Si è conclusa con discreto successo
la prima stagione e oggi vi segnaliamo tre nuovi promo
di The Bridge 2, l’atteso secondo
ciclo di episodi della serie della Fox con
protagonistiDiane
KrugereDemián
Bichir.
The
Bridge è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 10
luglio 2013 sulla rete televisiva via cavo FX.
Remake di una serie scandinava, The
Bridge vede protagonisti Diane
Kruger e Demián Bichir nei panni di un’insolita
coppia di detective alle prese con un intricato caso poliziesco che
si snoda sul confine tra Stati Uniti e Messico. Al
suo debutto, la serie ha registrato una positiva accoglienza da
parte della critica.
Lungo
il confine tra il Messico e gli Stati Uniti d’America, sul
ponte che collega la città texana di El Paso e
quella chihuahuense di Ciudad Juárez, vengono
ritrovate due metà di due diversi cadaveri. Una appartiene ad una
giudice texana, mentre l’altra è di una giovane donna messicana.
Date le circostanze, le forze di polizia dei due paesi saranno
costrette a collaborare: la detective statunitense Sonya Cross e il
detective messicano Marco Ruiz si uniranno quindi in una task
force per dare la caccia all’efferato omicida seriale che
opera tra i due stati.
Manca poco
all’inizio di The Bridge 2, il
secondo ciclo della serie di successo remake americano con
protagonista Diane Kruger. Oggi vi segnaliamo alcune
anticipazioni.
ATTENZIONE quanto segue potrebbe
rappresentare spoiler
In The Bridge
2, Sonya formerà uno
strano legame con una persona legata all’omicidio della sorella
The
Bridge è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 10
luglio 2013 sulla rete televisiva via
cavo FX.
Remake di
una serie scandinava, The Bridge vede
protagonisti Diane Kruger e Demián Bichir nei
panni di un’insolita coppia di detective alle prese con un
intricato caso poliziesco che si snoda sul confine tra Stati
Uniti e Messico. Al suo debutto, la serie ha registrato
una positiva accoglienza da parte della critica.
Lungo
il confine tra il Messico e gli Stati Uniti d’America, sul
ponte che collega la città texana di El Paso e
quella chihuahuense di Ciudad Juárez, vengono
ritrovate due metà di due diversi cadaveri. Una appartiene ad una
giudice texana, mentre l’altra è di una giovane donna messicana.
Date le circostanze, le forze di polizia dei due paesi saranno
costrette a collaborare: la detective statunitense Sonya Cross e il
detective messicano Marco Ruiz si uniranno quindi in una task
force per dare la caccia all’efferato omicida seriale che
opera tra i due stati.
The
Bride, il prossimo film su Frankenstein interpretato
da Christian Bale e diretto da Maggie Gyllenhaal, ha subito uno
slittamento della data di uscita e arriverà in sala nel 2026
anziché nel 2025. Ambientato nella Chicago degli anni ’30, il film
segue Frankenstein mentre cerca il Dr. Euphronius affinché gli crei
una compagna. Oltre a Bale, il cast del film comprende
Jessie Buckley, nel ruolo della Sposa, Annette Bening, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard e Jake Gyllenhaal. Questa notizia arriva non
molto tempo dopo la rivelazione che le reazioni alle prime
proiezioni di prova del film sono state negative.
Cosa significa questo cambio di
data di uscita per The Bride
Questo ritardo suggerisce ovviamente
che la Warner Bros. non è molto soddisfatta del prossimo film della
Gyllenhaal. Una data di uscita a settembre è senza dubbio
considerata più ideale di quella di marzo nel settore, il che
suggerisce che lo studio non è sicuro che The
Bride otterrà buoni risultati al botteghino. Questo
cambiamento non dovrebbe necessariamente sorprendere, dal momento
che – come anticipato – il film sarebbe stato accolto
negativamente durante le prime proiezioni di prova. In un recente
rapporto di Puck, il capo di una società di
produzione ha persino affermato che “dare a [Gyllenhaal]
qualcosa di più di 15 milioni di dollari per fare il film è
irresponsabile, per quanto mi riguarda”.
Sebbene Maggie Gyllenhaal sia
un’attrice molto conosciuta, ha diretto solo un film in precedenza.
Il suo debutto alla regia nel 2021, The Lost Daughter, ha
ottenuto un fantastico 94% su Rotten Tomatoes ed è stato nominato
per diversi premi Oscar. Tuttavia, se quanto riportato si rivelasse
vero, il suo nuovo film potrebbe non raggiungere lo stesso
successo. Dal momento che il budget di The Bride è
stato dichiarato superiore a 100 milioni di dollari, potrebbe far
perdere molti soldi per la Warner Bros.
C’è però un precedente: Mickey
17, un altro film di genere della Warner Bros. con un
budget di oltre 100 milioni di dollari e una data di uscita a
marzo, sta perdendo una quantità significativa di denaro per lo
studio. Un nuovo rapporto suggerisce che il progetto di
fantascienza, costato 118 milioni di dollari senza considerare la
pubblicità, potrebbe perdere fino a 80 milioni di dollari,
nonostante abbia come protagonista Robert Pattinson e sia stato diretto da
Bong
Joon-Ho, la cui ultima uscita prima di questo
lungometraggio è stata Parasite,
vincitore del premio come miglior film. Non resta dunque che
attendere di scoprire quale sarà il destino di The
Bride.
Secondo Production List, il
prossimo film di Maggie Gyllenhaal, The
Bride, ha finalmente ricevuto una data di inizio delle
riprese e una location. L’inizio della produzione del film su
Frankenstein che avrà come protagonista Christian Bale è previsto per il 4 marzo a New
York. Questa notizia arriva dopo la notizia che Netflix
ha abbandonato il progetto come distributore. Al momento non è
chiaro se The Bride abbia già trovato un nuovo studio o streamer
prima dell’inizio delle riprese.
Cosa aspettarsi da The Bride?
Descritto come un thriller-horror,
The
Bride sarà diretto da Maggie
Gyllenhaal, basato sul classico romanzo gotico di Mary
Shelley Frankenstein; or, The Modern Prometheus. Si tratta del secondo
progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una
nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.
Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il
film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e
Jessie Buckley in un ruolo non rivelato.
The
Bride è prodotto da Talia Kleinhendler e Emma
Tillinger Koskoff. Oltre a Maggie Gyllenhaal, Guillermo del
Toro si sta preparando a dirigere un altro film incentrato
su Frankenstein, che avrà come protagonisti
Oscar Isaac, Mia Goth, Christoph Waltz e Jacob
Elordi.
Il remake di The
Bride of Frankenstein della Warner Bros. riceve
un’importante notizia: un celebre candidato all’Oscar si è infatti
unito al cast. Il film, un remake del film della Universal Monsters
del 1935 diretto da James Whale, vedeva Henry
Frankenstein (Colin Clive) sopravvivere per costruire un secondo
essere patchwork come compagno della colossale creatura di
Boris Karloff. Come riportato da Deadline, il remake di The
Bride of Frankenstein, diretto da
Maggie Gyllenhaal, potrà ora contare anche
sulla partecipazione dell’attrice Annette Bening, con l’inizio delle riprese
attualmente previsto per il 4 marzo di quest’anno. Non è però stato
rivelato quale sarà il ruolo ricoperto dall’attrice.
Sebbene il remake di The
Bride of Frankenstein sia privo di qualsiasi
interconnessione con il Dark Universe, sembra anche destinato a
distinguersi da altre rivisitazioni di successo dei mostri della
Universal degli ultimi anni. Mentre L’uomo invisibile di Leigh Wannell ha
preso quella storia e l’ha modernizzata con una narrazione molto
più piccola ma personale, è stato confermato che The
Bride of Frankenstein sarà un’opera
ambientata nella New York degli anni ’30 e vedrà ancora una volta
il mostro di Frankenstein e il suo creatore riunirsi per costruire
una nuova creatura, anche se l’enfasi sembra sarà posta sul caos
che la Sposa causerà, distinguendosi dal film originale.
Cosa aspettarsi da The Bride
of Frankenstein?
Descritto come un thriller-horror,
The Bride sarà diretto da Maggie Gyllenhaal, basato sul classico romanzo
gotico di Mary Shelley Frankenstein or The Modern
Prometheus. Si tratta del secondo
progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una
nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.
Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il
film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e
Jessie Buckley in un ruolo non rivelato.
The Bride è
prodotto da Talia Kleinhendler e Emma Tillinger Koskoff. Oltre a
Maggie Gyllenhaal, Guillermo del
Toro si sta preparando a dirigere un altro film incentrato
su Frankenstein, che avrà come protagonisti
Oscar Isaac,
Mia Goth,
Christoph Waltz e
Jacob Elordi. Sarà dunque interessante scoprire in che
modo i due registi si approcceranno a questi personaggi e alle loro
vicende.
Il regista e
sceneggiatore singaporeano Anthony Chen torna con The
Breaking Ice,
un’opera intensa e poetica che esplora il senso di smarrimento,
solitudine e desiderio di evasione di tre giovani in una gelida
città cinese al confine con la Corea del Nord. Il film si distingue
per la sua atmosfera malinconica e contemplativa, in cui la neve e
il ghiaccio diventano elementi simbolici di uno stato emotivo
sospeso tra l’immobilità e il cambiamento.
The Breaking
Ice è un racconto di anime perdute
La pellicola si apre con
un’immagine evocativa: uomini intenti a tagliare blocchi di
ghiaccio, una rappresentazione visiva del titolo stesso. Subito
dopo incontriamo Li Haofeng (Haoran Liu), un giovane che partecipa
con distacco al ricevimento di nozze di un collega coreano. La sua
alienazione si manifesta nella solitudine con cui mastica il
ghiaccio del suo drink, rompendolo sotto i denti, di nuovo si evoca
il titolo e si racconta una difficoltà a inserirsi dentro un
contesto vitale, come può essere un matrimonio. La sua esistenza si
intreccia presto con quella di Nana (Dongyu Zhou), una guida
turistica che accompagna visitatori alla scoperta della comunità
coreana della regione, e Han Xiao (Chuxiao Qu), cuoco di un
ristorante coreano che nutre sentimenti irrisolti per Nana.
The Breaking Ice – Cortesia Tucker Film
Un incontro casuale e una
notte di alcol e confidenze fanno nascere tra i tre una connessione
insolita e temporanea, trasformandoli in una sorta di famiglia
improvvisata. Il loro legame si cementa attraverso momenti di fuga
dalla realtà: balli sfrenati, escursioni pericolose, sfide
insensate e un viaggio fino al remoto e innevato sentiero che porta
al Lago del Paradiso. Questo cammino non è solo fisico, ma anche
metaforico: ciascuno di loro è alla ricerca di una via di fuga
dalla propria esistenza stagnante e irrisolta.
Un film
d’atmosfera
Chen si affida a un
racconto fatto di frammenti, momenti sospesi e silenzi che parlano
più delle parole, realizzando una composizione visiva che evoca più
che raccontare, ricordando il cinema della Nouvelle Vague francese,
con riferimenti espliciti a “Bande à part” e “Jules e Jim”. Le
immagini costruite dal regista sono costantemente costruite per
rimandare a un altro significato oltre a quello che mostrano: una
gabbia di animali in uno zoo riflette la prigionia interiore dei
protagonisti, mentre un orologio costoso che smette di funzionare
sottolinea l’inesorabile scorrere del tempo in qualsiasi condizione
socio economica si possa vivere. Quel ghiaccio che Li Haofeng
mastica all’inizio del film diventa di nuovo un riferimento al
titolo ma questa volta viene condiviso dagli altri, acquista una
ulteriore simbologia: connessione e vulnerabilità.
The Breaking Ice – Cortesia Tucker Film
Tre protagonisti
magnetici
A dare forma a questo
cinema di suggestioni, intervengono i tre protagonisti:
Dongyu Zhou dona a Nana un’intensità struggente,
un personaggio che cerca di soffocare il dolore tra alcool e sesso
privo di intimità. Haoran Liu interpreta Haofeng
con una delicatezza toccante, incarnando il disagio di chi si sente
fuori posto ovunque vada. Chuxiao Qu, nel ruolo di
Han Xiao, trasmette una mascolinità ruvida ma ferita, mostrando il
conflitto tra il desiderio di fuggire e l’incapacità di farlo. Tre
voci che si uniscono in un coro di disagio e inadeguatezza,
specchio di una generazione Z che chiede aiuto ma non sa a chi
rivolgersi.
Chen dimostra ancora una
volta la sua capacità di catturare i dettagli più sottili e
significativi, come nel modo in cui posiziona i personaggi in
un’ambientazione che ricorda il quadrante di un orologio,
suggerendo ancora una volta l’inesorabile avanzare del tempo. Uno
sforzo di composizione che viene accentuato dalla fotografia, con
le sue tonalità fredde e una composizione meticolosa, che enfatizza
il senso di isolamento.
The Breaking Ice – Cortesia Tucker Film
The Breaking Ice
ha un grande fascino visivo ma soprattutto emotivo, capace di
trasmettere con estrema sensibilità la condizione di giovani che si
sentono intrappolati nelle loro vite. Il film non manca di
incongruenze, ma rimane un’opera di grande valore artistico. Il
finale suggerisce poi una circolarità alla narrazione che sembra
voler indicare che il senso di inadeguatezza e incertezza verso la
strada da prendere non si supera, ma si impara a dare valore alla
ricerca del cammino, non più alla destinazione del viaggio.
The Breaking Ice è
un’opera che cattura con delicatezza la vulnerabilità dei suoi
personaggi, immergendoli in un paesaggio invernale che riflette le
loro anime alla deriva. Con una regia evocativa, Anthony
Chen conferma la sua capacità di raccontare storie intime e
profonde, regalandoci un film che lascia il segno con la sua
bellezza visiva e il suo toccante ritratto di giovani alla ricerca
di un senso di appartenenza.
Arriva dal 13 marzo nei cinema
italiani The Breaking Ice, l’intenso
romantic drama diretto da Anthony Chen che esplora le
relazioni umane nella delicata fase che conclude l’adolescenza.
L’identità, le scelte e la ricerca di connessione in un contesto
contemporaneo sempre più frammentato sono le parole chiave di
questo film presentato nella sezione Un certain regarddel
Festival di Cannes e poi al TIFF – Toronto Film
Festival. The Breaking Ice sarà distribuito da Tucker
Film.
Per Anthony Chen – primo regista di
Singapore premiato a Cannes nel 2007 per il corto Ah Ma e
nel 2013 per Ilo Ilo che gli valse il Premio Camera D’Or
per la Miglior Opera Prima – The Breaking Ice è la prima
volta in Cina. Anthony Chen sceglie di girare sul confine a Nord, a
Yanji, uno dei luoghi più freddi dell’intero continente! E sceglie,
per questo menage a trois, un terzetto di attori
d’eccezione: la diva Zhou Dongyu (indimenticabile protagonista del
candidato agli Oscar, Better Days), Liu Haoran
(celebre per la saga campione di incassi Detective
Chinatown) e Qu Chuxiao (star del kolossal di fantascienza
The Wandering Earth).
1 di 4
The Breaking Ice - Cortesia
Tucker Film
The Breaking Ice - Cortesia
Tucker Film
The Breaking Ice - Cortesia
Tucker Film
The Breaking Ice - Cortesia
Tucker Film
“The Breaking Ice è nato perché,
dopo due anni di isolamento durante la pandemia, sentivo l’urgenza
di girare un film: stavo vivendo un’enorme crisi d’identità e avevo
bisogno di ‘esistere’ di nuovo. Come uomo e come regista – ha
raccontato Chen che per la prima volta ha girato in Cina ed in
lingua cinese – È un film che ho realizzato in brevissimo
tempo, dall’ideazione al completamento: l’impresa più folle in cui
mi sia imbarcato da parecchi anni a questa parte. È stato un atto
di fede per tutti noi. Un’avventura davvero selvaggia in un luogo
davvero gelido!”.
La trama di The Breaking
Ice
Il profilo maestoso del monte
Changbai. La neve. Il freddo. L’inverno. E tre ragazzi che quella
neve, quel freddo, quell’inverno ce li hanno dentro: Haofeng, Nana
e Xiao. Haofeng arriva a Yanji per un banchetto di matrimonio e là,
dove Cina e Corea del Nord sono così vicine da sfiorarsi, la sua
esistenza si intreccia casualmente con quella di due perfetti
sconosciuti, anime dolenti e complicate che, proprio come Haofeng,
sentono forte l’esigenza di sentirsi vivi, esistere. Di
quanto tempo ha bisogno l’estraneità per diventare intimità? A
volte servono anni, altre è questione di pochi e intensi istanti.
Le solitudini di Haofeng, Nana e Xiao, guidate dall’invisibile
fuoco dell’attrazione superano le distanze emotive perforando il
ghiaccio e rivelandosi finalmente le une alle altre. Amore,
amicizia, attrazione? Prendendo ispirazione da un classico
del cinema come Jules e Jim (1962), Anthony Chen racconta,
attraverso la disillusione e i conflitti dei suoi giovani
protagonisti, le inquietudini di un’intera generazione nella Cina
contemporanea.
I film e le serie tv destinati agli
adolescenti sono da tempo un settore importante dell’industria
cinematografica. Ma è con gli anni Ottanta che questo genere ha
acquisito una sua autonomia ed ha trovato numerose fortunate
strade, sia sul grande che sul piccolo schermo, lanciando attori e
attrici che ancora oggi li popolano. Così hanno iniziato Michael J. Fox, John Cusack, Demi Moore e Leonardo DiCaprio, solo per citarne
alcuni.
The Breakfast Clube il “brat
pack”
È il caso di The
Breakfast Club, un piccolo cult del 1985 diretto da
John Hughes, oggi disponibile su Netflix, che portò alla ribalta il cosiddetto
“brat pack”, ovvero un manipolo di attori che divennero
noti appunto per aver interpretato una serie di pellicole
incentrate sugli adolescenti e le loro problematiche. Del gruppo
facevano parte tutti i protagonisti del film: Molly
Ringwald, Emilio Estevez,
Anthony Michael Hall, Judd Nelson
e Ally Sheedy.
La Trama
Un gruppo di liceali, studenti alla
Shermer High School di Chicago, è costretto a passare il sabato
nella biblioteca della scuola per punizione. Il preside Richard
Vernon, Paul Gleason, li sorveglia, non sempre con
scrupolo, e assegna loro un tema dal titolo: chi sono io? Per
spingerli a riflettere. Claire, Molly Ringwald,
John, Judd Nelson, Andrew, Emilio
Estevez, Brian, Anthony Michael Hall, e
Allison, Ally Sheedy, sono molto diversi, ma tutti
accomunati da un cattivo rapporto coi genitori e da problemi in
famiglia, che pian piano li faranno avvicinare uno all’altro,
rendendo quest’esperienza di condivisione un’opportunità per
crescere, abbandonare i propri pregiudizi e aprirsi agli altri. Non
mancheranno poi goliardate, balli e fumo per combattere la noia
delle lunghe ore a scuola.
Un film senza sorprese, che però si riscatta nel
finale
Dopo Sixteen candles –
Un compleanno da ricordare, che nel 1984 aveva fatto
conoscere al pubblico la giovane Molly Ringwald e
portato sullo schermo un altrettanto giovane John Cusack in una delle sue prime
apparizioni, Hughes ci riprovò l’anno successivo
con questo The Breakfast Club, costruendo
attorno ai giovani attori del brat pack un film per
teenagers corale e senza grosse sorprese.
La prima parte del film è piuttosto
scontata e poco coinvolgente, a tratti perfino fastidiosa, in
particolare il personaggio di John, interpretato da Judd
Nelson, è davvero sgradevole. L’attore interpreta anche
bene il classico giovanotto spavaldo e strafottente, dai modi
bruschi e aggressivi, ma senza neppure quella vena di ironia o
simpatia che lo possa rendere in qualche modo accattivante. Le
dinamiche fra i vari personaggi sono fin troppo prevedibili e
rendono il film piatto. Ognuno è intrappolato in uno stereotipo:
c’è Claire la snob, Brian il secchione, Andrew lo sportivo, Allison
la pazza e appunto John, lo spaccone aggressivo. Ciascuno
guarda gli altri dall’alto in basso, sentendosi migliore. Nulla di
nuovo o di particolarmente esaltante.
Nella seconda parte e verso il
finale il film si riscatta, acquista un po’ di spessore e riesce a
catturare l’attenzione perché Hughes, anche
sceneggiatore e produttore, scompagina le carte e toglie le
certezze, rimescolando tutto. Soprattutto, scopre il vero animo dei
protagonisti e le loro fragilità. Qui entra finalmente in gioco un
po’ di empatia che coinvolge lo spettatore. Cadono così i
pregiudizi e nessuno si sente più diverso o meglio dei
compagni.
Nell’interminabile giornata a
scuola, poi, non mancano momenti goliardici, balletti in stile
Footloose o Saranno
Famosi, inevitabili figli dell’epoca. Nella colonna
sonora, da segnalare Don’t you (forget about me), scritta
appositamente per il film da Keith Forsey e
Steve Schiff che accompagna i titoli di testa e
quelli di coda ed è diventata uno dei maggiori successi dei
Simple Minds.
Molly Ringwald e compagni
oggi
Che fine hanno fatto oggi
Molly Ringwald e compagni? La bella Claire è
apparsa di recente in due prodotti di successo come la serie tv
Riverdale,
dove ha interpretato la madre di Archie – KJ Apa – Mary Andrews, e nel film Netflix
The Kissing Booth (2018) che, seppur non
apprezzato dalla critica, ha raccolto un buon successo di pubblico
sulla piattaforma.
Emilio Estevez,
figlio d’arte, non sembra aver avuto la stessa fortuna
professionale del padre Martin Sheen. Oltre a
quella di attore ha intrapreso la carriera di regista, ma il suo
nome resta legato ai lavori degli anni Ottanta. Tra gli altri, fu
nel cast de I ragazzi della 56a strada di
Francis Ford Coppola già nel 1983, poi in
Young guns – Giovani pistole di
Christopher Cain (1988). Più recentemente è stato
regista di un film su Bob Kennedy, Bobby
(2006) e ha diretto sé stesso e il padre ne Il cammino per Santiago (2010).
Per quel che riguarda
Judd Nelson, si ricorda la sua
partecipazione in Fandango accanto a
KevinCostner (1985).
Prosegue poi la sua carriera di attore, che lo ha visto
recentemente prendere parte al film di James CoxBillionaire Boys Club con Emma Roberts, Kevin Spacey e Ansel Elgort.
Infine, il nome di Ally
Sheedy è rimasto principalmente legato alle pellicole anni
Ottanta. Oltre a The Breakfast Club, vi
sono St. Elmo’s Fire di Joel
Shumacher e Wargames – Giochi di
guerra di JohnBatham.
Il cast di The Breakfast Club si è riunito per la prima
volta dopo 40 anni. Il classico di John Hughes uscì nel 1985,
presentando per la prima volta al pubblico l’eclettico gruppo di
ribelli delle scuole superiori bloccati in punizione il sabato. Il
quintetto protagonista del film, tutti parte del “Brat Pack” del
decennio, era interpretato da Molly Ringwald, Judd Nelson,
Emilio Estevez, Ally Sheedy e Anthony Michael Hall. Il
film drammatico sul passaggio all’età adulta è rimasto uno dei più
amati del suo tempo nei decenni successivi alla sua uscita. Anche
l’eredità di Hughes, che comprende film come Ferris Bueller’s
Day Off e Sixteen Candles, rimane amata.
In un video del Chicago
Comic and Entertainment Expo, il cast di The Breakfast
Club si riunisce per la prima volta. L’evento ha riunito
Nelson, Estevez, Sheedy, Ringwald e Hall. La riunione è stata
condivisa in un post che includeva un video delle star che salivano
su un palco per assumere le sedie del panel. La didascalia indicava
che questa era “la prima riunione in assoluto dell’intero cast
di The Breakfast Club”.
Il fatto che questa sia stata la
prima riunione completa del Breakfast Club dall’uscita del
film sottolinea il fatto che gli attori originali non hanno mai
più fatto un film tutti insieme. Interpretando archetipi
liceali (ad esempio il cervellone e l’atleta) con una complessità
maggiore di quanto i loro ruoli iniziali potessero indicare, il
gruppo si è amalgamato così bene nel film originale. Hanno lavorato
in tandem con la visione registica di Hughes, facendo sì che i
membri del cast, come Hall, che ha lavorato di nuovo con Hughes in
Weird Science, si inserissero bene in questo mondo. Questo
rende la loro reunion più emozionante, dato che non si sono più
riuniti sullo schermo.
Tutti e cinque gli attori del Brat
Pack hanno poi intrapreso strade diverse per continuare la loro
carriera. Dopo Weird Science e una serie di altri ruoli,
Hall ha recentemente interpretato un ruolo da cattivo nella
terza stagione di Jack Reacher. Ringwald ha interpretato il ruolo
principale nel film scritto da Hughes Pretty in Pink e più
recentemente ha interpretato il ruolo di Joanne Carson in
Feud. Sheedy ha recitato in Short Circuit più tardi
nel decennio, oltre ad altri ruoli televisivi occasionali. Tra gli
altri ruoli degni di nota di Nelson c’è una parte in St. Elmo’s
Fire (con Estevez e Ringwald), mentre Estevez ha recitato in
The Mighty Ducks.
Le donne, il burqua, l’inferiorità,
la cultura e la tradizione. The Breadwinner, film
d’animazione diretto da Nora Twomey e prodotto da
Angelina
Jolie, affronta con lo strumento dell’animazione
argomenti delicati e terribilmente attuali, offrendosi sotto forma
di cartone animato, con tanto di risvolto fantastico, a un pubblico
di giovani e giovanissimi, occidentali, iniziati così a determinati
aspetti delle culture dall’altra parte del mondo. Il film è basato
sul romanzo omonimo best-seller di Deborah
Ellis.
La storia è quella di Parvana, una
ragazzina che vive a Kabul con il padre che ha perso una gamba in
guerra, la madre, la sorella maggiore in età da marito e un
fratellino molto piccolo. Parvana, in quanto donna, non può uscire
di casa da sola, non può acquistare prodotti al mercato, non può
imparare a leggere o a scrivere. Fortuna che il padre è un maestro
e la inizia alle lettere, ma quando l’uomo viene arrestato, Parvana
diventa l’unica a essere in grado di provvedere alla famiglia.
Tagliati i capelli e indossati gli abiti di suo fratello maggiore,
misteriosamente morto, si finge uomo e comincerà a portare il cibo
in casa, sperando sempre di riuscire a riportare il padre in
famiglia.
La storia di The Breadwinner si sviluppa parallela al racconto
di un eroe, alter ego della protagonista
La Twoney ha un
approccio bilanciato al racconto: affronta una storia difficile, in
una realtà violenta, ma lo fa ad altezza di bambino, regalando
equilibrio alla brutalità della guerra con la narrazione, le storie
e il loro potere di arricchire, regalando profondità e spessore
alla vita, trasformandola.
Narrativamente il pregio del film è
proprio quello di creare un parallelo che si sviluppa in crescendo
tra la protagonista e l’eroe di un racconto inventato, mentre la
prima cerca i modi per portare in salvo la famiglia e il padre e il
secondo per affrontare magiche e feroci creature e mettere in salvo
il suo villaggio.
La tecnica di animazione ricalca la
dicotomia della storia, diventando un vero strumento visivamente
prezioso che regala anche una varietà cromatica ed emotiva al film
che comunque vive di un messaggio sotteso relativo
all’emancipazione femminile, non solo in Afganista. In una società,
anche Occidentale, dove la parità non è ancora raggiunta, è sempre
utile (anche se forse troppo facile) ricordare che ci sono ancora
tante battaglia da combattere e tante menti da aprire.
Nella sua risoluzione felice e allo
stesso tempo malinconica, The Breadwinner riesce a
toccare lo spettatore a più livelli, rivelandosi un film facile ma
prezioso.
Lo sceneggiatore e regista
americano David S. Goyer (Batman
Begins, Blade,
Man of Steel), dirigerà il
thriller fantascientifico The
Breach, basato sul romanzo di
Patrick Lee. Il film sarà prodotto da
Lorenzo Bonaventura
(Transformers,
Stardust), con adattamento ad opera
dello sceneggiatore Justin Rhodes. The
Beach è il primo capitolo di una trilogia, alla quale
seguono Ghost Country e Deep
Sky.
Protagonista della vicenda è Travis
Chase, un uomo reduce da quindici anni di prigione che decide di
intraprendere una scalata solitaria sulle montagne dell’Alaska.
Mentre Chase cerca un luogo tranquillo nel quale riflettere sul suo
futuro, si imbatte in un nuovo problema: un aereo 747 è precipitato
ed è nascosto in mezzo alla natura, diventando così impossibile da
scoprire per le autorità. Ma ciò che stupisce di più l’uomo, è che
i passeggeri dell’aereo non sono morti per lo schianto, bensì sono
stati uccisi con colpi d’arma da fuoco! Il ritrovamento dell’aereo
e soprattutto il terrificante oggetto in esso trasportato, sarà
solo l’inizio per Travis, che si troverà coinvolto in qualcosa di
più grande di lui. Nel giro di poche ore, infatti, egli sarà al
centro di un violento conflitto che riguarda il mondo intero e una
guerra segreta iniziata tre secoli prima. Scopo di questa guerra è
il possesso di una tecnologia avanzata, una tecnologia non creata
dall’umanità.
Come noto, con l’abbandone
del DCEU in favore del DC
Universe gestito da James Gunn e
Peter Safran, i DC Studios stanno impostando una
serie di nuovi film su personaggi già visti al cinema come Superman
e Batman. Quest’ultimo sarà infatti protagonista di The Brave and the
Bold, regia di Andy
Muschietti (The
Flash). La storia, stando a quanto riportato,
ruoterà attorno a Bruce Wayne che addestra suo figlio, Damian, nei
panni di Robin e dovrebbe quindi adattare elementi della serie di
fumetti Batman e Robin di Grant Morrison
e Frank Quitely.
Per scrivere al meglio questa
storia, James
Gunn si starebbe ora assicurando il coinvolgimento di
uno sceneggiatore tre volte candidato all’Oscar. Secondo i
moderatori di r/DCEULeaks, questi sarebbe
John Logan, sceneggiatore di Il
Gladiatore, The Aviator,Hugo Cabret, per cui è
sto candidato all’Oscar, ma anche di Sweeney Todd – Il diabolico barbiere
di Fleet Street, Skyfall e Alien: Covenant. Forte
di questo curriculum, Logan sarebbe dunque in trattative per
scrivere The Brave and the Bold per i DC
Studios, che è già da ora uno dei titoli più importanti e attesi,
su cui vige però ancora molto mistero.
Ad esempio, non si sa ancora chi
interpreterà Batman nel DCU, anche se il nome più gettonato ad oggi è
quello della star di The BoysJensen Ackles. Con lo sciopero SAG-AFTRA in
corso, ad ora è però questo un mistero che non verrà svelato. È
però una buona notizia che i lavori sul film stiano progredendo e
se il coinvolgimento di Logan dovesse essere confermato, lo
sceneggiatore potrebbe a breve iniziare a scrivere una prima
stesura del film. The Brave and the Bold non ha ancora una
data di uscita ufficiale, ma con Superman: Legacy in
sala nel 2025, è possibile che possa avvenire tra il 2026 e il
2027.
Cosa
aspettarsi da The Brave and the Bold
Non è stato annunciato alcun cast
per The Brave and the
Bold. Il presidente della DC James Gunn ha chiarito che Batman
non sarà interpretato da Ben Affleck o Robert
Pattinson in questo film. Questo è il terzo film della
DCU ad avere un
regista associato. James
Gunn dirigerà Superman:
Legacy e James Mangold dirigerà Swamp
Thing. Non si sa ancora una data di uscita.
The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul
film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman – il
film introdurrà “la Bat-family“, ha detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
Dopo le
voci che vogliono Andy Muschietti al timone di
The Brave and the
Bold, il prossimo film DC
Studios che presenterà la Bat-family sul grande schermo,
sembra che a scrivere il film sia stata chiamata Christina
Hodson, che ha già firmato non solo The
Flash, diretto proprio da Muschietti, ma anche
Birds of Prey, il mai uscito
Batgirl e altri blockbuster. Si tratterebbe quindi
di una penna che ha familiarità con gli eroi DC.
Così come per la notizia legata a
Muschietti, anche il coinvolgimento di Christina Hodson in The Brave and the
Bold è da considerarsi un rumor e non c’è ancora
certezza della sua assunzione. C’è però da dire che se la dirigenza
WB è felice con il lavoro svolto dalla coppia Muschietti/Hudson per
il film The Flash, è probabile che la riproponga
per realizzare anche un altro capitolo del nuovo DCU.
The Brave and the Bold,
quello che sappiamo sul film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman –
The Brave and the
Bold introdurrà “la Bat-family“, ha
detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
“E’ una strana storia padre-figlio su
loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei
fumetti di Batman scritti da Grant
Morrison, che secondo
James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul
DCU. L’altro
scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era
Tom King, che ha partecipato alla stanza degli
sceneggiatori della DCU e
conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se
Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo
regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC
Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy,
mentre James Mangold è stato scelto per dirigere
Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di
Star
Wars).
L’approccio di buon senso
sarebbe stato probabilmente quello di trovare un modo per portare
Batman di Robert Pattinson nel DCU o semplicemente lasciare quel film come film
autonomo (simile a
come Jokerera stato originariamente concepito) e ricominciare da
capo.
Ora, però, presto avremo due
attori diversi che condivideranno il ruolo di Bruce Wayne
nei cinema.Ciò confonderà gli spettatori? È
difficile dirlo, ma in un’intervista con Screen
Rant, alla star di Road
HouseJake Gyllenhaal è stato chiesto se fosse
interessato a interpretare Batman dopo
che il sito ha paragonato il suo ruolo nel prossimo titolo Prime
Video a quello del Cavaliere
Oscuro.
“Oh cavolo. È un classico.
È un onore”, dice al sito. “Parlando di
interpretare ruoli che altri incredibili attori hanno interpretato
in passato, per me in realtà sono ruoli che altri incredibili
attori hanno interpretato in passato, e secondo me, in realtà, se
ci penso, interpreterò Iago in Otello con Denzel Washington, e
penso alla storia degli attori che hanno interpretato quel ruolo
nel corso del tempo, e ne sono intimidito.“
“Quindi questo è il primo livello. Questo è ciò su
cui sto lavorando in questo momento. Ma ovviamente. Sarebbe sempre
un onore”, aggiunge Gyllenhaal. “Quel
tipo di cose e quei ruoli sono classici.”
Qualche tempo fa, lo
scrittore de Il Cavaliere
Oscuro, David S. Goyer, ha
rivelato di aver “sostenuto
Gyllenhaal“ per interpretare il
personaggio del titolo in Batman
Begins del 2005
. “Voglio dire, Gyllenhaal è
fantastico”,ha
detto. “Christian
Bale è fantastico, quindi chissà cosa.”
L’attore è stato vicino a
sostituire
Tobey Maguire inSpider-Man 2 dopo
essersi infortunato alla schiena lavorando
su Seabiscuit e in seguito si è
unito all’MCU come Mysterio in Spider-Man:
Far From Home. Circolavano voci
che Gyllenhaal sarebbe tornato in Spider-Man:
No Way Home, ma per ora Quentin Beck
rimane morto.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani
dei DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha aggiunto:
“Ovviamente si tratta di un lungometraggio che vedrà la
presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’ allargata, proprio
perché riteniamo che siano stati lasciati fuori dalle storie di
Batman al cinema per troppo tempo“.
In questo periodo dell’anno scorso,
abbiamo avuto la conferma che il regista di The
Flash, Andy Muschietti, era stato
arruolato per dirigere il film su Batman e Robin dal titolo
The Brave and the Bold per i DC Studios.
“Abbiamo visto The
Flash ancora prima di prendere le redini dei DC Studios e
sapevamo di essere nelle mani non solo di un regista visionario ma
anche di un grande fan della DC“, hanno dichiarato all’epoca i
co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran in
un comunicato congiunto.
“È un film magnifico –
divertente, emotivo, emozionante – e l’affinità e la passione di
Andy per questi personaggi e questo mondo risuonano in ogni
fotogramma. Quindi, quando è arrivato il momento di
trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero
una sola scelta. Per fortuna, Andy ha accettato. Barbara Muschietti
ha firmato per produrre con noi e siamo partiti. Sono una squadra
straordinaria e non potremmo avere partner migliori o più
stimolanti per intraprendere questa nuova emozionante avventura nel
DCU“.
Quando poi The
Flash è arrivato in sala è stato però massacrato dalla
critica e dal pubblico e si è affermanto come uno dei maggiori flop
dell’anno (nonostante possa contare anche su una buona fetta di
difensori). Successivamente a ciò, si è diffusa la voce che Andy
Muschietti si fosse stato allontanato dal progetto su Batman e
nonostante Gunn abbia assicurato ai fan che non è vero, le voci a
riguardo sono continuate.
La cosa è stata ora riportata anche
durante l’ultimo episodio di The Hot Mic, dove il
co-conduttore John Rocha ha detto di aver sentito
che il regista si è separato da
The Brave and the Bold, ma lo studio non ha ancora
ufficializzato la notizia. Al momento continua dunque ad esserci
grande incertezza sul coinvolgimento di Muschietti, attualmente
molto impegnato con la sua serie Welcome
to Derry. Non è dato sapere a che punto sono i lavori su
The Brave and the Bold, per cui al momento
quest’incertezza sembra destinata a rimanere in vigore ancora per
un po’.
Una scena del film The Flash, regia di Andy Muschietti
Tutto quello che sappiamo su The Brave and the
Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
Anche se Superman:
Legacy sarà il primo film del rinnovato
DCU, sarà seguito da molti altri progetti di alto
profilo annunciati come parte del programma del Capitolo 1, dal
titolo Gods and Monsters. Tra questi c’è
naturalmente un ennesimo film di Batman basato su The Brave and the
Bold che dovrebbe portare al cinema un
aspetto ancora non esplorato del Cavaliere Oscuro.
James
Gunn ha precedentemente indicato che ci vorrà un po’
di tempo prima che possa avere effettivamente la possibilità di
dedicarsi a questo nuovo racconto dedicato all’Uomo Pipistrello, ma
questa dichiarazione non ha impedito alle voci e alle congetture di
circolare online. Ad esempio, da molte fonti è arrivata la conferma
che Jensen Ackles (Supernatural,
The
Boys) potesse essere la scelta di Gunn per una nuova
iterazione di Bruce Wayne/Batman. Non solo. La stessa fonte ha
anche affermato che Javon Walton era stato scelto
come Robin/Damian Wayne, Wolfgang Novogratz come
Nightwing/Dick Grayson e Clancy Brown come Alfred
Pennyworth.
James Gunn ha
smentito apertamente queste voci, sottolineando che The Brave and the
Bold non ha ancora nemmeno una sceneggiatura
completa. Ciò non significa che Ackles non possa emergere come un
legittimo contendente per la parte, in futuro, ma è chiaro che il
processo di casting sarà successivo. Interrogato qualche settimana
fa su questa possibilità, Jensen Ackles ha
dichiarato: “In questo momento nessuno sta parlando di
niente. C’è uno sciopero in corso nell’industria
dell’intrattenimento, e finché non verrà risolto, nessuno parlerà
di nulla. Prenderei in considerazione l’idea di interpretare il mio
supereroe preferito di tutti i tempi? No, sto bene così (ride)…
sembra un lavoro molto molto impegnativo. Mi piacerebbe
moltissimo.”
The Brave and the Bold,
quello che sappiamo sul film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman – il
film introdurrà “la Bat-family“, ha detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
Il regista di
Flash, Andy Muschietti, ha
firmato per dirigere il riavvio del DCU, e si dice che il progetto abbia arruolato
John Logan (Il Gladiatore, The Aviator,
Hugo, Skyfall) per scrivere la sceneggiatura.
James Gunn, capo dei DC Studios, ha smentito
fino ad oggi
diverse voci sul prossimo film di Batman, intitolato
The Brave and the Bold. Ora, con una serie di
recenti post sui social network,
ha smentito nuovi rumor riguardanti la possibile data di uscita in
sala del film. Questi indicavano che il film potrebbe arrivare al
cinema poco dopo l’uscita di
The Batman – Parte II, previsto per il 3
ottobre 2025. Gunn ha però smentito la cosa, lasciando
intendere che potrebbe volerci più tempo prima di vedere il Batman
del DC
Universe arrivare sul grande schermo.
Altre voci indicano invece una
possibile presenza del cavaliere oscuro già nel film Superman:
Legacy, atteso in sala per l’11 luglio
2025. Anche in questo caso, però, Gunn, essendo lo
sceneggiatore e il regista del film, ha affermato che saprebbe se
Batman fosse previsto nel film e non lo è. D’altronde, il regista
scelto per dirigere The
Brave and the Bold,Andy Muschietti ha
affermato di essere
attualmente impegnato in altri progetti e che dunque ci vorrà
del tempo prima che possa dedicarsi alla realizzazione di questo
atteso progetto.
The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul
film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman – il
film introdurrà “la Bat-family“, ha detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
Il regista Andy
Muschietti ha firmato per dirigere The
Brave and the Bold per il DCU, e si dice che
il progetto abbia arruolato John Logan
(Il Gladiatore, The Aviator, Hugo,
Skyfall) per scrivere la sceneggiatura.
Quando i DC
Studios hanno annunciato il loro programma per il
DCU, tra i progetti più interessanti
c’era
The Brave and the Bold. Una nuova versione di
Batman, che vedrà l’eroe scoprire di essere padre quando
incontrerà Damian Wayne e prenderà il ragazzo sotto la sua
ala come nuovo Robin.
Purtroppo, questo significa anche
che la trilogia di The
Batman di Matt Reeves rimarrà un
franchise Elseworlds. Molti fan hanno poi sostenuto che è
stato un errore da parte dei DC Studios non
portare il Bruce Wayne di Robert Pattinson nel DCU, anche se è sempre stato improbabile che
fosse disposto a diventare un attore del franchise e unirsi alla
Justice League.
Il co-CEO dei DC
StudiosJames Gunn ha recentemente risposto a un fan
su Threads che gli ha chiesto se
The Brave and the Bold uscirà solo dopo la conclusione
della trilogia di Matt Reeves. Chiarendo di non
essere preoccupato per eventuali sovrapposizioni, il regista ha
risposto con un semplice “No“.
Altre notizie: dopo il casting di
Superman e Supergirl, sembra che Batman potrebbe
essere il prossimo protagonista del DCU a trovare un attore. “Ho sentito
che le agenzie stanno anticipando che un bando di casting uscirà
molto presto e che i DC Studios accenderanno il Bat-Segnale“,
ha dichiarato di recente lo scooper Charles Murphy
su X. Che le speculazioni abbiano inizio!
Parlando l’anno scorso dei piani
dei DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di Damian Wayne, il vero figlio
di Batman, di cui non conoscevamo l’esistenza per i primi
otto-dieci anni della sua vita. È stato cresciuto come un piccolo
assassino e assassina. È un piccolo figlio di puttana. È il mio
Robin preferito“. “È basato sulla run di Grant Morrison,
che è una delle mie run preferite di Batman, e la stiamo mettendo
insieme proprio in questi giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.
L’uscita di The
Batman- Parte 2 di Matt Reeves è prevista per il 2025,
e ci aspettiamo che il Crociato incappucciato del DCU faccia il suo debutto – insieme a
Robin – un po’ più avanti nel tempo, in base a un precedente
aggiornamento del co-CEO dei DC Studios James Gunn. Alla domanda dello scorso novembre
su un possibile annuncio del casting di Bruce Wayne, il regista ha
risposto: “No. Non abbiamo ancora una sceneggiatura”.
È ancora molto presto per questo
progetto e probabilmente non arriverà nelle sale prima del 2027. Il
regista Andy Muschietti, che Gunn
ha ingaggiato dopo essere rimasto impressionato dal suo lavoro su
The
Flash, si pensa si stia concentrando sulla serie
televisiva Welcome
to Derry, quindi la pazienza sarà fondamentale quando
si tratterà di vedere il Cavaliere Oscuro del DCU sui nostri schermi… a meno che non si
presenti prima della sua uscita in solitaria, ovviamente!
A differenza di Supergirl, questo
non accadrà in Superman:
Legacy, poiché James Gunn ha recentemente confermato che
Batman non sarà tra gli eroi che appariranno nel prossimo
reboot dell’Uomo del Domani. Continuate a seguirci per le ultime
novità su
The Brave and the Bold.
Il prossimo Universo DC di James Gunn e Peter Safran
darà una nuova impronta al mito di Batman, con l’aiuto del film di
prossima uscita
The Brave and the Bold. Gli aggiornamenti sul nuovo
reboot di Batman per il grande schermo sono fino ad oggi stati
pochi, soprattutto a causa degli scioperi di Hollywood dello scorso
anno, ma questo non ha impedito ai fan di speculare a lungo sul
film. Un nuovo rapporto di
The Hollywood Reporter potrebbe però fornire un piccolo
dettaglio sulla lavorazione di questo atteso film, soprattutto per
quanto riguarda il suo attuale regista, Andy
Muschietti, già autore di The
Flash.
Il rapporto annuncia Nocturna, una
nuova etichetta horror che Andy e sua sorella e partner di
produzione Barbara Muschietti stanno creando
presso Skydance. Il rapporto afferma che, sebbene i Muschietti
“stiano sviluppando un film su Batman intitolato The Brave and the Bold presso i DC
Studios, il duo non si è ancora impegnato a realizzare il loro
prossimo film“. Sebbene non si possa sapere cosa riservi il
futuro, queste nuove informazioni suggeriscono alcune interessanti
possibilità. Con la recente conferma del rinvio di The
Batman – Parte 2 all’ottobre del 2026, ciò potrebbe
significare che
The Brave and the Bold potrebbe non uscire prima del
2027, per dare respiro a entrambi i film.
Ciò significa che Muschietti
potrebbe avere tutto il tempo di dirigere un altro film prima di
dedicarsi a Batman e Robin. Inoltre, non è del tutto escluso che il
film possa avvalersi di un nuovo regista, se la programmazione di
Muschietti e i piani dei DC Studios dovessero cambiare. Sebbene
Muschietti fosse stato accostato al film per la prima volta nel
giugno del 2023, pochi giorni prima del difficile debutto di
The
Flash nelle sale, è stato successivamente riferito che non
aveva “alcun impegno formale” con il film durante lo
sciopero della Writers Guild of America dello scorso anno, e che
stava dando la priorità alla serie prequel di It, Welcome
to Derry una volta terminati gli scioperi.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha aggiunto:
“Ovviamente si tratta di un lungometraggio che vedrà la
presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’ allargata, proprio
perché riteniamo che siano stati lasciati fuori dalle storie di
Batman al cinema per troppo tempo“.
Superman
è già in fase di post-produzione, ma quando si tratta dei piani per
i Batman e Wonder Woman del DCU, rimaniamo in gran parte all’oscuro. James Gunn non sembra avere molta fretta di
occupare questi ruoli e nelle ultime settimane si è concentrato su
Supergirl: Woman of Tomorrow e Lanterns.
Il regista di The
Flash, Andy Muschietti, è ancora legato
alla regia di
The Brave and the Bold, ma i suoi impegni con il
prequel di IT della HBO, Welcome
to Derry, sembrano aver reso il reboot meno
prioritario.
C’è anche la piccola questione di
The
Batman – Parte II di Matt Reeves in
arrivo dopo che The Penguin ha ricevuto recensioni
entusiastiche da parte di fan e critici. Non c’è bisogno di dire
che la pressione è alta per trovare il Bruce Wayne perfetto per il
DCU. Lo scooper @MyTimeToShineH, che ultimamente si è
dato da fare con le fughe di notizie sul DCU, ha rivelato oggi: “I DC Studios vogliono
un uomo di mezza età per interpretare il Batman del DCU”.
La cosa non sorprende più di tanto,
perché questo Batman sarà il padre di un bambino di 10 anni e
qualcuno che ha protetto Gotham City per decenni. Certo, la cosa
riporta subito alla mente Batman v Superman: Dawn of Justice. Quando
Zack Snyder stava effettuando il casting per quel
film, abbiamo capito subito che stava cercando un Bruce di mezza
età, il che spiega perché nomi come Josh Brolin e Ben Affleck (che alla fine è stato scelto)
erano in lizza. Ora, sembra che il DCU stia facendo lo stesso, pur avendo un
Superman giovane come il trentunenne David Corenswet.
Vale la pena notare che alcuni fan
hanno già espresso preoccupazione per l’età di molti personaggi di
questo mondo condiviso, tra cui Hal Jordan (Kyle
Chandler, 59 anni), Guy Gardner (Nathan
Fillion, 53 anni) e Mister Terrific (Edi
Gathegi, 45 anni). Sembra che il DCU sarà pieno di supereroi esperti, di nuove
leve in divenire e di un mondo con una storia prestabilita, di cui
per adesso è difficile prevedere la direzione. Non resta dunque che
attendere di poter avere maggiori dettagli riguardo a
The Brave and the Bold.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
La stella di Glen Powell è decisamente in ascesa dopo le
impressionanti interpretazioni in Top Gun: Maverick, Hit Man e
Twisters
(che è ora nelle sale), e l’attore, molto richiesto, ha ora acceso
le speculazioni sulla possibilità che sia in lizza per interpretare
Batman. I fan hanno infatti notato che
Powell ha recentemente iniziato a seguire su Instagram il co-CEO
dei DC Studios James Gunn e il regista di
The Brave and The BoldAndy
Muschietti, il che ha portato alcuni a chiedersi se
potrebbe essere in lizza per vestire i panni del Crociato
incappucciato nel prossimo film del DCU.
Potrebbe esserci qualcosa di vero? I
fan hanno notato questo genere di cose in passato e le loro teorie
sul casting si sono rivelate azzeccate, ma probabilmente è troppo
presto perché qualcuno sia effettivamente in lizza per il nuovo
Cavaliere Oscuro. Ciò non significa che non ci siano state delle
conversazioni, naturalmente, ma se questo ha a che fare con
The Brave and The Bold, diremmo che si tratta
più di un caso in cui Powell sta sondando il terreno per vedere se
c’è interesse.
Nonostante in precedenza avesse
dichiarato di non essere particolarmente interessato a interpretare
un supereroe, in una recente intervista Powell ha affermato di
essere “sempre stato un tipo da Batman”. “Darei
un’interpretazione selvaggia di Batman”, ha detto a GQ.
“Non sarebbe sicuramente un tono alla Matt Reeves –
probabilmente sarebbe più vicino a Keaton”. Non resta a questo
punto che attendere per scoprire se l’attore sia davvero in lizza
per il ruolo o meno.
Glen Powell e Adria Arjona in Hit Man – Killer per caso (2023).
Foto di Courtesy of Netflix
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
Sono passati più di due anni da
quando i DC Studios hanno annunciato il “Capitolo
1: Dei e Mostri” del DCU, e al momento non siamo ancora vicini a
sapere chi interpreterà Batman in
The Brave and the Bold. Il Cavaliere Oscuro ha fatto
un cameo in Creature
Commandos, ma il lavoro sulla sua squadra con Robin sembra
essersi fermato. Ad oggi, il film del regista Andy
Muschietti è chiaramente ancora impegnato su altri
progetti e anche The
Batman – Parte 2 è
lontano dall’arrivare in sala, anche se, fortunatamente, sembra
stia lentamente prendendo forma.
I fan hanno avuto tutto il tempo di
proporre gli attori che vorrebbero vedere nei panni del Bruce Wayne
del DCU, con la star di Drop e It Ends With Us, Brandon Sklenar, che
emerge come uno dei preferiti dai fan. In giro per promuovere
l’ultima stagione di 1923,
l’attore ha parlato ancora una volta della
possibilità di interpretare il Cavaliere Oscuro. “Batman è
il mio fumetto preferito fin da quando ero bambino e il mio sogno è
sempre stato quello di essere Batman”, ha detto. “Non è
una cosa che si vuole dire troppo”.
“Ho iniziato a vedere tutte
queste fan art e mi sono detto: ‘Oh, accidenti, mi piace. Questo ha
senso. Ha molto senso”, ha continuato Sklenar. “Penso che
spaccherei in quel ruolo e mi piacerebbe farlo se mai dovesse
accadere. Mi piacerebbe molto farlo”. L’attore è dunque un
grande fan ed è sicuro di poter fare bene con il personaggio. Non
sappiamo se il suo nome sia sul radar di James
Gunn, ma di certo viene continuamente citato come uno
degli interpreti più fisicamente ed esteticamente adatti al
ruolo.
Queste sue nuove parole arrivano
dopo che l’attore ha recentemente dichiarato: “Ho visto un
sacco di fan-casting per questa cosa di Batman, e questo è molto
interessante per me, amo Batman. Sarebbe un sogno, sicuramente. Ma
vedremo cosa succederà, sono pronto a farlo. Dovrebbe essere la
cosa giusta al momento giusto”. Al momento, come anticipato,
tutto tace sul casting di
The Brave and the Bold e ancoran non sappiamo quando
le cose inizieranno a smuoversi. Avrebbero però senso che nel corso
di quest’anno si abbiano maggiori novità.
Brandon Sklenar in It Ends With Us – Siamo noi a dire
basta
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
Sembra che, dopotutto,
Christina Hodson non scriverà la sceneggiatura di
The Brave and the
Bold. Il rumor che voleva l’unica sceneggiatrice
accreditata per The
Flash come la prescelta per scrivere anche la nuova
storia della Bat-Family, è cominciato a circolare ieri, quando
l’autrice è stata collegata a Andy Muschietti, che
pure si dice dirigerà il film e che ha fatto coppia con Hodson per
il film sul Velocista Scarlatto. Adesso arriva la smentita.
Umberto Gonzalez di The
Wrap è stato il primo a riferire che Hodson non è
coinvolta. I moderatori di r/DCEULeaks hanno aggiunto: “Anche
Hodson doveva scrivere la sceneggiatura, ma a causa di circostanze
sconosciute ha abbandonato alcuni mesi fa e da allora sono alla
ricerca di un nuovo sceneggiatore. Ora il film è stato messo in
pausa a causa dello sciopero WGA.”
The Brave and the Bold,
quello che sappiamo sul film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman –
The Brave and the
Bold introdurrà “la Bat-family“, ha
detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
“E’ una strana storia padre-figlio su
loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei
fumetti di Batman scritti da Grant
Morrison, che secondo
James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul
DCU. L’altro
scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era
Tom King, che ha partecipato alla stanza degli
sceneggiatori della DCU e
conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se
Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo
regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC
Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy,
mentre James Mangold è stato scelto per dirigere
Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di
Star
Wars).
La notizia che Andy
Muschietti avrebbe diretto
The Brave and the Bold è arrivata proprio mentre
The Flash arrivava nelle sale. Era un segno di fiducia
nel regista o una distrazione da quello che si sarebbe rivelato un
disastroso weekend di apertura? Probabilmente non lo sapremo mai,
anche se molti fan hanno messo in dubbio la decisione di James Gunn di riportare Muschietti all’ovile.
Il regista potrebbe cavarsela meglio sotto un nuovo regime – e
senza tutti i reshoots che è stato costretto a realizzare – ma se
sia la persona giusta per raccontare le storie di Batman e Robin è
ancora oggetto di dibattito.
Tuttavia, le scene di Michael Keaton nei panni del Crociato
incappucciato in The Flash sono state probabilmente tra i momenti
migliori del film. Ora, in una nuova intervista, a
Muschietti è stato chiesto a che punto sono le cose con il film e
ha risposto: “Il progetto di Batman [The Brave and The Bold] è stato un po’
posticipato, quindi potrei fare un altro film prima di
quello”. Questo suggerisce ancora una volta che il film è ben
lontano dal diventare realtà. Come noto, anche l’altro atteso film
su Batman, The Batman
– Parte 2, è
appena stato rimandato ulteriormente, con una data di uscita
ora fissata al 1° ottobre 2027.
“Non c’è una tempistica
prestabilita per nulla”, aveva detto tempo fa Gunn a proposito
dell’approccio dei DC Studios al casting del Batman del DCU. “L’unica cosa che ho cercato di chiarire
alle persone fin dall’inizio, nel modo in cui spero che siamo
diversi, è che tutto nella DC si baserà sugli scrittori. Finché non
avremo una sceneggiatura di cui sono totalmente soddisfatto, quel
film non si farà, qualunque cosa sia”. La sceneggiatura di
The Brave and the Bold, dunque, potrebbe richiedere
ancora del tempo per essere completata, cosa che avrebbe spinto a
posticipare la realizzazione del film.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
La notizia che Andy
Muschietti avrebbe diretto The
Brave and the Bold è arrivata poco prima che il suo
The Flash arrivasse nelle sale. Si trattava di
un segno di fiducia nel regista o di un modo per distrarre da
quello che si è rivelato un disastroso weekend di apertura?
Probabilmente non lo sapremo mai, anche se molti fan hanno
ripetutamente messo in discussione la decisione di James Gunn di affidare un altro progetto DC a
Muschietti e in particolare uno delicato come quello che avrà il
compito di introdurre il Batman ufficial del DCU.
Mentre si attendono novità su questo
progetto, continuano ad arrivare segnali che lasciano intendere che
potrebbe davvero volerci più del previsto prima di vedere il film
in sala. In una recente intervista
Muschietti ha infatti rivelato che “ho avuto delle
conversazioni con James
Gunn sul concetto di storia”, ha spiegato, “ma non
abbiamo più parlato da prima che iniziassero le riprese di
Superman”. Le riprese di Superman
sono iniziate lo scorso febbraio, quindi si tratta di un anno di
silenzio radio per un film che dovrebbe essere uno dei titoli di
punta dei DC Studios.
A destare ulteriori dubbi vi è anche
l’annunciato The Batman – Parte 2, ora
previsto per il 2027 e rispetto al quale The Brave and the Bold dovrà
trovare una propria collocazione. “Come tutti sanno, il Batman
di The Brave and the Bold apparterrà al nuovo universo DC. È
abbastanza ovvio che il Batman di Matt Reeves non fa parte di
questo nuovo universo”, ha dichiarato Muschietti in un’altra
parte dell’intervista. “Tuttavia, la DC e la Warner Bros.
stanno procedendo con la seconda parte della serie di Batman di
Reeves che, come ampiamente riportato, dovrebbe uscire intorno al
2027”.
“Far uscire due film di Batman
contemporaneamente sarebbe controproducente. Quello che la DC sta
facendo è creare una strategia per garantire che questi due film
non entrino in conflitto tra loro”, ha aggiunto. “Per
quanto riguarda il mio coinvolgimento nel progetto, per ora ci sono
buone intenzioni. Vogliono fare il film con me e anch’io voglio
farlo. Sono ansioso di lavorare al film. Stiamo parlando della
storia e del tono”. Queste ultime parole di Muschietti
sembrano rassicurare sulla volontà di realizzare il film, ma
lasciano anche intendere che “per ora ci sono buone
intenzioni”, ma che le cose potrebbero cambiare in futuro.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“. Alla
sceneggiatura, oltre a Muschietti, dovrebbe esserci anche
Rodo Sayagues, noto per aver firmato le
sceneggiature di
La casa,
Man in the Dark e Alien:
Romulus.
Secondo Nexus Point NewsNexus Point News, i DC Studios
si sono rivolti a Andy Muschietti (IT,
The Flash) e Rodo Sayagues (La
casa, Alien:
Romulus) per scrivere la sceneggiatura di
The Brave and the Bold. Muschietti rimane impegnato
nella regia, ma la cosa interessante è proprio che James
Gunn sembra essersi rivolto a due personalità con una
grande esperienza nel campo dell’horror per questo reboot. La serie
di Batman e Robin di Grant Morrison
includeva elementi spaventosi, tra cui il Professor Pyg, il
contorto Simon Hurt e Man-Bat.
Gli altri crediti di Sayagues
includono Man in the Dark e il suo sequel, mentre Muschietti sta
attualmente lavorando allo spin-off di IT, Welcome
to Derry. Il sito aggiunge che
The Brave and the Bold dovrebbe iniziare la produzione
nel 2025. Questo potrebbe far pensare a un’uscita nell’estate del
2027. Un approccio a tinte horror al Cavaliere Oscuro
differenzierebbe sicuramente il Bruce Wayne del DCU dalle precedenti iterazioni e dal franchise
di The Batman di Matt Reeves.
La notizia non è stata confermata,
quindi al momento è da prendere come un semplice rumor. Bisognerà
attendere conferme ufficiali da parte dei DC Studios per scoprire
quale sarà la squadra di creativi che si occuperà di realizzare il
film. C’è molta attesa nei confronti di questo progetto, al momento
tra i più importanti del DCU ma su cui le notizie e le certezze sono
ancora molto poche.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.
Come annunciato nel giugno dello
scorso anno, il regista Andy Muschietti, noto per
aver diretto la trasposizione cinematografica di It e il film The
Flash, è stato scelto da James Gunn per dirigere
The Brave and the Bold, incentrato su Batman e il
Damian Wayne, ovvero Robin. Recentemente, tuttavia, era emersa la
notizia secondo cui Muschietti era stato licenziato
dall’adattamento, forse per via dei lunghi tempi di attesa
richiesti dal regista, attualmente al lavoro sulla
serie Welcome
to Derry.
Jeff Sneider,
ex giornalista del settore di Hollywood e ora affidabile scooper,
ha però riferito che, stando almeno alle sue fonti, Muschietti è
ancora il regista del film. Inoltre, non appena si è diffusa la
voce del possibile licenziamento di Muschietti, sono anche emerse
le immagini del suo posto auto nel lotto della Warner Bros. con
tanto di golf cart a tema Batmobile, che sembrerebbero dunque
smentire ulteriormente tali rumor. Potrà forse volerci più del
previsto prima di avere novità su The
Brave and the Bold, ma Muschietti sarebbe dunque ancora
saldamente al timone del progetto.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.
L’uscita di The
Batman – Parte 2 di Matt Reeves è prevista per il
2025, e ci aspettiamo che il Crociato incappucciato del
DCU faccia
il suo debutto – insieme a Robin – un po’ più avanti nel tempo, in
base a un precedente aggiornamento del co-CEO dei DC Studios
James Gunn. Alla domanda dello scorso novembre
su un possibile annuncio del casting di Bruce Wayne, il regista ha
risposto: “No. Non abbiamo ancora una sceneggiatura”.
È ancora molto presto per questo
progetto e probabilmente non arriverà nelle sale prima del 2027. Il
regista Andy Muschietti, che Gunn
ha ingaggiato dopo essere rimasto impressionato dal suo lavoro su
The
Flash, si pensa si stia concentrando sulla serie
televisiva Welcome
to Derry, quindi la pazienza sarà fondamentale quando
si tratterà di vedere il Cavaliere Oscuro del DCU sui nostri
schermi… a meno che non si presenti prima della sua uscita in
solitaria, ovviamente!
A differenza di Supergirl, questo
non accadrà in Superman:
Legacy, poiché James Gunn ha recentemente confermato che
Batman non sarà tra gli eroi che appariranno nel prossimo
reboot dell’Uomo del Domani.
Il regista diThe Flash Andy Muschietti ha
trovato il suo prossimo progetto mentre la Warner Bros. ha
annunciato che dirigerà il prossimo film di Batman DC
Universe intitolato The
Brave and the Bold.I capi
dei DC Studios James
Gunn e Peter Safran hanno entrambi spiegato la scelta
di Andy Muschietti e hanno affermato che è stata una decisione
facile da prendere.
“Abbiamo visto The Flash anche prima
di prendere le redini dei DC Studios, e sapevamo di essere solo
nelle mani di un regista visionario, ma un grande fan della
DC“, hanno dichiarato Gunn e Safran a Deadline . “E’
un film magnifico — divertente, emozionante, elettrizzante — e
l’affinità e la passione di Andy per questi personaggi e questo
mondo risuona in ogni fotogramma. Quindi, quando è arrivato il
momento di trovare un regista per The Brave and the Bold, c’era davvero
solo una scelta”.
“Fortunatamente, Andy ha
detto ‘sì‘, Barbara ha firmato per produrre
con noi e stavamo arrivando. Sono una squadra straordinaria e
non potremmo avere partner migliori o più stimolanti mentre ci
imbarchiamo in questa nuova entusiasmante avventura nel
DCU.
Cosa aspettarsi da The Brave and the
Bold
Non è stato annunciato alcun
cast per The
Brave and the Bold. Il presidente della DC
James Gunn
ha chiaritoche Batman non
sarà interpretato da Ben Affleck o Robert
Pattinson in questo film.Questo è il terzo
film della DCU ad avere un regista associato. James
Gunn dirigerà Superman:
Legacy e James Mangold dirigerà Swamp
Thing. Non si sa ancora una data di uscita.
The Brave and the Bold,
quello che sappiamo sul film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman –
The Brave and the
Bold introdurrà “la Bat-family“, ha
detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
“E’ una strana storia padre-figlio su
loro due,” ha detto Gunn. Il progetto è basato sulla serie dei
fumetti di Batman scritti da Grant
Morrison, che secondo
James Gunn è stato “eccezionalmente influente” sul
DCU. L’altro
scrittore di fumetti che Gunn ha menzionato per nome era
Tom King, che ha partecipato alla stanza degli
sceneggiatori della DCU e
conduce direttamente al prossimo progetto di lungometraggio. Se
Muschietti venisse confermato alla regia, sarebbe ad ora il terzo
regista ad essere associato a uno dei film in uscita dei DC
Studios. Gunn dirigerà Superman: Legacy,
mentre James Mangold è stato scelto per dirigere
Swamp-Thing (presumibilmente dopo il suo film di
Star
Wars).
Gli scioperi di WGA e SAG-AFTRA
hanno rallentato la macchina produttiva dei DC Studios, ma
Creature Commandos è in piena produzione e si
prevede che le macchine inizieranno a girare per Superman:
Legacy all’inizio del prossimo anno.
Tuttavia, chi invece aspetta The Brave and the
Bold dovrà avere pazienza.
The
Batman II di Matt Reeves è ancora
sulla buona strada per essere distribuito nel 2025, ma il Crociato
Incappucciato della DCU farà il suo debutto – insieme a Robin – un
po’ più avanti sulla base di un nuovo aggiornamento del co-CEO dei
DC Studios James
Gunn. Rispondendo a un fan su Instagram che chiedeva
informazioni su un possibile annuncio del casting di Bruce Wayne,
il regista ha detto: “No. Non abbiamo ancora nemmeno una
sceneggiatura”.
È ancora molto presto per il film e
non dovrebbe sorprendente nessuno se il film dovesse arrivare al
cinema non prima del 2027. Si pensa che il regista Andy
Muschietti, che Gunn
ha assunto dopo essere rimasto colpito dal suo lavoro in
The Flash, si concentrerà prima sulla serie
televisiva It Welcome to Derry, quindi bisognerà
aspettare.
Ciò significa anche che
tutte le voci in merito al casting del Cavaliere Oscuro sono
quasi certamente imprecise. Parlando a gennaio dei piani dei DC
Studios per The Brave and the
Bold, Gunn ha detto: “Questa è l’introduzione
di Batman nella DCU. Questa è la storia di Damian Wayne, che è il
vero figlio di Batman di cui non conoscevamo l’esistenzaper i primi otto-dieci anni della sua vita. È cresciuto come un
piccolo assassino. È un piccolo figlio di puttana. È il mio Robin
preferito.” “È basato sul fumetto di Grant Morrison, che è una
delle mie serie preferite di Batman, e lo stiamo mettendo insieme
proprio adesso.”
Il co-CEO di DC Studios,
Peter Safran, ha aggiunto: “Sarà ovviamente un
lungometraggio, e presenterà altri membri della estesa ‘famiglia
Bat’, solo perché riteniamo che siano stati esclusi dalle storie di
Batman al cinema per troppo tempo.”
The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul
film
Insieme all’introduzione della versione
DCU di Batman – che
esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert
Pattinson nei film di The Batman – il
film introdurrà “la Bat-family“, ha detto
James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che
sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta
dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin
sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha
descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio
di puttana” e “un assassino”. Damian, per chi
non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di
cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.
The Brave and the Bold è stato uno dei film annunciati
dai DC Studios nell’ambito del “Chapter
1: Gods and Monsters” lo scorso gennaio. Il franchise di
The
Batman non sarà integrato nel DCU, il che significa che avremo due
diverse versioni di Bruce Wayne nelle sale contemporaneamente. Un
aspetto fondamentale per cui questo reboot si distinguerà dai film
di Matt Reeves e dai suoi predecessori è il fatto
che Batman sarà affiancato da suo figlio, Damian
Wayne, nel ruolo di Robin. Tenendo conto di ciò, proviamo ad
immaginare ciò che sarebbe bello vedere in questo film. Dal modo in
cui Batman viene rappresentato ai possibili
interessi amorosi e fino ai cattivi.
Un crociato con esperienza
Quando Ben Affleck è stato scelto per interpretare il
Cavaliere Oscuro di Batman v Superman: Dawn of Justice, era
evidente che avremmo avuto una versione più anziana di Bruce Wayne.
Sfortunatamente, Zack Snyder non è riuscito a
capitalizzare davvero questo aspetto, con solo un cenno casuale a
un Robin morto che serve a dare un’occhiata alla sua storia a
Gotham City.
Il regista non ha fatto un pessimo
lavoro, ma siamo sicuri che
The Brave and the Bold possa migliorare quanto visto
nel 2016. Non pensiamo che il Batman del DCU debba essere di mezza età, ma
sarebbe bene che proteggesse la sua città da più di un decennio.
Ciò significa che molti dei suoi cattivi saranno già noti e,
soprattutto, che Batman sarà un supereroe esperto
quando la Justice League si riunirà.
La Bat-famiglia
L’altro vantaggio principale di un
Batman esperto è che si potrebbe vedere la Bat-famiglia sullo
schermo. A questo punto della storia dell’eroe, sarebbe
interessante che Dick Grayson fosse già diventato
Nightwing dopo essere stato Robin e che Jason Todd
fosse ancora sospettato di essere morto dopo uno scontro con il
Joker.
Che ne è di Tim
Drake? C’è sempre stata un po’ di difficoltà ad accettare
che Batman arruolasse un altro figlio così presto dopo la morte di
Jason, quindi sarebbe meglio tenerlo in disparte fino al futuro.
Batgirl dovrebbe invece assolutamente operare a
Gotham City a questo punto e vorremmo che tutti questi
personaggi avessero un ruolo piccolo ma importante in
The Brave and the Bold.
Un Robin riluttante per The Brave
and the Bold
Proprio come quando Grant Morrison
introdusse Damian Wayne, sarebbe bello vedere questo ragazzino dare
filo da torcere al padre. Cresciuto nella Lega degli Assassini,
sarebbe un Robin riluttante che Bruce è chiamato a mettere in riga,
soprattutto perché questa è una dinamica unica per Batman e il suo
ragazzo prodigio.
Al momento dei titoli di coda, ci
aspettiamo che Damian decida di rimanere al fianco del padre
adottivo, ma un Robin che propende per una giustizia letale e si
ribella laddove i suoi predecessori si sono piegati sembra
un’ottima idea.
I DC Studios
dovrebbero affidare il ruolo di Robin a un bambino di 10 anni, ma
anche se tra un film di Batman e l’altro passano solo 2 o 3 anni,
l’attore non avrà molto tempo per rimanere in questo ruolo. Per
questo motivo, i DC Studios devono approfittare
del fatto che questo bambino sia un rompiscatole il più a lungo
possibile!
Batman in una vita amorosa
complicata
A parte Catwoman, gli interessi
amorosi di Batman sul grande schermo non sono mai
stati troppo convincenti.
The Brave and the Bold dovrebbe cambiare le cose, con
il complicato passato di Bruce con Talia al Ghul come solido punto
di partenza.
Il franchise di
Batman sembra destinato a continuare a esplorare
la relazione dell’eroe con Selina Kyle, quindi questo film può fare
qualcosa di nuovo facendo in modo che Talia usi Damian per
convincere il Cavaliere Oscuro che deve mantenere le promesse fatte
in passato unendosi alla Lega degli Assassini.
Questo significa che Ra’s al
Ghul dovrebbe essere aggiunto al mix? Potenzialmente, ma
siamo ansiosi di vedere questo franchise concentrarsi sui cattivi
che non hanno già avuto ruoli principali sullo schermo.
Nuovi villain per The Brave
and the Bold
Per quanto sia stato divertente
vedere il Joker apparire in The
Batman, è difficile non storcere il naso di fronte
all’ennesima iterazione del Clown Principe del Crimine in uno dei
film del Crociato incappucciato. Questo personaggio ha una delle
migliori rogues’ galleries di tutti i fumetti, quindi perché non
puntare i riflettori
su qualcuno che non sia il solito sospetto?
Ci si aspetta una nuova versione di
Bane e Poison Ivy, ma ci sono
anche cattivi sottoutilizzati come
Clayface, Mr. Freeze, Professor Pyg e Ventriloquo. I
DC Studios hanno la possibilità di fare qualcosa di nuovo con
The Brave and the Bold e, sebbene i nemici classici di
Batman debbano assolutamente esistere a Gotham City, per il momento
releghiamoli a camei o a semplici accenni.
Un nuovo regista
Cortesia di Warner Bros Discovery
Dopo The
Flash, Andy Muschietti
non dovrebbe stare alla guida di un altro film di supereroi (e
certamente non uno così importante come
The Brave and the Bold). Il regista ha affrontato la
sua parte di sfide con il film del 2023, certo, ma al di là dei
terribili VFX e della storia insoddisfacente, ha comunque
realizzato un’uscita del tutto mediocre per il personaggio, piena
di momenti raccapriccianti e di decisioni creative
sconcertanti.
Muschietti ha fatto un buon lavoro
attingendo alla nostalgia che deriva dal Batman di
Michael Keaton, ma questo non è sufficiente
per sostenere una nuova interpretazione dell’eroe che deve
competere con personaggi come
Il cavaliere oscuro e The
Batman. Come noto, Muschietti
si sta prendendo del tempo prima di dedicarsi al nuovo film, ma
non mancano anche teorie secondo cui potrebbe abbandonare la regia
di questo progetto. Affidarlo ad un nome nuovo potrebbe essere la
cosa migliore.