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Serie Tv di Fantascienza: le 10 migliori serie televisive di tutti i tempi, classificate

Il genere della fantascienza esiste ormai da molto tempo e può essere visto in tutti i tipi di media, con i primi che risalgono al romanzo Frankenstein di Mary Shelley. Se si considera quante storie incredibili questo genere ha visto nei romanzi e nei film, è logico che sia anche una scelta popolare quando si tratta di televisione.

Sin dall’uscita del pionieristico Ai confini della realtà, questo genere stimolante ha rappresentato una parte importante della cultura pop, offrendo agli spettatori storie avvincenti che spaziano dalle società distopiche ai viaggi nello spazio. Poiché esiste una vasta gamma di programmi iconici che meritano di essere visti, diamo una mano ai lettori che vogliono avvicinarsi a questo genere televisivo, raccogliendo quelli che sono generalmente considerati i migliori programmi televisivi di fantascienza.

Lost (2004 – 2010)

LOST serie tv

Creatori: J.J. Abrams, Jeffrey Lieber, Damon Lindelof

Creata da J.J. Abrams, Jeffrey Lieber e Damon Lindelof, Lost è incentrata sui sopravvissuti di un incidente aereo che atterra su una misteriosa isola del Pacifico meridionale. Nel corso della sua storia non lineare, tutti cercano di sopravvivere e di trovare soccorso, ma si trovano ad affrontare strani eventi che includono habitat misteriosi e persino orsi polari.

Lost non può mancare in questo elenco, essenzialmente per il modo in cui ha aperto la strada alle narrazioni non lineari in televisione. Inoltre, non c’è dubbio che lo show vincitore di un Emmy sia uno dei più innovativi e coinvolgenti del genere fantascientifico. Gli alti valori di produzione e i personaggi ben scritti lo rendono un grande spettacolo anche a distanza di anni, e il modo in cui analizza i temi della sopravvivenza, del destino e del libero arbitrio è un altro punto di forza.

Futurama (1999 -)

Futurama

Creatori: David X. Cohen, Matt Groening

Questa serie di David X. Cohen e Matt Groening si svolge nel 31° secolo dopo che il protagonista viene accidentalmente congelato la notte di Capodanno del 1999. Nel frattempo, ottiene un lavoro presso una società di consegne interplanetarie e si imbarca in avventure insieme ai suoi nuovi eccentrici colleghi.

Chi è alla ricerca di un’interessante miscela di commedia ed elementi fantascientifici e non ama le serie animate, probabilmente vorrà provare Futurama; si tratta di una serie divertente e spiritosa che offre al pubblico una narrazione e una costruzione del mondo creative, immergendo infine gli spettatori nel suo coinvolgente universo. Nonostante alcune idee sbagliate sul fatto che si tratti di una serie animata, Futurama si rivolge a un pubblico più adulto per la sua satira intelligente e i temi stranamente complessi che affronta. Inoltre, è un precursore dell’animazione fantascientifica, con serie amate come Rick & Morty che ne sono state pesantemente influenzate.

Stranger Things (2016 -)

Stranger Things 3

Creatore: I fratelli Duffer

Fin dalla sua uscita nel 2016, Stranger Things è diventata una delle serie televisive più viste di sempre, battendo importanti record per Netflix; ciò non sorprende minimamente considerando quanto sia assolutamente coinvolgente. Ambientata negli anni ’80 nella cittadina fittizia di Hawkins, nell’Indiana, la serie prende il via con la scomparsa di Will Byers (Noah Schnapp), raccontando le ricerche dei suoi amici e della sua famiglia e introducendo al pubblico una ragazza con capacità psicocinetiche, nota come Eleven (Millie Bobby Brown).

Facendo spesso luce sull’importanza della vera amicizia, della lealtà e della fiducia, questo successo di Netflix ha regalato agli spettatori molti momenti commoventi ed esilaranti, dando vita a una vera e propria montagna russa di emozioni, ricca di personaggi memorabili e tridimensionali e di uno stile visivo anni ’80 ineguagliabile. Stranger Things è senza dubbio una serie di fantascienza da non perdere , particolarmente adatta a chi ama gli elementi soprannaturali. Oltre ad aver vinto numerosi premi, la sua influenza su altri media è innegabile.

Scissione (Severance, 2022)

Scissione 2 foto
Adam Scott in “Severance,” premiering January 17, 2025 on Apple TV+.
Creatore: Dan Erickson

La serie di fantascienza più promettente degli ultimi tempi è Scissione di Apple TV+, che segue i dipendenti delle Lumon Industries che si sono sottoposti a una procedura chirurgica chiamata “severance”. Questa procedura separa i loro ricordi lavorativi da quelli personali. La storia è incentrata in particolare su Mark (Adam Scott) e illustra il suo viaggio sconvolgente mentre inizia a scoprire gli oscuri segreti dell’azienda.

La premessa unica e il concetto creativo di Severance la rendono una delle serie di fantascienza più intriganti e al limite della sopportazione, soprattutto verso il finale di stagione, dove raggiunge un climax scioccante. La serie esamina in modo intrigante i temi dell’identità e della memoria e descrive anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, offre uno straordinario impegno recitativo da parte di tutti i partecipanti. Considerando la sua narrazione stimolante, la splendida fotografia minimalista e l’esecuzione intelligente, non sorprende che Severance abbia ottenuto importanti riconoscimenti televisivi.

Doctor Who (2005 – 2022)

Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who)
Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who) – Fonte: IMDB

Creatore: Sydney Newman

Sebbene anche l’originale Doctor Who meriti un cenno e potrebbe probabilmente occupare questo posto nella lista, il suo sequel ha catturato l’attenzione di molti ed è facilmente diventato uno degli show più chiacchierati del genere. La trama segue le avventure del Dottore, un Signore del Tempo che viaggia nel tempo e spesso si rigenera in nuove forme (il che significa che molte star di talento possono dargli vita).

Sarebbe una grave omissione non citare Doctor Who tra le migliori serie di fantascienza di tutti i tempi, soprattutto se si considerano la sua storia altamente creativa, le sue straordinarie interpretazioni, il cast stellare e tutti i premi che si è portato a casa. La varietà della narrazione, i temi universali della moralità e del cambiamento che affronta e la rappresentazione che offre contribuiscono a rendere Doctor Who uno show indimenticabile.

Black Mirror (2011 -)

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Creatore: Charlie Brooker

I fan di Black Mirror sanno quanto questa fantastica serie di Charlie Brooker sia incredibilmente stimolante dal punto di vista intellettuale, e sarebbe impossibile non darle un riconoscimento. La serie antologica offre al pubblico diversi episodi scioccanti con storie autonome che possono essere godute separatamente o in binge-watch. Le sue intelligenti narrazioni spesso coinvolgono la tecnologia e l’esplorazione del lato oscuro della società moderna.

La popolarità crescente diBlack Mirror non è affatto sorprendente se si considerano tutti gli elementi che la rendono una grande serie, dalle interpretazioni realistiche alle premesse accattivanti e creative – per lo più commenti sociali – che forniscono spunti di riflessione. Lo show britannico di Brooker ha lasciato un impatto duraturo sul genere fantascientifico in televisione, in particolare per il suo formato antologico e per le conversazioni che suscita sul futuro che ci attende.

X-Files (1993 – 2018)

X-Files

Creatore: Chris Carter

Con David Duchovny e Gillian Anderson in ruoli che hanno segnato la loro carriera, The X-Files è incentrata su due agenti dell’FBI che indagano su casi irrisolti noti come X-Files, che spesso riguardano fenomeni paranormali e cospirazioni governative. Questo dinamico duo si bilancia a vicenda con le proprie convinzioni: mentre Scully è scettica e cerca di fornire un contrappunto scientifico a tutto, Mulder è intrigato dall’inspiegabile.

La serie di Chris Carter, tuttora amatissima dai fan, è spesso celebrata per la sua narrazione innovativa, l’atmosfera agghiacciante e la narrazione di genere che combina elementi di fantascienza, horror e dramma procedurale. Per quanto riguarda il suo impatto culturale, la serie ha anche fornito agli spettatori uno dei migliori personaggi femminili della televisione, ispirando le donne di tutto il mondo a intraprendere carriere nelle discipline scientifiche. Inoltre, l’impareggiabile chimica di Duchovny e Anderson rende X-Files un must immediato per chi ama un po’ di romanticismo nel genere.

Star Trek: The Next Generation (1987-1994)

Star Trek: The Next Generation

Creatore: Gene Roddenberry

Seguendo le avventure dell’astronave USS Enterprise (NCC-1701-D) e del suo variegato equipaggio, Star Trek: The Next Generation è ambientata nel 24° secolo ed è il seguito della serie originale andata in onda nel 1966. Il capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart in uno dei suoi ruoli più riconoscibili) guida il suo equipaggio attraverso la galassia alla ricerca di nuove forme di vita e occasionalmente affronta dilemmi morali.

Sebbene la maggior parte dei lettori che hanno familiarità con l’iconica serie abbiano probabilmente già visto The Next Generation, coloro che non hanno ancora esplorato il mondo di Star Trek potrebbero voler dare un’occhiata a questa serie, che è ampiamente considerata la migliore tra tutte quelle realizzate, soprattutto per il modo in cui ha rivitalizzato il franchise. Altri elementi di forza sono l’indimenticabile interpretazione del Capitano Picard da parte di Stewart, che è considerata una delle più iconiche della fiction, e il commento sociale su temi come la discriminazione e l’ambientalismo.

Firefly (2002-2003)

Firefly (2002-2003)

Creatore: Joss Whedon

Nonostante la sua breve durata, Firefly è diventata una delle serie di fantascienza più influenti di tutti i tempi. Ambientata nell’anno 2517, è incentrata sui fuorilegge e i disadattati che cercano di sopravvivere all’estero sull’astronave Serenity, illustrando un futuro in cui l’umanità ha invaso un nuovo sistema stellare e infine lo ha colonizzato.

Sopravvivenza e moralità sono due temi di primo piano in questo show di Joss Whedon che ha mescolato generi diversi, tra cui la fantascienza e il western, con ottimi risultati, distinguendosi da altre serie della categoria. L’impatto culturale di Firefly è ancora evidente dopo tutti questi anni, ispirando altre opere di tutti i media (The Expandables, che avrebbe meritato un posto in questa lista, ne è un ottimo esempio) e raggiungendo lo status di cult per la sua rappresentazione realistica di una società futuristica.

Ai confini della realtà (1959 – 1964)

The Twilight Zone

Creatore: Rod Serling

Mentre Black Mirror è noto per il suo iconico formato antologico, The Twilight Zone èstato in realtà il modello di questo metodo di narrazione nel genere fantascientifico. Spesso coinvolgendo elementi del soprannaturale e dell’ignoto, Ai confini della realtà offre al pubblico molte interessanti storie a sé stanti, ognuna con un’analisi filosofica e stimolante verso la fine dell’episodio.

Con un valore di produzione all’avanguardia, Ai confini della realtà ha ispirato molte serie televisive sin dalla sua uscita (in particolare la serie Netflix appena citata, che offre anche commenti sociali su questioni sociali contemporanee), e il suo impatto è evidente non solo nel genere fantascientifico, ma anche in quello horror e fantasy. Detto questo, è chiaro che l’eredità e la popolarità della serie pionieristica rimarranno intatte dopo tutti questi anni e probabilmente non andranno da nessuna parte presto.

Serie TV da vedere su Disney+: le migliori serie da vedere sulla piattaforma

Arrivata in Italia nel marzo del 2020, la piattaforma streaming Disney+, di proprietà naturalmente della Disney, si è affermata in poco tempo come una delle realtà più fervide e ricche tra le tante offerte oggi presenti per le visioni in streaming, divenendo infatti il concorrente più particolarmente agguerrito di Netflix. Sulla piattaforma, infatti, la Disney sta investendo moltissimo e sempre più questa si arricchisce di film e serie degne di nota, tra produzioni originali e vecchi classici intramontabili. Per non perdersi in un’offerta tanto ampia, ecco un utile guida alle serie TV da vedere su Disney+ da non perdere assolutamente.

Il catalogo di Disney+ è infatti estremamente vario, poiché vi si possono ritrovare non solo titoli più prettamente disneyani, pensati dunque per le famiglie, come quelli relativi al Marvel Cinematic Universe o all’universo di Star Wars, ma anche contenuti per adulti, trattanti temi o aventi contenuti non per bambini. Con il canale Star non mancano infatti anche contenuti rivolti a questa tipologia di pubblico e che sempre più si affermano come un fiore all’occhiello della piattaforma.

Come spesso accade per queste piattaforme, però, è facile perdere in cataloghi tanto ampi qualche titolo che potrebbe essere di proprio interesse. Ecco perché, come accennato, di seguito si propongono alcune serie presenti su Disney+ da scoprire e vedere quanto prima. L’elenco che segue presenta titoli diversi tra loro per genere, target e provenienza e sta dunque allo spettatore scegliere quello che ritiene più ideale per sé. Per aiutare nella scelta, però, non mancano qui anche informazioni utili sulla trama, il cast e altro ancora.

Serie TV da vedere su Disney+

Shōgun

Shōgun serie tv

Shōgun, adattamento originale del romanzo bestseller di James Clavell, è ambientata in Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà un secolo. Il produttore Hiroyuki Sanada interpreta il ruolo di “Lord Yoshii Toranaga” che sta lottando per la sua vita mentre i suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti si coalizzano contro di lui. Quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di pescatori, il suo pilota inglese, “John Blackthorne” (Cosmo Jarvis), arriva portando con sé segreti che potrebbero aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere e a distruggere la temibile presenza dei nemici di Blackthorne, i preti gesuiti e i mercanti portoghesi.

I destini di Toranaga e Blackthorne diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda Mariko” (Anna Sawai), una misteriosa nobildonna cristiana, ultima di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.

WandaVision

Serie TV da vedere su Disney+ WandaVision

Titolo di apertura della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, WandaVision è la prima serie dell’MCU e si svolge in seguito agli eventi di Avengers: Endgame, andando a raccontare cosa è accaduto a Wanda Maximoff, interpretata naturalmente da Elizabeth Olsen. Accanto a lei, vi è anche Visione, interpretato da Paul Bettany. Si tratta di un titolo particolarmente importante, che introduce una serie di elementi che è ormai chiaro saranno fondamentali in questa e nella prossima fase del racconto Marvel. WandaVision è infatti strettamente collegata con il film Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Loki (2021 – 2023)

Altro imperdibile serie Marvel è Loki, che ha per protagonista il dio dell’inganno interpretato da Tom Hiddleston. La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è fuggito in nuove dimensioni grazie al Tesseract. Da qui prende inizio in modo più esplicito il racconto incentrato sul Multiverso, che caratterizzerà la Fase 4 dell’MCU. Composto da soli 6 episodi ma già rinnovato per una seconda stagione, Loki è dunque un titolo assolutamente necessario da vedere per comprendere quanto accadrà da ora in avanti nei prossimi film e serie Marvel.

Echo (2024)

Prima miniserie TV-MA dei Marvel Studios, Echo (la nostra recensione) è anche il primo show del MCU realizzato sotto il marchio Marvel Spotlight. Con Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Echo riprende cinque mesi dopo gli eventi di Hawkeye del 2021 e segue Maya mentre torna nella sua città natale in Oklahoma. La serie è interpretata anche da Chaske Spencer, Tantoo Cardinal e Devery Jacobs, mentre Charlie Cox è Matt Murdock/Daredevil e Vincent D’Onofrio è Wilson Fisk. Tutti e cinque gli episodi di Echo sono stati pubblicati insieme il 9 gennaio 2024, sia su Hulu che su Disney+.

La serie è stata al primo posto su entrambi i servizi quando ha debuttato, ed è stata accolta piuttosto bene dal suo pubblico. Ha avuto anche un’accoglienza favorevole da parte della critica, che ha lodato l’interpretazione di Alaqua Cox nel ruolo di protagonista. Anche se negli ultimi anni le uscite del MCU sono state un po’ contrastanti, Echo cattura un po’ della grinta e della tensione che hanno fatto il successo di precedenti serie Marvel come Daredevil e The Punisher. Non è priva di difetti, ma la serie è una boccata d’aria fresca per i fan del MCU, dimostrando che questo enorme universo cinematografico può ancora funzionare con una storia fondata.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo (2023 – presente)

percy jackson e gli dei dell'olimpo

Percy Jackson, la star dei film acclamati dalla critica, è tornato, questa volta sotto forma di uno show Disney+ intitolatoPercy Jackson e gli Dei dell’Olimpo. Lo show racconta la storia di Percy che inizia una pericolosa ricerca attraverso l’America per restituire il bullone maestro a Zeus, al fine di evitare una guerra totale. Quando Percy scopre di essere anch’egli un semidio, deve affrontare il suo passato, superando gli altri dei e sfuggendo ai mostri.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è stato creato per Disney+ da Rick Riordan, lo scrittore di sette libri della serie Percy Jackson. Il primo libro è stato subito un best-seller quando è stato pubblicato nel 2005 e continua a essere un successo per i lettori vecchi e nuovi, visto che l’ultimo libro uscirà nel settembre 2024. Il nuovo show è interpretato da Walker Scobell (The Adam Project), Leah Jeffries (Beast), Aryan Simhardi (Cheaper by the Dozen) e Virginia Kull (Big Little Lies).

The Mandalorian

Serie TV da vedere su Disney+ The Mandalorian

Passando all’universo di Star Wars, la Disney ha nel 2020 rilasciato la prima di tante serie promesse. Si tratta di The Mandalorian, che racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini della Nuova Repubblica, il quale si guadagna da vivere come cacciatore di taglie. Con protagonista Pedro Pascal, la serie è oggi composta da tre stagioni, mentre una quarta è attualmente in fase di lavorazione. Si tratta di un titolo particolarmente amato, sia per il suo rielaborare contesti già noti di Star Wars, sia per il suo offrire qualcosa di completamente nuovo.

I segreti delle balene (2021)

Dopo tre anni di riprese delle balene in tutto il mondo, i registi Brian Armstrong (Great Migrations) e Andy Mitchell (Untamed Americas) danno vita alla loro mini-serie in Secrets of the Whales del National Geographic. Girato in 24 località, diverse specie di balene sono seguite da una troupe e studiate per il loro comportamento, la loro vita e i modi in cui interagiscono tra loro. Ogni episodio della serie segue un tipo diverso di balena, tra cui orche, megattere, beluga, narvali e capodogli.

La critica si è complimentata con lo spettacolo per le sue incredibili immagini e per la sua capacità di catturare l’intricata intimità di ogni specie di balena. Anche le musiche di Raphaelle Thibaut e la voce narrante di Sigourney Weaver (Alien) sono state notate per aver creato un viaggio emotivo per il pubblico. Prodotto esecutivamente da James Cameron (Avatar), Secrets of the Whales è stato nominato per tre Emmy Awards, vincendo per l’Outstanding Documentary or Nonfiction Series.

Elena, diventerò presidente (Diary of a Future President)

Elena, diventerò presidente (Diary of a Future President)

Il futuro non potrebbe essere possibile senza il passato. Diario di un futuro presidente abbraccia questo concetto mostrando il passato di Elena e il modo in cui ha plasmato il suo futuro. La serie segue Elena (Tess Romero) attraverso le prove e le tribolazioni della scuola elementare, mentre cresce e diventa autonoma. Scrive le sue avventure nel suo diario, in modo che la sua futura protagonista (e il pubblico) possa rivedere la sua storia.

La storia di formazione ha avuto una durata di due stagioni, ma è stata cancellata prima che si potesse realizzare una terza stagione. Le avventure adolescenziali di Elena, come molte altre storie di Disney+, hanno ottenuto un altro 100% nel Tomatometer. Il pubblico ha assegnato a Diario di un futuro presidente un punteggio dell’85%.

Black-ish (2014 – 2022)

Il prolifico creatore di commedie nere Kenya Barris (You People) affronta la tradizionale sitcom familiare e infonde nel dialogo, nei personaggi e nelle situazioni il suo caratteristico commento sociale attraverso la sua prospettiva unica. Black-ish segue la famiglia Johnson, guidata dal patriarca Andre “Dre” Johnson (Anthony Anderson) e dalla matriarca Rainbow “Bow” Johnson (Tracee Ellis Ross), premurosa ma avida di elogi. I due crescono i loro figli attraverso lezioni su ciò che serve per essere una persona di colore in America, con vari livelli di successo. La serie prende molti spunti da vecchie serie televisive nere come Family Matters e My Wife and Kids, aggiornando però i messaggi per il XXI secolo.

‘The Beatles: Get Back’ (2021)

Riuscite a sentire la canzone nella vostra testa solo leggendo il titolo del film? Anch’io. The Beatles: Get Back mostra un dietro le quinte incredibilmente personale di una delle band più iconiche di tutti i tempi. Non importa quale sia il vostro Beatle preferito, in questa miniserie in tre episodi c’è molto di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr.

In anteprima nel 2021, Get Back mostra i Beatles mentre provano 14 delle loro canzoni in preparazione del loro primo spettacolo dopo anni. Definita “emozionante e coinvolgente” dalla critica, la docuserie, diretta da Peter Jackson (trilogia de Il Signore degli Anelli), ripercorre la realizzazione dell’album “Let It Be” del 1971 della band. (Con una durata di otto ore, i tre episodi comprendono circa 21 giorni di registrazione in studio. La serie è co-prodotta da McCartney, Starr, Yoko Ono e Olivia Harrison ed è stata trasmessa in anteprima su Disney+.

A Small Light (2023)

Basato su una storia vera di coraggio, A Small Light esplora le straordinarie decisioni della donna olandese che rischiò tutto per proteggere il suo datore di lavoro e la sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale. Co-creato da Tony Phelan e Joan Rater, A Small Light affronta la storia di Anne Frank (Billie Boullet) e della sua famiglia dalla prospettiva di Miep Gies (Bel Powley), la donna nella cui casa si nascosero.

Immergendosi in modo unico in un periodo storico particolarmente orribile, A Small Light cerca di informare il pubblico attraverso un’accattivante miniserie drammatica biografica. “A Small Light è un bellissimo e straziante promemoria di ciò che i “soccorritori” sono in grado di fare”, ha dichiarato la critica Maggie Lovitt, che ha sottolineato l’attualità dello spettacolo nella sua recensione. “Sebbene ci siano gioia, risate e vita in bella mostra in tutte le otto puntate della miniserie, non si allontana mai troppo dal ricordare al pubblico che ci sono persone, ancora oggi, che cercano di spegnere questi aspetti della vita”.

American Born Chinese (2023)

Basato sull’omonima graphic novel creata da Gene Luen Yang, American Born Chinese è la storia mistica e magica di un giovane liceale cinese-americano, Ben Wang (Chang Can Dunk), che viene trascinato in un’epica battaglia dei cieli che coinvolge le più grandi figure del folklore cinese.

Il creatore Kelvin Yu (Bob’s Burgers) non solo cattura gli alti e bassi del tentativo di inserirsi nella cultura americana pur mantenendo il proprio retaggio e le proprie tradizioni, ma inietta anche una sorprendente azione arruolando lo scrittore e regista di Shang-Chi Destin Daniel Cretton. Oltre al cuore e all’ottima grafica, la serie vanta un cast fenomenale, tra cui Michelle Yeoh, Ke Huy Quan e Stephanie Hsu, già membri di Everything, Everywhere, All at Once.

Ahsoka (2023 – Present)

Ambientata nell’universo di Star Wars, Ahsoka è un’emozionante miniserie in otto episodi del creatore Dave Filoni. Rosario Dawson (Sin City) riprende il ruolo della protagonista, interpretando la Jedi che indaga sulle minacce emergenti per la galassia dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi. Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead (Birds of Prey) e Wes Chatham (The Expanse) completano il talentuoso cast che si tuffa in profondità nel giocoso mondo di Star Wars. – Yael Tygiel

‘Limitless’ (2022)

In anteprima nel 2020, Limitless di Disney+ si fregia dello slogan “Vivere meglio più a lungo”. Sebbene sembri lo slogan di un farmaco da prescrizione, è in realtà la premessa alla base della docuserie di Chris Hemsworth su ciò che possiamo fare per prolungare – e migliorare – la nostra vita. Trattando argomenti come la memoria, la forza, l’accettazione e lo stress, Hemsworth si tuffa a capofitto in ogni attività con curiosità e voglia di imparare qualcosa di nuovo. Lo show è durato una sola stagione ed è composto da sei episodi.

Prodotto da National Geographic e creato da Darren Aronofsky (Requiem For a Dream) e Ari Handel (Black Swan), lo show ha un’atmosfera cruda e reale che non viene alterata dal potere delle star di Hemsworth. Noto per aver interpretato il ruolo di Thor nella serie The Avengers e in film come Thor: Ragnarok, Hemsworth ha sempre avuto un’inclinazione per il fisico. Liam Hemsworth (The Hunger Games) e Luke Hemsworth (Westworld), anch’essi attori, fanno brevi apparizioni nello show insieme a Tristan Hemsworth.

Love, Victor

Love, Victor recensione serie tv

Love, Victor è la nuova serie TV teen drama americana ideata da Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger, ispirata e ambientata nello stesso mondo del film del 2018 Love, Simon.  Disponibile sul canale Star, la serie segue il viaggio di Victor alla scoperta di sé, mentre affronta le sfide di tutti i giorni e lotta per capire il suo orientamento sessuale. Si tratta di un prodotto per ragazzi molto delicato, che affronta tematiche importanti in modo fruibile da tutti e che proprio per questo riesce a lanciare importanti riflessioni verso lo spettatore.

Pam & Tommy

Sempre su Star si può ritrovare la miniserie Pam & Tommy, un contenuto decisamente per adulti che va a raccontare in modo comico e dissacrante la vera storia del primo sex tape divenuto virale della storia. In Pam & Tommy, infatti, protagonisti sono Lily James come Pamela Anderson, Sebastian Stan come Tommy Lee, i quali vedono un loro filmato hard diventare di pubblico dominio, con tutti i problemi che ciò comporta. Composta da 8 episodi, la serie offre dunque la possibilità di scoprire i retroscena di uno scandalo molto conosciuto, il tutto in modo divertente e memorabile.

Serie TV da vedere su Disney+ Pam & Tommy

Le fate ignoranti

Prima serie originale italiana Disney, disponibile anch’essa all’interno della sezione Star, Le fate ignoranti è basata sull’omonimo film di Ferzan Ozpetek del 2001. Protagonisti sono Antonia e Michele, due estranei che scoprono di avere un inaspettato punto in comune: l’aver amato Massimo, il quale è però ora deceduto in seguito ad un incidente. Dal loro incontrarsi, alla ricerca di un modo per superare il dolore, nascerà la scoperta reciproca dei propri mondi di appartenenza, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Ad interpretare i tre personaggi qui citati ci sono Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta e Luca Argentero.

Buffy l’Ammazzavampiri

Come anticipato, Disney+ offre non solo titolo recenti, ma anche grandi classici della televisione. Tra questi, uno dei più amati e consigliati è Buffy l’Ammazzavampiri, la celebre serie ideata da Joss Whedon e andata in onda dal 1997 al 2003. Composta da sette stagioni, questa ha per protagonista Buffy Summers, un’adolescente che è anche la Cacciatrice, incaricata di sconfiggere le forze del male presenti nella città di Sunnydale. Accanto a lei numerosi amici e nemici, che danno vita ad un prodotto ricco di emozioni, paure e avventure. Per chi non l’avesse già vista, è un titolo da recuperare quanto prima.

Serie TV da vedere su Disney+ Buffy l'ammazzavampiri

Atlanta

Atlanta è la serie tv creata e interpretata da Donald Glover, giunta alla sua quarta stagione e racconta le vicende di Earn, il quale espulso dall’Università di Princeton, si ritrova senza soldi né una casa, e di conseguenza si alterna a stare con i suoi genitori e con la sua fidanzata, con cui ha una figlia. Quando si rende conto che suo cugino è al vertice della popolarità come rapper, cerca disperatamente di riallacciare i contatti con lui nel tentativo di migliorare la sua vita e quella di quanti intorno a lui. Pluripremiata, Atlanta è una serie da non perdere.

Abbott Elementary

In Abbott Elementary un gruppo di insegnanti devoti e appassionati e un preside un pò sordo vengono riuniti in una scuola pubblica di Filadelfia dove, nonostante le battute d’arresto, sono determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella via. Acclamata dalla critica e pluripremiata ai Golden Globe e agli Emmy Awards, Abbott Elementary è divenuta una delle serie di genere mockumentary (ovvero falso documentario) più apprezzata tra quelle presenti su Disney+. Ad oggi si compone di due stagioni per un totale di 35 episodi.

The Bear

Nella pluripremiata serie The Bear, un giovane chef del mondo della cucina raffinata torna a Chicago per gestire la paninoteca italiana di famiglia dopo il suicidio del fratello maggiore, che ha lasciato debiti, una cucina fatiscente e una squadra indisciplinata. Con protagonista Jeremy Allen White, la serie è decisamente una delle più apprezzate su Disney+, dotata di un gran ritmo e di forti emozioni, affrontando anche gli aspetti negativi del mondo della cucina e gli effetti psicologici che questo ha sui suoi lavoratori. La seconda stagione è ora in arrivo sulla piattaforma a partire dal 16 agosto 2023.

the bear recensione

Dopesick

Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza è la serie TV ispirata al libro bestseller del New York Times scritto da Beth Macy e si concentra sull’epicentro della lotta americana contro la dipendenza da oppiacei negli Stati Uniti, esaminando come una sola compagnia abbia innescato la peggiore crisi farmaceutica della storia americana. Protagonisti di questo pluripremiato dramma sono gli attori Michael Keaton, Rosario Dawson, Kaitlyn Dever e Will Poulter. Distribuita nel novembre del 2021 su Disney+, questa serie è stata indicata come una delle più belle presenti nel catalogo, un titolo ricco di emozioni, riflessioni e critica sociale.

Dopesick - Dichiarazione di Dipendenza

The Kardashians

Un altro titolo particolarmente popolare presente su Disney+ è The Kardashians. In questa serie documentario la famiglia più famosa d’America offre un accesso completo alle loro vite. Kris, Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie tornano davanti alle telecamere per raccontare la verità sulle loro storie. Dalle intense pressioni per la gestione di affari da un miliardo di dollari ai momenti più divertenti del tempo libero e del rientro dei bambini da scuola, questa serie porta dunque gli spettatori dentro il loro mondo con una storia avvincente e onesta di amore e vita sotto i riflettori.

The Good Mothers

Serie televisiva italiana diretta da Julian Jarrod ed Elisa Amoruso, The Good Mothers, vincitrice al Berlinale Series Award, è l’dattamento dell’omonimo romanzo di Alex Perry, basato su fatti realmente accaduti. La storia si svolge nel 2010 e ha inizio con la sparizione di Lea Garofalo, che aveva scelto di abbandonare la ‘Ndrangheta insieme alla figlia Denise. In Calabria, Anna Colace, magistrato che combatte i clan mafiosi, elabora una nuova tattica per distruggere il dominio delle cosche coinvolgendo le donne nell’azione di giustizia e indebolendo così la gerarchia dell’organizzazione. Una tattica che fa affidamento sulle donne e le porta a tradire i propri parenti, nella speranza di una vita migliore per loro e i loro figli.

the good mothers recensione

The Patient

Steve Carell e Domhnall Gleeson sono i protagonisti della miniserie The Patient, dove il terapeuta Alan Strauss si ritrova tenuto prigioniero da un suo paziente, Sam Fortner, che si rivela essere un serial killer. Sam vuole che Alan lo aiuti a non essere più dominato dai suoi istinti omicidi, ma le circostanze renderanno il processo estremamente difficile e pericoloso. Dieci episodi di grande tensione per un racconto insolito che affronta la figura del serial killer in modo più approfondito e umano rispetto a quanto non facciano altri titoli simili. Ad arrichire il tutto, vi sono le interpretazioni dei due protagonisti.

How I Met Your Father

Spin-off/sequel della celeberrima How I Met Your Mother, How I Met Your Father segue grossomodo le stesse dinamiche, con la protagonista Sophie che racconta a suo figlio la storia di come ha incontrato suo padre, tra sorprese e imprevisti. Si sviluppa così il racconto di quando Sophie, da giovane trentenne a New York, è alla ricerca dell’amore insieme ai suoi amici. Interpretata da Hilary Duff e composta ad oggi da 2 stagioni ed ha in più rispetto alla serie originale tutte una serie di riflessioni sulla vita sentimentale e professionale al tempo dei social network e della generale globalizzazione.

How i met your Father 2

Le piccole cose della vita

Basato sul bestseller di Cheryl Strayed, Le piccole cose della vita segue Clare (Kathryn Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua vita sta andando a rotoli sia a livello professionale che personale. Quando una vecchia amica scrittrice le chiede di sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei pensa quindi di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia, dopo aver assunto a malincuore il ruolo, la vita di Clare si dipana in un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi momenti più importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella bellezza, nelle difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non rimarginate.

American Born Chinese

Protagonista della serie American Born Chinese è Jin Wang, un adolescete normale che si destreggia tra vita sociale a scuola, e vita familiare a casa. Quando conosce un nuovo studente, Jin si ritrova inconsapevolmente coinvolto in una battaglia tra divinità mitologiche cinesi. Nasce così un racconto d’azione dove si mescolano fantasy e avventura, basato sull’omonima graphic novel di Gene Luen Yang. Nel cast si ritrovano anche i neo premi Oscar Michelle Yeoh e Key Huy Quan, premiati per il film Everything Everywhere All at Once.

American Born Chinese

Boris

Su Disney+ si può inoltre ritrovare anche la serie italiana Boris, dove si racconta la vita quotidiana sul set della fittizia serie televisiva ‘Gli occhi del cuore 2‘. Tra capricci delle star, rivendicazioni sindacali e idiosincrasie, vengono raccontati vizi e virtù del mondo dello spettacolo italiano. Nel 2022, dopo anni dalla sua conclusione, è infine stata distribuita una quarta stagione, che affronta stavolta con il panorama delle piattaforme streaming. Nel cast si ritrovano gli immancabili Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Alessandro Tiberi e tanti altri.

Only Murders in the Building 

Charles, Oliver e Mabel Mora vivono in un condominio a New York. I tre condividono una passione per i crimini veri. Quando un uomo viene trovato morto nell’edificio, essi credono subito che si tratti di omicidio e inizieranno a condurre delle proprie indagini a riguardo. Su queste premesse si basa la popolare serie Only Murders in the Building, interpretata da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez. Ad oggi composta da due stagioni, ma dall’8 agosto di quest’anno verrà resa disponibile la terza, che vedrà aggiungersi al cast gli attori Paul Rudd e Meryl Streep.

C’era una volta (2011 – 2018)

È un concetto che è stato introdotto per la prima volta nel 2011 con un effetto irresistibile: cosa succederebbe se i personaggi delle fiabe venissero portati nel nostro mondo, solo che non hanno memoria del loro passato o di chi sono realmente? E se il tutto fosse il risultato della maledizione di una regina cattiva?

Non solo Once Upon a Time ha trascorso episodi con personaggi come Biancaneve, il Principe Azzurro, Belle, Cappuccetto Rosso e altri ancora nel presente, ma abbiamo anche assistito a flashback delle loro vite precedenti, costruendo così una storia ancora più ricca per loro. Per quanto riguarda il successo successivo della serie, il vostro chilometraggio può variare rispetto a quelle stagioni finali, ma per celebrare il decimo anniversario potreste fare di peggio che guardare tutte le scene più sexy di Emma (Morrison) e Hook (O’Donoghue).

Dug Days’ (2021-)

Molte persone (esclusi gli amanti dei gatti) possono concordare sul fatto che i cani sono probabilmente i più amati tra gli animali domestici. Forse è per questo che Disney+ ha deciso di creare una serie breve basata sulle avventure di un cane animato particolarmente amato, Dug (doppiato da Bob Peterson), dal film Up del 2009.

In Up, c’è un dirigibile pieno di cani con collari che permettono loro di esprimere i propri pensieri. Il cane più importante è Dug, la cui curiosità e lealtà lo tengono al fianco di Carl (doppiato dal compianto Edward Asner) mentre cerca di raggiungere la casa dei suoi sogni. Riprendendo gli eventi del film, Dug Days mostra il cane del titolo alle prese con le nuove avventure della vita domestica. L’adorabile serie ha ottenuto il 100% del Tomatometer e il 92% del pubblico.

Welcome To Earth

Will Smith si immerge nei luoghi più meravigliosi e inesplorati della Terra per sperimentare tutto ciò che il mondo naturale ha da offrire. Dalle oscure profondità dell’oceano misterioso al safari aperto, Smith e gli esperti addestrati intraprendono un “viaggio impressionante” del pianeta Terra.

Sebbene le azioni di Will Smith alla cerimonia degli Oscar abbiano causato molti problemi all’attore, egli ha ancora molti progetti in corso. La docuserie Welcome To Earth Disney+ di National Geographic ha ottenuto il 100% del Tomatoemeter e un punteggio di pubblico dell’87%.

Andor (2022 – Present)

Prequel di Rogue One, Andor segue il ladro trasformato in spia ribelle Cassian Andor (Diego Luna) negli eventi che precedono il film del 2016. Sebbene Andor si unisca alla schiera degli show di Star Wars di Disney+ The Mandalorian, The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, l’atmosfera è nettamente diversa dai suoi predecessori. Essendo prima di tutto un thriller politico, la serie offre un approccio più cupo, più grintoso e persino a volte noir al franchise – un cambiamento rinfrescante. Grazie a una scrittura intrigante e a interpretazioni eccellenti, Andor è una puntata audace e imperdibile che ha successo da sola. La critica Maggie Lovitt ha definito l’ultimo episodio della prima stagione “uno dei finali di stagione più indimenticabili della storia della televisione”.

Daredevil (2015 – 2019)

Daredevil è il luogo in cui tutto è iniziato quando l’universo Marvel si è ritagliato una casa in streaming su Netflix nel 2015. Si trattava di un mondo più oscuro per un gruppo più ristretto di eroi e cattivi dei fumetti, che si svolgeva sullo sfondo di Hell’s Kitchen, dove la battaglia di New York era menzionata solo di sfuggita (chi può dimenticare le menzioni del “grande uomo verde”, dopo tutto?).

Nel frattempo, l’interpretazione di Cox di Matt Murdock, avvocato di giorno e giustiziere di notte, ha ridefinito il personaggio sullo schermo dopo un precedente tentativo cinematografico, ma la serie ha anche dato il via a un franchise completamente nuovo di personaggi che non avevano paura di camminare nell’ombra, con tutti i contenuti maturi che ne conseguono (e un sacco di combattimenti in corridoio in una sola scena) per farci capire che il MCU stava finalmente iniziando a espandersi oltre i nobili Vendicatori, tanto per cambiare.

Serie TV da non perdere a settembre: da Iron Fist a Maniac

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Serie TV da non perdere a settembre: da Iron Fist a Maniac

Settembre è la stagione preferita degli appassionati di serie tv. Tra attesi ritorni e interessanti novità, per lo spettatore del piccolo schermo c’è solo l’imbarazzo della scelta: da Maniac di Cary Fukunaga con Jonah Hill e Emma Stone ai nuovi episodi di Iron Fist e Bojack Horseman, senza contare le conferme di Grey’s Anatomy e The Deuce.

Scopriamo di seguito le dieci serie di settembre che non potete perdervi:

Maniac (Netflix)

Debutta il 21 settembre su Netflix Maniac, la serie firmata da Cary Fukunaga (True Detective, Beasts of no nation), adattamento americano dell’omonima norvegese uscita nel 2014. Protagonisti Jonah Hill e Emma Stone, già colleghi di set ben undici anni fa nella commedia Suxbad.

Nei dieci episodi di Maniac esploreremo le vicende di due estranei coinvolti in una misteriosa e attraente sperimentazione farmaceutica che, senza complicazioni o effetti collaterali, riesce a guarire tutte le loro malattie in modo permanente.

Senza ombra di dubbio uno dei titoli più attesi, visto il passato glorioso di Fukunaga nel formato serial e la presenza di due star come Hill e Stone.

The First (Hulu)

Dal creatore della versione americana di House of Cards (Beau Willimon) arriva il prossimo 14 settembre su Hulu The First, serie che vede protagonista Sean Penn nei panni di Tom Hagerty, uno dei primi astronauti a mettere piede su Marte.

Occhi puntati sul ritorno in grande stile dell’attore premio oscar, da qualche tempo assente dalle scene hollywoodiane e in cerca di riscatto. Che sia proprio il piccolo schermo l’inizio di una rinascita professionale?

Sorry for your loss (Facebook Watch)

Protagonista e produttrice, Elizabeth Olsen debutta sul piccolo schermo con la serie Sorry for your loss, creata da Kit Steinkellner e che sarà disponibile a partire dal 18 settembre sulla nuova piattaforma streaming Facebook Watch.

Presentata in anteprima al Toronto Film Festival, Sorry for your loss segue il percorso emotivo di una giovane vedova, interpretata dalla Olsen, attraverso il dolore scatenato dalla morte del marito.

Kidding (Showtime)

È iniziata lo scorso 9 settembre su Showtime Kidding, la serie ideata da Dave Holstein e diretta da Michel Gondry che vede protagonista Jim Carrey nei panni di Jeff aka Mr. Pickles, un personaggio noto della tv per bambini che dovrà fare i conti con se stesso e i problemi derivati dalla crisi della sua famiglia.

Ovviamente basterebbero i soli due nomi di Carrey e Gondry, team vincente di Se mi lasci ti cancello, e la curiosità di scoprire come sia stata applicata la visione del regista su un progetto simile per convincerci, ma rimandiamo il giudizio a serie terminata.

You (Lifetime)

In onda dal 9 settembre su Lifetime, You è la serie che vede protagonista Penn Badgley, lanciato proprio dal piccolo schermo con Gossip Girl (dove vestiva i panni di Dan Humphrey, il grande amore di Serena VanDerWoodsen).

Adattamento del romanzo omonimo di Caroline Kepnes, You segue il personaggio interpretato da Badley, un ragazzo dopo aver incontrato una ragazza, prima la salva da morte certa e successivamente ne diventa ossessionato. Tanto da diventare il suo stalker.

Dieci episodi in cui i mezzi della modernità, tecnologia e pericolose derive della mente umana verranno esplorate in maniera del tutto originale.

American Horror Story: Apocalypse (FX)

Giunta alla sua ottava stagione, la serie antologica di Ryan Murphy trova nel suo sottotitolo Apocalypse il motivo di maggiore attesa. E dato il ritorno di quasi tutti i membri del cast originale e dell’annunciato crossover tra Murder House e Coven, questa ha tutte le carte in regola per diventare la stagione più ambiziosa e interessante di sempre.

Il primo episodio andrà in onda il 12 settembre, sempre sulle reti di FX.

Bojack Horseman: Stagione 5 (Netflix)

Arriva finalmente su Netflix il 14 settembre la quinta stagione di Bojack Horseman, acuta e agrodolce fotografia dello star system hollywoodiano scattata nell’immaginario mondo antropomorfico del protagonista e dei personaggi che gli ruotano intorno.

Riuscirà Bojack a trovare una via d’uscita dallo stato di depressione nel quale è intrappolato? Che ne sarà dei rapporti con Diane e Princess Carolyn? Dal primo trailer mostrato sembrerebbe di si…

The Deuce: Stagione 2 (HBO)

La seconda stagione di The Deuce ha debuttato ufficialmente su HBO lo scorso 9 settembre, annunciata quest’estate dopo il successo della prima. Tornano protagonisti Maggie Gyllenhaal e James Franco nei rispettivi ruoli di Eileen “Candy” Merrell e dei gemelli Vincent Martino e Frankie Martino in questi nuovi episodi sempre scritti da David Simon e George Pelecanos.

Grey’s Anatomy: Stagione 15 (ABC)

Anticipata da un trailer ricco di colpi di scena, la quindicesima stagione di Grey’s Anatomy debutterà il prossimo 27 settembre sulle reti di ABC. Il medical drama più longevo della storia del piccolo schermo raccoglie l’incessante bisogno di rinnovamento con le ambizioni di Shonda Rhimes e sfida il suo pubblico ormai orfano di più della metà del cast originale.

Chi sopravviverà e chi lascerà per sempre il Grey Sloane Memorial?

Iron Fist: Stagione 2 (Netflix)

Le nuove responsabilità di Danny Rand, ormai divenuto protettore di New York come il “collega” eroe Matt Murdock, saranno messe a dura prova quando una misteriosa minaccia incomberà su di lui e le persone a cui tiene di più.

Così è stata presentata la seconda stagione di Iron Fist, forse la serie meno riuscita di quelle targate Netflix in collaborazione con la Marvel. Tuttavia la voglia di riscatto e alta e l’opportunità di farsi perdonare è ben servita. Dal 7 settembre disponibile in streaming.

Serie turche: le migliori da vedere in Italia

Serie turche: le migliori da vedere in Italia

Oggi giorno è sempre più facile imbattersi in prodotti cinematografici o seriali provenienti da ogni parte del mondo. Grazie alla nuova ondata di interesse nei confronti delle produzione audiovisive di paesi fino a qualche anno fa trascurati, è infatti possibile imbattersi in prodotti provenienti dalla Corea del Sud, dall’India o, in particolare, dalla Turchia. Le serie turche, infatti, sono diventate sempre ricorrenti nei cataloghi delle principali piattaforme streaming o nei palinsesti televisivi. Si tratta di opere ricche di passioni, suspense e storie al confine tra passato e presente. Per non perdere i titoli migliori oggi esistenti, ecco un elenco delle migliori serie turche da vedere in Italia.

Serie TV turche su Netflix

Serie turche Netflix

Come noto, Netflix è sempre più impegnata nel proporre nel proprio catalogo prodotti provenienti da paesi e contesti diversi, favorendo così quello scambio culturale su cui si fonda la civiltà. Negli ultimi anni, in particolare, il celebre colosso dello streaming ha puntato molto sulle serie turche, le quali hanno trovato il loro posto di rilievo nell’ampio catalogo. Ecco un elenco delle migliori serie turche su Netflix:

  • The Protector. Dotato di poteri mistici grazie ad un talismano, un giovane commerciante si lancia in un’importante missione per combattere forze oscure e risolvere un mistero relativo al suo passato. Su Netflix è possibile ritrovare questa serie turca di genere fantascientifico, composta da 4 stagioni per un totale di 32 episodi. In breve, è diventata una delle produzioni seriali turche più apprezzate tra quelle presenti su Netflix.
  • Love 101. Un gruppo di adolescenti tenta in ogni modo di impedire alla loro amata insegnante di lasciare la città. I ragazzi decidono di aiutare la donna a cercare l’amore mentre provano a trovare la loro strada. Maggiormente adatta ad un pubblico di adolescenti, questa serie composta da 2 stagioni è un altro titolo di produzione turca particolarmente apprezzato facente parte del catalogo di Netflix.
  • Spinta dalla vendetta, Mia, umana diventata vampira, decide di battersi contro Dmitry, uno spietato capo dei vampiri in cerca di un oggetto che garantisce l’immortalità. Per chi è appassionato di vampiri e serie turche, Immortals è il titolo giusto da guardare. Tra horror, dramma, azione e tanta suspense, questa serie ad oggi composta da 8 episodi è una delle punte di diamante di Netflix.
  • Black Money Love. Omar, un ufficiale di polizia, ed Elif, figlia di un importante mafioso della città, si incontrano quando la fidanzata di lui e il padre di lei vengono uccisi. Insieme, cercano di capire le motivazioni di questi delitti. Black Money Love è in assoluto uno dei prodotti che, pur se a distanza di anni dalla sua conclusione, avvenuta nel 2015, ha trovato grande popolarità grazie al suo arrivo su Netflix.
  • Un’addetta alle pulizie disperata, alla ricerca del marito scomparso, inizia a scoprire il modo attraverso il quale poter ottenere le risposte di cui ha bisogno. Un giallo in piena regola, composto ad oggi da una sola stagione di sei episodi. Per tutti gli amanti del genere, Fatma è una delle migliori serie turche che si possono trovare su Netflix.
  • The Gift. Una giovane donna, che fa la pittrice ad Istanbul, intraprende un viaggio alla scoperta dei segreti universali di un sito archeologico in Anatolia, mentre fa luce sul suo passato. Serie thriller composta da 3 stagioni per un totale di 24 episodi, The Gift è un adattamento del romanzo Dünyanın Uyanışı di Şengül Boybaş, che offre affascinanti risvolti di genere thriller.
  • Mezzanotte a Istanbul. In uno storico hotel di Istanbul, un giornalista viene improvvisamente catapultato nel passato e deve impedire lo svolgimento di un complotto che potrebbe cambiare il destino della Turchia moderna. Serie turca prodotta nel 2022, Mezzanotte ad Istanbul è composta ad oggi di una sola stagione di otto episodi. Grazie alla sua storia ricca di suspense, è però divenuto in breve uno dei prodotti turchi più celebri su Netflix.
  • A Istanbul alcune persone trascendono le barriere socioculturali e stabiliscono profondi legami, mentre le loro paure e i loro desideri si intrecciano in modi inaspettati. Ethos è un’altra popolare serie turca, molto apprezzata in patria, dove ha però scatenato anche forti polemiche per via di riferimenti politici e sociali relativi alla Turchia.
  • Una giovane fan si insinua nella redazione di un conduttore veterano, ma presto si confronta con il lato oscuro dell’ambizione, dell’invidia e del desiderio di essere visti e conosciuti. Su Netflix dal giugno del 2022, anche questa serie ha avuto molto successo in Italia, in particolare per via del modo intrigante in cui esplora i lati oscuri della nostra contemporaneità.
  • The Club. Nella cosmopolita Istanbul degli anni ’50, una madre con un passato travagliato lavora in un locale notturno per ritrovare i contatti e aiutare la figlia ribelle che non è riuscita a crescere. Avvincente dramma storico ambientato in una Turchia profondamente diversa da quella odierna, The Club è in assoluto una delle serie turche più ammalianti tra quelle presenti nel catalogo di Netflix.

Serie TV turche da vedere in Italia

Serie turche da vedere in Italia

Negli ultimi anni le serie e le soap opere turche hanno ottenuto grande successo in Italia. Con le loro storie particolari, macchiate da quella cultura propria della Turchia che suscita da sempre un certo fascino, queste serie si sono affermate come vere e proprie rivali dei principali titoli italiani o statunitensi. Per chi ne è un appassionato, ecco le migliori serie turche da vedere in Italia:

  • Bitter Sweet – Ingredienti d’amore. Nazli è una giovane ed ambiziosa cuoca che sta ancora studiando per poter realizzare un giorno il suo grande sogno: aprire un ristorante giapponese. Il destino la mette di fronte a scelte e passioni non semplici. In assoluto la serie turca più conosciuta in Italia, che con la sua storia d’amore ha fatto innamorare innumerevoli spettatori. La serie, inoltre, ha il merito di aver fatto diventare l’attore Can Yaman un autentica celebrità nel nostro paese.
  • Daydreamer – Le ali del sogno. Sanem è una giovane neolaureata la cui vita prende una svolta radicale quando inizia a lavorare in una prestigiosa agenzia pubblicitaria. Lì incontrerà Can, uno dei figli del titolare dell’azienda di cui si innamorerà irrimediabilmente. Commedia romantica composta da 161 episodi, questa serie è stata trasmessa su Canale 5 fino al maggio 2021. Tra i protagonisti si ritrova il celebre Can Yaman e l’attrice Demet Özdemi.
  • Wrong – Lezioni d’amore. Ezgi è una ragazza determinata a trovare un po’ di stabilità nella vita, dopo essersi lasciata alle spalle tutte le sue relazioni sbagliate. Özgür, il suo vicino di casa nonché ricco barista, si offrirà di aiutarla a trovare l’amore dandole dei consigli ma, tra una chiacchera e un’altra, i due finiranno per innamorarsi. È questa un’altra delle più celebri soap opere turche che in Italia hanno trovato grande popolarità. Anche qui tra i protagonisti vi è Can Yaman, nel ruolo di Özgür.
  • Come Sorelle. Ipek, Deren e Cilem sono tre donne che, in seguito al ritrovamento di una misteriosa lettera, scoprono di essere sorelle. Incontrandosi per la prima volta, le tre decidono di scoprire come mai il loro rapporto sia state tenuto nascosto fino a quel momento. I segreti di famiglia, però, possono essere più pericolosi del previsto. Un’ottima serie turca di genere mistery che ha trovato in Italia grande successo.
  • Terra amara. Zuleyha e Yilmaz sognano di sposarsi, ma la loro vita si trasforma in un incubo quando un ricco criminale cerca di abusare della giovane donna e Yilmaz, proteggendola, uccide il criminale. Da quel momento, sono fuggiaschi in una terra di impunità. Tra le più popolari soap opere turche, Terra amara ha ottenuto grande successo in Italia grazie al suo passaggio su Canale 5, proponendo storie che uniscono melodramma e thriller.

Serie Turche del 2020: le migliori da recuperare

Serie Turche del 2020: le migliori da recuperare

Le serie turche stanno avendo un successo inaspettato e molti spettatori si sono appassionati a questo filone anche grazie al tempo trascorso a casa in seguito all’emergenza sanitaria che ha limitato la nostra esistenza. Ebbene per tutti coloro che sono alla ricerca di nuove serie turche ecco le serie turche del 2020 da recuperare nella calda estate del 2021 che si appresta ad iniziare.

Ethos

Ethos serie tv 2020 netflix

Ethos è la serie originale Netflix Turca che ha debuttato nel novembre del 2020 sulla piattaforma streaming americana. Nella serie In occasione del decimo anniversario della crisi economica del 2008, e a pochi mesi dalle elezioni europee che porteranno alle urne 500 milioni di cittadini in 27 Paesi, lo scrittore Lorenzo Marsili attraversa l’Europa.

Love 101

Love 101

Love 101 è la serie originale Netflix Turca che ha debuttato a Giugno del 2020. Nella serie tv Un gruppo di adolescenti tenta in ogni modo di impedire alla loro amata insegnante di lasciare la città. I ragazzi decidono di aiutare la donna a cercare l’amore mentre provano a trovare la loro strada.

Alev Alev (Flames of Fate)

Alev Alev (Flames of Fate)

Alev Alev (Flames of Fate) è una serie televisiva drammatica turca diretta da Ahmet Katıksız e scritta da Burcu Görgün Toptaş e Damla Serim. La serie racconta la storia di tre donne, Cemre, Rüya e Çiçek, le cui vite cambiano dopo lo scoppio di un incendio durante una festa di beneficenza, ma con più attenzione alla vita di Cemre, che è sposata con Çelebi Kayabeyli, l’ex sindaco, lei subisce violenze e ingiustizie, e suo marito sostiene che è malata di mente e che ha tentato il suicidio. E usa il suo potere per impedire agli avvocati di occuparsi della causa di divorzio che lei vuole intentare contro di lui, e la minaccia di portare suo figlio fuori dal paese se non tace sui suoi diritti.

Mr. Wrong – Lezioni d’amore

Mr. Wrong - Lezioni d'amore

Mr. Wrong – Lezioni d’amore è la serie turca che ha debuttato a giugno del 2020. Nella serie sorpresa dalle amiche con indosso una maglia da uomo, Ezgi, per giustificare l’indumento, dice loro che appartiene a Soner. Le ragazze, credendo che sia ancora innamorata persa del suo ex, organizzano un rito per liberarla dei vecchi ricordi di lui. Mr. Wrong – Lezioni d’amore in streaming è disponibile su Mediaset Infinity.

Can Yaman e Ozge Gurel, già protagonisti insieme della soap di successo Bitter Sweet, sono al centro di questa romcom in cui la giovane e bella Ezgi, sfortunata in amore, ha perso le speranze di poter incontrare il suo Mr. Right, l’uomo dei suoi sogni. Poi conosce Özgür, suo vicino di casa e donnaiolo incallito, quindi un “Mr. Wrong”, e le sue certezze vacillano. Ezgi e Özgür stringeranno un accordo: lei dovrà fingere di essere la fidanzata di Özgür, e lui le impartirà vere e proprie lezioni di seduzione. Tra i due nascerà un’immediata attrazione.

Love in the air

Love is in the Air è la serie turca che ha debuttato l’8 luglio 2020 su Fox. In Italia la serie va in onda su Canale 5 dal 31 maggio 2021 in day-time. Nella serie la giovane e bella Eda Yildiz, aspirante architetto, attribuisce all’attraente Serkan la colpa di aver dovuto rinunciare ad un’importante borsa di studio, l’occasione della sua vita. Serkan, per rimediare, le propone di fingersi la sua fidanzata per qualche mese, dietro lauto compenso, affinché lei possa riprendere gli studi e laurearsi. Questo strano sodalizio avrà risvolti inaspettati. La regia è di Altan Donmez  Ender Mihlar. Cast: Hande Ercel, Kerem Bursin, Bige Onal, Evrim Dogan, Anil Ilter, Cagri Citanak, Elcin Afacan. Love is in the Air  in streaming è disponibile su Mediaset Infinity.

The gift

The gift

The Gift è la serie Originale Netflix turca che ha debuttato nel 2019, la seconda stagione nel 2020. Nella serie ua giovane donna, che fa la pittrice ad Istanbul, intraprende un viaggio alla scoperta dei segreti universali di un sito archeologico in Anatolia, mentre fa luce sul suo passato.

The Protector – quarta stagione

Ha debuttato nel 2020 la quarta stagione di The Protector, la serie originale Netflix Turca. Dotato di poteri mistici grazie ad un talismano, un giovane commerciante si lancia in un’importante missione per combattere forze oscure e risolvere un mistero relativo al suo passato.

Hercai

Hercai è una serie televisiva turca prodotta da Mia Yapım e trasmessa in prima visione dall’emittente ATV a partire dal 15 marzo 2019. Tra gli interpreti principali figurano Akın Akınözü, Ebru Şahin, Gülçin Santırcıoğlu e Serhat Tutumluer. Racconta la storia d’amore impossibile di Reyyan, uno dei nipoti di Şadoğulları, una delle famiglie più potenti di Midyat, e Miran, che vuole vendicare i suoi genitori uccisi anni fa.

Serie televisive adolescenziali: ecco le migliori dieci!

Serie televisive adolescenziali: ecco le migliori dieci!

Il fenomeno delle serie televisive si sta facendo sempre più dilagante negli ultimi anni e non solo tra gli adulti, ma anche tra i teenager. Sono molte, infatti, le serie televisive adolescenziali che cercano di mostrare le problematiche e gli ostacoli con cui gli adolescenti di adesso si trovano a combattere, alla ricerca di se stessi e di un mondo che possa accoglierli.

Ecco, allora, le dieci serie televisive adolescenziali da vedere!

Stranger Things

Serie televise adolescenziali

Stranger Things è una di quelle serie che negli ultimi anni è stata protagonista di un successo portentoso, con un pubblico abbastanza variegato e composto soprattutto da teenager, e che a breve tornerà con la sua terza stagione.

Ideata da Matt e Ross Duffer, la serie è ambientata nella cittadina fittizia di Hawkins degli anni ’80, e si basa sugli eventi che si scatenano da quando il dodicenne Will Byers, facente parte di uno stretto gruppo di amici, sparisce in maniera poco chiara e, allo stesso tempo, appare una ragazzina, dal nome Undici, che sembra non ricordare niente del proprio passato e che possiede degli strani poteri.

Quello che emerge dai varie indagini, è che esiste un mondo chiamato Sottosopra, che contiene delle creature particolari e saranno tutte queste vicende a far avvicinare sempre più i ragazzini protagonisti, consci che solo la loro temerarietà riuscita ad affrontare quel mondo oscuro e a rendere giustizia.

Sex Education

Serie televise adolescenziali

Sex Education è una delle serie rivelazione di Netflix che dall’11 gennaio 2019 è stata protagonista di un indubbio successo. Ideata da Laurie Nunn e diretta da Ben Taylor e Kate Herron, la serie ha per protagonisti Gillian Anderson (X-Files) e Asa Butterfield (Hugo Cabret), veri e propri rappresentanti e porta voce di quella che viene definita Generazione Z.

Sex Education racconta la storia di Otis (Asa Butterfield), un liceale vergine che vive con la madre Jean (Gillian Anderson), una terapeuta sessuale. Al liceo, il giovane Otis non è per nulla popolare e la sua vita scolastica dà modo allo spettatore di andare alla scoperta di quelli che saranno gli altri personaggi della serie, come il bullo Adam, il popolare Jackson e la ragazzaccia Maeve. Sarà grazie all’iniziativa di quest’ultima che lei e Otis daranno vita ad un’attività clandestina per aiutare i compagni di scuola a superare dubbi e ostacoli circa la propria esperienza sessuale.

Tredici

Serie televise adolescenziali

Tredici è una serie originale Netflix che due anni fa ha goduto di un successo inimmaginabile, diventando una delle serie di riferimento per gli adolescenti. Prodotta da Selena Gomez e Tom McCarthy, la serie con Katherine Langford e Dylan Minnette è tratta dai bestseller di Jay Asher e racconta la storia di Clay Jensen (Dylan Minnette), un ragazzo che trova sulle porta di casa, mentre torna da scuola, una misteriosa scatola con scritto il suo nome sopra.

All’interno, il giovane scopre delle cassette registrate da Hannah Baker, una sua compagna di classe per la quale aveva una cotta e che si è suicidata nelle due settimana precedenti. In queste registrazioni, Hannah spiega quali siano le tredici ragioni che l’hanno spinta a compiere il tragico gesto.

The End of F***ing World

Serie televise adolescenziali

Netflix si è rivelata essere un’autentica fucina in quando a produzioni originali dedicate maggiormente agli adolescenti, confermando il trend grazie alla serie The End of F***ing World.

Creata da Jonathan Entwistle e con Alex Lawther e Jessica Barden nelle vesti dei protagonisti, la serie si basa sul fumetto The End of Fucking World di Charles Forsman. In questa serie, i protagonisti sono due ragazzi diciassettenni, James, che è quasi sicuro di essere uno psicopatico, e Alyssa, una ragazza insoddisfatta della sua vita e molto lunatica. I due decidono insieme di scappare, andando ad intraprendere un viaggio che gli consenta di sfuggire dagli schemi delle loro vite.

Le terrificanti avventure di Sabrina

Serie televise adolescenziali

Giunge sempre da Netflix una delle serie dedicate al mondo dell’adolescenza e questa volta si parla di Le terrificanti avventure di Sabrina, che è già arrivata alla sua seconda stagione. Tra riti satanici latini e incantesimi che decretano lo show come quasi un horror, la serie è un prodotto totalmente nuovo che trae origine dalla saga a fumetti omonima, realizzata nel 2014 da Roberto Aguirre-Sacasa (anche creatore della serie).

Sabrina è per metà umana e per metà strega e il suo obiettivo è quello di far conciliare questi due lati di sé, cercando di vivere una vita familiare, personale e sociale in maniera serena, trovandosi a combattere le tradizioni e un destino che sembra già scritto.

Baby

Serie televise adolescenziali

Baby è una serie originale Netflix di produzione italiana che, dal 30 novembre e per i suoi sei episodi, si ispira liberamente ad una storia vera, seguendo le vicende di un gruppo di adolescenti del quartiere Pariodi di Roma che sfidano la società, andando a ricerca della propria identità e anche dell’indipendenza. Sullo sfondo, vi sono pressioni familiari, amori proibiti e segreti condivisi.

Baby  è una serie realizzata dai GRAMS, un collettivo di autori, sceneggiatori e storytellers fondato all’inizio del 2017 a Roma e composto da cinque giovani autori tutti ventenni che hanno provato a raccontare la storia di giovani ragazzi che sono alla ricerca di un amore disperato all’interno di un universo in cui l’amore vero non esiste.

Riverdale

Serie televise adolescenziali

La serie Riverdale, che proviene anch’essa dal mondo di Roberto Aguirre-Sacasa, capo creativo degli Archie Comics, eadattata per The CW, racconta la vita di Archie Andrews nella piccola città che dà il nome alla serie, esplorando l’oscurità nascosta dietro quella che sembra un’immagine apparentemente perfetta. I personaggi sono diversi e la trama è suddivisa proprio per cercare di coinvolgerli tutti, mostrando le relazioni che esistono tra loro.

In tutte le tre stagioni della serie vi è un mistero da risolvere, mentre il corso degli eventi lo racconta un narratore onnisciente che coincide con il personaggio di Jughead Jones. Tra i protagonisti, vi sono gli attori KJ Apa, Lili Reinhart e Cole Sprouse.

Teen Wolf

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Dal 2011 al 2017 è andata in onda su MTV la serie Teen Wolf, durata ben sei stagioni e in grado di conquistare gli adolescenti di tutto il mondo. La trama è molto semplice: Scott McCall è un tranquillo studente di un liceo della città di Beacon Hills e la sua vita cambia come viene morso da un lupo mannaro.

A sua volta, Scott lo diventa e si trova nella problematica condizione di trovare equilibrio tra quella che è la sua vita di normale adolescente e quella di pericoloso lupo mannaro. Allo stesso tempo, il ragazzo farà la conoscenza delle tante persone che vivono in questo suo nuovo mondo, dividendosi tra amici e nemici. Ideata da Jeff Davis, la serie ha visto tra i protagonisti gli attori Tyler Posey, Crystal Reed, Dylan O’Brien e Colton Haynes.

Braccialetti Rossi

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Se c’è una serie italiana che è riuscita a fare breccia nel cuore di migliaia di adolescenti, quella serie è certamente Braccialetti Rossi. Adattamento della serie spagnola Polseres Vermelles, Braccialetti Rossi è stata protagonista di un successo unico, trattando tematiche non molto usuali nell’ambiente teen, e regalando armonia, sensibilità e facendo comprendere quali siano i valori importanti che contano: la vita e l’amicizia.

I personaggi di questa serie hanno generato un affetto immediato nel pubblico nel corso delle tre stagioni che l’hanno vista protagonista dei palinsesti Rai dal 2014, raccontando la storia di giovani ragazzi che si trovano ricoverati in ospedale per diversi motivi e stringono amicizie profonde, dando vita al gruppo dei Braccialetti Rossi.

Veronica Mars

Serie televise adolescenziali

Veronica Mars è di quelle serie d’annata dedicata al mondo teen che si appresta a tornare con l’attesa quarta stagione.La serie, che arriverà su HULU il prossimo venerdì 26 Giugno, ruota attorno a Veronica Mars (Kristen Bell), studentessa del liceo di Neptune, una cittadina fittizia che si trova sulla costa della California, caratterizzata dall’atmosfera particolarmente classista.Figlia del rispettato sceriffo Keith Mars, quando la sua migliore amica Lilly Kare, sorella del suo fidanzato Duncan, viene uccisa, la vita di Veronica cambia drasticamente. Suo padre viene messo a capo delle indagini, che verranno interrotte quando un uomo, Abel Koontz, si costituisce dichiarandosi colpevole.

Keith Mars viene obbligato a dimettersi dalla sua carica, soprattutto per aver accusato di omicidio il padre della vittima, un milionario e presidente della Kane Software, mentre Veronica si trova costretta a scegliere tra il padre ed i suoi amici, finendo per essere emarginata dai suoi compagni di scuola. Nonostante la madre di Veronica decida di andarsene, poichè non riesce a reggere la tensione dettata dagli eventi, la ragazza e il padre aprono un’agenzia investigativa.

Serie Marvel: la migliore e la peggiore secondo Rotten Tomatoes

Serie Marvel: la migliore e la peggiore secondo Rotten Tomatoes

Mentre cresce l’attesa per vedere sul piccolo schermo la prossima serie Marvel, oggi vi segnaliamo che ci sono stati importanti cambiamenti su Rotten Tomatoes. Infatti Agents of SHIELD ha ufficialmente superato Luke Cage come serie più apprezzata sul noto sito americano Rotten Tomatoes. Agents of SHIELD  attualmente ha una valutazione di gradimento pari al 95% da parte di critici accreditati sulla piattaforma mentre Luke Cage è al secondo posto al 93%.

Ma vediamo la top ten delle serie tv in ordine crescente.

The Punisher

The PunisherThe Punisher è al decimo posto con un gradimento positivo pari al 62 % dei giudizi. La serie trasmessa da Netflix ha debuttato quest’anno. Jon Bernthal è apparso per la prima volta come The Punisher nella seconda stagione della serie tv Daredevil, ciclo che ha consacrato lo show Marvel/Netflix come una delle migliori serie tv dell’anno.

The Punisher farà parte del Marvel Universe targato Netflix e Marvel Television.

The Gifted

The Gifted 1x07The Gifted è stata l’atteso secondo progetto seriale sugli X-Men targati FOX e Marvel Television dopo Legion. Lo show ha fatto il suo debutto questo autunno per concludersi nella prima parte del 2018. La seconda stagione di The Gifted è stata confermate e il primo teaser promo è stato diffuso alla fine della prima stagione. La prima stagione ha ricevuto un gradimento positivo pari al 70% dei giudizi.

The Defenders

The DefendersThe Defenders è stata l’attesa serie che ha riunito tutti gli eroi Marvel su Netflix. Il progetto molto atteso però non ha conquistato proprio tutti. Infatti la serie ha ricevuto un gradimento positivo pari al 74 % dei giudizi.

La serie tv co-prodotta dalla piattaforma insieme alla Marvel ha messo insieme i quattro eroi che ci sono stati presentati nel corso degli ultimi anni: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist.

Runaways

RunawaysLa serie tv Runaways ha debuttato su Hulu anche quest’anno e come le altre è prodotta sempre da Marvel Television con Hulu. E’ uno dei quattro nuovi show con nuovi personaggi che hanno fatto il suo debutto quest’anno. Runaways ha raccolto un gradimento positivo pari al 82% dei giudizi.

Daredevil

DaredevilDaredevil è il primo show targato Marvel e Netflix ed è una delle serie tv più apprezzate dai fan, oltre che dalla critica. Infatti lo show che vede Charlie Cox nei panni del protagonista la cui terza stagione è stata confermata ha raccolto un gradimento positivo pari al 86% dei giudizi.

Agent Carter

Agent CarterAgent Carter a sorprese è in quinta posizione. Lo show prodotto in collaborazione con la ABC Television nonostante sia stato chiuso dopo appena due stagione è risultato il quinto più apprezzato dalla critica con un gradimento positivo pari all’88% dei giudizi. La serie ha come protagonista Hayley Atwell nei panni di Peggy Carter, personaggi apparso per la prima volta in Captain America Il primo Vendicatore.

Legion

Legion Al quarto posto troviamo Legion, la serie Marvel Television prodotta con FOX con un un gradimento positivo pari al 90 % dei giudizi.

Jessica Jones

Jessica JonesLa serie su Jessica Jones si è posizionata al terzo posto con un gradimento positivo pari al 92 % dei giudizi  Krysten Ritter (Jessica Jones) è affiancata da un fantastico cast di attori, che comprende David Tennant (Kilgrave), Mike Colter (Luke Cage), Rachael Taylor (Trish Walker), Carrie-Anne Moss, Eka Darville, Erin Moriarty, e Wil Traval, insieme a molti altri. Vi ricordiamo che la seconda stagione è in fase di lavorazione e presto debutterà su Netflix, mentre le prime foto sono state già rese note.

Luke Cage

Serie MarvelAl secondo posto a sorpresa si piazza Luke Cage con un gradimento positivo pari al 93 % dei giudizi.

Agents of SHIELD

Serie Marvel

La serie più apprezzata su è Agents of SHIELD, che ha totalizzato un gradimento positivo pari al 95 % dei giudizi dei critici su Rotten Tomatoes. La quinta stagione della serie ha debuttato da poco sulla ABC.

Sergio, recensione del film con Ana de Armas

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Sergio, recensione del film con Ana de Armas

Disponibile su Netflix, Sergio è il biopic diretto da Greg Barker e incentrato sulla vita di Sergio Vieira de Mello, diplomatico brasiliano e alto ufficiale delle Nazioni Unite, che rimase ucciso, insieme a 21 membri del suo staff, in un attacco a Baghdad, dove era in servizio come rappresentante speciale dell’ONU per l’Iraq.

Barker è un vero e proprio esperto della figura di De Mello, dato che ha firmato anche un documentario dedicato a lui e che è stato sempre distribuito da Netflix. La scelta di raccontare il diplomatico in un film si rintraccia però nell’esigenza di dare al personaggio un aspetto umano, raccontandone non tanto le vicende pubbliche, perfettamente esposte nel film di non fiction, quanto quelle personali, che in questa sede diventano il cuore della vicenda.

La trama di Sergio, tra passato e presente

Sergio si concentra infatti sulla storia d’amore di De Mello con Carolina Larriera, dall’invio presso Timor Est per ricomporre la crisi con l’Indonesia al successivo invio in Iraq, dove a Baghdad, a causa di un attentato ordinato da Abu Musab al-Zarqawi, a soli 55 anni perse la vita. La struttura narrativa del film si snoda intorno all’attentato in cui il diplomatico ha perso la vita. Da sotto le macerie, Sergio ricorda il suo passato e soprattutto il suo amore.

Cuore narrativo di Sergio è quindi la relazione amorosa tra il protagonista e Carolina. La coppia sullo schermo è formata da Wagner Moura, che abbiamo conosciuto nei panni (e nei chili in più) dell’Escobar di Narcos, e da Ana de Armas, vera e propria stella in ascesa che, dopo la folgorante partecipazione a Blade Runner 2049 e la nomination ai Golden Globes per Cena con Delitto – Knives Out, continua a costruirsi una carriera varia, fatta di piccoli e grandi ruoli, in attesa di mostrarsi al fianco di Daniel Craig nel prossimo film del franchise di James Bond, No Time To Die.

sergio recensioneLa storia d’amore al centro del racconto

Il film oscilla tra momenti di grande coinvolgimento e altri decisamente fuori fuoco, in un susseguirsi di vicende che ci portano avanti e indietro nel tempo, lungo la linea della vita di Sergio e Carolina, per i quali Wagner e Ana riescono a trovare un binario comune da seguire, una certa alchimia che però non sopperisce agli sbalzi di tono e all’incertezza narrativa del film.

I due interpreti trovano la chiave giusta per farci appassionare alla loro storia personale, mettendo a nudo però l’unica verità che emerge dal film: la vita diplomatica e pubblica di De Mello è stata molto più interessante della sua storia d’amore, per quanto appassionata.

Se proprio esiste un pregio, in Sergio, è appunto quello di ricordare la vita del protagonista e di spingerci a saperne di più, cercando però altrove tracce del suo operato in vita.

Sergio Toppi, il 5 maggio l’inaugurazione della mostra di ARF! 2023

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Dopo le retrospettive dedicate negli anni passati a Maestri del Fumetto italiano come Guido CrepaxAttilio Micheluzzi e Gianni De Luca, solcando la stessa linea editoriale, ARF!  insieme al Municipio Roma IX e con la co-curatela della APS Artigiani delle Nuvole, presenta una nuova mostra antologica dedicata al grandissimo Sergio Toppi.

L’opera riconosciuta, pluripremiata e pubblicata in tutto il mondo, Geografie dellAvventura racconterà lattraversamento dei continenti e dei confini narrativi tramite i luoghi, le epoche e le culture che tracciano una mappa” dellopera di questo autore immenso.

La mostra, che verrà inaugurata venerdì 5 maggio alle ore 18, presenta decine di tavole originali e alcune stampe tratte dalle sue storie a fumetti più celebri, da Il Collezionista a Sharaz-De, da Blues e Little Big Horn 1875 a Una spada per KomuraSan Isidro Maxtlacingo 1850 e Kas-Cej (opere che – negli anni – sono approdate su riviste che hanno segnato la storia del Fumetto italiano, come Corto MalteseAlter AlterComic ArtLEterrnauta e Orient Express), da ambientazioni puramente western a suggestioni mediorientali che rimandano a Le mille e una notte, dal Giappone al Messico, dalle steppe russe agli altipiani aztechi. E oltre, fino ad alcune riproduzioni di illustrazioni oramai introvabili, a testimonianza delle tante collaborazioni che Toppi ha intessuto con alcune delle più prestigiose case editrici italiane e straniere, da Sergio Bonelli Editore alla Marvel Comics.

«Quando, da perfetto sconosciuto quale sono, grazie al cielo, al di fuori del piccolo mondo fumettistico italiano, mi presento a qualche manifestazione dedicata ai comics (a New York come a Buenos Aires, a Barcellona come ad Angoulême), mi basta una semplice dichiarazione per suscitare linteresse e la stima dei miei interlocutori: Mi chiamo Sergio Bonelli, pubblico fumetti in Italia e sono leditore di Sergio Toppi.”» Sergio Bonelli.

Questa mostra rappresenta la prima collaborazione di ARF! Festival con La Vaccheria, il nuovo spazio culturale ed espositivo dellEUR, in via Giovanni lEltore, uno splendido casale storico di circa 1.800 mq. appena ristrutturato e rigenerato, a cavallo tra il Pratone delle Valli e il Parco Volusia, in gestione al Municipio Roma IX.

Nello stesso spazio verranno esposte le opere di VALO, al secolo Valentina Patete, fumettista e illustratrice di Isernia, vincitrice del Premio Bartoli 2022, riconoscimento che ogni anno ARF! Festival, in collaborazione con Stay Nerd, assegna alla “Miglior promessa del fumetto italiano”.  Il Premio – intitolato alla memoria dell’impareggiabile scopritore di talenti Lorenzo Bartoli – oltre a offrite l’opportunità di esporre le proprie opere accanto a quelle di un grande nome del Fumetto italiano riconosce anche un premio in denaro offerto da Stay Nerd.

Sergio Rubini: 10 cose che non sai sull’attore

Sergio Rubini: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più apprezzati interpreti del cinema italiano, l’attore Sergio Rubini si è negli anni costruito una carriera di tutto rispetto, collaborando con importanti autori e partecipando a film di grande successo di pubblico e critica. Rubini ha poi compiuto anche il passaggio dietro la macchina da presa, dimostrando le sue capacità tanto come attore quanto come regista.

Ecco 10 cose che non sai di Sergio Rubini.

Sergio Rubini film

1. Ha una lunga filmografia. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1985, quando partecipa a Desiderando Giulia. Successivamente l’attore inizia a farsi notare in film come Il caso Moro (1986), Intervista (1987) e Treno di panna (1988). La sua esperienza nel cinema subisce una svolta a partire dagli anni novanta, con film come La stazione (1990), Al lupo al lupo (1992), Una pura formalità (1994), Prestazione straordinaria (1994), Nirvana (1997), Il viaggio della sposa (1997), Del perduto amore (1998) e Il talento di Mr. Ripley (1999), dove recita accanto agli attori Matt Damon e Jude Law. Tra gli altri più celebri titoli a cui l’attore ha preso parte si annoverano Tutto l’amore che c’è (2000), La passione di Cristo (2004), Manuale d’amore (2005), Colpo d’occhio (2008), Qualunquemente (2011), L’ultima ruota del carro (2013), La stoffa dei sogni (2015), Dobbiamo parlare (2015), Non è un paese per giovani (2017), Moschettieri del re – La penultima missione (2018), Il grande spirito (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso degli anni l’attore si è fatto notare anche per le sue partecipazioni televisive. In particolare si annoverano Un altro varietà (1986), Cinemaa che follia! (1988), Il conte di Montecristo (1998), La contessa di Castiglione (2006) e La strada di casa (2017-in corso).

3. Si è distinto come regista. Sin dai primi anni della sua carriera l’attore si fa notare anche per le sue ambizioni da regista, e realizza film di successo come La stazione, Il viaggio della sposa, La terra e L’uomo nero. Rubini è inoltre solito ricoprire anche il ruolo del protagonista nei suoi film.

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Sergio Rubini Instagram

4. Non possiede un proprio account. Sergio Rubini non ha un profilo personale sul social network Instagram, probabilmente per tenere maggiormente separata la propria vita privata da quella pubblica. Esistono tuttavia alcune fan page dedicate all’attore contenenti i suoi più recenti scatti fotografici o novità sui suoi progetti cinematografici.

Sergio Rubini Margherita Buy

5. Sergio Rubini e Margherita Buy erano sposati. I due attori si sono conosciuti durante gli anni di studio all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma, arrivando poi a sposarsi nel 1991. La coppia ha tuttavia annunciato il divorzio soltanto due anni dopo. Nonostante ciò hanno continuato a lavorare insieme, condividendo più volte la scena in film come Mi rifaccio vivo, L’amore ritorna e Moschettieri del re.

Sergio Rubini Carla Cavalluzzi

6. Hanno una relazione. L’attore è attualmente fidanzato con la sceneggiatrice Carla Cavalluzzi, la quale ha esordito al cinema collaborando proprio con Rubini alla sceneggiatura dei film L’anima gemella e L’amore ritorna. I due hanno così proseguito il sodalizio artistico anche per i successivi film diretti dall’attore.

Sergio Rubini Rocco Papaleo

7. Hanno lavorato insieme molteplici volte. Rubini e l’attore Rocco Papaleo sono amici di vecchia data, ed hanno preso parte a più di un progetto in comune. Tra i film di cui sono stati protagonisti insieme si annoverano Del perduto amore, Moschettieri del re e Il grande spirito, questo ultimo regia proprio di Rubini.

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Sergio Rubini La strada di casa

8. È rimasto affascinato dal ruolo. Rubini è protagonista insieme all’attore Alessio Boni della serie La strada di casa, in onda su Rai Uno. Per la seconda stagione, Rubini si è dichiarato sorpreso dai nuovi percorsi intrapresi dal personaggio, che se prima era un persecutore ora diviene fido alleato. L’attore si è concentrato così sull’umanità che porta a compiere questo cambiamento, ritenendosi affascinato dal modo in cui questo avviene.

Sergio Rubini Il grande spirito

9. È il suo nuovo film da regista. Per film Il grande spirito l’attore ricopre il doppio ruolo di regista e interprete, recitando accanto agli attori Rocco Papaleo e Ivana Lotito. Il desiderio di Rubini era quello di realizzare un film contro il cinismo attraverso l’incontro tra due personaggi apparentemente diversi ma ugualmente emarginati.

Sergio Rubini età e altezza

10. Sergio Rubini è nato a Grumo Appula, in Puglia, il 21 dicembre 1959. L’altezza complessiva dell’attore è di 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

Sergio Rubini per Aspettando il Festival

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“Mi piacerebbe essere ancora un ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,

Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America dal 4 febbraio su SKY

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Dopo il successo alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film documentario Sky Original Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America vince il Nastro d’Argento come “Documentario dell’Anno 2023”.

Un omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale, la cui straordinaria visione artistica ha trasceso i confini nazionali, ideando soluzioni narrative e stilistiche che sono diventate parte del linguaggio del cinema, Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America è una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group in esclusiva su Sky Documentaries il 4 febbraio alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche on demand.

Il lungometraggio, scritto e diretto da Francesco Zippel, offre un ritratto inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui idea di cinema continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il mondo cinematografico contemporaneo.

Sergio Leone e il suo cinema vengono raccontati in questo documentario attraverso le testimonianze inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da lui ispirato. Tra gli altri, sono intervenuti anche Jennifer Connelly, Robert De Niro, Clint Eastwood, Ennio Morricone, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Quentin Tarantino. Ma anche Dario Argento, Giuseppe Tornatore e Carlo Verdone. Il documentario si avvale anche dei ricordi della famiglia come quelli dei figli Andrea, Francesca e Raffaella Leone.

Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America: trailer del documentario

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Guarda il trailer di Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America, il film doc presentato in Concorso nella sezione Venezia Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, scritto e diretto da Francesco Zippel, una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group.

Questo film documentario è un omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale, la cui straordinaria visione artistica ha trasceso i confini nazionali, ideando soluzioni narrative e stilistiche che sono diventate parte del linguaggio del cinema. Il lungometraggio offre un ritratto inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui idea di cinema continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il mondo cinematografico contemporaneo. Sergio Leone e il suo cinema vengono raccontati in questo documentario attraverso le testimonianze inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da lui ispirato.

Sergio Leone è legato ad uno dei miei primi e più preziosi ricordi da spettatore. Facevo le elementari e un giorno mio padre mise nel videoregistratore la cassetta de Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo. Fu una folgorazione totale. Fu proprio in quel giorno che il cinema passò dall’essere uno svago di bambino ad una vera e propria passione per me. Quando Raffaella Leone mi ha proposto di raccontare suo padre in un documentario, ho avuto l’impressione che tutto stesse tornando al suo posto. Mi sono lanciato con passione e rispetto in questa avventura, sempre sostenuto da Raffaella, da tutta la famiglia Leone e dal team di Sky Italia e Sky Studios. Ho voluto provare non solo a raccontare Sergio Leone ma anche a chiarire quanto il suo cinema e il suo genio creativo siano ancora centrali e fonti indiscutibili d’ispirazione per i più grandi cineasti del cinema contemporaneo. Tutti i grandi artisti che hanno aderito al film ne sono la conferma più bella.
Francesco Zippel

Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America in Concorso Venezia Classici

Sergio Leone, l’italiano che inventò l’America in Concorso Venezia Classici, scritto e diretto da Francesco Zippel sarà presentato in Concorso nella sezione Venezia Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia . Una produzione Sky Italia e Sky Studios con Leone Film Group. Nel film testimonianze di Clint Eastwood, Martin Scorsese, Jennifer Connelly, Quentin Tarantino, Giuseppe Tornatore, Steven Spielberg, Frank Miller, Darren Aronofsky, Ennio Morricone, Damien Chazelle, Robert De Niro, Eli Wallach, Arnon Milchan, Jacques Audiard, Tsui Hark, Carlo Verdone, Dario Argento, Giuliano Montaldo, Raffaella Leone, Francesca Leone, Andrea Leone, Gian Luca Farinelli, Sir Christopher Frayling, Noel Simsolo, Enzo Di Liberto e  Fausto Ancillai.

Questo film documentario è un omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale, la cui straordinaria  visione artistica ha trasceso i confini nazionali, ideando soluzioni narrative e stilistiche che sono diventate parte del linguaggio del cinema. Il lungometraggio offre un ritratto inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui idea di cinema continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il mondo cinematografico contemporaneo.Sergio Leone e il suo cinema vengono raccontati in questo documentario attraverso le testimonianze inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da lui ispirato.

Sergio Leone è legato ad uno dei miei primi e più preziosi ricordi da spettatore. Facevo le elementari e un giorno mio padre mise nel videoregistratore la cassetta de Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo. Fu una folgorazione totale. Fu proprio in quel giorno che il cinema passò dall’essere uno svago di bambino ad una vera e propria passione per me. Quando Raffaella Leone mi ha proposto di raccontare suo padre in un documentario, ho avuto l’impressione che tutto stesse tornando al suo posto. Mi sono lanciato con passione e rispetto in questa avventura, sempre sostenuto da Raffaella, da tutta la famiglia Leone e dal team di Sky Italia e Sky Studios. Ho voluto provare non solo a raccontare Sergio Leone ma anche a chiarire quanto il suo cinema e il suo genio creativo siano ancora centrali e fonti indiscutibili d’ispirazione per i più grandi cineasti del cinema contemporaneo. Tutti i grandi artisti che hanno aderito al film ne sono la conferma più bella. Francesco Zippel 

Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America è il documentario dell’anno 2023

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Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America di Francesco Zippel è il “Documentario dell’Anno” 2023. Lo annuncia il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà il Nastro d’Argento al regista a Roma, subito dopo il Festival di Berlino, insieme ai premi per i migliori documentari dedicati al racconto del ‘Cinema del Reale’ e dei titoli su ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’.

È un riconoscimento che – com’è stato già annunciato nei giorni scorsi, per il Cinema, con il ‘Nastro dell’anno’ a La stranezza di Roberto Andò – premia, in questo caso tra i Documentari, l’eccellenza e la particolare qualità di un film ‘speciale’. Un Nastro assegnato lo scorso anno a Ennio di Giuseppe Tornatore, che con Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America premia ora – come si legge nella motivazione – “l’originalità e l’emozione che si respira fin dalla prima inquadratura del film, rinnovando con affetto e grande cura l’omaggio a un Maestro mai abbastanza celebrato con un taglio inedito, ricco delle più prestigiose testimonianze internazionali. Un racconto che esalta il valore dello sguardo innovativo e della creatività unica di Sergio Leone, un uomo nato nel cinema che del suo cinema ha reso immortali sequenze, protagonisti, musica, e immagini”.

Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America, scritto e diretto da Francesco Zippel e presentato in concorso nella sezione Venezia Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film Group. 

Con il documentario dedicato a Sergio Leone, sono 55 i titoli in selezione quest’anno – come sempre divisi nelle sezioni dedicate al ‘Cinema del Reale’ e ai film che raccontano protagonisti ed eventi di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ – scelti tra i 130 documentari del 2022 proposti nei Festival più importanti e nelle rassegne specializzate e in qualche caso presentati poi anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la Storia recente con uno sguardo speciale alla memoria degli anni ‘70, una stagione di fermento politico e culturale che mai come nell’ultima annata è stata protagonista nel Cinema del Reale.

Molti, in questo senso, i titoli che rileggono mezzo secolo dopo, la cronaca dei movimenti analizzando le ragioni di una ribellione spesso finita nel sangue e soprattutto raccontando il profondo cambiamento di un Paese attraversato dalle prime battaglie per i diritti civili come dai più significativi cambiamenti nel costume e nella società.

Ritratti e memoria, come ogni anno, tra i film dedicati ai protagonisti del cinema, della musica, del teatro. Un’attenzione particolare – nella selezione ufficiale – alle autrici e ai più giovani esordienti nella cinquina di candidature per il Premio che ricorda – in collaborazione con il CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia) – Valentina Pedicini, prematuramente scomparsa due anni fa. Ma la vera sorpresa è, per la prima volta, la scoperta, tra i tanti titoli dell’anno visionati, di un’attenzione  speciale per lo Sport che, insieme alla biografia di un campione come l’indimenticabile Kobe Bryant, racconta il grande calcio in una ‘cinquina’ ricca di  testimonianze e di immagini emozionanti dedicate a protagonisti molto amati come Roberto Mancini e Gianluca Vialli nell’avventura della Sampdoria di un triennio eccezionale come il 1990-92 ma anche la parabola umana e sportiva di Paolo Rossi e la forza agonistica di Gigi Riva sempre fedele al suo Cagliari, fino alla storia di un gol tra i più discussi di sempre: quello annullato al difensore della Roma Maurizio Turone il 10 maggio 1981 al Comunale di Torino nella partita scudetto dove si affrontavano la Juventus e la Roma. Finì 0-0, assegnando all’ultimo minuto un punto fondamentale alla Juve che vinse poi il suo 19mo titolo. 

Ecco, di seguito – con il ‘Documentario dell’anno’ – tutti i titoli della selezione; nei prossimi giorni saranno annunciati i documentari finalisti.

IL DOCUMENTARIO DELL’ANNO

  • SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE INVENTÒ L’AMERICA di Francesco Zippel

CINEMA DEL REALE

  • BELLA CIAO – PER LA LIBERTà di Giulia Giapponesi
  • CORPO DEI GIORNI di Santabelva
  • COSA VERRÀ di Francesco Crispino
  • GIGI LA LEGGE di Alessandro Comodin
  • GOOD MORNING TEL AVIV di Giovanna Gagliardo
  • IL POSTO di Mattia Colombo, Gianluca Matarrese
  • IL TIPOGRAFO di Stefano Pasetto
  • IN VIAGGIO di Gianfranco Rosi
  • KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli
  • LA CROCE E LA SVASTICA di Giorgio Treves
  • LA GENERAZIONE PERDUTA di Marco Turco
  • LAS LEONAS di Chiara Bondì, Isabel Achával
  • LOTTA CONTINUA di Tony Saccucci
  • MARCO INEDITO: DAGLI ULTIMI CENTO GIORNI DI MARCO PANNELLA di Simona Ventura
  • NEL MIO NOME di Nicolò Bassetti
  • NOI SIAMO ALITALIA – STORIA DI UN PAESE CHE NON SA PIÙ VOLARE di Filippo Soldi
  • ORA TOCCA A NOI – STORIA DI PIO LA TORRE di Walter Veltroni
  • SE FATE I BRAVI di Stefano Collizzolli, Daniele Gaglianone
  • STONEBREAKERS di Valerio Ciriaci
  • SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Francesco Patierno
  • THE MATCHMAKER di Benedetta Argentieri
  • VIA ARGINE 310 di Gianfranco Pannone

CINEMA, SPETTACOLO, CULTURA 

  • 75 – BIENNALE RONCONI VENEZIA di Jacopo Quadri
  • CAPELLI QUASI BIONDI, OCCHI QUASI AZZURRI – 78 LETTERE A PIER PAOLO PASOLINI di Simona Risi
  • CIPRIA di Giovanni Piperno
  • CITTO di Daniele Ceccarini
  • DARIO FO: L’ULTIMO MISTERO BUFFO di Gianluca Rame
  • ENNIO FLAIANO, STRANIERO IN PATRIA di Fabrizio Corallo, Valeria Parisi
  • ERA ROMA di Mario Canale
  • FRANCO BATTIATO – LA VOCE DEL PADRONE di Marco Spagnoli
  • FRANCO ZEFFIRELLI, CONFORMISTA RIBELLE di Anselma Dell’Olio
  • IL TOCCO DI PIERO – LE MILLE VITE DI PIERO UMILIANI di Massimo Martella
  • L’ALTRO BUIO IN SALA di Ciro Formisano
  • LO SPAZIO INQUIETO di Franco Angeli
  • NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA di Elisabetta Sgarbi
  • NOI CE LA SIAMO CAVATA di Giuseppe Marco Albano
  • PABLO DI NEANDERTHAL di Antonello Matarazzo
  • PARLAMI D’AMORE di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio
  • PIER PAOLO PASOLINI – UNA VISIONE NUOVA di Giancarlo Scarchilli
  • SOPHIA! di Marco Spagnoli
  • SOUVENIR D’ITALIE di Giorgio Verdelli
  • THE BEAT BOMB di Ferdinando Vicentini Orgnani
  • TOGNAZZI. LA VOGLIA MATTA DI VIVERE di Ricky Tognazzi
  • VIRNA LISI – LA DONNA CHE RINUNCIÒ A HOLLYWOOD di Fabrizio Corallo

PER IL ‘PREMIO VALENTINA PEDICINI’

  • IL CERCHIO di Sophie Chiarello
  • KORDON (CONFINE) di Alice Tomassini
  • LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME di Valentina Bertani
  • LIFE IS (NOT) A GAME di Antonio Valerio Spera
  • ROSA – IL CANTO DELLE SIRENE di Isabella Ragonese

IL GRANDE CALCIO, GLI EROI DELLO SPORT

  • È STATO TUTTO BELLO – STORIA DI PAOLINO E PABLITO di Walter Veltroni
  • ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet
  • KOBE – UNA STORIA ITALIANA di Jesus Garcés Lambert
  • LA BELLA STAGIONE di Marco Ponti
  • NEL NOSTRO CIELO UN ROMBO DI TUONO di Riccardo Milani

Sergio Leone rivive in una mostra 25 anni dopo la sua morte

Sono già passati 25 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi registi italiani di sempre. Era il 30 aprile 1989, e Sergio Leone lasciava i suoi cari e il suo pubblico per un attacco di cuore, mentre era al lavoro su un progetto che riguardava l’Assedio di Leningrado.

LEGGI ANCHE: Festival di Cannes 2014: la trilogia del dollaro di Sergio Leone restaurata

Dopo l’annunciato omaggio al Festival di Cannes, che presenterà nella sezione Cannes Classic la trilogia del dollaro composta da Per un pugno di dollariPer qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo, un ulteriore omaggio arriva dal Club Amici del Cinema di Genova-Sampierdarena, che ha organizzato una mostra dedicata al regista.

La mostra è intitolata C’era una volta Sergio Leone e proporrà fotografie, manifesti, locandine, musica e ovviamente film. Tra questi una versione francese e gigantesca del manifesto di C’era una volta in America, oltre ad alcuni fogli di C’era una volta il West.

Per ulteriori dettagli su orari e prezzi della mostra potete consultare il sito del Club Amici del Cinema.

Fonte: Repubblica

Sergio Fiorentini è morto: addio alla voce italiana di Gene Hackman

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È morto a Roma nella serata di ieri Sergio Fiorentini, attore e doppiatore trai più preparati del nostro cinema. Aveva 80 anni ed era ricoverato presso l’Ospedale Sam Camillo. Il suo viso è stato per molto tempo associato a quello di Gigi Proietti, dal momento che i due attori avevano condiviso il piccolo schermo per la fortunata serie Il Maresciallo Rocca. Ma Fiorentini era soprattutto un doppiatore, uno di quelli della vecchia scuola, di quelli bravi per intenderci.

Sergio FiorentiniTrai tanti attori hollywoodiani a cui Fiorentini prestò la voce, si annoverano Gene Hackman, Bill Cosby, Burt Young, Tony Burton, Max Von Sydow, Tom Wilkinson e Patrick McGoohan, ma anche la leggenda Mel Brooks in Balle Spaziali e il famoso Benny Hill dell’omonimo show. Ha anche doppiato Bud Spencer.

Anche il mondo dell’animazione piange la sua scomparsa, e in particolare i personaggi del nonno di Heidi, Compare Orso e la rana ne I racconti dello zio Tom (secondo doppiaggio), Crucco in Robin Hood, Rafiki nel Re Leone e Yar in Dinosauri.

La sua scomparsa rappresenta una tragedia, nella dimensione umana, per la quale siamo ovviamente vicini al dolore dei familiari, ma anche, in un discorso più ampio, nella dimensione artistica per quello che riguarda la problematica del doppiaggio.

Fino a che i doppiatori saranno mediocremente preparati allora lo spettatore italiano, anche quello di vedute più larghe e con un orecchio non troppo schizzinoso, non potrà mai apprezzare il cinema nella sua concreta bellezza. Doppiatori (e attori) come Sergio Fiorentini andrebbero ormai considerati come tesori nazionali, e utilizzati per formare nuove generazioni di doppiatori per rendere di nuovo grande quest’arte un tempo nostra eccellenza.

Sergio Castellitto: 10 cose che forse non sai sull’attore

Sergio Castellitto: 10 cose che forse non sai sull’attore

Apprezzato attore e regista italiano, Sergio Castellitto si è distinto negli anni per aver partecipato ad alcuni importanti film del panorama cinematografico nazionale, affermandosi anche grazie alle sue collaborazioni estere. Nel corso della sua carriera Castellitto ha dimostrato di saper compiere scelte non scontate, che lo hanno portato ad essere un interprete di tutto rispetto, distintosi anche per la sua versatilità.

Ecco 10 cose che forse non sai su Sergio Castellitto.

I film di Sergio Castellitto

I film da giovane di Sergio Castellitto

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Castellitto esordisce al cinema con il film Tre fratelli (1981), per poi acquistare maggiore popolarità grazie ai film Sembra morto… ma è solo svenuto (1985), Piccoli equivoci (1989), In viaggio con Alberto (1990), Stasera a casa di Alice (1990), La carne (1991), L’uomo delle stelle (1995), L’ultimo bacio (2001), L’ora di religione (2002), Caterina va in città (2003), Non ti muovere (2004), Il regista di matrimoni (2006), Le cronache di Narnia – Il principe Caspian (2008), Italians (2009), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Una famiglia perfetta (2012), La buca (2017), Fortunata (2017), Il tuttofare (2018) e Ricchi di fantasia (2018).

I film di oggi di Sergio Castellitto

Dal 2020 ha recitato nei film Il padrino della mafia (2020), Il talento del calabrone (2020), Nour (2020), Il cattivo poeta (2021), Il materiale emotivo (2021), Dante (2022), Il più bel secolo della mia vita (2023), Enea (2024), regia di Pietro Castellitto, Romeo è Giulietta (2024) e Conclave (2024), dove recita accanto a Ralph Fiennes, Stanley Tucci e Isabella Rossellini.

Conclave Sergio Castellitto
Sergio Castellitto in Conclave. Cortesia di Eagle Pictures

2. È un noto regista. Castellitto si è distinto anche per la regia di diversi lungometraggi, per la maggior parte dei quali ha anche firmato la sceneggiatura. Tra questi si annoverano Libero Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Nessuno si salva da solo (2015) e Fortunata (2017). Del 2021 è la sua ultima regia, Il materiale emotivo.

Le serie TV e le fiction di Sergio Castellitto

3. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera, l’attore ha preso parte a diverse produzioni televisive, tra cui i film Il grande Fausto (1995), Don Milani il priore di Barbiana (1997), Fuga per la libertà – L’aviatore (2008), Il sindaco pescatore (2016) e Aldo Moro – Il professore (2018). È inoltre noto per il ruolo di Giovanni Mari nella serie In Treatment (2013-2016), per la miniserie Padre Pio (2000) e per la fiction Pezzi unici (2019). Ha poi recitato in Natale in casa Cupiello (2020), Crazy for Football – Matti per il calcio (2021), Sabato, domenica e lunedì (2021), Non ti pago (2021) e Il nostro generale (2023).

 

Sergio Castellitto in Le Cronache di Narnia

4. Ha accettato il ruolo per i suoi figli. L’attore è tra i villain del film Le Cronache di Narnia – Il principe Caspian, dove ricopre il personaggio di Re Miraz, zio del giovane Caspian. Castellitto ha dichiarato di aver accettato il ruolo nel celebre film fantasy, poiché i suoi figli avevano particolarmente apprezzato il primo capitolo e desideravano vedere il padre prendere parte al prosieguo della saga fantasy.

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Sergio Castellitto in Le cronache di Narnia – Il principe Caspian

Sergio Castellitto ha interpretato Padre Pio

5. Ha ricoperto il ruolo del celebre frate. Nel 2000 Castellitto prende parte alla miniserie, composta da due puntate, dedicata alla figura di Padre Pio. L’attore ha affermato di essersi calato nel ruolo nel modo più approfondito possibile, e di essere rimasto talmente tanto impressionato dalla vita del frate da sognarlo ancora oggi o ripensare frequentemente a quella parte, che ha contribuito alla sua affermazione anche in televisione.

Sergio Castellitto ha recitato in due film di Natale

6. Due suoi titoli da rivedere durante le feste. Tra i tanti film interpretati da Castellitto, se ne ritrovano anche due ambientati in periodo natalizio. Il primo è Una famiglia perfetta, dove interprete Leone, un ricco cinquantenne che vuole provare per una volta a vedere come sarebbe stata la sua vita se si fosse costruito una famiglia. Così scrittura una compagnia di attori che recitino per lui la parte della famiglia perfetta il giorno di Natale. Il secondo titolo è Natale in casa Cupiello, la celebre commedia di Eduardo de Filippo dove Castellitto ricopre il ruolo del protagonista.

 

Sergio Castellitto in Conclave, il suo ultimo film

7. È uno degli “antagonisti” del film. In Conclave, l’attore interpreta il cardinale Tedesco, tra i principali antagonisti del racconto, personaggio ambiguo e dagli ideali conservatori che aspira a divenire Papa. Nonostante questo, Castellitto ha raccontato di essersi approcciato al personaggio cercando di comprenderne il pensiero e ciò che può aver portato alla formazione di esso. Si è dunque incaricato di essere una sorta di “avvocato difensore” di questo personaggio e delle sue azioni.

Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Sergio Castellitto, la moglie e i figli

8. È sposato con una nota scrittrice. Dal 1987 l’attore è sposato con Margaret Mazzantini, celebre scrittrice premio Strega, di cui Castellitto ha adattato i romanzi Non ti muovere, Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo per il cinema. I due hanno collaborato anche alla scrittura delle sceneggiature di tali trasposizioni, in aggiunta agli altri film da regista di Castellitto non ispirati a romanzi. La coppia ha avuto nel corso degli anni quattro figli.

9. Suo figlio Pietro è un noto attore e regista. Il maggiore dei suoi figli, Pietro Castellitto, ha seguito anche lui la carriera cinematografia. La sua prima esperienza al cinema avviene all’età di otto anni con una piccola parte nel film d’esordio alla regia del padre, Libero Burro, ma l’esordio vero e proprio si avrà con Non ti muovere. Viene poi diretto dal padre in altri due film: La bellezza del somaro e Venuto al mondo. Nel 2023 è lui a dirigere il padre Sergio in Enea.

L’età e l’altezza di Sergio Castellitto

10. Sergio Castellitto è nato a Roma, Italia, il 18 agosto 1953. L’attore è alto complessivamente 1,78 metri.

Fonte: IMDb

Sergio Bonelli Editore non parteciperà a nessuna fiera del fumetto del 2020

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La casa editrice di fumetti più importante d’Italia, la Sergio Bonelli Editore, non parteciperà a nessuna forma di aggregazione fieristica per tutto il 2020, a causa della pandemia di Covid-19 ancora in corso. A darne annuncio ufficiale è lo stesso sito della SBE con la seguente lettera aperta ai suoi lettori:

Cari Amici,

stiamo vivendo un periodo storico davvero particolare, con il Paese e il Mondo intero impegnati contro un nemico invisibile, subdolo e micidiale qual è il virus Covid-19.

È questa un’annata nefasta, dove abbiamo tutti imparato cosa vuol dire restare bloccati per mesi tra le mura domestiche, non poter incontrare e abbracciare amici e parenti, aver la paura di esser contagiati e di ammalarsi repentinamente. Purtroppo lo stato di emergenza continua, e auspichiamo tutti l’arrivo di un vaccino che ci possa mettere al riparo dalla paura, continuando nel frattempo a rispettare le disposizioni sanitarie relative alla prevenzione.

Qui in SBE ci siamo chiesti molte volte quale debba essere il nostro ruolo in questo contesto, e ci siamo impegnati a fondo per continuare a realizzare e diffondere i nostri fumetti regolarmente, nella convinzione che ciò sia la testimonianza migliore per una qualche “normalità”, e nella speranza di riuscire a portare un sorriso o anche solo un attimo di spensieratezza a tutti Voi.

La sicurezza nostra e dei nostri collaboratori è il primo obiettivo che abbiamo sempre cercato di perseguire, e proprio per questo abbiamo deciso che per tutto il 2020 non parteciperemo direttamente ad alcuna Fiera del fumetto o manifestazione similare.

Incontrarci deve essere un momento di gioia e di serenità, e non ci sono le condizioni ora per poterlo fare.

L’augurio è di tornare a stare insieme e a parlare di fumetti e della nostra passione già in primavera del 2021, e state certi che stiamo già lavorando per costruire per l’anno che verrà degli eventi memorabili, così da festeggiare come meritano tre compleanni d’eccezione: i 30 anni di Nathan Never, i 60 di Zagor e gli 80 incredibili anni della nostra Casa Editrice.

Ci tenevamo a raccontarvelo direttamente, senza troppi giri di parole.

In un anno come questo 2020, in cui sono state cancellate tutte le manifestazioni nazionali e internazionali più importanti, dalle Olimpiadi al Campionato Europeo di Calcio, dai mega-concerti negli stadi alle sagre di Paese, ci sembra giusto fare un passo indietro e pensare soprattutto alla sicurezza e alla salute di tutti noi e di tutti Voi.

Con tutto l’affetto e il desiderio di poterci ritrovare l’anno prossimo,

Sergio Bonelli Editore SpA

Da sempre esponente di spicco dell’editoria a fumetti e da poco anche attore che si comincia a muovere nel campo cinematografico, la Bonelli è una delle major che in genere popolano il Lucca Comics and Games, la fiera autunnale che ha dichiarato di svolgersi secondo un’edizione tutta nuova e che sta destando non poche polemiche nel settore.

Serenity: recensione del film di Joss Whedon

Serenity: recensione del film di Joss Whedon

Serenity è il film del 2005 diretto da Joss Whedon prima di dirigere The Avengers e con protagonisti Nathan Fillion, Morena Baccarin e Alan Tudyk.

 

Trama: In un futuro remoto, il capitano Malcom “Mal” Reynolds – un disilluso veterano che ha combattuto, dalla parte dei perdenti, una guerra civile tra pianeti – sbarca fortunosamente il lunario compiendo piccoli crimini e trasportando passeggeri e merci (senza fare troppe domande) sulla sua astronave classe Firefly “Serenity”. È a capo di un equipaggio esiguo ed eclettico – che è per lui la cosa più vicina ad una famiglia – litigioso, insubordinato, ma fedele fino alla morte.

Serenity filmQuando Mal aveva accettato di trasportare a bordo Simon Tam, un giovane dottore, con la sua instabile e telepatica sorella River, aveva imbarcato molto più di quello che si aspettava. I due sono fuggiti dall’Alleanza – la coalizione che domina il sistema planetario dopo la guerra – che non si fermerà davanti a nulla pur di riavere la ragazza. L’equipaggio, abituato a navigare non visto ai margini del sistema, si trova improvvisamente intrappolato tra questa forza militare inarrestabile e i Reavers: barbari selvaggi e antropofagi che vagano ai limiti dello spazio.

Ricercato, l’equipaggio comincia presto a scoprire che il pericolo più grande alla loro incolumità potrebbe essere proprio a bordo della “Serenity”. River, la giovane ricercata, malgrado le cure del fratello dà segni di essere imprevedibile e pericolosa.

Serenity, tra Star Wars e Blade Runner 

Serenity è un film di fantascienza del 2005, diretto da Joss Whedon, che ha una lunga esperienza da sceneggiatore e fumettista, al suo primo film da regista. Il lungometraggio è basato sulla serie televisiva fantawestern Firefly, di cui è la conclusione.

Il suo punto di forza è il suo essere user friendly: sceneggiatura semplice e nessun virtuosismo registico fine a sé stesso. La trama presenta tutti gli elementi di una storia comune a tante: un gruppo ben assortito di buoni, un cattivo che li insegue, una missione da compiere e un mistero finale svelato.

L’unico difetto tangibile di Serenity è la quasi totale mancanza di scene madri e di battaglie ad alto tasso di spettacolarità, difetto legato allo scarso budget. Paradossalmente però, proprio la mancanza di questo tipo di scene, sulle quali poggia oramai il 100% della produzione spettacolare americana, ha permesso una maggiore cura dei personaggi, della storia e degli elementi di contorno.

Nel cast, tra gli attori protagonisti, troviamo Nathan Fillion nei panni di Malcom “Mal” Reynolds, Morena Baccarin in quelli di Inara Serra e Alan Tudyk che interpreta Hoban “Wash” Washburne.

Nonostante la sua semplicità e la fruibilità della trama, questa pellicola fu accolta superficialmente al botteghino: circa 39 milioni di dollari in totale, all’incirca pari ai costi di produzione, guadagnando solo con la vendita del DVD, specie online grazie ad Amazon.

Nel marzo 2007 un sondaggio online del sito della rivista britannica SFX ha inaspettatamente collocato Serenity come migliore film di fantascienza della storia, davanti a titoli decisamente più blasonati quali Guerre stellari, Blade Runner o 2001: Odissea nello spazio.

Serenity – L’isola dell’inganno: trama, cast e curiosità sul film

Acclamato sceneggiatore di film come La promessa dell’assassino e Locke (di cui è stato anche regista), Steven Knight ha sempre dichiarato di nutrire un profondo amore per i noir degli anni Quaranta e Ottanta, dove la tensione per complessi intrighi si mescola ad una sessualità conturbante. Dal desiderio di cimentarsi con una storia simile nasce nel 2019 Serenity – L’isola dell’inganno (qui la recensione), film ambizioso all’interno del quale si mescolano molteplici generi in un crescendo di intrecci e sorprese. A rendere ancor più interessante il lungometraggio vi è la presenza di due attori del calibro di Matthew McConaughey e Anne Hathaway.

Nonostante queste premesse, il film non ha ottenuto buoni consensi durante le proiezioni di prova, portando i produttori ad abbassare drasticamente i toni della campagna pubblicitaria. Di conseguenza, il film è passato quasi inosservato, raccogliendo per lo più critiche negative ed un totale di appena 14 milioni di dollari. Ad aver tradito Knight, in particolare, è stato l’aver fatto confluire nel film numerosi elementi che non hanno poi trovato una giusto equilibrio tra loro. Nonostante ciò, per i fan dei thriller contenenti elementi come la sessualità, i complotti e i finali con forti colpi di scena, Serenity è un film da riscoprire.

Pur con i suoi difetti, il film di Knight può infatti affermarsi come un guilty pleasure da cui poter ottenere alcuni momenti di particolare fascino e altri divenuti involontariamente iconici. Se si è in cerca di una visione bizzarra, questo è il film giusto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori alle location e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Serenity – L’isola dell’inganno: la trama del film

Il film racconta la misteriosa storia del capitano Baker Dill. Egli si è lasciato alle spalle il passato e il nome di John Mason, trasferendosi in una bellissima isola tropicale e iniziando una nuova vita. La sua tranquilla esistenza viene però nuovamente sconvolta quando ricompare la sua ex moglie Karen Zariakas. Mai realmente dimenticata, questa si presenta con una terribile richiesta d’aiuto: uccidere il suo violento e sadico marito Frank Zariakas. Diviso tra il desiderio di essere lasciato in pace e l’amore che ancora nutre per la donna, il capitano Dill dovrà fare i conti con attrazioni e segreti sepolti da tempo. Allo stesso tempo, c’è verità tutta da scoprire e quanto mai inaspettata.

Serenity – L’isola dell’inganno: il cast e le location del film

Come anticipato, nel ruolo del protagonista, il capitano Baker Dill, vi è l’attore premio Oscar Matthew McConaughey, mentre Anne Hathaway è la sua ex moglie Karen Zariakas. I due attori tornano qui a recitare insieme dopo aver condiviso il set di Interstellar. La Hathaway, in particolare, ha accettato il ruolo poiché affascinata dalla maschera che il suo personaggio sfoggia in base allo sguardo maschile di turno. Allo stesso tempo, il fatto che non le vengano proposti frequentemente ruoli tanto controversi è stato un altro motivo per accettare. Accanto a loro, nei panni del nuovo marito di Karen, vi è l’attore Jason Clarke, noto per film come Il primo uomo e Il grande Gatsby. Diane Lane è Constance, mentre Djimon Hounsou è Duke.

L’intero film è ambientato su di un’isola caraibica immaginaria chiamata Plymouth, la quale viene descritta come situata da qualche parte a sud della Florida. Le riprese del film, però, si sono svolte alle Mauritius, collocate nell’Oceanno Pacifico a ovest del Madagascar. Tale differenza geografica ha portato la troupe a dover ricostruire buona parte degli ambienti, al fine di farli assomigliare maggiormente a quelli delle località tipiche dei Caraibi. Le Mauritius sono in particolare state scelte per via della loro atmosfera esotica e per la componente di mistero che determinati ambienti naturali riuscivano a conferire al racconto.

Serenity - L'isola dell'inganno film

Serenity – L’isola dell’inganno: la spiegazione, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Giunti al finale del film, si rimane particolarmente spiazzati da ciò che avviene. Nel momento in cui l’omicidio alla base della storia è compiuto, l’isola dove si svolgono gli eventi e i suoi protagonisti si rivelano essere parte di un videogioco ideato da Patrick, il figlio di John Mason. Quest’ultimo era un soldato di guerra morto anni prima in Iraq e tramite il videogioco il ragazzino tenta di elaborare il lutto per quella perdita. Allo stesso tempo, testa l’omicidio che poi realmente concretizzerà del nuovo violento compagno della madre. Tutto ciò può sembrare un colpo di scena estremamente forzato, ma Knight dissemina nel corso del film alcuni indizi significativi, che se colti potrebbero anticipare tale risvolto.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Serenity – L’isola dell’inganno è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili, Google Play, Apple TV, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 18 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Serenity – L’isola dell’inganno, recensione del film con McConaughey e Hathaway

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Preceduto da una lunga lista di commenti non proprio lusinghieri, arriva al cinema Serenity – L’isola dell’inganno, il film di Steven Knight con protagonisti Matthew McConaughey e Anne Hathaway. Già questo trio dovrebbe mettere in cassaforte un colpo sicuro, visto che se i due affascinanti attori sono tra i più amati e premiati degli ultimi anni, Knight è uno sceneggiature di razza, la cui ultima regia è quel Locke, con Tom Hardy, che ha stregato il festival di Venezia di qualche anno fa.

Insomma una squadra vincente che porta sul grande schermo una storia ambiziosa, giocata principalmente su un enorme colpo di scena che arriva a fine film (e che non riveleremo in questa sede), ma anche un film ricercato che prova a mescolare generi e suggestioni, dal cinema degli anni ’40 al thriller anni ’80, regalando momenti da vero e proprio guilty pleasure che in qualche misura rendono comprensibili le feroci critiche mosse al film negli USA.

La storia ruota intorno a Baker Dill, un pescatore, un solitario, un uomo che tornato dalla guerra si è portato il conflitto dentro, un conflitto che lo ha allontanato dalla famiglia. Si è così isolato su un’isola al largo della Florida, dove sbarca il lunario portando i turisti sulla sua barca, la Serenity, a pesca di tonni. Un giorno però arriva sull’isola una donna misteriosa, l’affascinante Karen, che si scopre essere una donna dal passato di Baker e che proprio a lui chiede aiuto.

Non sveleremo altro della trama per evitare che sfuggano dettagli importanti a tenere nascosto il colpo di scena finale, tuttavia è innegabile che Steven Knight, scrivendo questa storia, abbia voluto azzardare con i generi e con le suggestioni, dando origine a una storia sicuramente ambiziosa, che però proprio in questa ricchezza di generi trova il suo punto debole, dal momento che non dà allo spettatore indizi per orientarsi dentro alla storia.

Serenity – L’isola dell’inganno è un film sbagliato, un tradimento a ciò che lo spettatore si aspetta su carta, ma probabilmente anche un tradimento rispetto a ciò che dei talenti del genere involontariamente promettono ai loro fan.

Serendipity quando l’amore è magia recensione

Serendipity quando l’amore è magia recensione

serendipity posterAnno: 2001

Regia: Peter Chelsom

Cast: John Cusack (Jonathan Trager), Kate Beckinsale (Sara Thomas), Jeremy Piven (Dean Kansky), Eugene Levy (commesso), John Corbett (Lars Hammond), Molly Shannon (Eve)

Trama: Le vite dell’americano Jonathan e dell’inglese Sara si incrociano in un grande magazzino di New York a Natale. Giovani e carini, entrambi mettono gli occhi su un paio di guanti da regalare ai rispettivi partner. Scocca la scintilla: giusto seguirla? Sara è convinta che sarà il destino a decidere se dovranno rincontrarsi. Si dividono, tornano alle loro vite. Ma qualche anno più tardi, ecco che una serie di tracce e le pieghe della vita fanno sì che i due, che non si sono più visti né sentiti, riprendano a pensarsi e cercarsi. Jonathan è a un passo da un matrimonio apparentemente da sogno, Sarah è una professionista realizzata, fidanzata con un musicista New Age di successo. Il destino chiama gli innamorati, difficile non ascoltarlo. 

Analisi: Un’ora e venti di romanticherie che scorrono senza troppo impegno sui concetti di Destino e Serendipità (trovare qualcosa mentre di sta cercando altro: nel film, trovare l’Amore, cercando regali di Natale), benché un certa superficialità sia concessa a una semplice commedia sentimentale. Non indimenticabile, ma nemmeno da buttare. I due protagonisti (Cusack e Beckinsale), soprattutto lei, sono chiamati a una recitazione quasi costantemente agitata e sopra le righe. Molto meglio gli elementi di contorno, che danno brio e originalità. Su tutti l’irresistibile commesso interpretato da Eugene Levy (il mitico papà Levenstein di American Pie), che si ritaglia un importante ruolo di “aiutante” dell’innamorato Jonathan, tormentando quest’ultimo con il suo folle mix di stachanovismo, stizza e senso degli affari. Non sono da meno Lars Hammond (John Corbett), il musicista New Age che sta con Sarah, villoso flautista che manda in visibilio pubblici di mezzo mondo, né Eve (Molly Shannon), sguaiata quarantenne amica della Beckinsale che finge interessi Flower Power e Bio per tenere su una baracca londinese tutta incensi, thè in foglie e manualetti profumati d’Oriente. Spassoso personaggio secondario è anche il fedelissimo scudiero di Trager, Dean (Jeremy Piven), orgoglioso del suo lavoro al mitico New York Times, dove però, si scopre, ha tra le mani più che altro un sacco di necrologi: e da vero amico, lascia indietro qualche accorato saluto a noti estinti per aiutare Jonathan nell’indagine che lo ricongiunge a Sara. Serendipity

Si può guardare un film per il contorno, visto che vale più del nocciolo? Probabilmente sì, ma con un po’ di fatica. Perché il discorso sul Destino non è soltanto superficiale (ma forse è superficiale l’idea stessa di Destino), ma spinge i belli di turno, e con loro il film, in indesiderati spazi tra il finto filosofico e la caccia al tesoro. Magari chi ama i film romantici non chiede certe cose, ma si accontenta che la complessità la faccia – ne è ben capace – la presenza dell’Amore, con tutte le sfide che pone agli individui, su tutte il saper mollare ogni tranquillità per seguire il vero fuoco, anche se incontrato (o rincontrato) a trentacinque anni suonati, con un matrimonio in calendario, tanta stabilità, genitori felici, suoceri illuminati e una bellissima sposa. Tutto questo c’è, in Serendipity, ma fa il paio con la fragile e a tratti fastidiosa base “concettuale” dell’intero film di Peter Chelsom. Senza, è chiaro, sarebbe un’altra cosa, con un altro titolo.

Serena: trailer del film con Jennifer Lawrence e Bradley Cooper

E’ finalmente online il primo trailer ufficiale di Serena (Una Folle Passione) il nuovo film con protagonisti Jennifer Lawrence e Bradley Cooper nei panni di George e Serena Pemberton, che tornano a recitare insieme per la terza volta dopo Il lato positivo e American Hustle. Eccolo di seguito.

Il film, diretto da Susanne Bier, racconta di George e Serena: i due si trasferiscono da Boston al North Carolina per dare inizio ad un’attività di commercio del legname che comincia ad andare molto bene. Presto Serena si rivelerà al pari di un uomo sorvegliando gli operai, scacciando serpenti a sonagli e addirittura salvando la vita di un uomo nel deserto. I due troneggiano sul loro impero distruggendo tutto ciò che intralcia la loro ricchezza. Ma quando Serena scopre di non poter avere figli, per desiderio di vendetta decide di uccidere il figlio che George aveva avuto prima di sposarlo, accusando il marito di mantenere la famiglia illegittima. Quella che sembrava un’appassionata storia d’amore si rivelerà presto essere una sanguinosa resa dei conti.

Serena uscirà in Italia, distribuito dalla Eagle Pictures, il 30 novembre con il titolo Una folle passione.

Serena slitta l’uscita USA al 2015, niente Oscar per Jennifer Lawrence?

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Come magari già saprete Serena (Una Folle Passione) di Susanne Bier ha avuto vari problemi durante la sua produzione (partita già nel 2012) e questi non sembrano abbandonare la pellicola della regista premio Oscar; infatti il montaggio finale del film sarebbe stato giudicato dagli acquirenti come pessimo o insensato a seconda dei tagli effettuati al montaggio, con Magnolia (i distruttori per l’America) costretta a rimettere mano più volte alla versione finale del film e quindi a ritardarne l’uscita a febbraio 2015.

La questione non tocca l’Europa dove il film uscirà prima al London Film Festival (13 ottobre) e poi nel resto del continente il 30 novembre (Italia compresa). Il problema invece tange, e non poco, la regista danese e il cast artistico di Serena, con Bradley Cooper e Jennifer Lawrence che già in passato avevano dimostrato un certo affiatamento e  che in questo modo non potranno concorrere agli Oscar come migliori attori protagonisti. L’unica soluzione possibile per evitare questa eventualità riguarda alcune proiezioni in cinema selezionati che permetterebbe così al film di essere candidabile per le ambite statuette d’oro.

Una Folle Passione, diretto da Susanne Bier, racconta di George e Serena: i due si trasferiscono da Boston al North Carolina per dare inizio ad un’attività di commercio del legname che comincia ad andare molto bene. Presto Serena si rivelerà al pari di un uomo sorvegliando gli operai, scacciando serpenti a sonagli e addirittura salvando la vita di un uomo nel deserto. I due troneggiano sul loro impero distruggendo tutto ciò che intralcia la loro ricchezza. Ma quando Serena scopre di non poter avere figli, per desiderio di vendetta decide di uccidere il figlio che George aveva avuto prima di sposarlo, accusando il marito di mantenere la famiglia illegittima. Quella che sembrava un’appassionata storia d’amore si rivelerà presto essere una sanguinosa resa dei conti.

Serena uscirà in Italia, distribuito dalla Eagle Pictures, il 30 novembre con il titolo Una folle passione.

Fonte: THR

Serena Rossi: 10 cose che non sai sull’attrice

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Serena Rossi: 10 cose che non sai sull’attrice

Serena Rossi è una di quelle attrici che sta contribuendo a cambiare il volto del cinema italiano e anche del piccolo schermo, grazie alle sue incredibili interpretazioni. L’attrice, che pratica questa professioni da molti anni ormai, è anche un’eccellente cantante, dimostrando di essere molto versatile, capace ed intrigante, conquistando una larga fetta di pubblico.

Ecco dieci cose da sapere su Serena Rossi.

Serena Rossi: i suoi film e i programmi televisivi

1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2008, quando recita in Liberarsi – Figli di una rivoluzione minore, per poi apparire in Song’ e Napule (2013) e Ti sposo ma non troppo (2014). In seguito, lavora in Troppo napoletano (2016), Al posto tuo (2016), Ammore e malavita (2017), Caccia al tesoro (2017), Io sono Mia (2019), Brave ragazze (2019), 7 ore per farti innamorare (2020), Lasciami andare (2020), La tristezza ha il sonno leggero (2021) e Diabolik (2021).

2. È apparsa in diverse serie tv. Oltre a lavorare in prodotti per il cinema, l’attrice ha anche preso parte in numerosi progetti dedicati per il piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione nella soap Un posto al sole (2003-2009), per poi apparire in serie come La moglie cinese (2006), Il commissario Montalbano (2008), Ho sposato uno sbirro (2010), Che Dio ci aiuti (2011-2012) e R.I.S. – Delitti imperfetti (2012). In seguito, lavora in Il clan dei camorristi (2013), Rossella (2013), Il commissario Rex (2015), Squadra mobile (2015), L’ispettore Coliandro (2016-2018), Mina Settembre (2021) e La sposa (2022).

3. È anche doppiatrice. Nel corso della sua carriera, oltre a prestare la propria attività di attrice, ha vestito anche i panni di doppiatrice. Infatti, ha prestato la propria voce diverse volte, sia per parti parlate che cantate, per i film e i corti di animazione Frozen – Il regno di ghiaccio (2013), Frozen Fever (2015), Frozen – Le avventure di Olaf (2017), Ralph Spacca Internet (2018) e Frozen – Il segreto di Arendelle (2019), oltre che per il film Winx Club – Il mistero degli abissi. Inoltre, ha partecipato al doppiaggio dei film Into the Woods (2014), Brothers (2015), Rana Wikrama (2015) e Il ritorno di Mary Poppins (2018), oltre che doppiare Anna nella serie C’era una volta (2011-2018).

serena rossi

Serena Rossi: chi è suo marito

4. Non si è mai sposata. L’attrice non si è mai ufficialmente sposata, ma dal 2008 è fidanzata con il collega Davide Devenuto: i due, che hanno 13 anni di differenza, si sono conosciuti sul set della soap Un posto al sole e da quel momento non si sono più lasciati, divenendo una delle coppie più solide del panorama dello spettacolo italiano.

Serena Rossi: il figlio

5. È madre di un bambino. Dopo otto anni di fidanzamento, l’attrice è diventata madre di un bambino: infatti, il 5 novembre del 2016 è diventata madre per la prima volta di Diego. Molto riservata per suo carattere, la Rossi ha evitato in tutti i modi che il bambino potesse essere al centro di un’eccessiva esposizione mediatica per via del suo lavoro di attrice.

Serena Rossi è su Instagram

6. Ha un profilo ufficiale su Instagram. L’attrice, come tanti suoi colleghi, ha deciso di aprire un proprio account Instagram, seguito oggi da 676 mila persone. La Rossi è molto attiva sul social e con quasi mille posto, le foto che pubblica raccontano la sua vita artistica, la sua passione per ogni forma d’arte e la voglia di farne parte. Inoltre, sono molte le foto che lo vedono protagonista tra momenti di lavoro e momenti di vita quotidiana e di svago.

Serena Rossi in Un posto al sole

7. Ha avuto un ruolo ricorrente nella celebre soap. Nel 2003 l’attrice, ancora agli inizi della sua carriera, viene scritturata per il ruolo di Carmen Catalano in Un posto al sole, ruolo che, a periodi alterni, la Rossi ricoprirà nella soap opera sino alla fine del decennio. Quest’interpretazione la lancia nel mondo dello spettacolo, permettendole di ottenere importanti ruoli da protagonista al cinema, in televisione e a teatro.

serena rossi

Serena Rossi è Mia Martini

8. Ha ridato dignità a Mimì. L’attrice ha descritto il lavoro di Io sono Mia come un processo per ridare dignità a Mia Martini, donna e cantante fragile e allo stesso tempo combattiva, ostinata e piena di amore da dare. Un modo per chiedere scusa ad un’artista così grande. La Rossi è poi stata particolarmente lodata per la sua interpretazione della celebre cantante.

9. Ha interpretato Mia. L’attrice ha avuto modo di precisare che la sua non è stata un’imitazione, ma una vera e propria interpretazione per dare vita al personaggio, mettendoci talmente tanta passione e impegno da lasciare di stucco anche Loredana Bertè, sorella della compianta Mimì.

Serena Rossi: età e altezza

10. Serena Rossi è nata il 31 agosto del 1985 a Napoli, in Campania. La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.

Fonti: IMDb

Serena Rossi e Stefano Accorsi parlano di Lasciami Andare

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Serena Rossi e Stefano Accorsi parlano di Lasciami Andare

Serena Rossi e Stefano Accorsi sono i protagonisti di Lasciami Andare, il nuovo film di Stefano Mordini. Eccoli che raccontano il film in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove viene presentato come film di chiusura.

Marco (Stefano Accorsi) e Anita (Serena Rossi) scoprono di aspettare un figlio. Finalmente un raggio di luce nella vita di Marco, messa duramente alla prova dal dolore per la scomparsa di Leo, il suo primogenito avuto con la prima moglie Clara (Maya Sansa).
Improvvisamente però, nella vita di Marco e della sua ex moglie, irrompe Perla (Valeria Golino), la nuova proprietaria della casa dove la coppia abitava fino al tragico incidente. La misteriosa donna sostiene di sentire costantemente una strana presenza e la voce di un bambino che tormenta sia lei che suo figlio. Marco si ritrova così combattuto tra i legami del passato e un futuro ancora da scrivere.

Serena Codato: 10 cose che non sai sull’attrice

Serena Codato: 10 cose che non sai sull’attrice

Serena Codato è una delle attrici che più si sono distinte nella serie Mare fuori, divenuto un vero e proprio caso televisivo. Pur se ancora alle prime armi e con pochi ruoli dalla sua parte, la giovane attrice ha dato prova di possedere un certo talento, che se coltivato potrà portarla a divenire un volto interessante della nuova generazione di attori.

Ecco 10 cose che non sai di Serena Codato.

Serena Codato: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per una nota serie TV. Ad avere reso celebre Serena Codato è la serie Mare fuori, ideata da Cristiana Farina e Maurizio Careddu, nella quale si raccontano le storie di un gruppo di ragazzi rinchiusi nell’Istituto di Pena Minorile di Napoli. La serie, ad oggi composta da due stagioni per un totale di 24 episodi, mescola dramma a temi adolescenziali, passando anche per alcuni toni gangster. Nella serie, inoltre, recita anche l’attrice Carolina Crescentini.

2. Non ha ancora recitato per il cinema. Attualmente l’attrice non ha ancora avuto modo di recitare per il cinema, ma grazie alla popolarità che sta guadagnando è lecito aspettarsi che prima o poi questo debutto arrivi. Non resta dunque che attendere.

3. Ha recitato anche per il teatro. Oltre ad essere comparsa sul piccolo schermo, la giovane attrice ha avuto modo di calcare anche il palcoscenico teatrale. Ha infatti recitato, nel 2011, nello spettacolo Grease, per poi prendere parte l’anno seguente ad Alice nel paese delle meraviglie. Nel 2013, invece, ha recitato nello spettacolo Pinocchio, per la regia di Christian Ginepro.

Serena Codato in Mare fuori

4. Interpreta una dei personaggi principali. In Mare fuori l’attrice ricopre il ruolo di Gemma Doria, una ragazza di Udine vittima di violenza fisica e verbale da parte del fidanzato. Gemma finisce nel penitenziario minorile per aver sparato al ragazzo, dopo che questi aveva gettato dell’acido in viso alla sorella, trovatasi uo malgrado vittima venendo da lui scambiata proprio per Gemma, il vero bersaglio iniziale. Inizialmente si lega a Viola, la quale si diverte a esercitare su di lei la sua influenza negativa, dato che la ragazza sembra avvertire involontariamente l’esigenza di avvicinarsi a un’altra figura dominante.

5. Tornerà anche nella prossima stagione. Come già annunciato, il personaggio di Gemma tornerà anche nella terza stagione della serie, attualmente in fase di riprese. L’attrice riprenderà dunque il suo ruolo, ormai sempre più di rilievo all’interno di Mare fuori. Non è però ad oggi noto quali percorsi intraprenderà Gemma nella nuova stagione.

Serena Codato non è in Un posto al sole

6. Non ha recitato nella popolare fiction. Contriamente a quanto riportato in rete, la Codato non ha mai recitato nella popolare fiction Un posto al sole, né vi ha avuto a che fare in alcun modo.

Serena Codato è su Instagram

7. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 69.5 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare solamente 13 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e modella, ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Serena Codato: la sua vita privata

8. È molto riservata. Per quanto concerne la vita sentimentale della giovane attrice, dai social pare che Serena Codato sia fidanzata dal 2018 con un ragazzo di nome Davide. Purtroppo non si sa praticamente nulla sulla loro storia d’amore, entrambi sono giovanissimi e formano una bellissima coppia. Sui loro profili social, sia Instagram che Facebook, non ci sono indizi o informazioni di rilievo sulla loro storia d’amore.

Serena Codato: dove è nata, età e altezza dell’attrice

9. Serena Codato è nata a Venezia, il 26 giugno del 2002. Appartiene dunque al segno del cancro.

10. Nel 2022 l’attrice ha compiuto 20 anni. Non si hanno invece notizie circa la sua altezza.

Fonte: StudioSegre, Instagram

Serata conclusiva della due Giorni Venticinque anni Senza/Con Gian Maria Volonté

Venticinque anni fa, il 6 Dicembre del 1994, Gian Maria Volonté finiva l’esperienza terrena nella città di Florina, in Grecia, mentre si trovava sul set del film “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos. Il suo funerale si svolge a Velletri, dove risiedeva; le sue spoglie riposano, come da sua volontà, sotto un albero nel piccolo cimitero de La Maddalena, in Sardegna. Venerdì 13 Dicembre, per rendere il doveroso omaggio all’immenso patrimonio artistico e d’impegno civile che è nostro compito custodire e vitalizzare, nello spazio culturale Brancaleone torna l’appuntamento romano di “Io sto con Volonté” rassegna itinerante nata nel 2008 e dedicata all’attore.

Per questa edizione 2019 è stata scelta la location del Brancaleone nel quartiere Tufello, sito in un municipio che da qualche tempo è protagonista di una nuova sferzata culturale grazie all’impegno costruito da esperienze nate basso come Grandecomeunacittà, Astracult  e divenute punto di riferimento e di fruizione culturale di un’intera comunità. Sarà un momento di aggregazione popolare per celebrare il più grande attore italiano per quanto donato alla collettività, un appuntamento di riattivazione della memoria, ringraziandolo per aver messo il suo straordinario talento d’attore al servizio dell’impegno civile, con la caparbietà e un’attitudine alla verità della narrazione che gli ha permesso insieme a Petri, Montaldo ecc. di essere elemento di spicco della rivoluzione culturale degli anni Settanta; ciò in un paese che con l’affievolirsi delle avanguardie di lotta non ha esitato a presentargli il conto, spingendolo dagli anni ‘80 a cercare lavoro all’estero.  Ancora oggi i suoi personaggi sono attuali e utili per decifrare l’anima di una collettività nel pieno di una crisi sociale e di una perdita di memoria.

Questo 2019, in cui ricorre il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Volonté, è un solco importante nel nostro paese: quest’anno, infatti, sono passati cinquant’anni dalla strage di Piazza Fontana e dall’omicidio  dell’anarchico Pinelli, particolare sincronismo rammentato in “Tre ipotesi sulla morte dell’anarchico Pinelli”, unico documento cinematografico esistente che ripercorre con esatta verità la storia dell’omicidio del Pinelli, avvenuto il 16 dicembre 1969 nella questura di Milano.

Venerdì 13 dicembre il pubblico sarà accolto dalla mostra fotografica “Gian Maria Volonté, il personale e il politico” a cura di Marco Geppetti che, insieme alla MGMC, gestisce l’archivio dello storico fotografo Marcello Geppetti.  A seguire la presentazione libro di Giovanni Savastano “Gian Maria Volonté, Recito Dunquesono”

Seguirà la proiezione in Anteprima Nazionale del cortometraggio indipendente dedicato a Volonté  intitolato “I Giochi” testo di Christian Raimo, idea scenica e interpretazione di Alessandra Magrini, regia e montaggio video di Valentina D’amore e Stefano Torreggiani, produzione LabTv.

A seguire incontro partecipato con: Antonio Medici, coordinatore della scuola “Gian Maria Volonté”, saggista e direttore del premio Zavattini; Christian Raimo, scrittore e ideatore del fenomeno culturale “Grandecomeunacittà”; Federico Fiume, attore bambino nel film di Elio Petri “La classe operaia va in paradiso”; Giovanni Savastano, autore del libro “Gian Maria Volonté, recito dunque sono”; Artisti 7607 realtà di  fondamentale importanza per i diritti  degli artisti; Astracult. Nel corso della serata saranno proiettate alcune delle esperienze cinematografiche indipendenti del nostro cinema, da cui è possibile intuire le radici del pensiero e l’origine dell’impegno politico da cui scaturisce il grande cinema politico degli anni 70. “Tre ipotesi sulla morte dell’anarchico Pinelli” è uno short-film del 1970 diretto da Elio Petri e Nelo Risi, prodotto da Silvio Clementelli.. L’appuntamento proseguirà dando spazio alle giovani generazioni di cineasti che “sotto il segno di Volonté” portano avanti il difficile percorso dell’arte indipendente. Per l’occasione sarà proiettato il promo, in anteprima nazionale, di “12/12 Piazza Fontana” (2019) di Matteo Bennati e Maurizio Scarcella, e “Dimenticata Militanza” Premio Zavattini 2016 di Patrizio Partino. A seguire andrà in scena il reading musicale “Io sto con Volonté”, scritto e interpretato da Alessandra Magrini con Antonio Carboni alla chitarra.

Programma:

* ore 18:00 mostra fotografica “Gian Maria Volonté, il personale e il politico” a cura di Marco Geppetti che, insieme alla MGMC (Marcello Geppetti Media Company – Lens Forward), gestisce l’archivio dello storico fotografo Marcello Geppetti, uno dei maggiori fotografi del ‘900.

* ore 19:00 presentazione libro di Giovanni Savastano “Gian Maria Volonté, Recito Dunque sono”

* ore 20:30 proiezione di “Dimenticata Militanza” di Patrizio Partino (2016, 15’), Premio Zavattini – 2016

* ore 21:00 incontro con:
· Antonio Medici, saggista e direttore del premio Zavattini;
· Christian Raimo, scrittore, assessore alla cultura del Municipio III e attivista di Grande come una città;
· Artisti 7607, Federico Fiume (attore bambino nel film di Elio Petri: “La classe operaia va in paradiso”),   Alessandra Magrini attrice, curatrice di “Io sto conVolonté”
· Giovanni Savastano, autore del libro “Gian MariaVolonté, recito dunque sono”;
· Matteo Bennati e Maurizio Scarcella registi di “12/12 – Piazza Fontana”;
· Patrizio Partino regista di “Dimenticata Militanza”
· Astracult

* ore 22:30 Christian Raimo introduce “Tre ipotesi sulla morte dell’anarchico Pinelli”, unoshort-film del 1970 diretto da Elio Petri e Nelo Risi, prodotto da Silvio Clementelli.

* ore 23:00 proiezione di “12/12 Piazza Fontana” (2019) di Matteo Bennati e Maurizio Scarcella, e “Dimenticata Militanza” Premio Zavattini 2016 di Patrizio Partino.

Reading musicale “Io sto con Volonté”, scritto e interpretato da Alessandra Magrini con Antonio Carboni alla chitarra , con la partecipazione di Federico Fiume.

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