Home Blog Pagina 420

Netflix conferma l’aumento dei prezzi dopo lo stallo delle trattative per lo sciopero SAG-AFTRA

0

Recentemente è stato riferito che Netflix stava pianificando un aumento dei prezzi da effettuare dopo la fine dello sciopero SAG-AFTRA. Secondo The Verge, la società di streaming ha ora confermato ufficialmente la notizia in una nuova lettera agli azionisti, svelando però anche che tale aumento avverrà immediatamente anziché attendere la fine dello sciopero, di cui di recente si sono nuovamente interrotte le trattative. La lettera afferma che Netflix ha superato la crescita prevista per il terzo trimestre dell’anno, in parte grazie al giro di vite sulla condivisione delle password e all’offerta di un livello supportato da pubblicità per un prezzo più economico di $6,99 al mese.

Nella lettera viene inoltre rivelato che i prezzi stanno aumentando proprio a partire da ora. Il piano Basic da $9,99 al mese è stato aumentato a $11,99, mentre il piano Premium da $19,99 costerà ora $22,99 al mese. La buona notizia per gli abbonati è che il piano supportato da pubblicità a $6,99 e il piano Standard a $15,49 rimarranno inalterati, almeno per ora. Netflix ha infatti evidenziato e pubblicizzato il prezzo più basso del piano supportato da pubblicità mentre spiegava l’aumento dei prezzi nella lettera agli azionisti. “Poiché offriamo più valore ai nostri membri, occasionalmente chiediamo loro di pagare un po’ di più”, ha affermato la società.

Il nostro prezzo di partenza è estremamente competitivo con altri streamer e, ad esempio, $6,99 al mese negli Stati Uniti è molto inferiore al prezzo medio di un singolo biglietto del cinema.“, viene inoltre detto nella lettera. Secondo Netflix, il piano più economico rappresenta circa il 30% di tutti i nuovi abbonamenti nei vari territori in cui viene offerto il servizio. Negli ultimi mesi, la società afferma inoltre di aver aggiunto 8,76 milioni di nuovi abbonati, portando il totale mondiale a 247,15 milioni. La società si era attirata diverse critiche dopo l’ultimo aumento dei prezzi all’inizio dell’anno scorso, ma tali aumenti sembra non abbiano influito sulla crescita dell’azienda.

Netflix: piani e tariffe in vigore in Italia

Ad ora, in Italia, sono ancora in vigore i prezzi fino ad oggi comunicati. Si può dunque ritrovare il Piano Standard con pubblicità a 5,49 € al mese, il Piano Standard da 12,99€ al mese (dove ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 € cadauno al mese), e il Piano Premium da 17,99€ al mese (dove, anche in questo caso, ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 € cadauno al mese). Resta da vedere se queste cifre rimarranno tali o se, come ipotizzabile, l’aumento dei prezzi verrà esteso anche ad altri territori tra cui quello italiano.

Lucca Comics & Games: presentato il programma Junior

0
Lucca Comics & Games: presentato il programma Junior

È tornata per il secondo anno la conferenza stampapiù insolita, colorata e divertente di Lucca Comics & Games: il Cinema Centrale di Lucca oggi ha accolto oltre 270 bambini e bambine delle scuole elementari e secondarie di primo grado di Lucca e provincia per un evento for kids only – vietato ai maggiori. I giovanissimi partecipanti si sono trasformati in giornalisti per un giorno per scoprire, insieme a un gruppo di straordinari ospiti, tutte le novità di Lucca Junior, l’area del festival dedicata ai visitatori più giovani (e i loro “colleghi” delle testate locali e nazionali hanno potuto solo rimanere a guardare).

Andrea Lucchetta, Arianna Craviotto, Hello Kitty e molti altri amici e ospiti d’eccezione hanno raccontato ai giovani reporter che cosa potranno trovare nei cinque giorni di festival. Lucca Junior torna anche quest’anno al Real Collegio, che si trasforma nel Family Palace: il palazzo della fantasia a misura dei più piccoli, un luogo in cui gli esploratori del fantastico, i sognatori di mondi, i piccoli lettori voraci di nuove storie, le famiglie, le classi e gli insegnanti trovano la loro casa, tra decine di eventi e spazi espositivi. Non mancheranno naturalmente le attività diffuse in tutta la città che sapranno conquistare visitatori e visitatrici dagli 0 ai 99 anni. 

Anche in questa edizione, il festival sarà totalmente gratuito per i bambini sotto i 10 anni: l’ingresso è libero per i bambini nati dal 01/01/2014 (che devono essere sempre accompagnati da almeno un adulto provvisto di biglietto e braccialetto). Durante il festival presso i Welcome Desk e il Family Palace sarà possibile ritirare gratuitamente un braccialetto speciale (facoltativo) pensato per i più piccoli, con indicato il numero della protezione civile. E, come da tradizione, il Family Palace sarà accessibile a tutti, nella massima inclusione, senza necessità di avere alcun titolo di ingresso al festival. Un’opportunità unica per iniziare a esplorare i molteplici universi di Lucca Comics & Games guardandoli con gli occhi di un bambino.

Scopriamo alcune delle novità svelate oggi!

NEL BUIO DELLA SALA… LA MERAVIGLIA

Sabato 04/11, ore 17:00 il Cinema Astra ospiterà l’anteprima nazionale di Mary e lo spirito di mezzanotte, l’attesissimo film d’animazione di Enzo D’Alò che da novembre sarà al cinema. Rai Kids porterà invece una nuova serie animata dedicata a uno dei personaggi più amati dell’immaginario di intere generazioni: Hello Kitty sarà la protagonista di Hello Kitty Super Style!, una coproduzione internazionale italo-francese, realizzata da Watch Next Media, Monello Productions e Maga Animation Studio in collaborazione con Rai Kids (anteprima ufficiale della serie a cartoni animati 05/11, alle ore 11, al Cinema Centrale). Sempre al Family Palace ci sarà spazio anche per lo sport e per le attività di Super Spikeball, la serie animata ideata dall’ex campione del mondo di volley, Andrea Lucchetta, che proprio nei giorni di Lucca Comics & Games debutta con la nuova stagione sempre su Rai Yoyo.

RAI KIDS PORTA LA MAGIA DEI SUOI PERSONAGGI AL FAMILY PALACE

Rai Kids partecipa a Lucca Comics & Games 2023 con un ricco programma di appuntamenti per bambini e famiglie: al Family Palace il pubblico potrà trovare anteprime, attività di gioco, meet & greet con i personaggi più amati dei canali Rai Yoyo e Rai Gulp. Oltre agli eventi già annunciati, sabato 04/11 torna la Live Kids Parade con una decina di character di Rai Yoyo. Saranno presenti, tra gli altri, Pinocchio e Freeda, i Puffi, Bing e Flop, Lucky, Bluey, Masha e Orso, naturalmente Hello Kitty e altri.

Nei giorni della manifestazione una troupe di Rai Gulp documenterà tutti gli eventi principali di Lucca Comics & Games, per realizzare lo speciale We Play TOGETHER che andrà in onda il 05/11, alle ore 18.30 su Rai Gulp e on demand su RaiPlay (in replica l08/11, alle ore 19.30). Il programma unirà il linguaggio televisivo con quello dei videogames, e racconterà le mille facce della manifestazione attraverso una vera e propria simulazione di videogioco in soggettiva.

LA FANTASIA VA IN SCENA

Un appuntamento imperdibile per i piccoli sportivi: tutti i giorni i bambini potranno “schiacciare” con Lucky e la Lucky Squad. Nel campo da gioco allestito nel terzo chiostro del Family Palace e animato dallo staff di smart coach, coordinati da Andrea “Lucky” Lucchetta, si potrà giocare a Spikeball, il gioco della Schiacciata.

La Pimpa sarà protagonista di due appuntamenti dal vivo con l’attrice e voce narrante Caterina Paolinelli curati da Franco Cosimo Panini Editore (05/11, ore 11:00 e 15:30). 

Sabato 04/11 alle ore 15:15 la sala incontri del Real Collegio ospiterà l’emozionante performance teatrale Kiss a cura di Sabir Editore.

Per i bambini e ragazzi delle scuole di Lucca, è stato organizzato anche uno speciale Topolino Party, realizzato in collaborazione con Panini Comics per scoprire cosa succede nel dietro le quinte del settimanale a fumetti più amato d’Italia (evento per le scuole, 02/11, Auditorium San Francesco).

Giovanni Muciaccia torna a Lucca Comics & Games con Attacchi d’arte contemporanea (05/11, ore 14:00, Auditorium del Suffragio). Seguirà un firmacopie al Family Palace (05/11, ore 15:30).

DAL VIRTUALE AL REALE: INCONTRO CON GLI YOUTUBER PIÙ AMATI

Hanno milioni di visualizzazioni e follower e sono pronti a incontrare il pubblico del Family Palace. Ecco l’elenco degli Youtuber più amati del momento, con le loro sessioni di firme su prenotazione gratuita (tramite Eventbrite): Jenny Puddu (01/11 dalle 14), Roby (01/11 dalle 16:30), Max Random (02/11 dalle 16:30), Arex&Vastatore (03/11 dalle 16.30), Glitter&Candy (04/11 dalle 16:30), BellaFaccia (05/11 dalle 16:30). L’amatissima doppiatrice e TikToker Arianna Craviotto presenterà inoltre al pubblico il suo primo romanzo (03/11, ore 16:30).

IL PREMIO LIVIO SOSSI… SI METTE IN MOSTRA

I visitatori di ogni età potranno ammirare la mostra, allestita all’interno del Family Palace e curata da Sarah Genovese, che raccoglie le tavole selezionate dalla Giuria del Concorso Lucca Junior – Premio di Illustrazione Editoriale “Livio Sossi” 2023. Obiettivo del concorso, la realizzazione di un progetto illustrato a partire dal testo inedito Celeste e la gemella Blu scritto da Angelo Mozzillo: il progetto vincitore di Deco (Elisabetta Decontardi) è diventato un albo illustrato pubblicato da Terre di mezzo Editore e sarà presentato in occasione di questa edizione del festival.

UNA FESTA PER… ITALO CALVINO E ALESSANDRO MANZONI

Giovedì 02/11, alle ore 10 tutti pronti per Antenati scatenati: Manlio Castagna racconta Calvino e Manzoni in un coinvolgente incontro-narrazione alla scoperta della trilogia fantastica I nostri antenati di Italo Calvino e di alcuni personaggi iconici de I Promessi Sposi manzoniani e non solo. Continuano i festeggiamenti per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino: Sara Colaoneintroduce il libro Il Barone Rampante insieme a Lorenza Natarella con il libro Il visconte dimezzato. Seguirà poi un laboratorio con entrambe le autrici (03/11).

GLI INSEGNANTI… TORNANO SUI BANCHI DI “SCUOLA” AL FAMILY PALACE 

A scuola di fumetto con… Fumetti e graphic novel a scuola, come e perché sceglierli (03/11, ore 17:30-19:00) con l’autrice Susanna Mattiangeli, l’editore di Tunué Emanuele di Giorgi e la referente progetto scuola de Il Castoro Cristina Caponeri (moderati dalla libreria PensieRiBelli Lucca).

A scuola di fantasy… con Il drago in classe (02/11, ore 17:30-19:00). Un incontro gratuito per gli insegnanti per parlare di libri fantasy a scuola con Christian Antonini – autore di libri per ragazzi e adulti, Elena Carloni – Editor Giunti Ragazzi, la libraia Chiara Mozzone e le docenti Sonia Elisabetta Corvaglia e Lucia Perrucci.

A scuola di fumetto con… Fumetti e graphic novel a scuola, come e perché sceglierli (venerdì 03/11, ore 17:30-19:00) con l’autrice Susanna Mattiangeli, l’editore di Tunué Emanuele di Giorgi, editore Tunué e la referente progetto scuola de Il Castoro Cristina Caponeri (moderati dalla libreria PensieRiBelli Lucca).

A scuola di libri senza parole con… Quanto parlano questi silent book (domenica 05/11, ore 14:00) a cura di Carthusia Edizioni.

A scuola di filosofia con… Filosofare con i bambini? A scuola si può(giovedì 02/11, ore 16:30) a cura di Nessun Dorma – UAAR).

ALLA SCOPERTA DELLA NONA ARTE

Una serie di incontri iniziati a maggio per scoprire insieme a insegnanti e classi il potere e la forza del fumetto promossi dalla libreria PensieriBelli, che sarà presente al festival con lo Spazio Uack! – Bookshop Powered By PensieRiBelli presso il Family Palace. E non mancheranno i laboratori in cui le classi potranno scoprire le curiosità del mondo del fumetto insieme a una serie di amatissimi autori e autrici e protagonisti delle graphic novel per i più giovani: Daniele Movarelli, Alice Coppini, Giorgio Salati, Christian Cornia, Gud, Enrico Marigonda, Gabriele Scarafia, Marco Greganti, Alessandro Giampaoletti, Brian Freschi, Enrico “Nebbioso” Martini, Loris De Marco, Emiliano Pagani, Fabrizio “Pluc” Di Nicola, Emanuele Apostoldis, Elena Ghezzo, Michela Peloso, Federico Appel, Sualzo, Silvia Vecchini, Beatrice Sacchi, Simona Atzori, Assia Petricelli, Sergio Riccardi, le autrici di “Fai rumore” (Il Castoro), Renald Hysi, Elena Rapa, Francesco Fioretti, Matteo Mancini, Francesco Niccolini, Icaro Tuttle, Mauro Falchetti, Luca Albanese, Caterina Costa.

SPAZIO AL DISEGNO CREATIVO E ALLA FANTASIA

Una serie di appuntamenti organizzati al Family Palace per imparare le diverse tecniche espressive, tra cui quelli promossi da Panini Comics legati ad alcune properties tra le più amate: Topolino Lab, il photo booth Io Barbie, Pokémon Lab, Disney Frozen Lab, Monster High Visual Art School, Impara a disegnare Spider-Man, Le nuove avventure di Spider-Man, Peppa Pig Lab, Spidey and his Amazing Friends. E ancora momenti dedicati ai cosplayer, la ruota della fortuna e tante altre attività.

Giunti che presenta la letteratura con i fumetti Disney e il laboratorio di disegno con Michela Frare, oltre al laboratorio W.I.T.C.H. – II cuore dell’amicizia. 

Tridimensional organizza una serie di appuntamenti imperdibili: Disegna Lampo! – 44 Gatti, Il gioco del fumetto – Pinocchio and Friends, Disegna le ali delle Winx – Winx Club, Disegna Pinocchio! – Pinocchio and Friends.

Torna anche l’autrice e illustratrice Nicoletta Costa, che sarà presente con il suo stand monografico e una serie di attività inclusa la mostra gratuita Le avventure a fumetti di Nuvola Olga.

Non mancheranno gli appassionanti incontri promossi dall’Associazione Autori di Immagini (AI).

Arriva per la prima volta la casa editrice indipendente della famiglia Usborne: tre gli appuntamenti all’insegna dell’edutainment, incentrati su ambiente, rapporto con i social media, e l’esplorazione della gentilezza

Artebambini presenta una serie di appuntamenti che uniscono la scoperta dei mondi artistici e il divertimento: Polifoniche Città, Kamicucù, Dadanimali, Mappa galattica per autostoppisti creativi e… non solo, Città in gioco. Manidoro presenta i laboratori creativi Il puzzle animal-brut e Op Op arazzo salta il muro.

Emp Pisa proporrà tutti i giorni una serie di attività legate all’universo di Star Wars.

Con INFN Kids sarà possibile sperimentare dei divertenti laboratori di fisica per bambini. Insieme ad ITLUG, si potrà scatenare la fantasia con i laboratori e le esposizioni creative dei mattoncini più amati.

Nelle nuove aree gioco saranno presenti la Bottega di Re Artù per provare i giochi insieme a tutta la famiglia, Hasbro, Giochi Uniti con una serie di giochi giganti, Lisciani giochi e Sabbiarelli. Lucart offrirà una serie di laboratori per far conoscere ai più piccoli l’importanza del riciclo e della creatività.

LA SOLIDARIETÀ NON HA ETÀ Torna anche quest’anno la Pigotta Special Comics, nata dalla collaborazione tra Unicef, Lucca Comics & Games e Sergio Bonelli Editore. Dopo le pigotte di Dylan Dog, Zagor, Cico, Nathan Never e i personaggi di Dragonero, quest’anno sarà la volta di Julia. Tornano anche gli appuntamenti con Amnesty International, con laboratori e giochi dedicati ai diritti dei bambini.

TRA DINOSAURI E SCARPE MAGICHE, LELLI KELLY TORNA A LUCCA COMICS & GAMES Il gruppo Lelli Kelly SpA sarà presente anche all’edizione di Lucca Comics & Games 2023 con uno stand misto Bull Boys, Lelli Kelly e Lorena Kay al Family Palace, il romanzo Lorena Kay e la Fabbrica delle Scarpe Magiche e il fumetto I Dinos di Bull Boys che sarà presentato in anteprima mondiale.

Le novità non finiscono qui: nella corsa finale verso il 1° novembre, data di inizio del festival, altre novità kids andranno ad aggiungersi al già ricchissimo palinsesto di Lucca Junior. 

Hercules – La leggenda ha inizio: trama, cast e curiosità sul film

Tra i personaggi più celebri della mitologia greca e roma vi è certamente Hercules, noto per la sua forza sovrumana e per le sue tante eroiche imprese. Ad aver contribuito ulteriormente alla sua popolarità vi sono oggi i tanti film a lui dedicati, che ne hanno nel corso degli anni proposto riletture e nuove versioni sempre più spettacolari. Dai tanti peplum realizzati a partire dagli anni Sessanta, fino al film animato della Disney uscito nel 1997. Più recentemente, sono usciti nello stesso 2014 ben due film dedicati al personagggio: Hercules – Il guerriero, interpretato da Dwayne Johnson, e Hercules – La leggenda ha inizio (qui la recensione).

Questo secondo titolo, scritto e diretto da Renny Harlin (regista noto per film d’azione come 58 minuti per morire – Die Harder e Cliffhanger – L’ultima sfida) è una vera e propria origin story del personaggio, raccontato dalla nascita fino alla completa maturazione e consapevolezza dei suoi poteri. Ricco di effetti speciali ed epiche ricostruzioni, il film è dunque una rilettura del mito di Hercules contenente tanto elementi strettamente basati al suo mito e altri ideati appositamente per questo nuovo racconto. Rispetto all’altro lungometraggio dedicato al personaggio, però, questo diretto da Harlin si è rivelato un cocente flop al box office.

Hercules – La leggenda ha inizio ha infatti incassato meno del suo budget di produzione, andando incontro a pareri contrastanti. Per chi apprezza il genere e l’antica Grecia come ambientazione, si tratta però di un titolo apprezzabile per l’intrattenimento offerto e le avvincenti coreografie delle battaglie. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hercules – La leggenda ha inizio: la trama del film

Ambientato nella Grecia dei miti, delle leggende, degli eroi, il film vede il re Anfitrione espandere il proprio potere invadendo il confinante regno di Argo. Sempre più spietato, egli non fa che gettare terrore sull’intera penisola, provocando devastazioni e ingiustizie. Stanca di tutto ciò, la regina Alcmena si rivolge alla dea Era per apprendere in che modo il marito possa essere sconfitto. Qui scopre la profezia secondo cui, giacendo con Zeus, ella darà alla luce il campione che riporterà la pace nella Grecia. Così infatti avviene e la donna da quel momento deciderà di proteggere il bambino, a cui dà il nome di Hercules, dall’influenza del marito.

Hercules, il principe semidio, non ha però alcuna conoscenza dei suo natali divini o di quello che sarà il suo destino. Il suo unico desiderio è avere l’amore della bellissima Ebe, principessa di Creta, che è stata promessa in sposa a Ificle, suo fratello, dal re che prova un profondo risentimento nei confronti del giovane Hercules, sospettando bene che egli non sia suo figlio. Una volta venuto a conoscenza della grandiosità del suo destino il giovane semidio dovrà però scegliere: fuggire con il suo vero amore o realizzare il suo destino e diventare il più grande eroe di tutti i tempi.

Hercules - La leggenda ha inizio cast

Hercules – La leggenda ha inizio: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, Hercules, vi è l’attore e modello Kellan Lutz, principalmente noto per aver interpretato il vampiro Emmett Cullen nella saga di Twilight. Nell’assumere il ruolo dell’eroico semidio, egli si dichiarò pronto ad acquisire un’imponente massa muscolare, al fine di risultare più temibile. Il regista, in realtà, volle allontanarsi da questo stereotipo e suggerì all’attore di lavorare principalmente sugli addominali. Lutz, dunque, non dovette trasformarsi molto fisicamente, vantando già una corporatura particolarmente atletica e scolpita. L’attore, inoltre, sfruttò i momenti di pausa sul set per eseguire ulteriori esercizi ai dominali, facendoli così risaltare maggiormente.

Accanto a lui, nei panni della madre Alcmena vi è l’attrice Roxanne McKee, mentre il consigliere Chirone è interpretato da Rade Šerbedžija. La principessa Ebe è Gaia Weiss, mentre nel ruolo di Ificle si ritrova Liam Garrigan. Ad interpretare il re Anfitrione vi è invece Scott Adkins, il quale si è trovato a dar vita al personaggio in due età differenti, caratterizzando queste attraverso una fisicità altrettanto differente. Attraverso una ferrea dieta ed un allenamento intensivo e prolungato egli raggiunse una forma fisica estremamente impressionante, a tal punto che l’interprete di Hercules si sentì sfigurare accanto a lui.

Hercules – La leggenda ha inizio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hercules – La leggenda ha inizio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Negli ultimi anni, l’acclamato attore e regista Clint Eastwood ha realizzato una serie di film incentrati sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. American Sniper, il più recente Richard Jewell e anche 15:17 – Attacco al treno rientrano in questa categoria, con protagonisti che si sono trovati al momento giusto nel posto giusto, dimostrando capacità non a tutti proprie. Tra questi film vi è però anche il magnifico Sully (qui la recensione), da Eastwood diretto nel 2016 basandosi sull’autobiografia Highest Duty: My Search for What Really Matters del pilota Chesley Sullenberger, scritta insieme all’autore e giornalista Jeffrey Zaslow.

Il regista si concentra dunque una volta di più su figure umane, uomini ordinari ma capaci di atti di eroismo unici, che li rendono veri e propri fari di speranza in un mondo sempre più cupo. Per Eastwood è qui inoltre importante ribadire come spesso questi nuovi eroi vengano poi massacrati medialmente o sottoposti a processi in cui si dubita delle loro capacità. Avviene qui come in Richard Jewell, con il regista che dunque propone anche una forte critica nei confronti di queste istituzioni apparentemente colpevoli di reprimire personalità di questo tipo. Lucidissimo nel raccontare questa vicenda, Eastwood realizza dunque con Sully uno dei suoi migliori film degli ultimi anni.

Il regista va infatti ricercando un forte realismo, ponendosi dalla parte di chi quell’esperienza l’ha vissuta e inglobando nel film molteplici punti di vista, che permettano di osservare l’evento da più prospettive, ricavando così un racconto quanto più possibile alla realtà dei fatti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla storia vera e alle differenze tra questa e il lungometraggio. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Sully

Iil 15 gennaio del 2009 sembra un giorno come un altro per l’esperto pilota di linea Chesley Sullenberger, detto Sully, il quale decolla dall’aeroporto di New York con un aereo con a bordo 155 persone tra equipaggio e passeggeri. Immediatamente dopo la partenza, però, il velivolo si scontra con uno stormo di uccelli, i quali causano la rottura dei due motori. In poco tempo e senza possibilità di errore, Sully deve decidere cosa fare, sperando di riuscire a portare in salvo tutti i presenti sul mezzo. L’unica soluzione possibile sembra essere un ammaraggio nel fiume Hudson. Una decisione di cui Sully dovrà farsi carico sia nell’immediato che in seguito, dimostrando la correttezza delle sue decisioni.

sully Tom Hanks Aaron Eckhart

Ad interpretare Chesley Sullenberg vi è l’attore Tom Hanks, il quale per prepararsi al ruolo ha trascorso diverso tempo a contatto con il vero Sully, apprendendo da lui quanto c’era da sapere sulla storia e cercando di acquisire il suo modo di fare. L’attore Aaron Eckhart, realmente in possesso di una licenza come pilota, interpreta il co-pilota Jeff Skiles, mentre Laura Linney è Lorraine Sullenberg, moglie di Sully. Fanno parte del cast anche gli attori Anna Gunn con il ruolo della dottoressa Elizabeth Davis, Mike O’Malley con quello di Charles Porter e Ann Cusack nei panni di Donna Dent. L’attore Holt McCallany, infine, interpreta Mike Cleary.

La vera storia di Sully Sullenberger e le differenze con il film

Comandante del volo US Airways 1549, Chesley Sullenberg, accompagnato dal primo ufficiale Jeff Skiles, decolla dall’aeroporto LaGuardia di New York con destinazione Charlotte. Poco dopo la partenza, tuttavia, l’aereo colpisce un grande stormo di oche del Canada. L’impatto prima danneggia i motori e pochi secondi dopo li mette fuori uso. L’aereo è senza potenza nei motori sopra New York, una delle città più popolose del pianeta. Determinando rapidamente che non sarebbe stato in grado di raggiungere un qualsiasi aeroporto e dopo aver contattato i controllori di volo, Sullenberger decide quindi di far ammarare l’aereo sulle acque del fiume Hudson.

Sullenberger e Skiles hanno pochissimi minuti per tentare l’ammaraggio e la manovra va a buon fine, tutti i 155 passeggeri a bordo si salvano, con pochissimi feriti lievi. Sullenberger è l’ultimo a lasciare l’aereo, dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri e l’equipaggio fossero riusciti a mettersi in salvo. Da quel momento, viene considerato da tutti un eroe, ma nonostante l’acclamazione e la gratitudine nei suoi confronti, viene sottoposto ad un’indagine dalla National Transportation Safety Board, un’agenzia investigativa, con l’obiettivo di stabilire se la decisione da lui presa fosse realmente l’unica possibile. Le simulazioni di volo effettuate mostrarono infatti che si sarebbe potuto atterrare negli aeroporti di LaGuardia o di Teterboro.

La validità di tali simulazioni venne però rigettata durante l’udienza della NTSB atta a giudicare l’operato dell’equipaggio: esse infatti erano state condotte da piloti che non dovevano affrontare alcun reale pericolo, che erano stati precedentemente istruiti sul compito da affrontare e che ciò nonostante hanno dovuto impiegare numerosi tentativi per riuscire a portare a termine il compito con successo. L’aggiunta di un tempo di reazione di 35 secondi ha reso impossibile simulare gli atterraggi con successo, stabilendo che quella di Sully era davvero l’unica scelta possibile. Successivamente, Sullenberg ha ricevuto prestigiosi onori, prima di ritirarsi in pensione nel 2010.

sully storia vera

Le differenze tra il film e la storia vera

Nel raccontare tale vicenda, Eastwood ha cercato di rimanere quanto più fedele possibile a quanto riportato da Sullenberg. Ha così inserito nel film dettagli su cosa ha causato problemi all’aereo e le operazioni compiute dal capitano durante la manovra di ammaraggio. Ha inoltre deciso di mostrare questo momento da più punti di vista, effettuando le riprese nei veri luoghi in cui l’evento si è svolto e includendo anche i testimoni dell’accaduto. Tuttavia, il film calca un po’ la mano sull’indagine svolta nei confronti di Sully. Nella realtà, egli non ha mai avuto dubbi sulla manovra eseguita quale unica possibilità di salvezza e il processo nei suoi confronti è stato più un controllo “di routine”.

Tuttavia, nella realtà il processo è durato molto più a lungo di quanto raccontato nel film. Ci sono voluti ben 15 mesi prima che gli investigatori federali sugli incidenti concludessero che il capitano Chesley “Sully” Sullenberger e il copilota Jeff Skiles avevano preso la decisione giusta. Inizialmente, come mostrato nel film, le simulazioni mostravano il contrario ma quando poi è stato aggiunto il “fattore umano”, oltre ad un certo tempo di riposta da parte dei due piloti, le simulazioni hanno mostrato come la scelta compiuta dai due fosse realmente l’unica possibile e il fatto che tutto sia svolto senza nessun morto li ha confermati quali veri e propri eroi.

Il trailer di Sully e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Sully grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

I migliori film horror disponibili su Prime Video

I migliori film horror disponibili su Prime Video

L’horror non è di casa solo su Netflix! Anche sulla piattaforma Prime Video si possono infatti ritrovare diversi film appartenenti a questo genere, da quelli realizzati dai grandi maestri fino a titoli di nuove voci nel panorama cinematografico, passando da horror più commerciali fino a quelli più autoriali, che manifestano spesso la volontà di raccontare il presente attraverso le distorsioni tipiche di questo genere. Che siano spaventi più superficiali ma comunque di impatto o quelli più subdoli, capaci di insinuarsi sottopelle e rimanere per giorni nell’animo dello spettatore, non mancano dunque sulla piattaforma horror di ogni tipo e sottogenere. Ecco allora un elenco di alcuni dei migliori film horror attualmente disponibili su Prime Video.

I migliori film horror disponibili su Prime Video

Terrifiers 2 (2022)

Dopo essere stato resuscitato da un’entità sinistra, Art the Clown torna nella placida cittadina di Miles County dove prende di mira un’adolescente e suo fratello minore nella notte di Halloween. Con Terrifiers 2 Damien Leone prende ciò che ha avuto tanto successo nel primo capitolo e lo porta a un livello superiore, offrendo un terrore di prim’ordine e da batticuore ovunque. Brutale e molto violento, il fattore paura di Terrifier 2 non diminuisce mai, con la performance di David Howard Thornton nei panni di Art the Clown che porta avanti il film in modo eccellente dall’inizio alla fine e rivendica un posto per tale villain accanto ai grandi del genere.

Bussano alla porta (2023)

Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Diretto dal maestro del mistero M. Night Shyamalan, Bussano alla porta è un dramma ricco di suspense basato sul romanzo horror di Paul G. Tremblay, che pur svolgendosi in un unico ambiente permette di percepire attivamente gli orrori che si scatenano nel resto del mondo, spingendo a riflessioni particolarmente lucide sul nostro contemporaneo.

Smile (2022)

Dopo aver assistito al drammatico incidente subito da un paziente, la dottoressa Rose Cotter inizia ad essere la protagonista di alcuni eventi terrificanti, che la spingeranno ad affrontare il proprio passato per sopravvivere alla sua nuova, terrificante realtà. Scritto e diretto da Parker Finn, Smile è un inquietante thriller soprannaturale sul trauma e sul modo in cui si sposta da una persona all’altra in un ciclo infinito. Il regista svolge un lavoro fenomenale giocando con le aspettative del pubblico e concependo il racconto in modo da essere quantomai ambiguo.

Nanny (2022)

Aisha è una tata senza documenti che lavora per una coppia privilegiata di New York. Mentre si prepara all’arrivo del figlio che ha lasciato in Africa Occidentale, una presenza violenta invade la sua realtà, minacciando il suo sogno americano. Nanny è il debutto cinematografico dello sceneggiatore e regista Nikyatu Jusu, che realizza un sogno febbrile di immagini horror inquietanti ed evocative. Concentrandosi su Aisha, la storia si trasforma rapidamente in un regno di spiriti e visioni soprannaturali, in un risultato che ha sconvolto pubblico e critica.

La notte del giudizio (2013)

Nel 2022 il governo americano ha istituito periodo annuale di dodici ore nel quale qualsiasi cittadino è libero di commettere i crimini più efferati. Questo film segna la nascita del franchise di La notte del giudizio, ideato dallo scrittore e regista James DeMonaco, che propone con questo primo film un esplorazione della natura dell’umanità, le nevrosi che sempre più dilagono nella società e il generale decadimento sociale, oltre che ad affrontare interessanti questioni filosofiche attraverso una narrazione quantomai ansiogena.

Run Sweetheart Run (2020)

La mamma single Cherie si sente sollevata ed eccitata quando incontra il carismatico Ethan. L’influente uomo d’affari supera le aspettative e fa innamorare Cherie. Ma alla fine della serata, lui rivela la sua vera natura violenta e da quel momento Cherie dovrà scappare per sopravvivere. Run Sweetheart Run è diretto da Shana Feste, co-sceneggiatrice con Keith Josef Adkins e Kellee Terrell, ed esplora le terrificanti realtà degli appuntamenti moderni attraverso scene eccessivamente esagerate e brutalmente cruente, che portano a compimento gli intenti della regista.

Candyman (2021)

Anthony, un artista visivo, incontra un veterano che gli espone la vera storia dietro la leggenda metropolitana di Candyman. Ansioso di usare questi dettagli macabri per i suoi dipinti, Anthony scatena inconsapevolmente una terrificante ondata di violenza. Co-scritto da Jordan Peele e diretto da Nia DaCosta, il film è un sequel del classico del 1992 con lo stesso nome. Candyman è dunque la continuazione della storia, radicata in una narrazione orribile derivante dalla storia razzista americana, temi molto politici su cui il film riflette profondamente.

Train to Busan (2016)

Un padre e la piccola figlia sono diretti a Busan ma durante il viaggio in treno rimangono intrappolati sul treno insieme a un gruppo di zombi. Insieme agli altri passeggeri ancora non infetti, dovranno cercare di salvarsi. Diretto da Yeon Sang-ho, Train to Busan è oggi considerato uno dei migliori zombie movie degli ultimi anni, che ha contribuito a rinvigorire il sottogenere grazie anche al sapiente utilizzo della sua unica e claustrofobica location. Nel 2020 è poi stato realizzato un sequel chiamato Peninsula.

The Vast of Night (2019)

In una fatidica sera nel New Mexico degli anni ’50, l’attraente giovane operatore Fay e il carismatico DJ radiofonico Everett scoprono una strana frequenza audio che potrebbe cambiare per sempre la loro cittadina suburbana e il futuro. Il film di fantascienza indipendente The Vast of Nightdiretto da Andrew Patterson, è senza dubbio uno dei migliori film del 2020, spielbergiano in quanto trae chiaramente influenza da film come E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma ha anche una voce e uno stile tutto suo, che fa dell’ascolto ma anche della forze delle immagini il suo primario punto di forza.

Suspiria (2018)

Una giovane ballerina americana arriva a Berlino per un’audizione di danza. Ben presto, la ragazza viene a conoscenza di un terribile segreto che le direttrici della compagnia tentano di nascondere. Più un film fratello dell’iconico classico horror di Dario Argento che non un suo remake, il Suspiria di Luca Guadagnino è una fantasmagoria di violenza, magia e movimento, dove l’arte, la danza, l’orrore e lo spirito umano entrano in gioco evocando il misterioso e un sentimento di vera stregoneria tanto commovente e profondo quanto a volte terrificante.

Totally Killer (2023)

Quando lo spregevole Killer delle Sedicenni, 35 anni dopo la carneficina, torna per reclamare un’altra vittima, la diciassettenne Jamie viaggia accidentalmente indietro nel tempo fino al 1987, determinata a bloccare l’assassino. Il gioca con l’horror e il fantasy per offrire uno slasher ricco di soprese che mentre ragiona sui meccanismi del genere offre anche situazioni particolarmente avvincenti oltre che numerosi brividi.

Speak No Evil (2022)

Una famiglia danese fa visita a una famiglia olandese conosciuta durante una vacanza. La situazione sfugge pian piano di mano quando gli olandesi si rivelano molto diversi da ciò che hanno finto di essere. Film di produzione danese, è questo un cupo horror che si basa sulla follia umana per generare profondo terrore. Indicato come uno dei migliori horror degli ultimi anni, è una perla europea assolutamente da non perdere.

X – A Sexy Horror Story (2022)

Nel 1979, una troupe cinematografica tenta di realizzare un film per adulti nelle zone rurali del Texas. Tuttavia, quando i proprietari di casa li catturano, devono combattere per sopravvivere. Primo capitolo della trilogia interpretata da Mia Goth, X – A Sexy Horror Story è un omaggio agli slasher degli anni Settanta e Ottanta, che propone una protagonista già iconica all’interno di un contesto tanto folle quanto emotivamente coinvolgente.

Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)

Tormentata da una madre nevrotica e tirannica, Carrie affrona una difficile adolescenza. Inoltre la ragazza è oggetto di scherno delle sue compagne di scuola, fino a quando scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Capolavoro di Brian De Palma tratto dal primo romanzo di Stephen King, Carrie – Lo sguardo di Satana è un grande classico del genere, che oltre l’orrore propone però anche il racconto di una giovane in cerca di amore e che ottiene invece solo disprezzo.

Dark Harvest (2023)

In una piccola città del Midwest, un rituale che si svolge ogni anno scatena l’ira del mitologico Sawtooth Jack, il quale sorge dai campi di grano e sfida gli adolescenti della città in una sanguinosa battaglia di sopravvivenza. A lungo rimandato per via del Covid-19, il film horror è basato sull’omonimo romanzo di Norman Partridge e vanta un cast stellare, con artisti del calibro di Elizabeth Reaser, Jeremy Davies, Luke Kirby ed Ezra Buzzington.

Halloween (1978)

Un criminale già condannato per l’omicidio della sorella scappa di prigione e torna nella città natale in cerca della prossima vittima durante la notte di Halloween del 1978. Con questo film, John Carpenter, uno dei maestri del genere, ha ristabilito le regole dello slasher. Primo insuperabile capitolo di una lunga saga, Halloween è però non solo un horror con il classico assassino in cerca di vittime, ma anche una lucida riflessione sulla società statunitense, le sue nevrosi e la sua crescente paura di una minaccia esterna che penetra lì dove ci crediamo al sicuro per distruggere ogni certezza.

The VVitch (2015)

Nel 1630, in Inghilterra, una famiglia di contadini accusa la giovane figlia di stregoneria quando il figlio più piccolo scompare misteriosamente. Opera prima di Robert Eggers, con la quale si è affermato come uno dei nuovi grandi registi da tenere d’occhio, The Witch è un horror d’atmosfera come ce ne sono pochi, capace di inquietare con gli ambienti, le luci, con ciò che non si vede e che proprio per questo fa ancora più paura. The Witch è dunque un’esperienza cinematografica tra le migliori degli ultimi anni, per quanto riguarda l’horror.

Sinister (2013)

Ellison Oswalt (Ethan Hawke), uno scrittore di libri tratti da storie vere di cronaca nera, decide di trasferirsi in una nuova casa insieme alla sua famiglia per lavorare al suo prossimo volume. Non sa, però, che proprio nella nuova dimora, un anno prima, è avvenuto il terribile massacro di cui vorrebbe scrivere: un’intera famiglia è stata sterminata e non sarà l’ultima. Sinister è uno degli horror più spaventosi e apprezzati degli ultimi anni, targato Blumhouse.

Cube – Il cubo (1997)

Senza ricordarsi come siano giunti in quel luogo, sei sconosciuti si trovano intrappolati in un cubo dal quale esiste solo una via d’uscita, mentre ogni altra sembra condurre a una fine truculenta. Grande classico degli anni Novanta, Cube – Il cubo ha anticipato numerosi film horror realizzati negli anni successivi, tra cui il celebre Saw. Violentissimo, imprevedibile e continuamente capace di sorprendere, è un’esperienza horror impeccabile ancora oggi.

Bones and All (2022)

L’amore sboccia tra una giovane emarginata sociale e un vagabondo diseredato mentre si imbarcano in un’odissea di 3.000 miglia attraverso le strade secondarie dell’America. Ancora Luca Guadagnino, stavolta alle prese con un horror con protagonisti giovani cannibali in cerca di sé stessi in un’America decadente e squallida. Bones and All non è un film spaventoso come si intende di norma il genere, ma capace di turbare fin nel profondo l’animo dello spettatore.

Rec (2007)

La giovane reporter Angela e il suo cameraman seguono per una notte una squadra di pompieri di Barcellona per descriverne il lavoro e inserirlo in un programma TV: un’uscita di routine diventerà un inferno. Famosissimo horror spagnolo girato interamente attraverso videocamere a mano, che restituiscono un senso di instabilità, di diretta presenza sui luoghi degli eventi nonché di vicinanza ai personaggi, Rec è un’angosciante discesa verso gli inferi, dove si annidano orrori indicibili.

Silent Hill (2006)

Per capire la malattia della figlia, una donna la porta nella città che la piccola vede nei sogni. Per entrambe, sarà però l’inizio di un incubo. Tratto dall’omonimo videogioco horror, divenuto tra i più celebri di sempre, Silent Hill ripropone le atmosfere e gli orrori della sua controparte videoludica per immergere lo spettatore in un vero e proprio incubo ad occhi aperti, dove realtà e sogno si confondono e tutti gli orrori che vi possono trovare casa.

Escape Room (2019)

Sei sconosciuti visitano un edificio misterioso per provare un gioco che ha come scopo la risoluzione di una serie di enigmi. Presto, però, si rendono conto che ogni stanza è una elaborata trappola che fa parte di un piano sadico e mortale. Ecco un film che deve molto a Cube – Il cubo. Escape Room riprende il concept del gioco oggi tanto in voga per renderlo il teatro di orrori continui, dove ogni mossa sbagliata può portare alla morte. Dopo il buon successo ottenuto, il film ha poi ottenuto un seguito.

Piraña Paura (1981)

Quando dei piranha volanti geneticamente modificati vengono lasciati liberi in un villaggio vacanze caraibico, un’istruttrice subacquea e il suo fidanzato scienziato tentano di affrontare la situazione. Primo film di James Cameron, Piraña Paura è chiaramente ispirato a Lo squalo, ma riprende quel concept per trarne nuovi orrori e nuovi colpi di scena. Il film non manca di regalare brividi continui e mostra già quanto Cameron fosse un regista di talento, che pochi anni dopo avrebbe regalato al cinema autentici capolavori.

Riposo forzato (2022)

Una donna incinta, a riposo a letto, inizia a sperimentare cose strane e inizia a chiedersi se la sua casa sia infestata o se sia tutto nella sua testa. Melissa Barrera, star di Scream V, recita in quest’inquietante horror che non si risparmia nel proporre elementi che metteranno in dubbio le certezze degli spettatori. Tra i titoli presenti su Prime Video è forse uno dei meno noti, ma promette brividi capaci di perdurare a lungo nella mente e nell’animo dello spettatore.

Nella pelle di mia madre (2023)

Bloccata nelle Filippine durante la seconda guerra mondiale, il dovere di una ragazzina di proteggere la madre morente viene complicato dalla sua fiducia malriposta in un’ingannevole fata mangiacarne. Sono molti elementi gli In My Mother’s Skin tipici dell’horror, dalla casa infestata fino alla presenza di spiriti malvagi, ma il regista li infrange uno ad unoper comporre una narrazione che costantemente rielabora una drammatica storia vera e il modo in cui è stata tramandata nel tempo.

Bingo Hell (2021)

Quando Lupita, sulla sessantina e attivista di quartiere, scopre che la sua amata sala da bingo è stata acquistata da un misterioso e demoniaco uomo d’affari di nome Mr. Big, riunisce i suoi amici per combattere l’enigmatico imprenditore, portando alla luce la sua vera identità. Un horror non privo di elementi comici, che offre un gruppo di improbabili protagonisti alle prese con vicende solitamente esclusiva dei più giovani. Bingo Hell diverte, spaventa e regala una visione decisamente diversa dalle solite.

Nero come la notte (2021)

Quando sua madre tossicodipendente diventa l’ultima vittima di un vampiro a New Orleans, la quindicenne Shawna giura vendetta. Insieme ai suoi tre migliori amici, Shawna escogita un piano audace per infiltrarsi nella villa dei vampiri e ucciderli. Altro film della serie Welcome to Blumhouse, è questo un film sulla figura del vampiro che si avvale però di qualche convincente novità narrativa, offrendo così un intrattenimento dell’orrore che coinvolge e spaventa.

L’occhio del male (2020)

Una storia d’amore apparentemente perfetta si trasforma in un incubo. Una donna si convince che il nuovo fidanzato della figlia abbia un legame oscuro con il proprio passato e inizia ad indagare, portando alla luce vecchi orrori. L’occhio del male è un film dell’orrore prodotto da Blumhouse Television, filiale di Blumhouse Productions, e distribuito in esclusiva da Prime Video. Il film è stato diretto da Elan Dassani e Rajeev Dassani ed è tratto dal romanzo omonimo di Madhuri Shekar.

Madres (2021)

In attesa del loro primo figlio, una coppia messicano-statunitense si trasferisce in una comunità di agricoltori nella California degli anni Settanta, dove strani sintomi e spaventose apparizioni mettono in pericolo la loro famiglia. Altro capitolo di Welcome to Blumhouse, il film propone è un horror sulle paure della gravidanza ispirato ad eventi reali. Può sembrare una classica storia di maledizioni che aleggiano sulla protagonista incinta e sul nascituro, ma si svela ben presto come qualcosa di più.

The Turning – La casa del male (2020)

Una giovane governante viene assunta per occuparsi di due ragazzi orfani che vivono in una villa gotica nella campagna del Maine. Ben presto la ragazza scopre che sia i bambini che la casa nascondono oscuri segreti ed entità malvagie. Finn Wolfhard e Mackenzie Davies recitano in questo horror prodotto da Steven Spielberg che propone un adattamento moderno della storia di fantasmi del 1898 Il giro di vite di Henry James.

Come Play (2020)

Quando Oliver diventa il bersaglio di una strana creatura che si è materializzata attraverso i dispositivi elettronici, i suoi genitori per salvargli la vita saranno costretti ad affrontare il misterioso mostro. Intrigante horror dove si suggerisce il pericolo che i più giovani possono riscontrare nel relazionarsi con i nuovi dispositivi elettronici, ovvero l’isolamento crescente dal mondo circostante con tutte le conseguenze psicologiche che possono derivarne, qui incarnate da un orripilante creatura.

The Intruder (2019)

Una giovane coppia di sposi compra una bellissima casa nella Napa Valley con molti acri di terreno. Tuttavia, i due scoprono che l’uomo che gliel’ha venduta si rifiuta di andarsene dalla proprietà. Un thriller della serie home invasion, dove però l’invasore è l’ex proprietario di casa che non vuol saperne di lasciare la dimora, per motivi quantomai contorti che metterranno a dura prova la sopportazione dei nuovi inquilini. Si costruisce così un film teso e inquietante, che tiene continuamente con il fiato sospeso.

Black Box – Ritrova te stesso (2020)

Dopo aver perso la moglie e la memoria in un incidente d’auto, un padre solo subisce un agonizzante trattamento sperimentale che lo porta a chiedersi chi sia veramente. Secondo capitolo della serie di film a tema antologico Welcome to the Blumhouse, Black Box – Ritrova te stesso è un horror psicologico che pone il protagonista in una situazione anomala, riflettendo attraverso di lui sul concetto di identità e su come esso possa essere manipolabile.

Antebellum (2020)

Veronica Henley, scrittrice di successo, è di ritorno dal tour promozionale del suo ultimo libro quando si ritrova suo malgrado intrappolata in una realtà orribile che la costringe a confrontarsi con il suo passato. Un horror che riflette sugli orrori perpetrati nei confronti della popolazione afroamericana nelle piantagioni di cotone, offrendo agli spettatori l’opportunità di assistere ad una vicenda insolita dalla quale si vorrebbe fuggire quanto prima, senza però la certezza di riuscirvi.

The Manor (2021)

Dopo aver subito un ictus, Judith Albright si trasferisce in una storica casa di cura, dove inizia a sospettare che qualcosa di soprannaturale stia depredando i residenti. La regista Axelle Carolyn confeziona un horror semplice ma efficace, che gioca sulla possibile inattendibilità della protagonista per suscitare dubbi, sospetti, spaventi e orrori continui. Un horror poco conosciuto tra quelli recentemente usciti, ma meritevole di una visione.




Nuovo Santa Clause Cercasi: ecco il primo trailer della serie con Tim Allen

0

Sono disponibili il trailer e la key art della seconda stagione della serie originale Disney+ Nuovo Santa Clause Cercasi. Il nuovissimo trailer svela la storia di Scott Calvin (Tim Allen) e della sua famiglia che ritornano al Polo Nord per vivere altre avventure. La seconda stagione debutterà mercoledì 8 novembre sulla piattaforma streaming con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana.

Oltre ad Allen, che è produttore esecutivo e riprende l’amato ruolo di Babbo Natale/Scott Calvin, la seconda stagione è interpretata da Elizabeth Mitchell nel ruolo di Mrs. Claus/Carol, Austin Kane nel ruolo di Cal Calvin Claus, Elizabeth Allen-Dick nel ruolo di Sandra Calvin Claus, Devin Bright nel ruolo di Noel, Gabriel “Fluffy” Iglesias nel ruolo di Kris Kringle ed Eric Stonestreet nel ruolo di Magnus Antas, The Mad Santa.

Accanto a Tim Allen, il pluripremiato Jack Burditt (30 Rock, Modern Family, Frasier, Unbreakable Kimmy Schmidt) continua a ricoprire il ruolo di produttore esecutivo e showrunner. Kevin Hench (L’uomo di casa), Richard Baker (L’uomo di casa, Santa Clause, Che fine ha fatto Santa Clause?) e Rick Messina (L’uomo di casa, Santa Clause, Che fine ha fatto Santa Clause?) sono produttori esecutivi insieme a Jason Winer e Jon Radler per la Small Dog Picture Company.

Nuovo Santa Clause Cercasi

Prova Prova Sa Sa: il trailer della seconda stagione di Prime Video

0

Prime Video ha svelato oggi il trailer e il poster della seconda stagione dello show Original italiano Prova Prova Sa Sa, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 26 ottobre.

Torna il comedy show incentrato sull’improvvisazione con Frank Matano. In ogni puntata, i quattro comici protagonisti affrontano giochi e si esibiscono in sketch e sfide sempre diverse, scelte dal conduttore e dal pubblico. Tante le novità: nuovi giochi e ben nove performer che si alternano nelle varie puntate: Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario e Aurora Leone, Francesco Mandelli, Lucia Ocone, Francesco Pannofino, Marta Filippi e Francesco Arienzo. In ogni appuntamento anche una nuova challenge: “La sorpresa Sa Sa”, un’enorme scatola che nasconderà un ospite misterioso, svelato solo a fine puntata, con cui uno dei comici protagonisti dovrà improvvisare un gioco.

Prova Prova Sa Sa è prodotto da Endemol Shine Italy per Prime Video ed è basato su “Whose Line Is It Anyway?”, format di successo e pluripremiato creato da Dan Patterson e Mark Leveson per Hat Trick Productions.

Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

0
Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

È un vero e proprio big dell’animazione mondiale, Bill Plympton, ad aprire la 23esima edizione del Future Film Festival, il principale evento italiano dedicato al cinema d’animazione, VFX, realtà aumentata, gaming e media arts, a Bologna (15-19 novembre) e Modena (24-26 novembre). In programma una world première, un firmacopie e una masterclass insieme a questo autentico mito intergenerazionale. Plympton, noto come l’ultimo vero autore indie nel mondo dell’animazione, apre il Festival con l’anteprima mondiale di Slide, ultima versione del suo ultimo lavoro, un comedy musical western denso di comicità nera, interamente disegnato a mano.

Il regista ha infatti voluto rielaborare la pellicola, già presentata lo scorso giugno al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Il risultato non è solo una versione director’s cut. Nelle intenzioni dell’autore è un nuovo film, la riscrittura di un’opera a cui è particolarmente legato, finanziata grazie al crowdfunding. Come scrive lui stesso nella presentazione del suo progetto: “Cresciuto tra gli alti boschi dell’Oregon, volevo creare un western ambientato tra le montagne ricoperte di foreste. Sono passati 50 anni, ho ricevuto nomination agli Oscar e vinto premi al Festival di Cannes, ed è ora di realizzare un sogno d’infanzia”.

Bill Plympton presenta questa nuova versione di Slide mercoledì 15 novembre, alle 20.30, all’interno di DumBO, l’ex scalo ferroviario trasformato in un distretto creativo, nuova sede bolognese del festival. Il giorno dopo incontra il pubblico durante un firmacopie, mentre venerdì 17 dirige una masterclass dedicata al making of Slide. L’occasione per raccontare i retroscena e i segreti di produzione, dare consigli e offrire un punto di vista indipendente sull’industria creativa dell’animazione.

Road To Portugal – caminho para Portugal 

The next big thing nel mondo dell’animazione: in un mercato storicamente dominato da altri paesi, il Portogallo sta emergendo con forza, trainato da capolavori come “Ice Merchants”, di João Gonzalez, e “Tio Tomás, A Contabilidade dos Dias”, di Regina Pessoa. Non è un caso se nel 2024 sarà il paese ospite del Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Ma prima tocca al Future Film Festival, che ha coinvolto i più giovani registi portoghesi e organizzato intorno a loro un focus dedicato a questo paese, con l’importante collaborazione dello studio Tecnica Mista e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia.e

Già mercoledì 15, giorno di apertura di FFF, il pubblico può incontrare Vier Niev, del collettivo Cola Animation, regista indipendente e animatore di cortometraggi, esperienze VR/AR e mostre d’arte. In programma, alle 18, anche la proiezione di cortometraggi prodotti dallo studio. A partire dalle 19.30 si brinda al Portogallo durante il cocktail di apertura della 23esima edizione del FFF. L’inaugurazione ufficiale della rassegna è dedicata proprio ai 100 anni dell’animazione portoghese.

Giovedì, alle 15, l’ospite d’onore è Fernando Galrito, direttore del Monstra Festival, che presenta una serie di corti di animazione che raccontano l’evoluzione del settore dalle origini, nel 1923, ai nostri giorni. Più tardi, alle 16.30, Galrito partecipa a una tavola rotonda insieme ad altri “pesi massimi” come Josè Maria Ribeiro, regista del film Nayola, in concorso al FFF e Roberto Vecchi, docente di portoghese all’Università di Bologna.

Alle ore 19, dopo avere raccontato lo stato dell’arte dell’animazione portoghese, spazio all’opera d’esordio di José Maria Ribeiro, Nayola, presentato in anteprima in Italia: un caleidoscopico e sovversivo affresco sociale che racconta la guerra che ha dilaniato l’Angola, paese d’origine del regista, attraverso le voci di tre donne di generazioni differenti: la nonna Lenena, la figlia Nayola e la nipote Yara.

Anche a Modena, seconda sede del FFF, il Portogallo è protagonista con un doppio appuntamento al Cinema Astra: sabato 26 novembre si proiettano le opere più rappresentative, dal 1923 ad oggi, dell’animazione portoghese, a cura del Monstra Festival, seguite alle ore 20 da Nayola, il film presentato in concorso a Bologna.

Cinema Selfmade, sweded e sperimentale

“Be Kind, Remake!”, ovvero il filone amatoriale uno dei temi portanti di questa edizione, nata sotto il segno del quasi omonimo capolavoro di Michel Gondry, Be Kind Rewind. La pellicola, dedicata al cinema sweded, fatto a mano, con povertà di mezzi e ricchezza di ispirazione, viene proiettata giovedì 16 novembre, alle 22, anticipata dal documentario Michel Gondry, Do It Yourself di François Nemeta. Lo presentail noto critico cinematografico Roy Menarini.

Al pubblico, su prenotazione, il Festival offre una piccola chicca, un laboratorio di cinema handmade realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si partecipa creando da zero il proprio cortometraggio con materiale di recupero, utilizzando la tecnica a passo uno. Appuntamento ogni giorno (dal 15 al 19 novembre), e per tutto il giorno, dalle 10 alle 20, nello Spazio Be Kind, Remake!, una sala attrezzata con monitor e strumentazioni “del mestiere”, dedicata alle produzioni degli studenti, in collaborazione con Blockbuster Bend (Oregon – USA), l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Demetra Formazione.

In questo contesto, venerdì 17, riflettori puntati sull’evento Archeologia futura: alle 19 si presentano i lavori degli studenti del primo, secondo e terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che con la guida di Maurizio Finotto, docente e grande collezionista di opere sweded, hanno realizzato vari corti originali, ispirati ai caposaldi del cinema. Subito dopo si proiettano due lavori fuori concorso, nel segno dell’ucronia di ispirazione preistorica, ovvero Incanto La Leggenda, di Massimo Finotto, e Pablo di Neanderthal, di Antonello Matarazzo, alla presenza dello scrittore Ermanno Cavazzoni e di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento.

La serata continua e si tinge di noir, in perfetto stile venerdì 17, con la proiezione di tre lungometraggi da brivido: alle ore 20,30 si parte con la premiere italiana di Junk Head, di Takehide Hori (Giappone, 2021), seguito da, alle ore 22,30, un’altra premiere, Unicorn Wars di Alberto Vazquez (Francia, Spagna, 2022).

Per chiudere la triade, alle ore 24 Mad God di Phil Tippett (USA, 2021). La maratona horror prosegue tutta la notte con dei grandi classici dei maestri del brivido e agli spettatori che rimarranno fino alla mattina verrà offerta la colazione.

Alla frontiera tra umano, artificiale e post-umano

Non solo disegni fatti a mano in stile Bill Plympton, pupazzi che si muovono a passo uno, effetti speciali old fashioned. Il FFF apre la porta alla realtà virtuale e aumentata, attraverso le opere italiane e internazionali del concorso New Frontiers, al quale è dedicato un premio: il pubblico indossa il casco e si immerge nelle simulazioni, scopre proposte adatte a nuove piattaforme, mixed media, installazioni multimediali, performance. Si immerge nel futuro. Infatti, è nella natura del FFF integrare nuovi linguaggi, cogliere le sfide dell’umano e del post-umano. A partire dall’opera scelta per rappresentare questa edizione, creata da Mr Jose, alias di Josè A. Hernandez, che utilizza l’intelligenza artificiale – e in particolare Midjourney – come una penna con cui scrive scene immaginifiche. La locandina del Festival fa parte di una serie, “AIdeal world”, protagonista di una mostra dedicata all’interno della manifestazione. Tutti questi stimoli aprono a riflessioni mai banali,come quelle portata all’interno del festival da Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech animatore di un talk intitolata “Sette film (non sci-fi) per capire l’Intelligenza Artificiale”, in programma sabato 18 novembre, alle 16. Una conversazione che parte da pellicole come Karate Kid, Indiana Jones, Non ci resta che piangere, passando perfino per Mr Bean, per andare alla radice della differenza tra umanità e algoritmo. Infine, il 25 novembre, a Modena, torna l’hackathon, uno dei must del FFF. Il laboratorio aperto, ex centrale elettrica, si prepara ad essere invaso da giovani sviluppatori e realizzatori di videogame, in una speciale edizione con un tema che verrà svelato in prossimità dell’evento. La due giorni modenese è dedicata al gaming, ma anche alla realtà aumentata e virtuale e in generale alla gamification. L’iniziativa è organizzata da Doc Servizi e dalla sua area Doc Games, Comics & Cartoons, in collaborazione con l’Associazione Amici del Future Film Festival, e con il sostegno del Comune di Modena.

La 23esima edizione del Future Film Festival sarà ad ingresso gratuito grazie al supporto di Conad ad eccezione di masterclass e workshop, che saranno invece a pagamento. Le iscrizioni verranno aperte mercoledì 20 ottobre 2023.

Napoleon: il secondo trailer italiano

0
Napoleon: il secondo trailer italiano

È stato diffuso un nuovo trailer di Napoleon, l’epico film diretto da Ridley Scott sul condottiero e Imperatore francese interpretato da Joaquin Phoenix.

Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix

Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar® Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Ferrari: il trailer italiano del film di Michael Mann

0
Ferrari: il trailer italiano del film di Michael Mann

Leone Film Group, Rai Cinema e 01 Distribution hanno diffuso il trailer italiano di FERRARI (leggi la recensione), dal regista quattro volte candidato all’Oscar®, qui anche sceneggiatore, Michael Mann, con il candidato all’Oscar® Adam Driver, il Premio Oscar® Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey. 

Dopo film di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice, Ali, Thief, Insider – Dietro la verità, Michael Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di un uomo che ha costruito un mito senza tempo, e con l’affascinante e spietato mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta.

Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Prodotto da STX Entertainment, FERRARI è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e uscirà al cinema il 14 dicembre 2023 con 01 Distribution.

Tony Stark e Natasha Romanoff sono morti ora nella timeline del MCU

0

Il 16 e il 17 ottobre 2023 sono due date importantissime nella timeline ufficiale del MCU. Sono infatti le date di morte di Natasha Romanoff e di Tony Stark. Basandoci sulla cronologia ufficiale Marvel, che viaggia con qualche anno di anticipo sulla vita vera, ci troviamo adesso nel momento in cui c’è stata la grande battaglia contro Thanos vista in Avengers: Endgame.

Dopo che i Vendicatori hanno attraversato il tempo e lo spazio per raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito, quando Natasha perde la vita su Vormir, gli Eroi più Potenti della Terra si sono ritrovati in uno scontro finale contro una versione di Thanos di una linea temporale precedente. A conclusione del combattimento, Tony Stark riesce a rubare le Gemme dal guanto di Thanos e le utilizza per distruggerlo. Il gesto gli costa la vita.

Anche se sono passati ormai anni da quando il sacrificio di Tony è stato visto per la prima volta sullo schermo, resta un momento molto commovente, forse il più importante del MCU fino a questo momento. Ovviamente con Tony Stark il MCU ha avuto inizio, e vederlo morire, anche per una causa così grande, è stato un duro colpo per tutti i fan.

Tony e Natasha sono stati un punto di riferimento molto importante nel MCU, ricoprendo dei ruoli opposti. Anche se entrambi sono sempre stati abbastanza mutevoli nelle loro posizioni e nel loro modo di agire, hanno sempre avuto un obbiettivo comune anche quando in Civil War si sono schierati separatamente. Sono morti così come sono vissuti: la prima nell’ombra, senza un vero e proprio funerale, solo una commemorazione tra amici; il secondo in mezzo alla gente, con tanti testimoni per il suo sacrificio, in grande. Saranno per sempre ricordati, sia nel MCU e nel mondo reale, dai loro fan.

Robert De Niro è William “Re” Hale nel nuovo video su Killers of the Flower Moon

0

01 Distribution ha diffuso la featurette incentrata su William “Re” Hale, il personaggio interpretato da Robert De Niro nell’atteso Killers of the Flower Moon, il prossimo film drammatico di Martin Scorsese, che debutterà al cinema questo giovedì 19 ottobre 2023, distribuito da 01 Distribution.  William “Re” Hale è lo zio del personaggio Ernest Burkhart interpretato da Leonardo DiCaprio, un potente allevatore locale che mira a mettere le mani sulla terra e sulle ricchezze del popolo Osage in seguito alla scoperta del petrolio. L’uomo, senza scrupoli è disposto a tutto pur di mettere le mani sull'”oro nero”, come definisce il petrolio lui stesso. 

Il regista Martin Scorsese parlando William “Re” Hale lo ha definito un personaggio “straordinario“, un uomo al tempo stesso molto rigoroso e rispettoso delle persone e dall’altro un brutale assassino. Un uomo disposto a tutto pur di mettere le mani su quella richezza, un abile manipolatore come lo definisce nel video lo stesso Leonardo DiCaprio.

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Timothée Chalamet definisce “disorientanti” le accuse rivolte a Armie Hammer

0

In una lunga nuova cover story per la rivista GQ, Timothée Chalamet ha disorientanti le accuse rivolte a Armie Hammer, sua co-star in Chiamami col tuo nome, sul cui set sono diventati amici.

Dopo che nel 2021 Ammer è stato accusato di stupro e addirittura cannibalismo, con diverse chat con donne a sostegno delle accuse, l’attore è completamente stato eliminato da Hollywood. Le notizie legate al presunto cannibalismo, in particolare, hanno raggiunto Timothée Chalamet mentre si stava preparando per interpretare un cannibale in Bones and All.

“Voglio dire, quali erano le possibilità che stessimo sviluppando questa cosa?” Ha detto Chalamet, riflettendo su un periodo in cui la vita privata di Hammer e il suo film sono diventati sinonimi l’uno dell’altro. “Mi ha fatto sentire investito dal dovere di fare il film. Perché in realtà è basato su un libro.”

Quando gli è stato chiesto come ha elaborato personalmente le accuse contro Hammer, Chalamet ha detto a GQ: “Non lo so. Queste cose finiscono per essere oggetto di clickbait così intensamente. Disorientare mi sembra una buona parola”.

Già in precedenza Timothée Chalamet era stato chiamato in causa per commentare le accuse a Ammer, e aveva dichiarato: “È una domanda degna di una conversazione più ampia e non voglio darti una risposta parziale”. 

Tom Cruise ha inviato a Timothée Chalamet una lista dei suoi istruttori di acrobazie per prepararsi ai film

0

In una lunga nuova cover story per la rivista GQ, Timothée Chalamet rivela che Tom Cruise gli ha inviato un’e-mail nella quale Cruise offriva un elenco di tutti gli istruttori di acrobazie, istruttori di motociclette e altro ancora con cui Chalamet poteva mettersi in contatto per esercitarsi per futuri ruoli action.

“Fondamentalmente ha detto che nella Vecchia Hollywood avrei ricevuto un allenamento di danza e di combattimento, e che oggi nessuno mi terrà a quello standard. Quindi dipende da me”, ha ricordato Chalamet. “L’e-mail era davvero come un grido di guerra.”

Chalamet è un grande fan di Tom Cruise, e ha ammesso di aver visto Top: Gun Maverick otto volte nei cinema mentre era a Budapest per le riprese di Dune: Parte Due tra l’estate e l’autunno del 2022. L’attore ha persino affittato un cinema per portare l’intero cast e la troupe di Dune per vedere il blockbuster di Cruise.

“‘Top Gun’ è stato per me una grande ispirazione l’estate scorsa, quando stavamo realizzando ‘Dune'”, ha detto Chalamet. “Alcuni membri della troupe si sono fatti grasse risate all’idea di andarci, ma ho pensato che fosse uno dei film più belli che abbia mai visto.”

Sebbene Chalamet non abbia confermato se sia entrato o meno in contatto con gli istruttori di acrobazie consigliati da Cruise, il regista Denis Villeneuve ha sicuramente visto un cambiamento nel suo protagonista dalla “Parte Uno” alla “Parte Due”.

“Dal punto di vista dell’azione”, ha detto Villeneuve, “ho sentito che era molto più allenato rispetto alla prima parte e pronto per le sequenze di combattimento. Sono rimasto colpito dal suo livello di disciplina per la “Parte Seconda”. Sai, quando sei il protagonista di un film, il modo in cui ti avvicini al tuo lavoro e la tua disciplina avrà necessariamente un effetto a catena sul resto del film e della troupe. Era il primo sul set, sempre pronto. E sono rimasto molto contento e impressionato da come Timothée abbia davvero abbracciato quella disciplina e sia diventato, per me, un vero attore protagonista di questo film”.

Vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreis in Dune: Parte Due, in Wonka e prossimamente nel biopic dedicato a Bob Dylan in cui interpreta il musicista.

Alien: Romulus, Fede Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott

0

Fede Álvarez è stato incaricato di dirigere un nuovo film del franchise di Alien, che dovrebbe uscire il prossimo anno che si intitolerà, almeno per ora, Alien: Romulus, che ha scritto insieme a Rodo Sayagues.

Il franchise è fermo dal 2017, quando Ridley Scott diresse Alien: Covenant che, come Prometheus (2012). Il risultato non soddisfacente al botteghino di quest’ultimo ha posto fine alla corsa di Scott, e ora Alien: Romulus sarà il primo film del franchise uscito da quando la Disney ha acquisito la Fox.

Parlando con Guillermo del Toro al DGA Latino Summit 2023 (intorno alle 18:35), Álvarez ha confermato che il suo “director’s cut” di Alien: Romulus è finito e che recentemente “ha dovuto affrontare il momento incredibilmente teso di mostrare il lavoro a Ridley Scott”, che è uno dei produttori principali del sequel e il “padre” del franchise.

“Volevo che lo vedesse prima di chiunque altro”, ha detto Álvarez. “E tutti mi hanno fatto capire che Ridley è davvero un duro. È davvero duro, soprattutto se quello che vede ha qualcosa a che fare con i suoi film. È stato davvero duro con “Blade Runner [2049]”, che pensavo fosse un capolavoro, e ha avuto dei problemi perché è davvero difficile per lui guardare cose che hanno a che fare con il suo lavoro. Gli ho chiesto del nuovo “Top Gun” e lui ha risposto “meh”. Io ho risposto “Di cosa stai parlando?” E lui ha risposto “Quello di mio fratello era originale e questo è come eh”. Quindi ho pensato: ‘Non c’è modo di vincere questa partita.’”

Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott di persona dopo che il regista aveva visto Alien: Romulus per la prima volta, ma sapeva che doveva essere lì di persona per ascoltare i pensieri di Scott. “Anche se non me lo avesse chiesto, sarei andato lì, mi sarei seduto a un tavolo, lo avrei guardato e avrei ascoltato quello che aveva da dire”, ha detto il regista. “Anche se avesse detto: ‘Hai distrutto la mia eredità’, volevo essere di fronte a lui e vederlo negli occhi. Non volevo ricevere un’e-mail con scritto “Ridley dice…”

“E poi è entrato nella stanza e ha detto: ‘Fede, cosa posso dire? È fottutamente fantastico”, ha continuato Álvarez parlando della reazione di Scott al film. “Per me è stato come… La mia famiglia sa che è stato uno dei momenti più belli della mia vita avere un maestro come lui, che ammiravo così tanto, guardare un film che avevo fatto ma soprattutto qualcosa del genere… e parlarmi per un’ora di cosa gli piaceva. Uno dei migliori complimenti che mi ha fatto è stato: “Il dialogo è fantastico”. Sei tu lo sceneggiatore?’ Sì!”

20th Century Studios e Disney devono ancora rivelare molti dettagli sulla trama di Alien: Romulus, a parte il fatto che sarà incentrato su “un gruppo di giovani di un mondo lontano, che si ritrovano a confrontarsi con la forma di vita più terrificante del mondo”. Cailee Spaeny, che vedremo in Priscilla di Sofia Coppola, guida il cast insieme a David Jonsson (“Industry”), Archie Renaux (“Shadow and Bone”), Isabela Merced (“Rosaline”), Spike Fearn (“The Batman”) e Aileen Wu (“Away From Home”).

Il convegno: recensione del nuovo film Netflix

0
Il convegno: recensione del nuovo film Netflix

Per entrare al meglio nella Spooky season, le settimane che precedono Halloween, cosa guardare di meglio se non un film dell’orrore! Netflix ha aggiunto per l’occasione nuovi contenuti ad hoc: oltre alla miniserie La caduta della Casa degli Usher vi è anche Il convegno. La pellicola svedese, diretta da Patrik Eklund e tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore Mats Strandberg, riprende alcuni degli elementi classici degli horror slasher: un gruppo di persone in mezzo al bosco, un assassino psicopatico che cerca di ammazzare più persone possibili, un clima vagamente di suspense. Nel cast ritroviamo principalmente figure note nel solo panorama nazionale: Adam Lundgren è nei panni di Jonas, mentre Katia Winter (The boys) interpreta Lina.

Il convegno: la riunione che diventa massacro

Il film ha per protagonista un gruppo di impiegati pubblici intento a trascorrere alcuni giorni in una struttura nei boschi, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra colleghi e migliorare la loro produttività. In particolare, il posto dove alloggiano si trova nella cittadina dove il team dovrebbe far costruire un enorme centro commerciale. Durante la prima parte de Il convegno emergono però le prime discordanze sulla creazione dell’opera ed all’interno dello stesso gruppo: per ottenere il terreno necessario alla costruzione, è stata espropriata una fattoria ed il proprietario si è suicidato poco dopo, delle firme sono state falsificate e molti dei cittadini locali si oppongono al centro commerciale.

Le cose però peggiorano drasticamente quando un misterioso killer si inizia ad aggirare nella struttura: i primi ad essere colpiti sono i soggetti dello staff del posto. Pian piano però anche gli ospiti verranno presi come bersaglio dall’assassino travestito. Con il sopraggiungere della notte, ha inizio la corsa per la sopravvivenza.

Il convegno Netflix
Courtesy of Netflix / Robert Eldrim

Un horror che non fa paura

Il genere dell’orrore risulta talvolta essere molto settoriale: o si ama o si odia. Chi è amante dell’horror adora il sentimento di continua tensione ed adrenalina che si percepisce guardandone uno. Un film come Il convegno non può di conseguenza essere apprezzato dai veri cultori di questo genere cinematografico.

Pur essendo presenti alcuni degli elementi tipici delle pellicole horror, come una certa musica di tensione e tanto sangue, non trasmette allo spettatore la suspense e il terrore tipico di un film del genere. La trama risulta inoltre essere piuttosto banale, a tratti anche involontariamente ironica. Anche lo stesso travestimento del killer, che avrebbe lo scopo di creare una sorta di inquietudine sinistra, non ottiene l’effetto di spaventare il pubblico. L’unico reale fattore che resta di un horror è la presenza di tante uccisioni, ma non splatter quanto si potrebbe pensare.

Anche lo stesso svolgimento delle vicende sembra essere a tratti poco credibile: il killer, un normale essere umano, viene colpito più volte alla testa con molteplici armi da alcuni impiegati e membri dello staff. Per quanto la maschera possa agire da scudo, è improbabile che un essere umano sia ancora vivo ed abbastanza in forma da poter continuare indisturbato ad inseguire le sue vittime. Il punto focale degli slasher, horror come Il convegno, è proprio l’inseguimento delle persone da parte del maniaco omicida, ma è giusto dover mantenere una certa logica nello svolgimento delle vicende: la pellicola rischierebbe di perdere credibilità agli occhi del pubblico.

Un fattore interessante del film è tuttavia l’alternarsi di musica di suspense e di brani di musica classica: tra queste si ritrovano anche pezzi di musica da balletto, come delle tracce della Coppelia. Il risultato è un effetto talvolta straniante rispetto alle immagini che però ben racconta quanto avviene.

Il convegno
Courtesy of Netflix / Robert Eldrim

Un clima tossico di lavoro

Il clima all’interno del gruppo di lavoro de Il convegno si percepisce essere da subito molto teso: nonostante il capo e Jonas cerchino di comportarsi in maniera entusiasta, ottengono ben poco riscontro da parte degli altri.

Emergono da subito anche dei dissensi riguardo alla possibilità stessa di realizzare il centro commerciale: secondo alcuni, avrà un impatto negativo sull’ambiente, secondo altri potrebbe non dare i risultati sperati come riscontro economico. Il primo elemento attorno al quale si creano le prime tensioni è la presenza della firma di Lina, una delle dipendenti, su dei documenti che negavano alcun risarcimento al proprietario del terreno su cui verrà costruito il centro commerciale. La firma era stata falsificata, ma Jonas fa gaslighting nei confronti di Lina: le fa dubitare della sua stessa memoria, facendole credere che per via dello stress non ricordi come sono effettivamente andate le cose.

Durante il film, viene allora mostrata la reale natura di Jonas: un arrogante lupo senza scrupoli che si interessa solo della propria vita e dei propri obbiettivi. Anche nelle situazioni di maggiore pericolo, non esiterà ad abbandonare i propri colleghi per salvare sé stesso.

Come Jonas, in realtà è l’organizzazione stessa che si occupa della costruzione di quest’opera a non avere scrupoli: si impongono nella costruzione nonostante l’opposizione della gente del posto e strappando ogni avere ad un semplice fattore. Questo sembra essere il motivo per cui pagano con la vita. Ad ogni modo queste tematiche non vengono approfondite, restano in secondo piano e il film non trova una propria identità.

Avatar: The Last Airbender, le prime foto mostrano la nazione del fuoco della serie live-action

0

Netflix ha pubblicato nuove foto che mostrano la Nazione del Fuoco nella prossima serie live-action Avatar: The Last Airbender. Pubblicato su Twitter, Netflix ha condiviso nuove foto che presentano ai fan le versioni live-action del Signore del Fuoco Ozai, del Generale Iroh, della Principessa Azula, del Comandante Zhao e del Principe Zuko, interpretati rispettivamente da Daniel Dae Kim , Paul Sun-Hyung Lee , Elizabeth Yu , Ken Leung e Dallas Liu.

Avatar: The Last Airbender ha avuto un adattamento su Nickelodeon nel 2005. Creata da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, la serie animata di tre stagioni segue Aang, l’ultimo sopravvissuto della sua nazione che ha la capacità di piegare i quattro elementi: acqua, terra, fuoco. e aria. Volendo portare la pace nel mondo, Aang e i suoi amici devono sconfiggere la Nazione del Fuoco, guidata da un sovrano determinato a conquistare tutto ai suoi occhi.

Nel 2018, Netflix ha annunciato che avrebbe realizzato un remake live-action “reinventato” di Avatar: The Last Airbender. DiMartino e Konietzko sono entrambi produttori esecutivi e showrunner della serie. “Ambientato in un mondo asiatico devastato dalla guerra, dove alcune persone possono ‘piegare’ uno dei quattro elementi classici: acqua, terra, fuoco o aria”, si legge nella sinossi ufficiale. “Aang (Gordon Cormier) è l’”Avatar”, l’unico capace di piegare tutti gli elementi, ed è destinato a portare la pace nel mondo dalla Nazione del Fuoco. Con i suoi nuovi compagni Katara (Kiawentiio) e Sokka ( Ian Ousley), Aang si propone di dominare gli elementi mentre viene inseguito dal principe in esilio della Nazione del Fuoco Zuko (Daniel Dae Kim), che cerca di riconquistare il suo onore catturando l’Avatar.

Netflix ha in programma di rilasciare ulteriori dettagli su Avatar: The Last Airbender durante la Geeked Week, che si terrà dal 6 al 12 novembre 2023. Avatar: The Last Airbender uscirà su Netflix nel 2024.

Captive State: trama, cast e sequel del film

Captive State: trama, cast e sequel del film

Noto per i film Prison Escape (2008) e L’alba del pianeta delle scimmie (2011), il regista Rupert Wyatt ha nel 2019 portato al cinema il film Captive State, con il quale sembra aver proposto una combinazione dei suoi due precedenti lungometraggi. In questa sua nuova e, ad oggi, ultima pellicola, il regista ha infatti usato l’espediente fantascientifico per raccontare i pericoli che corrono oggigiorno le libertà civili e il ruolo del dissenso all’interno di una società autoritaria. Tra invasione (grossomodo quella che avviene da parte delle scimmie nei confronti degli umani nel film del 2011) e ribellioni (similmente a quella mostrata nel film del 2008), si sviluppa così un’opera dai forti rimandi politici.

Ancora una volta, dunque, la fantascienza diventa l’occasione per raccontare il presente, proponendo in questo caso una generica situazione di dittatura e di quanti vi sono coinvolti. Per promuoverlo, è poi partita una campagna di comunicazione web e social come fosse gestita dalla dittatura aliena presente nel film. Sono dunque stati diffusi comunicati destinati ai cittadini “Collaboratori” affinché denuncino ogni attività dei cittadini “Dissidenti”. L’idea del film, in ogni caso, arriva direttamente dalla mente del regista, che ha scritto la sceneggiatura insieme alla moglie Erica Beeny.

Per gli amanti del genere, Captive State è dunque un titolo interessante da poter recuperare, che punta sul valore dei suoi colpi di scena, gli effetti speciali e su interpretazioni di buon livello da parte di celebri attori. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Captive State John Goodman

La trama di Captive State

Il film è ambientato a Chicago nel 2015. La città americana, come il resto del pianeta, vive da nove anni sotto l’occupazione di alieni che si fanno chiamare “Legislatori” e che lasciano gli umani fare la loro vita mentre nel sottosuolo sfruttano tutte le risorse naturali della Terra. Gabriel, un ventenne che ha visto i genitori uccisi dagli alieni al loro arrivo, e che ha un fratello maggiore di nome Rafe membro della Resistenza contro l’oppressore, cerca di trovare i soldi per fuggire dalla città attraverso il lago Michigan lavorando al mercato nero: così facendo, entrerà punta ad entrare in contatto con una rinata cellula della Ribellione.

Questa si fa chiamare La Fenice e il suo obiettivo è naturalmente quello di affrontare gli invasori alieni con un piano ben congeniato che permetta di roversciare il loro regime. Gabriel si ritrova dunque coinvolto nella preparazione di un nuovo attentato, ma proprio nel corso di tali preparativi scoprirà verità inattese su suo fratello che metteranno in dubbio tutte le sue azioni future. Il tutto mentre William Mulligan, un poliziotto pro-alieni ed ex amico della sua famiglia, mira a mettersi in contatto con lui per scopi tutt’altro che chiari, che potrebbero però a loro volta stabilire il futuro del ragazzo e della salvezza umana.

Il cast di Captive State

Ad interpretare Gabriel vi è l’attore Ashton Sanders, noto per essere stato uno dei protagonisti del film premiato agli Oscar Moonlight. Suo fratello Rafe, invece, è interpretato dall’attore Jonathan Majors, oggi noto per essere Kang il Conquistatore nel Marvel Cinematic Universe. Il noto attore John Goodman recita invece nel ruolo del Detective William Mulligan. Colson Baker, anche noto come Machine Gun Kelly, interpreta Jurgis, amico di Gabriel, mentre Vera Farmiga recita nei panni di Jane Doe. Alan Ruck, noto per essere stato Connor in Succession interpreta Charles Rittenhouse, mentre David J. Height è il Maestro delle Ceremonie.

Captive State film

La spiegazione del finale di Captive State: un sequel ci sarà?

Con il sopraggiungere del finale di Captive State, viene rivelato che dietro le rivolte ribelli c’è molto di più di quanto si credesse in precedenza. Il colpo di scena finale svela che William Mulligan è anche lui un ribelle sotto copertura e il suo obiettivo è salire di grado per ottenere l’accesso a una base operativa degli alieni. È però in grado di ricevere questa promozione solo dopo aver contribuito a scoprire che i piani dell’alieni erano trapelati alla prostituta locale – e influente membro della ribellione – Jane Doe. Tuttavia, mentre intraprende la sua lunga discesa verso la base aliena, la missione suicida di William termina in una luce accecante che prende il sopravvento sullo schermo, prima del buio.

Nel finale Gabriel rimane dunque completamente solo, ma si accenna alla possibilità di una ribellione più ampia nei confronti degli alieni. Una conclusione che dunque lasciava aperta la porta ad un possibile sequel. Tuttavia, quattro anni dopo l’uscita al cinema di Captive State, non sono stati comunicati piani per la realizzazione di un seguito. Ciò può essere con buona probabilità dovuto ai risultati non particolarmente positivi del film, il quale è stato accolto in modo non particolarmente positivo dalla critica ed ha incassato globalmente appena 8 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. Con tali risultati, la realizzazione di un Captive State 2 sembra quantomai improbabile.

Il trailer di Captive State e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Captive State grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Apple TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 17 ottobre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Run: la vera storia dietro il film con Sarah Paulson

Run: la vera storia dietro il film con Sarah Paulson

Dal regista Aneesh Chaganty e dai produttori Natalie Qasabian e Sev Ohanian (con quest’ultimo che ha scritto la sceneggiatura insieme a Chaganty), autori del film rivelazione Searching (e, successivamente, Missing), nel 2020 è stato realizzato il thriller Run, con il quale si punta ad offrire una nuova prospettiva su una storia dal sapore Hitchcockiano, in cui si mettono in scena una paranoia crescente che culmina con uno sconvolgente colpo di scena. Si esplorano infatti in questo caso temi universali e riconoscibili della relazione di una adolescente con sua madre, nonché il caos onnipresente che si nasconde sotto la superficie della vita quotidiana.

“Run è una lettera d’amore all’età d’oro di Hollywood. È un thriller puro, su una madre e una figlia che scoprono alcune cose l’una dell’altra. Parte tutto da questo”, precisa Chaganty. La pellicola doveva essere distribuita nelle sale statunitensi l’8 maggio 2020, ma è stata posticipata a causa della pandemia di COVID-19 ed è stata infine distribuita sulla piattaforma Hulu dal 20 novembre 2020, dove è diventato il film più visto di sepre. In Italia il film è invece stato distribuito a livello cinematografico a partire dal 10 giugno 2021, passando tuttavia in sordina. Grazie alla sua distribuzione in streaming e al suo passaggio televisivo, è però ora possibile riscoprirlo.

Per tutti gli appassionati di thriller psicologici, dove risulta evidente che qualcosa non è come sembra, Run è allora un ottimo titolo da recuperare e sui cui temi riflettere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si riporta poi una storia vera a cui il film fa vagamente riferimento, ma anche una spiegazione del finale Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Run film 2020

La trama e il cast di Run

Protagonista di questa storia è Chloe, un’adolescente disabile che vive con sua madre, Diane. La donna è però così morbosamente legata a sua figlia da risultare inquietante e invadente. Ha infatti cresciuto Chloe, bloccata su una sedia a rottele, in totale isolamento, controllando ogni sua mossa, ogni suo gesto. Ora che però è cresciuta, la morbosità materna spinge la ragazza a mettere in discussione il rapporto con il genitore e a indagare in casa, alla ricerca di qualcosa che possa permetterle di comprendere più a fondo perché la madre si comporti così. Ciò che troverà, tuttavia, sarà una verità spaventosa.

Ad interpretare Diane vi è l’attrice Sarah Paulson, celebre per le sue molteplici interpretazioni nella serie antologica American Horror Story. Nel ruolo di Chloe, invece, vi è Kiera Allen, la quale usa una sedia a rotelle nella vita reale a causa di un problema di mobilità degli arti inferiori. Gli autori del film volevano infatti lanciare un’attrice disabile, affermando che Hollywood raramente sceglie attori disabili per ruoli disabili e si sono così imbattuti in lei. Il suo ruolo in questo film ha fatto di lei la seconda attrice donna su sedia a rotelle a recitare in un film di suspense, dopo Susan Peters che fece lo stesso nel 1948 in Il segno del capricorno.

Run storia vera

Quella di Run è una storia vera?

Run non è basato su una precisa vicenda realmente avvenuta, ma è vagamente ispirato ad alcune situazioni simili di cui si ha reale testimonianza. Tra questi si può citare quello di Dee Dee Blanchard e sua figlia Gypsy Rose, la cui storia è stata più fedelmente rappresentata nella serie Hulu The Act. In sintesi, sembra che la donna fosse affetta dalla Sindrome di Munchausen per procura, ovvero in cui un genitore o tutore arreca danni fisici al minore o ad altra persona incapace per farlo credere malato e attirare l’attenzione e comprensione su di sé. Quando Gypsy Rose nacque, sua madre Dee Dee le rivelò infatti di essere affetta da varie malattie, tra cui la leucemia e la distrofia muscolare.

Per anni, dunque, Gypsy ha usato una sedia a rotelle, ha assunto farmaci prescritti ed è stata sottoposta a interventi chirurgici di cui non aveva bisogno. Per via di questi presunti malanni, le due avevano anche ricevuto diverse forme di sostegno da organizzazioni benefiche. Tuttavia, dopo anni di soprusi, il 12 aprile 2015, Gipsy ha ucciso – con la complicità di Nicholas Godejohn, un uomo conosciuto online – sua madre Dee Dee. Lui è statopoi  condannato all’ergastolo, mentre Gypsy Rose si è dichiarata colpevole di omicidio di secondo grado ed è stata condanna a 10 anni. Nel 2023 viene però annunciata una diminuzione della pena che la porterà ad essere scarcerata il 28 dicembre di questo stesso anno.

 

Il trailer di Run e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Run grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Now, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 17 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, Biography

Gen V: ecco come Maire si unirà alla squadra di Butcher in The Boys 4 – teoria

Mentre il mondo ha già cominciato ad amare e un po’ a temere i giovani protagonisti di Gen V, arriva dai meandri di internet una teoria che potrebbe anticipare il modo in cui Marie Moreau (Jaz Sinclair) si unirà alla squadra di Butcher di The Boys 4.

Marie, lo sappiamo dalla scioccante entrata in scena nel primo episodio, è una Supe emocinetica con abilità di livello superiore. Capace di manipolare il sangue, Marie viene erroneamente identificata come l’assassina di Golden Boy (Patrick Schwarzenegger), il che, in parte, la favorisce nella sua ascesa nella Top 10 dei migliori studenti della Godolkin University. Perseguitata dal suo tragico passato, Marie è anche una dei pochi Supes di Gen V che sembra impegnarsi nella lotta al crimine per le giuste ragioni.

Con Gen V che replica la storia della prima stagione di The Boys con un chiaro parallelo tra Starlight e Marie, non c’è dubbio che il giovane Supe sia associabile Starlight (Erin Moriarty), Hughie (Jack Quaid) e gli altri membri anti-Vought della troupe di Billy Butcher in The Boys. Anche nei suoi primi episodi, la serie spin-off ha vantato alcuni cameo divertenti che si collegano al franchise principale. Con l’intrigante potenziale crossover della serie in pole position, sembra sempre più probabile che Marie incontrerà il gruppo di vigilanti di The Boys 4. Curiosamente, entrambi gli show hanno già anticipato come la squadra di Marie e Butcher potrebbero incrociarsi in un prossimo futuro.

Hughie e The Boys dovrebbero già sapere di Marie

Gen VConcentrandosi su Marie Moreau, Gen V ci dice con un brillante e profondo Easter Egg di The Boys, che la squadra di Butcher dovrebbe già sapere dell’adolescente Supe. Nella terza stagione di The Boys, Hughie ruba l’intero file system del Red River Institute. L’Istituto, viene rivelato, è una casa famiglia di proprietà sussidiaria della Vought per bambini Supe orfani. Dato che l’unità USB di Hughie contiene i file di ogni Supe a Red River, l’equipaggio dovrebbe essere ben consapevole dell’esistenza della protagonista di Gen V. In effetti, gli spettatori più attenti hanno notato che il profilo e l’immagine di Marie appaiono effettivamente sullo schermo nell’episodio mentre Hughie scorre i file, rendendo la connessione innegabile.

Anche se Hughie e The Boys non prestassero molta attenzione al profilo di Marie – o se in qualche modo non si accorgessero di quanto possano essere utili i suoi poteri emocinetici in una lotta contro Homelander e la Vought – allora Gen V è pronta a correggere quella svista. Nella serie spin-off, Marie fa notizia quasi immediatamente per aver presumibilmente ucciso il prodigio dell’università, giustamente chiamato Golden Boy. Mentre approfondisce il progetto segreto “Woods” della Vought e le altre cospirazioni che circondano Godolkin, c’è una forte probabilità che appaia sul radar dei ragazzi di Butcher.

Gen V ha confermato che Marie è una delle supes potenti del mondo

I poteri di manipolazione del sangue di Marie Moreau in Gen V sono tra le abilità più formidabili nell’universo di The Boys. Spesso Marie usa le sue abilità per creare proiettili o fruste, ma gli episodi chiave della serie hanno dimostrato che è capace anche di manipolare il sangue all’interno del corpo di qualcun altro. I superpoteri di Marie la rendono la candidata perfetta per combattere qualcuno dotato di invulnerabilità, come Homelander. È logico che i ragazzi sfoglino gli archivi del Red River alla ricerca di candidati adatti all’uccisione di Homelander.

Per la maggior parte del tempo, Gen V ha mostrato come Marie manipola il sangue che esiste al di fuori del suo corpo (o di quello di qualcun altro). Avendo scoperto le sue abilità quando le è arrivato per la prima volta il ciclo, Marie si è sempre provocata dei tagli alle mani per avere il sangue da manipolare, sangue che esce dal suo corpo. Altre volte, è anche in grado di controllare il sangue che scorre dalla ferita o dal taglio aperto di qualcun altro. L’episodio 4 di Gen V, tuttavia, cambia le regole del gioco: rivela che Marie può manipolare il sangue all’interno del corpo di qualcun altro e, come dice lei, “far esplodere” una parte del corpo della sua vittima. Detto questo, Marie potrebbe essere in grado di controllare il sangue all’interno del corpo di Homelander, rendendola una dei pochi Supes in grado di uccidere l’onnipotente leader dei Sette.

Unirsi ai Ragazzi potrebbe essere il futuro perfetto di Marie Moreau dopo Gen V

Se Hughie e i ragazzi sono già a conoscenza dei poteri rari di Marie, potrebbero già cercarla. Non si sa molto sulla trama di The Boys 4 o su come il finale di Gen V influenzerà la serie principala. Anche se non conosciamo il destino di Marie, è chiaro che non ha futuro con la Vought; ha causato troppi problemi e sa già troppo del ventre oscuro della compagnia per essere trasformata in un membro dei Sette facilmente controllabile.

È anche possibile che Marie Moreau si unisca ai Ragazzi dopo il suo periodo in Gen V. Se Hughie e gli altri si collegassero al suo profilo Red River, è anche possibile che un membro dei Boys arrivi alla fine della serie spin-off per reclutare Marie. Ovviamente i ragazzi avranno molto da affrontare nella prossima stagione. Per cominciare, è finalmente giunto il momento di odiare Billy Butcher: le sue azioni egoistiche e l’uso sfrenato del Composto V stanno facendo deragliare il gruppo.

La connessione di The Boys con Marie Moreau potrebbe dare un volto al “benefattore”

Nell’episodio 5 di Gen V, Shetty (Shelley Conn), l’antagonista preside della Godolkin University, dice al dottor Cardosa (Marco Pigossi) che Marie ha un “benefattore” enigmatico e influente, il che la rende interdetta a qualsiasi sperimentazione sui Supes. Diversi personaggi di The Boys potrebbero essere il misterioso “benefattore” di Marie, dal nuovo CEO della Vought Ashley Barrett (Colby Minifie) all’ex CEO Stan Edgar (Giancarlo Esposito) fino al candidato alla presidenza Robert Singer (Jim Beaver). Anche la stessa Dean Shetty potrebbe essere la misteriosa benefattrice. Sebbene il fatto che il benefattore sia qualcuno all’interno della Vought o della Casa Bianca avrebbe più senso, potrebbe anche trattarsi di Starlight o Mallory, che vorrebbero portare Marie dalla loro parte.

I file di Red River di Hughie possono essere il ponte per portare Marie in The Boys 4

the boys 4Quando la foto e il nome di Marie appaiono sullo schermo durante l’esplorazione di Hughie del database del Red River Institute, siamo di fronte a un cameo per i fan più attenti. Naturalmente, il momento non è servito soltanto a preparare l’arrivo di Gen V molto prima della sua uscita. The Boys è sempre stata una serie dalla trama intricata, quindi è difficile immaginare che lo show presentasse Marie in modo casuale. Nonostante tutti i cameo e i riferimenti di Gen V alla serie madre, i due racconti rimangono in gran parte separati. Se si sta cercando un modo per portare Marie in The Boys 4 sembra chiaro che il passo non sarà poi tanto difficile.

Killers of the Flower Moon: Leonardo DiCaprio nella clip “Il prezzo per gli Osage”

0

Dopo avervi rivelato la storia vera del film, ecco una inedita clip di “Leonardo DiCaprio nell’atteso Killers of the Flower Moon, il prossimo film drammatico di Martin Scorsese, che debutterà al cinema questo giovedì 19 ottobre 2023, distribuito da 01 Distribution. Nella clip dal titolo Il prezzo per gli Osage” possiamo ammirare l’abilità di Ernest Burkhart, personaggio interpretato dall’attore premio Oscar nel trattare per gli Osage.

All’inizio del XX secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in un intrigo avvincente per la scoperta della verità.

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Boomer si nasce: un podcast che ci accompagna nella vita online e offline dei ragazzi di oggi

Cosa vuol dire cringe? A cosa serve un meme? E c’è differenza tra un influencer e un content creator? Basta non saper rispondere anche solo a una di queste domande per cominciare a sentirsi poco al passo con i tempi o, come direbbe un ragazzo di oggi, boomer.

Capirsi tra generazioni diverse diventa, infatti, sempre più difficile e lo dimostra bene il divario che esiste tra i giovani della Gen Z e le persone che li precedono. A cambiare non sono solo gli anni di nascita, ma anche le attitudini, gli stili di vita, gli interessi e, soprattutto, il linguaggio.

Boomer si nasce, la nuova serie audio di Trentino Film Commission realizzata in collaborazione con Chora Media, è pensata per tutti i boomer – e non solo – che vogliono comprendere meglio i ragazzi di oggi e come vivono sempre di più su internet e sui social media.

Nel corso di sei puntate, una alla settimana, alcuni giovani che hanno tra i 14 e i 20 anni  fanno da guida all’host Luca Ferrario, esperto di cinema e comunicazione e Direttore di Trentino Film Commission, raccontando la loro quotidianità tra esperienze online e offline.

Si crea così uno scambio tra generazioni autentico e ironico, che partendo dalla spiegazione di alcune parole ed espressioni usate dai ragazzi arriva a svelare come stanno cambiando la nostra società e il nostro mondo.

In ognuno degli episodi interviene anche una figura esperta del tema trattato, e tra le persone coinvolte ci sono Sofia Viscardi, Vincenzo Marino, Daniele Zinni e Chiara Maiuri.

Il podcast si inserisce all’interno di EDUCA IMMAGINE+, un progetto di educazione ai linguaggi del cinema e dei media rivolto al mondo della scuola e all’intera comunità, nato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero della Cultura.

La serie audio uscirà in concomitanza della Giornata Nazionale del Cinema per la Scuola 2023, in programma il 16, 17 e 18 ottobre presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo per fornire un’importante occasione di confronto e formazione sull’educazione ai media in ambito scolastico.

Boomer si nasce sarà disponibile su tutte le app free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts) dal 17 ottobre, con una nuova puntata ogni martedì fino al 21 novembre.

Sinossi generale e calendario degli episodi

Avete mai visto qualcosa di cringe? Condividete dei meme? Sapete che tra amici è comune fare delle live? Se domande del genere vi confondono, non vi preoccupate, questa è la serie che fa per voi: è pensata per aiutare i cosiddetti boomer a capire meglio la Generazione Z. Sei puntate, una alla settimana, in cui sono proprio i più giovani a farci da guida e a parlarci di come la loro quotidianità si intreccia all’uso di internet e dei social media. In ogni episodio partiamo da un termine o un’espressione che caratterizza il linguaggio dei ragazzi per andare a esplorare i temi più diversi, dai videogiochi agli influencer, passando per l’educazione sessuale online. Grazie agli interventi di alcune persone tra i 14 e i 20 anni, e al supporto di sei figure “esperte”, questo podcast prova a raccontare della nostra società, del nostro mondo e di come stanno cambiando le cose.

Willow fuori da Disney+, per Warwick Davis è “imbarazzante”

0
Willow fuori da Disney+, per Warwick Davis è “imbarazzante”

Warwick Davis è il volto del franchise di Willow, iniziato nel 1988 con il film fantasy di Ron Howard e proseguito con la serie sequel di Disney+ nel 2022. La Disney ha cancellato la serie televisiva dopo solo una stagione di otto episodi, e poi ha ritirato lo show dalla piattaforma per misure di riduzione dei costi. Davis ha ora chiamato in causa la Disney via X (ex Twitter), chiedendo allo studio di rispondere ai molti fan che si chiedono perché non possono più guardare la serie in streaming.

“Incontro quotidianamente persone adorabili che sono fan di ‘Willow’, e che sono il motivo per cui è stata realizzata la serie Disney+, ha scritto su X Warwick Davis. “Per favore dimmi [Walt Disney Company], cosa devo dire a questi abbonati quando chiedono perché non possono più guardare la serie? #imbarazzante.”

Willow è stato uno dei quasi 50 titoli che Disney+ ha ritirato dalla sua libreria di streaming a maggio. Altri titoli includevano la serie The Mysterious Benedict Society e il film The One and Only Ivan. La CFO della Disney, Christine McCarthy, ha spiegato che la Disney si aspettava di effettuare una svalutazione nel trimestre di giugno di 1,5-1,8 miliardi di dollari rimuovendo i contenuti dalle sue piattaforme di streaming. Svalutando il valore dei contenuti, la Disney può rimuoverlo dal suo bilancio e ridurre le tasse.

La serie Willow ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica, con la prima (e unica) stagione che ha ottenuto un punteggio di approvazione critica dell’83% su Rotten Tomatoes.

Martin Scorsese racconta: DiCaprio ha chiesto una riscrittura di Killers of the Flower Moon, dopo due anni che ci lavorava

0

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio sono stati molto schietti nelle interviste quando hanno parlato della massiccia revisione subita dalla sceneggiatura di Killers of the Flower Moon avvenuta durante lo sviluppo del film. In una nuova intervista con The Irish Times, il regista ha rivelato che lui e il co-sceneggiatore Eric Roth avevano lavorato alla sceneggiatura di “Flower Moon” per due anni interi quando DiCaprio ha contestato l’approccio alla storia.

“Io e [il mio co-sceneggiatore] Eric Roth abbiamo parlato di raccontare la storia dal punto di vista degli agenti dell’FBI che venivano a indagare”, ha detto Scorsese. “Dopo due anni di lavoro sulla sceneggiatura, Leo è venuto da me e mi ha chiesto: ‘Dov’è il cuore di questa storia?’. Avevo avuto incontri e cene con gli Osage e ho pensato: ‘Bene, ecco la storia’. Secondo noi, la storia non veniva necessariamente dall’esterno, dal Bureau, ma piuttosto dall’interno, dall’Oklahoma”.

La sceneggiatura di Killers of the Flower Moon di Scorsese e Roth è basata sull’omonimo libro di David Grann del 2017, che racconta la storia degli albori dell’FBI, quando gli agenti indagavano su una serie di omicidi nella nazione Osage negli anni ’20. Nella sceneggiatura originale, il film era raccontato dal punto di vista dell’agente dell’FBI responsabile del caso, Tom White (Jesse Plemons). In quella versione del film, DiCaprio doveva interpretare White, finché la storia non ha cambiato prospettiva e l’attore si è riservato il ruolo, molto più sgradevole, di Ernest Burkhart, un veterano della prima guerra mondiale che viene coinvolto nell’avido complotto di suo zio per derubare la nazione Osage delle sue ricchezze. La lealtà di Ernest viene messa alla prova dopo aver sposato una donna Osage di nome Mollie (Lily Gladstone). Con DiCaprio nel nuovo ruolo principale, Plemons è stato chiamato per interpretare Tom White.

Quando il team di “Flower Moon” ha deliberato che la sceneggiatura doveva cambiare prospettiva, Scorsese ha deciso di incontrare 300 membri della comunità Grey Horse dell’Oklahoma nella contea di Osage. “Ho sempre detto che se mai fossi stato coinvolto in qualcosa che avesse a che fare con gli indigeni, sarebbe stato meglio sapere chi sono le persone o, almeno, sentirmi a mio agio con loro come esseri umani”, ha detto Scorsese all’Irish Times. “Ed è quello che è successo. Quando ho incontrato per la prima volta Chief Standing Bear ero nervoso. Siamo entrati nel suo ufficio. Abbiamo iniziato a parlare. Penso che ciò di cui aveva bisogno da me era sapere che non mi sarei approfittato di lui, che non avrei sensazionalizzato la storia, in particolare la vittimizzazione degli Osage, e la violenza della storia.”

“So che un certo numero di persone nella comunità hanno sottolineato di aver visto il film ‘Silence'”, ha aggiunto Scorsese. “Hanno sentito che c’era un cuore. Lo dico esitante. Ma sentivano di potersi fidare del bianco. Ho cercato di fare del mio meglio per raggiungere quella fiducia: non è stato facile. Ma è stato molto confortevole lavorare con loro. Dipendevo da loro, ho scritto tutto quello che mi hanno detto e l’ho inserito nella sceneggiatura.”

Scorsese ha dichiarato alla rivista Time il mese scorso che mentre scriveva la sceneggiatura originale di Killers of the Flower Moon si era reso conto che “stava facendo un film su tutti i bianchi… Il che significa che stavo adottando un approccio dall’esterno verso l’interno, e questo mi preoccupava”.

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

A Murder at the End of the World: trailer della serie FX in arrivo su Disney+

0

Disney+ ha svelato il trailer e annunciato che A Murder at the End of the World, la serie FX composta da sette episodi ambientata nel remoto e isolato compound di un miliardario solitario, arriverà martedì 14 novembre in esclusiva sulla piattaforma streaming in Italia. La serie debutterà con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana.

A Murder at the End of the World è una serie mystery con al centro della scena un nuovo tipo di detective: un investigatore dilettante della generazione Z e un hacker esperto di tecnologia di nome Darby Hart (Emma Corrin). Darby e altri otto ospiti sono stati invitati da un miliardario solitario (Clive Owen) a partecipare a un ritiro in una località remota e affascinante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato morto, Darby deve usare tutte le sue capacità per dimostrare che si tratta di un omicidio, contro una marea di interessi contrastanti e prima che l’assassino faccia una nuova vittima.

L’avvincente serie è interpretata da Emma Corrin, Clive Owen, Harris Dickinson, Brit Marling, Alice Braga, Joan Chen, Raúl Esparza, Jermaine Fowler, Ryan J. Haddad, Pegah Ferydoni, Javed Khan, Louis Cancelmi, Edoardo Ballerini, Britian Seibert, Christopher Gurr, Kellan Tetlow, Daniel Olson e Neal Huff.

A Murder at the End of the World è creata e diretta da Brit Marling e Zal Batmanglij. Marling e Batmanglij sono anche produttori esecutivi insieme ad Andrea Sperling (Transparent), Melanie Marnich e Nicki Paluga. La serie in sette episodi è prodotta da FX Productions ed è stata girata in Islanda, New Jersey e Utah.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Il Natale di Hannah Waddingham, prime foto dello speciale natalizio Apple TV+

0

Apple TV+ ha svelato le prime immagini dell’attesissimo speciale natalizio Il Natale di Hannah Waddingham, in arrivo il 22 novembre. Nell’evento musicale l’attrice vincitrice di un Emmy, Hannah Waddingham, celebrerà le feste accogliendo tante guest star per una serata stravagante al London Coliseum. Lo speciale è stato registrato dal vivo alla presenza del pubblico e presto gli spettatori di tutto il mondo potranno unirsi a lei per celebrare il suo periodo preferito dell’anno su Apple TV+ guardandola esibirsi nei classici natalizi, accompagnata da una spettacolare big band.

Il Natale di Hannah Waddingham

Il Natale di Hannah Waddingham è prodotto da Done + Dusted (La Bella e la Bestia: 30° Anniversario, “A Legendary Christmas with John and Chrissy”, “La Sirenetta Live!”, le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Londra), lo stesso team dello speciale di successo di Apple TV+ Il Natale di Hannah Waddingham. I produttori esecutivi sono la stessa Waddingham, Katy Mullan, Moira Ross, Raj Kapoor e Nick Todisco. Lo speciale natalizio è diretto dal vincitore del premio BAFTA Hamish Hamilton (cerimonie di apertura e chiusura degli Oscar, dei Grammy, del Super Bowl halftime show e delle Olimpiadi di Londra).

Apple TV+ offre serie drammatiche e commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie originali Apple sono stati premiati con 380 vittorie e 1.573 nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy “Ted Lasso” e lo storico Oscar come Miglior film a “CODA”.

Leonardo DiCaprio rivela che Killers of the Flower Moon “…è stato una vera e propria rivelazione”

0

Il capolavoro di Grann del 2017 Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI (pubblicato in Italia con il titolo Gli assassini della terra rossa), è una rara gemma letteraria, una storia americana di crimini a sfondo razzista, che esplora il passato e il presente della nazione. Ambientata negli anni Venti, nel crepuscolo del Vecchio West, la storia racconta le razzie perpetrate nella Contea degli Osage e la nascita di una squadra speciale, creata appositamente per indagare in merito.

Al centro del libro di Grann c’è la Nazione Osage, la tribù di nativi americani costretta a spostarsi verso ovest dall’Ohio e dalle valli del Mississippi, attraverso il Missouri e il Kansas, per giungere infine, per ordine del governo americano, nel cosiddetto “territorio indiano” dell’Oklahoma, dove rimase fino alla fine del 1800. Proprio queste e altre peculiarità del film hanno attratto l’attore Leonardo DiCaprio, che è stato promotore egli stesso di un adattamento per il cinema.

Questo libro è stato una vera e propria rivelazione”, dichiara l’attore Leonardo DiCaprio, ricordando anche il massacro di Tulsa del 1921 (che apre la serie Watchmen della HBO), un altro orribile episodio di violenza dei bianchi contro una minoranza, avvenuto in un territorio poco distante (purtroppo sono trascorsi cento anni prima che queste ingiustizie fossero rese note). “Mentre il massacro di Tulsa è stato un palese attacco contro un’intera comunità afroamericana, la strage degli Osage è stata più machiavellica e si è protratta per anni; i suoi effetti si ripercuotono anche nel nostro presente”.

Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese in Killers of the Flower Moon
Gentile concessione di © 01 Distribution

Dopo aver opzionato i diritti del manoscritto di Grann nel 2016, prima della pubblicazione del libro, la squadra di Leonardo DiCaprio ha presentato il progetto al regista Martin Scorsese per realizzare una potenziale sesta collaborazione con lui, dopo i trionfi di Gangs of New York, The Departed – Il bene e il male e The Wolf of Wall Street. Tuttavia Scorsese in quel momento era molto impegnato sia con il montaggio di un suo progetto di lunga gestazione, il film epico e spirituale Silence, che con l’importante produzione di The Irishman. Quindi ha potuto iniziare a scrivere il copione di Killers of the Flower Moon, insieme a Eric Roth, solo nel gennaio 2017.

Ci è voluto molto tempo per perfezionare la storia”,  ha ammesso Leonardo DiCaprioper riuscire, insieme a Eric e Martin, ad acquisire una prospettiva della vicenda degli Osage per evitare di fare un film esclusivamente sull’indagine svolta dall’FBI. Nel libro la storia funziona benissimo ma abbiamo voluto evitare di raccontare l’ennesima storia di un agente FBI bianco che salva la situazione, perché il rischio di questo cliché era concreto. David Grann è stato sempre molto chiaro: ‘Se dovete fare un film su questo argomento, è importante capire il ruolo degli Osage’”.

Leonardo DiCaprio Ernest Burkhart in Killers of the Flower Moon
Gentile concessione di © 01 Distribution

Il lavoro è durato anni, e nel frattempo i protagonisti si sono destreggiati fra altri impegni di lavoro: DiCaprio ha recitato in C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino; Roth si è immerso nella scrittura dell’epico film in due parti Dune, diretto da Denis Villeneuve, mentre Scorsese discuteva la logistica di The Irishman.

Alla fine, però, la soluzione è arrivata direttamente dalle trascrizioni del tribunale e dal racconto in prima persona di Grann del processo per omicidio degli Osage, a cui Roth ha dato la forma drammatica nella sceneggiatura. Alla sbarra c’era Ernest Burkhart, un ambiguo veterano della Prima Guerra Mondiale che aveva trovato lavoro nei giacimenti petroliferi di Fairfax, in Oklahoma. Burkhart ha fornito una testimonianza sulla sua partecipazione a un complotto criminale ideato da suo zio: un complotto che prevedeva il suo matrimonio con una donna di una ricca famiglia Osage e il successivo omicidio dei parenti della moglie, fra cui sorelle, cognato, cugino e persino la madre, il tutto allo scopo di ereditare le concessioni terriere. Mollie, sua moglie, sarebbe stata la sua prossima vittima.

Quello è stato il momento più emozionante”, racconta DiCaprio.“Dare vita a una vicenda così complessa, oscura, con personaggi affascinanti, raccontare il modo in cui queste due persone rimangono insieme, anche dopo il processo, e si separano solo alla fine. Martin è un maestro nel conferire umanità a personaggi pieni di conflitti e tutto sommato incolori. Questo doveva essere il fulcro del film, non l’indagine condotta da un forestiero che cerca di capire chi abbia commesso i crimini”.

Leonardo DiCaprio set Killers of the Flower Moon

Cercare la Mollie giusta per il film Killers of the Flower Moon

Subito dopo aver incontrato Lily Gladstone su Zoom, Martin ha capito di aver trovato “Mollie”, racconta DiCaprio. “Lily non solo possiede una grazia incredibile, ma essendo una nativa americana appartenente ai Blackfeet, ha portato molto della sua cultura nel film. È molto raro che Martin, quando sceglie un attore, lo incontri una sola volta e non faccia neanche un’audizione. Ma negli occhi di Lily, nella sua anima, ha visto subito Mollie, e ovviamente aveva già apprezzato le sue interpretazioni precedenti”.

Leonardo DiCaprio spiega che Lily Gladstone era interessata a esplorare i conflitti interni di Mollie e a sottolineare il senso di auto distruzione nel suo rapporto con Ernest. “Ha dato al personaggio spessore e consapevolezza”, spiega l’attore. “Mollie è scettica nei confronti di Ernest, lo considera un disonesto, un imbroglione. Lo provoca dicendo “Il coyote vuole i soldi!” e frasi del genere. Devo ammettere che Lily è stata una partner professionale aperta e coraggiosa. Anche se non è di discendenza Osage, si è immersa completamente in questa cultura. Per me e Martin è stata un faro nella storia, la nostra musa, in tutta la lavorazione del film”.

Leonardo DiCaprio Robert De Niro Killers of the Flower Moon
Gentile concessione di © 01 Distribution

In questo film Leonardo DiCaprio ritrova poi Robert De Niro trent’anni dopo Voglia di ricominciare. “Il primo film che ho fatto all’inizio della mia carriera, è stato con De Niro. Interpretava il ruolo del mio patrigno, un uomo violento non così diverso da Hale. Ed eccomi di nuovo al fianco di Bob in Killers of the Flower Moon, che sembra quasi un’evoluzione della stessa dinamica. Abbiamo analizzato a fondo il loro rapporto, cercando di comprendere i personaggi e giungere alla loro verità”.

Killers of the Flower Moon arriva al cinema dal 19 ottobre 2023 distribuito da 01 Distribution.

Leonardo DiCaprio è Ernest Burkhart nella featurette di Killers of the Flower Moon

0

01 Distribution ha diffuso la featurette incentrata su Ernest Burkhart, il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio nell’atteso Killers of the Flower Moon, il prossimo film drammatico di Martin Scorsese, che debutterà al cinema questo giovedì 19 ottobre 2023, distribuito da 01 Distribution. 

Il nuovo contributo mette in risalto il personaggio di Ernest Burkhart interpretato da  Leonardo DiCaprio, che viene incaricato da suo zio di sposare la Mollie Kyle di Lily Gladstone nel tentativo di corteggiarla per la ricchezza della sua famiglia. All’inizio del XX secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in un intrigo avvincente per la scoperta della verità.

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Loki: all’inizio Colui che Rimane poteva essere una variante del Dio dell’Inganno

0

Uno dei produttori esecutivi della seconda stagione di Loki ha confermato che ci è mancato poco che vedessimo una guerra multiversale in piena regola in quest’ultimo gruppo di episodi dello show con Tom Hiddleston e conferma che è stata presa in considerazione una variante di Loki per Colui che Rimane.

Abbiamo già visto due episodi di Loki 2 e tutti gli occhi sono puntati sulla serie per vedere come preparerà il terreno per ciò che verrà nella Saga del Multiverso. L’aspettativa è che una nuova variante di Kang, Victor Timely, sarà al centro della scena nel prossimo episodio, quindi dovremmo almeno scoprire di più su cosa significa che innumerevoli varianti di Kang potrebbero essere scatenate in ogni realtà.

Tuttavia, c’è stato un momento in cui la stagione 2 avrebbe potuto mettere in scena proprio la Guerra Multiversale. “Eravamo con Tom nel backlot e cercavamo di capire come continuare la storia per la seconda stagione”, ha dichiarato il produttore esecutivo Kevin Wright a Den of Geek. “In una versione, entriamo in una vera e propria guerra multiversale, ma anche mentre lo dicevamo, sembrava completamente sbagliato, passare a qualcosa che non ci siamo ancora guadagnati.”

Supponiamo che la guerra multiversale verrà messa in scena in Avengers: The Kang Dynasty, ma Wright ha continuato dicendo che “Quando abbiamo sviluppato Loki, stavamo cercando di essere il più circoscritti possibile. Noi, Mike [Waldron] e Kate [Herron], e tutti quelli coinvolti nella prima stagione volevano costruire il nostro piccolo angolo del MCU. Se fosse stato bello ed emozionante, abbiamo pensato che il resto del MCU sarebbe venuto da noi.”

E questo sembra quello che sta succedendo ai film prima e dopo Loki. Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha presentato Kang, mentre si dice che l’imminente Deadpool 3 possa presentare la TVA.

Ci aspettiamo anche che Loki abbia un ruolo importante in The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, con molti fan che ipotizzano che il dio dell’inganno alla fine svolgerà un ruolo simile a Molecule Man in Secret Wars di Jonathan Hickman e Esad Ribic.

È interessante notare che in realtà c’è stato un tempo in cui si era considerata l’idea che potesse essere Loki stesso Colui che Rimane, e che era proprio una variante di Loki ad aspettare la sue due varianti nella Cittadella alla Fine dei Tempi. “Durante lo sviluppo, l’idea è sempre stata quella di Colui che Rimane, che non è Kang nei fumetti, ma per noi sarebbe sempre stata una versione di lui”, afferma Wright. “Abbiamo semplicemente pensato che [Colui che Rimane] sarebbe stato un grande titolo per l’ultimo uomo rimasto nella guerra multiversale.”

“Nella stanza degli sceneggiatori, tutte le idee sono sul tavolo, e ci sono state conversazioni su cosa sarebbe successo se Loki fosse stato davvero Colui che Rimane. Quelle conversazioni non sono andate molto lontano; non credo che siano arrivate nemmeno a Tom [Hiddleston] perché anche se c’è qualcosa di divertente in questa idea, e ci sono aspetti avvincenti, questa scelta avrebbe fatto sembrare l’universo piccolo.”

Il terzo episodio di Loki sarà presentato in anteprima su Disney+ questo giovedì.

Taxi Monamour: in corso a Roma le riprese del film con Yeva Sai

0
Taxi Monamour: in corso a Roma le riprese del film con Yeva Sai

Sono in corso a Roma le riprese del film Taxi Monamour, quarto lungometraggio di Ciro De Caro (Spaghetti Story, Giulia). Prodotto da Simone Isola e Giuseppe Lepore per Kimerafilm, in associazione con Michael Fantauzzi per MFF, in collaborazione con Rai Cinema, con Adler Entertainment e con il contributo del Ministero della Cultura, il film racconta l’incontro tra due donne all’apparenza diverse ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.

Nel ruolo di Anna, in Taxi Monamour troviamo Rosa Palasciano che, dopo il successo e la candidatura ai David di Donatello per Giulia, torna ad essere diretta da De Caro e a firmare con lui la sceneggiatura. Ad interpretare Cristi è invece Yeva Sai, attrice ucraina che sarà tra le protagoniste della quarta stagione di Mare fuori.

Girare questo film mi dà la possibilità di continuare ad esplorare un linguaggio cinematografico allo stesso tempo rigoroso e molto libero”, dichiara De Caro. “È la storia di un incontro casuale ed intenso e il mio tentativo – prosegue il regista – è quello di essere un testimone silenzioso e discreto che, osservando la vita di queste due donne, possa cogliere qualcosa di intimo e molto vero, in maniera leggera, cruda e priva di giudizio, anche se con uno sguardo estremamente personale“.

La sfida di Taxi Monamour – aggiungono i produttori – è quella di accompagnare un autore come Ciro De Caro in un contesto produttivo diverso senza condizionarne lo stile e il linguaggio ma valorizzandone la capacità di lavorare con attori e costruire con loro delle storie. Un salto di qualità che il suo talento crediamo meriti e che abbiamo deciso con entusiasmo di supportare. Rosa Palasciano e Yeva Sai sono il cuore del film, e siamo convinti che le loro prove di attrici emozioneranno profondamente gli spettatori e riveleranno al pubblico due grandi interpreti”.

Le riprese si stanno svolgendo a Roma e avranno una durata complessiva di cinque settimane. Taxi Monamour verrà distribuito in Italia da Adler Entertainment.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità