Il thriller The Burnt
Orange Heresy diretto da Giuseppe
Capotondi (La doppia ora) è il film di
chiusura, fuori concorso, della 76. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019) diretta
da Alberto Barbera e organizzata dalla
Biennale di Venezia presieduta da Paolo
Baratta.
The Burnt Orange
Heresy sarà proiettato in prima
mondiale sabato 7 settembre, nella
Sala Grande del Palazzo del
Cinema al Lidodi
Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.
Il mondo dell’arte e quello della
malavita si scontrano nel thriller neo-noir The Burnt
Orange Heresy, ambientato nell’Italia odierna. Il
carismatico critico d’arte James Figueras (Claes
Bang) seduce l’affascinante turista Berenice Hollis
(Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati
raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente
collezionista d’arte Cassidy (Mick Jagger). Questi
rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney
(Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger
del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a
qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio
dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario
Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro
missione è ciò che sembra.
Diretto da Giuseppe
Capotondi, The Burnt Orange
Heresy è prodotto da David Zander, David
Lancaster, William Horberg. Executive Producers
Sienna Aquilini e Peter
Touche. Tratto dal romanzo di Charles
Willeford ed è sceneggiato da Scott B.
Smith. Direttore della fotografia è David
Ungaro. International Sales: HanWay
Films. Domestic Sales: UTA/CAA.
Mercoledì 24 luglio alle 21:15
Rai 4 si colora con le irresistibili atmosfere pop
di Lupin III – Il film, in prima visione
assoluta.
Creato nel 1967 dal celebre mangaka
Monkey Punch ispirandosi all’elegante ladro gentiluomo Arsène Lupin
ideato da Maurice Leblanc, Lupin III è stato per anni al
centro di una nutrita produzione di anime di successo e oggetto di
un ricchissimo merchandising, che lo ha eletto a personaggio cult
per diverse generazioni.
Già portato al cinema in un film
live action nel 1974 da Takashi Tsubojima (Lupin III – La
strategia psicocinetica), Lupin III è protagonista di un
secondo lungometraggio per la regia del poliedrico Ryūhei Kitamura,
autore giapponese noto soprattutto per le incursioni
horror-splatter di Versus (2000), Prossima fermata:
L’inferno (2008) e No One Lives (2012).
Ispirandosi proprio alla
coloratissima serie anime, Lupin III – Il
film racconta la vicenda dei ladri Lupin, Jigen,
Goemon e Fujiko che devono rubare il “Cuore cremisi di Cleopatra”,
un gioiello di inestimabile valore custodito in una gigantesca
cassaforte di massima sicurezza chiamata “L’Arca di Navarone”. Ma
l’immancabile ispettore Zenigata è pronto a ostacolare i loro
piani.
La Valigia dell’attore
2019 è in partenza. Ma i bagagli non viaggiano da soli,
accompagnano ancora una volta l’Associazione culturale Quasar, che
da sedici edizioni porta nell’arcipelago di La Maddalena cinema,
ospiti, studenti, rinnovando il ricordo di Gian Maria Volonté, in
questa edizione speciale nel venticinquesimo anniversario della
scomparsa del grande attore italiano. Una presenza che sarà ancora
più tangibile quest’anno, da martedì 23 a domenica 28 luglio.
Naturalmente senza dimenticare l’importanza e la bellezza del
territorio che ospita la manifestazione.
Questa volta il tributo alla
Sardegna è rappresentato da due film che dall’isola sono andati
alla conquista di un grande pubblico, accompagnati da altrettanti
cortometraggi di grandissimo valore.
Si parte il 23 luglio, dopo la
consueta marcia d’apertura, con l’Associazione Bandistica
Filarmonica “Giuseppe Garibaldi” di La Maddalena, la Banda musicale
Città di Arzachena e la Banda Musicale Feliciano Mibelli di Olbia,
per raggiungere l’Arena La Conchiglia, inaugurando il festival con
il film breve di Francesco Piras Il nostro concerto, a cui farà
seguito uno dei più inaspettati e clamorosi successi italiani
dell’anno, L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Il film verrà
presentato dal regista, accompagnato dal protagonista Jacopo Cullin
e da Angela Molina.
La meravigliosa attrice spagnola
sarà la protagonista assoluta della seconda serata, il 24 luglio,
la prima nella cornice della Fortezza I Colmi, dove presenterà la
proiezione di Ogro, di Gillo Pontecorvo, primo dei tre film con
Gian Maria Volonté in programma per questa edizione. Angela Molina
sarà anche la protagonista, la mattina del 25 luglio presso gli Ex
Magazzini Ilva, del primo incontro con il pubblico, insieme a
Jacopo Cullin e a Francesco Piras.
La sera del 25 sarà invece la volta
di Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, film che dalla Sardegna
è salpato prima per Venezia e poi per numerosi festival
cinematografici in tutto il mondo, mietendo premi e consensi. A La
Fortezza I Colmi sarà introdotto dal regista e dai due
protagonisti, Alessandro Gazale e Francesca Niedda, ai quali
verranno consegnate due menzioni speciali per le loro
interpretazioni. Il film sarà preceduto dall’anteprima italiana del
cortometraggio di Enrico Pau Gabriel.
Ritroveremo Bonifacio Angius,
Alessandro Gazale, Francesca Niedda e Enrico Pau al secondo
incontro con il pubblico la mattina del 26 luglio presso gli Ex
Magazzini Ilva. La serata a la Fortezza I Colmi sarà poi aperta da
Carlo Cecchi, curatore del ValigiaLab 2019, che presenterà, insieme
a Fabrizio Deriu e a Silvano Piccardi, le allieve e gli allievi del
laboratorio di recitazione di quest’anno. A seguire, l’evento
speciale dell’anteprima italiana del restauro di A ciascuno il suo,
il film di Elio Petri tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia e
interpretato, oltre che da Gian Maria Volonté, da Gabriele Ferzetti
e Irene Papas. A presentarlo, Paola Petri e Fabio Ferzetti, che
introdurranno la visione della copia restaurata dal Museo Nazionale
del cinema di Torino e Movietime.
Oltre a celebrare Gian Maria
Volonté, La Valigia dell’Attore 2019 è anche l’occasione per
rendere omaggio a un altro grande interprete italiano
prematuramente scomparso, Ennio Fantastichini. Entrambi saranno
ricordati la mattina del 27 luglio con la presentazione di due
libri su Volonté, recentemente pubblicati da Add Editore ed
Edizioni Clichy, curati da Mirko Capozzoli e Giovanni Savastano, e
dal tributo Ennio, attore tra cinema e teatro, firmato da
Gianfranco Cabiddu.
Tra gli amici di Ennio Fantastichini
che saranno a La Maddalena, anche Alessandro Haber, che la sera di
sabato 27 luglio, dopo la proiezione del cortometraggio Gong di
Giovanni Battista Origo, sarà alla Fortezza per presentare al
pubblico In viaggio con Adele, di Alessandro Capitani, road movie
dove divide la scena con Sara Serraiocco.
Haber sarà protagonista insieme a
Renato Carpentieri anche la mattina di domenica 28 luglio per
l’incontro con il pubblico agli ex Magazzini Ilva, mentre sarà
proprio l’attore napoletano, a presentare la sera, a I Colmi, il
film di Gianni Amelio Porte aperte, anche questo tratto da un
romanzo di Leonardo Sciascia, con protagonisti Gian Maria Volonté
ed Ennio Fantastichini.
A Ennio Fantastichini è dedicato il
Premio Volontè 2019, un riconoscimento già previsto che il festival
non ha fatto in tempo a dargli in vita e che verrà consegnato, dal
circuito Le isole del cinema, la sera del 28 luglio, nelle mani del
figlio Lorenzo Fantastichini. Un passaggio di consegne, una
chiusura perfetta per ricordare due grandi amici, due grandi
attori, che mancano tantissimo al cinema, alla cultura e alla
società italiana.
Tutti gli incontri e le serate sono
curati e presentate dai critici cinematografici Boris Sollazzo e
Fabio Ferzetti e dal Professor Fabrizio Deriu.
Ad arricchire il programma della
manifestazione la mostra fotografica: “Gian Maria Volonté negli
scatti di Marcello Geppetti” di Marcello Geppetti Media Company,
allestita dal 24 al 28 luglio presso la Fortezza I Colmi.
Gli eventi sono ad ingresso gratuito
ad eccezione della prima serata. Parte dell’incasso sarà devoluto
all’Associazione Acque Libere di La Maddalena.
La Valigia dell’Attore è realizzato
con il sostegno di MIBAC – Direzione Generale Cinema, Regione
Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e Assessorato al
Turismo, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di
La Maddalena, Fondazione Sardegna, Nuovo IMAIE.
Tom Hanks è il
protagonista di A Beautiful Day in the
Neighborhood in cui interpreta Fred Rogers, figura iconica
diventata protagonista di un tradizionale trattamento biografico di
Hollywood. Ecco il primo trailer del film.
L’atteso titolo A Beautiful Day in
the Neighborhood è diretto da Marielle Heller
(Copia Originale) e uscirà a novembre prossimo, in
tempo per i prossimi Oscar, con Hank in pole position per una
candidatura.
A Beautiful Day in the Neighborhood
ruota intorno alla dinamica tra Rogers e il cinico giornalista
Lloyd Vogel (Matthew Rhys), che ha il compito di
scrivere un profilo di Rogers per una rivista. Le loro interazioni
hanno aiutato a cambiare la prospettiva di Vogel sulla vita.
Parenthood è una di quelle serie
che ha contribuito a rivoluzionare il concetto di serie tv,
diventando una delle più viste sul piccolo schermo.
La serie, nata nel 2010, ha colpito
il pubblico in maniera diretta con la sua semplicità e con il suo
carico emotivo non indifferente, facendo emozionare gli spettatori
di tutto il mondo.
Ecco, allora, dieci cose da sapere
su Parenthood.
Parenthood serie
1. Ci sono attori già
visti. Lo showrunner Jason Katims, che in
passato ha diretto show Friday Night Lights, ha fatto partecipare
molti degli attori in questa serie in ruoli ricorrenti o come guest
star. Tra i tanti, si citano Michael B. Jordan, Minka
Kelly, Matt Lauria, Jeff Rosick e Angela
Rawna.
2. È stata usata una
canzone famosa come sigla. Ad Andrew
McMahon, dei Jack’s Mannequin è stato chiesto di
presentare una possibile sigla per la serie. Tuttavia, quando ha
consegnato Casting Lines ai produttori della serie, essi si erano
già accontentati di usare Forever Young di Bob
Dylan. La canzone scritta è stata comunque inserita nel
terzo album del gruppo, intitolato People and Things.
3. Una foto famosa è
presente nella serie. Durante una scena in cui Hank chiede
a Sarah di aprire un cassetto per lui, s’imbatte in una fotografia
incorniciata di una finestra piovosa con due persone che sbirciano,
una foto che Hank ha preso e che trova sorprendente. In realtà,
quest’immagine p stata scattata dal fotografo di fama mondiale
Steve McCurry dall’interno di un taxi in uno dei
suoi numerosi viaggi all’estero.
Parenthood streaming
4. La serie è disponibile
in streaming. Grazie alla sua disponibilità su diverse
piattaforme online, la
serie è visibili a chi volesse vederla o rivederla. Infatti,
Parenthood è disponibile sulla piattaforma di streaming
digitale legale di Prime Video e Tim Vision.
Parenthood episodi
5. Una serie lunga sei
stagioni. Parenthood è una serie nata nel 2010 e
conclusasi nel 2015, dopo sei stagioni e 103 episodi di 41 minuti
ciascuno. Trasmessa dalla NBC, la serie di rifà al film di Ron HowardParenti, amici e tanti
guai (1989).
6. C’è stato un cambio di
attore. Darin Heames ha interpretato Seth Holt
nell’episodio pilota, ma in seguito è stato sostituito da
John Corbett quando il personaggio è riapparso
nella seconda stagione.
Parenthood cast
7. Un’attrice ha dovuto
lasciare la serie.Maura Tierney è stata
originariamente scelta per il ruolo di Sarah. Tuttavia, la NBC ha
spostato l’uscita della serie di qualche mese, dopo che all’attrice
era stato diagnosticato un cancro al seno. A causa della sua cura
contro il cancro, alla fine dovette lasciare lo show ed essere
sostituita da Lauren Graham (anche se inizialmente venne
contattata Helen Hunt, ma non si riuscì a
raggiungere un accordo circa il suo stipendio).
8. C’è un’attrice che ha
lavorato con alcuni membri del cast. Vanessa
Marano è apparsa nelle serie e proprio lei ha lavorato con
altri membri del cast. Infatti, in passato aveva condiviso il set
con Lauren Graham in Una mamma per amica, mentre aveva anche già lavorato
con Peter Krause in Six Feet Under.
9. Due attori si sono
innamorati. Lauren Graham (Sarah Braverman) e
Peter Krause (Adam Braverman) hanno iniziato una
relazione nel 2010 dopo essersi ritrovati sul set: infatti, i due
si erano conosciuti nel 1995 sul set della sitcom Caroline in
the City. In Parenthood i due interpretano fratello e
sorella.
Parenthood premi
10. Ha vinto diversi
premi. Nel corso della sua programmazione, la serie ha
vinto diversi premi, tra cui 3 PRISM Awards nel 2012, 4 Young
Artist Awards tra il 2013 e il 2014 e un Gracie Awards nel 2015.
Inoltre, nel 2013 ha ricevuto anche una nomination ai Golden Globe
per la Miglior attrice non protagonista di una serie, miniserie o
film per la televisione a Monica Potter.
La talentuosa Elle
Fanning sfoggia un nuovo ruolo da protagonista assoluta
nel film Teen Spirit – A un
passo dal sogno, opera prima del regista
Max
Minghella. Dopo essere stata membro della giuria del
Festival di
Cannes 2019, la Fanning torna al cinema incarnando
nuovamente, a tre anni da The Neon Demon,
una giovane e ambiziosa ragazza, dove il raggiungimento del proprio
obiettivo sembra coincidere con la perdita d’innocenza del
personaggio. Niente horror o sangue stavolta, ma solo tanta musica
pop e luci colorate per un film che sposa in pieno l’estetica del
videoclip.
La storia segue la quotidianità
della sedicenne Violet (Elle Fanning) che vive
sola con sua madre in difficoltà economiche e sogna di fare la
cantante. Quando scopre che sono aperte le audizioni per il talent
show Teen Spirit, partecipa nella speranza che sia il punto di
partenza per la sua carriera di cantante. Violet dovrà però
superare diversi ostacoli per riuscire ad arrivare in finale e
vincere lo show.
È un puro film di formazione quello
affrontato da Minghella, di cui è anche sceneggiatore, totalmente
costruito sulla sua carismatica e bellissima protagonista. La
Fanning è regina indiscussa di ogni inquadratura, e l’estetica che
il regista sceglie di adottare non fa che sottolineare questo
elemento. Violet è al centro di tutto, le numerose sequenze
musicali sono costruite per esaltarla da ogni angolazione
possibile, per sottolinearne anche la trasformazione caratteriale
che da innocente ragazza di periferia la porta ad essere leonessa
da palcoscenico. Minghella sa di doversi affidare ad un linguaggio
giovane per attrarre la generazione a cui il film si rivolge, ed è
così che, almeno nella prima parte, il film sembra essere quasi un
lungo videoclip. La narrazione appare più diradata, lasciando
spazio ai desideri della protagonista che puntualmente si
infrangono contro la realtà che vive ogni giorno. C’è tutto in
queste prime sequenze, e la musica accompagna le immagini
arricchendole di valore, concretizzando una messa in scena che
riesce a stimolare visivamente lo spettatore.
È quando lentamente si entra nel
vivo della narrazione, quando Violet viene selezionata per il
concorso, che il linguaggio cambia, assumendo forme più canoniche e
svelando così i fino ad ora solo sospettati problemi del film.
Venendo a mancare una forma accattivante, ma che giustamente non
poteva reggere l’intero film, si evidenziano delle costruzioni di
sceneggiatura troppo elementari, che sembrano portare ai risvolti
successivi quasi per caso. Una formula che a lungo andare frena il
ritmo del film e lo rende meno interessante. Sempre più sembrerà
infatti di trovarsi dinanzi ad una versione teen di A Star Is Born,
dove però manca un’idea di regia forte che possa portare ad una
messa in scena in grado di far brillare il film di una propria
originalità, cosa che invece sembra essere concessa solo alla sua
protagonista.
Il film di Minghella finisce così
per lasciare in sospeso numerosi fattori, dove a potersi affermare
sono solo Elle Fanning e l’energica musica, non originale, che la
accompagna. È da sottolineare come pur mancando di originalità, il
regista scelga di non giudicare mai i suoi personaggi, seguendoli
nei loro sbagli e nei loro successi. Probabilmente la critica è
rivolta maggiormente al mondo dei talent e al modo in cui sembrano
corrompere i giovanissimi partecipanti, sempre più avidi di
successo, tuttavia un terzo atto frettoloso impedisce una vera e
propria riflessione a riguardo, rendendo perfino incerto il punto
di vista dell’autore.
Vedova Nera
inaugurerà la Fase 4 del Marvel Universe riportando in scena
il personaggio di Natasha Romanoff prima degli eventi che l’hanno
vista sacrificarsi per il bene dei compagni e della missione contro
Thanos in Avengers: Endgame. Trattandosi di
un caso unico nella storia del MCU la curiosità è alle stelle,
così come l’eccitazione legata all’opportunità di rivedere ancora
una volta l’eroina interpretata da Scarlett
Johansson in uno standalone.
Il film è stato descritto come una
sorta di prequel ambientato tra Captain America: Civil
War e Avengers: Infinity War, ma
dopo l’uscita fissata a maggio 2020, l’attrice tornerà ancora a
vestire i panni della spia russa? Oppure questo titolo segnerà
anche la fine della sua esperienza con i Marvel Studios?
Sono queste le domande rivolte alla
Johansson dal reporter di Comicbook Brandon Davis pochi minuti
dopo il panel del Comic-Con
di sabato, e la risposta è sembrata piuttosto generale e poco
esaustiva:
“Se sopravvivo alle riprese di
questo film, forse.”
Difficile ipotizzare qualsiasi
scenario con i pochi strumenti a disposizione. Sappiamo quanto gli
attori siano obbligati a mantenere l’assoluta segretezza riguardo i
progetti che li coinvolgono, dunque non ci resta che attendere
notizie ufficiali nel corso dei prossimi due anni.
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz.
Al momento non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della
trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto attualmente in produzione e
presumibilmente ambientato prima degli eventi che l’hanno portata a
diventare una fuggitiva in Avengers: Infinity
War.
Il futuro del MCU è stato rivelato sabato durante
il panel dei Marvel Studios
al Comic-Con presieduto da Kevin Feige,
insieme all’annuncio di tutti i titoli che andranno a comporre la
Fase 4 (incluse le nuove serie tv disponibili
sulla piattaforma streaming di Disney +). Le uscite, come mostra
l’infografica, saranno spalmate da maggio 2020 fino a novembre
2021, mentre sono rimandate al D23 Expo le notizie ufficiali su
Black Panther 2,
Captain Marvel 2, Guardiani della Galassia
Vol.3 e sull’arrivo dei Fantastici 4 e
dei Mutanti.
Farà discutere l’assenza di un
progetto dedicato ai Vendicatori, il team di
supereroi che ha dominato le prime tre fasi ed è stato il vero
collante della saga delle gemme dell’infinito, e sulla questione si
è sbottonato lo stesso Feige in un’intervista con MTV News
preannunciando novità inaspettate:
“Quello del futuro sarà un
gruppo molto diverso rispetto al passato, ed è un concetto che
abbiamo seminato in Avengers: Endgame. Si tratterà di
un’incarnazione differente della squadra con alcuni personaggi che
avete già conosciuto e altri inediti ma visti prima al
cinema“.
La risposta generale di Feige lascia
aperta ogni possibilità di speculazione su quanto vedremo nella
Fase 5: forse i nuovi Vendicatori saranno i membri degli Young
Avengers, di cui si vocifera da mesi, oppure un
insieme di supereroi noti e meno esposti?
Thor: Love
and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie
Portman, come confermato sabato durante il panel dei
Marvel Studios al Comic-Con.
E tra sogni e speranze per ciò che
vedremo sullo schermo, ci sono diverse domande sull’universo
condiviso a cui il film potrebbe rispondere. Ecco quali:
Cosa è accaduto all’universo dopo
lo schiocco?
Avengers:
Endgame e Spider-Man: Far
From Home ci hanno offerto una prospettiva parziale
dello stato della Terra dopo lo schiocco di Thanos e
successivamente dell’inversione di Hulk.
E vista la posizione del franchise
di Thor a metà strada fra il nostro pianeta e l’universo , forse il
quarto capitolo ci mosterà i reali effetti di entrambi gli eventi.
D’altronde, già in Endgame era stata Captain Marvel ad accennare che centinaia di
mondi stavano attraversando un momento difficile, e il risultato di
questo genocidio di massa è uno dei misteri ancora irrisolti del
MCU.
Che fine ha fatto Xandar?
Ecco un altro dubbio che ci
portiamo avanti da tempo: che fine ha fatto
Xandar, il pianeta affiliato ai film dei Guardiani della Galassia la cui
distruzione è stata citata da Thor nel corso di Avengers:
Infinity War? In Ragnarok, era stata
Valchiria ad indicare questo luogo come potenziale scalo dopo la
fuga da Asgard…
A differenza di altri pianeti,
Xandar è stato raso al suolo da Thanos prima della Decimazione, ma
nulla esclude che in Thor: Love and Thunder ci venga
rivelata la sua attuale posizione nell’universo.
Dov’è Hulk?
Abbiamo lasciato Smart
Hulk sulla Terra in Avengers: Endgame, vivo insieme a
parte dei suoi colleghi Vendicatori mentre onorava la memoria di
Tony Stark, ma non sappiamo se e quando lo rivedremo nel MCU.
Thor 4 sarebbe sicuramente
un’occasione, in linea con la dinamica instaurata in Ragnarok,
sfruttando l’ottimo rapporto con il Dio del Tuono e spiegando cosa
ha tenuto impegnato l’eroe nel periodo successivo a Endgame.
L’universo può sopravvivere senza
le gemme dell’infinito?
Come stabilito da Doctor Strange, le gemme dell’infinito
erano ciò che regolava l’equilibrio dell’universo, e la Terra, tra
tutti i pianeti, sembrava il più protetto dalle minacce perché sede
dei Maestri delle Arti Mistiche in possesso della gemma del tempo.
Ma ora che tutti gli oggetti preziosi sono stati distrutti, c’è
ancora speranza?
È probabile che una volta chiusa
l’Infinity Saga il MCU decida di proseguire senza
menzionarle, e Thor 4 non dovrebbe fare eccezione; tuttavia altre
importanti informazioni potrebbero venire alla luce tra quelle mai
affrontate dalla narrazione principale.
Cosa faranno i Guardiani della
Galassia?
Ovviamente questo interrogativo
verrà risolto da Guardiani della Galassia Vol.3,
ma se Thor 4 uscisse prima del film di James
Gunn, allora ci sono ottime possibilità di vedere un accenno al
team guidato da Star-Lord a cui si è unito il Dio del Tuono alla
fine di Endgame.
Perché Thor ha lasciato i
Guardiani? Cosa l’ha portato di nuovo a Asgard?
Thor: Ragnarok ci aveva fatto credere
che l’eroe avesse finalmente sbloccato tutti i suoi poteri al
massimo delle sue possibilità, ma Avengers: Infinity War e
Avengers: Endgame hanno dimostrato il contrario,
mostrandoci la versione migliore del personaggio vista finora nel
MCU.
Forse il prossimo film spiegherà la
vera natura e le capacità del Dio del Tuono? C’è ancora qualcosa da
scoprire in merito che non sapevamo già?
Chi sarà il nuovo grande villain
del MCU?
Il primo film del franchise di Thor
ci ha consegnato uno dei migliori villain del MCU (Loki) e ha proseguito la sua
ottima tradizione di antagonisti con Hela, la Dea
della Morte interpretata in Ragnarok da Cate
Blanchett.
Non sappiamo esattamente cosa le
sia successo, e dato che il suo corpo sembra smarrito, c’è qualche
possibilità che il personaggio si riveli il principale villain del
nuovo film. Oppure, come speriamo, i Marvel Studios sceglieranno di
introdurre un volto inedito.
Qual è lo stato attuale dei Nove
Mondi?
Concludiamo la lista con un mistero
legato ai Nove Mondi e all’impatto che Thanos ha
avuto su questi luoghi magici legati alla mitologia di Thor.
Nidavellir non esiste più, Asgard è stato distrutto, Muspelheim e
Hel sono diventate sterili terre desolate e Jotunheim sembra essere
stato abbandonato molto tempo fa.
Forse Thor, in qualità di
protettore di questi reami, sentirà il bisogno di sistemare la
situazione, e ora che Asgard non è lì a vegliare, quali saranno le
conseguenze?
Negli
ultimi dieci anni i Marvel Studios hanno dominato il
panorama dei cinecomic e capito come aggirare il problema della
saturazione del mercato cambiando la proposta, attirando a sé una
platea sempre più disomogenea e non necessariamente appassionata di
fumetti e prediligendo uno schema di narrazione basato sulla co-dipendenza dei
titoli e sui generi americani più in voga (avventura, thriller,
teen movie, commedia, sci-fi). Dal canto loro, tutti i competitors
sono stati chiamati ad una sfida quasi impossibile, visti i
risultati straccianti, ovvero fare qualcosa di diverso dall’offerta
Marvel: la DC,
associata alla Warner Bros., ha fallito l’esperimento ombra di
universo condiviso (almeno al cinema, non in tv) e ora si sta
concentrando sui singoli progetti; Netflix
aveva tentato l’interconnessione tra personaggi ma Daredevil,
Jessica Jones e gli altri
Defenders non sono andati oltre la terza stagione; e che
dire diPrime
Video, la più “giovane” e fresca tra le aziende a
gettarsi nella mischia di produzioni originali a tema? La risposta
arriva con The
Boys, lo show ideato da
Erik Kripke (Supernatural), Seth Rogen e Evan Goldberg
sulla base del fumetto di Garth Ennis
(Preacher), lo stesso che la DC rifiutò di continuare
perché troppo esplicito e crudele nei confronti dei protagonisti
super.
La
storia è molto semplice e insieme infarcita di argomentazioni
complesse che riflettono la società attuale. Un mondo dove esistono
centinaia di esseri umani superdotati ma in cui solo pochi eletti
vengono selezionati per entrare nel team governato dalla Vought,
una multinazionale che sfrutta il brand per arrivare all’ala più
importante del governo americano, la difesa e il controllo delle
armi, enfatizzando il concetto di altruismo insito nell’eroe e al
contempo mercificando tutto ciò che vi ruota attorno. Da un’impresa
nasce un film, giocattoli, aneddoti da rivelare durante i talk
show, dirette streaming, e via dicendo.
Il potere, nell’universo di The
Boys, non è responsabilità come insegnava lo zio Ben a
Peter Parker, ma abuso
Il
potere, nell’universo di The Boys, non è
responsabilità come insegnava lo zio Ben a Peter Parker, ma abuso,
e chi resta fuori dal circo è costretto a confrontarsi con
un’assoluta inettitudine, e questa mancanza di personalità
dell’individuo “normale” coincide spesso nella figura del
consumatore passivo (qui rappresentato da Hughie Campbell, il
ragazzo che deciderà di ribellarsi dopo l’omicidio della fidanzata
causato da A-Train).
Ne
deriva quindi un discorso meno banale del solito sulla differenza
di classe, sui rapporti che gestiscono lo scambio tra piani alti
(politica, economia) e bassi (il popolo), e parallelamente sulla
manipolazione dell’opinione pubblica e sulle lobby USA del
commercio di armi senza mezze misure, andando dritto al cuore
dell’argomento con un linguaggio che evita le metafore e i
virtuosismi dell’estetica alla Zack Snyder.
Inoltre – e i primi due episodi lo testimoniano – il taglio della
serie sembra mantenere quel difficile equilibrio tra ironia
consapevole e dramma di largo consumo, non risparmia le sue accuse
contro un sistema di cui è vittima e carnefice ed è perfetto per
raccontare il punto di non ritorno e il cortocircuito
dell’immaginario da cinefumetto al quale ci siamo ormai
abituati.
Con la
speranza che il seguito sia all’altezza del prologo, e ce lo
auguriamo, resta il fascino perverso del vedere capovolti i ruoli
di eroe e antieroe in una soluzione di continuità dove non esiste
né l’uno né l’altro, ma solo una zona neutrale tremendamente
“umana” e vicina alla realtà.The Boys sarà
disponibile su Amazon Prime Video dal 26
luglio.
Durante il panel di sabato dei
Marvel studios al Comic-Con Kevin Feige ha
ufficialmente presentato il cast di Vedova Nera,
cinecomic attualmente in produzione che vedrà di nuovo Scarlett
Johansson nei panni di Natasha Romanoff in quello che
dovrebbe essere a tutti gli effetti un prequel di Infinity
War (ambientato dunque dopo gli eventi di Civil War).
Al fianco dell’attrice ci saranno anche Florence
Pugh, O-T Fagbenle, Rachel
Weisz e David Harbour, con quest’ultimo
che interpreterà Alexei Shostakov.
Chi ha letto i fumetti Marvel saprà che l’alter ego del
personaggio è Guardiano Rosso, creato da Roy
Thomas e John Buscema e apparso per la prima volta sulle pagine di
Avengers #43 nel 1967 come la risposta sovietica a Captain
America. Da bambino Alexei viene accolto da Vasily Karpov, ex
spalla di Cap e degli Invasori nel corso della seconda guerra
mondiale, e una volta scoperto il potenziale del ragazzo, l’uomo
inizia ad addestrarlo con l’idea di trasformarlo in un simbolo
dell’URSS.
Di fatto Alexei cresce fino a
diventare uno dei piloti di caccia più bravi dell’Unione Sovietica,
tanto da attirare l’attenzione del KGB (i servizi segreti russi)
che più tardi disporrà il matrimonio con la famosa ballerina
Natasha Romanova, futura allieva della Stanza Rossa dove assume
l’identità di Vedova Nera.
Nel frattempo dilaga la Guerra
Fredda e il premier russo Nikita Khrushchev decide che il paese
debba schierare il suo Captain America, la sua
bandiera del campo di battaglia, e chi meglio di Guardiano Rosso
può assumersi questo compito? E con una serie di eventi il KGB
finge la morte di Alexei iniziando ad addestrarlo in segreto e
nascondendo la verità a Natasha.
Col tempo il personaggio diventa un
maestro del combattimento corpo a corpo e un atleta altamente
qualificato, con abilità fisiche uniche e il potere di un disco che
torna indietro usando la forza magnetica. Più tardi Alexei avrebbe
combattuto contro i Vendicatori con un alleato
cinese, il colonnello Ling, al fine di proteggere un’arma segreta
comunista situata in una base militare, e proprio durante quel
periodo si ritrova faccia a faccia con Natasha, che a sua
volta aveva disertato la Stanza Rossa e si era unita agli eroi più
potenti della Terra.
Questa è, in breve, la storia di
origini del personaggio a cui presterà voce e corpo la star di
Stranger Things. Non sappiamo quanto
del suo passato editoriale verrà sfruttato nel film o se ci saranno
evidenti cambiamenti rispetto all’originale, ma il fascino del
rapporto con Vedova Nera e le dinamiche che potrebbero crearsi sono
indubbiamente affascinanti e inedite nel MCU.
Arrivano ancora contenuti esclusivi
dal Comic-Con di San Diego dove sono stati annunciati tutti i
titoli che andranno a comporre la lineup della Fase 4 del Marvel Universe. Tra questi ci sarà
anche il film sugli Eterni, adattamento dei
personaggi creati da Jack Kirby che introdurrà al cinema i
Celestiali, umanoidi alti più di seicento metri e
rivestiti con un’armatura.
Possiamo ammirarli già nei primi
concept diffusi durante l’evento di sabato dove sono stati
presentati il cast e la trama del cinecomic.
Le riprese de Gli
Eterni dovrebbero partire a settembre nel Regno Unito con
la regia di Chloe Zhao, e nel cast figureranno
Angelina Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kumail Nanjiani
(Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian
Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek
(Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don
Lee (Gilgamesh).
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Andy Park, concept
artist Marvel Studios, ha condiviso il primo concept
ufficiale di Vedova Nera, in cui vediamo la
protagonista affrontare Taskmaster. Il concept è stato mostrato al
Comic-Con, durante il panel della Marvel, dove si è visto anche il
primo trailer del film (qui la descrizione) e
per ora non si tratta ancora della release ufficiale.
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non
sono stati ancora rivelati.
Nel giorno in cui tutto il mondo
commenta gli annunci dei
Marvel Studios e di Kevin
Feige al San Diego Comic-Con per la
Fase 4, è strano leggere affermazioni come quella
nel titolo. Tuttavia si tratta di realtà, il MCU così come lo abbiamo conosciuto
dal 2008 ad oggi è morto, non c’è più, ha esaurito la sua carica
narrativa. Quello che avremo dal 2020 in poi sarà un’altra cosa, un
altro prodotto che potrà avere più o meno successo ma sarà
sicuramente diverso rispetto alle prime tre fasi di film che
abbiamo visto, e in alcuni casi molto amato, al cinema.
Ma cosa si intende quando si afferma
che il Marvel Cinematic Universe è
morto? Semplicemente che l’universo condiviso Marvel non sarà più soltanto una
questione cinematografica, ma si espanderà in tv e anche in altri
media, magari videogames o romanzi.
I più impulsivi e precipitosi
potranno, a questo punto, obbiettare che non si tratta di una
formula nuova, dopotutto le serie tv legate all’universo Marvel sono sempre esistite, dalla
fine della Fase 1, dopo The
Avengers, con Agents of SHIELD, senza poi
dimenticare le produzioni Marvel Television/Netflix, che hanno trovato la loro massima
espressione in Daredevil. Tutte queste serie erano
inserite nell’Universo condiviso, nella continuity, ma
avevano una caratteristica precisa: il flusso di racconto era a
senso unico, ovvero i fatti dell’universo cinematografico
influivano e confluivano in quello televisivo, ma non accadeva il
contrario. Le serie erano quindi relegate ad un universo inferiore,
un ordine di racconto più basso, un modo per intrattenersi in
attesa del prossimo grande blockbuster, dalla prossima grande
avventura cinematografica.
Con la conclusione della
Fase 3 e il trionfo di Endgame,Kevin Feige ha cambiato completamente formula, e
gli annunci del Comic-Con sono una conferma di quello che si sta
sostenendo: in una situazione ufficiale come quella della notte
scorsa, il boss dei Marvel Studios ha annunciato la Fase
4, mettendo sullo stesso piano, ovvero sullo stesso
cartellone, in continuity, film e serie tv, prodotti per
il cinema e prodotti per la piattaforma Disney+ (che diventa la vera
vincitrice della convention).
Questo perché il linguaggio che
parlerà l’universo Marvel non sarà più quello dei
film, la storia che verrà raccontata non sarà più costituita da
macro-puntate cinematografiche che di volta in volta sviluppano un
personaggio o più, portando avanti la storia principale, ma verrà
raccontato su più piani, più piattaforme, più media, diventando
davvero un progetto immenso e complesso, da gestire nel più piccolo
dei dettagli.
Per far comprendere bene quanto
detto fino a questo momento, possiamo portare un esempio che
traiamo dalle prime indiscrezioni legate all’annunciato
Doctor Strange
2. Abbiamo scoperto che sarà il primo film con toni
horror della storia dei Marvel Studios, che si
intitolerà Doctor Strange in the
Multiverse of Madness e che vedrà protagonista
Benedict Cumberbatch e Elizabeth
Olsen. Nelle parole di Kevin Feige, il
personaggio della Olsen, già protagonista della serie WandaVision, si troverà
alla fine della serie stessa in contatto con Strange, e vedremo il
proseguimento della sua storia nel film con Cumberbatch. Questo
vuol dire che quello scambio unilaterale di informazioni che ha
caratterizzato il monologo dei film in relazione alle serie
Marvel nelle prime tre Fasi,
diventa adesso un dialogo, uno scambio bilaterale. Nodi narrativi,
rivelazioni, importanti avvenimenti non saranno più relegati al
grande schermo, ma potranno verificarsi e svolgersi anche sul
piccolo schermo, nelle serie tv, come suggerisce la già annunciata
presenza di Kate Bishop, nuova Occhio di Falco,
nella serie tv Hawkeye dedicata a Clint
Barton (che vedrà il ritorno di Jeremy
Renner).
Come già anticipato in una delle sue
dichiarazioni precedenti alla convention di San Diego,
Kevin Feige ha mantenuto la sua parola e ha
portato avanti un progetto produttivo completamente nuovo rispetto
a quella che è stata l’Infinity Saga, ha cambiato
ancora una volta il modo di raccontare storie di supereroi,
emulando sempre la forma ad albi dei fumetti, ma giocando questa
volta trai vari media a sua disposizione.
Dunque, quando si afferma che il
Marvel Cinematic Universe
è morto con Tony Stark, vuol dire che l’universo cinematografico
Marvel, così come lo conoscevamo, è
finito, la sua storia si è conclusa, nel momento in cui sono calati
i titoli di coda su Endgame (senza nessuna scena
post-credits, appunto). Adesso ne comincia una nuova, che vedrà
cinema e tv (e altri media) dialogare tra loro, e ognuno di questi
mezzi contribuirà a raccontare la stessa storia, che ci verrà pian
piano svelata dalle singole avventure.
Siamo di fronte ad una nuova
rivoluzione del linguaggio dell’intrattenimento. Il
Marvel Cinematic Universe è morto.
Evviva il Marvel Universe.
È stato diffuso in rete un nuovo
concept di Harley Quinn per Birds of
Prey, in cui vediamo il personaggio del fumetti DC,
interpretato da Margot Robbie, indossare uno dei
costumi che abbiamo avuto modo di vedere nel primo teaser trailer
del film:
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film
riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Entertainment
Weekly ha pubblicato un coverage completo del panel
Marvel Studios in occasione del
Comic-Con di San Diego. Di seguito, ecco tutti i protagonisti che
hanno partecipato all’incontro di oltre un’ora e trenta, durante il
quale la Marvel ha svelato la Fase 4 del suo
universo condiviso.
Tuttavia ci sono molte cose che sono
passate sotto silenzio, ma non dimenticate, durante il panel nella
Hall H del San Diego Comic-Con, presieduto da Kevin
Feige. Si tratta di quei titoli di film che sappiamo ci
saranno nel prossimo futuro della Marvel Fase 4, ma che non
sono stati ufficializzati e che, molto probabilmente, faranno parte
degli annunci che i Marvel Studios hanno in serbo per
il D23, che si svolgerà dal 23 al 25 agosto
prossimo.
Ma di quali titoli parliamo?
Scopriamoli insieme nella pagina successiva.
È stato senza dubbio un panel
emozionante, quello presieduto da Kevin Feige e
dedicato alla Marvel Fase 4 nell’ambito
del Comic-Con di San Diego che si è svolto questa
notte. Di seguito, ecco un recap di tutti gli annunci fatti nel
corso dell’incontro.
Black Widow (1 maggio 2020)
Previsto per l’1 maggio
2020, Vedova Nera è il film del prossimo Marvel Universe con maggiore
materiale da mostrare, tanto che, in occasione del panel nella Hall
H al Comic-Con di San Diego, è stato mostrato anche un breve
trailer del film. Nel cast del film ci saranno, oltre a
Scarlett Johansson, anche
David Harbour, Florence Pugh, O-T Fagbenle e
Rachel Weisz. La Pugh, in particolare, interprete
Yelena, una figura molto vicina a Natasha, una specie di sorella
per lei. Del film, la Johansson ha dichiarato di aver interpretato
Natasha in tutte le sue sfumature, e adesso vorrebbe togliere un
po’ di quel rosso dal passato del personaggio, facendo eco a uno
dei monologhi più emozionanti di Vedova Nera, nel corso del
MCU.
Il trailer del film che è stato
mostrato e non sappiamo se arriverà on line ci dà, a quanto pare,
la misura del tono del film. Si apre con una scena di lotta corpo a
corpo. Siamo a Budapest e Natasha fa irruzione in un appartamento
antico e combatte, armata di coltello, contro il personaggio di
Florence Pugh. Scopriremo dopo che si tratta di sua sorella.
Nell’ultima parte del trailer Vedova Nera si confronta con un uomo
che ha un teschio sulla testa, si tratta di Taskmaster e appare
molto meglio rispetto a quanto visto dalle foto dal set.
L’ambientazione del film è quella successiva a Civil War, anche se
non è stato ancora confermato.
The Falcon and the Winter Soldier (Disney+, autunno 2020)
Era già stata annunciata
come una delle serie di punta del programma di Disney+, e adesso The
Falcon and the Winter Solider prende il suo
posto nella programmazione della Fase 4 del Marvel Universe nell’autunno del
2020. Lo show vedrà protagonisti, come da titolo, Anthony
Mackie e Sebastian Stan e sarà ambientato dopo i fatti di
Endgame, dunque vedremo Falcon che ha ereditato lo scudo di Cap,
come si intuisce anche dal logo ufficiale del film.
Inoltre, sono già stati confermati
due ritorni importanti nella serie per il servizio in streaming:
Daniel Bruhl tornerà a interpretare il Barone
Zemo, che abbiamo visto in azione in Civil War,
Emily VanCamp invece porterà sul piccolo
schermo la sua Sharon Carter, dopo aver partecipato a The
Winter Soldier e a Civil War. Kari
Skogland (The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful,
Boardwalk Empire, The Killing, The Walking Dead, Fear the
Walking Dead, Under the Dome, Vikings, The Americans, House of
Cards e The Punisher) dirigerà tutti i sei episodi.
The Eternals (6 novembre 2020)
Il primo film annunciato
sabato dalla Marvel durante il panel al
Comics-Con di San Diego, Gli Eterni, ha confermato mesi di
speculazioni presentando il suo cast: Angelina Jolie, Salma
Hayek, Richard Madden, Brian Tyree Henry, Kumail Nanjiani, Lauren
Ridloff e Don Lee hanno presenziato
all’incontro nella Hall H. “Questo film permetterà a coloro che non
si sono mai sentiti rappresentati nei film, in questo caso i
supereroi, di essere rappresentati. Amo la mia famiglia
eterogenea”, ha detto Salma Hayek sul palco. Il film uscirà il 6
novembre 2020.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. La
sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo. Il film racconterà la guerra tra Dei e Dei e
il cast sarà guidato, come confermato, dalla Jolie nel ruolo di
Thena. Nel cast: Richard Madden è Ikaris, Kumail Nanjiani è
Kingo, Lauren Ridloff è Makkari, Brian Tyree Henry è Phastos, Salma
Hayek è Ajak, Lia McHugh è Sprite, Don Lee è Gilgamesh.
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings (12 febbraio
2021)
Uscirà il 12 febbraio del
2021 e si candida ad essere uno dei più grandi successi al box
office dei Marvel Studios, visto che si tratta del primo
film dello studio con un eroe orientale e considerato l’amore che
in Oriente nutrono per i supereroi Marvel al cinema, parliamo
ovviamente di Shang-Chi, che farà parte della
Fase 4 Marvel Universe, come
annunciato ufficialmente durante il Comic-Con di San Diego.
Il film si intitolerà
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings e vedrà
protagonisti Awkwafina e Tony
Leung nei panni del Mandarino. Il regista, Destin
Daniel Cretton, ha parlato dell’essere cresciuto alle
Hawaii: “È grandioso che Kevin Feige stia facendo film che
riflettono bei color in questa sala”. Il protagonista,
come annunciato giorni fa, è interpretato da Simu
Liu. Del suo casting, Liu ha commentato: “Mi
sento come se fossi un esperimento sociale della Marvel che prende un ragazzo
normale di Toronto per un suo film.” Dal titolo ufficiale
del film immaginiamo che Shang-Chi renderà giustizia al Mandarino e
all’organizzazione dei Dieci Cerchi, vista in
Iron Man e in Ant-Man.
WandaVision (Disney+, primavera 2021)
Durante il Comic-Con di San
Diego è stata confermata anche WandaVision, la serie per Disney+ che vedrà protagonisti
Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di
Scarlet Witch e Visione. Attesa per la primavera del 2021, la serie
sarà ambientata dopo i fatti di Endgame e, nelle
parole della Olsen, la serie “diventerà sempre più strana e
approfondirà ciò che può fare Wanda e come è lei davvero nei panni
di Scarlet Witch”.
Kevin Feige ha
aggiunto che la serie vedrà trai protagonisti anche un altro
personaggio che abbiamo già incontrato nel MCU. Si tratta di Monica Rambeau,
figlia di Maria e vista in Captain Marvel. Nella serie sarà
adulta e interpretata da Teyonah Parris.
Loki (Disney+, primavera 2021)
Loki è sicuramente
uno dei prossimi progetti del Marvel Universe più cari
ai fan. Merito principalmente di Tom Hiddleston,
che ancora una volta riprenderà il suo ruolo del Dio dell’Inganno,
unico villain nell’Universo Marvel a godere di una tale
popolarità tra gli spettatori. In occasione del Comic-Con
di San Diego, abbiamo avuto la conferma che la serie per
Disney+ arriverà nella primavera del
2021 e che racconterà le avventure di Loki nel post
Infinity War/Endgame. La serie seguirà la linea
temporale alternativa che Loki ha creato fuggendo con la Gemma
dello Spazio in Endgame.
Al suo arrivo sul palco della Hall
H, Tom Hiddleston è stato acclamato dal pubblico che lo ha
invocato: “Loki! Loki!”, e l’attore ha commentato:
“Tutto questo non sarebbe mai successo senza di voi. Ci sarà un
sacco di evoluzione psicologica per il mio personaggio, si tratta
di un territorio nuovo, un intero nuovo mondo e non vedo l’ora di
cominciare.”
Doctor Strange in the Multiverse of Madness (7 maggio
2021)
Sapevamo che un
Doctor Strange
2 era in programmazione ai Marvel Studios, ma l’annuncio fatto
nella Hall H durante il Comic-Con di San Diego ha davvero lasciato
i fan senza parole: Doctor Strange in the Multiverse of
Madness sarà il primo horror dei Marvel Studios!
A parlarne è intervenuto
Scott Derricksen, confermato alla regia del
sequel, che ha commentato il prossimo film come una storia che
scaverà nel mito originale dei fumetti e avrà un tono gotico,
spaventoso. Il film vedrà lo Strange di Benedict Cumberbatch in un
momento molto difficile della sua vita e al suo fianco ci sarà
Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch. A quanto pare, gli
eventi di WandaVision condurranno
la donna da Doctor Strange, stando a quanto dichiara Kevin
Feige. Il produttore annuncia che il film sarà sempre
PG-13, ma che avrà dei toni decisamente cupi, diversi da quanto
visto fino a questo momento. Doctor Strange in the
Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio
2021.
What If…? (Disney+, estate 2021)
What
If…? E se… ? Durante il Comic-Con di San Diego,
Kevin Feige ha confermato anche la serie Marvel animata, in onda su Disney+ a partire dall’estate del
2021. Si tratta di un progetto interessantissimo, il primo
animato che rientrerà nella continuity del grande progetto Marvel, in cui saranno coinvolti
talent famosi per il comparto relativo al doppiaggio. Come
Jeffrey Wright, che è stato già confermato come
voce dell’Osservatore.
La serie indagherà i “Cosa
accadrebbe se…”, ovvero le realtà alternative che potrebbero o
possono verificarsi all’interno del Marvel Universe. “L’Osservatore è
l’essere non terrestre che osserva tutte le cose. Sta sorvegliando
il multi-verso e occasionalmente può o non può intervenire con le
azioni dei terrestri” ha dichiarato Wright. Abbiamo già visto gli
Osservatori in Guardiani della Galassia Vol.
2. Tra essi c’era anche Stan Lee in
uno dei suoi cameo più chiacchierati. Chissaà se la serie prenderà
le mosse proprio da quel momento o se lo comprenderà in uno dei
suoi raconti di realtà alternativa.
Hawkeye (Disney+, autunno 2021)
Hawkeye, la serie Disney+
dedicata ad Occhio di Falco/Clint Barton, sarà lo show che chiude
la prima tornata di serie dedicate al mondo Marvel sulla piattaforma di
streaming. La serie vedrà Jeremy Renner
tornare nei panni del personaggio, e l’attore stesso ha presentato
il progetto alla gremita Hall H durante il Comic-Con di San Diego.
Secondo le parole di Renner la serie racconta “la fibra di ciò
che è Occhio di Falco, ovvero un supereroe senza super poteri, e
questo vuol dire che tutti possono essere dei supereroi.”
L’attore non ha potuto dichiarare
molto altro rispetto a ciò che la serie racconterà, ma sappiamo che
lo show vedrà anche Kate Bishop in un ruolo fondamentale. La data
di messa in onda è fissata per l’autunno 2021. L’ultima volta
che abbiamo visto Occhio di Falco è stato in Avengers: Endgame, dove aiuta i
suoi amici Vendicatori a sconfiggere Thanos. In particolare, sarà
lui il testimone del sacrificio di Vedova Nera per entrare in
possesso della Gemma dell’Anima e far rivivere così tutti gli eroi
e le persone vittime della Decimazione.
Thor: Love and Thunder (5 novembre 2021)
Natalie Portman
sarà la prossima Thor in Thor Love and Thunder!
L’attrice premio Oscar tornerà nel Marvel Universe dopo che ha
interpretato Jane Foster in Thor,Thor The
Dark World e (con footage di repertorio) in
Avengers: Endgame. Ad annunciarlo è stato
il regista di Thor 4,
Taika Waititi. Adesso conosciamo anche il titolo
del film (Thor Love and Thunder) e l’uscita,
programmata per l’autunno 2021. Il regista ha partecipato al panel
Marvel nella Hall H durante il
Comic-Con di San Diego ed ha parlato del film in compagnia di
Tessa Thompson e di Chris
Hemsworth, che riprenderanno i loro ruolo di Valchiria e
Thor.
Per questo nuovo appuntamento con
Thor, Waititi si baserà sul fumetto The Mighty
Thor di Jason Aron. “La storia è
incredibile ed emozionante, amore e tuoni, e introduce per la prima
volta Thor femmina”, ha dichiarato il regista. Ma sembra che
Hemsworth e Thompson non abbiano ancora visto lo script. Il
film uscirà il 5 novembre 2021. Taika Waititi
dirigerà e il film vedrà Natalie Portman nei panni
di Thor femmina, Tessa Thompson in quelli di
Valchiria e naturalmente Chris Hemsworth in quelli
di Thor.
Blade
Mahershala Ali, miglior attore non protagonista, Green
Book
In occasione del Comic-Con
di San Diego, i Marvel Studios hanno annunciato il
reboot di Blade che avrà protagonista l’attore due volte premio
Oscar Mahershala Ali. Ad annunciarlo è stato
Kevin Feige durante il panel dedicato allo studio,
appuntamento di punta dell’edizione di quest’anno della convention,
la numero 50. In precedenza, era stato Wesley
Snipes ad interpretare il protagonista, nella trilogia
formata da Blade, Blade II e Blade:
Trinity. Quest’ultimo capitolo fu prodotto proprio da
Feige. La serie di film si focalizza sul personaggio del titolo, un
vigilante che protegge gli uomini dai vampiri e che possiede lui
stesso la forza dei vampiri.
Mahershala
Ali è uno dei nomi più “caldi” del momento, a
Hollywood. Dopo il suo exploit nel 2016 con Moonlight,
che gli ha regalato il primo Oscar da non protagonista, Ali ha
fatto doppietta quest’anno con Green
Book, nella stessa categoria. Intanto ha continuato a
coltivare il cinema da blockbuster (è nel cast di Alita:
l’Angelo della Battaglia) e la grande serialità televisiva
(è stato protagonista della terza stagione di True
Detective). Ali non è estraneo al cinema di
supereroi. Ha dato la voce a Prowler in Spider-Man: Un
Nuovo Universo ed è stato Cottonmouth nella prima
stagione di Luke Cage per Marvel/Netflix.
Natalie Portman
sarà la prossima Thor in Thor Love and Thunder!
L’attrice premio Oscar tornerà nel Marvel Universe dopo che ha
interpretato Jane Foster in Thor,Thor The
Dark World e (con footage di repertorio) in
Avengers: Endgame.
Ad annunciarlo è stato il regista di Thor 4,
Taika Waititi. Adesso conosciamo anche il titolo
del film (Thor Love and Thunder) e l’uscita,
programmata per l’autunno 2021. Il regista ha partecipato al panel
Marvel nella Hall H durante il
Comic-Con di San Diego ed ha parlato del film in compagnia di
Tessa Thompson e di Chris
Hemsworth, che riprenderanno i loro ruolo di Valchiria e
Thor.
Per questo nuovo appuntamento con
Thor, Waititi si baserà sul fumetto The Mighty
Thor di Jason Aron. “La storia è
incredibile ed emozionante, amore e tuoni, e introduce per la prima
volta Thor femmina”, ha dichiarato il regista. Ma sembra che
Hemsworth e Thompson non abbiano ancora visto lo script.
Il film uscirà il 5 novembre 2021.
Taika Waititi dirigerà e il film vedrà
Natalie Portman nei panni di Thor femmina,
Tessa Thompson in quelli di Valchiria e
naturalmente Chris Hemsworth in quelli di
Thor.
Hawkeye, la serie Disney+
dedicata ad Occhio di Falco/Clint Barton, sarà lo show che chiude
la prima tornata di serie dedicate al mondo Marvel sulla piattaforma di
streaming.
La serie vedrà Jeremy
Renner tornare nei panni del personaggio, e l’attore
stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H durante il
Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la serie
racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco, ovvero un
supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che tutti possono
essere dei supereroi.”
L’attore non ha potuto dichiarare
molto altro rispetto a ciò che la serie racconterà, ma sappiamo che
lo show vedrà anche Kate Bishop in un ruolo fondamentale. La data
di messa in onda è fissata per l’autunno 2021.
L’ultima volta che abbiamo visto
Occhio di Falco è stato in Avengers: Endgame, dove aiuta i
suoi amici Vendicatori a sconfiggere Thanos. In particolare, sarà
lui il testimone del sacrificio di Vedova Nera per entrare in
possesso della Gemma dell’Anima e far rivivere così tutti gli eroi
e le persone vittime della Decimazione.
What
If…? E se… ? Durante il Comic-Con di San Diego,
Kevin Feige ha confermato anche la serie Marvel animata, in onda su Disney+ a partire dall’estate del
2021.
Si tratta di un progetto
interessantissimo, il primo animato che rientrerà nella continuity
del grande progetto Marvel, in cui saranno coinvolti
talent famosi per il comparto relativo al doppiaggio. Come
Jeffrey Wright, che è stato già confermato come
voce dell’Osservatore.
La serie indagherà i “Cosa
accadrebbe se…”, ovvero le realtà alternative che potrebbero o
possono verificarsi all’interno del Marvel Universe. “L’Osservatore
è l’essere non terrestre che osserva tutte le cose. Sta
sorvegliando il multi-verso e occasionalmente può o non può
intervenire con le azioni dei terrestri” ha dichiarato
Wright.
Abbiamo già visto gli Osservatori
in Guardiani della Galassia Vol.
2. Tra essi c’era anche Stan Lee in
uno dei suoi cameo più chiacchierati. Chissaà se la serie prenderà
le mosse proprio da quel momento o se lo comprenderà in uno dei
suoi raconti di realtà alternativa.
Sapevamo che un Doctor Strange
2 era in programmazione ai Marvel Studios, ma l’annuncio fatto nella Hall
H durante il Comic-Con di San Diego ha davvero lasciato i fan senza
parole: Doctor Strange in the Multiverse of
Madness sarà il primo horror dei Marvel Studios!
A parlarne è intervenuto
Scott Derricksen, confermato alla regia del
sequel, che ha commentato il prossimo film come una storia che
scaverà nel mito originale dei fumetti e avrà un tono gotico,
spaventoso. Il film vedrà lo Strange di Benedict Cumberbatch in un
momento molto difficile della sua vita e al suo fianco ci sarà
Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch.
A quanto pare, gli eventi di
WandaVision condurranno
la donna da Doctor Strange, stando a quanto dichiara Kevin
Feige. Il produttore annuncia che il film sarà sempre
PG-13, ma che avrà dei toni decisamente cupi, diversi da quanto
visto fino a questo momento.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel Ejiofor. Abbiamo
rivisto Strange in Infinity War e in
Endgame.
Doctor Strange in the
Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio
2021.
Loki è sicuramente
uno dei prossimi progetti del Marvel Universe più cari
ai fan. Merito principalmente di Tom Hiddleston,
che ancora una volta riprenderà il suo ruolo del Dio dell’Inganno,
unico villain nell’Universo Marvel a godere di una tale
popolarità tra gli spettatori.
In occasione del Comic-Con
di San Diego, abbiamo avuto la conferma che la serie per
Disney+ arriverà nella primavera del
2021 e che racconterà le avventure di Loki nel post
Infinity War/Endgame. La serie seguirà la linea
temporale alternativa che Loki ha creato fuggendo con la Gemma
dello Spazio in Endgame.
Al suo arrivo sul palco della Hall
H, Tom Hiddleston è stato acclamato dal pubblico che lo ha
invocato: “Loki! Loki!”, e l’attore ha commentato:
“Tutto questo non sarebbe mai successo senza di voi. Ci sarà un
sacco di evoluzione psicologica per il mio personaggio, si tratta
di un territorio nuovo, un intero nuovo mondo e non vedo l’ora di
cominciare.”
Creato da Stan Lee,
Jack Kirby e Larry
Lieber, Loki
è uno dei personaggi ricorrenti all’interno dell’universo
cinematografico Marvel ed è apparso in ben sei
cinecomic dei Marvel Studios. Noto come “Il Dio
dell’Inganno“, è stato fra i primi villain davvero
apprezzati dai fan grazie soprattutto all’egregia interpretazione a
tinte shakespeariane di Tom
Hiddleston, l’attore che ne veste i panni
da Thor (2011).
Durante il Comic-Con di San Diego è
stata confermata anche WandaVision, la serie per Disney+ che vedrà protagonisti
Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di
Scarlet Witch e Visione.
Attesa per la primavera del 2021, la
serie sarà ambientata dopo i fatti di Endgame e,
nelle parole della Olsen, la serie “diventerà sempre più strana
e approfondirà ciò che può fare Wanda e come è lei davvero nei
panni di Scarlet Witch”.
Kevin Feige ha
aggiunto che la serie vedrà trai protagonisti anche un altro
personaggio che abbiamo già incontrato nel MCU. Si tratta di Monica Rambeau,
figlia di Maria e vista in Captain Marvel. Nella serie sarà
adulta e interpretata da Teyonah Parris.
Avengers: Endgame ha finalmente
superato Avatar al box
office mondiale, guadagnando il primo posto nella lista
dei film con l’incasso più alto di sempre. La cifra è stata
ufficializzata da Kevin Feige durante il Comic-Con di San
Diego ed ha avverato le previsioni che si facevano da
mesi su questa eventualità.
Avatar di James Cameron ha detenuto
il record e la vetta della classifica per dieci anni, ma la
velocità con cui Endgame ha raggiunto il primo miliardo e con cui
ha confermato, settimana dopo settimana, il suo dominio al box
office, hanno fatto da subito pensare che il primato di Avatar
fosse in pericolo.
Avengers:
Endgame ha incassato 853 milioni di dollari al
box-office domestico 1.9 miliardi a quello internazionale. Oltre
agli incassi del Nord America, il film ha guadagnato 614 milioni di
dollari in Cina, 114 milioni di dollari in Gran Bretagna, 105
milioni in Corea del Sud, 85 milioni in Brasile e 77 milioni in
Messico.
Risale al mese scorso la re-release
del film in sala con qualche scena aggiuntiva. La speranza alla
base di questa decisione era proprio quella di arrotondare il già
maestoso incasso e superare Avatar. Ricordiamo,
inoltre, che la recente acquisizione della Fox da parte di Disney,
ha portato tutti questi titoli sotto lo stesso tetto, il che vuol
dire che la Casa di Topolino ora detiene i diritti di tutti i film
con il maggiore incasso della storia del cinema.
Alan Horn di
Disney, ha dichiarato in un comunicato ufficiale:
“Congratulazioni ai team dei Marvel Studios e degli study Disney e grazie
ai fan di tutto il mondo che hanno portato Avengers: Endgame a
questo risultato storico.Nonostante sia passato un
decennio, l’impatto di Avatar di James Cameron non si discute, e i
risultati raggiunti da questi due film sono la dimostrazione che i
film possono unire il pubblico”.
Era già stata annunciata come una
delle serie di punta del programma di Disney+, e adesso The
Falcon and the Winter Solider prende il suo
posto nella programmazione della Fase 4 del Marvel Universe nell’autunno del
2020.
Lo show vedrà protagonisti, come da
titolo, Anthony Mackie e Sebastian Stan e sarà
ambientato dopo i fatti di Endgame, dunque vedremo Falcon che ha
ereditato lo scudo di Cap, come si intuisce anche dal logo
ufficiale del film.
Inoltre, sono già stati confermati
due ritorni importanti nella serie per il servizio in streaming:
Daniel Bruhl tornerà a interpretare il Barone
Zemo, che abbiamo visto in azione in Civil War,
Emily VanCamp invece porterà sul piccolo
schermo la sua Sharon Carter, dopo aver partecipato a The
Winter Soldier e a Civil War.
Kari Skogland
(The Handmaid’s Tale, Penny Dreadful, Boardwalk Empire, The
Killing, The Walking Dead, Fear the Walking Dead, Under the
Dome, Vikings, The Americans, House of Cards e The Punisher)
dirigerà tutti i sei episodi.
In occasione del Comic-Con
di San Diego, i Marvel Studios hanno annunciato il reboot di
Blade che
avrà protagonista l’attore due volte premio Oscar
Mahershala Ali. Ad annunciarlo è stato
Kevin Feige durante il panel dedicato allo studio,
appuntamento di punta dell’edizione di quest’anno della convention,
la numero 50.
In precedenza, era stato Wesley
Snipes ad interpretare il protagonista, nella trilogia
formata da Blade, Blade II e Blade:
Trinity. Quest’ultimo capitolo fu prodotto proprio da
Feige. La serie di film si focalizza sul personaggio del titolo, un
vigilante che protegge gli uomini dai vampiri e che possiede lui
stesso la forza dei vampiri.
Mahershala
Ali è uno dei nomi più “caldi” del momento, a
Hollywood. Dopo il suo exploit nel 2016 con Moonlight,
che gli ha regalato il primo Oscar da non protagonista, Ali ha
fatto doppietta quest’anno con Green
Book, nella stessa categoria. Intanto ha continuato a
coltivare il cinema da blockbuster (è nel cast di Alita:
l’Angelo della Battaglia) e la grande serialità televisiva
(è stato protagonista della terza stagione di True
Detective).
Ali non è estraneo al cinema di
supereroi. Ha dato la voce a Prowler in Spider-Man: Un
Nuovo Universo ed è stato Cottonmouth nella prima
stagione di Luke Cage per Marvel/Netflix.
Uscirà il 12 febbraio del 2021 e si
candida ad essere uno dei più grandi successi al box office dei
Marvel Studios, visto che si tratta del primo
film dello studio con un eroe orientale e considerato l’amore che
in Oriente nutrono per i supereroi Marvel al cinema, parliamo
ovviamente di Shang-Chi, che farà parte della
Fase 4 Marvel Universe, come
annunciato ufficialmente durante il Comic-Con di San Diego.
Il film si intitolerà Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings e
vedrà protagonisti Awkwafina e Tony
Leung nei panni del Mandarino. Il regista, Destin
Daniel Cretton, ha parlato dell’essere cresciuto alle
Hawaii: “È grandioso che Kevin Feige stia facendo film che
riflettono bei color in questa sala”.
Il protagonista, come annunciato
giorni fa, è interpretato da Simu Liu. Del
suo casting, Liu ha commentato: “Mi sento come se fossi un
esperimento sociale della Marvel che prende un ragazzo
normale di Toronto per un suo film.”
Dal titolo ufficiale del film
immaginiamo che Shang-Chi renderà giustizia al Mandarino e
all’organizzazione dei Dieci Cerchi, vista in
Iron Man e in Ant-Man.
Vi ricordiamo che il fumetto
originale è stato creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel 1973,
e come “Maestro del Kung-Fu” Shang-Chi si serve della sua
straordinaria abilità nelle arti marziali per combattere il male e
in particolare suo padre Zheng Zu. Si unirà perfino ai Vendicatori,
ottenendo il potere di creare innumerevoli duplicati di se
stesso.
Previsto per l’1 maggio 2020,
Vedova Nera è il film del prossimo Marvel Universe con maggiore
materiale da mostrare, tanto che, in occasione del panel nella Hall
H al Comic-Con di San Diego, è stato mostrato anche un breve
trailer del film.
Nel cast del film ci saranno, oltre
a Scarlett Johansson, anche
David Harbour, Florence Pugh, O-T Fagbenle e
Rachel Weisz. La Pugh, in particolare, interprete
Yelena, una figura molto vicina a Natasha, una specie di sorella
per lei.
Del film, la Johansson ha dichiarato
di aver interpretato Natasha in tutte le sue sfumature, e adesso
vorrebbe togliere un po’ di quel rosso dal passato del personaggio,
facendo eco a uno dei monologhi più emozionanti di Vedova Nera, nel
corso del MCU.
Vedova Nera descrizione
trailer
Il trailer del film che è stato
mostrato e non sappiamo se arriverà on line ci dà, a quanto pare,
la misura del tono del film. Si apre con una scena di lotta corpo a
corpo. Siamo a Budapest e Natasha fa irruzione in un appartamento
antico e combatte, armata di coltello, contro il personaggio di
Florence Pugh. Scopriremo dopo che si tratta di sua sorella.
Nell’ultima parte del trailer Vedova Nera si confronta con un uomo
che ha un teschio sulla testa, si tratta di Taskmaster e appare
molto meglio rispetto a quanto visto dalle foto dal set.
L’ambientazione del film è quella successiva a Civil War, anche se
non è stato ancora confermato.
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2.
Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non
sono stati ancora rivelati.
Il primo film annunciato sabato
dalla Marvel durante il panel al
Comics-Con di San Diego, Gli Eterni, ha confermato mesi di
speculazioni presentando il suo cast: Angelina Jolie, Salma
Hayek, Richard Madden, Brian Tyree Henry, Kumail Nanjiani, Lauren
Ridloff e Don Lee hanno presenziato
all’incontro nella Hall H.
“Questo film permetterà a coloro che
non si sono mai sentiti rappresentati nei film, in questo caso i
supereroi, di essere rappresentati. Amo la mia famiglia
eterogenea”, ha detto Salma Hayek sul palco. Il film uscirà il 6
novembre 2020.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. La
sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo.
Il film racconterà la guerra tra Dei
e Dei e il cast sarà guidato, come confermato, dalla Jolie nel
ruolo di Thena. Nel cast: Richard Madden è Ikaris, Kumail
Nanjiani è Kingo, Lauren Ridloff è Makkari, Brian Tyree Henry è
Phastos, Salma Hayek è Ajak, Lia McHugh è Sprite, Don Lee è
Gilgamesh.