Tutti i
lettori di Tolkien sanno che Bard l’Arciere, uno dei protagonisti
de Lo Hobbit, sarà destinato ad avere un rapproto privilegiato con
Smaug, il drago della storia. Sappiamo anche che Luke
Evans, attore che ha interpretato Bard ne La Desolazione
di Smaug, e che tornerà ad interpretarlo ne Lo Hobbit
la Battaglia delle Cinque Armate, seguirà quasi
sicuramente il destino del suo personaggio nel film.
Ma che rapporto ha Evans con i
draghi? E’ informati sui loro nomi, sulle loro origini e sui film
in cui appaiono i draghi?
Total Film lo ha sottoposto al quiz di
‘indovina il drago’ e ecco cosa ha risposto l’attore:
Qui le foto de Lo Hobbit
La Battaglia delle Cinque Armate:
Trama: Lo Hobbit La
Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica
conclusione delle avventura di Bilbo
Baggins, Thorin Scudodiquercia e la compagnia dei nani.
Avendo reclamato la propria terra al drago Smaug, la compagnia
ha inavvertitamente scatenato una forza letale nel mondo.
Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente dall’alto, su uomini
inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.
Ossessionato soprattutto dal
proteggere il suo tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo
onore, mentre Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e
presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono
anche pericoli più grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf,
Sauron sta radunando le sue legioni di orchi per attaccare la
Montagna Solitaria.
Mentre l’oscurità sta prendendo il
sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte
alla condizione di dover lottare insieme o venire sconfitti.
Bilbo si ritrova a dover lottare per la sua vita e quella dei suoi
amici nella battaglia epica dei Cinque Eserciti, con il futuro
della Terra di Mezzo in bilico.
Le location di Weekend
a Taipei saranno sicuramente uno dei punti di forza
del film, e anche la storia è piuttosto avvincente: Evans
interpreta John Lawlor, un agente della DEA che vive solo per il
suo lavoro. Si impegna al massimo per catturare i cattivi, ma
forse c’è un motivo per cui si è seppellito nel lavoro: 15 anni
prima si è innamorato di una donna che è stata costretta a
separarsi da lui a causa di alcuni eventi piuttosto
oscuri legati al crimine e alla corruzione. Ora, però, John
si ricongiunge con Joey Kang (Gwei Lun-mei),
incontrata per caso durante un lavoro a Taipei, dove conosce
anche il figlio di lei (Wyatt Yang).
Un altro membro importante del cast
di Weekend a Taipei è Sung Kang. Uno dei personaggi più
amati dai fan del franchise di Fast and Furious, Kang è stato co-protagonista con
Evans in Furious 6. Nel franchise,
Evans interpretava Owen Shaw, il fratello minore di Deckard
(Jason
Statham). Nella storia, Owen è indirettamente
responsabile della morte di Han (Kang) e ci sono volute alcune
puntate per risolvere la questione.
Weekend a Taipei è diretto
da George Huang, al suo primo lungometraggio dopo
How To Make a Monster del 2001. Huang ha
scritto la sceneggiatura insieme a Luc Besson (Lucy).
In una dichiarazione ufficiale, l’amministratore delegato della
Ketchup Entertainment , Gareth West, ha affermato
che Huang ha “diretto magistralmente” il film d’azione e lo ha
definito “un film emozionante”.
Negli ultimi anni la Ketchup
Entertainment ha registrato una serie di successi. Oltre a
Weekend In Taipei, di cui è distributore negli Stati
Uniti, la società di distribuzione è impegnata in titoli come
Memory, vincitore del Festival di Berlino,
Ferrari
di Michael Mann e il prossimo (e attesissimo)
reboot Hellboy: The Crooked
Man. Weekend a Taipei uscirà nelle sale il 1° novembre.
Sono arrivati a
Roma Luke Evans e Sarah
Gadon, per presentare il loro ultimo film che li vede
protagonisti, l’atteso Dracula Untold che arriverà
al cinema il 22 Ottobre distribuito da Universal Pictures. Ecco
tutte le foto dell’evento:
Dracula
Untold vede protagonista Luke
Evans nei panni del Conte Vlad Tepes III. Nel cast
del film diretto da Gary
Shore anche Sarah Gadon, Zach McGowan,
Samantha Barks, Thor Kristjansson, Dominic
Cooper e Art Parkinson.
Ad interpretare il conte Dracula
sarà Luke Evans, affiancato da un cast
composto da Sarah Gadon, Zach McGowan, Samantha Barks,
Thor Kristjansson, Dominic Cooper e Art
Parkinson. Le riprese sono iniziate da poco, nella città
irlandese di Belfast.
Nel film il conte Vlad cerca di
difendere la sua famiglia da un sultano spietato, ma per farlo
finisce per immergersi in una oscurità che non aveva previsto né
desiderato. Le vicende del principe Vlad di Transilvania,
saranno raccontate mescolando elementi storici e fantastici,
per condurci al momento in cui il protagonista sacrificò la propria
anima per salvare la vita di sua moglie e di suo figlio dando vita
al primo dei vampiri: Dracula. Il film
sarà quindi una sorta di “Origine del Male”, e non si baserà sul
celebre romanzo di Bram Stoker.
Sono arrivati a
Roma Luke Evans e Sarah
Gadon, per presentare il loro ultimo film che li vede
protagonisti, l’atteso Dracula
Untold che arriverà al cinema il 22 Ottobre
distribuito da Universal Pictures. Ecco tutte le foto
dell’evento:
Dracula
Untold che vede protagonista
Luke Evans nei panni del Conte Vlad Tepes III p stato
diretto da Gary Shore. Nel cast anche
Sarah Gadon, Zach McGowan, Samantha Barks, Thor
Kristjansson,
Dominic Cooper e Art
Parkinson.
Nel film il conte Vlad cerca di
difendere la sua famiglia da un sultano spietato, ma per farlo
finisce per immergersi in una oscurità che non aveva previsto né
desiderato. Le vicende del principe Vlad di Transilvania,
saranno raccontate mescolando elementi storici e fantastici,
per condurci al momento in cui il protagonista sacrificò la propria
anima per salvare la vita di sua moglie e di suo figlio dando vita
al primo dei vampiri: Dracula. Il film
sarà quindi una sorta di “Origine del Male”, e non si baserà sul
celebre romanzo di Bram Stoker.
Empire riporta la notizia che
Luke Evans (Lo Hobbit, Dracula
Untold) affiancherà Michael Shannon
(Midnight Special, Nocturnal Animals) e Katherine
Waterston (Animali Fantastici e Dove Trovarli, Alien Covenant) nel dramma indie
State Like Sleep, la nuova pellicola
scritta e diretta da Meredith Danluck, le cui
riprese sono attualmente in corso a Toronto (Canada).
La pellicola seguirà la storia di
una donna che, in seguito al suicidio del marito, una nota
celebrità, verrà a conoscenza della doppia vita condotta
dall’uomo.
La pellicola è stata annunciata
da Nadine de Barros, co-fondatrice
della Fortitude International, mentre sarà
prodotta da Eddie Vaisman.
Queste le parole di de
Barros: “Meredith ha scritto una sceneggiatura potente
ed affascinante, composta da personaggi ricchi e complessi ed
Eddie ha messo insieme un cast composta da star in modo da dare
vita alla storia. Siamo felici di condividere questo progetto con i
nostri acquirenti”.
Di recente Luke
Evans è stato protagonista di High-Rise, dramma distopico basato sul
romanzo omonimo dello scrittore J.G. Ballard in
cui l’attore ha recitato al fianco di Tom Hiddleston (il film è ancora
inedito in Italia).
Prossimamente vedremo Luke
Evans in due pellicole molto attese. L’attore affiancherà
Emily Blunt, Rebecca Ferguson, Haley Bennett,
Justin Theroux e Edgar Ramírez in
La Ragazza del
Treno, adattamento cinematografico dell’omonimo
romanzo di Paula Hawkins che arriverà nelle sale
ad ottobre. Il prossimo anno, invece, lo vedremo nell’adattamento
live action de La Bella e la Bestia
al fianco di Emma Watson, in cui Evans vestirà i
panni di Gaston.
No Time to
Die segnerà l’ultima apparizione cinematografica di
Daniel Craig nei panni dell’iconico James
Bond. Ad oggi ancora non è stato annunciato il nome del collega
che raccoglierà l’eredità dell’attore britannico, anche se, non
essendo il film ancora arrivato nelle sale (a causa della pandemia
di Covid-19), la scelta appare più che sensata.
Non sappiamo se la produzione abbia
già iniziato a valutare il nuovo possibile 007, né se ci siano
effettivamente degli attori già in lizza per la parte. Quel che è
certo è che si tratta di un ruolo talmente iconico da poter fare
gola a molti. In una recente intervista con
The Mirror, ad esempio,
Luke Evans ha rivelato che amerebbe interpretare 007
dopo il ritiro di Craig.
Evans è noto per aver preso parte
alle saghe di Fast & Furious e Lo Hobbit, per
aver recitato in film quali Dracula Untold e
La bella e la bestia, e per l’acclamata serie
L’alienista. A proposito della possibilità di
interpretare l’agente segreto più amato del grande schermo,
l’attore gallese ha dichiarato: “Penso di essermi fatto le ossa
grazie ai film che ho girato. Mi sono divertito ogni volta. Sarebbe
un lavoro fenomenale. Stiamo parlando in un franchise e di un ruolo
incredibili.”
Poi ha aggiunto: “Interpretare
007 dopo Daniel Craig sarebbe un compito arduo per
qualsiasi attore, ma al momento nessuno sa quali siano i piani. È
un processo top secret, ma se mi venisse offerta la possibilità,
cogliere l’occasione al volo, come penso farebbero molti attori al
mio posto. Sarà un momento davvero emozionante l’annuncio del nuovo
casting per la produzione di Bond e auguro buona fortuna a chiunque
riesca ad ottenere la parte.”
James Bond: chi sarà il nuovo 007?
Nel corso dei mesi, sono stati fatti
numerosi nomi di attori che potrebbero prendere il posto di Craig.
Tra cui, i più accreditati sono stati
Tom Hardy, James Norton e Idris Elba, ma anche Sam Heughan, Henry Cavill, Cillian Murphy, Richard Madden e,
più di recente,
Rege-Jean Page. A lungo si è parlato anche del fatto
che nel futuro del franchise ci sarebbe stata una donna nei panni
di 007, ma la storica produttrice della saga Barbara Broccoli ha
più volte chiarito che Bond non sarà mai interpretato da
un’attrice.
Si prepara una stagione molto
interessante per l’attore Luke Evans , che da poco
abbiamo scoperto essere il fortunato erede di Brandon
Lee nel remake de Il Corvo The
Crow. L’attore infatti, dopo tanti piccoli ruoli,
negli ultimi anni sta trovando uno spazio suo, dopo essere apparso
in I Tre Moschettieri di Anderson e
accanto a John Cusack in The
Raven.
Prossimamente al cinema in Fast & Furious
6, Luke Evans ha davanti un
futuro roseo, dal momento che a dicembre sarà Bard l’Arciere ne
La desolazione di
Smaug e in Andata e
ritorno, capitoli conclusivi della trilogia de
Lo Hobbit.
Inoltre sarà Dracula per Gary
Shore e infine, come abbiamo detto, vstirà il dolore e la
pelle del protagonita ne Il Corvo, remake
diretto da F. Javier Gutierrez.
In occasione della promozione di
Fast & Furious 6, del quale oggi
seguiremo in diretta lo streaming della premiere,
comingsoon.net ha avuto modo di incontrare Luke
Evans in persona e di fargli qualche domanda sui
suoiprossimi e numerosi impegni.
“Il Corvo è stato un film
veramente struggente per la mia infanzia, lo ricordo molto
vividamente. Anche la colonna sonora e la performance di
Brandon Lee sono straordinarie. E’ stata una fine
troppo tragica per qualcuno che probabilmente avrebbe avuto una
grandissima carriera… Io sono Eric Draven, lo stesso personaggio,
ovviamente svecchiato. Abbiamo fatto qualche cambiamento, ma la
storia è sommariamente la stessa“
Dopo la promozione di
Fast & Furious 6, Luke
Evans volerà in Nuova Zelanda per qualche ripresa
aggiuntiva de Lo Hobbit, e dopo sarà il
momento di Dracula a Belfast.
“Il Dracula che sto per
interpretare sarà una storia sulle origini del personaggio, non
quello di Bram Stoker. Riguarderà la storia di come l’uomo è
diventato Dracula. Non siate troppo svelti a dire che era lui il
cattivo…dico solo questo“.
Fascino britannico, modi da Lord,
occhi grigi e brillanti, barba cortissima e tre pezzi portato con
uno stile che possono vantare in pochi. Con un fisico che farebbe
invidia alle passerelle dell’alta moda, Luke Evans
ha incantato la stampa romana quest’oggi, quando ha raccontato la
sua sul suo primo film da protagonista assoluto,
Dracula
Untold, film che lo vede calarsi nei panni del
leggendario Conte Vlad Tepes L’Impalatore, passato alla storia come
Dracula.
Dracula è stato
interpretato da tantissimi attori nel corso degli ultimi 100 anni
quasi. Hai tenuto conto di questo? Delle cose da emulare e delle
cose da evitare?
LE: “Questo Dracula non ha
nulla a che fare con i Dracula precedenti. E’ stata una cosa
liberatoria perché non ho preso spunto da nessuno dei precedenti
personaggi degli ultimi 85 anni. Questo Dracula è Untold, ovvero
inedito e si riferisce all’origine del personaggio, come nasce
questo vampiro. Nessuno conosce la sua origine, certo qualcuno
conosce il personaggio storico di Vlad l’Impalatore, ma nessuno sa
come è diventato Dracula. Per cui è stato molto interessante andare
a scovare l’uomo dietro al mostro. Il mio Dracula preferito è
probabilmente quello di Gary Oldman, è un Dracula veramente
spaventoso.”
Questo era il primo lungo
di Gary Shore, hai avuto delle perplessità a lavorare con un
regista al primo film?
LE: “Sapevo che era il suo
primo film, ne abbiamo parlato moltissimo, sia su Skype che da
vicino. Ma sapevo che aveva un’idea molto chiara di quello che
voleva fare e questo mi ha dato fiducia. In fondo ne avevo bisogno
anche io, perché questo è il mio primo film da protagonista
assoluto con una Major e avevo necessità di avere fiducia nel
progetto e nel regista. Da questo punto di vista lui è stato molto
bravo; eravamo nella stessa posizione e ci siamo sostenuti e
aiutati, sia sui punti di vista che sui consigli.”
Pensi che per il tuo
personaggio sia più importante e forte il legame con il figlio e
quindi l’amore paterno, oppure il legame romantico con la
moglie?
LE: “Entrambe le relazioni sono
essenziali per costruire un personaggio con cui poi le persone si
potessero relazionare ed entrare in contatto con lui. Servono a
dare un fondo di personalità al personaggio; lei non è presente
solo perché era necessaria la presenza femminile, il bambino invece
è stato davvero bravissimo, è stato eccezionale e mi è riuscito
molto facile volergli bene come ad un figlio.”
La moglie di Vlad gli dice
che il suo più grande pregio è quello di non riuscire a mentire, di
essere un pessimo bugiardo. Qual è il tuo più grande
pregio?
LE: “Sono una persona molto
positiva, molto allegra. Sono grato di tutto ciò che ho avuto nella
mia vita.”
Spesso ti abbiamo visto
recitare in ruoli in costume: è un dettaglio che ti condiziona
nelle scelte dei film da interpretare? Ti piace
particolarmente?
LE: “Il costume è l’ultimo
strato del personaggio. La messa a punto del costume si fa sul set,
poco prima di cominciare. In un film del genere è importantissimo.
Soprattutto in questo film, l’armatura era importantissima, quando
l’ho indossata è stato magnifico, perché tutti mi guardavano come
se potessero vedere il vero Vlad L’Impalatore redivivo. Questa
armatura però era anche molto rigida e dolorosa, non potevo fare
grandi movimenti. Spero quindi che il prossimo film lo interpreterò
in jeans e maglietta.”
Le espressioni di
dolore nell’ultimo combattimento sono quindi
reali?
LE: “Mi hanno messo
nell’armatura e mi hanno detto combatti su questo tappeto di
monetine scivolose. Sono caduto un sacco di volte e ad un certo
punto, parando la spada di Dominic (Cooper, ndr), la sua mi è
andata a finire sull’occhio, e per quella giornata sono tornato a
casa, con un occhio nero. E’ stato davvero scomodo e
doloroso.”
Come è stato lavorare
accanto a Charles Dance, che ha già interpretato il vampiro in
altri film?
LE: “Charles è un attore di
grande peso, è molto alto e la sua statura di attore incredibile è
davvero importante. Porta con sé una grande gravità. Anche la scena
con lui è molto potente, diventa una scena fondamentale proprio per
le dinamiche che vengono messe in campo ai fini della
storia.”
Nel corso degli ultimi
anni c’è la tendenza al cinema di prendere il punto di vista del
cattivo e di andare a scoprire perché lo è
diventato.
LE: “Nessuno nasce cattivo, ma
qualcuno lo può diventare a causa di quello che gli accade, giusto?
Anche Vlad impiega moltissimi anni per diventare poi quello che
sarà il Dracula di Gary Oldman, ma lo diventa con il tempo, non è
cattivo. Anzi è un uomo molto forte, di mente e di corpo, che prova
ad ogni costo a salvare la sua terra e il suo popolo, non nasce
cattivo. A me sembra che questo film offra una percezione diversa
di chi è Dracula e del perché è diventato così.”
Luke Evans
(Professor Marston e Wonder Woman, La Bella e la bestia,
Dracula-Untold, Lo Hobbit) e Helen Mirren (The Fate of the
Furious, Collateral Beauty, Woman in gold) saranno nel
cast di Anna, nuovo film diretto da Luc
Besson (Lucy, Valerian e la città dai mille
pianeti). Nel cast anche Cillian Murphy
(Dunkirk) e Sasha Luss.
Hellen Mirren ha
già recitato con Luke Evans in Fast and Furious,
in cui ilterpretava la madre di quest’ultimo. Anna
sarà un thriller e costerà circa 30 milioni di dollari. Il film è
tratto da un’dea originale di Besson e le riprese inizieranno il
mese prossimo.
“Siamo molto contenti di riunire
Luc e la EuropaCorp per un altro eccitante film d’azione”
dichiarano il presidente della Lionsgate MPG Patrick
Wachsberger e il co-produttore Jason
Constantine. “Luc è un regista visionario con il
quale siamo orgogliosi di collaborare“
Dopo il flop
Valerian, la EuropaCorp continuerà a concentrasi
su film action-thriller e sci-fiction sulla scia di
Taken, Lucy, The
Professor and the Fith Element. Il progetto avrà un budget
compreso trai 25 e i 35 milioni di dollari.
Il noto produttore esecutivo e
showrunner, Cheo Hodari Coker è stato
ingaggiato ufficialmente da Netflix per lavorare alla serie su Luke
Cage che verrà trasmessa sul noto sito
americano. Cheo Hodari
Coker scriverà anche i primi due episodio della
serie che dovrebbe arrivare in anteprima nel 2016.
Luke Cage, il cui vero
nome è Carl Lucas, è un personaggio dei fumetti Marvel Comics, creato da Archie Goodwin e Roy
Thomas (testi),George Tuska (disegni), con la collaborazione di
John Romita Sr. all’elaborazione grafica del costume. È noto anche
come Eroe a pagamento(Hero of Hire) e Power Man
II. La sua prima apparizione è in Hero for Hire n. 1
(giugno 1972).
Fu il primo personaggio Marvel
afroamericano ad ottenere una sua serie personale. L’attore Nicolas
Cage, notoriamente appassionato di fumetti, deve il suo nome d’arte
proprio a questo personaggio.
Continua il casting per l’annunciata
serie Luke Cage, il nuovo show televisivo
targato Marvel Studios e
Netflix. Ebbene oggi arriva la conferma, via
Deadline, che la attori Theo Rossi e l’attrice
Simone Missick sono entrati a far parte del cast
dello show. Il primo sarà un volto regolare che darà del filo
da dorcere ai confermati Mike Colter e Alfred Woodard.
La seconda invece sarà Missy, una donna con un forte
senso della giustizia e il personaggio dovrebbe rivelarsi la nota
Misty Knight, ex ufficiale del NYPD che perde un braccio
dopo un incidente eroico sul lavoro e ora vive con un braccio
bionico fabbricato da Tony Stark. Il personaggio aiuterà
Cage nelle indagini.
Inoltre apprendiamo in via quasi
ufficiale che l’attrice Rosario Dawson riprenderà
il suo ruolo di Clare anche nel nuovo show.
La serie televisiva targata
Marvel,Luke
Cage, ha finalmente debuttato su Netflix
e, in attesa di scoprire cosa ne pensate, vi segnaliamo di seguito
i 15 superpoteri che non sapevate fossero tra le facoltà di questo
misterioso eroe metropolitano. Conosciamo tutti i pro e i contro di
essere Daredevil, e abbiamo imparato a
conoscere Jessica Jones, ma Luke
Cage rimane un personaggio poco conosciuto.
Quindi, senza ulteriore indugio,
ecco i 15 superpoteri di Luke Cage che non sapevamo avesse:
15. Può saltare per lunghe
distanze
Oltre ad avere una
forza sovrumana, Luke è dotato di un salto davvero molto lungo, e
questa capacità lo ha salvato più volte nel corso delle sue storie
a fumetti.
14. La sua pelle è
piombo
In seguito alla sua
sfortunata esperienza, Luke ha sviluppato una pelle incredibilmente
resistente ed è letteralmente piombo imperforabile.
13. Rigenerazione
cellulare
Avere una pelle di
piombo lo rende indistruttibili ma come per ogni supereroe che si
rispetti arriva sempre il peggio. Ebbene Luke Cage
non ha paura di affrontarlo perché le sue cellule hanno il potere
di rigenerarsi.
12. Ha la capacità di
sopravvivere ad attacchi biologici
Considerato che
il suo debutto è datato 1972, in piena Guerra Fredda, uno dei primi
super poteri di cui è stato dotato è la capacità di sopravvivere ad
armi biologiche.
11. Velocità di recuperare
le forze
Come ogni
supererei che si rispetti di questi tempi, avere la capacità di
recuperare in tempo super è un super vantaggio.
10. Capacità atletiche e di
lotta
Essere super forti spesso non basta, e saper lottare è
qualcosa di estremamente diverso. Luke
Cage è imbattibile non solo per la forza ma
soprattutto perché è un ottimo lottatore e possiede un’ottima
tecnica.
9. La sua SUPER giacca
Anche se non ha molto
senso considerato che possiede una super pelle, Luke
Cage possiede anche una super giacca. Tuttavia non
sappiamo se la vedremo nella nuova serie Netflix.
8. Pugno SUPER perforante
Non c’è
nulla che possa resistere al pungo super-perforante di Luke
Cage: l’acciaio, le pareti delle prigioni. Il suo pugno è
capace di oltrepassare e distruggere ogni cosa.
7. Non può essere tagliato
Ovviamente la pelle di Luke
Cage non può essere nemmeno scalfita da un coltello e da
una qualsiasi altra lama affilata. In pratica è
indistruttibile.
6. Può resistere al fuoco e
ad alte temperature
Nemmeno il fuoco può
scalfire o bruciare la pelle di Luke Cage.
5. Conosce la legge quasi
quanto Matt Murdock
Tutti sanno che
Matt Murdock (Daredevil) è un ottimo avvocato ma
nessuno sa che anche Luke Cage conosce molto bene
la legge, da autodidatta. Dunque non è soltanto molto forte.
4. Conosce molte lingue
Oltre ad essere
un profondo conosciuto della legge è anche molto bravo a parlare
lingue diverse. Infatti, una cosa che lo distingue rispetto ad
altri eroi è proprio questa sua sete di conoscenza che lo ha
portato a imparare tantissimo da autodidatta.
3. Una volontà sovrumana
Molti considerano
superpoteri solo abilità fisiche ma non tutti sanno che
Luke Cage possiede anche una supervolontà che gli
ha consentito di andare avanti anche dopo anni di prigione e dopo
la morte della sua amata. La supervolontà di essere un uomo
migliore che lo ha portato anche a unirsi ai Vendicatori in nome
della giustizia.
2. Possiede una velocità
sovrumana
Oltre alla super forza
e alla capacità di saltare su lunghe distanze, Luke
Cage possiede anche la super velocità. Infatti è più
veloce di qualsiasi altro uomo a Harlem.
1. Si allena per 24 ore di fila
Luke Cage
non è come noi poveri umani normodotati che dopo due ore di
esercizio fisico sentiamo la necessità di riposare. Infatti spesso
si allena anche per 24 ore di fila senza spillare neanche una
goccia di suore.
Noi abbiamo già iniziato a guardare
la serie Luke Cage, e voi?
Luke Bracey
(The November Man, The Best of
Me) è stato scritturato da Mel
Gibson per il suo prossimo film, insieme a
Andrew Garfield, Vince Vaughn
e Sam Worthington. La pellicola sarà un
racconto di guerra ambientato durante il secondo conflitto
mondiale, dal titolo Hacksaw Ridge,
dal nome di una località presso Okinawa che nel 1945 fu teatro
di una sanguinosa battaglia tra le truppe Americane e quelle
Giapponesi. La storia narra infatti dei tre mesi di stanza in
Giappone, durante la cosiddetta “Operazione Iceburg” o Battaglia di
Okinawa, seguendo da vicino le vicende del Caporale Demond
Doss (Andrew Garfield), il primo obiettore di coscienza
della storia a ricevere la Medaglia d’Onore dal Congresso degli
Stati Uniti: Doss infatti, Avventista del Settimo Giorno
ritrovatosi in guerra all’età di 23 anni, si rifiutò sempre di
imbracciare le armi e di uccidere, e finì ben presto a far
parte dell’équipe medica, sacrificandosi per i suoi compagni con
numerosi atti di coraggio che furono poi premiati con la Medaglia
direttamente dal Presidente Truman.
Luke Bracey avrà la parte di Smitty,
un compagno di plotone di Doss, descritto nella storia originale
come un “duro capobranco”, che nonostante ciò riesce a stringere
uno stretto legame con il Caporale.
Il film sarà girato in Australia ed
in quest’occasione Gibson lavorerà con una vecchia conoscenza:
Randall Wallace direttamente
da Braveheart figura infatti tra gli
autori.
Nel frattempo, vedremo Bracey nei
cinema a partire dal 25 Dicembe con il remake di Point
Break della Warner Bros.
Pictures.
Ecco la nostra intervista a
Lukas Dhont, rilasciata in occasione dell’uscita
in sala di Close, il suo secondo film distribuito da
Lucky Red e al cinema dal 4 gennaio 2023. Il film
è stato presentato in concorso al 75° Festival di Cannes, dove ha vinto il Grand
Prix Speciale della Giuria, e nella sezione della Festa del Cinema
di Roma Alice nelle città, è candidato ai
Golden Globes 2023 come Miglior Film
Straniero e ha ricevuto quattro nomination agli European Film Awards 2022 (Miglior regista,
Miglior attore, Miglior sceneggiatore e Miglior film europeo).
Dopo l’acclamato esordio
con
Girl (2018), selezionato per rappresentare il Belgio ai
premi Oscar 2019 e insignito del premio Camera d’Or al 71°
Festival
di Cannes, il regista fiammingo Lukas Dhont torna al
cinema con una profonda storia di amicizia e sulla ricerca
dell’identità, raccontata attraverso il legame tra due ragazzi di
13 anni, Léo e Rémy, uniti da un affetto fraterno. Un evento
inaspettato cambierà per sempre le loro vite, mettendo in
discussione il loro legame. Close è
un profondo e toccante coming of age, una storia di formazione che
racconta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza,
interpretata con grazia e naturalezza dai due giovani
protagonisti.
“Un giorno sono andato
a visitare la mia vecchia scuola elementare” – ha dichiarato
il regista Lukas Dhont – “I ricordi sono
tornati alla mente, facendo riemergere quel tempo in cui era
davvero difficile essere me stesso, senza filtri. I ragazzi si
comportavano in un modo, le ragazze in un altro, mi sono sempre
sentito come se non appartenessi a nessun gruppo. Essere intimo con
un altro ragazzo sembrava solo confermare le supposizioni che altri
avevano sulla mia identità sessuale. Ho cercato di fare ordine tra
questi sentimenti, mettendo qualche parola nero su bianco:
amicizia, intimità, paura, mascolinità… e ne è emerso
Close”.
Reduce dal successo di
Girl, opera prima che ha conquistato
la Caméra d’Or e il premio al Miglior Attore per la
sezione Certain Regardall’ultimo Festival di Cannes, Lukas
Dhont tornerà dietro la macchina da presa insieme allo
sceneggiatore Angelo Tijssens e al produttore di
Alabama Monroe, Dirk Impens.
Il giovane regista belga ha così
descritto il progetto: “Stiamo lentamente iniziando a
modellarlo e a scriverlo, ma è ancora senza titolo. Sarà diverso ma
anche nello stile di Girl. Posso solo dire che al centro ci sarà un
personaggio strano…“
Girl è arrivato in Italia grazie a Teodora lo
scorso 27 settembre 2018.
Protagonista del film è Lara,
adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre
e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare
una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa.
Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio
corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il
film segna due debutti-rivelazione: quello del ventisettenne
regista Lukas Dhont e quello, non meno
sorprendente, del giovanissimo protagonista Victor
Polster.
Ispirato ad una storia vera,
Girl – spiega il regista – nasce dal “desiderio di
raccontare la storia di un personaggio giovanissimo, capace di
sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora
inevitabilmente connessi, e dal bisogno di dire qualcosa su come
percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma
soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a
rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere.
Qualcuno che sceglie di essere se stesso all’età di 15 anni, quando
a molte persone occorre una vita intera”.
Affermatosi come una delle maggiori
rivelazioni del Festival di Cannes del 2019, dove
il suo film d’esordio Girl
ha vinto ben tre premi, il regista belga Lukas Dhont è ora pronto a portare al
cinema la sua opera seconda: Close.
Anch’esso presentato a Cannes, stavolta nel concorso ufficiale,
dove ha vinto il Grand Prix Speciale della giuria (il più
importante premio dopo la Palma d’Oro), il film ha per protagonisti
due ragazzi di nome Léo e Rémi,
la cui amicizia fraterna viene improvvisamente messa in crisi da
alcune novità nella loro vita. Con Close, Dhont torna
dunque ad indagare il mondo emotivo dei più giovani con uno sguardo
attento ad ogni sua sfumatura.
Dopo essere stato presentato ad
Alice nella Città, sezione parallela e autonoma
della Festa del Cinema di Roma, il film arriverà
finalmente nelle sale italiane a partire dal 4 gennaio
2023, distribuito da Lucky Red. Giunto a
Roma per presentare il film, Dhont ha avuto l’occasione non solo di
parlare di esso ma anche della sua idea di cinema e dei suoi
principali interessi come regista. “Tutti abbiamo fatto
esperienza di un’amicizia e di come il cuore si spezza quando
questa finisce. – racconta Dhont – Probabilmente quando il
cuore ci viene spezzato in tale ambito di solito non se ne parla,
abituati a vivere in una società che dà poco importanza ai rapporti
che non siano di tipo romantico.”
“Oggi ai ragazzi che crescono e
diventano uomini viene infatti insegnato che devono prendere la
distanza dalle emozioni ed essere più competitivi ed indipendenti.
Queste sono le caratteristiche che contraddistinguerebbero la
mascolinità, mentre tutto il resto finisce soffocato. I ragazzi
imparano a trovare intimità solo nel sesso e non nell’amicizia,
verso cui si prende sempre più distanza. Andando controcorrente, è
questo quello che ho cercato di raccontare con Close.”,
afferma il regista introducendo il film. Prima di voler fare il
regista, volevo fare il ballerino. – spiega poi, interrogato
sul suo metodo di lavoro – Quindi quando scrivo, il ballerino
dentro di me prende vita e finisco per scrivere più come un
coreografo che non come uno sceneggiatore.”
Close e la ricerca del vero nelle emozioni
“Pertanto scrivo principalmente
intenzioni di movimento, di distanza, di vicinanza e tutto ciò
diventa l’elemento portante del film. Nel corso di sei
mesi, – continua poi Dhont – io e i due giovani
protagonisti abbiamo trascorso molti tempo insieme, senza mai
provare una singola scena. Non è una cosa che faccio, provare prima
le scene, perché penso che tolga spontaneità. Quindi facevamo altre
attività, come passeggiare lungo la spiaggia o organizzare serate a
tema e di tanto in tanto con molta informalità chiedevo loro cosa
ne pensassero dei loro personaggi, se fossero curiosi di sapere
perché si comportavano come gli si vede fare poi nel
film.”
“Li ho fatti diventare dei
detective alla ricerca del perché succede ciò che è stato scritto
nella sceneggiatura. Volevo che capissero davvero quale è il loro
ruolo, – spiega il regista – che vi entrassero dentro e
sentissero anche la libertà di esprimersi. Non voglio che le
persone davanti la macchina da presa abbiano troppa consapevolezza
di essa e di ciò che vi accade dietro. Con il mio direttore della
fotografia prepariamo dunque nel minimo dettaglio ogni scena, dai
colori all’atmosfera e fino alle intenzioni, così da poter poi
permettere massima libertà agli attori. È come se fossimo una
troupe documentaristica perdutasi in un set di fiction.”
Raccontare il non detto
“Il desiderio sin dall’inizio
era quello di fare un film su due ragazzini ma anche sulle loro
madri, due donne che cercano un modo per gestire ed affrontare i
propri sentimenti. In particolare la madre di Rémi indossa una
specie di armatura, non mostra i propri sentimenti. Lei è molto
simile a Léo in questo. Entrambi si ritrovano a dover portare il
peso di aver perso una persona loro carissima, rapportandosi con
tale fardello e il senso di colpa. Non tutte le cose però possono
essere comprese e molto spesso può capitare che ci troviamo davanti
a situazioni di cui non possiamo comprendere tutto”
“Credo dunque che il non detto
sia un tema importante di questo film. – conclude Dhont –
I giovani sperimentano sempre qualcosa per la prima volta, come
i sentimenti o il senso di colpa. Tutte queste sensazioni poi
crescono dentro di noi ma spesso non siamo capaci di esprimerle.
Credo sia importante cercare di rappresentare tutto ciò sullo
schermo, perché potrebbe essere un modo per invitare gli spettatori
a parlare della propria interiorità. Trascorriamo la vita andando a
scuola e studiando materie come matematica e grammatica, ma non
impariamo mai a trovare il linguaggio per esprimere quello che
abbiamo dentro e questo penso che sia una forte mancanza per la
nostra società.”
Luisa Ranieri è una
delle attrici migliori del panorama cinematografico italiano e
capace di contrubuire allo sviluppo del cinema nostrano negli
ultimi anni. L’attrice ha dimostrato sin da subito di essere molto
in gamba con la recitazione, districandosi tra cinema e tv, senza
rinunciare alla conduzione e ai videoclip, conquistando il pubblico
anche per la sua bellezza e femminilità, ribaltando il concetto di
bellezza uguale a poca intelligenza.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Luisa Ranieri.
Luisa Ranieri: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata
nel 2001, quando debutta sul grande schermo con il film Il
principe e il pirata, per poi proseguire con Il
fuggiasco (2003), Guardiani delle nuvole (2004),
Eros – episodio Il filo pericoloso delle cose (2004),
SMS – Sotto mentite spoglie (2007), Gli amici del bar
Margherita (2009) e L’amore buio (2010). In
seguito, recita in La vita è una cosa meravigliosa (2010),
Letters to Juliet
(2010), Le maquis (2011), Benvenuto a bordo
(2011), Mozzarella Stories
(2011), Immaturi (2011) e
Immaturi – Il viaggio
(2012). Tra i suoi ultimi film, vi sono Colpi di fulmine
(2012), Maldamore (2013),
Allacciate le cinture
(2014), Forever Young (2016),
La musica del silenzio (2017), Veleno (2017),
Napoli velata (2017),
Vita segreta di Maria Capasso (2019), È stata la mano di Dio
(2021) e 7 donne e un mistero
(2021).
2. Ha lavorato spesso per il
piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice
non ha prestato la sua attività solo per il grande schermo, ma ha
partecipato anche a diversi progetti televisivi. Infatti, ha
debuttato sul piccolo schermo con La squadra (2000), per
poi lavorare nelle serie tv La omicidi (2004),
Cefalonia (2005), Callas e Onassis (2005),
Boris (2007), ‘O professore (2008), Amiche
mie (2008), Gli anni spezzati – Il commissario
(2014), Luisa Spagnoli (2016) e La vita promessa
(2018). Inoltre, ha recitato anche nei film tv Maria
Goretti (2002), Il giudice meschino (2014), Una
buona stagione (2014), Luisa Spagnoli (2016), La
vita promessa (2018-2020) e Le indagini di Lolita
Lobosco (2021).
3. È apparsa in altri
progetti. Oltre al cinema e alle serie tv, l’attrice ha
dimostrato di saperci fare anche con la conduzione, come è avvenuto
per Rockpolitik (2005) e Amore criminale
(2012-2013). Inoltre, ha partecipato anche tra i protagonisti del
videoclip Sognami di Biagio Antonacci nel
2007. Nel 2021 ha doppiato il personaggio Virana in Raya e
l’ultimo drago.
Luisa Ranieri è su Instagram
4. Ha un profilo
ufficiale. L’attrice possiede un proprio account ufficiale
su Instagram che è seguito da 425 mila persone. La sua bacheca è un
tripudio di foto che trasmettono solarità e gioia, tra momenti di
lavoro e i molti momenti legati alla quotidianità e a quelli
trascorsi con la famiglia. Seguendola si può dunque rimanere
aggiornati su tutte le sue attività.
Luisa Ranieri, il matrimonio con
Luca Zingaretti e le figlie Emma e Bianca
5. È sposata da
alcuni. L’attrice è insieme da molti anni con il collega
Luca
Zingaretti, ma i due si sono sposati solo il 23 giugno
del 2012. Infatti, i due attori si sono conosciuti tra il 2004 e il
2005 sul set della serie Cefalonia e lei, sebbene restia
dal frequentare dei colleghi, ha ceduto alla corte dolce, ma
serrata, di lui. Così, i due hanno iniziato una relazione nel 2005,
per poi non lasciarsi mai. Il matrimonio è avvenuto il 23 giugno
2012 con rito civile al Castello di Donnafugata a Ragusa in
Sicilia.
6. È madre di due
bambine. Dall’unione con il marito Luca Zingaretti,
l’attrice è diventata madre di due figlie: Emma
(nata il 9 luglio del 2011) e Bianca (nata il 27
luglio del 2015). Con loro l’attrice è sempre stata attenta
affinché le due bambine non venissero sovraesposte mediaticamente
per via del suo lavoro e di quel del marito.
Luisa Ranieri in
Immaturi
7. Ha recitato poco dopo
aver partorito. Dopo il parto della prima figlia, quasi
dopo poco più di un mese, l’attrice si è presentata in Grecia sul
set di Immaturi, dimostrando di avere un’energia quasi
fuori dal normale.
Luisa Ranieri è Luisa Spagnoli
8. Non conosceva la storia
della protagonista. Prima di iniziare ad interpretare
Luisa Spagnoli nell’omonima miniserie, l’attrice non conosceva il
personaggio ed è stato quando ha letto il soggetto propostole per
avviare una serie che si è resa conto di chi fosse. L’attrice ha
amato interpretare il personaggio di Luisa, così forte e
determinata, così lungimirante ed ottimista, creatrice di un impero
dolciario che ha conquistato il mondo.
Luisa Ranieri in È stata la mano di Dio
9. Ha avuto un ruolo di
rilievo nel film. Nell’ultimo film di Paolo
Sorrentino, È stata la mano di Dio, poi anche
candidato all’Oscar, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Patrizia,
la seducente zia del protagonista. Si tratta di un ruolo che ha
visto l’attrice mettersi letteralmente a nudo, mostrando un fisico
particolarmente curato, che ha attirato su di sé non poche
attenzioni. L’attrice si è inoltre distinta per la sua solita
bravura, rimanendo impressa come uno dei personaggi più memorabili
del film.
Luisa Ranieri: età e altezza
10. Luisa Ranieri è nata il
16 dicembre del 1973a Napoli. La sua
altezza complessiva corrisponde a 173 centimetri.
Il compositore e pianista
Luis Bacalov si è spento a 84 anni. La sua
attività di compositore di colonne sonore ha raggiunto il suo apice
nel 1996, quando grazie alla soundtrack de Il
Postino, l’ultimo film in cui ha recitato Massimo
Troisi, conquistò il premio Oscar.
Luis Enrique
Bacalov, argentino naturalizzato italiano, nacque a Buenos
Aires il 30 agosto 1933 da una famiglia di
origini bulgare di radice ebraica e viveva in Italia dal
1959.
Bacalov è morto oggi, nel
pomeriggio, all’ospedale San Filippo Neri di Roma, dove era stato
ricoverato in seguito a un’ischemia.
Edoardo Leo firma il primo documentario
ufficiale sulla vita di Gigi Proietti, dal titolo
Luigi Proietti detto Gigi. L’attore aveva iniziato
nel 2017 a seguirlo e dare forma all’idea del progetto di fare un
film su di lui, che alla proposta rispose con una certa
incredulità. Ed è un aspetto quasi assurdo da immaginare.
Già, perché nei racconti
della sorella Anna Maria, intervistata da Leo insieme alle figlie
Carlotta e Susanna, emergono tanti aneddoti e un profilo
dell’artista non così scontato, come tra l’altro accade spesso per
personaggi di questo calibro. Per sua stessa ammissione, infatti,
non si sentiva un divo e se divideva il palco con qualcuno gli
lasciava spazio, sempre.
Un viaggio per capire il
suo segreto, questo l’intento dell’attore e regista, che aveva
iniziato il suo percorso dietro la macchina da presa già nel 2008
con Ne parliamo a cena e successivamente, nel
2010, con Diciotto anni dopo si era aggiudicato
una nomination ai David di Donatello e una ai Nastri d’argento.
La sua crescita
professionale aveva dunque incrociato quella di Proietti ai tempi
de L’avvocato Porta, nel ’97, per poi portarlo ad essere
diretto proprio da lui nel 2001 in occasione della trasposizione
teatrale dell’opera di Ettore Scola Dramma della
gelosia. All’epoca Edoardo Leo aveva ventinove anni.
Quello che lo ha condotto
fino a decidere di sviluppare un lungometraggio raccogliendo
testimonianze e filmati di repertorio, è fondamentalmente il
desiderio di ricerca e scavo nel mistero di un uomo dello
spettacolo che, oltre ad una tecnica e un talento formidabili,
possedeva quel qualcosa in più: la capacità di portare in scena
pezzi passati alla storia per quanto hanno fatto scomporre dalle
risate grandi e piccini, e opere che la storia l’avevano già fatta.
Il tutto con un livello performativo pazzesco.
E a dire il vero, a conti
fatti, Luigi Proietti detto Gigi, è un
documentario ammirato e innamorato, che fa sospirare e di nuovo,
ancora, piegare a metà dal ridere, come dice lo stesso regista che
accompagna e guida le immagini facendo da voce narrante: nonostante
certe barzellette le abbiamo ascoltate centinaia di volte,
continuano a farci divertire a crepapelle, perché a farlo è lui e
come le racconta.
Così viene passata in
rassegna la vita artistica di Proietti, a partire da quello che fu
A me gli occhi please nel 1976, di come
quel one man show lo fa schizzare nelle vette dei mattatori
del teatro d’intrattenimento, anche e soprattutto perché per due
ore e mezza regge la scena da solo, gettando le basi per sketch che
diventeranno iconici, e che riprodurrà più volte durante la sua
carriera. Quello spettacolo suggellerà l’amore eterno che la
capitale gli riserverà per tutta la vita, che è lo stesso che ha
mosso il regista nella sua indagine piena d’affetto e che guizza da
ogni parte del montaggio.
Luigi Proietti detto Gigi racconta un maestro agli occhi
dell’allievo
Con la morte di Proietti,
Edoardo Leo decide di fermare le riprese,
e inizia a domandarsi se sia il caso o meno di continuare il
progetto, ma è la stessa famiglia dell’attore romano ad
incoraggiarlo, e così prosegue.
Forse proprio perché
nessuno si sarebbe aspettato di doverlo salutare così
all’improvviso, o perché certi personaggi danno davvero la
percezione di essere immortali, Luigi Proietti detto
Gigi acquisisce una dolcezza potente e delicata, che
svela il sentimento che legava sinceramente Leo al suo maestro,
termine che peraltro non gli è mai andato veramente a genio.
Non è mai facile
tratteggiare fino in fondo i contorni di personalità che talvolta
sembrano inafferrabili, se non inarrivabili. E probabilmente
l’interrogativo iniziale del regista non giunge ad essere risolto.
Ma forse non era davvero quello il suo scopo, quanto la costruzione
di un racconto che potesse gettare luce su altri lati di un artista
come Gigi Proietti, o semplicemente la contemplazione della
bellezza del genio quando si combina al comico e riesce a catturare
irrimediabilmente chiunque lo ascolti.
Luigi Lo Cascio è
uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema italiano e
tutto ciò è stato reso possibile grazie alle sua incredibili
interpretazioni. L’attore ha iniziato la sua attività dal teatro,
amore che non ha mai abbandonato, costruendosi una carriera
cinematografica di tutto rispetto e ancora ben attiva.
Ecco dieci cose da sapere su
Luigi Lo Cascio.
Luigi Lo Cascio: i suoi film
1. I film e la
carriera. La carriera dell’attore palermitano inizia nel
2000, dopo anni di teatro, grazie al film I cento passi.
In seguito, lavora in Luce dei miei occhi (2001), Il
più bel giorno della mia vita (2002), La meglio
gioventù (2003) e Buongiorno, notte (2003). La sua
carriera cinematografica continua con La vita che vorrei
(2004), La bestia nel cuore (2005), Mare nero
(2006), Sanguepazzo (2008), Miracolo a
Sant’Anna (2008) e Gli amici del bar Margherita
(2009). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Baarìa (2009), Noi credevamo (2010),
Romanzo di una strage
(2012), La città ideale (2012),
Salvo (2013), Marina (2013), Il capitale umano
(2014), I nostri ragazzi (2014), Il nome del figlio
(2015), Smetto quando voglio –
Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad
honorem (2017), Il traditore (2019) e
Lacci (2020).
2. Ha lavorato anche per il
piccolo schermo ed è anche regista. Nel corso della sua
carriera, l’attore non ha lavorato solo per il grande schermo, ma
si è prestato anche per altri progetti. Infatti, ha partecipato
alla miniserie Il sogno del maratoneta (2012) e al film tv
Il bambino cattivo (2013). Inoltre, ha sperimentato altri
ambiti del panorama cinematografico, debuttando come regista, nel
2012, con La città ideale.
Luigi Lo Cascio: la moglie e i
figli
3. È sposato da diversi
anni. Nel luglio del 2006, l’attore si è sposato con la
montatrice italiana Desideria Rayner, dalla quale
ha avuto i figli Tommaso Isidoro e Arturo
Tito. Inoltre, i due hanno lavorato insieme alla
realizzazione del primo film dell’attore in veste di regista,
La città ideale.
Luigi Lo Cascio non Instagram
4. Non ha un profilo
ufficiale. Luigi Lo Cascio non ha nessun account ufficiale
personale su nessun social media. I motivi non sono chiari, anche
se ovviamente la sua assenza dai vari canali social è sintomo di
assoluta riservatezza. Tuttavia, ha diverse pagine ufficiali
gestite da uno staff, come quella di Twitter.
Luigi Lo Cascio in La città
ideale
5. Ha girato il film a
Siena. Lo Cascio, anche regista del film La città
ideale, ha dichiarato di aver voluto girare il film a Siena
perché “C’è la sensazione di tornare in una città a misura
d’uomo, che si può percorrere tutta a piedi e che è divisa in
contrade […], ha tutta una serie di aspetti, di forme, di archetipi
che anche in momenti di difficoltà non vengono
cancellati”.
Luigi Lo Cascio in La meglio gioventù
6. È stato voluto nel film
da suo zio. Uno dei primi e più importanti film
dell’attore è I cento passi, incentrato sulla vita del
celebre Peppino Impastato, attivista impegnato nella lotta a Cosa
nostra nella sua terra, la Sicilia. Lo Cascio interpreta proprio
Peppino Impastato, mentre nel ruolo del padre Luigi vi è l’attore
Luigi Maria Burruano, zio di Lo Cascio. Fu proprio
Burruano a consigliare al regista, Marco Tullio
Giordana, di affidare la parte del protagonista al nipote,
poi rivelatosi perfetto per la parte.
Luigi Lo Cascio in Smetto
quando voglio
7. È stato voluto dal
regista. Per la realizzazione del secondo e terzo capitolo
di Smetto quando voglio, Lo Cascio è stato fortemente
voluto dal regista, Sydney Sibilia, nel cast.
Tuttavia, l’attore non sapeva che era stato scelto per interpretare
il ruolo del cattivo. Dopo aver discusso della natura di questo
personaggio, ha infine accettato con grande entusiasmo la
parte.
8. Era rimasto impressionato
dal primo film. L’attore ha ammesso di essere rimasto
particolarmente colpito dalla visione del primo Smetto quando
voglio, soprattutto per il fatto di essere un film
intelligente e divertente, con un’ottima regia e attori magnifici.
L’ottima considerazione che aveva di questo, ha spinto Lo Cascio ad
accettare di partecipare ai due sequel a qualsiasi costo.
Luigi Lo Cascio: i premi vinti
9. Ha vinto diversi
premi. Nel corso della sua carriera, l’attore ha vinto
diversi premi: nel 2001 si è aggiudicato il David di Donatello al
Miglior attore protagonista per I cento passi, oltre che
il Globo d’oro. Se nel 2004 ha vinto il Nastro d’Argento al Miglior
attore protagonista e il Ciak D’oro nella stessa categoria per
La meglio gioventù, nel 2019 ha vinto un altro Nastro,
come Miglior attore non protagonista – insieme a Fabrizio Ferracane
– per Il traditore. Per questo stesso fil ha anche
vinto il David di Donatello. Inoltre, l’attore ha anche vinto, nel
2001, la Coppa Volpi maschile per Luce dei miei occhi.
Luigi Lo Cascio: età e altezza
10. Luigi Lo Cascio è nato
il 20 ottobre del 1967a
Palermo,Italia. La sua altezza
complessiva corrisponde a 170 centimetri.
Meglio noto come il Luì dei
Me contro Te, Luigi Calagna è oggi
una vera e propria celebrità, diviso tra il mondo di YouTube, il
cinema, la televisione e numerose altre attività nel mondo dello
spettacolo. Sempre di più il duo di cui fa parte è una solida
certezza nel mondo dell’intrattenimento, capace come pochi di far
presa sulle fasce più giovani degli spettatori.
Ecco 10 cose che non sai di
Luigi Calagna.
Luigi Calagna: i suoi film e
l’attività su YouTube
10. È diventato celebre
grazie al canale YouTube. La fonte principale della fama
dei Me contro Te è il loro canale YouTube, aperto nel
2014. Caricando qui i loro video, il duo ha formato un proprio
riconoscibilissimo stile, guadagnando nel giro di pochi anni un
numero di iscritti attualmente pari a 5,12 milioni. Nei loro video,
pubblicati con grande frequenza, i due sono soliti dar vita ai
contenuti più disparati, pensati, anche nel linguaggio, per
intrattenere un pubblico di bambini.
2. Hanno recitato in alcuni
film per il cinema. Il 17 gennaio del 2020 è uscito in
sala il lungometraggio Me contro Te – Il film: La
vendetta del Signor S. Scritto dagli stessi
Calagna e Scalia, il film è stato prodotto dalla Warner Bros., in
collaborazione con la Me Contro Te Production. La trama ruota
intorno alla celebre coppia, che si trova a dover fronteggiare il
malvagio e misterioso Signor S., il quale aspira a diventare il
padrone del Mondo. Nel 2021 è invece uscito un nuovo film del duo,
intitolato Me contro Te – Il film: Il
mistero della scuola incantata. Il 1° settembre 2021 hanno
poi annunciato il terzo ed ultimo capitolo della trilogia, Me contro Te – Il film: Persi
nel tempo, il quale uscirà in sala il 1° gennaio del
2022.
3. La TV ha contribuito al
successo. Dopo aver ottenuto un buon successo su YouTube,
i Me contro Te sono stati assunti come protagonisti della
serie Like Me, distribuita su Disney Channel, e pressocché
adattata ai personaggi di Luì e
Sofì. I due hanno in seguito svolto il ruolo di
conduttori per il game show Disney Challenge Show – Me contro
Te, dove diversi bambini venivano sfidati attraverso diverse
prove da superare. Queste significative incursioni televisive hanno
contribuito all’ulteriore popolarità della coppia.
Luigi Calagna e i Me contro
Te
4. È noto per le canzoni
del duo. Uno degli ambiti in cui i Me contro Te
hanno ottenuto molto consenso è quello legato alla musica. Con i
loro video hanno infatti diffuso diverse canzoni da loro composte
ed eseguite, arrivando, nel febbraio del 2020, a pubblicare il loro
primo album, intitolato Il Fantadisco dei Me controTe, posizionatosi per due settimane al primo posto in
classifica, vincendo poi un disco d’oro e uno di platino.
Dall’album è stato estratto il singolo Me con te, divenuto
una vera e propria hit.
5. Possiede un sito di
merchandising. Una delle maggiori fonti di guadagno per il
duo è il sito “mecontroteshop.it“. Qui sono infatti
disponibili per l’acquisto una vasta gamma di prodotti legati al
marchio dei Me contro Te. È infatti possibile trovare dai libri ai
dischi, dalle magliette alle felpe e fino agli zaini. Sul sito si
possono poi ritrovare tutte le informazioni per quanto riguarda
l’acquisto e la consegna.
Luigi Calagna e Sofia Scalia
6. Sono fidanzati nella
realtà. Come noto, Luigi Calagna e
Sofia Scalia sono una coppia anche al di fuori delle loro
attività nel mondo dello spettacolo. A quanto pare, i due si sono
conosciuti nel 2012 grazie al cugino di lei, amico di Lugi. Hanno
poi frequentato insieme la facoltà di Scienze della Comunicazione.
In seguito, i due hanno poi tramutato la loro comune passione nel
loro lavoro, dando vita alla Me contro Te Srl.
7. La Chimica li ha
avvicinati. Dopo essersi conosciuti, ad unire ancor di più
i due ci ha pensato la materia scolastica “chimica”. Luigi, che
all’epoca frequentava la facoltà di Farmacia, ha infatti aiutato
Sofia a migliorare i propri voti in questa. In seguito, lui ha
lasciato la facoltà iscrivendosi nella medesima di
Sofia. A quel punto, però, la chimica di coppia tra i due era
diventata così forte da renderli inseparabili.
Luigi Calagna è su Instagram
8. Ha un account
personale. Luigi Calagna è presente su Instagram con un
proprio account verificato il cui nome è semplicemente
@luigi.calagna. All’interno di questo vanta attualmente e556 mila
follower, ed è solito pubblicare post di vario genere. Questi ad
oggi sono più di 100 e spaziano da momenti di svago in compagna di
amici o della sua famiglia sino alla promozione dei suoi progetti
cinematografici e televisivi. Seguendo il suo profilo, dunque, si
potrà essere sempre aggiornati sulle sue attività.
9. È presente anche sul
profilo dei Me contro Te. Oltre al profilo
personale di Luigi, è possibile trovare su Instagram anche
l’account ufficiale dei Me contro Te, seguito ad oggi da
1,5 milioni di persone. In questo, con oltre 1.600 post, il duo è
solito condividere fotografie inerenti alle loro attività, dai
viaggi ai progetti realizzati e in via di realizzazione. Tutti i
loro fan non possono dunque non seguire tale account, rimanendo
informati su tutto ciò che riguarda i Me contro Te.
Luigi Calagna: età e luogo di
nascita
10. Luigi Calagna è nato a
Palermo, in Sicilia, il 6 dicembre del 1992 ed ha oggi 28
anni.
L’ossessione amorosa è una tematica
che si ripresenta spesso al cinema e che nel tempo è stata alla
base di film affermatisi come grandi cult, prevalentemente di
genere thriller. Titoli come Attrazione fatale, Unfaithful – L’amore infedele, Closer e
Il ragazzo della porta accanto hanno ognuno a modo loro
esplorato questo argomento, proponendo racconti su ciò che può
accadere quando in una coppia vige un rapporto disfunzionale. Un
altro film, meno noto, su tale tema è Lui non sarà più
tuo.
Diretto dalla regista Christie Will
Wolf, questo affronta in particolar modo l’incapacità di una
delle due parti di una coppia nel lasciare andare l’altro.
L’interruzione di un rapporto sentimentale, se non propriamente
gestito, può infatti portare i coinvolti a forme di follia molto
pericolose quando non letali. Il film esplora dunque le dinamiche
delle relazioni moderne, evidenziando come la mancanza di fiducia e
la possessività possano portare a conseguenze drammatiche.
Per chi è alla ricerca di un
thriller basato su queste dinamiche, ecco allora un titolo che
grazie al suo passaggio televisivo offre tutto questo e anche di
più. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Lui non sarà più
tuo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Lui non sarà
più tuo
Protagonista del film è
l’istruttrice di pilates AmélieDidot, che si trasferisce in una nuova città con
la speranza di ricominciare da capo lasciandosi alle spalle il suo
doloroso divorzio. Non passa poi molto tempo prima che il suo nuovo
studio cominci a fare il boom di affari. Allo stesso tempo, Amélie
intraprende un’appassionante storia d’amore con il magnate dei
media britannici di successo, il giornalista Pierce
Dalton. La loro relazione sembra costruirsi su solide
basi, con entrambi che sembrano essersi riappropriati di serenità e
felicità.
All’insaputa di Amélie, però,
l’ultima relazione di Pierce è stata un amore non corrisposto, che
ha lasciato la sua ormai ex fidanzata, Fran
Gibbons, in preda all’ostilità e alla gelosia. Nel
tentativo di riconquistare quello che considera ancora come il suo
uomo, Fran sviluppa un comportamento ossessivo e potenzialmente
mortale, mettendo a rischio Amélie e chiunque si trovi sulla sua
strada. La donna si troverà così alle prese con una nuova complessa
situazione da dover gestire e risolvere quanto prima.
Il cast del film
Ad interpretare Amélie Didot vi è
l’attrice Aubree Bouché, la quale dopo aver
recitato principalmente in cortometraggi e alcuni episodi di serie
TV, ottiene qui il suo primo ruolo da protagonista in un film.
Accanto a lei, nel ruolo di Pierce Dalton, vi è l’attore
Charlie Bewley, celebre principalmente per aver
interpretato Demetri nei film della saga di Twilight, accanto a Robert Pattinson e Kristen Stewart, ma visto anche nella serie
The Vampire Diaries e nel film The Foreigner.
Nel ruolo di Fran Gibbons, invece,
si ritrova l’attrice Karlee Eldridge, vista in
alcuni episodi della serie Ballers con
Dwayne Johnson e della serie This Is Us con
Milo Ventimiglia. Completano poi il cast di
Lui non sarà più tuo gli attori Tanya
Christiansen nel ruolo di Barbara, Jevon
White in quello di Kip, Rosetta Johnson
in quello di Margaret e Jim Ballard in quello di
Frank.
Il trailer di Lui non sarà
più tuo e dove vederlo in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
sabato 20 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Il film del tedesco
David Wnendt, tratto dal best seller di
Timur Vermes, Er ist wieder
(Lui è tornato), non è un semplice
adattamento cinematografico, ma è girato in parte come una sorta di
mockumentary, inoltrandosi realmente tra le ignare persone
di Berlino.
In una realtà utopica, Adolf
Hitler si risveglia dal suo (tentato?) suicidio, e cammina
spaesato per il quartiere popolare di Marzhan. Tra lo stupore dei
passanti e la benevolenza di un edicolante, il dittatore ci mette
poco ad adeguarsi ai giorni nostri: nessuno stupore pare infatti
scalfire la granitica personalità dell’uomo che, settanta anni fa,
teneva in pugno l’Europa. Interpretato in maniera ineccepibile da
Oliver Masucci, il Führer non sembra aver cambiato
il proprio intento di conquistare il mondo. Piuttosto ad essere
cambiati sono i tempi, ai quali l’uomo non fa fatica ad adattarsi
utilizzando i principali mass media per arringare (nuovamente) le
folle.
Quello che parla è un Hitler sempre
sicuro di sé, che gira tra la gente, ascoltandone le lamentele su
temi quotidiani come l’immigrazione, la cultura araba e quella
nera, la disoccupazione, e in breve tempo diventa così paladino dei
bisognosi («Ci penso io» rassicura), di persone qualunque che,
inconsapevoli che si tratti di un esperimentosociale, esprimono apertamente la loro xenofobia,
il loro razzismo quandanche una aperta propensione alla riapertura
dei lager!
Ed è qui che il film/documentario
centra nel segno. In questa messa a nudo dei più loschi pregiudizi
della popolazione germanica (che poi sono quelli di qualunque
nazione), l’intento del regista è proprio quello di indignare lo
spettatore, stranito di fronte alla subitanea ascesa al potere di
questo dittatore “pop” che si approfitta dell’apatia politica
generale per entrare nel cuore della gente a passo di danza (
significative, in questo senso, le note della Gazza
Ladra di Rossini nel presentarci un
Hitler ancora “in divenire” e il motivo tonante della
Cavalcata delle Valchirie che introduce il
prorompente dittatore, nuova star di uno show televisivo).
E se per accattivarsi il suo
pubblico, il neo Hitler è persino disposto a fare ammenda («Sono
una brava persona, uccido solo se necessario»), la voce della
verità risiede nelle sole persone che non hanno più alcun
collegamento con la realtà di oggi, il rinnegato sociale
Fabian e l’anziana signora colpita da una demenza
senile che non dimentica gli orrori passati.
La presa di coscienza dello
spettatore è pressoché immediata, al contrario di quella dei
personaggi del film, ma la resa dei conti finale in perfetto stile
western (così da non dimenticare l’intendo goliardico che permea
l’intera pellicola) non fa altro che evidenziare la lotta intestina
tra male e bene che convive nell’uomo in quanto singolo e in quanto
parte di un popolo che pare non volersi svegliare.
In occasione dell’anniversario
della morte di Beethoven, il prossimo 26 marzo debutterà su Nexo+
Ludwig Van Beethoven: 5 cose da sapere sulla musica:
Alessandro Baricco al teatro comunale di Ferrara, la
lezione-spettacolo di e con Alessandro Baricco realizzata per il
Teatro Comunale di Ferrara per celebrare Ludwig van Beethoven (16
dicembre 1770-26 marzo 1827).
Lo spettacolo di 95 minuti è
prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e realizzato
grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione e in
collaborazione con il Ministero della Cultura nel 2020, anno delle
celebrazioni dei 250 anni dalla nascita del compositore. Sul palco
del teatro settecentesco, tra i teatri di tradizione d’Italia
chiusi per il lockdown, insieme a Baricco –
scrittore, saggista, critico musicale, conduttore televisivo,
sceneggiatore e regista – la pianista Gloria
Campaner, particolarmente apprezzata per la sua
versatilità, e i trenta giovanissimi musicisti dell’Orchestra
Canova, tutti under 25, diretti dal coetaneo Enrico Saverio
Pagano.
Un racconto appassionato, un
viaggio inedito, curioso, divertente, gioioso, per scoprire cinque
cose della musica del celebre compositore che non si ritrovano
nelle biografie musicali o nelle enciclopedie digitali. Si
entra in un teatro senza pubblico – nel pieno delle chiusure
dei luoghi della cultura e dell’istruzione a distanza – e si
riscopre la gioia della musica dal vivo, “il grimaldello per aprire
le porte dell’anima” come dice Baricco in scena. Alessandro Baricco
‘smonta’ la musica di Beethoven, entrando dentro ai brani.
Scava dentro, li racconta, li fa vivere, in un dialogo continuo con
i giovani musicisti in scena.
Lo spettacolo è prodotto dalla
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e realizzato grazie al
sostegno del Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con
il Ministero della Cultura, la Regione Emilia Romagna e il
Comune di Ferrara – Assessorato alla Cultura, con la partecipazione
di Visit Ferrara. Il progetto è un’idea di Alessandra
Pellegrini e Alessandro Baricco, scrittore, drammaturgo,
sceneggiatore, regista, autore televisivo, critico musicale e
conduttore televisivo.
Per l’occasione, su Nexo+ sarà
inoltre disponibile un’ampia selezione di contenuti dedicati al
compositore, come i concerti diretti da Barenboim, Karajan e
Bernstein, “Dancing Beethoven” di Arantxa Aguirre (la messa in
scena in forma di balletto della Nona Sinfonia di Beethoven,
coreografata da Maurice Béjart), il concerto di Martha Argerich e
Renaud Capuçon a interpretare, tra gli altri brani, anche la
“Sonata a Kreutzer” e la sinfonia n. 8 di Beethoven e il concerto
“Beethoven Trios – Daniel & Michael Barenboim – Soltani”.
Negli ultimi anni le maggiori
piattaforme di streaming come Netflix e
Amazon Prime
Video hanno cominciato a diversificare i loro
contenuti soprattutto per quanto riguarda l’intrattenimento per
ragazzi. Oggi ci sono tantissime serie tv e film dedicate agli
adolescenti e che stanno facendo strage di visualizzazioni. Stiamo
parlando di serie come Elite,
Outer
Banks, Stranger
Things, Non Ho
Mai…, The Society e molte altre
ancora. In Italia, una delle serie più amate dai ragazzi è senza
dubbio Skam Italia che ha come protagonisti alcuni
attori giovanissime come Ludovica Martino, Benedetta
Gargari, Federico Cesari e ovviamente
Ludovico Tersigni.
Scopriamo oggi insieme
tutto quello che c’è da sapere su Ludovico
Tesigni, il famoso e amatissimo Giovanni Garau della
webseries Skam Italia.
Ludovico Tersigni film: gli inizi
della sua carriera
Ludovico Tersigni, età 25
anni, nato a Nettuno l’8 agosto del 1995,
è uno degli attori più amati e cliccati del momento. Ma com’è
arrivato al successo in cosi poco tempo? Sembra che sin da bambino
Ludovico avesse una passione frenata per la recitazione e il
musical. Alle scuole medie partecipa infatti di
continuo agli spettacoli della scuola e contemporaneamente studia
teatro e frequentando corsi in compagnie di
musical.
Dopo aver ottenuto il diploma al
Liceo Classico Chris Cappell College di Anzio, grazie anche alla
sua istruzione artistica, Ludovico è pronto a lanciarsi nel mondo
dello spettacolo. Nel 2014, infatti, esordisce sul grande schermo
con Arance & Martello, un film diretto da
Diego Bianchi, suo zio, presentato in anteprima
alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia.
https://youtu.be/yvd22mDvwDg
Grazie al suo esordio in grande
stile alla Biennale Cinema, due anni dopo Ludovico ottiene un
ruolo, seppur minore, nel nuovo film di Gabriele
Muccino, dal titolo L’estate Addosso (2016).
Il film racconta la storia di Marco
(Brando Pacitto), un ragazzo di soli diciotto anni
che, dopo aver avuto un incidente con lo scooter, riceve un grosso
risarcimento economico dall’assicurazione. Con quei soldi in tasca,
Marco decide di partire per l’estate per San Francisco. Qui il
ragazzo viene ospitata da una coppia di giovani gay che,
incredibilmente, sembra conoscere la sua compagna di classe Maria
(Matilda Lutz), un ragazza definita una bigotta
“santarellina”. Grazie a quella vacanza però Marco e Maria
impareranno a conoscersi meglio e a fare amicizia.
Ludovico Tersigni nel film Slam –
Tutto Per Una Ragazza
Nel 2017, però,
arriva finalmente per Ludovico il primo ruolo da protagonista
grazie al film Slam – Tutto Per Una Ragazza, diretto da
Andrea Molaioli.
Il film – adattamento del romanzo
del 2007 di Nick Hornby dal titolo Tutto
Per Una Ragazza – è ambientato a Roma e racconta la storia
di Samuele (Ludovico Tersigni), detto Sam, un
ragazzo di sedici anni con una grande passione per lo
skateboard. Non c’è da meravigliarsi dunque che il
suo idolo sia lo skater e stuntman Tony Hawk,
personaggio che il ragazzo ammira e che spera un giorno di poter
eguagliare.
Sam ama sognare e quando lo fa,
sogna in grande. Dopo l’università, il ragazzo vorrebbe avere la
possibilità di viaggiare e trasferirsi poi in California, cercando
di realizzarsi nel mondo dello skate ma soprattutto sfuggendo al
destino della sua famiglia. Sia i suoi genitori che i suoi nonni,
infatti, sono diventati genitori quando avevano appena sedici anni
e Sam vorrebbe evitare di portare avanti questa tradizione.
Nonostante le sue buone intenzioni
e i suoi piani per il futuro, la vita di Sam prende una piega
inaspettata quando il ragazzo incontra Alice (Barbara
Ramella)…
Ludovico Tersigni serie tv: alla
conquista del piccolo schermo
Contemporaneamente Ludovico
Tersigni comincia anche a muovere i primi passi sul piccolo
schermo. Nel 2015 fa il suo debutto nella fiction Tutto Può
Succedere, adattamento italiano della serie della
NBC, Parenthood.
La fiction è ambientata a Roma e
segue le peripezie della numerosa famiglia dei Ferraro. Sotto lo
stesso tetto vivono Ettore (Giorgio Colangeli) e
Emma Ferraro (Licia Maglietta), genitori di
Alessandro (Pietro
Sermonti), Sara (Maya
Sansa), Giulia (Ana Caterina Morariu)
e Carlo (Alessandro Tiberi). Ognuno di loro,
ovviamente, ha marito, moglie e figli al seguito. La serie racconta
delle piccole sfide quotidiane, dei problemi comuni di tutte le
famiglie e di come la vicinanza e l’affetto dei cari siano
indispensabili per andare avanti.
In Tutto Può
Succedere, Ludovico Tersigni interpreta Stefano
Privitera ex fidanzato prima di Federica Ferraro (Benedetta
Porcaroli), primogenita di Alessandro Ferraro, e poi
di sua cugina Ambra Scalvino (Matilda
De Angelis), figlia di Sara Ferraro.
Dopo il successo ottenuto dalla
serie Tutto Può Succedere – in onda dal 2015 al
2018 per 3 stagioni e 42 episodi
-, Ludovico continua la sua scalata nel mondo dello spettacolo
aggiungendo nuovi progetti al suo curriculum. Negli anni successivo
lo vediamo in Oltre La Soglia (2019), Skam
Italia (2018 – in corso) e
Summertime (2020 – in corso).
Quest’ultima, distribuita da
Netflix, esplora il complesso mondo degli
adolescenti attraverso le vite di Summer (Coco Rebecca
Edogamhe) e Ale (Ludovico Tersigni), due
ragazzi completamente diverso l’uno dall’altra. La prima è
introversa, odia l’estate ed è costretta a lavorare per aiutare
economicamente la madre. Ale invece è un ragazzo molto affascinante
e famoso nel circuito delle moto ma costantemente in lotta con i
suoi genitori.
Grazie a una serie di circostanze,
i due si incontreranno e cominceranno a frequentarsi, scoprendo di
avere molto di più in comune di quanto pensano…
Ludovico Tersigni in Skam
Nel 2018 Ludovico Tersigni viene
scelto per entrare a far parte del cast di una nuova webserie
teen drama dal titolo Skam Italia.
Quella creata da Ludovico
Bessegato per TIMvision e prodotta da
Cross Productions, è solo l’ennesimo remake
dell’originale webserie norvegese per ragazzi,
Skam che ha debuttato nel 2015. Da allora quello
di Skam è diventato un vero e proprio franchise che
include, oltre alla serie originale, ben 7 remake, una saga
letteraria, una serie di spettacoli teatrali danesi e molto altro
ancora.
Ambientata sempre nella bellissima
Roma, la serie racconta delle vicende di un gruppo variegato di
studenti del liceo Kennedy alle prese con primi amori, amicizie,
bravate, feste pazzesche e piccoli drammi. Nella prima stagione a
fare da protagonista è Eva (Ludovica Martino) una
ragazza molto dolce ma insicura, appena trasferitasi al Kennedy.
Avendo lasciato le sue amiche nella vecchia scuola, Eva può contare
solo sul sostegno del suo ragazzo Giovanni (Ludovico
Tersigni) e sul suo migliore amico Martino
(Federico Cesari).
Nonostante la ragazza non sia
completamente sola al Kenney, dopo un po’ comincia a sentire
l’esigenza di un suo gruppo di amici. Durante un party, Eva conosce
Eleonora (Benedetta Gargari), appena arrivata al
Kennedy proprio come lei, Silvia (Greta Ragusa),
molto socievole ed espansiva; Sana (Beatrice
Bruschi), di origine musulmana e per questo bullizzata, e
infine Federica (Martina Lelio), solare e
ottimista.
Le ragazze non potrebbero essere
più diverse ma, in qualche modo, continueranno a condividere il
loro percorso di studi e di crescita, aiutandosi a vicenda.
Sostenendosi l’una con l’altra impareranno ad affrontare i piccoli
drammi e le prime delusioni, e a gioire insieme dei traguardi
raggiunti.
Skam Italia,
arrivato a oggi a 4 stagioni e 42
episodi, è disponibile in streaming su
TIMvision e su Netflix.
Ludovico Tersigni e Ludovica
Martino sono fidanzati?
Negli ultimi mesi si è sentito
tanto parlare di Ludovico Tersigni e Ludovica
Martino e della loro presunta relazione al di fuori del
set di Skam Italia. A scatenare la curiosità dei
fan pare sia stato uno scambio di battute un po’ equivoche tra i
due attori.
Nel mese di maggio di quest’anno,
Netflix ha pubblicato su Youtube
un video di alcuni contenuti speciali relativi alla quarta stagione
della webserie. In questo video di circa sette minuti, i
protagonisti di Skam Italia sono chiamati a commentare alcune delle
scene più interessanti della stagione. In una di queste clip
vediamo Giovanni (Ludovico Tersigni) al telefono
con Federico Canegallo (Luca Grispini), dire
all’amico, intenzionato a conquistare la sua ex Eva, di farsi da
parte.
(vai al minuto
5:18)
“Mettiti in
fila!”. E’ questo ciò che Giovanni dice a Federico,
parole che colpiscono Ludovica Martina che ha definito la frase
come una vera e proprio dichiarazione d’amore.
“Questa è la battuta
della vita, è la mia battuta preferita in quattro stagioni […] una
roba che dici ‘ma perché non ho un fidanzato
così?’“.
Ma a sorprendere i fan è la
risposta inaspettata di Ludovico Tersigni che
esclama alla sua amica e collega: “Potresti,
Ludo!”. Che quella fosse una velata allusione o
semplicemente una ‘punzecchiatura’ del momento, non ci è dato
saperlo. Per adesso comunque nessuno dei due attori di è fatto
avanti ma vi terremo aggiornati.
Ludovico Tersigni su
Instagram
Purtroppo, l’account Instagram
ufficiale di Ludovico Tersigni è stato rimosso.
Tuttavia, se volete sempre essere aggiornati sulle sue nuove
avventure professionali e non, vi consigliamo di seguire le sue
tantissime fanpage e gli account ufficiali Instagram di
Netflix, ma
anche quelli di Skam Italia
e Summertime.
La giovane Ludovica
Nasti si è fatta notare per i suoi ruoli televisivi, che
le hanno regalato una grande popolarità. Dopo aver iniziato a
lavorare come giovane modella, viene infatti scelta come
protagonista di una serie TV, e nonostante non fosse un’attrice
professionista ha dimostrato un talento meritevole di essere
coltivato.
Ecco 10 cose che non sai di
Ludovica Nasti.
Ludovica Nasti: i film e le serie
TV
1. Ha recitato in
un’importante serie televisiva. La carriera dell’attrice
ha inizio nel 2018, quando viene scelta per interpretare la
protagonista Lila Cerullo nella serie televisiva L’amica
geniale, diretta da Saverio Costanzo e
basata sui romanzi di Elena Ferrante. Nel 2019
entra invece a far parte della soap opera Un posto al
sole, dove interpreta il personaggio di Mia Parisi. Di
prossima uscita è invece il film Rosa Pietra e Stella,
debutto cinematografico della giovane attrice.
Ludovica Nasti è su Instagram
2. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 87,8 mila persone.
All’interno di questo la Nasti è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche dietro le quinte dei set a
cui prende parte e immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete. Non mancano poi scatti realizzati per riviste di moda o
tratti dalle premiere a cui l’attrice prende parte.
Ludovica Nasti: le sue origini
3. Ha sconfitto una brutta
malattia. All’età di 5 anni le è stata diagnosticata una
leucemia. La Nasti tuttavia non si è fatta abbattere e ha
affrontato a testa alta la situazione uscendone infine
vincitrice.
4. È entrata molto giovane
nel mondo dello spettacolo. La Nasti ha iniziato
giovanissima a posare come modella, partecipando anche al programma
di FoxLife Quattro mamme. Tutto ciò le ha permesso di
ottenere una buona notorietà, portandola al debutto televisivo da
attrice.
Ludovica Nasti e Sophia Loren
5. Sophia Loren è la sua
attrice preferita. La giovane attrice ha affermato che il
suo modello nel campo della recitazione è Sophia
Loren. Proprio quest’ultima, dopo aver visto la Nasti in
L’amica geniale, le ha augurato una lunga carriera,
affermando che non si poteva scegliere bambina migliore di lei per
il ruolo.
Ludovica Nasti: la sua
famiglia
6. Viene da una famiglia
numerosa. La giovane attrice vive con i genitori e i due
fratelli più grandi, ma al di fuori di tale nucleo la sua famiglia
è arricchita da numerosi zii, cugini e altri parenti. Un legame
speciale lo ha naturalmente con la mamma, che l’ha fatta crescere
guardando i grandi film italiani del passato, in particolare quelli
con Sophia Loren, contribuendo a far crescere in lei la passione
per il cinema.
Ludovica Nasti in Un posto al
sole
7. Ha debuttato nella
celebre soap. L’attrice è la new entry nel cast di Un
posto al sole, nel ruolo di Mia. La Nasti si è dichiarata
emozionata ma meno spaventata, poiché ha già acquisito un po’ di
esperienza sul precedente set.
Ludovica Nasti in L’amica
geniale
8. Interpreta la giovane
protagonista. Nella serie L’amica geniale, la
Nasti interpreta Raffaella Cerullo, della Lila, una ragazzina
curiosa e intelligente. L’attrice ha ottenuto il ruolo affermandosi
come più idonea per la parte rispetto alle numerosissime bambine
propostesi.
9. Interpretare Lila le ha
richiesto dei sacrifici. Per interpretare il ruolo
l’attrice ha dovuto imparare il dialetto napoletano, ha dovuto
indossare delle lenti a contatto marroni e si è dovuta tagliare di
molto i capelli. Per la Nasti è stato difficile passare dalla sua
quotidianità alla vita sul set, ma ha saputo adattarsi con grande
successo.
Ludovina Nasti età e altezza
10. Ludovica Nasti è nata a
Pozzuoli, il 26 settembre 2006. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 150 centimetri.
Oggi popolarissima, la giovane
Ludovica Martino è diventata in breve tempo una
dei volti di riferimento per l’adolescenza al cinema e in
televisione. Interprete di titoli di grande successo, ha dimostrato
doti da attrice che la rendono spontanea e incisiva, in grado di
catturare l’attenzione di un pubblico variegato. Attualmente
impegnata in diversi progetti di rilievo, il suo è sicuramente uno
dei nomi su cui puntare per il futuro.
Ecco 10 cose che non sai di
Ludovica Martino.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Ludovica Martino: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato per un film
targato Netflix. L’esordio sul grande schermo per
l’attrice arriva nel 2019, quando ricopre il ruolo di Alessia nel
film Il campione, con Stefano
Accorsi. Ulteriore notorietà arriva però grazie a
Sotto il sole di
Riccione, film distribuito nel luglio del 2020 sulla
piattaforma Netflix, dove ha modo di recitare accanto a
Cristiano Caccamo e Lorenzo
Zurzolo. Prossimamente, l’attrice tornerà invece sul
grande schermo per recitare nel thriller Security, con
Giovanna
Mezzogiorno,Fabrizio
Bentivoglio e Marco
D’Amore.
9. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. La carriera dell’attrice ha inizio
grazie alla serie di Rai Uno Tutto può succedere, andata
in onda dal 2015 al 2018. Qui l’attrice ha recitato nel ruolo di
Emilia accanto agli attori Pietro
Sermonti, Benedetta
Porcaroli e Matilda De
Angelis. Successivamente, recita in due episodi della
fiction Che Dio ci aiuti (2017), con Elena Sofia
Ricci, e in uno di Don Matteo (2018). Il vero
successo arriva però grazie alla serie Skam (2018-in corso),
dove interpreta il ruolo di Eva Brighi. Nel 2019 ricopre ruoli di
rilievo anche nelle serie Liberi tutti e Passeggeri
notturni, con Claudio
Gioè.
8. Ha iniziato recitando in
alcuni spot. Da sempre appassionata di recitazione,
l’attrice inizia sin da giovanissima a frequentare stage e corsi
per poter perfezionare il proprio talento. Le prime occasioni
lavorative arrivano nel 2013, quando ha morto di comparire in
alcuni spot pubblicitari per gli Internazionali d’Italia. Nel 2016,
invece, quando è già un volto ben più noto, ottiene di recitare
accanto a Pif
per due spot pubblicitari per la TIM.
Ludovica Martino è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 559 mila persone. All’interno
di questo la Martino è solita condividere diversi post relativi a
suoi momenti di svago, come anche curiosità a lei legate o luoghi
visitati. Non mancano poi anche diverse immagini relative alla sua
attività di modella, che la vedono immortalata per copertine di
riviste o più generici servizi fotografici.
6. Promuove il proprio
lavoro tramite il social. Instagram si è rivelato negli
anni un ottimo canale attraverso cui promuovere il proprio lavoro,
e anche l’attrice di Skam non si è lasciata sfuggire
tale occasione. Nel suo profilo si possono infatti ritrovare
diverse foto relative ai suoi progetti da interprete, siano esse
poster, trailer o semplici scatti realizzati sui set a cui ha preso
parte. Così facendo, la Martino permette ai suoi fan di rimanere
continuamente aggiornati sulle sue novità lavorative.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Ludovica Martino è laureata
5. Ha portato a termine i
suoi studi. L’attività di attrice non ha impedito alla
Martino di portare avanti anche i propri studi, iniziati dapprima
con il liceo classico e proseguiti poi all’Università. Qui,
l’attrice si è laureata in interpretariato e traduzione, sua altra
grande passione. Sul suo profilo Instagram, a riguardo, si possono
ritrovare le immagini relative a quell’evento, condiviso dalla
Martino insieme ai suoi cari.
Ludovica Martino è fidanzata?
4. Ha avuto una relazione
con un collega. Grazie al set della serie Skam,
l’attrice conosce Luca Grispini, che ricopre il
ruolo di Federico, e con il quale intraprende poi una relazione.
Benché molto riservati, i due non hanno mancato di condividere
diversi scatti che li ritraggono insieme, come ad esempio quelli
relativi alla laurea di lei. Ad oggi, tuttavia, non si hanno
notizie su di loro, lasciando intendere una possibile separazione.
Se così fosse, l’attrice potrebbe essere adesso single.
Ludovica Martino in Sotto il sole
di Riccione
3. Ha studiato molto per il
suo personaggio. Per prepararsi al ruolo di Camilla in
Sotto il sole di Riccione, l’attrice ha raccontato di aver
studiato a lungo il personaggio, ricercando i suoi obiettivi più
profondi e sperimentando nell’improvvisazione delle sue scene.
Insieme alla sua coach di recitazione, ha così avuto modo di
identificare le caratteristiche del ruolo, facendole proprie.
Inoltre, ha raccontato di aver visto molti film da cui poter trarre
ispirazione.
2. È rimasta entusiasta dal
valore del film. Raccontando del film, l’attrice ha
affermato di aver particolarmente apprezzato il modo in cui il film
tratta la gioventù di oggi, ritrovandosi in molti degli aspetti e
delle tematiche affrontate. L’idea di assumere un’eredità come
quella dei film balneari di Vanzina, inoltre, è stata da lei
accolta con quanta più “incoscienza” possibile, poiché, come da lei
dichiarato, era necessario non sentire il peso dell’influenza di
tali film affinché si potesse realizzare la nuova versione di
quelle storie balneari.
Ludovica Martino: età e
altezza
1. Ludovica Martino è nata
a Roma, Italia, il 26 febbraio 1997. L’attrice è alta
complessivamente 165 centimetri.
La carriera del poliedrico
Ludacris non può che essere descritta come
incredibile. Come musicista, ha venduto più di quindici milioni di
dischi solo negli U.S.A., rinnovando il genere rap, mentre come
attore ha partecipato ad alcuni tra i più celebri film d’azione
degli ultimi anni. Portando avanti queste due attività, egli è oggi
una delle personalità più influenti del mondo dello spettacolo,
capace di reinventarsi continuamente per stupire sempre di più i
suoi fan.
2. Ha preso parte anche a
progetti televisivi. Oltre a recitare per il cinema, negli
anni Ludacris è comparso anche in alcuni programmi e serie come
Soul Food (2002), Eve (2005), Law & Order –
Unità vittime speciali (2007), Being Mary Jane (2014)
ed. Empire (2015). Ha invece partecipato in qualità di
doppiatore a serie come I Simpson (2007), Robot
Chicken (2008), Dottoressa Peluche (2017) e Il
mondo di Karma (2021). Di quest’ultimo titolo è anche
sceneggiatore e produttore.
3. Le sue canzoni sono
presenti in numerosi film. Nel corso degli anni molte
delle canzoni di Ludacris sono state utilizzate come colonna sonora
di celebri film. Tra i casi più noti si annoverano quelli dei brani
Area Codes, presente in Fast & Furious,
Rollout (My Business) presente in Bad Boys II,
The Potion, presente in Step Up 2, e Move
Bitch, presente in Hancock. Altri suoi
brani si possono però ritrovare anche in film come Una notte da leoni,
Fast & Furious 5, Fast & Furious 6,22 Jump
Street, Magic Mike XXL, La grande scommessa e
Charlie’s Angels.
Ludacris in Fast & Furious
4. L’ingresso del suo
personaggio è merito di Vin Diesel. Al momento di dover
realizzare il sequel del primo Fast & Furious, i
produttori non erano certi che Vin Diesel avrebbe accettato di
partecipare nei panni di Dominic Toretto. L’attore, infatti,
preferì poi non comparire nel progetto. Il suo abbandono ha reso
necessaria l’introduzione di nuovi personaggi che potessero colmare
quella mancanza. Ciò ha dunque portato alla realizzazione del
personaggio interpretato da Gibson e quello interpretato da
Ludacris, il quale ha ringraziato Diesel affinché ciò si
realizzasse.
5. Non è stato il primo
considerato per la parte. Prima di ottenere il ruolo di
Tej, per il quale aveva espresso il suo interesse, Ludacris dovette
attendere e sperare che colui che era stato considerato prima di
lui rinunciasse alla parte. I produttori, infatti, avevano
seriamente preso in considerazione di affidare il ruolo al rapper
Redman. Per via di altri impegni, questi infine si
fece da parte, portando così alla scelta ufficiale di Ludacris per
il personaggio.
Ludacris e la figlia Karma Bridges
6. Ha avuto una figlia nel
2001. Dalla relazione avuta con un anonima avvocatessa di
Atlanta, Ludacris ha avuto una figlia di nome Karma
Bridges, nata nell’agosto del 2001. La nascita di questa
ha completamente cambiato la vita del rapper e attore, il quale ha
affermato che da quel momento si è impegnato principalmente ad
essere un buon padre e ad avere con la figlia un ottimo rapporto.
Anche se oggi non è più legato alla madre di lei, Ludacris non
manca di essere una figura genitoriale molto attenta verso
Karma.
7. Ha avuto altri
figli. Nel dicembre del 2013 Ludacris diventa nuovamente
padre, con una figlia chiamata Cai Bella Bridges e
avuta da Tamika Fuller, un’amica di vecchia data. Nel 2014, invece,
ha sposato la modella Eudoxie Mbouguiengue, dalla
quale ha poi avuto una figlia, nata nel giugno del 2015. Nel maggio
del 2021, invece, ha annunciato tramite il proprio profilo
Instagram di attendere un secondo figlio dalla moglie.
Ludacris canta Act a Fool
8. Ha segnato il suo ritorno
alla musica. Dopo una breve pausa, Ludacris è tornato
sulla scena musicale con il singolo Act a Fool, il quale è
stato inserito nel film 2 Fast 2 Furious, il primo della
saga a cui il rapper ha partecipato come attore. Di genere hip hop,
questo, brano si ritrova nella colonna sonora ufficiale del film e
nell’album Chicken-n-beer ed ha rappresentato un
grande successo per Ludacris. Gli ha infatti fatto ottenere la
nomination ai Grammy Award come miglior canzone scritta per un
film.
Ludacris: il significato del nome
9. Ha un nome basato sulla
propria personalità. In molti si sono sempre chiesti da
dove derivi il nome Ludacris, il quale altro non è che uno
pseudonimo di Christopher Brian Bridges, vero nome
dell’attore e rapper. Ludacris ha dichiarato in un’intervista al
programma hip hop di MTV Direct Effect di aver inventato il suo
nome d’arte basato sulla sua “personalità divisa” che considerava
“ridicola” (termine traducibile con ludicrous).
Ludacris e la canzone Get Back
10. È uno dei suoi brani più
noti. Tra i tanti singoli di successo rilasciati da
Ludacris, Get Back è senza ombra di dubbio uno dei più
noti. Il brano, di genere hardcore hip hop e Gangsta rap, fa parte
dell’album The Red Light District, e il suo videoclip è
stato girato sotto la regia di Spike Jonze, meglio
noto come l’autore di film quali Essere John Malkovich e
Her. Il brano, inoltre,
è stato utilizzato per il trailer del film I Simpson,
mentre è presente nella commedia demenziale Tropic
Thunder, di Ben Stiller.
La Universal Pictures ha diffuso
online il primo trailer ufficiale di Lucy,
il nuovo thriller di Luc Besson con protagonista
Scarlett Johansson.
In Lucy,Scarlett
Johansson interpreterà una spacciatrice di droga
costretta dal suo capo ad utilizzare il proprio corpo per lavorare.
Col tempo, però, l’assunzione di queste sostanze farà acquistare
alla donna numerosi superpoteri, come la capacità di vedere il
futuro, la possibilità di muovere gli oggetti con la forza del
pensiero e quella di rimanere immune al dolore. Nel cast del film,
che sarà distribuito dalla Universal
Pictures, ci sarà anche Morgan
Freeman. Scritto e diretto da Besson, Lucy arriverà
al cinema negli USA l’8 agosto 2014.
La Universal Pictures ha diffuso
online due nuovi spot tv di Lucy, il
nuovo thriller di Luc Besson con protagonista
assoluta la bellissima Scarlett Johansson. Ve li
presentiamo di seguito:
Tutte le foto di
Lucy nella nostra gallery:
[nggallery
id=682]
La pellicola arriverà in Italia il
25 Settembre 2014.
Da “Nikita” e “Léon”
fino a “Il quinto elemento”, l’autore e regista Luc Besson ha messo
in scena alcune delle più memorabili e crude protagoniste del
cinema d’azione. Oggi, Besson dirige Scarlett Johansson in Lucy, un
thriller d’azione che racconta la storia di una donna casualmente
coinvolta in loschi affari ma comunque in grado di prendersi la
rivincita sui propri ricattatori, trasformandosi in una spietata
guerriera capace di superare ogni logica umana.
In Lucy,Scarlett
Johansson interpreterà una spacciatrice di
droga costretta dal suo capo ad utilizzare il proprio corpo per
lavorare. Col tempo, però, l’assunzione di queste sostanze farà
acquistare alla donna numerosi superpoteri, come la capacità di
vedere il futuro, la possibilità di muovere gli oggetti con la
forza del pensiero e quella di rimanere immune al dolore. Nel cast
del film, che sarà distribuito dalla Universal
Pictures, ci sarà anche Morgan
Freeman. Scritto e diretto da Besson, Lucy
arriverà al cinema negli USA l’8 agosto 2014.