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Jean-Louis Trintignant, addio all’attore francese, aveva 91 anni

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Jean-Louis Trintignant, addio all’attore francese, aveva 91 anni

È morto all’età di 91 anni l’attore francese Jean-Louis Trintignant, esponente di spicco del cinema e del teatro d’Oltralpe. A darne notizia è la moglie, Mariane Hoepfner Trintignant.

Nato l’11 dicembre 1930 a Point Saint Exprit de Gard, in Provenza, Jean-Louis Trintignant deve la sua fama principalmente a tre grandi successi, che ne hanno segnato la carriera e sancito il successo: Il sorpasso, di Dino Risi, accanto a Vittorio Gassmann, Un uomo, una donna di Claude Lelouch, in cui recitava al fianco di Anouk Aimée, e Il Conformista, di Bernardo Bertolucci

Ha lavorato tantissimo a teatro, suo primo amore, e ha girato tantissimi film in Italia, lavorando con i più grandi, non solo Bertolucci e Risi, ma anche Zurlini e Amelio, ma anche tantissimi registi internazionali. Fino a uno dei suoi più grandi ruoli nel magnifico Amour di Michel Haneke, collaborazione che ha ripetuto nel 2017 con Happy End.

Furiosa: nuove foto dal set rivelano il ritorno delle location di Mad Max

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Ma mentre alcune cose nei film di Mad Max sono cambiate, altre rimangono le stesse. Infatti per Furiosa, il regista George Miller è tornato in una precedente location del franchise, girando scene vicino a Sydney nell’ex sito di estrazione del sale a Kernell, dove sono stati girati alcuni momenti famosi di Beyond Thunderdome, comprese le scene di un 747 precipitato nel deserto.

Il ritorno in Australia dà sicuramente a Furiosa un’atmosfera da Mad Max vecchia scuola, come si può vedere nelle foto dal set del film appena trapelate, pubblicate dal South Coast Register. Le immagini sono visibili cliccando sul link sottostante:

GUARDA LE FOTO DAL SET DI FURIOSA

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Chris Hemsworth ebbe una reazione buffa nel sapere che avrebbe interpretato Thor

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Nell’ultimo episodio della serie Iconic Characters di GQ, Chris Hemsworth ha riflettuto sulla sua esperienza come Thor del MCU. L’attore australiano ricorda la sua reazione quando ha saputo che era stato scelto per il ruolo, ricordando scherzosamente la sua mancanza di altre opzioni in quel momento e ciò che gli richiedeva.

“Quando ho ricevuto il ruolo per il film, c’erano un certo numero di cose che mi passavano per la testa. In primo luogo ho pensato che era fantastico essere stati assunti, che la mia visa sarebbe stata estesa, che avrei fatto parte di qualcosa che sembrava grande ed eccitante, è anche vero che non avevo molti dettagli oltre al fatto che avrei interpretato Thor. È stato un atto di fede da un lato per quanto riguarda ciò che veniva inaugurato, ma è stato un salto abbastanza facile perché non avevo molte altre opzioni. [Ride]”

L’accettare quel ruolo ha fatto di Chris Hemsworth una delle star più riconoscibili in tutto il mondo e ha regalato al cinema la vera e propria incarnazione di un’icona dei fumetti. Ora, aspettiamo Chris Hemsworth in Thor: Love and Thunder, che rappresenta non solo il quarto film per il figlio di Odino, ma l’ottava volta che l’attore australiano interpreta il personaggio.

La ragazza ha volato: recensione del film scritto dai fratelli D’Innocenzo

Presentato a Venezia nella sezione Orizzonti Extra, il film di Wilma Labate La ragazza ha volato il 23 giugno arriva in sala anche per il grande pubblico. Trieste, un’adolescente solitaria violata e una serie di carenze affettive sono i protagonisti della sceneggiatura scritta da Labate insieme ai fratelli d’Innocenzo.

La sinossi di La ragazza ha volato

Nadia (Alma Noce) è una sedicenne di Trieste che studia all’istituto alberghiero. È una ragazza solitaria e, durante uno dei suoi vagabondaggi pomeridiani in giro per Trieste, incontra un ragazzo più grande che la invita a fare una passeggiata fino alla casa dello zio. Il giovane, apparentemente gentile, si rivela presto tutt’altra persona e l’incontro tra i due sfocia presto in uno stupro. Le conseguenze del rapporto violento subito da Nadia le stravolgeranno la vita, offrendole però anche una via d’uscita dalla sua solitudine.

La protagonista ipnotica di La ragazza ha volato

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Alma Noce è un’attrice eccezionale. Oltre alla bellezza della ragazza, l’intensità delle espressioni del volto sono ciò che dà carattere al personaggio di Nadia. Dopo averla vista interpretare la controparte adolescente di Micaela Ramazzotti ne Gli anni più belli (Gabriele Muccino), Alma Noce ha ottenuto un meritatissimo ruolo da protagonista ne La ragazza ha volato. Gli occhi di Nadia dicono molto di più delle sue poche battute e, potentemente, esprimono alla perfezione gli stati d’animo della ragazza.

Nadia infatti parla poco, ”tiene tutto dentro” come dice sua madre. La solitudine della ragazza però non è infrangibile: come spesso accade agli adolescenti,  l’atteggiamento a tratti scorbutico di Nadia nasconde in realtà una necessità profonda di affetto e di considerazione, sentimenti che le vengono costantemente negati. A peggiorare la situazione arriva l’incontro con il ragazzo violento: l’unico a darle attenzioni lo fa nel modo peggiore possibile.

Una rappresentazione senza filtrila ragazza ha volato recensione film

La violenza subita da Nadia viene mostrata senza troppe censure e filtri. Wilma Labate sceglie di seguire passo a passo l’esperienza traumatica che vive la protagonista di La ragazza ha volato. La scelta è consapevole e lecita. Non solo la narrazione permette di empatizzare con il personaggio protagonista, ma contiene anche una critica ad un tema trattato ancora troppo poco in Italia. Quanto viene mostrato è realistico, purtroppo: Nadia rappresenta un’adolescente come tante che vive un’esperienza traumatica e non trova negli altri l’empatia necessaria per rendersene conto fino in fondo.

La cinepresa – nella scena cruciale come in tutto il film – è abbastanza acritica e distaccata. L’intensità drammatica del lungometraggio scaturisce dai fatti che si manifestano davanti all’inquadratura. L’utilizzo dei campi lunghi e di punti di vista laterali dona realismo e rende bene la solitudine del piccolo – in termini di età come di spazio occupato nelle immagini – personaggio protagonista de La ragazza ha volato.

Lo zampino dei fratelli D’Innocenzo

Si coglie chiaramente la presenza dei fratelli D’Innocenzo ne La ragazza ha volato. Gli autori della sceneggiatura, registi di America Latina Favolacce, portano al film di Wilma Labate quelle tinte grigie e sciatte della periferia a loro ben familiari. Questa volta non siamo a Roma ma a Trieste, una città tanto pulita e ordinata quanto algida.  E, questo contesto, riflette l’atteggiamento dei personaggi.

La ragazza ha volato è un film che racconta una storia forte e vera, fatta di volti autentici, contesti semplici e esperienze tragiche. È un dramma realistico perché mostra tutte le fasi legate ad un trauma: la vita prima, lo shock subito dopo e la ripresa nel lungo termine. In questo senso, il lungometraggio è anche un racconto di formazione che vuole offrire, come si può intuire dal titolo, una speranza per la realtà periferica e per gli adolescenti.

Dirty Dancing 2 ha ufficializzato una data d’uscita

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Dirty Dancing 2 ha ufficializzato una data d’uscita

Dirty Dancing 2 ha ufficializzato una data di uscita nel 2024. Distribuito nel 1987, Dirty Dancing è interpretato da Jennifer Grey nei panni di Frances “Baby” Houseman, una giovane donna che trascorre controvoglia l’estate in un resort di Catskills con la sua famiglia. Baby si innamora dell’istruttore di ballo del campo, Johnny Castle (Patrick Swayze), e l’improbabile coppia si innamora mentre impara a eseguire il ballo più importante dell’estate.

Nel 2020, è stato annunciato che Dirty Dancing 2 era in lavorazione con Gray che riprendeva il ruolo di Baby. Di recente, è stato dichiarato che il film sarà diretto dal regista di Warm Bodies, Jonathan Levine.

Ora, il film ha un altro importante aggiornamento. Per Deadline, Dirty Dancing 2 uscirà nelle sale il 9 febbraio 2024. Scritto da Elizabeth Chomko e Levine, Dirty Dancing 2 è incentrato sul ritorno di Baby al Kellerman’s Resort, e la sua storia con il luogo si intreccia con una nuova giovane coppia al resort come affrontano il romanticismo e la danza. Al momento, Dirty Dancing 2 deve ancora annunciare chi si unirà a Jennifer Grey nel cast.

Chris Hemsworth aggiorna sul biopic dedicato a Hulk Hogan

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Chris Hemsworth aggiorna sul biopic dedicato a Hulk Hogan

Dopo molti mesi di silenzio rispetto al progetto, Chris Hemsworth ha aggiornato il pubblico su quelle che sono le sorti del biopic su Hulk Hogan in cui interpreterà il wrestler. Nonostante ci sia grande curiosità e impazienza intorno al progetto, sembra che i fan dovrebbero frenare la loro eccitazione verso Hemsworth che interpreta Hulk Hogan.

Chris Hemsworth ha infatti offerto un aggiornamento sul biopic dedicato a Hulk Hogan e ha indicato che le cose al momento non sono in movimento per il progetto. Ha detto (tramite CBR):

“Todd Phillips è impegnato a girare Joker 2, credo, e io ho girato altri film. È tutto in fase di conversazione e sviluppo e, come spesso capita, molte cose devono combaciare perché accada. E poi non ho pitoni da 24 pollici… ancora.conclude scherzando e citato la famosa dichiarazione di Hogan.

Chris Hemsworth si allena per diventare Thor – video

In un’intervista a Total Film (via ComicBook), la star di Thor ha parlato di quanto questo ruolo presenterà nuove sfide per lui e il suo fisico, spiegando: “Questo film sarà un progetto davvero divertente. Come puoi immaginare, la preparazione per il ruolo sarà follemente fisica. Dovrò mettere su più dimensioni di quanto abbia mai fatto prima, anche più di quanto abbia messo su per Thor. C’è l’accento del personaggio da costruire, ma anche la fisicità e l’atteggiamento. Dovrò anche fare un tuffo profondo nella tana del coniglio, ovvero il mondo del wrestling, che non vedo davvero l’ora di fare!”.

Oltre ai muscoli, Hogan ha anche un aspetto molto distinto, compresi i baffi a manubrio e un taglio di capelli caratteristico, oltre ad un colore specifico. Il film biografico, annunciato più di un anno fa, sarà diretto da Todd Phillips. Mentre è principalmente noto come regista di commedie, i suoi ultimi due film, War Dogs e Joker, sono più orientati verso temi più impegnativi.

Venom 3: Tom Hardy mostra la sceneggiatura

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Venom 3: Tom Hardy mostra la sceneggiatura

Tom Hardy ha fornito la prima anticipazione dello sviluppo di Venom 3. Dopo la conferma ad aprile scorso che la SONY aveva dato il via libera per il completamento della trilogia dedicata al simbionte, non c’erano stati altri sviluppi.

Ora, in un nuovo post su Instagram, la star del franchise ha condiviso una foto della parte anteriore della sceneggiatura di Venom 3. Hardy ha scritto la sceneggiatura insieme a Kelly Marcel, che torna nel franchise dopo aver sviluppato la storia di Venom: La Furia di Carnage. Ha lavorato anche come sceneggiatore in entrambi i film precedenti.

Notiamo che nella foto, Tom Hardy ha avuto l’accortezza di oscurare il titolo ufficiale di Venom 3, disegnandoci sopra la testa del simbionte, con l’iconica lingua lunga a formare un “3” alla fine.

https://www.instagram.com/p/Ce3bvgWseUK/

Thor: Love and Thunder sarà PG-13 (anche) per una ragione sorprendente!

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Manca pochissimo all’uscita di Thor: Love and Thunder e le ultime informazioni in merito al film stanno diventando pubbliche, come la durata e il rating del film. Come tutti i film Marvel Studios, anche questo Thor 4 sarà PG-13, ma questa volta per una ragione inedita e sorprendente.

L’elenco ufficiale su FilmRatings spiega perché Thor: Love and Thunder è stato classificato PG-13. L’elenco dei motivi di questa valutazione dell’MPA dichiara che il film contiene “intense sequenze di violenza e azione di fantascienza, linguaggio, materiale suggestivo e nudità parziale“. Sebbene ogni film dell’MCU sia stato classificato PG-13, questo è il primo film nei 14 anni di storia del franchise che ha contenuto “nudità parziale“. Ci si riferirà probabilmente alla scena vista nel trailer? Oppure dobbiamo aspettarci altro?

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Chris Evans commenta l’abbandono del MCU e di Captain America

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Chris Evans commenta l’abbandono del MCU e di Captain America

Parlando con Kevin Polowy nel corso delle conferenze stampa per Lightyear – La vera storia di Buzz, Chris Evans, che presta la voce allo space-ranger nella versione originale del film, ha parlato del processo di abbandono del ruolo di Capitan America e del MCU in generale.

L’attore ha ricordato come era stata la sua vita nel decennio in cui era stato coinvolto nei Marvel Studios. Evans ha detto che, anche se a volte può essere noioso, ci sono cose che gli mancano del franchise, a causa del suo profondo investimento in Captain America e del suo amore per le altre star del MCU.

“Sai, è diverso. È diverso. Per dieci anni, hai sempre un film dietro l’angolo. Per dieci anni, è stato sempre che ne finivi uno e poi la tua vita era programmata da: ‘Ok, sei mesi, abbiamo la stampa. Altri sei mesi, iniziamo il prossimo film”. E poi amo quelle persone e, saranno i migliori dieci anni della mia vita professionale per sempre, senza dovermi mai porre domande”.

Ha poi continuato parlando di quanto Anthony Mackie sia la persona giusta per ereditare il suo scudo e di quanto sia buffo, ora che la sua forma fisica è più asciutta, vedere le persone che gli si avvicinano e gli chiedono se stia bene o meno.

The Pogmentary: la recensione della serie documentario su Paul Pogba

Il sodalizio tra il calcio e il cinema ha di recente visto approdare sul grande schermo importanti successi come il documentario Mi chiamo Francesco Totti e Zlatan, permettendo così ai fan dei calciatori oggetto di queste opere di scoprire di più dei loro beniamini, conoscendone sogni, paure e rimpianti. Un’operazione molto simile, ma in forma di serie televisiva, ha ora per protagonista Paul Pogba, il centrocampista del Manchester United nonché uno dei calciatori più talentuosi della sua generazione. A lui sono dedicati i cinque episodi di The Pogmentary, una crasi tra Pogba e documentary che sottolinea l’influenza che possiede oggi il calciatore.

Disponibile su Prime Video dal 17 giugno, la serie ha molto in comune con il documentario dedicato a Totti. Entrambi i giocatori protagonisti di queste due opere guardano al proprio passato ricco di successi e tanta dedizione, ripercorrendo le tappe più importanti del loro percorso. Se nel suo documentario Totti viene però immortalato nel momento in cui la sua carriera calcistica finiva, per Pogba quel momento sembra ancora lontano. Nella serie, infatti, il giocatore è sì ad un nuovo vincolo, ma la scelta non è se continuare o meno, bensì con chi continuare. Una decisione, come dice lo stesso calciatore nel corso del primo episodio, da prendere con estrema attenzione.

L’uomo dietro il calciatore

Cinque episodi per una scelta cruciale. Si potrebbe sintetizzare così The Pogmentary, una serie che potrebbe deludere chi si aspetta un prodotto prevalentemente incentrato sull’attività calcistica di Pogba. Benché questa sia ovviamente presente, almeno nei suoi momenti più importanti, come la vittoria ai mondiali del 2018, il cuore del racconto si trova altrove. Da una parte si segue il Pogba padre di famiglia, ripreso in compagnia dei figli e della moglie. “Un giorno cesserò di essere un calciatore, – afferma nella serie – ma sarò per sempre un padre. Emergono dunque da qui gli aspetti più umani del centrocampista, il quale fuori dal campo di gioco conduce una vita il più “normale” possibile.

Dall’altro lato, la serie si concentra sui confronti con il suo manager in merito alle scelte da compiere sul suo futuro calcistico. Pogba ha oggi 29 anni e molto ancora da poter compiere come calciatore. Per chi muore dalla voglia di sapere se egli firmerà nuovamente con il Manchester United o se tornerà nuovamente alla Juventus, di cui ha fatto parte dal 2012 al 2016, allora questa può configurarsi come la serie che svela i retroscena di quella scelta. In generale, dunque, l’obiettivo sembra quello di far conoscere Pogba come uomo, piuttosto che come calciatore. Un aspetto di lui che probabilmente gli appassionati conoscono già molto bene.

Pogba tra documentario e animazione

Alla luce di questi due macro aspetti della serie, nel corso degli episodi si ritrovano interviste alle principali personalità intorno a Pogba, dal suo avvocato Rafaela Pimenta al suo agente, il celebre Mino Raiola. Attraverso le loro parole si può conoscere dunque in modo più approfondito e da punti di vista diversi ciò che c’è da sapere sul calciatore. Una parte importante della serie è però dedicata anche al passato di Pogba, al suo aver lasciato la famiglia in Francia per inseguire i suoi sogni in Inghilterra, intraprendendo il suo percorso di formazione. Tutta questa parte ci viene raccontata attraverso l’uso di animazioni, che sono probabilmente l’elemento che arricchisce la serie di una propria unicità.

Vive dunque di tutti questi elementi combinati insieme The Pogmentary, un prodotto probabilmente non emozionante come lo era il documentario su Francesco Totti (anche se è giusto dire che in quel caso subentravano diverse dinamiche, dall’affetto alla malinconia per il suo ritiro), ma ugualmente valido per fornire il ritratto di uno dei talenti del calcio contemporaneo. Probabilmente la serie troverà maggiori apprezzamenti presso un pubblico di appassionati di questo sport, ma per le modalità del racconto, le tecniche impiegate e le intenzioni espresse, The Pogmentary potrebbe suscitare anche l’interesse di spettatori meno avvezzi a tale sport.

Sherlock Holmes 3: il regista dà un aggiornamento incoraggiante

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Sherlock Holmes 3: il regista dà un aggiornamento incoraggiante

In un’intervista con Collider, Dexter Fletcher ha detto che ha ancora speranze per la realizzazione di Sherlock Holmes 3. Il regista ha ammesso che, sebbene non abbia scadenze fisse o aggiornamenti sullo stato del film, è consapevole che il pubblico è impaziente. Fletcher attribuisce la produzione a una questione di “tutte le persone giuste al posto giusto, al momento giusto” e spera che il momento debba ancora venire.

“La pandemia l’ha fatto deragliare. Penso che verrà realizzato. Penso che debba essere realizzato. Non so quale sia la sequenza temporale, sfortunatamente, ma credo che dovrebbe essere fatto. È fantastico. Penso che si tratti di tutte le persone giuste, al posto giusto, al momento giusto. Penso che sia quello. È uno di quei crudeli colpi di scena del destino, in cui la pandemia ha colpito e ha disperso le persone in tutto il mondo. Ma so che c’è un’enorme voglia di vedere questo film, e sono sicuro che ci sono anche altre persone molto consapevoli di questo. Ma credo che dovrebbe essere fatto perché è brillante. Lo spero vivamente”.

Sherlock Holmes 3: nuovi aggiornamenti sul film, in arrivo due serie spin-off

I fan del franchise di Sherlock Holmes stanno aspettando da oltre dieci anni il terzo film e il recente annuncio degli spettacoli spin-off ha sollevato più domande che risposte. Il ritardo indefinito di Sherlock Holmes 3 alla fine del 2020 a causa della pandemia è comprensibile ma ora, mentre le cose stanno tornando alla normalità per l’industria cinematografica, molti fan probabilmente si chiederanno se il film andrà presto avanti o morirà definitivamente. Tuttavia non c’è da esser troppo cinici, questa notizia conferma l’attenzione e l’interesse sempre vivo dello studios sul franchise. Con Robert Downey Jr e Jude Law che hanno precedentemente espresso interesse a riprendere i loro ruoli e con il franchise che si è dimostrato redditizio per la Warner Bros., non è irragionevole presumere che Sherlock Holmes 3 alla fine si realizzerà: ma sembra che i fan dovranno aspettare ancora un po’.

ELVIS: dal 22 Giugno al cinema il film con Baz Luhrmann

ELVIS: dal 22 Giugno al cinema il film con Baz Luhrmann

Dalla Warner Bros. Pictures e dal visionario regista candidato all’Oscar Baz Luhrmann, arriva sul grande schermo ELVIS, uno spettacolo epico che esplora la vita e la musica di Elvis Presley. Protagonisti del film, Austin Butler e il premio Oscar Tom Hanks.

Rivisitata in chiave cinematografica, la storia di Elvis (Austin Butler) è vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). Il film, come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Recitano al fianco di Butler e Hanks, la pluripremiata attrice teatrale Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys, Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!” “Breath”, ” La battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la trilogia, “Lion– la strada verso casa”, “300” ) è Hank Snow; Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”, “L’assistente della star”) interpreta B.B. King; Xavier Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie Rodgers Snow.

Completano il cast Dacre Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei cuori  infranti”) nei panni del regista televisivo Steve Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill Black.

Per ritrarre le altre icone della musica del film, Baz Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.

Il candidato all’Oscar Baz Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Courtenay Valenti e Kevin McCormick.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa (“Il Grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il Grande Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott Wheeler (“The Get Down”).

Le riprese principali di “Elvis” si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film di Baz Luhrmann: “Elvis” distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.

Lightyear, una meravigliosa immagine promozionale mostra Andy al cinema

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La Disney ha realizzato una speciale immagine promozionale per Lightyear – La vera storia di Buzz, in cui vediamo Andy, protagonista di Toy Story, con tutti i suoi giocattoli (escluso Buzz, ovviamente) in sala a vedere il film sullo spece-ranger. Eccola di seguito!

https://twitter.com/DisneyAPromos/status/1537118948692480000?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1537118948692480000%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Flightyear-movie-toy-story-andy-art-image%2F

Lightyear – La vera storia di Buzz, recensione del film Pixar

Lightyear – La vera storia di Buzz, il lungometraggio originale Disney e Pixar che segue il leggendario Space Ranger in un’avventura intergalattica, arriverà il 15 giugno nelle sale italiane. La nuova avventura d’azione racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

Il premiato compositore Michael Giacchino, che ha firmato le musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up. Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi, Ratatouille, Cars 2, Inside Out, Coco e Gli Incredibili 2.

Tom Hanks non accetterebbe mai, oggi, il ruolo di Philadelphia

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Tom Hanks non accetterebbe mai, oggi, il ruolo di Philadelphia

Guardando indietro a Philadelphia quasi 30 anni dopo, Tom Hanks non pensa che lui o qualsiasi altro attore etero sarebbero in grado di interpretare il ruolo di Andrew Beckett oggi, e “per una buona ragione”. Durante un’intervista al New York Times Magazine, Hanks ha parlato del suo personaggio apertamente gay nel cuore di Filadelfia e di come la mentalità sia cambiata a Hollywood nel corso degli anni. L’attore ha detto che il ruolo oggi dovrebbe essere scelto con più “autenticità”.

“Rivolgiamoci a “un uomo etero potrebbe fare quello che ho fatto io a Filadelfia adesso?” No, e per una buona ragione. Il punto centrale di Filadelfia era non aver paura. Uno dei motivi per cui la gente non aveva paura di quel film è che ero io a interpretare un uomo gay. Ora siamo oltre questo, e non credo che la gente accetterebbe l’inautenticità di un ragazzo etero che interpreta un ragazzo gay. Non è un crimine, non è da fischiare, il fatto che si richieda più autenticità nella scelta del protagonista.”

A causa del cambiamento della cultura, è in corso un dibattito sull’opportunità o meno che gli attori non LGBTQ+ debbano interpretare ruoli lesbici, gay, bisessuali, transgender o queer. Negli ultimi anni, sempre più attori LGBTQ+ vengono scelti per interpretare questi ruoli poiché la rappresentazione sullo schermo è aumentata. Molti ritengono che solo gli attori che si identificano con gli omosessuali abbiano l’esperienza vissuta per dare vita ai personaggi di queste comunità in modo autentico. Tuttavia, questa conversazione è in corso all’interno del settore, poiché altri sostengono che la recitazione è intrinsecamente non autentica e finta, e che un attore può interpretare un personaggio in modo convincente, anche se non può necessariamente relazionarsi con la propria esperienza.

MATA, recensione del documentario di Ingrid Fadnes e Fábio Nascimento

Nel corso della sesta edizione del festival Cinema e Ambiente Avazzano è stato presentato il documentario MATA, che vuole incentivare la riflessione su uno degli ostacoli più imponenti che la zona di Bahia, nel sud del Brasile, deve affrontare: l’avanzata delle piantagioni di eucalipto.

Dietro al progetto di MATA vi sono la mente e il cuore di Ingrid Fadnes e Fábio Nascimento. La prima, giornalista, ricercatrice e traduttrice, tra il 2005 e il 2017 ha vissuto in Messico, America Centrale e Brasile, dove ha lavorato a stretto contatto con organizzazioni di contadini e popoli indigeni. Nascimento è invece un fotografo documentarista, regista e compositore brasiliano. Lavora, tra gli altri, per National Geographic, Greenpeace, MSF e The New York Times.

MATA: il nemico può anche essere verde

MATA si presenta come un documentario estremamente attuale sulla perdita di biodiversità e sulla lotta unitaria delle popolazioni indigene e dei contadini contro l’impatto della monocultura sull’ambiente, tentando di salvaguardare il territorio in cui hanno vissuto i loro antenati per centinaia di anni.

Sulla costa orientale del Brasile, nel sud di Bahia, un tempo esisteva una foresta con una diversità di specie superiore a quella dell’Amazzonia. Negli ultimi quattro decenni, il paesaggio è cambiato drasticamente: l’eucalipto cresce a vista d’occhio, fitto ed elevandosi in altezza. I contadini che lavorano nelle vicinanze e gli indigeni che hanno sempre vissuto in queste zone ne notano le conseguenze perfino sul proprio corpo. Dove sono finite le acque sotterranee? Cosa è successo al suolo? Sotto ai terreni che brulicavano di vita, ora sembra non essere rimasto più niente.

In portoghese il significato del verbo “uccidere” e del sostantivo “foresta” vengono entrambi codificati dallo stesso termine: MATA. Quello che ci vuole raccontare il documentario di Fadnes e Nascimento è proprio che una brulicante foresta di eucalipto sta uccidendo la vera, originiaria foresta: quella pluviale. Le problematiche connesse alla coltivazione dell’eucalipto ci vengono illustrate attraverso la storia di un agricoltore, Etevaldo Pereira, che cerca di battersi valorosamente contro un tipo di agricoltura dannosa su larga scala, per preservare la bellezza di un habitat ancestrale. Veniamo poi introdotti anche alla popolazione indigena dei Pataxó, vittime del business del colonialismo, di una piantagione vorticosa dietro a cui non si nasconde altro che lo scopo di lucro delle multinazionali.

La voce di un popolo

I due protagonisti del film sono i rappresentanti della lotta contro lo sfruttamento capitalistico delle risorse naturali della zona. All’età di 63 anni, il contadino Etevaldo ha finalmente ottenuto un appezzamento di terreno dove poter condurre un’attività agricola su piccola scala. Ci è riuscito grazie al Movimento dei Senza Terra, che sta combattendo una dura battaglia per la riforma agraria in Brasile. Il leader indigeno Rodrigo, del popolo Pataxó, appartiene invece a una delle tribù della zona che furono quasi spazzate via quando i portoghesi “scoprirono” il Brasile e oggi lottano per il riconoscimento delle loro aree storiche e tradizionali.

Il sensazionalismo della regia di MATA è affidata soprattutto ai droni, che vogliono sottolineare al meglio le differenze tra la foresta pluviale naturale e la foresta artificiale di eucalipti. Quest’ultima cresce sempre più in alto, fino a quando gli alberi sono abbastanza alti da essere abbattuti; la foresta pluviale, per sua natura e conformazione, cresce invece in ogni direzione possibile. Vuole abbracciare un territorio, e le sue tribù, rivendicare il proprio ecosistema, che sta pian piano venendo soppiantato da una flora e fauna complesse. La piantagione di eucalipto si diffonde come un virus, uccidendo le cellule sane e sostituendole, ondeggiando e seguendo la traiettoria di un rimpiazzo artificiale.

Naturalmente, l’eucalipto non è l’unico problema della zona di Bahia. L’agricoltura, il disboscamento e l’estrazione mineraria non sostenibili sono citati come alcune delle cause della deforestazione, aggravata ulteriormente dall’amministrazione Bolsonaro che ha indebolito l’operato dell’agenzia per l’ambiente applicando, ad esempio, nuove restrizioni alla capacità di distruggere le attrezzature pesanti trovate sulla scena dei crimini ambientali e ridotto le multe ambientali.

La foresta è anche Storia

Il cuore e nucleo tematico di MATA viene esplicitato da una sequenza in particolare: vediamo il leader dei Pataxó inginocchiarsi a terra di fronte ai rappresentanti delle multinanzionali con cui la tribù sta iniziando a negoziare. Implora che ai Pataxó sia permesso di rimanere nella loro terra, di preservarne l’eterogeneità e ricordarne la Storia.  I negoziatori, in tutta risposta, afferrano una manciata di terra e dichiarano che si tratta di un qualcosa di sacro per tutta l’umanità. Non rispondono alle grida di un popolo: si limitano a sedersi su una sedia, con le camicie bianche rimboccate, dopo aver fornito quella che secondo loro è una “valida spiegazione”.

I Pataxó stanno cercando di dirci una cosa: la conoscenza della foresta è a disposizione di tutti noi, se solo siamo disposti a vederla e ascoltarla per davvero. Non dobbiamo nemmeno cercare tutte le risposte da soli; possiamo iniziare ascoltando le storie di coloro conoscono questo spazio, lo onorano vivendoci quotidianamente, chi ha imparato a curarsi dell’altro, del verde che ci accoglie.

Obi-Wan Kenobi: tutti gli Easter egg e i riferimenti del quinto episodio

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler di Obi-Wan Kenobi – Parte V

Anche nel penultimo episodio della serie Disney+ Obi-Wan Kenobi, non mancano le sorprese e i riferimenti al più ampio mondo di Star Wars. Dopo aver mostrato il salvataggio della principessa Leia da una base imperiale, con la Parte V la serie porta sulla scena lo scontro tra Darth Vader e Obi-Wan. Attraverso la servitrice-traditrice Reva, Kenobi tenta di annientare Vader. L’impresa termina con uno scontro psicologico tra maestro e studente e si rivela un tentativo di tradimento fallimentare. Nel frattempo, Leia riesce a far fuggire il Cammino e Obi-Wan e, nel finale, tutti insieme lasciano il pianeta.

Com’è accaduto nelle puntate precedenti, anche la Parte V si è rivelata ricca di Easter eggs e di reference a film e programmi TV di Star Wars. Vediamo tutti i riferimenti più interessanti!

Il flashback con Obi-Wan Kenobi & Anakin SkywalkerAnakin-Skywalker-Obi-Wan-Kenobi

La quinta puntata di Obi-Wan Kenobi inizia con un flashback in cui vediamo Anakin Skywalker e Obi-Wan (Ewan McGregor) su Coruscant. Entrambi gli Jedi indossano costumi già noti al pubblico: sono quelli di Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni. Kenobi ha le vesti bianche, mentre il personaggio di Hayden Christensen indossa un abito più scuro e un gilet lucido. Tuttavia, il dettaglio più evidente dei loro look è senza dubbio la treccia Padawan di Anakin. Stando al fatto che entrambe le braccia di Annie sembrano essere intatte, probabilmente il flashback dell’episodio 5 fa riferimento ad eventi accaduti poco prima, o anche durante, L’attacco dei cloni.

Skywalker guarda il palazzo di PadméPadme Obi-Wan Kenobi

Quando Obi-Wan trova il suo allievo, esso sta guardando verso lo skyline di Coruscant. In particolare, lo sguardo di Anakin  è diretto a un alto grattacielo composto da due strutture collegate, una leggermente più corta dell’altra. Questo edificio è parecchio simile al palazzo di Padmé di Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni. La somiglianza non è perfetta ma, anche per la storia, è plausibile che  Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni. guardi in quella direzione.

Darth Vader inquadrato come ne La vendetta dei Sith

Darth Vader in Obi-Wan KenobiPrima della sua promozione a Grande Inquisitore, Reva viene invitata a bordo della Devastator, la nave ammiraglia personale di  Darth Vader. In quella scena, la serie Obi-Wan Kenobi ripropone un’inquadratura di Vader – preso di spalle in piedi alla fine di una passerella – già vista nella trilogia originale di Star Wars e negli ultimi momenti di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith.

Le scritte in Aurebesh si collegano a Star Wars Legends

Jedi Obi-Wan KenobiMentre fuggono attraverso il Cammino, gli Jedi lasciano lungo le pareti delle scritte in Aurebesh. Nella quinta puntata di Obi-Wan Kenobi, possiamo leggere parole come “Corwin Shelvay,” “Djinn Atlis” e “Roganda Ismaren” . Questi nomi appartengono tutti a personaggi del canone di Star Wars Legends. Inoltre, c’è anche un incisione con scritto “Tiberius” che potrebbe alludere a Tiberius Anderlock. Infine, Obi-Wan legge ad alta voce un messaggio confuso, traducibile con la frase ”che la forza sia con voi”.

Obi-Wan Kenobi trova spade laser e vesti da Jedi

Spade laser Star WarsLa base del Cammino su Jabiim contiene spade laser e vesti di Jedi presumibilmente defunti. Questi oggetti potrebbero essere stati posizionati lungo la strada in ricordo degli amici caduti oppure abbandonati da Jedi che hanno perso la loro identità per nascondersi dall’Impero.

Speci aliene e droidi disseminati su JabiimTrandoshans in Obi-Wan Kenobi

Tra i rifugiati di Jabiim, appare gruppo di volti familiari per i fan di Star Wars. C’è un’unità astromeccanica R2 che lavora sul sistema di difesa della base e ci sono un paio di disperati Trandoshan (la razza di Bossk) che pregano. Ci sono anche un Talpiddiano, un alieno con il volto simile ad un muso, e un Tarsunt, una creatura con la bocca allungata e il volto peloso. Inoltre, si vede un Nikto che corre davanti alla telecamera quando la nave di Obi-Wan Kenobi giunge per la prima volta al rifugio.

Obi-Wan Kenobi e l’oloproiettore Jedi

Star Wars Obi-Wan KenobiNella quinta puntata della serie, il protagonista riceve un messaggio olografico da Bail Organa attraverso un piccolo dispositivo simile ad un disco. Si tratta di un oloproiettore Jedi, un oggetto che si può trovare in tutto il franchise di Star Wars. In particolare, il modello di Kenobi è molto simile a quello usato da Qui-Gon Jinn in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma cinefilos.

Roken usa un Bowcaster

OShea Jackson Jr RokenIl bowcaster è un’arma iconica di Star Wars che in genere si vede solo nelle mani pelose di Chewbacca. Obi-Wan Kenobi Parte V mostra un personaggio nuovo possedere l’arma da fuoco. Si tratta di Roken, interpretato da O’Shea Jackson Jr. Anche se è impossibile determinare con esattezza in che modo Roken sia riuscito a possedere un oggetto così raro, la presenza del bowcaster nella serie suggerisce un potenziale legame tra la Ribellione e i Wookiee di Kashyyyk.

Obi-Wan e la battuta degli Younglings

Ewan McGregor Natalie Portman in Star WarsUn famoso momento di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith mostra Obi-Wan Kenobi mentre racconta a Padmé di come Anakin abbia ”ucciso gli younglings”. Ewan McGregor sembra soffocare una risata mentre dice la frase. Nella serie, il Jedi ricorda questa citazione – ormai diventata un meme – e dice a Reva “Ha ucciso gli altri giovani”.

Obi Wan Kenobi Parte V cita GarelGarel Star Wars

Nella quinta puntata, c’è un altro Easter egg per i fan di Star Wars Rebels. Reva menziona il pianeta Garel, luogo di Star Wars che è stato presentato fin nella prima stagione, quando Ezra Bridger si è unita alla missione per rubare le armi imperiali, ed è apparso in tutta la serie animata.

Un bullone di contenimento su LO-LALuke e Owen Star Wars

Quando la giovane principessa Leila si rende conto che il suo droide LO-LA è stato compromesso da Reva, nota un “bullone di contenimento” nascosto sotto l’ala della creatura meccanica. Questo complesso dispositivo è solitamente usato per limitare le funzioni di un droide. I bulloni di contenimento sono comparsi per la prima volta su R2-D2 e C-3PO in Guerre Stellari (1977). La versione usata da Reva ha la capacità di sovrascrivere un’unità e permette di inviare comandi specifici da remoto.

Il detonatore termico di Tala

Obi-Wan KenobiLa bomba che Tala usa per sacrificarsi è un detonatore termico. Questi potenti esplosivi compaiono per la prima volta nella trilogia originale di Star Wars. Il più famoso è quello usato dalla Principessa Leila che, mascherata, ne brandisce uno nel palazzo di Jabba durante Il Ritorno degli Jedi.

Anakin Skywalker ruba una celebre frase di Obi-Wan Kenobi

Hayden Christensen Anakin SkywalkerGettando via l’arma del suo padrone durante il loro incontro di addestramento, Anakin Skywalker proclama con orgoglio: “La tua arma è sparita… è finita.” La battuta riflette intenzionalmente un famoso momento maestro-allievo su Mustafar già visto in Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith. In quell’occasione, Obi-Wan dichiarava: “È finita, Anakin. Sto più in alto di te.

Obi-Wan Kenobi Parte V copia la Battaglia di Crait de Gli Ultimi Jedi

battaglia di craitNell’episodio 5, la serie cita ampiamente Star Wars: Gli ultimi Jedi. Nel film, la Resistenza si nasconde in una roccaforte mentre il Primo Ordine infrange il loro cancello. Per far guadagnare tempo ai suoi alleati, Luke Skywalker si avventura fuori e abbatte un ex studente senza nemmeno sferrare un colpo.

Similmente, nella Parte V di Obi-Wan Kenobi, i rifugiati del Cammino si nascondono nella loro roccaforte su Jabiim mentre l’Impero riesce ad abbattere la loro porta. Per far guadagnare tempo ai suoi alleati, questa volta è Obi-Wan Kenobi ad avventurarsi e ad affrontare un ex studente caduto senza sferrare un colpo.

Il Grande Inquisitore sopravvive per il canone di Star Wars

Rupert FriendNell’episodio 2, Obi-Wan Kenobi ha fatto credere che il Grande Inquisitore di Rupert Friend fosse morto. Ovviamente, gli spettatori si sono chiesti come questo momento potesse aderire al canone esistente, visto che il criminale è apparso in momenti successivi della timeline di Star Wars. Tuttavia, il quinto episodio  protegge la continuità e rivela che il Grande Inquisitore è sopravvissuto all’attacco di Reva.

Darth Vader si comporta come in un videogioco

Star WarsUn Easter egg curioso soprattuto per gli appassionati dei videogiochi di Star Wars. Irrompendo su Jabiim, Darth Vader fa crollare la nave del Cammino in fuga con una dimostrazione di forza impressionante. Qualcosa di simile appare anche nel videogioco Star Wars: The Force Unleashed.

Jon Snow: HBO annuncia una serie spin off di Game of Thrones con Kit Harington

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THR ha rivelato in un nuovo report che la HBO ha messo in cantiere una nuova serie che approfondisce il mondo di George Martin già arrivato sulla rete con la serie Game of Thrones. A differenza della serei prequel dedicata ai Targaryen, House of the Dragon, questo nuovo progetto sarà un sequel e si concentrerà sul personaggio di Jon Snow, ora che è tornato alla Barriera.

Sempre lo stesso report conferma che Kit Harington riprenderà il ruolo che gli ha dato la fama. Nessun membro dalla squadra creativa di questa serie è stato ancora annunciato, così come non sappiamo se ci saranno altri personaggi noti nello show che, ricordiamo, sarà ambientato in concomitanza con il Regno di Bran lo Spezzato, con tutti i sopravvissuti alle vicende di Game of Thrones ancora vivi e liberi per Westeros (e non solo, ciao Arya!).

Bros: trailer del film con Billy Eichner

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Bros: trailer del film con Billy Eichner

Questo autunno, Universal Pictures è orgogliosa di presentare la prima commedia romantica di una major su due uomini gay che forse, possibilmente, probabilmente, inciampano verso l’amore. Forse. Sono entrambi molto impegnati.

Dalla fervida mente comica di Billy Eichner (Billy on the Street, Il Re Leone (2019), Difficult People, American Crime Story 3: Impeachment) e dalla genialità di autori di successo quali Nicholas Stoller (Cattivi Vicini, Non mi scaricare) e Judd Apatow (Il Re di Staten Island, Un disastro di ragazza, The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no), nasce Bros, una commedia intelligente, sensuale e profonda sulla ricerca di sesso, amore e romanticismo con l’aggiunta di un po’ di follia.

Interpretato da Billy Eichner, il primo uomo apertamente gay a essere co-sceneggiatore e protagonista di un proprio film prodotto da una major, Bros è diretto da Nicholas Stoller, anche co-sceneggiatore insieme a Eichner. Il film è prodotto da Judd Apatow, Stoller e Joshua Church (co-produttore di Un disastro di ragazza, Fratellastri a 40 anni). La produzione esecutiva del film è di Eichner.

Io sono Tempesta: trama, cast e curiosità sul film con Marco Giallini

Autore di celebri film del panorama internazionale, tra cui i recenti Momenti di trascurabile felicità e Lacci, Daniele Luchetti si è sempre dimostrato interessato a raccontare aspetti dell’Italia e della sua storia attraverso le sue pellicole. Prima di dirigere i titoli poc’anzi citati, si è infatti cimentato nella regia di Io sono Tempesta, uscito in sala nel 2018, e incentrato su un personaggio che racchiude un modo di pensare e agire particolarmente diffuso nel Paese, sfortunatamente non in senso positivo. Pur raccontando dunque la caduta di un losco finanziere, il regista scegli di utilizzare la chiave della commedia, attraverso la quale lasciar trasparire l’ironia delle situazioni.

Il suo intento era infatti quello di raccontare una storia normalmente drammatica ribaltando però il punto di vista. Il personaggio negativo viene dunque affrontato con simpatia, senza che gli sia riservato un giudizio negativo. Anche sceneggiatore del film, Luchetti ha infatti come sempre lasciato che il film si arricchisse di suggestioni diverse, assumendo dunque forme sempre nuove e impreviste. Inizialmente pensato per essere girato a Milano, ma poi realizzato a Roma, il film si è così arricchito del caos e della comicità della capitale, riuscendo a raccontare ancor meglio il divario esistente tra ricchezza e povertà.

Accolto in modo positivo dalla critica e dal pubblico, Io sono Tempesta è arrivato a guadagnare circa 1,7 milioni di euro al box office, vincendo inoltre diversi premi nazionali. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Io sono Tempesta: la trama del film

Protagonista del film è Numa Tempesta, un finanziere che gestisce un fondo da un miliardo e mezzo di euro e abita da solo nel suo immenso hotel deserto, pieno di letti in cui lui non riesce a chiudere occhio. Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli. Un giorno, mentre è intento ad avviare un grande progetto immobiliare in Kazakistan, la legge gli presenta il conto. Proprio al momento di chiudere le trattative con gli investitori internazionali, infatti, i suoi avvocati lo informano che dovrà scontare una condanna per frode fiscale: non in carcere, che gli avvocati sono riusciti ad evitargli, ma prestando servizi sociali presso un centro di accoglienza.

E così, il potente Numa dovrà mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi. Nel centro a cui viene affidato si trova a svolgere i lavori più impensabili, dal tenere puliti i bagni all’assistere i più poveri. Tra questi c’è Bruno, un giovane padre che frequenta il centro con il figlio, in seguito ad un tracollo economico. L’incontro sembrerebbe offrire ad entrambi l’occasione per una rinascita all’insegna dei buoni sentimenti e dell’amicizia. A favorire un potenziale cambiamento di Tempesta vi è anche Angela, la titolare della cooperativa. Ma cambiare non sarà facile per l’incorreggibbile Numa, sempre pronto a fiutare l’affare a discapito degli altri.

Io sono Tempesta cast

Io sono Tempesta: il cast del film

Mattatore assoluto del film è l’attore Marco Giallini nei panni di Numa Tempesta. L’attore, già celebre per film come Perfetti sconosciuti e Non ci resta che il crimine, si è trovato qui per la prima volta a collaborare con Luchetti, affrontando un tipo di commedia per lui nuovo. Giallini ha infatti descritto il film come una fiaba ispirata alla realtà ma con ben poca volontà di realismo. Proprio per adeguarsi a questo particolare tono, l’attore si è così cimentato in una recitazione particolarmente sopra le righe, attraverso la quale ha potuto dar vita agli aspetti più buffi, ma anche quelli meno apprezzabili del suo personaggio.

Accanto a lui, nei panni del senzatetto Bruno, vi è invece Elio Germano. Questi aveva già collaborato con Luchetti per i film Mio fratello è figlio unico e La nostra vita, grazie al quale aveva vinto il premio come miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes. L’attore ha a sua volta raccontato di essere rimasto affascinato dall’atmosfera del film, e di aver cercato di dar vita al suo personaggio puntando tutto sulla spensieratezza che lo contraddistingue nonostante i suoi problemi. Eleonora Danco, invece, nota per essere stata regista dell’apprezzato N-Capace, interpreta invece Angela, la direttrice della cooperativa. Marcello Fonte, celebre protagonista di Dogman, è invece Il Greco.

Io sono Tempesta: le location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il film è stato prevalentemente girato nella città di Roma. In particolare, tra le location più celebri viste in questo, si ricordano l’hotel di lusso Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, dove vive inizialmente il protagonista. Da questo si passa poi all’Ex Dogana del quartiere San Lorenzo, dove si sono svolte le scene dedicate alla cooperativa per bisognosi. La scena finale ambientata nella sala slot è invece ambientata nella sala Bingo Dubai Palace, in via Tiburtina. Per le scene ambientate in Kazakistan, dove il protagonista sta svolgendo delle trattative, sono invece state scelte delle particolari location dell’Abruzzo. Si tratta infatti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, terza riserva natura più grande d’Italia.

È possibile fruire di Io sono Tempesta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 16 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

My Policeman: teaser del film Prime Video con Harry Styles

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My Policeman: teaser del film Prime Video con Harry Styles

Prime Video ha diffuso il trailer di My Policeman, l’annunciato film basato sul romanzo di Bethan Roberts, diretto da Michael Grandage e scritto da Ron Nyswaner. Prodotto da Greg Berlanti, Sarah Schechter, Robbie Rogers, Cora Palfrey, Philip Herd. Produttori esecutivi sono Michael Grandage, Michael Riley McGrath, Caroline Levy. Nel cast protagonisti sono Harry Styles, Emma Corrin, Gina McKee, Linus Roache, David Dawson e Rupert Everett.

La trama di My Policeman

La bellissima storia di un amore proibito e del cambiamento delle convenzioni sociali, My Policeman segue tre ragazzi – il poliziotto Tom (Harry Styles), l’insegnante Marion (Emma Corrin) e il curatore di un museo Patrick (David Dawson) – durante un viaggio emozionante nella Gran Bretagna degli anni ’50. Negli anni ’90, Tom (Linus Roache), Marion (Gina McKee) e Patrick (Rupert Everett) sono ancora in preda al desiderio e al rimpianto, ma ora hanno un’ultima possibilità di riparare i danni del passato. Basato sul romanzo di Bethan Roberts, il regista Michael Grandage realizza un ritratto visivamente commovente di tre persone coinvolte nelle mutevoli maree della storia, della libertà e del perdono.

Warner Bros: tutte le novità in home video

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Warner Bros: tutte le novità in home video

Animali fantastici – I segreti di Silente, la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling, arriva martedì 28 giugno in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Steelbook 4K Ultra HD per WARNER BROS. HOME ENTERTAINMENT. Tantissimi i contenuti speciali presenti all’interno dell’edizione Blu-ray: tra le featurette estese, un viaggio alla scoperta dei nuovi personaggi e delle loro storie, un esclusivo dietro le quinte con il cast e la troupe del film ma anche numerose scene eliminate e, anche nell’edizione in DVD, l’imperdibile featurette The Magic of Hogwarts con tante immagini inedite delle iconiche location del film.

Inoltre, per celebrare il Wizarding World, in occasione dell’uscita home video di Animali fantastici – I segreti di Silente, in arrivo tanti imperdibili cofanetti da collezione. A partire da martedì 28 giugno la Travel Art Collection, una nuova iconica veste grafica per tutti gli undici film ambientati nel magico Wizarding World™, disponibili in DVD, o negli speciali cofanetti in DVD o in 4K Ultra HD+ Blu-ray. All’interno dei due cofanetti, Harry Potter e Animali Fantastici, tutti i film della saga e le esclusive cartoline da collezione.E dal 28 giugno in arrivo anche la Silente Boxset, gli 8 film della saga di Harry Potter racchiusi in uno speciale cofanetto in edizione limitata in 4K Ultra HD.

E nel mese di giugno anche tanti grandi classici del cinema arrivano in collezioni imperdibili: dalla collection 007 James Bond Daniel Craig, ai tre capitoli della saga del Cavaliere Oscuro fino all’acclamato film vincitore di un premio Oscar, Il Gigante. La 007 James Bond Daniel Craig collection presenta tutti i 5 imperdibili film, in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD, della saga con protagonista il carismatico Daniel Craig nei panni dell’agente segreto più famoso ed affascinante di sempre. All’interno i film Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall 007, Spectre, e l’ultimo capitolo della saga con protagonista Craig, No Time to Die.

Il Gigante, l’acclamato film vincitore di un Premio Oscar  per la regia di George Stevens, arriva per la prima volta in versione 4K Ultra HD + Blu-ray, a partire dal 28 giugno. Un capolavoro di Hollywood, grande trionfo di critica e pubblico con un cast eccezionale guidato da Rock Hudson, Liz Taylor e James Dean, nella sua ultima interpretazione.

E sempre a partire dal 28 giugno i tre film della saga dedicata al Cavaliere Oscuro diretti da Christopher Nolan saranno finalmente disponibili nelle versioni Steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray e in una fantastica edizione Ultimate Collectors Edition. All’interno della Ultimate Collectors Edition anche un Fotolibro di 16 pagine, due poster da collezione, 10 locandine e 2 cartoline, il tutto in una confezione personalizzata in tema con il film.

Blonde: Ana de Armas si trasforma in Marilyn Monroe, il teaser

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Blonde: Ana de Armas si trasforma in Marilyn Monroe, il teaser

Ecco il primo trailer di Blonde, il film Netflix in cui Ana de Armas è chiamata a interpretare Marilyn Monroe, la sfortunata dive, divenuta icona sempre giovane.

Netflix ha presentato il primo trailer evocativo di Blonde  di Andrew Dominik, con Ana de Armas nei panni dell’icona di Hollywood Marilyn Monroe. Il film, basato sul romanzo bestseller di Joyce Carol Oates, è degno di nota per la sua classificazione vietata ai minori di 17 anni. Il cast di supporto include Bobby Cannavale, Adrien Brody, Julianne Nicholson, Xavier Samuel e Evan Williams.

Blonde, la trama

“[Il film] reinventa audacemente la vita di una delle icone più durature di Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane, attraverso la sua ascesa alla celebrità e ai coinvolgimenti romantici, “Blonde” offusca i confini tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il suo sé pubblico e privato”.

Blonde uscirà in tutto il mondo su Netflix il 23 settembre.

Trentino Film Commission: nasce Green Film in collaborazione con Doc/it

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La Trentino Film Commission ha presentato oggi, durante un panel tenutosi al Biografilm Festival, il nuovo disciplinare GREEN FILM dedicato unicamente ai documentari.

La nascita di questo nuovo strumento specifico ha iniziato a prendere forma nel 2021, quando  la DG Cinema ha finanziato il progetto di ricerca Green Film Research Lab, pensato per raccogliere e analizzare i dati relativi alle produzioni audiovisive, sia tradizionali sia certificate Green Film, per valutare l’impatto ambientale ed economico dell’applicazione del Disciplinare Green Film e per revisionare il disciplinare, aggiornarlo e svilupparlo per diverse tipologie di prodotti, come appunto il documentario.

A seguito dei dati raccolti nell’ambito del Green Film Research Lab, la Trentino Film Commission, grazie alla collaborazione con Doc/it, associazione documentaristi italiani, ha sviluppato il Green Film Documentari. Fondamentale la collaborazione con APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) che, come per la versione originale di Green Film, ha elaborato i dati e contribuito alla creazione del nuovo disciplinare dedicato.

I documentari, per loro natura, hanno già un impatto ridotto sull’ambiente e una modalità produttiva diversa rispetto ai lungometraggi o alle serie televisive. Proprio per questa ragione si è sentita l’esigenza di studiare misure apposite e fornire così ai produttori strumenti che possano finalmente essere giusti per le loro esigenze. È infatti proprio con questa finalità che nasce il protocollo Green Film Documentari che, oltre ad aiutare nella gestione della sostenibilità sul set, si rivela uno strumento funzionale per la certificazione di produzioni e coproduzioni di documentari.

Nel panel di oggi, dedicato proprio alla presentazione di questo strumento, sono intervenuti Luca Ferrario (Direttore Trentino Film Commission), Linnea Merzagora (Green Film), Emanuela Venturini (ARPAE Emilia Romagna – Organismo di Verifica Green Film) e Francesca Portalupi (Produttrice Indyca). L’incontro è stato moderato da Gianluca De Angelis (Produttore Tekla Films), con la partecipazione di Laura Zumiani (AFIC, Green Festival).

“Per una rapida e corretta diffusione di buone pratiche legate alla sostenibilità sui set è cruciale che ogni tipologia di audiovisivo abbia un disciplinare fatto su misura; la collaborazione con Doc/it, APPA e Indyca ci ha permesso di sviluppare questa nuova declinazione di Green Film che speriamo sarà di aiuto nel velocizzare la transizione del mondo dei documentaristi verso un nuovo approccio alla produzione”.

Luca Ferrario

“Doc/it, vista la posizione centrale e di riferimento che occupa per i documentaristi italiani, ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Green Film offrendo la propria consulenza per la definizione di uno strumento importante come il protocollo di sostenibilità per i documentari. Allo stesso tempo l’associazione continuerà a lavorare per la messa a punto di attività utili all’ottimizzazione dei processi e dei costi legati alla certificazione”.

Francesco Virga. Presidente di Doc/it

Elvis di Baz Luhrmann, in anteprima italiana al Biografilm

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Elvis di Baz Luhrmann, in anteprima italiana al Biografilm

Elvis di Baz Luhrmann, tra i titoli più attesi della stagione, sarà presentato domenica 19 giugno in anteprima italiana al termine della cerimonia di premiazione della XVIII edizione di Biografilm.

La proiezione del film seguirà la premiazione prevista per le 19:30 al Biografilm Hera Theatre | Pop Up Cinema Medica di Bologna. Dopo l’anteprima bolognese, Il film del visionario regista candidato all’Oscar, Baz Luhrmann, arriverà sugli schermi italiani il 22 giugno 2022, distribuito dalla Warner Bros. Pictures. Elvis è uno spettacolo epico che esplora la vita e la musica di Elvis Presley. Protagonisti del film, Austin Butler e il premio Oscar Tom Hanks.

“Per un festival che si occupa di storie di vita al cinema, avere in chiusura l’anteprima italiana del film biografico più atteso dell’anno è un grandissimo onore. Ringraziamo Warner Bros. per avercelo concesso: ELVIS è un titolo in perfetta sintonia con la nostra linea editoriale e con i gusti del nostro pubblico. Bologna è una città rock e saprà accogliere “The King” nel migliore dei modi.” ha detto Massimo Benvegnù coordinatore del programma del festival.

Rivisitata in chiave cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Hanks). Il film, come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).

Samuel L. Jackson spiega perché preferisce interpretare Nick Fury invece di inseguire gli Oscar

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Il fatto che Samuel L. Jackson non abbia mai vinto un Oscar per molti fan è scandaloso. Molti pensano che sia stato derubato quando ha perso contro Martin Landau che ha vinto per il suo ruolo in Ed Wood a discapito dell’interpretazione offerta da Samuel L. Jackson in Pulp Fiction di Quentin Tarantino, ma il leggendario attore non sembra stare dietro a queste cose. All’inizio di quest’anno, la star di The Avengers ha persino sottolineato che vincere un Oscar “non cambia molto la traiettoria di una carriera”. Si è sempre dimostrato incredibilmente onesto nelle sue dichiarazioni, come appunto in questo caso.

Parlando con il Los Angeles Times , Samuel L. Jackson ha spiegato perché è molto meno interessato a inseguire ruoli potenzialmente vincitori di Oscar che divertirsi a portare in vita personaggi del Marvel Cinematic Universe e dei franchise di Star Wars. “Per quanto io volessi raggiungere quel traguardo, beh sai,  pensi: ‘Beh, avrei dovuto vincere un Oscar per questo o avrei dovuto vincere per quello e non è successo’, una volta che l’ho superato molti anni fa, ormai non mi tocca ma è stato” È un grosso problema per me.”

“Mi diverto sempre ad andare agli Oscar” ha continuato  “Non vedo l’ora di ricevere un cesto regalo per essere un presentatore. [Ride] Dò cose ai miei parenti; mia figlia e mia moglie verrebbero sempre con me. È fantastico. Ma per il resto, è acqua passata”. Il mio parametro di successo è la mia felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non sto facendo film a caccia di statue. Sai, ‘Se fai questo film, vincerai un Oscar.’ No, grazie. Preferirei essere Nick Fury…O divertirmi a essere Mace Windu con una spada laser in mano.”

Anche se è un vero peccato che Samuel L. Jackson sia stato così spesso trascurato agli Oscar, sarà per  i personaggi che ha reso iconici sullo schermo con cui alla fine sarà ricordato. L’anno prossimo vedremo Jackson interpretare Nick Fury sia in Secret Invasion che in The Marvels. Il primo metterà in primo piano l’ex Direttore dello SHIELD mentre si imbarca in una missione per salvare il mondo dagli Skrull mutaforma. Per quanto riguarda il sequel di Captain Marvel, Fury è destinato a essere una parte fondamentale dell’attesissima collaborazione di Carol Danvers con Monica Rambeau e Ms. Marvel

X – A Sexy Horror Story, trailer in esclusiva dell’horror in sala dal 14 luglio

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Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, è lieta di annunciare la data d’uscita di X – A Sexy Horror Story di Ti West con Mia Goth, il nuovo atteso horror slasher prodotto da A24 in uscita il prossimo 14 luglio nelle sale cinematografiche.

Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – le radici del male, Midsommar, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti per gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno.

Girato in Nuova Zelanda, X porta sullo schermo un’irriconoscibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un incredibile trucco prostetico – che la porterà a lottare con se stessa per la sopravvivenza. Il film ha ottenuto inoltre l’approvazione del maestro dell’horror Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”.

X – A Sexy Horror Story, la trama

Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza.

In Italia X – A Sexy Horror Story uscirà al cinema il 14 luglio distribuito da Midnight Factory.

Thor: Love and Thunder, Tessa Thompson si scusa per il leak del costume di Valchiria

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A gennaio 2022 arrivò in rete una foto del nuovo costume di Valchiria per Thor: Love and Thunder. Ora, in un’intervista con Fandango All Access, Thompson spiega la fuga di immagini del costume di Valchiria e si scusa con la Marvel per la violazione della fiducia.

L’attrice ammette di aver scattato la foto e di averla inviata alla matrigna, che l’ha poi postata su Instagram. Thompson si scusa per le sue azioni e giura di non inviare mai più un altro selfie.

“Ho inviato una foto alla mia matrigna e lei l’ha postata su Instagram. Sì, [non] sono stata io ed è una cosa importante. Mi sento terribilmente in colpa. Mi dispiace tanto, Marvel. Mi dispiace tanto, Disney. Non è colpa mia. Non lo farò mai più non invierò mai più selfie.”

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, concept e cast di voci, Miranda Otto tornerà come Éowyn!

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Cresce l’attesa per il debutto di Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, il film d’animazione prodotto da Warner Bros e New Line Cinema. Ebbene dopo avervi rivelato la data di uscita, gli studios hanno reso noto anche il cast di voci svelando un gradito ritorno. E’ stato diffuso anche un affascinante concept art del film che ci dà un primo assaggio sul look del film che sembra essere davvero grandioso.

L’avventura animata della Terra di Mezzo, ambientata quasi 200 anni prima degli eventi della trilogia classica di J.R.R Tolkien, uscirà nei cinema il 12 aprile 2024. Il film seguirà il potente re di Rohan Helm Hammerhand mentre difende la fortezza che è arrivata a essere conosciuto come il Fosso di Helm da un assedio implacabile.

Brian Cox (Succession)  darà la voce ad Hammerhand, con Gaia Wise (A Walk in the Woods) nei panni di sua figlia Hera; e Luke PasqualinoSnowpiercer ) nel ruolo del malvagio Wulf. Miranda Otto riprenderà anche il ruolo di Éowyn dalla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson ma il personaggio in realtà non apparirà (per quanto ne sappiamo) e fungerà da narratore.  Il cast vocale di supporto sarà composto da Lorraine Ashbourne (Bridgerton), Yazdan Qafouri (I Came By), Benjamin Wainwright (World on Fire), Laurence Ubong Williams (Gateway), Shaun Dooley (The Witcher ), Michael Wildman (Fast and Furious Presents, Hobbs & Shaw), Jude Akuwudike (Beasts of No Nation), Bilal Hasna (Sparks) e Janine Duvitski (Benidorm).

Il Signore degli Anelli- La Guerra dei Rohirrim
Concept art from Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – © New Line

La guerra dei Rohirrim dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson, raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che vanno a Jeffrey Addiss e Will Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre La Guerra dei Rohirrim.

Navigator, confermato il regista ma non c’è ancora uno script

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Navigator, confermato il regista ma non c’è ancora uno script

Bryce Dallas Howard dirigerà il reboot di Flight of the Navigator (arrivato da noi con il titolo di Navigator), anche se il suo aggiornamento in merito al progetto indica che il film non arriverà presto.

Il film, modesto successo al box office, è però diventato un film di culto e così le aspettative in merito al reboot sono alte, soprattutto alla luce che la tecnologia contemporanea permette di realizzare molte meraviglie con il genere fantascientifico.

Mentre parlava con il Los Angeles Times per discutere del Jurassic World – Il dominio appena uscito, Bryce Dallas Howard ha condiviso un aggiornamento sul riavvio di Navigator. La candidata al Golden Globe ha confermato di essere ancora impegnata a dirigere il film, ma ha rivelato che “non c’è ancora una sceneggiatura”. Nessuno sceneggiatore è stato annunciato per scrivere la sceneggiatura per il film.

Obi-Wan Kenobi, svelato il passato di Reva – spoiler

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Obi-Wan Kenobi, svelato il passato di Reva – spoiler

Il quinto episodio di Obi-Wan Kenobi svela finalmente il passato di Reva e la sua vera identità, oltre a dare un senso all’accanimento del personaggio che gravita sotto l’influenza Sith nel confronti del nostro protagonista. 

Nell’ultimo episodio della serie, disponibile da mercoledì su Disney+, durante una conversazione con Ben, viene rivelato che Reva era tra i Giovani nel Tempio Jedi la notte in cui Anakin Skywalker si è rivolto al Lato Oscuro e ha massacrato i bambini.

Reva è stata attaccata da Anakin, ma è riuscita a fingere di essere morta prima di essere presa dagli Inquisitori Sith (che non siamo riusciti a vedere, ma l’implicazione che sia accaduta poco dopo è evidente). Questo spiega come fa a sapere chi c’è sotto la maschera di Darth Vader, comunque, ed è allora che apprendiamo che sta aspettando il suo momento per colpire e uccidere il Signore dei Sith.

Questo non la rende un eroe poiché la sua ricerca di vendetta ha portato Reva su un sentiero oscuro. Non essere nemmeno nominata il nuovo Grande Inquisitore dissuade Reva dalla sua missione e, dopo la fuga di Obi-Wan e dei ribelli, coglie l’occasione per cercare di uccidere Vader.

Tuttavia, lui lo vede arrivare e respinge Reva con la Forza da solo prima che un breve duello con la spada laser finisca con Vader che la pugnala allo stomaco (proprio come le ha fatto Anakin quando era bambina).

Si scopre che Vader ha sempre saputo chi era Reva e aveva usato la sua rabbia solo come strumento. Con ciò, il vero Grande Inquisitore ritorna, spiegando che mentre la sua rabbia una volta era utile, ora è noiosa. Lui e Vader lasciano morire l’Inquisitore Sith caduto, ma lei trova il comunicatore di Obi-Wan per terra, con un messaggio di Bail Organa che menziona Tatooine e il fatto che Luke e Leia sono “suoi ” figli.

Obi-Wan avverte un disturbo nella Forza e, sebbene abbia ancora Vader da affrontare, qualcosa ci dice che Reva cercherà di trovare Luke per far pagare Vader uccidendo suo figlio o per addestrarlo a diventare colui che sarà finalmente in grado di farlo, mettendo in atto la vendetta su Anakin Skywalker.

https://twitter.com/starkzkenobi/status/1536977377355497472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1536977377355497472%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Ftv%2Fstar_wars%2Fobi-wan_kenobi%2Fobi-wan-kenobis-penultimate-episode-finally-reveals-the-truth-about-moses-ingrams-reva-spoilers-a194308

La storia di Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader.

La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Obi-Wan Kenobi è diretta da Deborah Chow

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