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Thor Ragnarok: il trattamento SWEDED per il trailer

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Thor Ragnarok: il trattamento SWEDED per il trailer

Ecco una “nuova” versione del trailer di Thor Ragnarok, in cui il video ha subìto il trattamento SWEDED , ovvero è stato realizzato nello stesso stile utilizzato dai protagonisti del film di Michel Gondry, Be Kind Rewind

Ecco il video:

Thor Ragnarok – il trailer italiano

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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Venezia 74, giorni 1 e 2: fatti due calcoli

Venezia 74, giorni 1 e 2: fatti due calcoli

Bentrovati, sacchi di mucillaggine. Quest’estate ho fatto delle cose gravissime, tipo postare un paio di foto di me in costume sulla spiaggia e andare in fissa per Sarahah per ben tre giorni. Sono evidenti segni di scarsa professionalità ed egocentrismo, e quindi dovevo espiare.

Infatti, poco prima di partire, ed esattamente giovedì sera, dopo una giornata che se ve la dico non ce credete quindi faccio prima a riservarla per quando devo scrivere un racconto horror, ho avuto una violentissima colica renale, causata da due calcoli piccoli ma cattivi come l’Inferno, con conseguente visita al pronto soccorso e stop di due giorni che in realtà nemmeno mi è dispiaciuto, almeno i bagagli me li sono fatti con calma, una volta tanto.

Questo per dirvi che se improvvisamente durante una proiezione sentite qualcuno che guaisce non allarmatevi, non è un modo codificato prima di urlare ‘Allah Ackbar!’ prima di farvi saltare in aria, e nemmeno il Diavolo che possiede qualcuno come nel documentario di William Friedkin The Devil and Father Amorth, presentato oggi fuori concorso, sono io che ululo, chiamate solo l’ambulanza o almeno preparate un colpo letale così smetto di soffrire.

Ovviamente devo bere tantissimo – acqua, non Spritz, purtroppo. E a tal proposito vedete de non rompe er cazzo con i vostri ‘ma dai, un sorso non può farti male’ che già mi rode il culo abbastanza così – e la cosa più preoccupante sarà trovare il tempo per pisciare tra un film e una conferenza. Stavo pensando di farmi assegnare tutte le proiezioni della Sala Volpi e pisciare direttamente lì per terra, tanto puzza di marcio da sempre e nessuno se ne accorgerebbe. Come se non bastasse, ho l’ansia che i dolori ritornino, a ogni minima avvisaglia salto come se ci fosse Pennywise alle mie calcagna, quindi non preoccupatevi nemmeno se rispondo ‘Oh Cristo Aiuto!’ se mi chiedete l’ora.

La prima sera c’è solo un film di Lubitsch in edizione restaurata, un raffinato lavoro di altissimo valore intellettuale e morale, che non si è inculato nessuno, tutti troppo impegnati ad andare a mignotte per celebrare l’apertura o a strafogarsi di sgroppini e baccalà mantecati, anche insieme, tanto le papille gustative dei critici sono devastate da anni di dipendenza dal Maalox e ormai non si fa più caso a cose frivole come l’equilibrio dei sapori.

monumento al Gran Cazzo Che Me Ne Frega

Comunque, come inizio nemmeno male: il treno porta incredibilmente solo cinquanta minuti di ritardo. Noi siamo Vip e arriviamo tutti in Lancia. La città ci accoglie con un meraviglioso monumento al Gran Cazzo Che Me Ne Frega nella sua dorata e sbrilluccicante estensione, che useremo come stampo per la foggia del premio d’analogo nome che diamo a fine Festival. Nonostante cotanta onoreficenza, il tassista acquatico non possiede il pass per farci giungere in zona Casinò, dove si ritirano gli accrediti. Noi sì, ma siccome andare a nuoto negli acquitrinosi canali lidensi non è una grande idea siamo costretti ad arrampicarci su un dirupo pieno di sterpaglie con tanto di bagagli a carico, uscendo direttamente da un tombino come Indy ne L’ultima crociata.

Lì era a San Barnaba, ma sempre di Venezia si tratta. E meno male che il dottore s’è raccomandato ‘non strapazzarti troppo’. Preso possesso della casa è già tempo di accrediti e di constatare che i pluriennali petaloni rossi che adornavano il red carpet e il Palazzo del Cinema e avevano effettivamente scassato la minchia hanno lasciato spazio a una nuova brillante scenografia di pareti bianche e lampadari lucenti, che pare sostanzialmente un’esposizione di mobili Brianza dietro a Ikea sull’Anagnina.

La prima sera se ne passa tra una spaghettata alcoolica e una fintamente alcoolica, con me che, mio malgrado, mi faccio riempire il bicchiere una volta sola fingendo di attingervi per non cadere in tentazione, che io lo so, come funziona. Svuoti e riempiono, e da lì a evocare la colica il passo è breve. Perfino il nome del regista che apre Ufficialmente le proiezioni, Alexander Payne, mi suona come ‘Pain’ e dunque come tristo presagio. Il film, sebbene parta da un assunto che pare una cazzata gargantuesca, è in realtà l’esatto contrario.

In primis perché è una storia di gente che vive in un mondo dove la scienza ha scoperto come rimpicciolire l’umanità affinché rompa meno il cazzo. Poi perché tutto sommato non è male. Almeno per i primi quaranta minuti, poi si perde in una serie di smielati sentimentalismi tra Matt Damon e un’ignota signora vietnamita che alzano parecchio il livello di zuccheri, giusto per chi si era lamentato che La La Land era troppo sdolcinato.

Tornando invece al documentario di Friedkin, è una cazzata gargantuesca e basta. Anzi, diabolica. Che diciamocelo, esiste solo perché lui ha diretto L’Esorcista, e fargli fare un doc sugli esorcismi veri fa ridere.

Qualsiasi altro regista, compreso Spielberg, l’avrebbero mandato affanculo con tutte le scarpe a lui e al Diavolo. O al Diavolo con tutte le scarpe e a lui affanculo, scegliete voi. L’opera segue le vicissitudini di un’architetta di Alatri che non riesce a lavorare a causa della possessione diabolica, che in effetti, per un architetto, deve essere una cosa seccante. Tu sei lì tranquillo a fare i tuoi progetti e di punto in bianco inizi a contorcerti e bestemmiare. Le testimonianze a inizio film riportano scene spaventose di pance che si gonfiano fin quasi a scoppiare, voci orripilanti che parlano lingue sconosciute e volti che si deformano fino ad assumere tratti animaleschi.

Poi però, quando s’arriva al dunque, non si vede niente di tutto questo. Solo una povera crista che soffre tanto e si dimena – e questo mi dispiace – ma io l’altra sera con le coliche facevo peggio, anche in termini di bestemmie. La voce ha lo stesso effetto che aveva il mio cantante del gruppo del liceo quando facevamo le cover dei Cradle of Filth.

Con questo non intendo insinuare che sia stata ritoccata in post-produzione, solo che probabilmente il Diavolo ama il grind metal, cosa tra l’altro abbastanza comprensibile. Poi c’è una parte palesemente inventata – guarda caso non sono disponibili testimonianze video – in cui Friedkin racconta di come la poraccia abbia cominciato a strisciare e svolazzare nel perimetro di una chiesa minacciandolo di morte. Tranquilli, è la parte più bella. Grandi risate e applausi a scena aperta. È risaputo che il Diavolo non fa i coperchi ma stavolta, pure per le pentole, era meglio che chiamavate Mastrota.

Ang

la lancia deluxe

Il mio sbarco al Lido è stato, ehm, sobrio: il treno portava ritardo, che in condizioni normali già ti sanguinano occhi mentre guardi il tabellone, figuriamoci su un binario invaso dai tuoi bagagli manco dovessi andare in tour con Brosio per le capitali cattoliche.

In più avevo uno zaino che se perdi il baricentro te rovescia come una tartaruga (poi voglio vedè chi me gira), per cui ero anche un’arma pericolosissima se decidevo di voltarmi potevo far fuori chiunque senza il culo che se sta a fa Kim Jong-un co sti cazzo de missili. Così in preda al panico, in una situazione diciamo pericolosa, decido che è meglio che me levo da sto binario e mi butto su un primo Italo in partenza.

Da qui, diciamo che è tutto abbastanza discesa: considerando la mia settimana demmerda si vede che il karma si è guardato allo specchio, si è sputato in faccia e ha deciso di fare qualcosa di socialmente utile (tipo non infierire sulla Pettinato) perché riusciamo miracolosamente a essere ospiti su una lancia Deluxe e arrivare comodamente a destinazione. Per tutto il viaggio siamo stati umili e discreti come una performance di Beyoncé, che tra un po’ tiravo un calcioinculo al tizio della lancia e me mettevo al timone per farmi un selfie in mezzo al canale.

Man on Wire, Venezia Edition

Sì, perché quest’anno siamo ancora de selfie, ma ve lo racconteremo più in là, no spoiler. Sbarco traumatico con un fantastico tentativo di farci scendere su una passerella minuscola (che già me vedevo tipo ‘man on wire’, novella Petit col bilanciere per non fare un bagno nella melma, poi ovviamente nella mia versione cinematografica cadevo e morivo con dignità abbracciando la valigia con i miei vestiti, come metafora dell’attaccamento dell’uomo alle cose materiali). Ultimo aneddoto da raccontarvi: l’ospitalità è sempre unamerda, tranquilli.

Ieri mentre facevamo una serena e mite spaghettata verso le 21,45, ora in cui a Roma sei indecisa ancora se metterti le scarpe col tacco a spillo o più comodi plateau per annà a fa aperitivo, la vecchia del piano di sopra si affaccia e ce cazzia con la seguente motivazione: ‘ho sentito che ridevate’. Mo me spiego tante cose, tipo perché qua glie rode sempre il culo. Che tu chiedi una minima informazione e anche se non sanno invece di dirti un onesto, sincero, ‘boh’ comunque te devono imbruttì. Per loro ridere deve esse ‘na brutta cosa, tipo una sciagura, se ridi te arriva un’ondata de zanzare tigre dal canale e te gonfia come una zampogna. Forse gliel’hanno insegnato da piccoli.

Ma a noi ce piace ride, quindi daje de Autan, almeno fino a quando la signora non ci rovescerà le proprie analisi delle urine dal balcone. In chiusura novità veloci veloci: Il lido è sempre il solito posto inospitale, dicevamo. Allo Spazio Universal non fanno più lo spritz con l’olivetta e non ti danno manco le patatine (rimedieremo presto con una raccolta di firme) I petali del red non ci sono più. Quest’anno palle. Che di sera, dicono, si colorano di mille luci trasformando il mobilificio Brianza in un carosello di magia. Verificheremo. Ieri eravamo troppo ubriachi.  Sarà un rebus? Le soluzioni nel prossimo numero del blog.

Blade Runner 2049: un corto prequel spiega la storia di Wallace (Jared Leto)

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ColliderVideos ha diffuso un nuovo video promozionale per Blade Runner 2049, un cortometraggio prequel del film che ci racconta ciò che è accaduto nel 2036 e ci svela il passato di Wallace, il fabbricante di replicanti interpretato da Jared Leto.

Ecco il video:

https://www.youtube.com/watch?v=Vn-csFKhQCg

Blade Runner 2049le nuove foto dal film

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Di seguito la prima sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepolto che potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”

Blade Runner 2049Ryan Gosling annuncia il contest per la visita al set

Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie JamesHiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.

Venezia 74: Matt Damon e Alexander Payne presentano Downsizing

Venezia 74: Matt Damon e Alexander Payne presentano Downsizing

Film d’apertura di Venezia 74 (in Concorso), Downsizing è ambientato a Omaha, città natale del regista e sceneggiatore del film, Alexander Payne. Il film è a metà tra una commedia romantica, un film di fantascienza e una riflessione sullo stato del Pianeta. In un futuro non molto lontano, gli esseri umani sperimentano una soluzione inedita all’eccessivo consumo energetico che ha impoverito il pianeta: una procedura di rimpicciolimento all’avanguardia in grado di ridurre temporaneamente le dimensioni di un uomo di circa un ottavo, permettendogli così di risparmiare le risorse a disposizione. Una coppia di sposi decide di sottoporsi al processo con la speranza di una vita migliore, ma quando sua moglie si tira indietro all’ultimo momento, all’uomo non resta che unirsi a una piccola comunità di suoi simili e affrontare da solo le difficoltà che derivano dalle nuove misure ridotte.

Per alcuni versi Downsizing, quarta collaborazione tra il regista e il co-sceneggiatore Jim Taylor, si discosta dalle tematiche classiche che hanno fino ad ora affrontato, ma a correggere il tiro interviene proprio Payne, che dichiara: “Anche se è fantascienza, la storia è molto in linea con i lavori precedenti, ha lo stesso senso dell’umorismo.” E proprio nello humor sotteso a tutta la pellicola si localizza il suo punto di maggiore forza.

Protagonista assoluto è Matt Damon, che interpreta Paul, un uomo medio che si ritrova in una situazione straordinaria dalla quale saprà trarre il meglio. L’attore, anche lui presente al Lido, ha dichiarato: “Oltre ogni altra ragione che mi ha spinto ad accettare questo ruolo, c’è il fatto che qualsiasi attore al mondo vorrebbe recitare con Alexander Payne. La storia è bellissima e il ruolo originale. E nonostante parli alla fine dell’apocalisse e della fine del mondo, è una storia ottimista.”

Oltre a Kristen Wiig, che affianca Damon nella prima parte del film, nel film c’è anche Christoph Waltz, in un ruolo caricaturale di un francese trapiantato negli USA, e Hong Chau (Vizio di Forma) che interpreta la co-protagonista femminile, un ruolo inedito e molto forte, che tiene bene testa a Damon sul grande schermo.

Ecco cosa ha dichiarato l’attrice sul film e sul suo ruolo: “Sono molto contenta che mi sia stato offerto un ruolo che normalmente sarebbe stato secondario, e qui invece è da protagonista. Secondo me tutti i film di Alexander sono un mix di elementi drammatici e di umorismo. Per me è una grande gioia trovare tutte queste sfumature in una sceneggiatura e non un personaggio a una dimensione.”

Segui il nostro speciale di Venezia 74

Spider-Man Homecoming: il giro della Cina nei nuovi poster

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Spider-Man Homecoming: il giro della Cina nei nuovi poster

Sono stati diffusi altri nove poster di Spider-Man Homecoming per l’uscita cinese del film, in cui il protagonista compare in nove diversi luoghi della Cina. Ecco il giro della grande nazione asiatica nei nuovi poster del film Marvel. [nggallery id=2811]

Spider-Man Homecoming recensione del film con Tom Holland

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Spider-Man Homecoming – differenze tra i personaggi del film e del fumetto

Diretto da Jon Wattsnel cast del film protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà invece Michelle.

Al cast si aggiungono Michael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne Daly Kenneth Choi.

La trama ufficiale di Spider-Man Homecoming

Il giovane Peter Parker/Spider-Man (Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture (Michael Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a dura prova Spider-Man.

Spider-Man Homecoming è prodotto da Kevin Feige e il team creativo dei Marvel Studios, supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers. Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko.

Wonder Woman: il backstage del cameo di Zack Snyder

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Wonder Woman: il backstage del cameo di Zack Snyder

DC Extended Universe ha diffuso alcune immagini dal backstage di Wonder Woman che mostrano in particolare il momento che Zack Snyder ha ritagliato per sé e per il suo cameo.

Ricordiamo che Snyder compare nel famoso momento in cui Diana e la “sua squadra” vengono immortalati tra le rovine del villaggio che hanno appena liberato.

Ecco le foto:

Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

 

Guardiani della Galassia Vol. 2: Michael Rooker russa sul set – video

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Continuano a circolare video dal backstage di Guardiani della Galassia Vol. 2 in cui vediamo i protagonisti alle prese con errori e con i cosiddetti bloopers. In questo caso vediamo Michael Rooker, interprete di Yondu, addormentato sul set, durante la scena del suo “funerale”.

Leggi la recensione di Guardiani della Galassia Vol. 2

In Guardiani della Galassia Vol. 2 tornano Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel, e Bradley Cooper,. Confermati anche Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Guardiani della Galassia Vol. 2: le migliori performance dei protagonisti

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Guardiani della Galassia Vol. 2i migliori momenti del trailer

Venezia 74: Nico apre la sezione Orizzonti

Venezia 74: Nico apre la sezione Orizzonti

Nico, 1988 diretto da Susanna Nicchiarelli (CosmonautaLa scoperta dell’alba) è il film di apertura della sezione Orizzonti della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (30 agosto – 9 settembre 2017), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. Nico, 1988 sarà proiettato in prima mondiale nel pomeriggio del primo giorno di apertura della Mostra, mercoledì 30 agosto, in Sala Darsena, inaugurando il concorso di Orizzonti. Il film è interpretato da Trine Dyrholm (Orso d’argento per la migliore attrice a Berlino nel 2016) – nata come cantante e poi attrice feticcio di Susanne Bier e Thomas Vinterberg – che fa rivivere l’artista-icona Nico interpretandola con la sua voce e trasformandosi fisicamente.

Venezia 74: Alessandro Borghi padrino della Mostra

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Venezia 74: Alessandro Borghi padrino della Mostra

Esploso proprio al Lido due anni fa, grazie a Non essere Cattivo, Alessandro Borghi è tornato a Venezia 74 in veste atipica di padrino della Mostra. Ecco gli scatti della sua presentazione al palazzo del Casinò: [nggallery id=3158]

Foto di Aurora Leone.

https://www.youtube.com/watch?v=TBlsrQxjHVg

Il Festival di Venezia 2017 si svolge al Lido dal 30 agosto al 9 settembre.

Segui il nostro speciale di Venezia 74

Venezia 74: Downsizing con Matt Damon apre il concorso

Venezia 74: Downsizing con Matt Damon apre il concorso

Downsizing, diretto da Alexander Payne e interpretato da Matt Damon, Christoph WaltzHong Chau e Kristen Wiig, è il film di apertura, in Concorso, della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre 2017). Downsizing sarà proiettato in prima mondiale mercoledì 30 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.

Downsizing segue le avventure di Paul Safranek (Matt Damon), un uomo ordinario di Omaha che, insieme alla moglie Audrey (Kristen Wiig), sogna una vita migliore. Per rispondere alla crisi mondiale causata dalla sovrappopolazione, gli scienziati hanno sviluppato una soluzione radicale che permette di rimpicciolire gli essere umani a pochi centimetri d’altezza. Le persone presto scoprono che i loro risparmi valgono di più in un mondo più piccolo e, con la promessa di uno stile di vita lussuoso oltre ogni loro aspettativa, Paul e Audrey decidono di correre il rischio di sottoporsi a questa pratica controversa, imbarcandosi in un’avventura che cambierà le loro vite per sempre.

Paramount Pictures presenta una produzione Ad Hominem Production / Gran Via Productions. Downsizing è un film di Alexander Payne, interpretato da Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig; prodotto da Alexander Payne, p.g.a. Mark Johnson, p.g.a. Jim Taylor, p.g.a.; scritto da Alexander Payne e Jim Taylor; diretto da Alexander Payne; produttori esecutivi: Megan Ellison, Diana Pokorny, Jim Burke; music supervisor: Dondi Bastone; la musica è composta e diretta da Rolfe Kent; costume designer: Wendy Chuck; montaggio: Kevin Tent, ACE Production; scenografia: Stefania Cella; direttore della fotografia: Phedon Papamichael, ASC, GSC.

Venezia 74: al via le Giornate degli Autori

Venezia 74: al via le Giornate degli Autori

Ci siamo: decollano le Giornate degli Autori. Come nell’immagine di quest’anno, il corpo dell’aspirante supereroe senza mantello è teso in avanti e guarda al futuro: uno slancio fatto di novità e tradizione, perché di una storia lunga 14 anni si deve raccontare anche il passato. Da lì tornano registi che avevano già scommesso insieme alle Giornate e che oggi festeggiano i loro nuovi film. Sono autori affermati come Faouzi Bensaidi che presenta Volubilis e Vincenzo Marra che porta L’equilibrio e giovani talenti come Pengfei (con The taste of rice flower ) e il duo Botrugno-Coluccini (Il Contagio) che in questa edizione lanciano le loro opere seconde. Torna in scena anche Celia Rowlson-Hall con un corto della collezione MIU MIU Women’s Tales dopo MA, il suo lungometraggio d’esordio (alle GdA nel 2015). Ritorna anche Sami Blod di Amanda Kernell, opera prima in concorso lo scorso anno riproposta dal Premio LUX del Parlamento europeo (di cui è tra i film vincitori).  Lo zaino in spalla delle Giornate contiene un passato che segna la “fidelizzazione” degli autori che qui trovano una casa da cui lanciarsi verso l’industria internazionale, sempre a caccia di quel mix eccellente di piglio commerciale e talento.

Sono ventiquattro i film di questa edizione, da ventuno paesi (molte le coproduzioni), dodici lungometraggi in concorso e dodici tra eventi e proiezioni speciali, di cui due cortometraggi di casa MIU MIU e uno firmato da un volto noto del cinema italiano che passa eccezionalmente dall’altra parte della macchina da presa (Claudio Santamariacon The Millionairs). Due opere prime: M di Sara Forestier e Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini. Due i registi di fama internazionale che, dopo i successi alla Mostra negli anni passati, scelgono le GdA per i loro film del 2017: l’eclettica artista iraniana Shirin Neshat con Looking for Oum Kulthum e Pen-ek Ratanaruang, un’eccellenza nel cinema tailandese, che torna al Lido con Samui Song e apre il calendario di proiezioni (domani alle 14.00 in Sala Perla).

Il film di Pen-ek è la storia di un’oppressione. Lei, Viyada, è un’attrice di soap opera, bella e fragile, sposata con un uomo soffocante, seguace di una setta che circuisce anche lei costringendola a subire in silenzio. Viyada cerca di mettere fine a una tortura costante, fino al punto di accettare l’aiuto di uno sconosciuto capace di far sparire le persone. Il secondo film di domani è Longing (iSala Perla alle 16.45), dell’israeliano Savi Gabizon: la storia di un uomo che scopre di essere padre solo dopo la morte del figlio. La notizia la riceve dalla stessa madre del ragazzo, una fidanzata di venti anni prima. Una drammatica riflessione sul ruolo di padre con uno humour inatteso.

“Il poliedro che è diventato la nostra sezione – dicono Roberto Barzanti (presidente delle Giornate) e Giorgio Gosetti (direttore) – si articola ogni anno di più, forte della grande fedeltà dimostrata dall’industry e dagli autori. Il nostro mestiere è scoprire i talenti, metterli in dialogo,  valorizzare il coraggio di chi fa cinema e siamo lieti di veder tornare “a casa” quei giovani che abbiamo sostenuto in passato e gli autori del futuro che vogliono partire proprio da qui”.

3, 2, 1: venite a volare con noi verso il magico altrove del cinema.

Marvel Fase 3: tutto quello che c’è da sapere

Marvel Fase 3: tutto quello che c’è da sapere

In attesa dei prossimi appuntamenti con il MCU sul grande schermo, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Marvel Fase 3.

Sarà lunga il doppio delle prime due

Le prime due Fasi del Marvel Cinematic Universe sono state schematiche. La Fase 1 è stata formata da Iron Man (1 e 2), Hulk, Thor e Captain America, infinte The Avengers. La Fase 2 invece Iron Man 3, Thor 2, Captain America: the Winter Soldier, l’esordio di Guardiani della Galassia, Avengers Age of Ultron (che nei piani iniziali doveva essere la fine della Fase 2) e Ant-Man. La Fase 3 è invece molto più affollata. Già abbiamo visto Captain America: Civil War, Doctor Strange, Guardiani della Galassia Vol. 2 e Spider-Man Homecoming, mentre ci aspettano Black Panther e Thor Ragnarok a breve, e per finire Avengers: Infinity War, Ant-Man and the Wasp, Captain Marvel e Avengers 4.

Tre film all’anno

A cominciare da quest’anno, la Marvel distribuirà tre film all’anno per i prossimi anni. 2017: Guardiani della Galassia Vol. 2, Spider-Man Homecoming e Thor Ragnarok; 2018: Black Panther, Avengers: Infinity War e Ant-Man and the Wasp; 2019: Captain Marvel, Avengers 4 e Spider-Man: Homecoming 2.Il futuro, per ora, vede annunciato solo un terzo Guardiani della Galassia, ma nulla impedisce allo studio di continuare a programmare tre film all’anno per il futuro.

Basta Jane Foster

Una delle critiche mosse al MCU è stata la mancanza di storie d’amore. Con l’eccezione di Tony e Pepper, che sono riusciti a recuperare la loro storia dopo qualche difficoltà, non sono molti gli eroi che riescono a coniugare il salvataggio del mondo a una sana vita di coppia. Gli unici che sembravano avere una storia d’amore più solida erano Thor e Jane Foster, ma non è stato così. Secondo quanto dichiarato da Kevin Feige, la loro relazione si è evoluta in maniera inaspettata tra Thor 2 e 3, tanto che i due si sono lasciati e la Foster non comparirà più nel MCU. Thor Ragnarok vedrà infatti Valchiria ricoprire il ruolo di love interest (?) del Dio del Tuono, mentre Natalie Portman sembra ben felice di non partecipare più ai cinecomic Marvel.

Niente Soldato d’Inverno in Black Panther

La fine di Captain America: Civil War ci lasciava immaginare che in Black Panther avremmo potuto rivedere Bucky Barnes. La Marvel infatti tende a portare insieme i personaggi, come è accaduto per Vedova Nera nei film di Cap, per Iron Man in Spider-Man Homecoming, o come accadrà a Hulk in Thor Ragnarok. Tuttavia sembra che Bucky non sarà in Black Panther, stando a quanto dichiarato da Sebastian Stan in persona. Potrebbe trattarsi di un depistaggio, ma per ora prendiamo per buone le parole dell’attore.

Infinity War sarà il film più lungo

Avengers: Infinity War, diciannovesimo film Marvel Studios atteso per il prossimo anno, sarà il film più lungo mai realizzato all’interno del MCU. I più lunghi fino a ora sono stati Avengers: Age of Ultron (142 minuti), The Avengers (143 minuti) e Captain America: Civil War (148 minuti). Stando a quanto dichiarato dai Fratelli Russo, il film potrebbe essere lungo anche due ore e mezza, per un totale di circa 150 minuti. Con così tanti personaggi in ballo, è una durata ragionevole.

L’oscuro passato di Nebula

Nebula è senza dubbio uno dei personaggi minori del MCU migliori di sempre. Il suo aspetto e il suo essere la figlia adottiva di Thanos ne fanno un personaggio molto affascinante ma di cui sappiamo pochissimo. In Guardiani della Galassia VOl. 2 abbiamo appreso che le sue parti meccaniche le sono state date da Thanos in sostituzione di quelle che le ha tagliato via Gamora, ma sembra che questa sia solo la punta dell’iceberg. Karen Gillan, attrice che interpreta Nebula, ha dichiarato che sapremo presto molti altri dettagli spaventosi del passato del personaggio.

L’Ordine Nero

Sappiamo che in Avengers: Infinity War saranno presenti tutti i Vendicatori per far fronte alla minaccia di Thanos, ma il Titano Pazzo non sarà solo nella sua impresa. Con lui ci sarà l’Ordine Nero, formato da Corvus Glaive, Proxima Midnight, Ebony Maw e Cull Obsidian. La squadra è dotata di super forza e super intelligenza e sarà un enorme aiuto per Thanos.

I cameo di Stan Lee

Stan Lee continuerà a comparire nei momenti più inaspettati dei film Marvel con i suoi simpatici cameo. The Man, che a Dicembre compirà 95 anni, ha già girato diverse di queste brevi apparizioni contemporaneamente. James Gunn ha dichiarato di aver avuto una sessione di 4 cameo diversi con Lee, in preparazione alla Fase 3.

Le precauzioni contro i leak

Internet ha reso molto più facile la fuga di notizie per le grandi produzioni. Per questo la Marvel sta prendendo grandi precauzioni per la Marvel Fase 3. Dalle restrizioni sugli script ai link a tempo per visualizzarli, tutti hanno cercato di fare il loro meglio epr evitare, fino a ora, di diffondere troppe informazioni in giro. Tom Holland in particolare ha detto di essere pessimo a tenere i segreti, e così la Marvel non gli ha rivelato nulla che non fosse strettamente necessario al suo personaggio.

Michelle Pfeiffer

Una delle grandi rivelazioni del Comic Con di San Diego 2017 è stata quella che Michelle Pfeiffer sarebbe stata Hope Van Dyne in Ant-Man and the Wasp, ovvero la Wasp originale. Il personaggio potrebbe apparire solo in flashback, ma data l’abilità di Scott Lang di manipolare la sua dimensione, potrebbe anche riuscire a farla tornare dal reame quantico dove si era auto confinata (come da flashback visto in Ant-Man).

Captain Marvel

Anche Captain Marvel sarà una importantissima aggiunta allo schieramento degli eroi della Marvel Fase 3. Dal Comic-Con sappiamo che il film sarà ambientato negli anni ’90 e che vedrà anche Nick Fury trai protagonisti. Il personaggio sarà introdotto tra Infinity War e Avengers 4, quindi potrebbe partecipare al quarto film collettivo Marvel.

Gli Skrulls

Sempre al Comic Con abbiamo appreso che Captain Marvel vedrà l’introduzione degli Skrull nel MCU e chi sembra particolarmente entusiasta di questa cosa è James Gunn che avrebbe da sempre voluto inserirli in uno dei suoi film per la Marvel.

La fine di un’Era

Nonostante le tante avventure dei protagonisti del MCU, sembra che la Marvel Fase 3 sarà la fine di un’Era. Tutti i cambiamenti visti fino a questo momento non sono stati poi tanto drastici ma siamo in attesa che le cose cambino. In particolare, Robert Downey Jr., Chris Evans e Chris Hemsworth sono arrivati alla fine dei loro contratti. Per quanto si possano procrastinare e prorogare le loro partecipazioni, il momento di dire addio ai loro personaggi, per gli attori simbolo del MCU, è vicino.

Mistero sui prossimi titoli

Nel 2012 conoscevamo già tutti i titoli e gli appuntamenti della Fase 2 e nel 2014 la Marvel ha fatto lo stesso per la Fase 3. Che accadrà dopo? I titoli dei prossimi film saranno tenuti sotto silenzio dal momento che, secondo quanto dichiarato da Kevin Feige in persona, i titoli stessi sarebbero degli SPOILER per quello che accadrà in Avengers 4. Gli unici titoli che sappiamo arriveranno nella Fase 4 sono Guardiani della Galassia VOl. 3 e il sequel di Spider-Man Homecoming, ma naturalmente non si hanno ancora i titoli ufficiali.

Il titolo di Avengers 4

Tempo fa, Zoe Saldana (Gamora) ha dichiarato che prestosarebbe stata impegnata sul set di Infinity Guantlet, salvo poi rettificare che il titolo di Avengers 4 non sarebbe stato quello. Nonostante il tentativo di “correzione”, sembra che Avengers: Infinity Guantlet possa rappresentare un ottimo titolo per il quarto film collettivo del MCU, ma, come per la Fase 4, il titolo di questo film spoilererà il finale di Avengers: Infinity War, quindi è probabile che l’annuncio arriverà a tempo debito, cioè dopo l’arrivo al cinema del film dei Fratelli Russo.

Star Wars Gli Ultimi Jedi: Rey nella nuova foto ufficiale

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Star Wars Gli Ultimi Jedi: Rey nella nuova foto ufficiale

Arriva da Yahoo! Movies la nuova foto ufficiale di Rey in Star Wars Gli Ultimi Jedi, l’attesissimo nuovo capitolo della saga di Star Wars targata Disney Pictures.

Nella nuova immagine Rey sul pianeta Ahch-To, dove è andata alla fine di Star Wars: Il Risveglio della Forza:

Rey

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Star Wars Gli Ultimi Jediun esclusivo backstage dal D23

La sinossi: “In Star Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema USA il 15 dicembre 2017.”

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FIRST LOOK – Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi

Il film sarà diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.

In Star Wars Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam DriverDaisy RidleyJohn BoyegaOscar IsaacLupita Nyong’oDomhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del ToroLaura Dern Kelly Marie Tran.

Wonder Woman: Etta in una scena tagliata dal film

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Wonder Woman: Etta in una scena tagliata dal film

La Warner Bros via Yahoo ha diffuso una nuova scena inedita tagliata da Wonder Woman, il film standalone campione d’incassi che ha visto protagonista assoluta Gal Gadot nei panni di Diana Prince. 

Nella scena tagliata Etta in quella che sembra una missione: 

 

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Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

Ant-Man and the Wasp: Evangeline Lilly nella prima foto ufficiale

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Marvel Studios ha diffuso la prima foto ufficiale di Evangeline Lilly in Ant-Man and the Wasp, l’attrice ritornerà nei panni di Wasp.

Ant-Man and the Wasp

 

Ant-Man and the Wasp: ecco chi sarà Janet Van Dyne, annunciato il villain

Ant-Man and The Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe tornare Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Box Office ITA: Cattivissimo Me 3 trionfa al botteghino

Box Office ITA: Cattivissimo Me 3 trionfa al botteghino

Cattivissimo Me 3 trionfa al box office italiano, seguito da Overdrive e Atomica Bionda. Non c’era alcun dubbio: l’atteso film d’animazione che chiude la desolante estate al box office italiano trionfa al botteghino. Stiamo parlando di Cattivissimo Me 3, che sbanca al box office con 5,3 milioni di euro incassati in quasi mille sale, registrando una media per sala pari a 5500 euro.

Anche se gli incassi iniziano ad aumentare dopo le ultime disastrose settimane, bisogna ringraziare soltanto il primo film in classifica, mentre il resto dei titoli continua a ottenere risultati mediocri. Overdrive debutta in seconda posizione con 351.000 euro incassati in 263 copie, per una media per sala pari a 1300 euro. Atomica Bionda scende al terzo posto con altri 308.000 euro, totalizzando 1,2 milioni di euro.

Amityville: Il risveglio apre in quarta posizione con 283.000 euro, seguito da due pellicole in calo, La Torre Nera (231.000 euro) e Annabelle 2 (219.000 euro), giunti rispettivamente a 1,9 milioni complessivi e 3 milioni totali. Ulteriore calo per Spider-Man Homecoming (56.000 euro), arrivato a quota 8,5 milioni e Diario di una schiappa: portatemi a casa! (35.000 euro), che giunge a un globale di 458.000 euro. The War – Il pianeta delle scimmie precipita al nono posto con altri 32.000 euro per un totale di 3,6 milioni. Chiude la top10 Monolith che raccoglie altri 28.000 euro e arriva a 330.000 euro complessivi.

I migliori di sempre (il ritorno a Venezia)

I migliori di sempre (il ritorno a Venezia)

Anche quest’anno Venezia sarà bella ma non ci vivremmo.

Sebbene ci piacciano il Festival e la sua magica atmosfera – soprattutto la sera quando si alza la marea e il Lido comincia a puzzà de pesce che manco una discarica – dopo i nostri bravi dieci giorni di isolamento dedicati alla Mostra, ce ne vorremo sicuramente tornà a casa e alle nostre vite, dato che ce le abbiamo. In quei dieci giorni, però, saremo sempre presenti sul blog di Cinefilos che ormai è diventata una piacevolissima tradizione, supportata e consolidata dai giudizi entusiastici di endorser e influencer di altissimo livello e totalmente super partes, tra cui noi, il sito che ci pubblica, i nostri fidanzati e Nonna Papera che, si sa, ne capisce di torte e dunque anche di cinema, incontrovertibilmente. Per il resto abbiamo deciso di dedicare la nuova grafica a Dunkirk, mica tanto per il film di Nolan – tanto ancora non ne possiamo parlare e quando sarà scaduto l’embargo ci saremo rotti il cazzo e parleremo di altro, tipo della versione porno di Spider-Man: Homecoming, che nemmeno deve modificare troppo il titolo – ma perché Dunkirk altrimenti conosciuta come Dunkerque, la città portuale tra la Francia e il Belgio dove ebbe luogo l’epica  evacuazione navale su larga scala delle Forze Alleate assediate dai crucchi cattivi, è un po’ come il Lido. Pure quella è un posto bello, con le sue bianche spiagge e le onde impetuose che si infrangono sul bagnasciuga, ma non ci vivremmo, che è un modo carino per dire quello che ne riportò Catherine Deneuve un paio di anni fa quando ci girò un film che poi andò a Cannes. Ovvero, che Dunkerque era un posto demmerda, e giusto un’evacuazione, ci potevano fare. Non che il film in questione fosse molto meglio, eh, ma tralasciamo. Era La Tête haute, per la cronaca. Ve lo eravate scordati? Tranquilli, anche lei.

Dunkirk oggi

Per il resto di migliorarci non ce ne sbatte una sega, siamo già i migliori di sempre, perché quest’anno tutto è il migliore di sempre: “Il miglior Spider-Man di sempre”, “Il miglior Nolan di sempre”. Anche i ristoranti del Lido ci daranno “Il miglior servizio di sempre”. Pure perché fà più schifo de quello degli altri anni è difficile. Sempre massima fiducia invece in Raucone e nella sua squadra – perché sì, sticazzi delle gerarchie, per noi Emanuele Rauco è il capo e Venezia la costruisce tutta lui da solo nel suo castello alla Giudecca come Edward Mani di Forbice scolpiva statue di ghiaccio – per la selezione dei film. Che si preannunciano già leggeri e allegrotti come del resto è immaginabile in un Festival che l’anno scorso ha aperto con un musical: c’è un film di cannibali, uno ambientato in un carcere dove si compiono inusitati atti di violenza, un documentario sugli esorcismi (girato da William Friedkin, quello de L’Esorcista, che amorevole rimando) quindi già ci aspettiamo vomito, sangue e merda a palate. Che è quello che tutti, in fondo, vogliamo, secondariamente solo al Vero Amore.

Quindi non cambiamo di una virgola: il tema e il tono del blog restano gli stessi degli scorsi anni: perculare un po’ i film perculabili, ed essere onesti su quelli che ci danno un brivido (buttalo via di sti tempi), anche se dipende dal brivido eh, non vi promettiamo niente. Anche andare a fare pipì dà i brividi, a volte. Ancora una volta il nostro spazio virtuale avrà tanti ospiti assolutamente sconosciuti e a volte anche inventati, qualche foto cazzona e tutte le verità scomode come i letti sui quali dormiamo scomodamente, i cessi in stato di abbandono in cui scomodamente ci avventuriamo, le polente sfatte che addentiamo di corsa tra una proiezione e l’altra, digerendo scomodamente seduti sul nostro trespolo da sala stampa, e cose così. Come sempre, faremo ride, ma nel nostro caso è un merito. L’edizione di quest’anno è dedicata all’attacco dei droni, e non ci sono paragoni. Oggi per voi questa cosa non ha molto senso, ma col tempo, capirete.  Vi promettiamo saghe epiche con effetti speciali, racconti benedetti da Nolan – e senza embargo – e come sempre omaggi al grande cinema necessario. Marinelli interpreterà sicuramente qualcuno, statene certi. Magari il ristoratore vegano del Lido che si compra due banane così una se la magna. Sarà un blog di formazione, alla fine i protagonisti impareranno qualcosa. Ma se la dimenticheranno, per non distanziarsi dal pubblico che è naturalmente composto da capre.

il Lido

Vi siete sentiti offesi? Bene. Significa che stiamo diventando delle blogstar e dei veri influencer, per i quali, è risaputo, la strategia migliore per conquistare lettori è insultare il proprio pubblico.

Ci vediamo al Lido, sacchi di mucillaggine. Nel frattempo ricordatevi che noi abbiamo visto Dunkirk e voi ancora no.

Game of Thrones 7×07: i momenti TOP di The Dragon and the Wolf – SPOILER

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La gloriosa settima stagione dello show HBO si è conclusa questa notte con la mesa in onda di Game of Thrones 7×07 e non c’è nessun altro aggettivo che possa essere usato per questo breve ciclo di episodi che hanno messo in scena azione, emozione, tantissimi avvenimenti e qualche colpo di scena ben assestato.

Sebbene sia molto difficile raccogliere le fila di questo season finale, The Dragon and the Wolf, ci proveremo con il solito metodo, raggruppando personaggi e situazioni, in modo tale da rivivere con voi i momenti migliori dell’episodio che a oggi è il più lungo della storia dello show.

Ascolta il mio solitario ruggito

Prima della lista è la nostra sanguinaria Regina Cersei (Lena Headey). La leonessa ha dimostrato, come suo solito, che non ci si può fidare, quasi fosse una iena invece che un leone… la sua parola vale meno di zero e il suo unico intento è quello di proteggere se stessa. Ha avuto, nel corso dell’episodio, la possibilità di far uccidere entrambi i suoi fratelli. Con sorpresa, ha lasciato in vita Tyrion (Peter Dinklage), e con altrettanta sorpresa è stata abbandonata da Jaime (Nikolaj Coster-Waldau), che adesso è diretto a Nord, per la prima volta lontano dalla sua sorella/amante di sua propria iniziativa. Cosa è capitato allo Sterminatore di Re? I fattori devono essere stati principalmente due: da una parte l’aver ritrovato Brienne, dall’altra l’ombra lunga di Euron Greyjoy. La relazione tra Jaime e Brienne non è mai stata semplice, ma la lady guerriera di Tarth ha sempre avuto la capacità di destare il coraggio e l’onore di Jaime. Dall’altro lato, l’incursione di Euron tra lui e sua sorella, ha messo Jaime sull’attenti: seppure Cersei (Lena Headey) continua a dire di non curarsi della voce delle pecore, in quanto leonessa, sarà difficile per lei ufficializzare con il popolo una relazione incestuosa e così pensa chiaramente di coprirsi le spalle tenendo Euron al guinzaglio. Da parte sua, il folle Greyjoy non è tipo da rimanerci, al guinzaglio, quindi c’è da aspettarsi ancora qualche gesto interessante da questo folle condottiero che sta reclutando l’armata mercenaria della Regina Cersei.

Il ritorno di Theon

Piccola ma doverosa parentesi dedicata a Theon Greyjoy. Dalla prima stagione, anzi, dalla prima puntata Theon non è mai piaciuto a nessuno. I tradimenti e le nefandezze compiute gli sono costate torture e sofferenza, ma solo adesso sentiamo che il suo personaggio può essere perdonato. Il figlio di Balon Greyjoy ha espiato i suoi peccati solo pronunciandoli ad alta voce, ha ottenuto il perdono ma, cosa più importante,ha perdonato se stesso, si è scrollato definitivamente di dosso Reek ed è tornato ad assaggiare l’acqua salata del mare. Nonostante sia un gesto spontaneo, e apparentemente di poca importanza, Theon si sciacqua la faccia con l’acqua salata del mare, simbolo del suo popolo, del suo Dio, dei Greyjoy, e dopo aver abbracciato per la prima volta la sua parte Stark, quella onorevole e integerrima, è pronto al suo riscatto, a salvare Yara. Certo, il siparietto comico che ci ricorda le mutilazioni subite da Ramsay non è stato esattamente di buon gusto, ma ci ha fatto capire che perdendo gli attributi, Theon ha finalmente guadagnato l’onore di un grande Lord.

Il branco sopravvive

game of thrones 7x07Con una mossa Kansas City da manuale, D&D ci hanno fatto credere che Sansa (Sophie Turner) fosse ancora completamente tra le mani di Ditocorto. Ancora una volta la giovane Lady Stark ci ha sorpresi e, unendo le forze con Arya e Bran, ha finalmente tolto di mezzo Lord Baelish. Il gioco del Trono ha adesso un contendente importante di meno, che però ha tenuto in piedi le trame dall’inizio dei giochi. Un Top Player se ne va, e lo fa nella maniera più bella che potesse esistere: sconfitto dal branco degli Stark che finalmente combattono insieme. Sansa rappresenta la giustizia, la scaltrezza politica e anceh se impara lentamente, alla fine impara. Arya (Maisie Williams) è il braccio, il boia, l’assassina. Bran VEDE e CONOSCE, lui è stato la chiave per arrivare alla verità, lui ha rivelato gli oscuri segreti di Ditocorto alle sorelle, lui che è il Corvo a Tre Occhi è riuscito finalmente a rendere pratica la sua abilità e a fornire gli strumenti per la giustizia. Ma come ha fatto Ditocorto a cadere? Ha provato a giocare con la mente di Sansa (Sophie Turner), arrivando a farle credere che Arya avrebbe desiderato prendere il suo posto come Lady di Grande Inverno. Quello che il Lord Protettore della Valle non sapeva però era che “quella non era lei”, non era Arya. Non ha immaginato nemmeno per un istante che la ragazza potesse NON desiderare il potere e questo è stato il suo errore. Ha sottovalutato la vendetta in favore della brama di potere e questo gli è costato la vita.

Jon e Dany

Alla fine è accaduto: la Regina dei Draghi e il Re del Nord hanno abbandonato i loro ruoli per scoprirsi soltanto due ragazzi appassionati, l’uno dell’altra. L’amore che chiaramente doveva sbocciare trai due non è arrivato nel momento più opportuno (mentre scopriamo ufficialmente che lei è sua zia), tuttavia è innegabile che schiere di fan abbiano inneggiato a D&D che hanno realizzato tutti i loro desideri. Il fan service è spettacolare e dichiarato, ma Game of Thrones si nutre proprio del suo appeal sul pubblico, e venirsi in contro in questo modo è quantomeno doveroso. Insomma, Dany (Emilia Clarke) continua a ripetere che non può avere figli, ma Jon Snow (Kit Harington), finalmente stanco di questa cosa, dice “se non ci provi come fai a saperlo? Ti aiuto io”. Mica scemo. C’è anche da dire che i due non sono soltanto due giovani corpi appassionati. Lui ha visto il carisma di lei e lei il suo onore, insomma i presupposti per una storia d’amore ci sono, e, in barba a chi dice che si tratta di una relazione incestuosa, ricordiamo che i Targaryen erano soliti sposarsi tra fratello e sorella per mantenere puro il loro sangue. Certo ogni tanto arrivavano dei sovrani folli, ma Jon e Daenerys non sono certo i primi a contravvenire (inconsapevoli) a certe regole. La loro unione, spiata da Tyrion (che avrà pensato il Primo Cavaliere della Regina? E Jorah come la prenderà?), deve ancora svilupparsi e non sappiamo in che modo si evolverà alla luce delle informazioni che si sono scambiati Bran e Sam.

Il drago e la lupa

Dopo aver lasciato Vecchia Città, Samwell Tarly è arrivato a Grande Inverno, da Jon. Trova invece Bran e, grazie alle cose che ognuno di loro conosce, finalmente abbiamo la conferma ufficiale che Jon è nato dall’amore, legittimato da matrimonio, tra Raeghar e Lyanna, che è un mezzo Stark e un mezzo Targaryen, legittimo erede al Trono di Spade e che il suo nome è antico e nobile: Aegon. Abbiamo quindi anche la traduzione precisa del titolo dell’episodio: il drago e la lupa, ovvero l’ultimo drago, così come era chiamato Raeghar, e la lupa, soprannome dato a Lyanna, in riferimento non solo alla sua appartenenza alla casata degli Stark, ma anche al suo temperamento selvaggio e fiero. Bran e Sam conoscono questa verità e saranno loro, a breve, a comunicarlo a Jon Snow.

L’inverno è arrivato

Nonostante tutte le cose belle e soddisfacenti accadute nel corso della puntata, il finale, come è tipico dello show, ci lascia a bocca a perta, in preda all’ansia e con il terrore di dover aspettare ben due anni. I morti sono arrivati alla barriera e il Viserion non-morto ha provveduto, con il suo alito di ghiaccio, ad abbattere la Barriera. L’esercito del Re della Notte dilaga ormai, e sembra non esserci nulla pronto a fermarlo. Con questa prospettiva immaginiamo che la prossima stagione vedrà prima lo scontro dei vivi contro i morti e poi quello dei Targaryen/Stark contro i Lannister/Greyjoy. Piccola riflessione: se Tormund e Beric sono probabilmente morti sotto le macerie della Barriera, li ritroveremo sicuramente sul campo di battaglia dalla parte del Re della Notte. Prospettive terribili…

BONUS – Ned Stark

Nonostante sia stato uno dei primi a cadere sotto la penna di Martin, il personaggio di Ned Stark è sempre presente, in maniera fortissima, in tutto lo show, e in questa puntata spunta fuori per ben tre volte. Prima di tutto compare nel dialogo tra Jon e Theon: anche se non sono mai andati d’accordo, i due ragazzi sono cresciuti all’ombra dell’uomo. Lui ha fatto da padre a entrambi e in entrambi ha cercato di immettere la sua rettitudine. Con Jon ha fatto un lavoro perfetto, anche grazie al carattere remissivo del ragazzo, con Theon invece non è riuscito alla perfezione, ma ha lasciato comunque un’impronta fortissima nel suo cuore, tanto che, come detto più avanti, il tormentato Theon ha trovato lo Stark che è in lui. La seconda volta che viene tirato in ballo il suo nome, è durante il “processo” a Ditocorto; finalmente il tradimento di Baelish ai danni di Ned Stark viene smascherato e punito, finalmente i giovani figli di Ned Stark sono riusciti a vendicare il vero colpevole della morte del padre, finalmente il nome di Ned Stark è stato vendicato. La terza e ultima volta in cui viene fuori il suo nome e il suo ricordo è nel confronto finale tra Arya e Sansa. Appianate le diffidenze reciproche, le due sorelle Stark sono in piedi sulle mura di Grande Inverno e ricordano le parole di Ned, parole sagge, che predicano fiducia nella famiglia e nella protezione reciproca. Solo così gli Stark possono sopravvivere, e sebbene ognuno dei suoi figli ha dimostrato di poter superare sofferenze indicibili, “quando la neve cade e i venti gelidi soffiano, il lupo solitario perisce, ma il branco sopravvive”.

INDIVISIBILI su Sky Cinema UNO HD

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INDIVISIBILI su Sky Cinema UNO HD

INDIVISIBILI, il film vincitore di 6 David di Donatello 2017, diretto da Edoardo De Angelis (Perez, Vieni a vivere a Napoli) con le sorelle Angela e Marianna Fontana al loro debutto sul grande schermo, sbarca in prima tv esclusiva domenica 27 agosto alle 21:15 su Sky Cinema Uno HD.

Dasy e Viola (Marianna e Angela Fontana, entrambe candidate al David di Donatello 2017 come migliori attrici protagoniste)sono due gemelle siamesi di 18 anni, originarie di Napoli, dotate di una voce incantevole.

Il padre le tiene lontane dal resto del mondo, costringendole però ad esibirsi durante i matrimoni e le feste patronali per trarne vantaggio economico. Tutta la famiglia, infatti, sopravvive grazie al successo delle gemelle, ma le cose cambiano quando Dasy e Viola scoprono la possibilità di poter essere separate definitivamente attraverso un intervento chirurgico.

La pellicola di Edoardo De Angelis, presentata alla 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (dove si è aggiudicata 4 premi tra cui il Premio Pasinetti per il miglior film) è stata accolta positivamente dalla critica vincendo, oltre a 6 David di Donatello, anche 8 Ciak D’Oro e recentemente a Taormina 5 Nastri d’Argento, posizionandosi come il film più premiato dell’edizione 2017. 

Nel cast, insieme alle sorelle Fontana, compaiono anche Antonia Truppo (David di Donatello 2017 come miglior attrice non protagonista), Marco Mario De Notaris (Là-bas – educazione criminale), Gaetano Bruno (Baaria) e Peppe Servillo (Lascia perdere, Johnny!).

Particolare menzione alla colonna sonora composta da Enzo Avitabile, il sassofonista e compositore italiano che ha trionfato nelle maggiori rassegne cinematografiche, aggiudicandosi due David di Donatello e due Nastri d’Argento per la miglior colonna sonora e la miglior canzone originale, un Ciak d’Oro per la miglior colonna sonora e un Globo d’Oro per la miglior musica.

INDIVISIBILI è disponibile anche su Sky Go e Sky On Demand.

Justice League: ecco il volto di Steppenwolf

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Justice League: ecco il volto di Steppenwolf

Dopo le prime immagini dall’ultimo trailer di Justice League, grazie a Reddit possiamo vedere da vicino il volto di Steppenwolf, il villain del film di Zack Snyder.

Ecco l’immagine dal merchandising ufficiale che mostra come, sotto la CGI, siano rintracciabili i tratti somatici di Ciarán Hinds, attore chiamato a interpretarlo.

Justice League: trailer del film dal Comic-Con 2017

CORRELATI:

Ecco il primo trailer di Justice League dal Comic Con

Justice League sarà diretto da Joss Whedon, che ha sostituito alla fine della produzione Zack Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley CollerGoeff Johns e Ben Affleck stesso.

Thor Ragnarok: footage inedito dallo scontro nell’arena

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Thor Ragnarok: footage inedito dallo scontro nell’arena

Marvel Studios ha diffuso un nuovo contributo video di Thor Ragnarok nel quale possiamo ammirare il Dio del Tuono nello scontro con HULK. 

Nella scena anche se breve abbiamo un nuovo sguardo anche al Grandmaster di Jeff Goldblum che rimane impressionato della forza del Dio del TUONO.

 

Thor Ragnarok – il trailer italiano

Thor Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.

Nelle new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre 2017.

La trama di Thor Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

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Morto Tobe Hooper, il regista di Non aprite quella porta

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Si è spento all’età di 74 anni il regista Tobe Hooper, dietro film horror di successo come Non Aprite Quella Porta e Poltergeist, e una delle icone horror degli anni 70′. 

Con The Texas Chain Saw Massacre (Non Aprite Quella Porta) realizzato con con pochissimi dollari  nel 1974, quando aveva Hooper ha firmato una pietra miliare del cinema horror. Poco dopo Spielberg lo volle per dirigere Poltergeist da lui ideato e prodotto che si rivelò un successo commerciale. 

Tobe Hooper trascorse gli anni sessanta come professore di un college statunitense. Dopo l’insuccesso di una pellicola drammatica, Eggshells, nel 1974 egli organizzò un piccolo cast fatto di studenti e insegnanti del suo college e produsse, con l’aiuto di Kim Henkel, il classico Non aprite quella porta. Questo prodotto cambiò la storia della cinematografia dell’orrore, diventando uno dei più famosi del genere, ed è considerato il suo capolavoro; Hooper infatti ha ottenuto fama per essere stato il regista sceneggiatore e produttore di quest’ultimo e quindi il creatore di Leatherface.

Grazie al successo della pellicola, Hooper entrò nell’industria di Hollywood e produsse ancora film come Quel motel vicino alla palude (1977), un film con Mel Ferrer, Carolyn Jones, William Finley e Marilyn Burns e Le notti di Salem. Nel 1982 Hooper trovò grande successo quando Steven Spielberg gli fece dirigere il film Poltergeist – Demoniache presenze, un altro pezzo di storia del cinema; nel 1986 diresse Non aprite quella porta – Parte 2, quest’ultimo però fu considerato una parodia del suo celebre film a causa della presenza eccessiva di humour. Ha partecipato anche alla realizzazione del remake del 2003 del suo film Non aprite quella porta.

 

Han Solo: primo sguardo al look di Lando Calrissian

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Han Solo: primo sguardo al look di Lando Calrissian

Mentre la lavorazione di Han Solo è attualmente in corso, il regista Ron Howard non smette di tenerci aggiornati sul suo stato e oggi ci svela un primo sguardo al look di  Lando Calrissian, il personaggio interpretato da Danny Glover

A quanto pare l’attore ha già concluso le riprese come si evince dal post, il che ci lascia intendere che la produzione è quasi alla conclusione. 

 

Han Solo spin-offla verità dietro il licenziamento di Lord e Miller

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Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Lo spin-off sul personaggio è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Avengers 4: nuove foto spoiler su Iron Man dal set

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Dopo le foto con Tony e Pep, nuove immagini arrivano oggi dal set di Avengers 4 ad Atlanta dove sono in corso le riprese del quarto capitolo della saga dedicata ai vendicatori. 

Le nuove immagini rivelano dettagli spoier su Iron Man. Infatti, da come possiamo vedere Tony Stark possiede un nuovo reattore che lo tiene in vita, probabilmente qualcosa di alieno ottenuto dopo Avengers Infinity War, magari qualcosa che proviene proprio dallo scontro con Thanos. 

 

Avengers Infinity War e Avengers 4: la posta in gioco è alta

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

Avengers Infinity War: 15 villain che potrebbero venire dopo

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

Avengers Infinity War: per Josh Brolin il film più divertente della carriera

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Entertainment Weekly ha intervistato Josh Brolin in merito alla sua esperienza in Avengers Infinity War, film che lo vedrà nel ruolo di Thanos, il villain contro cui combatteranno uniti tutti i Vendicatori del MCU.

L’attore ha dichiarato che il film Marvel è forse di quanto più divertente abbia mai fatto in carriera. Ecco le sue parole: “Amo lavorare a Avengers, probabilmente è il film più divertente che abbia mai fatto. Ho visto un po’ del film ed è magnifico. Il livello di tecnologia di quello che stanno facendo, quello che ho visto, è assolutamente esplosivo. Quando l’ho visto sullo schermo, ero io, ma non lo ero. Si tratta di una sensazione davvero strana.”

L’attore fa ovviamente riferimento al fatto che per il suo personaggio è stata usata la Motion Capture. Che vi aspettate dalla discesa in campo di Thanos?

Avengers Infinity War: il primo teaser dal Comic Con [LEAK]

La sinossi: Mentre gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza stessa non sono mai state tanto a rischio.

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Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Il cast del film al momento è composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict Wong, Pom Klementieff e Chadwick Boseman.

IT: ecco tutti i Perdenti nelle nuove foto

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IT: ecco tutti i Perdenti nelle nuove foto

Sono state diffuse via The Wrap nuove immagini da IT, film diretto da Andy Muschietti che è basato sull’omonimo romanzo di Stephen King. Nelle immagini possiamo vedere da vicino i Perdenti: Bill, Ben, Bev, Richie, Eddie, Stan e Mike. [nggallery id=2839]

IT di Stephen King: ecco com’è nato Pennywise

Oltre a Bill Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen Jacobs e Jeremy Ray Taylor.

Dopo la rinuncia di Cary Fukunaga (True Detective) con Will Poulter pronto a incarnare Pennywise, la regia è stata affidata ad Andy Muschietti (La Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth Grahame-Smith e David Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello televisivo degli anni Novanta con John Ritter e Tim Curry. 

ITStephen King ha visto il film e rassicura: “State tranquilli”

La storia originale è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film: nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui personaggi una volta adulti.

Blade Runner 2049: ecco il nome del personaggio di Dave Bautista

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Blade Runner 2049: ecco il nome del personaggio di Dave Bautista

Durante un’intervista con EW, Dave Bautista, che quest’anno abbiamo già visto al cinema in Guardiani della Galassia Vol. 2, ha annunciato per la prima volta il nome del suo personaggio in Blade Runner 2049.

L’attore ha dichiarato: “Non so con sicurezza se sia stato già annunciato il nome del mio personaggio, ma si chiama Sapper Morton.” E poi ha aggiunto: “Sono davvero terrorizzato di dire troppo, l’accordo di riservatezza su questo film è stato assurdo.”

Blade Runner 2049le nuove foto dal film

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Di seguito la prima sinossi del film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo sepolto che potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30 anni.”

Blade Runner 2049Ryan Gosling annuncia il contest per la visita al set

Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie JamesHiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro.

Borg/McEnroe: un nuovo trailer per il film sportivo

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Borg/McEnroe: un nuovo trailer per il film sportivo

Curzon Artificial Eye ha diffuso il nuovo trailer di Borg McEnroe, biopic che racconta i 14 incontri nei quali i due tennisti Bjorn Borg e John McEnroe si sono confrontati sul campo. I due sportivi saranno interpretati da Sverrir Gudnason (Borg) e Shia Labeouf (McEnroe).

Borg/McEnroe: teaser e poster del biopic con Shia LaBeouf

Marvel Cinematic Universe: i fatti che nemmeno i fan hardcore conoscono

Nel corso dei suoi dieci anni di “attività”, il Marvel Cinematic Universe ha riservato avventure, emozioni e tante curiosità ai suoi fan. Ma ci sono ancora diversi dettagli e Easter Eggs di cui nemmeno i fan hardcore del MCU sono a conoscenza. Scommettete? Ecco 15 fatti “sconosciuti” legati al Marvel Cinematic Universe.

Una settimana di catastrofi

Quando i Marvel Studios diffusero la prima timeline del Marvel Cinematic Universe, i fan rimasero a bocca aperta: film dopo film con protagonisti gli eroi dei fumetti, e non solo. Film che si intersecavano tra loro, che avevano riferimenti e interconnessioni secondo una continuity specifica. Il paradiso. Quello che però i fan non hanno notato è che i fatti di Iron Man 2, de L’Incredibile Hulk e di Thor avvengono praticamente nella stessa settimana, una settimana di disastri e catastrofi sulla Terra del MCU!

Il riferimento a un universo orrorifico

All’inizio di Guardiani della Galassia Vol. 2, i protagonisti combattono contro Abilisk, un orrendo mostro con denti affilati, occhi sporgenti e un corpo da creatura marina. Il mostro potrebbe essere una bestia qualsiasi dell’immaginario dei fumetti, tuttavia esiste un universo parallelo in cui nulla muore, ma le creature vengono consumate e risputate in forme di mostri. Che Abilisk sia uno di questi?

Il tentato suicidio di Bruce Banner

In The Avengers, Bruce Banner dice che un giorno, esasperato dall’altro, da HUlk, ha tentato di uccidersi sparandosi con una pistola. Il gesto ha spinto Hulk fuori… Quello che la maggior parte dei fan non sa, è che la scena è stata affettivamente girata nel 2008 con Edward Norton che tenta di spararsi in testa in L’Incredibile Hulk. Nella scena eliminata dal film, il Gigante di Giada ha la meglio su Banner, viene fuori e distrugge la pistola, mandando all’aria il tentativo di suicidio dello scienziato.

Tony Star non indossa mai la sua armatura

Robert Downey Jr. non indossa la sua armatura dal 2008, dal primo Iron Man. Pare che, dopo aver visto il film, RDJ abbia valutato il lavoro dei responsabili della CGI eccellente, rifiutandosi, quindi, di indossare l’armatura, eccezionalmente ingombrante, scomoda e pesante.

Slither, il primo film di James Gunn

Il mostro nella scena iniziale di Guardiani della Galassia Vol. 2 ricorda il look dei mostri protagonisti di Slither, il film di esordio di James Gunn. Questo elemento visivo potrebbe essere una autocitazione divertente che il regista ha inserito nella storia, ma potrebbe anche essere lì a disposizione di un eventuale sviluppo nel MCU.

La malattia di Groot

Io sono Groot. Molte volte nei due film sui Guardiani, le uniche tre parole di Groot assumono un tono buffo, quasi sempre strappano un sorriso allo spettatore. Quello che però in pochi sanno e che il racconto di origini di Groot prevede un passato molto meno buffo, potremmo dire molto triste. Groot e la sua specie infatti soffrono di un disturbo che contrae le corde vocali e li rende capaci di pronunciare quelle sole tre parole. Il povero Groot è nato infatti con una capacità dialettica pienamente sviluppata, poi minata da questa malattia.

Roxxon Corporation

In tutti e tre i film di Iron Man compare la Roxxon Corporation. La corporazione è presente nei fumetti e per tradizione è una società malvagia che si è arricchita giocando sporco e sembra che i suoi loschi affari abbiano portato alla morte dei genitori di Tony (nei fumetti). Ebbene questa Roxxon Corporation compare in tutti e tre i film con protagonista RDJ, quasi a voler stendere un velo oscuro sulle storie che hanno per protagonista un personaggio così brillante e sarcastico. Nel primo film, un’insegna al neon che riporta la scritta Roxxon Corporation compare su un palazzo, nella scena finale. In Iron Man 2, la Roxxon Oil Corporation sponsorizza uno dei corridori al Monaco Grand Prix del 2011. Infine, in Iron Man 3, la scritta compare in occasione dell’incidente sulla piattaforma petrolifera nel finale.

Tony Stark come Mozart

Nella scena di Iron Man, in cui Obadiah Stane va da Tony Stark per riferirgli che è fuori dalle Stark Industries, si siede al piano e suona il Larghetto di Antonio Salieri, famoso compositore italiano. Quello che però non tutti sanno è che Salieri è passato alla storia non per la sua musica, o meglio non solo, ma soprattutto per la sua invidia nei confronti di un suo collega contemporaneo molto più dotato: Mozart. Facendo suonare a Stane un pezzo di Salieri, sembra che la Marvel abbia voluto creare un parallelismo tra l’invidioso Salieri e Stane e di contrasto tra Tony e Mozart.

Chris Evan ha rifiutato la parte

Nonostante sia l’attore del Marvel Cinematic Universe più amato (secondo forse soltanto a Robert Downey Jr.), Chris Evans all’inizio aveva rifiutato il ruolo di Steve Rogers. Lo aveva rifiutato non una, non due, ma ben tre volte. Le motivazioni di Chris erano comprensibili. L’attore veniva dal fiasco dei Fantastici Quattro, in cui ha interpretato Johnny Storm/La Torcia Umana e aveva paura di mettersi di nuovo in relazione con un ruolo fumettistico che lo impegnasse per più di un film. Alla fine ha vinto la sua paura ed ha accettato la parte, ma sembra che all’epoca del primo Captain America disse a un suo amico: “Se questo film va male, sono fottuto. Se va bene, sono fottuto!”. Chris Evans aveva infatti firmato per ben sei film con i Marvel Studios.

La t-shirt di Star Lord

Nonostante sia uno dei film più divertenti e leggeri del Marvel Cinematic Universe, Guardiani della Galassia ha un prologo davvero doloroso. Il piccolo Peter deve dire addio alla madre che sta morendo di cancro e dopo, come se non bastasse, viene rapito. Al momento del rapimento indossa una maglietta con su scritto River Raft: J.D. Canoe Rentals Dolores River. Più avanti nel film vedremo quella stessa maglietta addosso a Bereet, una Krylorian con cui Peter ha un breve flirt.

Il presentimento di un cameo

In Captain America The Winter Soldier, in due diverse situazioni compare un camion giallo della Penske. Malgrado i fratelli Russo, registi del film, non si siano mai sbottonati troppo, hanno detto che si tratta in entrambe le scene dello stesso furgone e che è guidato da un uomo che ha doti davvero straordinarie, allenato e pericoloso, con un suo scopo personale. Che si tratti di The Punisher?

La tragica storia di Mantis

Il personaggio in Guardiani della Galassia Vol. 2 ha il compito di alleggerire i toni. L’aria svampita e l’atteggiamento aperto e cordiale ne fanno un personaggio apparentemente sereno di cui sappiamo molto poco, se non che è in grado di avere una grande empatia. Tuttavia dai fumetti sappiamo che la sua storia è tragica. In una delle versione della sua origina, Mantis è allevata dai Kree e poi finisce a fare la prostituta in Vietnam prima di unirsi ai Vendicatori. In un’altra storia viene fatta esplodere, e ogni suo frammento viene distrutto. Insomma, non proprio un comic relief.

Paul Bettany non ha mai lavorato con gli altri prima di Age of Ultron

Dall’inizio del Marvel Cinematic Universe, Paul Bettany non ha mai lavorato a contatto con nessuno, pur facendo parte di tutti i film, o almeno di tutti i film in cui era presente Tony Stark. È infatti sua la voce di JARVIS che l’attore inglese ha doppiato fino a Avengers Age of Ultron, quando assistiamo alla nascita di Visione, proprio da JARVIS e che ha i lineamenti di Bettany. In una simpatica dichiarazione, l’attore ha spiegato che prima registrava le sue parti e andava via con una borsa di soldi, adesso si deve sottoporre a ore di trucco e recitare di persona per guadagnarsi il pane. Tuttavia ha anche affermato che per lui è molto bello interagire finalmente con persone con cui ha condiviso virtualmente così tanto.

La storia oscura di Rocket Raccoon

In Guardiani della Galassia, durante un litigio con Drax, da ubriaco, Rocket urla che nessuno sa cosa vuol dire essere fatto a pezzi e poi ricucito insieme. Questo sfogo è solo una piccola finestra sull’oscuro passato del procione, vittima di esperimenti. Nei fumetti è stato infatti sottoposto a terribili esperimenti scientifici, non solo per il piacere della scoperta, ma anche perché usato come animale da compagnia per pazienti in un manicomio, da cui però Rocket riesce a scappare.

La vera origine di Teaserface

Alla sua apparizione in Guardiani della Galassia Vol. 2, sembra soltanto uno dei tanti cattivi poco carismatici e pieni di sé ma sappiamo che in realtà la sua origine è molto più vicina ai Vendicatori di quanto possiamo immaginare. Teaserface viene infatti da una razza aliena nota come gli Stark, che devono la loro origine proprio a Tony Stark. Questo gruppo di aleini ha costruito la propria società utilizzando la spazzatura tecnologica che le Stark Industries hanno sparato nello spazio, come fosse una discarica, per moltissimi anni.

Mulan: le riprese al via a Gennaio 2018

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Mulan: le riprese al via a Gennaio 2018

Durante il D 23 era stato annunciato che il live action di Mulan in produzione alla Disney era spato posticipato al 2019, anno in cui la Casa di Topolino ha due slot liberi per far uscire il film.

Adesso, via Omega Underground, sappiamo che le riprese del film cominceranno a Gennaio 2018, e c’è di più. Lo stesso report riferisce che le location del film comprenderanno la Cina, ovviamente, ma anche la Nuova Zelanda e l’Australia.

Per quanto riguarda la possibile data d’uscita del film sull’eroina che ha salvato la Cina, le date a disposizione nel calendario delle uscite Disney sono 8 Novembre e 20 Dicembre 2019.

Non ci sono ancora conferme in merito al cast del film, ma sappiamo che sarà una squadra etnicamente accurata.

Mulan: tutti i protagonisti saranno cinesi, niente whitewashing

Dopo Maleficent, Cenerentola e Il Libro della Giungla, anche Mulan si aggiunge alla lista dei numerosi remake in live-action dei classici d’animazione Disney.

Niki Caro, già regista de La ragazza delle balene, dirigerà il live action di Mulan in produzione alla Disney.

La sceneggiatura sarà firmata da Elizabeth MartinLauren Hynek, mentre alla produzione ci saranno Chris BenderJ.C. Pink. Il produttore esecutivo sarà Bill Kong, che ha lavorato in importanti produzioni per Zhang Yimou e Ang Lee.

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