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The Crown: scelto un giovane attore per Mohamed al-Fayed

The Crown

L’astro in ascesa Amir El-Masry, attore egiziano noto per Limbo, è entrato a far parte del cast di The Crown, ed interpreterà il giovane Mohamed al-Fayed, l’ex proprietario di Harrods. A rivelare la notizia è stato Variety, che ha trovato conferma presso Netflix. La piattaforma, tuttavia, non ha fatto ulteriori commenti. 

Sappiamo anche che Salim Daw (“Oslo”) è stato scelto per interpretare un’incarnazione più adulta di Mohamed al-Fayed, padre di Dodi al-Fayed e compagno della Principessa Diana fino al giorno della loro morte. I due verranno interpretati da Khalid AbdallaElizabeth Debicki.

Anche se Netflix e i produttori di The Crown non hanno rilasciato dichiarazioni, la scelta di due attori di età diverse per interpretare Mohamed al-Fayed suggerisce che, oltre a uno sguardo negli ultimi mesi di vita di Diana, gli spettatori vedranno anche una parte importante della backstory del businessman egiziano, oggi di 93 anni, che nel 2008 accusò pubblicamente la Regina e il Principe Carlo di aver ordinato ai servizi segreti britannici di uccidere la Principessa per impedirle di sposare un uomo musulmano e di avere suo figlio.

Nella quinta stagione di The Crown Imelda Staunton entra nel ruolo della regina Elisabetta II. L’attrice britannica raccoglierà l’eredita lasciata da Claire Foy o Olivia Colman. La quinta stagione è prevista per il 2022. Nel cast ci saranno anche Jonathan Pryce nei panni del Principe Filippo, Lesley Manville in quelli della principessa Margaret e Jonny Lee Miller come John Major. Elizabeth Debicki sarà Diana mentre Dominic West interpreterà Carlo.

 
 

Elvis: la recensione del film di Baz Luhrmann

Elvis recensione

«We’re caught in a trap, I can’t walk out, because I love you too much baby». Basterebbero questi versi di Suspicious Minds, uno dei brani più celebri di Elvis Presley, a raccontare il film che il regista Baz Luhrmann ha dedicato al re del rock ‘n roll. Il suo Elvis non è infatti solo lo showman per eccellenza né il sex symbol senza tempo che tutti conosciamo. Oltre ciò, egli è prima di tutto un ragazzo smarrito, continuamente alla ricerca della via verso casa, mentre intorno a lui si solidifica una gabbia dorata dalla quale, come noto, è stato sempre più difficile sfuggire.

Tornato alla regia a nove anni da Il grande Gatsby, Luhrmann realizza con Elvis un film che proprio come il suo protagonista vuole essere larger than life. Un film che va oltre la stretta etichetta di biopic e che racconta il celebre cantante e showman con un fare eccessivo ma allo stesso tempo intimo, sgargiante ma anche profondamente cupo, il tutto guidato naturalmente da quelle emozioni forti alla base di tutto il cinema del regista australiano. Proprio come Romeo e Giulietta, come Satine e Christian e come Jay Gatsby, anche Elvis è prima di tutto un uomo al costante inseguimento dell’amore.

La sua storia è qui vista attraverso il prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker. Vengono dunque approfondite le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale di 20 anni, coprendo dagli esordi alla fama di Presley, dal rapporto di lui con la famiglia a quello con la moglie Priscilla, dalla formazione del suo mito sino al suo inarrestabile declino. Il tutto proprio mentre gli Stati Uniti e il mondo cambiavano per sempre, perdendo la loro innocenza e dando luogo a rivoluzioni culturali e sociali senza precedenti.

Elvis Buz Luhrmann
Austin Butler nei panni di Elvis Presley in una scena del film.

Are you lonesome, Elvis?

Elvis Presley è stato già raccontato altre volte sul piccolo e grande schermo (in particolare si ricorda il film del 1979 Elvis, il re del rock, diretto da John Carpenter e interpretato da Kurt Russell), ma per rendergli davvero giustizia occorreva un regista che non avesse paura di osare e pochi potevano essere indicati per tale operazione quanto lo è Luhrmann. Il suo cinema, caratterizzato dallo sfarzo e dall’abbondanza, dalle imponenti scenografie e dai costumi sgargianti, si sposa alla perfezione con la vita e l’attività di Elvis. Ancor di più, tutto ciò contribuisce qui a racchiudere il protagonista in quella prigione dorata (ma pur sempre prigione) che era diventata la sua vita.

Luhrmann, pur coprendo con questo film praticamente tutta la carriera di Elvis, compie delle precise scelte su cosa narrare e cosa lasciar fuori dal racconto. Mancano certamente episodi importanti della vita del cantante e diverse sono le libertà prese nei confronti di quella che è la sua vera storia, ma è in questo che Elvis si sgancia dal film biografico per andare oltre. Proprio come Gatsby venne prelevato dal romanzo di Fitzgerald per essere ricontestualizzato in una versione post-moderna di quello stesso racconto, così Luhrmann inserisce Elvis in un film che tra effetti speciali, virtuosismi e luci espressionistiche mira a farne emergere l’anima prima che la storia personale.

Elvis ragiona dunque primariamente per episodi, ognuno dei quali ci ribadisce il suo senso di smarrimento e la sua insofferenza verso le imposizioni provenienti dall’esterno o, il più delle volte, proprio da quello stesso colonnello Parker a cui il cantante deve molto, tanto nel bene quanto nel male. E proprio riguardo a Parker, Luhrmann non sembra avere dubbi sul suo ruolo di “cattivo” in questa vicenda, mentre Elvis non può che essere il buono, il supereroe il cui potere è la musica. Un supereroe il cui desiderio era esprimere sé stesso, portare via la sua famiglia dalla povertà e vivere dell’amore incondizionato dei suoi fan. Un amore che si è però rivelato tanto letale quanto lo è la kriptonite per Superman.

Elvis Austin Butler
Austin Butler e Tom Hanks in una scena del film.

Un film abbagliante e colmo di buon cuore come lo era Elvis

Una delle critiche più ricorrenti mosse a Il grande Gatsby è quella di essere un film esteticamente ricco ma privo di cuore. Luhrmann sembra aver fatto tesoro di quella lezione, coniugando in Elvis tutte le sue principali caratteristiche stilistiche ad un cuore che non solo è vivo, ma batte anche ad un ritmo forsennato. Un ritmo contagioso dato dall’uso di split screen e di un montaggio frenetico e che già dalle prime scene dimostra la volontà di questo film di non essere solo un film, bensì un’esperienza visiva e sonora unica. Basta la sequenza dove si alternano la folgorazione per la musica di Elvis e la sua prima esibizione in abito rosa a far schizzare alle stelle l’entusiasmo.

Buona parte di questo cuore che contraddistingue Elvis è inoltre dato dalle interpretazioni dei due protagonisti, chiamati a dare corpo, anima e voce a personaggi che con la loro forza guidano la storia piuttosto che farsi guidare da essa. Se Tom Hanks è eccezionale nel caratterizzare il colonnello Parker ora come figura paterna ora come diabolico architetto delle fortune del suo pupillo, Austin Butler nei panni di Elvis è un’autentica rivelazione. L’attore assume un compito gravoso, trionfando però nel non dar vita ad un’ennesima imitazione del re del rock, bensì una propria interpretazione del suo modo di parlare, di fare, di muoversi. Ogni scetticismo si dilegua e Butler appare la miglior scelta possibile per questo ruolo.

Con soluzioni di messa in scena di questo tipo, con interpretazioni di questo livello e con quel coraggio di osare che ormai sembra proprio di ben pochi autori, si possono perdonare ad Elvis alcune incertezze narrative e alcune particolari prese di posizione sulla vicenda narrata. Ciò che ancor di più conta, però, è come Luhrmann riesca ad utilizzare tutte queste componenti a vantaggio delle intenzioni del film, il quale non sarà un biopic nel senso classico del genere, ma è un’opera ancor più vicina alla vera essenza di Elvis (o almeno quella che il regista ritiene essere la sua vera essenza). Insomma, un film che molto probabilmente Elvis avrebbe adorato vedere e in cui i suoi fan possono ritrovare tante calorose emozioni e un non indifferente velo di malinconia.

 
 

Star Wars Summer Vacation: il trailer del nuovo speciale LEGO

L’estate è arrivata e il trailer di LEGO® Star Wars Summer Vacation scalderà gli animi. Il nuovissimo speciale animato targato Lucasfilm e LEGO Group, ultima novità della serie di racconti legati alla popolare saga, iniziata con LEGO Star Wars Holiday Special e proseguita con LEGO Star Wars Terrifying Tales, debutterà il 5 agosto 2022 in esclusiva su Disney+.

LEGO Star Wars Summer Vacation, ambientato poco dopo gli eventi di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, vede nella versione originale le voci di “Weird Al” Yankovic, Yvette Nicole Brown, Kelly Marie Tran, Anthony Daniels, Billy Dee Williams oltre a quelle dei membri del cast che ritornano dai precedenti speciali di LEGO Star Wars e include la nuova canzone originale “Scarif Beach Party” interpretata da “Weird Al” Yankovic.

Alla ricerca di una pausa dagli stormtrooper e dai caccia TIE, Finn organizza una vacanza a sorpresa per i suoi amici Rey, Poe, Rose, Chewie, BB-8, R2-D2 e C-3PO, a bordo del lussuosissimo Starcruiser galattico, Halcyon. Ma il piano di Finn di vivere un’ultima avventura insieme va rapidamente a monte quando viene separato dal gruppo. Mentre cerca i suoi amici, incontra tre Fantasmi di Forza: Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e Leia Organa, che condividono le loro storie inaspettate di vacanze andate male, aiutandolo a capire che le vacanze non sono solo divertimento. Nella versione originale di LEGO Star Wars Summer Vacation il cast delle voci comprende: “Weird Al” Yankovic nel ruolo di Vic Vankoh; Yvette Nicole Brown in quello di Colvett Valeria; Thomas Lennon nei panni di Wick Cooper; Paul F. Tompkins in quelli di Rad; Dee Bradley Baker presta la sua voce a Boba Fett; Ashly Burch al Droide Tour; Kyliegh Curran a Sidero; Anthony Daniels a C-3PO; Trevor Devall all’Imperatore Palpatine; Allie Feder al Sy Snootles; Jake Green a Poe Dameron; Matt Lanter ad Anakin Skywalker; Ross Marquand ad Han Solo; Omar Miller a Finn; Kevin Michael Richardson a Jabba the Hutt; Matt Sloan a Darth Vader; James Arnold Taylor a Obi-Wan Kenobi; Kelly Marie Tran a Rose; Helen Sadler a Rey Skywalker; Billy Dee Williams a Lando (Holovid); Matthew Wood a Ben Solo; e Shelby Young a Leia Organa.

David Shayne è sceneggiatore e produttore esecutivo, mentre il regista è Ken Cunningham. James Waugh, Josh Rimes, Jacqui Lopez, Jill Wilfert, Jason Cosler, Keith Malone e Jennifer Twiner Mccarron sono i produttori esecutivi. Prodotto in collaborazione con Atomic Cartoons.

 
 

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, annunciati nuovi membri del cast

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes

Continuano i casting per The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, film prequel della saga di Hunger Games, basato sull’omonimo romanzo.

Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; e Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7.

La trama: Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla fine chi è un usignolo e chi è un serpente.

The Hunger Games: The Ballad of Songbirds and Snakes, il video titolo

Distribuito nel 2020, il romanzo ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da Donald Sutherland nei film), il cattivo principale di The Hunger Games. Anche prima che il libro arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis Lawrence, il regista che ha firmato il secondo, terzo e quarto film della saga, tornerà per questo film.

Durante la sua presentazione al CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro, che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel 10° Hunger Games.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Jerome Lance interpreterà Marcus, il tributo del Distretto 2. Ashley Liao interpreterà Clemensia Dovecote, una delle amiche più care di Coriolanus e mentore di un tributo del Distretto 11. Knox Gibson interpreterà Bobbin, tributo del Distretto 8; Mackenzie Lansing interpreterà Coral, tributo del Distretto 4; mentre Aamer Husain interpreterà Felix Ravinstill, il mentore di un tributo del Distretto 11; Nick Benson interpreterà Jessup, il tributo del Distretto 12 insieme a Lucy Grey Baird (Rachel Zegler); Laurel Marsden interpreterà Mayfair Lipp, che mette il nome di Baird in lizza per il decimo Hunger Games; Lilly Cooper interpreterà Arachne Crane, mentore di un tributo del Distretto 10; Luna Steeples interpreterà Dill, tributo del Distretto 11; Hiroki Berrecloth interpreterà Treech, tributo del Distretto 7.

 
 

Best Movie Comics & Games: gli ospiti, le anteprime, il programma

X – A Sexy Horror Story Best Movie Comics & Games

Sarà un weekend nel segno dell’intrattenimento pop quello di sabato 25 e domenica 26 giugno a Milano grazie a Best Movie Comics & Games, manifestazione organizzata da Duesse Communication per festeggiare il 20° compleanno di Best Movie, rivista di riferimento per il cinema e l’entertainment.

Nel cuore della città, presso gli spazi di Superstudio, Best Movie Comics & Games offrirà una due giorni di cinema, con tante anteprime nazionali, ma anche serie tv, fumetti, action figures, cosplay, games, alla presenza di tantissimi ospiti che racconteranno al pubblico le proprie esperienze e passioni. Panel, incontri, meet & greet, proiezioni, un’area stand ricca di novità, per circa 10 ore di programmazione giornaliera a ingresso gratuito.

Attori, registi, doppiatori, illustratori, creators, cosplayer e gamers: saranno gli ospiti il vero motore di Best Movie Comics & Games. Da Zerocalcare che, in dialogo con il responsabile editoriale di Best Movie Giorgio Viaro, si cimenterà nell’analisi dei titoli del Marvel Cinematic Universe dando anche i voti ai film in un panel dal titolo “Zerocalcare e i film Marvel: scontro finale” (domenica 26 giugno ore 19.00) a Roberto Recchioni, protagonista della notte horror di sabato 25 nel corso della quale presenterà alcune immagini esclusive di Carne Fredda, il suo primo film da regista prodotto da Adler Entertainment e Red On Productions (sabato 25 giugno ore 19.30). E poi ancora Matilde Gioli, volto amato del cinema e della serialità nazionale, che si racconterà nel talk “Matilde Gioli – La mia vita con DOC”, un omaggio alla serie Rai di successo DOC – Nelle tue mani cui seguirà un dibattito sul potere delle serie tv nell’esperienza dello spettatore contemporaneo con interventi di Zerocalcare e Roberto Recchioni (domenica 26 giugno ore 15.00), e Alberto Malanchino, tra i protagonisti di DOC accanto a Matilde Gioli e Summertime, che porta a Best Movie Comics & Games la sua esperienza di doppiatore dopo aver prestato la voce al personaggio di Buzz Lightyear nel nuovo film targato Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz (domenica 26 giugno ore 18.00). Un’altra iconica doppiatrice incontrerà il pubblico della manifestazione, ovvero Emanuela Pacotto, voce di anime di culto come Dragon BallOne Piece e Naruto (sabato 25 giugno ore 15.00). Si parlerà anche del fascino del cosplay con Himorta, tra le più note cosplayer a livello internazionale con oltre un milione di follower (sabato 25 giugno ore 18.30), e di games con Moonryde, lo streamer e gamer che si svelerà nel talk dal titolo “Il cecchino di San Cesareo si racconta” (domenica 26 giugno ore 11.00).

Best Movie Comics & Games regalerà al pubblico anche tre strepitose anteprime: si parte con l’animazione di The Deer King – Il Re dei Cervi, epopea fantasy diretta da Masashi Ando e Masayuki Miyaji in sala per Koch Media dal 27 al 29 giugno (sabato 25 giugno ore 16.00); sempre targata Koch Media è l’attesissima anteprima nazionale di X – A Sexy Horror Story, nuovo film di Ti West interpretato da Mia Goth, slasher in uscita il prossimo 14 luglio per Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Films dedicata al cinema di genere, che renderà la prima serata dell’evento una vera e propria notte da brividi (sabato 25 giugno ore 20.30). Altra grande anteprima nazionale sarà quella di Gold, survival thriller diretto da Anthony Hayes e interpretato da un insolito Zac Efron nei panni di un uomo che lotta per la propria sopravvivenza, abbandonato nel deserto, nel tentativo di estrarre la più grande pepita d’oro mai rinvenuta (domenica 26 giugno ore 16.00). Il film arriverà nelle sale italiane il 30 giugno per Adler Entertainment.

Best Movie Comics & Games ospiterà inoltre un’area stand in cui tutti gli appassionati potranno acquistare fumetti, card da gioco, action figures… Ma ci sarà anche spazio per i giochi da tavolo con una serie di tavoli dimostrativi accessibili a tutto il pubblico a cura di La tana dei Goblin di Milano, oltre a un’area espositiva di LEGO, organizzata da Brianza LEGO Users Group, e di personaggi del mondo Disney in scala 1:1.

Grazie alla collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano, oltre alla possibilità di far realizzare dei disegni su commissione presso lo stand agli studenti della scuola, ci saranno anche dei contest a tema “Disegna il tuo personaggio preferito di un film o di un videogioco”, in collaborazione con SuperGulp. La Scuola del Fumetto di Milano organizzerà inoltre due workshop, il primo dedicato alla figura del character design nei videogiochi con Andrea Priore (sabato 25 giugno ore 17.00), e il secondo sull’animazione 2d per videogiochi in compagnia di Fabiano Caputo (domenica 26 giugno ore 14.00). Non potrà mancare inoltre un’area green per il food & beverage nello spazio esterno di Superstudio.

 
 

Indiana Jones 5: il produttore fa affermazioni audaci sul film

Indiana Jones 5

Parlando con A.frame, il produttore di lunga data di Indiana Jones, Frank Marshall, ha parlato del prossimo Indiana Jones 5. Marshall ha esaltato i personaggi e la sceneggiatura del film scritto da James Mangold, Jez Butterworth e John Henry-Butterworth (che ha scritto la sceneggiatura di Ford v Ferrari). Marshall ha promesso che il prossimo Indiana Jones 5 sarà tutto ciò che il pubblico potrebbe desiderare da un film di Indiana Jones. Ecco la sua dichiarazione:

“È una grande storia, è un grande personaggio e penso che sarai molto felice di questo film. È tutto ciò che si può volere da un film di Indiana Jones”.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

 
 

Spider-Man: Accross the Spider-verse (Parte 1), nuovi dettagli sul villain

Spider-Man- Accross the Spider-verse (Parte 1)

Una settimana dopo la rivelazione del primo sguardo alla Macchia, il cattivo di Spider-Man: Accross the Spider-verse (Parte 1), il regista del film, Kemp Powers, ha rilasciato delle dichiarazioni più dettagliate sul personaggio e soprattutto sul suo costume.

Durante un’intervista con CartoonBrew insieme ai suoi co-registi Joaquim Dos Santos e Justin K. Thompson, Powers ha notato un dettaglio interessante sull’aspetto di Macchia. L’aspetto bizzarro del cattivo non è dovuto a un costume, ma alla sua vera pelle, che è completamente bianca con macchie scure dalla testa ai piedi che potenziano le sue abilità.

“Fin dall’inizio sembrava avere un potenziale infinito, sia per ciò che riguarda l’aspetto visivo che per quanto concerne l’arco narrativo del personaggio. Perché sai tra l’altro che non è un costume, quella è la sua pelle. Dal modo in cui lo indossa, sai che non è un ragazzo con un abito a pois. In realtà è la sua pelle. Quindi sai, l’arco narrativo di Dr. Ohnn/Macchia è davvero complementare, senza rivelare la storia, completa davvero bene il viaggio di Miles in questo film.”

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere Spider-Man: Accross the Spider-verse, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

 
 

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, svelato un imponente set LEGO

Doctor strange nel multiverso della follia

Rivelato per la prima volta all’evento virtuale LEGO’S LEGO-CON 2022 prima di essere messo in catalogo nel negozio ufficiale LEGO, ecco un set dedicato a Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che raffigura il “Sanctum Sanctorum” e che sarà disponibile dal 1° agosto, con un prezzo di $ 249,99.

Con le dimensioni di 32 cm di altezza, 31 cm di larghezza e 26 cm di profondità, il Sanctum Sanctorum è un set considerevole. Non solo presenta Strange, Sinister Strange e Dead Strange (ciascuno interpretato da Benedict Cumberbatch), Wong (Benedict Wong), Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Mordo (Chiwetel Ejiofor) per ricreare momenti di Multiverse of Madness, ma presenta anche Iron Man (Robert Downey Jr.), Spider-Man (Tom Holland) e Ebony Maw (Tom Vaughan-Lawlor) per ricreare le scene di apertura di Avengers: Infinity War. Oltre a una replica altamente dettagliata del Sanctum, il set presenta anche portali mobili, supporti di volo e piccoli cenni al MCU più ampio come i graffiti del logo dei Dieci Anelli.

GUARDA LE IMMAGINI DEL SET LEGO

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3, sorprendenti aggiornamenti

Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3

La star di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3 Nia Vardalos offre un importante aggiornamento sulle riprese del film. Scritto da Vardalos al suo debutto alla sceneggiatura, il primo episodio della serie di commedie romantiche è stato distribuito nel 2002 ed è diventato un successo travolgente. Nominato all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, Il mio grosso grasso matrimonio greco ha spinto la carriera comica di Vardalos a nuovi livelli ed è diventata una delle commedie romantiche con il maggior incasso di tutti i tempi.

Diretto da Joel Zwick, Il mio grosso grasso matrimonio greco segue Fotoula “Toula” Portokalos (Vardalos), una giovane donna greco-americana che si innamora del non greco Ian Miller (John Corbett). Caratterizzato da un cast di supporto stellare che include il defunto Michael Constantine nei panni del padre di Toula Windex, Gus e Lainie Kazan nei panni della madre di Toula, Maria, l’affascinante film ha generato una serie TV sequel di breve durata e un sequel del 2016, Il mio grosso grasso matrimonio greco 2. L’anno scorso, Vardalos ha rivelato che altre avventure della famiglia Portokalos erano all’orizzonte con l’annuncio di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3. Vardalos aveva scritto la sceneggiatura e stava cercando finanziamenti nel corso del 2021; ora sembra che il film sia andato avanti considerevolmente.

Nel suo ultimo aggiornamento sulla terza puntata, Nia Vardalos è andata sui social media per annunciare che le riprese di Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 3 sono iniziate ad Atene, in Grecia. Nel video, Vardalos rivela di essere la regista del film e offre una rapida occhiata al set dalla finestra della sua camera d’albergo.

https://twitter.com/NiaVardalos/status/1539292023068532738?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1539292023068532738%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fbig-fat-greek-wedding-3-update-nia-vardalos%2F

 
 

Chris Evans, chi lo interpreterebbe in un biopic? Ecco la risposta sorprendente dell’attore

Chris Evans film

Durante il famoso format di interviste con i cuccioli di Buzzfeed, a Chris Evans sono state poste una serie di domande, tra cui quale attore vorrebbe vedere in un biopic sulla sua vita nel compito di interpretare lui e suo fratello Scott (al quale l’attore è molto legato).

L’attore ha offerto una risposta piuttosto inaspettata per chi potesse interpretarlo, citando immediatamente Adam Driver come sua prima scelta e scherzando “[vediamo] cosa fa”. Per quanto riguarda suo fratello, Evans ha scherzato dicendo che “solo Scott può interpretare Scott”.

“Che si scelga Adam Driver, vediamo cosa fa! Per per Scott… questa è un’ottima domanda… ma credo che solo Scott possa interpretare Scott.”

Chris Evans è impegnato nella promozione di Lightyear – La vera storia di Buzz, il film Pixar al cinema dal 15 giugno.

Lightyear – La vera storia di Buzz, recensione del film Pixar

Lightyear – La vera storia di Buzz, il lungometraggio originale Disney e Pixar che segue il leggendario Space Ranger in un’avventura intergalattica, arriverà il 15 giugno nelle sale italiane. La nuova avventura d’azione racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

Il premiato compositore Michael Giacchino, che ha firmato le musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up. Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi, Ratatouille, Cars 2, Inside Out, Coco e Gli Incredibili 2.

 
 

Barbie: Margot Robbie in rosa shocking nelle foto rubate dal set

barbie margot robbie

Margot Robbiebarbie compare completamente abbigliata in rosa shocking nelle foto rubate dal set di Barbie, il film diretto da Greta Gerwig che la vede protagonista accanto a Ryan Gosling/Ken. Robbie, oltre a essere la protagonista del film, si occupa anche della produzione del progetto. Ecco di seguito le immagini:

Diretto da Greta Gerwig, che ha co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach, il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione tra la Mattel Film e Warner Bros.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele.

Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche Ryan Gosling che interpreta Ken, con Kate McKinnon, Alexandra Shipp, America Ferrera, Simu Liu, Hari Nef e Will Ferrell a completare il cast principale.

 
 

Christian Bale non sapeva cosa fosse il MCU prima di ottenere il ruolo di villain in Thor 4

gorr il macellatore Thor: Love and Thunder

Durante un’intervista per la promozione di Thor: Love and Thunder con Total Film (tramite Games Radar), Christian Bale ha confessato di non avere “assolutamente” nessun scrupolo ad accettare un ruolo in un film di fumetti dopo aver interpretato Batman per tre film, dicendo che non gli era nemmeno passato per la testa l’idea di rifiutare perché era già stato un altro personaggio dei fumetti.

Bale ha continuato spiegando che aveva letto le reazioni della gente riguardo al suo casting nel film e che i fan celebravano il suo ingresso nel MCU, ma che non aveva idea di cosa fosse. Come molti fan sanno, MCU è l’abbreviazione di Marvel Cinematic Universe, ma Christian Bale non ne aveva idea: “Lo leggevo e la gente diceva: ‘Oh, guarda questo! È entrato nel MCU!’ E io dicevo: ‘Ho fatto cosa? Non sono entrato in nessuna m***a, grazie mille.’ Sono tipo, ‘L’MCU?’ Ho dovuto chiedere cosa fosse.”

thor:Oltre a questa sorprendente rivelazione, nella stessa occasione, Christian Bale rivela alcune influenze sorprendenti per il suo cattivo, Gorr, che includono Nosferatu e un video musicale della band Aphex Twin. Bale spiega che lui e il regista Taika Waititi volevano persino che Gorr avesse una sorta di sequenza di ballo in Thor: Love and Thunder, che sarebbe stato ispirato dalla musica della cantautrice Kate Bush.

“Per lo più ascoltando i pensieri di Taika [Waititi, regista] sul personaggio. C’è ovviamente una sorta di atteggiamento leggero da Nosferatu. Taika e io volevamo fare un intero ballo, cosa che non siamo riusciti a fare, ma avevamo tutto questo tipo roba alla Kate Bush su cui abbiamo lavorato. Ma penso che si sia appena reso conto che non gli sarebbe mai stato permesso di inserirlo nel film finale. Direi che la cosa che stavo prendendo a riferimento era il video di “Come To Daddy” di Aphex Twin. Ma non so nemmeno se sarà nel film finale”.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

L’estate nei tuoi occhi: recensione della serie Amazon Prime Video

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Dopo il successo di Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018), adattamento di un suo romanzo nonché uno dei recenti film originali Netflix più riusciti, la talentuosissima scrittrice Jenny Han firma una nuova produzione: si tratta della serie tv L’estate nei tuoi occhi, ora disponibile su Amazon Prime Video, e trasposizione su schermo del romanzo The Summer I turned pretty. Nel cast della serie, Lola Tung, Jackie Chung (Coming Home Again), Rachel Blanchard (Deep Water), Christopher Briney, Gavin Casalegno (I Am Gabriel), Sean Kaufman, Alfredo Narciso (Demolition) e Minnie Mills.

Primi colpi di fulmine sotto il sole di Cousins Beach

Si tratta di una storia di formazione che racconta il primo amore, i colpi di fulmine e la magia di un’estate perfetta. Come sempre, è una protagonista carismatica e adorabile (la nuova promessa Lola Tung), e soprattutto “canonica” nel senso migliore del termine, che veicola il senso e l’entusiasmo di una storia d’amore da film, perfetta per la maratona del fine settimana.

La trama di L’estate nei tuoi occhi segue Isabel (Tung), che tutti chiamano Belly, adolescente che trascorre ogni estate a Cousins Beach, durante il suo periodo preferito dell’anno. Come dice lei stessa nel primo episodio, la sua agenda si organizza intorno a questi due mesi – il motivo? Non si tratta tanto di fare castelli di sabbia sulla spiaggia quanto di passare del tempo con Conrad (Briney) e Jeremiah (Casalegno), i figli della proprietaria di Cousins Susannah (Rachel Blanchard), nonché migliore amica della madre di Belly, Laurel (Jackie Chung).

Le due famiglie, accomunate da un grande affetto ma anche da evidenti tensioni sociali ed economiche, sono abituate a trascorrere l’estate insieme, ma quest’anno sarà tutto diverso, soprattutto perché Belly non è più una ragazza con gli occhiali e l’apparecchio per i denti, bensì una giovane donna che sta per compiere 16 anni e che inizia a manifestare un forte bisogno di indipendenza dalla madre. E’ cosi che la protagonista cercherà di rompere le barriere che la separano dal mondo degli adulti, in un classico coming-of-age dalla forte componente romantica ma, e questa è una delle scelte narrative migliori del prodotto, non si dimentica mai che Bellynon è il centro dell’universo“, e che intorno a lei possono esserci drammi più seri della prima ubriacatura, dal punto di vista degli adulti.

L'estate nei tuoi occhi serie tv

L’estate negli occhi, e nel cuore, di Belly

Questo contrasto tra l’adolescenza e il mondo degli adulti, il carisma della sua entusiasta protagonista e la sua playlist deliziosamente pop (non può ovviamente mancare “thank u, next” di Ariana Grande) la rendono davvero divertente, pur con qualche ostacolo narrativo che sarebbe bene non incontrare in una seconda stagione. L’estate nei tuoi occhi gioca con la giusta combinazione di freschezza e divertimento, senza mai tralasciare la malinconia e la tristezza, stati d’animo spesso evocati non solo dalla calura estiva ma anche da un periodo di transizione delicato come quello dell’adolescenza.

Team Conrad o Team Jeremiah? Questo sarà il dibattito probabilmente più in voga sui social nelle prossime settimane. Christopher Briney e Jeremiah Gavin Casalegno sono fatti della materia dei classici rubacuori del cinema adolescenziale: Conrad è lunatico fino all’arroganza e Jeremiah si diverte a infastidire chiunque. L’estate nei tuoi occhi, di fronte a questo dilemma romantico, decide di mettere da parte gli orpelli dell’interesse amoroso in favore di una crescita significativa del personaggio. Si tratta di una scelta funzionale solo a metà, nel senso che fa sicuramente bene all’arco di Belly, ma non altrettanto alla chimica tra i personaggi, che fatica a carburare e che è invece un elemento cruciale delle vivide memorie dell’autrice nei libri.

Anche se la storia si prenda il suo tempo per costruire il triangolo amoroso, che prende forma solo a stagione inoltrata, lo schema relazionale è un po’ problematico: Jeremiah è un personaggio affascinante, ma il suo ingresso nella vita sentimentale di Belly sembra più un modo per creare problemi al fratello Conrad che la prova di un sentimento sincero, e la direzione del’episodio finale dimostra di non riuscire a sviscerare completamente la questione. Nonostante i suoi aspetti meno convincenti, L’estate nei tuoi occhi continuerà con nuovi episodi (già confermati da Prime Video) e non vediamo l’ora di vedere se Jenny Han riuscirà a far rivivere i fuochi d’artificio non solo nel cielo di Cousins, ma anche nelle relazioni tra i suoi protagonisti.

Sebbene L’estate nei tuoi occhi non reinventi esattamente il genere seriale della teen summer, con la sua prima stagione riesce a consolidarsi come un discreto prodotto di intrattenimento, molto abile nel delineare l’arco della sua simpaticissima protagonista, ma non altrettanto a fissare la cornice dei rapporti interpersonali.

 
 

Spiderhead: recensione del film con Chris Hemsworth

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Il 2022 sembra essere un anno di grandi progetti per il regista Joseph Kosinski (Tron: Legacy,  Oblivion). Dopo l’uscita al cinema di Top Gun: Maverick, anche su Netflix arriva un film di Kosinski. Si tratta di Spiderhead, lungometraggio basato sull’acclamato racconto di George Saunders. Il thriller fantascientifico ha come protagonisti due grandi attori: Chris Hemsworth (il Thor dell’MCU) e Miles Teller (Divergent, Fantastic 4 – I fantastici quattro). Scopriamo la trama e i dettagli del film!

Spiderhead: la trama del film

Esiste un luogo in cui alcuni detenuti vengono usati come cavie per testare farmaci. Steve Abnesti (Chris Hemsworth), genio della scienza farmaceutica, ha creato un sistema all’avanguardia per testare i medicinali. In un carcere di massima sicurezza molto simile ad un centro di ricerca, ai prigionieri vengono somministrate sostanze in grado di influenzare le loro emozioni.

Dati i vantaggi offerti da questa particolare prigione – cibo buono, spazi aperti e notevole libertà – Jeff (Miles Teller), Lizzy (Jurnee Smollett), Heather (Tess Haubrich) e altri pregiudicati accettano di sopportare gli esperimenti compiuti da Steve a dal suo collega Mark. Portato allo sfinimento dai test dei due scienziati, Jeff inizia però a insospettirsi sulla legalità di quello che accade nel carcere, mettendo in discussione la veridicità del progetto di Steve.

Chris Hemsworth in un personaggio dalla doppia identità

Spiderhead recensione filmIl luogo in cui si svolge Spiderhead è fittizio ma verosimile. Gli spazi del carcere sono allo stesso tempo freddi e moderni: ricordano le case di design e, nella loro austerità, sono in grado di generare un senso di angoscia. Tutto è squadrato e pulito, proprio come il protagonista Steve. Dietro all’apparente perfezione e ordine del luogo e del personaggio si nascondono però un sistema e un individuo moralmente imperfetti.

Chris Hemsworth ben interpreta il suo personaggio. L’attore, di bell’aspetto e curato, sorprende gli altri personaggi e lo spettatore con il suo atteggiamento, apparendo inizialmente rassicurante e via via sempre più inquietante.

Scienza e tecnologia si uniscono in Spiderhead

Steve è il demiurgo di Spiderhead. Nonostante abbia un aiutante, è lui l’unico in grado di capire il complesso meccanismo della prigione: è scienziato, matematico, e anche esperto di legge. Steve non solo conosce le sostanze che inietta, ma dal suo smartphone usa un app per controllarne i livelli e, come se non bastasse, gestisce anche gli aspetti burocratici.

La logicità del sistema è chiara soltanto a Steve. Questo dettaglio è utile ai fini della trama, ma sicuramente crea confusione nello spettatore: un film di fantascienza con meccanismi illogici o troppo complessi è indubbiamente meno coinvolgente.

Il sottile confine tra le vittime e i carnefici

Spiderhead recensione filmSpiderhead gioca molto con la moralità. Il regista segue da vicino i prigionieri, portando lo spettatore ad empatizzare per loro e a provare compassione per gli esperimenti che essi subiscono. Steve è invece osservato sempre da un punto di vista distaccato: è il capo potente, l’uomo alpha che gestisce tutto il carcere e non mostra quasi mai le sue fragilità. Pur sapendo che Jeff, Tess e gli altri prigionieri sono colpevoli, diventa difficile non vedere essi come le vittime di un meccanismo in cui Steve domina tutti.

La scelta narrativa di Kosinski è interessante, ma depotenzia alcuni colpi di scena che s’incontrano lungo il film. In generale, Spiderhead non è un film troppo emozionante: nonostante l’idea alla base sia originale, la resa a livello di trama e soprattutto di dialoghi non convince fino in fondo. Il film non si distingue troppo da tanti altri action già visti e resta un lungometraggio Netflix carino ma non entusiasmante.

 
 

Dune 2: Léa Seydoux nel cast, sarà Lady Margot

Léa Seydoux si è unita a Dune 2 nel ruolo critico di Lady Margot, un alleato fondamentale di Paul Atreides (Timothée Chalamet) nella sua guerra con la Casata di Harkonnen. Il regista Denis Villeneuve inizierà le riprese del sequel di Dune entro la fine dell’anno, con Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Javier Bardem, Stellan Skarsgard e Dave Bautista che riprenderanno i loro ruoli. A loro si uniranno i nuovi attori Austin Butler (nel ruolo di Feyd-Rautha Harkonnen, erede della Casata di Harkonnen), Christopher Walken (nel ruolo dell’imperatore Shaddam IV) e Florence Pugh (nel ruolo della figlia dell’imperatore, la principessa Irulan).

Nel romanzo di Frank Herbert, Lady Margot entra nella storia all’inizio, quando lascia un avvertimento critico alla madre di Paul, Lady Jessica (Ferguson) sul tradimento che li attende su Arrakis dopo che la Casa Atreides prende il posto della Casa Harkonnen. Quella sequenza non è finita nel film di Villeneuve, ma come membro del Bene Gesserit, Lady Margot ha un ruolo importante da svolgere nella seconda metà della storia, coinvolgendo Feyd-Rautha e suo marito, il conte Fenring (ruolo per cui non è stato ancora scelto l’attore).

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

 
 

Beautiful Boy: le curiosità e la storia vera dietro il film

Il cinema, come noto, attraverso le sue storie mira anche a proporre importanti riflessioni su tematiche su cui è sempre bene tenere aperto un discorso. Rientrano in questa tipologia di opere quei film incentrati sulla droga e sull’effetto che questa ha sui giovani. Da un film divenuto ormai un classico di questo filone come Christian F. – I ragazzi dello zoo di Berlino fino a Ritorno dal nulla, con Leonardo DiCaprio, fino al più recente Ben is Back, sono tanti i titoli che si occupano di questa problematica. Rientra tra questi anche Beautiful Boy (qui la recensione).

Diretto nel 2018 dal belga Felix van Groeningen, celebre per il film candidato all’Oscar Alabama Monroe – Una storia d’amore, Beautiful Boy è tratto da una storia vera, riportata nelle autobiografie Beautiful Boy: A Father’s Journey Through His Son’s Addiction, scritta da David Sheff, e Tweak: Growing Up on Methamphetamines, scritta dal figlio di David, Nicolas. La vicenda si concentra dunque sul difficile rapporto tra un padre e i suoi disperati tentativi di salvare la vita del figlio tossicodipendente, cercando di ricostruire il loro rapporto nel corso di questo processo.

Apprezzato per il suo realismo e per il suo tenere sempre alla base l’amore tra padre e figlio, Beautiful Boy ha dunque raccontato con tatto una difficile storia vera, ricordando l’importanza della sensibilizzazione su tale tema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Beautiful Boy: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Nicolas Sheff, bravo studente di 18 anni che scrive per il giornale della scuola, recita nello spettacolo teatrale di fine anno e fa parte della squadra di pallanuoto. Nic ama leggere e possiede una spiccata sensibilità artistica. Da quando ha 12 anni però, ama sperimentare le droghe e in breve da semplice adolescente che fa uso sporadico di stupefacenti, si trasforma in un vero e proprio tossicodipendente. Venuto a conoscenza della disperata situazione di suo figlio, David cercherà di accompagnare con tutte le sue forze il figlio nella difficile lotta contro l’assuefazione, nel tentativo di salvargli la vita.

Ad interpretare Nicolas vi è l’ormai celebre Thimothée Chalamet, protagonista di Chiamami col tuo nome e Dune. Per dar vita ad un credibile ragazzo tossicodipendente, l’attore ha dovuto perdere circa 8 chili. Sul set aveva anche un consulente e un medico per assicurarsi che la sua recitazione fosse realistica e autentica. Nei panni di suo padre vi è invece l’attore Steve Carell, il quale ha nuovamente dimostrato le sue doti drammatiche. Nel film sono poi presenti le attrici Maura Tierney nei panni di Karen Sheff e Amy Ryan in quelli di Vicky Sheff. Andre Royo è invece Spencer, lo sponsor di Nic.

Beautiful Boy cast

Beautiful Boy: la vera storia dietro al film

Pubblicato nel 2008, il libro scritto da David Sheff ripercorre il difficile processo di disintossicazione di Nic dalla droga e le azioni che il padre ha compiuto per aiutarlo in tale percorso. Pur operando alcuni cambiamenti e omissioni al momento di dover rendere questa storia un film, gli autori si sono preoccupati di rimanere quanto più possibile fedeli alla vera vicenda di Nic e David. Partendo dall’inizio, è vero che Nic iniziò a far uso di droghe all’età di 12 anni e all’età di 18 provò la metanfetamina. A spingerlo verso le droghe fu in particolare il divorzio dei genitori, avvenuto quando egli aveva solo 4. Un evento mai realmente superato a livello emotivo.

Inizialmente i suoi genitori negarono la possibilità che il figlio fosse un tossicodipendente, almeno fino al momento in cui non fu più possibile negare né nascondere la cosa. Come viene narrato nel film, anche David ammise di aver fatto uso di droghe in gioventù, sostenendo inoltre che se ne avesse parlato con suo figlio magari avrebbe potuto aiutarlo ad evitare questo tipo di sostanze pericolose. Ormai schiavo della droga, nei momenti di maggior declino mentale e fisico Nic arrivò anche a fuggire di casa e a prostituirsi per strada pur di poter comprare dell’altra droga. Per farlo, arrivò anche a rubare dei soldi al suo fratellino di 7 anni.

Come mostrato nel film, inoltre, più volte David si trovò a dover chiamare gli ospedali nel tentativo di sapere se suo figlio era ricoverato in overdose presso di loro. La situazione di Nic era così critica che egli rischiò quasi di perdere un braccio dopo essersi bucato con una siringa infetta. Un evento non mostrato nel film. Egli accettò infine di andare in rehab, riuscendo dopo numerose fatiche ad uscire dal tunnel della droga. Sia lui che suo padre hanno poi pubblicato dei libri a riguardo, che fungono anche da monito nei confronti dei pericoli della droga.

Beautiful Boy: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Beautiful Boy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 21 giugno alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

 
 

Nicola Nocella: la Puglia, John Belushi e “il fuoco, che mi fa tendere verso l’alto”

nicola nocella

Volto inconfondibile del cinema italiano, “attore, autore e essere umano” come lui stesso si definisce, Nicola Nocella è stato il presidente di Giuria dell’edizione 2022 di Cinemambiente, che si è svolto dal 13 al 21 giugno ad Avezzano, in Abruzzo. 

Lo abbiamo raggiunto al telefono e ci ha raccontato come ci si trova a stare dalla parte di chi “giudica”, lui che da attore e creativo è più a suo agio nella parte di colui che invece è giudicato. 

“Giudicare è sempre sbagliato – esordisce Nocella – partiamo dall’idea che non si possono mettere sullo stesso piano dei film molto diversi per budget, per motivazioni e intenti, per argomento. E poi c’è la differenza fondamentale tra gusto e sapore, se qualcosa ha un determinato sapore, lo sai e sai perfettamente a cosa corrisponde. Invece il gusto è sempre molto soggettivo. È un compito complesso, ma per fortuna non lo faccio da solo, c’è la giuria popolare, una giuria di esperti, c’è il direttore artistico del festival, Paolo Santamaria, che prende parte alle decisioni con la sua opinione. In qualità di presidente di giuria io sono quello che conteggia più che giudicare, e il mio parere vale esattamente come quello di tutti gli altri. Le giurie sono meravigliose perché creano situazioni divertenti, si discute, si parla di cinema, diventano una scusa per entrare nello specifico del cinema.”

La biografia di Nicola Nocella sul sito di Cinemambiente Avezzano recita: “Radicato come un ulivo, stagliato come un ulivo, produttivo come un ulivo (…) attore e autore con le radici nella terra e i rami verso il cielo.” Ma cosa tiene Nicola Nocella radicato e cosa lo fa crescere verso l’alto?

“Ancestralmente, mi tiene radicato la terra. È sempre complesso spiccare il volo, perché sai, io peso 130 chili però tendo ad andare verso l’alto perché ho scoperto la leggerezza. Tendo a librarmi come una mongolfiera, che è enorme, sicuramente è pesante, però vola perché è alimentata da un fuoco. Ecco, io pur essendo molto grosso, sono alimentato dal fuoco, e dalla passione, che mi fa tendere verso il cielo. Quello che invece mi tiene radicato è il mio passato, non in senso nostalgico ma nel senso di imparare da quello che è successo. Tutte le volte che ho provato a spiccare il volo senza rimanere ben piantato a terra è stato un disastro. Se ti dimentichi che cosa sei, se tradisci te stesso, è quello il momento in cui non riesci a librarti in aria. Non tradire se stessi vuol dire rimanere radicati. E poi, come dice Ibrahimovic, puoi togliere il ragazzo dalla Puglia, ma non puoi togliere la Puglia dal ragazzo.”

In che momento della tua carriera hai capito che quella dell’attore poteva essere la strada giusta, quando hai capito che ce la potevi fare?

“Alla fine del primo giorno di riprese di Il Figlio più Piccolo. Quel giorno ho capito che ce la potevo fare. Ci avevo messo quattro anni per entrare al Centro Sperimentale, poi ho seguito il corso di tre anni, poi ancora la gavetta, le piccole cose, e poi Pupi Avati mi ha ribaltato la vita. Alla fine di quel primo giorno di riprese, tornando a casa, ero in macchina con mio padre, ci siamo guardati e io ho detto ‘Ok, allora è vero, si può fare’ come fossi in Frankenstein Junior! Fu un giorno faticoso, anche emotivamente, ma l’abbraccio di Pupi a fine giornata, il suo ‘ci vediamo domani’, mi ha fatto capire che ce la potevo fare, molto di più rispetto a quando poi sono arrivati i premi. Quando è arrivato il primo Nastro d’Argento, che era una menzione come miglior attore esordiente, di sicuro non poteva che essere un punto di partenza. Quando poi è arrivato, l’anno dopo, un altro Nastro per il migliore attore in un corto, ho capito che ogni volta che ti fermi sei fregato. Il sogno della mia vita è vincere il David di Donatello, quando sono stato nominato ma non ho vinto (ha vinto Carpentieri, che è quello che avrei votato anche io), ho capito che l’obbiettivo non poteva essere solo vincerlo, ma continuare a fare dei bei film.”

Nicola Nocella e John Belushi

Nicola Nocella ha legato il suo nome a quello di John Belushi, non solo per una spiccata somiglianza fisica, ma anche perché lo ha interpretato a teatro e perché tra rubriche di cinema e account social, il suo nick name è sempre BelushiVive. Cosa ti lega all’attore americano?

“Io detesto il mondo che dimentica le cose. Credo sia bello che invece le azioni e i pensieri rimangano, anche quando le persone non ci sono più, come nel caso di Belushi. È bello che qualcuno porti avanti il suo ricordo. Nel 2000, quando ho cominciato al Centro Sperimentale, fu il mio tutor, Giannini, a chiamarmi per la prima volta Belushi, e io non sapevo neanche chi fosse. Poi, il 23 dicembre vidi per la prima volta Blues Brothers e quella sera stessa scoprii che mi avevano preso al Centro Sperimentale, l’ho preso come un segno. Quando ho cominciato, cercare un attore con la mia fisicità che facesse dei ruoli da protagonista, in Italia, era impossibile. Quindi per avere un riferimento dovevo guardare all’estero, così facendo ho trovato lui e da lui ho imparato tantissimo. Oltre che un riferimento culturale, per me è stato un riferimento attoriale, perché era un attore con i contro fiocchi, eccezionale. Quando ho compiuto 34 anni, ho scritto a sua moglie su Twitter, e le ho detto che avevo fatto l’unica cosa che mi poteva riuscire meglio rispetto a lui, ovvero compiere 34 anni (dal momento che Belushi si è spento a 33, ndr). E lei mi ha risposto ‘Si vede che sei stato più bravo a fare la spesa nei negozi di liquori’. La verità è che ora sono sempre più simile al Belushi che invecchia, e sto scoprendo tanti momenti di calma, che forse lui non ha conosciuto. Io devo fare i conti con il fatto che sto invecchiando.”

Nicola Nocella sogna, un giorno, di passare dall’altro lato della macchina da presa?

“Io penso che per fare l’attore bisogna studiare tantissimo, e per fare il regista bisogna studiare ancora di più. In tutti questi anni, ogni volta che non ero sul set, ho studiato sia sceneggiatura che regia, come un matto. Per adesso, usciranno un paio di progetti co-scritti da me. Per quanto riguarda la regia, invece, diciamo che fino ad ora ho aspettato la storia giusta, e forse è arrivata. Se dovessi esordire oggi alla regia, sicuramente non lo farei in un film in cui sono anche protagonista, perché ho scoperto che farsi dirigere è, come direbbe Jerry Calà, una libidine.”

Se avessi la possibilità di parlare con te stesso da bambino, cosa gli diresti?

“Non ho mai subito bullismo, ma da piccolo ero innegabilmente il ciccione, quello che si sentiva brutto. Ho scoperto, negli anni, che vieni percepito dagli altri esattamente come ti senti. Ecco, una cosa che ho imparato da John Belusci è lo stare bene con se stessi, nonostante i tumulti e i travagli. Io mi sento costantemente inadeguato e inadatto, però alla fine rimani da solo con te stesso. Quindi al me ragazzino direi di non preoccuparsi, perché arriverà un momento in cui si sentirai bene con se stesso. Mi consiglierei di fare scelte più ponderate a inizio carriera, di non sentirmi mai arrivato. E soprattutto di fidarmi del mio agente, Massimiliano Vitullo, insieme al quale discuto delle mie scelte professionali, perché di natura sono curioso. Ho fatto il film con Zalone perché volevo vedere da vicino come lavora un genio della comicità. Ho fatto tutta una serie di scelte per soddisfare la mia curiosità.

Giannini dice sempre che il nostro lavoro in inglese si dice play e in francese jouer, se smetto di divertirmi non ha più senso nulla. Se devo dare conto solo a me stesso, allora che mi diverta. La mia libertà ha un grande prezzo, la solitudine, ma mi permette anche di rifiutare ruoli molto ben pagati per progetti che mi incuriosiscono di più. Al me bambino direi anche questo, di continuare a essere curioso, di non smettere mai di crederci, perché sono tantissime le volte in cui vorresti mollare, di imparare a capire di chi fidarsi, e gli direi anche basta con tutti questi carboidrati a 16 anni!”.

 
 

Hysteria: trama, cast e la vera storia dietro al film con Maggie Gyllenhaal

Hysteria film

Molto spesso al cinema vengono raccontate invenzioni o scoperte scientifiche che hanno cambiato per sempre la vita del genere umano. L’oggetto al centro del film Hysteria (qui la recensione), diretto nel 2011 da da Tanya Wexler, può a suo modo rientrare perfettamente in tale categoria. In esso si racconta infatti la soluzione che nella Londra del XIX secolo venne adottata per curare l’isteria: il vibratore. Attraverso una commedia maliziosa, si snoda così in modo in parte romanzo in parte fedele a quanto realmente avvenuto, una vicenda poco nota che spesso rappresenta anche un tabù.

Nell’Ottocento, infatti, l’isteria era considerato un problema psichiatrico di più o meno grave entità. Questa prevedeva sintomi quali attacchi nevrotici, convulsioni, annebbiamento della vista, e simili. Per cercare un rimedio a tale malattia, si cercò e sperimentò una cura consistente nel raggiungimento del parossismo tramite stimolazione. Le donne affette da tale disturbo trovavano aiuto in ciò proprio grazie all’oggetto oggi noto come vibratore.

Proprio per questo aspetto, il film faticò non poco a trovare finanziatori. La sceneggiatrice Jonah Lisa Dyer ha impiegato infatti oltre 7 anni per trovare qualcuno che credesse in tale storia, riuscendo infine nella sua impresa. Grazie anche al coinvolgimento di celebri attori, Hysteria ha poi goduto di un’ampia promozione e distribuzione. Accolto con pareri generalmente favorevoli dalla critica, che ne elogiava il tono e il sarcasmo, il film ha poi guadagnato circa 9 milioni di dollari al box office, affermandosi come un discreto successo.

Hysteria: la trama del film

La storia del film si apre sulla Londra del 1880, dove il giovane medico Mortimer Granville si fa conoscere grazie ai suoi metodi bizzarri e alle teorie rivoluzionarie, le quali però entrano in contrasto con quanto professato sino a quel momento in materia. Per questo motivo, egli finisce con l’essere allontanato dalle varie strutture ospedaliere presso cui opera. Alla disperata ricerca di un nuovo impiego, egli si rivolge al dottor Dalrymple, il quale è intento nella ricerca di una cura per l’isteria. Un sempre maggior numero di donne si dichiara affetta da tale malattia, spingendo le autorità mediche a studiare un rimedio a riguardo. Per Dalrymple la soluzione è una soltanto: un lungo massaggio manuale alle parti intime.

Granville si getta così nell’impresa di dimostrare, insieme al suo datore di lavoro, l’efficacia di tale teoria. Praticare tali massaggi, però, risulta estremamente faticoso, e non passa molto prima che il giovane medico inizi ad accusare un dolore alla mano, ritrovandosi così a non poter proseguire nel suo esercizio. Grazie al fratellastro inventore Edmund, egli inizia a sperimentare la possibilità di far eseguire il massaggio ad uno strumento elettrico. La scoperta si rivela sorprendente, e permetterà al giovane di entrare nelle grazie di Dalrymple. Stando a più stretto contatto con questi, Granville avrà modo di conoscere la sua bella figlia Charlotte, di cui si innamorerà profondamente. Prima di poter cantare vittoria, però, egli dovrà fare i conti con l’opposizione incontrata dal nuovo oggetto.

Hysteria cast

Hysteria: il cast del film

Per favorire un buon richiamo di pubblico al film, regista e produttori si sono assicurati la partecipazione di diversi celebri attori. Ad interpretare il protagonista Mortimer Gra\nville è infatti Hugh Dancy, noto per il film I Love Shopping e per la serie Hannibal. Accanto a lui, nel ruolo del dottor Dalrymple vi è invece Jonathan Pryce, recentemente nominato all’Oscar per il suo ruolo nel film I due papi. Le due figlie di questo, Emily e Charlotte, sono interpretate da Felicity Jones, nota per La teoria del tutto, e Maggie Gyllenhaal, celebre per Il cavaliere oscuro. L’attore Rupert Everett, invece, interpreta Edmund, fratellastro di Mortimer. Questi è di recente tornato al cinema con il film The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde, da lui diretto e interpretato.

Hysteria: la vera storia dietro al film

Tutt’oggi c’è molta confusione circa la vera storia dietro all’invenzione del vibratore. Quella proposta nel film è infatti una storia particolarmente romanzata, che tenta di dare unità ad una vicenda particolarmente frammentata e priva di reali prove storiche. La sceneggiatura di Hysteria è liberamente basata sul saggio storico The Technology of Orgasm, all’interno del quale si afferma che la pratica del massaggio genitale era particolarmente diffusa in medicina. Tuttavia, tale idea è stata in seguito smentita da diversi studi circa le reali pratiche dell’epoca. Il principale motivo dietro tale mancanza di credibilità è in particolare l’assenza di fonti certe a riguardo.

Il dottor Joseph Mortimer Granville, ad ogni modo, è una figura realmente esistita. Questi è vissuto tra il 1833 e il 1990, e intorno al 1880 inventò realmente quello che oggi è noto come il vibratore elettrico. Al momento della sua realizzazione, però, questo veniva utilizzato da Mortimer per curare dei semplici disordini muscolari. In seguito, l’oggetto iniziò ad essere utilizzato da altri medici per curare l’isteria, ma Mortimer si dissociò sempre da tale utilizzo. In un suo libro a riguardo, dove si spiegava il corretto funzionamento dell’oggetto, egli affermò infatti di non aver mai utilizzato tale pratica su una paziente donna, e anzi sconsigliava tale pratica, ritenendola inadatta alla cura di tale disturbo.

Hysteria: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Hysteria è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 21 giugno alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

 
 

Stranger Things 4, il trailer del Volume 2, disponibile dal 1° luglio

Stranger Things 4 Joseph Quinn

Netflix rilascia il trailer dell’epico finale della quarta stagione di Stranger Things. Il volume 2 include gli episodi 8 e 9 (scritti e diretti dai Duffer Brothers), e sarà disponibile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il 1° luglio.

Informazioni su Stranger Things 4

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i  protagonisti si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment con i Duffer Brothers come produttori esecutivi, insieme a Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, Ian Paterson e Curtis Gwinn.

Cast: Winona Ryder (Joyce Byers), David Harbour (Jim Hopper), Millie Bobby Brown (Undici), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield), Natalia Dyer (Nancy Wheeler), Charlie Heaton (Jonathan Byers), Joe Keery (Steve Harrington), Maya Hawke (Robin Buckley), Priah Ferguson (Erica Sinclair), Brett Gelman (Murray), Cara Buono (Karen Wheeler) e Matthew Modine (Dott. Brenner).

 
 

Cartoni animati anni ’90: tutti i titoli da vedere

Cartoni animati anni '90

Ogni generazione ha i propri cartoni animati di riferimento. Titoli con cui è cresciuta e che hanno saputo insegnare importanti valori attraverso un intrattenimento il più universale possibile. Questo tipo di opere, spesso sottovalutate, rimangono però nel cuore degli spettatori, indicando periodi della propria vita in cui bastava guardare qualche puntata del proprio cartone preferito per sentirsi felici. Molti dei protagonisti di questi prodotti sono spesso considerati veri e propri amici, dai quali è sempre bello tornare. Per chi è cresciuto nei primi anni Novanta, ecco allora un elenco dei migliori cartoni animati anni ’90, da recuperare e riscoprire!

Cartoni animati anni ’90: la lista dei migliori titoli da vedere

Negli anni ’90 i cartoni animati in televisione si sono moltiplicati, permettendo l’arrivo di titoli provenienti da ogni parte del mondo. Se il Giappone è ovviamente stato in prima linea in ciò, offrendo alcuni dei cartoni più iconici e popolari di sempre, anche la Disney ha avuto il suo ruolo nella diffusione di nuovi cartoni animati. Che siano tratti da suoi precedenti lungometraggi o storie inedite, molti di questi si sono affermati come titoli estremamente popolari ancora a distanza di anni dalla loro distribuzione. Ecco di seguito i titoli da non perdere!

Cartoni animati anni ’90 della Disney

Cartoni animati anni '90 Disney

Gli anni ’90 sono stati molto importanti per la Disney, che oltre a rilanciarsi nel campo dell’animazione cinematografica grazie ad alcuni dei suoi maggiori successi di sempre, diede vita a nuove fortunate serie animate. Molte di queste sono spin-off basati proprio su alcuni suoi lungometraggi, come La sirenetta, Aladdin e La carica dei 101, ma vi sono anche titoli originali che hanno dato prova della volontà dello studios di sperimentare e dar vita a progetti anche rischiosi.

Darkwing Duck. Spin-off di DuckTales – Avventure di paperi, la serie è basata sulle avventure di un papero mascherato, Darkwing Duck, una specie di vigilante notturno. La serie, composta da 91 episodi, ebbe un grande successo e diede vita a numerose altre opere derivate come fumetti e videogiochi.

Ecco Pippo! Si tratta di una serie di animazione statunitense prodotta dalla Walt Disney Company, che riprende la figura del simpatico e maldestro Pippo, il quale viene calato nei panni di genitore di Max, un ragazzino di undici anni vivace e attivo ma anche sveglio (a differenza del padre) e sempre attento alla moda, ma anche scatenato nel compiere le sue furbizie contro Pietro Gambadilegno, il quale è molto disonesto, sfortunato e alquanto diffidente nella serie.

La Sirenetta – Le nuove avventure marine di Ariel. La serie racconta altre fantastiche avventure della sirenetta Ariel, principessa del regno sommerso di Atlantica e dei suoi simpatici e frizzanti amici. Composta da 31 episodi, gli eventi qui raccontati sono precedenti al lungometraggio per il cinema e presentano dunque una Ariel più giovane alla scoperta dei segreti dell’oceano.

Bonkers – Gatto combinaguai. Bonkers – Gatto combinaguai è una serie televisiva d’animazione prodotta dalla Walt Disney Television Animation, spin-off della precedente Raw Toonage. Andò in onda con successo in 65 episodi dal 28 febbraio 1993 al 23 febbraio 1994. La serie si basa su una premessa simile a quella del film Chi ha incastrato Roger Rabbit, essendo una buddy comedy con protagonisti un cartone animato e un essere umano di carattere opposto che indagano su casi riguardanti il mondo dei cartoni.

Aladdin. Aladdin è una serie televisiva animata basata sull’omonimo film del 1992, prodotto anch’esso dalla The Walt Disney Company e andata in onda nel triennio 1994-1996. Composta da 86 episodi, la serie mantiene gli stessi personaggi e ambientazioni, seppure gli stessi sono sostanzialmente più scanzonati e le storie meno cupe e complesse per renderli adatti ad un pubblico infantile, e si colloca cronologicamente dopo la pellicola originale.

Gargoyles – Il risveglio degli eroi. Un gruppo di Gargoyles, dopo aver dormito per mille anni a causa di un incantesimo, si risvegliano nel mondo moderno, nella città di New York, e dopo una serie di vicissitudini decidono di difenderla dal crimine. Particolarmente celebre e apprezzato, è questo uno dei più ambiziosi progetti della Disney: una serie dai toni cupi, con storie strutturate su ampi archi narrativi e sotto trame di lunga portata.

Timon e Pumbaa. L’adorabile cinghiale Pumbaa e il suo amico suricato Timon conducono un divertente stile di vita “hakuna matata“, che spesso li mette nei guai nella giungla. Altra serie spin-off legata ad uno dei classici della Disney, ovvero Il re leone, questa serie animata andata in onda tra il 1995 e il 1999 offre numerose nuove avventure insieme a due dei più simpatici personaggi Disney di sempre.

La carica dei 101 – La serie. La serie è basata sul film d’animazione della Disney La carica dei cento e uno e anche sul rifacimento live-action del 1996. È caratterizzata da una serie di nuovi personaggi, e ha come protagonisti alcuni figli di Pongo e Peggy più una gallina per amica, Spot. In ogni episodio, i numerosi cuccioli si cacciano sempre in nuove avventure e guai.

Pepper Ann. Pepper Ann Pearson è una ragazza di 12 anni, con una personalità peculiare ed una mente creativa. Da studentessa delle superiori, è combattuta tra l’accettazione da parte del gruppo e il bisogno di continuare ad essere se stessa. 65 episodi divisi in cinque stagioni formano una delle più celebri e amate serie animate della Disney degli anni Novanta.

Ricreazione. TJ, Mikey, Gus, Spinelli, Gretchen e Vince, frequentano una scuola elementare mal gestita e scarsamente finanziata. I sei bambini, cercano di far fronte alle difficoltà che la crescita richiede. Composta da 6 stagioni per un totale di 65 episodi, questo cartone animato trasmesso per la prima volta nel 1997 è stato uno dei maggiori successi seriali per la Disney. L’estrema popolarità acquisita spinse a realizzarne diversi spin-off tra cui tre film per la TV e uno per il cinema.

Cartoni animati anni ’90 giapponesi

Cartoni animati anni '90 giapponesi

Il Giappone è noto per le sue opere d’animazione, conosciute con il nome di Anime. Oltre ai tanti lungometraggi, negli anni sono tantissime le serie anime arrivate in Italia, contribuendo a formare intere generazioni di spettatori. Tra titoli estremamente popolari e altri meno noti ma altrettanto validi, ecco un elenco di cartoni da recuperare assolutamente.

Sailor Moon. La giovane Usagi Tsukino acquisisce grazie ad una spilla il potere di trasformarsi in Sailor Moon, la guerriera dell’amore e della giustizia, vestita alla marinara e protetta dalla Luna. Il suo compito sarà quello di difendere gli abitanti della Terra dai continui attacchi del Dark Kingdom, nonché di ritrovare le sue compagne per rintracciare la misteriosa Principessa della Luna. Composto da soli 46 episodi, anche questo è uno dei cartoni animati più celebri di sempre

Che campioni Holly e Benji!!!. Oliver Hutton, detto Holly, è un giovane calciatore di talento che sogna di giocare nella nazionale giapponese e vincere i mondiali. Entra dunque nella squadra della città sotto la guida di Roberto, ex calciatore brasiliano e suo mentore. Composto da 47 episodi, questo cartone è la versione animata della seconda serie del manga, un must per tutti gli appassionati di calcio.

Neon Genesis Evangelion. Quando degli esseri misteriosi scendono sul pianeta Terra per distruggere l’intera umanità, un quattordicenne viene reclutato in una piccola squadra incaricata di combattere la minaccia. Caratterizzato da una trama particolarmente emozionante, elementi post-apocalittici e una forte introspezione dei personaggi, è questo uno degli anime più influenti degli ultimi anni.

Detective Conan. Una delle più longeve serie animate di sempre, con oltre mille episodi. Trasmessa per la prima volta nel 1996, questa ha per protagonista Shinichi Kudo un liceale estremamente intelligente e appassionato di investigazione. Quando finisce coinvolto in un caso particolarmente losco, dei misteriosi criminali gli somministrano un farmaco che lo ringiovanisce di dieci anni. Assumendo l’identità di Conan, egli pur essendo un bambino di soli 7 anni inizia ad affermarsi come detective, alla ricerca di un antidoto per tornare normale.

Dragon Ball GT. Questa serie è il seguito di Dragon Ball Z, ambientato dieci anni dopo la fine della serie: Goku, Pan e Trunks affrontano nuove avventure. Nei 64 episodi che compongono questa nuova serie Goku, tornato bambino per errore, deve radunare le sette sfere del drago, sparse nell’Universo, per impedire la distruzione della Terra. Contro di lui si porranno però nuovi pericolosi nemici.

Pokémon. Pokémon è una delle serie televisive anime più celebri di sempre, basata sull’omonima saga videoludica. Trasmessa per la prima volta nel 1997, questa vanta oggi oltre mille e duecento episodi oltre ad un influenza culturale unica. La storia è quella di Ash, un giovane con il sogno di diventare maestro Pokémon, che per riuscirci affronta incredibili sfide e cerca di conquistare le medaglie sconfiggendo i capi palestra della regione di Kalos.

Cowboy Bebop. L’anime si concentra sulle avventure di un gruppo di cacciatori di taglie che viaggiano nel sistema solare. Tra una missione e l’altra, però, la serie oltre a caratterizzarsi per il suo genere fantascientifico, affronta anche svariate tematiche con un tono a tratti quasi filosofico. Questo anime di soli 26 episodi è considerato tra i più belli di sempre.

Flint a spasso nel tempo. La storia è incentrata su Flint Hammerhead, un ragazzo proveniente dalla preistoria resuscitato grazie ad un fossile. Insieme a due ragazzini, Sarah e Tony Goodman, ha il compito di viaggiare attraverso le varie epoche storiche ed allearsi con delle creature, i cambia-tempo, per proteggere il naturale decorso degli avvenimenti. Composto da 39 episodi, è questo un altro dei più celebri cartoni animati giapponesi degli anni ’90.

Digimon Adventure. Si tratta della prima stagione della serie anime Digimon, andata in onda nel 1999. La storia comincia con un gruppo di ragazzi e ragazze che viene improvvisamente trasportato in una dimensione parallela, di nome Digiworld. Il gruppo, composto da cinque ragazzi e due ragazze, è stato trasportato lì per diventare dei Digiprescelti, bambini speciali con il compito di salvare Digiworld dalle forze malvagie che minacciano di distruggerlo. Ad aiutarli, vi saranno delle creature chiamate Digimon. Inizia così uno dei più popolari cartoni animati degli ultimi decenni, che ha dato vita ad un ricco franchise.

One Piece. Il giovane Monkey D. Rufy vuole diventare Re dei pirati, e, con un variegato gruppo di compagni, ognuno dei quali possiede abilità particolari e uniche, affronta viaggi e pericoli di ogni genere. Basata sull’omonimo manga, One Piece vanta ad oggi oltre mille episodi, che ne fanno una delle serie animate più lunghe di sempre e ancora lontana dalla sua conclusione. Un vero e proprio cult la cui prima puntata è andata in onda nel 1999.

Cartoni animati anni ’90: le sigle più belle

Cartoni animati anni '90 sigle

Oltre ai titoli fin qui elencati, i quali presentano tutti delle sigle particolarmente celebri per quanto riguarda i cartoni animati degli anni ’90, qui di seguito si riportano quelle serie divenute celebri proprio grazie alla loro sigla. Come si potrà notare, la maggior parte di queste sono state cantate da Cristina D’Avena, vera e propria voce ammaliatrice di un’intera generazione di giovani spettatori.

Tazmania. Il famelico diavoletto della Tasmania, uno dei più celebri personaggi dei Looney Tunes, è sempre alla ricerca di cibo e divertimento. È il più scatenato adolescente del mondo, ma animato da buone intenzioni. La serie, composta da 65 episodi, è in particolare ricordata per la sigla italiana, la quale è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Carmelo Carucci, ed è stata cantata da Cristina D’Avena.

Insuperabili X-Men. Il professor Charles Xavier e la sua banda di coraggiosi mutanti, attaccano le agenzie governative corrotte mentre proteggono il mondo dalle forze del male guidate dal mutante Magneto. La serie, basata sui celebri mutanti della Marvel, è ricordata anche per la sua sigla, che contribuì ad attrarre un ampio pubblico di giovani.

Batman. Batman è una serie televisiva animata statunitense dedicata al personaggio della DC Comics Batman. Prodotta dalla Warner Bros. Animation e creata da Bruce Timm e Eric Radomski, è andata in onda su Fox Kids dal 1992 al 1995 per un totale di 85 episodi. La sigla italiana “Batman” è stata scritta da Alessandra Valeri Manera, con musica di Carmelo Carucci, ed è stata cantata da Cristina D’Avena.

Street Shark: Quattro pinne all’orizzonte. La serie ha per protagonisti quattro ragazzi trasformati squali umanoidi dalla grande forza fisica. I quattro fratelli decidono di formare un team chiamato Street Sharks intento a combattere il crudele dottor Paradigm per impedirne i piani di conquista e recuperare le loro sembianze umane. La canzone della sigla, particolarmente orecchiabile anche grazie alle sue rime, è cantata da Enzo Draghi.

Action Man. Action Man è una serie televisiva a cartoni animati prodotta da DIC Productions, L.P. e Bohbot Entertainment nel 1995 e basata sui giocattoli Gig e Hasbro Action Man. La sua celebre sigla italiana “Action man” è cantata da Marco Destro, che ha contribuito a rendere particolarmente popolare anche la serie stessa.

Mignolo col Prof. Le avventure di tue topi modificati geneticamente a causa di un esperimento di laboratorio: uno è diventato un genio, l’altro un po’ più goffo. Anche in questo caso a rendere popolare la serie è stata prima di tutto la sua celebre sigla, con una canzone orecchiabile divenuta un vero e proprio “tormentone”.

Il mistero della pietra azzurra. Le avventure di Nadia, giovane acrobata circense ignara delle sue origini, e Jean, un ragazzo francese con la passione per l’ingegneria. I due devono proteggere una pietra azzurra dai poteri magici. La sigla italiana “Il mistero della pietra azzurra” è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Carmelo Carucci, ed è cantata da Cristina D’Avena.

Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo. Rina Inverse è una giovane maga che, affiancata dallo spadaccino Gourry Gabriev, affronta numerose avventure a colpi di incantesimi all’interno della lotta tra i poteri cosmici che reggono il suo mondo. Il cartone si affermò in Italia anche grazie alla sua splendida sigla, dove la canzone è cantata da Cristina D’Avena.

Piccoli problemi di cuore. Incentrata sulle prime esperienze amorose della protagonista, questa serie anime è tra le più popolari degli anni ’90, composta da 76 episodi. Particolarmente celebre è la sigla italiana “Piccoli problemi di cuore”, la quale è stata scritta da Alessandra Valeri Manera e da Franco Fasano, ed è cantata da Cristina D’Avena.

Magica Doremì. La serie segue le avventure vissute da un gruppo di bambine delle elementari diventate apprendiste streghe nel loro percorso verso il conseguimento del titolo di strega. Celebri sono le sigle che caratterizzano le varie stagioni: “Magica Doremi“, per la prima, “Ma che magie Doremi“, per la seconda e la quarta, “Doredò Doremì” per la terza. La prima sigla è scritta da Alessandra Valeri Manera, musica di Giorgio Vanni e Max longhi, cantata da Cristina D’Avena.

 
 

Beata Te, la nuova commedia Sky Original con Serena Rossi

Beata Te film 2022

Sky annuncia le riprese di Beata Te, la nuova commedia Sky Original prodotta per Sky da Cinemaundicie Vision Distribution che affronta, con toni leggeri ma mai banali, il delicato tema della maternità e dell’autodeterminazione femminile. Il set è in corso a Roma.

Prodotto da Olivia Musini, con la regia di Paola Randi (La Befana vien di notte – Le origini) e la sceneggiatura di Lisa Nur Sultan e Carlotta Corradi, il film è liberamente tratto dall’opera teatrale “Farsi Fuori” di Luisa Merloni e vede protagonista Serena Rossi (Ammore e malavita, Song ‘e Napule, La tristezza ha il sonno leggero).Accanto a lei Fabio Balsamo ((Im)perfetti criminali, Generazione 56 k).

Nel cast anche Paola Tiziana Cruciani, Gianni Ferreri, Valentina Correani, Elisa Di Eusanio, Corrado Fortuna, Emiliano Masala, Alessandro Riceci e con la piccola Caterina Bernardi.

La trama

Marta (Serena Rossi) è una regista di teatro, single e bene o male soddisfatta della sua vita, a un passo dal debutto del suo Amleto. Al suo 40esimo compleanno riceve una visita inaspettata: l’Arcangelo Gabriele (Fabio Balsamo), che vorrebbe annunciarle la nascita di un figlio. Ma Marta non è sicura di volere un figlio “in dono” e chiede tempo per pensarci. Preso alla sprovvista da questa richiesta, costretto a fermarsi sulla Terra più del previsto, Gabriele si trasferirà a casa sua e le starà accanto per le due settimane che a Marta serviranno per capire cosa vuole per sé stessa e per essere felice.

La regista Paola Randi ha dichiarato: Quando Lisa Nur Sultan mi ha parlato dell’idea di ‘Beata te’ l’ho trovata folgorante. Una donna che compie quarant’anni e vede materializzarsi davanti ai suoi occhi il famigerato orologio biologico nei panni dell’Arcangelo Gabriele. La sceneggiatura, da lei scritta insieme a Carlotta Corradi, ha fatto il resto. La commedia italiana di grande tradizione incontra qui un sapore contemporaneo, internazionale, metropolitano, che sa essere graffiante, ma caldo e coinvolgente.  

È stato impossibile non farsi coinvolgere da un progetto come questo che mi dà, tra l’altro, l’opportunità di lavorare con una squadra di donne straordinarie che stimo molto come Lisa, Carlotta e la produttrice Olivia Musini, e con uno splendido cast, capitanato dalla protagonista Serena Rossi e da Fabio Balsamo nei panni dell’Arcangelo. E sono felice di fare questo film con Sky e Vision.

Mi ha conquistata anche l’occasione di affrontare un tema importante come quello del diritto delle donne di scegliere se avere o meno un figlio, con leggerezza e al contempo profondità. Perché, come ci insegnano le maestre e i maestri, la commedia è libertà.

Il film Sky Original BEATA TE arriverà in prima assoluta prossimamente su Sky e NOW.

 
 

Circeo: la nuova serie tv sul massacro del Circeo

circeo serie tv

Circeo è l’annunciata serie tv prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS, Paramount+ e RAI Fiction. La serie, tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di serie di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli.

Circeo: quando esce e dove vederla in streaming

Circeo in streaming debutterà nel corso del 2022 su Paramount+

Circeo: trama e cast

Circeo ripercorre tutte le fasi del processo seguito al terribile caso di cronaca del 1975, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne.

Circeo ha come protagonista Greta Scarano nei panni di Teresa Capogrossi, un avvocato che si batte con convinzione per la riforma della legge sulla violenza sessuale e che prenderà le difese di Donatella Colasanti, (interpretata dalla giovanissima Ambrosia Caldarelli), cercando non soltanto di vincere il processo ma anche di cambiare la legge.  Vede, tra i suoi interpreti, anche Angelo Spagnoletti, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti e Guglielmo Poggi.

È il 1975, quartiere popolare della Montagnola: Donatella Colasanti (Ambrosia Caldarelli) e Rosaria Lopez (Adalgisa Manfrida), due adolescenti piene di vita e di sogni, si preparano per uscire con dei ragazzi della Roma bene, da poco conosciuti. Quando accettano di accompagnarli a una festa al mare, non si immaginano che quella gita presto diventerà un incubo: sequestrate, picchiate e violentate per ore in una villa al Circeo, verranno infine rinchiuse nel bagagliaio di una macchina perché credute morte. La mattina del 1° ottobre, i giornali, le televisioni, le radio aprono tutti con la stessa notizia: in un’auto a viale Pola sono state trovate due ragazze. Nude. Avvolte nelle coperte. Una è morta. L’altra è viva: Donatella.

Il delitto del Circeo scuote l’Italia. Il processo che ne segue viene raccontato quotidianamente da tutti i giornali nazionali. Donne da ogni angolo del Paese si presentano al tribunale di Latina per sostenere Donatella e assicurarsi che gli assassini siano condannati all’ergastolo. Quello che però la ragazza ancora non sa è che d’ora in poi non potrà mai più essere semplicemente Donatella, ma sempre e solo “la sopravvissuta del Circeo”. Da quel momento, infatti, Donatella diventerà un simbolo del movimento femminista.

Perché in gioco non c’è solo il desiderio di farla pagare ai suoi aguzzini e agli assassini di Rosaria, ma ci sono anche i diritti di tutte le donne. La posta in gioco è alta: cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, ma un’offesa alla pubblica morale. A difendere Donatella c’è Teresa Capogrossi (personaggio di fantasia interpretato da Greta Scarano), la giovane e ambiziosa avvocata che lavora prima per il noto penalista Fausto Tarsitano (personaggio realmente esistito interpretato da Enrico Ianniello), e poi per Tina Lagostena Bassi (personaggio realmente esistito e interpretato da Pia Lanciotti), l’“avvocato delle donne”, impegnata in prima linea per la riforma della legge sulla violenza sessuale.

Teresa è una donna idealista e appassionata con forte sete di giustizia che, come una sorella maggiore, imparerà a prendersi cura di Donatella dimostrando che può vincere il processo e cambiare la legge. A ogni costo. In questo lungo viaggio verso la giustizia, le due donne impareranno molto l’una dall’altra, in una ricerca costante della propria identità e del proprio ruolo nel mondo.

Circeo è una storia privata e pubblica insieme. La storia del dramma e della rinascita di una donna, ma anche la storia di un evento destinato a cambiare la società italiana per sempre. “Il massacro del Circeo”, infatti, non è soltanto una delle pagine più tristemente note della nostra cronaca nera, ma rappresenta anche uno spartiacque nel cammino di emancipazione delle donne italiane. Il caso, che ha saputo scuotere profondamente l’opinione pubblica dell’epoca, è diventato la miccia per il movimento femminista per pretendere la revisione della legge sulla violenza sessuale, considerata allora come un reato contro la morale e non contro la persona.

In Circeo si racconta per la prima volta questa storia dalla parte delle donne: le vittime, la sopravvissuta e i loro avvocati. Il dramma, ma ancora di più il processo, la battaglia, la rabbia e la speranza di una sopravvissuta e di tutte le donne. Niente in Italia, dopo quei giorni, sarà più come prima. La serie affronta i passaggi cruciali del percorso di Donatella Colasanti: da anonima ragazzina di periferia a vittima illustre che occupa le prime pagine di tutti i giornali e vive la celebrità lampo della cronaca nera. Da icona del movimento femminista (e come tale controllata, tenuta a bada, perché un’icona non può sbagliare) a donna finalmente consapevole che rivendica la libertà di essere soltanto sé stessa, errori compresi.

Ma Circeo è anche una storia di amicizia e di solidarietà femminile. I punti di vista di Donatella e di Teresa, un personaggio di invenzione che racchiude le tante donne che furono a fianco di Donatella, ci guidano lungo le varie fasi della storia: due realtà diverse e parziali – quella della ragazza sopravvissuta al massacro e quella della sua avvocata – messe in continua relazione tra loro, che episodio dopo episodio sanno restituire una visione sfaccettata e complessa del loro rapporto e della vicenda.

La serie copre l’arco temporale che va dal giorno che precede il delitto (29 settembre 1975) fino al processo di secondo grado (ottobre 1980) e comprende molti momenti salienti per la politica e la società italiana dell’epoca: l’omicidio Pasolini, la nube tossica di Seveso, l’occupazione di Palazzo Nardini a via del Governo Vecchio, Processo per stupro, la battaglia per l’aborto. La televisione e i giornali fanno da sfondo e da megafono alla storia per raccontare le mode, i gusti, gli eventi che costellano l’epoca.

Le canzoni più famose, i locali dove si andava a ballare, i fotoromanzi, quel che resta di Via Veneto e della Dolce Vita: il rigore e la crudezza del massacro e del processo si scontrano con la voglia di vita e di leggerezza di una ragazzina che non si arrende a essere solo una vittima, vuole vivere, ascoltare musica, ballare e innamorarsi come le sue coetanee. Circeo è una serie di liberazione, di libertà femminile in senso personale. Libertà da sé stesse in primis. Perché nessuno può dire a una donna chi deve essere o come si deve comportare. Nemmeno un’altra donna.

 
 

Locarno Film Festival 2022: a Matt Dillon il Lifetime Achievement Award

Matt Dillon
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Il Lifetime Achievement Award, l’omaggio del Locarno Film Festival alle personalità cinematografiche con una carriera straordinaria, sarà assegnato all’attore statunitense Matt Dillon. La premiazione di giovedì 4 agosto in Piazza Grande sarà accompagnata dalla proiezione di Drugstore Cowboy (Gus Van Sant, 1989) e City of Ghosts (Matt Dillon, 2002), e da un incontro con il pubblico venerdì 5 agosto al Forum @Spazio Cinema.

Dal suo debutto a 14 anni nel classico di culto Over the Edge (Jonathan Kaplan, 1979), Matt Dillon ha saputo attraversare numerosi territori cinematografici, grazie a incontri come quello con Francis Ford Coppola – a cui si devono The Outsiders (1983), Rumble Fish (1983) –, a film di genere divenuti veri e propri cult – Wild Things (John McNaughton, 1998), There’s Something About Mary (Bobby Farrelly, Peter Farrelly, 1998) –, sino a incursioni nel cinema d’autore europeo – The House That Jack Built (2018) di Lars von Trier e Nimic (2019) di Yorgos Lanthimos. A questo percorso attoriale condotto sempre nel segno della libertà e della ricerca, il Locarno Film Festival ha deciso di assegnare il Lifetime Achievement Award, il premio dedicato alle carriere cinematografiche straordinarie.

“Matt Dillon incarna con suprema libertà un’idea di artista e di cinema americano che amiamo profondamente. L’inquietudine della giovinezza e la libertà della maturità. Un interprete che ha saputo costruire un successo duraturo e transgenerazionale senza mai rinunciare a esplorare nuove sfide e linguaggi. Attore e regista sorprendente, Dillon rappresenta il meglio di un’idea di cinema statunitense nata negli anni Settanta e allo stesso tempo celebra il coraggio delle scelte non convenzionali. Siamo onorati di celebrare con lui il 75esimo anniversario del Locarno Film Festival.”

– Giona A. Nazzaro, direttore artistico

Il programma dell’omaggio 

In occasione del premio, consegnato a Matt Dillon la sera di giovedì 4 agosto in Piazza Grande, verranno proposti nei giorni seguenti due titoli rivelatori dell’eclettismo dell’attore e regista:

  • Drugstore Cowboy, Gus Van Sant – Stati Uniti – 1989 – presentato nella sezione Histoire(s) du cinéma
  • City of Ghosts, Matt Dillon – Stati Uniti – 2002 – presentato nella sezione Histoire(s) du cinéma

Venerdì 5 agosto, inoltre, Matt Dillon incontrerà il pubblico del Festival durante una conversazione che si terrà al Forum @Spazio Cinema.

Il Lifetime Achievement Award è stato istituito nel 2011. Negli scorsi anni è stato consegnato a leggende del cinema quali Harrison Ford (2011), Alain Delon (2012), Jacqueline Bisset (2013), Harvey Keitel (2016) e, nel 2021, Dario Argento.

 
 

Secret Love (tit. or. Mothering Sunday) al cinema dal 20 luglio

Mothering Sunday recensione Secret Love

Dopo essere stato presentato al Festival di Cannes, al TIFF Festival Internazionale del Film di Toronto, al BFI London Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, Secret Love (tit. orig. Mothering Sunday), film di Eva Husson con protagonisti Odessa Young, la star della serie tv The Crown Josh O’ Connor, il Premio Oscar Olivia Colman, il Premio Oscar Colin Firth e il Premio Oscar Glenda Jackson, arriva al cinema dal 20 luglio con Lucky Red. Il film è tratto dal romanzo Mothering Sunday di Graham Swift (edito in Italia da Neri Pozza con il titolo Un giorno di festa).

Secret Love, la trama

In una calda giornata di primavera del 1924, la giovane domestica Jane Fairchild (Odessa Young) si ritrova da sola a festeggiare la Festa della Mamma. I suoi datori di lavoro, i coniugi Niven (Colin Firth e Olivia Colman) non sono in casa e lei ha la rara possibilità di trascorrere del tempo con il suo amante segreto, Paul (Josh O’Connor), il figlio dei vicini. Jane è da tempo innamorata di Paul, nonostante lui sia fidanzato con un’altra donna, amica d’infanzia e figlia di amici dei suoi genitori. Una serie di eventi imprevedibili per i due amanti cambierà però per sempre il corso della vita di Jane.

 
 

Thor: Love and Thunder, anche l’armatura di Jane Foster e Star Lord nelle nuove foto

Marvel Fase 4 Thor: Love and Thunder

Grazie a Total Film possiamo vedere nuove foto di Thor: Love and Thunder in cui vediamo i protagonisti del film. Tra le cose migliori mostrate dalle foto, possiamo dare uno sguardo ravvicinato all’armatura di Jane Foster/Mighty Thor e uno sguardo a Star Lord e Mantis dei Guardiani della Galassia.

Thor: Love and Thunder, il nuovo trailer in italiano

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Kevin Feige assicura che presto la storia della Fase 4 sarà più chiara

Fase 4 Marvel Kevin Feige

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, afferma che la storia della Fase 4 dell’MCU diventerà più chiara nei prossimi mesi. Anche se la prima stagione di Loki ha stabilito l’esistenza di Kang (Jonathan Majors), il cattivo della Marvel che viaggia nel tempo e nel multiverso che dovrebbe essere la prossima minaccia a livello di Thanos per l’MCU, è stato spiegato molto poco di quello che sarà il percorso della Fase 4.

Parlando con Total Film (tramite Games Radar), Kevin Feige dei Marvel Studios ha affermato che le cose stanno per diventare più chiare in merito alla direzione della storia della Fase 4, dicendo: “Mentre ci stiamo avvicinando alla fine della Fase 4, penso che le persone cominceranno a vedere dove sta andando con la prossima saga”. Feige ha continuato dicendo che molti indizi sono già disponibili, ma che un piano più diretto sarà rivelato nei “prossimi mesi”.

“Penso che ci siano già stati molti indizi, che almeno per me sono evidenti, su dove sta andando tutta questa saga. Ma nei prossimi mesi saremo un po’ più diretti al riguardo, per stabilire un piano, in modo che il pubblico che vuole vedere il quadro più ampio possa vedere un minuscolo, minuscolo, minuscolo pezzo in più della tabella di marcia.”

Come spesso capita, Kevin Feige dice tutto senza però dire niente, e forse da una parte è anche meglio così, perché la sua maniera di anticipare e suggerire eventi e situazioni ha condotto il pubblico a una fidelizzazione totale verso il suo universo condiviso.

 
 

Aldo, Giovanni e Giacomo sul set del nuovo film Il più bel giorno della nostra vita

Il più bel giorno della nostra vita
Gentile concessione di Medusa FIlm - Foto di Aliocha Merker ©

Dopo il successo di Odio l’Estate Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al cinema con una nuova commedia corale, in uscita a Natale prossimo, con Il più bel giorno della nostra vita per la regia di Massimo Venier.

Nel cast del film Il più bel giorno della nostra vita, troviamo anche Antonella Attili, Elena Lietti, Lucia Mascino, Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa e Roberto Citran.

Il più bel giorno della nostra vita, la trama

In una grande villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina. Sarà il giorno più bello della loro vita e anche di quella dei loro genitori, soprattutto dei rispettivi padri, Giacomo e Giovanni. I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia – la Segrate Arredi – gli affetti, le vacanze… Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna, indissolubile amicizia. Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati… E a dirigere il tutto, un costosissimo maître che si fa chiamare “il Riccardo Muti del catering”.

Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e soprattutto casinista in sommo grado, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi. Giacomo e Giovanni provano ad arginarlo in tutti i modi, ma sotto i colpi di Aldo si aprono delle crepe da cui affiora un malessere nascosto, destinato a mettere in discussione l’amicizia tra Giovanni e Giacomo, i loro matrimoni e non solo. E che costringerà tutti a fare i conti con i propri dubbi e con il coraggio che ci vuole per concedersi la felicità.

Soggetto e sceneggiatura DAVIDE LANTIERI, MICHELE PELLEGRINI, MASSIMO VENIER, ALDO GIOVANNI e GIACOMO, una produzione AGIDI DUE in associazione con MEDUSA FILM realizzata da AGIDI DUE , distribuzione MEDUSA FILM.

 
 

Paramount+ arriverà in Italia il prossimo settembre

Paramount+

Paramount+, il servizio streaming di Paramount Global (NASDAQ: PARA, PARAA) arriverà in Italia il prossimo settembre. L’espansione del servizio SVOD non si ferma all’Italia ma coinvolgerà anche Francia, Germania, Svizzera, e Austria dove Paramount+ arriverà a dicembre.

Siamo entusiasti di annunciare l’arrivo di Paramount+, il nostro servizio streaming, in Italia. E siamo orgogliosi di presentare al pubblico l’offerta di titoli disponibili, un’integrazione perfetta tra contenuti globali, quali Scream e il franchise Star Trek, e contenuti locali disponibili al lancio come Circeo, 14 giorni, Corpo Libero e più avanti Miss Fallaci. Un’offerta forte e strutturata composta di cinema, serie, prodotti originali di MTV, grandi titoli per bambini e famiglie che fanno capo a Nickelodeon e documentari che si rivolge a un pubblico vasto ed eterogeneo facendo leva su prestigiosi Paramount+ Original tra cui The Offer, The First Lady e Tulsa King” – commenta Jaime Ondarza, EVP & South EMEA Hub Leader, Head of Streaming Southern Europe, Latin America, MIddle East & Africa – “Il lancio di Paramount+ in Italia rafforza il nostro posizionamento nel segmento dello streaming, arricchendo e completando il nostro vasto ecosistema che vanta così due piattaforme OTT e i nostri canali lineari, pay e FTA”.

Oltre 8.000 ore saranno disponibili al lancio e molte novità e contenuti esclusivi, con il meglio dell’intrattenimento internazionale e delle produzioni italiane originali: grazie a Paramount+, a partire da settembre gli utenti italiani avranno una porta di accesso privilegiata ad una libreria illimitata di contenuti premium di respiro internazionale pur con una forte connotazione locale; tra nuove grandi produzioni in anteprima e film e serie tv tra i più attesi, Paramount+ arriverà per assecondare davvero tutti i gusti, con contenuti adatti a tutta la famiglia.

Una MONTAGNA di produzioni di altissima qualità

Dal prossimo settembre è in arrivo una montagna di produzioni di altissima qualità dal mondo cinema a quello delle serie tv, con contenuti scripted e unscripted, serie di animazione, show d’intrattenimento e documentari: grandi esclusive italiane, dagli Stati Uniti e dal mondo, ma anche film cinematografici in anteprima e in esclusiva SVOD.

Tra gli attesissimi titoli italiani in arrivo, Circeo: la serie prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS, Paramount+ e RAI Fiction che ripercorre tutte le fasi del processo seguito al terribile caso di cronaca del 1975, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne. La serie ha come protagonista Greta Scarano nei panni di Teresa Capogrossi, un avvocato che si batte con convinzione per la riforma della legge sulla violenza sessuale e che prenderà le difese di Donatella Colasanti, (interpretata dalla giovanissima Ambrosia Caldarelli), cercando non soltanto di vincere il processo ma anche di cambiare la legge. La serie, tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di serie di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli. Vede, tra i suoi interpreti, anche Angelo Spagnoletti, Pia Lanciotti, Enrico Ianniello, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti e Guglielmo Poggi.

In arrivo anche le esclusive produzioni italiane firmate Paramount+ Original, come la commedia romantica 14 giorni, scritta e diretta da Ivan Cotroneo, presentata in anteprima all’ultimo Torino Film Festival, che racconta la storia di una coppia, Marta (Carlotta Natoli) e Lorenzo (Thomas Trabacchi): una casa, una crisi esplosiva e due settimane di clausura forzata.

La serie Corpo Libero, una coproduzione Indigo Film e Network Movie, in coproduzione con ZDFneo, in collaborazione con Rai Fiction e Paramount+, in associazione con All3Media International Limited: l’avvincente thriller tratto dall’omonimo libro di Ilaria Bernardini e scritta con Chiara Barzini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari, segna l’esordio alla regia di fiction di Cosima Spender e Valerio Bonelli, gli autori della docuserie SanPa. Ambientata nel mondo della ginnastica artistica, la serie si inserisce perfettamente nel genere teen drama, portando innovazione, originalità e alta qualità.

Nel 2023, prodotta da VIS e Minerva Pictures in associazione con Red String, arriverà Miss Fallaci, la serie Paramount+ Original dedicata ad una delle più grandi protagoniste del giornalismo italiano e internazionale, che racconterà con ironia e irriverenza le esperienze della giovane reporter Oriana Fallaci nelle New York e Hollywood di fine anni ’50, prima che diventasse la prima donna italiana inviata di guerra e una famosa scrittrice conosciuta in tutto il mondo, con più di 20 milioni di copie vendute globalmente.

Anche Bosé sarà disponibile su Paramount+: la nuova serie biopic in sei puntate sulla vita del cantante e attore spagnolo prodotta da Shine Iberia, Banijay Iberia ed Elefantec Global per VIS.

Le stelle INTERNAZIONALI del firmamento Paramount arrivano in Italia

Le stelle più luminose brillano nel cielo di Paramount+: gli attori più acclamati, gli show di maggior successo, i contenuti più esclusivi Paramount+ Original e le produzioni internazionali di SHOWTIME, Paramount Pictures, Comedy Central, MTV, Nickelodeon, NickJr e Smithsonian. Tutti in unico posto. Il nuovo servizio di streaming di Paramount renderà disponibili al proprio pubblico alcuni dei più celebri franchise al mondo come Star Trek, South Park e gli MTV Shores, gli show preferiti dai bambini (e dalle loro famiglie) come SpongeBob SquarePants, PAW Patrol e tanti nuovi Original basati sui personaggi più amati di Nickelodeon.

Paramount+ Original

Da settembre arrivano finalmente in Italia i tanto attesi contenuti internazionali targati Paramount+ Original. Sulla nuova piattaforma saranno disponibili titoli imperdibili come The Offer, la miniserie statunitense con Miles Teller e Juno Temple che porterà gli spettatori nel dietro le quinte del cult Il Padrino e Jerry & Marge Go Large la commedia con protagonisti Bryan Cranston e Annette Bening. Tra le tante altre novità previste, 1883, nuova serie western ideata da Taylor Sheridan e prequel di Yellowstone e Grease: Rise of the Pink Ladies, il prequel dei celebri film di Grease, basato sull’omonimo musical di Jim Jacobs e Warren Casey. In arrivo anche due nuove serie dall’universo Star Trek: Star Trek: Strange New Worlds e Star Trek: Prodigy, la nuova serie Paramount+ Original in 3D animation dedicata al pubblico più giovane.

Nel corso dell’autunno, arriveranno su Paramount+ anche l’imperdibile spy drama in 8 episodi Rabbit Hole, con protagonista Kiefer Sutherland, che interpreta un maestro dell’inganno nel mondo dello spionaggio aziendale, incastrato per omicidio da forze potenti con la capacità di controllare la popolazione; e Tulsa King, il crime drama con Sylvester Stallone nel ruolo di un boss mafioso. Sarà poi la volta di un’altra serie ideata da Taylor Sheridan, 1932: prodotta da MTV Entertainment Studios e 101 Studios, la serie sarà incentrata sulla famiglia Dutton durante il periodo dell’espansione occidentale, il proibizionismo e la Grande Depressione e avrà come protagonisti Helen Mirren e Harrison Ford.

Nell’autunno di Paramount+ è previsto finalmente anche l’arrivo delle nuove esclusive produzioni firmate SHOWTIME

In aggiunta ai contenuti Paramount+ Original sulla piattaforma saranno disponibili anche le nuove esclusive produzioni firmate SHOWTIME come First Lady, l’emozionante serie dedicata a tre iconiche first lady della storia degli Stati Uniti, con un cast davvero d’eccezione. Protagoniste della serie saranno infatti Viola Davis, già premio Oscar come miglior attrice non protagonista per il suo ruolo in Barriere, nei panni di Michelle Obama, Michelle Pfeiffer, attrice di fama internazionale che interpreterà Betty Ford e Gillian Anderson che invece vestirà i panni di Eleanor Roosevelt. Tra gli altri contenuti in arrivo firmati SHOWTIME anche American Gigolò la serie basata sull’omonimo film, Super Pumped: The Battle for Uber, con Joseph Gordon-Levitt e Uma Thurman, e The Man Who Fell to Earth, attesissima serie TV tratta al romanzo di Walter Tevis che ha già dato vita all’omonimo film del 1976 con David Bowie. Tra le novità del genere comedy, non mancherà I Love That for You.

Tra gli altri titoli SHOWTIME presenti su Paramount+ anche la serie TV super acclamata HALO, con la star di American Gods Pablo Schreiber, Natascha McElhone’s e Kiki Wolfkill.

Kids & Family

Su Paramount+ l’intrattenimento per bambini e famiglie è garantito e illimitato: tante produzioni dedicate ai più piccoli per intrattenerli, farli divertire e apprendere al tempo stesso, con alcuni dei titoli più in voga del momento e nuove produzioni inedite. Da settembre in arrivo: il revival della serie iCarly con l’attrice Miranda Cosgrove, la nuova serie animata Big Nate, il reboot dei Rugrats e Due Fantagenitori: ancora più fanta, una nuova serie in tecnica mista, live action e animazione, tratta dalla storica serie animata di Nickelodeon. Ad arricchire l’offerta anche i film dedicati a tutta la famiglia come PAW Patrol: Il film, diretto da Cal Brunker, il secondo lungometraggio che vede protagonisti i cuccioli dotati di superpoteri dell’omonima serie TV per bambini, ma anche Clifford – Il grande cane rosso, Rumble e prossimamente anche Sonic 2.

Film Blockbuster

Con Paramount+, gli utenti avranno accesso illimitato ai film che hanno fatto la storia del cinema e ai titoli più recenti che dopo il grande successo di pubblico in sala saranno in esclusiva sulla piattaforma: tra le pellicole in programma nei prossimi mesi anche Scream 5 e molte altre. Non mancheranno inoltre grandi classici iconici come Grease, Il Padrino, e le saghe di Star Trek, Top Gun e Transformers.

International Originals

Paramount+ ha anche annunciato oggi il suo investimento in contenuti internazionali con una serie di Original che debutteranno in tutto il mondo, un primo passo verso il piano dello streamer di commissionare 150 contenuti originali internazionali entro il 2025.

Oltre ai suoi contenuti globali, infatti, Paramount+ offre una vasta gamma di programmi premium di origine locale per rivolgersi a ogni tipologia di pubblico in tutti quei mercati in cui il servizio è disponibile. Tutti i contenuti locali di forte impatto potranno così debuttare anche negli altri paesi, a testimonianza della forte connotazione glocal della nuova piattaforma. Gli Original saranno prodotti in collaborazione con VIS, lo studio internazionale di Paramount, una divisione della vasta rete mondiale di studios che si estende in più di 20 paesi.

Tra i contenuti locali di altri paesi che debutteranno in tutti i Paesi, inclusa l’Italia, troviamo i seguenti titoli: Murder of God’s Banker (internazionale): docuserie prodotta da Creative Chaos in associazione con VIS racconta l’omicidio del banchiere italiano Roberto Calvi, il cui corpo viene trovato appeso a un ponte di Londra. Inizialmente dichiarato un suicidio, si scopre in seguito che molti volevano la morte di Calvi, che aveva presieduto al crollo di una grande banca italiana il cui maggiore azionista era il Vaticano. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

MASK: Marie Antoinette Serial Killer (Francia): è una serie thriller fantasy per ragazzi (8 ore complessive) creata e realizzata dagli sceneggiatori Beth Tapper e Mitch Watson. Leila Smith (Lockout, Hitman, Find Me in Paris) è anche produttrice esecutiva della serie. Basata sul romanzo “Marie Antoinette Serial Killer” (2013) dell’autrice Katie Alender, la serie è incentrata su quattro giovani ragazze di Toledo, Ohio, in vacanza a Parigi. Mentre esplorano il lato più pericoloso della città, si ritrovano coinvolte personalmente in una misteriosa serie di omicidi. L’assassino potrebbe essere il fantasma della defunta regina Maria Antonietta? Attualmente in fase avanzata di realizzazione, la serie è prodotta dalla Cottonwood Media (David Michel, Cécile Lauritano e Zoé Carrera Allaix) e da VIS. Debutterà in esclusiva su Paramount+ in Francia e su tutti gli altri mercati internazionali.

A Thin Line – Una linea sottile (Germania): le sorelle gemelle “hacktiviste” Anna (Saskia Rosendahl) e Benni (Hanna Hilsdorf) hanno un unico scopo, quello di denunciare le malefatte ambientali con ogni mezzo. Ma quando il loro hacking in un server governativo porta a un raid della polizia, Anna viene catturata e Benni scompare nella clandestinità iniziando a prestare le sue forze a un nuovo gruppo terroristico radicale che non lesina azioni violente contro lo Stato e le aziende. Le sorelle si ritrovano quindi su fronti opposti. Prodotto da Weydemann Bros. Serial Drama in associazione con VIS. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

The Sheikh (Der Scheich) (Germania): The Sheikh racconta la storia vera di un artista della truffa. Ringo (Björn Meyer), un uomo ridicolizzato come lo scemo del villaggio nella sua città, si reinventa erede di una fortuna araba e porta il sistema politico ed economico della Svizzera sull’orlo di una crisi nazionale. La serie è prodotta da X Filme Creative Pool e VIS per Paramount+, creata e scritta dal regista Dani Levy e ha come protagonisti Petra Schmidt-Schaller, Sylvester Groth, Carol Schuler, Philippe Graber e Pasquale Aleardi. Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali.

Sinaloa’s First Lady (Messico): con protagonista e prodotto da John Leguizamo con Frida Torresblanco anche alla produzione, questa serie narrativa racconterà la vita affascinante ma instabile della famigerata Beauty Queen Bride di El Chapo, Emma Coronel – un’innocente contadina diventata un’icona feroce che diventa la moglie criminale più formidabile del Messico. Una storia di amore, sesso, droga e pericolo. Prodotta da VIS in associazione con Braven Films, la serie ha ricevuto il greenlit per lo sviluppo e debutterà in esclusiva su Paramount+ in America Latina e in tutti i mercati internazionali.
One Must Die (Messico): Un film thriller incentrato su sette persone che vengono rapite e si ritrovano improvvisamente a far parte di un gioco mortale. Mentre il tempo scorre, per sopravvivere i sette partecipanti devono sceglierne uno che muoia e il prescelto dovrà essere d’accordo. Con il talentuoso Manolo Cardona, Maribel Verdú, Carla Adell, Juan Carlos Remolina, Adriana Paz, Dagoberto Gama, Fernando Becerril e il regista Manolo Cardona. Prodotto da VIS in associazione con 11:11 FILMS debutterà in esclusiva in tutti i mercati internazionali.

The Chemistry of Death (Simon Becketts Die Chemie des Todes) (Germania): avvincente serie crime psicologica basata sui bestseller di Simon Beckett che avrà come protagonista Harry Treadaway (Penny Dreadful, Mr. Mercedes, Star Trek: Picard) nei panni dell’antropologo forense Dr. David Hunter, insieme a Katie Leung (The Peripheral, The Wheel of Time), Nick Blood (Close to Me, Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.), Amy Nuttall (Why Didn’t They Ask Evans?, Downton Abbey), David Hayman (Fisherman’s Friends, Top Boy) e Hardy Krüger Jr (Uppercut, Stauffenberg). Debutterà in esclusiva su tutte le piattaforme internazionali

Paramount+ sarà disponibile on line su https://paramountplus.it/, su mobile via app iOS e Android, SKY Q e Smart TV. Grazie alla partnership con SKY, inoltre gli abbonati a Sky Cinema potranno avere accesso a Paramount+ senza costi aggiuntivi.

 
 

Ewan McGregor: quella volta in cui Terry Gilliam lo “sfidò”

Ewan McGregor in Obi-Wan Kenobi

Ewan McGregor rivela i commenti “rudi” che il regista Terry Gilliam gli ha fatto, criticando la sua carriera di attore mentre si approcciava a lui per un ruolo nel film notoriamente travagliato, L’uomo che uccise Don Chisciotte. L’attore scozzese è noto soprattutto per la sua interpretazione dell’iconico Maestro Jedi, Obi-Wan Kenobi, un ruolo decisivo in cui McGregor è tornato di recente per la serie Disney+, 17 anni dopo la fine della trilogia prequel.

Al di fuori di Star Wars, McGregor è noto principalmente per il suo ruolo dell’eroinomane Mark Renton in Trainspotting del 1996, mentre di recente ha anche vinto un Emmy Award per la sua interpretazione del famoso stilista nella miniserie di Netflix Halston.

Oltre un decennio fa, McGregor è stato incaricato di sostituire Johnny Depp in L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam, un film su un dirigente pubblicitario di nome Toby Grummett che viaggia indietro nel tempo nella Spagna del XVII secolo e incontra Don Chisciotte. Il primo tentativo di Gilliam di realizzare il film con Depp come protagonista è andato in pezzi perché era fuori budget. Per il suo secondo tentativo, Gilliam si è rivolto a McGregor e lo ha scelto per il ruolo principale, ma il progetto è fallito ancora una volta per vari motivi.

Ora, più di un decennio dopo, McGregor ha descritto in dettaglio cosa è successo davvero dietro le quinte di L’uomo che uccise Don Chisciotte. Durante un’intervista con GQ, l’attore di Obi-Wan Kenobi ha discusso del momento in cui Gilliam gli si è avvicinato per il ruolo principale di Toby Grummett. Il regista ha sbattuto in faccia a Ewan McGregor la sua carriera di attore, anche se ammette che Gilliam lo ha in un certo senso sfidato in un modo che è rimasto con lui.

“[Gilliam] mi ha detto: “Che cazzo hai fatto per tutto questo tempo? Hai sottovalutato tutto. Cosa è successo al ragazzo in Trainspotting? Cosa è successo a quel ragazzo?!” È stato piuttosto scortese. È raro che qualcuno ti sfidi. Ma mi è rimasto impresso.”

Alla fine Gilliam ha realizzato L’uomo che uccise Don Chisciotte con Adam Driver, mentre Ewan McGregor ha continuato per la sua strada di attore, arrivando poi, come detto, a conquistare un Golden Globe.

 
 

Marvel: che cosa succede legalmente a un attore che rivela uno spoiler?

spoiler Marvel

Un ex avvocato dei Marvel Studios rivela cosa succede effettivamente quando un attore condivide gli spoiler del MCU. La serie di supereroi iniziata con Iron Man nel 2008 è diventata uno dei franchise mediatici più remunerativi al mondo, con la sua narrativa interconnessa, senza dubbio uno dei segreti del suo successo. La premessa di base che ciò che accade nelle avventure da solista di un eroe può avere un impatto su tutti gli altri significa che alcuni archi narrativi vengono pianificati in anticipo e che un progetto che viene realizzato potrebbe potenzialmente basarsi su punti della trama che il pubblico ha appreso in altri film.

Ciò ha notoriamente portato lo studio a diventare estremamente protettivo nei confronti delle sue sceneggiature, con vari attori che hanno confermato l’intensità dei controlli di segretezza dell’MCU della Marvel. Con la presenza della sicurezza che blocca le cose sul set, gli artisti affrontano le loro prove più grandi mentre sono impegnati con la stampa, quando spesso devono promuovere un progetto senza poterne davvero parlare. Alcune star del MCU hanno accolto bene questo requisito, mentre altri hanno lottato per mantenere tali informazioni interamente per sé. L’esempio più famoso è ovviamente quello di Tom Holland.

Ora, i fan che si sono chiesti a lungo quali siano le effettive conseguenze di un attore che viola gli NDA e fa spoiler dei film Marvel. Durante un Reddit AMA, l’ex avvocato di produzione principale dei Marvel Studios Paul Sarker ha affermato che rivelare segreti sarebbe una violazione del contratto, che potrebbe sottoporre gli attori a una causa per danni. Mentre l’importo esatto in dollari sarebbe difficile da definire senza specifiche del mondo reale, dice Sarker, sarebbe senza dubbio un enorme patata bollente da gestire.

“Sì, sarebbe come violare un contratto, e ti potrebbero fare causa, i danni sarebbero difficili da quantificare ma sarebbe qualcosa di molto molto stressante con cui avere a che fare”… Tom Holland pensaci bene!