Jennifer Lawrence
è stata scelta come cover girl per l’edizione del 125° anniversario
della rivista Vogue. Per
l’occasione l’attrice ha posato per quattro artisti e fotografi
differenti, realizzando quindi quattro diverse cover da
collezione: [nggallery id=3156]
Nelle intenzioni di Anna
Wintour, direttrice della rivista, i quattro artisti
coinvolti, Annie Leibovitz, Inez & Vinoodh, Bruce
Weber e John Currin, dovevano ritrarre
la Lawrence in base alla loro percezione
della stessa. Il risultato sono i bellissimi ritratti nella
gallery.
Spider-Man Homecoming è ormai uscita da quasi
un mese ed è a tutti gli effetti un film di successo che si
appresta a dare il via ad un’altra serie di film sull’Uomo Ragno
prodotti da Marvel Studios
e Sony
Pictures.
Il film però è
stato un lungo processo di gestazione che ha visto protagonisti i
due studios. In attesa di scoprire cosa riserverà il futuro del
franchise ecco di seguito succulenti curiosità sul
film Spider-Man Homecoming.
Jennifer Connelly per omaggiare John Hughes
L’attrice
Jennifer Connelly come molti di voi sapranno
presta la voce a Karen, il computer assistente di Spidey. L’attrice
è stata scelta non solo per il suo incredibile talento ma anche
perché era tra le interpreti del film Tutto può accadere di
John Hughes, regista che le cui tematiche
sull’adolescenza e sulla vita al liceo lo hanno reso celebre trai
registi.
Altra curiosità, la Connelly è la moglie di
Paul Bettany, che ha prestato la voce a
Jarvis e che adesso interpreta Vision nel Marvel Cinematic
Universe.
Tom Holland predestinato
In un’intervista del
2013, durante la promozione di Come vivo Ora,
all’attore
Tom Holland gli fu chiesto se desiderava interpretare
un supereroe un giorno. La sua risposta fu ” Forse Spider-Man,
tra dieci anni se magari rifaranno un riavvio“.
Le parole sembrano quasi un
presagio dato che Tom Holland è Peter Park nel
Marvel
Cinematic Universe.
Nick Fury doveva essere il mentore di Peter Parker
Molti fan storceranno
il naso ma nelle prime stesure dello script il mentore di Peter
Parker doveva essere Nick Fury, personaggio
interpretato da Samuel L Jackson.
Tutti noi sappiamo come poi è
andata a finire. Nick Fury fu sostituito da Tony
Stark e Robert Downey Jr entrò nel cast del film.
Il cinema di John Hughes ha ispirato Spider-Man Homecoming
Il giovane cast per
prepararsi al film ha dovuto guardare tutta una maratona dei film
di John Hughes voluta da Watts. Trai film visti The
Breakfast Club (1985 ), Una pazza giornata di
vacanza (1986).
A rivelarlo è stato
Tom Holland“Ci ha dato un sacco di film da
guardare, Dio erano così tanti film. Abbiamo praticamente visto
tutti quei film seduti nella mia casa di Atlanta, insieme a tutto
il cast. Una vera e propria maratona”.
Foto nascoste di personaggi Marvel
Nel liceo protagonista
del film è possibile vedere immagini di Howard Stark, Abraham
Erskine e Bruce Banner.
La musica sopra il logo dei Marvel Studios
La musica sopra il logo
dei Marvel Studios è una versione
orchestrale della classica sigla della serie televisiva del 1967 di
Spider-Man scritta da Paul Francis Webster
e Robert “Bob” Harris per lo show televisivo
animato. La nuova versione è stata adattata dal compositore
premio oscar Michael Giacchino.
Il titolo “Homecoming”
La scelta del titolo
“Homecoming” è un cenno al ritorno del personaggio per la
co-titolarità da parte dei Studios Marvel. Come molti di voi sapranno
i diritti di trasposizioni cinematografiche di Spider-Man sono di
proprietà della Sony Pictures.
Curiosità sulla preparazione
Tom
Holland ha trascorso alcuni giorni al Bronx High
School of Science di New York City per prepararsi al ruolo.
Inoltre ha frequentato numerose lezioni con un nome falso.
Il numero di targa dell’auto di Zia May è AMF-1562 – AMF sta
per Amazing Fantasy, 15 come il numero e 62′ è l’anno del debutto e
della prima apparizione di Spider-Man.
Questo film è il primo film di
Spider-Man in cui appaiono le iconiche ali dal fumetto. Inoltre il
costume è quello più simile al fumetto rispetto a tutti gli altri
precedenti adattamenti.
Noti personaggi dal fumetto nel film Spider-Man
Homecoming
Il film segna la prima apparizione di Cindy Moon
(Tiffany Espensen), meglio conosciuto nel fumetto
come la nota controparte di Spider-Man,
SILK.
Aaron Davis (Donald Glover)
rivela nel film che ha un nipote. Nei fumetti, Aaron Davis
nell’universo Ultimate Marvel è il cattivo “The
Prowler”, il cui nipote è Miles Morales, alias il secondo Ultimate
Spider-Man.
Vulture nel futuro di Spider-Man
Vulture è
sempre stato nei piani di un film di Spider-Man.
Infatti il quarto capitolo di Spider-Man diretto
da Sam Raimi vedeva proprio Volture come Villain
principale che doveva essere interpretato da John
Malkovic.
Come molti di voi sapranno quel film non vide mai la luce per
incomprensioni tra Sam Raimi e la Sony e il
regista si tirò indietro compromettendo i ritorni di Tobey
Maguire come Peter Parker e
Kristen Dunst come Mary Jane.
Il film
Il giovane Peter Parker /
Spider-Man (Tom Holland), reduce da un clamoroso
debutto in Captain America Civil War,
entra nell’Universo Cinematografico Marvel in Spider-Man: Homecoming. Acclamato
in tutto il mondo, Spider-Man è il personaggio dei fumetti più
popolare della storia e il fiore all’occhiello della Marvel Comics. Ora, ‘torna a casa’ in un film
dai toni nuovi, divertente e fresco, prodotto dai Marvel Studios, che per la prima
volta porta il Peter Parker dei fumetti sul grande schermo al
fianco degli eroi del Marvel Cinematic
Universe.
Entusiasta della sua esperienza con
gli Avengers, Peter torna a casa, dove vive con la zia May (Marisa
Tomei), sotto l’occhio vigile del suo nuovo mentore Tony Stark
(Robert Downey, Jr.). Peter cerca di tornare alla sua routine
quotidiana, distratto dal pensiero di dover dimostrare di valere di
più dell’amichevole Spider-Man di quartiere, ma quando l’Avvoltoio
(Michael Keaton) appare come un nuovo cattivo, tutto ciò a cui
Peter tiene maggiormente viene minacciato.
IL FILM
Reduce da un debutto sensazionale nella battaglia epica di
Capitan America: Civil War, Peter Parker
è pronto a dimostrare di essere un degno Vendicatore in
Spider-Man: Homecoming, ma per diventarlo, dovrà
fronteggiare un mentore come nessun altro. “Tony Stark si è
sempre interessato a Peter Parker – dice Robert Downey Jr. –
lo aiuta nella sua impresa suggerendogli una nuova tuta e delle
nuove tecnologie; lo segue attentamente per assicurarsi che sia
degno di essere una potenziale recluta degli Avengers”.
Tom Holland, che
interpreta Spider-Man, racconta le sfide che ha dovuto affrontare
Peter prima di potersi unire ai suoi eroi: “La vita di Peter
oscilla tra il combattere con gli Avengers, al non fare
improvvisamente nulla – ha spiegato Holland – Tony
Stark gli ha conferito l’incarico dell’amichevole Spider-Man ‘di
quartiere’, cioè aiutare i gatti a scendere dagli alberi, assistere
le vecchiette nell’attraversare la strada e fermare i ladruncoli,
niente di troppo impegnativo. Ma quando Spider-Man inizia ad
impugnare armi super tecnologiche, vuole intraprendere un percorso
di apprendimento e consapevolezza delle sue nuove
potenzialità”.
Spider-Man
Homecoming non segna solo l’unione di Peter Parker agli
Avengers, ma colloca Spider-Man nel posto più giusto del
Marvel Cinematic Universe.
Essendo la punta di diamante della Marvel, nonché il personaggio più
famoso della storia dei fumetti, Spider-Man ha debuttato l’estate
scorsa con un ruolo cameo in Captain America: Civil
War. La straordinaria reazione positiva da parte
della critica e dei fan verso questa nuova immagine del
personaggio, ha reso appetibile l’idea di Spider-Man
Homecoming, così Sony Pictures e Marvel Studios hanno siglato una
collaborazione per offrire ai fan di tutto il mondo il primo film
di Spider-Man in cui Peter Parker è parte integrante del Marvel Cinematic Universe.
Le saghe di Hunger
Games e Twilight hanno segnato un periodo in cui il
genere Young Adult era di gran moda, oltre a
rappresentare una fonte cospicua di guadagno per la Lionsgate, che
detiene a oggi i diritti di sfruttamento dei sue franchise
letterari.
Parlando a
Variety, il CEO della casa di
produzione, Jon Feltheimer, ha spiegato che
il filone Young Adult non è ancora esaurito e che
lo Studio è pronto a riprenderlo e rinvigorirlo appena gli autori
dei romanzi saranno pronti a supportarli.
Ancora film su Hunger Games e
Twilight?
Ecco cosa ha
dichiarato Jon Feltheimer: “Ci sono molte
storie che aspettano di essere raccontate, e siamo pronti a
raccontarle quando i creatori delle stesse saranno pronti a
scriverle.”
La posizione di Feltheimer
sembra chiara: i diritti di sfruttamento appartengono alla
Lionsgate e dato il grande successo, letterario e cinematografico,
sia di Hunger Games che di
Twilight, è chiaro che sia agli autori che alla
produzione tornerebbero utili altre storie che approfondiscano i
personaggi che ancora hanno qualcosa da dire.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Stando a quanto visto nel primo
poster ufficiale di Avengers Infinity War, il
Groot che vedremo nel film dei Russo è lo stesso della scena
post-credits di Guardiani della Galassia Vol.
2 che lo vede protagonista.
Per tutto il film, Groot è stato un
cucciolo, ma nella scena in questione vediamo che Star Lord entra
nella sua camera e lo trova adolescente, mentre gioca ai videogame,
completamente immerso nei suoi trucioli.
James
Gunn ha confermato che il personaggio, doppiato da Vin Diesel,
in Avengers Infinity War avrà la stessa età che ha in quella scena,
questo vuol dire che il film collettivo dei fratelli Russo sarà
ambientato quasi in contemporanea con Guardiani 2 nel MCU.
Leggi la recensione di Guardiani
della Galassia Vol. 2
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Denis Villeneuve ha
accettato un compito molto impegnativo, quando ha deciso che
avrebbe diretto Blade Runner 2049. Il regista di
Arrival ha fatto fronte a una mole assurda di
aspettative, e ora che il film è quasi prossimo all’uscita, parla
del suo approccio, a metà tra la teoria della versione
cinematografica, in cui Deckart è un umano, e
quella della Director’s Cut, di Ridley Scott
stesso, secondo cui invece il cacciatore di replicanti e un
replicante lui stesso.
“Sono cresciuto con la prima
versione del film – ha spiegato Villeneuve a
CinemaBlend– solo dopo ho
scoperto la versione voluta da Ridley. E ho amato tanto anche
quella. La chiave per fare questo nuovo film, per me, era nel
mezzo. Perché il primo film era la storia di un umano che si
innamora di un essere artificiale. E la storia del secondo film
invece è quella di un replicante che non sa di esserlo e che
lentamente scopre la sua identità. Sono due storie
diverse.
Ho capito che la chiave era
tornare al romanzo di Philip K. Dick. Nel testo i personaggi
dubitano di se stessi. Non sono sicuri se sono replicanti o meno,
di tanto in tanto i detective devono fare i test su loro stessi per
essere sicuri che siano umani. Mi piace questa cosa. Quindi ho
deciso che nel film, Deckard non è sicuro, così come noi, di quale
sia la sua vera identità. Mi piace questa insicurezza. Il mistero.
Per me è una cosa molto interessante. Io la adoro.
Ma Ridley e Harrison sono ancora
in disaccordo. Se li chiudete in una stanza entrambi non sono
d’accordo, e cominciano ad alzare la voce. È davvero
divertente.”
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a
lungo sepoltoche
potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che
è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca
con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade
runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30
anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come
Bill Carraro.
All’inizio delle riprese di
Avengers Infinity War, Karen
Gillan, interprete di Nebula, è stata una delle prime
attrici a raggiungere il set e sappiamo che alla fine di
Guardiani della Galassia Vol.
2, il personaggio ha lasciato la scena con in mente
uno scopo ben preciso.
Parlando con Fandango, l’attrice
ha spiegato che l’attitudine scontrosa (a dir poco) di Nebula
potrebbe portarla ad avere avventure inaspettate con un amico (o
un’amica) del cuore inedito:
“So chi è il suo nuovo migliore
amico, ma non posso dirvelo. Non posso proprio. Vi prometto però
che sarà brillante e inaspettato. Non so di amici/nemici. Lei ha
una missione ben precisa, come tutti, che ha a che fare con un
tizio con un guanto, e credo che sia questo il problema principale.
Quindi penso che le persone si stiano interessando molto alla sua
missione.”
La missione di Nebula, lo sappiamo,
è quella di uccidere Thanos, ma la solitaria assassina riuscirà a
fare squadra con i Vendicatori per realizzare il suo proposito?
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Arriva da EW la notizia dell’ingresso nel casti
di Grey’s Anatomy 14 di Stefania Spampinato che apparirà nell’arco di
più episodi della prossima stagione di Grey’s
Anatomy. Dunque dopo avervi rivelato l’arrivo
della sorella italiana del dottore Andrew De
Luca interpretato da Giacomo
Gianniotti, ora sappiamo che ad interpreterla sarà
proprio Stefania Spampinato.
La Spampinato sarà
dunque Carina DeLuca: “Quest’anno vedremo sicuramente il
carattere di DeLuca, con l’ospedale un po ‘più affollato con
l’arrivo di sua sorella dall’Italia”, racconta Gianniotti a
EW. “Stiamo andando a vedere una nuova dinamica in
ospedale e non è esattamente una buona notizia; Il mio personaggio
sarà frustrato dalla sua presenza.”
“Ha una professionalità molto
interessante e controversa – si potrebbe dire – nel settore
medico, il che lo rende scomodo” continua Gianniotti. “È
una spina nel suo fianco, il suo essere lì lo disturba ma tutti gli
altri invece si affezioneranno molto a lei. Lei lavorerà
molto nell’ospedale, e aiuterà a raccontare la storia dei DeLuca e
di come sono arrivati dall’Italia. Inoltre parleremo un po ‘di
italiano, il che sarà bello per i fan italiani, perché la serie è
così famosa in Italia”. Il primo episodio
di Grey’s
Anatomy 14andrà in onda il 28 settembre
2017.
Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie
televisiva statunitense Grey’s
Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia
nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il
titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Grey’s Anatomy 14
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico,
ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli
anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie
TV che hanno riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off.
Grey’s
Anatomy è trasmessa in prima visione assoluta negli
Stati Uniti da ABC. In lingua
italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima
visione dal canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava
Ecco il trailer italiano di
Madre! (Mother!),
il film di Darren Aronofski con Jennifer
Lawrence e Javier Bardem che sarà
presentato al prossimo Festival di Venezia.
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. Le atmosfere e i temi trattati saranno simili a
quelli di Black Swan. Il film uscirà il 28
settembre 2017 nei cinema italiani.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.
Adesso il regista torna a parlare
del film, in particolare dei progetti messi in cantiere per
The Amazing Spider-Man 3, prima che il progetto
venisse accantonato:
“Parlavamo di un film sui
Sinistri Sei. Avrebbero dovuto realizzare un film sui Sinistri Sei
prima di un terzo Spider-Man. Volevamo che Chris Cooper tornasse
per interpretare Goblin. Avremmo congelato la sua testa e poi lo
avremmo riportato in vita. E avremmo avuto il personaggio del
Gentiluomo. Avevamo diverse idee su come fare queste cose, ma forse
siamo andati troppo oltre con l’immaginazione quando abbiamo
cominciato a costruire queste cose. Però è stato un esercizio
divertente. Guardo indietro a quei giorni con molto
affetto.
(…)
(Cooper) sarebbe stato il
villain principale di nuovo. Avrebbe guidato i Sinistri Sei, e, sì,
abbiamo parlato anche di Avvoltoio un po’, certamente.”
Mentre Amber Heard
è impegnata sul set di Aquaman, sappiamo che esordirà, nel panni di
Mera, in Justice League, al fianco di
Jason Momoa.
Di seguito possiamo vedere la foto
di una bambola che la rappresenta, grazie alla quale abbiamo la
possibilità di dare uno sguardo ravvicinato al costume dell’eroina
nel dettaglio.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Continuano le riprese di
Deadpool 2 e Ryan Reynolds continua a prendersi
gioco di colleghi e film “concorrenti” nella sua maniera
irresistibile.
Di seguito potete vedere l’attore,
in tuta da Deadpool, posare con la squadra che ha contribuito alla
sicurezza del set del film, facendo però riferimento alle riprese
di Spider-Man. Arriverà
anche la risposta di Tom Holland?
Deadpool ha
incassato 363 070 709 dollari in Nord America e 417 408 522 dollari
nel resto del mondo, per un totale mondiale di 780 479 231
dollari. Deadpool è stato accolto
generalmente bene dalla critica, soprattutto grazie alla
recitazione di Ryan Reynolds e alla comicità pungente e ironica
della sceneggiatura.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vedrà Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz sarà Domino, Josh
Brolin sarà invece Cable.
Sceneggiatore e regista, attivo nel
campo del fumetto, del cinema e della televisione, Mauro
Uzzeo sbarcherà al cinema il 12 agosto con
Monolith, film per cui ha co-firmato la
sceneggiatura (insieme al regista Ivan Silvestrini, Elena
Buccaccio e Stefano Sardo) e che nasce da
un’idea di Roberto Recchioni.
Liquidare però la natura di questo
film, diretto da Ivan Silvestrini, è decisamente
impreciso, dal momento che Monolith è un progetto
a due teste: una fatta di celluloide e l’altra di… cellulosa.
Un’avventura che nasce contemporaneamente come graphic novel e
film.
Chiediamo a Uzzeo: come si è
sviluppato il lavoro parallelo di sceneggiatore al film a alla
graphic novel?
Quando Roberto ha avuto l’idea
di Monolith (madre che resta chiusa fuori dall’automobile più
sicura del mondo, figlio piccolo chiuso dentro e come si fa a
tirarlo fuori dalla prigione perfetta), da subito abbiamo pensato
di svilupparla in più ambiti, perché era un’idea talmente potente e
lineare che si prestava bene ad avere diverse declinazioni. Con
Roberto lavoravamo già insieme ad altri progetti, e siccome io
avevo esperienza in tv e con il cinema, abbiamo cominciato a
pensare a una storia che potesse essere produttivamente facile da
realizzare in forma di film. Noi che ci affacciamo ora nel mondo
del cinema sappiamo bene che le idee hanno un costo realizzativo.
Quindi dobbiamo ragionare su progetti che possano essere
realizzabili magari anche con i budget che si concedono alle opere
prime o dalle case di produzione indipendenti.
Come è nato Monolith
Qual è stato dunque il
primo passo?
Ragionare su come la storia
potesse diventare qualcosa di facilmente declinabile, poi abbiamo
cominciato a battere le scrivanie dei produttori italiani. Da quel
momento, vedendo la loro ritrosia a causa di una storia, a detta
loro, che poco aveva a che fare con il classico cinema italiano,
abbiamo cominciato a lavorare al fumetto. E abbiamo coinvolto
subito Lorenzo Ceccotti perché, come me, aveva già avuto esperienze
in campo cinematografico, oltre che in ambito fumettistico. Si
intende perfettamente di production design e così, con Roberto, ho
cominciato a scrivere la sceneggiatura per il fumetto, e abbiamo
puntato tanto sull’aspetto grafico e sulla potenza del disegno di
Lorenzo.
Quando è partito invece il
lavoro per il film?
Proprio quando eravamo già a
lavoro con il fumetto, si è sbloccata la situazione con il film,
Lock and Valentine è stata la prima casa di produzione a opzionare
il soggetto e a crederci. Poi sono entrati in campo la Sergio
Bonelli Editore, alla sua prima esperienza con un film, con tanto
di logo all’inizio, e poi Sky Cinema, soprattutto, che è entrata in
campo portando l’apporto più importante oltre che quella
grandissima esperienza nel produrre cinema che nessuna delle altre
due realtà aveva. Da lì è partito il progetto della sceneggiatura,
che ho scritto inizialmente insieme a Ivan Silvestrini che è anche
il regista.
Come si è sviluppata la
collaborazione tra Mauro Uzzeo e il regista, Ivan
Silvestrini?
Con Ivan ci conosciamo da anni.
Nel 2004 vincemmo insieme un concorso di cinema, lui per il miglior
cortometraggio e io per il miglior corto animato e da quel giorno
siamo diventati amici, sono stato anche il suo testimone di nozze.
Quando ci hanno chiamati per fare il film insieme, i produttori non
lo sapevano. È stato divertente perché dissero a Ivan ‘Avevamo
pensato di far scrivere la sceneggiatura a Mauro Uzzeo, lo
conosci?’ e lui si mise a ridere. Abbiamo cominciato a scrivere
insieme e Sky ci ha spronati a spingerci in una direzione diversa
rispetto a quella del fumetto, per cercare di aggiungere un
contenuto che fosse emotivamente coinvolgente. Da quel momento le
storie hanno preso una direzione un po’ diversa. Il film non è
l’adattamento del fumetto e il fumetto non è la riduzione
cinematografica. È come avere entrambi i lati della stessa
medaglia. Guardiamo la storia da due prospettive diverse e quindi
leggendo il fumetto e guardando il film si ha un interessante
doppio punto di vista.
Le differenze principali tra
il film e la graphic novel quali sono?
Il fumetto e un’amarissima
riflessione sull’ossessione per la tecnologia, sull’utilizzo della
tecnologia per sentirsi protetti e quanto sacrifichiamo delle
nostre libertà per questo concetto di protezione. Quanto la
tecnologia diventa una gabbia più che una porta aperta. Il film
invece è molto incentrato su che cosa è la maternità oggi e su cosa
vuol dire avere un figlio e su cosa questo comporta nelle nostre
vite. Le due trame sono presenti sia nel fumetto che nel film, però
a seconda del prodotto si sviluppa di più la prima o la
seconda.
Mauro Uzzeo ha
lavorato sia al film che al fumetto
Come è stato invece il
lavoro con Lorenzo Ceccotti?
Avere lui che disegna per te è
come essere un regista che ha a disposizione Marlon Brando, gli
puoi chiedere tutto. Mentre sul film, che ancora non esisteva,
sapevamo che avremmo dovuto accettare dei compromessi, il fumetto
poteva esplodere in tutta la sua potenza evocativa. Lorenzo ha
messo in scena della roba pazzesca.
Lui ha cominciato con il
fumetto, dopo una ventina di tavole ha interrotto per otto mesi il
lavoro perché si era sbloccato il progetto del film, a cui avrebbe
comunque lavorato lui. Poi è partito per gli Stati Uniti per
lavorare sul set per la direzione artistica. Una volta tornato si è
rimesso sul fumetto, portando un bagaglio esperienziale enorme
perché un conto è immaginare il deserto (location principale del
film), un conto e starci tutti i giorni. Ha deciso che voleva
mettere questa cosa sulla tavole. Io e Lorenzo abbiamo avuto il
grande privilegio di poter lavorare sia alla realizzazione del film
che a quella del fumetto: a un certo punto Roberto non sapeva che
direzione stesse prendendo il film, così come Ivan non conosceva
come si stesse sviluppando il fumetto. È stato un work in progress
reciproco perché partendo dallo stesso punto ci siamo divertiti a
esplorare due strade diverse.
Come è nato invece il
concept dell’automobile, protagonista del film? Sono innegabili
alcuni riferimenti alla cultura pop, ma sono voluti o
casuali?
Sicuramente ci sono dei
riferimenti, ma la prima regola che spiegammo a Lorenzo era quella
che la Monolith dovesse incutere da lontano un po’ di timore, una
macchina perfetta e inattaccabile, quasi aliena. Da vicino invece
doveva sembrare super user friendly, come i prodotti della Apple,
che immediatamente sai come usarli. Poi però se succede qualcosa
non puoi aprirli o aggiustarli e con loro non c’è dialogo. Basta
vedere un iPhone, spento è una mattonella perfetta, non capisci
subito come utilizzarlo, dov’è la batteria. L’idea quindi era di
una tecnologia inespugnabile ma apparentemente vicina
all’utente.
Si tratta quindi di una
tecnologia ostile?
Nel film non diamo mai un
connotato positivo o negativo alla tecnologia. L’unica etichetta
che mettiamo è quella di strumento. Gli errori commessi nel film
sono solo umani, perché il principio è: più è elevato il livello
tecnologico, più dovrebbe essere alto il livello di consapevolezza
di chi lo sta usando. Il problema è che tutti hanno in mano uno
strumento tecnologico (telefono, computer) ma non hanno
l’alfabetizzazione necessaria per utilizzarlo, per capire con
esattezza cosa farci. Abbiamo strumenti potentissimi a portata di
tutti, ma non c’è la preparazione necessaria per affrontarli.
Infatti a un certo punto nel film si torna all’età della
pietra…
Monolith all’estero
Il film uscirà negli USA con
il titolo di Trapped Child, cosa pensi di questa
scelta?
Noi non abbiamo avuto molta voce
in capitolo. Penso che siano scelte che riguardano il distributore
locale che deve cercare il modo migliore per veicolare un messaggio
e vendere un film. Ho letto diversi titoli di Monolith in giro per
il mondo, perché è stato venduto in quasi 20 Paesi. Da fruitore
preferisco sempre il titolo originale e leggere un sottotitolo che
spiega il film, magari Monolith – Trapped Child, ma qui entriamo
nel gusto personale. Sono contento che un film a cui ho collaborato
esca in tutti questi posti nel mondo.
Che ambizione ha questo
progetto?
Noi sappiamo benissimo che è un
film piccolo, fatto con una produzione indipendente, aiutato e
co-prodotto da un player importantissimo come Sky, che beneficia di
una casa di distribuzione, la Vision, che nasce proprio con
Monolith, il primo film che distribuiscono. Sappiamo che non
abbiamo in mano un film che può coinvolgere un pubblico molto
ampio. Ma nasce proprio per questo, con la volontà di raccontare
una storia diversa, che possa essere esportabile in tutto il mondo.
Il fatto che sia uscito prima in 17 Stati e poi in Italia è un
segno che quello che volevamo ottenere l’abbiamo
raggiunto.
Hai partecipato alle riprese
sul set?
Mai. Dopo che abbiamo finito la
pre-produzione con Ivan Silvestrini, e con noi si sono aggiunti
anche Elena Buccaccio e Stefano Sardo per rifinire la
sceneggiatura, io sono tornato a lavorare sul fumetto e mentre Ivan
e Lorenzo si sono spostati sul set, eravamo in contatto su Skype e
facevo il tifo per loro. Intanto però lavoravo con Roberto alle
tavole di sceneggiatura per il fumetto di Monolith che avrebbero
aspettato il ritorno di Lorenzo.
Mauro Uzzeo e il lavoro di
sceneggiatore: cinema, fumetti e il futuro della
Bonelli
Scrivendo sia per i fumetti
che per il cinema, l’approccio alla scrittura è uguale, racconti
‘solo’ una storia, o ti adatti al diverso mezzo
espressivo?
Nonostante possa sembrare
simile, l’approccio è in realtà molto diverso. La potenza del
fumetto mostra in modo evocativo, ti fa vedere dei disegni e lascia
spazio tra un quadro e l’altro e così il disegnatore e lo
sceneggiatore guidano il lettore verso un movimento che non esiste.
E non hai limiti, a parte la pagina ferma e la capacità tecnica del
disegnatore. Scrivere per il cinema vuol dire tener conto di tutta
una serie di istanze tecniche e produttive che poi serviranno per
rendere narrativo quello che scrivi. Se non tieni conto di qual è
il budget del film, non puoi sapere bene cosa stai scrivendo,
perché magari alcune cose verranno tolte dalla sceneggiatura perché
non realizzabili e creeranno un buco di trama. Il bravo
sceneggiatore deve tenere conto di che tipo di film si sta
realizzando e di qual è la fattibilità produttiva di quello che sta
inventando. Sono due mestieri che hanno parecchi paletti che
servono a modulare la creatività, però conoscendoli, possono essere
usati anche come stimolo per fare qualcosa di ancora più
bello.
Monolith è il primo film
della Bonelli. Qualche settimana fa c’è stato l’ormai ribattezzato
‘Homecoming’ di Dylan Dog,
ovvero i diritti di sfruttamento cinematografico del personaggio
sono tornati alla Bonelli Editore. Esiste già un progetto per
portare l’Investigatore dell’Incubo al cinema nel modo
migliore?
La Sergio Bonelli Editore è in
un momento di grossa transizione, sta affrontando il decennio con
un piglio più aggressivo rispetto al passato. Sta cercando di
battere tutta una serie di strade legate al fumetto e derivati che
negli anni passati non ha sfruttato a pieno. Si sta creando una
nuova Bonelli che nel rispetto della tradizione sta guardando, più
di ogni altra casa editrice italiana, al futuro. Sta lavorando sui
suoi personaggi, cercando di sfruttare tutte le direzioni
possibili. È chiaro che Dylan Dog, che è il secondo fumetto più
venduto in Europa e che ha un fortissimo appeal, è uno dei
personaggi con cui sarebbe più interessante fare produzione. Però
finora non aveva i diritti; ora che li ha ripresi, è evidente che
sono già a lavoro per vedere come trasporre al meglio in altri
ambiti il personaggio. È altrettanto evidente che adesso è troppo
presto per avere certezze, ma a naso credo che ci sarà un bel
periodo in cui la Bonelli cercherà di capire qual è la strada
migliore.
Tre nuovi titoli,
presentati in anteprima mondiale, completano il programma della
74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (30 agosto
– 9 settembre), diretta da Alberto
Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da
Paolo Baratta. I tre film che entrano nel
programma della 74. Mostra sono:
Zhuibu (Manhunt), è
l’atteso ritorno di John Woo al thriller
poliziesco che lo ha reso famoso con TheKiller e
Hardboiled. Remake contemporaneo di un classico giapponese
del genere, è la storia di un uomo cinese incastrato per omicidio
in Giappone, che tenta di riabilitare il suo nome mentre deve
sfuggire alla caccia della polizia giapponese e agli attacchi di
misteriosi killer. John Woo (A Better
Tomorrow, Face/Off – Due facce di un assassino) ha
ricevuto a Venezia il Leone d’oro alla carriera nel 2010. Il film
verrà presentato Fuori Concorso.
L’ordine delle cose di Andrea
Segre (Io sono Li, La prima neve)
racconta la storia di Corrado, poliziotto di una task force
specializzata nella gestione del sistema di controllo dei flussi
migratori. Corrado riceve il compito di coordinare una delicata
missione in Libia e lì incontra Swada, una donna somala che sta
cercando di raggiungere il marito in Finlandia. Il film verrà
presentato in Proiezioni speciali.
L’Enigma di Jean Rouch
a Torino – Cronaca di un film raté di Marco
di Castri, Paolo Favaro, Daniele
Pianciola è un documentario che racconta la storia di
quello che fu un vero “laboratorio d’idee”, e la nascita del film
che ne è derivato: Enigma. Il documentario ricostruisce i
due anni che intercorsero tra l’arrivo di Jean Rouch e la
conclusione del progetto, attraverso la voce dei suoi protagonisti
in dialogo con un materiale straordinario: oltre 20 ore di
making of. Il film sarà presentato all’interno della
sezione competitiva Venezia Classici –
Documentari.
Sara Schonfeld ha condiviso su
Twitter una nuova immagine dal set di Avengers Infinity
War, nei pressi di Sheridan Square a New York, in cui
vediamo quelli che sembrano gli stand in di Doctor Strange e
Spider-Man.
La ragazza, una fan che si è trovata
nel posto giusto al momento giusto ha condiviso l’immagine che
ritrae le figure che potrebbero servire da riferimento per i
tecnici della CGI. Ecco la foto:
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Mike Mignola,
creatore di Hellboy, ha dichiarato che gli
piacerebbe che il reboot in produzione possa dare il LA a un nuovo
universo condiviso.
Parlando con The Verge,
Mignola ha spiegato: “Si tratta di un adattamento molto libero
di una delle storie del personaggio. Quando si hanno più libri,
bisogna cercare di adattarsi. SI può chiaramente vedere quanto è
ampio questo modno, e prendere pezzi da diverse parti. Vorresti
raccontarlo tutto, ma devi fare delle scelte.
Il criterio è stato non
scegliere storie specifiche, ma suggerire che ci sia una storia più
ampia. La mia speranza è che questo film possa introdurre un sacco
di elementi per creare un universo espanso di Hellboy.”
Di recente inoltre abbiamo appreso
che il film, inizialmente annunciato con il titolo
di Hellboy: Rise of the Blood Queen, ha
perso il sottotitolo e si chiamerà soltanto Hellboy, mentre è stato
confermato che il villain sarà comunque la Regina del Sangue.
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto
da Neil Marshall (The Descent,
Game of Thrones). Nel cast del film David
Harbour e Ian McShane.
Josh Brolin
interpreterà sia Thanos nel MCU (come già visto in
Guardiani della Galassia)
che Cable in Deadpool 2 e, dopo
il first look al mutante Fox, ecco
una fan art mashup realizzata da Boss
Logic in cui i due personaggi si fondono:
Chiaramente lo scheletro della fan
art è quello di Cable, mentre di Thanos vediamo in Guanto
dell’Infinito, completo di Gemme, e la luce che emana l’occhio
sintetico del mutante.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vedrà Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz sarà Domino, Josh
Brolin sarà invece Cable.
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Dopo la Trinità, anche un altro
personaggio di Justice League prende parte agli spot
tv della catena Walmart: si tratta di Flash. Eccolo mentre esercita
la sua super-velocità:
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Arriva da That
Hashtag Show la conferma che Kota
Eberhardt e Scott Shepherd si sono uniti
al cast di X-Men Dark Phoenix, al momento in fase
di riprese in Canada.
Shepherd interpreterà il Dr.
John Grey, papà di Jean (Sophie Turner), mentre la
Eberhardt sarà un personaggio di nome Luna, ma si tratta
probabilmente di uno pseudonimo per occultarne la vera natura,
forse decisiva ai fini della trama.
Il personaggio è descritto come
bella, intensa, che emana un senso di potere, leggermente
inalterato e con una presenza autorevole. Sicuramente non si tratta
di un personaggio qualsiasi, aspetteremo nuovi dettagli.
X-Men Dark Phoenix è diretto
da Simon Kinberg e vede nel
cast Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi Smit-McPhee.
Si unisce al cast anche Will Traval.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Il film sarà ambientato nel 1991 e
seguirà gli eventi di X-Men Apocalypse.
La sinossi ufficiale
di Coco rilasciata
dalla Pixar recita:
“nonostante lo sconcertante divieto da
parte degli anziani della sua famiglia circa la passione per
la musica, Miguel (Anthony Gonzalez) sogna di
diventare un musicista di successo come il suo idolo Ernesto de la
Cruz (Benjamin Bratt). Nel disperato tentativo di
dimostrare il suo talento, Miguel si ritrova nella splendida e
colorata Terra dei Morti a seguito di una misteriosa catena di
eventi. Lungo la strada incontra l’affascinante imbroglione Hector
(Gael García Bernal) con il quale accetta di
partire per un viaggio straordinario“.
La Pixar
ha poi rivelato che Coco sarà probabilmente
uno dei film più musicali mai prodotti dallo studio, un chiaro
intento di rifarsi non solo ai classici
della Disney ma anche al recente successo
di Frozen e Oceania. La
volontà e poi quella di narrare una vicenda che affonda le proprie
radici in una cultura molto diversa rispetto a ai racconti portanti
fino ad oggi all’attenzione dei più piccoli.
Durante un’intervista rilasciata
aEntertainment Weeklye dedicata specificatamente
a Coco, il
regista Lee Unkrich ha
affermato che “è stato
importante per noi dal primo giorno che avere un cast
latino-americano. Erano tutti concentrati, e abbiamo così
finito con l’ottener un fantastico mix di persone, provenienti un
pò dal Messico e un pò’ da Los
Angeles“. Parlando poi della gestazione
dei personaggi di Coco – il cui progetto
risale ai tempi di Tom Story
3 – Unkrich ha affermato che “in corso
d’opera abbiamo avuto un altro
bambino per la voce Miguel che ora ha 17 o 18 anni, il
quale potrebbe dirvi quanto tempo abbiamo lavorato sul film,
ma la sua voce è cambiata molto nel corso del tempo ed è stato
necessario trovare una nuova voce, così abbiamo
trovato Antony
Gonzalez“.
Patrick
Tatopoulos, production designer di Batman v Superman Dawn of Justice,
ha condiviso un concept dei Parademoni che nei film
compaiono nell’incubo di Bruce Wayne.
Le creature infernali compariranno
anche in Justice League ma non sappiamo se il
concept sarà uguale o se si sceglierà un aspetto diverso.
Evangeline Lilly è
in perfetta forma per l’inizio delle riprese di Ant-Man and
the Wasp. L’attrice, che torna nel MCU per interpretare Hope
Van Dyne, ha condiviso una foto che la ritrae in
palestra, con un fisico scolpito, e pronta per l’inizio delle sue
riprese del film, che per lei avverrà domani.
Ant-Man and The
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen è
Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Ecco il trailer green band di
Leatherface il
film horror appartenente al franchise di Non aprite quella
porta, diretto da Alexandre
Bustillo e Julien Maury. Nel
cast Stephen Dorff, Lili Taylor, Sam
Strike e Finn Jones.
Guarda il trailer ufficiale di Leatherface, il
nuovo film horror diretto da Alexandre Bustillo
e Julien Maury e con protagonisti Lili Taylor e
Stephen Dorff.
Leatherface
è l’horror che racconta le origini di una delle figure più
terrificanti del cinema, Leatherface appunto o, come meglio lo
conosce il pubblico italiano, Faccia di cuoio, protagonista sadico
e crudele della saga cinematografica cult Non aprite quella
porta.
Leatherface
non è un remake o un rehash di Non aprite quella porta ma
è una storia originale, un altro tipo di racconto horror, che
indaga sull’origine della saga e scava alle radici della nascita
del suo iconografico personaggio con una narrazione quasi
lirica.
Il film, molto crudo e violento,
vuole raccontare attraverso sfumature viscerali, una componente
emotiva appassionante, una dimensione di rapporti complessa e
forte, le implicazioni psicologiche che hanno portato un ragazzo
particolarmente fragile a compiere atti di efferata brutalità
diventando il mostro che tutti noi conosciamo.
Leatherface, che vede il coinvolgimento
diretto di Hooper in qualità di produttore esecutivo, è diretto da
un duo di registi francesi composto da Alexandre Bustillo e Julien
Maury che hanno ottenuto un notevole successo di critica con
l’horror Inside. Il cast è formato da un gruppo di giovani
talenti tra cui Finn Jones, il Loras Tyrell de Il Trono di
Spade, e guidato da due attori di grande esperienza e notorietà
come Lili Taylor (Maze Runner: La Fuga) e Stephen Dorff
(Somewhere).
Leatherface
trama
Quattro adolescenti violenti,
scappati da un ospedale psichiatrico, rapiscono una giovane
infermiera e la portano con loro in un viaggio all’inferno
inseguiti da un poliziotto altrettanto squilibrato in cerca di
vendetta. Uno dei ragazzi è destinato a vivere eventi tragici e una
serie di orrori che distruggeranno la sua mente per sempre
trasformandolo in un mostro noto come Leatherface, o Faccia di
cuoio.
Empire ha diffuso nuove immagini
ufficiali di Thor Ragnarok in cui si vede il
protagonista al fianco di Loki (Tom Hiddleston) ma
in cui possiamo anche dare uno sguardo al Granmaestro (Jeff
Goldblum) e a Valchiria (Tessa
Thompson). [nggallery id=2816]
Thor
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Un fan site dedicato a Henry
Cavill ha condiviso la foto di una pagina di un calendario
promozionale di Justice League in cui compare
Superman redivivo.
Non sappiamo come e quando, ma
sicuramente sappiamo che il nostro Uomo d’Acciaio
tornerà a dare una mano alla squadra di supereroi.
Justice League: nuovo trailer mozzafiato dal
Comic Con
Justice
League è diretto da Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Arrivano interessanti notizie in
merito al nuovo live action de Il Re Leone, in
programmazione alla Disney e diretto da Jon
Favreau.
Al fianco di Donald
Glover, che presterà la voce a Simba, il protagonista,
entrano adesso nel cast principale del film John
Kani, visto in Civil War, che darà voce a
Rafiki e Alfre Woodard che invece interpreterà
Sarabi, madre di Simba.
Ancora in corso le trattative con
Beyonce per la voce di Nala. La notizia era
arrivata già diverse settimane fa, ma a quanto pare la stella della
musica pop è difficile da mettere sotto contratto. Vi terremo
aggiornati.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, Il Re
Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di
animazione computerizzata utilizzare per portare alla
luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast dei doppiatori, al
momento, sono stati confermati Donald Glover,
nel ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che sarà
Sarabi. Chiwetel Ejiofor
sarà Scar.
Il Re
Leone:la Disney annuncia il live action
diretto da Jon Favreau
Il Re Leone è un film
del 1994 diretto da Roger
Allers e Rob Minkoff. È il 32º
Classico Disney. La storia ha luogo in un regno di leoni in Africa,
e fu influenzata dall’opera teatrale di William
Shakespeare Amleto.
Il cast vocale originale
include Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl
Jones, Jonathan Taylor Thomas, Moira Kelly, Nathan Lane, Ernie
Sabella, Rowan Atkinson, Robert Guillaume, Madge Sinclair,
Whoopi Goldberg, Cheech Marin e Jim
Cummings. Il film racconta la storia di Simba, un giovane
leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re.
Tuttavia, dopo che Scar, lo zio di Simba, uccide Mufasa, il
principe deve impedire allo zio di conquistare le Terre del Branco
e vendicare suo padre.
Il re
leone ottenne due Oscar per la sua realizzazione
nella musica e il Golden Globe per il miglior film commedia o
musicale. Le sue canzoni, con una colonna sonora originale di Hans
Zimmer, furono scritte dal compositore Elton John e il paroliere
Tim Rice.
Si è spento a 88 anni Haruo
Nakajima, l’attore e stunt che è passato alla storia per
essere stato il primo a indossare il costume di Godzilla e a interpretare in mostro sul
grande schermo.
Nato l’1 Gennaio del 1929, in
Giappone, Nakajima ha consolidato il suo ruolo di attore lavorando
con lo studio Toho. A partire dal 1954, interpretò molte volte il
mostro del franchise.
Sotto la guida di Eiji
Tsuburaya, responsabile degli effetti speciali alla Toho,
l’attore ha partecipato per oltre 24 anni a circa 12 film del
franchise, fino al ritiro, nel 1972, dopo Godzilla
vs. Gigan.
Per quanto riguarda lo stato del
franchise, è in produzione il sequel del film del 2014 che farà
parte di un universo condiviso di mostri, cominciato con
Kong Skull Island, per la produzione
Universal.
Al momento individuato con il titolo
di Godzilla King of Monster, il sequel
del Godzilla diretto
nel 2014 da Gareth
Edwardsè stato annunciato
da Warner Bros. come
parte di un nuovo universo esteso – chiamato
iconicamente Monsterverse – che unisce
la mitologia del lucertolone radioattivo a quella
di King Kong, in particolare rivelando la
possibilità di un autentico crossover con la mitologia
di Kong Skull Island. Al momento è stato
infatti annunciato per il 2020 un nuovo
film (Godzilla vs King Kong) che
vedrà Godzilla e King
Kong scontrarsi a muso duro per la prima volta sul
grande schermo.
Nel cast del film ci
sono Millie Bobbie Brown, Kyle Chandler, Vera
Farmiga, Charles Dance, Bradley Whitford, Thomas
Middleditch, O’Shea Jackson Jr., con il ritorno
di Ken Watanabe e Sally
Hawkins.
Alla regia Michael
Dougherty, per il film che si inserisce nel MonsterVerse
Warner Bros e che sarà il sequel
del Godzilla del 2014
di Gareth Edwards.
In questa occasione, il papà di
Peter, mostra ai protagonisti una statua commemorativa che li
onora, celebrando la loro vittoria su Ronan a Xandar. L’occasione è
ghiotta per siparietto comico di Drax.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Mentre cresce l’attesa per il
debutto di Grey’s Anatomy 14, oggi arrivano due
anticipazioni su due noti personaggi.
La prima riguarda Marika
Domińczyk, l’attrice non ritornerà nel corso della
prossima stagione. Dunque il suo personaggio uscirà di scena.
Invece nel corso degli episodi di
Grey’s
Anatomy 14 vedremo la sorella
di DeLuca a confermarlo è stato Giacomo
Gianniotti.
“Stiamo portando mia sorella
[in] come un nuovo personaggio. Sarà una nuova presenza
all’ospedale. Viene dall’Italia, in quanto il mio personaggio
è italiano e parleremo un po’ in italiano, cosa che sarà molto
interessante “, ha dichiarato Gianniotti a ET.
Il primo episodio di Grey’s
Anatomy 14andrà in onda il 28 settembre
2017.
Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie
televisiva statunitense Grey’s
Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia
nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il
titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Grey’s Anatomy 14
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico,
ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli
anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie
TV che hanno riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno
spin-off.
Grey’s
Anatomy è trasmessa in prima visione assoluta
negli Stati Uniti da ABC. In lingua
italiana la serie viene trasmessa in Italia in prima
visione dal canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava
La Paramount
Pictures ha diffuso il trailer originale di Madre! (Mother!),
il film di Darren Aronofski con Jennifer
Lawrence e Javier Bardem che sarà
presentato al prossimo Festival di Venezia.
La prima sinossi dice che il film
racconta di una coppia che si trova ad avere a che fare con
un’ospite inatteso. La tranquilla relazione di una coppia è messa a
dura prova quando alcuni ospiti inattesi vanno a far loro visita,
sconvolgendone e distruggendone gli equilibri. Le atmosfere e i
temi trattati saranno simili a quelli di Black
Swan. Il film uscirà il 28 settembre 2017 nei cinema
italiani.
Nel cast di Madre!,
al fianco di Jennifer Lawrence, ci
sono Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris,
Domhnall Gleeson e Kristen Wiig.