Avengers: Endgame arriverà su
Digital HD alla fine di questo mese negli USA e, anche se sembra
che sarà una dura per il film dei Russo battere il risultato di
Avatar al box office (anche con la re-release), i fan
sono comunque ovviamente entusiasti di poter guardare il film di
nuovo a casa.
Per promuovere l’arrivo della
versione digitale del film, è stata rilasciata una nuova featurette
in cui il cast del film racconta la forte emozione che ha
rappresentato girare un film che ha concluso un’avventura decennale
con dei personaggi e un progetto, in compagnia delle stesse
persone.
Avengers:
Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni
contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico
una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine
delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo
condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Birds of Prey (e Fantabulous
Emancipation of One Harley Quinn) metterà sotto i
riflettori il personaggio interpretato da Margot
Robbie, ma anche altri nuovi volti dell’universo DC COmics
che arrivano al cinema. Tra questi c’è anche Maschera Nera.
Tuttavia ci sono anche personaggi secondari che potrebbero destare
l’interesse del pubblico, come il Dr. Ken, interpretato da
Dana Lee.
Durante un’intervista con Curb Your
Enthusiasm, l’attore ha raccontato qualcosa in più del suo
personaggio, spiegando che ha un legame particolare con Harley e
indirettamente con il Joker, che non sappiamo ancora se apparirà o
meno nel film.
“Interpreto un personaggio di
nome Doc – ha spiegato Lee durante un’intervista con Your
Entertainment Corner – Possiedo questo piccolo ristorante e ci
abito proprio sopra. Ogni volta che Harley Quinn si mette nei guai
con il Joker, lei viene a stare con me. E io sono per lei, come
afferma lei stessa, una specie di nonno, quel nonno di Taiwan che
non ha mai avuto!”
Anche se non è chiaro quanto esteso
sia il ruolo di Doc nel film, sembra che possa avere un ruolo
chiave nella storia di Harley Quinn, dato che le foto dal set
trapelate in rete hanno lasciato intuire che la svampita e un po’
folle spalla di Joker troverà la sua via lontano dal Principe del
Crimine.
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film
riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Prima che Gal
Gadot venisse scelta per interpretare Wonder
Woman, la Warner Bros era aperta a diverse
interpretazioni del personaggio DC Comics, per il suo esordio al
cinema. Trai tanti registi a discutere del personaggio e della
possibilità di adattarlo per il grande schermo c’è stato anche
Nicolas Winding Refn, regista di
Drive e di The Neon
Demon.
Refn, da poco su Amazon Prime Video con la sua serie
Too Old to Die Young, ha raccontato di aver
presentato alla Warner Bros il suo progetto per il personaggio di
Diana, proponendo coe protagonista la giunonica Christina
Hendrick, nota per Mad Men e che aveva
già lavorato con lui in Drive.
Durante la promozione della sua
serie Amazon, il regista è tornato sull’argomento, durante una
intervista con Collider, spiegando che
tutto quello che gli è stato proposto da Warner e DC non è mai
riuscito ad incontrare il suo interesse tanto da imbarcarsi in
un’avventura del genere.
“Adoro Hollywood. Adoro il
glamour e lo sfarzo. Amo la vanità, amo l’ego, mi concedo tutto
questo – ha spiegato Refn – ma l’approccio e le offerte
che mi sono pervenute non mi hanno mai fatto pensare che fossi la
persona giusta a realizzarle. Non significa che non succederà.
Voglio dire, mi piacerebbe fare uno di quei film tratti dai
fumetti, magari con Batgirl.
È come se molta gente fosse
ossessionata da questa idea. Se un progetto così dovesse arrivare,
lo farei solo a patto di poter realizzare la mia versione e
apportare il mio contributo. Altrimenti posso fare altre
cose.”
Al momento il progetto di
Batgirl alla Warner è fermo. La sceneggiatrice del
film è Christina Hodson, che ha firmato anche
Bumblebee, e che sta attualmente lavorando allo
script, dopo che Joss Whedonha abbandonato il
progetto nel 2017.
Toy Story 4 conquista il box office
italiano, seguito da Arrivederci Professore e
Nureyev – The White Crow. L’ultimo fine
settimana di giugno chiude un mese piuttosto positivo considerando
il periodo, grazie soprattutto alle nuove uscite.
Così Toy Story 4 apre in testa con 2
milioni di euro incassati in cinque giorni in 815 sale, registrando
una media per sala pari a 2400 euro. Il risultato è al di sotto di
Toy Story 3, ma comunque incoraggiante. Arrivederci Professore scende al
secondo posto con 263.000 euro con cui totalizza 974.000 euro alla
sua seconda settimana di programmazione.
Nureyev – The White
Crow debutta sul terzo gradino del podio con 235.000
euro incassati in 260 sale a disposizione. Aladdin arriva a quota 14,8 milioni con altri
173.000 euro incassati alla sua quinta settimana in sala, mentre
Pets 2 – Vita da animali giunge a 3,1
milioni totali con altri 172.000 euro.
Esordio non molto incoraggiante per
La Mia Vita con John F. Donovan, che
incassa 126.000 euro in 249 sale disponibili. Segue la new entry
Wolf Call – Minaccia in alto mare
(118.000 euro) e X-Men: Dark Phoenix che raccoglie
altri 116.000 euro per un totale di 2,4 milioni. In coda alla top10
troviamo La bambola assassina (107.000
euro) e Il Traditore (68.000 euro), giunti
rispettivamente a 585.000 euro e 4,3 milioni complessivi.
È ambientato a Roma, più
precisamente nelle estreme periferie di Torre Angela e Torre Maura,
My Tyson, il cortometraggio documentario vincitore
del Premio Villanova Monteleone, che ormai per il
settimo anno consecutivo premia il miglior documentario italiano
all’interno del Sardinia Film Festival.
Il film, distribuito da Zen Movies,
racconta la vita quotidiana di Alaoma Tyson, il
campione italiano di boxe dei pesi Youth. Mentre si allena per il
prossimo incontro, sua madre Patience racconta la storia della
famiglia, dal viaggio migratorio alle difficoltà economiche
incontrate in Italia. Rievocando il passato, Patience tesse il
futuro di Tyson, il cui nome sembra predestinato ad essere un
combattente.
Il premio è stato assegnato da una
giuria di assoluta eccellenza, composta dai registi
Antonietta De Lillo e Gianfranco Pannone e dalla
produttrice Marina Piperno, prima donna a
ricoprire il ruolo di produttrice cinematografica negli anni
Sessanta.
“Abbiamo avuto l’opportunità di
vedere documentari che restituiscono frammenti del nostro complesso
paese, e tra questi abbiamo scelto un documentario che mette a
confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di
un figlio, che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una
grammatica cinematografica curata ed elegante. Una narrazione che
restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato nel
processo di accoglienza dell’altro” – questa la motivazione
espressa dai tre giurati. Antonietta De Lillo ha tenuto a
precisare, al momento della consegna, quanto sia stata ardua la
scelta tra lavori ben realizzati e di diverso argomento, ma tutti
interessanti nell’evidenziare peculiari realtà del nostro paese e
non solo.
“Ringrazio il Sardinia Film Festival
e la giuria per questo premio. Riceverlo da professionisti del
vostro calibro è un onore ancora maggiore”, ha dichiarato il
giovane regista romano Claudio Casale alla
consegna della targa. “Il documentario è qualcosa che tu inizi a
girare e poi non sai dove andrai a finire, soprattutto quando ti
tuffi nella vita di qualcun altro come ho fatto io. La storia di
‘My Tyson’ è un racconto intergenerazionale. Nel raccontare la
seconda generazione, di italiani nati da genitori stranieri,
abbiamo provato a metterlo in relazione con la generazione
d’arrivo. Abbiamo provato a cercare di capire dove sta andando
questa Italia multiculturale di cui tanto si parla; a volte è vista
come una risorsa, altre come una minaccia, ma la realtà è che è già
qui. Nelle periferie soprattutto, che sono sia per opportunità che
per mancanza di risorse, la trincea di ogni comunità, si possono
vedere questi fenomeni. Per questo Alahoma Tyson, campione italiano
dei pesi medi Youth, cresciuto a Torre Angela, ci ha dato i suoi
quadri di vita quotidiana di adolescente romano, rapportandolo alle
memorie di sua madre riguardo le sue origini, il viaggio
migratorio, la sua difficoltà di adattarsi in Italia e la sua
volontà di integrazione che, come storicamente abbiamo visto anche
noi italiani quando siamo emigrati all’estero, si compie in più di
una generazione”.
Claudio Casale ha inoltre voluto
dedicare il suo premio a qualcuno di davvero speciale: “Dedico
sentitamente questo premio a Carola Rakete di Sea
Watch, per l’azione che ha compiuto. La Capitana
rappresenta un simbolo di cosa può essere fatto, al di là di come
la si pensi e al di là delle leggi italiane. C’è una presa di
posizione e c’è una presa di responsabilità per un fenomeno, che è
quello migratorio, che sta accadendo e che nessuno vorrebbe. Non lo
vorrebbero le persone che partono e nemmeno le persone che
accolgono, ma è un fenomeno che esiste, davanti al quale si deve
fare una scelta. Personalmente credo che la figura del regista
documentarista sia quella di uno che la realtà la segue e al
massimo cerca di portare l’attenzione per pochi minuti su qualcosa.
Carola e le persone come lei fanno molto di più: si attivano,
mettono la propria vita, la posizione sociale e legale in gioco per
cercare di salvare vite umane. La storia darà ragione a Carola
Rakete, a Mediterranea, a Sea Watch”.
Claudio Casale nasce a Roma, dove si
laurea in Economia Aziendale. Vive per anni in India e Sud-Est
Asiatico, dove sviluppa la sua passione per il documentario.
Tornato in Italia gira “Buio in sala”, web-documentario di
analisi sulle sale cinematografiche dismesse, e “Piccolo mondo
cane”, documentario sulla precarietà. Nel 2018 realizza
“My Tyson”, con il contributo del MiBAC, che viene
presentato in anteprima mondiale alla 75° Mostra del Cinema Venezia
nella sezione MigrArti, vincendo il premio per il Miglior
Documentario. Come regista concentra la sua ricerca sul docufilm,
con l’obiettivo di raccontare storie vere emozionanti utilizzando
immagini forti e un linguaggio cinematografico. Per raggiungere
questo, trascorre diversi mesi ricercando e osservando i soggetti
prima di girare una singola inquadratura. Nel 2019 “My Tyson”
riceve il premio Villanova Monteleone per il miglior documentario
italiano alla XIV edizione del Sardinia Film Festival.
La giuria ha anche assegnato una
menzione speciale a “Retour au Village”, di Flora
Presenti, “Perché affronta un tema importante, quello dello
spopolamento dei paesi rurali, che ci riguarda tutti. Corsica,
Sardegna, Europa”.
Il Sardinia Film Festival si sposta
ora a Bosa per la sezione dedicata al cinema d’animazione, nelle
giornate del 1 e 2 luglio, e quindi ad Alghero, dal 3 al 7
luglio.
Seconda giornata della
diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival
ed è la serata di Michele Placido che ha ricevuto
il Premio alla carriera, consegnato dalle mani del fondatore del
festival Michelangelo Messina e del co-direttore
artistico Boris Sollazzo.
L’attore e regista ha presentato
all’Ischia Film Festival 2019 (29 giugno – 6 luglio), Stupor Mundi,
il film tratto dal suo spettacolo su Federico II di Svevia,
accompagnato dal produttore Oscar di Montigny.
“Federico II mi ha affascinato
perchè aveva un grande umanità. Pensava all’uomo indipendentemente
dall’essere occidentali, ebrei, mussulmani. Oggi è diverso, ci
sono le fazioni, ragione e torto,e se ci dividiamo non si va
avanti. Ognuno deve fare la sua parte. Ad accogliere quella nave
doveva esserci la Merkel, l’Europa, così Salvini sarebbe rimasto
spiazzato”.
L’attore e regista ha anche
annunciato in anteprima il suo nuovo progetto, un film che
accarezzava da tempo. “Farò finalmente il film su Caravaggio.
Abbiamo chiuso la co-produzione con la Francia e inizieremo a
girare entro la fine dell’anno. Nonostante tutto, Caravaggio è un
artista ancora non sufficientemente conosciuto. Nasce
artisticamente nella scuola lombarda, arriva a Roma per mettere in
scena la Bibbia e il Vangelo, ma lo fa usando come modelli poveri e
puttane, facendoli santi. Questa è stata la sua vera grandezza.
Muore assassinato su una spiaggia, come Pier Paolo Pasolini, altro
grande artista contro. Alla fine chi vuole cambiare le cose ci
rimette sempre le penne”.
La serata nelle “sale” del Castello
Aragonese è proseguita con Agostino Ferrente che ha presentato il
suo Selfie, un film “che sta avendo un successo straordinario in
tutto il mondo. La storia di questi due ragazzi è universale, fare
film per farli stare chiusi dentro I confini di una città non è il
modo di raccontare delle storie che sono di tutti. E sono felice di
essere qui con Selfie, perché l’Ischia Film Festival è diventato in
questi ultimi anni un evento importantissimo per il cinema”.
Un festival che non dimentica quanto
importante sia anche la leggerezza, quella per esempio di Modalità
aereo, la commedia di Fausto Brizzi presentata al festival dai
protagonisti Lillo e Violante Placido. Un film che “fa ridere di
cuore, ma anche dare spunti di riflessione” a detto Lillo, che ha
ricordato di avere letto il copione per la prima volta proprio
durante la scorsa edizione dell’Ischia Film Festival. “Mi colpì
subito, mi ha ricordato le commedie italiane degli anni Ottanta,
che sapevano raccontare vicissitudini varie trasformandole in
risate”. Violante Placido ha invece sottolineato il piacere di
interpretare Linda, “una donna forte, che non ha bisogno di
chiedere e sa gestire le situazioni. È stato bello tornare al
cinema con un ruolo così”.
Dwayne Johnson, Jack Black,
Kevin Hart e Karen Gillan di nuovo
protagonisti nel primo trailer italiano di Jumanji: The
Next Level. A due anni dall’uscita nelle sale di
Jumanji: Benvenuti nella Giungla, reduce da uno
straordinario successo al box office italiano e internazionale, i
protagonisti del film si imbattono di nuovo nel celebre gioco
apparso per la prima volta sul grande schermo nell’iconico film del
1995 con protagonista Robin Williams.
Diretto ancora una volta da Jake
Kasdan, Jumanji: The Next Level arriva nelle sale a
gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Completano il cast Danny Glover, Danny DeVito e Nick Jonas, che
torna ad interpretare il ruolo di Jefferson “Idrovolante”
McDonough,.
Sinossi: In
Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è
cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i
giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per
sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti
dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi
deserti fino alle montagne innevate.
Netflix diffonde le prime immagini dei protagonisti
dell’attesissima serie originale The
Witcher: Geralt (Henry Cavill),
Yennefer (Anya Cholatra) e Ciri (Freya
Allan).
Con le prime immagini del cast,
vengono diffusi oggi anche il logo della serie e il teaser
poster.
SINOSSI
The
Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è
il racconto epico di una famiglia e del suo destino. Geralt di
Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il
proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano
più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà poi con
quello di una potente strega e una giovane principessa con un
pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare insieme
un mondo sempre più instabile.
Dopo aver passato in rassegna le
scene d’apertura più
importanti e memorabili del MCU, stavolta ci
concentriamo sulle sequenze che hanno chiuso meglio di altre i film
dell’universo condiviso.
Dall’iconica frase di Tony Stark
allo schiocco di Thanos, ecco 10 finali che ricorderemo a
lungo:
Avengers: Endgame
Schioccando il guanto dell’infinito,
Tony Stark spazza via Thanos e il suo esercito. L’equilibrio è di
nuovo ripristinato, ma quanto tempo e ostacoli ci sono voluti per
per arrivarci,? Finalmente Iron Man afferma se stesso nel migliore
dei modi: dimostrando una volta per tutte di avere un cuore.
La morte di Tony Stark è un evento
che peserà sul futuro del MCU, come suggerito dal trailer di
Spider-Man: Far
From Home, e sembra che il lutto verrà affrontato
diversamente a seconda del personaggio. Di sicuro siamo felici che
Avengers: Endgame ci abbia consegnato la
versione più emozionante dell’eroe e che la sua dipartita non è
stata vana.
Guardiani della Galassia Vol.2
Il sequel di Guardiani della
Galassia ha allargato lo spettro emotivo del franchise
diventando ancora più profondo per quanto riguarda i temi trattati;
come quello della paternità e del complicato rapporto tra Peter
Quill e il suo genitore biologico, Ego, che non rappresenta il
culmine perché sostituito da un altro momento strappalacrime: la
morte di Yondu, il suo “vero” padre. Quello del
cuore.
Per risparmiare la vita di Peter,
Yondu deve sacrificare la sua maschera di ossigeno mentre salgono
nello spazio, e la scena è resa ancora più speciale dalla frase
pronunciata: “Potrebbe essere tuo padre, ragazzo. Ma lui non
era tuo padre.“
Iron Man
Come se non bastasse un’intera
carriera a renderlo formidabile, sapere che è Robert Downey
Jr in persona ad aver improvvisato la battuta forse
più celebre di Tony Stark fa comunque un certo effetto.
In origine Iron
Man prevedeva un finale molto diverso, con il
personaggio che leggeva il suo discorso nella conferenza stampa, ma
per qualche ragione l’attore ha avuto una sorta di epifania
proclamando la frase “Io sono Iron Man“.
Molti supereroi nascondono la
propria identità sotto una maschera, ma non Iron
Man. Tony Stark ha scelto di non
vivere dietro una bugia, alzandosi in piedi e rivelando al mondo il
suo alter ego, rifiutandosi quindi di celarsi dietro l’anonimato e
rendendosi così responsabile di ogni decisione.
Avengers: Infinity War
https://www.youtube.com/watch?v=NeuDcriBAZ8
L’evento culminante di tutta la
Infinity Saga arriva alla fine di Avengers:
Infinity War con Thanos schierato contro i più potenti
eroi che schiocca le dita dopo aver collezionato tutte le gemme
dell’infinito. Metà della popolazione dell’universo muore, l’altre
sopravvive nello sgomento più totale.
Il silenzio invade la scena, ed è un
momento drammatico senza precedenti nella storia del MCU. Groot, Doctor Strange, Black Panther, Spider-Man, e
molti altri polverizzati davanti ai nostri occhi. Nella testa
risuona solo la frase di Steve Rogers “Oh Dio.“
Captain America: Civil War
https://www.youtube.com/watch?v=r9wQ–jYJ50
Il finale di Captain America: Civil
War con l’esito della battaglia intestina tra
Vendicatori e il cambiamento della bussola morale di Rogers è uno
degli eventi più significativi di tutto il MCU (anche in previsione di ciò che
accadrà in futuro).
Nella scena Steve si reca nel luogo
dove tutti i suoi compagni di squadra sono tenuti in prigionia:
l’arco del personaggio, che aveva perso fiducia nel governo in
The Winter Soldier, si chiude con l’eroe che
decide di giocare secondo le sue stesse regole.
Black Panther
Siamo all’atto finale di Black
Panther, con l’atteso e inevitabile confronto tra
T’Challa e Killmonger che si battono entrambi con
le armature del Re di Wakanda nella grotta dove è custodito il
vibranio. È però l’eroe del titolo a spuntarla, pugnalando a morte
il cugino.
Prima di morire Erik chiede, davanti
al tramonto, che la sua salma sia gettata in mare come quella di
uno schiavo pronunciando l’emozionante frase: “Seppelliscimi
nell’oceano con i miei antenati che saltavano dalle navi perché
sapevano che la morte era meglio della schiavitù.“
Ma ciò che rende così efficace il
finale di Black Panther è il messaggio: T’Challa impara qualcosa da
Killmonger, cresciuto senza un padre a Oakland e senza l’aiuto di
Wakanda, la nazione che ora dovrebbe offrire le sue risorse ai più
bisognosi.
Avengers: Age of Ultron
https://www.youtube.com/watch?v=UTRU7mjf0XM
Age of Ultron non
riscosse il successo sperato, tuttavia non possiamo negare che il
finale non rientri tra le scene più memorabili del MCU.
Gli eroi hanno ora un nuovo quartier
generale e Steve Rogers e Natasha Romanoff si preparano a formare
il loro team reclutando i nuovi arrivati Scarlet Witch, Falcon, War
Machine e Visione.
Rogers li raduna e esclama
“Avengers…“, prima che i titoli di coda gli impediscano di
terminare la frase con “Assembled“. La battuta integrale
arriverà soltanto nell’epilogo fi Avengers:
Endgame con un’intensità emotiva maggiore.
Captain Marvel
Captain Marvel è un vero e proprio
prequel del MCU: racconta le origini
dell’eroina ma anche di quei personaggi comparsi più tardi del
franchise come Nick Fury e Phil
Coulson.
Nella scena finale un dettaglio
riallaccia il discorso alle fasi attuali dell’universo condiviso,
con la creazione degli Avengers e l’idea di Fury per il team di
supereroi: Carol si è allontanata dalla Terra per trovare una nuova
casa agli Skrulls mentre l’agente dello SHIELD è nel suo ufficio
lavorando alla Protectors Initiative.
Soltanto quando scopre che il nome
in codice di Carol nell’Air Force era Avenger
decide di cambiare nome al progetto…e il resto è storia.
Captain America: Il Primo Vendicatore
Ci troviamo nella fase
conclusiva di Captain America:
Il Primo Vendicatore, e il quartier generale di
Teschio Rosso sulle
Alpi viene attaccato ma il villain riesce a fuggire a bordo di
un’Ala volante e subito dopo raggiunto da Steve grazie all’aiuto
del colonnello Phillips e Peggy Carter.
Cap impedisce al villain
di bombardare le più importanti città statunitensi con armi
terribili, ma si accorge che i comandi sono bloccati verso
l’obiettivo fatale, la città di New York, e compresa la gravità
della situazione decide di sacrificarsi per il bene delle possibili
vittime. È qui che scambia le sue ultime parole con Peggy via
radio, promettendole che sarà presente al loro appuntamento…
Settant’anni dopo Steve si risveglia
dopo un lungo congelamento nella presente New York, e ambientarsi
nella modernità non sarà facile.
Spider-Man: Homecoming
Nelle due precedenti versioni
cinematografiche di Spider-Man zia May non viene
mai a conoscenza della doppia identità di Peter Parker (solo Mary
Jane e Harry Osborn riuscirono a scoprirla), mentre nel MCU questa svolta narrativa diventa
il modo migliore – oltre che divertente – per cambiare le carte in
tavola.
Sul finale di
Homecoming infatti vediamo Peter che sta provando
il nuovo costume donatogli da Tony Stark e alle sue spalle zia May.
“What the fu***!?“, esclama Marisa Tomei
prima dei titoli di coda.
Torniamo a parlare di Avengers:
Endgame (che prossimamente tornerà nelle nostre sale
con un’edizione speciale) e di uno dei misteri che fa ancora
discutere a più di due mesi dall’uscita: la creazione di timeline
alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei personaggi
ma soprattutto dall’ultima impresa di Captain
America, che torna nel passato per restituire le gemme
dell’infinito e in una di queste realtà si riunisce con l’amore
della sua vita, Peggy Carter.
Della nuova linea temporale di Cap
hanno parlato nel dettaglio i fratelli Russo, riallacciandosi al
discorso espresso settimane fa su Steve che ora vive in una realtà
alternativa e della possibilità che sia lui il marito di Peggy
nominato in The Winter Soldier, offrendo però una
prospettiva ancora più precisa di quanto visto al cinema:
“Il modo in cui questo scenario
potrebbe funzionare è con Captain America che torna dai viaggi nel
tempo creando una realtà ramificata. Contemporaneamente esisterebbe
in quella realtà ramificata un secondo Captain America rimasto
congelato nel ghiaccio. […]
[…] Peggy capisce che Steve è
morto perché Cap torna in un punto della timeline in cui nessuno sa
che è ancora vivo, congelato nel ghiaccio. C’è però qualcosa in più
da raccontare:il fatto che se creasse una realtà
ramificata, Steve dovrebbe usare una particella Pym per tornare a
questa realtà e consegnare quello scudo“.
Il mistero diventa ancora più
complesso e le parole dei
Russo sul possibile ritorno al cinema del personaggio non
fanno che aumentare le aspettative…
Avengers:
Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni
contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico
una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine
delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo
condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Il regista Neill
Blomkamp ha offerto ai fan un aggiornamento sul progetto
di RoboCop Returns, promettendo addirittura il
ritorno dell’originale costume del personaggio. Diretto da
Paul Verhoeven, l’originale
RoboCop ha disegnato una nuova strada per il
genere di azione e sci-fi, alla fine degli anni ’80, quando è
arrivato al cinema.
Interpretato da Peter
Weller, RoboCop racconta la storia futuristica
dell’ufficiale Alex J. Murphy (Weller), un agente
di polizia trasferito nella parte più pericolosa di una Detroit
deturpata dal crimine, dove viene aggredito e lasciato morire dal
boss della criminalità Clarence Boddicker (Kurtwood
Smith). Successivamente rianimato dalla mega-corporazione
di Omni Consumer Products, Murphy viene
trasformato nel cyborg noto come RoboCop.
Il film ha dato origine ad un paio
di sequel minori e un reboot in cui il protagonista era
interpretato da Joel Kinnaman, nel 2014. Poco
dopo, è stato annunciato che Blomkamp stava
lavorando a un sequel diretto del primo film. Basato su una bozza
inutilizzata di RoboCop 2 scritta da
Michael Miner e Ed Neumeier, e
riscritta da Justin Rhodes (Terminator:
Destino Oscuro). Secondo quanto dichiarato fino a questo
momento, il film di Blomkamp avrà un rating R.
Stando a quanto si legge sul suo
account Twitter personale, Blomkamp ha risposto a una richiesta di
aggiornamento da parte di Nicholas Whitcomb di HN
Entertainment in merito al film. Blomkamp ha risposto che “la
sceneggiatura è stata scritta” e che “sta andando bene”. Ha anche
ribadito che per il suo sequel è come se lo stesso Paul
Verhoeven fosse tornato nella sedia del regista. In
seguito a quel particolare commento, Blomkamp ha insistito sul
fatto che il protagonista indosserà proprio il costume originale
come lo abbiamo visto addosso a Weller.
Ovviamente Blomkamp deve ancora
dimostrare molto al cinema, prima di paragonare la sua regia alla
versatilità e all’efficacia di Verhoeven, tuttavia
il regista ha sviluppato una certa familiarità con il genere di
fantascienza, a partire dal tanto lodato District
9.
Una delle scene più emozionanti del
primo trailer di Star Wars: L’ascesa di
Skywalker ha visto il caloroso abbraccio tra Rey e la
Principessa Leia, quindi possiamo immaginare che i due personaggi
si ritroveranno dopo gli eventi di Episodio VII e
che il film sarà il degno omaggio alla memoria di Carrie
Fisher, scomparsa prima dell’inizio delle riprese.
Quel momento è stato ricordato da
Daisy
Ridley in un’intervista con Vulture, e al contrario
delle aspettative, descritto come una delle parentesi più
divertenti sul set insieme alla Fisher:
“In realtà Carrie mi stava
sussurrando all’orecchio: “Questo è un fottuto lungo abbraccio.” Io
cercavo di rimanere serie e di recitare la mia parte, ma dentro di
me pensavo “Oddio Carrie!”. D’altronde non ci era stato detto cosa
avremmo dovuto fare durante il ciak…“
Risate e aneddoti a parte, è bello
pensare che in qualche modo Episodio IX abbia riprodotto la stessa
scena vista sul finale de Il Risveglio della Forza, e proprio a
riguardo si è espressa l’attrice britannica:
“Ricordo perfettamente quel
momento e non è così lontano da ciò che vedrete nel nuovo film. È
triste ripensarci alla luce della morte di Carrie, motivo per cui
vederlo mi commuove ogni volta. Ed è una cosa strana da fare,
quando riporti in vita qualcuno che non è più tra noi…“
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Il sito rivela che
Netflix ha firmato un enorme accordo finanziario
con la Warner Bros. Television per adattare la
serie della VERTIGO, marcio della DC COMICS.
Secondo le prime indiscrezioni il prodotto sarà la serie TV più
costosa mai tentata dalla DC Entertainment.
Allan Heinberg (Wonder
Woman, The Catch, Grey’s Anatomy) scriverà l’adattamento e
servirà come showrunner di The
Sandman. Al momento non c’è un conteggio degli episodi
mentre Gaiman (American Gods, Good Omens) sarà
produttore esecutivo insieme a David S. Goyer
(Krypton, Constantine, Demoni di Da Vinci, Fondazione Isaac
Asimov).
The
Sandman è un racconto di orrore, fantasy e mitologia
di Neil Gaiman e segue Morpheus, il Signore dei Sogni, e
l’Infinito, il potente gruppo di fratelli che include Destiny,
Death, Destruction, Despair, Desire and Delirium (così come
Dream).
Le fonti dicono che la Warner, ha
portato l’adattamento di Sandman a più players inclusa la HBO.
Sandman(The
Sandman) è una serie a fumetti scritta da Neil
Gaiman e pubblicata dalla DC Comics negli Stati Uniti d’America tra
il 1989 e il 1996 incentrata su una nuova versione di un
personaggio dei fumetti della DC del periodo Golden Age. Negli anni
ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è ritenuta una delle
migliori saghe a fumetti di sempre: il Los Angeles Times la
definisce «La più grande saga epica nella storia dei fumetti.» e
Stephen King, nell’introduzione a uno dei volumi che ne raccolgono
le storie, le definisce: «Storie grandiose e noi tutti siamo
fortunati a possederle.» mentre la rivista Entertainment Weekly la
pone al 46º posto nella classifica delle 100 migliori opere
letterarie dal 1983 al 2008 e al quinto fra le sole graphic novel.
Alla serie viene riconosciuta una elevata qualità dei testi e delle
trame che la avvicinano alla letteratura con elementi di filosofia,
storia e mitologia e rappresenta un caso raro di commistione di
vari generi narrativi.
Universal Pictures
ha diffuso le prime immagini ufficiali dal set di Bond
25, il prossimo film dell’agente 007 con protagonista
Daniel Craig. Il film è diretto da Cary
Joji Fukunaga, prodotto da Micheal G. Wilson e
Barbara Broccoli, e vede protagonisti accanto a Craig,
Léa Seydoux,
Ralph Fiennes e Rami Malek.
Di seguito ecco le immagini in cui
compare Daniel Craig:
1 di 4
Cortesia di Sony
Pictures/Universal Pictures
Cortesia di Sony
Pictures/Universal Pictures
Cortesia di Sony
Pictures/Universal Pictures
Cortesia di Sony
Pictures/Universal Pictures
Bond ha abbandonato gli impegni in
prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace
ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si
palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di
recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di
quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico
dotato di una nuova arma tecnologica.
Una
delle domande con cui ci lasciava Avengers:
Endgame riguarda il destino di Gamora
e del suo possibile ritorno in Guardiani della
Galassia Vol.3, lei che – a differenza degli altri
personaggi – non viene “resuscitata” dallo schiocco di Hulk, ma
torna in scena grazie ai viaggi nel tempo nella sua versione
passata durante la battaglia finale con i Vendicatori.Ovviamente è una Gamora più giovane rispetto a
quella incontrata in Guardiani della Galassia Vol.1,
dunque il “nuovo” personaggio è in realtà quello di nove anni fa e
non si è ancora innamorata di Peter Quill.
Sul
finale di Endgame poi vediamo
Star-Lord interagire con lei, oltre al fatto che sul Benatar
compare la schermata “searching” con la sua immagine.
Possibile allora che sia ancora viva e che sia fuggita da qualche
parte? Oppure lo schiocco di Tony Stark l’ha spazzata via insieme
agli altri?
Sull’argomento ancora top secret si
è sbottonata Zoe
Saldana nel corso di un panel dell’ACE Comic Con
tenutosi questo weekend a Seattle, senza svelare alcun dettaglio
sulla decisione che secondo l’attrice “spetta ai Marvel Studios“:
“Tutto dipende da ciò che la
Marvel e James
Gunn desiderano fare con i Guardiani della Galassia e con il
futuro di Gamora. C’è una parte di me che vuole che torni indietro,
trovando la strada per tornare dai compagni, ma c’è anche una parte
di me che vuole esplorare una Gamora cattiva, visto che viene
considerata l’assassina più letale dell’universo…Vorrei capire cosa
significa e cosa comporta quell’ira perché mi darebbe solo degli
strati su cui lavorare.“
Calato il sipario sulla Fase 3 del
MCU (che tecnicamente terminerà con
Spider-Man: Far
From Home a Luglio), è tempo di guardare avanti e
ragionare su quali titoli andranno a comporre la quarta fase
dell’universo condiviso. Già confermati il film sugli
Eterni, il prequel standalone su Vedova
Nera (con il ritorno di Scarlett
Johansson), i sequel di BlackPanther e Doctor Strange, il capitolo dedicato
a Shang-Chi (primo
supereroe asiatico del franchise) e infine, Guardiani della
Galassia Vol.3.
Proprio su quest’ultimo progetto
sappiamo pochissimo, e lo scorso marzo si era detto che la
produzione non sarebbe iniziata prima del 2021. Tuttavia un report
dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese potrebbero essere
state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese
ci si riferisca). È possibile inoltre che la data di uscita del
film venga fissata alla fine del 2020, dunque sembra che i fan
dovranno attendere meno tempo del previsto per rivedere i propri
eroi sul grande schermo.
Ovviamente nei mesi che precedono
l’inizio dei lavori con i Marvel Studios James
Gunn si occuperà della regia di The Suicide Squad, reboot che rilancia le
sorti della squadra di supercriminali del DC
Extended Universe. Qui invece le riprese dovrebbero partire a
settembre 2019, con una release prevista per agosto 2021.
Lo scorso anno era stato Variety a riportare che
Michael Keaton avrebbe interpretato ancora una
volta Avvoltoio in Spider-Man: Far
From Home, e dato il finale di
Homecoming, non era difficile ipotizzare il
ritorno del personaggio con nuovi obiettivi e un possibile legame
con Mysterio, ma a quanto pare la notizia è stata
presto smentita dal regista del film Jon Watts in
una recente intervista.
Purtroppo integrare la storyline di
Adrian Toomes, che avevamo lasciato sul finale di
Homecoming in prigione insieme a Mac Gargan, aka
Scorpione nei fumetti, con la trama del sequel è risultato poco
organico non coerente con l’arco narrativo di Peter Parker:
“Non abbiamo mai trovato il
momento giusto per fare qualcosa del genere“, ha spiegato
Watts, “Ogni soluzione dovrebbe essere giusta per la storia e
non solo per un cameo, ma mi piace l’idea che entrambi i personaggi
siano ancora là fuori da qualche parte nell’universo. E mi piace
l’idea che mentre andiamo avanti con questi film, stiamo costruendo
un mondo ricchissimo da cui possiamo continuamente
attingere.“
Vi ricordiamo che nella scena mid credits di
Homecoming Mac Gargan incontrava Adrian Toomes in
prigione, e chiedeva al detenuto se conoscesse l’identità segreta
di Spider-Man, presunto colpevole dell’incidente dello Staten Island Ferry che l’aveva sfigurato in
volto. Ansioso di vendicarsi, Gargan sostiene di aver trovato
alcune persone con lo stesso obiettivo (forse i futuri Sinistri
Sei?).
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Come annunciato nei giorni scorsi,
arriverà anche nelle sale italiane (il 4 luglio) la “nuova”
versione di Avengers:
Endgame con alcuni contenuti extra dopo i titoli di
coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo
a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista
dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola
anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far
From Home.
Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo cosa vedremo esattamente
nella re-release:
L’omaggio a Stan Lee
La leggenda della Marvel Comics si è spenta a novembre 2018, ma
il suo ricordo vivrà per sempre grazie ai suoi lavori, all’affetto
dei fan e ai cameo del MCU. Lee ha girato la sua ultima
apparizione in Avengers: Endgame e dopo i titoli
di coda del film ora troveremo delle scene filmate dietro le quinte
di ogni cameo.
Per quanto riguarda la scena
eliminata, abbiamo già chiarito che il protagonista sarà
Hulk, in un momento del film tenuto fuori dal
montaggio finale.
Ci troviamo in un edificio in
fiamme, con Bruce Banner che arriva in strada tenendo in mano una
parabola satellitare usata per allontanare le persone
dall’incendio. Dopo quell’atto eroico, l’eroe riceve una telefonata
e esclama “Steve chi?“.
È evidente che la scena sarebbe
stata ambientata prima dell’incontro con Steve, Natasha e Scott
alla tavola calda cinque anni dopo la Decimazione, e avrebbe
mostrato uno scorcio della vita del personaggio lontano dal lavoro
con i Vendicatori.
Un’anticipazione di Spider-Man: Far
From Home
L’ultimo contenuto extra è una vera
e propria anticipazione del film che chiuderà la Fase 3, Spider-Man: Far
From Home (nelle nostre sale dal 10 luglio).
Sappiamo che il film è strettamente
legato a Avengers: Endgame, sia dal punto di vista
narrativo che sentimentale, e sarà interessante scoprire in che
modo gli eventi del precedente influenzeranno le azioni di Peter
Parker.
Per ora possiamo dirvi che la scena
in questione è ambientata in una città messicana devastata da un
ciclone (che in realtà è uno degli Elementali) dove
Nick Fury e Maria Hill stanno
cercando di rimediare in compagnia di
Mysterio.
Terza serata dell’Ischia
Film Festival 2019, in programma fino a sabato 6 luglio al
Castello Aragonese. La famiglia Placido, protagonista della seconda
serata, si congeda dall’isola, dove arriva invece la banda di
Non ci resta che il crimine, formazione che comprende
il regista Massimiliano Bruno, la protagonista Ilenia Pastorelli e
lo sceneggiatore Nicola Guaglianone. Saranno loro a presentare al
pubblico una delle commedie di maggiore successo dell’anno.
Fiore gemello di
Laura Luchetti è invece senza dubbio uno degli esordi più
apprezzati degli ultimi anni. La regista ne racconterà la genesi
insieme a uno dei protagonisti, Giorgio Colangeli.
Nella sezione Best of c’è anche
Wilma Labate che accompagna il suo Arrivederci
Saigon, e parlando di saluti, Maria Di Razza presenta il
suo pluripremiato cortometraggio Goodbye, Marilyn,
che vede anche la partecipazione di Gianni Canova.
Ma questo lunedì 1° luglio è anche
la sera in cui si celebra il grande Maestro Bernardo
Bertolucci, con una proiezione speciale di Ultimo
tango a Parigi, introdotta da un commento critico di
Augusto Sainati, docente di Storia e critica del cinema
all’Università Suor Orsola Benincasa.
A seguire, la lista degli ospiti e
il programma integrale di domenica 30 giugno.
Ospiti:
Massimiliano Bruno, Ilenia
Pastorelli, Nicola Guaglianone, Laura Luchetti, Giorgio
Colangeli,
Programma Lunedì 1
Luglio
Piazza d’Armi
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Max Bruno, Ilenia
Pastorelli e Nicola Guaglianone
Ore 21:15 Non ci resta che il crimine di Max
Bruno
Ore 22:55 “Parliamo di Cinema” con Wilma
Labate
Ore 23:10 Arrivederci Saigon di Wilma
Labate
Cattedrale
dell’Assunta
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Laura Luchetti e
Giorgio Colangeli
Ore 21:00 Fiore Gemello di Laura Luchetti
Ore 22:35 “Parliamo di Cinema” con Giovanni Pompili
e Kenneth Mercken
Ore 22:45 Coureur di Kenneth Mercken
Casa del Sole
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Mario
Brenta
Ore 21:00 Il sorriso del gattodi Mario
Brenta, Karine de Villers
Ore 22:00 “Parliamo di Cinema” con Eleonora
Mastropietro
Ore 22:15 Storia dal quidi Eleonora
Mastropietro e Daniele Ietri
Carcere
Borbonico
Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Gianni
Canova e Maria di Razza
Ore 21:00 Goodbye Marilyn di Maria
Di Razza
Ore 21:15 Quelle brutte cose di
Loris Giuseppe Nese
Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con Augusto
Sainati
Ore 21:45 Ultimo tango a Parigi di
Bernardo Bertolucci
Terrazza degli
Ulivi
Ore 21:00 Aleppo: The silence of the
wardi Amir Osanlou
Ore 21:30 Difficult peopledi Sohil
Vaidya
Ore 21:50 “Parliamo di Cinema” con Arjun Talwar e
Bigna Tomschin
Ore 22:00 A donkey called Geronimodi
Arjun Talwar e Bigna Tomschin
Ore
23:20 Summa di Andrei Kutsila
La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà
dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale
Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il
sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.
L’idea originale della Warner Bros.
per l’arrivo di Shazam! al
cinema prevedeva l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi,
Black
Adam, soluzione poi esclusa dalla sceneggiatura con
l’intento di dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. Ma come annunciato nei mesi scorsi, i
piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns
dei primi anni Duemila.
Il 16 luglio invece sarà
disponibile l’edizione homevideo di Shazam! nella quale troveremo diversi contenuti
extra, tra cui le scene eliminate dal montaggio, e una di queste
sembrerebbe anticipare proprio il futuro del franchise riferendosi
con un piccolo dettaglio a Black Adam.
Va ricordato che nei fumetti il
personaggio è stato il primo Campione del Mago (dopo sarebbe
arrivato Billy Batson) e il film con Zachary Levi aveva accennato
alle origini, e la clip ne è una dimostrazione. Nel consiglio dei
campioni c’è ancora una sedia vacante: sarà quella riservata al
supereroe?
Nel frattempo la New Line Cinema si
trova attualmente in trattativa con Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows) per
dirigere il cinecomic che vedrà come protagonista Dwayne
Johnson. Da quanto riportano gli addetti ai lavori, Black
Adam è balzato in cima alle priorità dello studio dopo il successo
al botteghino di Shazam! e
la notizia dell’ingresso di Johnson nel mondo dei supereroi.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo
personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di
interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da
oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non
potrei essere più eccitato all’idea“.
Shazam! è
uscito nelle sale lo scorso 3 aprile. Nel
cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack
Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand,
Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.
La Sinossi: Abbiamo tutti
un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per
tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola
parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si
trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago.
Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte
nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi
adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a
raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti
delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma
dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le
forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Andy Park, concept
artist dei Marvel Studios, ha diffuso tramite il
suo account Instagram un nuovo
concept di Captain Marvel, in cui compare
Brie Larson che indossa una versione alternativa
del costume dell’eroina che abbiamo visto nel suo film ma anche in
Avengers: Endgame.
Captain Marvel, la spettacolare
avventura che, grazie a ai super poteri della protagonista Carol
Danvers, ha elettrizzato e ispirato il pubblico di tutto il mondo
superando il miliardo di dollari al box office globale è
disponibile sulle piattaforme digitali
(Itunes,GooglePlay,Chili,RakuteneTimVision)
enei migliori negozi fisici e online in DVD,
Blu-ray, Blu-ray 4K Ultra-HD e SteelBook Blu-ray 3D.
Moltissimi i contenuti extra che
includono featurette sul percorso di crescita e trasformazione di
Brie Larson (Captain Marvel) e sull’impatto che il suo
personaggio ha avuto sugli spettatori. Non mancheranno focus
sull’influenza di Nicky Fury (Samuel
L. Jackson) all’interno del Marvel Cinematic
Universe, sull’intesa perfetta tra i registi Anna
Boden & Ryan Fleck, il conflitto sempre acceso tra Skrull e Kree e
l’incredibile talento felino del gatto che interpreta Goose.
Imperdibili anche le sei scene tagliate, i commenti dei registi, i
titoli di coda con divertenti sorprese, i bloopers e le creatività
mai viste prima insieme a foto di produzione inedite.
Ecco un nuovo spot di C’era una volta
a… Hollywood, il film di Quentin
Tarantino presentato all’ultimo festival
di Cannes e atteso al cinema a luglio, mentre in Italia
arriverà il prossimo 19 settembre.
All’inizio della produzione, si
pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della
Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon
tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che
Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western
(DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).
Nel cast di C’era una volta
a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad
Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis,
Dakota Fanning, Nicholas Hammond,Emile Hirsch, Luke Perry,
Clifton Collins Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael Madsen. Rumer
Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret
Qualley, Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon Herriman sarà
Charles Manson.
The Vampire
Diaries è una delle serie tv che ha contribuito a cambiare
il mondo del piccolo schermo grazie alla sua diffusione in tutto il
mondo e alla sua struttura narrativa. Questa serie, iniziata nel
2009 e conclusa nel 2017, ha avuto un successo inimmaginabile in
tutto il mondo, tanto da dare vita ad una sua costola,
The Originals.
Ecco, allora, dieci cose
da sapere su The Vampire Diaries.
The Vampire Diaries serie
1. La data di fine serie
dipendeva dagli attori. Secondo Julie
Plec, la data di fine serie sarebbe dipesa da Paul Wesley e Ian Somerhalder. L’ideatore della serie ha
dichiarato “Ho finalmente capito che il mio destino in questo show,
creativamente, è legato a Ian Somerhalder e Paul Wesley. Per quanto quei
ragazzi che ora considero come miei amici vogliono continuare a
raccontare la storia, io non me ne andrò per poterlo fare”.
2. La puntata pilota è
stata girata altrove. Il pilot della serie è stato girato
a Vancouver: in seguito, la produzione della serie è stata
trasferita in Georgia a causa degli incentivi di credito fiscale
dello stato. La maggior parte delle riprese si è svolta nella città
di Covington.
3. Ha dato vita ad uno spin
off.The Vampire Diaries ha avuto talmente
successo tanto da dare origine ad una serie che deriva da essa, una
vera e propria costola. Il titolo di questa serie è The Originals, è ambientata a New Orleans e segue le
vicende dell’ibrido Originale Klaus e della sua famiglia.
The Vampire Diaries episodi
4. La sesta stagione ha
episodi particolari. Tutte le puntate di questa stagione
hanno nomi di canzoni anni ’90. Le uniche eccezioni sono gli
episodi Bird In A Guilded Cage, I Never Could Love Like That,
I’ll Wed You in the Golden Summer Time e I’m Thinking Of
You All The While che sono canzoni molto più vecchie degli
anni ’90.
5. Otto stagioni per 171
episodi. La serie ha avuto un enorme successo, tanto da
essersi sviluppata per ben otto stagioni complete, con un totale di
171 episodi, diventando una delle serie più seguite, non solo in
America, ma in tutto il mondo.
The Vampire Diaries streaming
6. È disponibile in
streaming. Grazie alla sua disponibilità online è
possibile vedere o rivedere questa serie. Questa serie famosissima
è presente, infatti, sulla piattaforma di streaming digitale
Prime
Video.
The Vampire Diaries cast
7. Erano stati considerati
altri attori. Prima di confermare il cast che ha dato vita
alla serie, erano stati considerati una serie di attori. Tra i
tanti, si erano considerati Nathaniel Buzolic,
Stephen Amell, James Van Der Beek,
Ashley Tisdale e Neve Campbell.
8. Più attori per un solo
personaggio. Prima di decidere in via definitiva quale
attore avrebbe interpretato il rispettivo personaggio, per il ruolo
Damon erano stati considerati più attori. Tra gli altri, vi erano
Zach Roerig, Michael Trevino e Paul Wesley. Alla fine, il ruolo è andato a
Ian Somerhalder che ha fatto ben due audizioni
prima di essere scritturato.
The Vampire Diaries libro
9. La serie si basa su una
serie di romanzi. Questa serie drammatica e soprannaturale
è stata creata da Julie Plec e Kevin Williamson
e si basa su Il diario del vampiro, una serie di romanzi
scritta da Lisa J. Smith.
10. Tra serie e libro
esistono alcune differenze. Nei libri, Elena Gilbert ha i
capelli biondo intenso e gli occhi azzurri ma, durante le
audizioni, gli autori erano rimasti colpiti da Nina Dobrev e hanno deciso di fare
un’eccezione per la parte. Inoltre, un’altra differenza notevole è
che nei romanzi Elena ha un fratello minore, mentre nella serie ha
una sorella di quattro anni di nome Margaret e zia Jenna si chiama
Judith.
Arrivano nuovi aggiornamenti sul
live action de La
Sirenetta attualmente in sviluppo in casa Disney:
secondo quanto riportato da diverse fonti a Variety,
Melissa McCarthy si troverebbe nelle fasi iniziali
delle trattative per interpretare Ursula, la
strega del mare e acerrima nemica di Tritone che ruba la voce ad
Ariel per conquistare il principe Eric e il Regno.
Il film sarà diretto dal regista di
Il Ritorno di Mary Poppins e Into The
Woods, Rob Marshall, e la nuova versione
includerà sia i brani del classico d’animazione del 1989, sia
canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel
Miranda.
Mentre si attendono conferme
ufficiali sul casting dei protagonisti, vi ricordiamo che questo
potrebbe segnare il debutto della McCarthy in un vero e proprio
blockbuster per famiglie dopo aver recitato nelle commedie r-rated
Spy, Corpi Da Reato, Le
amiche dellasposa e Can You Ever
Forgive Me?. Grazie a quest’ultimo titolo è riuscita a
ottenere una candidatura all’Oscar come miglior attrice.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale legale.
Il loro compito è quello di creare
e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il
film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi
giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Charlie’s Angels
Grazie a Sony Pictures è stato
diffuso il primo trailer dell’atteso
Charlie’s Angels, reboot dei famosi film degli anni
Duemila e che si basa sulla serie televisiva andata in onda tra la
fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80.
Diretto da Elizabeth
Banks, il film vede un cast molto ricco, composto da
Kristen Stewart, Ella
Balinska e Naomi Scott. Le tre sono le protagoniste di
questo nuovo film e saranno i nuovi angeli incaricati di difendere
il mondo dalle angherie grazie al misterioso Charlie.
L’inganno perfetto
Grazie a Warner Bros Italia è
possibile dare un’occhiata al primo trailer de L’inganno perfetto, il film drama che vede insieme,
per la prima volta sul grande schermo, Helen Mirren e Ian
McKellen.
Diretto e prodotto da Bill
Condon, basato sulla sceneggiatura di Jeffrey
Hatcher, il film racconta la storia di Roy Courtnay, un
genio della truffa, che si trova ad invaghirsi per davvero di una
signora conosciuta online, tale Betty McLeish. Sarà così che, da
quella che doveva essere una truffa rapida ed indolore, si rivela
essere un pericoloso tragitto da funanbolo.
Girato tra Londra e Berlino, il
film arriverà al cinema il 5 dicembre del
2019.
Midway
Il prossimo film di Roland Emmerich arriverà nelle nostre sale
solo il 28 novembre 2019, ma grazie a Eagle
Pictures è possibile dargli la prima occhiata.
Basato sulla sceneggiatura di
Wes Tooke e con musiche di Harald
Kloser e Thomas Wanker, questo film vede
la presenza di un cast ricchissimo, composto, tra gli altri, da
Luke
Evans,
Woody Harrelson, Dennis Quaid, Ed Skein,
Patrick Wilson, Nick Jonas, Darren Criss e
Aaron Eckhart.
Midway racconta la
battaglia navale delle Midway che si è combattuta tra il 4 e il 6
giugno del 1942 e che vide la marina militare americana respingere
quella imperiale giapponese.
Genitori quasi perfetti
Per la regia di Laura
Chiossone, il prossimo 29 agosto uscirà
Genitori quasi perfetti, film distribuito da Adler
Entertainment e con Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Lucia
Mascino, Marina Rocco, Elena Ragonicich, Francesco Turbanti, Paolo
Mazzarelli, Marina Occhionero e Nicolò
Costa.
Sceneggiato da Gabriele
Scotti e Renata Ciaravino, il film segue
la storia di Simona, una mamma single di quarant’anni che è molto
legata a suo figlio Filippo, ma si sente inadeguata al ruolo di
madre, soprattutto quando dovrà organizzare la sua festa di
compleanno. Ma per far deragliare la festa ci vorrà molto poco e
sarà proprio Filippo a fare accadere ciò.
Charlie Says
Presentato alla scorsa Mostra del
Cinema di Venezia, Charlie Says arriverà al cinema il prossimo 22
agosto grazie alla distribuzione di No.Mad
Entertainment.
Diretto da Mary
Harron, su sceneggiatura di Guinevere
Turner, il film getta uno sguardo sulla vera figura di
Charles Manson, famoso per la sua setta e per il
suo coinvolgimento negli terribili assassinii perpetrati dalla sua
banda, tra cui quello di Sharon Tate.
Tramite un’analisi su questi infami
delitti, la ricercatrice Karlene Faith cerca di rieducare le tre
giovani donne che erano entrate nella setta dopo aver subito un
vero e proprio lavaggio del cervello, finendo per essere condannate
a morte per i loro crimini.
Questo film vede la presenza sul
grande schermo, tra gli altri, di Matt Smith, Hannah
Murray, Sosie Bacon, Merritt Wever, Suki Waterhouse, Annabeth Gish,
Marianne Rendòn e Chace Crawford.
Arctic Dogs
Il prossimo novembre uscirà nelle
sale americane il film d’animazione in CGI 3D per famiglie,
prodotto da Andrea Iervolinoe Monika
Bacarsi di AMBI Media Group.
Il titolo del film è Arctic
Dogs, sarà distribuito da Entertainment Studios Motion
Pictures di Byron Allen e sarà contraddistinto dalle voci di
Jeremy Renner, Alec Baldwin, Heidi Klum, John Cleese,
James Franco, Anjelica Houston e Omar
Sy.
Scritto da Cal
Brunker e Bob Barler e co-scritto e
diretto da Aaron Woodley, il film narra le vicende
di un gruppo di eroi inesperti che devono unire le loro forze per
salvare l’Artico e sventare i piani malvagi per perfido Doc Walrus:
egli, infatti, ha escogitato un complotto segreto per accelerare il
riscaldamento globale e sciogliere il circolo polare artico.
Il film arriverà nelle nostre sale
il prossimo 18 luglio ed è incentrato sulla
rivalità tra Thomas Edison e George Westinghouse. Tratto da una
storia vera, il primo sosteneva il principio, poi brevettato, della
corrente continua, mente il secondo sosteneva la teoria della
corrente alternata.
Oltre agli attori già citati, fanno
parte del cast anche Katherine Waterston,
Tom Holland, Matthew Macfadyen, Tuppence Middleton e
Nicholas Hoult.
Iron Sky: The Coming Race
Le vicende di questo film si
svolgono 29 anni dopo le conseguenze devastanti determinate dalla
guerra nucleare sulla Terra. Un gruppo di superstiti si è rifugiato
sul lato oscuro della luna, in una ex base lunare zanista:
tuttavia, la questione del sovrappopolamento e i pochi viveri
disponibili rischiano di mettere a soqquadro il delicato equilibrio
raggiunto.
Quando Obi, figlia del leader,
trova una mappa che indica il luogo dove si celerebbe la soluzione
per la salvezza dell’umanità, si renderanno conto che la missione
non sarà semplice. E basta un solo motivo per spaventare: il
ritorno di Adolf Hitler, versione zombie, che guida una razza di
rettiliani che si trovano al centro della Terra.
Disponibile dal 19
luglio,Iron Sky: The Coming Race è diretto da
Timo Vuorensola e interpretato da Lara
Rossi, Vladimir Burkalov, Kit Dale, Tom Green e
Udo Kier.
Scream 3
MTV ha diffuso il trailer ufficiale
della terza stagione di
Scream, serie basato sull’omonimo franchise horror degli anni
’90, diventato un vero e proprio cult.
Questa terza stagione sarà divisa
in sei episodi da due ore l’uno e debutterà lunedì 8
luglio: in Italia andrà in onda su Netflix.
In questa terza stagione, ciò che
inizia come un video di YouTube che diventa virale, diventa ben
presto fonte di problemi per gli adolescenti di Lakewood e funge da
catalizzatore per un omicidio che apre una finestra sul passato
travagliato della città.
Sono molte le star che saranno
protagoniste, tra cui Mary J. Blige, Keke Palmer, Tyler
Posey, Tyga e Paris Jackson.
Chi ben comincia è già a metà
dell’opera, dice il celebre proverbio, ma al cinema, in alcuni
casi, non sempre il risultato finale coincide con le aspettative
poste durante l’epilogo. E che dire allora del MCU, dove spesso abbiamo
assistito a delle sequenze iniziali incredibili che ci hanno fatto
sperare in un film memorabile?
Per molti il sequel di The
Avengers di Joss Whedon non è stato
all’altezza del precedente proprio per il suo essere più un punto
di raccordo tra i vari altri film che uno standalone in grado di
funzionare da solo.
Eppure la sua scena d’apertura è
davvero qualcosa di visivamente e coreograficamente straordinario:
tutti gli eroi del team riuniti per attaccare un avamposto
dell’Hydra e riprendere lo scettro di Loki compaiono sullo schermo
ognuno in modo diverso fino all’inquadratura collettiva che fa già
parte della storia del MCU.
Ant-Man
https://www.youtube.com/watch?v=jvbC_s8WCto
Il primo film di
Ant-Man si apre con una scena ambientata nel 1989
presso la sede dello S.H.I.E.L.D. dove un giovane Hank Pym scopre i
piani del governo che vogliono duplicare e armare la sua
tecnologia. Presenti sullo scherzo anche Howard Stark e Peggy
Carter, in una sorta di reunion di personaggi del passato molto
gradita dai fan.
Sicuramente si tratta del miglior
modo per immergere lo spettatore nella storia di Scott Lang
mostrandoci parti di storia del MCU rimosse dalla memoria, e
l’effetto desiderato risulta vincente.
Captain America: Civil War
https://www.youtube.com/watch?v=OMdrFoEDGj4
Torniamo ad una sequenza
movimentata, e non potevamo escludere dalla lista quella che apre
Captain America: Civil
War con la fuga di Bucky e il tentativo dei
Vendicatori di riacciuffare la preda dell’Hydra.
Un anno dopo la battaglia
di Sokovia Steve Rogers, Sam Wilson, Wanda Maximoff e Natasha
Romanoff impediscono a Rumlow di rubare un’arma biologica da un
laboratorio in Nigeria, e l’esplosione provocata dal suicidio del
villain viene limtata da Wanda che però uccide però diversi
volontari del Wakanda.
Guardiani della Galassia Vol.1
https://www.youtube.com/watch?v=BMcnXlgc_eE
Se i trailer avevano lasciato
intendere che Guardiani della Galassia
Vol.1 sarebbe stata un’avventura intergalattica con alieni
come protagonisti, la scena d’apertura ambientata sulla Terra ha
sicuramente spiazzato il pubblico.
Siamo negli anni ’80, con un
ragazzino che cerca di affrontare la morte di sua madre, una
parentesi introspettiva che ci ha fornito il perfetto inizio
dell’arco narrativo di Peter Quill. Che non è un supereroe, ma solo
un normale terreste del Missouri che ha perso tutto e non sa come
gestire le sue emozioni.
Avengers: Infinity War
Per sei anni abbiamo atteso l’arrivo
di Thanos, e Avengers: Infinity War doveva
realizzare il sogno dei fan senza tradire le grandi aspettative. Ci
è riuscito? Ovviamente si, e l’entrata in scena del titano è di
quelle da ricordare.
Lo vediamo infatti salire a bordo
della nave asgardiana distrutta dove viaggiavano Thor, Loki e Hulk,
e successivamente combattere contro il gigante di giada e uccidere
il Dio dell’Inganno. Scena mozzafiato che preannuncia il pericolo
imminente.
Spider-Man: Homecoming
https://www.youtube.com/watch?v=4nn_dDDOpcU
Ciò che rende Avvoltoio uno dei
cattivi più riusciti del MCU è la sua motivazione, ciò che
l’ha spinto ad abbracciare il lato oscuro combattendo il bene
comune. Adrian Toomes è solo un operaio proletario che lotta per
raggiungere la fine in un mondo dominato da Tony Starks, e la scena
iniziale di Spider-Man: Homecoming è
davvero significativa.
Doctor Strange
https://www.youtube.com/watch?v=c3iUNLVHl7U
L’innovazione portata nell’universo
cinematografico da Doctor Strange si misura nel modo in
cui ha completamente ribaltato il senso della realtà e creato mondi
paralleli grazie alle illusioni dei suoi personaggi.
In questo senso la scene iniziale
del film dove vediamo combattere l’Antico e
Kaecilius è un esempio pertinente della meraviglia
visiva a cui abbiamo assistito.
Avengers: Endgame
Originariamente la scena iniziale di
Avengers: Endgame doveva essere
inclusa nel finale di Infinity War, ma l’aver tagliato del tutto
Occhio di Falco dal film ha permesso ai fratelli Russo di
riutilizzare quel momento nel miglior modo possibile.
Di fatto assistere alla reazione di
Clint Barton che si sta godendo un pic nic con la famiglia e subito
dopo vede scomparire i suoi cari, è devastante e aggiunge uno
strato di autentica genuinità alla situazione.
Captain America: The Winter Soldier
La scena che apre la seconda
avventura da solista di Captain America sembra
molto più di una semplice sequenza d’azione, con Steve Rogers e
Natasha Romanoff impegnati in un agguato per liberare alcuni
ostaggi da una nave e appropriarsi di preziosi dati
informatici.
È infatti un momento che aiuta a
digerire la trama già complessa, spiegandoci che Cap ha lavorato
per lo S.H.I.E.L.D. durante il suo periodo di adattamento al
presente, e che c’è qualcosa di sinistro nell’organizzazione di cui
non è facile fidarsi.
Iron Man
Chiudiamo questa classifica con il
film da cui tutto ebbe inizio: Iron Man. Un
cinecomic sorprendentemente politico, pregno di riflessioni sulla
Guerra al terrorismo e sull’etica della militarizzazione, entrambi
temi condensati fin dalla prima scena dove vediamo Tony Stark in
Afghanistan e l’attacco al convoglio che gli procurerà le ferite al
petto.
Per celebrare l’uscita del nuovo
film Il Re Leone, il rivoluzionario
lungometraggio Disney diretto da Jon Favreau,
The Walt Disney Company lancia una campagna
globale di conservazione per sensibilizzare sulla crisi che
minaccia i leoni e altri animali selvatici in tutta
l’Africa.
La campagna Il
Re Leone “Proteggi i leoni africani” si
concentra sulla protezione e il rinnovamento della popolazione dei
leoni e degli habitat di cui essi hanno bisogno per vivere. Disney
ha già donato più di 1.5 milioni di dollari al Lion Recovery Fund
(LRF) del Wildlife Conservation Network (WCN) e ai suoi partner e
presto effettuerà anche donazioni aggiuntive. Inoltre, Disney
inviterà i fan a contribuire al raddoppio delle donazioni per
arrivare a un contributo totale di 3 milioni di dollari. I fan
potranno partecipare alla campagna Il
ReLeone “Proteggi i leoni africani” anche
acquistando i peluche di Simba e Nala in edizione
limitata presso alcuni Disney Store selezionati oppure
su shopDisney.it a partire dal 1° luglio.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, il film è stato
realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata
utilizzare per portare alla luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast de Il Re
Leone figurano Donald Glover, nel ruolo
di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy Eichner
doppieranno
Pumba e Timon. Nel cast
anche John Kani, visto in Civil War, che darà
voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
A ciascuno il suo
il film di Elio Petri tratto dal romanzo di
Leonardo Sciascia, con protagonista Gian Maria
Volonté, Irene Papas e Gabriele Ferzetti, sarà presentato
in anteprima nella sua versione restaurata a La Valigia
dell’Attore 2019, in programma dal 23 al 28 luglio
sull’isola di La Maddalena. Il restauro è stato curato dal
Museo Nazionale del Cinema di Torino e
Movietime, realizzata presso il laboratorio Studio
Cine di Roma, con il coordinamento tecnico di Luigi Luppi.
Un restauro fortemente voluto da
Giovanna GravinaVolonté,
fondatrice de La Valigia dell’attore, oltre che direttore artistico
insieme a Fabio Canu, e sostenuto da Paola Petri, vedova di Elio.
Sergio Toffetti, presidente del Museo Nazionale
del Cinema di Torino, dove sono peraltro custoditi e gestiti il
Fondo Volonté e il Fondo Petri, ha immediatamente raccolto
l’appello, avviando il processo necessario a restituire il film
all’originale splendore. Il modo migliore per ricordare il grande
attore italiano nel venticinquesimo anniversario dalla scomparsa e
la prima iniziativa alla quale seguiranno altri eventi in
collaborazione con la Scuola d’Arte Cinematografica Gian
Maria Volonté e l’Associazione
Quasar.
La versione restaurata di A
ciascuno il suo sarà proiettata la sera del 26
luglio, alla Fortezza I Colmi. Il film sarà introdotto da
Paola Petri e dal critico cinematografico
Fabio Ferzetti.
A questo film se ne affiancano, nel
corso della sedicesima edizione de La Valigia dell’Attore, altri
due, molto importanti nella carriera di Gian Maria Volonté.
Ogro, di Gillo Pontecorvo, sarà presentato il 24
luglio e introdotto dalla protagonista femminile Angela
Molina. Il 28 luglio sarà la volta di Porte
aperte di Gianni Amelio, presentato da Paola
Petri e Renato Carpentieri , serata in
cui verrà assegnato il premio Volonté al compianto Ennio
Fantastichini.
A ciascuno il suo avvia la collaborazione tra
Elio Petri, lo sceneggiatore Ugo Pirro e Gian Maria Volonté, ed
è il primo film tratto da uno scritto di Leonardo Sciascia.
Partendo dal romanzo, Petri lavora di allusioni e intesse una trama
stratificata, in cui la vicenda, l’uccisione di due uomini durante
una battuta di caccia, prende via via connotazioni diverse, fino a
rivelarsi un delitto di mafia nella Sicilia dei primi anni
Sessanta. A ciascuno il suo è un film complesso e
in chiaroscuro, proprio come la materia che tratta. Lo sguardo di
Petri si identifica con quello del suo protagonista, ingenuo,
forse, ma irrimediabilmente attratto dalla verità.
La Valigia
dell’Attore è realizzato con il sostegno di MIBAC –
Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma della Sardegna –
Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Comune di La
Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena,
Fondazione Sardegna, NuovoIMAIE.
Sin dalla sua prima apparizione nel
MCU, lo Spider-Man
di Tom Holland si è rivelato un grande
appassionato di cinema e “vecchi” film, e in Spider-Man: Far From Home
questa passione poteva essere confermata con un preciso omaggio a
Star
Wars.
Durante la battaglia di
Civil War, Spidey abbatte Giant-Man con un trucco
visto ne L’Impero Colpisce Ancora, mentre in
Infinity War si serve di Alien
per far fuori Mascella d’Ebano. In Homecoming,
ancora, la sua camera e piena di gadget di Star Wars, tanto che la
meravigliosa Morte Nera LEGO è protagonista di una delle scene più
esilaranti del film. Ebbene, Star Wars doveva essere il tema di una
delle scene tagliate da Far From Home.
In un’intervista con
Uproxx, a Holland è stato chiesto di parlare di questo
aspetto del personaggio, aspetto che l’attore stesso non condivide,
dato che non ha mai visto un film Star Wars. Una
delle domande più frequenti rivolte a Holland riguarda il fatto che
non ha mai visto l’Episodio V, e gli viene chiesto
se ha rimediato a questa mancanza.
Tom ha confermato di non aver
ancora visto il film, ma spostando l’argomento su Far From Home ha
spiegato che il film, in origine, prevedeva una scena che
riguardava il film: Peter tiene moltissimo alle sue action figure
di Star Wars, che tiene in bella mostra in camera, ma costretto da
eventi, decide di sacrificare questa sua passione e venderle!
La scena non è nel film, ma
potremmo vederla, forse, in una versione home video di Far
From Home.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Walt Disney Pictures ha da poco
diffuso una breve clip tratta da Il Re
Leone, il live action basato sul classico di
animazione che vede protagonista Simba, il
cucciolo di leone che dovrà imparare a essere re e che in nuovo
adattamento è stato doppiato dalla star di Atlanta e
CommunityDonald Glover.
Nel video possiamo finalmente
ascoltare la voce dell’attore insieme a quella di John
Kani, che doppia il saggio Rafiki, in una
delle scene più memorabili dell’originale: il confronto con il
passato e la spinta necessaria per affrontare il futuro e il trono
usurpato da Scar.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, il film è stato
realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata
utilizzare per portare alla luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast de Il Re
Leone figurano, oltre a Glover,
anche James Earl Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce
a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Di seguito la sinossi ufficiale:
Simba, il figlio di
Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme
del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per
tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo
Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve
stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò
che è giustamente suo.
Ora però è il regista del sequel di
Homecoming Jon Watts a spiegare in un podcast di
Cinemablend che inserire la scena con il fumettista scomparso lo
scorso Novembre non ha mai fatto parte dei piani dello studio, e le
motivazioni sono state piuttosto ovvie:
“Non abbiamo mai pensato di
girare il cameo. Penso che ognuno sapesse che Stan era malato e che
aveva appena girato il cameo di Endgame, anzi, credo che l’abbiano
girato prima del previsto, quindi ci sembrava giusto che l’ultima
sua apparizione fosse in quel film. Onestamente non ne
abbiamo mai parlato davvero”.
Dunque sembra che i problemi di
salute di Lee abbiano condizionato il programma di riprese e
impedito al team di Far From Home di progettare
l’occasione migliore per il tradizionale cameo. A quanto pare i
fratelli Russo hanno avuto a disposizione un tempo maggiore da
trascorrere con la leggenda Marvel e sufficiente a realizzare
quel piccolo ma indimenticabile momento del film dove interpreta un
hippie a bordo di una macchina d’epoca che arriva sfrecciando nella
sede originale dello S.H.I.E.L.D. gridando “Fate
l’amore, non la guerra!“.
La scena, secondo le parole dei
registi, è stata girata nell’estate del 2018, pochi mesi prima
della sua morte.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.