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What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

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What We Do In The Shadows: nuovo teaser “Flying “

Il canale americano FX ha diffuso l’inedito teaser “Flying” di What We Do In The Shadows, l’annunciato adattamento seriale What We Do In The Shadows dell’omonimo film di Jemaine Clement e Taika Waititi.

What We Do in the Shadows è uno sguardo in stile documentario sulle vite quotidiane (o piuttosto notturne) di quattro vampiri che hanno “vissuto” insieme per centinaia di anni. A Staten Island.

Il leader auto-nominato del gruppo è “Nandor The Relentless” (Kayvan Novak), un grande guerriero e conquistatore dell’impero ottomano, che ha preso il timone del gruppo nonostante molte delle sue tattiche del Vecchio Mondo, il che ha portato a ciò che alcuni potrebbero educatamente paragonare ad un bupki. Poi c’è il vampiro britannico “Laszlo” (Matt Berry) – un po’ un ladro e un dandy e un fop, si potrebbe dire. È un amante del male e delle grandi serata, ma non tanto quanto ama vedere Nandor fallire miseramente in ogni tentativo. E poi c’è “Nadja” (Natasia Demetriou): la seduttrice, la tentatrice, la vampira Bonnie al Clyde di Laszlo.

Altro convivente nella famiglia dei vampiri è “Guillermo” (Harvey Guillén), un succube di Nandor (alias servitore/protettore durante le ore diurne), che non vuole altro che diventare un vero vampiro proprio come il suo padrone. In agguato c’è anche “Colin Robinson” (Mark Proksch), un vampiro energico e  coraggioso, camminatore di tutti i giorni – fa feste sugli umani, ma non sul loro sangue. Trai personaggi inediti c’è un nuovo amico di Nadja, “Jenna” (Beanie Feldstein), uno studente di un vicino college.

Dopo una visita inaspettata dal loro oscuro signore e leader, “Barone Afanas”, i vampiri vengono richiamati all’ordine su quello che era il loro compito inizialmente assegnatogli con il loro arrivo a Staten Island oltre cento anni fa: il dominio totale e completo del Nuovo Mondo. Ma qual è esattamente il modo migliore per ottenere il dominio? La  troupe cinematografica seguirà i vampiri mentre si mettono in cammino per dare seguito a questa compito assegnatoli.

Clement ha creato la serie che sarà lunga 10 episodi. Clement, Waititi e Paul Simms sono produttori esecutivi con Scott Rudin, Garrett Basch e Eli Bush. What We Do In The Shadows è prodotto da FX Productions e vede la partecipazione di Matt Berry, Kayvan Novak, Natasia Demetriou, Harvey Guillén e Mark Proksch, che hanno recitato nel ruolo pilota prima di essere promosso a una serie regolare.

Il professore e il pazzo: recensione del film con Mel Gibson e Sean Penn

Basato sul romanzo L’assassino più colto del mondo, di Simon Winchester, Il professore e il pazzo ripercorre i primi anni della realizzazione dell’Oxford English Dictionary, mastodontica opera portata avanti a partire dal 1857. Il film, diretto da P.B. Sherman, e interpretato da Mel Gibson e Sean Penn, scava nella follia e nel genio di due straordinari e ossessivi uomini che hanno cambiato per sempre il corso della storia della letteratura.

Nel film seguiamo la storia del professor James Murray (Mel Gibson), che viene incaricato di compilare l’Oxford English Dictionary. Per riuscire in tale impresa, Murray si rivolgerà a tutti i popoli di lingua inglese. A dare un contributo particolarmente significativo è il dottor W. C. Minor (Sean Penn), il quale, affetto da schizofrenia, trascorre parte della sua vita all’interno di un ospedale psichiatrico. Tra lui e il professor Murray nascerà una profonda amicizia.

Benché si tratti di un’opera in costume, ambientata nell’aristocratica Inghilterra dell’Ottocento, sin dalle prime sequenze il film riesce a non cadere nelle trappole del genere, evitandone la tipica ampollosità. Il regista affronta la materia con una chiave particolarmente contemporanea, che si svela attraverso la costruzione dei movimenti di macchina e della fotografia. Tramite questi ci conduce costantemente attraverso un’immagine ricorrente e simbolica, quella del passaggio dall’oscurità alla luce.

Sherman ci conduce così all’interno di un film che desidera mostrare l’attualità della sua storia, dove il dizionario della lingua inglese a cui si lavora è visto come l’antenato di Wikipedia e di ogni sito di informazione oggi presente. Un vero e proprio passaggio verso la modernità dunque, dal quale non può prescindere il racconto dell’amicizia tra il professore e il pazzo che resero tutto ciò possibile.

La sceneggiatura, scritta da Sherman e Todd Komarnicki si sposta infatti di continuo tra il percorso storico del dizionario e l’amicizia dei due uomini, senza però smarrire il suo obiettivo. Solamente verso il finale ci si abbandona ad un tono melodrammatico che in parte fa regredire il film. Tuttavia le interpretazioni dei due protagonisti, e in particolare quella delicata e allo stesso tempo intensa di Mel Gibson, aiutano a tenere alto il livello del film.

Sherman riesce inoltre a costruire un buon ritmo per un film di questo genere, e dove anche verso la sua metà si avverte un maggior rallentamento e appesantimento nella narrazione, la cura dei dettagli e l’attenzione introspettiva assunta nei confronti dei personaggi, favorisce la visione senza grandi difficoltà. Maggior pregio di Il professore e il pazzo è certamente quello di riuscire a illudere lo spettatore di star guardando una storia potenzialmente ambientata nella contemporaneità, dove a ricordarci della collocazione storica sono quasi esclusivamente ambienti e costumi d’epoca.

Guarda il trailer de Il professore e il pazzo

Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

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Locarno Film Festival annuncia la retrospettiva Black Light

ll Locarno Film Festival rinvia la Retrospettiva su Blake Edwards e anticipa quella del 2020, Black Light, dedicata al cinema nero. Un’indagine sul cinema nero internazionale del Novecento che toccherà geografie diverse fra le quali l’Europa, il Nord America, i Caraibi, l’America del Sud e altri paesi.

Il Locarno Film Festival ha deciso di accogliere la richiesta della Blake Edwards Estate, avanzata nelle ultime settimane dagli Stati Uniti, e posticipare la Retrospettiva dedicata al genio della commedia, anticipando quella inizialmente prevista in programma per l’edizione 2020, intitolata Black Light e dedicata al cinema nero. Per questa inedita evoluzione la Direzione artistica ha affidato la nuova Retrospettiva a Greg de Cuir Jr, noto esperto del cinema nero internazionale, mentre Roberto Turigliatto continuerà a occuparsi delle Retrospettive per le edizioni seguenti.

Non si può parlare di una sola Africa così come non si può parlare di un solo Black cinema. La realtà è più complessa. La Retrospettiva di Locarno72 vuole oltrepassare il concetto di Black in quanto identità o problema sociale e indagare l’immaginario dei registi che hanno reinterpretato questa questione – storica e politica – in diverse epoche e diversi luoghi.

Strutturata come un’indagine eclettica focalizzata principalmente sul ventesimo secolo, la Retrospettiva Black Light presenterà autori di culto, Race movies degli anni ’20 e ’30, capolavori pionieristici, film emblematici della Blaxploitation degli anni 1970 e autori essenziali che hanno interpretato e rappresentato la loro epoca politica.

Lili Hinstin, Direttrice artistica del Locarno Film Festival: “Mi viene spesso fatta la domanda sul genere all’interno di questo movimento straordinario che è il #MeToo, tuttavia penso che la lotta contro la dominazione sociale debba andare oltre il combattimento delle donne e includere tutte le persone che non corrispondano alla supremazia del maschio bianco eterosessuale. Il relativamente recente (diciottesimo secolo) concetto di “razza” ne fa parte e preesiste alla nascita e alla storia del cinema. Come gli artisti abbiano sviluppato la questione nera attraverso i film durante il ventesimo secolo, è ciò che il Locarno Film Festival vuole chiedersi e indagare ”.

La Retrospettiva curata da Greg de Cuir Jr sarà presentata in collaborazione con la Cinémathèque suisse e sarà arricchita da una pubblicazione edita in inglese e francese da Capricci.

La 72esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto.

Once Upon a Time in Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

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Once Upon a Time in Hollywood: DiCaprio e Pitt nel primo poster

Mentre siamo in attesa del primo trailer di Once Upon a Time in Hollywood, che verrà proiettato in sala davanti a Noi di Jordan Peele, ecco il primo poster del film di Quentin Tarantino, che mostra in primo piano le due superstar protagoniste del film: Leonardo DiCaprio e Brad Pitt.

Inizialmente si pensava che Once Upon a Time in Hollywood si sarebbe focalizzato specificamente sugli omicidi di Manson, prima che Tarantino spiegasse che il film tratta davvero di vita e cultura durante la fine degli anni ’60 in generale. Sappiamo però che Margot Robbie interpreterà un ruolo importante nel film, ovvero quello di Sharon Tate, che sembra sarà la vicina di casa di Rick (DiCaprio).

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.

Deadpool si infila nel trailer di Avengers: Endgame!

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Deadpool si infila nel trailer di Avengers: Endgame!

Da special guest, Deadpool si è infilato nel terzo emozionante trailer di Avengers: Endgame, e ovviamente a modo suo, ha lasciato il segno. Eccolo alle prese con il tiro al bersaglio di Occhio di Falco, con la sua “noiosa” “storia d’amore” con Vedova Nera, con Cap e con Thor, a cui dà tutta la colpa per la vittoria di Thanos.

Siete pronti a ridere al più non posso? Ecco l’esilarante trailer di Endgame con Deadpool, realizzato da Toptenfamous:

https://www.facebook.com/toptenfamousfan/videos/1059648027576889/UzpfSTE1MzM1MzIzMzU6MTAyMTI1NjY1MDEzMDc1MjI/

Con la fusione tra Disney e Fox, potrebbe diventare plausibile che Deadpool incontri davvero i personaggi del Marvel Cinematic Universe, nonostante i produttori del film e lo stesso Feige abbiano più volte chiarito che per il momento i franchise rimangono separati. Prima di Deadpool, sono certamente i Fantastici Quattro e gli X-Men che Feige vuole vedere nel suo Universo Condiviso!

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Ghostbusters 3: J.K. Simmons “sa tutto” del film

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Attore feticcio e collaboratore assiduo di Jason Reitman, J.K. Simmons è comparso in tutti i film diretti dal regista figlio d’arte (da Thank you for smoking a Juno, fino al recente The Front Runner – Il vizio del potere), ed è altamente probabile che avrà un ruolo anche in Ghostbusters 3, terzo capitolo della serie sugli acchiappafantasmi lanciata nel 1984.

Proprio Simmons ha accennato qualche dettaglio sul progetto in un’intervista con ET, senza però rivelare nulla della trama top secret:

Jason me ne ha parlato, e so che sarà esilarante, ovviamente, e brillante, e non vedo l’ora di scoprire cosa riuscirà a fare con il franchise. È tutto ciò che posso dirvi per ora, so tutto ma non ve lo racconterò.

Della pellicola sappiamo effettivamente poco o nulla, tranne il fatto che i personaggi principali saranno due ragazzi e due ragazze di età compresa fra i 12 e i 13 anni e che gli attori originali potrebbero tornare nei rispettivi ruoli dei due capitoli diretti da Ivan Reitman. Da quanto riportato nelle scorse settimane da Variety invece, Carrie Coon (Avengers: Infinity War; Widows) e Finn Wolfhard (Stranger Things; It: Capitolo 1 e 2) sono in trattative per unirsi al cast.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

“Rust City” il titolo di lavorazione di Ghostbusters 3. Le riprese inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane.

“Ho sempre pensato a me stesso come il primo fan di Ghostbusters, quando avevo 6 anni ero a visitare il set. Volevo fare un film per tutti gli altri fan.” ha raccontato Reitman. Questo è il prossimo capitolo della serie originale. Non è un riavvio. Quello che è successo negli anni ’80 è accaduto negli anni ’80, e questo è ambientato nel presente.”, ha raccontato Reitman a Entertainment Weekly.

Reitman ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Gil Kenan e conta di iniziare le riprese nella seconda metà dell’anno, probabilmente nei mesi estivi. Fonti attendibili spiegano che la trama seguirà gli eventi della pellicola del 1984 e non avrà alcun collegamento con il reboot al femminile del 2016 diretto da Paul Feig con Melissa McCarthy e Kristen Wiig.

Fonte: ET

Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Avengers: Endgame, le domande che ci pone il trailer

Manca poco più di un mese all’arrivo nelle sale di Avengers: Endgame, culmine narrativo di una trama intessuta a partire da Iron Man (2008) e proseguita fino a Infinity War, vero punto di rottura che troverà – si spera – una degna conclusione nel prossimo capitolo.

Il terzo e forse ultimo trailer del film ci ha raccontato molto senza dire nulla, semplicemente utilizzando immagini del passato in bianco e nero e qualche momento a colore degli eroi impegnati con la lotta più importante delle loro vite, appello finale senza possibilità di ritorno.

Ma quali sono le domande che ci pone questo trailer in particolare? E soprattutto: troveranno risposta nel cinecomic?

“Niente più sorprese”

Avengers: Endgame inizierà subito dopo la fine degli eventi di Infinity War che hanno visto Thanos trionfare sui nostri eroi e decimare la popolazione dell’universo usando il guanto dell’infinito. Tra i sopravvissuti allo schiocco c’è però Tony Stark, in compagnia di Nebula, ora disperso nello spazio a bordo di un’astronave senza più cibo e ossigeno e intento a registrare un messaggio per l’amata Pepper Potts.

Lo so che avevo detto niente più sorprese, ma speravo tanto di organizzare l’ultima…“, dice Tony nell’ultimo trailer, il che ci porta subito a chiederci di che sorpresa si tratti. Forse una proposta di matrimonio? Il ritorno a Terra e il congedo definitivo dall’armatura di Iron Man per dedicarsi completamente a Pepper e alla futura famiglia?

Una sorpresa potrebbe invece farla la stessa Pepper intervenendo per salvare Tony indossando il costume di Rescue: d’altronde diversi mesi fa era stata proprio Gwyneth Paltrow a rivelare un dettaglio del personaggio grazie ad una foto che la ritraeva con un costume molto simile a quello dell’eroina. Nei fumetti è lei a usufruire dell’armatura Mark 1616, molto diversa da quella di Stark, progettata specificatamente per le abilità acquisite dalla donna dopo l’impianto del Reattore Arc.

Oppure, ipotesi meno plausibile ma sicuramente divertente, Tony sta registrando quel messaggio per scherzo, perché crede di morire e la solitudine nello spazio inizia ad avere effetti strani sul suo cervello…

“Sembrano passati mille anni…”

Sembrano passati mille anni da quando sono scappato da quella caverna, sono diventato Iron Man…“. Il valore di questa frase, che tra l’altro apre il terzo trailer, è lo stesso che i Marvel Studios vogliono attribuire ad Avengers: Endgame: la conclusione di un viaggio, ma anche tutto quello che c’è stato nel mezzo, il percorso di consapevolezza dell’uomo che diventa eroe, il cambiamento, l’affermazione personale, le conseguenze e i sacrifici.

Ma non solo: le parole pronunciate da Tony Stark sembrano suggerire che Endgame potrebbe essere davvero il film che decreta il successo del franchise cinematografico più popolare del 21° secolo. Difficile trovare rivali all’altezza dei Marvel Studios, capaci negli ultimi dieci anni di affermare una linea editoriale ben precisa e in grado di portarla avanti con intelligenza e successo.

Ricominciare da capo

Ricominciare da capo. Seconda possibilità. Viaggi nel tempo. Sembrano essere queste le parole chiave del film in cui i nostri eroi proveranno a riscrivere la storia ripristinando un equilibrio che lo schiocco di Thanos aveva alterato.

Non sappiamo se ci riusciranno, ma la speranza è viva e il trailer ce lo dimostra. Di certo resta un dettaglio abbastanza disturbante: la voce di Peggy Carter che aleggia come uno spettro e che si alterna a sequenze tratte da Captain America: The Winter Soldier. “Il mondo è cambiato, nessuno di noi può tornare indietro, a volte il meglio che possiamo fare è ricominciare“.

Ricominciare. Ma come? La morte può essere un’occasione per vivere un’altra esistenza? Ci si deve arrendere di fronte alla disperazione, oppure l’ottimismo di Steve Rogers è l’unico modo per affrontare il futuro? Riflessioni ancora più strazianti se pensiamo che potrebbe essere lui a sacrificarsi per il bene dei compagni, ricongiungendosi finalmente nell’aldilà con l’amata Peggy…

Ricominciare significa anche riprovarci, tentare una strada alternativa, e capiremo soltanto tra un mese se questo vorrà dire viaggi nel tempo o esplorazione di realtà come il Regno Quantico.

Andare avanti

Se è vero che Avengers: Endgame sarà un testamento dei primi dieci anni di Marvel Studios, anche doloroso e tragico, è altrettanto possibile che nel concetto stesso di “fine” si nasconda l’obiettivo di un nuovo inizio. La conclusione della Fase 3 è alle porte, e sappiamo che il corso del MCU prenderà strade inedite ed entusiasmanti già iniziate con Captain Marvel e Black Panther, e prossimamente con l’adattamento dell’epica degli Eterni.

Rimane la malinconia della frase pronunciata da Captain America rivolto a Vedova Nera: “Continuo a dire a tutti che dovrebbero andare avanti, alcuni lo fanno, ma non noi“. Ecco che la vecchia generazione di eroi si prepara a lasciare la propria eredità a chi verrà dopo di loro, uno scenario ricco di opportunità e cambiamento che riflette quanto accade da decenni nel mondo nei fumetti.

“Mi piace questa qui”

La scena inserita alla fine del trailer ci mostra il primo incontro fra Thor e Carol Danvers al quartier generale degli Avengers, con l’eroina che non sembra affatto impressionata dall’arrivo della Stormbreaker. “Mi piace questa qui“, esclama il Dio del Tuono, e siamo sicuri che questa coppia possa riservarci dei momenti di grandissima azione e divertimento in Endgame.

Tuttavia resta da capire in che modo Captain Marvel interverrà nel piano dei Vendicatori, e soprattutto per quanto tempo sarà in scena. Magari collaborerà a stretto contatto con alcuni di loro, mentre gli altri proveranno ad entrare nel Regno Quantico, oppure scorterà la squadra nello spazio – proprio come ha fatto con gli Skrull nel suo standalone – affrontando Thanos nella fattoria in cui si è rintanato.

Provarci, a qualunque costo

Provarci, a qualunque costo. È questo il messaggio finale con cui ci lascia il trailer. Ultima chiamata per gli eroi, senza appello, per cambiare le sorti dell’umanità intera. C’è da comprendere anche la gravità di una frase del genere, considerando che il “prezzo” da pagare potrebbe essere la vita.

Chi morirà alla fine di Endgame? Le teorie dei fan ipotizzano che saranno quattro dei sei Vendicatori originali, perché se si ascolta il ​​nuovo trailer, sono quattro di loro a ripetere la battuta “A ogni costo“, ovvero Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco e infine Iron Man.

Personalmente ci piacerebbe rivedere ancora Clint Barton sul grade schermo, per tutte le potenzialità inespresse finora nel MCU, o il Tony Stark di Robert Downey Jr. nelle vesti di padrino ufficiale in qualche cameo. Diverso il discorso di Chris Evans, perché il personaggio di Steve sembra aver concluso un arco narrativo piuttosto soddisfacente.

CORRELATO – Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Avengers: Endgame, tre nuovi dettagli scovati nell’ultimo trailer

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Come se non bastassero un’attenta analisi e la ricerca di altri segreti del terzo trailer di Avengers: Endgame, i fan continuano a rintracciare riferimenti per la trama ancora top secret del film che a fine aprile chiuderà la Fase 3 del MCU.

Ecco di seguito altri tre dettagli scovati nell’ultimo trailer:

Clint Barton è ancora agli arresti domiciliari?

Il grande assente di Infinity War, Occhio di Falco, è di fatto il vero protagonista del nuovo trailer di Avengers Endgame, comparendo in diverse scene dal contenuto misterioso, come quella in cui lo vediamo insegnare a sua figlia (forse la versione di Kate Bishop del MCU?) a tirare con l’arco in campagna.

Rispetto a questa inquadratura, è interessante soffermarci sul dispositivo legato alla caviglia di Clint Barton, molto simile a quello indossato da Scott Lang all’inizio di Ant-Man and The Wasp. L’eroe si trova ancora agli arresti domiciliari? Perché allora non è a casa? È una fantasia, o una realtà alternativa sognata da Clint? In che anno ci troviamo esattamente?

I Vendicatori sono davvero sul Quinjet?

La seconda indicazione arriva da un fan su Twitter, secondo cui il mezzo di trasporto dve si trovano Clint Barton e Natasha Romanoff in una scena del trailer non è il Quinjet dei Vendicatori, bensì il Benetar, l’astronave dei Guardiani della Galassia sulla quale si trovano attualmente Tony Stark e Nebula dispersi nello spazio. A tal proposito l’immagine qui sopra ci offre un confronto visivo tra Endgame e Guardiani Vol.2.

È possibile che sarà Tony a ricostruire la nave danneggiata dopo gli eventi su Titano, in modo che sia in grado di trasportare il gruppo di supereroi nella galassia? Oppure il Benetar verrà ri-progettata per assicurare il suo funzionamento nel Regno Quantico?

Scott Lang sta trascinando il laboratorio di Hank Pym?

Un ulteriore dettaglio è stato scovato nella scena in cui Scott Lang torna alla vecchia casa di Cassie dopo la Decimazione e nella quale l’eroe sembra trascinare con la mano destra il il laboratorio rimpicciolito di Hank Pym (visto in Ant-Man and The Wasp), apparentemente anticipando il modo in cui i Vendicatori potranno viaggiare attraverso il Regno Quantico.

Sappiamo quanto il laboratorio sia stato determinante per recuperare Janet van Dyne da una trappola durata decenni, e come sia completamente attrezzato per un’avventura nella realtà alternativa, dunque ha senso che anche in Endgame svolga un ruolo altrettanto importante nella trama. Di certo l’inquadratura non aiuta, ma potrebbe suscitare qualche dubbio.

Dall’altro lato non abbiamo la conferma ufficiale dei viaggi nel tempo attraverso il Regno Quantico per invertire gli eventi di Avengers: Infinity War, trattandosi sempre di teorie e supposizioni di fan, anche se le uniformi bianche e rosse viste nel trailer sembrano aumentare le possibilità. Come andranno davvero le cose?

CORRELATO – Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Breaking Bad: Aaron Paul non sa ancora niente del film sequel?

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Sembra che le prime novità sul film sequel di Breaking Bad siano in arrivo, ma non sono quelle che ci aspettiamo. Al Sun Valley Film Festival di venerdì, la star della serie Aaron Paul non ha confermato che è stato coinvolto nel prossimo sequel del film, che sarà trasmesso per la prima volta su Netflix e poi su AMC, come già riportato lo scorso febbraio, ma ha detto di essere stato aperto a riprendere il suo ruolo di Jesse Pinkman.

“Le indiscrezioni sono divertenti – una volta ho sentito dire che stavo per interpretare il ruolo di Han Solo – ha detto Paul durante un Coffee Talk del festival, sponsorizzato da Variety – Non ho sentito nulla del film Breaking Bad, ma se ce n’è uno, mi piacerebbe farne parte.” “Se dovesse accadere, sì, mi piacerebbe farlo“.

Sembra un’affermazione molto strana, visto che sembrava confermato che il film avrebbe seguito la vita di Jesse dopo gli eventi del finale di stagione, che vedono Walter morire e il suo giovane amico scappare. Cosa che ha spiegato lo stesso Aaron Paul: “Nel caso in cui non abbiate visto la serie tv, Walter muore, quindi… deve esserci Jesse”.

Non è noto se Bryan Cranston, che interpretava il personaggio principale Walter White nella serie, apparirà nel film. Cranston in precedenza ha confermato che il film era in fase di sviluppo, ma non ha confermato se sarebbe stato coinvolto o no.

Secondo il New Mexico Film Office, un film intitolato Greenbrier sarà girato ad Albuquerque tra novembre a metà febbraio prossimo. La descrizione ufficiale del film riporta: “Greenbrier racconta la fuga di un uomo rapito e la sua ricerca di libertà.” I fan della serie ricorderanno che Pinkman è stato rapito da una banda di neonazisti e costretto a continuare a cucinare la metanfetamina finché non è riuscito a scappare con l’aiuto di Walter White.

Bumblebee: il nuovo capitolo di Transformers arriva in home video

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Definito come “divertente, ricco d’azione ed emozionante” (Scott Mantz, Collider), il nuovo entusiasmante film di Travis Knight, Bumblebee arriva in Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Digital HD dal 17 aprile con Universal Pictures Home Entertainment Italia con oltre 60 minuti di contenuti speciali esclusivi nei formati Blu-ray. Con un’impressionante tasso di gradimento del 93% su Rotten Tomatoes, Bumblebee è ricco di “personalità, intelligenza e immaginazione” (David Fear, Rolling Stone).

Cybertron è caduta. Quando Bumblebee viene mandato sulla Terra da Optimus Prime inizia il suo viaggio per diventare un eroe. Charlie Watson (Hailee Steinfeld), un’adolescente alla ricerca del suo posto nel mondo, scopre e ripara il robot segnato dalle battaglie, ma ancora sotto forma di un grazioso Maggiolino giallo. Mentre i Decepticon danno la caccia all’Autobot sopravvissuto con l’aiuto di un’agenzia segreta guidata dall’Agente Burns (John Cena), Bumblebee e Charlie si alleano per proteggere il mondo in un’avventura ricca di divertimento per tutta la famiglia.

I formati Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD sono arricchiti da tantissimi contenuti speciali, tra cui un corto animato inedito di Bumblebee che segue l’amatissimo Autobot nelle sue avventure. Inoltre, avrete modo di vedere le scene eliminate ed estese che non erano incluse nella versione al cinema, tra cui l’inizio originale del film; ci saranno fuori-onda esilaranti e potrete vedere i robot Transformers G1 (Generation 1) su Cybertron attraverso gli occhi di Bumblebee con l’emozionante Visione Bee. Regalo perfetto per Pasqua, Bumblebee racchiude in sé tutta l’azione tipica della saga di Transformers, con un tocco di nostalgia anni ’80 e il divertimento e l’amicizia tra Charlie e Bumblebee, che ci guideranno letteralmente in un’avventura indimenticabile per tutta la famiglia.

Bumblebee CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEI FORMATI 4K ULTRA HD E BLU-RAY:

  • Portare Bumblebee sul grande schermo
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  • Visione Bee: i robot Transformers di Cybertron
  • E molto altro!

Bumblebee CONTENUTI BONUS NEL FORMATO DVD:

  • Portare Bumblebee sul grande schermo

Bumblebee sarà disponibile in 4K Ultra HD in una confezione doppia che include il 4K Ultra HD Blu-rayTM e il Blu-rayTM. Il disco 4K Ultra HD disc comprende gli stessi contenuti extra della versione Blu-rayTM, tutti nella straordinaria risoluzione 4K.

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James Gunn: The Suicide Squad avrà la precedenza su Guardiani della Galassia Vol. 3

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Molti di noi, dopo aver letto la notizia sul ritorno di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 ufficializzato dalla Disney, si sono domandati quali effetti avrebbe avuto sulla produzione di The Suicide Squad, reboot del franchise affidato dalla Warner Bros. al regista e ora in fase di sviluppo. Ma a quanto pare un accordo permetterà a Gunn di concentrarsi sul cinecomic DC e soltanto successivamente potrà rimettersi al lavoro sul terzo capitolo dei Guardiani di cui ha già scritto la sceneggiatura.

A confermarlo è il produttore di Aquaman e Shazam!, Peter Safran, in un’intervista con Joblo. Queste le sue parole in merito:

Tutto è stato gestito in modo incredibilmente elegante e tutti sanno che Suicide Squad 2, al momento, ha la precedenza. James finirà quel film e dopo potrà dedicarsi con tranquillità ai Guardiani. Pensiamo sia il modo migliore di procedere per entrambi i mondi, per i fan e per James in primis“.

Niente panico dunque: la priorità è The Suicide Squad, mentre per le nuove avventure dei supereroi Marvel toccherà aspettare ancora un po’.

Ribadisco che non si chiamerà Suicide Squad 2 perché è un riavvio totale, ma The Suicide Squad, e credo che il pubblico debba reagire con entusiasmo alla notizia. Il film è esattamente ciò ti aspetti da una sceneggiatura di James Gunn, dice molto e promette altrettanto“, ha spiegato Safran.

James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

E sulla presunta rivalità con i Marvel Studios?

Se c’è una cosa che amo dell’approccio di James, sia con la Marvel che con la DC, è il suo essere convinto che il cinema possa unire gli amanti dei fumetti e dei supereroi e questo sentimento è molto più grande di ciò che ci divide. Si, c’è sempre stata una rivalità Marvel/DC, che entrambi troviamo assurda, perché c’è posto per tutti in questo mondo“.

Vi ricordiamo che decisione di riassumere Gunn – allontanato dalla regia del film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia – è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios. A quanto pare, subito dopo il licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di riportarlo al timone del progetto.

The Suicide Squad uscirà nelle sale ad Agosto 2021, quindi l’inizio dei lavori su Guardiani 3 dovrebbe iniziare non prima del 2022, con una release ipotizzabile al 2023.

Fonte: Joblo

Avengers: Endgame, il trailer ha raggiunto 289 milioni di views in 24 ore

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Nonostante non abbia battuto il record di Avengers: Infinity War, il nuovo trailer di Avengers: Endgame ha raggiunto 289 milioni di visualizzazioni nelle prime 24 ore.

Si tratta di un’impresa incredibile per un trailer, e nonostante non sia da record, visto che è il primo teaser di Avengers: Infinity War a detenere il risultato del maggior numero di visualizzazioni in sole 24 ore, ma per il film dei Fratelli Russo, l’ultimo del duo per i Marvel Studios, si preannuncia un box office spaziale, che potrebbe tranquillamente andare a scalfire quei 2,048 miliardi che ha incassato Avengers: Infinity War.

Per quanto riguarda invece le previsioni rispetto agli altri film, esterni al MCU, è difficile che il film raggiunga i livelli di Titanic e Avatar, ma è plausibile che possa riuscire ad insidiare l’incasso 2,068 miliardi di dollari detenuto da Star Wars: Il Risveglio della Forza.

Avengers: Endgame, guarda il terzo trailer!

L’ambizione plausibile di Endgame è quindi quella di arrivare al quarto/terzo posto della classifica mondiale, mentre sembra improbabile che raggiunga i 2,2 miliardi di dollari di incasso Worldwide di Titanic, e meno ancora i 2,8 miliardi di Avatar, record che dura dal 2009.

Mentre si aspetta la fine di Aprile, quando il film arriverà in sala, è cominciata ufficialmente la promozione, mentre è al cinema Captain Marvel. Empire Magazine ha infatti diffuso le nuove cover del numero speciale dedicato al cinecomic, in cui compare su una versione Thanos e sull’altra invece i sei Vendicatori Originali, sopravvissuti insieme a pochi, e incaricati di invertire l’effetto dello schiocco del Titano Pazzo.

Ecco le cover:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

The Batman: il film di Matt Reeves ambientato negli anni ’90?

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The Batman: il film di Matt Reeves ambientato negli anni ’90?

Dopo aver rivisitato gli anno Ottanta tra film, serie tv e citazioni varie, a Hollywood sembra arrivato il momento di un revival degli anni Novanta, specialmente nell’ambito dei cinecomic (come ci dimostra Captain Marvel). E a quanto pare anche The Batman, il progetto affidato a Matt Reeves per rilanciare le sorti del crociato di Gotham al cinema, potrebbe essere ambientato nella stessa epoca dell’eroina dei Marvel Studios.

A riportare la notizia è Discussing Film, confermando che la sceneggiatura è in fase di consegna e che Reeves sta sistemando gli ultimi dettagli su questo viaggio nel passato del personaggio. Nelle scorse settimane è stato infatti confermato che la Warner Bros. è in cerca di un attore molto più giovane di Ben Affleck, dunque il cambio d’epoca sembra del tutto coerente con la timeline attuale. O magari il Batman del nuovo capitolo è semplicemente la versione giovane del Bruce Wayne del DCEU?

Sarebbe comunque un ritorno agli anni d’oro degli adattamenti delle storie sui supereroi, e basti pensare ai Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinecomic e che sono stati di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena di combattimento (il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992 in Batman V Superman: Dawn of Justice), oltre al fatto che alcune delle più importanti trame provengono proprio dagli anni ’90.

Il report indica poi Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento per Reeves, che avrebbe scelto di dare al film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe.

The Batman: ci saranno 4 villain nel film di Matt Reeves?

Per quanto riguarda il casting, al momento non c’è alcun frontrunner per il ruolo da protagonista e nemmeno una shortlist ufficiale. I nomi comparsi online nei giorni scorsi sono il risultato di una lista con i cinque attori più scontati che chiunque potrebbe assemblare con Google e una minima conoscenza di giovani attori da tenere d’occhio, come spiegato da diverse fonti.

Altre indiscrezioni riportano che il regista vorrebbe introdurre nel film non uno, bensì quattro antagonisti tratti dalla galleria di villain dei fumetti su Batman. Molti di questi sono già stati portati sul grande schermo nei precedenti adattamenti di Tim BurtonChristopher Nolan e Zack Snyder (vedi Pinguino, Joker, Spaventapasseri, Catwoman, Poison Ivy, Enigmista e Due Facce).

Fonte: Discussing Film

Captain Marvel incassi: il film sulla soglia degli 800 mln dopo 10 giorni

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Captain Marvel sta continuando a ridefinire le classifiche dei migliori incassi della storia dei cinecomic e del cinema in generale, nonostante i troll che, tra social media e percentuali di Rotten Tomatoes, hanno provato ad ostacolarne la corsa.

Dopo aver conquistato il secondo posto della classidica del miglior weekend di Marzo, il film Marvel Studios ha raggiunto i 760 milioni in tutto il mondo, affacciandosi alla soglia degli 800 e promettendo di proiettarsi oltre la cifra in tempi brevissimi.

Le analisi credono che il film raggiungerà il miliardo, ma, a questo punto, che ci metterà molto meno del previsto, visto che il film uscirà il prossimo venerdì anche in Giappone

Questo incredibile risultato è da una parte legato alla conferma che al pubblico piace anche un cinecomic con una protagonista donna, ma lo avevamo capito, in misura più contenuta, anche con Wonder Woman, che ha incassato comunque bene, anche se non cifre da record, dall’altra la benedizione della scelta dei Marvel Studios, che hanno riposto la loro fiducia in Carol Danvers (e in Brie Larson), affidandole il compito che nel 2008 era stato dato a Robert Downey Jr./Iron Man: diventare il volto del Marvel Cinematic Universe.

Come abbiamo visto, con un pizzico di sorpresa, nell’ultimo trailer di Avengers: Endgame (e nella scena post credits di Captain Marvel), Carol tornerà nel capitolo conclusivo della Fase 3, in prima linea al fianco dei Vendicatori, per sconfiggere Thanos e ribaltare l’effetto della Decimazione.

Ricordiamo che in Captain Marvel non abbiamo ancora visto l’investitura ufficiale di Carol, ovvero il suo personaggio non ha ancora un nome da supereroe, e questa “nomina” potrebbe avvenire in Endgame, nel momento in cui ad un capitano ne succederà un altro. In parole povere, le teorie più gettonate prevedono che Carol sarà l’erede di Steve Rogers alla guida dei Vendicatori, soltanto dopo che il Super Soldato avrà dato la vita per salvare il mondo e l’intera galassia.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

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Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Avengers: Endgame, ecco il paradiso di Thanos

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Avengers: Endgame, ecco il paradiso di Thanos

Empire Magazine ha appena diffuso un nuovo artwork ufficiale di Avengers: Endgame in cui vediamo un paesaggio della fattoria di Thanos, il suo “paradiso”, il luogo tranquillo dove si è rifugiato una volta compiuta la sua missione.

CORRELATI:

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Captain Marvel: perché la sua origine dipende dal Tesseract?

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Captain Marvel: perché la sua origine dipende dal Tesseract?

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU CAPTAIN MARVEL

Diversamente dalla sua storia originale nel MCU la trasformazione di Carol Danvers e l’acquisizione dei suoi poteri sono eventi legati ad un oggetto particolare che non è lo psyco-magnetrone (come nei fumetti) ma il Tesseract, artefatto che sappiamo contenere la preziosa gemma dello spazio. In Captain Marvel è la dottoressa Wendy Lawson, aka Mar-Vell sotto mentite spoglie, a studiarne tutte le potenzialità per garantire agli Skrull una casa sicura; progetto che poi passerà nelle mani di Carol alla fine del film, e che probabilmente rivedremo nei prossimi capitoli del franchise.

La scelta di modificare la origin story del personaggio è stata motivata dai registi Anna Boden e Ryan Fleck, anche co-sceneggiatori del cinecomic, durante un podcast di Empire:

Sapevamo che qualcosa doveva dare a Carol i suoi poteri, e quando stavamo discutendo con il team della Marvel abbiamo pensato che creare un dispositivo del tutto nuovo sarebbe stato inutile. C’erano già tutte questi strumenti potenti nell’Universo Marvel, quindi che senso aveva inventarne di nuovi? Una fonte di energia era già nel MCU, così abbiamo deciso di optare per il Tesseract“.

Ciò che non è chiaro, al momento, è come Mar-Vell sia entrata in contatto con il Tesseract: forse è stato Howard Stark, uno dei membri fondatori dello S.H.I.E.L.D. alla fine degli anni ’80 a consegnare l’artefatto al Progetto P.E.G.A.S.U.S. a cui ha lavorato la Dottoressa Wendy Lawson?

Ma soprattutto: quali poteri è stato in grado di donare a Carol Danvers? L’eroina può sprigionare dalle mani qualcosa di incredibilmente forte, e che può volare e assorbire energia dall’esterno (sfociando nella forma Binary dei fumetti), ma il fatto che sia ricomparsa nella scena post credits dopo gli eventi di Infinity War per nulla invecchiata ci suggerisce che ci sia altro da esplorare…

Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

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Captain Marvel è nelle nostre sale dal 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Fonte: Empire Podcast

Kate Bishop: tutti i segreti sull’erede di Occhio di Falco

Kate Bishop: tutti i segreti sull’erede di Occhio di Falco

Sono in molti a credere che la ragazza che interagisce con Clint Barton nel nuovo trailer di Avengers: Endgame sia Kate Bishop, personaggio più recente della storia dei fumetti a raccogliere l’eredità dell’arciere e membro degli Young Avengers.

Ma chi è questa eroina? Scopriamo di seguito tutto quello che c’è da sapere:

Il suo nome da supereroina è Hawkeye

Partiamo dalla cosa più importante, ovvero il suo nome da supereroina: Hawkeye (in italiano Occhio di Falco), proprio come quello di Clint Barton. Avere due personaggi con la stessa identità potrebbe confondere, soprattutto perché la usano contemporaneamente.

Clint, l’Occhio di Falco che la maggioranza delle persone conosce, detiene il titolo mentre Kate è la terza a vestirne i panni e la prima donna dell’universo Marvel.

Le sue abilità

Kate non avrà i superpoteri di una Carol Danvers, ma esattamente come Occhio di Falco e Vedova Nera non ha bisogno di effetti speciali e pugni fotonici per brillare, visto che è una una combattente estremamente competente e pericolosa.

Specializzata in tiro con l’arco, ha grandi capacità di coordinazione e una mira eccellente che la rendono un arciere degno di chi l’ha preceduta; inoltre sa combattere corpo a corpo ed è una campionessa di boxe, scherma e altre discipline con la spada.

Il costume

Per quanto riguarda il suo look da combattimento, Kate presenta un caratteristico costume viola ispirato a quello di Occhio di Falco e al quale combina sempre un arco e una faretra piena di frecce.

Come Clint Barton può utilizzare diversi tipi di armi, tra cui frecce che esplodono, altre che emanano gas e altri veleni. Alcuni di questi gadget sono stati progettati da T’Challa, il re di Wakanda.

Gli altri alias

Occhio di Falco non è il solo alias di Kate Bishop: nella sua storia a fumetti si parla anche di Hawkette, Lady Hawkeye e Lady Hawkguy, e tutti fanno in qualche modo riferimento al nome “Falco”.

Inoltre Kate viene spesso chiamata “L’altra Occhio di Falco” oppure “la giovane Occhio di Falco”.

La sua prima apparizione

Kate Bishop fa la sua prima apparizione sui fumetti della Marvel in Young Avengers nel 2005, entrando in squadra nonostante non avesse alcun potere ma aiutando il team a darsi un’identità precisa.

Accade poi che i cosiddetti “supereroi adulti” come Iron Man e Captain America decidono di addestrare i giovani Vendicatori solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli per affrontare al meglio i propri nemici.

La sua migliore amica

La migliore amica di Kate nei fumetti è America Chavez, uno dei componenti più interessanti del team dei Giovani Vendicatori e prima supereroina latinoamericana LGBTQA della serie, sfacciata e sicura di sé che negli ultimi anni è diventata molto popolare tra i lettori.

Miss America, questo il suo alter ego, viene cresciuta dalle sue madri nell’Utopian Parallel, una realtà fuori dal tempo governata dal Demiurgo. Da lui ha assorbito, o forse ereditato, tutti i suoi superpoteri e dopo l’infanzia decide di fuggire di casa viaggiando attraverso diversi universi.

Problemi con la figura paterna

Kate Bishop fa parte di quel gruppo di personaggi Marvel che deve fare i conti con problemi legati al rapporto con i suoi genitori, assenti durante l’infanzia e schierati contro di lei in varie occasioni.

Il padre è infatti un boss criminale, e da ciò derivano le complicazioni nella loro relazione. La mamma invece è scomparsa, forse morta da tempo e mai ritrovata, un mistero che perseguita la ragazza per tutta l’esistenza.

Eventi principali

Non si può dire che Kate Bishop non abbia scelto sempre il giusto schieramento durante i principali conflitti a cui ha preso parte, come la Civil War, la Secret Invasion e la Civil War II, tanto per citarne alcuni.

Ed è proprio alla fine della seconda guerra civile che l’eroina si rende conto di avere bisogno di un cambio radicale di vedute: delusa dalle aspettative e poco entusiasta delle azioni che Clint Barton aveva portato avanti, Kate prese le distanze per inseguire ciò che riteneva giusto.

I team ai quali si è unita

Kate Bishop è probabilmente nota ai lettori dei fumetti Marvel per la sua affiliazione con i Giovani Vendicatori, e il suo contributo alla squadra è talmente determinante da rappresentare un biglietto da visita fondamentale.

Tuttavia anche le cose buone prima o poi finiscono: Kate deciderà infatti di trasferirsi sulla costa ovest degli Stati Uniti, una località molto più diffidente nei riguardi dei supereroi per svariate ragioni.

Ed è qui che la ragazza forma la sua nuova squadra, gli West Coast Avengers, insieme a America Chavez, Clint Barton, Gwenpool, Kid Omega e Fuse.

CORRELATO – Occhio di Falco: 10 modi in cui il MCU ha sprecato il personaggio

Fonte: ScreenRant

James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

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James Gunn: le reazioni del mondo Marvel al ritorno del regista

Sono ore di festa per il mondo Marvel: il reintegro di James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 è stato ufficializzato ieri dal diretto interessato dopo il report di Deadline.

Vi ricordiamo che la decisione di riassumere Gunn – allontanato dal film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter – è stata presa dalla Disney mesi fa in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios.

Nel frattempo sono comparse online, fra Twitter e Instagram, le prime reazioni dei colleghi (attori e non solo) alla lieta notizia.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Ecco il messaggio sintetico e molto simbolico di Karen Gillan:

Il senso dell’umorismo di Taika Waititi, che nelle scorse settimane era stato indicato come possibile sostituto di Gunn alla regia:

Gioia ed entusiasmo sul profilo di Scott Derrickson, il regista di Doctor Strange:

Il contributo del fratello Sean, sempre al suo fianco fin dal giorno del suo licenziamento:

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

Per ora la produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa per aspettare che Gunn concluda i lavori Suicide Squad 2 e mettere così il regista in condizione di dedicarsi al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

Gambit: il film di Rupert Wyatt si sarebbe ispirato al Padrino

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L’imminente fusione tra Disney e Fox per quanto riguarda la cessione dei diritti cinematografici dei personaggi Marvel ha costretto in “panchina” i nuovi progetti annunciati mesi fa, tra cui quello dedicato a Gambit, il mutante ladro, abile truffatore e affascinante seduttore che avrebbe avuto il volto di Channing Tatum.

Quattro anni fa Rupert Wyatt (L’alba del pianeta delle scimmie) venne contattato per dirigere il film, e all’epoca si fece anche il nome di Lea Seydoux come possibile protagonista femminile nei panni di Bella Donna Boudreaux; poi, a settembre 2015, fu lo stesso Wyatt ad abbandonare definitivamente lo sviluppo e altri registi come lui, tra cui Doug Liman e Gore Verbinski, lasciando Gambit nelle mani del destino.

Intervistato da Collider in occasione della premiere sel suo Captive State al South By Southwest, Wyatt è tornato a parlare del cinecomic spiegando le ragioni della sua dipartita e del tono che avrebbe voluto imprimere alla sceneggiatura:

Sarebbe stato una sorta di heist movie con rapine e cose del genere, un film d’epoca con un’ambientazione come quella degli anni Settanta mista alla modernità. Ci sarebbero stati scontri tra bande di mutanti e una riflessione sul senso dell’appartenenza tra le paludi di New Orleans, generalmente molto divertente.”

So che Channing ha lavorato sulla sceneggiatura per trasformarla in una commedia romantica” ha continuato il regista, “E da ciò che ho letto sarebbe stato un film fantastico, molto diverso da quello che mi avrebbe coinvolto anni fa. Ma ora la Disney ha le redini del progetto, quindi non so quali siano i loro piani“.

Infine, Wyatt ha parlato delle difficoltà di gestazione in titoli di questo tipo:

Ciò che accade in queste produzioni cinematografiche dipende dalla reazione del pubblico: quando spendi 150 milioni di dollari per realizzarle, devi assicurati di lavorare bene e di rientrare nel budget. Come regista ho attraversato quel processo, e posso dire che è davvero difficile finire con un film che funzioni davvero che abbia una storia coesa. Forse all’epoca io, Channing, e i produttori eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato per quel film“.

Gambit e Silver Surfer, annullati i progetti in casa Fox

Fonte: Collider

Captain Marvel: Kevin Feige sul futuro degli Skrull e il ruolo di Carol nel MCU

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Nei fumetti di Captain Marvel la guerra fra Kree e Skrull diventa uno snodo importante a livello narrativo che, in parte, è stato tradotto anche nel MCU grazie al film con protagonista Brie Larson. Di certo l’epilogo lascia aperta una finestra sul futuro che potrebbe esplorare ancora più nel dettaglio questo acceso conflitto, come suggerito dalle parole del presidente dei Marvel Studios Kevin Feige:

La storia di origini di Captain Marvel è stata l’occasione giusta per portare Kree e Skrull all’ovile e introdurre la storyline generale della guerra fra queste due razze aliene, una delle più importanti e rivoluzionarie storie dei fumetti Marvel. Dovete pensare che quella guerra farà da sfondo alle prossime avventure di Captain Marvel.

Nel film i Kree sono il popolo che addestra l’eroina dopo l’esplosione del motore alimentato dal Tesseract (sul quale stava lavorando la dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell a Terra), mentre gli Skrull vengono additati come terroristi il cui unico scopo è conquistare pianeti, uccidere, depredare e infiltrarsi nei nostri sistemi governativi. Soltanto il finale rivelerà le loro vere motivazioni, ovvero la ricerca di una casa sicura, appoggiate dalla stessa Carol.

Abbiamo parlato degli Skrull sin dai primissimi giorni ai Marvel Studios, cercando di capire quando e dove presentarli” ha spiegato Feige. “Potrebbero essere la razza aliena più famosa della Marvel Comics. Inoltre sono dei mutaforma, verdi, hanno orecchie a punta. Sono quindi molto importanti per la mitologia del nostro universo a fumetti da decenni”.

Sul futuro del franchise e in particolare sul percorso di Captain Marvel nel MCU, Feige sembra fiducioso e punta tutto sulla sua attrice protagonista:

Quando abbiamo scoperto che Brie Larson poteva essere interessata ad entrare nel nostro mondo, ne abbiamo discusso in diversi incontri. Era già una grande fan del personaggio dei fumetti, e ritengo che uno dei momenti salienti della mia carriera alla Marvel sia stata la sua presentazione al Comic-Con del 2016, quando Brie salì sul palco insieme a tutti gli altri attori dei nostri film. Era lì in prima linea, ed è stata una grande prefigurazione – non solo per come il pubblico avrebbe abbracciato Brie come personaggio – ma anche per come Captain Marvel avrebbe preso il comando dell’intero universo cinematografico.”

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

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Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel, recensione del film con Brie Larson

Fonte: Comicbook, CBM

Avengers: Endgame, ecco la nuova armatura di Thanos

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Avengers: Endgame, ecco la nuova armatura di Thanos

La resa dei conti fra i Vendicatori e Thanos è alle porte, come l’uscita nelle sale di Avengers: Endgame, film culmine dell’universo cinematografico Marvel e capitolo conclusivo della Fase 3. Nel film i nostri eroi cercheranno di rimediare a quanto accaduto durante l’epilogo di Infinity War e ripristinare la realtà sconvolta dallo schiocco delle dita del Titano Pazzo.

E se è stato appurato che i sopravvissuti indosseranno nuove uniformi tecnologicamente avanzate per affrontare viaggi nel tempo e discese nel Regno Quantico, anche il villain otterrà il suo personalissimo update dell’armatura, come dimostra la copertina di Empire Spagna trapelata in rete nelle ultime ore.

Non sappiamo ancora in quale momento del film la vedremo, o se si tratta soltanto di un’immagine promozionale per confondere i fan, tuttavia è possibile notare qualche cambiamento nel look di Thanos, qui ancora più minaccioso e imponente di quanto lo sia stato in Infinity War.

avengers endgame

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Presenza costante nei primi dieci anni del Marvel Cinematic Universe, Thanos ha rivelato se stesso in tutta la sua grandezza e pericolosità soltanto durante la trama del terzo film sui Vendicatori collezionando finalmente le gemme dell’infinito.  Una volta “schioccate” le dita, il Titano Pazzo si è ritirato nel suo ideale paradiso rurale e non sappiamo quando e in che modo tornerà in Avengers: Endgame.

Voci di corridoio pensano che questa potrebbe non essere la sua ultima apparizione nel MCU, ma che il personaggio dovrebbe essere nel “cast” de Gli Eterni, la cui uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020. Qualche tempo fa i rumor parlavano della possibile presenza di Eros/Starfox – fratello del villain –PiperElysiusGilgameshIkarisSersiMakkariThena e Zuras, ma è probabile che ci sia spazio per volti noti del MCU legati a questi personaggi. Sarà davvero così?

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

La sinossi:

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Fonte: Comicbook

Flash: Ezra Miller riscrive la sceneggiatura ma potrebbe lasciare il film

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Non c’è pace per Flash, lo standalone dedicato a Barry Allen e annunciato dalla Warner Bros. dopo che il personaggio aveva debuttato “ufficialmente” in una scena di Batman V Superman: Dawn of Justice. A quanto pare, come riporta in esclusiva l’Hollywood Reporter, Ezra Miller starebbe riscrivendo la sceneggiatura del film a quattro mani con il fumettista Grant Morrison perché in disaccordo con la visione portata avanti dai due registi John Francis Daley e Jonathan Goldstein, “troppo leggera e scanzonata” per l’attore, che invece preferirebbe un adattamento più dark e complesso.

La fonte fa notare come questo tipo di approccio, sicuramente meno serioso del passato (vedi gli esperimenti di Zack Snyder su Man of Steel, Batman v Superman e in parte anche Justice League) non abbia portato grandi frutti in termini economici, mentre con Aquaman – e si spera con Shazam! – il divertimento e la leggerezza hanno premiato gli sforzi produttivi degli studios. Dunque è facile immaginare che la Warner stia decidendo di continuare su questa pista adottando lo stesso concetto su Flash.

Quindi da un lato ci sono Daley e Goldstein, dall’altro Miller e Morrison, e nel mezzo una serie di compromessi mai raggiunti: entrambi gli schieramenti stanno scrivendo due script da consegnare entro e non oltre la prossima settimana. Tuttavia il destino del personaggio, ma soprattutto quello dell’attore, si deciderà a Maggio, data di scadenza del suo contratto. Sarà ancora Miller l’interprete di Barry Allen sul grande schermo, oppure la Warner Bros. lo sostituirà proprio come accaduto a Ben Affleck?

A febbraio l’attore aveva lasciato intendere che la produzione stava procedendo, lentamente, ma era in sviluppo:

Ne stiamo parlando e l’intenzione è scatenare un intero nuovo universo, non solo il multiverso DC, ma il multiverso dello speedster. E gli speedster sono quelli che connettono tutti i pezzi disparati di esso. Sarà un mondo con tutti gli stessi personaggi e storie diverse con realtà diverse, eroi diversi e versioni differenti di personaggi. E gli speedster sono quelli che si muovono attraverso tutto questo.

Che ne pensate?

Fonte: THR

James Gunn ringrazia “dal profondo del cuore” chi lo ha supportato

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La Disney ha deciso si riassumere James Gunn al timone di Guardiani della Galassia Vol. 3, dopo il licenziamento dei mesi scorsi a causa di vecchi tweet del regista (leggi tutta la storia qui).

Dopo mesi di discussioni e incertezze e dopo che Gunn ha già trovato un’altra “casa” presso la Warner Bros che gli ha affidato regia e scrittura di Suicide Squad 2, ma si è detto felice di tornare a lavorare con i Marvel Studios e con la Disney, principale fautrice del suo licenziamento e della sua ri-assunzione.

Ecco il messaggio che il regista ha affidato al suo account Instagram ufficiale:

Sono tremendamente grato a ogni persona lì fuori che mi ha supportato negli ultimi mesi. Sto cercando di imparare e continuo o lavorare per essere il migliore essere umano possibile. Apprezzo profondamente la decisione della Disney e sono eccitato all’idea di continuare a fare film che investigano i legami d’amore che ci legano tutti. Sono stato e continuo ad essere incredibilmente onorato dal vostro amore e supporto. Dal profondo del mio cuore, grazie. Vi amo tutti.

Al momento, la lavorazione di Guardiani della Galassia Vol. 3 è sospesa, mentre la produzione aspetterà la conclusione di Suicide Squad 2 per mettere in condizione Gunn di lavorare al meglio sul film del quale ha già firmato la sceneggiatura.

Al momento il nucleo dei Guardiani rimasti in vita si riduce al solo Rocket, che ha visto polverizzarsi tra le sue braccia il giovane Groot, mentre Gamora è stata uccisa da Thanos per entrare in possesso della Gemma dell’Anima su Vormir, mentre gli altri membri della squadra si sono polverizzati su Titano. Rimasta in vita anche Nebula, che come abbiamo visto dal trailer di Avengers: Endgame, si schiererà ufficialmente dalla parte dei Vendicatori.

In base agli avvenimenti di Endgame, potremmo capire in che modo e con quali protagonisti si svilupperà Guardiani della Galassia Vol. 3.

James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

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James Gunn torna alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3

Incredibile ma vero: James Gunn dirigerà Guardiani della Galassia vol. 3 dopo il licenziamento avvenuto la scorsa estate. A quanto pare la Disney sarebbe tornata sui suoi passi già mesi fa, ma ora la notizia sarebbe ufficiale come riporta Deadline.

La decisione di riassumere Gunn – allontanato dalla regia del film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia – è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios. A quanto pare, subito dopo il licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di riportarlo al timone del progetto.

Nessuno difende i tweet incriminati, ma il comportamento di un professionista che si è sempre dimostrato disponibile a scusarsi descrivendo quei contenuti come prodotto di una satira in un diverso periodo della sua carriera e vita privata.

LEGGI ANCHE: Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

L’unica difficoltà del suo ritorno alla regia di Guardiani della Galassia Vol.3 si sarebbe riscontrata con l’ingresso di Gunn nell’universo DC, per il quale ha scritto il sequel di Suicide Squad. Secondo Deadline i Marvel Studios hanno accettato di ritardare la produzione del terzo film e iniziare i lavori non prima del completamento del cinecomic della Warner Bros.

Sembra che gli studios non abbiano nemmeno contattato un altro candidato per sostituirlo, forse consapevoli della manovre che si stavano muovendo insieme ai dirigenti della Disney.

Non c’è dubbio che il ritorno di Gunn nel team porterà soltanto entusiasmo: quello del cast, che ha sempre sostenuto il suo leader con messaggi d’affetto e stima professionale e quello dei fan, ammutoliti dopo il suo improvviso licenziamento. La Marvel utilizzerà ovviamente lo script che il regista aveva già completato mesi fa.

LEGGI ANCHE: Captain Marvel: le domande che lascia senza risposta

Fonte: Deadline

Triple Frontier: recensione del film con Ben Affleck

Triple Frontier: recensione del film con Ben Affleck

Tra le novità del gigante dello streaming Netflix, questo mese troverete Triple Frontier, un film d’azione che si avvale di un cast di stelle di prim’ordine. Una cinquina vincente, quella dei protagonisti di questo action, tra i quali spiccano diversi candidati ad Oscar e Golden Globes. Da Ben Affleck a Oscar Isaac passando per Charlie Hunnam, il quintetto si chiude con Pedro Pascal e Garret Hedlund.

Triple Frontier è stato girato da J.C. Chandor (All is Lost – Tutto è perduto), e sceneggiato dal regista insieme con Mark Boal (Zero Dark Thirty, The Hurt Locker). Il termine “Triple Frontier” allude alla zona di “triplo” confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, luoghi impervi e pieni di insidie che ben si prestano alla creazione e al contrabbando di droghe illegali. Il soldato delle forze speciali Santiago “Pope” Garcia (Isaac) viene a sapere da una soffiata dove risiede Gabriel Lorea (Reynaldo Gallegos), il più grande spacciatore della Colombia.

Richiama quindi all’appello i suoi ex commilitoni della squadra Delta Force per attuare un piano al limite della legalità: catturare Lorea e allo stesso tempo derubarne l’enorme casale – cassaforte, le cui mura sono letteralmente imbottite di soldi. Ma le cose degenereranno in un crescendo di sventure e situazioni poco facili, dove nessuno dei protagonisti può dirsi al sicuro. Le vicissitudini legate alla produzione di Triple Frontier sono lunghe e variegate. Il film era in cantiere già da dieci anni e avrebbe dovuto essere diretto dalle mani sicuramente sapienti di Kathrine Bigelow. Anche la questione della scelta dei protagonisti non è stata facile, essendosi fatti nomi come Tom Hanks e Johnny Depp.

Il film è finito nelle mani di J.C. Chander,  che si limita a fare un buon lavoro di stile e si avvale di effetti speciali di tutto rispetto. Merito probabilmente di mamma Netflix, che batte cassa quando si accorge di stare nel “trend” giusto. E all’indomani dell’incredibile successo della serie Narcos (guarda caso proprietà Netflix) e di film campioni di incassi al cinema come Sicario e Soldado (ora prontamente visibili sulla piattaforma di streaming), un film basato sul narcotraffico sudamericano sembrava una scelta sicura.

Triple Frontier è in fondo un heist movie (film di rapina) in salsa particolarmente action. Il reclutamento delle leve speciali da scegliere per attuare il piano è il tipico momento alla Ocean’s Eleven, dove ad ogni membro della squadra è associata una particolare abilità senza la quale il gruppo non potrebbe sopravvivere. Gli ex commilitoni sorvolano le Ande, si addentrano nella giungla nera e lottano armati fino ai denti. Nulla di nuovo sul fronte USA, ma pur se col solito mix il risultato finale rende bene e regge l’attenzione dello spettatore.

Certo rimane sospeso il quesito: con un cast del genere e una Bigelow al timone, una simile operazione avrebbe potuto prendere strade differenti e toccare tematiche più sensibili, soprattutto alla luce dell’attualissima polemica trumpiana sulle frontiere sudamericane?

Tim Burton premio alla carriera ai David di Donatello 2019

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Tim Burton premio alla carriera ai David di Donatello 2019

Tim Burton riceverà il Premio alla Carriera – David for Cinematic Excellence 2019 nel corso della 64a edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo. Il riconoscimento sarà consegnato mercoledì 27 marzo nell’ambito della cerimonia di premiazione, in diretta in prima serata su RAI 1 condotta da Carlo Conti.

Il nuovo e atteso lungometraggio del cineasta statunitense, Dumbo, rivisitazione in chiave live-action dell’amato classico d’animazione Disney, sarà nelle sale italiane dal 28 marzo distribuito da The Walt Disney Company Italia.

“È un grandissimo onore per noi consegnare il Premio alla Carriera a Tim Burton – ha detto Piera Detassis –  celebrando così la sua straordinaria energia creativa e il talento multiforme espresso in tanti capolavori come Edward mani di forbice, Ed Wood, Il mistero di Sleepy Hollow, La fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere, per citarne solo alcuni. Burton è certamente uno dei grandi innovatori della storia del cinema e la sua opera è la visionaria prosecuzione di una grande tradizione culturale che parte da Edgar Allan Poe, attraversa l’espressionismo e il surrealismo, l’illustrazione e il fumetto, per arrivare fino all’arte digitale: il risultato è una sintesi personale di profonda poesia in cui emerge, con malinconica ironia, il racconto di figure e temi attualissimi, su tutti la paura dell’altro, e insieme l’empatia con il diverso, il ‘mostro’, la difficoltà e la necessità di trovare una conciliazione con gli esclusi e gli incompresi”.

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Captain Marvel: tutti i segreti sul costume dell’eroina

Della squadra di creativi che hanno lavorato a Captain Marvel c’è anche Andy Park, da nove anni nella scuderia dei Marvel Studios per quanto riguarda la realizzazione dei concept utilizzati nei vari film, come i costumi di Vedova Nera, Scarlet Witch, Hela, Mantis, Nebula, Wasp e ovviamente quelli di Carol Danvers nel cinecomic arrivato nelle sale il 6 Marzo.

Proprio l’artista ha svelato tutti i segreti delle uniformi indossate da Brie Larson nello standalone che vi riportiamo di seguito:

Il rosso, il blu e l’oro simboleggiano il suo carattere audace

Rosso, blu e oro sono le componenti principali dell’aspetto cromatico del costume di Carol Danvers nei fumetti e al cinema, e in merito Park ha spiegato che l’ispirazione maggiore proviene dal carattere della protagonista:

Il tema del film è rialzarsi dopo una caduta, sempre, dalla bambina all’adulta alle quali è stato sempre detto che non può fare questo o quello. Quindi quando Carol diventa Captain Marvel, è lei che abbraccia completamente chi è, chi è sempre stata e sarà, una persona audace e forte.

I triangoli sono una parte fondamentale del design

brie larson captain marvel

Uno dei dettagli nelle linee del costume sono quelle continue forme triangolari che si ripetono lungo tutto il tessuto, e questo è ciò che ha spiegato a riguardo Park:

Captain Marvel, o meglio ancora, Carol Danvers, rappresenta la forza, e non quella derivata dai suoi poteri, ma quella che sempre avuto fin da giovane cadetto nell’esercito, poi membro della Starforce e successivamente supereroina. In questo senso il triangolo è la forma più forte ed equilibrata di tutte e in varie sfaccettature assume i contorni di una stella con le quali volevo creare qualcosa che rafforzasse la forza del personaggio“.

Il design personalizzato di ogni membro della Starforce

Come mostrato nell’immagine qui sopra, ognuno dei membri della Starforce (il team di guerrieri Kree selezionati dalla Suprema Intelligenza e guidati da Yon-Rogg) ha il suo costume personalizzato da un simbolo.

Oltre ad essere la forza militare d’élite del pianeta Hala, i Kree sono anche una sorta di celebrità per il popolo, lo ispirano e diventano per loro icone da imitare.

Le differenze tra l’uniforme Kree e il costume di Captain Marvel

Nel film la protagonista indossa due versioni della stessa uniforme: la prima è quella Kree verde, la seconda invece è quella modificata per abbracciare la sua nuova identità nel confronto finale con la Starforce e Yon-Rogg.

Sul cambiamento di look Park ha rivelato:

La seconda divisa perde un paio di pezzi dell’originale, cioè le strisce sui fianchi e l’armatura sul ginocchio. Per quanto riguarda i colori, ho concentrato la quantità di oro nelle aree di scelta per aiutare il pubblico a focalizzarsi sull’icona che Carol è diventata. Volevo creare un design più complesso per le avventure con la Starforce e rendere Capitan Marvel più pulita e più lucida“.

Protezione e praticità

captain marvel

Protezione dai pericoli esterni e praticità nel movimento sono state le parole chiave da seguire nel processo di elaborazione dei costumi della supereroina.

Sebbene cerchiamo sempre di idealizzare la forma umana nei nostri progetti, sia per i personaggi maschili che femminili, siamo sempre consapevoli di dover essere rispettosi e non vogliamo mai essere gratuiti; quindi per ogni forma o linea, cerchiamo di rimanere fedeli al fumetto, ma anche pratici nei confronti dell’attore che lo indosserà“.

La somiglianza con Captain America e le idee per Age of Ultron

Un più che lecito parallelismo avvicina i personaggi di Captain Marvel e Captain America perché entrambi vengono dall’ambiente militare e indossano un costume con il simbolo della stella sul petto.

Inoltre, sappiamo che Joss Whedon voleva introdurre Carol Danvers già in Age of Ultron, idea poi scartata, proprio alla fine del film, ma quello non sarebbe stato il modo più adeguato di presentarci l’eroina nel MCU. E a quanto pare Park aveva già sviluppato dei concept a riguardo…

L’elmetto e il taglio alla mohicana

Captain Marvel
Adoro qualsiasi costume che richiede un casco” ha detto Andy Park, e per Captain Marvel è stato disegnato un particolare elmetto con la celebre pettinatura alla mohicana dei fumetti.
La reazione iniziale fu del tipo ‘ok, non sembra molto credibile’, eppure abbiamo esplorato molte versioni senza i capelli che le uscivano dal casco e nessuna funzionava. Ma essendo lei un’aliena può aver avuto accesso a avanzate tecnologie simili a quella di Starlord, e tutto avrebbe funzionato!

Un dettaglio poco pratico è stato escluso

L’iconica fascia rossa legata in vita dei fumetti non è stata inclusa nel look del personaggio del film per una ragione specifica, almeno a detta di Park:
Lì ha quell’oggetto perché la grafica è in 2D, ed è un dettaglio molto bello da vedere proprio come un mantello che fluttua nello spazio quando qualcuno vola. Nel MCU non ci sembrava pratica così si è optato per altro.”

CORRELATO – Captain Marvel: le teorie più assurde sull’eroina per la Fase 4

Fonte: BuzzFeed

Ana de Armas sarà Marilyn Monroe in Blonde

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Ana de Armas sarà Marilyn Monroe in Blonde

È dal 2012, anno di Killing Them Softly, che lo sceneggiatore / regista Andrew Dominik non si rimette dietro alla macchina da presa, ed ora arriva il suo nuovo progetto, Blonde, un biopic su Marilyn Monroe che ha trovato in Ana de Armas la sua protagonista.

L’attrice di Blade Runner 2049, secondo Collider, è vicina al finalizzare il contratto per interpretare la Monroe, nel film che sarà basato sul romanzi Blonde di Joyce Carol Oates. Il libro ha usato fonti biografiche e storiche per raccontare una nuova storia incentrata sulla vita interiore di Norma Jeane Baker, la donna dietro l’idolo dello schermo e la tragica star. Emerge il ritratto di una giovane donna fragile e dotata di un talento per la reinvenzione, che ha usato quelle abilità per superare le grandi avversità.

Il libro è stato finalista sia per il Premio Pulitzer che per il National Book Award, e Dominik ne è stato talmente preso da scrivere l’adattamento della sceneggiatura senza avere ancora i diritti, di getto. Da allora, il film è stato nel limbo dello sviluppo, con varie possibilità per il nome dell’attrice protagonista, da Naomi Watts a Jessica Chastain.

Netflix sta al momento supportando il progetto, ma Collider specifica che Ana de Armas deve ancora firmare un accordo per accettare il ruolo e il servizio di streaming non ha ancora dato la green light alla sceneggiatura. Nonostante l’incertezza, il progetto di Dominik non è mai stato tanto vicino alla concretizzazione come in questo momento.

Il mondo si è innamorato di Ana de Armas in Blade Runner 2049, e abbiamo visto di recente l’attrice nel nuovo cortometraggio Campari, Entering the Red (potete vederlo a questo link), diretto da Matteo Garrone e ambientato in un’affascinante Milano notturna.

Vedremo presto Ana de Armas in Yesterday di Danny Boyle, ma anche in The Informer di Andrea Di Stefano e in Knives Out, il nuovo film di Rian Johnson (Star Wars: Gli Ultimi Jedi).

Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

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Avengers: Endgame, 5 cose che non avete notato nel nuovo trailer

Attenti a non rivelare nulla di specifico sulla trama del film, i Marvel Studios hanno diffuso ieri a sorpresa il nuovo trailer di Avengers: Endgame, capitolo conclusivo della Fase 3 che vedrà al centro la resa dei conti tra gli eroi e Thanos.

Eppure ci sono dei dettagli che potrebbero esservi sfuggiti. Scopriamo insieme quali sono:

Tute da Regno Quantico?

Iniziamo con una teoria relativa alle uniformi “Advanced Tech” degli eroi mostrate sia da alcuni concept leak, sia dal merchandise, che hanno debuttato ufficialmente nell’ultimo trailer di Endgame: è pensiero comune dire che i Vendicatori indosseranno queste speciali divise per entrare nel Regno Quantico, ma se non fosse così e si trattasse dell’ennesima ipotesi errata?

Tempo fa era stato Joe Russo a spiegare che circa il 99%” delle immagini dei giocattoli e action figure non fornisce dettagli precisi sul film, e che spesso sono più fuorvianti che altro. Dunque la domanda resta: a cosa serviranno esattamente questi costumi?

Regno Quantico? Viaggi nel tempo? Oppure, risposta più banale, i nostri eroi ne avranno bisogno per avventurarsi nello spazio?

D’altronde Thanos è ancora il centro della trama di Endgame e ora che ha raggiunto il suo obiettivo (riportare l’equilibrio nell’universo spazzando via metà delle vite) non ha alcun motivo di rimanere sulla Terra. Magari l’unica speranza per i Vendicatori è affrontarlo ovunque si trovi, anche in territori finora esplorati nel MCU, e per farlo servirà un equipaggiamento adatto.

Vi invitiamo a notare che nell’inquadratura non compaiono Thor e Captain Marvel, probabilmente occupati in un’altra parte del piano, o forse capaci di attraversare l’universo senza l’aiuto di divise particolari, e Rocket (troppo piccolo per essere visto?).

Ma torniamo un attimo ai fumetti per schiarirci le idee. Nella storyline-evento di Infinity, una delle maggiori ispirazioni di Avengers: Infinity War, Captain America guida la squadra nello spazio per affrontare una minaccia, e i personaggi coinvolti indossano i loro rispettivi costumi modificati solo con un ulteriore strato di armatura avanzata. Lì combattevano contro un’antica razza aliena, ma in Endgame quel nemico potrebbe essere Thanos.

Chi è la ragazzina che interagisce con Clint Barton?

Un’altra scena che desta qualche dubbio è quella che vede protagonista Clint Barton aka Occhio di Falco insieme ad una ragazzina che per molti potrebbe essere la reincarnazione di Kate Bishop, nei fumetti conosciuta anche come Hawkeye.

Per altri invece il personaggio è senza dubbio Lila Barton, la primogenita di Clint, e la sequenza del trailer sembra avere luogo nella fattoria segreta dell’eroe introdotta nel 2015 in Avengers: Age of Ultron. Ma se guardiamo attentamente, sullo sfondo compaiono Laura Barton (la moglie interpretata da Linda Cardellini) e i figli Cooper e Nathaniel. È altamente probabile che qualcosa di tragico accadrà alla famiglia e che lo schiocco di Thanos abbia coinvolto anche loro, tanto da spingere Occhio di Falco a intraprendere la nuova strada del vendicativo Ronin.

Forse questa scena è un flashback precedente alla Decimazione, ed ecco spiegato perché Clint Barton è così felice, mentre nei trailer di Endgame è parso arrabbiato e assetato di sangue. Tuttavia c’è qualcosa che non torna a livello cronologico, perché se è vero che gli eventi di Age of Ultron si sono svolti nel 2015, e quelli di Infinity War nel 2017,  la Lila che avevamo conosciuto era notevolmente più giovane rispetto all’adolescente del trailer…

Rocket ha rubato qualcosa dal costume di Bucky?

Nel corso del MCU ci siamo abituati al fatto che Rocket Raccoon abbia un debole per l’arte del rubacchiare oggetti e protesi di altre persone (come l’ occhio che regalerà a Thor) e in Avengers: Infinity War il procione aveva adocchiato il braccio di metallo di Bucky Barnes mettendo subito in chiaro che doveva averlo ad ogni costo.

Ora, sappiamo che Bucky è rimasto vittima della Decimazione insieme al suo braccio, ma se Rocket fosse riuscito in qualche a conservare un oggetto della sua divisa? Secondo alcuni si tratta di una teoria plausibile basandosi su un dettaglio del costume visto nel nuovo trailer di Avengers: Endgame.

Aggrappatosi a War Machine (proprio come era solito fare con Groot), Rocket è pronto all’azione e in cima alla testa indossa gli occhiali che il Soldato d’Inverno ha sfoggiato in Captain America: The Winter Soldier. Ma come sono arrivati a lui? Forse i Vendicatori aveva conservato l’oggetto da qualche parte? Forse si trovavano già nel Wakanda dove Bucky ha vissuto per lungo tempo?

Chi è Tony P. Henderson?

Altro mistero, altra corsa: ciò che potrebbe sembrare un quesito inutile è per i fan materiale ghiotto per speculazioni sulla trama del film, come quel nome scritto sui manifesti attaccati davanti casa di Cassie Lang e inquadrati in una scena del trailer di Endgame. Ma chi diavolo è Tony P. Henderson?

Scott Lang è presumibilmente appena uscito dal Regno Quantico e scopre in che condizioni ha lasciato il mondo reale dopo lo schiocco di Thanos. Vi ricordiamo che dei protagonisti di Ant-Man and The Wasp lui è l’unico sopravvissuto, mentre Hope, Janet e Hank sono rimasti vittime. La strada sembra deserta e la casa abbandonata tra le erbacce, mentre su un palo del telefono sono incollati i volantini con i nomi dei “dispersi”. Tutti indecifrabili, tranne uno: Tony P. Henderson

Nei fumetti non c’è traccia di questo personaggio, dunque è da escludere qualche riferimento particolare, tuttavia potrebbe riferirsi ad un vecchio amico di Scott (ecco spiegata l’espressione scioccata dell’eroe) o a qualcuno che conosceva, oppure si tratta semplicemente di un nome inventato dai Marvel Studios per il trailer…

L’attacco al quartier generale dei Vendicatori

Concludiamo questa galleria del mistero prendendo in esame un’inquadratura di Scott Lang alle cui spalle potrebbero esserci i segni di un attacco al quartier generale dei Vendicatori ripreso nelle fasi iniziali del film. C’è Ant-Man che si guarda intorno minacciosamente e in seguito altre interazioni tra personaggi nello stesso luogo (come quella fra Thor e Captain Marvel), ma quello che colpisce sono le massicce “palle di fuoco” esplose in secondo piano al minuto 1.34.

Più tardi sempre Ant-Man miniaturizzato sta cercando di sfuggire a un’esplosione circondato da tutti i tipi di materiale per ufficio, tra cui una matita che usa come trampolino, forse proprio il momento seguente a quello di cui sopra?

Uno dei set Lego aveva confermato (?) che ci sarebbe stato un attacco alla base dei Vendicatori, con protagonisti Hulk, Ant-Man, Nebula, Iron Man, e Captain Marvel, ma a cosa dobbiamo credere?

CORRELATO – Avengers: Endgame, cosa ci dice il terzo trailer del film?

Once Upon a Time in Hollywood: ecco quando vedremo il trailer

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Once Upon a Time in Hollywood: ecco quando vedremo il trailer

Il trailer del film Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino è stato valutato e dovrebbe arrivare molto presto. Tarantino, ovviamente, si è fatto un nome nei primi anni ’90 con i film Le Iene e Pulp Fiction, e si è evoluto da nuovo arrivato promettente nel mondo del cinema indipendente a un cineasta pluripremiato, nel corso degli anni.

Il suo ultimo film, l’oscuro western The Hateful Eight, è uscito nei cinema alla fine del 2015, e Tarantino tornerà quest’estate con un film che si preannuncia molto diverso, ambientato tra gli anni ’60 e ’70, a Hollywood.

Leonardo DiCaprio e Brad Pitt (che in precedenza hanno lavorato con Tarantino in Django Unchained e Inglourious Basterds, rispettivamente) condivideranno lo schermo in Once Upon a Time in Hollywood nei panni dell’ex star della serie televisiva western Rick Dalton e la sua controfigura, Cliff Booth. Il film segue la coppia mentre cerca di andare avanti a Hollywood nel 1969, sullo sfondo della rivoluzione contro-culturale degli anni ’60 a L.A. e degli omicidi di Charles Manson.

Quelli che non vedono l’ora di avere un assaggio del nono film di Quentin Tarantino, non dovranno aspettare molto però, perché a quanto pare il primo trailer arriverà lunedì 18 marzo. Secondo Trailer Track, Sony, che distribuisce il film, intende allegare il trailer a Noi, di Jordan Peele, in arrivo al cinema il 21 marzo.

Inizialmente si pensava che Once Upon a Time in Hollywood si sarebbe focalizzato specificamente sugli omicidi di Manson, prima che Tarantino spiegasse che il film tratta davvero di vita e cultura durante la fine degli anni ’60 in generale. Sappiamo però che Margot Robbie interpreterà un ruolo importante nel film, ovvero quello di Sharon Tate, che sembra sarà la vicina di casa di Rick (DiCaprio).

Le prime immagini del film suggeriscono che Tarantino e la sua troupe – tra cui la costumista Arianne Phillips (Kingsman) e la scenografa Barbara Ling (Ho cercato il tuo nome) – stiano davvero cercando di ricreare il “look and feel” del 1969, quindi sarà interessante vedere se ciò trasparirà anche dal teaser.

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Il film sarà anche l’ultima apparizione cinematografica di Luke Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale di Once Upon a Time In Hollywood è fissata al 9 agosto 2019.