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I migliori trailer che devi vedere questa settimana

I migliori trailer che devi vedere questa settimana

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante piattaforme di streaming digitale.

Il loro compito è creare e far sviluppare nel pubblico una certa attesa circa il film promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei primi giorni di uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli insieme!

Zombieland: Double Tap

Zombieland Double Tap

Sony Pictures ha diffuso il primo trailer ufficiale di Zombieland: Double Tap, il sequel del film diretto da Ruben Fleischer e diventato un cult.

La trama del film non è ancora molto chiara, ma il sequel dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) che oggi vivono in un mondo in cui l’apocalisse zombie si è evoluta.

Diretto nuovamente da Fleischer, e con uscita prevista per ottobre 2019, questo sequel vedrà il ritorno di Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Emma Stone e Abigail Breslin, che saranno accompagnati da Zoey Deutch, Bill Murray e Dan Aykroyd.

Martin Eden

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Successivamente all’annuncio della selezione ufficiale in Concorso a Venezia 76, è stato rilasciato il primo video promozionale di Martin Eden, film di Pietro Marcello con protagonista Luca Marinelli.

Il film, che arriverà nelle nostre sale il prossimo 4 settembre grazie a 01 Distribution, racconta la storia di Martin Eden, un marinaio che salva da un pestaggio Arturo, un giovane rampollo della borghesia industriale.

Ricevuto nella famiglia del ragazzo, egli conosce la sorella, Elena, della quale si innamora, diventando per lui un’ossessione e un simbolo dello status sociale cui il ragazzo aspira a elevarsi. Con molta fatica, Marin segue il sogno di diventare scrittore e si avvicina ai circoli socialisti, entrando in conflitto con il mondo che stava ammirando.

JoJo Rabbit

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Selezionato per il Festival di Toronto, è stato diffuso il trailer di JoJo Rabbit, il film diretto da Taika Waititi con Scarlett Johansson e Sam Rockwell come protagonisti.

Definito come una satira anti-nazista, il film segue la storia di un giovane soldato nell’esercito di Hitler che scopre che sua madre sta nascondendo un bambino ebreo in casa. Waititi – anche sceneggiatore del film – interpreterà l’amico immaginario del ragazzo protagonista, che sarò proprio Adolf Hitler.

A Beautiful Day in the Neighborhood

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Finalmente è arrivato il primo trailer ufficiale del film A Beautiful Day in the Neighborhood, film in cui Tom Hanks interpreta Fred Rogers, figura iconica diventata protagonista di un adattamento biografico.

Diretto da Marielle Heller e in uscita il prossimo novembre, il film ruota intorno alla dinamica tra Rogers e il cinico giornalista Lloyd Vogel, che ha il compito di scrivere il profilo di Rogers per una rivista.

Tra i vari interpreti, in questo film Tom Hanks e Matthew Rhys sono protagonisti indiscussi.

DIAMANTINO – Il calciatore più forte del mondo

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Il prossimo 15 agosto arriverà nelle sale italiane, grazie a I Wonder Pictures, DIAMANTINO – Il calciatore più forte del mondo, diretto da Gabriel Abrantes & Daniel Schmidt.

Questo film, che vede tra i protagonisti Carloto Cotta, Cleo Tavares, Anabela Moreira, Margarida Moreira, Filipe Vargas e Carla Maciel, ha conquistato la Settimana della Critica al Festival di Cannes.

Diamantino è un campione di calcio di fama mondiale, un genio del pallone, finchè, un brutto giorno, il genio sparisce. Tramite bizzarre vicende del protagonista, Diamantino di veste da commedia stravagante per giocare con intelligenza con i conflitti della contemporaneità.

Alé

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Il canale YouTube di Infinity Tv ha messo in rete il trailer di Alé, il documentario realizzato dalla casa indipendente Soul Film e disponibile sulla piattaforma streaming a partire da agosto.

Alé è la parola più usata nel mondo dell’arrampicata in Italia e in Europa e deriva dal francese Allez: è un incitamento giocoso, un grido corale, una preghiera auto-motivazionale in situazioni difficili.

Alé nasce dall’esperienza diretta degli ideatori: Giada pratica arrampicata da due anni e, con Marco, è entrata in contatto con diverse realtà romane (e non). Da giovani addetti ai lavori, dopo aver conosciuto il mondo dei climbers, hanno divorato le produzioni che l’hanno raccontato: Valley Uprising, Mountain, ma anche A Line Across the Sky.

The Witcher

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In occasione del Comic-Con a San Diego, dal panel dedicato alla nuova serie Netflix è stato rilasciato il primo video ufficiale di Witcher, serie con Henry Cavill.

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino.

Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino, poi, si intreccerà con quello di una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto.

Watchmen

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Sempre al Comic-Con è stato rilasciato il trailer ufficiale della serie su Watchmen, targata HBO.

Adattamento televisivo firmato da Damon Lindelof per la HBO, la serie parte dallo stesso fumetto già trasposto al cinema nel 2009 con il film diretto da Zack Snyder.

Le storie di Watchmen sono ambientate in una realtà alternativa molto simile a quella del mondo reale, in un 1985 in cui Stati Uniti e Unione Sovietica sono in piena guerra fredda e sull’orlo di una guerra nucleare. La differenza con il mondo reale, risiede nella presenza di supereroi nella società, che hanno influenzato e comportato un diverso epilogo per alcuni avvenimenti storici.

https://youtu.be/1yKq1PRvPJQ

Star Trek: Picard

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Sempre in quel di San Diego è stato rilasciato il video promozionale di Star Trek: Picard, la nuova serie su Jean-Luc Picard che sarà disponibile su Amazon Prime Video.

Questa serie vedrà il ritorno di Sir Patrick Stewart, che vestirà nuovamente i panni di Jean-Luc Picard, ruolo da lui interpretato per sette stagioni in Star Trek: Next Generation.

Accanto a Stewart, il cast della serie vede anche la presenza di Alison Pill, Harry Treadaway, Isa Briones, Santiago Cabrera, Evan Evagora e Michelle Hurd.

https://youtu.be/YhBBXHwEsIo

8 cose che non sapevate sul logo della Disney

8 cose che non sapevate sul logo della Disney

Quante volte ci siamo imbattuti nel logo della Disney? Prima di guardare un film, durante un viaggio a Disneyland, davanti al merchandise ufficiale, quel marchio è praticamente ovunque.

Ma cosa sappiamo davvero di questo iconico logo? Ecco 10 curiosità:

All’inizio non esisteva un logo

Per i primi 48 anni, la Disney non ha avuto un logo e il pubblico vedeva semplicemente la scritta “Walt Disney Presents” o “Walt Disney Pictures Presents” sullo schermo. Da allora ad oggi il logo si è rinnovato con altre versioni partendo dall’introduzione del castello nel 1985.

Il logo moderno

Man mano che la tecnologia diventava più avanzata, la Disney ha aggiornato il proprio logo per riflettere i cambiamenti del tempo e dello studio, mostrando al pubblico di stare al passo con la modernizzazione e alzando ogni volta lo standard.

Di chi è il castello?

Questo è uno dei misteri che tormentano ogni fan? A chi appartiene il castello introdotto per la prima volta come parte del logo Disney nel 1985? L’aspetto si basa sui magici luoghi di Cenerentola e La bella addormentata, entrambi fonte di ispirazione per il brand che vediamo ancora oggi.

Rievocare le emozioni

Jasmine Principesse Disney

Mentre il logo Disney viene aggiornato di volta in volta per riflettere le nuove tendenze della tecnologia, esiste un significato nascosto che resta lo stesso perché speciale per il pubblico; perché quando vedi apparire il castello sullo schermo è facile lasciarsi condurre dal vortice di emozioni provocate da quel loro. Che poi è la ragione per cui amiamo così tanto la casa di Topolino.

Il font

La creazione di un logo può diventare un’impresa complicata: deve essere facilmente riconoscibile e in grado di distinguersi tra la massa, a partire dalla scelta del font che la Disney ha ideato appositamente.

Mickey Mouse

L’icona più celebre dell’universo Disney è Mickey Mouse, un personaggio in circolazione da generazioni che venne inserito per abbellire il logo dei primi anni dell’azienda, come potete vedere nell’immagine reperto qui sopra.

Il marchio più potente del mondo

Nel 2016, una società di consulenza di valutazione e strategia di branding con sede a Londra ha nominato la Disney come il marchio più potente del mondo. Perché? A quanto pare le ultime acquisizioni (tra cui la Fox), i prodotti originali e la storia dello studio sono fattori significativi per realizzare questa impresa e arrivare in cima.

Possiamo poi supporre con sicurezza che il logo abbia contribuito nel tempo al successo della Disney.

Il logo attuale

Film Disney-fox

Il logo attuale presenta un castello molto più dettagliato, il font unico e un fossato intorno, con l’aggiunta di una stella cadente che si inarca attraverso la scena. Oltre a evocare un senso di meraviglia, riesce a portare un messaggio nascosto di desideri che diventano realtà.

Leggi anche – Disney +: data di lancio, prezzo e dettagli del servizio streaming

Fonte: Screenrant

Thor: Love And Thunder, spiegati i motivi del ritorno di Natalie Portman

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Tra tutti gli annunci del panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San Diego, il ritorno di Natalie Portman nel MCU per interpretare la “nuova” Thor in Thor: Love And Thunder di Taika Waititi è stato sicuramente il più inaspettato. Molti ricorderanno infatti i dissidi tra l’attrice e lo studio relativi al periodo di The Dark World, dopo i quali sembrava definitivamente spezzato il rapporto professionale delle due parti, anche se di recente la stessa Portman si era detta disponibile a tornare nell’universo cinematografico.

Così è stato e quanto pare il progetto su Jane Foster e la sua nuova identità era in sviluppo da diversi anni, come dichiarato dal presidente dello studio Kevin Feige insieme ai motivi che hanno spinto il premio oscar a tornare nei panni dell’eroina:

Amiamo la storia di Aaron e Russell Dauterman Mighty Thor, e la ritengo una delle migliori serie a fumetti. Taika Waitit ha sfogliato e letto quella run mentre lavorava a Ragnarok, e appena ha accettato l’idea di girare un altro film di Thor ci siamo subito chiesti come saremmo riusciti a tradurla sullo schermo. Si tratterà di un film molto grande con molti elementi, ma il piano di Taika ci è piaciuto subito e abbiamo detto si. Poi ci siamo messi in contatto con Natalie, che faa parte della famiglia Marvel, e l’abbiamo fatta parlare con Taika. Un incontro è stato sufficiente per accettare la proposta.

Feige ha inoltre spiegato il ragionamento che sta alla base della lista dei titoli inseriti nella Fase 4, e che per il futuro del franchise potremo aspettarci ancora più sorprese:

C’è sempre una visione più ampia, e in un certo senso viene visualizzata solo quando diventa concreta. Chiedetemi della Fase 5 alla fine del 2021. Faremo lo stesso delle prime tre fasi, partendo da un film su un personaggio che conoscete già, Vedova Nera, in un modo che non vi aspettate“.

Leggi anche – Thor: Love And Thunder, tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Jane Foster

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: CNN

Vedova Nera: a quali film si ispira il cinecomic?

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Vedova Nera: a quali film si ispira il cinecomic?

Nel corso delle prime tre fasi di universo condiviso i Marvel Studios hanno saputo destreggiarsi in armonia tra vari generi cinematografici, dando a ogni film un’impronta diversa che va dal thriller politico al teen movie, dall’action alla space opera. Ora gli occhi sono tutti puntati verso Vedova Nera, il titolo che aprirà la Fase 4 e che è attualmente in produzione con Scarlett Johansson ancora nei panni della super-spia Natasha Romanoff.

E se vi stavate chiedendo a quali pellicole si ispirerà il cinecomic e quale sarà il tono della storia, l’attrice sembra aver fornito la risposta a qualsiasi dubbio:

Vedova Nera sarà un film piuttosto grintoso, ma anche sorprendente” ha dichiarato la Johansson dopo il panel dello studio al Comic-Con di San Diego (dove sono stati annunciati tutti i progetti della prossima fase), “È un po’ il primo del suo genere. Abbiamo discusso di vari riferimenti, come Logan, Terminator 2 o Il Fuggitivo“.

Tre pellicole, tre grandi cult della storia del cinema contemporaneo molto diversi tra loro ma con in comune uno sguardo inedito sull’azione e svariati aspetti che speriamo vengano tradotti dalla Marvel.

Il Fuggitivo, uscito nel 1993 e diretto da Andrew Davis, vede protagonista Harrison Ford nei panni di un uomo ingiustamente condannato per l’omicidio di sua moglie e in fuga per trovare il vero assassino; Logan è forse il miglior adattamento del personaggio mai arrivato sul grande schermo, con un indimenticabile canto del cigno e uno straordinario Hugh Jackman; e che dire di Terminator 2, molto più che un semplice action movie, e un saggio di genere di James Cameron?

Leggi anche – Vedova Nera: la descrizione del footage mostrato al Comic-Con

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Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto attualmente in produzione e presumibilmente ambientato prima degli eventi che l’hanno portata a diventare una fuggitiva in Avengers: Infinity War.

Fonte: Cinemablend

Thor: Love And Thunder, tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Jane Foster

Quella che vedremo in Thor: Love And Thunder, quarto capitolo del franchise annunciato dai Marvel Studios durante il Comic-Con, non sarà semplicemente una versione al femminile di Thor ma Jane Foster in veste di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono.

Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà interpretato da Natalie Portman? Ecco qualche curiosità:

L’identità segreta

La nuova identità di Jane Foster assunta dopo aver impugnato per la prima volta il Mjolnir rimase inizialmente segreta e perfino Thor (che era ritenuto indegno) non aveva idea che il nuovo protettore di Asgard fosse la sua vecchia fiamma.

Probabilmente la stessa trama non verrà adottata nel film e la Portman sarà presentata come Mighty Thor senza indugi e misteri, ma staremo a vedere…

La malattia di Jane Foster

La trasformazione di Jane Foster in Potente Thor coincide con il periodo più buio della sua vita: suo marito e suo figlio muoiono in un incidente d’auto e, come se non bastasse, le viene stato diagnosticato un cancro al seno.

Essere Mighty Thor porta ovviamente dei vantaggi, perché ogni volta che Jane cambia “pelle” il suo corpo viene ripulito da tutte le tossine, ma mentre Thor si offre di aiutarla con la magia asgardiana, l’eroina rifiuta qualsiasi trattamento.

Jane e il Mjolnir

Come accennato nel primo punto, Jane Foster acquisisce il potere di Thor sollevando il Mjolnir al posto del figlio di Odino, che invece si ritrova senza arma diversamente da quanto accaduto nel MCU (dove ottiene la Stormbreaker).

Al posto del martello utilizza invece Jarnbjorn, la prima arma nella storia dei Marvel Comics ad essere associata all’eroe asgardiano.

La relazione problematica con Thor

Nell’immaginario delle coppie Marvel, Thor e Jane sono lontani dal fascino eterno di Tony e Pepper o di Peter e Mary Jane, e il MCU ne ha mostrato gli alti e bassi senza mettere un punto definitivo alla loro storia dopo The Dark World.

Forse il nuovo film saprà ri-aggiornare la situazione con i due che vivono felici e contenti, oppure la rottura è davvero definitiva?

Il sacrificio del Mjolnir

Uno dei momenti più emozionanti della storia di Jane Foster la vede impegnata nella lotta contro Mangog, mostro potentissimo di origini poco chiare che, se lasciato incontrollato, potrebbe distruggere Asgard.

Jane riesce a legare Mangog con alcune catene mistiche e insieme al Mjolnir, lanciando le due cose direttamente disintegrando entrambe. Qualcosa del genere sarebbe perfetto per Thor: Love and Thunder, resta da capire solo in che modo Taika Waititi riuscirà a incorporare questa trama nel film.

È diventata Thor prima di essere Mighty

Sappiamo già che il nuovo film di Thor è tratto dall’omonimo fumetto Mighty, tuttavia Jane Foster diventa Thor la prima volta nel corso di What If, elevandosi a protettrice di Asgard e ottenendo lo status di dea.

In quella run finisce per sposare Odino mentre Thor sceglie Lady Sif come compagna di vita.

Leggi anche – Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Fonte: Cinemablend

Henry Cavill interpreterebbe di nuovo Superman, ma ad una condizione

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A settembre la notizia riportata dall’Hollywood Reporter dava quasi per certo l’addio di Henry Cavill al ruolo di Superman, interpretato in L’uomo d’acciaio, Batman V Superman e Justice League, mettendo in disparte ogni progetto riguardante Man of Steel 2, sequel mai confermato ma fortemente voluto dall’attore. Da allora si sono rincorse più indiscrezioni, tra cui quella secondo cui la Warner Bros. avrebbe aperto delle trattative per portare sul grande schermo le nuove avventure del supereror sviluppando il film parallelamente allo standalone su Supergirl.

Anche durante la promozione di Mission Impossibile: Fallout, intervistato da Collider, Cavill aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le quinte con la Warner Bros:“Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.

Ovviamente nessuna di queste voci è stata confermata nel tempo, ma a quanto pare l’attore sarebbe ancora disposto a calarsi nei panni dell’amato personaggio ad una condizione, come segnalato da un utente di Twitter che ha parlato con lui durante il Comic-Con di San Diego. La star di The Witcher vorrebbe infatti un cinecomic che esplori “il modo in cui il potere assoluto influenza le persone“.

Henry Cavill sarà ancora Superman? Ecco i PRO e i CONTRO

Nel frattempo vi ricordiamo che l’attore sarà presto su Netflix con la serie The Witcher, e che è stato scelto per essere il volto nel nuovo Sherlock Holmes in Enola Holmes, film prodotto da Legendary Pictures e tratto dalla serie di libri di Nancy Springer. Al suo fianco, nei panni della sorella minore di Sherlock e Mycroft, Enola, vedremo la star di Stranger Things Millie Bobby Brown, mentre Helena Bonham Carter interpreterà sua madre.

La regia è stata affidata a Harry Bradbeer (Killing Eve) al quale verrà affiancato lo sceneggiatore Jack Thorne, che di recente ha firmato l’adattamento di Queste Oscure Materie.

 

Orphan Black: 10 cose che non sai sulla serie

Orphan Black: 10 cose che non sai sulla serie

Orphan Black è una di quelle serie che ha contribuito a rivoluzionare il concetto di serie stesso, grazie alla sua struttura narrativa e visiva.

Questa serie è entrata sin da subito nel cuore degli spettatori, rimasti colpiti dalla sua originalità narrativa e dalle interpretazione della giovane protagonista, diventando uno dei prodotti del piccolo schermo più apprezzati degli ultimi anni.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Orphan Black.

Orphan Black serie

orphan black

1. L’idea è nata nel 2003. Il concetto di base, dal quale poi è stata sviluppata la serie, ha avuto origine nel 2003, quando Graeme Manson e John Fawcett ci hanno pensato.

2. I cloni sono interpretati dalla stessa attrice. Tatiana Maslany ha interpretato tutti i cloni presenti nella serie e la cosa è ancora più impressionante quando li nota mentre interagiscono tra di loro. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie al lavoro compiuto dalla computer grafica.

3. Secondo uno degli attori, la serie cambia il punto di vista sull’umanità. Jordan Gavaris ha infatti sostenuto che, secondo lui, la serie ribalta di molto la classica narrativa che punta sulla concezione dell’essere umano: “Penso, e adoro questo termine, che è con la mitologia che ci raccontiamo cose su cosa significhi essere degli esseri umani e di come semplicemente non è vero… la mitologia dell’uomo, la mitologia della donna, la mitologia di è lesbica, la scienza dei disadattati, la casalinga, sono tutti miti”.

Orphan Black streaming

4. La serie è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere la Orphan Black, basta sapere che è disponibile sulla piattaforma di streaming digitale legale di Netflix.

Orphan Black episodi

5. Ci sono titoli non originali. Stando a quanto confermato dalla BBC, i titoli degli episodi della quarta stagione sono stati tratti o ispirati dagli scritti di Donna J. Haraway, illustre professoressa emerica presso l’Università della California, Santa Cruz. Gli autori dello show sono stati influenzati dai suoi scritti nel comprendere come le considerazioni etiche della clonazione umana potrebbero influenzare la psiche dei personaggi principali.

6. Una serie durata cinque stagioni. Questa serie era già stata programmata idealmente per durare circa cinque stagioni e così è stato, andando in onda dal 2013 al 2017, per un totale di 50 episodi da 42 minuti l’uno.

Orphan Black cast

orphan black

7. La protagonista aveva un aiuto. Tatiana Maslany, interprete principale della serie, ha dichiarato di avere avuto una squadra che le impediva di confondere i personaggi. Ad esempio, se stava recitando in una scena in cui sono presenti di Alison che Sarah e lei recitava nel ruolo di Alison, se la sceneggiatura le diceva di alzare gli occhi la squadra di assicurava che fosse un momento di Alison e non di Sarah.

8. Maslany ha recitato con dei doppi. Per girare le scene con i suoi cloni, l’attrice avrebbe recitato insieme ad alcuni attori doppi, per poi ripetere la scena cambiando il doppio. Il regista John Fawcett ha descritto tutto ciò come un processo che ha richiesto molto tempo.

9. Una parte è stata scritta per un’attrice. Evelyne Brochu, che nella serie interpreta Delphine, è stata una delle attrici in corsa per ottenere il ruolo principale. Non è stata scritturata, tuttavia, la parte di Delphine è stata scritta appositamente per lei, così come confermato dal creatore della serei Graeme Manson.

Orphan Black premi

10. La serie è stata candidata a diversi premi. Nel corso delle cinque stagioni, la serie ha ricevuto diverse nomination, prevalentemente rivolte a Tatiana Maslany, nominata ai Golden Globe, ai Screen Actors Guild, ai People’s Choice, ai Satellite e agli Emmy. Di fatto, i premi vinti consistono principalmente in un Critics’ Choice Award nel 2014 e un Emmy nel 2016 per la Miglior attrice protagonista in una serie drammatica.

Fonte: IMDb

Midsommar – il villaggio dei dannati, recensione del film di Ari Aster

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In svedese, Midsommar significa Mezza Estate, il periodo dell’anno in cui la natura celebra la sua lussureggiante vita, in cui le giornate sono lunghe e luminose e in cui è ambientato il film che proprio da questo giorno prende il nome: Midsommar – il villaggio dei dannati, opera seconda di Ari Aster (Hereditary).

A dispetto dell’immaginario evocato (estate, luce, fiori e colori), già il sottotitolo del film, creato a esclusivo beneficio del pubblico italiano, indica che qualcosa, in questa festosa e lussureggiante estate svedese, non quadra. E la storia, a dire il vero, comincia negli Stati Uniti, con Dani, attanagliata da attacchi di panico, durante una sequenza notturna claustrofobica, da manuale. Siamo di fronte alla nostra protagonista, una ragazza che deve fare i conti con una terribile perdita familiare e che si aggrappa con tutta se stessa a Chris, il fidanzato che non la ama più e che, a sua volta, non riesce a staccarsi da lei proprio perché la ragazza sta vivendo questo grande dolore ed è sola al mondo. Per cercare di tirarla su di morale, il ragazzo decide quindi di portarla in vacanza con lui e i suoi amici in Svezia, nel villaggio immaginario di Hårga, dove in occasione della Mezza Estate si celebrano rituali antichi di rigenerazione e purificazione, all’interno di una comunità rurale ancorata alle tradizioni del posto.

Come in Hereditary, la donna deve gestire un forte senso di inadeguatezza e deve elaborare un lutto in un contesto estraneo che la mette a disagio, mantenendola sotto stress. Tuttavia, se nel suo esordio, Aster adotta una struttura narrativa con climax ascendente, secondo cui la rivelazione finale mette tutti i pezzi del puzzle al suo posto e sfrutta al meglio i canoni del cinema horror, sia da un punto di vista formale che contenutistico, in Midsommar – il villaggio dei dannati il regista mescola le carte, disperde il concetto di maligno e mette lo spettatore di fronte a un racconto che dalla metà del film in poi diventa un lungo rettilineo che ci costringiamo a percorrere, sapendo che alla fine qualcosa di orribile accadrà, ma continuando a mettere un piede davanti all’altro perché cullati dai colori sgargianti, dai suoni ovattati, dalla luce accecante che non va mai del tutto via, come accade ogni estate nel Nord del Mondo.

Ari Aster sembra adottare per il suo film la forma del dolore, nel senso che abbandona le strutture narrative tradizionali e realizza un racconto che resta fermo, nell’immobilità della luce accecante, nella perfezione delle simmetrie sulle quali indugia, sulla ricerca linguistica di una simbologia scritta che racconta di credenze, riti e incantesimi che non vengono mai spiegati, ma costantemente suggeriti, ad aumentare la sensazione di inquietudine.

Come la protagonista, anche lo spettatore, da un certo punto in poi, smette di combattere contro ciò che non comprende ed abbraccia la danza, il rito, la fine della realtà per come la conosce, lascia andare persino il suo dolore, riversandolo in un ritrovato senso di appartenenza al quale sembra aggrapparsi soltanto perché le offre la possibilità di lasciarsi alle spalle quel nero pozzo di disperazione nel quale stava affondando.

Visivamente, Midsommar – il villaggio del dannati raggiunge i suoi lussureggianti picchi di bellezza nel finale, quando le coreografie dei riti pagani, le danze, le decorazioni, conferiscono alle immagini una bellezza statica che ricorda Peter Greenaway, nelle suggestioni, ribadendo però la sua forte identità di prodotto unico.

Con Midsommar – il villaggio dei dannati, Ari Aster riesce a raccontare uno stato d’animo attraverso impressioni, e anche per questo la comunicazione in senso stretto diventa secondaria, lasciando spazio alla vitalità espressiva dell’immagine.

Il trailer di Midsommar – il villaggio del dannati

Men in Black: International, l’intervista ai produttori del franchise

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In occasione dell’uscita al cinema di Men In Black: International, ecco l’intervista a Laurie MacDonald e Walter F. Parkes, produttori storici della serie, che hanno parlato del ritorno del franchise, della scelta di Tessa Thompson come protagonista e soprattutto di come si fa a sapere se il film al quale si sta lavorando sarà un successo.

Men In Black: International, film diretto da F. Gary Gray, è uno spin-off della celebre saga nata nel 1997 che per anni ha visto protagonisti Will Smith e Tommy Lee Jones nei panni degli agenti J e K. In questo nuovo capitolo è una giovane donna, l’agente M (Tessa Thompson), a indossare gli eleganti abiti e gli occhiali neri dei MiB. Ma il suo primo contatto con in Men in Black è avvenuto molto tempo prima, nel 1996, quando Molly – questo il vero nome dell’agente – era solo una bambina. Dopo aver visto una creatura aliena nella sua stanza, il futuro agente M ha assistito a una scena alquanto strana: i suoi genitori sono stati sparaflashati da due misteriosi uomini in giacca e cravatta.

Leggi la recensione di Men in Black: International

Zombieland: Double Tap, ecco il primo trailer!

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Zombieland: Double Tap, ecco il primo trailer!

Come promesso Sony Pictures ha diffuso il primo trailer ufficiale di Zombieland: Double Tap, sequel che arriverà nelle sale dieci anni dopo l’originale cult diretto da Ruben Fleischer.

Le riprese del film sono iniziate lo scorso gennaio Los Angeles, mentre la trama – ancora avvolta nel mistero – dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus, Tallhassee, Witchita e Little Rock) che oggi vivono in un mondo in cui l’apocalisse zombie si è evoluta.

Vi ricordiamo che Zombieland – Doppio Colpo vede ancora alla regia Fleischer mentre Jesse EisenbergWoody HarrelsonEmma Stone e Abigail Breslin riprendono i rispettivi ruoli del film originale. Nel cast anche Zoey DeutchBill Murray e Dan Aykroyd.

L’uscita nelle sale è fissata ad ottobre 2019 mentre la sceneggiatura è stata firmata da Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2). Nel cast anche Zoey DeutchBill Murray e Dan Aykroyd.

Correlato – Zombieland 2: ecco il cast e i nuovi personaggi

Venezia 76: le giurie della selezione ufficiale sono al femminile

Concorso, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, Venice Virtual Reality, Venezia Classici prevedono quest’anno, per Venezia 76, una formazione al femminile.

Si parte con la giuria del Concorso ufficiale, che come sappiamo è presieduta da Lucrecia Martel, insieme a Piers Handling (Canada), storico e critico, Jennifer Kent (Australia), regista, Stacy Martin (UK), attrice, Rodrigo Prieto (Messico), direttore della fotografia, Tsukamoto Shinya (Giappone), regista, Paolo Virzì (Italia), regista.

In Orizzonti invece la giuria sarà presieduta da Susanna Nicchiarelli, che vinse nella categoria due anni fa e che è affiancata da Mark Adams (UK), direttore artistico, Rachid Bouchareb (Francia), regista, Mary Harron (Canada), regista, Eva Sangiorgi (Italia), direttore artistico.

La Giuria Internazionale del premio Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” è composta da Emir Kusturica – Presidente (Serbia), regista, Antonietta De Lillo (Italia), regista, Hend Sabry (Tunisia), attrice, Michael J. Werner (USA), produttore, e da un componente ancora da annunciare.

La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality vede: Laurie Anderson – Presidente (USA), compositrice, artista, regista, Francesco Carrozzini (Italia), fotografo, e Alysha Naples (Italia), designer.

La giuria di Venezia Classici è composta da 22 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, e assegnerà, senza possibilità di ex aequo, il Premio Venezia Classici per il Miglior film restaurato. La Giuria è guidata da Costanza Quatriglio (regista) e premierà anche il Miglior documentario sul cinema presentato all’interno della Sezione.

Martin Eden: trailer del film con Luca Marinelli in concorso a Venezia 76

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Subito dopo l’annuncio della sua selezione in Concorso a Venezia 76, è stato diffuso il primo trailer di Martin Eden, il film di Pietro Marcello con protagonista Luca Marinelli che vedremo al Lido e che arriverà nelle nostre sale a partire dal 4 settembre, distribuito da 01 Distribution.

Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la  bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un’ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese…

Martin Eden racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato non nella famiglia, o nella scuola, ma attraverso la cultura incontrata lungo la strada. È il romanzo degli autodidatti, di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione e ne è stato, in parte, deluso. Ma è anche un libro in grado, specie ad una seconda lettura, di rivelare – al di là del melodramma – la capacità di Jack London di vedere come in uno specchio le fosche tinte del futuro, le perversioni e i tormenti del Novecento. Per questo Martin Eden è un romanzo di grande attualità politica, e per questo abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una “crasi”, una trasposizione trasognata del Novecento, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere una qualsiasi città portuale (non solo) d’Italia. (Maurizio Braucci e Pietro Marcello).

Venezia 76, il programma ufficiale: Polanski, Larraìn e il Joker di Joaquin Phoenix

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È stato presentato, durante una conferenza stampa al cinema The Space Moderno di Roma, il programma di Venezia 76, la settantaseiesima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgerà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre. A presiedere la giuria del concorso ufficiale di questa edizione 2019 c’è Lucrecia Martel.

Dopo l’annuncio del titolo d’apertura della Mostra di quest’anno, La vérité di Kore-eda Hirokazu, sembrava chiaro che il festival di Baratta e Barbera stesse riabbracciando la sua natura di Mostra del cinema, mettendo un po’ da parte il glamour che ha caratterizzato la selezione degli ultimi anni.

La conferenza stampa e lo svelamento dei titoli scelti da Barbera e dalla sua commissione mostrano invece una equilibrata via di mezzo tra quello che è il glamour da tappeto rosso, l’esigenza cinefila di chi partecipa ai festival epr amore della settima arte, e una manciata di grandi autori che non mancano mai nelle selezioni di questo prestigio.

C’è inoltre la gara sotterranea con Cannes e la “corsa agli Oscar” che da anni è vinta dal festival lidense che presenta i film che più di tutti vengono premiati durante la stagione dei premi fino agli Academy Awards.

Per quanto riguarda il cinema di casa nostra, quest’anno verrà rappresentato da Mario Martone con Il Sindaco del Rione Sanità e dal brillante Franco Maresco, che aveva già fatto sognare il Lido con Belluscone, che presenta in concorso La mafia non è più quella di una volta. Infine Pietro Marcello con Martin Eden.

Kore-eda, Andersson, Assayas, Baumbach, Egoyan, Guerra, Soderbergh formano un gruppo di autori solidi, interessanti e amati dal circuito dei Festival. A questi si aggiungono James Gray e Todd Philips i cui Ad Astra e Joker erano attesi addirittura in apertura di festival. Coronano un Concorso di grande prestigio, nomi del calibro di Pablo Larraìn e Roman Polanski.

Il manifesto di quest’anno, come accadde anche lo scorso anno, è firmato da Lorenzo Mattotti, che però quest’anno sceglie un fotogramma dalla nuova sigla, che vedremo durante il Festival e che quindi immaginiamo disegnata sempre del celebre fumettista e illustratore che, ricordiamo, ha esordito al lungometraggio animato con La famosa invasione degli orsi in Sicilia proprio quest’anno (il film è stato presentato a Cannes).

Nonostante le testate internazionali abbiano già puntato il dito sul fatto che solo due film del concorso sono diretti da donne, sembra che i temi e le storie selezionati siano attenti alla rappresentazione di genere, come si può capire dell’intera selezione ufficiale.

Ecco la SELEZIONE UFFICIALE:

FILM D’APERTURA

“The Truth,” Hirokazu Kore-eda
(in competition)
FILM DI CHIUSURA
“The Burnt Orange Heresy,” Giuseppe Capotondi (out of competition)

CONCORSO

“The Perfect Candidate,” Haifaa Al-Mansour
“About Endlessness,” Roy Andersson
“Wasp Network,” Olivier Assayas
“Marriage Story,” Noah Baumbach
“Guest of Honor, Atom Egoyan
“Ad Astra,” James Gray
“A Herdade,” Tiago Guedes
“Gloria Mundi,” Robert Guediguian
“Waiting for the Barbarians,” Ciro Guerra
“Ema,” Pablo Larrain
“Saturday Fiction,” Lou Ye
“Martin Eden,” Pietro Marcello
“The Mafia Is No Longer What It Used to Be,” Franco Maresco
“The Painted Bird,” Vaclav Marhoul
“The Mayor of the Rione Sanità,” Mario Martone
“Babyteeth,” Shannon Murphy
“Joker,” Todd Phillips
“An Officer and a Spy,” Roman Polanski
“The Laundromat,” Steven Soderbergh
“No. 7 Cherry Lane,” Yonfan

EVENTO SPECIALE

“Goodbye, Dragon Inn,” Tsai Ming-Liang

FUORI CONCORSO – Fiction

“Seberg,” Benedict Andrews
“Vivere,” Francesca Archibugi
“Mosul,” Matthew Michael Carnahan
“Adults in the Room,” Costa-Gavras
“The King,” David Michod
“Tutto Il Mio Folle Amore,” Gabriele Salvatores

FUORI CONCORSO – Non Fiction
“Woman,” Yann Arthus-Bertrand, Anastasia Mikova
“Roger Waters Us + Them,” Sean Evans, Roger Waters
“I Diari Di Angela – Noi Due Cineasti. Capitolo Secondo,” Yervant Gianikian
“Citizen K,” Alex Gibney
“Citizen Rosi,” Didi Gnocchi, Carolina Rosi
“The Kingmaker,” Lauren Greenfield
“State Funeral,” Sergei Loznitsa
“Collective,” Alexander Nanau
“45 Seconds of Laughter,” Tim Robbins

FUORI CONCORSO – PROIEZIONI SPECIALI

“No One left Behind,” Guillermo Arriaga
“Il Pianeta in Mare,” Andrea Segre
“Electric Swan,” Konstantina Kotzamani
“Irreversible,” Gaspar Noe”
“Zerozerozero,” Stefano Sollima
“The New Pope,” Paolo Sorrentino
“Never Just a Dream: Stanley Kubrick and Eyes Wide Shut,” Matt Wells
“Eyes Wide Shut,” Stanley Kubrick

ORIZZONTI

“Zumiriki,” Osker Alegria
“Blanco En Blanco,” Theo Court
“Mes Jours De Gloire,” Antoine De Bary
“Pelican Blood,” Katrin Gebbe
“Un Fils,” Mehdi M Barsaouli
“Nevia,” Nunzia De Stefano
“Moffie,” Oliver Hermanus
“Hava, Maryam, Ayesha,” Sahraa Karimi
“Rialto,” Peter Mackie Burns
“The Criminal Man,” Dmitry Mamuliya
“Revenir,” Jessica Palud
“Giants Being Lonely,” Grear Patterson
“Verdict,” Raymund Ribay Gutierrez
“Balloon,” Pema Tseden
“Just 6.5,” Saeed Roustaee
“Shadow of Water,” Sasidharan Sanal Kumar
“Sole,” Carlo Sironi
“Madre,” Rodrigo Sorogoyen
“Atlantis,” Valentyn Vasyanovych

SCONFINI

“Unposted,” Elisa Amoruso
“The Scarecrows,” Nouri Bouzid
“Once More Unto the Breach,” Federico Ferrone, Michele Manzolini
“Effetto Domino, Alessandro Rossetto

RESTAURI
“The Incredible Shrinking Man,” Jack Arnold (1957)
“The Grim Reaper,” Bernardo Bertolucci (1962)
“The Spider’s Stratagem,” Bernardo Bertolucci (1970)
“The Criminal Life of Archibaldo del la Cruz,” Luis Buñuel (1955(
“The Crossing of the Rhine,” “Andre Cayatte (1960)
“Maria Zef,” Vittorio Cottafavi (1981)
“Crash,” David Cronenberg (1996)
“Francesca,” Manoel de Oliveira (1981)
“The House is Black,” Forough Farrokhzad (1962)
“The White Sheik,” Federico Fellini (1952)
“Current,” Istvan Gaal (1963)
“The Hills of Marlik,” Ebrahim Golestan (1964)
“Death of a Bureaucrat,” Tomas Gutierrez Alea (1966)
“Out of the Blue,” Dennis Hopper (1980)
“Ecstacy,” Gustav Machaty (1932)
“Mauri,” Merata Mita (1988)
“Pigeon Shoot,” Giuliano Montaldo (1961)
“New York, New York,” Martin Scorsese (1977)
“The Red Snowball Tree,” Vasiliy Shukshin (1973)
“Way of a Gaucho,” Jacques Tourneur (1952)

Venice College Cinema
“The End of Love,” Keren Ben Rafael
“Lessons of Love,” Chiara Campara
“This is Not a Burial, It’s a Resurrection,” Jeremiah Lemonhang Mosese

Gli Eterni: 10 cose che il film potrebbe rivelare sul MCU

Gli Eterni: 10 cose che il film potrebbe rivelare sul MCU

Tra i titoli annunciati della Fase 4 dei Marvel Studios c’è anche Gli Eterni, il cinecomic affidato alla regia di Chloe Zhao che vede nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Sappiamo pochissimo della trama, che a quanto pare includerà anche la presenza dei Celestiali. Ma cosa possiamo aspettarci dal film e quali aspetti potrebbe rivelare sull’universo Marvel e le sue origini?

Le origini dell’Ovunque

Guardiani della Galassia Vol.2 ha presentato tramite Ego i Celestiali, vere e proprie divinità dell’universo e responsabili della creazione degli Eterni. Possiamo scommettere che questi personaggi avranno un ruolo centrale all’interno della trama e per il futuro del MCU, così come l’Ovunque, luogo misterioso contenuto nella testa mozzata di un Celestiale.

Gli antichi dell’Universo

Si vocifera che il film sugli Eterni inizi in contemporanea con l’alba del Marvel Universe e che insieme ai Celestiali e ai personaggi del titolo figureranno anche con gli Antichi dell’Universo,  un gruppo che i lettori dei fumetti conosceranno bene.

Alcuni di questi sono già stati presentati, come il Collezionista e il Granmaestro, quindi nulla esclude che possano apparire nel film.

Il passato di Asgard

Gli unici personaggi che ci hanno offerto uno sguardo nell’antico passato del MCU sono gli Asgardiani, ma a parte alcuni scorci dell’infanzia di Thor, il trono di Odino e suo padre Bor non abbiamo avuto molto su cui discutere.

Forse il film sugli Eterni potrebbe esplorare le origini del regno in un tempo in cui Asgard nemmeno esisteva, oppure mostrare le prime fasi di una società in espansione.

La nascita dei Mutanti

Da quando è stato annunciata la fusione tra Fox e Disney, l’ingresso degli X-Men nel MCU sembra essere diventata la priorità dei fan, e il commento di Kevin Feige alla fine del panel del Comic-Con lascia ben sperare sul loro arrivo nella Fase 5.

Gli Eterni potrebbero essere il modo più interessante per dimostrare che i mutanti sono in circolazione da più tempo di quanto pensiamo, e che un evento al corrente degli eroi del titolo potrebbe aver dato il via alla mutazione umana.

Gemme dell’infinito

Gemme dell'Infinito

Tutto l’arco narrativo dell’ Infinity Saga si basava sulla ricerca e il ruolo delle gemme dell’infinito, ed è possibile che dopo Endgame tornino nella Fase 4.

Diverse teorie suggeriscono infatti che nel film sugli Eterni vedremo la loro creazione scoprendo che ne esiste ancora una in circolazione da qualche parte nell’universo.

Hercules

Diverse fonti hanno riportato che tra i personaggi principali del cinecomic ci sarebbe stato anche Hercules, creato nel 1940 e pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la Marvel Comics).
Nei fumetti questo eroe rilegge la mitologia del Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il titano più alto di tutti i tempi.

Le origini di Thanos

thanos

Avengers: Endgame ha capitolato il percorso del miglior villain delle prime tre fasi del MCU, ma nulla esclude che sia proprio il film sugli Eterni a raccontarci l’infanzia di Thanos e e il suo tragico passato legato agli Eterni.

Kang il Conquistatore

Interessante come conoscere le origini di Thanos, c’è anche l’idea di introdurre nel MCU il prossimo grande antagonista dei nostri eroi cosmici, e chi meglio di Kang il Conquistatore potrà raccogliere questa eredità?

La sua storia legata agli Eterni presenta scenari affascinanti e il suo potere di viaggiare nel tempo offre possibilità infinite per la sceneggiatura.

I primi “Vendicatori” dell’universo

avengers endgame

Iron Man ha presentato al pubblico l’Avengers Initiative, Captain Marvel ha mostrato le origini quel progetto, e ora gli Eterni potrebbero tornare ancora più indietro nel tempo per raccontarci la formazione dei primi difensori della Terra.

Gli Eterni furono infatti creati dai Celestiali per proteggere il nostro pianeta, quindi sarà interessante vedere come ciò si collegerà all’eventuale formazione dei Vendicatori…

Dove sono ora gli Eterni?

marvel studios gli eterni

Come gli Asgardiani, gli Eterni sembrano essere presenti nell’universo da tantissimi anni, quindi il mistero da risolvere è: dove sono ora, e in che punto della timeline del MCU saranno inseriti?

Fonte: Screenrant

Men in Black: International, da oggi al cinema

Men in Black: International, da oggi al cinema

Arriva in sala oggi Men In Black: International, il quarto capitolo del franchise che vede protagonisti, questa volta, Tessa Thompson e Chris Hemsworth. Alla regia F. Gary Gray.

I Men in Black hanno sempre protetto la terra dalle insidie dell’universo. In questa nuova avventura dovranno affrontare la più grande minaccia di sempre: una talpa all’interno dell’organizzazione Men in Black.

Men in Black: International, film diretto da F. Gary Gray, è uno spin-off della celebre saga nata nel 1997 che per anni ha visto protagonisti Will Smith e Tommy Lee Jones nei panni degli agenti J e K. In questo nuovo capitolo è una giovane donna, l’agente M (Tessa Thompson), a indossare gli eleganti abiti e gli occhiali neri dei MiB. Ma il suo primo contatto con in Men in Black è avvenuto molto tempo prima, nel 1996, quando Molly – questo il vero nome dell’agente – era solo una bambina. Dopo aver visto una creatura aliena nella sua stanza, il futuro agente M ha assistito a una scena alquanto strana: i suoi genitori sono stati sparaflashati da due misteriosi uomini in giacca e cravatta.

Non avendo subito la cancellazione dei ricordi, Molly è cresciuta con un solo desiderio nella vita, quello di rintracciare il quartiere generale dei Men in Black. Grazie alla sua determinazione, conquista l’agente O (Emma Thompson) e viene reclutata tra i MiB della cellula londinese. Nella capitale inglese M incontra High T (Liam Neeson), che le assegna come partner il biondo e affascinante agente H (Chris Hemsworth). Sarà proprio quest’ultimo, nonostante il suo carattere un po’ ribelle, a insegnarle le basi per affrontare le creature aliene.

Hight T decide di affidare alla coppia una missione delicata: combattere una specie aliena in grado di prendere le sembianze degli agenti e scovare la talpa che si nasconde nell’organizzazione…

Men in Black: International, recensione del film con Chris Hemsworth e Tessa Thompson

The Batman: assunto il direttore della fotografia di Rogue One

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The Batman: assunto il direttore della fotografia di Rogue One

L’Hollywood Reporter conferma che Greig Fraser, candidato all’oscar nel 2016, sarà il direttore della fotografia di The Batman, il cinecomic diretto da Matt Reeves che riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema con Robert Pattinson nel ruolo del protagonista.

L’australiano, noto per aver lavorato a pellicole come Vice, Zero Dark Thirty, Foxcatcher, Maria Maddalena e Rogue One: A Star Wars Story, ha commentato così la notizia:

È bello collaborare di nuovo con Matt dopo Blood Story, e il franchise di Batman è così iconico, quindi per me è un privilegio poterlo visualizzare a modo mio. Soprattutto con il potenziale creativo di tutti i talenti e i tecnici coinvolti davanti e dietro la macchina da presa.”

Il cinecomic dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

Fonte: THR

Thor: Love And Thunder, Jeff Goldblum conferma il ritorno del Granmaestro?

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Annunciato ufficialmente durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con di San Diego, Thor: Love And Thunder è il quarto capitolo del franchise sul Dio del Tuono e farà parte dei titoli che andranno a comporre la Fase 4 del Marvel Universe. E insieme a Natalie Portman, Chris Hemsworth e Tessa Thompson, un altro voto volto potrebbe tornare in azione nel film di Taika Waititi…

A suggerirlo è Jeff Goldblum, interprete del Granmaestro in Thor: Ragnarok, con un misterioso tweet che sembra anticipare in grande stile la presenza del suo personaggio nel cinecomic.

Love and Thunder. 2021. Grazie Taika Waititi“. Cosa avrà voluto dire l’attore con l’immagine del logo modificata che recita “E non dimenticate il Granmaestro“? Ovviamente ci auguriamo che l’indizio porti ad una notizia ufficiale. Che ne pensate?

https://twitter.com/jeffreygoldbIum/status/1153007865835266055?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1153007865835266055&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cinemablend.com%2Fnews%2F2477087%2Flooks-like-jeff-goldblum-is-teasing-grandmasters-return-in-thor-love-and-thunder

Leggi anche – Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Avengers: Endgame, gli errori e le papere sul set [VIDEO]

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Avengers: Endgame, gli errori e le papere sul set [VIDEO]

Avengers: Endgame arriverà in edizione homevideo il prossimo 13 agosto e nel disco saranno presenti, oltre alle scene eliminate e all’omaggio a Stan Lee, anche diversi video che raccontano il dietro le quinte del film. Non mancherà l’ormai tradizionale raccolta degli errori e delle papere sul set con protagonisti gli attori di questa epica avventura.

Vi ricordiamo che Endgame ha ufficialmente superato Avatar al box office mondiale diventando così il maggior incasso di sempre della storia del cinema e mettendo fine al dominio del film di James Cameron che durava da dieci anni.

Di seguito potete dare uno sguardo al video con le gag del cast.

https://www.youtube.com/watch?v=xR7p5Hb23m8&t=11s

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutti i dettagli dell’edizione homevideo

Marvel Studios: i film che potrebbero arrivare nella Fase 5

Marvel Studios: i film che potrebbero arrivare nella Fase 5

Non si fa in tempo ad abituarsi ai film che comporranno la Fase 4 dei Marvel Studios che già si pensa al futuro dell’universo condiviso e ai personaggi che torneranno in azione al cinema e in tv. Grazie all’annuncio del Comic-Con conosciamo tutti gli sviluppi della prossima ondata di cinecomic, ma che dire invece della Fase 5?

Ecco di seguito i titoli più papabili:

Black Panther 2

Black Panther

Come confermato dallo stesso Kevin Feige l’anno scorso e durante il Comic-Con, il sequel di Black Panther è in cantiere con il ritorno di Ryan Cooglier dietro la macchina da presa (scriverà anche la sceneggiatura) e di Chadwick Boseman nei panni di T’Challa.

Inoltre vi ricordiamo che in base alle dichiarazioni di Angela Bassett sul red carpet dei SAG Awards, sembrerebbe confermata la presenza di Killmonger nel nuovo film, ma non ci sono state ancora notizie ufficiali in merito.

Guardiani della Galassia Vol.3

Guardiani della Galassia Vol. 3 film

Su questo progetto sappiamo pochissimo, e lo scorso marzo si era detto che la produzione non sarebbe iniziata prima del 2021. Tuttavia un report dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese potrebbero essere state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese ci si riferisca).

Ovviamente nei mesi che precedono l’inizio dei lavori con i Marvel Studios James Gunn si occuperà della regia di The Suicide Squad, reboot che rilancia le sorti della squadra di supercriminali del DC Extended Universe.

Vi ricordiamo che Gunn è tornato alla regia di Guardiani della Galassia vol. 3 dopo il licenziamento avvenuto la scorsa estate.

Captain Marvel 2

Il sequel delle avventure di Carol Danvers è stato nominato da Feige alla fine della presentazione al Comic-Con, e fa parte di quei titoli papabili per la Fase 5. Il primo film ha incassato più di 1 miliardo al box office mondiale, quindi non stupisce che i Marvel Studios ne abbiano messo in cantiere un altro, e l’idea che la supereroina di Brie Larson sia al momento la più potente del MCU ci spinge a pensare che possa diventare il vero simbolo post Iron Man dell’universo Marvel.

Tante le trame sfruttabili, dagli Skrull che si infiltrano sulla Terra al posto di Nick Fury e Maria Hill (come visto nel finale di Spider-Man: Far From Home) allo sviluppo personale del personaggio principale e dei suoi poteri.

Spider-Man 3

Un’altra notevole assenza della Fase 4 è il terzo film di Spider-Man, ma era piuttosto prevedibile. A differenza di Black Panther 2 o Captain Marvel 2, si tratta di un franchise i cui diritti appartengono ancora a Sony Pictures che distribuisce i film, quindi sarà lo studio ad annunciare quando arriverà al cinema.

Blade

Come annunciato sabato durante il Comic-Con, i Marvel Studios lavoreranno al reboot di Blade con un nuovo protagonista, il premio oscar Mahershala Ali, e la speranza di ridare respiro alla saga del cacciatore di vampiri più amato dei fumetti già tradotto al cinema in tre occasioni (nel 1998, nel 2002 e nel 2004).

Il riavvio con Alì verrà sicuramente inserito nella Fase 5, dunque l’uscita nelle sale è prevista non prima del 2022.

Fantastici Quattro (?)

La nuova fase dell’universo Marvel è stata presentata ufficialmente sabato scorso da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con e non è mancata la menzione ad altri progetti in sviluppo tra cui l’arrivo deiFantastici 4 nel MCU.

E proprio riguardo la prima famiglia Marvel già portata al cinema due volte da Tim Story e Josh Trank, il presidente dello studio ha promesso che il futuro renderà giustizia ai personaggi creati da Stan Lee:

Tutto quello che potrei dire è spoiler, ma sono estremamente entusiasta di quei personaggi e all’idea di portarli al livello che meritano“.

Il commento di Feige lascia ben sperare per lo sviluppo di una linea narrativa e un cinecomic che dia finalmente il giusto peso ai Fantastici Quattro dopo i fallimentari tentativi del passato. Nella testa dei fan infatti risuona ancora il trattamento deludente adottato da Trank con l’ultimo reboot, dal quale lo stesso regista si è emancipato.

X-Men (?)

Lo stesso discorso fatto sui Fantastici 4 vale per i Mutanti, nominati da Feige nella coda del panel di San Diego. Resta da capire quando e soprattutto come: ora che la Disney ha accesso ai diritti sui personaggi ottenuti grazie alla fusione con la 21st Century Fox, gli scenari possibili sono infiniti.

Ant-Man 3 (?)

evangeline lilly ant-man 3

Questa sarebbe una gradita sorpresa: sappiamo che il personaggio ha avuto un ruolo chiave in Avengers: Endgame e sebbene i numeri al box office non siano gli stessi di altri titoli, esistono ancora storie estremamente divertenti da offrire al pubblico insieme alla collega Wasp.

Paul Rudd ha indetto una campagna per promuovere Ant-Man 3, e la Fase 5 sarebbe l’occasione perfetta per il suo ritorno in scena.

Nova (?)

Secondo gli ultimi rumor, sarebbe ormai prossima l’introduzione nell’universo cinematografico di un altro personaggio noto ai fan, ovvero Nova. A quanto pare infatti il team creativo di Kevin Feige potrebbe già essere al lavoro su uno standalone, e se ricordate era stato lo stesso presidente dello studio a rivelare che Richard Rider figurava tra i supereroi con il “potenziale più immediato” per via della sua connessione con l’universo dei Guardiani della Galassia e per gli spunti interessanti provenienti dai fumetti originali.

Gli scenari possibili sono due, nel caso questa voce venisse confermata: nel primo, James Gunn introdurrà Nova come eroe partecipante alle avventure nello spazio di Guardiani della Galassia Vol.3, andando a complicare le teorie circa la struttura di un film con il vecchio cast e Thor (che si è unito al team dopo Endgame), mentre nel secondo lo studio svilupperà un titolo indipendente con Rider protagonista assoluto e maggiori libertà di movimento per la trama.

Young Avengers (?)

Altro film di cui si vocifera da mesi: Young Avengers. L’ultima notizia relativa ad un possibile arrivo dei personaggi risale allo scorso giugno, quando le parole di Kevin Feige lasciavano intendere che un cinecomic sui giovani Vendicatori era nei progetti futuri dell’universo condiviso: “Vedremo in che modo si evolveranno queste idee…Stiamo preparando il terreno.”, aveva commentato il presidente dei Marvel Studios in merito al personaggio di Cassie Lang, apparso nel franchise di Ant-Man e membro storico del team.

Ora però, secondo quanto riporta We Got This Covered, gli studios sarebbero pronti per lanciarsi in questo nuovo esperimento corale lavorando ad un cinecomic interamente dedicato agli Young Avengers: le voci parlano di un prossimo film dei Vendicatori con altri personaggi, e non quelli che siamo stati abituati a vedere sul grande schermo, che risponderebbero ai nomi di Kate Bishop (la figlia di Occhio di Falco), Hulkling, Iron Lad, Patriot, Wiccan, Stature e Visione (non la versione di Paul Bettany ovviamente).

Secret Wars (?)

I Marvel Studios stanno mettendo in piedi in silenzio e al riparo dalle indiscrezioni qualcosa di epico che possa eguagliare la riuscita della Infinity Saga. Il problema è capire quale sia il filo conduttore della nuova Fase. Film come Shang-Chi, Gli Eterni e Vedova Nera non sembrano avere molto in comune, e c’è chi ipotizza un futuro arrivo alla storyline di Secret Wars.

Questo evento crossover coinvolge un personaggio noto come The Beyonder che teletrasporta i vari eroi e i cattivi dell’Universo Marvel in un luogo chiamato Battleworld, e avrebbe senso, in tal caso, introdurre anche X-Men e Fantastici 4. Staremo a vedere…

Leggi anche – Marvel Fase 4: tutti i titoli annunciati al Comic-Con

Venezia 76: il programma di Venezia Classici

Venezia 76: il programma di Venezia Classici

Sarà la regista e sceneggiatrice Costanza Quatriglio (Sembra mio figlio, Terramatta, Con il fiato sospeso) a presiedere la Giuria di studenti di cinema che – per l’ottavo anno – assegnerà i PREMI VENEZIA CLASSICI per i rispettivi concorsi, MIGLIOR FILM RESTAURATO e MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA.

La 76. Mostra del Cinema di Venezia si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2019, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. La Giuria presieduta da Costanza Quatriglio è composta da 22 studenti, ognuno indicato dai docenti dei diversi corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari.

Tra i restauri di Venezia Classici, si vedranno ad esempio al Lido: Lo sceicco bianco di Federico Fellini, che ebbe la première alla Mostra di Venezia del 1952, oggi presentato in vista del centenario della nascita del regista nel 2020; un “doppio” Bernardo Bertolucci con La commare secca, esordio del regista alla Mostra del 1962, e Strategia del ragno, presentato alla Mostra del 1970; il sorprendente esordio di Giuliano Montaldo, Tiro al piccione, che ebbe la sua prima alla Mostra del 1961; un grande film da riscoprire prodotto dalla Rai, Maria Zef (1981) di Vittorio Cottafavi; il capolavoro di Manoel de Oliveira, Francisca (1981); Out of the Blue (1980) di Dennis Hopper; New York, New York (1977) di Martin Scorsese, in una nuova copia 35mm appositamente stampata per la Mostra in occasione del 100° anniversario della United Artists. Al termine della proiezione di quest’ultimo film, seguirà una master class del celebre produttore Irvin Winkler (Toro Scatenato; Quei bravi ragazzi; New York, New York, i cinque film della serie di Rocky).

 

Questo l’elenco completo dei restauri di Venezia Classici selezionati per la 76. Mostra:

 

VENEZIA CLASSICI

 

THE INCREDIBLE SHRINKING MAN [RADIAZIONI BX: DISTRUZIONE UOMO]

di JACK ARNOLD (USA, 1957, 81’, B/N)

restauro: Universal Pictures

 

LA COMMARE SECCA (THE GRIM REAPER)

di BERNARDO BERTOLUCCI (Italia, 1962, 92’, B/N)

restauro: CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con RTI-Mediaset

 

STRATEGIA DEL RAGNO (THE SPIDER’S STRATAGEM)

di BERNARDO BERTOLUCCI (Italia,1970, 110’, Colore)

restauro: Fondazione Cineteca di Bologna e Massimo Sordella in collaborazione con Compass Film

 

ENSAYO DE UN CRIMEN (THE CRIMINAL LIFE OF ARCHIBALDO DE LA CRUZ) [ESTASI DI UN DELITTO]

di LUIS BUÑUEL (Messico, 1955, 92’, B/N)

restauro: Cineteca Nacional México in collaborazione con Sindicato de Trajadores de la Producción Cinematográfica

 

LE PASSAGE DU RHIN (THE CROSSING OF THE RHINE) [IL PASSAGGIO DEL RENO]

di ANDRÉ CAYATTE (Francia, Germania, Italia, 1960, 125’, B/N)

restauro: Gaumont

 

MARIA ZEF

di VITTORIO COTTAFAVI (Italia, 1981, 122’, Colore)

restauro: Rai Teche in collaborazione con Cineteca del Friuli, Fuori Orario (Rai3) e Museo Nazionale del Cinema di Torino

 

CRASH

di DAVID CRONENBERG (Canada, 1996, 100’, Colore)

restauro: Recorded Picture Company e Turbine Media Group (supervisione del restauro di David Cronenberg e del direttore della fotografia Peter Suschitzky)

 

FRANCISCA

di MANOEL DE OLIVEIRA (Portogallo, 1981, 167’, Colore)

restauro: Cinemateca Portuguesa – Museu do Cinema

 

Khaneh siah ast (the house is black)

di FOROUGH FARROKHZAD (Iran, 1962, 21’, B/N)

restauro: Fondazione Cineteca di Bologna e Ecran Noir productions, in collaborazione con Ebrahim Golestan. Con il sostegno di Genoma Films e Mahrokh Eshaghian.

 

LO SCEICCO BIANCO (THE WHITE SHEIK)

di FEDERICO FELLINI (Italia, 1952, 86’, B/N)

restauro: Fondazione Cineteca di Bologna nell’ambito del progetto “Fellini 100” in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity

 

SODRÁSBAN (CURRENT) [NELLA CORRENTE]

di ISTVÁN GAÁL (Ungheria, 1963, 85’, B/N)

restauro: Hungarian National Film Fund – Film Archive

 

Tappe-Haye Marlik (The Hills of Marlik)

di EBRAHIM GOLESTAN (Iran, 1964, 15’, Colore)

restauro: Ecran Noir productions e Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con Ebrahim Golestan e il National Film Archive of Iran. Con il sostegno di Mahrokh Eshaghian e Genoma Films

 

LA MUERTE DE UN BURÒCRATA (DEATH OF A BUREAUCRAT) [LA MORTE DI UN BUROCRATE]

di TOMÁS GUTIÉRREZ ALEA (Cuba, 1966, 85’, B/N)

restauro: Academy of Motion Picture Arts and Sciences (Archive) e Cinemateca de Cuba

 

OUT OF THE BLUE

di DENNIS HOPPER (Canada, USA, 1980, 94’, Colore)

restauro: Discovery Productions (John Alan Simon e Elizabeth Karr)

 

EXTASE (ECSTASY) [ESTASI]

di GUSTAV MACHATÝ (Cecoslovacchia, 1932, 87’, B/N)

restauro: Národní filmový archiv (Cineteca di Praga) con il sostegno di Milada Kučerová e Eduard Kučera e la collaborazione di Film Servis Festival Karlovy Vary

 

MAURI

di MERATA MITA (Nuova Zelanda, 1988, 100’, Colore)

restauro: New Zealand Film Commission

 

TIRO AL PICCIONE (PIGEON SHOOT)

di GIULIANO MONTALDO (Italia, 1961, 115’, B/N)

restauro: CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Surf Film

 

NEW YORK, NEW YORK

di MARTIN SCORSESE (USA, 1977, 163’, Colore)

Nuova copia 35mm realizzata da Metro Goldwyn Mayer (MGM), in occasione del 100° anniversario della United Artists

 

KALINA KRASNAYA (THE RED SNOWBALL TREE) [VIBURNO ROSSO]

di VASILIY SHUKSHIN (URSS, 1973, 107’, Colore)

restauro: Mosfilm Cinema Concern (produttore del restauro Karen Shakhnazarov)

 

WAY OF A GAUCHO [IL GRANDE GAUCHO]

di JACQUES TOURNEUR (USA, 1952, 91’, Colore )

restauro: Twentieth Century Fox e The Film Foundation

 

A completamento della sezione Venezia Classici, verrà presentata una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. L’elenco completo della sezione sarà reso noto nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della Mostra di Venezia, che si terrà a Roma domani giovedì 25 luglio alle ore 11.00 (Cinema Moderno).

Jennifer Lawrence per Paolo Sorrentino, sarà la protagonista di Mob Girl

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Jennifer Lawrence sarà la protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino, adattamento del romanzo premio Pulitzer, Mob Girl.

La Lawrence produrrà anche il film, basato sulla vita della moglie di un mafioso, Arlyne Brickman, diventata informatrice della polizia. Con lei produce Justine Polsky tramite la loro società di produzione, Excellent Cadaver. Angelina Burnett sta lavorando all’adattamento in sceneggiatura. Anche Sorrentino produrrà il progetto insieme a Lorenzo Mieli di Wildside.

Il film segue Brickman che cresce tra i racket nel Lower East Side di New York City, dove è attratta dallo stile di vita glamour e appariscente dei mafiosi di New York. Poco dopo, inizia a frequentare “wiseguys” e fa commissioni per loro, prima di entrare in azione da sola – diventando infine informatrice della polizia e testimone principale nel caso che il governo ha intentato contro la famiglia criminale dei Colombo.

“Vedere questa storia dal punto di vista di una donna è un nuovo ed entusiasmante approccio nel raccontare una classica storia di mafia – afferma il fondatore e CEO di Makeready, Brad Weston – Non potevamo immaginare una squadra migliore di cineasti, con Jennifer protagonista di un tour de force e Paolo al timone, per portare la forza e la prospettiva unica della vita di Arlyne sullo schermo”.

Lawrence e Polsky stanno attualmente producendo un film per la A24 ancora senza titolo, opera prima della regista Lila Neugebauer. Sorrentino e Mieli hanno prodotto The Young Pope per la HBO con Jude Law e sono attualmente in produzione con The New Pope, con John Malkovich che si unisce al cast.

Rutger Hauer: morto a 75 anni il Roy Batty di Blade Runner

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Rutger Hauer, il versatile attore olandese reso famoso da Blade Runner nel 1982, è morto lo scorso 19 luglio in Olanda, nella sua casa. Aveva 75 anni. L’agente di Hauer, Steve Kenis, ha confermato la notizia e ha detto che il funerale di Hauer si è tenuto oggi, mercoledì.

La sua performance più amata è stata quella di Roy Batty, il replicante che non voleva morire, dopo aver visto, nella sua breve e folgorante vita, “cose che noi umani non possiamo neanche immaginare”. Nel film era l’antagonista di Harrison Ford e del suo Deckard, ma in molti lo considerano il vero eroe, la macchina che vuole ribellarsi al suo creatore e rifiuta di adempiere al suo triste destino.

Ma la sua carriera è stata lunga e ricca di ruoli, Verhoeven, Olmi, Noyce, in moltissimi si sono avvalsi della sua presenza scenica e del suo carisma. Per il grande pubblico, oltre a Blade Runner, è noto principalmente per LadyHawke, il film fantasy di Richard Donner in cui interpretò Etienne Navarre, condannato a non poter vivere il suo amore con la bella Isabeau, a causa di una maledizione.

Di recente ha recitato anche in Valerian e la città dei mille pianeti per Luc Besson. La sua ultima apparizione cinematografica è quella in I fratelli Sisters, di Jacques Audiard, del 2018.

Vi lasciamo con il più vivido ricordo che ha regalato alla storia del cinema:

Fonte: Variety

WandaVision: 5 possibili trame per la serie di Disney +

WandaVision: 5 possibili trame per la serie di Disney +

Come ufficializzato durante il Comic-Con, Scarlet Witch e Visione saranno protagonisti della serie intitolata WandaVision ambientata nell’universo Marvel e destinata al servizio streaming di Disney + in arrivo nel 2019. Non abbiamo altri dettagli sul progetto, ma quale potrebbe essere la trama principale?

Ecco qualche valida alternativa:

L’incontro con Loki

loki

Due dei personaggi più amati del MCU non hanno mai incrociato le loro strade: parliamo di Scarlet Witch e Loki, entrambi protagonisti di due serie di Disney + e potenzialmente adatti a incontrarsi sul piccolo schermo in qualche avventura magica.

Una delle trame preferite dai fan è quella in cui il Dio dell’Inganno ha vestito i panni di Wanda grazie ai suoi poteri mentre la vera strega viveva inconsapevole in un piccolo villaggio.

Il legame con Doctor Strange

Doctor Strange, Scarlet Witch e Visione hanno già lavorato insieme nei fumetti, ma essendo lo stregone il protettore della Terra dai pericoli e Wanda una potenziale minaccia, questa intricata dinamica potrebbe rivelarsi perfetta per la serie e per il futuro crossover con il sequel.

La storia d’amore tra Wanda e Visione

scarlet witch

Come molti anche noi speriamo di trovare nella serie lo sviluppo della tragica storia d’amore tra Scarlet Witch e Visione nata in Civil War e continuata fino agli eventi di Avengers: Infinity War, dove l’androide è morto ucciso da Thanos.

Ci sono tantissimi fumetti da cui attingere, senza contare le libertà creative degli sceneggiatori e il contributo dei due attori.

La verità sui genitori di Wanda

scarlet witch

Il MCU ha brevemente accennato le origini di Wanda e Pietro Maximoff in Age of Ultron spiegando che i due gemelli erano stati abbandonati dai genitori e cresciuti in Europa orientale. Nei fumetti invece veniva rivelato che i due personaggi erano figli nientemeno che di Magneto.

Sarebbe sicuramente intrigante vedere questo aspetto approfondito nella serie, così come introdurre a poco a poco i mutanti nell’universo dei Marvel Studios.

House of M

Crossover pubblicato nel 2005 e scritto da Brian Michael Bendis, House Of M è una delle trame più amate e interessanti dell’universo Marvel: in questa storyline Scarlet Witch opera un cambio di realtà grazie al quale ogni eroe può vedere avverato il suo più grande desiderio in un mondo in cui i mutanti sono la specie dominante.

Wanda rimane intrappolata nella sua mente e immagina di aver dato alla luce i suoi bambini assistita dal marito Visione prima di essere riportata alla realtà da Xavier. I problemi legati alla maternità la porteranno a perdere la testa e a combattere contro i suoi vecchi alleati Vendicatori.

Leggi anche – WandaVision: cosa vorremmo vedere nella serie di Disney +

Fonte: Screenrant

Vedova Nera: per Rachel Weisz ci saranno “diverse black widow nel film”

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Il footage mostrato sabato al Comic-Con sembra aver confermato che in Vedova Nera, lo standalone attualmente in produzione, potrebbero esserci diverse “black widow” e non soltanto quella a noi più nota, Natasha Romanoff. E a suggerire questa ipotesi sono le parole pronunciate da Rachel Weisz in un’intervista dopo il panel dei Marvel Studios, dove ha rivelato qualche dettaglio sul suo personaggio, Melina:

Melina è stata addestrata nel programma della Stanza Rossa cinque volte prima dell’inizio del film. In pratica ha iniziato il percorso di addestramento da bambina, e ora è una spia e un’assassina di grande talento, ma non posso dirvi che tipo di relazione avrà con gli altri personaggi […] Nel film ci saranno diverse Vedova Nere. Io, quella interpretata da Scarlet Johansson e quella di Florence Pugh. Tanti altri personaggi che incontrerete sono a loro volta vedove nere“.

Prospettiva interessante che ci ricollega alle indiscrezioni relative a Yelena Belova, l’eroina che sarà ritratta al cinema dalla Pugh e che chi conosce i fumetti originali ricorderà come la seconda donna nell’universo Marvel ad assumere l’identità di Vedova Nera, addestrata nella stessa scuola di Natasha Romanoff intravista in Age of Ultron. Le due non hanno mai avuto un buon rapporto nel corso degli anni, e dopo un temporaneo ritiro dalle scene la Belova torna come supereroina dei Thunderbolts, la squadra formata da Norman Osborn.

Sarà questo lo sviluppo della trama del film? Che ne pensate?

Leggi anche – Vedova Nera: la descrizione del footage mostrato al Comic-Con

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Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto attualmente in produzione e presumibilmente ambientato prima degli eventi che l’hanno portata a diventare una fuggitiva in Avengers: Infinity War.

Fonte: IGN

Birds Of Prey: Margot Robbie lo paragona ad un film di Tarantino

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Impegnata con il tour promozionale di C’era una volta a Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino dove interpreta Sharon Tate, Margot Robbie ha avuto modo di discutere anche dei futuri progetti che la vedranno protagonista, tra cui lo spin-off di Suicide Squad, Birds Of Prey.

E a quanto pare, una delle maggiori ispirazioni per il tono e lo stile del cinecomic arriva proprio dal regista americano, come dichiarato dall’attrice in un’intervista con MTV:

Beh si, lo spirito è decisamente quello“, spiega la Robbie, e di fatto il primo vero omaggio era arrivato con il titolo di lavorazione Fox Force Five, appellativo immaginario che rientra nell’universo di Pulp Fiction.

Nel film, quando Uma Thurman e John Travolta stanno bevendo il loro frullato da 5 dollari, lei racconta a lui del pilot che aveva girato, e penso che il dialogo si basasse sul fatto che aveva davvero girato qualcosa del genere. Quell’aneddoto è stato trasformato in un dialogo, dove si parla di Fox Force 5. In Birds Of Prey ci sono cinque donne di spicco, molto simili, e il riferimento è sempre stato il cinema di Quentin, al quale ho anche chiesto se potessimo usare quel titolo provvisorio“.

Birds Of Prey: tutto quello che non sapete sul film

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Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine

Fonte: MTV News

The Falcon and The Winter Soldier: ecco le prime immagini del Barone Zemo

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Come annunciato nei mesi scorsi e ufficializzato sabato durante il Comic-con, l’universo dei Marvel Studios si prepara ad allargare ulteriormente i propri confini sbarcando sulla piattaforma streming di Disney + a partire dal prossimo anno con alcuni prodotti originali, tra cui le serie dedicate a Scarlet Witch e Visione, Loki, Occhio di Falco e The Falcon and The Winter Soldier.

Riguardo quest’ultimo titolo sappiamo che vedrà protagonisti Sam Wilson e Bucky Barnes, i personaggi interpretati rispettivamente da Anthony Mackie e Sebastian Stan, e che nel cast sono previsti i ritorni di due volti noti del MCU: Daniel Bruhl, che ha vestito i panni del Barone Zemo in Captain America: Civil War, e Emily VanCamp, Sharon Carter in Captain America: The Winter Soldier e Civil War.

Nel frattempo è proprio Bruhl a pubblicare su Instagram due immagini inedite che mostrano Zemo con e senza l’iconica maschera viola dei fumetti (le stesse proiettate per il pubblico del panel di San Diego). Potete dargli uno sguardo qui sotto:

Per quanto concerne la serie, il lancio è fissato in autunno 2020 e Kari Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.

Probabile, visti gli esiti di Avengers: Endgame, che lo show si concentrerà sulla dinamica  del rapporto tra le due figure più vicine a Captain America (nonché suoi eredi) e sulle imprese dei supereroi per garantire la sicurezza mondiale.

Leggi anche – Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Fonte: Daniel Bruhl

Joker: Joaquin Phoenix protagonista di tre nuove foto ufficiali

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Joker: Joaquin Phoenix protagonista di tre nuove foto ufficiali

In contemporanea con l’annuncio della lineup del Toronto Film Festival, dove sarà presentato in anteprima mondiale (ma le speranze di vederlo a Venezia sono ancora vive), la Warner Bros. ha diffuso tre nuove immagini ufficiali di Joker, ritratto inedito del clown principe del crimine interpretato stavolta da Joaquin Phoenix.

Non abbiamo seguito nulla dei fumetti, e questo farà arrabbiare tantissime persone“, ha dichiarato il regista Todd Phillips in una recente intervista. “La nostra versione del personaggio è stata riscritta ed è ciò che rendeva interessante il progetto. E non è nemmeno la storia di Joker, quanto la storia di un uomo che è diventato Joker.

Di seguito trovate le foto.

Leggi anche – Joker: rivelati nuovi dettagli sulla trama

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Vi ricordiamo che Joker vede nel cast anche Zazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais e che arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.

Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide SquadJoker sarà ambientato nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale:

Joker ruota attorno all’iconico arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto più ampio.

Fonte: Comicbook

Leonardo DiCaprio stregato da Luke Perry sul set di Tarantino

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Leonardo DiCaprio stregato da Luke Perry sul set di Tarantino

La premiere di Los Angeles di C’era una volta a Hollywood ha portato sui boulevard nei pressi del Chinese Theatre tutto lo star system, ma ovviamente gli ospiti d’onore erano i protagonisti del film e Quentin Tarantino, che ha sfilato sul tappeto rosso al fianco di Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie.

Il film, lo ricordiamo, sarà l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, l’attore di Berverly Hills 90210 che si è spento prematuramente lo scorso marzo. Leonardo DiCaprio, che da ragazzo era fan dello show, ha rilasciato ai microfoni di Extra, durante la premiere, un’accorata dichiarazione su Perry.

DiCaprio ha dichiarato che Luke era una delle persone più dolci e gentili che abbia mai incontrato, oltre ad esprimere la sua ammirazione di fan dello show, quando all’apice del successo Perry “era il ragazzo più cool del mondo”. Inoltre, come fosse un fan come tutti noi, Leo ha dichiarato che, sul set con lui, era stregato dalla sua presenza, e non riusciva a credere di poter essere sul suo stesso set.

Ecco il video:

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast del film compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Thor: Love And Thunder, Waititi chiarisce che la Portman sarà Mighty Thor

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L’annuncio più sorprendente di quest’ultimo Comic-Con è stata probabilmente la conferma del ritorno di Natalie Portman nel MCU, con l’attrice che vestirà i panni della Dea del Tuono in Thor: Love And Thunder, quarto capitolo del franchise affidato di nuovo a Taika Waititi dopo il successo di Ragnarok.

E chi pensava che Jane Foster sarebbe stata solo una versione al femminile di Thor dovrà ricredersi, perché a quanto pare l’ispirazione maggiore arriva da un personaggio riconosciuto come Mighty Thor, e a chiarirlo è proprio il regista su Twitter in risposta ad una fan.

“Potente Thor” è infatti il nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui Jane impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono. In quei fumetti il personaggio si trova costretto a fronteggiare la diagnosi di un cancro al seno (che rifiuta di farsi curare con i trattamenti magici offertile da Thor) e dolorose chemioterapie che la rendono irriconoscibile; è allora che si rende “degna” di sollevare il martello, assumendo l’appellativo di nuova Thor.

Leggi anche – Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: EndgameL’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Blade: Wesley Snipes commenta la notizia del reboot dei Marvel Studios

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Come annunciato sabato durante il Comic-Con, i Marvel Studios lavoreranno al reboot di Blade con un nuovo protagonista, il premio oscar Mahershala Ali, e la speranza di ridare respiro alla saga del cacciatore di vampiri più amato dei fumetti già tradotto al cinema in tre occasioni (nel 1998, nel 2002 e nel 2004).

Non ha tardato ad arrivare il commento dell’ex Blade cinematografico Wesley Snipes, e queste sono state le sue parole in un’intervista con Comicbook subito dopo la notizia:

A tutti i Daywalker che stanno perdendo la testa in questo momento: rilassatevi. Anche se la notizia può giungere come una sorpresa, è davvero buona. Questa è ciò che chiamo “divertimento!”. Pace alla squadra del MCU, di cui sono da sempre un fan. Onore e rispetto per il grande maestro Stan. Congratulazioni e Salaam a Mahershala Ali, un artista incredibile e di talento che non vedo l’ora di vedere per molti anni a venire. Inshallah, un giorno lavoreremo insieme. Ma ancora più importante, per i miei fedeli fan: l’incredibile amore che mi state dando è travolgente. Sono grato per il supporto infinito. Quindi, “non preoccupatevi, non è la fine della storia.”

Vi ricordiamo che proprio l’ultimo capitolo del franchise interpretato da Snipes, Blade: Trinity, venne prodotto nientemeno che da Kevin Feige, la mente dietro il grande successo del Marvel Cinematic Universe.

A quanto pare il riavvio con Alì verrà inserito nella Fase 5, dunque l’uscita nelle sale è prevista non prima del 2022.

Fonte: Comicbook

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