che non ci sia alcuna certezza che
sia Ben Affleck a interpretare il personaggio
principale.
Quello che invece sembra certo, è
che il regista incaricato dalla Warner ha intenzione di adottare un
approccio molto complesso al personaggio, che scaverà a fondo nella
sua articolata psicologia, riuscendo forse a consegnarci una nuova,
più moderna lettura del Crociato di Gotham.
Chris Hemsworth e Tessa
Thompsonhanno completato il loro
lavoro, Elizabeth Olsen e Pom Klementieff
hanno appena cominciato mentre le riprese aggiuntive di
Avengers 4 si stanno rivelando un
processo lunghissimo, che prosegue addirittura da agosto.
È l’account ufficiale
di Atlanta Filming che aggiorna sullo stato
delle riprese che stanno vedendo, ciclicamente, tornare sul set
tutti i protagonisti del Marvel Cinematic Universe, anche
(soprattutto!) quelli inceneriti dallo schiocco di
Thanos.
Come conferma lo stesso account di
Atlanta Filming, le due attrici che interpretato
rispettivamente Scarlet Witch e Mantis sono arrivate sul set,
pronte per riportare in vita i loro personaggi, entrambi morti alla
fine di Infinity War.
Le notizie relative al film si
stanno intensificando, dopo un periodo di magra, e questo potrebbe
significare che la produzione sta preparando il terreno per
l’annuncio del titolo ufficiale e soprattutto del primo trailer,
previsto per novembre. Intanto, le foto leak del nuovo costume di
Captain America possono soddisfare parte della curiosità dei
fan ancora per un po’.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Nonostante il futuro del film sia
quanto mai incerto, sembra che Dark Phoenix, dopo
un’accelerata risalente a dicembre 2017, quando arrivarono
le prime immagini ufficiali e a un seguente rallentamento imposto
da un processo di reshooting
massiccio, sia pronto per mostrarsi al mondo attraverso il primo
trailer.
Sembra infatti che il primo filmato
del film che dovrebbe portare sul grande schermo una delle migliori
storie a fumetti sugli X-Men possa arrivare on line addirittura la
prossima settimana, in concomitanza con l’uscita di Venom, il
prossimo 5 ottobre.
Dopo un primo trailer mostrato lo
scorso 21 settembre in Russia, durante un panel della Fox, arriva
adesso la conferma che il film, debutto alla regia di Simon
Kinberg, che fino a questo momento aveva sempre e solo
prodotto i film sui Mutanti Marvel,
sarà ufficialmente presentato con un trailer affiliato a
Venom con Tom Hardy (SONY).
Vi ricordiamo che Dark
Phoenix vedrà nel cast Michael
Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Jessica Chastain, con molte probabilità, potrebbe
indossare le vesti di un classico villain di X-Men,
ovvero Miss Sinister.
Nei fumetti la donna è un perfetto
clone genetico di Nathaniel Essex, il cui
potere di mutaforma cellulare l’ha reso celebre tra gli antagonisti
dei mutanti.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Di seguito
una breve sinossi del film:
Jean Grey inizia a
sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in
un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un
membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel
mondo.
Contro ogni previsione e contro
tutto ciò che si era vociferato di recente, Maggie
Smith è schierata in prima linea nelle riprese del film di
Downton Abbey, così come mostrano le prime foto
dal set diffuse da JustJared.com.
Il sito ha condiviso una serie di
scatti dal set di Bath, in Inghilterra, in cui riconosciamo,
al fianco della Smith, che riporta in vita la magnetica Lady
Violet, anche Hugh
Bonneville, Elizabeth McGovern
e Laura Carmichael, che tornano a
interpretare, rispettivamente, il conte e la contessa di Grantham,
e Edith Crawley. Nelle foto vediamo anche Imelda
Stauton, che interpreterà invece un personaggio
completamente nuovo.
Imelda e Maggie hanno già lavorato
insieme, nel franchise di Harry Potter. In
particolare, la Smith è stata la magnifica professoressa McGrannit
che, nel capitolo di Harry Potter e L’Ordine della
Fenice, si scontra, con tutto il corpo docenti di
Hogwarts, contro la perfida inviata del ministero Dolores Jane
Umbridge, proprio la Stauton.
Di seguito le immagini dal set
inglese del film:
Sono confermati nel
cast Maggie Smith, Hugh Bonneville, Laura
Carmichael, Michelle Dockery e Elizabeth
McGovern, già star della serie, mentre si aggiungono alla
squadra per la trasposizione cinematografica
anche Imelda Staunton, Geraldine James, David
Haig, Tuppence Middleton, Simon Jones, Kate Phillips
e Stephen Campbell Moore.
Downton Abbey – il Film arriverà in sala il 13
settembre 2019 nel Regno Unito e a partire dal 20 settembre 2019 in
tutto il resto del mondo. Il film è scritto da Julian
Fellow, l’ideatore dello show, e diretto
da Michael Engler, che
ha firmato la regia dell’ultima stagione della serie
stessa.
Sono state diffuse, per il momento
a bassa risoluzione, delle nuove immagini promozionali di
Captain America per Avengers 4. Le foto, comparse su
House of MCU FanVerse, mostrano
Chris Evans nel costume di Cap, lo stesso che
abbiamo già intercettato negli artwork del film diffusi a
giugno.
Da queste immagini possiamo
supporre che Steve Rogers, oltre alla barba e ai
capelli lunghi sfoggiati in Avengers: Infinity War,
abbandonerà anche l’identità di Vendicatore Segreto, per
tornare, forse brevemente, al ruolo che ha caratterizzato la sua
presenza nel Marvel Cinematic Universe,
ovvero quello di Captain America.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
ha riportato un tocco di magia nella giornata di fan e spettatori
che fremono in attesa del 15 novembre, data in cui arriverà sul
grande schermo il secondo episodio di questo franchise, costola del
mondo di Harry
Potter. A differenza della serie originale, quella
dedicata a Newt Scamander ha una traccia esilissima nella
letteratura di J.K. Rowling, che però partecipa
attivamente anche a questo nuovo ciclo, firmando le sceneggiature.
La scrittrice fa squadra con David Yates, ormai
fedelissimo regista del franchise, da Harry Potter e L’Ordine della Fenice, fino al
film in oggetto.
Il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald,
diffuso nel pomeriggio, ci ha portato dentro al mondo di Newt,
ancora interpretato dal premio Oscar Eddie Redmayne, offrendoci la possibilità di
rivedere i vecchi amici del magizoologo e di dare uno sguardo ai
nuovi personaggi, tra cui Leta Lastrange, interpretata da
Zoe Kravits.
Come ogni video di anticipazione
che si rispetti, anche il trailer di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
(recensione)
regala molti dettagli allo spettatori, aspetti della trama,
immagini di nuove creature magiche, ci riporta anche a Hogwarts e
ci mostra nuove città e location dove si svolgerà l’azione. Ma ci
offre anche succose novità e interessanti rivelazioni. Di seguito
le più interessanti:
Il ritorno dell’interprete del
giovane Grindelwald
In
Harry Potter e la Pietra Filosofale abbiamo appreso che lo
Specchio delle Brame mostra a chi si specchia il desiderio più
profondo del suo cuore, Harry
Potter infatti si vedeva riflesso in mezzo a
James e Lily, i suoi genitori.
Silente, specchiandosi, vede invece Gellert. In quel riflesso
del desiderio di Albus, vediamo il giovane Gellert, così come lo
abbiamo visto ne I Doni della Morte, con il volto di Bower,
appunto. Il ritorno dell’attore britannico è perfettamente
appropriato; ha senso che
Silente veda
Grindelwald com’era nei giorni in cui erano amici.
La forma umana di Nagini
Il trailer conferma una
teoria molto accreditata in rete, secondo cui l’attrice sudcoreana
Claudia Kim interpreterà una strega di nome Nagini, personaggio con
una storia tragica, il cui sangue è stato maledetto. Come possiamo
vedere dal trailer, nel momento fermato nell’immagine qui sopra,
Nagini ha il potere di trasformarsi in un serpente quando lo
desidera, ed è un membro del Circus Arcanus.
Lì, usa il suo potere per
abbindolare il pubblico di Babbani, che non si rende conto che lei
si trasforma per davvero in un serpente. Il futuro di Nagini è però
tragico; la strega sarà costretta un giorno a trasformarsi in un
serpente in maniera permanente, perdendo presumibilmente la sua
stessa umanità, rinunciando all’essere una donna e fondendosi con
la sua mente animale.
Il grande serpente diventerà poi la
compagna di Voldemort, una specie di animale domestico, che il
Signore Oscuro utilizzerà persino per giustiziare i suoi nemici e
alcune delle sue vittime, come il giardiniere all’inizio de Il
Calice di Fuoco. Alla fine, Voldemort ne farà un suo Horcrux, che
troverà la sua fine per mano di Neville Paciock, grazie alla Spada
di Grifondoro, durante la Battaglia di Hogwarts che abbiamo visto
ne I Doni della Morte Parte 2.
La seconda Guerra Mondiale II
La storia di
Grindelwald, la sua ascesa al potere, con la conseguente
diffusione del terrore nel mondo magico e in quello Babbano, è
sempre stata legata all’ascesa del nazismo in Europa, quindi non
sorprende che il momento di suo massimo potere coincida con la
Seconda Guerra Mondiale. Uno stratagemma molto intelligente, da
parte della Rowling, per giustificare i grandi sconvolgimenti della
società babbana, collegandoli con quelli della società magica.
Infatti, la serie Animali
Fantastici durerà fino al 1945, anno della fine della Seconda
Guerra Mondiale e della caduta del nazismo, quando, nella storia
del mondo magico,
Silente finalmente affronterà e sconfiggerà il suo vecchio
amico. Questo metterà fine alla Guerra. In una scena del trailer
sembra di assistere a un momento della Guerra, con News che è
circondato da macerie, mentre su di lui volano degli aerei.
È possibile che il Circo Arcanus
includa un Veggente di qualche tipo, una strega o un mago che può
offrire ai suoi visitatori visioni del futuro, spiegando come mai
siamo già durante il secondo conflitto mondiale al secondo film di
cinque previsti. Può anche darsi che queste visioni siano i
“crimini” commessi da
Grindelwald che danno il titolo al film.
Silente è sempre stato un
manipolatore
Parlando di
Silente, il trailer rende perfettamente chiaro il suo ruolo nel
film. Proprio come nei film di Harry
Potter, Silente è l’espertissimo giocatore di scacchi,
capace di manipolare gli altri trattandoli come pedine sulla sua
scacchiera. Questa volta, però, le sue motivazioni sono molto
personali.
Lo specchio delle Brame dimostra
che teme il suo avversario, Gellert, ma anche che tiene ancora
troppo a lui per affrontarlo di persona. Sappiamo, dalle parole
della Rowling, che Albus e Gellert erano innamorati, nei giorni
dell’adolescenza, o meglio
Silente amava il suo sodale. Inoltre, in una scena lo vediamo e
ascoltiamo mentre spiega perché sta mandando proprio Newt sulle
tracce di
Grindelwald; il magizoologo infatti è una persona pura, un mago
buono e curioso, votato naturalmente al bene, che non ha mai
ricercato il potere, a differenza di
Silente stesso.
Il potente mago, futuro preside di
Hogwarts, teme che il suo istinto lo porterebbe ad abusare della
magia che Newt incontrerà in Francia, e quindi preferisce mandare
una persona di cui si fida ciecamente, piuttosto che andare lui in
persona. Dai ciò che si apprende nel romanzo I Doni della Morte,
sappiamo che già una volta, il desiderio di potere di
Silente ha causato sofferenza, in particolare, la morte della
sorella Ariana.