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Le parole che non ti ho detto: il significato del finale del film

Le parole che non ti ho detto è un film romantico del 1999 diretto da Luis Mandoki, basato sull’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, autore noto per le sue struggenti storie d’amore che negli anni ha visto numerosi dei suoi romanzi trasposti sul grande schermo, e ognuno di questi film si è poi rivelato un grande successo. Tra i più celebri si ricordano Le pagine della nostra vita, The Last Song, Ho cercato il tuo nome, Come un uragano e La scelta – The Choice. Accanto a questi ritroviamo però proprio anche il film di Mandoki, celebre anche in quanto interpretato da due iconi attori: Robin Wright e Kevin Costner.

Il film, come il romanzo, esplora poi alcuni dei temi più cari a Sparks: l’amore che sopravvive alla morte, il peso dei ricordi, la difficoltà di lasciar andare il passato. L’incontro tra i protagonisti di questo è l’occasione per riflettere su come l’amore possa essere una forza salvifica, ma anche su quanto sia difficile aprirsi di nuovo dopo una perdita devastante. Il film si sviluppa così con un tono malinconico e contemplativo, puntando tutto sulla forza emotiva dei suoi protagonisti e sul contrasto tra il desiderio di andare avanti e il bisogno di restare fedeli a ciò che si è perso.

Nel corso dell’articolo, ci concentreremo sull’analisi del finale del film, spesso al centro di interpretazioni contrastanti. Cercheremo di spiegarne il significato profondo, mostrando come il gesto finale del protagonista maschile rappresenti una forma di redenzione e accettazione, ma anche una chiusura poetica alla sua storia d’amore. Un epilogo commovente che, sebbene doloroso, offre alla protagonista femminile una nuova possibilità di vivere e amare, dando senso a tutto il viaggio affrontato.

Robin Wright in Le parole che non ti ho detto
Robin Wright in Le parole che non ti ho detto

La trama di Le parole che non ti ho detto

Ambientato lungo le coste del North Carolina, il film segue la storia di Theresa Osborne, giornalista interpretata da Robin Wright, che trova una lettera d’amore dentro una bottiglia sulla spiaggia. La lettera è firmata da un uomo di nome Garret Blake, interpretato da Kevin Costner, che ha scritto parole toccanti alla moglie defunta. Spinta dalla curiosità e dal fascino di quel messaggio, Theresa intraprende un viaggio che la porterà a incontrare l’uomo dietro quelle parole, scoprendo una storia d’amore segnata dalla perdita e dal dolore.

Il significato del finale del film

Nelle scene finali de Le parole che non ti ho detto, Garret Blake decide di affrontare i suoi sentimenti più profondi e irrisolti. Dopo aver stretto un legame autentico con Theresa, comprende che l’amore per la moglie defunta Catherine, pur essendo ancora vivo, non può più essere un ostacolo alla possibilità di una nuova felicità. Spinto da questa consapevolezza, scrive un’ultima lettera alla moglie, affidandola al mare, come simbolo di un addio definitivo. Poco dopo, si imbarca da solo su una barca per recuperare un oggetto appartenuto a Catherine, un gesto che rappresenta il suo tentativo finale di chiudere il cerchio.

Ma il mare in tempesta si rivela fatale: Garret, nel tentativo di salvare una famiglia che si trova in una barca che sta affondando, muore annegato, lasciando Theresa sola con il dolore, ma anche con il senso del loro incontro. Questo finale drammatico e malinconico è coerente con la poetica di Nicholas Sparks, che spesso predilige storie d’amore segnate dalla tragedia, ma capaci di lasciare una traccia positiva nella vita dei personaggi. La morte di Garret non è quindi solo un evento tragico, ma un atto di liberazione: finalmente riesce a lasciar andare il passato, scegliendo l’amore nel presente, anche se solo per un breve momento.

Kevin Costner e Robin Wright in Le parole che non ti ho detto
Kevin Costner e Robin Wright in Le parole che non ti ho detto

Il fatto che questa scelta coincida con la sua morte suggerisce che il suo percorso di guarigione si sia completato, anche a costo della vita stessa. L’oceano, presente per tutto il film come elemento simbolico, diventa teatro di separazione e unione, morte e rinascita. Theresa, invece, viene poi informata dell’accaduto da Dodge, che le consegna un messaggio dentro una bottiglia, rinvenuto nella barca, scritto la sera prima della morte, in cui Garret chiede scusa a Catherine e le dice di aver trovato in Theresa un vero amore, un amore per cui deve lottare. Quest’ultimo messaggio darà quindi a Theresa la forza per amare di nuovo in futuro.

Per lei, il finale rappresenta quindi una trasformazione profonda. Nonostante la perdita, ha vissuto un amore vero che le ha insegnato a guardare avanti e ad accettare che alcuni legami, seppur brevi, possono cambiare una vita. L’ultima lettera che Garret le lascia, trovata dopo la sua morte, diventa quindi il messaggio più importante: amare significa anche saper lasciare andare, accogliere il dolore e continuare a vivere con il cuore aperto. In definitiva, il finale de Le parole che non ti ho detto sottolinea il messaggio centrale del romanzo e del film: l’amore non finisce con la morte, ma si trasforma, continua a vivere nei gesti, nei ricordi, nelle persone che restano. È un inno alla forza dei sentimenti e alla capacità dell’animo umano di rinascere dopo la perdita.

The Lost Bus: teaser trailer del thriller con il premio Oscar Matthew McConaughey

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Oggi Apple Original Films ha presentato il teaser trailer di The Lost Bus, un dramma emozionante e ricco di azione diretto dal candidato all’Oscar Paul Greengrass e ispirato a eventi reali.

In arrivo in autunno su Apple TV+, “The Lost Bus” è una corsa ad alta tensione attraverso uno degli incendi boschivi più letali nella storia degli Stati Uniti. Uno sbandato autista di scuola bus (il premio Oscar Matthew McConaughey) e un’insegnante devota (America Ferrera, vincitrice di Emmy, SAG e Golden Globe) lottano per salvare 22 bambini intrappolati in un inferno di fiamme.

Di cosa parla The Lost Bus

«“The Lost Bus” è la storia di un eroismo silenzioso, di persone che si uniscono di fronte all’impensabile. Sono onorato che mi sia stata affidata questa storia», ha dichiarato il regista Paul Greengrass. 
 
Il film è scritto da Paul Greengrass e Brad Ingelsby, ed è basato sul libro “Paradise: One Town’s Struggle to Survive an American Wildfire” di Lizzie Johnson. La produzione è firmata da Brad Ingelsby, Gregory Goodman, Jason Blum per Blumhouse Productions, Jamie Lee Curtis per Comet Pictures, con Lizzie Johnson come produttrice esecutiva.

Dopo aver ascoltato un’intervista a Lizzie Johnson su NPR, Jamie Lee Curtis ha letto il libro e ha proposto il progetto a Blumhouse, con cui ha un accordo di prelazione. Oltre a McConaughey e Ferrera, il cast include anche Yul Vazquez, Ashlie Atkinson e Spencer Watson.

Eyes of Wakanda: Marvel Animation presenta il primo episodio a Annecy

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Annecy Animation Festival ha ospitato la premiere del primo episodio di Eyes of Wakanda, spin-off animato del franchise di Black Panther.

Il regista Todd Harris ha presentato l’episodio, intitolato “Into the Lion’s Den“, prima di una Q&A la mattina del 9 giugno. Harris, in precedenza story artist per la Marvel per Black Panther e il suo sequel Wakanda Forever, ha affermato che la serie segue un formato “antologico”.

L’episodio, il primo dei quattro, è ambientato nel 1260 a.C. e racconta la storia di un’agente segreta del Wakanda, un’ex Dora Milaje caduta in disgrazia di nome Noni (interpretata da Winnie Harlow), alle prese con un uomo chiamato “Lion” (Cress Williams).

Lion ha disertato dalla guardia del Wakanda per guidare una banda di pirati e ha rubato la tecnologia del Wakanda per fondare il proprio regno. Noni lo trova a Creta, dove la ciurma di pirati di Lion, composta da combattenti provenienti da tutto il mondo, sta saccheggiando e schiavizzando una città.

La serie è animata in stile 3D grafico dallo studio Axis Animation, ricca di character design esagerati ed effetti visivi 2D. La sequenza iniziale, come ha sottolineato con entusiasmo Harris, è disegnata a mano dagli artisti di AKA Studio. “C’era una versione della serie che aveva montaggi 2D”, spiega Harris. Ma a causa di limiti di tempo, questi sono stati mantenuti solo nella sequenza iniziale, per preservarne lo spirito. È anche un omaggio alle radici visive della serie, poiché Harris sottolinea che i disegni a carboncino sono la prima fase di un dipinto.

Il design, come afferma Harris, ha lo scopo di mettere in risalto le specificità culturali e mettere in primo piano la varietà di culture con cui i Wakandiani hanno interagito nel tempo, pur preservando l’aspetto fantascientifico stabilito nel film. Attribuisce inoltre principalmente l’aspetto “pittorico” a illustratori e pittori come Dean Cornwell ed Ernie Barnes, quest’ultimo fonte d’ispirazione per le proporzioni esagerate del personaggio.

Il team ha anche studiato l’arte contemporanea internazionale, partendo dal presente per individuare temi comuni che potessero essere ripresi e che evidenziassero l’influenza del Wakanda nel tempo, in quanto paese “esiste da migliaia di anni, più a lungo di chiunque altro”. La reazione del pubblico al primo episodio è stata generalmente positiva, con domande generali che sottolineavano il senso di autenticità culturale della serie.

A seguire, questa avventura è brevemente delineata la premessa generale della serie: un “viaggio attraverso i secoli” in quattro storie autoconclusive che seguono gli agenti del Wakanda mentre recuperano diversi manufatti rubati alla loro nazione. “È principalmente una storia di spionaggio”, ha detto Harris, continuando a descrivere ciascuno di questi episodi come uno studio sulla reazione di questi agenti al mondo reale, “equilibrando ciò che vedono con la loro agenda nazionalista”.

Ciascuno degli episodi da 30 minuti si svolgerà in periodi temporali diversi, seguendo diversi artefatti sottratti. Ma c’è una certa continuità, poiché l’impatto delle azioni del Leone si farà sentire apparentemente per tutto quel tempo. Harris ha anche anticipato la comparsa di alcuni personaggi Marvel familiari: “Ci sarà un Iron Fist qui, e non l’Iron Fist che vi aspettate”.

Ci sono altri tocchi familiari, come i richiami al Black Panther originale di Ryan Coogler nei dialoghi e nel design visivo, ma Harris osserva che “non è mai stato il mio obiettivo farne ‘un altro’, il mio obiettivo era creare qualcosa di nuovo”.

Il team ha raggiunto questo obiettivo efficacemente lavorando a ritroso dal presente, seguendo il principio generale di “qual è il tipo di cultura che costruisce un Black Panther?”. Questo è stato supportato da alcuni suggerimenti del team di production design che ha lavorato al lungometraggio, così come dal contributo del produttore esecutivo Ryan Coogler.

Harris descrive il paese immaginario, raffigurato per la prima volta nei fumetti Marvel, come se “Star Trek fosse stato catapultato nel cuore dell’Africa, ma era entusiasta di esplorare i principi che hanno permesso a una nazione del genere di preservarsi per così tanto tempo”. Eyes of Wakanda intende esplorare come la cultura e le tattiche dei Wakandani si evolvano con l’introduzione di nuovi personaggi in nuove epoche, ma anche la “stabilità” che ne è il cuore, poiché il Wakanda cerca di rimanere isolato e resistere alla “sovraespansione”. “La staticità è una cosa difficile, e il Wakanda, per definizione, è rimasto lo stesso”, afferma il regista. “Rimanere fermi controcorrente richiede energia: quindi cosa sono disposti a fare per rimanere tali, per non espandersi eccessivamente?”

I fan di Wicked hanno nuove prove sull’identità di chi interpreta Dorothy in Wicked: For Good

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Ora ci sono ancora più voci su chi potrebbe interpretare Dorothy in Wicked: For Good. Il film è il sequel del musical di grande successo dello scorso anno Wicked. Il film apporta una serie di modifiche rispetto al musical teatrale, tra cui l’aggiunta di due canzoni originali che non sono presenti nella versione musicale di Broadway. Il trailer di Wicked: For Good mostra anche Dorothy. Anche se il cast di questo classico personaggio del Mago di Oz non è stato ancora rivelato, si vocifera che sarà interpretato da Alisha Weir.

Ora, un video pubblicato sui social media dalla sorella di Weir, Katie Rose Weir, ha alimentato ulteriori speculazioni sul fatto che la star di Abigail interpreterà il ruolo.

Il post di Katie Rose Weir era un video di reazione al trailer di Wicked: For Good. Katie era visibilmente emozionata, ma sembrava sorridere ogni volta che Dorothy appariva sullo schermo.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da KATIE ROSE WEIR (@katieroseweir)

Un post di @wickednewshub ha riassunto la reazione dei fan a questo video, dicendo: “I fan hanno notato che Katie sorrideva ogni volta che appariva Dorothy”. Hanno interpretato questo come una prova del casting di Alisha Weir, dicendo: “Penso che sia giusto dire che sappiamo chi è la nostra Dorothy…”.

 

Cosa significa questo per Wicked: For Good

Alisha Weir stessa ha commentato la notizia

Alisha Weir non ha né confermato né smentito la sua partecipazione al cast nel ruolo di Dorothy. In un’intervista del febbraio 2025 con RTE News, Weir è stata invitata a rispondere alle voci secondo cui avrebbe interpretato Dorothy in Wicked: For Good. In risposta, Weir ha osservato che era “assolutamente folle” quanto fossero decollate le voci sul suo ruolo di Dorothy. Ha detto che sarebbe “meraviglioso” se avesse la possibilità di interpretarla, dato che è una fan di Wicked. In particolare, non ha effettivamente detto che non interpreterà Dorothy.

Il fatto di non aver smentito le voci sul casting ha già portato molti a credere che la Weir interpreterà effettivamente il ruolo. Katie Rose Weir è lei stessa un’artista, quindi non è del tutto irrealistico che voglia reagire al trailer di Wicked: For Good. Tuttavia, la combinazione tra il suo post e i suoi sorrisi discreti durante i momenti del trailer dedicati a Dorothy è sicuramente un altro passo nella direzione che porta a credere che Alisha Weir interpreterà Dorothy.

Tutti i film DC in uscita nel 2025 e oltre

Tutti i film DC in uscita nel 2025 e oltre

Ci sono molti film DC in uscita nel 2025 e oltre, con una vasta gamma di film in varie fasi di sviluppo presso i nuovi DC Studios. Fondamentalmente, il 2024 ha rappresentato un nuovo inizio per le produzioni cinematografiche DC, poiché il palcoscenico ha iniziato a prepararsi adeguatamente per l’inizio della rinascita di James Gunn con Superman del 2025. A questo si aggiunge, naturalmente, il Batman di Matt Reeves con il prossimo The Batman Part II e il recente Joker: Folie à Deux.

Il programma dei film DC del 2023 ha chiuso la timeline dei film DCEU con la nuova DCU di James Gunn che si estende nel futuro. Per il 2024, l’unico film DC live-action confermato è Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, ma dal 2025 in poi vedremo realizzarsi la visione di Gunn e Safran, con Superman che darà il via al nuovo DCU insieme a diversi progetti già annunciati per rivitalizzare il successivo universo condiviso.

Superman – 11 luglio 2025

Superman (2025)

Cronologia principale dell’universo DC

Dopo che Creature Commandos darà il via al nuovo DC Universe di James Gunn e Peter Safran sul piccolo schermo, il prossimo film DCU Superman sarà il primo lungometraggio del nuovo franchise. In uscita l’11 luglio 2025, Superman sostituirà l’Uomo d’Acciaio di Henry Cavill nel DCEU con David Corenswet, introducendo un nuovo Superman per il DCU reboot.

È fondamentale sottolineare che Superman non sarà un remake della storia delle origini di Superman. Questo potrebbe spiegare in parte perché il titolo del film è stato cambiato dall’originale Superman: Legacy al semplice Superman, poiché questo episodio si concentrerà invece su Clark Kent che cerca di conciliare la sua eredità kryptoniana con la sua educazione in Kansas, già al lavoro come giornalista per il Daily Planet e avendo già incontrato personaggi principali come Lois Lane. Il film è stato scritto e diretto dallo stesso Gunn.

Accanto al nuovo Man of Steel interpretato da David Corenswet, il cast del film Superman DCU sarà guidato da Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane, dopo la sua interpretazione di successo in The Marvelous Ms. Maisel. James Gunn ha promesso che il suo nuovo Superman sarebbe arrivato in un mondo già popolato da supereroi, e ha mantenuto subito la promessa con Green Lantern (Nathan Fillion nel ruolo di Guy Gardner), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan) tutti presenti in Superman.

Il 19 dicembre 2025, la DC Studios ha pubblicato il primo teaser trailer ufficiale di Superman, offrendo ai fan un assaggio di ciò che li aspetta nel prossimo film DCU. Il trailer è stato accolto positivamente e James Gunn ha confermato che è stato il trailer più visto e discusso nella storia sia della DC che della WB, un buon segno che c’è molta attesa per questa nuova iterazione dell’iconico supereroe.

Ciò che spicca in particolare nel trailer è la volontà di mostrare Superman sconfitto e distrutto, che alla fine fischia a Krypto il supercane per aiutarlo a tornare a casa, il momento più importante (e più tenero) del trailer. Nel trailer compaiono anche Guy Gardner, Hawkgirl, Mr. Terrific e Metamorpho. Oltre a Clark Kent e Superman interpretati da David Corenswet, il trailer accenna alla sua relazione con Lois Lane e mette in evidenza l’odio che Lex Luthor prova per il Grande Boy Scout Blu. È un inizio forte per la campagna di marketing di Superman.

Supergirl: Woman Of Tomorrow – 26 giugno 2026

Supergirl: Woman of Tomorrow

Cronologia principale dell’universo DC

Supergirl: Woman of Tomorrow è stato annunciato da James Gunn nel gennaio 2023, con data di uscita fissata al 26 luglio 2026, successivamente confermata insieme al regista Craig Gillespie. In netto contrasto con Superman, Supergirl è cresciuta su Krypton e ha assistito a eventi terribili per quattordici anni prima di arrivare sulla Terra. Gunn ha promesso una versione molto diversa di Supergirl, rendendola una forza molto più formidabile rispetto alle precedenti iterazioni del personaggio. Il casting di Supergirl per la DCU è stato confermato nel gennaio 2024, con Milly Alcock di House of The Dragon nel ruolo di Kara Zor-El.

L’adattamento cinematografico diretto da Craig Gillespie e interpretato da Milly Alcock della serie a fumetti di Tom King del 2022 Supergirl: Woman of Tomorrow, illustrata da Bilquis Evely, è il secondo titolo sotto la nuova DC Studios gestita da James Gunn e Peter Safran dopo il film Superman del primo, che uscirà nelle sale l’11 luglio 2025. Ana Nogueira ha adattato il fumetto per il grande schermo.

Gunn ha descritto il film in questi termini:

“Vediamo la differenza tra Superman, che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli fin da quando era un neonato, e Supergirl, che è stata cresciuta su una roccia, un frammento di Krypton, e ha visto tutti quelli che la circondavano morire e essere uccisi in modi terribili per i primi 14 anni della sua vita, per poi arrivare sulla Terra quando era ancora una ragazzina. È molto più dura, non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”.

Con una scelta perfetta, Jason Momoa è stato confermato nel ruolo di Lobo in Supergirl: Woman of Tomorrow, un ruolo che desiderava da anni. Dato che Lobo non ha un ruolo nel romanzo grafico da cui è tratto il film, non è ancora chiaro come si inserirà nella storia, ma vista la fama di Momoa, è probabile che interpreterà Lobo in altri progetti DCU. Anche se sembrava probabile, il fatto che Momoa interpreti Lobo conferma praticamente che ha chiuso con Aquaman, lasciando quella versione del personaggio nel DCEU.

Clayface – 11 settembre 2026

Clayface

Cronologia principale dell’universo DC

In quello che è uno dei progetti più “azzardati” della DC Studios, è stato annunciato che un film su Clayface uscirà l’11 settembre 2026 e sarà ambientato nella DCU principale. Sebbene non si sappia molto sul film in termini di trama o di dove si inserirà nella timeline, il prolifico regista e sceneggiatore horror Mike Flanagan ha scritto la sceneggiatura dopo aver proposto il film alla DC Studios. Non è chiaro se Flanagan lo dirigerà, ma se così fosse, Clayface potrebbe essere qualcosa di speciale.

Il lato Batman della DCU sta iniziando a prendere forma lentamente, con un assaggio del Cavaliere Oscuro nella visione di Circe durante Creature Commandos e la comparsa dello stesso Clayface nella serie. Clayface sarà un film horror a basso budget, proprio nel genere di Mike Flanagan, e le voci secondo cui sarà ispirato a The Fly fanno ben sperare per un film horror che non assomiglia a nulla di simile né nell’MCU né nel DCU. Alan Tudyk ha doppiato il personaggio in Creature Commandos, quindi è possibile che riprenda il ruolo nel film.

The Batman – Part II – 1 ottobre 2027

The Batman - Parte 2

DC Elseworlds Project

The Batman di Matt Reeves era destinato a dare il via a una nuova trilogia di progetti DC indipendenti incentrati sul Cavaliere Oscuro, quindi la conferma di un sequel era inevitabile. The Batman Part II uscirà il 1 ottobre 2027, dopo essere stato posticipato di un anno rispetto alla data di uscita precedente, fissata per il 2 ottobre 2026. Il film sarà un progetto DC Elseworlds, che continuerà la storia dell’originale del 2022 e di The Penguin, uscito nel settembre 2024.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo di Bruce Wayne, alias Batman, anche se non si sa molto altro sul film. Le speculazioni attuali suggeriscono che The Batman Part II potrebbe adattare la trama di No Man’s Land della DC Comics, che vede Gotham City diventare un campo di battaglia sulla scia di un catastrofico terremoto. Reeves ha anche anticipato che la trama esplorerà ulteriormente la corruzione al centro di Gotham City:

Abbiamo condiviso [la sceneggiatura] con la DC man mano che procedeva la lavorazione, e loro sono entusiasti. Il film approfondirà la storia epica della corruzione più profonda e arriverà in luoghi che [Bruce Wayne] non avrebbe potuto nemmeno immaginare nel primo film.

I semi di ciò che accadrà sono tutti nel primo film e si espandono in un modo che vi mostrerà aspetti del personaggio che non avete mai visto. Batman è costantemente in lotta contro queste forze. Ma queste forze non possono essere completamente esorcizzate. Quindi il prossimo film approfondirà questo aspetto.

Con la sceneggiatura di The Batman Part II quasi completata, sembra che le riprese del film inizieranno nel 2025, il che darà tutto il tempo necessario per rispettare la nuova data di uscita, cinque anni dopo l’arrivo nelle sale di The Batman. Con il ritorno di Colin Farrell nei panni di Oz Cobb nel sequel, è probabile che almeno una parte di The Batman Part II sarà incentrata sugli eventi di The Penguin.

Dynamic Duo – 30 giugno 2028

Dynamic Duo film DC
Dynamic Duo film DC – da Instagram/James Gunn

Universo da definire

Dynamic Duo è stato annunciato nell’autunno del 2024. Invece di seguire Batman e Robin, questo film d’animazione seguirà due dei Robin più iconici, Dick Grayson e Jason Todd, mentre cercano di affrontare i loro futuri molto diversi. Dopo essere stato Robin, Dick Grayson è diventato Nightwing, mentre Jason Todd si è trasformato in Red Hood dopo la sua morte per mano del Joker. Non sono stati confermati dettagli su quando la storia avrà luogo nelle loro vite, ma potrebbe essere prima che trovino la loro strada.

Lo sceneggiatore di Coco Matthew Aldrich sta scrivendo il film, mentre Swaybox Studios si occuperà dell’animazione. Swaybox è una società relativamente nuova sulla scena e utilizza un mix di marionette, live-action, stop-motion e CGI per dare vita ai propri progetti. Il dinamico duo che segue la stessa linea potrebbe far risaltare il progetto rispetto alla maggior parte degli adattamenti dei fumetti. Il co-fondatore di Swaybox, Arthur Mintz, dirigerà il film, che sarà prodotto dai co-amministratori delegati della DC Studios, Peter Safran e James Gunn. Dynamic Duo uscirà nelle sale il 30 giugno 2028.

Sgt. Rock – TBA

Cronologia principale dell’universo DC

Da anni circolano voci su un film dedicato a Sgt. Rock, ma sembra che ci sia davvero un momento propizio per il film DCU, dato che Deadline ha annunciato che Daniel Craig e il regista Luca Guadagnino si stanno attualmente posizionando per un film su Sgt. Rock che sarebbe ambientato nell’universo DC principale. Non è chiaro se Daniel Craig interpreterà il personaggio principale o qualcun altro, ma è probabile che lo farà.

Ciò è particolarmente interessante dato che il Sergente Rock e il resto dei ragazzi della Easy Company hanno fatto il loro debutto ufficiale nella DCU in Creature Commandos, episodio 3, “Cheers to the Tin Man”. Con James Gunn che ha dichiarato che il DCU funzionerà più come Star Wars che come MCU, potrebbero comunque essere realizzati film non direttamente legati alla trama principale, o addirittura non in ordine cronologico, il che è perfetto per un film come Sgt. Rock, che dovrebbe essere ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Anche G.I. Robot potrebbe tornare nel DCU per il film, consolidando il suo legame con Creature Commandos.

Batman Azteca: Choque De Imperios (Clash Of Empires) – Data da definire

Batman Azteca: Choque De Imperios

Film d’animazione Elseworlds

Batman Azteca: Choque De Imperios (alias Clash Of Empires) offre una nuova interpretazione della saga del Cavaliere Oscuro ambientata nell’Impero Azteco, seguendo la storia di Yohualli Coatl che affronta i conquistadores spagnoli dopo che questi hanno ucciso i suoi genitori. Sebbene sia stata rivelata la prima immagine ufficiale del film d’animazione su Batman, la data di uscita è ancora sconosciuta.

Batman ha visto molte meravigliose rivisitazioni, con iterazioni che lo hanno visto genio steampunk, intrappolato in versioni lovecraftiane di Gotham e, occasionalmente, trasformato in un cyborg. Batman Azteca: Choque De Imperios è destinato a seguire una delle tradizioni più iconiche della DC, anche se arricchisce la saga con nuove emozionanti vicende. Il film uscirà su Max, consentendo al pubblico di vivere altre avventure del Cavaliere Oscuro al di fuori dell’uscita di The Batman – Part II nel 2025 e The Brave And The Bold.

The Authority – TBA

The Authority film 2026

Cronologia principale dell’universo DC

The Authority è stato annunciato da James Gunn il 31 gennaio 2023 e, sebbene non abbia ancora una data di uscita, il film farà parte del Capitolo 1 della DCU, intitolato Gods and Monsters. The Authority è un tipo di squadra di supereroi molto diverso per la DC, poiché spesso ricorre a metodi estremi per portare a termine il lavoro, quindi The Authority dovrebbe prendere ispirazione da The Boys di Amazon Prime Video.

Sebbene non siano stati ancora annunciati né lo sceneggiatore né il regista, Gunn ha confermato che il team avrà dei legami con il nuovo Superman della DCU, che debutterà nel 2025 in Superman. L’Ingegnere di Maria De Faria debutterà in Superman, preparando il terreno per un ruolo più ampio nella DCU e, presumibilmente, un ruolo chiave in The Authority.

The Brave And The Bold – TBA

The Brave and the Bold

Cronologia principale dell’universo DC

The Brave and the Bold è destinato a rilanciare il Cavaliere Oscuro per il DCU, con un nuovo attore nel ruolo di Bruce Wayne, diverso da quello interpretato da Robert Pattinson. Sebbene non ci sia ancora una data di uscita, The Brave and the Bold introdurrà Damian Wayne, il figlio perduto di Bruce Wayne, nel DCU come versione di Robin.

Il film sarà basato sulla serie Batman pubblicata da Grant Morrison tra il 2006 e il 2013 per la DC Comics, ma non ci sono state molte altre notizie sullo sviluppo del progetto dopo l’annuncio iniziale di Gunn nel gennaio 2023. Andy Muschietti, regista di The Flash, è stato ingaggiato per dirigere il reboot di Batman, ma la tempistica non è ancora chiara. THR ha recentemente osservato che “mentre stanno sviluppando un film su Batman intitolato The Brave and the Bold alla DC Studios, i due non si sono ancora impegnati nel loro prossimo progetto”.

Teen Titans – TBA

Teen Titans (2003)

Cronologia principale dell’universo DC

Il primo film annunciato dopo la presentazione iniziale del programma DCU Chapter 1 è un film sui Teen Titans che sarà ambientato nell’universo DC principale insieme a Superman e The Brave and the Bold. Al momento non c’è ancora un regista per il progetto, ma la sceneggiatrice di Supergirl: Woman of Tomorrow, Ana Nogueira, è stata scelta per scrivere la sceneggiatura.

Con The Brave and the Bold che introdurrà Damien Wayne per la prima volta in un film live action, è ragionevole supporre che apparirà anche in Teen Titans. Un altro personaggio che potrebbe apparire è Blue Beetle di Xolo Maridueña, che è stato ripreso dal precedente DCEU. Teen Titans è una mossa forte per la DCU che potrebbe attrarre diverse generazioni di fan.

Bane & Deathstroke – TBA

Deathstroke-fumetti

Universo da definire

La DC ha una lunga tradizione nella realizzazione di film e serie TV sui più famosi cattivi dei fumetti. The Suicide Squad ha due film, il Joker ha due film con Joaquin Phoenix, ovviamente, e sia Harley Quinn che The Penguin hanno le loro serie TV. Secondo quanto riportato da THR alla fine di settembre 2024, il prossimo progetto di questo tipo sarà Bane & Deathstroke.

Interpretati più recentemente da Tom Hardy in The Dark Knight Rises e Joe Mangianello nel DCEU, i cattivi saranno i protagonisti di un film della DC Studios scritto da Matthew Orton (Captain America: Brave New World). Non è ancora stato assegnato un regista al progetto e il cast non è stato confermato.

Swamp Thing – TBA

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Cronologia principale dell’universo DC

Primo vero film horror della DC, Swamp Thing fa parte del capitolo Gods and Monsters del nuovo franchise DC. Sarà diretto da James Magold, che ha promesso un film indipendente di ispirazione gotica.

Swamp Thing dovrebbe essere un film horror autentico per la DCU, che esplora le origini oscure del misterioso Swamp Thing, basato sulla trama di The Saga of the Swamp Thing di Alan Moore del 1984 della DC Comics. James Mangold, che aveva già espresso interesse a lavorare con Gunn e Safran nella DCU, è stato rapidamente coinvolto nel progetto come sceneggiatore e regista.

Nonostante sia più cupo, Swamp Thing sarà comunque collegato al resto del DCU, dimostrando che Gunn e Safran non hanno paura di giocare con i generi nello sviluppo del loro nuovo franchise. Mangold ha offerto un piccolo assaggio di ciò che i fan della DC possono aspettarsi dal nuovo film:

“Sebbene sia certo che la DC consideri ‘Swamp Thing’ un franchise, io lo vedrei come un film horror gotico molto semplice e pulito su quest’uomo/mostro… Farò semplicemente qualcosa di mio, un film a sé stante”.

Constantine 2

Constantine 2

Sequel di DC Elseworlds

Con grande sorpresa di molti, è stato annunciato per il 2022 un sequel tardivo di Constantine con Keanu Reeves, che tornerà nei panni di John Constantine. Il film originale è uscito nel 2005 e, sebbene non abbia riscosso un grande successo, è diventato un cult. L’interesse per il personaggio è rimasto e, come ha detto lo stesso Reeves a Stephen Colbert: “Il no ha iniziato a diventare un forse, che è diventato un sì… e ora sto aspettando la sceneggiatura”.

Più recentemente, lo sceneggiatore di Constantine 2, Akiva Goldsman, ha dichiarato a Collider che spera di avere presto pronta la sceneggiatura del film. Oltre a questo, non si sa molto del progetto, se non che in passato era stato pensato come una serie TV.

Quali film DC fanno parte del nuovo DCU?

James Gunn DCU 2023

James Gunn ha confermato cosa è canonico

Da quando James Gunn ha annunciato il nuovo DCU e che alcuni personaggi sarebbero stati ripresi dal precedente DCEU, i fan si sono chiesti cosa fosse esattamente canonico e cosa no, in particolare per quanto riguarda The Suicide Squad e la prima stagione di Peacemaker. Sebbene abbia ripetutamente chiarito cosa è canonico per il DCU, i suoi commenti più recenti al riguardo lo hanno reso il più semplice possibile. Creature Commandos è l’unico progetto puramente canonico pubblicato finora nella DCU. La prima stagione di Peacemaker è per lo più canonica, ad eccezione del cameo della Justice League, mentre The Suicide Squad è “un ricordo imperfetto”.

Upcoming DC Movies and Continuity
Movie Continuity
Superman DCU
Supergirl: Woman of Tomorrow DCU
Clayface DCU
The Batman Part II The Batman Epic Crime Saga / Elseworlds
Dynamic Duo TBC
Sgt. Rock DCU
Batman Azteca: Choque De Imperios (Clash Of Empires)
Stand-Alone / Elseworlds
The Authority DCU
The Brave and the Bold DCU
Teen Titans DCU
Bane & Deathstroke TBC
Swamp Thing DCU
Constantine 2 Sequel / Elseworlds

Superman: il trailer internazionale del film mostra ancora di più dell’universo DC, “Alla fine la gente lo scoprirà”

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L’identità segreta dell’Uomo d’Acciaio è il tema del nuovo trailer del film Superman di James Gunn. Il primo film del nuovo DC Universe vede il debutto di David Corenswet nei panni di Superman. Il film dedicherà la stessa attenzione a entrambi i lati del personaggio, ovvero l’Uomo d’Acciaio, alias Superman, e Clark Kent, l’icona DC interpretata da Corenswet. Dopo alcuni trailer che hanno anticipato la trama del film Superman, mostrando i personaggi di Clark e Kal-El, nuove immagini dell’atteso film mettono in guardia l’eroe sul rischio che i suoi due lati si fondano agli occhi del pubblico.

Su Weibo, DC (tramite Cascadean/YouTube) ha condiviso un nuovo trailer internazionale di Superman che mette in luce il segreto dell’eroe.

Lois Lane, interpretata da Rachel Brosnahan, dice a Superman, interpretato da Corenswet: “Alla fine, la gente scoprirà che sei Superman”. Clark la interrompe con una battuta sui suoi occhiali, dato che il classico travestimento dell’eroe ha mantenuto segreto Superman per molto tempo. Le nuove immagini del film Superman mostrano anche altri momenti d’azione del personaggio, con la CGI e le scene di combattimento del prossimo film DCU che sembrano emozionanti come devono essere per l’Uomo d’Acciaio.

Cosa significa il nuovo trailer internazionale di Superman

La relazione tra Lois Lane e Clark Kent ha ricevuto l’importanza che merita negli ultimi trailer del film di Superman. La versione DCU dell’intrepida giornalista è ben consapevole che Clark, interpretato da Corenswet, è Superman, e il nuovo trailer internazionale del film in uscita lo ribadisce ancora una volta. Mentre Lois conosce il segreto dell’eroe, Lex Luthor di Nicholas Hoult e il resto del mondo non ne sono a conoscenza. Tuttavia, il film Superman di James Gunn sta già giocando con l’idea che l’identità segreta di Superman potrebbe essere rivelata al pubblico in futuro.

Ciò è già accaduto in passato, sia nei fumetti che nei film live-action, con l’Uomo d’Acciaio di Tyler Hoechlin che ha recentemente vissuto questo evento che gli ha cambiato la vita nell’ultima stagione di Superman & Lois. Anche se non sembra che il Superman di Corenswet vedrà le sue due vite fondersi nel primo film della DCU, le parole di Lois sembrano suggerire che la serie potrebbe prendere quella direzione con la storia del personaggio nei prossimi anni. Con Lex Luthor che chiama Superman “It” e prende in giro il suo “sorriso presuntuoso” nel nuovo trailer internazionale del film Superman, il cattivo vorrebbe sicuramente smascherare la sua identità segreta.

Kim Novak Leone d’oro alla carriera a Venezia 82

Kim Novak Leone d’oro alla carriera a Venezia 82

È stato attribuito alla leggendaria attrice statunitense Kim Novak (La donna che visse due volte, Picnic, Una strega in paradiso) il Leone d’oro alla carriera dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2025). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera.

Kim Novak, nell’accettare la proposta, ha dichiarato: “Sono molto, molto colpita di ricevere il prestigioso premio del Leone d’oro da un festival cinematografico tanto rispettato. Essere riconosciuta per l’insieme del mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Conserverò nella memoria ogni momento trascorso a Venezia. Riempirà il mio cuore di gioia”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha affermato: “Assurta al ruolo di Diva senza averne l’intenzione, Kim Novak è stata una delle protagoniste più amate di un’intera stagione del cinema hollywoodiano, dall’esordio casuale alla metà degli anni Cinquanta, sino al prematuro e volontario esilio dalla prigione dorata di Los Angeles, non molto tempo dopo. Un sistema che l’attrice non ha mai smesso di criticare, scegliendo i suoi ruoli e anche il suo nome. Costretta a rinunciare a quello di battesimo, Marilyn Pauline, perché associato alla Monroe, si batté per conservare il cognome, accettando in cambio di tingersi di quel biondo platino che fece epoca. Indipendente e anticonformista, creò una propria casa di produzione e scioperò per rinegoziare uno stipendio molto inferiore a quello dei suoi partner maschili.

All’esuberante bellezza, alla capacità di dar vita a personaggi ingenui e discreti ma anche sensuali e tormentati, al suo sguardo seducente e talvolta dolente, deve l’apprezzamento di alcuni dei maggiori registi americani del momento, da Billy Wilder (Baciami stupido), a Otto Preminger (L’uomo dal braccio d’oro), Robert Aldrich (Quando muore una stella), George Sidney (Incantesimo, Un solo grande amore, Pal Joey) e Richard Quine, con il quale diede vita ad alcune indimenticabili commedie romantiche (Criminale di turno, Una strega in paradiso, Noi due sconosciuti, L’affittacamere). Ma la sua immagine resterà per sempre legata al doppio personaggio di La donna che visse due volte di Hitchcock, diventato il ruolo della sua vita. Il Leone d’oro alla carriera intende celebrare una star libera, una ribelle nel cuore del sistema, che ha illuminato i sogni della cinefilia prima di ritirarsi in un ranch nell’Oregon per dedicarsi alla pittura e ai cavalli.”

Per l’occasione, sarò presentato in prima mondiale il documentario Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe, realizzato con la collaborazione esclusiva dell’attrice.

La prima armatura di Iron Man potenziata con la magia dell’MCU svelata nel nuovo trailer di Ironheart

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Un nuovo trailer di Ironheart offre uno sguardo più approfondito sulla prossima serie TV del Marvel Cinematic Universe. Introdotta nella timeline del MCU attraverso Black Panther: Wakanda Forever, nel lontano 2022, la serie Ironheart con Dominique Thorne è più vicina che mai, poiché il suo show da solista amplierà finalmente il suo ruolo nel franchise. Dal regista di Black Panther e Black Panther: Wakanda Forever, Ryan Coogler, la serie Ironheart approfondirà la vita dell’eroina protagonista, che torna a Chicago.

Con la premiere di Ironheart prevista per il 24 giugno, quando i primi tre episodi saranno disponibili su Disney+, la Marvel Studios ha pubblicato un altro trailer della serie. Le ultime immagini di Ironheart mostrano un altro capitolo della vita di Riri Williams nell’MCU, dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever. Guardalo qui sotto:

La serie Ironheart, prodotta dalla showrunner Chinaka Hodge, è stata avviata nel dicembre 2020. Ironheart sarà la penultima serie live-action dell’MCU per il 2025, dato che Wonder Man arriverà a dicembre di quest’anno.

Cosa significa il nuovo trailer di Ironheart per l’MCU

Uno degli aspetti più profondi esplorati dal trailer di Ironheart è il background di Riri, compresa la sua storia con il padre, mentre cerca di trovare se stessa come nuova supereroina. Poiché la serie TV Ironheart affronterà il tema della tecnologia contro la magia, il nuovo trailer offre uno sguardo più da vicino alla sua complessa dinamica con The Hood. Le nuove immagini di Ironheart danno anche un’idea più chiara di come si evolverà la tecnologia di Riri, dimostrando ancora una volta quanto sia davvero dotata la sua mente.

Uno degli aspetti che potrebbe aver colpito molti nel trailer di Ironheart è il modo in cui Disney+ sta promuovendo Ironheart come un “evento in sei episodi”. È importante ricordare che questo non conferma in modo definitivo che ci sarà o meno una seconda stagione di Ironheart, poiché tutto dipenderà dall’andamento della serie su Disney+ e dall’accoglienza da parte dei fan e della critica. Dato che Ironheart è stato prodotto prima della grande ristrutturazione della Marvel Television, che mira a dare un formato più tradizionale alle sue serie TV, con l’intenzione di produrle per molte stagioni, dipenderà anche dalla presenza di una visione creativa che permetta alla serie di Riri di durare per diversi anni.

Nintendo rinvia la data di uscita del film live action dedicato a The Legend of Zelda

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L’adattamento cinematografico live-action di The Legend of Zelda ha ufficialmente subito un ritardo nella data di uscita. Il franchise è nato nel 1986 come videogioco per Nintendo Entertainment System. È stato creato dal game designer giapponese Shigeru Miyamoto, che è ancora fortemente coinvolto nel progetto. Il franchise ha subito diverse iterazioni, tra cui sequel videoludici e una serie TV nel 1989. Ora è in fase di adattamento in un lungometraggio live-action. Il film sarà diretto da Wes Ball, che ha recentemente diretto Kingdom of the Planet of the Apes. Non sono state ancora annunciate informazioni sul cast o sulla trama.

Secondo Nintendo, la data di uscita del film live-action The Legend of Zelda è stata modificata. Il film uscirà il 7 maggio 2027. Questo sposta la data di uscita dalla data originariamente annunciata del 26 marzo 2027. Nel spiegare questo cambiamento, Miyamoto e Nintendo hanno citato “motivi di produzione” come causa del ritardo. Hanno promesso, tuttavia, che “dedicheranno il tempo necessario per rendere il film il migliore possibile”.

Cosa significa questo per The Legend of Zelda

Sebbene questo ritardo sia un po’ deludente, la differenza di tempo tra la data originale e quella rivista non è in realtà così estrema. In effetti, c’è stato un momento in cui The Legend of Zelda avrebbe potuto uscire addirittura nel 2029. In un rapporto del novembre 2024, Nintendo aveva fissato la data di uscita del film per il “202X”. Questa stima prometteva che il film sarebbe uscito entro questo decennio, ma lasciava un margine che si estendeva fino al 2026. Questo aggiornamento garantisce ulteriormente che uscirà nel 2027.

Nonostante la piccola differenza, tuttavia, non è comunque un buon segno che The Legend of Zelda uscirà più tardi del previsto. Il film era stato inizialmente annunciato nel novembre 2023, ma solo quest’anno è stata fissata una data di uscita (inizialmente prevista per marzo 2027). Sebbene sia stato scelto un regista, gli altri progressi sono stati molto limitati.

La natura esatta dei ritardi nella produzione che hanno causato lo slittamento della data di uscita è sconosciuta, ma indica che il programma originale non ha potuto essere rispettato. Si spera che il team riesca a rispettare la nuova data di uscita fissata per il 7 maggio 2027.

“Ho pensato ‘Eh?'”: Chris Evans rivela la sua prima reazione al ritorno di Robert Downey Jr nell’MCU nei panni di Doctor Doom

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Il veterano del Marvel Cinematic Universe Chris Evans reagisce finalmente al ritorno di Robert Downey Jr. nella serie con Avengers: Doomsday nei panni del Dottor Destino della Marvel. La saga del Multiverso sta volgendo al termine, con Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars pronti a mettere la timeline del MCU di fronte alla sua più grande minaccia sotto forma di Victor von Doom. Diverse star dell’MCU hanno condiviso le loro reazioni al ritorno di Downey Jr. nel franchise, un cast che ora include anche Steve Rogers. ScreenRant ha recentemente parlato con Chris Evans del suo nuovo film, Materialists, che vede protagonisti Dakota Johnson e il nuovo arrivato nell’MCU Pedro Pascal, che farà il suo debutto in The Fantastic Four: Gli Inizi nei panni di Mister Fantastic prima di riprendere il ruolo in Avengers: Doomsday.

Durante l’intervista, Evans è stato chiesto se fosse strano vedere Downey Jr. interpretare uno dei cattivi più iconici della Marvel, e l’ex protagonista di Captain America ha condiviso quanto segue, spiegando anche a Johnson come sia possibile questo casting:

Chris Evans: Voglio dire, non vedo l’ora di vedere cosa farà. Sono sicuro che sarà incredibile.

Dakota Johnson: Adesso è un cattivo?

Chris Evans: Sì, adesso è il Dr. Doom.

Dakota Johnson: Si può fare? Si può semplicemente scegliere?

Chris Evans: Quando l’ho sentito per la prima volta, ho pensato: “Eh?”. Ma è quasi come il formaggio e la crosta. È come dire: “Non c’è più niente da fare con questa pizza”, e poi pensi: “Oh, cavolo. Sai? Cos’altro? E se facessimo così? (fa un movimento di capovolgimento). Wow”.

Chris Evans: Ottima domanda. Potrei anche dire Downey. Ho fatto film per 10 anni prima di salire sul treno della Marvel.

ScreenRant: Perché è stato lui a chiamarti, giusto?

Chris Evans: Sì. È stato lui a convincermi. Non volevo accettare il ruolo. Ho detto di no un paio di volte ed è stato lui a farmi capire.

Dakota Johnson: Non volevi essere Capitan America?

Chris Evans: Ho detto di no diverse volte. Lo so. Semplicemente non volevo farlo. Avevo paura, ero intimidito. Non sapevo. Era un impegno importante e stavo pensando di lasciare la recitazione in generale. Non lo so.

Cosa significano i commenti di Chris Evans su Robert Downey Jr.

Chris Evans in Avengers Infinity War

Molti si aspettavano che un nuovo attore fosse scelto per interpretare Victor von Doom nell’MCU quando fosse arrivato il momento di introdurre quel personaggio nel franchise, soprattutto considerando il potenziale di una storia così lunga sullo schermo. Ecco perché la Marvel Studios è diventata una delle notizie più importanti, se non la più importante, del San Diego Comic-Con 2024 quando Downey Jr. ha svelato la sua identità nella Hall H. La reazione di Evans è, per molti versi, rappresentativa di come molti fan hanno reagito nel vedere l’ex attore di Iron Man tornare nel MCU per Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars, ma con quello che è forse il colpo di scena più grande di tutti i tempi per la Marvel Studios.

È anche importante ricordare che Evans non è nuovo al personaggio di Doctor Doom, avendo già interpretato la Torcia Umana nei film della Fox Fantastic Four, dove il cattivo Marvel era interpretato da Julian McMahon. Considerando che il Doctor Doom di Downey Jr. sarà molto diverso quando apparirà per la prima volta in Avengers: Doomsday, sarà sicuramente un’esperienza surreale, per non dire altro. Allo stato attuale, sembra che dare al Dottor Destino dell’MCU lo stesso volto di Tony Stark, un eroe che ha dato la vita in Avengers: Endgame, porterà una certa tensione emotiva in Avengers: Doomsday.

Al Pacino rivela perché ha rifiutato il ruolo di Han Solo in Star Wars: “Mi hanno offerto una fortuna”

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Il ruolo di Han Solo in Star Wars era stato inizialmente offerto al leggendario attore Al Pacino, che recentemente ha rivelato il motivo per cui ha rifiutato. Sin dal suo debutto nel 1977, Han Solo è spesso considerato uno dei più grandi personaggi di Star Wars di tutti i tempi. Ciò è dovuto in gran parte alla performance di Harrison Ford, che ha incarnato la natura affascinante, fredda e rude del contrabbandiere dal cuore d’oro creato da George Lucas. I prossimi film di Star Wars andranno oltre Han, ma la sua eredità rimane.

È interessante notare che questa eredità avrebbe potuto avere un volto diverso, come rivelato a Entertainment Weekly (tramite The Independent). Il volto in questione è quello di Al Pacino, il leggendario attore noto per i suoi ruoli in film come Heat, Il Padrino, Scarface e molti altri famosi film hollywoodiani, che ha rivelato perché ha rifiutato il ruolo di Han Solo negli anni ’70:

“Mi hanno dato il copione e ho pensato: ‘Non capisco’. [Ho pensato], devo essere fuori di testa. Ho guardato questa cosa e l’ho mandata a Charlie Loughton, mio amico e mentore, in realtà. Gli ho chiesto: ‘Che ne pensi?’. Lui era piuttosto saggio e mi ha risposto: ‘Non capisco, Al. Non lo so. Non capisco’. Gli ho detto: ‘Beh, nemmeno io; cosa facciamo?’. Mi hanno offerto una fortuna, ma non lo so. No, non posso interpretare un personaggio se non parlo la sua lingua”.

In un’epoca in cui Star Wars non era ancora un nome familiare e molti dubitavano che il film avrebbe avuto successo, sembra che Pacino fosse incline a concordare con gli scettici. Questo non per sminuire Pacino, poiché nessuno, nemmeno lo stesso George Lucas, avrebbe potuto prevedere il successo colossale di Star Wars. Tuttavia, è interessante sapere che a un attore del calibro di Pacino è stato offerto il ruolo dell’amabile furfante della saga.

Come sarebbe stato Han Solo interpretato da Al Pacino?

Star Wars

Con questo in mente, è interessante chiedersi come sarebbe stato Han interpretato da Al Pacino se avesse accettato il ruolo in Star Wars. Pacino è un attore metodico, quindi non si può negare che avrebbe potuto interpretare bene il personaggio e che avrebbe fatto di tutto per farlo. Detto questo, Pacino è noto per le sue interpretazioni più sottili e sobrie. Sebbene abbia recitato in alcuni ruoli chiassosi e roboanti, i ruoli più popolari di Pacino includono personaggi più tranquilli, di grande complessità e ambiguità morale.

Han Solo si adatta in qualche modo a questo archetipo, anche se è certamente difficile immaginare Pacino in questo ruolo. Se lo avesse accettato, Han avrebbe potuto essere un po’ meno eccentrico e troppo sicuro di sé, con Pacino che avrebbe conferito al personaggio quel classico senso di gravitas. Tuttavia, è facile dirlo col senno di poi, dopo aver visto decenni dei film più famosi di Pacino.

Warner Bros. Discovery si riorganizza: streaming e cinema diventano società distinte

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Warner Bros. Discovery si divide ufficialmente in due società. Warner Bros. è stata dietro alcune delle principali produzioni cinematografiche degli ultimi anni, tra cui Barbie e altre ancora. La società possiede anche HBO e Max, un servizio di streaming leader che ha prodotto serie di successo come House of the Dragon e The White Lotus. Quest’anno, la società ha già ottenuto alcuni importanti successi al botteghino, tra cui A Minecraft Movie e Sinners, il film horror di Ryan Coogler che mescola diversi generi e che ha avuto un successo inaspettato al suo uscita ad aprile.

Secondo quanto comunicato da Warner Bros. Discovery, la società di grande influenza si sta ufficialmente dividendo in due. I due gruppi saranno ora società separate e quotate in borsa, denominate Streaming & Studios e Global Networks. La divisione Streaming & Studios sarà composta da Warner Bros. Television, Warner Bros. Motion Picture Group, DC Studios, HBO e HBO Max. Ospiterà anche le loro librerie di film e programmi televisivi. Global Networks manterrà i marchi di intrattenimento, sport e informazione televisiva, tra cui CNN e altri.

Cosa significa questo per Warner Bros. Discovery

La scissione comporta una nuova ripartizione del controllo creativo. L’attuale presidente e CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, diventerà presidente e CEO di Streaming & Studios. Zaslav ha sottolineato che la società ha un “prezioso patrimonio che [essi] continueranno con orgoglio in questo nuovo capitolo”. Il nuovo presidente e CEO di Global Networks sarà Gunnar Wiedenfels, attualmente CFO di Warner Bros. Discovery. Entrambi rimarranno nei loro attuali ruoli fino al completamento della scissione il prossimo anno. Di seguito sono riportate alcune dichiarazioni di Wiedenfels, Zaslav e del presidente del consiglio di amministrazione di Warner Bros. Discovery, Samuel A. DiPiazza Jr.

David Zaslav: Il significato culturale di questa grande azienda e le storie di grande impatto che ha portato alla vita per oltre un secolo hanno toccato innumerevoli persone in tutto il mondo. È un patrimonio prezioso che continueremo con orgoglio in questo nuovo capitolo della nostra gloriosa storia. Operando in futuro come due aziende distinte e ottimizzate, daremo a questi marchi iconici la maggiore focalizzazione e flessibilità strategica di cui hanno bisogno per competere in modo più efficace nel panorama mediatico in continua evoluzione di oggi.

Gunnar Wiedenfels: Questa separazione darà nuovo slancio a entrambe le società, consentendo loro di sfruttare i propri punti di forza e i propri profili finanziari specifici. Ciò consentirà inoltre a ciascuna società di perseguire importanti opportunità di investimento e di aumentare il valore per gli azionisti. In Global Networks, ci concentreremo sull’identificazione di ulteriori modi innovativi per collaborare con i partner di distribuzione al fine di creare valore per gli spettatori lineari e in streaming a livello globale, massimizzando al contempo le nostre risorse di rete e generando flusso di cassa libero.

Samuel A. Di Piazza, Jr.: Ci siamo impegnati con gli azionisti a identificare la strategia migliore per realizzare il pieno valore del nostro entusiasmante portafoglio di attività, e il Consiglio ritiene che questa operazione sia un ottimo risultato per gli azionisti di WBD. Questo annuncio riflette il impegno costante del Consiglio nel valutare e perseguire opportunità che aumentino il valore per gli azionisti.

Questi membri chiave dell’attuale team di Warner Bros. Discovery hanno delineato diversi vantaggi di questa scissione. La decisione importante arriva in un momento in cui aziende storiche come Warner Bros. devono rispondere a un mercato in rapida evoluzione. Principalmente, lo streaming ha portato al rapido declino della televisione lineare, che ha reso i prezzi delle azioni instabili e gli investitori indecisi. Ciò ha portato a cambiamenti simili, come la scissione di Lionsgate da Starz. Ora, Warner Bros. Discovery è diventata l’ultima azienda a trovare un modo per dissociare il proprio marchio principale da alcune delle sue attività televisive lineari.

The End: online il trailer del primo film di finzione di Joshua Oppenheimer, nei cinema dal 3 luglio

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È stato finalmente diffuso online il trailer di The End, l’attesissimo esordio nella fiction di Joshua Oppenheimer, il regista due volte candidato all’Oscar e autore di due documentari rivoluzionari come The Act of Killing (2012) e The Look of Silence (2014). Il film arriverà nei cinema italiani dal 3 luglio, distribuito da I Wonder Pictures.

The End è un ambizioso racconto post-apocalittico che mescola dramma intimo, distopia e riflessione politica in un contesto visivamente potente e simbolico. Scritto e diretto da Oppenheimer insieme a Rasmus Heisterberg (A Royal Affair, In the Blood), il film è stato presentato con grande successo nei principali festival internazionali, tra cui Telluride, Toronto, San Sebastián e la Berlinale, ricevendo consensi per la sua audacia narrativa e la forza delle sue interpretazioni.

Nel cast, spiccano nomi di assoluto rilievo. Tilda Swinton, vincitrice del Premio Oscar, guida il gruppo di protagonisti con la sua consueta intensità. Al suo fianco Michael Shannon, due volte candidato all’Oscar e noto per ruoli in Animali notturni e Revolutionary Road. Completano il cast i giovani talenti George MacKay (1917, The Beast) e Moses Ingram (La regina di scacchi, La donna del lago).

Il trailer – suggestivo e carico di tensione – introduce lo spettatore in un mondo crepuscolare dove la civiltà sembra prossima al collasso, ma dove sopravvivono ancora emozioni umane, interrogativi morali e una sorprendente intimità. Tra immagini oniriche e momenti di cupa bellezza, The End si preannuncia come un film destinato a lasciare il segno, non solo per la portata visiva ma per la sua capacità di affrontare temi universali come il tempo, la fine, la memoria.

Per Oppenheimer, si tratta di una nuova fase creativa, dopo aver ridefinito il documentario come strumento di denuncia e riflessione politica. The End rappresenta il suo passaggio alla finzione, ma senza abbandonare lo sguardo lucido, spietato e poetico che ha sempre contraddistinto il suo cinema.

Harry Potter: svelato il nuovo Draco Malfoy e altri attori per la serie HBO

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L’adattamento televisivo della serie “Harry Potter” della HBO sta completando il suo cast con sette nuove aggiunte. Come riportato da Variety, i seguenti attori sono infatti stati aggiunti al cast dello show: Katherine Parkinson nel ruolo di Molly Weasley, Lox Pratt nel ruolo di Draco Malfoy e Johnny Flynn nel ruolo di Lucius Malfoy, Leo Earley nel ruolo di Seamus Finnigan, Alessia Leoni nel ruolo di Parvati Patil, Sienna Moosah nel ruolo di Lavender Brown e Bertie Carvel nel ruolo di Cornelius Fudge. La notizia arriva da Variety, che nello stesso pomeriggio ha anche riportato in esclusiva che Bel Powley e Daniel Rigby interpreteranno Petunia e Vernon Dursley.

Al seguente post di Variety, si possono vedere i volti di alcuni di questi nuovi membri del cast:

Cosa sappiamo della serie HBO su Harry Potter

HBO descrive la serie come un “adattamento fedele” della serie di libri della Rowling. “Esplorando ogni angolo del mondo magico, ogni stagione porterà ‘Harry Potter’ e le sue incredibili avventure a un pubblico nuovo ed esistente”, secondo la descrizione ufficiale. Le riprese dovrebbero avere inizio nel corso dell’estate 2025, per una messa in onda prevista per il 2026.

La serie è scritta e prodotta da Francesca Gardiner, che ricopre anche il ruolo di showrunner. Mark Mylod sarà il produttore esecutivo e dirigerà diversi episodi della serie per HBO in collaborazione con Brontë Film and TV e Warner Bros. Television. La serie è prodotta da Rowling, Neil Blair e Ruth Kenley-Letts di Brontë Film and TV, e David Heyman di Heyday Films.

Come già annunciato, Dominic McLaughlin interpreterà Harry, Arabella Stanton sarà Hermione e Alastair Stout sarà Ron. Altri membri del cast includono: John Lithgow nel ruolo di Albus Silente, Janet McTeer nel ruolo di Minerva McGrannitt, Paapa Essiedu nel ruolo di Severus Piton, Nick Frost nel ruolo di Rubeus Hagrid, Luke Thallon nel ruolo di Quirinus Quirrell e Paul Whitehouse nel ruolo di Argus Gazza.

Acqua Benedetta: il documentario sulla dialisi arriva a Milano

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Acqua Benedetta: il documentario sulla dialisi arriva a Milano

Dopo la presentazione alla rassegna Lievito di Latina, il documentario Acqua Benedetta arriva a Milano con due proiezioni speciali al Cinema Beltrade, rivolte al pubblico, alla stampa e al mondo della salute e della cultura. Il film affronta il tema della dialisi con delicatezza e profondità, intrecciando storie personali, ambiente e medicina in un racconto corale ed emotivo.

Date delle proiezioni a Milano – Cinema Beltrade:

Venerdì 20 giugno – ore 21:30 – con la presenza del regista e degli autori
Mercoledì 25 giugno – ore 19:30

Diretto da Antonio Petrianni, scritto da Christian Mastrillo e prodotto da Luca Lardieri, Francesco Madeo e Mattia Nicoletti, il documentario segue i racconti di Carlo Alberto Cecconi, Serena Scaramella e Oise Amidei: tre vite segnate dalla dialisi, tra fragilità, adattamento e resistenza. L’acqua – che ristagna, invade, sostiene – diventa il simbolo di un equilibrio sottile tra natura, corpo e sopravvivenza.

Il paesaggio che circonda i protagonisti non è solo sfondo, ma parte viva del racconto: un ambiente che dialoga con la condizione umana e restituisce senso al quotidiano. Acqua Benedetta è una riflessione visiva sull’abitare il corpo e sull’affrontare la malattia come atto di resilienza.

Harry Potter: la serie HBO ha trovato i suoi Petunia e Vernon Dursley

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La serie TV Harry Potter della HBO ha trovato i suoi Petunia e Vernon Dursley. Variety ha infatti appreso in esclusiva che gli attori Bel Powley e Daniel Rigby interpreteranno i Dursley nel prossimo adattamento televisivo della serie di libri di J.K. Rowling. Ancora da assegnare è il ruolo del loro figlio, Dudley.

I fan dei libri ricorderanno che Petunia era la sorella della madre di Harry, Lily. I Dursley accolgono Harry con riluttanza dopo la morte dei suoi genitori, costringendolo a vivere in un ripostiglio sotto le scale e trattandolo essenzialmente come un servo piuttosto che come loro nipote. Petunia e Vernon sono stati interpretati da Fiona Shaw e Richard Griffiths nella serie di film Harry Potter.

Per quanto riguarda questi due nuovi attori unitisi al cast, Powley ha recentemente recitato in serie TV come “Masters of the Air”, “A Small Light” e “The Morning Show”. Tra i suoi film ricordiamo “The Diary of a Teenage Girl”, “White Boy Rick” e “Il re di Staten Island”. Rigby ha invece recentemente recitato in serie televisive come “I, Jack Wright”, “Renegade Nell” e “Tom Jones”. È anche previsto che appaia nella prossima serie fantascientifica di Amazon “Blade Runner 2099”, che continua la storia della serie cinematografica. Ha inoltre vinto un BAFTA TV Award come miglior attore nel 2011 per il suo ruolo da protagonista in “Eric and Ernie”.

Al seguente post di Variety si possono vedere i volti dei due nuovi membri del cast:

Cosa sappiamo della serie HBO su Harry Potter

HBO descrive la serie come un “adattamento fedele” della serie di libri della Rowling. “Esplorando ogni angolo del mondo magico, ogni stagione porterà ‘Harry Potter’ e le sue incredibili avventure a un pubblico nuovo ed esistente”, secondo la descrizione ufficiale.

La serie è scritta e prodotta da Francesca Gardiner, che ricopre anche il ruolo di showrunner. Mark Mylod sarà il produttore esecutivo e dirigerà diversi episodi della serie per HBO in collaborazione con Brontë Film and TV e Warner Bros. Television. La serie è prodotta da Rowling, Neil Blair e Ruth Kenley-Letts di Brontë Film and TV, e David Heyman di Heyday Films.

Come già annunciato, Dominic McLaughlin interpreterà Harry, Arabella Stanton sarà Hermione e Alastair Stout sarà Ron. Altri membri del cast includono: John Lithgow nel ruolo di Albus Silente, Janet McTeer nel ruolo di Minerva McGrannitt, Paapa Essiedu nel ruolo di Severus Piton, Nick Frost nel ruolo di Rubeus Hagrid, Luke Thallon nel ruolo di Quirinus Quirrell e Paul Whitehouse nel ruolo di Argus Gazza.

Prime Video conferma la terza stagione di Maxton Hall – Il mondo tra di noi

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Prime Video conferma ufficialmente la produzione di una terza stagione della serie di successo Maxton Hall – Il mondo tra di noi. La terza stagione porterà avanti la storia di Ruby e James e sarà basata su Save Us — il terzo volume della serie di romanzi bestseller “Save You” dell’autrice Mona Kasten. Damian Hardung e Harriet Herbig-Matten torneranno ad interpretare i due protagonisti. Come per le stagioni precedenti, UFA Fiction è responsabile della produzione.

I fan attendono con impazienza la seconda stagione, che sarà disponibile in esclusiva su Prime Video a partire dal 7 novembre. Il teaser trailer, da poco diffuso, promette emozioni intense e colpi di scena drammatici, offrendo un’anteprima esclusiva sugli sviluppi che riguardano la storia tra Ruby e James.

Maxton Hall – Il mondo tra di noi – Seconda stagione

Chi vola in alto può anche cadere in basso… Dopo una notte passionale trascorsa insieme a Oxford e ormai ad un passo dal suo più grande obiettivo di vita, tutto sembra andare alla perfezione per Ruby (Harriet Herbig-Matten). Un colpo del destino nella famiglia di James (Damian Hardung) cambia però ogni cosa, ed è proprio James a riportare Ruby bruscamente con i piedi per terra. Lei è distrutta. Non ha mai provato sentimenti così forti per nessuno come per James, e nessuno l’ha mai ferita così profondamente. Vorrebbe tornare a quando nessuno, a Maxton Hall, la conosceva; a quando non faceva parte del mondo elitario dei suoi compagni di classe. Ma non riesce a dimenticare James soprattutto perché lui sta facendo di tutto per riconquistarla.

Oltre a Damian Hardung e Harriet Herbig-Matten, nella seconda stagione tornano anche Sonja Weißer nel ruolo di Lydia, Ben Felipe in quello di Cyril, Fedja van Huêt come Mortimer, Runa Greiner nel ruolo di Ember, Justus Riesner come Alistair, Andrea Guo nel ruolo di Lin, Frederic Balonier è Kieran e Eli Riccardi nel ruolo di Elaine.

Martin Schreier (Traumfabrik) torna alla regia anche per la seconda stagione di Maxton Hall – Il mondo tra di noi. Tra i produttori della nuova stagione anche Markus Brunnemann e Ceylan Yildirim, che è inoltre interprete e sceneggiatrice della serie. Insieme a Yildirim, partecipano alla scrittura degli episodi anche Juliana Lima Dehne e Marlene Melchior. Valentin Debler è di nuovo produttore per UFA Fiction. La serie è sostenuta dal German Motion Picture Fund (GMPF).

DCU porterà al Comic-Con solo Peacemaker, mentre viene confermata la shortlist per Clayface

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THR riporta che né SupermanSupergirl: Woman of Tomorrow saranno presentati al Comic-Con di San Diego. Non sorprende che il reboot del DCU di James Gunn non riceverà molta attenzione, dato che l’evento inizia un paio di settimane dopo l’uscita del film nelle sale, ma i fan si aspettavano di vedere qualcosa del film da solista di The Girl of Steel, nonostante la sua data di uscita sia giugno 2026. Ci sono comunque buone notizie per i fan di Peacemaker.

“Peacemaker avrà una grande presenza alla convention, una mossa che segnala la fiducia di DC e Max nella seconda stagione, in uscita il 21 agosto. E, sebbene DC non abbia rilasciato dichiarazioni, potrebbe esserci un panel nella Hall H per la serie. Le aquile voleranno nella hall? Non ne siamo sicuri, ma speriamo che ci saranno dei balli.”

Lo scambio ha anche confermato la recente voce (riportata per la prima volta dal scooper MTTSH) secondo cui George MacKay (1917, The Beast), Tom Blythe (The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes), Jack O’Connell (Sinners, Starred Up) e Leo Woodall (One Day, The White Lotus) si candideranno per il ruolo principale nel film Clayface. Il sito aggiunge: “Una fonte ha dichiarato stamattina che i quattro sono diventati tre, ma non ha rivelato chi sia escluso.”

Il regista di Speak No Evil, James Watkins, dirigerà il progetto, mentre Gunn sarà il produttore insieme a Peter Safran e al regista di The Batman, Matt Reeves, con Lynn Harris e Chantal Nong come produttori esecutivi. Mike Flanagan ha scritto la sceneggiatura, ma a quanto pare non era disponibile per dirigere a causa dei suoi impegni con una serie TV su Carrie e il nuovo film sull’Esorcista. La data di uscita ufficiale del progetto è l’11 settembre 2026.

Gunn produrrà il film insieme a Peter Dafran e al regista di The Batman, Matt Reeves, con Lynn Harris e Chantal Nong come produttori esecutivi. Mike Flanagan ha scritto la sceneggiatura, ma a quanto pare non era disponibile per la regia a causa dei suoi impegni con una serie TV di Carrie e il nuovo film di Exorcist. La data di uscita ufficiale del progetto è l’11 settembre 2026. In base a precedenti dichiarazioni di Gunn, il film sarà ambientato nel DCU, a differenza del “BatVerse” di Reeves.

“Notizie entusiasmanti dagli [DC] Studios oggi: [Clayface], una storia del DCU tratta da una sceneggiatura di Mike Flanagan, ha ricevuto il via libera UFFICIALE. Clayface debutterà nel 2026.”

Safran ha condiviso alcuni nuovi dettagli sulla sceneggiatura di Flanagan, sottolineando che Clayface sarà effettivamente un film horror a tutto tondo, sulla falsariga di La mosca di David Cronenberg, e più recentemente, abbiamo appreso che il film trarrà anche non poca ispirazione dal successo di body horror di Coralie Fargeat, The Substance.

“Clayface, vedete, è una storia horror hollywoodiana, secondo le nostre fonti, che utilizza l’incarnazione più popolare del cattivo: un attore di film di serie B che si inietta una sostanza per mantenersi al passo con i tempi, solo per scoprire di poter rimodellare il proprio volto e la propria figura, diventando un pezzo di argilla ambulante.”

Clayface dovrebbe essere girato in diverse location, tra cui Vancouver, Toronto e il New Jersey o Atlanta.

Scarlett Johansson evita per un pelo di diventare la cena di un dinosauro in una clip di Jurassic World – La Rinascita

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Manca meno di un mese all’uscita di Jurassic World – La Rinascita, e la Universal Pictures (tramite IGN) ha pubblicato un’entusiasmante prima clip dell’ultimo capitolo del franchise di enorme successo.

La scena mostra Zora Bennett (Scarlett Johansson) e la sua squadra intenti a ottenere un campione di DNA da un Mosasauro, cosa ovviamente molto più facile a dirsi che a farsi. Mentre Bennett prepara l’inquadratura, il gigantesco dinosauro acquatico si lancia sulla traiettoria della nave, facendola cadere in acqua.

Mentre Zora si aggrappa con tutte le sue forze, vediamo una splendida inquadratura del Mosasauro che la fissa da appena sotto la superficie. Ecco cosa ha detto Johansson del suo amore per il franchise, durato una vita, durante il CinemaCon di marzo.

“È sempre stato il mio sogno partecipare a un film di Jurassic Park. Questa volta sono andata direttamente da Steven Spielberg e gli ho detto che interpreterei qualsiasi ruolo, anche se venissi mangiata nei primi cinque minuti. Quindi è un onore incredibile essere qui.” Ha anche detto di essere determinata a “riportare la paura in Jurassic Park”.

I film di Jurassic World non hanno mai avuto problemi a riempire le sale nonostante le recensioni contrastanti, ma Dominion è stato visto da molti come un punto basso per il franchise. Riuscirà Jurassic World – La Rinascita a riconquistare i fan?

La prossima estate, a tre anni dalla conclusione della trilogia di Jurassic World, di cui ogni film ha superato il miliardo di dollari al botteghino mondiale, l’intramontabile serie di Jurassic si evolve verso una nuova e sorprendente direzione con Jurassic World – La Rinascita

Con l’iconica superstar dell’azione Scarlett Johansson, il talento emergente Jonathan Bailey e il due volte vincitore dell’Oscar® Mahershala Ali, questo nuovo capitolo ricco di azione vede un’intrepida squadra in corsa per assicurarsi i campioni di DNA delle tre creature più colossali tra terra, mare ed aria. Il film, interpretato anche dalle acclamate star internazionali Rupert Friend e Manuel Garcia-Rulfo, è diretto dal dinamico regista Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story) dalla sceneggiatura di David Koepp, sceneggiatore originale di Jurassic Park. 

Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World – Il Dominio, l’ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasti, vivono in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quelli in cui prosperavano un tempo. Le tre creature più gigantesche di quella biosfera tropicale possiedono la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all’umanità.

La candidata all’Oscar® Johansson interpreta l’esperta di operazioni segrete Zora Bennett, incaricata di guidare una squadra specializzata in una missione top-secret per ottenere materiale genetico dai tre dinosauri più imponenti del mondo. Quando l’operazione di Zora si incrocia con una famiglia la cui spedizione in barca è stata travolta da predatori acquatici preistorici, si ritrovano tutti bloccati su un’isola dove si troveranno faccia a faccia con una sinistra e scioccante scoperta che è stata nascosta al mondo per decenni. 

Ali è Duncan Kincaid, il più fidato leader della squadra di Zora; il candidato all’Emmy e vincitore dell’Olivier Award Jonathan Bailey (Wicked, Bridgerton) interpreta il paleontologo Dr. Henry Loomis; il candidato all’Emmy Rupert Friend (Homeland, Obi-Wan Kenobi) appare come il rappresentante di Big Pharma Martin Krebs e Manuel Garcia-Rulfo (The Lincoln Lawyer, Assassinio sull’Orient Express) interpreta Reuben Delgado, il padre della famiglia dei civili naufraghi. 

Il cast comprende Luna Blaise (Manifest), David Iacono (L’estate nei tuoi occhi) e Audrina Miranda (Lopez vs. Lopez) nel ruolo della famiglia di Reuben. Nel film compaiono anche, come membri delle squadre di Zora e Krebs, Philippine Velge (Station Eleven), Bechir Sylvain (BMF) e Ed Skrein (Deadpool). 

Jurassic World – La Rinascita è diretto dal vincitore BAFTA Edwards da una sceneggiatura di Koepp (La guerra dei mondi), basata sui personaggi creati da Michael Crichton. Il film è prodotto dal candidato all’Oscar® Frank Marshall e da Patrick Crowley, entrambi produttori storici del franchise di Jurassic e del blockbuster di quest’estate, Twisters. Il film è prodotto esecutivamente da Steven Spielberg, Denis L. Stewart e Jim Spencer.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, Sue Storm sarà la leader della squadra?

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Tradizionalmente, i Fantastici Quattro non hanno un leader, sebbene Mister Fantastic abbia spesso guidato la carica sulla carta. La Donna Invisibile ha ricoperto un ruolo simile, in particolare nelle recenti serie a fumetti di autori come Dan Slott e Ryan North.

Il personaggio di Sue Storm ha certamente bisogno di una rilettura al cinema, soprattutto perché è stata in gran parte relegata a un ruolo quasi di contorno nei film sui Fantastici Quattro della metà degli anni 2000. Sebbene l’interpretazione di Kate Mara abbia rappresentato un miglioramento, il suo lavoro è stato oscurato da una parrucca discutibile, dovuta alle riprese aggiuntive.

Parlando con Collider, il produttore di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, Grant Curtis, ha promesso che l’MCU offrirà una Sue Storm poliedrica, che è potenzialmente rappresentata come la leader di questa squadra (o, quantomeno, come il personaggio principale del reboot).

“Se si ripercorrono i fumetti, ci si rende conto che Sue Storm è probabilmente la leader dei Fantastici Quattro, perché senza Sue Storm, tutto crolla”, ha spiegato. “Volevamo che esteticamente si frequentassero, ma in termini di personaggi e trattamento, chi dovesse essere al centro dell’attenzione, era come dire, ehi, raccontiamo la migliore storia possibile”.

Il sito ha anche parlato con Vanessa Kirby, che ha ricordato di aver riso con l’attore Pedro Pascal, interpretato da Reed Richards, quando hanno letto un fumetto degli anni ’60 in cui lo si vedeva comprare un vestito a Sue per impedirle di lamentarsi. Anche lei spera di modernizzare il personaggio, ma non voleva trasformare Sue in una “leader stronza e cattiva”. Piuttosto, si è impegnata a trovare una “genuina anima femminile”.

Parlando del supporto di Pascal durante quel processo, Kirby ha detto: “Non ho mai avuto un attore come controparte che si sia dimostrato così paritario e di supporto alla relazione, ma lo è stato anche il personaggio femminile che gli stava di fronte. Mi sento davvero grata ogni giorno di avere un attore come Pedro, così generoso”.

Ha risposto dicendo: “Adoro essere guidato in un certo senso. Quella che per me potresti identificare come generosità, semplicemente non lo è. Sono ispirato solo da… credo che le donne potenti siano state ciò che mi ha aiutato a sopravvivere”.

“Quindi, avere l’opportunità di stare al fianco di una di loro, di imparare da lei – semplicemente un partner, è una partnership; è un uomo e una donna, ma è anche una sorta di partnership trascendente nel lavoro e nei personaggi”, ha continuato Pascal. “E quindi, onestamente, non so davvero cosa cazzo farei senza di te [Vanessa]”.

Queste osservazioni genereranno le lamentele previste, ma è chiaro che tutti i soggetti coinvolti stanno seguendo i fumetti. Pascal e Kirby, nel frattempo, sembrano aver dedicato molta riflessione e tempo a rendere questa relazione perfetta sullo schermo.

La storia di I Fantastici Quattro: Gli Inizi sembra ruotare attorno a Sue, soprattutto perché sarà incinta di (e alla fine darà alla luce) Franklin Richards. La Donna Invisibile è stata riconosciuta come il membro più potente di questa squadra per decenni, quindi metterla in primo piano sembra la decisione giusta per l’introduzione della squadra nell’MCU.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film Marvel Studios I Fantastici Quattro: Gli Inizi introduce la prima famiglia Marvel composta da Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) alle prese con la sfida più difficile mai affrontata. Costretti a bilanciare il loro ruolo di eroi con la forza del loro legame familiare, i protagonisti devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale.

Il film è interpretato anche da Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Sarah Niles. I Fantastici Quattro: Gli Inizi è diretto da Matt Shakman e prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Grant Curtis e Tim Lewis sono gli executive producer.

Masters of the Universe: uno sguardo al Principe Adam… da dietro una tenda!

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Le riprese del film live-action Masters of the Universe sono attualmente in corso a Wookey Hole, nel Somerset, dopo essere recentemente terminate alla Cattedrale di Wells. La star Nicholas Galitzine ha condiviso alcune foto e videoclip dell’enorme sistema di grotte sotterranee che si ritiene siano state scelte come set per le grotte di Eternia.

In una breve clip, l’attore può essere visto in posa da dietro una tenda con il suo costume da He-Man. È completamente oscurato, ma la silhouette rivela un dettaglio dell’abito. Non sorprende che questa prossima versione per il grande schermo del muscoloso eroe abbandonerà il perizoma peloso che il personaggio indossava nella serie animata originale in favore di una tunica di pelle o di Pteruges.

Abbiamo visto Nicholas Galitzine nei panni del Principe Adam (insieme a Camila Mendes nei panni di Teela) in alcune foto dal set, ma a parte una rivelazione parziale tramite il fotogramma iniziale della produzione (vedi sopra), non abbiamo ancora potuto vederlo completamente in modalità He-Man. Se girerà delle scene nel Somerset, in piena vista del pubblico, possiamo probabilmente aspettarci che Amazon MGM Studios pubblichi un’immagine ufficiale abbastanza presto.

Il live action di Masters of the Universe

La versione live-action della classica serie animata vedrà protagonista Nicholas Galitzine, ma anche la partecipazione di Morena Baccarin nel ruolo della Strega, e di James Purefoy e Charlotte Riley nei ruoli dei genitori di Adam, Re Randor e la Regina Marlena, insieme ad Alison Brie (GLOW, Community) nel ruolo del braccio destro di Skeletor, Evil-Lyn, Idris Elba (Thor, Luther) in quello di Man-At-Arms e Jared Leto (Morbius, Blade Runner 2049) in quello di Skeletor stesso. Nel frattempo, Sam C. Wilson (House of the Dragon) interpreterà Trap Jaw, con Kojo Attah (The Beekeeper) nei panni di Tri-Klops e Jon Xue Zhang (Eternals) nei panni di Ram-Man.

Dopo numerose false partenze, Netflix era pronta a sviluppare un lungometraggio tratto dall’amata serie animata già nel 2022, ma all’inizio di quest’anno abbiamo saputo che anche l’ultimo tentativo di far decollare il progetto era fallito.

Tuttavia, in seguito avremmo appreso che Amazon/MGM Studios aveva acquisito il film, con il regista di Bumblebee, Travis Knight, in trattative per la regia. L’uscita del film è ora prevista per il 5 giugno 2026. Chris Butler ha riscritto la sceneggiatura da una bozza iniziale di David Callaham (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli). In precedenza, la regia era stata affidata ai fratelli Nee (La città perduta).

Todd Black, Jason Blumenthal e Steve Tisch saranno i produttori, insieme a DeVon Franklin. Masters of the Universe arriverà nelle sale il 5 giugno 2026.

Non aprite quella porta: i migliori creatori di Hollywood si sfidano per il franchise

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Non aprite quella porta è al centro di un contenzioso che sta coinvolgendo alcuni dei produttori hollywoodiani più importanti degli ultimi anni. Ma andiamo in ordine. I cambiamenti epocali nell’industria cinematografica post-pandemica sono innegabili e Hollywood sta cambiando rotta. L’era in cui si superava senza sforzo la barriera dei 500 milioni di dollari al botteghino globale con ogni blockbuster ad alto budget sembra svanita. Questo nuovo contesto sta spingendo molti studi a riconsiderare il loro programma, rendendo più difficile il via libera per molti costosi film estivi di successo.

In risposta a questa difficoltà, le produzioni si stanno rivolgendo con rinnovata attenzione a film horror più accessibili. Questo genere dimostra costantemente il suo valore, offrendo solidi ritorni al botteghino a fronte di un investimento ridotto. Il successo di questo approccio è già evidente, con un’ondata di franchise horror iconici che vengono rivitalizzati. Di recente abbiamo assistito a trionfali “requel” e a nuovi episodi che hanno dato nuova vita a serie come Final Destination, Scream e Saw.

E la rinascita dell’horror non accenna a fermarsi: progetti come So cosa hai fatto, Venerdì 13 e L’esorcista sono tutti attivamente in fase di sviluppo, preannunciando un futuro entusiasmante per il genere.

Ma in mezzo a questa rinascita, un classico dell’horror sta generando un’eccezionale quantità di entusiasmo, innescando una feroce guerra di offerte tra i principali studi cinematografici e le piattaforme di streaming. La proprietà intellettuale al centro di questa intensa competizione? Nientemeno che Non aprite quella porta.

Il classico slasher degli anni ’70 sta scatenando una vera e propria guerra di offerte al momento e sono coinvolti alcuni nomi molto interessanti, tra cui:

  • Si dice che il co-creatore di Yellowstone, Taylor Sheridan, sia molto interessato, essendo originario del Texas.
  • Oz Perkins (Longlegs, La scimmia) starebbe collaborando con Bryan Bertino (Gli sconosciuti) per un film prodotto da Neon.
  • J.T. Mollner, regista del prossimo adattamento di “La lunga marcia” di Stephen King, sta collaborando con il produttore Roy Lee per una serie TV su A24.
  • Separatamente, Lee ha anche un’offerta per un film su “Non aprite quella porta” su Netflix.
  • Infine, Jordan Peele (Scappa – Get Out, Nope) e la sua Monkeypaw Productions si sono uniti al gruppo e puntano a produrre un film per Universal.

I diritti del franchise di Non aprite quella porta sono attualmente controllati da Exurbia Films, una società parzialmente posseduta da Kim Henkel, co-sceneggiatore dell’originale del 1974. Exurbia ha incaricato l’agenzia Verve di supervisionare un’accesa guerra di offerte per la proprietà. Le proposte formali da parte di studi e registi inizieranno il 9 giugno 2025. L’ultimo capitolo della serie Non aprite quella porta è l’omonimo film del 2022, diretto da David Blue Garcia. In uscita in esclusiva su Netflix il 18 febbraio 2022, il film si configura come una continuazione diretta dell’originale del 1974, riprendendo la storia cinquant’anni dopo.

Non aprite quella porta è incentrato su un gruppo di giovani cittadini che si recano in una remota cittadina del Texas con l’intenzione di rilanciarla, solo per risvegliare l’orrore a lungo sopito di Leatherface. Nonostante la sua distribuzione di alto profilo, il film è stato accolto negativamente, ottenendo un punteggio del 30% dalla critica su Rotten Tomatoes e solo il 25% dal pubblico, sulla base di oltre 1.000 valutazioni degli spettatori.

Tom Felton sul suo debutto a Broadway nei panni di un adulto Draco Malfoy: “Emma mi farà ridere e uscire dal personaggio”

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I Tony Awards sono stato un attimo momento per Tom Felton per commentare il suo recente casting in “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede” nei panni proprio di un adulto Draco Malfoy. L’attore, da sempre affezionato alla sua esperienza con il franchise e grande fan, ha espresso gioia e incredulità per aver ottenuto il ruolo e ha detto che molti dei suoi ex compagni di set gli hanno scritto per congratularsi con lui, tranne Matthew Lewis (Neville Paciock), che gli ha scherzosamente ricordato che ormai è troppo vecchio per queste cose!

Non solo, Tom Felton ha anche anticipato che probabilmente riuscirà a portare in sala molti dei membri del cast originale, compresa Emma Watson che, stando a quanto lui dice, sicuramente gli sorriderà e lo farà uscire dal personaggio!

È storia nota a tutti i fan di Harry Potter che tra Emma Watson e Tom Felton c’è sempre stato un legame speciale, tanto che all’inizio della produzione, la piccola Emma aveva anche una cotta per Tom (come lei stessa ha confessato). Crescendo insieme sul set, i due hanno sviluppato una grande amicizia che a quanto pare dura ancora oggi.

Tom Felton torna a Hogwarts. L’attore riprenderà il ruolo del biondo platino Draco Malfoy in “Harry Potter e la Maledizione dell’Erede” a Broadway. Entrerà in scena l’11 novembre per 19 settimane, fino al 22 marzo 2026. Questo segna il debutto di Felton a Broadway. È anche la prima volta che un membro del cast originale di “Harry Potter” si unisce alla produzione teatrale di “la Maledizione dell’Erede“.

La storia è ambientato 19 anni dopo l’ultimo romanzo di “Harry Potter”. Ora, come genitori, Draco – così come Harry, Ron e Hermione – sono cresciuti e stanno mandando i propri figli alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

“Partecipare ai film di ‘Harry Potter’ è stato uno dei più grandi onori della mia vita”, ha detto Tom Felton. “Partecipare a questa produzione sarà per me un momento di svolta, perché quando inizierò a recitare in ‘La Maledizione dell’Erede’ questo autunno, avrò la stessa età di Draco nello spettacolo. È surreale tornare a vestire i suoi panni – e ovviamente i suoi iconici capelli biondo platino – e sono entusiasta di poter vivere la sua storia e condividerla con la più grande community di fan del mondo. Non vedo l’ora di unirmi a questa incredibile compagnia e di far parte della comunità di Broadway”.

Harry Potter e la Maledizione dell’Erede” ha debuttato al Lyric Theatre nel 2018 dopo un debutto di successo nel West End, dove lo spettacolo è ancora in scena. Originariamente raccontato in due parti, la versione di Broadway è stata abbreviata dopo la pandemia e trasformata in un unico spettacolo di tre ore e mezza.

“Come fan del mondo magico, ci sentiamo incredibilmente fortunati di dare il benvenuto a Tom nella nostra famiglia di ‘Cursed Child’ a Broadway e di offrire ai fan di ‘Harry Potter’ in tutto il mondo l’emozione irripetibile di vederlo riprendere questo ruolo iconico, questa volta sul palco a New York City”, hanno detto i produttori dello spettacolo Sonia Friedman e Colin Callender. “Questo momento è potente su molti livelli: Tom farà il suo debutto a Broadway e segna un momento di chiusura del cerchio non solo per sé, ma anche per Draco. Può vestire di nuovo i panni di Draco, ma questa volta da adulto che affronta le sfide della genitorialità e il complicato significato dell’eredità”.

Sadie Sink estremamente cauta sul suo ruolo in Spider-Man: Brand New Day

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Prima Jean Grey, poi Gwen Stacy. I rumor sul ruolo di Sadie Sink in Spider-Man: Brand New Day si sprecano, ma lei non sembra intenzionata a lasciarsi sfuggire nulla. In occasione dei Tony Awards, Joshua Horowotz l’ha intervistata chiedendole se le voci su questi due personaggi fossero in qualche modo vicine alla verità, ma lei ha preferito riportare l’attenzione sull’evento dedicato a Broadway e ha detto in maniera netta: “Non ne parliamo ora!”. Ecco il video:

La prima trama di Spider-Man: Brand New Day

Intanto, una sinossi generica del film è emersa all’inizio di quest’anno, anche se non è chiaro quanto sia accurata. Tuttavia, ora abbiamo buone ragioni per credere che “l’improbabile alleato” di Spidey sarà Hulk.

Dopo gli eventi di Doomsday, Peter Parker è determinato a condurre una vita normale e a concentrarsi sul college, allontanandosi dalle sue responsabilità di Spider-Man. Tuttavia, la pace è di breve durata quando emerge una nuova minaccia mortale, che mette in pericolo i suoi amici e costringe Peter a riconsiderare la sua promessa. Con la posta in gioco più alta che mai, Peter torna a malincuore alla sua identità di Spider-Man e si ritrova a dover collaborare con un improbabile alleato per proteggere coloro che ama.

Spider-Man: Brand New Day condivide il titolo con un’epoca narrativa controversa, che ha visto la Marvel Comics dare all’arrampicamuri un nuovo inizio, ponendo fine al suo matrimonio con Mary Jane Watson e rendendo di nuovo segreta la sua identità. In quel periodo ha dovuto affrontare molti nuovi sinistri nemici ed era circondato da un cast di supporto rinnovato, tra cui un resuscitato Harry Osborn.

Spider-Man: Brand New Day è stato recentemente posticipato di una settimana dal 24 luglio 2026 al 31 luglio 2026. Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, dirige Spider-Man: Brand New Day da una sceneggiatura di Chris McKenna ed Erik Sommers. Tom Holland guida un cast che include anche Zendaya, Sadie Sink e Liza Colón-Zayas. Michael Mando è stato confermato mentre per ora sono solo rumors il coinvolgimento di Steven Yeun e di Mark Ruffalo.

Spider-Man: Brand New Day uscirà nelle sale il 31 luglio 2026.

James Gunn condivide un nuovo sguardo a Rick Flag Sr. di Frank Grillo

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In occasione del 60° compleanno di Frank Grillo, il co-CEO di DC Studios, James Gunn, ha condiviso una nuova foto del dietro le quinte di Rick Flag Sr. Non sappiamo se sia stata scattata sul set della seconda stagione di Superman o di Peacemaker, soprattutto perché Gunn era dietro la macchina da presa in entrambe. In ogni caso, questo sembra essere un anno importante per un personaggio che abbiamo incontrato per la prima volta nella serie animata Creature Commandos.

In Superman vedremo il personaggio rivelare che ora è al comando in A.R.G.U.S. (probabilmente a causa dell’ultimo errore di Amanda Waller), il che gli darà accesso a informazioni su chi ha realmente ucciso suo figlio: Christopher Smith. Il loro scontro promette di essere… violento.

Durante una recente intervista con Screen Rant, a Grillo è stato chiesto quanto del suo ruolo nel DCU sia stato pianificato da Gunn. “Tutto! Ecco perché James Gunn è l’uomo perfetto per questo ruolo”, ha spiegato. “Quando mi ha chiesto di interpretare il ruolo in Creature Commandos, mi ha inviato tutte le sceneggiature e non è stata cambiata una parola.”

“E poi, quando mi ha chiesto di interpretare Peacemaker, mi ha inviato tutte le sceneggiature e non è stata cambiata una parola. Il mio ruolo in Superman ha molto a che fare con Peacemaker, quindi è un tessuto connettivo”, ha scherzato Grillo. “E, naturalmente, non è cambiata una parola. Ma poiché [l’arco narrativo] è in continua evoluzione, è necessario essere coinvolti in modo molto più approfondito nel modo in cui i personaggi cambiano. Gunn è tutto incentrato sulla sceneggiatura: sceneggiatura, sceneggiatura, sceneggiatura.”

L’attore ha anche spiegato quanto la sua esperienza nel DCU sia diversa dal suo ruolo nel MCU nei panni del cattivo del franchise di Captain America, Crossbones.

“Mentre la Marvel inizia un film, una parte. E ha una sceneggiatura, ma non è una vera e propria sceneggiatura. Inizi, e poi a metà, dici ‘Oh oh…’. Personalmente preferisco che le sceneggiature siano [approfondite]”, ha detto Grillo, “il modo in cui James Gunn gestisce la DC è l’antitesi di come Kevin Feige ha gestito la Marvel, e – per me – è più appropriato”.

Date un’occhiata a questo nuovo sguardo al Rick Flag Sr., personaggio live-action della DCU, nei post social qui sotto.

Il cast di Superman

Superman è il primo film dei DC Studios scritto e diretto da James Gunn, con David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.

Nel cast anche Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio, María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio distribuito da Warner Bros. Pictures.

Superman”, il primo film dei DC Studios in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella bontà del genere umano.

Produttori esecutivi di “Superman” sono Nikolas Korda, Chantal Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle, la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue Beetle”).

Dragon Trainer: recensione del live action

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Dragon Trainer: recensione del live action

Atteso forse più di altri grandi blockbuster che arriveranno nelle prossime settimane a illuminare gli schermi estivi dei cinema italiani, Dragon Trainer, il live action, plana nelle nostre sale con l’eleganza e la precisione di una Furia Buia. In un’Era cinematografica in cui rifare in “carne e ossa” classici d’animazione è divenuta la regola, grazie a Disney che ha riservato e riserverà questo trattamento a tutti i suoi capolavori animati, Dreamworks risponde a tono con un live action pieno di emozione e senso di meraviglia, riproponendo la storia di Hiccup, Sdentato, Astrid, Stoick e di tutti i vichinghi arroccati sull’isola di Berk.

Dean DeBlois riprende la regia del film, senza la collaborazione di Chris Sanders (che per questa stagione ha già brillato con il suo Il Robot Selvaggio), e ci accompagna nel viaggio di un ragazzo che facendosi strada tra le incomprensioni paterne e la “condanna” di non corrispondere alle aspettative della comunità, riesce a mostrare a tutti un percorso nuovo, fatto di collaborazione e comprensione, sia tra padri e figli che tra draghi e vichinghi.

Ricordate la trama di Dragon Trainer?

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Sull’aspra isola di Berk, dove vichinghi e draghi sono acerrimi nemici da generazioni, Hiccup (Mason Thames) si distingue. Figlio creativo ma trascurato del capo Stoick l’Immenso (Gerard Butler, che riprende il ruolo della serie animata), Hiccup sfida secoli di tradizione quando fa amicizia con Sdentato, un temuto drago Furia Buia. Il loro improbabile legame rivela la vera natura dei draghi, sfidando le fondamenta stesse della società vichinga. Con la feroce e ambiziosa Astrid (Nico Parker) e l’eccentrico fabbro del villaggio, Skaracchio (Nick Frost) al suo fianco, Hiccup affronta un mondo lacerato dalla paura e dall’incomprensione. Quando un’antica minaccia emerge del ventre infuocato della terra, mettendo in pericolo sia i vichinghi che i draghi, l’amicizia di Hiccup con Sdentato diventa la chiave per forgiare un nuovo futuro. Insieme, devono percorrere il delicato cammino verso la pace, librandosi oltre i confini dei loro mondi e ridefinendo il significato dell’essere un eroe e un leader.

Una storia immortale di draghi, vichinghi, padri e figli

Gli archetipi narrativi sono tali perché, in qualunque modo li si proponga, riescono sempre a parlare all’ascoltatore, sono universali. Dragon Trainer fonda la sua storia proprio sull’archetipica relazione conflittuale tra padri e figli, tra detentori del sapere passato e forza rinnovatrice verso il futuro, Stoick e Hiccup rappresentano a pieno questa dualità. Da una parte l’eroe, il capo villaggio, il vichingo esemplare che rientra alla perfezione nel suo ruolo, e che si aspetta dal figlio un approccio imitativo del suo percorso. Dall’altra Hiccup, magrolino e impacciato, con il profondo desiderio di compiacere il padre ma con un’indole diversa, aperta verso il nuovo, il cambiamento, il futuro, che vorrebbe solo essere ascoltato dal suo testardo genitore.

L’altro archetipo su cui fa leva Dragon Trainer è quello dell’amicizia tra diversi: vichinghi e draghi, nemici naturali, trovano il modo di coesistere perché Hiccup e Sdentato, per primi, hanno concesso all’altro il beneficio del dubbio, perché in quella creatura imprigionata, il ragazzo ha visto “la sua stessa paura”. L’accorgersi che il proprio avversario naturale ha le sue stesse emozioni, ha spinto il protagonista a fermare il suo coltello, la sua curiosità lo ha stimolato a avvicinarsi al drago, il suo ingegno lo ha portato a costruire un congegno che permettesse al menomato Sdentato di tornare a volare. Compassione, curiosità e intelligenza: Hiccup non è certamente un vichingo come gli altri e la sua originalità, dopo numerose peripezie, lo aiuterà a guidare il suo popolo verso una salvezza che non si riteneva nemmeno una possibilità.

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Regia mozzafiato che sfrutta l’action e elemento della fotografia

La trama inattaccabile di Dragon Trainer viene poi esaltata dalla regia di Dean DeBlois che si serve di ogni possibilità che gli offre il volo acrobatico della Furia Buia per proiettare gli spettatori in un’avventura davvero mozzafiato, senza mai trascurare l’aspetto emozionale e intimo della storia. Molto più articolato e ricco d’azione rispetto all’originale d’animazione, il travolgente finale è sempre un colpo al cuore (e un attentato ai dotti lacrimali) sebbene l’esito della battaglia e la sorte di Hiccup siano risaputi.

Chiaramente il passaggio in live-action ha reso tutto più “vero” e così anche le atmosfere, la luce di Berk e i colori che popolano l’isola sono spenti, poco sgargianti, almeno fino al momento dell’apertura finale, della riconciliazione tra bestie e uomini, della vera vittoria di Hiccup che, non riuscendo a adattarsi al suo mondo, è riuscito ad adattare il suo mondo a sé. Con il benestare di Stoick, finalmente.

Personaggi e facce

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L’aspetto più ostico di un live action è quello di riproporre dei volti e dei caratteri che tengono testa ai personaggi disegnati, e Dragon Trainer non fa eccezione. Dove trovare un volto arcigno e minaccioso, ma allo stesso tempo dolcissimo come quello di Scaracchio? E come riproporre in live action quella faccia lunga di Testa di Tufo? Ebbene, il casting di questo film lascia a bocca aperta, a partire dal suo protagonista, Mason Thames, con il suo naso appuntito e il volto curioso, un Hiccup perfetto che si contrappone alla notevole presenza scenica di Nico Parker. Forse il casting che ha fatto più discutere, per via del cambio di etnia, quello di Astrid si conferma perfetto. Il lavoro di riscrittura del film ha messo in trama il fatto che questo gruppo di vichinghi non sia canonicamente composto da norreni, ma la contaminazione etnica è stata resa esplicitamente un valore per il villaggio, in quanto Berk ha attirato i più grandi cacciatori di draghi da tutto il mondo. Così, Astrid, una perfetta leader e forse futura capo-villaggio (all’inizio del film), rientra perfettamente in questo nuovo moderno assunto della storia.

Nota particolare per il papà di Hiccup, che nell’originale aveva la voce di Gerard Butler. L’attore torna per il live action, dando vita a uno Stoick perfetto. La ricerca dei volti e dei caratteristi per tutti gli altri personaggi di contorno rende il film una galleria di ritratti particolari, magnetici e in alcuni casi incredibilmente simili ai corrispettivi animati: sì, parliamo proprio di Harry Trevaldwyn!

La soddisfazione dello spettatore

Con il suo live action, Dean DeBlois riesce a regalare agli spettatori, anche ai più affezionati all’originale, un’esperienza di grande soddisfazione: l’efficacia della storia rimane confermata anche a distanza di 15 anni, le potenzialità spettacolari di un volo a cavallo di drago sono moltiplicate e il cuore vibrante della storia rimane invariato, fino alla festosa esplosione di colori nel finale emozionante e liberatorio.

Mani nude: recensione del film di Mauro Mancini #RoFF19

Mani nude: recensione del film di Mauro Mancini #RoFF19

Mauro Mancini torna a dirigere Alessandro Gassman nel suo nuovo lavoro Mani nude, presentato nella sezione Grand Public alla Festa del Cinema di Roma. Gli affianca il giovane e talentuoso Francesco Gheghi, già vincitore del Premio Orizzonti come miglior attore alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia per Familia, qui chiamato ad una prova molto impegnativa.

La trama di Mani nude

Il diciottenne Davide, Francesco Gheghi, viene rapito una notte, fuori dal locale dove sta festeggiando con gli amici. Chiuso in un camion, è costretto a combattere a mani nude contro un avversario, fino a ucciderlo. A rapirlo è stato Minuto, Alessandro Gassmann, che subito lo conduce in una sorta di universo parallelo dove inizia per lui una nuova, assurda e terribile vita. Su una nave vivono e si allenano altri come lui, destinati a battersi in combattimenti clandestini, a mani nude, fino alla morte di uno dei due contendenti. Li chiamano cani, e come animali sono trattati. Minuto ha il compito di preparare Davide a combattere, mentre il boss, Renato Carpentieri, incassa i proventi delle scommesse sugli incontri clandestini. Tra il ragazzo e il suo maestro si instaura un rapporto quasi filiale. Incontro dopo incontro, Davide cova in sé la rabbia e la sete di vendetta che lo portano a sopravvivere, mentre una serie di interrogativi emergono. Perché Minuto ha scelto lui? Chi è davvero Minuto? Soprattutto, esiste una via di fuga da quell’inferno? Mentre i tasselli del puzzle si compongono, appare chiaro che nessuno è ciò che sembra e ognuno ha la sua colpa da espiare.

Mauro Mancini indaga il lato più oscuro dell’uomo

Dopo Non odiare, il regista indaga ancora il lato oscuro dell’animo umano e sentimenti come l’odio e la vendetta, che spesso portano alla violenza. Quella di Mancini, però, è una visione complessa, per nulla manichea, che mostra come ciascuno sia sempre un insieme di elementi anche fortemente contrastanti. Il bene e il male, sembra dirci il regista, fanno parte della natura umana e convivono anche nelle persone più insospettabili. Altra caratteristica che Mancini mantiene è quella di orchestrare la storia come un noir, questa volta più cupo e crudo che mai, in cui pian piano si scoprono pezzi della vicenda ed emerge qualcosa che era nascosto nel passato dei protagonisti.

Due prove attoriali impegnative e convincenti

Alessandro Gassmann in Mani Nudejpg

Francesco Gheghi e Alessandro Gassmann incarnano a pieno questa visione: entrambi responsabili di qualcosa che non riescono neppure a dire, entrambi colpevoli, ma al tempo stesso capaci di umanità, perfino di amore, verso una ragazza – Eva, Fotinì Peluso, per Davide – o verso una figlia, come per Minuto. I due attori sono stati posti quindi di fronte a sfide non facili e hanno potuto dare prova di saper interpretare un arco emotivo amplissimo. Gassmann, che sembra essere un carceriere insensibile e spietato, mostra poi le sue fragilità e un lato profondamente umano. Gheghi deve fare appello a tutte le sue risorse – e sembrano essere molte – per interpretare un adolescente confuso nella massa dei coetanei che diventa un killer rabbioso, accecato dall’odio, per poi mutare di nuovo e regalare altre sfumature al personaggio. Menzione va fatta, per Renato Carpentieri, che interpreta l’anima più nera del film.

Una costruzione distopica troppo cruda e violenta

Per Mani nude Mancini vuole fare le cose in grande e forse per questo, esagera. Il regista non si accontenta di una storia “ordinaria” che si trasforma in qualcosa di assai meno scontato, come era stato per Non odiare. Crea invece un vero e proprio universo distopico, una sorta di girone infernale nel quale si è sottoposti a una pena del contrappasso. Tutti i combattenti sono lì perché hanno dei conti in sospeso, dei torti o dei debiti da ripagare, come Puma, Paolo Madonna, cui Davide si legherà. Il loro diventa quindi un percorso di espiazione di una colpa, e di atroce sofferenza, per sé e per coloro di cui causano la morte. Non vi è traccia, invece, della ricompensa cui si fa riferimento nella citazione a inizio film. È proprio questo ad essere disperante: non esiste possibilità di ricompense, redenzioni o fughe, proprio come all’inferno: una volta entrati, vi si resta per l’eternità. Per rendere credibile questa visione, il regista deve chiaramente estremizzare ed enfatizzare il suo registro. Ma il tasso di violenza, di crudezza è davvero troppo elevato. C’è una ridondanza che può stancare, se non infastidire lo spettatore.

Mani nude è una costruzione coinvolgente, ma angosciante e senza speranza

Francesco Gheghi in Mani Nude

Allo stesso tempo, però, Mani nude coinvolge nel suo essere disturbante, claustrofobico, angosciante e spingere lo spettatore a seguire la vicenda per scoprirne l’evoluzione, mentre si interroga sulle pulsioni oscure oggetto del film. Mancini non usa mezze misure e spinge chi guarda fino al limite. Il lavoro lascia una sensazione di angoscia che perdura nel tempo, frutto della combinazione tra violenza, elementi cruenti e atmosfere cupe e inquietanti. Il tutto mette davvero a dura prova anche i più temerari. Mani nude è un film di violenza e rabbia, odio e vendetta, disperata ricerca di salvezza. Il tutto amplificato anche da un finale aperto. Il camion che gira in tondo è il perfetto emblema di una spirale che non si chiude. In questo universo provano a fare capolino dei sentimenti positivi, ma non trovano spazio.

Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo: trailer del sequel di Quel pazzo venerdì

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È finalmente arrivato il primo trailer ufficiale del sequel di Quel pazzo venerdì, Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo. In uscita quest’estate, Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo riunisce gli spettatori con la famiglia Coleman mentre Anna (Lindsay Lohan) si prepara per il suo imminente matrimonio, 22 anni dopo che lei e sua madre si sono scambiate i corpi e hanno imparato a mettersi nei panni l’una dell’altra. La storia però ama ripetersi, perché questa volta è la figlia di Anna a non essere contenta del matrimonio della madre, e insieme alla sua futura sorellastra escogita un piano per separare i genitori. Il trailer di Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo prepara il terreno: manca solo una settimana al matrimonio di Anna. Il suo fidanzato, Eric (Manny Jacinto), ha una figlia, ma i due bambini non vanno d’accordo.

Quale modo migliore per arrivare a un accordo se non quello di essere costretti a uno scambio di corpi a quattro? Le ragazze giurano di usare il loro nuovo status di “adulte” per impedire le nozze imminenti, e l’unico modo sicuro per rompere una relazione è riunire la madre con il suo primo amore. Sì, anche Chad Michael Murray riprende il suo ruolo. Guarda il trailer qui sotto:

Cosa significa questo per Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo

Jamie Lee Curtis and Lindsay Lohan in Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo (2025)
Foto di Glen Wilson/Glen Wilson – © 2025 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

La vita delle donne Coleman è appena diventata molto più complicata

Se pensavate che uno scambio di corpi tra due persone fosse complicato, provate con uno tra quattro. La figlia di Eric, Lily (Sophia Hammons), finisce nel corpo di Tess (Jamie Lee Curtis), mentre la figlia di Anna, Harper (Julia Butters), si scambia con sua madre. La posta in gioco è sicuramente più alta questa volta. Sì, Anna sta per sposarsi, proprio come sua madre quando era adolescente, ma c’è una differenza fondamentale: Anna non ha mai avuto un complice. Harper e Lily potrebbero causare danni seri mentre sono intrappolate nei corpi di Anna e Tess, a patto che riescano a coordinarsi.

Straw: il nuovo thriller di Tyler Perry debutta su Netflix con un ottimo punteggio su Rotten Tomatoes

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STRAW ha debuttato su Rotten Tomatoes con un punteggio del pubblico, e sembra che il nuovo thriller stia piacendo agli spettatori. Con Perry come sceneggiatore, regista e produttore, il nuovo film Netflix vede protagonista Taraji P. Henson nei panni di Janiyah, una madre single con una figlia affetta da una malattia cronica che, dopo una serie di sfortunati eventi, si ritrova dalla parte sbagliata della legge. Oltre a Henson, il cast di Straw include anche Sherri Shepherd, Teyana Taylor, Sinbad, Ashley Versher e Rockmond Dunbar, tra gli altri.

Dopo l’uscita del film il 6 giugno, Rotten Tomatoes rivela che Straw ha iniziato alla grande con un punteggio Popcornmeter dell’81% basato su oltre 100 valutazioni del pubblico. Anche se questo punteggio potrebbe variare con l’aggiunta di altre recensioni, il film ha avuto un inizio impressionante. Non è ancora stato assegnato un punteggio dalla critica, ma probabilmente ne apparirà uno man mano che emergeranno altre recensioni online.

Cosa significa questo per Straw

Perry è uno dei creatori di maggior successo di Hollywood e negli ultimi vent’anni si è costruito un pubblico appassionato. Straw è il seguito di Tyler Perry’s Duplicity (2025) e il nuovo film sta già ottenendo risultati molto migliori del suo predecessore. Duplicity ha ottenuto solo il 25% sul Popcornmeter di Rotten Tomatoes, indicando chiaramente una scarsa accoglienza da parte del pubblico. Come si può vedere dal grafico sottostante, Straw sta andando meglio anche di The Six Triple Eight (2024) e ha ottenuto il punteggio più alto tra gli ultimi cinque film di Perry.

Sebbene non ci siano ancora recensioni da parte della critica per Straw, le cose sembrano per ora piuttosto contrastanti. Delle otto recensioni disponibili su Rotten Tomatoes, cinque sono positive e tre negative.

Jai Courtney vuole tornare nel DCU di James Gunn nei panni di Capitan Boomerang

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La star di Suicide Squad Jai Courtney ha commentato le recenti indiscrezioni secondo cui potrebbe tornare nell’universo DC nei panni di Digger Harkness/Capitan Boomerang. L’attore ha interpretato per la prima volta questo ruolo nel film Suicide Squad del 2016, per poi riprenderlo nel The Suicide Squad del 2021, diretto dal co-CEO della DC Studios James Gunn. Altri membri del cast di rilievo in questi film includono Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn, Will Smith nel ruolo di Deadshot, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller, John Cena nel ruolo di Peacemaker e Idris Elba nel ruolo di Bloodsport. Nonostante sia sopravvissuto al primo film, Captain Boomerang è stato ucciso nella scena iniziale di The Suicide Squad.

Parlando con Screen Rant durante la promozione di Dangerous Animals, Courtney ha affrontato la possibilità di tornare alla DC nei panni di Capitan Boomerang o in un nuovo ruolo:

Screen Rant: Ho menzionato Boomerang. Recentemente hai fatto notizia dicendo che James potrebbe non aver chiuso completamente la porta.

Jai Courtney: Non si può dire nulla di questi tempi. In realtà avrei dovuto mordermi la lingua perché, tra l’altro, James non mi ha detto nulla al riguardo, quindi potrebbe essere stata solo una trovata per attirare clic. Ma, ascolta, tutto quello che ho detto è che se qualcuno mi chiamasse, mi presenterei e rifarei quel ruolo.

Screen Rant: È solo per Boomerang o sei aperto ad altri ruoli nel mondo DC?

Jai Courtney: Certo, perché no. Sono aperto a tutto. Possiamo sempre parlarne. Ma penso che il motivo sia che ho amato interpretare quel ruolo ed è stato triste abbandonarlo. Quindi, se c’è ancora qualcosa da sfruttare, sono a vostra disposizione.

Cosa significano i commenti di Jai Courtney sul DCU

In precedenza, Courtney aveva fatto notizia quando i suoi commenti avevano lasciato intendere che il ritorno di Capitan Boomerang potesse essere imminente. Secondo Courtney, Gunn lo ha rassicurato dopo aver saputo del destino del suo personaggio in The Suicide Squad. L’attore ha spiegato: “Ho detto: ‘Dai, amico. Boomerang è figo’. James mi ha risposto: ‘Sai che queste regole non valgono davvero. Solo perché muore qui non significa che se ne sia andato per sempre, giusto? E io ho risposto: ‘Certo che sì’.

A causa di questa interazione, Courtney ha detto che “da qualche parte nella [sua] mente, c’è una preghiera che un giorno vedremo ancora Boomerang.” Che questo si realizzi o meno non può essere escluso dal fatto che i film siano ambientati nel DC Extended Universe. Sebbene la maggior parte dei membri del cast di quel franchise non passerà al DCU, alcuni personaggi come Peacemaker e Waller manterranno gli stessi attori di prima. Dato che Courtney è apparso insieme a loro due, potrebbe essere più probabile un suo ritorno rispetto ad altri attori del DCEU, sia come variante che come resurrezione di questa iterazione.