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Kraven – Il Cacciatore: il trailer italiano con Aaron Taylor-Johnson

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Le prime immagini di Kraven – Il Cacciatore, il nuovo film prodotto da Sony Pictures in associazione con Marvel, che racconta la storia di Sergei Kravinoff, personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1964 e uno dei villain più amati dell’universo di Spider-Man. Il film diretto da J. C. Chandor è interpretato da Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Fred Hechinger, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Russell Crowe.

Kraven – Il Cacciatore, scritto da Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk, sarà solo al cinema dal 5 ottobre prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Kraven – Il Cacciatore: tutto quello che sappiamo sul film!

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven – Il Cacciatore e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven – Il Cacciatore uscirà al cinema il 05 ottobre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Kraven – Il Cacciatore sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron) mentre assume il mantello del cattivo di Spider-Man, che è un immigrato russo di nome Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony, va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon, il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro Nivola sono stati scelti come cattivi principali. Kraven – Il Cacciatore è diretto dal candidato all’Oscar J. C. Chandor (A Most Violent Year) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The Equalizer), Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno producendo il progetto.

Kraven – Il Cacciatore racconta la violenta storia della nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14 anni.

Tyler Rake 2: tutto quello che c’è da sapere sul film

Tyler Rake 2: tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni Netflix non si è risparmiata nel proporre ai propri abbonati film di propria produzione di genere action. Veri e propri blockbuster dalle grandi ambizioni tecniche, che possono però essere goduti nella comodità del proprio salotto. Titoli come 6 Underground, Red Notice o The Grey Man. In mezzo a questi, spicca però Tyler Rake (qui la recensione), diretto nel 2020 dall’esordiente Sam Hargrave e prodotto dai fratelli Anthony e Joe Russo (registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame), con il secondo dei due anche sceneggiatore del film. A distanza di tre anni, è ora arrivato il suo sequel: Tyler Rake 2.

Basato sulla graphic novel Ciudad, il film porta avanti le avventure del mercenario protagonista per dar vita ad un epico racconto che fa della spettacolarità tecnica il suo maggior pregio. Ci sono infatti sequenze ad alto impatto visivo anche in questo secondo film, tra cui un piano sequenza estremamente complesso di ben 21 minuti (10 in più rispetto a quello visto nel precedente film). Una sequenza che ha richiesto una preparazione di circa cinque mesi e circa 29 giorni per essere girata. La difficoltà è stata data soprattutto dal fatto che il 95% di ciò che si vede avviene realmente, senza l’uso di effetti speciali aggiunti in post-produzione.

Come è stato per il primo film, divenuto in breve tempo tra i più visti tra quelli presenti nel catalogo dell’azienda, anche Tyler Rake 2 si sta affermando come il nuvo titolo di punta su Netflix, che gli amanti degli action movie non posso assolutamente perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, al finale e al suo sequel già ufficialmente confermato.

La trama e il cast di Tyler Rake 2

Dopo essere stato creduto morto al termine del primo film, Tyler Rake, ex membro delle forze speciali dell’esercito australiano, si rivela in realtà essere ancora vivo ed è pronto per nuove missioni. L’occasione non tarda ad arrivare quando, lui e la sua squadra, vengono ingaggiati Per salvare una donna di nome Ketevan e i suoi due figli Sandro e Nina, attualmente tenuti prigionieri dal marito gangster di lei, Davit Radiani, nella prigione di Tkachiri in Georgia. Durante la missione di salvataggio, però, le cose non vanno come previsto e in seguito ad una rivolta Davit muore. Quando suo fratello Zurab, altrettanto spietato, viene a sapere della cosa, decide di dare la caccia a Tyler e alla sua squadra per vendicarlo.

L’attore Chris Hemsworth riprende i panni di Tyler Rake, ruolo per cui si è preparato molto da un punto di vista della resistenza fisica, così da poter interpretare personalmente quante più scene possibile. L’attrice Golshifteh Farahani ricopre il ruolo di Nik Khan, un mercenario e partner di Tyler, mentre Adam Bessa interpreta suo fratello Yaz Kahn, anche lui membro del team di Rake. L’attrice Olga Kurylenko veste i panni di Mia, ex moglie di Tyler e sorella di Ketevan, con quest’ultima interpretata da Tinatin Dalakishvili. Davit è invece interpretato da Tornike Bziava, mentre principale antagonista, Zurab, è infine interpretato da Tornike Gogrichiani. Si annovera poi un breve cameo dell’attore Idris Elba nei panni di un uomo di nome Alcott.

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La spiegazione del finale di Tyler Rake 2

Se al termine del primo Tyler Rake si rimaneva con il dubbio sulla morte o meno del protagonista, il secondo capitolo propone un finale meno ambiguo. In esso, Rake riesce a sconfiggere Zurab, ponendo dunque fine alle sue minacce. Il mercenario si ritrova però arrestato e sbattuto in prigione insieme a Nik. Per Rake non è però un problema, perché con la nuova missione appena portata a compimento sente di aver chiuso anche i conti con un suo trauma passato. La donna salvata, Katevan, è infatti la sorella della sua ex moglie Mia, con la quale deve dunque avere di nuovo a che fare e con lei è costretto ad affrontare una dura verità.

Quando il figlio era molto malato e la sua morte era dolorosamente vicina, Rake ha lasciato la famiglia. Ha scelto di seppellire il suo dolore, non riuscendo ad accettare la situazione, continuando il suo lavoro di soldato all’estero e lasciandosi alle spalle tutto il resto. In questo secondo film impara ad accettare la sua colpa e trovare una sorta di assoluzione per i suoi peccati. Parte di ciò arriverà salvando il figlio adolescente di Ketevan dagli artigli di suo zio. Se può salvare il figlio di qualcun altro, forse può ripristinare un po’ di equilibrio dentro di sé. Tuttavia, Rake e Nik vengono fatti uscire di prigione dal personaggio interpretato da Elba, il quale offre loro una missione per conto di personalità ancora ignote.

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Tyler Rake 3: il sequel è confermato

In pochi giorni, Tyler Rake 2 è diventato il film più visto del momento sulla piattaforma Netflix. Dato il successo che ha avuto, la notizia che Tyler Rake 3 è in arrivo non è stata una sorpresa. Essendo stato approvato da poco, non ci sono notizie confermate su questo terzo film. Non sappiamo infatti se esiste già una sceneggiatura o meno e pertanto non si hanno notizie sul cast o sulla data di uscita prevista. Come è stato per il secondo film, tuttavia, è lecito aspettarsi di vedere Rake coinvolto in una nuova missione, alle prese con personaggi già visti nei primi due film ma anche con nuovi volti. Il personaggio interpretato da Idris Elba, ad esempio, potrebbe trovare maggiore spazio proprio nel terzo film.

Al termine di Tyler Rake 2, infatti, egli offre a Tyler la libertà a condizione che faccia un altro lavoro per lui, il che pone le basi per Tyler Rake 3, dove egli avrà senza dubbio un ruolo più importante. Qualunque sarà la storia del terzo film, probabilmente manterrà la tradizione del franchise di esplorare nuovi luoghi in ogni film. Come il franchise giramondo di James Bond, ogni nuovo capitolo della serie potrebbe inviare Rake in nuovi angoli del mondo. Il primo film lo aveva portato a Dhaka, in Bangladesh, mentre il secondo lo ha portato in Georgia. Tuttavia, se i produttori e il regista volessero scuotere le cose e sovvertire le aspettative, Tyler Rake 3 potrebbe vedere il protagonista combattere contro i cattivi nel suo territorio, in Australia.

Per quanto riguarda l’ipotetica distribuzione sulla piattaforma del film, si potrebbe dover attendere il 2026. Tra il primo e il secondo film sono infatti passati tre anni e altrettanti potrebbero volercene per il terzo. Netflix e i produttori del film potrebbero però decidere di non far aspettare tutto questo tempo, dando dunque massima priorità al progetto accorciando i tempi di attesa. È inoltre bene considerare che i tre anni trascorsi tra i primi due film sono stati caratterizzati dalla pandemia di Covid-19, che ha contribuito a rallentare i lavori di realizzazione del secondo film. Dunque alla luce di ciò è possibile considerare il 2026 come una data d’uscita qualora le cose dovessero andare per le lunghe, ma presumibilmente il film potrebbe arrivare molto prima nel catalogo di Netflix.

Il trailer di Tyler Rake 2 e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, è possibile fruire di Tyler Rake unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, ScreenRant

Tom Cruise sulle sale: “Lotterò sempre per i grandi cinema”

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Tom Cruise sulle sale: “Lotterò sempre per i grandi cinema”

Alla prima mondiale di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One tenutasi ieri a Roma, il leader del franchise Tom Cruise si è impegnato con lo spettacolo cinematografico. Secondo Variety, la star del blockbuster ha promesso che lavorerà a più immagini di alta qualità realizzate pensando ad una esperienza per un pubblico cinematografico.

“C’è una comunità di cui facciamo tutti parte: culture e stili di vita diversi, ci uniamo tutti per goderci il cinema”, ha detto Cruise, vestito con un abito blu fresco e con occhiali da sole da aviatore. “È qualcosa con cui sono cresciuto, che mi ha fatto sognare e mi ha ispirato a viaggiare per il mondo. “Il mio obiettivo sin da quando ero piccolo era fare film e viaggiare. E non essere solo un turista, ma lavorare in quel mondo e capire la loro cultura. Attraverso i miei film, sono riuscito ad averlo perché tutti qui mi hanno permesso di intrattenerli. È un privilegio che non ho mai dato per scontato. È la mia passione intrattenerti e lotterò sempre per i grandi teatri e quel tipo di esperienza per tutti.

Cruise ha anche reso omaggio al regista di “Mission: Impossible”, Christopher McQuarrie, definendo il regista il suo “fratello creativo”. “Ha preso parte a ogni singolo film che ho realizzato negli ultimi 16 anni”, ha dichiarato Cruise. “Non accreditato, ha scritto ‘Mission: Impossible – Protocollo fantasma”. Ha contribuito all’editing e alla scrittura di ogni singolo che ho fatto. È il mio fratello creativo e un essere umano eccezionale”.

Tutto quello che sappiamo su Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Il settimo capitolo di MI si intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two. Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

Wicked: nuove foto dal set con Ariana Grande e Cynthia Erivo

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Wicked: nuove foto dal set con Ariana Grande e Cynthia Erivo

Nuove foto dal set di Wicked mostrano Ariana Grande e Cynthia Erivo che si preparano a filmare insieme. Adattamento del popolare musical con lo stesso nome – a sua volta basato su Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West di Gregory Maguire – il film in uscita segue la storia della futura Strega Cattiva dell’Ovest, Elphaba (Cynthia Erivo), mentre si trasforma lentamente nel personaggio che Dorothy incontra in Il mago di Oz. Grande interpreta la sua migliore amica diventata nemica, Glinda la Strega Buona.

Mentre Erivo e Grande sono già state avvistate sul set di Wicked, questi nuovi scatti (tramite Daily Mail Celebrity) catturano i due personaggi insieme mentre si preparano per la scena successiva.

Wicked – Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway, che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del 1995  Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West, che a sua volta è basato sul classico del 1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di Oz  e il film del 1939  Il mago di Oz. Wicked – Parte 1 racconta la storia di due amiche, Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre si separano. La storia funge da prequel de Il mago di Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked – Parte 2 dovrebbe invece arrivare l’anno successivo, ovvero il 2025. 

L’adattamento cinematografico sarà prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il progetto per conto della Universal Pictures. Il musical teatrale  Wicked  ha vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente collaborando all’adattamento cinematografico come sceneggiaturi.

Harry Potter: Tom Felton Matthew Lewis e Evanna Lynch ci accompagnano nello Studio Tour a Tokyo

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La star di Harry Potter Tom Felton, che interpretava Draco Malfoy, visita un Warner Bros. Studio Tour e si emoziona vedendo tutti gli oggetti di scena e i costumi originali, così come le ricreazioni di set iconici. Basato sui romanzi di J.K. Rowling, il primo film di Harry Potter è uscito nel 2001, presentando al pubblico Harry di Daniel Radcliffe, Hermione di Emma Watson, Ron di Rupert Grint e Draco di Felton. L’attore ha mantenuto uno stretto rapporto con il franchise da quando è terminato nel 2011, scrivendo persino un libro sulla sua esperienza nella realizzazione degli otto film.

Ora, Tom Felton e l’account Instagram ufficiale del Warner Bros. Studio Tour Tokyo hanno condiviso i post che mostrano la visita dell’attore alla mostra “Making of Harry Potter“. Un video mostra l’attore che si emoziona dopo essersi avvicinato a una serie di oggetti di scena, costumi e luoghi, mentre un altro lo vede unirsi ai membri del cast di Harry Potter Matthew Lewis (Neville Paciock) ed Evanna Lynch (Luna Lovegood) per esplorare la mostra a fondo.

https://www.instagram.com/reel/CtiTdHfhoYa/?utm_source=ig_embed&ig_rid=c4ef8c47-4080-41e7-926f-c30653560fae

Rebel Moon: ecco il primo poster del film Netflix di Zack Snyder

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Rebel Moon: ecco il primo poster del film Netflix di Zack Snyder

“La guerra arriva in ogni mondo”. Netflix ha presentato una featurette dietro le quinte per Rebel Moon di Zack Snyder durante il suo evento TUDUM, e di seguito ha diffuso anche un primo poster dell’avventura fantascientifica del regista di Justice League. L’immagine mette in luce la protagonista principale interpretata da Sofia Boutella, Kora, mentre si trova su un pianeta che sembra disabitato, mentre una nave può essere vista nel cielo sopra di lei.

Il suo personaggio è descritto come “una giovane donna con un passato misterioso che cerca guerrieri dai pianeti vicini per aiutare una pacifica colonia ai margini della galassia a prendere posizione contro il tirannico reggente Balisarius”.

Nel cast Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll.

Rebel Moon, diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile solo su Netflix dal 22 dicembre.

Rebel Moon , la trama

Da Zack Snyder, il regista di 300, L’Uomo d’Acciaio e Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.

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Skrull: 10 cose importanti da sapere prima della serie Marvel, Secret Invasion

Secret Invasion, lo show della Fase 5 del Marvel Cinematic Universe su Disney+, si concentra sugli alieni noti come Skrull. Introdotti per la prima volta nel MCU in Captain Marvel, gli Skrull sono stati un aspetto un po’ dimenticato della storia generale dei Marvel Studios. Questo è dovuto in gran parte al fatto che la specie è stata introdotta direttamente prima del culmine della Saga dell’Infinito, ma la Fase 5 promette di approfondire gli Skrull in modo molto più intenso.

Secret Invasion sarà la punta di diamante di questa esplorazione. Allo stesso modo, gli Skrull sono stati importanti per la Marvel Comics nel corso degli anni, fungendo da catalizzatore per la storia a fumetti Secret Invasion, su cui si basa l’omonimo show. Detto questo, ci sono dei dettagli sulla razza aliena da conosce prima dell’inizio della serie previsto per il 21 giugno.

Mutaforma

Nick Fury Marvel

L’aspetto più importante da sapere sugli Skrull del MCU è senza dubbio che si tratta di esseri mutaforma. Come già visto in Captain Marvel, gli Skrull possono assumere la forma di qualsiasi essere su cui hanno posato gli occhi. Questo permette loro di essere esperti infiltrati in varie società e civiltà del cosmo Marvel.

Questa capacità di mutare forma è alla base della serie Secret Invasion, con Nick Fury di Samuel L. Jackson e Talos di Ben Mendelsohn – uno Skrull di Captain Marvel – che scoprono un’invasione Skrull della Terra attraverso gli alieni che impersonano importanti figure mondiali, il che significa che qualsiasi personaggio del MCU potrebbe essere uno Skrull.

Skrull vs Kree

Skrull vs Kree

Un’altra cosa che Captain Marvel, insieme a film come Guardiani della Galassia, ha stabilito nel MCU è che gli Skrull erano coinvolti in una guerra contro i Kree. L’Impero Kree iniziò a espandersi nella galassia, cercando di costringere il pianeta natale degli Skrull a sottomettersi alla loro volontà.

Gli Skrull si rifiutarono, provocando una guerra totale tra l’Impero Kree e gli Skrull. Ciò causò la distruzione di Skrullos, il pianeta natale degli Skrull, costringendo gli alieni a rifugiarsi in tutta la galassia. Questa base funge da introduzione agli Skrull in Capitan Marvel e sarà probabilmente approfondita in Secret Invasion.

Gli Skrull non sono cattivi

Marvel storia degli Skrull

Dopo l’inizio della guerra Kree-Skrull, i Kree iniziarono un’intensa campagna di propaganda che etichettò gli Skrull come mostri assetati di sangue. I Kree avvertivano i pianeti che gli Skrull stavano usando i loro poteri di mutamento di forma per infiltrarsi nei pianeti e nei rispettivi governi, al fine di distruggere i civili del cosmo del MCU.

In Capitan Marvel, è stato rivelato che questa campagna propagandistica era falsa e che gli Skrull si infiltravano nei mondi come mezzo di sopravvivenza, in modo da potersi nascondere dagli esecutori Kree inviati per ucciderli.

Il gruppo Skrull di Talos cercava di fuggire dalla guerra Kree

Captain Marvel Kree

Inizialmente, Capitan Marvel aveva indicato Talos e il suo gruppo di Skrull come i cattivi del film. Tuttavia, è stato rivelato che gli Skrull di Talos erano semplicemente un gruppo di civili sfollati dai Kree durante la guerra.

Gli Skrull si infiltrarono quindi sulla Terra per cercare un motore a velocità luminosa che avrebbe permesso loro di fuggire definitivamente dall’Impero Kree. A questo punto divenne chiaro che non tutti gli Skrull erano come li dipingevano i Kree, spingendo Capitan Marvel ad aiutare gli Skrull di Talos a trovare un mondo dove poter vivere in pace senza la paura del dominio Kree sulle loro teste.

Capitan Marvel e gli Skrull

Captain Marvel

All’inizio, Capitan Marvel faceva parte dello squadrone d’élite Kree noto come Starforce, incaricato di setacciare il cosmo alla ricerca di invasioni Skrull e di consegnare i mostri alla giustizia. Tuttavia, dopo che tutto ciò fu rivelato come propaganda dell’Impero Kree, Capitan Marvel decise di aiutare Talos e la sua famiglia, insieme al resto dei rifugiati che vivevano tra loro.

Questa decisione è stata in parte influenzata da Mar-Vell, uno scienziato Kree che ha aiutato gli Skrull dalla Terra e che è stato anche il mentore di Capitan Marvel prima che quest’ultimo venisse a conoscenza dell’origine Kree del primo. Capitan Marvel termina con l’eroina titolare che parte con gli Skrull per trovare un pianeta sicuro su cui vivere.

Gli Skrull di Talos dopo Captain Marvel

Skrull

Nonostante Captain Marvel si concluda con gli Skrull che hanno trovato un mondo natale da qualche parte nel cosmo del MCU, il franchise non ha chiarito esattamente dove dal 2019. Questo sarà probabilmente importante da notare, poiché sarà quasi certamente menzionato in Secret Invasion, che ora è incentrato su un’invasione della Terra guidata dagli Skrull.

I personaggi del film, come Talos e sua figlia G’iah, sono tornati nell’MCU dopo esserne usciti per trovare una casa, e la mancanza di una casa sarà probabilmente ancora un grande punto di discussione per gli Skrull.

Gli Skrull da Spider-Man: Far From Home

Skrull mutaforma

Un altro sviluppo molto interessante che è importante conoscere riguardo agli Skrull del MCU è che hanno impersonato alcuni personaggi fin da Spider-Man: Far From Home. Il finale di quel film includeva un grande colpo di scena, ovvero che Nick Fury e Maria Hill erano Skrull travestiti per tutta la storia.

Pur non cambiando in modo particolare la storia di Spider-Man: Far From Home, questo si ricollega a Secret Invasion in modo importante, in quanto dimostra la capacità degli Skrull di infiltrarsi facilmente nei pianeti. Lo stesso è accaduto in WandaVision, dove un impiegato dell’FBI è stato mostrato come uno Skrull che ha reclutato Monica Rambeau.

Gli Skrull di Talos sono solo un piccolo gruppo della razza aliena

Skrull sulla Terra

Per quanto riguarda Secret Invasion, è importante ricordare che gli Skrull di Talos sono solo una piccola parte della specie aliena. Gli Skrull sono incredibilmente numerosi e potrebbero essere nascosti su più pianeti in tutta la galassia.

I rifugiati di Talos sono solo un gruppo di Skrull, mentre molti altri esistono nell’universo e sono stati colpiti dalla guerra Kree-Skrull.

Nick Fury lavora a stretto contatto con gli Skrull

Samuel L. Jackson Nick Fury

Captain Marvel include anche Nick Fury, che lavora con gli Skrull dagli anni ’90 nel MCU. Questo è stato dimostrato alla fine di Spider-Man: Far From Home, in cui Nick comunicava con Talos – il suo imitatore – mentre lavorava con gli Skrull nello spazio.

Questo aspetto sarà probabilmente approfondito in Secret Invasion, in cui Fury e Talos lavoreranno a stretto contatto per fermare un’invasione Skrull della Terra.

Gli Skrull sono legati allo S.W.O.R.D. di WandaVision

Skrull WandaVisionInfine, l’alleanza di Nick Fury con gli Skrull è legata anche alla S.W.O.R.D. Questa compagnia è stata introdotta in WandaVision e sta per Sentient Weapons Observation and Response Division.

La S.W.O.R.D ha sede principalmente nello spazio, e Fury viene mostrato su una nave appartenente all’organizzazione e circondato da Skrull in Far From Home. Anche in questo caso, è probabile che ciò si leghi a Secret Invasion, che si spera risponda alle molte domande del MCU sugli Skrull che sono state sollevate da Captain Marvel del 2019.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, le prime reazioni sono travolgenti

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Le prime reazioni di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One sono arrivate e stanno esaltando le sue impressionanti sequenze d’azione. Ritardato più volte negli ultimi anni a causa della pandemia di coronavirus, il settimo film di Mission: Impossible arriva al cinema il prossimo luglio. Tom Cruise ritorna nei panni dell’agente del FMI Ethan Hunt in quella che potrebbe essere la sua ultima avventura, che continuerà in Dead Reckoning Part Two la prossima estate. Ving Rhames, Simon Pegg e Rebecca Ferguson tornano a interpretare la squadra operativa regolare di Ethan insieme ai nuovi arrivati Hayley Atwell, Vanessa Kirby, Esai Morales e Pom Klementieff.

Dopo l’anteprima mondiale del film a Roma, sono arrivate online le prime reazioni al film diretto da Christopher McQuarrie. Ci sono molti elogi per l’azione strabiliante del film, che è fatta su misura per il grande schermo. C’è anche qualche elogio per i nuovi arrivati, tra cui Atwell che ruba la scena nei panni dell’ambiguo personaggio di Grace.

Le prime reazioni al film offrono una sana dose di clamore per l’azione esilarante del film, in particolare la sequenza del treno, che coinvolge Cruise e Morales che combattono in cima a un treno a vapore in corsa prima che si schianti, provocando la distruzione sia del treno che di un ponte. La scena sembra mettere in ombra Cruise in sella a una moto da un dirupo, che è stato uno degli obiettivi principali della campagna di marketing, anche se le reazioni non lo menzionano specificamente. Tuttavia, con la durata di Mission: Impossible 7 di oltre due ore e 30 minuti, sembra traboccare di emozionanti sequenze d’azione e quindi siamo sicuri che ci sarà spazio per tantissime emozioni.

Il settimo capitolo di MI si intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

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Nope, il film di Jordan Peele arriva su SKY e NOW

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Nope, il film di Jordan Peele arriva su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky NOPE, nuova pellicola scritta e diretta dal premio Oscar® Jordan Peele, che torna con una nuova, epica esperienza thriller, da mercoledì 21 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Sci-Fi), in streaming su NOW e disponibile on demand. Il film sarà disponibile anche in 4K su Sky Cinema 4K (21 giugno, ore 21.15) e on demand.

Il film riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya, dopo Scappa – Get Out, a cui si aggiungono Keke Palmer e il candidato all’Oscar Steven Yeun nei panni dei residenti di una valle solitaria dell’entroterra della California, testimoni di una scoperta inquietante e agghiacciante. Con loro nel cast anche Michael Wincott, Brandon Perea e il premio Emmy Keith David.

La trama di NOPE

Dopo la scioccante morte del padre, l’addestratore di animali di Hollywood OJ (Daniel Kaluuya) e la sorella Emerald (Keke Palmer) iniziano a osservare fenomeni inspiegabili nel loro vasto ranch della California meridionale. Ciò li conduce in una spirale ossessiva mentre pianificano numerosi tentativi per filmare il mistero. Insieme all’ex bambino prodigio (Steve Yeun) ora direttore di circo in un parco a tema per famiglie vicino al ranch dei fratelli, gli sforzi della coppia per inseguire e riprendere lo spettacolo portano con sè conseguenze terrificanti e un orrore inimmaginabile.

E in occasione della prima visione di NOPE, da lunedì 19 a domenica 25 giugno arriva Sky Cinema Sci-Fi, un canale dedicato al genere letterario e cinematografico che ha contribuito a ridefinire il nostro immaginario culturale e che ci ha aiutati a sognare il futuro, con oltre 40 titoli in programmazione.

Tra questi anche DEEP IMPACT con Morgan Freeman, Robert Duvall, Téa Leoni, Elijah Wood, e Vanessa Redgrave, MOONFALL, diretto da Roland Emmerich e interpretato da Halle Berry e Patrick Wilson, MARS ATTACKS!, omaggio al cinema di fantascienza anni ‘50 di Tim Burton che dirige un super cast capitanato da Jack Nicholson e Glenn Close; i tre capitoli della saga “galattica” in cui Will Smith e Tommy Lee Jones sono una coppia agenti supersegreti che sorveglia gli alieni che vivono sulla Terra e la proteggono dalle minacce, MEN IN BLACK, MIIB – MEN IN BLACK II e MEN IN BLACK 3; e lo spettacolare EDGE OF TOMORROW – SENZA DOMANI con Tom Cruise.

Inoltre, le pellicole tratte dai geniali scritti di fantascienza dello scrittore Philip K. Dick: MINORITY REPORT diretto da Steven Spielberg e interpretato da Tom Cruise; PAYCHECK di John Woo con Ben Affleck e Uma Thurman; e il cult di fantascienza di Ridley Scott con Harrison Ford e Rutger Hauer BLADE RUNNER.

E ancora: Harrison Ford in ENDER’S GAME, PASSENGERS, con Jennifer Lawrence e Chris Pratt, ELYSIUM, con Matt Damon e Jodie Foster, e il blockbuster di Luc Besson VALERIAN E LA CITTÀ DEI MILLE PIANETI con Cara Delevingne e Dane DeHaan.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante, un nuovo spot si concentra su Splinter

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In occasione della Festa del Papà negli Stati Uniti, è stato diffuso un nuovo trailer di Tartarughe Ninja: Caos Mutante che si concentra sulla figura del Maestro Splinter, il padre adottivo delle tartarughe protagoniste del film.

Tartarughe Ninja: Caos Mutante è il nuovo film diretto da Jeff Rowe e Kyler Spears e scritto da Seth Rogen & Evan Goldberg & Jeff Rowe, Dan Hernandez & Benji Samit.

Basato sui personaggi delle Teenage Mutant Ninja Turtles creati da Peter Laird e Kevin Eastman, il film è prodotto da Seth Rogen, p.g.a., Evan Goldberg, p.g.a., James Weaver, p.g.a. Produttori esecutivi  Ramsay McBean, Josh Fagen. Cast Micah Abbey, Shamon Brown Jr., Hannibal Buress, Rose Byrne, Nicolas Cantu, John Cena, Jackie Chan, Ice Cube, Natasia Demetriou, Ayo Edebiri, Giancarlo Esposito, Post Malone, Brady Noon, Seth Rogen, Paul Rudd, Maya Rudolph

Dopo anni di addestramento nelle arti marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il loro valore come eroi.

Oliver Stone critica John Wick 4 definendo le sequenze d’azione “disgustose”

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Il regista di Platoon e Natural Born Killers Oliver Stone ha criticato pesantemente le sequenze d’azione di John Wick: Capitolo 4, parlando addirittura di disgusto per l’uso eccessivo della violenza simile a quella di un videogioco.

Il regista, produttore e sceneggiatore ha dedicato gran parte della sua carriera concentrandosi a raccontare controverse questioni politiche americane. Ex soldato di fanteria che ha prestato servizio durante la guerra del Vietnam, molte delle sue esperienze in tempo di guerra avrebbero continuato a riversarsi nei suoi film come il citato Platoon, Nato il 4 luglio e Tra cielo e terra.

Durante una recente intervista con Variety, Oliver Stone ha espresso la sua frustrazione per molti dei franchise cinematografici basati sulla cultura pop, concentrandosi sul recente John Wick 4 come esempio. Definendo il film “disgustoso oltre ogni immaginazione”, il regista veterano ha continuato a criticare i film d’azione guidati da Keanu Reeves additando la distanza dalla realtà come loro problema principale: “Ho visto ‘John Wick 4’ sull’aereo. Penso che il film sia disgustoso oltre ogni immaginazione. Disgustoso. Non so cosa possano pensare le persone, forse stavo guardando ‘G.I. Joe’ quando ero bambino. Ma [Keanu Reeves] uccide, quanti? tre, quattrocento persone nel fottuto film. E come veterano, devo dirtelo, nessuna di queste uccisioni è credibile. Mi rendo conto che è un film, ma è diventato un videogioco più che un film.”

“Ha perso il contatto con la realtà. Al pubblico forse piace il videogioco. Ma mi annoio. Quante auto possono schiantarsi? Quante acrobazie puoi fare? Qual è la differenza tra “Fast and Furious” e qualche altro film? È solo una cosa dopo l’altra. Che si tratti di un personaggio Marvel superumano o solo di un essere umano come John Wick, non fa alcuna differenza. Non è credibile.”

La posizione di Oliver Stone è sicuramente comprensibile, in quanto poi alfiere di una cinematografia realistica, è chiaro che le iperbole action di franchise come Fast and Furious o John Wick si allontanano dal suo gusto, ma è anche chiaro che entrambi i franchise citati appartengono a un modo di intrattenere e raccontare che non vuole certo essere realistico.

The Walking Dead: Daryl Dixon, foto e il video dal set confermano il ritorno di Carol

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Un nuovo lotto di foto e video dal set di The Walking Dead: Daryl Dixon sono arrivate online per l’imminente spin-off horror di AMC di The Walking Dead. I nuovi video  confermato che Melissa McBride tornerà nei panni di Carol, dopo essere stata vista girare con Norman Reedus in Francia. La McBride può essere vista indossare una giacca di pelle rossa, mentre sfoggia l’acconciatura caratteristica del suo personaggio delle precedenti stagioni di The Walking Dead.

Cosa aspettarsi da The Walking Dead: Daryl Dixon?

Il logline ufficiale della serie, attualmente intitolata “The Walking Dead: Daryl Dixon“, afferma che “Daryl (Reedus) arriva sulle sponde della Francia e fatica tenta di ricostruire come ci sia arrivato e perché. La serie segue il suo viaggio attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di trovare un modo per tornare a casa. Mentre fa il viaggio, però, le connessioni che crea lungo la strada complicano il suo piano finale.”

Insieme a Norman Reedus nel cast ci sono Clémence Poésy, l’attore di Chernobyl Adam Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard, Romain Levi e il nuovo arrivato Louis Puech Scigliuzzi.

Basata sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, la serie  The Walking Dead: Daryl Dixon è prodotta dallo showrunner David Zabel. I produttori sono Reedus, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, Brian Bockrath, Angela Kang e Daniel Percival. Attualmente è in fase di riprese in Francia e dovrebbe debuttare su AMC e AMC+ più avanti nel 2023. David Zabel è produttore esecutivo e showrunner, con Scott M. Gimple, Angela Kang, Reedus, Greg Nicotero, Brian Bockrath e Daniel Percival sono anche produttori esecutivi per conto di AMC Studios.

Batman: Caped Crusader sarà “tutto ciò che Bruce Timm voleva fare” con Batman: The Animated Series

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Il vicepresidente esecutivo della programmazione alternativa per la Warner Bros. Animation Peter Girardi ha rivelato l’approccio che Bruce Timm avrà sulla prossima serie Prime Video Batman: Caped Crusader. In un articolo riassuntivo di Annecy di Variety, Girardi ha suggerito che Batman: Caped Crusader sarà “tutto ciò che Bruce Timm voleva fare” in Batman: The Animated Series del 1992 ma che non fece per via del fatto che il prodotto fosse destinato ad un pubblico giovane.

È tutto ciò che Bruce Timm voleva fare nella serie originale [Batman del 1992, la serie animata] ma dato che girava su un canale per bambini, non è stato in grado di farlo“, ha affermato Girardi. “Quindi questo sicuramente distorce l’età. È più della sua visione completa”.

Batman: Caped Crusader è stato annunciato per la prima volta nel 2021 ed è pubblicizzato come una serie animata più per adulti incentrata sull’iconico Batman. Il team dello show include oltre Bruce Timm, anche nel team di produttori creative JJ Abrams e Matt Reeves. Sebbene non si sappia molto della trama, si dice che sia una rivisitazione del personaggio che mira a riportare le cose alle loro radici noir e si concentra sui primi anni del viaggio di Batman nella Gotham City mentre diventa il combattente del crimine prima ancora dell’amicizia con il commissario James Gordon e la collaborazione con la GCPD.

Tutto quello che sappiamo sulla serie tv Batman: Caped Crusader

Batman: Caped Crusader è una serie animata di Batman. La serie debutterà su Amazon, anche se non è stata confermata alcuna data di uscita.  La serie è stata annunciata all’evento WarnerMedia Upfront il 19 maggio 2021 con Matt Reeves , JJ Abrams e Bruce Timm che hanno rivelato di essere i produttori della serie. Si dice che la serie “Reimmagini la mitologia di Batman”, con Timm, Reeves e Abrams che la descrivono come “emozionante, cinematografica ed evocativa delle radici noir di Batman mentre si tuffa più a fondo nella psicologia di questi personaggi iconici”. Il 7 gennaio 2022, Ed Brubaker è stato annunciato come scrittore capo. La serie era stata originariamente annunciata come data di uscita nel 2023. Nel marzo 2023, è stato annunciato che la serie era stata acquisita da Amazon Studios per Prime Video e che erano state ordinate due stagioni.

Peter Five Eight con Kevin Spacey avrà una distribuzione negli USA, ecco il trailer!

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Un trailer del thriller Peter Five Eight che vede protagonista Kevin Spacey è ufficialmente uscito, in seguito all’acquisizione del film da parte di SPI International. Oltre a Kevin Spacey, il film protagonisti anche Jet Jandreau. Jandreau interpreta Sam, “un affascinante agente immobiliare che si rivela essere un alcolizzato sfrenato e problematico con un oscuro segreto“. Rebecca De Mornay interpreta anche Brenda, che Peter prende di mira per ottenere informazioni per volere del suo oscuro capo, il signor Lock.

Dai un’occhiata al trailer di Peter Five Eight qui sotto:

https://youtu.be/KJF0QG6g77s

Quando è stato girato Peter Five Eight?

Secondo quanto riferito, il film è stato girato nel settembre 2021 nella contea di Siskiyou, in California. Secondo il regista Michael Zaiko Hall, Spacey non è stato un problema sul set. “È stato un piacere lavorare con Kevin, ha fatto ridere tutti tra una ripresa e l’altra e ha consegnato quello che penso sarà un regalo sorprendente per i suoi fan“, ha detto Hall in una e-mail a The Hollywood Reporter.

Una volta considerato come un attore leggendario, la carriera di Kevin Spacey si è interrotta nel 2017. Quell’anno, Spacey è stato accusato di aver fatto avance sessuali all’attore Anthony Rapp – quattordici all’epoca – nel 1986. Sono seguite altre accuse, che hanno portato Netflix a tagliare i rapporti con Kevin Spacey sul loro film in programma Gore. È stato anche licenziato dall’ultima stagione di House of Cards. Tuttavia alcuni anni dopo una giuria di New York ha assolto Kevin Spacey nella causa civile da 40 milioni di dollari che gli aveva intentato Anthony Rapp. Il tribunale di New York ha deciso che la ricostruzione dell’accusa avesse troppe incongruenze, sulle quali gli avvocati di Spacey avevano particolarmente insistito. Dopo la sentenza Rapp ha rilasciato un comunicato sui suoi social in cui non ha parlato direttamente dell’esito del processo ma ha ringraziato per l’ascolto che la sua storia ha avuto.

Secret Invasion: il viaggio di Nick Fury nell’MCU nella nuova featurette

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I Marvel Studios hanno svelato un altro video di Secret Invasion per la loro prossima serie Disney+. Presenta un breve riepilogo del viaggio di Nick Fury nel Marvel Cinematic Universe. Il dramma d’azione sui supereroi Secret Invasion andrà in streaming mercoledì 21 giugno.

La featurette include anche il commento di Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, il regista Ali Selim e il produttore Kevin Feige, mentre discutevano del ruolo di Nick Fury all’interno del MCU. Prendono anche in giro la sua trasformazione mai vista prima nella prossima serie. Le clip suggeriscono quanto il Blip abbia avuto un impatto su Fury e perché abbia lasciato la Terra dopo Endgame.

 

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Nella nuova serie Marvel Studios Secret Invasion, ambientata nel presente MCU, Nick Fury viene a conoscenza di un’invasione clandestina della Terra da parte di una fazione di Skrull mutaforma. Fury si unisce ai suoi alleati, tra cui Everett Ross, Maria Hill e lo Skrull Talos, che si è costruito una vita sulla Terra. Insieme corrono contro il tempo per sventare l’imminente invasione Skrull e salvare l’umanità.

Quando debutta Secret Invasion?

Il primo episodio di Secret Invasion uscirà il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman e Don Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU.

Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.

Robert Downey Jr. commenta un possibile Iron Man 4

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Robert Downey Jr. commenta un possibile Iron Man 4

Iron Man (Robert Downey Jr.) è stato il volto del Marvel Cinematic Universe per circa 12 anni, da Iron Man del 2008 fino all’uscita di Avengers: Endgame nel 2019. Anche se il personaggio è apparso nella sua trilogia e in quattro film dei Vendicatori prima di sacrificarsi per il bene superiore dell’universo, i fan continuano a sperare in un suo potenziale ritorno. Dopotutto, i Marvel Studios hanno abbondantemente introdotto il multiverso e l’eventualità che sia tutto possibile, da qui in avanti.

Ora, lo stesso Downey ha commentato un potenziale ritorno, aggirando magistralmente la domanda con una battuta. Alla premiere di Downey’s Dream Cars, a Downey è stato detto che Tom Cruise era ansioso di realizzare un sequel di Tropic Thunder. L’intervistatore di extratv si è poi avventurato in una domanda su un quarto film di Iron Man. “Vuole farlo?!” Downey ha scherzato sul suo amico Tom Cruise. “Tom, non prenderlo!”

Dato che i Marvel Studios hanno in gran parte esaurito le storie da raccontare sugli Avengers originali, è improbabile che Iron Man di Downey ritorni in modo importante, con un film tutto per sé. Recentemente, nel 2019, il regista di Iron Man Jon Favreau ha confermato che lui, Downey o la Marvel non hanno parlato di un quarto film della serie.

“Non abbiamo parlato del quarto”, ha detto Favreau di se stesso e di Downey. “Ne ho parlato con [il presidente dei Marvel Studios] Kevin [Feige] per vedere cosa stanno facendo, ma amiamo decisamente lavorare insieme e adoriamo questi personaggi. Parliamo di come sarebbe e scherziamo sempre su una trama bizzarra di Happy Hogan che si trasforma in un personaggio simile a Hulk. Ci scherziamo su. Nessun piano, per ora.”

Sarebbe divertente vedere Robert Downey Jr. in un cameo nel prossimo film collettivo del Marvel Cinematic Universe, ma siamo certi che la parabola narrativa del personaggio si sia brillantemente compiuta con il sacrificio in Endgame.

Death Stranding: dettagli sul coinvolgimento di Hideo Kojima nel film

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Un film su Death Stranding è stato annunciaoto tempo fa ed è tuttora in lavorazione presso Kojima Productions e Hammerstone Studios. Secondo il creatore Hideo Kojima, lui stesso sarà molto coinvolto nel progetto.

Cosa farà Hideo Kojima per il film Death Stranding?

In un recente tweet, Kojima ha rivelato che sarebbe stato “profondamente coinvolto nella produzione, supervisione, trama, aspetto, design e contenuti” del film in uscita. Tuttavia, non dirigerà il progetto. Questa affermazione arriva dopo che Kojima ha anche rivelato che avrebbe avuto un ruolo di supervisione nel film.


Al momento non è chiaro chi scriverà o dirigerà il progetto. Al momento dell’annuncio dello scorso anno, è stato riferito che il film avrebbe introdotto nuove idee e personaggi nel mondo di Death Stranding. In precedenti interviste sul progetto, Kojima ha anche confermato che il film avrà più un aspetto “d’essai”.

Death Stranding è stato originariamente pubblicato nel 2020 ed è interpretato Norman Reedus nel ruolo di Sam Porter Bridges, un corriere che ha il compito di consegnare rifornimenti alle colonie isolate in tutta la Terra. Il gioco comprendeva anche Mads Mikkelsen, Léa Seydoux, Margaret Qualley, Troy Baker, Tommie Earl Jenkins e Lindsay Wagner.

Michael Keaton sarebbe dovuto essere una specie di Nick Fury per il cancellato DCEU

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Senza dubbio la presenza di Michael Keaton nel ruolo di Batman in The Flash sarà un incentivo importante per recarsi in sala a vedere il film con Ezra Miller. Lo studio aveva puntato talmente tanto sul ritorno di Keaton che il film sarebbe dovuto finire diversamente, con la sequenza temporale di Flashpoint ancora “valida” e con Batman e Supergirl con un ruolo di primo piano.

Questo finale avrebbe mantenuto Keaton nel DCEU nei panni di una figura simile a un mentore per i supereroi più inesperti del DCEU: il piano era che Keaton fungesse da “Nick Fury” per il DCEU. Questo nuovo ruolo sarebbe stato più evidente nel film solista di Batgirl, poi cancellato, poiché il ruolo di Keaton sarebbe stato un “cameo fondamentale”.

Secondo quanto riferito, Keaton aveva successivamente filmato un cameo anche per  Aquaman e il Regno Perduto, ma ovviamente è molto probabile che ora il suo cameo verrà tagliato dalla versione finale del film. Un altro progetto che avrebbe visto protagonista Michael Keaton sarebbe dovuto essere Batman Beyond, in cui quella versione di Batman avrebbe poi consegnato il mantello da supereroe a un Robin più giovane, che si sarebbe impegnato a guidare.

Sembra dunque che il ruolo di Michael Keaton sarebbe stato molto impegnativo, cosa che l’avvento di Gunn e Safran e la necessità di fare piazza pulita hanno tolto dal tavolo.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash è uscito al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

The Shrouds: David Cronenberg ha finito le riprese del suo nuovo film horror

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Il regista David Cronenberg ha terminato le riprese del suo film horror The ShroudsCronenberg, che ha diretto film come La mosca e Crimes of the Future, ha iniziato la produzione di The Shrouds a metà maggio a Toronto. “Karsh, un uomo d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo per connettersi con i morti all’interno di un sudario funerario“, recita la trama del film. 

Un mese dopo l’inizio della produzione, il regista ottantenne ha concluso il film. Al momento la pellicola non ha una data di uscita ufficiale e non ha nemmeno una distribuzione.  Inizialmente il film avrebbe dovuto iniziare la produzione lo scorso marzo, ma i problemi di casting hanno comportato piccoli ritardi. Léa Seydoux è stata sostituita da Diane Kruger. Si vociferava che Viggo Mortensen fosse presente nel, ma alla fine sembra abbia rinunciato.

Cronenberg in un’intervista dell’anno scorso aveva rivelato che “Shrouds” faceva parte di un progetto Netflix che poi è stato interrotto. Presumibilmente, il gigante dello streaming ha avuto dei ripensamenti dopo aver letto la seconda stesura. Il film è coprodotto da Saïd Ben Saïd. Al San Sebastián Film Festival dello scorso anno, Cronenberg ha ammesso di aver quasi smesso di fare film e di essere stato molto serio al riguardo. “Pensavo di essere finito, ma spero di commettere più crimini in futuro, realizzando più film“, ha affermato durante la sua presenza al festival. Secondo alcune fonti il regista è già al lavoro sul suo prossimo progetto che conta di girare l’anno prossimo.

Chi c’è nel cast di The Shrouds?

The Shrouds avrà come protagonista Vincent Cassel. Nel cast anche Guy Pearce, Diane Kruger, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders, Jennifer Dale, Matt Willis e Steve Switzman. Kruger ha sostituito Léa Seydoux nel suo ruolo per conflitti di programmazione.

Kraven the Hunter: il primo trailer con Aaron Taylor-Johnson

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Kraven the Hunter: il primo trailer con Aaron Taylor-Johnson

Aaron Taylor-Johnson è a caccia di selvaggina grossa nel primo trailer di Kraven the Hunter di Sony. Il nuovo film anticipa una storia sulle origini del villain Marvel. Nelle trame dei fumetti, Kraven è un predatore assassino che punta gli occhi su Spider-Man. Spesso è anche ritratto come un membro della squadra di supercriminali dei Sinistri Sei.

Kraven the Hunter, il poster

Kraven the Hunter: tutto quello che sappiamo sul film!

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven the Hunter uscirà al cinema il 06 ottobre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Kraven the Hunter sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron) mentre assume il mantello del cattivo di Spider-Man, che è un immigrato russo di nome Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony, va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon, il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli sconosciuti. Anche Christopher Abbott e Alessandro Nivola sono stati scelti come cattivi principali. Kraven the Hunter è diretto dal candidato all’Oscar JC Chandor ( A Most Violent Year ) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The Equalizer), Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno producendo il progetto.

Kraven Il Cacciatore racconta la violenta storia della nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14 anni.

The New World – Il nuovo mondo: trama, cast e curiosità sul film

The New World – Il nuovo mondo: trama, cast e curiosità sul film

Con i suoi film Terrence Malick ha esplorato temi come la trascendenza, la natura e i conflitti tra ragione e istinto. Sono opere tipicamente caratterizzate da ampie riflessioni filosofiche e spirituali, nonché dall’uso di voci fuori campo meditative dei personaggi protagonisti. Per far emergere il cuore tematico delle sue opere, Malick rifugge dunque da trame e sviluppi narrativi solidi per affidarsi piuttosto alla contemplazione, alle immagini, alla luce e al suono. Nel 2005 egli ha realizzato uno dei suoi film meno citati ma più esplicativi della sua poetica, il cui titolo è The New World – Il nuovo mondo, liberamente basato sulla vera storia di Pocahontas.

Egli concepì la sceneggiatura già negli anni Settanta, ma il progetto rimase a lungo in stato embrionale fino a quando, dopo aver diretto La sottile linea rossa nel 1998, il regista decise di dargli forma. Egli ripercorre così la storia della fondazione di Jamestown, in Virginia, ispirandosi alle figure storiche del capitano John Smith, Pocahontas della tribù Powhatan e dell’inglese John Rolfe. Il film, che segna la prima collaborazione tra Malick e il direttore della fotografia premio Oscar Emmanuel Lubezki, divise profondamente critica e pubblico, tra chi lo disprezzò e chi invece lo indicò come uno dei migliori film del decennio.

Per gli appassionati del cinema di Malick o del cinema contemplativo, che si pone più come esperienza visiva e sensoriale che non narrativa, The New World – Il nuovo mondo è senz’altro un titolo da recuperare, capace di suscitare grandi emozioni e profondi sconvolgimenti d’animo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The New World – Il nuovo mondo

Il film è ambientato  del 1607, quando Pocahontas, l’avventurosa figlia del capo Powhatan, e altri membri della sua tribù assistono all’arrivo di tre navi inviate dalla carta reale inglese per fondare una colonia nel Nuovo Mondo. A bordo di una nave c’è il capitano John Smith, condannato a morte per comportamenti ribelli, ma una volta a terra graziato dal capitano Christopher Newport, capo della spedizione. Gli uomini coinvolti in quella spedizione sono però impreparati ad affrontare le avversità naturali presenti nel nuovo continente e ben presto devono abbandonare i loro sogni di gloria, lottando piuttosto per la propria sopravvivenza.

Quando il capitano Newport invia John Smith e i suoi uomini a cercare rifornimenti, il gruppo viene infatti attaccato dai membri della tribù Powhatan, che uccidono tutti tranne John, fatto prigioniero e condotto al villaggio. Lì incontra la figlia del capo, Pocahontas, con cui in breve sviluppa una profonda relazione che cambierà per sempre la loro vita. Gli scontri tra gli inglesi e i Powhatan però sono tutt’altro che finiti e quando i due popoli verranno nuovamente alle armi, Pocahontas sarà costretta a prendere decisioni durissime, che comprometteranno il suo posto nel mondo e tutto ciò in cui crede.

The New World - Il nuovo mondo cast

The New World – Il nuovo mondo: il cast del film

Noto per la sua maniacalità affinché tutto sia il più autentico possibile, dalle luci alle interpretazioni, Malick ricercò a lungo i giusti attori per i ruoli principali, lavorando poi con loro per rendere più realistici i rispettivi personaggi. Il casting per il personaggio di Pocahontas si è rivelato però particolarmente difficile. I produttori hanno esaminato oltre duemila attori prima di decidere di estendere i loro criteri di ricerca a tutti gli attori indigeni sia del Nord che del Sud America. Alla fine ad ottenere la parte fu Q’orianka Kilcher, all’epoca quattordicenne. Per prepararsi al ruolo, l’attrice dovette imparare a parlare una forma ricostruita dell’estinta lingua Powhatan.

Nel ruolo di John Smith vi è invece l’attore Colin Farrell, il quale per interpretare tale personaggio decise di leggere tutti i libri scritti dal vero Smith, riguardandi le sue esperienze di viaggio. Per preservare la spontaneità tra di loro, Farrell e la Kilcher dovettero evitare di incontrarsi sul set fino al momento della loro prima scena. Christian Bale è invece presente nei panni di John Rolfe. L’attore fu voluto da Malick in quanto egli aveva partecipato al doppiaggio del film Disney Pocahontas, di cui il regista era fan. Il premio Oscar Christopher Plummer, infine, interpreta il capitano Christopher Newport. L’attore, dopo aver visto il film e il modo in cui la sua presenza era stata ridotta al montaggio, si infuriò moltissimo con il regista.

Il trailer di The New World – Il nuovo mondo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The New World – Il nuovo mondo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Amazon Pri

me Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 19 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Indiana Jones e il Quadrante del Destino: l’incontro con i protagonisti

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James Mangold, Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen hanno partecipato all’incontro stampa di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, quinto e con ogni probabilità ultimo viaggio del Professor Jones di Ford sul grande schermo.

La prima particolarità di questo capitolo del franchise rispetto ai quattro precedenti è che sulla sedia di regia non c’è Steven Spielberg, ma il bravo James Mangold che, dell’esperienza a dirigere Ford e compagnia dice: “Emozionante, stimolante. Uno degli elementi più attraenti nel decidere di far parte di questa impresa è stata la compagnia. Sono cresciuto ammirando questi film. Sono cresciuto ammirando Harrison, Steven, Kathy Kennedy, George Lucas, John Williams. Queste sono tutte persone che hanno plasmato il mio amore per la cinematografia. Quindi l’opportunità è stata gloriosa, ma anche il calore con cui mi hanno accolto a bordo è stato ciò che mi ha davvero fatto desiderare di fare questo film, mi sentivo come se stessi per vivere una delle grandi esperienze della vita.”

La sfida più difficile per Mangold è stata la componente action del film: “Ovviamente, c’è molta logistica, acrobazie, sparatorie e molte location diverse, ci siamo spostati tanto e abbiamo avuto una squadra eccezionale. Ma la sfida più grande è stata assicurarmi che il film avesse un cuore e che queste persone meravigliose avessero lo spazio per portare l’umanità in quello che è un film su larga scala. Non c’è nessuna ragione per cui un film su larga scala non debba avere umanità. Il mio obbiettivo è coniugare le due cose: possiamo avere spettacolo e un’avventura sul grande schermo, ma anche le eccentricità e le meravigliose contraddizioni della condizione umana. E questo è, più di ogni altra cosa, la vera sfida per me perché in mezzo a tutta la tecnologia, e le infrastrutture, le dimensioni dell’equipaggio e dimensioni di tutto, devi proteggere questo tipo di bolla che non può essere pianificato in uno storyboard e non può essere riprodotta al computer. Quello di cui ha bisogno per accadere, deve accadere organicamente attraverso la recitazione di queste persone meravigliose, e gli altri nel cast, e io stesso che riprendo, e con la sceneggiatura. È un altro tipo di effetto speciale, qualcosa di magico.”

Torna a indossa Fedora e frusta Harrison Ford, che nonostante gli anni è ancora in splendida forma, ironico e ruvido, proprio come abbiamo imparato ad amarlo nel ruolo del professore archeologo con la fobia dei serpenti. “Penso che i punti di forza di Indiana Jones siano vari – spiega Ford – Li abbiamo raccontati nel corso di quattro film e ora stiamo entrando in una nuova fase della sua vita. E lo stiamo vedendo dopo un’assenza di 15 anni. È invecchiato un po’. Sta andando in pensione. Lo incontriamo nel giorno del suo ritiro dall’accademia, che non è stata stimolante per lui. Penso che lo incontriamo in un momento in cui si trova nel punto più basso della sua vita. Credo che drammaturgicamente funzioni davvero bene perché, in quel momento, stiamo anche introducendo il personaggio di Phoebe che è coliche lo stimola a tornare in campo. Quindi suppongo che la sua debolezza sia l’incedere del tempo. Ho ho sempre voluto completare la storia e vederlo alla fine della sua carriera e in definitiva alla fine della sua vita.” “Quando ho letto la sceneggiatura di Indiana Jones e il Quadrante del Destino – continua Harrison Fordho pensato che fosse una bella storia, un film ambizioso, un modo diverso di raccontare il personaggio e di dirgli addio. La storia ha pensato a un modo per riportare l’interesse in una vita che non ne aveva più.”

Al fianco di Indiana Jones, nel film, c’è la sfuggente Helena, interpretata da Phoebe Waller-Bridge. “Penso che l’arguzia di Helena sia una grande forza, ma anche il suo essere una persona creativa e autosufficiente, ha un buon senso dell’umorismo. C’è una forma di coraggio in lei che può essere frainteso come incoscienza. Quindi anche se è un aspetto che amo di lei, penso anche che sia la cosa che poi la mette nei guai. Penso che lei probabilmente non sappia davvero come chiedere aiuto in modo reale e questo l’ha resa dura.”

E che tipo di relazione instaura con Indy? “Penso che lei sia la persona giusta ad entrare nella sua vita in questo momento perché sembra che lui sia dentro e un vicolo cieco emotivo. È giusto? E penso anche che ora stia vivendo in un’epoca in cui l’attenzione si è spostata. Le persone guardano al futuro. La gente guarda la luna. E non c’è molta passione per quello di cui lui invece è appassionato, cioè il passato. E così, quando arriva lei nella sua vita, non solo porta una ventata di passione per l’archeologia e il passato, ma anche l’avventura e il ricordo del suo vecchio amico, padre di Helena. E credo che questa cosa lo illumini. Solo che lei lo fa in maniera furba, perché ha i suoi scopi secondari. E poi attraverso l’esperienza di questa avventura con Indie impara di nuovo a essere vulnerabile. Mi è piaciuto che questo tipo di rapporto si instauri tra due persone di generazioni diverse.”

Nei panni del villain, il nazista Jürgen Voller, Mads Mikkelsen non perde occasione di diffondere il suo fascino: “Penso che la sua più grande forza, ovvero la fede nel Terzo Reich, sia anche la sua più grande debolezza, perché non è che sia una cosa proprio edificante.” Un villain terribile, quindi, a cui Mikkelsen riesce a dare personalità e carisma, come a tutti i suoi magnifici ritratti di antagonista. “La verità è che non dipende da me, il personaggio era scritto molto bene e i miei colleghi mi hanno aiutato a tirarlo fuori nel migliore dei modi. Ho interpretato tanti cattivi, ma questo è il mio primo nazista, quindi questo fa la differenza. Cerco di trovare ciò che umanizza anche il personaggio peggiore e se non riesco a relazionarmi con ciò che sognano, lo sostituisco con qualcos’altro che posso capire per restituire il grado di passione del personaggi. E così, si spera, il lavoro finale darà sostegno alla storia.”

Indiana Jones e il Quadrante del Destino uscirà al cinema il 28 giugno, diretto da James Mangold, con protagonisti Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge (Fleabag), Antonio Banderas (Dolor y gloria), John Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta), Toby Jones (Jurassic World – Il regno distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The Wolverine), Ethann Isidore (Mortale) e Mads Mikkelsen (Animali Fantastici – I segreti di Silente).

Secret Invasion: l’incontro con i protagonisti della nuova serie Disney+

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A quasi un anno da She-Hulk: Attorney at Law, tornano su Disney+ le serie Marvel Studios e questa volta è il turno della misteriosa Secret Invasion, guidata da un ritrovato Nick Fury, molto diverso dalla sua ultima apparizione nel MCU. Avevamo infatti lasciato l’ex leader dello SHIELD su un’astronave Skrull, molto distante dalla Terra, che cercava di trovare un mondo su cui gli alieni metafora potessero vivere. Lo ritroviamo, molto provato, di ritorno sulla Terra, in un mondo decisamente cambiato.

“Questa è la mia seconda apparizione dopo il BLIP – comincia Samuel L. Jackson, che interpreta Fury da ormai 15 anni – ed era stato via un bel po’ di tempo. È un po’ stanco, un po’ vulnerabile, ma torna sulla Terra perché è stato convocato. E vedremo cosa succede. Adesso ho anche un ginocchio malandato, non ne sono così tanto felice.”

Convocato da chi? Ma da Talos, naturalmente, che avevamo visto l’ultima volta nella scena post credits di Spider-man: Far From Home. L’amicizia tra Fury e il leader degli Skrull, che abbiamo visto nascere in Captain Marvel, è qui al centro della storiate quindi insieme a Samuel L. Jackson torna anche Ben Mendelsohn che indossa ancora una volta la sua maschera verde. “È stato un lavoro molto più difficile per me perché troviamo Talos in un momento difficile. Non riuscirei ad andare avanti senza fare spoiler, quindi mi limiterò a dire che per lui è un brutto momento, e che con Nick lassù tutto quel tempo, non è riuscito a fare di meglio.”

Un altro volto amatissimo dal pubblico del MCU torna per Secret Invasion, quello di Cobie Smulders nei panni di Maria Hill: “È stato davvero eccitante tornare, ma, parlando della tensione che si respira nella serie, credo che la relazione tra Maria e Nick sia piuttosto tesa perché quando lei lo ha chiamato lui non ha risposto.”

Parlando di veterani di ritorno nel MCU, troviamo anche Don Cheadle, che riporta a schermo il suo James ‘Rhodey’ Rhodes. “Penso che scopriremo cosa sta succedendo con Rhodey mentre questa serie va avanti – spiega l’attore – Ha un ruolo diverso rispetto al suo solito. Lo vediamo più come un animale politico rispetto al passato. È stato più un militare in altre circostanze, ma ora è una specie di braccio destro del presidente. Ma penso che quello che non vedo l’ora di vedere è come si evolve la sua relazione con Nick Fury e con gli altri personaggi.”

Non solo volti conosciuti e amati, in Secret Invasion, tutt’altro! La serie presenta infatti le due new entry del MCU più interessanti di questa Fase 5: Emilia Clarke, esperta di franchise e volto pop amatissimo dal pubblico, che interpreta G’iah e Olivia Colman, premio Oscar e talento immenso del grande schermo, che dà il volto alla potente Sonya Falsworth. Con loro anche Kingsley Ben-Adir, nel ruolo fondamentale di Gravik.

E quando Emilia Clarke spiega cosa l’ha convinta ad unirsi al MCU, la risposta è immediata: “Tutte le persone che vedete sedute qui – ha spiegato la ex Madre dei Draghi – Chi diavolo non vorrebbe essere seduto qui con queste incredibili persone? E poi sono stata ben preparata per affrontare un ruolo che richiede segretezza e attenzione agli spoiler. Quindi sapevo in cosa mi stavo ficcando. Ma penso che quello che posso sicuramente dire è che quello di Secret Invasion è stato il set più caldo, meraviglioso, sicuro, adorabile, felice e giocoso in cui sia mai stata. Entrare nel mondo Marvel vuol dire che sei arrivato in cima all’albero, sei lì, e poi scopri che tutti quelli che sono lì si stanno divertendo davvero.”

E alla stessa domanda, Olivia Colman risponde: “Dopo ogni film Marvel che è arrivato nei cinema, dicevo al mio agente che volevo fare parte di quel franchise. Quindi non è che ho accettato Secret Invasion. È stata Secret Invasion a chiamarmi. Ogni menzione della parola Marvel e io dicevamo: “Sì, per favore”. E spero di essere stata all’altezza di tutto ciò.” Il personaggio di Colman, Sonya Falsworth, sembra aver un passato di amicizia con Nick Fury e forse sono addirittura amici, “ma da qui a dire che si fidano l’uno nell’altra è complicato!”, spiega l’attrice “Sonya lavora per l’MI6. E le piace vestirsi di rosso. Ed è abbastanza divertente, ma a volte un po’ antipatica. Ed è tutto ciò che posso dire”.

Per quanto riguarda la linea temporale del MCU, Secret Invasion è ambientato nella contemporaneità del Marvel Universe: “Esiste fondamentalmente lungo la linea temporale in cui escono le serie – ha dichiarato il produttore Jonathan Schwartz – Quindi post-She-Hulk, post-blip proprio in questo esatto giorno presente nel MCU. Penso che sia tutto quello che posso dire.”

A dirigere tutti gli episodi della serie è stato chiamato Ali Selim che definisce Secret Invasion “uno show molto umano” “È la storia di Nick Fury – continua -Lui è un essere umano. Ha la sua versione di superpoteri, ma non sono come i superpoteri dei supereroi. Ed è una storia su di lui che rimette i piedi per terra ancora una volta dopo un po’ di tempo. E mi piace perché mi piacciono le storie umane che vengono dal cuore e sono a misura d’uomo e raggiungono un fascino universale piuttosto che il contrario. E mi è piaciuta la componente di spionaggio, l’elemento politico-thriller, e siamo tornati a guardare Il Terzo Uomo, La Conversazione, e cose del genere che sono molto radicate e davvero umane. E spero che abbiamo portato abbastanza elementi per ricrearne il tono. E poi c’è un punto nella storia in cui Nick Fury in cui si rende conto che questa è la sua battaglia, e diventa una specie di classico eroe western americano. E il tono cambia negli episodi successivi e Nick Fury diventa una specie di John Wayne.”

E come si racconta una storia thriller con al centro Nick Fury? Lo spiega Kevin Feige: “Questa è sempre stata l’idea. Sapevamo che non avremmo avuto tutti i personaggi dell’Universo Marvel così come accade nei fumetti, ed era il momento buono per concentrarci su Sam Jackson e su questo ensemble che vedete qui oggi. E abbiamo avuto un fantastico gruppo di sceneggiatori e il nostro fantastico regista, che ci ha aiutato a gestire tutto.” Per Jonathan Schwartz si tratta di una evoluzione di qualcosa cominciato con Captain Marvel, “anche se non era ancora un’idea di Secret Invasion. Penso che fosse l’idea di approfondire il rapporto tra questi due personaggi, Nick e Talos. E poi abbiamo iniziato, la porta Disney Plus si è in qualche modo aperta e abbiamo avuto l’opportunità di giocare di più trai generi ed espandere la scatola dei giochi di ciò che potevamo fare. E questo ha reso Secret Invasion di per sé una storia che aveva un ottimo materiale di base, perché è un evento dei fumetti che molte persone conoscevano e a cui hanno risposto con entusiasmo, ed era un genere molto interessante, in particolare per questi due personaggi.”

E per Samuel L. Jackson, vero e proprio protagonista di questa serie, non è “solo una storia di Nick Fury, perché ci sono tutte queste altre persone interessanti che circolano. È una storia di Gravik, è la storia di Emilia, è la storia di Olivia. Sono tutte queste persone che vengono presentate allo spettatore che ti fanno venire voglia di dire, beh, anch’io voglio vedere cosa gli sta succedendo.”

Secret Invasion arriva su Disney+ dal 21 giugno, con un episodio a settimana per sei settimane. Ideata da Kyle Bradstreet, fa parte della Fase 5 del MCU e vede protagonisti Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin Freeman, Emilia Clarke, Don Cheadle, Charlayne Woodard, Olivia Colman, Kingsley Ben-Adir e Killian Scott.

The Flash: la spiegazione del multiverso e delle linee temporali

The Flash: la spiegazione del multiverso e delle linee temporali

The Flash (qui la recensione), al cinema in Italia il 15 giugno scorso, è riuscito subito a scalare la classifica al botteghino, arrivando in vetta e conquistandosi il podio al suo primo weekend nelle sale nostrane. Seppur negli States il risultato sia invece diverso, non avendo ancora raggiunto al box office cifre entusiasmanti, il film diretto da Andy Muschietti è – fra i capitoli del vecchio DCEU – uno dei migliori e meglio riusciti. In The Flash, la cui storia è adattata dalla trama originale del fumetto Flashpoint della DC Comics, Barry Allen torna indietro nel tempo per tentare di salvare la madre e impedire che il padre venga giudicato come colpevole della sua morte.

In questo modo, attraverso il Velocista Scarlatto, viene introdotto per la prima volta in maniera chiara e funzionale il concetto di multiverso del DCU e delle linee temporali alternative, che nascono nel momento in cui Flash cerca di riscrivere la storia. A differenza del MCU, però, il multiverso del DCU non è lineare ma anzi risulta molto più complesso e intricato di quanto si possa immaginare. Cerchiamo perciò di capire come funziona insieme alle diverse timeline.

Come viaggia nel tempo Flash?

In The Flash il viaggio nel tempo è uno dei temi portanti, ed è sia pretesto che problema dell’intera narrazione. Nel primo atto Barry Allen torna nel passato quando, dopo aver ricordato la sua infanzia e la morte della madre, corre così velocemente da entrare nella Speed Force. Qui capisce di poter tornare indietro nel tempo, e inizia ad esplorare e studiare la sua nuova capacità: è proprio nel suo “regno temporale” che Barry può accedere a quello che chiama “cronobaleno”, qualcosa che gli permette di poter vedere in contemporanea diversi esiti di eventi e linee temporali.

In questo modo, Barry può entrare in uno di quei punti del tempo e modificarlo. Anche se ha la capacità di cambiare le cose, ciò non vuol dire che gli esiti siano prevedibili una volta fatto ritorno nel presente. Nel multiverso della DC, infatti, le cose funzionano diversamente rispetto a quanto si potrebbe vedere nel MCU (molto più lineare). In questo universo, una sola alterazione del passato non va a intaccare solo il presente e il futuro, ma anche il passato antecedente l’alterazione, grazie alla retrocausalità.

Quindi, di conseguenza, non si può prevedere nulla. Abbiamo un esempio con una scena del film molto toccante, quando Barry Allen torna indietro nel tempo per mettere il barattolo di pomodoro – che la madre aveva dimenticato – nel suo carrello, facendo sì che il padre dopo non debba uscire per andarlo a comprare e impedendo, quindi, che lei venga uccisa. Da questa azione, però, i cambiamenti che si generano sono tantissimi e Flash non ha potuto prevedere nessuno di questi.

Batman e il multiverso spaghetti: cosa significa?

Quando in The Flash Barry Allen torna indietro nel tempo e incontra il Barry alternativo, gli dice di dover rintracciare la Justice League che, in quell’universo, non esiste. L’unico è Batman, dal quale i due si recano per poter capire come aggiustare le cose. Quando però Barry arriva, quello che si trova di fronte – dopo una lotta in cucina – è il Bruce Wayne di Michael Keaton, non di Ben Affleck, uno degli esempi proprio di retrocasualità inaspettata e imprevedibile. La versione di Keaton conosce però il multiverso e i concetti su cui si fonda, dando conferma ai due Barry della sua esistenza. Dice anche che le linee temporali del multiverso DC sono molto più interconnesse e intrecciate e per niente lineari, e una volta scolati gli spaghetti, mette il piatto davanti ai due ragazzi per usarli come metafora.

Esattamente come gli spaghetti, ci sono dei punti in cui le linee temporali sono ingarbugliate, ed alcuni di questi punti si incrociano come fulcri nel multiverso. Vengono chiamate “inevitabilità intersezionali”, ciò vuol dire che alcuni personaggi ed eventi non possono essere cambiati e, proprio come li descrive Barry Allen stesso, sono momenti di destino. Così Flash scopre e capisce che ci sono alcune intersezioni che non possono essere soggette a modifiche, per quanto si tenti di cambiarle. Come, ad esempio, sua madre: Barry non può salvarla e impedire al tempo stesso che l’intero universo si distrugga: è una conseguenza inevitabile.

La spiegazione delle tre linee temporali di The Flash

All’interno di The Flash ci sono ben tre linee temporali principali. La prima, è quella principale DC, quella che il pubblico già conosce grazie ai film precedenti, e che ha al suo interno tutti gli eventi del DCEU, iniziando con L’uomo d’acciaio del 2013. In questa timeline, la madre di Barry è stata uccisa quando lui era al piano di sopra a disegnare e il padre era andato a comprare il barattolo di pomodori che lei aveva dimenticato. È la linea temporale che Barry Allen prova a modificare, tornando indietro nel tempo e mettendo la lattina dentro il carrello della madre al supermarket, in modo tale che il padre non debba uscire per andarlo a prendere, evitando così la sua morte.

La seconda timeline è la conseguenza dell’alterazione di Barry Allen. In questa linea temporale la madre di Barry è ancora viva, il padre non è in carcere e Barry cresce con entrambi i genitori. Il problema, però, è che l’universo a causa di questa modifica è cambiato, e i metaumani non esistono. Di conseguenza, la Terra non è mai stata protetta prima dell’arrivo di Zod. Non c’è traccia di Wonder Woman, Cyborg gioca ancora a football, Aquaman non esiste e Superman è stato ucciso da Zod quando era piccolo, diversamente da come invece vediamo in L’uomo d’acciaio di Snyder. In questa timeline esiste solo il Batman di Michael Keaton, che si è ritirato dopo aver reso sicura Gotham City.

L’ultima – e terza – timeline si forma invece quando Flash, dopo aver visto gli universi del multiverso collidere e aver capito che non può lasciar vivere la madre, torna ancora una volta indietro per aggiustare i suoi errori e non mettere mai quel barattolo di pomodoro nel carrello della madre, facendola morire (di nuovo). Quando però riposiziona la lattina sullo scaffale, sistema anche tutti gli altri più in alto, in modo tale che la telecamera possa riprendere il padre mentre va al supermercato, poiché quel filmato gli serve nel presente, al processo, per scagionarlo dalle accuse dell’uccisione della madre. Così agendo, Barry inevitabilmente crea altri cambiamenti: Batman, quando torna nel suo presente, è diverso, ed è interpretato da George Clooney, mentre della Justice League non è chiaro il destino. Solo la scena post-credits conferma Jason Momoa come Aquaman.

Tutti gli universi del multiverso DC

In The Flash non è compresa solo la timeline del DCEU o le sue linee temporali alterate, ma come è ben chiaro nel finale, quando Barry Allen e Dark Flash sono nella Speed Force, ci sono tanti altri universi presenti nel multiverso, che fra l’altro sono quelli che contengono i camei più amati del film. Troviamo infatti, ad esempio, l’universo DC in bianco e nero, in cui appare in digitale il Superman di George Reeves degli anni ’50.

C’è anche l’universo della serie televisiva di Batman degli anni Sessanta, in cui è Adam West a vestire i panni del Cavaliere Oscuro e il suo più grande villain, Joker, è interpretato da Cesar Romero. È presente poi l’universo del Superman di Christopher Reeves e della Supergirl di Helen Slater (spin-off dei film di Richard Donner). E, infine, quello del Superman di Nicolas Cage, mai visto su schermo in quanto il film in cui lo rappresentava, Superman Lives di Tim Burton, fu poi cancellato. Nella Speed Force, questi mondi stanno per essere distrutti, prima che Flash torni ancora indietro per evitare il disastro.

Tyler Rake: quante persone ha ucciso Chris Hemsworth nei film?

Tyler Rake: quante persone ha ucciso Chris Hemsworth nei film?

Il mercenario Tyler Rake di Chris Hemsworth, esperto di battaglie, miete un numero ingente di vittime in Tyler Rake e Tyler Rake 2. Con Hemsworth che sembra essersi lasciato alle spalle il ruolo di Thor – almeno per il momento – quello di Tyler Rake (Extraction) è diventato il suo nuovo grande franchise.

L’originale del 2020 ha garantito alla star un grande successo di streaming e un personaggio che gli ha permesso di usare le sue doti drammatiche e, al contempo, alzare l’asticella del genere action al massimo: il numero di morti che ha accumulato da solo nella saga potrebbe tranquillamente competere con quelle perpetrate da Rambo o John Wick.

Il numero di uccisioni del primo Tyler Rake è 80

Tyler Rake Chris HemsworthSecondo AOBG – gli esperti in materia di bodycount nei film – il conteggio finale di uccisioni per mano di Rake Tyler Rake è di 80. La maggior parte di questi sono stati uccisi con un fucile d’assalto o una pistola, anche se non sono mancati accoltellamenti ed esplosioni.

Naturalmente, la sua uccisione più famosa avviene con una vera e propria ascia (axe, in inglese): l’opportunità di un gioco di parole visivo e linguistico – axe/extraction – era evidentemente troppo ghiotta per i registi per lasciarsela sfuggire.

Rake uccide 29 persone nel sequel

Tyler Rake 2Mettere insieme il numero di vittime di Tyler Rake 2 è un po’ più complicato, perché può essere difficile distinguere gli avversari che Rake ha ferito da quelli che ha ucciso. Ad esempio, durante la scena della rivolta nella prigione, c’è un momento in cui Rake spara con la mitragliatrice a tre prigionieri, anche se un’analisi più attenta rivela che li ha colpiti alle gambe. In base alle morti che possono essere confermate fisicamente, in Tyler Rake 2 il mercenario ha ucciso 29 persone. Anche se si tratta di un numero considerevolmente inferiore a quello del primo film, il sequel punta sulla qualità anziché sulla quantità.

In questo secondo capitolo, Rake abbatte non uno, ma ben DUE elicotteri d’attacco, uccide un prigioniero usando un manubrio mentre, quella che probabilmente è la morte più memorabile, include anche alcuni attrezzi da palestra e la testa di uno sfortunato scagnozzo. Vediamo Rake combattere contro avversari rivestiti da capo a piedi con un’armatura, il che rende ancora più difficile l’attacco e aumenta il numero di combattimenti corpo a corpo. In totale, questo significa che il Rake di Hemsworth ha ucciso 109 persone in entrambi i film di Tyler Rake, un punteggio più che rispettabile per qualsiasi eroe d’azione.

The Flash: ecco le principali differenze con Flashpoint

The Flash: ecco le principali differenze con Flashpoint

The Flash è finalmente uscito nei cinema il 15 giugno 2023, con Ezra Miller che riprende il ruolo di Barry Allen, alias Flash, dopo essere apparso in Justice League, Suicide Squad e Peacemaker. Diretto da Andy Muschietti, The Flash ha cambiato definitivamente la forma dell’Universo DC, aprendo la strada allo sviluppo del nuovo DCU di James Gunn e Peter Safran che vedremo nei prossimi anni. Sebbene basato sull’evento Flashpoint del 2011 della DC Comics di Geoff Jones, The Flash ha apportato diverse modifiche significative alla trama del crossover.

Analogamente all’evento Secret Wars della Marvel Comics del 2015, Flashpoint della DC Comics ha stabilito una nuova linea temporale, unendo le linee temporali DC, Vertigo e WildStorm nella linea New 52. Flashpoint aveva una trama drammatica che coinvolgeva Barry Allen che si svegliava in una nuova realtà in cui sua madre non era mai morta, portando a una serie di cambiamenti estremi nell’Universo DC. Questa trama è stata adattata liberamente per The Flash del 2023, con l’eroe che ripristina l’Universo DC, ponendo effettivamente fine al DCEU e consentendo al nuovo DCU di Gunn di partire con Superman: Legacy nel 2025. Ecco 10 dettagli di Flashpoint che nel film diretto da Andy Muschietti sono stati modificati.

Wonder Woman e Aquaman non sono in guerra in The Flash

Uno degli elementi chiave di Flashpoint della DC Comics che è stato omesso da The Flash è la guerra in corso tra le Amazzoni di Wonder Woman e gli Atlantidei di Aquaman. Sia Gal Gadot che Jason Momoa hanno un cameo in The Flash, ma sono solo brevi scorci che hanno avuto un impatto minimo sulla storia.

Nei fumetti, tuttavia, la brutale battaglia tra le due forze opposte aveva lasciato dietro di sé una scia di distruzione, decimando gran parte dell’Europa. La guerra è iniziata con la sabotata cerimonia nuziale di Diana Prince e Arthur Curry, e termina con un’epica battaglia tra la coppia, The Flash, Superman e Batman, prima che la linea temporale venga ripristinata.

Il padre di Barry Allen è morto in Flashpoint della DC Comics

The Flash ha visto Barry Allen di Ezra Miller viaggiare indietro nel tempo per salvare la vita di sua madre, e poi lo trova intrappolato nel 2013 in un mondo in cui sua madre, suo padre e il suo io più giovane sono tutti vivi e vegeti. Nella trama Flashpoint della DC Comics, tuttavia, Barry si sveglia in un mondo in cui sua madre è viva, ma suo padre è morto per un attacco di cuore tre anni prima.

Nel film, Ron Livingston ha sostituito Billy Crudup nel ruolo di Henry Allen, e mentre Barry potrebbe non essere in grado di salvare sua madre, apporta una piccola modifica alla sequenza temporale che consente a suo padre di essere liberato.

Thomas Wayne è diventato Batman (e Bruce Wayne è stato ucciso)

Flashpoint Comics ha mostrato una visione contorta e oscura dell’Universo DC, un aspetto chiave di questo è stata l’esplorazione di un Batman più violento e aggressivo. Quando incontra il viaggiatore nel tempo Barry Allen, Batman si rivela essere Thomas Wayne, trasformatosi nel vigilante che combatte il crimine dopo la morte di suo figlio, Bruce.

In The Flash, invece di avere un aggressivo Batman/Thomas Wayne, abbiamo Michael Keaton che ha ripreso il suo ruolo di Bruce Wayne da Batman e Batman Returns di Tim Burton. Ciò ha offerto una versione più spensierata di Batman rispetto alla sequenza temporale di Flashpoint, anche se sarebbe stato fantastico vedere Jeffrey Dean Morgan tornare nei panni di Thomas Wayne, interpretando un Crociato Incappucciato più oscuro.

Martha Wayne è il Joker in Flashpoint

La tragedia che ha colpito la famiglia Wayne nell’evento Flashpoint ha fatto sì che le vite di Thomas e Martha Wayne venissero cambiate per sempre. Mentre Thomas è diventato una versione del Cavaliere Oscuro, Martha è impazzita a causa dalla morte di suo figlio, diventando l’iterazione del Joker di Flashpoint.

Lavorando con la sua versione di Harley Quinn, nota come Yo-Yo, Martha diventa l’arcinemica di Thomas, paralizzando la compagna vigilante Batman, Catwoman, e alla fine si suicidandosi dopo aver appreso la verità sulla loro linea temporale. Questa trama è stata completamente omessa da The Flash.

Diversi personaggi di Flashpoint mancano da The Flash

Per adattarsi alla versione in live-action di The Flash, molti personaggi di Flashpoint dovevano essere completamente rimossi dalla trama. Questi includono artisti del calibro di Deathstroke, che è stato interpretato da Joe Manganiello in Justice League, e il suo equipaggio di pirati, Booster Gold, che apparirà nel nuovo universo DC di Gunn, e Hal Jordan, alias Lanterna Verde.

Cyborg appare in Flashpoint come l’eroe principale del mondo, facendo le veci di un Superman momentaneamente assente, ma Ray Fisher non è tornato per il film. Flashpoint è stato un crossover epico che presentava versioni alterate di molti personaggi della storia della DC, ma questo aspetto, nel film è stato ridotto in maniera massiccia.

In The Flash sono coinvolti due Barry Allen

In Flashpoint, Barry Allen si sveglia in una linea temporale alternativa in cui non è Flash e non ha poteri, ma è ancora l’unico Barry Allen al mondo. In The Flash, tuttavia, il viaggio nel tempo di Barry lo vede bloccato nell’anno 2013, dove è in grado di conversare con il suo io più giovane, interpretato sempre da Ezra Miller.

The Flash permette al Barry originale di perdere i suoi poteri, mentre il Barry più giovane li acquisisce e inizia la sua trasformazione in un Flash più oscuro. Ciò non accade in Flashpoint, ma la scelta del film permette a Miller di mostrare la sua bravura nel dare vita a due Barry differenti sempre a schermo.

Superman è stato sostituito da Supergirl in The Flash

Nonostante mantenga gli stessi elementi della storia a fumetti, il film del 2023 non coinvolge Kal-El, ma invece sua cugina, Kara Zor-El. In Flashpoint, Superman è stato trovato sulla Terra da bambino, imprigionato e sottoposto a esperimenti dal governo degli Stati Uniti, anche se in seguito viene salvato da Flash, Batman e Cyborg e si unisce alla battaglia.

In The Flash, la stessa storia vede protagonista la Supergirl di Sasha Calle, che viene salvata dai due Flash e dal Batman di Michael Keaton da una struttura in Siberia. Supergirl si unisce alla lotta contro il generale Zod in modo simile alla sua controparte a fumetti di Flashpoint.

Il viaggio nel tempo di Flash è diverso da quello nei fumetti DC

Il viaggio nel tempo è al centro della trama di The Flash, poiché Barry Allen viaggia indietro nel tempo nel tentativo di fermare l’omicidio di sua madre. In tal modo, tuttavia, crea la linea temporale alternativa. Barry Allen compie questa impresa correndo così velocemente da ottenere l’accesso alla Speed Force e al Chronobowl, un’area che gli consente di accedere al multiverso e scegliere in quale linea temporale entrare.

Questo è diverso dal viaggio nel tempo visto in Flashpoint, in cui Barry si sveglia semplicemente nella linea temporale alternativa, e il ripristino della linea temporale avviene mentre lui corre più veloce della velocità della luce, senza accedere al Chronobowl.

Il Reverse-Flash viene ucciso da Batman in Flashpoint

Il Reverse-Flash, l’arcinemico di Barry Allen, è una parte importante dell’evento Flashpoint, ma non è affatto presente in The Flash del 2023. Sebbene Ezra Miller interpreti anche una versione più oscura di The Flash, poiché il giovane Barry è corrotto dalla sua conoscenza del viaggio nel tempo, questo personaggio non viene mai chiamato Reverse-Flash.

In Flashpoint, Barry è portato a credere che Reverse-Flash di Eobard Thawne sia la causa della linea temporale alterata, anche se durante lo scontro finale tra i due rivela la verità. Il Reverse-Flash viene infine ucciso da Batman in Flashpoint, mentre l’oscuro Velocista in The Flash viene ucciso dal collidere dei mondi, nel finale.

Bruce Wayne riceve un messaggio da suo padre

Mentre la fine sia di The Flash che di Flashpoint esplora Barry Allen in una nuova linea temporale, l’impatto di entrambi i finali è molto diverso. In The Flash, Barry ha apportato un cambiamento al passato che ha permesso a suo padre di essere esonerato, e scopre che il Bruce Wayne di quella linea temporale non è più Ben Affleck ma George Clooney.

Il Flashpoint, Barry ritorna alla versione di Batman che conosce, ovvero Bruce invece di Thomas, regalando al Crociato Incappucciato un messaggio di suo padre nella timeline di Flashpoint. Questo finale emotivo manca in The Flash, anche se lo zampino di Flash nel liberare suo padre è una conclusione felice, per il nostro Velocista.

Quali sono i migliori film che raccontano il Multiverso?

Quali sono i migliori film che raccontano il Multiverso?

Il Multiverso è qualcosa d cui sappiamo estremamente poco“. Tra i viaggi nel tempo di Doc in Ritorno al Futuro ai supereroi, il film su questo argomento sono aumentati. L’idea dell’esistenza di più universi è un concetto fantascientifico che esiste da decenni, ma per quanto riguarda i film, le storie di persone che viaggiano in universi diversi sono diventate di moda solo di recente. Per esempio, Rick and Morty è una serie animata basata sui viaggi nel tempo. E naturalmente, una volta che il MCU ha iniziato a esplorare i multiversi, altri franchise l’hanno inevitabilmente seguito.

Alcuni dei film più grandi e di maggior successo degli ultimi anni sono stati ambientati all’interno del multiverso, che sembra destinato a rimanere finché il pubblico continuerà a trovare interessante questo concetto. Di seguito sono riportati alcuni dei film sul Multiverso più degni di nota di tutti i tempi, classificati dal peggiore al migliore.

The One (2001)

The One non è il film numero uno del multiverso se giudicato in base alla qualità. Questo va sottolineato, perché non è esattamente un film che la critica ha accolto con entusiasmo. Il film d’azione e di fantascienza vede come protagonista Jet Li, il cui personaggio è costretto a combattere contro un’altra versione di se stesso.

Un agente che si sposta nell’universo e che ha ucciso varie altre versioni alternative di se stesso, diventando più potente a ogni uccisione. Uscito nel 2001 ha il merito di aver anticipato il tema del Multiverso nei film d’azione prima che le pellicole incentrate su questo argomento prendessero veramente piede, e anche se non può essere considerato pienamente un magistrale precursore, può almeno essere definito in anticipo sui tempi.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022)

Multiverso Doctor Strange

Pur non essendo in assoluto uno dei migliori film del MCU, Doctor Strange nel Multiverso della Follia non è privo di meriti. Il film di Sam Raimi introduce nei dettagli il tema del multiverso nel mondo Marvel che poi trova una piena narrazione in Spider-Man: No Way Home. 

Non è né il peggiore né il migliore film del MCU a essere legato al multiverso in qualche modo, ma vale la pena menzionarlo per la sua premessa incentrata sul multiverso, anche se non l’ha esplorato quanto avrebbe dovuto.

The Flash (2023)

The Flash photogallery

Se giudicato come un film sui supereroi o sui viaggi nel tempo, The Flash può vacillare un po’, ma almeno utilizza bene il multiverso. È il primo film nelle sale cinematografiche a concentrarsi sul personaggio di Barry Allen già visto in Justice League (2017) e nel più apprezzato Justice League (2021) di Zack Snyder.

È facile vederla come la risposta della DC ai vari film del MCU e di altri film Marvel che utilizzano bene il multiverso, con The Flash che porta in scena versioni multiple di personaggi familiari (e alcune versioni alternative inedite) e le inserisce in un unico film. Resta da vedere se questo concetto continuerà a essere esplorato nei futuri film della DC.

Last Action Hero (1993)

Multiverso Last Action Hero (1993)

Film d’azione che è anche una parodia dei film d’azione, Last Action Hero del 1993 è un film di Arnold Schwarzenegger molto sottovalutato che ha guadagnato almeno un seguito di culto negli anni successivi alla sua uscita. Il film segue un ragazzo che viene risucchiato nel mondo di un film d’azione che ama, con i personaggi immaginari che finiscono per farsi strada anche nel mondo reale.

Può essere considerato un proto-multiverso, perché, pur non essendo un film multiverso nel senso moderno del termine, sfrutta molto la premessa che ogni film sia effettivamente un universo a sé stante. Inoltre, ci sono due Arnold Schwarzeneger, visto che interpreta (brevemente) se stesso e il personaggio fittizio che interpreta nel film all’interno del film. Potrebbe farvi strabuzzare gli occhi, ma in modo divertente.

Coherence (2013)

Coherence (2013)

Coherence è uscito qualche anno prima della recente ondata di blockbuster sul multiverso e ha dimostrato come sia possibile esplorare un concetto così vasto con un budget ridotto. Questo film di fantascienza/mistero del 2013 è stato realizzato con soli 50.000 dollari e segue le stranezze che iniziano ad accadere a un gruppo di persone durante una cena quando una cometa vola sopra di loro.

La realtà si piega in modi interessanti man mano che il film va avanti, con gli io alternativi – e la possibilità che due universi si incrocino – esplorati in modo efficace all’interno di una storia su piccola scala e con un budget ridotto. È un film coinvolgente e stimolante, nonché uno dei film più creativi e concreti sul tema del multiverso.

Spider-Man: No Way Home (2021)

Spider-Man: No Way Home film 2021

Uscito qualche mese prima di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Spider-Man: No Way Home è generalmente considerato il miglior film del MCU incentrato sul multiverso. Peter Parker si scontra con cattivi provenienti da altre realtà, che il pubblico riconoscerà dai precedenti film di Spider-Man che non facevano parte del MCU.

Anche se non sono stati mostrati nel marketing, il viaggio nell’universo alla fine porta gli Spider-Man precedenti – interpretati da Tobey Maguire e Andrew Garfield – a entrare nel mondo dello Spider-Man di Tom Holland e ad aiutarlo nell’atto finale. Si è trattato di un crossover semplice ma piacevole per il pubblico e di un uso complessivamente efficace del multiverso, a cui i futuri film del MCU che affronteranno lo stesso concetto saranno in ultima analisi paragonati.

The Lego Movie (2014)

The Lego Movie (2014)

Un altro film uscito in anticipo, che probabilmente ha avuto una certa influenza sul paesaggio della cultura pop del 2020, ricco di multiversi, The Lego Movie è stato un film sorprendentemente buono che si è rivelato un successo di critica e commerciale. Seguiva un personaggio Lego apparentemente ordinario che veniva coinvolto in un’enorme battaglia contro una forza malvagia che sembrava determinata a distruggere tutti i mondi Lego.

Questo porta a un’abbondanza di luoghi nuovi e unici da visitare per i personaggi, e un’altra realtà non-Lego (una realtà in carne e ossa) è persino presente in modo prominente verso la fine del film. Non offre lo stesso tipo di viaggio nell’universo di altri film sul multiverso, ma si può dire che appartenga comunque allo stesso campo.

Spider-Man: Across the Spider-Verse (2023)

Spider-Man: Across the Spider-Verse

Quasi subito, Spider-Man: Across the Spider-Verse è diventato uno dei sequel di film di supereroi più acclamati di tutti i tempi. Il film segue Miles Morales, che si è ormai abituato a essere l’Uomo Ragno del suo universo, dopo la morte di Peter Parker nel film precedente. Tuttavia, le complicazioni sorgono quando emerge un nuovo cattivo e Miles scopre altre versioni di Spider-Man che non si fermeranno davanti a nulla per garantire la protezione dei loro universi.

È un film dal ritmo incalzante, visivamente straordinario e infinitamente creativo, che mescola efficacemente azione, umorismo e cuore, affrontando al contempo temi piuttosto intensi (per gli standard dei film per famiglie). La fine del film con un cliffhanger particolarmente brusco – che prepara l’uscita di Beyond the Spider-Verse nel 2024 – è l’unica cosa che gli impedisce di eguagliare inequivocabilmente il suo predecessore.

Spider-Man: Into the Spider-Verse (2018)

Spider-Man Into the Spider-Verse (2018)

Spider-Man: Into the Spider-Verse del 2018 rimane il gold standard per l’utilizzo del multiverso in un film di supereroi. Serve come storia delle origini per Miles Morales e allo stesso tempo introduce lui – e il pubblico – allo Spider-Verse, con altre versoni che entrano in contatto con Miles e vengono coinvolti in una battaglia per proteggere tutte le loro diverse realtà.

Utilizza questa premessa per commentare (e a volte parodiare) i precedenti film sull’Uomo Ragno, ma trova anche il modo di estrarre dal multiverso drammi e sviluppi avvincenti dei personaggi. È un film incredibilmente intelligente che è anche spettacolare da guardare e che riesce abilmente ad attrarre il pubblico di grandi e piccini.

Everything Everywhere All at Once (2022)

Multiverso in Everything Everywhere All at Once

Se Into the Spider-Verse ha mostrato il potenziale di una premessa multiverso al suo meglio, Everything Everywhere All at Once si è spinto ancora più in là, diventando un enorme successo. Il film racconta di una donna di mezza età che si ritrova inaspettatamente al centro di una battaglia che determinerà il destino del multiverso, con la necessità di sfruttare i poteri dei suoi io alternativi per combattere la forza più potente che il multiverso abbia mai conosciuto.

È stato realizzato con un budget modesto e utilizza la pura immaginazione per spingersi in luoghi in cui nessun altro film è mai riuscito ad arrivare prima. È divertente, straziante, emozionante e divertente in egual misura, e alla fine si pone come il migliore dei migliori quando si tratta di film sul multiverso. Everything Everywhere All at Once è il film da battere, per qualsiasi altro film che utilizzi il multiverso in futuro.

Tyler Rake: tutto quello che c’è da sapere sul film con Chris Hemsworth

Negli ultimi anni Netflix non si è risparmiata nel proporre ai propri abbonati film di propria produzione di genere action. Veri e propri blockbuster dalle grandi ambizioni tecniche, che possono però essere goduti nella comodità del proprio salotto. Titoli come 6 Underground, Red Notice o The Grey Man. In mezzo a questi, spicca però Tyler Rake (qui la recensione), diretto nel 2020 dall’esordiente Sam Hargrave e prodotto dai fratelli Anthony e Joe Russo (registi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame), con il secondo dei due anche sceneggiatore del film.

Basato sulla graphic novel Ciudad di Ande Parks, Joe Russo, Anthony Russo, Fernando León González ed Eric Skillman, il film rielabora la figura del mercenario per dar vita ad un epico racconto che fa della spettacolarità tecnica il suo maggior pregio. Ci sono infatti sequenze ad alto impatto visivo nel film, tra cui un piano sequenza estremamente complesso e dinamico che ha tenuto e tiene ancora gli spettatori con gli occhi incollati allo schermo. Un’opera dunque particolarmente grintosa, che non ha scontentato gli appassionati del genere ma ha anzi offerto loro una visione irrinunciabile.

Un successo puro quello del film, divenuto in breve tempo tra i più visti tra quelli presenti nel catalogo dell’azienda. A distanza di qualche anno, continua inoltre a vantare traguardi tecnici insuperati per questo genere di opere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Tyler Rake

Ambientato prevalentemente a Dhaka, in Bangladesh, il film ha per protagonista il mercenario Tyler Rake. Silenzioso e solitario, questi viene contattato dall’agente Nik Khan per una missione apparentemente ordinaria: recuperare il figlio di un signore della droga, rapito da un suo spietato rivale. Il compito si rivelerà tuttavia essere più complesso del previsto, e nel corso degli eventi Rake dovrà capire di chi fidarsi mentre combatte anche con il proprio tormentato passato. La vicinanza con il ragazzo, infatti, lo spingerà a ripensare alla sua intera vita.

L’attore Chris Hemsworth interpreta, come noto, il protagonista Tyler Rake. Un ruolo per cui si è preparato molto da un punto di vista della resistenza fisica, così da poter interpretare personalmente quante più scene possibile. Accanto a lui, l’attore Rudhraksh Jaiswa interpreta Ovi Mahajan Jr., figlio del signore del crimine indiano Ovi Mahajan Sr., il quale è invece interpretato da Pankaj Tripathi. L’attrice Golshifteh Farahani ricopre il ruolo di Nik Khan, un mercenario e partner di Tyler, mentre David Harbour è Gaspar, ex compagno di squadra di Rake.

Tyler-Rake-cast

Tyler Rake: il piano-sequenza di 11 minuti e il finale

Il regista Sam Hargrave ha dichiarato che il piano sequenza di 11 minuti e 29 secondi è composto da ben 36 diverse sequenze diverse, unite poi insieme al montaggio. Alcune di quelle sequenze hanno richiesto ben 25 riprese l’una affinché potessero allinearsi correttamente e dare dunque il senso di continuità necessario. Per riuscire a girare tutto ciò la troupe aveva a disposizione dieci giorni, prima dei quali l’intera sequenza è stata più volte provata e studiata nei minimi dettagli, dai movimenti degli attori fino a quelli della macchina da presa. Solo così si è potuti arrivare preparati alle riprese vere e proprie.

Per quanto riguarda il finale, sempre il regista ha dichiarato in un’intervista che “l’abbiamo girato in un modo volutamente ambiguo. Se guardi il film e senti che la redenzione di Tyler è completata attraverso il sacrificio, allora lo vedrai in un modo, con il ragazzo che lo onora attraverso una visione. Oppure, se hai amato il personaggio e il suo superare tutte le probabilità di sopravvivere è ciò che ha reso la storia buona per te, allora vedrai Tyler Rake in quell’immagine“. Il finale, inoltre, lasciava aperta la possibilità ad un sequel, poi effettivamente realizzato.

Tyler-Rake-finale

I sequel di Tyler Rake: Tyler Rake 2 e Tyler Rake 3

Il 16 giugno del 2023 arriva infatti su Netflix Tyler Rake 2, diretto nuovamente da Sam Hargrave e scritto da Joe Russo. Chris Hemsworth, Golshifteh Farahani e Adam Bessa riprendono i loro ruoli, mentre Olga Kurylenko e Idris Elba si aggiungono al cast. In questo secondo film, il mercenario è pronto per una nuova missione. Insieme alla sua squadra, viene infatti ingaggiato per salvare il figlio di un boss malavitoso che è stato rapito da un trafficante di armi e droga georgiano. Durante la missione di salvataggio il trafficante però muore e suo fratello, altrettanto spietato, decide di dare la caccia a Tyler e ai suoi per vendicarlo.

Mentre Tyler Rake 2 si afferma come uno dei film più visti su Netflix, guadagnando consensi per le sue interpretazioni e, in particolare, per le scene d’azione (tra cui un piano sequenza di ben 21 minuti), sono attualmente in corso le trattative anche per un terzo capitolo. Tyler Rake 3 sembra infatti sempre più probabile, dato il grande successo che i primi due film hanno riscontrato e stanno continuando ad ottenere. Al momento non vi sono certezze, ma è molto probabile che nelle prossime settimane verrà annunciato di più a riguardo.

Il trailer di Tyler Rake e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Tyler Rake unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, IndieWire

The Flash: Sasha Calle ha parlato con Peter Safran per tornare come Supergirl nel DCU

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L’attrice Sasha Calle ha fatto il suo debutto come nuova interpretazione di Supergirl inThe Flash (leggi qui la recensione), sfruttando al massimo il suo tempo relativamente breve sullo schermo per offrire una svolta memorabile nei panni della Ragazza d’Acciaio. Dopo averla vista nel film, dove ruba la scena ai suoi colleghi in più occasioni, in molti si sono chiesti se l’attrice tornerà ad indossare il costume della supereroina anche per futuri progetti DC.

Un sequel di The Flash sembra improbabile, dato il suo weekend di apertura particolarmente deludente al botteghino, ma sappiamo che è in fase di sviluppo un film di Supergirl da solista, quindi c’è qualche possibilità che Calle possa riprendere tale ruolo? Durante un’intervista con USA Today, l’attrice ha confermato di aver incontrato il co-CEO dei DC Studios Peter Safran per discutere del suo futuro come Supergirl.

Spero di continuare a interpretare Supergirl“, ha affermato l’attrice. “La amo così profondamente e mi sento così legata a lei.” L’attrice non si sbilancia sulle reali possibilità di riprendere il ruolo, ma date le lodi ricevute dall’attrice con la sua interpretazione, Safran e James Gunn potrebbero seriamente prendere in considerazione la sua partecipazione anche a futuri film DC, interpretando sempre Supergirl. A meno che non decidano che la migliore linea d’azione è recidere completamente i legami con l’attuale era DCEU e ricominciare totalmente da capo.

The Flash: la trama e il cast del film

The Flash è uscito al cinema il 15 giugno 2023 distribuito da Warner Bros Italia. Nel film, Barry Allen usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato… malgrado non sia più colui che sta cercando.

Fanno parte del cast di The Flash l’attore Ezra Miller nei panni del protagonista, riprendendo dunque il ruolo di Barry Allen da Justice League, ma anche l’astro nascente Sasha Calle nel ruolo di Supergirl, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), in quelli del Generale Zod, Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (Spider-Man: Homecoming”, “Batman”), che torna nel costume di Batman dopo oltre 30 anni.

Black Mirror 6, la classifica degli episodi dal peggiore al migliore

Black Mirror torna su Netflix dopo una lunga assenza. Iniziato nel 2011 riscuote successo solo dopo il 2016 quando per la prima volta viene prodotta una stagione dal colosso dello streaming. Si tratta di una serie antologica che si concentra prevalentemente su storie di fantascienza/mistero/thriller spesso cupe e che tendono a commentare il rapporto dell’umanità con la tecnologia, sia che si tratti di quella attuale che di quella futuristica che ancora non esiste (ma che un giorno potrebbe esistere). Black Mirror 6 arrivato su Netflix il 15 giugno, come leggerete nella nostra recensione, divide i fan.

Nella sesta stagione, tuttavia, le cose sono un po’ diverse: gli elementi fantascientifici sono stati ridotti in modo sorprendente. Tre dei cinque episodi sono ambientati nel passato, uno sembra essere nel presente e solo uno sembra essere futuristico. Un cambiamento che è stato criticato dai fan della serie che da qualche tempo sembra aver perso la sua reale attrattiva. Il tutto si traduce in una stagione di Black Mirror piuttosto strana, perplessa e a volte interessante, con i cinque ultimi episodi classificati di seguito dal peggiore al migliore.

Mazey Day 6×04

Mazey Day Black Mirror 6x04

Già in un episodio della stagione precedente si racconta il tema della celebrità e delle sue insidie. In Mazey Day, quarto episodio di Black Mirror 6, si ripercorre la stessa strada ma in modo diverso così tanto da generare l’episodio meno incisivo della stagione. Le cose iniziano abbastanza bene: la premessa incentrata su un paparazzo a corto di soldi che viene incaricato di scattare una foto a un’attrice problematica, poiché la stampa parla di una sua possibile dipendenza. L’episodio è ambientato negli anni Duemila e, sebbene non presenti elementi di fantascienza, analizza i media, l’industria dell’intrattenimento e il potere della tecnologia (in questo caso, delle fotografie) di danneggiare in modo permanente la vita di una persona.

L’episodio di soli 40 minuti si prende però il primo posto come episodio con il minutaggio più breve della serie. La parte più contestata è il finale giudicato da molti frettoloso e arrangiato, dà l’impressione che lo sceneggiatore (Charlie Brooker) non sapesse come concludere la storia in modo adeguato.

Loch Henry 6×02

Loch Henry Black Mirror 6x02

Loch Henry è il titolo del secondo episodio di Black Mirror 6. A differenza del precedente, in Loch Henry la messa in scena dell’episodio lascia a desiderare ma il finale è davvero devastante. L’episodio segue una giovane coppia, Davis e Pia, che si reca in una piccola città della Scozia dove Davis è cresciuto, con l’intenzione di girare una sorta di documentario naturalistico. Ben presto, però, diventano più interessati a realizzare qualcosa di diverso, dato che la cittadina è nota per una serie di crimini avvenuti in passato.

Con Loch Henry è evidente l’intento di mettere in discussione il modo in cui la gente sembra morbosamente affascinata dai veri crimini, anche a costo di trascurare ciò che vogliono i sopravvissuti o i parenti delle vittime di un crimine. Non si tratta di nulla che non sia già stato detto in precedenza, anche se alla fine da un punto di vista interessante.

Joan Is Awful 6×01

Joan Is Awful Black Mirror 6x01

Joan Is Awful torna nel futuro distopico alla Black Mirror e cerca n tutti i modi di portare avanti una denuncia alle piattaforme di streaming che si vedrà anche in altri episodi. Qusto primo episodio di Black Mirror 6 segue una donna di nome Joan. Una notte, scopre che un servizio di streaming ha realizzato una serie televisiva sulla sua vita che la fa sembrare peggiore utilizzando una Salma Hayek falsificata, l’intelligenza artificiale e la CGI avanzata per avere un episodio per ogni giorno della sua vita, che viene distribuito sulla piattaforma Streamberry ogni notte.

Le domande sollevate da questa premessa sono molte, e alcune spiegazioni dell’episodio funzionano, mentre altre sembrano un po’ affrettate. Verso la fine dell’episodio si arriva ad alcuni punti più profondi e sconosciuti. Per il resto, però, non si tratta di un episodio dal ritmo incalzante, con i primi 40 minuti che costituiscono un Black Mirror di buon livello.

Beyond the Sea 6×03

Beyond the Sea Black Mirror 6x03

Black Mirror 6 è ricca di nomi importanti: ma Beyond the Sea è probabilmente l’episodio più ricco di star, con la presenza di attori del calibro di Aaron Paul, Josh Hartnett e Kate Mara. Sembra l’episodio più cinematografico della sesta stagione, grazie a una durata di 80 minuti e alla necessità di molti effetti speciali, dato che l’episodio è parzialmente ambientato nello spazio. L’episodio è incentrato su due astronauti che possono trasferire la loro coscienza in repliche sulla Terra e su ciò che accade quando uno di loro perde la sua famiglia – e il suo corpo replicato – in un orribile crimine simile a quello della Manson Family.

Sfortunatamente, è proprio la durata dell’episodio un punto negativo, poiché dopo una gloriosa prima parte, la seconda sembra dilungarsi troppo rendendo la narrazione troppo dispersiva. Aaron Paul è un punto di forza, alla fine finisce per dover interpretare due personaggi, in un certo senso, ed è facile capire che la conclusione avrebbe avuto un impatto se fosse stata raggiunta prima.

Demon 79 6×05

Demon 79 Black Mrror 6x05

È facile sentirsi in conflitto con l’episodio finale di Black Mirror 6, Demon 79. È il più divertente del gruppo e presenta una vena di umorismo dark che ricorda le divertentissime (ed estremamente incasinate) stagioni pre-Netflix. Come Beyond the Sea, è forse eccessivamente lungo con una durata di 74 minuti, ma giustifica il superamento dell’ora con una narrazione più incalzante. La premessa è intrigante e segue una giovane donna alla fine degli anni Settanta che viene apparentemente visitata da un demone che nessun altro può vedere, il quale le dice che deve commettere tre omicidi in tre giorni, altrimenti il mondo finirà.

Presenta alcuni degli umorismi e dei commenti sociali che ci si aspetterebbe, ma non c’è nulla che riguardi la tecnologia o la fantascienza, il che lo fa sembrare forse troppo strano per un episodio di Black Mirror. Sembra cinicamente legato a quest’ultima stagione perché otterrebbe maggiore visibilità come presunto episodio di Black Mirror, e non come film separato.

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