Quando si gira un film si mette
sempre in conto che non tutto il girato vada poi a finire nel
montaggio finale. Spesso però capita che vengano sacrificate in
cabina di montaggio proprio quelle scene che hanno richiesto un
maggiore sforzo, che sia esso di impegno o di denaro.
Ecco le scene
eliminate più costose della storia del cinema:
[nggallery id=2822]
Tutte, o quasi, le scene in
questione o anche le parti intere di film sono poi state ese
disponibili in un secondo momento, quando il film è arrivato in
edizione Home Video o in speciali edizioni di anniversario.
Arriva oggi al cinema
Il Piano di Maggie (leggi la nostra recensione), nuova commendia di
Rebecca Miller con protagonisti Greta
Gerwig e Ethan Hawke. Ecco la trama del
film: Greta Gerwig è Maggie Hardin, un’allegra e
affidabile trentenne newyorkese, che lavora come insegnante. La
vita di Maggie è pianificata, organizzata e calcolata. Maggie non
ha molto successo in amore ma decide comunque che è arrivato il
momento di avere un figlio. Da sola. Ma quando conosce John
Harding, uno scrittore/antropologo in crisi, Maggie s’innamora per
la prima volta, e così è costretta a modificare il suo piano di
diventare mamma. A rendere tutto ancora più complicato c’è il
fatto che John è infelicemente sposato con Georgette Nørgaard, una
brillante professoressa universitaria danese. Mentre i suoi amici,
gli eccentrici ed esilaranti Tony e Felicia, stanno a osservare
sarcasticamente dalle retrovie, Maggie mette in atto un nuovo piano
che la lancia in un ardito triangolo amoroso con John e Georgette,
e così le loro vite s’intrecciano e si uniscono in modi
inaspettati e divertenti. Maggie apprende in prima persona che a
volte il destino dovrebbe essere lasciato indisturbato.
Sempre da oggi in sala
Rachet & Clank – Il Film, il film
d’animazione sulla famosa serie di videogiochi a piattaforma. Ecco
la trama: Ratchet è l’ultimo della sua specie, un temerario Lombax
cresciuto senza una famiglia sul pianeta Veldin, mentre Clank è un
piccolo robot dal cuore grande. Insieme formano un’irresistibile
coppia di improbabili eroi, con una missione ben precisa: fermare
un vile alieno, noto come Presidente Drek, che ha intenzione di
distruggere ogni pianeta della galassia Solana e utilizzarne i
pezzi per costruire un nuovo mondo per la sua razza. Dopo aver
scoperto un’incredibile arma, i due si alleeranno con i Rangers
galattici per salvare Solana dalla distruzione.
“Tanto, tutti qui dovete
venire”. È la frase, rigorosamente in dialetto barese, che
amava ripetere Lorenzo De Santis, alias Varichina,
sul palcoscenico del quartiere Libertà in cui era cresciuto e
vissuto, sfidando i concittadini che lo inondavano di sfottò o
sguardi di disapprovazione. Lorenzo De Santis per
tutta la sua vita “ha condotto un gay-pride in solitaria
perenne, primo, anzi unico omosex oltranzista, urlante, pressoché
animalesco della storia incolore di Bari”. Così il giornalista
Alberto Selvaggi descrive Varichina in un articolo
a lui dedicato, pubblicato nel 2013 sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
E da questo articolo trae ispirazione Varichina – La vera
storia della finta vitadiLorenzo De Santis, presentato in
anteprima al Biografilm Festival di Bologna.
La docufiction, scritta e
co-diretta da Antonio Palumbo e Mariangela
Barbanente, racconta la storia e il destino di Varichina,
alternando le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto alle
sequenze di fiction che restituiscono l’essenza di Lorenzo
De Santis nell’interpretazione istrionica e sentita di
Totò Onnis, attore teatrale che ha lavorato anche in tv e per il
cinema con
Roberto Benigni, Federico Fellini, Mario Martone e
Claudio Giovannesi.
Soprannominato Varichina perché da
bambino (Claudio Brunetti) vendeva porta a porta i
detersivi fatti in casa dalla madre, Lorenzo – che per campare
faceva soprattutto il parcheggiatore abusivo e il procacciatore di
prostitute – divenne nella Bari degli anni Settanta e Ottanta un
personaggio trasversalmente conosciuto, vestendo in modo
provocatorio e ancheggiando in mezzo alla strada per sfidare quelli
che “ben pensano”, subendo scherzi, battute ma anche pestaggi e
ritorsioni.
Se l’affermazione teatrale, volgare
e caricaturale della propria omosessualità è per Lorenzo la
modalità con cui rivendicare la sua stessa esistenza il lavoro dei
due registi punta a mostrare allo spettatore cosa c’è dietro la
maschera del personaggio, svelando il Varichina più autentico.
Preziosi, in questo senso, sono i ricordi e le parole delle sue
vicine di casa: tre generazioni di donne (due delle quali
rappresentate nella fiction da Federica Torchetti
e Ketty Volpe) che hanno condiviso con il
protagonista momenti divertenti, tragici, di una quotidianità e di
un’intimità che però sparivano una volta varcati i confini del
portone di casa.
Varichina – La vera storia
della finta vitadi Lorenzo De
Santis è il ritratto ficcante e asciutto di una
personalità strabordante ed emarginata, dietro alla quale si
nasconde una persona sola, affamata di amore ma non disposta a
cedere di un millimetro sulla propria identità, e anche di una
città, Bari, che lo ha relegato ai margini ma che alla fine non lo
ha dimenticato.
I suoi genitori ideali
sono MichaelJackson e
Rihanna. Il suo obiettivo è diventare una rapper
riuscendo a vivere con la sua musica. Il sogno di Sonita Alizadeh
non è un traguardo facile da raggiungere, ma è l’unica strada
percorribile per fuggire da una situazione inaccettabile. In
Sonita, vincitore del premio Hera Nuovi
talenti del Biografilm Festival di Bologna, ma anche di importanti
riconoscimenti al Sundance 2016 e all’International Documentary
Filmfestival di Amsterdam, la regista iraniana Rokhsareh
Ghaem Maghami racconta la determinazione di una giovane
teenager afghana che vive da rifugiata a Teheran con parte della
famiglia.
Per tre anni la camera di Rokhsareh
segue da vicino la sua protagonista. All’inizio vediamo Sonita
frequentare il centro di una Ong dedicato all’infanzia dove lavora
e soprattutto dove impara ad affrontare le ferite e i traumi della
guerra e della fuga dalla provincia di Herat. Sonita riempie i
quaderni con le sue aspirazioni e si esibisce di fronte alle altre
ragazzine del centro, infondendo nei testi rap il dolore del suo
vissuto e l’esortazione a ribellarsi a un sistema culturale e
sociale fortemente conservatore che ancora avalla e permette
l’odiosa tradizione delle spose bambine.
Questa realtà piomba addosso a
Sonita come un macigno quando la madre giunge a Teheran
dall’Afghanistan per riportarla a casa e darla in sposa in cambio
di 9mila dollari, necessari al fratello per poter a sua volta
organizzare il matrimonio con la futura consorte. Per la giovane,
che tentava nel frattempo di registrare le sue canzoni, sembra
essere la fine di tutti i sogni. Per la regista si apre un
interrogativo etico e insieme professionale: intervenire
attivamente nella vita di Sonita per aiutarla, rinunciando
all’autenticità del film o restare testimone neutrale dei
fatti?
La decisione è controversa, ma
Rokhsareh acconsente a pagare 2mila dollari per dare a Sonita
ancora 6 mesi di tempo. Il video diffuso su YouTube della canzone
Brides for Sale, dove la giovane ha disegnato un codice a barre
sulla fronte, è vestita da sposa ed esibisce lividi e ferite, rende
Sonita un simbolo, un megafono con cui dare voce alle
rivendicazioni di generazioni di donne e bambine condannate al
silenzio e alla sottomissione. Il sogno diventa allora un orizzonte
concreto, quando si aprono le porte della Wasatch Academy in Utah,
negli Stati Uniti, che le accorda una borsa di studio in virtù del
suo talento musicale.
Più emblematico e potente di
qualsiasi saggio o reportage sull’emancipazione femminile, Sonita
ha il merito di portare avanti la riflessione sulla natura del
documentario oggi, sui limiti e sulle opportunità del
coinvolgimento del filmmaker nella storia che sta raccontando,
valicando la mera osservazione della realtà.
Nonostante sia stato un grandissimo
successo al box office,
Star Wars Il Risveglio della Forza è stata una
pellicola fortemente criticata, anche dagli stessi esponenti del
mondo della settima arte.
Le ultime parole poco lusinghiere
dirette al film di JJ Abrams arrivato nientemeno
che da James Cameron. Il regista infatti, in
un’intervista rilasciata diverso tempo fa (ma emersa soltanto nelle
ultime ore grazie a Entertainment Weekly), ha parlato così del
settimo capitolo della celebre saga:
“Allora, George Lucas e io
siamo amici e proprio alcuni giorni fa ci siamo trovati a parlare
de Il Risveglio della Forza. Non voglio dire troppo a proposito del
film perché rispetto molto JJ Abrams e il suo lavoro. Sono curioso
di vedere in che direzione si muoverà adesso la saga. L’unica cosa
che voglio dire è che i sei film di George hanno una maggiore
potenza visiva e che questo settimo episodio è più una sorta di
riproposizione di situazioni e personaggi che conosciamo già.
Fa solo dei piccoli passi in avanti per quanto riguarda i nuovi
personaggi”.
Star Wars Il Risveglio della Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Dopo la distruzione della seconda Morte Nera e la caduta
dell’Impero, dalle ceneri di quest’ultimo è nato il sinistro Primo
Ordine, con a capo il Leader Supremo Snoke e il suo braccio destro
Kylo Ren. Oltre alla Resistenza, sostenuta dalla Repubblica e
guidata dal generale Leia Organa, il pericolo numero uno del Primo
Ordine è l’ultimo dei cavalieri Jedi, Luke Skywalker,
misteriosamente sparito da tempo. A cercare Luke è anche sua
sorella Leia che vede in lui l’unica possibilità di ristabilire
pace e giustizia nella galassia. Per trovarlo, Leia ha inviato sul
pianeta Jakku uno dei suoi più bravi e coraggiosi piloti, Poe
Dameron. La missione segreta di Poe è quella di recuperare un
indizio sul luogo in cui si trova Luke…
Anche se non dovrà combattere più
contro Superman, in Justice League Batman
non cederà la sua armatura, anzi, sembra proprio che il Cavaliere
Oscuro stia lavorando a delle migliorie per il suo outfit da
battaglia. O meglio, il costumista del film, Michael Wilkinson, ha
raccontato a Cinemablend alcuni dettagli in merito
alla nuova versione dell’armatura di Batman.
Il costume, la Bat-Tuta
per intenderci, rimarrà più o meno invariata, stando a dichiarato
Wilkinson ci sarà “un’aggiunta dicorazzesotto lafibra di carboniodella tuta
grigia. Le aggiunte saranno localizzate sul petto e sullo stomaco
per dargli più protazione nel cuore della battaglia”. Un
dettaglio su cui sta lavorando il team dei costumi sono i guanti di
Batman, che nel film precedente non sono stati troppo utilizzati:
“Un nuovo dettaglio che Zack voleva che aggiungessimo era una
maggiore capacità di flessione delle dita nei guanti, così soo
stati disegnati questi guanti che si ispirano ai samurai. Sappiamo
dalla storia di Bruce Wayne che ha studiato arti marziali in
Giappone, quindi ho pensato che potesse essere appropriato.
Chiaramente ne abbiamo modernizzato il design con la Wayne Tech. Si
tratta di un look un po’ più aggressivo.”
Il sito aggiunge anche che il nuovo
cappuccio per Batman è maggiormente protettivo perché rivestito
all’interno di una membrana che ne protegge i sistemi. In questo
modo Batman può comunicare con Alfred e con gli altri membri della
Justice League. Lo stampo all’interno del
cappuccio aderisce alla faccia di Ben Affleck, un “casino di gadget e
cavetti” che aiutano Batman a combattere il crimine.
Inoltre ci sarà una tuta tattica,
un’armatura che consentirà all’uomo di misurarsi con gli dei, o con
i diavoli, della storia. Questa nuova tuta, ispirata a un’immagine
di Dwayne Johnson in G.I.
Joe, gli permetterà anche di guidare uno dei suoi
nuovi veicoli.
Infine, Wilkinson ha anticipato che
questa volta il costume di Batman potrebbe consegnarci
l’inquietante “occhio bianco” che vediamo nei fumetti e nella serie
animata.
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id=2813]
Sinossi: Alimentato dalla sua
fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico
di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e
Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare e reclutare una
squadra di metaumani per controbattere questa grande minaccia
che li attende. Ma nonostante la formazione di una squadra di
eroi senza precedenti composta da Batman, Wonder Woman,
Aquaman, Cyborg e The Flash potrebbe già essere troppo tardi
per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni
catastrofiche.
Justice
League sarà diretto ancora una volta da Zack
Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film
vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Alcuni giorni fa vi abbiamo
presentato il primo brano dalla colonna sonora del reboot di
Ghostbusters in cui abbiamo avuto modo di
ascoltare una cover del classico tema dei due film remixata da
Fall Out Boy insieme a Missy
Elliott (qui).
Oggi vi mostriamo invece la versione
giapponese del tema realizzato da Rey Parker Jr.,
una semplice reinterpretazione dell’iconico brano ad opera delle
cantanti Tomochika, Oniyakko Tsubaki, Naomi
Watanabe e Shizuyo
Yamasaki.
Il brano, fatta eccezione
naturalmente per il testo, è praticamente identico all’originale.
Ecco perché, con molta probabilità, sarà accolto decisamente meglio
rispetto alla versione di Fall Out Boy e Missy Elliott.
Potete ascoltarlo di seguito:
[nggallery id=1789]
Ghostbusters è diretto
da Paul Feig, regista che negli Stati Uniti
ha riscosso grande successo di pubblico grazie al suo film tutto al
femminile Le Amiche della Sposa,
dove era già presente l’attrice comica
americana Melissa McCarthy, protagonista
negli ultimi anni di diverse nuove commedie tra
cui Corpi da
Reato con Sandra
Bullock e Io sono
tu con Jason Bateman.
Kristen
Wiig (Le Amiche della Sposa, Walter
Mitty), Melissa McCarthy (Corpi
da Reato,Tammy), Leslie
Jones(Saturday Night Live, Top
Five) e Kate
McKinnon(Saturday Night Live, Life
Partners) saranno le quattro protagoniste del film.
Nel realizzare il
remake del film del 1984 di Ivan Reitman,
Feig ha dichiarato di voler adottare un tono spaventoso e allo
stesso tempo comico, che però non abbia nessuna soluzione di
continuità con il sequel del film del 1989, nè con la serie
animata The Real Ghostbusters.
A completare il cast la presenza
maschile di Chris Hemsworth. Il film uscirà
al cinema il 15 luglio 2016 negli Stati Uniti.
Diretta da Paul
Feig (Mi
sono perso il Natale, “Le amiche della sposa”) che ne firma
anche la sceneggiatura insieme a Katie Dippold (“Corpi da reato”),
la pellicola ci porta in una Manhattan infestata da un’ondata di
spettri. A contrastarli ci pensano Abby ed Erin, una coppia di
scrittrici semisconosciute che decide di aprire una ditta di
acchiappafantasmi proprio nel momento giusto. Sul set del film:
Chris Hemsworth (Heart
of the Sea – Le origini di Moby Dick,
Come ti rovino le vacanze), Melissa McCarthy (Tre
all’improvviso,
Una notte da leoni 3, Una
mamma per amica, Tammy),
Kristen Wiig (“Le amiche della sposa, “I sogni segreti di Walter
Witty”), Kate McKinnon (“Ted 2″, “Saturday Night Live”), Leslie
Jones (“Saturday Night Live”, “Un disastro di ragazza”).
Arriva da Variety la notizia
esclusiva che la SP International Pictures di Steven Paul (che si
occuperà della produzione dell’atteso Ghost in the Shell con
Scarlett Johansson) è al lavoro sullo sviluppo di
un nuovo film in live action ispirato a Lone Wolf and
Cub, manga seinen di tipo Gekiga creato dallo
scrittore Kazuo Koike e dal disegnatore Goseki Kojima.
Si tratta del secondo adattamento
cinematografico del celebre manga: nel 1993 venne infatti
realizzato Kozure Okami: Sono Chisaki Te
Ni. Quello di Paul sarà il primo adattamento in
lingua inglese: la sua SP ha acquistato i diritti dalla Koike Kazuo
Gekika Sonjuku Inc., già produttrice del primo film.
Le riprese del nuovo adattamento
partiranno nel 2017: si svolgeranno in Cina e in Thailandia con un
cast prevalentemente giapponese.
Lone Wolf and Cub ha
ispirato la creazione di vari film e serie tv, oltre che di un
videogioco, e ha contribuito fortemente a rafforzare l’immagine
nazionale tipica del Giappone.
Lone Wolf and
Cub racconta le gesta di Ogami Ittō, antico
kaishakunin assistente seppuku ai condannati dallo shōgun,
che utilizza la spada dotanuki. A causa di una falsa accusa, perde
l’onore e la sua famiglia viene assassinata dal clan Yagyū. Da
allora vagherà in cerca di vendetta prendendo la via
dell’assassinio, diventando un sicario a pagamento. Il nome
(tradotto) di Lupo Solitario e il Cucciolo, deriva dalla
particolarità che ha questo personaggio, di portarsi dietro con sé
in tutte le sue battaglie, il figlio ancora di pochi anni.
Prima che la Warner Bros.
ufficializzasse i nomi della regista (Patty
Jenkins) e della protagonista (Gal Gadot)
di Wonder Woman, in numerose interviste il regista
Nicolas Winding Refn ha più volte espresso il
desiderio di dirigere la pellicola, rivelando che avrebbe visto
perfetta per il ruolo la star della serie tv Mad
MenChristina Hendricks, con il
quale aveva già lavorato in Drive e
nell’ultimo The Neon Demon.
Adesso, in un recente podcast, Refn
ha spiegato di essere stato veramente in lizza per occuparsi della
regia dell’atteso cinecomic: stando alle dichiarazioni del regista,
infatti, la major era davvero interessata ad affidargli il
progetto, e lo avrebbe addirittura incontrato. Refn ha però
rifiutato l’incarico, specificando che avrebbe diretto il film solo
e soltanto se il ruolo della protagonista fosse stato affidato,
appunto, alla Hendricks.
Le cose, come sappiamo, sono poi
andate diversamente…
Cosa ne pensate di queste
dichiarazioni? Vi sarebbe piaciuto vedere (o vi piacerebbe vedere
in futuro) il genio di Nicolas Winding Refn a servizio del mondo
dei cinefumetti?
Wonder
Woman sarà prodotto da Charles Roven,
Zack Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come produttori esecutivi.
Vi ricordiamo che il film è diretto
da Patty
Jenkins e vedrà protagonisti Gal
Gadot e Chris Pine. Il film arriverà al
cinema il 23 giugno 2017.
Gal Gadot ha fatto
il suo esordio nei panni di Wonder Woman in Batman v
Superman Dawn of Justice di Zack
Snyder, al fianco di Ben Affleck e
Henry Cavill.
Come spesso accade nelle
trasposizioni cinematografiche dei fumetti, i costumi dei
protagonisti subiscono degli “aggiustamenti” per risultare più
credibili. È quello che è accaduto, tra gli altri, anche all’Occhio
di Falco di Jeremy Renner, che nel nuovo concept di
Andy Park realizzato
per Captain America Civil War conquista
finalmente la sua maschera!
Leggi la nostra recensione di Captain America Civil
War
Sinossi: Captain America
Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age
of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare
i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il
mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain
America: Civil Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Ecco un nuovo brevissimo video dal
dietro le quinte di Suicide Squad. Il
filmato viene da una featurette del film in cui sentiamo e vediamo
Jared Leto parlare dell’iconico
Joker, personaggio che ha interpretato con dedizione per il film di
David Ayer.
Suicide Squad si
concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC
che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da
scontare le loro condanne.
Il film arriverà al cinema
il 18 agosto del 2016. Nel cast vedremo Will Smith nei panni
di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay
Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne
sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag,
Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto
sarà l’atteso Joker.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Trama: Un’agenzia governativa
segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose
missioni promettendo loro in cambio la libertà.
Kate Mara
(House of Cards, Fantastic 4 I Fantastici
Quattro) torna a cimentarsi con la fantascienza dopo
l’esperienza in Sopravvissuto The
Martian, diretto da Ridley Scott e
uscito nelle nostre sale lo scorso anno.
La 20th Century Fox ha infatti
diffuso online il nuovo trailer ufficiale di
Morgan, sci-fi diretto da Luke
Scott, figlio proprio di Ridley Scott,
che qui figura in veste di produttore.
Potete vedere il trailer di
seguito:
Il cast del film annovera anche
Anya Taylor-Joy, Toby Jones, Rose Leslie, Boyd Holbrook,
Michelle Yeoh, Jennifer Jason Leigh e Paul
Giamatti. Il film uscirà nelle sale il 2 settembre
2016.
Scritto da Seth Owen,
Morgan racconta la storia di una dipendente di una
corporation, esperta nella risoluzione di problemi, che viene
mandata in un laboratorio top secret per investigare su alcuni
incidenti causati da un giovane apparentemente innocente, che in
realtà si scopre essere un sofisticatissimo androide.
Nel 2015, oltre al sopracitato
Fantastic 4 I Fantastici Quattro,
Kate Mara ha recitato in Man
Down (al fianco di Shia LaBeaouf) e
in Captive (insieme a David
Oyelowo). Entrambi i film sono ancora inediti in
Italia.
Attualmente l’attrice è impegnata
con le riprese di Megan Leavey, dramma
biografico che la vedrà recitare al fianco di Edie Falco,
Common, Ramón Rodríguez e Tom Felton.
Il film prende il nome dal caporale
marine che, assieme a Rex, il suo cane militare da combattimento,
salvò centinaia vite ricercando bombe nel corso di due missioni in
Iraq dal 2004 al 2006. Leavey e il suo cane furono coinvolti in una
violenta esplosione: la loro storia di grinta e determinazione fece
il giro del mondo.
Ecco un video in cui abbiamo la
possibilità di vedere i primi 10 minuti della Utimate Edition, la
versione estesa, di Batman v Superman Dawn of
Justice già dispinibile in Home Video.
La scena offre solo pochi secondi in
più rispetto alla versione che abbiamo visto al cinema, ma per
nuovi contenuti dovremo aspettare solo qualche giorno, oppure
correre a comprare l’home video!
“Temendo le azioni
incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di
affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il
mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con
Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che
mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot.
Sono stati resi noti i primi
dettagli della versione Home Video di Captain America
Civil War, grazie all’evento che si è tenuto a New
York del Disney Holiday Preview.
Ecco di seguito le prime info:
United We Stand, Divided
We Fall — Un making of del film che si concentra sulla
figura di Cap e sulla sua crescita come soldato e come eroe.
Captain America: The Road
to Civil War — L’evoluzione di Steve Rogers dal primo film
alla ribellione di Civil War.
Iron Man: The Road to
Civil War — LO stesso percorso di evoluzione guardando
però alla figura di Tony Stark.
Open Your Mind: Marvel’s Doctor Strange — Exclusive
Sneak Peek — Dietro le quinte di Doctor Strange, il
prossimo film Marvel al cinema.
Audio Commentary
— Registi e sceneggiatori commentano il film.
Sinossi: Captain America
Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age
of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare
i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il
mondo. Dopo che la città di Lagos,
in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale
che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a
gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio
d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del
team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo
stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio
avversario.
Ricordiamo che Captain
America: Civil Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è arrivatonelle
sale italiane il 4 maggio 2016.
Deniz Gamze
Ergüven, regista e sceneggiatrice turca naturalizzata
francese, nota per il grandissimo successo del suo film di debutto
Mustang (uscito lo scorso anno), si
prepara a girare il suo primo film in lingua inglese, che si
intitolerà Kings.
Oggi Deadline ci informa che il
progetto avrà come protagonisti Daniel Craig
(Spectre) e il premio Oscar Halle
Berry (Monster’s Ball).
Kings
racconterà la storia, ambientata nel 1992, di un uomo (Craig) che
vive a South Los Angeles e che inizia una relazione con una madre
single (Berry). La coppia, in seguito ai fatti che videro coinvolto
il tassista afroamericano Rodney King (vittima di
un violento pestaggio da parte di diversi agenti del Los Angeles
Police Department), si troverà coinvolta nella conseguente rivolta
di Los Angeles (la grande sommossa a sfondo razziale scoppiata
nella città dopo l’assoluzione dei poliziotti), cercando di portare
in salvo i figli del personaggio interpretato dalla Berry.
Kings non
è l’unico film in lavorazione ad essere incentrato sulla rivolta di
Los Angeles del 92. Anche la Broad Green Pictures sta sviluppando
una pellicola sui medesimi fatti che sarà scritta e diretta da
John Ridley, sceneggiatore premio Oscar per
12 anni schiavo.
Prossimamente vedremo
Halle Berry in Kingsman The
Golden Circle, sequel del cinecomic di Matthew Vaughn
con protagonisti Colin Firth e Taron Egerton. Daniel
Craig invece sarà il protagonista della miniserie
Purity sviluppata dal network
Showtime.
JK Simmons
interpreterà il commissario Gordon in Justice
League e le foto che abbiamo visto di lui, di
recente, lo ritraggono in palestra, a mettere su muscoli. L’attore
in realtà non fa sport per prepararsi al film, almeno così ha
dichiarato ai giornalisti che hanno avuto la possibilità di fare
visita al set del film di Zack Snyder.
Nei loro report, i giornalisti hanno
dichiarato che il Gordon di Simmons sembra uscito dai fumetti! In
merito al suo fisico l’attore ha spiegato: “Si tratta di una
coincidenza. Dopo la seconda e ultima volta nella mia vita che ho
preso molto peso, quando l’ho perso sei o sette anni fa ho deciso
che per il resto della mia vita sarei stato in forma. Non ero
assolutamente in buona forma. Ero sovrappeso e morbido.
Interpretavo il capo della sorveglianza di questa prigione di
massima sicurezza in uno show della HBO e quando l’ho visto in tv
ho pensato che nessuno avrebbe creduto a quel tizio. Dovevo andare
in palestra se volevo essere credibile come un personaggio
cazzuto.”
In effetti a ben vedere anche nel
ruolo che gli è valso l’Oscar in
Whiplash, l’attore sfoggia un fisico di
tutto rispetto.In merito al suo ruolo
invece, JK Simmons è stato molto chiaro: “Non
farò casino con qualcosa di iconico.”
Che ne pensate?
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Sinossi: Alimentato dalla sua
fede verso l’umanità, restaurata e ispirata dall’atto altruistico
di Superman, Bruce Wayne chiede l’aiuto all’alleata, Diana Prince,
per affrontare un nemico ancora più grande. Insieme, Batman e
Wonder Woman lavoreranno velocemente per trovare e reclutare una
squadra di metaumani per controbattere questa grande minaccia
che li attende. Ma nonostante la formazione di una squadra di
eroi senza precedenti composta da Batman, Wonder Woman,
Aquaman, Cyborg e The Flash potrebbe già essere troppo tardi
per salvare il pianeta da un attacco di proporzioni
catastrofiche.
Justice
League sarà diretto ancora una volta da Zack
Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film
vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Tutte le news sul mondo dei film
della DC COMICS
nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.
Ecco il primo gruppo di spot tv per
Star Trek Beyond in cui ci vengono
mostrate nuove immagini dal trailer e anche nuovi dialoghi. Quelli
visti fino a ora erano infatti solo una serie di mini trailer.
Inoltre è stato confermato che la linea temporale alternativa
creata da J.J. Abrams con il film del 2009 sarà
nota come la Timeline Kelvin come la nave spaziale
distrutta da Nero (Erin Bana) all’inizio del film.
Il padre di Kirk, interpretato da Chris Hemsworth, venne ucciso in
quell’incidente, cosa che ha condotto il suo figlio ribelle a
unirsi alla flotta stellare per cercare di essere all’altezza della
sua eredità.
Di seguito gli spot:
https://www.youtube.com/watch?v=5QeOyNWfO5c
https://www.youtube.com/watch?v=DURDWLUkKXo
[nggallery id=2303]
Il film diretto da
Justin
Lin, regista di Fast &
Furious arriverà in Italia al cinema dal 21 luglio.
Star Trek
Beyond: l’incredibile full trailer con Chris
Pine
Nel terzo capitolo del
franchise fantascientifico ritorneranno Chris Pine
e Zachary Quinto nei panni di Kirk e Spock,
affiancati da Zoe Saldana, Simon Pegg, Anton Yelchin, John
Cho e Karl Urban.
A questi si uniranno la star di
Kingsman: Secret ServiceSofia
Boutellaed Idris Elba.
Il film arriverà nelle sale
cinematografiche di tutto il mondo il 21 luglio del 2016.
Alcon Entertainment ha annunciato
che il candidato all’Oscar Barkhad Abdi
(Captain Phillips) si è unito
ufficialmente al cast di Blade Runner 2,
sequel del film culto di Ridley Scott e diretto da
Denis Villeneuve, acclamato regista di
Sicario. Al momento non sappiamo quale
ruolo interpreterà l’attore.
Blade Runner
2, che non ha ancora un titolo ufficiale, sarà
diretto da Denis Villeneuve (Prisoners,
Sicario) con la direzione della fotografia
di Roger Deakins. Ridley
Scott sarà coinvolto nel progetto in qualità di produttore
esecutivo, mentre la sceneggiatura porterà la firma di
Hampton Fancher (co-autore dello script del film
originale) e Michael Green.
Harrison Ford
ritornerà a essere il detective privato Deckhart,
affiancato questa volta da Ryan Gosling. Il sequel
sarà ambientato alcuni decenni dopo l’originale del 1982. Nel cast
del film troviamo anche Robin Wright, Ana de
Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis e
Dave Bautista.
Ryan Gosling: ecco
perché ha detto sì a Blade
Runner 2
Continuano le riprese di
Spider-Man Homecoming e oggi il sito americano
Looper ha pubblicato le prime foto dal set di
Tom Holland con il costume di
Spider-Man:
Vi ricordiamo tutte le notizie sul
Marvel Cinematic
Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungonoMichael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine e Kenneth
Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da
Kevin Feige,
nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes,
noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel
fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto dai Marvel Studios, il film sarà
distribuito da Sony Pictures.
Fast and Furious
7 ha avuto un grande successo al box-office. In Nord
America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel
resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.
Con un guadagno complessivo di
$1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e
superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore
incasso della storia del cinema.
È uno dei cinque film ad aver
incassato almeno un miliardo fuori dagli Stati Uniti insieme a
Titanic, Avatar, Jurassic World e
Star
Wars: Il risveglio della Forza.
Ricordiamo che Fast and
Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019,
mentre Fast and Furious 10
uscirà il 2 aprile 2020.
I franchise nascono dove un film si
rivela un grande successo. Negli anni è capitato tante volte di
vedere un’idea originale trasformarsi in un filone cinematografico
più o meno apprezzato, ma raramente capita che questi franchise
mantengano sempre il livello nel tempo.
Ecco 10 film che hanno rovinato i
loro franchise di partenza:
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Tutti, o quasi, il film elencati
sono stati poi soggetti a sequel, reboot, remake, a testimonianza
che a Hollywood scarseggiano le idee e che una volta, non importa
quanti anni fa, che un’idea buona è venuta a qualcuno, si prova a
replicarla all’infinito.
L’attore Daniel
Radcliffe è attualmente al cinema con Now
You See Me 2 (leggi
la recensione del film), il film campione di incassi.
Ebbene oggi l’attore sulle pagine di
RadioTimes ha rivelato che tornerebbe come Harry Potter nella
nuova saga che sta per nascere con Animali Fantastici e dove trovarli. Ecco
le parole dell’attore:
Non lo so, dipende dallo
script, ma dovranno essere delle circostanze davvero straordinarie.
Penso che ancheHarrison Ford abbia
detto le stessa cose su Han Solo, e guarda
cos’è successo. Quindi per ora sto dicendo no, ma lascio la porta
aperta per il futuro.
Animali fantastici dove
trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come
protagonista Newt Scamandro, autore
de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà
esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni
prima delle vicende di Harry
Potter. Nel cast Eddie
Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller,
Dan Folger e Alison Sudol.
Daniel Radcliffe
La sinossi: Newt Scamandro
intendeva fermarsi a New York solamente per poche ore, ma le
circostanze gli imposero di restare…
Gli animali fantastici
dove trovarli vedrà il debutto della scrittrice
stessa, J.K.Rowling,
come sceneggiatrice, affiancata da Steve
Kloves, sceneggiatore dei film di Harry
Potter. Alla produzione ci
sarà David Heyman, mentre David
Yates sarà il regista.
Per chi avesse mai considerato
frivole e stupide le ragioni che spingono il Batman di Ben
Affleck a scontrarsi con il Superman di Henry
Cavill in Batman v Superman Dawn of
Justice, garantiamo che nei fumetti accade molto di
peggio. Ecco i sei scontri più stupidi tra il Crociato
Incappucciato e l’Uomo d’Acciaio:
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Rivedremo i due eroi sul grande
schermo in Justice League, di
nuovo diretti da Zack Snyder, e con loro ci
saranno anche Wonder Woman, Aquaman, Flash e Cyborg.
Ecco il primo trailer ufficiale di Juste la fin du
monde, l’ultimo film di Xavier Dolan
che al Festival di Cannes 2016 ha conquistato il Grand Prix
Speciale della Giuria.
A dispetto del “piccolo film” però,
il regista non si risparmia nella scelta delle star, e seleziona un
cast stellare formato da Léa Seydoux,
Vincent Cassel,Nathalie Baye e
Gaspard Ulliel, e come ciliegina sulla torta,
Marion Cotillard nei panni della protagonista.
La figura del gigante risulta da
sempre centrale nelle grandi narrazioni della Storia, sia nella
forma dei racconti fiabeschi infantili sia nelle più complesse
manifestazioni dell’ingegno umano. Ogni grande forma d’arte
possiede i suoi “giganti”, e il cinema non fa eccezione,
specialmente quello italiano, ricco com’è di personalità di grande
ingegno ma anche di personaggi di grande “spessore” fisico entrati
di diritto nell’immaginario popolare. Fra questi possenti esponenti
della pop culture cinematografica nostrana non può non
svettare la mole alquanto ingombrante (per massa e sostanza
culturale) di Bud Spencer, il “Gigante Buono”
della settima arte tricolore passato alla storia come una delle
personalità più iconiche del panorama filmico nazionale degli anni
’70 e ’80, protagonista di pellicole dal gusto tanto irriverente
quanto eterogeneo capaci di calcare con estrema disinvoltura alcuni
dei generi più solidi e radicati quali lo spaghetti-western, il
poliziottesco all’italiana e la commedia, trovandosi così nella
paradossale condizione di essere da subito amato dal pubblico
nazionale e internazionale ma impietosamente snobbato dalla critica
ufficiale.
Un uomo che, ancor prima di essere
attore di film “popolari” e di alcuni raffinati esperimenti
d’autore, è da sempre stato un grande sportivo e amante del
rischio, tanto sul set quanto nella vita reale, un uomo capace di
alternare cappelli da cowboy e micidiali pugni “sonorizzati” a
record olimpici e brevetti da aviatore senza apparente soluzione di
continuità. Registrato all’anagrafe nel 1929 con il nome ben più
nostrano di Carlo Pedersoli, il giovane futuro Bud
muove i sui primi passi sul suolo napoletano eccellendo negli studi
e appassionandosi ben presto – proprio grazie al suo percorso
accademico – allo sport e dimostrando una particolare attitudine
per il nuoto. Dopo essersi trasferito a Roma per frequentare i
corsi universitari di chimica non ancora diciottenne, il già
fisicamente dotato ragazzo dal cervello fino e dalla possente mole
atletica è costretto a trasferirsi per un breve periodo in Brasile
con la famiglia, tornando poi alla fine degli anni ’40 in patria
per essere ingaggiato stabilmente dalla S.S Lazio Nuoto con la
quale conquista alcuni ottimi risultati nazionali e
internazionali, tra cui il record come primo italiano a
essere sceso sotto il limite del minuto netto nei cento metri stile
libero durante i campionati europei di Vienna e ben due medaglie
d’argento durante i Giochi del Mediterraneo di Alessandria del
1951.
Nel mentre in cui porta avanti la
propria carriera di nuotatore, pallanuotista e seconda linea di
rugby, Carlo viene notato ben presto nel settore cinematografico
quando, proprio grazie al suo fisico possente, viene ingaggiato nel
ruolo di un legionario romano per il mitico “peplum della
rinascita” Quo Vadis? (1951) di
Mervyn LeRory, considerato da molti come una delle
pellicole simbolo del risorgimento di Cinecittà e della produzione
italiana del secondo dopoguerra. Grazie a questa prima comparsata
il futuro “Gigante Buono” – come verrà in seguito soprannominato a
causa dei ruoli da macchina tirapugni sempre dedita alla
conservazione del bene e della giustizia – continua a partecipare
occasionalmente a moltissime pellicole di generi e spessore
differenti, sempre in qualità di comprimario o semplice comparsa,
fino a quando nel 1955 ottiene un primo accenno di visibilità
grazie a Un eroe dei nostri tempi diretto
da Mario Monicelli in cui interpreta il ruolo del
manesco energumeno Nando accanto a un quasi esordiente Alberto
Sordi. In realtà un primo assaggio di capacità attoriale in un
ruolo un poco più sostanzioso era già stato possibile l’anno
precedente con il militaresco Siluri
Umani, film bellico dedicato alle battaglie marine
del secondo conflitto mondiale diretto da Antonio
Leonviola in cui Pedersoli figura accanto a celebri
personaggi del calibro di Raf Vallone ed Enrico Maria Salerno.
Gli anni ’50 continuano ad
essere un periodo di grandi soddisfazioni tanto a livello
cinematografico quanto sportivo, grazie alla partecipazione alle
Olimpiadi di Helsinki del 1952 come centometrista stile libero e la
medaglia d’oro con la nazionale italiana di pallanuoto nei Giochi
del Mediterraneo di Barcellona del 1955. Nella seconda metà del
decennio decide di dare una radicale svolta alla propria vita
privata e professionale, trasferendosi nuovamente in Sud America e
lavorando come manovale nella costruzione dell’autostrada
Panamá-Buenos Aires e all’Alfa Romeo di Caracas, tornando poi
definitivamente in Italia in tempo per partecipare alle Olimpiadi
di Roma del 1960 e sposare Maria Amato, figlia del celebre
produttore e proprietario di sale cinematografiche Giuseppe
“Peppino” Amato. Nello stesso periodo Pedersoli firma un breve
contratto con la RCA Italia per la realizzazione di alcuni testi
musicali e addirittura colonne sonore per il cinema e la
televisione, contratto che scade nel 1964 costringendolo a prendere
in seria considerazione l’idea di tornare davanti alla macchina da
presa.
Tale occasione gli viene offerta
nel 1967 dal regista e produttore Giuseppe
Colizzi, il quale, dopo alcuni iniziali diverbi, decide di
assoldare Pedersoli al fianco di un altro giovane e per il momento
sconosciuto attore italiano proveniente dalle comparsate, un certo
Mario Girotti (in futuro ben più noto come
Terence Hill), dando vita a quel piccolo miracolo
dello spaghetti-western che sarà Dio perdona… io
no!, prima pellicola in cui compare la futura coppia
di giustizieri tirapugni destinata in brevissimo tempo a entrare di
diritto nell’immaginario cinematografico popolare (inter)nazionale.
In occasione della presentazione fuori confine la produzione chiede
ai due attori di utilizzare a uno pseudonimo anglofono da
sostituire ai propri nomi per rendere il film molto più facile da
esportare e senza il rischio di essere etichettato come “filmaccio
all’italiana”, seguendo una consuetudine molto in voga all’epoca
per tutto un certo cinema di genere. Nasce così il duo Bud Spencer
– nome scelto unendo la figura di Spencer Tracy con il marchio
della birra “Bud” Budweiser – e Terrence Hill, protagonisti
indiscussi e amatissimi di oltre diciotto pellicole di cui ben
sedici come protagonisti, senza sapere in realtà che già nel 1959
entrambi, ancora con i propri nominativi originali, avevano
partecipato senza mai incontrarsi direttamente allo storico
Annibale di C.L.
Bragaglia e Edgar G. Ulmer.
Fra i titoli più rappresentativi di
tale collaborazione figurano moltissimi western e pseudo-western
dal sapore ibrido fra azione pura e grottesco scanzonato tra cui
Lo chiamavano Trinità…(1970) di Enzo Barboni (in cui
Spencer interpreta il celeberrimo sceriffo soprannominato
“Bambino”) e il sequel …continuavano a chiamarlo
Trinità sempre di Barboni che consacra la coppia in
terra straniera, spaziando poi in parodie del poliziottesco e
dell’action come …più forte
ragazzi(1972) di Colizzi,
…altrimenti ci arrabbiamo!(1974) di Marcello Fondato,
l’insuperabile I due superpiedi quasi piatti
(1977) – bissato nel 1985 con Miami Supercops
– I poliziotti dell’8ª strada – e il notevole
Io sto con gli ippopotami(1979) di Italo Zingaretti,
transitando poi nella commedia pura grazie a Pari e
dispari(1978) di Sergio
Corbucci e concludendo il proprio sodalizio professionale
con il nostalgico e autocelebrativo Botte di
Natale(1994) diretto dallo stesso
Hill.
Gli anni ’70 e ’80 costituiscono
per Bud Spencer un periodo di affermazione e consolidamento del
proprio ruolo di possente e manesco giustiziere (e rare volte anche
di malfattore) dedito a combattere il crime e a far trionfare la
giustizia, così come si evince ben presto dalla fortunatissima
tetralogia action-thriller nostrana di Piedone
lo sbirro in cui impersona l’iconico Commissario
Rizzo detto “Piedone” con in dotazione i propri pugni come unica
arma di offesa e difesa, una serie cinematografica amatissima dal
pubblico (e molto meno dalla critica) inaugurata da
Steno nel 1973 e proseguita con
Piedone a Hong Kong(1975), l’altisonante Piedone
l’Africano(1978) e il ben più
avventuroso Piedone d’Egitto (1980).
Oltre a questi prodotti
dichiaratamente pensati per favorire il carisma e la presenza
scenica dal forte carattere identitario guadagnati grazie alla
fortunata accoppiata con Hill e proseguiti in solitaria con
eccellenti esperienza come il crepuscolare Occhio alla
penna (1981) di Michele Lupo, la
carriera filmica di Spencer può vantare anche partecipazioni ben
più illustri e autoriali passate purtroppo spesso inosservate, come
ad esempio il poliziottesco di denuncia Torino
nera (1972) di Carlo Lizzani in cui
impersona con spietato realismo il ruolo di un muratore integerrimo
accusato ingiustamente di un omicidio, la massiccia presenza fisica
nei panni del surreale pescatore Diomede (detto “Dio”) in
4 mosche di velluto grigio (1971) diretto
da un giovanissimo Dario Argento, senza poi
scordare il ruolo del narratore-demiurgo nella metatestuale e
coraggiosa epopea storica in terra cinese di Cantando
dietro i paraventi (2004) di Ermanno
Olmi. Sopra ognuno di questi titoli svetta però
Anche gli angeli mangiano fagioli (1973)
diretto da Barboni e considerato all’unanimità se non il capolavoro
di Pedersoli/Spencer quantomeno la sua pellicola più incisiva e
illuminante, laddove il ruolo del wrestler mascherato Charlie Smith
alias “L’Uomo del Mistero” permette al possente attore napoletano
di regalare alla storia del cinema italiano una delle sue presenze
più surreali e al contempo fulminanti, complice una miscela di
commedia, finto poliziesco e azione grottesca che ne fanno uno dei
cult più apprezzati di sempre.
La fine degli anni ’80 e i primi
del nuovo decennio coincidono con un principio di declino di
popolarità fra il pubblico dei più giovani, i quali vengono
comunque iniziati dai propri genitori e fratelli maggiori ai fasti
passati del Gigante nerobarbuto del cinema italiano, un’ancora
ingombrante presenza che continua ad affollare il piccolo schermo
con alcune serie di grande successo come Big Man
(1988), Detective Extralarge
(1991-1993) e Noi siamo angeli
(1997), venendo addirittura coinvolto in celebri progetti
televisivi internazionali tra i quali gli spagnoli Al
limite (1997) e I figli del vento
(1999), l’australiano Tre per sempre
(2002) e la stramba esperienza tedesca di
Tesoro, sono un killer (2009).
Dopo aver calcato per l’ultima
volta il palcoscenico cinematografico in una breve comparsata in
Fuochi d’artificio (1997) di
Pieraccioni, Bud conclude la sua carriera proprio
nel formato seriale come protagonista del film televisivo
Padre speranza (2001) (in realtà
pilot di una serie mai portata a termine per Rai2) e nel
simpatico progetto pseudo-giallo di Canale 5 I delitti
del cuoco (2010), lo stesso anno in cui, assieme
all’amico e compagno di merende e cazzotti Terrence Hill, riceve il
David di Donatello alla carriera, unico riconoscimento ufficiale a
certificare se non la propria qualità recitativa – sulla quale ci
sarebbe da compiere una poderosa rivalutazione – quantomeno il
grande contribuito all’immaginario popolare cinematografico di ben
due generazioni.
Se n’è andato in sordina il Gigante
Buono del cinema italiano, lontano dai riflettori che tanto ne
hanno plasmato la possente corporatura e reso una presenza
rassicurante e bonaria per grandi e piccini, ed è così che a noi
piace ricordarlo, proprio come uno dei suoi tanti pistoleri (quasi
mai) solitari che, senza armi e neppure una goccia di sangue
sapevano far trionfare la giustizia come autentici eroi dei
fumetti, con un sonoro ceffone e un micidiale SBAM! Chissà
se ora il vecchio Bud è in Paradiso a gustarsi (questa volta per
davvero) una scodella di fagioli in compagnia degli angeli!
La Universal
Pictures ha diffuso il nuovo trailer italiano
ufficiale di Bridget Jones’s Baby,
il sequel che vedrà Renée Zellweger
nuovamente nei panni di Bridget Jones. Con lei, nel film, anche
Colin Firth e Patrick
Dempsey.
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11 anni fa, Mark Darcy chiedeva la
mano di Bridget Jones, e tutto lasciava pensare a un “e vissero per
sempre felici e contenti”. Tuttavia, nel 2013 è uscito un terzo
libro, “Mad About The Boy“, che vedeva
Marc buttarsi dalla finestra lasciando Bridget da sola a crescere
due figli.
Fortunatamente, Bridget
Jones’s Baby non seguirà questa linea narrativa, ma
sarà di fatto una storia completamente nuova, collocata
cronologicamente tra il secondo e il terzo libro.
Il ruolo di Darcy è stato
riassegnato a Patrick Dempsey, nel tentativo di
riempire il gigantesco vuoto lasciato da Hugh
Grant, mentre il film è stato scritto da Helen
Fielding e David Nicholls, e approderà in
sala il 16 Settembre del 2016.
La scuola è l’equivalente americano
di Hogwarts ed è stata inventata da JK Rowling in occasione della
produzione di Animali Fantastici e Dove
Trovarli, film che sarà ambientato negli USA.
Animali fantastici dove
trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come
protagonista Newt Scamandro, autore
de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà
esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni
prima delle vicende di Harry
Potter. Nel cast Eddie
Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller,
Dan Folger e Alison Sudol.
La sinossi: Newt Scamandro
intendeva fermarsi a New York solamente per poche ore, ma le
circostanze gli imposero di restare…
Gli animali fantastici
dove trovarli vedrà il debutto della scrittrice
stessa, J.K.Rowling,
come sceneggiatrice, affiancata da Steve
Kloves, sceneggiatore dei film di Harry
Potter. Alla produzione ci
sarà David Heyman, mentre David
Yates sarà il regista.
La Universal Italia ha diffuso il
poster italiano di Ouija L’origine del
male, l’atteso sequel del film horror prodotto
da prodotto da Jason Blum, Michael
Bay insieme a Hasbro.
Scritto
e diretto da Mike
Flanagan Ouija L’origine del
male arriverò al cinema da
giovedì 27 OTTOBRE.
Protagonisti sono Elizabeth
Reaser (The Twilight Saga, The Good
Wife), Annalise Basso (Oculus,
The Red Road), Henry Thomas
(E.T.), Lulu Wilson (Deliver Us From
Evil), Lin Shaye (Insidious),
e Doug Jones (Hellboy, Pan’s
Labyrinth).
Los Angeles, 1965. Una
madre vedova e le sue due figlie tentano di rivitalizzare la loro
attività commerciale con qualche nuova trovata e inavvertitamente
invitano una forza malefica nella loro casa. Quando la figlia
minore diviene preda dello spirito maligno, la famiglia sarà
costretta ad affrontare le proprie paure per salvare la ragazzina e
rispedire il maligno da dove è venuto.
Ecco una nuova clip in italiano di
Il Piano di Maggie – A cosa servono gli
uomini, nuovo film di Rebecca Miller
con protagonisti Greta Gerwig e Ethan
Hawke. Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo
di Karen Rinaldi A cosa servono gli
uomini edito in Italia da Rizzoli.
Il piano di Maggie – A
cosa servono gli uominirecensione del film con Greta
Gerwig
Nella divertente e moderna commedia
romantica di Rebecca Miller, Il Piano
di Maggie, Greta Gerwig è Maggie
Hardin, un’allegra e affidabile trentenne newyorkese, che lavora
come insegnante. La vita di Maggie è pianificata, organizzata e
calcolata. Maggie non ha molto successo in amore ma decide comunque
che è arrivato il momento di avere un figlio. Da sola. Ma quando
conosce John Harding (Ethan Hawke), uno
scrittore/antropologo in crisi, Maggie s’innamora per la prima
volta, e così è costretta a modificare il suo piano di diventare
mamma. A rendere tutto ancora più complicato c’è il fatto che
John è infelicemente sposato con Georgette Nørgaard
(Julianne Moore), una brillante professoressa
universitaria danese. Mentre i suoi amici, gli eccentrici ed
esilaranti Tony e Felicia (interpretati da Bill
Hader e Maya Rudolph), stanno a osservare
sarcasticamente dalle retrovie, Maggie mette in atto un nuovo piano
che la lancia in un ardito triangolo amoroso con John e Georgette,
e così le loro vite s’intrecciano e si uniscono in modi
inaspettati e divertenti. Maggie apprende in prima persona che a
volte il destino dovrebbe essere lasciato indisturbato.
Il Piano di
Maggie rappresenta una divertente analisi delle
imprevedibili complessità dell’amore moderno; è un film che
miscela cuore e humour, in una storia sulla deliziosa mutevolezza
delle relazioni d’amore nel corso della vita.
Il film arriverà al cinema il 29
giugno, nel cast completo Greta Gerwig, Ethan Hawke, Bill
Hader, Travis Fimmel, Maya Rudolph e il premio Oscar
Julianne Moore.
Premio ‘Nino Manfredi’ a
Carlo Verdone e Antonio Albanese
coppia comica dell’anno nel film scritto e diretto da Verdone e
interpretato insieme L’abbiamo fatta
grossa. La consegna sabato prossimo, 2 Luglio, sul
prestigioso palco del Teatro Antico di Taormina sul quale sfilerà
il meglio del cinema italiano in una serata già memorabile: ai
vincitori dei Nastri e dei premi speciali di quest’edizione che
festeggia un compleanno importante si aggiungerà, infatti,
al Teatro Antico,l’emozione del grande
calcio europeo con la diretta di Italia – Germania prima della
consegna dei premi.
L’omaggio dei Nastri
d’Argento a Nino Manfredi torna al Teatro Antico per la
quarta volta. E’ un’iniziativa del SNGCI condivisa con la famiglia
e in particolare con la moglie di Nino, Erminia, che nella sua
città di origine ha accolto, con grande entusiasmo, la proposta del
Sindacato di consegnare un premio nel nome di Nino. Il ‘Manfredi’
ha già premiato Giuseppe Fiorello, Marco Giallini, Lillo e Greg,
Paola Cortellesi e molti altri ancora.
“Sono orgogliosa di
celebrare con il Premio Manfredi due grandi artisti poliedrici come
Antonio Albanese e Carlo Verdone – dichiara Erminia
Manfredi – Albanese è un artista completo che ha la
grande capacità di comunicare con il pubblico con il quale crea
sempre un rapporto di armonia e reciprocità: un dare e avere
continuo che stabilisce con la sua qualità di ascolto e di donarsi
al pubblico. E proprio come un’eco, tutto gli ritorna. E’ uno di
quei rari talenti che tengono sempre alta l’attenzione sul mondo
attuale, e anche sulla politica. Il Premio a Carlo Verdone è un
riconoscimento che viene da lontano, che proviene proprio da Nino.
Carlo era nel cuore di Nino che ha sempre amato la qualità del suo
lavoro e questo premio viene consegnato idealmente da tutta
la famiglia Manfredi. Tutti noi abbiamo sempre riconosciuto e
apprezzato la sua disciplina, la sua versatilità e la sua grande
capacità armonica. Carlo riesce sempre a creare delle melodie con
qualunque strumento artistico e a far risuonare le corde del nostro
cuore”.
“Nino Manfredi è stato per me
uno dei punti di riferimento della grande commedia italiana” –
racconta Carlo Verdone, felice di ricevere un
riconoscimento intitolato a “un attore indimenticato come Nino”.
“Un premio – dice ancora Carlo – che mi riempie di
gioia e di orgoglio, per il quale ringrazio di cuore, con i
giornalisti cinematografici che lo hanno proposto, Erminia e tutta
la famiglia Manfredi per avermi individuato come ‘continuatore’ del
suo importante lavoro.”
Felice di ricevere il Premio anche
Antonio Albanese: “È un onore e un grande
piacere ricevere questo riconoscimento” – dichiara – che
ricorda un gigante della recitazione. Il piacere è ancor più grande
perché condiviso con un collega che ho sempre stimato, e ora anche
un amico vero come Carlo Verdone”.
La serata di sabato
prossimo, 2 Luglio, andrà poi in onda in differita a cura
del SNGCI, con la regia televisiva di Giovanni Caccamo, su Raiuno
(e nel mondo grazie a Rai Italia) in seconda serata il 23 Luglio,
anticipata, subito dopo la serata di Taormina, il 6 da Rai
Movie.