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Nicola Nocella: la Puglia, John Belushi e “il fuoco, che mi fa tendere verso l’alto”

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Volto inconfondibile del cinema italiano, “attore, autore e essere umano” come lui stesso si definisce, Nicola Nocella è stato il presidente di Giuria dell’edizione 2022 di Cinemambiente, che si è svolto dal 13 al 21 giugno ad Avezzano, in Abruzzo. 

Lo abbiamo raggiunto al telefono e ci ha raccontato come ci si trova a stare dalla parte di chi “giudica”, lui che da attore e creativo è più a suo agio nella parte di colui che invece è giudicato. 

“Giudicare è sempre sbagliato – esordisce Nocella – partiamo dall’idea che non si possono mettere sullo stesso piano dei film molto diversi per budget, per motivazioni e intenti, per argomento. E poi c’è la differenza fondamentale tra gusto e sapore, se qualcosa ha un determinato sapore, lo sai e sai perfettamente a cosa corrisponde. Invece il gusto è sempre molto soggettivo. È un compito complesso, ma per fortuna non lo faccio da solo, c’è la giuria popolare, una giuria di esperti, c’è il direttore artistico del festival, Paolo Santamaria, che prende parte alle decisioni con la sua opinione. In qualità di presidente di giuria io sono quello che conteggia più che giudicare, e il mio parere vale esattamente come quello di tutti gli altri. Le giurie sono meravigliose perché creano situazioni divertenti, si discute, si parla di cinema, diventano una scusa per entrare nello specifico del cinema.”

La biografia di Nicola Nocella sul sito di Cinemambiente Avezzano recita: “Radicato come un ulivo, stagliato come un ulivo, produttivo come un ulivo (…) attore e autore con le radici nella terra e i rami verso il cielo.” Ma cosa tiene Nicola Nocella radicato e cosa lo fa crescere verso l’alto?

“Ancestralmente, mi tiene radicato la terra. È sempre complesso spiccare il volo, perché sai, io peso 130 chili però tendo ad andare verso l’alto perché ho scoperto la leggerezza. Tendo a librarmi come una mongolfiera, che è enorme, sicuramente è pesante, però vola perché è alimentata da un fuoco. Ecco, io pur essendo molto grosso, sono alimentato dal fuoco, e dalla passione, che mi fa tendere verso il cielo. Quello che invece mi tiene radicato è il mio passato, non in senso nostalgico ma nel senso di imparare da quello che è successo. Tutte le volte che ho provato a spiccare il volo senza rimanere ben piantato a terra è stato un disastro. Se ti dimentichi che cosa sei, se tradisci te stesso, è quello il momento in cui non riesci a librarti in aria. Non tradire se stessi vuol dire rimanere radicati. E poi, come dice Ibrahimovic, puoi togliere il ragazzo dalla Puglia, ma non puoi togliere la Puglia dal ragazzo.”

In che momento della tua carriera hai capito che quella dell’attore poteva essere la strada giusta, quando hai capito che ce la potevi fare?

“Alla fine del primo giorno di riprese di Il Figlio più Piccolo. Quel giorno ho capito che ce la potevo fare. Ci avevo messo quattro anni per entrare al Centro Sperimentale, poi ho seguito il corso di tre anni, poi ancora la gavetta, le piccole cose, e poi Pupi Avati mi ha ribaltato la vita. Alla fine di quel primo giorno di riprese, tornando a casa, ero in macchina con mio padre, ci siamo guardati e io ho detto ‘Ok, allora è vero, si può fare’ come fossi in Frankenstein Junior! Fu un giorno faticoso, anche emotivamente, ma l’abbraccio di Pupi a fine giornata, il suo ‘ci vediamo domani’, mi ha fatto capire che ce la potevo fare, molto di più rispetto a quando poi sono arrivati i premi. Quando è arrivato il primo Nastro d’Argento, che era una menzione come miglior attore esordiente, di sicuro non poteva che essere un punto di partenza. Quando poi è arrivato, l’anno dopo, un altro Nastro per il migliore attore in un corto, ho capito che ogni volta che ti fermi sei fregato. Il sogno della mia vita è vincere il David di Donatello, quando sono stato nominato ma non ho vinto (ha vinto Carpentieri, che è quello che avrei votato anche io), ho capito che l’obbiettivo non poteva essere solo vincerlo, ma continuare a fare dei bei film.”

Nicola Nocella e John Belushi

Nicola Nocella ha legato il suo nome a quello di John Belushi, non solo per una spiccata somiglianza fisica, ma anche perché lo ha interpretato a teatro e perché tra rubriche di cinema e account social, il suo nick name è sempre BelushiVive. Cosa ti lega all’attore americano?

“Io detesto il mondo che dimentica le cose. Credo sia bello che invece le azioni e i pensieri rimangano, anche quando le persone non ci sono più, come nel caso di Belushi. È bello che qualcuno porti avanti il suo ricordo. Nel 2000, quando ho cominciato al Centro Sperimentale, fu il mio tutor, Giannini, a chiamarmi per la prima volta Belushi, e io non sapevo neanche chi fosse. Poi, il 23 dicembre vidi per la prima volta Blues Brothers e quella sera stessa scoprii che mi avevano preso al Centro Sperimentale, l’ho preso come un segno. Quando ho cominciato, cercare un attore con la mia fisicità che facesse dei ruoli da protagonista, in Italia, era impossibile. Quindi per avere un riferimento dovevo guardare all’estero, così facendo ho trovato lui e da lui ho imparato tantissimo. Oltre che un riferimento culturale, per me è stato un riferimento attoriale, perché era un attore con i contro fiocchi, eccezionale. Quando ho compiuto 34 anni, ho scritto a sua moglie su Twitter, e le ho detto che avevo fatto l’unica cosa che mi poteva riuscire meglio rispetto a lui, ovvero compiere 34 anni (dal momento che Belushi si è spento a 33, ndr). E lei mi ha risposto ‘Si vede che sei stato più bravo a fare la spesa nei negozi di liquori’. La verità è che ora sono sempre più simile al Belushi che invecchia, e sto scoprendo tanti momenti di calma, che forse lui non ha conosciuto. Io devo fare i conti con il fatto che sto invecchiando.”

Nicola Nocella sogna, un giorno, di passare dall’altro lato della macchina da presa?

“Io penso che per fare l’attore bisogna studiare tantissimo, e per fare il regista bisogna studiare ancora di più. In tutti questi anni, ogni volta che non ero sul set, ho studiato sia sceneggiatura che regia, come un matto. Per adesso, usciranno un paio di progetti co-scritti da me. Per quanto riguarda la regia, invece, diciamo che fino ad ora ho aspettato la storia giusta, e forse è arrivata. Se dovessi esordire oggi alla regia, sicuramente non lo farei in un film in cui sono anche protagonista, perché ho scoperto che farsi dirigere è, come direbbe Jerry Calà, una libidine.”

Se avessi la possibilità di parlare con te stesso da bambino, cosa gli diresti?

“Non ho mai subito bullismo, ma da piccolo ero innegabilmente il ciccione, quello che si sentiva brutto. Ho scoperto, negli anni, che vieni percepito dagli altri esattamente come ti senti. Ecco, una cosa che ho imparato da John Belusci è lo stare bene con se stessi, nonostante i tumulti e i travagli. Io mi sento costantemente inadeguato e inadatto, però alla fine rimani da solo con te stesso. Quindi al me ragazzino direi di non preoccuparsi, perché arriverà un momento in cui si sentirai bene con se stesso. Mi consiglierei di fare scelte più ponderate a inizio carriera, di non sentirmi mai arrivato. E soprattutto di fidarmi del mio agente, Massimiliano Vitullo, insieme al quale discuto delle mie scelte professionali, perché di natura sono curioso. Ho fatto il film con Zalone perché volevo vedere da vicino come lavora un genio della comicità. Ho fatto tutta una serie di scelte per soddisfare la mia curiosità.

Giannini dice sempre che il nostro lavoro in inglese si dice play e in francese jouer, se smetto di divertirmi non ha più senso nulla. Se devo dare conto solo a me stesso, allora che mi diverta. La mia libertà ha un grande prezzo, la solitudine, ma mi permette anche di rifiutare ruoli molto ben pagati per progetti che mi incuriosiscono di più. Al me bambino direi anche questo, di continuare a essere curioso, di non smettere mai di crederci, perché sono tantissime le volte in cui vorresti mollare, di imparare a capire di chi fidarsi, e gli direi anche basta con tutti questi carboidrati a 16 anni!”.

Hysteria: trama, cast e la vera storia dietro al film con Maggie Gyllenhaal

Molto spesso al cinema vengono raccontate invenzioni o scoperte scientifiche che hanno cambiato per sempre la vita del genere umano. L’oggetto al centro del film Hysteria (qui la recensione), diretto nel 2011 da da Tanya Wexler, può a suo modo rientrare perfettamente in tale categoria. In esso si racconta infatti la soluzione che nella Londra del XIX secolo venne adottata per curare l’isteria: il vibratore. Attraverso una commedia maliziosa, si snoda così in modo in parte romanzo in parte fedele a quanto realmente avvenuto, una vicenda poco nota che spesso rappresenta anche un tabù.

Nell’Ottocento, infatti, l’isteria era considerato un problema psichiatrico di più o meno grave entità. Questa prevedeva sintomi quali attacchi nevrotici, convulsioni, annebbiamento della vista, e simili. Per cercare un rimedio a tale malattia, si cercò e sperimentò una cura consistente nel raggiungimento del parossismo tramite stimolazione. Le donne affette da tale disturbo trovavano aiuto in ciò proprio grazie all’oggetto oggi noto come vibratore.

Proprio per questo aspetto, il film faticò non poco a trovare finanziatori. La sceneggiatrice Jonah Lisa Dyer ha impiegato infatti oltre 7 anni per trovare qualcuno che credesse in tale storia, riuscendo infine nella sua impresa. Grazie anche al coinvolgimento di celebri attori, Hysteria ha poi goduto di un’ampia promozione e distribuzione. Accolto con pareri generalmente favorevoli dalla critica, che ne elogiava il tono e il sarcasmo, il film ha poi guadagnato circa 9 milioni di dollari al box office, affermandosi come un discreto successo.

Hysteria: la trama del film

La storia del film si apre sulla Londra del 1880, dove il giovane medico Mortimer Granville si fa conoscere grazie ai suoi metodi bizzarri e alle teorie rivoluzionarie, le quali però entrano in contrasto con quanto professato sino a quel momento in materia. Per questo motivo, egli finisce con l’essere allontanato dalle varie strutture ospedaliere presso cui opera. Alla disperata ricerca di un nuovo impiego, egli si rivolge al dottor Dalrymple, il quale è intento nella ricerca di una cura per l’isteria. Un sempre maggior numero di donne si dichiara affetta da tale malattia, spingendo le autorità mediche a studiare un rimedio a riguardo. Per Dalrymple la soluzione è una soltanto: un lungo massaggio manuale alle parti intime.

Granville si getta così nell’impresa di dimostrare, insieme al suo datore di lavoro, l’efficacia di tale teoria. Praticare tali massaggi, però, risulta estremamente faticoso, e non passa molto prima che il giovane medico inizi ad accusare un dolore alla mano, ritrovandosi così a non poter proseguire nel suo esercizio. Grazie al fratellastro inventore Edmund, egli inizia a sperimentare la possibilità di far eseguire il massaggio ad uno strumento elettrico. La scoperta si rivela sorprendente, e permetterà al giovane di entrare nelle grazie di Dalrymple. Stando a più stretto contatto con questi, Granville avrà modo di conoscere la sua bella figlia Charlotte, di cui si innamorerà profondamente. Prima di poter cantare vittoria, però, egli dovrà fare i conti con l’opposizione incontrata dal nuovo oggetto.

Hysteria cast

Hysteria: il cast del film

Per favorire un buon richiamo di pubblico al film, regista e produttori si sono assicurati la partecipazione di diversi celebri attori. Ad interpretare il protagonista Mortimer Gra\nville è infatti Hugh Dancy, noto per il film I Love Shopping e per la serie Hannibal. Accanto a lui, nel ruolo del dottor Dalrymple vi è invece Jonathan Pryce, recentemente nominato all’Oscar per il suo ruolo nel film I due papi. Le due figlie di questo, Emily e Charlotte, sono interpretate da Felicity Jones, nota per La teoria del tutto, e Maggie Gyllenhaal, celebre per Il cavaliere oscuro. L’attore Rupert Everett, invece, interpreta Edmund, fratellastro di Mortimer. Questi è di recente tornato al cinema con il film The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde, da lui diretto e interpretato.

Hysteria: la vera storia dietro al film

Tutt’oggi c’è molta confusione circa la vera storia dietro all’invenzione del vibratore. Quella proposta nel film è infatti una storia particolarmente romanzata, che tenta di dare unità ad una vicenda particolarmente frammentata e priva di reali prove storiche. La sceneggiatura di Hysteria è liberamente basata sul saggio storico The Technology of Orgasm, all’interno del quale si afferma che la pratica del massaggio genitale era particolarmente diffusa in medicina. Tuttavia, tale idea è stata in seguito smentita da diversi studi circa le reali pratiche dell’epoca. Il principale motivo dietro tale mancanza di credibilità è in particolare l’assenza di fonti certe a riguardo.

Il dottor Joseph Mortimer Granville, ad ogni modo, è una figura realmente esistita. Questi è vissuto tra il 1833 e il 1990, e intorno al 1880 inventò realmente quello che oggi è noto come il vibratore elettrico. Al momento della sua realizzazione, però, questo veniva utilizzato da Mortimer per curare dei semplici disordini muscolari. In seguito, l’oggetto iniziò ad essere utilizzato da altri medici per curare l’isteria, ma Mortimer si dissociò sempre da tale utilizzo. In un suo libro a riguardo, dove si spiegava il corretto funzionamento dell’oggetto, egli affermò infatti di non aver mai utilizzato tale pratica su una paziente donna, e anzi sconsigliava tale pratica, ritenendola inadatta alla cura di tale disturbo.

Hysteria: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Hysteria è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 21 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

Stranger Things 4, il trailer del Volume 2, disponibile dal 1° luglio

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Netflix rilascia il trailer dell’epico finale della quarta stagione di Stranger Things. Il volume 2 include gli episodi 8 e 9 (scritti e diretti dai Duffer Brothers), e sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il 1° luglio.

Informazioni su Stranger Things 4

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i  protagonisti si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.

Cast: Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott. Brenner).

Cartoni animati anni ’90: tutti i titoli da vedere

Cartoni animati anni ’90: tutti i titoli da vedere

Ogni generazione ha i propri cartoni animati di riferimento. Titoli con cui è cresciuta e che hanno saputo insegnare importanti valori attraverso un intrattenimento il più universale possibile. Questo tipo di opere, spesso sottovalutate, rimangono però nel cuore degli spettatori, indicando periodi della propria vita in cui bastava guardare qualche puntata del proprio cartone preferito per sentirsi felici. Molti dei protagonisti di questi prodotti sono spesso considerati veri e propri amici, dai quali è sempre bello tornare. Per chi è cresciuto nei primi anni Novanta, ecco allora un elenco dei migliori cartoni animati anni ’90, da recuperare e riscoprire!

Cartoni animati anni ’90: la lista dei migliori titoli da vedere

Negli anni ’90 i cartoni animati in televisione si sono moltiplicati, permettendo l’arrivo di titoli provenienti da ogni parte del mondo. Se il Giappone è ovviamente stato in prima linea in ciò, offrendo alcuni dei cartoni più iconici e popolari di sempre, anche la Disney ha avuto il suo ruolo nella diffusione di nuovi cartoni animati. Che siano tratti da suoi precedenti lungometraggi o storie inedite, molti di questi si sono affermati come titoli estremamente popolari ancora a distanza di anni dalla loro distribuzione. Ecco di seguito i titoli da non perdere!

Cartoni animati anni ’90 della Disney

Cartoni animati anni '90 Disney

Gli anni ’90 sono stati molto importanti per la Disney, che oltre a rilanciarsi nel campo dell’animazione cinematografica grazie ad alcuni dei suoi maggiori successi di sempre, diede vita a nuove fortunate serie animate. Molte di queste sono spin-off basati proprio su alcuni suoi lungometraggi, come La sirenetta, Aladdin e La carica dei 101, ma vi sono anche titoli originali che hanno dato prova della volontà dello studios di sperimentare e dar vita a progetti anche rischiosi.

Darkwing Duck. Spin-off di DuckTales – Avventure di paperi, la serie è basata sulle avventure di un papero mascherato, Darkwing Duck, una specie di vigilante notturno. La serie, composta da 91 episodi, ebbe un grande successo e diede vita a numerose altre opere derivate come fumetti e videogiochi.

Ecco Pippo! Si tratta di una serie di animazione statunitense prodotta dalla Walt Disney Company, che riprende la figura del simpatico e maldestro Pippo, il quale viene calato nei panni di genitore di Max, un ragazzino di undici anni vivace e attivo ma anche sveglio (a differenza del padre) e sempre attento alla moda, ma anche scatenato nel compiere le sue furbizie contro Pietro Gambadilegno, il quale è molto disonesto, sfortunato e alquanto diffidente nella serie.

La Sirenetta – Le nuove avventure marine di Ariel. La serie racconta altre fantastiche avventure della sirenetta Ariel, principessa del regno sommerso di Atlantica e dei suoi simpatici e frizzanti amici. Composta da 31 episodi, gli eventi qui raccontati sono precedenti al lungometraggio per il cinema e presentano dunque una Ariel più giovane alla scoperta dei segreti dell’oceano.

Bonkers – Gatto combinaguai. Bonkers – Gatto combinaguai è una serie televisiva d’animazione prodotta dalla Walt Disney Television Animation, spin-off della precedente Raw Toonage. Andò in onda con successo in 65 episodi dal 28 febbraio 1993 al 23 febbraio 1994. La serie si basa su una premessa simile a quella del film Chi ha incastrato Roger Rabbit, essendo una buddy comedy con protagonisti un cartone animato e un essere umano di carattere opposto che indagano su casi riguardanti il mondo dei cartoni.

Aladdin. Aladdin è una serie televisiva animata basata sull’omonimo film del 1992, prodotto anch’esso dalla The Walt Disney Company e andata in onda nel triennio 1994-1996. Composta da 86 episodi, la serie mantiene gli stessi personaggi e ambientazioni, seppure gli stessi sono sostanzialmente più scanzonati e le storie meno cupe e complesse per renderli adatti ad un pubblico infantile, e si colloca cronologicamente dopo la pellicola originale.

Gargoyles – Il risveglio degli eroi. Un gruppo di Gargoyles, dopo aver dormito per mille anni a causa di un incantesimo, si risvegliano nel mondo moderno, nella città di New York, e dopo una serie di vicissitudini decidono di difenderla dal crimine. Particolarmente celebre e apprezzato, è questo uno dei più ambiziosi progetti della Disney: una serie dai toni cupi, con storie strutturate su ampi archi narrativi e sotto trame di lunga portata.

Timon e Pumbaa. L’adorabile cinghiale Pumbaa e il suo amico suricato Timon conducono un divertente stile di vita “hakuna matata“, che spesso li mette nei guai nella giungla. Altra serie spin-off legata ad uno dei classici della Disney, ovvero Il re leone, questa serie animata andata in onda tra il 1995 e il 1999 offre numerose nuove avventure insieme a due dei più simpatici personaggi Disney di sempre.

La carica dei 101 – La serie. La serie è basata sul film d’animazione della Disney La carica dei cento e uno e anche sul rifacimento live-action del 1996. È caratterizzata da una serie di nuovi personaggi, e ha come protagonisti alcuni figli di Pongo e Peggy più una gallina per amica, Spot. In ogni episodio, i numerosi cuccioli si cacciano sempre in nuove avventure e guai.

Pepper Ann. Pepper Ann Pearson è una ragazza di 12 anni, con una personalità peculiare ed una mente creativa. Da studentessa delle superiori, è combattuta tra l’accettazione da parte del gruppo e il bisogno di continuare ad essere se stessa. 65 episodi divisi in cinque stagioni formano una delle più celebri e amate serie animate della Disney degli anni Novanta.

Ricreazione. TJ, Mikey, Gus, Spinelli, Gretchen e Vince, frequentano una scuola elementare mal gestita e scarsamente finanziata. I sei bambini, cercano di far fronte alle difficoltà che la crescita richiede. Composta da 6 stagioni per un totale di 65 episodi, questo cartone animato trasmesso per la prima volta nel 1997 è stato uno dei maggiori successi seriali per la Disney. L’estrema popolarità acquisita spinse a realizzarne diversi spin-off tra cui tre film per la TV e uno per il cinema.

Cartoni animati anni ’90 giapponesi

Cartoni animati anni '90 giapponesi

Il Giappone è noto per le sue opere d’animazione, conosciute con il nome di Anime. Oltre ai tanti lungometraggi, negli anni sono tantissime le serie anime arrivate in Italia, contribuendo a formare intere generazioni di spettatori. Tra titoli estremamente popolari e altri meno noti ma altrettanto validi, ecco un elenco di cartoni da recuperare assolutamente.

Sailor Moon. La giovane Usagi Tsukino acquisisce grazie ad una spilla il potere di trasformarsi in Sailor Moon, la guerriera dell’amore e della giustizia, vestita alla marinara e protetta dalla Luna. Il suo compito sarà quello di difendere gli abitanti della Terra dai continui attacchi del Dark Kingdom, nonché di ritrovare le sue compagne per rintracciare la misteriosa Principessa della Luna. Composto da soli 46 episodi, anche questo è uno dei cartoni animati più celebri di sempre

Che campioni Holly e Benji!!!. Oliver Hutton, detto Holly, è un giovane calciatore di talento che sogna di giocare nella nazionale giapponese e vincere i mondiali. Entra dunque nella squadra della città sotto la guida di Roberto, ex calciatore brasiliano e suo mentore. Composto da 47 episodi, questo cartone è la versione animata della seconda serie del manga, un must per tutti gli appassionati di calcio.

Neon Genesis Evangelion. Quando degli esseri misteriosi scendono sul pianeta Terra per distruggere l’intera umanità, un quattordicenne viene reclutato in una piccola squadra incaricata di combattere la minaccia. Caratterizzato da una trama particolarmente emozionante, elementi post-apocalittici e una forte introspezione dei personaggi, è questo uno degli anime più influenti degli ultimi anni.

Detective Conan. Una delle più longeve serie animate di sempre, con oltre mille episodi. Trasmessa per la prima volta nel 1996, questa ha per protagonista Shinichi Kudo un liceale estremamente intelligente e appassionato di investigazione. Quando finisce coinvolto in un caso particolarmente losco, dei misteriosi criminali gli somministrano un farmaco che lo ringiovanisce di dieci anni. Assumendo l’identità di Conan, egli pur essendo un bambino di soli 7 anni inizia ad affermarsi come detective, alla ricerca di un antidoto per tornare normale.

Dragon Ball GT. Questa serie è il seguito di Dragon Ball Z, ambientato dieci anni dopo la fine della serie: Goku, Pan e Trunks affrontano nuove avventure. Nei 64 episodi che compongono questa nuova serie Goku, tornato bambino per errore, deve radunare le sette sfere del drago, sparse nell’Universo, per impedire la distruzione della Terra. Contro di lui si porranno però nuovi pericolosi nemici.

Pokémon. Pokémon è una delle serie televisive anime più celebri di sempre, basata sull’omonima saga videoludica. Trasmessa per la prima volta nel 1997, questa vanta oggi oltre mille e duecento episodi oltre ad un influenza culturale unica. La storia è quella di Ash, un giovane con il sogno di diventare maestro Pokémon, che per riuscirci affronta incredibili sfide e cerca di conquistare le medaglie sconfiggendo i capi palestra della regione di Kalos.

Cowboy Bebop. L’anime si concentra sulle avventure di un gruppo di cacciatori di taglie che viaggiano nel sistema solare. Tra una missione e l’altra, però, la serie oltre a caratterizzarsi per il suo genere fantascientifico, affronta anche svariate tematiche con un tono a tratti quasi filosofico. Questo anime di soli 26 episodi è considerato tra i più belli di sempre.

Flint a spasso nel tempo. La storia è incentrata su Flint Hammerhead, un ragazzo proveniente dalla preistoria resuscitato grazie ad un fossile. Insieme a due ragazzini, Sarah e Tony Goodman, ha il compito di viaggiare attraverso le varie epoche storiche ed allearsi con delle creature, i cambia-tempo, per proteggere il naturale decorso degli avvenimenti. Composto da 39 episodi, è questo un altro dei più celebri cartoni animati giapponesi degli anni ’90.

Digimon Adventure. Si tratta della prima stagione della serie anime Digimon, andata in onda nel 1999. La storia comincia con un gruppo di ragazzi e ragazze che viene improvvisamente trasportato in una dimensione parallela, di nome Digiworld. Il gruppo, composto da cinque ragazzi e due ragazze, è stato trasportato lì per diventare dei Digiprescelti, bambini speciali con il compito di salvare Digiworld dalle forze malvagie che minacciano di distruggerlo. Ad aiutarli, vi saranno delle creature chiamate Digimon. Inizia così uno dei più popolari cartoni animati degli ultimi decenni, che ha dato vita ad un ricco franchise.

One Piece. Il giovane Monkey D. Rufy vuole diventare Re dei pirati, e, con un variegato gruppo di compagni, ognuno dei quali possiede abilità particolari e uniche, affronta viaggi e pericoli di ogni genere. Basata sull’omonimo manga, One Piece vanta ad oggi oltre mille episodi, che ne fanno una delle serie animate più lunghe di sempre e ancora lontana dalla sua conclusione. Un vero e proprio cult la cui prima puntata è andata in onda nel 1999.

Cartoni animati anni ’90: le sigle più belle

Cartoni animati anni '90 sigle

Oltre ai titoli fin qui elencati, i quali presentano tutti delle sigle particolarmente celebri per quanto riguarda i cartoni animati degli anni ’90, qui di seguito si riportano quelle serie divenute celebri proprio grazie alla loro sigla. Come si potrà notare, la maggior parte di queste sono state cantate da Cristina D’Avena, vera e propria voce ammaliatrice di un’intera generazione di giovani spettatori.

Tazmania. Il famelico diavoletto della Tasmania, uno dei più celebri personaggi dei Looney Tunes, è sempre alla ricerca di cibo e divertimento. È il più scatenato adolescente del mondo, ma animato da buone intenzioni. La serie, composta da 65 episodi, è in particolare ricordata per la sigla italiana, la quale è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Carmelo Carucci, ed è stata cantata da Cristina D’Avena.

Insuperabili X-Men. Il professor Charles Xavier e la sua banda di coraggiosi mutanti, attaccano le agenzie governative corrotte mentre proteggono il mondo dalle forze del male guidate dal mutante Magneto. La serie, basata sui celebri mutanti della Marvel, è ricordata anche per la sua sigla, che contribuì ad attrarre un ampio pubblico di giovani.

Batman. Batman è una serie televisiva animata statunitense dedicata al personaggio della DC Comics Batman. Prodotta dalla Warner Bros. Animation e creata da Bruce Timm e Eric Radomski, è andata in onda su Fox Kids dal 1992 al 1995 per un totale di 85 episodi. La sigla italiana “Batman” è stata scritta da Alessandra Valeri Manera, con musica di Carmelo Carucci, ed è stata cantata da Cristina D’Avena.

Street Shark: Quattro pinne all’orizzonte. La serie ha per protagonisti quattro ragazzi trasformati squali umanoidi dalla grande forza fisica. I quattro fratelli decidono di formare un team chiamato Street Sharks intento a combattere il crudele dottor Paradigm per impedirne i piani di conquista e recuperare le loro sembianze umane. La canzone della sigla, particolarmente orecchiabile anche grazie alle sue rime, è cantata da Enzo Draghi.

Action Man. Action Man è una serie televisiva a cartoni animati prodotta da DIC Productions, L.P. e Bohbot Entertainment nel 1995 e basata sui giocattoli Gig e Hasbro Action Man. La sua celebre sigla italiana “Action man” è cantata da Marco Destro, che ha contribuito a rendere particolarmente popolare anche la serie stessa.

Mignolo col Prof. Le avventure di tue topi modificati geneticamente a causa di un esperimento di laboratorio: uno è diventato un genio, l’altro un po’ più goffo. Anche in questo caso a rendere popolare la serie è stata prima di tutto la sua celebre sigla, con una canzone orecchiabile divenuta un vero e proprio “tormentone”.

Il mistero della pietra azzurra. Le avventure di Nadia, giovane acrobata circense ignara delle sue origini, e Jean, un ragazzo francese con la passione per l’ingegneria. I due devono proteggere una pietra azzurra dai poteri magici. La sigla italiana “Il mistero della pietra azzurra” è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Carmelo Carucci, ed è cantata da Cristina D’Avena.

Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo. Rina Inverse è una giovane maga che, affiancata dallo spadaccino Gourry Gabriev, affronta numerose avventure a colpi di incantesimi all’interno della lotta tra i poteri cosmici che reggono il suo mondo. Il cartone si affermò in Italia anche grazie alla sua splendida sigla, dove la canzone è cantata da Cristina D’Avena.

Piccoli problemi di cuore. Incentrata sulle prime esperienze amorose della protagonista, questa serie anime è tra le più popolari degli anni ’90, composta da 76 episodi. Particolarmente celebre è la sigla italiana “Piccoli problemi di cuore”, la quale è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Franco Fasano, ed è cantata da Cristina D’Avena.

Magica Doremì. La serie segue le avventure vissute da un gruppo di bambine delle elementari diventate apprendiste streghe nel loro percorso verso il conseguimento del titolo di strega. Celebri sono le sigle che caratterizzano le varie stagioni: “Magica Doremi“, per la prima, “Ma che magie Doremi“, per la seconda e la quarta, “Doredò Doremì” per la terza. La prima sigla è scritta da Alessandra Valeri Manera, musica di Giorgio Vanni e Max longhi, cantata da Cristina D’Avena.

Beata Te, la nuova commedia Sky Original con Serena Rossi

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Beata Te, la nuova commedia Sky Original con Serena Rossi

Sky annuncia le riprese di Beata Te, la nuova commedia Sky Original prodotta per Sky da Cinemaundicie Vision Distribution che affronta, con toni leggeri ma mai banali, il delicato tema della maternità e dell’autodeterminazione femminile. Il set è in corso a Roma.

Prodotto da Olivia Musini, con la regia di Paola Randi (La Befana vien di notte – Le origini) e la sceneggiatura di Lisa Nur Sultan e Carlotta Corradi, il film è liberamente tratto dall’opera teatrale “Farsi Fuori” di Luisa Merloni e vede protagonista Serena Rossi (Ammore e malavita, Song ‘e Napule, La tristezza ha il sonno leggero).Accanto a lei Fabio Balsamo ((Im)perfetti criminali, Generazione 56 k).

Nel cast anche Paola Tiziana Cruciani, Gianni Ferreri, Valentina Correani, Elisa Di Eusanio, Corrado Fortuna, Emiliano Masala, Alessandro Riceci e con la piccola Caterina Bernardi.

La trama

Marta (Serena Rossi) è una regista di teatro, single e bene o male soddisfatta della sua vita, a un passo dal debutto del suo Amleto. Al suo 40esimo compleanno riceve una visita inaspettata: l’Arcangelo Gabriele (Fabio Balsamo), che vorrebbe annunciarle la nascita di un figlio. Ma Marta non è sicura di volere un figlio “in dono” e chiede tempo per pensarci. Preso alla sprovvista da questa richiesta, costretto a fermarsi sulla Terra più del previsto, Gabriele si trasferirà a casa sua e le starà accanto per le due settimane che a Marta serviranno per capire cosa vuole per sé stessa e per essere felice.

La regista Paola Randi ha dichiarato: Quando Lisa Nur Sultan mi ha parlato dell’idea di ‘Beata te’ l’ho trovata folgorante. Una donna che compie quarant’anni e vede materializzarsi davanti ai suoi occhi il famigerato orologio biologico nei panni dell’Arcangelo Gabriele. La sceneggiatura, da lei scritta insieme a Carlotta Corradi, ha fatto il resto. La commedia italiana di grande tradizione incontra qui un sapore contemporaneo, internazionale, metropolitano, che sa essere graffiante, ma caldo e coinvolgente.  

È stato impossibile non farsi coinvolgere da un progetto come questo che mi dà, tra l’altro, l’opportunità di lavorare con una squadra di donne straordinarie che stimo molto come Lisa, Carlotta e la produttrice Olivia Musini, e con uno splendido cast, capitanato dalla protagonista Serena Rossi e da Fabio Balsamo nei panni dell’Arcangelo. E sono felice di fare questo film con Sky e Vision.

Mi ha conquistata anche l’occasione di affrontare un tema importante come quello del diritto delle donne di scegliere se avere o meno un figlio, con leggerezza e al contempo profondità. Perché, come ci insegnano le maestre e i maestri, la commedia è libertà.

Il film Sky Original BEATA TE arriverà in prima assoluta prossimamente su Sky e NOW.

Circeo: la nuova serie tv sul massacro del Circeo

Circeo: la nuova serie tv sul massacro del Circeo

Circeo è l’annunciata serie tv prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS, Paramount+ e RAI Fiction. La serie, tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di serie di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli.

Circeo: quando esce e dove vederla in streaming

Circeo in streaming debutterà nel corso del 2022 su Paramount+

Circeo: trama e cast

Circeo ripercorre tutte le fasi del processo seguito al terribile caso di cronaca del 1975, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne.

Circeo ha come protagonista Greta Scarano nei panni di Teresa Capogrossi, un avvocato che si batte con convinzione per la riforma della legge sulla violenza sessuale e che prenderà le difese di Donatella Colasanti, (interpretata dalla giovanissima Ambrosia Caldarelli), cercando non soltanto di vincere il processo ma anche di cambiare la legge.  Vede, tra i suoi interpreti, anche Angelo Spagnoletti, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti e Guglielmo Poggi.

È il 1975, quartiere popolare della Montagnola: Donatella Colasanti (Ambrosia Caldarelli) e Rosaria Lopez (Adalgisa Manfrida), due adolescenti piene di vita e di sogni, si preparano per uscire con dei ragazzi della Roma bene, da poco conosciuti. Quando accettano di accompagnarli a una festa al mare, non si immaginano che quella gita presto diventerà un incubo: sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo, verranno infine rinchiuse nel bagagliaio di una macchina perché credute morte. La mattina del 1° ottobre, i giornali, le televisioni, le radio aprono tutti con la stessa notizia: in un’auto a viale Pola sono state trovate due ragazze. Nude. Avvolte nelle coperte. Una è morta. L’altra è viva: Donatella.

Il delitto del Circeo scuote l’Italia. Il processo che ne segue viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Donne da ogni angolo del Paese si presentano al tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Quello che però la ragazza ancora non sa è che d’ora in poi non potrà mai più essere semplicemente Donatella, ma sempre e solo “la sopravvissuta del Circeo”. Da quel momento, infatti, Donatella diventerà un simbolo del movimento femminista.

Perché in gioco non c’è solo il desiderio di farla pagare ai suoi aguzzini e agli assassini di Rosaria, ma ci sono anche i diritti di tutte le donne. La posta in gioco è alta: cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, ma un’offesa alla pubblica morale. A difendere Donatella c’è Teresa Capogrossi (personaggio di fantasia interpretato da Greta Scarano), la giovane e ambiziosa avvocata che lavora prima per il noto penalista Fausto Tarsitano (personaggio realmente esistito interpretato da Enrico Ianniello), e poi per Tina Lagostena Bassi (personaggio realmente esistito e interpretato da Pia Lanciotti), l’“avvocato delle donne”, impegnata in prima linea per la riforma della legge sulla violenza sessuale.

Teresa è una donna idealista e appassionata con forte sete di giustizia che, come una sorella maggiore, imparerà a prendersi cura di Donatella dimostrando che può vincere il processo e cambiare la legge. A ogni costo. In questo lungo viaggio verso la giustizia, le due donne impareranno molto l’una dall’altra, in una ricerca costante della propria identità e del proprio ruolo nel mondo.

Circeo è una storia privata e pubblica insieme. La storia del dramma e della rinascita di una donna, ma anche la storia di un evento destinato a cambiare la società italiana per sempre. “Il massacro del Circeo”, infatti, non è soltanto una delle pagine più tristemente note della nostra cronaca nera, ma rappresenta anche uno spartiacque nel cammino di emancipazione delle donne italiane. Il caso, che ha saputo scuotere profondamente l’opinione pubblica dell’epoca, è diventato la miccia per il movimento femminista per pretendere la revisione della legge sulla violenza sessuale, considerata allora come un reato contro la morale e non contro la persona.

In Circeo si racconta per la prima volta questa storia dalla parte delle donne: le vittime, la sopravvissuta e i loro avvocati. Il dramma, ma ancora di più il processo, la battaglia, la rabbia e la speranza di una sopravvissuta e di tutte le donne. Niente in Italia, dopo quei giorni, sarà più come prima. La serie affronta i passaggi cruciali del percorso di Donatella Colasanti: da anonima ragazzina di periferia a vittima illustre che occupa le prime pagine di tutti i giornali e vive la celebrità lampo della cronaca nera. Da icona del movimento femminista (e come tale controllata, tenuta a bada, perché un’icona non può sbagliare) a donna finalmente consapevole che rivendica la libertà di essere soltanto sé stessa, errori compresi.

Ma Circeo è anche una storia di amicizia e di solidarietà femminile. I punti di vista di Donatella e di Teresa, un personaggio di invenzione che racchiude le tante donne che furono a fianco di Donatella, ci guidano lungo le varie fasi della storia: due realtà diverse e parziali – quella della ragazza sopravvissuta al massacro e quella della sua avvocata – messe in continua relazione tra loro, che episodio dopo episodio sanno restituire una visione sfaccettata e complessa del loro rapporto e della vicenda.

La serie copre l’arco temporale che va dal giorno che precede il delitto (29 settembre 1975) fino al processo di secondo grado (ottobre 1980) e comprende molti momenti salienti per la politica e la società italiana dell’epoca: l’omicidio Pasolini, la nube tossica di Seveso, l’occupazione di Palazzo Nardini a via del Governo Vecchio, Processo per stupro, la battaglia per l’aborto. La televisione e i giornali fanno da sfondo e da megafono alla storia per raccontare le mode, i gusti, gli eventi che costellano l’epoca.

Le canzoni più famose, i locali dove si andava a ballare, i fotoromanzi, quel che resta di Via Veneto e della Dolce Vita: il rigore e la crudezza del massacro e del processo si scontrano con la voglia di vita e di leggerezza di una ragazzina che non si arrende a essere solo una vittima, vuole vivere, ascoltare musica, ballare e innamorarsi come le sue coetanee. Circeo è una serie di liberazione, di libertà femminile in senso personale. Libertà da sé stesse in primis. Perché nessuno può dire a una donna chi deve essere o come si deve comportare. Nemmeno un’altra donna.

Locarno Film Festival 2022: a Matt Dillon il Lifetime Achievement Award

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Il Lifetime Achievement Award, l’omaggio del Locarno Film Festival alle personalità cinematografiche con una carriera straordinaria, sarà assegnato all’attore statunitense Matt Dillon. La premiazione di giovedì 4 agosto in Piazza Grande sarà accompagnata dalla proiezione di Drugstore Cowboy (Gus Van Sant, 1989) e City of Ghosts (Matt Dillon, 2002), e da un incontro con il pubblico venerdì 5 agosto al Forum @Spazio Cinema.

Dal suo debutto a 14 anni nel classico di culto Over the Edge (Jonathan Kaplan, 1979), Matt Dillon ha saputo attraversare numerosi territori cinematografici, grazie a incontri come quello con Francis Ford Coppola – a cui si devono The Outsiders (1983), Rumble Fish (1983) –, a film di genere divenuti veri e propri cult – Wild Things (John McNaughton, 1998), There’s Something About Mary (Bobby Farrelly, Peter Farrelly, 1998) –, sino a incursioni nel cinema d’autore europeo – The House That Jack Built (2018) di Lars von Trier e Nimic (2019) di Yorgos Lanthimos. A questo percorso attoriale condotto sempre nel segno della libertà e della ricerca, il Locarno Film Festival ha deciso di assegnare il Lifetime Achievement Award, il premio dedicato alle carriere cinematografiche straordinarie.

“Matt Dillon incarna con suprema libertà un’idea di artista e di cinema americano che amiamo profondamente. L’inquietudine della giovinezza e la libertà della maturità. Un interprete che ha saputo costruire un successo duraturo e transgenerazionale senza mai rinunciare a esplorare nuove sfide e linguaggi. Attore e regista sorprendente, Dillon rappresenta il meglio di un’idea di cinema statunitense nata negli anni Settanta e allo stesso tempo celebra il coraggio delle scelte non convenzionali. Siamo onorati di celebrare con lui il 75esimo anniversario del Locarno Film Festival.”

– Giona A. Nazzaro, direttore artistico

Il programma dell’omaggio 

In occasione del premio, consegnato a Matt Dillon la sera di giovedì 4 agosto in Piazza Grande, verranno proposti nei giorni seguenti due titoli rivelatori dell’eclettismo dell’attore e regista:

  • Drugstore Cowboy, Gus Van Sant – Stati Uniti – 1989 – presentato nella sezione Histoire(s) du cinéma
  • City of Ghosts, Matt Dillon – Stati Uniti – 2002 – presentato nella sezione Histoire(s) du cinéma

Venerdì 5 agosto, inoltre, Matt Dillon incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione che si terrà al Forum @Spazio Cinema.

Il Lifetime Achievement Award è stato istituito nel 2011. Negli scorsi anni è stato consegnato a leggende del cinema quali Harrison Ford (2011), Alain Delon (2012), Jacqueline Bisset (2013), Harvey Keitel (2016) e, nel 2021, Dario Argento.

Secret Love (tit. or. Mothering Sunday) al cinema dal 20 luglio

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Secret Love (tit. or. Mothering Sunday) al cinema dal 20 luglio

Dopo essere stato presentato al Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale del Film di Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, Secret Love (tit. orig. Mothering Sunday), film di Eva Husson con protagonisti Odessa Young, la star della serie tv The Crown Josh O’ Connor, il Premio Oscar Olivia Colman, il Premio Oscar Colin Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson, arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red. Il film è tratto dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift (edito in Italia da Neri Pozza con il titolo Un giorno di festa).

Secret Love, la trama

In una calda giornata di primavera del 1924, la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young) si ritrova da sola a festeggiare la Festa della Mamma. I suoi datori di lavoro, i coniugi Niven (Colin Firth e Olivia Colman) non sono in casa e lei ha la rara possibilità di trascorrere del tempo con il suo amante segreto, Paul (Josh O’Connor), il figlio dei vicini. Jane è da tempo innamorata di Paul, nonostante lui sia fidanzato con un’altra donna, amica d’infanzia e figlia di amici dei suoi genitori. Una serie di eventi imprevedibili per i due amanti cambierà però per sempre il corso della vita di Jane.

Thor: Love and Thunder, anche l’armatura di Jane Foster e Star Lord nelle nuove foto

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Grazie a Total Film possiamo vedere nuove foto di Thor: Love and Thunder in cui vediamo i protagonisti del film. Tra le cose migliori mostrate dalle foto, possiamo dare uno sguardo ravvicinato all’armatura di Jane Foster/Mighty Thor e uno sguardo a Star Lord e Mantis dei Guardiani della Galassia.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Kevin Feige assicura che presto la storia della Fase 4 sarà più chiara

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Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, afferma che la storia della Fase 4 dell’MCU diventerà più chiara nei prossimi mesi. Anche se la prima stagione di Loki ha stabilito l’esistenza di Kang (Jonathan Majors), il cattivo della Marvel che viaggia nel tempo e nel multiverso che dovrebbe essere la prossima minaccia a livello di Thanos per l’MCU, è stato spiegato molto poco di quello che sarà il percorso della Fase 4.

Parlando con Total Film (tramite Games Radar), Kevin Feige dei Marvel Studios ha affermato che le cose stanno per diventare più chiare in merito alla direzione della storia della Fase 4, dicendo: “Mentre ci stiamo avvicinando alla fine della Fase 4, penso che le persone cominceranno a vedere dove sta andando con la prossima saga”. Feige ha continuato dicendo che molti indizi sono già disponibili, ma che un piano più diretto sarà rivelato nei “prossimi mesi”.

“Penso che ci siano già stati molti indizi, che almeno per me sono evidenti, su dove sta andando tutta questa saga. Ma nei prossimi mesi saremo un po’ più diretti al riguardo, per stabilire un piano, in modo che il pubblico che vuole vedere il quadro più ampio possa vedere un minuscolo, minuscolo, minuscolo pezzo in più della tabella di marcia.”

Come spesso capita, Kevin Feige dice tutto senza però dire niente, e forse da una parte è anche meglio così, perché la sua maniera di anticipare e suggerire eventi e situazioni ha condotto il pubblico a una fidelizzazione totale verso il suo universo condiviso.

Aldo, Giovanni e Giacomo sul set del nuovo film Il più bel giorno della nostra vita

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Dopo il successo di Odio l’Estate Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al cinema con una nuova commedia corale, in uscita a Natale prossimo, con Il più bel giorno della nostra vita per la regia di Massimo Venier.

Nel cast del film Il più bel giorno della nostra vita, troviamo anche Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa e Roberto Citran.

Il più bel giorno della nostra vita, la trama

In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina. Sarà il giorno più bello della loro vita e anche di quella dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri, Giacomo e Giovanni. I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia – la Segrate Arredi – gli affetti, le vacanze… Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna, indissolubile amicizia. Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati… E a dirigere il tutto, un costosissimo maître che si fa chiamare “il Riccardo Muti del catering”.

Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e soprattutto casinista in sommo grado, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi. Giacomo e Giovanni provano ad arginarlo in tutti i modi, ma sotto i colpi di Aldo si aprono delle crepe da cui affiora un malessere nascosto, destinato a mettere in discussione l’amicizia tra Giovanni e Giacomo, i loro matrimoni e non solo. E che costringerà tutti a fare i conti con i propri dubbi e con il coraggio che ci vuole per concedersi la felicità.

Soggetto e sceneggiatura DAVIDE LANTIERI, MICHELE PELLEGRINI, MASSIMO VENIER, ALDO GIOVANNI e GIACOMO, una produzione AGIDI DUE in associazione con MEDUSA FILM realizzata da AGIDI DUE , distribuzione MEDUSA FILM.

Paramount+ arriverà in Italia il prossimo settembre

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Paramount+ arriverà in Italia il prossimo settembre

Paramount+, il servizio streaming di Paramount Global (NASDAQ: PARA, PARAA) arriverà in Italia il prossimo settembre. L’espansione del servizio SVOD non si ferma all’Italia ma coinvolgerà anche Francia, Germania, Svizzera, e Austria dove Paramount+ arriverà a dicembre.

Siamo entusiasti di annunciare l’arrivo di Paramount+, il nostro servizio streaming, in Italia. E siamo orgogliosi di presentare al pubblico l’offerta di titoli disponibili, un’integrazione perfetta tra contenuti globali, quali Scream e il franchise Star Trek, e contenuti locali disponibili al lancio come Circeo, 14 giorni, Corpo Libero e più avanti Miss Fallaci. Un’offerta forte e strutturata composta di cinema, serie, prodotti originali di MTV, grandi titoli per bambini e famiglie che fanno capo a Nickelodeon e documentari che si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo facendo leva su prestigiosi Paramount+ Original tra cui The Offer, The First Lady e Tulsa King” – commenta Jaime Ondarza, EVP & South EMEA Hub Leader, Head of Streaming Southern Europe, Latin America, MIddle East & Africa – “Il lancio di Paramount+ in Italia rafforza il nostro posizionamento nel segmento dello streaming, arricchendo e completando il nostro vasto ecosistema che vanta così due piattaforme OTT e i nostri canali lineari, pay e FTA”.

Oltre 8.000 ore saranno disponibili al lancio e molte novità e contenuti esclusivi, con il meglio dell’intrattenimento internazionale e delle produzioni italiane originali: grazie a Paramount+, a partire da settembre gli utenti italiani avranno una porta di accesso privilegiata ad una libreria illimitata di contenuti premium di respiro internazionale pur con una forte connotazione locale; tra nuove grandi produzioni in anteprima e film e serie tv tra i più attesi, Paramount+ arriverà per assecondare davvero tutti i gusti, con contenuti adatti a tutta la famiglia.

Una MONTAGNA di produzioni di altissima qualità

Dal prossimo settembre è in arrivo una montagna di produzioni di altissima qualità dal mondo cinema a quello delle serie tv, con contenuti scripted e unscripted, serie di animazione, show d’intrattenimento e documentari: grandi esclusive italiane, dagli Stati Uniti e dal mondo, ma anche film cinematografici in anteprima e in esclusiva SVOD.

Tra gli attesissimi titoli italiani in arrivo, Circeo: la serie prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS, Paramount+ e RAI Fiction che ripercorre tutte le fasi del processo seguito al terribile caso di cronaca del 1975, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne. La serie ha come protagonista Greta Scarano nei panni di Teresa Capogrossi, un avvocato che si batte con convinzione per la riforma della legge sulla violenza sessuale e che prenderà le difese di Donatella Colasanti, (interpretata dalla giovanissima Ambrosia Caldarelli), cercando non soltanto di vincere il processo ma anche di cambiare la legge. La serie, tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di serie di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli. Vede, tra i suoi interpreti, anche Angelo Spagnoletti, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti e Guglielmo Poggi.

In arrivo anche le esclusive produzioni italiane firmate Paramount+ Original, come la commedia romantica 14 giorni, scritta e diretta da Ivan Cotroneo, presentata in anteprima all’ultimo Torino Film Festival, che racconta la storia di una coppia, Marta (Carlotta Natoli) e Lorenzo (Thomas Trabacchi): una casa, una crisi esplosiva e due settimane di clausura forzata.

La serie Corpo Libero, una coproduzione Indigo Film e Network Movie, in coproduzione con ZDFneo, in collaborazione con Rai Fiction e Paramount+, in associazione con All3Media International Limited: l’avvincente thriller tratto dall’omonimo libro di Ilaria Bernardini e scritta con Chiara Barzini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari, segna l’esordio alla regia di fiction di Cosima Spender e Valerio Bonelli, gli autori della docuserie SanPa. Ambientata nel mondo della ginnastica artistica, la serie si inserisce perfettamente nel genere teen drama, portando innovazione, originalità e alta qualità.

Nel 2023, prodotta da VIS e Minerva Pictures in associazione con Red String, arriverà Miss Fallaci, la serie Paramount+ Original dedicata ad una delle più grandi protagoniste del giornalismo italiano e internazionale, che racconterà con ironia e irriverenza le esperienze della giovane reporter Oriana Fallaci nelle New York e Hollywood di fine anni ’50, prima che diventasse la prima donna italiana inviata di guerra e una famosa scrittrice conosciuta in tutto il mondo, con più di 20 milioni di copie vendute globalmente.

Anche Bosé sarà disponibile su Paramount+: la nuova serie biopic in sei puntate sulla vita del cantante e attore spagnolo prodotta da Shine Iberia, Banijay Iberia ed Elefantec Global per VIS.

Le stelle INTERNAZIONALI del firmamento Paramount arrivano in Italia

Le stelle più luminose brillano nel cielo di Paramount+: gli attori più acclamati, gli show di maggior successo, i contenuti più esclusivi Paramount+ Original e le produzioni internazionali di SHOWTIME, Paramount Pictures, Comedy Central, MTV, Nickelodeon, NickJr e Smithsonian. Tutti in unico posto. Il nuovo servizio di streaming di Paramount renderà disponibili al proprio pubblico alcuni dei più celebri franchise al mondo come Star Trek, South Park e gli MTV Shores, gli show preferiti dai bambini (e dalle loro famiglie) come SpongeBob SquarePants, PAW Patrol e tanti nuovi Original basati sui personaggi più amati di Nickelodeon.

Paramount+ Original

Da settembre arrivano finalmente in Italia i tanto attesi contenuti internazionali targati Paramount+ Original. Sulla nuova piattaforma saranno disponibili titoli imperdibili come The Offer, la miniserie statunitense con Miles Teller e Juno Temple che porterà gli spettatori nel dietro le quinte del cult Il Padrino e Jerry & Marge Go Large la commedia con protagonisti Bryan Cranston e Annette Bening. Tra le tante altre novità previste, 1883, nuova serie western ideata da Taylor Sheridan e prequel di Yellowstone e Grease: Rise of the Pink Ladies, il prequel dei celebri film di Grease, basato sull’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey. In arrivo anche due nuove serie dall’universo Star Trek: Star Trek: Strange New Worlds e Star Trek: Prodigy, la nuova serie Paramount+ Original in 3D animation dedicata al pubblico più giovane.

Nel corso dell’autunno, arriveranno su Paramount+ anche l’imperdibile spy drama in 8 episodi Rabbit Hole, con protagonista Kiefer Sutherland, che interpreta un maestro dell’inganno nel mondo dello spionaggio aziendale, incastrato per omicidio da forze potenti con la capacità di controllare la popolazione; e Tulsa King, il crime drama con Sylvester Stallone nel ruolo di un boss mafioso. Sarà poi la volta di un’altra serie ideata da Taylor Sheridan, 1932: prodotta da MTV Entertainment Studios e 101 Studios, la serie sarà incentrata sulla famiglia Dutton durante il periodo dell’espansione occidentale, il proibizionismo e la Grande Depressione e avrà come protagonisti Helen Mirren e Harrison Ford.

Nell’autunno di Paramount+ è previsto finalmente anche l’arrivo delle nuove esclusive produzioni firmate SHOWTIME

In aggiunta ai contenuti Paramount+ Original sulla piattaforma saranno disponibili anche le nuove esclusive produzioni firmate SHOWTIME come First Lady, l’emozionante serie dedicata a tre iconiche first lady della storia degli Stati Uniti, con un cast davvero d’eccezione. Protagoniste della serie saranno infatti Viola Davis, già premio Oscar come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Barriere, nei panni di Michelle Obama, Michelle Pfeiffer, attrice di fama internazionale che interpreterà Betty Ford e Gillian Anderson che invece vestirà i panni di Eleanor Roosevelt. Tra gli altri contenuti in arrivo firmati SHOWTIME anche American Gigolò la serie basata sull’omonimo film, Super Pumped: The Battle for Uber, con Joseph Gordon-Levitt e Uma Thurman, e The Man Who Fell to Earth, attesissima serie TV tratta al romanzo di Walter Tevis che ha già dato vita all’omonimo film del 1976 con David Bowie. Tra le novità del genere comedy, non mancherà I Love That for You.

Tra gli altri titoli SHOWTIME presenti su Paramount+ anche la serie TV super acclamata HALO, con la star di American Gods Pablo Schreiber, Natascha McElhone’s e Kiki Wolfkill.

Kids & Family

Su Paramount+ l’intrattenimento per bambini e famiglie è garantito e illimitato: tante produzioni dedicate ai più piccoli per intrattenerli, farli divertire e apprendere al tempo stesso, con alcuni dei titoli più in voga del momento e nuove produzioni inedite. Da settembre in arrivo: il revival della serie iCarly con l’attrice Miranda Cosgrove, la nuova serie animata Big Nate, il reboot dei Rugrats e Due Fantagenitori: ancora più fanta, una nuova serie in tecnica mista, live action e animazione, tratta dalla storica serie animata di Nickelodeon. Ad arricchire l’offerta anche i film dedicati a tutta la famiglia come PAW Patrol: Il film, diretto da Cal Brunker, il secondo lungometraggio che vede protagonisti i cuccioli dotati di superpoteri dell’omonima serie TV per bambini, ma anche Clifford – Il grande cane rosso, Rumble e prossimamente anche Sonic 2.

Film Blockbuster

Con Paramount+, gli utenti avranno accesso illimitato ai film che hanno fatto la storia del cinema e ai titoli più recenti che dopo il grande successo di pubblico in sala saranno in esclusiva sulla piattaforma: tra le pellicole in programma nei prossimi mesi anche Scream 5 e molte altre. Non mancheranno inoltre grandi classici iconici come Grease, Il Padrino, e le saghe di Star Trek, Top Gun e Transformers.

International Originals

Paramount+ ha anche annunciato oggi il suo investimento in contenuti internazionali con una serie di Original che debutteranno in tutto il mondo, un primo passo verso il piano dello streamer di commissionare 150 contenuti originali internazionali entro il 2025.

Oltre ai suoi contenuti globali, infatti, Paramount+ offre una vasta gamma di programmi premium di origine locale per rivolgersi a ogni tipologia di pubblico in tutti quei mercati in cui il servizio è disponibile. Tutti i contenuti locali di forte impatto potranno così debuttare anche negli altri paesi, a testimonianza della forte connotazione glocal della nuova piattaforma. Gli Original saranno prodotti in collaborazione con VIS, lo studio internazionale di Paramount, una divisione della vasta rete mondiale di studios che si estende in più di 20 paesi.

Tra i contenuti locali di altri paesi che debutteranno in tutti i Paesi, inclusa l’Italia, troviamo i seguenti titoli: Murder of God’s Banker (internazionale): docuserie prodotta da Creative Chaos in associazione con VIS racconta l’omicidio del banchiere italiano Roberto Calvi, il cui corpo viene trovato appeso a un ponte di Londra. Inizialmente dichiarato un suicidio, si scopre in seguito che molti volevano la morte di Calvi, che aveva presieduto al crollo di una grande banca italiana il cui maggiore azionista era il Vaticano. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

MASK: Marie Antoinette Serial Killer (Francia): è una serie thriller fantasy per ragazzi (8 ore complessive) creata e realizzata dagli sceneggiatori Beth Tapper e Mitch Watson. Leila Smith (Lockout, Hitman, Find Me in Paris) è anche produttrice esecutiva della serie. Basata sul romanzo “Marie Antoinette Serial Killer” (2013) dell’autrice Katie Alender, la serie è incentrata su quattro giovani ragazze di Toledo, Ohio, in vacanza a Parigi. Mentre esplorano il lato più pericoloso della città, si ritrovano coinvolte personalmente in una misteriosa serie di omicidi. L’assassino potrebbe essere il fantasma della defunta regina Maria Antonietta? Attualmente in fase avanzata di realizzazione, la serie è prodotta dalla Cottonwood Media (David Michel, Cécile Lauritano e Zoé Carrera Allaix) e da VIS. Debutterà in esclusiva su Paramount+ in Francia e su tutti gli altri mercati internazionali.

A Thin Line – Una linea sottile (Germania): le sorelle gemelle “hacktiviste” Anna (Saskia Rosendahl) e Benni (Hanna Hilsdorf) hanno un unico scopo, quello di denunciare le malefatte ambientali con ogni mezzo. Ma quando il loro hacking in un server governativo porta a un raid della polizia, Anna viene catturata e Benni scompare nella clandestinità iniziando a prestare le sue forze a un nuovo gruppo terroristico radicale che non lesina azioni violente contro lo Stato e le aziende. Le sorelle si ritrovano quindi su fronti opposti. Prodotto da Weydemann Bros. Serial Drama in associazione con VIS. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

The Sheikh (Der Scheich) (Germania): The Sheikh racconta la storia vera di un artista della truffa. Ringo (Björn Meyer), un uomo ridicolizzato come lo scemo del villaggio nella sua città, si reinventa erede di una fortuna araba e porta il sistema politico ed economico della Svizzera sull’orlo di una crisi nazionale. La serie è prodotta da X Filme Creative Pool e VIS per Paramount+, creata e scritta dal regista Dani Levy e ha come protagonisti Petra Schmidt-Schaller, Sylvester Groth, Carol Schuler, Philippe Graber e Pasquale Aleardi. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali.

Sinaloa’s First Lady (Messico): con protagonista e prodotto da John Leguizamo con Frida Torresblanco anche alla produzione, questa serie narrativa racconterà la vita affascinante ma instabile della famigerata Beauty Queen Bride di El Chapo, Emma Coronel – un’innocente contadina diventata un’icona feroce che diventa la moglie criminale più formidabile del Messico. Una storia di amore, sesso, droga e pericolo. Prodotta da VIS in associazione con Braven Films, la serie ha ricevuto il greenlit per lo sviluppo e debutterà in esclusiva su Paramount+ in America Latina e in tutti i mercati internazionali.
One Must Die (Messico): Un film thriller incentrato su sette persone che vengono rapite e si ritrovano improvvisamente a far parte di un gioco mortale. Mentre il tempo scorre, per sopravvivere i sette partecipanti devono sceglierne uno che muoia e il prescelto dovrà essere d’accordo. Con il talentuoso Manolo Cardona, Maribel Verdú, Carla Adell, Juan Carlos Remolina, Adriana Paz, Dagoberto Gama, Fernando Becerril e il regista Manolo Cardona. Prodotto da VIS in associazione con 11:11 FILMS debutterà in esclusiva in tutti i mercati internazionali.

The Chemistry of Death (Simon Becketts Die Chemie des Todes) (Germania): avvincente serie crime psicologica basata sui bestseller di Simon Beckett che avrà come protagonista Harry Treadaway (Penny Dreadful, Mr. Mercedes, Star Trek: Picard) nei panni dell’antropologo forense Dr. David Hunter, insieme a Katie Leung (The Peripheral, The Wheel of Time), Nick Blood (Close to Me, Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.), Amy Nuttall (Why Didn’t They Ask Evans?, Downton Abbey), David Hayman (Fisherman’s Friends, Top Boy) e Hardy Krüger Jr (Uppercut, Stauffenberg). Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

Paramount+ sarà disponibile on line su https://paramountplus.it/, su mobile via app iOS e Android, SKY Q e Smart TV. Grazie alla partnership con SKY, inoltre gli abbonati a Sky Cinema potranno avere accesso a Paramount+ senza costi aggiuntivi.

Ewan McGregor: quella volta in cui Terry Gilliam lo “sfidò”

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Ewan McGregor: quella volta in cui Terry Gilliam lo “sfidò”

Ewan McGregor rivela i commenti “rudi” che il regista Terry Gilliam gli ha fatto, criticando la sua carriera di attore mentre si approcciava a lui per un ruolo nel film notoriamente travagliato, L’uomo che uccise Don Chisciotte. L’attore scozzese è noto soprattutto per la sua interpretazione dell’iconico Maestro Jedi, Obi-Wan Kenobi, un ruolo decisivo in cui McGregor è tornato di recente per la serie Disney+, 17 anni dopo la fine della trilogia prequel.

Al di fuori di Star Wars, McGregor è noto principalmente per il suo ruolo dell’eroinomane Mark Renton in Trainspotting del 1996, mentre di recente ha anche vinto un Emmy Award per la sua interpretazione del famoso stilista nella miniserie di Netflix Halston.

Oltre un decennio fa, McGregor è stato incaricato di sostituire Johnny Depp in L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam, un film su un dirigente pubblicitario di nome Toby Grummett che viaggia indietro nel tempo nella Spagna del XVII secolo e incontra Don Chisciotte. Il primo tentativo di Gilliam di realizzare il film con Depp come protagonista è andato in pezzi perché era fuori budget. Per il suo secondo tentativo, Gilliam si è rivolto a McGregor e lo ha scelto per il ruolo principale, ma il progetto è fallito ancora una volta per vari motivi.

Ora, più di un decennio dopo, McGregor ha descritto in dettaglio cosa è successo davvero dietro le quinte di L’uomo che uccise Don Chisciotte. Durante un’intervista con GQ, l’attore di Obi-Wan Kenobi ha discusso del momento in cui Gilliam gli si è avvicinato per il ruolo principale di Toby Grummett. Il regista ha sbattuto in faccia a Ewan McGregor la sua carriera di attore, anche se ammette che Gilliam lo ha in un certo senso sfidato in un modo che è rimasto con lui.

“[Gilliam] mi ha detto: “Che cazzo hai fatto per tutto questo tempo? Hai sottovalutato tutto. Cosa è successo al ragazzo in Trainspotting? Cosa è successo a quel ragazzo?!” È stato piuttosto scortese. È raro che qualcuno ti sfidi. Ma mi è rimasto impresso.”

Alla fine Gilliam ha realizzato L’uomo che uccise Don Chisciotte con Adam Driver, mentre Ewan McGregor ha continuato per la sua strada di attore, arrivando poi, come detto, a conquistare un Golden Globe.

Marvel: che cosa succede legalmente a un attore che rivela uno spoiler?

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Un ex avvocato dei Marvel Studios rivela cosa succede effettivamente quando un attore condivide gli spoiler del MCU. La serie di supereroi iniziata con Iron Man nel 2008 è diventata uno dei franchise mediatici più remunerativi al mondo, con la sua narrativa interconnessa, senza dubbio uno dei segreti del suo successo. La premessa di base che ciò che accade nelle avventure da solista di un eroe può avere un impatto su tutti gli altri significa che alcuni archi narrativi vengono pianificati in anticipo e che un progetto che viene realizzato potrebbe potenzialmente basarsi su punti della trama che il pubblico ha appreso in altri film.

Ciò ha notoriamente portato lo studio a diventare estremamente protettivo nei confronti delle sue sceneggiature, con vari attori che hanno confermato l’intensità dei controlli di segretezza dell’MCU della Marvel. Con la presenza della sicurezza che blocca le cose sul set, gli artisti affrontano le loro prove più grandi mentre sono impegnati con la stampa, quando spesso devono promuovere un progetto senza poterne davvero parlare. Alcune star del MCU hanno accolto bene questo requisito, mentre altri hanno lottato per mantenere tali informazioni interamente per sé. L’esempio più famoso è ovviamente quello di Tom Holland.

Ora, i fan che si sono chiesti a lungo quali siano le effettive conseguenze di un attore che viola gli NDA e fa spoiler dei film Marvel. Durante un Reddit AMA, l’ex avvocato di produzione principale dei Marvel Studios Paul Sarker ha affermato che rivelare segreti sarebbe una violazione del contratto, che potrebbe sottoporre gli attori a una causa per danni. Mentre l’importo esatto in dollari sarebbe difficile da definire senza specifiche del mondo reale, dice Sarker, sarebbe senza dubbio un enorme patata bollente da gestire.

“Sì, sarebbe come violare un contratto, e ti potrebbero fare causa, i danni sarebbero difficili da quantificare ma sarebbe qualcosa di molto molto stressante con cui avere a che fare”… Tom Holland pensaci bene!

Perché Anthony Mackie ha battuto Sebastian Stan nel test di amicizia con Chris Evans?

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Chris Evans rivela perché Anthony Mackie ha battuto Sebastian Stan nel loro contest di sms di amicizia virale l’anno scorso. Evans, Mackie e Stan fanno tutti parte del Marvel Cinematic Universe e sono meglio conosciuti per aver interpretato rispettivamente Capitan America, Falcon e il Soldato d’Inverno. Tutti e tre gli attori sono apparsi insieme in vari film, mentre Mackie e Stan hanno anche recitato insieme nella miniserie televisiva Marvel The Falcon and the Winter Soldier.

Nel marzo 2021, Stan e Mackie hanno parlato con Josh Horowitz nello show YouTube di Comedy Central Stir Crazy. Durante questa intervista, Horowitz ha chiesto alle due star di dimostrare chi è più amico di Evans chiedendo a entrambi di mandare un messaggio a Evans contemporaneamente e vedere a chi avrebbe risposto per primo l’ex attore di Captain America. Alla fine, Evans ha risposto prima a Mackie e poi a Stan pochi secondi dopo.

Ora, in un’altra intervista con Horowitz per MTV News, Chris Evans rivela la sua reazione alla ricezione dei messaggi di Mackie e Stan e spiega perché alla fine ha risposto prima a Mackie. Sebbene questa sia stata una competizione agguerrita, Evans giura che risponderà sempre rapidamente a entrambi i co-protagonisti.

“Va bene, quindi ho ricevuto entrambi i messaggi immediatamente, e sarò onesto. Farò saltare in aria la copertura di Mackie in questo momento. Nel suo messaggio c’era scritto: ‘Non mandare messaggi a Sebastian, mandami prima un messaggio a me’ Ma sai, voglio dire, la verità è che avrei risposto a entrambi all’istante. Sono entrambi miei cari amici. Li amo con tutto il cuore. Quindi, sai, Mackie sapeva cosa stava facendo.

“[Mackie] ha ha ricevuto il mio messaggio per primo, ma Seb era proprio dietro di lui. Quindi, solo per il bene di chi l’ha ricevuto per primo, ho dovuto rispedirlo a Mackie”.

Non è molto probabile che vedremo i tre di nuovo insieme nel Marvel Cinematic Universe, ma sarebbe divertente, magari in altre occasioni e in altri progetti, vederli recitare ancora insieme.

Creed 3: Sylvester Stallone commenta il film di cui sarà solo produttore

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In una recente intervista con Metro in occasione del lancio di Paramount+ nel Regno Unito, Sylvester Stallone ha discusso di cosa i fan possono aspettarsi da Creed 3. Dopo aver rinunciato a recitare in questo terzo capitolo spin-off/sequel di Rocky, Stallone fa parte della produzione del film, che ha definito “davvero interessante”.

“Ci vuole una direzione diversa. Auguro loro ogni bene e di continuare a tirare pugni!”

Eagle Pictures distribuirà in Italia Creed 3, terzo capitolo della saga cinematografica nata come spin-off del celebre, osannato e mai dimenticato “Rocky”. Il film prodotto da MGM è diretto e interpretato da Michael B. Jordan che ha già dato cuore ed anima al protagonista Adonis “Donnie” Johnson nei primi due capitoli, Creed – Nato per combattere e Creed II (distribuiti nel nostro Paese da Warner Bros. Italia), che hanno incassato rispettivamente 5.5 milioni di euro nel 2016 ed oltre 7 milioni di euro nel 2019.

Creed 3, che si divide tra azione a dramma e affronta il tema della boxe con intimità e la descrive in tutte le sue coinvolgenti e struggenti sfumature, arriverà nelle sale italiane il 23 novembre, in contemporanea con gli USA.

Completano il cast: Tessa Thompson (Creed – Nato per combattere e Creed II, Avengers: Endgame, Passing), Jonathan Majors (“When We Rise”, Hostiles, The Harder They Fall), Selenis Leyva (“Orange Is the New Black”, Spider-Man: Homecoming), Phylicia Rashad (tick, tick… Boom!, Creed – Nato per combattere e Creed II).

Dopo aver deciso di allontanarsi dal bordo del ring, questa volta Sylvester Stallone (che grazie al primo capitolo della saga del 2016 conquistò la nomination agli Oscar nella categoria Miglior attore non protagonista) non sarà davanti la macchina da presa per rimettere i panni di Rocky Balboa (allenatore di Adonis), ma è coinvolto nella produzione del film.

Thor: Love and Thunder, fat Thor e i Guardiani della Galassia nel nuovo spot tv

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Manca sempre meno all’uscita di Thor: Love and Thunder e i nuovi spot del film continuano a offrirci piccoli momenti e scene inedite dal film. Di seguito, per esempio, potete vedere un nuovo spot tv del film di Taika Waititi in cui si vede fat Thor schierato con i Guardiani della Galassia.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Princess, il trailer del film con Joey King, dal 1° luglio su Disney+

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The Princess, il film originale targato 20th Century Studios, debutterà il 1° luglio 2022 in esclusiva sulle piattaforme direct-to-consumer di Disney: su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ all’interno di Star in tutti gli altri territori. Una lotta all’ultimo sangue ricca di azione e ambientata in un mondo da favola, The Princess è diretto da Le-Van Kiet (Furie) e vede protagonista la candidata agli Emmy Award Joey King (The Act, The Kissing Booth) nel ruolo di una giovane reale abile e coraggiosa.

Quando una bella e tenace principessa rifiuta di sposare il crudele sociopatico a cui è stata promessa in sposa, viene rapita e rinchiusa in una remota torre del castello del padre. Con il corteggiatore respinto e intenzionato a vendicarsi usurpando il trono, la principessa è chiamata a proteggere la sua famiglia e salvare il regno. Il film è interpretato da Joey King, Dominic Cooper (Preacher), Olga Kurylenko (Black Widow) e Veronica Ngo (The Old Guard). The Princess è diretto da Le-Van Kiet, scritto da Ben Lustig (The Thirst) e Jake Thornton (Final Fantasy) e prodotto da Neal H. Moritz (il franchise di Fast and Furious), Toby Jaffe (Total Recall – Atto di forza) e Derek Kolstad (John Wick), mentre Joey King e Guy Riedel sono i produttori esecutivi.

L’uomo dei sogni: trama, cast e curiosità sul film

L’uomo dei sogni: trama, cast e curiosità sul film

Prima di consacrarsi nel 1990 con Balla coi lupi, Kevin Costner si era già reso celebre grazie ad una serie di ruoli da protagonista in popolari film. Tra questi si annoverano Fandango, Gli intoccabili e L’uomo dei sogni. Quest’ultimo, uscito nel 1989 per la regia di Phil Alden Robinson, il quale ne ha anche firmato la sceneggiatura, è un racconto che mescola dramma ed elementi fantastici al mondo dello sport. Candidato a tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film, questa pellicola si è affermata come un’opera particolarmente importante del suo decennio, tanto da meritare nel 2017 l’ingresso nella National Film Registry per il suo valore storico e culturale.

L’uomo dei sogni: il libro da cui è tratto

Quella raccontata non è però una storia ideata appositamente per il grande schermo, bensì è l’adattamento del libro Shoeless, scritto da W. P. Kinsella. Questo contiene al suo interno una serie di fatti che, come avviene nel film, legano reali vicende ad altre invece immaginarie. In particolare, si fa riferimento allo scandalo che nel 1919 coinvolse otto giocatori di baseball, accusati di aver svenduto le proprie partite in cambio di denaro. Per i tanti elementi presenti nel libro, questo è infine stato adocchiato da diversi produttori, divenendo infine l’acclamato film che oggi tutti conoscono.

Ancora oggi L’uomo dei sogni è infatti un titolo particolarmente ricordato, citato e rivisto. Di recente, inoltre, è proprio stata annunciata una nuova serie televisiva basata sui racconti del film, a conferma del grande fascino che questo continua a suscitare. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’uomo dei sogni: la trama del film

Protagonista del film è Ray Kinsella, un pacifico agricoltore che vive nell’Iowa con la moglie Annie e la figlia Karin. Da sempre grande appassionato di baseball, mentre una sera cammina nell’ampio campo di granturco Ray sente una voce sussurrargli “se lo costruisci, lui tornerà”. Non capendo da dove questa provenga, egli ne è inizialmente spaventato e anzi crede di essersela immaginata. Quando la voce torna a parlargli, però, egli comprende che non si tratta di una sua immaginazione, bensì di una missione affidatagli dall’alto. Istintivamente egli inizia a costruire un campo da baseball regolamentare proprio dietro la sua casa, senza sapere però il perché.

Quando il campo è ultimato, tutto gli viene però rivelato. Sul terreno di gioco iniziano infatti a comparire gli otto giocatori che nel 1919 erano stati squalificati per aver venduto una partita delle World Series, tra cui “Shoeless” Joe Jackson. Per Ray, però, quell’evento incredibile è solo il primo di una serie che cambieranno per sempre la sua vita. Quando la voce torna a parlargli, egli comprende di avere ancora altri compiti da dover portare a termine, ed inizia a ricercare una serie di persone collegate tra loro in qualche misterioso modo. Quando Ray comprende cosa lega tutto ciò, stenterà a credere a ciò che gli è stato riservato.

L'uomo dei sogni cast

L’uomo dei sogni: il cast del film

Inizialmente i produttori non considerarono Kevin Costner per la parte di Ray Kinsella, perché non pensavano che avrebbe voluto recitare in un altro film sul baseball dopo Bull Durham – Un gioco a tre mani. Il ruolo è così stato invece offerto a Tom Hanks, ma egli ha rifiutato. Costner, però, finì comunque per imbattersi nella sceneggiatura, che apprezzò molto. Diede a quel punto disponibilità a recitare nel film e a sostenerlo economicamente, convinto che sarebbe stato un successo. Qualche anno dopo, Costner avrebbe poi recitato in un terzo film sul baseball: Gioco d’amore. Nel ruolo di Annie Kinsella vi è invece Amy Madigan, dichiaratasi fan del libro, mentre Gaby Hoffmann è la figlia Karin.

L’attore Ray Liotta, celebre per film come Qualcosa di travolgente e Quei bravi ragazzi, interpreta il giocatore Joe Jackson. Prima di recitare in questo film, Liotta non aveva alcuna esperienza riguardante il baseball e per questo dovette sottoporsi a diverse settimane di allenamento per poter riuscire a colpire la palla. James Earl Jones, celebre per aver dato voce a Darth Vader in Star Wars, interpreta lo scrittore Terence Mann. Nel libro, lo scrittore citato è J. D. Salinger, ma quando questi minacciò una denuncia se il suo nome fosse stato usato, i produttori ripiegarono su un personaggio inventato. Nel film compare poi anche il celebre attore Burt Lancaster, nel ruolo del dottor Archibald Graham. Questo è stato per lui l’ultimo ruolo prima della scomparsa.

L’uomo dei sogni: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. L’uomo dei sogni è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 20 giugno alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

The Missing: tutte le curiosità sul film con Cate Blanchett

The Missing: tutte le curiosità sul film con Cate Blanchett

Nel corso della sua carriera il premio Oscar Ron Howard si è cimentato nella regia di film di genere continuamente diverso. Dalla commedia fantasy Splash – Una sirena a Manhattan al dramma spaziale Apollo 13, dal biografico A Beautiful Mind al thriller Il codice Da Vinci. Tra questi non manca poi il western, rappresentato dal suo film del 2003 The Missing. Con questo, Howard sovverte diversi canoni del genere, dando vita ad un racconto che ha per protagonista una figura femminile forte in un contesto tipicamente maschile e selvaggio. Scritto da Ken Kaufman, questo non è però una storia originale, bensì l’adattamento di un noto romanzo.

Si tratta di The Last Ride, scritto nel 1996 da Thomas Eidson. Il libro è il seguito di St. Agnes’ Stand ed ha a sua volta avuto un sequel intitolato All God’s Children. In quanto più popolare e apprezzato degli altri due, però, solo The Last Ride ha avuto la sua trasposizione cinematografica e poiché le storie dei tre romanzi sono pressocché distinte tra loro, l’adattamento non ha richiesto particolari modifiche. Il film The Missing è però principalmente noto per via dell’autentica presenza del linguaggio degli indiani Apache, che viene qui proposto e in certo qual modo salvato dall’oblio.

Nonostante tali elementi che lo distinguono da altri western più canonici, The Missing non ha incontrato un ampio favore di critica né di pubblico, finendo con l’essere pressoché dimenticato. Si tratta però di un film da riscoprire, tanto per il suo valore narrativo quanto per le bellezze che il suo genere di riferimento offre. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Missing: la serie TV

Prima di parlare del film, però, è bene sottolineare come questo non abbia nessun rapporto con la serie omonima The Missing. Di carattere antologico, questa è stata ideata da Harry e Jack Williams per il canale britannico BBC One e per il canale statunitense Starz. Ad oggi questa si compone di due stagioni, uscite rispettivamente nel 2014 e nel 2016 e in Italia trasmesse sul canale Giallo, facente parte del gruppo Discovery. In ogni stagione si affronta un caso di scomparsa, dando così vita ad intricate indagini che mirano alla soluzione del tutto. Particolarmente apprezzata da critica e pubblico, la serie The Missing non va dunque confusa con il film western di Howard.

The Missing: la trama del film

La vicenda narrata in The Missing si svolge nel 1885, nel Nuovo Messico, ed ha per protagonista Maggie Gilkeson, donna rispettata e apprezzata dagli abitanti del luogo. Oltre a gestire la propria fattoria, ella è infatti in grado di parlare fluentemente lo spagnolo e di fornire la propria competenza medica a chiunque ne abbia bisogno. Con lei ci sono le sue due figlie, l’adolescente Lilly e la piccola Dot, ma anche i collaboratori Emiliano e, soprattutto, Brake, con il quale ha una relazione segreta. La tranquilla routine di Maggie viene un giorno stravolta dal ritorno di suo padre Samuel, che vent’anni prima aveva abbandonato la famiglia per andare a vivere con gli Apaches.

L’uomo, ora anziano, è in cerca di cure, che Maggie si offre di fornirgli a patto che poi non si faccia più vedere. Quando però la figlia Dot verrà rapita da una banda di disertori dell’esercito e indiani rinnegati, guidata dallo sciamano Pesh-Chidin, per Meggie avranno inizio i veri problemi. Nessuno sembra disposto ad aiutarla e la sua unica possibilità è fare affidamento sul padre, che conosce come nessun altro le usanze degli indiani. Prima che la piccola possa essere venduta come schiava in Messico, padre e figlia dovranno riuscire a ritrovarla, intraprendendo un viaggio difficile sotto più punti di vista.

The Missing cast

The Missing: il cast del film

Nel ruolo della protagonista Maggie vi è l’attrice Cate Blanchett, qui in una delle sue ultime interpretazioni prima di vincere l’Oscar nel 2005 per il film The Aviator. Per prepararsi alla parte per questo western, la Blanchett ha approfondito molto il ruolo della donna in quel contesto storico e ha fatto pratica con diverse delle attività che le si vedono compiere nel film, al fine di risultare più realistica. Nel ruolo delle sue due figlie vi sono invece le attrici Jenna Boyd, nota per la serie Atypical, nel ruolo di Dot, e Evan Rachel Wood, celebre invece per Westworld – Dove tutto è concesso, nel ruolo di Lilly. Aaron Eckhart, oggi noto per essere stato Harvey Dent in Il cavaliere oscuro, è invece Brake.

Ad interpretare Emiliano, l’altro aiutante di Maggie, vi è Sergio Calderon, mentre Clint Howard (fratello minore del regista) è lo sceriffo del luogo. L’attore Val Kilmer, possessore di un vero ranch nel Nuovo Messico, ha un cameo nei panni del tenente Jim Ducharme. Nel ruolo di Samuel, padre di Maggie, si ritrova qui Tommy Lee Jones. L’attore, che avrebbe poi a sua volta diretto un western, The Homesman, si è preparato al ruolo studiando la lingua degli Apache, prendendo lezione da due dei tre rimanenti discendenti che la parlano fluentemente. Allo stesso modo Eric Schweig, già noto per il film L’ultimo dei Mohicani, si è cimentato con tale linguaggio per interpretare Pesh-Chiding.

The Missing: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Missing è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Rai Play, Chili e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 20 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Nastri d’Argento 2022: tutti i vincitori

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Nastri d’Argento 2022: tutti i vincitori

Vince il cinema d’autore ai Nastri d’Argento che chiudono questa sera a Roma la 76.ma edizione al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo: con il ‘Film dell’anno’ Marx può aspettare di Marco Bellocchioil Miglior film 2022 con sei Nastri, anche per le attrici protagoniste Teresa Saponangelo e Luisa Ranieri è È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Con quattro Nastri Mario Martone vince per la migliore regia, e con Ippolita Di Majo per la sceneggiatura di Qui rido io e Nostalgia e, sempre per Nostalgiaanche per gli attori, Pierfrancesco Favino e in coppia Francesco Di Leva e Tommaso Ragno. È stata la mano di Dio vince anche per il miglior produttore Lorenzo Mieli con Paolo Sorrentino in una produzione The Apartment (società del gruppo Fremantle).

Tre Nastri a Freaks Out di Gabriele Mainetti per montaggio, costumi e scenografia (Francesco Di Stefano, Mary Montalto e Massimiliano Sturiale che vince anche per Il materiale emotivo) e tre vanno anche alla ‘doppietta’ della migliore commedia in candidatura Come un gatto in tangenziale 2 – Ritorno a Coccia di morto e Corro da te premiati insieme per la regia di Riccardo Milani e la produzione (Wildside, società del gruppo Fremantle, Vision Distribution in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video). Per Corro da te Nastro anche alla migliore attrice di commedia Miriam Leone. A Laura Morante il Nastro speciale dedicato a due anniversari molto importanti nella sua storia professionale: l’esordio al cinema, poco più di quarant’anni fa, sul set con Giovanni e poi Bernardo Bertolucci e nel 2012 il debutto alla regia con Ciliegine.

In coppia i migliori attori della commedia, Francesco Scianna e Filippo Timi per Il filo invisibile di Marco Simon Puccioni. A Francesco Scianna, in un’annata davvero speciale per le sue performance, anche il premio Nastri d’Argento Persol/Personaggio dell’anno. Tra i riconoscimenti speciali agli attori va a Vanessa Scalera protagonista de L’ Arminuta il Premio Nastri/Nuovo Imaieche consegna il Presidente di Nuovo Imaie, Andrea Miccichè.

Ed è un attore molto amato come Edoardo Leo a ricevere il premio Nastri/Hamilton Behind the camera proprio per l’exploit che ci ha regalato, oltre alle interpretazioni, da autore e regista non solo con Lasciarsi un giorno a Roma, grande successo in piattaforma e poi al cinema, ma anche per la regia del documentario su Gigi Proietti. Infine il ‘cameo’ dell’anno: dopo protagonisti come Adriano Panatta e Giuliano Sangiorgi, il Nastro va a Drusilla Foer, la nonna dark di Sempre più bello.

Tra i più votati i Giornalisti Cinematografici hanno attribuito due Nastri ad Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, premiato per il migliore attore, quest’anno, in ex aequo con FavinoSilvio Orlando – che vince anche come protagonista per Il bambino nascosto di Roberto Andò – e per la fotografia di Luca Bigazzi: anche qui un ex aequo con la fotografia di È stata la mano di Dio di Daria D’Antonio, film premiato anche per i Casting director Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Segnalato dai Giornalisti Cinematografici anche A Chiara con un Nastro speciale all’autore, Jonas Carpignano e con il Premio Graziella Bonacchi all’attrice protagonista, Swamy Rotolo, la più giovane nel cast di quest’edizione che segna, tra l’altro, proprio tra i riconoscimenti dedicati alle attrici, il ritorno di due protagoniste premiate un anno fa, Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio) che ha ottenuto anche il Premio Nastri/Wella per l’immagine  e, come già anticipato, Miriam Leone per la commedia. Nella categoria dell’Attrice non protagonista vince invece, sempre per il film di Sorrentino, Luisa RanieriEd è al femminile la regia dell’esordiente Giulia Louise Steigerwalt, anche autrice del soggetto e sceneggiatrice del film, con Settembre.

Ritirano i Nastri per la squadra tecnica del sonoro de Il Buco di Michelangelo Frammartino (Benny Atria, Matteo Gaetani e Marco Saitta) gli autori della presa diretta Simone Paolo Olivero e Paolo Benvenuti. Per la musica e la canzone, invece, il voto dei Giornalisti ha premiato il talento del Premio Oscar® Nicola Piovani (Leonora addio di Paolo Taviani e I fratelli De Filippo di Sergio Rubini) e la migliore canzone dell’anno, La profondità degli abissi di Manuel Agnelli scritta e interpretata per Diabolik.

Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: con il Nastro per il miglior soggetto a Damiano e Fabio D’Innocenzo per America Latina, il ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per gli esordienti al 21.mo anno segnala Filippo Scotti (È stata la mano di Dio) e Lina Siciliano (Una femmina) e insieme alla Fondazione Nobis un Premio collettivo va a Giulia di Ciro De Caro, il film più indipendente e low budget della selezione 2021-22, che racconta, con la leggerezza della commedia, lo smarrimento di una generazione ancora più evidente per gli effetti della lunga stagione di pandemia.

In questa 76.ma edizione, realizzata come sempre  con il  sostegno del MiC Ministero della Cultura – Direzione generale per il Cinema, main sponsor BNL Gruppo Bnp Paribas, stili e generazioni diverse e sorprese in un’annata che, soprattutto tra gli esordi (con una presenza interessante di autrici, registe e sceneggiatrici) e tra i giovani, segna nelle candidature e nel voto dei Giornalisti una svolta di cambiamento e aggiunge novità al cinema dei ‘grandi’, così protagonista nell’ultima stagione a dispetto delle grandi difficoltà che il cinema in sala continua a vivere in questo periodo. “Ricordiamo comunque pur augurandoci una ripresa per il settore dell’esercizio ancora in sofferenza, che anche per i Nastri d’Argento 76 il Direttivo del Sindacato ha lavorato anche su moltissimi titoli visti in piattaforma, segnalando alla fine circa 40 film usciti tra il 1° Giugno 2021 e il 31 Maggio 2022”, sottolinea a nome del Direttivo Nazionale la Presidente, Laura Delli Colli ricordando che, dallo scorso anno, i Nastri per miglior film e migliore commedia premiano anche i produttori.

Oltre ai Nastri, chiude questa sessione il Premio Nino Manfredi che sarà consegnato, come da tradizione, anche quest’anno sul palcoscenico del Taormina Film Fest il prossimo 1° Luglio.

Un ringraziamento, come sempre, oltre al MiC – Direzione Generale per il Cinema e a BNL – Gruppo BNP Paribas, main sponsor, a Fondazione Claudio Nobis, Nuovo Imaie, MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo partner istituzionali, e naturalmente agli sponsor 2022 LEXUS auto ufficiale, HAMILTON, PERSOL, WELLA, KOST make up Italia. Partner tecnici: GE Gruppo Eventi. Media partner RAI CULTURA e RAI MOVIE, tv ufficiale dei Nastri, che trasmetterà dopodomani, 22 Giugno alle ore 23.15 la serata nello Speciale dedicato a quest’edizione.

Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo presieduto da Laura Delli Colli e composto da Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi – Romano Milani (Segretario generale) e Franco Mariotti (Sindaco). Circa 100 i giornalisti che hanno votato i vincitori 2022.

Obi-Wan Kenobi: 5 previsioni per il finale di stagione

Obi-Wan Kenobi: 5 previsioni per il finale di stagione

Obi-Wan Kenobi è un progetto che i fan hanno aspettato a lungo e, sebbene originariamente avrebbe dovuto trattarsi un film, la decisione di trasformarlo in una serie televisiva ha dato i suoi frutti.

Negli ultimi cinque episodi, abbiamo visto l’iconico Maestro Jedi di Ewan McGregor superare i traumi del suo passato per fronteggiare gli errori commessi durante La vendetta dei Sith. Sebbene la sua prima battaglia con Darth Vader non è ovviamente andata bene dalla sua parte, la riconnessione con la Forza ha potenziato i suoi poteri e ha posto le basi per quello che si preannuncia come un finale di stagione epico.

La nuova missione di Reva

Sospettavamo che Reva fosse un personaggio dalle grandissime potenzialità, e questo pensiero è divenuto realtà. Anche se non è ancora chiaro come sia finita nelle mani degli Inquisitori Sith, la villain era in realtà una degli Youngling attaccati da Anakin Skywalker la notte dell’Ordine 66. Per tutto questo tempo, Reva ha dunque aspettato l’occasione di vendicarsi di Darth Vader.

Purtroppo, su Jabiim ha tentato di sconfiggere il Signore dei Sith, senza riuscirci. E’ stata pugnalata ma è sopravvissuta e ha trovato il messaggio ricevuto da Ben da Bail Organa che rivelava che Luke Skywalker è nascosto su Tatooine. Dunque, dovrebbe sapere che i figli di Anakin gli sono stati sottratti.

Sebbene si sia infiltrata tra gli Inquisitori Sith per uccidere Vader, Reva non è affatto un’eroina. Pensiamo che abbia intenzione di uccidere Luke per vendicarsi di Anakin o perché spera di addestrare il ragazzo e usarlo come arma contro suo padre. Questo contraddice in realtà le recenti fughe di notizie sulla trama e qualcosa ci dice che la storia del personaggio non si esaurirà con questa serie.

La nascita della Ribellione

Obi-Wan Kenobi serie tvSi vociferava che il team che aiuta Obi-Wan a portare in salvo la Principessa Leila in questa serie avrebbe potuto incontrare una fine macabra per mano di Darth Vader. È ancora possibile, ma sembra che il Signore dei Sith si voglia concentrare più sul suo ex Maestro e non su persone di cui non ha ancora capito l’importanza.

O’Shea Jackson ha fatto un ottimo lavoro nell’interpretare Kawlan Roken e crediamo che ci sia una forte possibilità che il personaggio sia un membro fondatore della Ribellione. Questo gruppo avrà chiaramente un ruolo fondamentale nel riportare la Principessa Leila dai suoi genitori e potrebbe rappresentare il fatidico momento in cui Bail Organa si renderà conto che il modo migliore per combattere l’Impero è ribellarsi al suo controllo. Tenendo conto di ciò, non stupitevi se alcuni volti familiari finiranno per comparire nei prossimi progetti di Star Wars, come Andor o Jedi: Survivor. Il fatto che siano coinvolti esseri sensibili alla Forza suggerisce che la seconda ipotesi sia più probabile, ma sarebbe un’occasione sprecata chiudere qui la loro storia.

Un nuovo nemico mortale

Reva e Grande InquisitoreAlla fine del secondo episodio di Obi-Wan Kenobi, Reva ha pugnalato il Grande Inquisitore allo stomaco, pensando di averlo ucciso. Ora, gli episodi successivi sembravano effettivamente confermare la sua morte, il che sta confondendo notevolmente i fan che sanno come è finita la sua storia in Star Wars Rebels.

Quella versione era forse un clone? Può essersi trattato di un “altro” Grande Inquisitore o la Lucasfilm ha per caso commesso un grave errore di continuità? La verità è che il cattivo è semplicemente sopravvissuto alla sua ferita, e Darth Vader sembra aver voluto nascondere questo “dettaglio” per usare l’odio di Reva nei suoi confronti come mezzo per trovare Obi-Wan. Con l’avvicinarsi del finale, questo è il momento perfetto per dare al Grande Inquisitore la possibilità di brillare.

Tempo di rivincita

Darth Vader Obi-Wan KenobiObi-Wan sembra aver percepito che Reva è venuta a conoscenza dell’esistenza di Luke e, se da un lato c’è da immaginare che questo lo porterà a tornare di corsa a Tatooine, dall’altro deve essere in programma almeno un altro duello con Darth Vader. Dopo essere stato completamente sopraffatto dal suo ex amico nel terzo episodio della serie, abbiamo visto crescere la connessione di Ben con la Forza, il che lo ha messo sicuramente alla pari di Vader.

Probabilmente vedremo finalmente un combattimento più equilibrato tra i due, il che è entusiasmante, e anche se non possiamo nemmeno immaginare come andrà a finire – sappiamo che nessuno dei due muore – deve trattarsi di un momento importante per Obi-Wan. Tala Durith ha ripetuto più volte a Ben che deve lasciare andare il passato, quindi forse Obi-Wan perdonerà Anakin e si rifiuterà di attaccarlo come fece una volta su Mustafar?

Il Maestro Qui-Gon?

In diverse occasioni nella serie Obi-Wan ha tentato di raggiungere Qui-Gon Jinn tramite la Forza. È stato proprio lui, in principio, a portare Anakin Skywalker nell’Ordine Jedi, anche se non ci aspettiamo che Ben si rivolga al suo Maestro per riparare agli errori commessi in passato!

E’ molto più probabile che sarà invece Qui-Gon che ad aiutare Obi-Wan a tornare ad essere il saggio Jedi che abbiamo conosciuto in Una nuova speranza. Forse è un po’ troppo sperare in un cameo di Liam Neeson, ma saremmo scioccati se, dopo aver sconfitto Darth Vader, Ben non sentisse almeno la voce del suo Maestro in modo da poter finalmente imparare a vivere grazie alla Forza anche dopo la morte. L’ascesa di Skywalker avrebbe dovuto mostrarci Rey circondata da fantasmi della Forza. Dato il legame di Vader con Qui-Gon, sarebbe davvero sconvolgente vedere Anakin faccia a faccia con qualcuno che una volta significava così tanto per lui…

Amanti: recensione del film presentato a Venezia

Amanti: recensione del film presentato a Venezia

Un amore immenso nato forse troppo presto e corrottosi troppo facilmente. Amanti è il nuovo film di Nicole Garcia (Mal di pietre) con protagonisti Pierre Niney (Simon) e Stacy Martin (Lisa). Presentato in concorso l’anno scorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dal 16 giugno il film è disponibile nelle sale italiane. La pellicola segue le vicende di una coppia di innamorati costretti a separarsi. Il destino li fa rincontrare: Lisa e Simon, mossi dal loro folle amore rinnovato, fanno di tutto pur di non perdersi nuovamente…

Amanti: la trama del film

Lisa e Simon sono due giovani parigini innamorati. Lei studia alla scuola alberghiera, mentre l’attività di Simon è un po’ più complicata: è uno spacciatore. Nonostante il forte legame esistente tra i due, la coppia conduce una vita nell’ombra a causa del mestiere di lui. Proprio per un incidente sul ”lavoro” di Simon, la parentesi rosea che avvolge la coppia si infrange: il ragazzo è costretto ad abbandonare il paese senza lasciare alcuna traccia. Lisa vorrebbe scappare con l’amato, ma lui non le dà il tempo.

Tre anni dopo, Lisa si è rifatta una vita. Mentre è in vacanza con suo marito Leo (Benoît Magimel), un uomo maturo e benestante, la donna vede nel villaggio un fattorino dal volto famigliare: è proprio Simon. Non appena si ritrovano, Lisa e il suo ex ragazzo sbloccano tutti i sentimenti che a forza avevano dovuto sopprimere. Anche questa volta però, sembra impossibile per i due riuscire ad essere felici insieme: ai soliti problemi di Simon, ora si aggiunge anche il marito di Lisa, e la prospettiva di una vita agiata che l’uomo può offrirle.

L’intramontabile binomio amore-soldi

Amanti recensione filmAmanti è una pellicola che scava all’interno del sentimento amoroso. Lisa conosce due tipi d’amore: quello intenso ma impossibile e quello assopito ma quotidiano. Al di là della favola romantica, il film mostra i pro e i contro di entrambe le storie. Per quanto vero, l’amore tra Simon e Lisa fatica a stare in piedi: non potrebbe mai essere incasellato nella vita di coppia ordinaria, quella in cui ci si sposa, si lavora e si hanno figli. Questo stile di vita, fin troppo idilliaco, è invece realizzabile con Leo, un uomo abbiente e maturo, in grado di offrire un progetto concreto al futuro di Lisa. Purtroppo però, lei non sente di amare suo marito.

Alla base di tutto, c’è una forte opposizione: lo stereotipo della coppia innamorata e squattrinata contro quello dei coniugi ricchi incapaci di amarsi. Partendo da due luoghi comuni, la regista Nicole Garcia smonta i preconcetti e esplora entrambe le relazioni nell’intimità. Scena dopo scena, esse diventano ugualmente impossibili.

Un triangolo amoroso a metà tra dramma e giallo

Amanti racconta una storia impossibile sotto diversi aspetti. L’incontro che dopo anni avviene tra Lisa e Simon è alquanto improbabile. Tuttavia, storie come questa se ne sentono e, diciamolo, sono le migliori avventure amorose da raccontare. Il film non è però una pura commedia romantica, anzi: è un dramma che, a differenza delle rom com, esplora i sensi di colpa e i pensieri conflittuali che vive chi tradisce. Inoltre, la fuga di Simon dalla Francia – e la vita nell’oscurità che ne consegue – rende il film in parte un giallo investigativo. Pian piano, Amanti diventa sempre più un film noir in grado di generare angoscia e suspence nello spettatore.

L’estetica di Amanti

Il lungometraggio è apprezzabile anche da un punto di vista pienamente estetico. Fin dalla scena di apertura, che esplora il risveglio degli amanti tra le coperte del loro letto, la cinepresa segue con delicatezza l’intimità della coppia protagonista. Le tinte grigie, i dialoghi scarni, fatti di poche battute potenti, le inquadrature non ordinarie, urlano Francia e Parigi.

I volti dei due attori protagonisti sono ciò che maggiormente comunica e veicola i sentimenti del film. Pierre Niney (Simon) e Stacy Martin (Lisa) sono ripresi da ogni angolazione, mentre gli altri personaggi hanno tratti originali in grado di dare colore al film.

Amanti recensione filmIn conclusione, Amanti è un film bello sotto ogni aspetto: a livello visivo, narrativo e filosofico. Per chi apprezza le pellicole (e le storie d’amore) non troppo incasellate, per chi ha nostalgia dei noir di Hitchcock o del cinema francese più genino, questo film è l’ideale!

I 10 migliori film di supereroi di tutti i tempi (secondo IMDb)

I 10 migliori film di supereroi di tutti i tempi (secondo IMDb)

Il numero di film di supereroi è sempre più alto: The Batman è stato il nono live-action con protagonista il Cavaliere Oscuro, mentre Thor – Love and Thunder sarà il 29esimo film MCU. Visto il successo degli eroi dotati di superpoteri negli ultimi tempi, viene spontaneo chiedersi quali siano i migliori. A rispondere alla domanda ci ha pensato IMDb: ecco la classifica – e i voti – dei film di supereroi più amati e più di successo di sempre.

Guardiani della Galassia (2014) – 8.0

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guardiani della galassia supereroiBattendo Deadpool di 100.000 voti, il film di supereroi Guardiani della Galassia si posiziona al decimo posto. Casualmente, è anche il decimo film dell’MCU. È quasi difficile credere che si svolga nello stesso universo dell’altro live-action del 2014 prodotto dal franchise, Capitan America: Soldato d’inverno.

Guardiani della Galassia non è solo un film a fumetti, ma è anche un thriller di spionaggio serio e realistico. Oggi il genere dei supereroi sembra tendere sempre più verso il cupo, mentre questo lungometraggio ha mostrato come un film di supereroi può essere anche una commedia senza diventare però una parodia di basso livello.

The Avengers (2012) – 8.0

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the Avengers mcuThe Avengers è stato non solo il film di maggior successo al botteghino del 2012, ma ha anche dimostrato la forza dell’idea di universo condiviso, e quindi anche dell’MCU.

Ancora oggi dopo 10 anni, The Avengers è nella top three dei film più proficui di sempre. Con curiose dinamiche tra i personaggi, grazie agli attributi unici di ogni supereroe e per le citazioni iconiche, il lungometraggio è riuscito a far innamorare il pubblico di tutto il mondo della squadra dei Vendicatori, portando grande luce sul franchise.

Logan (2017) – 8.1

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Logan supereroi

Logan – The Wolverine è un film di supereroi non convenzionale. Quale altra storia sceglie di uccidere il proprio protagonista? La maggior parte dei franchise tradizionali, seguendo l’esempio dei fumetti, non osa dare un taglio così netto e far finire il proprio universo. Solitamente, anche se alcuni personaggi possono morire, e alcuni di questi potrebbero non risorgere, l’universo – e il marchio – continuano a vivere. Questo non è il caso di Logan.

Come film conclusivo per l’attore originale degli X-Men Hugh Jackman (e originariamente anche Patrick Stewart), Logan mostra cosa succede quando la fantasia finisce ed entra in gioco la realtà, portando violenza e morte. Il film è eroico e drammatico e segna un degno epilogo per il suo protagonista.

Batman Begins (2005) – 8.2

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Batman BeginsEsisteva già una versione di Batman di Tim Burton, ma la trilogia di Christopher Nolan è quella più amata dal pubblico. Questo è il reboot che ha reso celebre il personaggio in live-action.

In particolare, Batman Begins ha reinventato Batman e questa reinterpretazione ha anche agito come una reinvenzione dell’intero genere dei supereroi. Sia Iron Man (e quindi i  Marvel Studios nel loro complesso) che Man of Steel hanno preso spunto da Nolan per la narrazione della storia d’origine di un personaggio e per la creazione di un mondo immaginifico. A parte la sua rilevanza, il film è anche una storia avvincente su Batman e sulla sua relazione con Gotham City.

Spider-Man: No Way Home (2021) – 8.3

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Spider-Man - No Way Home supereroi

Un altro iper-successo al botteghino. Spider-Man: No Way Home ha incassato 1 miliardo di dollari. Questo terzo capitolo è stata la degna conclusione della trilogia MCU su Peter Parker (Tom Holland). Con il ritorno sullo schermo degli Spidey di Maguire e di Garfield, il film non solo ha mostrato per la prima volta sullo schermo tre versioni di uno stesso eroe, ma ha attirato un grosso bacino di pubblico.

In Spider-Man: No Way Home, i tre supereroi sulla scena hanno veicolato un messaggio importante di collaborazione e responsabilità: non a caso, il film MCU ha conquistato i fan.

Spider-Man: Un nuovo universo (2018) – 8.4

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Spider-Man: un nuovo universoIl successo di No Way Home è indubbiamente legato alla fama dei film sull’Uomo Ragno che l’hanno preceduto, anche a quello di Spider-Man: Un Nuovo Universo. Il lungometraggio d’animazione non si è dimostrato un successo al botteghino, ma è stato apprezzatissimo dal pubblico e ha addirittura vinto l’Oscar come il miglior film d’animazione.

Tre anni prima che l’MCU iniziasse ad approcciarsi all’idea di Multiverso, questo film ha dimostrato che il pubblico era in grado di accettare l’esistenza di diversi Spider-Man e la presenza di diverse realtà. Non a caso, i fan sono in trepidante attesa per l’uscita del sequel del film: Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Avengers: Infinity War (2018) – 8.4

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Avengers: Infinity War supereroiL’hype attorno a Avengers: Infinity War era altissima. Il primo trailer ha accumulato centinaia di milioni di visualizzazioni su YouTube. Oggi possiamo dire che il film ha raggiunto e superato le aspettative. Dopo un decennio di lavoro, nel 2018 il franchise ha messo in scena un live-action che racchiude i 17 film MCU precedenti.

Vedere tutti i principali supereroi del franchise insieme sullo schermo è stato sensazionale e grandioso. Il film crossover è riuscito a combinare novità e tratti tipici dei personaggi, dando origine a scene epiche e a citazioni indimenticabili. Con la metà degli eroi trasformati in polvere, Infinity War ha messo in mostra una tragedia su larga scala, passando al capitolo successivo un testimone tutt’altro che leggero.

Avengers: Endgame (2019) – 8.4

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Avengers - supereroiLa seconda metà di Infinity War, Avengers: Endgame è essenzialmente un film di supereroi che parla di un viaggio nel tempo e di una rapina. Dal momento che metà del cast di Infinity War è rimasta fuori gioco fino alla battaglia finale, Endgame si è concentrato sui pochi sopravvissuti, ossia i veterani dell’MCU.

La tragica prospettiva lasciata dal capitolo precedente ha trovato un risvolto positivo in Endgame, ma anche questo film ha mostrato alcune morti irreversibili. Natasha e Tony hanno sacrificato le loro vite per salvare l’universo, mentre Steve Rogers finalmente ha potuto ritirarsi ed essere felice. Indubbiamente, il carico emotivo del film ha commosso e conquistato il pubblico. 

Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) – 8.4

In streaming su Prime Video

Il cavaliere oscuro - Il ritorno supereroiNel 2012, mentre il successo dell’MCU stava esplodendo con The Avengers, un’importante trilogia si concludeva con Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Come Logan, anche questo film esplora ciò che accade quando il viaggio di un eroe giunge al termine.

Questo film di Nolan è stato un enorme successo. L’unica ragione per cui Il ritorno potrebbe essere considerato una delusione è per le aspettative astronomiche stabilite dal suo predecessore nonché suo unico rivale…

Il cavaliere oscuro (2008) – 9.0

In streaming su Prime VideoIl cavaliere oscuro Joker Batman

Il grande vincitore di questa classifica è Christopher Nolan con la sua trilogia su Batman. IMDb ha inserito tutti e tre i lungometraggi nella sua lista dei migliori film di supereroi e al primo posto troviamoIl Cavaliere Oscuro.

Una nota di merito del lungometraggio va sicuramente alla storia, davvero guidata dal Joker di Heath Ledger. Il cattivo e Batman si ritrovano incastrati in una lotta epica per l’anima di Gotham. Il conflitto è principalmente ideologico: entrambi vogliono dimostrare che la loro visione del mondo è corretta: ordine e decenza si scontrano quindi con caos e distruzione. Riprendendo un tema mitico, Il cavaliere oscuro sbaraglia la concorrenza e conquista il grande pubblico.

10 coppie dei film che non hanno funzionato, secondo Reddit

10 coppie dei film che non hanno funzionato, secondo Reddit

Dopo una lunga pausa, Natalie Portman tornerà a vestire i panni di Jane Foster in Thor: Love and Thunder, in arrivo nelle sale l’8 luglio. Mentre i fan fanno il conto alla rovescia per rivedere Chris Hemsworth nel suo iconico ruolo, non tutti sono altrettanto entusiasti del ritorno di Jane Foster. Il motivo? I fan citano proprio la mancanza di chimica tra la Portman e Hemsworth.

L’affiatamento tra i componenti di una coppia è davvero essenziale sullo schermo e può, agli occhi dei fan di Reddit, “distruggere o meno il disegno di un film”, come si evince da questa classifica stilata dagli utenti delle 10 coppie cinematografiche che non hanno funzionato.

Padme e Anakin (L’attacco dei cloni)

Padme e Anakin Coppie Reddit“L’esempio più ovvio è L’Attacco dei Cloni. Non riesco a pensare a un’accoppiata più noiosa e senza vita di Hayden Christensen e Natalie Portman . C3PO e R2-D2 hanno più chimica romantica di loro”, ha affermato l’utente Reddit Safe_Ad4352.

Nonostante Star Wars sia uno dei franchise più amati di tutti i tempi, all’epoca i fan non sembravano credere in quella coppia. Questo potrebbe avere a che fare col fatto che si trattava di uno dei primi film ad alto budget a cui Natalie Portman prendeva parte, non dimenticandoci inoltre che all’epoca delle riprese aveva solo 16 anni: probabilmente si è trattato solo di una scelta di casting sbagliata.

Reed Richards e Susan Storm nei Fantastici Quattro

Fantastici 4 coppie RedditJessica Alba nei panni della Donna Invisibile non aveva alcuna chimica con Ioan Gruffudd, Mr Fantastic, e la vera tensione sessuale nei film correva tra Alba e Chris Evans. Tutto ciò è inquietante” ha commentato l’utente Reddit dialcforcasey.

È chiaro che qualcosa è andato storto a livello di casting, dato che gli spettatori hanno iniziato a notare che in Fantastic Four Jessica Alba avesse più chimica sullo schermo con il fratello che con il supposto interesse amoroso. Con l’ingresso dei Fantastici Quattro nel MCU e la Disney alla ricerca di un regista per il progetto, si spera che non venga commesso lo stesso errore.

Harry Potter e Ginny Weasley (Harry Potter)

Harry Potter Coppie RedditDato che non tutti i libri di Harry Potter erano stati pubblicati quando uscì il primo film, i produttori non sapevano che Harry e Ginny sarebbero poi stati una coppia, nel momento in cui hanno scelto Bonnie Wright per il ruolo di Ginny. Era impossibile prevedere se tra Radcliffe e Wright ci sarebbe stata la giusta chimica, dato che avevano solo nove anni quando si sono conosciuti sul set del primo film.

A questo proposito, l’utente Reddit moonkittys ha sottolineato che: “Le sequenze romantiche tra Ginny ed Harry denotano un grande imbarazzo e davvero pochissima chimica” dando voce, purtroppo, ai pensieri di molti fan.

Superman e Lois Lane (Man of Steel/Universo DC)

Man of Steel 2 amy adamsAnche se i fan sembravano apprezzare i rispettivi attori in questi ruoli, soprattutto Cavill come Superman, la relazione tra Lois e Clark non ha convinto tutti. L’utente di Reddit zacweso ha infatti affermato: “Mi sembra che anche i film non li abbiano aiutati nella costruzione del loro rapporto. Quando Lois e Clark si ritrovano nella Snyder Cut sembra che non si siano mai incontrati prima”.

È chiaro che i franchise di supereroi non amano concentrarsi troppo sulle storie d’amore, ma Lois ha sempre fatto parte del viaggio di Superman fin dai fumetti. Forse non si trattava tanto di una questione di chimica, ma la loro relazione avrebbe semplicemente richiesto una costruzione migliore.

Aquaman e Mera (Aquaman)

Secondo Rolling Stone, a un certo punto i dirigenti della Warner Bros. stavano pensando di sostituire Amber Heard a causa della sua mancanza di chimica con Jason Momoa (questo prima del processo Depp-Heard). Ma i piani alti non sono stati gli unici a rendersi conto di cio, dato che anche l’Utente Reddit smokeehayes li cita nella sua lista poco lusinghiera.

Gli stessi dirigenti hanno ammesso che ci sono voluti molto lavoro e interventi di post-produzione per ottenere il risultato finale. La verità è che, se manca la chimica, nessuna magia cinematografica può veramente aiutare.

Anastasia Steele e Christian Grey (Trilogia delle 50 sfumature)

50 sfumature di grigioIl franchise di 50 sfumature è stato oggetto di molte critiche, anche se non ha mai preteso di essere qualcosa di diverso dal mero film d’intrattenimento malizioso. Tuttavia, la coppia formata da Anastasia Steele e Christian Grey compare in più di un thread sull’argomento, il che è sorprendente, perché sicuramente prima di partire con l’adattamento cinematografico di un romanzo erotico si è testata la chimica tra i papabili protagonisti.

La trilogia di Cinquanta sfumature non è adatta a tutti e non pretende di essere la più grande storia d’amore di tutti i tempi, ma la chimica era d’obbligo e il casting non ha soddisfatto i fan.

Harry e Sally (Harry ti presento Sally)

Harry, ti presento Sally... frasiEssendo una delle commedie romantiche più amate di tutti i tempi, il fatto che Harry ti presento Sally compaia in questa lista è qualcosa di inaspettato. In realtà, sono tanti i fan che concordano sul fatto che questa relazione sarebbe dovuta rimanere platonica, come sottolinea il Redditor Typical_Humanoid.

Harry e Sally occupano comunque il primo posto nella classifica dei film in cui “i migliori amici diventano una coppia” quindi è chiaro che almeno qualcuno non è d’accordo con l’opinione di Reddit.

Marissa e Christopher (Un amore a 5 stelle)

Coppie RedditL’utente Reddit NoHandBananaNo sostiene che Jennifer Lopez e Ralph Fiennes in Un amore a cinque stelle abbiano “zero chimica e zero credibilità”. Quando si pensa a Ralph Fiennes, non si pensa alle commedie romantiche, e sicuramente i fan hanno faticato a vedere il loro cattivo d’infanzia preferito interpretare l’interesse amoroso di questo film.

Nonostante l’intenzione del film sia quella di una storia romantica in cui sono i “deboli” ad emergere, era davvero poco credibile che una persona ricca come lui potesse anche solo rivolgere lo sguardo a una cameriera.

Peter Parker e MJ (Spiderman 2002)

Coppie Reddit Spider-Man“Nonostante si frequentassero nella vita reale, Tobey Maguire e Kirsten Dunst non avevano assolutamente alcuna chimica nei film di Spider-Man“, sostiene l’utente Reddit AndrewCole14. La verità è che non è l’unico Redditor a pensare che Peter avesse effettivamente più chimica con Ursula che con MJ.

Tuttavia, a prescindere dalla poca chimica che possono aver avuto sullo schermo, i due hanno condiviso una scena iconica: il bacio a testa in già, una delle migliori di tutti i cinecomics.

Jane Foster e Thor (Thor)

Jane Foster Mighty Thor Love and ThunderJane Foster è uno dei personaggi che torneranno nel prossimo film di Thor e i fan non hanno potuto evitare di ribadire che, in realtà, tra Natalie Portman e Chris Hemsworth non vi è una grandissima chimica. Questo utente Reddit ha addirittura detto che “la storia d’amore tra Thor e il personaggio di Natalie Portman è così dimenticabile e priva di chimica che ha praticamente rovinato l’intera storia”.

In ogni caso, il personaggio di Thor è cresciuto e ne ha passate tante, soprattutto in Endgame, quindi sarà interessante vedere come si evolverà il rapporto tra i due in Thor: Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, non possiamo sapere tutto dal titolo!

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Thor: Love and Thunder, non possiamo sapere tutto dal titolo!

In una recente intervista con Fandango, Taika Waititi anticipa che il titolo di Thor: Love and Thunder possa avere molteplici significati. Scherza sul fatto che, mentre alcuni punti della storia possono essere facilmente intuiti dall’inclusione delle parole “Love and Thunder”, anche i fan non dovrebbero presumere nulla o dare nulla per scontato.

“Puoi presumere alcune cose dal titolo, ma non dare per scontato tutto.” ha dichiarato Waititi nella sua solita maniera arguta e divertente.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Avatar: La Via dell’Acqua: la CGI sarà ancora una volta innovativa

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In un nuovo video come parte della loro serie “VFX Artists React”, gli artisti di Corridor Crew danno un’occhiata al trailer di Avatar: La Via dell’Acqua e spiegano perché la CGI è così rivoluzionaria.

Oltre a mettere in evidenza gli incredibili progressi apportati alla skin CGI, i conduttori approfondiscono una particolare ripresa del trailer che mostra una nuovissima tecnologia di simulazione dell’acqua brevettata dalla principale casa di effetti visivi del film, Weta Digital.

Ian Hubert: “Il pezzo che penso sia pazzo è la tensione superficiale in basso a sinistra, il modo in cui entra in quel pezzo intrecciato. Non ricordo di aver mai visto la tensione superficiale su quella scala complessa e dinamica. Come l’acqua va via ed è ancora intrappolata lì nei pezzetti [di tessuto]”.

Sam Gorski: “Oltre a questo, dal punto di vista visivo e di rendering, non so nemmeno quanti brevetti abbiano fatto. Ma ho visto piccoli blurb apparire come, ‘Oh, fantastico, Weta ha tipo 4 o 5 nuovi brevetti di simulazione dell’acqua,’ per casi davvero unici come questa ripresa.”

Wren Weichman: “Penso che qui si stia verificando una simulazione dell’acqua a due stadi. Normalmente, quando si esegue una simulazione dell’acqua ci si basa molto sulle particelle e stanno facendo la prima simulazione delle particelle per l’acqua. Ma poi, quando si interfaccia effettivamente con qualcosa penso che ciò che [il nuovo brevetto] dice sia che in realtà sta generando nuove particelle su quelle superfici reali e questo è in qualche modo creare l’illusione di quella tensione dell’acqua di cui stai parlando.[…] Weta è famosa per aver letteralmente inventato strumenti da zero per realizzare i loro film”.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Marvel omaggia i suoi super-papà in occasione della Festa del Papà (UK)

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La Marvel omaggia tutti i papà supereroi del MCU per la festa del papà del 2022, ma include anche alcune scelte insolite, come la presenza di Thanos, nell’elenco!

Quando l’MCU è iniziato nel 2008, i padri erano già una parte importante della narrazione del franchise. Tony Stark stava affrontando la sua relazione problematica con Howard Stark sia in Iron Man che Iron Man 2. Nel frattempo, in Thor, Odino aveva il suo bel da fare con Thor e Loki. Oltre la Fase 1, i padri sono arrivati ​​in tutte le forme e dimensioni. Occhio di Falco e Ant-Man sono gli uomini di famiglia più importanti del franchise, per non parlare di Hank Pym. L’MCU mostra anche che non tutti i padri sono grandiosi, come si è visto con Thanos in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Finora, nella Fase 4, sono stati introdotti anche Wenwu di Shang-Chi e Alexei Shostakov/Red Guardian di Black Widow.

Per la festa del papà di quest’anno, Marvel UK celebra tutti questi papà in un nuovo post sui social media. Nella didascalia si chiamano “Super Eroi papà”. Tuttavia, alcuni fan si affrettano a sottolineare che non tutti i padri inclusi sono eroici. Semmai, mostra quanto sia vario l’MCU quando si tratta dei suoi personaggi.

Ricordiamo che la festa del papà nei paesi anglosassoni non corrisponde a quella italiana, che si celebra invece il 19 marzo, giorno di San Giuseppe.

Studio Ghibli: i capolavori di Miyazaki tornano al cinema

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Studio Ghibli: i capolavori di Miyazaki tornano al cinema

L’estate 2022 si tinge dei meravigliosi colori dei film d’animazione dello Studio Ghibli grazie alla rassegna “Un mondo di sogni animati” di Lucky Red. Dal 1 luglio al 17 agosto tornano al cinema alcuni magici ed emozionanti capolavori del maestro Hayao Miyazaki: La città incantata, Principessa Mononoke, Nausicaa della Valle del Vento, Porco Rosso, Il Castello Errante di Howl. Un’occasione da non perdere per scoprire e riscoprire il genio di Miyazaki.

Si parte con La città incantata (dal 1 al 6 luglio), premiato con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2002 e l’Oscar al Miglior Film d’Animazione nel 2003. Si prosegue con Principessa Mononoke (dal 14 al 20 Luglio), sempre pronta a difendere la natura dalle barbarie dell’uomo. Si conclude il mese di luglio con Nausicaa della Valle del Vento (dal 25 al 31 luglio) che con le sue meravigliose atmosfere ha influenzato e continua a influenzare generazioni di registi, illustratori e animatori. Nell’estate italiana “ghibliana” non potevano certo mancare il sempre attuale Porco Rosso nell’anniversario del trentennale (dal 1 al 7 agosto) e Il castello errante di Howl (dall’11 al 17 agosto), uno dei maggiori successi di pubblico e critica dello studio d’animazione giapponese.

L’elenco delle sale sarà presto disponibile su www.studioghibli.it.

Studio Ghibli: 12 curiose teorie dei fan sul franchise

studio ghibli

Ethan Hawke: “Black Phone è un horror con il cuore”

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Ethan Hawke: “Black Phone è un horror con il cuore”

Guarda l’intervista a Ethan Hawke, l’attore protagonista del nuovo Horror Black Phone, in arrivo al cinema questo giovedì distribuito da Universal Pictures Italia. Con il quattro volte candidato all’Oscar Ethan Hawke nel ruolo più terrificante della sua carriera e per la prima volta sul grande schermo Mason Thames, Black Phone è prodotto, diretto e co-scritto da Scott Derrickson, regista e sceneggiatore di Sinister, The Exorcism of Emily Rose e Doctor Strange della Marvel.

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Il regista Scott Derrickson torna alle sue radici e collabora di nuovo con il marchio più importante del genere, Blumhouse, per un nuovo thriller horror. La sceneggiatura del film è di Derrickson e di C. Robert Cargill (Doctor Strange, la saga di Sinister), basato sulla premiata storia breve di Joe Hill dal suo bestseller del New York Times “20th Century Ghosts”. Il film è prodotto da Derrickson e Cargill’s Crooked Highway e presentato da Universal e Blumhouse. Jason Blum, Scott Derrickson e C. Robert Cargill sono i produttori del film, mentre i produttori esecutivi sono Ryan Turek e Christopher H. Warner.

La trama di Black Phone

Finney Shaw, un timido ma intelligente ragazzo di 13 anni, viene rapito da un sadico assassino che lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato dove le urla servono a poco. Quando un telefono disconnesso inizia a squillare sul muro, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell’assassino. E sono decisi a fare in modo che ciò che è successo a loro non accada a Finney. 

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