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Marvel: Iron Man doveva reclutare Ant-Man non Spider-Man, in Civil War

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Quando i film hanno successo e vengono accolti con fervore dagli spettatori, è normale che la storia del film stesso diventa “scolpita nella pietra” senza che nessuno riesca poi a immaginarne una versione alternativa, e questo accade per la maggior parte dei film Marvel, sempre un grande successo di pubblico.

In particolare, la storia raccontata al cinema sembra sempre la più geniale possibile, ma spesso non si sa abbastanza di ciò che la produzione voleva portare sullo schermo e si valuta solo il prodotto finito.

Durante il podcast di Fatman on Batman, gli sceneggiatori di Captain America: Civil War,  Christopher Markus e Stephen McFeely, che hanno firmato anche Infinity War e che hanno scritto Avengers 4, hanno parlato delle infinite possibilità che c’erano nel terzo film dedicato a Cap.

Marvel Fase 4: previsioni sul destino dei personaggi principali

Come sappiamo, la storia è liberamente ispirata ai fumetti omonimi, e poi prende strade diverse, mantenendo due fazioni di eroi che si scontrano. Nel film, vediamo Ant-Man dalla parte di Cap, con Scott Lang che si rivela grande fan di Steve Rogers, mentre dall’altra vediamo che Tony Stark va nel Queens a reclutare il giovane Peter Parker, così che il personaggio di Spider-Man possa debuttare nel MCU.

Quello che non sappiamo però è come sarebbe stata la storia prima che la SONY accettasse di condividere la proprietà dei diritti di sfruttamento di Spider-Man con i Marvel Studios. I due sceneggiatori hanno infatti spiegato che, nel caso in cui l’accordo con SONY fosse saltato, Tony Stark avrebbe reclutato Ant-Man.

I due hanno scherzato dicendo che Tony sarebbe potuto andare a San Francisco, e si sarebbe messo a guardare Scott Lang da lontano, mentre guardava la figlia giocare. Sarebbe stato sicuramente un altro film!

Vedremo Ant-Man al cinema quest’estate in Ant-Man and the Wasp, mentre Tony Stark, e forse anche Spider-Man, torneranno in Avengers 4.

 
 

Avengers: Infinity War, gli sceneggiatori hanno idee per “sistemare” i film della DC

Intervistati da Kevin Smith, gli sceneggiatori di Avengers: Infinity War Christopher Markus e Stephen McFeely hanno avuto modo di parlare del film e proposto qualche “suggerimento” ai colleghi della DC Films per emulare il successo dei Marvel Studios.

Questa la riposta di Markus:

Fossi in loro, guarderei a ciò che i Marvel Studios hanno fatto per necessità, quando non avevano accesso ai personaggi più famosi come Spider-Man o gli X-Men. Scelsero una linea da seguire con Iron Man e ne trassero un ottimo film“.

Io invece terrei Batman, Superman e Wonder Woman, che sta andando benissimo e ha un sequel in lavorazione” ha continuato Markus. “Dovrebbero attraversare il vasto universo dei fumetti DC e scegliere dei personaggi per realizzare soltanto bei film, e non un universo, vedendo cosa succede.

Non hi molta familiarità con l’universo DC ma, strategicamente, realizzerei un film alla volta“, ha aggiunto McFeely.

Avengers: Infinity War, superati i 2 miliardi di incasso nel mondo

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin FeigeLouis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Avengers: Infinity War, la recensione

 
 

Wonder Woman 1984: tutto quello che sappiamo del sequel

Wonder Woman 1984

Sono da poco iniziate le riprese di Wonder Woman 1984, secondo capitolo dedicato all’eroina della DC Comics interpretata sullo schermo da Gal Gadot. Alla regia è tornata Patty Jenkins, reduce dall’incredibile successo del primo film, mentre il cast annovera – tra i volti noti – anche Kristen Wiig, Pedro Pascal e Chris Pine.

Ma cosa sappiamo finora del sequel di Wonder Woman? Qui sotto le informazioni principali:

Il titolo

Geoff Johns, presidente e direttore creativo responsabile della DC Comics, ha rivelato nelle ultime settimane il logo di Wonder Woman 2 e da allora il titolo è stato adottato sia da Patty Jenkins che da Gal Gadot per la promozione delle prime immagini ufficiali, ovvero Wonder Woman 1984. Che sia questo il nome definitivo del sequel? Sembra proprio di si.

L’ambientazione

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 2 sarà ambientato negli anni Ottanta verso la fine della Guerra Fredda, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana. L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Wonder Woman 1984: ecco Gal Gadot e Chris Pine sul set – foto

Il villain

Cheetah è stata annunciata come la principale antagonista (o almeno è ciò che crediamo finora…) di Diana in Wonder Woman 1984, e il personaggio sarà interpretato da Kristen Wiig. Non sappiamo ancora con certezza come il villain sarà introdotto né la maniera in cui interagirà con l’eroina, tuttavia alcuni rumor parlano di Cheetah che inizierà nei panni di un’amica di Diana, e non della sua acerrima nemica, ma per emulare Wonder Woman sarà costretta a usurparla.

Il casting di Pedro Pascal

Lo scorso Marzo è stato ufficializzato il casting di Pedro Pascal, attore noto per la sua partecipazione alle serie Game of Thrones e Narcos, tuttavia non è ancora chiaro chi interpreterà nel sequel. Per alcuni vestirà i panni di Maxwell Lord, che nei fumetti è un potente uomo d’affari la cui influenza contribuì a formare la Justice League, e anche Patty Jenkins ha lasciato intendere che Pascal ricoprirà un ruolo fondamentale.

Steve Trevor

È stato confermato dalla stessa Patty Jenkins con una foto ufficiale che Chris Pine tornerà nei panni di Steve Trevor anche nel sequel di Wonder Woman. Ma come? In rete circolano già numerose teorie sul modo in cui il personaggio potrebbe “resuscitare” e ripresentarsi nella vita di Diana: è sopravvissuto all’esplosione del suo areoplano? E se così fosse, perché non è invecchiato? Forse quello che vedremo non è Steve Trevor? Oppure è stato Ade a riportarlo in vita al fine di manipolare Wonder Woman?

Wonder Woman 2: Patty Jenkins condivide una foto di…Steve Trevor!

 
 

Sicario: i produttori vogliono il ritorno di Emily Blunt nel terzo capitolo del franchise

sicario Emily Blunt

Tre anni fa nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità di trasformare Sicario in un franchise cinematografico, tuttavia l’inaspettato successo del film diretto da Denis Villeneuve (presentato anche in concorso a Cannes) ha convinto i produttori ad affidare allo sceneggiatore Taylor Sheridan la “creazione” di più capitoli, di cui uno è in uscita nelle sale (Sicario 2: Day of the Soldado).

Nella pellicola sequel però manca Kate Macer, personaggio interpretato da Emily Blunt, che secondo Sheridan aveva concluso il suo arco narrativo dunque non aveva senso inserirla nelle nuove indagini sul cartello messicano con Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Ora però, da quanto dichiarato dal produttore Trent Luckinbill, sembra che si stia lavorando per riportare nel franchise l’attrice già nel terzo capitolo:

Penso che Taylor [Sheridan] abbia certamente qualche idea su come farla tornare, mentre noi rimaniamo aperti ad ogni possibilità. Ovviamente vorremmo riportare Emily, ma non abbiamo ancora una sceneggiatura anche se la cosa avrebbe molto senso. Siamo tutti fan del film, e siamo tutti giunti alla stessa conclusione, ovvero che sarebbe bello rivederla in azione“.

Sicario 2: Day Of The Soldado, nuovo trailer per il film di Stefano Sollima

Di seguito la sinossi ufficiale di Sicario 2: Day of the Soldado:

La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Il film uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Sicario 2: Day of the Soldado, una nuova foto dal film di Stefano Sollima

Fonte: Cinemablend

 
 

Aquaman: ecco dove e quando arriverà il primo trailer

Aquaman
Aquaman

Il primo trailer ufficiale di Aquaman debutterà tra poche settimane al Comic Con di San Diego durante il panel dedicato ai progetti in uscita della DC Films in collaborazione con Warner Bros.

A confermarlo è proprio il regista James Wan su Twitter con l’annuncio che vedete qui sotto e il nuovo logo del film.

https://twitter.com/creepypuppet/status/1007729495355211776?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Faquaman%2Fjames-wan-reveals-when-youll-be-able-to-see-the-first-trailer-for-aquaman-a161428

Aquaman: prime foto di Arthur Curry, Mera e Atlanna

Prima di apparire come assoluto protagonista, il personaggio di Jason Momoa ha debuttato in Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman, nuove foto: ecco Patrick Wilson, Nicole Kidman e molto altro!

 
 

Ride: il motion poster del film di Guaglione e Resinaro

Ride

Ecco il motion poster di Ride, film diretto da Jacopo Rondinelli e scritto, co-prodotto e supervisionato artisticamente da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, già registi del fortunato Mine, che nel 2016 è stato accolto con favore da pubblico e critica come un caso esemplare di rinnovamento e rinascita del cinema italiano.

https://www.facebook.com/cinefilos.it/videos/1968558759821127/

Il film è una produzione Lucky Red, Mercurious con Tim Vision e con il contributo di Trentino Film Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE, che vede protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes al fianco di Simone Labarga e Matt Rippy.

Ride, guarda il teaser trailer

Ride è la storia di Max (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes), due  riders acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare a una misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$, accettano senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza. Grazie alla potenzialità delle telecamere GO PRO, Ride sarà capace di trasmettere l’adrenalina dello sport estremo come nessun altro modo sarebbe in grado di fare.

 
 

10 attori che hanno avuto un terribile “trattamento in CGI”

10 attori

L’uso della CGI divide i cinefili: può essere uno strumento rivoluzionario, capace di creare nuovi mondi e realizzare l’immaginazione dell’autore; o può purtroppo rimpiazzare la fantastica arte del costruire oggetti, set, costumi, che spesso danno un aspetto più realistico ai film. Tuttavia, spesso, nonostante gli enormi passi avanti della tecnologia, la computer grafica “commette errori”. Ecco i 10 attori che hanno avuto problemi con la loro ricostruzioni in CGI.

1Ahmed Best: Jar Jar Binks (Star Wars)

10 attori

E a completare la nostra lista di 10 attori che hanno avuto dei problemi con la CGI, c’è ovviamente Jar Jar. È innegabile che, nel franchise di Star Wars, la CGI per il personaggio sia terribile. In parte, è giusto ammetterlo, è perché i film sono realizzati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000: che sono tempi non esattamente famosi per la qualità della CGI. In molti lo amano, ma ha un aspetto un po’ inquietante. Una una buona parte del franchise ha preferito costumi e oggetti reali alla CGI, puntando al realismo in questo senso. Tutti è concreto. Yoda, nella trilogia originale, è un pupazzo creato dalla Jim Henson Company, ad esempio. E la decisione di abbandonare gli oggetti per passare alla CGI fu un po’ sconvolgente per molti dei fan: per contrasto, la finzione risalta. E Jar Jar è un esempio di CGI particolarmente malriuscita, a metà tra un lucertolone e un polliccione con gli occhi gialli. Ma noi lo amiamo lo stesso.

Fonte: ScreenRant

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Aquaman: ecco cosa vuol dire “Riunire i sette”

Aquaman
Aquaman

La prima foto ufficiale di Aquaman che ritraeva Jason Momoa nei panni di Arthur Curry è arrivata on line tempo fa, prima dell’uscita in sala di Justice League.

L’immagine in questione mostrava Momoa su fondo nero, con una scritta che recitava: riunisci i sette (reunite the seven). Dal momento che l’immagine era stata diffusa prima dell’uscita di Justice League, si immaginava che “i sette” fossero i sette membri della squadra di eroi DC, tuttavia con l’approssimarsi del film su Arthur Curry, diretto da James Wan, sembra essere venuta fuori la verità.

Con l’inizio della promozione di Aquaman, con le prime foto su Entertainment Weekly, “riunire i sette” sembra un riferimento al film stesso, probabilmente ai sette mari che dovrebbero diventare il regno di Arthur, nel film che racconterà la sua ascesa al trono di Atlantide.

Aquaman: secondo Jason Momoa è un personaggio con cui è facile entrare in relazione

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AquamanMera alle prese con un ubriaco – video dal set

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa è stato trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Sinossi

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

 
 

Captain America: 15 segreti sullo scudo di Steve Rogers

Come il martello per Thor o l’arco per Occhio di Falco, lo scudo è l’oggetto che contraddistingue il personaggio di Captain America.

Strumento di difesa, ma anche offensivo all’occorrenza, quest’arma fatta di vibranio e forgiata per Steve Rogers dopo la sua “trasformazione” in super soldato ha attraversato nella storia dei fumetti diverse vicissitudini, molte delle quali sconosciute alla maggior parte del pubblico.

Ecco allora di seguito 15 segreti sullo scudo di Captain America che solo i veri fan conoscono, racconti da CBR:

1Steve Rogers fu seppellito con una copia dello scudo

In The Death of Captain America, Steve Rogers viene drammaticamente assassinato da Sharon Carter, dopo esser stato sottoposta al lavaggio del cervello dalla nemesi di Cap, Teschio Rosso.

Più tardi l’eroe venne sepolto con una copia perfetta del suo scudo e al commovente funerale parteciparono tutti i suoi compagni Vendicatori. L’ originale fu donato, come saprete, all’amico Bucky Barnes, che poi diventerà il nuovo Capitan America.

Thor ha cercato di struggerlo

Lo scudo di Capitan America è in grado di resistere alla forza di Hulk o al potere del martello di Thor, tuttavia in Avengers Vol. 3, abbiamo visto il Dio del Tuono scagliarsi furiosamente sull’arma di Rogers riuscendo a graffiarlo.

Questa è una delle uniche volte in cui lo scudo di Cap viene danneggiato da uno dei suoi fidati alleati, con Thor che alla fine cerca di riparare il danno provocato con il perdono del compagno.

Magneto e Laser Vivente hanno cercato di distruggerlo

Molti personaggi (villain e non solo) sono riusciti a distruggere lo scudo di vibranio apparentemente indistruttibile di Captain America. Tra questi ci sono anche anche Magneto e Laser Vivente, danneggiando lo scudo in due occasioni separate.

In Avengers n. 35, Cap fu costretto a usare il suo scudo per bloccare la potente trappola del Laser Vivente contro i Vendicatori e allo stesso modo, in Exiles Vol 1 # 23, abbiamo assistito alle devastanti conseguenze delle Guerre dei Mutanti, che hanno causato enormi perdite da entrambe le parti.

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Agadah: proiezione gratuita con Cinefilos.it a Bologna

Agadah

Nell’ambito della 14° edizione del Biografilm Festival (14-21 giugno), il prossimo 18 giugno alle 18.30 presso il Cinema Jolly, in via Guglielmo Marconi a Bologna, si svolgerà una proiezione gratuita di Agadah, il film di Alberto Rondalli.

Per prenotare uno dei 300 posti disponibili, clikka sul link di seguito:

 www.serateagadah.it

Di seguito, la sinossi e il trailer di Agadah:

Siamo nel 1815, il conte Potoski sta lavorando al suo romanzo nell’elegante dimora in cui vive. Maggio 1734, Alfonso di van Worden, giovane ufficiale Vallone al servizio di Re Carlo, ha ricevuto l’ordine di raggiungere il suo reggimento a Napoli nel più breve tempo possibile. Nonostante Lopez,  suo  fedele  servitore,  cerchi  di  dissuaderlo dall’attraversare l’altopiano  delle  Murgie, perché  infestato  da  spettri  e  demoni  inquietanti, si  mette  ugualmente in  cammino.  In  un intreccio fantastico, tra sogno e realtà, che ricorda il Decamerone e le Mille e una Notte, Alfonso compirà un percorso iniziatico, durante dieci lunghe giornate, tra allucinazioni e magia in caverne misteriose, locande malfamate, amori scabrosi e apparizioni diaboliche. Ambientato all’indomani della Battaglia di Bitonto, che portò il Regno di Napoli sotto il dominio di Carlo di Borbone, il film, in un crescendo epico e maestoso, intreccia, tra sogno e realtà, il destino di due uomini uniti in modo indissolubile attraverso storie tra loro concatenate in una realtà popolata da briganti, zingari, forche, cabalisti e fantasmi. Alfonso non avrà mai certezza se la sua esperienza sia stata reale o solo frutto dell’immaginazione…

Liberamente tratto dal celebre Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki, il film è una rilettura di uno dei grandi classici della letteratura europea. Il romanzo fu scritto in francese all’inizio del 1800 e ha avuto tra le peripezie più singolari che la storia della letteratura ricordi. “Il Manoscritto” è una serie di  storie  di  fantasmi,  intrecciate  l’una  nell’altra  come  scatole  cinesi:  «un  decamerone  nero», suggestivo e grandioso fatto di simbolismi a volte indecifrabili in cui si ritrovano tutti gli elementi del romanticismo nero.  Un  classico della  letteratura, un’opera titanica e  a  tratti inafferrabile che  fu portata sullo schermo solo una volta dal polacco Wojciech Jerzy Has nel 1964 e che tanto affascinò Luis Buñuel.

 
 

Captain Marvel: una donna comporrà la colonna sonora del film

avengers infinity war Captain Marvel

Sarà una donna a comporre la colonna sonora originale di Captain Marvel, il nuovo film dei Marvel Studios con protagonista Brie Larson nei panni di Carol Danvers.

Come confermato da Variety nelle ultime ore infatti, Pinar Toprak è la prima musicista a lavorare alle musiche di un cinecomic, anche se di recente aveva contribuito ad alcuni brani di Krypton e Justice League.

Voglio ringraziare Anna Boden e Ryan Fleck, i due registi, per avermi dato questa occasione: è l’opportunità di una vita” ha confessato la Toprak, “Inoltre far parte del Marvel Cinematic Universe è un onore“.

Captain Marvel riceve l’SOS di Nick Fury – fanart

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Secondo un’interessante descrizione del film, Captain Marvel sarà “qualcosa di mai visto prima nel MCU“:

Anche se Thor: RagnarokBlack Panther e Avengers: Infinity War erano tutti film diversi e originali, niente sarà diverso e originale come Captain Marvel. Il film di Anna Boden e Ryan Fleck cambierà l’universo cinematografico Marvel regalandoci qualcosa che nessuno ha mai visto prima nel MCU e qualcosa che nessun fan si aspetta.

Il report continua dicendo che “Se Wonder Woman è stato ovviamente considerato un film molto importante per le donne, Captain Marvel vi sorprenderà ancora di più, ridefinendo completamente i film sui supereroi proprio come i Marvel Studios hanno rivoluzionato il cinecomic nel 2008.

Fonte: Variety

 
 

Glass: Samuel L. Jackson non aveva idea del finale di Split

glass

Nonostante M. Night Shyamalan sia noto per l’utilizzo dei colpi di scena nei suoi film, il finale di Split ha lasciato moltissimi fan con la bocca aperta. A tanti anni da Unbreakable, nessuno si sarebbe mai sognato di veder ritornare sul grande schermo il David Dunn di Bruce Willis, cosa che invece tutti aspettiamo per Glass.

Ebbene, nessuno lo immaginava, nemmeno Samuel L. Jackson, che nel film del 2000 interpretava Elijah Price, la nemesi dell’eroe. Shyamalan scrisse e diresse Unbreakable con ogni intenzione di farne un sequel, ma le performance al box office affossarono il suo desiderio. Inserendo Willis in Split, Shyamalan è stato in grado di mantenere quella promessa e di costruire un sequel, mettendo anche in cantiere Glass, che completa la trilogia e che arriverà in sala nel 2019. Nel film, David Dunn se la vedrà con Kevin, l’antagonista affetto da multipla personalità interpretato da James McAvoy. E sembra che ancora una volta Elijah Price si troverà a dover interagire con le forze del bene e quelle del male.

Glass, recensione del film di M. Night Shyamalan

Samuel L. Jackson ha di recente dichiarato a Vulture: “Mi ricordo che Night mi chiamò e mi chiese di guardare quel film, ‘dopo che lo avrai visto ti dirò cosa penso’ disse.” “Così ho guardato Split, e alla fine, abbiamo Bruce e la ragazza, al cafè, che parlano di Mr. Glass.” Jackson ha detto di aver sospirato in quel momento, chiamando immediatamente il regista: “Gli ho detto ‘quindi lo faremo?’ E Night rispose che sarebbe dipeso dal weekend di apertura.”

Split si è rivelato il miglior incasso di M. Night Shyamalan negli ultimi 20 anni, con un’apertura di 40 milioni e un boxoffice mondiale di 270 milioni, garantendo così i fondi per Glass.

Glass: le prime reazioni al film sono positive

Qui la prima sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Interpretato da Samuel L. Jackson, James McAvoy, Bruce Willis e dall’attrice vincitrice del Golden Globe Sarah Paulson, Glass porta avanti le vicende narrate in Unbreakable – Il Predestinato (2000) e Split (2016), entrambi scritti e diretti dallo stesso Shyamalan. Glass vede David Dunn all’inseguimento dell’identità sovrumana di Kevin Wendell Crumb, ovvero la Bestia, in un susseguirsi di incontri sempre più pericolosi. Elijah Price, noto anche con lo pseudonimo de “l’Uomo di Vetro”, emergerà dall’ombra in possesso di segreti decisivi per entrambi gli uomini.

Fonte: Indiewire

 
 

Zack Snyder conferma che il “vero Doomsday” è ancora vivo nel DCEU

zack snyder
Doomsday in Batman V Superman

È stato confermato direttamente da Zack Snyder su Vero, in risposta ad un fan, che il “vero” Doomsday è ancora vivo nel DCEU, lasciando intendere che quello visto in Batman V Superman: Dawn of Justice sia soltanto una copia diversa dall’idea originale del regista.

Il villain era apparso nel finale del film come risultato di un esperimento ad opera di Lex Luthor sul cadavere del generale Zod. Contro di lui si erano poi scagliati Batman, Wonder Woman e Superman, sacrificando la vita dell’Uomo d’Acciaio per sconfiggere il gigante.

Che ne pensate? Avremo la possibilità di vedere in azione il vero Doomsday nel futuro dell’universo DC?

Zack Snyder festeggia l’anniversario di Man of Steel con la prima foto di Henry Cavill in costume

Vi ricordiamo che l’ultima fatica di Zack SnyderJustice League, è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Zack Snyder rivela perché ha scelto Ezra Miller come nuovo Flash

 
 

Solo: A Star Wars Story, un altro “attore” di Game of Thrones è apparso nel film

Solo: A Star Wars Story

Se pensavate che Emilia Clarke fosse l’unico membro del cast di Game of Thrones ad essere apparso in Solo: A Star Wars Story, bene, ora possiamo dirvi che vi sbagliavate.

È stato infatti rivelato durante l’ultima puntata di The Star Wars Show che nel film di Ron Howard il cane lupo Saxon – che nella serie HBO interpreta Nymeria – ha avuto il suo piccolo cameo durante le sequenze di Corellia, il pianeta da cui Han e Qi’Ra cercano di fuggire.

solo a star wars story

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, perché non abbiamo visto Jabba The Hutt?

 
 

Chiamami col tuo nome: l’edizione limitata in vinile della soundtrack profumerà di pesca!

Chiamami col tuo nome

La scena più discussa e chiacchierata di Chiamami col tuo nome sembra aver “ispirato” la promozione del merchandise ufficiale del film, come omaggio al protagonista del film Elio interpretato da Timothée Chalamet.

Ebbene si, il prossimo 3 agosto Music On Vynil metterà in vendita 7.777 copie in edizione limitata del vinile con la colonna sonora e la confezione profumerà di…pesca!

Il disco comprenderà i due brani originali scritti da Sufjan Stevens, ovvero “Mystery of Love” e “Visions of Gideon“, ma anche i pezzi di Psychedelic Furs, Ryuichi Sakamoto e Giorgio Mororder.

chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome, recensione del film di Luca Guadagnino

Uno dei film più acclamati dell’anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa 105,9%, Chiamami col tuo nome arriva in DVD e Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Diretto da Luca Guadagnino (A Bigger Splash) questo dramma romantico vede protagonisti Armie Hammer (The Social Network) e Timothée Chalamet (Lady Bird) in una storia sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller di André AcimanChiamami col tuo nome ha tra gli interpreti Michael Stuhlbarg (La forma dell’acqua) Amira Casar (Saint Laurent) e Esther Garrel (Camille redouble).

Chiamami col tuo nome – la colonna sonora in streaming

Di seguito la sinossi del film: Figlio di un eminente professore universitario specializzato nella cultura greco-romana che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e irrefrenabile.

 
 

Inside Out: dieci cose che non sapevi sul film della Pixar

inside out

Inside Out, il film della Pixar del 2015 è amato da molti, e forse uno dei migliori film della Pixar (difficile scegliere, però). Presenta una situazione del tutto originale, dei personaggi con i quali gli spettatori hanno simpatizzato, una storia di crescita che tutti hanno amato e nella quale un po’ tutti si sono rivisti (a partire da Mindy Kaling, che interpreta Tristezza nell’originale, che sembra sia scoppiata a piangere addirittura leggendo il copione…). È ora un classico della Disney, che non solo insegna qualcosa ai bambini, ma che ricorda agli adulti come era essere bambini e ha qualcosa da offrire anche a loro.

Ci è voluto un bel po’ perché il film arrivasse sullo schermo ed ha avuto una lavorazione molto lunga, a partire dal fatto che ci sono voluti degli anni extra già dalla pre-produzione. Ci sono stati tantissimi cambiamenti, dal numero e il nome dei personaggi, a quando lo scrittore principale del film Michael Arndt (che ha scritto, tra gli altri, Toy Story 3, Little Miss Sunshine Hunger Games: La ragazza di fuoco) lasciò il progetto nel 2011.

Ma è andato tutto per il meglio, ovviamente, e tutti amiamo il risultato di questo lungo lavoro. Ma ci sono tantissime curiosità da scoprire su Inside Out: ecco quindi dieci curiosità su uno dei migliori film della Pixar.

Inside Out: curiosità sul film

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1. La Memoria a Lungo Termine è immensa. Chi non ha amato la trovata dei lunghissimi scaffali che costituiscono la Memoria a Lungo Termine? Chi non ha mai sognato di consultare i propri ricordi come in una biblioteca? Secondo la Disney Pixar, tale biblioteca è immensa. Infatti, stando alle descrizioni fornite proprio dalla Pixar: la Memoria a Lungo Termine è leggermente più grande del Taiwan, e copre circa 36.259 km quadrati (14.000 miglia quadrate). Ha oltre 17 miliardi di scaffali e ha posto per 1.2 trilioni di ricordi (alcuni dei quali contengono scene dai film della Pixar, come la scena “Married Life” di Up). Sempre stando a quello che dice la Pixar, l’Isola della Famiglia è grande più o meno quanto Disneyland.

2. Animare la particolare texture della pelle dei personaggi è costato una fortuna. La particolare texture delle pelle di Gioia doveva inizialmente essere limitata solamente al personaggio: una pelle a bollicine, effervescente, che rappresentasse la sua personalità. Gli animatori ci lavorarono per otto mesi, arrivando al punto di non poterselo più permettere a causa dei costi elevatissimi. Fu allora che John Lasseter lo vide e disse: “È fantastico, facciamolo per tutti i personaggi.” Seminando il panico tra gli animatori. E facendo salire il budget alle stelle. Ma hanno trovato un modo di farlo funzionare, e il risultato è perfetto: dà infatti l’idea del fatto che le emozioni non siano fatte di materia, ma di energia.

3. La forma dei personaggi e le emozioni. Peter Docter ha spiegato come sono nati i design dei personaggi, e da dove è arrivata l’ispirazione per la loro forma. Ogni emozione è basata su una particolare forma che ben la rappresenta: la forma di Gioia è basata su una stella, Tristezza è una lacrima, Rabbia è un mattone, Paura è un nervo, e Disgusto… è ispirata ai broccoli.

4. I creatori hanno lavorato in stretto contatto con psicologi ed esperti di sogni. L’obiettivo era quello di rendere i meccanismi della mente di Riley scientificamente accurati, per quanto fantasiosi. Ad esempio, sembra che i ricordi della memoria a breve termine, creati durante le nostre giornate, siano convertiti in memoria a lungo termine durante il sonno. Che è esattamente ciò che succede nella mente di Riley.

5. Le dimensioni della console dipendono dall’età di Riley. Alla nascita di Riley, la console è piccola piccola e ha un bottone solo. Tutto quello che serve per far ridere e sorridere Riley, è che Gioia prema il bottone. Poi è il turno di Tristezza, è Riley piange. Nel tempo, la console diventa sempre più grande e con più bottoni e leve. Verso la fine del film, vediamo addirittura che viene installata una nuova console, con una luce di avvertimento per la pubertà.

6. Il team degli effetti digitali ha usato lenti vere, come in un film live-action. Inside Out è il primo film della Pixar a lavorare con il dipartimento addetto alle macchine da presa, che ha modellato dei set di lenti reali da usare però come strumenti virtuali. Per gli appassionati: in questo film, le lenti utilizzate sono le Cooke S4 e Arri/Ziess Ultra Primes. Per ogni lente, hanno creato dei grafici sulla distorsione creata dalla lente, i cui dati sono stati poi importati nel sistema di strumenti virtuali. Le lenti Cooke sono state usate per le scene ambientate nel mondo reale, mentre le Ultra Primes sono state usate per quelle nella mente.

7. Il film è stato ispirato dall’adolescenza della figlia di Peter Docter. Il regista e scrittore, infatti, di essersi ispirato a quel particolare periodo nel quale ha visto la figlia attraversare una crescita piuttosto turbolenta. E, se guardate bene, Riley le assomiglia molto, anche fisicamente. Nel film, inoltre, la famiglia di Riley si trasferisce dal Minnesota a San Francisco: allo stesso modo, Docter è originario del Minnesota e ora vive in California.

Tristezza Inside Out

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8. Tristezza è fondamentale. Tristezza è una parte integrale del film, e molti si sono chiesti perché. E l’hanno chiesto anche a Docter, che ha risposto dicendo che “non c’è modo di evitare la tristezza nella vita”. All’inizio, però, Tristezza doveva essere un personaggio maschile, aveva un aspetto diverso, e ci sono voluti migliaia di disegni per arrivare al personaggio che poi è stato quello del film.

Gioia Inside Out

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9. In una delle prime versioni della sceneggiatura, Gioia si chiamava Ottimismo. Il motivo, è che, per Peter Docter, “Ottimismo” aveva un qualcosa di infantile. Ma venne poi cambiato e sostituito con Gioia, perché “ottimismo” non è, tecnicamente, un’emozione. Inoltre, ad un certo punto, tutte le emozioni avevano un nome: Anger si chiamava Ira, Tristezza era Misty, Disgusto era Nadia.

Rabbia Inside Out

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10. Tutti i doppiatori volevano essere Rabbia. Quando a tutti i membri del cast è stato chiesto quale emozione avrebbero voluto interpretare (diversa da quella che interpretano nel film), Amy Poehler, Bill Hader, Phyllis Smith e Mindy Kaling hanno tutti scelto Rabbia (interpretato nella versione originale da Lewis Black). Black, invece, ha detto che se avesse dovuto scegliere un altro personaggio avrebbe scelto Disgusto.

Inside Out: streaming

Come vedere Inside Out in streaming in italiano? Il film è acquistabile su YouTube e si può vedere in streaming sul sito. È inoltre presente sul catalogo di Netflix, e si può acquistare su iTunes e Google Play.

Fonti. Ranker, Glamour, Oh My Disney

Vedi anche: Inside Out: Gli Easter Egg!

 
 

Avengers 4: sembra proprio che Hulk avrà un’armatura

avengers infinity war Avengers 4

L’evento CineEurope tenutosi a Barcellona ha permesso a molte produzioni di mostrare cosa hanno in serbo per i prossimi mesi di cinema e ovviamente, Disney e Marvel hanno offerto una sbirciata dietro le quinte di Avengers 4, che arriverà in sala il prossimo anno.

Si è già parlato molto di viaggi nel tempo e di Captain Marvel come unica arma in grado di abbattere Thanos, in merito al film conclusivo della Fase 3 del MCU, ma adesso è arrivata una nuova indiscrezione che potrebbe confermare una teoria particolare su Bruce Banner/Hulk.

Secondo l’utente di Twitter Nikita Byrkin, durante l’evento è stata mostrata una piccola preview di Avengers 4, inclusa un’immagine di Hulk in armatura. Questa notizia potrebbe confermare la teoria sul Professor Hulk, che abbiamo spiegato qui, ma potrebbe anche essere soltanto una esagerazione dell’artwork del film mostrato qualche giorno fa, in cui Hulk indossa effettivamente una tutta (qui).

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

 
 

Spider-Man: Homecoming sequel, si cercano nuovi compagni di scuola per Peter Parker

La produzione del sequel di Spider-Man: Homecoming è alla ricerca di quattro attori che possano interpretare i nuovi compagni di scuola di Peter Parker, come riportato nelle ultime ore da That Hashtag Show.

Il casting prevede la selezione di candidati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, di cui uno preferibilmente donna con caratteristiche da commediante, uno maschio di bell’aspetto che vestirà i panni di un certo Jason, infine uno di sesso non specificato.

Spider-Man: Homecoming sequel, nuovi rumors. Ci saranno i Sinistri Sei?

Il sequel di Spider-Man: Homecoming sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Homecoming, arriva una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Spider-Man: Homecoming sequel, tornerà anche Avvoltoio?

 
 

Avengers 4: Chris Pratt ha raccontato cosa succederà a Bryce Dallas Howard

La politica dei Marvel Studios non è cambiata neanche per Avengers 4, con gli attori “costretti” a mantenere il silenzio su trama e sviluppi del film fino al giorno dell’uscita in sala. Lo stesso procedimento era stato adottato per Avengers: Infinity War, con qualche parentesi divertente (vedi i continui tentativi di spoiler da parte di Tom Holland), eppure uno dei protagonisti sembra aver infranto la promessa raccontando ad una sua collega cosa succederà nell’atteso quarto capitolo dei Vendicatori.

Stiamo parlando di Chris Pratt, che durante la promozione di Jurassic World: Il Regno Distrutto ha confessato di essersi sbottonato sul film con Bryce Dallas Howard, collega di set:

Quando firmo un accordo di non divulgazione, in fondo, tra parentesi, specifico <Tranne Bryce>“, ha confessato Pratt nell’intervista che trovate qui sotto.

Avengers 4: perché si tornerà alla Battaglia di New York?

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

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Avengers 4: il film non garantirà la resurrezione di tutti i personaggi

 
 

Brie Larson: “Interpretare Captain Marvel mi ha reso una persona più forte”

Non ha rivelato granché sul personaggio e sulla storia, ma in un’intervista con Variety Brie Larson ha raccontato dell’impatto umano dell’interpretare Carol Danvers in Captain Marvel, eroina dai poteri straordinari che si unirà presto all’universo cinematografico Marvel.

Prepararmi al ruolo mi ha fatto rendere conto di quanto io sia forte, molto più di quanto credessi. D’altronde capita solo quando giri un film che richiede così tanto in termini di impegno e di tempo […] Ora riesco a sollevare 215 libbre, e questo ha davvero cambiato le mie prospettive e la comprensione che ho di me stessa“.

Brie Larson indossa il costume classico di Captain Marvel nella nuova fan-art

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Secondo un’interessante descrizione del film, Captain Marvel sarà “qualcosa di mai visto prima nel MCU“:

Anche se Thor: RagnarokBlack Panther e Avengers: Infinity War erano tutti film diversi e originali, niente sarà diverso e originale come Captain Marvel. Il film di Anna Boden e Ryan Fleck cambierà l’universo cinematografico Marvel regalandoci qualcosa che nessuno ha mai visto prima nel MCU e qualcosa che nessun fan si aspetta.

Il report continua dicendo che “Se Wonder Woman è stato ovviamente considerato un film molto importante per le donne, Captain Marvel vi sorprenderà ancora di più, ridefinendo completamente i film sui supereroi proprio come i Marvel Studios hanno rivoluzionato il cinecomic nel 2008.

Fonte: Variety

 
 

Aquaman, nuove foto: ecco Patrick Wilson, Nicole Kidman e molto altro!

Aquaman

Dopo la splendida cover di EW, ecco arrivare le altre foto che sono corredare al lungo speciale che la rivista ha dedicato questa settimana ad Aquaman. Nelle prime immagini oltre ad Arthur Curry, vediamo anche per la prima volta Patrick Wilson nei panni di Orm e Nicole Kidman nei panni della regina Atlanna

1Ocean Master

Aquaman

E finalmente abbiamo un primo sguardo di Orm di Patrick Wilson! Secondo quanto riferito, Ocean Master vuole dichiarare guerra al mondo di superficie e il suo iconico casco dei fumetti può essere visto tra le sue mani.

Dietro le quinte, ecco Vulko

In questo dietro le quinte girate dal film (e una sequenza chiaramente ambientata sott’acqua), vediamo Aquaman e Mera che si incontrano con Vulko di Willem Dafoe

Atlanna

Da questa foto possiamo comprendere che stiamo chiaramente esplorando la storia originale di Arthur Curry. In questa immagine la Regina Atlanna di Nicole Kidman è insieme a un giovane Aquaman e suo padre. 

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa è stato protagonista di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Via EW

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Aquaman: prima foto a Arthur Curry, Mera e Atlanna

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Arriva dallo speciale di EW le prime immagini di Aquaman, l’atteso nuovo film della WB sull’universo DC Comics al cinema, che come saprete è diretto da James Wan, che nello speciale ha anche parlato del film.

“Il mondo marino in cui si svolge il mio film è così separato e così lontano dai precedenti film DC che è come se stessi realizzando il mio film  di fantascienza totalmente slegato” rivela il regista James Wan. “Questo è un mondo sottomarino completamente nuovo che nessuno ha mai visto prima in live action”.   
Da quanto si legge nello speciale ci sono atlantidei che cavalcano grandi squali bianchi, polpi giganti, sette diversi regni sottomarini, cannibali trincea e perfino draghi marini.
Tutto il numero di questa settimana è dedicato ad Aquaman, quindi possiamo aspettarci ulteriori foto inedite e molti dettagli in più nelle prossime ore.

Aquaman: ecco il contenuto delle scene mostrate al CinemaCon

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa è stato protagonista di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: ecco il costume rinnovato di Jason Momoa nel nuovo artwork

 
 

Avengers 4: Evangeline Lilly lo paragona a Lost

Evangeline Lilly

Continuano le speculazioni intorno ad Avengers 4, con teorie e congetture articolate intorno al film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe

Le foto e i video dal set ci hanno suggerito che il film tornerà alle vicende della Battaglia di New York e che quindi ci potrebbero essere dei viaggi nel tempo all’interno della storia. La cosa, ormai data per assodata dai fan, non è stata confermata ufficialmente dalla produzione, ma Evangeline Lilly, interprete di Hope Van Dyne/Wasp, potrebbe aver confermato la teoria.

Durante la promozione di Ant-Man and the Wasp, l’attrice ha dichiarato: “Quando ho sentito parlare di Infinity War [e Avengers 4] e della direzione che avrebbe presto il film, ho avuto questa specie di déjà vu, come se mi trovassi di nuovo nel franchise di Lost (un riferimento ai viaggi nel tempo della serie di J.J. Abrams? ndt) Tutto sta per cambiare e si sta per perdere il terreno solido da sotto ai piedi, e [Ant-Man and the Wasp], ovviamente, giocherà un ruolo importante in questo.”

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

CORRELATI:

Avengers 4 è ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.

 
 

Il cinema delle meraviglie – La stanza delle meraviglie di Todd Haynes

la stanza delle meraviglie

Quello che certamente colpisce nel film di Todd Haynes La stanza delle meraviglie, è il complesso argomentare sul concetto di conservazione degli oggetti e della relativa memoria che ogni cosa riesce a trattenere. Si tratta di qualcosa così semplice e scontato da diventare spesso difficile da raccontare, perché facilmente fraintendibile con la passione o l’ossessione per il normale collezionismo.

Difficilmente nel cinema si è toccato in maniera così esatta il tema della raccolta delle tracce del quotidiano attraverso la sensazione di meraviglia. Viene certamente in mente il protagonista del delicato e struggente Ogni cosa è illuminata (2005) di Liev Schreiber, interpretato da un Elija Wood in stato di grazia, che raccoglieva normali oggetti legati al quotidiano e carichi di energia mnemonica, per poi conservarli appesi in bustine di plastica su una personalissima parete delle meraviglie.

La stanza delle meraviglie va oltre e forse per la prima volta in un film destinato alla grande distribuzione spiega, in maniera semplice e comprensibile, il concetto di wunderkammer. Certo, molti film d’autore sono stati strutturati attorno al concetto di camera delle meraviglie, come ad esempio Něco z Alenky (1987) di Jan Svankmajer, o molti film di Peter Greenaway, come Prospero’s Books (1991), ma la loro diffusione di nicchia non ha mai portato ad una conoscenza diffusa del tema in questione.

Wunderkammer letteralmente significa “camera delle meraviglie”. Il nome, appartenente ad un’antica tradizione europea, indica una sorta di museo dove viene accumulata senza ordine prestabilito qualsiasi cosa che possa destare stupore, meraviglia. Le wunderkammer sono considerate i prototipi degli odierni musei di storia naturale e possono essere accomunate ai “gabinetti delle curiosità” tipici del rinascimento italiano.  Quello che spingeva alla creazione di una wunderkammer era il desiderio, o forse il bisogno irrefrenabile, di riunire in un luogo protettivo e magicamente astratto dalla realtà una campionatura del mondo il più possibile estesa. La wunderkammer era un microcosmo a parte generato secondo le regole di un demiurgo che attingeva dal mondo circostante, trasformando una comune stanza in un museo del mondo, in un tempio consacrato all’accumulo e al possesso.

La stanza delle meraviglie, recensione del film di Todd Haynes

Esistevano wunderkammer d’ogni foggia e dimensione, potevano essere allestite in una piccola stanza, essere contenute all’interno di un armadio o interessare un intero edificio.

L’epoca di massimo splendore delle camere delle meraviglie terminò verso la metà del settecento, con l’avvento del moderno pensiero scientifico, anche se l’ impulso che spinge alla loro creazione sopravvive tutt’oggi forte come non mai, forse poiché coincide con un bisogno antico quanto l’uomo: quello di possedere e controllare l’universo in cui vive.

Ci furono wunderkammer famose e storicamente documentate come quella di Ferrante Imperato, di Basilius Besler, di Francesco Calceolari, di Ole Worm, di Manfredo Settala, del duca di Gottorp, di Ferdinando Cospi, dei duchi diWurttemberg, di Athanasius Kircher, di Vincent Levin  e di Pietro il Grande, Zar delle Russie, la cui wunderkammer è la più famosa mai esistita.

E La stanza delle meraviglie di Todd Haynes attinge a piene mani a tutto questo, utilizzandolo come struttura narrativa per orchestrare le storie parallele di due bambini, entrambi privi di udito, che vivono la loro fuga da una vita spietata, verso un sogno che scaturisce nel cuore più profondo del Museo di Storia Naturale di New York. Disseminate nel corso della vicenda si colgono spiegazioni sulla storia delle wunderkammer e sul concetto di curatore, ovvero di colui che per scelta professionale o per vocazione decine di intraprendere la raccolta.

Il film è tratto dal romanzo illustrato Wonderstruck di Brian Selznick, già autore del libro da cui è tratto Hugo Cabret (2011) di Martin Scorsese, altra pellicola dove il concetto di camera delle meraviglie si affaccia timidamente. Selznick ha lavorato personalmente sulla sceneggiatura del film, potendosi cosi permettere di difendere i concetti base più importanti, pericolosamente a rischio in un sistema produttivo che aborrisce gli approfondimenti culturali, avulsi dalla mera spettacolarizzazione.

L’aspetto più sorprendente de La stanza delle meraviglie di Todd Haynes è l’attenta e preziosa ricostruzione di una vera wunderkammer allestita in occasione di una mostra sull’origine dei musei all’interno del Museo di Storia Naturale di New York, nel 1927. Il lavoro di visulizazzione è stupefacente, in ogni dettaglio, dai singoli pezzi esposti nella collezione, al catalogo d’epoca, pieno di antiche stampe e precise spiegazioni didattiche. Le scenografie sono firmate da Mark Friedberg, prezioso collaboratore di autori del calibro di Wes Andeson, Martin Scorsese e Jim Jarmush e sono sapientemente spalleggiate dai costumi di Sandy Powell, qui in veste anche di produttore esecutivo.

Per avere un idea precisa del lavoro di ricerca e successiva ricostruzione è possibile ammirare un pregiato backstage dove Friedberg, Haynes e Selznick raccontano il loro viaggio alla scoperta della wunderkammer.

Emoziona vedere al cinema qualcosa che coincide con l’essenza del cinema stesso, in fondo un film altro non è che una camera delle meraviglie, nella quale l’autore racchiude tutto ciò che per lui rappresenta forma di stupore e meraviglia. Ed è peculiare che spesso la stessa cinepresa venga chiamata camera.

 
 

La stanza delle meraviglie, recensione del film di Todd Haynes

la stanza delle meraviglie

di Aurelio Vindigni Ricca

L’ultimo appuntamento con Todd Haynes su grande schermo, esattamente due anni fa al Festival di Cannes, ci aveva riportato negli Stati Uniti negli anni ’50. Un’epoca tanto patinata quanto piena di preconcetti, un’atmosfera in cui due donne scoprivano il loro amore reciproco e carnale facendo scandalo e anticipando di molto i tempi. Oggi il regista di Carol fa un passo indietro e mette da parte quel cinema adulto, passionale, in favore di un racconto per ragazzi dall’alto valore sociale. Un avventuroso viaggio alla ricerca della “stanza delle meraviglie”, una La stanza delle meraviglie per l’appunto, in compagnia di Ben e Rose, due ragazzini cresciuti in epoche diverse che condividono una particolare condizione: l’essere sordi. Il primo è un bimbo degli anni ’70, la seconda una ragazza di fine anni ’20, le cui storie hanno certamente un filo rosso da spartire – ma lasciamo che sia lo stesso Todd Haynes a farvi scoprire come.

Al di là delle due storie montate in modo alternato, a colori e in bianco e nero, e raccontate come una favola della buonanotte prima di dormire, il regista lavora con minuzia con le scenografie e con il sonoro, per metterci quanto più nei panni dei due ragazzi. Le vicende di Rose diventano un vero e proprio film muto, il viaggio di Ben invece risuona come un disco Rhythm and blues, mescolando tutto si ottiene un’esperienza sensoriale da provare nel buio della sala. La stanza delle meraviglie gode infatti di una sensibilità fuori dal comune, è capace di far provare al suo pubblico ciò che i suoi giovani protagonisti provano, senza voci e suoni d’ambiente. Proprio per questo motivo il valore sociale del film è inestimabile, spiega in modo aggraziato la sordità a chi non sa minimamente cosa si prova, inoltre lo fa con un comparto tecnico impeccabile.

Chi conosce Todd Haynes del resto sa bene con quale eleganza sia solito confezionare i suoi lavori, all’interno dei quali ogni inquadratura si trasforma in diamante – anche grazie al talento di Edward Lachman, storico direttore della fotografia dello stesso Haynes. Formalmente La stanza delle meraviglie è forte di un linguaggio semplice, lineare, che va sempre al sodo delle questioni, probabilmente anche per colpire un target giovanissimo. Forse questo è l’unico vero problema dell’opera, che nella sua seconda ora diventa eccessivamente didascalica e si affida alla voce off (e alle parole scritte) per snocciolare i nodi della storia. Questo però rende accessibile il film a tutti, una favola della buonanotte – come dicevamo sopra – da raccontare ai più piccoli prima di andare a letto, utile a insegnare i valori dell’uguaglianza e del rispetto, ad accettare la diversità e a comprenderla fino in fondo. Una piccola stanza della meraviglie all’interno della quale sono raccolte le bellezze della nostra umanità interiore, il nostro smisurato amore, l’affetto dell’amicizia profonda – da attraversare in punta di piedi.

 
 

Wonder Woman 1984: primi dettagli sul villain Cheetah

Come annunciato ormai mesi fa, sarà Cheetah l’antagonista principale di Diana Prince in Wonder Woman 1984, interpretata da Kristen Wiig.

Nelle ultime ore sono arrivati i primi contenuti ufficiali del film, tra cui due foto con Gal Gadot e Chris Pine e alcune immagini trapelate dal set, mentre è il reporter di Vulture Kyle Buchanan a rivelare qualche dettaglio proprio sulla villain di per ora sappiamo davvero poco:

Kristen Wiig inizierà nei panni di un’amica di Diana, e non della sua acerrima nemica. Ma per emulare Wonder Woman sarà costretta a usurparla“, scrive Buchanan su Twitter.

Wonder Woman 1984: ecco Gal Gadot e Chris Pine sul set – foto

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Wonder Woman 2: Patty Jenkins condivide una foto di…Steve Trevor!

 
 

Globi d’Oro 2018: le foto degli ospiti della serata

Vittoria Puccini
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Ecco le foto degli ospiti d’onore della serata di premiazione dei Globi d’Oro 2018. L’associazione della Stampa Estera in Italia annuncia i vincitori della 58a edizione dei Globi d’Oro, i premi della Stampa estera al cinema italiano, che saranno consegnati questa sera durante la cerimonia di premiazione, a inviti, a Villa Medici, insieme con i premi speciali.

Ecco le foto di Aurora Leone:

Globi d’Oro 2018: ecco tutti i vincitori

 
 

Captain Marvel riceve l’SOS di Nick Fury – fanart

captain marvel

Lo stesso autore della vignetta su Shuri che vi avevamo mostrato qualche settimana fa è tornato immaginando il momento in cui Captain Marvel riceve l’sos di aiuto di Nick Fury dopo il finale di Avengers: Infinity War.

Qui sotto potete dare uno sguardo allo splendido lavoro di Stephen Byrne.

Captain Marvel “guiderà il futuro del MCU”: prime indiscrezioni dal CineEurope

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

 
 

DCEU: possibili indizi su The Batman, Flash e molto altro

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Le sorti del DCEU sono ormai nelle mani di chi verrà dopo Zack Snyder, e ora che Walter Hamada è stato nominato nuovo capo della DC Films, i fan attendono con ansia giorni migliori di quelli vissuti negli ultimi cinque anni.

Molti i progetti annunciati, tra cui spin-off e standalone su personaggi amati (vedi Joker), mentre debutteranno sul grande schermo eroi come Shazam! e la gang al femminile di Birds of Prey.

Leggi anche – DCEU: i migliori 10 momenti dell’Universo Condiviso

Ecco allora tutti gli indizi sul futuro del DCEU e alcuni dettagli sui prossimi film in cantiere, racconti da CBM:

1I piani di Walter Hamada

Il neo nominato boss della DC Films Walter Hamada avrà il compito di sistemare l’andamento dell’universo cinematografico dopo i turbolenti anni iniziali. Si dice che Hamada abbia già selezionato una serie di progetti, e che abbia in mente un design specifico per i film che verranno.

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The Children Act: Emma Thompson nel trailer del film tratto dal romanzo di Ian McEwan

the children act

A24 ha appena diffuso il trailer ufficiale di The Children Act, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Ian McEwan che vede protagonista il premio oscar Emma Thompson.

Diretto da Richard Eyre, il film arriverà nelle sale il prossimo 14 settembre.

The Children Act – il trailer

Di seguito la sinossi di The Children Act (in Italia tradotto con La ballata di Henry):

Il giudice Maye, di cui, negli ambienti giudiziari londinesi, si loda il «Divino distacco e la diabolica perspicacia» è in servizio da vent’anni presso la litigiosa Sezione Famiglia dell’Alta Corte. Un luogo in cui si combattono “battaglie feroci per l’affidamento di figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni d’irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di misura e sobrietà nella convinzione di «poter restituire ragionevolezza a situazioni senza speranza”

Quando deve affrontare il caso di Adam Henry, un bel ragazzo di diciassette anni che, sostenuto dalla famiglia e dalla comunità dei Testimoni di Geova, cui appartiene, si rifiuta di accettare una trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita, il giudice impone tutto il potere razionale del suo ruolo e del suo sistema di valori, per “preservare il benessere del minore” come suggerisce il Children Act. Anche contro la volontà del minore stesso e della sua famiglia. Fiona, in deroga all’etica professionale, ha deciso di cercare un contatto diretto con il ragazzo e – complice anche la fragilità della sua situazione sentimentale – si fa coinvolgere. Ma solo fino a un certo punto. Oltre il quale il ragazzo, ora maggiorenne, dovrà fare le proprie scelte da solo, nel più aspro dei modi.