Dopo alcune settimane dall’uscita di
Black Panther e
ad appena due mesi dall’arrivo in sala dell’attesissimo
Avengers: Infinity War, i
Marvel Studios hanno annunciato un
massiccio numero di nuovi film ancora senza titolo con relative
release.
Queste le date previste per i sei
progetti (più uno, spostato da agosto 2020 a luglio 2020):
31 Muglio 2020
7 Maggio 2021
30 Luglio 2021
5 Novembre 2021
18 Febbraio 2022
6 Maggio 2022
28 Luglio 2022
Ovviamente fra questi potrebbe
esserci qualche sequel sui personaggi già portati sullo schermo
(probabili uno su Black Panther e un altro per
Spider-Man: Homecoming) come
è altrettanto ipotizzabile la produzione dello standalone su Vedova
Nera.
Per adesso tutto tace in casa
Marvel, ma vi terremo
aggiornati.
Contrariamente a quanto
annunciato pochi mesi fa, l’uscita nelle sale di
Mulan, nuovo live action Disney,
è stata posticipata di quasi un anno: il film arriverà infatti non
più tra novembre e dicembre 2019 ma il 27 marzo
2020.
Le riprese partiranno nel corso del
prossimo anno con Liu Yifei, attrice cinese
nota anche come Crystal Liu, che interpreterà
l’eroina protagonista.
Dopo Maleficent, Cenerentola e Il
Libro della Giungla, anche Mulan si
aggiunge alla lista dei numerosi remake in live-action dei classici
d’animazione Disney.
Niki Caro, già
regista de La ragazza delle balene,
dirigerà il film mentre la sceneggiatura sarà firmata
da Elizabeth
Martin e Lauren Hynek, mentre
alla produzione ci saranno Chris
Bender e J.C.
Pink. Il produttore
esecutivo sarà Bill Kong, che ha lavorato in
importanti produzioni per Zhang Yimou e Ang Lee.
Amazon Studios ha rilasciato le
prime immagini ufficiali tratte da Too Old To Die
Young, la serie firmata Nicolas Winding
Refn (Drive, Solo Dio
Perdona, The Neon Demon)
che vedrà la luce nel corso del 2019.
Nel cast
figureranno Miles Teller, Jena Malone, Billy
Baldwin, John Hawkes, Nell Tiger Free, Babs Olusanmokun,
Callie Hernandez e Cristina
Rodlo.
In attesa che venga annunciata la
sinossi dello show vi ricordiamo che le riprese sono iniziate lo
scorso novembre (con lo stesso Refn che ha condiviso spesso su
Instagram, Facebook e Twitter estratti dalla lavorazione e
interviste agli attori) e termineranno in estate.
Durante la registrazione di un
podcast per la A24 (la casa di produzione e distribuzione
americana) insieme al regista di MoonlightBarry
Jenkins, Greta Gerwig ha avuto modo di
parlare del suo futuro dopo Lady
Bird, il suo esordio dietro la macchina da presa che
domenica 4 marzo concorrerà nella categoria Miglior Film agli
Oscar 2018.
“Quando
ho scritto Lady Bird sognavo di poter realizzare un vero set
cinematografico a Sacramento e mi piacerebbe girare un totale di
quattro film che si svolgono nella mia città natale. Una sorta di
quartetto di film su Sacramento.“
“L’ispirazione è venuta leggendo i quattro romanzi
ambientati a Napoli di Elena Ferrante“, ha spiegato la Gerwig.
“Trovo che siano fantastici e quindi ho pensato, beh, mi
piacerebbe farlo. Lady Bird mostrava solo una parte di Sacramento,
ed esistono altri luoghi e angoli della città che vorrei
esplorare.“
Vi ricordiamo che Lady
Bird è nelle nostre sale da giovedì 1 marzo. Nel
cast Saoirse Ronan, Laurie
Metcalf, Tracy Letts e Lucas
Hedges.
Nel film Greta
Gerwig si rivela una nuova, audace voce cinematografica
con il suo debutto alla regia, facendo emergere sia l’umorismo che
il pathos nel legame turbolento tra una madre e la figlia
adolescente. Christine “Lady Bird” McPherson (Saoirse
Ronan) combatte, ma è esattamente come sua madre:
selvaggia, profondamente supponente e determinata (Laurie
Metcalf), un’infermiera che lavora instancabilmente per
mantenere a galla la sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird
(Tracy Letts) perde il lavoro. Ambientato a
Sacramento, California nel 2002, in un panorama economico americano
che cambia rapidamente, Lady Bird è uno sguardo
commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci
definiscono e l’ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato
casa.
La trama dettagliata di
Avengers: Infinity War è
ovviamente un mistero, e vogliamo che tale rimanga fino al 25
Aprile, quando vedremo finalmente il film al cinema. Tuttavia ci
sono alcune domande in sospeso, dei nodi narrativi irrisolti che
vorremmo che il film dei fratelli Russo sciogliesse una volta per
tutte.
Ecco le sei domande a cui
Avengers: Infinity War deve rispondere
Thanos completerà il Guanto dell’Infinito?
Le Gemme dell’Infinito
sono state il più grande espediente narrativo del del MCU, intrecciandosi in
Captain America: Il Primo Vendicatore, in
The Avengers, in Thor: The Dark World, in
Avengers: Age of Ultron, in
Guardiani della Galassia,
in Doctor Strange e anche in
Thor: Ragnarok. Nella scena
post-credits di Age of Ultron, Thanos finalmente
dice: “Bene, lo farò da solo” mentre indossava il Guanto
dell’Infinito primo delle Gemme. In Avengers: Infinity
War, il Titano Pazzo è pronto a mantenere la sua promessa
a se stesso e a collezionare le sei Gemme.
Stando a quanto ne sanno gli
spettatori, ecco quali sono le ubicazioni delle sei Gemme: la
Gemma del Potere è su Xandar, custodita dai Nova
Corps; la Gemma della Realtà è nella Collezione
del Collezionista; la Gemma dello Spazio era nella
cripta di Odino, ma adesso sappiamo che è sulla nave Asgardiana. Le
altre si trovano sulla Terra: la Gemma del Tempo
nelle mani di Doctor Strange, nell’Occhio di Agamotto; la
Gemma della Mente sulla fronte di Visione; la
Gemma dell’Anima potrebbe essere a Wakanda, ma la
sua posizione è ancora sconosciuta. Quando Thanos arriva sulla
Terra, deve essere già stato su Xandar e dal Collezionista.
Il pubblico dei fumetti è
consapevole di ciò che accade quando il Guanto è completo, ma i fan
del MCU non lo sanno ancora. Thanos
potrebbe avere dei poteri simili a quelli di un Dio, ma solo se
dovesse riuscire ad assemblare l’intero Guanto.
Dopo gli avvenimenti di Civil War,
i Vendicatori torneranno a formare una sola squadra?
A seguito degli Accordi di Sokovia, come
ci ha mostrato Capitan America: Civil War, e dello
scontro tra le due fazioni dei Vendicatori, i membri del Team Cap
si sono trasformati in criminali, o meglio in ricercati
internazionali. Intanto, i Vendicatori sono adesso sotto la
supervisione di Tony Stark, anche se non siamo proprio sicuri di
quali eroi facciano parte della squadra (specialmente dopo che
Peter Parker ha rifiutato l’iscrizione al club). Ciononostante, i
fan vogliono vedere di nuovo tutti gli eroi schierati dalla stessa
parte della barricata, con Tony Stark e Steve Rogers che si
affrontano finalmente e risolvono le loro divergenze.
Anche gli altri Vendicatori però
destano qualche preoccupazione nei fan: Civil War ha lasciato
“appese” molte relazioni trai nostri eroi. Vendicatori è anche
qualcosa che i fan non vedono l’ora di fare. Cosa ne è stato della
moglie e della famiglia di Clint Barton dopo che Hawkeye ha infranto la sua promessa di ritirarsi e
come conseguenza è diventato un ricercato in fuga? Il trailer di
Avengers: Infinity War ci ha mostrato che il
rapporto tra Wanda e Visione è sbocciato, nonostante lei sia ormai
una ricercata, visto che ha aderito al Team Cap. Peter Parker ha
continuato la sua vita come amichevole Spider-Man di quartiere dopo
che la zia May ha scoperto la sua identità al termine di Homecoming
(il film era ambientato solo 2 mesi dopo Civil War, mentre
Avengers: Infinity War si svolge almeno diversi
mesi dopo la fine del film di Spidey)? E che dire invece della
relazione tra Tony Stark e Pepper Potts? E soprattutto Pepper ha
ancora i sui superpoteri?
Intanto, anche se Nick Fury non
dovrebbe apparire, i fan vogliono sapere che fine ha fatto lo
S.H.I.E.L.D. nei film. Fury o Maria Hill potrebbero apparire
all’ultimo minuto con l’Agenzia. L’Helicarrier farà la sua comparsa
per un salvataggio come hanno fatto in Age of
Ultron?
Tony Stark ha molta paura di
un’altra invasione aliena, oggetto anche della sua visione da
incubo scatenatagli da Scarlet Witch, è ciò che lo ha spinto a
creare Ultron come “un’armatura per tutto il mondo” per quando
sarebbe avvenuta la prossima invasione. Thanos è la più grande
paura di Stark. Sarà molto interessante vedere come il miliardario,
genio, plyaboy e filantropo, che usa la sua tecnologia per curarsi
da solo il suo disturbo da stress post-traumatico, affronterà il
suo incubo che diventa realtà.
Natasha e Bruce avranno un lieto
fine?
Bruce Banner e Natasha
Romanoff si riuniranno davvero in Avengers: Infinity
War? La storia d’amore tra loro è stata seminata da Joss
Whedon in The Avengers e poi esplorata in
Avengers: Age of Ultron. Molti fan non sono stati
particolarmente presi dall’idea di Vedova Nera e Hulk insieme in
una relazione, specialmente dato il fatto che Natasha e Clint
Barton sembravano avere un passato insieme, prima che Whedon
rivelasse l’esistenza della signora Occhio di Falco e figli. Banner
e Natasha sono stati successivamente separati alla fine di
Age of Ultron, e in Thor:
Ragnarok abbiamo scoperto che Hulk ha trascorso gli ultimi
due anni come gladiatore campione del Gran Maestro su Sakaar.
Ragnarok ha comunque fatto un sacco di divertenti richiami alla
storia d’amore in stallo di Banner con Vedova Nera, e questo
problema personale tra i due eroi emarginati implora di essere
risolto.
Come reagirà Natasha quando vedrà di
nuovo Bruce e scoprirà dove è stato è qualcosa che dovrà avere
spazio in Avengers 3. Senza dubbio lei è l’unica
che riesce ancora a calmarlo con quella ninna nanna che abbiamo
sentito anche in Ragnarok, ma resta da vedere se Hulk e la Vedova
possano avere un lieto fine insieme. Con il film su Vedova Nera in
sviluppo per il 2020, i dettagli sul misterioso passato dell’Agente
Romanoff potrebbero essere tenuti in serbo per la sua tanto attesa
avventura da solista, ma potrebbero esserci degli indizi anche in
Avengers: Infinity War.
Che ruolo avrà il Wakanda e la sua
tecnologia al servizio del mondo?
Dopo gli eventi di Black
Panther, il Wakanda ha chiuso con la sua tradizione di
isolazionismo e ha assunto un ruolo più importante nella scena
mondiale sotto la guida del re T’Challa. Black Panther è ambientato
appena un paio di settimane dopo Civil War, anche se non è chiaro
esattamente quando nella timeline successiva T’Challa ha fatto il
suo discorso alle Nazioni Unite per rivelare il vero volto del
Wakanda e i piani umanitari. Tuttavia, possiamo supporre che il
mondo abbia avuto diversi mesi almeno per adattarsi all’apertura
del Wakanda non solo come una tra le più importanti nazioni del
mondo, ma anche come la prima superpotenza globale africana a pieno
titolo.
Avengers: Infinity
War sarà la prima opportunità per i fan di vedere come
l’apertura del Wakanda ha iniziato a influenzare il mondo in
generale. Il Re non solo ha condiviso il Vibranio con il mondo, ha
sancito l’apertura delle porte del Wakanda agli estranei. Bucky
Barnes e Everett Ross erano solo l’inizio; il trailer di
Avengers: Infinity War ci ha mostrato che i
Vendicatori, ma anche i figli di Thanos entreranno nel regno di
T’Challa. Resta da vedere in che modo sarà lasciato il territorio
wakandiano dopo gli scontri che saranno feroci. Come già accennato,
è probabile che le truppe di Thanos attaccheranno il Wakanda per
cercare la Gemma dell’Anima.
I Guardiani della Galassia risolveranno il loro dramma
familiare con Thanos?
Il dramma familiare è un
tema dominante nell’MCU, ma i valori familiari di
Thanos sono i peggiori nell’universo. Il Titano Pazzo ha infatti
distrutto le famiglie di Gamora e Nebula e ha poi “adottato” le due
guerriere. Man mano che crescevano, Thanos le metteva l’una contro
l’altra, facendole affrontare in combattimento, con Nebulosa che, a
ogni sconfitta contro la più forte Gamora, perdeva una parte del
corpo e della sanità mentale, diventando sempre più meccanica e
assetata di vendetta. Quando abbiamo visto per l’ultima volta le
due sorellastre assassine interstellari, avevano appena sconfitto
il padre di Star-Lord, Ego, accanto ai Guardiani della Galassia, ma
Nebula ha rifiutato l’offerta di Gamora di diventare un Guardiano,
e ha scelto di continuare la sua ricerca di vendetta contro Thanos.
Ora, anni dopo (Guardians Vol. 2 era ambientato solo pochi mesi
dopo il Vol. 1), tutti i loro percorsi sono destinati a incrociarsi
sulla Terra, dove si troverà loro “padre”.
Drax è un altro membro dei Guardiani
che ha un conto in sospeso con Thanos. Il distruttore dalla pelle
grigia vuole la sua vendetta perché il Titano Pazzo gli ha
sterminato la famiglia, e il suo desiderio di vendicarsi si
moltiplicherà quando saprà dove si trova Thanos. Questi due
elementi si uniscono al fatto che Star Lord è effettivamente in
grado di tenere in mano le Gemme, cosa che forse è possibile
soltanto a Thor e sicuramente a Visione, nella schiera dei buoni.
Riuscirà Thanos a scappare da questi problemi “familiari”?
Quale sarà la sorte degli
Asgardiani?
Il futuro di Asgard è
appeso a un filo. Odino diceva che Asgard esiste nella sua gente e
non in un luogo, così Thor, prendendo alla lettera le parole del
padre, permette a Surtur di scatenare il Ragnarok, la distruzione
del mondo, mettendo in salvo il cuore di Asgard: i suoi abitanti.
Tuttavia, nella scena post-credits di Thor:
Ragnarok vediamo che la nave che porta in salvo i profughi
asgardiani incrocia la Sanctuary 2, la nave di Thanos. Sappiamo che
probabilmente Thanos ha intercettato la nave perché a bordo c’è il
Tesseract, la Gemma dello Spazio, che Loki ha
trafugato della cripta di Odino.
Speriamo che il film fornisca anche
alcune risposte per quella che sarà la sorte degli abitanti di
Asgard: il trailer però ci ha già raccontato che Thor sarà separato
dal suo popolo per incrociarsi con i Guardiani. Sappiamo che Bruce
Banner, che era sulla nave, arriva in qualche modo sulla
Terra.Quello che non sappiamo è in che modo Valchiria e Loki
rientreranno nel film e cosa accade a Heimdall, Korg, Miek, che
invece non appariranno.
La possibile redenzione di Loki è
stato un tema costante per tutto il MCU. Le parole di Thor al suo
fratello adottivo in Ragnarok: “Sarai sempre il Dio
dell’Inganno, Loki, ma potresti essere molto di più” preparano
il terreno al Dio imbroglione per fare finalmente qualcosa di
veramente eroico in Avengers: Infinity War – anche
se il tentativo di redenzione può avere come prezzo la sua
vita.
Il film arriverà nelle nostre sale a
partire dal 22 Marzo.
Foxtrot è la danza
di un uomo con il suo destino, è una parabola filosofica che
analizza il concetto misterioso di fato attraverso la storia di un
padre e di un figlio, fisicamente lontani ma che nonostante la
distanza riusciranno a cambiare l’uno il destino dell’altro. Tre
atti, come in una tragedia greca, per mettere in discussione un
intero mondo, le sue convinzioni, i suoi sensi di colpa
atavici.
Venezia
74: Foxtrotrecensione del film di
Samuel Maoz
Diretto da Samuel
Maoz, il film vede protagonisti Lior
Ashkenazi, Sarah Adler e Yonatan
Shiray.
La nuova commedia di
Alessandro Genovesi – già regista de Il
peggior Natale della mia vita, Ma che bella
sorpresa – mette al centro il tema delle unioni civili e
porta sullo schermo Puoi baciare lo
sposo, liberamente ispirata alla commedia teatrale
My big gay Italian wedding di Anthony J.
Wilkinson. Il filmappare concepito
essenzialmente per coloro che faticano ad accettare l’omosessualità
e le altre identità di genere e il fatto che esse semplicemente
rientrino in un concetto di normalità allargato e inclusivo, in cui
la natura di ciascuno è libera di esprimersi.
Antonio (Cristiano
Caccamo) e Paolo (Salvatore Esposito)
sono una coppia di ragazzi che vivono e lavorano a Berlino e stanno
per sposarsi. Ai suoi genitori, Anna (Monica
Guerritore) e Roberto (Diego
Abatantuono), Antonio non ha mai detto di essere
omosessuale, ma ora non può più rimandare. Dunque decide di partire
per l’Italia per presentare loro il suo compagno e comunicare la
notizia del matrimonio. La coppia parte per Civita di Bagnoregio,
dove il padre di Antonio è sindaco, noto per le sue idee
progressiste. Si uniscono ai due la loro esuberante amica Benedetta
(Diana Del Bufalo) e il nuovo coinquilino,
l’ansioso Donato (Dino Abbrescia). La notizia
dell’unione civile spiazza entrambi i genitori di Antonio ma,
mentre Anna è più pronta ad accettare, Roberto non sembra affatto
intenzionato a celebrare le nozze del figlio.
La commedia, dai toni leggeri e
garbati, sebbene diverta in alcuni passaggi, soprattutto grazie a
personaggi come quello di Donato – Dino Abbrescia trova un
equilibrio non facile, dandogli autentica naturalezza senza
rinunciare alla comicità – ed abbia qualche accento brillante e
azzeccato, è per il resto piuttosto piatta, sia a causa di un
intreccio prevedibile, che conduce verso un finale scontato, sia
perché risente del suo stesso garbo.
Genovesi e
Giovanni Bognetti nel curare la sceneggiatura
cercano di dare realismo e umanità ai personaggi, riuscendo nello
sforzo apprezzabile di non sfociare nella macchietta. Il problema
semmai è l’opposto: l’eccessiva preoccupazione di urtare la
sensibilità di quella parte di pubblico che non ha ancora
metabolizzato le tematiche trattate. Anziché puntare a conquistarlo
con le emozioni attraverso le figure dei due ragazzi, suscitando
adesione alla loro vicenda, Puoi Baciare lo sposo
finisce per sacrificare proprio loro. Più che personaggi
consistenti e vividi, essi paiono simboli dell’amore puro, della
bontà d’animo, della mitezza, risultando scialbi – un’occasione non
sfruttata a pieno per Caccamo ed Esposito, qui lontano dai panni di
Genny Savastano che lo hanno reso famoso. Non mancano didascalismo
e retorica. Basti pensare all’insistenza della macchina da presa su
alcuni elementi: il crocifisso che cade su Roberto; Antonio nei
panni di Cristo flagellato durante la Via Crucis; il discorso di
frate Francesco (Antonio Catania) in chiesa. Di
fronte al padre, che non accetta la sua natura, Antonio non ha
reazioni significative, nessun aperto contrasto o sussulto
d’orgoglio, come invece ci si aspetterebbe. Lui e Paolo appaiono
timidi, il loro amore è delicato e pudico: solo qualche bacio,
privo di accenti passionali. Non basta qualche momento più
realistico a cancellare una sensazione di scarsa naturalezza.
C’è invece indulgenza verso Roberto:
alcune dichiarazioni indifendibili del sindaco, alcuni gesti
inaccettabili sono passeggeri, sembra dire il regista. Tutto è
compensato dall’evoluzione positiva del personaggio, oltre che
dalla presenza di Anna, che invece comprende il figlio e accetta
quasi subito. Puoi Baciare lo sposo, preso
dall’equilibrismo, attento a non far sentire nessuno troppo
scomodo, perde buona parte dell’autenticità, mentre chi guarda
dubita che questo sia davvero un modo efficace di veicolare i temi
delle unioni civili, della parità di diritti e della libertà
sessuale.
Quante volte negli ultimi dieci anni
vi è capitato di vedere gli stessi attori in due
diversi blockbuster di successo? E per blockbuster ovviamente si
intende un cinecomic (Marvel o
DC che sia) o un film del franchise di
Star
Wars, tra i maggiori incassi al botteghino di tutto il
mondo.
Da Oscar Isaac a
Samuel L. Jackson, molte stelle di Hollywood si
sono prestate ad entrambi gli universi riuscendo comunque ad essere
amati da diversi fandom.
Ecco allora i 15 attori
che sono apparsi sia in Star Wars che in un film di
supereroi (DC o Marvel) riuniti da ScreenRant:
Natalie Portman
Natalie
Portman aveva già interpretato la coraggiosa Padme
Amidala in Episodio I, II e III (la
seconda trilogia di Guerre Stellari uscita al cinema nei primi anni
duemila) quando i Marvel Studios la scelsero per vestire i panni
della dottoressa Jane Foster in
Thor. Quest’ultima dimenticata in fretta da molti
fan…
Oscar Isaac
Il fiero pilota che “sa
guidare tutto” Poe Dameron è stato interpretato nella nuova
trilogia di Star Wars (Da Il Risveglio della
Forza a Gli Ultimi
Jedi) da Oscar Isaac, lo stesso
attore che presta fattezze e voce al temibile villain di X-Men:
Apocalisse.
Paul Bettany
Visione per il MCU, Paul Bettany
sarà presto sul grande schermo con Solo: A Star Wars Story
(secondo spin-off del franchise in arrivo a maggio nelle sale). Nel
film l’attore interpreterà il boss del crimine Dryden Vos.
Temuera Morrison
Jango Fett in
Episodio II: L’Attacco dei cloni, Temuera
Morrison è poi apparso nei panni di Ungaran Abin Sur
in Lanterna Verde, dimenticabile cinecomic DC con
Ryan Renolds uscito nel 2011.
Riz
Ahmed
Riz Ahmed è
un attore piuttosto attivo ad Hollywood negli ultimi cinque anni,
ed è stato protagonista di diversi film di successo tra cui
Rogue One: A Star Wars
Story e sarà presto nello spin-off
Venom al fianco di Tom Hardy.
Andy Serkis
L’uomo della motion capture
Andy Serkis ha adattato le sue migliori capacità
per interpretare il leader supremo Snoke nella nuova trilogia di
Star Wars. Tuttavia quest’anno ha anche svestito i
panni digitali e indossato quelli umani di Ulysses Klaue nel
cinecomic Black
Panther.
Benicio Del Toro
Benicio Del
Toro non è nuovo al mondo dei blockbuster: di recente
l’abbiamo visto in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi nei panni di DJ e qualche anno prima in
Guardiani della Galassia in
quelli del Collezionista.
Mads Mikkelsen
Ruoli opposti per
Mads Mikkelsen nel franchise di Star
Wars e nel MCU: padre magnanimo in Rogue One e
antagonista di Doctor Strange,
l’attore ha dimostrato di sapersi destreggiare tra le pieghe
dell’animo umano con grande scioltezza.
Felicity Jones
Felicity
Jones è brevemente apparsa in The Amazing Spider-Man 2 di
Marc Webb nei panni di Felicia Hardy (nei fumetti
è l’alter ego di Black Cat) prima di essere scelta per interpretare
Jyn Erso in Rogue One.
Forest Whitaker
Forest
Whitaker ama i ruoli da leader carismatici, come
dimostrato interpretando Saw Gerrera in
Rogue One e il mentore
di T’Challa, Zuri, in Black
Panther.
Billy Dee Williams
Come dimenticare il mitico
Billy Dee Williams nei panni di Lando
Calrissian, ex nemico e poi fido collaboratore di Han Solo
nella vecchia trilogia di Star Wars? Tuttavia
l’attore è apparso anche nei panni di Harvey
Dent nel Batman del 1989.
Mark Hamill
Mark Hamill
è per lo più noto al grande pubblico per il ruolo di Luke
Skywalker nel franchise di Star Wars,
eppure i fan DC lo porteranno sempre nel cuore visto che l’attore
ha doppiato Joker nella serie animata e nel film
d’animazione del 2016 The Killing Joke.
Samuel L. Jackson
Un altro innato leader
carismatico è Samuel L- Jackson, che nel franchise
di Star Wars ha prestato il volto
a Mace Windu, il cavaliere jedi con l’iconica
spada laser viola. Nel MCU invece è stato scelto
per interpretare (contro ogni pronostico) Nick
Fury (che nei fumetti non è nero).
Liam Neeson
Liam Neeson sembra essere
l’epiteto della saggezza sullo schermo, dal momento che ha
interpretato per ben due volte la figura del mentore e insegnante
sia in Star Wars (era lo jedi Qui Gon in
La Minaccia Fantasma) sia nel cinecomic
Batman Begins (era Ra’s al Ghul).
Lupita Nyong’o
La stella di Black PantherLupita Nyong’o ha prestato la sua voce e i
movimenti per dare vita ad uno dei personaggi più divertenti della
nuova trilogia di Star Wars: parliamo
di Maz Kanata, l’aliena di una specie
non-identificata millenaria e attiva nel campo del
contrabbando.
Marvel Legends ha diffuso
tre nuove action figure realizzate per Avengers: Infinty
War in cui sono raffigurati Vedova Nera, con il sorriso di
Scarlett Johansson, Cull
Obsidian, appartenente all’Ordine Nero, e Thor, con la sua nuova
arma, circondato da fulmini.
Sembra interessante notare come
Vedova Nera sia diventata nel tempo protagonista del merchandising
al pari degli altri personaggi, mentre all’inizio del
MCU, nel 2012, quando
arrivò al cinema The Avengers, era praticamente
impossibile trovare una sua action figure.
Avengers: Infinity War – la trama
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Avengers: Infinity
War, chi ha indossato il Guanto
dell’Infinito prima di Thanos?
Che sia un gioco, una presa in giro
o una competizione reale, Marvel e DC continuano a
“beccarsi” sia nel confronto al cinema, vinto al momento dalla Casa
delle Idee, che nei fumetti, dove la DC “ha calato la sua giocata
vincente”, per dirla in termini di gioco.
L’ultimo numero di Action Comics
della DC ha confermato che la Marvel fa parte del loro
multiverso. La lunga storia delle due case di fumetti è percorsa da
numerose citazioni reciproche e le ultime settimane sono state
testimoni di alcuni riferimenti sorprendenti, con Infinity
Countdown Prime #1 che ha suggerito che il
Captain Marvel della DC possa
esistere nel multiverso della Marvel. Questa settimana la DC ha
deciso di restituire il favore, in Action Comics n.
998.
L’arco attuale vede Superman
viaggiare nel tempo, cercando di capire se suo padre è
sopravvissuto alla distruzione di Krypton. Il suo tentativo di
investigare ha causato gravi danni al flusso temporale; questo è
stato riparato solo grazie all’intervento di Booster Gold. I due
hanno dimostrato di essere una squadra formidabile. Nell’albo in
questione, Booster e Superman scappano nella macchina del tempo, e
Booster si riferisce scherzosamente ai suoi Skeet AI chiamandoli
“Alfred”. Inutile dire che Skeets obietta per essere stato chiamato
come il maggiordomo di Batman, e Booster risponde:
“Non è che posso chiamarti
Jarvis. Tutta un’altra cronologia”.
È un gioco di parole tremendamente
efficace. Nei fumetti, Jarvis è il maggiordomo dei
Vendicatori (essenzialmente la versione Marvel di Alfred).
Nei film, ovviamente, Jarvis è in realtà l’Intelligenza Artificiale
personale di Tony Stark che poi confluisce in
Visione. Quindi lo scherzo funziona su due livelli diversi. È anche
un divertente suggerimento che gli eroi della Marvel esistano da qualche
parte nel multiverso dei fumetti di DC.
Non si tratta della prima volta che
i due universi fanno riferimenti reciproci, e in passato si sono
addirittura incrociati, ma questa frequenza e la massiccia presenza
dei personaggi al cinema potrebbe far ipotizzare a breve un
incontro trai personaggi DC e Marvel sul grande schermo. Che ne
pensate?
Roxane
Gay, autrice del bestseller Difficult Women,
Hunger, Bad Feminist, ha espresso
il suo parere su Twitter in merito alla questione riguardante un
eventuale scontro tutto al femminile tra Wonder Woman e
Okoye, le due forti eroine provenienti dagli
universi DC e Marvel.
Il sondaggio “Chi vincerebbe tra Diana e
Okoye” era stato lanciato nei giorni scorsi da alcuni fan,
e questa è stata la risposta della scrittrice:
“Wonder Woman e Okoye non combatterebbero. Anzi,
condividerebbero informazioni, collaborando e rispettandosi
reciprocamente.“
La Gay ha poi
continuato: “E tanto per essere chiari: non combatterebbero non
perché siano donne, queste sono solo sciocchezze, ma perché sono
intelligenti e non sceglierebbero la violenza a meno che non fosse
necessario.“
Mentre la Wonder Woman
cinematografica è stata introdotta due anni fa sul grande schermo
in Batman v Superman: Dawn of
Justice (interpretata da Gal Gadot),
il generale della Dora Milaje Okoye ha esordito
nel cinecomic Black Panther,
grande successo al botteghino americano.
Danai Gurira,
l’attrice che nel film di Ryan Coogler veste i
panni di Okoye, aveva così descritto il suo personaggio:
“Lei è una wakandiana
estremamente fiera. Molto fiera della sua gente e del suo paese,
della sua eredità, è una tradizionalista, è radicata nella sua
natura, in quello che deve essere fatto, e in come fanno le cose le
persone che vivono a Wakanda. Come sono state fatte queste cose e
come vanno preservate. Essere il capo del Dora Milaje e perdere un
sovrano in una situazione di mancata sicurezza non è una cosa che
si sposa bene con quello che lei sente. Il desiderio che ciò non
accada più è qualcosa di intrinsecamente radicato in quello che
è.”
Il progetto di
Batgirlsubirà un rallentamento a causa
dell’abbandono di Joss Whedon. Il regista dei
primi due Avengers, passato alla DC
Films con la sostituzione di Zack Snyder
al timone di Justice League, doveva essere
sceneggiatore e regista dell’esordio al cinema (modernamente
inteso) di Barbara Gordon, tuttavia di recente
ha annunciato lui stesso di aver
abbandonato il progetto.
Adesso, mentre la Warner
Bros è alla ricerca di un regista, più probabilmente una
regista, che sostituirà Whedon, parte il toto-casting, e tra le
tante proposte compare anche Janelle Monáe,
giovane protagonista de Il Diritto di
Contare, e apparentemente una scelta azzardata per
Batgirl.
Ecco una fanart che la raffigura nei panni dell’eroina:
Janelle
Monáe è un’attrice giovane e carismatica, potrebbe
interpretare Barbara/Batgirl?
Thor: Ragnarok,
terzo capitolo dedicato al dio del Tuono all’interno dell’Universo
Cinematografico Marvel, ha elettrizzato il pubblico
e la critica incassando più di 845 milioni di dollari al botteghino
globale. Ora, questa coloratissima avventura cosmica piena di
azione, umorismo, momenti drammatici e scene spettacolari arriverà
nei migliori negozi in Blu-Ray 3D,
Blu-Ray e DVD dal 7
marzo insieme a un prezioso cofanetto che
racchiude tutte e tre le avventure del supereroe con il
martello.
Gli esclusivi e inediti contenuti
speciali nelle versioni in alta definizione comprendono scene
eliminate; esilaranti papere sul set; un cortometraggio esclusivo
intitolato Team Darryl, terzo capitolo del documentario fittizio
Team Thor, incentrato su un nuovo ed eccentrico coinquilino; un
contenuto dedicato all’evoluzione degli eroi dell’Universo
Cinematografico Marvel che giungerà al culmine in
Avengers: Infinity War. Oltre
a numerosi dietro le quinte che esplorano la visione unica del
regista Taika Waititi, le inarrestabili donne del
film, il carismatico Korg, il tirannico Gran Maestro, dittatore di
Sakaar, e i fumetti Marvel che hanno dato origine al
film; un commento audio di Waititi; e molto altro.
Arriva il 1° Marzo al cinema
Red
Sparrow, il nuovo film diretto da Francis
Lawrence son protagonista Jennifer
Lawrence nei panni di una spia. Nel film anche
Joel Edgerton. Di seguito tre interviste ai
protagonisti del film:
La sceneggiatura è firmata da
Justin Haythe che ha rimaneggiato uno script
precedentemente realizzato di Eric Warren
Singer. Il libro è ambientato in Russia ai nostri
giorni, dove una giovane donna, che fa parte della sezione
burocratica dei servizi segreti, che si sposta nella sezione
operativa e diventa un passero (Sparrow del titolo), un’infiltrata
nella CIA.
Red Sparrow,
recensione del film
con Jennifer Lawrence
Completano il cast di Red
Sparrow, oltre a Jennifer Lawrence, Joel
Edgerton, Jeremy Irons, Matthias Schoenaerts, Sergei
Polunin.
L’ironia sui baffi di Henry
Cavill eliminati in post-produzione da Justice League
sembra non avere fine, e sembra che stavolta a riderci su sia
nientemeno che Zack Snyder.
Il regista ha infatti pubblicato sui
suoi canali social una foto dove mette in mostra la folta barba
aggiungendo la didascalia: “Credo di dover rasare questa
cosa“.
Da allora sono iniziati ad arrivare
i messaggi dei fan che consigliavano a Snyder di far rimuovere i
suoi baffi con un po’ di sana CGI (proprio come accaduto al volto
di Cavill per il film).
Vi ricordiamo
cheJustice League, sarà disponibile
dal 21 Marzo nei
formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra
HD, distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di
Batman, Henry Cavill come
Superman, Gal Gadot nel ruolo
dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra
Miller come The
Flash, Jason Momoa nei panni di
Aquaman e Ray Fisher come
Cyborg.
Secondo quanto si deduce dagli
avvenimenti raccontati nel fumetto preludio
di Avengers: Infinity War,
sembra che Doctor Strange possa interpretare un
ruolo molto importante nella battaglia contro Thanos, in virtù
della sua conoscenza delle Gemme
dell’Infinito.
Non solo è tremendamente potente di
per sé, ma lo Stregone Supremo esercita anche il potere della
Pietra del Tempo. Ha usato la Gemma quando ha combattuto contro
Dormammu, e senza dubbio ha continuato a leggere
dal Libro di Cagliostro, imparandone altri segreti. Ma, secondo il
fumetto preludio ufficiale a
Avengers: Infinity War, c’è un’altra ragione per
cui Strange avrà un ruolo cruciale nel film.
Sono pochi gli eroi che sono entrati
in contatto con le Gemme e ne hanno capito la natura. Star Lord ne
ha addirittura tenuta una in mano, quella del Potere, mentre Thor
ne ha intuito la natura riferendo l’informazione a Iron Man e
Cap.
Il fumetto Preludio suggerisce che i
Maestri delle Arti Mistiche sanno tutto delle Gemme
dell’Infinito. Wong offre a Strange una specie di
riassunto sugli eventi cosmici, rivelando che Agamotto – il primo
Stregone Supremo – scelse di usare la Pietra del Tempo per
difendere la nostra realtà (cosa che Stephen già sapeva nel suo
film). Le altre Gemme dell’infinito, tuttavia, erano nascoste.
Sorprendentemente, Wong sembra anche sapere che la Pietra del
Potere era nascosta su Morag, ma non sa che è stata recuperata da
Peter Quill.
Consapevoli della minaccia delle
Gemme dell’infinito, i Maestri hanno osservato con preoccupazione
gli eventi recenti. Sanno che il Teschio Rosso si
è impadronito del Tesseract nel 1942. Sanno persino
S.H.I.E.L.D. recuperò il Tesseract e tentò di
utilizzarlo. Sanno che Loki ha usato il Tesseract
per portare i Chitauri sulla Terra, e che il suo
scettro conteneva la Pietra della Mente. Wong sa
che la Gemma della Mente è stata usata per dare poteri a
Quicksilver e Scarlet Witch, e
che ora è parte di Visione. Nel frattempo, i Maestri sanno che
Malekith ha usato la Gemma della Realtà in
Thor: The Dark World. Ciò è
particolarmente impressionante, dato che solo una piccola parte
dell’azione del film ha avuto luogo sulla Terra.
I Maestri delle Arti Mistiche hanno
giurato di proteggere il nostro mondo. Hanno chiaramente fatto bene
il loro lavoro, guardando con attenzione mentre vedevano che
le Gemme dell’infinito venivano portate allo scoperto. Ora,
grazie al racconto di Wong, il dottor Strange conosce la minaccia
che la Terra deve affrontare.
Tutto questo ha messo il
Dottor Strange in condizione di essere uno dei top
player degli avvenimenti di Avengers: Infinity
War. Il trailer ha suggerito che gli eroi sono in qualche
modo divisi per la maggior parte del film; i Vendicatori si
radunano sulla Terra e i Guardiani lavorano con Thor nello spazio.
In entrambe le squadre, tuttavia, c’è almeno un componente che sa
cosa sta accandendo con le Gemme dell’infinito. Thor può dirlo ai
Guardiani; Strange può aggiornare i Vendicatori.
Ironia della sorte, però, il dottor
Strange potrebbe essere il personaggio più significativo persino
rispetto al Dio del Tuono. A differenza di Thor, Strange ha avuto
il tempo di padroneggiare una Gemma dell’infinito. Aveva letto solo
poche pagine del Libro di Cagliostro quando aveva usato la Gemma
del Tempo contro Dormammu; adesso ha avuto tempo e modo di studiare
e imparare a usare meglio l’Occhio di Agamotto. Il trailer
chiarisce che nessun Avenger può sconfiggere Thanos quando ha in
mano le Gemme dell’infinito. Ma non è sicuro che il Titano Pazzo le
acquisterà tutte. Se gli Avengers conservano anche una singola
Gemma, la conoscenza di Strange potrebbe rivelarsi
incommensurabilmente preziosa.
Il dottor Strange sa che le Gemme
dell’infinito sono state messe in gioco. Ha anche avuto il tempo
per studiare i testi arcani che parlano delle Gemme. Questo implica
che Stephen Strange potrebbe davvero essere il
Vendicatore più importante per la squadra, una guida, per tutti i
suoi compagni eroi, contro Thanos.
Avengers: Infinity War – la trama
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Avengers: Infinity
War, chi ha indossato il Guanto
dell’Infinito prima di Thanos?
Secondo alcune fonti vicine agli
studios, la produzione sarebbe in cerca di tre attori (una donna,
un uomo bianco e uno di colore) per il film che rilancerà sullo
schermo le avventure degli agenti speciali interpretati in passato
da Will Smith e Tommy Lee
Jones.
Il nuovo Man in
Black arriverà nelle sale il 14 giugno
2019, andandosi a scontrare al botteghino
con Gambit della 21st Century Fox.
Sky e Netflix annunciano una nuova grande
partnership per raggruppare l’intero servizio Netflix all’interno
di un nuovo pacchetto di abbonamento Sky TV. Questa partnership, la
prima al mondo nel suo genere, offrirà a milioni di clienti Sky
accesso diretto a Netflix attraverso la piattaforma Sky
Q.
Sky renderà disponibile la vastità
dell’offerta Netflix ai clienti nuovi ed esistenti creando un
pacchetto TV di intrattenimento ad hoc, che per la prima volta
raggrupperà sotto lo stesso tetto i contenuti Sky e Netflix. Il
servizio di Netflix include centinaia di ore di contenuti Ultra HD
che andranno ad aggiungersi alla ricca programmazione Ultra HD di
Sky.
Grazie all’App
Netflix integrata in Sky Q e alla
programmazione di Netflix promossa insieme ai contenuti Sky, i
clienti potranno vedere la migliore offerta di intrattenimento,
oltre alla TV in chiaro, il tutto sulla piattaforma Sky. Allo
stesso tempo, i clienti potranno apprezzare la semplicità di
un’interfaccia utente integrata e facile da usare.
Nell’ambito di questo nuovo accordo
i clienti Sky potranno avere accesso diretto ai contenuti Netflix
all’interno del menu Sky Q, e trovare facilmente i propri programmi
Netflix preferiti avvalendosi delle funzioni di ricerca e comando
vocale di Sky Q. Agli attuali clienti Netflix verrà offerta inoltre
la possibilità di migrare il proprio account nel nuovo pacchetto
Sky TV, o accedere all’app Netflix utilizzando i dettagli
dell’account esistente, godendo così di una maggiore praticità di
fruizione del servizio Netflix.
Questo accordo offrirà ai clienti
una gamma di contenuti ancora più ampia e migliore, aggiungendo
quindi più valore all’abbonamento Sky.
Andrea Zappia, AD
Sky Italia, ha commentato: “Siamo di fronte a una tappa
rivoluzionaria nel nostro percorso di innovazione tecnologica e
culturale, che oggi può accelerare grazie agli investimenti ed alle
sinergie sviluppate a livello di Gruppo. Appena tre mesi fa, con il
lancio di Sky Q anche in Italia, abbiamo presentato un modo nuovo
di vivere la tv. Oggi, grazie ad un accordo senza precedenti, Sky Q
diventa la piattaforma dove è possibile trovare tutti i migliori
contenuti di intrattenimento al mondo, accessibili con un solo
click. Siamo felici che Netflix abbia scelto Sky come partner
europeo e che la loro popolare offerta di titoli sarà così
disponibile accanto ai contenuti Sky. Una conferma dell’impegno
costante di Sky ad offrire la migliore esperienza televisiva
possibile ai suoi clienti”.
Jeremy Darroch, CEO
del Gruppo Sky, ha commentato: “Le nuove interessanti
funzionalità in arrivo su Sky Q consentiranno ai clienti Sky di
avere maggior accesso al miglior intrattenimento offerto sulla
migliore piattaforma di prodotto. Riunendo i contenuti Sky e
Netflix sotto lo stesso tetto, al fianco dei programmi targati HBO,
Showtime, Fox e Disney, stiamo rendendo l’esperienza di
intrattenimento ancora più semplice e immediata per i nostri
clienti. I nostri recenti annunci dimostrano la nostra volontà di
estendere la nostra leadership come fornitori della migliore
esperienza di visione ed esperienza utente in Europa”.
Reed Hastings, AD
di Netflix: “Siamo lieti di collaborare con Sky per riunire
sotto lo stesso tetto il meglio delle ultime tecnologie e dello
storytelling. Grazie a questa nuova partnership e allo
straordinario catalogo di contenuti originali Netflix da tutto il
mondo, i clienti Sky potranno avere accesso diretto e godersi il
meglio dell’intrattenimento su una sola piattaforma”.
Grazie a questa nuova partnership,
il prossimo anno assisteremo al lancio di Netflix, insieme al nuovo
pacchetto Sky TV, sulla piattaforma Sky Q nel Regno Unito e in
Irlanda e in seguito in Italia, Germania e Austria.
L’accordo con Netflix si estende
anche ai servizi streaming di Sky senza abbonamento. Nel Regno
Unito e in Irlanda, Sky lancerà Netflix come app standalone sulla
famiglia dei dispositivi streaming di NOW TV, incluso lo Smart
Stick NOW TV lanciato di recente. A seguire anche Sky Ticket in
Germania e Austria, e NOW TV in Italia, lanceranno un’app sui loro
dispositivi.
Il paragone in realtà aveva radici
più profonde, ovvero alla passione dichiarata dell’attore per le
anime, i manga e la cultura nerd in generale.
Da allora sembra essere iniziata su
Twitter una vera e propria campagna per sostenere Michael B. Jordan
come nuovo Vegeta in un possibile live action su Dragon
Ball, anche in base alle diverse analogie tra
Killmonger e il personaggio del manga
di Akira Toriyama.
Riuscirà questa petizione ad avere
successo? Staremo a vedere. Voi che pensate?
Vi ricordiamo che l’attore è nelle
sale con Black Panther. Il film è stato
diretto da Ryan Coogler e vede nel cast Chadwick
Boseman, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin
Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Di seguito la sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
La Warner Bros. potrebbe aver
trovato il suo villain perfetto per Wonder Woman 2: secondo quanto
riportato da Deadline infatti,
Kristen Wiig sarebbe entrata ufficialmente in
trattative per interpretare Cheetah nel sequel di
Wonder Woman
che sarà diretto da Patty Jenkins.
L’attrice era in cima alla lista
delle candidate scelte dalla regista, dopo che nei giorni scorsi
era spuntato quello di Emma Stone. Ovviamente si
attende nei prossimi giorni una conferma da parte della produzione,
ma nel frattempo un fan ha provato ad immaginare la
Wiig nei panni di Cheetah nell’artwork che vedete qui
sotto:
Che ne pensate? Come vedreste la
Wiig nei panni del nuovo villain?
Vi ricordiamo che il film che vedrà
ancora come protagonista Gal Gadot e
sarà ambientato durante la Guerra Fredda. La sceneggiatura è
stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Wonder Woman
2 arriverà al cinema il 1 novembre
2019.
Si intitolerà Once
Upon A Time in Hollywood il nuovo e attesissimo film di
Quentin Tarantino, nel cui cast sono stati
confermati i due protagonisti Leonardo DiCaprio e
Brad Pitt. Entrambi gli attori avevano già
collaborato con il regista rispettivamente in Django
Unchained e Bastardi Senza Gloria.
Oltre al titolo ufficiale
è stata rivelata dallo stesso Tarantino la sinossi del film,
collegata come annunciato mesi fa all’assassinio di Sharon
Tate:
La storia
si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e il
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Restano da confermare le presenze (o
meno) di Tom Cruise, Margot
Robbie e Al Pacino (per il quale
Tarantino avrebbe già scritto una parte), mentre sappiamo che la
pellicola non verrà prodotta, come le altre del regista, dalla
Weinstein Company a seguito dei recenti scandali
sessuali riguardanti Harvey Weinstein.
L’uscita nelle sale di
Once Upon a Time In Hollywood è fissata al
9 agosto 2019.
A poche settimane dal rilascio del
primo teaser ufficiale, arriva
online un nuovo trailer internazionale di
Solo: A Star Wars Story,
secondo spin-off del franchise di Guerre Stellari in uscita nelle
sale il prossimo maggio.
Insieme al trailer è stato
rilasciato anche il poster, che potete vedere di
seguito, con protagonisti Han Solo e il fido
compagno Chewbacca.
Vi ricordiamo che Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio
che fu di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018, con
la regia diRon
Howard e la sceneggiatura di Lawrence
Kasdan e di suo figlio Jon
Kasdan.
2 gran figli di…
sancisce l’esordio alla regia di Lawrence Sher,
attivo fino ad ora per lo più come direttore della fotografia. Nel
film in questione, i gemelli Peter (Ed Helms) e
Kyle (Owen
Wilson), molto diversi fra loro caratterialmente,
scoprono durante le nozze della madre Helen (Glenn
Close), che loro padre non è morto come pensavano.
Così, mettendo temporaneamente da parte le incompatibilità, si
mettono insieme in viaggio alla sua ricerca.
Nonostante si presenti come una
commedia dai toni leggeri, che si mette sulla scia di quelle
dell’ultimo decennio, il film risulta debole sia a livello di
scrittura che di messa in scena. Il tema del viaggio, come
espediente di aggregazione di una famiglia non molto unita, è cosa
già vista e sentita. Il problema però non sta tanto nella
riproposizione della stessa tematica, quanto piuttosto nella forma
semplicistica e priva di personalità con cui si è scelto di
rappresentarla. Le battute, perlopiù sesso-centriche, arrivano
anche per questo allo spettatore prive di mordente. In alcuni casi
si sorride, ma non quanto si storce il naso.
Il viaggio che i due compiono, con
tutte le tappe che ne conseguono, non restituisce un’idea di
progressione e di netta evoluzione dei personaggi. Più che un salto
da uno stato all’altro, con periodi intervallati da giorni, sembra
che Peter e Kyle facciano in qualche ora il giro del quartiere, con
le diverse soste che somigliano l’una all’altra. Forse ad impedire
il totale sfacelo del film, ci pensano i due protagonisti,
Ed Helms (con cui il regista aveva già lavorato in
Una notte da leoni) e Owen Wilson, ormai ricchi di esperienza alle
spalle e in grado di risollevare, seppur in minima parte, una
sceneggiatura poco brillante. inoltre, a rafforzare il concetto di
inconsistenza, giocano il loro ruolo anche i banali punti di svolta
della narrazione, che restituiscono una sensazione di scarsa
credibilità.
Di fronte alla presentazione di
tutta una serie diversa e stereotipata di esemplari maschili, i due
protagonisti si approcciano e reagiscono sempre allo stesso modo,
determinando una frammentazione in sketch che uccide il senso di
unità e progressione.
Disney
IT ha condiviso il primo teaser trailer ufficiale di Ralph
Spacca Internet, il sequel di Ralph
Spaccatutto. Dopo il successo del lungometraggio
d’animazione Disney del 2012, l’improbabile e amato eroe torna sul
grande schermo con Ralph
Spaccatutto 2 e questa volta le sue avventure lo
condurranno nel mondo di Internet.
Prossimamente nelle sale italiane,
Ralph
Spacca Internet è diretto da Rich
Moore (Zootropolis, Ralph Spaccatutto) e
Phil Johnston (co-sceneggiatore di
Zootropolis e di Ralph
Spaccatutto) e prodotto da Clark Spencer
(Zootropolis, Ralph Spaccatutto, Bolt – Un Eroe A Quattro
Zampe).
Nel film Disney Ralph
Spacca Internet: Ralph Spaccatutto 2 il pubblico lascerà
la sala giochi di Litwak per avventurarsi nel grande, inesplorato
ed elettrizzante mondo di Internet, che potrebbe anche non
resistere al tocco non proprio leggero di Ralph. Insieme alla sua
compagna di avventure Vanellope von Schweetz, Ralph dovrà rischiare
tutto viaggiando per il World Wide Web alla ricerca di un pezzo di
ricambio necessario a salvare “Sugar Rush”, il videogioco
di Vanellope. Finiti in una situazione fuori dalla loro portata,
Ralph e Vanellope dovranno fare affidamento sui cittadini di
Internet che li aiuteranno a navigare in rete nella giusta
direzione.
“Dal primo momento in cui
abbiamo iniziato a lavorare a Ralph Spaccatutto ci siamo resi conto
che quei personaggi avrebbero potuto offrire innumerevoli
opportunità narrative”, spiega Rich Moore, che ha iniziato a
progettare il sequel subito dopo aver terminato il primo
Ralph Spaccatutto. “Questa volta Ralph
‘spaccherà’ il mondo del Web… come solo lui sa fare”.
“Sarei felice di farlo, sia come
buon vicino che come disoccupato”, aveva scritto nelle scorse
ore l’attore. Gunn, di tutta risposta, si è mostrato entusiasta
all’idea.
Ma nell’eventualità in cui la
faccenda dovesse realizzarsi, quale personaggio dell’universo
Marvel potrebbe interpretare Hamill
in Guardiani della Galassia
Vol.3? ScreenRant ha in mente quattro
alternative:
Un Antico dell’Universo
Alla fine
di Thor: The Dark World venivano
introdotti nel MCU gli Anziani dell’Universo nella
scena in cui il Dio del Tuono consegnava la Pietra della Realtà al
Collezionista. Ma è stato soltanto grazie al primo Guardiani della
Galassia che il personaggio di Benicio del
Toro è stato approfondito, anche se brevemente, dandoci
importanti dettagli sulle gemme dell’infinito. Successivamente, in
Guardiani della Galassia
Vol. 2, gli Anziani sono stati fusi con i Celestiali
per il MCU, combinando così i due gruppi
cosmici più famosi dei fumetti. Infine, Thor: Ragnarok
ha portato sullo schermo Jeff Goldblum nei panni
del Gran Maestro, togliendo la pelle blu e allineando il look a
quello del fratello, il Collezionista.
Ecco,
Hamill potrebbe essere benissimo uno degli Anziani per
James
Gunn. Dal 1978 tutti gli Anziani sono emersi nelle
storie, come l’Astronomo, il Contemplatore, il Commerciante e
l’Esploratore. La Marvel ha anche aggiunto di recente
l’originale Grandmaster, noto come Challenger, ai fumetti. I fan
vorrebbero Hamill
nei panni del Giardiniere, conosciuto anche come
Ord Zyonz (creato dallo stesso disegnatore di Rocket Raccoon per il
Marvel Team-Up #55 del 1977).
Come suggerito dal nome, il personaggio si prende cura di un
giardino lunare e ha posseduto più gemme dell’infinito in
passato.
Bug
Un altro
possibile ruolo da adattare sulle fattezze di Mark
Hamill è quello di un membro dei Guardiani della
Galassia originali. Per anni nei fumetti la squadra
non ha usato il nome del film, ed era all’epoca guidata da Vance
Astro. In realtà qualcosa del team originale è stato inserito da
Gunn in Guardiani della Galassia
Vol.2 e portato avanti dal personaggio
Yondu.
Sappiamo
già che Vance Astro non sarà in Guardiani della Galassia
Vol.3, tuttavia un buon candidato per Hamill (anche in
base ai nuovi riadattamenti operati dal regista sui personaggi dei
fumetti) potrebbe essere Bug. Creato da Mantlo,
Bug è apparso per la prima volta in Micronauts n.1 nel
1977, ed ora è proprietà di Hasbro. Cosa che
rappresenterebbe un problema di diritti per il MCU.
Firelord
Un altro
personaggio che Hamill potrebbe interpretare è
Firelord: Pyreus Kril ha
debuttato nel 1974 in Thor #225 di Gerry Conway e John
Buscema, e d è in grado di esercitare svariati poteri cosmici tra
cui forza, il volo e la manipolazione elettromagnetica. Firelord ha
inoltre combattuto al fianco dei Vendicatori e contro Galactus, si
è diplomato alla Nova Academy e ha trascorso del tempo insieme ai
futuri Guardiani della Galassia.
E
sebbene Hamill potrebbe non assomigliare completamente al Firelord
dei fumetti, non è difficile immaginare una ri-progettazione
dell’attore nei panni del leader in Guardiani della
Galassia Vol.3…
Pip The Troll
L’ultimo
candidato al ruolo è Pip the Troll: creato dal
“padre” di Thanos Jim Starlin, il personaggio è apparso per la
prima volta in Strange Tales #179 nel 1975. È meglio
conosciuto tuttavia per il suo ruolo chiave in The Infinity
Gauntlet, The Infinity War e The Infinity
Watch. Molti aspetti di queste storie saranno affrontati in
Avengers: Infinity War,
motivo per cui molti fan hanno
pensato ad un’apparizione di Peter Dinklage nei
panni di Pip…Da allora si attende ancora una
conferma.
In
realtà il franchise sui Guardiani sarebbe l’occasione perfetta per
presentare Pip ed esplorare alcune delle sue avventure cosmiche:
per questo motivo sarebbe altrettanto azzeccata la scelta di
Hamill, capace di passare velocemente dal registro comico al
drammatico.
Christine (Lady
Bird) McPherson è una studentessa di una scuola
cattolica di Sacramento che “vuole essere dov’è la cultura”.
Confinata nella cittadina californiana, la ragazza conduce una vita
normale, in conflitto costante con una madre “affettuosa e
inquietante”, circondata da un posto che non sente suo. Si tratta
della rappresentazione canonica del protagonista del teen movie
indie americano.
Eppure, dietro all’esordio alla
regia di Greta
Gerwig, che a piccoli passi si è fatto spazio trai
grandi titoli della stagione, tanto da concorrere da protagonista
durante la Notte degli Oscar 2018, si nasconde un’originalità
inaspettata, insolita per un tipo di prodotto così facilmente
catalogabile nel genere.
Lady Bird si pone
in continuità perfetta con il precedente lavoro di
co-sceneggiatrice della Gerwig (Frances Ha e
Mistress American) e si incastra nella terra di
mezzo tra una autobiografia appena accennata e un racconto di
formazione. Tuttavia, la sceneggiatrice e ora regista sceglie di
uscire dai canoni del teen movie, creando una protagonista
autodeterminata e autentica. All’inizio del film è lei stessa che
tiene a spiegare che Lady Bird è un nome che lei
stessa ha scelto per sé. La nostra eroina sa esattamente cosa vuole
e ostenta una diversità forzata, strumento per staccarsi dal
contesto in cui vive, un contesto “viziato” principalmente dalla
presenza della madre.
Lady Bird, a
metà tra autobiografia e racconto di formazione
Il film riesce nel piccolo miracolo
di raccontare senza sciocchi preamboli o siparietti melensi un
autentico rapporto madre/figlia in cui chiunque sia sopravvissuto
all’adolescenza si può rispecchiare. La furia, l’amore viscerale
mai esternato, la contrarietà: ogni elemento del rapporto di
Christine con sua madre è spiazzante e allo stesso tempo delicato.
Una dinamica attraverso la quale la Gerwig
sembra voler rassicurare ogni spettatrice e spettatore che “ci
siamo passati tutti”. Questo rapporto diventa cuore del
racconto: Lady Bird ama e odia la sua città, così
come ama e odia sua madre, scapperà presto da entrambe, per cercare
di raggiungere la sua indipendenza più che di realizzare un sogno,
soltanto per se stessa. Eppure, appena messo piede nella New York
delle opportunità, della cultura, si ricongiunge con quella vita da
cui voleva scappare, perché questo tipo di amore è così grande e
feroce che si può dire solo da una distanza di sicurezza.
Greta
Gerwig sembra aver superato brillantemente la sua
adolescenza creativa, scrive e dirige un film che nell’onestà e
nella semplicità trova le sue armi vincenti e si avvale di una
Saoirse Ronan che conferma il suo talento
giovane ma maturo, sostenuta da Laurie Metcalf, la
madre, e da un bel gruppo di comprimari. Si conferma, trai giovani
interpreti, Lucas Hedges che dopo Manchester By The Sea offre un’altra autentica
e commovente interpretazione.
Lady Bird è onesto
e semplice, un esempio di scrittura pulita e di personaggi vividi,
sembra quasi una lettera d’amore di Greta
Gerwig alla se stessa cresciuta a Sacramento, che
ha trovato la strada e ora è pronta per raccontare da sola le sue
storie.
Come già spiegato più volte da
James
Gunn, il piccolo Groot che in Guardiani della Galassia
rinasce da un ramoscello spezzato di Groot, che si era sacrificato
per salvare i suoi amici, è un’altra persona. Groot è morto.
Adesso, lo stesso regista conferma un altro piccolo (neanche tanto)
dettagli su Baby Groot che abbiamo visto
comicamente in azione nel Vol. 2: si tratta del
figlio di Groot.
Guardiani della Galassia
Vol. 2, James Gunn chiarisce: “Groot è morto”
Rispondendo a una fan su Twitter,
James Gunn ha detto quanto segue:
James Gunn tornerà
a scrivere e dirigere Guardiani della Galassia Vol.
3, e al suo fianco ci saranno anche i protagonisti del
film, presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie
storyline in Avengers 3 e 4.
Dei nove titoli candidati a Miglior
Film agli Oscar 2018, Scappa
– Get Out è quello che ha fatto guadagnare di più nel
corso della stagione cinematografica appena conclusasi.
L’acclamata pellicola, opera prima
del regista afroamericano Jordan Peele, ha infatti
totalizzato un incasso pari a 255 milioni registrato in America e
nel resto del mondo. Oltretutto, trattandosi di una produzione a
basso budget, il risultato appare ancora più sorprendente se
pensiamo che nella lista dei nominati ci sono anche i “blockbuster”
Dunkirk di Christopher
Nolan e La Forma dell’acqua di
Guillermo del Toro.
Per Get Out è l’ennesimo
dei record, dopo l’indice di positività raggiunto su Rotten
Tomatoes al momento dell’uscita nelle sale (sfiorato di un soffio
il 100%), e le quattro candidature agli Oscar (Film, Attore
Protagonista, Regista e Sceneggiatura Originale).
A metà tra un thriller avvincente
ed un racconto provocatorio, Scappa
– Get Out è stato scritto e diretto da Peele e
prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum, assieme a Sean McKittrick
(Donnie Darko, The Box), Edward H. Hamm Jr. (The Box, Bad Words) e
Peele.
Con un bellissimo montaggio che
associa le immagini di Captain America: The Winter
Soldier alla riconoscibilissima musica del franchise
di Mission Impossible, è stato realizzato una
specie di trailer alternativo in cui il film Marvel Studios diventa il prossimo
capitolo della saga spionistica di Ethan Hunt (Tom
Cruise).
La storia si lega alla fine di The
Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con
Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America:
il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda:
Captain America: The Winter Soldier.
Sono ufficialmente iniziate le
riprese di Gemini
Man, il nuovo film di Ang Lee che
vedrà protagonista Will Smith. Proprio l’attore
nelle ultime ore ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram
che annunciava il primo giorno di set per la produzione.
Il progetto
di Gemini
Man è più volte rimbalzato sulle scrivanie dei
produttori a Hollywood dal 1997, un periodo di tempo in cui si sono
alternati nomi come David Benioff e
Andrew Niccol per la stesura della sceneggiatura e
lo sviluppo dell’eventuale adattamento.
Ang Lee,
reduce da Billy Lynn – Un giorno da eroe, dirigerà
questo thriller fantascientifico ambientato nel futuro e scritto da
Stephen J. Rivele e Christopher Wilkinson, (Ali).
In Gemini
Man Will Smith saràHenry
Brogan, un assassino d’élite che viene improvvisamente
preso di mira e perseguitato da un misterioso giovane agente in
grado di predire ogni sua mossa.