Esce nelle sale
italiano il 22 Novembre End of Watch – Tolleranza
Zero, film diretto da David Ayer e con
protagonista Jake Gyllenhaal e Michael
Peña,
Il Centro Congressi di Bellaria
Igea Marina torna a ospitare lo Sticcon, la Convention dello Star
Trek Italian Club, per la ddicesima volta
consecutiva.
Il 18 maggio approderà
nelle sale italiane Il pescatore di sogni, ultima fatica dello
svedese Lasse Hallstrom, regista di fortunate pellicole come Le
regole della casa del sidro (1999), Chocolat (2000) e Hachicko
(2009). Produzione britannica, Il pescatore di sogni è stato girato
in nove settimane tra Londra, la Scozia e il Marocco.
Quanti chilometri deve percorrere un avocado per arrivare sulle nostre tavole? Come è potuto nascere un lago naturale nel bel mezzo della iper trafficata Roma? Come sopravvive la natura in una Basilicata ferita da pozzi di petrolio dismessi, spazi industriali vuoti pieni di amianto e strutture turistiche abbandonate? Queste sono alcune delle tante tematiche che affronta la sesta edizione di Cinema e Ambiente Avezzano, che si terrà da lunedì 13 a martedì 21 giugno, con 61 film in concorso, tra fiction, documentari e animazione, 90 registi coinvolti, 16 anteprime italiane, 3 anteprime internazionali, 15 Paesi rappresentati in quattro sezioni tematiche insieme a un concorso per sceneggiature a tematica ambientale.
Continua a crescere il festival fortemente voluto da un gruppo di professionisti decisi a riportare il cinema al centro nella regione con la più alta percentuale di parchi naturali d’Italia. Uno sguardo al futuro: l’ambiente. Crescita confermata dal numero di film presenti alla nuova edizione, raddoppiato rispetto alla precedente, e, soprattutto, da uno dei motivi di orgoglio del festival, il pubblico, triplicato nella sua ultima edizione. Per il 2022, si aggiunge, inoltre, anche la nuova sezione dedicata interamente ai talk e agli eventi, “Cinema e Ambiente Green Experience”.
Organizzato da CinemAbruzzo Aps e The Factory srl, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, Cinema e Ambiente Avezzano vanta quest’anno l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del MITE – Ministero della Transizione ecologica, e partner istituzionali con focus legato ad ambiente, turismo e scienza, quali l’ISPRA –
Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ma anche il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Da quest’anno il festival si arricchisce di una realizzazione in collaborazione con Greenpeace, e del patrocinio di organizzazioni attive in difesa dei diritti delle persone e dell’ambiente quali, fra le altre, Unicef, Amnesty International, LIPU e WWF. Non meno fondamentali anche i partner locali tra cui la Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila, e tutti i Parchi Nazionali della regione che hanno dato il loro patrocinio e che collaborano attivamente con il festival.
Claim per questa edizione è la parola Antropocene. Se, come spiega il direttore artistico del Festival Paolo Santamaria, “il termine Antropocene è stato proposto per indicare l’inizio di una nuova era geologica dove il ruolo degli esseri umani e il loro impatto sull’ambiente circostante diventano cruciali per la sopravvivenza delle specie naturali”, Cinema e Ambiente Avezzano vuole, non solo portare una riflessione sul tema, ma anche tentare di arricchirlo con una nuova accezione positiva. Centro del festival sono proprio le persone, una comunità ogni anno più grande che partecipa alla manifestazione con il desiderio di approfondire e interrogarsi su questo argomento e al tempo stesso di immaginare soluzioni alternative attraverso il cinema, i talk con professionisti del settore e i dibattiti con quei registi che da anni si battono per portare alla luce narrazioni e storie poco conosciute sulla situazione ambientale internazionale. La nuova sezione “Cinema e Ambiente Green Experience” è nata proprio con l’intento di rafforzare questa comunità e di favorire l’incontro e lo scambio di conoscenze. Ma non solo, Cinema e Ambiente Avezzano vuole anche dare un esempio concreto: ciascun partecipante riceverà in regalo un albero e, inoltre, potrà fare esperienza diretta di una diversa relazione uomo-natura, dal forte impatto sociale, partecipando all’evento dedicato “In Joëlette sul Velino”, un’occasione di turismo accessibile per immergersi nei panorami mozzafiato del Parco Naturale Regionale Sirente Velino e un’opportunità concreta di ristabilire un contatto nuovo con la natura.
Dichiarazione del direttore artistico Paolo Santamaria per la Sesta edizione del Festival
“Il lavoro di squadra, affinato negli anni, sta dando oggi dei frutti colorati e inaspettati, la nostra Diva continua a muoversi oltre i confini più canonici, insinuando il suo messaggio laddove non avremmo neanche pensato di bussare. Sono molto orgoglioso ed emozionato per questa nuovissima edizione, in primis per via dei numeri, mai così importanti, mai così tanti film e autori, e per la qualità delle opere, sguardi da e su ogni continente senza limiti di genere, dal documentario all’animazione, passando per la videoarte. Mi emoziona avere una così alta vicinanza istituzionale, in particolare il patrocinio del Parlamento Europeo, del Ministero della Transizione Ecologica e la collaborazione di Greenpeace. Siamo l’evento cinematografico abruzzese che
può vantare il più corposo finanziamento da parte della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, un motivo di grande responsabilità che ha permesso di estendere la programmazione anche a una serie di incontri sulla sostenibilità, denominata “Cinema e Ambiente Green Experience”. Tutto questo lavoro lo doniamo al nostro territorio, alla Marsica e all’Abruzzo, alla loro caparbia dignità.”
Ascoltare il respiro della Terra significa immergersi nei suoi tempi, accoglierne il ritmo e interpretarne i mutamenti. Nella categoria Earth’s Breath sono presenti le opere che condividono un racconto intimo e simbiotico con il pianeta. Sono, soprattutto, storie di persone, che attraverso il loro sguardo riescono a regalarci una nuova prospettiva nel rapporto con le forme di vita che popolano l’ambiente, in cui l’uomo non è al di sopra dell’ecosistema, ma è parte naturale, anch’egli minacciato.
Fra i film della sezione si segnala il documentario di MATA dei registi brasiliani Fábio Nascimento e Ingrid Fadnes, presentato ad Avezzano in anteprima italiana presentato in quasi trenta film festival in tutto il mondo; FOODFOREST dell’architetto paesaggista e attivista Louis De Jaeger, che sarà presentato in anteprima italiana incentrato sui pionieri di questa speciale pratica di coltivazione che si ispira alla natura che prende a modello l’ecosistema della foresta. Tra i cortometraggi è da segnalare SOON IT WILL BE DARK di Isabell Heimerdinger, girato sull’isola africana São Tomé e Príncipe, ha vinto la menzione speciale FIDMarseille. La regista tedesca sta sviluppando un lungometraggio a partire da questo lavoro.
La ricchezza della diversità si misura in colori, sfumature e paesaggi nuovi e inesplorati. Far off worlds sono i mondi inaccessibili e incontaminati, ma anche le storie di comunità che devono confrontarsi con le sfide connesse ai cambiamenti climatici.
Per questa sezione, torna a Cinema e Ambiente Avezzano il regista Antonio Spanò, già vincitore nel 2019 con il film Animal Park, con il suo nuovo lavoro di produzione belga AMUKA, film che in meno di un anno ha partecipato a oltre venti festival internazionali. Il regista, già vicino alle tematiche ambientali con i suoi film precedenti, parte da una constatazione tanto vera quanto provocatoria: La Repubblica Democratica del Congo potrebbe sfamare quasi 1 persona su 2 sulla Terra. Tra i cortometraggi, citiamo il lavoro di Arturo Dueñas Herrero, già vincitore nel 2021 con Tierras costruidas e quest’anno in concorso con DAJLA – CINE Y OLVIDO, film incentrato su uno dei campi profughi Sahrawi nel sud dell’Algeria, film candidato al premio Goya per il miglior corto documentario, e SOTTO LA CITTÀ – 1915 dell’abruzzese Domenico Tiburzi e con protagonista l’attore Lino Guanciale.
C’è solo un pianeta in grado di ospitarci, ed è quello che stiamo rischiando di perdere. No Planet B sintetizza perfettamente l’urgenza di invertire radicalmente la rotta rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali e all’inquinamento ambientale con una ricca selezione di cortometraggi e lungometraggi sul tema.
Sarà la regista ucraina Andrea Odezynska a presentare in anteprima italiana il suo RETURN SASYK TO THE SEA, che inaugurerà le proiezioni serali lunedì 13 giugno. Quasi inquietante per la sua contemporaneità, il film tratta di un bizzarro esperimento sovietico di irrigazione nell’Ucraina del Sud che ha dato vita a un lento eco-disastro che va avanti ancora oggi. Situato nell’estuario del Sasyk, sul Mar Nero, è l’epicentro di una battaglia tra eco-attivisti e bracconieri, burocrati e ufficiali corrotti.
Da segnalare tra i cortometraggi il lavoro sperimentale dell’artista veneta Monica Marioni LA PREDA. Il lavoro è parte del progetto artistico #lasciamiandare, girato a Oristano, incentrato sulla relazione distruttiva o sorda tra l’umanità e l’ambiente.
Nuova sezione tematica tutta dedicata alla fauna, altra vittima delle operazioni nefaste dell’uomo, e alla tematica del rewilding, una risposta forte agli stessi danni creati dall’essere umano agli animali selvaggi.
Ha aperto anche una petizione per la salvaguardia dei pesci tropicali ornamentali a rischio di contrabbando la regista americana Paula Fouce, che ad Avezzano presenterà in anteprima italiana il suo THE DARK HOBBY. Protagonisti, un gruppo di nativi e di ambientalisti che nelle Hawaii difendono i pesci, animali che a differenza di tartarughe, balene e delfini non sono protetti.
Ha fatto incetta di festival e di premi, con la partecipazione a quasi un centinaio di rassegne e oltre 20 riconoscimenti internazionali, DANS LA NATURE il cortometraggio animato del regista svizzero Marcel Barelli, sull’omosessualità negli animali.
Al fianco delle immagini, tornano
anche le parole e i progetti nati per dare vita ai film: come ogni
anno, anche per questa edizione si è tenuto il concorso dedicato
alle sceneggiature a tema ambientale ed eco-sostenibile. Il
concorso è nato con la volontà di incoraggiare, fin dal progetto,
la creazione di prodotti cinematografici che mettano al centro
questo argomento.
La cerimonia di premiazione avverrà domenica 19 Giugno alla
presenza del Presidente di Giuria, l’attore Nicola Nocella.
La giuria che decreterà il vincitore per il miglior cortometraggio e il miglior lungometraggio è composta da undici professionisti del settore fra registi, esperti di documentario, sceneggiatori, produttori e esperti di animazione. Presidente di Giuria, l’attore italiano Nicola Nocella, vincitore del Nastro d’Argento nel 2010 come migliore attore esordiente per Il figlio più piccolo di Pupi Avati e nel 2011 come migliore attore protagonista per il cortometraggio Omero bello di nonna e da allora molto attivo fra cinema, teatro e serie televisive. Per questo festival ha dichiarato di sentirsi come un albero di ulivo.
“Sono molto onorato di avere questa responsabilità, perché dietro Cinema e Ambiente Avezzano c’è un lavoro che non dura pochi giorni di giugno, ma è un lavoro che dura mesi. Tutti quelli che collaborano a questo festival, mettono in circolo il loro amore perdendo, investendo, regalando del tempo” ha affermato l’attore, grande affezionato della manifestazione, già presente al festival alla 5a edizione nel 2021, in qualità di Presidente di Giuria. “Le proiezioni si svolgono in un luogo che ricorda una sorta di Nuovo Cinema Paradiso, un luogo bellissimo. Io sono qui per ringraziare ogni spettatore per il fatto che, domani mattina, mi darà la voglia di svegliarmi e dire: va bene continuare a fare questo mestiere”.
Ad accompagnare i film, talk tematici che lanciano uno sguardo sia sul territorio sia su artisti e professionisti che si distinguono per le loro narrazioni legate all’ambiente. Uno spazio d’incontro fortemente voluto da CinemAbruzzo, e realizzato grazie al prezioso contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, per creare un’occasione di incontro e riflessione in cui il pubblico possa confrontarsi direttamente, per ciascuno dei nove giorni del festival, con gli esperti del settore e celebrare insieme progetti e realtà che concorrono al miglioramento del pianeta.
Di seguito una panoramica su alcuni degli appuntamenti che accompagneranno il pubblico ognuno dei nove giorni del festival.
Tra gli appuntamenti, da segnalare l’evento augurale il primo giorno di festival, lunedì 13 giugno, per il centenario di un luogo che inorgoglisce l’Abruzzo, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei quattro che arricchiscono questa regione con oltre il 40 % di territorio verde. Interverranno all’incontro Luciano Sammarone, Direttore del Parco Nazionale e la responsabile della promozione, Daniela D’Amico.
Un importante appuntamento attende il pubblico anche mercoledì 15 giugno con la presentazione di Adaptation, fondato da Marco Merola, giornalista e divulgatore scientifico da oltre 25 anni che sarà presente ad Avezzano per incontrare il pubblico. Adaptation è uno strumento giornalistico del tutto innovativo, un progetto di ‘constructive journalism’ che racconta i temi del cambiamento climatico con un approccio radicalmente nuovo. Pensato per narrare in maniera positiva le buone pratiche che Istituzioni, accademia, aziende ed enti territoriali hanno già messo in opera al fine di trovare soluzioni per il cambiamento climatico è un giornalismo narrativo basato su un’unica piattaforma si rivolge a un pubblico estremamente ampio capace di attrarre anche le fasce più giovani.
Venerdì 17 giugno un’incursione nel cinema si ha con la presentazione del volume IL CIELO, L’ACQUA E IL GATTO. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli (Artdigiland) a cura di Filippo Schillaci, monografica dedicata al regista italiano che più ha saputo narrare attraverso il linguaggio cinematografico temi legati alla natura.
Post Scriptum – Uno sguardo ottimista dalla fine del mondo, la docu-fiction che mescola atmosfere sci-fi alla narrazione documentaristica per raccontare quattro storie in un futuro prossimo e immaginario, sarà presentata con proiezione in anteprima di tutti gli episodi in sequenza sabato 18 giugno. Diretta dalla coppia di filmmaker Elena Beatrice e Daniele Lince, che saranno ad Avezzano a parlarne con il pubblico, ha come protagonista Barbascura X il divulgatore scientifico star di youtube con i suoi oltre tre milioni di follower, distribuito in esclusiva da Infinity+.
A chiusura del festival, la sera di martedì 21 giugno, un incontro da non perdere con Rewilding Europe, la fondazione olandese che ha costituito una rete di aree d’intervento in 11 paesi per supportare iniziative di conservazione e ripristino della natura, coinvolgimento delle comunità e sviluppo di imprese sostenibili a beneficio degli ecosistemi e delle persone. In Italia le attività sono svolte da Rewilding Apennines con un focus particolare sui “corridoi di coesistenza”, aree di connessione non protette dove è cruciale lavorare sulla convivenza tra uomo e fauna selvatica. Partecipano all’evento Laurien Holtjer, Head of Communications di Rewilding Europe, Mario Cipollone, Team Leader di Rewilding Apennines e Umberto Esposito, fondatore, guida naturalistica e fotografo di Wildlife Adventures. Il talk si svolge in occasione del decennale di Rewilding Europe e sarà occasione della première del documentario “Appennino Centrale – In cammino con il rewilding” di Bruno D’Amicis e Umberto Esposito. Per l’occasione sarà inoltre presentata la nuova iniziativa internazionale della fondazione, LIFE Bear-Smart Corridors, che mira a incrementare le popolazioni del raro orso bruno marsicano in Italia centrale e dell’orso bruno europeo in Grecia.
Un’occasione unica di immergersi nella natura incontaminata abruzzese totalmente inclusiva e dando spazio al sociale: “In Joëlette sul Velino”. Organizzata dall’associazione culturale Grifoni in collaborazione con Appennini For All, associazione che si occupa di turismo inclusivo e accessibile, garantisce la possibilità anche alle persone disabili di poter partecipare a un’escursione fino alla vetta del Velino. La joëlette infatti è una speciale carrozzina monoruota ideata per permettere anche alle persone disabili di poter fare trekking senza dover rinunciare alla propria passione per la montagna. Questa speciale iniziativa è nata per esaudire un desiderio, quello di Fabio, nato e cresciuto alle pendici del Monte Velino e di cui non può raggiungere la vetta perché affetto dalla Sindrome di Shwachman, una malattia che ha determinato una limitazione alla mobilità delle gambe. Totalmente gratuita, l’iniziativa si terrà domenica 19 giugno ed è aperta a tutti coloro che desiderino passare un’intera giornata tra i panorami mozzafiato degli Appennini abruzzesi. Necessaria solo un’adeguata preparazione fisica per affrontare il dislivello. Per iscriversi e per tutte le informazioni contattare: Appennini For All – [email protected]
Un’incursione nel teatro del tutto particolare, dall’alto impatto emotivo e totalmente eco-sostenibile: uno spettacolo teatrale in bicicletta. Un’esperienza innovativa e unica nel suo genere in cui lo spettatore può vivere, grazie a un media-storytelling, un viaggio sensoriale ed emotivo attraverso un percorso in bicicletta, adatto a tutti, e site specific. Cerase nasce da una storia vera. È il racconto di una luna di miele in bicicletta fatta quasi 80 anni fa da due ragazzi, che si sposano il giorno della liberazione di Auschwitz. Creato dal Collettivo Nonnaloca è in assoluto la prima realtà italiana a proporre uno spettacolo teatrale di questo genere e al progetto sarà dedicato anche un talk lunedì 20 giugno, insieme alle interpreti Marta Bulgherini e Camilla Tagliaferri e ai protagonisti del collettivo. L’obiettivo strategico dello spettacolo è quello di rafforzare il senso di comunità e di promuovere un nuovo modo di fare cultura, accogliendo come pubblico trasversale, oltre ai i bike lovers e gli amanti delle attività all’aria aperta. Attraverso un format 100% green: non c’è amplificazione, nessuna illuminazione è necessaria e non si crea nessun dispendio di energia.
Tre saranno i luoghi che accoglieranno eventi e proiezioni di questa sesta edizione: l’Arena Mazzini, incuneata tra due edifici scolastici storici nel pieno centro cittadino, il Cinema Don Orione, entrambi in Via Corradini, e l’affascinante Castello Orsini-Colonna, luogo storico per il festival e simbolo per la città.
Dal 12 al 23 settembre Milano è pronta a riaccogliere l’attesissimo Film Festival giunto ormai alla XVII edizione; un’edizione ancora più ricca di film, rassegne, retrospettive
Dakota Fanning non è più una bambina, lontani sono i tempi di Mi chiamo Sam, ma a quanto pare l’unica cosa a non essere cambiata è il talento della bionda attrice che continua a cimentarsi in ruoli sempre diversi.
Continuerà a vestire il ruolo Jane, vampira del clan dei Volturi, nella saga di Twilight (The Twilight Saga: Breaking Dawn arriverà in sala il 16 novembre prossimo), e dopo aver interpretato il ruolo di Cherie Currie, vocalist bella e dannata del gruppo The Runaways, nell’omonimo film accanto alla star di Twilight Kristen Stuart, prossimamente la giovane attrice affiancherà Stephen Dorff (co-protagonista accanto alla sorella Elle in Somewhere di Sofia Coppola) ed Emile Hirsch nell’adattamento dell’omonimo romanzo di Willy Vlautin The Motel Life, in cui si racconta la lunga fuga di due fratelli dalla stanza di un motel in cui è avvenuto un tragico incidente. Ancora, finite le riprese del progetto dei fratelli Alan e Gabriel Polsky, si sposterà sul set del caper movie Mississippi Wild, nel quale Dakota sarà un’adolescente in fuga che, insieme a un amico (Ryan Donowho), tenta di sfuggire al gangster al quale ha rubato un prezioso carico di diamanti.
Dakota Johnson si è annoverata tra gli astri nascenti del firmamento hollywoodiano, con il ritratto di Anastasia Steele nell’adattamento cinematografico campione d’incassi del romanzo best seller di E.L. James, Cinquanta Sfumature di Grigio.
In seguito ha recitato in due lungometraggi di successo presentati al Festival di Venezia: al fianco di Johnny Depp nel biopic su James Bulger “Black Mass – L’Ultimo Gangster”, diretto dal regista Scott Cooper, e nel remake ad opera del regista Luca Guadagnino A Bigger Splash, de “La Piscine”, al fianco di Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Matthias Schoenaerts.
Ha inoltre ripreso il suo ruolo di Anastasia Steele anche in “Cinquanta Sfumature di Rosso“, che uscirà nel 2018, e tornerà a lavorare con Guadagnino nel thriller Suspiria.
Dakota Johnson, recentemente è apparsa nella commedia della New Line / Warner Bros “Single ma non troppo” interpretato al fianco di Rebel Wilson, Leslie Mann e Alison Brie.
Ha infiammato le scene con la sua performance nel film di David Fincher, acclamato dalla critica, “The Social Network”, scritto da Aaron Sorkin, per poi arrivare ai ruoli nelle commedie di successo, “5 anni di fidanzamento” e 21 Jump Street, interpretata al fianco di Jonah Hill e Channing Tatum.
Dakota Mayi Johnson è un modello di attrice e moda americana. E ‘nata a Austin, Texas, ed è la figlia di attori Don Johnson e Melanie Griffith. La nonna materna è l’attrice Tippi Hedren.
Di seguito cinque curiosità sull’attrice Dakota Johnson
L’attrice durante il casting per il ruolo di Anastasia Steele in Cinquanta Sfumature di grigio ha letto un lungo monologo sessualmente esplicito dal film Persona di Igmar Bergam. E’ stata una sorpresa anche per coloro che provinavano l’attrice. Nel secondo test ha poi messo in scena il primo e ultimo capitolo con il co-protagonista Jamie Dornan.
La regista Sam Taylor-Johnson l’ha consigliata al regista Luca Guadagnino , che l’ha lanciata in A Bigger Splash (2015), il suo remake di La piscina (1969) nel ruolo che fu interpretato da Jane Birkin.
Dakota ha dichiarato che fu molto nervosa perché andava a sostituire Margot Robbie, pochi giorni prima delle riprese, ma l’attrice Tilda Swinton riuscì a calmarla e le diede affettuosamente il soprannominato “Cugino Duckie”. Guadagnino l’ha poi voluta ancora una volta insieme a Tilda nel remake di Suspiria (1977).
L’attrice ha dovuto applicare un pesante make-up sul corpo per coprire i suoi tatuaggi per durante le riprese di Cinquanta Sfumature di grigio (2015). I suoi tatuaggi sono visibili in ogni altra immagine del progetto e la foto che ha fatto.
L’attrice possiede molte qualità, compreso una bellezza mozzafiato ma non spicca per essere particolarmente alta. Infatti Dakota Johnson è alta solo 1,70 centimetri.
La maggior parte di noi conosce Dakota Johnson per Cinquanta sfumature. Anche chi non è fan della trilogia l’ha vista tanto, tantissimo. Ma probabilmente su di lei conosce poco. Ad esempio, il fatto che, nel suo albero genealogico, compaiano molti nomi molto familiari. O che sia un’attivista. O che non abbia Facebook. Cose così.
Ecco quindi dieci fatti su Dakota Johnson che forse non conoscete:
1. Dakota Mayi Johnson è attrice e modella, ed è nata a Austin, in Texas, il 4 ottobre 1989. Tutti sappiamo che è diventata famosa grazie al ruolo di Anastasia Steele nella trilogia di Cinquanta sfumature, ma l’abbiamo vista al cinema prima di allora. Il suo viso vi sembra familiare? Uno dei suoi primi ruoli al cinema è stato in The social network, e l’abbiamo vista poi in 21 Jump Street, e The five-year engagement. Dal 2012 al 2013 ha inoltre interpretato Kate nella serie tv Ben and Kate, ed è comparsa in un episodio di The Office. Dopo Cinquanta sfumature di grigio, nel 2016 arriva ancora al cinema con Single ma non troppo. Nel 2018 è stata protagonista nel chiacchierato remake di Suspiria (2018) di Luca Guadagnino nei panni di Susie Bannon e nell’epilogo Cinquanta sfumature di rosso (2018). Nello stesso hanno è stata Emily Summerspring in 7 sconosciuti a El Royale (2018). Nel 2019 è Carrie in Wounds (2019), è Eleanor in In Viaggio Verso Un Sogno (2019) e Nicole Teague in L’amico del cuore (2019). Nel 2020 è stata protagonista di L’assistente della star, uscito in ritardo a causa della Pandemia. Nel 2021 sarà nina in The Lost Daughter e Lucy nel film Am I OK?.
2. Il suo albero genealogico di star. Ci sono un bel po’ di nomi conosciuti, nella famiglia di Dakota Johnson. I genitori, Melanie Griffith e Don Johnson sono attori. I due si sono separati nel 1996, ed entrambi si sono risposati. Melanie Griffith si è sposata con Antonio Banderas. Ma c’è di meglio. la nonna da parte materna di Dakota è Tippi Hedren. Sì, la Tippi Hedren di Hitchcock.
3. Prima dei lei, altre Anastasia Steele erano state prese in considerazione. Infatti, fino al 2012, Kristen Steward era una delle migliori candidate per il ruolo in Cinquanta sfumature di grigio. Il che è curioso, dato che il primo libro della trilogia è stato inizialmente scritto come fanfection di Twilight. Altre famosissime attrici vennero prese in considerazione: tra i provini, ci sono quelli di Lucy Hale e Shailene Woodley. Ma non solo. anche Emilia Clarke aveva ricevuto un’offerta, rifiutata perché aveva già avuto le sue scene di nudo in Trono di spade. Fu annunciato nel 2013 che la star di 50 sfumature di grigio sarebbe stata Dakota Johnson.
4. Inizialmente, Christian Grey non doveva essere Jamie Dornan. Il compagno sullo schermo di Dakota Johnson, infatti, doveva essere l’attore inglese Charlie Hunnam. Ma, pochi mesi dopo la conferma della sua presenza del cast, si ritirò. Non mancava molto tmepo all’inizio delle riprese, e si dovette cercare un Christian molto velocemente: si decise piuttosto in fretta per Jamie Dornan.
5. Dakota Johnson non ha Facebook e raramente usa Instagram. Non molto tempo dopo la comparsa in The social network, che racconta di come Mark Zuckerberg abbia creto Facebook, Dakota ha raccontato di avere presto abbandonato il social. Non c’è nemmeno una pagina personale dell’attrice. Dakota Johnson ha raccontanto di averlo abbandonato dopo essersi resa conto di essere una “psico stalker”.
6. È attivista per i diritti degli animali. Come la nonna Tippi Hedren, anche Dakota Johnson è un’attivista. Nel 2014, ad esempio, ha salvato dodici cavalli dal macello, pagandone il prezzo solamente con questo scopo.
7. Jamie Dornan e Dakota Johnson: solo amici. No, per quanto molti fan della trilogia ci abbiano sperato, i due non stanno insieme. E hanno parlato molto della loro amicizia. Jamie Dornan ha spiegato di come i due si siano trovati in una situazione unica, che li ha spinti a fidarsi l’uno dell’altra al 100%. L’esperienza, ha raccontato, ha creato un legame tra i due che pensa non svanirà: inizialmente, non si conoscevano bene, ma in particolare il terzo capitolo ha dato loro modo di avvicinarsi e diventare migliori amici. In particolare, ha raccontato Dornan, sono proprio le scene di sesso che necessitavano di confidenza e fiducia reciproca per funzionare ed essere prive di imbarazzo.
8. La relazione tra Dakota Johnson e Chris Martin. La relazione è stata spifferata dalle testate di gossip nell’autunno 2017. Dopo aver frequentato l’attore Jordan Masterson e il modello e musicista Matthew Hitt, Dakota è stata vista più di una volta con il frontman dei Coldplay Chris Martin. La coppia è stata poi confermata, e il padre della Johnson ha dichiarato di approvare Chris che ha incontrato di persona, e di essere felice per la serenità della figlia con il compagno.
9. Dakota Johnson è alta 1.71 metri e pesi circa 52 chili. Ha capelli naturalmente castani, occhi blu, e tatuaggi.
10. Le scene di sesso non sono un problema per Dakota Johnson. Immaginiamo tutti che siano particolarmente difficili da girare, e immaginiamo che susciterebbero almeno un po’ di imbarazzo in chiunque. Ma Dakota Johnson ha raccontato che, per lei, non sono assolutamente un problema: le vede infatti come semplici compiti, cose da fare, e finisce lì. A proposito, inoltre, ha raccontato di non avere alcuna vergogna, ma comunque di non volere che la famiglia vedesse i film di Cinquanta sfumature.
Fonti: IMDb, Wonderwall, TheThings
Dakota Johnson ha condiviso i suoi pensieri brutalmente onesti sulla realizzazione di Madame Web e sulla sua accoglienza negativa da parte di stampa e pubblico. Mentre l’universo cinematografico Marvel si sta sviluppando bene intorno allo Spider-Man di Tom Holland, l’universo Spider-Man di Sony ha realizzato a oggi una serie di film deludenti.
Parlando con Bustle, Dakota Johnson ha rivelato che probabilmente non realizzerà mai più un film come Madame Web. L’attrice ha parlato della sua esperienza nel realizzare il film e ha rivelato la conclusione a cui è arrivata dopo l’intero processo, dicendo: “Non ho senso in quel mondo. E ora lo so”. Le parole di Johnson – e l’accoglienza negativa del film – rendono impossibile quindi la realizzazione di Madame Web 2, e l’attrice sembra d’accordo, poiché ha rivelato di comprendere le critiche che il film ha dovuto affrontare.
“È stata sicuramente un’esperienza per me realizzare quel film. Non avevo mai fatto niente del genere prima. Probabilmente non farò mai più niente del genere perché non ho senso in quel mondo. E adesso lo so. Ma a volte in questo settore, firmi per qualcosa, e pensi sia un determinato tipo di progetto e poi, mentre lo realizzi, diventa una cosa completamente diversa, e dici: “Aspetta, cosa?” è stata una vera esperienza di apprendimento, e ovviamente non è bello far parte di qualcosa che è stato ridotto a brandelli, ma non posso dire di non capire.”
Dakota Johnson ha detto che è stato brutto far parte di un film che è stato “fatto a pezzi”, come nel caso di Madame Web. Durante l’intervista, l’attrice ha spiegato ulteriormente perché il film ha avuto un’accoglienza così negativa. Alla domanda se fosse infastidita dalle recensioni negative, Johnson ha rivelato di non essere sorpresa dal fatto che l’accoglienza di Madame Web sia stata negativa.
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L’attrice ha poi spiegato più nel dettaglio: “Le decisioni vengono prese da comitati [nei grandi film], e l’arte non funziona bene quando viene decisa da comitati”. La posizione di Johnson sull’argomento è che il pubblico è abbastanza intelligente da rendersi conto quando gli viene venduto qualcosa che non corrisponde alla promozione e che i dirigenti non credono che il pubblico se ne accorga. Ciò si collega in modo interessante al marketing di Madame Web che ha anticipato le quattro eroine simili a Spider-Man solo per vederle brevemente nel film.
“È così difficile realizzare dei film, e in questi grandi film che vengono realizzati – e sta cominciando a succedere anche con i più piccoli, ed è questo che mi fa davvero impazzire – le decisioni vengono prese da comitati, e l’arte non funziona bene quando è fatta dal comitato. I film sono realizzati da un regista e da un team di artisti che lo circondano. Non puoi creare arte basandoti su numeri e algoritmi. Da molto tempo ho la sensazione che il pubblico sia estremamente intelligente e i dirigenti hanno iniziato a credere che non lo siano. Il pubblico sarà sempre in grado di fiutare le stronzate.”
Non si sa molto sull’imminente film Madame Web di Sony Pictures e basato sull’omonimo personaggio dei Marvel Comics. Ma la star che interpreterà il personaggi Dakota Johnson ha rivelato in una recente intervista che le riprese sono terminate. L’attrice ha anche parlato dell’esperienza di interpretare un supereroe.
In una recente intervista con Variety, Dakota Johnson ha rivelato che le riprese iniziali erano terminate e ha descritto la “selvaggia esperienza” di girare un film di supereroi. “È stata un’esperienza selvaggia“, ha detto Johnson. “Non credo che tu possa essere preparato per affrontare qualcosa del genere, ma ho imparato così tanto. È un modo completamente diverso di fare film, sai? E poi, subito dopo, ho iniziato a realizzare uno dei piccoli, minuscoli film della mia compagnia, quindi l’anno scorso ho avuto un vero assaggio di diversi tipi di cinema.”
Dakota Johnson reveals initial filming on #MadameWeb is complete: “I don’t think you can be prepped to go into anything like that, but I learned so much.” https://t.co/Jt0KwfBATk pic.twitter.com/hVoK8eNtXS
— Variety (@Variety) January 20, 2023
Creata dallo scrittore Denny O’Neil e dall’artista John Romita Jr. nel 1980, Madame Web è una sensitiva cieca che è diventata una protagonista nel mondo di Spider-Man grazie ai suoi legami con “The Great Web“, un costrutto multiversale che lega insieme tutti i personaggi di “Spider” in tutto il multiverso.
Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.
Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony. Nel cast di Madame Web sono stati confermati Dakota Johnson, Sydney Sweeney, Isabela Merced, Emma Roberts, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Mike Epps, Zosia Mamet e Adam Scott.
Giunto finalmente in sala, il film della Sony-Marvel Madame Web (qui la nostra recensione) è stato definito dalla critica come uno dei peggiori film di supereroi dell’era moderna. Ma Dakota Johnson – che nel film interpreta un paramedico di New York che sviluppa visioni psichiche – afferma che il copione che aveva visto in origine era molto diverso da quello che è stato poi girato e distribuito. “Ci sono stati dei cambiamenti drastici“, ha detto a The Wrap rispondendo così alle domande riguardo le critiche al film. “E non so nemmeno dirvi quali fossero“.
Le parole dell’attrice suggeriscono che o una sceneggiatura di Madame Web – firmata dalla regista S. J. Clarkson insieme a Matt Sazama, Burk Sharpless e Claire Parker – è stata indebolita in prossimità delle riprese da creativi che non hanno capito il lavoro originale, oppure che il film di supereroi è stato in qualche modo autorizzato a partire da una sceneggiatura ancora peggiore di quella poi resa definitiva e su cui si sarebbe dunque cercato di apportare dei miglioramenti. Ad oggi Madame Web ha un punteggio di gradimento del 15%, pari dunque a quello di Morbius. Un risultato che la Sony giudicherà probabilmente molto deludente.
Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.
Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web è nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
La co-protagonista dell’attesissimo 50 sfumature di grigio, Dakota Johnson, ha firmato per recitare nell’adattamento cinematografico del romanzo di debutto di Taylor Jenkins Reid, dal titolo Forever, Interrupted.
Amy Baer produrrà la pellicola attraverso la sua Gidden Media. La Johnson sarà anche la produttrice esecutiva del progetto, insieme a Nathan Kahane e Joe Drake della Good Universe, e a John Middleton e Roy Lee.
Forever, Interrupted racconta la storia di una giovane donna che prima fugge da una storia d’amore e poi si ritrova a dover affrontare la morte del suo adorato marito. Nel cercare di superare il lutto, dovrà anche fare i conti con una madre che non sapeva di avere.
Oltre che in 50 sfumature di grigio, prossimamnete vedremo Dakota Johnson anche in Black Mass, il nuovo crime-drama di Scott Cooper con protagonista Johnny Depp.
Mentre il film campione d’incassi in Italia e negli Usa, si appresta ad iniziare il suo quarto weekend nelle sale, Dakota Johnson, è stata invitata allo show americano Saturday Night Live.
La ragazza, di recente apparsa in tv in occasione degli Oscar assieme alla madre (una perplessa Melanie Griffith), è stata protagonista di una puntata dedicata a 50 Sfumature di grigio contenente vari sketch riguardanti scene del film, in pieno stile SNL.
Nel video che riportiamo, una scena tratta dall’ipotetico sequel Fifty Shades Darker, è accompagnata da un finto Christian Grey (il comico Kyle Mooney) in una “stanza rossa…ancora in fase di ristrutturazione”. Gli operai che si occupano dei lavori danno vita ad un divertente siparietto costruito su citazioni del film e doppi sensi che la Johnson sa gestire con simpatia e autoironia.
Nel frattempo, sul vero sequel del film diretto da Sam Taylor Johnson e ispirato alla saga erotica di E.L. James, scarse sono ancora le notizie confermate: dall’ipotetico rifiuto di Jamie Dornan alla partecipazione della cantante inglese Lily Allen, le indiscrezioni a riguardo sono molte e incerte. “Se ne parli bene o male purché se ne parli” sembra essere il motto seguito dalla produzione, che non si lascia sfuggire l’occasione di ospitate strategiche come questa al seguitssimo SNL.
Fonte: Collider
L’attrice in ascesa Dakota Johnson, protagonista del successo mondiale 50 Sfumature di Grigio è stata testimonial a Parigi per Christian Dior durante il suo show per Paris Fashion Week.
In una nuova intervista con Vanity Fair, Dakota Johnson ha parlato della realizzazione della trilogia di film Cinquanta sfumature di grigio, che ha descritto come “psicotica”. L’interprete di Anastasia Steele rivela come la produzione si sia complicata a causa del coinvolgimento dell’autrice dei romanzi, E. L. James, con cui Johnson si scontrava spesso quando lei chiedeva che i suoi libri fossero adattati in maniera filologica, spesso contro la volontà di sceneggiatore, regista e attori.
“Avevo firmato per fare una versione molto diversa del film che abbiamo finito per fare. [EL James] aveva molto controllo creativo, tutto il giorno, tutti i giorni, e lei pretendeva continuamente che certe cose accadessero. C’erano parti dei libri che non avrebbero funzionato in un film, come il monologo interiore, che a volte era incredibilmente scadente. Non avrebbe funzionato a dirlo ad alta voce. Era sempre una battaglia. Sempre. Quando ho fatto il provino per quel film, ho letto un monologo di Persona e ho pensato: “Oh, sarà davvero speciale”.
C’erano molti punti di disaccordo. Non sono mai stata in grado di parlarne sinceramente, perché volevo promuovere il film nel modo giusto, e sono orgogliosa di ciò che abbiamo realizzato alla fine e tutto è andato come dovrebbe, ma è stato complicato. Facevamo le riprese del film che [James] voleva fare, e poi facevamo le riprese del film che volevamo fare noi. La sera prima, riscrivevo le scene con i vecchi dialoghi in modo da poter aggiungere una riga qua e là. Era come il caos tutto il tempo.”
La trilogia si è rivelata poi un discreto successo di botteghino, che ha contribuito in maniera decisiva a lanciare la carriera d’attrice di Dakota Johnson.
Esce oggi al cinema Madame Web (leggi la recensione), il film SONY che vede Dakota Johnson nei panni dell’eroina del titolo, personaggio dello Spider-Verse a fumetti che però, al cinema, non avrà niente a che fare con gli Spider-man di Tom Holland. Parlando con Josh Horowitz ha dichiarato:
“Sarebbe così divertente fare di più. Non so cosa succederà in futuro”, ha detto. “Ammiro così tanti attori che interpretano i supereroi, ma ovviamente sarebbe bello lavorare con Spider-Man. [Madame Web non è in] Spider-Verse, è il suo mondo, quindi non so che tipo di crossover ci sarebbe.”
Tuttavia, Dakota Johnson non sembra in grado di ricordare i titoli dei tre Spider-Man recenti. L’attrice si inventa di sana pianta i titoli dei film quando Horowitz le chiede di recitarli:
Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.
Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Dopo aver ottenuto un incredibile successo al botteghino come attrice con la trilogia di Cinquanta sfumature di grigio e un immenso successo con il suo lavoro indipendente, Dakota Johnson sta entrando in una nuova fase della sua carriera. Recentemente ha presentato il suo debutto alla regia, il cortometraggio Loser Baby, al Toronto International Film Festival in corso, dove ha parlato con Colliderdel suo passaggio alla regia. La Johnson ha detto che non aveva un piano preciso quando ha scelto il suo progetto d’esordio e non aveva idea che Loser Baby fosse stato presentato al TIFF.
Alla domanda se avesse pensato di debuttare alla regia con un lungometraggio piuttosto che con un cortometraggio, la Johnson ha risposto che non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità di lavorare con il cast e la troupe che aveva messo insieme per Loser Baby. Il cortometraggio, interpretato da Addison Timlin e Ashley Madekwe, segue una giovane donna queer i cui amici intimi la incoraggiano a esaminare lo stato della sua relazione. La Johnson ha detto che non voleva che nessun altro dirigesse il progetto, e questo è stato il motivo principale per cui ha scelto di fare il suo debutto alla regia. “Pensavo: “Conosco così bene questa storia. Li conosco così bene. Li amo con tutto il cuore, e non è stato, non ho pianificato nulla di tutto questo. Inoltre, non sapevo che Roe si fosse presentata a Toronto, e nessuno di noi lo sapeva”, ha detto.
“Quindi non lo sapevamo. Abbiamo fatto questo corto solo per fare un corto e vedere se era divertente. Amo la regia e amo creare cose. Amo il montaggio, amo la musica, amo l’intero processo. Quindi era solo per noi, e Roe l’ha presentato e ci ha detto quando era stato accettato. Quindi, onestamente, non so cosa stiamo facendo qui”.
La Johnson ha sfondato con un ruolo da protagonista nella trilogia di Cinquanta sfumature di grigio , che ha guadagnato oltre un miliardo di dollari al botteghino mondiale. Il suo più recente impegno mainstream, il film di supereroi Madame Web, ha avuto un riscontro critico deludente. Ma l’attore ha avuto molto più successo nello spazio indie, con film come The Lost Daughter, Cha Cha Real Smooth e, più recentemente, Daddio. Sarà poi protagonista di Materialists di Celine Song e di Splitsville di Michael Angelo Covino. Restate sintonizzati su Collider per ulteriori aggiornamenti.
Guarda il trailer di Single ma non troppo, la nuova commedia sentimentale con Dakota Johnson, Rebel Wilson, Alison Brie, Leslie Mann, Damon Wayans Jr. e Jacob Lacy.
Single ma non troppo, atteso nelle sale italiane a partire da febbraio 2016, firmata da Christian Ditter (#ScrivimiAncora) e sceneggiata da Marc Silverstein con Abby Kohn. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single. Sul set: Dakota Johnson (Black Mass – L’ultimo gangster, “Cinquanta sfumature di grigio), Robert Wilson (“Natale di sangue”), Alison Brie (Duri si diventa), Leslie Mann (17 anni Again – Ritorno al liceo; Come ti rovino le vacanze); Damon Wayans Jr. (“Bastardi in divisa”) e Jacob.
Esiste un modo giusto di essere single ed uno sbagliato, poi… c’è Alice. E Robin. Lucy. Meg. Tom. David. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella, che sia la storia d’amore della vita, l’avventura di una sera o una relazione a metà strada tra le due. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single, in un mondo in cui la definizione di amore è in continua evoluzione. Di una cosa possiamo essere certi: andare a letto di qua e di là nella città che non dorme mai non è mai stato così divertente.
Dakota Johnson è in trattative per interpretare la protagonista nel film dedicato a Madame Web, lo spin-off della Sony incentrato sul personaggio dello Spider-Verse. SJ Clarkson dirigerà il film, che fa parte della crescente scuderia di film di Sony basati sui personaggi Marvel.
Introdotto negli anni ’80 in The Amazing Spider-Man n. 210, Madame Web è una mutante chiaroveggente specializzata nella predizione del futuro dei supereroi nell’universo di Spider-Man, avendo fatto da mentore non solo all’alter ego di Peter Parker, ma anche a più generazioni di eroi che si fanno chiamare Spider-Woman. Tradizionalmente raffigurata come una vecchia cieca e paralizzata, è circondata da una macchina simile a una ragnatela necessaria per mantenerla in vita, il che implica che rimane lontana dal conflitto diretto e invia terzi in missione per suo conto.
Matt Sazama e Burk Sharpless, che hanno già firmato lo script di Morbius, hanno scritto la sceneggiatura.
Madame Web segna il più grande lungometraggio in studio degli ultimi anni per Dakota Johnson, che ha debuttato nel franchise di Cinquanta sfumature di grigio e da allora si è concentrato su ruoli piccoli e indipendenti. Di recente, Johnson è stata al Sundance Film Festival con due lungometraggi: Am I Ok? e Cha Cha Real Smooth, entrambi prodotti da lei anche sotto il marchio TeaTime.
Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.
Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.
Fonte: THR
Dakota Johnson è la simpatica e impacciata protagonista di Single ma non troppo. Nella clip in italiano che segue la potete vedere alle prese con l’affascinante David, interpretato da Damon Wayans Jr.
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Single ma non troppo, atteso nelle sale italiane a partire da febbraio 2016, firmata da Christian Ditter (#ScrivimiAncora) e sceneggiata da Marc Silverstein con Abby Kohn. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single. Sul set: Dakota Johnson (Black Mass – L’ultimo gangster, “Cinquanta sfumature di grigio), Robert Wilson (“Natale di sangue”), Alison Brie (Duri si diventa), Leslie Mann (17 anni Again – Ritorno al liceo; Come ti rovino le vacanze); Damon Wayans Jr. (“Bastardi in divisa”) e Jacob.
Esiste un modo giusto di essere single ed uno sbagliato, poi… c’è Alice. E Robin. Lucy. Meg. Tom. David. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella, che sia la storia d’amore della vita, l’avventura di una sera o una relazione a metà strada tra le due. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single, in un mondo in cui la definizione di amore è in continua evoluzione. Di una cosa possiamo essere certi: andare a letto di qua e di là nella città che non dorme mai non è mai stato così divertente.
La breve esperienza di Dakota Johnson nella versione americana di The Office è stata apparentemente il “periodo peggiore” della sua vita. La 34enne è apparsa in un recente episodio di Late Night with Seth Myers, dove ha fatto un viaggio nel suo passato con il conduttore.
Durante la chiacchierata, Dakota ha ammesso che il suo piccolo ruolo nel finale del 2013 quasi non valeva la pena e che la sua esperienza non era quella che si aspettava. Per disfare le valigie, la star di Madame Web ha rivelato per la prima volta che amava lo spettacolo “così tanto” e quando le è stato chiesto di partecipare, è stato un ovvio “sì”.
Tuttavia, secondo Dakota Johnson, è stato “il periodo peggiore della mia vita” per una serie di ragioni. Uno, nonostante il suo ruolo fosse solo minore, è stata richiesta sul set molto più a lungo del necessario.
Anche se inizialmente pensava che avrebbe dovuto “presentarsi, per circa mezza giornata“, The Office si è rivelato un impegno molto più grande di quanto si aspettasse. “Sono stata lì per due settimane, e sono a malapena presente nel fottuto spettacolo“, ha ricordato.
Nel frattempo, Dakota ha anche fatto luce sull’ambiente scomodo sul set, a causa del fatto che alcuni dei membri del cast di lunga data non andavano d’accordo in quel momento. “Erano tristi“, ha confessato, prima di aggiungere: “E inoltre, c’erano strane dinamiche che erano andate avanti negli ultimi 10 anni.”
Dakota ha poi spiegato che “alcune persone non si parlavano“, il che la rendeva imbarazzante come nuova arrivata. Ha detto: “Sono arrivata come, ‘Hahaha, sono così entusiasta di essere qui‘, e nessuno voleva parlare con me, a nessuno fregava un ca**o. “Ed ero come sullo sfondo di tutte queste scene, faxando cose“, ha concluso.
Dakota Johnson ha dato il via al Sundance Film Festival 2023 con una presentazione inaspettata. Johnson è apparsa alla cena inaugurale di “A Taste of Sundance” giovedì sera per consegnare al suo amico e collaboratore Luca Guadagnino il premio icona internazionale.
Mentre era sul palco, ha applaudito Chiamami col tuo nome, il film del 2017, presentato in anteprima al Sundance, e ha scherzato dicendo che le era stata offerta la parte della pesca nella storia di coming of age. (In una delle scene più discusse del film, il personaggio di Timothée Chalamet, Elio, compie un atto sessuale su un frutto, che il personaggio di Armie Hammer alla fine scopre.) Tuttavia, prosegue Dakota Johnson, ha dovuto rifiutare il ruolo per conflitti di programmazione. “Grazie a dio – conclude – Sarei stata un’altra donna che Armie Hammer avrebbe provato a mangiare.”
Alcuni anni dopo l’uscita di Chiamami col tuo nome, Armie Hammer ha dovuto affrontare accuse di feticci cannibalistici, nonché aggressioni sessuali e comportamenti violenti da parte di partner extraconiugali. Ha negato tutte le accuse e l’avvocato di Hammer ha affermato che tutte le interazioni “sono state completamente consensuali, discusse e concordate in anticipo e reciprocamente partecipative”.
“Sono passati cinque anni da quando quel film è stato presentato in anteprima qui, e Luca non ha smesso di portarci in posti emozionanti”, ha detto Johnson, accennando all’ultimo film di Guadagnino Bones and All, un dramma romantico su due giovani cannibali che si innamorano. “Chi avrebbe immaginato che il cannibalismo sarebbe stato così popolare?” ha scherzato, suscitando le risate del pubblico al Basin Recreation Fieldhouse di Park City.
Sony Pictures Classics ha appena pubblicato il trailer di Daddio, l’ultimo film con Dakota Johnson e si spera, per la star, che questo sarà accolto meglio della sua attuale uscita cinematografica, Madame Web. Il film, presentato lo scorso anno al Toronto International Film Festival, racconta la storia di una corsa in taxi che cambia la vita dall’aeroporto John F. Kennedy di New York al cuore di Manhattan. Dakota Johnson è il passeggero, mentre Sean Penn guida il taxi nel lungometraggio d’esordio alla regia della scrittrice e regista Christy Hall.
In particolare, il film è anche il primo dramma “con i piedi per terra” a utilizzare la tecnologia “WALL” di The Mandalorian, girato interamente in teatri di posa con scorci di strada proiettati sullo schermo. La cabina era circondata da pannelli LED ad alta risoluzione, utilizzando lenti anamorfiche depotenziate per un look vintage, che aggiungeva un’aria di autenticità al prodotto finale del film.
Il film è un un film a doppio gioco, con Johnson e Penn gli unici membri del cast coinvolti, che danno al film un’aria di teatralità, e c’è chiaramente un enorme livello di recitazione molto alto in quello spazio ristretto di un iconico taxi giallo. Sean Penn ha detto – tramite Hall, l’anno scorso – che il film gli aveva fatto venire voglia di calcare le scene e salire sul palco ancora una volta. “Hanno davvero realizzato lo spettacolo perché sono entrambi gente di teatro“, ha spiegato Hall, “Sean è stato a Broadway; ha lavorato con Sam Shepherd per molti anni, originando gran parte del suo lavoro a San Francisco. Dakota ha fatto teatro prima di diventare la gloriosa star del cinema che è. Quindi l’abbiamo semplicemente trattato come una commedia.
Hall ha detto a Perri Nemiroff di Collider l’anno scorso che sia Sean Penn che Dakota Johnson sono alleati fondamentali da avere al suo fianco, non solo come star, ma anche come produttori del progetto, riponendo la loro fiducia in lei come la persona giusta per dirigere il film nonostante la sua inesperienza nel cinema.
“Essendo il mio primo lungometraggio, ho alzato la mano per alcune delle mie sceneggiature e, molte volte, mi è stato detto di no. Avevo davvero bisogno che le persone mi circondassero, e Sean e Dakota hanno riposto la loro fiducia in me, hanno riposto la loro fiducia in questa sceneggiatura e hanno detto: “No, Christy è quella che dirigerà questo film e noi aiuteremo. Sarà lei a spingere questo masso su per la montagna.’”
Ecco nuove immagini ufficiali di Single ma non troppo, la nuova commedia sentimentale con Dakota Johnson, Rebel Wilson, Alison Brie, Leslie Mann, Damon Wayans Jr. e Jacob Lacy.
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Single ma non troppo, atteso nelle sale italiane a partire da febbraio 2016, firmata da Christian Ditter (#ScrivimiAncora) e sceneggiata da Marc Silverstein con Abby Kohn. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single. Sul set: Dakota Johnson (Black Mass – L’ultimo gangster, “Cinquanta sfumature di grigio), Robert Wilson (“Natale di sangue”), Alison Brie (Duri si diventa), Leslie Mann (17 anni Again – Ritorno al liceo; Come ti rovino le vacanze); Damon Wayans Jr. (“Bastardi in divisa”) e Jacob.
Esiste un modo giusto di essere single ed uno sbagliato, poi… c’è Alice. E Robin. Lucy. Meg. Tom. David. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella, che sia la storia d’amore della vita, l’avventura di una sera o una relazione a metà strada tra le due. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single, in un mondo in cui la definizione di amore è in continua evoluzione. Di una cosa possiamo essere certi: andare a letto di qua e di là nella città che non dorme mai non è mai stato così divertente.
Arriverà il prossimo 11 febbraio al cinema Single ma non troppo, la nuova commediaal femminile interpretata da Rebel Wilson, amatissima protagonista di Pitch Perfect, Dakota Johnson, vista in Cinquanta Sfumature di Grigio.
Ecco di seguito due clip dal film:
Single ma non troppo, atteso nelle sale italiane a partire da febbraio 2016, firmata da Christian Ditter (#ScrivimiAncora) e sceneggiata da Marc Silverstein con Abby Kohn. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single. Sul set: Dakota Johnson (Black Mass – L’ultimo gangster, “Cinquanta sfumature di grigio), Robert Wilson (“Natale di sangue”), Alison Brie (Duri si diventa), Leslie Mann (17 anni Again – Ritorno al liceo; Come ti rovino le vacanze); Damon Wayans Jr. (“Bastardi in divisa”) e Jacob.
Esiste un modo giusto di essere single ed uno sbagliato, poi… c’è Alice. E Robin. Lucy. Meg. Tom. David. New York City è piena di cuori solitari che cercano l’anima gemella, che sia la storia d’amore della vita, l’avventura di una sera o una relazione a metà strada tra le due. E tra flirt via sms e storie senza domani, queste persone hanno tutte bisogno di imparare ad essere single, in un mondo in cui la definizione di amore è in continua evoluzione. Di una cosa possiamo essere certi: andare a letto di qua e di là nella città che non dorme mai non è mai stato così divertente.
Dakota Johnson ha riposto molta fiducia nel regista SJ Clarkson durante le riprese di Madame Web. L’attrice, che interpreta Cassandra Webb nel prossimo thriller di supereroi ambientato nell’universo di “Spider-Man” della Sony, ha riflettuto sulla sua esperienza di lavoro con il blue screen per gli effetti CGI.
“Non ho mai fatto un film in cui sei su uno schermo blu, e ci sono esplosioni finte che esplodono, e qualcuno dice “Esplosione!” e tu reciti come se ci fosse un’esplosione“, ha detto Dakota Johnson in una recente intervista a Entertainment Weekly. “Per me è stato assolutamente psicotico. Mi sono detto: ‘Non so se andrà tutto bene! Spero di aver fatto un buon lavoro!“”.
“Ma mi sono fidata di [Clarkson]“, ha proseguito la Johnson, sottolineando che spesso si confrontava con la regista per tenere traccia di quali scene fossero reali e quali invece fossero nella testa di Cassandra. “Lavora così duramente e non ha mai staccato gli occhi da questo film da quando abbiamo iniziato“.
SJ Clarkson ha contattato Dakota Johnson per il film di supereroi nel 2021, poco dopo che l’attrice aveva terminato le riprese di “The Lost Daughter“. Dakota Johnson ha ammesso che all’inizio era titubante riguardo al ruolo: “Mi hanno mandato questo copione e ho pensato: “Non so se sarò un supereroe“”.
Ma Cassandra l’ha incuriosita: “I suoi poteri mi hanno un po’ confuso. Ho pensato: ‘Oh, mi piacerebbe davvero vedere questo supereroe’. Mi piacerebbe vedere una giovane donna il cui superpotere è la sua mente“.
Dakota Johnson ha anche ricordato gli stunt che ha dovuto eseguire per “Dakota Johnson“, in particolare una “giornata di lavoro di guida acrobatica”. “Sono davvero brava, a quanto pare!“. Ha detto. “Voglio dire, posso fare cose davvero folli con una macchina. Ho guidato un’ambulanza. Ho guidato un taxi. Ho guidato tutto quello che c’è nel film, tranne volare in aria e uscire da un edificio. Ma a parte questo, ho detto: ‘Attento, Tom Cruise‘”.
Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.
Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Dakota Fanning è sempre stata considerata una bambina prodigio ed in effetti, chi ha decretato ciò, non si è affatto sbagliato. Ad oggi, Dakota ha 27 anni e recita da una ventina, il pubblico l’ha vista crescere, affrontare le diverse fasi della vita e ha imparato a volerle bene.
Il segreto di Dakota sta nel non montarsi mai la testa: è un attrice di successo, ha lavorato con artisti di livello ed ha saputo imporsi sulla scena mondiale anche come volto copertina. Eppure, bisogna darle atto di essere sempre stata con i piedi per terra e non contemplare nessun tipo di rivalità con sua sorella Elle.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dakota Fanning.
1. Dakota Fanning: i film e la carriera. Dopo alcuni piccoli ruoli televisivi, l’attrice debutta al cinema nel 2001 in I gattoni e, nello stesso anno, il mondo la conosce per il film Mi chiamo Sam. Da qui in poi la carriera è tutta in ascesa: recita in Tutta colpa dell’amore (2002), Le ragazze dei quartieri alti (2003), Man on Fire – Il fuoco della vendetta (2004), Nascosto nel buio (2005), La guerra dei mondi (2005), La tela di Carlotta (2006), La vita segreta delle api (2008), Push (2009), The Twilight Saga: New Moon (2009), Eclipse (2010) e Breaking Dawn – Parte 2 (2012), Night Moves (2013), Franny (2015), American Pastoral (2016) e Ocean’s 8 (2018) e C’era una volta a… Hollywood (2019).
2. Dakota Fanning è anche doppiatrice e regista. Nel corso della sua carriera, che l’ha vista dividersi tra serie tv, come Taken (2002) e L’alienista (2018), e cinema, Dakota Fanning è diventata anche doppiatrice: infatti, ha partecipato al doppiaggio de Il mio vicino Totoro (versione Disney del 2005), a Lilo & Stitch 2 – Che disastro Stitch! (2005), Coraline e la porta magica (2009) e al film tv Kim Possible – Viaggio nel tempo (2003). Ma Dakota ha iniziato da poco anche la carriera da regista: l’attrice ha esordito dietro la macchina da presa con il cortometraggio Hello Apartment (2018).
3. Dakota Fanning ha partecipato a 3 capitoli di Twilight. Il suo può essere considerato un ruolo minore, quello della vampira Jane, membro dei Volturi: eppure, Dakota Fanning è riuscita a dare un valore aggiunto ai capitoli a cui ha partecipato. L’attrice, infatti, ha recitato in ben 3 capitoli della Twilight Saga: New Moon, Eclipse e Breaking Dawn – Parte 2, affermandosi come uno dei vampiri più potenti e spietati tra i tanti che si possono incontrare.
4. Dakota Fanning è diventata molto amica di Kristen Stewart. È normale che un attore, su ogni set, possa instaurare delle amicizia, soprattutto se i film condivisi sono più di uno. Questo, infatti, è il caso di Dakota Fanning e di Kristen Stewart: le due si sono conosciute sul set di New Moon e sono subito diventate molto amiche. La loro amicizia è continuata poi sul set di Eclipse, Breaking Dawn – Parte 2 e anche durante le riprese di The Runaways.
5. Nell’ultimo film della saga pronuncia solo una parola. Come anticipato, il ruolo della vampira Jane nella saga di Twilight è tanto breve quanto significativo. Questa è infatti capace di infliggere dolore semplicemente grazie alla forza del pensiero. Nell’ultimo film di questa, Breaking Dawn – Parte 2, il personaggio compare ancora una volta soltanto per un tempo limitato, durante il quale l’attrice ha modo di pronunciare solo una parola: “dolore”.
6. Ha iniziato a recitare sin da giovanissima. Appassionata di recitazione sin da quando era bambina, i genitori accompagnarono Dakota a diversi provini a Los Angeles, decidendo poi di trasferirsi qui. La bambina venne inizialmente scelta per alcuni spot pubblicitari, fino ad ottenere numerosi riconoscimenti con il film Mi chiamo Sam, nel quale ha recitato all’età di sette anni. Da quel momento venne indicata come una vera e propria bambina prodigio, che nel corso del tempo ha consolidato la propria fama lavorando in grandi film e con celebri registi.
7. Dakota Fanning ha dovuto difendere il suo stile d’abbigliamento. Come tutte le star, anche Dakota Fanning ha ceduto e ha dato vita ad un profilo ufficiale su Instagram, seguito da 3,4 milioni di persone. Eppure, ha dovuto utilizzare il social per difendersi dalle critiche che sono piovute in seguito ad un pantalone un po’ bizzarro che l’attrice aveva indossato. Al di là di ciò, il suo profilo raccoglie tutta la vitalità, la spensieratezza e la professionalità della giovane Dakota, con immagini relative alle sue attività lavorative e ai momenti di svago.
8. Dakota Fanning è molto legata a sua sorella Elle. Le malelingue provano sempre a mettere zizzania tra le persone, soprattutto quando si tratta di due sorelle come le Fanning. Dakota ha sempre dichiarato di amare sua sorella Elle e di detestare qualsiasi modo di farla passare come se fossero in rivalità. Perché se è pur vero che le due sorelle si assomigliano fisicamente, è anche vero che sono due persone con un modo di recitare completamente diverso. Con gli anni che passano, inoltre, Elle si sente meno sorella minore e più amica di Dakota, forti di un legame che, nonostante gli impegni di lavoro, viene sempre nutrito.
9. Dakota Fanning è fidanzata. Quella che era una bambina prodigio, ormai è diventata una donna e anche lei ha trovato un compagno. La persona che la riempie di amore e di attenzioni si chiama Henry Frye e i due sono insieme ormai dal 2017. La storia va a gonfie vele, tanto che li si vede sempre sorridenti e molto innamorati. La vita personale di Dakota Fanning è sempre stata però molto privata, e la sua vita sentimentale non è stata da meno. Tuttavia, si è a conoscenza che dal 2013 al 2016, Dakota è stata fidanzata con un modello, tale Jamie Strachan.
10. Ha recitato nel nuovo film di Tarantino. Nel 2019 l’attrice torna al cinema ricoprendo il ruolo di Lynette “Squeaky” Fromme, membro della Famiglia Manson. Pur comparendo soltanto in una sequenza del film, il personaggio si è affermato in modo piuttosto incisivo grazie all’intensa interpretazione della Fanning. Originariamente, in realtà, per questo ruolo Tarantino aveva contattato la premio Oscar Jennifer Lawrence, salvo poi decidere di affidare la parte a Dakota.
Dakota Fanning è diventata virale in aprile per aver rivelato che non solo Tom Cruise le ha regalato un cellulare quando ha festeggiato il suo 11° compleanno sul set del film di Steven Spielberg “La guerra dei mondi” del 2005, in cui Cruise interpretava il padre della giovane attrice, intento a cercare di proteggerla dall’invasione aliena. Ma oltre al cellulare, da allora Cruise ha continuato a mandare a Dakota Fanning un regalo di compleanno ogni anno. Si tratta di quasi due decenni di regali di compleanno, che a quanto pare sono stati tutti… scarpe.
La Fanning ha infatti ora rivelato i dettagli dei regali di Cruise durante una nuova intervista al talk show diurno di Kelly Clarkson. “Ho compiuto 11 anni durante ‘La guerra dei mondi’, quando abbiamo lavorato insieme, e lui mi ha regalato il mio primo cellulare per quel compleanno”, ha detto la Fanning. “Era un Motorola Razr… Non avevo nessuno da chiamare, ma volevo tanto un Razr. Devo averne parlato molto, perché è quello che mi ha regalato. È un ricordo fantastico“.
“Poi mi manda sempre la stessa cosa ogni anno”, ha continuato la Fanning. “Da piccola amavo le scarpe, e ho iniziato a poter entrare in scarpe da adulta molto piccole quando ero al press tour de ‘La guerra dei mondi’, quindi ne ero davvero entusiasta. Così, da quel compleanno in poi, mi manda sempre delle scarpe“. La sua sarà a questo punto una gran collezione di scarpe, che quantomeno le ricordano di quella felice esperienza sul set di “La guerra dei mondi” e dell’amicizia nata tra lei e Tom Cruise.
Dakota Fanning è ora al cinema con il film The Watchers, che segue Mina, un’artista di 28 anni, che rimane bloccata in una vasta foresta incontaminata nell’Irlanda occidentale. Quando Mina trova rifugio, rimane inconsapevolmente intrappolata insieme a tre sconosciuti che ogni notte vengono osservati e perseguitati da creature misteriose. Non puoi vederli, ma loro vedono tutto. Oltre a Fanning, gli altri protagonisti di The Watchers, sono Georgina Campbell (“Barbarian”, “Suspicion”), Oliver Finnegan (“Creeped Out”, “Outlander”) e Olwen Fouere (“L’uomo del Nord”, “Il turista”).
Il film è diretto da Ishana Night Shyamalan ed è prodotto da M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan e Nimitt Mankad. I produttori esecutivi sono Jo Homewood e Stephen Dembitzer. Insieme all’esordiente regista, fanno parte del cast tecnico il direttore della fotografia Eli Arenson (“Lamb”, “Hospitality”), la scenografa Ferdia Murphy (“Lola”, “Finding You”), il montatore Job ter Burg (“Benedetta”, “Elle”) e il costumista Frank Gallacher (“Sebastian”, “Aftersun”). La musica è invece di Abel Korzeniowski (“Till”, “The Nun”).
Dakota Fanning sarà tra gli ospiti internazionali della 15. edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni.
L’attrice presenterà il film in concorso Please Stand By di Ben Lewin in cui è protagonista, accanto a Toni Collette e dove interpreta Wendy, una giovane ragazza autistica che intraprende un viaggio on the road per partecipare a un concorso a Hollywood. Ad accompagnare il film a Roma anche il regista Ben Lewin (The Sessions – Gli incontri) ed i produttori Daniel Dubiecki (Up In The Air, Juno) e Lara Alameddine.
L’attrice inoltre, tra le più amate dal pubblico giovane, sarà anche protagonista di una Masterclass per raccontare il suo percorso dall’esordio a 6 anni ad oggi.
Dakota Fanning inizia la sua carriera cinematografica da bambina con lo spot pubblicitario di una celebre marca di detersivo ma è nel 2001 che s’impone all’attenzione del pubblico e della critica con il film Mi chiamo Sam in cui recita accanto a Sean Penn. Dopo questo film, che le vale anche una nomination agli Screen Actors Guild Awards, Dakota ottiene numerosi altri ruoli: 24 ore, Tutta colpa dell’amore, Hansel & Gretel, Taken serie TV prodotta da Steven Spielberg; Man on Fire – Il fuoco della vendetta, Nascosto nel buio dove recita accanto ad attori del calibro di Denzel Washington e Robert De Niro. Nel 2012 arriva il ruolo di Rachel Ferreir ne La guerra dei mondi di Steven Spielberg, un successo mondiale. Partecipa poi a The Twilight Saga nel ruolo del vampiro Jane.
In The Runaways interpreta il suo primo ruolo adulto, quello di Cherie Currie, cantante della band femminile accanto a Kristen Stewart. A questo film seguono Now Is Good accanto a Jeremy Irvine, Night Moves, presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, accanto a Jesse Eisenberg.
Nel 2014 è nel cast del thriller psicologico Every Secret Thing, accanto a Elizabeth Banks e Diane Lane. Inoltre è protagonista dei film Effie Gray – Storia di uno scandalo, diretto da Richard Laxton e scritto da Emma Thompson, e Franny, accanto a Richard Gere e Theo James.
Nel 2016 viene presentato al Festival di Venezia il western Brimstone, che la vede protagonista accanto a Guy Pearce; inoltre è nel cast di American Pastoral: il film, che segna il debutto alla regia di Ewan McGregor. Please Stand By è il suo film più recente.
Nel 2018 la vedremo protagonista di The Bell Jar, l’opera prima di Kirsten Dunst adattamento cinematografico de La campana di vetro, unico romanzo scritto da Sylvia Plath, già adattato per il grande schermo nel 1979, nella pellicola diretta da Larry Peerce.
Dakota Fanning è in trattative per la trasposizione cinematografica del romanzo di Gayle Forman, If I Stay. La Fanning dovrebbe interpretare Mia, un violoncellista di 17 anni appena compiuti destinata ad entrare alla prestigiosa Julliard prima di un incidente stradale che la manderà in coma.