In occasione del 20°
anniversario dall’uscita in sala de “La vita è bella”,
il film di Roberto Benigni premiato con 3 Oscar sarà pubblicato in
una nuova prestigiosa edizione accompagnata negli extra da
un’intervista esclusiva rilasciata dal regista. Il film sarà
disponibile in vendita in Dvd e in Blu Ray Disc in tutta
Italia dal prossimo 24 ottobre .
Al via le prenotazioni IN
ESCLUSIVA su CGENTERTAINMENT.ITdella VERSIONE
LIMITATA e AUTOGRAFATA
CG ha riservato per i suoi
fan una sorpresa: in esclusiva
all’indirizzo http://www.cgentertainment.it/startup/limitededitionlavitabella/
è possibile prenotare la versione celebrativa che
comprende il Dvd + il Blu
Ray in edizione limitata (500 pezzi),
numerata e autografata da Roberto
Benigni e Nicoletta Braschi; inoltre, tutti coloro che prenoteranno
la copia dal sito di CG
entertainment (questa versione non è disponibile altrove) entro
il 2 ottobre vedranno pubblicato il loro nome all’interno del
cofanetto.
Guido (Roberto Benigni), un
giovane ebreo pieno di allegria e vitalità, parte per cercare
fortuna in città, dove incontra la sua “principessa”, Dora
(Nicoletta Braschi), una maestrina fidanzata con un burocrate
arrogante e pomposo. Guido se ne innamora follemente e la rapisce.
Dal loro amore nasce Giosuè (Giorgio Cantarini). Ma la loro
felicità viene spezzata dalle leggi razziali: la famiglia viene
deportata in un lager nazista. Per salvare il figlio dall’orrore
che li circonda, Guido gli fa credere che tutto ciò che vedono è
parte di un grande gioco in cui dovranno affrontare prove tremende
per vincere il meraviglioso premio finale…
La vita è bella
Oscar 1997 – Migliore Attore,
Migliore Film Straniero, Migliore Colonna Sonora
European Film Award – Migliore
Film, Migliore Attore
Premi César – Migliore Film
Straniero
Una produzione MELAMPO
CINEMATOGRAFICA – ROBERTO BENIGNI presenta “LA VITA È BELLA” con
ROBERTO BENIGNI – NICOLETTA BRASCHI – GIUSTINO DURANO – SERGIO
BUSTRIC – MARISA PAREDES – HORST BUCHHOLZ – LYDIA ALFONSI –
GIULIANA LOJODICE – GIORGIO CANTARINI
soggetto e sceneggiatura VINCENZO
CERAMI e ROBERTO BENIGNI costumi, scenografia, arredamento DANILO
DONATI musiche NICOLA PIOVANI montaggio SIMONA PAGGI direttore
della fotografia TONINO DELLI COLLI produttore esecutivo MARIO
COTONE prodotto da ELDA FERRI e GIANLUIGI BRASCHI regia di ROBERTO
BENIGNI
Sono state diffuse nuove immagini
promozionali di Star
Wars Gli Ultimi Jedi in cui possiamo vedere anche il
Generale Hux, interpretato da Domhnall Gleeson e
il celebre Ackbar, oltre a un nuovo sguardo ai tenerissimi Porg,
animaletti che hanno fatto compagnia a Luke
Skywalker durante i suoi anni d’esilio. [nggallery
id=3133]
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Matrimonio, sensualità e mistero ci
aspettano a partire dal giorno di San Valentino
2017. Ecco il teaser:
Di seguito il primo poster del film
che ritrae Anastasia (Jhonson) in abito da sposa:
Cinquanta Sfumature di
Rosso: Christian e Anastasia in luna di miele – foto
Diretto da James
Foley (già regista di Cinquanta sfumature di
Nero) Cinquanta Sfumature di Rosso
avrà per protagonisti Jamie Dorman e
Dakota Johnson nei panni di Christian
Grey e Anastasia Steele. Il film arriverà al cinema il 9 febbraio
del 2018.
Il sito Screen Rant
ha partecipato a una visita al set di Thor
Ragnarok, durante la quale ha avuto accesso al cast e la
crew del film, in particolare al regista, Taika
Waititi, che ha parlato della natura indipendente del suo
film, rispetto ai primi due Thor.
Ecco cosa ha spiegato Waititi:
“Credo che la più grande sfida, per me, sia stata quella di
lavorare in maniera indipendente dai primi due film. I due film ci
sono, ed è bello guardarli, penso che siano buoni film. Ma non mi
interessa se le persone cominciano a guardare la serie da questo
film. Nella mia visione, questo è il mio Thor 1.
Ho visto gli altri film, e li
rispetto moltissimo. Ma non posso passare troppo tempo a pensare
che questo sia un threequel, perché sarei troppo limitato a
rispettare quello che è venuto prima, rispettando quello che verrà
dopo. Per me è stato un progetto standalone. Perché potrebbe essere
per me l’unica volta. E voglio fare la mia versione di un film
Marvel al meglio delle mie
possibilità.”
Thor
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Il risultato porta il
film Sony Pictures e Marvel Studios ha
guadagnare 495,3 milioni dollari a livello internazionale, per
un totale globale del reboot è ora pari a 822,8 milioni di
dollari, di cui 327,7 milioni di dollari incassati in USA.
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale
di Spider-Man Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo
sensazionale debutto in Spider-Man
Homecoming cerca il suo posto nel mondo come il
supereroe SpiderMan. Entusiasta per la sua
esperienza con i vendicatore Peter torna a casa, dove vive con la
sia Zia May (Marisa Tomei), sotto l’occhio vigile
del suom mentore Tony Stark (Robert Downey,
Jr.). Mentre Peter cerca di riprendere la sua normale
routine quotidiana una nuova minaccia sorge e un nuovo
cattivo, Vulture (Michael
Keaton) mette in pericolo la città di New York e metterà a
dura prova Spider-Man.
Spider-Man
Homecoming è prodotto da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy
Pascal della Sony
Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Jonathan Goldstein, John
Francis Daley, Jon Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik
Sommers. Spider-Man è un personaggio creato
da Stan Lee e Steve
Ditko.
Ospite al Festival di Toronto per
promuovere The Killing of a Sacred
Deer, Nicole Kidman ha anche
commentato la sua presenza in Aquaman, film di James Wan
e appartenente al DCEU della Warner Bros.
Nel film, la Kidman interpreta
Atlanna, madre di Aquaman/Arthur Curry e Regina di Atlantide. Nella
sua descrizione del personaggio non c’è però spazio per la classica
iconografia della sirena.
“Non sono una sirena e non ho la
coda, sono una regina.” ha dichiarato Nicole
a THR. Nella stessa
dichiarazione, l’attrice fa anche riferimento ad alcune sequenza
con del sangue, il che potrebbe voler dire che anche Atlanna sarà
coinvolta in scene di battaglia.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio
di Jason Momoa sarà trai protagonisti
di Justice League, diretto
da Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è
avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquamansarà
diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game
of Thrones). Con lui ci sarà Amber
Heard (Magic Mike XXL, The Danish
Girl) nei panni di Mera. Al cast si
aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick
Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.
Sinossi
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
E’ morto all’eta 69 anni
Len Wein, fumettista di fama mondiale, ha creato
il personaggio di Wolverine per Marvel Comics e Swamp Thing
per la DC Comics.
In qualità di redattore ha lavorato
durante la sua carriera con Alan Moore e Dave
Gibbons.
Ha iniziato a lavorare nel settore
nel 1968, con il suo primo lavoro in Teen
Titans #18 per la DC Comics. È passato a
Marvel nel 1970 e ha iniziato a
lavorare per Daredevil #71. Wein ha
scritto per entrambe le case e lavorando soprattutto per
Superman e The Flas .
Lavorando con Bernie
Wrightson, ha creato Swamp Thing nel 1971
apparso nel numero The House of
Secrets #92. Swamp Thing è diventato un personaggio
duraturo nel corso degli anni ed è tutt’ora presente nell’universo
della DC Comics.
Per la Marvel, lavorando con con
artisti del calibro di John Romita Sr. e Herb Trimpe ha creare
Wolverine apparso in The Incredible
Hulk #180.
L’attrice Margot
Robbie presente al TIFF ha parlato
a The Wrap del suo personaggio
Harley Quinn che fa parte del DC Extended
Universe e soprattutto ha rivelato quando dovrebbe
ritornare ad interpretarlo.
L’attrice che presto la vedremo
protagonista in “I, Tonya” ha rivelato che
riprenderà il ruolo l’anno prossimo:
“Penso che il prossimo anno
tornerò in qualche trappola e avrò una mazza da baseball”.
Vi ricordiamo
che Suicide Squad 2 vedrò il
ritornare Deadshot (Will Smith), Harley Quinn
(Margot Robbie), Captain Boomerang (Jai
Courtney) e Joker (Jared Leto).
La pellicola sarà diretta e scritta
da Gavin O’Connor, che ha già diretto per la
Warner Bros The
Accountantcon Ben
Affleck.
La Warner Bros.
spera che il film inizia la produzione entro la fine del 2017, se
così fosse il film potrebbe essere potenzialmente pronto per
una data di uscita nel 2019/2020.
Cresce l’attesa per il debutto in onda di Grey’s Anatomy 14×01, l’atteso primo
episodio della quattordicesima stagione di Grey’s
Anatomy.
In Grey’s Anatomy
14×01 Meredith e il team si concentrano per aiutare
la sorella di Owen; Nel frattempo Amelia affronta un conflitto su
un paziente, mentre Jo fa una scelta sorprendente; Infine la
ricerca controversa della sorella di Andrew conduce a una scoperta
scioccante. Il primo episodio di Grey’s
Anatomy 14andrà in onda il 28 settembre
2017.
Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie
televisiva statunitense Grey’s
Anatomy trasmessa dal 2005. È un medical drama incentrato sulla vita della
dottoressa Meredith Grey, una tirocinante di chirurgia
nell’immaginario Seattle Grace Hospital di Seattle. Il
titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy (Anatomia del Gray). Seattle Grace
(poi Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Grey’s Anatomy 14×01
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico,
ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli
anni. Insieme a Desperate
Housewives e Lost, è considerata una
delle serie
TV che hanno riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha generato uno
spin-off.
La serieGrey’s
Anatomy è trasmessa in prima
visione assoluta negli Stati Uniti
da ABC. In lingua italiana la serie
viene trasmessa in Italia in prima visione dal
canale satellitare Fox Life, e in
chiaro da Italia 1 (fino alla settima stagione) e
da LA7 (dall’ottava
Quest’anno una rivoluzione nel colpo
di coda finale. Non solo ha vinto il Leone d’oro un film di genere
– il bellissimo The Shape of
Water di Guillermo Del Toro – ma noi
lo abbiamo visto. Fino a ieri, era tradizione conclamata che i film
vincitori noi li mancassimo sempre. Ma ora niente sarà più lo
stesso.
Sarà per quello che oggi piove di
nuovo a dirotto e questo rende difficoltoso il rientro e manda
inoltre a meretrici tutti i piani che avevamo fatto di regalarci un
sereno day off in giro per la Venezia vera, magari con un occhio ai
giardini della Biennale arte, che poi torniamo e ci dicono con
schifo ‘ma come? Vai a Venezia e non vedi la Biennale?’, lasciando
a intendere che siamo du cojoni ancora appresso ai filmetti e non a
seguito e servizio dell’arte vera con la A maiuscola. Intendiamoci,
ce lo dice gente che il massimo dell’Arte con la A maiuscola che ha
visto è un porno con i gorilla, quindi nemmeno ce la prendiamo
tanto, ma tant’è. Per cui, dato che il treno l’abbiamo preso
comunque alle quattro e mezza di pomeriggio eccoci qui a scrivervi,
per le considerazioni finali e soprattutto la nostra attesissima
classifica di premi collaterali.
Da segnalare durante la cerimonia il
costume da Actarus del madrino Alessandro Borghi,
un simpatico tocco vintage recuperato probabilmente da qualche
scatolone di Carnevale della terza media.
Notevole anche il taglio di barba
alla coda di gatto (alla cazzo di cane non fa più trend). Pare che
ieri il barbiere lo abbiamo arrestato quindi pari e patta,
giustizia è fatta. Per il resto Borghi è bravissimo, conduce con
maestria e fa anche finta di ridere alle battute di
Giuseppe Piccioni – presidente di qualche giuria
che al momento ci sfugge – su La La Land, che per
il resto generano un gelo siderale. Si parte come sempre con i
premi minori, che si distinguono per la loro fattura orripilante,
buoni, come afferma giustamente il collega Antonio
Capellupo, ‘manco per tenerci ferma la porta‘: i
Leoni di pongo, di fango e di cerume vanno tutti ai cinesi che
hanno fatto i film con la realtà virtuale, il nuovo ‘futuro del
cinema’ che diventerà passato tra quindici minuti battendo il 3D e
l’Imax, che sono durati rispettivamente mezz’ora e venti
minuti.
Li consegna John
Landis ubriaco marcio, prima di sboccare. Ben ti sta. Non
hai voluto farti il selfie con noi ora vomiti. Vedi la cattiveria a
cosa porta. Giusto il tempo di rendersi conto che tutti gli
Xavier (da Dolan a
Legrand, qui premiato per Jusqu’ à la
garde) quando chiamati sul palco frignano come ninfomani a
cui viene tolto il dildo, che i registi del film Caniba –
presenti con un videomessaggio dove si mostrano attorniati di
cuoricini virtuali – sono più psicopatici del killer antropofago di
cui parla il film, e che il regista di Sweet CountryWarwick Thornton è una versione ipertrofica di
Lillo del duo comico Lillo & Greg, e la serata
vola via in un attimo come del resto ha fatto questo
festival.
Ma spazio per la malinconia non ce
ne sta, perché è già tempo di assegnare i nostri premi, a cui si
aggiungono quest’anno delle importanti novità.
(rullo di tamburi)
Il premio GCCMNF
(Gran Cazzo Che Me Ne Frega), assegnato ad autori
di film di portata impegnativa e dai temi profondi e
particolarmente lontani dalla praticità del quotidiano vivere,
vinto lo scorso anno da Lav Diaz, viene assegnato
quest’anno a Darren Aronofsky per il film
mother!, che tra deliri, incubi, gente che te
piomba a casa, pestaggi e cannibalismo è proprio un film da
Gran Cazzo che glie Ne Frega. Famo un po’ quello
che ce pare e se piace bene, se no sti cazzi, se semo tajati tanto
i soldi ce li avemo. Concetto rafforzato dall’atteggiamento di
Jennifer Lawrence in conferenza stampa e nelle
occasioni pubbliche che se ne sbatte il cazzo di giornalisti e fan
e fugge via per andare a scattarsi foto porno private che poi
finiscono ne cloud per la gioia di tutti i Gran Cazzi del
mondo.
Il premio ICEFAC
(prestigioso riconoscimento la cui sigla sta per In Culo e
Fòco ai Capelli), concepito assieme a Cristiana
Paternò e tradizionalmente assegnato a individui dalle
capigliature particolarmente significative, viene consegnato a
parimerito a Helen Mirren per la sua magnifica
prestazione con parrucca in The Leisure
Seeker di Paolo Virzì e a
Claudio Santamaria per la sua pelata con orrendo
riporto in Brutti e Cattivi di Cosimo
Gomez. Negli anni passati l’ICEFAC è
stato consegnato tra le varie edizioni di Mostra di Venezia,
Festival
di Cannes e Berlinale a: Sean Penn (il primo
ICEFAC, per This Must Be The Place),
Monica Bellucci (per
Irreversible), Tilda Swinton/Tom
Hiddleston/Jim Jarmush (presentatisi alla conferenza del
film Only Lovers Left Alive con medesimo taglio di
capelli), Lav Diaz/Gianfranco Rosi (Berlinale 66,
come rappresentanti di due estremi), all’intero cast del film
Jackie (Venezia 73, per le
acconciature d’epoca).
Il premio Tardo d’oro per il più
rincoglionito o semplicemente in età avanzata va alla coppia
Robert Redford/Jane Fonda per le smielate
effusioni ta vecchi nel film Our souls at
night.
Il premio
Colloammare, riconoscimento assegnato a registi,
sceneggiatori, artisti vari – ma anche semplici astanti – che si
distinguono per le particolari fattezze del collo, va quest’anno al
vincitore del concorso ufficiale, l’impareggiabile, dolcissimo e
incontrovertibilmente privo di collo visibile Guillermo Del
Toro. La storia del premio risale alla Berlinale 2016, la
leggenda narra che durante la lunghissima e noiosissima conferenza
stampa di Berlino, durante premiazione del regista Rosi per il
magnifico Fuocoammare, qualcuno si chiedesse
‘ma il collo di Rosi dov’è?’. Nel silenzio, una voce
rispose ‘l’ha perduto a Lampedusa’. Da allora, in omaggio
a questo grandissimo artista e al suo non collo, si è deciso di
istituire un premio che celebrasse l’unico momento di ilarità
durante una conferenza stampa di 14 ore e mezzo (ci addestravano a
sopportare Lav Diaz). Il primo
Colloammare è stato appunto assegnato a
Gianfranco Rosi. La celebre statuetta, che riporta
le fattezze del primo premiato, è stata attribuita durante la
Mostra di Venezia dello scorso anno al collo di Gabriele
Muccino.
Quest’anno si aggiunge in oltre una
menzione speciale Culammare, in collaborazione con
la collega Serena Catalano, che assegna il premio
a Abdellatif Kechiche per la ridondante
presenza di bei culi femminili nel suo film Mektoub: My love, canto
uno.
La Coppa Polpi
assegnata a maialoni, provoloni e polpi veri e propri (l’anno
scorso la vinse il polpo lovecraftiano di un horror demmerda di cui
abbiamo dimenticato il titolo) viene quest’anno conferita agli
addetti alla sicurezza che, oltre a svolgere con perizia le loro
mansioni, spesso e volentieri approfittavano per allungare il
tentacolo o provacce a parole e fatti come disperati con le
donzelle presenti, tipo che a Chiara Guida capo
nostro supremo le dicevano ‘Grazie per il suo tempo, e per la
sua presenza’. Roba che manco in discoteca negli anni novanta
con ‘Ti sei fatta male quando sei caduta dal cielo’.
E passiamo ai premi nuovi:
il premio Da un’idea di Stefano Accorsi è
assegnato alle opere che sono un rifacimento di un rifacimento di
un remake di un libro/romanzo/show tv/recita parrocchiale. La
statuetta, che ha le fattezza dei piacionissimo attore italiano,
viene consegnata a Gatta Cenerentola, film
d’animazione della sezione Orizzonti – rifacimento futuristico di
un’opera teatrale a sua volta ispirata a un racconto di Basile a
sua volta ispirato a una fiaba della tradizione orale napoletana)
che fa impallidire gli uccellini della versione disneyana. Il
premio si chiama così solo perché suona bene, dopo 1992. E
perché pensare a 1992 e a Tea Falco, in
automatico, fa ride. Il premio Mainetti,
intitolato al famoso regista con una onorata carriera alle spalle
(tre corti e un film, basta e avanza), va ai fratelli
Manetti, solo per assonanza, così ci si confonde
tra premio e premiato e fa ride.
Infine il fiammante premio
Palla d’oro, semi intitolato al regista di
HannahAndrea Pallaoro, che va in
giro a dire che si pronuncia Pallàoro con l’accento sulla a ma non
ce crede nessuno, incredibilmente non va a Pallaoro ma alla
creatura del film The Shape of Water (doppia vittoria per
Guillermone Del Toro) perché:
SPOILER VERO
alla fine tromba.
E per questa Venezia
74, è un lieto fine. Da qui è tutto.
Arriva dall’attrice protagonista
Gal Gadot il divertente Blooper reel del film
campione d’incassi Wonder Woman, il cui sequel è stato
ufficialmente confermato.
Chris’s nickname for me was giggle Gadot,
@PattyJenks & I could
communicate with no words. I enjoyed filming every second of the
movie.💃🏻🙅🏻🎬 pic.twitter.com/fiHwH97PG1
Anche se non è stato ancora
ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni
alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot.
Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in
fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a
quattro mani.
Cresce la curiosità a torno
all’annunciato film su Venom, e dopo le
ultime notizie in merito alle ultime trattative sul
cast, oggi arrivano alcune anticipazioni che rivelano
come il film stia andando incontro ad uno slittamento di
lavorazione.
Secondo quando apprendiamo
da Omega Underground, il
film che sarà prodotto e distribuito da Sony Pictures, le cui
riprese dovevano iniziare ad Atlanta il 1 settembre, inizierà la
lavorazione ora 23 Ottobre 2017. Lo slittamento sembra sia dovuto
principalmente all’affollamento di produzioni che sono attualmente
di scena ad Atlanta.
Al momento non si prevedono
ritardi, dunque il film rispetterà la data di uscita annunciata,
ovvero il 05 Ottobre 2018.
Venom è uno
spin.off stand-alone separato dal Marvel Cinematic Universe,
che sarà prodotto e distribuito da Sony Picture e che vedrà nel
ruolo del protagonista Eddie Brock, l’acclamato attore Tom Hardy.
Alla regia Ruben Fleischer, che ha già
diretto successi di pubblico come
Zombieland.
Venom si baserà su
una sceneggiatura scritta da Scott Rosenberg
(Jumanji) e Jeff Pinkner (The
Dark Tower). A produrre il film ci sono i volti
noti Avi Arad, Matt Tolmach e Amy
Pascal.
È un Ryan Gosling
alle prese con un mistero grande quello protagonista della prima
clip ufficiale di Blade Runner
2049, l’atteso il sequel del capolavoro di
Ridley Scott diretto da Denis
Villeneuve, regista di Sicario e Arrival prodotto dallo stesso
Ridley Scott con Ryan Gosling,
Harrison Ford, Robin Wright, Mackenzie Davis, Dave
Bautista e il premio OscarJared
Leto.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a
lungo sepoltoche
potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che
è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca
con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade
runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30
anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come
Bill Carraro.
Mentre cresce l’attesa sul debutto
al cinema, ormai imminente di Thor Ragnarok,
oggi i produttori dei Marvel Studios hanno
commentato la possibilità di vedere Hela, il personaggio
interpretato dall’acclamata Cate Blanchett, in Avengers Infinity
War.
“Ovviamente pensiamo sempre ai
film come standaloni, anche se percorrono una strada unica o si
legano a qualcosa da un film precedente”. ha commentato
Brad Winderbaum “Ciò che speriamo e ciò
che sappiamo è che Hela è uno dei migliori nemici che abbiamo mai
avuto – forse il migliore, quindi speriamo che sia così”.
Il produttore continua a
commentare: “Cate ha fornito un’incredibile performance: è
davvero spaventosa e affascinante, è molto facile da guardare, è
molto divertente per essere una cattiva ma è altrettanto letale e
orribile. Queste sono peculiarità che per Thanos valgono, ma quando
e che ruolo giocherà nel futuro dell’universo al momento è
incerto.”
Thor
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworthsarà ancora Thor; Tom
Hiddleston il fratello adottivo
di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe
e Screen Actors Guild Award Idris
Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall;
il premio Oscar Sir Anthony
Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di
Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate
Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola)
nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo
Hela, Jeff
Goldblum(Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa
Thompson(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl
Urban(Star
Trek, il Signore degli Anelli: il
ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia
come Skurge. Marvel ha anche confermato
che Mark
Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner /
Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre
2017.
La trama di Thor
Ragnarok
“In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Continuano le riprese sul set
di Ant-Man and the Wasp, e oggi arriva un
nuovo eccitante video dal set. Infatti, anche se non appare nessun
protagonista, il video in questione ci mostra un’eccitante sequenza
di incidenti d’auto sul set, di quella che potrebbe essere una
divertente scena d’azione.
Ant-Man and The
Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. Alla regia potrebbe
tornare Peyton Reed, mentre alla
sceneggiatura c’è Adam McKay. Nel cast sono
stati confermati i protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen è
Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Vi ricordiamo che il primo film su
Ant-Man ha portato per la prima
volta sul grande schermo uno dei personaggi originali più noti dei
Marvel
Comics apparso fin dalle origini nel gruppo degli
Avengers.
Dotato della strabiliante capacità
di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, il
ladro provetto Scott Lang (Paul
Rudd) dovrà ricorrere alle sue doti eroiche per aiutare il
proprio mentore Dr. Hank Pym (interpretato dal premio Oscar
Michael Douglas) a proteggere il suo spettacolare
costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli
apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare un
colpo che salverà il mondo.
Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige,
insieme ai produttori esecutivi Louis D’Esposito, Alan
Fine, Victoria Alonso, Michael Grillo, Edgar Wright e
Stan Lee, il film MarvelAnt-Man presenta Paul
Rudd nei panni di Scott Lang alias Ant-Man,
Michael Douglas nel ruolo di Hank Pym,
Evangeline Lilly nella parte di Hope Van Dyne,
Corey Stoll nel ruolo di Darren Cross alias il
Calabrone, Bobby Cannavale nei panni di Paxton,
Michael Peña nella parte di Luis, Judy
Greer nel ruolo di Maggie, Tip “Ti” Harris in quello di
Dave, David Dastmalchian nella parte di Kurt, Wood
Harris in quella di Gale e Jordi Mollà nei panni
di Castillo.
Barry Seal – Una Storia
Americana, action movie che dopo Edge of
Tomorrow vede di nuovo insieme il
regista Doug Liman e Tom
Cruise si presenta nella versione italiana in una nuova
clip ricca d’azione.
Nel film targato Universal
PicturesBarry Seal – Una storia americana
(American Made), Tom
Cruise torna a essere diretto da Doug
Liman dopo Edge
of Tomorrow – Senza Domani. La pellicola racconta le
tanto incredibili quanto vere peripezie di Barry Seal, pilota
truffaldino che si è ritrovato inaspettatamente reclutato dalla CIA
per guidare sotto copertura una delle più importanti operazioni
della storia degli Stati Uniti.
“Barry Seal – Una storia
americana” (American Made) è prodotto da Imagine Entertainment,
società del produttore vincitore del Premio Oscar® Brian Grazer (A
Beautiful Mind), da Cross Creek Pictures di Brian Oliver (Il Cigno
Nero – Black Swan) e Tyler Thompson (Everest), da Quadrant Pictures
di Doug Davison (The Departed – Il Bene e Il Male) e da Kim Roth
(Inside Man).
Sicuramente una delle pellicole più
attese di questa stagione cinematografica è il remake
di It, opera magna del maestro
dell’horror Stephen King. In attesa di vedere
al cinema la nuova incarnazione di Pennywise,
la Warner Bros. ha pubblicato in rete
una nuova featurette all’interno della quale lo stesso
King e i membri del cast ci presentano il
nuovo Club dei Perdenti.
Oltre a Bill
Skarsgard (che interpreterà Pennywise) nel cast del
film figurano anche Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard,
Sophia Lillis, Jack Dylan Grazer, Wyatt Oleff, Chosen
Jacobs e Jeremy Ray
Taylor.
Dopo la rinuncia
di Cary Fukunaga (True
Detective) con Will
Poulter pronto a
incarnarePennywise, la regia è stata
affidata
ad Andy Muschietti (La
Madre). Dan Lin, Roy Lee, Seth
Grahame-Smith e David
Katzenberg produrranno l’adattamento che segue quello
televisivo degli anni Novanta
conJohn
Ritter eTim
Curry.
La storia originale è incentrata su
sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le
proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise.
Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare
nuovamente la creatura. È stata confermata la formula dei due film:
nel primo verrà rappresentata la vicenda con protagonisti i
personaggi bambini, mentre il secondo si focalizzerà sui
personaggi una volta adulti.
Blade
Runner 2049, attesissimo sequel del film culto
diretto da Ridley Scott nel lontano 1982
è pronto a giungere nelle sale a 35 anni di distanza dal suo
predecessore. Per smorzare l’estenuante attesa
la Warner Bros ha reso disponibile in
rete un nuovo spot tv che, seppure breve, si dimostra estremamente
intenso.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Trent’anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo
blade runner, l’Agente LAPD K (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a
lungo sepoltoche
potrebbe avere il potere di gettare nel caos quello che
è rimasto della società. La scoperta di K lo guida in una ricerca
con lo scopo di trovare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade
runner della LAPD che è rimasto nasconsot per 30
anni.”
Nel cast del film
figurano Ryan Gosling, Harrison Ford,
Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie
Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie
James, Hiam
Abbass e Jared
Leto.
La
sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo
l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton
Francher e Michael Green e
segue la storia originale scritta da Francher e David
Peoples basata sul romanzo di Philip K.
DickIl Cacciatore di
Androidi.
Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra
e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso
Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come
Bill Carraro.
In attesa che Kingsman:
il Cerchio d’Orogiunga nelle sale il
prossimo 29 settembre, la pellicola diretta
da Matthew Vaughn con protagonisti
Taron Egerton e Colin
Firth torna a mostrarsi in un nuovo spot tv che ne
pubblicizza la versione IMAX.
La sinossi
di Kingsman: Il Cerchio
d’Oro
Kingsman The Secret Service ci
ha introdotti al mondo dei Kingsmen, un’agenzia indipendente
internazionale che opera ad altissimi livellidi discrezione, il cui
obbiettivo ultimo e tenere il mondo al sicuro.
In Kingsman
Il Cerchio d’Oro, i nostri eroi affrontano una
nuova sfida. Quando le loro basi vengono distrutte e il mondo è
preso in ostaggio, il loro viaggio li porta a scoprire una alleata,
un’agenzia americana chiamata Statesman. Nella nuova avventura che
mette alla prova le loro forze, queste due associazioni devono
fronteggiare un nemico senza scrupoli per salvare il mondo, una
cosa che per Eggsy sta diventando quasi un’abitudine…
Thor
Ragnarok giungerà nelle sale italiane il
prossimo 25 ottobre vedendo la luce anche in
una spettacolare versione IMAX. Per pubblicizzare proprio questa
variante extra large della pellicola diretta da Taika
Waititi la Marvelha reso
disponibile in rete un inedito poster.
Thor
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworthsarà ancora Thor; Tom
Hiddleston il fratello adottivo
di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe
e Screen Actors Guild Award Idris
Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall;
il premio Oscar Sir Anthony
Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di
Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate
Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola)
nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo
Hela, Jeff
Goldblum(Jurassic
Park, Independence Day:
Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa
Thompson(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl
Urban(Star
Trek, il Signore degli Anelli: il
ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia
come Skurge. Marvel ha anche confermato
che Mark
Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner /
Hulk nel sequel. La data d’uscita è prevista per il 3 novembre
2017.
La trama di Thor
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Mentre la Marvelha
recentemente pubblicato in versione home
video Guardianidella Galassia
Vol. 2, il regista James
Gunnè già pienamente al lavoro sul
sequel Guardiani della Galassia Vol.
3. Lo stesso Gunn ha
recentemente confermato che la pellicola potrebbe arrivare nelle
sale già entro i prossimo 3 anni “salvo cambiamenti
improvvisi”.
Gunn ha inoltre
confermato di essere già impegnato nella realizzazione del film,
queste le sue parole: “Al momento sto lavorando a Guardiani
della Galassia Vol. 3, producendo un nuovo film con David
Yaroveskuy e sviluppando Starsky & Hutch per Amazon. La mia agenda
è piena per i prossimi tre anni”
Sappiamo, inoltre, che
la Marvelha in
programma di rilasciare tre film nel 2020 il
1 maggio, il 7 agosto e il
6 novembre, per scoprire
se Guardiani della Galassia Vol.
3 arriverà al cinema in una di queste date non
ci resta che attendere comunicazioni ufficiali.
James
Gunn tornerà a scrivere e
dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3, e
al suo fianco ci saranno anche i protagonisti del film,
presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie
storyline in Avengers 3 e 4.
Per la prima volta nella storia
della Mostra, Venezia 74 premia un messicano, e
che messicano. Guillermo del Toro, tornato alla
regia con grande consapevolezza e una storia completamente nelle
sue corde, porta a casa un magnifico Leone d’Oro per The
Shape of Water, film che promette di arrivare agli Oscar e
di riportare il regista di nuovo trai grandi di Hollywood.
I premi assegnati dalla giuria di
Annette Bening, culminati con il premio a del
Toro, sono stati distribuiti in maniera omogenea, con due premi a
Jusqu’a la garde , che porta a casa sia il premio
per l’opera prima (con tanto di assegno) che quello alla migliore
regia, che ha ritirato un emozionatissimo Xavier
Legrand.
Per quanto riguarda invece
l’Italia, la selezione ufficiale del Concorso ha visto trionfare
Charlotte Ramplig, splendida e intensa
protagonista di Hannah, di
Andrea Pallaoro, a dispetto di chi dava per
vincitrice Helen Mirren per Paolo
Virzì. Il risultato non è variato molto: è stata comunque
premiata una grandissima attrice internazionale diretta da un
italiano.
Per quello che invece riguarda
l’altra favorita di categoria, Frances McDormand
per Tre Manifesti a Ebbing,
Missouri, l’attrice, già premio Oscar per
Fargo, è rimasta a bocca asciutta, ma il suo film
ha conquistato un meritatissimo premio allo script, firmato dallo
stesso regista, Martin McDonagh.
Scontato il premio Marcello
Mastroianni all’attore emergente, Charlie
Plummer per Lean on Pete. Non che
il giovane attore non sia meritevole, tuttavia era l’unico
possibile vincitore di una categoria riservata ai giovanissimi
interpreti. Plummer si è difeso però davvero bene, portando il peso
di un film intenso e complicato per un attore inesperto.
A sorpresa, il controverso
Foxtrot di
Samuel Maoz porta a casa il Gran premio della
Giuria. Il film, che ha diviso la stampa, racconta il dolore della
perdita, l’amore per la vita, il piacere di ritrovarsi anche nella
sofferenza. Chiudono la carrellata dei premiati Warwick
Thorton, che ha conquistato il Premio Speciale della
Giuria con Sweet Country, mentre
il protagonista di The Insult, film trai
più acclamati della Mostra di Venezia 74,
Kamel El Basha, ha conquistato la Coppa Volpi per
l’interpretazione maschile.
Esclusi dal palmares sia
Darren Aronofsky con Mother! che
Abdellatif Kechiche con Mektoub, my love: Canto
uno. I due cineasti, già premiati negli importanti
festival di cinema nel mondo (tra Cannes e Venezia entrambi hanno
vinto riconoscimenti importanti nel corso della loro carriera),
tornano a casa a bocca asciutta, nonostante la complessità delle
loro pellicole e l’accoglienza ricevuta.
In particolare, mentre Mother! ha
creato conflitto tra la stampa e gli appassionati, Kechiche ha
riscosso un successo quasi unanime tra gli avventori della Mostra,
che hanno acclamato la carnale opera di 180 minuti.
Leone del Futuro – Premio Venezia
Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – Jusqu’a la garde
di Xavier Legrand
Selezione Orizzonti
Premio Orizzonti –
Nico, 1988 di Susanna
Nicchiarelli
Premio Orizzonti alla regia
– Vahid Jalilvand per No Date, No
Signature
Premio Speciale della Giuria –
Caniba di Lucien Castaing-Taylor e Véréna
Paravel
Premio migliore sceneggiatura –
Los versos del olvido di Alireza Khatami
Premio Orizzonti
Cortometraggio – Gros Chagrin di Céline
Devaux
Premio alla migliore interpretazione
maschile – Navid Mohammadzadeh per No Date, No Signature
di Vahid Jalilvand
Premio alla migliore interpretazione
femminile – Lyna Khoudri per Les Bienheureux di
Sofia Djama
Venezia
Classici
Miglior documentario sul cinema
– The Prince and the Dybbuk
Miglior film restaurato –
Idi i smorti
Premio VR
Story
Arden’s Wake – Miglior Virtual Reality
Bloodless – Miglior storia
La camera insabbiata – Migliore esperienza
VR
La 74ª edizione della Mostra
internazionale d’arte cinematografica si è svolta a
Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2017; anche quest’anno è
diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta
da Paolo Baratta.
Quest’anno, senza madrina, Venezia
74 ha dato il benvenuto ad un padrino d’eccellenza, l’attore
italiano Alessandro Borghi.
L’elenco dei film in programma alla 74ª Mostra è stato annunciato
nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta
il 27 luglio 2017 a Roma. La giuria è presieduta dall’attrice
americana Annette Bening.
Downsizing di
Alexander Payne è stato selezionato come film
d’apertura della manifestazione.
Dopo i rumors che
volevano Joe Carnahan alla sceneggiatura e
alla regia di X-Force, arriva la conferma che
il suo posto è stato preso da Drew Goddard
(Daredevil per Netflix).
Deadlineriporta infatti che lo
sceneggiatore nominato all’Oscar si occuperà di scrivere e dirigere
il film che sarà invece prodotto da Ryan Reynolds,
Lauren Shuler e Simon Kinberg.
Il film
sulla X-Force è diventato una
priorità all’indomani del boom al botteghino di Deadpool, e
sappiamo che includerà Cable. Nel corso degli anni, la
X-Force ha coinvolto moltissimi mutanti
negli albi a fumetti, tra questi ricordiamo Deadpool, Fantomex,
Psylocke, Cyclops, Wolverine, Colosso, Feral, Sunsopt, Banshee,
Boom Boom, Domino, Copycat, Warpath, Shatterstar, Doop, Spike e
molti molti altri.
Possiamo immaginare quindi che nel
film ci sarà, oltre a Reynolds, anche Olivia Munn
nei panni di Psylocke, mentre per il resto del cast bisognerà
aspettare.
L’ultimo casting call per
Avengers 4 diffuso
da AJC ci fa
pensare che Nick Fury, interpretato da
Samuel L. Jackson, potrebbe partecipare al film
che chiuderà la Fase Tre della Marvel.
Il casting sta cercando una figura
di sfondo, un uomo di colore, calvo, trai 30 e i 50 anni,
descrizione che potrebbe coincidere con quella di
Fury/Jackson, con la sola differenza che l’attore
ha 68 anni.
Che si possa trattare di una
controfigura per scene d’azione?
Le riprese di Avengers
4 sono al momento in corso ad Atlanta.
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Abbiamo riportato qualche giorno fa che
Colin Trevorrow è stato licenziato dalla
Lucasfilm, allontanato dalla regia di
Star
Wars Episodio IX.
Adesso, tramite Vulture, veniamo a conoscenza di
alcuni dettagli che avrebbero motivato la scelta
di Kathleen Kennedy, che ha già dichiarato
che il rapporto con Trevorrow era diventato ingestibile.
Ecco quanto riporta la
rivista: “Durante la produzione di Jurassic World,
Trevorrow ha speso tantissime energie per far valere le sue
opinioni e le sue scelte. Ma visto che era stato assunto da
Steven Spielberg, nessuno poteva dirgli ‘sei
licenziato’. Dopo che il film ha toccato il tetto del mondo, e ha
scelto di fare The Book of Henry, è stato insopportabile. Appena
sono uscite le recensioni di quel film, c’è stato subito sentore
che Kathy avrebbe deciso di scaricarlo perché non erano affatto
contenti di lavorare con lui. Lui è un ragazzo difficile. Ha
davvero tanta fiducia in sé, diciamo così”.
Al momento le riprese sono previste
per Gennaio 2018, ma a questo punto ci aspettiamo uno slittamento.
Intanto già fioccano i nomi per sostituire Trevorrow e tra questi
spiccano JJ Abrams e Rian
Johnson, i registi di Episodio VII e VIII.
Il prossimo appuntamento con la saga
è a dicembre con l’Episodio VIII. Il
filmsarà diretto da Rian
Johnson e arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film
racconterà le vicende immediatamente successive a Il
Risveglio della Forza.
Le vicende private di Zack
Snyder lo hanno spinto ad allontanarsi dalla produzione di
Justice League quando le riprese del
film erano già inoltrate.
Al suo posto è subentrato
Joss Whedon, che aveva già fatto la fortuna di
The Avengers e che è stato scelto da Snyder di
concerto con la produzione.
Tuttavia Snyder rimarrà nei credits
del film, insieme a Whedon, anche se non parteciperà alla campagna
promozionale del film che partirà a breve.
Parlando con SuperBroMovies , il
pubblicista del regista di 300 ha confermato che Snyder non
prenderà parte al tour promozionale del film, confermando la sua
decisione di voler rimanere estraneo per un po’ ai riflettori.
Ecco il primo
trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà
diretto da Joss Whedon, che ha sostituito
alla fine della produzione Zack
Snyder, ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel
film vedremo protagonista Henry Cavillcome
Superman, Ben
Affleckcome Batman, Gal Gadotcome
Wonder Woman, Ezra Millercome
Flash, Jason
Momoacome Aquaman, e Ray
Fishercome Cyborg. Nel cast confermati
anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem
Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy
Irons. I produttori esecutivi del film
sono Wesley Coller, Goeff
Johns e Ben
Affleck stesso.
Universal Pictures International
Italy ha diffuso una nuova clip in italiano de
L’Inganno, il film di Sofia
Coppola che arriverà al cinema il prossimo 21
settembre.
Il film segna il ritorno della
Coppola dietro la macchina da presa a quattro anni
dall’uscita al cinema del suo ultimo film, The Bling
Ring, che aveva come protagonista Emma
Watson.
L’inganno è il
remake del film diretto da Don Siegel e basato sul
romanzo omonimo del 1966 scritto da Thomas P.
Cullinan.
Colin Farrell e Nicole Kidman nel
trailer originale di
L’Inganno di Sofia Coppola
Il film originale era interpretato
da Clint Eastwood e raccontava la storia
del caporale nordista Jonathan McBarney che, dopo esser scampato
alla cattura da parte di alcuni soldati sudisti, viene condotto
nell’isolato collegio femminile della signora Martha, inizialmente
solo come esempio di carità cristiana da offrire alle
fanciulle. In pochi giorni il caporale riesce ad entrare nelle
grazie tanto della direttrice quanto della sua socia Edwina, nonché
delle stesse giovani educande del luogo, tanto che Martha non
sembra più intenzionata a consegnarlo ai sudisti appena guarito,
piuttosto ad offrirgli un posto da factotum.
L’ultimo film diretto da
Sofia Coppola è stato A Very Murray
Christmas con protagonista Bill Murray, realizzato
in esclusiva per Netflix. Il film è uscito a dicembre
2015.
Nel cast di The
Beguiled oltre a Colin Farrell
e Nicole Kidman, anche Elle
Fanning e Kirsten Dunst.
A distanza di quattro anni da
The Bling Ring, Sofia Coppola torna dietro la macchina da
presa con un richiamo alle origini con L’inganno.
Come fu per la sua Opera Prima (Il Giardino delle Vergini
Suicide, 1999), la regista trae nuovamente spunto dalla
letteratura, e segnatamente dal romanzo The
Beguiled (intitolato anche A painted
Devil) di Thomas Cullinan, edito nel
1966. A farle da controcanto però stavolta, trova un precedente di
tutto rispetto: quel La Notte Brava del Soldato
Jonathan di Don Siegel (1971) che portava
sullo schermo nientepopodimeno che la presenza di un Clint Eastwood d’annata.
Siamo nel pieno della Guerra Civile
americana. In una Virginia ormai presa d’assalto dalle truppe
Nordiste, solo la magione di Miss Martha (Nicole
Kidman) sopravvive – a stento – nella campagna rurale.
La villa è abitata da poche donne – due istitutrici e cinque alunne
– uniche volenterose sopravvissute all’esodo di massa dei sudisti
verso territori più pacifici. La vita delle fanciulle è però
scombussolata dall’entrata in scena di un soldato nordista ferito,
il Caporale John McBurney (Colin
Farrell), che chiede loro asilo e assistenza medica.
Col passare del tempo la presenza maschile porterà a galla i
desideri sessuali sopiti delle donne più adulte, mettendole per
forza di cose l’una contro l’altra. Sino al precipitare degli
eventi finale.
L’inganno, il film
Sofia
Coppola vince con questo film il premio per la
Miglior Regia al Festival
di Cannes 2017, dimostrando – se mai ce ne fosse stato
ancora bisogno – di non essere solo una figlia d’arte (e
autoproducendosi per la prima volta senza l’aiuto di papà
Francis).
La regista svolge il suo lavoro con
maestria, muovendo poco la macchina da presa come suo uso, e
soffermandosi sui campi lunghi che preludono alle scene
migliori.Tuttavia il difetto maggiore di questa pellicola risiede
proprio nel suo essere un esercizio di stile “perfettino”. Pare che
Sofia abbia fatto prendere lezioni di
etichetta a tutte le protagoniste del suo film, affinché
assumessero i tratti distintivi di una “vera fanciulla del Sud”.
Etichetta che la stessa Coppola sembra applicare pedissequamente al
suo film, e che per questo però pecca di coraggio.
La storia non azzarda abbastanza,
tralasciando (volutamente o meno) tematiche spinose come la
(quasi)pedofilia, la sessualità femminile e la tortura. Quel gioco
“al dottore e all’ammalato” su cui ci si sofferma in diverse scene,
avrebbe potuto dare l’imput per narrare un qualcosa di diverso.
Invece si ha come l’impressione di trovarsi dinnanzi ad un’opera
Incompiuta: un Misery Non Deve Morire senza
l’infermiera psicopatica; un The Others senza
fantasmi; un Via Col Vento senza Rhett.
La nona edizione del Mouse
d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a
Mektoub, My Love: Canto Uno di Abdellatif
Kechiche, votato il miglior film del Concorso dai
collaboratori degli oltre 80 siti di cinema che compongono la
giuria, mentre il Mouse d’Argento al miglior film
fuori della competizione va all’animazione Gatta
Cenerentola di Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino
Guarnieri, Alessandro Rak.
In passato il Mouse d’oro ha
premiato grandi maestri internazionali, presenti al Lido anche
quest’anno: William Friedkin, Frederick Wiseman, Tsai Ming Liang.
Una giuria che ha saputo dimostrare di abbattere pregiudizi critici
(Philomena, Il caso Spotlight, Her e la
serie Olive Kitteridge) ma anche scovare perle di rara
intensità.
La tradizione continua anche
quest’anno con due riconoscimenti che vanno in una direzione
all’apparenza semplice, ma in realtà molto ricercata.
Mektoub, My Love: Canto Uno di Abdellatif
Kechiche che continua il percorso di ricerca dell’autore sul
linguaggio motivo del corpo in risposta a quello razionale della
parola. Mektoub, My Love: Canto Uno ha
conquistato una media di 8,55, una delle più alte
mai registrate nei nove anni del premio. Tra i film fuori dal
concorso ufficiale la preferenza della giuria va all’inconsueta
animazione italiana Gatta Cenerentola di
Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino Guarnieri, Alessandro Rak
(7,79).
Nato nel 2009 su idea di Hideout.it,
il premio Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli
anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e
variegata per un totale di 81 siti italiani di cinema e oltre 150
giurati.
Il premio, nato per dare visibilità
ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di
webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica
e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e
voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro
“mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere
d’accordo le diverse anime di un luogo vasto come il web. Un vero e
proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico
interessato al cinema.
I giurati singoli esprimono un voto
numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La
classifica viene stilata calcolando la media per sito di
appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.