Il genere della fantascienza
esiste ormai da molto tempo e può essere visto in tutti i tipi di
media, con i primi che risalgono al romanzo Frankenstein di Mary
Shelley. Se si considera quante storie incredibili
questo genere ha visto nei romanzi e nei film, è logico che sia
anche una scelta popolare quando si tratta di televisione.
Sin dall’uscita del pionieristico
Ai confini della realtà, questo
genere stimolante ha rappresentato una parte importante della
cultura pop, offrendo agli spettatori storie avvincenti che
spaziano dalle società distopiche ai viaggi nello spazio. Poiché
esiste una vasta gamma di programmi iconici che meritano di essere
visti, diamo una mano ai lettori che vogliono avvicinarsi a
questo genere televisivo, raccogliendo quelli che sono generalmente
considerati i migliori programmi televisivi di
fantascienza.
Creata da J.J. Abrams, Jeffrey Lieber e
Damon Lindelof, Lost è incentrata sui
sopravvissuti di un incidente aereo che atterra su una misteriosa
isola del Pacifico meridionale. Nel corso della sua storia non
lineare, tutti cercano di sopravvivere e di trovare soccorso, ma si
trovano ad affrontare strani eventi che includono habitat
misteriosi e persino orsi polari.
Lost non può mancare in
questo elenco, essenzialmente per il modo in cui ha aperto la
strada alle narrazioni non lineari in televisione. Inoltre,
non c’è dubbio che lo show vincitore di un Emmy sia uno dei
più innovativi e coinvolgenti del genere fantascientifico.
Gli alti valori di produzione e i personaggi ben scritti lo rendono
un grande spettacolo anche a distanza di anni, e il modo in cui
analizza i temi della sopravvivenza, del destino e del libero
arbitrio è un altro punto di forza.
Futurama (1999 -)
Creatori:David X.
Cohen, Matt Groening
Questa serie di David X.
Cohen e Matt Groening si svolge nel 31°
secolo dopo che il protagonista viene accidentalmente congelato la
notte di Capodanno del 1999. Nel frattempo, ottiene un lavoro
presso una società di consegne interplanetarie e si imbarca in
avventure insieme ai suoi nuovi eccentrici colleghi.
Chi è alla ricerca di
un’interessante miscela di commedia ed elementi fantascientifici e
non ama le serie animate, probabilmente vorrà provare
Futurama; si tratta di una serie
divertente e spiritosa che offre al pubblico una narrazione e una
costruzione del mondo creative, immergendo infine gli spettatori
nel suo coinvolgente universo. Nonostante alcune idee sbagliate sul
fatto che si tratti di una serie animata, Futurama si
rivolge a un pubblico più adulto per la sua satira intelligente e i
temi stranamente complessi che affronta. Inoltre, è un
precursore dell’animazione fantascientifica, con serie
amate come Rick & Morty che ne
sono state pesantemente influenzate.
Stranger Things (2016
-)
Creatore:I fratelli
Duffer
Fin dalla sua uscita nel 2016,
Stranger Things è diventata una delle
serie televisive più viste di sempre, battendo importanti
record per Netflix; ciò non sorprende minimamente considerando
quanto sia assolutamente coinvolgente. Ambientata negli anni ’80
nella cittadina fittizia di Hawkins, nell’Indiana, la serie prende
il via con la scomparsa di Will Byers (Noah
Schnapp), raccontando le ricerche dei suoi amici e della
sua famiglia e introducendo al pubblico una ragazza con capacità
psicocinetiche, nota come Eleven (Millie
Bobby Brown).
Facendo spesso luce sull’importanza
della vera amicizia, della lealtà e della fiducia, questo successo
di Netflix ha regalato agli spettatori molti momenti commoventi ed
esilaranti, dando vita a una vera e propria montagna russa di
emozioni, ricca di personaggi memorabili e tridimensionali e di uno
stile visivo anni ’80 ineguagliabile. Stranger Thingsè senza
dubbio una serie di fantascienza da non perdere ,
particolarmente adatta a chi ama gli elementi soprannaturali. Oltre
ad aver vinto numerosi premi, la sua influenza su altri media è
innegabile.
La serie di fantascienza più
promettente degli ultimi tempi è Scissione di Apple TV+, che segue
i dipendenti delle Lumon Industries che si sono sottoposti a una
procedura chirurgica chiamata “severance”. Questa procedura separa
i loro ricordi lavorativi da quelli personali. La storia è
incentrata in particolare su Mark (Adam Scott) e
illustra il suo viaggio sconvolgente mentre inizia a scoprire gli
oscuri segreti dell’azienda.
La premessa unica e il
concetto creativo diSeverancela rendono una delle serie di fantascienza più intriganti e
al limite della sopportazione, soprattutto verso il
finale di stagione, dove raggiunge un climax scioccante. La
serie esamina in modo intrigante i temi dell’identità e della
memoria e descrive anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Inoltre, offre uno straordinario impegno recitativo da parte di
tutti i partecipanti. Considerando la sua narrazione stimolante, la
splendida fotografia minimalista e l’esecuzione intelligente, non
sorprende che Severance abbia ottenuto importanti
riconoscimenti televisivi.
Doctor Who (2005 –
2022)
Peter Capaldi in Whovians (Doctor Who) – Fonte: IMDB
Creatore:Sydney
Newman
Sebbene anche l’originale
Doctor Who meriti un cenno e
potrebbe probabilmente occupare questo posto nella lista, il suo
sequel ha catturato l’attenzione di molti ed è facilmente diventato
uno degli show più chiacchierati del genere. La trama segue le
avventure del Dottore, un Signore del Tempo che viaggia nel tempo e
spesso si rigenera in nuove forme (il che significa che molte star
di talento possono dargli vita).
Sarebbe una grave omissione
non citareDoctor Whotra le migliori serie di fantascienza di tutti i
tempi, soprattutto se si considerano la sua storia
altamente creativa, le sue straordinarie interpretazioni, il cast
stellare e tutti i premi che si è portato a casa. La varietà della
narrazione, i temi universali della moralità e del cambiamento che
affronta e la rappresentazione che offre contribuiscono a rendere
Doctor Who uno show indimenticabile.
Black Mirror (2011 -)
Creatore:Charlie
Brooker
I fan di Black Mirror sanno quanto
questa fantastica serie di Charlie Brooker sia
incredibilmente stimolante dal punto di vista intellettuale, e
sarebbe impossibile non darle un riconoscimento. La serie
antologica offre al pubblico diversi episodi scioccanti con
storie autonome che possono essere godute separatamente o in
binge-watch. Le sue intelligenti narrazioni spesso coinvolgono la
tecnologia e l’esplorazione del lato oscuro della società
moderna.
La popolarità crescente diBlack
Mirror non è affatto sorprendente se si considerano tutti gli
elementi che la rendono una grande serie, dalle interpretazioni
realistiche alle premesse accattivanti e creative – per lo più
commenti sociali – che forniscono spunti di riflessione. Lo
show britannico di Brooker ha lasciato un impatto duraturo
sul genere fantascientifico in televisione, in particolare
per il suo formato antologico e per le conversazioni che suscita
sul futuro che ci attende.
X-Files (1993 – 2018)
Creatore:Chris
Carter
Con David Duchovny e Gillian Anderson in ruoli che hanno segnato la
loro carriera, The X-Files è
incentrata su due agenti dell’FBI che
indagano su casi irrisolti noti come X-Files, che spesso riguardano
fenomeni paranormali e cospirazioni governative. Questo dinamico
duo si bilancia a vicenda con le proprie convinzioni: mentre Scully
è scettica e cerca di fornire un contrappunto scientifico a tutto,
Mulder è intrigato dall’inspiegabile.
La serie di Chris
Carter, tuttora amatissima dai fan, è spesso
celebrata per la sua narrazione innovativa, l’atmosfera
agghiacciante e la narrazione di genere che combina
elementi di fantascienza, horror e dramma procedurale. Per quanto
riguarda il suo impatto culturale, la serie ha anche fornito agli
spettatori uno dei migliori personaggi femminili della
televisione, ispirando le donne di tutto il mondo a
intraprendere carriere nelle discipline scientifiche. Inoltre,
l’impareggiabile chimica di Duchovny e Anderson rende
X-Files un must immediato per chi ama un po’ di
romanticismo nel genere.
Star Trek: The Next
Generation (1987-1994)
Creatore:Gene
Roddenberry
Seguendo le avventure
dell’astronave USS Enterprise (NCC-1701-D) e del suo variegato
equipaggio, Star Trek: The Next
Generation è ambientata nel 24° secolo ed è il
seguito della serie originale andata in onda nel 1966. Il capitano
Jean-Luc Picard (Patrick
Stewart in uno dei suoi ruoli più riconoscibili) guida
il suo equipaggio attraverso la galassia alla ricerca di nuove
forme di vita e occasionalmente affronta dilemmi morali.
Sebbene la maggior parte dei
lettori che hanno familiarità con l’iconica serie abbiano
probabilmente già visto The Next Generation, coloro che
non hanno ancora esplorato il mondo di Star
Trek potrebbero voler dare un’occhiata a questa
serie, che è ampiamente considerata la migliore tra tutte
quelle realizzate, soprattutto per il modo in cui ha rivitalizzato
il franchise. Altri elementi di forza sono
l’indimenticabile interpretazione del Capitano Picard da parte di
Stewart, che è considerata una delle più iconiche della fiction, e
il commento sociale su temi come la discriminazione e
l’ambientalismo.
Firefly (2002-2003)
Creatore:Joss
Whedon
Nonostante la sua breve durata,
Firefly è diventata una
delle serie di fantascienza più influenti di tutti i
tempi. Ambientata nell’anno 2517, è incentrata sui
fuorilegge e i disadattati che cercano di sopravvivere
all’estero sull’astronave Serenity, illustrando un futuro in cui
l’umanità ha invaso un nuovo sistema stellare e infine lo ha
colonizzato.
Sopravvivenza e moralità sono due
temi di primo piano in questo show di Joss Whedon
che ha mescolato generi diversi, tra cui la fantascienza e il
western, con ottimi risultati, distinguendosi da altre serie della
categoria. L’impatto culturale di Firefly è ancora
evidente dopo tutti questi anni, ispirando altre opere di tutti i
media (The Expandables, che
avrebbe meritato un posto in questa lista, ne è un ottimo esempio)
e raggiungendo lo status di cult per la sua rappresentazione
realistica di una società futuristica.
Ai confini della realtà (1959 –
1964)
Creatore:Rod
Serling
Mentre Black Mirror è noto
per il suo iconico formato antologico, The
Twilight Zone èstato in realtà il modello di
questo metodo di narrazione nel genere fantascientifico.
Spesso coinvolgendo elementi del soprannaturale e dell’ignoto, Ai
confini della realtà offre al pubblico molte interessanti
storie a sé stanti, ognuna con un’analisi filosofica e stimolante
verso la fine dell’episodio.
Con un valore di produzione
all’avanguardia, Ai confini della realtà ha ispirato
molte serie televisive sin dalla sua uscita (in particolare la
serie Netflix appena citata, che offre anche commenti sociali su
questioni sociali contemporanee), e il suo impatto è evidente non
solo nel genere fantascientifico, ma anche in quello horror e
fantasy. Detto questo, è chiaro che l’eredità e la popolarità della
serie pionieristica rimarranno intatte dopo tutti questi anni e
probabilmente non andranno da nessuna parte presto.
Arrivata in Italia nel marzo del
2020, la piattaforma streaming Disney+, di proprietà naturalmente
della Disney, si è affermata in poco tempo come una delle realtà
più fervide e ricche tra le tante offerte oggi presenti per le
visioni in streaming, divenendo infatti il concorrente più
particolarmente agguerrito di Netflix. Sulla piattaforma, infatti, la
Disney sta investendo moltissimo e sempre più questa si arricchisce
di film e serie degne di nota, tra produzioni originali e vecchi
classici intramontabili. Per non perdersi in un’offerta tanto
ampia, ecco un utile guida alle serie TV da vedere su
Disney+ da non perdere
assolutamente.
Il catalogo di Disney+ è infatti estremamente vario, poiché vi si
possono ritrovare non solo titoli più prettamente disneyani,
pensati dunque per le famiglie, come quelli relativi al
Marvel Cinematic Universe
o all’universo di Star
Wars, ma anche contenuti per adulti, trattanti temi o
aventi contenuti non per bambini. Con il canale
Star non mancano infatti anche contenuti rivolti a
questa tipologia di pubblico e che sempre più si affermano come un
fiore all’occhiello della piattaforma.
Come spesso accade per queste
piattaforme, però, è facile perdere in cataloghi tanto ampi qualche
titolo che potrebbe essere di proprio interesse. Ecco perché, come
accennato, di seguito si propongono alcune serie presenti su
Disney+ da scoprire e vedere
quanto prima. L’elenco che segue presenta titoli diversi tra loro
per genere, target e provenienza e sta dunque allo spettatore
scegliere quello che ritiene più ideale per sé. Per aiutare nella
scelta, però, non mancano qui anche informazioni utili sulla trama,
il cast e altro ancora.
Serie TV da vedere su
Disney+
Shōgun
Shōgun, adattamento
originale del romanzo bestseller di James Clavell, è ambientata in
Giappone nell’anno 1600, all’alba di una guerra civile che segnerà
un secolo. Il produttore Hiroyuki Sanada interpreta il ruolo di
“Lord Yoshii Toranaga” che sta lottando per la sua vita mentre i
suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti si coalizzano contro di lui.
Quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in
un vicino villaggio di pescatori, il suo pilota inglese, “John
Blackthorne” (Cosmo Jarvis), arriva portando con sé segreti che
potrebbero aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere e a
distruggere la temibile presenza dei nemici di Blackthorne, i preti
gesuiti e i mercanti portoghesi.
I destini di Toranaga e Blackthorne
diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda
Mariko” (Anna Sawai), una misteriosa nobildonna cristiana, ultima
di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in
questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo
legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che
l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.
WandaVision
Titolo di apertura della Fase 4 del
Marvel Cinematic Universe, WandaVision è la prima
serie dell’MCU e si svolge in seguito agli
eventi di Avengers: Endgame,
andando a raccontare cosa è accaduto a Wanda Maximoff, interpretata
naturalmente da Elizabeth
Olsen. Accanto a lei, vi è anche Visione, interpretato
da Paul Bettany.
Si tratta di un titolo particolarmente importante, che introduce
una serie di elementi che è ormai chiaro saranno fondamentali in
questa e nella prossima fase del racconto Marvel. WandaVision è infatti strettamente collegata
con il film Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
Loki
(2021 – 2023)
Altro imperdibile serie Marvel è Loki, che ha
per protagonista il dio dell’inganno interpretato da Tom
Hiddleston. La trama si svolge dopo
gli eventi di Avengers:
Endgame e seguirà le vicende del Loki che è
fuggito in nuove dimensioni grazie al Tesseract. Da qui prende
inizio in modo più esplicito il racconto incentrato sul Multiverso,
che caratterizzerà la Fase 4 dell’MCU. Composto da soli 6 episodi ma già rinnovato per
una seconda stagione, Loki è dunque un titolo
assolutamente necessario da vedere per comprendere quanto accadrà
da ora in avanti nei prossimi film e serie Marvel.
Echo (2024)
Prima miniserie TV-MA dei Marvel Studios, Echo (la
nostra recensione)
è anche il primo show del MCU realizzato sotto il marchio
Marvel Spotlight. Con Alaqua Cox nel ruolo di
Maya Lopez, Echo riprende cinque mesi dopo gli eventi di Hawkeye del 2021
e segue Maya mentre torna nella sua città natale in Oklahoma. La
serie è interpretata anche da Chaske Spencer, Tantoo Cardinal e
Devery Jacobs, mentre Charlie Cox è Matt Murdock/Daredevil e
Vincent D’Onofrio è Wilson Fisk. Tutti e cinque gli episodi di Echo
sono stati pubblicati insieme il 9 gennaio 2024, sia su Hulu che su
Disney+.
La serie è stata al primo posto su
entrambi i servizi quando ha debuttato, ed è stata accolta
piuttosto bene dal suo pubblico. Ha avuto anche un’accoglienza
favorevole da parte della critica, che ha lodato l’interpretazione
di Alaqua Cox nel ruolo di protagonista. Anche se negli ultimi anni
le uscite del MCU sono state un po’ contrastanti,
Echo cattura un po’ della grinta e della tensione che hanno fatto
il successo di precedenti serie Marvel come Daredevil e The
Punisher. Non è priva di difetti, ma la serie è una boccata d’aria
fresca per i fan del MCU, dimostrando che questo enorme
universo cinematografico può ancora funzionare con una storia
fondata.
Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo (2023 – presente)
Percy Jackson, la star dei film
acclamati dalla critica, è tornato, questa volta sotto forma di uno
show Disney+ intitolatoPercy Jackson e gli
Dei dell’Olimpo. Lo show racconta la storia di Percy che inizia una
pericolosa ricerca attraverso l’America per restituire il bullone
maestro a Zeus, al fine di evitare una guerra totale. Quando Percy
scopre di essere anch’egli un semidio, deve affrontare il suo
passato, superando gli altri dei e sfuggendo ai mostri.
Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo
è stato creato per Disney+ da Rick Riordan, lo scrittore
di sette libri della serie Percy Jackson. Il primo libro è stato
subito un best-seller quando è stato pubblicato nel 2005 e continua
a essere un successo per i lettori vecchi e nuovi, visto che
l’ultimo libro uscirà nel settembre 2024. Il nuovo show è
interpretato da Walker Scobell (The Adam Project), Leah Jeffries
(Beast), Aryan Simhardi (Cheaper by the Dozen) e Virginia Kull (Big
Little Lies).
The Mandalorian
Passando all’universo di
Star
Wars, la Disney ha nel 2020 rilasciato la prima di tante
serie promesse. Si tratta di The Mandalorian, che
racconta le avventure di un pistolero mandaloriano oltre i confini
della Nuova Repubblica, il quale si guadagna da vivere come
cacciatore di taglie. Con protagonista Pedro Pascal,
la serie è oggi composta da tre stagioni, mentre una quarta è
attualmente in fase di lavorazione. Si tratta di un titolo
particolarmente amato, sia per il suo rielaborare contesti già noti
di Star Wars, sia per il suo offrire qualcosa di
completamente nuovo.
I segreti delle balene (2021)
Dopo tre anni di riprese delle
balene in tutto il mondo, i registi Brian Armstrong (Great
Migrations) e Andy Mitchell (Untamed Americas) danno vita alla loro
mini-serie in Secrets of the Whales del National Geographic. Girato
in 24 località, diverse specie di balene sono seguite da una troupe
e studiate per il loro comportamento, la loro vita e i modi in cui
interagiscono tra loro. Ogni episodio della serie segue un tipo
diverso di balena, tra cui orche, megattere, beluga, narvali e
capodogli.
La critica si è complimentata con
lo spettacolo per le sue incredibili immagini e per la sua capacità
di catturare l’intricata intimità di ogni specie di balena. Anche
le musiche di Raphaelle Thibaut e la voce narrante di Sigourney
Weaver (Alien) sono state notate per aver creato un viaggio emotivo
per il pubblico. Prodotto esecutivamente da James Cameron (Avatar),
Secrets of the Whales è stato nominato per tre Emmy Awards,
vincendo per l’Outstanding Documentary or Nonfiction Series.
Elena, diventerò presidente (Diary
of a Future President)
Il futuro non potrebbe essere
possibile senza il passato. Diario di un futuro presidente
abbraccia questo concetto mostrando il passato di Elena e il modo
in cui ha plasmato il suo futuro. La serie segue Elena
(Tess Romero) attraverso le prove e le
tribolazioni della scuola elementare, mentre cresce e diventa
autonoma. Scrive le sue avventure nel suo diario, in modo che la
sua futura protagonista (e il pubblico) possa rivedere la sua
storia.
La storia di formazione ha avuto
una durata di due stagioni, ma è stata cancellata prima che
si potesse realizzare una terza stagione. Le avventure
adolescenziali di Elena, come molte altre storie di Disney+, hanno ottenuto un altro 100%
nel Tomatometer. Il pubblico ha assegnato a Diario di un futuro
presidente un punteggio dell’85%.
Black-ish (2014 – 2022)
Il prolifico creatore di commedie
nere Kenya Barris (You People) affronta la tradizionale sitcom
familiare e infonde nel dialogo, nei personaggi e nelle situazioni
il suo caratteristico commento sociale attraverso la sua
prospettiva unica. Black-ish segue la famiglia Johnson, guidata dal
patriarca Andre “Dre” Johnson (Anthony Anderson) e dalla matriarca
Rainbow “Bow” Johnson (Tracee Ellis Ross), premurosa ma avida di
elogi. I due crescono i loro figli attraverso lezioni su ciò che
serve per essere una persona di colore in America, con vari livelli
di successo. La serie prende molti spunti da vecchie serie
televisive nere come Family Matters e My Wife and Kids, aggiornando
però i messaggi per il XXI secolo.
‘The Beatles: Get Back’
(2021)
Riuscite a sentire la canzone nella
vostra testa solo leggendo il titolo del film? Anch’io. The
Beatles: Get Back mostra un dietro le quinte incredibilmente
personale di una delle band più iconiche di tutti i tempi. Non
importa quale sia il vostro Beatle preferito, in questa miniserie
in tre episodi c’è molto di John Lennon, Paul McCartney, George
Harrison e Ringo Starr.
In anteprima nel 2021, Get Back
mostra i Beatles mentre provano 14 delle loro canzoni in
preparazione del loro primo spettacolo dopo anni. Definita
“emozionante e coinvolgente” dalla critica, la docuserie, diretta
da Peter Jackson (trilogia de Il Signore degli
Anelli), ripercorre la realizzazione dell’album “Let It Be” del
1971 della band. (Con una durata di otto ore, i tre episodi
comprendono circa 21 giorni di registrazione in studio. La serie è
co-prodotta da McCartney, Starr, Yoko Ono e Olivia Harrison ed è
stata trasmessa in anteprima su Disney+.
A Small Light (2023)
Basato su una storia vera di
coraggio, A Small Light esplora le straordinarie decisioni della
donna olandese che rischiò tutto per proteggere il suo datore di
lavoro e la sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Co-creato da Tony Phelan e Joan Rater, A Small
Light affronta la storia di Anne Frank (Billie Boullet) e
della sua famiglia dalla prospettiva di Miep Gies (Bel Powley), la
donna nella cui casa si nascosero.
Immergendosi in modo unico in un
periodo storico particolarmente orribile, A Small Light cerca di
informare il pubblico attraverso un’accattivante miniserie
drammatica biografica. “A Small Light è un bellissimo e straziante
promemoria di ciò che i “soccorritori” sono in grado di fare”, ha
dichiarato la critica Maggie Lovitt, che ha sottolineato
l’attualità dello spettacolo nella sua recensione. “Sebbene ci
siano gioia, risate e vita in bella mostra in tutte le otto puntate
della miniserie, non si allontana mai troppo dal ricordare al
pubblico che ci sono persone, ancora oggi, che cercano di spegnere
questi aspetti della vita”.
American Born Chinese (2023)
Basato sull’omonima graphic novel
creata da Gene Luen Yang, American Born Chinese è la storia mistica
e magica di un giovane liceale cinese-americano, Ben Wang (Chang
Can Dunk), che viene trascinato in un’epica battaglia dei cieli che
coinvolge le più grandi figure del folklore cinese.
Il creatore Kelvin Yu (Bob’s
Burgers) non solo cattura gli alti e bassi del tentativo di
inserirsi nella cultura americana pur mantenendo il proprio
retaggio e le proprie tradizioni, ma inietta anche una sorprendente
azione arruolando lo scrittore e regista di Shang-Chi Destin Daniel
Cretton. Oltre al cuore e all’ottima grafica, la serie vanta un
cast fenomenale, tra cui Michelle Yeoh, Ke Huy Quan e Stephanie
Hsu, già membri di Everything, Everywhere, All at Once.
Ahsoka (2023 – Present)
Ambientata nell’universo di
Star
Wars, Ahsoka è un’emozionante miniserie in otto episodi del
creatore Dave Filoni. Rosario Dawson (Sin City) riprende il ruolo
della protagonista, interpretando la Jedi che indaga sulle minacce
emergenti per la galassia dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi.
Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead (Birds of Prey) e Wes
Chatham (The Expanse) completano il talentuoso cast che si tuffa in
profondità nel giocoso mondo di Star Wars. – Yael Tygiel
‘Limitless’ (2022)
In anteprima nel 2020, Limitless di
Disney+ si fregia dello slogan “Vivere
meglio più a lungo”. Sebbene sembri lo slogan di un farmaco da
prescrizione, è in realtà la premessa alla base della docuserie di
Chris Hemsworth su ciò che possiamo fare per prolungare – e
migliorare – la nostra vita. Trattando argomenti come la memoria,
la forza, l’accettazione e lo stress, Hemsworth si tuffa a
capofitto in ogni attività con curiosità e voglia di imparare
qualcosa di nuovo. Lo show è durato una sola stagione ed è composto
da sei episodi.
Prodotto da National Geographic e
creato da Darren Aronofsky (Requiem For a Dream) e Ari Handel
(Black Swan), lo show ha un’atmosfera cruda e reale che non viene
alterata dal potere delle star di Hemsworth. Noto per aver
interpretato il ruolo di Thor nella serie The Avengers e in film
come Thor: Ragnarok, Hemsworth ha sempre avuto
un’inclinazione per il fisico. Liam Hemsworth (The Hunger Games) e
Luke Hemsworth (Westworld), anch’essi attori, fanno brevi
apparizioni nello show insieme a Tristan Hemsworth.
Love, Victor
Love,
Victor è la nuova serie TV teen drama americana
ideata da Isaac Aptaker ed Elizabeth
Berger, ispirata e ambientata nello stesso mondo del film
del 2018 Love, Simon. Disponibile sul canale Star,
la serie segue il viaggio di Victor alla scoperta di sé, mentre
affronta le sfide di tutti i giorni e lotta per capire il suo
orientamento sessuale. Si tratta di un prodotto per ragazzi molto
delicato, che affronta tematiche importanti in modo fruibile da
tutti e che proprio per questo riesce a lanciare importanti
riflessioni verso lo spettatore.
Pam & Tommy
Sempre su Star si può ritrovare la
miniserie Pam &
Tommy, un contenuto decisamente per adulti che va
a raccontare in modo comico e dissacrante la vera storia del primo
sex tape divenuto virale della storia. In Pam & Tommy,
infatti, protagonisti sono Lily
James come Pamela
Anderson, Sebastian
Stancome Tommy Lee, i quali vedono un loro
filmato hard diventare di pubblico dominio, con tutti i problemi
che ciò comporta. Composta da 8 episodi, la serie offre dunque la
possibilità di scoprire i retroscena di uno scandalo molto
conosciuto, il tutto in modo divertente e memorabile.
Le fate ignoranti
Prima serie originale italiana
Disney, disponibile anch’essa all’interno della sezione Star,
Le fate
ignoranti è basata sull’omonimo film di
Ferzan Ozpetek del 2001. Protagonisti sono Antonia
e Michele, due estranei che scoprono di avere un inaspettato punto
in comune: l’aver amato Massimo, il quale è però ora deceduto in
seguito ad un incidente. Dal loro incontrarsi, alla ricerca di un
modo per superare il dolore, nascerà la scoperta reciproca dei
propri mondi di appartenenza, alla ricerca di qualcosa di nuovo. Ad
interpretare i tre personaggi qui citati ci sono Cristiana
Capotondi, Eduardo
Scarpetta e Luca
Argentero.
Buffy
l’Ammazzavampiri
Come anticipato, Disney+ offre non solo titolo recenti,
ma anche grandi classici della televisione. Tra questi, uno dei più
amati e consigliati è Buffy
l’Ammazzavampiri, la celebre serie ideata da
Joss Whedon e andata in onda dal 1997 al 2003.
Composta da sette stagioni, questa ha per protagonista Buffy
Summers, un’adolescente che è anche la Cacciatrice, incaricata di
sconfiggere le forze del male presenti nella città di Sunnydale.
Accanto a lei numerosi amici e nemici, che danno vita ad un
prodotto ricco di emozioni, paure e avventure. Per chi non l’avesse
già vista, è un titolo da recuperare quanto prima.
Atlanta
Atlanta è la
serie tv creata e interpretata da Donald Glover,
giunta alla sua quarta stagione e racconta le vicende di Earn, il
quale espulso dall’Università di Princeton, si ritrova senza soldi
né una casa, e di conseguenza si alterna a stare con i suoi
genitori e con la sua fidanzata, con cui ha una figlia. Quando si
rende conto che suo cugino è al vertice della popolarità come
rapper, cerca disperatamente di riallacciare i contatti con lui nel
tentativo di migliorare la sua vita e quella di quanti intorno a
lui. Pluripremiata, Atlanta è una serie da non
perdere.
Abbott Elementary
In Abbott
Elementary un gruppo di insegnanti devoti e
appassionati e un preside un pò sordo vengono riuniti in una scuola
pubblica di Filadelfia dove, nonostante le battute d’arresto, sono
determinati ad aiutare i loro studenti ad avere successo nella via.
Acclamata dalla critica e pluripremiata ai Golden Globe e agli Emmy
Awards, Abbott Elementary è divenuta una delle
serie di genere mockumentary (ovvero falso documentario) più
apprezzata tra quelle presenti su Disney+. Ad oggi si compone di due
stagioni per un totale di 35 episodi.
The Bear
Nella pluripremiata serie The
Bear, un giovane chef del mondo della cucina
raffinata torna a Chicago per gestire la paninoteca italiana di
famiglia dopo il suicidio del fratello maggiore, che ha lasciato
debiti, una cucina fatiscente e una squadra indisciplinata. Con
protagonista Jeremy AllenWhite,
la serie è decisamente una delle più apprezzate su Disney+, dotata di un gran ritmo e di
forti emozioni, affrontando anche gli aspetti negativi del mondo
della cucina e gli effetti psicologici che questo ha sui suoi
lavoratori. La seconda stagione è ora in arrivo sulla piattaforma a
partire dal 16 agosto 2023.
Dopesick
Dopesick – Dichiarazione di
Dipendenza è la serie TV ispirata al libro bestseller del
New York Times scritto da Beth Macy e si concentra
sull’epicentro della lotta americana contro la dipendenza da
oppiacei negli Stati Uniti, esaminando come una sola compagnia
abbia innescato la peggiore crisi farmaceutica della storia
americana. Protagonisti di questo pluripremiato dramma sono gli
attori Michael Keaton,
Rosario Dawson,
Kaitlyn Dever e Will Poulter.
Distribuita nel novembre del 2021 su Disney+, questa serie è stata indicata
come una delle più belle presenti nel catalogo, un titolo ricco di
emozioni, riflessioni e critica sociale.
The Kardashians
Un altro titolo particolarmente
popolare presente su Disney+ è The
Kardashians. In questa serie documentario la famiglia
più famosa d’America offre un accesso completo alle loro vite.
Kris, Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie tornano davanti alle
telecamere per raccontare la verità sulle loro storie. Dalle
intense pressioni per la gestione di affari da un miliardo di
dollari ai momenti più divertenti del tempo libero e del rientro
dei bambini da scuola, questa serie porta dunque gli spettatori
dentro il loro mondo con una storia avvincente e onesta di amore e
vita sotto i riflettori.
The Good Mothers
Serie televisiva italiana diretta
da Julian Jarrod ed Elisa
Amoruso, The Good Mothers,
vincitrice al Berlinale Series Award, è l’dattamento dell’omonimo
romanzo di Alex Perry, basato su fatti realmente
accaduti. La storia si svolge nel 2010 e ha inizio con la
sparizione di Lea Garofalo, che aveva scelto di abbandonare la
‘Ndrangheta insieme alla figlia Denise. In Calabria, Anna Colace,
magistrato che combatte i clan mafiosi, elabora una nuova tattica
per distruggere il dominio delle cosche coinvolgendo le donne
nell’azione di giustizia e indebolendo così la gerarchia
dell’organizzazione. Una tattica che fa affidamento sulle donne e
le porta a tradire i propri parenti, nella speranza di una vita
migliore per loro e i loro figli.
The Patient
Steve Carell e
Domhnall
Gleeson sono i protagonisti della
miniserie The
Patient, dove il terapeuta Alan Strauss si
ritrova tenuto prigioniero da un suo paziente, Sam Fortner, che si
rivela essere un serial killer. Sam vuole che Alan lo aiuti a non
essere più dominato dai suoi istinti omicidi, ma le circostanze
renderanno il processo estremamente difficile e pericoloso. Dieci
episodi di grande tensione per un racconto insolito che affronta la
figura del serial killer in modo più approfondito e umano rispetto
a quanto non facciano altri titoli simili. Ad arrichire il tutto,
vi sono le interpretazioni dei due protagonisti.
How I Met Your
Father
Spin-off/sequel della celeberrima
How I Met Your Mother,
How I Met Your
Father segue grossomodo le stesse dinamiche, con
la protagonista Sophie che racconta a suo figlio la storia di come
ha incontrato suo padre, tra sorprese e imprevisti. Si sviluppa
così il racconto di quando Sophie, da giovane trentenne a New York,
è alla ricerca dell’amore insieme ai suoi amici. Interpretata da
Hilary Duff e composta ad oggi da 2 stagioni ed ha
in più rispetto alla serie originale tutte una serie di riflessioni
sulla vita sentimentale e professionale al tempo dei social network
e della generale globalizzazione.
Le piccole cose della
vita
Basato sul bestseller di Cheryl Strayed,
Le piccole cose della
vita segue Clare (Kathryn
Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una
venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se
la sua vita sta andando a rotoli sia a livello professionale che
personale. Quando una vecchia amica scrittrice le chiede di
sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei pensa quindi
di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia, dopo
aver assunto a malincuore il ruolo, la vita di Clare si dipana in
un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi momenti più
importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella bellezza, nelle
difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non
rimarginate.
American Born
Chinese
Protagonista della serie
American Born Chinese è Jin Wang, un
adolescete normale che si destreggia tra vita sociale a scuola, e
vita familiare a casa. Quando conosce un nuovo studente, Jin si
ritrova inconsapevolmente coinvolto in una battaglia tra divinità
mitologiche cinesi. Nasce così un racconto d’azione dove si
mescolano fantasy e avventura, basato sull’omonima graphic novel di
Gene Luen Yang. Nel cast si ritrovano anche i neo
premi Oscar Michelle Yeoh e
Key Huy Quan,
premiati per il film Everything Everywhere All at
Once.
Boris
Su Disney+ si può inoltre ritrovare anche
la serie italiana Boris, dove si racconta
la vita quotidiana sul set della fittizia serie televisiva ‘Gli
occhi del cuore 2‘. Tra capricci delle star, rivendicazioni
sindacali e idiosincrasie, vengono raccontati vizi e virtù del
mondo dello spettacolo italiano. Nel 2022, dopo anni dalla sua
conclusione, è infine stata distribuita una quarta stagione, che affronta
stavolta con il panorama delle piattaforme streaming. Nel cast si
ritrovano gli immancabili FrancescoPannofino, Caterina Guzzanti,
Pietro
Sermonti, Carolina
Crescentini, Alessandro Tiberi e
tanti altri.
Only Murders in the
Building
Charles, Oliver e Mabel Mora vivono
in un condominio a New York. I tre condividono una passione per i
crimini veri. Quando un uomo viene trovato morto nell’edificio,
essi credono subito che si tratti di omicidio e inizieranno a
condurre delle proprie indagini a riguardo. Su queste premesse si
basa la popolare serie Only Murders in the
Building, interpretata da Steve
Martin, Martin Short e SelenaGomez. Ad oggi composta da due stagioni, ma
dall’8 agosto di quest’anno verrà resa disponibile la terza, che
vedrà aggiungersi al cast gli attori Paul Rudd e Meryl
Streep.
C’era una volta (2011 – 2018)
È un concetto che è stato
introdotto per la prima volta nel 2011 con un effetto
irresistibile: cosa succederebbe se i personaggi delle fiabe
venissero portati nel nostro mondo, solo che non hanno memoria del
loro passato o di chi sono realmente? E se il tutto fosse il
risultato della maledizione di una regina cattiva?
Non solo Once Upon a Time ha
trascorso episodi con personaggi come Biancaneve, il Principe
Azzurro, Belle, Cappuccetto Rosso e altri ancora nel presente, ma
abbiamo anche assistito a flashback delle loro vite precedenti,
costruendo così una storia ancora più ricca per loro. Per quanto
riguarda il successo successivo della serie, il vostro
chilometraggio può variare rispetto a quelle stagioni finali, ma
per celebrare il decimo anniversario potreste fare di peggio che
guardare tutte le scene più sexy di Emma (Morrison) e Hook
(O’Donoghue).
Dug Days’ (2021-)
Molte persone (esclusi gli amanti
dei gatti) possono concordare sul fatto che i cani sono
probabilmente i più amati tra gli animali domestici. Forse è per
questo che Disney+ ha deciso di creare una serie
breve basata sulle avventure di un cane animato particolarmente
amato, Dug (doppiato da Bob Peterson), dal film
Up
del 2009.
In Up, c’è un dirigibile
pieno di cani con collari che permettono loro di esprimere i propri
pensieri. Il cane più importante è Dug, la cui curiosità e lealtà
lo tengono al fianco di Carl (doppiato dal compianto Edward
Asner) mentre cerca di raggiungere la casa dei suoi sogni.
Riprendendo gli eventi del film, Dug Days mostra il cane
del titolo alle prese con le nuove avventure della vita domestica.
L’adorabile serie ha ottenuto il 100% del Tomatometer e il 92% del
pubblico.
Welcome To Earth
Will Smith si
immerge nei luoghi più meravigliosi e inesplorati della Terra per
sperimentare tutto ciò che il mondo naturale ha da offrire. Dalle
oscure profondità dell’oceano misterioso al safari aperto, Smith e
gli esperti addestrati intraprendono un “viaggio impressionante”
del pianeta Terra.
Sebbene le azioni di Will
Smith alla cerimonia degli Oscar abbiano causato
molti problemi all’attore, egli ha ancora molti progetti in corso.
La docuserie Welcome To EarthDisney+ di National Geographic ha
ottenuto il 100% del Tomatoemeter e un punteggio di pubblico
dell’87%.
Andor (2022 – Present)
Prequel di Rogue One, Andor segue il
ladro trasformato in spia ribelle Cassian Andor
(Diego
Luna) negli eventi che precedono il film del 2016. Sebbene
Andor si unisca alla schiera degli show di Star Wars di
Disney+The
Mandalorian, The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi, l’atmosfera è
nettamente diversa dai suoi predecessori. Essendo prima di tutto un
thriller politico, la serie offre un approccio più cupo, più
grintoso e persino a volte noir al franchise – un cambiamento
rinfrescante. Grazie a una scrittura intrigante e a interpretazioni
eccellenti, Andor è una puntata audace e imperdibile che ha
successo da sola. La critica Maggie Lovitt ha definito l’ultimo
episodio della prima stagione “uno dei finali di stagione più
indimenticabili della storia della televisione”.
Daredevil (2015 – 2019)
Daredevil è il luogo in cui tutto è
iniziato quando l’universo Marvel si è ritagliato una casa in
streaming su Netflix nel 2015. Si trattava di un
mondo più oscuro per un gruppo più ristretto di eroi e cattivi dei
fumetti, che si svolgeva sullo sfondo di Hell’s Kitchen, dove la
battaglia di New York era menzionata solo di sfuggita (chi può
dimenticare le menzioni del “grande uomo verde”, dopo tutto?).
Nel frattempo, l’interpretazione di
Cox di Matt Murdock, avvocato di giorno e giustiziere di notte, ha
ridefinito il personaggio sullo schermo dopo un precedente
tentativo cinematografico, ma la serie ha anche dato il via a un
franchise completamente nuovo di personaggi che non avevano paura
di camminare nell’ombra, con tutti i contenuti maturi che ne
conseguono (e un sacco di combattimenti in corridoio in una sola
scena) per farci capire che il MCU stava finalmente iniziando a
espandersi oltre i nobili Vendicatori, tanto per cambiare.
Settembre è la stagione preferita
degli appassionati di serie tv. Tra attesi ritorni
e interessanti novità, per lo spettatore del piccolo schermo c’è
solo l’imbarazzo della scelta: da Maniac di
Cary Fukunaga con Jonah Hill e
Emma Stone ai nuovi episodi di Iron
Fist e Bojack Horseman, senza contare le
conferme di Grey’s Anatomye The
Deuce.
Scopriamo di seguito le dieci serie
di settembre che non potete perdervi:
Maniac (Netflix)
Debutta il 21 settembre su
NetflixManiac, la serie firmata da
Cary Fukunaga (True Detective, Beasts
of no nation), adattamento americano dell’omonima norvegese
uscita nel 2014. Protagonisti Jonah Hill e
Emma Stone, già colleghi di set ben undici anni fa
nella commedia Suxbad.
Nei dieci episodi di
Maniac esploreremo le vicende di due estranei
coinvolti in una misteriosa e attraente sperimentazione
farmaceutica che, senza complicazioni o effetti collaterali, riesce
a guarire tutte le loro malattie in modo permanente.
Senza ombra di dubbio uno dei titoli
più attesi, visto il passato glorioso di Fukunaga nel formato
serial e la presenza di due star come Hill e Stone.
The First (Hulu)
Dal creatore della versione
americana di House of Cards (Beau
Willimon) arriva il prossimo 14 settembre su Hulu
The First, serie che vede protagonista
Sean Penn nei panni di Tom Hagerty, uno dei
primi astronauti a mettere piede su Marte.
Occhi puntati sul ritorno in grande
stile dell’attore premio oscar, da qualche tempo assente dalle
scene hollywoodiane e in cerca di riscatto. Che sia proprio il
piccolo schermo l’inizio di una rinascita professionale?
Sorry for your loss (Facebook Watch)
Protagonista e produttrice,
Elizabeth Olsen debutta sul piccolo schermo con la
serie Sorry for your loss, creata da Kit
Steinkellner e che sarà disponibile a partire dal 18 settembre
sulla nuova piattaforma streaming Facebook Watch.
Presentata in anteprima al Toronto
Film Festival, Sorry for your loss segue il
percorso emotivo di una giovane vedova, interpretata dalla Olsen,
attraverso il dolore scatenato dalla morte del marito.
Kidding (Showtime)
È iniziata lo scorso 9 settembre su
Showtime Kidding, la serie ideata da Dave Holstein
e diretta da Michel Gondry che vede protagonista
Jim Carrey nei panni di Jeff aka Mr. Pickles,
un personaggio noto della tv per bambini che dovrà fare i conti con
se stesso e i problemi derivati dalla crisi della sua famiglia.
Ovviamente basterebbero i soli due
nomi di Carrey e Gondry, team vincente di Se mi lasci ti
cancello, e la curiosità di scoprire come sia stata
applicata la visione del regista su un progetto simile per
convincerci, ma rimandiamo il giudizio a serie terminata.
You (Lifetime)
In onda dal 9 settembre su
Lifetime, You è la serie che vede protagonista
Penn Badgley, lanciato proprio dal piccolo schermo
con Gossip Girl (dove vestiva i panni di Dan
Humphrey, il grande amore di Serena VanDerWoodsen).
Adattamento del romanzo omonimo di
Caroline Kepnes, You segue il personaggio
interpretato da Badley, un ragazzo dopo aver incontrato una
ragazza, prima la salva da morte certa e successivamente ne diventa
ossessionato. Tanto da diventare il suo stalker.
Dieci episodi in cui i mezzi della
modernità, tecnologia e pericolose derive della mente umana
verranno esplorate in maniera del tutto originale.
American Horror Story: Apocalypse (FX)
Giunta alla sua ottava
stagione, la serie antologica di Ryan Murphy trova
nel suo sottotitolo Apocalypse il motivo di
maggiore attesa. E dato il ritorno di quasi tutti i membri del cast
originale e dell’annunciato crossover tra Murder
House e Coven, questa ha tutte le carte
in regola per diventare la stagione più ambiziosa e interessante di
sempre.
Il primo episodio andrà in onda il
12 settembre, sempre sulle reti di FX.
Bojack Horseman: Stagione 5 (Netflix)
Arriva finalmente su
Netflix il 14 settembre la quinta stagione di Bojack
Horseman, acuta e agrodolce fotografia dello star system
hollywoodiano scattata nell’immaginario mondo antropomorfico del
protagonista e dei personaggi che gli ruotano intorno.
Riuscirà Bojack a trovare una via
d’uscita dallo stato di depressione nel quale è intrappolato? Che
ne sarà dei rapporti con Diane e Princess Carolyn? Dal primo
trailer mostrato sembrerebbe di si…
The Deuce: Stagione 2 (HBO)
La seconda stagione di
The Deuce ha debuttato ufficialmente su HBO lo
scorso 9 settembre, annunciata quest’estate dopo il successo della
prima. Tornano protagonisti Maggie Gyllenhaal e
James Franco nei rispettivi ruoli di Eileen
“Candy” Merrell e dei gemelli Vincent Martino e Frankie
Martino in questi nuovi episodi sempre scritti da David Simon e
George Pelecanos.
Grey’s Anatomy: Stagione 15 (ABC)
Anticipata da un trailer
ricco di colpi di scena, la quindicesima stagione di Grey’s
Anatomy debutterà il prossimo 27 settembre sulle reti di
ABC. Il medical drama più longevo della storia del
piccolo schermo raccoglie l’incessante bisogno di rinnovamento con
le ambizioni di Shonda Rhimes e sfida il suo
pubblico ormai orfano di più della metà del cast originale.
Chi sopravviverà e chi lascerà per
sempre il Grey Sloane Memorial?
Iron Fist: Stagione 2 (Netflix)
Le nuove
responsabilità di Danny Rand, ormai divenuto protettore di New York
come il “collega” eroe Matt Murdock, saranno messe a dura prova
quando una misteriosa minaccia incomberà su di lui e le persone a
cui tiene di più.
Così è stata presentata la seconda
stagione di Iron Fist, forse la serie meno
riuscita di quelle targate Netflix in collaborazione con la
Marvel. Tuttavia la voglia di
riscatto e alta e l’opportunità di farsi perdonare è ben servita.
Dal 7 settembre disponibile in streaming.
Oggi giorno è sempre più facile
imbattersi in prodotti cinematografici o seriali provenienti da
ogni parte del mondo. Grazie alla nuova ondata di interesse nei
confronti delle produzione audiovisive di paesi fino a qualche anno
fa trascurati, è infatti possibile imbattersi in prodotti
provenienti dalla Corea del Sud, dall’India o, in particolare,
dalla Turchia. Le serie turche, infatti, sono
diventate sempre ricorrenti nei cataloghi delle principali
piattaforme streaming o nei palinsesti televisivi. Si tratta di
opere ricche di passioni, suspense e storie al confine tra passato
e presente. Per non perdere i titoli migliori oggi esistenti, ecco
un elenco delle migliori serie turche da vedere in
Italia.
Serie TV turche su Netflix
Come noto, Netflix è sempre più impegnata nel proporre nel
proprio catalogo prodotti provenienti da paesi e contesti diversi,
favorendo così quello scambio culturale su cui si fonda la civiltà.
Negli ultimi anni, in particolare, il celebre colosso dello
streaming ha puntato molto sulle serie turche, le quali hanno
trovato il loro posto di rilievo nell’ampio catalogo. Ecco un
elenco delle migliori serie turche suNetflix:
The Protector. Dotato di poteri mistici grazie
ad un talismano, un giovane commerciante si lancia in un’importante
missione per combattere forze oscure e risolvere un mistero
relativo al suo passato. Su Netflix è possibile ritrovare questa
serie turca di genere fantascientifico, composta da 4 stagioni per
un totale di 32 episodi. In breve, è diventata una delle produzioni
seriali turche più apprezzate tra quelle presenti su Netflix.
Love 101. Un gruppo di adolescenti tenta in
ogni modo di impedire alla loro amata insegnante di lasciare la
città. I ragazzi decidono di aiutare la donna a cercare l’amore
mentre provano a trovare la loro strada. Maggiormente adatta ad un
pubblico di adolescenti, questa serie composta da 2 stagioni è un
altro titolo di produzione turca particolarmente apprezzato facente
parte del catalogo di Netflix.
Spinta dalla vendetta, Mia, umana diventata vampira, decide di
battersi contro Dmitry, uno spietato capo dei vampiri in cerca di
un oggetto che garantisce l’immortalità. Per chi è appassionato di
vampiri e serie turche, Immortals è il titolo giusto da
guardare. Tra horror, dramma, azione e tanta suspense, questa serie
ad oggi composta da 8 episodi è una delle punte di diamante di
Netflix.
Black Money Love. Omar, un ufficiale di
polizia, ed Elif, figlia di un importante mafioso della città, si
incontrano quando la fidanzata di lui e il padre di lei vengono
uccisi. Insieme, cercano di capire le motivazioni di questi
delitti. Black Money Love è in assoluto uno dei prodotti
che, pur se a distanza di anni dalla sua conclusione, avvenuta nel
2015, ha trovato grande popolarità grazie al suo arrivo su
Netflix.
Un’addetta alle pulizie disperata, alla ricerca del marito
scomparso, inizia a scoprire il modo attraverso il quale poter
ottenere le risposte di cui ha bisogno. Un giallo in piena regola,
composto ad oggi da una sola stagione di sei episodi. Per tutti gli
amanti del genere, Fatma è una delle migliori serie turche
che si possono trovare su Netflix.
The Gift. Una giovane donna, che fa la
pittrice ad Istanbul, intraprende un viaggio alla scoperta dei
segreti universali di un sito archeologico in Anatolia, mentre fa
luce sul suo passato. Serie thriller composta da 3 stagioni per un
totale di 24 episodi, The Gift è un adattamento del
romanzo Dünyanın Uyanışı di Şengül Boybaş, che offre
affascinanti risvolti di genere thriller.
Mezzanotte a Istanbul. In uno storico hotel di
Istanbul, un giornalista viene improvvisamente catapultato nel
passato e deve impedire lo svolgimento di un complotto che potrebbe
cambiare il destino della Turchia moderna. Serie turca prodotta nel
2022, Mezzanotte ad Istanbul è composta ad oggi di una
sola stagione di otto episodi. Grazie alla sua storia ricca di
suspense, è però divenuto in breve uno dei prodotti turchi più
celebri su Netflix.
A Istanbul alcune persone trascendono le barriere
socioculturali e stabiliscono profondi legami, mentre le loro paure
e i loro desideri si intrecciano in modi inaspettati.
Ethos è un’altra popolare serie turca, molto apprezzata in
patria, dove ha però scatenato anche forti polemiche per via di
riferimenti politici e sociali relativi alla Turchia.
Una giovane fan si insinua nella redazione di un conduttore
veterano, ma presto si confronta con il lato oscuro dell’ambizione,
dell’invidia e del desiderio di essere visti e conosciuti. Su
Netflix dal giugno del 2022, anche questa serie ha avuto molto
successo in Italia, in particolare per via del modo intrigante in
cui esplora i lati oscuri della nostra contemporaneità.
The Club. Nella cosmopolita Istanbul degli
anni ’50, una madre con un passato travagliato lavora in un locale
notturno per ritrovare i contatti e aiutare la figlia ribelle che
non è riuscita a crescere. Avvincente dramma storico ambientato in
una Turchia profondamente diversa da quella odierna, The
Club è in assoluto una delle serie turche più ammalianti tra
quelle presenti nel catalogo di Netflix.
Serie TV turche da vedere in
Italia
Negli ultimi anni le serie e le
soap opere turche hanno ottenuto grande successo in Italia. Con le
loro storie particolari, macchiate da quella cultura propria della
Turchia che suscita da sempre un certo fascino, queste serie si
sono affermate come vere e proprie rivali dei principali titoli
italiani o statunitensi. Per chi ne è un appassionato, ecco le
migliori serie turche da vedere in Italia:
Bitter Sweet – Ingredienti
d’amore. Nazli è una giovane ed ambiziosa cuoca che sta
ancora studiando per poter realizzare un giorno il suo grande
sogno: aprire un ristorante giapponese. Il destino la mette di
fronte a scelte e passioni non semplici. In assoluto la serie turca
più conosciuta in Italia, che con la sua storia d’amore ha fatto
innamorare innumerevoli spettatori. La serie, inoltre, ha il merito
di aver fatto diventare l’attore Can Yaman un
autentica celebrità nel nostro paese.
Daydreamer – Le ali del
sogno. Sanem è una giovane
neolaureata la cui vita prende una svolta radicale quando inizia a
lavorare in una prestigiosa agenzia pubblicitaria. Lì incontrerà
Can, uno dei figli del titolare dell’azienda di cui si innamorerà
irrimediabilmente. Commedia romantica composta da 161 episodi,
questa serie è stata trasmessa su Canale 5 fino al maggio 2021. Tra
i protagonisti si ritrova il celebre Can Yaman e l’attrice
Demet Özdemi.
Wrong – Lezioni
d’amore. Ezgi è una ragazza determinata a trovare un po’
di stabilità nella vita, dopo essersi lasciata alle spalle tutte le
sue relazioni sbagliate. Özgür, il suo vicino di casa nonché ricco
barista, si offrirà di aiutarla a trovare l’amore dandole dei
consigli ma, tra una chiacchera e un’altra, i due finiranno per
innamorarsi. È questa un’altra delle più celebri soap opere turche
che in Italia hanno trovato grande popolarità. Anche qui tra i
protagonisti vi è Can Yaman, nel ruolo di
Özgür.
Come Sorelle.
Ipek, Deren e Cilem sono tre donne che, in seguito al ritrovamento
di una misteriosa lettera, scoprono di essere sorelle.
Incontrandosi per la prima volta, le tre decidono di scoprire come
mai il loro rapporto sia state tenuto nascosto fino a quel momento.
I segreti di famiglia, però, possono essere più pericolosi del
previsto. Un’ottima serie turca di genere mistery che ha
trovato in Italia grande successo.
Terra amara.
Zuleyha e Yilmaz sognano di sposarsi, ma la loro vita si trasforma
in un incubo quando un ricco criminale cerca di abusare della
giovane donna e Yilmaz, proteggendola, uccide il criminale. Da quel
momento, sono fuggiaschi in una terra di impunità. Tra le più
popolari soap opere turche, Terra amara ha ottenuto grande
successo in Italia grazie al suo passaggio su Canale 5, proponendo
storie che uniscono melodramma e thriller.
Le serie turche stanno
avendo un successo inaspettato e molti spettatori si sono
appassionati a questo filone anche grazie al tempo trascorso a casa
in seguito all’emergenza sanitaria che ha limitato la nostra
esistenza. Ebbene per tutti coloro che sono alla ricerca di
nuove serie turche ecco le serie turche
del 2020 da recuperare nella calda estate del 2021 che si
appresta ad iniziare.
Ethos
Ethos è la
serie originale Netflix
Turca che ha debuttato nel novembre del 2020 sulla piattaforma
streaming americana. Nella serie In occasione del decimo
anniversario della crisi economica del 2008, e a pochi mesi dalle
elezioni europee che porteranno alle urne 500 milioni di cittadini
in 27 Paesi, lo scrittore Lorenzo Marsili attraversa l’Europa.
Love 101
Love 101 è la
serie originale Netflix
Turca che ha debuttato a Giugno del 2020. Nella serie tv Un gruppo
di adolescenti tenta in ogni modo di impedire alla loro amata
insegnante di lasciare la città. I ragazzi decidono di aiutare la
donna a cercare l’amore mentre provano a trovare la loro
strada.
Alev Alev
(Flames of Fate)
Alev Alev
(Flames of Fate) è una serie televisiva drammatica turca
diretta da Ahmet Katıksız e scritta da Burcu Görgün Toptaş e Damla
Serim. La serie racconta la storia di tre donne, Cemre, Rüya e
Çiçek, le cui vite cambiano dopo lo scoppio di un incendio durante
una festa di beneficenza, ma con più attenzione alla vita di Cemre,
che è sposata con Çelebi Kayabeyli, l’ex sindaco, lei subisce
violenze e ingiustizie, e suo marito sostiene che è malata di mente
e che ha tentato il suicidio. E usa il suo potere per impedire agli
avvocati di occuparsi della causa di divorzio che lei vuole
intentare contro di lui, e la minaccia di portare suo figlio fuori
dal paese se non tace sui suoi diritti.
Mr. Wrong – Lezioni d’amore
Mr. Wrong – Lezioni
d’amore è la serie turca che ha debuttato a giugno del
2020. Nella serie sorpresa dalle amiche con indosso una maglia da
uomo, Ezgi, per giustificare l’indumento, dice loro che appartiene
a Soner. Le ragazze, credendo che sia ancora innamorata persa del
suo ex, organizzano un rito per liberarla dei vecchi ricordi di
lui. Mr. Wrong – Lezioni d’amore in streaming è disponibile
su Mediaset Infinity.
Can Yaman e Ozge Gurel, già protagonisti
insieme della soap di successo Bitter Sweet, sono al centro di
questa romcom in cui la giovane e bella Ezgi, sfortunata in amore,
ha perso le speranze di poter incontrare il suo Mr. Right, l’uomo
dei suoi sogni. Poi conosce Özgür, suo vicino di casa e donnaiolo
incallito, quindi un “Mr. Wrong”, e le sue certezze vacillano. Ezgi
e Özgür stringeranno un accordo: lei dovrà fingere di essere la
fidanzata di Özgür, e lui le impartirà vere e proprie lezioni di
seduzione. Tra i due nascerà un’immediata attrazione.
Love in the air
Love is in the Air
è la serie turca che ha debuttato l’8 luglio 2020 su Fox. In Italia
la serie va in onda su Canale 5 dal 31 maggio 2021 in day-time.
Nella serie la giovane e bella Eda Yildiz, aspirante architetto,
attribuisce all’attraente Serkan la colpa di aver dovuto rinunciare
ad un’importante borsa di studio, l’occasione della sua vita.
Serkan, per rimediare, le propone di fingersi la sua fidanzata per
qualche mese, dietro lauto compenso, affinché lei possa riprendere
gli studi e laurearsi. Questo strano sodalizio avrà risvolti
inaspettati. La regia è di Altan Donmez Ender Mihlar. Cast:
Hande Ercel, Kerem Bursin, Bige Onal, Evrim Dogan, Anil
Ilter, Cagri Citanak, Elcin Afacan. Love is in the Air in
streaming è disponibile su Mediaset Infinity.
The gift
The Gift è la
serie Originale Netflix turca
che ha debuttato nel 2019, la seconda stagione nel 2020. Nella
serie ua giovane donna, che fa la pittrice ad Istanbul, intraprende
un viaggio alla scoperta dei segreti universali di un sito
archeologico in Anatolia, mentre fa luce sul suo passato.
The Protector – quarta
stagione
Ha debuttato nel 2020 la quarta
stagione di The Protector, la serie originale Netflix Turca. Dotato di poteri mistici grazie ad un
talismano, un giovane commerciante si lancia in un’importante
missione per combattere forze oscure e risolvere un mistero
relativo al suo passato.
Hercai
Hercai è una serie televisiva turca
prodotta da Mia Yapım e trasmessa in prima visione dall’emittente
ATV a partire dal 15 marzo 2019. Tra gli interpreti principali
figurano Akın Akınözü, Ebru Şahin, Gülçin Santırcıoğlu e Serhat
Tutumluer. Racconta la storia d’amore impossibile di Reyyan, uno
dei nipoti di Şadoğulları, una delle famiglie più potenti di
Midyat, e Miran, che vuole vendicare i suoi genitori uccisi anni
fa.
Il fenomeno delle serie televisive
si sta facendo sempre più dilagante negli ultimi anni e non solo
tra gli adulti, ma anche tra i teenager. Sono molte, infatti, le
serie televisive adolescenziali che cercano di
mostrare le problematiche e gli ostacoli con cui gli adolescenti di
adesso si trovano a combattere, alla ricerca di se stessi e di un
mondo che possa accoglierli.
Ecco, allora, le dieci
serie televisive adolescenziali da vedere!
Stranger Things
Stranger Things è una di quelle serie
che negli ultimi anni è stata protagonista di un successo
portentoso, con un pubblico abbastanza variegato e composto
soprattutto da teenager, e che a breve tornerà con la sua
terza stagione.
Ideata da Matt e
Ross Duffer, la serie è ambientata nella cittadina
fittizia di Hawkins degli anni ’80, e si basa sugli eventi che si
scatenano da quando il dodicenne Will Byers,
facente parte di uno stretto gruppo di amici, sparisce in maniera
poco chiara e, allo stesso tempo, appare una ragazzina, dal nome
Undici, che sembra non ricordare niente del proprio passato e che
possiede degli strani poteri.
Quello che emerge dai varie
indagini, è che esiste un mondo chiamato Sottosopra, che contiene
delle creature particolari e saranno tutte queste vicende a far
avvicinare sempre più i ragazzini protagonisti, consci che solo la
loro temerarietà riuscita ad affrontare quel mondo oscuro e a
rendere giustizia.
Sex Education
Sex Education è una delle serie rivelazione di
Netflix che dall’11 gennaio 2019 è stata protagonista
di un indubbio successo. Ideata da Laurie Nunn e
diretta da Ben Taylor e Kate
Herron, la serie ha per protagonisti Gillian Anderson (X-Files) e Asa Butterfield (Hugo Cabret), veri e
propri rappresentanti e porta voce di quella che viene definita
Generazione Z.
Sex Education racconta la
storia di Otis (Asa Butterfield), un liceale
vergine che vive con la madre Jean (Gillian
Anderson), una terapeuta sessuale. Al liceo, il giovane Otis non è
per nulla popolare e la sua vita scolastica dà modo allo spettatore
di andare alla scoperta di quelli che saranno gli altri personaggi
della serie, come il bullo Adam, il popolare
Jackson e la ragazzaccia Maeve.
Sarà grazie all’iniziativa di quest’ultima che lei e Otis daranno
vita ad un’attività clandestina per aiutare i compagni di scuola a
superare dubbi e ostacoli circa la propria esperienza sessuale.
Tredici
Tredici è una serie originale Netflix che due anni fa ha
goduto di un successo inimmaginabile, diventando una delle serie di
riferimento per gli adolescenti. Prodotta da Selena
Gomez e Tom McCarthy, la serie con
Katherine Langford e Dylan
Minnette è tratta dai bestseller di Jay
Asher e racconta la storia di Clay Jensen
(Dylan Minnette), un ragazzo che trova sulle porta di casa, mentre
torna da scuola, una misteriosa scatola con scritto il suo nome
sopra.
All’interno, il giovane scopre
delle cassette registrate da Hannah Baker, una sua
compagna di classe per la quale aveva una cotta e che si è
suicidata nelle due settimana precedenti. In queste registrazioni,
Hannah spiega quali siano le tredici ragioni che l’hanno spinta a
compiere il tragico gesto.
The End of F***ing World
Netflix si è rivelata essere
un’autentica fucina in quando a produzioni originali dedicate
maggiormente agli adolescenti, confermando il trend grazie alla
serie
The End of F***ing World.
Creata da Jonathan
Entwistle e con Alex Lawther e
Jessica Barden nelle vesti dei protagonisti, la
serie si basa sul fumetto The End of Fucking World di
Charles Forsman. In questa serie, i protagonisti
sono due ragazzi diciassettenni, James, che è
quasi sicuro di essere uno psicopatico, e Alyssa,
una ragazza insoddisfatta della sua vita e molto lunatica. I due
decidono insieme di scappare, andando ad intraprendere un viaggio
che gli consenta di sfuggire dagli schemi delle loro vite.
Le terrificanti avventure di
Sabrina
Giunge sempre da Netflix una delle
serie dedicate al mondo dell’adolescenza e questa volta si parla di
Le terrificanti avventure di Sabrina, che è già
arrivata alla sua seconda stagione. Tra riti satanici latini e
incantesimi che decretano lo show come quasi un horror, la serie è
un prodotto totalmente nuovo che trae origine dalla saga a fumetti
omonima, realizzata nel 2014 da Roberto
Aguirre-Sacasa (anche creatore della serie).
Sabrina è per metà umana e per metà
strega e il suo obiettivo è quello di far conciliare questi due
lati di sé, cercando di vivere una vita familiare, personale e
sociale in maniera serena, trovandosi a combattere le tradizioni e
un destino che sembra già scritto.
Baby
Baby
è una serie originale Netflix di produzione italiana che, dal 30
novembre e per i suoi sei episodi, si ispira liberamente ad una
storia vera, seguendo le vicende di un gruppo di adolescenti del
quartiere Pariodi di Roma che sfidano la società, andando a ricerca
della propria identità e anche dell’indipendenza. Sullo sfondo, vi
sono pressioni familiari, amori proibiti e segreti condivisi.
Baby è una serie realizzata
dai GRAMS, un collettivo di autori, sceneggiatori
e storytellers fondato all’inizio del 2017 a Roma e composto da
cinque giovani autori tutti ventenni che hanno provato a raccontare
la storia di giovani ragazzi che sono alla ricerca di un amore
disperato all’interno di un universo in cui l’amore vero non
esiste.
Riverdale
La serie Riverdale,
che proviene anch’essa dal mondo di Roberto
Aguirre-Sacasa, capo creativo degli Archie
Comics, eadattata per The CW, racconta la vita di
Archie Andrews nella piccola città che dà il nome
alla serie, esplorando l’oscurità nascosta dietro quella che sembra
un’immagine apparentemente perfetta. I personaggi sono diversi e la
trama è suddivisa proprio per cercare di coinvolgerli tutti,
mostrando le relazioni che esistono tra loro.
In tutte le tre stagioni della
serie vi è un mistero da risolvere, mentre il corso degli eventi lo
racconta un narratore onnisciente che coincide con il personaggio
di Jughead Jones. Tra i protagonisti, vi sono gli attori
KJ Apa,
Lili Reinhart e Cole Sprouse.
Teen Wolf
Dal 2011 al 2017 è andata in onda
su MTV la serie Teen Wolf, durata ben sei stagioni e in
grado di conquistare gli adolescenti di tutto il mondo. La trama è
molto semplice: Scott McCall è un tranquillo
studente di un liceo della città di Beacon Hills e la sua vita
cambia come viene morso da un lupo mannaro.
A sua volta, Scott lo diventa e si
trova nella problematica condizione di trovare equilibrio tra
quella che è la sua vita di normale adolescente e quella di
pericoloso lupo mannaro. Allo stesso tempo, il ragazzo farà la
conoscenza delle tante persone che vivono in questo suo nuovo
mondo, dividendosi tra amici e nemici. Ideata da Jeff
Davis, la serie ha visto tra i protagonisti gli attori
Tyler Posey, Crystal Reed,
Dylan O’Brien e Colton Haynes.
Braccialetti Rossi
Se c’è una serie italiana che è
riuscita a fare breccia nel cuore di migliaia di adolescenti,
quella serie è certamente Braccialetti Rossi. Adattamento della serie spagnola
Polseres Vermelles, Braccialetti Rossi è stata
protagonista di un successo unico, trattando tematiche non molto
usuali nell’ambiente teen, e regalando armonia, sensibilità e
facendo comprendere quali siano i valori importanti che contano: la
vita e l’amicizia.
I personaggi di questa serie hanno
generato un affetto immediato nel pubblico nel corso delle tre
stagioni che l’hanno vista protagonista dei palinsesti Rai dal
2014, raccontando la storia di giovani ragazzi che si trovano
ricoverati in ospedale per diversi motivi e stringono amicizie
profonde, dando vita al gruppo dei Braccialetti Rossi.
Veronica Mars
Veronica Mars è di quelle serie d’annata dedicata al mondo teen
che si appresta a tornare con l’attesa
quarta stagione.La serie, che arriverà su HULU il prossimo
venerdì 26 Giugno, ruota attorno a Veronica Mars
(Kristen Bell), studentessa del liceo di Neptune,
una cittadina fittizia che si trova sulla costa della California,
caratterizzata dall’atmosfera particolarmente classista.Figlia del
rispettato sceriffo Keith Mars, quando la sua
migliore amica Lilly Kare, sorella del suo
fidanzato Duncan, viene uccisa, la vita di
Veronica cambia drasticamente. Suo padre viene messo a capo delle
indagini, che verranno interrotte quando un uomo, Abel
Koontz, si costituisce dichiarandosi colpevole.
Keith Mars viene obbligato a
dimettersi dalla sua carica, soprattutto per aver accusato di
omicidio il padre della vittima, un milionario e presidente della
Kane Software, mentre Veronica si trova costretta a scegliere tra
il padre ed i suoi amici, finendo per essere emarginata dai suoi
compagni di scuola. Nonostante la madre di Veronica decida di
andarsene, poichè non riesce a reggere la tensione dettata dagli
eventi, la ragazza e il padre aprono un’agenzia investigativa.
Mentre cresce l’attesa per vedere
sul
piccolo schermo la prossima serie Marvel, oggi vi
segnaliamo che ci sono stati importanti cambiamenti su
Rotten Tomatoes. Infatti Agents of
SHIELDha ufficialmente
superatoLuke Cage come serie più
apprezzata sul noto sito americano Rotten Tomatoes.
Agents of SHIELD attualmente ha
una valutazione di gradimento pari al 95% da parte di critici
accreditati sulla piattaforma mentre Luke Cage è
al secondo posto al 93%.
Ma vediamo la top ten delle serie tv in ordine crescente.
The Punisher
The
Punisher è al decimo posto con un gradimento positivo
pari al 62 % dei giudizi. La serie trasmessa da Netflix ha debuttato quest’anno. Jon
Bernthal è apparso per la prima volta
come The Punisher nella seconda stagione
della serie tv Daredevil, ciclo che ha consacrato lo show
Marvel/Netflix come una delle
migliori serie tv dell’anno.
The
Gifted è stata l’atteso secondo progetto seriale sugli
X-Men targati FOX e Marvel Television dopo
Legion. Lo show ha fatto il suo debutto questo autunno per
concludersi nella prima parte del 2018. La seconda
stagione di The Gifted è stata confermate e il
primo teaser promo è stato diffuso alla fine della prima
stagione. La prima stagione ha ricevuto un gradimento positivo pari
al 70% dei giudizi.
The Defenders
The
Defenders è stata l’attesa serie che ha riunito tutti gli
eroi Marvel su Netflix. Il progetto
molto atteso però non ha conquistato proprio tutti. Infatti la
serie ha ricevuto un gradimento positivo pari al 74 % dei
giudizi.
La serie tv co-prodotta dalla piattaforma
insieme alla Marvel ha messo insieme i quattro
eroi che ci sono stati presentati nel corso degli ultimi anni:
Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron
Fist.
Runaways
La serie tv
Runaways ha debuttato su Hulu
anche quest’anno e come le altre è prodotta sempre da
Marvel Television con
Hulu. E’ uno dei quattro nuovi show con nuovi
personaggi che hanno fatto il suo debutto quest’anno.
Runaways ha raccolto un gradimento positivo pari
al 82% dei giudizi.
Daredevil
Daredevil è il primo show targato
Marvel e Netflix ed è una
delle serie tv più apprezzate dai fan, oltre che dalla critica.
Infatti lo show che vede Charlie Cox nei
panni del protagonista la cui
terza stagione è stata confermata ha raccolto un gradimento
positivo pari al 86% dei giudizi.
Agent Carter
Agent
Carter a sorprese è in quinta posizione. Lo show prodotto
in collaborazione con la ABC Television nonostante
sia stato chiuso dopo appena due stagione è risultato il quinto più
apprezzato dalla critica con un gradimento positivo pari all’88%
dei giudizi. La serie ha come protagonista Hayley Atwell nei
panni di Peggy Carter, personaggi apparso per la prima volta in
Captain America Il primo Vendicatore.
Legion
Al quarto
posto troviamo Legion,
la serie Marvel Television prodotta
con FOX con un un gradimento positivo pari al 90 % dei
giudizi.
Jessica Jones
La serie
su Jessica Jones si è posizionata al
terzo posto con un gradimento positivo pari al 92 % dei
giudizi. Krysten Ritter (Jessica Jones) è
affiancata da un fantastico cast di attori, che comprende David
Tennant (Kilgrave), Mike Colter (Luke Cage), Rachael
Taylor (Trish Walker), Carrie-Anne Moss, Eka Darville,
Erin Moriarty, e Wil Traval, insieme a molti altri. Vi
ricordiamo che la seconda stagione è in fase di lavorazione e
presto debutterà su Netflix, mentre
le prime foto sono state già rese note.
Luke Cage
Al secondo posto a
sorpresa si piazza Luke Cage con un
gradimento positivo pari al 93 % dei giudizi.
Agents of SHIELD
La serie più apprezzata su
è Agents of SHIELD, che ha totalizzato un
gradimento positivo pari al 95 % dei giudizi dei critici
su Rotten Tomatoes. La quinta
stagione della serie ha debuttato da poco sulla ABC.
Disponibile su Netflix, Sergio è
il biopic diretto da Greg Barker e incentrato
sulla vita di
Sergio Vieira de Mello, diplomatico brasiliano e alto
ufficiale delle Nazioni Unite, che rimase ucciso, insieme a 21
membri del suo staff, in un attacco a Baghdad, dove era in servizio
come rappresentante speciale dell’ONU per l’Iraq.
Barker è un vero e proprio esperto
della figura di De Mello, dato che ha firmato anche un documentario
dedicato a lui e che è stato sempre distribuito da Netflix. La
scelta di raccontare il diplomatico in un film si rintraccia però
nell’esigenza di dare al personaggio un aspetto umano,
raccontandone non tanto le vicende pubbliche, perfettamente esposte
nel film di non fiction, quanto quelle personali, che in questa
sede diventano il cuore della vicenda.
La trama di Sergio, tra passato e
presente
Sergio si
concentra infatti sulla storia d’amore di De Mello con
Carolina Larriera, dall’invio presso Timor Est per
ricomporre la crisi con l’Indonesia al successivo invio in Iraq,
dove a Baghdad, a causa di un attentato ordinato da Abu Musab
al-Zarqawi, a soli 55 anni perse la vita. La struttura narrativa
del film si snoda intorno all’attentato in cui il diplomatico ha
perso la vita. Da sotto le macerie, Sergio ricorda il suo passato e
soprattutto il suo amore.
Cuore narrativo di Sergio è quindi
la relazione amorosa tra il protagonista e Carolina. La coppia
sullo schermo è formata da Wagner Moura, che
abbiamo conosciuto nei panni (e nei chili in più) dell’Escobar di
Narcos, e da Ana de
Armas, vera e propria stella in ascesa che, dopo la
folgorante partecipazione a Blade
Runner 2049 e la nomination ai Golden Globes per
Cena con Delitto – Knives Out, continua a
costruirsi una carriera varia, fatta di piccoli e grandi ruoli, in
attesa di mostrarsi al fianco di Daniel Craig nel
prossimo film del franchise di James
Bond, No
Time To Die.
La storia d’amore al
centro del racconto
Il film oscilla tra momenti di
grande coinvolgimento e altri decisamente fuori fuoco, in un
susseguirsi di vicende che ci portano avanti e indietro nel tempo,
lungo la linea della vita di Sergio e Carolina, per i quali Wagner
e Ana riescono a trovare un binario comune da seguire, una certa
alchimia che però non sopperisce agli sbalzi di tono e
all’incertezza narrativa del film.
I due interpreti trovano la chiave
giusta per farci appassionare alla loro storia personale, mettendo
a nudo però l’unica verità che emerge dal film: la vita diplomatica
e pubblica di De Mello è stata molto più interessante della sua
storia d’amore, per quanto appassionata.
Se proprio esiste un pregio, in
Sergio, è appunto quello di ricordare la
vita del protagonista e di spingerci a saperne di più, cercando
però altrove tracce del suo operato in vita.
Dopo le retrospettive dedicate negli
anni passati a Maestri del Fumetto italiano come Guido
Crepax, Attilio
Micheluzzi e Gianni De Luca,
solcando la stessa linea editoriale, ARF!
insieme al Municipio Roma IX e con la
co-curatela della APS Artigiani delle Nuvole, presenta una nuova
mostra antologica dedicata al grandissimo Sergio
Toppi.
L’opera riconosciuta, pluripremiata
e pubblicata in tutto il mondo, Geografie dell’Avventura racconterà l’attraversamento dei continenti e dei confini
narrativi tramite i luoghi, le epoche e le culture che tracciano
una “mappa” dell’opera di questo autore immenso.
La mostra, che verrà inaugurata
venerdì 5 maggio alle ore 18, presenta decine di tavole
originali e alcune stampe tratte dalle sue storie a fumetti più
celebri, da Il
Collezionista a Sharaz-De,
da Blues e Little
Big Horn 1875 a Una spada per
Komura, San Isidro Maxtlacingo
1850 e Kas-Cej (opere
che – negli anni – sono approdate su riviste che hanno segnato la
storia del Fumetto italiano, come Corto
Maltese, Alter Alter, Comic
Art, L’Eterrnauta e Orient
Express), da ambientazioni
puramente western a
suggestioni mediorientali che rimandano
a Le mille e una notte,
dal Giappone al Messico,
dalle steppe
russe agli altipiani aztechi. E
oltre, fino ad alcune riproduzioni di illustrazioni
oramai introvabili, a testimonianza delle tante
collaborazioni che Toppi ha intessuto
con alcune delle più prestigiose case editrici italiane e
straniere, da Sergio Bonelli
Editore alla Marvel Comics.
«Quando, da perfetto
sconosciuto quale sono, grazie al cielo, al di fuori del piccolo
mondo fumettistico italiano, mi presento a qualche manifestazione
dedicata ai comics (a New York come a Buenos Aires, a Barcellona
come ad Angoulême), mi basta una semplice dichiarazione per
suscitare l’interesse e la stima dei miei
interlocutori:“Mi chiamo
Sergio Bonelli, pubblico fumetti in Italia e sono l’editore di Sergio Toppi.”» Sergio Bonelli.
Questa mostra rappresenta la prima
collaborazione di ARF! Festival con La Vaccheria,
il nuovo spazio culturale ed espositivo dell’EUR, in via Giovanni l’Eltore, uno splendido casale storico di circa 1.800
mq. appena ristrutturato e rigenerato, a cavallo tra il Pratone
delle Valli e il Parco Volusia, in gestione al Municipio Roma
IX.
Nello stesso spazio verranno esposte
le opere di VALO, al secolo Valentina Patete,
fumettista e illustratrice di Isernia, vincitrice del Premio
Bartoli 2022, riconoscimento che ogni anno ARF! Festival, in
collaborazione con Stay Nerd, assegna alla “Miglior promessa del
fumetto italiano”. Il Premio – intitolato alla memoria
dell’impareggiabile scopritore di talenti Lorenzo Bartoli – oltre a
offrite l’opportunità di esporre le proprie opere accanto a quelle
di un grande nome del Fumetto italiano riconosce anche un premio in
denaro offerto da Stay Nerd.
Tra i più apprezzati interpreti del
cinema italiano, l’attore Sergio Rubini si è negli
anni costruito una carriera di tutto rispetto, collaborando con
importanti autori e partecipando a film di grande successo di
pubblico e critica. Rubini ha poi compiuto anche il passaggio
dietro la macchina da presa, dimostrando le sue capacità tanto come
attore quanto come regista.
Ecco 10 cose che non sai di
Sergio Rubini.
Sergio Rubini film
1. Ha una lunga
filmografia. Il debutto cinematografico dell’attore
avviene nel 1985, quando partecipa a Desiderando Giulia.
Successivamente l’attore inizia a farsi notare in film come Il
caso Moro (1986), Intervista (1987) e Treno di
panna (1988). La sua esperienza nel cinema subisce una svolta
a partire dagli anni novanta, con film come La stazione
(1990), Al lupo al lupo (1992), Una pura
formalità (1994), Prestazione straordinaria (1994),
Nirvana (1997), Il viaggio della sposa (1997),
Del perduto amore (1998) e Il talento di Mr.
Ripley (1999), dove recita accanto agli attori Matt
Damon e Jude
Law. Tra gli altri più celebri titoli a cui l’attore
ha preso parte si annoverano Tutto l’amore che c’è (2000),
La passione di Cristo (2004), Manuale d’amore
(2005), Colpo d’occhio (2008), Qualunquemente (2011), L’ultima ruota del
carro (2013), La stoffa dei
sogni (2015), Dobbiamo
parlare (2015), Non è un paese per giovani
(2017), Moschettieri del re –
La penultima missione (2018), Il grande
spirito (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Nel corso degli anni l’attore si è fatto
notare anche per le sue partecipazioni televisive. In particolare
si annoverano Un altro varietà (1986), Cinemaa che
follia! (1988), Il conte di Montecristo (1998),
La contessa di Castiglione (2006) e La strada di
casa (2017-in corso).
3. Si è distinto come
regista. Sin dai primi anni della sua carriera l’attore si
fa notare anche per le sue ambizioni da regista, e realizza film di
successo come La stazione, Il viaggio della
sposa, La terra e L’uomo nero. Rubini è
inoltre solito ricoprire anche il ruolo del protagonista nei suoi
film.
Sergio Rubini Instagram
4. Non possiede un proprio
account. Sergio Rubini non ha un profilo personale sul
social network Instagram, probabilmente per tenere maggiormente
separata la propria vita privata da quella pubblica. Esistono
tuttavia alcune fan page dedicate all’attore contenenti i suoi più
recenti scatti fotografici o novità sui suoi progetti
cinematografici.
Sergio Rubini Margherita Buy
5. Sergio Rubini e
Margherita Buy erano sposati. I due attori si sono
conosciuti durante gli anni di studio all’Accademia Nazionale
d’Arte Drammatica di Roma, arrivando poi a sposarsi nel 1991. La
coppia ha tuttavia annunciato il divorzio soltanto due anni dopo.
Nonostante ciò hanno continuato a lavorare insieme, condividendo
più volte la scena in film come Mi rifaccio vivo, L’amore
ritorna e Moschettieri del re.
Sergio Rubini Carla Cavalluzzi
6. Hanno una
relazione. L’attore è attualmente fidanzato con la
sceneggiatrice Carla Cavalluzzi, la quale ha
esordito al cinema collaborando proprio con Rubini alla
sceneggiatura dei film L’anima gemella e L’amore
ritorna. I due hanno così proseguito il sodalizio artistico
anche per i successivi film diretti dall’attore.
Sergio Rubini Rocco Papaleo
7. Hanno lavorato insieme
molteplici volte. Rubini e l’attore Rocco
Papaleo sono amici di vecchia data, ed hanno preso parte a
più di un progetto in comune. Tra i film di cui sono stati
protagonisti insieme si annoverano Del perduto amore,
Moschettieri del re e Il grande spirito, questo
ultimo regia proprio di Rubini.
Sergio Rubini La strada di
casa
8. È rimasto affascinato dal
ruolo. Rubini è protagonista insieme all’attore
Alessio Boni della serie La strada di
casa, in onda su Rai Uno. Per la seconda stagione, Rubini si è
dichiarato sorpreso dai nuovi percorsi intrapresi dal personaggio,
che se prima era un persecutore ora diviene fido alleato. L’attore
si è concentrato così sull’umanità che porta a compiere questo
cambiamento, ritenendosi affascinato dal modo in cui questo
avviene.
Sergio Rubini Il grande
spirito
9. È il suo nuovo film da
regista. Per film Il grande spirito l’attore
ricopre il doppio ruolo di regista e interprete, recitando accanto
agli attori Rocco Papaleo e Ivana
Lotito. Il desiderio di Rubini era quello di realizzare un
film contro il cinismo attraverso l’incontro tra due personaggi
apparentemente diversi ma ugualmente emarginati.
Sergio Rubini età e altezza
10. Sergio Rubini è nato a
Grumo Appula, in Puglia, il 21 dicembre 1959. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
“Mi piacerebbe essere ancora un
ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere
progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani
potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,
“Mi piacerebbe essere ancora un
ragazzino per poter cambiare questo paese. Il mondo non può essere
progettato da cinici, ma da idealisti e sognatori e voi giovani
potete cambiarlo”. Parola di Sergio Rubini,
Dopo il successo alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, il film documentario Sky Original
SergioLeone. L’italiano che inventò
l’America vince il Nastro d’Argento come “Documentario
dell’Anno 2023”.
Un omaggio a una delle grandi
leggende del cinema mondiale, la cui straordinaria visione
artistica ha trasceso i confini nazionali, ideando soluzioni
narrative e stilistiche che sono diventate parte del linguaggio del
cinema, Sergio Leone. L’italiano che inventò
l’America è una produzione Sky Studios e Sky Italia
con Leone Film Group in esclusiva su Sky Documentaries il 4
febbraio alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile anche
on demand.
Il lungometraggio, scritto e
diretto da Francesco Zippel, offre un ritratto
inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto
e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui idea di cinema
continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il mondo
cinematografico contemporaneo.
Sergio Leone e il suo cinema
vengono raccontati in questo documentario attraverso le
testimonianze inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da
lui ispirato. Tra gli altri, sono intervenuti anche Jennifer Connelly, Robert De Niro, Clint Eastwood, Ennio
Morricone, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Quentin Tarantino. Ma anche Dario
Argento, Giuseppe Tornatore e
Carlo Verdone. Il documentario si avvale anche dei
ricordi della famiglia come quelli dei figli Andrea,
Francesca e Raffaella Leone.
Guarda il trailer di Sergio
Leone, l’italiano che inventò l’America, il film doc
presentato in Concorso nella sezione Venezia Classici alla
79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, scritto e diretto da Francesco
Zippel, una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone
Film Group.
Questo film documentario è un
omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale, la cui
straordinaria visione artistica ha trasceso i confini nazionali,
ideando soluzioni narrative e stilistiche che sono diventate parte
del linguaggio del cinema. Il lungometraggio offre un ritratto
inedito di un uomo visionario e profondamente colto, che ha vissuto
e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui idea di cinema
continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il mondo
cinematografico contemporaneo. Sergio Leone e il suo cinema vengono
raccontati in questo documentario attraverso le testimonianze
inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da lui
ispirato.
Sergio Leone è legato ad uno dei
miei primi e più preziosi ricordi da spettatore. Facevo le
elementari e un giorno mio padre mise nel videoregistratore la
cassetta de Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo. Fu una
folgorazione totale. Fu proprio in quel giorno che il cinema passò
dall’essere uno svago di bambino ad una vera e propria passione per
me. Quando Raffaella Leone mi ha proposto di raccontare suo padre
in un documentario, ho avuto l’impressione che tutto stesse
tornando al suo posto. Mi sono lanciato con passione e rispetto in
questa avventura, sempre sostenuto da Raffaella, da tutta la
famiglia Leone e dal team di Sky Italia e Sky Studios. Ho voluto
provare non solo a raccontare Sergio Leone ma anche a chiarire
quanto il suo cinema e il suo genio creativo siano ancora centrali
e fonti indiscutibili d’ispirazione per i più grandi cineasti del
cinema contemporaneo. Tutti i grandi artisti che hanno aderito al
film ne sono la conferma più bella.
Sergio Leone, l’italiano
che inventò l’America in Concorso Venezia Classici,
scritto e diretto da Francesco Zippel sarà
presentatoin Concorso nella sezione Venezia
Classicialla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia . Una produzione Sky
Italia e Sky Studios con Leone
Film Group. Nel film testimonianze di
Clint Eastwood,
Martin Scorsese,
Jennifer Connelly,
Quentin Tarantino, Giuseppe Tornatore, Steven Spielberg, Frank Miller, Darren
Aronofsky, Ennio Morricone, Damien Chazelle,
Robert De Niro, Eli Wallach, Arnon Milchan, Jacques Audiard,
Tsui Hark, Carlo Verdone, Dario Argento, Giuliano Montaldo,
Raffaella Leone, Francesca Leone, Andrea Leone, Gian Luca
Farinelli, Sir Christopher Frayling, Noel Simsolo, Enzo Di Liberto
e Fausto Ancillai.
Questo film documentario è un
omaggio a una delle grandi leggende del cinema mondiale, la cui
straordinaria visione artistica ha trasceso i confini
nazionali, ideando soluzioni narrative e stilistiche che sono
diventate parte del linguaggio del cinema. Il lungometraggio offre
un ritratto inedito di un uomo visionario e profondamente colto,
che ha vissuto e respirato cinema sin dalla sua nascita e la cui
idea di cinema continua a vivere ancora oggi e ad influenzare il
mondo cinematografico contemporaneo.Sergio Leone e il suo cinema
vengono raccontati in questo documentario attraverso le
testimonianze inedite di chi lo ha conosciuto e di chi è stato da
lui ispirato.
Sergio Leone è
legato ad uno dei miei primi e più preziosi ricordi da spettatore.
Facevo le elementari e un giorno mio padre mise nel
videoregistratore la cassetta de Il
Buono, Il Brutto e Il Cattivo. Fu una folgorazione totale.
Fu proprio in quel giorno che il cinema passò dall’essere uno svago
di bambino ad una vera e propria passione per me. Quando Raffaella
Leone mi ha proposto di raccontare suo padre in un documentario, ho
avuto l’impressione che tutto stesse tornando al suo posto. Mi sono
lanciato con passione e rispetto in questa avventura, sempre
sostenuto da Raffaella, da tutta la famiglia Leone e dal team di
Sky Italia e Sky Studios. Ho voluto provare non solo a raccontare
Sergio Leone ma anche a chiarire quanto il suo cinema e il suo
genio creativo siano ancora centrali e fonti indiscutibili
d’ispirazione per i più grandi cineasti del cinema contemporaneo.
Tutti i grandi artisti che hanno aderito al film ne sono la
conferma più bella. Francesco Zippel
Sergio Leone – L’italiano che inventò
l’Americadi Francesco Zippel è il
“Documentario dell’Anno” 2023. Lo annuncia il Direttivo dei
Giornalisti Cinematografici Italiani che consegnerà il Nastro
d’Argento al regista a Roma, subito dopo il Festival di
Berlino, insieme ai premi per i migliori documentari dedicati al
racconto del ‘Cinema del Reale’ e dei titoli su ‘Cinema,
Spettacolo, Cultura’.
È un riconoscimento
che – com’è stato già annunciato nei giorni scorsi, per il Cinema,
con il ‘Nastro dell’anno’ a La stranezza di Roberto Andò –
premia, in questo caso tra i Documentari, l’eccellenza e la
particolare qualità di un film ‘speciale’. Un Nastro assegnato lo
scorso anno a Ennio di Giuseppe Tornatore, che con
Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America premia ora
– come si legge nella motivazione – “l’originalità e l’emozione che
si respira fin dalla prima inquadratura del film, rinnovando con
affetto e grande cura l’omaggio a un Maestro mai abbastanza
celebrato con un taglio inedito, ricco delle più prestigiose
testimonianze internazionali. Un racconto che esalta il valore
dello sguardo innovativo e della creatività unica di Sergio Leone,
un uomo nato nel cinema che del suo cinema ha reso immortali
sequenze, protagonisti, musica, e immagini”.
Sergio Leone –
L’italiano che inventò l’America, scritto e diretto da
Francesco Zippel e presentato in concorso nella sezione Venezia
Classici alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia, è una produzione Sky Studios e Sky Italia con Leone Film
Group.
Con il
documentario dedicato a Sergio Leone, sono 55 i titoli in selezione
quest’anno – come sempre divisi nelle sezioni dedicate al
‘Cinema del Reale’ e ai film che raccontano protagonisti ed eventi
di ‘Cinema, Spettacolo, Cultura’ – scelti tra i 130
documentari del 2022 proposti nei Festival più importanti
e nelle rassegne specializzate e in qualche caso presentati poi
anche su reti o piattaforme televisive. In selezione un
panorama particolarmente ricco di temi, storie e
personaggi che non dimentica l’attualità ma neanche la
Storia recente con uno sguardo speciale alla memoria degli
anni ‘70, una stagione di fermento politico e culturale che mai
come nell’ultima annata è stata protagonista nel Cinema del
Reale.
Molti, in questo
senso, i titoli che rileggono mezzo secolo dopo, la cronaca dei
movimenti analizzando le ragioni di una ribellione spesso finita
nel sangue e soprattutto raccontando il profondo cambiamento di un
Paese attraversato dalle prime battaglie per i diritti civili come
dai più significativi cambiamenti nel costume e nella società.
Ritratti e
memoria, come ogni anno, tra i film dedicati ai protagonisti del
cinema, della musica, del teatro. Un’attenzione
particolare – nella selezione ufficiale – alle autrici e ai più
giovani esordienti nella cinquina di candidature per il Premio che
ricorda – in collaborazione con il CSC (Centro Sperimentale di
Cinematografia – Sede Sicilia) – Valentina Pedicini, prematuramente
scomparsa due anni fa. Ma la vera sorpresa è, per la prima
volta, la scoperta, tra i tanti titoli dell’anno visionati, di
un’attenzione speciale per lo Sport che, insieme
alla biografia di un campione come l’indimenticabile Kobe
Bryant, racconta il grande calcio in una ‘cinquina’ ricca
di testimonianze e di immagini emozionanti dedicate a
protagonisti molto amati come Roberto Mancini e Gianluca
Vialli nell’avventura della Sampdoria di un triennio
eccezionale come il 1990-92 ma anche la parabola umana e
sportiva di Paolo Rossi e la forza agonistica di
Gigi Riva sempre fedele al suo Cagliari, fino alla
storia di un gol tra i più discussi di sempre: quello
annullato al difensore della Roma Maurizio Turone il 10
maggio 1981 al Comunale di Torino nella partita scudetto dove si
affrontavano la Juventus e la Roma. Finì 0-0, assegnando all’ultimo
minuto un punto fondamentale alla Juve che vinse poi il suo 19mo
titolo.
Ecco, di seguito – con il
‘Documentario dell’anno’ – tutti i titoli della selezione;
nei prossimi giorni saranno annunciati i documentari finalisti.
IL DOCUMENTARIO
DELL’ANNO
SERGIO LEONE – L’ITALIANO CHE INVENTÒ
L’AMERICA di Francesco Zippel
CINEMA DEL REALE
BELLA CIAO – PER LA LIBERTà di Giulia
Giapponesi
CORPO DEI GIORNI di Santabelva
COSA VERRÀ di Francesco Crispino
GIGI LA LEGGE di Alessandro
Comodin
GOOD MORNING TEL AVIV di Giovanna
Gagliardo
IL POSTO di Mattia Colombo, Gianluca
Matarrese
IL TIPOGRAFO di Stefano Pasetto
IN VIAGGIO di Gianfranco Rosi
KILL ME IF YOU CAN di Alex
Infascelli
LA CROCE E LA SVASTICA di Giorgio
Treves
LA GENERAZIONE PERDUTA di Marco
Turco
LAS LEONAS di Chiara Bondì, Isabel
Achával
LOTTA CONTINUA di Tony Saccucci
MARCO INEDITO: DAGLI ULTIMI CENTO
GIORNI DI MARCO PANNELLA di Simona Ventura
NEL MIO NOME di Nicolò Bassetti
NOI SIAMO ALITALIA – STORIA DI UN
PAESE CHE NON SA PIÙ VOLARE di Filippo Soldi
ORA TOCCA A NOI – STORIA DI PIO LA
TORRE di Walter Veltroni
SE FATE I BRAVI di Stefano
Collizzolli, Daniele Gaglianone
STONEBREAKERS di Valerio Ciriaci
SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Francesco
Patierno
THE MATCHMAKER di Benedetta
Argentieri
VIA ARGINE 310 di Gianfranco
Pannone
CINEMA, SPETTACOLO, CULTURA
75 – BIENNALE RONCONI VENEZIA di Jacopo Quadri
CAPELLI QUASI BIONDI, OCCHI QUASI AZZURRI – 78 LETTERE A PIER
PAOLO PASOLINI di Simona Risi
CIPRIA di Giovanni Piperno
CITTO di Daniele Ceccarini
DARIO FO: L’ULTIMO MISTERO BUFFO di Gianluca Rame
ENNIO FLAIANO, STRANIERO IN PATRIA di Fabrizio Corallo, Valeria
Parisi
ERA ROMA di Mario Canale
FRANCO BATTIATO – LA VOCE DEL PADRONE di Marco Spagnoli
FRANCO ZEFFIRELLI, CONFORMISTA RIBELLE di Anselma
Dell’Olio
IL TOCCO DI PIERO – LE MILLE VITE DI PIERO UMILIANI di Massimo
Martella
L’ALTRO BUIO IN SALA di Ciro Formisano
LO SPAZIO INQUIETO di Franco Angeli
NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA di Elisabetta
Sgarbi
NOI CE LA SIAMO CAVATA di Giuseppe Marco Albano
PABLO DI NEANDERTHAL di Antonello Matarazzo
PARLAMI D’AMORE di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio
PIER PAOLO PASOLINI – UNA VISIONE NUOVA di Giancarlo
Scarchilli
SOPHIA! di Marco Spagnoli
SOUVENIR D’ITALIE di Giorgio Verdelli
THE BEAT BOMB di Ferdinando Vicentini Orgnani
TOGNAZZI. LA VOGLIA MATTA DI VIVERE di Ricky Tognazzi
VIRNA LISI – LA DONNA CHE RINUNCIÒ A HOLLYWOOD di Fabrizio
Corallo
PER IL ‘PREMIO VALENTINA PEDICINI’
IL CERCHIO di Sophie Chiarello
KORDON (CONFINE) di Alice
Tomassini
LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME di Valentina
Bertani
LIFE IS (NOT) A GAME di Antonio
Valerio Spera
ROSA – IL CANTO DELLE SIRENE di
Isabella Ragonese
IL GRANDE CALCIO, GLI EROI DELLO SPORT
È STATO TUTTO BELLO – STORIA DI
PAOLINO E PABLITO di Walter Veltroni
ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco
Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet
KOBE – UNA STORIA ITALIANA di Jesus
Garcés Lambert
LA BELLA STAGIONE di Marco Ponti
NEL NOSTRO CIELO UN ROMBO DI TUONO di
Riccardo Milani
Sono già passati 25 anni dalla
scomparsa di uno dei più grandi registi italiani di sempre. Era il
30 aprile 1989, e Sergio Leone lasciava i suoi
cari e il suo pubblico per un attacco di cuore, mentre era al
lavoro su un progetto che riguardava l’Assedio di Leningrado.
Dopo l’annunciato omaggio al
Festival
di Cannes, che presenterà nella sezione Cannes
Classic la trilogia del dollaro composta
da Per un pugno di
dollari, Per qualche dollaro in
più e Il buono, il
bruttoe il cattivo,un
ulteriore omaggio arriva dal Club Amici del Cinema di
Genova-Sampierdarena, che ha organizzato una mostra dedicata al
regista.
La mostra è intitolata C’era una
volta Sergio Leone e proporrà fotografie, manifesti, locandine,
musica e ovviamente film. Tra questi una versione francese e
gigantesca del manifesto di C’era una volta in
America, oltre ad alcuni fogli di C’era
una volta il West.
Per ulteriori dettagli su orari e
prezzi della mostra potete consultare il sito del Club Amici del Cinema.
È morto a Roma nella serata di ieri
Sergio Fiorentini, attore e doppiatore trai più
preparati del nostro cinema. Aveva 80 anni ed era ricoverato presso
l’Ospedale Sam Camillo. Il suo viso è stato per molto tempo
associato a quello di Gigi Proietti, dal momento che i due attori
avevano condiviso il piccolo schermo per la fortunata serie Il
Maresciallo Rocca. Ma Fiorentini era soprattutto un doppiatore, uno
di quelli della vecchia scuola, di quelli bravi per intenderci.
Trai tanti attori
hollywoodiani a cui Fiorentini prestò la voce, si annoverano
Gene Hackman, Bill Cosby, Burt Young, Tony Burton, Max Von
Sydow, Tom Wilkinson e Patrick McGoohan,
ma anche la leggenda Mel Brooks in
Balle Spaziali e il famoso Benny
Hill dell’omonimo show. Ha anche doppiato Bud
Spencer.
Anche il mondo dell’animazione
piange la sua scomparsa, e in particolare i personaggi del nonno di
Heidi, Compare Orso e la rana ne I racconti dello zio
Tom (secondo doppiaggio), Crucco in Robin
Hood, Rafiki nel Re Leone e
Yar in Dinosauri.
La sua scomparsa rappresenta una
tragedia, nella dimensione umana, per la quale siamo ovviamente
vicini al dolore dei familiari, ma anche, in un discorso più ampio,
nella dimensione artistica per quello che riguarda la problematica
del doppiaggio.
Fino a che i doppiatori saranno
mediocremente preparati allora lo spettatore italiano, anche quello
di vedute più larghe e con un orecchio non troppo schizzinoso, non
potrà mai apprezzare il cinema nella sua concreta bellezza.
Doppiatori (e attori) come Sergio Fiorentini
andrebbero ormai considerati come tesori nazionali, e utilizzati
per formare nuove generazioni di doppiatori per rendere di nuovo
grande quest’arte un tempo nostra eccellenza.
Apprezzato attore e regista
italiano, Sergio Castellitto si è distinto negli
anni per aver partecipato ad alcuni importanti film del panorama
cinematografico nazionale, affermandosi anche grazie alle sue
collaborazioni estere. Nel corso della sua carriera Castellitto ha
dimostrato di saper compiere scelte non scontate, che lo hanno
portato ad essere un interprete di tutto rispetto, distintosi anche
per la sua versatilità.
Ecco 10 cose che forse non
sai su Sergio Castellitto.
I film di Sergio Castellitto
I film da giovane di Sergio Castellitto
1. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Castellitto esordisce al cinema con il film
Tre fratelli (1981), per poi acquistare maggiore
popolarità grazie ai film Sembra morto… ma è solo svenuto
(1985), Piccoli equivoci (1989), In viaggio con
Alberto (1990), Stasera a casa di Alice (1990),
La carne (1991), L’uomo delle stelle (1995),
L’ultimo bacio (2001), L’ora di religione (2002),
Caterina va in città (2003), Non ti muovere
(2004), Il regista di matrimoni (2006), Le cronache di Narnia – Il principe Caspian (2008),
Italians (2009), La bellezza del somaro (2010),
Venuto al mondo
(2012), Una famiglia
perfetta (2012), La buca
(2017), Fortunata
(2017), Il
tuttofare (2018) e Ricchi di
fantasia (2018).
Sergio Castellitto in Conclave. Cortesia di Eagle
Pictures
2. È un noto
regista. Castellitto si è distinto anche per la regia di
diversi lungometraggi, per la maggior parte dei quali ha anche
firmato la sceneggiatura. Tra questi si annoverano Libero
Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza
del somaro (2010), Venuto
al mondo (2012), Nessuno si salva da solo (2015) e Fortunata
(2017). Del 2021 è la sua ultima regia, Il
materiale emotivo.
Le serie TV e le fiction di Sergio Castellitto
3. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera,
l’attore ha preso parte a diverse produzioni televisive, tra cui i
film Il grande Fausto (1995), Don Milani il
priore di Barbiana (1997), Fuga per la libertà –
L’aviatore (2008), Il sindaco pescatore (2016) e
Aldo Moro – Il professore (2018). È inoltre noto per il
ruolo di Giovanni Mari nella serie In Treatment
(2013-2016), per la miniserie Padre Pio (2000) e
per la fiction Pezzi unici (2019). Ha poi recitato in
Natale in casa Cupiello (2020), Crazy for Football –
Matti per il calcio (2021), Sabato, domenica e lunedì
(2021), Non ti pago (2021) e Il nostro generale
(2023).
Sergio Castellitto in Le
Cronache di Narnia
4. Ha accettato il ruolo per
i suoi figli. L’attore è tra i villain del film Le
Cronache di Narnia – Il principe Caspian, dove ricopre il
personaggio di Re Miraz, zio del giovane Caspian. Castellitto ha
dichiarato di aver accettato il ruolo nel celebre film fantasy,
poiché i suoi figli avevano particolarmente apprezzato il primo
capitolo e desideravano vedere il padre prendere parte al prosieguo
della saga fantasy.
Sergio Castellitto in Le cronache di Narnia – Il principe
Caspian
Sergio Castellitto ha interpretato
Padre Pio
5. Ha ricoperto il ruolo del
celebre frate. Nel 2000 Castellitto prende parte alla
miniserie, composta da due puntate, dedicata alla figura di Padre
Pio. L’attore ha affermato di essersi calato nel ruolo nel modo più
approfondito possibile, e di essere rimasto talmente tanto
impressionato dalla vita del frate da sognarlo ancora oggi o
ripensare frequentemente a quella parte, che ha contribuito alla
sua affermazione anche in televisione.
Sergio Castellitto ha recitato in due film di Natale
6. Due suoi titoli da
rivedere durante le feste. Tra i tanti film interpretati
da Castellitto, se ne ritrovano anche due ambientati in periodo
natalizio. Il primo è Una famiglia
perfetta, dove interprete Leone, un ricco cinquantenne che
vuole provare per una volta a vedere come sarebbe stata la sua vita
se si fosse costruito una famiglia. Così scrittura una compagnia di
attori che recitino per lui la parte della famiglia perfetta il
giorno di Natale. Il secondo titolo è Natale in casa
Cupiello, la celebre commedia di Eduardo de
Filippo dove Castellitto ricopre il ruolo del
protagonista.
Sergio Castellitto in
Conclave, il suo ultimo film
7. È uno degli “antagonisti”
del film. In Conclave,
l’attore interpreta il cardinale Tedesco, tra i principali
antagonisti del racconto, personaggio ambiguo e dagli ideali
conservatori che aspira a divenire Papa. Nonostante questo,
Castellitto ha raccontato di essersi approcciato al personaggio
cercando di comprenderne il pensiero e ciò che può aver portato
alla formazione di esso. Si è dunque incaricato di essere una sorta
di “avvocato difensore” di questo personaggio e delle sue
azioni.
8. È sposato con una nota
scrittrice. Dal 1987 l’attore è sposato con
Margaret Mazzantini, celebre scrittrice premio
Strega, di cui Castellitto ha adattato i romanzi Non ti
muovere, Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo per il
cinema. I due hanno collaborato anche alla scrittura delle
sceneggiature di tali trasposizioni, in aggiunta agli altri film da
regista di Castellitto non ispirati a romanzi. La coppia ha avuto
nel corso degli anni quattro figli.
9. Suo figlio Pietro è un
noto attore e regista. Il maggiore dei suoi figli,
Pietro Castellitto, ha seguito anche lui la
carriera cinematografia. La sua prima esperienza al cinema avviene
all’età di otto anni con una piccola parte nel film d’esordio alla
regia del padre, Libero Burro, ma l’esordio vero e proprio
si avrà con Non ti muovere. Viene poi diretto dal padre in
altri due film: La bellezza del somaro e Venuto al mondo. Nel 2023 è lui a dirigere il padre
Sergio in Enea.
L’età e l’altezza di Sergio
Castellitto
10. Sergio Castellitto è
nato a Roma,Italia, il 18 agosto 1953.
L’attore è alto complessivamente 1,78 metri.
La casa editrice di fumetti più
importante d’Italia, la Sergio Bonelli Editore,
non parteciperà a nessuna forma di aggregazione fieristica per
tutto il 2020, a causa della pandemia di Covid-19 ancora in corso.
A darne
annuncio ufficiale è lo stesso sito della SBE con la seguente
lettera aperta ai suoi lettori:
Cari Amici,
stiamo vivendo un periodo
storico davvero particolare, con il Paese e il Mondo intero
impegnati contro un nemico invisibile, subdolo e micidiale qual è
il virus Covid-19.
È questa un’annata nefasta, dove
abbiamo tutti imparato cosa vuol dire restare bloccati per mesi tra
le mura domestiche, non poter incontrare e abbracciare amici e
parenti, aver la paura di esser contagiati e di ammalarsi
repentinamente. Purtroppo lo stato di emergenza continua, e
auspichiamo tutti l’arrivo di un vaccino che ci possa mettere al
riparo dalla paura, continuando nel frattempo a rispettare le
disposizioni sanitarie relative alla prevenzione.
Qui
in SBE ci siamo chiesti molte volte
quale debba essere il nostro ruolo in questo contesto, e ci siamo
impegnati a fondo per continuare a realizzare e diffondere i nostri
fumetti regolarmente, nella convinzione che ciò sia la
testimonianza migliore per una qualche “normalità”, e nella
speranza di riuscire a portare un sorriso o anche solo un attimo di
spensieratezza a tutti Voi.
La sicurezza nostra e dei nostri
collaboratori è il primo obiettivo che abbiamo sempre cercato di
perseguire, e proprio per questo abbiamo deciso
che per tutto il 2020 non parteciperemo direttamente
ad alcuna Fiera del fumetto o manifestazione
similare.
Incontrarci deve essere un
momento di gioia e di serenità, e non ci sono le condizioni ora per
poterlo fare.
L’augurio è di tornare a stare
insieme e a parlare di fumetti e della nostra passione già in
primavera del 2021, e state certi che stiamo già lavorando per
costruire per l’anno che verrà degli eventi memorabili, così da
festeggiare come meritano tre compleanni d’eccezione: i 30 anni
di Nathan Never, i 60
di Zagor e gli 80 incredibili anni della
nostra Casa Editrice.
Ci tenevamo a raccontarvelo
direttamente, senza troppi giri di parole.
In un anno come questo 2020, in
cui sono state cancellate tutte le manifestazioni nazionali e
internazionali più importanti, dalle Olimpiadi al Campionato
Europeo di Calcio, dai mega-concerti negli stadi alle sagre di
Paese, ci sembra giusto fare un passo indietro e pensare
soprattutto alla sicurezza e alla salute di tutti noi e di tutti
Voi.
Con tutto l’affetto e il
desiderio di poterci ritrovare l’anno prossimo,
Sergio Bonelli Editore
SpA
Da sempre esponente di spicco
dell’editoria a fumetti e da poco anche attore che si comincia a
muovere nel campo cinematografico, la Bonelli è una delle major
che in genere popolano il Lucca Comics and Games, la fiera autunnale che
ha dichiarato di svolgersi secondo un’edizione tutta nuova e che
sta destando non poche polemiche nel settore.
Serenity è il film
del 2005 diretto da Joss Whedon
prima di dirigere The Avengers e con
protagonisti Nathan Fillion, Morena Baccarin e Alan
Tudyk.
Trama: In un
futuro remoto, il capitano Malcom “Mal” Reynolds – un disilluso
veterano che ha combattuto, dalla parte dei perdenti, una guerra
civile tra pianeti – sbarca fortunosamente il lunario compiendo
piccoli crimini e trasportando passeggeri e merci (senza fare
troppe domande) sulla sua astronave classe Firefly “Serenity”. È a
capo di un equipaggio esiguo ed eclettico – che è per lui la cosa
più vicina ad una famiglia – litigioso, insubordinato, ma fedele
fino alla morte.
Quando Mal
aveva accettato di trasportare a bordo Simon Tam, un giovane
dottore, con la sua instabile e telepatica sorella River, aveva
imbarcato molto più di quello che si aspettava. I due sono fuggiti
dall’Alleanza – la coalizione che domina il sistema planetario dopo
la guerra – che non si fermerà davanti a nulla pur di riavere la
ragazza. L’equipaggio, abituato a navigare non visto ai margini del
sistema, si trova improvvisamente intrappolato tra questa forza
militare inarrestabile e i Reavers: barbari selvaggi e antropofagi
che vagano ai limiti dello spazio.
Ricercato, l’equipaggio comincia
presto a scoprire che il pericolo più grande alla loro incolumità
potrebbe essere proprio a bordo della “Serenity”. River, la giovane
ricercata, malgrado le cure del fratello dà segni di essere
imprevedibile e pericolosa.
Serenity, tra Star Wars e Blade Runner
Serenity
è un film di fantascienza del 2005, diretto
da Joss Whedon, che ha una lunga esperienza da
sceneggiatore e fumettista, al suo primo film da regista. Il
lungometraggio è basato sulla serie televisiva fantawestern
Firefly, di cui è la conclusione.
Il suo punto di forza è
il suo essere user friendly: sceneggiatura semplice e
nessun virtuosismo registico fine a sé stesso. La trama presenta
tutti gli elementi di una storia comune a tante: un gruppo ben
assortito di buoni, un cattivo che li insegue, una missione da
compiere e un mistero finale svelato.
L’unico difetto tangibile di
Serenity è la quasi totale mancanza di
scene madri e di battaglie ad alto tasso di spettacolarità, difetto
legato allo scarso budget. Paradossalmente però, proprio la
mancanza di questo tipo di scene, sulle quali poggia oramai il 100%
della produzione spettacolare americana, ha permesso una maggiore
cura dei personaggi, della storia e degli elementi di contorno.
Nel cast, tra gli attori
protagonisti, troviamo Nathan Fillion nei panni di
Malcom “Mal” Reynolds, Morena Baccarin in quelli
di Inara Serra e Alan Tudyk che interpreta Hoban
“Wash” Washburne.
Nonostante la sua semplicità e la
fruibilità della trama, questa pellicola fu accolta
superficialmente al botteghino: circa 39 milioni di dollari in
totale, all’incirca pari ai costi di produzione, guadagnando solo
con la vendita del DVD, specie online grazie ad Amazon.
Nel marzo 2007 un sondaggio online
del sito della rivista britannica SFX ha inaspettatamente collocato
Serenity come migliore film di
fantascienza della storia, davanti a titoli decisamente più
blasonati quali
Guerre stellari,
Blade Runner o 2001: Odissea nello spazio.
Acclamato sceneggiatore di film come
La promessa dell’assassino
e Locke (di cui è stato
anche regista), Steven Knight ha sempre dichiarato
di nutrire un profondo amore per i noir degli anni Quaranta e
Ottanta, dove la tensione per complessi intrighi si mescola ad una
sessualità conturbante. Dal desiderio di cimentarsi con una storia
simile nasce nel 2019 Serenity – L’isola
dell’inganno (qui la recensione), film
ambizioso all’interno del quale si mescolano molteplici generi in
un crescendo di intrecci e sorprese. A rendere ancor più
interessante il lungometraggio vi è la presenza di due attori del
calibro di Matthew McConaughey e Anne
Hathaway.
Nonostante queste premesse, il film
non ha ottenuto buoni consensi durante le proiezioni di prova,
portando i produttori ad abbassare drasticamente i toni della
campagna pubblicitaria. Di conseguenza, il film è passato quasi
inosservato, raccogliendo per lo più critiche negative ed un totale
di appena 14 milioni di dollari. Ad aver tradito Knight, in
particolare, è stato l’aver fatto confluire nel film numerosi
elementi che non hanno poi trovato una giusto equilibrio tra loro.
Nonostante ciò, per i fan dei thriller contenenti elementi come la
sessualità, i complotti e i finali con forti colpi di scena,
Serenity è un film da riscoprire.
Pur con i suoi difetti, il film di
Knight può infatti affermarsi come un guilty pleasure da
cui poter ottenere alcuni momenti di particolare fascino e altri
divenuti involontariamente iconici. Se si è in cerca di una visione
bizzarra, questo è il film giusto. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori alle location e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Serenity – L’isola dell’inganno: la trama del
film
Il film racconta la misteriosa
storia del capitano Baker Dill. Egli si è lasciato
alle spalle il passato e il nome di John Mason, trasferendosi in
una bellissima isola tropicale e iniziando una nuova vita. La sua
tranquilla esistenza viene però nuovamente sconvolta quando
ricompare la sua ex moglie Karen Zariakas. Mai
realmente dimenticata, questa si presenta con una terribile
richiesta d’aiuto: uccidere il suo violento e sadico marito
Frank Zariakas. Diviso tra il desiderio di essere
lasciato in pace e l’amore che ancora nutre per la donna, il
capitano Dill dovrà fare i conti con attrazioni e segreti sepolti
da tempo. Allo stesso tempo, c’è verità tutta da scoprire e quanto
mai inaspettata.
Serenity – L’isola
dell’inganno: il cast e le location del film
Come anticipato, nel ruolo del
protagonista, il capitano Baker Dill, vi è l’attore premio Oscar
Matthew McConaughey,
mentre Anne Hathaway è
la sua ex moglie Karen Zariakas. I due attori tornano qui a
recitare insieme dopo aver condiviso il set di Interstellar. La Hathaway, in particolare,
ha accettato il ruolo poiché affascinata dalla maschera che il suo
personaggio sfoggia in base allo sguardo maschile di turno. Allo
stesso tempo, il fatto che non le vengano proposti frequentemente
ruoli tanto controversi è stato un altro motivo per accettare.
Accanto a loro, nei panni del nuovo marito di Karen, vi è l’attore
Jason Clarke, noto per
film come Il primo uomo e Il grande Gatsby. Diane Laneè
Constance, mentre Djimon Hounsouè
Duke.
L’intero film è ambientato su di
un’isola caraibica immaginaria chiamata Plymouth, la quale viene
descritta come situata da qualche parte a sud della Florida. Le
riprese del film, però, si sono svolte alle Mauritius, collocate
nell’Oceanno Pacifico a ovest del Madagascar. Tale differenza
geografica ha portato la troupe a dover ricostruire buona parte
degli ambienti, al fine di farli assomigliare maggiormente a quelli
delle località tipiche dei Caraibi. Le Mauritius sono in
particolare state scelte per via della loro atmosfera esotica e per
la componente di mistero che determinati ambienti naturali
riuscivano a conferire al racconto.
Serenity – L’isola
dell’inganno: la spiegazione, il trailer e dove vedere il film
in streaming e in TV
Giunti al finale del film, si rimane
particolarmente spiazzati da ciò che avviene. Nel momento in cui
l’omicidio alla base della storia è compiuto, l’isola dove si
svolgono gli eventi e i suoi protagonisti si rivelano essere parte
di un videogioco ideato da Patrick, il figlio di John Mason.
Quest’ultimo era un soldato di guerra morto anni prima in Iraq e
tramite il videogioco il ragazzino tenta di elaborare il lutto per
quella perdita. Allo stesso tempo, testa l’omicidio che poi
realmente concretizzerà del nuovo violento compagno della madre.
Tutto ciò può sembrare un colpo di scena estremamente forzato, ma
Knight dissemina nel corso del film alcuni indizi significativi,
che se colti potrebbero anticipare tale risvolto.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Serenity – L’isola
dell’inganno è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten Tv, Chili, Google Play, Apple TV, Now e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 18
novembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Preceduto da una lunga lista di
commenti non proprio lusinghieri, arriva al cinema Serenity
– L’isola dell’inganno, il film di Steven
Knight con protagonisti Matthew
McConaughey e Anne
Hathaway. Già questo trio dovrebbe mettere in
cassaforte un colpo sicuro, visto che se i due affascinanti attori
sono tra i più amati e premiati degli ultimi anni, Knight è uno
sceneggiature di razza, la cui ultima regia è quel Locke, con Tom
Hardy, che ha stregato il festival di Venezia di qualche anno
fa.
Insomma una squadra vincente che
porta sul grande schermo una storia ambiziosa, giocata
principalmente su un enorme colpo di scena che arriva a fine film
(e che non riveleremo in questa sede), ma anche un film ricercato
che prova a mescolare generi e suggestioni, dal cinema degli anni
’40 al thriller anni ’80, regalando momenti da vero e proprio
guilty pleasure che in qualche misura rendono comprensibili le
feroci critiche mosse al film negli USA.
La storia ruota intorno a Baker
Dill, un pescatore, un solitario, un uomo che tornato dalla guerra
si è portato il conflitto dentro, un conflitto che lo ha
allontanato dalla famiglia. Si è così isolato su un’isola al largo
della Florida, dove sbarca il lunario portando i turisti sulla sua
barca, la Serenity, a pesca di tonni. Un giorno però arriva
sull’isola una donna misteriosa, l’affascinante Karen, che si
scopre essere una donna dal passato di Baker e che proprio a lui
chiede aiuto.
Non sveleremo altro della trama per
evitare che sfuggano dettagli importanti a tenere nascosto il colpo
di scena finale, tuttavia è innegabile che Steven
Knight, scrivendo questa storia, abbia voluto azzardare
con i generi e con le suggestioni, dando origine a una storia
sicuramente ambiziosa, che però proprio in questa ricchezza di
generi trova il suo punto debole, dal momento che non dà allo
spettatore indizi per orientarsi dentro alla storia.
Serenity – L’isola
dell’inganno è un film sbagliato, un tradimento a ciò che
lo spettatore si aspetta su carta, ma probabilmente anche un
tradimento rispetto a ciò che dei talenti del genere
involontariamente promettono ai loro fan.
Cast: John Cusack
(Jonathan Trager), Kate Beckinsale (Sara Thomas), Jeremy Piven
(Dean Kansky), Eugene Levy (commesso), John Corbett (Lars Hammond),
Molly Shannon (Eve)
Trama: Le vite
dell’americano Jonathan e dell’inglese Sara si incrociano in un
grande magazzino di New York a Natale. Giovani e carini, entrambi
mettono gli occhi su un paio di guanti da regalare ai rispettivi
partner. Scocca la scintilla: giusto seguirla? Sara è convinta che
sarà il destino a decidere se dovranno rincontrarsi. Si dividono,
tornano alle loro vite. Ma qualche anno più tardi, ecco che una
serie di tracce e le pieghe della vita fanno sì che i due, che non
si sono più visti né sentiti, riprendano a pensarsi e cercarsi.
Jonathan è a un passo da un matrimonio apparentemente da sogno,
Sarah è una professionista realizzata, fidanzata con un musicista
New Age di successo. Il destino chiama gli innamorati, difficile
non ascoltarlo.
Analisi: Un’ora e
venti di romanticherie che scorrono senza troppo impegno sui
concetti di Destino e Serendipità (trovare qualcosa mentre di sta
cercando altro: nel film, trovare l’Amore, cercando regali di
Natale), benché un certa superficialità sia concessa a una semplice
commedia sentimentale. Non indimenticabile, ma nemmeno da buttare.
I due protagonisti (Cusack e Beckinsale), soprattutto lei, sono
chiamati a una recitazione quasi costantemente agitata e sopra le
righe. Molto meglio gli elementi di contorno, che danno brio e
originalità. Su tutti l’irresistibile commesso interpretato da
Eugene Levy (il mitico papà Levenstein di
American Pie), che si ritaglia un
importante ruolo di “aiutante” dell’innamorato Jonathan,
tormentando quest’ultimo con il suo folle mix di stachanovismo,
stizza e senso degli affari. Non sono da meno Lars Hammond
(John Corbett), il musicista New Age che sta con
Sarah, villoso flautista che manda in visibilio pubblici di mezzo
mondo, né Eve (Molly Shannon), sguaiata
quarantenne amica della Beckinsale che finge interessi Flower Power
e Bio per tenere su una baracca londinese tutta incensi, thè in
foglie e manualetti profumati d’Oriente. Spassoso personaggio
secondario è anche il fedelissimo scudiero di Trager, Dean
(Jeremy Piven), orgoglioso del suo lavoro al
mitico New York Times, dove però, si scopre, ha tra le mani più che
altro un sacco di necrologi: e da vero amico, lascia indietro
qualche accorato saluto a noti estinti per aiutare Jonathan
nell’indagine che lo ricongiunge a Sara.
Si può guardare un film per il
contorno, visto che vale più del nocciolo? Probabilmente sì, ma con
un po’ di fatica. Perché il discorso sul Destino non è soltanto
superficiale (ma forse è superficiale l’idea stessa di Destino), ma
spinge i belli di turno, e con loro il film, in indesiderati spazi
tra il finto filosofico e la caccia al tesoro. Magari chi ama i
film romantici non chiede certe cose, ma si accontenta che la
complessità la faccia – ne è ben capace – la presenza dell’Amore,
con tutte le sfide che pone agli individui, su tutte il saper
mollare ogni tranquillità per seguire il vero fuoco, anche se
incontrato (o rincontrato) a trentacinque anni suonati, con un
matrimonio in calendario, tanta stabilità, genitori felici, suoceri
illuminati e una bellissima sposa. Tutto questo c’è, in
Serendipity, ma fa il paio con la fragile
e a tratti fastidiosa base “concettuale” dell’intero film di
Peter Chelsom. Senza, è chiaro, sarebbe un’altra
cosa, con un altro titolo.
E’ finalmente online il primo
trailer ufficiale di
Serena (Una Folle
Passione) il nuovo film con protagonisti
Jennifer Lawrence e Bradley
Cooper nei panni di George e Serena Pemberton, che tornano
a recitare insieme per la terza volta dopo Il lato
positivo e American Hustle. Eccolo di seguito.
Il film, diretto da Susanne
Bier, racconta di George e Serena: i due si trasferiscono
da Boston al North Carolina per dare inizio ad un’attività di
commercio del legname che comincia ad andare molto bene. Presto
Serena si rivelerà al pari di un uomo sorvegliando gli operai,
scacciando serpenti a sonagli e addirittura salvando la vita di un
uomo nel deserto. I due troneggiano sul loro impero distruggendo
tutto ciò che intralcia la loro ricchezza. Ma quando Serena scopre
di non poter avere figli, per desiderio di vendetta decide di
uccidere il figlio che George aveva avuto prima di sposarlo,
accusando il marito di mantenere la famiglia illegittima. Quella
che sembrava un’appassionata storia d’amore si rivelerà presto
essere una sanguinosa resa dei conti.
Serena
uscirà in Italia, distribuito dalla Eagle Pictures, il 30
novembre con il titolo Una folle
passione.
Come magari già saprete
Serena (Una Folle
Passione) di Susanne Bier ha avuto
vari problemi durante la sua produzione (partita già nel 2012) e
questi non sembrano abbandonare la pellicola della regista premio
Oscar; infatti il montaggio finale del film sarebbe stato giudicato
dagli acquirenti come pessimo o insensato a seconda dei tagli
effettuati al montaggio, con Magnolia (i distruttori per l’America)
costretta a rimettere mano più volte alla versione finale del film
e quindi a ritardarne l’uscita a febbraio 2015.
La questione non tocca l’Europa
dove il film uscirà prima al London Film Festival (13 ottobre) e
poi nel resto del continente il 30 novembre (Italia compresa). Il
problema invece tange, e non poco, la regista danese e il cast
artistico di Serena, con Bradley Cooper e
Jennifer Lawrence che già in passato avevano
dimostrato un certo affiatamento e che in questo modo non
potranno concorrere agli Oscar come migliori attori protagonisti.
L’unica soluzione possibile per evitare questa eventualità riguarda
alcune proiezioni in cinema selezionati che permetterebbe così al
film di essere candidabile per le ambite statuette d’oro.
Una Folle
Passione, diretto da Susanne Bier,
racconta di George e Serena: i due si trasferiscono da Boston al
North Carolina per dare inizio ad un’attività di commercio del
legname che comincia ad andare molto bene. Presto Serena si
rivelerà al pari di un uomo sorvegliando gli operai, scacciando
serpenti a sonagli e addirittura salvando la vita di un uomo nel
deserto. I due troneggiano sul loro impero distruggendo tutto ciò
che intralcia la loro ricchezza. Ma quando Serena scopre di non
poter avere figli, per desiderio di vendetta decide di uccidere il
figlio che George aveva avuto prima di sposarlo, accusando il
marito di mantenere la famiglia illegittima. Quella che sembrava
un’appassionata storia d’amore si rivelerà presto essere una
sanguinosa resa dei conti.
Serena uscirà in Italia, distribuito
dalla Eagle Pictures, il 30 novembre con il titolo
Una folle passione.
Serena Rossi è una
di quelle attrici che sta contribuendo a cambiare il volto del
cinema italiano e anche del piccolo schermo, grazie alle sue
incredibili interpretazioni. L’attrice, che pratica questa
professioni da molti anni ormai, è anche un’eccellente cantante,
dimostrando di essere molto versatile, capace ed intrigante,
conquistando una larga fetta di pubblico.
Ecco dieci cose da sapere su
Serena Rossi.
Serena Rossi: i suoi film e i
programmi televisivi
1. I film e la
carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è
iniziata nel 2008, quando recita in Liberarsi – Figli di una
rivoluzione minore, per poi apparire in Song’ e Napule (2013) e
Ti sposo ma non troppo
(2014). In seguito, lavora in Troppo napoletano (2016),
Al posto tuo (2016), Ammore e malavita
(2017), Caccia al tesoro (2017), Io sono Mia
(2019), Brave ragazze (2019),
7 ore per farti innamorare (2020), Lasciami andare (2020), La
tristezza ha il sonno leggero (2021) e Diabolik (2021).
2. È apparsa in diverse
serie tv. Oltre a lavorare in prodotti per il cinema,
l’attrice ha anche preso parte in numerosi progetti dedicati per il
piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione
nella soap Un posto al sole (2003-2009), per poi apparire
in serie come La moglie cinese (2006), Il commissario
Montalbano (2008), Ho sposato uno sbirro (2010),
Che Dio ci aiuti (2011-2012) e R.I.S. – Delitti
imperfetti (2012). In seguito, lavora in Il clan dei
camorristi (2013), Rossella (2013), Il
commissario Rex (2015), Squadra mobile (2015),
L’ispettore Coliandro (2016-2018), Mina Settembre
(2021) e La sposa (2022).
3. È anche
doppiatrice. Nel corso della sua carriera, oltre a
prestare la propria attività di attrice, ha vestito anche i panni
di doppiatrice. Infatti, ha prestato la propria voce diverse volte,
sia per parti parlate che cantate, per i film e i corti di
animazione Frozen – Il regno di
ghiaccio (2013), Frozen Fever (2015),
Frozen – Le avventure di
Olaf (2017), Ralph Spacca Internet
(2018) e Frozen – Il segreto di
Arendelle (2019), oltre che per il film Winx Club – Il
mistero degli abissi. Inoltre, ha partecipato al doppiaggio
dei film Into the Woods (2014),
Brothers (2015), Rana Wikrama (2015) e Il
ritorno di Mary Poppins (2018), oltre che doppiare Anna nella
serie C’era una volta (2011-2018).
Serena Rossi: chi è suo marito
4. Non si è mai
sposata. L’attrice non si è mai ufficialmente sposata, ma
dal 2008 è fidanzata con il collega Davide
Devenuto: i due, che hanno 13 anni di differenza, si sono
conosciuti sul set della soap Un posto al
sole e da quel momento non si sono più lasciati,
divenendo una delle coppie più solide del panorama dello spettacolo
italiano.
Serena Rossi: il figlio
5. È madre di un
bambino. Dopo otto anni di fidanzamento, l’attrice è
diventata madre di un bambino: infatti, il 5 novembre del 2016 è
diventata madre per la prima volta di Diego. Molto riservata per
suo carattere, la Rossi ha evitato in tutti i modi che il bambino
potesse essere al centro di un’eccessiva esposizione mediatica per
via del suo lavoro di attrice.
Serena Rossi è su Instagram
6. Ha un profilo ufficiale
su Instagram. L’attrice, come tanti suoi colleghi, ha
deciso di aprire un proprio account Instagram, seguito oggi da 676
mila persone. La Rossi è molto attiva sul social e con quasi mille
posto, le foto che pubblica raccontano la sua vita artistica, la
sua passione per ogni forma d’arte e la voglia di farne parte.
Inoltre, sono molte le foto che lo vedono protagonista tra momenti
di lavoro e momenti di vita quotidiana e di svago.
Serena Rossi in Un posto al sole
7. Ha avuto un ruolo
ricorrente nella celebre soap. Nel 2003 l’attrice, ancora
agli inizi della sua carriera, viene scritturata per il ruolo di
Carmen Catalano in Un posto al sole, ruolo che, a periodi
alterni, la Rossi ricoprirà nella soap opera sino alla fine del
decennio. Quest’interpretazione la lancia nel mondo dello
spettacolo, permettendole di ottenere importanti ruoli da
protagonista al cinema, in televisione e a teatro.
Serena Rossi è Mia Martini
8. Ha ridato dignità a
Mimì. L’attrice ha descritto il lavoro di Io sono
Mia come un processo per ridare dignità a Mia Martini, donna e
cantante fragile e allo stesso tempo combattiva, ostinata e piena
di amore da dare. Un modo per chiedere scusa ad un’artista così
grande. La Rossi è poi stata particolarmente lodata per la sua
interpretazione della celebre cantante.
9. Ha interpretato
Mia. L’attrice ha avuto modo di precisare che la sua non è
stata un’imitazione, ma una vera e propria interpretazione per dare
vita al personaggio, mettendoci talmente tanta passione e impegno
da lasciare di stucco anche Loredana Bertè, sorella della compianta
Mimì.
Serena Rossi: età e altezza
10. Serena Rossi è nata il
31 agosto del 1985a Napoli, in Campania.
La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri.
Serena Rossi e
Stefano Accorsi sono i protagonisti di
Lasciami Andare, il nuovo film di Stefano
Mordini. Eccoli che raccontano il film in occasione della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, dove viene presentato come film di chiusura.
Marco (Stefano Accorsi) e Anita
(Serena Rossi) scoprono di aspettare un
figlio. Finalmente un raggio di luce nella vita di Marco,
messa duramente alla prova dal dolore per la scomparsa di Leo, il
suo primogenito avuto con la prima moglie Clara (Maya Sansa).
Improvvisamente però, nella vita di Marco e della sua ex moglie,
irrompe Perla (Valeria Golino), la nuova proprietaria della casa
dove la coppia abitava fino al tragico incidente. La misteriosa
donna sostiene di sentire costantemente una strana presenza e la
voce di un bambino che tormenta sia lei che suo figlio. Marco
si ritrova così combattuto tra i legami del passato e un futuro
ancora da scrivere.
Serena Codato è una
delle attrici che più si sono distinte nella serie Mare
fuori, divenuto un vero e proprio caso televisivo. Pur se
ancora alle prime armi e con pochi ruoli dalla sua parte, la
giovane attrice ha dato prova di possedere un certo talento, che se
coltivato potrà portarla a divenire un volto interessante della
nuova generazione di attori.
Ecco 10 cose che non sai di Serena Codato.
Serena Codato: i suoi film e le serie TV
1. È celebre per una nota
serie TV. Ad avere reso celebre Serena Codato è la
serie Mare fuori, ideata da
Cristiana Farina e Maurizio
Careddu, nella quale si raccontano le storie di un gruppo
di ragazzi rinchiusi nell’Istituto di Pena Minorile di Napoli. La
serie, ad oggi composta da due stagioni per un totale di 24
episodi, mescola dramma a temi adolescenziali, passando anche per
alcuni toni gangster. Nella serie, inoltre, recita anche l’attrice
Carolina
Crescentini.
2. Non ha ancora recitato
per il cinema. Attualmente l’attrice non ha ancora avuto
modo di recitare per il cinema, ma grazie alla popolarità che sta
guadagnando è lecito aspettarsi che prima o poi questo debutto
arrivi. Non resta dunque che attendere.
3. Ha recitato anche per il
teatro. Oltre ad essere comparsa sul piccolo schermo, la
giovane attrice ha avuto modo di calcare anche il palcoscenico
teatrale. Ha infatti recitato, nel 2011, nello spettacolo
Grease, per poi prendere parte l’anno seguente ad
Alice nel paese delle meraviglie. Nel 2013, invece, ha
recitato nello spettacolo Pinocchio, per la regia di
Christian Ginepro.
Serena Codato in Mare fuori
4. Interpreta una dei
personaggi principali. In Mare fuori l’attrice
ricopre il ruolo di Gemma Doria, una ragazza di Udine vittima di
violenza fisica e verbale da parte del fidanzato. Gemma finisce nel
penitenziario minorile per aver sparato al ragazzo, dopo che questi
aveva gettato dell’acido in viso alla sorella, trovatasi uo
malgrado vittima venendo da lui scambiata proprio per Gemma, il
vero bersaglio iniziale. Inizialmente si lega a Viola, la quale si
diverte a esercitare su di lei la sua influenza negativa, dato che
la ragazza sembra avvertire involontariamente l’esigenza di
avvicinarsi a un’altra figura dominante.
5. Tornerà anche nella
prossima stagione. Come già annunciato, il personaggio di
Gemma tornerà anche nella terza stagione della serie, attualmente
in fase di riprese. L’attrice riprenderà dunque il suo ruolo, ormai
sempre più di rilievo all’interno di Mare fuori. Non è
però ad oggi noto quali percorsi intraprenderà Gemma nella nuova
stagione.
Serena Codato non è in Un posto al sole
6. Non ha recitato nella
popolare fiction. Contriamente a quanto riportato in rete,
la Codato non ha mai recitato nella popolare fiction Un posto
al sole, né vi ha avuto a che fare in alcun modo.
Serena Codato è su Instagram
7.È
presente sul social network. L’attrice è presente sul
social network Instagram, con un proprio profilo seguito da 69.5
mila persone e dove attualmente si possono ritrovare solamente 13
post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da
attrice e modella, ma non mancano anche curiosità, momenti di
svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora.
Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue
novità.
Serena Codato: la sua vita privata
8. È molto
riservata. Per quanto concerne la vita sentimentale della
giovane attrice, dai social pare che Serena Codato sia fidanzata
dal 2018 con un ragazzo di nome Davide. Purtroppo
non si sa praticamente nulla sulla loro storia d’amore, entrambi
sono giovanissimi e formano una bellissima coppia. Sui loro profili
social, sia Instagram che Facebook, non ci sono indizi o
informazioni di rilievo sulla loro storia d’amore.
Serena Codato: dove è nata, età e
altezza dell’attrice
9. Serena Codato è nata a Venezia, il 26 giugno del
2002. Appartiene dunque al segno del cancro.
10. Nel 2022 l’attrice ha compiuto 20 anni. Non
si hanno invece notizie circa la sua altezza.
Venticinque anni fa, il 6 Dicembre
del 1994, Gian Maria Volonté finiva l’esperienza
terrena nella città di Florina, in Grecia, mentre si trovava sul
set del film “Lo sguardo di Ulisse” di Theo
Angelopoulos. Il suo funerale si svolge a Velletri, dove
risiedeva; le sue spoglie riposano, come da sua volontà, sotto un
albero nel piccolo cimitero de La Maddalena, in Sardegna. Venerdì
13 Dicembre, per rendere il doveroso omaggio all’immenso patrimonio
artistico e d’impegno civile che è nostro compito custodire e
vitalizzare, nello spazio culturale Brancaleone torna
l’appuntamento romano di “Io sto con Volonté” rassegna itinerante
nata nel 2008 e dedicata all’attore.
Per questa edizione 2019 è stata
scelta la location del Brancaleone nel quartiere Tufello, sito in
un municipio che da qualche tempo è protagonista di una nuova
sferzata culturale grazie all’impegno costruito da esperienze nate
basso come Grandecomeunacittà, Astracult e divenute punto di
riferimento e di fruizione culturale di un’intera comunità. Sarà un
momento di aggregazione popolare per celebrare il più grande attore
italiano per quanto donato alla collettività, un appuntamento di
riattivazione della memoria, ringraziandolo per aver messo il suo
straordinario talento d’attore al servizio dell’impegno civile, con
la caparbietà e un’attitudine alla verità della narrazione che gli
ha permesso insieme a Petri, Montaldo ecc. di essere elemento di
spicco della rivoluzione culturale degli anni Settanta; ciò in un
paese che con l’affievolirsi delle avanguardie di lotta non ha
esitato a presentargli il conto, spingendolo dagli anni ‘80 a
cercare lavoro all’estero. Ancora oggi i suoi personaggi sono
attuali e utili per decifrare l’anima di una collettività nel pieno
di una crisi sociale e di una perdita di memoria.
Questo 2019, in cui ricorre il
venticinquesimo anniversario della scomparsa di Volonté, è un solco
importante nel nostro paese: quest’anno, infatti, sono passati
cinquant’anni dalla strage di Piazza Fontana e dall’omicidio
dell’anarchico Pinelli, particolare sincronismo rammentato in “Tre
ipotesi sulla morte dell’anarchico Pinelli”, unico documento
cinematografico esistente che ripercorre con esatta verità la
storia dell’omicidio del Pinelli, avvenuto il 16 dicembre 1969
nella questura di Milano.
Venerdì 13 dicembre il pubblico sarà
accolto dalla mostra fotografica “Gian Maria Volonté, il personale
e il politico” a cura di Marco Geppetti che,
insieme alla MGMC, gestisce l’archivio dello storico fotografo
Marcello Geppetti. A seguire la presentazione libro di
Giovanni Savastano “Gian Maria Volonté, Recito
Dunquesono”
Seguirà la proiezione in Anteprima
Nazionale del cortometraggio indipendente dedicato a Volonté
intitolato “I Giochi” testo di Christian Raimo, idea scenica e
interpretazione di Alessandra Magrini, regia e montaggio video di
Valentina D’amore e Stefano Torreggiani, produzione LabTv.
A seguire incontro partecipato con:
Antonio Medici, coordinatore della scuola “Gian
Maria Volonté”, saggista e direttore del premio Zavattini;
Christian Raimo, scrittore e ideatore del fenomeno
culturale “Grandecomeunacittà”; Federico Fiume, attore bambino nel
film di Elio Petri “La classe operaia va in paradiso”;
Giovanni Savastano, autore del libro “Gian Maria
Volonté, recito dunque sono”; Artisti 7607 realtà
di fondamentale importanza per i diritti degli artisti;
Astracult. Nel corso della serata saranno
proiettate alcune delle esperienze cinematografiche indipendenti
del nostro cinema, da cui è possibile intuire le radici del
pensiero e l’origine dell’impegno politico da cui scaturisce il
grande cinema politico degli anni 70. “Tre ipotesi sulla morte
dell’anarchico Pinelli” è uno short-film del 1970 diretto da Elio
Petri e Nelo Risi, prodotto da Silvio Clementelli.. L’appuntamento
proseguirà dando spazio alle giovani generazioni di cineasti che
“sotto il segno di Volonté” portano avanti il difficile percorso
dell’arte indipendente. Per l’occasione sarà proiettato il promo,
in anteprima nazionale, di “12/12 Piazza Fontana” (2019) di
Matteo Bennatie Maurizio
Scarcella, e “Dimenticata Militanza” Premio
Zavattini 2016 di Patrizio Partino. A
seguire andrà in scena il reading musicale “Io sto con Volonté”,
scritto e interpretato da Alessandra Magrini con
Antonio Carboni alla chitarra.
Programma:
* ore 18:00 mostra fotografica “Gian Maria Volonté, il personale
e il politico” a cura di Marco Geppetti che, insieme alla MGMC
(Marcello Geppetti Media Company – Lens Forward), gestisce
l’archivio dello storico fotografo Marcello Geppetti, uno dei
maggiori fotografi del ‘900.
* ore 19:00 presentazione libro di Giovanni Savastano “Gian
Maria Volonté, Recito Dunque sono”
* ore 20:30 proiezione di “Dimenticata Militanza” di Patrizio
Partino (2016, 15’), Premio Zavattini – 2016
* ore 21:00 incontro con:
· Antonio Medici, saggista e direttore del premio Zavattini;
· Christian Raimo, scrittore, assessore alla cultura del Municipio
III e attivista di Grande come una città;
· Artisti 7607, Federico Fiume (attore bambino nel film di Elio
Petri: “La classe operaia va in paradiso”), Alessandra
Magrini attrice, curatrice di “Io sto conVolonté”
· Giovanni Savastano, autore del libro “Gian MariaVolonté, recito
dunque sono”;
· Matteo Bennati e Maurizio Scarcella registi di “12/12 – Piazza
Fontana”;
· Patrizio Partino regista di “Dimenticata Militanza”
· Astracult
* ore 22:30 Christian Raimo introduce “Tre ipotesi sulla morte
dell’anarchico Pinelli”, unoshort-film del 1970 diretto da Elio
Petri e Nelo Risi, prodotto da Silvio Clementelli.
* ore 23:00 proiezione di “12/12 Piazza Fontana” (2019) di
Matteo Bennati e Maurizio Scarcella, e “Dimenticata Militanza”
Premio Zavattini 2016 di Patrizio Partino.
Reading musicale “Io sto con Volonté”, scritto e interpretato da
Alessandra Magrini con Antonio Carboni alla chitarra , con la
partecipazione di Federico Fiume.