Sembra tutto troppo bello per essere
vero, e infatti si tratta di un rumor tanto insistente da essere
diventato virale: sembra che Henry Cavill possa interpretare un mutante
famoso in Captain Marvel 2, il film con
Brie Larson che sarà presto messo ufficialmente in
produzione presso i Marvel Studios.
Cavill sarebbe stato chiamato ad
interpretare Wolverine, il personaggio che ha accompagnato per 19
anni di carriera l’australiano Hugh Jackman e che
nel 2017 è morto sul grande schermo in
Logan, di James
Mangold.
La fusione tra Fox e Disney ha
portato i Mutanti Marvel, i cui diritti erano in
possesso di Fox, nelle mani della Casa di Topolino, sotto la quale
si trovano anche i Marvel Studios, per cui per gli
X-Men è arrivato il momento di unirsi al Marvel Cinematic
Universe.
Non sappiamo quali saranno le
tempistiche di questa unione cinematografica, ma sappiamo che se lo
studio volesse cominciare a reintrodurre gli X-Men
nel MCU cominciare da un mutante come
Wolverine, amatissimo e ben strutturato nei ricordi degli
spettatori, si tratterebbe di una decisione azzardata.
Dal canto suo, Henry
Cavill non è nuovo al mondo dei cinecomics, visto che ha interpretato Superman per
Zack Snyder in L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman e
Justice League. Tuttavia, le
sorti avverse del DCEU lo hanno fatto allontanare dal ruolo e,
sebbene non sia ufficiale che l’attore britannico abbia appeso il
mantello al chiodo, all’orizzonte non ci sono ancora progetti per
il suo ritorno nella parte.
Di recente, Henry
Cavill è stato però protagonista di un nuovo successo,
rappresentato da The
Witcher, la serie Netflix basata sull’omonima serie di romanzi. Se la
sua partecipazione a Captain Marvel 2 nei panni di
Wolverine dovesse essere confermata, l’attore reciterà accanto a
Brie Larson.
Divenuta celebre grazie alla sua
partecipazione ad un noto reality show statunitense, l’attrice
Jaina Lee Ortiz ha in breve tempo raggiunto una
buona fama come interprete prendendo parte a note serie TV. La
Ortiz ha così avuto modo negli ultimi anni di sfoggiare una buona
versatilità, lasciando intendere che la sua potrebbe essere una
carriera in crescendo, in attesa soltanto del ruolo che possa
metterne totalmente in risalto le qualità. Ecco 10 cose che
non sai di Jaina Lee Ortiz.
Parte delle cose che non sai di Jaina Lee Ortiz
Jaina Lee Ortiz: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in un film
per il cinema. Nel 2012 l’attrice debutta al cinema con il
lungometraggio dal titolo Misfire, dove ricopre il ruolo
di I.C. all’interno di un duello tra assassini composti di sole
donne. Successivamente, nel 2017, recita in Il viaggio delle
ragazze, dove grazie ad un piccolo ruolo, ha modo di recitare
accanto all’attrice Jada Pinkett
Smith. Queste sono per ora le uniche incursioni
cinematografiche che la Ortiz ha all’attivo, data la sua più attiva
partecipazione a progetti televisivi.
2. È nota per le serie
TV. La Ortiz debutta nel mondo della televisione con la
serie TV The Shop (2016), dove ricopre il ruolo di Petrona
per sei episodi. In seguito, recita nel film The After
(2014), ma la vera popolarità arriva grazie alla serie
Rosewood, dove dal 2015 al 2017 ricopre il ruolo di
Annalise Villa. Terminata la serie ha poi preso parte a
Shooter (2017) e Grey’s Anatomy (2018-2019), dove ha
interpretato Andy Herrera.
3. Attualmente è
protagonista di una serie. Il ruolo di Andy Herrera in
Grey’s Anatomy ha ottenuto un tale buon riscontro di
pubblico, che i produttori hanno pensato bene di scrivere una serie
spin-off interamente dedicata a lei. È così nata Station
19, dove dal 2018 la Ortiz ha ripreso la parte, che ricopre
tutt’ora, e che le ha permesso di ottenere un ruolo da protagonista
in una serie di alto profilo.
Jaina Lee Ortiz è su
Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 286 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma molto presenti sono anche
curiosità dai set a cui prende parte e immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Jaina Lee Ortiz e Bradley
Marques
5. È sposata. Da
circa dieci anni l’attrice è sposata con l’autore televisivo
Bradley Marques. I due hanno da sempre mantenuto
un profilo di coppia riservato, cercando di tenere lontani i
riflettori che il loro lavoro porta inevitabilmente con sé. In
diverse interviste, l’attrice ha dichiarato di essere profondamente
legata a suo marito, che la aiuta in ogni nuova sfida, ma di
sentirsi anche indipendente nel poter affrontare le difficoltà.
Parte delle cose che non sai di Jaina Lee Ortiz
Jaina Lee Ortiz in Station 19
6. Ha ricevuto importanti
consigli dalle produttrici. Al momento di dar vita alla
serie spin-off Station 19, l’attrice ha ricevuto semplici
ma importanti consigli dalle due produttrici, Shonda
Rhimes ed Ellen Pompeo. Dato che la serie
si concentra in particolare sul suo personaggio, le è stato infatti
detto di farsi trovare sul set sempre riposata, dormendo il più
possibile durante la notte, così da avere l’energia per affrontare
le riprese.
7. Si è esercitata a lungo
per il ruolo. Per dar vita al personaggio di Andy Herrera,
vigile del fuoco protagonista della serie, ambientata in una
stazione dei pompieri a Seattle, l’attrice ha affermato di essersi
allenata duramente. Tra le altre esercitazioni compiute vi è stata
quella di essersi arrampicata più volte su una scala con diversi
chili sulle spalle. Tutto ciò le ha permesso di ottenere il fisico
necessario per la parte. L’attrice ha inoltre conseguito con
successo un test per pompieri, così da poter acquisire quelle
conoscenze per essere maggiormente realistica nella parte.
8. Si è ispirata a suo
padre. La Ortiz è figlia di un detective della omicidi del
Bronx, ora in pensione. Per dar vita al vigile Andy, l’attrice ha
dichiarato di essersi ispirata in buona parte a lui, al suo modo di
fare, alla sua sicurezza e al suo rispetto per le regole e le
persone. Qualità riscontrabili all’interno della serie dal suo
personaggio.
Jaina Lee Ortiz in Grey’s
Anatomy
9. Ha recitato nella nota
serie TV. Prima di ottenere una serie tutta per sé,
l’attrice era apparsa per la prima volta nel ruolo di Andy Herrera
nell’episodio You Really Got a Hold on Me, il tredicesimo
della quattordicesima stagione. Qui il personaggio si faceva notare
per aver salvato un giovane da una casa in fiamme, accompagnandolo
poi fino all’ospedale dove sarebbe stato sottoposto ad urgenti
cure. La parte interpretata dalla Ortiz ha ricevuto una così
calorosa accoglienza da fargli ottenere uno spin-off a lei
dedicata.
Jaina Lee Ortiz: età e
altezza
10. Jaina Lee Ortiz è nata
a Fort Ord, in California, Stati Uniti, il 20 novembre
1986. L’attrice è alta complessivamente 165 centimetri.
L’attrice Asia Kate
Dillon è nota per alcune importanti partecipazioni
televisive, ma ancor di più per aver generato all’interno
dell’industria accesi dibattiti sul gender degli attori.
Considerando sé stesso come genderqueer, infatti, l’attrice negli
anni contribuito a spianare la strada verso una maggior diversità
all’interno dell’industria. Grazie ai suoi ruoli di rilievo ha poi
potuto affermarsi anche grazie alle sue doti da interprete, che ne
hanno decretato il vero successo. Ecco 10 cose che non sai
di Asia Kate Dillon.
Parte delle cose che non sai di Asia Kate Dillon
Asia Kate Dillon: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in un
celebre film d’azione. Dillon esordisce al cinema grazie
al film John Wick 3 –
Parabellum, dove ricopre il ruolo di La Giudicatrice. Nel
film ha modo di recitare in un ruolo di rilievo accanto all’attore
Keanu
Reeves. Prossimamente è atteso al cinema con il film
The Outside Story, dove darà vita al personaggio di
Inez.
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver recitato nei film televisivi
Hitting the Wall (2011) e Marcus Garlard: A Necessary
Option (2011), l’attrice prende parte ad alcuni episodi delle
serie Younger (2015), Opus for All (2015), e
Master of None (2015). Il vero successo arriva però grazie
a Orange Is the New Black (2016-2017), dove recita nel
ruolo di Brandy Epps. Ulteriore popolarità arriva poi con la serie
Billions (2017-in corso), dove recita accanto
agli attori Paul Giamatti, Damian
Lewis e Maggie
Siff.
3. Ha ricevuto importanti
nomination. Per il suo ruolo nella
serie Billions, la Dillon è stata candidato
rispettivamente nel 2018, nel 2019 e nel 2020 come miglior attore
non protagonista ai Critics Choice Awards, senza tuttavia riportare
vittorie. Il posizionamento in tale categoria è la volontà della
Dillon di contribuire ad abbattere le distinzioni tra attore uomo e
attore donna.
Asia Kate Dillon è su
Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 104 mila persone. All’interno
di questo è solita condividere fotografie scattate in momenti di
svago, in compagnia di amici o colleghi. Particolarmente presenti
sono poi anche foto realizzate per servizi di moda, ma anche
immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.
Asia Kate Dillon: il significato
dei suoi tatuaggi
5. Ha tatuaggi dai precisi
significati. Nelle sue apparizioni pubbliche, o nei suoi
post su Instagram, l’attrice ha sfoggiato due tatuaggi, ma
attualmente non si sa se sul suo corpo ve ne sono di più. Il primo
dei due in questione è una rosa tatuata sul polpaccio sinistro,
mentre il secondo è una scritta tedesca sul collo, “einfühlung”, il
cui significato è “empatia”.
Parte delle cose che non sai di Asia Kate Dillon
Asia Kate Dillon: il suo
gender
6. Non si riconosce né nel
genere femmine né in quello maschile. Sin da giovane
l’attrice ha dichiarato di non riconoscersi nelle tradizionali
categorie di gender, pertanto rifiutandole in toto. Dillon ha
infatti affermato di preferire la definizione di “non binario”, e
per riferirsi a sé stesso ha sostituito ai pronomi “lei” o “lui”
quello di “loro”. Pur essendo nato con caratteristiche di sesso
femminile, inoltre, Dillon preferisce la definizione di “attore”,
poiché più generica di quella di “attrice”, che invece si riferisce
alle sole donne.
7. Ha stabilito un
importante primato. Nel 2017 l’attrice viene scelta per
interpretare Taylor Mason nella serie Billions. Il
personaggio è unanimemente considerato come il primo non-binario
della storia della televisione americana. Dillon si è dichiarato
entusiasta di poter essere il rappresentante di una maggior
inclusività e diversità all’interno dell’industria televisiva e
cinematografica.
Asia Kate Dillon in John Wick
3
8. Ha accettato il ruolo
senza aver letto la sceneggiatura. Grande fan dei primi
due capitoli della trilogia con Keanu Reeves,
l’attrice ha dichiarato di aver accettato il ruolo dopo aver
incontrato il regista Chad Stahelski, con il quale
ha stabilito da subito un’ottima intesa. Ancor prima che questi
potesse inviarle la sceneggiatura, l’attrice aveva già accettato la
parte.
9. Non ha lavorato ad un
background del personaggio. Le origini de La Giudicatrice
non vengono rivelate nel film, e l’attrice ha ammesso di non aver
lavorato ad una personale backstory, cercando di focalizzarsi
maggiormente sulle motivazioni che spingono il personaggio a
compiere quanto si può vedere nel film.
Asia Kate Dillon: età e
altezza
10. Asia Kate Dillon è nata
a Ithaca, nello stato di New York, Stati Uniti, il 15
novembre 1984. L’attrice è alta complessivamente 173
centimetri.
Forse non tutti sanno (o ricordano)
che Phoebe Waller-Bridge, star di Killing
Eve e Fleabag, figura tra gli sceneggiatori di
No Time to Die,
l’attesissimo Bond 25 che
segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig
nei panni dell’iconico agente segreto. In una recente intervista
emersa grazie a The Independent,
l’attrice, sceneggiatrice e commediografa ha rivelato nel dettaglio
qual è stato il suo effettivo apporto allo script del film diretto
da Cary Joji Fukunaga.
L’attrice ha parlato di un
intervento sui dialoghi e su diverse scene, menzionando anche uno
scambio continuo di opinioni con Daniel Craig,
coinvolto in tutte le fase del progetto, incluso il brano portante
della colonna sonora affidato a Billie
Eilish:
“Mi è stato chiesto di scrivere
dei dialoghi brillanti e di proporre alcune modifiche”, ha
spiegato Phoebe Waller-Bridge. “Mi hanno
consegnato diverse scene dicendo: ‘Puoi scrivere un’alternativa per
questa? Hai un’altra idea? Come potrebbero svolgersi o come
potrebbero chiudersi?’. Il mio compito era quello di fornire una
serie di opzioni, poi loro avrebbero considerato quelle che
ritenevano più adatte. C’erano molte persone impegnate in questo
processo di scrittura, come il regista. E prima di me c’erano stati
altri che avevano lavorato alla storia.”
All’inizio la sceneggiatura di
Bond 25 era stata affidata dagli
“storici” Neal Purvis e Robert
Wade. In seguito al coinvolgimento di Danny
Boyle nel progetto, è subentrato alla sceneggiatura
John Hodge. Dopo l’uscita di scena del regista di
Traninspotting, Purvis e Wade sono stati richiamati dalla
produzione a rimaneggiare lo script insieme al nuovo regista
ingaggiato, ossia Fukunaga. Successivamente, venne approvata una
riscrittura completa da Paul Haggis (Casino
Royale e Quantum of Solace) e poi da Scott Z.
Burns. L’ingresso della Waller-Bridge nel team per un
nuovo processo di riscrittura – ingresso fortemente voluto da Craig
– risale ad aprile dello scorso anno.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il regista Roman
Polanski ha confermato all’AFP che questa sera non
parteciperà alla cerimonia di premiazione dei César
Awards, gli Oscar francesi. L’ultimo film del regista,
L’Ufficiale e la
Spia, ha ottenuto quest’anno il maggior numero di
candidature al prestigioso riconoscimento: ben 12, incluso
miglior film e miglior regia.
A causa delle nuove accuse che hanno
reso ancora più turbolento l’ultimo periodo della vita del regista,
le 12 candidature del film ai César hanno scatenato l’indignazione
di numerosi gruppi femministi francesi, spingendo ben 21 membri
dell’Académie des arts et techniques du cinéma
(l’organizzazione che sovrintende i premi) a dimettersi in massa
dopo aver ricevuto diverse critiche in merito alle loro pratiche di
assegnazione delle nomination.
Nella giornata di ieri, Polanski ha
rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale: “Per tanti giorni, la gente mi ha posto questa domanda:
parteciperò o non parteciperò alla cerimonia dei César? La domanda
che faccio adesso io è questa: come potrei?”
“Come andranno
le cose quella notte, lo sappiamo già”, ha detto Polanski.
“Gli attivisti mi hanno già minacciato di linciaggio pubblico,
altri hanno annunciato proteste di fronte alla Salle Pleyel. Altri
ancora intendono trasformare la cerimonia in una piattaforma per
denunciare l’organo di governo. Promette di sembrare più un
simposio che una celebrazione del cinema. “
Polanski ha spiegato che intende non
presenziare alla cerimonia in modo da proteggere i suoi
collaboratori, sua moglie ed i suoi figli, che “sono stati
costretti a subire ingiurie e affronti”.
In riferimento al recente scandalo
mediatico che ha portato alle dimissioni in massa del consiglio di
amministrazione dei César, Polanski ha aggiunto: “La stampa e i
social media hanno presentato le nostre 12 nomination come se ci fossero stati offerti regali dal consiglio di
amministrazione dell’Accademia, come alcuni gesti autoritari
che avevano forzato le dimissioni. Ciò mina il voto segreto dei
4.313 professionisti che decidono da soli le nomination e degli
oltre 1,5 milioni di spettatori che sono venuti a vedere il
film.”
Il regista ha anche accennato alle
nuove accuse di molestie sessuali mosse contro di lui negli ultimi
anni. Proclamando la sua innocenza, si è espresso in toni aspri
contro “gli attivisti che brandivano questo numero di 12 donne
che presumibilmente ho aggredito mezzo secolo fa”, definendo
le recenti accuse come “fantasie di menti malsane… una bugia
raccontata 1.000 volte alla fine diventa una verità”.
I personaggi femminili all’interno
del Marvel Cinematic Universe
non sono certo i più rilevanti ma, dalla sua nascita a oggi, le
eroine del MCU sono state spesso determinanti
per le svolte che la storia ha preso, fino all’ultimo capitolo, che
ha visto la sconfitta di Thanos.
Da Sharon Carter che ha aiutato Cap
nel momento del bisogno, a Pepper Potts che ha letteralmente
salvato la vita a Tony Stark, fino a Natasha/Vedova Nera il cui
sacrificio ha permesso la confitta definitiva del Titano Pazzo, le
eroine del MCU sono sicuramente
personaggi interessanti che meriterebbero più spazio.
L’arco narrativo di
Sharon Carter all’interno del MCU è estremamente limitato, e c’è
da dire che non è stato gestito nel migliore dei modi. In realtà
l’Agente 13 potrebbe essere un personaggio davvero interessante,
come mostrano i fumetti.
Nel film, Sharon è stata
prevalentemente identificata come l’interesse amoroso di Steve
Rogers, nemmeno troppo importante, visto che lo “spettro” di
Peggy Carter, invece, è stato sempre più
importante e presente, come dimostra anche la conclusione dell’arco
narrativo di Steve stesso.
Sharon apparirà di nuovo in The Falcon
and the Winter Soldier e quindi, forse, avremo
una possibilità di vedere riscattato il suo ruolo all’interno del
MCU, con lo sviluppo e la cura che
il suo personaggio merita.
Gamora
Gamora è
un personaggio interessantissimo in molti modi: è sicuramente una
combattente formidabile, un personaggio complesso e sfaccettato, ma
anche una persona dalla biografia molto interessante. Per cui è
stato un peccato che il franchise l’abbia eliminata, in un certo
senso, dopo averla raccontata solo in film corali
(Guardiani e Avengers).
In primo luogo, è stata una delle
poche persone a morire davvero in Infinity
War, quando Thanos l’ha uccisa per ottenere la
Gemma
dell’Anima su Vomir. E nonostante il fatto che la
rivediamo in Endgame, si tratta di una
versione del personaggio che viene dal passato, quindi senza
l'”educazione sentimentale” che ha subito stando insieme ai
Guardiani.
Sarebbe divertente vedere un film, o
una serie in cui seguiamo Gamora nelle sue avventure in solitaria,
magari a cavallo tra passato a futuro, alternando la sua formazione
da villain, da cattiva e assassina, alla sua trasformazione in
eroina, pentita delle sue azioni e affiliata ai Guardiani.
Nonostante sia un personaggio
secondario, Okoye è sicuramente uno di quelli che ha subito
catturato l’attenzione perché nasconde una grande complessità e
probabilmente anche grazie al carisma e alla bellezza di Danai
Gurira, che la interpreta.
Il suo impatto sul pubblico in
Black
Panther è stato travolgente ed è chiaro che il
personaggio meriterebbe più spazio, soprattutto alla luce dei suoi
rapporti personali, così viscerali con i personaggi che la
circondano, in primis il suo Re T’Challa.
L’abbiamo intravista anche in
Endgame, e
sempre in primo piano sul campo di battaglia. Tuttavia non è il
solo aspetto del personaggio che conta e le sue storie potrebbero
essere un ottimo spunto per una serie che possa essere avvincente
ma anche inclusiva e rappresentativa di una larga fascia di
pubblico.
Natasha Romanoff
Dato che Vedova Nera è
stata la prima tra le eroine del MCU e l’unica donna trai sei
Vendicatori, è scioccante il modo in cui è stato gestito l’arco
narrativo del suo personaggio. Il fatto che sia stata lei a morire
su Vormir in Endgame invece
di Occhio di Falco è triste, eppure giustificato.
Il personaggio non ha avuto un
funerale come Tony, ma solo una discreta scena di commemorazione,
il che, se vogliamo, si allinea con la natura misteriosa e
sfuggente dell’ex spia russa. A breve, ci sarà un film che ne
approfondirà le origini, un’occasione per lo Studio di fare ammenda
e di porre il suo dovuto omaggio al personaggio che forse più di
tutti ha contribuito alla solida formazione dei Vendicatori.
Il contributo di Natasha nelle
occasioni di crisi è sempre stato fondamentale ed è sempre stato
offerto utilizzando gli strumenti che le erano più congeniali: il
ragionamento, l’intelletto, la furbizia. Nat ha salvato la sua
famiglia anche il MCU, e il film che è in
arrivo è un pallido e tardivo ma dovuto omaggio alla sua eroica
figura.
Peggy Carter
L’arco narrativo di
Peggy Carter sembrava fare molte promesse allo
spettatore, quando l’abbiamo conosciuta ne Il Primo
Vendicatore. Nel film di presentazione di Captain
America era uno dei personaggi principali, per poi trasformarsi in
un personaggio secondario, al quale è stata però dedicata una serie
tv di due stagioni sulla ABC.
La serie ha approfondito il suo
personaggio, consegnando al grande pubblico tutta la sua potenza di
donna e di eroina. L’abbiamo anche vista in Endgame, alla fine del
film, un vero e proprio premio per Steve Rogers, anche se non le è
stata affidata nemmeno una battuta.
Inutile dire che non ci stancheremmo
mai di conoscere e approfondire questa donna così straordinaria,
così incredibile ed eroica, pur senza poteri straordinari o mezzi
incredibili. Nelle sue doti naturali risiede la sua grandezza, e
soprattutto il suo valore, del quale è ben consapevole.
La celebre commedia
Blithe Spirit (in italiano Spirito
Allegro) del commediografo inglese Noël
Coward è stata adattata per il teatro e per il grande
schermo tantissime volte in passato. Adesso, Dan Stevens,
Judi Dench, Isla Fisher
e Leslie
Mann fanno parte del cast che compone il nuovo
adattamento cinematografico ad opera di Edward
Hall che arriverà nelle sale britanniche il 1 maggio.
La storia di Blithe
Spirit è quella del celebre romanziere poliziesco
Charles (interpretato da Dan Stevens), che sta
lottando con un catastrofico blocco dello scrittore ed una
stressante scadenza riguardo la sua prima sceneggiatura. La sua
seconda moglie Ruth (interpretata da Isla Fisher)
sta facendo del suo meglio per mantenere alta la concentrazione del
marito, nella speranza di realizzare il suo sogno di andare ad
Hollywood.
La disperata ricerca di
un’ispirazione porta Charles ad invitare Madame Arcati
(interpretata da Judi Dench), una medium
recentemente accusata di frode, per tenere una seduta spiritica in
casa sua. Arcati, però, rievoca accidentalmente lo spirito della
defunta prima moglie di Charles: l’infuocata e gelosa Elvira
(interpretata da Leslie Mann), intenta ad uccidere
Charles in modo da poter finalmente trascorrere l’eternità
insieme.
La sceneggiatura del film è opera di
Nick Moorcroft, Meg Leonard e Piers Ashworth. Il regista Edward
Hall e Dan Stevens avevano già lavorato insieme nella popolare
serie Downton
Abbey.
Arriva da The Wrap la notizia che
Ellen Hollman, attrice americana nota per le serie
Spartacus e Into the Badlands, si è unita
ufficialmente al cast di Matrix 4, le cui riprese sono attualmente
in corso a San Francisco. I dettagli sul ruolo che l’attrice
interpreterà nel film non sono stati rivelati, ma stando alle prime
indiscrezioni la Hollman potrebbe interpretare una versione più
giovane di Trinity.
Dato il ritorno di Carrie
Ann-Moss, tale speculazione appare improbabile, ma non
essendo ancora stati rivelati dettagli sulla trama, qualsiasi
congettura potrebbe essere valida. Inoltre, è da tempo che si
vocifera che nel film appariranno le versioni più giovani di alcuni
celebri personaggi della saga, come ad esempio Morpheus,
che dovrebbe essere interpretato da Yahya Abdul-Mateen
II, noto per aver interpretato Black Manta
in Aquaman di
James Wan.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Un nuovo concept inedito di
Avengers: Infinity War
ha rivelato una collocazione alternativa per la Gemma
dell’Anima. Le Gemme dell’Infinito hanno giocato un ruolo
fondamentale in tutta la “Saga dell’Infinito” dell’Universo
Cinematografico Marvel, soprattutto in
Infinity War e nel suo sequel
Endgame.
Nel caso della Gemma dell’Anima,
questa viene trovata da Thanos su Vormir dopo che il Titano Pazzo
ha costretto sua figlia Gamora a rivelargli la sua collocazione in
cambio della salvezza di sua sorella Nebula. Dopo essere fuggita,
Nebula si unisce ai Guardiani della Galassia. Una volta
giunti su Vormir, Thanos e Gamora scoprono che Teschio Rosso è il
guardiano della Gemma dell’Anima, il quale li rivela che Thanos
deve uccidere qualcuno che ama per recuperare la Gemma. Il Titano
Pazzo uccide Gamora e lascia Vormir con la sua conquista.
Un nuovo concept dell’artista del
MCUStephen Schirle rivela che
inizialmente la collocazione della Gemma dell’Anima doveva essere
su Vormir, ma che il pianeta aveva un aspetto molto diverso
rispetto a ciò che abbiamo visto nel film. In Avengers:
Infinity War, Vormir viene rappresentata come una scogliera
rocciosa a sé stante, ricoperta di neve e piena di cenere
nell’aria. Nelle immagini di Schirle, la collocazione della Gemma
dell’Anima è un pianeta molto più colorato, con foglie e fiori
estremamente visibili; inoltre, Gamora viene gettata da Thanos in
una sorta di buia caverna anziché da una scogliera.
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film,
mentre la regia è stata affidata
a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Sono comparse su Twitter le prime
immagini dal set di The Last
Duel, il film in costume diretto da Ridley
Scott che vede schierato un cast di superstar, a partire
da Ben Affleck e Matt Damon, di nuovo insieme sul grande
schermo. Con loro, nelle immagini, anche Adam Driver, reduce da una candidatura agli
Oscar per Storia di un
Matrimonio.
The
Last Duel è interpretato da Matt Damon, Adam Driver, Jodie
Comer e Ben Affleck con la regia di
Scott. La sceneggiatura è di Ben Affleck, Matt
Damon e Nicole Holofcener.
Jennifer Fox produce al fianco di Scott,
Kevin Walsh e Nicole Holofcener.
Damon e Affleck saranno i produttori esecutivi con Drew
Vinton e Kevin Halloran.
Ambientato nella Francia del 14°
secolo, il film è un racconto epico di tradimento e giustizia,
raccontato da tre punti di vista distinti: due cavalieri (Damon e
Driver) il cui legame è messo alla prova dal tradimento e una
giovane donna (Comer) costretta a vivere nella brutale e oppressiva
cultura dell’epoca per sopravvivere. Lo studio ha anche assegnato
una data d’uscita al thriller con Ben Affleck,
Deep Water, che è diretto da
Adrian Lyne, andandolo a piazzare il 13 novembre
2020.
The
Last Duel è interpretato anche da Ana De
Armas e si basa su un romanzo omonimo del 1957 di
Patricia Highsmith. La storia segue una coppia di
una piccola città che vive in un matrimonio senza amore in cui la
moglie è autorizzata ad avere degli amanti, purché non diserti mai
i suoi obblighi familiari. Tuttavia, sorgono complicazioni quando
il marito si interessa all’omicidio irrisolto di uno degli ex
amanti della moglie.
Quando è stato annunciato
ufficialmente il casting del live action di
Mulan, i fan sono rimasti particolarmente
delusi dall’assenza nel film del personaggio del Generale
Li Shang, uno dei personaggi chiave del classico
d’animazione del 1998, entrato nei cuori degli spettatori non solo
per il suo aspetto fisico e per il suo carisma, ma anche per le sue
abilità nelle arti marziali.
In una recente intervista con
Collider, il
produttore Jason Reed ha motivato l’assenza
dell’iconico personaggio nel live action di Niki Caro, rivelando
che in realtà lo stesso è stato “scisso” in altri due
personaggi:
“Abbiamo scisso il personaggio
di Li Shang in due personaggi: uno è diventato il Comandante Tung
(Donnie Yen), che serve da padre surrogato e da
mentore di Mulan durante il corso del film; l’altro è Honghui
(Yoson An), un pari della ragazza all’interno
della squadra.”
Reed ha poi citato il movimento
#MeToo come motivo che li ha spinti ad eliminare
il personaggio di Li Shang dal live action: “Penso che in
un’epoca come quella del movimento #MeToo, avere un ufficiale al
comando che è anche un interesse amoroso e sessuale potesse mettere
a disagio. Pensavamo non fosse appropriato.”
Li Shang non è l’unico personaggio
del Classico originale che non apparirà nel live action: anche
Mushu, lo spiritello
degli avi della famiglia di Mulan con le sembianze di un draghetto
rosso, non sarà presente.
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan, che vede nel cast
anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Dopo il teaser di poche ore
fa, ecco il trailer di Candyman,
il “sequel spirituale” del piccolo cult horror del 1992 (noto in
Italia col titolo Candyman – Terrore dietro lo
specchio), sceneggiato e prodotto da
Jordan Peele, acclamato regista di
Scappa – Get
Out e Noi.
Il cast di
Candyman annovera Yahha Abdul
Mateen II (Aquaman), Teyonah Parris (Se la
strada potesse parlare), Nathan Stewart-Jarrett
(Misfits) e Colman Domingo (Euphoria).
Yahha Abdul Mateen
II ha vestito i panni di Black Manta
in Aquaman, il
cinecomic campione di
incassi targato DC e Warner Bros, ma si è fatto notare
anche nella serie The Get Down,
prodotto originale Netflix, e lo abbiamo visto anche nel
thriller Noi diretto
dallo stesse Peele.
Per quanto
riguarda Candyman, la regia è stata
affidata a Nia Da Costa, mentre lo studio ha
annunciato che il film sarà un “sequel spirituale” dell’originale e
che si tornerà nel quartiere in cui è iniziata la leggenda.
L’uscita nelle sale americane è
prevista il 12 Giugno 2020.
Il franchise di Harry
Potter è stato creato in modo completo e dettagliato,
tuttavia, molti aspetti di quel mondo ci mettono di fronte alla
situazione di porci domande che forse nessuno si era posto, in
merito a incantesimi, luoghi, circostanza che forse tra film e
libri non sono stati raccontati in maniera abbastanza
dettagliata.
Tra questi luoghi, in particolare,
c’è il Ufficio Misteri, la sezione di massima sicurezza del
Ministero della Magia, che assume un’importanza chiave nella quinta
avventura del maghetto occhialuto, Harry Potter e
l’Ordine della Fenice.
Non è chiaro chi abbia
effettivamente creato questo dipartimento. Sappiamo che all’inizio
molti ministri lo hanno utilizzato per ricercare i Babbani,
specialmente durante l’apice dell’Impero britannico. Tuttavia, non
è chiaro chi ne sia stato l’artefice.
Ci sono anche informazioni che
suggeriscono che l’Ufficio precede lo stesso Ministero della Magia.
Se questo è vero, allora sorge la domanda: chi ha avuto la
lungimiranza di sapere che sarebbe stata una parte tanto necessaria
di un’organizzazione più grande?
È NECESSARIO?
Dato che lo stesso
Ministero della Magia è custode, in qualche modo, di segreti e
misteri, è davvero necessario un dipartimento dedicato? Forse
sarebbe molto più facile chiudere completamente l’Ufficio Misteri e
ricollocare tutte le sue risorse.
Sembra anche un posto
incredibilmente pericoloso, che dovrebbe essere più protetto di
quanto non sia in realtà. Forse custodire tutti i segreti del
governo in una sola posizione non è l’idea più intelligente del
mondo (magico).
COME VIENE SCELTO IL
PERSONALE?
Gli impiegati dell’Ufficio
Misteri sono soprannominati gli “Indicibili” in quanto non sono in
grado di parlare apertamente del proprio lavoro. È chiaramente un
ruolo molto importante e certamente non dovrebbe essere preso alla
leggera. Ma come vengono effettivamente scelti questi
dipendenti?
Avrebbe senso che si trattasse di
membri altamente qualificati già interni al Ministero, tuttavia
potrebbe essere valida la tecnica adottata anche da alcuni servizi
segreti, che reclutano il personale direttamente a scuola, nelle
università, e in questo caso a Hogwarts.
CONOSCIAMO QUALCHE INDICIBILE?
Dal momento che coloro che
lavorano nel dipartimento non sono autorizzati a parlarne, sembra
normale che le persone che ci lavorano siano di più di quelle che
immaginiamo. Uno dei personaggi principali potrebbe anche avere un
ruolo nell’Ufficio Misteri, e non lo sapremmo mai.
Ci sono alcuni membri del Ministero,
come Kingsley o Malocchio Moody, o forse anche Tonks, che
potrebbero essere degli Indicibili. Tuttavia, ci sono molti altri
personaggi che, in maniera molto più sorprendente, potrebbero
esserlo. Dove trascorre Molly Weasley molto del suo tempo, per
esempio? Per quanto improbabile, potrebbe essere sicuramente
possibile che la strega che è riuscita a mettere KO Bellatrix
Lastrange e che tiene a bada i giovani Weasley sia un
Indicibile.
PERCHÉ È SEPARATO?
L’organizzazione è separata
dal resto del Ministero, ma non ci è mai stato detto perché. Forse
è per impedire che diventi il centro dell’attenzione politica,
visto che custodisce magie e segreti che sono segreto di Stato,
oltre gli schieramenti politici.
Un altro motivo potrebbe essere la
presenza di corruzione nel ministero, come in ogni organizzazione
politica umana, che sia magica o no. Tenere l’Ufficio Misteri
separato dalla macchina politica e amministrativa ne impedirebbe
così la “contaminazione”.
DOVREBBE ESSERE NEL MINISTERO?
Se il dipartimento è
effettivamente separato da tutto il resto, perché mai è collocato
ancora nello stesso edificio del Ministero della Magia? Non avrebbe
molto più senso collocare l’Ufficio Misteri in un altro edificio
separato?
Certo, a volte le due branche
dell’organizzazione statale magica possono lavorare fianco a
fianco, ma collocarlo in una posizione segreta sarebbe molto più
appropriato e impedire a un gruppo di bambini di Hogwarts di
riuscire facilmente ad accedere ad alcuni dei segreti più
importanti nel paese.
CHI HA IL CONTROLLO?
Esiste un leader di questo
dipartimento e da chi viene scelto, effettivamente? Chi sceglie i
dipendenti? Ci deve essere una sorta di struttura di leadership per
il funzionamento quotidiano del dipartimento.
Ci sono molte domande relative alla
gestione di questo luogo e non ci è stato mai spiegato,
effettivamente, come funziona tutto il meccanismo organizzativo.
Dal momento che il dipartimento non risponde mai al Ministro della
Magia, chi è ai suoi vertici?
CI SONO FILIALI
INTERNAZIONALI?
Dato che questo
dipartimento è separato da tutto il resto, ci sono sue filiali
internazionali? Forse altri paesi hanno deciso di volerne creare la
propria versione o forse ci sono varie estensioni dell’originale
Ufficio Misteri.
Sarebbe fin troppo “comodo” se
l’originale Ufficio fosse proprio quello britannico. Considerando
che gli Stati Uniti hanno un enorme governo magico dall’altra parte
del mondo, devono avere anche loro un Ufficio addetto al
trattamento e alla conservazione di magie particolarmente delicate
o “proibite”.
QUESTI DIPARTIMENTI SI TENGONO IN
CONTATTO?
Se ogni Paese ha il suo
Ufficio Misteri, così come ha la sua scuola magica, in che modo
questi uffici si tengono in contatto? Tra loro c’è uno scambio di
informazioni come se si trattasse di organizzazioni per la
sicurezza magica mondiale? Sappiamo che il Ministero della Magia è
in contatto con gli altri ministeri internazionali.
Tuttavia, poiché l’Ufficio Misteri è
tutto incentrato sulla segretezza, forse, proprio sul modello dei
servizi segreti Babbani, ogni dipartimento tiene per sé i suoi
segreti. Ma forse per lo sviluppo del mondo dei maghi sarebbe utile
scambiarsi questi segreti…
A CHI SONO UTILI LE INFORMAZIONI
CHE CUSTODISCE?
Se tutte queste
informazioni vengono raccolte, ma non vengono condivise
internazionalmente agli alleati né riferito al Ministro della
Magia, cosa succedendo esattamente con tutte queste informazioni e
a chi sono utili? Forse è questo il punto che desta maggiore
curiosità.
È quasi come se queste informazioni
venissero raccolte per uno scopo, ma lo scopo non è mai stato
palesato. In un certo senso, il dipartimento è completamente
inutile in quanto non sembra avere uno scopo a breve termine, ma
sembra semplicemente un posto dove vengono custoditi dei segreti. E
come gli eventi di Harry Potter dimostrano, si tratta di un metodo
molto pericoloso.
Mentre i fan della DC continuano a
chiedere a gran voce la #SnyderCut di
Justice League, arriva una voce fuori
dal coro: Leigh Whannell, regista e sceneggiatore
noto per le saghe di Saw, Insidious e per
il recente L’Uomo
Invisibile, sostiene che l’idea
che esista una versione del film che non rispecchia la visione del
suo regista è semplicemente “un incubo”.
Dal suo punto di vista, Whannell
crede che il fatto che esista una versione di Zack
Snyder di Justice League, quindi
una versione del film mai vista prima, non sia una buona cosa. In
un recente podcast di CinemaBlend, infatti,
Whannell ha parlato della #SnyderCut e di altre
“Director’s Cut” che sono state rilasciate nel corso degli
anni:
“Per quanto mi
riguarda, non vorrei mai che ci fosse una mia versione di un mio
film che deve esistere in relazione alla versione di qualcun’altro.
Quello che voglio dire è che, qualsiasi circostanza abbia portato a
quella versione, qualsiasi orribile circostanza è totalmente
incomprensibile. Personalmente, vedrei sempre il fatto che esista
una versione del regista che nessuno ha mai visto come una cosa
terribile. Nel corso degli anni, abbiamo visto cose come: ‘James
Cameron rilascia la Director’s Cut di Aliens’. E poi arriva
l’introduzione da parte del regista. Quando la guardi, appare sullo
schermo e dice: ‘Questo è il modo in cui ho sempre voluto che le
persone guardassero Aliens’. E la prima cosa che penso è: “È
pazzesco!” Non ho una versione definitiva del film’. Odio l’idea
che ci siamo persi la versione che voleva che
vedessimo.”
Quando gli è stato chiesto di
Blade Runner di Ridley
Scott, di cui esistono ben sette differenti versioni
(e soltanto su una Scott ha avuto totale libertà artistica),
Whannell ha detto:
“Questa è la situazione di cui
sto parlando… sarebbe un incubo! Qualcuno ha cambiato talmente il
film che avevo realizzato che ho sempre saputo che la versione
arrivata al cinema non era quella che io avevo pensato. Questo è un
incubo ad occhi aperti che non voglio mai vivere. Ma forse lo
vivrò… un giorno.”
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice League, con Snyder che ha
spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati
da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un
effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del
film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata
girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata
realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori
eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman
v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano
in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e
Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a
Bruce…“
Un concept artist che ha lavorato ad
Avengers: Endgame ha
rivelato come sarebbe stata una scena presente in
una delle prime stesure della sceneggiatura del cinecomic campione
d’incassi: nella scena in questione, Nebula
brandisce il Guanto dell’Infinito di suo padre
Thanos.
Nel film di Anthony
e Joe Russo, i Vendicatori viaggiano indietro nel
tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito. Per questo motivo,
alcuni personaggi hanno incontrato il proprio io del passato,
inclusa Nebula. In una prima bozza della
sceneggiatura del film, Nebula avrebbe cercato di impugnare il
Guanto dell’Infinito nel tentativo di mettersi in competizione con
Thanos. La scena sarebbe stata un omaggio ai fumetti, dato
che nelle pagine scritte Nebula usa proprio il Guanto per curarsi
le ferite inflitte da Thanos. Purtroppo, quel momento non è mai
stato girato e non è mai finito nella versione finale di
Endgame.
Fortunatamente, i
fan non dovranno chiedersi come sarebbe potuta essere la scena in
questione, dato che il concept artist del MCUStephen Schirle ha condiviso una
bozza che rappresenta proprio quel momento: nel concept, infatti,
vediamo la Nebula del 2014 mentre indossa il Guanto dell’Infinito;
nell’immagine è presenta anche Rocket Raccoon che osserva il
momento, nascosto dietro una roccia.
Ricordiamo che Avengers:
Endgame è il film di maggiore incasso
dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta
da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un
arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Le riprese di Matrix
4, attualmente in corso a San Francisco, pare abbiano
causato una serie di danni alla città californiana: il tutto
sarebbe avvenuto durante la realizzazione di una scena d’azione
particolarmente intensa.
Secondo quanto
riportato da Task Comics, infatti,
alcuni edifici di San Francisco avrebbero subito danneggiamenti a
causa delle esplosioni e delle elevate temperature raggiunte sul
set: insegne, cartelloni, lampioni e persino automobili sarebbero
coinvolti nella spiacevole vicenda, per un totale di circa duemila
dollari di danni.
Naturalmente, si
trattava di un’esplosione pianificata ed azionata da un team di
professionisti; a quanto pare, però, ci sono state alcune
fastidiose conseguenze che hanno comunque portato problemi alla
città.
Di recente sono emerse online
diverse immagini dal
set di Matrix
4 che ci hanno già permesso di dare un primo
sguardo al ritorno di Keanu Reeves e
Carrie-Ann Moss nei panni rispettivamente di Neo e
Trinity.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Svelato il titolo di lavorazione di
Spider-Man 3, ancora una volta
un omaggio alla popolare sit-com degli anni ’90 Seinfeld.
Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland
e il regista Jon Watts, che aveva già diretto
Spider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno.
Come riportato da Production Weekly (generalmente molto
attendibile in materia di produzioni cinematografiche), le riprese
di Spider-Man 3 partiranno ufficialmente
quest’estate, mentre l’uscita nelle sale è fissata per il mese di
luglio del prossimo anno. Come già accaduto con i predecessori,
anche il titolo di lavorazione della terza avventura
cinematografica di Spidey ha una connessione con la sit-com
Seinfeld: il titolo di lavorazione del
film è infatti “Serenity Now”.
Per chi non lo sapesse, il titolo di
lavorazione di Homecoming era “Summer of George”, il
titolo di uno degli episodi della serie; Far From Home ha
portato avanti la tradizione con “Fall of George”, nonostante
quest’ultimo titolo non sia direttamente connesso con la serie tv;
“Serenity Now” non è solo il titolo di uno degli episodi della
stagione 9 dello show, ma potrebbe anche fare riferimento alla
storia che verrà raccontata nel film.
“Serenity Now”, un’espressione che
viene utilizzata per cercare di calmare qualcuno, potrebbe far
riferimento alla situazione in cui abbiamo lasciato Peter alla fine
di Far From Home, visibilmente scosso non solo per la
rivelazione della sua identità, ma anche perché è stato incastrato
per l’omicidio di Mysterio. Sicuramente, nel terzo film vedremo
Peter fare di tutto per riprendere il controllo della
situazione…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Celebre per la serie Élite,
l’attore spagnolo Miguel Bernardeau ha in breve
tempo guadagnato numerosi fan, attratti dalla capacità con cui
l’interprete ha saputo distinguersi all’interno della
serie
Netflix. Nella sua carriera c’è anche dell’altro, e
tra cinema e televisione l’attore non fa che dare prova di buona
versatilità, scegliendo i progetti che meglio possano metterne in
risalto le qualità. Ecco 10 cose che non sai di Miguel
Bernardeau.
Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau
Miguel Bernardeau: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in due
lungometraggi spagnoli. Benché debba ancora compiere il
salto al di fuori della cinematografia del proprio paese, l’attore
può per ora vantare la partecipazione ai film It’s for Your Own
Good (2017), dove ricopre il ruolo di Dani, e Ola de
crìmines (2018), dove dà invece vita al personaggio di
Julen.
2. È noto per i suoi ruoli
in serie TV. Dopo aver debuttato in un piccolo ruolo nella
serie Cuéntame (2016), Bernardeau recita in
Inhibidos (2017), con il personaggio di Toni. L’anno
successivo è invece Isaac nella serie Sabuesos, a cui
prende parte per un totale di otto episodi. Il grande successo
arriva però nel 2019 con la serie
NetflixÉlite, dove
ricopre il ruolo di Guzmán recitando tra gli altri insieme
all’attore MiguelHerran, Itzan
Escamilla e Jaime
Lorente. Nel 2020 prende invece parte a
Caronte, serie originale di Amazon Prime Video.
Miguel Bernardeau è su
Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 3,7 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere foto scattate
in momenti di svago, con amici o colleghi, ma anche diverse
curiosità quotidiane o foto dei posti visitati. Non mancano poi
fotografie scattate per servizi di moda ma anche immagini
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Miguel Bernardeau è fidanzato con
Aitana
4. Ha una relazione con una
nota cantante. Tramite alcuni post sul proprio profilo
Instagram, l’attore ha reso nota la propria relazione con la
cantante spagnola Aitana, nota per aver partecipato al programma
Operación Triunfo. I due si frequentano dal 2018, e hanno
in più occasioni dimostrato di voler tenere la propria relazione
lontana dall’invasività dei social media, condividendo di loro
quanto basta.
Miguel Bernardeau e Danna
Paola
5. Hanno smentito le voci su
una loro relazione. Nella serie Élite l’attore
recita insieme all’attrice Donna Paola, interprete
di Lucrecia. Nella prima stagione i due sono una coppia, e dopo
essere stati avvistati insieme ad alcuni eventi di gala, numerosi
fan hanno pensato ad una loro relazione anche al di fuori del set.
Tuttavia, l’attrice ha smentito tali voci, affermando che tra di
loro vi è solo una profonda amicizia.
Parte delle cose che non sai di Miguel Bernardeau
Miguel Bernardeau e Mina El Hammani
non stanno insieme
6. Non ha avuto una storia
con la sua collega. Molte sono le voci su presunte
relazioni dell’attore, e tra queste vi è quella che lo vede in una
storia con Mina El Hammani, che recita con lui
nella serie Élite. Tuttavia, anche queste voci sono state
smentite dai diretti interessanti, e per non alimentare ulteriori
equivoci Bernardieu ha svelato la propria relazione con Aitana.
Miguel Bernardeau e Krzysztof
Piatek
7. Condivide una somiglianza
con il calciatore. Numerosi fan hanno riscontrato una
certa somiglianza tra l’attore e il noto calciatore polacco,
attaccante nella squadra Hertha Berlino. Sul Web è possibile
trovare diversi post che sottolineano le somiglianze, come anche le
differenze, tra i due.
Miguel Bernardeau è Guzmán in
Élite
8. È entusiasta
dell’evoluzione del personaggio. Bernardeau si è
dichiarato particolarmente soddisfatto della crescita sfoggiata dal
personaggio di Guzmán. In particolare, l’attore ha apprezzato come
dall’essere un ragazzo educato e composto egli sia diventato una
personalità corrosa dall’odio, dandogli la possibilità di
sperimentare nuove sfumature.
Miguel Bernardeau: il suo
fisico
9. Ha sfoggiato un fisico
scultoreo. L’attore è un grande appassionato di surf,
sport che pratica frequentemente, condividendo su Instagram diversi
post a riguardo. Per poter riuscire in tale attività, l’attore è
solito allenarsi quotidianamente, sfoggiando così un fisico
particolarmente definito e scultoreo.
Miguel Bernardeau: età e
altezza
10. Miguel Bernardeau è nato
a Valencia, in Spagna, il 12 dicembre 1996. L’attore è
alto complessivamente 170 centimetri.
Celebre per il suo ruolo nella
serie
NetflixÉlite,
l’attore spagnolo Itzan Escamilla ha davanti a sé
una promettente carriera. Pur essendo per ora comparso sul grande
schermo in un’unica occasione, l’attore ha tuttavia avuto modo di
dimostrare le sue doti in diversi progetti televisivi. Ormai sempre
più noto, per Escamilla è giunto il momento di fare il salto di
qualità dando prova di poter diversificare con successo, ricoprendo
ruoli inediti con cui stupire i suoi fan. Ecco 10 cose che
non sai di Itzan Escamilla.
Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla
Itzan Escamilla: i suoi film e le
serie TV
1. È stato protagonista di
un lungometraggio. Nel novembre del 2019 esce in Spagna il
film Planeta 5000, che lo vede protagonista nel ruolo di
Sergio, giovane ragazzo che desidera entrare a far parte di una
misteriosa setta. Qui conoscerà Iris, che, al contrario, desidera
uscire dal circolo di cui è entrata a far parte. La storia tra i
due si dimostrerà così più complicata del previsto.
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Escamilla debutta in televisione con la serie
spagnola Seis hermanas (2016), dove recita in un episodio.
Nello stesso anno prende parte a Victor Ros, dove recita
in un totale di sette puntate nel ruolo di Juan. Dopo ulteriori
ruoli in El final del camino (2017), El ministerio del
tiempo (2017) e Le ragazze del centralino (2017),
ottiene grande popolarità recitando nel ruolo di Samuel Garcìa
Domìnguez nella serie NetflixÉlite (2019-in corso).
Itzan Escamilla è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 4 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità
quotidiane, ma anche numerose foto scattate in momenti di svago.
Non mancano poi fotografie realizzate per servizi di moda o per
promuovere i suoi progetti da interprete.
Itzan Escamilla è fidanzato?
4. È molto
riservato. Da quando ha raggiunto una più ampia popolarità
l’attore è stato particolarmente attento a tenere privata la
propria vita sentimentale, evitando di condividere particolari
notizie sui social media. Ad ogni modo, secondo alcune
testimonianze, Escamilla avrebbe avuto una relazione con Victoria
Torresy fino al 2017, ma da quel momento pare che sia tornato ad
essere single.
5. Potrebbe avere una
relazione con una sua collega. Stando ad un post
pubblicato su Instagram dalla cantante e attrice Danna
Paola, quest’ultima e l’attore potrebbero avere una
relazione sentimentale, anche se non vi sono state conferme
ufficiali. I due si sono conosciuti sul set della serie
Élite, dove Paola interpreta il personaggio di Lucrecia
Montesinos.
Parte delle cose che non sai di Itzan Escamilla
Itzan Escamilla e Ester
Exposito
6. Sono entusiasti dello
sviluppo intrapreso dai loro personaggi. Nella seconda
stagione della serie, i personaggi interpretati dagli attori
Escamilla ed Exposito intraprendo una relazione che, seppur ricca
di complicazioni, permette ai due personaggi di trascorrere molto
più tempo insieme. I due attori si sono dichiarati entusiasti di
questa possibilità, affermando che lo sviluppo dei rispettivi
personaggi è stato particolarmente stimolante da interpretare.
Itzan Escamilla in Élite
7. Adora il suo
personaggio. In diverse interviste l’attore ha affermato
di essere particolarmente legato al personaggio di Samuel,
ritrovando in lui numerosi sentimenti comuni dell’adolescenza. In
particolare, l’attore si è detto entusiasta di poter dar vita al
suo senso di colpa e al suo desiderio di vendetta.
8. Aveva già lavorato con un
attore presente nella serie. In Élite, ad
interpretare il ruolo del fratello maggiore di Samuel è l’attore
Jaime
Lorente, noto anche per La casa di carta, e
con cui Escamilla aveva già collaborato nella serie Victor
Ros.
9. Si è allenato per
ottenere un fisico scultoreo. Uno dei motivi del fascino
di Samuel nella serie spagnola è il suo fisico particolarmente
curato. Escamilla ha infatti da sempre una grande attenzione nei
confronti del proprio corpo, cercando di esaltarsi al meglio.
Stando a quanto riportato da alcuni attori della serie, al momento
di girare delle scene a petto nudo Escamilla sarebbe solito
esercitarsi con alcune flessioni poco prima delle riprese, così da
gonfiare i muscoli.
Itzan Escamilla: età e altezza
10.Itzan
Escamilla è nato a Madrid, in Spagna, il 31 ottobre 1997.
L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.
Eletto come uno dei comici più
bravi di sempre, Chris Rock si è negli anni
distinto per la sua poliedricità, avendo ricoperto il ruolo di
attore, doppiatore, regista, sceneggiatore e produttore. Celebe
anche per i suoi spettacoli da stand up comedian, Rock ha ottenuto
sempre più apprezzamenti da critica e pubblico, che ne hanno lodato
lo stile e le tematiche. Ecco 10 cose che non sai di Chris
Rock.
Parte delle cose che non sai di Chris Rock
Chris Rock: i suoi film
1. Ha recitato in noti
lungometraggi. Rock esordisce al cinema con il film
Beverly Hills Cop II – Un piedipiatti a Beverly Hills II
(1987), per poi recitare in celebri pellicole come Il principe
delle donne (1992), Arma Letale 4 (1998),
Dogma (1999), Jay & Silent Bob… Fermate
Hollywood! (2001), L’altra sporca ultima meta (2005),
Manuale di infedeltà per uomini sposati (2007), Un
weekend da bamboccioni (2010), Il funerale è servito
(2010), Cosa aspettarsi quando si aspetta (2012), Un weekend da
bamboccioni 2 (2013), Top Five (2014),
Inganni Online (2018), Matrimonio a Long Island
(2018) e, Dolemite Is My Name (2019), dove
recita accanto ad Eddie
Murphy, Spiral – L’eredità di Saw (2020).
2. Ha preso parte a
produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni
episodi di note serie come Miami Vice (1987), Willy,
il principe di Bel-Air (1995), Tutti odiano Chris
(2005-2009), Louie (2011-2012) ed Empire (2015),
l’attore sarà protagonista dell’attesa quarta stagione di
Fargo (2020), dove ricoprirà il ruolo di Loy Cannon.
3. È anche regista,
sceneggiatore e produttore. Rock esordisce nel 2003 con
regista del film Head of State, per poi ricoprire
nuovamente il ruolo per i lungometraggi Manuale d’infedeltà per
uomini sposati e Top Five. Ha inoltre scritto e
prodotto i suoi film, come anche la serie Tutti odiano
Chris. Di recente ha poi realizzato la sceneggiatura del film
Spiral – L’eredità di Saw, di cui è anche produttore.
4. Si è distinto come
doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce al
porcellino d’India Rodney, nel film Il dottor Dolittle,
l’attore è poi stato il doppiatore del personaggio Marty, la zebra
dei film Madagascar
(2005), Madagascar 2 (2008) e Madagascar 3 – Ricercati
in Europa. È stato inoltre la voce narrante della serie
comedy Tutti odiano Chris.
Chris Rock: i suoi stand up
5. Ha ottenuto grande
successo con i suoi spettacoli comici. Affermatosi per le
sue qualità comiche, l’attore ha negli anni dato vita ad alcuni
spettacoli di successo, dove ha potuto sfoggiare un ampio
repertorio che ha trovato ottimi riscontri da parte di critica e
pubblico. Tra i suoi spettacoli più acclamati si annoverano
Chris Rock: Bring the Pain (1996), Chris Rock: Bigger
& Blacker (1999), Chris Rock: Never Scared (2004),
Chris Rock: Kill the Messenger (2008) e Chris Rock:
Tamborine (2018).
Parte delle cose che non sai di Chris Rock
Chris Rock su Instagram e
Twitter
6. Ha un account su
Instagram. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da 3,5 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
immagini promozionali dei suoi progetti, ma anche numerose
curiosità quotidiane e foto scattate in momenti di svago, in
compagnia di amici o colleghi.
7. È presente sul celebre
social network. Rock è particolarmente attivo su Twitter,
dove ha un totale di 5,2 milioni di follower. Qui, oltre a
condividere aggiornamenti sui propri progetti, Rock è solito
esprimere la sua opinione sui principali fatti di cronaca e di
attualità, con una particolare attenzione alle cause legate alle
persone di colore.
Chris Rock in Spiral – L’eredità
di Saw
8. È una cosa totalmente
nuova per l’attore. Tra i motivi che hanno spinto Rock a
scrivere e interpretare il film horror Spiral – L’eredità di
Saw, nono capitolo della celebre saga cinematografica, vi è
quello della novità. Per l’attore si tratta infatti della prima
incursione in questo genere, ed egli si è dichiarato entusiasta a
riguardo, avendo così modo di sperimentare con qualcosa di mai
fatto prima.
Chris Rock: il suo patrimonio
10. È uno dei comici più
ricchi di Hollywood. Rock ha alle sue spalle una carriera
ricca di successi, dove si è distinto grazie ai molti ruoli
ricoperti. Grazie ai numerosi lavori svolti, infatti, ha potuto
diventare uno dei comici più pagati dell’industria, arrivando ad
ottenere un patrimonio stimato di circa 100 milioni di dollari.
Chris Rock: età e altezza
10. Chris Rock è nato ad
Andrews, nel Sud Carolina, Stati Uniti, il 7 febbraio
1965. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Noto tanto al cinema quanto in
televisione, l’attore Rob Lowe ha negli anni
costruito una solida carriera recitando in titoli particolarmente
celebri, accanto a celebri attori e registi. Con il tempo ha
dimostrato la propria versatilità spaziando attraverso i generi,
ottenendo prestigiosi riconoscimenti di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di Rob Lowe.
Parte delle cose che non sai di Rob Lowe
Rob Lowe: i suoi film e le serie
TV
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema con il film
I ragazzi della 56ª strada (1983), per poi ottenere buona
popolarità grazie a St. Elmo’s Fire (1986), A
proposito della notte scorsa… (1986) e Square Dance –
Ritorno a casa (1987). Negli anni novanta recita invece in
film come Cattive compagnie (1990), Fusi di testa
(1997), Contact (1997) e Austin Powers – La spia che
ci provava (1999). Negli ultimi anni ha invece preso parte a
Austin Powers in Goldmember (2002), Thank You for
Smoking (2005), Il primo dei bugiardi (2009), diretto
da Ricky
Gervais, Sex Tape – Finiti in rete (2014) e
Monster Trucks (2017).
2. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie
come L’ombra dello scorpione (1994), The Lyon’s
Den (2003) e Salem’s Lot (2004), Lowe ottiene grande
popolarità grazie al ruolo di Sam Seaborn in West Wing – Tutti
gli uomini del presidente (1999-2006). Successivamente, forte
del nuovo successo ottenuto, prende parte a serie come Dr.
Vegas (2004-2006), Brothers & Sisters (2006-2010),
Californication (2011-2014), Parks and Recreation
(2010-2015), You, Me and the Apocalypse (2015),
Moonbeam City (2015), The Grinder (2015-2016),
Code Black (2016-2018), Wild Bill (2019), The
Lion Guard (2016-2019) e 9-1-1:
Lone Star (2020).
3. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Nel corso della sua carriera l’attore si è
distinto anche per aver prodotto diversi tra i progetti da lui
interpretati. Tra questi si annoverano le serie The Lyon’s Den,
Dr. Vegas, Moonbeam City, The Grinder, Wild Bill e 9-1-1:
Lone Ranger. Ha inoltre prodotto il film televisivo The
Bad Seed (2018).
Rob Lowe è anche regista
4. Ha diretto il remake di
un noto film. Nel 2018 Lowe esordisce alla regia con il
film televisivo The Bad Seed, remake dell’horror Il
giglio nero (1956). Lowe è anche protagonista nel ruolo di
David, padre di una ragazza che si rivelerà essere l’incarnazione
del male. Quando le cose prenderanno una brutta piega, l’uomo sarà
costretto a fare un’atroce scelta. Il film ha ricevuto opinioni
contrastanti dalla critica, ma si è affermato grazie ad una buona
accoglienza di pubblico.
Rob Lowe ha dei figli
5. Ha avuto due figli dal
suo matrimonio. Nel 1990 l’attore conosce la truccatrice
Sheryl Berkoff sul set del film Bad Influence. I due
decidono di sposarsi l’anno seguente e nel 1993 nasce il primo
figlio della coppia, a cui si aggiungerà il secondo nato nel 1995.
Sin dal loro matrimonio la coppia ha mantenuto un basso profilo,
evitando di attirare su di sé le attenzioni dei media al fine di
condurre una vita tranquilla.
Parte delle cose che non sai di Rob Lowe
Rob Lowe e gli anni ’80
6. Fu il suo decennio
fortunato. Negli anni ’80 l’attore fu protagonista di una
serie di film particolarmente popolari, come St. Elmo’s
Fire e SquareDance – Ritorno a casa, che
gli permisero di entrare a far parte del cosiddetto Brat Pack,
riferito a un gruppo di attori e attrici di quel decennio che
divennero celebri per aver interpretato film legati alla cultura
degli adolescenti dell’epoca. Tra i nomi più noti di tale gruppo si
ritrovano quelli di Anthony Michael Hall,
Demi Moore, Tom Cruise, Ralph
Macchio e Michael J. Fox.
Rob Lowe in West Wing
7. Ha interpretato uno dei
personaggi di punta della serie. In West Wing – Tutti
gli uomini del presidente, l’attore ricopre il personaggio di
Samuel Norman Seaborn, Vice Direttore delle Comunicazioni della
Casa Bianca. Per tale ruolo l’attore ha ricevuto due nomination ai
Golden Globe, rispettivamente nel 2000 e nel 2001, e una ai
prestigiosi Emmy Award nel 2001.
8. Ha abbandonato la
serie.West Wing è sfortunatamente celebre anche
per le controversie legate alle paghe degli attori. Molti membri
del cast si lamentarono infatti della disparità presente sotto
questo punto di vista. Tra i più delusi da tale situazione vi fu
proprio Lowe, che al termine della quarta stagione abbandonò la
serie poiché non fu previsto per lui un aumento del salario.
L’attore ha sempre affermato di non rimpiangere questa scelta.
Rob Lowe in Parks and
Recreation
9. Il suo personaggio è
stato esteso all’intera serie. In Parks and
Recreation l’attore ricopre il ruolo dell’agente governativo
Chris Traeger. Il personaggio fa la sua comparsa nella seconda
stagione della serie, ed era inizialmente previsto che apparisse
come guest star soltanto per 8 episodi. Tuttavia, dato il buon
riscontro di pubblico e per via dell’interessamento di Lowe al
ruolo, il personaggio fu esteso all’intera serie, diventando membro
fisso del cast.
Rob Lowe: età e altezza
10. Rob Lowe è nato a
Charlottesville, in Virginia, Stati Uniti, il 17 marzo
1964. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.
Daniel
Craig vestirà per l’ultima volta i panni di James
Bond nell’attesissimo No Time To
Die. Il film, che uscirà nelle sale italiane il 9
aprile 2020, segnerà la fine di un’era particolarmente fortunata
per il longevo franchise. Craig saluterà ufficialmente l’iconico
personaggio dopo averlo interpretato in cinque film (soltanto
Sean Connery e Roger Moore erano apparsi in ben sette film
della saga).
Mentre aspettiamo di conoscere il
nome dell’attore che raccoglierà l’eredità di
Daniel Craig, non possiamo fare a meno di chiederci
chi sia stato il più grande interprete di Bond di tutti i tempi.
Forse, è stato proprio Craig il miglior attore che abbia mai
interpretato 007. Forse, i fan di Connery potrebbe avere qualcosa
da dire al riguardo… Ecco 10 motivi per cui Daniel Craig è stato la migliore incarnazione
di James Bond:
Sequenze d’azione memorabili
Quando si pensa alle migliori scene
d’azione nei film di Bond, non puoi non venire subito in mente la
sequenza in cui l’agente segreto combatte su un treno all’inizio di
Skyfall. nella scena in questione, Bond viene colpito per
sbaglio e dato per morto.
A differenza del Bond di
Sean Connery, quello di Daniel Craig ha sempre preferito l’azione, i
fatti, alle parole. Anche
Roger Moore ha elogiato la performance di Craig nelle
scene d’azione dopo aver visto
Skyfall, dichiarando: “Penso che le sue scene fossero
al limite dello straordinario. Nei primi 30 secondi del film ha
avuto più azione di quanta ne abbia mai avuta io in 14 anni di film
su Bond”.
Il Bond più “umano” di tutti
La maggior
parte delle iterazioni di Bond ha sempre fatto cose che non
potrebbero mai accadere nella vita reale. Con le incarnazioni di
Connery e Brosnan si è sempre lasciato che il fascino del
personaggio avesse la meglio sull’effettiva logicità degli eventi.
Il Bond di
Craig è sempre stato diverso, molto più vicino allo
spettatore di qualsiasi altra versione cinematografica.
In Casino
Royale, ad esempio, lo vediamo intento a lasciare il suo
lavoro e la sua posizione in nome dell’amore, per poi ritrovarsi al
centro di un inganno. A quanti di noi è capitato nella vita di
tutti i giorni?
Un abile guidatore
I film di Bond sono pieni zeppi di
inseguimenti in auto. 007 deve sempre fuggire da qualcuno o
inseguire i cattivi. Nessuno però, alla guida di un auto, è stato
migliore di
Daniel Craig. Il trailer di No Time to Die ci
ha già mostrato che nel film ci saranno inseguimento in auto a dir
poco spettacolari.
Guardando ai precedenti film,
Quantum Of Solace si apre con uno dei migliori
inseguimenti in auto di tutti i tempi: Bond è capace di accelerare
e contemporaneamente schivare i colpi mentre si reca a Siena,
inseguito da due Alfa Romeo 159. Per non parlare di
Spectre, con l’inseguimento tra Bond e lo scagnozzo di
Blofeld, Mr. Hinx, per le strade di Roma. Anche la corsa a
mezzanotte per salvare Vesper Lynd in Casino Royale resta
memorabile.
L’approvazione degli altri Bond
Quando
tutte le precedenti incarnazioni di Bond ti concedono la loro
approvazione, allora non c’è dubbio: sei uno 007 perfetto!.
Timothy Dalton una volta ha parlato della
performance di
Craig, dichiarando: “È un fatto e bisogna sostenerlo:
Daniel Craig è il miglior Bond di sempre”.
Roger Moore, invece, dichiarò a Time Magazine:
“Penso che sia il massimo Bond”.
Sia Sean Connery che Pierce Brosnan, invece, hanno sempre parlato
dell’incarnazione di Craig come di una performance
“fantastica”, “magnifica”. Addirittura
Brosnan, ricordando la sua esperienza nei panni di
007 e parlando del lavoro di
Craig, dichiarò al Guardian che semplicemente… il suo
Bond non era stato all’altezza.
Da sempre adatto al ruolo
Daniel
Craig è sempre stato adatto alla parte, ed è sempre
stato a suo agio in giacca e cravatta. La sequenza di apertura di
Spectre, in cui lo vediamo camminare sui tetti
mentre tiene in mano una pistola, ne è una prova sufficiente. E a
proposito di Craig, sempre
Roger Moore una volta disse: “A me sembra un
assassino. Sembra che sappia davvero cosa sta facendo. Sembra che
sappia davvero imbrogliare a backgammon.”
Sean Connery – che quando era più giovane
venne nominato l’uomo più sexy del mondo – all’epoca venne ritenuto
troppo bello per la parte, tanto che nemmeno il creatore di Bond,
Ian Fleming, era convinto del suo casting. All’epoca l’autore
disse: “Non è proprio quello che avevo immaginato per James
Bond. Sto cercando il Comandante Bond e non uno stuntman con l’aria
da bambinone.”
Il Bond più “longevo” di tutti
Sono
trascorsi 14 anni da quando
Daniel Craig ha interpretato James Bond per
la prima volta. Sean Connery ha interpretato il personaggio
per 9 anni, mentre Roger Moore per 12. Connery
si ritirò come Bond nel 1971, prima di tornare nel 1983 nel film
Mai dire mai (non riconosciuto come film
ufficiale della saga di Bond).
Nonostante una volta abbia
dichiarato: “Preferirei tagliarmi i polsi che fare un altro
Bond”, ad oggi
Craig resta l’attore che ha vestito i panni
dell’iconico agente per il maggior numero di anni. L’unica attore a
non aver deciso di sua spontanea volontà di lasciare l’eredità di
007 ad un altro collega è stato Pierce Brosnan, che dopo Die Another
Day venne sostituito per scelta della produzione.
L’alchimia con M
La morte di M interpretata da
Judi Dench è uno dei momenti più tristi dei film
di Bond con protagonista Daniel Craig. E questo soprattutto perché
sembrava essere uno dei personaggi di cui i moderni film della saga
mai avrebbero potuto fare a meno, tanto che in
Spectrela sua assenza si percepisce
chiaramente.
Dench è apparsa
per la prima volta nei panni di M in GoldenEye e anche
quando Brosnan è stato licenziato e il franchising
riavviato, l’attrice è stata riconfermata per la parte. Nonostante
la sua alchimia con il Bond di Brosnan non era
affatto male, è stata in realtà la sua alchimia con il Bond di
Craig a renderla ancora più unica e divertente.
Addirittura, gran parte della trama di Skyfall ruota attorno alla relazione
tra Bond e M: erano come madre e figlio, con M che rimproverava
sempre Bond ogni volta che faceva qualcosa di stupido.
Il re del box office
Secondo i dati raccolti da Forbes,
i film della saga di Bond con
Daniel Craig hanno incassato complessivamente circa
3.6 miliardi di dollari. Naturalmente, questa cifra aumenterà dopo
l’uscita di No Time to Die.
Craig può anche vantarsi di aver recitato nel film di
Bond più redditizio di tutti i tempi,
Skyfall), che ha guadagnato $ 1.218.849.723, realizzando
un profitto di $ 910.526.981.
Nessun film di Bond con
Daniel Craig ha guadagnato meno di 700 milioni di
dollari, e nessun film di Bond senza Craig ha guadagnato più di 700
milioni. Il pubblico ha dimostrato di amare l’attore britannico nei
panni di Bond: ecco perché non sorprende che i produttori lo
abbiano tenuto legato alla saga per così tanto tempo.
La critica si sbagliava
Ci fu una
vera e propria indignazione di massa quando
Daniel Craig venne annunciato come il prossimo Bond
nel lontano 2005. Ad alcuni non piaceva il fatto che fosse biondo
(nessun altro attore di Bond era stato biondo); ad altri non
piaceva il suo aspetto, mentre ad altri ancora “semplicemente” non
piaceva la sua carriera d’attore fino a quel momento.
Con un’ostinazione
così marcata, Craig avrebbe potuto scegliere di abbandonare il
ruolo. Ma non l’ha fatto! Si concentrò sulla produzione di
Casino Royale, che si rivelò uno dei migliori film di Bond
mai realizzati. Da allora, ogni tipo di critica cessò di esistere.
Anche quando film come Quantum Of Solace sono stati
criticati per l’esilità della trama, la performance di Craig è
stata sempre elogiata.
Il più grande consumatore di drink
In breve,
il Bond di
Daniel Craig ha sempre saputo come divertirsi. Nei
romanzi di Fleming, Bond beveva sempre e Craig fa praticamente lo
stesso. Ha consumato più quantità di alcol di qualsiasi altro Bond.
Beve anche la maggior parte dei liquori per film in
media.
In Casino
Royale appaiono 26 drink, mentre in Spectre 25.
Nessun altro film di Bond ha mai visto numeri simili. È abbastanza
sorprendente che finisca per non ubriacarsi mai!
Il canale americano FX ha diffuso il teaser che
annuncia il casti di American Horror Story 10,
l’attesa
decima stagione della serie horror American
Horror Story creata da Ryan Murphy.
Trai protagonisti annunciati ci sono Macaulay Culkin,
Sarah Paulson, Evan Peters, Lily Rabe, Leslie Grossman, Kathy
Bates, Angelica Ross e Finn Wittrock.
American Horror Story 10
American Horror Story 10 è la decima
stagione della serie tv tv horror creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per
il canale americano FX.
Henry Golding ha
confermato che le riprese di
Snake Eyes, lo spin-off di G.I.
Joe, sono ufficialmente terminate. Attraverso il suo
account Instagram, infatti, la star
di Crazy & Rich e Last Christmas,
ha condiviso uno scatto che mostra un piccolo ciak con impresse
sopra quelle che dovrebbero essere le firme dei vari membri del
cast. Le riprese del film sono partite lo scorso anno e si sono
svolte a Vancouver.
Il film è basato sul personaggio di
Snake Eyes, presente nei fumetti di G.I. Joe, e dovrebbe raccontare
le sue origini. Il film era stato inizialmente annunciato nel 2018,
per un’uscita all’inizio del 2020, poi
rimandata. Robert Schwentke (RED) dirige
su una sceneggiatura firmata da Evan
Spiliotopoulos (La bella e la bestia).
Il personaggio Snake
Eyes è un membro chiave del team G.I.
Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato
tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe,
G.I. Joe: La nascita dei Cobra del 2009 e il G.I. Joe:
La vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto
molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni
risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche
un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di
problemi di schedule degli attori.
Snake Eyes è stato interpretato
negli ultimi due film dall’attore e artista
marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è
destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il
personaggio è stato assegnato a Golding, che, come accennato, sta
cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo
schermo.
Snake
Eyesruoterà intorno alla nascita del
protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage,
team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni
usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange, ha rivelato che
sarebbe disposto a dirigere un film per la DC
dedicato al personaggio di Constantine. Soltanto
il mese scorso, il regista ha annunciato di aver ufficialmente
abbandonato la regia di Doctor Strange in the
Multiverse of Madness, che stando alle ultime
notizie dovrebbe adesso essere diretto da Sam
Raimi.
Quando un fan ha chiesto a
Derrickson su Twitter se sarebbe
interessato a dirigere un film dedicato alla Justice League Dark (ancora nei
piani della Warner
Bros. e della DC Films), il regista ha replicato: “Farei un
film su Constantine”. L’associazione non è casuale, dal
momento che John Constantine è proprio uno dei membri della Justice
League Dark.
Le spaventose iconografie legate
all’occulto sono un territorio assolutamente familiare per
Derrickson, che prima di lavorare con i Marvel Studios aveva diretto principalmente
pellicole horror (suoi infatti The Exorcism of Emily Rose,
Sinister e Liberaci dal male). Quando era ancora
collegato al progetto, il regista aveva suggerito che il sequel di
Doctor Strange avrebbe avuto numerose influenze horror:
ora che ha abbandonato il sequel, non sappiamo se i toni del
cinecomic vireranno ancora in quella direzione.
Anche se
Scott Derrickson ha soltanto espresso un
interesse, senza confermare alcun tipo di coinvolgimento in un
ipotetico piano della DC, non è escluso che un giorno il regista
possa effettivamente entrare a far parte del team di cineasti a
servizio della Warner Bros.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
Giusto due giorni fa vi abbiamo
riportato la notizia che, a causa
dell’emergenza Coronavirus, le riprese del settimo
capitolo della saga di Mission
Impossiblea Venezia sono state ufficialmente
bloccate. Adesso, come apprendiamo da Repubblica.it, sono
state momentaneamente cancellate anche le riprese del film previste
a Roma.
La fonte riporta che le riprese di
Mission Impossible 7 si sarebbero dovute
svolgere prima a Venezia e, in seguito, a partire da metà marzo,
Tom Cruise e la produzione sarebbero dovuti
arrivare nella Capitale per circa quaranta giorni di riprese. Al
momento, è stato tutto sospeso.
Come si legge nell’articolo di
Repubblica: “Le riprese in Italia di “Mission Impossible 7″
risultano per ora procrastinate: se la situazione nel nostro paese
si normalizzerà, il film verrà girato anche a Venezia e Roma,
altrimenti le location italiane saranno spostate altrove.”
Mission Impossible 7uscirà nelle
sale americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury
Road). Tom Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa
Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il
loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021
e il 5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Batman
Begins di Christopher Nolan ha
riavviato con grande successo le avventure del Cavaliere Oscuro al
cinema, dopo diversi anni che il personaggio ideato
da Bob Kane e Bill
Finger non era più comparso sul grande schermo. Il film
del 2005 è stato il primo capitolo di una trilogia dedicata al
Crociato di Gotham che, ancora oggi, è considerata la migliore
trasposizione cinematografica delle storie dell’iconico supereroe
DC.
Adesso, grazie ai concept artist
Simon McGuire e Jock, sono
arrivati online – via ComicBookMovie – una
serie di bellissimi concept inediti di Batman
Begins che ci mostrano come il design dell’Uomo
Pipistrello – nello specifico, la Batsuit – sia stato ridefinito in
base a quella che era la visione del personaggio dal punto di vista
di Nolan.
Ricordiamo che le avventure del
Crociato di Gotham vivranno in una nuova iterazione cinematografica
grazie a The
Batman, l’atteso film di Matt
Reeves attualmente in fase di produzione, che vedrà
Robert
Pattinson interpretare l’Uomo Pipistrello. Nel cast
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell (Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon), Paul Dano
(Enigmista), John Turturro (Carmine Falcone),
Peter Sarsgaard (Gil Colson) e Jayme
Lawson (Bella Reál).
9-1-1
4 è la quarta stagione della serie tv
9-1-1
creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il
network americano FOX.
9-1-1 4: quando esce e dove vederla in
streaming
I primi episodi di 9-1-1
4 saranno presentati in anteprima in autunno 2020 su FOX.
9-1-1-4 in streaming è disponibile su Star, canale per
adulti di Disney+.
Nella quarta stagione La squadra lotta con le proprie vite
durante la pandemia, con Athena che torna alla polizia di Los
Angeles nonostante le preoccupazioni di Bobby e vediamo May
lavorare al centro di spedizione sotto la supervisione di Maddie.
L’attività sismica che si verifica vicino a Hollywood provoca la
rottura della diga del bacino idrico di Hollywood e la squadra
risponde a un incidente d’autobus e a un ciclista intrappolato in
una fogna dopo essere stato inghiottito dall’alluvione del bacino.
Il centro di spedizione rileva che una franaè possibile nelle
colline di Hollywood. Athena viene ordinata sul campo dal capitano
Maynard, dove risponde a una donna agorafobica di nome Sylvia che
non può lasciare la sua casa. Dopo che l’attività sismica è stata
rilevata sulle colline, Atena cerca di convincere la donna a
partire con lei al sicuro, ma lei torna in casa e Atena la segue
mentre la casa accanto all’insegna di Hollywood cade.
In 9-1-1 4
protagonisti sono Athena Grant (stagione 1-in corso), interpretata
da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione
1-in corso), interpretato da Peter Krause, Evan
“Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da
Oliver Stark, Henrietta “Hen” Wilson (stagione
1-in corso), interpretata da Aisha Hinds, Howie
“Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da
Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso),
interpretato da Rockmond Dunbar, Maddie Kendall
(stagione 2-in corso), interpreta da
Jennifer Love Hewitt, Edmundo “Eddie” Diaz (stagione
2-in corso), interpretato da Ryan Guzman, May
Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da
Corinne Massiah.
Dai creatori Ryan Murphy e
Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”,
“Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le
esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e
vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose,
scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di
bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel
risolvere i problemi della propria vita.
9-1-1 racconterà le esperienze ad alta
pressione della polizia, paramedici e i vigili del fuoco che
vengono spinti nelle situazioni più spaventose, scioccanti e
toccanti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il
salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i
problemi della propria vita.
La regista Niki
Caro ha difeso la scelta della Disney di non affidare
l’attesissimo live action di Mulan ad una
regista asiatica. In una lunga intervista concessa a The Hollywood
Reporter, la Caro ha parlato delle critiche che sono state
mosse all’epoca della notizia del suo ingaggio come regista al
posto di una cineasta asiatica o asioamericana. Queste le sue
dichiarazioni in merito:
“Sebbene sia una
storia cinese di fondamentale importanza ed è ambientata nella
cultura e nella tradizione cinese, c’è un’altra cultura in gioco
qui, che è la cultura Disney. La regista – chiunque fosse stata –
doveva essere in grado di gestirle entrambe. Quindi,
eccomi.”
A giudicare dai
trailer del film, la Caro sembra aver fatto davvero un ottimo
lavoro per cercare di trasformare la storia di Mulan
(nell’immaginario collettivo legata al classico d’animazione del
1998) in un’entusiasmante ed epica avventura action, senza
dimenticare i dovuti omaggi alla pellicola originale.
Detto questo, è
difficile non pensare a Mulan come ad una
mancata opportunità per la Disney di affidare uno dei loro progetti
ad una regista asiatica o asioamericana, come fatto di recente
dalla Warner Bros. con Birds of
Prey e dai Marvel Studios con Gli
Eterni (entrambe le registe dei film,
Cathy Yan e Chloé Zhao, sono
cinesi naturalizzate statunitensi).
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan, che vede nel cast
anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Un concept art di una scena
eliminata da Avengers: Infinity War
rivelano un collegamento ancora più importante con gli eventi di
Captain America: Civil
War. Il concept artist Phil Saunders, infatti, ha
condiviso attraverso il suo profilo Instagram ufficiale, il
progetto di una scena pensata per il cinecomic di Anthony e Joe
Russo che però non è mai stata realizzata.
Nel film, due membri dell’Ordine
Nero, Proxima Midnight (Carrie Coon) e Corvus Glaive (Michael James
Shaw), attaccanno Visione (Paul Bettany) e Wanda Maximoff
(Elizabeth Olsen) in Scozia, nel tentativo di sottrarre la Gemma
della Mente a Visione. Arrivano così i rinforzi: Cap (Chris Evans),
Sam Wilson (Anthony Mackie) e Natasha Romanoff (Scarlett Johansson).
Stando però al concept diffuso da
Saunders, la battaglia avrebbe dovuto includere anche i personaggi
di Rhodey (Don Cheadle) e di Bruce Banner (Mark Ruffalo) con
l’armatura Hulkbuster. Come spiegato nella didascalia che ha
accompagnato il concept, “Rhodey, che soffriva ancora di PTSD a
seguito dell’incidente in Civil War, avrebbe pilotato War Machine
da remoto”, cosa che “avrebbe garantito al personaggio un
arco narrativo più profondo.”
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film,
mentre la regia è stata affidata
a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.