Tratto dall’omonimo romanzo di
Diana Wynne Jones, già autrice del libro “Il
castello errante di Howl” da cui è stato tratto il capolavoro
di animazione di Hayao Miyazaki. Anche in questo caso è stato lo
stesso Hayao Miyazaki a proporre l’adattamento di
Earwig e la Strega allo Studio Ghibli, che ha
accolto la proposta decidendo di sperimentare per la prima volta
l’animazione completamente in CGI 3D e affidandone la regia a Goro
Miyazaki.
Earwig e la Strega, la trama
Earwig è una
ragazzina di 10 anni cresciuta in orfanotrofio, per lei una casa
fantastica in cui riesce ad ottenere tutto quello che desidera. La
sua vita cambia quando viene adottata da Bella Yaga e Mandragora,
una stranissima coppia con incredibili poteri magici.
Sky presenta il nuovo film
Sky Original RITORNO AL
CRIMINE, atteso sequel di “Non ci resta che
il crimine”. Il film, nuovamente diretto da
Massimiliano Bruno, che ne è anche sceneggiatore
con Alessandro Aronadio, Andrea Bassi e Renato
Sannio, è prodotto daFulvio e Federica
Lucisano ed è una produzione Italian International
Film – Gruppo Lucisano con Rai
Cinema.
RITORNO
AL CRIMINE, arriverà in prima assoluta
lunedì 12 luglio su Sky Cinema e in streaming su
NOW. Da non perdere il primo capitolo della comedy
saga, Non ci resta che il crimine, che verrà riproposto il
10 luglio alle 21.15 su Sky Cinema e in streaming su NOW.
Torna un cast all star con
Alessandro Gassmann, Marco
Giallini, Edoardo Leo e Gian
Marco Tognazzi, cui si aggiungono Carlo
Buccirosso, Giulia Bevilacqua,
Massimiliano Bruno eGianfranco
Gallo, e con la partecipazione di Loretta
Goggi.
RITORNO
AL CRIMINE è una storia rocambolesca e fantasiosa che
spazia dal genere della commedia a quello dell’action movie e gioca
sul cliché dei viaggi nel tempo. Se in “Non ci resta che il
crimine” i protagonisti si erano messi nei guai con la banda
della Magliana, qui gli antagonisti sono dei camorristi di
periferia e il campo dello scontro si allarga da Roma a Napoli. Nel
film, il cui titolo è un omaggio alla saga di Ritorno al
Futuro, il racconto si alterna tra una Napoli vintage nel
1982, bellissima ma pericolosa, e una Napoli contemporanea, frivola
ma non meno pericolosa. Tra inseguimenti e sparatorie tipici dei
film poliziotteschi degli anni 70 e il gergo metropolitano quasi
incomprensibile, i protagonisti Gassmann, Giallini, Leo e Tognazzi
mostrano il loro lato più comico e divertente.
Il regista Massimiliano
Bruno ha commentato: «Una grande uscita in un momento
positivo, dopo un anno e mezzo di sacrifici. Siamo felici di far
divertire il nostro pubblico durante questa che si preannuncia come
l’estate della rinascita. Sono davvero contentissimo di
ricominciare. E non è finita qui...»
SINOSSI – Per
inseguire una donna che scappa possono esserci varie ragioni, o è
la donna della vita oppure è una che ha trafugato un sacco di
soldi. E così Sebastiano (Alessandro Gassmann), Moreno (Marco
Giallini), Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) e Gianfranco
(Massimiliano Bruno) si ritrovano a Montecarlo sulle tracce della
dirompente ragazza che aveva rapito il cuore di uno e i soldi di
tutti. Ma nel frattempo la vita va avanti e prende strade
inaspettate, e i quattro amici di sempre dovranno fare i conti con
un marito, Ranieri (Carlo Buccirosso), spregiudicato mercante
d’arte, una figlia contesa, Lorella (Giulia Bevilacqua), e un boss,
Renatino (Edoardo Leo), più implacabile che mai e con un passato
che torna con le pistole in pugno e intenzioni tutt’altro che
pacifiche. Gianfranco Gallo interpreta un fantomatico
camorrista detto O’ Rattuso.
RITORNO AL
CRIMINE, il 12 luglio in prima assoluta su Sky Cinema e NOW e
disponibile on demand
Dopo Wandavision
che ha sorpreso il suo pubblico e The Falcon and The Winter Soldier che invece
lo ha fatto tornare a territori sicuri, conosciuti e amati,
LOKI
è la nuova serie che ci riporta nel MCU, e arriva direttamente su
Disney+ da mercoledì 9 giugno, per un
episodio a settimana, per le prossime sei settimane. Alla guida di
questa nuova avventura c’è naturalmente Tom
Hiddleston, che interpreta il Dio degli Inganni ormai da
dieci anni.
“Quando ho saputo che avrei di
nuovo interpretato LOKI
sono stato travolto da un misto di delizia e sorpresa, penso sia la
descrizione più accurata che posso fornire” spiega Hiddleston,
che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della
serie insieme agli interpreti Owen Wilson (Mobius
M. Mobius), Gugu Mbatha-Raw (Ravonna
Renslayer), Wunmi Mosaku (Hunter B-15) e ai
filmmaker Kevin Feige (produttore),
Michael Waldron (sceneggiatore) e Kate
Herron (regista).
Il ritorno di Loki
“Ero molto eccitato all’idea di
tornare – ha continuato Hiddleston – ma dovevo sgranchirmi
bene le braccia, perché la fine di LOKI
in Infinity War aveva un sapore così definitivo per il personaggio,
per il suo arco narrativo, però sapevo che in Endgame sarebbe
sparito in una nuvoletta grigia insieme al Tesseract, e quando i
creativi mi hanno spiegato che saremmo partiti proprio da lì,
allora ho pensato che ci sarebbero state tutte le possibilità da
esplorare.”
Kevin Feige,
produttore della serie e leader dei Marvel Studios ha parlato così della genesi
dello show: “Non lo sapevamo (che avremmo fatto una serie su
Loki, ndr) quando abbiamo girato Infinity War, ma lo sapevamo
quando abbiamo girato Endgame. Una delle mie cose preferite
all’uscita del cinema durante le proiezioni di Endgame è stata che
le persone dicevano che ci eravamo dimenticati di Loki, del fatto
che fosse sparito così nel nulla, e sapevamo che in produzione
c’era già lo show in arrivo su Disney+. Poi quando lo abbiamo
annunciato, è stato bello”.
A dirigere tutte le puntate della
serie è stata chiamata Kate Herron, la quale con
molto candore ha però ammesso che il suo coinvolgimento è stato
leggermente pilotato: “Non mi hanno scelta come regista, sono
stata molesta, ho stalkerato la produzione in un modo così
insistente, che alla fine mi hanno concesso di dirigere la
serie”. Ma è sicuro che Herron avesse anche una visione ben
precisa e dei riferimenti, soprattutto nella componente thriller
dello show, che hanno ammaliato sicuramente i produttori. Tra
questi c’è il debito visivo a David Fincher, in
particolare a Seven e a Zodiac. E
a certificarlo interviene Feige: “Sapevamo che volevamo al
centro della scena LOKI
e sapevamo che dovevano esserci i viaggi nel tempo, ma tutto il
resto ce lo ha messo Kate.”
Le new entry nel MCU
Trai volti che fanno il loro
ingresso nel MCU con LOKI,
ci sono anche Owen Wilson (Mobius M. Mobius),
Gugu Mbatha-Raw (Ravonna Renslayer) e
Wunmi Mosaku (Hunter B-15). Per Wilson è stata
un’emozione entrare a far parte dell’universo Marvel: “Si tratta di
un’emozione forte e te ne accorgi quando cominciano ad uscire foto
e trailer, ti accorgi di quanto il pubblico sia affezionato. Prima
non capivo il grado di segretezza che c’era intorno alla
produzione, adesso mi è tutto chiaro. il mondo intero è affezionato
a queste storie e personaggi (…) Non ci è voluto molto a
convincermi, è bastata una telefonata con Kate che mi ha messo
dentro alla storia di Mobius e Loki, in cui mi ha raccontato del
loro rapporto, come nasce e come cresce. E poi il contributo
fondamentale è stato di Tom, parlare con lui fuori dal set della
storia di Loki, del suo viaggio nel MCU, mi ha molto aiutato a capire
il personaggio che avevo davanti, e mi ha aiutato a dare a Mobius
le giuste motivazioni. Sono tutti elementi che contribuiscono a
cementare il rapporto trai due.”
Gugu Mbatha-Raw
interpreta invece Ravonna Renslayer, un altro personaggio dei
fumetti che qui trova uno spazio inedito: “Per me è stata come
una origin story di un personaggio che i lettori già conoscono.
Raccontarne il prima mi è sembrato un modo molto interessante per
esplorarlo in maniera inedita, e abbiamo cominciato da zero.
Lavorare su questo set è stato come chiudere un cerchio della vita,
con Tom e Wunmi (Mosaku) abbiamo studiato insieme. È bello vedere
una generazione che cresce con persone che si ritrovano e hanno
relazioni di amicizia e si ritrovano sul set, durante la pandemia,
dopo che si sono incrociati per corridoi e aule. Quando mi hanno
chiesto di interpretare questo ruolo, non sapevo che fosse una
chiacchierata per una parte in Loki, ma è stata una chiacchierata
al telefono non una audizione e mi hanno convinta subito.”
Un altro volto nuovo del MCU è Wunmi
Mosaku, che interpreta invece un personaggio del tutto
nuovo, scritto per lo show, Hunter B-15: “Non ho avuto nessun
riferimento nei fumetti, e per me è stato meglio, non ho avuto
nessuna pressione. Nessuno può dirmi cosa succede o come fare cosa,
perché dipende tutto da me! Ma la pressione l’ho sentita comunque
entrando nel MCU, una bella pressione, certo, ma
poi si è unita una emozione liberatoria, la possibilità di creare
da zero un personaggio per questo universo. E pensare che non
sapevo di aver fatto questa audizione, o meglio, ne ho fatta una
per un progetto segretissimo, e ho pensato che dovesse essere
qualcosa di grosso, perché non mi avevano detto neanche il titolo.
Poi ho ricevuto una telefonata in cui mi dicevano che ero stata
presa per Loki dei Marvel Studios, e io ho risposto
‘ma quando l’ho fatta questa audizione?’. Conosco Gugu e Tom dalla
scuola di recitazione, è stato molto eccitante.”
“Loki è ironico come Tom”
Il tono di Loki (e di Thor) si è
modificato nel corso della loro storia cinematografica, tanto che
da serio e shakespeariano è diventato quasi comico, o comunque
sempre affilato ed ironico. Secondo Kevin Feige,
questa possibilità si è aperta in parte perché i fumetti contengono
una certa ironia, in parte perché Hemsworth e Hiddleston sono stati
in grado di abbracciare questi toni a mano a mano che le storie dei
loro personaggi venivano raccontate. “Lo spirito di Tom è in
Loki e doveva essere nella serie. Così è stato e abbiamo lavorato
per questo. Si possono portare personaggi così in posti molto
drammatici, ma tendenzialmente è merito della grandezza dei
personaggi e degli attori così, che li interpretano.”
Ma dopo dieci anni nei panni di
Loki,
viene da chiederselo, Tom Hiddleston è ancora
contento di interpretarlo? “Sono molto fortunato, amo
interpretare Loki proprio perché ha una enorme range emozionale
– spiega l’attore britannico – Non è mai la stessa
esperienza e dopo dieci anni c’è ancora qualcosa da esplorare.
Tutte le mia conversazioni con i filmmaker e con gli attori sono
sempre piacevoli e penso sia perché Loki è complesso e ogni volta
ci sono nuovi temi da esplorare.”
Un grande onore grazie ai fan
Ma poi aggiunge: “Non c’è
dubbio sul fatto che se io posso interpretarlo è perché sono le
persone che lo amano, e per me è gratificante ed è un onore, nel
tempo mi sono accorto di ciò che rappresenta per tutti, alcuni
amano il suo essere un antagonista, altri amano la sua ironia,
altri non lo sopportano, altri sono trasportati dalla sua
vulnerabilità, dal senso di essere molto umano che dà il suo essere
vulnerabile. E io devo molto a tutti questi aspetti che sono stati
scritti sul personaggio da tutti quelli che lo hanno raccontato,
dai creatori a fumetti, da chi ha fatto le storie fino a tutti
quelli che ne hanno scritto per il cinema, dal primo film a questa
serie.”
Loki sarà
disponibile su Disney+ dal 9 giugno con un episodio a
settimana per sei settimane.
Zack Snyder afferma che sarebbe interessato a
dirigere un film basato su Dragon Ball Z se si
presentasse l’occasione giusta. Il regista ha costruito gran parte
della sua carriera su adattamenti di fumetti come
300,
Watchmen e i film del DCEU come
Justice League.
Ora sta iniziando ad avventurarsi
più a fondo nel mondo dell’animazione grazie ad alcuni progetti che
ha in cantiere con Netflix. Poiché i remake e gli adattamenti degli
anime continuano ad essere di tendenza, Snyder potrebbe essere
senza dubbio tra i candidati ideali per dirigerne uno in
futuro.
Via
ComicBook, Zack Snyder ha discusso della possibilità di
portare un anime sul grande schermo durante una recente intervista
con
Tyrone Magnus. Al regista è stato chiesto di Dragon
Ball Z in particolare, ma ha risposto di essere aperto, in
generale, all’idea di adattare un anime, rivelando che spesso si
ritrova a guardarli insieme ai i suoi figli.
“Lo prenderei in considerazione,
assolutamente. Voglio dire, se ci fossero le giuste
condizioni”, ha dichiarato il regista. “Sicuramente farei
il remake di un anime o un live-action. Sarebbe divertente, perché
amo l’animazione e guardo un sacco di anime con mio figlio… che è
troppo giovane per guardarli, ma noi li guardiamo comunque
(ride).”
I piani futuri di Zack Snyder al
cinema
Ricordiamo che i tra prossimi
progetti di Zack
Snyder figurano un film dedicato a Re Artù, e ad
altri due incentrati sulle figure di George Washington e Napoleone.
Inoltre, sempre di recente il regista ha sottolineato il suo
interesse nel portare sul grande schermo il romanzo “The
Fountainhead” di Ayn Rand, progetto che però pare abbia accantonato
a causa di alcune implicazioni politiche.
Zack Snyderè stato di recente impegnato nella
promozione di Army of the Dead, il suo nuovo film Netflix,
con protagonista Dave
Bautista, disponibile sulla piattaforma dal 21
maggio.
Castle è la
serie tv americana poliziesca creata da
Andrew W. Marlowe per ABC andata in onda per un
totale di otto stagioni dal 9 marzo 2009 al 16 maggio 2016.
La serie è stata prodotta
congiuntamente da Beacon Pictures e ABC Studios raccontava le vite
di Richard Castle (Nathan
Fillion), un romanziere di gialli di successo, e Kate Beckett
(Stana
Katic), un detective della omicidi, mentre risolvono vari
crimini insoliti a New York City. Il detective Beckett è
inizialmente infuriato al pensiero di lavorare con uno scrittore e
fa di tutto per tenerlo fuori dai piedi. Tuttavia, i due iniziano
presto a sviluppare sentimenti reciproci. La trama generale della
serie si è concentrata sulla storia d’amore tra i due personaggi
principali e sulla loro indagine in corso sull’omicidio della madre
di Beckett.
Castle in streaming
Castle in streaming è disponibile su Star,
canale per adulti di Disney+.
Richard Castle (Nathan
Fillion) è un famoso romanziere di gialli . Annoiato e affetto
dal blocco dello scrittore, uccide Derrick Storm, il protagonista
della sua fortunata serie di libri. Viene portato dal dipartimento
di polizia di New York per essere interrogato su un omicidio
imitativo basato su uno dei suoi romanzi, dove incontra e rimane
incuriosito da Kate Beckett (Stana
Katic), la detective assegnata al caso. Castle è ispirato a
prendere Beckett come musa ispiratrice per Nikki Heat, il
personaggio principale della sua prossima serie di libri e usa la
sua amicizia con il sindaco per costringere la polizia a lasciarlo
pedinare Beckett.
L’esuberante figlio
maschio di Castlela personalità si scontra con il comportamento più
riservato e professionale di Beckett. Tuttavia, quando Beckett
inizia ad apprezzare l’aiuto di Castle nell’aiutarla a catturare
gli assassini, i due alla fine diventano amici e poi amanti. I loro
casi spesso riguardano omicidi che si verificano all’interno di
varie sottoculture o ambienti insoliti, inclusi reality show
televisivi, appassionati di vampiri, una convention di fantascienza
e un uomo che afferma di essere un viaggiatore del tempo. Una trama
ricorrente tratta dell’omicidio irrisolto della madre di Beckett
anni prima, un’indagine che porta a una cospirazione sempre più
estesa e pericolosa. La serie si concentra anche sui retroscena di
personaggi secondari come il detective Javier Esposito, il
detective Kevin Ryan, il medico legale Lanie Parish, il capitano
Roy Montgomery e il capitano Victoria Gates, attraverso più
episodi.
Il cast della serie tv
Nel cast di Castle
protagonisti sono
Nathan Fillionnel ruolo di Richard Castle ,
all’anagrafe Richard Alexander Rodgers, uno scrittore di gialli di
successo, che segue e assiste il NYPD. Stana Katic come Katherine “Kate” Beckett , un
detective della polizia di New York e l’omicidio in seguito, il
capitano. Jon Huertas è il detective Javier “Javi”
Esposito , un ex soldato delle forze speciali dell’esercito.
Seamus Dever come Detective Kevin Ryan , un ex
detective della narcotici che lavora come parte della squadra di
Beckett. Tamala Jones come Dr. Lanie Parish , un
medico legale e un amico di Beckett e interesse amoroso di nuovo
per Esposito.
Nel cast anche Ruben
Santiago-Hudson come capitano Roy Montgomery (stagioni
1-3; stagione ospite 6), capo di Beckett e capitano del 12 °
distretto. Molly Quinn come Alexis Castle , figlia
di Castle dalla sua prima moglie, Meredith. Susan
Sullivan come Martha Rodgers , la madre di Castle,
un’attrice dentro e fuori Broadway. Penny Johnson
Jerald come capitano Victoria Gates (stagioni 4-7), la
sostituzione del capitano Montgomery, precedentemente con gli
affari interni. Toks Olagundoye come Hayley
Shipton (stagione 8), un ex ufficiale del Metropolitan Police
Service e operativo dell’MI6 dalla Gran Bretagna che ora lavora
come specialista della sicurezza.
Le stagioni di Castle
Castle 8 stagione
Nell’ottava stagione di Castle che
ha debuttato il 21 settembre 2015 Quando il figlio di un
diplomatico russo viene ucciso Beckett e Castle si ritrovano in un
gioco internazionale di crimine e punizione, con Castle che dovrà
intrattenere un agente di sicurezza russo il quale si scopre essere
più coinvolto nell’omicidio di quanto previsto.
Castle 7 stagione
Nella settima stagione di Castle
che ha debuttato il 29 settembre 2014 quando una giovane donna
muore per un arresto cardiaco a causa di avvelenamento da
digossina, Castle e Beckett devono infiltrarsi in un ranch in
Arizona. A New York, Ryan ed Esposito scoprono che la vittima stava
cercando i fratelli Peacock, rapinatori di treni che sono stati
uccisi nel 1893.
Castle 6 stagione
Nella sesta stagione di Castle che
ha debuttato il 24 settembre 2012 La morte di un uomo in una
chiesa e, prima di morire, lascia al parroco un bambino. Il bambino
però non è il figlio dell’uomo ucciso ma nessuno ne denuncia la
scomparsa. Nel frattempo se ne prendono cura Castle e Beckett
andando avanti nelle indagini.
Castle 5 stagione
Nella quinta stagione di Castle che
ha debuttato il 24 settembre 2012 dopo la morte di un ricco
uomo d’affari, Beckett viene assegnata alla protezione di Erik
Vaughn, un affascinante miliardario che si trova in pericolo di
vita. Castle, logorato dalla gelosia, cerca di risolvere il
caso il più in fretta possibile per riuscire ad allontanare Beckett
da Vaughn
Castle 4 stagione
Nella quarta stagione di Castle che
ha debuttato il 19 settembre 2011 Castle e Beckett indagano
sull’omicidio di una star, avvenuto pochi istanti prima della sua
comparsa sul palco di un popolare programma di danza. Nelle
indagini scoprono lentamente il turbolento passato della vittima e
si ritrovano in un caso di scambio di persone, tra la vittima e una
donna a lei identica.
Castle 3 stagione
Nella terza stagione di Castle che
ha debuttato il 20 settembre 2010 in un processo per omicidio un
giurato, Joe McKusick, muore. Kate e Castle indagando scoprono che
la sua morte è fortemente collegata con il caso di cui era giurato
e che tutto fa parte di un disegno più grande. L’accusato del
processo iniziale, Otis Williams, è innocente e Joe lo sapeva.
Castle 2 stagione
Nella seconda stagione di Castle
che ha debuttato il 21 settembre 2009 Un famoso giocatore di
baseball, di origine cubane, viene assassinato a colpi di mazza e
trovato quindi morto su un campo di gioco. Castle e Beckett
cominciano a indagare nel mondo del baseball e conseguentemente
negli ambienti cubani.
Castle 1 stagione
Nella prima stagione di Castle che
ha debuttato il 9 marzo 2009 Quando una donna viene uccisa durante
una rapina in una abitazione il caso passa in mano alla squadra
omicidi. Mentre Castle si rivolge a un vecchio ed
esperto ladro si scopre un collegamento con alcune serate di gala
per beneficenza: Castle invita Beckett a una di
queste per investigare.
Curiosità sulla serie tv
Gli scrittori della vita reale Stephen J. Cannell , James
Patterson , Dennis Lehane e Michael Connelly appaiono nei panni di
se stessi durante le periodiche partite di poker nell’appartamento
di Castle.
In genere, discutono del caso attuale di Castle e Beckett e
prendono in giro Castle sul suo coinvolgimento con Beckett.
Dopo la morte di Cannell il 30 settembre 2010, una sedia vuota
è stata tenuta al tavolo da poker per un anno in suo onore.
Sono anni, ormai, che si parla di un
possibile sequel de I Goonies, la comedy adventure del
1985 divenuta negli anni un vero e proprio cult, diretta da
Richard Donner, sceneggiata da Chris
Columbus e basata su un’idea di Steven Spielberg.
La
reunion virtuale dello scorso anno a cui avevano partecipato
tutti i membri del cast aveva in qualche modo riacceso le speranze
in merito al progetto, ma ora è stato Corey
Feldman (interprete di Mouth nel film originale) a
confermare che il sequel è di nuovo caduto nel dimenticatoio.
Parlando con
Dread Central, Feldman ha confermato che tutti i membri del
cast sarebbero disposti a girare un nuovo film, ma puntualmente le
loro speranze vengono deluse. Nonostante Columbus avesse dichiarato
di aver lavorato alla sceneggiatura, alla fine il progetto non si è
mai concretizzato. Secondo Feldman, è probabile che il motivo
principale per cui il sequel non vedrà mai luce risieda nella
scelta di Donner di dedicarsi all’annunciato quinto capitolo della
saga di Arma letale.
“Non so cosa diavolo stia
succedendo”, ha spiegato Corey. “So soltanto che quando ho
scoperto che il mio caro amico Richard Donner aveva firmato per
realizzare Arma letale 5 e che quel film sarebbe stato il suo canto
del cigno, allora ho capito che il sequel dei Goonies era
definitivamente morto. Non possiamo fare un altro Goonies senza
Donner. E Donner è impegnato con Arma letale.”
A maggio dello scorso anno era
trapelata la notizia che Adam F. Goldberg aveva scritto in gran
segreto una sceneggiatura per un ipotetico sequel de
I Goonies. Chissà, forse un sequel verrà comunque
realizzato senza Donner, usando proprio la sceneggiatura che
Goldberg ha scritto per gioco? Solo il tempo, prima o poi, ce lo
dirà…
Chadwick Boseman è
conosciuto per il ruolo di T’Challa/Black Panther che lo ha reso
famoso in tutto il mondo, ma in realtà è nato come regista e
commediografo, tanto che ha scritto uno spettacolo teatrale, messo
in scena nel 2006.
Ecco 10 cose che, forse, non sapevate su Chadwick
Boseman.
Chadwick Boseman: film e
carriera
1. Chadwick Boseman è stato
un attore americano della Carolina del Sud. Nato il 29
novembre 1977, dalla madre Carolyn, infermiera e dal padre Leroy
Boseman, tappezziere. Nel 1995 si è diplomato alla T.L. Hanna High
School per poi frequentare la Howard University di Washington,
conseguendo un Bachelor of Fine Arts in regia; infine è andato
anche a Londra alla British American Drama Academy. Chadwick
Boseman ha conseguito gli studi con il pallino della regia e non si
sarebbe mai aspettato di stare, un giorno, dall’altra parte della
macchina da presa.
2. Chadwick Boseman ha
debuttato come attore nel 2003. Chadwick Boseman è entrato
ne mondo della recitazione nel 2003, grazie ad alcune
interpretazioni come in La valle dei pini e Squadra
Emergenza, mentre nel 2004 ha fatto parte di Law & Order –
I due volti della giustizia e in Date, un
cortometraggio. Se all’inizio il suo scopo era solo quello
conoscere il mondo della recitazione per relazionarsi con gli
attori nei suoi progetti di regia, in seguito ci ha preso gusto.
Nel 2006 recita in un episodio di CSI: NY e in altri due
corti, LadyLike e The Appointment. Chadwick
arriva sul grande schermo nel 2008 con The Express, mentre
continua ad apparire in altre serie tv come Cold Case – Delitti
irrisolti e Lie to me.
3. Chadwick Boseman ha
partecipato a tante serie tv. Oltre a quelle già dette,
Chadwick Boseman ha fatto parte anche di serie come Lincoln
Heights (2008-2009), Persona sconosciuta (2010),
The Glades (2010), Castle
(2011), Justified – L’uomo della legge (2011) e
Fringe (2011). In seguito, Chadwick Boseman prosegue con
il cinema, entrando nel cast di film come 42 – La vera storia
di una leggenda americana, nel biopic Get on Up: la storia di James Brown e nel blockbuster
Gods
of Egypt (2016). A proposito di biopic, Chadwick Boseman
ha espresso il desiderio di voler un giorno interpretare Jimi
Hendrix: chissà se in futuro riuscirà a dare forma al suo
sogno.
Chadwick Boseman: Black
Panther
4. Chadwick Boseman venne
messo in prova dalla Marvel nel 2016. Il 2016 è
stato l’anno che ha visto una battaglia epica in Captain America: Civil War. Questo è il primo film in
cui compare Chadwick Boseman nel ruolo di
Black Panther. Probabilmente questo film è
servito per poter capire quanto un personaggio come
Black Panther potesse suscitare interesse. Dopo aver
conquistato il pubblico, la Marvel, ha quindi deciso di
investire per un film dedicato al personaggio e di includerlo in
Avengers: Infinity War, entrambi usciti nel 2018.
Certamente un gran colpo per la Marvel, che è riuscita a trovare in
Chadwick Boseman l’interprete perfetto per un supereroe, re di
Wakanda, altrettanto niente male. L’ultima apparizione nel Marvel Cinematic
Universe è stato il film campione d’incasso Avengers: Endgame.
Chadwick Boseman morte
5. Chadwick Boseman è
scomparso prematuramente nel 2020. Il 28 Agosto 2020 tutti
i fan e gli appassionati di cinema sono stai sconvolti dalla
notizia della prematura scomparsa dell’attore che ha perso la vita
a causa di un tumore al colon, diagnosticatogli nel 2016. La
diagnostica nel 2016 era di terzo stadio, poi progredito al quarto
stadio nel 2020. Non ha mai parlato pubblicamente del cancro e,
secondo la rivista The Hollywood Reporter, “solo una manciata
di non familiari sapeva che Boseman era malato”. Durante il
trattamento, che prevedeva più interventi chirurgici e
chemioterapia, ha continuato a lavorare e ha completato diversi
film. Poco prima di morire aveva sposato Taylor Simone Ledward.
I suoi ultimi film
Tra il 2019 e il 2020 sono usciti
diversi film che lo hanno visto interprete dopo Endgame. Nel
2019 ha interpretato Andre Davis in City of Crime. Nel 2020 è stato Stormin’ Norman in
Da 5 Bloods – Come fratelli per la quale ha ottenuto
una nomination all’Oscar e Levee in
Ma Rainey’s Black Bottom, suo ultimi film.
Chadwick Boseman: social
6. Chadwick Boseman aveva
un account Instagram seguitissimo. Il suo profilo
Instagram ufficiale conta 5,6 milioni di seguaci. Le sue foto sono
sempre piene di gioia e ritraggono Chadwick insieme ai colleghi del
gruppo Marvel o in compagnia di altre
star, oltre che esserci diversi post che lo vedevano protagonista
di numerosi shooting. Dalle sue foto traspare sempre la gioia del
lavoro che faceva, dimostrando di amarlo e di esserne grato.
7. Chadwck Boseman ha un
profilo Twitter dove comunica con i suoi fan. Chadwick
Boseman utilizzava il suo account ufficiale Twitter per comunicare
con i suoi fan. Oltre a postare le foto che compaiono anche sul suo
profilo Instagram, Chadwick Boseman condivideva campagne
promozionali di ricerca, soprattutto riguardo i bambini, e sono
diverse le foto che lo ritraggono mentre regala sorrisi ed emozioni
a bambini malati. Inoltre, Twitter veniva usato da Chadwick anche
per commentare diversi eventi.
Chadwick Boseman: curiosità
8. Chadwick Boseman è stato
un professore ed è uno sportivo. Dal 2002 al 2007,
Chadwick Boseman è stato un professore di teatro al Centro di
Ricerca per la Cultura Nera di Schomburg Center, ad Harlem.
Boseman, inoltre è stato anche uno sportivo: ha praticato il
baseball e il basket, il suo sport preferito, che ha praticato per
molto tempo.
9. Chadwick Boseman era
molto riservato. Non si sapeva molto della sua vita
personale e quotidiana e non lasciava nessuna traccia nemmeno sui
social. Stando a diverse voci, pare che l’attore americano si stato
già sposato e che abbia anche in divorziato il passato.
10. Chadwick Boseman è
stato un commediografo. Chadwick, oltre che la passione
per la regia, è stato anche commediografo e ha scritto Deep
Azure, uno spettacolo andato in scena al Congo Square Theatre
Company di Chicago, in Illinois. Spettacolo per il quale è stato
nominato nel 2006 per il Joseph Jefferson Award. Adorava qualsiasi
tipo di musica: che sia jazz, classica, blues, rock o hip-hop, la
musica lo aiuta a scrivere e lo ispira.
In seguito alla distribuzione della
Snyder Cut di Justice
League, l’hashtag #RestoreTheSnyderVerse ha iniziato a guadagnare sempre
più terreno, anche se è diventato chiaro in breve tempo che la
Warner Bros. non ha alcun interesse a continuare con la visione
dell’universo DC da parte di Zack Snyder.
Sappiamo che il regista ha
continuato a scontrarsi con lo studio anche duranti i lavori del
suo taglio, ma ora è emerso che l’intero progetto stava per saltare
definitivamente a causa dei disaccordi sul personaggio di
Lanterna Verde. Snyder, infatti, aveva scelto
l’attore Wayne T. Carr per il ruolo di John Stewart nel
suo film, ma la Warner Bros. ha puntato i piedi e gli ha imposto di
eliminarlo dal finale e di sostituirlo con Martin Manhunter (questo
a causa dei piani che lo studio avrebbe per il personaggio).
Ora, parlando con lo YouTuber
Tyrone Magnus, è stato proprio Zack Snyder a ricordare la sua ennesima ultima
battaglia con lo studio. “Quando ci siamo scontrati, io
continuavo a dire: ‘Ragazzi, non capisco. Abbiamo tutta questa
faccenda del Multiverso. A chi importa?'”, ha spiegato Snyder.
“Pensavo solo che il finale giusto per il mio film fosse con
John Stewart. Non voglio togliere nulla a Harry Lennix e a Martin
Manthuner, che è un personaggio bellissimo. Vederlo all’interno del
film e poi direttamente alla fine è stato bello… in un certo senso,
ha completato la sua storia. Ma il mio intento era che fosse John
Stewart ad incontrarsi con Bruce Wayne.”
“Anche se non ci fossero stati
altri film, aveva comunque senso l’intervento di John Stewart in
cui esclamava: ‘Il Corpo delle Lanterne Verde verrà a combattere
con voi contro Darkseid perché abbiamo bisogno di farlo. Non ce la
farete senza di noi. Siamo i vostri potenti alleati'”, ha
continuato il regista. “Per me era davvero una stupidaggine. Ma
la lotta che si venne a creare stava sconfinando in qualcosa di
molto serio.”
Che ci crediate o no, alla fine gli
scontri tra Snyder e la WB sono diventati così accesi che la
Snyder Cut stava per essere annullata del tutto. “Per
me, non valeva la pena fare questo a Wayne, così come non valeva la
pena far saltare l’intero film… e ci siamo andati molto vicini. Non
volevo che gli altri, incluso Wayne, pensassero che il film fosse
stato cancellato per colpa mia. Così, alla fine, ho lasciato
correre. Ad ogni modo, Wayne è stato davvero incredibile.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky
e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
LOKI
segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo
fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame.
Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista,
insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino,
Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate
Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo
sceneggiatore.
La trama si svolge dopo gli eventi
di
Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è
fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore
stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da
Thanos in Avengers: Infinity
War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano
nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno
fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.
Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista,
insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi
Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael
Waldron è il capo sceneggiatore.
Lo scorso marzo abbiamo appreso la
notizia che Emerald Fennell, acclamata regista
di Una
donna promettente con Carey
Mulligan (vincitore dell’Oscar 2021 per la migliore
sceneggiatura originale), si occuperà di scrivere la sceneggiatura
di un nuovo cinecomic DC dedicato a Zatanna, la
potente maga creata da Gardner Fox e Murphy Anderson.
Ora, in una recente intervista con
Empire, è stata proprio Fennell a svelare i primissimi dettagli
sul progetto, che a quanto pare sarà una storia molto dark ed
estremamente spaventosa. “Ci sono molte cose su di lei che
sembravano poter essere davvero, davvero interessanti”, ha
spiegato la sceneggiatrice in merito al personaggio di Zatanna.
“E sarà un’opportunità per creare qualcosa di veramente oscuro.
E questo che mi ha attratto e spinto a fare qualcosa di grande e di
spaventoso. Adoro questo genere di cose.”
Sebbene in passato abbia già
realizzato opere dai toni velatamente dark, sembra che questo
progetto si muova su un livello completamente diverso. “La
portata di questo film è enorme e la cosa è davvero elettrizzante.
Perché non vorresti scrivere qualcosa del genere quando puoi
effettivamente scrivere enormi sequenze con combattimenti
totalmente folli? In genere, ho sempre ragionato per sottrazione,
anche in termini economici (ride). Avere la totale libertà
di dare libero sfogo alla tua immaginazione è una gioia
immensa.”
Nei fumetti, Zatanna è una maga
incredibilmente potente che aveva fatto parte, in tempi diversi,
sia della Justice League sia della Justice League
Dark. È stata a lungo un’eroina molto popolare tra i fan, apparendo
spesso nelle varie serie e nei vari film animati della DC. Le trame
dei fumetti legate a Zatanna hanno spesso coinvolto personaggi come
Batman e John Constantine. In passato è stata interpretata
dall’attrice Serinda Swan nella popolare serie
tv Smallville.
L’impatto di Zatanna nel DCEU
Al momento non sappiamo né chi
interpreterà l’eroina protagonista né quando il film arriverà nelle
sale. L’introduzione di Zatanna nel DCEU potrebbe finalmente
spianare la strada all’arrivo, sul grande schermo, non solo della
Justice League Dark (di cui si parla ormai da parecchio tempo), ma
anche dei personaggi dell’Universo DC con poteri soprannaturali. Lo
scorso febbraio è stata annunciata una serie reboot dedicata al
personaggio di
Constantine che debutterà su HBO Max e che sarà
prodotta sempre da Abrams.
Il popolare attore messicano
Osvaldo Benavides (Monarca di Netflix) si unisce al cast di The
Good Doctor della ABC come regular della serie per la
prossima quinta stagione. Benavides interpreta il dottor Mateo
Rendón Osma, un chirurgo traumatologo incredibilmente abile, che ha
trascorso molti anni a lavorare in Guatemala per un’organizzazione
del tipo Medici senza frontiere. Ma Mateo non è sempre stato un
eroe; alcune azioni avventate durante la sua residenza torneranno a
perseguitarlo e potrebbero complicare le cose.
The Good Doctor 5
The Good Doctor 5
è la
quinta stagione della serie tv The
Good Doctor creata da David Shore per il network
americano della ABC. La trama di The
Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.
In The Good Doctor
5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas come Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will
Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige
Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika
Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony
Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore
esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim
e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno
parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi
composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21
Television Studios.
Jensen Ackles è uno
degli attori più conosciuti del mondo delle serie tv, grazie al
ruolo di Dean Winchester in Supernatural.
Nato come modello, non è solo un attore della serie che lo ha reso
famoso; ne è anche un grande fan. Molto umile e devoto ai suoi fan
(lo si vede sempre partecipare nelle convention dedicate), Jensen è
un padre di famiglia e un marito modello.
Ecco dieci cose che forse
non sapevi su Jensen Ackles.
Jensen Ackles: film e carriera
Jensen Ross Ackles è nato
l’1 marzo 1978. Meglio conosciuto come Jensen Ackles, è
figlio di Donna Joan e dell’attore Alan Ackles e ha origini
inglesi, tedesche e scozzesi. Jensen è cresciuto a Richardson, in
Texas, insieme al fratello più grande Joshua e alla sorella più
piccola Mackenzie. Jensen si è diplomato nel 1996 alla LV Berkner
High School.
Jensen Ackles ha cominciato
la sua carriera di modello a due anni. Jensen Ackles, dopo
la precoce esperienza di modello, ha iniziato ad apparire in alcune
pubblicità televisive per Nabisco, RadioShack e Wal-Mart quando
aveva quattro anni, facendo suo il bagaglio attoriale del padre,
celebre attore in Dallas. Ha sempre guardato suo padre
studiare i copioni e questo gli ha insegnato parecchie cose su quel
tipo di industria. Durante il suo ultimo anno al liceo ha iniziato
a parlare di teatro, risultando quello strambo. Dopo una
partecipazione a un seminario con un amico, due persone, Craig
Wargo e Michael Einfeld (un agente), erano interessanti al talento
di Jensen e lo volevo portare a Los Angeles con loro.
Jensen Ackles voleva
diventare un fisioterapista. Jensen si era scelto questa
strada, prima di decidere di andare a Los Angeles e provare la via
della recitazione. Nel 1996 ha ottenuto ruoli in Wishbone, Mr.
Rhodes e Sweet Valley High. La vera incursione nel mondo dello
spettacolo è, però, avvenuta nel 1997 nella soap Il tempo della
nostra vita, nel ruolo di Eric Brady. Per questo ruolo ha
vinto il Soap Opera Digest Award come miglior new entry maschile
nel 1998, oltre che aver ricevuto una serie di altre nomination,
come per il Daytime Emmy award per il miglior govanne attore nel
1998, 1999, 2000. Tre anni dopo ha lasciato la soap per apparire
nella mini-serie Blonde (2001) e fece anche un provino per
il ruolo di Clark Kent in Smallville (andato poi a Tom
Welling).
Jensen Ackles ha passato la
vita tra le serie tv. Dopo essere stato scartato per
Smallville, Jensen ha fatto tante altre audizioni, riuscendo a
partecipare alla serie tv Dark Angel. Nel 2003 ha preso parte a
Dawson’s Creek nel ruolo di C.J., il fidanzato di Jen
Lindley. Ha partecipato anche ad alcuni episodi di Still
Life (2003), nel corto The Plght of Clownana nel 2004
e nello stesso hanno gli è stato offerto il ruolo dell’interessa
amoroso di Eliza Dushku nella seconda stazione di Tru
Calling. Successivamente, riesce ad entrare nel cast di
Smallville
come assistente del coach della squadra di football, il nuovo amore
di Lana Lanf. Nel 2005 Jensen ha ottenuto una parte nel film
Devour – Il gioco di Satana. Sempre nel 2005 ha ottenuto
il ruolo che lo ha reso famoso in tutto il mondo, quello Dean
Winchester in Supernatural. Nel 2019 ha interpretato Jack
Durfy nel film Buddy Games. Nel 2020 ha chiuso la sua
esperienza con l’ultima stagione di Supernatural andata in onda
durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha colpito tutti
noi.
Jensen Ackles in The Boys
Nel 2021 Jensen Ackles sarà
nel cast della terza stagione dell’acclamato show Primi
VideoThe
Boys
nei panni di Soldier Boy. Nel 2021 ha prestato la voce anche a
due film d’animazione tarcati DC nei panni di Batman / Bruce Wayne
in Batman: The Long Halloween, Part One e Two
Jensen Ackles: Twitter e
Instagram
Jensen Ackles ha un account
Twitter di tutto rispetto. Il profilo ufficiale di Jensen
Ackles conta 2,56 milioni di seguaci e 559 tweet. Jensen è molto
attivo sui sociale e i suoi cinguettii sono abbastanza frequenti.
Oltre che promuovere la serie che lo ha portato alla ribalta,
Supernatural, i suoi tweet sono pieni di auguri di
buon compleanno per i suoi familiari, amici e colleghi.
Jensen Ackles ha un profilo
instagram esplosivo. Se il suo profilo Twitter sembrava
seguitissimo, il suo account Instagram lo è ancora di più: 6,8
milioni di follower. Il suo account si divide tra foto postate dai
vari set e promozioni della serie e tra le diverse fotografie che
ritraggono la sua vita quotidiana e famigliare, con innumerevoli
attenzioni per i figli.
Jensen Ackles: il ruoli persi e la
sua vita familiare
Jensen Ackles ha perso
diversi ruoli durante la sua carreria. Jensen Ackles è
stato considerato per interpretare Leon Kennedy per ben tre volte
in Resident Evil: Extinction (2007), Resident Evi:
Afterlife (2010) e Resident Evil: Retribution (2012),
ruolo poi andato a Johann Urb. Jensen era stato considerato anche
per il ruolo di Steve Rogers/Captain America per
Captain America – Il primo vendicatore (2011), andato
poi a
Chris Evans.
Jensen Ackles ha lavorato
con sua moglie Danneel Ackles. Jensen ha lavorato con
quella che sarebbe stata la sua futura moglie, due volte: in
Ten Inch Hero (2007) e in Supernatural (2005).
Jensen Ackles ha tre
figli. Jensen Ackles si è sposato l 15 maggio del 2010 e
dalla moglie Danneel ha avuto ben tre figli, due dei quali sono
gemelli: Zeppelin Bram e Arrow Rhodes, nati nel 2016. La prima
figlia, invece, si chiama Justice Jay ed è nata il 30 maggio
2013.
Jensen Ackles ha un nome
inusuale. I suoi genitori lo hanno chiamato Jensen perché
lo consideravano un nome poco usato, a differenza di Justin che era
troppo comune. Inoltre, il suo primo nome, Jensen, è anche usato
come cognome ed è uno dei cognomi più diffusi in Danimarca.
Emilia Clarke è nota a tutti per il ruolo di
Daenerys Targaryen in Game
of Thrones. Nella sua breve carriera, però, l’attrice ha
preso parte anche ad alcuni importanti franchise cinematografici,
come quelli di Terminator e
Star Wars.
In riferimento proprio a
quest’ultimo, l’attrice ha interpretato Qi’Ra in
Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off della saga
diretto da
Ron Howard, che sfortunatamente si rivelò un flop al
botteghino, spingendo la Lucasfilm a mettere ufficialmente in stand
by il progetto degli spin-off iniziato con Rogue One nel 2016.
Proprio per questo, è alquanto
improbabile che rivedremo Clarke nel ruolo di Qi’Ra, ma pare che
l’attrice sia molto affezionata al personaggio, che di recente è
tornato nelle pagine dell’evento crossover a fumetti
“Star
Wars: War of the Bounty Hunters“, edito da Marvel Comics. Proprio in merito a questo
ritorno, Clark ha spiegato di essere felicissima che la storia
dell’amica d’infanzia di Han Solo posso continuare in un’altra
forma.
“Significa davvero tanto per
me”, ha spiegato Emilia in un’intervista con
ComicBook. “Conosco le sue origini. Conosco la sua storia.
Il film, purtroppo, non si è spinto tanto oltre, ma da attrice è
stato davvero un onore e un privilegio far parte di quell’universo.
Quindi, vedere che finalmente si stanno esplorando le sue origini…
ha consolidato il personaggio, in un certo senso. Non mi aspettavo
di emozionarmi così tanto per questa cosa.”
Nel finale di
Solo: A Star Wars Story, Qi’ra contattava il leader
dell’Alba Cremisi e incolpava Beckett della morte di Vos e del
furto del coassio. Il leader era in realtà Darth
Maul (sopravvissuto al combattimento con Obi-Wan Kenobi), il quale le intimava di
raggiungerlo subito su Dathomir. A lungo si è parlato di un
possibile
sequel di Solo destinato a Disney+, ma ad oggi non è ancora stato
confermato nulla.
Amazon Prime Video ha rilasciato oggi il
tanto atteso primo sguardo di
Jensen Ackles nel supersuit Soldier Boy per la
stagione 3 della serie di successo The
Boys. Il Super Suit è stato disegnato da Laura
Jean Shannon e dal concept artist Greg Hopwood.
Durante la progettazione del Super
Suit Soldier Boy, Shannon ha commentato: “Soldier Boy è l’originale
“bad ass”. Il nostro obiettivo era quello di evidenziare un’era
passata di aperta mascolinità e grinta. Con quel pedigree ci siamo
tuffati a capofitto nella cottura in una qualità tutta americana
basata su la praticità di un militare con una forte dose di
spavalderia da cowboy della vecchia scuola. Sapevamo che l’attore
doveva avere l’aspetto e le qualità di Steve McQueen con
un atteggiamento alla John Wayne, fortunatamente Jensen
Ackles incarna tutto questo”.
Sapendo che Soldier Boy è un personaggio preferito dai fan delle
graphic novel originali, lo showrunner Eric Kripke conosceva
l’importanza del Super Suit, dicendo: “Quando ho scelto Jensen per
il ruolo di Soldier Boy, la prima cosa che ho detto è stata: ‘Sono
più eccitato per te, a causa del fantastico processo che
attraverserai con LJ, il nostro designer di Super Suit.’ Ci sono
voluti sei mesi, ma l’esperienza ha superato le aspettative di
Jensen. LJ ha realizzato un’opera d’arte che punta il cappello sul
Soldier Boy della seconda guerra mondiale dei fumetti, portandola
in una nuova direzione elegante. E se pensi che le foto siano
fantastiche, basta aspetta di vedere Jensen in azione. È uno dei
miei abiti preferiti. Inoltre, ora puoi smettere di intasare le mie
notifiche Twitter con richieste di vederlo. “
The Boys 3
The
Boys 3 sarà la terza stagione della serie originale
Amazon Studios The
Boys, ideata da Eric Kripke per conto
di Amazon Studios, basata sull’omonimo fumetto creato da
Garth Ennis e Darick Robertson.
La serie tv racconta in un modo divertente e irriverente cosa
succede quando i supereroi – che sono famosi come celebrità,
influenti come politici e venerati come dei – abusano dei loro
superpoteri piuttosto che usarli per salvare le persone. E
‘l’impotente contro il superpotere di The Boys, che intraprende una
ricerca eroica per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il
conglomerato multimiliardario che gestisce questi supereroi.
Nella terza stagione di
The
Boys torneranno i protagonisti sono William
“Billy” Butcher (stagione 1-in corso), interpretato da Karl Urban, Hugh “Hughie” Campbell (stagione
1-in corso), interpretato da Jack Quaid, John /
Patriota (stagione 1-in corso), interpretato da Antony
Starr, Annie January / Starlight (stagione 1-in corso),
interpretata da Erin Moriarty, Queen Maeve
(stagione1-in corso), interpretata da Dominique
McElligott, A-Train (stagione 1-in corso), interpretato da
Jessie Usher, Marvin / Latte Materno (stagione
1-in corso), interpretato da Laz Alonso, Kevin /
Abisso (stagione 1-in corso), interpretato da Chace Crawford, Frenchie (stagione 1-in
corso), interpretato da Tomer Kapon, Kimiko / Femmina (stagione
1-in corso), interpretata da Karen Fukuhara, Black
Noir (stagione 1-in corso).
Nei ruoli ricorrenti Agente
Susan Raynor (stagione 1-in corso), interpretata da
Jennifer Esposito, Ashley Barrett (stagione 1-in
corso), interpretata da Colby Minifie, Hugh
Campbell Sr. (stagione 1-in corso), interpretato da Simon Pegg, Ezechiele (stagione 1-in corso),
interpretato da Shaun Benson, Nathan (stagione
1-in corso), Donna January (stagione 1-in corso), interpretata da
Ann Cusack, Seth Reed (stagione 1-in corso),
interpretato da Malcolm Barrett, Evan Lambert
(stagione 1-in corso), interpretato da David
Reale, Cherie (stagione 1-in corso), interpretata da
Jordana Lajoie, Shockwave (stagione 1-in corso),
interpretato da Mishka Thébaud e Becca Butcher
(stagione 1-in corso), interpretata da Shantel
VanSanten.
Namor farà il suo debutto nel
MCU grazie a Black
Panther: Wakanda Forever? Sembrerebbe di sì. È da
tempo ormai che si parla dell’ingresso del Sub-Mariner
nell’universo condiviso e pare che sarà proprio l’attesissimo
sequel di Ryan Coogler a segnare il debutto live action
del personaggio.
The Illuminerdi riporta che Black
Panther 2 ruoterà davvero attorno al conflitto
tra Wakanda e Atlantide come già ipotizzato in passato, e che la
new entry Tenoch Huerta guiderà le forze di
Atlantide proprio nei panni di Namor. Il casting dell’attore nel
film è stato annunciato alla fine dello scorso anno: all’epoca
venne rivelato soltanto che avrebbe interpretato il cattivo
principale, ma il nome del suo personaggio non è mai stato
svelato.
Ma non è tutto: pare, infatti, che
la produzione sia alla ricerca di attori che possano interpretare i
compagni guerrieri del Sub-Mariner, ossai Namora e Cadmael. Al
momento non si tratta di una conferma ufficiale, quindi vi
invitiamo a prendere la notizia con le pinze. Tuttavia, non è la
prima volta che il debutto di Namor nel MCU viene associato al sequel di
Black
Panther, quindi potrebbe davvero esserci un fondo di
verità.
D’altronde, già in Avengers:
Endgame alcuni fan avevano scovato un possibile
riferimento a Namor, all’interno di uno scambio di battute tra i
personaggi di Vedova Nera e Okoye in cui si faceva riferimento ad
una serie di “terremoti oceanici”. La cosa interessante è che,
tempo dopo, furono proprio gli sceneggiatori del film,
Christopher Markus e Stephen
McFeely, a lasciar intendere che quella battuta era un
velato riferimento proprio al Sub-Mariner…
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8
luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che
T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
L’attore Tenoch Huerta è in trattative
con i Marvel Studios per interpretare il
villain principale del sequel.
Doctor
Strange è stato il film che ha ufficialmente
introdotto il personaggio dello Stregone Supremo nel MCU. Nel film diretto da
Scott Derrickson ha fatto il suo ingresso anche la dottoressa
Christine Palmer, interpretata da Rachel McAdams.
Sfortunatamente, il personaggio è
stato usato alla stregua di mero interesse amoroso di Strange,
deludendo le aspettative dei fan che speravano di vederla
trasformarsi nell’Infermiera di notte. Sappiamo che McAdams tornerà
a vestire i panni di Christine in Doctor
Strange in the Multiverse of Madness, quindi nulla
esclude che possa esserci in serbo per il personaggio un arco
narrativo più eccitante.
Durante una recente sessione di “Ask
Me Anything” su Reddit, C. Robert Cargill, lo sceneggiatore di
Doctor Strange, ha condiviso i suoi pensieri in merito
a cosa potrebbe essere successo a Christine Palmer dopo gli eventi
narrati nel film del 2016. “Sono andati avanti per la loro
strada. Semplicemente, sono andati avanti, ognuno con le proprie
vite”, ha detto semplicemente Cargill, senza fare riferimento
ai possibili piace dei Marvel Studios per il personaggio.
Ci sono una serie di questioni
irrisolte che riguarda il personaggio di Christine: ad oggi,
infatti, non sappiamo se il personaggio faceva parte della vita di
Strange durante gli eventi di Avengers:
Infinity War, né tantomeno se c’era anche lei tra le
vittime del Blip. Cargill ha poi parlato del motivo per cui, dal
suo punto di vista, le cose tra Strange e Palmer non hanno
funzionato: “Penso che il motivo risieda nella costante
alienazione di Strange. Trascorre così tanto tempo con esseri
potenti che spesso i suoi affari sulla Terra cadono nel
dimenticatoio. Deve essere costantemente riportato alla realtà.
Deve ricordare che le piccole cose hanno lo stesso
valore.”
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Negli ultimi anni si è verificato
un acceso ritorno della cultura degli anni Ottanta, manifestatasi
in particolare attraverso la serie NetflixStrangerThings. Dal cinema
ai fumetti, dall’abbigliamento alle atmosfere, dai giochi da tavolo
a numerosi altri immaginari ormai parte della cultura popolare,
tutto questo si è ripresentato con grande gioia del pubblico,
sempre più coinvolto in questo tipo di narrazioni. In questo filone
si colloca anche il film del 2018 Summer of
84, film horror indipendente diretto dal trio di
filmmaker François Simard, Anouk Whissell e
Yoann-Karl Whissell, conosciuti anche come i
Roadkill Superstars.
Similmente a Stranger Things, anche questo film vede
un gruppo di ragazzini alle prese con eventi più grandi di loro,
che li porteranno ad una maturazione precoce che li cambierà per
sempre. Prendendo spunto anche da opere come Stand by me, La finestra sul
cortile e da Fright Night, i registi hanno così
costruito un racconto che si muove tra mistero, paura e il coraggio
di affrontare quest’ultima. Presentato con successo al Sundance
Film Festival, Summer of 84 ha raccolto ampi consensi di
critica e pubblico, affermandosi come uno dei titoli più
interessanti relativi al ritorno degli anni Ottanta.
Rapidamente intorno al film si è
generato un notevole seguito che lo ha portato ad ottenere
ulteriori successi. Summer of 84 è infatti stato
indicato come uno dei migliori horror del suo anno, venendo anche
nominato ai Saturn Award come miglior film indipendente. Per gli
amanti del genere, dunque, un’opera da non perdere assolutamente.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Summer of 84: la trama del film
Ambientata nell’estate del 1984, la
storia si svolge nella cittadina di Cape May, la quale è sconvolta
da una serie di brutali omicidi di adolescenti commessi da un unico
spietato serial killer, rinominato Cape May
Slayer. Il caso, ormai sulla bocca di tutti, suscita in
particolare l’interesse di DaveyArmstrong, ragazzo di quindici anni e figlio del
reporter che segue attivamente il caso. Più che spaventato dal
killer, Davey ne è incuriosito e insieme ai suoi amici
Dale, Curtis e
Tommy desidera scoprire chi si celi dietro il
mostro di Cape May. Conducendo delle indagini per gioco, i quattro
ragazzini arriveranno a scoprire qualcosa di sconvolgente.
Davey si convince infatti che
l’assassino altri non sia che il suo misterioso vicino di casa,
Wayne Mackey. In particolare, dopo la scomparsa di
un ragazzo visto qualche giorno prima in casa di Mackey, tale
convinzione sembra ormai una certezza. I quattro amici iniziano
dunque a spiare il vicino di casa, scoprendo una serie di dettagli
molto strani, dall’acquisto di numerosi materiali da giardinaggio
alle inspiegabili corse notturne dell’uomo. Per Davey è però
necessario trovare una prova certa della sua colpevolezza e
deciderà per tanto di introdursi segretamente in casa dell’uomo. Da
qui, inizieranno però i veri pericoli.
Summer of 84: il cast del
film
Ad interpretare i giovani
protagonisti del film vi sono una serie di attori poco noti ma già
con diverse esperienze recitative alle spalle. A partire da
Graham Verchere, interprete del protagonista Davey
Armstrong. Egli era già stato visto nelle serie The Good
Doctor e Fargo, come anche nel recente film
Stargirl. Grazie a Summer of 84 ha però
conosciuto una prima fama internazionale. Accanto a lui, nei panni
di suo padre Randall vi è l’attore Jason
Gray-Stanford, celebre per la serie Detective
Monk ma anche per aver dato voce a Radish nell’anime
Dragon Ball. Shauna Johannesen è invece
Sheila, madre di Davey.
Nei panni degli amici del
protagonista si ritrovano gli attori Caleb Emery
nei panni di Dale, Cory Gruter-Andrew in quelli di
Curtis e Judah Lewis in quelli di Tommy.
Quest’ultimo è noto in particolare per aver recitato nei film
Point Break, La
babysitter e Qualcuno salvi ilNatale. Tierra Skovbye recita invece
nel ruolo di Nikki, una ragazza che si unisce alle indagini dei
protagonisti. L’attrice è meglio nota per la sua interpretazione di
Robin in C’era una volta. In ultimo, nei panni del
misterioso vicino Wayne Mackey vi è l’attore Rich
Sommer, celebre per essere stato Harry Crane in Mad
Men, e distintosi qui per aver costruito un personaggio
quantomai ambiguo.
Summer of 84: le citazioni, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come il già citato Stranger
Things, anche Summer of 84 è ovviamente ricco di
citazioni e riferimenti alla cultura degli anni ’80. Tra i più
evidenti si annovera la scena in cui i protagonisti si spostano in
bicicletta ascoltando il brano Cruel Summer. Si tratta di
un omaggio al film Karate Kid, dove il protagonista Daniel
LaRusso pedala ascoltando quella stessa canzone. In un’altra scena,
invece, Tommy è visto bere una bottiglia di MacReady’s Whiskey, un
riferimento al film La cosa, dove il protagonista MacReady
è più volte visto bere del whiskey. Un ultimo esplicito riferimento
è la frase “ho un gran brutto presentimento”, pronunciata
da Dale, ma già sentita nel 1977 nel film Star
Wars.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Summer of 84 è
infatti disponibile nel catalogo di Rai Play. Per
vederlo, basterà eseguire l’accesso gratuito al servizio, avendo
così modo di guardare il film in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente, in prima
TVassoluta, nel palinsesto televisivo
di lunedì 7giugno alle
ore 21:20 sul canale Rai 4.
Considerato un vero e proprio
enfant prodige, il canadese Xavier Dolan è
oggi uno degli autori più acclamati, interessanti e originali del
cinema. Grazie a film come Mommy ed È solo la fine del
mondo, con i quali ha vinto prestigiosi premi al Festival
di Cannes, si è definitivamente consacrato a livello
internazionale, cosa che ha permesso la riscoperta dei suoi primi
lungometraggi. In particolare, tra questi, vi è J’ai tué ma
mère, opera prima del 2009 da Dolan scritta, diretta,
prodotta e interpretata. Un’opera struggente che ha da subito
evidenziato l’interesse del regista per i rapporti famigliari,
umani e per la ricerca del proprio sé.
Dolan iniziò a scrivere quello che
poi sarebbe diventato il suo film d’esordio all’età di 16 anni,
basando la storia su eventi parzialmente autobiografici. Da qui il
titolo, traducibile come “ho ucciso mia madre”, che
esprime già in sé il complesso rapporto che il protagonista vive
con il genitore. Dopo alcuni anni, serviti più che altro per
cercare i finanziamenti necessari, Dolan ha esordito all’età di 19
anni alla regia, guadagnando da subito ampi consensi. Presentato
nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, qui il film ha vinto ben
tre premi, ottenendo in breve una buona popolarità
internazionale.
A colpire, in particolare, vi è la
capacità di Dolan di raccontare in modo sincero i sentimenti dei
suoi personaggi, avvalendosi della composizione, della messa in
scena e della fotografia cinematografica. Ancora oggi è un esordio
sorprendente, che ogni appassionato del cinema di Dolan non può
perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
J’ai tué mamère: la trama del film
Protagonista del film è
Hubert Minel, problematico diciassettenne intento
a comprendere sé stesso e la propria sessualità in un contesto in
cui fatica a sentirsi accettato. Hubert vive nella periferia di
Montreal insieme alla madre single Chantale, la
quale ha divorziato molto giovane. Proprio l’allontanamento del
padre ha portato il ragazzo a sviluppare non solo una mancanza ma
anche un profondo risentimento nei confronti della madre, dalla
quale si sente oppresso e incompreso. Il suo rifiuto della madre
raggiunge il culmine nel momento in cui racconta alla sua
insegnante che la donna è morta ormai da anni.
Quanto Chantale lo scopre, si sente
naturalmente molto offesa dal figlio, ma capirà anche di quanto il
loro rapporto si sia deteriorato nel tempo. La donna cercherà
allora di riavvicinarsi al figlio, il quale però non vuole
assolutamente saperne nulla. Nel loro difficile rapporto,
sorgeranno ulteriori segreti, omissioni e conflitti, che porteranno
i due ad un punto di non ritorno. Soltanto mettendosi a nudo
potranno scoprirsi e riavvicinarsi davvero. A frenare questa
possibilità, però, vi è sempre il brutto carattere di entrambi, che
li porta a voler prevalere l’uno sull’altro.
J’ai tué ma mère: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare il
protagonista vi è lo stesso Xavier Dolan. Egli
affermò di aver costruito la storia e il personaggio ispirandosi
vagamente a vicende personali, ricercando però allo stesso tempo un
distacco che gli permettesse di rimanere obiettivo e non
eccessivamente coinvolto emotivamente. La sua interpretazione di
Hubert non è dunque basata esclusivamente sul vero sé stesso, ma vi
ha aggiunto elementi originali. Per la sua performance da
protagonista, Dolan ha ricevuto poi diversi apprezzamenti. Egli non
ha infatti solo vinto premi come regista ma anche come attore, ad
esempio al Vancouver Film Critics Circle.
Accanto a lui, nei panni di sua
madre Chantale vi è l’attrice Anne Dorval,
divenuta popolare proprio grazie a questo film. Vinse infatti
diversi premi come miglior attrice, tra cui il Jutra Awards. La
Dorval, oggi celebrità internazionale, è poi tornata a recitare per
Dolan anche in Les amours imaginaires, Laurence Anyways,
Mommy e Matthias & Maxime. Suzanne
Clément è invece Julie Cloutier, l’insegnante di Hubert e
altra figura femminile per lui importante. L’attore
François Arnaud, oggi noto per il ruolo di Cesare
Borgia in I Borgia, interpreta qui Antonin Rimbaud, il
ragazzo di Hubert. Per la sua interpretazione egli ha vinto il
premio come miglior attore non protagonista al Vancouver Film
Critics Circle. Pierre Chagnon, infine, è Richard
Minel, padre di Hubert.
J’ai tué ma mère: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. J’ai tué ma
mère è infatti disponibile nel catalogo di
Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente,
in prima TV assoluta, nel palinsesto
televisivo di lunedì 7giugno alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Ben prima che il Marvel Cinematic
Universe fosse una realtà, a dar particolare prestigio e linfa
al genere poi denominato “cinecomic” furono i
primi film dedicati agli X-Men. Negli anni, il racconto dei più
celebri mutanti dell’universo supereroistico si è espanso grazie a
sequel, prequel e spin-off, dando vita ad una delle più compiute
saghe degli ultimi anni. Composta in totale da ben dodici film, si
tratta di uno dei franchise più redditizi della storia, grazie ad
un incasso complessivo di oltre 5 miliardi di dollari. Il tutto
ebbe inizio nel 2000 con X-Men (qui la recensione), diretto dal
regista Bryan Singer.
Sin dagli anni Novanta si tentava
di portare sul grande schermo il più celebre gruppo di supereroi
Marvel, un progetto a cui si era
interessato anche il premio Oscar James Cameron. I
diritti vennero però acquisiti dalla 20th Century Fox, che riuscì a
dar vita al film avvalendosi di grandi interpreti e un
considerevole aggiornamento tanto dei personaggio quanto delle loro
vicende. Simbolo dei diversi e degli emarginati, gli X-Men hanno da
sempre avuto un valore speciale, il quale è rimasto immutato nel
tempo. Per questo nonostante le modifiche, la loro essenza è
rimasta immutata e capace ancora di appassionare.
A fronte di un budget di 75 milioni
di dollari, X-Men si affermò da subito come un grande
successo, guadagnandone 296 in tutto il mondo. Ciò segnò l’inizio
della grande fortuna che i cinecomic vantano ancora oggi, con un
universo narrativo sempre più grande e ricco. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ai suoi sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
X-Men: la trama del film
Il film si apre con
l’ufficializzazione dell’esistenza dei mutanti, una notizia che ha
inevitabilmente diviso l’opinione pubblica. Questi umani dotati di
superpoteri e innate abilità, infatti, se da una parte
incuriosiscono i cittadini, dall’altra potrebbero rappresentare una
minaccia per la sicurezza. Charles Xavier, a capo
di una scuola privata per giovani mutanti, è convinto che i poteri
debbano essere sfruttati per aiutare e proteggere gli umani, mentre
Magneto, dopo l’esperienza dell’olocausto vissuta
durante l’infanzia, è convinto che gli umani vogliano controllare e
assoggettare i mutanti così come i nazisti fecero con gli
ebrei.
Mentre i due discutono sul futuro
della loro specie, la vita della giovane Marie è
sconvolta dalla scoperta dei suoi poteri. Dopo aver
involontariamente quasi ucciso il suo ragazzo, la giovane fugge in
Canada, dove incontra il misterioso mutante Logan,
soprannominato Wolverine. Pur se inizialmente
riluttante, egli accetterà di proteggerla da quanti vorrebbe
sfruttare i suoi poteri per schiacciare l’umanità. Magneto e il suo
gruppo non si fermeranno infatti davanti a nulla e solo un gruppo
ben assortito di mutanti potranno fermare i suoi piani. Per Xavier,
arriva dunque il momento di far scendere in campo i suoi X-Men.
X-Men: il cast del film
Il cast del film è composto da
alcuni celebri attori e altri divenuti noti proprio grazie a questo
lungometraggio. Proprio a questi ultimi appartiene Hugh Jackman,
l’attore scelto per dar vita al personaggio di Wolverine. Oggi
unico volto possibile per il personaggio, Jackman ha raccontato di
essersi preparato al ruolo studiando il comportamento dei lupi e i
loro movimenti. Inoltre, ogni mattina prima di andare sul set si
faceva una doccia gelata, sopportando il freddo senza lamentarsi,
ritrovando in ciò la mentalità giusta per il personaggio. Accanto a
lui, nei panni dei mutanti Ciclope e Tempesta vi sono gli attori
James Marsden e Halle Berry.
Anna Paquin, invece, è Marie, un personaggio verso
cui si è subito sentita legata emotivamente.
Ad interpretare il professor
Charles Xavier vi è l’attore Patrick
Stewart, il quale aspirava da tempo a ricoprire tale
ruolo essendo un grande fan della serie. Nei panni del suo amico
nemico Magneto, vi è invece Ian McKellen.
L’attore, inizialmente riluttante ad accettare, si convinse quando
vide il costume del personaggio. McKellen è stato in particolare
scelto poiché, in quanto attivista per i diritti degli omosessuali,
avrebbe capito al meglio la parte. L’attrice Famke
Janssen è la potente telepate Jean Grey, ruolo per il
quale ancora oggi è nota. L’attrice Rebecca Romijn
compare invece nei panni di Mystica, personaggio che le ha
richiesto diverse ore di trucco ogni giorno.
X-Men: i sequel, il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, i film dedicati
agli X-Men sono numerosi e altri ancora se ne prevedono per il
futuro. Di questo primo film sono però stati inizialmente
realizzati due sequel diretti, che hanno così portato a compimento
la trilogia. Il primo di questi, X-Men 2, è arrivato nel
2003, riproponendo il medesimo cast di attori ma nuovi nemici da
affrontare. Nel 2006, invece, è stato realizzato X-Men – Conflitto
finale, dove lo scontro tra i mutanti raggiunge il
culmine. Entrambi i film si affermarono come grandi successi di
critica e pubblico, permettendo allo spettatore di imbattersi in
tutto il potenziale di questi personaggi. I due film incassarono
rispettivamente 407 e 459 milioni, lasciando aperta la strada ad
ulteriori sequel.
In attesa di vedere tali seguiti, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
X-Men è infatti disponibile nel catalogo
di Rakuten TV, Chili,Apple iTunes e
Disney+. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente,
in prima TV assoluta, nel palinsesto
televisivo di lunedì 7 giugno alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Alla fine il mistero di
Cannes 74 è stato svelato: il blockbuster
planetario anticipato da Thierry Fremaux è stato
annunciato e si tratta di Fast & Furious 9, il
film Universal ripetutamente rimandato a causa della pandemia.
Il film sarà presentato dunque al
festival francese a luglio, in una proiezione sulla spiaggia di
Cannes, anche se sembra che il cast non parteciperà all’evento.
Il cast di Fast and Furious 9 e il
capitolo finale della saga
La trilogia sequel di
Star
Wars ha lasciato molti fan insoddisfatti, sia perché
gli eventi raccontati non hanno rispettato le aspettative, sia
perché forse la costruzione del racconto prometteva svolgimenti che
non sono arrivati. Soprattutto, questa trilogia aperta e chiusa da
JJ Abrams e intervallata dall’intervento
irriverente di Rian Johnson, ha lasciato irrisolti
tanti concept. Chi sono i Cavalieri di Ren? Che fine ha fatto il
bambino con la scopa? Perché Maz ha la spada di Anakin? Ecco di
seguito alcuni di questi concept interessanti che però la trilogia
sequel ha lasciato cadere, irrisolti.
I Cavalieri di Ren non hanno nessun
significato
Ne
Il Risveglio della Forza, i Cavalieri di Ren sono
stati anticipati come la banda di spietati esecutori di Kylo Ren.
Tuttavia, non si sono presentati fino a L’Ascesa
di Skywalker, in cui abbiamo visto che avevano un
aspetto molto cool, ma nulla di più, come se fossero una boy band
in posa per la copertina di un album prima che Ben Solo li
massacrasse tutti.
I Cavalieri di Ren avrebbero dovuto
essere mandati a caccia di Finn e Rose ne
Gli Ultimi Jedi – come Boba Fett che dà la caccia al
Falcon in L’Impero colpisce ancora – e così si
sarebbe data loro la possibilità di svilupparsi come personaggi che
poi avrebbero trovato la loro fine per mano del loro leader, Ben
Solo/Kylo Ren, alla fine del terzo film.
I genitori di Rey non sono
“nessuno”
Durante il duello tra Rey e
Kylo Ren in Gli
Ultimi Jedi, quest’ultimo rivela alla prima che i suoi
genitori erano “nessuno” sepolti nelle tombe dei poveri su Jakku.
Dopo che
Il Risveglio della Forza ha inutilmente creato un
mistero che circonda la genitorialità di Rey,
Gli Ultimi Jedi ha ribadito che la ragazza non
proveniva da una linea di sangue speciale come gli Skywalker, ma
era piuttosto anonima.
Questo, fino ad arrivare a L’Ascesa di Skywalker, in cui scopriamo che
Rey è in realtà una Palpatine, il che non ha molto senso e
contraddice quanto raccontato in
Gli Ultimi Jedi! Che questa trama sia stata vittima di
una ferocissima correzione in corso d’opera vista la pessima
accoglienza del film di Johnson?
Il ruolo del leader supremo
Snoke
Il Leader Supremo Snoke è
stato creato da J.J. Abrams come una sorta di imitazione
dell’imperatore Palpatine, almeno come presenza gerarchica
all’interno dello schieramento del Lato Oscuro. Il personaggio è
stato poi ucciso senza tante cerimonie da Rian Johnson, che forse
non lo ha trovato interessante.
Nella scena iniziale de L’Ascesa di Skywalker, mentre una testa di
Snokes viene vista fluttuare in una vasca, il personaggio viene
archiviato da Abrams come un clone realizzato ad opera di un
redivivo Palpatine, cosa che apparentemente non ha davvero nessun
senso!
La storia d’amore tra Finn e
Rose
Finn ha un interesse
romantico per film, in queste trilogia. Dopo cheIl
Risveglio della Forza ha stuzzicato la tensione
romantica sia con Rey che con Poe,
Gli Ultimi Jedi gli ha dato un nuovo interesse amoroso
nella forma di Rose Tico, che gli ha insegnato il valore di
combattere per una nobile causa, e sembrava davvero che fosse una
trama solida che si poteva sviluppare meglio nel terzo
capitolo.
Poi, ne L’Ascesa di Skywalker, Rose è stata relegata a
meno di due minuti di screening time essenzialmente come un extra
di sottofondo e Finn ha avuto un altro interesse romantico nella
persona di Jannah, ex Stormtrooper e forse figlia di Lando
(!?).
Maz era in possesso della spada di
Luke/Anakin
Ne L’Impero Colpisce
Ancora, quando Darth Vader taglia la mano di Luke Skywalker, la sua
iconica spada laser blu (appartenuta in realtà ad Anakin) cade
nella spazio apparentemente senza poter essere recuperata. Quindi,
ne Il ritorno dello Jedi, Luke sfodera la sua
spada verde. In
Il Risveglio della Forza, Maz Kanata possiede in
qualche modo la spada blu.
Quando Han Solo chiede a Maz dove l’ha
preso, lei dice semplicemente: “Una buona domanda, per un’altra
volta”. Nonostante il fatto che Maz sia stato coinvolta, in maniera
sempre più marginale, in tutti e tre i sequel, “quell’altra volta”
non è mai arrivata.
Gli Stormtrooper del Primo Ordine
sono orfani a cui è stato fatto il lavaggio del cervello
La caratterizzazione di
Finn suggerisce che gli Stormtrooper del Primo Ordine siano orfani
sottoposti al lavaggio del cervello che non credono nella loro
causa, ma la Resistenza li tratta ancora come la carne da macello
che erano nei film originali.
Piuttosto che indagare questa
caratteristica innovativa nel canone, i film hanno continuato a
trattare gli Stormtrooper come in precedenza.
Il futuro del bimbo con la
scopa
L’inquadratura finale de
Gli Ultimi Jedi vede un gruppo di ragazzini schiavi
che condividono i miti sull’eroismo di Luke Skywalker. Uno di loro,
di cui non conosciamo il nome, prende la sua scopa usando la Forza
e guarda le stelle, evocando l’immagine di un Jedi armato di spada
laser.
Logicamente, questo ragazzo sarebbe
diventato uno dei primi studenti in una nuova accademia Jedi
guidata da Rey ne L’Ascesa di Skywalker, ma il trequel di Abrams
lo ha completamente ignorato.
Capitan Phasma come un importante
cattivo
Quando il cattivo secondario di
Gwendoline Christie, il Capitano Phasma, è stato svelato per la
prima volta, è stata pubblicizzata come il Boba Fett della trilogia
del sequel. Sfortunatamente, si è rivelata un po’ troppo simile a
Boba Fett, poiché è stata sottoutilizzata nel primo film e molto
facile da eliminare nel secondo.
Seguendo le orme di Fett, Phasma
potrebbe essere resuscitato in 40 anni come antieroe secondario in
una serie sulla scia di The Mandalorian, ma sarebbe stato bello se i
sequel non avessero sciupato così un personaggio di tale
potenzialità.
In qualche modo, Palpatine è
tornato
Considerando che L’Ascesa di Skywalker ruota interamente
attorno alla resurrezione dell’imperatore Palpatine, si impiega
pochissimo tempo a cercare di spiegare come sia tornato in vita, o
in quella che sembra essere una forma di vita, almeno. La
spiegazione del film sul ritorno di Palpatine è riassunta in tre
parole da Poe Dameron: “In qualche modo, Palpatine è tornato”.
Se gli spettatori del terzo film
della trilogia sequel volevano maggiori informazioni sulla
resurrezione di Palpatine, si sono trovati di fronte a una cocente
delusione.
Sensibilità alla Forza di Finn
Il duello finale con la
spada laser in
Il Risveglio della Forza suggeriva che Finn fosse
sensibile alla Forza, ma poi nei due film successivi, Rey è stata
l’unica a diventare una Jedi. Finn trascorre l’intero L’Ascesa di Skywalker apparentemente cercando
di dire a Rey che è sensibile alla Forza, ma non glielo dice
nemmeno sullo schermo.
L’arco narrativo di Finn nei sequel
avrebbe dovuto tracciare la sua ascesa da Stormtrooper senza nome a
guerriero Jedi che guida una rivoluzione degli ex Stormtrooper come
lui contro il Primo Ordine. Invece, il suo arco narrativo
semplicemente non esiste.
Sembra strano pensare che una delle
figure più emblematiche della storia di Roma, quel Cesare
Augusto che fece superare all’Urbe un periodo sanguinoso di
guerre civili e consolidò l’Impero, sia stata sempre raccontata a
metà. A questo inconveniente pone rimedio Domina,
la serie Sky
Original che è disponibile su NOW e
on demand su Sky. Si tratta del racconto delle
vicissitudini di Livia Drusilla, figlia di Marco Livio Druso
Claudiano e seconda moglie di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, che
sarebbe poi passato alla storia come Augusto, primo Imperatore di
Roma. La donna caparbia e intelligente dietro all’uomo politico.
Con una ricostruzione storica minuziosa di forma e sostanza, Domina
racconta proprio l’ascesa al potere di Augusto per mano della
moglie, la Domina che dà il titolo alla serie. Ma chi era Livia e
chi erano le persone con cui viveva e contro cui ha dovuto
combattere? Ecco i personaggi storici “dietro” a
Domina.
Tiberio, interpretato da
Earl Cave, è il primogenito di Livia, nella serie
è rappresentato come un giovane uomo traumatizzato da un’infanzia
complicata, un tipo non molto simpatico ma in possesso di una mente
molto affilata. La serie si interrompe prima di questi fatti, ma la
Storia ci dice che fu adottato da Augusto, secondo marito della
madre, e gli succedette come Imperatore di Roma. Fu un politico
attento e in gioventù un valoroso condottiero. Quando però Augusto
morì e lui divenne Imperatore, preferì frenare l’espansione
dell’Impero, per rendere sicuri i confini. Ritiratosi a Capri,
lontano dalla capitale, venne criticato dagli storici dell’epoca,
ma molto rivalutato dalla storia moderna.
Marcello
Marcello, interpretato da
Finn Bennett, è il figlio di Ottavia, sorella di
Gaio. È perciò nipote diretto di Gaio e da lui viene adottato,
essendo stato designato come suo erede. Nella serie, la sua morte,
per decisione di Livia e per mano della sua amica Antigone esperta
di veleni, interrompe la sua giovane vita e apre una vacanza nella
successione, vacanza in cui, sappiamo, si insedierà Tiberio. La sua
storia è molto breve, data la prematura morte, ma Marcello si era
già distinto in campo militare ed era senza dubbio uno dei
familiari prediletti da Gaio in persona, che soffrì molto per la
sua morte. Proprio questa predilezione gli permise di accelerare il
suo cursus honorum, per scavalcare nella linea di successione il
più qualificato Tiberio. La sua morte però pose fine alle sue
ambizioni. Livia Drusilla venne sospettata del suo avvelenamento,
ma mai condannata.
Marco Livio Druso Claudiano
Marco Livio Druso Claudiano,
interpretato da Liam Cunningham, è stato il
padre di Livia, in Domina un nobile che sosteneva
la Repubblica e che si suicidò dopo la battaglia di Filippi. La sua
simpatia per la Repubblica lo portò a schierarsi dalla parte degli
assassini di Cesare, ma la Storia ci insegna che non scelse la
parte “giusta”, o almeno non la vincente. Come Cassio e Bruto,
scelse la morte piuttosto che la depravazione della forma di
governo della sua città. Grazie alla politica matrimoniale della
figlia Livia Drusilla, è passato alla storia come nonno, bisnonno e
avo degli imperatori della dinastia giulio-claudia.
Scribonia
Scribonia, interpretata
da Christine Bottomley (adulta) e da
Bailey Spalding (giovane), ricopre un ruolo molto
importante nella serie, perché rappresenta la nemica mortale di
Livia Drusilla. Sarà infatti il ritorno della protagonista a Roma a
costringere Gaio a divorziare da lei, che era già la sua seconda
moglie e incinta della loro prima figlia, colei che sarà poi
chiamata Giulia Maggiore. Scribonia finisce per far parte della
corte di Augusto, ma sarà sempre nell’ombra della più forte,
carismatica e bella Livia. La Storia ci consegna l’immagine di
Scribonia come quella di una donna molto forte e nobile, ma
comunque una pedina, uno strumento per stringere alleanze e per
disfarle. È con questo scopo che venne data in sposa (come terzo
matrimonio) a Gaio ed è sempre per questo scopo che da lui fu
costretta a divorziare.
Ottavia
Ottavia, interpretata
da Claire
Forlani (adulta) e da Alexandra Moloney
(giovane), è la sorella di Gaio e quarta moglie di Marco Antonio,
nonché madre di Marcello. Sposò in seconde nozze, sempre
attentamente pilotate dai giochi politici e di alleanze tra le gens
romane, Marco Antonio. La Storia ci dice che fu in grado di tenere
lontano il marito dalle grinfie di Cleopatra. Alla morte del
marito, Ottavia accettò comunque di prendersi cura di tutti i suoi
figli, anche quelli avuti dalla sovrana d’Egitto. Una delle sue
figlie, Antonia, sposando Druso Maggiore (secondo figlio di Livia)
divenne madre, nonna e bisnonna di imperatori.
Agrippa
Marco Vipsanio Agrippa,
interpretato da Ben Batt (adulto) e da
Oliver Huntingdon (giovane), è stato caro amico e sodale di Gaio,
sin dalla giovinezza. In Domina, vediamo come l’amicizia trai due
sia stata tutelata dall’intercessione di Livia Drusilla, sappiamo
che Gaio gli diede in moglie sua figlia Giulia, alla morte di
Marcello, primo marito della giovane, e che Agrippa gli fu sempre
fedele. La Storia ci racconta che Agrippa non solo fu un politico e
un militare di grande valore, tant’è che sua fu la vittoria della
battaglia di Anzio, ma fu anche un dotato architetto.
Nerone
Tiberio Claudio Nerone,
interpretato da Enzo Cilenti, fu il primo
marito di Livia. La serie non ne fa un ritratto lusinghiero,
principalmente perché viene raccontato come l’ostacolo tra quello
che invece era un grande amore, quello tra Livia e Gaio, tant’è che
viene raccontato che sia proprio la fedele amica di Livia,
Antigone, a eliminarlo con delle ostriche bagnate nella cicuta.
Tuttavia la Storia tramanda un racconto differente. Certo, non si
trattava di un uomo particolarmente brillante o coraggioso, ma
Nerone ha fatto di necessità virtù, combattendo al fianco di Cesare
ma rimanendo un repubblicano convinto, tanto che poi si alleò con
il padre di Livia, poco prima di sposarla. Durante la guerra
civile, portò Livia e suo figlio Tiberio in Sicilia, salvo poi
tornare quando Gaio e Antonio si riappacificarono. Qui, acconsentì
senza troppe proteste al divorzio, per far sposare Livia a Gaio, e
prese con sé Tiberio e l’appena nato Druso, come da consuetudine.
Quando morì i due ragazzi tornarono dalla madre, e lui divenne,
inaspettatamente, padre di un Imperatore.
Gaio
ph credit: Antonello & Montesi
Gaio Giulio Cesare Augusto,
interpretato da Matthew McNulty (adulto)
e da Tom Glynn-Carney (giovane), fu il secondo marito di
Livia e il primo imperatore romano. Nella serie appare come un
giovane ambizioso, da subito ammaliato dalla bellezza e dal
carattere di Livia, tanto da rubarle un bacio alla vigilia del
matrimonio di lei con Nerone. Quando poi Livia torna a Roma, lo
convince in un attimo a divorziare da Scribonia, proponendo un
matrimonio di interessi, per dargli l’appoggio della gens Claudia.
Domina racconta questa relazione molto complice
anche se non sempre facile e la Storia non differisce troppo da ciò
che vediamo anche se si interrompe proprio alla vigilia della sua
ascesa al trono di Roma. L’immagine di Augusto che è stata
tramandata è quella di un Imperatore saggio e pacifico, celebrato e
santificato subito dopo la sua morte.
Livia Drusilla
ph credit: Antonello & Montesi
Livia Drusilla,
interpretata da Kasia
Smutniak (adulta) e da Nadia Parkes
(giovane), è la Domina della serie, una nobildonna romana, terza
moglie di Augusto, che dopo la morte del padre, è intenzionata a
ristabilire la repubblica a Roma. Figlia di un repubblicano sposa
Nerone, ma capisce subito che quel marito non fa per lei, non è
all’altezza della sua tempra. Nella serie lo segue in Sicilia, dopo
lo scoppio della guerra civile, ma appena tornata a Roma si mette
“in cerca di un altro marito”. Promuove così il suo divorzio, in
concomitanza con quello di Gaio da Scribonia, così sposerà un uomo
che detiene già il potere, ma che non sembra disposto a cederlo.
Livia cerca fino alla fine di sostenere la repubblica,
assicurandosi che a succedere al marito Gaio sia qualcuno che
avrebbe rimesso il potere nelle mani del Senato. Questo qualcuno
non poteva essere Marcello, che viene così eliminato. Non sappiamo
se nella realtà dei fatti sia stata proprio Livia la mandante
dell’omicidio di Marcello, ma sappiamo che venne accusata ad un
certo punto. Livia rimase al fianco di Gaio, poi Augusto, per 52
anni, fino alla morte di lui, divenne Imperatrice al suo fianco e
si impegnò fattivamente affinché il potere detenuto dal marito
fosse solido. Promosse anche molte leggi a tutela delle donne ed è
stata una delle figure più importanti della Storia romana. La serie
Sky
Original, Domina, disponibile su NOW e on demand su
Sky, riporta alla luce e valorizza questo personaggio
troppo poco conosciuto.
Piccolo
Corpo (Small Body)
di Laura Samani verrà presentato alla 60a
Semaine De La Critique del Cannes Film Festival
2021 in concorso. Scritto da Marco Borromei, Elisa Dondi e
Laura Samani, Piccolo corpo vede protagonisti
Celeste Cescutti e Ondina Quadri.
Ambientato in una piccola isola del
nord est italiano, in un inverno agli inizi del ‘900, Piccolo
Corpo racconta della giovane Agata perde sua figlia
alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di
respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è
condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Ma una voce arriva
alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un
luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un
respiro, quello necessario a battezzarli. Agata lascia segretamente
l’isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa
speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una
scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in
vita sua. Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che
conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del
misterioso contenuto della scatola. Nonostante la diffidenza
reciproca, inizia un’avventura in cui il coraggio e l’amicizia
permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra
impossibile.
Laura Samani è
nata nel 1989 a Trieste. Dopo la laurea in Filosofia e Letteratura
presso l’Università degli Studi di Pisa, ha studiato al Centro
Sperimentale di Cinematografia (Roma), corso di regia. Il suo
cortometraggio di diploma, La Santa che dorme, è stato presentato
in anteprima a Cannes Cinéfondation nel 2016. Da
allora, ha ottenuto consensi e premi in diversi festival
internazionali. Nel 2018 ha lavorato per l’Associazione
Maremetraggio, conducendo il videolaboratorio partecipativo Città
Visibile, finanziato da Siae Bando Sillumina – Periferie Urbane di
Valmaura, Trieste. È il primo laboratorio di questo tipo mai
condotto a Trieste, ha coinvolto adolescenti che vivono nella
marginalità sociale con l’obiettivo di realizzare un documentario
auto-narrativo. Piccolo corpo, una favola cruda, è il suo primo
lungometraggio girato in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
In uscita nelle sale italiane solo
il 21, 22, 23 giugno Raffaello. Il giovane
prodigio diretto da Massimo
Ferrari eprodotto
da Sky, è il docu-film con la voce narrante
diValeria
Golino che si propone di raccontare Raffaello a
partire dai suoi straordinari ritratti femminili. La madre,
l’amante, la committente, la dea: le ‘protagoniste’ della vita di
Raffaello permettono di raccontare il pittore da una nuova
prospettiva e di indagare sulla sua continua ricerca della bellezza
assoluta.
A guidarci alla scoperta
dell’artista oltre a Vincenzo
Farinella,professore ordinario di
Storia dell’Arte Moderna all’Università di
Pisae consulente storico-scientifico del
progetto,ci saranno gli interventi
autorevoli di Lorenza Mochi
Onori, storica dell’arte ed esperta di
Raffaello, Giuliano
Pisani,filologo classico e storico
dell’arte italiana, Tom
Henry,direttore dell’Università del
Kent a Roma, Amélie Ferrigno, storica
dell’arte e ricercatrice associata presso il Centre d’Études
Supérieures de la Renaissance (CESR Tours), Ippolita
di Majo, sceneggiatrice e storica dell’arte
e Gloria Fossi, storica dell’arte medievale e
moderna.
Realizzato da Sky con la produzione
esecutiva affidata a Progetto Immagine, RAFFAELLO. IL
GIOVANE PRODIGIO ha ottenuto il Patrocinio della Città di
Urbino. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed
esclusivo di Nexo Digital ed è distribuita in esclusiva per
l’Italia da Nexo Digital.
In occasione dell’uscita in home
video dell’imperdibile edizione in 4K Ultra HD dell’Indiana
Jones 4 movie collection, disponibile dall’8 giugno in
edizione Digipack (con mappa da collezione) e Steelbook, Koch Media
e Paramount Home Entertainment sono lieti di annunciare un evento
speciale, organizzato in collaborazione con
laFeltrinelli, che si terrà il 9 giugno
2021 alle 18.30 presso
laFeltrinelli di Piazza Piemonte a Milano.
L’evento avrà luogo nella nuova
area COMICS & GAMES dello store di Piazza Piemonte e sarà condotto
dal grande critico cinematografico Gianni Canova,
Rettore dell’Università IULM e Professore ordinario di Storia del
cinema e Filmologia, che accompagnerà i partecipanti in un
lungo excursus incentrato sull’epica saga cinematografica che ha
come protagonista l’intramontabile archeologo interpretato da
Harrison Ford nei quattro film del franchise di
Indiana Jones.
Per accedere all’evento dedicato
all’uscita dell’INDIANA JONES 4-MOVIE COLLECTION, sarà
indispensabile prenotare o acquistare lo speciale cofanetto
presso laFeltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e
ritirare successivamente il pass (1 pass per ogni
cofanetto acquistato) per partecipare all’iniziativa.
In esclusiva per
l’evento, sarà inoltre possibile acquistare, solo presso
lo store di Piazza Piemonte, l’edizione Steelbook
della INDIANA JONES 4-MOVIE-COLLECTION, altrimenti disponibile solo
nei migliori store online. Per maggiori informazioni sull’evento,
visita la pagina dedicata sul sito ufficiale di laFeltrinelli,
cliccando
qui. L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative
anti Covid indicate dall’attuale DPCM.
I dettagli di Indiana Jones 4
movie collection
Rivivi le indimenticabili gesta del
mitico Indiana Jones, per la prima volta in uno
spettacolare formato video 4K Ultra HD, con la
Indiana Jones 4 movie collection in uscita
l’8 giugno. I Predatori Dell’Arca Perduta, il primo episodio della
saga, compie quest’anno il suo 40° anniversario, avendo visto il
debutto del celebre archeologo proprio il 12 giugno 1981.
Quarant’anni dopo il leggendario eroe continua ad affascinare
innumerevoli generazioni di fan.
Ora, per la prima volta in
assoluto, tutti e quattro i film sono disponibili in 4K Ultra HD
con Dolby Vision e HDR-10, per una qualità delle immagini ultra
vivida. Ogni film è stato meticolosamente rimasterizzato dalle
scansioni 4K dei negativi originali con un ampio lavoro sugli
effetti visivi per garantire un’immagine incontaminata e di
altissima qualità. Tutti i lavori sulle pellicole sono stati
approvati dal regista Steven Spielberg.
La versione rimasterizzata de
I Predatori Dell’Arca Perduta comprende anche il
doppiaggio italiano originale. I 9 dischi della INDIANA
JONES 4-MOVIE COLLECTION includono: i 4 film in 4K Ultra
HD, i 4 film in Blu-ray e un Blu-ray™ con sette ore di
contenuti extra (tra cui: dietro le quinte, making of e scene dal
set). Sarà inoltre inclusa nella confezione una mappa da
collezione.
La INDIANA JONES 4-MOVIE
COLLECTION sarà disponibile anche in una pregiata
Steelbook in Limited Edition.
L’attesissima serie Loki avrà come protagonista una versione
alternativa del Dio dell’Inganno: dopo aver rubato il
Tesseract durante gli eventi di Avengers: Endgame, Loki è stato
catturato dalla Time Variance Authority (TVA), un’organizzazione
che esiste al di fuori dello spazio-tempo e che monitora le linee
temporali. È chiaro che questa versione di Loki non conosce gli
eventi accaduti dopo l’attacco dei Chitauri a New York.
Screen Rant ha raccolto 10 cose che il Loki della serie tv
potrebbe non sapere che sono accadute alla sua versione
originale:
Entrambi i suoi genitori adottivi sono morti
Dopo aver appreso della
sua parentela con i Giganti di Ghiaccio, Loki sviluppa una
relazione assai complicata con i suoi genitori adottivi.
Disprezzava in modo particolare il padre adottivo, Odino, che aveva
sempre preferito Thor. Tuttavia, Loki amava sua madre, Frigga, che
gli aveva sempre dimostrato più affetto.
Purtroppo, sia Odino che Frigga sono
morti nella linea temporale originale del MCU. Loki era arrabbiato e aveva il
cuore a pezzi dopo aver scoperto che Algrim aveva ucciso sua madre.
Inoltre, l’originale Loki si riconciliò brevemente con Odino prima
che morisse di vecchiaia. Il Loki alternativo non conosce questi
eventi, il che significa che ha ancora problemi con Odino, e non è
chiaro se abbia mantenuto una qualche comunicazione con Frigga, che
potrebbe essere ancora viva nella linea temporale della serie.
Thor lo ha reclutato per fermare Malekith
Nonostante le loro differenze caratteriali, i due fratelli
hanno lavorato insieme per impedire a Malekith di scatenare
l’oscurità sui Nove Regni, poiché Loki conosceva un ingresso
segreto della casa degli Elfi Oscuri, Svartalfheim. Inoltre, ha
contribuito a salvare Jane Foster. Era la prima volta che
combattevano insieme dall’incoronazione di Thor.
Il
Loki alternativo deve ancora collaborare con Thor nell’universo.
Sembra che non abbia ancora risolto i problemi con suo fratello né
abbia mai tentato di comunicare con lui…
Ha simulato di nuovo la sua morte
Ci sono molte ragioni per
cui Loki è noto come il Dio dell’Inganno. Considerando quanto è
abile con la magia, Loki può manipolare le illusioni e può anche
cambiare forma. Grazie ai suoi doni, usa i suoi poteri per simulare
di nuovo la sua morte creando l’illusione che venga pugnalato da
Kurse.
Per quanto ne sa questo Loki
alternativo, lo stesso ha simulato la sua morte solo una volta,
dopo essere caduto in un wormhole. Tuttavia, la finta morte di Loki
è diventata un leitmotiv nel franchise di Thor, cosa che
il Loki alternativo potrebbe trovare utile per i suoi piani
futuri.
Ha governato brevemente Asgard
fingendosi Odino
Loki sa come cambiare
forma, quindi ha usato la cosa a suo vantaggio per ingannare Odino,
abbandonarlo sulla Terra in una casa di riposo e governare Asgard
sotto mentite spoglie. Loki ha sempre avuto l’ambizione di
governare Asgard e ha sempre sentito che sarebbe stato un re
migliore di Thor. In un certo senso, Loki è anche stato un buon
sovrano, poiché gli Asgardiani sono stati felici sotto il suo
governo per quattro anni e hanno persino apprezzato l’opera
teatrale che raccontava la seconda finta morte di Loki.
Sfortunatamente, il Loki alternativo
non ha avuto l’opportunità di governare Asgard come l’originale.
Tuttavia, i vari trailer della serie hanno anticipato le sue
ambizioni in relazione proprio all’essere un grande re. Semmai,
proprio la sua esperienza ad Asgard potrebbe aver suggerito le sue
capacità di sovrano.
Doctor Strange ha confinato Loki in
uno spazio sconosciuto
Loki si reca di nuovo sulla
Terra mentre aiuta Thor a localizzare il padre. Ovviamente, data la
storia di Loki sulla Terra e come ha quasi cercato di conquistarla,
non è benvoluto né accolto lì. Doctor Strange, in quanto Stregone Supremo,
percepì la presenza di Loki e lo confinò brevemente in uno spazio
sconosciuto per impedirglii di eseguire qualsiasi potenziale
piano.
Anche
se il Loki alternativo potrebbe non essere a conoscenza di questo
momento o del suo incontro con Doctor Strange, i vari trailer hanno
già mostrato uno scorcio di Loki imprigionato dalla TVA.
Hela è sua sorella adottiva
Gli eventi di
Ragnarok si verificano a distanza di quattro o cinque anni
da quelli di New York. Il Loki originale viene a sapere della sua
sorella adottiva, nonché prima figlia di Odino, Hela, quando il
Padre di Tutti è a pochi istanti dalla morte, evento che libera
Hela dalla prigionia. La conquista di Asgard da parte della strega
fa sì che Thor e Loki si alleino e la sconfiggano.
Pertanto, il Loki
alternativo deve ancora incontrare la sua sorella adottiva segreta,
che è ancora più malvagia di lui. Stranamente, Hela e Loki hanno
molto in comune, come le preferenze sui colori dei loro costumi,
l’ambizione di governare Asgard e l’essere entrambi gli orribili
fratelli di Thor.
Ha incontrato l’incredibile Hulk a Sakaar
Nella scena forse più
divertente e memorabile del MCU, Hulk ha annientato da solo
Loki alla Stark Tower, definendolo un “dio gracile”. Sembra che il
Loki originale sia rimasto traumatizzato dall’esperienza, poiché
sembrava terrorizzato quando Hulk è apparso a Sakaar alla “Sfida
dei Campioni”, tant’è che voleva andarsene.
Si presume che anche il Loki
alternativo abbia paura di Hulk. Tuttavia, potrebbe essere più
sollevato dal fatto che deve ancora incontrare di nuovo Hulk.
Ha aiutato a salvare gli Asgardiani durante Ragnarok
Loki potrebbe non essere
asgardiano di nascita, ma Asgard è sempre stata la sua casa.
Pertanto, il Loki alternativo non è a conoscenza dell’evento
Ragnarok che ha portato alla distruzione di Asgard.
Inoltre, il Loki originale si unì ai
Vendicatori per salvare i rimanenti Asgardiani prima che Surtur
provocasse l’inevitabile giorno del giudizio. Ha dimostrato la
crescita e l’altruismo di Loki mentre cercava di prendere le
distanze dai suoi atti dannosi.
Il Loki originale si è riconciliato con Thor
Loki e Thor hanno una lunga
storia di rivalità tra fratelli, con la maggior parte delle persone
che amano Thor piuttosto che Loki. A Loki non piaceva immensamente
Thor e si sentiva geloso della sua adorazione da parte degli altri.
Tuttavia, sono proprio come tutti i fratelli che si odiano e che
poi, a un certo, punto si amano.
Mentre il Ragnarok era in corso,
Loki e Thor hanno messo da parte le loro divergenze e differenze e
si sono riconciliati. Sfortunatamente, il Loki alternativo potrebbe
non vivere questo momento nella sua linea temporale, sebbene possa
ancora provare dei sentimenti di amore fraterno per Thor.
Thanos lo uccide
Nella linea temporale
originale, Thanos trova Thor e Loki nello spazio per recuperare la
Gemma dello Spazio ed eseguire il suo piano diabolico per spazzare
via metà dell’universo. Loki è cambiato e ha combattuto al fianco
di Thor per impedire a Thanos di riuscire nel suo piano, ma
purtroppo il Titano Pazzo alla fine lo uccide schiacciandogli il
collo.
I fan hanno sempre pensato che Loki
fosse invincibile, poiché ha ripetutamente ingannato la morte,
quindi la sua dipartita “definitiva” è stata di fatto un enorme
shock. Fortunatamente, la il viaggio nel tempo degli Avengers ha
permesso al Loki alternativo di sfuggire a questo momento
inevitabile, creando gli eventi della serie in arrivo su Disney+ dal 9 luglio.
Lo scorso febbraio è arrivata la
notizia che Rachel Zegler – che vedremo
prossimamente nell’attesissimo West Side Story di
Steven Spielberg – si era unita al cast di Shazam! Fury
of the Gods. All’epoca non vennero rivelati dettagli
in merito al personaggio che la giovane attrice avrebbe
interpretato nel sequel, ma secondo alcune indiscrezioni si sarebbe
trattato di una delle tre antagoniste principali.
Ora, sono emerse più informazioni in
merito al suo ruolo nel film. Come riportato da
Murphy’e Multiverse, infatti, il personaggio di Zegler si
chiamerà Anne: si tratta di una compagna di scuola di Freddy
Freeman (Jack Dylan Grazer), possibile interesse
amoroso del giovane. Tuttavia, grazie ad alcune immagini emerse dal
set, pare che l’attrice sia stata avvistata mentre era impegnata a
girare una scena dove indossava una sorta di armatura dorata, il
che suggerisce che il suo personaggio potrebbe in realtà celare una
doppia identità.
ComicBookMovie suggerisce che Rachel Zegler,
in realtà, sarà una delle figlie di Atlats e quindi la sorella più
giovane di Hespera e Kalypso, i personaggi che saranno interpretati
da Helen Mirren e Lucy Liu. Il personaggio potrebbe nascondersi
dietro l’identità di Anne per avvicinarsi a Freddy e, alla fine,
manipolarlo, forse nel tentativo di metterlo contro il suo amico
Billy Batson (Asher Angel).
Cosa sappiamo di Shazam! Fury of
the Gods
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler e Lucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Di recente, l’ex wrestler non ha
nascosto la sua volontà di dire addio al personaggio una volta
terminati i suoi impegni con Guardiani
della Galassia Vol. 3, adducendo come motivazione
principale la sua età e confermando che gli piacerebbe se il
personaggio potesse continuare a vivere sul grande schermo grazie
ad un attore più giovane.
Dopo i commenti di Bautista, il
creatore di Drax, Jim Starlin, ha condiviso con
Inverse i suoi pensieri proprio in merito al futuro del
personaggio nel MCU. Dopo aver elogiato Bautista
per aver fatto un “lavoro strepitoso” con la sua
creazione, Starlin ha in qualche modo appoggiato il desiderio
dell’attore di dedicarsi ad altre esperienze lavorative. Starlin è
inoltre fiducioso che il personaggio di Drax continuerà ad esistere
nel MCU anche senza Bautista.
“Posso capire che arrivi a 54
anni e non hai più voglia di toglierti la maglietta”, ha
dichiarato Starlin. “L’Universo Marvel continuerà ad andare avanti,
soprattutto ora che hanno scoperto di poter fare soldi anche
parlando dell’universo cosmico. Quindi, molto probabilmente ne
faranno ancora di più di film sui Guardiani. Potrebbe
tranquillamente esserci un altro Drax in futuro. Qualcun altro che,
si spera, abbia almeno la metà del tempismo comico di
Bautista.”
Francesco Di Leva
(Il
Sindaco del Rione Sanità) racconta la sua esperienza
in Benvenuti in Casa Esposito, il nuovo film
diretto da Gianluca Ansanelli e presentato in anteprima al
Monte-Carlo Film Festival. Il film arriverà in sala il 2 agosto
2021, distribuito da Vision Distribution.
Tenetevi forte. Preparatevi a ridere
e a commuovervi. Sono arrivati gli Esposito! Il rione Sanità, dove
è nato il principe della risata Totò, è uno dei più affascinanti e
misteriosi di Napoli. Qui vive, con la sua famiglia allargata,
Tonino Esposito, orfano di un boss della camorra. Tonino riceve dal
clan un sussidio mensile e potrebbe vivere di rendita. Invece si
intestardisce a voler imitare le gesta paterne, senza riuscirvi.
Perché è goffo, sfigato, arruffone, incapace di difendersi: un
antieroe tragicomico e decadente, che tra incubi e visioni,
ingenuità e imbranataggini, ne combina di tutti i colori. In un mix
esilarante tra i Cesaroni e i Soprano, uno spaccato divertente e
allo stesso tempo crudele della Napoli contemporanea, città dalle
mille contraddizioni e dalle tante difficoltà, capace però di non
perdere mai la speranza per un futuro migliore.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Patrick Wilson tornerà a vestire i panni di
King Orm, alias Ocean Master, nell’attesissimo sequel di Aquaman.
La notizia è stata confermata lo scorso anno in occasione del DC
FanDome e ora la star di Watchmen ha rivelato di aver iniziato ad allenarsi
proprio in vista dell’inizio della produzione.
In una recente intervista con
ET Online, la star di
The Conjuring – Per ordine del diavoloha parlato di
cosa bisogna aspettarsi dal nuovo film, anticipando dei piani
“super divertenti” per il nuovo film: “Quando James
Wan torna per un sequel, il progetto diventa ancora più grande,
migliore. Si spazia di più più: c’è più divertimento, più azione,
un lavoro maggiore sui personaggi”. L’attore ha poi aggiunto
di essere nel pieno della sua “ottava settimana di
allenamento” e che la produzione dovrebbe essere pronta a
partire “entro un paio di mesi”.
Ocean Master ha deposto il suo
tridente e si è lasciato portare via dagli Atlantidei alla fine del
primo film. Da allora, ci sono state molte speculazioni sul fatto
che alla fine finirà per unire le forze con il suo fratellastro per
combattere una minaccia più grande. Chissà, forse Black Manta? Al
momento non sappiamo nulla sulla trama del sequel, ma si presume
che il vendicativo David Kane interpretato da Yahya
Abdul-Mateen II sarà il cattivo principale.
Tutto quello che c’è da sapere su
Aquaman 2
Vi ricordiamo che Jason
Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel
sequel di Aquaman,
film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo
cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios
vorrebbero riportare James
Wan dietro la macchina da presa
per Aquaman
2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il
gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di
sviluppo.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente
di James
Wan(The Orphan, The Conjuring 2, The
Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme
a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno
co-produttori.