Quest’anno è uscito al cinema con
discreto successo Thor: Ragnarok, terzo capitolo della
saga dedicata al Dio del Tuono targata Marvel Studios. Come molti di voi
sapranno, l’attore Matt Damon è comparso nel film
in un cameo e dopo aver
commentato sulla possibilità di ritornare, in questi giorni
l’attore ha rivelato a
Collider come è nata l’idea; gli è stato anche chiesto se
desiderasse da tempo far parte di un film Marvel:
DAMON: No, no, no. Chris e
Taika mi hanno chiamato, sono amico di quei ragazzi. Mi hanno
raccontato la loro l’idea e ho pensato che fosse una roba pazza,
l’idea di un attore teatrale di una comunità intergalattica che
praticamente metteva in scena questa fantasia del personaggio di
Tom Hiddleston. Ho pensato che fosse solo una grande idea,
divertente e molto facile da fare. Quei ragazzi sono stati
molto divertenti, e Taika gestisce il set in maniera davvero
divertente. È stata qualcosa di estremamente leggero per me.
Tom e Chris erano sempre li, abbiamo riso per tutto il
tempo.
Vi ricordiamo che Matt
Damon sarà presto al cinema protagonista di due film molto
attesi: Downsizing:
Vivere alla grande di Alexander
Payne e Suburbicon,
Dove tutto è come sembra, attualmente nelle sale
cinematografiche italiane.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Il nuovo video di Kendrick Lamar,
LOVE, anticipa che il rapper statunitense si
occuperà della colonna sonora di Black Panther, o
almeno di parte di essa.
Nel video, al minuto 1:54, si vede
chiaramente un’immagine che anticipa il coinvolgimento di Lamar
nella soundtrack del film Marvel diretto da
Ryan Coogler.
Ecco l’immagine:
Con ogni probabilità, il video sarà
la prossima cosa dell’artista che verrà diffusa in rete, forse
insieme a un nuovo trailer del film, che arriverà nelle nostre sale
il 16 Febbraio 2018.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Mentre la saga di Star
Wars, in questi giorni, ci offre almeno due scontri
memorabili sul grande schermo (uno tra Kylo Ren e
Rey contro la Guardia Pretoriana, l’altro
di Kylo Ren contro Luke
Skywalker), il duello tra Darth Vader e Obi-Wan Kenobi in Star Wars:
Una Nuova Speranza resta il più noto e amato, anche il più
significativo della saga.
DI seguito, quello scontro è stato
rimontato e ri-immaginato, in forma di teaser per un fan film.
Ecco la scena originale:
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Ant-Man and the
Wasp chiuderà definitivamente la Fase 3 del MCU e arriverà al cinema dopo
Avengers: Infinity War, in
arrivo il 4 Maggio e diretto dai Fratelli
Russo.
Immaginiamo però che
cronologicamente parlando, il film di Payton Reed
sarà ambientato prima dello scontro dei Vendicatori contro Thanos e
adesso abbiamo la conferma che le premesse del film sono radicate
in Civil War.
Come Reed stesso ha raccontato a
Empire: “Gli eventi di Captain America: Civil War ci
hanno dato dato un punto di partenza chiaro: qual è la reazione di
Hank Pym e Hope Van Dyne al fatto che Scott Lang ha messo allo
scoperto la tecnologia di Ant-Man durante la battaglia
dell’aeroporto? Ci siamo divertiti moltissimo a giocare con
quest’idea.”
Come già anticipato, inoltre, il
film porterà il pubblico del MCU nel Reame Quantico,
dove Scott Lang dovrebbe andare a cercare di salvare Janet Van
Dyne.
Ecco cosa ha detto il regista del
film sul Reame Quantico e del tempo che Janet Van
Dyne ha trascorso in questo nuovo Regno: “Credo sia
abbastanza sicuro affermare che se qualcuno dovesse trascorrere
circa trent’anni nel Reame Quantico, la cosa avrebbe senz’altro un
effetto. Cosa avrà mangiato?”
Ant-Man and the
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi è diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 13 dicembre 2017. Il
film racconterà le vicende immediatamente successive
a Il Risveglio della
Forza.
La saga degli Skywalker prosegue
nel film
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi(al cinema il 13
dicembre in oltre 850 copie)in cui gli eroi
de Il Risveglio della Forza si uniranno
alle leggende della galassia in un’epica avventura piena di
scoperte legate agli antichi misteri della Forza e scioccanti
rivelazioni sul passato.
La squadra creativa include alcuni
dei più grandi talenti dell’industria cinematografica, tra cui
Steve Yedlin (Direttore della fotografia), Bob Ducsay (Montatore),
Rick Heinrichs (Scenografo), Peter Swords King (Hair e Make-Up
Designer) e Mary Vernieu (Direttore del casting negli Stati Uniti).
Inoltre, Pippa Anderson (Co-produttrice, vicepresidentessa della
post-produzione), Neal Scanlan (Supervisore creativo delle creature
e dei droidi), Michael Kaplan (Costume designer), Jamie Wilkinson
(Responsabile degli oggetti di scena), Chris Corbould (Supervisore
degli effetti speciali), Rob Inch (Stunt coordinator), Ben Morris
(Supervisore degli effetti visivi) e Nina Gold (Direttrice del
casting nel Regno Unito) torneranno a far parte del team.
Gli spettatori più attenti avranno
notato, durante la visione di Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, che Rey, nella sua esplorazione dell’isola, si
accorge di un X-Wing sommerso a largo dell’isola dove si è
rifugiato Luke.
La scena ricorda L’Impero
Colpisce Ancora, in cui Yoda tira fuori dalla palude lo
stesso veicolo per tornare dai Ribelli. L’unica differenza è che
Luke non vuole lasciare Ahch-To come invece voleva
lasciare Dagobah.
Kevin Jenkins, art
director del film, spiega su The Art of Star Wars: The
Last Jedi: “Rey esplora l’isola, cercando di capire come
mai Luke si è imposto un esilio volontario dall’universo. Trova una
cava, sommersa per l’alta marea, alla base dell’isola. Qui scopre
l’ala X T-56, affondata da Luke, arrugginita e lasciata a marcire
nell’acqua. Era stato bruciato prima che affondasse, mostra
l’intenzione ferma di Luke di non lasciare mai l’isola e il
pianeta.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Ecco la prima immagine ufficiale di
The Meg, il nuovo film action con Jason
Statham che raffigura entrambi i protagonisti del film:
l’attore e l’enorme squalo preistorico.
Jonas Taylor, interpretato da
Statham, è decisamente preoccupato alla vista di questo enorme
squalo alle sue spalle, e sembra che, nella storia, abbia già
incontrato la creatura in passato.
The Meg: Jason Stathamsul set del thriller sullo
squalo preistorico
La sceneggiatura, messa a punto
da Dean Georgaris, si basa sull’omonimo
romanzo di Steve AltenMeg (Meg:
A Novel of Deep Terror) che racconta il tentativo di due
uomini di fermare il gigantesco predatore preistorico – che può
arrivare alla lunghezza di 60 piedi – considerato ormai
estinto.
Se il libro si svolge sulle coste
californiane, il film sposterà l’azione sulla costa cinese. Gravity
Pictures co-finanzierà e co-produrrà Meg distribuendolo proprio in
Cina. Gli altri produttori in campo sono Apelles
Entertainment e Maeday Productions. I diritti del libro
di Steve Alten, uscito nel 1997, furono
acquistati dalla Disney, ma il film è rimasto nel limbo per anni.
Anche Eli Roth si è interessato, come regista, al
progetto ma senza sviluppi significativi. Questa sembra essere la
volta buona.
Di seguito la sinossi del romanzo:
A più di diecimila metri di profondità in un angolo sperduto
dell’Oceano Pacifico, grazie alla coincidenza di particolari
fattori ambientali è sopravvissuto un killer preistorico. Per
milioni di anni in quegli abissi senza luce si è riprodotto uno
squalo terrificante: il Megalodon, 20 metri di lunghezza e quasi
due tonnellate di peso, progenitore dell’odierno Squalo Bianco.
Paleontologo ed esperto di subacquea, Jonas Taylor è da tempo
convinto della sopravvivenza del Megalodon, che forse ha già
incontrato in una sfortunata spedizione anni prima. Quando Meg
riaffiora dalle profondità del tempo portando caos e distruzione, è
a lui che verrà chiesto di guidare la caccia al mostro e di
tuffarsi nelle acque dell’oceano.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi ci ha finalmente mostrato che anche Leia è in
grado di usare la Forza, nonostante non abbia mai sostenuto un
allenamento Jedi.
La donna appartiene alla famiglia
Skywalker, esattamente come suo fratello, e per questo, sebbene la
scena che testimonia le sue abilità forse non sia piaciuta a tutti,
senz’altro non è difficile da spiegare.
Sembra però che non sia un caso il
fatto che Leia non sia stata addestrata come Jedi.
Secondo Pablo Hidalgo, capo
della Lucasfilm Story Group, Leia doveva
essere la prima allieva padawan di Luke. In The Last Jedi
– The Visual Dictionary si riporta proprio che Luke aveva
chiesto alla sorella di essere la sua prima allieva, ma che lei
aveva rifiutato per gli impegni con la nuova Repubblica
Galattica.
“Il primo studente di Luke
doveva essere Leia. Tuttavia, lei decise che il miglior cammino per
lei per servire la galassia non lasciava abbastanza spazio per un
allenamento esteso e isolato.
Mentre Leia era impegnata
con la sua nuova famiglia e con la politica senatoriale, Luke
iniziò i suoi viaggi, scomparendo in gran parte dalla visione
galattica. Durante il suo lungo viaggio, Skywalker riunì discepoli
che sarebbero diventati i suoi primi veri studenti.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Dopo una lunga lavorazione – otto
anni – arriva al cinema il musical ispirato alla vita di P. T.
Barnum, fondatore dell’omonimo circo statunitense, imprenditore e
intrattenitore che per primo concepì lo show-business in senso
moderno. The Greatest Showman, distribuito dalla
20th Century Fox, è stato fortemente voluto dall’attore
australiano Hugh Jackman, interprete nel ruolo di Barnum,
che ha proposto lo script di Jenny Bicks e
Bill Condon al regista Michael
Gracey, suo conterraneo.
Poco, però, lega questo musical
all’estro visionario di un altro australiano, Baz
Lhurman, e al suo Moulin Rouge. Il film è infatti un’operazione
molto più mainstream e patinata. Viaggia sull’onda del
successo di La La Land, offrendo tutto ciò che ci si
aspetta da una favola natalizia pop, prevedibile e
rassicurante.
Phineas T. Barnum (Hugh
Jackman) è figlio di un umile sarto nell’America
dell’Ottocento. Sogna un mondo pieno di colori, dove avere successo
e pubblico ai suoi piedi, e poter sposare Charity (Michelle
Williams), facendosi accettare dall’aristocratica
famiglia di lei, che lo bistratta. L’amore spinge Charity a
seguirlo e incoraggiarlo nella strada verso il successo. Dopo un
primo tentativo, Phineas sa che non bastano le sue doti
d’intrattenitore ad attrarre il pubblico. Chiama così ad esibirsi
nei suoi show quelli che definisce “diversi” con le loro
“stranezze” e che altri chiamerebbero “fenomeni da baraccone”
(freaks): la donna barbuta, l’uomo altissimo, il nano,
l’uomo tatuato, una coppia di trapezisti di colore. Emarginati e
disprezzati dai più, che lui tratta invece con umanità e dignità.
Nasce così il Barnum Circus, che attira un pubblico sempre
crescente, nonostante i detrattori e le pessime critiche sui
giornali. Quando, con l’aiuto del giovane Phillip Carlyle (Zac
Efron) e della cantante svedese Jenny Lind (Rebecca
Ferguson), Barnum intercetta anche il pubblico più
snob, è travolto da un successo senza precedenti.
The Greatest Showman
Siamo nel territorio del musical
più classico: ben orchestrato, pieno di colori saturi e acrobazie,
proprio come il circo. Lo show di Barnum è messo in scena in tutta
la sua grandiosità e magniloquenza. Coreografie accattivanti e
spesso complesse, brani ben costruiti da Benj
Pasek e Justin Paul – autori dei testi di
La La Land – in pieno stile pop, pronti a diventare
hit, come This is me nell’energica interpretazione di
Keala Settle (Lettie, la donna barbuta), con
musiche di John Debney. Hugh Jackman in prima fila mostra buone doti
non solo attoriali, ma di cantante, ballerino e showman. Anche
Zac Efron, Zendaya (la trapezista Anne) e gli altri
“strani amici” si destreggiano bene nella parte musicale.
C’è poi il lato romantico, la
favola: il sogno di un’altra vita e di un amore che sembra
impossibile. Entrambi si realizzano con fatica, abnegazione e
ottimismo, grazie a degli emarginati come e più di Barnum, e ad una
donna fedele e paziente (Michelle
Williams però non brilla). Così il film diventa un
inno alla diversità, la loro rivincita, la celebrazione dei buoni
sentimenti e di Barnum stesso, uomo che insegue la fama, ma per cui
la famiglia è ciò che più conta. Il protagonista diventa il simbolo
dell’etica americana del duro lavoro, che porta al successo e
consente la scalata sociale, precorre e incarna il motto disneyano:
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Questo trionfo di buoni sentimenti
è però eccessivamente retorico e di maniera.
The Greatest
Showman è dunque una bella confezione natalizia, un regalo
per bambini e famiglie che tiene insieme intrattenimento e morale,
ma finisce per trascurare l’autenticità che fa vibrare il pubblico.
Le interpretazioni del cast lo rivelano, eccezion fatta per Jackman
e Ferguson, abili nel dare calore e umanità ai loro personaggi,
capaci di non farsi “raffreddare” dalla costruzione magniloquente e
patinata che si muove loro attorno.
Arriva il 28 Dicembre al cinema
Come un Gatto in Tangenziale, il nuovo film di
Riccardo Milani con Paola
Cortellesi e Antonio Albanese. In
occasione della presentazione del film a Roma, il regista ha
raccontato come gli è venuta l’idea che si trova alla base del
film.
“Stavo montando Il posto
dell’anima e avevo come vicino di stanza Claudio Canepari che
lavorava a Residence Bastogi, documentario bello e duro come quel
quartiere – ha spiegato Milani – Anni dopo, quando mia figlia aveva
15 anni, venne da me, e io capii che mi doveva dire una cosa
importante, mi doveva dire che aveva il fidanzatino e questo
ragazzo abitava a Bastogi. La cosa mi colpì e li seguii, come fa
Albanese nel film, per vedere che posto era veramente. Da
quest’idea poi siamo partiti tornandoci con gli
sceneggiatori.”
Sull’importanza del sentimento in
Come un Gatto in Tangenziale, Riccardo
Milano ha detto: “Non ho paura dell’emozione e del
sentimento, perché sono cose inserisco nei miei film, mi piace
anche come spettatore vedere storie con anima, la paura della
retorica ha fatto tabula rasa dei sentimenti. Non ci è sembrato
azzardato raccontare anche una storia d’amore, un sentimento che
durerà quello che durerà, come un gatto in tangenziale appunto. Il
problema credo sia nostro, di noi cittadini e non tanto dei
politici, odio il termine buonismo e chi l’ha coniato: lo sposare
l’anti buonismo a tutti i costi ci ha fatto diventare tutti più
stronzi.”
“Piacere, essere popolare,
dovrebbe essere considerato un elemento positivo.” Continua il
regista, che candidamente ammette di voler far film, anche parlando
di critica sociale, ma sempre scegliendo di andare incontro al suo
pubblico.
Protagonisti del film sono Albanese
e la Cortellesi (anche compagna di Milani nella vita), che hanno
già lavorato insieme di recente, in Mamma o papà?,
e si confermano una coppia comica molto affiatata. Albanese
dichiara in merito alla sua seconda collaborazione con la
Cortellesi: “Punto sull’intesa attraverso lo sguardo e ci siamo
riusciti, almeno penso. La verità la raggiungi solo con lo stare
insieme, a livello di gestualità e sguardi l’intesa era già tale a
inizio riprese, tanto che abbiamo potuto poi lavorare a cose
diverse. Abbiamo le stesse caratteristiche, siamo molto precisi,
puntuali, amiamo questo lavoro e arriviamo felici sul set. Sempre
che Milani non ci faccia aspettare ore”.
Paola Cortellesi,
che nei panni di Monica offre una performance davvero generosa,
sopra le righe ma non macchiettistica, rivela: “Lavorerei
sempre con Antonio, ci siamo conosciuti meglio lavorando sul film
precedente e ora ci siamo cercati partendo da un livello già alto
di conoscenza. È bellissimo formare delle coppie e andare e
insieme, parti avvantaggiato, trovi il tono e riesce
meglio.”
Per questo film, Paola
Cortellesi ha anche firmato la sceneggiatura, in merito
alla quale ha commentato il tentativo di avvicinare due mondi
completamente differenti: “Abbiamo trovato un pretesto per far
comunicare chi non l’avrebbe fatto mai, ognuno imparando qualcosa
di buono dall’altro.” Ma l’attrice ha contribuito a scrivere
il film anche con la sua esperienza, essendo di origine borgatara,
come lei stessa ha tenuto a definirsi: “Sono fiera di essere
una borgatara, anche se non sono cresciuta in una realtà non così
problematica o pericolosa come Bastogi. Crescere in periferia ti
fortifica, anche se ci tengo a sottolineare come, girando realmente
in quel quartiere, abbiamo trovato grande umanità, ci hanno accolti
con gioia, cosa che accade di rado a Roma quando arrivano quelli
del cinema. Abbiamo vissuto momenti molto forti, commoventi, che
non scorderò mai”.
Come ogni anno, la Redazione di
Cinefilos.it regala ai suoi lettori la Top 10 dei
migliori film del 2017, usciti in sala durante questi ultimi 12
mesi.
Come al solito, la Top 10 di
Redazione è una fusione tra le preferenze di diverse persone, un
punto di incontro tra gusti ed esperienze cinematografiche
diverse.
Ecco di seguito la Top 10 2017
Smetto Quando Voglio – Ad
Honorem
Smetto quando voglio – Ad
honorem è un film del 2017 diretto da Sydney
Sibilia, è il terzo film della trilogia Smetto
Quando Voglio, formata dal primo film del 2014 e da
Masterclass, uscito all’inizio del 2017.
Nel cast Edoardo Leo,
Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi,
Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Rosario Lisma,
Giampaolo Morelli, Peppe Barra, Greta Scarano, Luigi Lo Cascio,
Valeria Solarino, Neri Marcorè.
Il film racconta l’evasione e
l’ultima azione della Banda dei Ricercatori, alle prese, questa
volta, con una missione di salvataggio, per fermare il diabolico
piano di Walter Mercurio.
L’inganno
L’inganno (The
Beguiled) è un film del 2017 scritto e diretto da
Sofia Coppola, con protagonisti Colin
Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Elle
Fanning.
La pellicola è l’adattamento
cinematografico del romanzo A Painted Devil del 1966,
rieditato in seguito all’uscita del film col titolo The
Beguiled, scritto da Thomas P. Cullinan,
già portato sul grande schermo col film La notte brava del
soldato Jonathan (1971) diretto da Don
Siegel.
Durante la Guerra di Secessione, un
soldato ferito trova riparo e assistenza presso un collegio
femminile. Lo sgradevole personaggio pensa di poter fare il suo
comodo, credendo che le educande e la direttrice siano delle
sprovvedute. Tuttavia ha sottovaluta l’orgoglio femminile.
Scappa – Get Out
Scappa – Get Out è un
film del 2017 co-prodotto, scritto e diretto da Jordan
Peele, al suo esordio dietro la macchina da presa.
Il film è un thriller/horror con
sfumature satiriche riguardo al moderno liberalismo negli Stati
Uniti d’America. Nel cast Daniel Kaluuya, Allison Williams,
Catherine Keener, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones, Betty
Gabriel, Marcus Henderson, Stephen Root, Lil Rel
Howery.
Chris, giovane e brillante ragazzo
di colore, è molto nervoso perché la sua fidanzata Rose, bianca e
di famiglia ricca, gli presenterà i genitori. Il ragazzo non sa
però che i suoi motivi per essere nervoso sono un’inezia in
confronto a ciò che lo aspetta nella casa di campagna dei futuri
suoceri.
Baby Driver
Baby Driver – Il genio della
fuga (Baby Driver) è un film del 2017 scritto e
diretto da Edgar Wright. Nel cast del film ci sono
Lily James, Ansel Elgort, Kevin Spacey, Jon Bernthal, Jon
Hamm, Jamie Foxx, Flea, Sky Ferreira.
Baby ha avuto un incidente da
piccolo, un incidente in cui i genitori sono morti e lui ha
riportato una lesione alle orecchie, a causa della quale sente un
continuo fruscio. Solo la musica ad alto volume lo isola e gli fa
fare al meglio quello che sa fare meglio: guidare.
The Square
The Square è un film
del 2017 diretto da Ruben Östlund. Ha vinto la
Palma d’oro al Festival
di Cannes 2017 ed è stato selezionato per rappresentare la
Svezia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in
lingua straniera.
Nel cast Elisabeth Moss,
Dominic West, Claes Bang, Terry Notary, Linda Anborg, Annica
Liljeblad.
Protagonista del film è Christian,
curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma,
nonché padre amorevole di due bambine. Nel museo c’è grande
fermento per il debutto di un’installazione chiamata “The Square”,
che invita all’altruismo e alla condivisione, ma quando gli viene
rubato il cellulare per strada, Christian reagisce in modo
scomposto, innescando una serie di eventi che precipitano la sua
vita rispettabile nel caos più completo.
Silence
Silence è un film del
2016 diretto da Martin Scorsese, che racconta di
tre padri gesuiti perseguitati in Giappone a causa della loro fede
cristiana.
Nel cast del film Adam
Driver, Andrew Garfield, Liam Neeson, Ciarán Hinds, Issey Ogata,
Tadanobu Asano, Shinya Tsukamoto, Ryô Kase.
Il film, che segna il ritorno alla
collaborazione con Scorsese dello sceneggiatore Jay
Cocks, che già aveva scritto per il regista i film Gangs
of New York e L’età dell’innocenza, è tratto dal romanzo storico
Silenzio dello scrittore giapponese Shūsaku Endō, che ripropone
appunto le persecuzioni subite dai cristiani durante il periodo
Tokugawa nella prima metà del XVII secolo in Giappone.
Manchester By the Sea
Manchester by the Sea è
un film del 2016 scritto e diretto da Kenneth
Lonergan. Protagonisti del film sono Casey
Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler e Lucas
Hedges.
Il film racconta la storia dei
Chandler, una famiglia di modesti lavoratori del Massachusetts.
Dopo la morte improvvisa del fratello maggiore Joe, Lee viene
nominato tutore legale del nipote. Lee è ancora tormentato dal
proprio tragico passato, che lo ha allontanato dalla moglie Randi e
dalla comunità in cui è nato e cresciuto. La storia è ambientato
sulle coste settentrionali del Massachusetts.
Arrival
Arrival è un film del
2016 diretto da Denis Villeneuve. È un film di fantascienza, basato sul
racconto Storia della tua vita, incluso nell’antologia di racconti
Storie della tua vita (Stories of Your Life) di
Ted Chiang, è scritto da Eric
Heisserer, e ha come protagonisti Amy Adams,
Jeremy Renner e Forest Whitaker.
Quando un misterioso oggetto
proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le
susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite,
capitanata dall’esperta linguista Louise Banks. Mentre l’umanità
vacilla sull’orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo
affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte – e per
trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e,
forse, anche quella del resto della razza umana.
La la Land
La La Land è un film
del 2016 scritto e diretto da Damien Chazelle.
Il film racconta la storia d’amore
tra un musicista jazz e un’aspirante attrice, interpretati da
Ryan Gosling e Emma Stone,
realizzato come un musical contemporaneo che omaggia i classici
film musicali prodotti tra gli anni cinquanta e sessanta. Il titolo
del film è sia un riferimento alla città di Los Angeles sia al
significato di essere nel “mondo dei sogni” o “fuori dalla
realtà”.
Il film è stato presentato in
anteprima alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica
di Venezia, dove Stone ha vinto la Coppa Volpi per la migliore
interpretazione femminile. Ha ricevuto 14 candidature ai Premi
Oscar 2017, eguagliando il record di film come Eva contro
Eva e Titanic, aggiudicandosi infine 6
statuette. Si è aggiudicato sette Golden Globe, su sette
candidature, il Premio del Pubblico al Toronto International Film
Festival e molti altri numerosi riconoscimenti internazionali,
diventando uno dei film più premiati e apprezzati del 2016.
Dunkirk
Dunkirk è un film del
2017 co-prodotto, scritto e diretto da Christopher
Nolan. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il
film racconta dell’evacuazione di Dunkerque, ed è interpretato da
un cast corale che comprende Fionn Whitehead, Damien
Bonnard, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin
Barnard, James D’Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian
Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy.
Dopo aver pianificato un film
sull’evacuazione di Dunkerque per più di venticinque anni, Nolan
scrisse la sceneggiatura per raccontare la vicenda con pochi
dialoghi e da tre punti di vista differenti (la terra, l’aria e il
mare). Le riprese del film, girato su pellicola IMAX 65mm e
pellicola a grande formato 65mm, cominciarono nel maggio 2016 a
Dunkerque e terminarono a Los Angeles. Per aumentare il realismo
del film, che è stato distribuito il 21 luglio 2017 negli Stati
Uniti e il 31 agosto dello stesso anno in Italia, la produzione usò
in larga parte effetti speciali pratici e utilizzò vere
imbarcazioni che parteciparono all’evacuazione e aeroplani
d’epoca.
Il film che vedrà protagonista il
Barry Allen di Ezra Miller,
Flashpoint, è un titolo abbastanza atteso, sia per
la buona accoglienza riservata al personaggio in Justice League, sia perché dovrebbe basarsi su
una storia dai fumetti molto amata dal lettori DC Comics.
Tuttavia il film non ha ancora un
regista e non si sa bene quando la Warner Bros darà il via libera
al progetto. Durante un’intervista con Discussing Film al ACE Comic Con
2017, Marc Guggenheim ha discusso brevemente dei
suoi passati progetti e della sua carriera in tv, soprattutto
con Arrow e DC’s Legends of
Tomorrow.
Guggenheim ha anche citato la
sceneggiatura che firmò con Greg Berlanti, di un
film su Flash, spiegando che il film avrebbe previsto un cameo di
Hal Jordan/Green Lantern.
Ecco cosa ha dichiarato:
“Abbiamo scritto una sceneggiatura per Flash e Hal Jordan
compariva nel finale di Flash”. Chissà se l’idea non verrà
mutuata anche per Flashpoint!
Ezra Miller, già
apparso due volte nei panni dell’eroe (per un cameo in
Batman v Superman e per uno in Suicide
Squad), si è dichiarato fiducioso
nelle intenzioni della Warner Bros di preparare il progetto al
meglio, nonostante l’abbandono del regista che deve essere ancora
rimpiazzato. Lo aspettiamo a breve al suo vero e proprio esordio in
Justice League.
Flashpoint, il film
stand alone su The
Flash con protagonista Ezra Miller è
previsto per il 3 marzo 2018. Nel cast anche Kiersey
Clemons nei panni di Iris West.
Dopo il successo di The
Night Of e l’apparizione in Rogue One: A Star Wars
Story, Riz Ahmed è alle prese con il
suo prossimo blockbuster, Venom, in produzione
alla Fox.
L’attore non è stato ancora
collegato a un personaggio preciso, ma sembra che,
via Atlanta
Filming, abbiamo finalmente una
soluzione.
Secondo il portale, Ahmed dovrebbe
interpretare il Dr. Carlton Drake. Si tratta
di un personaggio con una profonda conoscenza dei simbionti, che è
riuscito ad estrarre da Venom i cinque “semi” che il simbionte
stesso conteneva.
Non c’è ancora una conferma
ufficiale dalla produzione che l’attore interpreti effettivamente
Drake, ma vi terremo aggiornati.
L’uscita di Venom è stata fissata al
5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate, Scott Haze e Michelle
Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3 con Topher Grace nei
panni di Eddie Brock.
La 01Distribution ha
diffuso una nuova clip per Wonder, il nuovo film
diretto da Stephen Chbosky, con Julia
Roberts, Jacob Tremblay, Owen Wilson, Mandy Patinkin, Ali
Liebert e Daveed Diggs.
Ecco la sinossi:
Il film racconta la coinvolgente
storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara
malattia, si trova ad affrontare il mondo della scuola per la prima
volta. Come sarà accettato dai compagni e dagli insegnanti? Chi
sarà suo amico?
L’amore della sua meravigliosa
famiglia, una grande dose di coraggio e la sua travolgente
gentilezza lo aiuteranno a trovare il suo posto nel mondo e nel
cuore dei compagni di scuola.
Julia Roberts e
Owen Wilson danno il volto a Nate e Isabel, i
genitori di Auggie mentre Jacob Tremblay, il cui
nome è ormai famigliare per la sua interpretazione del piccolo Jack
accanto a Brie Larson in Room,
interpreta August Pullman.
Nel cast anche Mandy
Patinkin (Homeland), Daveed Diggs e, la
tre volte candidata all’Oscar, Sonia Braga.
In Star Wars: Gli Ultimi
Jedi assistiamo a numerose vicende che cambiano per
sempre le previsioni che si erano fatte per Star Wars:
Episodio IX.
Il film, che sarà diretto da
J.J. Abrams, vedrà un panorama inedito, in cui
sarà Kylo Ren il Leader Supremo del Primo Ordine, così come ci è
stato anticipato nel film di Rian Johnson.
Di seguito, ecco come potrebbe
apparire Kylo con un costume nuovo, più adatto al suo ruolo di
comandante supremo delle forze del Lato Oscuro.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, recensione del film di
Rian Johnson
SonyPicturesIT ha
diffuso una nuova clip da Jumanji – Benvenuti nella
Giungla, il film sequel del classico don Robin
Willams che vede protagonista Dwayne
Johnson, Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan e
Nick Jonas.
In Jumanji: Benvenuti
nella Giungla, quattro ragazzi scoprono una vecchia
consolle e si ritrovano catapultati nel videogame ambientato nella
giungla, assumendo le sembianze dei rispettivi avatar, interpretati
da Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan. Quel che
scoprono ben presto è che Jumanji non è semplicemente un gioco e
dovranno affrontare la più pericolosa avventura della loro vita o
resteranno intrappolati nel gioco per sempre…
Il film originale del 1995 guadagnò
$ 262.700.000 in tutto il mondo al box office, con $ 65.000.000 di
budget di produzione. Tra gli attori, oltre al
grande Robin Williams, abbiamo avuto il
piacere di vedere Kirsten
Dunst (Spider Man, Marie
Antoinette, Intervista col
vampiro), Bonnie Hunt (Rain
Man, Jerry Maguire, Il Miglio Verde) e Bebe
Neuwirth (Fame).
L’account Instagram ufficiale degli Academy
Awards ha pubblicato il primo promo della cerimonia degli
Oscar 2018, con protagonista Jimmy
Kimmel che tornerà a presentare la cerimonia.
Disney IT ha diffuso
un nuovo contenuto in attesa dell’arrivo in sala di
Coco, il film Disney Pixar che
incanterà queste vacanze natalizie, al cinema dal 28 Dicembre.
Si tratta di due video con
protagoniste, rispettivamente, Valentina Lodovini
e Mara Maionchi che prestano la voce ai
protagonisti del film Disney Pixar.
Ambientato in Messico,
Coco racconta la storia di
Miguel, un aspirante cantante e chitarrista
autodidatta che sogna di seguire le orme del suo idolo Ernesto de
la Cruz, il musicista più famoso nella storia del Paese. Ma ormai
da generazioni la musica è severamente proibita nella famiglia del
ragazzo. “Miguel si sente costretto a scegliere tra la sua
passione per la musica e l’amore che nutre per la propria
famiglia”, afferma il co-regista Adrian
Molina. “Vorrebbe condividere con loro il proprio
talento e dimostrare che fare musica è sia bello che
onorevole”.
Coco, recensione del film Pixar
diretto da Lee Unkrich
“Con Coco abbiamo cercato di
raccontare un tema universale in cui noi tutti possiamo
immedesimarci: il legame con la famiglia”, afferma il regista
Lee Unkrich. “Volevamo fortemente esplorare i legami familiari
che ci legano alle generazioni venute prima di noi”,
prosegue, “questa storia è incentrata sulla celebrazione del
nostro passato anche mentre stiamo guardando al futuro”.
Diretto da Lee
Unkich, co-diretto da Adrian Molina e
prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3
– La Grande Fuga), Coco arriverà nelle
sale italiane insieme al nuovo contenuto speciale firmato Walt
Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di
Olaf.
L’American Film
Institute come ogni anno ha diffuso la lista delle
migliori serie tv del 2017 e tra le prime
posizione non potevamo non trovare titoli quali
Big Little Lies, The Crown e
The Handmaid’s Tale. Nella lista
delle migliori serie di quest’anno non potevano
mancare titoli Netflix. Di seguito la lista al completo.
NOTA BENE: nella pubblicazione non è stata diffusa nessuna
numerazione, dunque quella riportata di seguito è una numerazione
di semplice pubblicazioni.
BIG LITTLE LIES – PICCOLE GRANDI BUGIE
BIG LITTLE LIES – PICCOLE GRANDI
BUGIE, la mini serie TV prodotta da HBO e
diretta dal regista candidato all’Oscar Jean
Marc-Vallée (Dallas Buyers Club,
Wild) aggiudicatasi 6 Emmy Awards nelle più
importanti categorie.
Con un cast che vanta i migliori
nomi di Hollywood, dai premi OscarNicole
Kidman (The Hours, Eyes Wide Shut)
e Reese
Witherspoon (Quando l’amore brucia l’anima –
Walk the Line) a Shailene
Woodley (Paradiso Amaro), Big Little
Lies ha ottenuto i riconoscimenti più ambiti nella notte che ha
assegnato gli Emmy Awards nelle
categorie: Miglior Miniserie, Miglior
Attrice Protagonista in una Miniserie (Nicole
Kidman), Miglior Attore non Protagonista in una
Miniserie (Alexander Skarsgård), Miglior Attrice
non Protagonista in una Miniserie (Laura Dern
), Miglior Regia per un Film, Miniserie o Speciale
Drammatico (Jean Marc-Vallée).
THE CROWN
Targata
NetflixThe
Crown,
è la serie cheracconta la storia e i segreti
della Regina Elisabetta II, gli inizi del suo regno, gli intrighi e
le rivalità politiche celate dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo.
The
Crown racconta la storia della Regina Elisabetta II:
una venticinquenne, novella sposa, che deve affrontare la
spaventosa prospettiva di guidare la monarchia più famosa del mondo
mentre porta avanti una relazione con il leggendario Primo Ministro
Winston Churchill. L’impero britannico è in declino, il mondo
politico è allo sbando, e una giovane donna sale al trono….una
nuova era sta nascendo. Gli script magistralmente ricercati di
Peter Morgan rivelano, con un’audace franchezza, il viaggio privato
della regina dietro il suo lato pubblico. Preparatevi ad essere
accolti nell’ambito mondo del potere e del privilegio e dietro le
porte di Westminster e Buckingham Palace….i leader di un impero
attendono.
The
Crown riunisce l’acclamato scrittore Peter
Morgan (The Queen, Frost/Nixon) con il regista
Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours) e il
produttore Andy Harries (The Queen). Il cast è
composto da Claire Foy – Regina Elisabetta II,
Matt Smith – Principe Filippo, John
Lithgow – Sir Winston Churchill,
Victoria Hamilton – la regina Madre, Jared
Harris – Re Giorgio VI, Vanessa Kirby –
Principessa Margaret e Dame Eileen Atkins – Regina
Mary.
FEUD: BETTE AND JOAN
La prima stagione della serie
antologica in 8 episodi di Ryan Murphy, Jaffe Cohen and
Michael Zam dal titolo: FEUD: Bette And
Joan sulla leggendaria rivalità fra Bette Davis
(Susan Sarandon) and Joan Crawford
(Jessica Lange) nata sul set del film Che
fine ha fatto Baby Jane? del 1962 e proseguita a riprese
concluse. Si tratta di un conflitto che vede due donne a fine
carriera, resistere al reciproco antagonismo, al sessismo e alla
misoginia dell’epoca.
Nel cast anche Judy
Davis (nella parte dell’attrice e giornalista statunitense
Hedda Hopper), Alfred Molina (Robert Aldrich),
Stanley Tucci (Jack Warner, co-fondatore e
presidente della casa cinematografica Warner Bros.), Kathy
Bates (l’attrice Joan Blondell), Dominic
Burgess (Victor Buono), Sarah Paulson
(Geraldine Page) e Catherine Zeta-Jones (Olivia de
Havilland).
La serie è andata in onda negli
Stati Uniti sulla tv cavo FX a marzo del 2017 ed ha ricevuto 18
nominations agli Emmy vincendo 2 Primetime Creative Arts Emmy
Awards 2017: Acconciature e Trucco.
GAME OF THRONES 7
Il fenomeno
mondiale della HBOIl
Trono di Spade tornato quest’anno con la
settima stagione! Ricca d’azione dall’inizio alla
fine, e con le battaglie ancora più epiche. Il primo e l’ultimo
episodio della settima stagione del Trono di Spade hanno registrato
il maggior numero di ascolti nella storia di HBO e la serie resta
il Drama più premiato nella storia degli Emmy Awards con 109
nomination ed i premi per Miglior Drama ottenuti sia nel 2015 che
nel 2016.
Basato sulla famosa saga “Cronache
del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin,
la settima stagione vede nel cast la presenza fissa di
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen),
Nikolaj Coster-Waldau (Jaime Lannister), il
vincitore di Emmy e Golden Globe Peter Dinklage
(Tyrion Lannister), Aidan Gillen (Petyr
“Ditocorto” Baelish), Kit Harington (Jon Snow),
Lena Headey (Cersei Lannister), Diana
Rigg (Lady Olenna Tyrell), Sophie Turner
(Sansa Stark) e Maisie Williams (Arya Stark).
Sono inoltre presenti Alfie
Allen (Theon Greyjoy), Pilou Asbaek
(Euron Greyjoy), John Bradley (Samwell Tarly),
Gwendoline Christie (Brienne di Tarth),
Liam Cunningham (Davos Seaworth), Richard
Dormer (Beric Dondarrion), Nathalie
Emmanuel (Missandei), Jerome Flynn
(Bronn), Iain Glen (Jorah Mormont), Isaac
HempsteadWright (Bran Stark),
Conleth Hill (Varys), Kristofer
Hivju (Tormund Giantsbane), Rory McCann
(Sandor “Il Mastino” Clegane), Hannah Murray
(Gilly), Carice van Houten (Melisandre) e
Indira Varma (Ellaria Sand).
Figurano anche nuovi membri nel
cast tra i quali Jim Broadbent, Tom Hopper e Megan
Parkinson. Un episodio della settima stagione vede anche
un cameo del cantante Ed Sheeran.
Nella settima stagione, Daenerys
Targaryen è finalmente salpata per il Continente Occidentale
insieme al suo esercito, i suoi draghi e il suo nuovo Primo
Cavaliere, Tyrion Lannister. Jon Snow è stato nominato Re del Nord
dopo aver sconfitto Ramsay Bolton nella Battaglia dei Bastardi ed
essere tornato a Grande Inverno, a casa Stark. Nel frattempo, ad
Approdo del Re, Cersei Lannister ha preso possesso del Trono di
Spade, dopo aver incenerito con l’Alto Fuoco, l’Alto Passero, i
suoi seguaci e i nemici di Cersei nel Tempio di Baelor. Ma mentre
vecchie alleanze si spezzano e nuove alleanze si formano,
l’esercito dei morti marcia verso la Barriera, minacciando di
mettere fine per sempre al gioco dei troni.
THE GOOD PLACE
The
Good Place, la comedy originale con due interpreti
d’eccezione: Kristen Bell, attrice e doppiatrice
statunitense resa celebre dal serial drama Veronica Mars,
in cui vestiva proprio i panni della protagonista; Ted
Danson, attore, autore e produttore statunitense,
vincitore di due Emmy e tre Golden Globe, conosciuto in special
modo per il personaggio di Sam Malone nella serie televisiva
“Cheers” (“Cin Cin”).
Ideata da Michael
Schur (“Parks and Recreation”, “Brooklyn Nine‑Nine”), “The
Good Place” racconta dei dilemmi interiori della defunta Eleanor,
in vita perfida rappresentante di medicine per anziani, e dopo la
morta smistata in paradiso per buone azioni che lei stessa sa bene
di non aver commesso e di non aver rappresentato in vita esempio di
moralità e altruismo. Alcolizzata, promiscua e senza scrupoli,
Eleonor si guadagnava da vivere vendendo false medicine agli
anziani e una volta arrivata in Paradiso farà di tutto per
nascondere al responsabile dell’aldilà l’errore legato alla sua
presenza tra i buoni.
THE HANDMAID’S TALE
The
Handmaid’s tale, la serie tv targata MGM Television
ispirata all’omonimo romanzo di Margaret Atwood
(in italiano Il racconto dell’ancella) e
vincitrice di 8 Emmy Awards, tra cui
“Miglior serie drammatica” e “Miglior
attrice protagonista” per Elisabeth Moss, arriva in anteprima
esclusiva per l’Italia su TIMVISION da martedì 26
settembre. Nel cast della serie tv firmata dallo
showrunner Bruce Miller, premiato con l’Emmy per
la “Miglior sceneggiatura per una serie
drammatica”, figurano anche Alexis Bledel (“Miglior attrice guest in una
serie drammatica”), Ann Dowd (“Miglior attrice non
protagonista in una serie drammatica”), Yvonne
Strahovski (Dexter, Chuck), Joseph
Fiennes (Shakespeare in Love, American Horror
Story) e Samira Wiley (Poussey in Orange
is the new black).
In un futuro non troppo lontano,
gli Stati Uniti d’America sono caduti in favore della
società di Gilead. Questo regime, in un mondo
devastato da guerre, terrorismo e inquinamento, è guidato
da estremisti religiosi che, dopo aver imposto la legge
marziale e sospeso la Costituzione in seguito ad un attentato,
hanno creato uno Stato totalitario, militarizzato e misogino in cui
le donne vengono considerate degli oggetti di proprietà
dello Stato e private di qualsiasi
diritto. Studenti universitari, omosessuali (definiti come
“traditori di genere”), ribelli e chiunque non segua la linea
governativa, viene ucciso pubblicamente o mandato nelle “colonie” a
lavorare i rifiuti tossici per poi morire avvelenato.
La popolazione femminile è divisa
in diverse categorie, accomunate dall’impossibilità di avere
qualsiasi libertà di base: lavorare, leggere, uscire di casa,
parlare o possedere denaro. Una parola sbagliata può portare alla
morte dato che le condanne sono giustificate come volere di Dio. Le
“ancelle”, uniche fertili fra tutte le categorie riconosciute, sono
considerate utili solo per la procreazione. Vivono nella residenza
del Comandante, costrette in una schiavitù sessuale giustificata
dalla volontà di ripopolare un mondo ormai distrutto da catastrofi
ed eventi naturali devastanti, dove solo un neonato su cinque nasce
sano e in forze.
La serie tv è incentrata sulla
figura dell’ancella Difred, (Di-Fred, proprietà di Fred, il suo
Comandante). La protagonista ricorda perfettamente com’era la vita
prima di questo regime dittatoriale, viene raccontata anche allo
spettatore attraverso ricorrenti flashback che mostrano come voglia
sopravvivere, ma anche ritrovare la figlia che le è stata
letteralmente strappata dalle mani: “il mio nome è Difred.
Prima avevo un altro nome che adesso è proibito. Tantissime cose
sono proibite ormai”. L’interpretazione di Difred da parte di
Elisabeth Moss, ha portato l’attrice, che in
carriera poteva già vantare un Golden Globe e un Satellite Award
per Top of the lake, oltre alle numerose nomination per
l’interpretazione di Peggy Olson in Mad Men, ad
aggiudicarsi l’Emmy Awards 2017 come “Migliore
attrice protagonista in una serie drammatica”.
INSECURE
Insecure è
laserie televisiva statunitense, che ha debuttato online con
il primo episodio rilasciato sui servizi on
demand HBO
Now e HBO Go. “Forte”, “sicura di sé” e
“impeccabile” sono caratteristiche che al giorno d’oggi sembrano
descrivere qualsiasi donna di colore.
Tutte eccetto Issa e Molly,
migliori amiche sin dai tempi del college, le quali devono fare i
conti con i propri difetti mentre esplorano mondi diversi e
affrontano una serie infinita di scomode esperienze. Issa lavora
per un’associazione no-profit che aiuta i giovani studenti di
colore e da tempo sta avendo una relazione con Lawrence. Molly,
invece, è un avvocato aziendale il cui successo al lavoro stride
con la sua totale incapacità di relazionarsi con gli uomini.
MASTER OF NONE 2
La seconda
stagione della serie
originale NetflixMaster of None, girata
anche in Italia. Dopo aver viaggiato all’estero, Dev (Aziz
Ansari) torna a New York per affrontare le sfide della sua vita
personale: una nuova opportunità lavorativa e una complessa
relazione sentimentale in via di sviluppo con qualcuno che
significa moltissimo per lui.
Master of None è
creato da Aziz Ansari e Alan Yang, che sono anche produttori
esecutivi della serie insieme a Michael Schur, Dave Becky, David
Miner e Igor Srubshchik. Master of None è una
produzione di Universal Television per Netflix.
STRANGER THINGS 2
La seconda stagione di
Stranger Things, la serie originale
Netflix
fenomeno del 2016. Un anno dopo il ritorno di Will, sembra che
tutto sia di nuovo normale… ma l’oscurità è in agguato appena sotto
la superficie e minaccia l’intera cittadina di Hawkins.
THIS IS US 2
La
seconda stagione dell’acclamata serie This is Us. La serie è un
dramma familiare narrato su molteplici archi temporali con una
storyline che va dalla fine degli anni ’70 passando per i
’90 e arrivando, infine, al 2016.
Nella scorsa stagione abbiamo visto
2 racconti a fare da pilastro: Rebecca (Mandy Moore) aspetta
3 gemelli, le si rompono le acque mentre sta festeggiando il
compleanno del marito Jack (Milo Ventimiglia) e in una
narrazione parallela i 3 figli ormai adulti 36 anni dopo: un attore
in crisi, Kevin (Justin Hartley); una signorina molto grassa
e molto sola, Kate (Chrissy Metz) e un affermato manager
afroamericano, Randall (Sterling K. Brown, Emmy2017
per il migliore attore drammatico), adottato al posto di uno dei
gemelli nato morto.
Nelle pieghe dei vari piani
temporali, lacrime e cuori infranti, inguaribili alcolisti e
confessioni in punto di morte, e poi ancora delusioni, vendette,
capricci, matrimoni, sorprese e malintesi.
A chi pensava che il successo della
prima stagione sarebbe stato passeggero, ecco la risposta degli
ascolti in USA dove la serie è appena partita: record di 12,6
milioni di spettatori con un rating altissimo nel target
demografico 18-49, il più ambito dagli inserzionisti.
Lo showrunner Dan Fogelman,
ha dichiarato di aver concepito la serie in contrapposizione allo
stile dark e cinico di molte opere televisive attuali con l’intento
di trasmettere speranza e ottimismo e l’ambizione di esplorare la
condizione della famiglia nella società americana contemporanea.
Per la seconda stagione ha solo annunciato che nei nuovi episodi:
“Le risate saranno più fragorose e i pianti più dolenti”.
Come è stato possibile che nel
momento di massima espansione della produzione TV USA con circa
500 serie Tv prodotte nel 2016, la più vista di tutte, la
più amata, sia la storia di una famiglia dove non ci sono super
eroi, avvocati, spie, spacciatori di droga, draghi o zombie? Il
promo USA recita “This is real, this is us”, e non c’è bisogno di
sospendere l’incredulità, in This is us, è tutto vero e
normale, i sogni dei protagonisti sono anche i nostri e spesso
falliscono come nella vita reale, anche per questo empatizziamo con
loro, Personaggi come questi nella TV USA non si erano mai visti.
Come quello di Kate, una grande obesa (Chrissy Metz) che è
presentata come donna a tutto tondo, con aspirazioni di carriera e
una vita sessuale normale, niente facili stereotipi.
Quando, l’anno scorso, This Is
Us è diventata il caso dell’anno in America, la serie si è
rapidamente conquistata la nomea di family drama con
ripetuti colpi di scena. A ogni episodio sembrava che l’asticella
si alzasse di più: un altro segreto insospettabile, un’altra
drammatica rivelazione. Ma più si andava avanti più tutto questo
passava in secondo piano. I personaggi sono così pieni di vita che
le storie di puntata non hanno bisogno di dipendere dalle giravolte
narrative e non c’è nessuna manipolazione, l’onestà delle reazioni
emotive ha convinto tutti e dissuaso anche i pochissimi detrattori.
Come ha scritto Maria Rosa Mancuso sul Foglio “This Is Us fa
piangere ma le lacrime non sono tutte uguali. Ci sono quelle
estorte allo spettatore con i mezzucci. E ci sono le lacrime piante
volentieri: a spingerle sono l’intelligenza dello sceneggiatore e
la bravura dei registi”.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è diretto
da Rian Johnson e arriverà al cinema il
13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
La saga degli Skywalker
prosegue nel filmStar Wars: Gli Ultimi
Jedi(al cinema il 13 dicembre in oltre 850
copie)in cui gli eroi de Il Risveglio
della Forza si uniranno alle leggende della galassia
in un’epica avventura piena di scoperte legate agli antichi misteri
della Forza e scioccanti rivelazioni sul passato.
La squadra creativa include alcuni
dei più grandi talenti dell’industria cinematografica, tra cui
Steve Yedlin (Direttore della fotografia), Bob Ducsay (Montatore),
Rick Heinrichs (Scenografo), Peter Swords King (Hair e Make-Up
Designer) e Mary Vernieu (Direttore del casting negli Stati Uniti).
Inoltre, Pippa Anderson (Co-produttrice, vicepresidentessa della
post-produzione), Neal Scanlan (Supervisore creativo delle creature
e dei droidi), Michael Kaplan (Costume designer), Jamie Wilkinson
(Responsabile degli oggetti di scena), Chris Corbould (Supervisore
degli effetti speciali), Rob Inch (Stunt coordinator), Ben Morris
(Supervisore degli effetti visivi) e Nina Gold (Direttrice del
casting nel Regno Unito) torneranno a far parte del team.
Oggi nelle sale con Jumaji
– Benvenuti nella giungla, Karen Gillan tornerà presto sugli schermi in
Avengers: Infinity War, dove
riprenderà il ruolo di Nebula (la figlia adottiva di Thanos,
cresciuta insieme a Gamora, vista in Guardiani della Galassia 1 e
2). Intervistata di recente da Collider, proprio in
occasione dell’uscita nelle sale di Jumanji,
l’attrice ha avuto modo di anticipare qualche dettaglio delle
riprese di Avengers 4 (il film ancora senza
titolo che chiuderà definitivamente la fase 4 del MCU). Ecco le sue parole in
merito:
“Sono d’accordo con
quanto detto da Sebastian [Stan]: è un set caotico e a livello
logistico deve essere una sfida per i Marvel Studios…per questo immagino quanto sia
difficile organizzare tutto” ha raccontato l’attrice. “Ma
è così divertente, per l’atmosfera creatasi sul set, uno dei
migliori mai vissuti. Sono riusciti ad impostare un tono davvero
piacevole per l’ambiente, e io mi sto divertendo
tantissimo!“.
Ovviamente la Gillan è stata
attenta a non rivelare troppo della trama ufficiale del film,
rimasta ancora top secret, ma ha aggiunto un ultimo commento:
“Sono rimasta
impressionata dall’organizzazione generale. Se ci pensate è quasi
impossibile avere la metà delle star insieme sul set, e non so
nemmeno come faranno quando gli altri attori saranno impegnati nei
loro progetti“.
Avengers 4
dovrebbe essere pronto per debuttare al cinema il 3 maggio
2019. Avengers: Infinity War invece è
atteso in sala il 4 maggio 2018.
A meno di due mesi dall’uscita nelle
sale di Black Panther, nuovo cinecomic targato
Marvel che anticiperà
Avengers: Infinity War,
Lupita Nyong’o (che interpreta Nakia, guardia del
corpo di T’Challa e suo interesse amoroso) è tornata a parlare del
film in occasione di un’intervista concessa a Teen Vogue. In particolare
l’attrice si è soffermata sulla descrizione dei personaggi
femminili della pellicola:
“Ryan [Coogler] ha
cercato di evitare ciò che la gente si aspetta, ovvero una rivalità
fra donne. In questo film diverse donne si scontrano l’una con
l’altra, ma nella nostra storia è diverso: proteggono il loro
spazio e possono essere in competizione. Ciò non significa
necessariamente che ci sia assenza di amore o rispetto,
anzi“.
“Le vedi lavorare
insieme, e questa è una dinamica davvero incoraggiante. Oggi più
che mai, perché abbiamo bisogno di solidarietà femminile” ha
confessato la Nyong’o, “Far parte di questo film mi ha come
svegliato e sono andata via sentendomi estremamente
supportata“.
Diretto da Ryan Coogler (Creed,
Fruitvale Station), Black Panther vede nel cast Chadwick
Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai
Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis.
Sarà al cinema dal 18 Gennaio
L’ora più Buia, il nuovo
film di Joe
Wright con Gary
Oldman,Kristen Scott
Thomas,Lily James,Stephen
Dillane,Ronald PickupeBen
Mendelsohn.
Ecco l’intervista ad una delle interpreti del film, Lily
James:
L’ORA PIÙ
BUIA, un film Focus Features, produzione Working Title
Films.
Un’avvincente ed
entusiasmante storia vera che inizia alla vigilia della Seconda
Guerra Mondiale e che vede Winston Churchill (il nominato agli
Oscar Gary Oldman), pochi giorni dopo la sua
elezione a Primo Ministro della Gran Bretagna, affrontare una delle
sfide più turbolente e determinanti della sua carriera:
l’armistizio con la Germania nazista, oppure resistere per poter
combattere per gli ideali, la libertà e l’autonomia di una
nazione.
Mentre le
inarrestabili forze naziste si propagano per l’Europa occidentale e
la minaccia di un’invasione si rivela imminente, con un pubblico
impreparato, un re scettico ed il suo stesso partito che trama
contro di lui, Churchill deve far fronte alla sua ora più buia,
unire una nazione e tentare di cambiare il corso della storia
mondiale.
Prende forma il cast ufficiale di
Shazam!, nuovo cinecomic che farà parte
dell’universo DC e che porterà sul grande schermo il
personaggio creato nel 1939 da C. C. Beck e Bill Parker. Ai
già confermati Zachary Levi, Jack Dylan
Grazer, Mark Strong, Grace
Fulton, Ian Chen e Cooper
Andrews si è infatti aggiunta la giovanissima
Faithe Herman, vista di recente nella serie
This Is Us in onda da due stagioni sulle reti
NBC.
Secondo alcune speculazioni della
rete, l’attrice potrebbe ricoprire il ruolo di Darla Dudley,
un’amica di Billy Batson apparsa nel
fumetto Shazam‘s “New 52″, ma si
aspetta la conferma della Warner Bros.
Dopo nove lunghi mesi di riprese,
anche per Elizabeth Olsen aka Scarlet Witch è
tempo di salutare il set di Avengers: Infinity War, nuovo
cinecomic di casa Marvel. E per festeggiare l’ultimo
giorno di lavoro l’attrice ha pubblicato sul suo profilo Instagram
un video che la vede impegnata in una scena di volo. Qui sotto
potete dargli un’occhiata.
“La strega ha finito!“, scrive la Olsen sotto il
video.
IFratelli Russo
continueranno a girare le ultime scene di Avengers:
Infinity War fino a metà Gennaio circa, mentre resta
ancora da capire quali membri del cast originale figureranno nel
montaggio finale del film. Vi ricordiamo che la pellicola arriverà
nelle nostre sale il 4 maggio 2018.
Di seguito trovate la sinossi di Avengers: Infinity
War:
Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Ecco un contenuto speciale da
IT, film di Andy Muschietti sul
romanzo di Stephen King, in cui conosciamo da
vicino i giovani attori che hanno interpretato i membri del Loser’s
Club.
Oltre a Bill
Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del
film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard,
Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen
Jacobs e Jeremy Ray
Taylor.
Dopo la rinuncia
di Cary Fukunaga (True
Detective) con Will
Poulter pronto a
incarnarePennywise, la regia è stata
affidata
ad Andy Muschietti (La
Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth
Grahame-Smith e David
Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello
televisivo degli anni Novanta
conJohn
Ritter eTim
Curry.
Il film è stato la prima parte di un
dittico. La seconda parte del film, che vedrà protagonisti i
personaggi ormai adulti, arriverà nel 2019. Non sono stati ancora
annunciati i nomi degli attori che interpreteranno i Perdenti. Alla
regia ci sarà di nuovo Andy Muschietti.
Il 2017 è stato un anno ricchissimo
per i fan dei supereroi al cinema e in tv, tuttavia è stato anche
un anno difficili per tutti quelli che hanno riposto le proprie
speranze in questo tipo di progetti.
La Warner ha incontrato di nuovo lo
scontento del pubblico con Justice League, i Power Rangers hanno
generalmente deluso tutti, mentre la Marvel, in tv, ha fatto due buchi
nell’acqua con Inumani e Iron Fist.
Ecco quali sono stati nel 2017 i
cinque momenti peggiori per essere fan dei supereroi.
Quando abbiamo visto la CGI sulla
bocca di Henry Cavill
Che si voglia incolpare la Paramount
per non aver permesso a Henry Cavill di tagliarsi
i baffi, o la Warner Bros per non aver spostato l’uscita del film,
il risultato non cambia. Le riprese di Superman in Justice
League sono a dir poco orribili, con un effetto straniante
che incide su tutto il volto del bell’attore ma soprattutto sulla
credibilità che lo stesso ha nel film e nella sua lotta contro
Steppenwolf.
Quando realizzi che non vedrai più
Hugh Jackman nei panni di Wolverine
Il film di James
Mangold ha affrontato il personaggio in una maniera
completamente nuova, regalando ai fan di Wolverine e di
Hugh Jackman il miglior film in assoluto della
serie, ma forse anche il miglior cinecomic da molti anni a questa
parte.
Uscire dalla sala con la
consapevolezza che l’attore australiano non interpreterà mai più il
mutante con gli artigli di Adamantio ha fatto decisamente male a
chi lo ha amato tanto nel corso dei 16 anni che ha trascorso a
interpretare Logan.
Tutto quello che riguarda gli
Inumani
La serie ABC era un
progetto ambizioso, che nato al cinema si è spostato in tv e si è
sviluppato nell’assoluta segretezza, coinvolgendo nella
realizzazione anche diversi elementi produttivi tecnici che ne
hanno dettato la distribuzione e la promozione in maniera
decisiva.
Tuttavia lo show è stato giudicato
all’unanimità sbagliato, nei toni, nelle scelte, dando vita al
peggior prodotto della storia della Marvel, al cinema e in tv.
Quando ti accorgi che le recensioni
di Iron First erano state troppo buone
Le prime recensioni di Iron
Fist, quarta serie Netflix/Marvel, non sono state certo
entusiaste, ma sembravano salvare un protagonista simpatico e una
storia accettabile.
Tuttavia, la realtà si è rivelata
essere un’altra: Iron Fist non solo è la peggiore
delle serie Marvel con
Netflix, ma non riesce a raccontare nemmeno un po’
del fascino del personaggio protagonista, oltre ad avere personaggi
e storia di scarsissimo appeal.
Quando cominciano a uscire le
recensioni di Justice League
Dopo le critiche riservate a
Batman v Superman e il disastro
Suicide Squad, la Warner Bros ha
raccolto lodi e consensi con Wonder Woman. Justice
League era un passaggio obbligato, un titolo che doveva
confermare la buona riuscita di Wonder Woman oppure decretare che
il film di Patty Jenkins era soltanto un felice
caso all’interno di uno Studio che proprio non riesce a raccontare
come si deve i supereroi DC.
Il risultato al box office, seppure
non disastroso, non ha raggiunto le aspettative e le recensioni
miste, oltre allo scontento dei fan, hanno sancito la fama negativa
intorno al film.
L’attore ha elogiato del
Toro per il modo in cui usa gli effetti visivi
pratici, prediligendoli alla computer grafica, e spiegando che per
il lavoro di attore è molto più semplice interagire con oggetti e
riferimenti concreti.
“Ricordo quando stavo girando
L’Uomo d’Acciaio, in una scena in cui dovevo
guardare, da una finestra di un’astronave, verso un pianeta che
esplodeva, e capivo che un’intera civiltà spariva per sempre. E io
guardavo al green screen con un pezzo di nastro arancione sopra che
rappresentava il pianeta. Era un primo piano (fissa il vuoto con
espressione vada, ndr). Ecco tutto quello che riuscivo a fare. Mi
dispiace. Ma è tutto più semplice quando hai cose concrete con cui
relazionarti.”
Il cast di The Shape of
Water include Sally
Hawkins (Blue
Jasmine, Happy-Go-Lucky), il
candidato all’Oscar Michael
Shannon (Revolutionary
Road, 99 Homes), il candidato
all’Oscar Richard
Jenkins (The Visitor, Olive
Kitteridge), Doug
Jones (Crimson
Peak, Hellboy), il candidato al
Golden Globe Michael
Stuhlbarg (A Serious
Man, Steve Jobs) e la
vincitrice dell’Oscar Octavia
Spencer (The
Help, Gifted).
“È un dramma ambientato nel
1963, non è un film di fantascienza, non è un film di
genere ma io interpreto comunque una creatura. Sono una specie di
pesce umano, un enigma, nessuno da dove vengo, sono l’ultimo della
mia specie quindi è come se fossi un’anomalia naturale. Sono stato
studiato e testato in una struttura governativa degli USA nel 1963,
quindi durante la Guerra Fredda con la Russia, la corsa allo
spazio, quindi c’è tutto un background da raccontare. Sono stato
testato per cercare di misurare che tipo di potenzialità potevo
avere contro il nemico, per usarmi come vantaggio militare o per i
viaggi nello spazio, o per la tecnologia. Possiamo usarlo a favore
degli umani? Quindi provano a tenermi segreto dai Russi.”
In Star Wars: Gli Ultimi
Jedi viene spiegato molto chiaramente che
Rey e Kylo hanno un legame
speciale, un legame che non deriva dal sangue, dalla nascita, ma
dalla stessa sensibilità che entrambi hanno verso la Forza.
I due giovani hanno entrambi le
facoltà per diventare grandi nella Forza, che sia il Lato
Chiaro o quello Oscuro, dipendentemente
dalle loro scelte. Questo legame è stato reso chiaro nel film dalla
connessione che i due hanno, attraverso la quale si parlano.
Rian Johnson ha
spiegato perché da un punto di vista drammaturgico, era importante
che i due si parlassero e si vedessero in quel modo:
“Ho sempre pensato che la storia
lo richiedesse. Con la connessione tra Rey e Kylo pensavo che avevo
bisogno che si parlassero. Ma se li metti faccia a faccia,
finiranno per scontrarsi, oppure uno dei due potrebbe essere
soggiogato dall’altro. Quindi sapevo che volevo che parlassero, e
che parlassero abbastanza dal dirsi di più del semplice ‘Ti odio’,
che lei fosse davvero portata a sfidarlo. Da questa necessità
arriva l’idea della ‘connessione della Forza’ che è una sorta di
cosa nuova. Si tratta di una specie di variazione rispetto a quello
che accade tra Vader e Luke alla fine de L’Impero Colpisce Ancora,
ma è qualcosa di completamente nuovo.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Hugh Jackman è
impegnato nella promozione di The Greatest
Showman, il nuovo musical che lo vede protagonista al
fianco di Zac Efron e Michelle
Williams.
Alla luce dell’acquisizione della
Fox da parte della Disney, ovviamente sono naturali le domande
rivolte all’attore in merito all’eventuale futuro di
Wolverine nel franchise dei Marvel Studios.
Jackman però sembra categorico:
“Non ci sarà altro spazio per Wolverine, posso dirlo
subito.”
Tuttavia l’attore si è divertito a
immaginare come sarebbe un musical di Broadway con protagonista
proprio il mutante con gli artiglio di Adamantio.
“Sarebbe in stile Blues
Brothers, nello stesso mondo. Pensate a una gabbia e persone che
lanciano bottiglie di birra mentre lui le affetta a metà. Non vedo
passi di danza.”
Wolverine: Hugh Jackman vuole
vedere un nuovo attore nel MCU
A questo punto i fan del mutante
canadese dovranno mettersi l’anima in pace e aspettare che i tempi
siano maturi per un Wolverine con un altro volto.