Sono state diffuse nuove fotografie
ufficiali di Spider-Man: Far From Home,
in cui vediamo tutti i protagonisti del film, da Peter e MJ a
Misteryo, fino ai compagni di classe di Peter stesso, a Nick Fury e
a Happy Hogan che dovrebbero avere delle parti importanti nel
film.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts,
Spider-Man: Far From Homeè
arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del
film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomeiin quelli di zia May e Zendayain
quelli di Michelle,Samuel
L. Jacksonin quelli di Nick Fury
e Cobie
Smuldersin quelli di Maria Hill.
Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare
nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Il grande assente di
X-Men: Dark Phoenix è anche il
personaggio più rappresentativo di tutto il franchise da quando è
stato lanciato nel 2000 ad oggi: parliamo ovviamente di
Wolverine, il mutante a cui ha dato volto e voce
Hugh Jackman e che ha di fatto lasciato l’universo
Fox dopo Logan, ma c’è una ragione se il supereroe
non è stato incluso nel cast dell’ultimo film e a spiegarla è il
regista Simon Kinberg in un’intervista con Rolling
Stone.
“Se conoscete la trama di Dark
Phoenix, saprete che include anche la storia d’amore tra Logan e
Jean Jrey. Tuttavia l’età anagrafica di Hugh
Jackman, e la differenza con quella di Sophie Turner, non
si adattava a ciò che avevo in mente“.
La saga della Fenice era già stata
accennata a grandi linee nella trilogia originale con Famke
Janssen nei panni di Jean, mentre stavolta a interpretarla
è Sophie Turner in una versione più giovane e in
una posizione sicuramente più centrale nell’economia degli
eventi.
“Stavolta c’era un elemento
particolare della storia del personaggio e mi sono impegnato
affinché non corressi il rischio di allontanarmi da lei e dalla sua
essenza deludendo così i fan“, ha raccontato Kinberg.
“Volevo che questa fosse un’esperienza molto diversa per lo
spettatore che va in sala a vedere un film degli X-Men.“
Dark Phoenix è già
stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo.
Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una
direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il
prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può
avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan
[Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel
2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni
dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non
erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a
metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui
supereroi, e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era
davvero rivoluzionario.”
Nel cast tornano James
McAvoy, Sophie Turner, Jennifer
Lawrence, Nicholas Hoult e
Michael Fassbender. La new entry del cast è
Jessica Chastain, nei panni di un aliena
misteriosa che prenderà il controllo della Fenice.
La 20th Century Fox ha diffuso
il primo trailer di Ad
Astra, il film con Brad Pitt diretto
da James Gray.
Brad Pitt è pronto
ad andare verso lo spazio profondo nella prima immagine del
film di fantascienza di James Gray, Ad
Astra. Gray non si è mai accontentato di essere un
regista che aderisce a un solo genere, avendo finora realizzato un
thriller (I Padroni della Notte) a un romanzo
d’epoca (The Immigrant) e, più recentemente, a
un’avventura storica, The Lost City of Z, sua
personale successo di critica. Inoltre, il regista si cimenterà
presto in un adattamento cinematografico del romanzo di spionaggio
scritto da Terry Hayes, I Am Pilgrim.
Prima però, Gray viaggerà verso i
confini del nostro sistema solare con Ad Astra, tratto dal racconto
Heart of Darkness che segue la storia dell’ingegnere spaziale Roy
McBride (Pitt) in una spedizione per rintracciare suo padre
(Tommy Lee Jones), che è sparito durante un lavoro
di ricerca a caccia di vita aliena nei pressi di Nettuno. Scritto
da Gray e Ethan Gross (Fringe), Ad Astra include
nel cast anche Ruth Negga (Preacher),
Donald Sutherland (The Hunger Games), John
Ortiz (Kong: Skull Island) e Kimmy
Shields (Insatiable).
Il film doveva arrivare nel gennaio
del 2019, ma solo adesso, con il primo trailer, confermiamo che
vedremo il nuovo lavoro di James Gray solo in
autunno, quindi possibilmente trai titoli veneziani.
Ospite di un panel al recente
Denver Pop Culture Con, la star di Doctor Strange Benedict Wong sembra
aver confermato che le riprese del sequel inizieranno prima del
previsto entro il 2020. “So che i Marvel Studios hanno assunto uno
sceneggiatore, che tra l’altro ho incontrato alla premiere di
Avengers: Endgame. Quindi penso che possa
accadere da qualche parte l’anno prossimo.“
Ovviamente si attende la risposta
ufficiale, ma Scott Derrickson e il suo
co-sceneggiatore C. Robert Cargill dovrebbero tornare nel team
insieme agli interpreti Benedict Cumberbatch,
Rachel
McAdams (sempre nei panni della collega e interesse
amoroso di Stephen Strange, Christine Palmer)
e Wong, visto di recente in Avengers:
Infinity War.
Secondo gli ultimi report il sequel
segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei
fumetti noti come Jericho Drumm aka
Fratello Voodoo e Clea. Questo è
ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che
spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime
produzioni Marvel (come dettagli sulla trama
di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James
D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford).
Drumm, e chi ha letto i fumetti sa
di chi parliamo, è l’eroe scelto dall’occhio di Agamotto dopo
l’abdicazione di Strange, diventando così il nuovo Mago Supremo
della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua
storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole
recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la
Terra.
Clea invece è una
supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain
Dormammu (già visto nel primo film di Doctor
Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange
che sposerà ad un certo punto del suo percorso.
Grazie al percorso di formazione
SEMINARE DOMANDE promosso da Alice nella Città
assieme all’IC Micheli, gli studenti diventano protagonisti della
campagna per promuovere il cinema d’estate.
I ragazzi hanno sposato la
campagna MOVIEMENT con grande
entusiasmo realizzando dei video assieme ai registi e agli
attori che hanno incontrato in questi mesi.
Seminare
Domande è un progetto virale capace di unire tutta la
filiera, dal regista allo spettatore di domani.
Un percorso iniziato a gennaio
che ha visto alternarsi grandi protagonisti del mondo del cinema e
dell’audiovisivo che sono andati in tutta Italia per incontrare i
ragazzi e trasmettere loro l’amore per il cinema: Riccardo
Milani in Abruzzo, Ciro D’Emilio a
Napoli, Edoardo Winspeare e Pippo
Mezzapesa in Puglia, Karole Di
Tommaso a Termoli, Andrea Bosca a
Lamezia Terme, Casey Kauffman a Fano Mario
Sesti a Rieti – solo per citare alcuni degli
appuntamenti che sono ancora in corso in tutte le regioni.
Un vero e
proprio movimento, un’onda lunga
che terminerà il prossimo 5 giugno a roma presso
il Cinema Barberini dove oltre 600 ragazzi
delle scuole elementari, medie e superiori riceveranno gli
attestati di partecipazione e avranno modo di discutere di cinema
con Fabia Bettini, Gianluca Giannelli e Piera Detassis (che
come Presidente del David di Donatello ha coordinato gli
incontri speciali) insieme a Donatella Finocchiaro,
Lorenzo Richelmy , Valentina Cervi
eMassimiliano Bruno.
Nel corso della mattinata saranno
anche proiettati gli spot realizzati dagli studenti per la campagna
di Moviement oltre al video racconto dell’iniziativa
All’evento saranno presenti oltre
ai capofila della campagna Moviement anche registi che hanno film
di prossima uscita nelle sale a giugno.
Un appuntamento speciale sarà
poi quello del 12 giugno a Matera, capitale europea della cultura,
con la proiezione del film DILILI in PARIS dopo la quale gli verrà
trasmessa, tramite collegamento con il portale di Scelte di Classe,
la masterclass del regista del film Michel Ocelot realizzata
durante l’ultima edizione di Alice.
Ma quest’anno il cinema non va in
vacanza, Alice nella Città infatti oltre ad aver sposato la
campagna MOVIEMENT ha allo studio assieme alle Associazioni
di categoria (Anica, Anec , Anem) e al Mibac delle
agevolazioni per premiare gli studenti che hanno seguito
tutto il percorso formativo dando loro la possibilità
di godere il cinema anche d’estate con programmi divisi per
target di età che tengano conto sia delle grandi animazioni che del
cinema europeo di qualità.
I NUMERI DI SEMINARE
DOMANDE 2019
In questa edizione Seminare
Domande ha coinvolto 11 regioni del Centro Sud :
Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria
circa 9000 soggetti coinvolti tra istituzioni e scuole nelle
diverse regioni tra esperti, tutor , docenti e studenti.
Il progetto ha previsto l’utilizzo
della piattaforma webScelte di
classe come strumento didattico di visione e di
approfondimento in classe a cui sono stati abbinati
gli incontri a scuola ein
sala che sono stati registrati ed inseriti sulla
piattaforma per essere resi disponibili in streaming a tutte le
scuole coinvolte.
Baricentro del progetto è la sala
cinematografica tradizionale che si inserisce come elemento
premiante del percorso formativo, mettendo al centro l’esperienza
condivisa e di connessione sociale, necessaria per non disperdere
lo sviluppo di una corretta pedagogia visiva.
I numeri definitivi del progetto,
con le visioni effettuate, gli incontri ed i risultati ottenuti,
divisi per regione e target di età saranno resi noti in
ottobre assieme a tutti i patner che hanno partecipato al progetto
Miur, Mibac, Universita’ degli Studi Roma Tre, Accademia del cinema
italiano Premi David di Donatello, Fondazione Cinema per Roma, Roma
Lazio Film Commission, Sardegna Film Commission, Marche Film
Commission, Fapav, My Movies, Women in Film.
San Andreas è di
quei disaster movie da non perdere, soprattutto se si è amanti del
genere e non si vuole perdere questo film che unisce disastri
naturali, ragione e sentimento.
Questo lungometraggio, che vede tra
i protagonisti un Dwayne “The Rock” Johnson in ottima forma, non è
solo il racconto degli effetti del terremoto, ma dell’amore di un
padre e di una madre verso la loro unica figlia.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su San Andreas.
San Andreas film
1. È stato contattato un
professore universitario. Il regista Brad
Peyton ha contattato Thomas Jordan, un
professore universitario e direttore del Southern California
Earthquake Center, per verificare la plausibilità del copione.
Sebbene sia Peyton che l’attore protagonista
Dwayne Johnson sostenevano che la scienza ritratta nel
film fosse accurata, Jordan ha dichiarato: “Ho dato loro dei
consigli gratuiti, alcuni dei quali hanno seguito… ma molti altri
che non hanno considerato. Il magnitudo 9 è troppo alto per San
Andreas e non può produrre un enorme tsunami.
2. La campagna di marketing
è stata cambiata. Dopo un devastante terremoto in Nepal
nell’aprile del 2015, la campagna di marketing del
film è stata adattata per includere informazioni su come
fornire aiuti ed indicazioni per prepararsi a disastri naturali (ad
esempio, il sito prepareandhelp.com è stato aggiunto ai nuovi
trailer).
3. Il titolo del film non è
casuale. San Andreas è il nome della faglia tettonica che
attraversa gran parte della California. I sismologi hanno predetto
per anni che la California potrà essere soggetta ad un enorme
terremoto causato da questa particolare faglia.
San Andreas streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo
film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie
piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili,
Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.
San Andreas trama
5. Un pilota di elicotteri
contro il terremoto. In seguito ad un terremoto in
California di magnitudo 9, scatenato dal risveglio della famosa
faglia di Sant’Andrea, un pilota di elicotteri (specializzato nella
ricerca e nel salvataggio di dispersi) e la sua ex moglie si
trovano ad intraprendere un viaggio da Los Angeles a San Francisco,
per cercare di trarre in salvo la loro unica figlia. Ma quando
penseranno di essersi lasciati il peggio alle spalle, capiranno che
il peggio è solo l’inizio.
San Andreas cast
6. Il cast ha fatto la
maggior parte delle acrobazie. Ciò è dovuto al fatto che
il regista Brad Peyton voleva che il pubblico vedesse i volti dei
protagonisti sullo schermo. Nei primi quindici minuti del film,
Johnson esce da un elicottero che si trova a meno di 150 piedi
da terra per salvare una ragazza che si trova in una macchina
sospesa su una scogliera a 50 piedi da terra. “C’era una piccola
sfida che la sceneggiatura, la storia e lo stile in cui volevamo
girare la scena poneva al cast”, ha raccontato Peyton. “Volevo
portare Dwayne sul sedile posteriore e inseguirlo con una gru senza
fare tagli. Volevo che il pubblico sapesse che chi stanno vedendo è
davvero Dwayne Johnson e non un trucco”.
7. La Daddario ha pensato
subito all’11 settembre. La prima cosa a cui Alexandra Daddario ha pensato quando ha fatto
il provino per il suo ruolo è stato come è cresciuta a New York
City e di quando era a Manhattan durante l’11 settembre 2001.
“Questa è stata davvero l’unica cosa con cui mi sono relazionata e
che fosse così vicina ad un disastro su larga scala”.
8. Il training fisico di
Dwayne Johnson è stato consistente. Il suo allenamento
fisico doveva essere coerente in termini di regime fisico e delle
abilità richieste dal ruolo. L’attore ha spiegato che “La
differenza è stata in realtà la partecipazione a qualcosa a cui non
mai partecipato prima, passando il tempo con i primi soccorritori,
con i piloti di ricerca e soccorso della LAFD (Los Angeles Fire
Department) che operano sugli elicotteri, partecipando a immersioni
profonde e svolgendo questi processi con questi ragazzi e ragazze
che è durato diverso tempo. Questa è stata una parte diversa per
me. È stata un’esercitazione fisica che non avevo mai fatto
prima.
San Andreas trailer
9. Un trailer
catastrofico. Prima di guardare per intero San Andreas,
potrebbe essere opportuno dare un occhio al
trailer di questo disaster movie e capire se possa essere un
film adatto alla propria persona.
San Andreas sequel
10. Il seguito di questo
film è attualmente in lavorazione. Nel febbraio del 2016,
grazie al successo di San Andreas, la New Line Cinema ha dato il
via libera alla realizzazione di un
sequel di questo film che vedrebbe ancora Brad Peyton alla
regia e Johnson come protagonista. In questo caso, però, il film
dovrebbe essere ambientato sulla cintura di fuoco del Pacifico.
Notorious Pictures
ha diffuso il teaser trailer di Rambo – Last
Blood, il nuovo capitolo della saga action con Sylvester Stallone che arriverà al cinema il
14 Novembre 2019.
https://www.youtube.com/watch?v=qDTmabNNGAA
37 anni dopo il primo film, arriva
il quinto capitolo di un franchise diventato un cult: Rambo
– Last Blood. Sylvester Stallone torna nei panni di un
personaggio che lo hanno reso una star planetaria: John Rambo, il
veterano di guerra del Vietnam ed ex soldato delle forze speciali
dell’esercito americano. Dopo aver abbattuto soldati sovietici in
Vietnam e Afghanistan, e massacrato brutali combattenti
dell’esercito birmano, John torna nel ranch di famiglia per
iniziare finalmente una vita tranquilla… prima che il destino lo
riporti di nuovo a scatenare l’inferno contro un ultimo nemico.
Diretto da Adrian Grunberg
(Viaggio
in paradiso con Mel Gibson), il cast
include anche Paz Vega (Parla con lei, Spanglish),
Adriana Barraza (nominata agli Oscar per Babel), Sergio
Peris-Mencheta (Snowfall, Resident Evil: Afterlife), Joaquin Cosio
(Quantum of Solace, Savages) e Oscar Jaenada (Pirati
dei Caraibi – Oltre i confini del mare, Escobar – Il fascino
del male). Rambo – Last Blood arriverà nelle sale
italiane il prossimo 14 novembre, distribuito da Notorious
Pictures.
Rambo – Last Blood, la trama
John Rambo, veterano del Vietnam,
torna finalmente a casa. Ma dopo esser tornato nel ranch di
famiglia in Arizona, Rambo si troverà ad affrontare i membri di un
temibile cartello messicano implicato in un commercio sessuale di
ragazze dell’Est.
Ma cosa sappiamo finora del cinecomic affidato a Matt Reeves?
Ecco qualche dettaglio:
Il titolo provvisorio
Sappiamo che The Batman è il titolo
provvisorio del nuovo film, spuntato quando Ben
Affleck era ancora il regista del progetto, ma nulla
toglie che il nome definitivo venga svelato nelle prossime
settimane.
Lo stesso Reeves ha dichiarato:
“In questo momento si chiama The Batman. Come si chiamerà in
definitiva non lo so…“
Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Bruce Wayne e Batman come Dr
Jekyll e Mr.Hyde. Sarà questo l’accostamento del film,
almeno secondo quanto riferito da Reeves in un’intervista parlando
delle fonti che l’hanno ispirato durante la stesura dello
script.
“È un aspetto interessante sorto
mentre stavo lavorando alla storia, cioè l’idea del tuo io ombra
che si cela dietro il personaggio e il fatto che siamo tutti il
prodotto di più identità. Forse la superficie di Bruce non
rispecchia realmente chi è, e il costume è il suo travestimento. Ci
sono volte in cui Batman è la facciata, altre in cui la sua vera
essenza viene fuori ed emerge il lato istintivo“
Avrà i toni di un noir
Sul tono della pellicola e le fonti
di ispirazione, il regista ha parlato di “un tentativo di
rendere al pubblico un punto di vista definitivo sulla storia di
Batman, con l’eroe che intraprende un’indagine e un viaggio nel
crimine di Gotham. Per fare ciò ho dovuto tuffarmi nei fumetti e
rivisitare tutte le mie storie preferite […] Per ora posso dire che
il film non continuerà ciò che Christopher Nolan aveva fatto con la
trilogia del cavaliere oscuro, ma che proverà a realizzare qualcosa
di nuovo e interessante“.
Robert Pattinson sarà Bruce
Wayne
La Warner Bros. ha ufficializzato
pochi giorni fa il casting di Robert Pattinson
come nuovo volto di Bruce Wayne, dopo i vari rumor che lo vedevano
in gara con Nicholas Hoult.
Senza dubbio la differenza di
fisicità e l’approccio di Reeves contribuiranno a consegnare allo
spettatore un supereroe diverso da quello ritratto in questi anni
da Affleck, Christian Bale nella trilogia di
Christopher Nolan, e da Michael Keaton,
Val Kilmer e George Clooney
nell’ultimo ventennio. La curiosità è tanta e non vediamo l’ora di
scoprire quali sorprese riserverà il nuovo Uomo Pipistrello.
Si concentrerà sulle capacità di
Batman come detective
Ogni film di Batman che abbiamo
visto nel corso degli anni ha trattato il Cavaliere oscuro
diversamente, ma se c’è un aspetto che tutti hanno “sottovalutato”
è l’incredibile fama di detective che si porta dietro dai
fumetti.
In tal senso Reeves ha promesso di
riportare sotto i riflettori quelle abilità e questo significa che
il film potrebbe rivelarsi una vera e appassionante crime story
come mai ne abbiamo viste.
Robin e i villain
Secondo le ultime indiscrezioni, un
eroe noto ai lettori dei fumetti – nonché celebre spalla di Bruce
Wayne – potrebbe comparire sullo schermo insieme a Robert
Pattinson. Di chi parliamo? Robin
ovviamente, ma trattandosi di rumor non ancora ufficiali vi
invitiamo a trattarli con la dovuta cautela.
Nel frattempo diverse fonti hanno
riferito a Forbes che anche il commissario Jim
Gordon e Alfred, il maggiordomo dei Wayne
e custode della Bat-caverna, dovrebbero avere un ruolo nel
cinecomic mentre diverse voci parlando di un ritorno in scena di
Pinguino e Catwoman come
principali antagonisti.
Matt Reeves sta pianificando una
trilogia
È raro che un attore firmi un
contratto per un solo cinecomic, e dopo la diffusione di alcune
voci sembrerebbe certo il progetto di Matt Reeves di sviluppare una
vera e propria trilogia dedicata al personaggio.
Sarà davvero così? Rivedremo
Pattinson non una, ma ben tre volte nei panni di Batman proprio
come Christian Bale?
L’ambientazione
Su The Batman sappiamo che dovrebbe
svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso
dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro
cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.
Per alcuni 1990 fa rima con gli
adattamenti di Batman di Tim
Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e
che sono stati fonte di ispirazione per Zack
Snyder per quanto riguarda una scena particolare di
Batman V
Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva
omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di
Batman Returns del 1992), per non parlare del
fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul
personaggio provengono proprio da quel decennio.
Guarda il trailer di Hotel
Artemis, il film di Regia di Drew
Pearce con protagonista
Jodie Foster, Dave Bautista, Sofia Boutella, Sterling K.
Brown.
Hotel
Artemis è in uscita nelle sale il 1° Agosto –
Un’esclusiva per l’Italia LEONE FILM GROUP –
distribuito da 01 DISTRIBUTION
Hotel Artemis, la trama
In Hotel
Artemis è un mercoledì notte del 2028 e le strade
del centro di Los Angeles sono tutte bloccate da tafferugli e
manifestazioni. Le forze di polizia della città stanno respingendo
violentemente i manifestanti che si sono tinti di blu per perorare
la loro unica richiesta: acqua pulita. In tutto questo inferno, si
aggirano quattro uomini, con i volti coperti da maschere a teschio,
che hanno appena fallito un colpo in banca finendo in uno scontro a
fuoco con la polizia. Feriti e senza altre opzioni, l’unica
speranza di sopravvivere è raggiungere prima possibile uno stabile
di 13 piani ,in art déco, dalla logora facciata, un tempo un
prestigioso hotel ma adesso un luogo sicuro che nasconde
all’attico un ospedale all’avanguardia. Questo Pronto Soccorso è
molto esclusivo, riservato ai soli criminali; l’iscrizione si paga
in anticipo e tutte le regole della casa devono essere seguite alla
lettera. A gestire la struttura è una donna , incurante del motivo
o del perché sei li , conosciuta da tutti come L’Infermiera. Lei
pensa sempre e solo a una cosa… all’ Hotel Artemis, e stanotte è
particolarmente impegnata.
In occasione dell’uscita in home
video, negli USA, di The LEGO Movie 2, Comicbookmovie ha
intervistato il regista del film, Mike Mitchell,
che ha parlato degli eroi Marvel e DC che sono e non sono
presenti nel suo film, esprimendo anche il desiderio di voler
portare al cinema il primo crossover tra personaggi appartenenti
alle due case editrici “rivali”.
Mitchell ha dichiarato: “Oh sì,
adoro i supereroi. Ho fatto un film di supereroi anni fa, Sky High,
e sono un tale fan. Sarebbe bello vedere un personaggio della DC e
della Marvel nello stesso film … sarebbe
fantastico. Sarebbe bello vederli tutti insieme in un unico film!
Sono sicuro che succederà a un certo punto, e non potrei essere più
felice di lavorare su qualcosa del genere. Sarebbe fantastico!
Plastic Man! Hanno bisogno di portare al cinema quel personaggio,
prima o poi. Non so nemmeno se sia DC o Marvel.”
Plastic Man è della
DC e non è ancora stato opzionato per l’adattamento al cinema, ma
potrebbe essere un’esperienza interessante per il regista, visto il
successo che ha riscosso con The LEGO Movie 2 e
con la trasposizione al cinema dei supereroi nel film stesso.
Per quanto riguarda invece il
crossover tra le due realtà, forse non è proprio un progetto che si
possa escludere completamente, ma è chiaro che, nel caso, bisognerà
aspettare molto molto tempo.
Uno dei momenti più drammatici e
universalmente riconosciuto come il più commovente di
Avengers: Endgame è sicuramente il
sacrificio di Tony Stark che chiude la sua parabola da supereroe
ricordando al cattivo, Thanos, che lui è Iron Man e che combatterà
per salvare il mondo, al costo della vita.
E infatti l’eroe simbolo del
MCU muore sconfiggendo Thanos.
Tuttavia, superato lo shock iniziale, sembra che ai fan non sia
andata affatto bene questa fine per Tony, e così è apparsa
su Change.org una petizione che rivendica il
ritorno del personaggio interpretato da Robert Downey
Jr. L’obiettivo previsto è di 25.000 firme.
Nella petizione si legge:
“Ha aiutato così tante
persone (nel MCU e nel nostro mondo), ha aiutato
le persone a vivere (incluso me) per superare i loro problemi,
accettare se stessi, affrontare la vita. Lui è così importante. Ha
salvato le nostre vite ed è il nostro turno di salvarlo. Lo
amiamo così tanto. Lo amiamo 3000. Senza di lui, ora, siamo
totalmente persi. Per molte persone, era la loro ragione per vivere
e resistere nella vita “.
Per quanto possa apparire estremo il
tono della petizione stessa, sembra innegabile che il personaggio e
lo stesso interprete abbiano toccato i cuori di moltissimi fan, in
maniera molto profonda. Sappiamo che l’attore non tornerà e, per
quanto dolorosa, la sua uscita di scena è stata perfettamente
architettata da Kevin Feige.
Vedremo probabilmente la sua eredità
nei prossimi film del MCU, sicuramente si sentirà la sua
presenza in Spider-Man: Far
From Home e chissà quali altre sorprese ci saranno in
serbo per noi nell’ancora misteriosa Fase 4.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
L’attrice e attivista americana
Amber Heard, incontrerà il giovane pubblico della
49esima edizione del Giffoni Film Festival il
25 luglio. La star risponderà alle domande dei
giurati di Giffoni – quest’anno oltre 6200 provenienti da 52 paesi
– e riceverà il GIFFONI EXPERIENCE AWARD.
Recentemente,
Amber Heard ha recitato nel ruolo di “Mera” nel film
di successo della Warner Bros.
Aquaman al fianco di Jason Momoa. Il
film è l’opera di maggior successo della serie DC Comic e ha
incassato oltre 1,4 miliardi di dollari in tutto il mondo. Il suo
personaggio è apparso per la prima volta in Justice League di Zack Snyder. Tra i film in
cui ha recitato anche: Danish Girl, Her Smell, Magic Mike
XXL, Benvenuti a Zombieland e Pineapple
Express.
Heard usa la sua notorietà anche
per difendere le questioni dei diritti umani come attivista
e filantropa. Nel 2003 ha iniziato a lavorare con The Art
of Elysium, che l’ha presentata al Children’s Hospital di Los
Angeles. Sostenitrice di lunga data dei diritti delle donne
e voce di primo piano nella comunità LGBTQ dal 2006, Heard
si impegna attivamente con organizzazioni come Human Right Campaign
ed Equality Now. In collaborazione con Amnesty
International, Heard ha viaggiato fino al confine
messicano per fornire assistenza umanitaria come traduttore, e
lavora con la Syrian American Medical Society per
portare aiuti umanitari ai rifugiati siriani in tutto il Medio
Oriente.
Continuando ad espandere le sue
sfere d’influenza, è recentemente diventata la nuova portavoce
mondiale di L’Oréal e lavora per diffondere il
loro mantra secondo cui tutte le donne “valgono”. Come
Campione dei diritti umani dell’Ufficio per i diritti umani
delle Nazioni Unite, Heard continua a usare la voce
acquisita come attrice per difendere i diritti umani per tutti.
Heard è stata recentemente nominata
Ambasciatrice ACLU per i diritti delle donne, con particolare
attenzione alla violenza di genere. Inoltre, è ambasciatrice di
Cyber Civil Rights Initiative e sta lavorando per
aiutare a passare la legge SHIELD, che renderebbe un crimine
federale condividere foto sessualmente esplicite o nude di una
persona senza il loro consenso (fenomeno noto anche come “revenge
porn”).
Come annunciato all’inizio
dell’anno, i Marvel Studios produrranno per la nuova
piattaforma streaming Disney + una serie
televisiva dedicata interamente a Loki. Il Dio
dell’Inganno tornerà quindi protagonista anche sul “piccolo”
schermo dopo essere apparso in numerosi capitoli cinematografici
dell’universo Marvel, e sarà interpretato ancora
dall’idolo dei fan Tom Hiddleston.
Ma quali sono le storie dei fumetti che potrebbero essere
adattati? Ecco qualche proposta:
Asgardians Wars
Ora che l’accordo tra Disney e Fox è
stato siglato, i Marvel Studios potranno avere
accesso a personaggi come Fantastici Quattro e X-Men e inserirli
nella narrazione dell’universo condiviso.
Questo permetterebbe quindi di
adattare, per quanto riguarda Loki, la trama di Asgardian
Wars, crossover dove assistiamo allo scontro tra squadre
di mutanti (X-Men e New Mutants) insieme agli eroi dell’Alpha
Flight
Infinity Wars
Abbiamo già assistito ad una
Infinity War nel MCU, tuttavia c’è un altro
adattamento che potrebbe essere utile al percorso di Loki, ed è il
momento in cui il personaggio decide di arruolare supereroi
specifici e creare una nuova squadra di Vendicatori qualificati per
brandire le gemme dell’infinito.
The Wrecking Crew
Il supercattivo conosciuto come The
Wrecker, e i suoi scagnozzi Bulldozer, Piledriver e Thunderball,
formano il team dei Wreckingball, apparsi insieme per la prima
volta in The Defenders # 17.
Forse la serie su Loki sarebbe
potrebbe rivelarsi l’occasione perfetta per sviluppare questa
storyline con Loki al comando…
The Cabal
Le voci sempre più insistenti
sull’arrivo degli Illuminati (gruppo
composto dai leader delle varie famiglie dell’universo Marvel, come Reed Richards, Tony
Stark e Doctor Strange) ci fanno subito pensare alla
Cabala, organizzazione protagonista della trama di
Dark Reign.
In quel team figura anche Loki (nel
corpo “rubato” da Lady Sif) insieme ad altri cattivi e anti-eroi
come Norman Osborn, Doctor Doom, Emma Frost, Namor e The Hood.
Mighty Avengers
Durante l’era di Hank Pym nei
Mighty Avengers, Loki si traveste da Scarlet Witch
per manipolare l’eroe e altri personaggi e formare così una nuova
squadra che il Dio dell’Inganno spera di unire ai suoi alleati
della Cabala.
Magari la serie di Disney + potrebbe
realizzare questo scenario, introducendo nel MCU nuovi supereroi…
Siege
Dopo il sacrificio durante la
battaglia di Siege, Loki resuscita grazie ad un
precedente accordo siglato con Hela, la Dea della Morte, ma in
forma di Kid Loki. Praticamente una giovane incarnazione priva dei
ricordi e delle motivazioni della versione precedente.
Forse sia il Loki adulto che quello
bambino potrebbero tornare utili nella storyline del MCU, offrendo al pubblico la
possibilità di vedere questa interessante relazione.
Young Avengers
In veste di Kid Loki, il personaggio
interagisce con il team originale degli Young
Avengers formato da Hulkling, Wiccan, Hawkeye (Kate Bishop), Noh-Varr / Marvel Boy, Prodigy e Miss
America.
Da tempo si vocifera del
coinvolgimento dei giovani Vendicatori nelle prossime fasi del
MCU, quindi perché non sognare un
primo indizio seminato nella serie?
Agent of Asgard
Nel fumetto di Agent of
Asgard la nuova versione di Loki è apparsa molto simile a
quella del MCU che lavorava per Asgard, invece
che remargli contro, esplorando così il suo percorso come Dio delle
bugie.
Che sia questo naturale
proseguimento della trama il prossimo passo della continuiy di Loki
nella serie?
Axis
Sempre riguardo Agent of Asgard, c’è
un momento in cui Loki viene coinvolto nell’evento
AXIS, dove assistiamo al cambiamento di molti eroi
e criminali e dove i buoni diventano cattivi e viceversa.
Qui il Dio dell’Inganno si scontra
con il fratello Thor, ora malvagio.
Asgardians of the Galaxy
Gli Asgardiani della
Galassia potrebbe diventare realtà e il finale di
Endgame ce l’ha dimostrato, tuttavia l’attuale squadra dei fumetti
viene si guidata dal Dio del Tuono ma comprende la sorellastra di
Loki, Angela, Skurge the Executioner e Valkyrie.
E poiché la serie di Disney +
dovrebbe influenzare il futuro del MCU, l’introduzione di nuovi
personaggi potenti come Angela sembra un’occasione davvero
interessante…
Netflix ha diffuso il trailer di
Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob
Dylan, il documentario su Bob Dylan di Martin Scorsese che
sarà presentato a Bologna in due serate
speciali.
Rolling Thunder Revue:
Martin Scorsese sarà disponibile su Netflix dal 12 Giugno
2019
Rolling Thunder
Revue: Martin Scorsese, Attraversando nel 1975
un’America politicamente, economicamente e socialmente sfinita, un
autobus carico di musicisti – radunati da Bob Dylan – percorre la
strada alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Il risultante
tour, il Rolling Thunder Revue, rivelò un Dylan mai visto: giocoso,
intenso, espansivo, rinvigorito. Catturando in modo magistrale
un’icona e una nazione in transizione, il regista Martin Scorsese
racconta la storia usando materiale video abbandonato per decenni,
ora splendidamente restaurato, e portando gli spettatori
direttamente nel cuore di un’elettrizzante e incontrollata
scommessa musicale. Ispirato dallo spirito inquieto di Dylan,
Scorsese realizza trovate mozzafiato, evocando fantasmi nostalgici,
combattenti, maghi, giovani star e testimoni di ogni tipo,
superando i confini del documentario convenzionale.
Come un frammento essenziale di una leggendaria narrativa,
Scorsese racconta Joan Baez, Rubin “Hurricane” Carter, Sam
Shepard, Allen Ginsberg e Bob Dylan, davanti alle
telecamere per la sua prima intervista in oltre un decennio.
Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob
Dylan vibra con la promessa di un’America, da più di 200
anni in sperimentale stato di cambiamento. Il film trascende la
semplice rievocazione della straordinaria musica di Dylan
descrivendo il percorso nel territorio inesplorato della
reinvenzione artistica personale.
Rolling Thunder Revue: Martin
Scorsese sarà anche presentato
Bologna in due serate speciali: in
anteprima italiana martedì 11 giugno, per
l’inaugurazione della programmazione dell’Arena Puccini, e
lunedì 17 giugno in Piazza Maggiore, per
l’inaugurazione della manifestazione “Sotto le stelle del
cinema”.
Arriva al cinema dal 6 giugno
distribuito da Notorius PicturesPolaroid, il nuovo film horror diretto da
Lars Klevberg e con protagonisti nel cast
Kathryn Prescott Tyler Young Samantha Logan Keenan
Tracey.
In Polaroid Sarah
e la sua amica Linda, stanno rovistando nell’attico di casa quando
trovano una scatola con dentro una vecchia Polaroid SX-70. Quando
Sarah è sola, qualcosa inizia a spaventarla; rumori improvvisi
provenienti dalla macchina fotografica, scricchiolii, la visione di
una ragazza impiccata e infine la presenza di un’ombra misteriosa
che finisce per ucciderla. Si susseguiranno una serie di omicidi
sempre più efferati fino a quando lo spirito intrappolato nella
polaroid, non riuscirà a vendicarsi e a porre fine al suo disegno
di morte e distruzione.
Polaroid è il
primo lungometraggio del regista norvegese Lars Klevberg, che
adatta un suo cortometraggio omonimo che ha ottenuto il plauso
della critica quando ha fatto il giro del festival nel 2015.
Il film vede la partecipazione di
Kathryn Prescott, Mitch Pileggi, Grace Zabriskie, Tyler Young,
Keenan Tracey, Samantha Logan, Priscilla Quintana, Madelaine Petsch
e Javier Botet, quest’ultimo attore spagnolo specializzato nel
ritrarre creature sovrannaturali nei film horror, ha interpretato
Niña Medeiros nella trilogia REC, La Madre
nell’omonimo film e più recentemente ha vestito i panni dello
Slender man nell’omonimo film e de L’uomo Storto in The
Conjuring 2.
Quentin Tarantino
ha già trovato il suo prossimo progetto: come conferma Collider
infatti, il regista americano svilupperà l’adattamento
cinematografico del fumetto Django/Zorro insieme a
Jerrod Carmichael, attore e comico.
Scritto dallo stesso Tarantino e
pubblicato dalla Dynamite Entertainment in colalborazione con DC
Comics, la serie è un vero e proprio sequel di Django
Unchained, il film uscito nel 2012 che vedeva protagonista
Jamie Foxx.
La storia è ambientata dunque
diversi anni dopo gli eventi della pellicola, con Django che è
ancora un cacciatore di taglie sul quale grava un mandato di
cattura. Nel mentre esercita il suo “mestiere” anche a Ovest degli
Stati Uniti, sistema sua moglie Broomhilda vicino a Chicago e
riprende a viaggiare, inviandole il denaro ogni volta che termina
un lavoro. Il caso lo porterà ad incontrare l’anziano Diego de la
Vega – meglio conosciuto come Zorro – e rimarrà affascinato
da questo personaggio insolito…
Vi ricordiamo che il decimo
lungometraggio di Tarantino, C’era una volta a
Hollywood, è stato presentato in anteprima e in
concorso al Festival
di Cannes ed è atteso nelle nostre sale a settembre 2019.
Nel cast Brad
Pitt, Leonardo DiCaprio, Margot
Robbie, Damian Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley,
Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Il film segnerà anche l’ultima
apparizione cinematografica di Luke
Perry, morto lo scorso 4 marzo. L’uscita nelle sale
di C’era
una volta a Hollywood è fissata
al settembre 2019.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Dopo il primo trailer di
Terminator: Dark Fate, che uscirà in Italia con il
titolo di Terminator: Destino Oscuro, ecco uno
spot del film in cui Linda Hamilton torna nei
panni di Sarah Connor!
Lo spot mostra le scene viste già
nel trailer, con un’aggiunta emozionante: Sarah Connor ripete la
battuta che nel primo film recita il T-800 e che poi è diventata
culto: “I’ll be back”, ovvero “Tornerò”.
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
Film evento, culmine narrativo di un
universo condiviso che non ha precedenti nella storia del cinema,
Avengers: Endgame potrebbe essere
l’ultimo capitolo sui Vendicatori ad avere tra i protagonisti
Chris Evans, membro originale del team e figura
insostituibile tanto quanto il collega Tony Stark. Dopotutto l’arco
narrativo di Steve Rogers sembra ormai concluso e l’attore non ha
ancora confermato il suo eventuale ritorno nel MCU.
E mentre ci crogioliamo nel dubbio,
è sempre tempo di celebrazioni e di viaggi nella memoria grazie al
diario fotografico di Jimmy Rich che sul suo
profilo Instagram continua a condividere immagini dal dietro le
quinte del film, video inediti e uno sguardo ravvicinato alla
produzione.
Tra questi scatti c’è anche quello
relativo all’ultimo giorno sul set di Evans, con il volto ancora
ricoperto di fuliggine (probabilmente dovuto alla sequenza della
battaglia finale di Endgame) che potete vedere qui sotto.
Come già confermato nei mesi scorsi,
Avengers:
Endgame era l’ultimo impegno contrattuale dell’attore
nel Marvel Cinematic Universe, e sul
futuro nei panni di Captain America incombe un
grosso punto interrogativo. Rivedremo il personaggio nella Fase 4?
Ma soprattutto, in che modo potrebbe tornare?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Diane
Kruger sarà coprotagonista di 355,
il thriller di spionaggio diretto da Simon
Kinberg, e si unirà ad un cast di superstar, tra cui
spiccano Jessica Chastain, Lupita
Nyong’o, Fan Bingbing e Penelope
Cruz.
Kinberg è stato scelto per dirigere
il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme a
Theresa Rebeck. Il film segue un gruppo di spie
delle agenzie internazionali di tutto il mondo. Queste donne
dovranno fare squadra, superare i reciproci sospetti e conflitti,
usare tutti i loro talenti e la loro formazione per fermare un
evento che potrebbe gettare il nostro mondo nel caos. Lungo la
strada, queste sconosciute diventano compagne e amiche, e formano
così una nuova squadra: nome in codice “355” (un nome preso in
prestito dalla prima spia donna nella Rivoluzione americana). Anche
Sebastian Stan e Edgar Ramirez
fanno parte del cast.
“Sono così contento di avere
un’attrice del suo calibro per completare questo cast
straordinario” ha detto Kinberg. La Universal ha acquisito i
diritti di distribuzione negli Stati Uniti. CAA Film Finance ha
negoziato l’accordo con Film Nation per le vendite internazionali.
Freckle Films della Chastain e Kelly
Carmichael produrranno insieme alla Kinberg Genre di
Simon Kinberg.
Nel 2017, Chastain e Bingbing erano
nella giuria di Cannes quando Kruger vinse la palma d’oro per la
migliore attrice per Oltre la
notte. Quel film ha vinto anche un Critics Choice e un
Golden Globe come miglior film in lingua straniera.
Con sole tre apparizioni nel
MCU (in Guardiani della Galassia Vol.1 e
2 e Avengers: Infinity War),
senza contare il breve cameo in Avengers: Endgame, Dave
Bautista è diventato uno dei personaggi più amati dal
pubblico grazie al suo esilarante ritratto di Drax il
Distruttore. Tuttavia il percorso che l’ha portato ad
affermarsi come una delle figure imprenscindibili del franchise non
è stato privo di ostacoli, a partire dal primo provino.
Ne ha parlato approfonditamente
l’attore e ex wrestler durante un panel del Denver Pop Culture Con,
descrivendo l’esperienza “un vero e proprio incubo”:
“Lo è stato davvero. Ero
terrorizzato, disperato, avevo lavorato pochissimo negli ultimi tre
anni e mi ero stancato di fare wrestling…insomma, avevo un
disperato bisogno di trovare un impiego. Alla fine ho ottenuto un
agente due settimane prima di sostenere il provino per Guardiani
della Galassia, e fu lui a dirmi che avrei dovuto lottare per
farcela perché la produzione non voleva nessun wrestler
professionista e le speranze erano poche […]“.
Bautista ha poi spiegato che
“Entrare nella stanza con le aspettative basse non è stato
d’aiuto. Non capivo il personaggio, quindi chiamai il mio
insegnante di recitazione per cercare una soluzione. Ad ogni modo,
ho fatto delle ricerche e il processo mi ha aiutato ad affrontare
tutte le successive sfide. Ho letto la parte per Sarah Finn, la
casting director, che è fantastica, e fu lei a dirmi di non essere
nervoso, di prendermi il mio tempo e che saremmo rimasti lì tutto
il giorno se fosse stato necessario“.
Vi ricordiamo che l’attore è atteso
in Guardiani della Galassia Vol.3, la cui
produzione è momentaneamente sospesa per permettere a
James
Gunn di concludere i lavori su The Suicide
Squad.
Ecco un nuovo spot de Il Re
Leone, in cui sentiamo per la prima volta la voce di
Beyonce che doppia Nala, la leonessa che avrà il
compito di ricordare a Simba qual è il suo posto nel Cerchio della
vita.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, il film è stato
realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata
utilizzare per portare alla luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, dovrà questa volta affrontare
una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun
personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast de Il Re
Leone figurano Donald Glover,
nel ruolo di Simba, e James Earl
Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy Eichner
doppieranno
Pumba e Timon. Nel cast
anche John Kani, visto in Civil War, che darà
voce a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Non sempre i biopic riescono a
rimanere fedeli alla realtà dei fatti, raccontando la vita di
personaggi famosi con qualche licenza poetica. Lo stesso è accaduto
in Rocketman,
il film che racconta le fasi più importanti della vita di
Elton John in forma di musical con suggestioni di
fantasia.
Ma cosa è cambiato nella trasposizione? Ecco le maggiori
differenze:
L’origine del nome “Elton
John”
Nel primo atto del film il giovane
Reginald Dwight è intenzionato ad adottare un nome
d’arte e per farlo si lascia ispirare da diverse fonti: Elton, uno
dei compagni di band, e John Lennon (che vede in una foto
incorniciata dei Beatles nell’ufficio di Dick James).
Tuttavia non è questa la cronaca
esatta degli eventi, dal momento che “Elton John” è il risultato
della combinazione di due membri della prima band di Dwight, i
Bluesology, a partire dal 1972.
La prima canzone di Elton John e
Bernie Taupin
Elton John e
Bernie Taupin sono senza dubbio una delle più
grandi coppie di artisti e compositori della storia della musica ma
diversamente da quanto raccontato in Rocketman.
Tuttavia, non è “Border Song” la loro prima grande collaborazione.
Al contrario è “Scarecrow” che ha visto i due unirsi per registrare
insieme.
Le canzoni scritte per altri
artisti
Prima di pubblicare il loro primo
singolo nel 1968, Elton John e Bernie Taupin scrissero in realtà
canzoni per altri artisti, di cui una destinata all’Eurovision Song
Contest. In Rocketman
invece i due iniziano a collaborare senza esperienze precedenti nel
mondo della musica professionista.
Gli album registrati senza
Taupin
Anche il film racconta come Elton
John e Bernie Taupin non abbiano mai avuto una vera discussione nei
loro cinquant’anni di lavoro insieme, e la rottura che vediamo in
realtà è durata molto meno di quanto crediamo.
La versione della storia di
Rocketman posiziona infatti quell’evento in un
momento della timeline inesatta, perché in realtà John e Taupin si
sono separati soltanto per due album: nel film la coppia si
riunisce nel 1990.
Renate Blauel e il primo
fidanzamento
Rocketman
ci mostra alcune scene del breve matrimonio tra Elton John e
Renate Blauel, tuttavia la realtà dei fatti
presenta un altro fidanzamento che l’artista strinse nel 1984:
quello con Linda Woodrow negli anni Settanta (che nel film si
traduce nella relazione con la padrona di casa).
La collaborazione con John
Reid
Un altro cambiamento riguarda il
rapporto tra Elton John e John Reid e il tempo
della loro collaborazione come musicista e manager: i due sono
rimasti insieme per un periodo piuttosto lungo, fino al 1998 poco
prima di ritirarsi dalla scena. Al contrario, se pensate al finale
di Rocketman,
sembra che John gli dica addio per sempre prima del suo trionfante
numero di chiusura.
Lo show al Madison Square
Garden
Verso la fine del film, e
prima dell’inizio della terapia, Elton John diserta uno spettacolo
al Madison Square Garden e decide di dare una svolta alla sua vita.
Tuttavia la realtà testimonia che l’artista avrebbe scelto di
andare in riabilitazione nel 1990, e che quello show “maledetto” fu
a Chicago.
I’m still standing
In Rocketman
Elton John scrive “I’m Still Standing” dopo
essersi appena ricongiunto con il paroliere Bernie Taupin, mentre
la cronaca ci dice che il pezzo è stato prodotto nel 1983, molto
prima della rehab.
Ecco un nuovo terrificante trailer di Scary Stories to Tell in the Dark,
l’atteso film horror scritto dal premio Oscar Guillermo del
Toro e tratto dal best seller di Alvin
Schwartz.
Diretto dal regista André
Øvredal arriverà al cinema in autunno. Completano il cast
del film Zoe Colletti, Austin Abrams, Gabriel Rush, Michael
Garza, Austin Zajur, Dean Norris, Gil Bellows, Lorraine Toussaint e
Natalie Ganzhorn.
Scary Stories to tell in the dark – la
trama
È il 1968 in America. Sta
soffiando il vento del cambiamento… ma apparentemente lontano dai
disordini nelle città, c’è la piccola città di Mill Valley, dove
per generazioni, l’ombra della famiglia Bellows incombeva in
lontananza. È nella loro villa ai margini della città che Sarah,
una ragazza con orribili segreti, ha trasformato la sua vita
sfortunata in una serie di storie spaventose, scritte in un libro
che ha travalicato i confini del tempo e che trovano il modo di
diventare sin troppo reali per un gruppo di adolescenti che scopre
la terrificante abitazione di Sarah.
Questo progetto segna il ritorno di
Guillermo Del Toro al grande schermo, anche se
solo in veste di sceneggiatore e produttore, dopo il grande
successo de La Forma
dell’Acqua, il suo ultimo film da regista che ha vinto
l’Oscar nella categoria principale e anche quello di categoria, per
Del Toro stesso.
Nonostante il fatto che Ron
Howard sia uno dei registi più famosi e premiati di
Hollywood, anche a lui è capitato di realizzare dei film che non
hanno incontrato il gusto del pubblico. Ricordiamo di recente il
flop di Solo: A Star Wars Story,
film che ha avuto notevoli problemi di produzione, ma anche
l’adattamento de La Torre Nera di
Stephen King, del 2017, che è stato considerato un
vero e proprio disastro.
Proprio riflettendo sulla
realizzazione di quest’ultimo film, Howard ha ammesso che nello
sviluppo del progetto sono stati commessi degli errori. Parlando
con Collider, il produttore ha confessato di aver
commesso degli errori, specialmente quando si è trattato di
scegliere il tono del film:
“Penso che sarebbe stato meglio
scegliere un tono horror. Penso che invece, sia nella nostra mente
che in quella dello studio è stato pensato come un progetto che
poteva essere anche un prodotto PG-13, una specie di avventura per
ragazzi. Penso davvero che abbiamo commesso un errore, non sono
sicuro che sarebbe stato poi un successo se lo avessimo fatto
diversamente, ma avremmo potuto adottare un look più dark e più
duro e far sì che il personaggio di The Gunslinger sarebbe stato
più centrale di Jake. Penso che in retrospettiva sarebbe stato più
eccitante. Ci siamo sempre sentiti come se stessimo trattenendoci
su alcune cose, e credo che alla fine di tutto si trattava proprio
di questo.”
Dai primi materiali di marketing
pubblicati sul film, i fan sono stati completamente confusi dalla
sua direzione e dal modo in cui questa scelta di tono si sarebbe
inserita nel canone della serie stessa.
Al momento Prime Video sta lavorando a un nuovo adattamento
della saga di King, questa volta in formato di serie televisiva,
che sicuramente terrà conto di quanto realizzato in precedenza per
il cinema.
Roberto Benigni è
di uno di quegli artisti che ha contribuito a far conoscere il
cinema italiano nel mondo, con la sua grazia, con la sua eleganza,
con il suo talento e con il suo fare istrionico davvero unico.
L’attore, regista e comico toscano
ha sempre avuto modo di mostrare il suo talento e il suo amore per
tutte le forme d’arte possibili, dal cinema alla letteratura, dalla
poesia al teatro.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Roberto Benigni.
Roberto Benigni film
1. Roberto Benigni: i film e
la carriera. La carriera dell’attore
toscano è iniziata nel 1972, quando partecipa alla miniserie
televisiva Sorelle Materassi. In seguito, lavora nei film
Berlinguer ti voglio bene (1977), Chiaro di donna
(1979), Il Pap’occhio (1980) e Non ci resta che
piangere (1984). Successivamente, la sua carriera prende
sempre più piede e recita in La voce della luna (1990),
Il figlio della pantera rosa (1993), Asterix e Obelix
contro Cesare (1999), Caterina va in città (2003) e
To Rome with Love (2012).
2. È anche sceneggiatore e
regista. Nel corso della sua carriera, Roberto Benigni ha
avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema. Nella
fattispecie, ha vestito diverse volte i panni dello sceneggiatore,
lavorando alla serie Onda libera (1976) e ai film
Berlinguer ti voglio bene e Non ci resta che
piangere. Inoltre, l’attore ha diretto e sceneggiato Tu mi
turbi (1983), Il piccolo diavolo (1988), Johnny
Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1997), Pinocchio (2002) e
La tigre e la neve (2005).
Roberto Benigni moglie
3. È sposato da ventotto
anni. Roberto Benigni è sposato da molti anni con
l’attrice Nicoletta Braschi, ma in realtà i due si
frequentano da più tempo. Infatti, i due attori si sono incontrati
nel 1983 durante le riprese di Tu mi turbi e da lì non si
sono più lasciati, sposandosi otto anni dopo. I due, inoltre,
collaborano spesso insieme poiché lei appare in tutti i film
diretti da suo marito (basti ricordare il suo ruolo in La vita
è bella).
Roberto Benigni figli
4. Non hanno mai avuto
figli. Benigni e Nicoletta Braschi sono insieme da molti
anni, ma non hanno mai avuto figli. Nonostante ciò, questo non ha
fatto incrinare la relazione e i due sono sempre molto innamorati
e, spesso e volentieri, lui spende sempre parole dolci nei
confronti della moglie senza riuscire ad immaginare un’altra
persona al suo fianco.
Roberto Benigni frasi
5. Roberto Benigni e le sue
frasi memorabili. L’attore e comico toscato ha sempre
regalato delle perle di saggezza nei suoi film e durante la sua
vita. Ecco qualche esempio:
La gente vede, sente e parla.
Purtroppo però vede male, sente poco e parla troppo.
Di legale, in Italia, c’è solo
l’ora.
È un segno di mediocrità quando
dimostri la tua gratitudine con moderazione.
Smettila di pensare a cosa potrebbe
andare male e inizia a pensare a cosa potrebbe andare bene.
Innamoratevi! Se non vi innamorate
è tutto morto! Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo. Per
essere felici dovete patire, stare male, soffrire. Non abbiate
paura di soffrire: tutto il mondo soffre.
Roberto Benigni Oscar
6. Un’edizione
indimenticabile. Con La vita è bella, Benigni ha
avuto un gran successo in tutto il mondo, tanto da ricevere ben
sette candidature agli Oscar e riuscendo a vincerne tre: Miglior
Colonna Sonora a Nicola Piovani, Miglior Film Straniero e
Miglior Attore Protagonista.
7. La passeggiata sulle
poltrone. Oltre che le numerose vittorie dell’artista
toscano, è indimenticabile l’annuncio della vittoria come Miglior
Film Straniero, quando Sophia Loren annunciò “And the Oscat goes to…
Roberto!”. Fu proprio lì che Benigni si mise a “passeggiare” sulle
poltrone della sala, inebriato dalla gioia e contagiando tutti i
presenti.
Roberto Benigni incidente
8. Si è fatto male alla
schiena. Nell’estate 2018, l’attore e comico toscano si
trovava al largo de La Maddalena su un gommone, insieme alla moglie
e alcuni amici. A un certo punto, Benigni è caduto, urtando
violentemente la schiena e, pare, incrinando anche una vertebra.
Tuttavia, l’attore si è subito ristabilito grazie alle cure dei
medici del San Raffaele di Milano, dove è stato portato.
Roberto Benigni: La vita è
bella
9. Il titolo è stato scelto
in maniera casuale. Pare che il titolo del film sia stato
scelto in maniera del tutto casuale, sia per il fatto di voler
esprimere il desiderio del protagonista, quello di andare alla
ricerca della felicità, sia per il fatto di aver trovato la stessa
frase in una citazione di Lev Trotsky.
10. Ne è stata pubblicata la
sceneggiatura. Lo script del film di Roberto Benigni e
Vincenzo Cerami è stata pubblicata in Italia
nel 1998. La versione pubblicata conteneva alcune scene che non
erano nel film finale, in particolare una scena in cui Guido,
inavvertitamente, assiste ad un’esecuzione di massa di partigiani,
individuando il suo amico Ferruccio tra di loro.
Dopo il discreto successo al
botteghino di Obbligo o Verità, prodotto dalla
Blumhouse,Jeff Wadlow
lavorerà di nuovo con lo studio per realizzare un nuovo film horror
incentrato sulla Magic Ball 8, la palla numero 8,
gioco molto famoso negli USA che “dà risposte a domande
esistenziali”. Il giocattolo, concepito negli anni ’50, sarà il
centro di una storia che spera di spaventare il pubblico del 21°
secolo una volta arrivato in sala nei prossimi anni.
Mattel ha annunciato anche gli
autori del film, che saranno Jillian Jacobs e
Chris Roach, che continuano la loro frequente
collaborazione e firmano la sceneggiatura. Il film sembra partire
da un presupposto interessante e plausibile, in quanto l’idea di un
gioco posseduto da un demone o da una forza maligna si sposa alla
perfezione con lo stile di racconto della Blumhouse. Basti pensare
a Ouija oppure alla stessa saga di
Annabelle.
Non si hanno ancora dettagli in merito all’inizio della
produzione del film.
Arriva il sala il 6 giugno
Pets 2 – Vita da animali, il lungometraggio
animato sequel del film che nel 2016 venne presentato in anteprima
al Festival di Venezia.
Il cagnolino d’appartamento Max ha
tutto quello che gli serve, ha imparato a convivere con il suo
grosso amico peloso, un secondo cane che la sua padroncina ha
adottato, ma adesso si deve preparare a un grande sfida. La sua
padrona si sposa e ha un bambino, così Max dovrà cercare di far
coesistere le sue paure per ogni cosa che lo circonda con
l’apprensione generata dal grande affetto che lo lega al piccolino
di casa. Una gita in campagna lo metterà di fronte alle sue paure e
alle sue responsabilità nei confronti del piccolo, soprattutto lo
trasformerà profondamente. La cagnolina Gidget invece dovrà
fingersi un gatto per recuperare un giochino di Max finito nelle
grinfie di un gruppo di gatti d’appartamento. Il cogniglietto
Nevosetto, infine, credendosi un supereroe, si lascerà trascinare
in un’impresa quasi suicida per salvare una tigre bianca da un
circo.
Dopo il successo del primo
capitolo, divertente e sicuramente dignitoso da un punto di vista
drammaturgico, Pets 2 – Vita da animali mette in
scena un cambiamento di rotta nelle intenzioni del regista Chris
Renaud e dello sceneggiatore Brian Lynch. I filmmaker accantonano
la formula di narrazioen classica e si dedicano alla messa a punto
di singole gag che strappano, è il caso di dirlo, più di un
sorriso. Sembra tuttavia che non ci sia stato uno sforzo a voler
sviluppare la trama dedicata al cagnolino Max, che è senza dubbio
la più emotivamente solida, e lasciare a contorno le altre due
storie che alla fine convergono nel racconto principale in maniera
pretestuosa.
Il film replica quindi quanto
successo con Cattivissimo Me 3, sempre della
Illumination, e rinuncia a qualsiasi tipo di approfondimento,
confermandosi come un prodotto indirizzato ai più piccoli che
sicuramente si divertiranno e in parte anche a quegli adulti che
posseggono degli animali domestici e godranno nel vedere
rappresentati tutti quelli che potrebbero essere i segreti dei loro
piccoli amici a quattro (o due) zampe.
David Lynch, Wes Studi e
Lina Wertmüller riceveranno degli Oscar onorari alla
carriera mentre a Geena Davis sarà assegnato con
il Premio Umanitario Jean Hersholt, a dare l’annuncio è l’Academy
of Motion Picture Arts & Sciences in vista degli Oscar 2020. Le
quattro statuette degli Oscar saranno consegnate durante l’11°
Annual Governors Awards dell’Academy di domenica 27 ottobre, e i
nomi selezionati sono il risultato di un cambiamento più ampio
dell’organizzazione dietro ai prestigiosi premi cinematografici per
riconoscere donne e membri di gruppi sotto-rappresentati.
“Questi premi ogni anno
riconoscono le persone che si sono dedicate a una vita di
realizzazione artistica e hanno apportato contributi eccezionali al
nostro settore, e non solo – ha dichiarato il presidente
dell’Academy, John Bailey– È con grande
piacere che annunciamo i destinatari di quest’anno.”
A Geena Davis,
premio Oscar per Turista per caso e la star di Thelma & Louise,
sarà riconosciuto il suo impegno per la difesa della parità di
genere nei media.
Wes Studi è un
attore Cherokee-Americano i cui crediti includono Balla coi Lupi,
L’Ultimo dei Moicani e Heat La Sfida. In un comunicato stampa che
annunciava la selezione di Studi, l’Accademia lo ha lodato per aver
“…ritratto forti personaggi nativi americani con intensità e
autenticità” e ha evidenziato il suo coinvolgimento nella politica
e nell’attivismo dei nativi americani.
Lina Wertmüller ha
fatto storia nel 1976 quando è diventata la prima donna a ricevere
una nomination all’Oscar per la regia con Pasqualino Settebellezze.
Ad oggi, solo cinque donne sono state nominate al premio. Kathryn
Bigelow (The Hurt Locker) è l’unica regista donna ad aver vinto il
premio.
David Lynch è un
regista pioneristico che sicuramente non ha bisogno di
presentazioni. Ha contribuito a introdurre elementi d’avanguardia
nel cinema popolare con film del calibro di Velluto Blu e
Mulholland Drive. Ha ricevuto tre nomination all’Oscar per
Mulholland Drive, Velluto Blu e The Elephant Man, oltre a una
sceneggiatura adattata per quest’ultimo. È, tra le altre cose,
l’autore di Twin Peaks, serie televisiva con cui è in debito tutta
la produzione contemporanea di serie per la tv e le nuove
piattaforme.
Con Avengers: Endgame che completa la
“Infinity Saga” del
MCU, il pubblico è impaziente di
vedere quale direzione seguirà la Marvel. Dall’uscita di
Endgame, si sono susseguite voci su quali personaggi potrebbero
essere presenti nella Fase 4 dell’Universo
Condiviso.
Di tutti i personaggi che ci
piacerebbe vedere al cinema, al fianco degli eroi che già occupano
un posto nel cuore dei fan e nel MCU, ce ne sono alcuni che
più probabilmente riusciremo a vedere.
Ms. Marvel
Ms. Marvel aka Kamala Khan. Ispirata a
combattere il crimine dalla stessa Capitan Marvel, Kamala è uno dei migliori
personaggi che la Marvel abbia introdotto in tempi
moderni.
Sembra che la sua presunta
introduzione nel MCU possa avvenire nel sequel di
Captain Marvel, il che ha perfettamente senso.
Considerato il divario temporale di cinque anni in Endgame, è
probabile che si sia creato un discreto numero di fan di Carol
Danvers come membro degli Avengers tenuti insieme da Vedova Nera. A
causa della sua natura amabile e comica, non c’è dubbio che la
squadra dei Marvel Studios sarà in grado di catturare
l’essenza di questo personaggio, che sarebbe sicuramente molto
divertente da vedere al cinema.
Nova
Originariamente
introdotto nel 1976, all’inizio Nova sembrava una versione povera
di Lanterna Verde. Nonostante questo ha raccolto da subito un
grande numero di fan, lettori e un seguito notevole. Con
l’inclusione dei Nova Corps nei film Guardiani della Galassia,
sembra molto probabile che Nova farà il suo debutto nel MCU prima o poi.
In una recente intervista, gli
sceneggiatori di Endgame hanno rivelato che una prima stesura del
film mostrava Thanos che decimava Xandar. In quella versione della
storia, con la sconfitta della Nova Corp, sarebbe rimasto un solo
sopravvissuto: Richard Rider. Altre
voci hanno riportato che Nova potrebbe essere introdotto in
Guardiani della Galassia Vol.
3, soluzione che potrebbe essere adatta al
personaggio.
Adam Warlock
Molti fan speravano che
Adam Warlock sarebbe apparso in Avengers:
Endgame, dato che nei fumetti ha una forte connessione con
le Gemme dell’Infinito. Purtroppo, non è stato così. Tuttavia, il
personaggio aveva già guadagnato una menzione in una delle scene
post credits di Guardiani dell Galassia Vol.
2.
Nei fumetti, Adam Warlock è stato
creato da un gruppo di scienziati malvagi chiamato Enclave. Come
nel caso della maggior parte degli scienziati della narrativa,
anche questi hanno presto perso il controllo della loro creazione,
e lui si è scatenato nel mondo. Invece di un nemico inarrestabile,
Adam è diventato uno dei crociati cosmici più popolari (e più
potenti) della Marvel Comics. Senza dubbio sarà una parte
importante del futuro del MCU.
Shang Chi
Shang Chi, maestro del
Kung Fu. Questa definizione dovrebbe bastare per attirare
l’attenzione degli spettatori sul personaggio, anche se non è il
più noto del panorama editoriale Marvel. Detto questo, la Marvel ha avuto abbastanza fortuna
nell’esporre le sue novità al suo pubblico, dato il travolgente
successo di Black Panther. È facile immaginare che possano mettere
lo stesso livello di dedizione in un progetto che racconta la
cultura cinese e le arti marziali.
Il personaggio è ispirato a Bruce Li
in persona, e il film già annunciato sul personaggio sarà
probabilmente un omaggio importante ad alcuni dei più grandi lavori
di Li.
Fantastici Quattro
Ok, si tratta di quattro
personaggi e non di uno solo, tuttavia loro devono stare uniti,
visto che sono la prima famiglia Marvel.
Considerati gli scarsi tentativi da
parte di Fox di realizzare un film adeguato alle aspettative dei
fan sui Fantastici Quattro, Marvel ora si trova nella posizione
perfetta per creare il film definitivo. La prima famiglia della
Marvel non ha solo una storia ricca
e leggendaria, ma il tono familiare è perfetto per ciò che riguarda
i Marvel Studios. Anche se non
sappiamo esattamente quando, sappiamo però che un film sui
Fantastici Quattro inserito nel MCU sarà sicuramente un grande
successo.
Aladdin regge in testa al box office
italiano, seguito da Godzilla II e Il Traditore. Il primo fine settimana
di giugno è decisamente positivo al box office italiano, indice del
fatto che gli italiani non hanno ancora disertato le sale. Così
Aladdin regge saldamente in testa al
botteghino con 2,8 milioni di euro con cui giunge a quota 11,2
milioni dopo due settimane di programmazione.
Godzilla II: King of the Monsters
apre in seconda posizione incassando 1 milione in 503 sale a
disposizione, registrando una media per sala pari a duemila euro.
Il terzo gradino del podio è occupato da Il Traditore che giunge a 2,8 milioni
totali con altri 930.000 euro. Esordio non molto incoraggiante per
Rocketman, che incassa 602.000 euro e ottiene
una media per sala pari a 1100 euro. Quinto posto per Dolor Y Gloria che raccoglie altri
293.000 euro per un totale di 2,6 milioni.
Seguono pellicole in calo, ossia
John Wick 3 (228.000 euro) e
Attenti a quelle due (128.000 euro),
giunti rispettivamente a 3 milioni complessivi e 1,6 milioni
globali. Calo anche per Pokemon Detective Pikachu, arrivato a
5,1 milioni totali con altri 101.000 euro, e L’Angelo
del Male – Brightburn, che raccoglie altri 69.000
euro e giunge a 409.000 euro complessivi. Chiude la top10 il film
con il maggiore incasso dell’anno, ossia Avengers: Endgame, che con altri
50.000 euro arriva alla bellezza di 29,6 milioni totali.