L’attrice Amy Adams sarebbe in trattative per essere la
co-protagonista, insieme a Jenna Ortega, del film Klara e il
Sole della 3000 Pictures della Sony, la cui regia è
affidata a Taika Waititi.
Basato sul romanzo bestseller del New York Times di Kazuo
Ishiguro, incentrato su un’androide e il suo rapporto
speciale con una bambina e sua madre. Mentre Ortega ricoprirà il
ruolo dell’androide Klara, Adams – come riportato da Deadline – dovrebbe invece
ricoprire quello della madre che la acquista per donarla alla
propria figlia malata. Il film è prodotto da David
Heyman, Garrett Basch e Waititi della
Heyday Films, mentre Ishiguro sarà invece produttore esecutivo.
Dopo aver ottenuto l’impegno di
Waititi proprio prima dello sciopero della WGA della scorsa
primavera, 3000 Pictures ha fatto di questo film una priorità una
volta risolti entrambi gli scioperi, puntando a due star per il
ruolo di Klara e della madre. Una volta chiuso l’accordo per la
Adams, la produzione potrebbe iniziare nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda la Adams, il progetto offre alla sei volte
candidata all’Oscar un altro ruolo che attirerà l’attenzione dei
premi, dato che gli adattamenti dei romanzi di Ishiguro hanno
sempre raccolto l’attenzione dei premi in passato.
Klara e il Sole: di cosa parla il romanzo di Kazuo
Ishiguro
Klara e il
Sole racconta la storia di Klara, un’amica
artificiale progettata per prevenire la solitudine. Klara viene
acquistata da una madre e da una brillante adolescente di nome
Josie che adora la sua nuova compagna robotica ma soffre di una
misteriosa malattia. Da qui ha inizio la storia della ricerca di
Klara per salvare Josie e coloro che la amano dalle sofferenze del
cuore e di come, nel frattempo, Klara impari il potere dell’amore
umano.
La serie televisiva
di Harry Potter sembra essere sempre
più vicina alla scelta del suo leader creativo. Secondo Deadline, infatti, la rosa dei
candidati si sarebbe ridotta a tre nomi. La scrittrice di Succession,
Francesca Gardiner, è ora tra i finalisti per
ottenere il lavoro di adattamento dei libri di J. K.
Rowling per la piattaforma di streaming Max. Secondo
quanto si apprende, la Gardiner è ora una dei tre scrittori
attualmente presi in considerazione per guidare Harry e i suoi
amici sul piccolo schermo.
La decisione è attesa a breve, ma
per ora Max e Warner Bros. Television hanno rifiutato di commentare
la cosa. Gardiner è emersa dopo che il mese scorso Deadline aveva
rivelato che c’erano altri quattro sceneggiatori in lizza:
Martha Hillier, Kathleen Jordan,
Tom Moran e Michael Lesslie. Non
è chiaro quali di questi autori siano ancora coinvolti, ma a loro
si sarebbe dunque unità Gardiner, che anzi sarebbe ora tra le più
probabili ad ottenere l’ambito ruolo.
Gardiner, come anticipato, è stato
produttrice consulente delle stagioni 3 e 4 di Succession
della HBO. Prima di lavorare alla pluripremiata serie di
Jesse Armstrong, è stata produttrice esecutiva
della coproduzione fantasy della HBO e della BBC His Dark Materials e co-exec producer di Killing
Eve della AMC. Ha scritto anche per serie come The
Rook di Starz e The Man In The High Castle di Amazon.
Si tratta dunque di una sceneggiatrice non nuova al genere fantasy,
dunque un profilo ideale per la serie diHarry
Potter.
Sempre secondo Deadline, questo
gruppo di scrittori è stato incaricato da Max di creare proposte
per una serie che rifletta la loro visione dell’IP. Potrebbe dunque
esserci l’opportunità di coinvolgere anche più di uno di loro e Max
sarebbe aperta alla possibilità di sviluppare più di un’idea basata
su Harry
Potter. Si ritiene inoltre che la Rowling sarà attivamente
coinvolta in questo processo.
Tutto quello che sappiamo sulla
serie HBO di Harry Potter
La serie di Harry Potter sarà
prodotta dalla Brontë Film and TV, la società di produzione
presieduta da Neil Blair, agente della Rowling, e dalla Warner Bros
Television. La coppia produrrà insieme all’amministratore delegato
della Brontë, Ruth Kenley-Letts, mentre David Heyman, che ha
prodotto i film, era in trattative per la produzione esecutiva.
Si dice che Max abbia un piano
decennale per il franchise di Wizarding World, e si cercano ora
nuovi attori che assumeranno i ruoli iconici per quella che è stata
descritta come una rivisitazione “autentica” dell’amata serie di
romanzi di J.K. Rowling.
Quando si è diffusa la notizia che
questa serie TV di Harry Potter era in lavorazione, Casey Bloys,
presidente e CEO di HBO e Max Content, ha confermato che il budget
dello show sarebbe stato in linea con Game of
Thrones e House
of the Dragon (la prima stagione di quest’ultimo è
costata 125 milioni di dollari), quindi si parla di un impegno di
oltre 1 miliardo di dollari in 10 anni.
Si prevede inoltre che ogni libro
coprirà una stagione completa, anche se il fatto che la storia si
svolgerà nell’arco di un decennio significa che le stagioni non
avranno un’uscita regolare con cadenza annuale costante.
In vista della première della terza
stagione, prevista per quest’anno, Netflix
ha annunciato che il
dramma storico d’azioneVikings: Valhalla non
tornerà per la quarta stagione.
“Sono così grato di aver avuto
tre stagioni per raccontare le storie di Leif, Harald e
Freydís“, ha dichiarato il co-creatore Jeb Stuart in un
comunicato (via Tudum). “Sapevo fin dall’inizio che volevo
mostrare l’evoluzione di come tre dei più famosi vichinghi sono
diventati le icone che conosciamo oggi, e ci siamo riusciti. Spero
che quando il pubblico vedrà la nuova stagione, sarà entusiasta di
tutte le nuove vette che abbiamo portato questi eroi“.
Inoltre, sono state rivelate le
foto in anteprima di Vikings: Valhalla Stagione 3,
che mostrano la fine dei viaggi di Leif, Freydís e Harald.
Le immagini del finale di stagione mostrano anche l’introduzione di
due nuovi personaggi: Il generale bizantino Maniakes
interpretato da Florian Munteanu e Erik il Rosso interpretato da
Goran Višnjić.
Vikings: Valhalla
è ambientata più di cento anni dopo la fine della serie originale
ed è una nuova avventura che fonde autenticità storica e dramma con
un’azione grintosa e coinvolgente. Le stagioni 1 e 2 sono state
ideate dallo showrunner e produttore esecutivo Jeb Stuart, che
tornerà anche per la terza stagione.
Lo spin-off è interpretato da
Sam Corlett nel ruolo di Leif Eriksson,
Frida Gustavsson nel ruolo di Freydis Eriksdotter,
Leo Suter nel ruolo di Harald Sigurdsson,
Caroline Henderson nel ruolo di Jark Haakon,
Bradley Freegard nel ruolo di Re Canuto,
Jóhannes Haukur Jóhannesson nel ruolo di Olaf
Haraldsson, Pollyanna McIntosh nel ruolo di
Ælfgifu di Northampton, Asbjørn Krogh nel ruolo di
Jarl Kare, David Oakes nel ruolo di Earl Godwin,
Pääru Oja nel ruolo di Arne Gormsson,
Louis Davison nel ruolo del Principe Edmund e
altri ancora.
Si tratta di una pellicola del
1958, considerato un classico dei B-Movie, in cui una donna colpita
da un raggio alieno diventa al 50 piedi, ovvero circa 15 metri,
iniziando a quel punto a seminare panico e caos in città. Secondo
il rapporto, Burton starebbe infatti collaborando con la scrittrice
di Gone Girl e Sharp Objects, Gillian
Flynn, per realizzare un remake del film del 1958, diretto
da Nathan Juran. Questa notizia arriva a poche ore
dalla rivelazione del primo poster del sequel di Beetlejuice di
Burton.
Non sarebbe la prima volta che
Burton reimmagina un’opera di fantascienza in stile anni ’50 per il
pubblico odierno, avendo già realizzato un cult come Mars Attacks! nel 1996, basato sulle carte
collezionabili Topps e con un cast che vanta attori del calibro di
Jack Nicholson, Annette Bening,
Natalie Portman, Danny DeVito, Michael J. Fox e altri. Si
attende dunque di scoprire se, dopo Beetlejuice
2 atteso in sala per il 6 settembre di
quest’anno, il prossimo progetto di Burton sarà davvero Attack
of the 50Foot Woman e in tal caso in che modo il
regista sceglierà di riadattare quella bizzarra storia.
Attack of the 50Foot Woman
L’originale cult fantascientifico, realizzato per un costo di
88.000 dollari, aveva come protagonista Allison
Hayes nel ruolo di una ricca ereditiera il cui incontro
ravvicinato con un alieno la fa crescere fino a diventare un
gigante, complicando il suo matrimonio, già in subbuglio, grazie al
marito donnaiolo
Tim Burton produrrà Attack of the
Fifty Foot Woman con Andrew Mittman e Tommy
Harper. Kai Dolbashian è un produttore esecutivo. Solo per
quanto riguarda i lungometraggi, Tim Burton ha accumulato 4,1 miliardi di
dollari al botteghino mondiale grazie a successi come Alice
in Wonderland, Il pianeta delle scimmie, Batman, Batman Returns,
Charlie e la fabbrica di cioccolato e The
Nightmare Before Christmas.
Tim Burton ha in programma per il 6 settembre
il sequel
del suo film campione d’incassi del 1988,
Beetlejuice, che oggi ha ricevuto il titolo di
Beetlejuice Beetlejuice 2024 d.C.
Recentemente è stato annunciato che la Flynn adatterà il suo altro
romanzo, Dark Places, in una serie limitata della
HBO. La Flynn sarà co-creatrice, co-showrunner e scrittrice della
serie.La Flynn, ex giornalista di Entertainment Weekly, ha adattato
per il grande schermo il suo stesso romanzo,
Gone Girl, diretto da David Fincher.
Il film ha incassato oltre 369 milioni di dollari in tutto il mondo
e ha visto l’attrice protagonista Rosamund Pike ottenere una nomination
all’Oscar.
La Flynn ha anche adattato il suo
romanzo d’esordio, Sharp Objects, in una serie
limitata della HBO che le è valsa una nomination ai Primetime Emmy
per la serie limitata. La Flynn ha anche creato la serie Prime Video
Utopia e ha scritto il film thriller di Steve McQueen,
Widows, interpretato da Viola Davis, Liam Neeson,
Michelle Rodriguez, Colin Farrell, Carrie Coon ed Elizabeth
Debicki.
Un’espansione dell’universo di
Suits è più vicina che mai. La NBC ha ordinato
il pilot di Suits: L.A. di Aaron
Korsh, il creatore e scrittore della serie originale, da
UCP, una divisione di Universal Studio Group. L’inizio della
produzione è previsto per la fine di marzo a Vancouver. Come ha
rivelato Deadline in esclusiva, Victoria Mahoney
sarà la regista e produttrice esecutiva della serie.
Suits: L.A. non
sarebbe un reboot o un revival, ma piuttosto un nuovo capitolo
sulla falsariga dei franchise di CSI e
NCIS, con nuovi personaggi in una nuova
location.
Di cosa parlerà Suits: L.A.?
Secondo la logline del progetto,
Suits: L.A. è incentrato su Ted Black, un
ex procuratore federale di New York che si è reinventato
rappresentante dei clienti più potenti di Los Angeles. Il suo
studio è in crisi e per sopravvivere deve abbracciare un ruolo che
ha disprezzato per tutta la sua carriera.
Ted è circondato da un gruppo
stellare di personaggi che mettono alla prova la loro lealtà verso
di lui e tra di loro, mentre non possono fare a meno di mescolare
le loro vite personali e professionali. Tutto questo avviene mentre
gli eventi di anni prima si dipanano lentamente, portando Ted a
lasciarsi alle spalle tutto e tutti quelli che amava.
Aaron Korsh è
produttore esecutivo insieme a David Bartis, Doug Liman e
Gene Klein, che sono stati suoi collaboratori nella serie
originale.
Gabriel Macht,
Patrick J. Adams, Gina Torres, Sarah Rafferty, Meghan Markle e
Rick Hoffman hanno recitato in Suits
durante la fine della popolare era Blue Sky di USA Network (parte
di NBCUniversal). Secondo il copione, nessuno degli attori
originali apparirà nell’episodio pilota, anche se Patrick J. Adams ha mostrato interesse a
riprendere il ruolo di Mike Ross. Se la serie di Los Angeles
dovesse ottenere un ordine di serie, forse il cast originale sarà
più interessato a visitare il Golden State.
Il rinnovato interesse per il
franchise deriva dallo streaming della serie da parte di
Netflix a metà del 2023. Recentemente ha battuto i
record diventando “l’originale in streaming più visto negli
Stati Uniti“, battendo Ted Lasso di
Apple.
Quentin Tarantino si riunirà per la terza
volta con Brad Pitt nel suo ultimo film The
Movie Critic. Non è chiaro se Pitt interpreterà il
personaggio protagonista, ma è una opzione probabile. L’ultima
volta che i due hanno collaborato, Brad Pitt ha vinto l’Oscar come
miglior attore non protagonista per C’era una volta a… Hollywood, era la loro
seconda collaborazione, dopo Bastardi senza
gloria.
Cosa sappiamo di The Movie Critic
di Quentin Tarantino?
Quentin Tarantino ha negato che The
Movie Critic sarà incentrato sulla vita di Kael.
Invece, come Tarantino ha dichiarato a Deadline nel maggio 2023, il
film sarà “basato su un uomo realmente vissuto, ma mai
veramente famoso, che scriveva recensioni di film per un giornale
porno“.
Ha aggiunto: “Scriveva di film
mainstream ed era il critico di seconda scelta. Penso che fosse un
ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano
un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che Travis Bickle
[il personaggio di
Robert DeNiro in Taxi Driver] avrebbe potuto essere se fosse
stato un critico cinematografico”.
“… Scriveva come se avesse 55
anni, ma era solo tra i 30 e i 33 anni. Morì alla fine dei
trent’anni. Per un po’ non è stato chiaro, ma ora ho fatto altre
ricerche e credo che si sia trattato di complicazioni dovute
all’alcolismo“.
Quentin Tarantino ha già affermato che
The Movie Critic sarebbe stato il suo ultimo film,
da qui la decisione di non fare un film di Star
Trek vietato ai minori.
Il regista Antoine
Fuqua si è affermato negli anni come uno dei registi più
talentuosi per quanto riguarda i film d’azione a tinte crime. Tra i
suoi titoli più celebri si annoverano Training Day, Brooklyn’s Finest, The Equalizer e I magnifici 7. Un altro
dei suoi più apprezzati è King Arthur,
rilettura storica del celebre racconto dedicato a re Artù e ad
altri noti personaggi a lui associati. Il progetto nacque in
seguito al rinnovato entusiasmo per i film di carattere storico, e
in particolare dopo il successo de Il gladiatore. Il
film, uscito nel 2004, si presenta però come una versione inusuale
della storia, presentando una serie di notevoli differenze rispetto
al mito originale.
La sceneggiatura, scritta da
David Franzoni, non è infatti basata su fonti
preesistenti, ma è interamente frutto di una invenzione originale.
La maggior parte degli elementi tradizionali della leggenda
arturiana vengono infatti eliminati, come ad esempio il Santo Graal
o il triangolo amoroso tra Artù, Lancillotto e Ginevra, qui solo
accennato. Allo stesso modo, il film reinterpreta Artù come un
ufficiale romano piuttosto che come il tipico cavaliere medievale.
Il film sostituisce infine anche la celebre spada nella roccia con
un retroscena più oscuro e tragico di come Artù ha rivendicato la
sua spada, Excalibur.
Si tratta dunque di un film lungi
dall’essere storicamente accurato e fedele al mito, ma che grazie
alla solida regia di Fuqua ed alle interpretazioni dei
protagonisti, riesce comunque ad essere un buon intrattenimento,
raccontando di passioni universali e sempre attuali. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di King Arthur
Ambientato nel V secolo d.C., in
Britannia, il film ha per protagonista il giovane
Artù, il quale vanta origini romane grazie a suo
padre. Egli è il comandante di un gruppo di sermanti, cavalieri
condannati in seguito ad una sconfitta a servire per 15 anni
l’Impero Romano. Ora che questo inizia però a ritirarsi dalle terre
inglesi, anche per via delle insurrezioni guidate da
Merlino, il gruppo di soldati si prepara a tornare
a casa, ritrovando lì la propria libertà. Prima che ciò possa
concretizzarsi, però, questi vengono raggiunti dal vescovo
Germanius, il quale ordina loro di completare
un’ultima missione: evacuare un’importante famiglia italiana dal
Vallo di Adriano, salvandola dall’avanzata degli invasori
Sassoni.
Artù guida dunque ancora una volta i
suoi ruoli verso la battaglia. Lancillotto, Galvano,
Galahad, Bors, Tristano e Dagonet non
sono certo uomini che si tirano indietro, ma iniziano ad accusare
la sottomissione per anni subita da parte del territorio romano.
Ben presto, i loro animi entreranno in crisi, e spetterà ad Artù
mantenere le redini del gruppo. Lungo il loro percorso, tuttavia,
si imbatteranno in ulteriori elementi che faranno vacillare la loro
fede verso l’Impero. L’incontro con la schiava
Ginevra, appartenente alla popolazione Woad, sarà
la miccia che segnerà l’esplosione di una feroce battaglia.
King Arthur: il cast del film
Per il ruolo del protagonista, Artù,
erano stati inizialmente considerati gli attori
Hugh Jackman,
Mel Gibson e Russell Crowe. Questi rifiutarono però
l’offerta e Fuqua propose allora Daniel Craig, all’epoca poco noto. I
produttori preferirono però affidare la parte a Clive Owen,
convinti che questi sarebbe divenuto il nuovo James Bond, ruolo poi
invece andato, per ironia, proprio a Craig. Nei panni di Ginevra,
invece, vi è l’attrice Keira
Knightley. Questa, divenuta popolare grazie ai film di
Pirati dei Caraibi, si esercitò a lungo nell’uso
dell’arco. Durante la pratica, però, rischiò quasi di colpire e
uccidere un cavallo. Nonostante sia indicata come una dei
protagonisti, l’attrice non compare prima di 53 minuti dall’inizio
del film.
Nei panni di Lancillotto si ritrova
invece Ioan Gruffudd, anche noto per essere stato
Mr. Fantastic nei primi due film de I Fantastici 4. Si
ritrovano poi noti attori come Ray Winstone nei
panni di Bors, HughDarcy in
quelli di Galahad e Ray Stevenson come Dagonet. Il
celebre Tristano ha il volto di Mads Mikkelsen,
mentre Joel Edgerton è
Galvano. L’attore svedese Stellan
Sakrsgård è invece Cedric, spietato leader dei
Sassoni. Questi fu da sempre l’unico attore considerato per la
parte, ma rifiutò il ruolo tre volte prima di convincersi ad
accettarlo. Stephen Dillane compare invece nel
ruolo di Merlino, mentre l’italiano Ivano
Marescotti è il vescovo Germanius.
Il trailer di King Arthur
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film
grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. King
Arthur è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple TV,
Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 1
febbraio alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Quello dell’home invasion è
un sottogenere particolarmente apprezzato al cinema, che trova in
film come Trespass,Man in the Dark,
Knock Knock o La notte del giudizio
esempi recenti di grande successo. In questa tipologia di film vi è
sempre di mezzo un abitazione, luogo normalmente confortevole che
divene però il teatro dello scontro tra chi vi vive e chi vuole
introdurvisi per loschi scopi. Su queste dinamiche si costruisce in
parte anche il film L’intruso, diretto
nel 2019 da Deon Taylor (noto anche per La
legge dei più forti e Fatale – Doppio inganno), un
puro thriller che mescola problematiche sociali ad una storia ricca
di follia.
Il film è scritto da un esperto di
thriller come David Loughery, già autore di titoli
appartenenti a questo genere quali Passenger 57 – Terrore ad
alta quota e Obsessed – Passione fatale. Nella
cornice thriller del racconto, Loughery inserisce una serie di
riflessioni sulla leggittima difesa, sulla proprietà privata e
sulla violenza sempre più dilagante negli Stati Uniti. Il film si
dimostra infatti essere una metafora specchio della situazione
attuale, con alcune somiglianze ad un titolo acclamato come
Parasite. Si tratta di
due lungometraggi in realtà estremamente diversi per meriti
artistici e intenti, ma entrambi segnalano la volontà di affrontare
una serie di problemi di natura sociale.
Passato in sordina,
L’intruso non ha ottenuto il successo sperato, ma ha avuto
una maggior risonanza una volta approdato al mercato home-video.
Per gli appassionati del genere in cerca di brividi e colpi di
scena, questo è certamente un buon titolo da recuperare. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di L’intruso
A San Francisco, la coppia composta
da Scott e Annie è felicemente
sposata e quando lui viene promosso nel suo lavoro, Annie gli
chiede di trasferirsi nella Napa Valley per crescere una famiglia
con figli propri. Desiderosi di concretizzare quel loro sogno, i
due trattano e acquistano la vecchia casa che appartiene
all’ingegnere strutturale e vedovo Charlie Peck.
Ha così inizio per loro una nuova vita che si prospetta ricca di
serenità e gioie. Ben presto, però, i due si accorgono di come
quelle loro speranze si scontrino con una serie di strani
comportamenti da parte dell’ex proprietario.
Charlie, infatti, sembra non volerne
sapere di abbandonare la sua ormai ex proprietà. L’uomo, pur
dimostrandosi eccessivamente amichevole, non manca infatti di
presentarsi presso la coppia anche senza preavviso. Che sia per
sistemare il giardino o portare a termine altri lavori in casa,
Charlie è sempre lì con loro. Insospettiti dal suo comportamento,
Scott e Annie decidono di far indagare sul suo conto. Quando la
verità verrà alla luce, per loro potrebbe però essere troppo tardi
e far uscire Charlie dalla loro nuova abitazione sarà sempre più
difficile e pericoloso.
L’intruso: il cast di attori e altre curiosità sul
film
Ad interpretare i due coniugi Scott
e Annie vi sono l’attore Michael Ealy, visto anche
in Miracolo a Sant’anna e nella serie The
Following, e l’attrice Meagan Good, vista nei
film Think Like a Man e Shazam!. Ad interpretare il loro amico
Mike, che farà ricerche sul passato di Charlie, vi è invece
l’attore Joseph Sikora, noto per aver recitato in
Safe e Jack Reacher – La prova
decisiva. Vero e proprio protagonista del film è però
l’attore Dennis Quaid,
che recita qui nel ruolo di Charlie, l’inquietante antagonista che
perseguita i due coniugi che ora risiedono nella sua casa. Per
Quaid si è trattato di un ruolo molto entusiasmante, che gli ha
permesso di mettersi alla prova in modo molto fisico.
L’attore, inoltre, aveva nel 2003
recitato in Oscure presenze a Cold Creek, un film dove
interpretava un uomo che insieme a sua moglie veniva perseguitato
dall’individuo da cui aveva comprato casa. Recitare in
L’intruso, dunque, gli ha permesso di assumere i panni
opposti a quelli ricoperti in quel film. Grande protagonista è
infine la casa stessa dove è girato il film. Questa non è la prima
volta che compare sullo grande schermo, in quanto era già stata
utilizzata per i film Adaline – L’eterna
giovinezza e In Their Skin. È inoltre stata
utilizzata come l’abitazione di Cheryl nella serie
Riverdale.
Il trailer di L’intruso e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
L’intruso grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV,Google Play e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
giovedì 1 febbraio alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Durante il mese di febbraio il
Locarno Film Festival presenterà i 29 coinvolgenti
cortometraggi delle Locarno Shorts Weeks, uno degli appuntamenti
online più attesi dal pubblico di tutto il mondo. L’anno bisestile
porta con sé un giorno in più, e quindi anche un cortometraggio in
più tra quelli selezionati a partire dalla 75a edizione del
Festival, in particolare dai tre concorsi Pardi di Domani –
Concorso Nazionale, Concorso Internazionale, Concorso Corti
d’Autore – e da Open Doors, l’iniziativa che il Festival dedica ai
talenti provenienti dalle regioni in cui la produzione
cinematografica indipendente è particolarmente difficile. Tutti i
29 titoli saranno visionabili sul sito del
Festival e su Vimeo,
pronti per essere scoperti dal pubblico in qualsiasi momento e per
tutto il mese di febbraio.
La selezione presenta opere notevoli
come Asterión di Francesco Montagner (Pardo
d’Oro Concorso Cineasti del Presente
per Brotherhood nel 2021), il film
cubano Soberane di Wara (Pardino d’Oro SRG SSR
per il Miglior Cortometraggio Internazionale 2022), Hardly
Working dei Total Refusal (vincitore dell’European Short
Film agli European Film Awards nel 2023) e Songy
Seans (Last Screening), il più recente lavoro
del grande regista kazako Darezhan Omirbaev.
«Pescando a piene mani fra i titoli
delle edizioni 2022 dei Pardi di Domani e Open Doors, le Locarno
Shorts Weeks compiono sei anni e rinnovano l’ambizione di
incontrare gli occhi di un pubblico sempre più numeroso e pronto a
farsi sorprendere», scrive Eddie Bertozzi, responsabile del
comitato di selezione Pardi di Domani. «È un giro del mondo che
incrocia geografie e sensibilità: dalle sottili inquietudini del
cinema nordamericano agli universi dell’America Latina, passando
attraverso la sempre sorprendente produzione asiatica e il Medio
Oriente, e infine alla varietà multiforme del cinema europeo. Gli
scaramantici sostengono che gli anni bisestili sono anni funesti,
ma le Locarno Shorts Weeks brillano per ottimismo».
Lista completa dei film selezionati per le Locarno
Shorts Weeks:
Agwe di Samuel Frantz Suffren
Asterión di Francesco Montagner*
At Little Wheelie Three Days Ago di
Andrew Stephen Lee
Buurman Abdi (Neighbour Abdi) di Douwe
Dijkstra*
Chant pour la ville enfouie di Elisabeth
Perceval e Nicolas Klotz
Dancing Colors di Mohammad Reza
Fahriyansyah*
Daron, Daron Colbert di Kevin Steen
Der Molchkongress di Immanuel Esser e
Matthias Sahli
Faccia di cuscino di Saverio
Cappiello*
Hardly Working di Total Refusal
Heart Fruit di Kim Allamand
HEARTBEAT di Michèle Flury
Hojas de K. di Gloria Carrión*
Il faut regarder le feu ou brûler
dedans di Caroline Poggi e Jonathan Vinel
L’Ombre des papillons di Sofia El
Khyari
Lake of Fire di NEOZOON
Les dieux du supermarché di Alberto
Gonzalez Morales
Liremu Barana (Soul of the Sea) di Elvis
Caj Cojoc
Lopte (Balls) di Gorana Jovanović
Luna que se quiebra sobre la tiniebla de mi
soledad di Lucila Mariani*
Madar tamame rooz doa mikhanad (Mother Prays All Day
Long) di Hoda Taheri
Mini-mini-pokke no okina niwa de (In the Big Yard
Inside the Teeny-Weeny Pocket) di Yoko Yuki
Misaligned di Marta Magnuska
Out of Many di Rebecca Williams
Paradiso, XXXI, 108 di Kamal
Aljafari
Serafina di Anna Simonetti e Noa
Epars*
Soberane di Wara
Songy Seans (Last Screening) di Darezhan
Omirbaev
Tako se je končalo poletje (That’s How the Summer
Ended) di Matjaž Ivanišin
Il Bolzano Film Festival
Bozen prenderà ufficialmente il via venerdì 12 aprile 2024
con la proiezione del film muto del 1919 Blind
Husbands di Erich von Stroheim. Nella
serata inaugurale, in contemporanea nelle tre sale del Filmclub, il
film d’esordio alla regia di Stroheim sarà proiettato in versione
restaurata e virata a cura dell’Österreichische Filmmuseum di
Vienna e, per la prima volta in Italia, con accompagnamento
musicale dal vivo. In questo dramma sentimentale ambientato sulle
alpi tirolesi – che secondo la guida cinematografica della casa
editrice Reclam del 1973 mette in primo piano “la frustrazione
delle donne per l’ignoranza degli uomini” – lo stesso regista
appare davanti alla macchina da presa nel ruolo dell’ufficiale e
donnaiolo Erich von Steuben.
Il film, dedicato alla guida alpina
Sepp Innerkofler, fu girato agli Universal Studios con uno sfondo
cinematografico delle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo e riscosse,
all’epoca, un grande successo. Nel 1982, l’Österreichische
Filmmuseum di Vienna ha ritrovato una copia positiva 35 mm in
nitrocellulosa della versione in lingua tedesca della durata di
circa sette minuti superiore all’edizione originale. Questa copia
contiene riprese più lunghe dei singoli ciak e scene che erano
state tagliate nella versione americana. L’Österreichische
Filmmuseum ha restaurato e recuperato il colore del film, ha
ricostruito la lunghezza delle scene basandosi sullo script
originale ed ha inserito le didascalie originali della versione
americana.
In occasione della prima mondiale
della copia restaurata del film che ha avuto luogo nel 2022 alla
Elbphilharmonie di Amburgo è stata presentata una nuova colonna
sonora. Ora anche a Bolzano il film sarà accompagnato da musiche
eseguite dal vivo. A questo proposito il Presidente del Südtirol
Jazzfestival Alto Adige Stefan Festini Cucco dichiara: “Siamo lieti
di essere partner del BFFB ed abbiamo accettato con piacere la
sfida di trovare la musica che verrà eseguita dal vivo durante la
proiezione di Blind Husbands, che inaugurerà la prossima edizione
del Bolzano Film Festival Bozen.
Il film è assai dinamico, dura 1 ora
e 40 minuti e supera la durata standard di un set di musica jazz. I
musicisti avranno molti spazi da riempire e la musica sarà in parte
scritta ed in parte improvvisata. L’esecuzione nata dalla
collaborazione tra i due Festival potrebbe divenire un progetto
artistico autonomo da riproporre anche altrove.” Vincenzo Bugno,
direttore artisitco del Bolzano Film Festival Bozen, sottolinea:
“Mi immagino sempre la Storia non come un passato immobile ma come
una dimensione dinamica con la quale possiamo dialogare e che
possiamo nuovamente interpretare. La Storia ma anche la storia del
cinema. Per questo mi emoziona e entusiasma questa collaborazione
con l’Österreichische Filmmuseum di Vienna e il Südtirol Jazz
Festival Alto Adige.
La musica dal vivo ci offrirà
l’opportunità di sentire e vedere Blind Husbands, più di un secolo
dopo la sua realizzazione, creando associazioni ed emozioni
inaspettate sia per chi già lo conosce sia per chi si avvicina a
questa meraviglia del muto per la prima volta.” L‘edizione 2024 del
Festival sarà chiusa, come già lo scorso anno, da un film di
animazione. Il film di chiusura del BFFB 37 sarà infatti
Linda veut du poulet! (Linda e il pollo) diretto
da Chiara Malta e Sébastien
Laudenbach e vincitore del Cristal per il miglior
lungometraggio al Festival del Cinema d’Animazione di Annecy e del
premio per la migliore sceneggiatura nel concorso internazionale
per lungometraggi al Torino Film Festival 2023. Il film racconta il
rapporto di una bambina di otto anni con la madre e, grazie a un
piatto del cuore – il pollo alla paprika – anche con il padre
defunto. Mostra il mondo dal punto di vista dei bambini con
umorismo, sensibilità e libertà di pensiero
La storia di tre donne e di come
abbandonano una vita povera per scalare il mondo dello star system
dell’Ottocento: l’Opera. La racconta “Belcanto”, la
nuova serie in otto episodi da 50’, diretta da Carmine Elia (Mare Fuori – prima
stagione, Noi siamo leggenda), di cui sono
iniziate le riprese che dureranno circa 16 settimane e si
svolgeranno tra il Lazio, la Campania e la Lombardia. Nel
cast, Vittoria
Puccini, Carmine Recano,
Giacomo Giorgio, Adriana Savarese, Caterina Ferioli, Vincenzo
Ferrera, Nicolò Pasetti, Andrea Verticchio, Serena De Ferrari, con
Andrea Bosca e Antonio Gerardi. La serie è coprodotta
da Rai Fiction – Lucky
Red con UMEDIA, in partecipazione
con Newen Connect e in collaborazione
con UFunds.
Ambientata a metà
Ottocento tra Napoli e Milano, “Belcanto”, scritta
da Mariano Di Nardo, Federico
Fava, Antonio Manca e Andrea Valagussa, porta sul piccolo schermo l’universo
dell’opera lirica e i suoi capolavori intramontabili. Protagoniste
le celebri musiche dei grandi compositori che hanno fatto la
storia, da Mozart a Bellini, da Donizetti a Rossini fino Verdi, che
con le loro Opere continuano a riempire i teatri di tutto il
mondo.
La serie racconta la
storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle figlie Antonia (Caterina
Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese). Aggraziata e dotata di una
straordinaria voce la prima, selvatica e ribelle la seconda, le
sorelle sono all’oscuro di un grande segreto della madre. Fuggono
da Napoli per liberarsi dall’oppressione del violento marito di
Maria, Iginio (Antonio Gerardi), inseguendo il sogno di Milano e di
uno dei Teatri d’Opera più importanti d’Italia: il Teatro alla
Scala.
Essere ammessi nel
tempio della lirica non è per tutti e, mentre Maria dedica tutta se
stessa per far scoprire al mondo la primogenita Antonia, sarà la
voce di Carolina ad attirare l’attenzione del famoso maestro di
canto Crescenzi (Vincenzo Ferrera). Così le protagoniste,
inseguendo i propri sogni e le proprie passioni, tradiranno,
soffriranno, subiranno colpi bassi, affronteranno nemici spietati.
Ameranno per scoprire che l’amore fa male, cadranno e si
rimetteranno in piedi.
Secondo quanto riportato da
Deadline, alcune delle serie più interessanti di
Netflix non torneranno prima del 2025.
A causa delle conseguenze sulla
programmazione degli scioperi WGA e SAG-AFTRA del 2023, la seconda
stagione di Mercoledì
non dovrebbe tornare nel 2024. Il dramedy horror di successo
interpretato da Jenna Ortega inizierà le riprese in Irlanda il
prossimo aprile.
Tra la lunga lista di altri show di
Netflix che non torneranno quest’anno ci sono Sweet
Magnolias, Ginny & Georgia e Virgin
River. Sebbene nessuno dei tre drammi romantici
richieda una lunga post-produzione, altri fattori, come il tempo,
entrano in gioco. Anche One Piece, The
Lincoln Lawyer,
The Watcher, XO Kitty e
The Recruit non torneranno nel 2024.
Quali sono le serie Netflix che
torneranno?
Anche se molti dei principali e
altri popolari originali Netflix sembrano destinati a saltare il
2024, i titoli che ritornano includono grandi successi come Il
gioco dei calamari, Bridgerton,
The Night Agent, Cobra Kai,
Emily
a Parigi, That ’90s Show e The Diplomat.
Prime Video annuncia il nuovo Original
britannico Deep
Cover. Questa action comedy conta su un cast
stellare composto da Bryce Dallas Howard (Jurassic World),
Orlando Bloom (Il Signore degli
anelli), Sean Bean (Il Trono di Spade), Nick
Mohammed (Ted Lasso),
Ian McShane (John Wick), Paddy
Considine (House of the Dragon) e Sonoya
Mizuno (Maniac, House of the Dragon). Il
film racconta di tre attori assunti dalla polizia per aiutarli a
mettere in scena operazioni di copertura di poco conto. Il loro
istinto di “dire sempre di sì” senza mai uscire dalla parte li
trascina nel sottobosco criminale di Londra. Le riprese inizieranno
il 5 febbraio a Londra.
Deep
Cover debutterà in anteprima esclusiva su
Prime
Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
Deep
Cover è l’ultima novità per i clienti Amazon
Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte
esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo
abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
Deep
Cover è basato su una sceneggiatura originale di
Derek Connolly & Colin Trevorrow (Jurassic
World, Safety Not Guaranteed) che hanno ambientato la storia a
Londra con il duo di improvvisazione britannico Ben
Ashenden & Alexander Owen. Il film sarà prodotto da
Colin Trevorrow attraverso Metronome Film Co.
insieme a Walter Parkes e Laurie MacDonald (Men In Black,
Galaxy Quest). Annys Hamilton è co-produttrice. Tom
Kingsley, noto per la rivoluzionaria serie comica Stath Lets Flats,
firma la regia.
“Siamo lieti di
offrire questa nuova commedia d’azione ai nostri clienti”, ha
detto Tushar Jindal, head of Content, UK per Prime Video. “Con
un cast incredibile, un team creativo di alto livello e una
sceneggiatura fantastica sappiamo che sarà un successo”.
Sky
rilascia oggi dopo il
teaser, il trailer ufficiale della nuova serie Sky Original
Mary & George, con la vincitrice del premio
Oscar e del BAFTA Julianne Moore
(Still Alice, Lontano dal paradiso),
Nicholas Galitzine (Cenerentola,
Purple Hearts) e Tony Curran
(Mayflies, Your Honour). Ispirata all’oltraggiosa storia d’amore
fra il re di Scozia Giacomo VI e il suo amante George Villiers, la
serie in sette episodi sarà disponibile in esclusiva su Sky e
Mary & George in streaming solo su NOW
dal 7 aprile, con due nuove puntate ogni settimana in onda di
domenica in prima serata su Sky Atlantic.
Un audace psicodramma
storico che racconta la storia di Mary Villiers (Julianne
Moore), una donna di umili origini ma estremamente
ambiziosa, che convinse il suo secondo figlio, George (Nicholas
Galitzine), a sedurre il Re di Scozia Giacomo VI, conosciuto anche
come Giacomo I d’Inghilterra (Tony Curran).
Mary, donna
dall’incredibile intelligenza, non era mai stata in grado di
esprimere tutto il suo potenziale fino a quando non intravide
l’opportunità di approfittare del vorace appetito del Re per il
buon vino, la buona compagnia e per gli uomini più affascinanti.
George, ingenuamente bello e carismatico, si trova sotto i
riflettori mentre la madre tesse le sue trame per arrivare al Re.
Attraverso audaci intrighi e seduzioni, Mary e George si fanno
strada fino al vertice della corte e diventano la famiglia più
potente d’Inghilterra. Ma mentre George aumenta il suo potere, il
suo rapporto con la madre sarà spinto al limite.
Dovrà dimostrare a se
stesso che può essere definito da qualcosa di più della sua
bellezza. Vorrà lasciare un segno nella storia, a prescindere dalle
conseguenze.
Il cast comprende anche
Nicola Walker (The Split, Unforgotten), Niamh Algar (The Wonder,
Malpractice), Trine Dyrholm (The Legacy, Queen Of Hearts), Sean
Gilder (Sherwood, Slow Horses), Adrian Rawlins (Living, Chernobyl),
Mark O’Halloran (The Miracle Club, The Virtues), Laurie Davidson
(Masters of the Air, Guilty Party), Samuel Blenkin (Atlanta, The
Witcher: Blood Origin), Jacob McCarthy (SAS: Rogue Heroes, The
Tragedy of Macbeth), Tom Victor (Consent), Alice Grant (Anthem at
Almeida Theatre), Amelia Gething (Emily, The Amelia Gething
Complex), Mirren Mack (The Nest, The Witcher: Blood Origin), Rina
Mahoney (Happy Valley, Cobra) e Simon Russell Beale (The Death of
Stalin, The Outfit).
Prodotta da Hera Pictures
in associazione con Sky Studios, Mary & George è scritta da DC
Moore (Killing Eve, Temple), ispirata al saggio “The King’s
Assassin” di Benjamin Woolley. Liza Marshall è produttrice
esecutiva per Hera Pictures insieme a DC Moore, Oliver Hermanus e
Julianne Moore. Hermanus (Living, Moffie) è il lead director della
serie. Sam Hoyle è produttrice esecutiva per Sky Studios.
Mary & George andrà
in onda su Sky e in streaming su NOW in tutti i territori in cui
Sky è presente in Europa. La serie verrà distribuita da STARZ, in
esclusiva, negli Stati Uniti e in Canada. La distribuzione
internazionale è di NBCUniversal Global Distribution per conto di
Sky Studios.
Mary Villiers, una donna
incredibilmente intelligente, non è mai stata in grado di
realizzare a pieno il suo potenziale, fino a quando non intravede
un’opportunità per approfittare del re Giacomo VI. Con grande
astuzia decide di far sedurre il sovrano da suo figlio George, un
giovane bello e carismatico. Fra intrighi e seduzione Mary riesce a
farsi strada a corte grazie all’amore e il desiderio del re per
George, riuscendo a diventare fra le donne più potenti
d’Inghilterra. Ma suo figlio le rimarrà fedele o vorrà staccarsi
dalla figura materna per trovare il suo posto nella storia?
Netflix
ha diffuso una prima clip dalla prima parte di stagione di
Bridgerton –
stagione 3. Da Shondaland e dalla nuova showrunner
Jess Brownell, Bridgerton
torna per la terza stagione e vede Penelope Featherington (Nicola
Coughlan) rinunciare finalmente alla sua cotta di lunga data per
Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi
commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione.
Bridgerton –
stagione 3 debutterà con la Parte 1 il 16 maggio 2024 e la
Parte 2 il 13 giugno 2024.
Tuttavia, ha deciso che è
ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia
abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa
della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope
di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo,
Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una
sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che
Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era,
lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua
amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a
Penelope per aiutarla a trovare un marito.
Ma quando le sue lezioni
iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i
suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A
complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento
da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un
posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di
Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile
mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.
Bridgerton 3, la
trama
Penelope Featherington
(Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla
sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke
Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su
di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di
trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza
indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady
Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa
della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope
di trovare un marito falliscono clamorosamente.
Nel frattempo, Colin è
tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una sfacciata
spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che Penelope,
l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, lo tratta
con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, in
questa stagione Colin si offre di fare da mentore a Penelope per
aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a
funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i suoi
sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A
complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento
da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un
posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di
Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile
mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.
Informazioni su Bridgerton 3:
Numero episodi: 8
Location delle riprese: Londra, UK
Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom
Verica, Chris Van Dusen
Cast: Nicola Coughlan
(Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia
Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton),
Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth
Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley),
Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton),
Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence
Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins
Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will
Tilston(Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington),
Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs
(Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale
(Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)
Oltre alle due stagioni precedenti,
il franchise di Bridgerton ha visto di recente l’uscita di
La regina Carlotta: una storia di Bridgerton che ha
raccontato la giovinezza della regina che torna anche nella terza
stagione.
Squid Game | In foto l'attore
protagonista Lee Jung-jae. Credit: Netflix
Sono state svelate le prime
immagini di Squid
Game 2, l’attesa seconda stagione della serie Netflix
Original Squid
Game, che anticipano il tanto atteso ritorno della
serie thriller di Netflix
e mostrano il ritorno di Gi-hun ai giochi
mortali.
La serie Netflix Squid
Game tornerà quest’anno con l’attesissima seconda
stagione. L’evento New on Netflix di oggi svela maggiori dettagli
su uno show che, a più di due anni dal debutto, resta una delle
serie Netflix più popolari. Una clip presentata all’evento mostra
Gi-hun che prende una decisione importante. Interpretato da Lee
Jung-jae, che ha vinto un Primetime Emmy Award al Miglior Attore
Protagonista alla 74esima edizione dei Primetime Emmys, Gi-hun
abbandona i suoi piani americani dopo una chiamata misteriosa e si
imbarca in un inseguimento.
Le foto offrono un’anteprima
colorata di ciò che accadrà quando Squid
Game debutterà nel 2024, concentrandosi sul ritorno di
Lee Jung-jae nei panni di Seong Gi-hun e mettendo in evidenza anche
altri personaggi nuovi e di ritorno.
Le foto rivelano che, oltre a
Gi-hun, i prossimi episodi vedranno il ritorno di Front
Man (Lee Byung-hun) e di The Recruiter (Gong Yoo).
C’è anche un nuovo personaggio interpretato da Park
Gyu-youn.
Anche se i dettagli della trama
della seconda stagione sono stati tenuti nascosti, si sa che il
ritorno di Squid
Game vedrà Gi-hun tornare ai giochi mortali per
distruggere la misteriosa organizzazione che sta dietro a
tutto.
1 di 4
Squid Game | In foto
l'attore protagonista Lee Jung-jae. Credit: Netflix
Credit Netflix
La serie Squid Game
Squid
Game, racconta di un misterioso invito a partecipare
alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I
456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo
segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni
turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come
“Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è
il vero motivo della gara?
Squid
Game è diventata rapidamente una delle serie più viste
di Netflix in tutto il mondo. Ha ottenuto oltre 1,65 miliardi di
ore di visione ed è stata vista da più di 142 milioni di famiglie
nei primi 28 giorni. Oltre all’enorme audience, la serie ha
ottenuto premi prestigiosi come il Gotham Awards’ Breakthrough
Series, l’AFI Special Award e sei Primetime Emmy Awards.
Netflix svela le
novità del 2024 e rende disponibili gli asset di nuovi film, serie
tv e videogiochi in uscita nel corso dell’anno. Quest’anno i fan
potranno ritrovare alcuni tra i propri show preferiti, come
Squid
Game Stagione 2 o Rebel Moon – Parte 2: la
sfregiatrice o affrontare l’ignoto con Il problema
dei 3 corpi, per vivere una nuova avventura lungo tutto il
corso dell’anno.
Eddie
Murphy tornerà in Beverly Hills Cop IV,
Avatar – La leggenda di Aang è l’ultimo
adattamento live-action, e Jennifer Lopez tenterà
di salvare l’umanità in Atlas. Inoltre, nuove
stagioni di Emily in Paris, Bridgerton
e The Diplomat arriveranno questo 2024. Ma non è
tutto: nuovi videogiochi, tra cui Hades e
Sonic Mania Plus, arricchiranno l’offerta di
Netflix Games. Di seguito la lista dei film, serie e videogiochi
del 2024, con sinossi, crediti, date di debutto, nuove clip e prime
immagini, insieme al link al trailer del Next on Netflix.
1DAMSEL (8 marzo)
Una devota damigella accetta di sposare un
affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole
offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata
in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e
caparbietà per sopravvivere.
REGISTA: Juan Carlos
Fresnadillo
AUTORE: Dan
Mazeau
PRODUTTORI: Joe
Roth, Jeff Kirschenbaum, Chris Castaldi
CO-PRODUTTORE: Emily
Wolfe
PRODUTTORI
ESECUTIVI: Sue Baden-Powell, Zack Roth, Millie Bobby Brown, Robert
Brown, Dan Mazeau, Mark Bomback
CAST: Millie Bobby
Brown, Ray Winstone, Nick Robinson, Shohreh Aghdashloo, con Angela
Bassett e Robin Wright
L’idea del Premio,
promosso dalla Scuola di Cinema
Carlo Mazzacurati e dal Cinema Odeon di Vicenza,
nasce dallo sguardo sui personaggi di Carlo Mazzacurati: personaggi
liberi, coraggiosi, parte di un tempo e di un territorio che li
ospita ma a cui non si adattano, sognatori che pensano
l’impossibile e per questo universali.
Il Premio cerca,
tra i film usciti nelle sale cinematografiche nell’ultima
stagione, il Personaggio -non necessariamente il protagonista-
che più ha colpito al cuore, si è distinto ed è rimasto memorabile.
Segnalerà inoltre il Film Nascosto, il film che
avrebbe meritato di essere visto e di rimanere in sala più a
lungo.
Il premio al
miglior Personaggio consisterà in una speciale stampa fine
art glicée, opera di Lorenzo Mattotti e la menzione al Film
Nascosto darà la possibilità al vincitore di essere programmato
e presentato in sale e arene d’essai.
Il 25
febbraio a Vicenza, al Cinema Odeon, la Giuria Preliminare
annuncerà i dieci (10) titoli finalisti che verranno valutati dalla
Giuria Ufficiale del Premio Carlo Mazzacurati al Miglior
Personaggio in un’opera cinematografica italiana. Verranno inoltre
annunciati i componenti della Giuria Ufficiale.
In occasione di
questo primo evento verrà proiettata la copia in pellicola 35 mm
del film Il prete bello (1989), dagli archivi della Cineteca
di Bologna. Il 21 aprile a Vicenza, al Cinema Odeon, la
Giuria Ufficiale composta da tre membri proclamerà il personaggio
cinematografico vincitore e la Giuria Preliminare assegnerà la
Menzione speciale al Film Nascosto.
Entro il prossimo
15 febbraio è possibile segnalare le opere oggetto del Premio –
i film di finzione o co-produzione italiana usciti nelle sale
cinematografiche dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 – scrivendo a:
[email protected]
Dopo la messa in onda degli
episodi 5 e 6 che abbiamo recensito qui, oggi vi svegliamo le
anticipazioni dei nuovi episodi di terza stagione della serie
tvDOC
– Nelle tue mani che andranno in onda questa sera
giovedì 18 gennaio, in prima serata su Rai 1. Ecco le
anticipazioni dell’episodio settimo e ottavo, che si intitolano
rispettivamente “Fantasmi” e “salto nel buio”.
Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO 7
– “Fantasmi”
Le sedute di terapia con Enrico
sembrano avere degli improvvisi effetti collaterali su Doc, che
vede messa in discussione la sua capacità di occuparsi dei
pazienti. E se Agnese coglie la palla al balzo per stroncare la sua
ricerca sul passato, Giulia è convinta che Andrea non debba
demordere, nonostante i problemi personali che si trova ad
affrontare: in reparto viene infatti ricoverato suo fratello
Fabio.
Doc – Nelle tue mani 3 EPISODIO 8
– “Salto nel buio”
Doc sa finalmente come rintracciare
la donna che sta cercando, ma deve prima trovare il coraggio per
farlo. Nel frattempo, in reparto, Riccardo si trova ad affrontare
il caso di un indisciplinato personal trainer, mentre Damiano deve
fare i conti con il ricovero di una modella, che scopre essere la
fidanzata di suo fratello Samuele con i quale non ha rapporti da
anni. Un caso che rischia di riportare alla luce antichi rancori
familiari.
DOC
– Nelle tue mani è una produzione Lux Vide,
società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai
Fiction. Tra partenze e nuovi arrivi in DOC
– Nelle tue mani, nuove sfide attendono la squadra del
Policlinico Ambrosiano di Milano, guidata dall’amatissimo dottor
Andrea Fanti (Luca
Argentero), che torna finalmente a rivestire il ruolo di
primario mentre prova a recuperare quei ricordi che ormai tutti (o
quasi) ritenevano perduti per sempre.
DOC – Nelle tue mani, la
serie
DOC
– Nelle tue mani è la serie tv prodotta da RAI
FICTION scritta da Francesco Arlanch e Viola Rispoli. Una
produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in
collaborazione con Rai Fiction
Nel cast di DOC
– Nelle tue mani
Luca Argentero,
Matilde Gioli, Pierpaolo Spollon, Sara Lazzaro, Marco Rossetti,
Laura Cravedi, Giacomo Giorgio, Elisa Wong, Elisa Di Eusanio,
Giovanni Scifoni, Aurora Peres e Diego Ribon. La
regia è affidata a Jan Maria Michelini (ep. 1-4),
Nicola Abbatangelo (ep. 5-10) e Matteo
Oleotto (ep. 11-16).
Le riprese della serie si sono
svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location
ospedaliera il
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Università Campus Bio-Medico di
Roma hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.
Sei
nell’anima, il film tratto dalla storia di Gianna Nannini, prodotto da Indiana
Production e diretto da Cinzia TH Torrini, con
protagonista Letizia Toni nei panni dell’icona del
rock femminile italiano, è in arrivo solo su Netflix dal 2
maggio.
Un frammento della storia
di una delle voci più incisive e rinomate della nostra musica,
trent’anni raccontati partendo dall’infanzia, dalle radici della
sua vita e della sua carriera, fino alla consacrazione, passando da
una svolta che trancia di netto in due parti la vita di Gianna,
tanto da considerarla la sua vera nascita: l’anno 1983.
“Sei nell’anima”
accompagna il pubblico in un viaggio dentro la vita e la mente
creativa di una donna capace di plasmare emozioni con poesia e
musica. Un’artista unica, rivoluzionaria, fuori da qualsiasi schema
e definizione, alla continua ricerca di ispirazione, di
trasformazione, che ha fatto della musica e della libertà il suo
manifesto.
Fanno parte del cast del
film anche Selene Caramazza, Maurizio Lombardi, e Stefano Rossi
Giordani, con la partecipazione di Andrea Delogu che interpreta una
giovane Mara Maionchi.
“Sei nell’anima”, di cui
Netflix ha rilasciato oggi anche le prime immagini, è scritto da
Cinzia TH Torrini e Cosimo Calamini insieme a Donatella Diamanti e
alla stessa Gianna Nannini, ed è tratto da Cazzi Miei,
autobiografia dell’artista, pubblicata nel 2016.
Sono passati 39 anni da quando fu
incisa una delle canzoni simbolo degli anni Ottanta, We are
the World, per sollevare l’attenzione sul tema della
povertà in Africa. We are the World. La notte che ha
cambiato la storia del pop, il documentario diretto da
Bao Nguyen che ne porta il titolo,
racconta la lunga sessione di registrazione e lo straordinario
lavoro di preparazione che ha consentito di riunire per
beneficienza quasi cinquanta artisti agli A&M Studio di Los
Angeles nella notte tra il 28 e il 29 gennaio 1985 per interpretare
il brano.
C’erano proprio tutte, o quasi, le
voci più note dell’epoca, oltre ad alcune ingloriose assenze, come
quella di Madonna, ritenuta una fugace meteora, alla quale
fu preferita la ‘rivale’ Cindy Lauper, e Prince, che
snobbò invece l’invito a partecipare a brano già assegnato. Il
numero dei cantanti riuniti in studio scese a quarantaquattro dopo
le defezioni in corso d’opera di Waylon Jennings, che
rifiutò la proposta di cantare un verso in swahili non
comprendendone il significato, e di Sheila E, batterista di
Prince, stanca di sentirsi chiedere quando sarebbe arrivato
Lui.
We are the World. We are the
Stars
Il documentario racconta il dietro
le quinte di quella notte ma, soprattutto, le settimane che l’hanno
preceduta e durante le quali lo staff del produttore musicale
Ken Krieger ha organizzato l’evento con modalità da agenti
dei servizi segreti per non far trapelare la notizia. Niente
smartphone, email, chat a disposizione: stiamo parlando di quattro
decennni fa, quando i business men viaggiavano con valigie ricolme
di rubriche cartacee e i cantanti incidevano i demo su
musicassetta. Portar fuori dalle chart e dai tour mondiali le star
più acclamate dell’epoca per farle incontrare in una data condivisa
da tutti apparve fin da subito estremamente complicato. Come ci
riuscirono?
USA for Africa: dagli American
Music Awards all’Etiopia
Fu Harry Belafonte ad avere
l’idea di quello che nasce come l’Ethiopia Project. La sua attività
per il riconoscimento dei diritti civili e l’attenzione per le
condizioni della povertà in Africa erano note, per quanto, come
testimonierà tra gli altri Bruce Springsteen, non si parlava
né si sapeva molto del problema della fame (e chissà se il Boss
avrà poi apprezzato il titolo originale inglese del film, We
are the Word. The greatest night in Pop, dimenticandosi
completamente dei rocker). Il 23 dicembre 1984, Belafonte propone a
Kriegen di organizzare un evento per sollevare l’attenzione sulla
questione, perché “i bianchi salvano i neri ma non ci sono neri
che salvano i neri“.
Il riferimento è chiaramente a
Bob Geldof, in corsa per il Live Aid che si sarebbe tenuto
nel successivo mese di luglio. Nessuna competizione tra i due
eventi, tanto che Geldof portò di persona i suoi saluti agli
A&M Studios per raccontare ai colleghi gli aspetti della
povertà in Africa e l’importanza dell’aiuto che sarebbe potuto
arrivare anche solo da quel semplice brano. Il vero motivatore
della serata e dell’intera avventura fu tuttavia Lionel
Richie, narratore principale nel video e mattatore dell’evento
benefico, che per tutta la notte si mosse da un gruppo all’altro
per raccogliere focolai di discontento e spegnerli
tempestivamente.
Il 28 gennaio, Richie, all’apice
della sua carriera, avrebbe presentato gli American Music Awards:
tutte le personalità più importanti del mondo della musica USA
sarebbero state riunite nella stessa città, in uno stesso luogo:
quale altra occasione avrebbe consentito di avere tutte quelle star
in una volta? Gli artisti furono invitati a incidere subito dopo la
cerimonia di premiazione. Alcuni mossi dallo scopo benefico
dell’operazione, altri semplicemente legati da un profondo rapporto
di stima agli organizzatori. Mancava solo la canzone e qui
cominciano gli aneddoti con Stevie Wonder che, contattato
per primo dal produttore Quincy Jones, se la prende comoda e
Lionel Richie che si ritrova a comporre musica e testo di We
are the World nella villa-zoo di Michael Jackson in mezzo a uccelli, scimmie e
pitoni.
Tutto in una notte
Una sola notte a disposizione per
legare insieme voci, altezze e personalità di oltre quaranta
primedonne. Jones appese un foglio A4 all’ingresso della sala di
registrazione con su scritto ‘Check your Ego at the door’ e, a
giudicare dai filmati d’archivio, lo scopo è stato raggiunto, tanto
che alla fine c’è chi, come Diana Ross, scoppia a piangere
perché non vuole che quella notte finisca.
Il documentario si avvale anche del
materiale audio raccolto dal giornalista David Breskin,
della rivista Life Magazine, che intervistò molti degli intervenuti
nelle settimane precedenti la registrazione, fermando anche
testimonianze oggi impossibili da recuperare come quella di
Jackson.
Tre mesi dopo la canzone fu
trasmessa dalle radio di tutto il mondo e fu un successo: We
Are the World totalizzò un milione di dollari nel primo fine
settimana di vendite per raggiungere la cifra record di ottanta
milioni di dollari. La somma fu destinata all’Etiopia, toccata da
una pluriennale carestia che le Nazioni Unite stimarono aver
provocato un milione di morti. Sarebbe bello sapere come fu speso
il denaro raccolto per la beneficienza ma per questo ci vorrebbe un
altro documentario.
Donald Glover e Maya Erskine in
Mr. & Mrs. Smith. Foto di David Lee/Prime Video
Nel 2005 i coniugi Mr. e Mrs. Smith
erano – senza saperlo – entrambi spie facenti capo a due agenzie
diverse. Le loro rocambolesche avventure come anche le loro sedute
di terapia di coppia hanno dato vita ad una commedia sentimentale
ricca d’azione (oltre che alla storia d’amore tra Brad Pitt e Angelina Jolie). Quasi vent’anni dopo ci
confrontiamo ora con due nuovi Mr. e Mrs. Smith, non più coniugi in
crisi né spie rivali, bensì coppia appena nata in cerca del proprio
equilibrio e di seconde opportunità. Inizia dunque così la nuova
serie di Prime VideoMr. & Mrs. Smith, ideata da Francesca Sloane e Donald Glover, con quest’ultimo che svolge
anche il ruolo di protagonista accanto a Maya
Erskine.
Il legame tra questa serie e il film
si limita però ad alcuni pochi elementi: il nome fittizio dei due
protagonisti, il loro essere spie e il loro trovarsi potenzialmente
all’interno di un gioco più pericoloso del previsto. Per il resto,
la serie segue un percorso autonomo, cosa che era auspicabile,
rinunciando dunque all’elemento che caratterizzava il film del
2005, ovvero la terapia di coppia dei due protagonisti. Niente
racconto intervallato da flashback ad un anonimo terapeuta, dunque,
bensì azione e sentimenti espressi senza intermediazioni, il tutto
all’interno di un prodotto che fa quel che deve, intrattenere,
seppur non nel modo in cui ci si aspetterebbe da una serie di
spionaggio.
La trama di Mr. & Mrs.
Smith
Protagonisti sono allora
John (Donald
Glover) e Jane (Maya
Erskine), due sconosciuti solitari che vengono assunti da
una misteriosa agenzia di spionaggio che offre loro una
meravigliosa vita in incognito, ricchezza, viaggi in giro per il
mondo e una casa da sogno a Manhattan. La fregatura? Nuove identità
e un matrimonio combinato. Da sposati John e Jane si trovano allora
a dover portare a termine missioni ad alto rischio ogni settimana,
ogni volta raggiungendo nuovi livelli nel loro rapporto. La loro
complessa storia di copertura diventa però ancora più complicata
quando iniziano a provare sentimenti reali l’uno per l’altra,
rischiando di metterli in una posizione rischiosa con il loro
misterioso datore di lavoro.
Maya Erskine in Mr. & Mrs. Smith. Foto di David Lee/Prime Video
Missione numero uno: non farsi
ingannare dall’episodio pilota
C’era molta curiosità nei confronti
di questa nuova serie, che avrebbe dovuto vantare tra i propri
autori anche l’attrice e sceneggiatrice Phoebe Waller-Bridge, poi uscita dal progetto
per via di divergenze creative. Nonostante ciò, Prime Video ha
continuato a scommettere su Mr. & Mrs.
Smith quale nuovo titolo di punta, considerando anche
il coinvolgimento di un autore apprezzato come Glover, consacratosi
grazie alla pluripremiata Atlanta. Mostratasi finalmente
con tre episodi in anteprima, la serie è effettivamente dotata di
un suo fascino, anche se la visione del primo episodio potrebbe
lasciare qualche dubbio. Al netto di una scena d’apertura molto
forte, che destabilizza anche per via dei noti attori coinvolti,
ciò che segue non sembra fornire motivi impellenti per proseguire
nella visione.
Certo, la presentazione dei due
protagonisti è affascinante, il modo in cui si svolge la loro prima
missione bizzarro in senso positivo, e poco prima del finale si
verifica un evento che destabilizza non poco. Manca però un gancio
forte verso l’episodio successivo, cosa che potrebbe scoraggiare
dal proseguire la visione. Eppure, chi si spingerà oltre il pilota
scoprirà che tale “mancanza” potrebbe essere tutt’altro che
casuale. Difficile poterlo dire con certezza dopo solo tre episodi,
ma Mr. & Mrs. Smith sembra volersi fondare
sull’anti-spettacolarità (per quanto diverse scene abbiano un loro
fascino). I due protagonisti non sono le spie super addestrate in
cui si è soliti imbattersi, anzi sembrano capitati a fare quel
lavoro per mancanza d’altro.
Donald Glover e Maya Erskine in Mr. & Mrs. Smith. Foto di David
Lee/Prime Video
Questa loro inesperienza li porta
dunque ad affrontare le missioni con un certo grado di
approssimazione, non ponendosi minimamente domande riguardo ciò che
sono chiamati a compiere e lasciando dunque alcuni eventi
completamente senza risposta. Lo spettatore dovrebbe allora
allinearsi a questo loro modo di fare, godendosi più il come che
non il perché. L’assenza di un gancio forte nel primo episodio
sembra dunque rimarcare l’atipicità di questa spy story.
Nell’assistere a tutto ciò, emerge però il dubbio nello spettatore
su quanto potranno andare avanti prima di cacciarsi nei guai e a
cosa questi guai potrebbero effettivamente corrispondere. Il finale
del secondo episodio pone in tal senso una sorta di timer, di fatto
configurandosi come quel gancio atteso che stabilisce la posta in
gioco.
Missione numero due: riconoscere i
personaggi come il cuore di Mr. & Mrs.
Smith
Lentamente iniziano dunque ad essere
chiari gli elementi di questa storia, il tono e la struttura con
cui si intende raccontare tutto ciò, con un misto tra narrazione
verticale e orizzontale. Dentro questa cornice, che gioca con le
aspettative dello spettatore, si muovono i due protagonisti, che in
fin dei conti sono davvero il cuore dell’intero progetto. Lo sono
non solo in quanto il focus è evidentemente l’evoluzione del loro
rapporto, ma anche in quanto caratterizzati e approfonditi
adeguatamente, anche per merito di quei momenti di pausa
dall’azione che permettono tale viaggio introspettivo. John e Jane
sono una coppia molto interessante, resa ancor più accattivante dai
loro due interpreti, che si fanno seguire con piacere in un
prodotto che potrebbe dunque regalare diverse sorprese.
Khaby Lame,
l’influencer italiano di origine senegalese e il creatore di
contenuti più seguito su TikTok, farà il suo debutto
cinematografico interpretando un fattorino che consegna cibo a
domicilio reclutato dalla CIA in una commedia d’azione che lo
porterà in giro per il mondo.
La commedia di spionaggio in lingua
inglese intitolata “00Khaby” – e ambientata in Italia, Stati Uniti,
Monte Carlo, Dubai e Costa Azzurra francese, tra le altre località
– vedrà Khaby Lame interpretare un rider di
JustEat che, dopo essersi scontrato con uno scienziato dissidente,
viene reclutato dalla CIA come esca per ingannare i servizi segreti
nemici. “Mentre fugge dai trafficanti d’armi e ruba campioni di
DNA, il goffo agente segreto deve fare i conti anche con la gelosa
fidanzata italo-cinese e il suo fastidioso fratellino”, si
legge nella sinossi del film. “Ma alla fine, grazie a un mix di
astuzia, fortuna e il suo incrollabile ottimismo, riuscirà a
sventare nientemeno che la Terza Guerra Mondiale”.
La parodia di spionaggio che porterà
Lame – che ha 162 milioni di follower su TikTok – sul grande
schermo è prodotta da Marco Belardi, produttore di
Perfetti Sconosciuti. La sceneggiatura di
“00Khaby” è stata scritta da Nicola Guaglianone e
Menotti.
Belardi si recherà a Los Angeles
questa settimana con Lame e la sceneggiatura di “00Khaby” “cercando
di mettere in piedi una produzione internazionale”, ha detto il
produttore. Belardi ha aggiunto di essere in trattative avanzate
con almeno un importante regista internazionale.
Nel frattempo, Lame parteciperà ai
Grammy Awards il 4 febbraio – forse tra le celebrità che
consegneranno un premio lì – e sarà anche presente al Super Bowl il
12 febbraio come parte di una campagna di marketing. Negli Stati
Uniti, Lame affinerà anche le sue capacità di recitazione e
perfezionerà il suo inglese.
“Recitare è sempre stato il mio
sogno, ma non voglio improvvisare“, ha dichiarato Lame in un
comunicato, aggiungendo: “Ecco perché sono pronto ad
approfondire i miei studi di recitazione e di inglese per esibirmi
al meglio in questo film“. Lame ha anche sottolineato che sta
facendo tanto allenamento fisico perché “come ho chiesto a
Marco Belardi, non voglio essere sostituito da uno stuntman nelle
scene d’azione“.
Lame ha rivelato che il mese
prossimo a Los Angeles incontrerà una star di Hollywood “che ho
sempre stimato e mi verrà sicuramente dato qualche consiglio su
come muovermi davanti alla telecamera“. Si ritiene che quella
star sia Will Smith che, secondo le fonti, ha
ingaggiato Lame per un cameo in un film di prossima uscita non
specificato.
Basata sugli scritti
originali del leggendario Bruce Lee, torna con la sua terza ed ultima
stagione della serie HBO Warrior,
che andrà in onda con due nuovi episodi ogni venerdì dal 2 febbraio
in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.
La serie, un dramma
storico, ambientato durante le Tong Wars alla fine del 1870, vede
protagonista Ah Sahm (Andrew Koji), un immigrato cinese, maestro di
arti marziali, che diventa una delle punte di diamante di una delle
famiglie criminali più potenti di Chinatown nella San Francisco
dell’800. Combattendo le guerre Tong Ah ritrova sua sorella Mai
Ling (Dianne Doan) che però lavora per la fazione opposta. In
quest’ultimo capitolo Mai Ling prende il controllo di Chinatown.
Utilizzerà i suoi legami politici per consolidare i suoi poteri,
mentre Ah Sahm cercherà di trovare nuovi modi per sopravvivere in
una città che è diventata ostile alla sua esistenza.
Nel cast Andrew Koji
(Fast
& Furious 6), Dianne Doan (Good Trouble),
Olivia Cheng (Deadly Class), Jason Tobin (The Fast and the Furious:
Tokyo Drift), Dean Jagger (Il Trono di Spade) è Kieran Bew (Da
Vinci’s Demons). New entry nel cast di questa terza stagione Mark
Dacascos (Hawaii Five-0) e Chelsea Muirhead (Spare Parts).
WARRIOR – Terza
Stagione | Dal 2 febbraio in esclusiva su Sky e in
streaming su NOW
Si avvicina il debutto della
seconda stagione di Call My Agent – Italia, la
serie Sky Original remake del cult Dix pour
cent che come annunciato dai sei teaser
appena rilasciati tornerà con i nuovi episodi in esclusiva
su Sky e in streaming solo su NOW da marzo.
Prodotta da Sky Studios e da
Palomar, la nuova stagione della serie su segreti, manie, vizi e
virtù dei protagonisti del nostro showbiz è diretta da Luca Ribuoli
e scritta da Lisa Nur Sultan con Federico Baccomo e Dario
D’Amato.
In sei nuovi episodi, la seconda
stagione promette di tornare a divertire svelando nuovi aspetti del
dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Luci e ombre, humour e
glamour. Al centro ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio
Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma,
e le disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere
dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide:
un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, tormenti imprevisti e
tante nuove, straordinarie, special guest.
Tornano tutti i protagonisti della
prima stagione: Michele Di Mauro, Sara
Drago, Maurizio Lastrico e l’appena
scomparsa Marzia Ubaldi, a cui sarà dedicato il
primo episodio, ancora nei ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed
Elvira, talentuosi, instancabili e appassionati agenti di alcuni
fra i più grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano. E i loro
assistenti: Monica, interpretata da Sara Lazzaro,
Pierpaolo (Francesco Russo) e Camilla
(Paola Buratto). Nei nuovi episodi ritornano anche
Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist
dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli nei panni di una
delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora
alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado
Guzzanti.
A dare filo da torcere agli agenti
e ai loro assistenti con le loro tragicomiche vicende fra lavoro e
vita privata, anche per questa stagione dei grandissimi nomi del
nostro spettacolo, guest di ciascuna puntata nei panni di se
stessi.
Le due guest del primo episodio
saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, alle prese con un
nuovo film la cui sceneggiatura si rivela un disastro. Riusciranno
gli agenti a salvarle dal flop?
Mattatore assoluto del secondo
episodio sarà Gabriele Muccino, il cui arrivo si preannuncia
come un vero e proprio terremoto per la CMA. Con Gian Marco
Tognazzi.
Claudio Santamaria è la guest star del terzo
episodio. Sarà disposto a tutto pur di ottenere un ruolo da lui
molto ambito, anche a trasformarsi in un bad guy.
Volano scintille fra le guest del
quarto episodio Serena Rossi e Davide
Devenuto, suo marito. Stremati da una frenetica maratona
di interviste, si sveleranno segreti inconfessabili.
La magica voce di
Elodie potrà tutto nel quinto dei nuovi episodi,
anche riportare in vita il giovane Giuliano. Ma anche i fan più
adoranti possono rivelarsi un incubo.
Sabrina Impacciatore madrina del Festival di
Venezia è la star del sesto episodio. Calcare quel palco è per lei
un sogno che si avvera, ma Lea sa che questo ruolo non consentirà a
Sabrina alcun margine di errore.
Paramount+ ha svelato oggi il trailer
ufficiale della seconda stagione della docuserie di successo
The Family Stallone, che vede protagonisti
il candidato all’Oscar Sylvester Stallone, la moglie Jennifer Flavin
Stallone e le figlie Sophia, Sistine e Scarlet. Dopo Stati Uniti,
Regno Unito, Australia, America Latina e Brasile, dal 22 febbraio
gli episodi saranno disponibili settimanalmente sul servizio in
Italia, oltre che in Francia, Germania, Svizzera, Austria e Corea
del Sud.
In questa
stagione, dopo quattro decenni trascorsi come una delle
famiglie più famose di Los Angeles, gli Stallone lasciano
definitivamente Hollywood e si trasferiscono a est. Rimasti solo in
due, con le figlie Sophia e Sistine che inseguono i loro sogni a
New York City e Scarlet che frequenta il college e un nuovo amore a
Miami, Sly e Jen mettono radici a Palm Beach. Ma la distanza non
può tenerli separati: la stagione culmina in un meraviglioso
viaggio tutti insieme in Italia per esplorare la storia della loro
famiglia, ravvivare l’amore e creare ricordi per tutta la vita.
The Family
Stallone è prodotto da MTV Entertainment Studios, con
Benjamin Hurvitz e Nadim Amiry come produttori esecutivi. Julie
Pizzi, Farnaz Farjam e Jonathan Singer sono produttori esecutivi
per Bunim-Murray Productions con Chris Ray e Jason Williams sono
co-produttori esecutivi.
La regista ventinovenne Molly Manning Walker ha trionfato
nella sezione Un Certain Regard al Festival di
Cannes di quest’anno con How to Have Sex,
il suo debutto come sceneggiatrice e regista, selezionato poi per
il concorso di Alice nella città,
nell’ambito della Festa del Cinema di Roma
2023. Si è formata come direttrice della fotografia
(ha girato Scrapper, passato al Sundance, con
Harris Dickinson protagonista) e, alla sua prima
prova registica, trasforma quella che poteva essere una storia
piuttosto banale di amicizia femminile e dei pericoli dei predatori
maschili in qualcosa di molto più interessante. Una vacanza estiva
in cui i nightclub diventano prigioni di persone, sudore e
dissolutezza, in cui il lenzuolo è un muro di sfida e il concetto
di solitudine va molto oltre il semplice sentirsi soli.
La trama: la vacanza “migliore di
sempre”
Il film si apre con tre adolescenti
britanniche – Tara (Mia
McKenna-Bruce, di
Persuasione), Em (l’esordiente
Enva Lewis) e Skye (Lara
Peake, di Brave New World) – che si preparano a
trascorrere la “migliore vacanza di sempre” in una città costiera.
Presto scopriremo che, per loro, questo significa fare festa il più
possibile, bere a tutte le ore del giorno e incontrare ragazzi con
cui sperano di andare a letto. “Se non fai sesso in questa
vacanza, non lo farai mai“, dice una delle ragazze a Tara,
l’unica di loro che non ha ancora perso la verginità. E, ben
presto, Tara incontra un ragazzo. Si fa chiamare
Badger (Shaun Thomas, di Ali
& Ava) e le invita nella sua stanza, che condivide con il
suo amico Paddy (Samuel
Bottomley, di Tutti
parlano di Jaimie) e altri amici. “Cosa diremo?
Abbiamo tipo 18 anni, giusto?“, concordano le ragazze
minorenni prima di uscire.
Presto iniziano a fare festa tutti
insieme e le dinamiche tra i due gruppi cambiano immediatamente. Da
un lato, c’è l’eccesso che deriva dal comportarsi esattamente nel
modo in cui ci si aspetta che ci si comporti in questo tipo di
feste, ubriacandosi e partecipando a tutti i tipi di giochi
“divertenti” che coinvolgono il sesso e di cui il giorno dopo si
dimenticheranno completamente. Dall’altro lato, ci sono i segreti
che si nascondono l’uno con l’altro, nel timore che, se rivelano
che non stanno trascorrendo la “migliore vacanza di
sempre“, non si sentano più a loro agio.
How to have Sex: un manuale di crescita?
C’è anche la pressione esercitata
sulle ragazze affinché si vestano e si comportino in un certo modo
per poter fare l’unica esperienza che le farebbe apparire “cool” e
confermerebbe che sono “normali”: fare sesso con un ragazzo. E poi
c’è l’aspettativa di quanto la prima volta debba essere incredibile
e piena di vita, il che significa che non puoi assolutamente dire
alle tue migliori amiche che in realtà non lo è stato e che non
solo non ti ha fatto sentire amata e appagata, ma che ne hai odiato
ogni secondo e, se ci pensi bene, non volevi nemmeno che
accadesse.
E poi c’è la gelosia di quelle
stesse amiche che vi amano, ma che per il loro bisogno di essere
“migliori” e più esperte di voi dicono e fanno cose orribili che
nascondono come scherzi. Dopotutto, è naturale che le ragazze
debbano competere l’una con l’altra, poiché la società ci dice che
l’unico modo per una ragazza di inserirsi e realizzarsi è essere
desiderata da un ragazzo. Così, questo strano paradosso diventa la
norma: ti diverti come non mai, circondata dai tuoi migliori amici,
ma allo stesso tempo ti senti più sola che mai, incapace di parlare
delle esperienze estremamente traumatiche e segnanti che stai
vivendo per paura di essere giudicata. Si beve per anestetizzare il
dolore, isolandosi ancora di più e lasciando che il ciclo continui,
diventando improvvisamente “adulti” nel modo peggiore
possibile.
L’attimo prima del futuro
Nonostante le ripetute
dichiarazioni da ubriachi, del tipo “ti amerò per sempre“,
il trio centrale non può sfuggire alla strisciante sensazione che
la loro amicizia sia appesa a un filo, mentre l’ombra dei risultati
del GCSE e dei diversi futuri che hanno scelto incombe su di loro.
Si tratta di uno sguardo senza mezzi termini sulla realtà della
pubertà, dell’alcol e delle idee confuse sul consenso sessuale.
Walker affronta abilmente le complessità
dell’amicizia tra adolescenti, il desiderio di conformismo e la
paura sempre presente, forse più che mai in una vacanza alcolica,
che tutti gli altri si stiano divertendo più di te.
How to Have
Sex non reinventa la formula del coming-of-age, ma
grazie a Walker e McKenna-Bruce,
e al forte lavoro di supporto dell’intero cast, non ne ha bisogno.
Non si tratta di “come fare sesso“, riprendendo il titolo,
ma di come il sesso – e soprattutto il consenso “da ubriachi e
pentiti” – possa danneggiare in modi apparentemente
invisibili. Così, la “migliore vacanza di sempre” può
diventare una vacanza che si vorrebbe dimenticare. Ma forse non si
può.
Matthew Vaughn,
regista di Kick-Ass
e X-Men –
L’inizio, ha parlato del suo desiderio di realizzare un
preciso film su Superman in un’intervista al Post Credit Podcast.
Dopo aver parlato del film
Supergirl: Woman of Tomorrow in lavorazione presso i DC
Studios, a Vaughn è stato chiesto di parlare di
Superman: Red Son, serie a fumetti
scritta dal suo amico Mark Millar. Il fumetto
Elseworlds immagina come Superman sarebbe se provenisse dall’Unione
Sovietica invece che dagli Stati Uniti, e Vaughn ha notato come la
sua storia sia diventata sempre più rilevante dalla sua prima
pubblicazione nel 2003. Ha poi immaginato di fare un film su Red
Son proprio con la star del suo nuovo film Argylle – La super
spia, Henry Cavill, che come noto ha già
interpretato l’Uomo d’Acciaio nel DCEU.
“Ho pensato che Red Son fosse
uno dei fumetti più intelligenti che abbia mai letto e, nel mondo
attuale in cui viviamo, è certamente diventato molto più rilevante
perché l’ignoranza causa più problemi e penso che più impariamo a
conoscere la Russia e la storia russa meglio sia“, ha spiegato
Vaughn. Il regista ha poi aggiunto: “Wow, vi immaginate il
remake di Red Son con Henry Cavill? Sarebbe un film
interessante…“. Per quanto Superman sappiamo tornerà al cinema
con il volto di David Corenswet in Superman:
Legacy, non è del tutto impossibile che un
progetto come quello descritto da Vaughn possa prendere forma.
Questo perché ci saranno anche film
DC realizzati sotto il marchio Elseworlds,
come The
Batmane Joker,
che saranno separati dagli eventi del DCU. Gunn ha recentemente lasciato intendere che
anche un film standalone su Superman di J. J. Abrams e Ta-Nehisi
Coates sarebbe ancora in lavorazione, nonostante la
produzione di Superman: Legacy. C’è però da chiedersi se
Gunn e il collega Peter Safran, co-CEO dei DC
Studios, vogliano un terzo film su Superman in tempi brevi,
soprattutto con Henry Cavill che, dopo aver appeso
definitivamente il mantello al chiodo nel 2022, si dedicherà ad
Highlander e Warhammer 40K.
Dopo le foto emerse online qualche
giorno fa, arrivano ora nuove immagini dal set di Daredevil: Born
Again, che mostrano stavolta l’attesa reunion tra
Kingpin e Matt Murdock.
Questo nuovo incontro, che segna il primo caso conosciuto in cui il
Wilson Fisk di Vincent D’onofrio e il Daredevil di Charlie Cox vengono filmati insieme dalla
terza stagione di Daredevil, era molto atteso. A tal fine, potrebbe
anche confermare un’importante rivelazione della stagione finale
dello show di Netflix.
Pubblicate da diversi utenti di
Twitter/X il 31 gennaio, come @OT_Tristan e @downeyjessevan, le
foto mostrano dunque il Fisk di D’onofrio e il Murdock di Cox
mentre girano in quello che sembra essere lo Square Diner di
Tribeca, una location utilizzata in entrambe le stagioni 1 e 2 di
Daredevil. A sorpresa, sembra che Kingpin e Daredevil si
incontreranno faccia a faccia all’interno del locale, ma è
ovviamente sconosciuto il motivo e la natura del loro incontro.
L’incontro stesso ha però alcune
importanti ramificazioni se si considera la terza stagione di
Daredevil e il suo finale. Questo incontro potrebbe
infatti confermare che Kingpin sa ancora che Matt è anche
Daredevil, una scoperta fatta e confermata nella terza stagione
dedicata al personaggio. Allo stesso modo, è molto probabile che
questo incontro possa anche rivelare lo stato della loro rivalità
alla luce dell’accordo stipulato nel finale della terza stagione di
Daredevil, in cui Murdock prometteva di non rivelare i
crimini della moglie di Fisk finché Kingpin fosse rimasto in
prigione. Visto che Kingpin è un uomo libero da quando è tornato
nella serie Hawkeye del 2021, questo incontro potrebbe
rivelare nuove cose.
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che
Daredevil: Born Again stava subendo un
“significativo reboot creativo” dopo la pausa produttiva dovuta
agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris
Ord e Matt Corman sono stati tolti dal progetto insieme ai registi
della serie, mentre alcune scene ed episodi già terminati saranno
mantenuti con l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Entrambi i personaggi hanno
debuttato nel Marvel Cinematic
Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie
Disney+Hawkeye e
Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche
guest-star in due episodi di
She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un
lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i
protagonisti della recente serie Echo.
Nella giornata di ieri James Gunn ha celebrato il primo anniversario
dagli annunci da lui fatti insieme a Peter Safran
riguardo il nuovo DC
Universe e alcuni progetti che lo comporranno. La celebrazione
è però stata anche l’occasione per aggiornare i fan sullo stato dei
lavori, confermando non solo l’inizio della produzione di Superman:
Legacy ma anche due nuovi progetti, ad oggi non
identificati, che entreranno in produzione a breve. Il regista che
ha infatti scritto sul proprio profilo Instagram
quanto segue:
“Un anno fa Peter Safran e io
abbiamo presentato per la prima volta la nostra serie DC – grazie a
tutti voi per il sostegno che ci avete dato durante l’anno. Oggi,
Superman Legacy sta per iniziare la produzione, si stanno ultimando
gli episodi di Creature Commandos che usciranno più avanti nel
corso dell’anno, almeno altri due progetti si stanno preparando per
partire nei prossimi due mesi, continuano ad arrivare sceneggiature
straordinarie e incredibili talenti sono stati ingaggiati per nuovi
progetti, pianificati e non. Grazie!“.
Al momento sembra abbastanza ovvio
che uno dei progetti di cui parla Gunn sia Supergirl: Woman of Tomorrow. Gunn e i DC
Studios hanno annunciato questa settimana che la star di House
of the Dragon, Milly Alcock, è stata scritturata per il ruolo
di Kara Zor-El/Supergirl. Per quanto riguarda il secondo progetto,
questo potrebbe essere TheAuthority. Il personaggio dell’ingegnere
di The Authority appare già in Superman:
Legacy, il che potrebbe far pensare che la sua sia
un’introduzione in vista del progetto a lui dedicato. Ci sono però
anche le serie televisive Booster Gold o Waller o
il film come Swamp
Thing di James Mangold, che potrebbero
rivelarsi essere questo secondo progetto in fase di partenza.