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Beetlejuice 2, Danny Elfman sostiene il ritorno di Michael Keaton nel sequel

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Come finalmente confermato dalla Warner Bros. dopo anni di incertezze, un sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello ci sarà! 35 anni dopo, dunque, Michael Keaton riprenderà il ruolo del protagonista nel film attualmente intitolato semplicemente Beetlejuice 2. Nonostante questo sequel fosse molto atteso, alcuni fan hanno espresso tramite i social il proprio scetticismo sul ritorno di Keaton nel ruolo dopo così tanti anni. In difesa dell’attore è però giunto il compositore Danny Elfman, storico collaboratore di Tim Burton, che ha inoltre confermato che si occuperà egli stesso della colonna sonora del nuovo film.

In un’intervista con Deadline, Elfman ha infatti sostenuto il ritorno di Keaton offrendo un spunto di riflessione particolarmente valido. Elfman, che ha ammesso di aver sentito le preoccupazioni sull’età di Keaton, ha assicurato i fan affermando che probabilmente non noteranno molta differenza nell’aspetto del personaggio. “Non sembrerà nemmeno molto diverso. Questa è la bellezza del trucco di Beetlejuice. Sembrava già che avesse 150 anni nel primo film“. Considerando il pesante trucco che caratterizza il volto del personaggio, potrebbe effettivamente essere difficile notare la differenza d’età del suo interprete.

Non resta dunche che attendere di poter vedere il film, che oltre a vantare il ritorno di Keaton ed Elfman, potrà contare anche su quello di Burton, che dirigerà il tutto. Inoltre, Grahame-Smith, Michael McDowell e David Katzenberg formeranno il team di sceneggiatori di Beetlejuice 2. Al momento non si hanno dettagli né sulla trama né sul cast, anche se alcune indiscrezioni vorrebbero l’attrice Jenna Ortega, che ha già collaborato con Burton per la serie Mercoledì, far parte del progetto. Secondo alcune fonti, potrebbe interpretare la figlia di Lydia Deetz, ruolo per cui si attende il ritorno di Winona Ryder.

Ben Affleck svela i piani originali per Deathstroke nel suo film scartato su Batman

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Ora che riprenderà, brevemente, il ruolo di Batman per l’ultima volta in The Flash, Ben Affleck ha rivelato i piani che aveva in mente per il personaggio Deathstroke nel suo ormai scartato film sul cavaliere oscuro. Intervistato da The Direct, Affleck ha infatti condiviso la sua visione su quello che doveva essere il suo progetto autonomo su Batman e il dettaglio più significativo da lui svelato è stata l’inclusione di una versione più complessaa del Deathstroke di Joe Manganiello.

C’erano diversi personaggi che stavo esplorando e i piani erano quelli di dargli vita in modo interessante, affinché fossero sfumati e complessi, in particolare con Deathstroke“, ha detto Affleck. “Penso che o costruisci un unico cattivo così formidabile che non puoi immaginare come il tuo protagonista sarà in grado di superarlo, oppure devi davvero dar vita ad una specie di gruppo di cattivi e dunque con personaggi diversi“. “Quindi all’epoca stavo davvero cercando di concentrarmi su quel personaggio e approfondirlo per farlo sembrare impressionante, come sentivo che ci fosse l’opportunità di fare“, ha concluso Affleck.

Con la fine del DCEU, però, tanto i piani per il film di Affleck quanto quelli per Deathstroke sono stati accantonati. Joe Manganiello, l’attore scelto per tale ruolo, ha potuto indossare l’armatura del personaggio solo nei titoli di coda della Justice League del 2017, dove viene reclutato da Lex Luthor per unirsi alla Legion of Doom. Attualmente il personaggio non sembra essere previsto per il nuovo DCU di James Gunn e Peter Safran, ma non è escluso che possa in futuro tornare sul grande schermo, ottenendo maggiore dignità.

Guardiani della Galassia Vol. 3: tutto quello che c’è da sapere prima di vedere il film

Con Guardiani della Galassia Vol. 3 arrivato in sala, è importante arrivare preparati alla sala. Dal momento che i personaggi del film sono in circolazione ormai dal 2014 e hanno vissuto molte avventure sul grande schermo, bisogna tirare le somme e capire a che punto sono, in questo momento della loro storia, i Guardiani cinematografici.

Dopo l’avventura contro Ronan l’Accusatore, Ego il Pianeta Vivente e Thanos il Titano Pazzo, ecco tutto ciò che c’è da sapere su Star Lord, Gamora, Drax, Mantis, Rocket, Groot e Nebula prima che affrontino l’Alto Evoluzionario.

Star-Lord è stato prelevato dalla Terra da bambino

Star-LordPer quanto riguarda Star-Lord/Peter Quill, una delle cose principali da sapere sul suo personaggio è che è nato sulla Terra. Nel primo Guardiani della Galassia, Quill viene mostrato nel 1988 come figlio di Meredith Quill, nel momento in cui la donna purtroppo sta morendo a causa di un cancro.

Subito dopo la morte di Meredith, Peter viene catturato da una nave aliena guidata da Yondu Udonta. Yondu è stato assoldato per portare Quill dal padre di quest’ultimo, Ego, ma sceglie di non consegnarlo perché si è affezionato al ragazzo e lo cresce, come può. Da allora, Star-Lord è tornato sulla Terra solo una volta in Avengers: Endgame.

Gamora è una versione del 2014 di se stessa

Guardiani della Galassia Vol. 3Il punto della trama che sarà importante per il personaggio di Gamora in Guardiani della Galassia Vol. 3 è che lei è adesso una versione di se stessa da una linea temporale alternativa. In Avengers: Infinity War, la Gamora introdotta nel primo capitolo dei Guardiani è stata uccisa da suo padre Thanos. Avengers: Endgame ha poi introdotto una nuova versione di Gamora dal 2014, prima che incontrasse Peter o gli altri Guardiani. Questa versione di Gamora ha viaggiato nel presente per ricongiungersi con i Guardiani, solo che non conserva alcun ricordo di chi fossero o della loro connessione con lei.

Questa versione di Gamora sarà quella trai protagonisti di Guardiani della Galassia Vol. 3. Da quello che si capisce dal marketing del film, è probabile che nel film Peter farà di tutto per far breccia (di nuovo) nel cuore di Gamora, nonostante quest’ultima, pur sapendo che una sua versione alternativa era innamorata di lui, non sappia chi sia. Questo probabilmente servirà come base per l’arco emotivo di Gamora e Quill in Guardiani della Galassia Vol. 3 come un modo per concludere il viaggio del suo personaggio.

Nebula è stata torturata da suo padre Thanos

Nebula MCUAnche la sorella di Gamora, Nebula, farà parte della squadra in Guardiani della Galassia Vol. 3. Il percorso di Nebula iniziò come quello di una spietata guerriera, dedita a guadagnare l’approvazione di Thanos con ogni mezzo necessario. Nel primo film, Nebula ha servito Ronan come risultato, aiutando quest’ultimo a ottenere la Gemma del Potere e aiutandolo nel suo tentativo di distruggere Xandar. Tuttavia, Guardiani della Galassia Vol. 2 ha fortemente umanizzato il personaggio, rivelando che il suo desiderio di approvazione di suo padre deriva dagli anni di abusi e torture che le ha inflitto, a causa del fatto che non era forte o capace come Gamora.

Ciò ha portato Gamora e Nebula a riconciliarsi, un concetto molto presente in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Così come accade a Quill, il rapporto con Gamora è probabilmente parte dell’arco emotivo di Nebula in Guardiani della Galassia Vol. 3. Inoltre, il viaggio di Nebula potrebbe includere come si sente ora che suo padre è stato sconfitto, dopo gli anni di traumi che ha subito per mano di Thanos prima.

Star-Lord e Mantis sono fratello e sorella

Indubbiamente la più grande rivelazione della storia dei Guardiani della Galassia Holiday Special è stata che Mantis e Star-Lord sono fratelli. Il padre di Quill era Ego, un Celestiale che generò bambini in tutta la galassia nella speranza di dare alla luce un bambino con poteri come i suoi. Questo obbiettivo lo raggiunse solo con il concepimento di Quill, che nel secondo film della trilogia sgomina il suo piano malvagio con l’aiuto di Yondu e degli altri Guardiani.

Tuttavia, è stato rivelato nello Speciale delle Vacanze di Natale che uno di questi tanti bambini che Ego aveva generato era la stessa Mantis. A differenza del resto dei suoi figli che ha ucciso perché li riteneva indegni, Mantis è stata tenuta in vita a causa alle sue capacità empatiche che hanno permesso a Ego di dormire e riposare la mente. Mantis lo ha rivelato a Quill proprio nello speciale, in una scena commovente in cui i due si abbracciano come fratello e sorella. Questo punto della trama sarà sicuramente affrontato in Guardiani della Galassia Vol. 3, probabilmente come un altro modo per mantenere alta la posta in gioco emotiva del film.

La famiglia di Drax è stata uccisa da Ronan

Un punto importante della trama che ruota attorno a Drax è che la sua famiglia è stata assassinata da Ronan. Prima degli eventi di Guardiani della Galassia Vol. 1, la famiglia di Drax è stata uccisa da Ronan che era alla ricerca della Gemma del Potere per conto di Thanos.

Questo ha spinto Drax a cercare vendetta, cosa che è riuscito a ottenere alla fine del primo film dei Guardiani. Nell’aiutare i Vendicatori a sconfiggere Thanos, Drax ha finalmente posto fine alla sua faida e ora dovrà trovare il suo posto nell’ordine del suo nuovo mondo.

Rocket ha un passato oscuro

Sappiamo che Guardiani della Galassia Vol. 3 si concentrerà principalmente sul personaggio di Rocket, che dai trailer e dal materiale promozionale abbiamo scoperto essere legato al cattivo della storia: l’Alto Evoluzionario.

Il film presenterà il cattivo della Marvel Comics come suo antagonista, collegandosi alle origini del Rocket del MCU. Nei primi Guardiani, Quill nota i miglioramenti cibernetici di Rocket sulla schiena del procione, prima che Rocket stesso – più avanti nel film – affermi in preda all’alcol di non aver mai chiesto di venire realizzato in laboratorio. Il terzo film di Guardiani descriveranno in dettaglio l’origine di Rocket e come è stato creato e abusato dall’Alto Evoluzionario.

Groot è rinato alla fine del primo film

Uno degli elementi della trama più interessanti dei Guardiani è incentrato su Groot e sul fatto che in realtà ci siano state due versioni separate del personaggio nell’MCU. Alla fine di Guardians Vol. 1, Groot si sacrifica per salvare la sua nuova famiglia.

Rocket quindi fa ricrescere Groot dai rametti che erano rimasti dopo l’esplosione del suo amico, e questo dà origine a Baby Groot, poi all’adolescente Groot e al giovane adulto Groot rispettivamente in Guardiani 2, Avengers 3 e 4 e Guardiani della Galassia Vol. 3. Dopo il primo film, Groot è rinato con nuovi ricordi e una nuova personalità, il che significa che il Groot originale è stato ucciso nel primo film.

Drax e Mantis hanno uno stretto legame sin dal loro primo incontro

A parte il nuovo legame familiare condiviso con Quill, Mantis è la più vicino a Drax tra i membri del gruppo. Dal vol. 2, Drax e Mantis hanno dimostrato da subito di essere connessi e di aver formato uno stretto legame.

Dal rapporto basato sugli aspetti buffi delle loro personalità, al loro legame intimo e commovente, i due personaggi hanno legato tantissimo dal loro primo incontro fino allo Speciale di Natale. La dinamica tra Drax e Mantis sarà probabilmente centrale nel terzo volume.

I Guardiani hanno ricostruito Ovunque come loro base dopo Endgame

Un altro elemento della storia rivelato durante The Guardians of the Galaxy Holiday Special è stato che la loro base è ora su Ovunque. Il pianeta fungeva da struttura mineraria che ospitava attività e stabilimenti squallidi, di proprietà del Collezionista.

Dopo che Thanos fu sconfitto, i Guardiani acquistarono Ovunque dal Collezionista e iniziarono a ricostruirlo, permettendogli di funzionare come loro quartier generale. Questa posizione sarà probabilmente fondamentale in Guardiani della Galassia Vol. 3.

I Sovereign hanno inviato Adam Warlock contro i Guardiani

Adam WarlockBasandoci sul marketing del film, Guardiani della Galassia Vol. 3 affronterà anche le conseguenze di quanto accaduto nel Volume 2. In una delle scene post credits di quel film, vediamo Ayesha, leader dei Sovereign, covare vendetta verso i Guardiani, promettendo l’avvento di suo figlio, il potentissimo Adam.

Si tratta di Adam Warlock, che sarà interpretato da Will Poulter e che probabilmente sarà un altro dei cattivi contro cui i Guardiani si dovranno confrontare in questo Volume 3.

I nuovi membri dei Guardiani: Kraglin e Cosmo

Oltre ai membri principali dei Guardiani Star-Lord, Gamora, Drax, Mantis, Rocket, Groot e Nebula, il team ha due nuovi membri adesso. Questi si presentano sotto forma di Cosmo e Kraglin.

Kraglin era un membro dei Ravagers con i quali Quill è cresciuto, erede di Yondu. Cosmo, d’altra parte, è un cane telepatico che faceva parte della collezione del Collezionista e che è stato poi liberato dai Guardiani quando hanno preso possesso di Ovunque.

Nebula e Rocket hanno lavorato con gli Avengers

Nebula attriceInfine, uno degli ultimi elementi del passato dei Guardiani che potrebbe essere importante per Guardiani della Galassia Vol. 3 è che Rocket e Nebula sono sopravvissuti allo schiocco di Thanos. Alla fine di Infinity War, Thanos ha usato il Guanto dell’Infinito per cancellare metà di tutta la vita nell’universo, e Rocket e Nebula sono stati gli unici Guardiani a sopravvivere.

Questo ha portato il duo a lavorare a stretto contatto con i Vendicatori durante il Blip di cinque anni, prima di riuscire a far rivivere gli altri membri dei Guardiani in Endgame. Questa storia con i Vendicatori potrebbero servire come punto della trama in Guardiani della Galassia Vol. 3, soprattutto considerando il focus del film su Rocket.

Star Wars: i fratelli Russo erano in trattative per dirigere il film ideato da Kevin Feige

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I registi di Avengers: Endgame, Anthony e Joe Russo, intenti ora nella promozione della serie Citadel da loro prodotta, hanno recentemente rivelato di aver in passato incontrato il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, per parlare del suo film di Star Wars. Durante un’intervista rilasciato al podcast Smartless di Will Arnett, i due registi hanno infatti rivelato che ci sono state delle “prime conversazioni” a partire dalle quali i due avrebbero poi assunto la regia del progetto.

Adoriamo Star Wars e sì ci sono state alcune prime conversazioni con noi“, ha detto Joe Russo. “Kevin Feige è un grande fan di Star Wars e aveva effettivamente parlato con noi circa la possibilità di collaborare per il suo film“. Come noto, infatti, nel settembre del 2019 è emersa la notizia che Feige avrebbe ideato e prodotto un suo film per la saga di Star Wars. Tuttavia, dopo aver trascorso poco più di tre anni in una fase embrionale di sviluppo, Lucasfilm ha definitivamente staccato la spina a tale progetto nell’aprile 2023, accantonandolo insieme a Rogue Squadron di Patty Jenkins.

Secondo la presidentessa di Lucasfilm Kathleen Kennedy, inoltre, il progetto di Feige non sarebbe mai effettivamente stato confermato. Con l’annuncio dei nuovi film in programma, oltre alle tante nuove serie annunciate, la saga sembra dunque pronta per andare avanti anche senza il progetto di Feige. Considerando le capacità tecniche dei Russo, però, alla luce delle loro dichiarazioni risulta difficile non chiedersi come sarebbe potuto essere un film di Star Wars da loro diretto. A questa domanda, sfortunatamente, non vi sarà mai risposta, salvo ripensamenti futuri sia da parte della Lucasfilm che di Feige.

Fonte: CBR

Elemental, il nuovo poster del film offre uno sguardo ad Element City

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Il nuovo film della Pixar, Elemental, svela qualcosa di più su di sé grazie ad un nuovo poster. Nel nuovo film del regista di The Good Dinosaur Peter Sohn, la storia è ambientata in una città in cui i residenti composti dai quattro elementi (fuoco, acqua, terra e aria) convivono. Qui la giovane, arguta e focosa Ember Lumen (Leah Lewis di Nancy Drew) fa amicizia con lo sdolcinata ragazzo d’acqua Wade Ripple (Mamoudou Athie di The Get Down), sfidando con il loro rapporto le convinzioni del mondo in cui vivono.

Il nuovo poster trasporta ora gli spettatori a Element City, come la Zootopia della Disney ma per gli elementi naturali. Quando Ember lascia la sua zona di comfort nella sua nativa Firetown, si avventura infatti in quella che la Pixar descrive come una città vivente “ispirata dalle grandi città di tutto il mondo e che abbraccia i contributi teorizzati di ogni comunità elementare – da giganteschi edifici simili a pini e grattacieli a cascata verso un’arena a forma di tornado chiamata Cyclone Stadium“.

Elemental sarà presentato al Festival di Cannes, dove sarà il film di chiusura nonché quarto lungometraggio dei Pixar Animation Studios ad essere presentato nella Selezione Ufficiale, dopo Up, Inside Out e Soul. Oltre ai due doppiatori poc’anzi citati, il film presenta anche le voci di Ronnie del Carmen (Inside Out) nei panni del padre di Ember, Bernie, che presto andrà in pensione; Shila Ommi (Teheran) nei panni della mamma in cerca d’amore di Ember, Cinder; e Catherine O’Hara (Schitt’s Creek) nei panni della mamma accogliente di Wade, Brook. Elemental della Pixar uscirà solo nelle sale il 16 giugno 2023.

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Fonte: ComicBook

The Clearing: trailer della serie thriller con Teresa Palmer

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The Clearing: trailer della serie thriller con Teresa Palmer

Hulu ha rilasciato il trailer ufficiale di The Clearing, il thriller psicologico di prossima uscita con protagonista Teresa Palmer nei panni di una donna che deve affrontare i suoi demoni per salvare bambini innocenti. La serie negli USA uscirà in streaming il 24 maggio 2023 con i primi due episodi. Sarà poi seguito da nuovi episodi ogni mercoledì. In genere i contenuti HULU arrivano in Italia su Star, canale per contenuti per adulti di Disney+. Dai un’occhiata al trailer di The Clearing qui sotto:

Cosa aspettarsi in The Clearing?

Basato sull’omonimo romanzo poliziesco bestseller di JP Pomare, The Clearing è stato creato e scritto da Elise McCredie e Matt Cameron. In realtà è ispirato ai culti della vita reale in Australia e in tutto il mondo. La serie è interpretata da Teresa Palmer (Warm Bodies), Miranda Otto (Le terrificanti avventure di Sabrina) e Guy Pearce (Mare of Easttown), Hazem Shammas (Safe Harbour), Mark Coles-Smith (Mystery Road), Kate Mulvany (The Twelve) e l’astro nascente Julia Savage (Mr Inbetween).

È un thriller emotivo e psicologico che segue gli incubi di una setta e di una donna che è costretta ad affrontare i demoni del suo passato per fermare il rapimento e la coercizione di bambini innocenti in futuro“, si legge nella sinossi. “La serie scava sotto la pelle e dentro la mente, offuscando i confini tra passato e presente, realtà e incubo in un modo davvero inquietante.” La serie è diretta da Jeffrey Walker e Grace Otto, con Osamah Sami che funge anche da sceneggiatore. I produttori esecutivi sono Walker, McCredit, Cameron, Elizabeth Bradley, Alexandra Cameron, Richard Finlayson e Jude Troy.

Black Superman, James Gunn conferma che se accadrà sarà un progetto di Elseworlds

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Nonostante James Gunn abbia iniziato a lavorare al suo film su Superman in mezzo a un cambiamento totale nell’universo DCil film Black Superman della DC è ancora in lavorazione. Tuttavia, come anticipato a più riprese non farà parte del DC Universe principale. Parlando con io9, il regista e co-CEO dei DC Studios James Gunn è stato interrogato sul film Black Superman. Si dice che il progetto provenga dallo scrittore Ta-Nehisi Coates e dal produttore J.J. Abrams. Secondo Gunn, tuttavia, il progetto non è affatto correlato al suo prossimo Superman: Legacy. A seconda di come appare la sceneggiatura, dice, il film potrebbe ancora essere un progetto di Elseworlds.

Queste due cose sono totalmente indipendenti“, ha detto James Gunn. “È un film emozionante. So che Chantal Nong, che è l’esecutivo di quel progetto, ne è estremamente entusiasta. Quindi, se arriva ed è fantastico, di cui non ho letto la sceneggiatura, e se il tempismo è giusto, potrebbe assolutamente accadere. Questo è totalmente estraneo. Sarebbe una storia di Elseworlds come Joker.

Cos’è Elseworlds di DC?

Per chi non lo sapesse, Elseworlds era un etichetta di pubblicazione della DC Comics incentrata su storie accadute al di fuori della continuità principale. Ciò ha consentito una narrazione più creativa e ha portato ad alcune delle storie più grandi e famose di sempre della DC, tra cui l’amato Kingdom Come del 1996.

Quando James Gunn e Peter Safran hanno assunto la guida dei DC Studios e hanno rivelato la loro lista di film a gennaio, la coppia ha detto che i film che non rientrano nell’universo DC condiviso saranno classificati come progetti “Elseworlds“. Questi includono film come Joker e il suo sequel diretto Folie à Deux, oltre a The Batman e il suo futuro sequel The Batman – Parte 2.

Un rapporto di The Hollywood Reporter ha affermato che l’obiettivo è che un Black Superman venga introdotto in un film che non si svolge nel DCU. In effetti, si dice che Coates sia stato ispirato dai fumetti originali. Il protagonista di Coates “verrà da Krypton e verrà sulla Terra” e potrebbe essere un “pezzo d’epoca del 20° secolo“. La DC ha già avuto un Black Superman di nome Calvin Ellis, ma non è noto se quel nome verrà usato in questo progetto in sviluppo.

Un attore che è stato suggerito dai fan è la star di Creed Michael B. Jordan. In effetti, un film di Black Superman è stata un’idea che Jordan ha cercato di presentare allo studio nel 2019, ma non è mai presa in considerazione. Con questo progetto ora in produzione, questo potrebbe essere l’occasione per Michael B. Jordan recitare nel prossimo film di successo. Tuttavia, parlando con ET all’inizio di quest’anno, l’attore ha rivelato di non aver sentito nulla del genere finora. Essere invitato nel DC Extended Universe da Warner Bros., DC Films e Bad Robot è un onore“, ha detto Coates a proposito del film in uscita quando è stato annunciato per la prima volta. “Non vedo l’ora di aggiungere in modo significativo all’eredità dell’eroe mitico più iconico d’America.”

Mentre J.J. Abrams ha commentato: “C’è una nuova, potente e commovente storia di Superman ancora da raccontare. Non potremmo essere più entusiasti di lavorare con il brillante Mr. Coates per aiutare a portare quella storia sul grande schermo, e siamo oltremodo grati al team della Warner Bros. per l’opportunità.

Sullo Spazio. Scienza e Bellezza, incontro in ricordo di Pietro Greco

Venerdì 12 maggio alle ore 15.30, l’Aula Magna di Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre, ospiterà un’imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di scienza e arte: “Sullo Spazio. Scienza e Bellezza”, incontro in ricordo dello scrittore e giornalista Pietro Greco – faro per la comunicazione della scienza in Italia – organizzato dall’Associazione culturale Amore e Psiche e dall’ Associazione di promozione sociale La Scuola che verrà.

Giunto al terzo appuntamento, il tema di quest’anno ruoterà intorno al concetto di spazio, inteso come spazio cosmico, fisico, ambientale rappresentativo di ciò che viviamo e ci circonda, interiore.

L’incontro è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre, il Master La Scienza nella pratica giornalistica, Netforpp, (Network europeo per la psichiatria psicodinamica), l’Associazione culturale L’Arte della Memoria e con il patrocinio della Fondazione Roma Sapienza.

Tra scoperte scientifiche rivoluzionarie e appassionanti riflessioni umanistiche, i relatori racconteranno lo spazio attraverso la propria disciplina, percorrendo la strada dell’interdisciplinarità che Pietro Greco ha indicato e strenuamente sostenuto durante la sua lunga carriera di divulgazione scientifica. In un dialogo dove passione e riflessione si intrecciano, l’obiettivo è quello di mostrare come arte e scienza non possano in realtà essere separate perché entrambe frutto delle capacità propriamente umane di intuire, riflettere e immaginare.

Ovviamente ci sarà spazio anche per il punto di vista cinematografico sull’argomento principale dell’incontro. Portavoce della settima arte nel corso dell’evento Daniela Ceselli, sceneggiatrice: Lo spazio e il cinema, un’avventura che inizia dentro un luogo chiuso, immerso nella penombra: la sala cinematografica. Si proiettano delle immagini in movimento, le persone vi assistono; il cuore batte, lo stupore domina. Ogni corpo spettatoriale occupa il suo spazio e guarda altri corpi, volti, spazi, cieli e città, condividendone l’illusione di realtà; un’esperienza diversa dalla quotidianità, in condizione di ipermotricità ed iperattenzione; emozione più intrattenimento. Una fabbrica, un treno, un viaggio sulla luna, una nave che si stacca dal porto, un inseguimento forsennato, il mare in tempesta e la Monument Valley: la macchina da presa fa i conti con lo spazio, lo misura, lo ritaglia, lo inventa, lo scandisce: l’inquadratura ed il campo, le grandezze scalari, l’angolo di ripresa, la luce. La relazione spaziale tra ciò che è ripreso e la posizione della camera nel momento in cui riprende, ma anche il profilmico della messa in scena, la profondità di campo, i limiti del quadro. Ciò che vediamo e ciò che non vediamo sullo schermo, fuori campo, ma intuiamo o immaginiamo.

L’incontro sarà moderato da Maria Nicolaci, Fisica e sociologa della scienza presso l’Università di Milano Bicocca, che dialogherà con Elena Pettinelli, Fisica presso l’Università Roma Tre, Paola Vittorioso, Biologa molecolare dell’Università Sapienza, Lorenzo Ciccarese, Responsabile Area conservazione biodiversità terrestre dell’ ISPRA, Franco d’Agostino, Assiriologo ,direttore del dipartimento degli Studi Orientali della Sapienza, Annelore Homberg, Psichiatra e psicoterapeuta presso Netforpp Europa, Camilla Ariani, Architetto e Urbanista presso la Sapienza, Daniela Ceselli, sceneggiatrice e docente presso Roma Tre, Giuseppe Benedetti, insegnante di lettere presso il Liceo Classico Tasso e infine Federica Di Folco, Storica dell’arte presso l’ Accademia Italiana Roma.

La Sirenetta, svelate le doppiatrici della versione italiana

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La Sirenetta, svelate le doppiatrici della versione italiana

La cantante Yana_C, la doppiatrice Sara Labidi e l’attrice, cantante, doppiatrice e docente di doppiaggio Simona Patitucci sono le voci della versione italiana del nuovo film Disney La Sirenetta.

Yana_C e Sara Labidi presteranno le proprie voci, rispettivamente nelle canzoni e nei dialoghi, alla sirena Ariel, mentre Simona Patitucci, che aveva doppiato la protagonista nel classico d’animazione, sarà la voce della malvagia strega del mare Ursula. Tra le voci italiane del film, che arriverà il 24 maggio nelle sale italiane, anche l’autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale Mahmood nel ruolo dell’iconico personaggio di Sebastian.

Il singolo “La Sirenetta” interpretato da Yana_C è ora disponibile sulle piattaforme digitali. La colonna sonora del film Disney La Sirenetta sarà disponibile dal 19 maggio. Yana_C, Sara Labidi e Simona Patitucci sono state inoltre protagoniste di uno speciale shooting fotografico realizzato presso Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate.

La Sirenetta racconta l’amata storia di Ariel, una bellissima e vivace giovane sirena in cerca di avventura. Ariel, la figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel deve seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di suo padre.

Il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar® Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di Ursula.

La Sirenetta è diretto dal candidato all’Oscar® Rob Marshall (Chicago, Il Ritorno di Mary Poppins), con una sceneggiatura del due volte candidato all’Oscar David Magee (Vita di Pi, Neverland – Un sogno per la vita). Le musiche delle canzoni sono composte dal pluripremiato agli Academy Award® Alan Menken (La Bella e la Bestia, Aladdin), con i testi di Howard Ashman e i nuovi testi del tre volte vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda. Il film è prodotto dal due volte vincitore dell’Emmy® Marc Platt (Jesus Christ Superstar Live in Concert, Grease: Live!), da Lin-Manuel Miranda, dal due volte vincitore dell’Emmy John DeLuca (Tony Bennett: An American Classic) e da Rob Marshall, mentre Jeffrey Silver (Il Re Leone) è il produttore esecutivo.

Guardiani della Galassia Vol. 3: Miley Cyrus rimpiazzata come Mainframe

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In un comunicato stampa della Disney (tramite Comic Book Movie), è stato confermato che i Marvel Studios hanno arruolato la pluripremiata doppiatrice Tara Strong come nuova voce di Mainframe nell’imminente Guardiani della Galassia Vol. 3Questo rappresenta il secondo ruolo di Strong nel Marvel Cinematic Universe, dopo aver prestato la sua voce a Miss Minutes nella serie Disney+ Loki .

Strong sostituisce la candidata ai Grammy Miley Cyrus, che originariamente aveva doppiato Mainframe nel sequel del 2017. Il suddetto personaggio è stato introdotto come parte del team originale dei Guardiani della Galassia di Yondu, che comprendeva anche Martinex di Michael Rosenbaum e Aleta Ogord di Michelle Yeoh.

Cosa aspettarsi in Guardiani della Galassia Vol. 3?

In attesa di poter vedere il film, anche alla luce di questi pareri, ricordiamo che la sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol. 3  recita quanto segue: “in Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema dal 5 maggio.

James Gunn: un crossover tra film Marvel e DC potrebbe accadere “tra 10 anni”

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L’idea di un potenziale crossover di film tra Marvel e DC è un desiderio che i fan coltivano ormai già da molto tempo, soprattutto coloro che hanno apprezzato il crossover che è già accaduto sulle pagine dei fumetti. Tuttavia, secondo i recenti commenti del regista e co-CEO dei DC Studios James Gunn, siamo ancora lontani dalla realizzazione da quel potenziale crossover.

Parlando con Deadline alla prima mondiale del suo prossimo film Guardiani della Galassia Vol. 3, a James Gunn è stato chiesto ancora una volta del potenziale per un crossover tra Marvel e DC. Il regista, sceneggiatore e produttore detto che sarebbe stato “cool”, ma non pensa che accadrà per almeno altri 10 anni. “Penso che sembrerebbe qualcosa che accadrà tra circa 10 anni“, ha dichiarato Gunn. “Non oggi, perché abbiamo un sacco di altri film DC che dobbiamo raccontare. Ma sì, penso che potrebbe essere bello”.

I commenti di James Gunn fanno eco a quelli che ha fatto di recente. Parlando con Empire Magazine, al co-CEO è stato chiesto di un crossover tra Marvel e DC e ha detto che sarebbero passati “molti anni” prima che accadesse qualcosa del genere. Gunn ha anche sollevato il fatto che la DC doveva prima stabilirsi nel proprio universo, ma che le discussioni erano effettivamente avvenute, anche se “molto leggere”.

In attesa di poter vedere il film, anche alla luce di questi pareri, ricordiamo che la sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol. 3  recita quanto segue: “in Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema dal 5 maggio.

The Flash è costato più di Black Adam e Wonder Woman 1984

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The Flash è costato più di Black Adam e Wonder Woman 1984

The Flash è il più grande film di DC Studios e Warner Bros. Discovery fino ad oggi. Le aspettative per il debutto sul grande schermo del supereroe sono ai massimi storici. Fortunatamente, un recente rapporto ha suggerito che la Warner Bros. ha una grande fiducia nel progetto ed è stato confermato che il film ha un costo di produzione  piuttosto elevato.

Qual è il budget di The Flash?

L’imminente film The Flash – destinato a creare un legame con l’era precedente dell’Universo DC e ciò che i nuovi co-CEO James Gunn e Peter Safran hanno in serbo – è sempre stato un grande progetto. Secondo un recente rapporto di CBC, il budget del film è di 220 milioni di dollari, il che lo metterebbe al di sopra di alcuni recenti film dei DC Studios come Wonder Woman 1984 ($200 milioni) e quello che era il costo iniziale del budget di Black Adam ($ 190 milioni, prima di salire a 260 milioni di dollari a causa del prolungarsi delle riprese).

In un’intervista con Paul Austerberry, lo scenografo definisce il film “un grosso problema per la Warner Bros.” Il rapporto menziona anche che il film è stato trattenuto dall’uscita nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19 e che la Warner Bros. Discovery ha voluto fortemente che questo film fosse visto sul grande schermo. Stiamo progettando queste cose e progettando il film per il grande schermo; questa è un’esperienza cinematografica da grande schermo“, ha detto Austerberry. “Spero che la maggior parte delle persone lo veda sul grande schermo… Questo tipo di film è fatto per il multiplex. È fatto per il grande spettacolo”.

The Flash, il film

In The Flash i mondi si incontreranno quando Barry userà i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo e cambiare gli eventi del passato. Ma quando il tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il generale Zod è tornato, minacciando distruzione, e senza alcun Supereroe a cui rivolgersi. L’unica speranza per Barry è riuscire a far uscire dalla pensione un Batman decisamente diverso per salvare un kryptoniano imprigionato…. malgrado non sia più colui che sta cercando. In definitiva, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza per Barry è ‘correre per la sua vita’. Ma questo estremo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

Fanno parte del cast di The Flash anche l’astro nascente Sasha Calle, Michael Shannon (“Bullet Train”, “Batman v Superman: Dawn of Justice”), Ron Livingston (“Loudermilk”, “L’evocazione – The Conjuring”), Maribel Verdú (“Elite”, “Y tu mamá también – Anche tua madre”), Kiersey Clemons (“Zack Snyder’s Justice League”, “Sweetheart”), Antje Traue (“King of Ravens”, “L’uomo d’acciaio”) e Michael Keaton (“Spider-Man: Homecoming”, “Batman”).

The Flash  è prodotto da Barbara Muschietti (i film “IT”, “La Madre”) e Michael Disco (“Rampage – Furia Animale”, “San Andreas”). La sceneggiatura è di Christina Hodson (“Birds of Prey”, “Bumblebee”), con una screen story di John Francis Daley e Jonathan Goldstein (“Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri”, “Spider-Man: Homecoming”) e Joby Harold (“Transformers: Il risveglio”, “Army of the Dead”), basato sui personaggi dell’Universo DC. I produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Walter Hamada, Galen Vaisman e Marianne Jenkins.

Ad affiancare il regista Muschietti dietro la macchina da presa è il team composto dal direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 3”, “The Suicide Squad”), lo scenografo Paul Denham Austerberry (“IT Capitolo 2”, “La forma dell’acqua”), i montatori Jason Ballantine (i film “IT”,“Il grande Gatsby”) e Paul Machliss (“The Gentlemen”, “Baby Driver – Il genio della fuga”) e la costumista Alexandra Byrne (“Doctor Strange”, “Guardiani della Galassia”). La colonna sonora è di Benjamin Wallfisch (“L’uomo invisibile”, i film “IT”).

“Mi sono sentita in gabbia”, Emma Watson rivela i retroscena sulla sua pausa dalla recitazione

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L’ultima volta che l’attrice Emma Watson è stata vista sul grande schermo è stato per il film Piccole donne, diretto da Greta Gerwig nel 2019. Da quel momento, l’ex Hermione Granger di Harry Potter non ha più preso parte a nessun progetto, né cinematografico né televisivo. Dopo anni di assenza, la Watson ha ora rivelato il perché di questo allontanamento, affermando di essersi sentita come imbavagliata durante tutta la sua carriera di attrice, accennando anche alla mancanza di motivazione per promuovere progetti su cui “non aveva molto controllo“.

Non ero molto felice, se devo essere onesta“, ha raccontato l’attrice. “Penso di essermi sentita un po’ in gabbia. La cosa che ho trovato davvero difficile è stata che dovevo uscire e promuovere qualcosa su cui non avevo molto controllo. Stare di fronte a un film e avere ogni giornalista che ti chiede: “In che modo questo è in linea con il tuo punto di vista?” È stato molto difficile essere il volto e il portavoce di cose in cui non sono stata coinvolta nel processo“. Gradualmente, dunque, l’attrice è diventata disillusa nei confronti di tale settore.

Sono stata ritenuta responsabile in un modo che ho iniziato a trovare davvero frustrante, perché non avevo voce, non avevo voce in capitolo. E ho iniziato a rendermi conto che volevo essere accostata solo a cose dove se qualcuno mi avrebbe criticato, avrei potuto dire: ‘Sì, ho fatto un casino, è stata una mia decisione, avrei dovuto fare di meglio.‘”, ha concluso poi l’attrice. Ad ora sembra dunque che la pausa dalla recitazione dell’attrice sia destinata a continuare finché non troverà un nuovo progetto dove potersi sentire coinvolta dall’inizio alla fine.

Potrebbe per lei essere l’occasione, trovando la giusta storia, per passare dietro la macchina da presa, come in più occasioni dall’attrice stessa contemplato. Nel 2022, infatti, l’attrice ha compiuto un piccolo debutto alla regia dirigendo lo spot Prada Paradoxe per Prada. Nell’attesa dunque di scoprire se e quando Emma Watson tornerà al cinema e in quale ruolo, ricordiamo che oltre ad aver recitato nella saga di Harry Potter, si è distinta anche per i film Noi siamo infinito, Bling Ring, Noah, Regression, Colonia, The Circle e, in particolare, La bella e la bestia, dove ha interpretato una versione moderna della protagonista Belle, sulla cui costruzione ha notoriamente avuto maggior voce in capitolo.

Fonte: CBR

Twilight of The Gods: Xilam Animation per la serie anime Netflix di Zack Snyder

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Arriva da Deadline, la notizia che Xilam Animation ha ufficialmente stretto una partnership con Netflix per la produzione della prossima serie anime originale di Zack Snyder Twilight of the GodsXilam ricoprirà il ruolo di studio di animazione del dramma d’azione 2D, gestendo il layout, la grafica di sfondo, l’animazione e il compositing.

Siamo così orgogliosi di lavorare con il team di Stone Quarry, incluso l’iconico creatore e regista Zack SnyderE siamo anche profondamente grati a Netflix per essersi fidato di noi per dare vita alla sua spettacolare visione“, ha dichiarato in una nota il fondatore e CEO di Xilam Animation, Marc du Pontavice. “Useremo lo stato dell’arte dell’animazione 2D in tutta la serie, che includerà battaglie spettacolari ed effetti speciali nello stile distintivo che ha caratterizzato il lavoro di Zack nel corso della sua illustre carriera. Questo progetto segna anche un significativo passo avanti nelle nostre ambizioni di portare la nostra esperienza nel mondo delle serie d’azione per adulti per un pubblico globale“.

Cosa sappiamo su Twilight of the Gods?

Twilight of the Gods è stato creato da Zack Snyder , Jay Olivia ed Eric Carrasco, con Snyder che sarà lo showrunner. Ambientato nel mondo della mitologia norrena, l’anime sarà caratterizzato dalle voci di Sylvia Hoeks come Sigrid, Stuart Martin come Leif, Pilou Asbaek come Thor, John Noble come Odino, Paterson Joseph come Loki, Rahul Kohli come Egill, Jamie Clayton come The Seid. -Kona, Kristopher Hivju come Andvari, Peter Stormare come Ulfr, Jamie Chung come Hel, Lauren Cohan come Inge, Corey Stoll come Hrafnkel. I produttori esecutivi sono Zack Snyder, Deborah Snyder e Wesley Coller, con la produzione di Carrasco. Il progetto è una produzione di The Stone Quarry. ZackSnyder e Jay Olivia dirigeranno l’anime.

Oltre a Twilight of the Gods, Zack Snyder è anche impegnato a lavorare su altri suoi progetti con Netflix, tra cui l’imminente film epico di fantascienza Rebel Moon e la serie animata prequel Army of the Dead: Lost Vegas.

Yellowstone: Kevin Costner lascerà la serie dopo la quinta stagione

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Dopo molte speculazioni, Kevin Costner è apparentemente pronto a lasciare Yellowstone dopo la quinta stagione della popolare serie drammatica. Entertainment Tonight ha riferito che fonti vicine alla produzione dello show affermano che la star non tornerà nella serie madre Yellowstone di Taylor Sheridan dopo la conclusione della quinta stagione. La notizia arriva dopo le segnalazioni di presunti conflitti tra la star della serie Paramount e il co-creatore Taylor Sheridan sugli impegni dell’attore nelle riprese degli episodi rimanenti della stagione in corso.

Il sito ha anche affermato che fonti riferiscono che il cast e la troupe di Yellowstone non sono ancora sicuri di quando riprenderanno le riprese dei restanti episodi che rimangono da girare della quinta stagione nel Montana, particolare che sta portando  a “molta confusione e frustrazione”. A febbraio, ET ha incontrato il reporter di Puck News, Matthew Belloni, che è stato il primo a riferire dei problemi sul set che, secondo quanto riferito, hanno afflitto lo show durante la lavorazione della sua quinta stagione. “Yellowstone è davvero nel limbo in questo momento fino a quando non riusciranno a capire se Kevin Costner tornerà o, più probabilmente, se verrà escluso dallo show“, ha spiegato Belloni. “Una volta presa questa decisione, possono finire di scrivere la seconda metà di questa stagione, girarla e probabilmente andrà in onda in autunno“.

In mezzo a tutto questo, l’avvocato dell’attore, Marty Singer, ha risposto alle accuse in una dichiarazione a ET. “L’idea che Kevin fosse disposto a lavorare solo una settimana nella seconda metà della stagione 5 di Yellowstone è una bugia assoluta. È ridicolo – e chiunque lo suggerisca non dovrebbe essere creduto per un secondo“, ha detto l’avvocato. Ha aggiunto: “Come sanno bene tutti quelli che sanno qualcosa di Kevin, è incredibilmente appassionato e legato alla serie ed è sempre andato ben oltre per assicurarne il successo“. I conflitti di programmazione sono legati alla lavorazione di Horizon: An American Saga, un progetto a cui l’attore e regista ha lavorato per oltre un decennio e che la prima parte è già in post-produzione. Horizon: An American Saga sarà un film in quattro parti prodotto da New Line e Warner Bros Discovery.

La notizia dell’uscita di Costner dallo show arriva il giorno dopo che è stato rivelato sua moglie con il quale è sposato da 18 anni, Christine Costner, ha chiesto il divorzio.  “È con grande tristezza che sono emerse circostanze al di fuori del suo controllo che hanno portato il signor Costner a dover partecipare a un’azione di scioglimento del matrimonio“, ha detto lunedì a ET il rappresentante di Costner. “Chiediamo che la privacy sua, di Christine e dei loro figli sia rispettata mentre affrontano questo momento difficile“. A febbraio è stato riferito che Kevin Costner potrebbe aver ridotto il suo programma di riprese per il resto della quinta stagione e che uno spin-off di Yellowstone guidato da Matthew McConaughey era in lavorazione.

Yellowstone è stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast  oltre al protagonista, troviamo Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen, Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn Kelly. “La serie racconta la famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla il più grande ranch contiguo negli Stati Uniti“, si legge nella sinossi. “Tra alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite aperte e rispetto meritato – il ranch è in costante conflitto con quelli con cui confina – una città in espansione, una riserva indiana e il primo parco nazionale d’America“.

Festival di Cannes 76: annunciata la giuria del Concorso

Festival di Cannes 76: annunciata la giuria del Concorso

Il 28 febbraio Ruben Östlund è stato nominato presidente della giuria del Festival di Cannes 76. In questa nuova edizione che segue il 75° anniversario, il Festival di Cannes desidera accogliere una nuova generazione di artisti che dirigono, recitano, cantano e scrivono. Oltre al Presidente, due volte insignito della Palma d’oro, la giuria comprende la regista marocchina Maryam Touzani, l’attore francese Denis Ménochet, lo sceneggiatore e regista anglo-zambiano Rungano Nyoni, l’attrice e regista americana Brie Larson, l’attore americano Paul Dano, l’autore afghano Atiq Rahimi, il regista e sceneggiatore argentino Damián Szifrón e la regista francese Julia Ducournau che ha vinto il primo premio nel 2021.

La Giuria avrà il compito di assegnare la Palma d’oro a uno dei 21 film annunciati in Concorso. I premi saranno rivelati il 27 maggio durante la cerimonia di chiusura che sarà trasmessa in diretta da France Télévisions in Francia e da Brut, su scala internazionale. Seguirà l’ultima proiezione del Festival: Elemental, il film d’animazione di Peter Sohn.

Il Festival di Cannes 76 si svolgerà dal 16 al 27 maggio, a questo link il programma ufficiale.

Superman: Legacy di James Gunn non sarà rallentato dallo sciopero degli sceneggiatori

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Alla luce dello sciopero della Writers Guild of America, sono ora stati rivelati nuovi aggiornamenti sul film Superman: Legacy di James Gunn. Con il DCEU pronto ad arrivare alla sua conclusione con il film The Flash, lasciando così il posto ad un nuovo DC Universe sotto la guida di Gunn e Peter Safran, il primo grande progetto sarà proprio Superman: Legacy, che fungerà da riavvio dell’icona DC e si concentrerà su un giovane Clark Kent. Il film, come ormai noto, sarà scritto e diretto dallo stesso Gunn.

Lo sciopero degli sceneggiatori attualmente in corso influenzerà ora ovviamente una serie di produzioni sia televisive che cinematografiche. Tuttavia, stando ad un nuovo rapporto di The Wrap, il film Superman: Legacy di Gunn non dovrebbe rientrare tra quelli colpiti da questa situazione. Gunn avrebbe infatti consegnato la sua bozza della sceneggiatura la scorsa settimana, prima che lo sciopero della WGA entrasse in vigore. Inoltre, si riferisce che Gunn è in procinto di scegliere il nuovo attore protagonista per Superman: Legacy, con la produzione che inizierà dunque nel 2024.

Se dunque sembra che Superman: Legacy abbia buone probabilità di rispettare la sua uscita in sala attualmente fissata all’11 luglio 2025, lo stesso non si può dire per gli altri progetti del DCU. A seconda della durata dello sciopero, i DC Studios potrebbero infatti dover ritardare vari progetti e riprogrammare determinati film e show. Solo il tempo svelerà se e come i progetti attualmente in programma subiranno modifiche, soprattutto in base a se lo sciopero si protrarrà più a lungo di quello del 2007-2008. Ma per ora, appunto, Superman: Legacy sta andando avanti e si attendono ora comunicazioni relative al casting.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, molte scene inedite nel nuovo trailer!

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Sony Pictures ha diffuso un nuovo trailer internazionale del tanto atteso sequel Spider-Man: Across the Spider-Verse. Il nuovo contributo presenta molti filmati inediti ricchi di azione che prendono in giro i poteri unici di Spider-Man 2099 e la forte disapprovazione per Miles Morales che si unisce alla Spider-Force.

Il video evidenzia il dilemma morale che affliggerà Miles nel film in uscita. Mentre Spider-Man 2099 (alias Miguel O’Hara) e altri Spider-Men lo affrontano per accettare che tutti gli Spider-Men debbano fare un sacrificio per il bene superiore, Miles resiste a causa del suo desiderio di salvare tutti. Dai un’occhiata al trailer internazionale di Spider-Man: Across the Spider-Verse qui sotto:

Spider-Man: Across the Spider-Verse introdurrà però non solo La Macchia, doppiato da Jason Schwartzman, ma anche oltre 200 varie iterazioni dell’eroe titolare. Miller ha dichiarato nell’aprile 2022 che “in mezzo a questo multiverso ci sono 240 personaggi unici … ma sono per lo più personaggi minori o secondari“. Tra questi ci sarà Miguel O’Hara, alias Spider-Man 2099, doppiato da Oscar Isaac. Isaac sarà affiancato da un cast corale che include Brian Tyree Henry nei panni di Jefferson Davis, Luna Lauren Vélez nei panni di Rio Morales e Issa Rae nei panni di Jessica Drew, alias Spider-Woman. Spider-Man: Across the Spider-Verse, come noto, arriverà nei cinema il 2 giugno.

“Miles Morales ritorna per il prossimo capitolo della saga di Spider-Verse, Spider-Man: Across the Spider-Verse“, si legge nella sinossi. “Dopo essersi riunito con Gwen Stacy, l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene catapultato attraverso il Multiverso, dove incontra una squadra di Spider-People incaricata di proteggere la sua stessa esistenza. Ma quando gli eroi si scontrano su come gestire una nuova minaccia, Miles si ritrova a confrontarsi con gli altri Spider e deve ridefinire cosa significa essere un eroe in modo da poter salvare le persone che ama di più.

Il film è diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson. Nel cast Shameik Moore nei panni di Miles Morales, Hailee Steinfeld nei panni di Gwen Stacy, Jake Johnson nei panni di Peter B. Parker, Issa Rae nei panni di Spider-Woman, Daniel Kaluuya Spider-Punk, Karan Soni nei panni di Spider-Man India, Oscar Isaac nei panni di Spider-Man 2099, Jason Schwartzman nei panni di The Spot, Brian Tyree Henry nei panni di Jefferson Davis, Luna Lauren Velez nei panni di Rio Morales, Greta Lee nei panni di Lyla. Nel cast vocale originale anche Andy Samberg , Rachel Dratch, Jorma Taccone, Shea Whigham e altri.

Spider-Man: Across the Spider-Verse è prodotto da Phil Lord, Chris Miller, Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg con Alonzo Ruvalcaba. Aditya Sood e il regista del primo film, Peter Ramsey, sono i produttori esecutivi.

Jamie Foxx ringrazia i fan per il supporto

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Jamie Foxx ringrazia i fan per il supporto

L’attore e musicista Jamie Foxx ha pubblicato un aggiornamento di stato su Instagram dopo il suo ricovero in ospedale il mese scorso. Nel nuovo post su Instagram , Foxx ha scritto: “Apprezzo tutto l’amore!!! Sentirsi benedetti“, seguito da una serie di emoji. Molte altre celebrità hanno commentato il post, tra cui Ludacris, DJ Khaled e AJ McLean, augurandogli il meglio.

 

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Cosa è accaduto a Jamie Foxx?

Jamie Foxx è stato ricoverato per la prima volta il 12 aprile dopo aver sofferto di quella che la sua famiglia ha descritto come una “complicazione medica“. Sebbene si sappia poco su ciò che è accaduto, si dice che Jamie Foxx stesse in compagna della sua famiglia al momento del suo ricovero. L’attore ha recentemente recitato nel film d’azione sui vampiri  Day Shift al fianco di Dave Franco. Lo vedremo presto in They Cloned Tyrone e doppiarà un cane nella commedia Strays. Ha inoltre già girato ad Atlanta il fil  Back in Action che vedrà il ritorno sul grande schermo di Cameron Diaz .

Jamie Foxx ha vinto il premio Oscar come miglior attore grazie alla sua interpretazione in Ray ed è stato in numerosi film di successo, tra cui Dreamgirls, Django Unchained e Spider-Man: No Way Home, oltre a pubblicare diversi album musicali. 

La dura verità: trama e cast del film con Gerard Butler

La dura verità: trama e cast del film con Gerard Butler

Popolare commedia romantica del 2009, La dura verità (qui la recensione) è diretto da Robert Luketic, già autore di titoli simili come La rivincita delle bionde e Quel mostro di suocera. Per questo suo nuovo film egli porta in scena la storia di due personalità dello spettacolo estremamente differenti nel carattere, nelle convinzioni e nei modi. Attraverso di loro si snoda una comica vicenda incentrata sulle relazioni tra donne e uomini, portando a galla quella che il titolo del film afferma essere una dura verità. Il film è però ben lungi dal cinismo, rivelandosi invece come un appassionata e appassionante storia d’amore.

Ricca di riferimenti ad altre pellicole simili, tra cui si possono annoverare Harry, ti presento Sally… e Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy, il film vanta la presenza di noti interpreti di Hollywood, che si mettono qui alla prova con ruoli particolarmente sopra le righe. È infatti la presenza di Gerard Butler e Katherine Heigl a rendere il tutto più piccante e interessante, con i due che danno vita ad una riuscita coppia comica. Al momento del suo arrivo in sala il film non è in realtà stato ben accolto dalla critica, ma decisamente diversa è stata la reazione del pubblico.

A fronte di un budget di 38 milioni di dollari, il film è infatti arrivato ad incassarne ben 205 in tutto il mondo. Tale risultato ha permesso a La dura verità di affermarsi come una delle commedie di maggior successo dell’anno. Prima di lanciarsi in una visione di questa, ci sono diverse curiosità da scoprire, molte delle quali legate proprio agli attori protagonisti. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire queste come anche su quali piattaforme è possibile ritrovare il film in streaming per una comoda visione casalinga.

La dura verità: la trama del film

La vicenda del film si svolge a Sacramento, in California, dove Abby Richter è un’affermata produttrice di uno show televisivo. Altrettanto di successo non è però la sua vita sentimentale, costellata di appuntamenti senza un lieto fine. Dopo l’ennesimo di questi, la donna sembra pronta a gettare la spugna. È a questo punto che si imbatte nel programma intitolato La dura verità, condotto dal cinico e irriverente Mike Chadway. Nel suo show questi dà vita ad una serie di spregiudicate opinioni sui rapporti sentimentali, e proprio il modo in cui ne parla spinge Abby a telefonare in diretta per offrire il suo punto di vista, quello di una donna che ancora crede nell’amore vero e nei suoi miracoli.

Inaspettatamente, lo scontro con Mike si rivela solo il primo di una lunga serie. Abby viene infatti a sapere che gli ascolti del suo programma sono in calo, e il network ha assunto proprio il cinico conduttore per tentare di risollevare le sorti dello show. Il rapporto tra Mike ed Abby si conferma particolarmente teso, con numerosi episodi di scontri verbali causati da divergenze creative. Tutto prende però una piega inaspettata nel momento in cui la donna sviluppa una cotta per il suo vicino di casa, Colin. È e quel punto che Mike la spinge a seguire i suoi consigli, stringendo con lei un patto. Se Abby riuscirà a conquistare Colin, allora i due tenteranno di lavorare in armonia, altrimenti Mike avrebbe rassegnato le dimissioni.

La dura verità cast

La dura verità: il cast del film

Come anticipato, protagonisti assoluti del film sono gli attori Katherine Heigl e Gerard Butler. La prima veste i panni di Abby Richter, ruolo per il quale si è preparata informandosi sull’attività delle donne produttrici nel mondo dello spettacolo. Tale ricerca le ha permesso di poter risultare ulteriormente realistica, mentre per l’aspetto più personale del personaggio la Heigl si è lasciata ispirare dalle grandi figure femminili del genere sentimentale. Butler è invece presente nel ruolo dell’irriverente Mike Chadway. Tale personaggio è liberamente ispirato al conduttore Adam Carolla, e per entrare in quella mentalità l’attore ha speso diverso tempo a guardare il The Adam Carolla show, osservando il modo di comportarsi, di muoversi e di parlare del conduttore.

Accanto a loro, nel film, si ritrovano poi attori meno noti ma ugualmente validi nei rispettivi ruoli. Eric Winter, celebre per la soap opera Il tempo della nostra vita, interpreta qui l’ortopedico Colin, l’uomo di cui Abby si infatua. L’attore Nick Searcy è invece Stuart, il boss di Mike e Abby e colui che cerca di farli andare d’accordo sul posto di lavoro. Bree Turner, celebre per la serie Grimm, dà vita al personaggio di Joy Haim, assistente e amica di Abby e come lei in cerca del vero amore. Gli attori John Michael Higgins e Cheryl Hines, invece, recitano nei ruoli di Larry Williams e Georgia Bordeney, i due conduttori dello show mattutino e sposati tra di loro.

La dura verità: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La dura verità è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now TV. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 3 maggio alle ore 21:25 sul canale Nove.

Fonte: IMDb

Alessandro D’Alatri, morto il regista a 68 anni

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Alessandro D’Alatri, morto il regista a 68 anni

Si è spento a 68 anni Alessandro D’Alatri, il regista romano che era malato da tempo. Nel 1991 aveva vinto il David di Donatello come migliore regista esordiente per Americano Rosso, ma nel corso della sua carriera ha firmato altri lavori di alto profilo come La Febbre, e fiction tv come I bastardi di Pizzofalcone, Il Commissario Ricciardi e Il Professore, oltre a videoclip musicali e tantissimi spot pubblicitari.

Nato a Roma il 24 febbraio del 1955, Alessandro D’Alatri comincia la sua carriera come attore, in una piccola parte in Il Giardino dei Finzi Contini diretto da Vittorio De Sica. Negli Anni ’80 ottiene molti riconoscimenti per la regia di spot televisivi e pubblicità. Nel 1991 esordisce alla regia con Americano Rosso, il film che gli è valso il David per il migliore esordio e poi, nel 1993, dirige Senza pelle che gareggia alla Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes.

Negli anni 2000 dirige Casomai, La febbre, Commediasexi. Nel 2017 gira quello che si rivelerà il suo ultimo film, The Startup. L’ultima parte della sua carriera si è concentrata principalmente sulla serialità televisiva. Ha firmatoI bastardi di Pizzofalcone, Il Commissario Ricciardi e Il Professore.

Mrs. Davis, recensione della serie di Damon Lindelof con Betty Gilpin

Che gioiosa e ispirata ventata di follia è Mrs. Davis, nuovo show targato Peacock! un tripudio di idee, trovate, rimandi cinefili che rappresenta senz’ombra di dubbio il primo, soddisfacente “guilty pleasure” del 2023, almeno a livello seriale. I creator Tara Hernandez e Damon Lindelof hanno evidentemente dato sfogo alla propria creatività senza troppo preoccuparsi di insospettire, sconcertare o addirittura offendere un determinato tipo di pubblico. E tale libertà di pensiero non fa che impreziosire il risultato finale.

Mrs. Davis e una trama impossibile da raccontare

Dove cominciare per tentare di raccontare la trama di Mrs. Davis? Impossibile trovare un punto di partenza che renda giustizia al mirabolante caos narrativo rappresentato dalle varie puntate. Diciamo che soltanto nel corso del pilot troverete suore combattive e motorizzate alla ricerca del Sacro Graal, neonazisti rapitori, un’intelligenza artificiale che controlla ormai il pensiero comune, una banda di ribelli tutt’altro che organizzati, padri prestigiatori, madri che non hanno paura di adoperare frecce, fegati in disuso, il deserto del Nevada, la Francia medievale e lo sterminio dei Cavalieri Templari. Nel corso degli episodi successivi si aggiungono alla speziata ricetta anche altri personaggi e situazioni che preferiamo non svelare, visto che tanto rimane troppo arduo inserirli in una sintesi logica di quanto succede nella storia.

Una serie che non è mai pretenziosa

Molto questo tipo di prodotto-contenitore predisposto a esporre ogni tipo di fantasia da parte degli autori finisce per diventare irritante, soprattutto quando riproposto sotto forma seriale. Mrs. Davis riesce al contrario a risultare frizzante e mai pretenzioso col passare di ogni puntata – fatta forse eccezione per la quarta che offre una progressione narrativa e dei personaggi più fragile rispetto alle altre. Il segreto della serie è quello di riuscire a rendere leggero, in alcuni momenti addirittura vanesio, ogni aspetto di quanto raccontato. Sotto questo punto di vista la scelta di Betty Gilpin come protagonista assoluta è la vera carta vincente: l’attrice che aveva già dato prova delle sue doti comiche nel riuscito Glow per Netflix, in Mrs. Davis si lascia andare a una prova di soave leggerezza, costruendo un personaggio eccentrico eppure avvicinabile, cinico e insieme dolcissimo.

Carisma e presenza scenica per Betty Gilpin

Un’interpretazione comica di spessore indiscutibile, la quale conferma il carisma della Gilpin oltre che la sua indubbia presenza scenica. I tempi comici del tutto personali che sa rendere coerenti con la fisionomia del ruolo di Lizzy/Simone sono la chiave perché Mrs. Davis risulti spassoso nel suo vitale caos organizzato. Lo spettatore rimane così incollato allo show chiedendosi inconsciamente cos’altro sta per succedere di folle e insensato. Accanto a loro si dimostrano efficaci comprimari Elizabeth Marvel, David Arquette, Tom Wlaschiha e soprattutto un Jake McDorman il quale, dopo la convincente prova fornita in Dopesick, sta dimostrando una versatilità e una crescita come attore piuttosto insospettate.

Il miglior modo per gustare Mrs. Davis è senz’altro quello di lasciarsi andare e accettare di salire su una giostra a puntate come non se ne vedevano da qualche tempo. Siamo di fronte a un progetto artistico che fa della libertà di espressione e dell’inventiva le sue ragioni d’essere, mescolando avventura, commedia surreale, commento sociale e ovviamente fantasy con audacia e gusto dello sberleffo. Il gioco di prestigio messo in piedi dalla Hernandez e da Lindelof funziona soprattutto perché ad offrirlo al pubblico troviamo una Betty Gilpin scatenata ed ispiratissima, ammirevole mattatrice che abbraccia il nonsense del progetto con un senso dell’ironia rimarchevole. La carne al fuoco messa dalla serie è davvero molta, e il rischio di bruciarla – oppure rimanerne bruciati – era davvero alto, soprattutto quando Mrs. Davis ha cominciato seriamente a rielaborare senza paura molti dogmi religiosi.

Un poderoso assaggio

Qualcuno rimarrà probabilmente sconcertato da alcune scelte, dalla direzione con cui si è scelto di presentare determinati personaggi di supporto. Conviene allora ribadire ancora una volta che questo vuole essere un contenitore strabordante e giocoso di fascinazioni in grado di svariare attraverso molte delle questioni fondamentali del nostro presente. Accettate un consiglio spassionato: non fermatevi su un aspetto piuttosto che un’altro vedendo Mrs. Davis, non concentratevi su un pregio che vi ha sorpreso o un difetto che vi ha invece irritato. Gustatene tutti i sapori e tutti in un unico, poderoso assaggio, e siamo (quasi) certi che no ve ne pentirete…

La magia di David Yates al Museo Nazionale del Cinema

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La magia di David Yates al Museo Nazionale del Cinema

La magia del cinema di David Yates approda a Torino. Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio all’acclamato regista britannico che ha contribuito significativamente al successo della fortunata serie di film di Harry Potter e Animali Fantastici, venendo associato in modo indelebile il proprio nome al Wizarding World creato da J.K. Rowling. 

Regista, produttore e sceneggiatore, il due volte vincitore del BAFTA e del Britannia Award per l’eccellenza artistica nella regia incontrerà il pubblico martedì 23 maggio 2023 alle ore 18:30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo (Sala Uno), introdurrà la visione di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (2011), emozionante e spettacolare ultimo capitolo della saga, che ha portato il franchise da record a un’epica conclusione.

In dialogo con il direttore del Museo Domenico De Gaetano, il regista sarà protagonista di un’attesissima Masterclass, un’occasione per ripercorrere le tappe più importanti della propria carriera, dagli esordi televisivi fino alle ultime produzioni.

Prima dell’incontro, David Yates riceverà la Stella della Mole, quale riconoscimento per aver contribuito allo sviluppo dell’arte cinematografica con acclamati successi che sono definitivamente entrati a far parte dell’immaginario collettivo delle giovani generazioni.

“Sono molto onorato ed emozionato di recarmi a Torino per condividere la mia esperienza cinematografica nella magnifica Mole Antonelliana, un luogo dall’aspetto magico che sarebbe la location ideale per uno dei miei film – racconta David Yates  Non posso immaginare uno spazio più evocativo e stimolante per parlare del mio percorso come film-maker, dai modesti inizi dei cortometraggi in Super8 millimetri, passando per le fiction televisive per la BBC, fino a realizzare finalmente il sogno di fare film per un pubblico globale”.

“David Yates è un grande regista, capace di far sognare, di ricreare quella magia che solo il cinema sa dare – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – quella stessa magia che noi cerchiamo di trasmettere ai visitatori del nostro museo. Siamo molto contenti di averlo qui alla Mole Antonelliana e sono sicuro che saprà affascinarci e ammaliarci come sa ben fare nei suoi film”.

“David Yates entra nell’immaginario di tutti attraverso la serie di film di Harry Potter e travolge le aspettative con il suo sguardo dark e la sua capacità di creare atmosfere inquietanti e misteriose – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – È il miglior traduttore in immagini del complesso Wizarding World di J. K. Rowling, cupo ed elegante al tempo stesso, sobrio e giocoso. I suoi film sono fenomeni culturali che divertono e allo stesso tempo fanno pensare generazioni diverse di spettatori. Ma come i grandi maestri della storia del cinema, Yates è un profondo conoscitore dell’arte cinematografica e la masterclass sarà un’occasione unica per ripercorrere la sua straordinaria carriera, gli esordi, i successi e le sfide che lo attendono”.

Dune: Parte Due, il primo trailer ufficiale del film di Denis Villeneuve

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A pochi giorni dalle prime immagini ufficiali e ad un giorno dal poster, ecco ora che la Warner Bros. svela il primo trailer ufficiale di Dune: Parte Due, che si può qui vedere, analizzare e scoprire in tutta la sua epicità. Questa seconda parte dell’adattamento del romanzo di fantascienza di Frank Herbert, diretto dal visionario regista Denis Villeneuve, vanta un cast composto da Timothée Chalamet (Chiamami col mio nome), nei panni di Paul Atreides, e Zendaya (Spider-Man: No Way Home), in quelli di Chani.

Oltre ai due attori poc’anzi citati, nel film recitano anche Rebecca Ferguson (Mission: Impossible – Dead Reckoning), il premio Oscar Javier Bardem (No Country for Old Men, Being the Ricardos), il candidato all’Oscar Josh Brolin (Avengers: Endgame), Stellan Skarsgård (Avengers: Age of Ultron) e Dave Bautista (Thor: Love and Thunder).

Fanno inoltre il loro ingresso nel sequel Dune: Parte Due anche Austin Butler (Elvis, C’era una volta… a Hollywood) nei panni del famigerato Feyd Rautha e il premio Oscar Christopher Walken (Il cacciatore, Prova a prendermi) nei panni dell’Imperatore. Florence Pugh (Black Widow, Piccole donne), Léa Seydoux (Crimes of the Future) e Souheila Yacoub (la serie No Man’s Land, Climax) completano infine l’ampio cast nei panni rispettivamente della principessa Irulan, figlia dell’Imperatore, Lady Margot, amica stretta di quest’ultimo, e Shishakli, guerriera dei Fremen.

Dune: Parte Due, la trama del film

Dopo gli eventi del primo capitolo, Dune: Parte Due ritrova Paul Atreides, unitosi ora a Chani e ai Fremen e in cerca di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia e tutto ciò che conosceva del suo mondo. Una guerra contro il malvagio barone Vladimir Harkonnen, e di conseguenza contro l’imperatore Shaddam IV, è dunque inevitabile. In preparazione a questa, Paul rafforzerà il suo rapporto con Chani, farà la conoscenza della principessa Irulan Corrino, figlia dell’Imperatore, e conoscerà profondamente lo spirito del deserto proseguendo la sua strada come “Mahdi” il messia profetizzato dal popolo del deserto, andando dunque incontro al proprio destino.

Il film arriverà nei cinema italiani dal 1 novembre e porterà dunque a compimento il racconto intrapreso con il primo film.

Succession 4×06, 6 grandi rivelazioni sulla storia e i colpi di scena

Succession 4×06 è andato in onda e ha lasciato in sospeso moltissimi colpi di scena e rivelazioni. Questa quarta stagione di Succession è già stata una corsa selvaggia, con lo show si è spinto molto avanti lasciando lo spettatore con il fiato in sospeso. L’ultimo episodio non fa altro che rendere le cose più eccitanti, poiché cambierà il futuro di Succession in diversi modi importanti.

La stagione 4 di Succession è l’ultima stagione dell’amata serie comico-drammatica della HBO, che conclude la storia della famiglia Roy e del loro enorme impero multimediale, Waystar Royco. Fino a questo momento, la quarta stagione di Succession ha visto l’uscita di scena di Logan Roy, il principale antagonista della serie, lasciando vacante la posizione di CEO. Kendall e Roman Roy sono ora co-amministratori delegati della società e le cose non stanno andando bene. Succession 4×06 riprende da Kendall e Roman che cercano ancora di gestire l’accordo con la GoJo e di affrontare il primo incontro con gli investitori.

Kendall presenta Living+

Succession 4x06 Kendal Roy

Il conflitto principale di Succession 4×06 è Living+, un nuovo progetto immobiliare gestito da Waystar Royco. Kendall lo descrive come una combinazione di sicurezza, intrattenimento e salute, esagerando con l’idea che la nuova impresa sia ovviamente impossibile. L’idea alla base di Living+ non è quella di lanciare effettivamente il prodotto, ma di far salire il prezzo delle azioni di Waystar Royco. L’azienda sta per essere acquistata da Lukas Matsson, CEO di GoJo, accordo dal quale Kendall vuole uscire. Con il lancio Kendall spera di far salire il prezzo delle azioni e di indurre Matsson a tirarsi indietro, annullando l’accordo.

Lukas Matsson capisce il piano di Kendall e dice a Shiv che non è interessato allo sviluppo immobiliare. Tuttavia, Kendall va comunque avanti, anche se non si conoscono ancora gli effetti delle azioni di Waystar Royco. È evidente che Kendall non sta prestando attenzione all’impatto del suo piano sulla Waystar, che potrebbe causare gravi danni in futuro. Kendall mente sui desideri del padre e aumenta le proiezioni finanziarie fino a renderle quasi impossibili da rispettare, causando conflitti all’interno dell’azienda. In Succession 4×06 siamo all’inizio del disastro.

Shiv divisa tra Tom e Matsson

Succession 4x06 Tom e Shiv

La relazione tra Shiv e Tom è stata in difficoltà dopo il tradimento di Tom nella terza stagione di Succession, ma sembra che le cose stiano cambiando. La coppia si è avvicinata molto in Succession 4×06, cosa che non accadeva da tempo. I due sembrano essere ritornati all’inizio della loro relazione e sembrano aver rimesso in piedi il loro matrimonio, ma c’è un problema: Lukas Matsson.

Shiv e Matsson hanno iniziato a sviluppare una relazione già negli scorsi episodi. Una relazione che per il momento sembra essere non corrisposta a livello amoroso da parte di Shiv ma che potrebbe portarle dei vantaggi economici considerevoli. Shiv ha forti ragioni romantiche e lavorative per scegliere tra Tom e Matsson, cosa che continuerà a influenzare il futuro della serie oltre Succession 4×06.

Roman licenzia Joy e Gerri

Succession 4x06 Roman Roy

Il potere della posizione di co-CEO sta iniziando a dare alla testa a Roman, facendogli prende alcune decisioni importanti in Succession 4×06. La prima decisione di Roman è quella di licenziare Joy, uno dei responsabili dei Waystar Studios, la divisione cinematografica e televisiva della Waystar Royco. Questo licenziamento diventa rapidamente disastroso, con Joy che si oppone dopo aver ricevuto la notizia.

Le cose peggiorano solo quando Gerri inizia a prendersela con Roman per il licenziamento di Joy, inducendo Roman a licenziare Gerri per ritorsione. Roman chiede poi a Kendall di ritirare il licenziamento, ma Kendall rifiuta, sostenendo anzi l’idea che i nuovi co-CEO debbano fare piazza pulita delle posizioni dirigenziali.

Il tweet di Matsson

Succession 4x06 il tweet di Matsson

Nonostante sia chiaramente una cattiva idea, Living+ di Kendall riceve un’accoglienza sorprendentemente calorosa durante l’incontro con gli investitori. Tuttavia, le cose prendono rapidamente una brutta piega quando Hugo vede la risposta di Lukas Matsson all’annuncio su Twitter. Accanto a all’immagine promozionale del prodotto, Matsson scrive nella didascalia “Doderick Macht Frei”, derivata dallo slogan che si trovava sul cancello d’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz.

Sembra che Matsson volesse scherzosamente paragonare le città dell’azienda Waystar Royco ai campi di concentramento, ma questo Tweet ha avuto un esito orrendo. Kendall ha immediatamente denunciato il tweet dal palco, rendendosi conto che poteva mettere a rischio l’accordo Waystar-GoJo e sicuramente danneggiare la reputazione di Lukas Matsson.

Logan Roy: il ritorno in Succession 4×06

Succession 4x06 Logan Roy

L’uscita di scena di Logan Roy potrebbe essere permanente nel futuro della serie ma questo non significa che vedremo meno il personaggio di Brian Cox. All’inizio di Succession 4×06 il team della Waystar esamina alcuni filmati d’archivio di Logan durante la preparazione dell’incontro con gli investitori.

Più avanti nell’episodio, si scopre che Kendall ha inserito segretamente questo filmato nella sua presentazione, utilizzando spezzoni montati e manomessi del padre per pubblicizzare Living+. Sebbene il pubblico sembri aver gradito, Shiv, Roman e il resto dei dipendenti Waystar pensano che sia piuttosto disgustoso, il che significa che Kendall probabilmente dovrà affrontare qualche contraccolpo.

Il futuro dopo Succession 4×06

Il futuro della Waystar

Succession 4×06 potrebbe non essere così importante come gli episodi precedenti, ma in realtà cambia significativamente il futuro dello show. Le conseguenze dell’incontro con gli investitori e il tweet di Lukas Matsson potrebbero danneggiare in modo significativo non solo l’affare GoJo, ma anche la Waystar Royco. Il licenziamento di Joy e Gerri e il nuovo litigio di Kendall con Karl, il direttore finanziario di Waystar Royco, non saranno di certo d’aiuto.

Inoltre, i problemi della Waystar stanno iniziando a provocare una spaccatura tra i tre fratelli Roy. La decisione di non concludere l’affare ha già provocato un conflitto tra Kendall, Roman e Shiv, raddoppiando la loro già tesa lotta per il potere. I tentativi di Kendall e Roman di applicare il metodo di gestione del padre non fanno che peggiorare le cose, con i fratelli Roy che potrebbero far crollare l’impero di Logan Roy entro la fine della quarta stagione di Succession.

Festival di Cannes 76: a Michael Douglas il premio alla carriera

Festival di Cannes 76: a Michael Douglas il premio alla carriera

Michael Douglas riceverà la Palma d’oro al Festival di Cannes 76, in riconoscimento della sua brillante carriera e del suo impegno per il cinema. Il Festival di Cannes gli renderà omaggio durante la cerimonia di apertura trasmessa in diretta su France 2 e all’estero su Brut, martedì 16 maggio. Negli ultimi anni, il Festival di Cannes ha assegnato il riconoscimento a Forest Whitaker, Agnès Varda, Jean-Pierre Léaud, Jodie Foster e Manoel de Oliveira.

“È sempre una boccata d’aria fresca essere a Cannes, che è stata a lungo una meravigliosa piattaforma per creatori audaci, audacia artistica ed eccellenza nella narrazione. Dalla mia prima volta qui nel 1979 per The China Syndrome alla mia più recente premiere per Behind the Candelabra nel 2013, il Festival mi ha sempre ricordato che la magia del cinema non è solo in ciò che vediamo sullo schermo, ma nella sua capacità di influenzare le persone intorno il mondo. Dopo oltre 50 anni di attività, è un onore tornare sulla Croisette per aprire il Festival e abbracciare il nostro linguaggio cinematografico globale condiviso.”

Il Festival di Cannes 76 si svolgerà dal 16 al 27 maggio, a questo link il programma ufficiale.

Rapito, il trailer ufficiale del nuovo film di Marco Bellocchio

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Rapito, il trailer ufficiale del nuovo film di Marco Bellocchio

Distribuito da 01 Distribution e in sala dal 25 maggio, il nuovo film di Marco Bellocchio dal titolo Rapito si fa ora ammirare grazie al suo trailer ufficiale. Nel nuovo lungometraggio del regista, che sarà presentato in concorso al Festival di Cannes, si racconta del caso Edgardo Mortara. Siamo nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, dove i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato.

La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.

Liberamente ispirato al libro di Daniele Scalise Il caso Mortara. La vera storia del bambino ebreo rapito dal papa (1996), il film scritto da Bellocchio insieme a Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Edoardo Albinati e Daniela Ceselli e la consulenza storica di Pina Totaro, rappresenta dunque un nuovo capitolo nell’analisi della storia novecentesca d’Italia portata avanti da Bellocchio con il suo cinema, dopo i recenti casi di Il traditore ed Esterno notte. Nel film recitano gli attori Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Enea Sala, Barbara Ronchi, Filippo Timi, Fabrizio Gifuni, Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Paolo Calabresi.

To Catch a Killer, la recensione del film con Shailene Woodley

To Catch a Killer, la recensione del film con Shailene Woodley

Ha trovato una distribuzione irrisoria qui a New York il nuovo film dell’argentino Damiàn Szifron, quello che qualche anno addietro aveva sorpreso il pubblico internazionale con il surreale e corrosivo Wild Tale. Un solo spettacolo al giorno in un multiplex vicino Times Square. Dopo essere andati a vederlo non è stato affatto difficile comprendere il motivo per cui To Catch a Killer abbia ottenuto talmente poca pubblicità e considerazione dall’industria cinematografica americana. Non soltanto si tratta di un thriller sulla caccia a un “mass shooter”, figura purtroppo oggi più che mai attuale negli Stati Uniti; nello sviluppare la trama la sceneggiatura scritta dallo stesso Szifron insieme a Jonathan Wakeham illustra anche con pienezza l’idea come una mente deviata possa essere anche il frutto di una società sempre più alienante.

Fortemente voluto dalla protagonista e produttrice Shailene Woodley, il film vede la giovane e problematica poliziotta Eleanor Falco trovarsi nel bel mezzo di un massacro compiuto da un assassino appostato col suo fucile di precisione in un palazzo di Baltimora. A condurre le indagini e la caccia all’uomo viene messo il detective dell’FBI Geoffrey Lammark (Ben Mendelsohn), il quale sceglie di far entrare in squadra Eleanor nonostante i suoi evidenti problemi. Insieme la coppia inizia un’indagine che la porterà a testare i propri limiti fisici ma soprattutto psicologici.

To Catch a Killer è un’opera con commento sociale dietro la confezione di genere

L’impianto narrativo e l’idea di messa in scena di To Catch a Killer rispondono pienamente agli stilemi del cinema di genere. La rappresentazione della metropoli innevata e malinconica rimanda nella propria, interna coerenza estetica ad altre ambientazioni molto apprezzate dagli appassionati di cinema mainstream. Abbiamo infatti pensato alle strade piovose e anonime di Se7en di David Fincher, e insieme anche ai viali eleganti ma anche spaventosi de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. Ma sia chiaro fin da subito, quello di Szifron non è assolutamente un lungometraggio derivativo: semplicemente sa adoperare i mezzi che ha a disposizione per immergere lo spettatore in un universo filmico che sa restituire con potenza la forza emotiva di storia e personaggi.

E qui entra poi in gioco la volontà precisa di introdurre un commento sociale dietro la confezione di genere: nel seguire le tracce che dovranno portare alla cattura dell’assassino i due protagonisti si trovano a indagare le pieghe nascoste di un sistema che fabbrica mostri, in ogni strato sociale che attraversa. Lammark e Falco in un percorso a tappe organizzato in maniera sorprendente si trovano faccia a faccia con una verità quanto mai sconcertante: l’uomo che stanno cercando non rappresenta una “deviazione” quanto piuttosto una cellula incancrenita dentro un organismo malato.

To-Catch-a-Killer-recensione

Un’opera violenta, specchio del nostro presente

Senza voler raccontare troppo per evitare spoiler non necessari, possiamo comunque affermare che To Catch a Killer si prende con enorme coraggio grossi rischi a livello sia estetico che contenutistico: la violenza messa in scena da Szifron è brutale, lontana dalla spettacolarizzazione del genere. La progressione delle indagini viene spesso rallentata da figure che rappresentano metaforicamente quanto sia marcio il sistema americano: agenti che fanno politica molto più di quanto non tengano a catturare il colpevole; l’estremismo conservatore che approfitta della tragedia per spargere terrore; un discorso chiaro e radicale sull’istituzione del self-made man e del suo diritto alla propria autodifesa.

To Catch a Killer propone tutto questo e insieme riflette in maniera estremamente forte su quanto mette in scena. Il risultato è tanto appassionante a livello di fruizione spettacolare quanto doloroso nel momento in cui si comincia a ragionarci sopra. Non stiamo parlando di un film perfetto, tutt’altro: alcune ovvietà nella trama e qualche backstory non del tutto necessaria portano con sé una certa dose di retorica. Difetti che comunque scalfiscono soltanto in minima parte la potenza di un thriller nichilista, quasi livido nell’esposizione. Non sembra essere arrivato al momento giusto, To Catch a Killer. E questo lo rende probabilmente un oggetto cinematografico ancor piú affascinante e complesso da metabolizzare. Quando il cinema di genere diventa lo specchio deformante (e deformato) del nostro presente, non è mai facile da accettare…

Guardiani della Galassia Vol. 3, l’Alto Evoluzionario è “male puro”

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I Guardiani della Galassia affronteranno un nemico davvero malvagio durante la loro ultima avventura insieme. Riunitosi con James Gunn dopo aver interpretato Clemson Munn nella fortunata serie HBO Max del regista, Peacemaker, Chukwudi Iwuji è pronto a seminare il terrore nei panni dell’Alto Evoluzionario. I filmati precedenti hanno anticipato quanto sia spregevole questo individuo superpotente e come minaccerà direttamente i Guardiani insieme all’Adam Warlock di Will Poulter. In occasione dell’arrivo del film in sala, Iwuji ha voluto sottolineare che non c’è confine che l’Alto Evoluzionario non varcherà nel tentativo di creare la specie perfetta.

Perri Nemiroff di Collider ha parlato con il cast e il team dietro il film, incluso Chukwudi Iwuji, che ha suggerito che l’Alto Evoluzionario potrebbe essere più spaventoso di Thanos, un paragone nobile considerando quanto fosse memorabile il signore della guerra interpretato da Josh Brolin durante la sua apparizione in Avengers: Infinity War e Endgame.

“Ho in qualche modo menzionato la parola fanatismo, e non credo ci sia un confine che non attraverserà se crede che ti porterà lì. Crede di essere l’unico che può portare la civiltà al livello successivo e salvarla. È molto simile a Thanos, ma in un modo molto spaventoso. Quindi non penso che ci sia un confine per lui. E questa è stata la gioia di interpretarlo. Questo ragazzo è completamente inquietante ed è stato assolutamente delizioso interpretarlo.”

Chi ha già visto il film può certamente confermare che l’Alto Evoluzionario è un personaggio carismatico e splendidamente interpretato, chi lo andrà a vedere da oggi in sala potrà dire presto la sua.

Guardiani della Galassia Vol. 3, recensione del film di James Gunn

Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà dunque l’ultima occasione di vedere Gunn coinvolto con il Marvel Cinematic Universe. La sinossi del film recita: “in Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.“

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema dal 3 maggio.

 

Sergio Toppi, il 5 maggio l’inaugurazione della mostra di ARF! 2023

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Dopo le retrospettive dedicate negli anni passati a Maestri del Fumetto italiano come Guido CrepaxAttilio Micheluzzi e Gianni De Luca, solcando la stessa linea editoriale, ARF!  insieme al Municipio Roma IX e con la co-curatela della APS Artigiani delle Nuvole, presenta una nuova mostra antologica dedicata al grandissimo Sergio Toppi.

L’opera riconosciuta, pluripremiata e pubblicata in tutto il mondo, Geografie dellAvventura racconterà lattraversamento dei continenti e dei confini narrativi tramite i luoghi, le epoche e le culture che tracciano una mappa” dellopera di questo autore immenso.

La mostra, che verrà inaugurata venerdì 5 maggio alle ore 18, presenta decine di tavole originali e alcune stampe tratte dalle sue storie a fumetti più celebri, da Il Collezionista a Sharaz-De, da Blues e Little Big Horn 1875 a Una spada per KomuraSan Isidro Maxtlacingo 1850 e Kas-Cej (opere che – negli anni – sono approdate su riviste che hanno segnato la storia del Fumetto italiano, come Corto MalteseAlter AlterComic ArtLEterrnauta e Orient Express), da ambientazioni puramente western a suggestioni mediorientali che rimandano a Le mille e una notte, dal Giappone al Messico, dalle steppe russe agli altipiani aztechi. E oltre, fino ad alcune riproduzioni di illustrazioni oramai introvabili, a testimonianza delle tante collaborazioni che Toppi ha intessuto con alcune delle più prestigiose case editrici italiane e straniere, da Sergio Bonelli Editore alla Marvel Comics.

«Quando, da perfetto sconosciuto quale sono, grazie al cielo, al di fuori del piccolo mondo fumettistico italiano, mi presento a qualche manifestazione dedicata ai comics (a New York come a Buenos Aires, a Barcellona come ad Angoulême), mi basta una semplice dichiarazione per suscitare linteresse e la stima dei miei interlocutori: Mi chiamo Sergio Bonelli, pubblico fumetti in Italia e sono leditore di Sergio Toppi.”» Sergio Bonelli.

Questa mostra rappresenta la prima collaborazione di ARF! Festival con La Vaccheria, il nuovo spazio culturale ed espositivo dellEUR, in via Giovanni lEltore, uno splendido casale storico di circa 1.800 mq. appena ristrutturato e rigenerato, a cavallo tra il Pratone delle Valli e il Parco Volusia, in gestione al Municipio Roma IX.

Nello stesso spazio verranno esposte le opere di VALO, al secolo Valentina Patete, fumettista e illustratrice di Isernia, vincitrice del Premio Bartoli 2022, riconoscimento che ogni anno ARF! Festival, in collaborazione con Stay Nerd, assegna alla “Miglior promessa del fumetto italiano”.  Il Premio – intitolato alla memoria dell’impareggiabile scopritore di talenti Lorenzo Bartoli – oltre a offrite l’opportunità di esporre le proprie opere accanto a quelle di un grande nome del Fumetto italiano riconosce anche un premio in denaro offerto da Stay Nerd.

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