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MCU Fase 4: i pro e i contro dei film, delle serie tv e delle presentazioni speciali

La Fase 4 della Marvel è giunta al termine, dopo una corsa interessante tra cambiamenti e delusioni all’interno del MCU. L’aggiunta più significativa al franchise è stata sicuramente la vetrina di Disney+ che, negli ultimi due anni, ha incluso nove serie tv – sette live action, una animata e una serie di cortometraggi intitolata I Am Groot.

Tuttavia, alla fine del 2022 è emersa un’altra novità per il franchise: il formato delle Presentazioni Speciali. Questi progetti, della durata di circa 45 minuti ciascuno, fungono da “bonus” e storie autonome che non richiedono la quantità di tempo dedicato alla visione standard di un film o una serie tv. Finora sono state realizzate solo due Presentazioni Speciali Marvel, ma alcuni fan chiedono già che queste vadano a sostituire direttamente il formato della serie.

Sebbene l’avvento delle Presentazioni Speciali apra molte possibilità per i futuri contenuti del MCU, c’è sicuramente ancora un posto per tutti e tre i formati nel franchise in futuro. Se un formato “funziona” o meno è solo una questione di come i Marvel Studios scelgono di utilizzarlo.

Film

Film Disney 2021 EternalsLe fondamenta dei Marvel Studios sono state costruite sui film: per la maggior parte della sua esistenza, questo è stato l’unico linguaggio utilizzato dall’azienda. I responsabili del Marvel Cinematic Universe sanno quindi come mettere insieme un buon film, curando al contempo le trame in modo da adattarle alle convenzioni e alla durata prevista per il medium.

Detto questo, ci sono ancora alcuni film del MCU che probabilmente sarebbero stati più adatti ad altri formati. Ad esempio, i film di minore importanza come quelli di Ant-Man avrebbero potuto essere trasformati in presentazioni speciali se la serie fosse partita dopo la Saga dell’Infinito. Inoltre, sebbene il personaggio abbia sempre meritato un film, il desiderio di Vedova Nera di condividere la storia di Natasha Romanoff avrebbe potuto dare vita a un’interessante serie Disney+ che mostrasse le diverse epoche della sua vita, introducendo al contempo nuovi personaggi come Yelena Belova.

Ma l’esempio più ovvio è Eternals, che, come parte della Fase 4, in teoria avrebbe potuto diventare una serie. Eternals doveva fungere da storia delle origini per 10 diversi personaggi, ognuno dei quali era in circolazione da migliaia di anni. Avevano tutti una grande storia alle spalle e, sebbene il film offra a ciascuno di loro almeno un paio di momenti per brillare, l’introduzione di tutti loro e il racconto del loro ricongiungimento è troppo da inserire in un solo film, anche per uno dei film più lunghi del franchise.

Ai fini editoriali del MCU, i film devono sembrare eventi. Che sia giusto o meno, bisogna riconoscere che questa è l’aspettativa del pubblico al momento. Lo spazio per i film è limitato e questi sono i progetti che otterranno il maggior numero di spettatori (e di profitti), quindi la maggior parte – se non tutti – i progetti “essenziali” per comprendere la narrazione complessiva dovrebbero diventare pellicole. Ciò significa che i personaggi “principali” dell’epoca attuale dovrebbero apparire nei film e che il pubblico dovrebbe essere in grado di comprendere loro e i loro percorsi tanto da affezionarsi a questi solo attraverso i film.

Presentazioni speciali

Werewolf By NightUno speciale televisivo è come un mini-film o, a volte, un lungo episodio di uno show televisivo; la posta in gioco è di solito a metà tra ciò che ci si aspetterebbe da ciascuno di questi due formati. Finora ci sono state solo due presentazioni speciali dei Marvel Studios. Werewolf by Night ha rappresentato l’introduzione di nuovi personaggi, un’opportunità di sperimentazione di genere all’interno del MCU e il debutto alla regia del compositore Michael Giacchino. Lo speciale natalizio di Guardiani della Galassia ha invece permesso al pubblico di passare più tempo con alcuni dei personaggi preferiti dai fan in una storia a basso impatto che riempie una nicchia (contenuti natalizi) a cui lo studio probabilmente non avrebbe dedicato un film.

Sono molte le cose che la Marvel può fare con queste presentazioni, che sono la categoria con il rischio, la durata e il budget più bassi e le cui date di uscita sono molto più flessibili di quelle dei film o delle serie. L’uso migliore delle Presentazioni speciali in futuro sarebbe quello di dare spazio e sviluppo a personaggi che non riusciranno a essere inclusi in film e serie. Possono anche essere utilizzati per introdurre o approfondire nuovi personaggi che meritano una propria backstory, ma per i quali i film non hanno tempo, un ruolo che hanno svolto finora diversi show di Disney+. È più probabile che il pubblico sia disposto a dare una possibilità a una storia autoconclusiva che a una serie ma, ancora una volta, non tutti coloro che normalmente vedono i film Marvel al cinema hanno accesso a Disney+, quindi questi episodi autoconclusivi non possono essere troppo “succosi”. Le Presentazioni speciali dovrebbero essere destinate principalmente agli angoli sperimentali e poco calcolati del MCU, che possono aiutare gli spettatori ad apprezzare la narrazione principale del franchise, offrendo allo stesso tempo la possibilità di allontanarsi da questioni rilevanti per la storia principale, se il team creativo lo desidera.

Serie tv

Serie TV da vedere su Disney+ WandaVisionLe serie Disney+ sono state il maggior contributo all’aumento significativo di contenuti del MCU all’anno da quando è iniziata la Fase 4. Ce ne sono state otto in soli due anni, il che è stato travolgente per molti spettatori, soprattutto per quelli più occasionali. Ora che la Marvel ha debuttato con il formato delle Presentazioni speciali, molti fan si chiedono se non sia il caso di abbandonare le serie tv a favore di questo stile di programmazione che richiede un impegno di tempo minore.

Per alcuni potrebbe essere facile dimenticarlo, visto che nessuna delle serie Marvel Disney+ del 2022 ha raggiunto l’impatto culturale che hanno avuto alcuni dei suoi show del 2021, ma ci sono cose che la Marvel può fare solo con questo formato. Tenendo conto di ciò, dovrebbe esserci ancora spazio per altre serie tv nel futuro del franchise.

Il MCU si è sempre sentito come una sorta di immensa serie televisiva per il grande schermo, quindi l’aggiunta di serie televisive vere e proprie all’interno del franchise (oltre a quelle di dubbia canonicità su ABC e Netflix) è sembrata una scelta naturale. Il team dei Marvel Studios si trova però in una situazione un po’ difficile con queste serie. Come nel caso delle Presentazioni speciali, devono assicurarsi che le serie non siano una visione “obbligatoria”, in modo che i fan che non hanno accesso a Disney+ possano comunque seguire la trama dei film. Tuttavia, il formato della serie comporta un’aspettativa di “importanza” per la storia complessiva da cui le Presentazioni speciali sono in gran parte libere.

L’apice dell’interesse per le serie Marvel Disney+ nella Fase 4 è stato raggiunto con WandaVision. In parte, ciò è stato probabilmente dovuto alla novità di una serie ambientata nel MCU, oltre al fatto che si trattava della prima uscita dei Marvel Studios dopo un anno e mezzo e che è uscita in un periodo in cui erano in vigore molte limitazioni a causa della pandemia. Ma, se si guarda alla serie insieme all’altra serie di maggior successo della Fase 4, Loki, diventa chiaro cosa il formato Disney+ può offrire rispetto agli altri: la speculazione collettiva tra i fan di settimana in settimana, le teorie fomentate dall’attesa dell’episodio successivo.

she-hulk bruce bannerLa parte migliore del formato serie per la Marvel è stata indubbiamente l’aver incentivato la speculazione collettiva tra i fan di settimana in settimana. Le due serie sopra citate, WandaVision e Loki, sono state di gran lunga le migliori in questo senso, offrendo colpi di scena e cliffhanger a ogni episodio per far sì che i fan continuassero a guardare la serie per verificare le loro ipotesi. Al contrario, altre serie tv hanno faticato a sfruttare la formula delle serie tv (è qui che il formato delle presentazioni speciali sarebbe stato utile per serie come She-Hulk e Ms. Marvel, e forse anche per la storia di Hawkeye).

In sostanza, quando si parla di MCU, le serie dovrebbero essere storie che hanno bisogno di un tempo più lungo per essere raccontate rispetto a un film. Alcune di quelle della Fase 4 sembrano più progetti che, per qualche motivo, non sono stati ritenuti abbastanza degni di diventare film dallo studio e sono stati quindi “estesi” nel formato delle serie, piuttosto che progetti che traggono effettivamente beneficio da un’uscita settimanale. In realtà, gli unici due live action che si sono meritati di essere veramente considerati serie tv sono Loki, per la sua capacità di suddividere la storia in sezioni distinte, ognuna adatta a un episodio a sé stante, e WandaVision, per lo stesso motivo, la formula episodica e i richiami televisivi.

Questo non vuol dire che altri show Marvel non abbiano beneficiato in qualche modo del formato serie. Moon Knight è stato percepito dagli spettatori come un film parcellizzato, ma ha avuto un paio di buoni cliffhanger che hanno fatto parlare di sé e il formato più lungo ha permesso una maggiore introspezione, che è stata una delle cose migliori che siano venute fuori da quel progetto. The Falcon and the Winter Soldier aveva così tanto terreno da coprire che non sarebbe stato realizzabile in nessun altro formato, ma una versione più mirata della storia – potenzialmente in forma di film – con il taglio di alcune sottotrame avrebbe potuto dare vita a un prodotto finale più curato. E il formato antologico del film animato What If…? in teoria andava bene come serie, anche se lo studio avrebbe fatto meglio a realizzare delle presentazioni speciali con le migliori idee di quel progetto piuttosto che produrlo come uno show settimanale, obbligato a legare insieme tantissime storyline.

moon knight mcuLa conclusione è che i film del MCU devono sembrare eventi (non per forza al livello di quelli sui Vendicatori, ma comunque eventi) con un’alta posta in gioco; le serie del MCU devono configurarsi come storie corpose che mantengano l’interesse di settimana in settimana, e le Presentazioni Speciali del MCU devono essere adatte a sperimentare stili e a mettere in primo piano personaggi che il pubblico del franchise non è abituato a vedere sotto i riflettori.

MCU Fase 4: i personaggi con un grande potenziale

MCU Fase 4: i personaggi con un grande potenziale

Proprio come gli atleti possono avere una stagione di “breakout”, il MCU deve ora affrontare una carenza di personaggi di rilievo, visto che i principali eroi hanno archiviato la loro presenza nell’universo condiviso in Avengers: Endgame.

Visto però che il MCU continuerà per una Fase 4 e una Fase 5 ancora nebulose ma annunciate, resta da capire quali sono i personaggi, inediti o già in corso di presentazione, che potranno essere sfruttati al meglio per dei cicli narrativi avvincenti.

Yelena Belova

In un primo momento ritenuta un’apparizione una tantum, la Yelena Belova di Florence Pugh debutterà in Black Widow e ora, secondo i nuovi sviluppi, potrebbe diventare un punto fermo per il nuovo roster MCU. Sappiamo che l’arco narrativo di Natasha Romanoff è concluso, visti gli eventi di Avengers: Endgame, ma c’era sempre la probabilità che il suo film da protagonista potesse servire come punto di partenza per altri personaggi secondari.

Yelena Belova potrebbe occupare il vuoto lasciato da Vedova Nera e sarebbe un cambiamento coerente, e il processo del “passaggio del testimone” potrebbe benissimo avere luogo dentro al film che vedremo a novembre. L’affiliazione di Yelena con Thunderbolts, A.I.M e S.H.I.E.L.D. (per citarne alcuni) nei fumetti lascia immaginare che il personaggio possa essere sviluppato nel lungo corso.

Ms. Marvel

ms. marvelNel caso in cui non si avesse familiarità con Kamala Khan prima, è probabile che presto tutti conosceranno il personaggio secondario, visto che comparirà in una serie Disney + già annunciata e avrà un’apparizione nel prossimo videogioco Marvel’s Avengers. Ms. Marvel si preannuncia come un nome ricorrente nel futuro del Marvel, e questo era valido anche prima che arrivasse la notizia di un cameo del personaggio in Captain Marvel 2.

Il suo ruolo di supporto riportato nel sequel di Captain Marvel è un’ulteriore prova dell’eredità che porta con sé il personaggio nella fase successiva del MCU. Proprio come Tony Stark ha fatto da mentore a Peter Parker per il suo ruolo di Vendicatore, Carol Danvers può fare lo stesso per Kamala Khan. Se i Marvel Studios hanno gli occhi puntati sulla loro versione dei “Nuovi Vendicatori”, è una scommessa sicura presumere che Ms. Marvel sarà un volto frequente sul grande schermo.

Moon Knight

I Marvel Studios hanno risposto alla chiamata dei fan quando hanno annunciato che Moon Knight sarebbe stato introdotto nel MCU in una sua serie Disney+. Mentre il processo di casting ufficiale è ancora in corso, sappiamo che l’introduzione del personaggio è estremamente importante e significativa per tutto lo Studio.

Ciò che rende Moon Knight un potenziale candidato a ruolo ricorrente nella Fase 4 sono gli attributi che possiede come personaggio. Il suo status di imprenditore milionario e il suo sfruttamento della ricchezza per il suo equipaggiamento hanno portato naturalmente a paragoni con Batman della DC, e ha superpoteri molto simili ad altri eroi, ma ha anche identità multiple, qualcosa non ancora completamente esplorato in tutto il MCU.

Se i Marvel Studios esplorassero l’uso di identità multiple da parte di Marc Spector, oltre al suo passato da mercenario ed ex agente della CIA, questo darebbe al MCU un personaggio nuovo e complesso che potrebbe catturare il favore di moltissimi fan e spettatori.

Valchiria

“Come nuovo re, ha bisogno di trovare la sua regina. Questo sarà il suo primo ordine del giorno. Ha delle idee. Tenervi aggiornati.” Sono le parole che Tessa Thompson ha pronunciato sul palco del Comic Con 2019, all’annuncio di Thor: Love and Thunder con Natalie Portman.

Mentre Valchiria è già diventata una dei personaggi preferiti dalla sua introduzione in Thor: Ragnarok, la convinzione qui è che la sua presenza aiuterà i Marvel Studios a creare il prossimo team-up che può essere protagonista nel futuro del MCU. La sua affiliazione con i Difensori e in particolare con Misty Knight nei fumetti potrebbe spingere i Marvel Studios a raccontare le suddette squadre dopo il precedente adattamento su Netflix.

Nova

Gli eventi di Avengers: Endgame hanno lasciato la porta spalancata per il futuro del MCU e hanno permesso ai Marvel Studios di sfruttare il suo elenco di personaggi per il futuro. Un personaggio a cui potrebbe finalmente essere dato un volto è Nova, e lo stato attuale dell’Universo Condiviso rende la sua possibile introduzione più che logica.

Uno degli ultimi report afferma che l’idea di portare Nova al cinema è nelle prime fasi di sviluppo, ma resta da vedere quale versione dell’eroe cosmico sia stata scelta. L’MCU potrebbe accogliere Richard Rider o Sam Alexander nel roster. Con i Nova Corps già presentati in Guardiani della Galassia e lo spostamento del MCU verso le avventure cosmiche, l’introduzione di Nova avrebbe molto senso.

MCU Fase 4: 5 personaggi che vogliamo vedere

MCU Fase 4: 5 personaggi che vogliamo vedere

Con Avengers: Endgame che completa la “Infinity Saga” del MCU, il pubblico è impaziente di vedere quale direzione seguirà la Marvel. Dall’uscita di Endgame, si sono susseguite voci su quali personaggi potrebbero essere presenti nella Fase 4 dell’Universo Condiviso.

Di tutti i personaggi che ci piacerebbe vedere al cinema, al fianco degli eroi che già occupano un posto nel cuore dei fan e nel MCU, ce ne sono alcuni che più probabilmente riusciremo a vedere.

Ms. Marvel

Ms. Marvel aka Kamala Khan. Ispirata a combattere il crimine dalla stessa Capitan Marvel, Kamala è uno dei migliori personaggi che la Marvel abbia introdotto in tempi moderni.

Sembra che la sua presunta introduzione nel MCU possa avvenire nel sequel di Captain Marvel, il che ha perfettamente senso. Considerato il divario temporale di cinque anni in Endgame, è probabile che si sia creato un discreto numero di fan di Carol Danvers come membro degli Avengers tenuti insieme da Vedova Nera. A causa della sua natura amabile e comica, non c’è dubbio che la squadra dei Marvel Studios sarà in grado di catturare l’essenza di questo personaggio, che sarebbe sicuramente molto divertente da vedere al cinema.

Nova

Originariamente introdotto nel 1976, all’inizio Nova sembrava una versione povera di Lanterna Verde. Nonostante questo ha raccolto da subito un grande numero di fan, lettori e un seguito notevole. Con l’inclusione dei Nova Corps nei film Guardiani della Galassia, sembra molto probabile che Nova farà il suo debutto nel MCU prima o poi.

In una recente intervista, gli sceneggiatori di Endgame hanno rivelato che una prima stesura del film mostrava Thanos che decimava Xandar. In quella versione della storia, con la sconfitta della Nova Corp, sarebbe rimasto un solo sopravvissuto: Richard Rider. Altre voci hanno riportato che Nova potrebbe essere introdotto in Guardiani della Galassia Vol. 3, soluzione che potrebbe essere adatta al personaggio.

Adam Warlock

Molti fan speravano che Adam Warlock sarebbe apparso in Avengers: Endgame, dato che nei fumetti ha una forte connessione con le Gemme dell’Infinito. Purtroppo, non è stato così. Tuttavia, il personaggio aveva già guadagnato una menzione in una delle scene post credits di Guardiani dell Galassia Vol. 2.

Nei fumetti, Adam Warlock è stato creato da un gruppo di scienziati malvagi chiamato Enclave. Come nel caso della maggior parte degli scienziati della narrativa, anche questi hanno presto perso il controllo della loro creazione, e lui si è scatenato nel mondo. Invece di un nemico inarrestabile, Adam è diventato uno dei crociati cosmici più popolari (e più potenti) della Marvel Comics. Senza dubbio sarà una parte importante del futuro del MCU.

Shang Chi

Shang Chi, maestro del Kung Fu. Questa definizione dovrebbe bastare per attirare l’attenzione degli spettatori sul personaggio, anche se non è il più noto del panorama editoriale Marvel. Detto questo, la Marvel ha avuto abbastanza fortuna nell’esporre le sue novità al suo pubblico, dato il travolgente successo di Black Panther. È facile immaginare che possano mettere lo stesso livello di dedizione in un progetto che racconta la cultura cinese e le arti marziali.

Il personaggio è ispirato a Bruce Li in persona, e il film già annunciato sul personaggio sarà probabilmente un omaggio importante ad alcuni dei più grandi lavori di Li.

Fantastici Quattro

Ok, si tratta di quattro personaggi e non di uno solo, tuttavia loro devono stare uniti, visto che sono la prima famiglia Marvel.

Considerati gli scarsi tentativi da parte di Fox di realizzare un film adeguato alle aspettative dei fan sui Fantastici Quattro, Marvel ora si trova nella posizione perfetta per creare il film definitivo. La prima famiglia della Marvel non ha solo una storia ricca e leggendaria, ma il tono familiare è perfetto per ciò che riguarda i Marvel Studios. Anche se non sappiamo esattamente quando, sappiamo però che un film sui Fantastici Quattro inserito nel MCU sarà sicuramente un grande successo.

MCU Fase 3: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 3.

Captain America: Civil War – Steve porta Bucky nel Wakanda 

La fine di Capitan America: Civil War vede i Vendicatori divisi, con Bucky e Steve Rogers costretti a fuggire per proteggere Bucky e gli altri da lui stesso. Quindi, quale posto migliore dove andare del Wakanda? La scena mid-credits del film mostra Bucky che si mette “a riposo” finché i wakandiani non riescono a capire come sistemarlo. Quindi, la scena termina con l’ingresso nel Wakanda e un’inquadratura su una statua di una pantera nera. La scena serve anche come anticipazione di Black Panther, uscito quasi due anni dopo, e lo fa in modo abbastanza efficace. La gente è infatti stata entusiasta della prima volta da solista di T’Challa (Chadwick Boseman) dopo la presentazione in Civil War.

Captain America: Civil War – Spider-Man tornerà

Capitan America: Civil War non ha solo presentato al pubblico il mondo di Black Panther, ma ha anche portato Spider-Man (Tom Holland) nell’universo cinematografico Marvel. Così, lo studio ha usato la scena post-credits di Civil War per prefigurare il film solista di Peter Parker, che è uscito l’estate seguente, mostrando Peter che gioca con i suoi spararagnatele e che nota che  questi emettono un logo di Spider-Man. Il ragazzo è chiaramente eccitato, e anche il pubblico lo è. Ma probabilmente la parte migliore della scena post-credits è quando Peter dice di essere stato preso a pugni da un ragazzo di Brooklyn di nome Steve.

Doctor Strange – Thor ha bisogno di aiuto

Come abbiamo visto, nel tempo i Marvel Studios hanno preso l’abitudine di utilizzare come scene post-credits delle scene ritagliate dai film futuri. Per esempio, la scena mid-credits in Doctor Strange è un frammento di una scena molto più ampia che vediamo poi in Thor 3, in cui Thor e Loki stanno cercando Odino. Strange non si fida molto di questi visitatori ed essendo il custode delle arti mistiche sulla Terra, decide che, se aiuterà questo sconosciuti potrà vederli lontani della Terra stessa, e così decide di rivelare a Thor dove si trova il padre. Ciò anticipa che il dottor Strange sarebbe apparso in Thor 3. A parte il suggerimento del ritorno di Strange, la scena è anche molto divertente.

Doctor Strange – Ci sono troppi stregoni

La scena post-crediti di Doctor Strange è ciò che ha anticipato il futuro della serie nel Marvel Cinematic Universe. Karl Mordo (Chiwetel Ejiofor) ruba la magia di Jonathan Pangborn. Alla domanda sul perché lo stia facendo, Mordo risponde che finalmente ha capito cosa c’è di male nel mondo: ci sono troppi stregoni. Alcuni fan hanno ritenuto che l’arco che conduce il Barone Mordo alla malvagità non fosse stato guadagnato, ma scommettiamo che sarà sviluppato nel sequel.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – La freccia Yaka

La scena dopo i primi credits di Guardiani della Galassia Vol. 2 ricorda la famosa arma di Yondu (Michael Rooker): la freccia Yaka, che si controlla tramite un fischio. Kraglin (Sean Gunn) tenta di usare la freccia ma non riesce a controllarla bene. Quindi, la freccia vola attorno alla nave e colpisce accidentalmente Drax alla spalla. Invece di aiutare, Kraglin lentamente … si allontana. La scena è stata divertente da vedere al cinema, e ha dimostrato che l’eredità di Yondu continuerà a vivere nei suoi compagni Ravagers, anche se non sanno come usare correttamente la sua arma.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – I guardiani originali

La seconda scena post-credits mostra che il regista ha scelto di riportare sullo schermo la vecchia squadra di Guardiani, formata da Stakar Osgord (Sylvester Stallone), Aleta Ogord (Michelle Yeoh), Martinex (Michael Rosenbaum), Charlie-27 (Ving Rhames), Krugarr e Mainframe (Miley Cyrus), dopo il sacrificio di Yondu e il successivo funerale in modo che possano riunirsi ancora una volta. La scena sembra promettere il ritorno del team originale dei Guardiani della Galassia ad un certo punto in un futuro film nel MCU.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Adam Warlock

La terza scena dei titoli in Guardiani della Galassia Vol. 2 è forse la più importante di tutti. Ayesha (Elizabeth Debicki) viene avvertita della “collera” del Consiglio, ma dice che la loro rabbia si calmerà quando apprenderanno ciò che ha creato: il prossimo passo nella loro evoluzione, qualcosa di “più potente, più bello, più capace di distruggere i Guardiani della Galassia”. Quella persona è Adam Warlock: lo scopriamo quando Ayesha si riferisce alla creatura nel baccello che ha di fronte, chiamandolo Adam. Dopo anni di attesa, i fan dei fumetti hanno finalmente ottenuto la conferma dell’esistenza di Adam Warlock nel MCU, che potrebbe potenzialmente fare il suo debutto in Guardiani della Galassia Vol. 3.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Groot adolescente

Baby Groot ha avuto un ruolo fondamentale in Guardiani della Galassia Vol. 2, ma quando hanno cominciato a scorrere i credits, era già diventato un adolescente Groot – e quindi con un certo livello di attitudine adolescenziale. Nella quarta scena durante i titoli del film, Peter Quill (Chris Pratt) entra nella stanza di Groot e lo vede giocare ai videogiochi, ma la sua stanza è un disastro completo, pieno tralicci e cortecce. Peter dice a Groot di pulire la sua stanza, ma Groot risponde dicendo che Peter lo sta annoiando… nell’inflessione tipica di Groot, ovviamente. Questo scherzo tra Peter e Groot è qualcosa che è stato poi sviluppato un parte in Avengers: Infinity War.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Stan Lee e Gli Osservatori

Sì, il sequel dei Guardiani della Galassia aveva in totale cinque scene dopo i titoli di coda, anche se non tutte erano pensate per anticipare i futuri appuntamenti. L’ultima scena post-credits del film mostra la continuazione di una delle scene del film stesso, in cui vediamo Stan Lee nei panni di un astronauta, parlare con gli Osservatori. La teoria secondo cui Stan Lee è l’Osservatore nel MCU sembra quindi giustificare il fatto che Lee appare in ogni film e serie TV. La scena indica solo che il suo personaggio ha almeno qualche connessione con gli Osservatori.

Spider-Man: Homecoming – Adrian Toomes ha dei segreti

Dopo essere stato catturato e imprigionato in Spider-Man: Homecoming, Adrian Toomes (Michael Keaton) si confronta in carcere con uno dei suoi ex soci, Mac Gargan (Michael Mando), e gli viene chiesto se conosce la vera identità di Spider-Man, perché Gargan ha alcuni amici che vogliono uccidere il supereroe. Anche se Toomes conosce l’identità di Spidey, sceglie di tenere per sé quel segreto dicendo: “Se avessi saputo chi era, sarebbe già morto”. Toomes poi si avvia per andare a salutare la sua famiglia che lo sta visitando in prigione. È curioso il motivo per cui Toomes non ha svelato il vero nome di Spider-Man, ma forse è perché Toomes, in arte Avvoltoio, in realtà rispetta il suo nemico.

Spider-Man: Homecoming – Pazienza

In tutto Spider-Man: Homecoming, nella scuola superiore di Peter sono stati mostrati diversi PSA con Steve Rogers nei panni di Captain America, video che offrendo consigli e istruzioni agli studenti. Chris Evans è apparso ancora una volta nello stesso tipo di scena di Captain America per la scena post-credits di Homecoming, in cui metteva in guardia gli spettatori che la pazienza è uno dei tratti più preziosi che un soldato o uno studente possano possedere. La scena invece è una vera e propria presa in giro per gli spettatori, che si aspettavano una scena legata a Infinity War. In pratica lo spettatore ha aspettato tanto solo per vedere una scena che gli suggerisce di avere pazienza!

Thor: Ragnarok – L’arrivo di Thanos

Mentre Thor: Ragnarok ha impostato la trama di Avengers: Infinity War in maniera inaspettata, la scena mid-credits ha mostrato l’ancora perfetta. Mentre sono a bordo dell’astronave che li sta portando sulla Terra, Thor e Loki riflettono sul fatto se sia una buona idea riportare Loki sul pianeta che una volta ha cercato di conquistare. Thor dice che si sente come se tutto dovesse andare bene per loro, e in quel momento la nave di Thanos, Sanctuary II, appare sopra la loro testa, anticipando il suo imminente arrivo. Era un modo semplice per organizzare gli eventi di apertura di Avengers 3 e creare più curiosità nei fan.

Thor: Ragnarok – Il Gran Maestro è sopravvissuto

Thor: Ragnarok è uno dei film più divertenti che la Marvel Studios abbia realizzato finora, e quel livello di umorismo è continuato nella scena post-credits del film, con il Gran Maestro di Jeff Goldblum. Dopo una rivolta, il personaggio si ritrova in una nave precipitata a dover affrontare centinaia di cittadini scontenti. Cerca di pacificarli applaudendo i loro sforzi, dicendo loro di darsi una pacca sulla spalla. Si impegna persino a sostenere il proprio coinvolgimento nell’insurrezione, dicendo che non si può avere una rivoluzione senza che qualcuno venga rovesciato (cioè lui). La scena dei post-credits non ha anticipato o impostato alcun futuro film su MCU, ma ha dimostrato che il Gran Maestro è uno dei personaggi più unici di Thor: Ragnarok.

Black Panther – Il Wakanda apre i confini

È stato menzionato più volte in Black Panther che il Wakanda è sempre rimasto isolato dal mondo esterno. Questa cosa cambia alla fine del film, così come scopriamo nella scena di mid-credits del film. In quella che era in origine la fine di Black Panther, la scena vede il T’Challa di Chadwick Boseman che annuncia l’apertura al mondo del Wakanda per condividere con il mondo e con le Nazioni Unite le conoscenze e tecnologia del paese. La scena stabilisce un futuro diverso per tutto il mondo, che adotterà la tecnologia del vibranio ed è anche una bella conclusione per i desideri di Nakia e persino di Killmonger.

Black Panther – Il lupo bianco

Nonostante la conferma che Bucky non sarebbe apparso nel corso di Black Panther, è comunque apparso nella scena post-credits del film. Nella scena, Shuri (Letitia Wright) visita Bucky mentre si riprende e lo saluta come Sgt. Barnes. Ma in quel momento, non è più il sergente Barnes o il Soldato d’inverno, è solo Bucky. Successivamente è stato confermato che Bucky è diventato il Lupo Bianco, così come viene chiamato in Avengers: Infinity War, una trasformazione che è stata possibile grazie a Shuri. La trasformazione di Bucky nel Lupo Bianco è qualcosa che i fan dei fumetti non si sarebbero aspettati, ma era necessario che il pubblico vedesse Bucky “riavviato” prima dell’arrivo di Thanos in Avengers 3.

Avengers: Infinity War – La chiamata di Captain Marvel

La fine di Avengers: Infinity War ha visto Thanos raggiungere il suo obiettivo folle, usando il potere illimitato del Guanto dell’Infinito per cancellare metà della vita nell’universo. La scena post-credits si allontana dal Wakanda e da Titan e mostra uomini e donne che si sbriciolano in polvere in una città, con un elicottero ormai senza pilota che si schianta contro il fianco di un grattacielo. Gli agenti Maria Hill e Nick Fury si muovono inorriditi, prima che anche Hill si dissolva; Fury usa un misterioso dispositivo per lanciare un grido di aiuto, prima che anche lui muoia. La scena post-credits termina con il logo di Captain Marvel sullo schermo del dispositivo di Fury. Anche se i fratelli Russo hanno pensato di non dare agli spettatori una scena post-credits, quanto visto è importante in quanto mostra l’impatto dello “schiocco di dita” di Thanos sul resto del mondo, mentre mette in scena l’importanza del Capitano Marvel.

MCU Fase 3: 15 cose che non hanno senso

MCU Fase 3: 15 cose che non hanno senso

Nonostante sia attentamente pianificato e coordinato, tra una storia e l’altra, il Marvel Cinematic Universe non manca di incongruenze narrative e la MCU Fase 3 è stata oggetto di più di una domanda dei fan, che hanno cominciato a trovare difetti, problemi legati alla timeline, situazioni non più perfette come all’inzio del MCU.

Certo è comprensibile: a mano a mano che si espande l’universo, diventa sempre più difficili far tornare i conti con le storie, i personaggi e soprattutto le tempistiche. Per cui, grazie a Screen Rant, ecco un elenco delle 15 cose che non hanno senso nella MCU Fase 3.

PS: per fortuna qualche incongruenza non toglie piacere e divertimento alla visione di ogni singolo film!

IL FINTO GUANTO DI ODINO

Uno dei riferimenti più succosi nel corso della Fase 1 del MCU è stato il Guanto dell’Infinito intravisto nei sotterranei di Odino in Thor. Il fatto che alla fine di The Avengers si sia poi visto Thanos, ha spinto i più esperti e audaci spettatori a credere che tutto si sarebbe a breve allineato. I fan sapevano che il Guanto era custodito nella cripta, ad Asgard.

Poi le cose si sono complicate quando Thanos ha tirato fuori il suo guanto in Age of Ultron. Le cose sono diventate ancora più complicate in Ragnarok, quando Hela ha rovesciato il guanto di Odino e l’ha definito un falso.

L’unica risposta plausibile alla presenza di un secondo Guanto finto è che, all’inizio del suo sviluppo, il MCU non era poi tanto pianificato come immaginiamo, e che la decisione di introdurre Thanos e la ricerca delle Gemme dell’Infinito sia arrivata dopo che i filmmaker hanno deciso di inserire un succulento Easter Egg nel film di Kenneth Branagh.

IL VIAGGIO DI HULK SU SAKAAR

Mentre il fatto che Hulk non sia sulla Terra durante gli eventi di Civil War sicuramente spiega perché non ha partecipato alla battaglia dell’aeroporto, il come Hulk è riuscito a lasciare il Pianeta in primo luogo non ha molto senso.

Quando abbiamo visto Hulk alla fine di Avengers: Age of Ultron, era nel quinjet che ascoltava la Vedova Nera che cercava di calmarlo e far tornare in superficie Banner. Poi lo abbiamo visto in THor: Ragnarok, nell’arena su Sakaar.

Un breve filmato di sicurezza mostra che Hulk ha perso il controllo del quinjet ad un certo punto durante il suo viaggio, ma questo non spiega molto bene come un jet sia riuscito a superare l’atmosfera terrestre, raggiungere un wormhole, attraversarlo e atterrare con successo su Sakaar.

PERCHÉ NESSUNO HA PORTATO VIA BUCKY DALL’AEROPORTO IN CIVIL WAR?

Con tutte le trame che attraversano Capitan America: Civil War, è sorprendente che i registi Anthony e Joe Russo siano riusciti a raccontare una storia coesa.

I registi si sono destreggiati con successo tra la relazione di Cap con Iron Man, Scarlet Witch e l’accenno della love story con Visione, la trama della vendetta di Helmut Zemo e gli accordi di Sokovia (solo per citarne alcuni), ma al centro del film c’è Bucky.

In realtà, l’intero punto della battaglia aeroportuale era quello di arrestare il Team Cap e soprattutto Bucky. Eppure nessuno del Team Iron Man lo cattura quando ne ha la possibilità.

Questo nonostante il fatto che la squadra abbia tre componenti che possono volare, ognuno dei quali era perfettamente in grado di prenderlo e portarlo via. Come mai nessuno ci ha pensato?

LA MISSIONE SOTTO COPERTURA DI NAKIA

Black Panther inizia subito dopo la morte di Re T’Chaka in Civil War e vede T’Challa tornare nel Wakanda, dove sarà nominato re. Lungo la strada, lui e Okoye si recano in Nigeria per estrarre Nakia da una missione sotto copertura in modo che possa partecipare alla cerimonia di incoronazione di T’Challa.

Non si sa molto sulla missione di Nakia, solo che lei è tra un gruppo di donne rapite da militanti e che potrebbero essere vendute come schiave. T’Challa, Okoye e Nakia sconfiggono i militanti e liberano le donne, poi le lasciano sole nella giungla di notte.

Che senso ha tutto ciò? Perché Nakia era sotto copertura? Doveva scoprire dove i militanti stavano prendendo le donne? Se è così, la sua missione non era più importante che fornire supporto emotivo a T’Challa? Inoltre, hanno davvero lasciato quelle donne da sole nella giungla nel bel mezzo della notte?

IL SALTO NEL TEMPO DI SPIDER-MAN: HOMECOMING

Da quando Iron Man è arrivato in sala nel 2008, l’idea generale tra i fan è che i film del MCU si svolgono nello stesso anno in cui escono al cinema.

I film stessi lo hanno dimostrato di tanto in tanto. Guardiani della Galassia, ad esempio, inizia nel 1988 e poi balza in avanti di 26 anni, nel 2014, anno in cui è stato distribuito il film. Poi, in Civil War, Visione afferma che sono trascorsi otto anni da quando Tony è diventato Iron Man, il che ha senso visto gli otto anni trascorsi tra i film.

Poi, con Spider-Man: Homecoming, si è fatta confusione. Il film inizia immediatamente dopo la battaglia di New York, che si è svolta in The Avengers, presumibilmente nel 2012.

Poi c’è un salto di otto anni al presente. Dato che il film è uscito nel 2017, questo sembra non avere alcun senso, a meno che Infinity War non corregga questa datazione. Se così non dovesse essere sarebbe un vero peccato, visto che la Marvel aveva fatto così bene fino a quel momento in fatto di continuity.

LE TEMPISTICHE TRA BLACK PANTHER E CIVIL WAR

Parlando di problemi di cronologia, uno piuttosto grande si verifica all’inizio di Black Panther. Il film inizia poco dopo la morte del re T’Chaka, con T’Challa che torna nel Wakanda per diventare il nuovo re.

Questo mette immediatamente in crisi il calendario degli eventi nel film con Civil War, che ha visto T’Chaka ucciso e T’Challa che si è imbarcato nel suo viaggio per vendetta.

La situazione si confonde di più che Everett Ross è stato ferito e portato nel Wakanda per cure mediche. All’arrivo di Ross, Shuri dice: “Oh grande, un altro ragazzo bianco rotto da sistemare”. L’implicazione qui è che Bucky è già stato portato nel Wakanda (come mostrato nella scena dei mid-credits di Civil War e della scena post-credits di Black Panther).

Ciò significa che sono successe molte cose tra la morte di re T’Chaka e l’incidente di Ross, inclusi praticamente tutti gli eventi di Civil War e l’intero inizio di Black Panther, il che non ha senso.

L’ASSENZA DELL’ANTICO DAGLI EVENTI PRECEDENTI A DOCTOR STRANGE

Mentre continuano ad aggiungere supereroi alla MCU, Marvel Studios si troverà continuamente nella difficile posizione di spiegare perché alcuni eroi non si presentano in altri film.

A volte queste spiegazioni sono sufficienti (come Thor e Hulk che mancano a Civil War perché il primo stava rintracciando Surtur e il secondo era bloccato su Sakaar), e a volte non è così semplice (dove erano tutti durante gli eventi di Iron Man 3 e Captain America: Il soldato d’Inverno?).

L’esempio più lampante di questo fenomeno è l’assenza dell’Antico nelle molte crisi della Terra prima che il personaggio fosse introdotto in Doctor Strange.

Esisteva già e sapeva tutto, eppure non è intervenuta. Wong spiega la questione, dicendo che gli stregoni che si occupano di minacce mistiche e non di quelle fisiche, ma sicuramente l’Antico avrebbero potuto essere d’aiuto quando Loki stava cercando di schiavizzare la razza umana o quando Ultron stava cercando di distruggerla.

T’CHALLA SOPRAVVIVE ALLA CADUTA

Le prime settimane di T’Challa come re del Wakanda sono state a dir poco frenetiche. Ha attraversato la cerimonia di incoronazione, ha combattuto M’Baku, è andato in Corea del Sud per catturare Klaue, lo ha catturato solo per vederlo fuggire, ha scoperto la verità su suo padre e suo zio, incontrato suo cugino Erik Stevens, lo ha preso a calci, e poi, beh, è ​​morto.

Questo è l’unico modo per descrivere la fine del combattimento tra T’Challa e Killmonger, che vede Killmonger lanciare T’Challa giù da una cascata.

In seguito scopriamo che T’Challa in qualche modo è sopravvissuto alla caduta, è stato trovato dai membri della tribù Jabari e posto in un letto di neve che in qualche modo lo ha tenuto in vita abbastanza a lungo da permettere a Nakia di dargli l’Erba a forma di cuore che ripristina le capacità di Black Panther.

Mostrarci come T’Challa è riuscito a sopravvivere alla caduta avrebbe potuto creare una scena avvincente. Invece, la Marvel ha optato per la rivelazione a sorpresa a scapito della logica.

IL DISPOSITIVO SHOCK DI VALCHIRIA

Oltre a portarci l’epico team-up di Thor e Hulk, Thor: Ragnarok ci ha anche presentato Valchiria interpretata da Tessa Thompson. Ha alcune scene d’azione notevoli, un buon arco narrativo per il personaggi e un piccolo dispositivo di elettroshock che sfida ogni logica.

Per prima cosa vediamo il dispositivo quando Valchiria lo usa su Thor, rendendo incosciente il Dio del Tuono. Proprio così, il Dio del Tuono, che è in grado di sfruttare l’elettricità e farlo fluire attraverso di lui, è immobilizzato da un dispositivo che amministra uno elettroshock. Che senso ha?

KILLMONGER COMBATTE PER IL TRONO

L’Erik “Killmonger” Stevens di Michael B. Jordan è uno dei migliori cattivi del MCU fino a questo momento. Ha un motivo ben consolidato, un obiettivo comprensibile ed è un ribelle legittimo che distrugge T’Challa nel loro primo incontro, un degno nemico.

Tuttavia c’è qualcosa che non quadra nella rivendicazione di Killmonger: all’inizio del film, le cinque tribù del Wakanda hanno l’opportunità di sfidare T’Challa per il trono. Quattro dei cinque rifiutano prima che M’Baku prova, fallendo, a sconfiggere T’Challa. Così, il nostro protagonista prende il suo legittimo posto come re.

Allora perché è data a Killmonger l’opportunità di combattere? L’incoronazione era stata completata molto prima che arrivasse, e il fatto che sia il cugino di T’Challa è irrilevante.

BRUCE NON SI PUÒ TRASFORMARE, MA POI LO FA

Uno degli aspetti più incoerenti del MCU fino a questo momento è la capacità / incapacità di Bruce Banner di controllare Hulk. Banner ha passato la totalità delle vicende raccontate in The Incredible Hulk cercando di trattenere la sua controparte grande e verde. Poi il personaggio è tornato in The Avengers, dove ha perso il controllo e ha cercato di uccidere Vedova Nera, per poi riconquistare il controllo per la battaglia di New York.

I fan hanno teorizzato che Banner è in grado di controllare Hulk quando si trasforma per scelta, ma anche questa teoria in Ragnarok non regge.

Il caso in questione è la scena in cui Banner salta dal jet e atterra sul ponte dell’arcobaleno alla fine del film. Banner dovrebbe essersi trasformato prima di atterrare. Invece, atterra dolorosamente sul ponte in una scena che, anche se divertente, non ha molto senso. Un attimo dopo si è trasformato ed è pronto a tuffarsi in battaglia. Non ha molto senso tutto questo.

L’ACCORDO TRA KILLMONGER E KLAUE

Nella sua missione di infiltrarsi nel Wakanda, diventare re, e utilizzare la tecnologia Wakandiana per armare persone in tutto il mondo, Killmonger riesce in qualche modo ad entrare in contatto con Ulysses Klaue.

Nel grande schema delle cose, sembra che Killmonger abbia bisogno che Klaue gli faccia raggiungere il Wakanda, dal momento che lui è l’unico estraneo a essere riuscito a entrare e ad uscire dal paese vivo. Quindi Killmonger uccide Klaue e entra nel Wakanda da solo… Giusto?

Se Killmonger sapeva come arrivare nel Wakanda per tutto il tempo, allora perché ha fatto un patto con Klaue in primo luogo? Perché non ci è andato da solo, mostrando il suo tatuaggio?

Inoltre, se il suo piano fosse sempre stato quello di uccidere Klaue e usare il suo corpo come moneta di scambio per entrare nel paese, perché non ha ucciso l’uomo prima?

COULSON RIMANE NASCOSTO

L’agente Phil Coulson è stato un elemento importante e amato della Fase 1 del MCU, la sua morte per mano di Loki in The Avengers ha costretto l’allora sconsiderata squadra a mettere da parte le differenze e a viaggiare verso New York per impedire l’invasione dei Chitauri.

Quindi Coulson è stato riportato in vita in Agents of S.H.I.E.L.D. e la sua risurrezione è stata tenuta segreta da tutti i Vendicatori. Tutto filava per il verso giusto fino a che lo S.H.I.E.L.D. stava in piedi, ma quando è caduto sotto il peso dell’Hydra è sembrato inverosimile che Coulson e i suoi continuassero a funzionare come squadra.

Mentre la serie continua e sempre più gente apprende che Coulson è davvero vivo e vegeto, diventa sempre più difficile credere che la notizia non sia tornata ai Vendicatori. Certo, saranno felici di vedere il loro vecchio amico vivo, ma potrebbero avere qualcosa da dire a Nick Fury.

BLACK PANTHER = RE DEL WAKANDA?

Basandosi sugli eventi di Civil War e Black Panther, è difficile sapere con certezza se i ruolidi Black Panther e re del Wakanda siano distinti.

Dopo che T’Chaka viene ucciso in Civil War, T’Challa dice a Capitan America: “La Pantera Nera è stata la protettrice del Wakanda per generazioni. Un manto passato da guerriero a guerriero. E ora perché il tuo amico ha assassinato mio padre, indosso anche il mantello del re.” Questo suggerisce che i due sono titoli separati e che T’Challa si trova nella situazione unica di essere entrambi.

Tuttavia, poi in Black Panther, vediamo che T’Chaka era anche la pantera nera oltre a essere il re, così come diventa entrambi anche Killmonger quando sconfigge T’Challa. Qual è la verità?

THOR CONSERVA LA CORONA DI SURTUR NELLO STESSO POSTO DELLA FIAMMA ETERNA

La scena iniziale di Thor: Ragnarok mostra il Dio del Tuono affrontare Surtur. In seguito scopriamo che Thor si è fatto deliberatamente catturare così da poter scoprire di più sul Ragnarok. Una volta che Surtur rivela il suo piano, ovvero mettere la sua corona nella fiamma eterna, per poi crescere fino alle dimensioni di una montagna e distruggere Asgard, Thor sfugge alle sue catene e colpisce Surtur alla testa, prendendogli la corona.

A questo punto, tutto sembra andare secondo i piani. Tuttavia, Thor decide di riportare la corona ad Asgard. Se qualcuno combina la corona di Surtur con la fiamma eterna, allora il mostro distruggerà Asgard. Per evitare questa catastrofe, Thor posiziona la corona nello stesso posto dove è custodita la fiamma eterna… su Asgard. Fortunatamente, alla fine le cose si risolvono, ma davvero siamo di fronte a una mancanza di attenzione.

MCU Fase 2: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 2.

Iron Man 3 – Bruce non è quel tipo di dottore

Piuttosto che anticipare il futuro di Tony come supereroe, la scena post-credits di Iron Man 3 è stata una “coda” della commedia con Tony Stark e Bruce Banner, con Tony che racconta la sua lotta contro Aldrich Killian all’amico. Banner dice che non è quel tipo di dottore, motivo per cui sembra così sconvolto quando Tony inizia un’altra storia. La scena ha continuato a raccontare la bromance nata con The Avengers, promettendo che la “strana coppia” sarebbe tornata in futuro.

Thor: The Dark World – Nella cripta del Collezionista

La scena post credits di Thor: The Dark World ha fatto i primi passi per stabilire che le Gemme dell’Infinito erano, sono oggetti veramente pericolosi. Per impedire a Thanos (o a chiunque altro) di puntare su Asgard perché in possesso di due Gemme, Sif (Jaimie Alexander) e Volstagg (Ray Stevenson) consegnano l’Aether/Gemma della Reatlà al Collezionista (Benicio del Toro). La scena servì anche come trampolino di lancio per Guardiani della Galassia, dal momento che del Toro sarebbe apparso come in quel ruolo nel film l’anno successivo. La scena ha ampliato la parte cosmica del MCU.

Thor: The Dark World – Thor e Jane di nuovo insieme

Proprio come il film, la scena post-credits del film è considerata una delle scene più deboli di tutto il MCU. Tutto ciò che mostra sono Thor e Jane che si incontrano e si baciano appassionatamente. Il fulcro della scena era il ricongiungimento dei due innamorati. Già la scena non è stata di alto gradimento, in più visto ciò che è accaduto tra Thor e Jane, sembra davvero inutile con il senno di poi. Sappiamo però che l’abbandono di Jane si deve alla sua interprete, Natalie Portman, e non alla Marvel stessa.

Captain America: The Winter Soldier – I gemelli

Proprio come la scena post-credits di Capitan America: Il Primo Vendicatore ha anticipato The Avengers, la scena dei mid-credits di Capitan America: The Winter Soldier ha creato un ponte verso il secondo Avengers. La scena mostrava il barone von Strucker (Thomas Kretschmann) che parlava della caduta dello S.H.I.E.L.D. e della rinascita dell’Hydra, oltre a rivelare che era lui in possesso dello Scettro di Loki. La cosa davvero interessante della scena però è che mostra per la prima volta Quicksilver (Aaron Taylor-Johnson) e Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), frutto degli esperimenti di von Strucker sugli umani, con la Gemma della Mente nello scettro di Loki. Lo scienziato dichiara che loro sono dei miracoli (NON mutanti). La scena mid-credits ha indubbiamente entusiasmato i fan per Avengers 2, in particolare per l’inserimento di due nuovi supereroi. Ma i fan non sapevano  ancora come sarebbe andata.

Captain America: The Winter Soldier – I Ricordi di Bucky

La scena post-credits di Winter Soldier è molto diversa dalla scena mid-credits in quanto non ha agganci con Avengers 2 o addirittura con Captain America 3 (almeno non direttamente), ma ha gettato le basi per la storia di Bucky Barnes (Sebastian Stan). Mostrando Bucky che visita la mostra del museo di Captain America, ha mostrato come l’eroe comincia a ricordare chi è il suo amico e, cosa più importante, chi è lui stesso. Quella storia alla fine continua in maniera importante, tanto da diventare un punto centrale in Captain America 3.

Guardiani della Galassia – La danza di Baby Groot

In linea con la natura divertente e piena di musica dei Guardiani della Galassia, la scena del film ha rivelato che non solo che Groot è vivo, ma che è un bambino. Mostra anche Baby Groot che balla su “I Want You Back” dei Jackson 5, con Drax (Dave Bautista) che guarda curiosamente verso di lui alcune volte. La scena non ha fatto molto per impostare la trama e la storia di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma è stata certamente una delle scene post-credits migliori del MCU.

Guardiani della Galassia – Howard il papero

Considerando che Guardiani della Galassia era un film indipendente dagli altri, non c’era bisogno di creare altro che un seguito, ma James Gunn ha scelto di non farlo. Invece, la scena dei post-credits è stata un’altra divertente coda soltanto per i fan, in cui si vedono Cosmo e Howard il papero che si aggirano nel caveau del Collezionista, che era stato distrutto in precedenza nel film.

Avengers: Age of Ultron – “Bene, lo farò io stesso”

Avengers: Age of Ultron ha solo una scena post-credits, che mostrava Thanos indossare il Guanto dell’Infinito e dire “Bene, lo farò io stesso”, anticipando così il suo eventuale arrivo sulla Terra. Il problema con la scena post-credits di Age of Ultron è che ha inavvertitamente creato un buco nella trama e un’altra grande domanda. Come potrebbe Thanos avere un Guanto dell’Infinito quando uno si trova già nella cripta di Asgard? Tale domanda è stata rettificata in Thor 3 quando Hela dice che quello di Odino è un Guanto falso. Per quanto riguarda la domanda, Ultron ha lavorato per tutto il tempo agli ordini di Thanos? Questa domanda non ha ancora trovato risposta, e quindi la scena resta enigmatica, ma ha comunque eccitato i fan, visto che è la prima volta che vediamo Thanos indossare il Guanto.

Ant-Man – Hope diventa Wasp

In tutto Ant-Man, è stato anticipato che Hope van Dyne sarebbe diventata Wasp, cosa ufficializzata nella scena post-credits del film. Nella scena in questione, Hank Pym (Michael Douglas) presenta un concept di costume di Wasp a Hope (Evangeline Lilly), prefigurando così la sua “promozione” a eroina in Ant-Man 2. È stato un momento emozionante per Hope e per i fan, che sanno dai fumetti che Wasp è parte integrante del team di Avengers.

Ant-Man – Di nuovo Bucky

Invece di offrire ai fan un’altra scena divertente come capitato con altri film, la vera scena post-credits di Ant-Man ha presentato agli spettatori l’attesissimo film successivo: Capitan America 3. Nella scena in questione, Steve Rogers (Chris Evans) e Sam Wilson (Anthony Mackie) trovano Bucky Barnes (Sebastian Stan). Riflettono su cosa fare per Bucky e sanno che Tony Stark non ha cederà sugli accordi di Sokovia, quindi si rivolgono a un “ragazzo” che Sam conosce. Non solo questa scena ha continuato la storia lasciata da The Winter Soldier, ma ha perfettamente impostato gli eventi tenui in Captain America 3.

MCU Fase 1: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 1.

Iron Man – L’arrivo di Nick Fury

La scena post-credits di Iron Man è stata quella che ha dato il via a tutto. Non solo ha impostato un precedente per tutti gli altri film del MCU in modo tale che in ogni film ci si aspetta la scena aggiuntiva dopo la fine del film, ma ha anche impostato le intenzioni future. Per gli spettatori che non leggono fumetti, la scena non era molto interessante, ma quelli che sapevano cosa stava succedendo, i lettori di fumetti, hanno cominciato a sognare in grande.

Dopo aver sconfitto Iron Monger, Tony Stark (Robert Downey Jr.) si dirige nel suo salotto e vede un uomo misterioso in piedi nell’oscurità, il quale si rivolge a lui e si presenta come il direttore di S.H.I.E.L.D. Nick Fury (Samuel L. Jackson). È lì per discutere l’Avenger Initiative con Tony, il progetto che porterà poi alla formazione degli Avengers.

È ancora una delle migliori scene post-credits che la Marvel abbia mai realizzato per la sua semplicità e la sua efficacia. Inutile dire che ha entusiasmato i fan dei fumetti più degli altri film realizzati dalla Marvel Studios. Iron Man è stato il primo film che la Casa delle Idee ha realizzato come studio indipendente. 

The Incredible Hulk – Tony Stark mette insieme una squadra

Mentre Iron Man era il primo film dei Marvel Studios, il pubblico non ha dovuto aspettare molto per vedere il follow-up dello studio. The Incredible Hulk è uscito solo un mese più tardi e ha visto la presentazione di Tony Stark alla fine del film, mentre parla al generale Thaddeus Ross (William Hurt) in un bar. Tony dice al Generale che stanno mettendo insieme una squadra, e a quel punto Ross chiede: “Chi siamo?”

Naturalmente, con “noi” Tony intendeva lo S.H.I.E.L.D., mentre per la squadra si riferiva ai Vendicatori. Certo, la scena di Iron Man era eccitante, ma questa è la ciliegina sulla torta. Fu il vero inizio dei Vendicatori e mostrò il piano originale della Marvel per la squadra, prima che Joss Whedon salisse a bordo. Tony faceva già parte del team e sembrava essere destinato a guidarlo, ma tutto è cambiato dopo Iron Man 2 e nel film di Whedon.

Iron Man 2 – Coulson trova il Mjolnir

Clark Gregg ha ripreso il ruolo dell’agente Phil Coulson per il sequel di Iron Man, con Samuel L. Jackson che ha a sua volta ripreso il ruolo di Nick Fury. Ad un certo punto in Iron Man 2, Fury afferma di avere problemi da affrontare nella regione sud-occidentale del Paese. Poi, nella scena post-credits del film, Coulson fa visita proprio alla regione sud-occidentale, dicendo a Fury al telefono di averlo trovato. La cosa che ha trovato Coulson era Mjolnir, che palesava dunque la presenza di Thor e il suo prossimo arrivo nel 2011. Era sottile, ma efficace, ed era la prima volta che una scena post-credits presentava così palesemente un film del futuro.

Thor – Selvig si unisce allo S.H.I.E.L.D.

La scena post-credits di Thor ha portato l’importanza delle scene post-credits al livello successivo anticipando anche visivamente The Avengers. La scene vede Nick Fury che accoglie il Dr. Erik Selvig (Stellan Skarsgård) nello S.H.I.E.L.D. e gli chiede di esaminare ulteriormente il Tesseract. È interessante notare che Loki è ancora vivo e controlla il Dr. Selvig. Per quanto riguarda le scene post-credits, Thor è stato abbastanza efficace nel gettare le basi per la trama di The Avengers. Dopotutto, la scena stessa ci accompagna direttamente nell’apertura del film di Joss Whedon. Ma prima…

Captain America: Il Primo Vendicatore – Il trailer di The Avengers

Dopo essersi svegliato in futuro, Steve Rogers si prende un po’ di tempo per abituarsi alla sua nuova vita… andando in palestra. È lì che Nick Fury racconta a Captain America il suo prossimo incarico: salvare il mondo. Quindi, la scena è direttamente un trailer di The Avengers. La vera scena dei post-credits è stata breve perché si è poi sviluppata in una scena più lunga in The Avengers

The Avengers – Thanos sta arrivando

La scena dei mid-credits per The Avengers è uno dei momenti più memorabili dell’universo condiviso. In esso, l’Altro informa il suo enigmatico padrone che l’invasione della Terra di Loki è fallita e che sfidare gli eroi più potenti della Terra sarebbe stato l’equivalente di una condanna a morte. A quel punto, il maestro si gira – rivelando il volto di Thanos – e sorride. La scena non ha anticipato un film specifico, ma ha rivelato l’esistenza di Thanos nell’universo condiviso. E da quel momento in poi, i fan hanno capito che l’MCU alla fine si sarebbe trasformato in uno scontro finale tra i Vendicatori e il Titano Pazzo.

The Avengers – Shawarma

È difficile fare meglio dell’introduzione di Thanos, quindi la scena post-credits vera e propria di The Avengers non ha aggiunto nulla (un film o un personaggio). Dopo tutto quello che avevano appena passato, gli eroi avevano bisogno di un pasto caldo da recuperare. E per il pubblico vederli mangiare shawarma (qualcosa che Tony menziona brevemente nel film) mentre tutti sembrano tutti così esausti è piuttosto divertente. Si tratta della prima scena post-credits che è stata usata per far ridere i fan, invece che per agganciarsi a un film o a un personaggio futuro. Inoltre, è stata questa la prima volta che un film MCU ha avuto due scene successive al film invece di una.

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

MCU e Spider-Verse: 10 collegamenti che vorremmo vedere

In attesa di capire quale sarà il futuro “combinato” del MCU della Disney e dello Spider-Verse della Sony, ComicBookMovie ha ipotizzato 10 collegamenti tra i due universi che sarebbe molto interessante vedere sul grande schermo:

Blade/Morbius

La Sony sta per introdurre il Vampire Vivente sul grande schermo, così come i Marvel Studios hanno in programma di far debuttare il Cacciatore di Vampiri nel loro universo condiviso. Immaginare un potenziale crossover, dunque, non è così difficile!

Anche se al momento è davvero presto per ipotizzare un’apparizione di Morbious nel film dedicato a Blade, nulla esclude che i due personaggi possano realmente incontrarsi sul grande schermo, sia in qualità di nemici, sia magari per combattere l’uno di fianco all’altro. Probabilmente, tutto dipenderà da come verrà accolto Morbius dal pubblico…

Spider-Woman/SWORD

Se lo Spider-Verse e il MCU cominceranno davvero ad essere collegati – si spera senza rovinare alcuna continuity -, non è assurdo ipotizzare che Jessica Drew possa avere una sorta di affiliazione con lo SHIELD, lo SWORD o persino l’HYDRA.

L’introduzione di Spider-Man nell’universo Sony – si vocifera che l’annunciato cinecomic affidato a Olivia Wilde sarà dedicato proprio alla supereroina – potrebbe gettare le basi per approfondire tale dinamica. Anche in Spider-Man 3 potrebbe essere raccontata, ammesso però che il personaggio di Jessica sia stato contemplato nella storia…

Doctor Strange/Spider-Man

Doctor Stranger in the Multiverse of Madness sarà diretto da Sam Raimi. Sappiamo ormai da diverso tempo che il sequel esplorerà il concetto del Multiverso, quindi un incontro tra Stephen Strange e una vecchia iterazione dell’Uomo Ragno – magari proprio quella di Tobey Maguire – potrebbe davvero rappresentare una realtà.

Un incontro tra lo Stregone Supremo e l’originale arrampicamuri cinematografico sarebbe qualcosa di davvero spettacolare. D’altronde, siamo certi che alcuni fan pagherebbero oro pur di rivedere Maguire ancora una volta nei panni del personaggio. Inoltre, l’eventuale team-up potrebbe gettare tranquillamente le basi per una sorta di “estensione” live action dello Spider-Verse inaugurato con Spider-Man: Un Nuovo Universo

J. Jonah Jameson

Sappiamo già che ci sono dei piani per far tornare il personaggio di J. Jonah Jameson interpretato da J.K. Simmons dopo la breve apparizione nella scena post-credit di Spider-Man: Far From Home. Tuttavia, ci piacerebbe che il personaggio avesse, in futuro, un ruolo di maggior rilievo.

Ad esempio, un incontro tra Jonah e Eddie Brock avrebbe un enorme potenziale, così come le storie legate al direttore del Daily Bugle potrebbero avere un enorme impatto sul MCU. Un’altra ipotesi allettante sarebbe quella di vedere Jameson commentare gli eventi dell’universo cinematografico Marvel, cosa che potrebbe legare i due universi in maniera assolutamente divertente.

Kraven il Cacciatore

Sappiamo che J.C. Chandor si occuperà della regia di uno standalone interamente dedicato a Kraven il Cacciatore. Tuttavia, avrebbe senso per il personaggio fare il suo debutto in Spider-Man 3 e “prendere di mira” Peter Parker (soprattutto perché è possibile che il giovane eroe sia in fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio).

Sarebbe un modo davvero intelligente di legare i due progetti. Inoltre, se il prossimo film dedicato all’Uomo Ragno introdurrà davvero il celebre antagonista, allora il suo standalone potrebbe tranquillamente essere ispirato alla serie a fumetti “L’ultima caccia di Kraven”, da molti considerata una delle storie più belle mai scritte su Spider-Man.

Spider-Man/Sinistri Sei

Secondo un recente rumor, la Sony vorrebbe includere il personaggio di Captain America in una sorta di progetto dedicato ai Sinistri Sei, a cui la casa di distribuzione e produzione sta lavorando ormai da diverso tempo. Naturalmente, se la cosa dovesse rivelarsi vera, si tratterebbe di far interagire il gruppo di super villain con l’iterazione di Sam Wilson (nuovo Cap del MCU dopo il “ritiro” di Steve Rogers).

Al momento non sappiamo quali personaggi dell’universo di Spider-MAn verranno coinvolti nell’ipotetico progetto: ad ogni modo, il trailer di Morbius ha già anticipato la presenza nel film del personaggio di Avvoltoio (interpretato da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming), cosa che ha sua volta potrebbe aver anticipato non solo una connessione con il MCU ma anche l’arrivo dei Sinistri Sei sul grande schermo.

Venom/Guardiani della Galassia Vol. 3

Venom ha fatto riferimento al pianeta natale del simbionte e il franchise potrebbe sicuramente esplorare il lato cosmico del personaggio andando avanti (è difficile dire, però, se ci sarà spazio per questo nel sequel Venom: Let There Be Carnage). Tuttavia, con la Sony desiderosa di far utilizzare ai Marvel Studios questi personaggi, c’è la possibilità che possano essere referenziati in qualche modo in uno dei prossimi titoli del MCU in uscita.

Guardiani della Galassia Vol. 3 sembra una scelta logica, anche se il rischio è quello di ridurre tutto ad un semplice cameo. In alternativa, anche solo una menzione potrebbe funzionare. Non avrebbe molto senso per Star-Lord & co. legarsi ad un simbionte, ma questo potrebbe gettare le basi per qualcosa di molto più grande a livello generale (di cui parleremo a breve).

Il Multiverso

Per ragioni che non possiamo ancora comprendere del tutto, un film di Madame Web è in lavorazione alla Sony e, a meno che non si concentri su Julia Carpenter, potrebbe rivelarsi una visione piuttosto strana del personaggio.

Indipendentemente da ciò, con la capacità di Madame Web di vedere cosa sta succedendo nel Multiverso, ci sono modi in cui la sua storia potrebbe essere collegata agli eventi del sequel di Doctor Strange, ed è possibile che il personaggio possa essere nominato o far sentire la sua presenza proprio in quel film. Questo potrebbe anche rivelarsi un modo intelligente per spiegare come Spidey oscilla tra due mondi…

Spider-Man

Questo è un suggerimento abbastanza ovvio, ma se Sony sta davvero cercando di capitalizzare il successo del MCU, allora deve continuare a consentire ai Marvel Studios di realizzare film dedicati a Spider-Man.

Ciò significa che Peter Parker rimane parte degli eventi futuri e, se il franchise andrà avanti, è probabile che sarà una versione del personaggio che i fan vogliono ancora seguire. D’altronde, il contraccolpo alla fine della partnership tra i due studi è qualcosa che Sony dovrebbe ricordare! La decisione di proseguire la partnereship sarebbe una decisione aziendale intelligente e innegabilmente vantaggiosa per entrambe le società. 

E se tutti gli eroi fossero simbionti?

Venom è stato un flop per la critica, ma ha sicuramente avuto un impatto al botteghino. Con questo in mente, Kevin Feige potrebbe essere convinto ad andare avanti con una sorta di evento crossover basato su “Venomized”.

Quel fumetto ha avuto un grande impatto all’interno del VenomVerse e con la Marvel che possiede i diritti sul merchandising di Spider-Man, si potrebbero davvero raggiungere grossi numeri in termini di incasso. Non sarebbe curioso vedere personaggi come Capitan America, Thor e Loki “infettati” dagli alieni?

MCU e mancanza di diversità: i Russo rispondono a Anthony Mackie

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MCU e mancanza di diversità: i Russo rispondono a Anthony Mackie

Di recente sono balzate all’attenzione della stampa e dei fan le dichiarazioni di Anthony Mackie circa la mancanza di diversi nel MCU, non solo in riferimento al cast dei film, ma anche e soprattutto alla troupe, quindi a tutte le persone che lavorano sul set.

L’attore aveva dichiarato: “Mi ha sempre irritato l’idea di aver fatto sette film con la Marvel in cui ogni produttore, ogni regista, ogni stuntman, ogni costumista, ogni assistente alla produzione… ogni singola persona era bianca”. E ancora: “Poi hanno fatto Black Panther… con un regista nero, un produttore nero, un costumista nero, un coordinatore degli stunt nero. Se vogliamo, è una cosa ancora più razzista. Perché se assumi i neri soltanto quando si tratta di un film sui neri, allora è come se dicessi che non sono abbastanza degni per un film con un cast composto principalmente da bianchi.” 

Adesso sono stati Anthony e Joe Russo, registi di ben quattro film del MCU – tra cui Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, a rispondere alle dichiarazioni dell’attore durante un podcast di MovieMaker. I due registi hanno in qualche modo appoggiato il pensiero dell’attore e ammesso che, nonostante tutto l’impegno possibile, si può sempre fare di più quando si tratta di concetti come diversità ed inclusione.

“Penso che possiamo fare tutti sempre di più in termini di diversità, tanto nel nostro settore quanto in ogni altra industria, quindi Anthony non ha affatto torto”, ha dichiarato Joe Russo. “Penso che dobbiamo tutti impegnarci di più per continuare a sostenere la diversità su entrambi i lati della macchina da presa”, ha aggiunto Anthony Russo. “Abbiamo un sacco di rispetto per Anthony Mackie. Non è solo un attore straordinario, ma è anche una persona straordinaria e abbiamo adorato lavorare con lui”. 

Lo scorso anno i fratelli Russo avevano ricevuto alcune critiche in merito ad alcuni momenti in cui Endgame ha provato ad abbracciare maggiormente il concetto di “rappresentanza”, soprattutto in riferimento ai personaggi femminili e alla comunità LGBTQ+. Va detto, comunque, che la Marvel si sta impegnando per cercare di arginare questo “problema”, ma per garantire che la cosa si consideri davvero superata, forse lo studio dovrebbe prestare maggiore attenzione alle parole di Mackie ed essere più attento alla diversificazione dei talenti che operano dietro le quinte.

La diversificazione all’interno del MCU

A partire da Black Panther, i Marvel Studios hanno iniziato ad abbracciare sempre di più il concetto di diversificazione all’interno delle loro produzioni: a tre donne è stata affidata la regia di tre cinecomics (Anna Boden ha co-diretto Captain Marvel, Cate Shortland ha diretto Black Widow e Chloé Zhao ha diretto Gli Eterni), mentre due registi non caucasici hanno diretto due cinecomics (di nuovo Chloé Zhao per Gli Eterni e Destin Daniel Cretton ingaggiato invece per Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings).

MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

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MCU e l’uscita diretta dei film su Disney+, parla Kevin Smith

Prima che l’uscita di Black Widow venisse ufficialmente posticipata da maggio al prossimo novembre, in molti pensavano che la Disney, per evitare eccessivi stravolgimenti al calendario delle uscite del MCU, avrebbero rilasciato il film direttamente su Disney+. Così non è andata, con il film su Vedova Nera che è stato posticipato di 6 mesi e il calendario delle prossime uscite Marvel che ha subito delle modifiche importanti.

Adesso, in un recente podcast di FatMan Beyond LIVE! (via Screen Rant), il regista, sceneggiatore e comico Kevin Smith ha spiegato perché – dal suo punto di vista – non avrebbe senso rilasciare un film del MCU direttamente su Disney+, senza passare per le sale cinematografiche. Le ragioni, com’è facile intuire, sono legate a discorsi puramente economici. Queste le dichiarazioni di Smith:

“Penso che far uscire Artemis Fowl direttamente in streaming sia una mossa intelligente. Non credo però che accadrà mai una cosa del genere con un film del MCU. Non credo che la Disney voglia giocarsi così alcuni dei suoi titoli più grossi. E poi c’è tutta la questione delle serie Marvel che arriveranno su Disney+, che saranno collegate ai film… e proprio per questo devono continuare ad avere un valore. Quei film fanno un sacco di soldi… davvero tanti.”

Il discorso di Kevin Smith non fa una piega, basti pensare ai soldi guadagnati con Avengers: Endgame dello scorso anno: è innegabile quanto per la Disney aspettare di far uscire questi film in sala non sia assolutamente un problema… se ciò significa avere la possibilità di guadagnare miliardi di dollari.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

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Ci sono in tutto 10 film del MCU e del DCEU in arrivo nel 2023, ora che molte date di uscita sono state posticipate o ufficialmente confermate dai rispettivi franchise. Dalle epopee che abbracciano il multiverso ai debutti e ai sequel più attesi, sono molti i film che ci aspettano e che, grazie a ComicBookMovie, abbiamo classificato, da quelli su cui abbiamo le maggiori perplessità a quelli che non vediamo assolutamente l’ora di gustarci sul grande schermo.

The Flash (23 giugno)

The-Flash-dcUn tempo The Flash sarebbe stato probabilmente al primo posto. Dopotutto, abbiamo aspettato una vita per vedere il velocista scarlatto prendersi la scena in un film tutto suo e il fatto che sarà affiancato dal Batman di Michael Keaton e dalla debuttante Supergirl (Sasha Calle) è innegabilmente entusiasmante.

Purtroppo, c’è un solo – ma sostanzioso – problema: Ezra Miller. Le controversie e le polemiche suscitate dai suoi comportamenti continuano a dare scalpore e, di conseguenza, è impossibile aspettare con ansia di vederlo nei panni di Barry Allen.

Blue Beetle (18 agosto)

Blue BeetleAnche se sarà divertente vedere la performance di Xolo Maridueña nei panni di Jaime Reyes, non possiamo fare a meno di pensare che Blue Beetle – che originariamente doveva debuttare su HBO Max – sarà un film DC molto mediocre. Sempre che la Warner Bros. Discovery lo distribuisca davvero. Con un costume che non sarebbe fuori posto in The Flash o Titans e un cast privo di grandi star, questo film o si rivelerà assolutamente dimenticabile, o ci sorprenderà tutti. Vorremmo optare chiaramente per la seconda opzione, perché il viaggio di Blue Beetle verso il grande schermo è stato lungo. Inoltre, sarebbe un peccato se un altro eroe venisse messo da parte, come è successo a Leslie Grace in Batgirl. In poche parole, devono essere rivelati ulteriori dettagli prima di poter entusiasmarci davvero per questo progetto.

Kraven the Hunter (6 ottobre)

Kraven the Hunter film 2023Non si può negare che Kraven the Hunter vanti un cast impressionante con nomi come Aaron Taylor-Johnson e Russell Crowe, ma quando mai un grande cast ha aiutato i film dell’Universo Marvel della Sony? La Sony Pictures ha dimostrato più volte di non potersi fidare di questi personaggi; Venom: La furia di Carnage è stato un miglioramento rispetto al suo predecessore, ma Morbius è stato un enorme passo indietro e uno dei peggiori film di supereroi di tutti i tempi.

Kraven non è un personaggio che ha bisogno di una lunga storia di origini e funziona meglio come nemico di Spider-Man, piuttosto che da solista. Ci saranno sicuramente grandi sequenze d’azione e debutti di personaggi graditi, ma non abbiamo alcuna fiducia nel fatto che questo film sia valido.

Shazam! La furia degli dei (17 marzo)

Shazam! Fury of the GodsShazam! è stato un film divertente nel 2019, ma anche abbastanza dimenticabile. Vedere la famiglia Shazam sul grande schermo è stato fantastico, anche se il suo approccio comico al materiale ha reso questa avventura supereroistica difficile da prendere sul serio.

Stranamente, il sequel sorvola sulla famosa scena a metà dei titoli di coda con il Dr. Sivana e Mister Mind per concentrarsi invece sulle figlie di Atlas. Questo fa sì che Shazam! Furia degli Dei sembri un progetto meno ambizioso e, se vogliamo essere onesti, poco rilevante nel grande schema del DCEU. Tuttavia, abbiamo fiducia nel regista David F. Sandberg e crediamo che abbia la possibilità di rubare la scena con un bel progetto l’anno prossimo. Certo, saremmo più felici di vedere questo personaggio condividere lo schermo con Superman e Black Adam, ma è chiaro che il sequel di Shazam sarà un’epica avventura fantasy.

Aquaman e il Regno Perduto (25 dicembre)

Aquaman e il Regno PerdutoAquaman è stato un grande successo nel 2018 e non abbiamo motivo di credere che Aquaman e il Regno Perduto non sarà altrettanto piacevole. In realtà, non sappiamo ancora abbastanza sul film e tutti questi ritardi – per non parlare delle polemiche su Amber Heard – hanno smorzato un po’ il nostro entusiasmo.

James Wan è comunque più che in grado di offrire una prossima avventura soddisfacente per Arthur Curry, e speriamo che il sequel superi le aspettative. Jason Momoa è fantastico in questo ruolo e Aquaman è sicuramente un personaggio che dovrebbe far parte del futuro del DCEU.

The Marvels (28 luglio)

The MarvelsSebbene alcuni fan abbiano fatto dell’odio verso Brie Larson un vero e proprio hobby, non vediamo l’ora di vedere la vincitrice dell’Oscar vestire nuovamente i panni di Captain Marvel. Naturalmente, sarà affiancata da alcune delle sue colleghe eroine in The Marvels, come la Ms. Marvel di Iman Vellani e la Monica Rambeau/Spectrum di Teyonah Parris.

Sembra che questo team-up risolverà molte questioni lasciate in sospeso da Captain Marvel del 2019, tra cui cosa ne è stato di Hala dopo che Carol si è liberata dal controllo dell’Intelligenza Suprema Kree. Oltre a vedere Captain Marvel in azione, sarà un piacere ritrovare Kamala Khan e Monica e vedere come proseguiranno le loro rispettive storie. Speriamo solo che il sequel si concluda con il ritorno di Carol in patria, in modo da poterla vedere diventare uno degli eroi più potenti della Terra.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania (17 febbraio)

Ant-Man and the Wasp: QuantumaniaI film di Ant-Man sono stati divertenti, anche se non del tutto memorabili. Anche se non c’è niente di male nelle storie meno ambiziose del MCU, si è sempre pensato che avrebbero potuto fare qualcosa in più, in particolare dopo che Ant-Man and The Wasp ha sostanzialmente sorvolato sul periodo trascorso da Janet Van Dyne nel Regno Quantico.

Tutto questo sembra destinato a cambiare con Ant-Man and The Wasp: Quantumania, un film che metterà questi eroi contro Kang il Conquistatore. La sua sola apparizione rende il prossimo capitolo del mito del MCU cruciale ed emozionante. Se a ciò si aggiunge il debutto di M.O.D.O.K. nel MCU, la trasformazione di Cassie Lang in supereroe e quelli che siamo certi saranno i grandi sviluppi prima di Avengers: The Kang Dynasty, facciamo il tifo affinché il regista Peyton Reed riesca a centrare l’obiettivo con questo terzo capitolo.

Guardiani della Galassia vol. 3 (5 Maggio)

Guardiani della Galassia Vol. 3 James GunnIl franchise di Guardiani della Galassia è stato messo da parte per un certo periodo dopo che la Disney ha licenziato James Gunn, ma con il regista tornato finalmente in carreggiata, il Vol. 3 è finalmente all’orizzonte. Con Adam Warlock, l’Alto Evoluzionario e Cosmo tra i personaggi che giocheranno ruoli chiave, questo trequel ci riserverà sicuramente qualcosa di speciale.

Gunn ha suggerito in diverse occasioni che questo film chiuderà il ciclo dell’attuale squadra dei Guardiani, quindi si tratta di una storia che avrà una grande importanza per il futuro del MCU. Se da un lato è possibile dire addio ad alcuni volti noti, dall’altro scommettiamo che alcuni nuovi volti saranno fondamentali per il futuro, in particolare quando ci addentreremo nella Saga del Multiverso. Lo speciale natalizio di Guardiani della Galassia dovrebbe stuzzicare il nostro appetito, ma per il film dovremo attendere fino a Maggio.

Blade (3 novembre)

Blade MarvelSiamo certi che alcuni di voi si staranno chiedendo cosa abbia fatto Blade per guadagnarsi questa seconda posizione, soprattutto dato che le informazioni che abbiamo al momento sul film sono davvero scarse. È una domanda valida, ma con Mahershala Ali che porterà in vita il Daywalker, è impossibile non essere entusiasti del tanto atteso reboot.

Sarà chiaramente qualcosa di diverso per il MCU, e l’introduzione dei vampiri promette di inaugurare una nuova era di narrazione che si affaccia sul versante horror dell’Universo Marvel. Speriamo nel ritorno di Black Knight e che un eroe soprannaturale come Blade inizi a svolgere un ruolo cruciale in questo mondo condiviso. I Marvel Studios hanno ammesso di essere stati un po’ inconcludenti durante la Fase 4, ma devono sapere che fare bene questo film è vitale, non solo per il futuro di Blade, ma anche per portare avanti un certo stile di narrazione nel MCU.

Spider-Man: Across The Spider-Verse (9 giugno)

Spider-Man: Across the Spider-Verse 2Spider-Man: Into the Spider-Verse rimane l’unico film Marvel ad aver vinto un Oscar e, sebbene questo sequel non debba necessariamente ottenere gli stessi riconoscimenti del suo predecessore, saremmo scioccati se non lo facesse! La cosa più importante, però, è che Spider-Man: Across the Spider-Verse continui a raccontare la storia di Miles Morales in modo autentico ed emozionante.

Rendere la Macchia il villain della storia è già di per se una scelta audace, e con tutti i personaggi, da Cyborg Spider-Woman a Spider-Man 2099 e Scarlet Spider, che parteciperanno a questo seguito, dovrebbe essere un vero spasso per i fan di Spidey. Chi ha visto i first look di Spider-Man: Across the Spider-Verse ha suggerito che l’animazione è rivoluzionaria e strabiliante come quella del film del 2018: questo è uno dei pochi film Marvel con cui non ci aspettiamo che la Sony faccia cilecca.

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

In un anno cinematografico iniziato con Black Widow e conclusosi con Spider-Man: No Way Home, le sorprese in ambito MCU e DCEU sono state numerosissime per i fan.

ComicBookMovie ha provato a classificarli tutti, dal peggiore al migliore anche se, va detto, in linea generale si è comunque trattato sempre di film discreti!

The Suicide Squad

the suicide squad - missione suicidaAbbiamo avuto solo un film DC nei cinema quest’anno, ma The Suicide Squad non è mai stato in grado di raggiungere, purtroppo, il suo pieno potenziale al box office a causa dell’uscita combinata in sala e su HBO Max. Tuttavia, anche senza un’uscita in streaming, sembra che il sequel/reboot di James Gunn abbia lottato fin da subito per assicurarsi un forte impatto sui fan. Una campagna marketing confusa ha fatto sì che gli spettatori non fossero sicuri di cosa avrebbe rappresentato questo film, quindi nemmeno le recensioni entusiastiche sono state sufficienti ad aiutare le persone a dimenticare il “terribile sforzo” del 2016, il film di David Ayer.

Tutto questo astio nei confronti della precedente pellicola appare a tratti ingiustificato e forzato, poichè The Suicide Squad presentava comunque momenti grandiosi, anche se Gunn non ha potuto fare a meno di servirsi della classificazione R per percorrere viaggi di formazione giovanili attraversati da una nota di umorismo. Nel complesso, si è trattato di un film notevole, ma non abbastanza da costituire un nuovo e inedito franchise, ciò a cui auspicava la Warner Bros.  Non si tratta quindi di un cinecomic classico, ma vi divertirete indubbiamente con The Suicide Squad, un film pieno d’azione, spesso esilarante, che prosegue le vicende della Task Force X e dà nuova vita al DC Extended Universe, anche se presenta qualche frangente non proprio riuscitissimo.

Black Widow

I fan stavano bramando un film su Vedova Nera da anni e rilasciarne uno dopo la morte del personaggio in Avengers: Endgame è stata una scelta coraggiosa. Non siamo sicuri che riempire il vuoto tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War fosse del tutto necessario, e una origin story (che ci riporta al primo incontro di Natasha Romanoff con Clint Barton) avrebbe forse potuto essere più divertente.

Nonostante ciò, Black Widow è stato comunque un notevole film da solista del personaggio; passare del tempo con la famiglia di Natasha è stato uno spasso, così come la scelta narrativa coinvolgente del concentrarsi su assassini che si riprendono il loro libero arbitrio. L’introduzione di Yelena Belova è stata, naturalmente, il punto culminante del film e le scene d’azione sono state alcune delle migliori del MCU. Sfortunatamente, per quanto Taskmaster fosse formidabile, ci sarebbero stati sicuramente modi migliori per sfruttare le potenzialità del personaggio … Tuttavia, Black Widow può essere classificato come un Bourne che incontra Bond e Terminator… con due protagoniste femminili eccezionali e toste. Ricco di azione, divertente e a volte sorprendentemente straziante, la visione di Cate Shortland per il MCU è audace, potente e assolutamente imperdibile.

Eternals

Prima del 2021, è giusto dire che nessuno di noi si sarebbe aspettato che Eternals fosse il primo film classificato come “Rotten” dei Marvel Studios. Per qualsivoglia motivo, molti critici non hanno risposto in maniera positiva a questo blockbuster, ed è difficile non chiedersi se ciò sia in parte dovuto al fatto che essi ritenevano che la vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao non dovesse “abbassarsi” al genere supereroistico (volevano forse fargliela pagare?).

Eternals non è affatto un film completo, ma è comunque dignitoso: troppi salti temporali e un nucleo di protagonisti troppo vasto lo hanno indebolito, eppure si posiziona più in alto rispetto a Black Widow per la portata ambiziosa del progetto e l’impianto visivo mozzafiato. Ci sono stati alcuni autentici momenti stupefacenti, configurandosi come un’espansione mitologica del MCU che, si pensa, avrà un impatto di lunga durata, partendo dal fatto che ora c’è un enorme pietra Celeste che spunta dall’Oceano Indiano e dobbiamo capire cosa comporterà l’introduzione sconvolgente del personaggio di Starfox. Un’esplorazione potente e travolgente dell’amore, della vita e della storia del MCU, Eternals occasionalmente inciampa ma, quando impenna, questo è sicuramente il Marvel Studios al suo meglio.

Venom: la furia di Carnage

venomVenom dovrebbe passare alla storia come uno dei peggiori film di supereroi mai realizzati: si presentava come un prodotto scarto di metà anni 2000 che un adattamento degno di competere con il nome dei Marvel Studios, quindi nessuno di noi aveva grandi speranze per Venom: La furia di Carnage. Il fatto che Andy Serkis avrebbe sostituito Ruben Fleischer era di buon auspicio, naturalmente, e questo blockbuster di 90 minuti ha finito per superare le aspettative.

È il film perfetto di Venom? No, ma è il miglior film Marvel non-MCU live-action da molto tempo a questa parte. Vedere Venom e Carnage scontrarsi è il sogno di ogni fan dei fumetti che diventa realtà e l’azione epica è sostenuta da immagini incredibili, alcune grandi risate e una sorprendente quantità di cuore.

Zack Snyder’s Justice League

Zack Snyder's Justice League: Justice is GrayPossiamo capire che molti di voi non vogliano sentir parlare della Justice League di Zack Snyder, ma il film della durata di quattro ore è stato una delizia per coloro che volevano gustarsi la visione senza censure che il regista aveva nei riguardi di questa squadra. Molto meglio dello sforzo del 2017 di Joss Whedon, è stato adeguatamente un film dalla portata epica e, con grande delusione di alcuni, 100% Snyder al suo meglio (e peggio).

Il regista ha sicuramente ceduto ad alcuni dei suoi tropi registici considerati più irritanti da alcuni fan, a volte, ma la narrazione ha davvero funzionato e le anticipazioni su un sequel, anche se è improbabile che portino davvero da qualche parte – sono state sorprendenti. Un Darkseid in live-action non ha deluso, e nemmeno un atto finale di gran lunga superiore e ricco di azione. Sicuramente si potrebbe fare ancora di più con la Justice League, ma ciò non toglie fascino al film. La parte migliore è stata vedere di cosa fosse effettivamente capace questo cast prima che Whedon stravolgesse le cose, e Ray Fisher, in particolare, è riuscito ad impressionare in maniera significativa nei panni di questo Cyborg molto più stratificato.

Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli

Sarebbe ingiusto dire che ci siamo approcciati alla visione di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli con basse aspettative, ma che si rivelasse un potenziale candidato all’Oscar (sembra che Kevin Feige speri che segua le orme di Black Panther) è stato letteralmente uno shock. Con le migliori scene di lotta del MCU e un cast incredibilmente talentuoso che dà il massimo, questo film dall’aspetto visivo magnifico è stato una delizia dall’inizio alla fine. Azione a parte, la relazione padre/figlio come cuore pulsante di Shang-Chi è stata un altro innegabile punto saliente del film.

I Marvel Studios hanno puntato in alto con Shang-Chi e, una volta apparsi sullo schermo i titoli di coda, ci siamo ritrovati con uno dei nuovi eroi più brillanti e migliori del MCU. Non c’è da meravigliarsi che un sequel e una serie spinoff Disney+ siano entrambi in arrivo, e sembra più che logico che Shang-Chi entri di diritto a far parte dell’universo: non vediamo l’ora che questo Nuovo Vendicatore incontri altri suoi colleghi eroi.

Spider-Man: No Way Home

Spide-Man: No Way HomeSpider-Man: No Way Home è appena approdato nei cinema di tutto il mondo, ma questo non è solo il miglior film di supereroi del 2021… è anche il più grande adattamento dei fumetti Marvel Comics che sia mai stato realizzato sul grande schermo. Ora, siamo sicuri che non tutti sarete d’accordo ma, se siete fan di Spider-Man – in particolare per quanto riguarda i film precedenti – amerete ogni singolo secondo di questo grandioso progetto.

Sulla carta, questa avventura multi-versale avrebbe fatto fatica a funzionare, ma il regista Jon Watts è riuscito a combinare in maniera ottimale tutti i personaggi sullo schermo e grandi intuizioni, per offrire un’esperienza perfetta di blockbuster. Una lettera d’amore alla storia del nostro arrampica-muri e una spettacolare rivisitazione del Peter Parker del MCU, è difficile trovare difetti in Spider-Man: No Way Home. È un film di cui parleremo per molto tempo e, anche se molto probabilmente sarà ben difficile ambire ancora più in alto, il palcoscenico è pronto per accogliere altre avventure future di Peter Parker.

MCU dopo l’Infinity Saga: 10 eventi dai fumetti che potrebbero essere raccontati

Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame hanno adattato la trama di Infinity Gauntlet e i Marvel Studios hanno portato sullo schermo una serie di eventi tratti dai fumetti che sono diventati negli anni iconici.

Rispetto a quanto visto fino ad ora, la fase 4 sembra mancare di qualcosa di importante. Per cominciare non c’è un nuovo film sui Vendicatori, una specie di capitolo intermedio che ogni tot di anni tira le fila della storia. Certo, non significa che Kevin Feige e compagnia non adatteranno altri eventi enormi dal materiale originale in un futuro non troppo lontano. In effetti, ci sono ancora molte storie che i film non hanno ancora affrontato, ed ecco di seguito qualche proposta di storia che potrebbe essere il successore della Infinity Saga.

Marvel Zombies

The Walking Dead ha contribuito molto a rendere di nuovo cool gli zombi, e si spera che Army of the Dead dimostrerà che anche un film di zombi ben fatto può trovare successo. Tuttavia, cosa succede se mescoli quel genere con quello del supereroe? È qui che entrano in scena gli Zombi Marvel, la brillante serie di eventi scritta proprio da Robert Kirkman, il creatore di The Walking Dead.

Ambientati in una versione alternativa dell’Universo Marvel, gli eroi che vivono lì sono tutti infettati dal virus zombi (ma mantengono la loro personalità e intelligenza) e divorano tutti e tutto. Nel caso di Spider-Man, questo include la sua amata zia May e Mary Jane. È probabile che il concetto venga esplorato in What If ?, quindi potrebbe essere ampliato in live-action.

Siege

Dopo un atto eroico, Norman Osborn è responsabile dello S.H.I.E.L.D. (ora ribattezzato H.A.M.M.E.R.), che si occupa di rimodellare il mondo a sua immagine e riunisce una squadra di Dark Avengers.

L’ex Green Goblin si reinventa come Iron Patriot e, nel tentativo finale di consolidare il suo potere mentre gli Eroi più potenti della Terra iniziano a reagire, lancia un attacco devastante ad Asgard. Il radicamento dell’azione per questo tipo di racconto in un futuro film dei Vendicatori comporterebbe un bel cambio di ritmo anche nel caso in cui alcuni personaggi chiave dovessero essere cambiati.

Mentre questa serie è stata un po’ incostante, ha avuto alcuni momenti iconici e sorprendenti che si sarebbero tradotti perfettamente sul grande schermo e Spider-Man dovrebbe sicuramente essere al centro della storia, per cui si tratterebbe di avere come protagonista un personaggio non ancora troppo sfruttato.

Secret Empire

Questo film sarebbe difficile da realizzare senza Chris Evans nel ruolo di Captain America, ma forse l’attore potrebbe riprendere il ruolo di una versione alternativa di Steve Rogers? Con Doctor Strange nel Multiverso della follia che esplorerà realtà alternative, questo non sarebbe davvero così difficile da realizzare.

Il concetto di “Cap malvagio” è divertente, e questo Steve potrebbe persino essere uno che ha viaggiato indietro nel tempo e tornato al presente come un vecchio. Certo, questo significherebbe perdere il concetto di Captain America sotto copertura alla base del fumetto, ma ciò si è rivelato più frustrante di ogni altra cosa.

Nonostante non sia un evento preferito dai fan, c’è sicuramente del potenziale per questa storia sullo schermo e potrebbe portare ad alcune modifiche notevoli e rivoluzionarie nel MCU.

Annihilation

Se questo evento non fosse mai accaduto, potremmo non aver mai visto i Guardiani della Galassia di James Gunn. La serie Annihilation diede nuova linfa al ramo cosmico dell’universo Marvel e riavviò i Guardiani, con la formazione del film, con grande successo.

La Terra non tiene conto di questa storia (non c’è alcun segno degli Avengers o degli X-Men), con personaggi del calibro di Nova e Quasar che invece hanno la possibilità di avere le luci della ribalta mentre affrontano una minaccia da fine dell’Universo che consisteva nell’onda di Annihilation, ovvero una grande armata di navi da guerra, sotto il controllo del classico cattivo dei Fantastici Quattro.

Questa sarebbe la direzione perfetta per coinvolgere il franchise dei Guardiani della Galassia e potrebbe anche portare a un certo numero di film spin-off che serviranno a espandere il lato cosmico del MCU.

House Of M

Se i Marvel Studios sono alla ricerca di un modo per presentare gli X-Men in un modo rivoluzionario, allora un adattamento di House of M che ha rimodellato questo mondo condiviso per un certo periodo funzionerebbe sicuramente.

Manipolata da suo fratello, Scarlet Witch usa i suoi poteri di alterazione della realtà per rimodellare il mondo in uno in cui i mutanti sono la maggioranza e governano il pianeta. Tuttavia, ci sono alcuni che si rendono conto che le cose non vanno per il verso giusto, quindi intraprendono una ricerca per ripristinare le cose come una volta.

Ciò pone una sorta di dilemma morale per gli X-Men; vogliono davvero tornare in un mondo in cui sono temuti e odiati o rimanere in uno in cui Magneto governa il mondo con un pugno di ferro?

Avengers vs. X-Men

Onestamente, questo evento è stato complicato da gestire per i fan, perché ha visto i due schieramenti del titolo scontrarsi.

Nel materiale originale, quando gli Eroi più potenti della Terra interferiscono negli affari della squadra mutante, fratturano la Forza della Fenice, lasciando Ciclope, Emma Frost, Colosso, Magik e Namor posseduti dall’entità cosmica. Sotto la sua sinistra influenza, gli X-Men continuano a rimodellare la Terra a loro immagine con conseguenze disastrose.

Questo ovviamente mette le due fazioni l’una contro l’altra mostrandoci Ciclope dietro le sbarre – almeno per un breve periodo – e Charles Xavier ucciso per sempre. Ci sono elementi che dovrebbero essere presi in prestito da questa storia, ma un adattamento diretto potrebbe non essere la migliore idea.

Secret Invasion

È stato un vero peccato che Captain Marvel non abbia posto le basi per questa storia, ma si dice che lo farà il seguito, per un adattamento sul grande schermo o su Disney+.

La forma mutevole degli Skrulls ha trascorso un certo numero di anni a sostituire in silenzio i membri chiave della comunità di supereroi, manipolando attentamente gli eventi intorno a loro per rendere più facile la loro invasione della Terra. Ciò ha comportato l’impossibilità per gli Avengers di fidarsi l’uno dell’altro, e vederli combattere le diverse versioni di se stessi potrebbe essere sicuramente divertente.

Se i Marvel Studios la gestiscono nel modo giusto, potrebbe essere la storia che verrà sviluppata per molti anni su grande schermo.

War of the Realms

Thor: Love and Thunder introdurrà la versione femminile del Dio del Tuono e, se saremo fortunati, Taika Waititi preparerà il palcoscenico per questo imponente evento che si svolgerà in un futuro non troppo lontano.

Con tutti i Nove Reami sotto attacco da parte del sinistro Malekith (che potrebbe aver bisogno di essere sostituito dopo l’apparizione in Dark World), gli Eroi più potenti della Terra si uniscono ai due Thor nella loro battaglia contro gli Elfi Oscuri, contro Dario Agger, i Giganti di Ghiaccio e vari altri cattivi asgardiani.

“War of the Realms” è stata una storia emozionante, epica e piena di azione, e potrebbe persino portare a una sostituzione permanente di Jane Foster come Dio del TUono nel MCU.

World War Hulk

Nei fumetti, Iron Man e un “Illuminati”, gli eroi più intelligenti dell’Universo Marvel (tra cui personaggi del calibro di Black Bolt, Doctor Strange e Mister Fantastic), decidono che il modo migliore per proteggere la Terra è mandare Hulk nello spazio.

Dopo essere arrivato su un pianeta lontano, il Gigante di Giada è costretto a combattere in un’arena gladiatoria, ma alla fine fugge e trova l’amore … fino a quando la capsula in cui era stato mandato nello spazio esplode e la uccide. È allora che Hulk ritorna sulla Terra con un esercito per dichiarare guerra agli eroi che ritiene responsabili della morte dell’amata.

Solo Sentry può fermare il Golia Verde e sarebbe epico vedere questa storia sul grande schermo. Potrebbe volerci un po’ di tempo per costruire questa storia, e probabilmente dovrebbero essere fatti alcuni cambiamenti a personaggi e situazioni, ma potrebbe essere davvero un adattamento avvincente.

Secret Wars

Nel 1984, la Marvel decise che doveva vendere più giocattoli, quindi lanciò un evento chiamato Secret Wars che vide quasi tutti i personaggi della Marvel buttati nella stessa serie.

La premessa? Quando un antico essere cosmico noto come Beyonder rapì eroi e criminali dalla Terra, li costrinse a combattere l’uno contro l’altro in quella che era essenzialmente una grande battaglia all’ultimo sangue! Naturalmente, dato il fascino di vedere eroe contro eroe o cattivo contro cattivo, e considerando che i Fratelli Russo sono desiderosi di adattare questa storia, sarebbe folle per i Marvel Studios non farlo.

Questo evento ha visto l’introduzione di molti personaggi che hanno continuato a svolgere un ruolo significativo nell’universo Marvel, e questo potrebbe essere un posto fantastico per puntare i riflettori su X-Men e Fantastici Quattro.

McGuffin: i 10 espedienti narrativi più famosi del cinema

McGuffin: i 10 espedienti narrativi più famosi del cinema

Quando nel cinema si parla di “McGuffin” (o “MacGuffin”), si fa riferimento ad un termine coniato dal maestro del brivido Alfred Hitchcock e con il quale si intende identificare il mezzo attraverso il quale si fornisce dinamicità a una trama.

Motore virtuale e pretestuoso dell’intrigo, il “McGuffin” rappresenta un qualcosa che per i personaggi ha un’importanza cruciale, attorno al quale si crea enfasi e si svolge l’azione, ma che non possiede un vero significato per lo spettatore. Di seguito abbiamo raccolto i 10 più celebri “McGuffin” della storia del cinema:

Il tappeto del Drugo – Il grande Lebowski

Quando due criminali irrompono nella casa del Drugo (Jeff Bridges) nella scena iniziale de Il grande Lebowski (1998), fanno pipì sul suo tappeto dopo averlo scambiato per un omonimo. Dato che il tappeto si lega con l’arredamento della stanza, il Drugo medita vendetta e si mette alla ricerca di un tappeto sostitutivo con l’aiuto del suo amico, nonché compagno di bowlingm, Walter (John Goodman). Ciò lo condurrà lungo un viaggio allucinante fatto di sogni, giocatori di bocce, artisti, nichilisti, ladri d’auto e poliziotti. 

Doug – Una notte da leoni

Zach Galifianakis, Bradley Cooper ed Ed Helms formano il cast di Una notte da leoni, grande successo al botteghino del 2009. In una storia in cui si mescolano spogliarelliste, gangster, un bambino, una tigre, un dente mancante, Mike Tyson, fiumi di alcol e scoperta di sé, il trio trascorre gran parte del film in giro per Las Vegas per cercare di espiare gli errori commessi, da ubriachi, durante un addio al celibato e per ritrovare il futuro sposo Doug (Justin Bartha), giusto in tempo per portarlo all’altare. Doug resta il “MacGuffin” in entrambi i sequel di Una notte da leoni. 

Gli Horcrux – Harry Potter

All’insaputa di Harry (Daniel Radcliffe), il suo primo incontro con un Horcrux – un oscuro oggetto magico che una strega o un mago usa per raggiungere l’immortalità, creato dividendo l’anima in seguito ad un omicidio – arriva in Harry Potter e la Camera dei segreti (2002) con il diario di Tom Riddle. Gli Horcrux non tornano in gioco fino a Harry Potter e il Principe Mezzosangue (2009); in seguito, il resto degli Horcrux di Lord Voldemort (Ralph Fiennes) vengono cacciati e distrutti da Harry e dai suoi amici mentre si battono per la ricerca dei Doni della Morte.

L’Arca dell’Alleanza – I predatori dell’Arca perduta

La prima capitolo di Indiana Jones presenta il “MacGuffin” della saga più memorabile: l’Arca dell’Alleanza. L’Arca è una cassa di legno ricoperta d’oro contenente i Dieci Comandamenti, oltre ad un barattolo di oro di manna e alla verga di Aronne, sebbene nel film si creda che l’Arca abbia poteri di invincibilità. La storia vede l’avventuroso archeologa Indy (Harrison Ford) lavorare con il governo degli Stati Uniti nel 1936 per trovare il potente artefatto prima dei nazisti di Hitler, perché appartiene ad un museo!

Le Gemme dell’Infinito – MCU

Non tutti i film del MCU utilizzano una Gemma dell’Infinito come “MacGuffin”, ma la maggior parte lo fanno, come accade ad esempio nei film dedicati ai Vendicatori. La Gemma dello Spazio rappresenta il primo MacGuffin nella forma del Tesseract in Captain America – Il primo Vendicatore (2011), sebbene appaia per la prima volta nella scena post-credits di Thor (2011). La Gemma della Mente, la Gemma della Realtà, la Gemma del Potere, la Gemma del Tempo e la Gemma dell’Anima formano le restanti cinque Gemme, che quando sono tutte possedute da qualcuno, gli concedono il potere divino di fare essenzialmente tutto ciò che vuole attraverso un semplice schiocco delle dita.

Il Sacro Graal – Monty Python e il Sacro Graal

Il valore di questo manufatto biblico è attribuito dalla teoria secondo cui venne usato da Gesù Cristo nell’Ultima Cena. Il Sacro Graal funge da “MacGuffin” in film quali Indiana Jones e l’ultima crociata (1989), La leggenda del re pescatore (1991) e Il codice Da Vinci (2006), ma la sua rappresentazione più iconica è presente in Monty Python e il Sacro Graal (1975). L’esilarante interpretazione della celebre leggenda vede re Artù (Graham Chapman) e i Cavalieri della Tavola Rotonda intraprendere un viaggio alla ricerca del Graal, ma vengono spesso “ostacolati” da personaggi stravaganti che regalano citazionismo e risate senza eguali.

La statuetta – Il mistero del falco

Classico del genere noir candidato anche agli Oscar, Il mistero del falco (1941) rappresenta una dei ruoli più celebri della leggenda di Hollywood Humphrey Bogart, nei panni del duro detective Sam Spade. La storia vede l’uomo coinvolto in un caso particolarmente complicato dalla bella ma ingannevole femme fatale Brigid O’Shaughnessy (Mary Astor). Spade si ritrova presto impigliato in una rete pericolosa con diversi violenti criminali, tutti alla ricerca di una misteriosa statuetta di falcone maltese: inestimabile, dorata e iconica.

La valigetta – Pulp Fiction

La valigetta ricercata dai personaggi di Pulp Fiction (1994) contiene un sorta di riferimento “meta-cinematografico” al concetto stesso di “MacGuffin”. Al pubblico non viene mai mostrato – o raccontato – il contenuto della stessa, e questo è il punto centrale di qualsiasi MacGuffin che si rispetti: non importa cosa sia, i personaggi lo vogliono, quindi ha un valore intrinseco. Il mistero che circonda la valigetta ha scatenato diverse speculazioni dei fan di Tarantino circa il suo contenuto. Alcuni credono che contenga un abito d’oro indossato da Elvis, altri i diamanti rubati ne Le iene (1992), altri ancora l’anima del Mafioso Marsellus Wallace (Ving Rhames); eppure, considerando il modo in cui il contenuto si illumina quando la valigetta viene aperta, dovrebbe trattarsi quasi sicuramente di una lampadina.

“Rosabella” – Quarto potere

La sequenza d’apertura del capolavoro di Orson Welles, Quarto potere (1941), il vecchio magnate dell’editoria Charles Foster Kane è in punto di morte. Tenendo in mano una palla di vetro, dice come ultima parola “Rosabella”. Mentre i giornalisti si affrettano a capire il significato della citazione di Kane, la storia rimbalza avanti e indietro tra la complessa educazione di Kane e la controversa ascesa alla fama e al potere. 

L’Unico Anello – Il signore degli anelli

È impossibile vedere la dicitura impressa sull’Unico Anello e non riconoscerla come “MacGuffin” che guida l’intera trama della trilogia de Il signore degli anelli. Forgiato tra le fiamme del Monte Fato su Mordor dal malvagio Lord Sauron, l’anello è l’incarnazione del male. Sauron ha creato diversi anelli, ma nessuno è potente come l’Unico Anello, che gli ha anche permesso di controllare gli altri detentori. Finché l’Anello esiste, Sauron potrà fare ritorno; quando Frodo (Elijah Wood) ne entra in possesso, lui e la sua compagnia assumono il compito monumentale di trasportarlo attraverso la Terra di Mezzo e distruggerlo proprio nel luogo dove è stato creato, prima che l’Anello stesso possa consumarli.

Fonte: Screen Rant

McG produrrà Ruin!

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McG, noto per essere stato il regista di Charlie’s Angels e Terminator Salvation, produrrà per conto della Fox un lungometraggio ispirato al cortometraggio Ruin, della durata di appena otto minuti.

McG potrebbe dirigere Ouija

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McG potrebbe dirigere Ouija

Ad Hollywood circola da un po’ una sceneggiatura tratta da un gioco da tavolo, Ouija, ad opera degli autori di Tron Legacy, Eddie Kitsis e Adam Horowitz.

Il film ricavato da questa sceneggiatura dovrebbe avere lo stesso nome del gioco e la Universal, che considera il progetto a metà “tra La Mummia e Indiana Jones”, è in cerca di un regista  che possa realizzarla. Dopo qualche pretendente scartato ora pare che il nome più probabile sia quello di McG,  che abbiamo visto l’ultima volta al cinema con l’accettabile Terminator Salvation e che sta ora completanto This Means War. Le riprese del film dovrebbero cominciare entro l’inizio del 2011 quindi non dovremo aspettare molto per conoscere la sorte di McG.

Fonte: comingsoon

McG dirigerà School of fear?

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School of Fear, serie di romanzi per bambini scritta da  Gitty Daneshvari si prepara a sbarcare sul grande schermo: al progetto si starebbe interessando, sia in qualità di produttore che di regista McG (sigla usata da Joseph McGinty Nichol, regista tra gli altri We are Marshall e Terminator: Salvation).

In School of Fear quattro bambini, affetti a livello patologico di varie fobie (acqua alta, claustrofobia, insetti e paura di morire) vengono portati dai loro genitori in una scuola ‘speciale’ dove, grazie Mrs. Wellington, cercheranno di superare le proprie paure, con metodi ben poco convenzionali e spesso più terrificanti delle loro stesse fobie.La sceneggiatura del film sarà firmata da Daniel Mackey.

Fonte: ComingSoon.Net

McConaughey, Worthington e Butler alla conquista di Baghdad

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McConaughey, Worthington e Butler alla conquista di Baghdad

Si intitolerà “Thunder Run”, e sarà diretto da Simon West (attualmente al lavoro sul secondo capitolo degli ‘Expendables’), il film ambientato nel corso della guerra in Iraq che vedrà insieme sullo schermo Matthew McCounaughey, Sam Worthington e Gerard Butler nel ruolo di tre soldati americani all’interno di un ‘tank’ americano, scrive Empire.

Il film sarà girato mescolando real action e CGI, nel solco tracciato da Cameron con Avatar: West del resto ha giò avuto a che fare col 3D, in occasione delle animazioni dell’imminente: “Night of the Living Dead: Origins 3D”. La sceneggiatura di “Thunder Road” è basata sull’omonimo libro del premio Pulitzer David Zucchino e di Mark Bowden (già autore di “Black Hawk Down”). L’azione consisterà sostanzialmente in un’unica grande battaglia di due ore, vissuta all’interno e al di fuori del ‘tank’ e che certamente strizzerà l’occhio anche a tutto il filone di ‘videogame bellici’ attualmente molto di moda, a cominciare da “Call of Duty”.

McConaughey e Hirsch insieme per Killer Joe

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McConaughey e Hirsch insieme per Killer Joe

Inizieranno l’8 novembre a New Orleans le riprese di Killer Joe, nuova black comedy prodotta dalla Voltage Pictures e scritta dal premio Pulitzer Tracy Letts.

I primi nomi del cast sono appena stati annunciati in attesa di scoprire la lista completa: si tratta di Matthew McConaughey e di Emile Hirsch, entrambi assenti dal grande schermo da ormai un anno (i loro ultimi film sono rispettivamente La rivolta delle ex e Taking Woodstock, del 2009). Hirsch interpreterà un ragazzo che, insieme alla sorella, pianifica la morte della madre per intascarsi l’assicurazione e assolda così un poliziotto killer per sbrigare la faccenda. Il killer sarà interpretato da McConaghey, e sebbene non si sappiano altri dettagli sulla trama, trattandosi di una commedia possiamo immaginare che qualcosa non andrà per il verso giusto… I diritti di distribuzione internazionale saranno venduti al Toronto Film Festival, e deve ancora essere definita una data d’uscita.

MÀKARI 3 in prima visione su RAI 1 da domenica 18 febbraio 2024

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MÀKARI 3 in prima visione su RAI 1 da domenica 18 febbraio 2024

Debutterà in prima visione su RAI 1 da domenica 18 febbraio 2024 MÀKARI 3, la terza stagione della serie tv RAI MÀKARI. Protagonisti sono Claudio Gioè, Domenico Centamore, Ester Pantano, Serena Iansiti, Antonella Attili, Filippo Luna, Andrea Bosca, Tuccio Musumeci e Sergio Vespertino.

MÀKARI 3 è diretta da Monica Vullo e Riccardo Mosca e si basa su un soggetto di serie di LEONARDO MARINI e sceneggiature di LEONARDO MARINI, SALVATORE DE MOLA, ATTILIO CASELLI, CARLOTTA MASSIMI, OTTAVIA MADEDDU tratte dalle opere di GAETANO SAVATTERI edite in Italia da Sellerio Editore. Una produzione PALOMAR in collaborazione con RAI FICTION prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti.

La trama di MÀKARI 3

In MÀKARI 3 Saverio Lamanna, il nostro sbirro di penna, insieme all’amata Suleima e al formidabile Piccionello, dovrà affrontare quattro nuovi casi di omicidio, che hanno al centro la terribile faida fra due sue ex fidanzate (Il fatto viene dopo), un mistero che affonda le radici nella tragica storia di Gibellina (La città perfetta), un antico amore di Marilù che viene ucciso nel corso di un festival letterario (Tutti i libri del mondo), un presunto incidente all’interno di un bellissimo centro termale (La segreta alchimia). Ma non saranno solo questi delitti a mettere alla prova il nostro Lamanna.

Già, mai come adesso Saverio e Suleima scopriranno che l’amore funziona proprio come la chimica: ci sono elementi che hanno una naturale capacità di attrarre e legarsi ad altri elementi e quando lo fanno distruggono i precedenti legami con altre sostanze. Ed è così che l’arrivo di due nuovi personaggi, Michela e Giulio, rischia di trasformarsi in una catastrofe per i nostri due beniamini.

Perché Michela, se non ci fosse Suleima, sarebbe davvero perfetta per Saverio. E Giulio, se non ci fosse Saverio, sarebbe davvero perfetto per Suleima. No? Michela e Giulio arrivano come amici, ma sono tutt’altro che amici. In questo pericoloso gioco di affinità elettive Peppe Piccionello, da vera Cassandra, sarà il solo a vederci chiaro fin dall’inizio. Riuscirà a impedire che avvenga l’irreparabile?

Mazzacurati a Venezia: La passione di un “povero cristo”

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Mazzacurati a Venezia: La passione di un “povero cristo”

Quest’anno il regista Carlo Mazzacurati è presente a Venezia con tre film: dal suo esordio, Notte italiana, programmato nella sezione “Settimana della Critica” al documentario Sei Venezia al film in concorso La passione, mostrato il 4 settembre. Quella di Mazzacurati è una passione laica e folcloristica. Come dichiara il regista stesso: “la sacra rappresentazione racconta la caduta e la resurrezione, che è qualcosa cui siamo sottoposti nell’arco della nostra vita molte volte, quando perdiamo il lavoro, quando perdiamo un nostro caro” quando perdiamo l’“ispirazione”.

Mazzacurati a Venezia: La passione di un “povero cristo”

Mazzacurati a Venezia: La passione di un “povero cristo”

Quest’anno il regista Carlo Mazzacurati è presente a Venezia con tre film: dal suo esordio, Notte italiana, programmato nella sezione “Settimana della Critica” al documentario Sei Venezia al film in concorso La passione, mostrato il 4 settembre. Quella di Mazzacurati è una passione laica e folcloristica. Come dichiara il regista stesso: “la sacra rappresentazione racconta la caduta e la resurrezione, che è qualcosa cui siamo sottoposti nell’arco della nostra vita molte volte, quando perdiamo il lavoro, quando perdiamo un nostro caro” quando perdiamo l’“ispirazione”.

Mazinga Z arriverà al cinema quest’anno

Mazinga Z arriverà al cinema quest’anno

Il prossimo Ottobre Lucky Red distribuirà nelle sale italiane, con il marchio Key Films, l’attesissimo film d’animazione MAZINGA Z. Gli spettatori italiani avranno così l’occasione di vivere nuove emozioni con un eroe senza tempo, da far scoprire e conoscere anche ai bambini di oggi.   

MAZINGA ZEra il 1972 quando dalla fantasia del geniale Gō Nagai nasceva quello che sarebbe stato il primo robot pilotato da un uomo nella storia degli anime giapponesi: Mazinga Z, un personaggio, amatissimo da intere generazioni di tutto il mondo, destinato all’immortalità.

Grazie al suo fascino futurista e ai valori di pace e giustizia per cui lotta, Mazinga Z vive ancora oggi nella memoria di chi è cresciuto con i suoi manga e la sua serie tv.

Ad Ottobre sarà quindi possibile ammirare una nuova avvincente avventura con lo storico protagonista Kōji Kabuto, sullo sfondo un pianeta terra minacciato.

Dopo il successo di Capitan Harlock, la Toei Animation conferma la fiducia nella società guidata da Andrea Occhipinti che con piacere e onore porterà nelle sale italiane un altro classico intramontabile dell’animazione giapponese.

Maze Runner: tutti i film della trilogia e le curiosità

Maze Runner: tutti i film della trilogia e le curiosità

Negli ultimi anni il cinema è stato invaso da numerosi film di fantascienza ambientati in un futuro distopico, ma pochi hanno avuto successo quanto la trilogia di Maze Runner. Composta dai capitoli Il labirinto, La fuga e La rivelazione, questa è la trasposizione dell’omonima saga letteraria, composta da una trilogia principale e due romanzi prequel. Scritti da James Smith Dashner tra il 2009 e il 2011, i libri ebbero un ampio successo tra le giovani generazioni di lettori, i quali potevano ritrovare al loro interno molte tematiche a loro care.

I film contribuirono inoltre a lanciare le carriere dei giovani protagonisti. Attori come Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster e Will Poulter sono oggi apprezzati interpreti distintisi in altri noti film di successo. Proprio per questa trilogia, inoltre, molti di loro ebbero modo di vedersi premiati a popolari premi come i Teen Choice Awards e gli MTV Movie Awards. La ricerca degli interpreti fu portata avanti in modo piuttosto scrupoloso dalla 20th Century Fox, che intendeva trovare volti nuovi con i quali il pubblico potesse entrare in sintonia.

Le attente ricerche, così come l’attenzione riposta negli adattamenti dei romanzi, furono poi premiati da un considerevole successo di pubblico. Il primo film arrivò infatti ad incassare circa 348 milioni di dollari nel mondo, seguito dai 312 milioni del secondo e dai 288 del terzo. Ciò ha portato la trilogia ad essere una delle più riuscite di tale genere, distinguendosi all’interno di un panorama particolarmente ricco di opere simili ma dal minore impatto.

Maze Runner: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti della trilogia, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Maze Runner sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Microsoft Store, Apple iTunes, Tim Vision e Infinity. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Maze Runner: il cast dei film

Protagonista del film è l’attore Dylan O’Brien, nel ruolo di Thomas. Questi, tuttavia era stato inizialmente scartato dal regista Wes Ball, poiché la sua capigliatura non lasciava trasparire la fragilità che invece si ricercava per il ruolo. In quel periodo l’attore era infatti impegnato nelle riprese della serie Teen Wolf, dove sfoggiava una capigliatura particolarmente vistosa. Per sua fortuna, una sua foto con i capelli corti finì successivamente nelle mani di Ball, il quale si pentì di averlo giudicato negativamente e decise di richiamarlo, convinto che avrebbe potuto essere l’attore giusto per la parte. Una volta comunicatagli la notizia, O’Brien ebbe soltanto quattro giorni di tempo per leggere il romanzo e informarsi sulla sua storia.

Per il ruolo di Teresa, l’attrice Kaya Scodelario fu da subito la prima scelta per il regista. Questi si convinse che fosse la persona giusta per la parte dopo averla vista recitare nella serie Skins. Particolarmente coinvolta dal progetto, la Scodelario decise di allenarsi al fine di poter eseguire personalmente le acrobazie richieste per il film, senza avvalersi di controfigure. L’attrice è infatti nota per tale sua volontà, e così facendo riesce a calarsi meglio nel personaggio e nel contesto di riferimento. L’attore Will Poulter decise invece di proporsi sia per il ruolo di Newt che per quello di Gally, finendo con l’ottenere quest’ultimo.

Per prepararsi al film, l’intero cast di giovani protagonisti fu portato a partecipare ad una sfida di sopravvivenza nella radura, dove hanno imparato a costruirsi da sé strumenti e a mettersi al riparo dalla natura circostante. Questo fu anche un modo per la produzione per testare le abilità fisiche degli attori, al fine di capire se qualcuno di loro avesse bisogno di ulteriori allenamenti in vista del film. Tutti i ragazzi riuscirono però a cavarsela durante la sfida, risultando così pronti per le riprese.

Maze Runner: la trama e i trailer dei film

Maze Runner – Il labirinto (2014)

Maze Runner - Il labirinto film 2014Con il primo film della trilogia lo spettatore fa la conoscenza di Thomas, adolescente che si risveglia all’interno di un ascensore sotterraneo, senza alcun ricordo della sua identità. Da qui viene condotto in un’area erbosa chiamata “la Radura”, dove si unisce ad altri ragazzi che vivono seguendo le regole di una società rudimentale. Lentamente, il ragazzo apprende che l’unica via d’uscita da quella sorta di prigione è il vasto labirinto che circonda il lembo di terra in cui vivono. Questo nasconde tuttavia più pericoli di quello che sembra, come i “Dolenti”, misteriose creature che vagano nel labirinto.

Un giorno, giunge nella radura Teresa, una giovane ragazza che giace svenuta sul pavimento dell’ascensore. Su di lei gli altri ragazzi trovano un bigliettino con su scritto che sarà l’ultima persona a unirsi alla compagnia. Thomas decide allora di avventurarsi nel labirinto per trovare una via di fuga. Imbattutosi in un Dolente, riesce ad ucciderlo dopo un breve scontro, e grazie a un pezzo della creatura riesce a scovare un varco. Tuttavia, per aver tentato di imbrogliare, il ragazzo viene rispedito indietro, e quella notte l’ingresso del labirinto viene lasciato aperto, permettendo ai Dolenti di entrare nella radura. A questo punto, per il gruppo di ragazzi, la fuga sarà l’unica possibilità di sopravvivere.

Maze Runner – La fuga (2015)

Maze Runner - La fuga (2015)Con Maze Runner – La fuga si torna a seguire le avventure del giovane Thomas, il quale dopo essere riuscito a scappare dal Labirinto insieme ai suoi compagni, ha delle terribili visioni che rivelano la verità su perché lui e gli altri ragazzi si trovino lì. Questi furono infatti rapiti e riuniti da una misteriosa organizzazione chiamata W.C.K.D. Nel frattempo, il gruppo trova accoglienza presso il signor Janson in una struttura dove possono finalmente ricevere l’assistenza necessaria. Sebbene l’atmosfera del rifugio sia positiva e distesa, Thomas non riesce a rilassarsi e indagando scopre che la struttura non è altro che un enorme laboratorio, nel quale i ragazzi sopravvissuti vengono sottoposti ad atroci esperimenti.

Alla luce di questa sconcertante scoperta, Thomas e i suoi amici decidono di organizzarsi per fuggire nuovamente. All’esterno, tuttavia, saranno costretti a confrontarsi con un’orda di infetti e con il clima impervio e desertico della Zona Bruciata. Il gruppo viene però soccorso da Brenda e Jorge, leader di un altro gruppo di sopravvissuti. A interrompere la loro pace vi è però l’arrivo di Janson e dei suoi uomini, pronti a rapire nuovamente i ragazzi. Chiedendosi come abbiano fatto ad essere scovati, Thomas arriva a fare la terribile scoperta che qualcuno del loro gruppo li sta tradendo segretamente, mettendo in serio pericolo le loro vite.

Maze Runner – La rivelazione (2018)

Maze Runner - La RivelazioneIl terzo ed ultimo capitolo della trilogia, Maze Runner – La rivelazione, si apre con la scoperta del tradimento di uno dei membri del gruppo. Teresa, pur pentendosi di tale gesto, si allontana dal gruppo per dirigersi in una misteriosa struttura. Thomas decide di guidare i suoi compagni verso ‘L’Ultima Città’, dove i ragazzi credono che Teresa si trovi e dove la crudele Ava Paige ha imprigionato il loro compagno Minho. Dopo aver aggirato diversi ostacoli, ed eluso il sistema di sicurezza, i ragazzi riescono ad entrare nella Città e localizzare Teresa, costringendola a creare una cura per Newt, il quale nel frattempo è stato infettato dalle creature incontrate precedentemente, denominati gli Spaccati.

Nel frattempo, la situazione in città precipita e la folla invade le strade. Thomas, consapevole di essere arrivati alla resa dei conti, raggiunge Ava in cerca di vendetta. Viene però interrotto dall’arrivo di Janson, il quale a sua volta infettato dagli Spaccati desidera trovare un siero che possa guarirlo. Nella lotta che ne scaturisce, Thomas dovrà attingere a tutte le sue forze e alla sua astuzia per sopravvivere, mentre Teresa si troverà a dover scegliere da che parte stare. Come ben presto capirà, le sorti dell’umanità dipendono infatti dalla sua scelta

Fonte: IMDb

Maze Runner: le riprese ufficialmente rimandate a tempo indeterminato

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La produzione di Maze Runner – La Rivelazione è stata ufficialmente rimandata a tempo indeterminato, per permettere a Dylan O’Brien un pieno recupero dalle lesioni che ha riportato nel corso di un tragico incidente sul set il mese scorso. Per fortuna, l’attore sembra essere sulla strada per un pieno recupero, ma ci si aspettano diverse settimane per la guarigione definitiva. La data prevista del 17 Febbraio 2017 è stata quindi cancellata. Una nuova data di uscita dovrebbe essere annunciata a breve.

Nel comunicato ufficiale si legge:

La ripresa dei lavori di Maze Runner – La Rivelazione è stata ulteriormente ritardata, per permettere a Dylan O’Brien più tempo per recuperare completamente dalle ferite. Auguriamo a Dylan una pronta guarigione e non vediamo l’ora di riavviare la produzione nel più breve tempo possibile.

La 20th Century Fox aveva infatti rivelato che Maze Runner – La Rivelazione, terzo capitolo della saga di James Dasher a seguito di The Maze Runner – Il Labirinto (2014) e Maze Runner: The Scorch Trials (2015), era previsto per il 17 Febbraio 2017.

Fonte: CS

Maze Runner: La rivelazione, prima clip con Dylan O’Brien

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Maze Runner: La rivelazione, prima clip con Dylan O’Brien

Guarda la prima clip di Maze Runner – La Rivelazione, terzo capitolo dell’avvincente saga distopica dal 1° febbraio al cinema – CLIP DAL FILM

Maze Runner: La rivelazione – trama

La saga basata sul romanzo per ragazzi basata sui romanzi di James Dashner vede Thomas (Dylan O’Brien) e i Radurai unire le forze con i ribelli del “Braccio Destro” per salvare l’amico Minho, rapito durante lo scontro a fuoco dalle truppe del W.C.K.D.

Il giovane Velocista, a capo del gruppo di adolescenti sopravvissuti alla prigionia della Radura e alla disperata fuga nel deserto, è determinato a trovare una cura contro il virus mortale che si è abbattuto sul pianeta. La ricerca, irta di sfide e ostacoli insormontabili quasi quanto le pareti del Labirinto, metterà a dura prova l’amicizia e i legami creati tra i ragazzi.

Maze Runner – La Rivelazione sarebbe dovuto uscire in America il 17 febbraio 2017 ma, in seguito al grave incidente dell’attore Dylan O’Brien riportato proprio nel set del film, l’uscita è stata posticipata al 12 gennaio 2018.

Maze Runner – La Rivelazione è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2011, mentre è uscito in Italia per la Fanucci Editore il 28 agosto 2014.

Curiosità: Il libro originale da cui è tratto non ha nessun sequel, ma quattro prequel: i primi due volumi della serie, Il labirinto e La fuga, il primo prequel del 2012, La mutazione (The Kill Order) ed il secondo prequel, Il codice – Maze Runner (The Fever Code), del 2016.

Maze Runner: in sviluppo il reboot della saga!

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Maze Runner: in sviluppo il reboot della saga!

Come riportato da THR, i 20th Century Studios stanno per riavviare la serie d’azione e avventura fantascientifica Maze Runner, già portata al cinema con una trilogia dal 2014 al 2018. Composta da Il labirinto, La Fuga e La Rivelazione, i tre film si sono affermati come una dei maggiori successi young adult di genere distopico, insieme al franchise di Hunger Games.

La Disney è in trattative per affidare a Jack Paglen, forse più noto per aver scritto il film di fantascienza Transcendence con Johnny Depp, la sceneggiatura di un nuovo capitolo. Ellen Goldsmith-Vein e Lee Stollman del Gotham Group e Wyck Godfrey e Marty Bowen della Temple Hill, che hanno prodotto la trilogia originale, tornano a produrre questa. Wes Ball, che ha diretto la trilogia originale, sarà coinvolto anche come produttore.

Secondo le fonti, il reboot non è un rifacimento della storia né un sequel diretto della trilogia originale, che aveva come protagonisti Dylan O’Brien e Kaya Scodelario. La speranza è quella di creare una sorta di continuazione della storia, ma anche di ritornare agli elementi che hanno reso il primo film in grado di entrare in contatto con il pubblico.

Maze Runner: la trama dei film

Basato sui libri best-seller di James Dashner, il primo tomo di Maze Runner e l’adattamento cinematografico sono incentrati su un gruppo di adolescenti che si ritrovano ad arrivare in un ambiente murato chiamato la Radura con la loro memoria cancellata. Oltre le quattro mura dell’accampamento si trova un labirinto, pieno di creature meccaniche mortali e di porte che si chiudono ogni notte al tramonto. Un nuovo arrivato scopre la chiave della sopravvivenza del gruppo e tenta di guidarlo all’uscita.

I film e i libri successivi hanno ampliato l’ambientazione, rivelando un mondo distopico, con organizzazioni governative malvagie e corporazioni immorali. Progressivamente, i film sono poi diventati più ampi e più orientati all’azione. Il film originale, realizzato dalla 20th Century Fox negli anni precedenti all’acquisizione da parte della Disney, si è rivelato un’inaspettata fonte di guadagno, generando 348 milioni di dollari in tutto il mondo ma costando solo 35 milioni di dollari.

Maze Runner: alcuni dettagli sull’incidente di Dylan O’Brien

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Sono passati diversi mesi da quando Dylan O’Brien è rimasto gravemente ferito sul set di Maze Runner – La Rivelazione. Dopo le prime notizie di un buon porcesso di guarigione del giovane protagonista del franchise distopico, arrivano altri dettagli sull’incidente e sulle dinamiche che hanno coinvolto Dylan.

iNFOnews.ca riferisce:

Erano in corso le riprese di una sequenza d’azione per un film. Questo giovane lavoratore era appeso a un veicolo grazie a una imbragatura e un sistema di corde e si stava arrampicando sul retro di un altro veicolo. Quando il veicolo ha rallentato, il veicolo che lo sosteneva ha rallentato più rapidamente dell’altro.

Chiaramente non sono stati riportati i dettagli relativi strettamente alle ferite dell’attore ma è chiaro che l’effettivo incidente, stando alle prime rilevazioni dell’inchiesta, è stato molto più grave di quanto lasciato trapelare all’inizio dalla Fox.

Intanto O’Brien procede nelprocesso di guarigione e si parla di una ripresa della lavorazione a partire dal metà luglio.

dylan-obrien-maze-runnerLa 20th Century Fox aveva rivelato che Maze Runner The Death Cure, terzo capitolo della saga di James Dasher a seguito diThe Maze Runner – Il Labirinto (2014) eMaze Runner: The Scorch Trials (2015), era previsto per il 17 Febbraio 2017.

Maze Runner – La Rivelazione: il primo video dal backstage

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Maze Runner – La Rivelazione: il primo video dal backstage

Durante gli MTv Movie Awards 2017, è stata mandata in onda dalla 20th Century Fox una prima clip da backstage di Maze Runner – La RivelazioneCome ricorderete, la produzione del film ha subìto un enorme ritardo a causa del grave incidente che ha coinvolto il protagonista Dylan O’Brien.

Nel video, è l’attore stesso a portarci sul set del film le cui riprese sono ricominciate da qualche settimana. Tra le altre immagini, vediamo l’interno della WICKED (l’organizzazione che nella versione italiana dei libri di chiama C.A.T.T.I.V.O.) e scopriamo che il film sarà una missione di salvataggio.

La 20th Century Fox ha un stabilito una nuova data d’uscita per Maze Runner – La Rivelazione. Dopo l’incidente che ha coinvolto sul set il protagonista Dylan O’Brien, la produzione del film si è interrotta e ha registrato forti ritardi. Adesso la Fox ha stabilito una nuova uscita per il 12 gennaio 2018, quasi un anno dopo all’uscita prestabilita, il 17 febbraio 2017.

La 20th Century Fox aveva infatti rivelato che Maze Runner – La Rivelazione, terzo capitolo della saga di James Dasher a seguito diThe Maze Runner – Il Labirinto (2014) e Maze Runner: The Scorch Trials (2015), era previsto per il 17 Febbraio 2017.

Maze Runner – La Rivelazione ha una nuova data d’uscita

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La 20th Century Fox ha un stabilito una nuova data d’uscita per Maze Runner – La Rivelazione. Dopo l’incidente che ha coinvolto sul set il protagonista Dylan O’Brien, la produzione del film si è interrotta e ha registrato forti ritardi. Adesso la Fox ha stabilito una nuova uscita per il 12 gennaio 2018, quasi un anno dopo all’uscita prestabilita, il 17 febbraio 2017.

O’Brien intanto si è rimesso dall’incidente ed è quindi in grado di completare le riprese.

La 20th Century Fox aveva infatti rivelato che Maze Runner – La Rivelazione, terzo capitolo della saga di James Dasher a seguito diThe Maze Runner – Il Labirinto (2014) e Maze Runner: The Scorch Trials (2015), era previsto per il 17 Febbraio 2017.

Fonte: CS