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Dellamorte Dellamore, recensione del film di Michele Soavi

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Dellamorte Dellamore, recensione del film di Michele Soavi

A trent’anni dal suo esordio nel mondo (dei vivi), Dellamorte Dellamore torna al cinema in una versione restaurata in 4K per una tre giorni di emozioni forti che riportano sul grande schermo la storia di Francesco Dellamorte, custode del cimitero di Buffalora, dei suoi desideri e dei suoi incubi, che sono un po’ più vividi di quelli delle persone comuni. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi del 1991 che, come ormai anche i non-morti sanno, è stato in qualche modo il virus da cui è nato Dylan Dog… oppure è accaduto il contrario?

La storia di Dellamorte Dellamore, da Dylan Dog e ritorno, passando per Rupert Everett

Scritto nel 1983 e non pubblicato, il romanzo Dellamorte Dellamore giace tra gli scaffali di Sclavi che intanto decide di creare, per Sergio Bonelli Editore, il fumetto di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo. Nel 1986 esce il primo albo leggendario L’Alba dei Morti Viventi, scritto da Sclavi e disegnato da Angelo Stano. Tiziano stesso aveva chiesto a Claudio Villa, primo copertinista di Dylan Dog e creatore dell’immagine del personaggio, di andare al cinema a vedere Another Country – La scelta (1984 – Marek Kanievska) perché in quel film c’era un giovane attore che aveva esattamente il volto che lui voleva per il suo Dylan: Rupert Everett.

Dellamorte Dellamore – una scena del film – Screen

Il fumetto fu un successo travolgente e ad appena tre anni dall’esordio, la testata arriva al terzo numero speciale, Orrore Nero, dove per la prima volta il mondo viene a conoscenza di Francesco Dellamorte. A quel punto la casa editrice Camunia, consapevole di poter cavalcare l’enorme successo di Dylan Dog, decide di pubblicare Dellamore Dellamore, romanzo complicatissimo, scritto a metà tra sceneggiatura per un fumetto e prosa, pieno di violenza, mostri, creature e scelte controverse. Era il 1991, il libro esce e finisce nelle mani di Tilde Corsi, che lo regala a suo figlio, Andrea De Sica (oggi regista) poco più che undicenne. Il ragazzino, inavvertitamente, lascia il libro nella biblioteca della scuola, e Corsi viene convocata d’urgenza in presidenza: com’è possibile che un libro così scabroso sia nelle mani di un bambino?

Questa reazione così forte al libro, spinge Tilde Corsi a puntarci sopra soldi, carriera e impegno: esordirà in veste di produttrice cinematografica con quella storia! Da quella decisione, con il coinvolgimento di Michele Soavi alla regia, Gianni Romoli alla sceneggiatura e con la partecipazione a sorpresa (e a prezzo scontato) dell’originale Dylan Dog, Rupert Everett, venne alla luce, non senza difficoltà, un film divenuto cult.

Un successo divenuto cult

Dellamorte Dellamore uscì in pochissime copie che venivano stampate man mano su richiesta delle sale e il racconto delle peripezie per portare a termine la produzione riempirebbe pagine e pagine, e forse non è questo il luogo. Tuttavia quel progetto di passione fatto da persone che accettarono di non essere pagate pur di completarlo (e che mai sono rientrate delle loro spese) torna ora in sala, per la gioia dei suoi spettatori, in una forma smagliante.

Dellamorte Dellamore – una scena del film – Screen

La storia è quella arcinota di Francesco Dellamorte, custode del cimitero di Buffalora, che da qualche tempo si trova a dover gestire un fastidioso contrattempo per chi fa il suo mestiere: dopo circa una settimana dalla sepoltura, i morti tornano in vita in forma di zombi affamati di esseri umani vivi, e devono essere ri-ammazzati, compito che Francesco, insieme al suo compagno Gnaghi (segni particolari: tutti), svolge con grande scrupolosità. Fino a che incontra Lei (Anna Falchi), una splendida vedova di cui si innamora e che per una fatalità lascia il mondo dei vivi. Ovviamente anche lei poi ritornerà in forma di zombie (ma sempre seducente e bellissima!) e il nostro si troverà costretto a lottare tra la vita (la sua) e la morte (di Lei) per poter portare a termine il suo compito.

La storia che viene tirata fuori dall’ostico romanzo di partenza è un interessante e ricercato miscuglio di riferimenti non solo al testo stesso, ma anche a quello che negli anni è diventato Dylan Dog. Francesco Dellamorte cerca di costruire la replica di un teschio (e non un galeone), ha un assistente a dir poco bizzarro, è veramente innamorato ogni volta che incappa in una bella donna (nel film tutte le Lei hanno il volto e il corpo di Anna Falchi), guida un maggiolino bianco, si confronta con un poliziotto che brancola spesso nel buio. È il risultato perfetto di un felice matrimonio tra il personaggio del romanzo e quello del fumetto che lui stesso ha generato e da cui a sua volta è nato.

Dellamorte Dellamore – Anna Falchi in una scena del film – Screen

Un film sui turbamenti dell’adolescenza

Nonostante proponga un linguaggio e dei ritmi che si riferiscono a un modello di cinema desueto, Dellamorte Dellamore è uno scrigno di idee, una potente testimonianza di un cinema artigianale realizzato con passione, che mirava principalmente al divertimento dello spettatore senza però rinunciare a raccontare una storia a più livelli di lettura. Uno di questi, quello forse più affascinante, propone Dellamorte Dellamore come un film sull’adolescenza, sull’innamoramento e sul modo di un uomo (sì, è effettivamente un film “maschile”) di affrontare una fase molto delicata della propria vita che passa dal fare i conti con i propri impulsi sessuali, fino poi all’idealizzazione dell’oggetto del desiderio, arrivando a rinunciare totalmente al corpo in virtù del culto della propria amata.

Dellamorte Dellamore – Rupert Everet in una scena del film – Screen

Non solo, il film offre anche una mescolanza complessissima di riferimenti alti e bassi, da Magritte (attraverso una citazione da Dylan Dog), fino a influenze estetiche che sembra aver lasciato nel lavoro del fotografo giapponese Daikichi Amano, ma allo stesso tempo mettendo in scena contesti e situazioni folli, talvolta scabrose, ad esempio una relazione necrofila e pedofila, senza soluzione di continuità. Immaginari oggi impossibili da proporre, figurarsi da raccontare, che nel film di Michele Soavi raggiungono una iconicità senza tempo, che ha a tutti gli effetti definito un’intera generazione di lettori e spettatori e che forse, con questo ritorno in sala in versione restaurata, può diventare ancora una volta oggetto di studio e di fascinazione per un modo di fare cinema che non esiste più.

Today You Die: tutte le curiosità sul film con Steven Seagal

Today You Die: tutte le curiosità sul film con Steven Seagal

Grazie alle sue interpretazioni in numerosi film d’azione che sono diventati dei veri e propri cult, l’attore Steven Seagal si è dimostrato uno dei più grandi esponenti di questo genere, accanto a nomi come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Jean-Claude Van Damme e Bruce Willis. Dei suoi film, uno dei più appassionanti è senza dubbio Today You Die, da lui realizzato nel 2005 con il regista Don E. FauntLeRoy, che con Seagal realizzò anche Mercenary for JusticeUrban Justice.

Proprio FauntLeRoy, in un’intervista del 2020, ha dichiarato che il produttore Avi Lerner lo mandò da Steven Seagal con una copia della sceneggiatura e l’ordine di fargli firmare il contratto. Una volta fatto ciò, FauntLeRoy tornò a casa solo per essere immediatamente contattato da Seagal, che aveva licenziato il regista e l’operatore originale e pretendeva che venisse assunto lui come regista. Alla fine si giunse a un accordo in base al quale FauntLeRoy avrebbe diretto solo le scene che coinvolgevano Seagal, mentre qualcun altro si sarebbe occupato del resto del film.

Il che, se si considera l’abitudine di Seagal di ridurre al minimo le ore di lavoro, significava che FauntLeRoy aveva trascorso pochissimo tempo sul film, ma si era comunque guadagnato un credito di regia. Oltre a tale aneddoto, in questo articolo approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Today You Die. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Steven Seagal in Today You Die
Steven Seagal in Today You Die. Cortesia di Sony Pictures Home Entertainment

La trama di Today You Die

Il film segue le vicende di Harlan Banks, un Robin Hood dei nostri tempi. L’uomo infatti è un ladro, ma cerca sempre di aiutare i più bisognosi con i soldi ricavati dai suoi colpi. Siccome il lavoro si fa sempre più rischioso, causando le forti preoccupazioni della fidanzata Jada, il criminale decide di mettere a segno l’ultima rapina, del valore di ben venti milioni di dollari. Purtroppo, però, il colpo prende una brutta piega e Harlan è costretto a fuggire a Las Vegas, dove si mette in cerca di un lavoro onesto.

In città trova un impiego come conducente di un furgone blindato di un certo Max. Tuttavia, uno degli uomini che aveva partecipato alla rapina finita male ha inseguito Harlan e cerca di sparargli, dando inizio a una fuga in macchina tra le strade della città. Finito in prigione, Harlan non si perde però d’animo e progetta con un piano di evasione. Nel farlo, cercherà di capire meglio la situazione attraverso un contatto all’interno della prigione, il detenuto Ice Kool.

Il cast di attori

Ad interpreta Harlan Banks, come anticipato, vi è Steven Seagal. Anche in questo caso, l’attore si è messo alla prova con le sue abilità nelle arti marziali, portando avanti anche un certo autoritarismo che infastidì alcuni colleghi di set. Accanto a lui, nel ruolo di Ice Cool, vi è invece il rapper Anthony Treach Criss. Completano il cast Sarah Buxton nel ruolo dell’Agente Rachel Knowles, Mari Morrow in quello di  Jada e Nick Mancuso nel ruolo dell’Agente Saunders. Robert Miano interpreta Bruno, mentre Byron Lawson è Mao e Kevin Tighe è Max Stevens.

Steven Seagal Today You Die
Cortesia di Sony Pictures Home Entertainment

Altre curiosità sul film con Steven Seagal

Nella scena in cui il personaggio di Steven Seagal picchia quello di Robert Miano, non si trattava di recitazione. Seagal non provava buoni sentimenti nei confronti di Miano perché le sue avances all’attrice Mari Morrow erano state rifiutate e lei usciva proprio con Miano. Seagal ha effettivamente rotto un braccio al collega – l’inquadratura in cui il braccio è rotto e Miano urla per il dolore è reale. Miano portò la casa di produzione in tribunale e la questione fu risolta per una somma di denaro non rivelata.

Durante la produzione di questo film, la star Steven Seagal e il produttore Avi Lerner ebbero un forte disaccordo che sfociò in un’azione legale alcuni anni dopo. Lerner accusò Seagal di violazione del contratto per essersi presentato costantemente in ritardo sul set e per aver riscritto la sceneggiatura, mentre Seagal avanzò accuse di frode nei confronti di Lerner, sostenendo di non essere stato pagato adeguatamente durante la produzione e che il suo contatto gli aveva permesso di inserire elementi nella sceneggiatura. Sebbene il caso sia stato risolto in via extragiudiziale, tra i due è rimasta una forte antipatia.

Anche Anthony ‘Treach’ Criss ebbe problemi con Seagal. Il rapper sostiene che prima dell’inizio delle riprese non vedeva l’ora di lavorare con l’attore e sperava che sarebbero diventati buoni amici. Seagal, però, ha distrutto ogni briciolo di simpatia che il rapper nutriva nei suoi confronti in pochi minuti dopo essere stato presentato formalmente, quando ha cercato di dissuaderlo come una sorta di pomposo e arrogante padrone di una piantagione di cotone. Pertanto, Treach ha stretto amicizia con altri colleghi che invece Seagal mal sopportava.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Today You Die grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 12 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

On the Edge: tutto quello che c’è da sapere sul film

On the Edge: tutto quello che c’è da sapere sul film

Arriva in prima visione su Rai 4 il film On the Edge, titolo internazionale scelto al posto dell’originale francese Entre la vie et la mort. Traducibile come “sul filo del rasoio” o in bilico“, è questo un teso thriller realizzato nel 2022 dal regista e sceneggiatore Giordano Gederlini, già distintosi per aver collaborato alla sceneggiatura dei film Doppio sospetto e I miserabili. Gederlini, cileno residente a Bruxelles ma vissuto anche a Barcellona e in Francia, ha raccontato di aver costruito questo film a partire dalla volontà di raccontare un personaggio incapace di sentirsi a casa ovunque egli si trovi.

Più sviluppava il racconto, però, più questo si concentrava sul rapporto tra padri e figli, sulle difficoltà di ricoprire l’uno o l’altro ruolo e sulla volontà di fare del proprio meglio in tali vesti. A partire da questa tematica, su cui si costruisce il carattere del protagonista, prende poi vita un duro thriller profondamente radicato nell’ambiente urbano di una Bruxelles fredda e alienante, nel quale si muovo personaggi ambigui e dei quali è difficile fidarsi. Il film non è arrivato nelle nostre sale, ma grazie ora al suo passaggio televisivo, gli appassionati del genere potranno finalmente vederlo.

Un buon motivo per farlo è dato anche dagli attori coinvolti nel progetto, artisti di provenienze diverse che offrono qui interpretazioni di alto livello. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Antonio de la Torre in On the Edge
Cortesia di Frakas Productions

La trama di On the Edge

Protagonista del film è Leo Castañeda, conducente di treno sulla Linea 6 della metropolitana. Una sera, mentre è alla guida e sta per fermarsi a una stazione, un ragazzo si lancia sui binari e muore poco dopo in ospedale. Leo è sconvolto, perché ha riconosciuto in quel suicida suo figlio Hugo che non vedeva da due anni. Le indagini svelano che il ragazzo era coinvolto in una sanguinosa rapina, ma Leo vuole saperne di più e scoprire cosa o chi abbia portato suo figlio al suicidio. Scortato dalla polizia, l’uomo intraprende allora una serie di indagini infiltrandosi tra spietati gruppi criminali di zona.

Quando la verità inizia a venire alla luce, però, il commissario responsabile del caso, nota una certa confidenza di Leo con l’ambiente della malavita. Questo dettaglio cambierà il seguito delle indagini che prenderanno una svolta violenta e ambigua. Il passato dell’uomo inizierà a venire allo scoperto, facendo emergere ulteriori colpi di scena su una vicenda che sembra non poter essere più complicata e ambigua di così. L’unico modo per Leo per uscirne vivo, sarà risolvere quanto prima quel mistero.

On the Edge Marine Vacth
Cortesia di Frakas Productions

Il cast di attori e le location del film

Ad interpretare Leo Castañeda vi è l’attore spagnolo Antonio de la Torre, noto per i film Volver – Tornare, Ballata dell’odio e dell’amore e La vendetta di un uomo tranquillo. On the Edge è stato il suo primo film in lingua francese. Nel ruolo di suo figlio Hugo, invece, si ritrova l’attore Noé Englebert. Di particolare importanza è la presenza dell’attrice Marine Vacth nel ruolo di Virginie. Vacth è nota per aver recitato nei film Giovane e bella, Doppio amore e Masquerade – Ladri d’amore. È però anche nota per aver interpretato la fata madrina da adulta in Pinocchio.

Recitano poi nel film gli attori Olivier Gourmet nel ruolo del commissario di polizia, Fabrice Adde in quelli di Carl e Tibo Vandenborre nel ruolo di Arsen. Per quanto riguarda le riprese del film, queste si sono svolte a Bruxelles, luogo che secondo il regista è dotato di un’atmosfera post industriale a metà tra una città anglosassone e Berlino. Questa sua atmosfera, dunque, la rende una città dalle caratteristiche perfette per un film noir e thriller come On the Edge.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di sabato 12 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

L’era glaciale: dai personaggi ai sequel, tutte le curiosità sul film

Affermatasi come una delle più popolari saghe cinematografiche d’animazione di tutti i tempi, L’era glaciale ha negli anni esteso i propri orizzonti, arrivando ad essere composta da film, serie televisive, cortometraggi, speciali televisivi, attrazioni a tema e videogiochi. Con un guadagno complessivo di oltre 6 miliardi, il titolo è oggi uno dei franchise con il maggior incasso di sempre, e ciò grazie anche al legame sviluppato negli anni con diverse generazioni di spettatori. Il primo film (qui la recensione), distribuito nel 2002, fu l’inizio di questo successo straordinario e ancora oggi è considerato il migliore dei sei film realizzati nel corso del tempo.

Diretto da Carlos Saldanha e Chris Wedge, questo si è contraddistinto tanto per la sua ambientazione ricca di fascino quanto per i personaggi ormai iconici. Ognuno dei protagonisti è infatti dotato di una propria ben definita e riconoscibile personalità, ulteriormente arricchita dalle voci di noti e apprezzati doppiatori italiani, i quali hanno saputo conferire ulteriore carattere ai personaggi. Oltre ciò, L’era glaciale è un racconto che combina al suo interno avventura e comicità, il tutto affrontando tematiche come l’amicizia e il senso di appartenenza, che può generarsi anche in gruppi di esseri apparentemente molto differenti tra loro.

Come noto, il film fu anche il primo prodotto realizzato dalla Blue Sky Studios, fondata dallo stesso Wedge e negli anni specializzatasi nella realizzazione di film d’animazione in grafica computerizzata. Oggi non più in attività, a questa casa di produzione va il merito di aver dato vita ad un film davvero per tutti, ancora oggi ricercato e amato. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, ai personaggi e ai loro doppiatori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Manny, Sid e Diego in L'era glaciale
Manny, Sid e Diego in L’era glaciale. Cortesia di © Blue Sky Studios

La trama di L’era glaciale

Ambientato intorno al 18 mila a.C., nel bel mezzo dell’era glaciale, la storia narra di Manny, un mammuth scontroso, Sid, un bradipo pasticcione, e Diego, un’astuta tigre dai denti a sciabola. Il trio si ritrova loro malgrado a dover collaborare per riportare un piccolo bambino smarrito dalla sua famiglia. Diego, in realtà, all’oscuro dei suoi compagni, li sta conducendo tutti verso una trappola organizzata dal suo branco. Il viaggio, tuttavia, consentirà loro di conoscersi meglio, e i tre finiranno con lo svelarsi a vicenda il proprio passato, spesso doloroso. Sviluppando così un legame, i tre diventeranno un insolito branco, ritrovandosi però ad affrontare pericoli in agguato, in un mondo che va sempre più coprendosi di ghiaccio.

 

I personaggi e i doppiatori del film

Particolarmente elaborato fu il lavoro per la realizzazione dei personaggi protagonisti. Manny era un personaggio difficile da animare a causa dei suoi attributi, come la lunga pelliccia e le enormi zanne. Avendo a che fare con una creatura che all’epoca era apparsa di rado nell’animazione, il team doveva inoltre capire come si sarebbe mosso in modo realistico. Per Sid gli animatori si sono invece presi alcune libertà. Sebbene come noto i bradipi siano animali lenti e rigidi, a lui è stata assegnata una rapidità elevata in alcune scene, oltre a una gamma di movimenti più flessibile. Diego, infine, ha rappresentato la sfida maggiore, poiché doveva sia possedere velocità di movimento ma allo stesso tempo poter sfoggiare le sue espressioni facciali.

Il cast vocale dei film si compone di noti nomi tanto per il doppiaggio americano quanto per quello italiano. Famosissima è divenuta, in particolare, la voce del bradipo Sid. In Italia questi è doppiato dall’attore Claudio Bisio, mentre la voce originale è di John Leguizamo. Per doppiare il personaggio, questi ha guardato numerosi documentari di Discovery Channel sui bradipi, arrivando a provare oltre 30 varietà di voci diverse. Scelse infine quella che desse l’impressione che il personaggio parlasse con del cibo nelle guance, pratica di immagazzinamento realmente tipica dei bradipi.

Sid e Diego in L'era glaciale
Sid e Diego in L’era glaciale. Cortesia di © Blue Sky Studios

Per doppiare il mammut Manny, furono considerati numerosi noti attori, come Pierce Brosnan, Robert De Niro e Johnny Depp. La parte fu però affidata all’attore Ray Romano, noto per i suoi ruoli televisivi. In Italia il personaggio è invece doppiato da Leo Gullotta. Per la voce della tigre Diego, è invece popolare il doppiaggio svolto da Pino Insegno, in quello che è uno dei suoi personaggi ormai più iconici. Con il lavoro svolto per il primo film si è infatti aggiudicato il nastro d’argento per il miglior doppiaggio maschile nel 2003. Per la voce originale del personaggio furono invece considerati gli attori Antonio Banderas, Anthony Hopkins e Ralph Fiennes, ma il ruolo venne infine assegnato a Denis Leary.

LEGGI ANCHE: L’era glaciale: tutti i film della celebre saga d’animazione

I sequel del film

Dato il grandissimo successo del film, sono stati realizzati ben quattro sequel: L’era glaciale 2 – Il disgelo (2006), L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri (2009), L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016). Film dopo film, sono stati introdotti sempre nuovi personaggi e situazioni di portata sempre maggiore, come suggeriscono i sottotitoli. Nel gennaio 2022, 20th Century Animation ha confermato che un sesto film della saga è in fase di sviluppo con la Disney che distribuirà il film. Al momento, però, non si hanno informazioni sulla trama o sui personaggi che saranno coinvolti.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di L’era glaciale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 12 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Il Robot Selvaggio: un sequel è ufficialmente in lavorazione alla DreamWorks

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Dopo aver superato i 100 milioni di dollari a livello globale lo scorso fine settimana, il regista di Il Robot Selvaggio (qui la recensione) Chris Sanders ha confermato questa mattina a Deadline Contenders che un sequel del film è in arrivo e attualmente in fase di sviluppo presso la DreamWorks Animation. “Al 100% sì, ci sono assolutamente piani per un secondo film”, ha confermato Sanders.

Il tre volte candidato all’Oscar Sanders – sceneggiatore e regista di Dragon Trainer, I Croods e Lilo & Stitch della Disney – ha diretto il film d’animazione da una sceneggiatura da lui stesso scritta. Il film è prodotto da Jeff Hermann (The Boss Baby 2: Family Business della DreamWorks Animation; co-produttore della serie Kung Fu Panda).

Nel film, che è un adattamento dell’omonimo bestseller pluripremiato di Peter Brown, il premio Oscar Lupita Nyong’o interpreta un robot chiamato ROZZUM unità 7134 – in breve “Roz” – che naufraga su un’isola disabitata e deve imparare ad adattarsi al duro ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli animali dell’isola e diventando il genitore adottivo di un papero orfano. Il Robot Selvaggio è il primo della trilogia di libri scritti da Brown. La fuga del robot selvaggio è il secondo libro della serie, che si presume sarà fonte d’ispirazione per l’annunciato sequel.

Lupita Nyong’o è la voce di Il Robot Selvaggio

Parlando dell’ispirazione dietro la sua performance vocale nella foto, Nyong’o ha scherzato dicendo di aver preso appunti da “voci AI come Alexa e Siri”. “Alexa, Siri e sapete quelle voci su TikTok e Instagram che sono così positive e che non sbagliano mai nulla. È una sorta di atteggiamento di “can-do””, ha detto. “Questo è stato il punto di partenza per Roz e il suo viaggio verso l’autorealizzazione e l’evoluzione dell’espressione di sé”.

LEGGI ANCHE: Esther Elisha e Alessandro Roia, doppiatori di Il Robot Selvaggio, parlano della gentilezza come strumento di rivoluzione

Henry Cavill sarebbe in trattative per un ruolo “completo” nel Marvel Cinematic Universe

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Dopo un breve ritorno nei panni di Superman in Black Adam, Henry Cavill si ritrova senza un franchise di supereroi tra le mani. La Warner Bros. non ha mai trattato particolarmente bene la star di L’uomo d’acciaio e Justice League, e un salto nel Marvel Cinematic Universe sembra un passo logico per l’attore britannico. L’abbiamo già visto in Deadpool & Wolverine di quest’estate, quando è apparso come variante di Wolverine, soprannominato “Cavillrine”.

Molti fan vorrebbero però vedere Cavill riprendere il ruolo di successore permanente di Hugh Jackman dopo Avengers: Secret Wars, anche se in passato abbiamo sentito che Wolverine potrebbe essere messo da parte nel previsto reboot degli X-Men. Oggi, lo scooper @MyTimeToShineH riporta però la notizia che “Henry Cavill è in trattativa per un ruolo completo nel MCU”. Non viene specificato quale potrebbe essere, anche se ci sono molte possibilità. Potrebbe trattarsi di un personaggio che non abbiamo considerato.

Wolverine è ancora una possibilità, come recentemente riportato, oppure Capitan Bretagna potrebbe finalmente fare il suo debutto nel MCU proprio grazie a Henry Cavill. Staremo a vedere se la cosa andrà in porto, ma il fatto che Cavill possa avere una seconda possibilità nel MCU è una prospettiva innegabilmente eccitante. A seconda del ruolo che gli verrà affidato, la perdita dei DC Studios potrebbe essere il guadagno dei Marvel Studios.

Henry Cavill si unirà davvero al MCU?

Da anni si susseguono le voci di un possibile ingresso di Henry Cavill nel MCU. L’attore ha persino commentato alcune affermazioni piuttosto azzardate secondo le quali sarebbe apparso nella seconda stagione di Loki (nel ruolo di Hyperion) poco dopo essere tornato a vestire i panni di Superman alla fine del 2022. “Per quanto ne so, non sarò in Loki”, ha confermato all’epoca. “Sarebbe un ruolo difficile da gestire in questa fase… se James Gunn può farlo, forse posso farlo anch’io”.

Da allora, Gunn ha licenziato Cavill dal ruolo di Superman della DC, sostituendolo con David Corenswet. Naturalmente, se andiamo ancora più indietro negli archivi, è stato nel 2021 – quando l’attore di The Witcher si era già lasciato alle spalle Superman – che Cavill ha rivelato lo specifico personaggio Marvel che sarebbe disposto a interpretare. “Non dirò mai un personaggio Marvel che è già stato interpretato da qualcun altro perché tutti stanno facendo un lavoro fantastico”, ha spiegato.

Tuttavia, ho internet e ho visto le varie voci su Captain Bretagna. Sarebbe divertentissimo farne una versione moderna, come il modo in cui hanno modernizzato Capitan America. C’è qualcosa di divertente in questo, e io amo essere britannico”. Chissà se potrebbe davvero essere questo il ruolo adatto per Henry Cavill per debuttare nel MCU.

Lonely Planet: recensione della rom-com esotica di Netflix

Lonely Planet: recensione della rom-com esotica di Netflix

Alcuni viaggi, più di altri, riescono a lasciare un segno profondo e indelebile nelle nostre esistenze. Non si tratta solo di ammirare luoghi lontani, esotici, o di restare incantati di fronte a panorami mozzafiato. Alcuni viaggi sono in grado di trasformare il nostro modo di percepire il mondo e, talvolta, anche di comprendere chi siamo e cosa davvero vogliamo. Ed è proprio questo tipo di viaggio ad essere raccontato nella nuova commedia romantica Lonely Planet, disponibile dall’11 ottobre su Netflix e visibile su Sky Glass, Sky Q e con l’app di Now Smart Stick.

Lonely Planet: due pianeti solitari che si incontrano

Scritto e diretto da Susannah Grant (Erin Brockovich, Unbelievable, The 5th Wave, 28 Days), il film racconta il viaggio in Marocco di Katherine Loewe, una solitaria e cinica romanziera americana, over 50, interpretata dalla straordinaria attrice premio Oscar Laura Dern (nota per il suo ruolo della dottoressa Ellie Sattler nell’iconico franchise Jurassic Park). Alla ricerca di isolamento per completare il suo ultimo romanzo, Katherine decide di partecipare a un esclusivo ritiro internazionale per scrittori, sperando che l’ambiente distaccato e tranquillo le offra l’ispirazione necessaria.

Tuttavia, ciò che si preannunciava come una fuga dalle distrazioni si trasforma presto in un’esperienza inaspettata: tra balli sfrenati sotto le stelle del deserto, cene alcoliche e giochi letterari stimolanti, Katherine si ritrova coinvolta in un turbinio di emozioni che la distolgono dal suo intento iniziale. Il tutto prende una piega diversa quando incontra Owen Brophy, interpretato dal celebre Liam Hemsworth (la star di Hunger Games che quest’anno è stato anche protagonista dell’action thriller Land of Bad, accanto a Russell Crowe), un affascinante e disilluso trentenne che, nonostante la presenza della fidanzata impegnata nel ritiro, sembra irresistibilmente attratto da Katherine.

Lonely Planet | In foto Laura Dern (Katherine Loewe) e Liam Hemsworth (Owen Brophy). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 2024.

Sempre più love stories con donne mature e toyboy

Negli ultimi anni, il cinema e la serialità televisiva hanno registrato un crescente interesse per storie d’amore audaci e atipiche, caratterizzate da relazioni tra giovani e affascinanti scapoli e donne più mature e indipendenti. Prodotti come The Idea of You, Babygirl, Inganno (qui la recensione) e l’ultima arrivata, Lonely Planet, appunto, mettono in scena racconti che sovvertono le tradizionali dinamiche del desiderio. Dopo decenni in cui cinema e televisione hanno privilegiato lo sguardo maschile, rappresentando spesso le donne come oggetti del desiderio, oggi si assiste a un ribaltamento dei ruoli: è il desiderio femminile, e in particolare quello delle donne adulte, a essere il protagonista di queste storie in cui le donne divengono vere e proprie “eroine sentimentali”, tanto desiderate e corteggiate, che esplorano nuovi amori e, perché no, anche nuove opportunità sessuali.

Inoltre, questi racconti non solo sfidano i pregiudizi sociali (e patriarcali) del nostro tempo, ma offrono una narrazione fresca e provocatoria, in cui donne con matrimoni falliti alle spalle o esperienze di vita complesse si aprono a una legittima e allettante “seconda possibilità”. La differenza d’età nelle relazioni, spesso considerata un tabù, diventa così il fulcro del racconto di una nuova figura femminile, ancora più libera e ammirabile. Queste storie d’amore, dunque, non parlano solo di romanticismo, ma anche di emancipazione, mostrando come non sia mai troppo tardi per una donna per reinventarsi, scegliendo ciò che la rende felice e rompendo con le aspettative sociali tradizionali.

Lonely Planet | In foto l’attrice protagonista Laura Dern (Katherine Loewe). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 2024.

Un film che celebra la bellezza del viaggio, fisico ed emotivo

Susannah Grant firma un film in cui si respira l’aroma speziato del Marocco in ogni angolo, trasportando lo spettatore – senza troppi sforzi – in una dimensione esotica, emozionante e avvolgente. Con una regia e una fotografia curate nei minimi dettagli, Lonely Planet riesce a immergere il pubblico in un’atmosfera calda e suggestiva, dove ogni scena sembra pulsare di vita, proprio come i suoi protagonisti, che trovano nuova linfa vitale in questo viaggio oltreoceano. Tuttavia, come già accennato poc’anzi, il viaggio di Grant non è solo un’esplorazione di luoghi e sapori sconosciuti, ma un vero percorso interiore ed emotivo.

Katherine decide di partire all’ultimo minuto, realizzando di non poter superare il dolore e la rabbia che la tormentano rimanendo a casa. Dopo un lungo matrimonio segnato da una difficile malattia del marito, si trova a dover affrontare un divorzio in corso, un trasloco incerto e un angosciante blocco dello scrittore. Il Marocco diventa dunque per lei una via di fuga e, allo stesso tempo, la speranza di ritrovare sé stessa e la propria arte, con la possibilità di reagire a ciò che la paralizza e soffoca. Parallelamente, abbiamo poi Owen, un giovane uomo all’apice della carriera, che intraprende lo stesso viaggio con l’illusione di vivere però un’avventura di coppia. Tuttavia, ben presto, anche lui, come Katherine, si scopre un “pianeta solitario” (come ci suggerisce il titolo), costretto a confrontarsi con le proprie incertezze, tanto da chiedersi che tipo di uomo vuole essere e che tipo di donna desidera al suo fianco.

Lonely Planet | In foto gli attori Laura Dern (Katherine Loewe) e Liam Hemsworth (Owen Brophy). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 2024.

Una favola troppo scontata

Nonostante la regia elegante e la buona chimica tra i protagonisti, Lonely Planet fatica a distinguersi con decisione dall’ampia schiera di commedie romantiche che già popolano il vasto catalogo di Netflix. La commedia di Grant sembra seguire un copione già visto in mille varianti: tutto appare scontato, prevedibile e piatto, con una semplicità tale da far sorgere, alla fine, il dubbio sulla reale profondità dell’improvviso e frettoloso legame tra i protagonisti. La passione e il pathos, elementi essenziali di una storia d’amore memorabile, sembrano mancare del tutto, lasciando lo spettatore con la sensazione che il sentimento tra i due amanti sia superficiale e privo di reale intensità.

In conclusione, Lonely Planet si presenta come un’occasione mancata, in cui nemmeno la speziata atmosfera esotica riesce a risollevare e valorizzare una storia d’amore troppo insipida e fredda persino per i cuori più cinici.

Outer Banks 4, Parte 1 spiegazione del finale: chi è il vero padre di JJ?

I Pogues sono tornati in Outer Banks 4 la Stagione 4, Parte 1, dà il via a un’altra avventura selvaggia per i ragazzi, reduci dalla loro ultima missione (RIP Ward e Big John). Continuate a leggere per scoprire i momenti più importanti dei primi cinque episodi, compreso lo scioccante cliffhanger che nessuno avrebbe potuto prevedere.

Nella quarta stagione, i Pogues tornano a casa con l’oro scoperto a El Dorado. Dopo averlo scambiato con 1,1 milioni di dollari, usano il denaro per aprire un negozio di esche, attrezzature e tour charter sul terreno che hanno acquistato, chiamandolo “Poguelandia 2.0”. Ma, alla maniera di JJ, scommette l’ultima pepita d’oro dell’equipaggio in una gara contro Rafe e Topper, che alla fine perde.

Fortunatamente per i Pogues, gli archeologi scavarono El Dorado sei mesi dopo la loro scoperta e i ragazzi furono onorati dalla città in una cerimonia mostrata alla fine della terza stagione. Gli spettatori ricorderanno che un uomo di nome Wes Genrette (David Jensen) si è avvicinato al gruppo, chiedendo aiuto per trovare il tesoro di Barbanera. Nonostante siano spaventati dalle maledizioni della sua famiglia, i Pogues accettano di aiutarlo per ripagare i loro debiti.

Tuttavia, i Pogue scoprono subito di non essere gli unici a cercare il tesoro, che comprende un amuleto di valore inestimabile e una corona blu. Un uomo sconosciuto inizia a seguirli, rivelandosi poi un mercenario di nome Lightner, che quasi uccide Kiara e JJ e infine rapisce Cleo. In una svolta drammatica, il vecchio amico e figura paterna di Cleo, Terrance, sacrifica la sua vita per salvare la sua alla fine dell’episodio 4.

Cosa succede in Outer Banks 4, Episodio 5?

Mentre JJ e Kiara rimangono a Kildare Island, il resto della squadra si reca a Charleston per continuare la ricerca della corona blu. Ma anche Lighter e il suo capo, Dalia, sono lì e riescono a entrare in una cripta sotto una vecchia chiesa prima dei Pogues.

Pope e Sarah si offrono volontari per scendere nelle catacombe, ma rimangono intrappolati sottoterra quando si imbattono in Lighter e Dalia. I due si nascondono da Lighter, che fugge dalla tomba con una pergamena recuperata da una sepoltura.

Cleo vede Lightner e Dalia emergere dal sottosuolo e progetta di vendicarsi per la morte di Terrance, ma prima che possa agire, Lightner le piomba alle spalle. Dalia interviene dicendogli che non vale la pena ucciderla. Nel frattempo, John B segue Lightner, pronto a sparare, ma esita quando ha un flashback della terza stagione, ricordando come il suo defunto padre, Big John, sparò ad alcuni uomini di Singh proprio davanti a lui.

“C’è molta esitazione in John B quando si tratta di perseguire qualcosa orientato al tesoro, ed è perché sta combattendo con il fatto che non ha avuto il tempo che voleva con suo padre”, ha detto Stokes a Tudum di Netflix. “E il ricordo di suo padre è ora racchiuso in questa grande vittoria gigantesca di trovare El Dorado. Ma ha capito che suo padre era una persona di merda. [E non vuole seguire quella strada”.

Mentre Pope e Sarah cercano un’uscita, si scatena un forte temporale che allaga le catacombe. Notano dei cirripedi che raggiungono il soffitto, il che significa che presto lo spazio sarà completamente sott’acqua e questa è l’ultima volta che li vediamo nella prima parte.

Gli attori hanno dichiarato a The Hollywood Reporter di aver dato di matto nella vita reale, proprio come i loro personaggi. “Era esattamente come sembra. Maddie era lì dentro. Non era felice. L’acqua, anche quando si atterra all’interno, è come se gocciolasse, quindi è gelida”, ha detto Jonathan Daviss. “È stato divertente perché mi sembrava di girare un film di Indiana Jones o qualcosa del genere. Mi sono detto: ‘Ecco cosa si prova a stare su quel tipo di set'”.

Come finisce la prima parte della quarta stagione di Outer Banks?

Alla fine di Outer Banks Stagione 4, Parte 1, JJ è con suo padre, Luke, che finalmente rivela uno scioccante segreto di famiglia. Prima della morte di Wes Genrette nell’episodio 2, aveva lasciato una lettera indirizzata al “Maestro JJ Maybank” nel caso fosse successo qualcosa, che lo spingeva a chiedere al padre il significato di “Albatross”.

Dopo un po’ di convincimento, Luke dice a JJ che “Albatross” era il nome della barca su cui Larissa Genrette è morta anni prima. Poi lancia un’altra notizia bomba, dicendo a JJ che lui non è il suo padre biologico e che la donna che JJ credeva essere sua madre era solo una delle ex fidanzate di Luke.

Chi è il vero padre di JJ?

Luke rivela a JJ che Larissa è in realtà la sua vera madre, rendendo Wes suo nonno e Chandler Groff il suo padre biologico: ciò significa che JJ potrebbe avere sangue Kook.

“Era la cosa più estrema a cui potessimo pensare: Che JJ sia in realtà un Kook”, ha dichiarato Shannon Burke, co-creatrice di Outer Banks, a Tudum di Netflix.

Allora, cosa sappiamo del nuovo padre di JJ, Groff? Gli spettatori lo hanno visto interrogato dalla polizia sulla morte del suocero. Fa anche un’apparizione alla fine dell’episodio 5 con Hollis Robinson, l’agente immobiliare locale che per tutta la stagione ha tramato per mettere le mani sul terreno di Genrette, coinvolgendo anche Rafe Cameron per aiutare nell’affare di sviluppo.

 

Michael Keaton si dichiara interessato ad un Beetlejuice 3

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Michael Keaton si dichiara interessato ad un Beetlejuice 3

Abbiamo avuto Beetlejuice – Spiritello porcello. Poi abbiamo avuto Beetlejuice Beetlejuice. Quindi viene da chiedersi: qualcuno dirà Beetlejuice Beetlejuice Beetlejuice e evocherà il bio-esorcista per la terza volta, e se sì, ci vorrà un altro quarto di secolo per tornare a Winter River? La star del film, Michael Keaton, ha parlato di recente con E! e forse abbiamo c’è una possibilità di rivederlo nel ruolo. All’attore è stato infatti chiesto se abbia voglia di riprendere il ruolo per una teorica terza uscita. La risposta di Keaton è stata entusiasta, esclamando sinteticamente: “Oh sì, lo farei ogni anno, sì”.

Questo dovrebbe confermare che c’è voglia di fare il film, ma lo stesso Tim Burton ha espresso qualche esitazione a realizzarlo, come ha spiegato a Total Film, che ha notato come si sia “sensibilmente contorto” di fronte alla prospettiva. “Non lo so. Mi farebbe sembrare William Castle o qualcosa del genere – ‘il più grande, il più grosso, il più favoloso film dai tempi di Glen o Glenda!’”, dice Burton. “Spero per il meglio, davvero. Mi sento bene se questo è stato fatto nello spirito e nel sentimento dell’originale. Comunque vada il film, per me è stata un’esperienza molto positiva”.

Esperienza positiva è stata anche quella al box office. Nonostante l’ingente budget di 100 milioni di dollari – sei volte superiore ai 15 milioni di dollari del film originale del 1988 – gli incassi di Beetlejuice Beetlejuice hanno già superato i 400 milioni di dollari, rendendolo un solido successo. Se a ciò si aggiunge la valutazione Certified Fresh del 77% su Rotten Tomatoes, è chiaro che questo seguito è riuscito ad affascinare sia i fan che la critica. Chissà se Michael Keaton e la Warner Bros. riusciranno dunque a convincere Burton a realizzare un terzo capitolo.

Tutto quello che c’è da sapere su Beetlejuice Beetlejuice con Michael Keaton

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder(Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar(Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street). 

Vi sono poi il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Lilo & Stitch: svelata la data di uscita del live-action

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Lilo & Stitch: svelata la data di uscita del live-action

Nella giornata di venerdì, i Walt Disney Studios hanno annunciato ufficialmente che il film in live-action su Lilo & Stitch uscirà in esclusiva nelle sale il 23 maggio 2025. All’annuncio è stato allegato un breve teaser, che mostra la versione di Stitch in CGI che corre nell’inquadratura. Questa è la seconda data di uscita importante che la Disney ha annunciato per la stagione 2025, con il sequel di Freakier Friday (seguito di Quel pazzo venerdì), confermato in anteprima nelle sale l’8 agosto 2025.

Il film in live-action su Lilo & Stitch è in lavorazione da diversi anni e inizialmente era previsto che venisse proiettato esclusivamente sul servizio di streaming Disney+ prima di passare a un’uscita nelle sale. Il primo sguardo ufficiale al filmato del film live-action su Stitch è stato proiettato durante il D23 Expo di agosto ed è stato accolto da un’ampia gamma di reazioni per la sua traduzione fotorealistica del personaggio alieno cartoonesco. Di seguito, ecco il post con cui si annuncia l’uscita in sala:

Chi fa parte del cast di Lilo & Stitch?

Il live-action di Lilo & Stitch vedrà il ritorno del co-creatore del franchise Chris Sanders come voce di Stitch, mentre i nuovi membri del cast includono Maia Kealoha nel ruolo di Lilo Pelekai, Sydney Agudong nel ruolo di Nani Pelekai, Kaipo Dudoit nel ruolo di David Kawena, Courtney B. Vance nel ruolo di Cobra Bubbles, Zach Galifianakis nel ruolo del Dr. Jumba Jookiba e Billy Magnussen nel ruolo dell’agente Pleakley. Anche Tia Carrere e Jason Scott Lee, che hanno doppiato Nani e David nel film originale, torneranno in nuovi ruoli.

È una storia che parla di legami e di una bambina che cerca di trovare un amico, e tutto ciò che si può fare è affrontare un progetto come questo con amore”, ha spiegato Magnussen in una precedente intervista a Gamesradar. “Sono così grato e onorato di far parte di questo progetto”.

Lilo & Stitch seguirà dunque il legame che si forma tra una ragazza umana solitaria di nome Lilo e un alieno simile a un cane di nome Stitch, che è stato geneticamente creato per essere una forza distruttiva. Con gli assistenti sociali ficcanaso e gli alieni che li inseguono che bussano alla porta, i due si legano per un comune senso di famiglia e salveranno la situazione. Il progetto sarà diretto da Dean Fleischer Camp, già regista del candidato all’Oscar Marcel the Shell. Chris Kekaniokalani Bright ha scritto la sceneggiatura. Tra i produttori del progetto ci saranno Dan Lin e Jonathan Eirich, mentre Ryan Halprin sarà il produttore esecutivo.

Direi che ho avuto una bella conversazione con il regista Dean Fleischer Camp molto presto, prima che iniziassero le riprese”, ha spiegato Sanders a Vulture in una recente intervista. “Mi ha telefonato e mi ha chiesto se volevo tornare come voce. Non l’ho ancora incontrato di persona, ma abbiamo parlato finché la batteria del mio telefono non si è scaricata. Sembrava avere un grande entusiasmo per il progetto e sembrava un ragazzo premuroso. Lo conoscevo solo per il suo film Marcel the Shell With Shoes On. Se non fossi stato profondamente coinvolto in Il robot selvaggio, forse avrei cercato di andare a visitare il set o qualcosa del genere. Ma questo era il loro bambino”.

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Avengers: Secret Wars, nuovi rumor sui piani per Spider-Man, Deadpool e Wolverine

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Con Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars entrambi in fase di pre-produzione e con il primo che inizierà le riprese nei prossimi mesi, le voci di corridoio non fanno altro che continuare a sfornare rumor su entrambi i film. L’ultima affermazione rivela nuovi dettagli sul ruolo che tre personaggi importanti avranno nella conclusione in due parti della Saga del Multiverso.

Secondo lo scooper @MyTimeToShineH, lo Spider-Man di Tom Holland dovrebbe essere ancora il protagonista di Avengers: Doomsday. Tuttavia, l’Uomo Ragno sembra avrà un ruolo minore in Avengers: Secret Wars. Ciò avviene poco dopo aver appreso che lo Spider-Man di Andrew Garfield avrà un “ruolo importante” in quest’ultimo.

Per quanto riguarda il Deadpool di Ryan Reynolds e il Wolverine di Hugh Jackman – reduci dal loro team-up in Deadpool & Wolverine – sembra siano destinati ad apparire in Avengers: Doomsday ma avranno un “ruolo importante” in Avengers: Secret Wars. Se queste affermazioni sul secondo film si rivelassero fondate, questo si confermerebbe dunque come fortemente incentrato sulle varianti multiversali. Naturalmente, al momento si tratta solo di rumor e come tali vanno presi.

Cosa sappiamo su Avengers: Secret Wars

I prossimi film sui Vendicatori saranno “Avengers: Doomsday” e il già annunciato ”Avengers: Secret Wars” e saranno entrambi diretti dai fratelli Russo. Come riportato da Variety, i registi Joe e Anthony Russo – che hanno diretto quattro film del MCU, tra cui “Avengers: Infinity War” del 2018 e “Avengers: Endgame” del 2019 – si uniscono dunque nuovamente ai Marvel Studios per dirigere il prossimo film del team-up di supereroi.

Al momento non si hanno dati certi sul cast e sulla trama del film, ma è quasi certo – considerando la controparte a fumetti – che il racconto si svolgerà sul Battleworld, un mondo creato dal Dottor Destino dove porre gli uni contro gli altri tutti i supereroi dell’universo Marvel. Se e in che modo ciò avverà sul grande schermo, è però ancora un mistero.

Venom: The Last Dance, un tie-in di Fortnite rivela il primo sguardo a un altro simbionte

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Venom: The Last Dance ha trovato molti partner promozionali nelle ultime settimane e ora possiamo aggiungere Fortnite alla lista. I giocatori possono infatti ottenere gratuitamente le skin She-Venom e Agony, anche se il fatto che quest’ultima faccia parte del threequel è una novità! Non sorprende più di tanto che vedremo più simbionti nel film, anche se il design di She-Venom è probabilmente basato sui camei del personaggio in Venom e Venom: La furia di Carnage.

Per quanto riguarda Agony, ora si unisce a Toxin come un’eccitante aggiunta al franchise della Sony Pictures. Nei fumetti, Agony era uno dei cinque simbionti generati a forza da Venom dalla Life Foundation per essere utilizzati come guardie/esecutori per loro e i loro clienti. L’ospite della tuta aliena non è mai stato rivelato, ma ad interpretarla nel film potrebbe essere la dottoressa Payne di Juno Temple. Quanto sarà importante il suo ruolo nel film resta ovviamente da vedere. Qui di seguito, il post Twitter che svela Agony:

Venom The Last Dance Agony

LEGGI ANCHE: Venom: The Last Dance, svelato il contenuto della scena post-credits!

Tutto quello che c’è da sapere su Venom: The Last Dance

In Venom: The Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Il film è interpretato da Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom Hardy e Hutch Parker. Il film uscirà nelle sale il 24 ottobre.

Spider-Man 4: previsto un grande ritorno insieme a due nuovi villain

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Spider-Man 4, la cui regia sembra essere stata affidata a Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, inizierà le riprese il prossimo anno e, sebbene non siano ancora stati rivelati dettagli ufficiali sulla trama, nelle ultime settimane le indiscrezioni hanno iniziato a prendere piede. L’ultimo post di MTTSH sostiene che il film introdurrà due nuovi cattivi e che l’Uomo Ragno di Tom Holland dovrà vedersela con un vecchio nemico.

Secondo l’affidabile scooper, Michael Keaton tornerà infatti nel ruolo dell’Avvoltoio. I fan si sono chiesti più volte se avrebbero mai rivisto Adrian Toomes dopo il suo cameo, molto criticato, nella scena post-credits di Morbius e lo stesso Keaton ha espresso interesse a rivisitare il personaggio. C’è la possibilità che l’Avvoltoio si riveli un alleato di Spider-Man dopo gli eventi dello stinger di Homecoming?

MTTSH dice anche che è in corso il casting per un nuovo gruppo di compagni di classe per Peter, e ancora una volta menziona che si sta cercando una seconda protagonista femminile (ci sono molte speculazioni sul fatto che potrebbe essere Black Cat). Ma chi potrebbero essere questi nuovi cattivi? Un’altra recente indiscrezione ha affermato che il Dottor Destino di Robert Downey Jr. apparirà, quindi potrebbe essere considerato uno di loro. Abbiamo anche sentito che il film introdurrà un cattivo che non è mai stato visto sullo schermo.

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Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Precedenti indiscrezioni hanno affermato che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, hanno avuto dei disaccordi per quanto riguarda la storia di Spider-Man 4, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare il Multiverso per un’avventura più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker.

Più di recente, abbiamo sentito che entrambi gli studios si sono accordati su una storia prevalentemente terrestre con alcuni elementi multiversali, anche se il film viene ancora descritto come un “evento di livello Avengers”. Si dice anche che Spider-Man 4 vedrà Parker unire le forze con Venom per combattere Knull, che sarà introdotto in Venom: The Last Dance.

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man 4. Si dice che Sydney Sweeney interpreterà Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie CoxVincent D’Onofrio e Paul Rudd appariranno come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Si ritiene però che Holland sia “sempre più diffidente” nei confronti del ruolo dell’iconico eroe, per cui questa potrebbe essere la sua ultima uscita da solista nei panni del wall-crawler – anche se quasi certamente avrà un ruolo in uno o entrambi i prossimi film degli Avengers.

Gli sceneggiatori di No Way Home, Chris McKenna e Erik Sommers, stanno scrivendo la sceneggiatura. Attualmente, per dirigere il film, si parla regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli Destin Daniel Cretton, che sarebbe in trattative per il ruolo.

Spider-Man 4 non ha ancora una data di uscita confermata.

Smile 2: ecco quanto durerà il sequel!

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Smile 2: ecco quanto durerà il sequel!

Mentre Smile 2 si avvicina alla data di uscita del 18 ottobre, i fan non potrebbero essere più ansiosi di conoscere ulteriori dettagli sull’atteso sequel – e oggi la loro pazienza è stata premiata. Bloody Disgusting ha confermato oggi pomeriggio che Smile 2 avrà una durata ufficiale di 2 ore e 1 minuto. Queste 2 ore e 1 minuto saranno costituite dal film puro e semplice: non includono i titoli di coda.

Con questa durata di 121 minuti, Smile 2 supera di appena 6 minuti il suo predecessore, che si aggirava comodamente intorno a 1 ora e 55 minuti. Secondo le stime, l’originale Smile ha incassato quasi 220 milioni di dollari a livello globale durante la sua uscita nel 2022, cosa che potrebbe aver incoraggiato il suo sequel a sentirsi sicuro di occupare un po’ di più il tempo del pubblico. Sebbene i fan di Smile non sappiano ancora tutto sul secondo film del loro franchise preferito, una cosa è certa: sembra che ci sarà tempo più che sufficiente per tutti i brividi e gli spaventi che la serie sa fare meglio.

Di cosa parlerà Smile 2?

Rispetto al primo film, che si svolgeva in gran parte in una struttura psichiatrica, la storia di Smile 2 sembra essere un po’ più glamour e sfarzosa. Il sequel seguirà una pop star internazionale di nome Skye Riley mentre si prepara a dominare il mondo durante il suo imminente tour mondiale. Tuttavia, proprio come nell’originale Smile, Riley si ritrova presto ad affrontare una serie di fenomeni agghiaccianti che non riesce a spiegare. Mentre gli spaventi aumentano e lo stress di mantenere la sua immagine si fa sentire, Riley deve affrontare gli scheletri nel suo armadio prima di esporre il mondo a qualcosa che non può cancellare.

Il ruolo di Skye Riley sarà interpretato dall’attrice Naomi Scott, nota per le sue precedenti iconiche interpretazioni in Charlie’s Angels 2019, nel remake di Aladdin della Disney e, naturalmente, nel film originale di Disney Channel Lemonade Mouth. Lukas Gage di White Lotus, Dylan Gelula di Dream Scenario, Raúl Castillo di Cassandro e Miles Gutierrez-Riley di The Wilds sono tutti confermati per apparire nel film, ma non sono ancora emersi dettagli sui singoli ruoli. Anche Kyle Gallner, che nel film originale Smile interpretava l’ex fidanzato di Rose, Joel, tornerà nel sequel e presumibilmente riprenderà il suo personaggio precedente.

 

The Conjuring – Il caso Enfield: la storia vera dietro il film

The Conjuring – Il caso Enfield: la storia vera dietro il film

Distribuito nel 2013, L’evocazione – The Conjuring è il film che ha contribuito ad una vera e propria rivoluzione del genere horror nel cinema contemporaneo. Diretto da James Wan, questo ha dato non solo origine al “Conjuring Universe“, composto di diversi film che ampliano ed esplorano la mitologia raccontata in questa prima pellicola, ma ha anche riportato in auge quei film dedicati ad eventi paranormali realmente documentati. Nel 2016 è poi stato realizzato il sequel The Conjuring – Il caso Enfield, diretto ancora una volta da Wan e incentrato su un nuovo caso legato ai demonologi Ed e Lorrain Warren.

Questo secondo capitolo ricopre un ruolo particolarmente importante all’interno della saga, in quanto ha introdotto una serie di eventi e personaggi poi approfonditi anche con ulteriori film e in generale dimostrando il potenziale di che le vicende legate ai due esperti del paranormale possono avere sul grande schermo. Oggi, come noto, la saga si compone di diversi titoli tra facenti parte della serie principale (il terzo The Conjuring, Per ordine del diavolo è stato distribuito nel 2021 e il quarto Last Rites è in arrivo) e spin-off. Come sempre, il gusto per l’orrore è l’ingrediente di base e qui ancor più che nel primo film si punta davvero su demoni estramamente spaventosi.

Un film consigliato dunque agli amanti del genere, indicato come tra i migliori della saga e che non manca di suscitare forte inquietudine ancora oggi a distanza di quasi dieci anni dalla sua uscita in sala. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Conjuring – Il caso Enfield. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Conjuring - Il caso Enfield trama
Foto di Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc. and Ratpack-Dune Entertainment LLC. All Rights Reserved.

La trama e il cast di The Conjuring – Il caso Enfield

Nel 1977 a Enfield, sobborgo londinese, iniziano a verificarsi eventi soprannaturali nella casa dove vive Peggy Hodgson insieme ai quattro figli. In particolare, la figlia undicenne Janet sembra essere il bersaglio di uno spirito appartenuto ad un anziano signore vissuto e morto nella casa, che intima continuamente alla bambina di andarsene insieme alla sua famiglia. Si richiede allora l’intervento dei coniugi demonologi Ed e Lorrain Warren, i quali inizierano ad indagare sugli strani fenomeni. L’apparizione di una suora demoniaca gli farà però comprendere che dietro a quanto accade c’è uno spirito ben più potente e malvagio di quanto si potesse pensare.

Ad interpretare i coniugi Ed e Lorraine Warren ritroviamo per la seconda volta gli attori Patrick Wilson e Vera Farmiga. La giovane Janet Hodgson, al centro della vicenda, è invece interpretata da Madison Wolfe. Frances O’Connor interpreta la madre Peggy, mentre Lauren Esposito, Patrick McAuley e Benjamin Haigh sono i fratelli Margaret, Johnny e Billy. Simon McBurney è il ricercatore del paranormale Maurice Grosse, mentre Franka Potente interpreta la psicologa Anita Gregory. Bob Adrian è Bill Wilkins, mentre Javier Botet assume i panni di l’Uomo Storto. La vera star è però Bonnie Aarons, che a partire da questo film ricopre il ruolo della suora demoniaca Valak.

La storia vera dietro il film: cosa è successo nella casa di Enfield?

Quella narrata in The Conjuring – Il caso Enfield è una storia vera, o meglio, è ispirata al racconto che i due coniugi Warren riportarono della loro visita alla casa della famiglia Hodgson situata a Enfield, un borgo a nord di Londra. Secondo quanto riportato, in essa viveva Peggy Hodgson, una donna divorziata che viveva con i suoi quattro figli Margaret, Johnny, Billy Janet. Fu proprio quest’ultima a lamentare la presenza di una serie di fenomeni paranormali. A partire dal 30 agosto del 1977, Janet disse alla madre di aver sentito degli strani rumori e che il suo letto si muoveva da solo. La madre sul momento non diede peso alla cosa ma nei giorni seguenti, di notte, anche lei iniziò a sentire strani rumori e a vedere mobili spostarsi da soli.

The Conjuring - Il caso Enfield cast
Foto di Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2016 Warner Bros. Entertainment Inc. and Ratpack-Dune Entertainment LLC. All Rights Reserved.

A quel punto venne chiamata la polizia: ad intervenire furono due agenti. Uno di loro, l’agente Carolyn Heeps, in seguito firmò una dichiarazione in cui affermò di aver visto una sedia muoversi da sola. Inoltre, entrambi i poliziotti udirono i colpi alle pareti. Nei giorni successivi, spaventata per l’intensificarsi degli eventi, Peggy Hodgson si rivolse a preti, medium e infine alla stampa. Le venne però consigliato di di contattare la Society for Psychical Research (SPR). Quest’ultima affidò il caso a due dei suoi membri: Maurice Grosse e Guy Playfair. I due riuscirono a registrare i colpi alle pareti e assistettero inoltre alle crescita dei fenomeni, fino ad arrivare a vedere divani che levitavano.

Gli incidenti si incentravano però in particolar modo intorno alla piccola Janet. Una strana forza sembrava infatti strapparle di dosso le coperte e i cuscini mentre era a letto, e a volte la spingeva e la strattonava con violenza. A un certo punto, dalla gola di Janet cominciarono a provenire degli strani suoni, come dei versi di animale che, nel giro di poco tempo, si trasformarono in una voce che dialogava con i presenti. La voce disse poi di appartenere a un certo Bill Wilkins, il quale dichiaro di essere vissuto e morto in quell’abitazione. Tuttavia, tutti questi fenomeni sono nel tempo stati spiegati come il frutto di inganni posti in atto da parte dei fratelli Hodgson.

Che collegamento c’è tra questo film e The Nun?

The Conjuring – Il caso Enfieldintroduce dunque per la prima volta nella saga il personaggio della suora demoniaca Valak. Tale entità è divenuta subito una delle più spaventose e allo stesso affascinanti tra quelle manifestatesi nel corso della saga, tanto da meritarsi un approfondimento con uno spin-off a lei dedicato. The Nun – La vocazione del male, uscito nel 2018, porta gli spettatori nel 1952 alla scoperta della prima manifestaziione di tale entità. Nel 2023 è poi stato distribuito in sala The Nun 2, ambientato nel 1956, che porta ulteriormente avanti il racconto dedicato a Valak. Quest’ultimo film si conclude poi con una scena dopo i titoli di coda in cui compaiono i coniugi Warren, ricollegandosi dunque a quegli che saranno poi gli eventi di Il caso Enfield.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Conjuring – Il caso Enfield grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 11 ottobre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Brick Mansions: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film

Brick Mansions: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film

L’attore Paul Walker è ricordato in particolar modo per il personaggio di Brian O’Conner nella saga di Fast & Furious, ma ci sono diversi altri memorabili film in cui ha recitato, da Trappola in fondo al mare a Flags of Our Fathers, da 8 amici da salvare a Takers. L’ultimo film a cui ha preso parte è invece stato il thriller d’azione Brick Mansions (qui la recensione), diretto da Camille Delmarre, meglio noto come montatore dei film Transporter 3, Colombiana e Taken – La vendetta.

Brick Mansions è in realtà il remake americano del film francese Banlieue 13 (conosciuto anche come B13) scritto e prodotto da Luc Besson (regista di Nikita Dogman) e diretto nel 2004 da Pierre Morel (regista di Io vi troverò e Peppermint – L’angelo della vendetta). Come l’originale, il film inserisce il parkour in diverse sequenze d’azione, completate senza fili o CGI, portando i critici a fare paragoni con il film thailandese Ong-Bak: Muay Thai Warrior. La premessa – sia della versione americana che dell’originale francese – ricorda però anche 1997: Fuga da New York, dove la città americana diventa una grande prigione per contenere il crimine.

È dunque questo un film dalle molte anime, cosa che lo rende particolarmente consigliato per i fan del genere, che ritroveranno qui numerose sequenze ad alto tasso di adrenalina. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Brick Mansions. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Goûchy Boy, RZA, Paul Walker e David Belle in Brick Mansions
Goûchy Boy, RZA, Paul Walker e David Belle in Brick Mansions. Foto di Philippe Bosse/Photo Philippe Bosse / Europacor – © 2013 EUROPACORP – TRANSFILM INTERNATIONAL INC. ALL RIGHTS RESERVED

La trama di Brick Mansions

Il film è ambientato in una Detroit del futuro, corrotta, violenta e in mano alla malavita. Un intero quartiere popolare e semi-apocalittico funge da dimora per i criminali più violenti della città. La polizia per circoscrivere il pericolo e proteggere il resto degli abitanti, decide di costruire un muro di cinta controllando tutti i movimenti di entrata e di uscita. Nella zona chiusa ribattezzata come “Brick Mansions” sopravvivono solo i più forti e il crimine si rafforza di giorno in giorno. L’intero quartiere è controllato da Tremaine, padrone indisturbato e re della droga. Lungo la sua strada Tremaine incontrerà l’agente Damien Collier e l’ex galeotto Lino.

Damien è un poliziotto sotto copertura, che dopo la morte del padre, dedica la sua vita alla lotta contro il crimine e la corruzione. Lino invece abita all’interno del quartiere di Brick Mansions e ogni giorno si batte per vivere una vita onesta cercando di combattere per il bene di tutta la comunità. Damien e Lino provengono da mondi totalmente differenti, hanno due vite diverse ma un nemico in comune: Tremaine. Il rapimento della ragazza di Lino da parte di Tremaine, provocherà una serie di adrenalinici avvenimenti che porteranno Damien e Lino ad allearsi. Insieme cercheranno di mandare a monte un pericoloso piano che potrebbe abbattere l’intera città.

Il cast di attori

Nel cast del film Brick Mansions troviamo Paul Walker nel ruolo del protagonista Damien Collier. Questo è l’ultimo progetto a cui l’attore ha preso parte prima della drammatica scomparsa il 30 novembre 2013 a seguito di un incidente d’auto. Al suo fianco l’attore francese David Belle nel ruolo di Lino e il rapper RZA che interpreta il boss della malavita Tremaine Alexander. Nel cast anche Catalina Denis nel ruolo di Lola, fidanzata di Lino, e Carlo Rota in quello di George. Bruce Ramsay interpreta invece il sindaco, che si rivelerà un personaggio fondamentale all’interno del racconto.

La presenza di grandissimi stunt Parkour rendono poi il film diverso da ogni altro titolo d’azione. A recitare nel film c’è infatti uno dei padri fondatori della disciplina, il già citato David Belle. Il Parkour, per chi non lo sapesse, è l’arte di muoversi agilmente in un qualsiasi ambiente usando solo il corpo umano per oltrepassare gli ostacoli, e al tempo stesso è un abile gioco mentale insieme a una combinazione di azioni fisiche. La presenza di tale elemento ha permesso dunque al film di acquisire un dinamismo particolarmente coinvolgente.

Paul Walker e David Belle in Brick Mansions
Paul Walker e David Belle in Brick Mansions. Foto di Philippe Bosse/Photo Philippe Bosse / Europacor – © 2013 EUROPACORP – TRANSFILM INTERNATIONAL INC. ALL RIGHTS RESERVED

Brick Mansions 2, il sequel si farà?

Per quanto il film offra un finale che conclude la vicenda – con la zona denominata Brick Mansion che viene abolita, Damien e Lino che portano avanti la loro amicizia e Tremaine che si candida a sindaco di Detroit, promuovendo l’idea di uguaglianza e libertà – non è da escludere che potesse esserci un sequel del film. La cosa era resa possibile dal fatto che già l’originale francese aveva ottenuto un seguito. Tuttavia, il risultato al box office buono ma non eccellente e, ancor di più, la tragica scomparsa di Paul Walker, hanno impedito ogni possibile conversazione su un potenziale sequel.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Brick Mansions grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 11 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Clean: la spiegazione del finale del film con Adrien Brody

Clean: la spiegazione del finale del film con Adrien Brody

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da Io vi troverò a Io sono vendetta, passando per Solo per vendetta e John Wick. Particolarmente interessante su questo tema è anche il thriller del 2021 Clean, diretto da , anche sceneggiatore insieme all’attore premio Oscar Adrien Brody.

È proprio quest’ultimo ad assumere il ruolo del giustiziere di turno, dando vita ad una sorta di rivisitazione del sicario in pensione sullo stile del Keanu Reeves di John Wick o del Bob Odenkirk di Io sono nessuno. Come riportato dal regista, però, una delle principali ispirazioni per la storia è stata il film di Martin Scorsese Taxi Driver, del 1976. Prende così vita un cupo thriller “urbano”, con il protagonista che diventa un vero e proprio vigilante, in difesa in particolare di una ragazza con cui ha un legame speciale.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, capace di regalare grandi colpi di scena e sequenze d’azione ad alto impatto. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Clean. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Adrien Brody in Clean
Adrien Brody in Clean. Cortesia di Fable House.

La trama e il cast di Clean

Clean, questo il nome del protagonista, è un netturbino di Utica che si è lasciato alle spalle un passato da brutale sicario dopo che sua figlia, ancora bambina, è morta per aver assunto della droga che aveva trovato in un cassetto del padre. Egli cerca ora redenzione in una vita tranquilla e onesta, prendendosi cura di Dianda, una ragazzina senza genitori. Una sera, però, quando la va a prelevare ad una festa, vede che la ragazza sta per essere violentata da un gruppo di giovani: questo fa riemergere la vecchia violenza in Clean, che li massacra tutti a colpi di chiave inglese.

Uno dei giovani, rimasto sfigurato, è però il figlio di Michael, un feroce narcotrafficante a cui la polizia è collusa. Michael, per vendetta, manda quindi i propri uomini a cercare Clean, Dianda ed Ethel, nonna di Dianda, per assassinarli. Clean difende le due donne uccidendo i sicari, ma capisce che fuggendo continuerebbero ad essere inseguiti, così decide di armarsi e di rispondere agli attacchi di Michael, con l’obiettivo di porre fine a quella vicenda.

Come anticipato, nel ruolo del protagonista Clean vi è il premio Oscar Adrien Brody, recentemente tornato alla ribalta grazie al film The Brutalist. Accanto a lui, nel ruolo di Dianda vi è l’attrice Chandler DuPont, vista anche in The Prayer Box e Twelve. L’attrice Michelle Wilson interpreta invece la nonna Ethel. John Bianco interpreta Frank, il poliziotto corrotto alleato di Michael, mentre quest’ultimo è interpretato da Glenn Fleshler, attore visto anche nelle serie Billions, Barry e nel film Joker. Suo figlio Mikey è interpretato da Richie Merritt, mentre il rapper RZA è Kurt del banco dei pegni.

Clean Adrien Brody
Adrien Brody in Clean. Cortesia di Fable House.

La spiegazione del finale del film

Dopo essere sfuggiti all’attacco dei sicari di Michael, i tre si fermano in un motel per la notte, dove Ethel incolpa Clean di averli messi in pericolo e di averli allontanati dalla loro casa. Clean giura di sistemare le cose e torna a casa per comprare delle armi. Nella residenza di Michael, Frank – poliziotto corrotto – apprende da un collega che Clean era un tempo un temuto assassino professionista noto come “Il Tristo Mietitore”, che ha però smesso e si è ritirato in città dopo la morte della figlia. In quel momento, però, Clean chiama Michael, avvertendolo che sta arrivando per lui.

Non passa molto e Clean si schianta con il camion della spazzatura contro la casa di Michael, lanciandosi in una sparatoria con gli uomini di Michael, uccidendoli senza sforzo. Viene però colto alla sprovvista e picchiato da Michael, riescendo però a ribaltare la situazione. Sta per uccidere Michael quando appare il figlio di quest’ultimo armato. Michael pensa che il figlio ucciderà Clean, ma Mikey svuota invece l’arma contro il padre. Tenta poi di sparare a Clean, ma non ha più munizioni.

Qualche tempo dopo, il tasso di criminalità nel quartiere di Dianda è diminuito in modo significativo, poiché più bambini escono a giocare per strada. Mentre pedala per strada, Dianda nota l’avvicinarsi di un camion della spazzatura e sorride. Si rende così chiaro che, pur avendo rinunciato alla sua vita passata, Clean continuerà a vigilare sulla tranquillità della zona e sulla figlioccia Dianda. È infatti grazie a lei e all’essere riuscito a proteggerla che ha iniziato a scrollarsi di dosso i suoi traumi passati, intraprendendo un percorso verso la redenzione.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di venerdì 11 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Avengers: Doomsday, nuovi dettagli sulla produzione e sul ruolo del Dottor Destino

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Come già riportato, le riprese di Avengers: Doomsday dovrebbe iniziare all’inizio del prossimo anno, e ora abbiamo alcuni aggiornamenti sulla produzione per gentile concessione dell’insider Daniel Richtman. Secondo lo scooper, gli attori che interpretano gli eroi principali del film gireranno ciascuno per circa un mese a partire da marzo, mentre quelli con ruoli secondari minori gireranno per una o due settimane. Robert Downey Jr. (Dottor Destino) sarà sul set per più tempo, girando per circa tre mesi. L’intera produzione dovrebbe durare circa cinque mesi.

Non è una sorpresa che Destino avrà un ruolo importante, ma questo potrebbe indicare che le precedenti voci secondo cui il cattivo sarà effettivamente il protagonista del film erano accurate. Questo non significherebbe necessariamente che gli altri personaggi saranno scartati – dopo tutto, Thanos è stato il personaggio principale in Avengers: Infinity War. Richtman ha però anche condiviso alcuni post su Doom e, anche se molte di queste sembrano essere speculazioni, ha menzionato la possibilità che un altro attore entri in scena per interpretare una variante diversa del personaggio dopo l’uscita di scena di Robert Downey Jr..

Per quanto ne sappiamo, la versione di Downey di Victor Von Doom avrà origine nello stesso universo di The Fantastic Four: First Steps, il che lascerebbe potenzialmente aperta la porta al debutto del Dottor Destino nel MCU. Richtman scrivo poi infatti che Doom: “Non è previsto solo per due apparizioni. Sarà presente in Fantastic Four e potenzialmente in altri progetti tra Doomsday e Secret Wars. Ma sì, una volta conclusa la saga, probabilmente per lui sarà tutto“. Se ciò fosse vero, sarà da capire se effettivamente ci saranno altre varianti o meno del personaggio nel futuro del MCU.

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti dai fratelli Russo, che fanno il loro ritorno nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’Universo Marvel ha realizzato il sogno di una vita, e abbiamo scoperto una potente connessione con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e tutto il team Marvel per portare questa epica avventura narrativa in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno dichiarato Joe e Anthony Russo dopo il panel del SDCC.

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Anthony Russo commenta la costruzione dell’universo Citadel: “Come dei musicisti jazz che si passano la musica”

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I fratelli Russo sono noti per la loro capacità di creare mondi, ma l’universo di spionaggio di Citadel che stanno progettando per Amazon MGM Studios segna un approccio completamente nuovo. Mentre il Marvel Cinematic Universe è stato costruito con cura in più film e molti anni, Citadel ha accelerato l’intero processo per un mondo di streaming affamato di contenuti.

Citadel è arrivata per la prima volta come idea nel 2018/2019, con lo sviluppo iniziato seriamente dopo che Jennifer Salke di Amazon aveva contattato i fratelli Russo per creare uno spyverse internazionale. Mentre gli universi MCU e DC hanno decenni di materiale su cui lavorare, Citadel sarebbe partito da zero.

C’è stato un intervallo di 18 mesi tra il lancio della prima serie Citadel, con protagonisti Priyanka Chopra Jonas e Richard Madden, e l’uscita di Citadel: Diana, arrivato su Prime Video il 10 ottobre. A dicembre arriverà Citadel: Honey Bunny dall’India. Sappiamo che l’inimicizia tra Citadel e Manticore verrà esplorata almeno in altre due iterazioni, tra cui si parla di Messico.

Durante un’intervista, Anthony Russo ha parlato di come il progetto è stato realizzato e ha affermato che la natura collaborativa del lavoro è stata fondamentale per trasformare la visione iniziale del capo degli Amazon MGM Studios in realtà. “E’ qualcosa che Joe e io abbiamo capito nel corso degli anni: lavorare in team e l’esperienza della collaborazione sono stati molto importanti per noi”, ha affermato. “Dipende davvero dalla scelta dei partner giusti per realizzare qualcosa in modo collaborativo. Alcune persone sono fatte per questo e altre no. Se vi allineate correttamente, potete fare cose straordinarie e muovervi a velocità che non potreste immaginare. Amiamo i nostri partner italiani e indiani e il lavoro che hanno fatto prima di questo. Abbiamo amato il loro lavoro, hanno ammirato il nostro e siamo stati in grado di stabilire molto rapidamente un rapporto e una visione condivisa. È come se fossimo un gruppo di musicisti jazz che si passano la musica avanti e indietro mentre suoniamo ed è una cosa incredibile”.

Mentre Diana (qui la nostra recensione), che ha debuttato ieri, è ambientata in futuro prossimo in cui un singolo agente sotto copertura (Matilda De Angelis) è intrappolato dietro le linee nemiche e lavora come talpa all’interno della maligna Manticore, Honey Bunny funge da storia delle origini del personaggio di Chopra Jonas, Nadia Sinh, ambientata negli anni ’90, nei primi giorni delle organizzazioni di spionaggio. I dettagli sulla serie sono attualmente sotto embargo.

Orgoglio e pregiudizio: un serie in lavorazione presso Netflix

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Orgoglio e pregiudizio: un serie in lavorazione presso Netflix

Una serie basata su “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen è in fase di sviluppo presso Netflix, con l’autrice di Everything I Know About Love Dolly Alderton incaricata di scrivere le sceneggiature.

Non è ancora stato definito il cast e il progetto non ha ancora ricevuto il via libera dallo streamer. Netflix ha una lunga storia con le opere di Austen, avendo adattato “Persuasione” per un film del 2022 con Dakota Johnson.

Orgoglio e pregiudizio è l’opera più famosa di Jane Austen

Il romanzo più famoso di Austen, “Orgoglio e pregiudizio“, segue l’intelligente ma testarda Elizabeth Bennet mentre scopre che l’amore è più potente dell’orgoglio o del pregiudizio attraverso la sua relazione con Mr. Darcy, un uomo che inizialmente non le piace ma di cui alla fine si innamora. Il libro, originariamente pubblicato nel 1813, è stato adattato più volte per lo schermo. Le due trasposizioni più famose sono certamente quella della miniserie della BBC del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle e il film di Joe Wright, del 2005, con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.

Alderton è nota soprattutto per il suo bestseller del 2018 Everything I Know About Love, che ripercorre la sua esperienza dei suoi 20 anni ed è diventato una specie di bibbia per le donne della generazione Y e della generazione Z. È stato adattato in una serie di sette episodi da Alderton per BBC One e Peacock nel 2022. Il libro più recente di Alderton, “Good Material“, un romanzo di fantasia che segue un comico in difficoltà alle prese con le conseguenze di una rottura, è uscito l’anno scorso con recensioni positive.

È stata una grande settimana per Jane Austen sullo schermo: mercoledì, la BBC ha annunciato una serie spin-off di “Orgoglio e pregiudizio” sulla sorella di Elizabeth Bennet, Mary. Intitolata “The Other Bennet Sister“, la serie è realizzata dal produttore di “Doctor Who” Bad Wolf. Seguiranno sicuramente aggiornamenti in merito.

Agatha All Along: Teen si è rivelato, ecco la spiegazione dei suoi poteri

Dopo aver giocato con i fan per 4 episodi, Agatha All Along ha rivelato l’identità di Teen. Interpretato da Joe Locke, inizialmente viene presentato come un aspirante mago con un passato misterioso. Teen si unisce alla congrega di Agatha Harkness, composta da Lillia Calderu (Patti Lupone), Jennifer Kale (Sasheer Zamata), Alice Wu-Gulliver (Ali Ahn), Mrs. Hart (Debra Jo Rupp) e Rio Vidal (Aubrey Plaza). Il giovane non è in grado di dire il suo nome senza un sigillo che ricorda un po’ una M che gli compaia sulla bocca, il che incuriosisce Agatha.

Sebbene alcuni fan pensassero che Teen potesse essere il figlio di Agatha, Nicholas Scratch, ipotesi smentita da Rio nel quarto episodio, la maggior parte delle teorie on line puntava verso quella che si è rivelata poi essere la verità. Ora, dopo l’episodio 5, è chiaro esattamente chi è Teen in Agatha All Along. Il mago alle prime armi non è altri che il figlio di Scarlet Witch: Billy Maximoff, noto anche come Wiccan o Billy Kaplan.

Teen ha nascosto la sua identità in Agatha All Along

Wiccan aveva secondi fini per fare amicizia con Agatha

Cortesia Disney+

La rivelazione che Teen è Wiccan è avvenuta dopo che Agatha ha messo alla prova i limiti della sua congrega in un altro test lungo la Strada delle Streghe. Ognuna delle prove è incentrata su un membro diverso della congrega, e questa volta era il turno di Agatha. A causa della sua storia di furto di poteri e forza vitale agli altri, è stata punita con un test che coinvolgeva una tavola Ouija. Nel frattempo, viene posseduta dalla madre, che dice alle altre streghe di lasciare Agatha indietro. Agatha, in lacrime, implora la sua congrega di aiutarla a salvarla e, quando Alice ci prova, l’altra strega inizia a succhiare i suoi poteri.

Un altro spirito si agita, quello di Nicholas. Il ragazzo supplica la madre di fermarsi, ma lei non lo fa. Alice è completamente prosciugata di vita e ora la congrega è contro Agatha. Teen in precedenza aveva preso le parti di Agatha, ma uccidere Alice è stato un gesto troppo difficile da perdonare anche per lui. I due condividono il seguente scambio:

Teen: Quindi è questo che significa essere una strega? Uccidere persone per servire i propri interessi? Non fa per me.

Agatha: Ne sei sicuro? Sei così simile a tua madre.

La puntata però non si ferma per far sedimentare la rivelazione. Teen, arrabbiato per ciò che lei ha detto, inizia a emettere magia blu dalla punta delle dita. Sembra controllare Lillia e Jennifer, che buttano Agatha fuori dalla Strada delle Streghe, e poi anche loro vengono scaraventate via da Teen. Tutte e tre le donne sprofondano nelle sabbie mobili mentre una corona blu si forma sulla testa di Teen, rivelando che è davvero Wiccan.

L’aspetto interessante qui è che Billy sembra pienamente consapevole di chi è. In precedenza in Agatha All Along, non era chiaro quanto sapesse del suo passato o chi fosse. Il comportamento di Wiccan quando viene chiamato in causa da Agatha implica che avesse secondi fini per tutto il tempo.

La spiegazione dei poteri di Teen in Agatha All Along

Wiccan ha mostrato una potente magia in una sola scena

Cortesia Disney+

La portata dei poteri di Billy è sconosciuta, ma se il finale del quinto episodio di Agatha All Along è qualcosa su cui basarsi, potrebbe essere una strega più forte persino di Agatha. Senza dare per scontato nulla di più di quanto mostrato sia in WandaVision che nel suo spin-off, i poteri di Wiccan sono definiti in modo un po’ vago. Ha una certa telecinesi, essendo in grado di lanciare Lilia e Jennifer. È in grado di piegare gli altri alla sua volontà in un modo che assomiglia alla possessione. In WandaVision, il giovane Billy mostra capacità psichiche, avendo una premonizione che Vision è in pericolo, ed è presumibilmente telepatico.

Questi poteri si allineano in qualche modo con la controparte a fumetti di Wiccan, sebbene quest’ultimo abbia dimostrato poteri più vasti. Infatti, le capacità magiche di Billy rivaleggiano con quelle di sua madre. Non è certo se il Wiccan di Agatha All Along sarà forte quanto Scarlet Witch. Tuttavia, il modo in cui i suoi poteri hanno manifestato una corona che assomiglia a quella di sua madre sembra indicare questa possibilità.

I poteri di Wiccan nei fumetti Marvel spiegati

Billy condivide molte abilità con Scarlet Witch

Cortesia Disney+

Nei fumetti, Wiccan è una reincarnazione di Billy Maximoff, Billy Kaplan. Conserva i poteri magici che presumibilmente eredita da sua madre. Wiccan condivide i poteri di precognizione, telecinesi, proiezione di energia psionica e possessione della sua iterazione MCU, ma ha alcune abilità aggiuntive: manipolazione elementale, guarigione, volo e, soprattutto, deformazione della realtà, tra le altre. L’MCU ha il potenziale per differenziare Billy dal materiale di partenza a seconda di come definiranno la sua magia andando avanti.

Scarlet Witch ha quasi la stessa identica magia di Wiccan, quindi i suoi poteri potrebbero anche essere magia del caos. Tuttavia, i suoi poteri si presentano in blu anziché in rosso. Questa è semplicemente una differenza estetica nei fumetti, ma dato lo status di Rio Vidal come Strega Verde, Billy dell’MCU potrebbe anche essere una di queste streghe “speciali”.

A parte le speculazioni, ci sono ancora diversi misteri riguardanti a Wiccan che devono essere risolti. Chi gli ha messo il sigillo? Perché ha cercato Agatha? Cosa avrebbe ottenuto percorrendo la Strada? Come sarà la sua prova? Con altri 4 episodi rimasti, sarà interessante osservare lo sviluppo di Wiccan.

Wonder Woman 3: Connie Nielsen scioccata dall’annullamento del progetto

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Un terzo film di Wonder Woman era in fase di sviluppo presso la Warner Bros. fino a quando James Gunn e Peter Safran non hanno assunto il ruolo di co-responsabili dei rilanciati DC Studios, e la decisione di abbandonare il progetto è stata evidentemente una sorpresa per un certo numero di persone coinvolte nel defunto terzo capitolo e nei precedenti film di WW.

Parlando con Den of Geek del suo ritorno come Lucilla in Il Gladiatore 2 di Ridley Scott, Connie Nielsen, che ha interpretato la regina Ippolita sia nei film di Wonder Woman che in Justice League, ha ammesso di essere rimasta sconcertata dalla notizia dello studio.

“Penso che sia folle. Voglio dire, francamente, non lo capisco”, dice Nielsen al sito. “[Wonder Woman] ha incassato 800 milioni di dollari solo nei cinema e ha una fan-base enorme e appassionata. Questi sono film spettacolari e non c’è proprio nessuna ragione per cui io possa non investirci. Se fossi un uomo d’affari, direi che sono soldi sul tavolo. Sono proprio lì. Inoltre, ogni volta che l’abbiamo fatto, [è stato] con budget molto più piccoli di qualsiasi altro budget DC”.

Mentre il primo film è stato davvero un grande successo, WW84 è un film di gran lunga inferiore e non si è avvicinato nemmeno lontanamente a performare al botteghino come il film precedente, anche se un’uscita nelle sale/in streaming nello stesso giorno non ha certo aiutato in questo senso.

“È un peccato”, aggiunge Nielsen. “Spero davvero che cambino idea e che si rendano conto che è una follia. Sono un miliardo di dollari che giacciono sul tavolo. Non reclamare quei fan e renderli felici è qualcosa che non capisco proprio”.

Non ci sono piani attuali (almeno per quanto ne sappiamo) per alcuna incarnazione di Wonder Woman nel primo capitolo della serie DCU, “Gods and Monsters“, ma è in fase di sviluppo una serie TV di Max intitolata Paradise Lost che si concentrerà su “una storia in stile Game of Thrones su Themyscira”.

Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?

Non ci sono notizie certe riguardo ciò che sarebbe stato incluso in Wonder Woman 3, ma secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in The Flash. Secondo quanto riferito, altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film. Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare la supereroina nel presente, comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi.

Agatha All Along, il cast condivide foto spoiler dopo lo scioccante quinto episodio!

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Il quinto episodio di Agatha All Along è stato decisamente movimentato per un paio di motivi. Non solo è stata rivelata la vera identità del personaggio interpretato da Joe Locke in una tesa scena finale, ma abbiamo anche perso un altro membro della congrega a causa dei pericoli della Strada delle Streghe.

Durante la prova di Agatha (Kathryn Hahn), la protagonista viene posseduta dallo spirito di sua madre, che ha ucciso secoli prima. Nel tentativo di salvare Agatha, Alice Wu-Gulliver (Ali Ahn) usa il suo potere di protezione per costringere il fantasma a uscire dal suo corpo, ma Agatha inavvertitamente prosciuga i poteri della sua compagna, togliendole la vita.

LEGGI ANCHE – Agatha All Along episodio 5: la spiegazione del finale, finalmente rivelata l’identità di Teen

Ora, Ahn ha usato i suoi social media per condividere alcune foto del dietro le quinte in cui compare con il make-up di “Dead Alice”.

Rivedremo Alice Wu-Gulliver? Non si può escludere nulla quando si tratta del lato soprannaturale dell’MCU, ma qualcosa ci dice che questa volta non ci saranno resurrezioni.

Non siamo ancora esattamente sicuri di come Billy sia riuscito a tornare nella terra dei vivi (si tratta di una variante di una realtà alternativa?), ma qualcosa ci dice che “Rio Vidal” sarà in grado di fornire qualche risposta durante l’episodio 6.

LEGGI ANCHE – Agatha All Along: gli easter egg e i riferimenti del quinto episodio

Robert Downey Jr. in trattative per recitare in The Hider

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Robert Downey Jr. in trattative per recitare in The Hider

Secondo quanto riferito, la Universal Pictures svilupperà un progetto basato su The Hider, un racconto dell’acclamata autrice americana Julianna Baggott. Robert Downey Jr., che ha già lavorato con lo studio per Oppenheimer (2023) di Christopher Nolan, è in trattative per recitare nella produzione. Dopo il grande successo della loro precedente collaborazione, che ha portato Downey Jr. a vincere l’Oscar come Miglior attore non protagonista, l’attore e la Universal Pictures dunque potrebbero unirsi nuovamente per un adattamento di questo racconto.

I dettagli della trama non sono stati resi noti, ma Deadline riferisce che il progetto è in fase di sviluppo iniziale. Lo Universal ha anche incaricato Andrew Barrer e Gabriel Ferrari di sviluppare una sceneggiatura tratta dal racconto di Baggott. A prescindere dal genere di riferimento, è lecito supporre che lo studio voglia replicare il successo avuto insieme a Robert Downey Jr. con questo nuovo progetto, almeno in parte. Sappiamo anche che oltre a recitare, Downey Jr. si occuperà della produzione attraverso il suo Team Downey, insieme a Susan Downey e Amanda Burrell.

Dove vedremo prossimamente Robert Downey Jr.?

Non sappiamo ancoraa dove questo nuovo progetto si inserirà nel calendario degli impegni dell’attore. Di certo, dopo aver vinto l’Oscar per il ruolo del contrammiraglio Lewis Strauss, una delle principali figure antagoniste di Oppenheimer, sappiamo che rivedremo Robert Downey Jr. nel MCU con il suo nuovo ruolo di Dottor Destino. Il personaggio comparirà, se non prima, in Avengers: Doomsday e poi in Avengers: Secret Wars.

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Superman: il primo sguardo al film di James Gunn potrebbe arrivare prima di quanto pensiamo

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Sebbene sia stato innegabilmente emozionante quando le riprese di Superman di James Gunn si sono concluse alla fine dell’estate, la parte più triste è stata che ciò significava che non sarebbe più stato in grado di condividere aggiornamenti e foto del set sui suoi social media. Poco dopo la fine della produzione del film d’esordio del DCU, Gunn ha rivelato che, sebbene il lavoro sulle location fosse terminato, il lavoro sul film nel suo complesso era ben lungi dall’essere concluso, dato che il montaggio e gli effetti visivi stavano iniziando solo un anno prima che il film venisse proiettato nelle sale.

Sappiamo che Gunn è sempre stato trasparente con i fan che chiedono aggiornamenti e messaggi, e un fan potrebbe aver fatto sì che Gunn rivelasse inavvertitamente quando potremo vedere per la prima volta Superman attraverso un teaser o il primo trailer ufficiale di Superman. Sul suo account personale di Threads, un fan ha infatti  chiesto a James Gunn se ci sarà un teaser o un trailer di Superman prima della fine dell’anno, e Gunn ha risposto solo con un’emoji, ma è l’emoji del dito sul mento che indica il pensarci su.

Per chiunque altro, questo potrebbe non significare nulla, ma in passato Gunn non ha esitato a smentire le voci o a dire di no a qualcuno se qualcosa di semplice non sarebbe accaduto. Questa goccia fa pensare che il primo sguardo a Superman possa essere in arrivo prima di quanto pensiamo, ma forse non è ancora in grado di annunciarlo ufficialmente. Gunn ha sempre preferito il metodo della sorpresa rispetto alla programmazione delle notizie, il che significa che potrebbe benissimo pubblicare il primo trailer di Superman sui suoi social personali un giorno prima della fine dell’anno senza alcun preavviso.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

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The Fantastic Four: First Steps, il regista rivela se esistono altri supereroi nella realtà della squadra

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Come gli X-Men, i Marvel Studios hanno acquisito il franchise dei Fantastici Quattro solo dopo la fusione Disney/Fox nel 2019. Stiamo ancora aspettando di vedere una nuova versione dei mutanti ma, piuttosto che aggiungere la Prima Famiglia Marvel alla Terra-616 più di dieci anni e mezzo dopo il debutto di Iron Man, sappiamo che il film The Fantastic Four: First Steps si svolgerà in una realtà alternativa.

Questo ha permesso al regista Matt Shakman di ambientare l’azione in un futuristico 1960 che rende omaggio alle prime avventure della squadra nei fumetti. Se da un lato ci aspettiamo che alla fine i Fantastici Quattro si dirigano verso la Terra-616, dall’altro ci sono state molte speculazioni sul fatto che, quando incontreremo i nuovi Fantastici Quattro, potremo assistere ad alcune versioni molto diverse di altri supereroi.

In un’intervista riemersa, e precedentemente trascurata, dal San Diego Comic-Con dello scorso luglio (via MSN), Shakman ha però confermato che i quattro sono gli unici supereroi del loro mondo. “La cosa bella è che stiamo costruendo un nuovo universo in cui non ci sono altri eroi”, ha rivelato. “Sono i Fantastici Quattro”. Sembra quindi non ci saranno riferimenti ad altri supereroi, il che potrebbe rendere sconvolgente per i quattro personaggi ritrovarsi ad avere a che fare con una realtà invece ricca di personalità di questo tipo.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Joker: Folie à Deux, Joaquin Phoenix sostiene che c’è del “calore” nel controverso finale

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Se non avete ancora visto Joker: Folie à Deux (qui la recensione), di seguito si faranno importanti spoiler sul suo finale (qui puoi leggere la spiegazione del finale).

Alla fine del discusso sequel di Todd Phillips, Arthur Fleck incontra una fine scioccante (ma forse inevitabile) quando viene ucciso da un altro detenuto di Arkham dopo essersi assunto la responsabilità dei crimini commessi nel primo film rinunciando al suo personaggio di “Joker” e confessando durante il processo. L’individuo senza nome – che il pubblico dovrebbe vedere come il vero Joker – ferma Fleck per raccontargli una barzelletta, assestandogli poi ripetute coltellate all’addome. Mentre Arthur si dissangua a terra, sullo sfondo vediamo il detenuto incidersi un sorriso sul volto con il coltello.

Parlando con IGN, la star Joaquin Phoenix ha parlato della controversa conclusione di Joker: Folie à Deux e ritiene che i tragici momenti finali di Arthur non siano privi di “calore”. “C’è del calore in quella scena, il che è bello. Pensavo solo a questo: c’è questo giovane che mi racconta una barzelletta ed è nervoso per raccontarmela, si vede che è nervoso e io lo ascolto. Ed è un’ottima impostazione”. Anche lo sceneggiatore e regista Todd Phillips ha condiviso i suoi pensieri sul finale.

Mi piace pensare che sia morto in pace, in un certo senso, essendo se stesso. Il ragazzo gli dice: ‘Vuoi sentire una barzelletta? E anche se lui pensa che forse c’è Lee ad attenderlo al piano di sotto, non sappiamo nemmeno se sia così, ma quella sorta di ottimismo che Arthur ha, è ancora in lui. Dice: ‘Beh, sì, ok, certo’, perché conosce la sensazione di voler far ridere qualcuno”.

Ma penso sempre che sia un momento così bello in cui Arthur ha ancora speranza”, ha proseguito parlando del finale. “Penso che Joaquin sia così bello in quella scena. È una cosa così piccola. Voglio dire, al di là della morte. Il momento in cui guarda il ragazzo e gli fa una risata educata. Sta mostrando apprezzamento per la barzelletta e per il suo essersi messo in gioco. Qualcosa che nessuno ha mai fatto per lui nel primo film, per certi versi”.

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Venom: The Last Dance, svelato il contenuto della scena post-credits!

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Lo scooper @MyTimeToShineH afferma di aver scoperto cosa riserva il futuro per le scene post-credit di Venom: The Last Dance. La prima, a quanto si dice, ruota attorno a Knull, Dio dei simbionti, mentre la seconda avrà come protagonista il barista di Cristo Fernández.

Cristo Fernández – barista – Venom

Lo abbiamo visto parlare con Eddie Brock della storia di Terra-616 in Spider-Man: No Way Home e, in base ai trailer, sembra destinato a interpretare una Variante nel terzo capitolo di Venom, sul pianeta natale del Protettore Letale (a meno che il militare cacciatore di simbionti di Chiwetel Ejiofor non riesca a viaggiare tra le realtà).

Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma è possibile che il secondo stinger venga utilizzato come comic relief. In ogni caso, c’è sicuramente grossa curiosità su quello che potrebbero effettivamente significare queste scene e quello che potrebbe essere il loro naturale proseguimento per il futuro del franchise.

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Tutto quello che c’è da sapere su Venom: The Last Dance

In Venom: The Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Il film è interpretato da Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom Hardy e Hutch Parker. Venom: The Last Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.

The Brave and the Bold: i DC Studios puntano a uno specifico tipo di attore per Batman

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Superman è già in fase di post-produzione, ma quando si tratta dei piani per i Batman e Wonder Woman del DCU, rimaniamo in gran parte all’oscuro. James Gunn non sembra avere molta fretta di occupare questi ruoli e nelle ultime settimane si è concentrato su Supergirl: Woman of Tomorrow e Lanterns. Il regista di The Flash, Andy Muschietti, è ancora legato alla regia di The Brave and the Bold, ma i suoi impegni con il prequel di IT della HBO, Welcome to Derry, sembrano aver reso il reboot meno prioritario.

C’è anche la piccola questione di The Batman – Parte II di Matt Reeves in arrivo dopo che The Penguin ha ricevuto recensioni entusiastiche da parte di fan e critici. Non c’è bisogno di dire che la pressione è alta per trovare il Bruce Wayne perfetto per il DCU. Lo scooper @MyTimeToShineH, che ultimamente si è dato da fare con le fughe di notizie sul DCU, ha rivelato oggi: “I DC Studios vogliono un uomo di mezza età per interpretare il Batman del DCU”.

La cosa non sorprende più di tanto, perché questo Batman sarà il padre di un bambino di 10 anni e qualcuno che ha protetto Gotham City per decenni. Certo, la cosa riporta subito alla mente Batman v Superman: Dawn of Justice. Quando Zack Snyder stava effettuando il casting per quel film, abbiamo capito subito che stava cercando un Bruce di mezza età, il che spiega perché nomi come Josh Brolin e Ben Affleck (che alla fine è stato scelto) erano in lizza. Ora, sembra che il DCU stia facendo lo stesso, pur avendo un Superman giovane come il trentunenne David Corenswet.

Vale la pena notare che alcuni fan hanno già espresso preoccupazione per l’età di molti personaggi di questo mondo condiviso, tra cui Hal Jordan (Kyle Chandler, 59 anni), Guy Gardner (Nathan Fillion, 53 anni) e Mister Terrific (Edi Gathegi, 45 anni). Sembra che il DCU sarà pieno di supereroi esperti, di nuove leve in divenire e di un mondo con una storia prestabilita, di cui per adesso è difficile prevedere la direzione. Non resta dunque che attendere di poter avere maggiori dettagli riguardo a The Brave and the Bold.

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Tutto quello che sappiamo su The Brave and the Bold

Parlando l’anno scorso dei piani dei DC Studios per The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi giorni“.

Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’ allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche Rodo Sayagues, noto per aver firmato le sceneggiature di La casa, Man in the DarkAlien: Romulus.

La Marvel ha grandi piani per Andrew Garfield!

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La Marvel ha grandi piani per Andrew Garfield!

CBM ha condiviso altre grandi indiscrezioni in merito ai piani Marvel, incluso il fatto che Spider-Man di Andrew Garfield avrà un ruolo importante in Avengers: Secret Wars!

Dopo Spider-Man: No Way Home, ci aspettiamo sicuramente di vedere di più da parte dello Spide-Man di Andrew Garfield. Mentre Tobey Maguire recita ormai molto poco e ha avuto un arco più completo come personaggio, Garfield continua a essere un Uomo Ragno “mutilato”. È probabile che tutti e tre gli Spider-Men si riuniscano in Spider-Man 4 e quasi certamente nei prossimi film di Avengers, Doomsday e Secret Wars.

The Amazing Spider-Man 3 con Andrew Garfield diventerà realtà?

Oggi, @MyTimeToShineH porta la notizia che Garfield avrà un “ruolo importante” in Avengers: Secret Wars. Non si tratta solo dei Marvel Studios, però, perché “Sony lo vuole indietro per altri progetti”. Forse The Amazing Spider-Man 3 diventerà finalmente realtà?

I fan saranno felici di vedere Spider-Man di Tom Holland rimanere nell’MCU e la SONY potrà realizzare i propri film con l’eroe, probabilmente incorporando personaggi di franchise come i cattivi come Venom e Kraven il cacciatore. Solo il futuro ci potrà rivelare quali sono i progetti dello studio, tuttavia le possibilità sono davvero infinite.

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