Guarda il trailer ufficiale di
Questione di Karma, il film
di Edoardo
Falcone con Fabio De Luigi, Elio
Germano, Daniela Virgilio, Valentina
Cenni, Massimo De Lorenzo, Corrado
Solari, Isabella Ragonese, Philippe
Leroy
La trama di Questione di Karma
Giacomo (Fabio De
Luigi) è lo stravagante erede di una dinastia di
industriali: la sua è una vita segnata dalla scomparsa del padre
quando era molto piccolo e, più che interessarsi all’azienda,
preferisce occuparsi delle sue mille passioni.
L’incontro con un eccentrico
esoterista francese, però, cambia le sue prospettive: lo studioso
infatti afferma di aver individuato l’uomo in cui si è reincarnato
suo padre.
Trattasi di tal Mario Pitagora
(Elio Germano), un uomo tutt’altro che spirituale, interessato solo
ai soldi e indebitato con mezza città. Questo incontro
apparentemente assurdo cambierà la vita di entrambi.
Annunciato il vincitore della
categoria a miglior film degli Oscar 2017, ma la
busta era sbagliata e il vincitore è un altro. È accaduto
durante la cerimonia, quando Warren Beatty e
Faye Dunaway hanno letto la busta
sbagliata.
Una volta annunciato come vincitore
della categoria principale La la Land, la
produzione del musical è salita sul palco e ha cominciato i
ringraziamenti, ma l’errore è stato rivelato: la busta letta dai
due presentatori era sbagliata e il vincitore era
invece Moonlight.
Imbarazzo, cambio di scena, di cast
e crew, un gruppo che scende dal palco e l’altro che sale per i
ringraziamenti veri.
L’equivoco l’ha spiegato Beatty: gli
è stata data la busta della migliore attrice, Emma
Stone, per cui lui e la Dunaway hanno letto soltanto il
nome del film, La la Land, senza considerare che
la busta fosse quella di un altro premio.
Ecco il comunicato
del PricewaterhouseCoopers che spiega
cosa è accaduto:
Ci scusiamo sinceramente con
Moonlight, La la Land, Warren Beatty, Faye Dunaway, e gli
spettatori degli Oscar per l’errore che è stato fatto durante
l’annuncio per Miglior Film. Ai presentatori è stata data per
sbaglio la busta della categoria sbagliata, un doppione, cosa che è
stata corretta immediatamente appena scoperta. Stiamo investigando
al momento su cosa possa essere accaduto, e rimpiangiamo
profondamente che sia accaduto tutto questo. Apprezziamo la grazia
con cui i nominati, l’Academy, la ABC e Jimmy Kimmel hanno gestito
la situazione.
Il podio al box office italiano è
occupato dalle new entry, con The Great Wall che la spunta su
Beata ignoranza. Terzo Trainspotting
2.
Dopo il testa a testa del fine settimana, a conquistare la vetta
del box office italiano èThe Great Wall,
che apre con 1,3 milioni incassati in 356 sale, registrando una
media per sala pari a 3700 euro. Così Beata ignoranza esordisce in seconda
posizione incassando 1,2 milioni in 366 copie a disposizione.
Il terzo gradino del podio è
occupato dalla new entry Trainspotting 2, che debutta con 1
milione in circa 320 sale disponibili. Mamma o
papà? perde due posizioni con altri 972.000 euro,
arrivando a 3,5 milioni globali. Calo anche per Cinquanta
Sfumature di Nero, che con altri 898.000 euro
sfiora la bellezza di 14 milioni.Ballerina scende al sesto posto,
raccogliendo altri 841.000 euro per un totale pari a 2,3 milioni.
Jackie esordisce soltanto in settima
posizione, ma registra un’ottima media per sala: la pellicola con
Natalie Portman incassa infatti 833.000 euro in 218 copie, per una
media che ammonta a 3800 euro per sala.
Seguono due pellicole che hanno
vinto agli Oscar la scorsa notte. La
La Land (6 Academy Awards) raccoglie altri
331.000 euro e giunge a quota 7,1 milioni, mentre Manchester
by the Sea, vincitore di 2 Oscar, arriva a
911.000 euro complessivi con altri 315.000 euro. Chiude la
top10 Lego
Batman – Il Film, giunto a 2,3 milioni totali con
altri 235.000 euro.
Dopo avervi rivelato
i vincitori e le
foto dal red carpet ecco le foto dalla press room
degli Oscar 2017, l’89 edizione che è andata
in onda nella notte.
[nggallery id=3104]
L’89ª edizione della cerimonia
degli Oscar si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 26
febbraio 2017. Per condurre la serata è stato scelto Jimmy
Kimmel, alla sua prima conduzione degli Oscar, che ha
percepito un cachet di 15mila dollari.
La cerimonia sarà trasmessa negli
Stati Uniti d’America dal network ABC, mentre in Italia andrà
in onda sul canale Sky Cinema Oscar ed in chiaro su
TV8; l’evento sarà seguito in tutto il mondo.
Oscar 2017, foto dei vincitori
Le candidature sono
state annunciate il 24 gennaio 2017 dal presidente dell’Academy
Cheryl Boone Isaacs, i registi Guillermo
del Toro e Jason Reitman, le attrici
Glenn Close, Marcia Gay Harden, Brie Larson, Gabourey
Sidibe e Jennifer Hudson, e gli attori
Terrence Howard, Ken Watanabe e Demián
Bichir.
La La Land riceve 14 candidature, eguagliando il record
di Titanic ed Eva contro Eva. Tra i film
italiano candidato oscar 2017 ricordiamo
Fuocoammare.
Ecco il video In
Memoria che è stato mostrato durante la cerimonia degli
Oscar 2017 e in cui sono stati ricordati i
rappresentanti del mondo dello spettacolo che si sono spenti nello
scorso anno.
Ecco tutti i vincitori degli
Oscar 2017, l’ottantanovesima edizione dei
riconoscimenti al meglio del cinema assegnati dall’Academy
of Motion Picture Arts and Sciences. Di seguito la lista
completa dei vincitori.
Ecco tutte le foto
dal red carpet degli Oscar 2017.
Sul tappeto rosso degli Academy Awards hanno
sfilato i protagonisti della notte, dai nominati ai premiati. Ecco
tutte le foto: [nggallery id=3103]
L’89ª edizione della cerimonia
degli Oscar si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles il 26
febbraio 2017. Per condurre la serata è stato scelto Jimmy
Kimmel, alla sua prima conduzione degli Oscar, che ha
percepito un cachet di 15mila dollari.
La cerimonia sarà trasmessa negli
Stati Uniti d’America dal network ABC, mentre in Italia andrà
in onda sul canale Sky Cinema Oscar ed in chiaro su
TV8; l’evento sarà seguito in tutto il mondo.
Oscar 2017, il red carpet più
atteso
Le candidature sono state
annunciate il 24 gennaio 2017 dal presidente dell’Academy
Cheryl Boone Isaacs, i registi Guillermo
del Toro e Jason Reitman, le attrici
Glenn Close, Marcia Gay Harden, Brie Larson, Gabourey
Sidibe e Jennifer Hudson, e gli attori
Terrence Howard, Ken Watanabe e Demián
Bichir.
La La Land riceve 14 candidature, eguagliando il record
di Titanic ed Eva contro Eva. Tra i film
italiano candidato oscar 2017 ricordiamo
Fuocoammare.
Sono stati diffusi nuovi concept
di Captain America Civil War in cui si può
vedere la tecnologia di Wakanda che, sappiamo, è
stata messa anche al servizio della “conservazione” del Soldato
d’Inverno. [nggallery id=2773]
Leggi la nostra recensione di Captain
America Civil War
Sinossi: Captain America
Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve
Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali
causati dalla loro lotta per proteggere il mondo. Dopo che la
città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente
internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni
politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un
consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere
l’intervento del team. Questa nuova dinamica
divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il
mondo da un nuovo e malvagio avversario.
Ricordiamo
che Captain America: Civil
Warsarà diretto
da Anthonye Joe
Russo e vedrà nel cast Chris Evans,
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian
Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy
RennereDaniel
Bruhl. Captain America Civil
War è
arrivatonelle sale italiane il 4
maggio 2016.
Questa notte, a Los Angeles, si
svolgerà la 89° edizione degli Academy Awards, i
Premi Oscar 2017, che vedranno incoronati i
migliori film dell’anno, o almeno a questo punta la cerimonia.
Visto però che, come ogni anno, ci sarà qualcuno scontento e
qualche premio sarà fin troppo “politico”, ecco quali sono i
desideri di Cinefilos.it per la Notte
delle Stelle.
Gli Oscar 2017
secondo Cinefilos.it
Di seguito vi elenchiamo
quelli che nei nostri dovrebbero essere i vincitori delle categorie
principali. Si tratta chiaramente di gusto personale e di un
tentativo di creare un po’ di scompiglio intorno a un’edizione che
ha già stampato sopra un titolo che conquisterà la maggior parte
dei premi (sì, parliamo del bellissimo La la Land). Dunque, ecco i
nostri vincitori!
Arrival. Il film
di Denis Villeneuve rivolta dall’interno il genere
sci-fi, raccontando l’uomo attraverso gli occhi dello straniero,
dell’alieno, che come raramente accade, è venuto per aiutare e non
per attaccare. Un coronamento dovuto a uno dei migliori film
dell’anno e un risarcimento figurato alla mancata nomination a
Amy Adams.
Damien Chazelle – La la Land.
Nonostante sia giovane e relativamente inesperto, dato che questo è
il suo secondo film, Chazelle ha costruito alla
perfezione un meccanismo oliato che scivola via alla perfezione,
dalle coreografie alle interpretazioni, il regista ha racchiuso la
sua storia in una cornice impeccabile. Un premio meritatissimo per
un regista che segna la storia degli oscar come il più giovane ad
aver mai vinto in categoria.
Casey Affleck –
Manchester By The Sea. Quasi senza rivali (unica insidia è
Denzel Washinton), Casey ha dato vita al dolore, e
alla fine del film fa male il cuore anche allo spettatore. Non si
può chiedere di più a un attore.
Isabelle Huppert –
Elle. Non ce ne voglia la meritevole e bravissima
Emma Stone, che senza dubbio vincerà, ma noi
tifiamo per la straniera Isabelle, che finalmente sta ottenendo il
riconoscimento mondiale che merita. Emma è bella e giovane, e con
un talento smisurato, troverà altre occasioni per vincere, magari
evitando di far “la fine” di Anne Hathaway o
Jennifer Lawrence.
Michael Shannon – Animali
Notturni. I motivi per cui tifiamo per Michael sono tanti.
Il primo è perché rappresenta l’unica nomination per uno dei
migliori film dell’anno, il secondo è perché il suo personaggio nel
film è straordinario, il terzo è perché qualsiasi cosa faccia
Michael, il suo talento straborda sempre dallo
schermo.
Michelle Williams –
Manchester By The Sea. Tutti si accanivano per dare un
Oscar a DiCaprio, ora che Leo ha vinto la sua
statuetta, tocca ad altri attori vincere dopo innumerevoli
nomination. Tralasciando la povera Amy Adams che
ha mancato la sua sesta nomination (esatto, ha già 5 nomine
all’attivo), Michelle è alla sua quarta volta in cinquina e dato
che la sua brevissima interpretazione in
Manchester By The Sea è da spezzare il cuore,
potrebbe essere la volta buona per lei di salire sul palco del
Dolby Theatre.
Migliore sceneggiatura
originale
The Lobster – Efthymis
Filippou, Yorgos Lanthimos. Tifiamo per gli outsider anche
in questa categoria, e data la leggerezza cupa dello script del
film di Lanthimos, il suo essere atipico e i suoi sviluppi e esiti
surreali, non potevamo chiedere di meglio. Dopotutto il premio allo
script è quello riservato al “cinema piccolo”.
Migliore sceneggiatura non
originale
Moonlight – Barry Jenkins,
Tarell McCraney. Una storia difficile raccontata non
solo in maniera delicata e precisa, attenta ai sentimenti, ma
affrontata con originalità.
Migliore fotografia
Rodrigo Prieto –
Silence. Anche in questo caso, unica nomination a un film
potente, importante, che smuove gli animi oltre che le alte sfere.
In barba al misticismo di Mel Gibson. Oltretutto
il lavoro che Prieto fa per
Scorsese è eccellente, e questo non guasta.
Miglior film d’animazione
Kubo e la spada
magica. Nel più fervido dei nostri sogni, la
Laika riesce a prendere un premio con questo film.
Dopo il BAFTA, l’ennesimo capolavoro in
stop-motion dovrebbe essere premiato anche dall’Academy, senza
nulla togliere chiaramente al bellissimo
Zootropolis, che tanto vincerà grazie a Mamma
Disney.
L’annuncio di una pellicola
dedicata interamente al personaggio di
Nightwing è giunto come un
fulmine a ciel sereno, rendendo felici molti fan del personaggio
che da tempo auspicavano un suo ingresso nel
DCEU.
Sebbene ancora non si sappia molto
in merito alla pellicola Chris McKay, già
regista di The Lego Batman, ha
spiegato perché ritenga una decisione intelligente portare sul
grande schermo anche Nightwing.
“Io credo che Bruce Wayne
derivi dal privilegio e credo per questo sia un personaggio cupo ed
arrabbiato. Dick Grayson invece no, viene da una famiglia di
circensi, persone non ricche e che si erano fatte da sole. Sono
intrattenitori. Ginnasti. Persone che vivevano alla giornata e ciò
ci dice molto riguardo lui e le sue attitudini. Per me è un ragazzo
affascinante. Lui ha passato tutte le cose negative che ha passato
Bruce Wayne, è stato adottato nella vita di Bruce, ma non è da lì
che è partito. Oltre queste cose negative ne ha vissute molte altre
che gli restano e questi sono i motivi per cui mi piace Dick
Grayson e l’idea di un film su Nightwing.”
Il film porterà
Nightwing per la prima volta sul grande schermo,
dopo che, ne Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, il
personaggio di Joseph Gordon Levitt aveva fatto
immaginare alla presenza di Dick Grayson
nella storia.
Dal 2 marzo arriva anche in Italia
il nuovo film diretto, interpretato, sceneggiato e prodotto da
Ben Affleck, La Legge della
Notte, un gangster movie ambientato nei ruggenti anni
Venti, durante il proibizionismo, che mescola crimine, romanticismo
e ricostruzione storica di un’epoca.
Dopo lo straordinario successo di
Argo (2012), vincitore di tre premi Oscar –
miglior film, sceneggiatura non originale e montaggio – preceduto
da due thriller polizieschi, Gone Baby Gone
(2007), e The Town (2010), il regista e attore
statunitense già famoso per le sue interpretazioni a partire da
metà anni Novanta (Generazione X, Will
Hunting – Genio Ribelle,
Armageddon, Pearl Arbour,
L’amore bugiardo – Gone Girl), torna dietro la
macchina da presa, cambiando completamente genere e mondo. Non
rinuncia però ad utilizzare quale soggetto de La legge
della Notte un romanzo di Dennis Lehane –
l’autore dei bestseller da cui sono stati tratti Mystic
River e Shutter Island – come era già
accaduto per il suo esordio dietro la macchina da presa.
Affleck ha definito La Legge
della Notte un omaggio ai film che codificarono il genere
gangster: “Ho visto tantissimi gangster movie degli anni Trenta
e Quaranta. […] Questo libro [il romanzo di Lehane ndr]
rientrava perfettamente nelle atmosfere di quel tipo di film,
che ho sempre apprezzato e ammirato. Ho pensato che sarebbe stato
fantastico cercare di dar vita a un lavoro che fosse una lettera
d’amore al cinema classico degli anni Trenta e Quaranta, ma che
parlasse un linguaggio contemporaneo”.
Con La Legge della Notte,
Ben affleck racconta l’America proibizionista nella forma del
gangster movie
Nasce così l’idea di portare
sul grande schermo la vicenda di Joe Coughlin, figlio di un
poliziotto di Boston, tutt’altro che intenzionato a seguire le orme
del padre. Prima soldato disilluso dall’insensatezza della Grande
Guerra, poi fuorilegge determinato a non prendere più ordini da
nessuno, passa in breve dai piccoli furti ai grandi affari sporchi.
Si innamora della donna sbagliata, Emma Gould, e rischia di essere
ucciso dal boss a cui l’ha portata via. Finisce in carcere ma,
uscito di galera in pieno proibizionismo, si trasferisce in Florida
e si dà al contrabbando di alcol, diventando un gangster in piena
regola.
Accanto ad Affleck,
protagonista nel ruolo di Joe, troviamo Sienna
Miller (Alfie, Casanova,
Foxcatcher, American Sniper) nei
panni di Emma Gould, ma anche Elle Fanning
(Somewhere, La mia vita è uno
zoo, Maleficent), Brendan
Gleeson (Gangs of New York,
Ritorno a Cold Mountain, Le crociate –
Kingdom of Heaven,), che interpreta il padre di Joe,
Thomas Coughlin, Chris Messina già nel cast di
Argo, e Zoe Saldana (Avatar, Star
Trek). C’è posto anche per l’italiano Remo
Girone, chiamato a vestire i panni del boss della mafia
Maso Pescatore.
Affleck ha scelto poi altri due suoi
storici collaboratori: il montatore William Goldenberg, premio
Oscar per Argo, e Harry Gregson-Williams (Gone Baby Gone, The
Town), cui ha affidato la colonna sonora.
Prodotto dalla Appian Way
Productions di Leonardo Di Caprio, affiancata dalla
Pearl Street Films di Affleck e Matt
Demon e dalla Warner Bros., che ne cura
anche la distribuzione, ad oggi il film deve però fare i conti con
risultati nient’affatto lusinghieri ai botteghini americani: si
parla di un incasso di appena 10 milioni di dollari, a fronte di un
budget di 65 milioni. Un vero e proprio tonfo, dopo i 135 milioni
di dollari totalizzati da Argo. Resta da vedere
come La Legge della Notte sarà accolto in Italia
dal prossimo 2 marzo.
È il produttore Simon
Kinberg a confermare la già chiara connessione che c’è tra
X-Men Apocalypse e il prossimo
Logan, al cinema dall’1 marzo 2017.
Alla fine di X-Men
Apocalypse, nella scena post credits, vediamo i funzionari
della Essex Corp arrivare alla base di Alkali
Lake per prelevare del sangue dalla scena del crimine dove
Wolverine, liberato dai giovani Jean,
Scott e Kurt, ha dato sfogo alla sua rabbia. Il sangue a
cui sono interessati gli scienziati è chiaramente quello di
Wolverine, che servirà, nel corso degli anni, a sviluppare gli
esperimenti il cui frutto vedremo nel film, ovvero
X-23.
Kinberg ha dichiarato a CinemaBlend: “La risposta
breve è sì. Ci piacerebbe tanto vedere Sinister. Penso sia uno dei
migliori cattivi dell’universo degli X-Men, e abbiamo piani in
merito, per portarlo nel nostro mondo.”
Logan – The Wolverine
recensione del film con Hugh
Jackman
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del
mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se
si conta anche il cameo di X-Men
L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti
rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert
Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe
essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise
proprio con questo film.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Oramai, come da consuetudine,
l’uscita dei cinecomics è accompagnata dalla pubblicazione di
fumetti o romanzi che adattano sulla carta stampata quanto già
visto al cinema. Una legge di mercato da cui non ha certamente
potuto chiamarsi fuori Wonder Woman,
pellicola Warner che vedrà ancora una
volta protagonista Gal Gadot.
Proprio l’attrice e modella
israeliana sarà la protagonista della copertina del romanzo, così
come testimoniato dall’immagine promozionale apparsa in rete nelle
ultime ore.
Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal
Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa
Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena
Anaya e David Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Arriva da Margot Robbie Daily una nuova immagine
dal backstage di Suicide Squad in cui possiamo ammirare
un costume mai utilizzato nel film e indossato da Margot
Robbie durante le prove per trasformarsi in Harley
Quinn.
L’abito ricorda quello di una
principessa, nel caso di Harley, una principessa disturbata in
attesa del suo folle principe, Joker.
Che ve ne pare?
Ricordiamo che questa notte, durante
la cerimonia degli Oscar 2017, Suicide
Squad concorre con una prestigiosa nomination per il
migliori trucco e hairstyle. Riuscirà il cinecomic più disprezzato
dell’anno a portare a casa un premio all’eccellenza?
Suicide Squad 2 è
già in lavorazione alla Warner e le prime indiscrezioni sul film
vorrebbero Mel Gibson alla regia. Il regista ha
infatti confermato l’interessa dello Studio nei suoi confronti,
senza però ufficializzare il suo coinvolgimento nel
progetto.
Sarah Scotford: ecco la sexy controfigura di
Margot Robbie per Suicide Squad
Sebbene la Marvelsia solita
girare gran parte dei propri film in quel di Atlanta, non si è
dimostrata certo restia a spostare altrove le produzioni per
determinate scelte artistiche, come testimoniato anche
da Avengers Age of Ultron le
cui riprese toccarono anche il nostro paese. Questa volta a
divenire luogo di riprese per Avengers Infinity
War sarà la Scozia che, per i prossimi sei mesi,
diverrà teatro ufficiale delle avventure dei Vendicatori.
Secondo quando rivelato da
Omega Underground per l’occasione
la Marvel starebbe cercando comparse
alte al di sotto il metro e cinquanta, notizia che potrebbe portare
a credere che la Scozia possa diventare lo scenario del pianeta
natale di Pip Il Troll oppure territorio di Eitri il Re dei
nani, entrambi personaggi che potrebbero essere
interpretati da Peter Dinklage.
Film Marvel: sei grandi storie
da adattare dopo Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan,
Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley
Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Bill Paxton,
versatile attore che ha partecipato ad alcuni dei più grandi film
della storia del cinema da Titanic a
Aliens, è morto all’età di 61 anni. L’attore si è
spento a causa di complicazioni seguite e un intervento
chirurgico.
Con le sue origini texane stampate
nei lineamenti, Paxton si è trovato spesso a interpretare il
militare o il cowboy. Ha lavorato a stretto contatto con
James Cameron che l’ha voluto in Aliens,
Titanic e True Lies.
Morto a 61 anni Bill
Paxton
Un rappresentante della sua famiglia
ha divulgato il seguente comunicato: “Un amorevole marito e
padre, Bill ha cominciato la sua carriera a Hollywood lavorando
negli art departement dei film e poi ha lavorato per quarant’anni
come amato e prolifico attore e filmmaker. La sua passione per
l’arte era nota a tutti quelli che lo conoscevano. Chiediamo di
rispettare la privacy della sua famiglia in questo momento di lutto
per la perdita dell’adorato padre e marito.”
Natalie Portman non
sarà presente alla cerimonia degli Oscar 2017 a
causa della sua gravidanza. L’attrice infatti è prossima al parto e
ha deciso di rimanere a riposo, nonostante sia nominata come
migliore attrice protagonista per la sua sublime interpretazione in
Jackie di Pablo Larraìn.
Ecco la dichiarazione ufficiale che
Natalie Portman ha affidato a Variety:
A causa della mia gravidanza,
non potrò partecipare agli Independent Spirit Awards e agli Academy
Awards. Mi sento molto fortunata ad avere avuto l’onore di stare al
fianco delle mie compagne nominate, e auguro loro il migliore dei
weekend.
Nell’anno della sua prima
gravidanza, l’attrice conquistò il suo primo Premio oscar per Il
Cigno Nero. La ricordiamo tutti infatti incinta e magnifica,
ritirare la sua statuetta. Quest’anno i pronostici non sono dalla
sua parte, dal momento che prima di lei, secondo i bookmaker, ci
sono Isabelle Huppert e l’imbattibile Emma Stone, ma nel caso in
cui ci dovessero essere sorprese e Natalie vincesse, non sarà
presente per ritirare il suo secondo Oscar da protagonista.
In attesa che il reboot
cinematografico di Power
Rangers giunga al cinema, in rete è apparso un
nuovo spot tv che ci catapulta nel bel mezzo dello scontro fra i
cinque rangers e la villain Rita Repulsa. Nello spot, inoltre,
vediamo il personaggio interpretato da Elizabeth
Banks evocare qualcosa di molto simile ad un
dinozord, che sia la conferma di una teoria apparsa in rete che
vorrebbe la villain essere in realtà il Green Ranger? Per dare una
risposta al quesito non ci resta che attendere l’arrivo nelle sale
del film.
https://www.youtube.com/watch?v=5zAfO2zl6Ec
Inoltre una nuova immagine promozionale dei giocattoli dedicati
alla pellicola ci presenta come i singoli dinozord andranno ad
agganciarsi l’un l’altro per formare l’enorme Megazord.
Jason, Trini, Zack, Billy e
Kimberly, ovvero, Austin St. John, Thuy Trang, Walter
Jones, David Yost e Amy Jo
Johnson avranno il volto di Dacre
Montgomery (Betrand The
Terrible), Naomi
Scott (The
Martian), Ludi
Lin (Marco
Polo), RJ
Cyler (Me And Earl And The Dying
Girl) e Becky
Gomez (Empire). Elizabeth Banks sarà Rita
Repulsa. Bryan Cranstonpresta il
suo volto a Zordon
Il 12 aprile 2016 a Vancouver sono
cominciate le riprese del reboot sui Power
Rangers, film diretto da Dean
Israelite e scritto da Ashley
Miller e Zack Stenz, che hanno
all’attivo le sceneggiature di X-Men
L’Inizio e
di Thor.
A pochi giorni dall’uscita in sala
di Logan, Patrick Stewart e
Hugh Jackman sono in giro per il mondo a
promuovere il film e, durante l’ospitata al Graham Norton
Show, si sono trovati a condividere il divano del talk
show con Ian McKellen, non solo fraterno amico di
entrambi, ma chiaramente interprete di Magneto nei precedenti e più
tradizionali film degli X-Men.
L’attore inglese, che invece era
ospite di Norton per promuovere La Bella e la
Bestia, ha spiegato perché il suo Magneto
non è nel film. Ecco il divertente video:
“Sai, penso che quando arrivi
alla mia età, vuoi lasciare da parte questi vecchi e stanchi
franchise. Sai, andare avanti per qualcosa di più fresco e nuovo…
Qualche volta piango nel sonno per il fatto che non ci sono.
Semplicemente non lo so perché non ci sono. Ne faresti un altro?
Puoi lasciare lui fuori! È ora per te di morire! Anzi, ora che
ricordo, non sei già morto una volta? Sei stato
resuscitato!”
Logan – The Wolverine
recensione del film
con Hugh Jackman
Per Hugh Jackman questo
ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la
sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men
L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti
rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey
Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere
arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con
questo film.
Logan ha
un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è
James Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Qualche giorno fa vi avevamo
annunciato che un nuovo trailer di Guardiani della
Galassia Vol.2 era in procinto di vedere la
luce, ebbene stando a quanto rivelato da Trailer
Track il trailer sarà presentato nel corso della
puntata di martedì del Jimmy Kimmel
Live a cui parteciperà Chris
Pratt. Non ci resta, dunque, che attendere martedì per
scoprire cosa la Marvelavrà in serbo
per i numerosi fan del cinecomic in uscita il prossimo aprile.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad
espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in
Italia dal 25 aprile.
È Moonlight a
conquistare il maggior numero di premi
agli Independent Spirit Awards 2017. Il film
che questa notte gareggerà anche agli Academy Awards
2017, ha conquistato tutti premi delle categorie
principali, comprese miglior film e miglior regia a Barry
Jenkins. Altra sorpresa è stato il riconoscimento alla
straordinaria Isabelle Huppert per
Elle, interpretazione che le è valsa anche la
candidatura agli Oscar.
Continua a crescere a dismisura il
cast di Avengers Infinity War,
cinecomics che per la prima volta raccoglierà in
un unico film gran parte dei personaggi sinora apparsi
nel Marvel Cinematic Universe.
Ultimo ad aggregarsi al cast è stato Michael
Rooker che, apparso in uno Starbucks di Atlanta, si è
mostrato con indosso un cappellino ricamato con il logo del film,
un evidente indizio del debutto di Yondu nel
franchise Marvel.
Qui di seguito vi proponiamo a
testimonianza una foto pubblicata
su Twitter dallo
stesso Rooker.
Film Marvel: sei grandi storie
da adattare dopo Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen Gillan,
Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr.,
Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland, Bradley
Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Come da tradizione, la sera prima
degli Oscar è il turno degli Independent
Spirit Awards e soprattutto dei Razzie Awards
2017, che quest’anno, a sorpresa, hanno visto
trionfare Hillary’s America: The Secret History of the
Democratic Partye non il
“favorito” Batman v Superman Dawn of
Justice.
Di seguito tutti i vincitori dei
Razzie Awards 2017
PEGGIOR FILM
Batman v Superman: Dawn of Justice Dirty
Grandpa Gods of Egypt Hillary’s
America: The Secret History of the Democratic
Party Independence Day: Resurgence Zoolander No. 2
PEGGIOR ATTORE Ben Affleck /
Batman v Superman: Dawn of Justice Gerard Butler /
Gods of Egypt & London Has Fallen Henry Cavill /
Batman v Superman: Dawn of Justice Robert de Niro /
Dirty Grandpa Dinesh D’Souza [as Himself]
Hillary’s America: The Secret History of the Democratic
Party Ben Stiller / Zoolander No. 2
PEGGIOR ATTRICE Megan Fox /
Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows Tyler
Perry / BOO! A Madea Halloween Julia Roberts /
Mother’s Day Becky Turner [as Hillary Clinton]
Hillary’s America: The Secret History of the Democratic
Party Naomi Watts / Divergent Series:
Allegiant & Shut-In Shailene Woodley / Divergent
Series: Allegiant
PEGGIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA Julianne Hough / Dirty Grandpa
Kate Hudson / Mother’s Day Aubrey Plaza / Dirty
Grandpa Jane Seymour / Fifty Shades of Black Sela Ward / Independence Day: Resurgence Kristen Wiig / Zoolander No. 2
PEGGIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Nicolas Cage / Snowden Johnny Depp / Alice Through
the Looking Glass Will Ferrell / Zoolander No.
2 Jesse Eisenberg / Batman v Superman: Dawn of
Justice Jared Leto / Suicide Squad Owen Wilson /
Zoolander No. 2
PEGGIOR DUO Ben
Affleck & His BFF (Baddest Foe Forever) Henry Cavill / Batman v
Superman: Dawn of Justice Any 2 Egyptian Gods
or Mortals / Gods of Egypt Johnny Depp & His
Vomitously Vibrant Costume / Alice Through the Looking
Glass The Entire Cast of Once Respected Actors /
Collateral Beauty Tyler Perry & That Same Old Worn Out
Wig / BOO! A Madea Halloween Ben Stiller and His BFF
(Barely Funny Friend) Owen Wilson / Zoolander No. 2
PEGGIOR REGISTA Dinesh D’Souza and
Bruce Schooley / Hillary’s America: The Secret History of the
Democratic Party Roland Emmerich /
Independence Day: Resurgence Tyler Perry / BOO! A
Madea Halloween Alex Proyas / Gods of Egypt Zack Snyder / Batman v Superman: Dawn of Justice Ben Stiller / Zoolander No. 2
PEGGIOR PREQUEL, REMAKE, RIP-OFF O SEQUEL Alice
Through the Looking Glass Batman v Superman:
Dawn of Justice: Dawn of Justice Fifty Shades
of Black Independence Day: Resurgence Teenage Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows Zoolander No. 2
PEGGIOR SCENEGGIATURA Batman v
Superman: Dawn of Justice Dirty
Grandpa Gods of Egypt Hillary’s America:
The Secret History of the Democratic Party Independence Day: Resurgence Suicide
Squad
RAZZIE REDEEMER AWARD
La nomination del 2014 per peggior
attore non protagonista a Mel Gibson, per la sua nomination agli
Oscar per la regia di Hacksaw Ridge. Il premio è per la
“redenzione” di un precedente.
Simon Kinberg ha
rilasciato una lunga intervista a ComingSoon.net
in cui ha diffusamente parlato del franchise dei Mutanti della Fox,
e in particolar modo il produttore ha risposto alle voci
sull’eventuale sua presenza sulla sedia di regia di X-Men
Supernova e della lezione imparata da X-Men
Apocalypse, ultimo film degli X-Men
arrivato in sala che non ha riscosso esattamente il successo
sperato.
Sul film diretto da Bryan
Singer e arrivato al cinema la scorsa primavera, Kinberg
ha dichiarato: “Da sceneggiatore, pensavo che stavamo
realizzando un film in cui raccontavamo una storia di una famiglia
che si separava e che tornava poi insieme. Invece il film è
diventato la storia di un uomo che voleva conquistare il mondo.
Film come questi si facevano 25, 30 anni fa. Oggi invece, i film di
supereroi che amiamo di più, Guardiani della Galssia, i film del
Cavaleire Oscuro, quelli di Iron Man, sono quelli che raccontano di
persone in situazioni con cui ci possiamo relazionare e che hanno
dei superpoteri.
X-Men Apocalypse ha perso la
dimensione umana
Credo che X-Men Apocalypse sia
stato basato troppo sulla posta in gioco per la Terra che per gli
uomini. E questa lezione l’ho imparata dal film, che la posta in
gioco umana porta sempre a uno scopo più grande. Si tratta di
qualcosa che Bryan Singer ha già fatto nel film precedenti, quello
che Magneto cerca di fare nel primo film avrà ricadute mondiali, ma
in ultima istanza si tratta di salvare Rogue. Quel film parlava di
Wolverine e Rogue, un uomo che non vuole legami e una ragazzina che
si è persa. Si trovano e trovandosi trovano anche gli X-Men. Era
una maniera brillante di raccontare quella storia. Credo che con
Apocalypse abbiamo perso quella dimensione. Volevamo fare le cose
in grande, ma la realtà è che oggi le cose in grande non
funzionano, perché il pubblico sa che si tratta di finzione, hanno
già visto il mondo saltare in aria milioni di volte al cinema e nei
videogiochi.”
In merito al suo coinvolgimento in
qualità di regista in X-Men Supernova, Kinberg ha
invece detto: “Hanno annunciato me come regista, qualcuno ha
fatto uscire questa storia un po’ prematuramente, ma abbiamo
parlato del prossimo film sugli X-Men quando facevamo ancora la
post-produzione del precedente. Stiamo preparando il film, non
posso dire altro, ma siamo eccitati all’idea di raccontare la
storia principale degli X-Men.”
Kinberg commenta la possibilità di
dirigere X-Men Supernova
“Ho avuto la possibilità di
lavorare con molti registi bravi, da Bryan Singer a Ridley Scott, a
Sir Kenneth Branagh, e ho avuto anche l’opportunità di lavorare con
registi non tanto bravi. Mi piace davvero il mio lavoro, mi piace
scrivere e produrre i film. Se questo dovesse essere il mio lavoro
per il resto della mia vita sarei un uomo fortunato. Il mio stile
di regia sarebbe probabilmente molto simile al mio stile di
scrittura e di produzione, ovvero uno stile
collaborativo.”
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men Conflitto
Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men
Giorni di un Futuro Passato hanno completamente
cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film
sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Tuttavia era importante per la proprietà Fox
liberare la storia e dare la possibilità a Kinberg
di mettere in cantiere un film che potesse rendere giustizia a
questa run. Con la presenza di Sophie Turner nel
cast, inoltre, la Fox si assicura anche uno
zoccolo duro di fan che seguirebbero con interesse lo sviluppo del
progetto.
Che R2-D2 sia
sempre stato il droide preferito dei fan di Star
Wars (prima dell’avvento del simpatico e rotolante
BB-8) non è un segreto. Peccato però che il robot
non sia mai stato effettivamente capito da nessuno dei fan, dal
momento che l’unico modo che ha sempre avuto per comunicare erano
le sequenze di bip emesse dai suoi circuiti.
Grazie al canale Youtube Auralnauts, ora R2-D2 ha una voce.
Il video seguente ci mostra tutte le
scene di Guerre Stellari (Star Wars Una
Nuova Speranza) in cui compare R2-D2 e al
posto dei suoi ormai riconoscibili bip, possiamo sentire la sua
voce, battute inventate ma che si adattano alla perfezione ai
dialoghi e alle circostanze del primo film della saga.
https://www.youtube.com/watch?v=_0KMUZSVAqw
Dopo la brevissima ma decisiva
apparizione in Star Wars il Risveglio della Forza,
immaginiamo che R2-D2 tornerà più in forma e
chiacchierone che mai in Star Wars Gli Ultimi
Jedi.
Star Wars Gli Ultimi
Jedi first look: Rey, Finn e Poe – FOTO
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
La foto come anticipatovi arriva dal packaging del
merchandising in mostra al
New York’s Toy Fair che si sta svolgendo in queste ore.
Cosa ne pensate del look di Kurt
Russell?
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
È Gal Gadot in
persona a condividere una nuova foto da Wonder
Woman. Nell’immagine, che l’attrice ha pubblicato sul suo
account Instagram, compare lei, nei panni di Diana, e
Connie Nielsen, che invece sarà la Regina
Ippolita, madre della protagonista. [nggallery id=2194]
Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal
Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa
Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena
Anaya e David Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Il primo marzo arriva in sala
Logan, l’ultima avventura di Hugh
Jackman nei panni del mutante con lo scheletro di
adamantio. Il film ci proporrà però anche un nuovo personaggio,
X-23, in una variante rispetto a quella che siamo
abituati a vedere nei fumetti, ma all’apparenza letale come
l’originale. Di seguito alcune informazioni che utili per conoscere
meglio Laura, la misteriosa ragazzina che incrocia
il cammino di Wolverine.
È un clone di Wolverine
Questa informazione è forse la più
nota. Laura è infatti i 23esimo tentativo di creare un clone di
Logan, realizzata tramite il DNA del mutante canadese.
Nasce per la tv
Come accaduto a Harley Quinn per
l’universo DC, Laura/X-23 nasce per la tv. Il catone
animato X-Men: Evolution l’ha proposta nel 2003.
Il personaggio poi ha avuto successo e si è trasformato in un
regular delle serie a fumetti.
Un’assassina nata
Facendo parte del progetto Weapon X,
X-23 nasce come arma, per cui è stata addestrata ad essere
un’assassina. Mentre Logan è segnato dal suo passato di sofferenza,
il destino di Laura è anche peggiore dal momento che molte delle
atrocità che ha compiute sono state perpetrate prima che diventasse
adolescente.
Ha la sua
modalità Berserker
La sua modalità selvaggia, a differenza
di quella di Wolverine, è scatenata da un profumo
apposito. Xander Rice ha addirittura utilizzato questo profumo
(trigger scent) contro il “padre” di Laura che voleva liberarla. Il
risultato è stato che la ragazza ha ucciso selvaggiamente il suo
creatore.
NYX
NYX è il nome del fumetto in cui viene
introdotto il personaggio (come detto già apparso in tv). Nel
fumetto si ipotizzava l’esistenza di un quartiere segreto di New
York in cui erano relegati i Mutanti.
Era una prostituta
Zebra Daddy era il suo pappone. Anche lui
costringeva la povera Laura a compiere cose orribili, tanto che la
ragazza alla fine, come estremo atto di liberazione, lo uccide. Nel
film non vedremo questa parte del passato del personaggio, dal
momento che la Laura del film è una bambina.
La X-Force
Dopo due run in solitaria, Laura venne
introdotta negli X-Men e qui la ragazza passa del tempo nella
Xavier Mansion. Quando Ciclope fonda la X-Force, Laura diventa un
membro importante della squadra.
Captain Universe
Come molti altri personaggi dell’Universo
marvel, anche X-23 è
stata Captain Universe a un certo punto. In questa occasione
entra in possesso della Uni-Power, una misteriosa energia.
Gli incubi
Nel 2010, Marjorie Liu scrisse una
serie di storie su X-23 in cui immaginava che la ragazza avesse
vividi incubi in cui vedere il diavolo e l’inferno.
Partner con Gambit
Tra la X-Force e l’Uni-Power, Laura ha
portato a termine diverse missioni al fianco di Gambit. Una di
queste missioni, volta alla caccia del trigger scent, vede
coinvolti anche Jubilee e Wolverine.
Hunger Games
Laura è trai protagonisti
di Avengers Arena, una storia a fumetti
recente in cui i giovani mutanti venivano costretti a uccidersi a
vicenda, nella modalità degli Hunger Games.
Purifiers
Quando Purifiers si trova a
confrontarsi con gli X-Men, è Laura a salvare il gruppo, tra cui ci
sono anche Kitty Pride e una giovane Jean Grey.
Warren Worthington III
Nonostante Ciclope abbia un debole per
Laura, lei è più interessata a Angel, Warren Worthington III.
Una giovane versione del mutante viene trovata nella base del
progetto Weapon X.
Un altro clone
Laura è un clone, ma a sua volta ne ha
uno “tutto per sé”, una sorella che lei stessa libera e cercherà di
portare dalla sua parte contro i loro creatori.
Adesso è lei Wolverine
Secondo la nuova realtà proposta in
Secret Wars, Laura non è più X-23 ma è diventata All-New
Wolverine.
Logan – The Wolverine
recensione del film con Hugh
Jackman
Gli Academy Awards
non sono troppo generosi con i film di genere, ma qualche volta
capita, specialmente nelle categorie tecniche, che
l’Oscar vada proprio a un film che, chiaramente,
ha maggiore bisogno di trucchi o effetti (speciali o visivi che
siano). Di seguito ecco i 15 film di fantascienza, sci-fi, che
hanno conquistato almeno una statuetta.
Star Trek (2009)
Miglior trucco
La Mosca
Miglior trucco
La guerra dei mondi (1953)
Migliori effetti speciali
L’uomo che visse nel futuro
Migliori effetti
speciali
Alien
Migliori effetti
visivi
Atto di forza (1990)
Special Achievement Award
– premio Oscar speciale per gli effetti visivi
La fuga di Logan
Special Achievement Award
– premio Oscar speciale per gli effetti visivi
2001 Odissea nello spazio
Migliori effetti speciali
e visivi
Il pianeta delle scimmie (1968)
Oscar onorario per il
trucco
The Abyss
Migliori effetti
visivi
Men in Black
Miglior trucco
Ritorno al futuro
Miglior montaggio
sonoro
Viaggio allucinante
Miglior scenografia e
Miglior effetti visivi
Robocop
Special Achievement Award
– montaggio sonoro
Incontri ravvicinati del terzo tipo
Special Achievement Award
– montaggio sonoro e Miglior fotografia
Il 26 febbraio al Dolby Theatre
verrà incoronato il miglior film dell’anno. Parliamo chiaramente
degli oscar 2017 e della cerimonia degli Academy Awards che si
svolgerà a Los Angeles e durante la quale saranno premiati i film,
gli interpreti, i protagonisti del cinema di quest’anno.
9 titoli
La la Land, Moonlight,
Manchester By The Sea, Arrival, La battaglia di Hacksaw Ridge,
Lion, Il diritto di contare, Hell or High Water, Barriere.
Ecco i nove titoli che si contenderanno la statuetta per il miglior
film dell’anno. A quale pellicola andrà la preferenza
dell’Academy?
Ecco qualche i potesi e la nostra
presentazione dei protagonisti della notte degli Oscar 2017.
Arrival
Diretto da Denis Villeneuve, il
film vanta otto nomination agli Oscar. Molto probabilmente vincerà
qualche premio nelle categorie tecniche, anche se la migliore
sceneggiatura sarebbe un riconoscimento adeguato, in mancanza della
nomination alla migliore attrice Amy Adams e data l’inespugnabilità
del premio per la regia dalle mani di Damien Chazelle, dal momento
che pure Villeneuve, nominato, meriterebbe la vittoria.
Dramma umano e sci-fi atipico, con
un occhio rivolto agli umani più che a chi arriva, appunto,
dall’esterno, Arrival è un delicatissimo esempio di commistione di
generi, un’opera potente che non può certamente essere pesata in
base al numero di premi vinti.
Barriere
Diretto e interpretato da Denzel Washington che “rischia” di
portarsi a casa il suo terzo Oscar per l’interpretazione, Barriere
vincerà senza dubbio il premio alla migliore non protagonista,
Viola Davis. Improbabile però che vinca in questa categoria.
Su quattro nomination agli Oscar, il film potrebbe vincere
soltanto, appunto, quelle agli attori, vero e proprio fulcro della
pellicola. Vibranti, coinvolgenti, appassionati, gli interpreti del
film sono un saggio di tecnica attoriale.
La battaglia di Hacksaw Ridge
Mel Gibson torna in grande stile
con ben sei nomination e il plauso del pubblico che ha apprezzato
molto il suo film. Più che la vera storia di Desmond Doss, primo
obbiettore di coscienza nell’esercito americano, La battaglia
di Hacksaw Ridge è a tutti gli effetti la redenzione di Gibson, che
andrà a casa forse a mani vuote ma senza dubbio riabilitato agli
occhi di Hollywood.
Hell or Hight Water
Nominato a quattro Oscar, il film
concorre nella categoria miglior film da outsider, vero e proprio
miracolo prodotto da Netflix. David McKenzie ci racconta una storia
violenta con il linguaggio del western, senza dimenticare di
tratteggiare grandi personaggi per una storia già vista, ma che
mantiene il suo fascino. Polvere sangue e sogni però non basteranno
a spuntarla al Dolby Theatre.
Il diritto di contare
Tra i più deboli film in
nomination, il film conquista tre nomination e nient’altro,
improbabile che vinca anche solo una statuetta. Come molti biopic,
il film vive più di storia in sé che di argomenti e sostanza,
rivelandosi misero con una messa in scena da soap e una regia
scolastica, firmata da Theodore Melfi.
Bonus simpatia per le attrici, tutte molto in parte, per un film
che potrebbe andare in onda direttamente in tv. Altro che Dolby
Theatre.
La la Land
Il caso dell’anno. 14 nomination,
molte delle quali si trasformeranno in statuette, almeno 10. Tra
queste ci sarà probabilmente anche quella per il miglior film. La
la Land e Damien Chazelle potrebbero porre fine a quel dualismo che
ormai va avanti da diversi anni agli Oscar, in cui l’Academy premia
regista e film diversi. Entrambi i premi andranno al film di
Chazelle, che si godrà la grande notte e poi tornerà al suo posto,
non lo scaffale dei capolavori immortali, ma quello dei film belli
che il tempo ridimensionerà.
Lion
Un’altra storia vera, commovente e
potente e un altro film sopravvalutato. Sei nomination per Lion che
“corre il rischio” di portarsi a casa qualche premio importante,
come la fotografia o, addirittura, il migliore attore non
protagonista Dev Patel, già premiato ai BAFTA.
Manchester by the Sea
Difficile, magnifico, forse
ricattatorio, Manchester by the Sea è uno dei migliori film in
gara, forte soprattutto di interpretazioni da capogiro. Casey
Affleck potrebbe vincere il suo primo Oscar e senza dubbio sarebbe
un premio meritato. Il film diretto da Kenneth Lonergan, causa concorrenza
spietata, non ha possibilità in questa categoria, ma potrebbe
spuntarla per la migliore sceneggiatura originale.
Moonlight
Otto nomination e buone probabilità
di portare a casa almeno un paio di premi. Il film di Barry Jenkins
è l’unico ad avere serie possibilità di togliere la statuetta per
il miglior film dalle mani dei produttori di La la Land. La storia
di coming of age del giovane Chiron è un esempio di narrazione
delicata e precisa, puntualmente rappresentata dal regista e dalla
luce del film, elemento fondamentale. Più ostico di La la Land,
Moonlight è un film che meriterebbe più di una visione per essere
assaporato a pieno.