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Cristiana Capotondi: 10 cose che non sai sull’attrice

Cristiana Capotondi: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre interprete italiana, Cristiana Capotondi ha negli anni affermato il proprio status di interprete grazie alla partecipazione ad importanti titoli cinematografici e televisivi del panorama nazionale. Nel corso della sua carriera l’attrice ha infatti avuto modo di misurarsi con noti interpreti e registi, dimostrando grande passione e buona versatilità. Ecco 10 cose che non sai di Cristiana Capotondi.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Cristiana Capotondi Andrea Pezzi

Cristiana Capotondi: i suoi film e le fiction

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema nel 1995 con il film Vacanze di Natale ’95, per poi recitare in film come Christmas in Love (2004) e Notte prima degli esami (2006), con cui diventa celebre. Successivamente prende parte a I Viceré (2007), Come tu mi vuoi (2007), Ex (2009), La peggior settimana della mia vita (2011), con Fabio De Luigi, La kryptonite nella borsa (2011), con Luca Zingaretti, La mafia uccide solo d’estate (2013), di Pif, Indovina chi viene a Natale? (2013), con Claudio Bisio, Un ragazzo d’oro (2014), con Riccardo Scamarcio, Amori elementari (2014), Tommaso (2016), di Kim Rossi Stuart, 7 minuti (2016), Nome di donna (2018) e Attenti al gorilla (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, comparendo in particolare nelle serie Italian Restaurant (1994), Anni ’50 (1998), Anni ’60 (1999), Compagni di scuola (2001), Orgoglio (2004-2006), Di padre in figlia (2017), Ognuno è perfetto (2019) e Bella da morire (2020), dove ricopre il ruolo di Eva Cantini accanto all’attore Edoardo Leo.

8. È anche doppiatrice. La Capotondi ha partecipato al doppiaggio di una nota trilogia d’animazione. È infatti la voce italiana del personaggio Mavis in Hotel Transylvania (2012), Hotel Transylvania 2 (2015) e Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa (2018). Ha inoltre doppiato il personaggio di Xenya nel film Educazione Siberiana (2013), con protagonista John Malkovich.

Cristiana Capotondi e Andrea Pezzi

7. Ha una relazione con un noto imprenditore. Dopo aver frequentato per brevi periodi gli attori Nicolas Vaporidis e Primo Reggiani, dal 2006 l’attrice è sentimentalmente legata all’imprenditore ed ex conduttore televisivo Andrea Pezzi. Coppia particolarmente longeva, i due hanno affermato di non avere in progetto il matrimonio, poiché desiderosi di maggiori libertà nella loro relazione.

6. Hanno condiviso un loro segreto. Durante alcune interviste l’attrice ha raccontato che per consolidare il rapporto con il proprio compagno, i due hanno dato vita ad un periodo di astinenza sessuale, che gli ha permesso di riavvicinarsi su molte questioni.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Cristiana Capotondi Bella da morire

Cristiana Capotondi e la Lega Pro

5. Ricopre un ruolo legato al mondo del calcio. Da sempre professatasi grande appassionata di calcio, l’attrice si è nell’ottobre del 2018 candidata come vicepresidente della Lega Pro, terza lega professionistica del calcio italiano. Il suo obiettivo era quello di riformare la categoria in favore di una maggiore tutela dei calciatori coinvolti. Nel novembre del 2018 viene eletta a tale carica.

Cristiana Capotondi in Bella da morire

4. Ha ricercato un personaggio il più realistico possibile. Nel dar vita alla poliziotta Eva Cantini, l’attrice ha affermato di essersi basata su di un modo maschile di stare al mondo, poiché il suo personaggio per proteggersi rinnega la propria femminilità. A ciò la Capotondi non ha fatto mancare il desiderio di dar vita ad un personaggio realistico, che potesse trovare corrispondenza nella vita di tutti i giorni.

3. Ha apprezzato le sfumature del personaggio. Nell’interpretare Eva, la protagonista della serie, l’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta, poiché questo personaggio le ha permesso di confrontarsi con sfumature nuove, a cui Eva si prestava molto per via della sua capacità di cambiare in base alle situazioni. L’ecletticità del personaggio è dunque stato l’elemento che più ha entusiasmato l’attrice.

2. È entusiasta di far parte di questo progetto. La Capotondi ha affermato di essere particolarmente soddisfatta di Bella da morire, poiché prodotto pensato per veicolare un messaggio importante come quello sulla violenza sulle donne. Per l’attrice la serie può contribuire ad una maggior presa di coscienza, in particolare da parte delle dirette interessate, a non essere più succubi senza voce.

Cristiana Capotondi: età e altezza

1. Cristiana Capotondi è nata a Roma, in Italia, il 13 settembre 1980. L’attrice è alta complessivamente 164 centimetri.

Fonte: IMDb

Diavoli: ecco quando esce la nuova serie Sky con Alessandro Borghi

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Arriva il 17 aprile su Sky Diavoli, il thriller finanziario internazionale targato Sky Original che dopo la première in Italia debutterà nei prossimi mesi anche negli altri Paesi del gruppo Sky e in Francia. Con un cast d’eccezione guidato da Alessandro Borghi (Il Primo ReSuburra), Kasia Smutniak (LoroPerfetti Sconosciuti) e Patrick Dempsey (La verità sul caso Harry Quebert), la serie – in dieci episodi girati tra Roma e Londra interamente in inglese – è una storia di potere, segreti e disinganni ambientata nell’Olimpo della finanza mondiale. L’appuntamento è per il 17 aprile dalle 21.15 su Sky Atlantic (anche in 4K HDR con Sky Q satellite) e su NOW TV. Sarà ovviamente disponibile on demand.

In Diavoli protagonisti sono Alessandro Borghi (Il Primo ReSuburra), Kasia Smutniak (LoroPerfetti Sconosciuti) e Patrick Dempsey (La verità sul caso Harry Quebert), la serie – in dieci episodi girati tra Roma e Londra interamente in inglese – è una storia di potere, segreti e disinganni ambientata nell’Olimpo della finanza mondiale.

Oltre ai tre protagonisti, nel cast di Diavoli anche Laia Costa (Victoria, La vita in un attimo), Malachi Kirby (The Race – Corsa mortale, Radici), Paul Chowdhry (Live at the ApolloSwinging with the Finkels), Pia Mechler (Everything Is Wonderful) e Harry Michell (Yesterday, Chubby Funny, The English Game), Sallie Harmsen (Blade Runner 2049), Lars Mikkelsen (The KillingSherlockHouse of Cards) e Lorna Brown (Terminator – Destino oscuro, The Lady in the Van). Alla regia Nick Hurran (SherlockDoctor WhoFortitudeAltered Carbon) e Jan Maria Michelini (I Medici, DOC- Nelle tue mani), dietro la macchina da presa rispettivamente dei primi cinque e degli ultimi cinque episodi della serie. La sceneggiatura è di Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Guido Maria Brera, Chris Lunt, Michael Walker, Ben Harris, Daniele Cesarano, Ezio Abate e Barbara Petronio, consulting producer Frank Spotnitz.

Dune di Denis Villeneuve: tutto quello che sappiamo sul film

Dune di Denis Villeneuve: tutto quello che sappiamo sul film

È da alcuni giorni che non si fa altro che parlare di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre. Questo perché tra le giornate di lunedì e martedì sono state diffuse online prime immagini del cast, il logo ufficiale e anche un primissimo sguardo a Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides.

Dune è sicuramente un progetto ambizioso e uno dei titoli più attesi di questo 2020. In attesa dell’arrivo della pellicola nelle sale, abbiamo raccolto di seguito tutto ciò che sappiamo fino ad ora sul film:

È un progetto che Villeneuve ha sempre voluto realizzare

Dune è un progetto che Denis Villeneuve ha sempre voluto realizzare. In una vecchia intervista con Variety, il regista di Arrival e Blade Runner 2049 aveva dichiarato: “Sono sempre alla ricerca di nuovo materiale fantascientifico da adattare. Oggi come oggi è difficile trovare qualcosa di originale e intrigante che non riguardi soltanto le armi. Un mio sogno è sempre stato quello di adattare Dune, ma il processo per ottenere i diritti è davvero lungo ed estenuante, quindi non credo che ci riuscirò.”

Il cast è composto da tantissimi attori di serie A

Il cast di Dune include alcuni degli attori più in voga del recente panorama hollywoodiano. Timothée Chalamet, candidato all’Oscar per Chiamami Col Tuo Nome, avrà il ruolo del protagonista Paul Atreides, mentre Rebecca Ferguson e Oscar Isaac interpreteranno i suoi genitori, Lady Jessica e il duca Leto Atreides. Nel cast del film anche il premio Oscar Javier Bardem (nei panni di Stilgar) e la leggendaria Charlotte Rampling (nei panni di Gaius Helen Mohiam).

Molti attori del MCU reciteranno nel film

Oltre alle star che abbiamo elencato in precedenza, in Dune reciteranno anche molti attori che hanno preso parte al MCU, l’Universo Cinematografico Marvel. Tra questi abbiamo Zendaya, vista in Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home, che avrà il ruolo di Chani; Josh Brolin, interprete del temibile Thanos in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che interpreterà Gurney Halleck; Stellan Skarsgård, il Dr. Erik Selvig in Thor e Thor: The Dark World, che sarà invece il barone Vladimir Harkonnen. Nel cast anche Dave Bautista (Guardiani della Galassia) nei panni di Glossu Rabban e David Dastmalchian (Ant-Man and the Wasp) in quelli di  Piter De Vries. Anche Jason Momoa, star del DCEU in qualità di Aquaman, reciterà nel film nei panni di Duncan Idaho.

L’uscita in 3D e IMAX

Dune arriverà nelle sale il 18 dicembre 2020, distribuito dalla Warner Bros. Inizialmente, il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 20 novembre dello stesso anno. Ad oggi, a causa della pandemia di Coronavirus, non sappiamo se l’uscita del film al cinema subirà ulteriori cambiamenti. Il film verrà rilasciato nei formati 3D e IMAX.

Eric Roth e Jon Spaihts alla sceneggiatura

Dune era considerato già all’epoca della sua uscita (1965) un “libro impossibili” da trasporre sul grande schermo. Le numerose critiche che vennero mosse alla trasposizione di David Lynch del 1984, infatti, riguardavano proprio l’adattamento, opera dello stesso regista. La sceneggiatura del film di Villeneuve porterà la firma dello stesso regista in collaborazione con Eric Roth e Jon Spaihts: il primo è noto per aver curato gli script di Forrest Gump, Il curioso caso di Benjamin Button e il più recente A Star Is Born; il secondo, invece, è l’autore di Doctor Strange con Benedict Cumberbatch, de La Mummia con Tom Cruise e di Passengers con Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Il film è in cantiere dal lontano 2008

Un nuovo adattamento cinematografico di Dune è in cantiere dal lontano 2008. Inizialmente, era la Paramount Pictures a detenere i diritti sul romanzo, con Peter Berg, regista di Lone Survivor e Deepwater – Inferno sull’oceano, coinvolto in qualità di regista. Nel 2009 Berg abbandonò il progetto e a lui subentrò Pierre Morel, regista di Io vi troverò e The Gunman, che firmò per occuparsi della regia nel 2010. Nel 2011 la Paramount decise di accantonare il progetto, che finì in una sorta di limbo fino al 2016, quando la Legendary Pictures acquistò i diritti cinematografici e televisivi di Dune e iniziò nuovamente a lavorare al film con il coinvolgimento di Denis Villeneuve.

Il linguaggio del film

I produttori di Dune hanno assunto David J. Peterson, un professionista nella creazione di linguaggi settoriali, per sviluppare alcuni dei linguaggi alieni che sentiremo nel film. Peterson è meglio conosciuto per aver creato il linguaggio dei Dothraki e le lingue valyriane della popolarissima serie tv Game of Thrones. Ha anche lavorato con i Marvel Studios, creando linguaggi per i film Thor: The Dark World e Doctor Strange. Per Dune, Peterson ha creato la lingua Chakobsa derivata dall’arabo, che sarà parlata dai Fremen sul pianeta desertico di Arrakis.

Il film sarà diviso in due parti

Dune Film

Dune di Denis Villeneuve, a differenza dell’adattamento di David Lynch, sarà diviso in due parti. La prima parte, quella in arrivo il prossimo dicembre, coprirà approssimativamente soltanto la prima metà del romanzo originale. In una recente intervista con Vanity Fair, Villeneuve ha dichiarato: “Non avrei mai accettato di realizzare l’adattamento se avessi dovuto fare un solo film. Il mondo creato da Frank Herbert è davvero troppo complesso. La forza di quest’universo è nei suoi dettagli.”

Dune darà vita ad un vero e proprio franchise?

Nel giugno del 2019, è stato annunciato dalla Legendary Television lo sviluppo di una serie spin-off del film, dal titolo Dune: The Sisterhood, destinata a HBO Max, l’attesa piattaforma di streaming della Warner Media. La serie si sarebbe concentrata sul Bene Gesserit, l’organizzazione di rilevanza sociale, religiosa e politica al centro del romanzo e del film, che sarebbe servita come prequel all’adattamento di Denis Villeneuve. Quest’ultimo avrebbe diretto il pilot della serie, mentre Jon Spaihts avrebbe curato la sceneggiatura e Dana Calvo sarebbe figurata in qualità di showrunner. A novembre dello stesso anno, però, è stata annunciata la dipartita di Spaihts dal progetto. Da allora non ci sono stati più aggiornamenti.

Il film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

A gennaio del 2020, un gruppo di esperti del settore ha avuto la possibilità di vedere in anteprima alcune immagini del film: tra questi, c’è stato anche Brian Clement, scrittore esperto di fantascienza. Le reazioni di Clement al film hanno suggerito – almeno in parte – ciò che bisogna aspettarsi dalla nuova versione di Dune: lo scrittore ha definito il film epico, con una fotografia bellissima, e lo ha paragonato alla saga de Il Signore degli Anelli e alla trilogia originale di Star Wars

Fonte: Screen Rant

The Batman: Ana de Armas è Poison Ivy in una fanart

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L’avevamo vista già in Blade Runner 2049, ma è stato con Cena con delitto – Knives Out che abbiamo capito che Ana de Armas è una vera e propria promessa del cinema. Oltre alla bellezza indubbia e lampante, l’attrice ha dimostrato anche grande talento che vedremo messo alla prova nei prossimi anni.

Per ora, però, dato lo stop del mondo del cinema, Ana sta facendo parlare di sé per la relazione con Ben Affleck, ed è ironico scoprire che l’artista Mizuri, su Instagram, le ha dedicato una fanart in cui la vede come Poison Ivy, nemico di Batman, che fino a poco tempo fa era interpretato proprio da Affleck!

Ecco di seguito la bella fanart del personaggio che, lo ricordiamo, non è previsto dentro al film di Matt Reeves, The Batman, al momento in pausa forzata.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Star Wars IX: Steven Spielberg artefice del destino di Babu Frik?

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Nonostante siano trascorsi già diversi mesi dall’arrivo nelle sale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, continuano a fioccare online dettagli inediti sul film diretto da J.J. Abrams. L’ultimo in ordine di tempo, emerso grazie a Empire, riguarda il personaggio di Babu Frik, la simpatica e tenera creatura che ha subito conquistato il cuore del fandom.

Secondo quanto riportato dalla celebre rivista, in origine il fabbro del mercato nero di Kijimi sarebbe dovuto morire, ma se in Episodio IX è andato incontro ad un destino diverso è stato soltanto per merito nientemeno che di Steven Spielberg. A rivelare il divertente aneddoto è stato Neal Scanlon, supervisore agli effetti visivi del film.

Come spiegato da Scanlon, infatti, inizialmente il personaggio sarebbe dovuto morire durante la battaglia finale. Secondo un’indiscrezione arrivata a Scanlon, però, Abrams avrebbe mostrato una prima versione del film a Spielberg e pare che questi abbia iniziato a fargli domande sulla fine pensata per Babu Frik, spingendolo a rivedere l’arco narrativo del personaggio.

Purtroppo non ci sono conferme che le cose siano andate effettivamente così, ma l’indiscrezione raccontata da Scanlon potrebbe essere assolutamente vera, vista l’amicizia e la stima che legano profondamente Abrams e Spielberg.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Le Notti di Salem: lo sceneggiatore di IT dirigerà il film

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Le Notti di Salem: lo sceneggiatore di IT dirigerà il film

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che sarà Gary Dauberman a dirigere Le Notti di Salem, primo adattamento cinematografico del secondo romanzo pubblicato da Stephen King nel 1975, dopo Carrie del 1974.

Gary Dauberman è noto per aver diretto lo scorso anno Annabelle 3, terzo capitolo della saga spin-off di The Conjuring dedicato alla terrificante bambola demoniaca, e per aver sceneggiato, oltre ai primi due capitoli di Annabelle e The Nun – La vocazione del male, anche IT e IT – Capitolo di Andy Muschietti.

L’adattamento cinematografico de Le Notti di Salem sarà prodotto da James Wan, creatore delle saghe di Saw, Insidious e The Conjuring. Dauberman si occuperà anche della sceneggiatura. Il romanzo originale è stato già portato sul piccolo schermo grazie alla miniserie del 1979 a cui seguì la seconda parte nel 1987. Rob Lowe è poi stato protagonista di un altro remake più recente realizzato da TNT nel 2004.

Pubblicato nel 1975, il libro originale segue le vicende di Ben Mears, uno scrittore di successo cresciuto nell’immaginaria cittadina di Jerusalem’s Lot che vi fa ritorno venticinque anni dopo. Qui diventa amico dell’insegnante di liceo Matt Burke e inizia una relazione sentimentale con Susan Norton, una giovane laureata, mentre lavora alla stesura di un testo dedicato alla ‘Casa Marsten’, una magione abbandonata che da piccolo gli aveva causato terribili incubi.

Gary Dauberman, sceneggiatore di IT, dirigerà l’adattamento cinematografico de Le Notti di Salem

L’ultimo film da regista di James Wan è Aquaman, uno dei più grandi successi economici della stagione 2018, capace di superare quota 1 miliardo in tutto il mondo. Già annunciato il sequel con Jason Momoa e uno spin-off dedicato ai Trench, le creature marine viste nel cinecomic DC, ma non è ancora confermato il ritorno di Wan dietro la macchina da presa.

Dune: Chalamet e Isaac diventano Kylo Ren e Deathstroke

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Dune: Chalamet e Isaac diventano Kylo Ren e Deathstroke

Nelle ultime ore si è parlato moltissimo di Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico del celebre romanzo di Frank Herbert (già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984) che dovrebbe arrivare nelle sale – il condizionale è d’obbligo, vista l’attuale pandemia di Covid-19 – il prossimo dicembre.

Sono infatti state diffuse online le prime immagini ufficiali del film – che ci hanno presentato i vari membri del cast nei panni dei rispettivi personaggi, tra cui Timothée Chalamet nei panni del protagonista Paul Atreides – e il logo ufficiale della pellicola.

Sulle scia del grande clamore suscitato dal primo materiale promozionale ufficiale, il celebre artista Boss Logic ha realizzato un nuovo fotomontaggio e una nuova fan art che trasformano i personaggi del sopracitato Paul Atrides (Chalamet) e di suo padre, il duca Leto Atreides (interpretato da Oscar Isaac), rispettivamente in Kylo Ren, il capo dei Cavalieri nella trilogia sequel di Star Wars interpretato da Adam Driver, e in Deathstroke, il villain dei fumetti DC.

Effettivamente, i look di Paul e di Leto sembrano richiamare quelli dei personaggi utilizzati da BossLogic per le sue creazioni. Voi cosa ne pensate? Non trovate che le somiglianze siano a tratti sorprendenti? Potete ammirare il fotomontaggio e la fan art di seguito:

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Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Kevin Smith parlerà di Coronavirus nel sequel di Generazione X

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Kevin Smith parlerà di Coronavirus nel sequel di Generazione X

In un recente podcast di FatMan Beyond LIVE! – lo stesso in cui ha parlato dell’uscita dei film Marvel su Disney+ -, Kevin Smith ha svelato qualche dettaglio in più sull’annunciato sequel di Mallrats, il film da lui diretto nel 1995 e noto in Italia col titolo Generazione X.

Lo scorso marzo Smith aveva dichiarato attraverso il suo profilo Facebook di stare approfittando della reclusione da quarantena, causa Covid-19, per terminare le sceneggiature di due progetti che i fan del suo cinema attendono da molto tempo: Clerks 3 e il sequel di Generazione X.

Adesso il regista e sceneggiatore ha rivelato che il sequel di Mallrats – il cui titolo ufficiale sarà Twilight of the Mallrats – affronterà anche le conseguenze della pandemia di Coronavirus: “Stavo lavorando a Twilight of the Mallrats, la sceneggiatura di Mallrats 2, e poi ho letto alcuni articoli sull’apocalisse che colpirà i negozi, sul fatto che il 2020 segnerà la condanna a morte per tantissime catene. La pandemia non ha fatto altro che peggiorare le cose: negozi che conosciamo da sempre non esisteranno più. Proprio per questo motivo, visto che sto lavorando ad un film ambientato in un centro commerciale, ho pensato: ‘Queste sono informazioni utili per il mio lavoro’. Così ho inserito la pandemia nel film, perché ovviamente questa sarà una cosa di cui ci ricorderemo per sempre.”

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A proposito di Clerks 3, in passato Kevin Smith aveva dichiarato che la sceneggiatura del film è stata modificata in seguito all’attacco di cuore avuto dal regista nel 2018, ispirando così il nuovo percorso del protagonista Randal. A quanto pare il film inizierà con il cinico cassiere di fast food interpretato da Jeff Anderson che, come Smith, ha appena subito un infarto e sta attraversando una crisi di mezza età.

“Randal ha un attacco di cuore, ed essendosi avvicinato così tanto alla morte, capisce che la sua vita non ha significato nulla, nessuno lo ricorderà e non ha famiglia o cose del genere”, ha dichiarato Smith. “E durante la ripresa, mentre si trova sotto effetto di fentanil, giunge alla classica conclusione di un uomo di mezza età che ha lavorato in un videonoleggio per tutta la sua vita e ha visto i film di altre persone: voglio fare il mio film. Ed è qui che Dante e Randal creano Clerks, e questa è la storia di Clerks 3.”

Per quanto riguarda, invece, il sequel di Generazione X, al momento non ci sono dettagli.

Candyman: ecco perché Jordan Peele non ha diretto il film

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Candyman: ecco perché Jordan Peele non ha diretto il film

In una recente intervista con Empire, Jordan Peele ha rivelato il motivo per cui non ha diretto Candyman, il “sequel spirituale” del piccolo cult horror del 1992 (noto in Italia col titolo Candyman – Terrore dietro lo specchio). L’acclamato regista di Scappa – Get Out e Noi figura nel progetto soltanto in qualità di sceneggiatore e produttore, mentre la regia è stata affidata a Nia Da Costa.

“Ad essere onesti, Nia era più adatta a girare questo film di me”, ha spiegato Peele. “La mia mente è troppo ossessionata dalle storie originali. Probabilmente non sarei riuscito a lavorare al meglio. Mentre Mia ha un modo di girare che difficilmente si vede nel cinema horror. È raffinata, elegante… ogni inquadratura è bellissima. Candyman è un film bellissimo, davvero. Sono felice di non averlo rovinato.”

Nia da Costa ha fatto il suo debutto dietro la macchina da presa nel 2018, con il crime/thriller Little Woods interpretato da Tessa Thompson e Lily James. Intervistata sempre da Empire, la regista ha parlato dell’importanza di lavorare al nuovo Candyman con un team composto essenzialmente da personalità di colore:

“Grazie a questo film abbiamo davvero percepito di essere i proprietari di qualcosa, e di raccontare una storia nera con persone nere. È stato molto importante per noi avere un protagonista di colore, e filtrare l’intera esperienza attraverso l’occhio della nostra comunità. È arrivato il momento di assicurarci che l’obiettivo attraverso cui viene raccontata una storia possa sempre cambiare.”

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Il cast di Candyman annovera Yahha Abdul Mateen II (Aquaman), Teyonah Parris (Se la strada potesse parlare), Nathan Stewart-Jarrett (Misfits) e Colman Domingo (Euphoria).

Yahha Abdul Mateen II ha vestito i panni di Black Manta in Aquaman, il cinecomic campione di incassi targato DC e Warner Bros, ma si è fatto notare anche nella serie The Get Down, prodotto originale Netflix, e lo abbiamo visto anche nel thriller Noi diretto dallo stesse Peele.

Per quanto riguarda Candyman, la regia è stata affidata a Nia Da Costa, mentre lo studio ha annunciato che il film sarà un “sequel spirituale” dell’originale e che si tornerà nel quartiere in cui è iniziata la leggenda.

L’uscita nelle sale americane è prevista il 25 settembre 2020.

Solo doveva rappresentare un ritorno alla “tradizione” di Star Wars

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Prima dell’acquisizione da parte della Disney, la Lucasfilm era solita far uscire i film della saga di Star Wars nel mese di maggio. I primi sei film della saga degli Skywalker, infatti, sono stati tutti rilasciati in quel periodo, andando così a colonizzare tutta la stagione cinematografica estiva.

Le cose cambiarono quando la Casa di Topolino rilanciò il franchise con Il Risveglio della Forza, uscito nelle sale a dicembre del 2015. Anche lo spin-off Rogue One arrivò al cinema durante le vacanze di Natale, e da allora i fan pensavano di trovarsi di fronte ad una nuova tradizione, con i futuri film della saga che – da quel momento in poi – sarebbero arrivati sul grande schermo sempre in concomitanza con le festività natalizie.

Ci sarebbe dovuta essere poi un’inversione di marcia con Gli Ultimi Jedi, che in origine sarebbe dovuto uscire a maggio del 2017. La Lucasfilm decise poi di posticiparne l’arrivo in sala a dicembre dello stesso anno, in modo da bissare il successo di Episodio VII. La tradizionale uscita a maggio – nonostante gli innumerevoli problemi di produzione – è stata mantenuta con lo spin-off Solo, che ha fatto il suo debutto nel 2018.

Adesso, è emerso che il film di Ron Howard faceva parte di una strategia molto più grande secondo cui tutti i successivi film della saga di Star Wars sarebbe tornati alla loro “finestra” originale, quindi sarebbero usciti nuovamente durante il mese di maggio. Il dettaglio è emerso grazie al libro “The Art of Star Wars: The Rise of Skywalker (via Screen Rant), in cui si discute proprio dello slittamento di Episodio IX da maggio a dicembre 2019.

Nel passaggio dedicato a Solo si legge: Solo: A Star Wars Story era stato progettato per essere il primo di molti film di Star Wars a tornare alla tradizionale data di uscita di fine maggio del franchise.”

Inutile dire che quel progetto è fallito sul nascere. Solo, infatti, è stato il primo film di Star Wars a non sbancare il botteghino, incassando soltanto 392.9 milioni in tutto il mondo. Al contrario, il trittico composto da Il Risveglio della Forza, Rogue One e Gli Ultimi Jedi ha superato il miliardo di dollari ed ogni film si è imposto come il maggior incasso nazionale nel rispettivo anno di uscita. 

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Diretto da Ron HowardSolo è interpretato da Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany, insieme a Joonas Suotamo che torna a interpretare Chewbacca.

Solo porterà il pubblico a bordo del Millennium Falcon, in una nuova avventura incentrata sulla canaglia più amata della galassia lontana lontana. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Scritto da Lawrence Kasdan & Jonathan Kasdan, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel, mentre Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller sono i produttori esecutivi.

The Flash: il film si farà anche senza Ezra Miller?

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The Flash: il film si farà anche senza Ezra Miller?

La scorsa settimana hanno fatto letteralmente il giro del mondo le immagini a dir poco sconcertanti di Ezra Miller e della sua reazione nei confronti di una fan. Da allora, i rappresentati dell’attore non hanno rilasciato alcun comunicato ufficiale per cercare di chiarire meglio la situazione ed eventualmente scusarsi per le immagini, né tantomeno la Warner Bros. (con cui Miller ha firmato una serie di contratti) è scesa in campo per commentare la vicenda.

Nell’attesa, arriva da Fandom Wire (via CBM) un possibile aggiornamento – chiaramente non ufficiale – su quelli che potrebbero essere i futuri rapporti tra la star della saga di Animali Fantastici e la major statunitense, proprio in seguito alla diffusione del video incriminato. Secondo la fonte, la Warner non avrebbe ancora preso una decisione ufficiale in merito a Miller, ma sarebbe pronta a partire con la produzione dello standalone dedicato a The Flash non appena sarà possibile, anche se Ezra non dovesse essere coinvolto e la parte di Barry Allen dovesse essere quindi affidata ad un altro attore.

Sempre la fonte riporta che l’ultima versione della sceneggiatura del film è incentrata sul Velocista Scarlatto che viaggia indietro nel tempo per cercare di salvare sua madre, andando così ad alterare la linea temporale stabilita fino a questo momento dai film del DCEU. L’Aquaman di Jason Momoa e la Wonder Woman di Gal Gadot sarebbe gli unici due personaggi a non subire le conseguenze di quest’alterazione temporale (anche in vista degli annunciati sequel), con il Batman di Robert Pattinson che dovrebbe essere invece incorporato nella nuova timeline.

Sempre secondo la fonte, i villain principali del film dovrebbero essere Anti-Flash e Mirror Master. Ovviamente si tratta di mere speculazioni e non di dettagli confermati. In attesa di maggiori chiarimenti, ricordiamo che il film sarà diretto da Andy Muschietti (IT e IT – Capitolo Due). 

LEGGI ANCHE – The Flash: Andy Muschietti adatterà una versione “diversa” di Flashpoint

The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Christina Hodson è attualmente in trattative per scrivere una nuova versione del film, dopo i suoi lavori in pellicole come Bumblebee Birds of Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente alla figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente da Margot Robbie.

L’attore Ezra Miller ha più volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e con la conferma di Andy Muschietti alla regia sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della produzione.

The Flash avrà nuovamente Miller nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra confermato anche Billy Crudup nel ruolo di Herny Allen.

Sam Raimi conferma il suo coinvolgimento in Doctor Strange in the Multiverse of Madness

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In esclusiva per Comingsoon.net, arriva la notizia che Sam Raimi dirigerà Doctor Strange in the Multiverse of Madness. A darne conferma è lo stesso regista, che settimane fa era già stato accostato al progetto dei Marvel Studios:

“Ho adorato Doctor Strange da bambino, ma veniva sempre dopo Spider-Man e Batman per me, probabilmente era al numero cinque dei miei grandi personaggi preferiti dei fumetti – ha spiegato Raimi – Era così originale, ma quando in Spider-Man 2 c’è stato quel momento, non avevo idea che avrei mai fatto un film su Doctor Strange, quindi è stato davvero divertente per me che per coincidenza quella battuta fosse nel film. Devo dire che avrei voluto avere la lungimiranza di sapere che sarei stato coinvolto nel progetto.”

Naturalmente tutti ricordano che in Spider-Man 2, il personaggio di J. Jonah Jameson, interpretato da J.K. Simmons, dice che il nuovo eroe di New York City non può chiamarsi Doctor Strange perché il nome “è già preso”, in riferimento proprio al personaggio dei fumetti Marvel che poi sarebbe stati interpretato da Benedict Cumberbatch.

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Il Festival di Cannes 2020 non si svolgerà tra giugno e luglio

Il Festival di Cannes 2020 non si svolgerà tra giugno e luglio

Il Festival di Cannes 2020 non si svolgerà nemmeno tra la fine di giugno e l’inizio di luglio di quest’anno. Ad annunciarlo è l’organizzazione stessa che, a seguito della comunicazione alla Nazione del Presidente francese lo scorso 13 aprile, si è resa conto che data la situazione attuale non è possibile preventivare così a stretto giro un festival con le modalità classiche.

Questo però sembra non impedire all’organizzazione di prevedere una forma di Festival che possa essere comunque organizzata, nonostante le difficoltà. Ecco cosa dice il comunicato ufficiale:

In seguito alla dichiarazione del presidente francese, lunedì 13 aprile, abbiamo riconosciuto che il rinvio del 73 ° Festival Internazionale del Cinema di Cannes, inizialmente considerato per la fine di giugno all’inizio di luglio, non è più un’opzione.
 
È chiaramente difficile presumere che il Festival di Cannes possa svolgersi quest’anno nella sua forma originale.
 
Tuttavia, da ieri sera abbiamo avviato molte discussioni con professionisti, in Francia e all’estero. Concordano sul fatto che il Festival di Cannes, un pilastro essenziale per l’industria cinematografica, debba esplorare tutte le contingenze che consentono di sostenere l’anno del cinema rendendo Cannes 2020 reale, in un modo o nell’altro.
 
Quando la crisi sanitaria, la cui risoluzione rimane la priorità di tutti, passerà, dovremo ribadire e dimostrare l’importanza del cinema e il ruolo che il suo lavoro, gli artisti, i professionisti, i cinema e il loro pubblico svolgono nella nostra vita. È così che contribuiscono il Festival di Cannes, il Marché du Film e le sezioni parallele (Semaine de la Critique, Quinzaine des Réalisateurs, ACID). Ci impegniamo e desideriamo ringraziare tutti coloro che sono al nostro fianco, funzionari pubblici (Municipio di Cannes, Ministero della Cultura, CNC), membri del settore e i nostri partner.
 
Tutti sanno che molte incertezze continuano a regnare sulla situazione sanitaria internazionale. Speriamo di essere in grado di comunicare tempestivamente in merito alle forme che prenderà questa Cannes 2020.

Piccole donne di Greta Gerwig arriva in home video

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Piccole donne di Greta Gerwig arriva in home video

Nominato a sei Academy Award, tra cui Miglior film, e vincitore del premio Oscar per i Migliori costumi, l’adattamento fresco, moderno e unico di Greta Gerwig del capolavoro letterario di Louisa May Alcott Piccole donne arriva in Dvd, Blu-ray e Digital HD a partire dal 5 Maggio insieme a Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Le edizioni home video vi trasporteranno ancor più in profondità nella celeberrima storia di Jo, Meg, Amy e Beth con oltre 45 minuti di contenuti speciali ricchi di fascino. Scoprite come la sceneggiatrice e regista Greta Gerwig ha diretto questo adattamento moderno di un classico della letteratura insieme ad un cast magnifico, un’incredibile direzione artistica, costumi eccezionali, location e set elaborati, e come si è ispirata dalla vera Orchard House dove Louisa May Alcott visse e scrisse Piccole donne.

Sceneggiatrice e regista al tempo stesso, Greta Gerwig (Lady Bird) ha creato una versione di Piccole Donne che prende spunto sia dal romanzo classico che dagli scritti di Louisa May Alcott, e si dipana lungo il racconto di Jo March, alter ego dell’autrice, che ripensa continuamente alla sua vita. L’approccio di Greta Gerwig alla storia delle sorelle March – quattro giovani donne determinate a vivere la vita senza scendere a patti – è al contempo eterno e puntuale. Ad interpretare Jo, Meg, Amy e Beth March, il film presenta Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh ed Eliza Scanlen, con la partecipazione di Timothée Chalamet nei panni del vicino Laurie, Laura Dern come Marmee e Meryl Streep come Zia March.

Oltre ad essersi guadagnato il plauso dei critici di tutto il mondo, ottenendo un “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes con un rating del 95%, il film è stato premiato con un Academy Award per Migliori costumi, oltre a ben cinque nomination, tra cui Miglior Film, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior colonna sonora originale. L’incredibile performance di Saoirse Ronan le ha permesso di guadagnarsi una nomination come Miglior attrice protagonista, mentre quella di Florence Pugh come Miglior attrice non protagonista. Piccole donne è solamente il terzo film nella storia ad essere nominato come Miglior film ad essere scritto, diretto e prodotto solamente da donne.

CONTENUTI EXTRA NEI FORMATI DVD E BLU-RAY Una nuova generazione di Piccole Donne

  • Il fenomenale cast che ha ricreato il celebre mondo della famiglia March con realismo, umorismo e vulnerabilità Un classico rivisitato in chiave moderna
  • Il film combina elementi moderni (riprese dinamiche e dialoghi sovrapposti) con l’autenticità storica dei costumi, dei set e delle location Greta Gerwig: donne che fanno arte
  • Seguite la regista e sceneggiatrice dietro la macchina da presa, scoprite i processi creativi del film e come è riuscita a dare forma alla storia con un suo stile Prove trucco e capelli
  • Un’eccezionale carrellata di costumi incredibili, trucco e parrucco creati appositamente per il film Dietro le quinte di Piccole Donne
  • Un breve sguardo al dietro le quinte del set di Piccole Donne Orchard House, la casa di Louisa May Alcott – Scoprite di più sulla scrittrice Louisa May Alcott e sulla sua vera casa, Orchard House, a Concord, MA

Trolls World Tour: intervista ai doppiatori

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Trolls World Tour: intervista ai doppiatori

Trolls World Tour è finalmente disponibile in digitale, ecco l’intervista con i protagonisti che hanno prestato la loro voce ai simpatici Trolls.

In questa nuova avventura ritroviamo Poppy, la protagonista doppiata da Francesca Michielin, una delle artiste più complete ed interessanti del panorama attuale, al lavoro sul nuovo album che uscirà in primavera. Poppy sarà accompagnata nella sua avventura dall’inseparabile Branch, doppiato dal pluripremiato cantante e chitarrista dei The Kolors, Stash.

I nostri eroi saranno catapultati ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato, Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll sparse su sei terre diverse e che si esprimono attraverso sei differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e molto più rumoroso. Ma, come membro della regalità hard-rock, la Regina Barb che avrà l’inconfondibile voce di Elodie, vuole distruggere tutti gli altri tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici tra cui Mini Diamante doppiato dall’eclettico artista Sergio Sylvestre, partono per visitare tutte le altre terre e unire i Trolls in armonia contro Barb, che invece fa di tutto per metterli in ombra.

Dune: ecco il cast nelle nuove foto di Vanity Fair

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Dune: ecco il cast nelle nuove foto di Vanity Fair

Dopo la prima immagine di Timothée Chalamet e la presentazione del logo ufficiale, ecco via Vanity Fair le prime immagini del cast di Dune, il film di Denis Villeneuve basato sull’omonimo romanzo.

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

Il Signore degli Anelli: 20 anni fa Miranda Otto arrivava sul set

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Miranda Otto, che nella trilogia de Il Signore degli Anelli ha interpretato Eowyn di Rohan, ha condiviso su Instagram un ricordo di quando, esattamente 20 anni fa, arrivava sul set del film di Peter Jackson in Nuova Zelanda.

Nell’immagine, l’attrice compare con il bel costume di scena di Dama Eowyn, mentre alle sue spalle vediamo Bernard Hill, Re Thoeden, a cavallo. Ecco cosa ha scritto:

“Torno indietro a un martedì ma chissà che giorno era davvero. Non riesco a credere che siano passati 20 anni da quando ho cominciato le riprese de Il Signore degli Anelli. Qui sono con il bellissimo Dublin e mi zio Theoden, interpretato dal birichino e robusto Bernard Hill. Ho trovato una piccola sorpresa ieri, mentre facevo le pulizie negli armadi. Quando troverò il modo di passarlo dal dvd al mio telefono, lo posterò.”

Insieme a Lyv Tyler e a Cate Blanchett, l’attrice è l’unica donna del cast della trilogia ad avere un ruolo importante nella storia.

Disney Pixar: posticipata l’uscita di Soul e di Raya and the Last Dragon

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Anche Soul della Pixar e Raya and the Last Dragon della Walt Disney Animation Studios hanno subito una posticipazione. Secondo la notizia, riportata da Deadline , la Casa di Topolino ha procrastinato l’uscita dei due film per non perdere lo spazio cinematografico per il quale questi prodotti sono pensati.

Soul, il nuovo film Pixar, arriverà adesso il 20 novembre, invece del 19 giugno, come previsto inizialmente. Per quanto riguarda invece il nuovo film Walt Disney Animation diretto da Paul Briggs e Dean Wellins, non arriverà più al cinema il 25 novembre, ma il 21 marzo 2021.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Soul, diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray, accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Edward Mani di Forbice da oggi su Disney+: quello che non sai sul film

Edward Mani di Forbice, il capolavoro di Tim Burton del 1990, è da oggi disponibile su Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che ha debuttato in Italia lo scorso 24 marzo. Prima collaborazione tra il visionario regista e la star Johnny Depp (ce ne sarebbero state altre 8!), il film è una stupenda favola nera che esagera e al tempo stesso sdogana, attraverso quell’inconfondibile stile burtoniano, gli stereotipi dell’amore, della diversità e del sobborgo americano.

Spesso citato come il miglior film di Tim Burton, ecco una serie di interessanti curiosità che forse non sapevi su Edward Mani di Forbice:

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

L’idea per il film è stata ispirata da un disegno che Tim Burton aveva fatto quando era adolescente. Il disegno raffigurava un uomo magro e solenne con lunghe lame affilate al posto delle dita. Burton ha dichiarato più volte di essere spesso solo e di avere difficoltà a stringere amicizie: “Ho la sensazione che la gente abbia voglia di lasciarmi in pace per qualche assurdo motivo… ma non so esattamente perché.”

Johnny Depp era determinato ad ottenere la parte e ad immergersi totalmente nel personaggio. L’attore voleva sentire ciò che Edward provava realmente. Arriverò a perdere 25 kg per meglio entrare nel ruolo e rifiutò l’utilizzo di refrigeratori durante le riprese, nonostante il costume attillato emanasse un forte calore. L’attore rivelò di aver pianto come un bambino dopo aver letto la sceneggiatura per la prima volta.

Winona Ryder decise di non partecipare a Il padrino – Parte III di Francis Ford Coppola pur di prendere parte al film di Burton. Secondo le voci, sarebbe stato lo stesso Johnny Depp a convincerla a scegliere Edward al posto del capitolo finale della saga sulla famiglia Corleone.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

Il personaggio dell’Inventore è stato creato appositamente per Vincent Price. In origine il personaggio avrebbe dovuto avere un ruolo molto più ampio, ma all’epoca delle riprese il leggendario attore era gravemente malato, così le sue scene vennero drasticamente ridotte. Tim Burton intitolò il suo primo cortometraggio del 1982, “Vincent”, in suo onore, nel quale l’attore è voce narrante.

Tom Cruise, Jim Carrey e Robert Downey Jr. vennero tutti considerati per il ruolo di Edward. Si mormora che all’epoca anche Michael Jackson fosse interessato alla parte. Cionostante, Depp è sempre stato la prima scelta di Burton: all’epoca l’attore era noto soprattutto per la serie tv 21 Jump Street. Per meglio prepararsi alla parte, Deep ha guardato numerosi film di Charlie Chaplin, nella speranza di carpire al meglio come veicolare emozioni senza alcun dialogo.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

Tim Burton ha detto che Edward mani di forbice non è il suo più grande film, ma è il suo film preferito tra tutti quelli che ha realizzato, e che la colonna sonora, opera di Danny Elfman, è la sua preferita di tutte.

Il personaggio di Peggy Boggs interpretato da Dianne Wiest è basato sulla mamma di Caroline Thompson, sceneggiatrice del film, la quale era solita ospitare estranei in casa propria. I personaggi dei vicini sono tutti basati su persone reali con le quali la Thompson è cresciuta durante la sua infanzia.

All’inizio del film, quando Edward arriva in città, è possibile vedere un ragazzino biondo correre nel vicinato. Quel ragazzino è Nick Carter, membro dei Backstreet Boys. Nonostante non venga accreditato nel film, lo stesso Carter ha confermato la cosa in diverse interviste.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

I capelli del personaggio di Edward si ispirato al look di Robert Smith, il leader dei The Cure (addirittura, Burton chiese al rocker di curare le musiche del film, ma lo stesso rifiutò). Le mani del personaggio, invece, sono state ideate da Stan Winston, mago degli effetti speciali, celebre per film come Aliens, Terminator e Jurassic Park: per realizzarle, sono state usate vere forbici e vere cesoie. Winston e Buron tornarono a lavorare insieme per Batman – Il ritorno e Big Fish.

Nel 1989, sul set del film, Johnny Depp e Winona Ryder si innamorano: ufficializzarono la loro relazione nel 1990, anno di uscita della pellicola. La loro storia durò film al 1993. L’attore le aveva anche dedicato un tatuaggio con scritto “Winona Forever” (“Winona per sempre”), poi modificato in “Wino Forever” (“Alcolizzato per sempre) dopo la loro rottura.

Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

La produzione era molto preoccupata per il costume di Edward, che secondo alcuni ricordava troppo Pinhead, il protagonista della saga horror Hellraiser,e avrebbe potuto spaventare il pubblico. Per questo motivo, fu tenuta all’oscuro per ciò che riguardava l’aspetto di Edward, divenuto oggi assolutamente iconico, continuando a garantire introiti grazie al merchandising ispirato al personaggio.

La sceneggiatrice del film, Caroline Thompson, ha dichiarato di essersi ispirata in parte anche al suo cane per costruire il personaggio di Edward: “Edward era basato su Tim. È una sorta di lettera d’amore verso lo stesso Tim, ma molte delle sue caratteristiche erano basate anche sul mio cane, un meraviglioso Border Collie femmina che avevo quando andavo al college.”

Anche se Edward Mani di Forbice è ambientato in Florida, il film presenta una forte connessione con la città di New York: le bellissime sculture ricavate dalle aiuole dei giardini e concepite da Edward sono state realizzate con delle strutture di filo in metallo. Dopo la fine delle riprese, il “Tavern On The Green” di Central Park le acquistò per decorare il ristorante.

Fonte: IMDb, Screen Rant

Paolo Villaggio: 10 cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio: 10 cose che non sai sull’attore

Vera e propria icona del cinema italiano, Paolo Villaggio è divenuto noto per il personaggio di Fantozzi, ma si è affermato anche alle sue innumerevoli altre attività, legate o meno al mondo del cinema. Oggi è ricordato come intellettuale a tutto tondo, personalità che come pochi ha saputo raccontare il suo tempo utilizzando un registro popolare, fruibile da tutti e in cui tutti potevano riconoscersi. Ecco 10 cose che non sai di Paolo Villaggio.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio Fantozzi

Paolo Villaggio: i suoi film

10. È celebre per i suoi personaggi cinematografici. L’attore debutta al cinema nel 1969 con il film Eat It, per poi recitare in pellicole come Brancaleone alle crociate (1970), Che c’entriamo noi con la rivoluzione (1972) e Non toccare la donna bianca (1974). Il grande successo arriva però con Fantozzi (1975), che dà il via ad una fortunata saga cinematografica, proseguita con Il secondo tragico Fantozzi (1976). Tra gli altri celebri titoli della sua carriera si annoverano poi Fracchia la belva umana (1981), I pompieri (1985), Grandi magazzini (1986), La voce della Luna (1990), con Roberto BenigniIo speriamo che me la cavo (1992), Cari fottutissimi amici (1994), e Denti (2000), con Sergio Rubini. Negli ultimi anni della sua carriera ha poi recitato per Questione di cuore (2009), con Kim Rossi StuartGenerazione 1000 euro (2009), con Carolina Crescentini, e Tutto tutto niente niente (2012), con Antonio Albanese Fabrizio Bentivoglio.

9. È stato anche sceneggiatore e regista. La fama di Villaggio è naturalmente legata a Fantozzi. Per il personaggio di sua invenzione, l’attore ha anche scritto le sceneggiature dei film che lo vedevano protagonista, come Fantozzi (1975), Il secondo tragico Fantozzi (1976), Fantozzi contro tutti (1980), Fantozzi subisce ancora (1983), Superfantozzi (1986), Fantozzi va in pensione (1988), Fantozzi alla riscossa (1990), Fantozzi in paradiso (1993) e Fantozzi – Il ritorno (1996). Ha inoltre scritto le sceneggiature per i film Fracchia la belva umana (1981), Pappa e ciccia (1983) e Fracchia contro Dracula (1985). In un’occasione, Villaggio ha ricoperto anche il ruolo di regista, per il film Fantozzi contro tutti.

8. Ha recitato anche per la televisione. Meno ricca ma altrettanto significativa è la carriera televisiva di Villaggio, apparso inizialmente nel film Il killer (1969) e divenuto poi noto grazie alla miniserie Giandomenico Fracchia (1975), da cui poi sarebbe divenuto celebre l’omonimo personaggio. Negli anni seguenti torna a recitare per il piccolo schermo per i film Sogni e bisogni (1985), San Giovanni – L’apocalisse (2002), Renzo e Lucia (2004) e Finalmente Natale (2007). Dal 2002 al 2008 ha invece ricoperto il ruolo di Padre Paolo nella serie Carabinieri.

Paolo Villaggio: chi è sua moglie

7. Ha avuto un lungo matrimonio. Ancora giovanissimo, nel 1954 l’attore conosce Maura Albites, con la quale intraprende una relazione e che sposerà nel 1957. La coppia è stata legata per tutta la vita, e Villaggio ha sempre ribadito di come fosse certo che, tra alti e bassi, quella fosse la donna della sua vita. I due hanno anche avuto due figli, nati rispettivamente nel 1959 e nel 1962. Dopo circa 63 anni di matrimonio, la loro unione è stata spezzata soltanto dalla scomparsa di lui.

Paolo Villaggio e suo fratello

6. Aveva un fratello gemello. Tra le curiosità forse meno note riguardanti l’attore, vi è l’esistenza di un fratello gemello dizigote di nome Pietro. Questi è divenuto noto come matematico e ingegnere italiano, nonché come uno dei maggiori esperti a livello internazionale di teoria classica dell’elasticità. Divenuto in seguito docente presso l’Università di Pisa, Pietro era ovviamente soggetto all’essere scambiato per il fratello attore, data la perfetta somiglianza tra i due.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Paolo Villaggio patrimonio

Paolo Villaggio è Fantozzi

5. È l’inventore del personaggio. La figura di Fantozzi, divenuta nel tempo una delle più celebri del cinema italiano, è nata da un’idea dello stesso Villaggio. Questi pubblicò infatti due romanzi nel 1971 e nel 1974 dedicati al personaggio, che divennero in breve tempo best seller. Fu a quel punto che all’attore fu proposto di dar vita ad una trasposizione del personaggio, adattando alcuni dei racconti contenuti nei due libri.

4. Si pensava che non avrebbe interpretato il personaggio. Al momento della produzione del film non era chiaro se Villaggio avrebbe o meno ricoperto il ruolo del ragionier Fantozzi. Si era infatti diffusa la voce che il ruolo era stato proposto ad altri attori, come Ugo Tognazzi e Renato Pozzetto, poiché Villaggio era ancora poco noto come interprete. Anni dopo fu però lo stesso attore a smentire tale diceria, affermando che si trattava soltanto di pubblicità per attirare attenzione sul progetto.

Paolo Villaggio in Grandi magazzini

3. Ha interpretato un robot. Per il film Grandi magazzini, classico della commedia italiana, Villaggio ricopre il ruolo di un truffatore che, con un suo complice, cercano di vendere al direttore dei grandi magazzini un nuovo prototipo di robot. Ad interpretare quest’ultimo è lo stesso Villaggio, il quale rimase colpito nel vedere in televisione David Zed, l’uomo robot. A curare i movimenti dell’attore per la sua parte nel film fu poi lo stesso Zed.

Paolo Villaggio: il suo patrimonio

2. Possedeva un buon patrimonio. Grazie alle sue numerose partecipazioni cinematografiche, ai tanti ruoli di successo ricoperti, e grazie anche alla sua attività come scrittore e intellettuale, Villaggio riuscì negli anni a raggiungere un patrimonio di circa 5 milioni di dollari. Per il suo tempo è infatti stato uno dei più ricchi uomini di spettacolo, complice il grande successo presso un ampio pubblico.

Paolo Villaggio: età e altezza

1. Paolo Villaggio è nato a Genova, il 30 dicembre 1932 e si è spento a Roma, il 3 luglio del 2017. L’attore era alto complessivamente 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Julian McMahon: 10 cose che non sai sull’attore

Julian McMahon: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto noto per il ruolo di Cole Turner nella celebre serie Streghe, l’attore Julian McMahon è in seguito divenuto celebre anche grazie ai film per il cinema a cui ha partecipato, ottenendo particolare rilievo nel primo film dedicato ai Fantastici 4. Ecco 10 cose che non sai di Julian McMahon.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Julian McMahon serie tv

Julian McMahon: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1992 con il film Wet and Wild Summer!, e dopo una serie di titoli minori ottiene grande popolarità recitando nel film I Fantastici 4 (2005), dove ricopre il ruolo di Victor Von Doom, accanto agli attori Chris Evans e Jessica Alba. Riprenderà il ruolo anche nel sequel I Fantastici 4 e Silver Surfer (2007), per poi recitare in titoli come Premonition (2007), con Sandra Bullock, Red (2010), con Bruce Willis, Karl Urban, e John Malkovich, Faces in the Crowd (2011), Shark 3D (2012), Fire with Fire (2012), Il potere dei soldi (2013) e Qualcosa di buono (2014), con Hilary Swank.

9. Ha preso parte a note serie televisive. McMahon ottiene grande popolarità sul piccolo schermo recitando nelle soap opera Home and Away (1989-1991) e Destini (1992-1994). Ricopre poi il ruolo del detective John Grant in Profiler – intuizioni mortali (1996-2000), ottenendo successivamente la parte di Cole Turner in Streghe (2000-2005), con cui consacra la propria notorietà. Recita poi anche nella serie Nip/Tuck (2003-2010), nel ruolo del dottor Christian Troy. Negli ultimi anni è invece apparso nelle serie Hunters (2016), Runaways (2017-2018) e FBI: Most Wanted (2020-in corso).

8. Ha ricoperto il ruolo di produttore. Negli anni l’attore ha dimostrato interesse anche per l’ambito produttivo, ricoprendo tale ruolo per piccoli progetti che lo hanno visto anche figurare tra gli interpreti. Il primo titolo da lui prodotto è stata la commedia Meet Market (2004), dove recita tra gli altri accanto all’attore Alan Tudyk. Prossimamente tornerà a vestire i panni del produttore per l’annunciato film western dal titolo Justice, dove interpreterà un uomo in cerca di vendetta verso coloro che hanno ucciso la sua famiglia.

Julian McMahon è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 16,6 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e video promozionali dei suoi progetti da interprete, come la serie FBI: Most Wanted. Non mancano però anche sue foto scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, e altre immagini di curiosità o luoghi visitati.

Julian McMahon: chi è sua moglie

6. Si è sposato tre volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 1994, con la cantante Dannii Minogue, conosciuta dopo aver recitato nei videoclip di alcune sue canzoni. I due divorziano però nel 1995, e dal 1999 al 2001 è invece stato sposato con l’attrice Brooke Burns, con cui ha avuto una figlia nel 2000. Nel 2014, invece, dopo undici anni di fidanzamento, ha annunciato le nozze con Kelly Paniagua.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Julian McMahon Fantastici 4

Julian McMahon in Streghe

5. Si era presentato per un altro ruolo. McMahon è divenuto noto per il ruolo di Cole Turner, mezzo demone dalle grandi abilità. Inizialmente però, l’attore si era presentato ai casting per il ruolo dell’ispettore Andy Trudeau. La parte fu poi assegnata ad un altro attore, ma i produttori rimasero colpiti dall’interprete, decidendo di assegnarli un altro dei ruoli principali della serie.

4. Doveva comparire solo per alcuni episodi. Il personaggio di Cole Turner era stato inizialmente previsto per soli sette episodi, con un arco narrativo dunque molto più breve. Tuttavia, i produttori furono così soddisfatti dall’interpretazione dell’attore e dalla sua chimica con gli altri membri del cast che decisero di tenerlo come parte integrante della serie.

Julian McMahon in I Fantastici 4

3. Ha avuto un’intuizione per il proprio personaggio. Nel film I Fantastici 4 l’attore ricopre il ruolo di Victor von Doom, meglio noto come Dr. Destino, celebre villain Marvel. Per rendere più intrigante il personaggio, l’attore propose di conferirgli alcune cicatrici in seguito all’incidente che gli dona i superpoteri. L’idea gli venne sulla base del ruolo interpretato nella serie Nip/Tuck, dove era un chirurgo plastico.

2. Era particolarmente interessato all’arco narrativo del personaggio. L’attore ha affermato che ciò che lo ha spinto ad accettare il ruolo del villain nel film era il poter lavorare con qualcosa di diverso, e dar vita ad un personaggio che avesse un arco narrativo che lo porta dall’essere un corrotto uomo d’affari ad un pericoloso criminale dotato di superpoteri.

Julian McMahon: età e altezza

1. Julian McMahon è nato a Sydney, Australia, il 27 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Gambon: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre attore britannico, Michael Gambon è ad oggi universalmente noto per il ruolo del mago Silente nei film di Harry Potter, ma nella sua lunga filmografia vanta anche altri celebri lungometraggi. Interprete di classe, Gambon si è distinto in diversi ambiti, dimostrando il suo amore a tutto tondo per la recitazione. Ecco 10 cose che non sai di Michael Gambon.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Harry Potter

Michael Gambon: i film in cui ha recitato

10. Ha preso parte a celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film Otello (1965), per poi recitare in Tartaruga ti amerò (1985), con Ben Kingsley, Un’arida stagione bianca (1989), con Donald Sutherland, L’impero del crimine (1991), con Patrick Dempsey, Toys – Giocattoli (1992), con Robin Williams, Un uomo senza importanza (1994), Le ali dell’amore (1997), Insider – Dietro la verità (1999), Il mistero di Sleepy Hollow (1999), Gosford Park (2001), Ali G (2002) e Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004). Diviene globalmente celebre grazie al suo ruolo nei film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007), Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011). Ha inoltre recitato nei film Il discorso del re (2010), Quartet (2012), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017), La mia vita con John F. Donovan (2018), di Xavier Dolan, e Judy (2019).

9. Ha recitato per note serie TV. Nel corso della sua carriera l’attore non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo, comparendo in serie come Play of the Month (1967-1978), The Borderers (1968-1970), The Singing Detective (1986), I miti greci (1991), Emma (2009), Fortitude (2015), Fearless (2017), con Helen McCrory, e Piccole donne (2017). Ha inoltre preso parte ai film All’inseguimento della morte rossa (1995), Logitude (2000), Path to War (2002), con Alec Baldwin, The Lost Prince (2003) e Page Eight (2011), con Rachel Weisz.

8. È stato anche doppiatore. Gambon si è distinto anche per la sua attività di doppiatore. Dopo aver prestato la propria voce per diversi prodotti televisivi, tra cui il film d’animazione Christmas Carol: The Movie (2001), dove ricopre il ruolo del Fantasma del Natale Presente, si fa notare per essere la voce di Franklin Bean in Fantastic Mr. Fox (2009). È poi la voce narrante del film Ave, Cesare! (2016), e doppia il personaggio di Zio Pastuzo in Paddington (2014) e Paddington 2 (2017).

Michael Gambon non è Gandalf

7. Non ha interpretato il noto personaggio. Data la somiglianza estetica tra i personaggi di Gandalf e Silente, molti fan hanno a lungo pensato che l’attore fosse l’interprete di entrambi. Tuttavia, si tratta solo di un caso di somiglianza, poiché il celebre mago de Il Signore degli Anelli è in realtà interpretato dall’attore Ian McKellen. Su Internet è possibile trovare diverse immagini che pongono a confronto i due celebri personaggi.

Michael Gambon e Richard Harris

6. Ha sostituito l’attore. Nei primi due film della saga, il personaggio di Silente era interpretato dall’attore Richard Harris. Poiché questi venne a mancare, si cercò un sostituto e per diverso tempo l’attore più quotato fu proprio Ian McKellen. Tuttavia, poiché questi rifiutò, venne scelto Gambon per il ruolo, il quale sarebbe divenuto poi celebre indossando i panni del mentore del giovane Harry Potter.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Michael Gambon Silente

Michael Gambon è Silente in Harry Potter

5. Non ha mai letto i libri a cui la saga si ispira. È noto che per prepararsi al meglio ad un ruolo tratto da un romanzo, gli attori sono soliti leggere anche il libro in questione, per comprenderne meglio tutti i segreti. Non è questo il caso di Gambon, il quale ha ammesso di non aver mai letto i romanzi di Harry Potter, affermando che non avrebbe avuto nessun senso per lui farlo.

4. Era solito girare con i costumi di scena. L’attore era solito non togliersi i vestiti di Silente, ma anzi li teneva anche durante le lunghe pause previste. In molti hanno infatti affermato di averlo visto girare nei pressi dei luoghi del set così conciato. Per Gambon era anche un modo per rimanere concentrato sul personaggio.

3. È stato il mentore dei giovani protagonisti. Nel ricoprire il ruolo del saggio Silente, l’attore ha avuto anche modo di formare i giovani attori protagonisti dando loro consigli di recitazione o per le scene che dovevano affrontare. Ciò gli ha permesso di costruire anche un ottimo rapporti con i membri del cast dei film di Harry Potter.

2. Ha costruito una personalità differente per il personaggio. Per cercare di non emulare il precedente interprete del personaggio, e anzi costruire una propria versione di Silente, Gambon ha lavorato a lungo sul cercare di rimanere coerente a quanto fino a quel momento visto, ma inserendo nuovi spunti e particolarità circa il carattere dell’anziano mago.

Michael Gambon: età e altezza

1. Michael Gambon è nato a Dublino, in Irlanda, il 19 ottobre 1940. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Clémence Poésy: 10 cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice francese Clémence Poésy si è negli anni fatta notare tanto per la sua partecipazione a grandi film hollywoodiani quanto per aver recitato anche in alcuni noti film italiani. Versatile e di bella presenza, la Poésy ha così dimostrato di possedere le giuste caratteristiche per affermarsi all’interno di tale settore. Ecco 10 cose che non sai di Clémence Poésy.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy Instagram

Clémence Poésy: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in celebri film. L’attrice debutta al cinema con il film francese Vendette di famiglia (2003), dove recita accanto a Jean Dujardin. Ottiene poi popolarità mondiale grazie al ruolo di Fleur Delacour in Harry Potter e il calice di fuoco (2005). Successivamente si fa notare anche in In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008), con Colin Farrell, Heartless (2009), con Jim Sturgess, 127 ore (2010), con James Franco, per poi riprendere il suo ruolo nei film Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011). Recita poi in Mister Morgan (2013), I nuovi vicini (2015), 7 minuti (2016), Famiglia all’improvviso (2016), Final Portrait (2017), Tito e gli alieni (2017), con Valerio Mastandrea, Resistance (2020), e l’atteso Tenet (2020), con Robert Pattinson.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. Dopo essere apparsa in alcune serie TV francesi, l’attrice ottiene notorietà sul piccolo schermo come protagonista in Gunpowder, Treason & Plot (2004). Partecipa poi alla miniserie Guerra e pace (2007), mentre ricopre successivamente il ruolo di Eva Coupeau in Gossip Girl (2010). Dal 2013 al 2018 è invece Elise Wassermann nella serie The Tunnel, mentre nel 2018 ricopre il ruolo di Françoise Gilot nella seconda stagione di Genius, dedicata a Pablo Picasso, interpretato dall’attore Antonio Banderas.

8. Si è messa alla prova come regista. Attratta non solo dalla recitazione ma anche da quanto concerne l’arte della regia, l’attrice ha compiuto il passo dietro la macchina da presa per realizzare il cortometraggio documentario À bout portés (2016). In seguito, ha diretto i cortometraggi Le roi des démons du vent (2018) e Le coup des larmes (2019). Questi tre progetti sono inoltre stati da lei anche sceneggiati.

Clémence Poésy è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 86 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie ritraenti momenti di svago, ma anche diverse curiosità o luoghi da lei visitati. La Poésy è poi solita condividere le fotografie artistiche o i dipinti da lei realizzati, mentre non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Clémence Poésy: chi è suo marito.

6. Non ha reso nota l’identità del compagno. Particolarmente riservata riguardo la propria vita privata, l’attrice non hai mai rivelato l’identità di suo marito. A riguardo si sa soltanto che i due hanno avuto un primo figlio nel 2017, mentre nel settembre del 2019 la Poésy ha svelato di essere in attesa del secondo figlio, presentandosi con il pancione alla Paris Fashion Week.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Clémence Poésy Harry Potter

Clémence Poésy in Harry Potter

5. Era l’unica a parlare realmente il francese. Nel quarto film della saga di Harry Potter l’attrice appare nei panni di Fleur Delacour, appartenente ad una scuola di maghi francesi. Delle attrici che ricoprivano i ruoli delle studentesse francesi, solo la Poésy era realmente in grado di parlare tale lingua, essendo nata e cresciuta in Francia.

4. Ha ripreso il ruolo nei successivi film. L’attrice ha in seguito ripreso il ruolo di Fleur apparendo nuovamente in Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, dove è intenta a dar vita al proprio matrimonio con Bill Weasley, interpretato dall’attore Domhnall Gleeson.

3. Non ha avuto difficoltà a recitare in un’altra lingua. Per l’attrice recitare nel quarto film di Harry Potter rappresentava il debutto con un’interpretazione in lingua inglese. Tuttavia, la Poésy ha affermato di non aver avuto difficoltà né di essersi sentita intimorita, poiché i suoi genitori le avevano fatto studiare la lingua sin da bambina. Recitare nel film le ha solo permesso di consolidarla.

Clémence Poésy in Gossip Girl

2. Ha recitato nella celebre serie. L’attrice è comparsa per la prima volta nell’episodio uno della stagione 4 della serie Gossip Girl, ricoprendo il ruolo di Eva, una ragazza francese affascinante e gentile che farà breccia nel cuore di Chuck, interpretato dall’attore Ed Westwick. La Poésy ha ricoperto il personaggio per quattro episodi, comparendo per l’ultima volta nella puntata intitolata Touch of Eva.

Clémence Poésy: età e altezza

1. Clémence Poésy è nata a Meudon, in Francia, il 30 ottobre 1982. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Sean Gunn: 10 cose che non sai sull’attore

Noto per i suoi ruoli eccentrici, l’attore Sean Gunn si è inizialmente affermato grazie ad alcuni personaggi televisivi, per poi conquistare maggior fama al cinema partecipando in ruoli di rilievo nei film diretti dal fratello James, il più dei quali facenti parte del Marvel Cinematic Universe.

Ecco 10 cose che non sai di Sean Gunn.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Guardiani della Galassia

Sean Gunn: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri film. Gunn esordisce al cinema con il b-movie Tromeo & Juliet (1996), per poi ottenere un piccolo ruolo nel film Pearl Harbor (2001), con Ben Affleck. Tornerà al cinema nel 2010 diretto dal fratello in Super – Attento crimine!!!, dove recita accanto a Ellen Page, Liv Tyler, Kevin Bacon e Michael Rooker. Otterrà poi maggior notorietà recitando nel ruolo di Kraglin in Guardiani della Galassia (2014) e Guardiani della Galassia vol. 2 (2017), con Chris Pratt. Nel 2016 recita anche in The Belko Experiment, con l’attrice Melonie Diaz. Prossimamente comparirà anche nel film The Suicide Squad (2021), accanto a Margot Robbie, Joel Kinnaman e Idris Elba.

9. Ha preso parte a prodotti televisivi. L’attore diventa inizialmente noto grazie alla sua partecipazione ad alcuni episodi di serie come Da un giorno all’altro (1999), Angel (1999-2000), e Going to California (2001), per poi diventare particolarmente popolare grazie al ruolo di Kirk Gleason nella serie Una mamma per amica (2000-2007). Successivamente continua a ricoprire altri ruoli per il piccolo schermo in titoli come October Road (2007-2008), PG Porn (2008-2009), The Morning After (2011), H+ (2012-2013) e Una mamma per amica: Di nuovo insieme (2016).

8. È anche produttore. Nel 2000 Gunn esordisce anche nel ruolo di produttore per il film comico The Specials, con protagonista Rob Lowe, per poi ricoprire nuovamente questo compito per alcuni cortometraggi come Love, Sex & Murder (2001) e The Man Who Invented the Moon (2003). Nel 2019 è invece produttore esecutivo della serie After Ray, di cui è anche protagonista.

Sean Gunn è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 388 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere diversi tipi di foto, dalle curiosità a quelle relative ai momenti di svago, da luoghi visitati ad occasioni in cui è in compagnia di amici o colleghi. Non mancano infine anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Sean Gunn in Una mamma per amica

6. Non ha sempre ricoperto solo il ruolo per cui è famoso. Prima di diventare celebre come Kirk Gleason, apparso ufficialmente soltanto nel quinto episodio della prima stagione, Gunn aveva già ricoperto due differenti ruoli negli episodi precedenti. Era infatti stato inizialmente Mick, un addetto della linea telefonica, e un personaggio chiamato solo come “il ragazzo dei cigni”.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Sean Gunn Rocket

Sean Gunn è Rocket Racoon

5. È lui a dare i movimenti al celebre personaggio. Benché venga doppiato dall’attore Bradley Cooper, il personaggio di Rocket Racoon per i film Marvel viene realizzato grazie alle movenze di Gunn, il quale si esibisce grazie alla motion capture. L’attore è infatti particolarmente esperto in questa tecnica, e ne ha sperimentato nuovi utilizzi per poter dar vita al noto personaggio.

4. Non sapeva cosa lo aspettava. Quando Gunn fu assunto per il ruolo di Kraglin, suo fratello gli anticipò che avrebbe dovuto ricoprire anche un personaggio in CGI. Successivamente, quando gli fu comunicato che avrebbe dovuto dar corpo proprio a Rocket, uno dei protagonisti, l’attore credeva che avrebbe dovuto soltanto leggere le battute del personaggio agli altri attori, invece si ritrovò sul set con l’apposita tuta verde a dover recitare concretamente il ruolo.

3. È capace di fare una cosa che pochi attori sanno fare. In molti si sono chiesti come mai non fosse stato chiesto allo stesso Cooper di fornire le movenze per il personaggio, ma a questo quesito ha risposto il regista James Gunn, affermando che Sean è in grado di camminare a quattro zampe in modo particolarmente credibile, ed è inoltre dotato di grande agilità e capacità di compiere strani movimenti. Cosa che non tutti gli attori sanno fare.

Sean Gunn in Guardiani della Galassia

2. Ha acquisito importanza all’interno dei film. Il personaggio grazie a cui è possibile ammirare il volto dell’attore nei due film Marvel è quello di Kraglin. Inizialmente questi è uno dei membri più importanti della banda capitanata da Yondu. Con il secondo film acquisirà sempre maggior rilevanza all’interno della storia, passando dall’essere un sedicente cattivo ad essere membro dei Guardiani della Galassia. Il suo personaggio dovrebbe trovare ulteriore approfondimento nell’atteso terzo capitolo della trilogia.

Sean Gunn: età e altezza

1. Sean Gunn è nato a St. Louis, in Missouri, Stati Uniti, il 22 maggio 1974. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

Onward – Oltre la magia: la recensione del film Pixar

In un mondo che ha perso tutta la magia di un tempo, il neo sedicenne Ian e suo fratello Barley hanno l’occasione di trascorrere una giornata con il loro padre, scomparso quando entrambi erano molto piccoli. Sono elfi con fattezze umane a cavallo di fantasie che ribadiscono il marchio di fabbrica della Pixar Animation Studios, un po’ come i giocattoli parlanti di Toy Story e le automobili di Cars, ovvero personaggi che trascendono la normale realtà rivelando un’anima uguale alla nostra, un cuore ancora più pulsante e un’umanità senza limiti.

Onward – Oltre la magia, tra teen drama, action e fantasy

Questa è la premessa di Onward – Oltre la magia, ultimo titolo della casa che in America è arrivato direttamente in streaming su Disney+ (mentre da noi non è ancora chiaro quando arriverà in sala) e che il regista e sceneggiatore Dan Scanlon decide di impostare sulle basi della sua esperienza personale traducendola in racconto di formazione e vagando tra generi diversi quali il teen drama, l’action, il fantasy.

Di nuovo, dopo Coco di appena tre anni fa, torna il rapporto con la morte, con l’aldilà e con le domande che ci si pone quando viene a mancare una persona cara, quindi indirettamente si parla di idealismo, di speranza, e di fede in qualcosa che esiste oltre la vita terrena. Di conseguenza l’aggancio con un altro macro tema della narrativa della Pixar, sempre ancorata a storie che possano coinvolgere sia bambini che adulti con livelli di comprensione del tutto differenti, ovvero la nostalgia, il senso di perdita e l’empatia che può renderci migliori.

La celebrazione del legame fraterno

onwardScanlon trasforma il desiderio – vissuto quando era bambino – di rivedere il padre in ricerca, in superamento dei propri limiti (per Ian la timidezza e l’incapacità di farsi valere in una società che lo spaventa, per Barley la voglia di essere preso sul serio da chi lo deride), in celebrazione del legame fraterno che è il vero motore del film e architrave della sceneggiatura; un viaggio dentro se stessi ma soprattutto verso una meta impossibile (l’incontro con il papà defunto) che spazia tra citazioni al cinema d’avventura per ragazzi di Steven Spielberg e al simbolismo di Tolkien nella saga de Il signore degli anelli.

Non manca nemmeno l’ormai “prevedibile” appuntamento con la commozione, in un finale che risolve splendidamente ogni scelta tracciata lungo il percorso dagli sceneggiatori, giustificando perfino quelle piccole debolezze che Onward – Oltre la magia si concede e un piano spesso confusionario. Rimane invece intatta l’attitudine, unica nel panorama dell’animazione pop, nel saper trovare l’intimità in quadri enormi di spazi sconfinati e mondi fantastici, laddove lo spettatore, nella sua realtà quotidiana, fatica a trovarne distratto dal silenzio e dalla ripetitività della vita. Forse abbiamo davvero smarrito quella magia di cui i protagonisti sentono il bisogno e la capacità di guardare avanti (“onward”) perché troppo ancorati a ciò che è stato e che non tornerà. Grazie Pixar per avercelo ricordato, ancora una volta.

Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

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Wonder Woman 1984: Gal Gadot anticipa l’evoluzione di Diana

Il numero di giugno 2020 di Empire Magazine sarà dedicato a Wonder Woman 1984. Dopo avervi svelato le due cover dedicate al film, ecco che grazie a ComicBookMovie arrivano online le dichiarazioni rilasciate da Gal Gadot alla celebre rivista.

“Il primo film era una sorta di coming-of-age, in cui Diana diventava Wonder Woman, ha dichiarato l’attrice. “Diana era ancora molto ingenua e non comprendeva ancora le difficoltà della vita. Era come un pesce fuor d’acqua. In questo nuovo film, invece, non sarà così. Diana si è evoluta. È molto più matura e molto più saggia. Ciononostante, è anche molto sola. Ha perso tutti i membri del suo team e adesso è sotto sorveglianza. Fino a quando non accade qualcosa di totalmente folle…”

Il momento “folle” al quale l’attrice fa riferimento, potrebbe essere la scioccante resurrezione del personaggio di Steve Trevor, e dalle parole dell’attrice, sembra che la stessa sia stata molto contenta di poter lavorare ancora con Chris Pine e che al suo personaggio sia stato nuovamente dato il ruolo chiave che ha avuto nel predecessore:

“Chis era una parte integrante del primo film e del suo successo”, ha aggiunto la Gadot. “E siccome io, lui e Patty ci siamo veramente divertiti tanto a lavorare insieme, tutti e tre volevano che Steve tornasse. Così Patty e il co-sceneggiatorre Geoff Johnson hanno trovato il modo migliore a livello narrativo per riportare Steve in vita.”

Di seguito due nuove immagini ufficiali dal film: in una è possibile vedere Gal Gadot nei panni di Wonder Woman con la Golden Eagle, l’armatura da battaglia vista diverse volte anche nei fumetti; nell’altra, invece, Diana condivide un momento romantico con Steve Trevor:

LEGGI ANCHE – Wonder Woman 1984: i set LEGO svelano il look finale di Cheetah?

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

James Gunn elenca i sequel migliori del film originale

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Oltre ad essere un celebrato sceneggiatore e regista, originale e di successo, James Gunn è anche un cinefilo della prima ora, esperto di cinema perché ne guarda tantissimo, proprio come molti dei suoi colleghi più famosi e celebrati, tra cui annoveriamo Tarantino e Scorsese.

Utilizzando il suo account Twitter, il regista di Super e Guardiani della Galassia ha fatto un elenco dei sequel migliori del film originale. Eccola di seguito:

  • Toy Story 2
  • Il Padrino II
  • Spider-Man 2
  • Il Cattivo Tenente: Ultima Chiamata New Orleans
  • La Casa 2
  • Shrek 2
  • Il Cavaliere Oscuro
  • La moglie di Frankenstein
  • Hellboy II
  • Mad Max 2
  • Per qualche dollaro in più
  • X-Men 2
  • Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora
  • Paddington 2
  • Star Trek 2 – L’Ira di Kahn
  • Batman Returns
  • Gremlins 2
  • Blade 2
  • Drunken Master 2
  • Desperado
  • Blade Runner 2049
  • Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan
  • Final Destination 2
  • Captain America: Winter Soldier
  • Swordsman II

Dato lo stato di quarantena collettivo, questo elenco può essere senza dubbio utile a chi cerca spunti per dei nuovi titoli da guardare e ri-guardare. Per quanto riguarda il lavoro di Gunn, il regista è al momento nella fase di montaggio di The Suicide Squad e completato questo lavoro, sarà il turno di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

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Hobbs and Shaw 2: Dwayne Johnson svela i primi dettagli

Durante una diretta su Instagram (via Collider), Dwayne Johnson ha rivelato i primi dettagli sull’annunciato sequel di Hobbs and Shaw, primo spin-off del franchise di Fast and Furious con protagonisti “The Rock” e Jason Statham, uscito nelle sale lo scorso anno.

Oltre a confermare il ritorno dei personaggi interpretati nel primo film da Vanessa Kirby, Idris Elba e Eiza González, Johnson ha promesso che in Hobbs and Shaw 2 verranno introdotti anche nuovi personaggi, personaggi per i quali – secondo l’attore – “il pubblico perderà la testa”. Inoltre, “The Rock” ha confermato che il sequel sarà scritto ancora una volta da Chris Morgan. Di seguito le sue dichiarazioni complete:

“Naturalmente, Chris Morgan ci occuperà di scrivere di nuovo il film, così come la Seven Bucks Productions si occuperà di nuovo della produzione. Abbiamo creato dei personaggi davvero incredibili, da quello di Vanessa Kirby a quello di Idris Elba, fino a quello di Eiza Gonzalez. Nel nuovo film ci saranno alcune sorprese e nuovi grandi personaggi. E non saranno personaggi che Hobbs potrà eliminare facilmente, perché sarebbe troppo noioso… ma personaggi per i quali il pubblico perderà completamente la testa. Villain, anti-eroi ed eroi… ci saranno praticamente tutti.”

LEGGI ANCHE – Fast & Furious – Hobbs & Shaw: la recensione del film con Dwayne Johnson

Per quanto riguarda la saga principale di Fast and Furious, sappiamo che il nono capitolo, F9, che sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo mese, è stato ufficialmente rimandato al prossimo anno (precisamente ad aprile del 2021) a causa della pandemia di Covid-19.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B. La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

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Samuel L. Jackson: il suo Avenger preferito è Black Widow

Samuel L. Jackson ha dichiarato che il suo Avenger preferito è Black Widow, la Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson.

Durante un’intervista con THR, l’attore ha risposto alle domande del pubblico e tra queste c’era anche “chi è il tuo Avenger preferito?”. Dopo una risposta ironica, in cui Jackson dice che il suo preferito è Nick Fury perché è interpretato da lui, l’attore ha detto “in realtà è Black Widow”.

Ecco il video dell’intervista:

https://twitter.com/THR/status/1249408442562945025?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1249408442562945025&ref_url=https%3A%2F%2Fheroichollywood.com%2Fsamuel-l-jackson-avengers-favorite%2F

Samuel L. Jackson fa parte del Marvel Cinematic Universe dall’inzio. Lui è il protagonista della scena post credits di Iron Man, del 2008, e nel sequel, Iron Man 2, del 2010, fa parte proprio del cast e già lì viene affiancato da Scarlett Johansson che fa esordire nel MCU Natasha Romanoff. Scopriremo solo poi che il primo è il capo dello S.H.I.E.L.D. e la seconda una ex spia sovietica in forze all’organizzazione che lavora per la sicurezza internazionale.

Nel corso della storia, il personaggio è stato fondamentale in diversi momenti del MCU, come durante le vicende di The Winter Soldier, ma anche alla fine di Infinity War, dove richiama Captain Marvel che salverà Tony Stark dallo spazio profondo.

Fonte: THR

What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

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What We Do in the Shadows 2: nuovo promo “First Look Preview”

Il canale americano FX ha diffuso il nuovo promo “First Look Preview”  di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione di What We Do In The Shadows.

What We Do In The Shadows 2

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

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