La star della seconda
stagione di House of the
Dragon, Steve Toussaint, ha scritto
su Instagram per
confermare che la produzione dell’attesissimo prossimo capitolo
della HBO dello spin-off di Game
of Thrones è stata ufficialmente
completata.
Durante gli scioperi di
Hollywood in corso, House
of the Dragon è stato uno dei pochi spettacoli
che è stato
in grado di continuare con le riprese poiché tutte le
sceneggiature della seconda stagione erano già state scritte e la
maggior parte dei membri del cast facevano parte
dell’Actors’ Equity. La serie prevede
attualmente un ritorno in onda a metà del 2024.
Cosa aspettarsi dalla seconda stagione della Casa del
Drago?
Basato su Fuoco e sangue di
George RR Martin, House of the
Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei
Targaryen, l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al
Disastro di Valyria. È ambientato 300 anni prima degli eventi della
pluripremiata serie di adattamento di Game of Thrones, che ha
trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
La prima stagione si è
conclusa con la morte di re Viserys, che ha gettato i
Targaryen nel caos più completo per il prossimo
legittimo erede: il principe Aegon o la principessa
Rhaenyra. La stagione successiva segna
l’inizio della Danza dei Draghi, in cui ciascuna fazione raccoglie
quanti più alleati e draghi possibile per assicurarsi la sconfitta
dell’altra.
La serie attualmente vede
protagonisti
Matt Smith, Emma
D’Arcy, Olivia
Cooke,
Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya
Mizuno, Graham McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew
Needham, Bill Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan
, Savannah Steyn e Theo Nate. La seconda stagione
accoglie anche l’aggiunte al cast di Gayle Rankin, Russell
Beale, Freddie Fox e Abubakar Salim.
Disney+ è la casa dedicata
allo streaming di film e serie di Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, National Geographic e Star, compresi gli
esclusivi Disney+ original. Il 16
ottobre ricorre il 100° anniversario Disney! Da
100 anni la nostra passione è la narrazione. Da una generazione
all’altra,lestoriepiùbellevivonopersempre.Potreterivedere tutti i
vostri classici e personaggi Disney preferiti solo su
Disney+. Inoltre, per
celebrare al meglio l’anniversario, a partire dal 6 ottobre saranno
disponibili sulla piattaforma streaming sette nuovi classici
cortometraggi.
Tutti gli episodi della quinta e
ultima stagione di Mayans
M.C., la serie ambientata nello stesso universo
narrativo di Sons of Anarchy, debutteranno il 18
ottobre su Disney+. Non perdetevi inoltre la serie
completa di Sons of Anarchy già disponibile sulla
piattaforma streaming. A ottobre arrivano i nuovi episodi della
quarta stagione di The Kardashians, disponibili ogni giovedì, e
la terza stagione di The D’Amelio Show, con episodi in arrivo sulla
piattaforma ogni mercoledì.
Tutte le serie tv e i film in
arrivo su Disney+ ad ottobre 2023
I Leoni di Sicilia: la serie
originale italiana Disney+ in arrivo il 25 ottobre con i primi
quattro episodi
Ph. Credit Maria Marin
I Leoni di
Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli
Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da
una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In
Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega
malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di
Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in
un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di
tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte
e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del
tempo. I Leoni di
Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre
e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino
all’Unità d’Italia del 1861. I Leoni di
Sicilia debutterà il 25 ottobre in esclusiva sulla piattaforma
streaming con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro
saranno disponibili a partire dal 1° novembre.
LOKI:
la seconda stagione della serie Marvel Studios in streaming dal 6
ottobre
La seconda
stagione della serie Marvel StudiosLoki
riprende dopo lo scioccante finale della prima, quando il
protagonista si ritrova a combattere per la salvaguardia dell’anima
della TVA. Insieme a Mobius, al cacciatore B-15 e a una squadra di
nuovi personaggi e ad altri che ritornano, Loki naviga in un
multiverso in continua espansione e sempre più pericoloso alla
ricerca di Sylvie, del Giudice Rensalyer, di Miss Minutes e della
verità su cosa significhi possedere il libero arbitrio e uno scopo
glorioso.
Piccoli brividi:
Serie Originale in streaming dal 13 ottobre
Ispirata alla collana di libri di
R.L. Stine, bestseller in tutto il mondo,
Piccoli Brividi segue un gruppo di cinque liceali che
intraprendono un viaggio difficile per indagare sulla tragica
scomparsa, avvenuta tre decenni prima, di un adolescente di nome
Harold Biddle, portando alla luce anche oscuri segreti del passato
dei loro genitori.
Dear Mama: tutti gli
episodi della serie originale targata FX in streaming dal 4
ottobre
Dal pluripremiato regista Allen
Hughes arriva Dear Mama di FX, una serie in cinque
episodi estremamente coinvolgente che sfida le convenzioni della
narrazione documentaristica tradizionale per condividere una saga
illuminante sulla vita di una madre e di suo figlio, Afeni e Tupac
Shakur. La loro storia racconta le possibilità e le contraddizioni
degli Stati Uniti da un periodo di fervore rivoluzionario al
decennio più ricco della cultura Hip Hop.
Serie, film e speciali da brivido!
in attesa di halloween
Quest’autunno, Disney+ invita il pubblico di
tutte le età a vivere la sua spaventosa line-up di film, serie e
speciali di Halloween. Con un calderone di nuove
storie accattivanti, classici imperdibili e avventure misteriose, a
ottobre Disney+ ha qualcosa da offrire in
streaming a tutti i membri della famiglia.
Tutti sono sospettati in
Reptile, il nuovo film thriller con Benicio Del Toro nei panni di un poliziotto
chiamato a risolvere un misterioso caso di omicidio. Un film che
nelle sue due ore si muove bene e cerca di mettere tra i personaggi
e lo spettatore un velo di incertezza che porta questi ultimi a
dubitare di chiunque. Nonostante l’intricata storia dietro
Reptile alla fine il mistero viene risolto e il pubblico
potrà dirsi soddisfatto di ciò che ha appena guardato. Il film
Netflix arriva sulla piattaforma e sarà
disponibile dal 29 settembre. Il cast è davvero stellato:
Benicio Del Toro, Justin Timberlake, Eric Bogosian, Alicia Silverstone, Domenick Lombardozzi,
Frances Fisher, Ato Essandoh, Michael Carmen Pitt, Karl Glusman,
Matilda Lutz con la regia di Grant Singer che fa
il suo esordio alla regia.
Reptile, la trama
Nulla è come sembra, il thriller di
NetflixReptile mette in discussione più
volte il concetto di verità portando lo spettatore a indagare
insieme ai personaggi e svelare il mistero. Due agenti immobiliari,
Will Grady (interpretato da Justin Timberlake) e la sua fidanzata,
Summer Elswick, convivono in questa casa che
sembra essere stata inutilizzata per molti anni. Scopriamo presto
che le cose tra i due giovani non vanno a gonfie vele: una
tristezza di fondo avvolge il rapporto. Dalla conversazione di
Summer con la sua migliore amica
Renee, emerge chiaramente che la donna ha tradito
Will. La discussione tra i due fidanzati precipita
in seguito a un evento al quale Summer ha mancato di partecipare.
Il giorno dopo la giovane donna è stata trovata morta, assassinata,
a casa sua.
Un poliziotto dal passato
complicato, Tom Nichols (interpretato da Benicio Del Toro) è stato incaricato di
indagare sull’omicidio. Reptile mette in discussione la
nostra intrinseca fiducia nell’autorità ed esamina la capacità
umana di compiere il male. Le persone incaricate di risolvere
questi crimini sono persone normali con gli stessi difetti,
desideri e debolezze di tutti gli altri. L’impronta registica di
Singer è chiara: creare un film che evocasse la sensazione di
essere ingannati. Fare del film una caccia al gatto con il topo,
prendendo ispirazione da La conversazione di Francis Ford Coppola del 1974.
Ad aiutare Tom
Nichols durante le indagini la moglie, interpretata da
Alicia Silverstone. Intelligente, audace e con
una passione sfrenata per il crime, la donna sarà un punto di
riferimento per il marito durante l’investigazione.
L’interpretazione di Del Toro insieme a Silverstone offrono allo
spettatore quel pizzico charme alla pellicola. Con l’avanzare della
trama di Reptile, lo spettatore è continuamente portato a
pensare una cosa diversa e anche se alcuni stratagemmi narrativi
sembrano canonici del genere, nel film vengono utilizzati con
intelligenza.
Cambiare pelle, come i
serpenti
Mentre i tasselli del puzzle vengono
messi sul tavolo conosciamo i vari personaggi, i sospettati. Prima
di tutto gli occhi vengono puntati sul fidanzato e il marito.
Personaggi che ci vengono presentati in un modo ma che si rivelano
tutt’altro, nel bene e nel male. Ed è proprio durante il finale di
Reptile che Tom scopre la verità: tutte
le persone che conosce non sono chi dicono di essere e da solo,
fidandosi del suo istinto smantella un intero corpo di polizia
coinvolto nella truffa e nel riciclaggio di denaro che ha causato
l’omicidio di Summer. Di fatto quindi la conclusione di
Raptile ci riporta all’inizio del film: nessun
sconvolgimento e tutti i sospetti iniziali sono comunque
confermati. Così Tom, il cui passato alla fine del film
rimane ancora un mistero, è l’unico a salvarsi.
Mentre sarà costretto ad affrontare
un’indagine per quello che è successo ai suoi colleghi, cambia
pelle, come un serpente. Così finisce Reptile che utilizza
l’atmosfera e la storia di un poliziesco hard-boiled vecchio stile,
ma che difficilmente distingueremo da altri thriller e polizieschi
distribuiti da Netflix in questo anno.
Manca poco all’inizio del mese di
ottobre, ed ecco di seguito tutte le novità dei titoli di film e
serie tv in uscita ad ottobre su Prime Video, il servizio streaming
targato Amazon.
Time dal 17 ottobre in
esclusiva su Prime Video
Fox Rich è una battagliera.
Imprenditrice e madre di sei figli maschi, ha trascorso gli ultimi
vent’anni della sua vita a combattere per ottenere il rilascio del
marito, Rob G. Rich, che sta scontando una condanna a
sessant’anni di prigione per una rapina che, in un momento di
disperazione, commisero insieme agli inizi degli anni novanta.
Accostando i video-diari che Fox ha registrato per Rob
nel corso degli anni
insieme a scorci intimi della vita quotidiana
della donna, la regista Garrett Bradley ha composto un ritratto
della resilienza e dell’amore incrollabile che sono necessari per
riuscire a prevalere sulle infinite separazioni imposte dal sistema
carcerario degli Stati Uniti.
Borat Subsequent Moviefilm
dal 23 ottobre in esclusiva su Prime Video
“Borat – Seguito di
film cinema. Consegna di portentosa bustarella a regime americano
per beneficio di fu gloriosa nazione di
Kazakistan”
Il film, disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video in tutto
il mondo a partire dal 23 ottobre, è diretto da Jason Woliner,
scritto da Sacha
Baron Cohen, Anthony Hines, Dan Swimer, Peter Baynham, Erica
Rivinoja, Dan Mazer, Jena Friedman e Lee Kern, prodotto
da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines.
Gli Executive Producer sono Buddy Enright, Nicholas
Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller. Interpretato
da Sacha Baron Cohen e Irina Nowak.
BIBI & TINA dal 16 ottobre
in esclusiva su Prime Video
Tornano gli amati personaggi della
serie Bibi & Tina in una serie Amazon Original, con nuove avventure
e nuove canzoni! La giovane strega Bibi e la sua migliore amica
Tina, insieme ai loro cavalli Amadeus e Sabrina e ai loro amici,
sono pronte a vivere un’estate piena di avventure alla tenuta
Martinshof: cavalli smarriti, orsi selvatici, un meteo
imprevedibile ed emozionanti serate di gioco nel fienile. E non è
finita: sono ancora tante le cose nuove da scoprire. Come il
giovane spagnolo che offrirà il suo aiuto alla tenuta in cambio di
un posto dove stare: il ragazzo misterioso ha un segreto che non
darà pace a Bibi e Tina per tutta la durata della stagione.
Ovviamente, anche questa volta la musica avrà un ruolo importante,
e il tempo volerà… La serie Amazon Original sarà disponibile
su Prime Video dal 16 ottobre, con tutte le canzoni doppiate in
Italiano.
A ottobre, su Mediaset
Infinity sono in arrivo grandi novità che andranno ad
arricchire la già numerosa offerta di contenuti. Oltre a tutti i
titoli delle reti Mediaset – dai grandi programmi ai reality più
seguiti, dalle fiction ai film, alle serie tv, sempre disponibili
gratuitamente – la proposta di nuovi contenuti di qualità si amplia
sui channels dedicati agli appassionati di generi
specifici, disponibili a pagamento con il massimo della
flessibilità: MGM+, Midnight
Factory, Moonbug Kids,
Crime+Investigation Play, History
Play e Juventus TV. Inoltre, il
canale Infinity+ offre migliaia di contenuti del
miglior cinema e delle più amate serie TV (anche in 4K).
Tutte le uscite gratis di ottobre
su MEDIASET INFINITY
TÚ SÍ QUE VALES:DAL 23 SETTEMBRE
Nuova
edizione con tante novità, a partire
dalla giuria, che vede una new
entry. Al fianco di Maria De
Filippi, Rudy
Zerbi e Gerry
Scotti arriva Luciana
Littizzetto pronta, con la sua ironia, a commentare
ogni esibizione. A capo della giuria popolare torna
l’amatissima Sabrina Ferilli.
AMICI DI MARIA DE
FILIPPI:DAL 24 SETTEMBRE
Riapre la scuola di Amici: nuovi allievi
sono pronti a mettersi alla prova per inseguire il proprio sogno
nel talent show di Canale 5, ideato e
condotto da Maria De Filippi. Chi riuscirà a
conquistare i professori e il pubblico?
LA BREA:DAL 30 SETTEMBRE
Un’enorme voragine si apre misteriosamente al centro di Los
Angeles, inghiottendo nelle sue profondità centinaia di persone ed
edifici: tutti gli
episodi della prima stagione di
La
Brea sono disponibili
gratis su Mediaset
Infinity fino al 14/10. Dal 30
settembre è in arrivo su Italia 1 –
in prima visione assoluta –
la seconda stagione della serie fantasy
targata NBC con nuovi misteri e domande sui protagonisti. Tutti gli
episodi saranno disponibili anche su Mediaset Infinity.
LE IENEDAL 3 OTTOBRE
Le Iene tornano con nuove
inchieste, servizi di
cronaca e dissacranti
interviste. Alla conduzione, per la prima volta nella
storia del programma, arriva la giornalista Veronica
Gentili. Al suo fianco riconfermato Max
Angioni. Da martedì 3
ottobre in prima serata su Italia
1.
ANIMA GEMELLA:A OTTOBRE
Daniele Liotti e Chiara
Mastalli sono Carlo e Nina. Cosa accade quando un
medico, vedovo e prossimo alle nozze con una collega, incrocia
sulla sua strada una giovane sedicente medium? La
nuova fiction è in arrivo prossimamente
su Canale 5 e Mediaset
Infinity.
MY HOME MY DESTINY 2:A OTTOBRE
Dopo aver detto addio a Mehdi, per Zeynep è tempo di voltare
pagina: la seconda stagione della soap
turca con Demet Ozdemir ti aspetta con nuovi
episodi, da lunedì a venerdì,
in esclusiva assoluta su Mediaset
Infinity.
RASSEGNA CINEMA:I BELLISSIMIA OTTOBRE
Ogni mese su Mediaset
Infinity entra a catalogo gratis una
nuova rassegna dedicata ai film più amati, per soddisfare tutti i
gusti cinematografici. In arrivo a ottobre la rassegna I
Bellissimi, che raccoglie grandi film cult e i titoli che
hanno fatto la storia del Cinema internazionale come Michael Clayton, Match Point, Velluto Blu,
I Tre Giorni del Condor, Seven e molti altri ancora.
MADE IN ITALYDAL 25 SETTEMBRE
Tutti gli episodi
della serie evento sulla
grande rivoluzione della moda
italiana tornano gratis in esclusiva su Mediaset
Infinity. Segui le avventure private e professionali
di Irene, giovane stagista della
rivista Appeal nella Milano degli anni
’70 e rivivi
la nascita delle più
grandi firme della moda italiana. Con
Greta Ferro,
Margherita Buy, Maurizio Lastrico, Marco Bocci e
Raoul Bova.
IO SO CHI SEIA OTTOBRE
Dal 16
ottobre arrivano gratis e
in esclusiva gli ultimi 8
episodi della serie thriller di Mediaset
Infinity, Io so chi sei: I nodi sono
pronti a sciogliersi e
la verità sulla scomparsa di
Ana è sempre più vicina.
UEFA CHAMPIONS
LEAGUE:A OTTOBRE
Si torna in campo con la seconda
giornata dei gironi di UEFA Champions
League. Martedì 3 ottobre, su Canale
5 e Mediaset Infinity, i
Nerazzurri di Simone Inzaghi sfidano, nell’esordio europeo a San
Siro, i portoghesi del Benfica per conquistare il primo posto del
girone. Non perdere inoltre su Mediaset Infinity e Infinity+ tutte
le altre partite del martedì e le migliori 7 del mercoledì: a
seguire l’appuntamento con Champions League
Live, con tutti gli highlights, i gol e i commenti
dei match di giornata, la cui conduzione è affidata
ad Alberto
Brandi e Benedetta
Radaelli.
Tutte le uscite in abbonamento su INFINITY+
(7,99€/mese con la formula “esci quando vuoi”)
Su Mediaset Infinity con Infinity+, a ottobre
saranno disponibili in Premiere:
TEEN TITANS GO! E DC SUPER HERO GIRLS: CONFUSIONE NEL
MULTIVERSO:IN PREMIERE DAL 20 AL 26 OTTOBRE
Grazie a un antico potere
kriptoniano, il malvagio Lex Luthor riunisce
i peggiori super-criminali del mondo per catturare tutti i
supereroi della Terra. Soltanto le DC Super Hero
Girls sono rimaste per fermare la temibile Legione del
Destino. Le supereroine saranno costrette a saltare di dimensione
in dimensione per salvare i loro compagni e troveranno degli
alleati nei Teen Titans. I giovani supereroi
scoprono che la loro forza combinata è la chiave per salvare la
situazione.
Affermatosi come uno dei più celebri
film di guerra della storia del cinema, Full Metal
Jacket è oggi un vero e proprio cult, capace come
pochi di dar vita agli orrori del conflitto in Vietnam e dei traumi
che i soldati sperimentarono su sé stessi. Diretto da Stanley
Kubrick, uno dei più leggendari registi della settima
arte, ancora oggi il film non manca di sconvolgere spettatori da
ogni dove.
Ecco dieci cose che non sai
di Full Metal Jacket.
Full Metal Jacket: la trama del
film
1. È un completo racconto di
guerra. Il film di Kubrick si divide
in due grandi blocchi narrativi. Nel primo, si assiste al duro
allenamento a cui i soldati vengono sottoposti da sergente Hartman,
il quale senza mostrare alcuna compassione li spinge a diventare
veri e propri strumenti di guerra. Nel secondo, invece, si assiste
sul campo al conflitto in Vietnam vero e proprio, dove il soldato
Joker potrà assistere agli effetti di questo sui suoi compagni.
2. È la trasposizione di un
noto romanzo.Kubrick trasse
l’idea per il film dopo aver letto il romanzo Nato per
uccidere, pubblicato nel 1979 da Gustav
Hasford. Nel libro, parzialmente autobiografico, questi
narra la propria esperienza in Vietnam. Nell’adattarlo in film,
Kubrick
rimase particolarmente fedele ad alcune scene, modificandone
profondamente altre che, a suo dire, lo allontanavano dal cuore
della storia.
Full Metal Jacket è in
streaming
3. È possibile trovare
online il film. Per chi desidera rivedere, o vedere per la
prima volta, il film di Kubrick, è possibile avvalersi della sua
presenza su alcune delle principali piattaforme streaming in rete.
Tra queste vi sono Google Play, Apple iTunes e
Prime Video, dove sarà possibile
noleggiare singolarmente il film e vederlo entro un tempo
prestabilito.
Full Metal Jacket: la colonna
sonora del film
4. Il film è composto di
celebri brani. Attento ad ogni dettaglio delle proprie
pellicole, il regista ha personalmente curato la scelta dei brani
facenti parte della colonna sonora. Tra questi si annoverano
Full Metal Jacket, di Abigail Mead, Hello
Vietnam, di Johnnie Wright, Chapel of Love, dei The
Dixie Cups, I Like It Like That, di Chris Kenner,
These Boots Are Made for Walkin’, di Nancy
Sinatra, e Surfin’ Bird, di The Trashmen.
5. I soldati cantano una
nota canzone. Ad essere divenuta particolarmente celebre,
anche per via della scena in sé, è tuttavia la Marcia di
Topolino, canzone presente in The Mickey Mouse Club.
I soldati la cantano alla fine del film, quando rientrano alla base
circondati dalle rovine in fiamme causate dal conflitto. Questo
contrasto tra immagini e musica da al finale un sapore decisamente
surreale e lugubre.
Full Metal Jacket: il cast del
film
6. Quello del sergente
Hartman è diventato il personaggio più noto del film.
Chiamato sul set come consulente militare, il caratterista Ronald Lee
Ermey chiese a Kubrick di assegnargli il ruolo di
Hartman, poiché secondo lui gli attori che impersonavano i soldati
avevano bisogno di qualcuno che li facesse rigare dritto.
Inizialmente, il regista declinò la cosa, ma quando Ermey gli
ordinò di alzarsi in piedi quando parlava con lui, fu certo che
fosse la persona giusta per la parte.
7. Ermey non ha mai
familiarizzato con gli altri attori. Per mantenere un
netto distacco tra il suo personaggio e quello degli altri presenti
nel film, Ermey non ha mai avuto rapporti civili con gli altri
attori, neanche durante le pause. Ciò ha decisamente contribuito a
generare un forte timore nei suoi confronti, riportato poi anche al
momento delle riprese.
8. Vincent D’Onofrio ha
stabilito un record. Per ricoprire il ruolo del soldato
soprannominato Palla di Lardo, l’attore Vincent
D’Onofrio ha dovuto guadagnare circa 30 chili. Ciò lo ha
portato ad infrangere il precedente record detenuto da Robert De
Niro, che per Toro Scatenato di
Martin Scorsese aveva raggiunto i 27. Per raggiungere
tale risultato gli ci sono voluti circa sette mesi, e in seguito
gliene sono serviti nove per perdere il peso in più.
9. Matthew Modine stava per
essere coinvolto in uno scontro corpo a corpo. Per il
ruolo del soldato Joker, protagonista del film, si propose
inizialmente l’attore Val Kimer, il quale però non
venne scelto. Questi si presentò allora da Matthew
Modine, convinto che fosse stato lui a rubargli il ruolo,
e sfidandolo a fare a botte seduta stante. Modine, tuttavia, ancora
non sapeva di aver ottenuto il ruolo, e riuscì a convincere Kimer a
non venire alle mani.
Full Metal Jacket: le frasi
migliori del film
10. È ricco di battute
divenute iconiche. Ad oggi, uno dei motivi per il quale il
film viene più ricordato sono le battute presenti nel film. In
particolare, quelle che vedono coinvolto il sergente Hartman sono
divenute parte della cultura popolare, citate più e più volte in
contesti sempre diversi. Ecco alcune delle frasi migliori:
– “Sei proprio tu, John Wayne? E
io chi sarei?” (Soldato Joker)
– “Però, senti senti, abbiamo
tra noi un attore comico, il “Soldato Joker”! Io ammiro la
sincerità; sì sì tu mi piaci, vieni a casa e ti faccio scopare mia
sorella! Brutto sacco di merda! Io ti metto sotto! Ti farò un culo
così! Qui tu non riderai! Tu non piangerai! Qui si riga dritto e
basta! Ti faccio vedere io! Alzati in piedi tirati su, datti subito
una regolata amico mio se no io ti svito il cranio e ti cago in
gola!” (Sergente Hartman)
– “Dato che sono un duro non mi
aspetto di piacervi, ma più mi odierete, più imparerete. Io sono un
duro però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali, qui
si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui
vige l’eguaglianza: non conta un c. nessuno, i miei ordini sono di
scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per servire
nel mio beneamato corpo! Capito bene, luridissimi vermi?!”
(Sergente Hartman)
– “Non mi piace il nome
Lawrence, solo finocchi e marinai si chiamano Lawrence! D’ora in
poi tu sarai “Palla di Lardo”!” (Sergente Hartman)
L’associazione Porretta
Cinema è lieta di annunciare le date della prossima
edizione del Festival, giunta al suo 22esimo anno, che si terrà
nella suggestiva cornice di Porretta Terme, dal 2 al 10
dicembre.
La locandina della 22esima
edizione, con la direzione artistica di Luca Elmi, è
rappresentativa di alcuni dei più importanti contenuti del
Festival. A ritrarre Roberto Benigni, in un suggestivo bianco e
nero, è Luciana Mulas, fotografa di grande prestigio,
maestra del ritratto di scena e non solo. La 22esima edizione del
Festival del cinema di Porretta dedica un’inedita mostra alla
fotografa, testimone del panorama culturale dagli anni ’70 agli
inizi del nuovo millennio, attraverso i suoi ritratti. Teatro,
arte, moda e cinema: il lavoro di Luciana Mulas, omaggiato
per la prima volta in una mostra personale sull’arte
cinematografica, racconta un’epoca attraverso lo sguardo di una
donna che ha votato la sua vita alla fotografia.
La locandina svela, in secondo
luogo, il protagonista de La Prima Volta di… Proprio a
Roberto Benigni, tra le icone del cinema e della cultura
italiana, è dedicata la sezione riservata agli esordi di registi di
fama internazionale, con la proiezione di Tu mi
turbi. La commedia opera prima, che quest’anno celebra il
suo 40esimo anniversario, è divisa in quattro episodi che Benigni
oltre a dirigere interpretò al fianco di Nicoletta
Braschi. Tu mi turbi sarà proiettato con copia in
35mm grazie alla collaborazione del Centro Sperimentale di
Cinematografia.
Tra gli ospiti più attesi di questa edizione,
il regista Roberto Andò, a cui il festival dedica la
sua retrospettiva. Oltre alla proiezione di quattro
titoli firmati dal regista siciliano, tra cui il suo ultimo
successo di pubblico e critica La
Stranezza, il regista terrà una lezione agli studenti di
Porretta sul rapporto tra cinema e teatro, una straordinaria
occasione per osservare nel dettaglio uno dei più significativi
percorsi del cinema italiano di questi anni e per riflettere
sull’importanza che il cinema e il teatro rivestono nella cultura
contemporanea.
Il Festival di Porretta, vetrina curiosa e
attenta alle manifestazioni cinematografiche autoriali più
significative e in linea con la Mostra Internazionale del Cinema
Libero del 1960, dal quale è nata, si compone di sezioni e momenti
volti a promuovere la cultura cinematografica presso il territorio
e le giovani generazioni. Si parte con il Concorso fuori
dal giro, giunto alla XI edizione, che quest’anno vede in
competizione sei pellicole nazionali di qualità.
Unicum del suo genere è
il Premio Nazionale Elio Petri, fiore all’occhiello del
festival dedicato al grande regista in cui convergono l’impegno
della Fondazione Cineteca di Bologna, della famiglia e della
Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC.
Prosegue anche quest’anno la sezione Uno
sguardo altrove, dedicata alle cinematografie straniere e che
dal 2018 arricchisce la settimana del festival con sguardi a mondi
e culture lontane. Infine, ma non ultimi, I
classici del cinema, una serie di preziosi appuntamenti per
riscoprire grandi personalità del passato che hanno scritto la
storia del cinema.
Mediawan Rights ha
svelato il primo teaser dell’atteso reboot della serie
Zorro, diretto da Javier Quintas (Money
Heist, Sky Rojo) e che sarà presentato in anteprima
nella serata di apertura di Mipcom, il 15 ottobre. Prodotto
dall’azienda leader spagnola Secuoya Studios, lo
serie segna il grande ritorno televisivo dell’IP quasi due decenni
dopo il suo ultimo adattamento live-action, The Legend of
Zorro, con Antonio
Banderas nei panni del celebre spadaccino. Prime Video ha già acquistato Zorro per
Stati Uniti, America Latina, Spagna, Andorra e Portogallo. Mediawan
Rights distribuirà invece il prodotto su altri territori.
Zorro
sottolinea l’ambizione di Mediawan Rights di ampliare il proprio
portafoglio di IP di prestigio che vantano un appeal globale
attraverso la sua partnership con Entourage
Ventures che ha dato alla loro attività di distribuzione
una maggiore capacità di investimento. La serie sarà ambientata nel
1834 e vedrà protagonista Miguel Bernardeau,
(Elite) nel ruolo omonimo,
interpretando una nuova versione di Diego de la Vega. Bernardeau
recita al fianco di Renata Notni nel ruolo di
Lolita Márquez.
La serie è prodotta da John
Gertz, fondatore di Zorro Productions Inc. e produttore
dei film La maschera di Zorro e The Legend of
Zorro, insieme a David Martínez,
David Cotarelo, Sergio Pizzolante
e Angela Agudo per Secuoya Studios. Andy
Kaplan per KC Global Media e Jesús Torres
e Glenda Pacanins presso NoStatusQuo Studios. La
serie sarà composta da 10 episodi ed è stata descritta come un
“adattamento audace che fornirà a un vasto pubblico un buon mix
di azione, avventura e momenti edificanti“. Qui di seguito, il
teaser trailer rilasciato:
L’esplosione del
successo di The
Boys ha spinto sia Prime Video che
Eric Kripke ad allargare l’universo
distopico nato dalla mente di Garth
Ennis, con Gen V, uno spin-off della
serie madre, che racconta vicende parallele e che in minima parte
si compenetrano con quello che, plausibilmente, accadrà nella
quarta stagione di The
Boys.
Dalla Torre dei
Sette scendiamo alla Godolkin University, una scuola per
giovani dotati (vi ricorda qualcosa?) in cui i docenti insegnano
loro, tra le altre cose, a gestire i loro poteri e a utilizzarli al
servizio del bene. Secondo le intenzioni, infatti, il nome completo
dell’università è Godolkin University School of
Crimefighting, e prevede quindi un’educazione votata al
servizio del bene, grazie alla quale i giovani iscritti imparano a
combattere il crimine. Tuttavia, si sa, i giovani sono
imprevedibili, e se Homelander e compagnia combinano
parecchi disastri con i loro superpoteri, e loro dovrebbero essere
degli adulti responsabili, cosa mai potranno fare dei giovanissimi
superdotati in preda a turbe esistenziali e tempeste ormonali? Qui
Gen V svela la sua natura: una versione declinata
al
teen drama della serie madre, con un tocco thriller molto
accattivante e tutti gli eccessi, disgustosi e grotteschi, che
hanno fatto la fortuna di The
Boys.
Chi sono i personaggi di
Gen V?
Protagonista della serie
e punto di vista principale dal quale ci vengono raccontati i fatti
è Marie, una diciottenne che ha la capacità di
trasformare il proprio sangue in un’arma, potere bizzarro ma che si
rivelerà estremamente insidioso e potente. Marie divide la camera
con Emma, una matricola molto eccentrica che ha il
potere di diventare molto piccola, tanto che il suo nome da
supereroina è Little Cricket. Del terzo anno è invece
Andre, trai ragazzi più popolari del campus, con
poteri magnetici. È figlio d’arte, suo padre è il famoso supereroe
Polarity, e quindi soffre di ansia da prestazione. Suo frammento
amico è Luke/Golden Boy, con la capacità di
incendiare il proprio corpo. È lui il fiore all’occhiello della
Godolkin University, il numero 1 nel ranking
scolastico e uno dei candidati più solidi e promettenti per entrare
nei Sette. Sua ragazza è Cate, anche lei
estremamente potente, può manipolare i desideri delle persone
soltanto con un leggero tocco della sua mano. Inutile dire che
sfrutta questo potere per ottenere ciò che vuole. Assistente
personale del rettore e numero 2 della scuola è
Jordan, un ragazzo che con la pubertà ha scoperto
di poter cambiare sesso: in base alla forma che assume, maschile o
femminile, Jordan possiede due gamme di poteri
differenti, cosa che lo rende uno dei personaggi più affascinanti e
potenti della serie. Tra gli altri personaggi principali dello
show, c’è Sam, dotato di invulnerabilità e
superforza, che affronta una situazione abbastanza complicata,
all’inizio della serie.
Prendete una serie di ragazzi con superpoteri che devono imparare a
controllare, metteteli in una scuola, e il primo riferimento
collettivo è ovviamente quello degli X-Men. In quanto squadra di supereroi i cui
fumetti hanno venduto di più nella storia della nona arte (in era
pre-MCU), è comprensibile che
la mente voli dalle parti della scuola di Xavier, tuttavia, con una
totale fedeltà a The
Boys, questi ragazzi non potrebbero essere più diversi
dei Mutanti, vecchi e giovani.
Da grandi poteri derivano grandi
opportunità
Alla luce degli sviluppi
della terza stagione di The
Boys, in cui viene chiarito che i superpoteri di
alcuni individui non sono doni divini ma semplicemente iniezioni di
Composto V che qualche genitore, per un motivo o
per un altro, ha somministrato ai figli piccoli, Gen
V parte dall’assunto che la considerazione che hanno di sé
questi ragazzi è molto più concreta e utilitaristica: nessuno di
loro, come Starlight della prima stagione di The
Boys, ad esempio, si sente investito di un compito
superiore, anzi. All’università i ragazzi fanno a gara di
popolarità, si sottopongo a provini e c’è persino una scuola di
recitazione all’interno del campus. Cercando di trovare spazio nel
mondo della pubblicità, dell’intrattenimento, dei social.
I grandi poteri
non sono più responsabilità, ma opportunità di fama e
ricchezza, come vuole in fondo la
Vought International, fortemente presente e
ingerente nelle dinamiche accademiche. Unica eccezione, almeno nei
primi tre episodi di Gen V, è Marie, che dovrà
trovare il modo di diventare una vera eroina e proteggere i deboli,
unica strada percorribile, nella sua idea, per trovare la
redenzione da un passato doloroso che la perseguita.
Tutto quello che di
eccessivo e sgradevole era presente in The
Boys viene trasportato in questo
spin-off che, non potendo contare su personaggi carismatici
come Butcher o Homelander, sembra focalizzarsi su un ritmo più
incalzante e le rassicuranti atmosfere da college americano,
ritoccate all’occorrenza da scene splatter. L’impressione è che
Gen V sia un buon modo per ampliare l’universo
della serie originale, costruendo anche un percorso alternativo per
arricchirla e sostenere il suo sviluppo nella imminente e
attesissima quarta stagione. Se vi è piaciuto The
Boys, non potete rinunciare a fare un salto alla
Godolkin University School of Crimefighting per
innamorarvi di questi sgangherati e sgradevoli Supes, che molto
presto prenderanno il posto dei Sette nei cuori degli
spettatori.
Nel catalogo di Netflixè presente dal 27
settembre il film polacco L’amore
dimenticato, un racconto struggente che segna anche
l’esordio alla regia di Michal Gadza, formatosi
presso la Scuola di Cinema Krzysztof Kieślowski dell’Università
della Slesia. A lui è spettato il compito di fornire un nuovo
adattamento di uno dei più popolari romanzi polacchi di sempre, da
cui è stato già tratto un film nel 1982, considerato a sua volta un
caposaldo della cinematografia della Polonia. Per cercare di
reggere il confronto, Gadza si è allora circondato di collaboratori
di primo livello.
Alla sceneggiatura si ritrovano
allora Marcin Baczynski e Mariusz
Kuczewski e mentre autore della fotografia è
Tomasz Augustynek. Non sono però mancate critiche
nei confronti di questo nuovo adattamento, prodotto da Netflix. “Vogliamo dare alla storia la
possibilità di raggiungere il pubblico di tutto il mondo. Il
romanzo è un titolo intramontabile della cultura pop polacca e la
sfida per me è stata enorme, soprattutto in un momento storico come
questo in cui tutti abbiamo bisogno di storie potenti sulla forza
del bene e del destino”, ha poi spiegato il regista.
Pur se appena arrivato sulla
piattaforma, L’amore dimenticato sembra ora aver trovato
subito un suo pubblico, affermandosi come uno dei titoli più visti
su Netflix, in particolare in Italia. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al libro da cui è tratto.
Infine, si elencheranno anche le operazioni da compiere per poter
vedere il film su Netflix.
La trama e il cast di L’amore dimenticato
Protagonista del film è uno stimato
chirurgo, il professor Rafal Wilczur, che, nella
Polonia di inizio Novecento viene abbandonato dalla moglie per un
altro uomo, e con sé porta via anche la loro figlia. Per cercare di
affogare il suo dolore, Rafael passa allora la serata a ubriacarsi
in un bar ma, subito dopo, viene derubato e picchiato. Per via di
un colpo alla testa, egli perde inoltre la memoria. Nel suo
successivo confuso vagare, finisce allora in un piccolo villaggio
dove per anni lavora come bracciante agricolo ed è conosciuto con
il nome di Antoni Kosiba.
Il suo passato da medico, tuttavia,
continua ad abitare il suo subconscio, tanto da spingerlo ad
iniziare a curare gli altri abitanti del posto, suscitando però le
ire del medico del villaggio, che lo porterà in tribunale per
esercizio abusivo della professione e per aver rubato i suoi
strumenti. Tutto ciò sembra però passare in secondo piano quando
gli capita di curare la giovane Maria, la cui aria
gli risulta sin da subito familiare. Inizierà allora per lui un
percorso alla ricerca della memoria smarrita e di tutto ciò che
essa conteneva.
Ad interpretare Rafal
Wilczur vi è l’attore Leszek Lichota,
conosciuto in patria per la serie Prawo Agaty, ma fattosi
notare anche con il film Corpus Christi e Autumn
Girl. L’attrice Maria Kowalska interpreta
invece Maria, la giovane che Rafal curerà e che sarà tanto
fondamentale per lui nel corso del film. L’amore
dimenticato è il primo grande titolo a cui l’attrice parte.
Recitano poi nel film anche gli attori Ignacy Liss
nel ruolo di Leszek Czynski, Anna Szymanczyk nei
panni di Zoska e Mikolaj Grabowski in quelli del
conte Stanislaw Czynski.
L’amore dimenticato, il libro da cui è tratto
L’amore
dimenticato, come anticipato, è l’adattamento del
romanzo The Quack (traducibile come
“il ciarlatano”), pubblicato nel 1937 da Tadeusz
Dolega-Mostowicz e diventato sin da subito un vero e
proprio caso editoriale, aprendo la strada a un seguito uscito due
anni dopo. Ad ispirare il racconto era stata un anno prima la
visita dello scrittore presso il villaggio di Radotki, dove aveva
conosciuto un contadino di nome Rozycki che, nel mulino ad acqua in
cui lavorava, riceveva e curava diverse persone. Molti dei pazienti
preferivano questo “ciarlatano” ai medici, ritenuti costosi e
inefficaci.
In generale, il ruolo dei ciarlatani
nella Polonia di inizio secolo è piuttosto noto, come riporta anche
da una notizia risalente al 1935, dove si afferma che un vero
medico preferì farsi passare per ciarlatano nascondendo la sua
laurea in medicina pur di poter trovare persone che si fidassero di
lui. Di recente, inoltre, è stato prodotto un altro film polacco su
tale argomento, ovvero Charlatan – Il potere
dell’erborista. Lo scrittore si rifece dunque a tale
figura per il suo racconto, unendovi un episodio che lo riguarda
personalmente, ovvero quello quando, nel 1927, fu picchiato per
aver osato criticare le autorità.
Il film Netflix è ora la terza
trasposizione cinematografica del romanzo, con la prima risalente
al 1937, diretta da Michal Waszynski. Il secondo
adattamento, girato nel 1982 da Jerzy Hoffman, è
invece considerato – come già riportato – uno dei film polacchi più
importanti di sempre, che ha lasciato un segno indelebile nella
cinematografia del suo paese. Questa nuova versione, a lungo attesa
e temuta proprio per via dell’inevitabile confronto, si mantiene
fedele al romanzo, apportando però alcune modifiche così da rendere
ancor più contemporaneo la sua storia.
Il trailer di L’amore
dimenticato e come vederlo in streaming su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di L’amore dimenticato unicamente
grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix,
dove attualmente è al 3° posto della Top
10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per
vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità
e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti
gli altri prodotti presenti nella piattaforma.
In occasione della
41ma edizione del Torino Film Festival (41 TFF), diretta per il
secondo anno consecutivo da Steve Della Casa, il
Museo Nazionale del Cinema ha deciso di affidare nuovamente a
Ugo Nespolo la creazione dell’immagine coordinata
del festival.
Acclamato a livello internazionale
per la sua arte tra pittura, cinema e scultura, e tra i più
importanti artisti del panorama italiano contemporaneo, Ugo Nespolo
è stato Presidente del Museo del Cinema di Torino dal 2011 al
2014.
Nell’immagine realizzata per l’edizione 2023, Ugo
Nespolo declina uno dei più celebri fotogrammi di
Sentieri Selvaggi di John
Ford in cui John Wayne tiene tra le
braccia Natalie Wood, celebrando al contempo
l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera
e propria icona del cinema americano classico, nel 60° anniversario
dell’uscita di Donovan’s Reef (I tre della croce del sud).
Nell’ottica percorsa dal festival di promuovere tanto il cinema
popolare quanto il cinema d’autore, ad accompagnare l’immagine del
41 TFF anche una citazione di Jean-Luc Godard: “Come posso io
odiare John Wayne e poi amarlo teneramente quando prende
improvvisamente in braccio Natalie Wood negli ultimi minuti di
Sentieri Selvaggi?”
Così Ugo Nespolo
riguardo al concept da cui nasce l’immagine: “Come potremmo noi
– parafrasando Jean-Luc Godard – non amare davvero, anche, ma non
solo, dal punto di vista visivo The Searchers, capolavoro assoluto
del film western americano, considerato dall’American Film
Institute il dodicesimo film nell’elenco dei migliori film
statunitensi di tutti i tempi. L’invito di Steve Della Casa a
lavorare all’immagine icona di John Wayne che grazia la giovane
Debbie – Natalie Wood, è stato da me accolto con la gioia di
rivisitare una scena risolutiva che corona una trama dai forti
contenuti psicologici, dalle originarie incomprensioni critiche. È
proprio la vocazione del Torino Film Festival quella di non
proporre progetti comodi e risaputi ma di saper dare vita a ricerca
e questioni, punti di vista sempre critici e per questo davvero
innovativi”.
La premio Oscar Angelina Jolie
non compare in un film dal 2021, ovvero dal cinecomic della
MarvelEternals, e prima di quel
titolo aveva già da tempo iniziato a diradare le proprie
partecipazioni a progetti cinematografici. A svelare i retroscena
dietro questa “semi-pausa” dal cinema è la stessa attrice, che in
un’intervista su Vogue per promuovere la sua
linea di moda Atelier Jolie, ha affermato di essere “un po’ giù
in questi giorni”, aggiungendo che “non mi sento me
stessa da un decennio, in un certo senso“.
Angelina Jolie ha iniziato a
svolgere meno lavori cinematografici “sette anni fa, accettando
solo lavori che non richiedessero lunghe riprese. Avevamo molto da
cui guarire. Stiamo ancora cercando il nostro equilibrio”. Il
riferimento è alla sua famiglia e al divorzio da Brad Pitt,
avvenuto nel 2016 ma le cui battaglie legali sono ancora in corso.
L’Atelier Jolie sembra far parte proprio di questo processo di
guarigione. “Penso che parte di questo sia stato anche
terapeutico per me: lavorare in uno spazio creativo con persone di
cui ti fidi e riscoprire te stesso“, ha detto l’attrice.
I fan dell’attrice non devono però
preoccuparsi, Angelina Jolie ha già diversi progetti in arrivo che
la riporteranno sul grande schermo, a partire da Kung Fu Panda 4, dove
darà nuovamente voce a Tigre. Sono poi in pre-produzione i film
Every Note Played, un dramma che dovrebbe vederla recitare
accanto a Christoph Waltz; un film su Maria Callas
diretto da Pablo Larrain; e un annunciato ma
ancora non confermato Maleficient 3. Prima però, Jolie
tornerà al cinema con il suo nuovo lavoro da regista, Senza
Sangue, di cui è anche sceneggiatrice ma della cui trama non
si sa ancora nulla.
Il sindacato SAG-AFTRA riprenderà
ufficialmente le trattative con gli studi la prossima settimana,
potenzialmente avvicinando Hollywood alla ripresa della produzione
di film e programmi TV. La notizia arriva a pochi giorni dalla
conclusione dello sciopero WGA,
ovvero degli sceneggiatori, i quali hanno infine raggiunto un
accordo giudicato soddisfacente. A partire da quel momento, non c’è
voluto molto prima che il SAG-AFTRA e l’AMPTP si accordassero a
loro volta per tornare al tavolo dei negoziati.
Per fortuna, sembra che ciò stia
accadendo anche prima del previsto, poiché le due parti hanno
annunciato che si incontreranno per “contrattare” lunedì 2
ottobre. SAG-AFTRA ha poi rilasciato la seguente
dichiarazione: “SAG-AFTRA e AMPTP si incontreranno per le
contrattazioni lunedì 2 ottobre. Saranno presenti diversi dirigenti
delle aziende associate all’AMPTP. Man mano che le trattative
procedono, vi segnaleremo direttamente eventuali aggiornamenti
sostanziali. Apprezziamo le incredibili dimostrazioni di
solidarietà e sostegno da parte di tutti voi negli ultimi 76 giorni
di questo sciopero“.
Il comunicato prosegue poi con
“vi esortiamo a continuare a presentarvi ai picchetti
con forza e grandi numeri ogni giorno! Un giorno in più. Un giorno
più forti“. Ad ogni modo, proprio come avvenutoo per le
trattative con la WGA, solo perché SAG-AFTRA si incontrerà lunedì
con i rappresentanti dell’AMPTP non significa che un nuovo
contratto verrà concordato lo stesso giorno. Potrebbe infatti
volerci qualche giorno prima che tutto si finalizzi e si stipuli un
nuovo accordo che soddisfi entrambe le parti. Si spera in ogni caso
che SAG-AFTRA riesca a ottenere un accordo per offrire ai propri
iscritti accordi equi che consentiranno a Hollywood di iniziare a
tornare alla normalità.
Il produttore di L’esorcista – Il
credente (sesto capitolo della saga ma sequel
diretto di L’esorcista del
1973) Jason Blum, ha
spiegato in un’intervista con Entertainment Weelkly il perché
del cambiamento sulla data di uscita negli USA. Inizialmente il
film era infatti previsto nelle sale statunitensi per il 13
ottobre, mentre ora verrà presentato con una settimana di anticipo,
il 6 ottobre. Il motivo di questo cambiamento ha un nome ed un
cognome: Taylor Swift.
La celebre cantante ha infatti
rivelato solo di recente che il documentario Taylor
Swift: The ErasTour,
dedicato al suo fortunatissimo tour di concerti, sarebbe arrivato
nelle sale proprio dal 13 ottobre. Sebbene Blum avesse inizialmente
atteso per capire se tra il suo film e quello della Swift si
sarebbe generato un fenonemo simile a quello verificatosi tra
Barbie e Oppenheimer, che ha
portato entrambi i titoli ad affermarsi come campioni di incassi al
botteghino, ha infine deciso di abbandonare la data.
“Avevamo avuto questo fantastico
venerdì 13 ottobre, che è il giorno migliore per distribuire un
film dell’orrore. Ovviamente, ci siamo allontanati da questa data e
abbiamo chinato la testa davanti a Taylor Swift. Era troppo
rischioso rimane e vedere se ‘Exorswift‘ avrebbe
avuto successo oppure no. L’unica cosa che mi spaventa a morte è
Taylor Swift!“, ha dichiarato il produttore. La data d’uscita
è stata anticipata anche in Italia, con il film che arriverà un
giorno prima ancora, il 5 ottobre.
L’esorcista – Il credente,
tutto quello che sappiamo sul film
L’esorcista – Il
credente si concentrerà sul padre di una bambina
posseduta, che in cerca di aiuto entrerà in contatto con Chris
MacNiel (Ellen Burstyn). La
Burstyn riprenderà il suo ruolo de L’esorcista, dove era
la madre di Regan (interpretata da Linda Blair),
per aiutare a combattere il possesso della bambina e di una sua
amica. Oltre alla Burstyn, il cast di L’esorcista – Il
credente include Leslie Odom Jr.
(Hamilton), Ann Dowd (The Handmaid’s
Tale), Raphael Sbarge (C’era una
volta) e la cantante Jennifer Nettles.
Con un cast di talento riconoscibile
che dà vita al film, L’esorcista:
Il credentesta prendendo forma
come un degno seguito di
L’esorcista. La decisione di avere tutti i film nel
canone di indica inoltre che ci saranno riferimenti anche agli
altri quattro titoli della serie. Il nuovo film, però, segna anche
l’inizio di una nuova trilogia di sequel,
similmente a quanto fatto anche con i sequel di Halloween,
di cui appunto Green è stato regista.
Resta però da vedere come questo
nuovo film si affermerà presso il grande pubblico. Mentre Green si
è dimostrato un talentuoso regista slasher con Halloween,
i suoi sequel Halloween Kills e
Halloween Ends non sono
stati particolarmente apprezzati né dal pubblico né dalla critica.
Tuttavia, con L’esorcista – Il credente, che
crea una nuova storia all’interno dell’universo di
L’esorcista, il film potrebbe svelare nuovi entusiasmanti
aspetti degni di essere raccontati.
Netflix ha rilasciato una nuovissima
clip di
La caduta della casa degli Usher (The Fall of the House of
Usher), l’imminente serie thriller soprannaturale,
proveniente dal creatore di The Haunting of Hill
House, Mike Flanagan. La serie
sarà disponibile in streaming dal 12 ottobre in esclusiva su
Netflix.
Il video offre un nuovo sguardo
sul misterioso personaggio
di Carla Gugino, che
incontra uno dei figli di Frederick Usher per metterlo in guardia
sulle conseguenze dei suoi desideri e delle sue azioni. L’aspetto
della Gugino nella clip sembra anche servire come un intelligente
richiamo al film thriller di Flanagan del 2017 Gerald’s
Game. Il film vedeva l’acclamata attrice interpretare una
donna che viene lasciata ammanettata al letto dopo che suo marito
ha subito un infarto durante un gioco di ruolo erotico. Guarda la
clip La caduta della casa degli Usher qui sotto:
Cosa sappiamo su La caduta della casa degli Usher?
Da Mike Flanagan, ideatore di
“The
Haunting of Hill House” e “Midnight
Mass“, arriva questa diabolica serie horror ispirata alle opere
di Edgar Allan Poe. Gli spietati fratelli Roderick e Madeline Usher
hanno fatto di Fortunato Pharmaceuticals un impero di ricchezza,
privilegi e potere, ma quando gli eredi della dinastia cominciano a
morire per mano di una misteriosa donna conosciuta in gioventù,
vengono a galla i segreti del passato. Il regista ha chiarito che
“La produzione di ‘Usher’ è stata dura, ma non la più dura che
abbia mai avuto” – un onore che ha concesso alla sua prima
serie, “The
Haunting of Hill House“. La caduta della casa degli
Usher è attualmente in post produzione e farà parte dell’accordo
che il regista ha con Netflix.
La caduta della casa degli Usher (The Fall of the House of
Usher) vede protagonisti Bruce
Greenwood nei panni di Roderick Usher, Mary
McDonnell nei panni di Madeline Usher,
Carla Gugino nei panni di Verna, Henry
Thomas nei panni di Frederick Usher, Samantha
Sloyan nei panni di Tamerlano Usher, T’Nia
Miller nei panni di Victorine Lafourcade, Rahul Kohli nei
panni di Leo Usher, Sauriyan Sapkota nei panni di
Perry Usher, Lenore Usher di Kyliegh Curran,
Kate Siegel nel ruolo di Camille L’Espanaye,
Katie Parker nel ruolo di Annabel Lee,
Carl Lumbly nel ruolo di C. Auguste Dupin e
Mark Hamill nel ruolo di Arthur Pym.
Il cast aggiuntivo include
Michael Trucco, Paola Nuñez, Zach Gilford, Willa Fitzgerald,
Malcolm Goodwin, Crystal Balint, Aya Furukawa, Daniel Jun, Matt
Biedel, Ruth Codd, Igby Rigney e Robert Longstreet.
L’imminente remake
de Il Signore delle
Mosche che sarà diretto daLuca
Guadagnino si baserà fortemente su una rivisitazione
“horror psicologico”, a rivelarlo è stata la produttriceLindsey Anderson Beer.Parlando
con Collider,
Beer ha anticipato cosa Luca Guadagnino ha in
serbo per gli spettatori con il suo prossimo remake de Il
Signore delle Mosche., che come l’originale si baserà sul
romanzo Lord of the Flies dello scrittore britannico William
Golding. Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzi
britannici bloccati su un’isola disabitata e racconta il loro
disastroso tentativo di autogovernarsi.
“Si appoggia moltissimo
all’horror psicologico ed è così ricco di drammaticità, come ci si
aspetterebbe da qualcuno come [Guadagnino]“, ha detto
Beer. “Ma è spaventoso. Ti dà molto disagio leggerlo,
e penso che attinga a una versione più attuale di quella che
abbiamo visto prima.
Il signore delle mosche di
Guadagnino sarà ‘fresco’ e ‘rinfrescante’
Beer ha continuato:
“Penso che alcune persone abbiano provato ad affrontare quella
proprietà in un modo che non ha più risonanza oggi, e penso che
l’intero approccio sia stato molto fresco e
rinfrescante.”Basato sull’iconico romanzo
omonimo del 1954 di William Golding, Il signore delle
mosche di Luca Guadagnino è stato annunciato a luglio
2019. Le notizie sul progetto sono state poche da allora, anche se
è stato annunciato nel 2020 che lo scrittore di A Monster
Callse Chaos Walking Patrick
Ness sta scrivendo la sceneggiatura.
Finora Il signore
delle mosche ha avuto tre semplici adattamenti
cinematografici; tuttavia, la storia ha ispirato numerosi
titoli cinematografici e televisivi nel corso degli anni, tra
cui Yellowjackets
di Showtime e Ladyworlddel
2018. Peter Brook ha diretto un film Il signore delle
mosche nel 1963, così come Harry Hook nel 1990. Lupita A.
Concio, nel frattempo, ha adattato la storia in un film del 1975
intitolato Alkitrang Dugo.
Guadagnino è noto per aver
diretto A
Bigger Splash del 2015, Chiamami
col tuo nomedel 2017, il remake
di Suspiria del
2018 e Bones
and All del 2022 . Il suo ultimo
film, Challengers,
vede protagonisti Zendaya,Mike Faist, Josh
O’Connor. L’uscita del film era originariamente
prevista per il 15 settembre 2024; tuttavia, è stato ritardato
fino all’aprile 2024 a causa dello sciopero degli attori. Sta
anche dirigendo un film d’epoca intitolato Queer con
Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville e Jason
Schwartzman.
Prima che la Warner
Bros. pianificasse di riavviare il suo universo
cinematografico basato sulla DC Comics con il nuovo DCU, la regista Patty Jenkins
stava già lavorando al seguito di Wonder Woman
1984, ovvero Wonder Woman 3. Il progetto, come
noto, è però poi scartato dopo che James Gunn e
Peter Safran hanno assunto il comando come co-CEO
dei DC Studios, preferendo ripartire (quasi) da zero con l’universo
della DC al cinema. In questo contesto, ciò che la Jenkins aveva in
mente per il terzo film dedicato alla guerriera amazzone
interpretata da Gal Gadot
sembra non si sposasse con la visione di Gunn e Safran.
Con la cancellazione del film, ciò
di cui questo avrebbe dovuto trattare è rimasto un mistero, che
probabilmente non verrà mai del tutto chiarito. L’insider @CanWeGetSomeToast, tuttavia, ha
ora riportato tramite Twitter alcuni dettagli di quella che avrebbe
dovuto essere la trama del film. Come riportato, Wonder
Woman 3 sarebbe stato ambientato ai giorni nostri,
successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in
The Flash. Secondo quanto riferito,
altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben
Affleck, sarebbero apparsi nel film.
Questi sono solo dettagli non
ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra
decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge
durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al
1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare Wonder Woman nel presente,
comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi. Con
la cancellazione del progetto,
tuttavia, questi piani sono stati abbandonati. Ad agosto, in
realtà, Gal Gagot aveva rivelato che, per quanto ne sapeva,
James
Gunn e Peter Safran stavano infine progettando di
sviluppare un Wonder Woman 3, con lei di nuovo nel
ruolo principale.
Un successivo rapporto ha però confutato i commenti di
Gadot su Wonder Woman 3, ma ci sono ancora voci
persistenti secondo cui sarebbe effettivamente destinata a tornare
come Diana nel DCU. Ancora una volta, questo non sarebbe
particolarmente sorprendente, dal momento che Gunn recentemente è
apparso per confermare che alcuni attori che hanno già avuto un
ruolo nel DCEU torneranno ad interpretare quegli stessi personaggi
anche nel DCU. La Wonder Woman di Gadot potrebbe dunque
ancora avere un futuro e, magari, il suo agognato terzo film.
La data di uscita di True
Detective: Night Country è stata
fissata per la prossima serie HBO e oggi
arrivaun nuovo teaser trailer dello show che si
presenta una delle serie tv più attese dell’anno.
True Detective: Night
Country debutterà su HBO domenica 14
gennaio dalle 21:00 alle 22:00 ET/PM. La serie tv in Italia
dovrebbe arrivare su SKY e in streaming su NOW.
Creata, scritta e diretta da Issa
Lòpez, True
Detective: Night Country torna con protagoniste
Jodie Foster, premio Oscar per Sotto
Accusa e Il Silenzio degli Innocenti, e Kali Reis
(Catch the Fair One). Con loro nel cast John Hawkes
(candidato agli Oscar per Un Gelido Inverno), Christopher
Eccleston (Doctor Who), Fiona Shaw (Harry
Potter) e Anna Lambe (The Grizzlies). Creato da
Nic Pizzolatto, True Detective è stato presentato
in anteprima originariamente su HBO nel 2014. La prima stagione
aveva come protagonisti Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Colin
Farrell e
Rachel McAdams hanno guidato la carica nella seconda
stagione, con
Mahershala Ali e Carmen Ejogo che hanno preso il posto
della terza stagione.
Cosa sappiamo su True Detective: Night Country?
Nella quarta stagione, quando la
lunga notte invernale cala a Ennis, in Alaska, i sei uomini che
gestiscono la Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza
lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers
(Foster) ed Evangeline Navarro (Reis) dovranno affrontare i loro
demoni e l’oscurità per scoprire segreti sepolti e ben custoditi
dal ghiaccio.
Issa López è showrunner, creatrice,
regista ed executive producer. Jodie Foster, oltre ad essere
protagonista, è anche executive producer insieme a Barry Jenkins,
Adele Romanski, Mark Ceryak di PASTEL e Alan Page Arriaga. Per
Anonymous Content hanno lavorato come executive producers Mari Jo
Winkler, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e
Nic Pizzolatto. True
Detective: Night Country Prossimamente in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW
Un nuovo teaser trailer della
quinta stagione di Fargosi concentra sul personaggio di
Jon Hamm. Nel teaser, l’ex attore di
Mad Men entra con sicurezza in una tavola calda e
chiede un caffè.“Ambientato nel Minnesota e nel
Nord Dakota, nel 2019, dopo che una serie inaspettata di eventi che
mettono Dorothy ‘Dot’ Lyon (Juno
Temple) nei guai con le autorità, questa
apparentemente tipica casalinga del Midwest viene improvvisamente
ripiombata in una vita che pensava di aver abbandonato”, si
legge nella sinossi ufficiale. “Lo sceriffo del North
Dakota Roy Tillman (Hamm) è alla ricerca di Dot da molto
tempo.”
Quando debutterà la quinta stagione di
Fargo?
La quinta stagione di Fargo,
composta da dieci episodi, debutterà negli USA il 21 novembre su
FX. Gli episodi saranno disponibili anche su Hulu. In Italia
la serie sarà programmata su, STAR, canale per adulti di
Disney+. La sinossi della
quinta stagione di Fargo
recita in parte: “Dopo una serie inaspettata di eventi che mettono
Dorothy ‘Dot’ Lyon (Temple) nei guai con le autorità, questa
apparentemente tipica casalinga del Midwest viene improvvisamente
ripiombata in una vita che pensava di aver abbandonato”. Il cast
della quinta stagione di Fargoanche
Jon Hamm, Jennifer Jason Leigh, Joe Keery, Richa Moorjani,
Lamorne Morris, Dave Foley, David Rysdahl, Sam Spruell, Jessica
Pohly e Nick Gomez.
Fargo
è prodotto da Hawley, che funge da showrunner, scrittore e regista,
e dalla sua società di produzione 26 Keys, dal produttore esecutivo
Warren Littlefield e dalla sua società di produzione The
Littlefield Company. I produttori esecutivi sono Steve Stark,
Kim Todd, Joel ed Ethan Coen. La serie è prodotta da MGM
Television e FX Productions, con MGM Television che funge da studio
principale. È distribuito a livello internazionale da Amazon e
MGM Studios Distribution.
Il primo film del rinnovato universo
DC, Superman:
Legacy, sembra in fin dei conti destinato a
ritardare le proprie riprese a causa degli effetti delle
interruzioni dovute agli scioperi WGA e SAG-AFTRA. Secondo Variety, il set del film
sarebbero dovuto entrare in funzione nel 2024, ma sembra ora che
invece di girare subito all’inizio del nuovo anno come
originariamente previsto, il progetto potrebbe battere il suo primo
ciak più a ridosso della primavera. Né il regista e sceneggiatore
JamesGunn né la Warner Bros. hanno
però ad ora risposto alle notizie secondo cui ci sarebbe questo
rinvio di qualche settimana.
Anche se lo sciopero degli scrittori
si è concluso il 25 settembre,
dopo 148 giorni, grazie a un accordo contrattuale con l’Alleanza
dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP), lo sciopero
degli attori SAG-AFTRA è ancora in corso. Tuttavia, anche per
questo sciopero si prevede che le trattative per nuovi accordi
riprenderanno già dalla prossima settimana, con la risoluzione del
problema che non dovrebbe essere lontana. Nonostante i possibili
ritardi sulla data di inizio delle riprese, l’uscita di
Superman: Legacy è
ad ora ancora fissata per l’11 luglio 2025 e la
Warner Bros. potrebbe spingere sull’acceleratore affinché tale data
venga rispettata.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman: Legacy, scritto e
diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.
Il nuovo film di M.
Night Shyamalan, Good
Grades, ha ottenuto un accordo ad interim
conSAG-AFTRA per iniziare la produzione questo
ottobre.Secondo World
of Reel, le riprese di Good Grades di M.
Night Shyamalan inizieranno il 16 ottobre 2023. Al momento
non si conoscono altri dettagli sul film a parte il fatto che sarà
girato in Canada.Mentre lo sciopero della Writers
Guild of America (WGA) è terminato il 27 settembre, la Screen
Actors Guild-Federazione americana degli artisti televisivi e
radiofonici (SAG-AFTRA) continua a scioperare in questo momento nel
tentativo di garantire salari migliori, protezione contro
l’ intelligenza artificiale e
altro ancora per gli attori. La maggior parte delle produzioni
hollywoodiane hanno temporaneamente sospeso la produzione a causa
dello sciopero; tuttavia, SAG-AFTRA concede accordi provvisori
a determinati titoli consentendo loro di continuare le
riprese.
Good Grades
non è l’unico film a cui Shyamalan sta lavorando
Nel febbraio 2023, M.
Night Shyamalan ha firmato un accordo pluriennale di regia
e produzione con laWarner Bros. per
sviluppare una manciata di progetti originali per lo
studio. Quando è stato annunciato l’accordo, è stato rivelato
anche il prossimo progetto di Shyamalan: Trap.Anche i dettagli sulla trama e sul casting di Trap
sono scarsi in questo momento. Le riprese del film sono
iniziate in Pennsylvania settimane prima dell’inizio dello sciopero
SAG-AFTRA e attualmente la data di uscita è il 2 agosto
2024.
“Ho una nuova idea che ho
iniziato a scrivere“, ha detto Shyamalan
a NME all’inizio
di quest’anno. “Uscirà nel 2024 ed è molto, molto
emozionante. È un thriller. È molto insolito e molto
nuovo rispetto a quello che ho provato a fare [recentemente], ma mi
sento molto entusiasta della storia, tanto che non vedo l’ora di
raccontarvela, ragazzi.”Anche la figlia di
Shyamalan, Ishana Night
Shyamalan, sta lavorando con la Warner
Bros. al suo film d’esordio, The
Watchers, con
Dakota Fanning, Georgina Campbell e Olwen
Fouéré. Prodotto da M. Night
Shyamalan, The Watchers ha anche ricevuto
un accordo provvisorio dal SAG-AFTRA per filmare durante lo
sciopero. L’uscita è prevista per il 7 giugno 2024.
Con il concludersi dello sciopero
degli sceneggiatori, arrivano i primi aggiornamenti sulla riprese
dei lavori dei film rimasti sino ad oggi in sospeso. Un rapporto di
Variety afferma ora che la
Warner Bros. Discovery sta dando priorità assoluta al lavoro di
Matt Reeves affinché concluda della sceneggiatura
di The Batman – Parte
2. Il processo di sviluppo della storia
dell’atteso film sequel è infatti rimasto sospeso per un lungo
periodo di tempo, ma dato che il film è indicato tra quelli
priorità assoluta, è possibile che la sequenza temporale della
produzione non subirà grosssi cambiamenti.
L’uscita di The Batman – Parte 2 è attualmente
prevista per il 3 ottobre 2025. I film sui
supereroi normalmente iniziano ad essere girati circa un anno prima
della data di uscita. Seguendo questa logica, le riprese del sequel
di The Batman – Parte 2
dovrebbero iniziare entro ottobre 2024. A febbraio di quest’anno,
tuttavia un rapporto affermava che il film sarebbe entrato in
produzione a novembre 2023, ma con lo sciopero della WGA che ha
ritardato il completamento della sceneggiatura e con lo sciopero
degli attori ancora in corso, questo scenario è ormai fuori da ogni
discussione.
Sebbene non sia emersa alcuna
conferma ufficiale relativa a quando le riprese di The Batman – Parte 2 potrebbero
iniziare, l’inizio della produzione nei primi mesi 2024 sembra ora
lo scenario più realistico. Se ciò venisse confermato, il che – a
giudicare dalla decisione della Warner di accelerare sul
completamento della sceneggiatura del film – sembra probabile,
molto probabilmente la data di uscita ad ora stabilita potrà essere
rispettata. Non è però noto quanto manchi al completamento dello
script, ma con Reeves che ha ora ripreso i lavori su di esso, i
prossimi mesi saranno senz’altro decisivi per il futuro del
progetto e le sue tempistiche.
The Batman – Parte 2: tutto quello che sappiamo sul
film
Quando è stata annunciata la nuova lista DCU,
James
Gunn ha confermato che i film di Reeves rimarranno
separati dalla DCU, quindi questo
film, insieme al sequel Joker: Folie à Deux di
Todd Phillips, sarà considerato un racconto di
“Elseworlds”. Finora si sa poco della trama di The Batman – Parte 2, anche se
è certo che Robert Pattinson
tornerà nei panni del Cavaliere Oscuro protagonista. Il primo film
ha preso introdotto il Joker e lasciato vivo
l’Enigmista imprigionato ad Arkham, quindi uno o entrambi questi
iconici antagonisti potrebbero tornare nel nuovo film.
Si avrà poi un spin-off Il
Pinguino, personaggio interpretato da Colin Farrell e
presente in The
Batman. Se anche The Batman – Parte 2 dovesse
avere successo, è probabile che si decida di espandere
ulteriormente tale universo narrativo, includendo nuovi personaggi
e nuovi villain, magari con opere a loro interamente dedicate. Al
momento, oltre al ritorno di Il Pinguino e
dell’Enigmista di Paul Dano, per
The Batman – Parte 2 si vocifera che i villain possano
essere il Joker brevemente interpretato da
Barry Keoghan nel primo film e Clayface.
Netflix
ha diffuso il trailer di
Sorella Morte (Sister Death), il prossimo film horror
religioso originale, che debutterà in tempo per Halloween e fungerà
da prequel del film Veronica del 2017.
Sorella Morte (Sister Death) segna il ritorno del
regista Paco Plaza nell’universo di Veronica e sarà presentato in
anteprima mondiale sulla piattaforma Netflix il 27
ottobre dopo la presentazione ufficiale al Sitges Film
Festival che avverrà il 5 ottobre.
“Nella Spagna del dopoguerra,
Narcisa, una giovane novizia dotata di poteri soprannaturali,
arriva in un ex convento, ora una scuola femminile, per diventare
insegnante”, si legge nella sinossi ufficiale. “Con
il passare dei giorni, gli strani eventi e le situazioni sempre più
inquietanti che la tormentano la porteranno alla fine a svelare la
terribile matassa di segreti che circondano il convento e
perseguitano i suoi abitanti.” Dai un’occhiata al trailer di
Sister Death qui sotto:
Il cast di Sorella Morte (Sister Death)
Sorella Morte (Sister Death), sceneggiato daJorge
Guerricaechevarria(‘Hasta
el cielo’, ‘Las leyes de la frontera’),
vede protagonistiAria
Bedmar(‘El
silencio’, ‘Dime quien soy’),Almudena
Amor(‘El
silencio’, ‘La abuela ‘),Maru
Valdivielso(‘Verónica’,
‘Historias para no dormir’),Luisa
Merelas(‘Quien
a hierro mata’, ‘Elisa y Marcela’),Chelo
Vivares(‘30
monedas’, ‘Desaparecidos’),Consuelo
Trujillo(‘Veronica’,’Adiós’) e
le nuove arrivateSara
Roch,Olimpia
Roch,Adriana
Camarena,Martina
DelgadoeClaudia
Fernandez Arroyo,prodotto
daEl
Estudio,una
società di produzione formata daEnrique
López Lavigne(‘Verónica’,
‘La abuela’),Pablo
Cruz(‘Fear
the Walking Dead’, ‘El baile de los 41’)
eDiego
Suarez Chialvo(‘Le
nostre signore’, ‘Le regole del mattatoio’).Sister
Deathsarà
il film di apertura della 56esima edizione del Festival
Internazionale del Cinema Fantastico della
Catalogna.
In sala dal 28 settembre, The
Creator è la nuova avventura originale cyberpunk
ideata da Gareth Edwards che porta tutti gli
spettatori in un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale è
diventata una realtà quotidiana, una vera e propria “etnia”, che
entra in contrasto con l’umanità in una guerra di
sopravvivenza.
Dopo oltre un secolo di storia del
cinema, però, è sempre più complicato inventare storie che siano
effettivamente originali, un po’ perché in questo momento storico
il cinema è affollato di saghe, adattamenti, sequel e film tratti
da altro materiale, un po’ perché sembra normale che nel corso dei
decenni, molte menti hanno provato a raccontare la loro
immaginazione. E quello che Gareth Edwards fa con
The
Creator è proprio questo: prendere spunto da quello
che è stato per cercare di trovare una sua strada per un racconto
sci-fi originale. Ma quali sono i film a cui si ispira
The
Creator?
In un’intervista riportata da
/Film, a un mese dall’uscita di
The
Creator, Edwards ha elencato in questo modo le sue
fonti di ispirazione per la storia del film: “…c’è un film
intitolato Baraka. Il direttore della fotografia di Koyaanisqastsi
ha diretto un altro film intitolato Baraka, che penso sia uno dei
più grandi film mai realizzati. Lone Wolf and Cub, che è una serie
manga giapponese, ma ci sono anche un sacco di film. Ce ne sono di
davvero ovvi, come ‘Apocalypse Now’ e ‘Blade Runner’, e immagino,
in termini di dinamica, forse un po’ di ‘Rain Man’. È una specie di
viaggio con qualcuno normale e qualcuno un po’ speciale, diverso,
comunque tu voglia dirlo. E ‘Paper Moon’, quel tipo di
dinamiche.”
Baraka/Koyaanisqastsi
Koyaanisqatsi è un
film sperimentale non narrativo del 1982 di Godfrey
Reggio, e Baraka è un documentario non
narrativo del 1992 di Ron Fricke, direttore della
fotografia di Koyaanisqatsi. Questi due film sono
in gran parte senza dialogo e pensati come una sorta di poemi
sinfonici sulla dicotomia tra il mondo naturale, la tecnologia e il
nostro rapporto con essa. Il tema è molto simile a quello che ci
presenta The
Creator, anche se in questo caso l’influenza una parte
di questa influenza riguarda anche l’aspetto visivo del film, non
solo quello tematico. anche essere visiva.
Lone Wolf and Cub
Probabilmente se n’è
sentito parlare di più all’indomani dell’uscita della prima
stagione di The
Mandalorian. Si tratta di un famoso manga giapponese
che racconta la storia di un samurai che deve proteggere un bambino
nel corso di un viaggio. Ecco che il parallelo con la serie del
franchise di Star
Wars appare evidente. Non solo. Anche in occasione dell’uscita
della serie di The Last of
Us, è stato scomodato sempre questo riferimento (con
buona pace di Pedro Pascal che è diventato a tutti gli
effetti il “lone wolf” del titolo originale). Con un soldato e una
bambina “artificiale” come protagonisti assoluti della storia,
The
Creator si inserisce perfettamente in questa
tradizione narrativa e si capisce perfettamente il riferimento che
Gareth Edwars ha estrapolato dal manga.
Blade Runner
Si tratta,
a onor del vero, del riferimento più chiaro per chi ha già visto il
film. Siamo in un futuro distopico, l’Intelligenza
Artificiale ha raggiunto livelli di verosimiglianza con
gli esseri umani davvero altissimi tanto da sviluppare desideri e
sentimenti, i profili delle città appaiono futuristici, al neon,
eppure vecchi e arrugginiti, invecchiati. L’estetica e l’etica di
Blade Runner trasuda da The
Creator, in cui tutti quegli elementi sono davvero il
centro della narrazione, il suo cuore più caldo.
Come dimostrato anche nella
sua prospettiva sul franchise di Star Wars,
Rogue One: A Star Wars Story, Gareth
Edwards ha un debole per i film di guerra alla vecchia
maniere. Non solo, in questo film in particolare dimostra
abbastanza chiaramente il suo debito al capolavoro di Coppola: in
The
Creator si combatte una guerra in cui gli invasori
statunitensi vogliono porre fine all’esistenza di un’etnia
(sintetica) che si è stabilita in pochi e piccoli villaggi di
quella che si fa chiamare Nuova Asia. Se non ricorda la guerra in
Vietnam questo, non sappiamo cos’altro dire!
Rain Man
Per quanto riguarda la
citazione a Rain Man, questa forse è la meno
chiara. La dinamica trai fratelli interpretati da Tom
Cruise e Dustin Hoffman nel film di
Barry Levinson potrebbe ricordare quella
riproposta da Joshua e Alfie, con un uomo disilluso che si imbarca
in un’avventura con una persona speciale, con doti e abilità che
queste persona stessa non comprende.
Paper Moon
Anche in questo caso, il
riferimento principale sembra riferirsi alla dinamica trai
personaggi principali. In Paper Moon, Moses e
Abbie hanno una parabola molto simile a quella di Joshua e Alfie,
anche se il film di Peter Bogdanovich ha un finale riconciliatorio
e i toni sono decisamente più vicini alla commedia on the road che
al dramma action sci-fi.
Star Wars
Non è un riferimento che
Gareth Edwards ha inserito nel suo elenco
nell’intervista riportata da /Film, tuttavia il debito che
The
Creator deve a Star Wars è innegabile e abbraccia sia
una serie di spunti visivi e scenografici, che delle intuizioni
della storia. Innanzitutto la concezione di un mondo
ipertecnologico in cui gli strumenti tecnici avanzati hanno un
aspetto vecchio e polveroso, a indicarne la lunga permanenza nel
mondo, ricorda da vicinissimo quello che è l’aspetto di maggior
pregio della messa in scena di Guerre Stellari e di tutta la prima
trilogia (recuperato in parte dalla trilogia sequel).
Ma a parte molti altri piccoli
dettagli visivi, è innegabile che la grande astronave Nomad,
utilizzata per individuare i villaggi abitati dai robot senzienti
assomiglia da vicinissimo alla Morte Nera e che solo distruggendo
la stazione spaziale si può dare alla resistenza una possibilità di
sopravvivere. Peccato che a Joshua vada un po’ peggio che a Luke,
ma il risultato alla fine è lo stesso e alla speranza è permesso di
sopravvivere. Infinine, anche i non detti relativi ai “genitori” e
all’origine di Alfie potrebbero ricordare un qualche modo le
questioni familiari così care all’universo di Star Wars.
Nella giornata di ieri è scomparso l’attoreMichael Gambon,
noto per aver interpretato Albus Silente a partire dal terzo film
della saga di Harry Potter. Gambon viene ora
ricordato dai suoi co-protagonisti di quei film, dai fan e da tutta
Hollywood, a partire proprio dal protagonista della saga, Daniel
Radcliffe, che scrive “Il mondo è diventato molto
meno divertente“. “Michael Gambon è stato uno degli attori
più brillanti e disinvolti con cui abbia mai avuto il privilegio di
lavorare, – ha aggiunto l’attore – ma nonostante il suo
immenso talento, la cosa che ricorderò di più di lui è quanto si
divertiva a fare il suo lavoro. Sono così triste nel
sapere che se n’è andato, ma sono così grato di essere una delle
persone fortunate che hanno potuto lavorare con lui”.
Rupert Grint – che
interpreta invece Ron Weasley – ha affermato tramite un post su
Instagram: ” “Mi ha affascinato da bambino ed è diventato un
mio modello personale per trovare il divertimento e le eccentricità
nella vita“. Al ricordo si è naturalmente unita anche
J.KRowling, che ha scritto su
Twitter: “La prima volta che
l’ho visto è stato in Re Lear, nel 1982. Se mi avessero
detto che quel brillante attore sarebbe apparso in qualsiasi cosa
avessi scritto, non ci avrei mai creduto. Michael era un uomo
meraviglioso oltre ad essere un attore eccezionale, ho adorato
lavorare con lui”.
Jason Isaacs,
che interpretava Lucius Malfoy nella serie, ha aggiunto: “La
più grande emozione di far parte dei film di Potter è stata che
[Michael Gambon] conosceva il mio nome e condivideva con me il suo
coraggioso e sporco senso di divertimento.” “Siamo
incredibilmente rattristati dalla notizia della scomparsa di Sir
Michael Gambon“, è stato invece scritto sull’account ufficiale
dei social media di “Harry Potter“. “Ha portato una
gioia incommensurabile ai fan di Harry Potter di tutto il mondo con
il suo umorismo, la sua gentilezza e la sua grazia. Terremo per
sempre il suo ricordo nei nostri cuori”.
Disponibile dal 7 settembre su
Netflix,
la
serie tedescaLa mia prediletta, tratta
dall’omonimo romanzo di Romy Hausman, ha
dimostrato di essere una delle storie di maggiore successo della
piattaforma, in questo inizio di autunno. La miniserie in sei
episodi è ancora saldamente nella top 10 dei prodotti più
visti di Netflix,
e uno dei motivi per cui riesce così bene a tenere il passo con i
contenuti che quotidianamente arrivano sulla piattaforma, è
sicuramente legato all’intricata trama e alle atmosfere da thriller
molto ben architettate.
La conclusione di La mia
prediletta, l’ordine delle cose viene ristabilito, con i
cattivi che vengono puniti e le vittime che sembrano poter sperare
in un futuro di riabilitazione e normalità. Ma qual è il vero
significato della conclusione della storia? Che cosa succede
davvero alla fine della miniserie? Ecco di seguito la
spiegazione del finale di La mia prediletta.
Attenzione: seguono spoiler.
Cosa racconta La mia
prediletta
Quando Jasmin Grass (Kim
Riedle) viene rapita in un parcheggio sotterraneo, si
ritrova rinchiusa in un piccolo appartamento senza finestre nel
mezzo di una foresta della Germania settentrionale. Il suo rapitore
– di cui non vediamo mai il volto – le tinge i capelli scuri di
biondo e la chiama “Lena”. Da quel momento in poi, è costretta a
vivere secondo le sue rigide regole e a prendersi cura dei “loro”
figli piccoli, Hannah (Naila Schuberth) e Jonathan
(Sammy Schrein). Dopo cinque mesi, Lena riesce a
fuggire dalla prigione in una fuga disperata e straziante, ma
presto si rende conto che non può nascondersi dal suo
aggressore.
Basata sull’omonimo romanzo tedesco
bestseller di Romy Hausmann (Liebes Kind),
La mia prediletta segue la storia di Jasmin/Lena e
dei bambini, rivelando come un caso irrisolto di persona scomparse
si risolve finalmente dopo 13 lunghi anni.
Chi è il rapitore/assassino in
La mia prediletta?
L’uomo senza volto che incontriamo
all’inizio, l’aguzzino di Jasmin e di altre donne, come scopriremo
man mano nella storia, non è altri che Lars Rogner
(Christian Beermann), titolare di una società di
vigilanza e sicurezza locale. Ha vissuto in libertà per tutti i 13
anni in cui l’investigatore del CID Gerd Bühling (Hans
Löw) ha cercato Lena Beck, la prima ragazza rapita, la
vittima originale.
Subito dopo che l’agente di polizia
Aida Kurt (Haley Louise Jones) arriva sulla scena
in cui si verifica l’incidente del primo episodio, scopre corpi di
donne che avevano tutte somiglianze con Lena/Jasmin – tutte sepolte
vicino alla scena dell’incidente, nei pressi di una base militare.
Aida e i suoi colleghi iniziano a indagare sulle carenze nella
sorveglianza e interrogano i dipendenti dell’azienda che monitora
la base e i dintorni, ma non riescono a interrogarne uno: lo stesso
proprietario dell’azienda.
Quando Aida va al quartier generale
dell’azienda nell’episodio 6 per verificare se hanno mai avuto un
contratto con la famiglia di Lena Beck, scopre che il sistema di
sicurezza in casa Beck di 13 anni prima era proprio offerto da
quella azienda. L’ultima chiamata risale a quando Lena venne
rapita. In un flashback, vediamo Lena Beck – la vera Lena
(Jeanne Goursaud) – che attiva accidentalmente il
sistema di allarme dopo essersi chiusa fuori mentre i suoi genitori
sono assenti. Lars arriva per aprire la casa e lei è così grata che
lo invita a prendere un gelato dopo.
Lena Beck era già incinta di Hannah
(il cui padre è un ex fidanzato) quando Lars la rapitsce, ma
Jonathan è il figlio di Lars e Lena. Lena dà alla luce un terzo
figlio in cattività, ma sia lei che la neonata Sara perdono la vita
dopo il parto. Così Lars comincia a “procurarsi” delle nuove Lena,
per sostituire l’originale. Ma tutte muoiono, fino a Jasmin, che
riesce a scappare.
Seraphina Maria Schweiger as Ines Reisig on the set of Liebes Kind,
Courtesy of Netflix 2023
Cosa succede alla fine di
La mia prediletta?
Dopo essersi ripresa dall’incidente,
Jasmin, in preda a un disturbo da stress post-traumatico e con
tendenze suicide, tenta di porre fine alla sua vita prima di
decidere invece di tornare nei panni di Lena. Ritorna dal suo
rapitore nell’episodio finale, ma Lars la vede nascondere un
coltello da cucina nella manica del cardigan tramite una telecamera
di sicurezza. E mentre il piccolo Jonathan vive in una clinica per
bambini che soffrono di traumi psicologici, vediamo invece una
Hannah impassibile accanto a Lars: la bambina è scappata dalla casa
dei nonni, i Beck, dov’era provvisoriamente in custodia, per
tornare dal “padre”/aguzzino.
E non c’è da stupirsi: nei
flashback, vediamo Jasmin usare la preziosa palla di vetro con la
neve di Jonathan per colpire Lars alla testa, questo gesto le
permette di scappare, nel primo episodio. Hannah le corre dietro e
vede Lena/Jasmin che viene investita da un’auto. Le due vengono
raggiunte da Lars, ferito alla testa ma cosciente. È proprio Hannah
a chiedere a Lars di salvare Jasmin, di “tenere questa mamma”,
perché le piace di più delle altre ed è quasi uguale alla prima (si
riferisce ovviamente alla Lena originale di cui conserva dei
ricordi).
Nell’episodio 6, Hannah si riunisce
con entrambi i “genitori”, mentre Gerd, l’investigatore, inizia a
rendersi conto che potrebbe finalmente essere in grado di mettere
insieme i pezzi del puzzle sulla scomparsa di Lena. Prima di
tornare a “casa” (ovvero la prigione senza finestre nel bosco),
Hannah implora suo padre di portarli al mare. Jasmin ha bisogno di
una pausa per il bagno e Lars la accompagna sulla riva, ma prima le
porta via il coltello che lui sapeva essere nella manica del
cardigan della donna. Quello che però non sa è che Jasmin ha un
frammento di vetro nascosto in un maxi assorbente dentro la
biancheria intima.
Mentre si è allontanata per
espletare i suoi bisogno (sempre all’ora stabilita dalle regole
ferree di Lars), Jasmin finge di svenire. Lars si gira e si
precipita a soccorrerla, ma quando la raggiunge, Jasmin si alza di
scatto e gli conficca il frammento di vetro nel collo. “Non sono
incinta”, dice. “Non sono Lena!” E mentre colpisce di nuovo il suo
aguzzino al collo, dice: “Sono Jasmin!”.
Mentre Hannah e Jasmin camminano
lungo il bagnasciuga, Lars muore dissanguato vicino alle dune e
i colleghi di Gerd esaminano i numerosi corpi sepolti vicino alla
base militare solo per scoprire che nessuno è la vera Lena Beck.
Prima di morire, Lars confessa che il corpo di Lena – insieme a
quello della sua neonata Sara – sono “nel giardino”. Alla fine
della serie, Gerd sta impacchettando i fascicoli del suo caso,
Jasmin vive di nuovo da sola, Jonathan è ancora in cura in clinica,
Hannah ha un incontro con un terapista e i Beck si sono uniti a un
gruppo di supporto. Hanno finalmente ritrovato Lena. “Lei è con
noi”, dice suo padre (Justus von Dohnányi).
Le foto ufficiali della seconda
stagione di Feud, Feud:
Capote vs. The Swans, il prossimo ritorno
dell’acclamata serie antologica biografica di Ryan
Murphy sono state rivelate attraverso l’account twitter di
Town &
Country. La prossima sarà sarà incentrata sul tradimento
dell’autore Truman Capote nei confronti di un
gruppo di donne dell’alta società di New York che furono colte di
sorpresa quando Capote iniziò a scrivere i loro
segreti e storie di vita reale nei suoi racconti. Si prevede che la
seconda stagione debutterà nel 2024 su FX. Feud:
Capote vs. The Swans uscirà su FX e Hulu negli
Stati Uniti e attraverso Disney+ a livello
internazionale quest’inverno.
Le foto forniscono un primo sguardo
al cast stellare guidato dalla candidata all’Oscar Naomi
Watts, che interpreterà il ruolo della redattrice di
Vogue Babe Paley. Il resto del cast
principale include Tom Hollander nei panni di
Truman Capote, Chloë Sevigny nei panni di CZ Guest, Demi
Moore nei panni di Ann Woodward, Diane Lane nei panni di Slim Keith,
Calista Flockhart nei panni della sorella minore
di Jackie Kennedy, Lee Radziwill, e Molly Ringwald
nei panni di Joanne Carson insieme al in ritardo Treat Williamss
come William S. Paley.
Vendetta Chic. It has a certain ring to it,
no? Our October cover stars, Diane Lane, Demi Moore, & Chloë
Sevigny, who take on Truman Capote’s Swan Battle Royale in Ryan
Murphy’s new series might agree. https://t.co/Tc4yrq3Qcppic.twitter.com/r58RDm1ctt
This winter, Diane Lane takes on the role of
Slim Keith, in Feud: Capote vs. the Swans. Keith was fictionalized
in Truman Capote’s “La Côte Basque, 1965” as Lady Ina Coolbirth.
pic.twitter.com/GTtfa14iMU
Demi Moore returns to our screens this
winter as none other than Ann Woodward, one of Truman Capote’s
former “Swans” in Feud: Capote vs. the Swans. pic.twitter.com/tBV5dcQg4z
In Ryan Murphy’s new show, Feud: Capote vs.
the Swans, the producer’s long-time collaborator, Chloë Sevigny
plays the glamorous C.Z. Guest, one of the only confidantes who
didn’t cut Capote off completely. pic.twitter.com/N2WuXaY2Ve
Dopo il successo di critica di
Feud: Bette e Joan del 2017, il dramma antologico
ritorna finalmente con il suo secondo capitolo, ancora una volta
ispirato a un altro famoso dramma della vita reale. Ambientato
negli anni ’70, Feud:
Capote vs. The Swans sarà basato sul libro bestseller
di Laurence Leamer Capote’s Women: A True Story of Love, Betrayal,
and a Swan Song for an Era. Ruota attorno al litigio tra Capote e
le sei donne mondane che originariamente lo consideravano un
amico.
La sinossi ufficiale del romanzo
recita: “L’autrice bestseller del New York Times Laurence
Leamer rivela la complessa rete di relazioni e scandalose storie
vere dietro l’ultimo romanzo mai pubblicato di Truman Capote,
Answered Prayers: gli oscuri segreti, il tragico glamour e il
tradimento finale di Capote nei confronti del gruppo di le amiche
che chiamava i suoi “cigni”. Barbara Paley, Gloria Guinness,
Marella Agnelli, Slim Hayward, Pamela Churchill, CZ Guest, Lee
Radziwill: erano il brindisi della New York di metà secolo, ognuna
bella e distinta a modo suo. Capote fece loro amicizia, ricevette
le loro più profonde confidenze e si ingraziò nelle loro vite. Poi,
in un colpo solo, li ha traditi nel modo più sorprendente e
sorprendente possibile”.
Il dramma di fantascienza
giapponese Alice in
Borderlandtornerà per la terza stagione
suNetflix.E’ quando apprendiamo dalThe Hollywood
Reporterche rivela Netflix ha ufficialmente rinnovato
Alice in Borderland per la terza stagione.
Minyoung Kim, vicepresidente dei contenuti di Netflix
per l’Asia Pacifico, ha annunciato il rinnovo durante un discorso
programmatico alla conferenza APOS sull’industria
dell’intrattenimento e dei media a Bali, in Indonesia.
Non sorprende che Netflix
scelga Alice in Borderland per un’altra stagione,
dato l’enorme successo dello show finora. Quando la seconda
stagione è uscita lo scorso dicembre, è diventata il titolo più
visto della storia di Netflix in
Giappone, superando anche i titoli anime della piattaforma. La
serie ha inoltre accumulato 200 milioni di ore di visualizzazione
in tutto il mondo, entrando nella Top 10 di Netflix
in oltre 90 paesi e conquistando il primo posto in 17 di
essi.
Di cosa parla Alice in
Borderland?
Alice in
Borderland è basato sul manga omonimo
di Haro Aso. La serie è incentrata
sul giocatore ossessivo Ryōhei Arisu (Kento Yamazaki) e
sull’alpinista Yuzuha Usagi (Tao Tsuchiya). I due si ritrovano
misteriosamente in una realtà alternativa e desolante di Tokyo,
dove sono costretti a competere in giochi pericolosi per
sopravvivere.
La serie live-action ha
presentato la sua prima stagione su Netflix nel
dicembre 2020, mentre la seconda stagione è arrivata quasi
esattamente due anni dopo. Oltre a Yamazaki e Tsuchiya, nel
cast figurano Nijirō Murakami, Ayaka Miyoshi, Dori
Sakurada, Aya Asahina e altri. Shinsuke
Satoè regista e co-sceneggiatore. Le stagioni 1 e 2
di Alice in Borderland sono attualmente in streaming su Netflix. La
terza stagione non ha ancora una data di uscita.
In quest’ultime novità di
settembre al cinema ci sono sono molti titoli tra cui tre
tra i più attesi di questo mese. In sala intanto è già possibile
vedere, anzi per molti tra gli amanti e fruitori del horror
rivedere, uno dei film più spaventosi di sempre
L’Esorcista. Il lungometraggio del compianto
William Friedkin, morto ad agosto, torna nelle sale in
occasione del centesimo anniversario della Warner
Bros e del cinquantesimo del film stesso.
Questa versione restaurata in 4K è quella che è stata presentata in
prima mondiale nella sezione Venezia Classici in
occasione della Mostra
del Cinema di Venezia 2023. Ma non finirà qui con la pellicola
cult del 1973 anzi agli inizi di Ottobre uscirà un nuovo sequel
intitolato
L’Esorcista – Il credente che vedrà ben due possessioni e il
ritorno dell’attrice
Ellen Burstyn che riprende il ruolo di Chris MacNeil, la madre
della bambina indemoniata Regan.
Vediamo insieme le ultime
novità di settembre in sala
Asteroid City
Dopo il passaggio in Concorso alla
Festival del cinema di Cannes, con un ritardo di mesi a
differenza di mezzo mondo, esce nei nostri cinema
Asteroid City. Questo film del regista texano, ma europeo
d’adozione, si svolge in un’immaginaria città americana nel deserto
nel 1955. Con una sceneggiatura ideata dal regista
Wes Anderson e da
Roman Coppola il nuovo lungometraggio racconta di un convegno
di Junior Stargazer e Space Cadet, organizzato per riunire studenti
e genitori che viene sconvolto da un bizzarro e inaspettato
incontro del terzo tipo con un extraterrestre. Nel cast spiccano
nomi celebri come
Tom Hanks,
Scarlett Johansson,
Tilda Swinton, Edward Norton, Jason Schwartzman,
Jeffrey Wright, Bryan Cranston, Adrien Brody, Liev Schreiber,
Rupert Friend, Maya Hawke, Steve Carell, Matt Dillon, Willem Dafoe,
Margot Robbie e Jeff Goldblum.
Non credo in
niente
Non credo in niente è l’unico italiano tra le ultime novità di
settembre ed è l’opera prima del regista
Alessandro Marzullo proiettato in anteprima e fuori
competizione quest’estate alla
Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2023. La trama
principale è un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi,
alla soglia dei tanto terrificanti trent’anni, che non vogliono
rinunciare alle proprie passioni nonostante il loro progetto di
vita stia prendendo una direzione totalmente diversa. Una delle
particolarità del film, oltre al fatto che il filmmaker italiano ha
girato in pellicola Super 16mm, è che possiede un’unica location
cioè un camion che vende panini e bibite di Roma suddivisi in tre
storie ma che non s’incrociano mai. I protagonisti sono
interpretati dai giovani attori Mario Russo, Demetra
Bellina, Renata Malinconico, Giuseppe Cristiano.
PAW Patrol – Il super film
PAW
Patrol – Il super film è il sequel di PAW Patrol – Il
film uscito al cinema nel 2021. Questo film
d’animazione basato sulla serie animata PAW Patrol
creata da Keith Chapman tanto amata dai bambini trasformerà i loro
beniamini in veri e propri supereroi. I cuccioli di Adventure City
dovranno affrontare il loro acerrimo nemico, il sindaco Humdinger,
che quando evaderà di prigione e si unirà a Victoria Vance, una
scienziata ossessionata dal meteorite che ha donato i superpoteri
ai Mighty Pups.
Talk to Me
Talk to Me è un horror soprannaturale ed è prodotto da
A24, lo studio che ormai è sinonimo di qualità
ma anche specializzato nel terrore e nell’orrore. Presentato in
anteprima al
Sundance Film Festival questo lungometraggio australiano a
basso costo è diretto diretto dagli youtuber Danny e
Michael Philippou. La trama narra di un gruppo di ragazzi
che scoprono il modo di evocare gli spiriti attraverso una strana
mano imbalsamata. Una volta però evocati gli spettri, questi i
protagonisti si ritroveranno intrappolati in un vortice di terrore
formato da misteriose forze soprannaturali che vengono magicamente
sprigionate dall’arto umano. Il cast comprende Sophia
Wilde,
Miranda Otto, Alexandra Jensen, Joe Bird, Otis Djanji e
Zoe Terakes.
The Creator
Questo sci-fi a firma di
Gareth Edwards è la storia di Joshua, un ex agente delle forze
speciali, che viene reclutato per dare la caccia e uccidere il
Creator, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA.
The Creator, è ambientato dopo un evento catastrofico cioè la
decimazione di Los Angeles da parte dell’intelligenza artificiale,
dove i governi occidentali rispondono mettendo al bando i robot a
differenza della Nuova Asia invece che continua nello sviluppare
queste tecnologie. Tutto cambia però quando il protagonista,
interpretato da
John David Washington, scoprirà che l’arma pericolosa possiede
le sembianze di un bambino in grado di riflettere sulla propria
esistenza e avere sentimenti. Nel cast oltre al figlio di Denzel
Washington anche le attrici
Gemma Chan e
Allison Janney.
The Palace
È capodanno dell’anno 2000, quello
del millennium bug, e in un hotel a cinque stelle
sulle alpi svizzere gli ospiti estremamente ricchi e benestanti si
preparano a festeggiarlo con un po’ di paura generica del disastro.
Questa è la sintesi che racchiude in poche parole la trama di
The Palace, il nuovo film di
Roman Polanski presentato in anteprima e fuori concorso alla
80esimaMostrad’artecinematograficadiVenezia.
Questa commedia tra le ultime novità di settembre strizza l’occhio
allo stile irriverente di Ruben Ostlund e vede tra i suoi
protagonisti l’attore americano
Mickey Rourke ma anche il nostro
Fortunato Cerlino.
Appleha rilasciato una clip esclusiva del prossimo
Killers of the Flower
Mooncon Leonardo
DiCaprio e Lily
Gladstone. Il film arriva nelle sale il 20
ottobre 2023.Nella clip, Ernest Burkhart di Leonardo DiCaprio sta cercando di affascinare
la Mollie di Gladstone mentre la porta in giro per la città.
Burkhart e Mollie alla fine si sposano, ma la loro storia d’amore
segue presto una tragedia quando i membri della famiglia di Mollie
nella nazione Osage vengono misteriosamente assassinati.
Killers of the Flower
Moon, il film
Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura
con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A
Star is Born. Leonardo
DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un
potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily
Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e
Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI
incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche
Brendan Fraser e John Lithgow.
Killers
of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga
data Leonardo DiCaprioe
Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio
Oscar
Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone,
Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi,
William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy,
Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è
diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione
di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way
Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.