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Raya e l’Ultimo Drago: lo spot del Super Bowl LV

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Raya e l’Ultimo Drago: lo spot del Super Bowl LV

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

Raya e l’Ultimo Drago: la colonna sonora di James Newton Howard

Raya e l’Ultimo Drago: la colonna sonora di James Newton Howard

È finalmente disponibile la colonna sonora originale del nuovo film DisneyRaya e l’Ultimo Drago, firmata dal compositore James Newton Howard, nominato agli Oscar , vincitore agli Emmy e ai Grammy (Notizie dal mondo, La vita nascosta – Hidden Life). La colonna sonora include anche il nuovo brano dei titoli di coda interpretato dalla cantante Camille Cabaltera, “Scegli” (“Lead the Way”), scritto ed eseguito nella versione originale dall’artista e cantautrice nominata ai Grammy, Jhené Aiko.

Nella versione italiana di Raya e l’Ultimo Drago, che arriverà prossimamente al cinema (salvo disponibilità dei cinema) e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP*, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya). Camille Cabaltera, oltre a interpretare il brano nei titoli di coda della versione italiana del film, ha prestato la propria voce per un cameo insieme agli influencer Emanuele FerrariVatinee Suvimol e Maryna.

 

A proposito della colonna sonora, Newton Howard ha dichiarato: “Scrivere le musiche per Raya e l’Ultimo Drago è stata un’esperienza gioiosa e creativa. Lavorare nell’animazione è un processo veramente di team e i registi, il cast e gli animatori hanno dato vita ai personaggi in modo assai elettrizzante e multi-dimensionale. Ho lavorato con loro per creare un mondo musicale vasto e vario come il mondo immaginario di Kumandra, dove è ambientata la storia del film. La visione del mondo dei registi era in gran parte ispirata al sud-est asiatico e in particolare alla cultura indonesiana, quindi ho voluto trarre da lì ispirazione per i suoni da incorporare nelle musiche. Le tematiche affrontate dal film sulla divisione e sul processo di guarigione di una società frammentata al suo interno sono molto attuali e il nucleo tematico del film consente alla musica di avere un impatto emotivo altrettanto forte. Sono entusiasta che tutti possano ascoltarla!”

“Lead the Way” (“Scegli” nella versione italiana) è il brano presente nei titoli di coda ed è stato prodotto da Julian-Quán Việt Lê (Lejkeys). Il video musicale con Jhené Aiko è stato diretto da uno dei registi di Raya e l’Ultimo Drago, Carlos López Estrada, e uscirà a marzo.

Jhené Aiko si è ispirata per il brano a uno dei temi del film, quello della fiducia, e racconta: “Quello che mi piace della canzone è che è allegra e divertente, ma porta con sé anche un messaggio per il mondo, per tutti. Un messaggio che è molto attuale in questo momento. I temi principali sono avere fede e fare il primo passo avendo fiducia negli altri, capendo che possiamo ottenere molto di più quando si uniscono davvero le forze. È stata una canzone facile da scrivere perché questi sono tutti valori in cui credo veramente!”.

James Newton Howard

James Newton Howard è uno dei compositori più versatili e premiati dell’industria cinematografica, con una carriera che dura da oltre 30 anni e consta oltre 140 progetti cinematografici e televisivi. È stato nominato otto volte all’Oscar® ed è stato vincitore di Emmy e GRAMMY. Howard è stato anche vincitore del prestigioso premio ASCAP Henry Mancini alla carriera e del BMI ICON Award.

Come produttore discografico, arrangiatore e cantautore, ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del pop, tra cui Elton John, Crosby, Stills e Nash, Barbra Streisand, Bob Seger, Rod Stewart, Toto, Glenn Frey, Diana Ross, Carly Simon, Olivia Newton-John, Randy Newman, Rickie Lee Jones e Chaka Khan.

Ha creato le colonne sonore di una vasta gamma di film, tra cui Animali fantastici: I crimini di GrindelwaldLo Schiaccianoci e i Quattro RegniRed SparrowEnd of Justice – Nessuno è innocenteDetroitAnimali fantastici e dove trovarliZona d’ombraLo sciacallo – Nightcrawler e Maleficent. Tra le sue più fedeli collaborazioni ci sono quelle coi registi cinematografici M. Night Shyamalan e Francis Lawrence. Per il primo ha infatti composto le colonne sonore di nove suoi film a partire da Il sesto senso, mentre per Lawrence a partire dal suo film Io sono Leggenda, passando per tutti gli episodi del franchise Hunger Games.

Recentemente, Howard ha composto la colonna sonora del film di Paul Greengrass, Notizie dal mondo e i prossimi progetti cinematografici includono le colonne sonore del film Disney Jungle Cruise e il terzo capitolo della serie ambientata nell’universo di Harry Potter, Animali fantastici.

Jhené Aiko

Sei volte candidata ai Grammy, Jhené Aiko ha coronato un anno di svolta per la sua carriera con tre nuove nomination ai Grammy per il suo capolavoro R&B, “Chilombo”, ottenendo la prestigiosa nomination per “Album Of The Year“. “Chilombo” è stato nominato anche agli American Music Award come miglior album soul / R & B femminile, due Soul Train Awards e tre NAACP Awards. L’album è ora certificato disco di platino con sette singoli certificati oro e platino e ha raggiunto per ben due volte quest’anno la prima posizione nella classifica R&B di Billboard, raccogliendo oltre 2 miliardi di stream in tutto il mondo. Secondo Billboard, “Chilombo” ha fatto la storia delle classifiche come il più grande debutto R&B per un’artista donna dai tempi di “Lemonade” di Beyoncé. Jhené sta attualmente dominando la radio urban con il suo singolo di successo “B.S. in collaborazione con H.E.R. e come featuring artist nei nuovi singoli di Big Sean, Ty Dolla $ign e Saweetie.

Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Osnat Shurer e Adele Lim

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Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Osnat Shurer e Adele Lim

La produttrice Osnat Shurer e la co-sceneggiatrice Adele Lim di Raya e l’Ultimo Drago raccontano com’è nata la nuova principessa Disney. Il film è disponibile su Disney+ (con accesso VIP) dal 5 marzo.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Don Hall, Carlos Lopez Estrada e Qui Nguyen

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Don Hall, Carlos Lopez Estrada e Qui Nguyen parlano di Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo film della Walt Disney Animation Studios, ambientato nel Sud Est Asiatico, disponibile dal 5 marzo su Disney+ con accesso VIP.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

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Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Era il 2018 quando la Disney distribuiva in sala Oceania, film d’animazione originale che, ricalcando la formula del musical tanto cara ai lungometraggi della Casa di Topolino, apriva la strada verso una innovazione, tecnica e narrativa, che si è interrotta per 5 anni. Fino a oggi, infatti, lo studio ha prodotto solo sequel (Ralph Spacca Internet e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle) ma il prossimo 5 marzo sarà il turno di Raya e L’Ultimo Drago.

Il nuovo film Walt Disney Animation arriverà su Disney+ con accesso VIP oppure, laddove e se saranno aperti, al cinema. 

La storia di Raya e L’Ultimo Drago

La storia ci trasporta in una terra lontana e magica, il regno di Kumandra, un mondo in cui uomini e draghi vivevano insieme in armonia, fino a che le forze del male non hanno preso il sopravvento e trasformato tutto il regno in pietra. Per contrastarle, gli ultimi draghi si sacrificarono, facendo un incantesimo che intrappolò le creature. Questo però portò alla divisione di Kumandra in piccole tribù, che per 500 anni sono rimaste separate e diffidenti, rese ostili dalla scomparsa dei draghi. Quando le creature maligne si risveglieranno, Raya, principessa e guerriera, dovrà intraprendere un lungo viaggio per cercare di riportare in vita l’ultimo drago, il solo in possesso della magia necessaria per scacciare la minaccia e per riunificare Kumandra.

Viaggio nel Sud Est Asiatico

Il team creativo che ha portato alla realizzazione di Raya e L’Ultimo Drago è un gruppo di talenti multietnico che ha lavorato per rendere il film il più inclusivo possibile. La sceneggiatura è opera di Qui Nguyen e Adele Lim, di origini vietnamiti e malesi, i produttori sono Peter Del Vecho (già vincitore di un premio Oscar per Frozen), nato negli USA, e Osnat Shurer (candidata al premio Oscar per Oceania), che invece viene da Israele. La regia è firmata dal messicano Carlos López Estrada insieme allo statunitense Don Hall, già vincitore dell’Oscar per Big Hero 6. Questo gruppo culturalmente così vario ha portato alla realizzazione di un film che rispecchia la diversità di fonti e background. Inoltre, la location di Kumandra, ufficialmente un paese fittizio, è ufficialmente ispirata al sud est Asiatico, tanto che il gruppo di filmmaker ha visitato Thailandia, Vietnam, Cambogia, Birmania, Indonesia, Filippine e Laos prima di cominciare a lavorare al film. 

Il percorso di ricerca ha portato sullo schermo un immaginario, dai paesaggi alle fisionomie dei personaggi, passando per costumi e accessori, che mai aveva raggiunto il mondo Disney e che ora ha la possibilità di una piattaforma mondiale davvero ampia.

Un’evoluzione nella drammaturgia d’animazione Disney

Non solo ambienti e ispirazioni ma anche la struttura narrativa di Raya e L’Ultimo Drago indica una forte volontà dello studio di rinnovarsi e rinnovare il linguaggio che da sempre lo ha contraddistinto. Nel film, infatti, non ci sono canzoni, non ci sono dunque quei momenti di svolta o di riflessione che sempre, da Biancaneve in poi, sono stati affidati a dei testi in musica. Principessa non canterina e guerriera, Raya si candida quindi a diventare uno dei personaggi Disney di nuova generazione che aprirà molte strade, non solo da un punto di vista della rappresentazione, ma anche da un punto di vista della drammaturgia, settore che non sempre va di pari passo con la sperimentazione tecnica, che qui, neanche a dirlo, raggiunge nuove vette di meraviglia visiva. 

Un’avventura action tutta al femminile

Raya e L’Ultimo Drago è sicuramente un’avventura al femminile. Non solo la protagonista, ma anche l’antagonista principale e alcuni dei personaggi più importanti della storia sono donne; da una parte c’è il comic relief, che in questo caso è rappresentato all’ultimo drago del titolo, Sisu, una donna appunto. Ottimista, fiduciosa, buffa e divertente, Sisu è il giusto contraltare a Raya, che invece è totalmente orientata verso la sua missione, concentrata e focalizzata tanto da correre il rischio di dimenticare quali sono i valori per cui ci si batte. Di fronte alla nostra nobile e cocciuta protagonista c’è Namaari, anche lei dedita completamente alla sua missione, però distorta dalla paura, incapace di guardare al futuro in maniera benevola. Si tratta forse del personaggio più interessante, quello che più di tutto si evolve, che impara a fidarsi degli altri e ad accogliere dentro di sé la diversità degli altri popoli, capendo, nel profondo, che la chiave per la sopravvivenza è l’unità.

Queste giovani donne protagoniste dell’avventura Disney sono però travolte da quella che sembra la cifra stilistica predominante nel film, ovvero l’azione. Sì, perché se c’è un genere cinematografico al quale Raya sembra rispondere, oltre all’avventura e al fantasy, è proprio l’action che diventa protagonista nelle bellissime sequenze di combattimento. Spada, lancia e armi che cambiano forma e utilizzo sono i coprotagonista di danze aggressive e perfettamente coreografate che diventano il vero centro dell’azione e che caratterizzano tutto lo stile visivo e narrativo di Raya e L’Ultimo Drago. Il film Disney si rivela essere un vero e proprio action fantasy con principesse guerriere protagoniste, senza canzoni e con una miriade di personaggi secondari divertenti e simpatici, che riescono, ognuno a suo modo, a ritagliarsi un piccolo spiraglio di visibilità nella storia. 

Il messaggio di unità e fiducia

Al netto di ogni innovazione drammaturgia e paesaggistica, del lavoro sui personaggi protagonisti e delle meraviglie tecniche che ogni volta la squadra Disney riesce a mettere sotto al naso dei suoi spettatori, il vero cuore di Raya e L’Ultimo Drago è un messaggio positivo ed edificante, che predica la fiducia e la collaborazione trai diversi, non importa quanto distanti e apparentemente in conflitto. Sembra una beffa il fatto che questo messaggio sia stato affidato ad un film che è stato ultimato tanti mesi prima dell’inizio della pandemia (attualmente in corso) e che adesso sembra essere estremamente attuale, dato lo stato di incertezza e divisione che viviamo da ormai dodici mesi.

Raya e L’Ultimo Drago vuole ricordarci che siamo sullo stesso pianeta e che condividere le difficoltà, aiutandoci e fidandoci non può fare che bene alla collettività tutta.

Raya e l’Ultimo Drago, il resoconto dell’incontro con i filmmaker

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Disponibile dal 5 marzo su Disney+ con accesso Premier e, dove possibile, nei cinema, Raya e l’Ultimo Drago è il nuovo film d’animazione Walt Disney. I registi Don Hall e Carlos López Estrada, la produttrice Osnat Shurer e gli sceneggiatori Qui Nguyen e Adele Lim hanno partecipato ad un incontro on line con la stampa, per raccontare questa nuova eroina che è principessa e guerriera.

Una storia magica, un viaggio avventuroso ma anche di speranza e di trasformazione. Come si può descrivere però un personaggio come Raya?

Don Hall: “Una delle cose che amo di Raya è il fatto che è un personaggio alquanto complesso. Credo che sia da riconoscere che è una principessa, è la figlia del capo, ma è anche una guerriera ed è tutta la vita che si sta preparando per essere la custode della Gemma del Drago. Quindi amo molto questo dualismo del personaggio. Inoltre tutto il film verte sul tema della fiducia. Vediamo questo personaggio che ha perso la fiducia nel popolo di Kumandra e su di lei si accumulano notevoli pressioni. Dobbiamo vederla evolvere per recuperare la fiducia nel mondo, e guardando il mondo sulla base delle sue esperienze è chiaro che è difficile avere fiducia nel prossimo. Mi piace la sua ferocia e la sua forza, mi piace il fatto che ha un belò senso dell’umorismo ma è anche vulnerabile. Sono un suo grande fan e amo molto anche Sisu.”

Quanto è importante mantenere viva la fantasia nella nostra vita, soprattutto in questa particolare fase?

Carlos López Estrada: “Credo che in assoluto sia una delle cose più importanti. Dobbiamo continuare ad alimentare la nostra fantasia, dobbiamo continuare a rivolgerci a cose che possono entusiasmanti. Io devo ringraziare la Disney, perché sono cresciuto vedendo questi bellissimi film animati e questo ha seriamente modificato il mio modo di vedrre le cose, la mia fantasia. E questo ha avuto un effetto su come sono oggi. Mi auguro che Raya possa offrire un’opportunità molto simile a grandi e piccoli. L’idea è che con Raya si possa viaggiare in luoghi mai visti, scoprire personaggi molto diversi e affascinanti, è un viaggio che consente di ampliare la mente e riflettere su una serie di idee che sono importanti. Ma al tempo stesso è anche un rifugio in un altro mondo. Penso che questo sia un film molto importante.”

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Raya e l'Ultimo DragoIl film è decisamente multietnico. Quanto è stato importante per il film?

Osnat Shurer: “Questo progetto per alcuni di noi è molto personale. Si trattava di capire quale fosse il messaggio da trasmettere, ma anche di riflettere sulle divisioni che caratterizzano il nostro mondo e su come le differenze possano creare antagonismi e quanto sia importante superarle per noi, in tutto quello che facciamo. Dobbiamo curarci degli altri, quindi per noi si trattava di spostarci in un altro territorio, il Sud Est Asiatico e ci siamo innamorati di questo senso di appartenenza di una comunità in cui conti il noi e non l’io, nonostante le culture variegate di questo territorio.”

Parliamo invece di Namaari che è trai personaggi che cambia maggiormente nel corso del film.

Adele Lim: “Io adoro Namaari, ed è davvero il personaggio che più cambia. All’inizio era la cattiva di turno, ma strada facendo si trasforma e ci interessava molto capire la dinamica del suo rapporto con Raya, dal momento che si tratta di un’amicizia femminile che in genere non si vede spesso al cinema e nel cinema d’animazione. Lei è Raya hanno la stessa origine: sono figlie di leader ed entrambe vogliono la sopravvivenza del loro popolo, ma affronta questa sfida in modo molto diverso. Ma l’esempio di Raya e dei suoi le offrono un punto di vista differente. Lei è decisamente il mio personaggio preferito.”

Quanto è importante mantenere fede alle nostre tradizioni e preservarle?

Qui Nguyen: “Sia per Adele che per me fare un film come questo, che è un omaggio alla cultura del Sud Est Asiatico è particolarmente importante perché è la nostra cultura e raramente nei grandi film hollywoodiani i nostri figli possono assistere a qualcosa del genere e identificarsi con gli eroi del grande schermo. Queste immagini possono essere d’ispirazione per i nostri figli. Per noi è stato un dono da parte nostra per loro, in modo tale da poterli ispirare.”

Raya e l’Ultimo Drago arriverà su Disney+ il prossimo 5 marzo, disponibile con account VIP e, dove possibile, arriverà anche sul grande schermo.

Raya e l'Ultimo Drago film 2021

Ray: le curiosità e la vera storia dietro al film con Jamie Foxx

Ray: le curiosità e la vera storia dietro al film con Jamie Foxx

I film biografici dedicati a celebri icone della musica hanno sempre suscitato un certo fascino tra il grande pubblico. Titoli come The Doors, Bird, Quando l’amore brucia l’anima, Rocketman o il più recente Elvis hanno infatti portato sul grande schermo le avventurose vite di musicisti divisi tra genio e sregolatezza, proponendo allo stesso tempo riflessioni sulla loro genialità e la loro arte musicale. Un altro esempio particolarmente brillante di questa tipologia di film è Ray, il film del 2004 dedicato all’indimenticabile Ray Charles, il cantante e pianista non vedente pioniere della musica soul.

Diretto da Taylor Hackford, regista anche di Ufficiale e gentiluomo e L’avvocato del diavolo, il film copre un arco temporale che va dall’infanzia di Charles negli anni Trenta fino agli anni Settanta, raccontando dunque anche il suo periodo di maggior successo. Poiché realizzato in modo del tutto indipendente dai grandi studios cinematografici, nel film fu inoltre possibile inserire elementi controversi come la dipendenza dall’eroina di Charles e una raffigurazione più spinta del sesso. Si cercò naturalmente di rimanere quanto più fedeli possibile alla vera storia e la sceneggiatura fu approvata dallo stesso Charles, il quale ebbe modo di leggerla in braille.

Accolto con grande entusiamo da critica e pubblico, Ray è ancora oggi indicato come uno dei più interessanti biopic musicali di sempre, candidato a sei Oscar (tra cui miglior film) e con un’interpretazione straordinaria di Jamie Foxx nei panni di Charles. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ray: la trama e il cast del film

Sin da bambino Ray Charles nutre una forte passione per la musica, nonché un talento straordinario nel suonare il pianoforte. Neanche la cecità sopraggiunta all’età di 6 anni riesce ad impedirgli di perseguire una carriera musicale, che lo porterà ad essere ben presto famosissimo in tutti gli Stati Uniti, specializzandosi in stili come il gospel, il country, il soul e il jazz. Allo stesso tempo, però, Ray si trova a dover combattere contro i demoni del proprio passato, con la dipendenza dall’eroina e contro la segregazione razziale in quegli anni più accesa che mai. Non manca inoltre il racconto delle sue turbolente relazioni con Della Bea, Mary Anne Fisher e Margie Hendricks.

Come anticipato, ad interpretare Ray Charles vi è l’attore Jamie Foxx. Egli, per poter dar vita in modo realistico al musicista ebbe non solo modo di trascorrere del tempo con lui, apprendendo quanto necessario e imparare a muoversi come lui, ma frequentò anche un’istutito per imparare a leggere il braille e si esercitò nel piano, suonandolo realmente durante le riprese. Egli indossò inoltre delle speciali lenti che lo rendevano parzialmente cieco, così da poter comprendere meglio le sensazioni provate da Charles. Grazie a questa sua straordinaria prova attoriale, Foxx vinse poi il premio Oscar come miglior attore.

Accanto a Foxx si possono ritrovare diversi altri celebri attori e attrici. Kerry Washington, con cui Foxx tornerà poi a lavorare in Django Unchained, interpreta Della Bea Robinson, mentre Aunjanue Ellis è Mary Ann Fisher. Regina King è invece Margie Hendricks, cantante delle Realettes che avrà poi una relazione con Charles, da cui nascerà anche un figlio. Nel film sono poi presenti Clifton Powell nei panni di Jeff Brown, Harry Lenix in quelli di Joe Adams e Bokeem Woodbine come Fathead Newman. Larenz Tate interpreta invece il celebre produttore discografico e musicista Quincy Jones. Sharon Warren, infine, interpreta Aretha Robinson, madre di Ray.

Ray cast

Ray: la vera storia dietro il film

Nel dar vita alla vita di Ray Charles, i produttori, il regista e lo sceneggiatore James L. White si sono assicurati di essere il più fedeli possibile alla realtà, avvalendosi anche della supervisione dello stesso Charles. Alcuni episodi sono però stati alterati per necessità drammatiche. Partendo dall’inizio, ad esempio, nel film viene mostrato che durante la morte di suo fratello George, avvenuta nel 1935, Ray rimase immobile credendo che si trattasse di un gioco. Nella realtà, invece, Ray tentò di salvare il fratello, senza però riuscirci. Questo evento, come anche poi la cecità e la scomparsa dell’amata madre, vengono indicati nel film come i principali motivi della depressione che colpì Charles.

A farlo soffrire in particolare, però, fu primariamente la morte della madre, che inaugurò per lui un periodo particolarmente buio, che sfociò nella dipendenza dall’eroina. Egli riuscì infine a disintossicarsi da questa droga nel 1965, dopo un periodo di riabilitazione in ospedale. Nel film non viene però menzionato che Charles superò tale dipendenza sostituendola con l’utilizzo di marijuna e alcol. Alcune differenze si possono poi ritrovare anche nella scena in cui Charles si rifiuta di suonare in Georgia, il suo Stato natale, per protestare contro la segregazione razziale. Tale decisione non avvenne per via di una protesta di strada, ma dopo aver letto alcune lettere inviategli dagli attivisti di colore.

Charles, a differenza di quanto viene detto nel film, non fu mai realmente bandito dalla Georgia per questo. Differenze, infine, si ritrovano anche nella rappresentazione delle sue relazioni. Non è infatti vero, come si ritrova nel film, che Charles chiese a Margie Hendricks di abortire in quanto era ancora sposato con Della. Egli infatti accettò ogni figlio avuto, che fosse stato concepito da sua moglie o meno. Sempre sulla Hendricks, nel film viene collocata la sua morte al 1965, mentre nella realtà avvenne nel 1973, per cause mai del tutto chiarite. Infine, quando nel finale Charles esegue il celebre brano Georgia on My Mind, divenuta canzone della Georgia, sua moglie Della non è presente come invece mostrato nel film. Questo perché, nel 1979, i due avevano già divorziato da tempo.

Ray: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Ray grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Historylink

Ray Wise si unisce al cast di X-Men: First Class

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Ray Wise si unisce al cast di X-Men: First Class

Ray Wise, caratterista che fu il padre di Laura Palmer nella serie cult Twin Peaks, è l’ultimo arrivato nel già nutrito cast di X-Men – L’inizio (X-men: First Class).

Lo stesso Wise ha rivelato la sua partecipazione, nel piccolo ruolo di un Segretario di Stato degli Stati Uniti, che girerà in un paio di settimane. Il cast del film è composto nei ruoli principali da Michael Fassbender, James McAvoy, Jennifer Lawrence, Rose Byrne, Nicholas Hoult, January Jones,, Jason Flemyng e Oliver Platt. Il film arriverà nelle sale il 30 giugno.

Tutto quello che sappiamo su X-Men – L’inizio

Il film X-Men – L’inizio, prequel della trilogia cinematografica dedicata ai personaggi della Marvel, gli X-Men (X-Men, X-Men 2, X-Men – Conflitto finale), narra le vicende di Charles Xavier (Professor X), Erik Lehnsherr (Magneto) e del loro primo tentativo di formare una scuola per i ragazzi mutanti.

Nel cast di X-Men – L’inizio protagonisti Michael Fassbender, James McAvoy, Jennifer Lawrence, Rose Byrne, Nicholas Hoult, January Jones, Oliver Platt, Kevin Bacon, Edi Gathegi, Lucas Till, Alex Gonzalez, Morgan Lily, Jason Flemyng, Caleb Landry Jones,  Corey Johnson, Glenn Morshower, Matt Craven, Laurence Belcher, Bill Milner, Zoë Kravitz, Demetri Goritsas, James Remar, Rade Sherbedgia, Ray Wise.

X-Men – L’inizio (X-Men First Class) rappresenta l’inizio epico per la saga degli X-Men e rivela la storia degli eventi più importanti della saga stessa.  Prima che il mondo conoscesse l’esistenza dei mutanti e che Charles Xavier e Erik Lensherr prendessero i nomi di Professor X e Magneto, vediamo due giovani ragazzi che scoprono i loro poteri per la prima volta. I due, che diventeranno nemici giurati, sono amici che lavorano insieme con altri mutanti (alcuni già conosciuti al pubblico, altri nuovi) per fermare l’Armageddon. Ma in questo percorso, tra di loro nasce un contrasto, che scatena l’eterna guerra tra la Confraternita di Magneto e gli X-Men del Professor X.

Ray Winstone vs Noè?

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Ray Winstone vs Noè?

Ray Winstone potrebbe vestire i panni del cattivo in Noah, colossal biblico di Darren Aronofski, protagonista Russel Crowe nei panni del mitico patriarca. Il cast del film comincia dunque a prendere forma: oltre al protagonista, sono già della partita Logan Lerman e Douglas Booth nei panni di due dei figli, mentre Emma Watson sarà la ragazza che avrà una storia d’amore con quest’ultimo; ancora da decidere il ruolo della moglie di Noè: per la parte sembra che ormai si sia giunti a un duello a due tra Julianne Moore e Jennifer Connelly. Ray Winstone sarebbe invece uscito vincitore in una lista di nomi che avrebbe incluso Val Kilmer, Liv Schreiber e Liam Neeson.

Fonte: Empire

Ray Winstone nel cast del remake di Point Break

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Ray Winstone nel cast del remake di Point Break

L’attore Ray Winstone, visto di recente al cinema in Noah di Darren Aronofsky, si è unito ufficialmente al cast del  remake di Point Break. Winstone interpreterà Pappas, ruolo che nel film originale del 1991 di Kathryn Bigelow fu di Gary Busey. Al momento non sappiamo quali altri attori faranno parte del cast: resta confermata la presenza di Luke Bracey, che interpreterà il ruolo di Johnny Utah, che nel film originale fu di Keanu Reeves, ma dopo il forfait di Gerard Butler, ancora non è stato comunicato chi vestirà i panni del ruolo che fu di Patrick Swayze.

A dirigere il film sarà Ericson Core, già direttore della fotografia di Fast and Furious, Payback, e regista di Imbattible e della serie Tv campione di ascolti in America The Courier. Il remake è ambientato nel mondo degli sport estremi; oltre al surf, già protagonista del film originale, si vedranno scene di paracadutismo, wingsuit e snowboard.

Fonte

Ray Winstone insanguinato nel Noé di Aronofsky

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Ray Winstone insanguinato nel Noé di Aronofsky

Il Daily Mail ha pubblicato una serie di foto dal set di Noah il kolossal biblico del regista de Il Cigno Nero, Darren Aronofsky. Nelle foto Ray Winstone veste i panni di Tubal-Cain, nemico di Noè, e appare decisamente malmesso.

Il film Noah, stando a quanto ha dichiarato il regista, sarà un adattamento fedele della storia di Noé presente nel Vecchio Testamento. Verrà così narrata la vicenda della costruzione della mitica Arca costruita per salvare una coppia per ogni specie (umana inclusa) dal diluvio universale. L’arca, per esigenza di scena, è stata davvero costruita a Oyster Bay, New York, e sarà uno dei principali set del film.

Nel cast Noah, oltre al già citato Winstone, saranno presenti anche Russell Crowe, Emma Watson, Jennifer Connelly, Anthony Hopkins e molti altri ancora.

L’uscita del film è fissata per il 13 marzo 2014 negli USA.

Ecco le immagini:

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Ray Stevenson: morto l’attore di Punisher: War Zone, RRR e Thor

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Ray Stevenson: morto l’attore di Punisher: War Zone, RRR e Thor

Ray Stevenson, l’attore irlandese che ha recitato in film come Punisher: War Zone, King Arthur, i film di Thor e l’imminente serie Ahsoka, è morto. Lo apprendiamo da Variety che ha avuto la notizia dall’addetto stampa dell’attore. Aveva 58 anni. Non ci sono informazioni o dettagli sulla causa della morte, per il momento.

Stevenson ha iniziato la sua carriera apparendo in programmi televisivi negli anni ’90, quindi ha iniziato a recitare, a partire dagli anni 2000, in film che prediligevano l’action. Il suo primo ruolo cinematografico importante è stato nel film d’avventura di Antoine Fuqua del 2004 King Arthur, dove interpretava Dagonet, uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Nel film, il suo personaggio si sacrifica in battaglia per aiutare Arthur (Clive Owen) e la sua confraternita di guerrieri.

Nel 2008, Stevenson ha ottenuto un ruolo da protagonista nel film Marvel, Punisher: War Zone, dove ha interpretato il mercenario titolare, alias Frank Castle. Il film è stato distribuito da Lionsgate in Nord America, prima che la Disney acquisisse i diritti dell’universo Marvel e successivamente reintroducesse il personaggio nella serie Netflix Daredevil.

Negli anni 2010, è apparso in film d’azione come The Book of Eli, G.I. Joe: Retaliation e franchise come Thor della Marvel e l’adattamento Divergent della Lionsgate. Nel suo secondo ruolo Marvel, Ray Stevenson ha interpretato l’eroe asgardiano Volstagg, uno dei Tre Guerrieri alleati del Thor di Chris Hemsworth. È apparso nei primi tre film della serie prima di essere ucciso da Hela di Cate Blanchett in Thor: Ragnarok.

Di recente, Stevenson è apparso nel film di Tollywood candidato all’Oscar RRR nei panni del malvagio governatore Scott Buxton. Apparirà anche nella serie Disney + Star Wars di questa estate Ahsoka nei panni di un Jedi di nome Baylan Skoll, che si rivolge al lato oscuro ed è un alleato del diabolico Grand’ammiraglio Thrawn.

Ray Stevenson parla di Thor: The Dark World

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Ray Stevenson parla di Thor: The Dark World

Anche Ray Stevenson , come tutto il cast di Thor, è ritornato sul set per l’atteso sequel del film, Thor: The Dark World. L’attore, che interpreta uno dei Tre Guerrieri, Volstagg, ha raccontato a The Wall Street Journal come è stato ritornare a lavorare nei panni dell’eroe asgardiano e quali saranno le principali differenze tra le ambientazioni del primo film e quelle di questo sequel.

Nel primo film, Asgard è immersa nella pace che regna trai nove reami. Era al culmine dello splendore, tutto andava per il meglio. In questo film i reami sono dilaniati da diverse rivolte, c’è una forza oscura e maligna e noi siamo sul punto di ingaggiare una serie di battaglie. La bellezza e il lusso della città è svanito e tutto culminerà in un emorme attacco al cuore di Asgard. Tutto potrebbe essere distrutto” … “Volstagg è un grande sul campo di battaglia, E’ uno dei tre Guerrieri e fa quello che deve, il loro tempo è trascorso a combattere su molti fronti differenti. Non combattono sempre insieme. Volstagg è in conflitto, ha una famiglia a cui badare, combattono per la terra e per la propria casa così come per Asgard stessa. Capisce benissimo la minaccia del nuovo nemico, sia sul campo di battaglia che sulla sua casa.”

Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2. Diretto da Alan Taylor Thor: The Dark World vede nel cast Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgård, Idris Elba, Christopher Eccleston, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Kat Dennings, Ray Stevenson, Zachary Levi, Tadanobu Asano e Jaimie Alexander con Rene Russo e Anthony Hopkins nei panni di Odino

Il film Marvel Thor: The Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto per la salvezza dell’intero universo.

Ray Park Snake Eyes e Darth Maul nel suo futuro?

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Ray Park Snake Eyes e Darth Maul nel suo futuro?

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Mtv Geek ha recentemente incontrato il noto attore e stuntman scozzese Ray Park a New York, il quale ha parlato dei suoi storici personaggi di Darth Maul in Stars Wars Episodio I – La minaccia fantasma (1999) e di Snake Eyes nei film G.I. Joe – La nascita dei Cobra (2009) e G.I. Joe – La vendetta (2012).

Nonostante abbia interpretato il ruolo di Snake Eyes per ben due volte, Park ha dichiarato che la sua presenza in un terzo capitolo che quasi sicuramente vedrà la luce non è così scontata. “Sarei molto felice di tornare a vestire i panni di Snake Eyes – ha rivelato l’attore – ma nulla è mai sicuro o garantito nel mondo del cinema“. L’attore ha spiegato che, se dovesse essere richiamato per questo ruolo, gli piacerebbe mostrare il personaggio con le due spade, cavalcare una moto ed essere accompagnato dal suo aiutante Timber.

In merito a Darth Maul, invece, è molto difficile che la Disney progetti un suo ritorno nei prossimi film della saga di Star Wars, nonostante il personaggio sia stato reinserito per il cartone animato de La guerra dei Cloni. Ad ogni modo, Park ha svelato ad Mtv che non gli dispiacerebbe ritornare a vestire nuovamente i panni anche di Darth Maul. “Datemi solo acqua e cibo e sono già lì“, ha così ironizzato l’attore.

Ray Park ha iniziato la sua carriera nel 1997 come stuntman nel film Mortal Kombat: Distruzione totale. E’ stato anche la controfigura di Christopher Walken nelle scene di combattimento de Il mistero di Sleepy Hollow, mentre il primo ruolo da attore, con tanto di dialoghi, è stato nella parte di Toad in X-Men del 2000.

Ray Liotta: 10 cose che non sai sull’attore

Ray Liotta: 10 cose che non sai sull’attore

Dal gangster di Quei bravi ragazzi all’avvocato di Storia di un matrimonio, nel corso della sua carriera l’attore Ray Liotta ha dato vita a personaggi divenuti memorabili, che gli hanno permesso di affermarsi come un attore particolarmente carismatico. Sempre alla ricerca di personaggi diversi tra loro, con cui poter mettere in mostra sfumature differenti del proprio talento, l’attore può vantare collaborazioni con alcuni tra i maggiori registi di Hollywood, i quali hanno sempre saputo tirare fuori il meglio di lui.

Ecco 10 cose che non sai di Ray Liotta.

Ray Liotta Quei bravi ragazzi

Ray Liotta: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore ottiene il suo primo ruolo di rilievo grazie al film Qualcosa di travolgente (1986). La consacrazione arriva però grazie a Quei bravi ragazzi (1990), di Martin Scorsese, grazie a cui ottiene grande popolarità. Da quel momento, Liotta recita in titoli di rilievo come Abuso di potere (1992), Una moglie per papà (1994), con Whoopy Goldberg, Blow (2001), con Johnny Depp, Hannibal (2001), Control (2004), In the Name of the King (2008), Il guinness dei pupazzi di neve (2010), The Son of No One (2011), con Al Pacino, Cogan – Killing Them Softly (2012), The Iceman (2012), con Michael Shannon, Come un tuono (2012), Sin City – Una donna per cui uccidere (2014), con Evan Green, La regola del gioco (2014) e Storia di un matrimonio (2019), con Adam Driver. Nel 2020 è invece nel cast di Hubie Halloween, con Adam Sandler.

9. È stato anche produttore di diversi film. A partire dalla fine degli anni Novanta, Liotta si è concentrato anche sull’attività di produttore, ricoprendo tale ruolo per diversi titoli, da lui interpretati o meno. Il primo di questi è il crime Phoenix: Delitto di polizia (1998), poi seguito da Narc – Analisi di un delitto (2002) e Doppia ipotesi per un delitto (2005). È poi stato produttore esecutivo del film musical Ti va di ballare? (2006), con Antonio Banderas. In seguito, invece, si è occupato di produrre altri titoli di cui è stato anche interprete, sentendosi particolarmente legato a questi. Si tratta dei film La linea (2009), Il Guinness dei pupazzi di neve (2010) e The Identical (2014).

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha ricevuto riconoscimenti e nomination ad alcuni tra i maggiori premi dell’industria. Liotta venne infatti nominato come miglior attore non protagonista ai Golden Globe nel 1987 per Qualcosa di travolgente. Da lì ottenne particolare visibilità, venendo poi nominato ai SAG Awards nel 1999 e nel 2016 come miglior attore di una miniserie o film TV per The Rat Pack e Texas Rising. Prestigioso riconoscimento è anche quello ottenuto per un altro dei suoi ruoli televisivi. Nel 2005 ha infatti vinto un Emmy Awards come miglior guest star per la serie E.R. – Medici in prima linea.

Ray Liotta in Quei bravi ragazzi

7. Non ha incontrato il vero gangster da lui interpretato. Ad avere reso per sempre celebre Liotta come attore, è il ruolo del mafioso Henry Hill in Quei bravi ragazzi. Il personaggio è basato sul vero Hill, nota personalità della criminalità statunitense. Contrariamente a quanto però di solito avviene, Liotta non ha mai incontrato il gangster, poiché Scorsese glielo impedì. Il regista, infatti, non aveva ancora mai lavorato con l’attore e non conoscendolo ritenne necessario assisterlo nella costruzione del personaggio. Permettergli di incontrare Hill avrebbe invece rischiato di farlo influenzare da questi e stravolgere l’interpretazione.

6. Venne scelto per una sua qualità. Scorsese notò Liotta nel film Qualcosa di travolgente, e venne subito colpito dalla sua energia. I due iniziarono così ad incontrarsi più volte, con il regista che tentava di capire se egli fosse davvero la persona giusta per la parte. Se ne convinse nel momento in cui, durante il Festival di Venezia, Liotta cercò di avvicinarsi a lui, venendo però respinto più volte dalle sue guardie del corpo. Notando la scena, Scorsese rimase colpito da come Liotta manteneva la calma nonostante venisse respinto malamente. Tale sua qualità lo rendeva estremamente simile a Henry Hill, notoriamente silenzioso e pacato. Fu in seguito a ciò che Liotta ottenne definitivamente la parte.

Ray Liotta patrimonio

Ray Liotta: la sua risata

5. È rimasta iconica la sua particolare risata. Tra le scene più celebri di Quei bravi ragazzi vi è quella che vede gli attori Joe Pesci e Liotta intenti a bere e scherzare in un locale. Tutto ha poi inizio nel momento in cui Pesci si lancia nel racconto di un particolare aneddoto, che genera l’ironia di Liotta. L’attore improvvisò così in quel momento una risata che divenne in seguito estremamente iconica. Il modo in cui si contrae il suo volto, e la voce stridula hanno poi contribuito alla fama della scena. Da lì, Liotta viene spesso ricordato per quel celebre momento della sua carriera.

Ray Liotta in Blow

4. Ha interpretato il padre di Johnny Depp. Nel film Blow, incentrato sulla vita del celebre narcotrafficante George Jung, Liotta ha interpretato il padre George, una delle figure più significative per il protagonista. Pur essendo di soli otto anni più grande di Depp, Liotta è risultato particolarmente credibile nella parte, ricevendo numerose lodi. In particolare, i fan del film ricordano il grande legame tra i due interpreti, e che ha permesso di dar vita ad un convincente e commovente rapporto tra padre e figlio.

Ray Liotta e il doppiaggio di Bee Movie

3. Ha doppiato sé stesso. Nel film d’animazione del 2007 Bee Movie, l’attore compare tra i doppiatori dando voce ad un curioso personaggio. Liotta, infatti, realizza il doppiaggio della versione animata di sé stesso. Il cameo è tutt’oggi particolarmente celebre non solo per la grande somiglianza del personaggio con il vero Liotta, ma anche per una serie di riferimenti alla carriera dell’attore. Nella scena in cui è presente, infatti, si può notare il personaggio impugnare il premio Emmy, realmente vinto da Liotta. Inoltre, l’ape protagonista si riferisce a lui affermando che egli non è un “goodfella” ma un “bad-fella”. Questo è un riferimento al film Quei bravi ragazzi, il cui titolo originale è Goodfellas.

Ray Liotta: il suo patrimonio

2. Vanta un ricco patrimonio. Grazie alle sue numerose interpretazioni in noti film o serie televisive, Liotta vanta uno status non indifferente all’interno di Hollywood. Come visto, inoltre, negli anni Liotta si è occupato anche di attività collaterali, come la produzione di alcuni film. I premi vinti, e gli altri onori ricevuti nel corso della sua carriera, lo hanno oggi portato a possedere il considerevole patrimonio di circa 14 milioni di dollari.

Ray Liotta: età, altezza e le origini italiane

1. Ray Liotta è nato a Newark, nel New Jersey, Stati Uniti, il 18 dicembre del 1954. L’attore è alto complessivamente 182 centimetri. Liotta è stato adottato quando aveva solo 6 mesi da Mary e Alfred, figli di immigrati di italiani. Egli è così cresciuto nutrendo in sé un forte rapporto nei confronti del Bel Paese. In seguito, rintracciando i suoi veri genitori, ha scoperto che da parte loro possiede vere origini italiane, come anche scozzesi.

Fonte: IMDb

 

Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

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Ray Liotta, morto l’attore di Quei Bravi Ragazzi

Ray Liotta, il formidabile attore la cui carriera è sbocciata con il classico di Martin Scorsese Quei bravi ragazzi, è morto. Deadline riporta che l’attore è morto nel sonno nella Repubblica Dominicana, dove stava girando il film Dangerous Waters. Liotta aveva 67 anni e lascia una figlia, Karsen. Era fidanzato con Jacy Nittolo.

La carriera di Ray Liotta stava attraversando una rinascita. I suoi recenti titoli comprendono The Many Saints of Newark, Marriage Story e No Sudden Move. Ha terminato Cocaine Bear, diretto da Elizabeth Banks, e avrebbe dovuto recitare nel film della Working Title The Substance al fianco di Demi Moore e Margaret Qualley.

Ha anche recitato con Taron Egerton nella serie Apple TV+ Black Bird.

Con Qualcosa di travolgente di Jonathan Demme ha ottenuto una nomination ai Golden Globe, e poi ha interpretato la superstar Shoeless Joe Jackson in L’uomo dei sogni. Ha poi seguito rapidamente il ruolo del gangster Henry Hill in Quei bravi ragazzi di Scorsese, al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci in quello che sarebbe stato il ruolo decisivo della sua carriera. Ray Liotta era un perfetto Henry Hill, che raccontava una storia della sua crescita in una banda criminale organizzata, quella che ha portato a termine la famosa rapina alla Lufthansa all’aeroporto internazionale John F. Kennery nel 1978, rubando oltre 5 milioni di dollari in contanti e gioielli conservati nell’edificio del cargo aereo della compagnia aerea tedesca.

Ray Liotta, Juno Temple e Jeremy Piven in Sin City 2!

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Ray_liotta-Sin-City-2Tre nuovi attori per il nuovo Sin City: una donna per cui uccidere di Robert Rodriguez e Frank Miller, si tratta di Ray Liotta (Quei bravi ragazzi), Juno Temple (Il Cavaliere Oscuro il ritorno)

Ray Liotta in The Rut?

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Ray Liotta potrebbe andare a interpretare la parte del cattivo nel drammatico The Rut, per la regia di Karyn Kusama; l’attore italoamericano, a settembre nei cinema con

Ray Liotta entra nel cast de I Muppet 2

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Ray_liotta-Sin-City-2Ray Liotta (Quei bravi ragazzi, Blow, Hannibal, Cogan-Killing Them Softly), che aveva già partecipato nel 1999 a I Muppet venuti dallo spazio, entra a far parte del cast de I Muppet 2, di cui fanno già parte Ricky Gervais (Stardust, Una notte al museo 2, Spy Kids 4), Tina Fey (L’uomo dell’anno, Notte folle a Manhattan) e Ty Burrell (Fratelli in erba, L’incredibile Hulk).

Ray Liotta debutta a Bollywood

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Ray LiottaRay Liotta, star del mitico the Godfellas ( Quei bravi ragazzi ), farà parte del cast di The Field debutto alla regia dell’indiano Rohit Karn Batra e prodotto dalla Brillstein EntertainmentLe riprese inizieranno quest’autunno in India. Per ora sappiamo che il film sarà un Thriller in cui confluiscono molteplici trame e sarà ambientato a Nuova Delhi. Il fulcro della storia è una missione sotto copertura all’interno della mafia indiana, un pretesto per trattare temi più universali e filosofici come l’avidità, la corruzione ed il senso di lealtà. Liotta interpreta un trafficante d’armi colto nel pieno di questa guerra tra clan rivali. Il cast include naturalmente delle star di Bollywood tra cui Ronit Roy, Neeraj Kabi, Vineet Singh e l’attrice Radhika Apte. “ Essendo un suo grande ammiratore è per me un onore avere Ray all’interno del cast in un ruolo centrale scritto apposta per lui” dice BatraLa carriera di Ray è caratterizzata per l’incredibile varietà dei ruoli che ha interpretato” Aggiunge Jai Khanna uno dei producer “ Siamo terribilmente eccitati di averlo a bordo!”. Rohit Karn Batra ha precedentemente vinto il premio della giuria come miglior cortometraggio all’ Palm Beach International film con RoundaboutRay Liotta non è l’unica star hollywoodiana a sabrcare in India. Anche Harvey Keitel debutterà in una produzione Indiana intepretando un maestro di scuola americano espatriato. Il film si intitola Against itself ed è stato diretto da Vikramaditya Motwane.

Fonte: The Hollywood Reporter

Ray Lewis svela il Cigno Nero

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Torna a far parlare di sè il Cigno Nero, la pellicola di Darren Aronofsky, con una stravolgente Natalie Portman Miglior Attrice Protagonista.

Ray Fisher spiega come il nuovo progetto lo abbia aiutato a superare le difficoltà del DCEU

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Ray Fisher è balzato agli onori della cronaca per quello che ha definito il comportamento di Joss Whedon “grossolano, abusivo, non professionale e assolutamente inaccettabile” sul set delle riprese di Justice League.

Dopo aver provocato un’onda d’urto a Hollywood, gli accordi di non divulgazione hanno impedito all’attore di condividere la maggior parte dei dettagli, mentre le conclusioni poco incoraggianti dell’indagine della WarnerMedia non hanno fatto luce sulle ripercussioni per le persone coinvolte (Fisher ha spesso citato Geoff Johns e Jon Berg per la loro presunta complicità nelle azioni di Whedon).

La carriera di Joss Whedon è apparentemente finita dopo che sono emerse analoghe denunce di comportamenti abusivi e Fisher ha ampiamente voltato pagina, come ha riconosciuto parlando del suo ruolo di Lymon, il migliore amico del protagonista Boy Willie Charles, interpretato da John David Washington, in The Piano Lesson di Netflix.

“Ciò che ha aiutato l’intero processo è, devo ammetterlo, August Wilson”, ha spiegato l’attore di Rebel Moon. “La giustapposizione che esisteva all’interno dell’opera, all’interno del personaggio. Credo che ci sia un po’ di Lymon Jackson in tutti noi. In quest’opera c’è un’innocenza che molti perdono con il passare del tempo, soprattutto quando si sopportano tali difficoltà”.

“Per me è stato un modo per ripulire il palato in molti modi, perché ho affrontato delle difficoltà specifiche nella mia vita e alcune difficoltà di carriera. Poter rientrare in questo spazio e dire: ‘Non voglio essere attaccata a questo. Non voglio provare risentimento per qualcosa che è successo”. Voglio andare avanti, e questo è ciò che Lymon rappresenta”, ha concluso Fisher.

Sebbene le parole di Fisher non abbiano avuto l’impatto che sperava alla Warner Bros, hanno portato altri a parlare di Whedon e non ricordiamo l’ultima volta che abbiamo visto i nomi di Johns o Berg legati a progetti importanti.

Il Futuro dell’universo DC al cinema e in tv

Per quanto riguarda il marchio DC, James Gunn e Peter Safran dei DC Studios sono i responsabili di un nuovo DCU che prenderà il via con Creature Commandos, Superman e la seconda stagione di Peacemaker.

Ambientato nella Pittsburgh del 1936, all’indomani della Grande Depressione, The Piano Lesson segue la vita della famiglia Charles nella casa dei Doaker Charles e di un cimelio, il pianoforte di famiglia, che documenta la storia della famiglia attraverso le incisioni fatte dal loro antenato schiavo.

Diretto da Malcolm Washington, il film è interpretato da Samuel L. Jackson, John David Washington, Ray Fisher, Danielle Deadwyler, Michael Potts e Corey Hawkins. Il film arriverà nelle sale l’8 novembre e su Netflix il 22 novembre.

Ray Fisher paragona il provino per Star Wars con quello per Justice League

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Forse non tutti sanno che Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League, ha sostenuto un provino nel 2014 per Star Wars, probabilmente per provare ad ottenere la parte di Finn, personaggio poi interpretato nella trilogia sequel da John Boyega. Di recente, attraverso il suo canale Twitch, l’attore ha ricordato proprio l’audizione per entrare a far parte del cast della celebre saga fantascientifica.

La cosa interessante dell’intervento di Ray Fisher è stato il fatto che l’attore ha messo a paragone l’audizione sostenuta per Star Wars con quella fatta più o meno nello stesso periodo per Justice League. All’epoca Fisher era un attore praticamente sconosciuto, attivo essenzialmente in campo teatrale. Grazie al casting nel cinecomic di Zack Snyder, l’attore ha conosciuto la fama internazionale, nonostante il film sia stato purtroppo un disastro a causa di una post-produzione eccessivamente travagliata.

A proposito del provino per Star Wars, Ray Fisher ha raccontato: “Durante quell’audizione non ero neanche consapevole di cosa stessi effettivamente leggendo. Penso che non si sia andati neanche oltre il mettere qualcosa di mio su un nastro per ottenere una registrazione di ciò che avevo fatto. Per quanto riguarda Justice League, quello è stato un classico esempio di audizione, in cui ho incontrato gente coinvolta nella produzione, ci sono stati dei test e cose simili. Credo che la mia esperienza con Star Wars si possa paragonare a quella di un bambino che compie il suo primo passo… il primo passo di un processo che si è poi concretizzato a pieno con la mia esperienza in Justice League.”

Ray Fisher è il “cuore” di Justice League per Zack Snyder

Ray Fisher non ha mai fatto mistero di quanto Justice League sia stato importante per lui. Di recente l’attore, sulla scia dell’ufficializzazione dell’arrivo della Snyder Cut del film su HBO Max il prossimo anno, aveva dichiarato: “Non voglio lodare Chris Terrio e Zack Snyder per avermi semplicemente fatto recitare in Justice League. Voglio lodarli per avermi dato potere (un uomo di colore senza alcuna esperienza cinematografica) attraverso un posto al tavolo dei creativi, ascoltando i miei spunti prima ancora che ci fosse una sceneggiatura”. Il regista Zack Snyder lo aveva addirittura definito “il cuore del film.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Ray Donovan 3×12: anticipazioni e promo

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Ray Donovan 3×12: anticipazioni e promo

Si intitolerà ExsuscitoRay Donovan 3×12, a dodicesima ed ultima puntata della terza stagione dello show di successo trasmesso dal network americano Showtime.

In Ray Donovan 3×12 dopo aver tenuto nascosto la verità fin troppo a lungo e dopo essersi consultati sul da farsi diverse volte, Abby e Terry giungono ad un accordo e decidono finalmente di confessare a Ray tutto ciò che c’è da sapere su Bridget nel tentativo di liberarsi la coscienza e lasciando così a Ray la possibilità di agire.

Ray Donovan 3×06: anticipazioni e promo

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Ray Donovan 3×06: anticipazioni e promo

Si intitolerà Swing Vote, Ray Donovan 3×06, la sesta puntata della terza stagione della serie televisiva Ray Donovan, che andrà in onda sul network americano Showtime.

In Ray Donovan 3×06 Paige fa di tutto per cercare di concludere l’affare che riguarda il suo team di football; nel frattempo, Ray dovrà fare di tutto per proteggere gli interessi del governatore Verona e la sua vita, mentre i partner commerciali di Mickey decidono che è giunto il momento di far pressione sul loro socio.

Ray Donovan 3×02: anticipazioni e promo dell’episodio con Katie Holmes

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Si intitolerà DingRay Donovan 3×02, la seconda puntata della terza stagione della serie di successo trasmessa dal network americano della HBO.

In Ray Donovan 3×02 Paige Finney chiede a Ray di proteggere un atleta da un ufficiale della Marina, ma non racconta tutta la loro storia a Ray; intanto, in prigione, Terry finisce nel bel mezzo di una rissa fra detenuti, Mickey prova a prendere le redini della società diGary, ma le prostitute trovano la sua gestione datata ed infine Bridget prova a portare a casa Ray per una cena di famiglia.

Ray Donovan è una serie televisiva creata da Ann Biderman per Showtime, trasmessa dal 30 giugno 2013. La serie ha per protagonista Liev Schreiber nel ruolo di Ray Donovan.

Il faccendiere Ray Donovan risolve con abilità e destrezza i problemi di molte personalità di spicco di Los Angeles, atleti, cantanti e uomini d’affari, ma con la stessa abilità non riesce a risolvere i suoi problemi personali. I suoi problemi si complicano quando il padre, con cui ha da sempre un rapporto conflittuale, viene inaspettatamente scarcerato, sconvolgendo la sua vita e il suo nucleo familiare.

Ray Donovan 3×04: anticipazioni e promo

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Ray Donovan 3×04: anticipazioni e promo

Si intitolerà Breakfast of Champions, Ray Donovan 3×04,  la quarta puntata della terza stagione della serie televisiva targata Showtime.


In Ray Donovan 3×04 Terry fa fatica ad adattarsi alla vita fuori dalla prigione e non gradisce la festa che Mickey ha organizzato per il suo ritorno a casa, Abby si reca aBoston per ritrovare la famiglia che non vede da anni, Conor organizza un party a casa sua approfittando dell’assenza dei genitori e la situazione gli sfugge presto di mano ed infine Bridget, infuriata con l’insegnante di matematica, scopre che quest’ultimo nasconde un tragico passato.

Ray Donovan 3: promo esteso della nuova stagione

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Guarda il promo esteso di Ray Donovan 3, l’attesissimo terzo ciclo dello show di successo con protagonista Liev Schreiber.  

Ray Donovan è una serie televisiva creata da Ann Biderman per Showtime, trasmessa dal 30 giugno 2013. La serie ha per protagonista Liev Schreiber nel ruolo di Ray Donovan.

Il faccendiere Ray Donovan risolve con abilità e destrezza i problemi di molte personalità di spicco di Los Angeles, atleti, cantanti e uomini d’affari, ma con la stessa abilità non riesce a risolvere i suoi problemi personali. I suoi problemi si complicano quando il padre, con cui ha da sempre un rapporto conflittuale, viene inaspettatamente scarcerato, sconvolgendo la sua vita e il suo nucleo familiare.

Ray Donovan 2

Ray Donovan 2×12: anticipazioni e promo

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Si intitolerà  The CaptainRay Donovan 2×12, il  dodicesimo e ultimo episodio della seconda stagione di Ray Donovan, la serie Televisiva trasmessa sul network americano di Showtime con Liev Schreiber.

In Ray Donovan 2×12,  Mickey (Jon Voight) escogita un nuovo piano, mentre Abby (Paula Malcolmson) è divisa fra Ray (Liev Schreiber) e il poliziotto Jim (Frank Wahley). Il matrimonio fra Ray e Abby è ormai al capolinea e alla donna non resta altro che scegliere: chi fra Ray e l’agente Jim sarà il prescelto?

Ray Donovan 2×11: anticipazioni e promo

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Si intitolerà RodefRay Donovan 2×11, l’undicesimo episodio della seconda stagione di Ray Donovan, la serie TV di Showtime interpretata da Liev Schreiber.

In Ray Donovan 2×11,  Ray (Liev Schreiber) si prepara nel caso venisse arrestato. Nel frattempo la truffa ordita daMike (Jon Voight) non va come era stato previsto.

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