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CinemaDays: il cinema a 3 euro dall’11 al 14 aprile 2016

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CinemaDays: il cinema a 3 euro dall’11 al 14 aprile 2016

Dall’11 al 14 aprile tornano i CinemaDays. Dopo il grande successo dello scorso anno, con 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, l’iniziativa di cui quest’anno Cinefilos.it è partner ufficiale, promossa dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, torna a chiamare a gran voce il pubblico in sala.

Durante i 4 giorni dell’iniziativa il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l’iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays 2016: i tre film italiani che escono il 7 aprile sono Veloce come il Vento, Troppo napoletano e L’età d’oro, e avranno al loro fianco Grimsby – Attenti a quell’altro, Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio, Victor Frankenstein, Mister Chocolat e Una notte con la regina. Mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore, Nonno scatenato, Criminal e Un’estate in Provenza, mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla, Nemiche per la pelle, The Idol, Mistress America, Les souvenirs.CinemaDays

Confermato inoltre anche l’appuntamento di ottobre: quest’anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno.

Sul sito ufficiale www.cinemadays.it è pubblicato l’elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. Questa edizione sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali e concorsi per il pubblico che saranno comunicati prossimamente.

CinemaDays: grande successo per l’iniziativa, quasi 4 milioni in 4 giorni

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Roma, 15 aprile 2016 – I CinemaDays si confermano un successo. Dopo quella di ottobre, positivi risultati anche per la prima edizione di primavera dell’iniziativa: sono stati infatti un milione 200 mila gli spettatori che hanno acquistato il biglietto a 3 euro nei quattro giorni della promozione che si è svolta dall’11 al 14 aprile. In termini percentuali, rispetto ai primi quattro giorni della scorsa settimana (4-7 aprile) si è registrato un incremento delle presenze del 147% e rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso (13-16 aprile 2015) del 118%. Guardando agli incassi, c’è stato un incremento del 49% rispetto alla scorsa settimana  e del 30% rispetto al 2015, superando la cifra di 3 milioni 800 mila euro.

Come nell’edizione di ottobre, i CinemaDays sono partiti positivamente già dal primo giorno con un incremento delle presenze del 103% rispetto al lunedì precedente, ed è andata crescendo, registrando nella giornata conclusiva (14 aprile) un aumento delle presenze del 227% rispetto al giovedì della scorsa settimana (7 aprile).

Organizzata dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, l’iniziativa  ha permesso al pubblico di acquistare il biglietto a 3 euro (a esclusione dei film in 3D a 5 euro e degli eventi speciali) dall’11 al 14 aprile.

Da quest’anno inoltre ci saranno due appuntamenti con i CinemaDays: confermata infatti anche l’edizione autunnale a ottobre.

CinemaDays“Il risultato ottenuto dai CinemaDays conferma, ancora una volta, l’interesse del pubblico nei confronti della promozione del cinema e più in generale verso il prodotto cinematografico, che per definizione trova nella sala la sua naturale collocazione” dichiara Luigi Cuciniello, presidente ANEC, associazione nazionale esercenti cinema. “Un risultato che rafforza la convinzione di rendere l’appuntamento fisso, raddoppiandolo nel corso dell’anno, così da fidelizzare sempre più il pubblico. La risposta degli spettatori è stata positiva, con sale più  affollate anche in un mese, come quello di aprile,  in cui la carenza di titoli di richiamo comincia a manifestarsi. L’auspicio e l’impegno da parte nostra è che l’offerta di cinema sia ampia e adeguata lungo tutto l’arco dell’anno”.

“Siamo soddisfatti del risultato” dice Andrea Occhipinti, presidente dei Distributori ANICA. “Vogliamo che questi appuntamenti che continueremo a proporre in un’edizione di autunno e una di primavera, siano considerati una festa. Una festa dove si celebra l’esperienza e l’emozione del cinema in sala. Vogliamo con la leva del prezzo del biglietto a 3 euro per far riscoprire e riavvicinare chi quest’esperienza l’ha dimenticata”.

“I risultati dei CinemaDays di aprile 2016 – afferma Carlo Bernaschi, presidente ANEM, associazione nazionale esercenti multiplex – sono estremamente positivi considerando anche che rispetto al 2015, nei primi 10 giorni del mese, il mercato ha perso il 50%. CinemaDays ha quindi risollevato il mercato ed è per questo che sono sempre stato sostenitore di tale manifestazione in grado di richiamare il pubblico alla frequentazione delle sale cinematografiche. È chiaro che nel corso degli anni dovremo mettere a punto il giusto modo per coinvolgere di più coloro che frequentano meno la sala. Fare di CinemaDays un appuntamento fisso vuol dire promuovere maggiormente le sale cinematografiche”.

Ad aderire e sostenere l’iniziativa sono stati 2.700 schermi cinematografici in tutta Italia. Molto seguita l’iniziativa anche dal mondo del web: il sito www.cinemadays.it ha generato circa 550 mila visualizzazioni di pagina e la campagna social ha raggiunto oltre 6 milioni di utenti su Facebook, oltre 8 milioni su Twitter e quasi 600 mila tramite Instagram.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Blu&Blu Network, che ha coordinato le attività promozionali e ideato e organizzato i contest, e con Brad&k Productions che ha curato l’attività web e social.

Si ringraziano i Media partner dell’iniziativa: RDS, Coming Soon, Ciak Magazine, Twitter, La Feltrinelli, alfemminile, Movieplayer, Metro, MyMovies, Cinematografo.it, Best Movie, Groupon, Ivid, Pink Italia, Cinefilos, Cinemotore, CineTrailer, LedVision, MultiVision, Primissima, LegaNerd, Corretta Informazione, ScreenWeek, Cinematographe, Manga Forever, Appuntamento al Cinema,  OggiTreviso, Gazzetta di Modena, Bora, Udine 20, Piacenza Sera, Verona Sera, L’Adige, La Repubblica.it, Torino Sette, Bergamo Sera, Gazzetta di Mantova, Qui Brescia, Arezzo Notizie, Terni Oggi, Il Tirreno, Umbria 24, TiburnoTv, La Città, Brindisi Oggi, Sardegna Oggi, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, Tempo Stretto e Nuovo Quotidiano di Puglia.

CinemaDays: dall’11 al 14 aprile torna il cinema a 3 euro

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CinemaDays: dall’11 al 14 aprile torna il cinema a 3 euro

Dall’11 al 14 aprile tornano i CinemaDays. Dopo il grande successo dello scorso anno, con 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, l’iniziativa di cui quest’anno Cinefilos.it è partner ufficiale, promossa dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, torna a chiamare a gran voce il pubblico in sala.

Durante i 4 giorni dell’iniziativa il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l’iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays 2016: i tre film italiani che escono il 7 aprile sono Veloce come il Vento, Troppo napoletano e L’età d’oro, e avranno al loro fianco Grimsby – Attenti a quell’altro, Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio, Victor Frankenstein, Mister Chocolat e Una notte con la regina. Mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore, Nonno scatenato, Criminal e Un’estate in Provenza, mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla, Nemiche per la pelle, The Idol, Mistress America, Les souvenirs.CinemaDays

Confermato inoltre anche l’appuntamento di ottobre: quest’anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno.

Sul sito ufficiale www.cinemadays.it è pubblicato l’elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. Questa edizione sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali e concorsi per il pubblico che saranno comunicati prossimamente.

Cinemadays: al via oggi, fino al 14 aprile, il cinema a 3 euro!

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Cinemadays: al via oggi, fino al 14 aprile, il cinema a 3 euro!

Partono oggi, fino a giovedì 14 aprile, i CinemaDays. Dopo il grande successo dello scorso anno, con 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, l’iniziativa di cui quest’anno Cinefilos.it è partner ufficiale, promossa dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, torna a chiamare a gran voce il pubblico in sala.

Durante i 4 giorni dell’iniziativa il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D). In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l’iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays 2016: i tre film italiani che escono il 7 aprile sono Veloce come il Vento, Troppo napoletano e L’età d’oro, e avranno al loro fianco Grimsby – Attenti a quell’altro, Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio, Victor Frankenstein, Mister Chocolat e Una notte con la regina. Mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore, Nonno scatenato, Criminal e Un’estate in Provenza, mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla, Nemiche per la pelle, The Idol, Mistress America, Les souvenirs.CinemaDays

Confermato inoltre anche l’appuntamento di ottobre: quest’anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno.

Sul sito ufficiale www.cinemadays.it è pubblicato l’elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. Questa edizione sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali e concorsi per il pubblico che saranno comunicati prossimamente.

CinemaDays: al cinema a soli 3 euro dal 12 al 15 Ottobre

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CinemaDays: al cinema a soli 3 euro dal 12 al 15 Ottobre

Il mondo dello spettacolo ha deciso di mobilitarsi a supporto di CinemaDays, realizzando foto, videomessaggi, tweet e altri contributi esclusivi, che verranno lanciati dal sito ufficiale dell?iniziativa www.cinemadays.it.

Tanti nomi a supporto di CinemaDays, la nuova festa del cinema, che per la prima volta si svolge in autunno: dal 12 al 15 ottobre il prezzo del biglietto nelle sale cinematografiche di tutta Italia sarà di 3 euro.

L’obiettivo principale di CinemaDays è quello di far apprezzare la bellezza e il fascino del grande schermo e molti sono gli artisti, e altri se ne aggiungeranno, che hanno deciso di sostenere l’iniziativa tra cui Matteo Garrone, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Nastassja Kinski, Jasmine TrincaRupert Everett, Enrico Brignano, Monica Guerritore, Elena Sofia Ricci, Vanessa Incontrada, Enrico Lo Verso, Edoardo Leo, Raf, Giorgia Surina, Francesco Scianna, Aurora Ruffino, Luca Ward e Federico Zampaglione.

Sul sito www.cinemadays.it si trovano già i contributi video di Garrone, Brignano, Incontrada, Berruti e Ruffino mentre a breve si potranno vedere anche gli altri.

Oltre ai contributi degli artisti coinvolti, sul sito sarà possibile scoprire tutte le iniziative legate al progetto, come il concorso ?Vinci un anno di cinema?.

CinemaDays è organizzata dalle associazioni dell?industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT e con il supporto di Unicredit (main sponsor) e Garofalo (sponsor).

 

CinemaCon 2016: JJ Abrams, Megan Fox e molti altri al party Paramount

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Si è tenuto ieri sera il party Paramount al CinemaCon 2016, il noto evento dedicato all’industria cinematografica a Las Vegas ed ecco tutte le foto dei protagonisti JJ Abrams, Megan Fox, Jeremy Renner, Amy Adams e molti altri:

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CinemaCon 2014: Paramount e Universal

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CinemaCon 2014Iniziato ufficialmente l’altro ieri e si concluderà il 27 marzo, parliamo di CinemaCon 2014, l’appuntamento annuale di Las Vegas in cui le major presentano agli esercenti i film in listino con trailer, anteprime e anticipazioni, dando spazio anche ad annunci sul line up dell’anno prossimo.

Leggi anche: Angelina Jolie parla del futuro del cinema al Cinema Con 2014

Puntualmente, grazie a The Hollywood Reporter, possiamo riassumere quello che è successo giorno dopo giorno. Ha aperto i lavori il 25 marzo la Paramount che ha focalizzato la convention su Transformers: Age of Extinction. Ma la Major ha mostrato anche Teenage Mutant Ninja Turtles e Hercules.

Ieri invece è stata la volta della Universal che ha aperto con dopo la presentazione dei dati sullo stato dell’industria cinematografica negli Stati Uniti, Universal  per poi presentare i suoi titolo: Neighbors,  A Million Ways to Die in the West‘, Get On Up, The Purge, Anarchy, Lucy e The Loft.

 

CinemaCon 2011: Hugh Jackman parla di The Wolverine!

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CinemaCon 2011: Hugh Jackman parla di The Wolverine!

Dal CinemaCon 2011 di Las Vegas, arrivano dichiarazione di Hugh Jackman che aggiorna la situazione di The Wolverine ora che Darren Aronofsky ha lasciato la produzione.

ComingSoon.net ha riportato le dichiarazioni dell’attore:

Abbiamo bisogno di trovare un nuovo regista, e una volta che l’avremo trovato, saremo in grado di sapere cosa faremo. E’ troppo presto per chiamare in Giappone, non so in che situazione sono, quindi ora stiamo cercando un regista, ma la Fox è davvero ansiosa di fare il film, e stiamo lavorando sodo per trovare un regista.

Sull’abbandono di Aronofky:

Questa volta non ha funzionato, ma con un po’ di fortuna ce la faremo un’altra volta.

Trama: Wolverine va in Giappone alla ricerca del suo amore perduto, Mariko Yashida, e la trova sposata a un gelido uomo d’affari. Finirà per rimanere coinvolto nei giri del clan ninja The Hand. La miniserie divenne molto popolare, e servì a formare meglio il carattere del supereroe, con conflitti interiori tra la sua natura umana e quella animale.

Il film è atteso per il 2012, ma anche su questo bisogna comunque attendere conferma.

Fonte:comingsoon.net

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Tutti i grandi sceneggiatori conoscono l’importanza di un ottimo punto medio, ossia quell’evento significativo, generalmente imprevisto o improvviso, che alza la posta in gioco e dà al protagonista una forte spinta nel suo percorso narrativo. Alcuni film non hanno un punto medio ben riconoscibile ed ecco perché spesso si rivelano molto deboli: è un chiaro segno che la struttura nel suo insieme è piuttosto fragile.

Tutti i migliori film hanno un punto medio definito e riconoscibile, quel plot twist che aumenta le aspettative e sciocca il pubblico, dando il via la fase successiva dello sviluppo del protagonista e del racconto.

Ecco di seguito i 10 migliori plot twist nella storia del cinema che arrivano a metà della narrazione e che cambiano inevitabilmente (e in meglio) la nostra percezione del film:

Dal tramonto all’alba

Questo è quel tipo di plot twist che cambia totalmente il genere di un film. La prima metà de Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, infatti, scorre come un tradizionale poliziesco d’azione su una coppia di rapinatori di banche in fuga che irrompono all’interno del camper di una famiglia in viaggio per farsi scortare lungo il confine messicano. Una volta giunti a destinazione, si fermano in uno strip club per incontrarsi con un boss narcotrafficante. È a questo punto che il film si trasforma improvvisamente in un horror cruento, dal momento che tutti i personaggi del bar si rivelano essere dei vampiri. A quel punto, i protagonisti dovranno unire le forze per sopravvivere alla notte.

L’amore bugiardo – Gone Girl

Con l’adattamento cinematografico de L’amore bugiardo – Gone Girl, David Fincher ha apportato alcune modifiche al romanzo originale di Gillian Flynn, ma ha mantenuto il plot twist presente a metà della narrazione, ossia il fatto che la protagonista Amy sia viva e che ha simulato il suo omicidio. Dopo circa un’ora in cui lo spettatore osserva suo marito Nick e i suoi comportamenti sospetti, dubitando palesemente di lui anche a causa di tutta la pressione dei media e dell’indagine criminale in corso, è scioccante scoprire che era stata Amy ad architettare il tutto, rivelandosi malvagia proprio come Nick l’aveva sempre descritta…

Jurassic Park

Quando John Hammond invita i paleontologi Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcolm nel suo parco a tema dedicato ai dinosauri in cerca della loro approvazione, resta deluso nell’apprendere che tutti e tre pensano che la sua idea sia alquanto sconsiderata. A circa metà del film film, il T. Rex protagonista fugge dal suo recinto. La posta in gioco aumenta e i personaggi si ritrovano divisi: il divario tra le scene guidate dai dialoghi e quelle invece cariche d’azione è adesso notevole. L’attacco del T. Rex segna quel momento esatto in cui Jurassic Park passa dall’essere una meditazione esistenziale sui pericoli di agire come un Dio ad un grande blockbuster in piena regola.

Pulp Fiction

È difficile tracciare un plot twist quando la storia viene raccontata senza seguire una linearità temporale. Ma l’uccisione di Vincent Vega per mano di Butch Coolidge in Pulp Fiction si adatta al contesto narrativo. Il fatto che Vincent venga ucciso casualmente a sangue freddo da qualcuno che ha incontrato solo una volta, e anche di sfuggita, è una svolta decisamente insolita per l’arco del suo personaggio, che fino a quel momento era uno che flirtava con la moglie del suo capo. Oltretutto, contribuisce ad aggiungere anche un senso di inquietudine alle sue scene successive, ambientate pochi giorni prima della sua morte. Quelle scene vedono anche il suo compagno Jules rinunciare alla sua vita criminale, evitando così lo stesso destino.

Qualcuno volò sul nido del cuculo

A metà di Qualcuno volò sul nido del cuculo, il capolavoro di Miloš Forman sul disagio presente negli ospedali psichiatrici, il protagonista Randle McMurphy, interpretato da Jack Nicholson, accompagna i pazienti in viaggio. È un momento particolarmente elettrizzante, in cui viene concesso un assaggio di libertà non solo a Randle, ma anche agli altri pazienti ospitati nella struttura. Ma ci viene regalata anche una profonda descrizione della realtà e sulla storia del suo protagonista che fa inevitabilmente riflettere: quando ritorna in ospedale, McMurphy deve fare i conti con la possibilità che non possa mai più andare via da lì…

Arancia meccanica

Arancia meccanica, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Anthony Burgess ad opera di Stanley Kubrick, è un classico del cinema fantascientifico distopico. È una brillante satira sociale, che prende i problemi sociali del 1971 e li esaspera all’interno di un’ambientazione futuristica. Dopo che Alex DeLarge ha trascorso metà del film commettendo allegramente crimini senza preoccuparsi del mondo, viene pizzicato dagli sbirri e gettato in una spietata prigione. Al fine di ottenere una pena ridotta, prende parte a un programma di riabilitazione sperimentale per “curare” le sue inclinazioni e la sua delinquenza.

Lo squalo

All’inizio de Lo squalo, la creatura inizia ad attaccare la spiaggia vicino Amity, dove vive il capo della polizia Martin Brody. A causa della burocrazia posta dal sindaco Vaughn, Brody non è stato in grado di chiudere la spiaggia, quindi decide che la cosa migliore da fare è pattugliare il perimetro con Hooper e i suoi ufficiali. Tuttavia, quando lo squalo entra nell’estuario e il figlio di Brody rischia di essere attaccato, decide di cambiare tattica. A circa metà del film, quindi, si unisce a Hooper e Quint per circondare l’habitat dello squalo e ucciderlo in un ambiente a lui familiare. 

Alien

Uno degli elementi principali che rendono Alien un capolavoro del cinema horror è che Ridley Scott non ha mai voluto terrorizzare lo spettatore fin dall’inizio. Si è preso il suo tempo per settare i personaggi e definire le loro personalità prima di mostrare la memorabile sequenze in cui il Facehugger fuoriesce dallo stomaco di G.E. Kane (John Hurt). Pochi istanti prima, l’equipaggio era intento a cenare e parlare del fatto che Kane fosse sopravvissuto ad un incontro con una specie extraterrestre sconosciuta. Poi, improvvisamente, a metà della scena, Kane inizia a sussultare: l’equipaggio lo sdraia sul tavolo ed un piccolo alieno gli esplode dal petto. Il terrore ha inizio!

Il padrino

All’inizio de Il Padrino, sembra che Michael Corleone sia destinato a diventare il primo della sua famiglia a poter condurre una vita legittima. Tuttavia, mentre gli attentati alla vita di suo padre continuano, Michael viene sempre più attratto dalla criminalità. Organizza un incontro con Virgilio Sollozzo e il capitano McCluskey, uno sporco poliziotto pagato dal “Turco”, per discutere di una tregua. Improvvisamente, afferra una pistola e li uccide entrambi, iniziando così la sua discesa nella terribile impresa di famiglia.

Psycho

Psycho di Alfred Hitchcock è impostato come un thriller poliziesco, con il personaggio di Marion Crane che ruba del denaro al suo capo e scappa dalla città. Tuttavia, a metà, il film cambia non solo genere ma anche protagonista: Marion si ferma in un motel e viene assassinata sotto la doccia, apparentemente dalla madre di Norman Bates. Questa è universalmente riconosciuta come la più grande svolta narrativa nella storia del cinema. Hitchcock scelte una delle maggiori star dell’epoca, Janet Leigh, facendo credere al pubblico che fosse la vera protagonista della storia, per poi ucciderla a metà film.

Fonte: ScreenRant

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

Cinema: gli errori nascosti nei film che non avevi notato

I film hanno il potere di trasportarci in un altro mondo. Eppure, quelli stessi film sono realizzati da esseri straordinari ma comunque umani, motivo per cui molto spesso capita che al loro interno ci siano degli errori o delle imperfezioni passate totalmente inosservate. WakoJako.com ci mostra come anche i registi e gli attori più laboriosi e di talento abbiamo commesso alcuni errori nei loro film. Ecco di seguito 20 grandi errori presenti in celebri film che forse non avevi notato…

The Aviator

The Aviator di Martin Scorsese è stato un successo di pubblico e critica. In una delle scene del film, Howard Hughes (interpretato da Leonardo DiCaprio), acquista dei biscotti contenenti gocce di cioccolato.

Ebbene, sappiate che si tratta di un errore (o di un blooper, per dirla in gergo!), dal momento che gli sceneggiatori non si sono resi conto che quei biscotti non erano ancora stati inventati: furono resi disponibili sul mercato soltanto nel 1930, ossia due anni dopo i fatti narrati nel film.

Django Unchained

Django Unchained film

Django Unchained del 2012, settimo film di Quentin Tarantino, contiene un errore che forse non tutti hanno notato. Nel film il protagonista (interpretato da Jamie Foxx) indossa degli occhiali da sole.

Il problema è che nell’epoca in cui è ambientato il film, gli occhiali da sole non erano così diffusi e venivano utilizzati principalmente sotto prescrizione medica. Grazie alla straordinaria performance di Foxx, è probabile che in molti abbiamo ignorato o semplicemente “perdonato” la svista…

Titanic

Titanic è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema, oltre ad essere stato un grandissimo successo di pubblico e critica, amato e stimato ancora oggi. Tuttavia, la maggior parte degli spettatori non avrà sicuramente notato che, ad un certo punto nel film, Jack (Leonardo DiCaprio) dice a Rose (Kate Winslet) che lui e suo padre erano soliti andare a pesca sul lago Wissota.

È forse una bella storia da raccontare per cercare di far colpo su una ragazza, ma il problema è che il Titanic affondò nel 1912… mentre il lago Wissota si formò soltanato nel 1917!

Braveheart

braveheart

Braveheart – Cuore impavido, l’epico dramma storico diretto da Mel Gibson, è stato nominato a dieci Oscar e ne ha vinti ben cinque, incluso quello per il miglior film. Ma il problema è che, nel film, il personaggio di William Wallace (interpretato dallo stesso Gibson) indossava un kilt.

È perché gli scozzesi li indossavano, ma non nel 1300, epoca in cui è ambientato il film. Indossare il kilt divenne popolare soltanto a partire dal 1600.

Forrest Gump

Forrest Gump filmQuesto presente in Forrest Gump è probabilmente uno di quegli errori più divertenti di sempre. Nel film, il protagonista interpretato da Tom Hanks riceve una lettera da Apple… ma il film è stato ambientato nel 1975!

Sorprendentemente, il famoso logo arcobaleno dell’azienda statunitense non è stato progettato fino all’anno successivo (il 1976). La Apple è diventata una società quotata in borsa soltanto nel 1981. 

Il Gladiatore

il gladiatore 2

Fan di Russell Crowe e del suo celebratissimo Massimo Decimo Meridio, questo è “l’errore” che fa al caso vostro! Il protagonista de Il Gladiatore di Ridley Scott, nel film, è anche chiamato “L’Ispanico”, che in realtà è una vecchia parola francese inventata nel 1300.

Si tratta di un errore abbastanza importante commesso dagli sceneggiatori, essendo il film ambientato nell’anno 180 d.C., quindi mille anni prima!

Il Cavaliere Oscuro

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmChristopher Nolan viene spesso definito un perfezionista, ma sembra che ci sia stato un errore di revisione che lui e il suo team non sembrano aver notato. 

In una pagina del Gotham Times che appare ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno e che fa riferimento ad una rapina in una gioielleria perpetrata da Catwoman, la parola inglese “heist” (“rapina”, appunto) è stata sostituita con “hiest”.

Nel film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, è possibile vedere i protagonista che giocano ad un gioco con la Xbox 360. La stessa console non è uscita fino al 2005, e il gioco a cui i personaggi del filmstavano giocando, “Gears of War”, è stato rilasciato soltanto nel 2006.

Nonostante il film sia uscito nel 2008, la storia è ambientata nel 2004, quindi la svista della signora Bigelow e del suo team può essere considerata a tutto gli effetti un errore.

Harry Potter e la camera dei segreti

Harry Potter e la Camera dei Segreti

È possibile scovare tonnellate di bloopers nella famosa saga cinematografica di Harry Potter. Probabilmente, perché la maggior parte degli attori nei vari film erano bambini. Ma c’è un errore molto particolare che appare davvero assurdo ed incredibile.

In una scena di Harry Potter e la Camera dei Segreti, quando Malfoy è a terra circondato dagli altri studenti di Hogwarts, è possibile vedere chiaramente un cameraman. Come abbiamo fatto a non accorgersi dell’errore in fase di post-produzione è ancora un mistero…

Pirati dei Caraibi

Pirati Dei Caraibi

Se siete fan della saga di Pirati dei Caraibi, allora ricorderete certamente che a Capitan Barbossa (Geoffrey Rush) piace molto mangiare le mele. In una scena è possibile vederlo con una mela verde Granny Smith, che però non esisteva fino al 1868, circa 140 anni dopo che il film era ambientato.

Anche se amate le mele e il franchise con protagonista Johnny Depp, siamo quasi certi che nessuno era a conoscenza di quest’errore…

Il Signore degli Anelli

Sappiamo tutti quanto sia grande Gandalf in quanto mago, ma forse nessuno si sarebbe mai aspettato questo da lui. A quanto pare Gandalf non solo cercava l’Anello… ma anche gli orologi! In una scena di battaglia, è possibile notare che Ian McKellen indossa infatti proprio un orologio.

Anche se non molte persone hanno notato il blooper, altre invece sono state molto veloci a segnalarlo. Si può presumere che nonostante l’errore, il pubblico sia comunque affezionatissimo alla saga de Il Signore degli Anelli e al personaggio…

Il Gladiatore

il gladiatore

Ecco un altro errore presente de Il Gladiatore. Il film è senza dubbio grandioso, ma come hanno potuto non notare questo errore in fase di post-produzione è davvero un mistero. L’errore proviene da una delle scene più famose del film, in cui possiamo vedere chiaramente una bombola del gas sul retro di un carro.

In parte c’è chi è stato contento che questo blooper non sia stato tagliato, dal momento che quest’errore è diventato molto, molto popolare… 

Ritorno al Futuroritorno-al-futuro-film

Se siete dei grandi fan di Ritorno al Futuro, dovete per forza ricordare la scena in cui Marty McFly viaggia indietro nel tempo, fino al 1955, e si reca in una scuola superiore per suonare una fantastica chitarra Gibson ES-345.

Si tratta di un grande errore perché l’ES-345 non è stato prodotto fino al 1958. Forse sono cose che succedono solo con i viaggi nel tempo…

Troy

Il film Troy del 2004 è stato un enorme successo di critica e pubblico, dal momento che aveva tutti gli ingredienti per essere un film davvero memorabile. Il personaggio principale, Achille (interpretato da Brad Pitt), è stato brillante, e anche il regista, Wolfgang Petersen, è stato eccezionale. Tuttavia, lo stesso film non è perfetto, poiché contiene molti errori.

Molti hanno notato che è possibile vedere un aereo volare sopra Achille durante una scena all’aperto. Soltanto in seguito è stato spiegato che si è trattato di un errore di photoshop. Tuttavia, ci sono molti altri errori… perciò, quando vi capiterà di rivedere il film, aguzzate la vista!

300

Questo errore è qualcosa a cui potresti aver pensato mentre guardavi 300. Nel film, l’esercito di Serse prova di tutto per battere gli Spartani, arrivando persino ad usare delle bombe per sconfiggerli.

È un errore grande, perché la polvere nera non è stata inventata fino al IX° secolo. Il film potrà anche essere eccellente, ma di certo non è storicamente accurato…

Sherlock Holmes

robert downey jr.

Sherlock Holmes è un film eccellente da guardare, in particolare la scena dell’inseguimento alla fine del film, iniziato nelle fogne e conclusosi sul Tower Bridge.

Tuttavia, il problema è che le fogne presso il Palazzo di Westminster e il Tower Bridge sono distanti oltre due miglia. Quindi, un inseguimento del genere non era affatto possibile…

Spy Kids

Questo classico per bambini del 2001 ha molti fan in tutto il mondo. Nel film, i fratelli Cortez scoprono che i loro genitori sono spie e decidono di salvarli dopo che sono stati rapiti.

In una scena, vediamo che Carla Gugino è seduta davanti ad una specchio: a quel punto è possibile vedere chiaramente un cameraman con indosso una camicia viola pallida. A proposito… ci sono molti altri errori e bloopers anche in questo film.

Spider-Man

Spider-Man 2 film sam raimi

Non sarà di certo sbagliato affermare che Spider-Man ha dato il via alla tendenza dei film sui supereroi nel lontano 2002. Nel film, Peter Parker (interpretato da Tobey Maguire) scopre la sua capacità di lanciare ragnatele e inizia a sperimentare la cosa nella sua stanza, il che si traduce in lui che rompe una lampada.

Tuttavia, pochi istanti dopo è possibile vedere che la stessa lampada è di nuovo sullo scaffale e non c’è nemmeno un singolo graffio su di essa. Com’è possibile?

I Soliti Sospetti

I Soliti SospettiI Soliti Sospetti è uno dei migliori film neo-noir mai realizzati, e ha anche uno dei migliori cast di sempre. Nel film, i protagonista stanno per derubare una macchina della polizia vicino all’aeroporto.

La prima scena mostra la parte anteriore di una 747 con quattro motori e, pochi istanti dopo, la seconda scena mostra la parte posteriore di una 767 con due motori. Nessuno è stato ancora in grado di spiegare il mistero dietro quest’errore…

Nel film Independence Day, l’Empire State Building esplode, ma non tutti hanno notato che la posizione dell’edificio è diversa dall’indirizzo dello stesso nella realtà. Nel film, l’indirizzo dell’edificio è la 53a strada, ma l’Empire State Building si trova nella 34a strada nella realtà. 

Cinema: come averne uno in giardino

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Cinema: come averne uno in giardino

Avere un cinema in casa piacerebbe a tutti i cinefili del mondo. Qualcuno in realtà ha pensato di trasformare questo desiderio in realtà. Si chiama Torii Cinemas e progetta casette-cinema nel giardino di casa! Ecco le immagini:

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Un cinema da giardino

I requisiti indispensabili per avere uno di questi piccoli gioiellini a casa è avere spazio in giardino, e magari un gruzzoletto da investire e poi basterà contattare l’azienda al sito ufficiale (qui).

Che ve ne pare?

FONTE

Cinema: 2015 molto positivo per la crescita in Europa

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Cinema: 2015 molto positivo per la crescita in Europa

Il 2015 ha segnato un vero e proprio ritorno al cinema per gli spettatori Europei, un picco di affluenza registrato dalle stime dell’Osservatorio europeo presentate durante il Festival di Berlino 2016.

Ecco il comunicato:

In occasione del 66 ° Festival di Berlino dell’Osservatorio europeo rilascia le sue prime stime per la partecipazione il cinema europeo nel 2015. L’Osservatorio stima che i ricoveri totali nell’Unione europea è aumentato del 7,6% a 980 milioni di biglietti venduti, 69 milioni più di nel 2014. Questo è il livello più alto registrato secondo in Europa negli ultimi dieci anni. Solo nel 2009 si sale cinematografiche nell’UE vendono più biglietti potenziati da Avatar e il fattore novità del 3D. Compresi i territori extra-UE 2015 in realtà ha visto il più alto livello di ammissione a partire dal 2004 con il record di presenze stimate di oltre 1,2 miliardi di biglietti.

Mentre i livelli di ammissione generalmente aumentano in alcuni mercati e diminuiscono in altri è notevole notare che nel 2015 25 dei 26 territori dell’UE per i quali erano disponibili i dati provvisori, registrato un aumento di presenze del cinema. Questo rappresenta il trend di crescita più omogenea attraverso territori osservati in almeno negli ultimi dieci anni. Infatti la Francia è stato l’unico mercato europeo per registrare presenze in calo rispetto ai forti risultati 2014.

Geograficamente parlando la crescita della frequentazione delle sale cinematografiche nell’UE è stata trainata principalmente dal buon andamento di anno in anno di Germania (17,5 milioni, + 14,4%) e Regno Unito (14,4 milioni, + 9,2%), seguita da Italia (8,7 milioni, + 8,9%), la Spagna (7,1 milioni, + 8,2%) e Polonia (4,2 milioni, + 10,5%). Per la Polonia 2015 segna il miglior risultato registrato nelle sale cinematografiche polacche negli ultimi 25 anni, mentre frequentazione delle sale cinematografiche in Spagna, nonostante la crescita per il secondo anno consecutivo rimane il terzo più basso dal 1994.

Al di fuori della UE, il mercato della Federazione Russa è rimasto stabile anno su anno con 175,7 milioni di spettatori nel 2015, mantenendo la sua posizione come il secondo più grande mercato europeo in termini di presenze. Turchia, il sesto più grande mercato cinematografico europeo, ha visto il suo notevole trend di crescita degli ultimi anni a venire un arresto temporaneo con presenze in calo del 1,5% a 60,5 milioni di biglietti venduti.

Cinema: 120 anni di Storia raccolti in un video tributo

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Cinema: 120 anni di Storia raccolti in un video tributo

Esattamente 120 fa, 28 dicembre del 1895, nasceva il cinema con la prima proiezione dei fratelli Lumière ed oggi la produzione spagnola Tàndem Entertainment ha pubblicato un meraviglioso video montaggio dedicato alla storia del cinema.

Cinema: 10 film in cui gli attori recitano con i loro figli

Cinema: 10 film in cui gli attori recitano con i loro figli

Quasi tutti i più grandi attori trasmettono il loro sconfinato talento, inevitabilmente, ai loro figli. Per chi ama il cinema, si tratta di una cosa a dir poco fantastica. Di esempi, in tal senso, ce ne sono tantissimi: Will Smith, Meryl Streep, Robin Williams… sono tutti attori che hanno insegnato alla loro prole l’arte della recitazione.

Capita poi che molto spesso i figli di queste grandi star interpretino dei ruoli di supporto negli stessi film in cui recitano i loro genitori, andando spesso ad interpretare il figlio o la figlia del personaggio che i loro illustri genitori interpretano in quel determinato film. Bright Side ha raccolto 10 film in cui 10 attori recitano al fianco dei loro figli e grazie ai quali – per tutti noi cinefili – è possibile apprezzare ancora di più queste relazioni tanto affettive quanto lavorative:

Will Smith e Jaden Smith

Abbiamo conosciuto questa coppia indimenticabile nel film La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness) del 2006. Il piccolo Jaden è riuscito a conquistare il cuore del pubblico alla sola età di 8 anni. La chimica tra Will Smith e il piccolo protagonista ha permesso al film dell’italiano Gabriele Muccino di rappresentare al meglio la relazione padre/figlio.

Il film è ispirato alla vita di Chris Gardner, un imprenditore milionario che durante i primi anni ’80 visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere. Nel 2013 Smith e il piccolo Jaden sono tornati a lavorare insieme nel film After Earth di M. Night Shyamalan, dove hanno recitato ancora una volta nei panni di padre e figlio.

Ben Stiller e Jerry Stiller

Ben Stiller e suo padre Jerry (scomparso di recente) hanno recitato insieme in molti film, tra cui Zoolander e Pesi massimi. La loro collaborazione più celebre, però, è sicuramente quella ne Lo spaccacuori (The Heartbreak Kid), uscito nle 2007, nel 2007, dove hanno interpretato proprio una coppia di padre e figlio.

Il film, diretto da Bobby e Peter Farrelly, racconta la storia di Eddie Cantrow, proprietario di un negozio di articoli sportivi, quarantenne e celibe, che un giorno capisce di non aver realizzato molto in campo sentimentale, e che forse sia arrivata l’ora di accasarsi. I suoi dubbi esistenziali vengono alimentati dal padre Doc, malato di sesso.

Kirk, Michael e Cameron Douglas

3 geneazioni di Douglas a confronto nella commedia Vizio di Famiglia (It Runs in the Family), diretta nel 2003 da Fred Schepisi. Si tratta di tre grandi attori, con anche il più giovane del terzetto, Kirk, che proprio grazie a questo film dimostrò di aver ereditato tutto il talento del padre e del nonno.

La storia del film ruota attorno a tre generazioni di una famiglia newyorkese di successo, ciascuno con una serie di problemi in cui vengono evidenziati i delicati rapporti tra padre e figlio. Kirk Douglas (scomparso di recente) è stato il primo della stirpe ad iscrivere il suo nome nell’olimpo delle stelle di Hollywood grazie a film come Orizzonti di Gloria e Spartacus; Michael Douglas, premio Oscar per Wall Street, è stato protagonista di alcune delle pellicole più celebri degli anni ’80/’90.

Meryl Streep e Mamie Gummer

Meryl Streep è una delle grandi attrici del nostro tempo: film dopo film, ci mostra quanto siano eccezionali le sue capacità recitative, continuandoci a stupire sempre. Sua figlia, Mamie Gummer, non è certamente da meno, sebbene, per ora, siano relativamente pochi i film in cui ha recitato.

La prima volta che le abbiamo viste insieme è stato in Un amore senza tempo nel 2007. Ma è stato grazie a Dove eravamo rimasti (Ricki and The Flash), l’ultimo film del compianto Jonathan Demme, che madre e figlia hanno mostrato i loro talenti combinati. Il film racconta di Linda, una rock star ormai sulla via del tramonto che, per seguire la sua passione musicale, ha abbandonato la famiglia in Indianapolis e si è costruita una nuova vita a Los Angeles formando una band.

Charlie Sheen e Martin Sheen

Martin Sheen, noto per il grandissimo Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, è il padre di un altro celebre attore, ossia Charlie Sheen, star per oltre 10 anni della celebre sit-com Due uomini e mezzo.

Nonostante i due abbiano dei caratteri molto diversi, hanno recitato insieme in ben due film: Codice criminale del 1998 e Wall Street del 1987; in entrambi hanno interpretato padre e figlio.

Donald e Kiefer Sutherland

Kiefer Sutherland è stato il grande protagonista della serie 24, che è riuscita a rimanere in onda per 9 anni, riscuotendo un discreto successo. Per di più, è il figlio del talentuoso Donald Sutherland, visto di recente nella trilogia di Hunger Games nel ruolo del temibile Presidente Snow. I due Sutherland hanno recitato per la prima volta insieme nel 1996, nel film Il momento di uccidere di Joel Schumacher.

La loro seconda apparizione insieme sul grande schermo è avvenuta di recente, nel film Il fuoco della giustizia (Forsaken) del 2015, in cui John Henry, un pistolero dal passato torbido, fa ritorno nella città natale con la speranza di ricucire il rapporto con il padre.

Sylvester e Sage Stallone

È impossibile non riconoscerlo. Rocky Balboa è uno dei pugili più celebrati della storia, anche se si tratta di un personaggio immaginario. Di tutta la saga, il film Rocky V ha una trama forse meno accattivante, sebbene presenti un elemento significativo: l’apparizione del figlio maggiore di Sylvester Stallone, Sage.

Nel film, uscito nel 1990 e diretto da John G. Avildsen, possiamo vederli mentre giocano ad interpretare padre e figlio in modo tanto naturale quanto divertente. Avildsen – scomparso nel 2017 – aveva diretto anche il primo capitolo della saga, vincitore di tre premi Oscar, incluso miglior film e miglior regia.

Robin e Zelda Williams

Nel 2004 esce House of D – Il mio amico speciale, il primo grande film in cui il compianto Robin Williams recita insieme a sua figlia, Zelda. Nel film il magnifico attore, scomparso nel 2014, affronta un ruolo molto complesso, poiché interpreta un bidello afflitto da disabilità mentale.

Esordio alla regia di David Duchovny, il film racconta dell’artista americano Tom Warshaw (interpretato dallo stesso Duchovny) che, nel cercare di risolvere la sua problematica vita adulta, non può fare a meno di riflettere sulla sua straordinaria infanzia.

Tom e Colin Hanks

L’incomparabile Tom Hanks ha recitato con suo figlio Colin nel film The Great Buck Howard del 2007. In questo film, il protagonista principale è sorprendentemente Colin, non Tom.

Diretto da Sean McGinly e interpretato anche da John Malkovich e Emily Blunt, nel film il giovane Colin sfida suo padre a colpi di talento, interpretando un ragazzo che lascia il college per realizzare il suo sogno: diventare un grande scrittore.

Clint e Scott Eastwood

Potremmo dire che quella formata da Clint e Scott Eastwood è una delle coppie padre-figlio più famose di Hollywood. Entrambi hanno costruito un’eccellente carriera basata su film classici e indimenticabili, con il gigante Clint che ad oggi è una figura che non può non essere associata al cinema americano per eccellenza.

Ha collaborato con suo figlio Scott in ben quattro film: Flags of Our Fathers, Di nuovo in gioco, Invictus – L’invincibile e Gran Torino. Altri film celebri in cui ha recitato il più giovane di casa Eastwood sono Snowden, Fast & Furious 8 e Pacific Rim – La rivolta.

Cinema2day: nei The Space Cinema il mercoledì biglietto a 2 euro

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Cinema2day: nei The Space Cinema il mercoledì biglietto a 2 euro

Cinema2dayThe Space Cinema aderisce all’iniziativa Cinema2day, promossa dal Mibact – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con ANEM – Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e ANEC – Associazione Nazionale Esercenti Cinema.

A partire da mercoledì 14 settembre in tutti i The Space Cinema il costo del biglietto offerto al pubblico sarà pari a 2 euro. L’iniziativa sarà valida ogni secondo mercoledì del mese e comprende nelle sale The Space sia il 2D che il 3D.

Grazie alla promozione, in vigore nelle giornate del 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017, si potranno acquistare al costo unitario di due euro tutti i film in programmazione negli orari orari previsti, con la sola esclusione dei contenuti del programma Extra.

I biglietti come sempre sono acquistabili in cassa e online (dove rimane valido il diritto di prevendita). Per i film in 3D, il cliente non munito di occhialino dovrà acquistarlo al costo di 1€.

Cinema, 600 film selezionati al Social World Film Festival

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Cinema, 600 film selezionati al Social World Film Festival

Sono 600 i film selezionati al Social World Film Festival 2021 divisi in 19 sezioni competitive e non, con film da 52 Paesi e 32 in anteprima. L’undicesima edizione, che si terrà a Vico Equense dall’11 al 18 luglio, si svilupperà quindi in 20.000 minuti di programmazione tra proiezioni in presenza e ondemand, 90 eventi tra incontri, dibattiti, masterclass, attività con le giurie.

Tra i lungometraggi del Concorso Internazionale, sezione competitiva per opere a tematica sociale, ci sono 3 anteprime italiane che vengono dalla Germania (“A Handful Of Water” di Jakob Zapf), da Georgia e Ucraina (“Mother Of Apostles” di Zaza Buadze) e dalla Danimarca “Shorta” di Frederik Louis Hviid), e 2 anteprime campane: “Buio (Darkness)” di Emanuela Rossi e “Regina” di Alessandro Grande.

Nella stessa sezione troviamo 20 cortometraggi tra i quali la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2020 “I am afraid to forget your face” dell’egiziano Sameh Alaa, il francese “Dustin” di Naïla Guiguet in anteprima italiana dopo essere stato a Cannes e Toronto, e “Finis Terrae” di Tommaso Frangini già alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia. È in anteprima italiana l’animazione “Pilar” di  Yngwie Boley e J.J. Epping, Diana van Houten già apprezzata a Toronto, “The Lamb Of God” del portoghese David Pinheiro Vicente, per la prima volta in Italia dopo la partecipazione a Cannes, e “The Game” di Roman Hodel visto a Venezia e Toronto.

Completano il Concorso Internazionale 7 documentari che vengono da Canada, Stati Uniti, Ucraina, Egitto, Francia, Tunisia e Italia, tre in anteprima italiana, gli altri per la prima volta in Campania.

Nella sezione “Focus, occhio al Sud”, dedicata alle opere realizzate nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia con particolare attenzione alla Campania, sono state selezionati 5 lungometraggi: “Agalma” di Doriana Monaco, “Amare amaro” di Julien Paolini, “Gelsomina Verde” di Massimiliano Pacifico, “La Vacanza” di Enrico Iannaccone, e “Sassiwood” di Antonio Vincenzo Andrisani e Vito Cea. Sono 14 i cortometraggi in gara tra i quali “Le Mosche” di Edgardo Pistone già a Venezia, “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone premiato ai Nastri e l’anteprima assoluta di “Quasi Ora” di Luigi Pane.

Confermate anche in questa nuova edizione le sezioni dedicate anche a opere in realtà virtuale, verticali, realizzate con smartphoneserie e webserie, spot, videoclip, film sperimentali, fotografie e sceneggiature per film cinema e tv, nonché quella dedicata al Covid19 per le opere a tema e girate durante il lockdown.

Torna per il sesto anno consecutivo il Mercato europeo del cinema giovane, Young Film Market, che darà spazio e forma ad opere indipendenti di giovani autori, con professionisti dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi provenienti da vari paesi, che discuteranno sulle novità del cinema indipendente, tra coproduzione internazionale, distribuzione pre e post Covid-19 ma anche fundrasing e cineturismo.

Le opere saranno proiettate nelle sale del Museo del Cinema, di Teatro Mio e del complesso monumentale SS Trinità e Paradiso.

Cinema Nights: UCI Cinemas celebra l’estate con gli spettacoli serali da 4,90 euro

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Le lunghe e calde notti d’estate si illuminano con la magia del grande schermo grazie a Cinema Nights, l’iniziativa del Circuito UCI Cinemas che offre ai cinefili e alle famiglie di tutta Italia la possibilità di vedere i film più attesi della stagione e le nuove uscite a un prezzo scontato negli spettacoli serali. A partire dal 29 luglio i biglietti delle proiezioni incluse nella promozione acquistati tramite i canali online del Circuito costeranno solo 4.90 euro, 5,90 euro quelli acquistati direttamente alla cassa del cinema o tramite ATM. Nei cinema Luxe aderenti il costo del biglietto online sarà invece di 6.90 euro, 7,90 euro per l’acquisto in cassa e presso gli ATM.

Le multisala che parteciperanno all’iniziativa dalla domenica al mercoledì a partire dalle ore 22:00 sono: UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Lissone (MB), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Porta di Roma (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst (RM), UCI Verona (VR), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Curno (BG), UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Firenze (FI), UCI Megalò (CH), UCI Certosa (MI), UCI Palermo (PA).

A UCI MilanoFiori (MI), UCI Pioltello (MI), UCI Perugia (PG), UCI Fiumara (GE), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Moncalieri (TO), UCI Montano Lucino (CO), UCI Piacenza (PC), UCI Catania (CT) e UCI Luxe Palladio (VI) la promozione sarà attiva dal sabato al mercoledì a partire dalle ore 22:00.

A UCI Bolzano (BZ), UCI Villesse (GO), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Seven Gioia del Colle (BA), UCI Ferrara (FE), UCI Sinalunga (SI) e UCI Parco Leonardo (RM), il divertimento inizia prima, saranno infatti incluse nella promozione tutte le proiezioni in programma dalla domenica al mercoledì a partire dalle ore 21:00.

Cinema Modernissimo riapre oggi a Bologna

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Cinema Modernissimo riapre oggi a Bologna

Concordi ed entusiasti sono stati gli elogi per questo nuovo cinematografo che, per la sua originalità e per l’arte veramente eletta della sua decorazione, si eleva e si distingue da tutti gli altri” (Il Resto del Carlino, 17 febbraio 1915). Con queste parole veniva salutata l’apertura della nuova sala cinematografica ospitata nell’edificio polifunzionale di Palazzo Ronzani, progettato nel 1914 dall’ingegnere e scenografo Gualtiero Pontoni (1875 – 1941) dove un tempo sorgeva il medievale Palazzo Lambertini: è il Cinema Modernissimo, un centro della vita culturale cittadina, che, con alterne vicende e nomi diversi, restò attivo per più di novant’anni.

Celebrato dalla stampa per la sua sontuosità, eleganza e modernità, il cinema venne inaugurato il 16 febbraio 1915 e chiuso nel 2007: dal 21 novembre 2023, grazie all’impegno della Fondazione Cineteca di Bologna, torna ad aprire i suoi spazi, con una sala riportata allo splendore degli esordi grazie a un lungo intervento di ripristino.

Per celebrare questo nuovo polo culturale la Cineteca di Bologna ha realizzato un programma di 10 giorni di inaugurazione con proiezioni e ospiti come Wes Anderson, Jeff Goldblum, Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Francesco Piccolo, Alina Marazzi, Paolo Mereghetti, Alice e Alba Rohrwacher, Joel Meyerowitz, Alessandro Bergonzoni, Toni Servillo, Éric Toledano e Olivier Nakache, Paola Cortellesi, Marisa Paredes, Giuseppe Tornatore, i Manetti Bros., Vinicio Capossela, Pupi Avati, Mario Martone, Vittorio Lingiardi, Giorgio Diritti

Cinema Modernissimo
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna

Il restauro e la riapertura del cinema rappresentano non soltanto un’operazione di restituzione alla città di un luogo “sparito” da 20 anni ma rimasto nella memoria dei bolognesi, ma anche il ritorno alla vita del Sottopasso di via Rizzoli, altro mondo sotterraneo bolognese che diventerà spazio espositivo permanente. Il Cinema e il Sottopasso – entrambi affacciati sui resti di un tratto della via Emilia che i lavori di restauro hanno riportato alla luce – costituiscono due nuove possibilità culturali per la città che idealmente collegano il futuro a una storia antichissima.

Per viaggiare nel tempo fino al Modernissimo delle origini, l’istituzione bolognese ha chiamato un grande scenografo come Giancarlo Basili, tra i più attivi del cinema italiano, autore anche dell’immaginario visivo dell’Amica geniale: una scelta che – come chiarisce Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna – deriva dal fatto che “la struttura architettonica del Modernissimo era già data, mentre noi avevamo bisogno di un artista che ci facesse sognare e facesse del Modernissimo il luogo della sorpresa, un’Atlantide dello spettacolo”.

Cinema Modernissimo di Bologna
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna
Cinema Modernissimo di Bologna
Foto di Lorenzo Burlando © Cineteca di Bologna

Basili ha seguito un doppio registro: ha mantenuto le tracce originali rimaste, cancellando i rimaneggiamenti degli anni Cinquanta e Sessanta ma, partendo dalle fotografie e dal progetto dell’epoca, ha immaginato anche la realizzazione di un luogo che celebrasse il cinema. Un approccio antitetico al processo di omologazione delle sale cinematografiche.

E se Basili ha realizzato la riqualificazione della sala cinematografica, a marionanni si deve la creazione della pensilina di ingresso (la cui apertura, in Piazza Re Enzo, è ipotizzata a fine febbraio) e il progetto artistico di alcuni degli ambienti cruciali del complesso, come i locali antistanti il foyer, che ospiteranno anche il Caffè Pathé.

Ci siamo mossi in direzione opposta, alla ricerca dell’unicità del Modernissimo – continua Farinelli –. Le prime sale nacquero attorno al 1913, con i primi lungometraggi, e un successo italiano, Quo vadis?, ha innescato la nascita di luoghi dedicati agli eventi cinematografici e non più ricavati da altri spazi. Naturalmente la prima fonte di ispirazione furono i teatri all’italiana, ed è questa bellezza che noi stiamo andando a ricercare. Con un’ulteriore particolarità, che riguarda la storia di Bologna: il palazzo che ospitò fin dall’inizio il Modernissimo nacque contestualmente all’allargamento di quella che oggi si chiama via Rizzoli, operazione che portava con sé un’idea di trasformazione della città. Così il primo palazzo della modernità, a Bologna, ha nel suo cuore il Modernissimo. Un luogo straordinario e irripetibile, fin dal suo progetto iniziale”.

Cinema Italian Style: Hollywood applaude Terraferma!

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Los Angeles,12 Novembre- Anche Terry Gilliam , Miguel Alejandro Gonzàlez Iñárritu e Gabriele Muccino hanno a lungo applaudito Terraferma di Emanuele Crialese che da ieri ha ufficialmente inaugurato la campagna per conquistare la nomination tra i cinque film in lingua straniera ai prossimi Premi Oscar®.

Cinema in Italia: tutti i numeri del 2023, crescono presenze e incassi!

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Nel 2023 al box office italiano si sono incassati 495.6 milioni di € per un numero di presenze in sala pari a 70.6 milioni di biglietti venduti. Rispetto al 2022 si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente del 61,6% e del 58,6%.  Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 16,3% degli incassi e del 23,2% delle presenze.

Nel complesso il periodo, nel suo primo anno di ritorno alla normalità post-pandemica, ha registrato un recupero di più di trenta punti in percentuale rispetto alla media del 2017-2019: al 31 dicembre 2022 la differenza negativa era del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze.

In crescita la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2023 ha registrato una percentuale pari al 24,3% degli incassi e al 25,9% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 120.6 milioni di € (60.3mln nel 2022; +100%) e a 18.2 milioni di presenze (9.4mln nel 2022; +93,9%). Si tratta di una quota superiore a quella del 2022 (19,7% degli incassi, 21,2% delle presenze), alla media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% delle presenze) e vicina a quella del decennio 2010-2019 (26,2% incassi, 27,1% presenze).

Da sottolineare il fondamentale recupero nella stagione estiva, tradizionalmente considerata la più debole dal punto di vista dei risultati: da maggio ad agosto il periodo ha registrato ininterrottamente valori superiori al triennio 2017-2019 permettendo al secondo quadrimestre di segnare il miglior risultato di sempre al box office in termini di incasso. Determinanti le uscite di titoli importanti, ogni settimana, anche nei mesi di luglio e agosto durante i quali sono stati distribuiti, tra gli altri, “Barbie” (2° incasso dell’anno) e “Oppenheimer” (3° incasso dell’anno).

Altrettanto importante l’offerta di cinema italiano guidata da “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, 1° incasso assoluto del 2023 con un box office di quasi 33milioni di €.

Come evidenziato dai dati di “CinExpert”, il monitoraggio settimanale commissionato da CINETEL sulle caratteristiche sociodemografiche del pubblico in sala, il 2023 è stato caratterizzato in particolare dalla crescita del pubblico femminile (+77% rispetto al 2022) e delle fasce d’età più alte (50-59enni, +92%; 60+anni, +81%). Queste due classi, nel 2022, erano state quelle che maggiormente faticavano a rientrare in sala dalla riapertura dei cinema.

Sen. Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura con delega al Cinema e Audiovisivo, dichiara: “Sono fiera dei positivi risultati raggiunti nel 2023, merito anche delle strategie che al MiC abbiamo messo in atto per lo sviluppo del settore. Grazie al prezioso contributo di tutti gli operatori della filiera del cinema e dell’audiovisivo siamo riusciti a recuperare gran parte di quanto perso dalle sale a causa della pandemia. Il percorso è ancora da completare, ma sono fiduciosa che nel prossimo futuro potremo conquistare nuovi e più ambiziosi obiettivi. Il lavoro del MiC per le sale prosegue con interventi e strumenti che testimoniano una visione di lungo periodo e che sono il frutto di una progettualità strutturata. Diverse le linee di intervento su cui anche per il 2024 si articolerà la nostra azione. E a proposito del sostegno del MiC, da oggi aperta la finestra per inoltrare richiesta di tax credit investimenti – misura per complessivi 25 milioni di euro – per le sale cinematografiche”.

Francesco Rutelli, Presidente ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), dichiara: “Il Cinema in sala è una ricchezza del nostro Paese, e torna a crescere e a far discutere nella società, nelle famiglie, tra i giovani. Dopo la buia parentesi del COVID, ancora ci sarà da lavorare su questa strada, e per questo sono molto importanti l’impegno, il sostegno e la comunicazione confermati dal MiC con il sottosegretario delegato Lucia Borgonzoni. Elementi-chiave: le industrie sono sempre più integrate, e la Sala vivrà assieme alle creazioni, al potenziale economico e al rapporto con i pubblici delle tv, dello streaming, della Rete; nel prodotto italiano, tornato a quote molto rilevanti, si dovrà continuare a innovare. Le recenti intese sindacali su doppiaggio e attori e interpreti confermano il valore della collaborazione, per continuare a far crescere buoni posti di lavoro nella filiera. È indispensabile che il governo migliori la regolazione e i controlli per la trasparenza, dia stabilità alla normativa, rapidità, efficienza e certezza agli adempimenti burocratici.”

Secondo Mario Lorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC): “Il 2023 conferma il trend positivo del ritorno al mercato cinema ai livelli pre-pandemici. Gli straordinari risultati di alcune opere hanno dimostrato come il cinema in sala sia nuovamente al centro delle scelte del pubblico, con un ritrovato e sempre maggiore interesse di tutte le tipologie di spettatori, dai più giovani fino alle fasce più alte che mancavano all’appello. La qualità delle opere ha rappresentato uno dei principali fattori del successo, insieme a una grande estate di cinema, all’intervento strutturato e costante del MiC, in particolare sulla comunicazione e sulla promozione. Lo scorso anno avevamo detto che ci aspettava un grande lavoro comune da fare, uno sforzo e una sfida decisive e tutto questo è stato fatto. Gli straordinari segnali dati dal cinema italiano ci auspichiamo siano confermati e fondamentale è stato e sarà l’impegno in prima persona degli autori ed artisti che accompagnano i propri film nella promozione nelle sale. Le sale cinematografiche devono continuare nella loro opera di trasformazione, di ammodernamento, di accoglienza perché il pubblico va coccolato. I fondi per l’esercizio sono stati confermati e questo è un altro segnale forte su quanto il MiC stia investendo sui luoghi di aggregazione. La filiera deve proseguire su questa strada, perché molto rimane ancora da fare ed è fondamentale rinnovare l’attenzione verso il pubblico giovane e verso le famiglie.”

Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici ANICA, aggiunge: “Il 2023 ha riaffermato la vitalità del nostro mercato e lo straordinario successo del bellissimo film di Paola Cortellesi è la conferma di come il pubblico italiano sia pronto ad affollare le sale soprattutto per prodotti sfidanti e innovativi. Il 2023 è stato anche l’anno del ritorno in massa delle scuole al cinema. Non sono numeri che cambiano la storia del mercato ma sono importanti indicatori di un pubblico cinematografico che si forma e si rinnova. L’importante recupero in percentuale rispetto ai territori europei più performanti, confermati dai risultati dei blockbuster americani in uscita nel periodo estivo, ci ha consentito di appaiare per presenze e superare per incassi la Spagna, che fino allo scorso anno ci precedeva con largo distacco. La produzione italiana è tornata al centro dell’industria con una quota di mercato, prossima al 25%, che speriamo verrà confermata e superata nel prossimo anno”.

CINETEL

Simone Gialdini, Presidente CINETEL, afferma che il 2023 è stato “un anno positivo che ha evidenziato la capacità della filiera, dell’industria cinematografica italiana, unitamente alle azioni della politica, a reagire alle sfide con il comune obiettivo di riportare il mercato a livelli prepandemici. Cinetel ha aumentato le attività volte a supportare l’analisi, la condivisione più ampia dei numeri del mercato, che con cadenza quotidiana consentono a ogni impresa del settore di monitorare l’andamento e orientare al meglio le nuove strategie. L’implementazione con Cinexpert che consente la profilazione del pubblico che frequenta le sale ci fa fare un salto in avanti nelle informazioni a disposizione e i risultati che posizionano l’Italia con una crescita due volte superiore ad altri Paesi limitrofi, certificano la forza della nostra società nel supporto alle strategie industriali e politiche.”

Per Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL “Il pubblico cinematografico ha dimostrato nel 2023 di essere ancora legato alla sala come luogo di aggregazione e di fruizione di un film, ma richiede una qualità diversa al prodotto e alle strutture cinematografiche. Non è facile comprendere e intercettare questa trasformazione che coinvolge tutti i protagonisti della filiera: dagli autori ai produttori dei film, a cui viene chiesto un alto grado di originalità, ai distributori e agli esercenti, che devono legarsi a nuove modalità di promozione e di programmazione. Cinetel sta accompagnando questa transizione con strumenti nuovi ed un profondo allargamento della base di utenti, e siamo orgogliosi di essere diventati un luogo in cui la filiera cinematografica si unisce e collabora, a partire dai suoi soci fondatori, Anica e Anec, e ai distributori ed esercenti che rappresentano, per includere poi tutte le istituzioni che lavorano al successo della nostra industria: dal Mic a Cinecittà, dalla Fapav a MPA a Audimovie. Un esempio di collaborazione industriale di cui siamo orgogliosi e che continueremo a far crescere nei prossimi anni”.

Cinema in Italia: il rapporto del 2015 positivo

Cinema in Italia: il rapporto del 2015 positivo

Ottava edizione del Rapporto. Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia, ricerca della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Direzione Generale Cinema MiBACT, sotto il coordinamento del curatore scientifico Redento Mori, offre dal 2009 uno studio puntuale sul comparto cinema e audiovisivo italiano, così come un quadro dettagliato del panorama europeo e internazionale.

Rapporto 2015 analizza dettagliatamente punti di forza e di debolezza del settore:

  • Sospinto dal successo di Quo Vado? di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, il cinema italiano ha chiuso il primo semestre 2016 con una quota di mercato superiore al 30% e ha archiviato la stagione precedente segnata dalla quota più bassa – 20,74% degli incassi – dell’ultimo decennio. Ma il 2015 non è stato un anno tutto in negativo.
  • Con la realizzazione di 185 nuovi film l’Italia ha confermato il suo decimo posto nel ranking mondiale e la sua terza posizione nella classifica europea per i titoli d’iniziativa nazionale.
  • Ha aumentato da 319,5 a 338,8 milioni di euro (+5,26%) gli investimenti in nuove opere e visto crescere da 99,55 a 117,57 milioni di euro – nuovo massimo storico – l’apporto dei capitali indotti attraverso lo strumento di agevolazione fiscale del credito d’imposta.
  • Sesto al mondo e secondo in Europa per numero di schermi (5.044), il circuito dell’esercizio ha registrato un incremento del 10,78% di incassi al box office e dell’8,56% in termini di spettatori.
  • Confortanti risultano anche gli indici di frequentazione: il 49,7% degli italiani con più di sei anni (rispetto al 48,0% del 2014) si è recato al cinema almeno una volta. Per il secondo anno il pubblico femminile supera quello maschile: 14,25 milioni contro 14,18.

Oltre all’analisi sui dati del 2015, il Rapporto propone sempre Focus e Testimonianze che coinvolgono le principali istituzioni e realtà del settore. Hanno collaborato a questa edizione: ANEC, APT, la Biennale di Venezia, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca di Bologna, Doc/it, FICE, Istituto Luce-Cinecittà, MEDIA Salles, Medusa, Rai Cinema, Rai Fiction, Rome City of Film, Sky, Sapienza Università di Roma, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 

Dal 2015 il Rapporto ospita anche un Focus internazionale dedicato all’’industria culturale di un altro Paese. Dopo l’approfondimento dedicato al cinema cubano, il Rapporto fotografa nel 2016 l’industria del Cile. 

Le edizioni del Rapporto sono gratuitamente consultabili e scaricabili in italiano e in inglese dal sito www.cineconomy.com, portale di economia, industria e mercato dell’audiovisivo della Fondazione Ente dello Spettacolo, nato nel 2009.

Cinema in Italia: Cinetel rivela i dati del 2022, +81% al box office!

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I dati del 2022, rilasciati a fine dicembre, parlano di risultati migliori rispetto a quelli dell’anno precedente (+ 81% box office / + 80% presenze), tuttavia ancora sotto la soglia delle auspicate 50 milioni di presenze, con una distanza dal triennio precedente che vale circa la metà dei biglietti. La stagione natalizia ha dato però risultati molto positivi, con uno scostamento dagli anni pre-covid del 30%, che inducono a un relativo ottimismo rispetto all’atteggiamento del pubblico: trainati dal successo di “Avatar: la via dell’acqua”, che non ha deluso le aspettative e dimostra che l’amore del pubblico per il grande schermo è ancora vivo e va coltivato, sono diversi i film che hanno funzionato, di cinematografia nazionale e non.

Le analisi e le comparazioni rese disponibili da Cinetel consentono agli operatori della filiera cinematografica di interrogarsi su quali azioni intraprendere e quali strumenti utilizzare perché lo spettacolo cinematografico torni a essere un’esperienza indispensabile nella vita delle persone.

Cinetel, strumento prezioso nel day by day per gli addetti ai lavori, ha nello stesso periodo lavorato per sviluppare nuovi servizi e potenziare la diffusione e la condivisione delle dinamiche del settore, sia verso i professionisti dell’industria che verso i media, affinché si possa coltivare nell’opinione pubblica un approccio più consapevole e si possano portare avanti azioni sempre più mirate e incisive.

I COMMENTI

Mario Lorini, Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC), dichiara: “I dati presentati oggi forniscono indicazioni molto importanti, segnano una inversione e un più deciso segnale di ritorno del pubblico. Tutto ciò dimostra che ci attende un grande lavoro, una vera sfida, forse decisiva, nell’anno appena iniziato per continuare sulla ripresa e sul ritorno a numeri sostenibili. Essenziale e strategico in questo contesto il ruolo che Cinetel ha intrapreso e che svilupperà a servizio del mercato. Sul fronte delle azioni che l’Associazione porterà avanti, insieme alle altre componenti e in stretto rapporto con il Ministero della Cultura, le principali priorità sono: chiudere sul tema delle window, stabilizzare il tax credit sui costi di funzionamento e quello sugli investimenti per i cinema, insieme agli incentivi che verranno messi sulle spese di lancio dei film; lavorare fin da subito sull’utilizzo delle risorse per la promozione del cinema italiano, cercare la miglior qualità delle opere destinate alla sala, una distribuzione ancora più dinamica e ben composta per tutto l’anno, le campagne promozionali e in particolare il progetto sull’estate, mettendo  al centro il valore e l’esclusiva esperienza di un film su grande schermo”.

Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici di ANICA e Direttore di 01 Distribution, aggiunge: “Dopo due anni di assoluta sofferenza, finalmente possiamo commentare numeri positivi, anche se ancora lontani da quelli che il mercato generava pre-pandemia. Ora bisognerà continuare a lavorare insieme per recuperare il terreno perso e riportare il box office theatrical al centro della nostra industria. Il 2023 si presenta come un anno ricco sia di grandi titoli internazionali che nazionali e la proposta complessiva di prodotto sarà variegata e coprirà tutti i segmenti di mercato e di pubblico; pertanto, le aspettative di tutti noi sono molto alte e ci aspettiamo un 2023 in fortissima crescita rispetto al 2022”.

Simone Gialdini, Presidente CINETEL e Direttore Generale ANEC, afferma: “Il mercato cinematografico nel 2022 registra un’inversione di tendenza rispetto al precedente tornando a crescere, seppur ancora distante dai numeri eccezionali del 2019, registrando un riavvicinamento graduale del pubblico al grande schermo. Hanno pesato purtroppo le penalizzazioni dei primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti dal punto di vista del box office, e un autunno orfano dei grandi blockbuster internazionali. Guardiamo, di contro, con positività ad un inizio anno ben superiore al 2022 e ai listini forti dei mesi primavera-estate”.

Prosegue Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL e Distribution Director di Vision Distribution sui nuovi progetti Cinetel, tra cui CinExpert, messo a punto grazie al lavoro di sviluppo e adattamento alla realtà italiana di un prototipo nato in Francia, presentato da Massimo Proietti, Deputy Managing Director di Universal: “La discontinuità creata dall’emergenza Covid, ancor più accentuata in Italia dal concomitante problema storico dell’estate cinematografica, ha creato una pausa di oltre due anni nelle abitudini degli spettatori. Abitudini che possiamo ristabilire attraverso scelte politiche, produttive e distributive puntuali e adeguate alla realtà che stiamo vivendo: per questo Cinetel ha utilizzato questa pausa per creare un set di strumenti, di metriche ed informazioni volte a generare efficienze nelle decisioni di tutti gli attori della filiera, per riportare l’esperienza cinematografica al valore culturale e industriale che le compete”.

CINETEL

CINETEL è la società di capitali, partecipata pariteticamente da ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANICA Servizi, che cura quotidianamente la raccolta degli incassi e delle presenze delle sale cinematografiche in Italia. Sono abbonate a CINETEL centinaia di imprese italiane e internazionali della filiera cinematografica e audiovisiva. Ogni giorno CINETEL produce e invia più di 100 tipologie diverse di report, elabora analisi “ad-hoc” per distributori, esercenti, produttori e istituzioni e trasmette il mercato del cinema in diretta ogni sera, dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Tutto ciò consente a Cinetel di essere un operatore tecnico specializzato, unico a livello internazionale per l’ampiezza delle rilevazioni sul mercato e per l’ineccepibile metodologia di raccolta e analisi dei dati, che vanta l’assenza di intermediari e si qualifica come fonte primaria per tutti gli interessati al mercato cinematografico.

Per sviluppare la propria vocazione al servizio degli analisti e degli studiosi, nel corso del 2023 CINETEL lancerà una serie di nuovi prodotti e servizi, mirati a rispondere alle esigenze sempre più sofisticate che emergono dalla trasformazione del mercato audiovisivo. I primi due progetti, CINETELPRO e CINEXPERT, verranno rilasciati già nel mese di gennaio. CINETELPRO è il nuovo gestionale pensato per i distributori per l’interrogazione dell’intera base dati di CINETEL. Il nuovo portale permette una capacità di esplorazione e incrocio dei dati unica per un’analisi approfondita, puntuale e al passo con le sempre più complesse esigenze degli operatori del mercato.

Il monitoraggio settimanale di CINEXPERT ha lo scopo invece di profilare nel dettaglio chi frequenta le sale e che cosa sceglie per la visione in sala, anche in relazione alle variabili storiche del momento. Per la sua realizzazione sono state utilizzate le metodologie di rilevazione e di analisi più accreditate a livello internazionale, anche attraverso il coinvolgimento di importanti operatori stranieri. L’obiettivo è fornire un’analisi del mercato completa, integrando le informazioni quantitative sul numero di spettatori con dati qualitativi.

A partire dal mese di gennaio 2023 – dopo la revisione dei tariffari adottata già nel 2022, che ha portato a centinaia di nuovi abbonamenti nel mondo dell’esercizio – saranno infine introdotte ulteriori formule agevolate di abbonamento per i distributori, i produttori, le istituzioni e i media. I nuovi progetti sono stati resi possibili grazie alla collaborazione con ANEC, ANICA, Cinecittà, Audimovie, Ergo Research eBitTime e a una struttura snella ed efficiente coordinata dall’Head of Operations Giorgio Bigoni.

L’andamento generale dell’anno 2022

  • Nell’anno 2022 al box office italiano si sono incassati € 306.622.567 per un numero di presenze in sala pari a 44.535.891;
  • Rispetto al 2021, quando i cinema hanno riaperto a partire dal 26 aprile, si tratta di una crescita degli incassi e delle presenze rispettivamente dell’81% e del 79,6%
  • Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze;

  • Ancora importanti nel 2022 gli effetti dell’emergenza COVID con le disposizioni emanate a fine 2021 al diffondersi delle nuove varianti del virus che hanno imposto il divieto di vendita di cibo e bevande in sala sino a marzo e l’obbligo delle mascherine fino al 15 giugno;
  • Rimane significativa la quota del box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2022 ha registrato una percentuale pari al 19,7% degli incassi e al 21,2% delle presenze corrispondenti ad un incasso di 60.3 milioni di € e a 9.4 milioni di presenze. Si tratta di una quota vicina a quella del 2021 (21,5% degli incassi, 22,5% delle presenze) ed in linea con la media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% % delle presenze);
  • E’ invece rispettivamente del 58,5% e del 56,1% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di circa 179.2 milioni di € e 24.9 milioni di presenze. Si tratta anche in questo caso di un dato in % vicino al 2021 (57,9% degli incassi, 56,8% delle presenze) ma inferiore alla media del periodo 2017-2019 che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del totale mercato

Il numero di titoli distribuiti e la tipologia

  • Nel 2022 sono stati distribuiti in sala 498 nuovi film di prima programmazione (+141 rispetto al 2021, -43 rispetto alla media del periodo 2017-2019) di cui 251 di produzione o co-produzione italiana (+95 rispetto al 2021; +30 rispetto alla media 2017-2019) per una quota del 50,4% sul totale (43,7% nel 2021; 40,9% nella media del periodo 2017-2019);
  • 8 titoli nel 2021 sono usciti anche in 3D (18.8mln di €; 6,1% dell’incasso totale del mercato, 1.9mln di biglietti venduti, 4,4% delle presenze). Si tratta del più importante risultato ottenuto da questo formato dal 2015 ed è stato ottenuto in particolare grazie alla re-release del primo “Avatar” e all’uscita in sala a dicembre di “Avatar – la via dell’acqua”. Nel 2021 uscirono 11 titoli (0,6% degli incassi, 0,5% delle presenze) mentre nel periodo 2017-2019 ne sono usciti in media 30 ogni anno (l’1,6% dell’incasso totale e l’1,2% delle presenze);
  • Oltre ai film di nuova uscita sono stati distribuiti in sala anche 126 nuovi contenuti complementari (eventi, edizioni speciali, riedizioni; +45 rispetto al 2021; +36 rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un incasso di 11milioni di € (il 3,6% del box office totale del mercato; il 4,3% nel 2021; del 2,3% la media di periodo 2017-2019) e 1.4 milioni di presenze (il 3,2% del totale);
  • Nel complesso sono quindi usciti in sala 624 nuovi titoli. Si tratta di 186 titoli in più rispetto al 2021 e di 7 in meno rispetto alla media 2017-2019;
  • Analizzando più nel dettaglio i valori registrati al box office dai titoli, nel 2022 1 film ha registrato un incasso superiore ai 20mln di € (il 9% dell’incasso totale del mercato), 5 titoli hanno registrato un incasso tra i 10 e i 20mln (il 20%), 8 film tra i 5 e i 10mln (il 17%), 7 titoli tra i 3 e i 5mln (l’8%) e 43 tra 1 e 3mln di € (il 26%). Nel complesso 64 titoli hanno incassato più di 1mln di € (l’81% del box office complessivo);
  • Nel periodo tra il 2017 e il 2019 (quando è uscito all’incirca lo stesso numero di nuovi titoli distribuiti in sala del 2022) 124 titoli incassavano in media annualmente più di 1mln di € (60 titoli in più rispetto al 2022, l’86% dell’incasso totale). Tra questi, sempre rispetto alla media del triennio, 74 raggiungevano un incasso tra 1 e 3mln di € (31 in più), 21 tra i 3 e i 5mln (+14), 18 titoli tra i 5 e i 10mln (+10), 10 tra i 10 e i 20mln (+5) e 2 registravano un incasso superiore ai 20mln (+1);
  • La fascia d’incasso con la maggiore differenza negativa nel confronto con il periodo 2017-2019 è quella dei film con un box office tra i 3 e i 5 mln di € (-68%);

La quota del cinema italiano e delle altre cinematografie

  • Come già anticipato, l’incasso totale del cinema italiano (incluse le co-produzioni) in sala durante l’anno 2022 è stato di € 60.336.150 (19,7% del totale box office; +66% rispetto al 2021; -50,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019) per un numero di presenze pari a 9.423.102 (il 21,2% del numero totale dei biglietti venduti; +68,9% rispetto al 2021; -51,2% rispetto alla media 2017-2019);
  • Il cinema statunitense, primo per nazionalità nel 2022, ha invece incassato in totale € 179.273.304 (il 58,5% del box office; +82,7% rispetto al 2021; -51,6% rispetto alla media 2017-2019) per un numero di presenze pari a 24.983.217 (il 56,1% del numero totale di biglietti venduti; +77,4% rispetto al 2021; -56% rispetto alla media 2017-2019);
  • Seguono, dopo quello italiano e americano, il cinema britannico (34 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 11,1%; 12,2% nel 2021; 8,9% la quota media 2017-2019), la produzione francese (8.6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2,8%; 1,6% nel 2021; 3,6% la quota media 2017-2019) e quella australiana (6 milioni di € incassati al box office; quota mercato: 2%; 0,4% nel 2021; 0,6% la quota media nel periodo 2017-2019);
  • Il primo incasso di produzione nazionale al 31 dicembre 2022 (e il 13° assoluto) è stato registrato da “La stranezza” con un box office di 5.4 milioni di € (il 9% del totale della produzione italiana) e 840mila presenze seguito da “Il grande giorno” (4.3mln; 606mila presenze), “Me contro Te il film – persi nel tempo” (3.5mln; 531mila presenze), “Belli ciao” (3mln; 436mila presenze) e “Il colibrì” (2.9mln);
  • I primi 10 titoli di produzione nazionale hanno incassato in totale al box office 30.3mln di € (il 9,9% dell’incasso totale e il 50,3% della quota del box office nazionale). I primi 15 titoli hanno incassato invece 38.3mln di € (il 12,5% dell’incasso totale e il 63,6% della quota del box office nazionale);
  • Il primo incasso assoluto è stato ottenuto da “Avatar – la via dell’acqua” (27.5mln di €; 3.1mln di presenze),seguito da “Minions 2” (14.7mln di €; 2.1mln di presenze), “Doctor Strange nel multiverso della follia” (13.6mln di €; 1.8mln di presenze), “Top Gun: Maverick” (13.1mln di €; 1.7mln di presenze) e “Thor: Love and Thunder” (10.8mln di €; 1.4mln di presenze);
  • I primi 10 incassi assoluti al box office hanno corrisposto 121.4mln di € (il 39,6% del box office; nel 2021 il 43,3%). I primi 15 titoli hanno invece incassato nel complesso 147.5mln di € (il 48,1% del box office; nel 2021 il 52,4%);
  • In generale, tra i primi dieci incassi otto sono di nazionalità statunitense e due britannica.

L’andamento durante l’anno

  • L’andamento mensile del 2022 è stato fortemente condizionato nella prima parte dell’anno dall’emergenza sanitaria che oltre ad imporre restrizioni alla presenza in sala (il divieto di vendita di cibo e bevande sino a marzo, l’obbligo di mascherine fino al 15 giugno) ha determinato lo slittamento delle uscite di diversi titoli sia in Italia che nel resto del mondo;
  • I primi mesi dell’anno, tradizionalmente i più importanti in termini di box office (in media nel periodo 2017-2019 il primo trimestre corrispondeva più del 32% degli incassi annuali), sono stati i più colpiti: il mese di gennaio ha registrato solamente l’8,5% degli incassi del 2022 mentre il mese di febbraio il 6,1%. Rispetto alla media del periodo 2017-2019 si tratta del 68,2% e del 68,3% in meno degli incassi, in assoluto i due risultati a confronto peggiori dell’anno;
  • A partire dal mese di maggio, con il ritorno in sala dei grandi titoli internazionali, il box office ha ripreso a crescere e a ridurre le distanze con i valori medi dei periodi registrando incassi inferiori del 33% (a maggio), del 14,3% (a giugno) e del 17,3% (a luglio);
  • Più ampia la forbice negativa ad agosto (-41,1%) per via soprattutto del peso sulla media del dato del 2019 quando il mese registrava il suo miglior risultato di sempre;
  • A partire dal mese di settembre l’anno è stato invece condizionato dalla minor offerta di prodotto internazionale che ha fortemente ridimensionato il contributo al box office del cinema statunitense, solo in parte compensato dalla maggior offerta di cinema italiano;
  • Si tratta di una caratteristica dell’offerta che ha influenzato non solo l’Italia ma tutti i mercati mondiali e che ha determinato valori a confronto in negativo ovunque anche con il 2021 quando ad esempio in Italia tra settembre e novembre quattro titoli incassavano più di 7 milioni di € (“Eternals”, No time to die”, “Dune” e “Venom: la furia di Carnage”), una cifra superata quest’anno solamente da “Black Panther: Wakanda Forever”;
  • Le difficoltà del mercato in autunno sono evidenti, sempre rispetto al 2021, anche nel risultato a confronto tra i secondi semestri dei due diversi anni (lo scorso anno i cinema hanno potuto riaprire solamente da fine aprile) che vedono il 2022 crescere del 6,2% in incassi e del 5,6% in presenze;
  • A settembre e ottobre di quest’anno il cinema statunitense ha registrato differenze negative del 60,8% e del 68,9% con la media del periodo 2017-2019;
  • Nel mese di dicembre, grazie soprattutto all’uscita di “Avatar – la via dell’acqua”, ha ridotto invece notevolmente la differenza con un risultato inferiore solamente del 9%;

Cinema gratis Under 26 alla Festa del Cinema

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Nell’ambito dell’iniziativa LA REGIONE LAZIO TI PORTA AL CINEMA realizzata in collaborazione con ANEC Lazio, è prevista una promozione speciale che consente a tutti gli under 26 che acquisteranno un biglietto della Festa del Cinema di andare gratis al Cinema !

Acquistando un biglietto della Festa (18 – 28 ottobre 2018) i ragazzi tra 18 e i 26 anni riceveranno direttamente in biglietteria un coupon omaggio da utilizzare per l’ingresso gratuito in uno dei cinema aderenti all’iniziativa MERCOLEDÌ AL CINEMA da utilizzare in un mercoledì a scelta dal 24 ottobre al 19 dicembre 2018 (esclusi i festivi, le proiezioni in 3D, le prime e gli eventi speciali).

Per usufruire del biglietto gratuito gli under 26 dovranno presentare alla cassa del cinema il coupon omaggio unitamente al biglietto d’ingresso della Festa.

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Quante volte ci siamo chiesti cosa ci fosse dentro la testa di Arthur Fleck in Joker? Quanto spesso abbiamo pensato alle difficoltà sul lavoro di Andy Sachs ne Il Diavolo Veste Prada? In che modo il viaggio di Wanda Maximoff è diverso da quello dei suoi colleghi eroi in WandaVision? Con quanta intensità abbiamo odiato il fidanzato di Dani in Midsommar?

Il cinema racconta la vita in tutte le sue sfumature, racconta i viaggi e le esperienze e tutto ciò che ha a che fare con l’esperienza umana. Parlare di cinema è un’esperienza condivisa, un momento di gioia collettiva che con Cinema e…, podcast che nasce sotto l’egida dell’etichetta editoriale Bakemono Lab, si prova a offrire una nuova prospettiva sui film della nostra vita con un discorso critico.

Cinema e… il podcast sul cinema prodotto da Bakemono Lab

Cinema e… si avvale di esperti per raccontare un film (o anche una serie) attraverso un filtro e una chiave di lettura insolita. La psicologia, la moda, il teatro, il giornalismo, la politica, la religione sono alcuni degli aspetti che vengono esposti dai film, e il format mira proprio a sviscerare quei temi, ad intercettare quei fili dentro al tessuto di un film in maniera inedita e approfondita.

Nato da un’idea e realizzato da Cecilia Strazza, Davide Cantire e Chiara Guida, Cinema e… è disponibile su Spotify da giovedì 24 giugno, con i primi tre episodi e con un episodio a settimana fino a fine luglio 2021. Con l’augurio e il desiderio di ritrovarci a settembre con nuove storie da raccontare.

Cinema e teatri aperti il 15 giugno, ecco regole e condizioni

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Cinema e teatri aperti il 15 giugno, ecco regole e condizioni

Come annunciato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 15 giugno riapriranno i cinema e i teatri e dopo l’entusiasmo e la perplessità, ecco regole e precauzioni da rispettare per avere accesso ai luoghi che ospiteranno proiezioni e spettacoli.

Riapertura cinema, le regole

Ecco in dettaglio le regole da osservare per la riapertura:

  • Mantenimento del distanziamento sociale (almeno un metro), anche tra gli artisti.
  • Misurazione della temperatura corporea a tutti i partecipanti all’evento, spettatori e operatori, e a tutti i lavoratori nel luogo dello spettacolo, con accesso vietato a chi ha una temperatura maggiore di 37,5 °C.
  • Utilizzo obbligatorio di mascherine.
  • Utilizzo di dispositivi di protezione individuale idonei da parte di lavora negli spazi condivisi.
  • Adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra uno spettacolo e l’altro nell’arco della stessa giornata.
  • Adeguata areazione naturale, ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.
  • Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, questi sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.
  • Divieto del consumo di cibo/bevande e della vendita al dettaglio di cibo/bevande in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.
  • Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso biglietterie e sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.
  • Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici allo scopo di rispettare il distanziamento sociale.
  • Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, se possibile.
  • Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, se possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare file e aggregazioni.
  • Comunicazione agli utenti chiara e diretta, delle misure di sicurezza da rispettare nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

Restano esclusi dal decreto di riapertura gli altri luoghi di aggregazione come locali e discoteche, per i quali sarà necessario pazientare ancora un po’.

Cinema e motori: una storia di passione

Cinema e motori: una storia di passione

Di Andrea Guglielmino

La Passione è amore, come nel film di John Turturro del 2010, in cui l’attore e regista esprimeva tutta la sua viscerale attrazione per la musica etnica partenopea. La Passione è sofferenza, come nel film cristologico di Mel Gibson del 2004, alla ricerca del punto d’incontro tra dolore della carne e esultanza dello spirito. E’ un sentimento che da sempre attraversa il mondo del cinema, negli action più rocamboleschi, nelle grandi storie di sogni infranti o realizzati, nei film sentimentali, in quelli di guerra.

Mazda, la celebre casa di automobili, è per il terzo anno consecutivo sponsor della Festa del Cinema di Roma e sceglie proprio la passione come legame tra il mondo dei motori e quello della celluloide, in maniera brillante e anticonvenzionale, al grido di #mazdapurepassion. A partire dalla presenza del Mazda Cinema Hall, una grande sala con ben 1000 posti interamente dedicati ai visitatori della Festa con una programmazione dei migliori film nel corso dell’intero evento. Il Foyer  accoglierà mostre ed esibizioni offerte da Mazda e dall’organizzazione della Festa, che sottolineeranno allo stesso la passione pura sia per il cinema che per la guida. La lounge ospita personalità e attori del mondo del cinema per i loro incontri con la stampa.

Ed è qui che sarà possibile sentirsi un vero Dominic Toretto assaggiando la nuova Mazda MX-5, che verrà esposta in maniera “cinematografica”, per offrire ai visitatori un campione della pura passione di guida che può regalare l’iconica Roadster. Oltre 50 vetture Mazda verranno utilizzare sia all’interno del Villaggio che in giro per tutta la città di Roma per offrire sia ai talents che agli ospiti della Festa un pizzico della Pure Passion Mazda sia per il Cinema che per la guida.

Cinema e liceo: 10 titoli nostalgici da vedere

Cinema e liceo: 10 titoli nostalgici da vedere

Gli anni del liceo sono un ricordo nostalgico per chiunque, e nonostante le difficoltà adolescenziali intrise in quel periodo della nostra vita, è innegabile quanto fascino si nasconda in quel periodo, tant’è che innumerevoli sono stati i film che hanno raccontato quel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, andando a toccare nel profondo i ricordi (belli e meno belli) di ognuno di noi.

Sono davvero tanti gli high school movies che sono stati realizzati, e spesso c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si ha voglia di una serata all’insegna della nostalgia e dei ricordi. In tal senso, Netflix e altre piattaforma di streaming offreno una vasta gamma di film tra cui scegliere. Di seguito abbiamo raccolto 10 film ambientati durante gli anni del liceo che vi consigliamo di vedere:

Breakfast Club (1985)

Breakfast Club di John Hughes è uno dei capisaldi della commedia adolescenziale americana. Il film racconta la storia di cinque adolescenti che vengono obbligati a trascorre un intero sabato in detenzione: dopo gli screzi iniziali, scopriranno in realtà di avere molte cose in comune, nonostante le loro vite così diverse al di fuori dei corridoi liceali.

“Don’t You (Forget About Me)” dei Simple Minds, tema portante della colonna sonora, è stata ai vertici della classifica rock di Billboard per sedici settimane, mantenendo il primo posto per tre settimane. Un film ancora oggi attualissimo, nonostante risalga a ben 35 anni fa. 

Noi siamo infinito (2012)

Noi siamo infinito è la storia di un ragazzo di nome Charlie che grazie all’amicizia con Sam e Patrick riesce a vincere la sua timidezza e a prendere maggiore consapevolezza di se stesso. Il film mette al centro della storia le relazioni umane, affrontando al tempo stesso tematiche molto importanti con estrema delicatezza. I

l film è basato sul libro omonimo scritto da Stephen Chbosky, che del film è anche il regista. È interpretato da Logan Lerman, Emma Watson ed Ezra Miller. Il film si avvale anche della presenza di Paul Rudd e di una colonna sonora straordinaria.

La vita è un sogno (1993)

La vita è un sogno è ambientato ad Austin (Texas) nel 1976, durante la notte che precede l’ultimo giorno di scuola. Nell’arco di un’intera giornata si snodano le vicende parallele di Mitch Kramer e Sabrina Davis, due matricole studentesche del Liceo che subiscono vessazioni tipiche da “rituale d’iniziazione” da parte degli studenti più anziani.

Il film, diretto da Richard Linklater, ha una colonna sonora pazzesca e un cast pieno di zeppo di attori che all’epoca erano poco conosciuti, inclusi Matthew McConaughey, Ben Affleck e Milla Jovovich. Nel 2016 il regista realizzò Tutti voglio qualcosa, vero e proprio sequel spirituale del film.

Lady Bird (2017)

A Sacramento, nel 2002, un’adolescente volitiva che si fa chiamare “Lady Bird” cerca di superare indenne il suo ultimo anno di liceo. Lady Bird ruota attorno ai rapporti tra la protagonista e la sua migliore amica, sua madre, suo padre e – naturalmente – quello più conflittuale di tutti: il rapporto con se stessi.

Per il suo debutto alla regia, Greta Gerwig si affida ad una regia efficace e ad una scrittura superba, entrambe supportate dalla bravura della protagonista Saoirse Ronan e dell’intero cast di supporto, che include anche Laurie Metcalf e Timothée Chalamet.

L’attimo fuggente (1989)

Ambientato in un collegio per soli uomini, L’attimo fuggente di Peter Weir è un film dotato di una bellezza e – al tempo stesso – di una tragicità sconvolgenti. Il compianto Robin Williams interpreta il professor John Keating, un insegnante di inglese colto e solidale con i suoi studenti. Instilla in loro l’amore per la parola scritta, in particolare per la poesia, tanto da spingerli a creare un club notturno segreto in cui si cimentano nella lettura di opere di grandi autori. È così che questi giovani ragazzi, attraverso la cultura e il nutrimento tanto della mente quanto dello spirito, scoprono se stessi e l’importanza dei proprio desideri.

Una pazza giornata di vacanza (1986)

Ancora un film diretto dal grande John Hughes, ricco di citazioni e scene memorabili. Una pazza giornata di vacanza racconta quel periodo della vita agli occhi di un adolescente, il futuro ormai imminente sembra essere davvero troppo grande per affrontarlo. È così che il protagonista Ferris Bueller (Matthew Broderick) si finge malato in modo da poter saltare la scuola. Trascorrerà una pazza ed indimenticabile giornata per le strade di Chicago… naturalmente, il Ferris che ritroveremo alla fine del film sarà un ragazzo molto diverso.

Suxbad – Tre menti sopra il pelo (2007)

Michael Cera, Jonah Hill e Christopher Mintz-Plasse nel ruolo di tre adolescenti che tentano di perdere la verginità prima della fine delle scuole superiori. Diretto da Greg Mottola e scritto da Seth Rogen e Evan Goldberg, Suxbad – Tre menti sopra il pelo è uno dei coming-of-age di maggior successo dello scorso decennio, proprio grazie alla capacità di descrivere l’universo degli adolescenti in maniera divertente e a dir poco esilarante.

La rivincita delle sfigate (2019)

Da molti etichettato come la versione femminile di Suxbad – Tre menti sopra il pelo, La rivincita delle sfigate, debutto alla regia di Olivia Wilde, è uno dei coming-of-age più acclamati della passata stagione cinematografica, e forse anche dell’ultimo decennio.

Raccontato da una prospettiva selvaggia, originale e moderna, il fiolm è una commedia senza filtri sul rapporto tra due migliori amiche durante gli anni del liceo e quei legami destinati a durare per tutta la vita. Catturando lo spirito dei nostri tempi, il film si è imposto in breve tempo come la storia di formazione per eccellenza dedicate alle prossime generazioni.

Mean Girls (2004)

Mean Girls di Mark Waters è un pezzo di storia delle recente commedia americana. Basato sul libro “Queen Bees & Wannabees” di Rosalind Wisenman, negli anni il film è divenuto un piccolo cult non solo per via dei suoi iconici personaggi (su tutti la perfida Regina King interpretata da Rachel McAdams), ma anche grazie alla spumeggiante colonna sonora.

Costato appena 17 milioni di dollari, il film ne incassò ben 130 in tutto il mondo, diventando il film della carriera di Lindsay Lohan ad aver guadagnato di più. Mean Girls ha ispirato un musical, un videogame e anche il videoclip della canzone “Thank U, Next” di Ariana Grande.

Easy A (2010)

Easy A, diretto da Will Gluck e interpretato da Emma Stone, è ispirato parzialmente al romanzo “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne. Il film segue la storia di Olive, un’adolescente che per sfuggire a un fine settimana di campeggio con la migliore amica e i suoi genitori, inventa una scusa dicendo di aver perso la verginità con un ragazzo.

La bugia diventa così argomento di discussione per tutto il liceo e l’inizio di un circolo vizioso; e se da una parte i ragazzi la pagano per proteggere la propria reputazione, quella di Olive viene a poco a poco distrutta.

Fonte: ScreenRant

Cinema e lacrime: le dieci scene che fanno piangere tutti

Cinema e lacrime: le dieci scene che fanno piangere tutti

Che il cinema sia soprattutto emozione è un concetto condiviso ma non assoluto. Quello che però sembra più o meno mettere d’accordo tutti è che ci sono delle scene nella storia del cinema che fanno piangere ogni tipo di spettatore, ogni volta che si (ri)guardano.

Eccone 10 scelte da alcuni dei film più famosi della storia recente che tutti abbiamo visto, e per cui abbiamo pianto, almeno una volta.

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Chiaramente la lista delle scene commoventi nei film non finisce qui e ci sarebbe molto altro da dire e da piangere sul celebri segmenti cinematografici. E.T. L'Extraterrestre cinemaA partire dai film romantici e tragici (Moulin Rouge! e Romeo e Giulietta vi dicono niente?), fino a quelle storie intime che commuovono e ci fanno bagnare più di un fazzolettino. E voi? Che ne pensate voi? Quali sono le vostre scene in cui non riuscite a trattenere le lacrime?

Le 15 migliori Easter Eggs degli ultimi dieci anni in cinema, tv e videogiochi

Cinema e innovazione: 
Xiaomi è Sostenitore di Venezia 78

Cinema e innovazione: 
Xiaomi è Sostenitore di Venezia 78

Xiaomi, leader mondiale della tecnologia diventa “Sostenitore della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica” e si impegna nella promozione dell’arte e della cultura, valorizzando il cinema in tutte le sue forme. 

La scelta di sostenere la 78. Mostra del Cinema riflette anche la volontà di favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale partendo proprio da uno di quei luoghi in cui la cultura prende vita. La presenza nella laguna veneziana rappresenta infatti per Xiaomi non solo un’opportunità per consolidare il forte legame con il territorio italiano, ma soprattutto un modo per sottolineare come l’innovazione tecnologica sia in grado di abilitare la diffusione e la condivisione del patrimonio artistico-culturale.

“Essere Sostenitori della 78esima Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica è per Xiaomi motivo di grande orgoglio e assume per il brand un importante valore strategico in Italia” – afferma Leonardo Liu, General Manager di Xiaomi Italia. “Venezia, da sempre considerata il più importante centro d’arte e cultura in Italia e nel mondo, è per noi la vetrina ideale in cui cinema e tecnologia si fondono in una commistione perfetta, permettendoci così di diffondere cultura e innovazione e di posizionarci come premium brand di riferimento”.

Per l’occasione Xiaomi, che da sempre pone al centro della propria mission la promozione della creatività e contribuisce alla diffusione dell’innovazione per tutti attraverso i prodotti smart life, realizzerà dei contenuti video unici per raccontare i momenti più significativi e la #cinemagic della Biennale Cinema 2021. Il tutto, attraverso il comparto camera dei suoi nuovi smartphone che, grazie alla loro eccellente qualità, coinvolgeranno gli appassionati di cinema di tutto il mondo.

Cinema e fumetti: tra Golem e Il Confine, Lucky Red e Bonelli presentano il futuro

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In principio era The Walking Dead, la serie tv fenomeno che ha rilanciato il genere zombie, ma ha anche promosso un sistema produttivo innovativo che prevede la costruzione di due storie, una su carta, nei fumetti, l’altra in tv, la serie AMC con Andrew Lincoln. Lo stesso sistema produttivo è stato mutuato a casa nostra dalla Sergio Bonelli Editore, che, scesa in campo nella produzione multimediale, ha esordito al cinema lo scorso anno con Monolith, contemporaneamente graphic novel e film, con il supporto di partner importanti, quali Sky e Lock and Valentine.

Alla luce di questo esperimento, ragionando sul coinvolgimento del fumetto negli altri media e sullo scambio ormai aperto tra cinema e fumetto, la quarta edizione dell’Arf Festival, manifestazione romana completamente ed esclusivamente dedicata alla nona arte, ha deciso di dedicare un interessante panel a questo dialogo tra il cinema italiano, in fermento per le proposte di genere, e i fumetti stessi, il cui bacino di utenza si sta moltiplicando negli ultimi anni. Il titolo del panel era “E se il cinema italiano si innamorasse del fumetto?” e, a partecipare all’incontro, erano presenti Vincenzo Sarno della Sergio Bonelli Editore (direttore del reparto multimedia), Mattia Guerra di Lucky Red, Claudio Falconi di Lock and Valentine, e gli autori e fumettisti (ma non solo) Giovanni Masi, Lorenzo Ceccotti e Mauro Uzzeo.

cinemaAd aprire le danze è stato Dario Moccia, che ha moderato l’incontro e ha immediatamente portato l’attenzione sullo stimolante panorama cinematografico italiano degli ultimi anni. Gli esempi proposti sono stati  Lo chiamavano Jeeg Robot, titolo di Gabriele Mainetti considerato apripista, ma anche lo stesso Monolith di casa Bonelli, diretto da Ivan Silvestrini, Mine di Fabio Resinaro e Fabio Guaglione e il musical anarchico Ammore e Malavita, dei Manetti Bros, presentato al Festival di Venezia.

In principio era Monolith

A prendere la parola è Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, che ha lavorato sia alla graphic novel di Monolith che al film diretto poi da Silvestrini. “Monolith non è un cinecomic, è un prodotto di due mondi che intervengono contemporaneamente per portare avanti un’operazione che è davvero crossmediale, ovvero che vive contemporaneamente su due medium differenti – ci tiene a specificare Ceccotti – La storia è uscita quasi contemporaneamente al cinema e in edicola, sono due storie che hanno una struttura in comune, ma raccontano due vicende completamente differenti. Di conseguenza, Monolith non è nemmeno ascrivibile a un filone specifico come, ad esempio, quello degli adattamenti Marvel. Va però detto che è stato possibile perché essendosi allargata di molto l’utenza del fumetto, si è creato un pubblico differente e si è creata anche la possibilità di realizzare un prodotto del genere, che interessa il cinema e l’industria del fumetto legata alla forma del libro e non a quella seriale. Infatti Monolith non è una serie, cosa che ne ha facilitato la trasposizione.”

Monolith è dunque un tassello fondamentale: è stata la prima esperienza della Bonelli in cui si è attuata la realizzazione contemporanea di un film e di una graphic novel. Alla produzione di entrambi i prodotti ha lavorato Lorenzo Ceccotti, che Claudio Falcone di Lock and Valentine, co-produttrice del film, descrive così: “Di giorno, Lorenzo lavorava con noi al prototipo della macchina protagonista del film, e di notte disegnava il fumetto, e credo che quella sia stata una grande sfida per la tipologia di progetto.”

Ceccotti si è poi espresso sulla difficoltà di lavorare su due media differenti contemporaneamente: “Con i fumetti puoi raccontare una storia al costo di carta e penna, quindi se disegni l’Apocalisse o un uomo che si mette le dita nel naso, il costo è lo stesso. Per il cinema no. Se nel cinema voglio raccontare una storia sulla fine del mondo, so già che il budget sarà elevato. Nel fumetto questo problema non c’è. Mentre facevo Monolith, disegnando l’automobile mi potevo permettere di cambiare le cose e aggiustarle, ma ogni volta che provavo a cambiare uno stop del prototipo per la macchina per il film il budget lievitava.”

Abbiamo già citato Lo chiamavano Jeeg Robot, il film di Gabriele Mainetti che ha stravolto la Festa di Roma del 2016. Pur non essendo legato al mondo del fumetto come lo è stato Monolith, il film di Mainetti presenta dal titolo l’omaggio a quel mondo di serie tv e anime che tanto sono amati in Italia. E proprio per questo, si è scelto di promuovere il film con la realizzazione di un fumetto che aveva anche copertine variant. Un altro collegamento tra cinema e fumetto, dunque, un altro tassello che mostra al pubblico che il fumetto può ambire a costruire un’industria. Ma perché il pubblico main stream si è interessato al fumetto?

L’influenza dei Marvel Studio sul pubblico dei fumetti e l’ambizione di Dragonero

A spiegarlo è Vincenzo Sarno, direttore del reparto multimedia della Sergio Bonelli Editore: “Stiamo vivendo un Rinascimento per l’industria del fumetto e l’industria del cinema. Mai come adesso si capisce che quel meraviglioso laboratorio di idee che è un fumetto può trovare una traduzione vincente, non fedele, nel percorso cinematografico e televisivo. La fruizione di un prodotto come quello Marvel, nel mercato cinematografico, ha educato generazioni e pubblico a comprendere grammatiche narrative che sono proprie di un altro media. Il mondo del cinema divide l’era pre Iron Man dall’era post Iron Man. I cinecomic prima del 2008 erano concept che trovavano traduzione in un prodotto cinematografico che era un’opera altra rispetto alla grammatica del fumetto. È stato il caso dello Spider-Man di Sam Raimi, ad esempio. Con l’arrivo di una casa editrice come la Marvel, che arriva a produrre direttamente il film, la grammatica del fumetto tipica della Casa delle Idee, diventa elemento fondante all’interno dei film prodotti dalla Marvel da Iron Man in poi. Questo stesso principio sta trovando spazio in molteplici declinazioni cinematografiche e televisive. La Sergio Bonelli Editore apre un dipartimento per diventare media company, che non vuol dire cedere una licenza a una società terza che può trarre ispirazione da uno dei nostri fumetti e realizzare un bellissimo prodotto altro. Ma vuol dire creare dei progetto che fin da principio, possano essere sviluppati dalla Bonelli stessa in differenti media. E questo può essere fatto perché adesso è riconosciuto al fumetto il valore della sua grammatica, da parte dell’industria cinematografica e televisiva.”

Sarno procede poi a esporre il progetto di prossima uscita legato a Dragonero, “il più ambizioso della Bonelli, al momento”, che si svilupperà in una serie animata di “26 episodi in 2D, tecnica tradizionale, con inserti 3D”. Il concetto fondamentale è che la Bonelli in persona, attraverso il dipartimento dedicato alla produzione diretta, aperto nel 2014, si occuperà di produrre la serie, senza concedere la property per la realizzazione di un prodotto altro. “Oggi stiamo cercando di costruire un principio di industrializzazione intorno alla Bonelli – spiega Sarno – Non c’è uno studio di animazione che realizza Dragonero, è la Bonelli che contrattualizza gli storyboard artist, è la Bonelli il luogo in cui si fanno le riunioni per decidere plot-line e decidere i soggetti. Il regista è contrattualizzato dalla Bonelli, il partner è Rai, che nella divisione Rai Ragazzi è anche il finanziatore principale.” Ma l’elemento più interessante del lungo discorso di Sarno sembra essere l’intento del progetto: “Stiamo per realizzare un’opera che deve essere attraente per il pubblico italiano che conosce Dragonero, ma soprattutto deve essere uno straordinario cartone animato per coloro che ne fruiranno sugli schermi fuori dall’Italia

(…)

La migrazione dell’utente non è la chiave, noi vogliamo realizzare un prodotto che sia valido anche da solo. Vogliamo fare una bellissima serie animata, deve contenere la grammatica di Dragonero, deve essere chiaro in ogni frame che si tratta di Dragonero, ma non vogliamo che sia qualcosa che aiuta il fumetto o che debba essere aiutato dal fumetto. Due entità distinte devono trovare il personale successo, coordinarle è la chiave fondamentale, ma realizzare il più bel cartone animato possibile la nostra missione.” Conclude Vincenzo Sarno, professando una dichiarazione di intenti estremamente lucida, l’intenzione che dovrebbe tramutarsi in un prodotto di eccellenza.

Entra in scena la Lucky Red

A questo punto però entra in gioco il principale attore cinematografico dell’incontro, ovvero la Lucky Red, rappresentata da Mattia Guerra. Lo studio ha acquisito i diritti di Golem, fumetto di LRNZ, per realizzare un film d’animazione, con la sceneggiatura di Lorenzo Ceccotti e Mauro Uzzeo e la regia dello stesso Ceccotti. Ha inoltre ufficializzato lo scorso febbraio il suo coinvolgimento ne Il Confine, un progetto top-secret, vero e proprio mistero su cui si è incentrato l’intero incontro.

Guerra si è espresso in merito a ciò che significa il fumetto in rapporto al lavoro in Lucky Red: “Sono un po’ di anni che stiamo guardando al mondo del fumetto, al rapporto con il cinema e con i manga. Noi siamo i distributori di Miyazaki e dello Studio Ghibli, di Dragonball e di Mazinga. Non capivamo perchè ci fosse questo affetto del pubblico per queste property dal Giappone, poi abbiamo visto cosa è successo con la Marvel e abbiamo iniziato a valutare se in Italia potesse esserci la possibilità di sviluppare property che provenissero da esperienze italiane. Poi un giorno sono andato a una proiezione, mi avevano detto che c’era questo ragazzo che aveva fatto un film, Lo chiamavano Jeeg Robot. E per assonanza con ciò che distribuisce in Italia Lucky Red, mi hanno consigliato di vederlo.Rimango impressionato dal film, una cosa mai vista in Italia. Così ci siamo offerti di aiutare questo ragazzo (Gabriele Mainetti, ndr) a finire il film; lo abbiamo portato alla Festa di Roma. Sono tutti impazziti.” Il resto è storia recente, con il trionfo ai David di Donatello, la corsa agli Oscar, finita a vuoto e addirittura la creazione di un vero e proprio fandom a sostegno dell’Enzo Ceccotti di Claudio Santamaria e dello Zingaro di Luca Marinelli.

“Abbiamo capito che c’era lo spazio per fare qualcosa di nuovo nel cinema italiano – continua Guerra – Poi Gabriele ci porta questo ragazzo qua (indica Ceccotti, ndr) presentandolo come l’autore della sigla animata della Goon Films e come l’autore di una graphic novel, Golem, invitandoci a leggerla. Dopo una settimana abbiamo deciso di fare il film. C’era la possibilità di fare qualcosa di rivoluzionario nel panorama italiano, ma dovevamo trovare la chiave giusta. Così Lorenzo ha fatto un promo, straordinario, e grazie a questo breve video il film è stato già venduto in Cina, ma siamo stati invitati anche al Festival di Annecy. Poi ci è stato presentato Mauro (Uzzeo, ndr) che ci ha parlato del Confine, di cui non possiamo dire niente. Abbiamo letto il trattamento di questa esperienza nuova che la Bonelli voleva portare avanti e abbiamo capito che era una cosa nuova. Abbiamo immaginato un filo che potesse unire le esperienze di Jeeg Robot, Golem e Il Confine, per cui siamo entrati in trattativa con la Bonelli e adesso stiamo lavorando si questa nuova property. Il pubblico vuole vedere questi nuovi contenuti, il fumetto e il cinema sono due linguaggi visivi simili e abbiamo capito che questa nuova generazione di autori ha la possibilità di portare delle storie sul grande schermo e in tv con grande successo.”

Al momento, questi progetti sono ancora segreti, per cui sono stati molto pochi gli elementi condivisi dai presenti, tuttavia, almeno per quello che riguarda il film d’animazione su Golem, è chiaro che, data la natura del fumetto di partenza, lo sforzo più grande, in fase di scrittura, sarà quello di adattare il materiale per un altro media: il cinema.

Il film d’animazione su Golem

Come ha spiegato lo stesso autore LRNZ: “Golem è un fumetto che utilizza l’oggetto libro in maniera insolita. È un fumetto ermetico e ha tanti elementi nascosti al suo interno e la struttura del fumetto ti dà la possibilità, volendo, di scovare e analizzare quei contenuti nascosti tornando a sfogliare le pagine a ritroso. Prendere questa ricchezza e portarla all’interno di un medium che invece si sviluppa sempre nel tempo, in avanti, è un lavoro difficile, quindi la tecnica si deve trasformare per permettere allo stesso livello di complessità del fumetto di trovare uno spazio e un tempo narrativo che possa funzionare al cinema. La parte più difficile, allo stato attuale delle cose, è la scrittura. Dobbiamo raggiungere lo stesso obbiettivo con strumenti diversi.”

Al lavoro di scrittura su Golem partecipa anche Mauro Uzzeo, già tra gli sceneggiatori di Monolith (tutto sembra connesso), che ha spiegato: “Io e Giovanni (Masi, co-creatore de Il Confine, anche lui presente al panel, ndr) abbiamo lavorato insieme per anni alla Rainbow, abbiamo fatto animazione e qui abbiamo conosciuto Lorenzo, con cui abbiamo lavorato a un progetto. Questo collegamento serviva a uno scopo, nel momento in cui lavoravamo a fumetti, cartoni animati, serie tv, sentivamo tutti l’esigenza di mettere insieme quest’esperienze in dei progetti che le potessero esaltare. Poi, Lorenzo comincia a lavorare sul film di Golem e mi chiede di scrivere con lui la sceneggiatura. Viene a casa mia e, data la complessità del fumetto, gli chiedo di spiegarmi tutti i simbolismi nascosti in Golem. Lo faccio sedere e lo filmo, mentre apre la prima pagina e comincia a spiegare. Dopo quasi due ore eravamo ancora a pagina 1. Nella prima pagina di Golem c’è spiegata tutta la storia, ma si tratta di un fumetto che è un viaggio iniziatico o quasi, ti dà delle chiavi per capire una storia, scoprendo un po’ per volta un pezzetto dell’enigma. Nel film vogliamo mantenere questa struttura di caccia al tesoro.”

Possiamo quindi ipotizzare che le tecniche di realizzazione di Golem saranno complesse, non l’animazione tradizionale, e che avremo un prodotto completamente italiano che aprirà certamente nuove strade e nuovi linguaggi.

I misteri de Il Confine

Uzzeo ha poi continuato, arrivando a Il Confine, un progetto per cui la Lucky Red seguirà l’adattamento televisivo in forma di serie tv. “Nel gioco di rimpalli tra Lorenzo, Golem, la Lucky Red, è venuta fuori la possibilità del Confine – comincia Uzzeo – Quando viene presentato un fumetto, anche anni prima, si sa tutto in merito alla storia, si mostrano le tavole in anteprima e si sa ciò che accade. Per quanto riguarda Il Confine, ci è stato chiesto espressamente di non dire niente, perché vogliamo creare un’esperienza, vogliamo far diventare la storia un gioco che si svela man mano e mostra i suoi misteri.” Già l’approccio al lavoro sul fumetto è quindi differente e prevede un coinvolgimento diverso del potenziale lettore, che viene fidelizzato già in fase di annuncio del progetto, con il coinvolgimento diretto: di che parla Il Confine?

Uzzeo spiega, senza in realtà rivelare nulla: “La Bonelli non è più quella di 10 anni fa o di 5 anni fa. Ha aperto un dipartimento di ricerca e sviluppo per declinare le sue property nei diversi media, quindi cinema romanzi, serie tv, cartoni animati. Quindi oggi, se dobbiamo lavorare a una serie, questa deve già nascere con la volontà di toccare tutti questi ambiti. E qui torniamo a me e Giovanni Masi; lavoriamo insieme da vent’anni e siamo molto diversi, io vomito idee, lui è il re della struttura. Così abbiamo cominciato a studiare, con in mente un modello produttivo, che potrebbe essere quello di The Walking Dead. In quel caso, il fumetto nasce in contemporanea con la serie tv, ma esce un po’ prima e piano piano funge da base per la serie, che diventa un successo planetario. No, nel Confine non ci sono zombie. Ne abbiamo parlato anche con Robert Kirkman (autore di The Walking Dead, ndr) che ci disse una cosa meravigliosa ‘Voi pensate che io sia un genio perché ho fatto TWD o Outcast che sono dei successi planetari, ma adesso vi giro la cartella del 98 progetti su 100 che mi hanno bocciato. Per cui se posso darvi un suggerimento è presentate 100 progetti’. Noi ci siamo concentrati su Il Confine, l’abbiamo presentato e la Bonelli ha pensato subito a come muoversi in ambito tv o cinema, c’è stata una trattativa lunga ma Lucky Red è stata identificata subito come partner per spirito di affiliazione, loro potevano lanciarsi in quest’avventura con noi.”

Giovanni Masi aggiunge: “Lavorare a una cosa come Il Confine, significa farsi tantissime domande perché devi cominciare a dare le risposte appena presenti il progetto. E questa è una cosa per cui ci vuole un po’ di tempo. Per fortuna, secondo Vincenzo Sarno eravamo stati abbastanza bravi da aver pensato già alle risposte per la maggior parte delle domande di produzione poste dalla storia. Per questo il progetto è andato avanti velocemente. È figlio della nostra esperienza, come diceva Mauro, per cui l’esperienza alla Rainbow, l’esperienza in produzione per altre realtà ci ha permesso di arrivare a Bonelli e poi a Lucky Red, identificando subito quali erano le cose che volevamo portare avanti. Questo significa anche che vi chiediamo un po’ di pazienza, vi chiediamo di giocare con noi nei prossimi mesi. Arriveranno più dettagli, e vi vorremmo molto partecipi nel lancio del progetto. Ma più di questo non possiamo dirvi.”

E, anche in merito al Confine, torna a comparire la figura di Lorenzo Ceccotti, che sembra il vero anello di congiunzione di questi progetti. Mauro Uzzeo infatti dichiara: “Lo stesso Lorenzo ha realizzato la prima immagine, il primo teaser poster del Confine. Perché lui sarà…” “… il copertinista” conclude Masi. “Ceccotti vestirà tutti gli albi della serie e, conoscendolo, non farà il classico lavoro del copertinista. Abbiamo già cominciato con lui una serie di riunioni continue in cui ragioniamo su ogni singolo aspetto di comunicazione della serie. Da questo momento, con la prima immagine, cominciate a entrare nel gioco del Confine.”

Ed ecco il teaser poster, diffuso ufficialmente dal sito della Sergio Bonelli Editore:

“Si può aggiungere che il primo numero vedrà ai testi il prode Giovanni Masi e il sottoscritto, ai layout (anche di tutta la serie) Federico Rossi Edrighi e ai disegni Giuseppe Palumbo – prosegue Uzzeo – È una serie regolare, uscirà per tanti albi (con l’etichetta Audace di Sergio Bonelli Editore, ndr), e possiamo rivelare che il secondo numero sarà disegnato da Bruno Cannucciari. E posso aggiungere che la storia è ambientata ai giorni nostri, ma nient’altro. Quando abbiamo cominciato a lavorare alla serie, abbiamo coinvolto tutti alla Bonelli, da Michele Masiero a Davide Bonelli e Simone Rondi, ma anche e soprattutto Vincenzo Sarno, perché volevamo puntare tutto sulle potenzialità multimediali di questa idea. Per questa esperienza, lascio la parola a lui.”

E alle parole di Vincenzo Sarno, vero e proprio Don Draper italiano, affidiamo la conclusione di questo lungo e interessante incontro, che ci fa tanto ben sperare per il futuro dell’industria cinematografica e televisiva italiana. “Sono emozionatissimo – esordisce Sarno, parlando del Confine – Credo che qualsiasi persona in questa sala abbia un’idea per una serie, e tantissime sono le proposte che arrivano alla Bonelli, i lettori che si appassionano ai fumetti sono sempre di più, e tanti provano a proporci qualcosa. Questa idea, per tutti noi della Bonelli, non aveva prezzo, era la migliore che si potesse trovare su un tavolo. Quando abbiamo incontrato gli autori, è stato incredibile. Quando vedete la passione in qualcuno, il lavoro che sta facendo diventa magico, speciale. Quando Mauro e Giovanni ci hanno raccontato Il Confine, le loro qualità straordinarie di professionisti del settore del fumetto, della televisione e del cinema sono passate in secondo piano, perché la loro passione nel raccontare questa idea era incredibile. Era come un’onda, eravamo in una sala parto perché stavamo assistendo alla nascita di un’idea incredibile, e quando loro sono andati via dall’ufficio, la direzione si è riunita e ci siamo chiesti dove fare il nostro investimento, dove puntare per il futuro della Sergio Bonelli Editore, dove mettere le risorse per dare al pubblico italiano un’esperienza completamente nuova e fargli percepire quella passione. Abbiamo scelto di puntare sul Confine. Da oggi, Il Confine diventa un’esperienza anche per voi. In questa immagine (vedi sopra, ndr) ci sono tutti i dettagli di un enigma complesso che soltanto voi riuscirete a risolvere. Quello che vi chiediamo è di fare un patto, con noi, di memorizzare l’immagine e di provare a capire quali sono gli indizi e di seguirci nei prossimi mesi per scovare cosa si nasconde dietro tutta questa passione con cui due persone (Masi-Uzzeo) hanno scelto di raccontarvi la più grande avventura possibile.”