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Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un nuovo breve promo

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Ecco un nuovo breve promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere diffuso sui canali Instagram di Prime Video.

 

Testo descrittivo: Primo piano su una piccola mano che stringe saldamente una mano molto più grande avvolta in un panno ruvido. Al centro dello schermo appaiono le parole “Niente è cattivo all’inizio”. Arrondir si trova in una foresta cupa. Tiene un arco in una mano e allunga la mano per scoccare una freccia in aria. Galadriel, in armatura completa di placche d’argento, siede in groppa a un cavallo bianco e guida una carica di altri guerrieri a cavallo attraverso un campo lussureggiante. L’alto re Gil-galad fissa il cielo. Una nave si ferma in un porto sotto un intricato arco di pietra. Lo schermo diventa nero tranne che per il brillante testo argentato che recita “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Disponibile dal 2 settembre su Prime Video”

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

 
 

Thunderbolts: 8 teorie di Reddit sul villain del film

Thunderbolts

Recentemente sono stati annunciati due nuovi progetti nel Marvel Cinematic Universe, tra cui una nuova serie Disney+ su Wonder Man e il film sui Thunderbolts. Quest’ultimo progetto si prospetta particolarmente interessante dato che riunirà cattivi e antieroi di tutto il franchise nella formazione della squadra e potrebbe dunque configurarsi come il primo vero crossover dopo Avengers: Endgame.

Al momento, la regia è affidata a Jake Schreier e la sceneggiatura a Eric Pearson, mentre le riprese dovrebbero iniziare la prossima estate, probabilmente verso la fine del 2024. Sia che Thunderbolts faccia parte della Fase Quattro o della Fase Cinque, il fulcro di questo progetto rimane invariato: si tratta di una squadra di villain. Per questo motivo, dovranno scegliere con cura l’antagonista del film, e alcuni fan hanno già avanzato qualche proposta su Reddit

1Conte Nefaria

Una tendenza dei fan del MCU è quella di volere sempre di più, ma non tutto è Avengers: Endgame, e non tutti i cattivi devono essere catastrofici come Thanos. I Thunderbolts potrebbero avvalersi di un antagonista potente e pericoloso, ma non è necessario che la posta in gioco sia la fine del mondo. Potrebbero trovarsi a combattere contro la malavita – con cui potrebbe essere nato un conflitto, se stanno cercando di essere apertamente eroici – e quindi contro il Conte Nefaria, il potente e super potenziato capo della Maggia.

Al Redditor U/PapaSteveRocks interesserebbe questa idea, “soprattutto se stanno anche cercando di reclutarlo, non solo di fermarlo. È l’equivalente di Superman come boss del crimine, è perfetto. Inoltre, si introdurrebbe così anche il personaggio di Madame Masque Giulietta Nefaria“. La Maggia fa già parte del MCU grazie ad Agent Carter e Daredevil, e il film sui Thunderbolts potrebbe farle assumere un ruolo di rilievo all’interno del franchise, con il Conte Nefaria e Madame Masque a guidare il clan contro i Thunderbolts.

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Ms. Marvel: i tratti distintivi di Kamala Khan

Ms. Marvel Kamala

La serie Disney+ Ms. Marvel è l’ultima novità MCU. Dopo Peter Parker (Tom Holland) e dopo America Chavez (Xochiti Gomez) in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il franchise introduce un nuovo supereroe adolescente. Episodio dopo episodio, Kamala Khan (Iman Vellani) si sta dimostrando un personaggio eroico sì, ma ricco di sfaccettature ”normali”.

Per la sua goffaggine, per le sue insicurezze e anche per il suo animo ribelle, Ms. Marvel non è troppo diversa da tanti altri suoi coetanei. Scopriamo quali sono gli aspetti più riconoscibili dell’eroina!

1Ms. Marvel dubita costantemente di sé

Iman Vellani in Ms Marvel

“La sindrome dell’impostore” è un tratto familiare per gli eroi Marvel. Tutti, da Shang-Chi ad America Chavez hanno almeno in parte dubitato delle proprie capacità. Prima di avere dei superpoteri, Kamala non pensava certo di poter salvare il mondo. Dopo aver scoperto le sue doti, Ms. Marvel pensa comunque di non meritare i poteri e di non essere in grado di gestirli. Per fortuna, Kamala ha un migliore amico come Bruno che può rassicurarla. È lui a ricordarle che: “Tu sei Kamala Khan. Se vuoi salvare il mondo, allora salverai il mondo.

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Thor: Love and Thunder, i protagonisti parlano del nuovo film Marvel Studios

Thor: Love and Thunder

Arriverà il 6 luglio sul grande schermo la nuova avventura da solista di Thor, con Thor: Love and Thunder, un film molto atteso, con una trama anticipata dal ciclo a fumetti di Aaron. Ovviamente il film non segue la storia di carta e inchiostro, ma trova la sua strada per sistemarsi al meglio all’interno del Marvel Cinematic Universe.

A parlare del film, in occasione della conferenza stampa internazionale, sono intervenuti il produttore Kevin Feige, il regista e sceneggiatore (nonché interprete di Korg) Taika Waititi e il protagonisti Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tessa Thompson e Christian Bale.

Undici anni fa, Chris Hemsworth esordiva nel MCU con il personaggio di Thor, e dopo tanti anni e tante evoluzioni e avventure subite dal personaggio, si può dire che parte dell’attore è cresciuta insieme al personaggio. “Dall’immaturo e adolescente personaggio che era, ne ha passate tante – spiega Hemsworth – e ora è un nuovo ed eccitante eroe, che adesso abbiamo cercato di rendere più divertenti, perché è la cosa con cui il pubblico entra maggiormente in relazione. Forse mi rivedo un po’ di più in Party Thor da What If…? e sicuramente il personaggio mi ha accompagnato, condividiamo molto.”

Iron Man e Captain America, i pilastri del MCU, hanno avuto entrambi una loro trilogia, mentre Thor è il primo personaggio del franchise che arriva a un quarto film da solista. Secondo Kevin Feige, il segreto è proprio nella sintonia che Chris Hemsworth riesce a stabilire con il pubblico: “Credo che il pubblico risponda a Chris e a tutto quello che ha portato alla luce grazie a Taika, ma sono sicuro che fosse già lì. C’erano dei momenti sul set in cui Chris era davvero esilarante. Ho visto delle scene di Avengers: Age of Ultron, qualche giorno fa, e c’era già questa simpatia, questo umorismo del personaggio che viene dall’attore. E poi Taika è riuscito a unire l’aspetto action del personaggio, con martello e fulmini, a quella parte più divertente, e credo che la gente risponda proprio a questa unione. Abbiamo trascorso moltissimo tempo a cercare di capire come rendere comprensibile al pubblico un dio nordico, e così ci siamo riusciti, e siamo arrivati a farne un quarto.”

Tra scherzo e serietà interviene il regista, Taika Waititi in persona, che specifica: “È difficile rendere Chris gradevole… (ride) Io e lui siamo diventati amici. La sua personalità è quello con cui vuoi entrare in connessione. Puoi fidarti di lui, è una brava persona, sai che c’è per te, come fosse un supereroe nella vita reale. Ho cercato di portare le qualità di Chris in Thor.”

Grande curiosità in Thor: Love and Thunder è destata dal ritorno di Natalie Portman nei panni di Jane Foster/Mighty Thor: “Dopo aver visto Chris con il costume per così tanti anni,  è stato surreale provare il mio, con pettorali e stivali, per la prima volta. Sono molto grata al cast e a tutti gli attori che mi hanno dato la possibilità di allenarmi con loro. È stata una grande sfida per me soprattutto per la parte fisica, ma ho fatto affidamento su Tessa e Chris, che hanno un sacco di esperienza in questo tipo di preparazione”.

Interprete d’eccezione per il ruolo del villain, Christian Bale è invece Gorr il Macellatore di Dei, la terribile minaccia contro cui Thor Odinson si deve cimentare: “Credo che cercassero l’opposto, rispetto a ciò che è Chris. Cercavano un attore con cui non si entra in relazione, un po’ solitario, strano, qualcuno con cui non vuoi passare il tempo, qualcuno il cui sedere nessuno voleva vedere. E così hanno pensato a me.” Scherza Bale, che poi passa a spiegare quali elementi di Gorr lo hanno colpito: “È bello interpretare un antagonista ed è molto più facile, perché tutti sono affascinati dai cattivi ragazzi, mentre il lavoro che ha fatto Chris è stato molto molto più difficile. Poi Taika riesce a rendere questi personaggi tremendamente divertenti, ma anche commoventi. Non so se sia abbastanza da suscitare la compassione dello spettatore, ma sicuramente è un personaggio del quale capiamo benissimo le ragioni. È un mostro, fa cose orribili, ma capiamo perché fa quello che fa.”

Di ritorno nel ruolo di Valchiria c’è anche Tessa Thompson, che questa volta porta in scena un personaggio che è diventato Re di Nuova Asgard e che si trova ad avere a che fare con situazioni molto diverse rispetto a quello per cui è invece stata preparata tutta la vita: “E’ stato molto divertente, ed è qualcosa che alla Marvel fanno molto bene. Che sia un villain o un eroe, trovano sempre il modo di connettere il pubblico con il loro potere o la loro debolezza. C’è sempre una ragione per cui questi personaggi si comportano in un certo modo. Ad esempio, quando incontriamo Valchiria in Thor: Ragnarok, ha deciso di affogare i suoi dolori nell’alcol, la troviamo completamente ubriaca, dopo che ha perso ogni cosa. Per me e Taika era importante come presentavamo il personaggio, era una sepereroina donna e il fatto che facesse quell’entrata in scena così apparentemente eroica, ma che poi diventa goffa, era irresistibile. Ci siamo dovuti preparare fisicamente all’essere degli eroi, ma allo stesso tempo siamo riusciti ad essere anche un po’ goffi e divertenti. In questo film abbiamo esplorato anche un altro aspetto: Valchiria è diventata il Re di Asgard, che è un lavoro che lei ama, ama proteggere la sua gente, ma è stata per così tanti anni una guerriera professionista che adesso rimanere bloccata nella burocrazia le sta stretto. Le manca il campo di battaglia e le mancano le sue compagne di lotta, quindi è stato bello ricostruire questo aspetto con Natalie.”

Come Ragnarok, anche Thor: Love and Thunder è caratterizzato da una colonna sonora invadente e irresistibile e da una fotografia sgargiante. Così ne parla Waititi: “Abbiamo speso tutti i soldi che potevamo per avere il numero maggiore possibile di canzoni dei Guns N’ Roses. L’estetica del film è sempre stata questa palette che ricorda la pittura spray degli anni ’80 e le cover rock. Pure il logo del film ricorda qualcosa che avevo fatto a scuola, avevo passato giorni e giorni a perfezionare il logo dei Metallica con lo stesso carattere in cui è scritto il titolo di Thor: Love and Thunder.”

Thor: Love and Thunder arriva in sala il 6 luglio, distribuito da Disney.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Only Murders in the Building 2: recensione della serie Disney+

Only Murders in the Building 2 recensione serie tv

Dal 28 giugno, torna su Disney+ il trio di investigatori più improbabile che la tv abbia mai offerto ai telespettatori amanti del giallo: Only Murders in the Building 2 torna per un secondo ciclo, moltiplicando la suspence, il divertimento, e anche l’intuito di Charles-Haden Savage (Steve Martin), Oliver Putnam (Martin Short) e Mabel Mora (Selena Gomez), i quali si confermano più in forma che mai.

Only Murders in the Building 2, dove eravamo rimasti?

Il finale aperto della prima stagione ci aveva lasciati con il fiato sospeso, con la scoperta di un nuovo cadavere e con i nostri protagonisti incastrati a tutti gli effetti. Questa seconda stagione gioca al rilancio, quindi, perché se da una parte il nostro trio dovrà risolvere di nuovo un caso di omicidio, dovrà anche tentare di scagionarsi dall’accusa. L’assassino però sembra essere un passo avanti a nostri, mettendoli di continuo in difficoltà e dimostrando di conoscere bene il loro passato e i loro segreti.

È caratteristica di ogni serie tv che si prolunga oltre la prima stagione approfondire e sviluppare i personaggi di cui vediamo raccontate le storie. Only Murders in the Building 2 non fa eccezione, andando a pescare nel passato dei protagonisti e contemporaneamente ponendo le basi per storie future, facendo diventare più robusta la mitologia che circonda l’Arconia e i suoi inquilini. L’elegante edificio così come i protagonisti si raccontano, si svelano, attraverso scoperte e rivelazioni che rendono viva la storia, la arricchiscono e danno spessore con le loro vicende e i loro aneddoti. In questo modo Only Murders in Building 2 diventa un racconto corale e denso, che si fonda su un giallo ma che allo stesso tempo imbastisce anche altre trame, rinvigorendo un racconto già vincente.  

Un trio esplosivo

Martin, Short e Gomez si confermano tanto affiatati quanto improbabili, persi nei rispettivi mondi eppure capaci di trovare un linguaggio comune che, come intravisto nella prima stagione, va ben oltre la superficie delle indagini e scava dentro queste personalità che, ognuna a modo loro, soffrono e cercano il conforto di una famiglia che hanno perso per strada. Il loro podcast, le loro ricerche, le loro domande diventano un punto fisso, un atto di cura verso gli altri, un conforto in un mondo che forse non li ha trattati come meritavano. 

Only Murders in the Building 2 moltiplica anche la quantità di special guest e di volti illustri. In particolare, in due ruoli molto ben caratterizzati, troviamo l’icona Shirley MacLaine che mette al servizio dello show il suo incredibile talento comico, come aveva fatto anche per Downton Abbey, e Cara Delevigne, che interpreta un personaggio che sembra molto nelle sue corde e che promette di portare scompiglio nella vita di Mabel. Dopo il cameo di Sting nella prima stagione, tocca a Amy Schumer questa volta fare la parte di se stessa come nuova inquilina dell’Arconia. Il suo personaggio apre la porta a una serie di rimandi meta-testuali che rendono la scrittura di Only Murders in Building 2 ancora più brillante e divertita. Valga per tutti quello che Amy dice a Oliver all’inizio del primo episodio, in cui si dice grande fan del loro podcast e si propone di girare una serie tv basata sullo stesso! 

Tono leggero e ricchezza di scrittura

La writers room di Only Murders in the Building 2 si allarga ulteriormente rispetto alla prima stagione e la ricchezza di punti di vista diventa un pregio importante della storia, insieme al tono sempre leggero e ironico che viene dettato dai tre interpreti principali, carismatici e divertenti, un trio che accoglie i propri personaggi, li struttura e dà loro una seconda vita aggiungendo sempre maggiori elementi alla loro costruzione. 

Nell’offerta Disney+, Only Murders in the Building 2 si conferma un vero e proprio gioiellino, una serie ironica e intelligente, che coinvolge non solo con la componente crime thriller, ma anche e soprattutto con le vite di questi confusi, spezzati eppure straordinari personaggi. Tutto avendo sempre cura di regalare un sorriso e una battuta arguta allo spettatore.

 
 

Cinema al MAXXI, il programma di giovedì 30 giugno

Cinema al MAXXI

Seconda settimana di programmazione per Cinema al MAXXI, la manifestazione – organizzata da Fondazione Cinema per Roma e MAXXI – che porta la settima arte in uno dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del contemporaneo.

Giovedì 30 giugno alle ore 21 presso la Piazza del MAXXI, nell’ambito del programma di Extra Explore e all’interno della manifestazione Estate al MAXXI, si terrà la proiezione de Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio Speciale della Giuria alla Mostra di Venezia. Con il suo nuovo lavoro, il regista milanese – che sarà protagonista di un incontro con il pubblico condotto da Mario Sesti, curatore di Cinema al MAXXI – continua a esplorare un cinema altro, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico. Durante il boom economico degli anni ‘60, l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel prospero nord Italia. All’altra estremità del Paese, nell’agosto del 1961, un gruppo di giovani speleologi visita l’altopiano calabrese e il suo incontaminato entroterra immergendosi nel sottosuolo di un Meridione che tutti stanno abbandonando. Scoprono così, coi suoi settecento metri di profondità, una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto nell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.

“Per usare un termine cinematografico, potremmo dire che le grotte costituiscono un fuori campo assoluto, anche perché la notte eterna che regna al loro interno sembrerebbe quanto di più ostile alla macchina da presa – ha spiegato Michelangelo Frammartino – Eppure, chi ama il cinema sa bene che il fuori campo, l’invisibile, rappresentano la sua “sostanza” più profonda. Mi colpisce la coincidenza che Speleologia, Cinema e Psicoanalisi abbiano il loro battesimo nella stessa data, il 1895”.

La proiezione del film sarà preceduta dal cortometraggio La torre d’avorio, progetto di tesi di Silvia Lamacchia, alumna NABA.

COME PARTECIPARE

I biglietti (al costo di 5 euro) si possono acquistare presso la biglietteria del MAXXI o su www.maxxi.archeoares.it. In caso di maltempo le proiezioni si terranno nell’Auditorium del MAXXI. Il programma potrebbe subire variazioni.

La decima edizione di Cinema al MAXXI è realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma ed è prodotta con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La manifestazione si svolge in collaborazione con Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo della Sapienza Università di Roma, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e SNNCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Il programma di Cinema al MAXXI è a cura di Mario Sesti.

 
 

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro: tutti i vincitori

Pesaro

Si è appena conclusa la 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche.

Le tre giurie del concorso ufficiale hanno decretato i propri vincitori:

  • la giuria internazionale, composta dall’attore italiano Tommaso Ragno, la regista portoghese Rita Azevedo Gomes e il regista spagnolo Carlos Casas ha assegnato il Premio Pesaro Nuovo Cinema a LES IMAGES QUI VONT SUIVRE N’ONT JAMAIS EXISTÉ (Francia, 2022) di Noé Grenier con la seguente motivazione:Il cinema per prima cosa è luce che illumina il buio: in un mondo che sembra andare verso la sua fine (ed è una tematica ricorrente nei film proposti in questa selezione) questo film offre un gesto di resistenza a questo buio, e dà un impulso a proseguire la memoria e la persistenza delle immagini in movimento della nostra memoria. Per noi il cinema è quando “gli occhi miei si chiudono solo a guardarmi dentro” per citare un verso del poeta Byron, nato un secolo prima della nascita del cinema.

    Prima menzione speciale HERBARIA (Argentina/Germania, 2022, 83’) di Leandro Listorti da parte della Giuria Internazionale

    Per la sua concisione e per la sua intelligenza rara nel lavoro di montaggio, il film da spazio al silenzio, stabilendo una relazione fra il processo lento e minuzioso della preservazione della memoria in due campi che sembrano diversi e che diventano sorprendentemente consanguinei. Per questo, per la sua bellezza e per la sua sobrietà, abbiamo deciso di dare la prima menzione a Herbaria di Leandro Listorti.

    Seconda menzione speciale FESTINA LENTE (Francia/Tunisia, 2021, 21’) di Baya Medhaffar da parte della Giuria Internazionale

    Per un’opera prima che dà speranza a un cinema a venire e che intreccia la memoria personale con la memoria del mondo abbiamo deciso di attribuire la seconda menzione speciale a FESTINA LENTE di Baya Medhaffar.

  • la giuria giovani, composta da ventotto studenti provenienti dalle università di tutta Italia con insegnamenti di storia del cinema e dalle principali scuole di cinema e accademie di belle arti, ha scelto TUGGING DIARY (Hong Kong, 2021) di Yan Wai Yin con la seguente motivazione:per aver restituito con efficacia il clima di contestazione di Hong-Kong tramite un linguaggio rivoluzionario, caratterizzato dal connubio immersivo tra la ruvidità delle immagini e il lirismo del commento sonoro.

    Menzione speciale a ALIZAVA (Lituania, 2021) di Andrius Žemaitis da parte della Giuria giovani

    un film di fantasmi intriso di realismo che concretizza i sensi nel rito, nelle presenze/assenze che cadono nell’onirico; per le scelte tecniche evocative di un immaginario sospeso.

  • la giuria SNCCI, composta da Andreina Di Sanzo, Massimo Lechi e Simone Soranna, critici del Sindacato Nazionale Critici Italiani ha premiato Alizava di Andrius Žemaitis con la seguente motivazione:

Per aver saputo restituire la complessità del punto di vista infantile attraverso una messa in scena che, con straordinaria creatività, fa coesistere armonicamente stili e generi cinematografici differenti.

Il concorso (Ri)Montaggi Il cinema attraverso le immagini, composta da Claudio Casazza, Daniele Dottorini, Barbara Sorrentini, ha assegnato il premio a Prendre conscience / Perdre connaissance di Occitane Lacurie con la seguente motivazione:

Per l’originalità di un percorso che permette di confrontare un film cardine della modernità come L’anno scorso a Marienbad e una serie tv come Westworld, illuminando entrambe le opere con un nuovo sguardo teorico.

 

Menzione speciale a Riding Horses, Riding Bikes: Horses, bicycles and shifting heroes di Edoardo Spallazzi della Giuria Ri-Montaggi

Per il rigore nella ricerca, nella scelta e nel montaggio delle immagini, all’interno di un percorso di analisi suggestivo e acuto, capace di cavalcare sessanta anni di immaginario del cinema americano.

La nuova sezione Vedomusica, dedicata ai videoclip e composta da Ilaria Feole, Tomas Marcuzzi (Uolli) e Giulio Sangiorgio, premia Amam Ancora – di Nzira diretto da Bianca Peruzzi con la seguente motivazione:

Per la capacità di raccontare con sguardo insieme delicato e crudo un universo fuori dalle norme dei generi, evitando la retorica della diversità e rifiutandosi al catalogo di moda, con una forma che rispetta  l’imperfezione e sa cercare in essa sentimenti ed estasi, il premio va a  Amam ancora di Nzira diretto da Bianca Peruzzi, un videoclip che occupa un continuum estetico che va da Caravaggio a Matthew Barney e accompagna la canzone neomelodica nel presente sognante e fluido del cinema surrealista di Bertrand Mandico e Yann Gonzalez.

Anche i più piccoli hanno decretato il loro vincitore: la giuria Bimbi della sezione Pesaro Film Festival Circus ha premiato Nahuel Y el libro magico di German Acuňa, oltre ad avergli dedicato il maggiore applauso in sala.

Sono stati inoltre consegnati i riconoscimenti ai vincitori del Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica. La giuria del premio, composta da Pedro Armocida, Luisa Ceretto, Andrea Miccichè, Francesco Miccichè, Franco Montini, Cristiana Paternò, Paola Olivieri, Bruno Torri, ha decretato i seguenti vincitori:

PREMI SEZIONE A (studenti delle scuole secondarie di secondo grado):

1° Premio a LORENZO PUGLIA per il saggio su Il Divin Codino di Letizia Lamartire

2° Premio a GIUSEPPE FAMULARI per il saggio su A Classic Horror Story di Roberto De Feo, Paolo Strippoli

3° Premio a ELETTRA BATTISTEL per il saggio su C’mon, c’mon di Mike Mills

PREMI SEZIONE B (studenti universitari/associazioni culturali/scuole di cinema):

1° Premio a DAVIDE GRAVINA per il saggio su Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi

2° Premio a LEONARDO STRANO per il saggio su Antidisturbios e il cinema di Rodrigo Sorogoyen

3° Premio a BENEDETTA SOFIA RAIMONDI per il saggio su Il potere del cane di Jane Campion

 
 

Il Cinema Ritrovato dal 1° al 12 luglio al cinema 4 Fontane di Roma

NOSFERATU

Il Cinema Ritrovato è il più antico e importante festival al mondo, totalmente consacrato alla Storia del Cinema; si svolge a Bologna dal 25 giugno al 3 luglio e giunge quest’anno alla sua trentaseiesima edizione. Per la prima volta quest’anno, una selezione di 18 film restaurati dai maggiori archivi del mondo, sarà mostrata a Roma al cinema 4 Fontane dall’1 al 12 luglio, in versione originale sottotitolata. Sarà un’occasione unica per vedere capolavori della storia del cinema, notissimi, ma anche sconosciuti e ritrovarne, attraverso la qualità del restauro, tutta l’emozione originaria. Per il manifesto di quest’anno è stata scelta una delle scene più felici di un film memorabile, Il conformista, che avvia la seconda stagione creativa del giovanissimo Bernardo Bertolucci.

I TITOLI DELLA RASSEGNA:

  • NOSFERATU di Friedrich Wilhelm Murnau, 1922
  • SHERLOCK JR. VS THE KID di C.Chaplin & B. Keaton,          1925
  • LUCI DELLA CITTÀ di Charles Chaplin, 1931
  • IL GRANDE DITTATORE di Charles Chaplin, 1940
  • SCIUSIA’ di Vittorio De Sica , 1946
  • GLI INVASORI SPAZIALI di William Cameron Menzies, 1953
  • LA CIOCIARA di Vittorio De Sica, 1960
  • IL DIO NERO E IL DIAVOLO BIONDO di Glauber Rocha, 1964
  • GLI AMORI DI UNA BIONDA di Milos Forman, 1965
  • FRANK COSTELLO DI: Jean-Pierre Melville, 1967
  • IL CONFORMISTA di Bernardo Bertolucci, 1970
  • L’ULTIMO SPETTACOLO di Peter Bogdanovich, 1971
  • TONY ARZENTA   di Duccio Tessari, 1973
  • TENEBRE di Dario Argento, 1975
  • TOMMY di Ken Russell, 1975
  • PICNIC AD HANGING ROCK di Peter Weir, 1975
  • UNA GIORNATA PARTICOLARE di Ettore Scola, 1977
  • AVSKEDET di Tuija-Maija Niskanen, 1982

 

 
 

Barbarian: trailer del nuovo horror dai produttori di The Ring

Il primo trailer di un film horror in arrivo intitolato Barbarian dei produttori di IT, The Grudge e The Ring è ora online, e sebbene non faccia davvero luce su molti dettagli della trama a parte la generale premessa, sembra sicuramente qualcosa di interessante.

La storia è incentrata su una giovane donna in viaggio a Detroit per un colloquio di lavoro, che prenota una casa in affitto. Ma quando arriva a tarda notte, scopre che la casa è doppia e che uno strano uomo sta già alloggiando lì. Contro il suo miglior giudizio, decide di passare la serata, ma scopre presto che c’è molto di più da temere di un semplice ospite inaspettato.

Il contributo video non ci dà molto altro su cui parlare, ma vediamo il personaggio di Georgina Campbell (Black Mirror, Krypton) seguire Bill Skarsgård (IT) lungo un tunnel lungo e oscuro (mai una buona idea), e c’è un suggerisce su sorta di forza invisibile che potrebbe tirare le loro fila.

Negli USA Barbarian è prodotto da 20th Century Studios e New Regency, ed è interpretato da Georgina Campbell, Bill Skarsgård, Justin Long, Matthew Patrick Davis, Richard Brake, Kurt Braunohler e Jaymes Butler. Il film è stato scritto e diretto da Zach Cregger. I produttori sono Arnon Milchan, Roy Lee, Raphael Margules e JD Lifshitz. Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Danny Chan, Alex Lebovici e Bill Skarsgård sono i produttori esecutivi del film. Barbarian negli USA uscirà nelle sale il 31 agosto.

 
 

The Mandalorian 3 vedrà il ritorno di Taika Waititi… ma non nel modo in cui ci aspettiamo!

The Mandalorian 3

Taika Waititi è un uomo molto impegnato. Dopo aver recitato in Lightyear della Pixar, il regista sta ora facendo il giro per promuovere Thor: Love and Thunder, un film che ha scritto, diretto e interpretato nel ruolo di Korg. L’attore ha più progetti in varie fasi di sviluppo oltre a questa, incluso un misterioso film di Star Wars che dovrebbe essere rilasciato il prossimo anno o nel 2024. Prima di prenderne il comando, tuttavia, sembra che Waititi si dirigerà in una Galassia molto lontana per The Mandalorian 3, la prossima terza stagione di The Mandalorian.

Le riprese dello show sono già terminate e siamo sicuri che ricorderete che l’attore e regista ha diretto il finale della prima stagione e ha interpretato il cacciatore di taglie preferito dai fan IG-11. Slash Film ha recentemente condiviso alcuni commenti di Waititi sull’interpretazione di Barbanera in Our Flag Means Death e ha rivelato di aver diretto più episodi della prossima terza stagione.

Taika Waititi tuttofare della Disney?

Tuttavia, da allora è stato chiarito che reciterà in più episodi della serie di successo Disney+. Visto che la morte di IG-11 è stata piuttosto definitiva quando si è fatto esplodere per salvare Din Djarin e compagnia, è difficile immaginare che il droide tornerà. C’è anche una statua che gli rende omaggio su Nevarro, qualcosa che i fan hanno notato per la prima volta durante il “Capitolo 12”. Resta ovviamente da vedere se Waititi riprenderà il ruolo o ne assumerà un altro, ma questa notizia è sicuramente divertente e lascia molto spiragli d’interpretazione.

Per quanto il regista sia fantastico dietro la macchina da presa, è sempre divertente vederlo mettersi davanti anche come attore. Indipendentemente dal ruolo che assumerà, non aspettiamoci di vedere dettagli ufficiali ancora per un po’.

Lucasfilm ha annunciato alla Star Wars Celebration che The Mandalorian tornerà il prossimo febbraio e, sebbene sia possibile dare una sbirciatina al Disney+ Day di settembre, è probabile che prima di allora non mostreranno molto della serie. Sei entusiasta di vedere Waititi nella stagione 3 di The Mandalorian?

 
 

The Boys 4: Jeffrey Dean Morgan in trattative

The Boys serie tv 2019

Eric Kripke è stato lo showrunner di Supernatural per le sue prime cinque stagioni e da allora si è occupato della serie di successo di Prime VideoThe Boys. Il regista si è riunito con Jensen Ackles per la terza stagione (in cui l’attore interpreta Soldier Boy) e c’erano state delle voci che avremmo potuto vedere anche Jeffrey Dean Morgan nello show.

Come sicuramente ricorderete, anche la star di The Walking Dead faceva parte di Supernatural, interpretando il padre di Sam e Dean Winchester.  Ebbene oggi parlando con E! News , Kripke ha rivelato che dopo che Morgan non è stato in grado di unirsi al divertimento per la stagione in corso di The Boys, ora i due sono in trattative per un ruolo nella stagione 4. Jeffrey Dean Morgan è un superfan di [The Boys] , quindi io e lui stiamo parlando”, ha confermato lo showrunner.

“Stiamo cercando di capire qualcosa per la quarta stagione. Niente è ancora finalizzato, ma io e lui stiamo chattando e inviando e-mail e vedendo se possiamo farlo funzionare con il suo fitto programma. Quindi, resta sintonizzato su questo”.

Questa è una notizia entusiasmante, ma lo è anche il fatto che Kripke potrebbe cercare di assicurarsi un altro allume di Supernatural per la serie R-Rated. “Metterei Jared [Padalecki] nello show in un batter d’occhio”, ha detto Kripke. “Voglio dire, è davvero impegnato con il suo impero laggiù ad Austin, ma se fosse disposto a recitare, lo metterei nello show in un secondo”.

The Boys 4

The Boys 4, la quarta stagione della serie nominata agli Emmy The Boys, coprodotta con Sony Pictures Television, dopo il successo esplosivo della terza stagione. I primi tre episodi della terza stagione hanno debuttato venerdì 3 giugno, e nuovi episodi saranno disponibili ogni venerdì, fino all’epico finale di stagione di venerdì 8 luglio. La stagione di otto episodi è disponibile in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. Nei primi tre giorni di uscita della terza stagione, il pubblico mondiale di The Boys è cresciuto del 17% rispetto alla seconda stagione e del 234% rispetto alla prima.

“Dalla nostra prima conversazione con Eric Kripke e il team creativo della terza stagione di The Boys, sapevamo che lo spettacolo stava diventando ancora più audace, un’opera impressionante considerando il grande successo della seconda stagione nominata agli Emmy”, ha affermato Vernon Sanders, head of global television, Amazon Studios. “The Boys continua a mettere alla prova i limiti della narrazione, divertendo e, contemporaneamente, facendo una satira sociale a tratti fin troppo reale. Questo mondo creato nella serie ha fatto presa a livello globale in modo incredibile e il numero di spettatori nel weekend di lancio ne è la prova. Siamo immensamente orgogliosi del cast e della troupe che hanno dato vita al franchise per Prime Video e non vediamo l’ora di portare ancora più The Boys ai nostri spettatori”.

“Parlando per il cast e la troupe, siamo davvero grati a Sony, Amazon e soprattutto ai fan per aver amato la serie e averci permesso di fare di più”, ha affermato Eric Kripke, showrunner di The Boys. “Siamo entusiasti di continuare la lotta di Butcher e dei The Boyscontro Homelander e i Seven e allo stesso tempo di poter dire la nostra sul mondo folle in cui viviamo. Inoltre, questa è la prima volta nella storia in cui l’esplosione di genitali ha portato ancora più successo”.

“I produttori e il cast di The Boys hanno dimostrato anno dopo anno che non c’è limite che non possano superare”, hanno affermato Jeff Frost e Jason Clodfelter, rispettivamente presidente e co-presidente della Sony Pictures Television. “Siamo incredibilmente orgogliosi di questa brillante e sovversiva serie fuori dai generi. Il nostro rapporto con Prime Video è molto più di una partnership, è come se fossimo una famiglia allargata. Tutti qui alla Sony Pictures Television sono grati di lavorare con Prime Video e Eric Kripke per un’altra stagione di successo”.

 

 
 

What We Do in the Shadows 4: trailer della nuova stagione

What We Do in the Shadows 4

Il canale americano FX ha diffuso il trailer di What We Do In The Shadows 4, la quarta stagione della serie tv What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 4

What We Do In The Shadows 4 è l’annunciata quarta stagione della serie comica What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

In What We Do in the Shadows 4 ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

 
 

Mark Hamill: qual è l’oggetto di scena di Star Wars più prezioso che ha conservato?

mark hamill

Mark Hamill ha rivelato il più prezioso oggetto di Star Wars che ha tenuto dalle riprese del franchise di successo. Hamill ha recitato nel suo ruolo iconico di Luke Skywalker per la prima volta in Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza nel 1975 e da allora ha ripreso il ruolo in altri quattro film di Star Wars. Star Wars detiene attualmente il titolo del secondo franchise cinematografico più grande di tutti i tempi, rimanendo dietro solo al Marvel Cinematic Universe.

Non è un segreto che gli attori spesso conservino ricordi dei film a cui hanno lavorato e il cast di Star Wars non fa eccezione. Da Adam Driver (Kylo Ren) che ha tenuto il suo iconico elmo e spada laser, a Diego Luna (Cassian Andor) che ha fatto un patto con il maestro di scena di Rogue One per tenersi alcune cose, il cast di Star Wars ha raccolto furtivamente oggetti di scena dai set sin dagli inizi primo film. Hamill ha avuto l’opportunità di sgattaiolare via dai set di Star Wars con oggetti di scena per decenni, e sembra che non abbia sprecato l’opportunità.

In un post su Twitter, Mark Hamill ha rivelato che la cosa più preziosa che ha conservato di nascosto dai film di Star Wars sono gli stivali che Luke Skywalker indossava in Una nuova speranza. Il tweet era in risposta a Hamill che si lamentava del fatto che avrebbe dovuto conservare il suo modello X-Wing Fighter dopo che un prop usato nel film del 1975 è stato recentemente venduto all’asta per $ 2,3 milioni, e i fan hanno iniziato a speculare su ciò che Hamill ha invece tenuto. Tuttavia, Hamill dice che non conosce il valore degli stivali e non gli interessa, poiché non ha mai avuto intenzione di venderli.

Mark Hamill condivide un simpatico video dal backstage di Guerre Stellari

 
 

Zendaya gioca a tennis sul set del nuovo film di Luca Guadagnino

Zendaya
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Un nuovo video pubblicato su Twitter, mostra Zendaya che gioca a tennis in preparazione per il suo prossimo film Challengers. Per la star di Euphoria si tratta del primo film post-Spider-Man: No Way Home. L’attrice sarà la protagonista del film diretto da Luca Guadagnino. Il film è un dramma sportivo romantico che segue Tashi Donaldson (Zendaya), moglie e allenatore del famoso tennista Art Donaldson (Mike Faist). Nonostante Art sia nel bel mezzo di una serie di sconfitte, Tashi lo iscrive per competere nell’evento Challenger, solo per scoprire che gareggerà contro un suo ex amante.

Zendaya, oltre a recitare nel film, fa parte anche della squadra produttiva. L’uscita del film è prevista per l’11 agosto 2023. Non si sa molto del film a parte la trama e il casting che comprende anche Josh O’Connor. Nel frattempo, sempre nel 2023, l’attrice apparirà in Dune 2, la cui uscita è prevista per il 20 ottobre 2023.

Un nuovo video condiviso su Twitter (tramite @dayaforever_) ha offerto agli spettatori un’anteprima delle abilità tennistiche di Zendaya in Challengers. Il video vede l’attrice giocare a tennis sul set del film.

https://twitter.com/dayaforever_/status/1541075313739894788?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1541075313739894788%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fchallengers-movie-zendaya-tennis-practice-set-video%2F

Challengers di Luca Guadagnino vede protagonisti Zendaya, Mike Faist e Josh O’Connor. Arriverà nei cinema USA il primo agosto 2023.

 
 

Elvis: la biografa del colonnello Parker sull’inaccuratezza storica del film

Elvis

Alanna Nash, biografa del colonnello Tom Parker, descrive in dettaglio parti della trama di Elvis che non sono vere. Il film segue il personaggio principale, interpretato da Austin Butler, di pari passo con il suo manager di lunga data, Parker (interpretato da Tom Hanks). Il film è diretto da Baz Luhrmann, noto per aver portato uno stile fresco ed esplosivo nell’adattamento di storie famose. Questo spesso include il mix di musica moderna con film ambientati in vari periodi del passato, una tendenza che continua con Elvis.

Alanna Nash ha scritto una biografia di Parker intitolata The Colonel: The Extraordinary Story of Colonel Tom Parker and Elvis Presley, e successivamente è diventata una specie di autorità su Parker e sulla sua vita. Luhrmann non ha letto il libro in preparazione del film, anche se dice di aver letto gli appunti dei ricercatori sia del libro di Nash che di molti altri libri su Presley. Parker è nato nei Paesi Bassi ed era un operaio di un circo prima di emigrare illegalmente negli Stati Uniti ed entrare nella scena della promozione musicale.

Ora, parlando con Variety, Alanna Nash spiega quanto sia stato poco accurato il ritratto di Parker in Elvis.

“Questa è un nonsense totale e inequivocabile, un’invenzione completa nel film. Prima di tutto, quando il colonnello Parker si è arruolato nell’esercito degli Stati Uniti, si è dichiarato cittadino olandese, con genitori nati in Olanda. Va bene – abbiamo preso cittadini stranieri – ma doveva solo giurare che sarebbe diventato cittadino statunitense, cosa che non ha mai fatto, perché è andato sparito. Ma ha lavorato a stretto contatto con il Pentagono, pianificando la carriera militare di Elvis e il concerto post-arruolamento per raccogliere fondi per il monumento della US Arizona.

“(Elvis) Non l’ha mai licenziato dal palco, ma c’è stato un incidente a Las Vegas nel 1974 in cui Elvis ha criticato Barron Hilton dal palco per aver licenziato uno dei dipendenti preferiti di Elvis. Ciò ha portato a un colossale scontro in seguito con Parker e a parlare di licenziamento e abbandono da entrambe le parti, con il colonnello che alla fine ha presentato un conto che i Presley non potevano pagare. E così le cose sono riprese come erano sempre state. Elvis non sarebbe mai stato così poco elegante da licenziare il colonnello dal palco, mentre si esibiva”.

Elvis, leggi la recensione del film

Al cinema dal 22 giugno, Elvis di Baz Luhrmann è una rivisitazione della storia del re del rock e del suo manager, il Colonnello Parker. Nel cast Tom Hanks e il giovane Austin Butler. Presentato a Cannes 2022, il film sta avendo un grande successo al box office.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Wanda è il “gioiello della corona” della Fase 4

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Nel corso del commento audio per Doctor Strange nel Multiverso della Follia nella versione home video del film, Richie Palmer, produttore del film di Sam Raimi, parla di come potrebbe essere il futuro del MCU. Riafferma ciò che aveva già anticipato Kevin Feige sul fatto che Doctor Strange sia l’ancora della Fase 4, ma, cosa più interessante, aggiunge che Wanda sarà il suo “gioiello nella corona”.

Palmer ha detto: “Se Doctor Strange è l’ancora del MCU della Fase 4, allora Wanda Maximoff è il gioiello nella corona.” La dichiarazione sembra implicare che la vita di Wanda non sia finita sotto le macerie nel finale del film, ma che potrebbe comparire ancora nel corso di questa lunga storia.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Thor: Love and Thunder, Natalie Portman sulla percezione del suo fisico

Marvel Fase 4 Thor: Love and Thunder

In una nuova intervista con Variety per Thor: Love and Thunder, Natalie Portman descrive in dettaglio l’intenso regime di allenamento che ha attraversato per il suo ruolo nel film del Marvel Cinematic Universe in cui torna a dare vita a Jane Foster, rivelando che alla fine ci sono voluti 10 estenuanti mesi di duro lavoro.

Natalie Portman ha iniziato ad occuparsi del suo allenatore nell’autunno del 2020, concentrandosi specificamente sulla costruzione dei muscoli delle braccia e delle spalle. La stessa Portman dice che sfoggiare un nuovo fisico è stata un’esperienza rivelatrice, dal momento che l’attrice è sempre stata abituata a essere percepito come “piccolo”.

“Avere questa reazione ed essere percepita come grossa, ti rendi conto: ‘Oh, deve essere così diverso, camminare per il mondo in questo modo. Quando sei piccolo – e anche, credo, perché ho iniziato da bambina – molte volte mi sono sentita piccola, un tipo da pacche sulla testa. E mi presento così anche per questo”.

Con Thor: Love and Thunder, evidentemente, le cose sono cambiate, e anche la percezione di sé ha subito qualche modifica.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Star Wars: l’elmo di Darth Vader attraverso film e serie

Darth Vader Obi-Wan Kenobi

Un’immagine condivisa da Daniel Logan (alias il giovane Boba Fett in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni) su Twitter ci mostra tutte le versioni dell’elmo di Darth Vader nel corso del franchise di Star Wars.

L’elmo non è cambiato drasticamente, a parte il suo aspetto fuso in Star Wars: Il risveglio della Forza del 2015 a causa del suo omaggio funebre che Luke Skywalker gli porge alla fine de Il Ritorno dello Jedi. C’è una leggera differenza tra i caschi di Vader nella trilogia originale di Star Wars e nei film e in televisione dell’era Disney, così come la breve apparizione di Vader alla conclusione di La vendetta dei Sith.

L’elmo di Darth Vader è rimasto molto coerente in tutti i media di Star Wars, anche se vedere le sue lievi differenze rende ogni sua apparizione unico. La dedizione a renderlo così fedele a se stesso la dice lunga sugli sforzi dei vari team della Lucasfilm che hanno contribuito a dare vita a Vader insieme agli attori. Sembra che l’elmetto visto in Obi-Wan Kenobi sia un mix dell’elmetto della trilogia originale di Star Wars che appare più stretto e dell’elmetto più ampio visto brevemente in Rogue One, che fonde perfettamente le ere pre e post Disney di Star Wars. Confrontando tutti i caschi insieme, gli spettatori ottengono una visione completa di come il personaggio iconico ha preso vita nel corso degli anni.

Darth Vader: cosa gli succede dopo Obi-Wan Kenobi (e prima di Una nuova speranza)

 
 

Indiana Jones: Frank Marshall riflette sulla realizzazione de I Predatori dell’Arca Perduta

Indiana Jones

A oltre 40 anni dalla prima uscita nei cinema di I predatori dell’arca perduta, film che ha inaugurato la carriera cinematografica di Indiana Jones, lo storico produttore del franchise, Frank Marshall, riflette sulla sua esperienza nella realizzazione del film.

Secondo A.Frame, realizzare I predatori dell’arca perduta è stata “l’esperienza preferita di Marshall nel campo della realizzazione di un film. “Realizzare I Predatori è stata davvero, direi, la mia esperienza preferita in merito al girare un film. Ci sono state molte prime volte in quel film. E stare con Indy per tutti questi anni lo ha reso un vero piacere. Poterne fare un altro ora è stato semplicemente fantastico”.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: un concept inedito del momento più spaventoso del film

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Ian Joyner, Visual Development Supervisor presso i Marvel Studios, ha condiviso alcuni concept di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in cui vediamo il personaggio nella sua forma zombie, che appare nel terzo atto del film.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Con chi viaggi: recensione del film Amazon Prime con Lillo

Con chi viaggi recensione film

Lillo (Gli idoli delle donne), Alessandra Mastronardi (To Rome with Love), Fabio Rovazzi (Il Vegetale) e Michela De Rossi (I molti santi del New Jersey) sono i soli quattro protagonisti di una curiosa commedia on the road firmata YouNuts! (Sotto il sole di Riccione, …altrimenti ci arrabbiamo!). Prodotto da Lucky Red e disponibile su Prime Video, Con chi viaggi segue il percorso in auto di quattro sconosciuti, un viaggio che si rivela più intrigante di quanto ogni passeggero (e ogni spettatore) si potrebbe aspettare.

Con chi viaggi: la trama del film

Paolo (Lillo), alle prime armi con un app di car pooling, ha messo a disposizione la sua auto per condividere il viaggio da Roma e Urbino con un altro passeggero. Quando arriva Elisa (Michela De Rossi), Paolo è pronto a partire ma, ancora inesperto con l’app, non ha fermato la prenotazione e si trova costretto a percorrere il tragitto con due ulteriori passeggeri: una scorbutica ragazza di nome Anna (Alessandra Mastronardi) e un taciturno e ombroso ragazzo di nome Michele (Fabio Rovazzi).

Durante il tragitto, i tre passeggeri iniziano a sospettare del loro autista che, essendo al suo primo viaggio condiviso, non ha nessuna recensione. L’atteggiamento ”da boomer” di Paolo, insieme ad una misteriosa corda nel bagagliaio, fanno partire assurde supposizioni tra i ragazzi, rendendo ogni gesto del conducente sempre più inquietante. Quali sono le reali intenzioni di Paolo?

Un film non solo ”on the road”, ma ”in the car”

Con chi viaggi, nella sua intera durata, si svolge all’interno dell’abitacolo dell’auto di Paolo, un minivan Mercedes perfetto per mostrare in una sola inquadratura i quattro passeggeri. Seppur con qualche pausa all’aria aperta, la maggior parte del film è girato tra quattro portiere: grazie alla messa in campo di tutti i protagonisti del film, nascono curiose e divertenti scenette. Mentre un passeggero risponde ad una domanda, è ironico vedere l’espressione degli altri attorno a lui. Inoltre, attraverso lo specchietto si creano incroci di sguardi interessanti. Il punto di vista è particolare e, nonostante il poco spazio d’azione, il fllm è comunque dinamico. Con chi viaggi recensione filmInoltre, a movimentare l’azione contribuiscono i messaggini che si scambiano i passeggeri e che noi vediamo comparire sullo schermo giustapposti alle immagini. Per quanto essenziale in termini di personaggi e ambientazioni, Con chi viaggi è un film in grado di coinvolgere. Al di fuori dell’abitacolo, i paesaggi contribuiscono alla resa estetica delle immagini: i pochi campi lunghissimi della macchina che si muove per le strade dell’Umbria, insieme alle riprese dall’alto, danno ampio respiro nei momenti in cui la scena d’azione potrebbe farsi claustrofobica.

Una commedia che ambisce ad essere un thriller

Fabio Rovazzi Alessandra Mastronardi Con chi viaggiCon chi viaggi è in fin dei conti una commedia, ma non mancano al suo interno i momenti di tensione. Non parliamo di un vero e proprio thriller, tutti gli aspetti noir del film sono resi in modo ironico e quasi parodico. Tuttavia, la tensione drammatica è ben costruita e la suspence lascia lo spettatore nel dubbio fino alla fine: Paolo è davvero un malintenzionato?

L’ironia di Lillo e l’eccentricità dei suoi compagni di viaggio

con chi viaggi recensione film lilloIl protagonista principale di Con chi viaggi è Paolo/Lillo. Tutta l’attenzione degli altri passeggeri è su di lui, è lui ”quello strano” del gruppo. Le frasi dell’attore e i suoi atteggiamenti sono emblematici della comicità del personaggio. Lillo riesce ad essere divertente e inquietante allo stesso tempo: interpreta perfettamente l’uomo insospettabile, il bonaccione, quello che non farebbe mai male ad una mosca ma che, proprio per questo suo aspetto, potrebbe rivelarsi un pazzo serial killer.

Accanto a Lillo, ci sono altre tre personalità non indifferenti all’interno del film. Michela De Rossi è Elisa, una ragazza solare ed ingenua. Alessandra Mastronardi (Anna) è chiassosa e cinica, Fabio Rovazzi (Michele) è taciturno ma riesce a lanciare poche frasi decisamente d’effetto. Tutto insieme, il quartetto funziona e, tra battute, gag ed espressioni divertenti, accompagna lo spettatore fino alla fine del film.

 
 

I tre giorni del Condor: libro, trama e cast del film con Robert Redford

I tre giorni del Condor film

Da sempre considerato uno dei migliori film del genere cospirativo, I tre giorni del Condor è un perfetto thriller che raccoglie perfettamente al suo interno il grande interesse che questo genere ha conosciuto nel corso degli anni Settanta. Complici i fatti sociali e politici dell’epoca, le storie di spionaggio sono diventate sempre più presenti al cinema, permettendo di dar vita a capolavori senza tempo come il film appena citato. Diretto da Sydney Pollack nel 1975, questo si discostò però dalle convenzioni del genere, ponendo principalmente interrogativi di tipo politico in un’America profondamente sconvolta dalla guerra in Vietnam e dallo scandalo Watergate.

Al centro della vicenda narrata resta infatti la possibilità che i servizi segreti, o una parte di essi, sfuggano a ogni controllo e agiscano secondo finalità e con mezzi non corretti, o comunque non approvati. Scritto da Lorenzo Semple Jr., il film è un adattamento del romanzo I sei giorni del Condor, scritto nel 1974 da James Grady. La storia in esso raccontata si presentò dunque come quella giusta al momento giusto, fotografando un momento di forte tensione per gli Stati Uniti, sempre più disillusi circa le attività politiche dell’epoca. Con il tempo, I tre giorni del Condor ha sempre più acquisito un impatto non indifferente nella cultura mondiale.

Sono tanti i film che hanno da questo titolo tratto ispirazione, tra cui anche il cinecomic Captain America: The Winter Soldier, che omaggia il film di Pollack proprio nella sua costruzione della tensione e delle sue tematiche. Per gli amanti del genere e del cinema, si tratta dunque di un titolo imprescindibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I tre giorni del Condor: la trama del film

La vicenda del film si apre a Manhattan, New York, dove un commando di sicari guidati da un freddo alsaziano di nome Joubert, e da un ex sergente dell’esercito di nome Lloyd, irrompono in una sezione impiegatizia della CIA, impegnata in operazioni OSINT. Queste prevedono la ricerca, la raccolta e le analisi di dati e notizie d’interesse pubblico provenienti da ogni parte del mondo. Qui i soldati uccidono brutalmente tutti i presenti, ad eccezione di Joseph Turner, nome in codice Condor, il quale era uscito per una commissione. Scoperto l’accaduto, egli non può non sentirsi in pericolo di vita.

Joseph comprende infatti che quell’assalto era diretto ad eliminare proprio lui, il quale pochi giorni prima aveva inviato ai suoi superiori un rapporto particolarmente delicato, non ricevendo però alcuna risposta. Trovando protezione e anonimato presso l’abitazione di una giovane donna di nome Kathy Hale, Joseph si trova a dover indagare su quanto realmente stia accadendo e su chi vi sia dietro quello sterminio. Consapevole dei rischi che corre, egli non si tirerà indietro finché non avrà fatto emergere tutta la verità.

I tre giorni del Condor: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Joseph Turner, vi è il celebre attore Robert Redford. Questo è stato per lui uno dei due film di genere thriller spionistico girati nell’arco di due anni. Il secondo titolo è Tutti gli uomini del presidente, girato nel 1976. Pollack volle fortemente Redford per il ruolo, considerandolo uno dei suoi attori feticcio. I due hanno infatti girato insieme ben sette film. Per interpretare il protagonista, l’attore ebbe modo di avere come consulente personale l’ex direttore della CIA Richard Helms, che istruì l’interprete al fine di farlo risultare più realistico. Nei panni di Kathy Hale, la donna presso cui Turner trova protezione, vi è l’attrice premio Oscar Faye Dunaway.

Interprete di film come Chinatown e Quinto potere, lei è una delle attrici più importanti degli anni Settanta. Nella sua autobiografia la Dunaway ricordò di aver avuto difficoltà a sentirsi spaventata dall’esere rapita da Redford nel film. Per permetterle di provare vera paura, fu Pollack a mimare la scena insieme a lei. L’attore premio Oscar Cliff Robertson, noto per aver interpretato anche lo zio Ben nella prima trilogia di Spider-Man, è qui presente nei panni di Higgins, il vicedirettore di New York. Nel ruolo dell’alsaziano Joubert vi è invece il celebre attore svedese Max von Sydow, mentre Addison Powell è il controverso Leonard Atwood.

I tre giorni del Condor libro

I tre giorni del Condor: le differenze tra il libro e il film

Pur mantenendo inalterate le tematiche di fondo del romanzo di Grady, gli autori del film danno vita ad una serie di consistenti differenze e modifiche. La prima si ritrova già nel titolo. Il protagonista del film ha infatti solo tre giorni per salvarsi la vita, mentre quello del romanzo sei. Tale scelta è dovuta ai differenti tempi cinematografici come anche alla volontà di condensare il racconto per renderlo più teso e avvincente. Altra differenza è la stagione in cui è ambientato il racconto. Se nel libro è la primavera, nel film diventa invece l’inverno. Il clima più rigido e grigio di quest’ultimo diventa infatti un perfetto specchio della cupa vicenda narrata. Notevole differenza si ritrova anche nel protagonista.

Nel libro questo si chiama Ronald Malcom e non ha personalmente scritto il compromettente rapporto. Nel film viene invece attribuito a lui, così da renderlo un personaggio più attivo e motivato ad andare a fondo alla questione. Le discrepanze più rilevanti però riguardano il rapporto con l’intelligence. Turner si ribella al sistema corrotto e insalvabile, in grado di commettere crimini al di sopra della legge. Malcom, invece, dopo aver consumato la sua vendetta, resta parte integrante del sistema, lasciando intuire che comunque nella CIA si possono ritrovare uomini per bene. Pollack è dunque molto più duro nel suo ritratto, che rappresenta appieno la disillusione di quel periodo.

I tre giorni del Condor: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I tre giorni del Condor è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 25 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

 
 

Obi-Wan Kenobi: 7 modi in cui delinea il futuro di Star Wars

Obi-Wan Kenobi Episodio 6

La puntata finale di Obi-Wan Kenobi, uscita il 22 giugno 2022, ha deliziato i fan con una serie di elementi fan service e ha portato a compimento il salvataggio di Leia. Dal momento che il franchise di Star Wars si è esteso a vari spin-off, gli eventi di Obi-Wan Kenobi potrebbero dare vita a future serie tv e film: vediamo insieme quali sono le storyline che speriamo vengano sviluppate.

1I piani di Qui Gon per Obi-Wan

Liam Neeson

Qui-Gon è apparso a Obi-Wan nei momenti finali della serie, comunicando al suo ex padawan che avevano ancora una distanza da percorrere. Anche se è probabile che intendesse solo dire che avrebbe accompagnato Obi-Wan fino alla sua destinazione, si può anche supporre che il fantasma della Forza di Qui-Gon abbia un piano da illustrare al suo apprendista.

Una seconda stagione di Obi-Wan Kenobi è possibile, dato l’interesse del cast a tornare, e l’apparizione di Qui-Gon rappresenta sicuramente un potenziale punto di partenza per un’altra avventura del protagonista. Anche l’interazione tra Qui-Gon e Obi-Wan non è stata descritta appieno, ma potrà essere esplorata in futuro nei nuovi progetti di Star Wars.

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Loot: recensione della serie con Maya Rudolph

Loot recensione serie tv

Icona indiscutibile della comicità americana sul grande e piccolo schermo, Maya Rudolph (Saturday Night Live, Le amiche della sposa) è la protagonista assoluta di Loot, serie in dieci puntate prodotta per Apple TV+. Il suo ruolo è quello di Molly Novak, la quale dopo essere stata tradita dal marito magnate dell’informatica si ritrova un patrimonio di 87 miliardi di dollari in seguito alla causa di divorzio. Ma che fare della propria vita quando negli ultimi vent’anni si è soltanto galleggiati nel lusso? La risposta arriva quando Molly scopre di possedere una società che si occupa di beneficenza, e decide di conseguenza di mettersi al comando di essa. Ma il mondo in cui lei vive è ben diverso da quello dei suoi nuovi dipendenti…

La ricerca dell’identità in Loot

Creata da Matt Hubbard e Alan Yang – entrambi vengono tra le altre sitcom da Parks & RecreationLoot propone come tema principale la ricerca di identità, nello specifico quella di una donna che si è “persa” all’ombra ingombrante di un uomo di successo. Se la fonte di ispirazione potrebbe alla lontana essere vista nella vicenda di Bill Gates e della sua adesso ex-moglie Melinda, il personaggio principale se ne discosta ben presto per sviluppare i toni e la trama più adatti alla commedia di costume. Il problema principale dello show è quello di non riuscire a sfruttare lo spunto di partenza per proporre al pubblico qualcosa di veramente originale o anche soltanto ficcante.

Fin dalla prima sequenza, che dovrebbe rappresentare il momento drammatico dell’intera vicenda, Loot offre la sensazione di procedere col freno a mano tirato: il tentativo di bilanciare un genere che si presta a ritmi sostenuti e trovate audaci come la commedia, con le ambientazioni raffinate in cui la storia si dipana, risulta un connubio di difficile gestazione per sceneggiatori e registi. Questo non significa che in ogni puntata non ci siano momenti in cui si ride, talvolta anche di gusto: l’impressione rimane però quella che il tentativo di realizzare una sitcom “alta” non funzioni del tutto a dovere, e questo nonostante un cast di attori all’altezza.

Maya Rudolph perfetta protagonista

Maya Rudolph possiede quello charm naturale che la rende credibile nel personaggio di Molly, e sa gestire i tempi comici delle varie scene piegandoli ai propri, ovvero lavorando su quei piccoli attimi di attesa che creano uno scarto di senso sottilmente divertente. È senza dubbio lei il cuore di Loot, e se alla fine le puntate scorrono via senza annoiare lo si deve principalmente al suo talento.

Come detto però il supporto di Nat Faxon – il migliore dei caratteristi a disposizione –  Ron Funches, Joel Kim Booster e una Michaela Jaé Rodriguez tagliente è davvero prezioso, in quanto tutti insieme riescono in più di un’occasione ad elevare il tono comico di storie e situazioni che non presentano davvero alcuna novità. Se tutto sommato Loot si lascia guardare è anche grazie al notevole lavoro di set designer e decorator, i quali hanno ricreato l’universo dorato in cui vive Molly con un mix riuscitissimo di nuovo e classico: molte delle ambientazioni principali dello show si lasciano ammirare senza ostentare inutile opulenza, una caratteristica che senza dubbio sa come intrigare l’occhio dello spettatore. 

Gli ammiratori di Maya Rudolph troveranno in Loot esattamente ciò che stanno cercando, ovvero un’attrice di enorme talento comico che sfrutta al fine di cesellare una figura femminile surreale, fuori dal mondo (vero), narcisista e pacchiana. Eppure l’attrice riesce a rendere Molly comunque amabile, facendone un piccola grande icona/specchio dei nostri tempi. Con un materiale narrativo di maggiore impatto il personaggio e la serie avrebbero potuto avere ben altro impatto comico e satirico, mentre il risultato lascia il sospetto amaro che si sarebbe potuto -e dovuto – fare qualcosa in più.

 
 

Carla Signoris vince il ‘Premio Manfredi 2022’ ai Nastri d’Argento

Carla Signoris

Va a Carla Signoris il ‘Premio Manfredi 2022’ promosso dai Giornalisti Cinematografici Italiani con la famiglia Manfredi per ricordare il grande Nino. La consegna venerdì prossimo, 1° Luglio sul palcoscenico del Teatro Antico, nell’ambito della 68.ma edizione del Taormina Film Fest.

Non solo brava ma ironica come poche, e non solo in ruoli da commedia, Carla Signoris è tra le attrici da sempre più amate. Brillante, inimitabile in una verve che aggiunge sempre qualcosa di personale ad ogni personaggio che interpreta con un umorismo contagioso e irriverente, la Signoris è da sempre dalla parte delle donne che rappresenta anche con dichiarata autoironia.  Dal cinema alla grande serialità ha siglato recentemente una stagione di grande popolarità mettendo in scena la forza e insieme la simpatia di personaggi femminili perfettamente in linea con il suo modo di entrare in scena ma anche di scrivere. Perché guardando le sue interpretazioni viene in mente proprio – come ci ricorda sorridendo con il titolo di un suo romanzo – che “dietro ogni uomo c’è sempre una donna che alza gli occhi al cielo”.

Attrice versatile, scrittrice, doppiatrice, e cantante per gioco, deve la sua notorietà a una lunga attività in teatro, in televisione e nel cinema per cui ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Ha lavorato fra gli altri con Marco Sciaccaluga, Elio Petri, Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini, Leone Pompucci, Fausto Brizzi, Ferzan Özpetek, Riccardo Milani. È la voce italiana del pesce Dory, nei film d’animazione, campioni di incassi della Disney, Alla ricerca di Nemo e Alla ricerca di Dory. Ha duettato con la cantautrice Giua in “Feng Shui”, una canzone post moderna sospesa tra horror e non sense che ritrae le nevrosi del nostro tempo.

Sarà la Presidente dei Giornalisti Laura Delli Colli, anche in rappresentanza della famiglia, a consegnare il riconoscimento, tradizionalmente legato ai Nastri d’Argento, che ripete da nove anni una piccola celebrazione di Nino Manfredi proprio sul palcoscenico dove apparve, in una singolare performance, proprio per l’ultima volta prima di allontanarsi dal cinema e dallo spettacolo. Era il 2003 e Nino ha salutato il suo pubblico proprio da Taormina dov’è nata sua moglie Erminia che ha fortemente voluto questo riconoscimento insieme ai figli ed è da sempre fiera che il Premio abbia trovato ‘casa’ proprio a Taormina, la sua città natale.

“Un riconoscimento che viene assegnato fin dalla prima edizione ad attori e attrici dal talento nello stile di Manfredi che fu grande nella comicità ma, soprattutto, capace come tutti i grandi artisti di giocare con la recitazione, come si dice, a tutto campo” spiega a nome del Direttivo Nazionale SNGCI che ha appena assegnato i Nastri d’Argento, la Presidente Laura Delli Colli.

Felice di ritirare il ‘Premio Manfredi’ Carla Signoris ha commentato: “Per me è molto emozionante ricevere un riconoscimento che conferma la mia stima per un grande protagonista di sempre come Nino. Ringrazio i Giornalisti Cinematografici Italiani, la Presidente Laura Delli Colli e la famiglia Manfredi che hanno pensato a me per un riconoscimento speciale che negli anni è stato attribuito ad autorevoli protagonisti, rendendomi ‘testimonial’ di un Premio che mi regala quest’anno un motivo in più per essere particolarmente orgogliosa”.

Nato nell’ambito dei Nastri d’Argento con una prima edizione celebrativa che ha premiato nel 2009 Giuseppe Fiorello, il Premio viene assegnato stabilmente a Taormina dal 2014 ed è andato a Marco Giallini, Paola Cortellesi, Carlo Verdone e Antonio Albanese, Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, Claudia Gerini, Stefano Fresi, Claudio Santamaria e lo scorso anno a Massimo Ghini.

“È un bellissimo palmarès” commenta Laura Delli Colli a nome del Direttivo dei Giornalisti Cinematografici “che sigla ancora una volta, quest’anno con Carla Signoris, una scelta perfettamente  in sintonia con  la storia professionale di una protagonista, come tutti gli attori e le attrici che hanno ricevuto il Premio, capace di unire alla verve della commedia l’intensità di toni e sfumature che toccano il  cuore degli spettatori. Proprio come  sapeva  fare, nel suo tratto speciale, il grande Nino che tutti continuiamo ad amare”.

 
 

Thor: Love and Thunder, in che momento della timeline del MCU si colloca?

Marvel Fase 4 Thor: Love and Thunder

Parlando con Total Film (tramite CBR) per promuovere Thor: Love and Thunder, Taika Waititi ha discusso del posizionamento del film nella sequenza temporale del MCU. Sapendo che è passato del tempo da Endgame, il regista ha cercato di individuare il numero esatto di anni trascorsi.

“Penso che probabilmente il numero di anni da quando abbiamo visto [Endgame]. Sono probabilmente quattro anni. È giusto?”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Thor: Love and Thunder, le difficoltà di girare la scena di nudo di Thor

Thor: Love and Thunder

Secondo Barry Bas Idoine, il direttore della fotografia dietro Thor: Love and Thunder, il cast e la troupe del film hanno avuto difficoltà a girare la scena di nudo di Chris Hemsworth.

Nel decennio in cui Hemsworth si è esibito nei panni di Thor, il suo fisico è sempre stato un argomento di conversazione, sia che si trattasse della statura incredibilmente cesellata e muscolosa di Thor nel suo periodo migliore, sia che i fan adorassero il look post-Thanos. Love and Thunder inizia con il Fat Thor di Endgame in missione per tornare in forma e ricostruire la sua massa muscolare, che finisce per mostrare in modo più dettagliato di quanto probabilmente intendesse. Durante una visita a Zeus (Russel Crowe), il padre degli dei spoglia Thor fino a lasciarlo completamente nudo nel tentativo di rimuovere un travestimento che l’eroe indossava.

Mentre discuteva del film con Deadline alla premiere sul tappeto rosso, Idoine condivide un aneddoto sulle riprese dell’attesissima scena di nudo di Thor: Love and Thunder. Secondo il DP, la figura nuda di Hemsworth rende incredibilmente difficile concentrarsi su qualsiasi lavoro possa essere a portata di mano, quindi dice che la troupe è stata in difficoltà per portare a termine la ripresa. Idoine dice che è stato “incredibilmente difficile riprendere il sedere di Chris Hemsworth”, anche se lo dice con un sorriso scherzoso stampato in faccia.

“È incredibilmente difficile riprendere il sedere di Chris Hemsworth. Voglio dire, nessuno si concentra, nessuno fa il proprio lavoro, tutti guardano il sedere, non guardano quello che dovrebbero fare. Quella era una sfida.”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Disney+ conferma nuove nuovi film in arrivo nel 2022-2023

Prey film 2022

Disney+ conferma nuovi titoli che debutteranno in Italia in esclusiva sulla piattaforma streaming nel 2022-2023 inclusi nuovi film e serie tv (clicca qui per scoprire tutte le serie tv). Tra i nuovi film che debutteranno quest’anno ci sono The Princess, con Joey King, che arriverà il 1° luglio, Not Okay, disponibile dal 29 luglio e Prey, una novità assoluta nel franchise di Predator, che debutterà il 5 agosto, oltre a Rosaline con Kaitlyn Dever, che arriverà più avanti nel corso dell’anno.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

20th CENTURY STUDIOS E SEARCHLIGHT PICTURES

Nei prossimi mesi arriveranno su Disney+ diversi film, tra cui The Princess, targato 20th Century Studios, disponibile dal 1° luglio, con Joey King nei panni di una bella e tenace principessa che, rifiutando di sposare il crudele sociopatico a cui è stata promessa in sposa, viene rapita e rinchiusa in una remota torre del castello del padre; il film Searchlight Pictures in arrivo il 29 luglio Not Okay, una satira che segue un’aspirante scrittrice senza obiettivi (Zoey Deutch) che finge un viaggio a Parigi a misura di Instagram nella speranza di aumentare il suo seguito sui social media, ma cade involontariamente in una bugia più grande di quanto avesse mai immaginato. Inoltre, il 5 agosto arriverà Prey, un nuovo film 20th Century Studios della saga di Predator ambientato nella Nazione Comanche 300 anni fa e diretto da Dan Trachtenberg (The Boys, 10 Cloverfield Lane).

In arrivo su Disney+ anche Rosaline, una nuova commedia su “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, con la classica storia d’amore raccontata dal punto di vista della cugina di Giulietta, Rosaline, che si dà il caso sia un precedente amore di Romeo. Il film è interpretato da Kaitlyn Dever ed è diretto da Karen Maine.

 
 

Un giorno di pioggia a New York: tutto quello che c’è da sapere sul film

Un giorno di pioggia a New York film

Nel corso della sua lunga carriera il regista premio Oscar Woody Allen si è indissolubilmente legato alla città di New York, dove è nato e in cui ha girato alcuni dei suoi film più famosi. Eppure, nonostante sia stata a lungo grande protagonista delle sue opere, il nome “New York” figura soltanto in uno solo dei suoi titoli, il recente Un giorno di pioggia a New York (qui la recensione). Realizzato nel 2019, dopo la parentesi europea durante la quale hanno preso vita titoli come Vicky Cristina Barcelona, Midnight in Paris e To Rome with Love, il film è però principalmente noto per le problematiche relative alla sua distribuzione.

La produzione del film è infatti coincisa con l’inizio del movimento Me Too, il quale ha provocato un risveglio dell’interesse pubblico per la presunta accusa di aggressione sessuale, risalente al 1992, contro Allen. In seguito a tali controversie, gli Amazon Studios, produttori del film, annunciarono l’intenzione di sospendere a tempo indeterminato la distribuzione del film negli Stati Uniti. Allen ha a quel punto presentato una causa da 68 milioni di dollari contro Amazon Studios, ottenendo indietro i diritti per la distribuzione del film. Il film trova a quel punto distribuzione in diverse parti del mondo, mentre per vedere la sala negli Stati Uniti dovrà aspettare il 2020.

L’uscita del film ha dunque infine consentito ai fan del regista di ammirare la sua nuova ode alla città di New York, con un racconto vagamente ispirato a Il giovane Holden. Divertente e leggero, il film merita infatti di essere ricordato per ben altri motivi rispetto a quelli per cui è attualmente noto. Prima di intraprenderne una visione, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un giorno di pioggia a New York: la trama del film

Il film racconta la storia di una coppia di giovani innamorati, Gatsby e Ashleigh, i quali decidono di andare a New York perché la ragazza è riuscita a ottenere un’intervista con Roland Pollard, un noto regista ora in profonda crisi. La coppia ne approfitta per trascorrere un weekend insieme nella grande città, organizzando visite a luoghi di interesse e lunghe passeggiate. Giunti a New York, però, il ragazzo lascia la sua fidanzata all’Hotel Soho per incontrare il regista, con la promessa che si sarebbero rivisti per pranzare insieme. L’incontro con Pollard si rivela  però una grande occasione per la giornalista in erba, poiché il cineasta ha in serbo un importante scoop per lei.

Ashleigh si vede dunque costretta ad annullare il pranzo con Gatsby e da questo momento in poi tutti i loro piani andranno in fumo. Senza sapere cosa farsene di quel tempo, Gatsby inizia dunque a passeggiare per la città, imbattendosi in vecchi ricordi e piacevoli scoperte. Mentre Ashleigh incontra sempre più celebrità, tra cui il divo sudamericano Francisco Vega e lo sceneggiatore Ted Davidoff, Gatsby si imbatte in una sua vecchia conoscenza, la seducente Chan, che lo spingerà a riflettere sul suo rapporto con la sua ragazza. Quello che doveva essere un weekend con cui coronare il loro amore, diventerà ben presto per i due fonte di riflessione sulle rispettive vite.

Un giorno di pioggia a New York cast

Un giorno di pioggia a New York: il cast del film

Protagonista del film nei panni del giovane Gatsby è l’attore Timothée Chalamet. Egli ha poi ripudiato il film nel momento in cui sono riemerse le accuse contro Allen, decidendo di non lavorare mai più con lui e di devolvere il suo compenso al movimento Me Too. Secondo il regista, l’attore ha fatto ciò unicamente per poter avere più speranze di concorrere per l’Oscar al miglior attore per Chiamami col tuo nome. Nei panni di Ashleig vi è invece l’attrice Elle Fanning, mentre Liev Schreiber interpreta il regista in crisi Roland Pollard. Ad interpretare Chan, la ragazza che Gatsby incontra, vi è invece Selena Gomez.

Il film è poi ricco di numerosi altri celebri attori, da Diego Luna nei panni del divo Francisco Vega a Jude Law in quelli di Ted Davidoff. Law è stato uno dei pochi a prendere le difese di Allen, affermando che quanto stava accadendo al film e al regista era una vergogna. Rebecca Hall interpreta la moglie di David, Connie Davidoff. Anche lei, come Chalamet, ha deciso poi di devolvere il compenso al movimento Me Too. L’attrice Cherry Jones è la signora Welles, madre di Gatsby, mentre compaiono poi anche le attrici Kelly Rorhbach nei panni della escort di lusso Terry e Suki Waterhouse in quelli di Tiffany.

Un giorno di pioggia a New York: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Un giorno di pioggia a New York grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

 
 

Titanic torna al cinema in una versione rimasterizzata

Titanic torna nei cinema in una versione rimasterizzata. Diretto da James Cameron, Titanic è uscito nel 1997 e ha rapidamente stabilito un record al botteghino diventando uno dei film con il maggior incasso di tutti i tempi. Basato sulla storia della vita reale dello sfortunato Titanic nel 1912, il film è interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nei panni di Jack e Rose, due passeggeri di ceti sociali diversi che si innamorano quando si verifica la tragedia. Nel cast c’erano anche Kathy Bates, Frances Fisher, Visitor Garber, Billy Zane e Bill Paxton.

Ora, il film sta per tornare nelle sale. Secondo Deadline, Titanic riceverà una ridistribuzione in sala in versione rimasterizzata nel 2023 per celebrare il 25° anniversario del film. Titanic di Cameron sarà disponibile nei cinema in 3D 4K HDR e frame rate elevato a partire dal 10 febbraio 2023. In questo momento, Titanic è attualmente disponibile per lo streaming su Paramount+. Non sappiamo ancora se questa uscita riguarderà anche i cinema italiani.