Home Blog Pagina 151

Watchmen: il primo trailer del film d’animazione in due parti assomiglia molto all’adattamento di Zack Snyder

0

Chi vuole guardare un altro adattamento diretto di Watchmen? Gli aggiornamenti sono stati scarsi da quando abbiamo saputo che la Warner Bros. Animation e i DC Studios stavano sviluppando un film d’animazione basato sull’iconica graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons durante il SDCC dello scorso anno, ma ora è stato rilasciato online il primo teaser trailer.

Il film evento in due parti utilizza lo stile dell’animazione in computer grafica: il primo capitolo dovrebbe debuttare nel corso dell’anno e il secondo nel 2025. Il progetto è stato descritto come “un balzo in avanti per la nostra DC Cinematic Animation”. Il trailer anticipa alcuni momenti chiave che saranno sicuramente familiari ai fan del fumetto – e dell’adattamento live-action di Zack Snyder!

Non si può fare a meno di notare che questo film assomiglia molto a quello del 2009, che, a dire il vero, ha anche ricreato numerosi pannelli dalla pagina. Tuttavia, siamo sicuri che alcuni fan speravano in una rivisitazione completamente nuova del materiale, piuttosto che in un’altra versione pedissequamente fedele.

Il filmato ci permette di vedere la maggior parte dei personaggi principali, tra cui il Comico, il Dottor Manhattan, Silk Spectre, Nite Owl e Rorschach, che ancora una volta sembra essere il fulcro della storia.

Con una mossa un po’ insolita, il trailer è stato rilasciato prima dell’annuncio del team creativo e del cast vocale, ma ci assicureremo di aggiornarlo non appena la WB condividerà i dettagli.

Nel 2019 la HBO ha realizzato una serie sequel di Watchmen con grande successo. La serie si è conclusa con un cliffhanger (di un certo tipo), ma non si è saputo nulla di una seconda stagione e lo scrittore Damon Lindelof ha dichiarato in alcune interviste che è altamente improbabile che ciò accada.

Film Erotici: 10 titoli da non perdere

0
Film Erotici: 10 titoli da non perdere

Per coloro che nella settimana e nel weekend di San Valentino non vogliono guardare 50 Sfumature di Nero al cinema, ma qualcosa di diverso, ecco 10 film erotici che potrebbero assolutamente soddisfare le necessità e i gusti di tutti.

I film erotici sono l’antidoto alle classiche commedie romantiche e danno quel tocco di eros che serve a esorcizzare le sdolcinate attività per i soli innamorati. Nella lista non ci sono solo film stranieri ma anche film erotici italiani come The Dreamers del nostro Bernardo Bertolucci.

Bella di giorno (1967)

Bella di giorno (1967)

Bella di giorno (Belle de jour) è un film drammatico del 1967 di Luis Buñuel, tratto da un romanzo di Joseph Kessel del 1929 e sceneggiato dal regista con Jean-Claude Carrière.

Nel cast del film  Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli, Geneviève Page, Françoise Fabian, Macha Méril, Pierre Clementi e Francisco Rabal.

All’uscita Bella di giorno fece scandalo per il pruriginoso argomento trattato, ma fu considerato dalla critica come un prodotto d’alto valore vincendo anche il Leone d’Oro alla 32ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1967.

Dall’edizione italiana, la censura tolse tre scene, tra cui il flashback su Séverine bambina che rifiuta di fare la Prima Comunione. Tra i migliori film erotici francesi e non solo.

Trans-Europ-Express (1966)

Trans-Europ-Express (1966)

Trans-Europ-Express è il film del 1966 diretto da Alain Robbe-Grillet e interpretato da Jean-Louis Trintignant. La pellicola anche se non ha una trama vera e propria, è un affascinante thriller erotico costruito su giochi pericolosi.

Crash (1996)

Crash (1996)

Crash è il film del 1996 diretto da David Cronenberg, ispirato all’omonimo romanzo di James Graham BallardCrash ha trionfato al Festival di CannesLa storia racconta di una coppia aperta che si lascia andare al pericolo e al piacere e mette in scena con lucidità e freddezza alcuni dei temi cari a Cronenberg, primo fra tutti la contaminazione tra il corpo umano e la macchina.

Henry & June (1990)

Henry & June (1990)

Diretto da Philip Kaufman vede protagonisti nel cast Fred Ward, Maria de Medeiros ed Uma Thurman.

Henry & June  è basato sui Diari della scrittrice francese Anaïs Nin e racconta la storia dell’amicizia intima della stessa Nin con lo scrittore Henry Miller e sua moglie June. La storia porta ad un triangolo amoroso che sfocia in un sesso erotico. Infatti la bisessualità di June rappresenta una novità che costituisce una pericolosa tentazione per Anaïs Nin.

Betty Blue (1986)

Betty Blue or 37° 2 le matin (1986)

Betty Blue (37°2 le matin) è il film del 1986, diretto da Jean-Jacques Beineix. Il titolo originale, 37°2 le matin (ossia 37°2 al mattino), si riferisce alla temperatura corporea normale, al risveglio, di una donna in dolce attesa. Il film è uno dei film erotici francesi più noti.

Emmanuelle (1974)

Emmanuelle (1974)

Emmanuelle è il film erotico francese del 1974 diretto da Just Jaeckin con Sylvia Kristel.  Basato sul romanzo omonimo di Emmanuelle Arsan, riscosse un enorme successo, tanto da realizzare una lunga serie di sequel cinematografici e televisivi.

The Lover (1992)

The Lover (1992) film erotici francesi

Noto anche con il titolo italiano L’amante (L’amant) è il film Jean-Jacques Annaud, tratto dal romanzo omonimo e semi-autobiografico di Marguerite Duras.

Il film racconta la relazione sessuale illecita tra una ragazza francese ed un facoltoso trentenne cinese. La vicenda si snoda intorno agli scenari stupendi della foce del fiume Mekong e le vie trafficate di Saigon, nell’Indocina francese degli anni trenta.

Angel Heart (1987)

Angel Heart (1987)

È film di Alan Parker e liberamente tratto dal romanzo Falling Angel di William Hjortsberg del 1978.

Il film è ambientato nell’america anni cinquanta, dove si susseguono scene di violenza, inseguimenti, incubi ricorrenti, riti esoterici e scene agghiaccianti. Nonostante l’abbondanza di indizi che conducono rapidamente lo spettatore alla soluzione, l’intreccio è il cammino, come uno psicodramma in un percorso di psicoterapia, che porta un povero ma prestante detective a scoprire l’orribile verità. Nel cast Charlotte Rampling e Lisa Bonet.

La Reine Margot (1994)

La Reine Margot (1994)

Diretto da Patrice Chéreau e basato sull’omonimo romanzo di Alexandre Dumas. Il film vinse il Premio della giuria al 47º Festival di Cannes.

La pellicola racconta la storia passionale di un soldato con la sua regina.

The Dreamers (2003)

The Dreamers (2003) film erotici italiani

The Dreamers – I sognatori è il film del 2003 di Bernardo Bertolucci ed è basato su un racconto di Gilbert Adair The Holy Innocents.

La pellicola racconta del giovane studente americano Matthew che arriva a Parigi, nella capitale per studiare il francese dove conosce la bella Isabelle e il al fratello gemello di lei Théo. Inizia una storia fatta di seduzione e passione e incesto. Uno dei film erotici italiani (è comunque diretto dal maestro Bertolucci), più importanti e famosi degli ultimi anni.

Altri film erotici li trovate qui.

James Gunn condivide nuovi, enormi dettagli sulla storia di Creature Commandos

0

Abbiamo recentemente appreso che Creature Commandos debutterà su Max a dicembre. La serie animata, composta da 7 episodi, servirà da introduzione al nuovo DCU, con almeno un personaggio – il Rick Flag Sr. di Frank Grillo – già confermato per un’apparizione live-action nella seconda stagione di Peacemaker.

Nexus Point News era presente all’Annecy International Animation Film Festival di questa settimana e ha rivelato alcuni dettagli condivisi con i partecipanti.

Il co-CEO dei DC Studios James Gunn è apparso in un video all’inizio del panel, confermando che i personaggi dei progetti animati e live-action passeranno da un formato all’altro come parte di un “DCU unificato”. L’Hollywood Reporter ha anche condiviso alcune citazioni, con il regista che spiega:

Ciò che significa in termini pratici è che i nostri personaggi possono entrare e uscire dall’animazione o saltare in un gioco o sul grande schermo, ma rimarranno sempre coerenti: stesso personaggio, stessa storia, stesso attore“.

Secondo quanto riferito, le future apparizioni in live-action sono state prese in considerazione quando i protagonisti di Creature Commandos  sono stati progettati per questa serie. Gunn ha anche ribadito i commenti precedenti sul fatto che tutti i doppiatori che vengono scritturati per i progetti animati del DCU lo fanno pensando a potenziali apparizioni in live-action.

È stato inoltre confermato che, sebbene sia stata utilizzata la computer grafica per realizzare varie inquadrature, la versione finale di Creature Commandos che vedremo sarà realizzata con animazione 2D disegnata a mano.

Per quanto riguarda i dettagli della storia, il sito ha appreso che Belle Reve, Frankenstein Manor, Frankenstein’s Lab e Poko Castle sono tra le location che visiteremo. Gunn ha anche fornito alcune informazioni sulla collocazione temporale della storia nel DCU e sul motivo per cui questa squadra unica si riunisce.

La nuova serie riprende direttamente dopo il finale della prima stagione di Peacemaker, che lascia la Waller con le mani legate dal punto di vista operativo, il che significa che non è più in grado di farla franca mettendo in gioco vite umane per portare a termine le sue missioni clandestine e moralmente discutibili. Al contrario, recluta una banda di disadattati, non diversamente dalla Suicide Squad e da Peacemaker“.

Aggiunge che i protagonisti di Creature Commandos “sono dei veri e propri mostri, e non vedo l’ora di farveli conoscere. Creare questa serie è stata una delle gioie assolute della mia vita“. Per quanto riguarda l’importanza dell’animazione per i DC Studios in futuro, il regista di Superman ha dichiarato:

“È una pietra miliare dell’eredità che ci è stata affidata ai DC Studios e svolge un ruolo integrale nella visione della nostra narrazione futura. Da quando abbiamo preso le redini, il nostro vero obiettivo è stato quello di allineare i film, la TV, l’animazione e i giochi della DC sotto un’unica bandiera e di portare un senso di unità e coerenza nel DCU nel suo complesso. Questo ci permette di creare una gamma di prodotti diversi e avvincenti e di offrire grandi esperienze di intrattenimento autonome su ogni supporto, pur facendo parte di una storia più grande che stiamo raccontando all’interno del nostro DCU unificato”.

Emily Blunt protagonista del prossimo film di Steven Spielberg

0
Emily Blunt protagonista del prossimo film di Steven Spielberg

Come riportato da VarietyVariety, Emily Blunt è in trattativa per recitare nel prossimo film di Steven Spielberg. Il film, come tutte le produzioni di Spielberg, è avvolto nella segretezza, ma si tratta di un “film evento”, quindi si pensa a grandi effetti speciali e un ampio budget. È basato su una storia ideata da Spielberg e vanta una sceneggiatura di David Koepp, autore di Jurassic ParkLa guerra dei mondi e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo . La Universal Pictures distribuirà il film nelle sale il 15 maggio 2026.

Emily Blunt, come noto, è reduce da una nomination all’Oscar per il ruolo della moglie di J. Robert Oppenheimer nel kolossal di Christopher Nolan “Oppenheimer” e da “The Fall Guy“, una commedia d’azione ben accolta dalla critica. L’attrice non è estranea alle grandi produzioni, avendo già recitato in film come “Edge of Tomorrow” (in cui si è scontrata con Tom Cruise) e “Into the Woods“. Blunt ha anche recitato in “A Quiet Place” e ha in alcuni momenti rubato la scena a  Meryl Streep in “Il diavolo veste Prada“.

Così come non ci sono dettagli sul film, non ve ne sono neanche per il ruolo che l’attrice andrà ad interpretare nel film di Steven Spielberg. Al momento dell’annuncio del progetto era stato genericamente riportato che il regista intendeva tornare al genere fantascientifico per un “film sugli UFO” anche senza titolo. Con questa prima notizia di casting, segno che il progetto sta andando avanti, non resta a questo punto che scoprire quali altri attori si uniranno al progetto, in vista di poter sapere qualcosa in più sul racconto che offrirà agli spettatori.

Edge of Tomorrow - Senza domani cast
Tom Cruise e Emily Blunt in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

I film di fantascienza di Steven Spierlberg

Per un certo periodo, dopo l’uscita di quello che probabilmente rimane il suo film più iconico, Lo squalo, Spielberg è stato praticamente sinonimo di genere fantascientifico, dirigendo film del calibro di E.T. L’extraterrestreIncontri ravvicinati del terzo tipo, e successivamente A.I. – Intelligenza artificialeMinority Report e La guerra dei mondi. Il suo ultimo film di fantascienza è stato Ready Player One, uscito nel 2018. Grande maestro e innovatore di questo genere, che ha in ognuna di queste occasioni dimostrato di padroneggiare con grande consapevolezza, Spielberg sembra dunque pronto a tornare tra le stelle.

Geek girl: recensione della nuova serie Netflix

0
Geek girl: recensione della nuova serie Netflix

Netflix ha da sempre incentivato la produzione di contenuti quali serie tv e film a sfondo teen: alcuni dei prodotti più visti seguono proprio questo specifico modello, come ad esempio Elite. Geek Girl è quindi un’altra delle tante serie adolescenziali distribuite dalla piattaforma. Formata al momento da una sola stagione di 10 episodi, ognuno da circa 30 minuti, la serie è tratta dall’omonimo romanzo per ragazzi della scrittrice inglese Holly Smale. Nel cast ritroviamo figure già parzialmente note nel panorama cinematografico e specialmente  nel mondo delle serie tv: Emily Carey (Wonder Woman, House of the dragon) interpreta la protagonista Harriet Manners, mentre Daisy Jelley (How to have sex) è nel ruolo della modella Poppy Hepple-Cartwright.

Geek girl: da secchiona a modella

Harriet Manners, la geek o secchiona della scuola, è una normale adolescente inglese: ha una migliore amica, Nat, con cui va a scuola e sopporta le prese in giro del gruppo di bulli popolari, è molto studiosa e curiosa, ma anche poco sicura di se.

Una gita alla London Fashion Week cambierà tutta la sua  vita; nonostante le sue insicurezze e il poco interesse per la moda, Harriet viene subito notata da Willbur, una sorta di fata madrina per tutte le modelle. Dopo anni  di  bullismo, la ragazza decide di cogliere l’occasione per dare un cambiamento alla sua vita. Harriet riuscirà il primo casting anche grazie al supporto del modello Nick Park, con il quale si creerà un rapporto che andrà oltre l’amicizia.

Ma non tutto sembra essere sempre perfetto anche per una modella: le difficoltà di mantenere il rapporto di amicizia con Nat, il cui sogno era proprio di lavorare nella moda, e l’invidia e gelosia di Poppy, modella e finta fidanzata di Nick, renderanno la vita di Harriet tutt’altro che semplice.

Geek Girl Emily Carey
Geek Girl. Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2024

Il luccicante mondo della moda

Il tema principale di Geek girl è certamente il mondo della moda: questo viene talvolta visto come un campo molto superficiale e dai tratti tossici, per via della necessità di mantenere un fisico perfetto. Molti di questi elementi però vengono poco trattati all’interno della serie, lasciando totalmente offuscate le problematiche legate al peso delle modelle ed ai possibili disturbi alimentari che ne seguono. In Geek girl essere una modella è rappresentato un po’ come essere una principessa: bellissimi vestiti vistosi, tutte le attenzioni di sopra ed un affascinante principe azzurro. La serie sarebbe potuta essere invece una buona occasione per dare un quadro più veritiero sul mondo del fashion, pur mantenendo un tono leggero e da serie teen.

La paura di essere diversi

Sii felice di essere un orso polare.

L’elemento più caratteristico del personaggio di Harriet è proprio la sua insicurezza, la quale la porta prima a credere di essere odiata da tutti e poi a voler cambiare sé stessa nel diventare una modella. Harriet inizialmente cerca di uniformarsi al resto dei suoi compagni, e solamente dopo un importante confronto con Toby, il suo strambo  vicino di casa, comprenderà il valore della diversità.

La metafora utilizzata dai due è quella di un orso polare in una foresta: per quanto sia forte e maestoso, non riesce ad uniformarsi al meglio con il resto della fauna. Ed infatti lo scopo non dovrebbe essere quello: bisogna rispettare e celebrare la diversità e le piccole cose che rendono ogni persona unica.

Geek Girl Netflix
Geek Girl. Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2024

Geek girl: piccoli difetti di stile

Trattandosi di una semplice serie teen, Geek girl non si distingue esattamente nel comparto tecnico- stilistico. Alcune riprese sembrano essere abbastanza… cringe, simulando uno stato di suspense in alcune scene parzialmente fuori luogo.

Il primo esempio si ritrova nel quarto episodio: Harriet è al suo primo casting e viene aiutata da Wilbur a imparare a camminare sui tacchi alti. In quel momento tutto sembra fermarsi e le riprese si focalizzano solo sulla protagonista e sul muro verso cui cammina, che sembra quasi allargarsi, in un effetto simile a una lente d’ingrandimento. Il secondo momento in cui alcune scelte tecniche sembrano essere poco adatte si ritrova nell’ultimo episodio, nel momento in cui Harriet viene invitata nuovamente a sfilare ma la paura la pervade. Per rappresentare al meglio lo stato d’animo della protagonista si ha un cambio  momentaneo di colori, rendendoli più cupi e idealmente più uniformi all’ansia di Harriet. E’ un cambiamento così breve da risultare solo come strano all’occhio dello spettatore e certamente superfluo.

Geek girl si dimostra essere esattamente ciò che ci si aspettava: una serie leggera e molto scorrevole, ma con alcuni difetti.

The Acolyte: chi sono le streghe della forze e le abbiamo già viste prima?

Sebbene Star Wars divida spesso gli utilizzatori della Forza tra Jedi e Sith, esistono molte altre opzioni, un concetto che The Acolyte sta esplorando con l’introduzione di una congrega di streghe che entra in conflitto con i Jedi. L’episodio 3, “Destiny“, porta il pubblico indietro nel tempo per esplorare il giorno in cui Osha e Mae (Amandla Stenberg) sono state separate, rivelando il loro passato di uniche bambine di una congrega di streghe che usano la Forza su Brendok.

Non è certo la prima volta che il termine “strega” viene usato in Star Wars, ma le streghe di Brendok sono una novità. L’episodio introduce questo gruppo tutto al femminile, mostrando Madre Aniseya (Jodie Turner-Smith), Madre Koril (Margarita Levieva) e una manciata di altre streghe mentre cercano di nascondere Osha e Mae ai Jedi in visita – Sol (Lee Jung-jae), Indara (Carrie-Anne Moss), Kalnacca (Joonas Suotamo) e Torbin (Dean-Charles Chapman). Ma la storia mostra anche le loro strade.

Le streghe di Brendok hanno una loro società e cultura, che sembra minacciata dalla mancanza di bambini, ma mostrano un forte legame con la Forza, o come la chiamano loro, il Filo. Questo li mette in diretta competizione con i Jedi e l’astio tra i due gruppi viene chiaramente mostrato nell’episodio. Tuttavia, le capacità della congrega sono diverse da quelle dei Jedi, in parte perché non sono così rigide riguardo ai lati chiari e oscuri. Sebbene molte delle informazioni su queste streghe della Forza possano suonare familiari ai fan di Star Wars: The Clone Wars, che ricorderanno le Nightsister di Dathomir e le loro magie, le streghe di Brendok non sembrano avere un collegamento in-universo con le Nightsister. Tuttavia, ci sono alcune somiglianze.

Chi sono le streghe di Brendok in The Acolyte?

Questa società si definisce una congrega, ma non dà un vero e proprio nome. Sebbene nell’episodio vivano su Brendok, da cui deriva la loro distinzione, non sono originarie del pianeta che, secondo i documenti Jedi, è disabitato. Non ci sono informazioni sulla loro origine e la congrega comprende una varietà di forme di vita. Tuttavia, il motivo per cui si trovano su Brendok è chiaro. Madre Aniseya dice alle ragazze che la galassia non è gentile con le donne con le loro capacità. In seguito, descrive come le streghe siano state cacciate e perseguitate per le loro capacità, e che hanno scelto di allontanarsi dalla galassia per vivere in isolamento.

Tuttavia, in questa congrega c’è molto di più del semplice luogo in cui hanno scelto di stare. Il gruppo è essenzialmente un culto della Forza, ma vede questo potere come un filo che lega le persone insieme, tessendo un arazzo. Piuttosto che vedere la Forza come un potere autonomo da venerare, la considerano qualcosa da manipolare. Le streghe non affermano di poter esercitare la Forza. Al contrario, Madre Aniseya descrive una rete intricata che cambia tirando una corda.

Per questo motivo, la congrega è particolarmente interessata all’unità, come si vede nel loro canto: “Il potere dell’uno. Il potere di due. Il potere di molti“. Quando addestra Osha e Mae, Aniseya è attenta a mostrare il potere aggiuntivo di due streghe che lavorano insieme. Sebbene la maggior parte dell’uso del Filo nell’episodio consista nello spingersi a vicenda o nel mantenere le cose ferme, ci sono alcuni modi più interessanti in cui le streghe manipolano il Filo. Aniseya minaccia Torbin, facendogli diventare gli occhi neri e affermando di poter distruggere la sua mente. Aniseya suggerisce anche di aver creato i gemelli in modo tutt’altro che naturale.

The Acolyte mostra la tensione tra le streghe e gli Jedi

The Acolyte streghe della forza

Esiliate e apparentemente nascoste dai Jedi e dal loro controllo, le Streghe di Brendok mostrano un punto di vista unico sull’Ordine Jedi. Pur essendo in grado di usare la Forza, queste streghe sono diverse dai Jedi. Parlando con Mae e Osha, Aniseya insiste sul fatto che la separazione della congrega dagli Jedi non riguarda il bene e il male, ma chi ha diritto al potere. I Jedi hanno spesso una visione rigida, credendo che ci sia un modo giusto e uno sbagliato di fare le cose, ma la congrega non condivide questa visione.

Non amano gli Jedi, ma non li cercano nemmeno. Sebbene le streghe non vogliano il sangue come i Sith, di certo usano il lato oscuro. Madre Aniseya sostiene che la loro persecuzione è dovuta al fatto che alcuni considerano i loro poteri oscuri e innaturali, una descrizione che rimanda ai Jedi, soprattutto considerando il modo in cui i due gruppi interagiscono.

Quando i Jedi interrompono il loro rituale, Madre Aniseya è molto chiara: Brendok e le streghe che vi abitano non fanno parte della Repubblica. Questo le mette in contrasto con i Jedi, che cercano di controllarle. I Jedi si presentano a Brendok senza essere invitati, preoccupati per le streghe che addestrano nuovi iniziati. Il confronto non sfocia nella violenza, ma è evidente la tensione tra i due.

Le streghe esprimono il timore che i Jedi prendano i loro figli e, sebbene lo neghino, è risaputo che i Jedi lo fanno. Madre Koril suggerisce addirittura di uccidere gli Jedi per proteggere i gemelli. C’è indubbiamente una storia tra i due gruppi che contribuisce a questa dinamica, ma il conflitto principale riguarda il rifiuto delle streghe di Brendok di conformarsi agli usi Jedi.

Le streghe di The Acolyte non sono le sorelle della notte

The Clone Wars Asajj-Ventress-Nightsisters

Le streghe sono diventate sempre più comuni in Star Wars, soprattutto di recente: le Streghe di Dathomir sono apparse per la prima volta in live action in Ahsoka, che ha stabilito le loro antiche radici al di fuori del loro mondo natale. Star Wars: Tales of the Empire ha esplorato anche i Nightsister attraverso Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto), rivelando un Clan della Montagna molto diverso dal gruppo di Madre Talzin (Barbara Goodson).

Le Nightsister sono streghe della Forza, ma usano magie oscure, che appaiono come una nebbia verde e soffocante, cosa che le streghe di Brendok non fanno. Certamente ci sono delle somiglianze tra i due gruppi, anche al di là dei nomi scelti. Madre Koril è una Zabrak, come Maul (Ray Park), l’abitante più noto di Dathomir. Anche se non è una strega, Maul è figlio di Madre Talzin e gli Zabrak sono originari di Dathomir (anche se non esclusivamente).

Ma i Nightsister e le streghe di Brendok hanno più differenze che punti in comune. Visivamente, i Nightsister vestono di rosso e le streghe di Brendok di viola, ma soprattutto la Magia dei Nightsister è un potere oscuro, mentre le streghe di Brendok sono più grigie. Anche se nessuno dei due fa una distinzione così netta tra i due come i Jedi e i Sith, i Nightsister sono più crudeli. Sebbene Madre Aniseya utilizzi poteri oscuri, le streghe di Brendok non passano rapidamente alla violenza, preferendo convincere i Jedi ad andarsene in pace, pur rivelando i loro segreti. La creatrice di The Acolyte, Leslye Headland, ha spiegato che i due gruppi sono diversi, anche se ha ammesso di essersi ispirata ai Nightsister, descrivendolo come “un omaggio a The Clone Wars“.

Nonostante questa ispirazione, le Streghe di Brendok non sembrano avere un legame in-universo con le Nightsister, il che ha senso. Usano la stessa Forza, anche se la vedono in modo diverso, quindi logicamente dovrebbero essere in grado di fare cose simili e, in una galassia così grande, attorno agli utilizzatori della Forza si svilupperebbero diverse leggende e credenze. Le streghe di Brendok sono una nuova aggiunta a Star Wars, anche se certamente onorano ciò che è venuto prima.

Deadpool & Wolverine: i Funko POP confermano diverse varianti, ecco quali!

0

Già da tempo sapevamo che alcune varianti del Merc With a Mouth sarebbero state presenti in Deadpool & Wolverine, ma questa confezione di uno dei Funko POP della prossima ondata 2 suggerisce che potremmo incontrare ancora più versioni dell’universo alternativo di Wade Wilson di quanto previsto.

Questa versione di Wolverine mascherato è confezionata con Babypool e il retro della scatola rivela le prime immagini dei POP Kidpool, Headpool e Dogpool.

Purtroppo non c’è traccia di Ladypool, ma il teaser più recente ha chiarito che Wanda Wilson prima o poi entrerà nel threequel del MCU, anche se non abbiamo ancora idea di chi la interpreterà (abbiamo sentito che non saràTaylor Swift Blake Lively).

Si dice anche che appariranno delle varianti di Logan, ma non ne abbiamo visto traccia nei trailer o nelle immagini promozionali.

Date un’occhiata alle immagini nei link sottostanti e vi aggiorneremo non appena verranno rilasciate le versioni ufficiali. Abbiamo anche una nuova pubblicità di Deadpool Edition Aviation Gin, che include filmati del film (ma non sembra essere nulla di nuovo).

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Star Wars: Episodio X “Un nuovo inizio” potrebbe essere il titolo del film incentrato su Rey

0

L’anno scorso è circolata una voce (vedi sotto) secondo la quale il film di Star Wars incentrato su Rey previsto dalla Lucasfilm si sarebbe intitolato “A New Beginning“. La notizia è stata smentita poco dopo e da allora il progetto è stato chiamato “New Jedi Order“.

Tuttavia, sembra che il rapporto iniziale sia stato accurato. Secondo Production List (via The DisInsider), le riprese del film inizieranno a settembre presso i Pinewood Studios di Londra e sono attualmente indicate come Star Wars: Episode X – A New Beginning.

La produzione di A New Beginning sarà uno sforzo monumentale, con l’obiettivo di catturare l’ampio universo che i fan hanno imparato ad amare“. L’inizio delle riprese è previsto per la fine dell’anno e le attività di pre-produzione sono già in corso. La produzione si estenderà su più location in tutto il mondo, utilizzando un mix di ambientazioni reali e ambienti avanzati in studio per dare vita alla galassia lontana, lontana. Per mantenere gli elevati standard visivi del franchise, verranno impiegate tecnologie all’avanguardia, tra cui le ultime novità in fatto di CGI ed effetti pratici”.

C’è sempre la possibilità che si tratti di un altro titolo provvisorio o di lavoro, ma con l’inizio delle riprese previsto tra pochi mesi, non saremmo affatto sorpresi se questo fosse il titolo definitivo.

I dettagli sulla trama non sono ancora stati resi noti, ma sappiamo che il film sarà ambientato quindici anni dopo gli eventi de Star Wars: L’ascesa degli Skywalker e che Rey sarà una “potente maestra Jedi” che gestisce la propria accademia di addestramento quando la ritroveremo.

Cosa sappiamo su Star Wars: Episodio X?

La regia è affidata a Sharmeen Obaid-Chinoy. La star Daisy Ridley ha parlato del suo ritorno nei panni della potente armata della Forza per la prima volta dopo Celebration durante un’intervista a Collider nel 2023.

Mi stavo cagando addosso prima di salire sul palco, perché nessuno sapeva che l’avrei fatto”, ha detto della sua apparizione a sorpresa al panel di Celebration. “Nessuno sapeva che sarei andata a Celebration, a parte Kathy [Kennedy] e un paio di persone. Ero così nervosa. Oh, mio Dio. È stata un’accoglienza meravigliosa. Sono molto emozionata. La storia è davvero bella. Sto aspettando di leggere il copione perché, ovviamente, non ho altri aggiornamenti. Non è quello che mi aspettavo, ma sono molto eccitato“.

Daisy Ridley ha mantenuto il riserbo sulla storia, ma ha confermato che il film sarà il prossimo progetto di Star Wars ad entrare in produzione.

Conosco la trama di un film. Non voglio dire che sia solo quella, ma è quello che mi è stato detto. E immagino che sarà il prossimo film, credo. Voglio dire, ancora una volta, non so, dopo gli scioperi e tutto il resto, quanto velocemente tutto ricomincerà. Ma sì, per ora conosco la storia di un film e credo che la gente sarà molto eccitata“.

Tom Hiddleston parla di “sollievo” dopo le riprese dell’emozionante finale della seconda stagione di LOKI

0

Tom Hiddleston interpreta il Dio dell’inganno del MCU dal film Thor del 2011. A distanza di oltre dieci anni, l’attore britannico ha apparentemente dato l’addio al ruolo nella seconda stagione di Loki, quando l’imbroglione si è pienamente riscattato prendendo posto al centro del Multiverso come una sorta di “batteria”.

L’asgardiano è ora in grado di gestire innumerevoli realtà e, anche se ci aspettiamo che Loki ritorni in un prossimo film degli Avengers, Tom Hiddleston ha ammesso che dire addio al personaggio è stata un’esperienza catartica.

Ho sentito un senso di sollievo perché era stata un’esperienza molto significativa. Quel senso di… espirazione“, dice nel video qui sotto, “ha cambiato l’intero corso della mia vita, senza dubbio“.

I nostri brillanti registi mi hanno trovato e mi hanno detto: “Cosa pensi di voler dire?“”. osserva Tom Hiddleston, elaborando ancora una volta il significato della battuta finale di Loki. “Ricordo che alla fine di Thor, l’ultima cosa che dice è: ‘Avrei potuto farlo, padre – per te. Per tutti noi‘”.

È pieno di bisogno, di disperazione, di desiderio di accettazione e di intenzioni sbagliate. È pieno del suo cuore spezzato. Ho pensato: “Mi chiedo se dovrei ripeterlo?”. Ma ha un significato completamente diverso, che è pieno di amore, sacrificio, altruismo e generosità”.

Ho sentito un senso di sollievo perché era stata un’esperienza molto significativa“, conclude.

Per quanto riguarda il significato della fine della storia di Loki, Tom Hiddleston aggiunge: “Nel suo ultimo momento, ha la possibilità di decidere. Può decidere cosa ha rappresentato la sua vita fino a quel momento. Il suo discorso finale è di profondo amore e generosità. Che il viaggio di mille miglia ci ha portato qui. È stato molto soddisfacente e commovente anche per me, perché è stato un viaggio così lungo”.

Ho sempre visto Loki come un’anima spezzata con il cuore in frantumi, profondamente danneggiato dal fatto di non essere voluto. In superficie è malizioso e giocoso, ma nasconde tutto questo dolore. Ciò che ho amato di questa serie è stato risalire a quell’anima vulnerabile e guarire quel danno. Mostrare che il dolore può essere trasformato in coraggio e forza“.

Con le Incursioni che distruggono le realtà e la Guerra Multiversale che incombe, Loki è destinato a essere liberato alla fine e probabilmente sarà fondamentale per aiutare a salvare la situazione in Avengers: Secret Wars. Tuttavia, dobbiamo immaginare che questo sarà il suo addio definitivo. Si pensa che i Marvel Studios stiano sviluppando Thor 5, quindi è possibile che il film riunisca il Dio del Tuono e il suo ex fratello cattivo per un altro team-up.

BLADE: ulteriori dettagli sull’uscita di Yann Demange, descritto come “difficile da lavorare”

0

I Marvel Studios hanno annunciato lo sviluppo di un reboot di Blade durante un memorabile panel nella Hall H del San Diego Comic-Con 2019. Mahershala Ali  è salito sul palco per chiudere il panel insieme a Kevin Feige, confermando che avrebbe interpretato il Daywalker del MCU in un momento che ha fatto il giro del web.

La pandemia ha fatto seguito, così come un cameo vocale in Eternals, ma da allora lo sviluppo del reboot ha incontrato più di qualche ostacolo. Blade ha perso diversi creativi, con il regista originale Bassam Tariq che ha lasciato per “divergenze creative”.

Per quanto riguarda gli sceneggiatori, Eric Pearson sta scrivendo l’ultima bozza dopo che Stacy Osei-Kuffour, Beau DeMayo, Michael Starrbury, Nic Pizzolatto e Michael Green hanno tutti provato la sceneggiatura.

Ieri sera, il reboot ha subito un altro colpo quando si è diffusa la notizia che il regista Yann Demange non sarà più al timone di Blade.

Secondo Jeff Sneider, Mahershala Ali sarebbe diventato frustrato nei confronti del regista; pur essendo considerato un talento dietro la macchina da presa, il rapporto afferma che Demange è anche “difficile da lavorare”.

Lo scooper aggiunge che lui e i Marvel Studios si sono separati a marzo; si dice che da allora Kevin Feige sia alla ricerca di uno sceneggiatore e di un regista, anche se è possibile che alla fine si scelga la stessa persona per entrambi i ruoli.

L’ultima notizia è che Blade sarà un’interpretazione concreta e grintosa del personaggio, piuttosto che un blockbuster carico di effetti, che rischia di sembrare una sorta di ennesimo film dei Marvel Studios. Demange ha precedentemente confermato che il film sarà vietato ai minori e non possiamo pensare che la situazione sia cambiata.

“Ci stiamo lavorando. Questo è il meglio che posso dirvi”, ha detto Ali del progetto lo scorso dicembre, dopo le notizie che lo davano in procinto di abbandonare il film. “Sono davvero incoraggiato dalla direzione del progetto. Penso che torneremo a lavorarci relativamente presto”.

Sono sinceramente incoraggiato per quanto riguarda la situazione, chi è a bordo e chi sta conducendo il progetto per quanto riguarda la scrittura della sceneggiatura, la regia e tutto il resto“, ha aggiunto l’attore. “Quindi questo è il massimo che posso dirvi“.

Sebbene alcuni ritengano che Blade sia maledetto, il film è stato coinvolto nella pandemia e negli scioperi di Hollywood dello scorso anno, quindi il fatto che non si sia ancora concretizzato non è troppo sorprendente. Tuttavia, è difficile non essere un po’ preoccupati, soprattutto perché è passato quasi mezzo decennio da quando i Marvel Studios lo hanno annunciato!

Inutile dire che ci aspettiamo che Blade non arrivi alla data di uscita prevista per il 7 novembre 2025.

Blade, il film

Blade uscirà nelle sale il 7 novembre 2025. Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura. Ci sarebbe dunque stata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala.

Twilight of the Gods: primo teaser ufficiale della serie di Zack Snyder

0

“Gli dei hanno iniziato questa guerra, ora è il momento di combattere”. Netflix ha pubblicato un emozionante – e piuttosto raccapricciante – primo teaser per la serie animata per adulti sulla mitologia norrena di Zack Snyder, Twilight of the Gods, che debutterà sul servizio di streaming il 19 settembre.

Il promo dura meno di 40 secondi, ma contiene un bel po’ di azione sanguinosa, mentre una guerriera mortale di nome Sigrid muove guerra a Thor e a tutti i suoi compagni asgardiani.

“In un mondo mitico di grandi battaglie, grandi imprese e grande disperazione, Leif (Stuart Martin), un re mortale, viene salvato sul campo di battaglia da Sigrid (Sylvia Hoeks), una guerriera dalla volontà di ferro di cui si innamora”, si legge nella nuova sinossi. “La prima notte di nozze, Sigrid e Leif sopravvivono alla furia del terrore di Thor (Pilou Asbæk), che li spinge – insieme a un gruppo di crociati – a una spietata missione di vendetta, contro ogni previsione. Questa eroica storia di amore, perdita e vendetta è un viaggio all’inferno e oltre… attraverso terre fantastiche, campi di battaglia feroci e sanguinosi e guerre combattute contro divinità e demoni”.

Il progetto è stato descritto come “influenzato dall’animazione”, ma a giudicare da questa anteprima, diremmo che lo stile di animazione ha più in comune con lo studio irlandese Cartoon Saloon, nominato agli Oscar (The Secret of Kells, Song of the Sea, The Breadwinner, Wolfwalkers).

L’impressionante cast vocale comprende Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, The Girl in the Spider’s Web) nel ruolo di SIGRID, Stuart Martin (Jamestown, Babylon) nel ruolo di LEIF, Pilou Asbæk (Game of Thrones, Ghost in the Shell) nel ruolo di THOR, John Noble (Fringe, Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re) nel ruolo di ODIN, Paterson Joseph (Peep Show, The Leftovers) nel ruolo di LOKI, Rahul Kohli (iZombie, The Haunting of Bly Manor) nel ruolo di EGILL, Jamie Clayton (Sense8, The L Word: Generation Q) nel ruolo di THE SEID-KONA, Kristopher Hivju (Game of Thrones, The Witcher) nel ruolo di ANDVARI, Peter Stormare (Fargo, Prison Break) nel ruolo di ULFR, Jamie Chung (The Hangover Part II, Once Upon a Time) nel ruolo di HEL, Lauren Cohan (The Walking Dead, Batman v Superman: Dawn of Justice) nel ruolo di INGE e Corey Stoll (House of Cards, Ant-Man) nel ruolo di HRAFNKEL.

Stone Quarry Animation ha sviluppato la serie insieme a Xilam Animation, una società di produzione parigina che ha prodotto Oggy e gli scarafaggi. Twilight of the Gods è stato classificato come TV-MA, con avvisi per linguaggio, nudità, sesso e fumo.

The Instigators: Matt Damon e Casey Affleck ricercati nel trailer del thriller di Doug Liman

0

Su Apple TV+ ha debuttato il primo trailer ufficiale di The Instigators di Doug Liman, un thriller di rapina di prossima uscita con protagonisti i premi Oscar e nativi di Boston Matt Damon (Good Will Hunting; The Martian; The Departed) e Casey Affleck (Manchester by the Sea; Oppenheimer; L’assassinio di Jesse James da parte del codardo Robert Ford) nei ruoli principali di due ladri che, dopo una rapina fallita, sono costretti a fuggire con il loro terapeuta (il candidato all’Oscar Hong Chau).

La sinossi del film recita: “Rory (Damon) e Cobby (Affleck) sono partner riluttanti: un padre disperato e un ex detenuto messi insieme per mettere a segno una rapina dei guadagni illeciti di un politico corrotto. Ma quando il colpo va male, i due si ritrovano coinvolti in un vortice di caos, inseguiti non solo dalla polizia, ma anche da burocrati arretrati e vendicativi boss del crimine. Completamente spaesati, i due convincono il terapeuta di Rory (Hong Chau) a unirsi alla loro fuga tumultuosa attraverso la città, dove dovranno mettere da parte le loro differenze e lavorare insieme per sfuggire alla cattura o peggio.”

Oltre a Matt Damon e Casey Affleck, il cast di supporto comprende Hong Chau (“Dr. Donna Rivera”), Paul Walter Hauser (“Booch”), Michael Stuhlbarg (“Mr. Besegai”), Ving Rhames (“Frank Toomey”), Alfred Molina (“Richie Dechico”), Toby Jones (“Alan Flynn”), Jack Harlow (“Scalvo”), Ron Perlman (“Sindaco Miccelli”), Caylee Cowan, Don DiPetta, Heidi Garza, David Gborie, Sidney Bottino, Tom Mariano, Richie Moriarty e Rob Gronkowski.

Questo nuovo film riunirà Damon con Liman per la prima volta dopo The Bourne Identity del 2002, che è stato un successo commerciale e di critica, incassando oltre 214 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di produzione stimato in 60 milioni di dollari. Quel film ha portato a tre sequel diretti da Damon e a uno spinoff. Attualmente è in fase di sviluppo un sesto film senza titolo, in cui Damon dovrebbe riprendere il suo ruolo principale.

Questa sarà la settima volta che Damon e Affleck recitano insieme, dopo Good Will Hunting, Gerry, Ocean’s Twelve, Ocean’s Thirteen, Interstellar e Oppenheimer. Tramite la loro Artists Equity, Damon è stato anche produttore del progetto insieme a Ben Affleck. The Instigators arriverà in alcune sale selezionate il 2 agosto e sarà disponibile in streaming, in esclusiva su Apple TV+, il 9 agosto!

Superman: video sul set svela il primo sguardo al Mr. Terrific di Edi Gathegi in azione

0

Il regista di Superman James Gunn non avrà condiviso un nuovo look di David Corenswet nei panni dell’Uomo d’Acciaio per il Superman Day, ma grazie a un nuovo video sul set, abbiamo quello che potrebbe essere il primo sguardo a un altro eroe della DC Comics che farà il suo debutto sul grande schermo nel prossimo reboot del DCU.

Dopo essersi inizialmente installata all’Headlands Beach State Park di Cleveland, Ohio, la scorsa settimana, la produzione si è spostata a Mentor, Ohio, e questo video sembra mostrare una sequenza di stunt che viene girata o provata.

Sebbene la maggior parte del filmato sia ripresa da una discreta distanza dal set, la telecamera effettua uno zoom verso la fine, dandoci una rapida occhiata a colui che si ritiene essere l’attore di X-Men: L’inizio, Edi Gathegi, nel ruolo di Mr. Terrific.

È impossibile dirlo con certezza, ma l’uomo con la maglietta rossa è un nero alto e ben costruito che a un certo punto si lancia in aria, quindi c’è una discreta possibilità che si tratti proprio di Curtis Holt che usa le sue T-Spheres per abbattere qualche cattivo.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Tom Hardy tornerà nel film di Peaky Blinders?

0
Tom Hardy tornerà nel film di Peaky Blinders?

È un buon momento per essere un fan di Peaky Blinders. Dopo anni di speculazioni, il pubblico avrà finalmente un film. Netflix ha recentemente dato il via libera al film con il premio Oscar Cillian Murphy pronto a riprendere il ruolo. La sceneggiatura è stata scritta dal creatore dello show originale Steven Knight e il progetto sarà diretto dal veterano della serie Tom Harper.

Mentre si specula su quali star torneranno, dato che solo il casting di Murphy è stato ufficialmente rivelato, i fan dell’Alfie Solomons di Tom Hardy possono gioire, dato che l’attore ha rivelato che gli piacerebbe tornare per il film.

Hardy sta promuovendo il suo prossimo film The Bikeriders, in cui recita con Austin Butler e Jodie Comer. In un’intervista rilasciata a Sky News sul red carpet, l’attore ha parlato del ritorno di Alfie, affermando: “Al 100% Alfie farà sicuramente un’apparizione, ma non so quando…”, anche se ha subito aggiunto: “Non so nemmeno se lo farà, è solo una mia supposizione”.

Tom Hardy è stato introdotto per la prima volta nella seconda stagione della serie nel ruolo di Alfie Solomons, il leader di una gang ebraica, che condivide un rapporto complesso con Thomas Shelby (Murphy). I fan hanno imparato ad amare questo personaggio violento e imprevedibile, ma intelligente e calcolatore nel corso delle sei stagioni e vorrebbero rivederlo nel film.

Cosa sappiamo del film di Peaky Blinders?

Sebbene la maggior parte dei dettagli sul film siano tenuti strettamente nascosti, Knight ha precedentemente rivelato che la produzione inizierà a settembre: “Penso che il film sarà un nuovo passo avanti e sarà fantastico che i fan di Peaky possano riunirsi in un unico luogo e guardarlo. Il budget sarà maggiore, ma anche perché sappiamo che stiamo per chiudere questo capitolo, cercheremo tutti di fare del nostro meglio”, ha detto condividendo la sua eccitazione, “Cillian [Murphy] è davvero pronto. Quindi, non vedo l’ora che inizino le riprese”.

Per quanto riguarda i membri del cast che ritornano, visto il modo in cui si è conclusa la sesta e ultima stagione, ci sono alcuni personaggi che possono segnare il loro ritorno, tra cui Paul Anderson nel ruolo di Arthur, Sam Claflin nel ruolo di Oswald, Amber Anderson nel ruolo di Diana, Stephen Graham nel ruolo di Hayden e Sophie Rundle (Bodyguard) nel ruolo di Ada. Knight ha precedentemente rivelato che anche alcuni volti nuovi si uniranno al cast. Tutte le stagioni dello show sono disponibili in streaming su Netflix. Al momento non è stata annunciata alcuna data di uscita per il film di Peaky Blinders. Per maggiori dettagli sul film in uscita, potete consultare la nostra guida qui.

Big Little Lies: la terza stagione si farà davvero?

0
Big Little Lies: la terza stagione si farà davvero?

La serie HBO Big Little Lies ha catturato il cuore degli spettatori grazie al suo cast stellare, alla trama avvincente e alla produzione impeccabile. Dal suo debutto nel 2017, la serie è stata un successo di critica e commerciale, con interpretazioni di spicco da parte di Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Laura Dern, Shailene Woodley e Zoë Kravitz. I fan attendono con ansia notizie su una potenziale terza stagione e i recenti commenti di David E. Kelley hanno acceso la speranza e la curiosità su ciò che il futuro ha in serbo.

Durante un’intervista con Emily Bernard di Collider sul suo prossimo progetto, un remake di Presunto innocente per Apple TV+, a Kelley è stata chiesta la possibilità di tornare come showrunner per una terza stagione di Big Little Lies. Sebbene la sua risposta non sia stata concreta, ha offerto uno sguardo al dietro le quinte degli sforzi per riportare in vita l’amata serie.

Kelley ha riconosciuto la dedizione incessante della Kidman e della Witherspoon, che hanno discusso attivamente il ritorno della serie sulla stampa. Ha espresso la sua gratitudine per il loro sostegno, definendole ironicamente “bulldog feroci”. Kelley ha osservato che le sfide logistiche sono notevoli, ma è sembrato ottimista, sottolineando la formidabile collaborazione tra la Kidman e la Witherspoon, e osservando:

“Beh, sono proprio fortunato ad avere Reese e Nicole là fuori a battere il marciapiede mentre io sono impegnato in questo. Sono dei bulldog feroci. C’è un sacco di logistica, ma se qualcuno riesce a portarlo a termine – voglio dire, quando Reese e Nicole sono unite, nessuna industria può cercare di separarle. Tutti noi amiamo lo show e amiamo il progetto, quindi mai dire mai”.

David E. Kelley dice “mai dire mai” riguardo al suo coinvolgimento in ‘Big Little Lies’

I commenti di Kelley riflettono la natura complessa del rilancio di una serie come Big Little Lies. Gli alti valori di produzione dello show, uniti agli impegni del cast di primo piano, rappresentano un ostacolo non indifferente. Tuttavia, il forte legame tra il cast e la troupe, insieme all’appassionata fanbase, tiene aperta la porta a future possibilità, quindi perché escluderlo? Sebbene Kelley sia attualmente impegnato nel suo lavoro su Presunto innocente, la sua risposta aperta lascia ai fan un barlume di speranza. L’entusiasmo della Nicole Kidman e della Witherspoon, entrambe non solo protagoniste ma anche produttrici dello show, suggerisce che sono impegnate a realizzare una terza stagione.

In the meantime, viewers can look forward to seeing how Kelley’s storytelling prowess will translate to the legal thriller genre in his upcoming project. As for Big Little Lies, the words “never say never” resonate strongly. With the combined determination of its cast and the unwavering support of its audience, the potential for a third season remains a tantalizing possibility.

Big Little Lies is streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Star Wars diventerà mai vietato ai minori? Dave Filoni ha la risposta

0

Il franchise di Star Wars ha spinto i confini e infranto i soffitti sin dalla sua prima apparizione nelle sale cinematografiche negli anni Settanta. Che si tratti di battere i record di incassi o di illuminare le star emergenti, Star Wars ha il potere di fare cose che pochi, se non nessuno, altri franchise possono fare. Tuttavia, mentre sul grande e piccolo schermo si sono susseguite innumerevoli storie ambientate in una Galassia lontana, lontana, c’è un elemento della narrazione che il franchise non ha mai scelto di perseguire.

Star Wars non ha mai avuto un film vietato ai minori o una serie televisiva vietata ai minori, e il creatore del Mando-Verse Dave Filoni ha recentemente fatto sapere se si tratta di qualcosa che potrebbe arrivare in futuro parlando con Josh Horowitz allo show Happy Sad Confused:

È interessante. Il punto fondamentale è che qualsiasi cosa facciamo, deve essere davvero ben fatta. C’è un pubblico per questo. Penso che anche con quel pubblico, voglio ancora colpire l’immaginazione dei bambini là fuori, in modo che possano crescere e apprezzare queste cose“.

Star Wars sarà anche sotto l’ombrello della Disney, ma questo non significa che le storie vietate ai minori siano del tutto escluse. I Marvel Studios (anch’essi una sussidiaria della Disney) hanno aperto il 2024 con il loro primo progetto TV-MA in assoluto, Echo, e quest’estate debutteranno nelle sale con Deadpool & Wolverine, il loro primo film vietato ai minori.

Filoni ha ragione nel dire che c’è un pubblico per storie più mature, ma un progetto come quello di Star Wars avrebbe bisogno di una buona ragione per essere più maturo. Bloccare un rating R per un’uscita nelle sale significa accettare un incasso molto più basso al botteghino, quindi qualsiasi creativo interessato a portare una storia più matura ai dirigenti di Star Wars deve portare una buona idea che valga la pena di sacrificare quelle che probabilmente sarebbero centinaia di milioni di dollari.

Dave Filoni ci aggiorna anche sul suo nuovo film sulla Repubblica

Inoltre, oltre a parlare delle storie più mature di Star Wars, Filoni ha anche fornito un aggiornamento sul suo prossimo film sulla Nuova Repubblica, che dovrebbe chiudere il capitolo del Mando-Verse di Star Wars:

“Poiché ho scritto la seconda stagione di Ahsoka, le cose sono scattate e ho un’idea molto più precisa di dove andranno le cose. Devo dire che ho un incipit che mi piace molto”.

Filoni non ha fornito aggiornamenti sullo stato dell’altro film del Mando-Verse, The Mandalorian and Grogu, che sarà scritto e diretto da Jon Favreau, veterano di Star Wars e Marvel. Il Mando-Verse di Filoni esiste da quasi cinque anni, da quando The Mandalorian ha debuttato nel 2019, e si è espanso attraverso diversi show come Ahsoka e The Book of Boba Fett. Si avvicina il momento di concludere questa era di storie e di guardare al futuro.

Il film di Filoni sulla Nuova Repubblica non ha ancora una data di uscita ufficiale. Restate sintonizzati su Collider per i futuri aggiornamenti da una Galassia molto, molto lontana e guardate in streaming l’ultima serie di Star Wars, The Acolyte, su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Star Wars, e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

The Boys – Stagione 4, episodio 2: E’ tutta una cospirazione

The Boys – Stagione 4, episodio 2: E’ tutta una cospirazione

La première della quarta stagione di The Boys pone non pochi nuovi ostacoli al nostro gruppo sboccato di vigilanti anti-capitalisti preferiti. Dopo aver avuto le allucinazioni della defunta moglie Becca (Shantel VanSanten), Billy Butcher (Karl Urban) ha deciso di non aiutare la vicepresidente eletta Victoria Neuman (Claudia Doumit), cosa che gli avrebbe fatto fare il doppio gioco con Hughie (Jack Quaid). A proposito di Hughie, egli sta affrontando i suoi problemi dopo aver appreso che suo padre (Simon Pegg) è in terapia intensiva dopo aver subito un grave ictus e, per rendere le cose ancora più complicate, la sua estranea madre Daphne (Rosemarie DeWitt) ha deciso di rientrare in scena.

Nel frattempo, Frenchie (Tomer Capone) ha riallacciato i rapporti con Colin (Eliot Knight) e Kimiko (Karen Fukuhara) intuisce che tra loro c’è qualcosa di più romantico. Annie (Erin Moriarty) gestisce un centro per adolescenti a rischio, è diventata un’attivista politica riluttante, ma vuole ancora liberarsi del suo personaggio Starlight. Per quanto riguarda i Sette, A-Train (Jessie T. Usher) è sempre più a disagio con la sociopatia di Patriota (Antony Starr), The Deep (Chace Crawford) ha una relazione segreta con una piovra (Tilda Swinton) e Black Noir (Nathan Mitchell) è in qualche modo ancora vivo. Patriota ha anche reclutato un nuovo membro dei Sette, Sorella Sage (Susan Heyward), una Supe che è la persona più intelligente del mondo. Sage ha assistito Patriota nell’inscenare una rivolta al di fuori del suo processo, utilizzando tre dei suoi maggiori sostenitori come martiri.

A-Train viene accecato da Will Ferrell in “The Boys” Stagione 4, Episodio 2

L’episodio 2 della quarta stagione, intitolato “Life Among the Septics”, inizia con la canzone “Hypnotize” di Notorious B.I.G. in sottofondo, mentre si vedono le immagini di un quartiere urbano. Un’auto entra nel parcheggio di una casa popolare e ne esce nientemeno che Will Ferrell nei panni di “Coach Brink”, che cerca di convincere A-Train a tornare a casa con lui e ad andarsene dal quartiere.

Il regista Adam Bourke (P.J. Byrne) urla “Taglia” e si dirige verso Ferrell, che lo incita con orgoglio a dare un’interpretazione da premio Oscar. La sua conversazione con A-Train è meno entusiasta, poiché il velocista Supe è a disagio con la sceneggiatura del film, piena di inesattezze sulla sua vita e che ritrae suo fratello come uno spacciatore. Anche Black Noir si trova sul set del film, e in qualche modo parla, evidentemente una persona diversa da quella che era prima.

All’ospedale, Annie siede al capezzale di uno dei suoi collaboratori che è stato aggredito dagli Hometeamers durante la rivolta fuori dal processo Patriota. La donna guarda un notiziario di Vought News che afferma che due uomini di colore sono i responsabili della morte dei tre Hometeamers usati come martiri politici. Hughie siede nella stanza d’ospedale del padre e si confronta con la madre, che ora si scopre lavorare con la Vought come “consulente di Voughtality”. Daphne confessa a un perplesso Hughie che suo padre ha riallacciato i rapporti con lei negli ultimi due anni e ha aggiornato il suo testamento, dandole la procura, portando Hughie a lasciare con rabbia la suite dell’ospedale.

Kimiko viene mostrata mentre partecipa a una seduta di logopedia, ma se ne va quando il terapeuta le chiede dei suoi genitori. Entra nell’ufficio dei Boys, dove Butcher dice finalmente ai suoi compagni di squadra che sta morendo e che ha avuto delle allucinazioni. Mother’s Milk (Laz Alonso) lo prende da parte e lo licenzia dalla squadra, sostenendo che è diventato un peso.

Alla Vought Tower, Ryan (Cameron Crovetti), la sorella Sage, Patriota e Ashley Barrett (Colby Minifie) ascoltano una proposta che presenta a Ryan il suo primo costume da supereroe e il suo nome, “Homeboy”. Mentre Patriota e Ashley sono entusiasti della proposta, Sage sostiene che se Vought vuole che le persone guardino veramente a Ryan, egli deve essere il primo supereroe nato naturalmente. Ashley è sempre più gelosa dell’alleanza tra Patriota e Sage e la affronta in ascensore. La loro conversazione viene interrotta da The Deep, che propone ad Ashley di presentarsi al primo “salvataggio” di Ryan, cosa che lei rifiuta, ma Sage lo incoraggia, dicendogli di smettere di comportarsi in modo sottomesso con Ashley.

I ragazzi vanno alla TruthCon nella stagione 4, episodio 2

The Boys - Stagione 4, episodio 2

MM informa i ragazzi su Sorella Sage, avendo rintracciato le sue coordinate in un hotel di proprietà dei Vought. Hughie e Annie restano indietro, convinti che A-Train sia il responsabile della morte dei tre Hometeamers. Ryan ha iniziato a provare il suo primo “salvataggio”, con la presenza del Profondo e di Black Noir. Durante una pausa, il Profondo inizia a tormentare Ashley, minacciando il suo status.

MM, Kimiko e Frenchie arrivano all’hotel dove trovano Butcher, che trova un modo per farsi accompagnare come “privato cittadino”. I quattro partecipano a una convention di teorici della cospirazione nota come TruthCon, dove Kimiko inizia ad avere dei flashback della sua infanzia, in cui era costretta a combattere contro altri bambini. Butcher, MM e Frenchie partecipano a un panel intitolato “Starlight e la cabala pedofila di Hollywood”, ospitato dalla Supe dell’alt-right e dalla personalità di internet Firecracker (Valorie Curry).

MM fa seguire a Frenchie il braccio destro di Firecracker, Splinter (Rob Benedict) e, mentre cammina per la convention, si imbatte in una Kimiko ubriaca, che cerca di incoraggiarlo a mettersi con Colin, ma lui la respinge, sostenendo che la loro relazione è molto più complicata. I due si intrufolano nella sauna, dove trovano Splinter e i suoi duplicati che si mangiano a vicenda, mentre uno di loro si diletta con una foto di Firecracker.

Hughie e Annie spiano l’A-Train dalla loro auto, dove Annie confida al suo ragazzo di essere a disagio per il fatto che i suoi seguaci usino ancora il nome del suo supereroe di proprietà della Vought, Starlight. Hughie le fa un discorso di incoraggiamento, sostenendo che i suoi seguaci considerano il nome come un simbolo e che sarebbe meglio per lei accettarlo, anche se non vuole. I due guardano A-Train parlare con i suoi nipoti, che vengono presto interrotti da suo fratello Nathan (Christian Keyes), che rimprovera A-Train per aver mentito ai suoi nipoti sul fatto di essere un supereroe e di salvare le persone.

Sage si incontra con Firecracker, mentre Butcher e MM origliano da lontano. Sage, nel tentativo di reclutarla, mette in dubbio le sue ragioni per diffondere informazioni errate, e lei risponde che sta dando ai “non rappresentati e non riconosciuti” un senso di maggiore utilità. Butcher vuole intervenire, ma MM lo tira fuori, rimproverandolo di infrangere costantemente le regole per il proprio tornaconto e di mettere in pericolo le persone a lui care. Kimiko attacca un teorico della cospirazione che presidia uno stand sul traffico di bambini, criticandolo per aver ignorato le vere vittime del traffico di bambini e aver invece inventato e diffuso cospirazioni.

Hughie e Annie tornano nell’ufficio dei Ragazzi, dove trovano A-Train ad attenderli. Egli consegna loro una chiavetta contenente i filmati di sicurezza che assolveranno i due Starlighter accusati di aver ucciso i tre Hometeamers durante il processo di Patriota. Quando gli chiedono perché voglia aiutarli e mettersi contro Vought, ringrazia i due per non averlo interrotto quando era con suo fratello e i suoi nipoti quel giorno. Patriota, nonostante i desideri di Ryan, interrompe il suo primo salvataggio, incoraggiandolo a lanciare l’attore che interpreta un criminale. Ryan lo fa con riluttanza, lanciando l’attore contro un edificio e uccidendolo all’istante. Ryan, non avendo intenzione di uccidere l’attore, è visibilmente scioccato, mentre il padre lo elogia e si congratula con lui.

La quarta stagione di The Boys ci presenta la meravigliosa signora Firecracker

Frenchie, Kimiko e MM si incontrano con Firecracker, Sister Sage e Splinter in una sala convegni vuota, dove Sage dice a Firecracker che sono della CIA e che deve ucciderli per ottenere l’approvazione di Patriota. Splinter inizia a duplicarsi, dando inizio a una lotta che si protrae fino al Bat Mitzvah a tema “Marvelous Mrs. Maisel” di una ragazza della porta accanto. Splinter e i suoi duplicati nudi iniziano a creare scompiglio alla festa, attaccando Frenchie, Kimiko e MM. Firecracker trasmette l’evento in livestream sui suoi social media, sostenendo di essere stata attaccata dai sionisti. Il Macellaio si fa strada nella stanza e uccide Splinter, con grande sorpresa di Firecracker, che fugge dalla scena.

Più tardi, quella sera, nell’attico di Homelander, Homelander tenta, a suo modo sadico, di consolare un Ryan devastato, dicendogli che “non puoi salvarli tutti”. Quando Ryan mette in dubbio lo scopo dei supereroi e dice di non voler più tentare un salvataggio, Homelander si arrabbia e gli dice che è “destinato a molto di più”. Dopo l’incoraggiamento di Hughie, Annie decide di reclamare il suo moniker Starlight, con grande entusiasmo dei suoi seguaci. Frenchie entra in contatto con un vecchio amico parlando di Colin, dove viene rivelato che la sua riluttanza a intraprendere una relazione è dovuta al fatto che ha ucciso la sua famiglia, cosa che non è mai riuscito a superare.

Hughie irrompe nella suite dell’ospedale del padre, dove racconta con rabbia a Daphne come lei lo abbia abbandonato da bambino. Prima di lasciare la suite, Hughie minaccia la madre di portarla in tribunale per ottenere la procura. Kimiko scopre che il gruppo terroristico che l’ha rapita da bambina, la Shining Light, ha una base a New York, e parte per una missione in solitaria. Butcher arriva poco dopo e MM lo ringrazia per averli salvati da Firecracker e Splinter. Butcher parla del suo rammarico per tutti i pasticci che ha creato e della sua devastazione per non essere in grado di sistemare nulla prima della sua inevitabile morte. Si rivolge a MM, che rifiuta la possibilità che Butcher si riunisca ai Boys.

Dopo un inizio relativamente tranquillo (almeno per gli standard di The Boys), il secondo episodio della quarta stagione si tuffa subito nelle sequenze d’azione cupamente comiche ed esplicite che hanno sempre reso la serie così speciale. Il commento politico è ancora presente, chiaro come il sole, ma non si sente mai forzato e risulta del tutto naturale con la storia e persino con le scene d’azione. L’introduzione di Firecracker come commentatore dell’alt-right è un altro punto di forza, con Curry che non ha problemi a immedesimarsi completamente nella follia del personaggio, pur sentendosi incredibilmente reale. In questa stagione, A-Train sembra aver finalmente cambiato faccia, cosa che sembrava dovesse accadere da tempo. Ha fatto molti danni ai ragazzi – è l’unica ragione per cui Hughie è finito in questo pasticcio – ma Kripke e Usher vedono chiaramente che c’è abbastanza da redimerlo. Questo episodio dimostra che la serie non ha sbagliato un passo.

Peacemaker – stagione 2 ha ricevuto un emozionante aggiornamento da James Gunn

0

La produzione della seconda stagione di Peacemaker è stata oggetto di una tonnellata di aggiornamenti interessanti negli ultimi tempi, e le aggiunte degne di nota continuano ad arrivare. Un residuo del DCEU, ormai in via di estinzione, l’amato antieroe Peacemaker di John Cena, è destinato a tornare per una seconda stagione e i co-direttori dei DC Studios James Gunn e Peter Safran hanno un piano ben definito per far sì che lo show diventi parte del loro DCU collegato. Questo prevede la partecipazione del regista di Superbad e Adventureland, Greg Mottola.

Mottola dirigerà gli episodi due e tre della prossima seconda stagione e Gunn ha confermato il coinvolgimento del regista con un post su Instagram che ritrae la coppia insieme. La didascalia di James Gunn recita: “Da quando ho visto Daytrippers negli anni ’90 al Film Forum di New York, sono un grande fan di @gregmottolaofficial – attraverso Superbad e molto altro. Quando abbiamo avuto bisogno di un regista per gli episodi due e tre della seconda stagione di #Peacemaker, è stata la prima persona a cui ho pensato. Non vedo l’ora di farvi vedere cosa stiamo preparando!“.

Quando Mottola prenderà le redini di questi due episodi, sarà la prima volta che il regista sarà coinvolto in un adattamento del fumetto di questa portata. Tra i precedenti crediti televisivi di Mottola figurano Dave, The Newsroom e Arrested Development. Il suo lavoro su Superbad, una commedia adolescenziale di successo con Jonah Hill, Michael Cera ed Emma Stone, lo rende uno dei suoi lavori più apprezzati.

Sebbene James Gunn sia stato molto generoso nel condividere le informazioni, i dettagli sulla trama della seconda stagione di Peacemaker sono rimasti avvolti nella segretezza. Il personaggio di Cena, Christopher Smith alias Peacemaker, non è ostacolato dalla nozione di risoluzione non violenta dei conflitti, ma vuole raggiungere la pace con ogni mezzo necessario. La prima puntata dello show ha visto l’antieroe scontrarsi con il proprio padre, il terrorista razzista noto come il Drago Bianco (Robert Patrick). La serie è diventata uno dei progetti fumettistici più apprezzati di sempre, con un punteggio di critica del 94% e di pubblico dell’89% sul sito web aggregatore Rotten Tomatoes.

Il cast della seconda stagione di Peacemaker

Peacemaker

Il ritorno del Peacemaker di Cena nella seconda stagione segnerà la terza apparizione dell’antieroe dopo le precedenti apparizioni nella prima stagione e nel primo film DC di Gunn, Suicide Squad. La seconda stagione dovrebbe vedere il ritorno di molti altri membri del cast, tra cui Leota Adebayo (Danielle Brooks), l’agente Emilia Harcourt (Jennifer Holland) e John Economos (Steve Agee).

La seconda stagione accoglierà anche nuovi membri del cast, tra cui Sol Rodríguez nel ruolo di Sasha Bordeaux, Tim Meadows nel ruolo di Langston Fleury e David Denman in una veste al momento sconosciuta. È stato inoltre confermato che Frank Grill riprenderà il ruolo di Rick Flag, Sr. dalla prossima serie animata Creature Commandos.

Shōgun – stagione 2: i creatori dicono che la creazione è un “caos creativo”

0

A volte viene realizzata una serie la cui reazione da parte del pubblico i creatori non avrebbero mai potuto prevedere. Shōgun doveva inizialmente essere una serie limitata, ma dopo le entusiastiche recensioni del pubblico, FX ha deciso di espandere la narrazione e ha ordinato altre due stagioni.

Lo show è un forte candidato agli Emmy di quest’anno. Durante la promozione dell’evento FX FYC, The Hollywood Reporter ha incontrato i co-creatori Justin Marks, Rachel Kondo, il produttore esecutivo e la star Hiroyuki Sanada che hanno parlato di Shōgun – stagione 2.

Marks ha rivelato che la seconda stagione si addentrerà maggiormente nella storia e nei personaggi e sarà di conseguenza più cupa delle stagioni precedenti. La storia è strutturata come una narrazione in due stagioni e il vantaggio della terza stagione è che sanno che è la fine. La sfida è rappresentata dalla Stagione 2, di cui Marks ha parlato come tema,

Ci sono molte grandi teorie cospirative nella storia, molte teorie diverse sul fatto che ‘Oh, è stato detto che questo è successo, ma questo è successo davvero’, e questi piccoli angoli più oscuri sono ciò che ci è piaciuto molto esplorare. La terza stagione è davvero un finale. Sappiamo dove inizia e dove finisce, e sappiamo chi c’è in quel viaggio. Al momento ci stiamo concentrando sulla seconda parte per essere sicuri di arrivare a quel punto. Ma la seconda parte è, come i secondi capitoli, una sorta di capitolo più oscuro”.

Shōgun prende una direzione diversa

Shōgun costumi
Credit FX/Disney

I creativi hanno parlato delle prossime stagioni e di ciò che i fan possono aspettarsi quando la narrazione si espanderà oltre il libro di James Clavell. Kondo e Marks hanno rivelato che attualmente si trovano nelle prime fasi di pianificazione senza materiale di partenza. Kondo ha parlato di brainstorming di idee, dicendo,

No, c’è un sacco di caos, ma un caos creativo, in cui stiamo lanciando tutto quello che abbiamo contro il muro, per vedere cosa si attacca. È stato eccitante e snervante perché, ovviamente, questo è un territorio inesplorato: non abbiamo una tabella di marcia, abbiamo solo la storia“.

La coppia di coniugi si è recata di recente in Giappone per cercare di ricreare la mente di Clavell e scoprire come ha messo insieme idee e personaggi diversi. Stanno lavorando a stretto contatto con la proprietà di Clavell per capire “come curava, quali eventi, quali personaggi, quali personaggi si possono combinare in modo conveniente, questo tipo di cose che ti permettono di creare qualcosa di nuovo“, ha detto Kondo.

Sanada tornerà per la seconda stagione di Shōgun come protagonista e produttore esecutivo. Ha dichiarato che “mantenere la qualità è la cosa più importante per me” quando parla delle stagioni successive. “Non abbiamo più il romanzo di James Clavell, ma abbiamo imparato il suo spirito e il gusto della narrazione. Credo che tutto il suo DNA sia nei nostri corpi“, ha detto.

Dall’alto di una fredda torre, la scelta di Vanessa Scalera ed Edoardo Pesce

Al cinema dal 13 giugno, distribuito da Lucky Red, la storia di Dall’alto di una fredda torre (qui la recensione) nasce sul palcoscenico del teatro, quello sul quale Francesco Frangipane aveva già messo in scena la storia creata da Filippo Gili (qui anche autore della sceneggiatura) che sullo schermo vediamo interpretata da Edoardo Pesce e Vanessa Scalera. Loro i protagonisti della drammatica vicenda scelta dallo stesso regista per esordire alla direzione cinematografica e per parlare dell’angoscioso dilemma di due fratelli costretti a decidere della sorte dei due genitori, della vita e della morte di uno o dell’altro.

Un agghiacciante “gioco della torre” dal quale nessuno rischia di uscire indenne e che ci raccontano – insieme al loro regista – gli stessi protagonisti, nel film circondati da un cast di pregio completato da Anna Bonaiuto e Giorgio Colangeli. Sono loro i genitori di Elena e Antonio, coppia di anziani affetti da una rara malattia alla quale non sembra esserci cura. O meglio, dalla quale sarà possibile salvare uno solo di essi.

Il dramma di Dall’alto di una fredda torre

Questa la diagnosi dei due medici (Elena Radonicich e Massimiliano Benvenuto) che li seguono e che caricano i due figli della responsabilità di scegliere tra “papà e mamma” uno – e solo uno – cui regalare un futuro. Per una incredibile casualità, infatti, solo i geni di Elena potrebbero venire utilizzati, non quelli di Antonio, e così i due figli si trovano a vivere una doppia vita, nel tentativo di mantenere una normalità di facciata davanti ai genitori e insieme di prendere insieme la decisione più importante della loro vita, o di non prenderla, condannando entrambi i malati.

Francesco Frangipane e i suoi ‘figli’, Vanessa Scalera ed Edoardo Pesce

Come si prende una decisione impossibile?

FF: In realtà l’obiettivo è stato sempre quello di non fare un film a tesi, di non dare una risposta, anche perché mi auguro il senso del film sia quello di scatenare le domande dei protagonisti in ognuno di noi. A quel punto al pubblico non interesserà più quale sia stata la scelta di Elena o Antonio, ma quale possa essere la propria. Che sia una scelta di qualche tipo, o una non scelta, che comunque è una scelta anch’essa. So che i finali sospesi come quello che ho montato possono infastidire, perché lasciano lo spettatore con il senso di un pezzettino che ti manca. Però io credo che in realtà quel pezzettino non manchi, ma sia quello che ognuno porta a casa con sé.

Dall'alto di una fredda torre

Cosa avreste fatto voi nei loro panni?

VS: Io difendo la scelta di Elena. Anche perché il classico “vuoi più bene al papà o alla mamma” è un ricatto terribile, brutto, è una domanda che ci facevano da piccoli, e che è capitato anche a me di fare, da zia, magari, prima di rendermi conto di cosa avessi detto. Da lì è partito Filippo Gili per la sceneggiatura, dalla domanda più banale del mondo, poi è toccato a noi, e devo dire che per quanto conoscessi quello che chiamo il talento furente di Edoardo Pesce non pensavo di tradurre la chimica che avevo a teatro con l’attore che interpretava Antonio (che poi era lo stesso Benvenuto) con lui. Abbiamo creato una alchimia che credo si veda sullo schermo, come quella tra i gemelli, due cuccioloni, due che hanno delle carenze evidenti nella vita, non hanno compagni e non hanno figli.

EP: Fai bene a definirli dei bambinoni, interpretando Antonio anche io ho avuto questa sensazione. Oltre a quella di star costruendo un film sulle dipendenze, anche affettive, sebbene la loro famiglia non sia proprio disfunzionale, visto che si vogliono bene. Ma sotto sotto qualcosa c’è.

FF: Sì, i due fratelli sono molto legati, in simbiosi, e la situazione li fa tornare al passato, li costringe a un salto all’indietro, a tornare adolescenti, però con la consapevolezza di trovarsi di fronte a una montagna che non possono scalare. Vedendo il film, devo dire di esser stato davvero fortunato a poter esordire con degli attori di questo livello, che mi hanno fatto credere che fossero fratelli, gemelli, pur non assomigliandosi, perché hanno lavorato su delle complicità intime, sotterrane, che però si percepiscono.

Avete trovato delle similitudini tra voi, ancor prima che con i personaggi?

EP: Ci sono in effetti delle similitudini caratteriali tra me e Vanessa, nel bene e nel male. Siamo entrambi un po’ viscerali, diciamo.

VS: Purtroppo, a differenza di Elena, sono decisamente una istintiva.

EP: Pure io, un pochino…

Dall'alto di una fredda torre Anna Bonaiuto
Anna Bonaiuto in Dall’alto di una fredda torre. Foto di © Arianna Lanzuisi.

Eppure qui fa un ruolo diverso dal solito, più tenero…

EP: Ultimamente ho la fortuna di poter scegliere, e sto cercando di approfittare dei ruoli che mi hanno proposto, non so se casualmente o perché sono io che ho bisogno di aprirmi su certe cose, perché nella vita sono il contrario di come appaio, un po’ anaffettivo, e tendo a nascondermi dietro la maschera del guascone per creare una certa distanza. Questo film – e un altro che ho fatto, nel quale faccio un papà – mi ha dato la possibilità di tirare fuori delle cose che nella mia vita non riesco a far emergere, a meno di bere un bicchiere di vino. È stata un’occasione per lavorare su alcune parti di me.

Eppure Vanessa ha detto che lei è stato perfetto per un ruolo così morbido, meno conflittuale, e Francesco, il regista, che lei ha quella fragilità, anche se non la fa vedere…

EP: Riesco a farlo nella comfort zone che è il set, in un film, come questo poi, con una location bella come Gubbio, l’atmosfera particolare che si è creata, e poi questo personaggio, un solitario con un rapporto speciale con il suo cavallo e con la natura. Un uomo che definirei in ascolto.

La magia del cinema, insomma. Ma il cinema ha ancora una sua forza?

VS: Sì, io ci credo. Basti vedere il film di Paola Cortellesi. Io ho amici in Puglia, a casa, che non vanno al cinema nemmeno per vedere me e sono riuscita a parlarci di cinema per la prima volta. Vuol dire che funziona se diventa un rito collettivo. Il problema è che noi parliamo sempre di film che non vede nessuno.

EP: Le produzioni non sono molto coraggiose. Se in un film c’è Favino non ci sono problemi, ma molti soggetti, molte proposte, fanno fatica. Ci sono troppi condizionamenti, paletti, se fai qualcosa contro il sentire comune non ce la fai. Ma il cinema dovrebbe fare proprio questo. Se ci omologhiamo diventa difficile trattare certi temi. Come fanno quelli della A24, o come fa questo film, che ha un tema molto forte.

VS: Se un attore smette di pensare che quello che fa non possa essere condiviso è finita. Noi siamo qui non solo perché ci piacciamo tanto, per soddisfare un ego enorme e vederci sullo schermo, ma anche perché crediamo in quello che facciamo. Se iniziassimo a pensarla diversamente, questo mestiere non avrebbe più senso, lo faremmo solo per noi stessi.

The Acolyte infrange la strana regola di George Lucas sui Wookiees

Continuando ad avventurarci nel canone di Star Wars con la nuova serie The Acolyte dell’Alta Repubblica, abbiamo ottenuto uno sguardo più profondo e introspettivo sull’Ordine Jedi del passato. Nel corso degli anni, abbiamo visto una vasta gamma di razze diverse nell’universo di Star Wars diventare membri dell’Ordine Jedi.

Da Mon Calamari e Twi’lek a Togrutas e alla specie senza nome del Maestro Yoda, praticamente ogni essere senziente nel canone di Star Wars potrebbe essere un Jedi. Ne L’accolito, ci è stato persino presentato un nuovo Jedi di nome Kelnacca (Joonas Suotamo), un Wookiee che conosce bene la Forza. Ma sapevate che George Lucas detestava il concetto di Jedi Wookiee? In qualche modo, anche questo non ha impedito al franchise di evolversi con l’idea.

George Lucas disse originariamente “no” ai Wookiee Jedi

Il canone di Star Wars è sempre stato un po’ confuso. Dalle rielaborazioni di George Lucas della trilogia originale – che ci hanno fatto chiedere se Han Solo (Harrison Ford) o Greedo (Paul Blake) avessero davvero sparato per primi – alla Disney che ha salvato retroattivamente l’Imperatore Palpatine (Ian McDiarmid) da una morte certa, a volte è difficile sapere cosa sia vero (o forse una parola migliore sarebbe “ufficiale”) nel mondo di Star Wars.

Ma c’è una cosa su cui George Lucas sarebbe stato molto chiaro quando si trattava di materiale derivato da Star Wars: non voleva vedere Chewbacca brandire una spada laser. Inoltre, non voleva vedere nessun Wookiee usare la Forza come faceva Luke Skywalker (Mark Hamill) sullo schermo. Gli Wookiee, a differenza di altre specie intercambiabili in Star Wars, erano distinti nella loro funzione. Nella mente di Lucas, gli Wookiee non erano adatti ai Jedi.

Secondo Wookieepedia, il cacciatore di taglie Wookiee Hanharr avrebbe dovuto essere un Jedi Oscuro nel videogioco Star Wars Knights of the Old Republic II: The Sith Lords, ma Lucas ha deciso di non accettare l’idea. Sulla stessa linea, l’editore della Dark Horse Comics e autore della serie del Consiglio Jedi, Randy Stadley, ha spiegato che, secondo Lucasfilm, “ci sono alcune specie che, a quanto pare, non hanno la capacità di usare la Forza o che non hanno la sottigliezza di pensiero necessaria per l’addestramento Jedi”.

Gli Wookiee sono stati inclusi tra questi gruppi, che, come nota Stadley, comprendono anche Tusken Raider e Vulptereen. Anche gli Ewok – che avevano sostituito gli Wookiee nella battaglia finale per Endor alla fine de Il ritorno dello Jedi – non avevano il giusto tipo di intelligenza emotiva per saldare la Forza. Un articolo di Star Wars Insider, ora cancellato, ha inoltre rivelato che questo decreto fu emanato da Lucas dopo l’uscita della trilogia di romanzi Dark Nest (ambientata 35 anni dopo Una nuova speranza) nel 2005 (via Inverse).

È difficile dire esattamente perché Lucas fosse così contrario ai Wookiee Jedi. Da un lato, potrebbe essere che, in quanto creatore del concetto di Wookiee, Lucas abbia sempre pensato che avessero un’altra funzione all’interno dell’universo di Star Wars. Dopo tutto, non tutti i personaggi o le razze di Star Wars sono o dovrebbero essere associati all’Ordine Jedi. In quanto sognatore originale, nessuno tranne Lucas avrebbe avuto il diritto di prendere una decisione del genere. Forse, dopo la tragedia di Star Wars Holiday Special, Lucas non voleva che i Wookiee fossero rivisitati, a parte Chewbacca (Peter Mayhew)? A questo punto non lo sappiamo, ma nonostante la sua regola di non far diventare gli Wookiees Cavalieri Jedi, il mondo di Star Wars aveva altre idee.

L’Universo espanso di Star Wars originale aveva la sua buona dose di Wookiee Jedi

Wookiee Jedi
Credit Disney

Prima ancora che la regola di Lucas fosse messa in atto, esistevano già dei Wookiee Jedi all’interno del canone di Star Wars. Ora, ciò che costituisce il canone è sempre stato oggetto di dibattito tra i fan di Star Wars. Per alcuni, tutto ciò che ha il marchio Star Wars è considerato canonico, a meno che non contraddica palesemente altri canoni stabiliti. Per altri, è tutto ciò a cui George Lucas stesso ha lavorato (e solo quello).

A tutt’oggi, ci sono persino disaccordi sul fatto che l’Universo Espanso originale (ora ri-brandizzato come Star Wars Legends) sia più canonico delle attuali avventure di Star Wars prodotte dalla Disney. Naturalmente, Star Wars è ancora un’opera di fantasia, quindi qualsiasi dibattito sul “canone” è un punto irrilevante, ma non si può negare che il concetto di Wookiee Jedi esisteva già da molto tempo prima della famigerata regola di Lucas.

George Lucas
George Lucas al Festival di Cannes. Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Per cominciare, personaggi dell’UE come Lowbacca, nipote di Chewie, si sono uniti all’Ordine Jedi di Luke dopo la caduta dell’Impero. La sua prima apparizione risale al 1995 nel romanzo della leggenda di Dune, Kevin J. Anderson, Young Jedi Knights: Eredi della Forza, che rimane tuttora uno dei personaggi più amati dai fan.

Tyvokka era un altro Maestro Jedi Wookiee, famoso per aver addestrato Plo Koon, un Maestro Jedi che ha servito durante le Guerre dei Cloni. È apparso per la prima volta nella serie Star Wars di Dark Horse alla fine degli anni ’90 e ancora oggi è considerato in qualche modo canonico nell’era Disney. Allo stesso modo, la campagna di gioco di ruolo Living Force di Wizards of the Coast ha introdotto il Kirlocca, sensibile alla Forza, nel 2001. Anche se Lucas sperava di evitare che altri Wookiee diventassero Jedi, i suoi sforzi non furono privi di errori.

Questo ha portato alla creazione di personaggi Wookiee come Ruhr anche dopo l’entrata in vigore della regola di Lucas. Ruhr, apparso per la prima volta in un numero del 2012 della serie a fumetti Dawn of the Jedi di Dark Horse (una storia che si svolge oltre 20.000 anni prima di Una nuova speranza), era un membro affermato dell’Ordine Je’daii (un antico precursore dell’Ordine Jedi) e aveva un forte legame con la Forza. Non sorprende quindi che lo stesso Lucas abbia finito per fare marcia indietro sulla sua regola originale degli Wookiee, aprendo la porta a progetti come L’Accolito per fare un giorno lo stesso.

The Acolyte e The Clone Wars hanno ufficialmente introdotto i Wookiee Jedi nel canone di Star Wars

The Acolyte e The Clone Wars hanno ufficialmente introdotto i Wookiee Jedi nel canone di Star Wars

Nell’esplosiva quinta stagione della serie animata The Clone Wars, un intero arco è incentrato su un gruppo di giovani Jedi che si riuniscono per costruire le proprie spade laser. Si tratta di una pratica comune nella tradizione di Star Wars, che prevede che un padawan trovi il proprio cristallo kyber per alimentare l’arma. In “The Gathering” viene presentato uno di questi padawan, un giovane Wookiee di nome Gungi.

Dato che Lucas stesso ha prodotto e supervisionato The Clone Wars, questa non può essere considerata una semplice svista. Inoltre, questo episodio è stato trasmesso nel 2012, lo stesso anno in cui L’alba dello Jedi ha introdotto Ruhr nei fumetti della Dark Horse. Sembra che il creatore di Star Wars abbia cambiato idea, o almeno che abbia fatto scricchiolare la porta abbastanza da rendere questa occasione memorabile.

“Gungi era una rarità, dato che i Wookiee non trovano spesso posto nell’Ordine Jedi”, ha scritto Dana Jennings per il sito ufficiale di Star Wars, ed è vero. Gungi è l’unico Wookiee Jedi che vediamo nel corso di The Clone Wars, probabilmente perché Lucas ha messo il veto su qualsiasi altra possibilità di creature dall’aspetto di un Bigfoot che brandiscono spade laser.

Sebbene progetti come L’alba dello Jedi e personaggi come Lowbacca siano stati apparentemente cancellati dal canone di Star Wars, Star Wars della Disney ha comunque incluso The Clone Wars come parte del suo universo in continua crescita e degli eventi ufficiali canonizzati. Questo significa che lo status di Gungi come Jedi è ancora più unico nella sua razza, dato che ora ci sono meno Jedi Wookiee in Star Wars che mai.

L’introduzione di Kelnacca (interpretato da Suotamo, che ha contribuito a interpretare Chewbacca sia nella trilogia sequel che in Solo) ne The Acolyte non fa che espandere ulteriormente questo universo. Naturalmente, quale momento migliore per introdurre un altro Jedi Wookiee se non l’epoca dell’Alta Repubblica, in cui l’Ordine Jedi era al suo apice? Francamente, abbiamo bisogno di altre “palle di pelo” con la spada laser. Anche se Kelnacca non è presente nell’Accolito per molto tempo (appare per la prima volta alla fine del secondo episodio, “Vendetta/Giustizia”), rimane uno dei pochi Jedi Wookiee in tutto Star Wars, e probabilmente uno dei più formidabili dell’intero Ordine. Questo è entusiasmante, da qualsiasi punto di vista lo si guardi.

George Lucas ha un legame personale con Chewbacca e con la razza Wookiee

star Wars chewbacca harrison ford

I wookiee fanno parte di Star Wars fin dall’inizio, e anche prima. La parola “wookiee” appare per la prima volta nel film di fantascienza di Lucas THX 1138, quando un personaggio dice: “Credo di aver appena investito un wookiee sulla superstrada“. Sebbene la battuta sia stata pronunciata ad hoc, ha dato il via a qualcosa che alla fine è culminato con uno dei personaggi più riconoscibili della cultura pop. Prima che Guerre Stellari diventasse realtà, Lucas ebbe l’ispirazione di creare Chewbacca dopo che il suo stesso Alaskan Malamute, Indiana, fu scambiato per un umano mentre era in macchina con lui (sì, Indiana è anche l’omonimo di un certo “Indiana Jones“). Oggi li conosciamo semplicemente come Wookiees.

I Wookiees sono una parte importante della storia di Star Wars. Sono feroci, leali e possono essere terribilmente dolorosi (attenzione alle braccia). Sono anche grandi, imponenti e il tipo di personaggio che vorresti avere al tuo fianco piuttosto che contro. Non c’è da stupirsi che Lucas abbia incluso questa razza sfocata ne La vendetta dei Sith, dove l’intera gamma delle loro azioni di guerra è rappresentata in una spettacolare dimostrazione di forza e potenza. Anche se spesso si schierano con i Jedi, gli Wookiee sono raramente inseriti nell’Ordine stesso, quindi quando lo fanno, sembra che tutto sia possibile nel mondo di Star Wars.

Bridgerton – Stagione 3, finale recap: molte cose cambiano

Bridgerton – Stagione 3, finale recap: molte cose cambiano

Si dice che tre persone possono mantenere un segreto se due di loro sono morte, e alla velocità con cui questo segreto di Lady Whistledown (doppiata da Julie Andrews) sta viaggiando attraverso la tonnellata… ringraziamo il cielo che Bridgerton sia una serie romantica e non horror.

Con l’episodio 7 della terza stagione che si conclude con Cressida (Jessica Madsen) che finalmente scopre il segreto di Penelope (Nicola Coughlan), sembra che le cose stiano per aprirsi nel finale, “Into the Light”, anche se forse non nel modo in cui Cressida si aspettava.

L’episodio non si apre con l’aspirante-Whistledown, ma con Penelope e Colin (Luke Newton) nella loro nuova casa, anche se lontani da uno stato di beatitudine coniugale. Lui dorme sul divano e riesce a malapena a guardarla. Parte per Bridgerton House non appena Penelope si sveglia, non volendo trascorrere con lei più tempo del necessario. Non appena se ne va, la governante dice a Penelope che ha una visita.

Non si tratta di Porzia (Polly Walker), come lei si aspettava, ma di Cressida, che è venuta con una proposta piuttosto energica. La donna rivela di conoscere l’identità segreta di Penelope e minaccia di rivelarla se Penelope non le pagherà il doppio di quanto offerto dalla Regina, per un totale di 10.000 sterline.

La regina è nei pensieri di tutti nel finale della terza stagione di Bridgerton

Penelope risponde che nessuno crederebbe comunque a Cressida, ma mette subito alla prova questa affermazione, perché arriva Porzia e Cressida le spiega tutto, poi ribadisce la sua minaccia e se ne va. Porzia prega Penelope di dirle che non è vero, anche se ha già messo insieme tutti i pezzi. Porzia non riesce a credere che Penelope li abbia messi più volte in una posizione di tale rovina, soprattutto quando cercava in tutti i modi di evitarla, ma, con una chiarezza sconvolgente, non si sofferma a lungo sulle cose terribili che Penelope ha scritto su di lei.

Mi sarei aspettata che Portia la prendesse molto più sul personale, e lo fa nella misura in cui riguarda tutta la sua famiglia. Ma i commenti che Penelope ha fatto su sua madre sono stati dimenticati, cosa che trovo sorprendente e dolce. Portia è molto, dice le cose sbagliate, ma ho la sensazione che abbia buone intenzioni quando si tratta delle sue ragazze. Portia non vuole che Penelope dica a Colin di quest’ultimo sviluppo con Cressida, ma Pen non è più interessata a mentire.

Nel frattempo, Lady Danbury (Adjoa Andoh) fa visita alla Regina Charlotte (Golda Rosheuvel) per parlare degli ultimi sviluppi della saga di Whistledown: la sua accusa generalizzata all’intera famiglia Bridgerton. Lady Danbury si chiede cosa succederà dopo la nomina di Lady Whistledown. La Regina avrà vinto, ma poi? Aggiunge poi che forse Lady Whistledown non sta cercando di battere la Regina al suo stesso gioco, ma semplicemente di rimanere una giocatrice, cosa che secondo Lady Danbury le ricorda Charlotte quando era più giovane.

Mentre Penelope langue nell’agitazione da neo-sposa, le sue sorelle Prudence (Bessie Carter) e Phillipa (Harriet Cains), così come i loro mariti Mr. Dankworth (James Phoon) e Mr. Finch (Lorn Macdonald) si chiedono cosa li aspetta. Con entrambe le sorelle in attesa, è solo una questione di tempo prima che debbano ritirarsi dalla società una volta che avranno iniziato a partorire, e Prudence è ancora risentita per il fatto che il matrimonio di Penelope sia stato un evento così sfarzoso, e che dovranno ritirarsi senza alcuna fanfara. Decide quindi che lei e Phillipa organizzeranno un elaborato ballo con oro, cristalli e insetti, su richiesta di Phillipa, come mai si era visto nel ton. I loro mariti sono d’accordo finché non si rendono conto che il budget per questa festa è “sì”.

Nel tentativo di smentire le accuse della Regina, Violet (Ruth Gemmell) si reca in una gelateria con Francesca (Hannah Dodd) e John (Victor Alli) per definire i dettagli del loro matrimonio. Francesca le dice che vogliono ottenere una licenza speciale per sposarsi al più presto, in modo da poter raggiungere la tenuta di John nelle Highlands scozzesi. Violet è inorridita dal fatto che i due stiano viaggiando così lontano – credo abbia dimenticato che Anthony (Jonathan Bailey) e Kate (Simone Ashley) sono attualmente in viaggio verso l’India – ma fa del suo meglio per non dare di matto, almeno pubblicamente. È sempre il bambino di cui non pensavi di doverti preoccupare che ti stressa di più, non è vero?

Colin e Penelope cercano di fermare Cressida nel finale della terza stagione di Bridgerton

Tornato a casa, Colin sta rimuginando da solo in salotto quando viene raggiunto da Eloise (Claudia Jessie). La donna gli dice di non preoccuparsi del potenziale scandalo che potrebbe causare, affermando che la famiglia lo supererà senza problemi. Alle due si aggiungono rapidamente Portia e Penelope, che informano Colin della minaccia di Cressida. Colin si lancia immediatamente nella modalità di controllo dei danni, anche se Penelope dice che può semplicemente pagarle quello che chiede. Non apprezzo che Colin escluda completamente Penelope dalla soluzione, ma concordo sul fatto che non sia utile per loro pagare Cressida, dal momento che non c’è alcuna garanzia che si fermi a 10.000 sterline.

Colin si reca invece a casa dei Cowper per parlare da solo con Cressida. Nota che sembra sola nel piano che ha architettato per se stessa e dice di aver provato la stessa cosa mentre era in viaggio. Se pensava che raccontare a una ragazza chiusa in casa del suo anno sabbatico all’estero avrebbe aiutato, si sbagliava di grosso. Lei respinge i suoi tentativi di compassione o pietà, così lui tenta un approccio diverso, dicendole che la colonna di Penelope veniva da un luogo di solitudine, un luogo che Cressida deve conoscere fin troppo bene. Le suggerisce che se si lascia perdere, una volta che la situazione sarà passata, la sua famiglia la riaccoglierà sicuramente. Oh, Colin, sei ancora meno attento di Cressida a pensare che tutte le famiglie siano affettuose come la tua. Cressida dice a Colin che hanno tempo fino al ballo dei Dankworth-Finch per pagarla.

Tornata a Featherington House, Portia subisce i tentativi di Prudence e Phillipa di ottenere denaro per organizzare il loro ballo mentre lei, Eloise e Penelope aspettano il ritorno di Colin. Quando quest’ultimo torna, dice loro che Cressida vuole il doppio della somma richiesta inizialmente e che ha anche chiesto a Pen di usare la colonna per ripristinare la sua reputazione. Colin dice che può trovare il denaro a patto che Benedict (Luke Thompson) dia il suo consenso, anche se dovrà mentire sullo scopo. Benedict, tuttavia, è un po’ impegnato con Tilley (Hannah New) e Paul (Lucas Aurelio), godendo della sua bisessualità non più repressa.

Violet si reca da Lady Danbury per una visita e un drink celebrativo, in occasione del fidanzamento di Francesca. Lady Danbury le dice che sarà presente quando Francesca partirà, così come Lord Anderson (Daniel Francis). Violet accenna al fatto che vorrebbe conoscere meglio Marcus, con il permesso di Lady Danbury, alla quale risponde che sono entrambi adulti e che non spetta a lei.

Aggiunge poi che non è che abbia avuto il permesso di Violet prima di avere una relazione con suo padre, e francamente non riesco a credere che ci sia voluto tutto questo tempo perché venisse fuori. D’altra parte, le regole della società corretta e tutto il resto. Ne parlano senza parlarne veramente e giungono alla tacita conclusione che non dovranno mai più parlarne, purché concordino che Marcus non si metterà mai tra loro.

Sebbene Colin e Penelope abbiano raggiunto una sorta di tregua per quanto riguarda Cressida, l’uomo è ancora determinato a mantenere le distanze in casa, continuando a dormire sul divano per quanto il letto – e in particolare sua moglie – possano essere allettanti. La mattina dopo, Pen esce presto per prendere il tè con la madre prima del matrimonio di Francesca e Colin decide invece di passare il tempo crogiolandosi nella nostalgia della loro amicizia, rileggendo tutte le lettere che lei gli mandava. Prima che Penelope arrivi a Featherington House, però, Portia riceve un’altra visita, quella di Walter Dundas (Edward Bennett), che le rivela di aver controllato le sue richieste di eredità e di averle ritenute fraudolente.

Le dice che presenterà un rapporto per cui la tenuta dei Featherington sarà assegnata al prossimo erede idoneo, e quindi sembra che tutti i suoi incoraggiamenti ad avere figli il prima possibile non siano serviti a nulla. Se ne va proprio quando arriva Penelope, ma non prima di aver sentito che il denaro che aveva sua madre è stato rubato. Le due si accusano furiosamente a vicenda – Pen per il furto, Porzia per la colonna – finché Porzia ammette che le due non sono poi così diverse, che fanno del loro meglio con ciò che la società ha concesso loro, e ammette persino di rispettare ciò che Penelope ha costruito per sé senza l’aiuto di un uomo.

Francesca e John si sposano nel finale della terza stagione di Bridgerton

bridgerton 3 finale

A Bridgerton House, Francesca si prepara per il suo matrimonio e Violet arriva per vedere gli ultimi ritocchi. Si lamenta ancora una volta del fatto che Francesca stia andando così lontano, soprattutto perché ha trascorso così tanto tempo a Bath e tende a stare per conto suo. Francesca le dice che si conosce a malapena nel caos della casa, ma che si sente più se stessa quando è con John e che non vede l’ora di continuare a scoprire se stessa mentre sono lontani. Violet riconosce finalmente che, mentre la sua esperienza d’amore era una versione improvvisa e senza peli sulla lingua, si è resa conto che l’amore più morbido e gentile di Francesca e John non è meno valido – lo dico da tempo! – e i due raggiungono finalmente una tregua. Un grande giorno per le madri e le figlie di tutti.

Francesca e John si sposano nel salotto di Bridgerton House, con un ricevimento molto più piccolo di quello di Colin e Penelope, ma molto più adatto alla coppia. Benedict, Colin, Eloise e Francesca notano che la loro madre e Lord Anderson si stanno avvicinando e Francesca fa notare che questo è un bene per Eloise, perché se la madre è distratta, per un po’ non si cimenterà come organizzatrice di matrimoni. Lord Anderson chiede a Violet di concedergli un ballo al prossimo ballo, ed è così carino vedere l’imperturbabile matriarca improvvisamente agitata per qualcuno che flirta apertamente con lei.

Pen prende da parte Colin al matrimonio e gli dice che non vuole che parli con Benedict del rilascio dei soldi perché non vuole più mentire alla sua famiglia. Gli dice che l’unico modo per aiutarla davvero è amarla e che questo è sufficiente senza che lui debba fare altro. Lui le dice che vuole stare con lei, ma che fatica a farlo con Cressida ancora sospesa sulle loro teste. Non vede come possano andare avanti, ma Penelope ha un piano. Scrive lettere criptiche alla Regina e a Violet e fornisce a Varley (Lorraine Ashbourne) fondi sufficienti per regalare alle sorelle il ballo dei loro sogni. Mentre il loro piano è in corso, i piani di Cressida per la libertà stanno andando molto male. Sua zia Joanna è arrivata per portarla in Galles e se pensavate che Lord Cowper (Dominic Coleman) fosse cattivo, sua sorella è peggio. Anche Lady Cowper (Joanna Bobin) è a corto di idee.

Da Tilley, Benedict arriva per un piccolo appuntamento e trova la padrona di casa da sola. Paul, spiega, è con un’altra persona quella sera, e Benedict è intenzionato a invitare qualcun altro a unirsi a loro. Tilley dice che preferirebbe avere Benedict per sé per la serata, dato che la sua relazione con Paul è casuale e sta iniziando a innamorarsi di Benedict. Propone che le cose prendano una direzione più seria, ma Benedict non vuole nulla di serio. All’inizio Tilley pensa che sia a causa di Paul, ma Benedict dice che non è così, è solo il fatto che si sente finalmente libero per la prima volta dopo tanto tempo. Presume che Tilley provi lo stesso, e anche lei pensava di farlo, finché non ha dovuto condividerlo. E con la stessa rapidità con cui è iniziato questo rapporto, ora è arrivato alla sua fine.

Benedict si dirige a casa e trova Eloise da sola sull’altalena e i due si commiserano per le loro vite senza direzione. Eloise è frustrata dal fatto di aver visto così poco del mondo e vuole uscire dalla loro piccola cerchia. Benedict le dice che sente un cambiamento per sé all’orizzonte, e se questo non è un indizio del fatto che la quarta stagione sarà incentrata su Benedict, allora non so cosa lo sia. Mi sono mancate queste loro conversazioni sulle altalene, se non altro perché la loro è una delle dinamiche tra fratelli più accurate che abbia mai visto in televisione. Per quanto io sia stato frustrato dalla loro apparente mancanza di direzione in questa stagione, almeno lo show ne sta dando atto, ponendo la coppia di fronte a un bivio mentre guardiamo alla prossima stagione (o forse alle prossime stagioni).

La verità viene fuori all’ultimo ballo della terza stagione di Bridgerton

Arriva il giorno del ballo dei Dankworth-Finch e Prudence e Phillipa sono sorprese da quanto siano belle ed elaborate le decorazioni. Pensano che Portia abbia pagato tutto e Penelope incoraggia questo pensiero, anche se Portia si rende conto di ciò che Pen ha fatto per le sue sorelle. Il ballo inizia in modo entusiasmante, ma le cose prendono una piega drammatica quando la regina Charlotte arriva e rivela che Lady Whistledown le ha inviato una lettera in cui le chiede di potersi rivolgere direttamente al ton. Detto questo, chiama Penelope in causa e le dà la parola.

Il Parlamento è scioccato dalla rivelazione che Pen è la misteriosa giornalista di gossip. Pen si scusa con tutti, dicendo che si sentiva impotente e senza voce e che era invidiosa delle vite che tutti sembravano vivere così comodamente e apertamente. Racconta che scrivere la sua rubrica le è sembrata una forma di potere, soprattutto per una persona che la società ha dimenticato, e soprattutto perché fa parte di un gruppo che ci si aspetta rimanga ignorante. Penelope attribuisce a Charlotte il merito di averla costretta a uscire dall’ombra, dando alla Regina la vittoria che desiderava, e la Regina le dà il permesso di continuare la rubrica. Tutto questo va bene, ma non è che Penelope possa più passare inosservata nelle sale da ballo, quindi non so come possa funzionare.

La Regina Carlotta si congeda e l’atmosfera nella sala è impacciata e sommessa fino a quando Phillipa dichiara che è il momento per Varley di liberare gli “insetti”. Non è così caotico come sembra, perché Varley si limita a liberare nella sala delle farfalle – che sono pur sempre insetti, e io personalmente mi sarei messa a urlare comunque – che affascinano la folla tanto da far riprendere subito la festa. Una volta riprese le danze, Lady Danbury si avvicina a Penelope e le dice che ha sempre sospettato che fosse lei, un piccolo e delizioso accenno all’amicizia tra le donne nei romanzi, e le dice che non vede l’ora di leggere la prossima edizione. Portia dice a Penelope che è orgogliosa di lei e Pen dice alla madre che, dato che l’informazione è ormai pubblica, può dire al signor Dundas che l’eredità era in realtà il guadagno di Penelope per la scrittura, assicurandosi che possano mantenere la loro casa.

Colin trova Penelope tra la folla e Penelope gli dice che se lui vuole l’annullamento, lei non protesterà. La Regina può aver dato la sua benedizione, ma questo non significa che il ton sarà facile con loro. Colin le dice che, per quanto voglia separare Penelope dalla sua identità a Whistledown, non può farlo. Lei fa parte di Penelope come ogni altra cosa, e la ammira per il modo in cui si è rivolta alla folla. Ammette di essere geloso del suo coraggio e si ritiene fortunato che lei lo ami. Il discorso è romantico quanto basta per perdonare all’episodio di averli tenuti separati per gran parte del tempo.

Mentre il resto della famiglia scende in pista, Eloise e Francesca si ritrovano tra la folla. Francesca chiede a Eloise che cosa ha intenzione di fare dopo, ed Eloise chiede alla sorella se non le dispiacerebbe accompagnarla in Scozia, visto che vuole allontanarsi e allargare la sua cerchia sociale. Francesca è d’accordo con la proposta, così come John, soprattutto perché anche suo cugino si unirà a loro. Il regista presenta alle sorelle la cugina in questione, una certa Michaela Stirling (Masali Baduza), e Francesca rimane immediatamente senza lingua, proprio come sua madre aveva descritto la sensazione dell’innamoramento.

Di tutto ciò che Bridgerton ha fatto in questa stagione – o in realtà, in assoluto – questo è il più sorprendente, e lo dico nel modo migliore. Non pensavo davvero che ce l’avessero fatta. Nel romanzo di Francesca, When He Was Wicked, la donna perde John all’improvviso a causa di un aneurisma, e suo cugino Michael arriva per rilevare la proprietà. Un cugino che è anche innamorato di Francesca dal giorno in cui si sono conosciuti. Mentre lui prende in mano la tenuta e i due si avvicinano, anche Francesca si innamora di lui e si trova coinvolta nel ciclo di perdita, incertezza e dolore che deriva dalla perdita di una persona amata e dall’innamoramento di un’altra.

Non c’è motivo, almeno secondo me, per cui non possa vivere lo stesso ciclo di emozioni con una donna come suo interesse amoroso. Per non parlare del fatto che era ora che la serie incorporasse una relazione tra donne, invece di tenerle ai margini della tragedia – guardando a te, Regina Carlotta: A Bridgerton Story. Inoltre, il fatto che Francesca provi sentimenti improvvisi per Michaela non annulla quelli che prova ora per John, e mi opporrò personalmente a chiunque suggerisca il contrario. Anche nel romanzo, Francesca ammette che l’amore che provava per John e quello che prova per Michael sono molto diversi, anche se entrambi ugualmente importanti. Sono certa che la serie non lo perderà di vista mentre si muove in questa nuova ed entusiasmante direzione per le stagioni future. Tra la bisessuale Francesca e il bisessuale Benedict, comincio a capire perché hanno abbandonato la seconda parte della stagione durante il mese del Pride.

La stagione si conclude con un bel fiocco, ponendo al contempo le basi per la prossima stagione – o per le prossime stagioni, forse? Cressida si reca in Galles con la zia e sarei molto sorpreso se non tornasse nella prossima stagione. Eloise parte con Francesca, John e Michaela, promettendo a Benedict che tornerà l’anno prossimo per il ballo in maschera della madre – che, come i fan del libro sanno, è il luogo in cui Benedict incontra l’amore della sua vita, e Netflix non può farci aspettare due anni per saperne di più. Il finale salta poi in avanti, di circa 10 mesi, per rivelare che Penelope e le sue sorelle hanno tutte avuto dei figli, con Pen che è l’unica ad avere un maschio, ora il piccolo erede della tenuta Featherington. Scrive la sua ultima rubrica come Lady Whistledown e alla fine si firma come Penelope Bridgerton, con la narrazione che passa alla voce di Coughlan invece che a quella di Andrews.

Con tutto ciò che si è concluso in modo così netto e con i fratelli sparsi per il mondo, è difficile non pensare che le stagioni future saranno quasi un reboot morbido. Non c’è più Whistledown, non ci sono fili irrisolti lasciati in sospeso, ma solo il potenziale per fili futuri. A differenza della fine della seconda stagione, in cui ero più che altro scettico sul futuro di Bridgerton, ora posso affermare con sicurezza che, almeno per me, il futuro si prospetta luminoso. Che le speculazioni abbiano inizio!

John Wick 3 – Parabellum: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere sul film

Il cinema d’azione ha negli anni dato vita ad alcuni tra i personaggi più memorabili del cinema. Dal John McClane di Die Hard all’Ethan Hunt di Mission: Impossible, questi si sono imposti come eroi carismatici e incorruttibili, sempre pronti a combattere per il bene. Dal 2000 ad oggi, invece, si è imposto un nuovo personaggio di questo tipo, l’omonimo protagonista di John Wick. Dopo i primi due film, nel 2019 è uscito il terzo capitolo, John Wick 3 – Parabellum (qui la recensione), diretto ancora una volta da Chad Stahelski.

Quello che era nato come un classico revenge movie si è ben presto trasformato in qualcosa di più, acquisendo al suo interno una serie di ispirazioni e omaggi che lo hanno reso particolarmente unico. All’interno di John Wick confluiscono infatti elementi tipici degli anime giapponesi, dei film di arti marziali e dei noir più classici. Il protagonista è un antieroe in cerca di vendetta, che si rivela capace di sfoggiare aspetti di sé quantomai imprevedibili.

Con questo terzo capitolo, si sono raggiunti livelli straordinari di messa in scena e complessità del racconto, che rendono anche questo sequel un titolo assolutamente imperdibile. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a John Wick 3 – Parabellum. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

John Wick 3 - Parabellum cast
Halle Berry in John Wick 3 – Parabellum. Foto di Mark Rogers – © Netflix

 

La trama di John Wick 3 – Parabellum

Protagonista del film è ancora una volta John Wick, l’abile ex sicario di New York che ora si trova ad essere egli stesso il ricercato. Braccato dai cacciatori di taglie che vogliono riscuotere la ricompensa che pesa sulla sua testa, pari a 14 milioni di dollari e fissata dal membro della Gran Tavola, Santino D’Antonio, John è in fuga anche perché ha infranto una regola fondamentale: non uccidere nell’Hotel Continental, una zona neutra dove l’omicidio è vietato. Per questo motivo è stato scomunicato e dovrà necessariamente essere eliminato.

Grazie all’aiuto del Direttore, la donna che lo aveva accolto quando era solo un piccolo orfano, John troverà riparo da quanti lo vogliono morto, con il tempo necessario per organizzare la propria vendetta. Qui conosce la misteriosa Sofia, che accetta di accompagnarlo da Berrada. Egli è l’unico che può metterlo in contatto con il Reggente, l’unico al di sopra della Gran Tavola, a cui dovrà spiegare le proprie motivazioni al fine di ottenere la grazia ricercata. Lungo il percorso, non mancheranno pericoli e imprevisti. Ben presto, la missione acquisterà risvolti inaspettati, portando alla luce nuovi spietati nemici.

Il cast del film

Ad interpretare il protagonista John Wick vi è nuovamente l’attore Keanu Reeves. Ancora una volta, egli si è allenato per diversi mesi nelle arti marziali, nell’uso delle armi e in acrobazie alla guida di auto. Con tali capacità fu in grado di eseguire personalmente molte delle scene più complesse senza ricorrere a controfigure. Accanto a lui, nel ruolo del Direttore, vi è l’attrice Anjelica Huston, la quale desiderava lavorare con Reeves sin dai tempi di Matrix. La premio Oscar Halle Berry, invece, è la misteriosa Sofia. Anche la Berry è stata impegnata a dar vita a scene molto complesse, che l’hanno portata ad ottenere ben tre costole rotte.

Nel si ritrova ancora una volta Laurence Fishburne nei panni di Bowery King, signore del crimine. Lui e Reeves sono così tornati a recitare insieme ad anni dalla trilogia di Matrix. Ian McShane interpreta invece Winston, il manager del Continental. L’attrice Asia Kate Dillon interpreta invece qui la spietata assassina nota come La Giudicatrice. Grande fan dei primi due film, la Dillon ha accettato subito il ruolo quando le è stato offerto. Accanto a lei, nei panni del fidato Zero, vi è invece Mark Dacascos. L’attore di origini marocchine Said Taghmaoui interpreta infine il Reggente.

John Wick 3 - Parabellum trama film
Keanu Reeves in John Wick 3 – Parabellum

 

I sequel di John Wick 3 – Parabellum: John Wick 4 e John Wick 5

Il personaggio di John Wick è poi andato oltre la trilogia, con un quarto capitolo intitolato John Wick 4 (qui la recensione del film) arrivato nelle sale italiane dal 23 marzo di quest’anno. Il film, caratterizzato da forti influenze giapponesi, ha ottenuto ottimi incassi, confermando l’interesse del pubblico nei confronti di questa saga. Ad oggi, è stato poi confermato anche un quinto capitolo, anche se al momento non è noto quando questo prenderà forma.

Il franchise si è però espanso ulteriormente con una serie televisiva prequel The Continental (qui la recensione), incentrata sull’hotel che fa da copertura alla società segreta criminale, e il film spin-off Ballerina, ambientato tra gli eventi del terzo e del quarto capitolo e atteso in sala per il 2024. Protagonista di questo è l’attrice Ana de Armas, ma è confermato che avrà un ruolo nel film anche il John Wick di Keanu Reeves.

Il trailer di John Wick 3 – Parabellum e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere i sequel, è possibile fruire del terzo film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. John Wick 3 – Parabellum è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Hunt: la spiegazione del film e del suo finale

The Hunt: la spiegazione del film e del suo finale

Uno dei film più controversi realizzati negli ultimi anni è senza dubbio The Hunt, il thriller satirico del 2020 diretto da Craig Zobel (regista anche di Sopravvissuti e della miniserie Mare of Easttown) e scritto da Nick Cuse e Damon Lindelof (Lost, Watchem). Il film vuole infatti essere una satira sul profondo divario politico tra la destra e la sinistra americana, proponendo un racconto incentrato su un gruppo di élite che rapisce persone di classe inferiore per darle la caccia.

Proprio per via di questa satira e del modo in cui sono descritte certe classi sociali e i loro appartenenti, il film ha da subito generato diverse polemiche tanto a livello pubblico quanto politico. Il rumore generatosi nei confronti del film gli ha ad ogni modo conferito una grande popolarità, rendendolo uno dei titoli più chiacchierati durante il periodo della pandemia. Per questo e per altri motivi ancora, è decisamente un film da recuperare.

Tra i suoi meriti, infatti, vi è il suo comunicare una serie di messaggi in modo piuttosto originale e d’impatto. In questo articolo, approfondiamo dunque il significato generale di The Hunt come anche alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle fonti letterarie e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Hunt cast Betty Gilpin

La trama e il cast di The Hunt

Il film segue la storia di dodici estranei che un giorno improvvisamente si risvegliano in una radura. Non si conoscono fra loro, non sanno dove sono e come sono arrivati fin lì, ma scopriranno molto presto che sono stati scelti per uno scopo ben preciso: la caccia. Sono le prede di un gruppo di ricchi intellettuali, che ha come sport quello di stanare e uccidere esseri umani. Questo sadico piano, però, sta per essere mandato a monte da Crystal, una delle prede che, decisa a combattere, deciderà di essere lei la cacciatrice.

Ad interpretare Crystal vi è l’attrice Betty Gilpin, vista anche nella serie GLOW e nel film La guerra di domani. Nel ruolo di Athena Stone, invece, la leader dei cacciatori, vi è la due volte premio Oscar Hilary Swank. Fanno poi parte del cast  Ike Barinholtz nel ruolo di Staten Island, Emma Roberts in quelli di Yoga Pants, Ethan Suplee in quelli di Gary e Wayne Duvall in quelli di Don, tutti facenti parte del gruppi di prede. Macon Blair con il ruolo di Fauxnvoy e Usman Ally con quello di Crisis Mike sono invece due dei cacciatori.

La spiegazione del finale del film

Verso la fine del film, un flashback spiega le intenzioni di Athena nella realizzazione di questa efferata caccia all’uomo. In una chatroom, a cui partecipano i vari ricchi incontrati e poi uccisi da Crystal durante gli eventi narrati, Athena scherzosamente ed ironicamente cita questa ipotetica “Fattoria” che si troverebbe nel Vermont, facendo riferimento alla credenze popolari secondo cui ogni anno un’élite di ricchi organizzerebbe questa fantomatica caccia all’uomo.

The Hunt libro

La chat finisce online, e lo screenshot della conversazione inizia a fare il giro del web, finendo sui principali siti di teorie del complotto. Dopo un incontro con il proprio avvocato, Athena, particolarmente stizzita, inizia a pianificare la sua vendetta. Dopo aver convinto anche gli altri ricchi elitari, decide che sarebbero stati prelevati per la caccia coloro ritenuti responsabili della diffusione della fake news e dello screenshot, facendo diventare così realtà ciò che era ritenuta solo una teoria del complotto.

Il film trae dunque ispirazione dalla teoria del complotto nota come ManorGate, secondo la quale l’élite benestanti da la caccia alle persone che etichettano come “deplorevoli”. La narrazione confonde abilmente i confini tra finzione e realtà, dimostrando come le stravaganti teorie cospirazioniste possano trovare spazio in un mondo svincolato dai vincoli della razionalità e della verità. Nato come scherzo innocuo, ManorGate diventa una cospirazione ampiamente creduta, alimentata da individui con secondi fini che la rendono poi realtà.

Si riflette dunque sulla natura pericolosa della disinformazione nell’odierna era digitale. The Hunt mostra la facilità con cui le false narrazioni possono diffondersi online, spesso portando a danni reali. Enfatizza la questione della disinformazione, facendo luce sul problema più ampio della rapidità con cui le informazioni non verificate possono circolare e causare il caos, mettendo dunque in guardia dai pericoli della diffusione frettolosa di storie non verificate.

The Hunt trama film

Il confine tra realtà e menzogna viene portato avanti anche nel momento in cui la protagonista capisce di non essere la Crystal che i cacciatori cercavano. Afferma invece di essere un’omonima della Crystal Creasey a cui davano la caccia. L’ex soldato gioca così con il dubbio come Athena aveva fatto con lei per costringerla ad uccidere Don, che le era stato fatto credere – senza prove certe – facesse parte dei cacciatori. Riguardo questi due colpi di scena, non viene offerta una chiara soluzione.

Se anche è probabile che Don non fosse parte dei cacciatori, ma fosse invece una delle prede, il dubbio riguardo la vera identità di Crystal rimane più forte. Dato il messaggio di fondo di The Hunt, si può presumere che stesse dicendo la verità e che il suo essere stata coinvolta in quel gioco al massacro non sia altro che il frutto di un errore dato dall’aver creduto ad alcuni elementi senza prima verificarli adeguatamente.

The Hunt è tratto da un libro?

The Hunt non è direttamente tratto da un libro, ma è stato descritto come una “libera rivisitazione” del racconto del 1924 di Richard Connell dal titolo The Most Dangerous Game, in cui si narra di un naufrago che dopo aver trovato riparo su di un’isola capisce di essere diventato la preda di un generale russo amante della caccia e intenzionato a catturare le preda più pericolosa di tutte: l’uomo. Nel film, però, si fa spesso riferimento anche a La fattoria degli animali di George Orwell, notoriamente basato sulle differenze di classe.

Il trailer di The Hunt e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Hunt grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

House of the Dragon rinnovata per una terza stagione

0
House of the Dragon rinnovata per una terza stagione

Come riportato da Variety, a dimostrazione della formidabile forza dell’impero di “Il Trono di Spade” della HBO, il network ha rinnovato “House of the Dragon” (qui la nostra recensione) per una terza stagione, in anticipo rispetto alla première della seconda stagione prevista per il 17 giugno. La serie spinoff di “Il Trono di Spade” – co-creata da Ryan Condal e dall’autore George R.R. Martin – si è dimostrata un successo di fuoco per il network. Lo show ha ottenuto la più grande audience di sempre per una serie originale sia per HBO che per HBO Max (ora Max), e la prima stagione ha avuto una media di 29 milioni di spettatori a episodio su rete lineare e streaming.

La serie è stata poi rinnovata per la seconda stagione appena una settimana dopo la prima. In questo caso, invece, il rinnovo è arrivato pochi giorni prima del debutto della nuova stagione, che si preannuncia ancor più epica della precedente. “George, Ryan e il resto dei nostri incredibili produttori esecutivi, del cast e della troupe hanno raggiunto nuove vette con la fenomenale seconda stagione“, ha dichiarato Francesca Orsi, responsabile della programmazione e delle serie drammatiche della HBO, in un comunicato.

Siamo stupefatti dallo sforzo immane che l’intero team ha profuso per creare una seconda stagione spettacolare, con una portata e una scala che sono in grado di rivaleggiare solo con il suo cuore. Non potremmo essere più entusiasti di continuare la storia di Casa Targaryen e di vedere questa squadra bruciare di nuovo per la terza stagione“. Una notizia che farà felici i fan, dunque, certi di poter intraprendere la seconda stagione con la certezza che quanto in essa raccontato troverà poi ulteriore seguito con la terza stagione.

house of the dragon stagione 2 recensione
Una scena della seconda stagione di House of the Dragon

Tutto quello che c’è da sapere su House of the Dragon

Basata sul libro di Martin “Il Trono di Spade“, “Fire & Blood“, “House of the Dragon” segue la dinastia Targaryen nel continente fittizio di Westeros. Si svolge quasi 200 anni prima degli eventi di “Il Trono di Spade” e circa 100 anni dopo che i Targaryen hanno unito i Sette Regni.

Il cast della seconda stagione di “House of the Dragon” comprende Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans, Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

Le new entry della seconda stagione annunciate in precedenza sono Abubakar Salim nel ruolo di Alyn di Hull, Gayle Rankin nel ruolo di Alys Rivers, Freddie Fox nel ruolo di Ser Gwayne Hightower, Simon Russell Beale nel ruolo di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam di Hull, Jamie Kenna nel ruolo di Ser Alfred Broome, Kieran Bew nel ruolo di Hugh, Tom Bennett nel ruolo di Ulf, Tom Taylor nel ruolo di Lord Cregan Stark e Vincent Regan nel ruolo di Ser Rickard Thorne.

La HBO sta attualmente lavorando alla seconda serie prequel di “Game of Thrones“, “Knight of the Seven Kingdoms“, basata sui personaggi di Ser Duncan the Tall e del suo scudiero Egg, presenti nei libri “Tales of Dunk and Egg” scritti da Martin. L’autore ha anche annunciato questa settimana che un nuovo episodio pilota per la serie spinoff, “Ten Thousand Ships” è stato scritto dalla drammaturga premio Pulitzer Eboni Booth, anche se la HBO ha rifiutato di commentare se il progetto fosse in fase di sviluppo.

Tokarev: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso, 2030 – Fuga per il futuro o Stolen hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato ma imperdibile per i fan di questo tipo a cui l’attore ha partecipato è Tokarev.

Diretto da Paco Cabezas, regista spagnolo noto per The Appeared e Carne de neón, è questo un revenge movie dove il protagonista si vede costretto a rispolverare il proprio istinto da killer per poter ottenere vendetta. Quando si pensa ad opere di questo genere, i primi titoli che vengono in mente sono senza dubbio Io vi troverò e John Wick, ma anche Tokarev (titolo che si riferisce all’omonima pistola di fabbricazione sovietica) offre grande intrattenimento, grazie in particolare alla presenza di Cage.

Il film, conosciuto anche con il titolo di Rage, è stato distribuito in Italia direttamente con un passaggio televisivo e proprio grazie ad una nuova messa in onda può ora essere riscoperto. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Tokarev. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tokarev cast

La trama di Tokarev

Protagonista del film è Paul Mcguire, un uomo con un passato da criminale che ha deciso di cambiare completamente la sua vita. Ora, infatti, ha una carriera di successo nel campo dell’edilizia e convive felicemente insieme alla moglie Vanessa e alla figlia Caitlin, un’adolescente di sedici anni. Tuttavia, questa è solo una calma apparente, poiché il suo equilibrio è destinato a crollare proprio a causa del suo losco passato che torna a fargli visita. Accade tutto una sera quando Paul decide di portare a cena fuori la compagna e lasciare la figlia casa insieme ai suoi amici Mike ed Evan.

Durante la serata la bambina viene rapita da alcuni criminali che si sono introdotti clandestinamente in casa di Paul. Cominciano così le ricerche per ritrovare Caitlin ma tutti i tentativi sono vani: la ragazzina viene trovata senza vita in un parco nelle vicinanze. Dall’autopsia emerge che a causare la morte sarebbe stato un colpo di pistola, precisamente una Tokarev russa. È allora che Paul comincia a rivangare il suo passato da criminale per trovare gli assassini di sua figlia e vendicarsi una volta per tutte della sua uccisione.

Il cast del film

Ad interpretare Paul Maguire, come anticipato, vi è l’attore Nicolas Cage. Ad interpretare Paul da giovane, invece, vi è l’attore Weston Cage, il primo figlio avuto da Nicolas. La compagna Vanessa è interpretata da Rachel Nichols, mentre nel ruolo della figlia di Paul, Caitlin, vi è invece l’attrice Aubrey Peeples, conosciuta principalmente per il ruolo di Layla Grant in Nashville. Gli amici Mike ed Evan, invece, sono interpretati rispettivamente da Max Fowler e Jack Falahee. Infine, nel ruolo del detective Peter St. John vi è Danny Glover, attore celebre per la saga di Arma Letale.

Max Ryan interpreta Kane, mentre Michael McGrady è Danny Doherty, entrambi ex partner di Paul nell’ambiente criminale. L’attore, Peter Stormare interpreta invece Francis O’Connel, ex boss di Paul. Tra i più noti film a cui quest’ultimo ha preso parte si annoverano Il mondo perduto – Jurassic Park, Il grande Lebowski e Constantine. L’attore Pasha D. Lychnikoff è Chernov, il boss del crimine a cui Paul aveva sottratto una grossa somma di denaro e che ritiene essere il responsabile della morte della figlia.

Tokarev finale

Il finale del film

Dopo aver dato la caccia a Chernov, il boss criminale che ritiene responsabile di quanto accaduto, Paul trova una pistola Tokarev nel suo armadio, una reliquia della rapina che ha dato inizio alla guerra con il clan russo anni prima. È a questo punto che riesce a farsi raccontare la vera storia di quanto accaduto da Mike. La sera dell’incidente, infatti, bevendo e scherzando con la pistola, Mike aveva accidentalmente sparato a Caitlin, inscenando poi la storia del rapimento in preda al panico. Paul accetta questa versione e permette a Mike di andarsene vivo.

Tornato a casa, Paul telefona alla moglie, scusandosi e dicendo che le cose finiranno presto, mentre Chernov e alcuni dei suoi uomini superstiti entrano in casa sua. Paul racconta a Vanessa la storia della prima volta che ha ucciso, quando qualcuno gli ha dato un coltello durante una rissa in un bar. A quel punto Paul si accoltella mentre gli uomini entrano nella stanza e gli sparano, uccidendolo definitivamente. Il film si conclude con Vanessa che raggiunge la casa solo per assistere, con gli occhi pieni di lacrime, ai poliziotti che estraggono il corpo di Paul.

Il trailer di Tokarev e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Tokarev grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti in Italia. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099

0
Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099

La cosa era nell’aria, ma ora arriva l’ufficialità: Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099. L’attrice, nota per i suoi ruoli in Euphoria e Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, sarà dunque la co-protagonista di Michelle Yeoh nella prossima serie TV di Amazon. Come noto questa è un sequel del film originale Blade Runner e del suo seguito, Blade Runner 2049. La trama non è stata resa nota e non sono disponibili informazioni sul personaggio di Schafer, ma secondo le fonti la Yeoh interpreterà un personaggio di nome Olwen, descritto come un replicante vicino alla fine della sua vita.

Secondo l’affidabile insider Daniel Richtman, invece, Hunter Schafer sembra destinata a interpretare Cora. La sinossi della trama rilasciata in precedenza ha rivelato qualcosa su questo personaggio (potrebbe essere un’ex Blade Runner?), che unirà le forze con una replicante di Yeoh.

Nella Los Angeles del 2099, Cora ha vissuto tutta la sua vita in fuga, un camaleonte costretto ad adottare numerose identità. Per assicurare un futuro stabile a suo fratello, assume un’ultima identità ed è costretta a collaborare con Olwen, una replicante che sta affrontando la fine della sua vita. I due vengono coinvolti in una cospirazione sempre più vasta che rappresenta una minaccia esistenziale per una città che sta lottando per rinascere”.

Vedremo se si rivelerà davvero questo il ruolo di Hunter Schafer, mentre per ora non resta che attendere maggiori informazioni riguardo questo atteso progetto televisivo.

Hunter Schafer Zendaya Euphoria
Hunter Schafer con Zendaya in una scena di Euphoria

Tutto quelle che sappiamo su Blade Runner 2099

Amazon Studios e Alcon Entertainment stanno sviluppando il progetto, con il regista del classico di fantascienza originale, Sir Ridley Scott,, a bordo come produttore esecutivo. Silka Luisa (Shining Girls) sarà la showrunner.

L’originale Blade Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti di presentareBlade Runner 2099 ai nostri clienti globali di Prime Video”, ha dichiarato Vernon Sanders, responsabile di Amazon Studios per la televisione globale, in una dichiarazione rilasciata al momento dell’annuncio della serie. “Siamo onorati di poter presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi predecessori“.

I co-CEO e co-fondatori di Alcon Andrew Kosove e Broderick Johnson hanno aggiunto: “Il pubblico ha scoperto per la prima volta la brillante visione di Ridley Scott per Blade Runner 40 anni fa e da allora è diventato uno dei film di fantascienza più influenti di tutti i tempi. Il seguito di Denis Villeneuve, Blade Runner 2049, è poi diventato uno dei sequel meglio recensiti di tutti i tempi”.

Con un salto temporale così lungo tra questa serie e Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve, è altamente improbabile che Harrison Ford riprenda il ruolo di Rick Deckard. Ryan Gosling è una possibilità, anche se il suo personaggio di replicante sembra essere morto nei momenti finali del sequel del 2017.

Questo non significa che non possa tornare, naturalmente, ma sembra molto più probabile che la serie introduca un nuovo cast di personaggi con legami minori con i film.

Jurassic World 4: svelate le location dove sarà girato il film

0
Jurassic World 4: svelate le location dove sarà girato il film

Il film della Universal Pictures ad oggi noto come Jurassic World 4 si avvarrà di location in Thailandia e in studios a Malta e nel Regno Unito. Come riportato da Variety, la produzione di un mese di unità in Thailandia è stata confermata dal direttore generale del Dipartimento del Turismo del Paese, Jaturon Phakdeewanit. Egli ha dichiarato che la produzione avrà luogo dal 13 giugno al 16 luglio in località come Bangkok, Trang, Phang Nga, Phuket e Chiang Mai. Inoltre, per la cascata Huai To, all’interno del Parco Nazionale Khao Phanom Bencha nella provincia di Krabi, è prevista una settimana di lavorazione.

Il Ministro delle Risorse Naturali e dell’Ambiente thailandese Phatcharavat Wongsuwan ha dichiarato che la Thailandia è “onorata” di ospitare le riprese. Tuttavia, ha anche lanciato un avvertimento sui danni ambientali. “È strettamente necessario che rispettino le leggi e i regolamenti in materia e che non influiscano e danneggino le risorse naturali e l’ambiente“, ha dichiarato Wongsuwan in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook del Dipartimento dei Parchi Nazionali. Al momento non è chiaro quali membri del cast saranno presenti in Thailandia.

La riprese che si svolgeranno invece a Malta, facilitate da Latina Productions e Malta Film Studios, seguiranno tra luglio e settembre, mentre gli Sky Studios Elstree, attraverso Saga Productions, saranno l’ultimo luogo dove verranno effettuate le riprese di Jurassic World 4. La consegna del film completato, prodotto da Kennedy/Marshall, Amblin Entertainment e Universal Pictures, è prevista per il 2 luglio 2025.

Jurassic World - Il dominio recensione
Un’immagine di Jurassic World – Il dominio, sesto film del franchise.

LEGGI ANCHE: 10 dinosauri che Jurassic World 4 può usare al posto del T-Rex

Cosa sappiamo di Jurassic World 4?

Sebbene non siano ancora state rivelate informazioni ufficiali sulla trama del nuovo Jurassic World 4, la scrittura della sceneggiatura da parte di David Koepp suggerisce che il film potrebbe tornare alle origini del franchise. Koepp non solo ha scritto l’acclamato originale del 1993 di Steven Spielberg, ma anche il suo sequel del 1997, Il mondo perduto: Jurassic Park. Non essendo previsto il ritorno di membri del cast storico come Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, né di nuovi membri del cast di Jurassic World come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, il prossimo sequel potrebbe aprire la strada a una nuova era per il franchise.

Anche l’assunzione di Gareth Edwards fornisce qualche indicazione su ciò che potrebbe accadere in futuro. Edwards, che ha diretto anche Godzilla del 2014, ha anni di esperienza come artista VFX e questo è certamente uno dei motivi principali per cui tutti i suoi film presentano immagini CGI mozzafiato. The Creator, ad esempio, presenta un lavoro VFX straordinario ed è stato realizzato con un budget inferiore alla metà di quello di un tipico film del MCU, il che suggerisce che Jurassic World 4 potrebbe avere una delle migliori CGI del franchise di sempre.

Le informazioni sulla trama possono essere scarse, ma il finale di Jurassic World: Il Dominio potrebbe in un certo senso aver preparato gli eventi del prossimo sequel. Il film si conclude con gli esseri umani e i dinosauri che vivono fianco a fianco, e il prossimo film potrebbe riprendere proprio da qui, solo con nuovi personaggi. Con l’avvicinarsi della data di inizio delle riprese, è comunque probabile che nei prossimi mesi vengano rivelate ulteriori informazioni sulla trama di Jurassic World 4, ma anche sugli attori principali che comporranno il cast. Il film è previsto in sala per il 2 luglio 2025.

Rebecca Ferguson e Idris Elba in lizza per un ruolo nel film di Kathryn Bigelow

0

Rebecca Ferguson (Dune) e Idris Elba (Hijack) sono in cerca di ruoli nel prossimo film della premio Oscar Kathryn Bigelow per Netflix, come hanno confermato fonti a Deadline. I dettagli sui ruoli che i due interpreti interpreteranno non sono stati resi noti, così come il titolo e la trama del film, anche se le fonti hanno dichiarato a Deadline che sarà ambientato alla Casa Bianca durante lo svolgimento di una crisi nazionale. Il progetto segna il primo lungometraggio della Bigelow dopo il thriller del 2017 Detroit.

La notizia del film è stata divulgata per la prima volta da Netflix di recente, durante la presentazione degli Upfront a New York. In precedenza, la Bigelow aveva sviluppato un altro film di Netflix che però sembra essere stato del tutto accantonato. Si trattava di un adattamento del romanzo Aurora di David Koepp. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni riguardo questo nuovo progetto, che segnerà dunque il ritorno alla regia della regista di The Hurt Locker e Zero Dark Thirty.

Hijack-idris-elba
Idris Elba nella serie Hijack

Dove abbiamo visto di recente Rebecca Ferguson e Idris Elba?

Rebecca Ferguson è attualmente protagonista della popolare serie di fantascienza Silo di Apple, che si sta avviando verso la seconda stagione. Di recente ha invece recitato nel sequel di successo di Dune di Denis Villeneuve del 2021, riprendendo il ruolo di Lady Jessica. Nel 2023 è invece stata al cinema al fianco di Tom Cruise in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno della scorsa estate. Prossimamente la vedremo poi in Mercy, film fantascientifico di Amazon, con Chris Pratt.

Attualmente protagonista della serie thriller di Apple TV+ Hijack, che è stata rinnovata per una seconda stagione, Idris Elba è stato recentemente visto anche come protagonista della miniserie Knuckles di Paramount+, oltre che dei popolari film di Netflix Tyler Rake 2 e Luther – Verso l’inferno – quest’ultimo seguito della serie di successo Luther, che è durata cinque stagioni. Tra gli altri progetti imminenti figurano il thriller d’azione Heads of State di Amazon MGM, con Carla Gugino e Jack Quaid, e Sonic 3, solo per citarne un paio.

LEGGI ANCHE:

Blade: Yann Demange avrebbe abbandonato il film a seguito di scontri con Mahershala Ali

0

Come recentemente riportato, Yann Demange non sarà più il regista di Blade. La notizia rappresenta un nuovo duro colpo ad un film che da tempo sta attraverso una serie di problematiche produttive. A poche ora da questo annuncio, nuove indiscrezioni offrono alcune possibili motivazioni sull’abbandono da parte di Demange. Secondo l’insider Jeff Sneider, Mahershala Ali – che nel film sarà il vampiro Blade – avrebbe sviluppato una crescente frustrazione nei confronti del regista e i due si sarebbero scontrati su alcuni aspetti creativi del film.

Viene inoltre riportato che, pur essendo considerato un talento dietro la macchina da presa, Demange sarebbe anche una persona con cui è “difficile lavorare“. Sneider aggiunge inoltre che Demange e i Marvel Studios si sarebbero separati già marzo, anche se la cosa è stata resa pubblica solo ora, e si dice che da quel momento Kevin Feige sia alla ricerca di un nuovo sceneggiatore e regista, anche se è possibile che alla fine si scelga la stessa persona per entrambi i ruoli. Non resta a questo punto che sperare di poter iniziare ad avere buone notizie riguardo Blade.

mahershala ali marvel blade
Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della Battaglia

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura. Ci sarebbe dunque stata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025.
LEGGI ANCHE: