Le riavvio de Il
Corvo“lascerà a bocca aperta le
persone” e potrebbe generare un universo condiviso, anticipa
il produttore Sam Pressman. Basato sulla serie di
fumetti di James O’Barr, la storia è stata già
adattata nel 1994 e vedeva Brandon Lee nei panni
di Eric Draven, un musicista assassinato che viene resuscitato da
un corvo mistico e cerca vendetta contro la banda che ha ucciso lui
e la sua fidanzata. Il Corvo fu un grande successo al botteghino e
divenne un classico di culto, anche se i suoi sequel non riuscirono
a ottenere lo stesso successo. Il riavvio è stato annunciato da
diversi anni e adesso dovrebbe essere atteso entro il 2024.
In una recente intervista
con Deadline, Sam Pressman ha fornito un
aggiornamento sul riavvio de Il
Corvo, spiegando:
“Il Corvo è stato una
parte centrale e integrante della nostra azienda e sono davvero
orgoglioso dei progressi e del lavoro svolto. Penso che il film
lascerà a bocca aperta le persone. I nostri partner vogliono
affrontarlo a 360°, che si tratti di videogiochi, di una serie
animata o di un universo, ma ha questa eredità cosmica che può
espandersi oltre una singola storia. Siamo finalmente a un punto in
cui possiamo davvero esplorare quelle altre strade perché è una
proprietà davvero unica in quanto non è un film in studio, non è un
film Marvel – è una specie di film
anti-Marvel. Ho le più grandi speranze
per questo e adoro davvero ciò che Molly Hassell ha realizzato fino
a questo momento e Rupert Sanders è un vero visionario.”
Il riavvio a lunga
gestazione di Il
Corvo è entrato in sviluppo per la prima volta
nel 2008 e nel corso degli anni ha vissuto un complicato processo
di produzione con numerosi registi, sceneggiatori e attori
collegati al progetto in vari momenti. Nel corso degli anni molti
attori sono stati associati al ruolo di Eric Draven, tra questi
anche Bradley Cooper, Luke Evans, Jack Huston e
Jason Momoa. Gli sceneggiatori che hanno lavorato
alle versioni precedenti della sceneggiatura includono addirittura
Nick Cave.
L’attuale iterazione del
riavvio de Il
Corvo è diretta da Rupert
Sanders con una sceneggiatura di Zach Baylin e Will
Schneider che è, ovviamente, basata sul fumetto di O’Barr. Il
riavvio vede protagonista Bill Skarsgard
nel ruolo principale, mentre FKA Twigs interpreta
il ruolo della sua fidanzata assassinata, Shelly. Isabella Wei
interpreta un nuovo personaggio chiamato Zadie, mentre
Danny Huston, Laura Birn, Sami Bouajila e
Jordan Bolger sono stati tutti scelti in ruoli non
rivelati. Le riprese del film sono terminate l’anno scorso, molto
prima dell’inizio dello sciopero degli attori, e la sua uscita è
attualmente prevista per il 2024.
Dopo anni di onorato
servizio alla Walt Disney Co., Woody, Buzz
Lightyear e i loro amici di Toy Story hanno ricevuto un nuovo incarico dal
grande conglomerato dell’intrattenimento.
I personaggi del
franchise di Toy Story parteciperanno a ottobre all’ultimo
di una serie di esperimenti volti a convincere i più piccoli a
guardare gli sport dal vivo. Quando ESPN+ trasmetterà in streaming
la partita della domenica mattina tra Atlanta Falcons e
Jacksonville Jaguars allo stadio di Wembley a Londra il 1° ottobre,
Disney+ offrirà una versione
“alternativa” della partita in cui i personaggi completamente
animati di “Toy Story” replicheranno l’azione della partita, che
dovrebbe svolgersi nella stanza di “Andy”, il proprietario
originale dei giocattoli protagonisti dei film.
Su ESPN+, gli spettatori
vedranno i pilastri della rete sportiva come Chris Fowler,
Dan Orlovsky, Louis Riddick e Laura
Rutledge commentare la partita. Su Disney+, gli spettatori possono
guardare Woody, Buzz, Bo Peep, Bullseye, Bunny, Ducky, Forky, Green
Aliens, Jesse, Rex e Slinky Dog in varie situazioni buffe nel
giorno della partita. I personaggi di Toy Story seguiranno gli stessi ritmi dei
giocatori della NFL, grazie all’uso dei programmi di statistiche di
nuova generazione e al monitoraggio dei giocatori. Grafica,
tabelloni, annunci di rigori e altro ancora saranno brandizzati a
tema Toy Story.
Lo stesso vale per gli
annunciatori e altri segmenti sportivi distintivi. Drew Carter e
Booger McFarland spiegheranno l’azione insieme a Pepper
Persley, un giornalista sportivo di 12 anni che ha
ottenuto incarichi come reporter a margine della WNBA. Duke Caboom,
uno dei personaggi di Toy Story 4 doppiato da Keanu
Reeves, tenterà un salto in moto durante un programma
dell’intervallo. Gli spettatori vedranno vignette “come fare” e
domande trivia durante lo streaming, insieme a interviste
preregistrate con i giocatori dei Falcons e dei Jaguars.
Si tratta dell’ultimo
esperimento, in ordine di tempo, di realizzare un programma di
dirette sulle piattaforme, come già aveva provato a fare Netflix, ad esempio, con Chris Rock protagonista di
uno stand up live sullo streamer.
La Universal Pictures ha
messo in cantiere un film su La Signora in Giallo, che sarà scritto da
Lauren Schuker Blum e Rebecca
Angelo di Dumb Money e prodotto da
Amy Pascal. La notizia è confermata da
Variety.
Blum e Angelo si sono
uniti al progetto prima dello sciopero degli sceneggiatori e non
riprenderanno il lavoro sulla sceneggiatura finché la Writers Guild
of America e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers
non avranno raggiunto un accordo. Il film in questione è tra i
prossimi progetti degli sceneggiatori, come hanno confermato alla
rivista i rappresentanti degli sceneggiatori.
La serie originale
La Signora in Giallo vedeva Angela Lansbury nei panni della scrittrice di
gialli e detective dilettante Jessica Fletcher, che risolve gli
omicidi che avvengono con grande frequenza nella città immaginaria
di Cabot Cove, nel Maine. La serie poliziesca è andata in onda
sulla CBS per 12 stagioni dal 1984 al 1996. Lansbury ha ottenuto
una nomination agli Emmy per ogni stagione, ma non ha mai vinto il
premio. La Signora in Giallo è stato creato da Peter
S. Fischer, Richard Levinson e William Link. La Universal
Television ha prodotto la serie di lunga durata.
Blum e Angelo hanno
co-scritto la sceneggiatura del film drammatico biografico
Dumb Money, con Paul Dano, Seth Rogen,
Pete Davidson, Sebastian Stan, Shailene Woodley, America Ferrera,
Nick Offerman, Anthony Ramos, Dane DeHaan e
Vincent D’Onofrio.
Basato sul libro di Ben
Mezrich del 2021 The Antisocial Network, Dumb Money segue la storia
vera di un gruppo di investitori coinvolti nello short squeeze di
GameStop. Il film, diretto da Craig Gillespie, uscirà negli USA in
sale limitate il 15 settembre.
Pascal è l’ex
co-direttrice della Sony Pictures che ha trasferito il suo banner
Pascal Pictures alla Universal nel 2019. I suoi crediti di
produzione includono la serie di film Spider-Man: Un nuovo
universo, Piccole donne di Greta
Gerwig e Molly’s Game.
L’uscita di The Marvels si sta
avvicinando, e nonostante lo sciopero degli attori, il tour
promozionale del film è cominciato, con la regista, Nia
DaCosta, che cercherà di sopperire alla mancanza del trio
di protagoniste, Brie
Larson, Iman Vellani e
Teyonah Parris, negli incontri con la
stampa.
Il
posticipo di Dune: Parte Due, inoltre, ha
eliminato un concorrente importante per la corsa al box office e
questo sembra far ben sperare il successo del film, che ora ha
svelato anche il suo tema musicale principale, che si intitola
“Higher, Further, Faster”. Si tratta un brano musicale epico per un
film che dovrebbe durare appena 90 minuti, una controtendenza
rispetto agli standard Marvel.
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain
Marvel deve farsi
carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli
della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 10 novembre
2023.
Torna il MIA | Mercato Internazionale
Audiovisivo con la sua 9a edizione che si
svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre
2023 nelle sue storiche sedi di Palazzo
Barberini e del Cinema
Barberini. Anche per questa edizione sarà attiva la
piattaforma MIA Digital che consentirà agli
accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in
diretta e on demand).
Il MIA | Mercato Internazionale
Audiovisivo, diretto da Gaia Tridente, è il più
importante evento di settore in Italia ed è uno dei mercati
internazionali irrinunciabili, incentrato su coproduzione,
strategie e modelli di finanziamento, vendita e distribuzione, work
in progress, valorizzazione dei talenti e circolazione dei
progetti.
Nato nel 2015 e cresciuto grazie
alla consolidata joint venture tra
ANICA (Associazione Nazionale Industrie
Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta
da Francesco
Rutelli e APA (Associazione
Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara
Sbarigia, gode del supporto del Ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale–ICE-Agenziaper
la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese
italiane, e del contributo di Creative Europe
MEDIA. Il MIA riceve inoltre il sostegno
del Ministero della Cultura,
del Ministero delle Impresee
del Made in Italy e della Regione
Lazio. Sponsor ufficiale della manifestazione è
Unicredit.
Anche per questa edizione, il MIA ha
ricevuto il patrocinio di Eurimages, il fondo del
Consiglio d’Europa per la co-produzione, la distribuzione,
esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche
europee.
I PRIMI SPEAKER
CONFERMATI
Alcuni dei più acclamati e visionari
produttori, commissioner, buyer, distributori, executive, partner
finanziari e talenti di tutto il mondo discuteranno le opportunità
e le sfide della produzione e distribuzione audiovisiva
nell’attuale paradigma internazionale dei contenuti. Tre donne le prime ospiti annunciate, che
saranno protagoniste di 3 appuntamenti chiave della prossima
edizione del MIA: Nicole Clemens, Sara Bernstein e
Marge Dean.
Nicole Clemens,
President di Paramount Television Studios (PTVS) e di Paramount+ Original Scripted Series. In qualità di
presidente di PTVS, Clemens supervisiona un’ampia serie di show
destinati al pubblico di diverse piattaforme. Le prossime
produzioni di PTVS includono Time Bandits di
Taika Waititi e Before di Billy Crystal – entrambe in
streaming su Apple
TV+ – e Cross, con Aldis Hodge, per Prime Video. Per la piattaforma Paramount+
Clemens ha gestito le serie originali scripted, curando serie di
successo internazionale come Halo, The
Offer e il franchise di Star
Trek. Inoltre, ha recentemente prodotto
il drama britannico Sexy
Beast con Paramount Television International Studios per
Paramount+, e ha supervisionato la realizzazione di un
altro drama britannico, The Gold,
per Paramount+. Clemens illustrerà la sua carriera e la produzione
strategica di Paramount in tutto il mondo.
Sara Bernstein,
pluripremiata produttrice e presidente di Imagine Documentaries –
la società di produzione fondata da Ron Howard e Brian Grazer – che
guida lo sviluppo e la produzione di lungometraggi e serie di
documentari premium sarà protagonista di un keynote sulla sua
carriera con particolare riferimento a produzioni recenti
come Judy Blume Forever (Amazon
Studios), Bono & The Edge: A Sort of
Homecoming with Dave Letterman (Disney+), The Volcano: Rescue
from Whakaari (Netflix). Nel corso della sua carriera, Bernstein ha
ottenuto 11 vittorie agli Emmy, 33 nomination agli Emmy e 11
Peabody Awards, mentre i documentari da lei prodotti hanno ottenuto
due Oscar e 13 nomination agli Oscar.
Marge Dean, Head of
Skybound Entertainment’s Animation Studio, vincitrice di un Emmy e
Presidente di Women In Animation, sarà protagonista di un keynote
sullo sviluppo e la produzione di contenuti animati per adulti e
teen, tra i quali Invincible per Amazon Prime. Conosciuta per una
serie di successi nel campo dell’animazione, Dean ha svolto un
ruolo importante nel plasmare o rimodellare entità come
Columbia-TriStar TV, Warner Bros. Animation, Mattel’s Playground
Production, Omation di Steve Oedekerk, Technicolor Animation e
Wildbrain Entertainment. Prima di entrare in Skybound, ha ricoperto
il ruolo di Head of Studio presso il più importante distributore
di anime, Crunchyroll.
Tra i protagonisti delle conferenze
del MIA 2023 anche Ari Folman, autore, regista,
produttore e animatore pluripremiato noto per opere animate
come Valzer con Bashir (vincitore del Golden
Globe nel 2009), Il congresso e Anna Frank e il diario
segreto.Nicholas Weinstock, fondatore e
presidente di Invention Studios, che ha sviluppato e
prodotto Escape at Dannemora – la serie di
Showtime candidata a 12 Emmy -, In the Dark – andata in onda per 4
stagioni su Netflix – e, più recentemente, la serie premio
Emmy Severancedi Apple+. E
ancora, James Townley, Chief Content Officer
Development di Banijay, che terrà un keynote sullo sviluppo e la
creazione di IP unscripted e sull’acquisizione di formati e
documentari nei 21 paesi del mondo dove il gruppo è presente. Altri
importanti nomi saranno annunciati nelle prossime settimane insieme
al programma completo della manifestazione.
GLI ADVISORY BOARD E I
COMITATI DI SELEZIONE
Numerosi i professionisti
internazionali che fanno parte degli Advisory Board e dei Comitati
di selezione delle divisioni editoriali, tra
loro: David Levine, Founder and Executive
Producer di Lightboat Media Ltd; Mounia Aram,
Founder & Distributor di Mounia Aram Company; Yago
Fandiño Lousa, Director of Clan TV and Head of Children
Content di RTVE; Izabela Rieben, Producer
Drama & Animation di RTS; Andrea Scrosati,
Group Chief Operating Officer and CEO Continental Europe di
Fremantle; Francoise Guyonnet, Head of TV,
Home Entertainment and New Media for France di
STUDIOCANAL; David Davoli, President of
International di Anonymous Content; Anna
Croneman, Head of Drama di SVT/Sveriges
Television; Helene Goujet, VP of Acquisitions
and Editorial di HBO Max EMEA; Tesha
Crawford, Senior VP global scripted Series di Universal
International Studios; Simone Emmelius, SVP
International Fiction-Co-production and Acquisition di
ZDF; Hans-Jørgen Osnes, Head of International
Financing Drama di NRK Content; Frédéric
Fiore, Founder & President di Logical Pictures
Group; Naima Abed, CEO & Founder di Paradise City; Eva Åkergren,
Producer di Nordisk Film Production; Claudia
Bluemhuber, CEO di Silver Reel; Kevin Chan, Global Co-Head
of Acquisitions di MUBI; Céline Dornier, Head of Film
Investments di Logical Pictures; Eva Esseen
Arndorff, CEO di TriArt
Distribution; Christian Beetz, Founder and
CEO di gebrueder beetz film production; Chiara
Messineo, Senior Producer and Director di Raw
Film; Sabine Bubeck-Paaz, Commissioning
Editor di ZDF/ARTE; Serge Lalou Producer di Les Films
d’Ici; Ken-ichi Imamura, CEO and Producer di
Studio IMAKEN; Antonio Grigolini, Head of
Documentaries di France Télévisions; Matthieu
Darras, CEO di Tatino Films.
Tra gli italiani interverranno:
Tinny Andreatta, Vice Presidente per i contenuti
italiani di Netflix; Alessandro Araimo,
General Manager Sud Europa di Warner Bros.
Discovery; Paolo del Brocco, Amministratore
delegato di Rai Cinema; Maria Pia Ammirati,
Direttrice di Rai Fiction; Fabrizio Zappi,
Direttore Documentari di Rai; Massimiliano
Orfei, Amministratore Delegato di Vision
Distribution; Cecilia Padula, VP Head Kids &
Family Brands South Europe, Middle East & Africa di Paramount.
Italy.
Gli elenchi completi dei membri degli Advisory Board e dei Comitati
di Selezione, saranno pubblicati sul sito del MIA
Revolution Films, Bartlebyflim e Vision Distribution presentano
Shoshana,
il nuovo film di Michael Winterbottom, con
protagonisti Douglas Booth, Irina
Starshenbaum, Harry Melling, Aury
Alby, Ian Hart.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale al 48° Toronto
International Film Festival nella sezione Special Presentations e
uscirà il Italia il 16 novembre con Vision Distribution.
Di seguito, le foto da Shoshana e il poster
ufficiale:
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis, Una Sterminata Domenica, Premio Speciale della
Giuria Orizzonti a Venezia 80 e
diretto da Alain Parroni, con
Enrico Bassetti, Federica
Valentini e Zackari Delmas, in uscita il
14 settembre distribuito in Italia da Fandango
Distribuzione.
Ecco le città in cui sarà possibile
partecipare alle anteprime:
ROMA
CINEMA LUX
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
CINEMA GREENWICH
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
GIULIO CESARE
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
TORINO
CINEMA NAZIONALE
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
BOLOGNA
CINETECA CERVI
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
MILANO
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
NAPOLI
CINEMA MODERNISSIMO
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
PALERMO
CINEMA LUX
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
CATANIA
CINEMA ARISTON
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 14 al 17
settembre e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento,
inviando una email a[email protected]in
cui andranno specificati
il giorno
in cui si intende utilizzare i biglietti e un
secondo giorno alternativo
nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente
entro e non oltre il 14 settembre e non
saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate
successivamente alla suddetta data. L’oggetto della e-mail
deve contenere il titolo del film.
NB: riceveranno risposta solo
gli assegnatari dei biglietti.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.
È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità.
Il cinema si è dimostrato in
innumerevoli occasioni un mezzo ideale per raccontare le gesta
straordinarie di uomini apparentemente ordinari. Attraverso film a
questi dedicati si possono infatti riscoprire non solo eventi
talvolta poco noti, ma anche valori spesso dimenticati. Un film
esemplare a riguardo è il titolo del 2014
Unbroken (qui la recensione), opera
seconda da regista della premio Oscar Angelina Jolie,
dedicata all’atleta olimpico e militare statunitense Louis
Zamperini. Il film ripercorre tanto le sue vicende
sportive quanto quelle avvenute nel difficile contesto della
Seconda guerra mondiale. Ne esce fuori un racconto dedicato a chi
non si lascia mai spezzare dalle difficoltà, trovando la forza di
rialzarsi sempre.
Scritto e riscritto da noti
sceneggiatori come Richard LaGravenese,
William Nicholson e perfino i fratelli
Joel ed Ethan Coen,
Unbroken è basato sull’omonimo libro scritto da
Laura Hillenbrand e pubblicato nel 2010. In questo
l’autrice ripercorre la vita di Zamperini, rinunciando ad ogni
possibile artificio letterario in favore della pura descrizione
storica. Divenuto un autentico best seller, con milioni di copie
vendute in tutto il mondo, il libro riportò dunque all’attenzione
pubblica la storia dell’atleta e non passò molto prima che anche
Hollywood se ne interessasse. Attratta dalla forza del racconto, la
Jolie si offrì poi di dirigere il film, decidendo però di non
recitarvi.
Struggente e ottimo per sentirsi
ispirati contro le avversità, Unbroken si è poi affermato
come un buon successo di pubblico e critica. Nel 2018 è stato
perfino realizzato un sequel non ufficiale intitolato Unbroken
– La via della redenzione, senza però il coinvolgimento né
della Jolie né degli stessi attori. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla vera storia dietro al film,
alla trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Unbroken: la vera storia dietro al film
Come anticipato, protagonista del
film è Louis Zamperini, figlio di italiani
originari di Brenzone sul Garda. La sua attività sportiva ha avuto
inizio nel 1932 con lo sci di fondo. Zamperini passò però ben
presto all’atletica, rimanendo imbattuto per tutti e tre gli ultimi
anni di liceo. La corsa, come narrato nel film, fu per lui anche un
modo per tenersi lontano da guai. Con un’infanzia problematica,
fatta di alcol, fumo e piccoli furtarelli, egli fu convinto dal
fratello Pete a dedicarsi allo sport, abbandonando
dunque ogni altro vizio. Nel 1936 egli si qualificò all’età di 19
anni per le Olimpiadi di Berlino, arrivando poi ottavo ai
cinquemila metri piani. Un risultato che gli permise di incontrare
perfino Adolf Hitler, il quale rimase
impressionato dalla velocità di Zamperini.
Quando le Olimpiadi del 1940 vennero
annullate a causa del secondo conflitto mondiale, Zamperini si
arruolò come bombardiere nell’aviazione. Nel 1943, però, a causa di
un incidente aereo precipitò nell’Oceano Pacifico. L’incidente
uccise otto passegeri, lasciando miracolosamente in vita Zamperini,
il pilota Russell Allen Phillips e il mitragliere
Francis McNamara. Proprio quest’ultimo mangiò,
mentre gli altri dormivano, tutto il cioccolato a loro
disposizione. Spaventati dalla situazione, i tre dovettero poi
mangiare pesce crudo pur di sopravvivere. McNamara, però, morì di
fame e disidratazione dopo 33 giorni. Dopo 47 giorni,
fortunatamente, i due sopravvissuti vennero recuperati dai
giapponesi.
Dopo essere stati prelevati da
questi, per i due uomini le sofferenze furono tutt’altro che
terminate. Vennero infatti deportati in una prigione militare nota
come Execution Island. Qui Zamperini venne costretto a
lavori forzati e a sperimentare condizioni di vita ai limiti del
possibile. Il sergente Mutsuhiro Watanabe, in
particolare, lo sottopose ad innumerevoli umiliazioni e torture. È
in questo periodo che Zamperini inizia a credere in Dio e a riporre
in lui le sue speranze. Con il termine del conflitto, egli viene
infine liberato e fare ritorno in patria. Nel 1997 Zamperini
tornerà in Giappone da eroe, in occasione dei giochi Olimpici
invernali, dove per un tratto avrà modo di portare la torcia
olimpica.
Unbroken: la trama e il cast del film
Alla luce di questa incredibile
storia vera, il film della Jolie ripercorre la vita di
Zamperini concentrandosi in particolare sulle sue
vicende nel corso della guerra. Il tutto viene raccontato nel modo
più fedele possibile, dall’incidente aereo ai 47 giorni trascorsi
in mare, dal campo di prigionia e alle torture subite fino alla
liberazione e al ritorno a casa. Vengono omessi solo alcuni
dettagli, tra cui l’incontro con Hitler. Ciò che da tutto ciò
emerge in particolare è la forza d’animo del protagonista, il quale
diventa un esempio per l’intera umanità. Zamperini nel corso del
film imparerà a dedicare la propria vita al bene e al perdono,
dimostrando un animo e una forza di volontà impossibili da
spezzare.
Ad interpretare Zamperini nel film
vi è il giovane attore Jack O’Connell, noto per la
serie Skins. Egli, per il ruolo, si sottopose ad un rigido
allenamento e ad una ancor più rigida dieta. Proprio a causa di
questa si trovò a svenire in più occasioni sul set durante momenti
di grande sforzo. Accanto a lui, nel ruolo del pilota Russell Allen
Phillips vi è invece Domhnall
Gleeson, mentre Garrett Hedlund
è il capitano John Fitzgerald. L’attore si è preparato leggendo articoli e
libri a riguardo. In particolare, ha avuto modo di consultare il
diario personale del vero Fitzgerald, dove egli annotava le proprie
imprese e i propri pensieri. Sono poi presenti
Miyavi, noto musicista giapponese, nel ruolo di
Matsuhiro Watanabe e Jai Courtney in
quelli del sergente Charlton Cupernell.
Unbroken: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Unbroken grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple
TV+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
11 settembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
In un clima di tensione quasi
disturbante, La mia prediletta è una miniserie
tedesca Netflix di genere thriller psicologico; formata da
una sola stagione di 6 episodi, ognuno di circa 45 minuti, la serie
racconta la misteriosa scomparsa di una ragazza, Lena Beck, e del
suo misterioso ritrovamento. La mia prediletta è
tratta dal romanzo omonimo della scrittrice tedesca Romy Hausmann.
Nel cast si ritrovano figure note nel panorama cinematografico
nazionale ed internazionale: Julika
Jenkins, nota per il ruolo di Claudia Tiedemann nella
serie
Dark, qui interpreta Karin, madre di Lena, mentre Kim Riedle
(Skylines) è nel ruolo di Lena.
La mia prediletta: fuga dagli
orrori
Di notte, in dei boschi nei dintorni
di Aquisgrana, una donna, Lena, viene investita da una macchina:
Lena insieme alla figlia, Anna, vengono portate in ospedale. Qui
mentre la madre viene operata, un’infermiera inizia a relazionarsi
con la bambina, scoprendo pian piano la disturbante realtà in cui
le due, insieme al fratellino Jonathan, vivevano. Costretti dal
padre ad una vita di prigionia, la madre ed i due bambini vivevano
in una casa lugubre, lontano dal mondo esterno, completamente
dipendenti dal padre per i viveri, forzati a seguirne le rigide
regole.
L’incidente di Lena finisce per
intrecciarsi indissolubilmente con un altro caso irrisolto della
polizia tedesca: la scomparsa della giovane Lena Beck a Düsseldorf.
Karin e Matthias Beck, genitori di Lena, riconoscono Anna come loro
nipote, essendo la bambina uguale alla loro figlia da piccola,
rinnegando però la donna investita come la loro Lena. La ricerca
continua e disperata di Lena Beck porterà alla luce altre
terrificanti realtà.
Un thriller coinvolgente dai tratti
disturbanti
Nei primi episodi La mia
prediletta presenta al pubblico una realtà di violenze
quotidiane, di totale assoggettamento alla figura del padre, di
conseguenza questa prima parte della serie può risultare
particolarmente forte. Ciò che rende il tutto così inquietante è
che questa quotidianità di privazioni e di violenza domestica da
parte del padre viene descritta da una bambina, da Anna, nella più
normale spontaneità. Per Anna e Jonathan una cella senza finestre,
senza la possibilità di uscire, con regole ferree da seguire per
evitare di sfidare l’ira paterna è la normalità, perché è l’unica
realtà conosciuta. A favorire l’inquietudine ai racconti della
bambina è sicuramente la performance della giovanissima attrice
Naila Schuberth.
Seraphina Maria Schweiger as Ines Reisig on the set of Liebes Kind,
Courtesy of Netflix 2023
La violenza esercitata dal padre non
è neanche di tipo meramente fisico, ma anche psicologico: Lena lo
paragona ad un Dio onnipotente, che fa il giorno e la notte, che li
controlla costantemente. La stessa Lena, ritornata alla sua vita
dopo mesi di prigionia, non riesce a rinnegare le stringenti regole
della casa, continua a sentirsi tremendamente osservata.
Nella seconda parte di La
mia prediletta viene lasciato maggiore spazio alle
indagini, al lavoro degli investigatori Bühling e Kurt, i quali
riescono pian piano a rimettere insieme tutti i tasselli del puzzle
di abusi ed assassini. Di conseguenza, l’inquietante realtà della
casa viene parzialmente accantonata a favore di una maggiore
dinamicità delle vicende, pur continuando ad essere presenti dei
flashback sulla vita dei bambini e di Lena.
L’inquietudine di una realtà
vicina
Talvolta una serie come La
mia prediletta può arrivare a suscitare nell’animo dello
spettatore maggiore angoscia ed irrequietezza di un film
dell’orrore. Ciò può avvenire per via della differenza delle
tematiche che vengono trattate: guardando un horror, lo spettatore,
per quanto possa rimanere impressionato dalle scene, è consapevole
che le vicende non sono reali. Al contrario tematiche come quelle
trattate nella serie sono fin troppo presenti nella realtà sociale,
tanto da colpire il pubblico più nel profondo.
La mia prediletta
arriva ad esacerbare all’estremo tematiche come la violenza
domestica e di genere e lo stupro, mostrandoci orrori ancora
peggiori rispetto a quelli della realtà. Il momento che
probabilmente permette un maggiore collegamento tra attuali fatti
di cronaca e la serie è il momento della scomparsa di Lena Beck: la
ragazza, giovane studentessa universitaria, si trova di notte a
dover ritornare a casa a piedi da sola, quando l’uomo la
rapisce.
A questo si sommano le profonde
cicatrici anche psico emotive delle violenze subite da Lena: fin da
subito, in ambulanza e poi in ospedale, la donna vuole abbandonarsi
verso la morte, ma è solo la voce di Anna che le da la forza di
lottare per la vita.
Wanted Cinema annuncia l’arrivo in
sala dal 19 ottobre di A Passo d’uomo (Sur les
chemins noirs), presentato in anteprima alla 71edizione
del Trento Film Festival come film d’apertura della
manifestazione. Tratto dall’omonimo libro autobiografico best
seller dello scrittore-esploratore francese Sylvain Tesson, A
passo d’uomo è diretto da Denis Imbert (Vicky,
Mystère) e alla sua uscita in sala in Francia a marzo ha
ottenuto il plauso della critica e incassato numeri da capogiro al
box office d’Oltralpe. Nel cast, insieme a Jean Dujardin, troviamo Izia
Higelin, Josephine Japy e Jonathan
Zaccai.
Protagonista indiscusso di questo
viaggio attraverso la Francia – un cammino a piedi di 1300 km che
va dal Mercantour al Cotentin, ma anche un viaggio interiore per
riappropriarsi di un corpo ridotto in pezzi e rimarginare dolorose
ferite – è un intenso Jean Dujardin (Premio Oscar per
The Artist), che qui veste i panni di Pierre, un celebre
scrittore con un debole per le esperienze estreme e i viaggi in
solitaria. Una sera, ubriaco, si arrampica sulla facciata di un
palazzo e cade per diversi piani. L’incidente lo lascia in coma
profondo. Quando ne esce, Pierre riesce a malapena a stare in
piedi. Contro il parere di tutti, decide di fare un’escursione da
solo attraverso la Francia, dalla Provenza a Mont Saint Michel,
lungo sentieri dimenticati attraverso alcune delle regioni più
aspre, inospitali e belle della Francia. Basata su eventi reali,
questa fuga dal mondo frenetico è una storia di forza d’animo,
guarigione, resilienza e riconnessione alla natura e al sé
profondo.
“L’eroe ha un lato
selvaggio” – commenta il regista – “come un lupo che
osserva la vita degli uomini, tenendosene a distanza. Allo stesso
modo, dalla regia mi sforzavo di vederlo uscire da un cespuglio,
attraversare la strada e ripartire in un boschetto come un animale.
I sentieri neri sono delle tracce lasciate, che non esistono sulle
mappe. Sono sentieri percorsi da animali selvatici. Mi piaceva
questa idea di attraversamento. La Francia ha questa prospettiva,
queste incredibili linee di fuga”.
Il 16 settembre i fan di tutto il
mondo si riuniscono per festeggiare il Batman Day
e celebrare il loro amore per il supereroe DC, uno
dei personaggi più iconici e longevi della cultura popolare. Per
onorare questa tradizione annuale, DC e Warner Bros. Discovery,
insieme ad alcuni dei loro partners più importanti, presentano
attività, iniziative, e lanci di prodotto dedicati al protettore di
Gotham City.
Il Batman Day 2023
porterà alla luce in tutto il mondo alcuni tra i più iconici
Team-Up di Batman: amici, alleati o pericolosi avversari, i fan
potranno celebrare l’universo del Cavaliere Oscuro attraverso i
personaggi che, insieme a Batman, lo hanno reso così
memorabile.
l 16 e il 17 settembre, presso il
Maximo Shopping Center di Roma, verrà installata un’area
celebrativa dedicata a Batman e al suo più fedele alleato: Robin.
All’interno dell’area saranno presenti diverse grafiche per
realizzare foto e video indimenticabili all’interno del mondo di
Batman: dal Bat-Segnale allo skyline di Gotham City, ogni fan avrà
l’occasione di immergersi tra gli elementi più iconici del
Cavaliere Oscuro. L’area includerà anche delle grafiche celebrative
del dinamico duo: Batman e Robin. Oltre ad una statua a grandezza
naturale di una delle versioni più amate e apprezzate di Batman
viste al cinema.
Boomerang (canale
609 di Sky) celebra il Batman Day con un intero weekend – il 16 e
17 settembre – che vedrà la serie Batwheels protagonista assoluta
del canale. Batwheels è il nuovo e primo imperdibile show targato
DC dedicato al target prescolare con protagonisti Batman, Robin e
Batgirl. La serie, all’insegna dell’action e dell’avventura,
combina due degli elementi più amati dai bambini: i supereroi e le
macchine! Lo show, infatti, ruota attorno ad una squadra di giovani
veicoli superpotenti che difendono Gotham City dal crimine insieme
ad una schiera di iconici eroi DC. Dal 30 ottobre Batwheels
approderà in esclusiva Prima TV free su Cartoonito (canale 46 del
DTT).
Per celebrare Batman nel mese di
settembre, Sky lancerà in Italia una nuova
edizione del pop-up channel SKY CINEMA BATMAN, dal 25 al 30
settembre.
Il canale programmerà: The
Batman con Robert Pattinson, la trilogia de Il Cavaliere
Oscuro di Christopher Nolan, e gli iconici film di
Batman di
Tim Burton (Batman, Batman Returns) e Joel
Schumacher (Batman Forever, Batman and Robin). Tutti i
film saranno anche disponibili su NOW.
Warner Bros. Games e DC hanno
recentemente annunciato Batman: Arkham
Trilogy per Nintendo Switch, già disponibile
per il pre-order. Una raccolta dei videogiochi pluripremiati di
Rocksteady Studios che unisce Batman: Arkham
Asylum, Batman: Arkham
City, e Batman: Arkham
Knight in un unico pacchetto definitivo.
Batman: Arkham Trilogy sarà disponibile a
partire dal 13 ottobre 2023 per Nintendo Switch e includerà tutti i
contenuti scaricabili (DLC) pubblicati finora per ciascuno dei tre
giochi. Tutti i fan potranno mettersi nei panni del Cavaliere
Oscuro e immergersi nel leggendario universo di Arkham per
consegnare alla giustizia i più famosi criminali DC. La trilogia
per Nintendo Switch è sviluppata da Turn Me Up Games.
L’appuntamento con il Batman Day si
rinnova anche con tante novità a fumetti. Tra i numerosi titoli che
arriveranno sugli scaffali per celebrare il difensore di Gotham
City, Panini Comics propone un volume speciale
pensato per festeggiare al meglio questa ricorrenza: Batman Day
2023: Amici e nemici. Con tanti amici e “ospiti d’eccezione” di
Gotham City a supportare il Cavaliere Oscuro, il fil rouge dei
racconti contenuti in questa antologia da collezione è il team-up,
ovvero il tema portante dell’edizione 2023 del Batman Day. Inoltre,
in esclusiva per l’Italia, Batman Day 2023: Amici e nemici sarà
disponibile anche con una cover variant disegnata da Antonio Fuso
con un protagonista d’eccezione accanto al Cavaliere Oscuro: il
rapper e produttore discografico Hell Raton volto della collezione
Kappa dedicata a Batman.
Sabato 16 settembre debutta in
Italia per Panini Comics anche il primo numero di Batman: Il
gargoyle di Gotham, nuovissima e attesa serie DC/Black Label ad
opera del fumettista Rafael Grampá, composta da 4 numeri con uscita
a cadenza bimestrale.
Il Batman Day arriva anche su
eBay: fino al 24 settembre sarà live uno store
ufficiale dedicato al Cavaliere Oscuro e al mondo DC.
L’offerta dello store sul marketplace globale include una selezione
esclusiva di novità e prodotti da collezione, dalle statue in
resina in scala 1.10 di Iron Studios alle popolari statuette Funko
POP – alcune in edizione limitata – passando per i playset Lego.
Inoltre, sarà possibile acquistare una raccolta di titoli home
video incentrati sull’eroe mascherato, alcuni dei quali in
steelbook o packaging speciale. Un’opportunità imperdibile per
scovare tesori: lo store su eBay ospiterà uno spazio dedicato alla
community di Batman, dove i fan potranno acquistare pezzi
introvabili per arricchire la loro collezione di memorabilia.
Sul finire dell’estate del 2020 il
thriller The Silencing – Senza voce viene
distribuito in sordina per alcune sale statunitensi e poi
direttamente in home-video, dove ottiene comunque un discreto
successo. L’arrivo del film su Netflix è ora l’occasione anche per gli
spettatori italiani di poter scoprire questo film incentrato sui
temi del dolore, della vendetta e della ricerca di redenzione. Al
centro della vicenda, infatti, vi è un caso mai risolto di
rapimento, che colloca il film in uno specifico filone, a cui
appartiene ad esempio anche il più noto The Captive –
Scomparsa, ovvero quello di bambini o ragazzi scomparsi e
dei loro genitori chiamati a confrontarsi con il dolore e la paura
che si genera in conseguenza di tale mancanza.
Un film dunque ricco di tensione ed
elementi tutt’altro che leggeri questo The Silencing – Senza
voce, opera seconda del regista Robin Pront,
guadagnatosi una certa notorietà grazie al suo lungometraggio
d’esordio, Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore, a sua
volta un cupo thriller con elementi noir. Rimasto fedele al genere,
il regista ha dunque con questo suo secondo film approfondito
personaggi caratterizzati da traumi passati, sfruttando un elemento
naturale quale la riserva naturale in cui opera il protagonista
come metafora del suo animo smarrito. Tutto ciò dando forma alla
sceneggiatura, la prima di un lungometraggio, di Micah
Ranum.
Per gli appassionati del genere,
The Silencing – Senza voce è dunque un titolo da non
perdere, che proprio su Netflix si sta già affermando come un vero
e proprio caso grazie alle tante visualizzazioni ottenute da quando
è stato aggiunto al catalogo. Ci sono infatti diversi elementi
sorprendenti nel racconto proposto, che permettono a questo film di
godere di una propria identità. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di The Silencing – Senza voce
Protagonista del film è
Rayburn Swanson, un uomo che vive ancora vivido
sulla propria pelle il dolore per la perdita della figlia
adolescente, rapita cinque anni prima. Scivolato in una spirale
senza fine di alcolismo e autodistruzione, Rayburn ha detto addio
alla caccia, sua vecchia passione, decidendo invece di aiutare gli
stessi animali che uccideva realizzando una sorta di santuario al
confine con un’area incontaminata. La sua vita viene però rimessa
in discussione quando da uno dei monitor di sicurezza vede un
assassino inseguire una ragazza che gli ricorda la figlia
scomparsa. Determinato a salvarla, Rayburn si avventura dunuqe
nella natura selvaggia per trovarla prima che lo faccia il killer e
magari redimersi dagli errori passati.
Il cast di The Silencing – Senza voce
Ad interpretare il protagonista,
Rayburn Swanson, vi è l’attore Nikolaj
Coster-Waldau, meglio noto per aver interpretato Jaime
Lannister nella popolare serie TV Il Trono di
Spade. Da quando questa è terminata, l’attore si è
dedicato maggiormente al cinema, recitando in film thriller come
Domino, Against the Ice, God Is a
Bullet e, appunto, The Silencing – Senza voce. Per
quest’ultimo in particolare ha raccontato di essersi preparato
approfondendo il tipo di dolore che vive il suo protagonista,
cercando di raccontarlo nel modo più sincero e diretto possibile.
Accanto a lui, nel ruolo dello sceriffo Alice Gustafson, vi è
invece l’attrice Annabelle
Wallis.
Questa è principalmente nota per il
personaggio di Grace Shelby nella serie televisiva Peaky
Blinders e la voce dell’AI Zora nelle serie televisive Star
Trek: Discovery e Star Trek: Short Treks. Con The
Silencing – Senza voce ha invece avuto un ruolo di maggior
rilievo anche al cinema, per il quale aveva già recitato con film
come X-Men – L’inizio,Annabelle e La mummia. Il giovane
Hero Fiennes
Tiffin, oggi noto per essere stato il protagonista
maschile della serie di film After, recita invece qui nel
ruolo di Brooks Gusfafson, il problematico fratello di Alice.
Recitano poi nel film Zahn McClarnon nel ruolo di
Karl e Melanie
Scrofano in quelli di Debbie.
Il trailer di The Silencing –
Senza voce e come vederlo in streaming su Netflix o
altrove
È possibile fruire di
The Silencing – Senza voce grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Apple TV,Prime Video e Netflix.
Su quest’ultima piattaforma, il film si trova attualmente
al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in
Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
rife>rimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video.
Secondo alcuni rumor, il veterano di
Harry Potter,Daniel
Radcliffe, si sarebbe unito al cast dell’attesissimo
Deadpool 3
dei Marvel Studios. Da tempo, come noto, circolano
voci online riguardo ai possibili attori che compariranno nel film
dell’MCU e secondo lo scooper del
settore, Daniel Richtman (via Patreon), proprio l’attore
inglese sarebbe stato scelto per unirsi a Hugh Jackman e
Ryan Reynolds
in Deadpool 3 per un “ruolo
segreto“. Non sono stati forniti altri dettagli, ma la teoria
ad oggi più popolare lo vuole come interprete di una variante di
Wolverine.
Ciò deriva da una voce precedente
secondo la quale Radcliffe era tenuto d’occhio dalla Marvel per prendere il posto di
Hugh Jackman
nei panni di Logan nel previsto riavvio degli X-Men. Tale
intenzione non si è ad oggi mai concretizzata ma se davvero
Radcliffe dovesse essere confermato come parte di Deadpool 3, potrebbe essere divertente
vederlo anche fosse solo per una volta in tali panni. Ovviamente
c’è anche la possibilità che l’attore abbia un ruolo più
sostanziale nel film, con un personaggio completamente diverso.
Fino a che perdurerà lo sciopero degli attori, però, Radcliffe non
può rilasciare interviste e dunque confermare o smentire tale
rumor.
Deadpool 3: quello che
sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin
Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà
un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione
matura.
Prende il via lunedì 11 settembre la
terza edizioneMAX3MIN – Very Short
FilmFestival, il festival dei
micro corti (come ben esplicitato dal nome) che hanno la
peculiarità di avere una durata non superiore ai tre minuti.
Online dall’11 settembre in
streaming gratuito worlwide, il festival ideato e diretto dalla
scenografa italo-argentina Martina Schmied approderà poi a Milano a
partire da venerdì 15 settembre negli spazi della Cineteca Milano
MIC per poi concludersi domenica 17.
Fin dai suoi esordi MAX3MIN si
propone come un festival ibrido e particolare, in prima istanza per
il formato che ben intercetta il concetto più classico del
cortometraggio ma anche le attitudini del pubblico più giovane
abituato ai formati brevi dei social tra stories e video su TikTok,
oltre alla scelta di una programmazione sia cittadina che senza
confini (da sempre MAX3MIN è un festival fruibile gratuitamente
online in tutto il mondo sul sito max3min.com).
Un programma di 70 micro corti
suddivisi nei due concorsi, 50 concorreranno per i premi del
Concorso Internazionale, mentre 20 sono i film
selezionati per il NEXT GEN award, premio
dedicato ai migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di
tutto il mondo.
Dalla crisi climatica (What do
you do?) all’inclusività, dalle riflessioni sul genere
(Backward) alle storie d’amore, e poi ancora il rapporto
con i social (Feed Me), la dipendenza da smartphone
(Phonedemic), le battaglie politiche, il rapporto con la
propria terra (Autumn in Summer mostra il rapporto
dei giovani che vivono nei Balcani con la loro terra, divisi tra
l’amore e il desiderio di fuga), il passaggio all’età adulta
(Futuri Aprili, KIDz) la
memoria (Murashka e Soap
Opera), i disturbi alimentari (Perfect Me), la guerra
(Pharmakon), il razzismo (Sverige): sono solo
alcune delle tematiche affrontate in queste schegge di racconto,
passando attraverso i generi, con una sola e unica regola ovvero
non superare i 180 secondi.
Oltre alla programmazione in
streaming, i corti di MAX3MIN saranno visibili anche su grande
schermo a Milano a partire da venerdì 15 settembre. Il festival
arriva infatti in città con una tre giorni di vera e propria
festa.
Fino a domenica 17 gli spazi di
Cineteca Milano MIC ospiteranno MAX3MIN con le proiezioni dei corti
ma anche musica con il concerto/masterclass Un’anima divisa
in trio (venerdì 15 ore 19.00), il party
di Discosizer (sabato 16) e le playlist
musical. In programma anche ad incontri e talk con ospiti tra
cui Luca Pacilio, i
registi Martina
Melilli e Giacomo Abruzzese, il
fumettista e illustratore Simone Angelini, la
festival strategist Lara Casirati, oltre ad
appuntamenti pensati per i più piccoli con
i laboratori a cura dell’illustratrice e
grafica Cora Fossati.
Guillermo del
Toro sembra non essere eccessivamente preoccupato per
l’ascesa dell’intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo,
mentre si è detto molto più preoccupato per la scarsa intelligenza
mostrata da alcuni esseri umani. Secondo THR, del Toro era infatti
presente al Toronto Film Festival venerdì, dove ha parlato delle
A.I. durante un suo discorso. L’uso dell’A.I., come noto, è un
argomento particolarmente caldo ad Hollywood, per il quale sono in
corso gli scioperi WGA e SAG-AFTRA,
con sceneggiatori e attori che chiedono maggiori controlli su tale
tecnologia applicata al cinema.
La controversia in corso ha portato
dunque del Toro a condividere i suoi pensieri sulla situazione,
affermando di vedere l’A.I. più come uno “strumento” per i
registi e non come qualcosa che possa sostituirli, a meno che ciò
che si desidera non sia un prodotto scadente. “La gente mi
chiede se sono preoccupato per l’intelligenza artificiale, io dico
che sono preoccupato per la stupidità naturale. È solo uno
strumento, giusto?” ha dichiarato il regista. “Se qualcuno
vuole film realizzati dall’intelligenza artificiale, lasciamo che
li ottengano immediatamente. Non mi interessano le persone che
vogliono realizzare e ottenere qualcosa di schifoso in fretta.
Altrimenti perché non comprare una stampante, stampare la Gioconda
e dire che ce l’hai fatta tu?“
Non tutti però sono così tranquilli
riguardo all’ascesa dell’A.I. a Hollywood come del Toro. Lo
sceneggiatore premio Oscar Charlie Kaufman aveva
precedentemente detto a Variety che considera la minaccia dell’A.I.
come la “fine della creatività per gli esseri umani“. Il
famoso romanziere Stephen King ha invece
recentemente dichiarato a Rolling Stone che non pensa che ci sia
modo di fermare l’A.I., anche se concorda anche sul fatto che tale
tecnologia non sia in grado di produrre da sola una scrittura di
qualità. L’uso delle A.I. rimane dunque un argomento centrale
nell’industria cinematografica e con gli scioperi in corso saranno
ancora molte le testimonianze a riguardo e riguardo i possibili
scenari futuri.
A quasi tre settimane dall’uscita
nei cinema italiani,
Oppenheimer continua a mantenere il primo posto al box
office. Le due pellicole dell’estate, Barbie ed Oppenheimer, per quanto diverse in
questione di genere e tematiche, hanno avuto un riscontro comune:
hanno riportato il grande pubblico nelle sale cinematografiche. Nel
week end appena concluso il film biografico diretto da
Christopher Nolan incassa €764.955 a fronte di un totale di più
di 22 milioni e mezzo di euro.
Al secondo posto si stabilisce
The Nun 2, horror sequel della pellicola del 2018,
uscito nelle sale il 6 settembre. Al suo primo fine settimana nei
cinema The Nun 2 raggiunge un incasso di €659.300 su un totale di 3
milioni di euro.
Al terzo posto ritroviamo
Io Capitano, presentato in concorso alla Mostra del
cinema di Venezia e vincitore del
Leone d’argento per la regia a Matteo Garrone ed il premio
Marcello Mastroianni Seydou Sarr. La pellicola drammatica incassa
€150.692 al suo primo week end al cinema.
Box office: il resto della
classifica
Al quarto e quinto posto ritroviamo
The equalizer 3- senza tregua, terzo capitolo della
saga cinematografica con Denzel Washington, e
Tartarughe ninja-caos mutante. The equalizer raggiunge
un incasso di €113.938 su un totale di quasi Tartarughe ninja
guadagna €100.483 nel week end.
Al sesto ed al settimo posto si
ritrovano
Jean Du Barry- la favorita del re, pellicola diretta
dalla regista Maïwenn con Johnny Depp, e
Barbie, diretto da Greta
Gerwig, che dopo più di un mese e mezzo dalla sua uscita nelle
sale mantiene il suo posto nella classifica. Jean Du Barry ha
incassato nel fine settimana appena concluso €99.675 a fronte di un
totale di poco più di un milione di euro, mentre Barbie raggiunge
un incasso di €91.345 su un imponente totale di 31 milioni e mezzo
di euro. All’ottavo posto si stabilisce
La casa dei fantasmi, remake dell’omonimo film con
Eddie Murphy, che incassa €77.001.
Gli ultimi due classificati nel box
office del week end sono due film italiani,
Il più bel secolo della mia vita, nelle sale dal 7
settembre e L’ordine del tempo, nei cinema dal 31 agosto. Il più
bel secolo della mia vita incassa €46.117, mentre
L’ordine del tempo raggiunge un guadagno di
€31.132.
Per il suo ultimo film, The Movie
Critic, Quentin
Tarantinoha deciso di tornare lì dove tutto ha
avuto inizio, nell’iconica location delle riprese che ha dato
inizio alla sua carriera. Egli ha infatti iniziato la sua carriera
nel 1992 con Le
Iene, mentre il suo film successivo, Pulp
Fiction, lo ha aiutato a consolidare la sua
reputazione all’interno dell’industria. Dopo nove film, The
Movie Critic sarà ora – come da lui dichiarato – il suo ultimo
lungometraggio, andando dunque a concludere la sua carriera come
regista.
Mentre continua la pre-produzione
di The
Movie Critic, l’acclamato regista ha ora rivelato
i suoi piani per tale progetto. Parlando con The Hollywood Reporter,
Tarantino ha infatti svelato il luogo in cui avranno luogo le
riprese, che dovrebbero iniziare nell’autunno del 2023, scioperi
permettendo. Per esse, Tarantino si è rivolto alla California, lo
stato in cui ha girato Le Iene, elogiando tale luogo per
il suo significato nella storia del cinema. “Adoro girare in
California. Ho iniziato a dirigere film qui ed è giusto che giri il
mio film finale nella capitale mondiale del cinema”, ha
dichiarato il regista.
The Movie Critic, tutto quello che sappiamo sul
film
Parlando del film, Tarantino ha
dichiarato che “The Movie Critic è basato su un ragazzo
realmente esistito, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva
recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano
troppo sdolcinate per essere lette, ma poi c’era questa rivista che
aveva una pagina di film davvero interessante.Ha scritto
di film mainstream ed è stato il critico di seconda serie. Penso
che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue
recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che
potrebbe essere Travis Bickle se fosse stato un critico
cinematografico”.
“Ma lui era molto divertente e
molto scortese. Ha imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua
merda era davvero divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha
scritto come se avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà
degli anni ’30. Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato
chiaro per un po’, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso
che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo“.
Tarantino non ha rivelato il nome del critico sconosciuto o della
rivista pornografica per cui ha scritto, ma in The
Movie Critic, la rivista fittizia si chiamerà
“The Popstar Pages“.
Sembra che il film potrebbe essere
piuttosto audace se non anche controverso e sulla base del fatto
che il critico è morto verso la fine dei suoi trent’anni per
complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe anche dare al
decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura tragica. Nessuno è
stato ancora scritturato in The
Movie Critic, ma il regista ha affermato
che la parte principale è pensata per un attore di circa 35 anni e
che ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui
non ha mai lavorato prima, avendo già in mente qualcuno che secondo
lui farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso.
Quest’anno sono trascorsi 35 anni
dall’uscita nelle sale dell’amato film di Tim Burton,
Beetlejuice – Spiritello
Porcello. Ora, dopo anni di tentativi, il regista
realizzerà effettivamente un sequel di quel film, con molti membri
del cast originale. Non saranno però solo gli attori ad offrire a
Beetlejuice 2
un aspetto fedele al film del 1988. All’inizio di quest’anno,
Michael Keaton
aveva rivelato che il film utilizzerà effetti pratici e ora
in una nuova intervista con Independent, Burton ha
confermato un approccio che definisce come un “ritorno alle
origini“.
“Onestamente, non lo so davvero,
perché non sono poi così bravo a parlare o a cercare di vendere
qualcosa, per così dire. Guardando indietro, è stato un viaggio
molto, molto strano che non riesco a spiegare del tutto,” ha
detto Burton quando gli è stato chiesto del suo percorso a
Hollywood. “Ecco perché è difficile per me guardare i film
dopo, perché provo ancora l’emozione che ne deriva. Non ne traggo
sollievo. Ma mi piacciono tutte le persone con cui holavorato“, ha spiegato il regista.
Alla luce di ciò, Burton è poi
passato a parlare del suo nuovo progetto in arrivo. “In
quest’ultimo, Beetlejuice 2, mi è davvero piaciuto il set. Ho
provato a spogliarmi di tutto e a tornare alle basi del lavoro con
brave persone, attori e burattini. È stato un po’ come tornare al
motivo per cui mi piaceva fare film”. Dopo una serie di film
non propriamente apprezzati dalla critica e dal pubblico, che
sembravano aver allontanato il regista dal suo modo classico di
concepire i film, Beetlejuice 2 sembra offrirà ciò che era
mancato a questi ultimi progetti, ovvero non solo l’immaginario
burtoniano ma anche un preciso modo di raccontare per immagini.
Beetlejuice 2, tutto quello che sappiamo sul film
Beetlejuice 2 è il sequel
dell’iconico film del 1988 di Tim Burton.
Tale seguito vedrà Winona Ryder
tornare nei panni di Lydia Deetz al fianco di Michael Keaton,
interprete del bio-esorcista che dà il titolo al film, mentre
Catherine O’Hara tornerà nei panni della madre di
Lydia. Si darà invece il benvenuto nel franchise a Jenna Ortega,
Justin Theroux,
Monica Bellucci
e Willem Dafoe. I
dettagli della storia sono attualmente tenuti nascosti, ma alcune
foto hanno già iniziato a circolare
in rete spingendo ad elaborare alcune teorie. Il direttore
della fotografia Haris Zambarloukos ha poi
anticipato i dettagli della storia e il tema del sequel, affermando
che sarà ambientato “nel più folle dei mondi
possibili”. Il film ha invece una data di uscita fissata
al 6 settembre 2024.
Anche se attualmente fermo per via
degli scioperi in corso ad Hollywood, il film Deadpool 3 rimane
senza ombra di dubbio uno dei cinecomic più attesi in uscita da qui
ai prossimi anni. Ciò è dovuto a vari motivi, dall’ingresso di
Deadpool nell’MCU alla conferma presenza di
Hugh Jackman
nel ruolo di Wolverine, passando per la possibile partecipazione di
diversi altri X-Men già visti al cinema e fino alle teorie sulla
trama, che dovrebbe ruotare attorno al concetto di Multiverso.
Mentre si attende che le riprese possano ricominciare, arrivano
nuovi rumor circa altri due noti mutanti che potrebbero fare la
loro comparsa nel film.
Si tratta della Laura/X-23 di
Dafne Keen, da
lei interpretata nel film del 2017 Logan – The
Wolverine, e il Victor Creed/Sabertooth
interpretato dall’attore Liev Schreiber
nel film X-Men le origini:
Wolverine. Due personaggi, dunque, che hanno dei
forti precedenti con Wolverine, la prima in quanto figlia adottiva,
il secondo in quanto ex amico fraterno e in seguito nemico giurato.
Per quanto riguarda la Keen, sembra che i negoziati per farla
apparire nel film fossero in corso prima dell’inizio dello sciopero
degli attori e che potrebbero riprendere una volta che questo sarà
terminato. Ad ora, dunque, la sua partecipazione è assolutamente
non certa.
Per quanto riguarda Schreiber,
l’insider Daniel Richtman (tramite Patreon) riporta che l’attore era a sua volta in
trattative, ma non si sa a che punto queste fossero prima
dell’inizio dello sciopero. Il personaggio mutante da lui
interpretato, Sabertooth, è ricordato come una delle cose migliori
del film spin-off dedicato a Wolverine e potrebbe essere
interessante vederlo tornare nel film e scoprire come potrebbe
porsi nei confronti dei protagonisti, se nuovamente come nemico o
come alleato, rispolverando il proprio legame con Logan. Si tratta
di misteri attualmente in sospeso, che potranno trovare risposta
unicamente quando le cose a Hollywood si sbloccheranno.
Deadpool 3: quello che
sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin
Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà
un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione
matura.
Finalmente, un primo filmato di
Aquaman e il Regno
Perduto è stato reso disponibile. L’attesissimo
sequel del successo miliardario diretto da James Wan
uscirà nei cinema questo dicembre, ma fino ad ora la Warner Bros. e
i DC Studios sono stati molto silenziosi al riguardo, facendo
ipotizzare un possibile rinvio del film. A meno di quattro mesi
prima della sua première sul grande schermo, tuttavia, Aquaman e il Regno Perduto si mostra
finalmente tramite un teaser che mostra alcune scene in anteprima e
anticipa l’arrivo del trailer ufficiale.
Il trailer completo debutterà
giovedì, ma nel frattempo il teaser propone dunque 30 interi
secondi di filmato in cui si stabilisce rapidamente la posta in
gioco del nuovo film, che vede Black Manta dichiarare con aria di
sfida: “Ucciderò Aquaman e distruggerò tutto ciò che gli è caro“.
Segue una ripresa dell’Arthur Curry di Jason Momoa che
scopre i resti in fiamme della casa di suo padre. Il teaser trailer
di Aquaman e il Regno Perduto
mostra quindi diverse rapide inquadrature della colorata azione
subacquea del film, incluso uno scorcio della lotta di Arthur
contro Black Manta. Per saperne di più, non resta che attendere
l’uscita del trailer ufficiale.
Jason Momoa è atteso di
nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto,
sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti
dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora
una volta da James
Wan(Insidious, The Conjuring),
torneranno anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta
Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.David Leslie Johnson-McGoldrick,
collaboratore ricorrente di Wan, scriverà la
sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter
Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema
il 21 dicembre.
L’ultimo red carpet della serata è
avvenuto per La sociedad de la
nieve, il film di chiusura Venezia
80, l’80esima
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red carpet il
regista spagnolo J.A. Bayona (The
Orphanage, The Impossible). La
sociedad de la nieve, epica vicenda di
sopravvivenza in condizioni estreme, sarà proiettato
in prima mondiale sabato 9
settembre, nella Sala
Grande del Palazzo del
Cinema al Lidodi
Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.
Nel 1972 il volo 571 delle
Forze aeree dell’Uruguay con a bordo una squadra di
rugby diretta in Cile precipita su un
ghiacciaio nel cuore delle Ande. Allo
schianto sopravvivono solo 29 dei 45
passeggeri, che si ritrovano in uno degli ambienti più
ostili al mondo e obbligati a ricorrere a misure estreme per poter
restare in vita. Diretto da J.A.
Bayona, La sociedad de la
nieve è prodotto da Belén
Atienza, Sandra
Hermida e J.A.
Bayona. Il cast è composto
da Enzo Vogrincic, Matías
Recalt, Agustín
Pardella, Esteban
Kukuriczka e Tomas Wolf. Tratto
dal romanzo di Pablo Vierci, è sceneggiato
da J.A. Bayona, Bernat
Vilaplana, Jaime
Marques e Nicolás
Casariego. Direttore della
fotografia è Pedro
Luque. Distribuzione
internazionale: Netflix. Ecco tutti i protagonisti sul red
carpet.
1 di 12
Agustin Pardella
Agustin Pardella
Enzo Vogrincic
Juan Antonio Bayona
Juan Antonio Bayona
Juan Antonio Bayona
Matias Recalt
Matias Recalt
Matias Recalt, Enzo
Vogrincic and Agustín Pardella
Matias Recalt, Enzo
Vogrincic and Agustín Pardella
La Giuria di
VENEZIA 80, presieduta da Damien
Chazelle e composta da Saleh Bakri, Jane Campion, Mia
Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre,
Laura Poitras e Shu Qi dopo aver visionato i 23 film in
competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:
LEONE D’ORO per il miglior film a: Poor
Things di Yorgos Lanthimos (Regno
Unito)
LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della
Giuria a: Aku Wa Sonzai Shinai (Il male non
esiste) di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)
LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore
regia a: MATTEO GARRONE per il
filmIO CAPITANO (Italia,
Belgio)
COPPA VOLPIper la migliore
interpretazione femminile a: Cailee Spaeny nel
film PRISCILLA di Sofia Coppola
(Stati Uniti, Italia)
COPPA VOLPIper la migliore
interpretazione maschile a: Peter Sarsgaard nel
film MEMORYdi Michel Franco
(Messico, Stati Uniti)
PREMIO PER LA MIGLIORE
SCENEGGIATURA a: Guillermo Calderóne PABLO
LARRAÍN per il film EL
CONDE di Pablo Larraín (Cile)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: Zielona granica (Il confine
verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca,
Francia, Belgio)
PREMIO MARCELLO MASTROIANNIa un
giovane attore emergente a: SEYDOU SARR nel film IO
CAPITANOdi Matteo Garrone (Italia)
La cerimonia di premiazione di
Venezia 80 ha incoronato Poor
Things (Povere
Creature) di Yorgos Lanthimos
Leone d’Oro di quest’anno. Il film preferito dalla critica presente
al Lido è stato poi il vincitore, probabilmente anche grazie a una
straordinaria interpretazione di Emma Stone, che
ha guidato il film alla vittoria. Una coincidenza insolita, quella
tra gusti della critica e gusti della giuria, che però quest’anno
ha portato a una felice unanimità di giudizio. Tra gli altri
premiati, il recente premio Oscar Ryusuke
Hamaguchi, Agnieszka Holland,
Matteo Garrone, il suo film porta a casa ben due
premi, e gli attori statunitensi Cailee
Spaeny e
Peter Saarsgard, entrambi vincitori a sorpresa della
Coppa Volpi.
LEONE DEL FUTURO Luigi de Laurentiis Migliore opera prima: “Love is
a Gun,” Lee Hong-chi
HORIZONS EXTRA Premio del Pubblico:
Felicità, Micaela Ramazzotti
VENEZIA CLASSICS Miglior documentario sul cinema: Thank You Very
Much, Alex Braverman Miglior restauro: Moving, Shinji Sōmai
VENICE IMMERSIVE Gran Premio della Giuria: Song for a Passerby,
Celine Daemen Premio Speciale della Giuria: Flow, Adriaan
Lokman Achievement Prize: Emperor, Marion Burger, Ilan
Cohen
È vampiresco, romantico e ironico il
film vincitore del
GdA Director’s Award della ventesima edizione, la horror
comedy Vampire humaniste cherche suicidaire
consentant (Humanist Vampire Seeking Consenting
Suicidal Person) di Ariane
Louis-Seize.
“Erano ben quattro i film sui
vampiri alla 80ª Mostra del Cinema”, dicono Giorgio
Gosetti e Gaia Furrer, rispettivamente delegato generale e
direttrice artistica delle Giornate, “La vittoria del nostro
film canadese è il segno dei nostri tempi. Ariane Louis-Seize usa
il mondo dei vampiri con intelligenza e ironia come pretesto per
raccontare l’empowerment femminile, per parlare di empatia e di
quei sentimenti che riporteranno l’umanità nel mondo, tema che
ricorre in tanti film del nostro ventesimo anno”.
Il dramma belga sulla violenza di
genere Quitter la nuit (Through the night)
di Delphine Girard vince il Premio del
Pubblico mentre a guadagnarsi il Label Europa Cinemas
è Photophobia (Slovacchia, Repubblica Ceca,
Ucraina) di Ivan
Ostrochovský e Pavol Pekarčík,
che raccontano la quotidianità durante la guerra in Ucraina
attraverso gli occhi di due bambini.
Si conclude così l’avventura di
questi primi vent’anni delle Giornate degli Autori, iniziata con
l’immagine firmata da Anna Franceschini, in cui il marmo di una
statua si contrappone alla leggerezza giocosa di una figura
femminile vestita in rosso.
La sezione autonoma e indipendente
della Mostra del Cinema di Venezia promossa dalle associazioni ANAC
e 100autori ha accolto il pubblico nella splendida Sala Perla,
appena rinnovata. Dieci i film presentati in concorso, cinque dei
quali diretti da donne. Per la prima volta, tre di queste sono
arrivate in finale per il GdA Director’s Award: oltre
a Vampire humaniste cherche suicidaire
consentant diretto da Ariane Louis-Seize, nella riunione
finale dei cinefili europei del progetto 27 Times Cinema si sono
contesi il premio Melk di Stefanie
Kolk e Quitter la
nuit di Delphine Girard. I
film eventi speciali erano sette. Peter
Sargaard nei panni di un giornalista borghese
all’epoca della pandemia dell’influenza Spagnola (1918), è
protagonista e co-produttore del film di chiusura delle Giornate,
l’americano Coup! di Austin Stark e Joseph
Schuman.
La Casa degli Autori, a pochi passi
dal Palazzo del Cinema e dalla laguna che guarda Venezia, ha
ospitato per il terzo anno consecutivo una programmazione ricca di
film e appuntamenti. A cominciare dalle Notti
Veneziane, presentate in Sala Laguna: realizzate in
accordo con Isola Edipo e co-dirette da Gaia Furrer e Silvia
Jop, hanno visto l’alternarsi di otto film, tra finzione e cinema
del reale. La stessa sala ha ospitato cinque Proiezioni Speciali a
cominciare da Nina dei Lupi di Antonio Pisu.
Ben ventisei sono stati gli
eventi trasversali alla programmazione dei
trentatré film delle Giornate, dalle presentazioni di progetti
futuri come il Venice Kids (Enzo D’Alò testimonial speciale) alle
anticipazioni come quella della serie YOLO – You Only Love
Once prodotta da QMI. Si sono alternate attività votate
all’approfondimento e alla formazione. Fra gli altri: il Premio
Bookciak, Azione! in pre-apertura delle Giornate, le Masterclass in
collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di
Cinematografia, l’incontro Me too 2023: le donne alla
conquista di un cinema libero in collaborazione con 100autori e
Isola Edipo.
Lo Spazio della Regione del Veneto
ha ospitato gli incontri Miu Miu Women’s Tales con
le registe Antoneta Alamat Kusijanović e Ava DuVernay, le attrici
Maggie Gyllenhaal e Danica Curcic e la costumista Catherine Martin,
intervistate da Penny Martin.
Tantissimi gli
ospiti che si sono alternati nelle due settimane
della Mostra alle Giornate per accompagnare i loro film o
partecipare ad incontri con il pubblico del Lido. Tra questi,
attori, registi, sceneggiatori e artisti come Isabelle
Huppert, Luca Guadagnino, Shirin Neshat, Peter Sarsgaard, Billy
Magnussen, Lola Dueñas, Kasia Smutniak, Salvatore Esposito, Teona
Strugar Mitevska, Hiam Abbass, Céline Sciamma, Monia Chokri,
Donatella Finocchiaro, Chiara Civello, Tommaso Ragno, Maya Sansa,
Sergio Rubini, Sandra Ceccarelli, Ana Torrent, Sara Ciocca,
Ludovica Martino, Giovanni Caccamo.
La Villa, il luogo
fondativo delle Giornate, è stato anche quest’anno uno spazio
animato ed esclusivo grazie al cultural promoter Francesco
Marchetti e alla collaborazione con The Hollywood Reporter Roma,
Main Media partner delle Giornate. Nel corso di dieci intensi
giorni sono stati con noi, tra gli altri, Michael Mann, Sofia
Coppola, Adam Driver, Patrick Dempsey, Priscilla Presley, Pier
Francesco Favino, Matt Dillon, Anna Ferzetti, Caterina Murino, Raul
Bova, Rocío Morales, Stefano Sollima.
L’uscita nelle sale di Acquaman e il Regno
Perduto metterà un punto al
DCEU così come lo conosciamo, che passerà in quell’occasione il
testimone al nuovo Universo DC di
James Gunn e Peter Safran, già in opera per Superman:
Legacy. L’era del
DCEU sta perciò tramontando e, se si dà una breve occhiata a
quel che è stato, compreso lo Snyderverse, purtroppo molto del
successo che si sperava di ottenere da queste produzioni non si è
mai concretizzato con film d’eccellenza. Nonostante i prodotti del
franchise siano stati spesso oggetto di controversia, sono comunque
stati portatori di alcuni momenti davvero buoni, i
quali ne hanno incrementato (seppur di poco) il valore. Parliamo di
scene, di minuti in cui si è potuto assistere a qualcosa di
avvincente e determinante, di inserti in cui tutto funziona, e
molti di questi in realtà sono presenti nei film DC più
odiati. Ma quali sono?
Suicide Squad
Uno dei film che ha reso meno
contenti i fan della DC, tanto che poi
James Gunn ha dovuto rimetterci mano nel 2021, è stato Suicide
Squad, uscito nel 2016 sotto la regia di David Ayer.
Nonostante non sia fra i migliori prodotti del franchise, la
pellicola presenta comunque una sequenza molto accattivante, in cui
vediamo il team di supercattivi sentirsi finalmente una squadra. In
quell’occasione la Suicide Squad si unisce per difendere Rick Flag
affinché non venga ucciso da
Amanda Waller; è proprio lì che ci viene mostrato un autentico
lavoro di squadra, di un gruppo che può unire ufficialmente le
forze e affrontare diversi nemici.
Lanterna Verde
Se qualcuno ancora si domanda quale
sia uno dei peggiori film nati dai fumetti DC, la
risposta è una: Lanterna Verde. Lo stesso Ryan Reynolds, che interpreta Hal Jordan,
alias Lanterna Verde, ha ammesso non essere poi un così valido
prodotto. Nonostante questo, la pellicola ha una scena molto valida
al suo interno, ed è quella che vede protagonista un combattimento
fra l’eroe e Parallax. La battaglia fra i due inizia sulla
Terra prima di passare allo spazio, dove poi le cose diventano
molto fumettistiche. Lanterna Verde usa il sole per distruggere
Parallax, attaccando a sé due getti fatti di costrutti energetici
per sfuggire all’attrazione gravitazionale della stella in fiamme.
Alla fine sferra un gigantesco pugno di energia verde che spedisce
il villain dritto nel sole. Un momento memorabile.
Wonder Woman 1984
Fra i personaggi più amati della
DC va menzionata Diana Prince, alias
Wonder Woman. Se il primo film sull’amazzone è stato apprezzato
dal pubblico, il secondo, Wonder Woman 1984, non ha purtroppo avuto la stessa
fortuna. Molte sono state le critiche mosse al film, dalla storia
in sé fino alla “resurrezione” di Chris Pine nei panni di Steve Trevor.
Nonostante questo, obiettivamente la pellicola presenta anche dei
momenti avvincenti, ma il migliore fra questi è il combattimento
con Cheetah. La scena dello scontro sembra uscire proprio dalle
pagine del fumetto, enfatizzata in particolar modo dall’armatura
dorata dell’eroina, che aggiunge emozione alla sequenza.
Shazam! Furia degli dei
Un altro film non particolarmente
acclamato come invece ci si aspettava è stato Shazam!
Furia degli dei. Su questo, però, ci sono due correnti: la
prima è quella di chi pensa sia il film più divertente tratto da un
fumetto della DC, la seconda è di chi crede che
l’interpretazione di Zachary Levi sia troppo sciocca, tanto da
abbassarne la qualità. Nonostante questo, in Shazam! Furia degli dei, il combattimento tra Shazam e
Kalypso, con il suo drago, è il motivo principale per cui vale la
pena vederlo. Dopo un intenso tira e molla, Shazam vola dritto
contro il drago con il bastone del mago, invocando un grande tuono
magico. Nel salvare la situazione, però, muore Billy Batson, che
viene poi rianimato da… Wonder Woman!
Birds Of Prey
Margot Robbie nei panni di Harley Quinn è stata più che formidabile, non
si può negare. Con Birds of Prey, film che la vede (finalmente)
protagonista, il
DCEU è riuscito a introdurre personaggi femminili iconici dei
fumetti DC, lei compresa s’intende, portando una
ventata di divertimento. Nonostante avesse del potenziale, la
classificazione R del film e la sua uscita in concomitanza con la
pandemia hanno finito per influenzare la sua corsa al botteghino,
gettando la pellicola nel dimenticatoio. Seppur quindi non abbia
avuto la visibilità che gli spettava, non possiamo comunque
dimenticare alcune delle emozionanti action scene presenti in
Birds of Prey. Un esempio? Lo scontro di
Harley Quinn alla stazione di polizia. Nella sequenza
vediamo la protagonista salvare da sola Cassandra Cain in
un’avvincente coreografia di combattimento, accompagnata da una
smagliante fotografia.
Black Adam
Black Adam,
film del 2022 diretto da Jaume Collet-Serra, doveva presentarsi
come un grande successo. Così però non è stato, pur contenendo,
nella scena post-credits, il grosso cameo di Superman, il quale aveva
fatto pensare a un futuro più roseo. Nonostante il film non abbia
eccelso, al suo interno si possono contare alcune scene meritanti
attenzione. Una fra queste riguarda lo scontro di Black Adam con la
Justice Society of America. La sua lotta contro i membri della JSA,
Doctor Fate, Hawkman, Cyclone e Atom Smasher ha permesso al
pubblico di vedere la Justice Society of America lavorare come una
squadra, con i loro poteri che si completano a vicenda per tentare
di sconfiggerlo.
The Flash
Quando a giugno è uscito The Flash,
il film non è stato accolto da tutti allo stesso modo: una delle
ragioni risiedeva nelle vicende legali che vedevano coinvolto il
suo protagonista principale,
Ezra Miller, mentre altre riguardavano la grande quantità di
cameo presenti, soprattutto alla fine nella SpeedForce, di cui non
si è apprezzata la resa in CGI. Nonostante questo, The Flash non può dirsi una pellicola non riuscita,
anzi, rispetto a tante altre è una di quelle più solide sotto tanti
punti di vista. Pur avendo perciò delle sbavature, il film presenta
una scena molto suggestiva e ben fatta: parliamo dello scontro fra
l’Eroe Scarlatto, la sua versione alternativa,
Batman e Supergirl contro il Generale Zod e il suo esercito. Ci
sono molti momenti emozionanti durante la battaglia, ma le morti
improvvise di Batman e Supergirl mettono in ombra tutto il resto
per il loro essere tragiche e scioccanti.
Superman Returns
Nel corso del tempo, sono tanti gli
attori che hanno dato volto e fisicità a Superman
cinematograficamente, e fra questi non si può dimenticare
Brandon Routh in Superman Returns. Nonostante il film non possa
considerarsi fra i più graditi, vanta una scena che potrebbe in
realtà essere la migliore dell’eroe DC in
live-action e riguarda la scena di salvataggio dell’aereo. L’azione
è molto simile a quella descritta nei fumetti, e il senso di
urgenza permea in ogni beat, fino al momento in cui
Superman non riesce a gestire finalmente la situazione e mettere il
velivolo in sicurezza, parlando poi con calma ai passeggeri che ha
appena tratto in salvo.
Justice League
Il
DCEU è stato, come ben sappiamo, un franchise molto travagliato
e sfortunato. Uno dei film che più ne ha risentito è Justice League.
Zack Snyder lasciò il progetto in seguito alla morte della
figlia, e i dirigenti della DC scelsero Joss Whedon per subentrare
e fare alcuni reshoots. Questo portò all’eliminazione di gran parte
della visione di Snyder, che poi si è potuta vedere in Justice
League di Zack Snyder del 2021, nettamente migliore.
Nonostante la pellicola ne abbia risentito, non eccellendo come
avrebbe dovuto, presenta alcuni momenti significativi. Il più
memorabile riguarda il combattimento fra Superman e la Justice League, nel quale si palesa tutta la
potenza dell’eroe kryptoniano che, in quel momento, non si sta più
trattenendo. Una delle scene più impattanti ed emozionanti, che,
seppur brevemente, hanno alzato l’asticella dell’intero film.
Batman v Superman: Dawn of
Justice
Arriviamo al film probabilmente meno
ben accolto da pubblico e fan, dal quale il
DCEU ha poi tentato un cambio di rotta salvo poi arenarsi
definitivamente. Si tratta di Batman v Superman: Dawn of Justice il quale, a causa
dei suoi problemi interni, ha scatenato diverse reazioni a catena,
le quali hanno portato alla nascita del nuovo Universo
DC. Pur essendo il più malvisto, contiene comunque
una scena degna di nota, con protagonista Batman che uccide diversi
mercenari nel violento combattimento nel magazzino. Seppur
assistere all’uccisione di qualcuno da parte di un eroe come Batman
sia tutto fuorché normale (quelle immagini sono state definite
anche fra le più inquietanti e dark del franchise), la sequenza ha
fatto diventare il
Batman di
Ben Affleck il miglior combattente nella storia del Cavaliere
Oscuro in live-action. E per essere stato un film travagliato e
controverso, non è una cosa da poco.
Il giorno tanto atteso è arrivato,
anche se lo sciopero e la protesta Writers guild on strike in
America continua, comunque si è dato inizio alla
80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Dopo
la rinuncia da parte di Luca Guadagnino con il suo
attesissimo Challengers,
si è optato per un lungometraggio italiano con per protagonista
Pierfrancesco
Favino. Sul primo red carpet di quest’anno sul Lido si
è visto soprattutto attori e attrici connazionali e la giuria
presieduta dal regista Damien Chazelle ma anche
delle top model che falcano le passerelle di tutto il mondo.
L’elenco non segue un ordine di preferenza.
Jessica Chastain durante il tappeto rosso di Memory
ha mostrato come si veste una vera diva di Hollywood. L’attrice
Premio Oscar era più splendente che mai con la sua chioma
leggermente ondulata ramata al vento e l’abito bronze realizzato
per lei dalla casa di moda Gucci.
Maggie Gyllenhaal dopo aver partecipato agli eventi collaterali
di Miu Miu Women’s Tales è tornata al Lido di
Venezia sempre accompagnato dal compagno di vita
Peter Sarsgaard. La coppia era perfetta sul red carpet di
Memory,
lei in un lungo abito nero con cristalli e lui in completo doppio
petto blu con camicia bianca.
Micaela Ramazzotti a Venezia in veste di protagonista del suo
primo film da regista
Felicità sul red carpet serale del quinto giorno ha optato per
un look maschile. L’attrice dopo l’abito lungo e femminile di
Armani ha deciso di cambiare genere indossando un completo nero tre
pezzi con blazer doppiopetto.
La cantante
Levante ha optato per un vestito lungo nero fino ai piedi con
spalline fini che valorizzano le spalle e il collier in argento al
collo. Quest’abito risulta tra i più sensuali visti in quest’anno
merito degli inserti ai lati e il tocco sul fondoschiena del
pizzo.
L’attrice italiana torna per una seconda volta sul red carpet e
l’occasione e’ l’anteprima di
Hors-Saison in cui recita interamente in lingua francese. Il
white dress scelto da
Alba Rohrwacher è un omaggio all’antica Grecia, discreto e
femminile che racchiude l’idea di Dior secondo la
stilista Maria Grazia Chiuri.
L’ultimo red carpet di
venezia 80 della Madrina è stato all’insegna del blu elettrico.
Caterina Murino, come alla Cerimonia d’apertura, ha indossato
una creazione firmata Giorgio Armani Privè. Il
vestito della serata di chiusura è formato da una gonna ampia e un
bustier romantico con profonda scollatura a cuore.
Cailee Spaeny dopo il bianco e le perle dell’anteprima di
Priscilla per il suo secondo carpet veneziano ha scelto il nero
e il velluto. La giovane attrice che ha vinto la Coppa
Volpi ha sfoggiato un vestito di Alessandra
Rich dal taglio tubolare con spalline sottili ma
reso audace dal corpetto cut out e con al centro una spilla
preziosa a forma di ragno.
L’attrice italiana alla Mostra
del cinema di Venezia nella serata di Domenica era tra i numerosi
ospiti dell’edizione di quest’anno del
FILMING ITALY BEST MOVIE AWARD.
Pilar Fogliati ha sorpreso tutti scegliendo un delizioso
vestito corto blu, nero e verde con fantasie floreali
geometriche.
L’attore italiano torna a sfilare
per un secondo film in cui è in concorso quest’anno cioè
Adagio di
Stefano Sollima. Pierfrancesco Favino questa volta ha optato
per un classico completo ma color melanzana.
La giovane star di Priscilla sul
red carpet dell’anteprima mondiale del nuovo film di
Sofia Coppola ha sfoggiato un look prezioso grazie ad una
cascata di perline bianche. L’attrice infatti era incantevole e
delicata con un lungo white dress firmato
Miu Miu .
La regista e figlia d’arte di
Francis Ford Coppola ha mostrato la vera essenza dell’eleganza
firmata ovviamente in Chanel.
Sofia Coppola si è presentata sul tappeto rosso con una
raffinata tunica nera con la parte alta del vestito “vedo non vedo”
di seta.
Jacob Elordi non è solo un bellissimo, altissimo e talentoso
giovane attore ma anche uno dei più stilosi e attento alla moda.
Sul red carpet di
Priscilla, in cui interpretata Elvis, si è presentato con uno
smoking nero Valentino con giacca doppiopetto con
una graziosa clip a forma di farfalla.
La Madrina di Venezia 80 torna
anche per la sesta serata sulla passerella del Lido e sceglie
Moschino.
Caterina Murino ha sfoggiato un abito lungo monospalla bicolore
bianco e nero.
L’attrice francese a Venezia con il
film
Sidonie Au Japon ha sfilato sul red carpet più importante della
quarta serata quello di
Maestro.
Isabelle Huppert per l’occasione glamour ha indossato un abito
Balenciaga di paillettes argentati lungo fino a toccare a
terra.
Quest’anno Carla
Bruni è approdata al Lido dopo aver conquistato tutti
sulla Croisette di Cannes a Maggio. Una delle top model più belle e
iconiche di sempre ha sfoggiato sul red carpet di Venezia 80 un
lungo abito nero con uno spacco vertiginoso firmato
Valentino.
Il regista
Saverio Costanzo per la premiere del suo lungometraggio in
concorso Finalmente l’alba ha sfilato con la sua
compagna
Alba Rohrwacher in Dior. Una delle coppie più importanti del
nostro cinema italiano si sono mostrati al pubblico perfetti e
coordinati in nero. Il tocco di classe sono di certo i guanti i
neri dell’attrice che nel film interpreta la diva indimenticabile
Alida Valli.
La giovane attrice italiana
Alice Pagani ha sfilato sul tappeto rosso della terza serata di
Venezia 80 con un lungo abito azzurro pastello di Antonio
Marras. Il look è stato completa con bracciali e anello di
Tiffany & Co. e un nuovo taglio di capelli corto e
scalato che richiama molto la moda anni Novanta.
La celebre modella testimonial di
Armani Beauty ha voluto onorare sul red carpet di
Poor
Things con la sua frangetta Brigitte
Bardot ma anche
Pamela Anderson. L’abito nero indossato ovviamente è una
creazione di Re Giorgio.
Matilde Gioli lascia per una sera il camice da medico di Doc –
Nelle tue mani con un outfit dark vedo non vedo. L’attrice italiana
ha sorpreso tutti con questo modello aderente fin dal collo fino ai
piedi in tessuto nero velato con lustrini ovviamente di
Giorgio Armani.
Il protagonista di
The Promised Land ha indossato un completo della maison
Zegna di cui è testimonial.
Mads Mikkenlson era perfetto e affascinante con questo smoking
bicolore con giacca e papillon in bianco e pantaloni neri.
L’attrice ucraina ha sfoggiando un lungo vestito nero
in crepe di seta con doppio che fa parte della collezione Cruise
2023/2024 di Chanel.
Olga Kurylenko ha abbinato il tutto con anelli e orecchìni in
oro bianco e diamanti.
La Madrina di quest’anno l’attrice
Caterina Murino ha scelto di sfoggiare un look
total red per il carpet della Cerimonia d’apertura di
Venezia 80. Ovviamente per onorare l’eccellenza italiana
ha in indossato un principesco vestito firmato Giorgio Armani
Prive’ Fall 2014. Lo stesso abito per è già stato indossato da
Allison Williams durante la serata di
premiazione dei Golden Globe Awards 2015.
Il regista italiano, che riceverà
il Premio SIAE Andrea Purgatorio durante la
cerimonia d’inaugurazione di Venezia 80 ha sfoggiato un completo
nero. Il particolare di questo look molto classico con camicia
bianca è decisamente la spilla di diamanti firmata
Cartier. Luca Guadagnino ha
deciso per questo red carpet di parlare il “ Pradese “ di Miuccia
dalla testa ai piedi.
L’influencer bergamasca per
l’anteprima di
Comandante ha sfilato sul tappeto rosso con un abito da vera
diva. Paola Turani per l’importante occasione ha
optato per un un lungo abito sinuoso bianco firmato Zuhair
Murad.
L’unica protagonista donna del film
Comandante ha incantato tutti con un elegantissimo abito di Giorgio
Armani. Silvia
D’Amico per concludere ha scelto i gioielli di Leo Pizzo.
Il capo della Giuria
Damien Chazelle durante il suo primo red carpet veneziano di
quest’anno ha indossato un classico smoking di Giorgio
Armani. Lo stesso stilista italiano è anche quello che ha
firmato l’abito nero della compagna del regista cioè l’attrice
Olivia Hamilton.
La regista di
Un bel mattino che fa parte della Giuria ha deciso di
presentarsi con una creazione francese, come lei, di
Chanel. Forse un azzardo e poco adatto per un red
carpet ma rispettiamo la scelta della semplicità e della classe
parigina di Mia Hansen-Løve.
L’attrice cinese
Shu Qi e parte della Giuria durante la prima sera era tra le
più eleganti firmata Alberta Ferretti. Il suo è
stato decisamente l’abito più complesso ma decisamente tra le
meglio vestite della prima giornata di Venezia 80.
La regista neozelandese anche le
una delle componenti della Giuria internazionale si è affidata
totalmente a Dior. Bello il blazer nero e anche la
borsetta firmata ma i sandali purtroppo non si possono vedere.
Comunque a parte i piedi
Jane Campion sei sempre la migliore.
Per il secondo red carpet la
Madrina
Caterina Murino di Venezia 80 ha scelto non più il rosso ma un
candido bianco. Un abito firmato Versace composto da un bustier e
una gonna in cady di seta bianca.
La cantante vista quest’anno a
Febbraio in gara a Sanremo 2023 ha stregato con un look nude dal
richiamo Mermaidcore. Ospite dell’anteprima di
FerrariMara Sattei era perfetta con il lungo
abito dalle spalline sottili di Emporio
Armani.
La giovane attrice
Benedetta Porcaroli si è presentata sul red carpet di
Enea avvolta in una distesa di raso rosso
fiammante firmata Prada. Elegante e moderna con un
lungo strascico e un fiocco geometrico sul retro,
decisamente il tocco di classe, l’hanno resa la più sofisticata di
questo festival.
L’attore tedesco protagonista di
Lubo per il red carpet dell’anteprima del film ha osato un look
davvero spettacolare.
Franz Rogowski, considerato da molti il Joaquin Phoenix europeo
sia per la bellezza e per il talento, ha sorpreso tutti con uno
smoking nero ma che possiede dei pantaloni palazzo
che danno l’effetto di una lunga gonna pantalone. Audace e
decisamente elegantissimo che rompe gli schemi del gender.
Valentina Belle’ per il tappeto rosso di
Lubo ha mostrato un look davvero sofisticato che valorizza la
sua silhouette. L’attrice italiana ha scelto un abito nero e lungo
da vera femme fatale avvolgente e monospalla di Saint
Laurent. Per chiudere il perfetto outfit gli orecchini
firmati Pomellato.
Anais Demoustier ha portato un po’ di colore sulla passerella
del Lido di Venezia. L’attrice francese di
Daaaaaali! ha sfoggiato un abito giallo con ricami neri di
Prada che possiede una scollatura vertiginosa a V
con i capelli in un raccolto naturale spettinato ad arte.
Si è tenuta venerdì 8 settembre
alle ore 17.15 presso la Sala Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior
la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro
istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di
Donatello – Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Lucia
Borgonzoni (Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura),
Roberto Cicutto (Presidente La Biennale),
Alberto Barbera (Direttore della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La
Biennale), Luigi Lonigro (Presidente Unione Editori e Distributori
Cinematografici). Hanno fatto gli onori di casa: Francesco
Giambrone (Presidente Agis), Mario Lorini (Vicepresidente AGIS e
Presidente ANEC), Piera Detassis (Presidente Accademia del Cinema
Italiano – Premi David di Donatello), Paolo Merlo, Presidente
Comitato provinciale Unicef Padova.
Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della
Cultura, ha dichiarato: “Il cinema come strumento per coltivare
passione e talento dei nostri giovani, la chiave per svilupparne
senso critico e sensibilità, è l’obiettivo che il Ministero della
Cultura si prefigge di raggiungere attraverso l’attività di
formazione delle nuove generazioni al linguaggio audiovisivo. Lo
stesso spirito con cui da ben 35 anni si rinnova questo
appuntamento che vede proprio i ragazzi nella parte dei
protagonisti, uno dei più attesi della Mostra del Cinema di
Venezia. Un’emozione avervi partecipato”.
Giunto alla 35° edizione, il Leoncino è divenuto nel tempo uno
dei premi collaterali più importanti e significativi della Mostra
del Cinema di Venezia. Anche quest’anno il gruppo di giovani
giurati provenienti da tutta Italia ha assegnato – in seguito ad un
accordo siglato con il Comitato Italiano per l’UNICEF – il
prestigioso premio Segnalazione Cinema For UNICEF, riconoscimento
istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin
dal 1980.
“Un’odissea moderna che scuote nel profondo le coscienze.
Una magistrale trasposizione in immagini di eventi di cui troppo
spesso non abbiamo consapevolezza.Per il coraggio di una
regia che sa perseguire idee ambiziose nonostante le immense
difficoltà, per la verità nell’interpretazione, per la potenza di
un racconto a metà tra sogno e realtà, in grado di trasmettere un
messaggio universale di resistenza e solidarietà.Per
queste ragioni, il Leoncino d’Oro dell’80esima edizione della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a ‘Io
Capitano’ di Matteo Garrone.”
La giuria ha assegnato la
Segnalazione Cinema For UNICEF al film Green Border di Agnieszka
Holland con la seguente motivazione:
“Un’opera che riesce ad
analizzare con crudo realismo le conseguenze della guerra e delle
crisi geopolitiche. Un film corale che pone sotto una luce inedita
la paura e l’incertezza di sopravvivere di un’umanità in fuga. Per
aver presentato, attraverso una regia dinamica e onesta,
l’incomunicabilità, l’impotenza e la frustrazione davanti ai
meccanismi del potere che strappano il futuro ai bambini. Per
queste ragioni la Segnalazione Cinema for UNICEF della 80esima
edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia va a ‘Zielona Granica’ di Agnieszka
Holland.”
I vincitori del Leoncino d’Oro Agiscuola
1989 SCUGNIZZI di Nanni Loy
1990 UN ANGELO ALLA MIA TAVOLA di Jane Campion
1991 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE di Terry Gilliam
1992 UN CUORE IN INVERNO di Claude Sautet
1993 FILM BLU di Krzysztof Kieslowski
1994 PRIMA DELLA PIOGGIA di Milcho Manchewski
1995 L’UOMO DELLE STELLE di Giuseppe Tornatore
1996 HOMMES FEMMES: MODE D’EMPLOI di Claude Lelouch
1997 OVOSODO di Paolo Virzì
1998 GATTO NERO GATTO BIANCO di Emir Kusturica
1999 JESUS’ SON di Alison MacLean
2000 I CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana
2001 ABRIL DESPERAÇADO di Walter Salles
2002 L’UOMO DEL TRENO di Patrice Leconte
2003 BUONGIORNO, NOTTE di Marco Belloccio
2004 BINJIP – FERRO 3 di Kim Ki-duk
2005 SIMPATHY FOR LADY VENGEANCE di Park Chan-Wook
2010 LA VERSIONE DI BARNEY di Richard J. Lewis 2011 CARNAGE di
Roman Polaski
2012 PIETA’ di Kim ki-Duk
2013 SACRO GRA di Gianfranco Rosi
2014 BIRDMAN di Alejandro G. Inarritu
2015 L’ATTESA di Piero Messina
2016 NA MLIJEČNOM PUTU (On the Milky Road) di Emir
Kusturica
2017 THE LEISURE SEEKER (Ella & John) di Paolo Virzì
2018 WERK OHNE AUTOR (OPERA SENZA AUTORE) di Florian Henckel
von Donnersmarck,
2019 IL SINDACO DEL RIONE SANITA’ di Mario Martone
2020 NUEVO ORDEN di Michel Franco
2021 FREAKS OUT di Gabriele Mainetti
2022 THE WHALE di Darren Aronofsky
Il Leoncino d’Oro Agiscuola si
inserisce appieno nel quadro delle attività dell’Agiscuola, il cui
scopo principale è quello di avvicinare i giovani al cinema e al
teatro intesi come momenti e mezzi di formazione, accanto agli
altri linguaggi iconico-verbali propri di una scuola che ormai non
può più essere tradizionale e tradizionalista ma che deve aprire
le porte a nuove esperienze e sollecitazioni sociali, pedagogiche e
didattiche.
Le associazioni coinvolte A.G.I.S.,
A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano nel
progetto Leoncino d’Oro lavorano nel corso dell’intero anno per
offrire cultura visiva e cinematografica agli studenti italiani, il
pubblico del futuro, e supportano l’idea di un sempre maggiore
impegno, anche pubblico, nell’ambito educational e formativo.
Un arrivo da star al Lido per
Sabrina Impacciatore, acclamata come “madrina
della Mostra” e sbarcata, davanti al muro dei fotografi delle
grandi occasioni e in compagnia del direttore artistico della
Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di
Venezia, Alberto Barbera, all’iconico imbarcadero dell’Excelsior,
nella più classica delle “cartoline” dal Festival del cinema. È la
scena che ha sorpreso centinaia di fan, increduli, assiepati sopra
l’iconico pontile dell’hotel, in attesa dei grandi protagonisti
annunciati della manifestazione. Nominata agli Emmy Awards,
l’attrice che ha guadagnato, nell’ultimo anno, le luci della
ribalta internazionale sarà la madrina della Mostra nella finzione
cinematografica di CALL MY AGENT – ITALIA, la
serie Sky Original remake del cult Dix pour
cent che nel 2024 tornerà su Sky e in streaming su NOW con i
nuovi episodi.
Riprese in corso al Lido di Venezia
quindi, da cui arrivano le primissime foto di scena, per la
nuova stagione della serie sul dietro le quinte del mondo
dello spettacolo italiano, che ha spostato il set da Roma a
Venezia, nei luoghi simbolo della Mostra e quindi del nostro
cinema, per un episodio che sarà un vero e proprio omaggio allo
storico Festival, celebrato in un curioso e suggestivo gioco di
cinema nel cinema, di rimandi fra realtà e finzione.
«“Call My Agent – Italia” è una
vera e propria lettera d’amore per il cinema, i suoi riti e i suoi
protagonisti. È quindi davvero una grande emozione e insieme un
grande orgoglio poter girare anche al Festival di Venezia, nel tempio del
cinema italiano, la seconda stagione di una serie di così grande
successo», ha dichiarato Nils Hartmann, EVP
Sky Studios per l’Italia e la Germania.
La serie su segreti, manie, vizi e
virtù dei protagonisti del nostro showbiz è prodotta da Sky Studios
e da Palomar, scritta da Lisa Nur Sultan – con Federico Baccomo e
Dario D’Amato – e diretta da Luca Ribuoli.
La nuova stagione promette di
tornare a divertire svelando nuovi aspetti del dietro le quinte del
mondo dello spettacolo. Luci e ombre, humour e glamour. Al centro
ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency,
immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le
disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere dei
più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide: un
nuovo capo, storie d’amore inaspettate, tormenti imprevisti e tante
nuove, straordinarie, special guest. Oltre a Sabrina Impacciatore,
nei panni di loro stessi saranno Valeria Golinoe
Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele
Muccino e Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena
Rossi e Davide Devenuto, ed
Elodie, a dare filo da torcere, con le loro
tragicomiche vicende fra lavoro e vita privata, agli agenti e ai
loro assistenti.
Quanto al cast principale, tornano
sul set tutti i protagonisti della prima stagione: Michele
Di Mauro (Studio Battaglia, I delitti del
BarLume), Sara Drago (La grande
abbuffata, Jezabel, S/HE), Maurizio
Lastrico (America Latina, Fedeltà,
Don Matteo) e Marzia Ubaldi (I
predatori, Suburra – La serie, L’allieva)
riprendono i ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira,
talentuosi, instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più
grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano. E i loro
assistenti: Monica interpretata da Sara Lazzaro
(Doc – Nelle tue mani, 18 regali, Volevo fare
la rockstar), Pierpaolo (Francesco Russo –
L’Amica Geniale, A Classic Horror Story) e
Camilla (Paola Buratto – Bang Bang Baby).
Tornano sul set anche Kaze nel ruolo di Sofia, la
receptionist dell’agenzia, edEmanuela Fanelli nei
panni di una delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana
Pericoli, ancora alle prese con il suo “attore preferito”,
Corrado Guzzanti.
Dopo il successo al box office,
arriva suSky
SCREAM VI, ultimo avvincente capitolo della saga
horror che ha reso famosa in tutto il mondo la spaventosa maschera
di Ghostface, in prima tv da sabato 9
settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e
disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand,
anche in 4K.
In questo nuovo capitolo, dopo gli
ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano
alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo a New York.
Melissa Barrera (“Sam Carpenter”), Jasmin
Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin”),Mason
Gooding (“Chad Meeks-Martin”),
Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden
Panettiere (“Kirby Reed”) e Courteney Cox
(“Gale Weathers”) tornano a ricoprire i loro ruoli, questa volta
insieme a Jack Champion, Henry
Czerny, Liana Liberato, Dermot
Mulroney, Devyn Nekoda, Tony
Revolori, Josh Segarra e Samara
Weaving. Il film è diretto da Matt
Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, già
alla guida del precedente film del franchise, ed è scritto da
James Vanderbilt, Guy Busick e
Kevin Williamson.
SCREAM VI– Sabato 9 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in
streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà
disponibile on demand, anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass
con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD
attivo.